La figlia del Fuoco

di Chutch
(/viewuser.php?uid=280213)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il mio ragazzo si dimostra uno stronzo ***
Capitolo 2: *** A fanculo la morale! ***



Capitolo 1
*** Il mio ragazzo si dimostra uno stronzo ***


CAPITOLO 1
IL MIO RAGAZZO SI DIMOSTRA UNO STRONZO

-Lara! Lara, svegliati! È solo un'incubo!- la voce di Leo mi scuote dal buio in cui stavo cadendo.
-Urlavi come una matta! Tutto a posto?-
-Ora si! Grazie!- come un fulmine il ragazzo si rimette a dormire. È un capocabina fantastico e uno dei migliori fratelli che si possa avere, ha solo un difetto: dorme peggio di un ghiro!
Mi volto dall'altra parte del letto e mi ritrovo a guardare Fiamma, nome azzeccato per una figlia di Vulcano. Fiamma è la mia gemella, siamo uguali in tutto e per tutto, tranne i gusti... I miei sono decisamente migliori!
Non riesco proprio a dormire e ci rinuncio. Mi alzo e indosso la maglietta verde del campo mezzo sangue Greco-Romano e dei pantaloncini. Infilo le mie converse preferite ed esco dalla cabina. Mi dirigo verso il capanno numero 9 per finire il mio marchingegno: un braccio biomeccanico che risponde ai comandi mentali.
Mentre attraverso lo spiazzo del falò vedo Ky che esce dalla casa di atena, sua madre.
Vado verso di lui e quando arrivo mi bacia. Un bacio leggero e sensuale. Stiamo insieme da ormai da tre anni, da quando hanno unito i due campi.
-Oggi verrai al falò?- gli chiedo.
-No, vado a correre a Central Park con Mike! È l'unico giorno in cui ci permettono di uscire dal campo e vogliamo sfogarci un po'!-
-Okey! Allora ci vediamo dopo, devo finire il progetto!-
-Sarà meraviglioso!-
-È quello che spero!- Mi da un'altro bacio e poi si allontana.
Mentre cammino penso a Ky, un ragazzo alto e con i capelli di un castano chiaro e gli occhi grigi. Stare con lui è la cosa migliore che mi sia mai capitata, è l'unico ragazzo (al di fuori dei miei fratelli) che mi capisca quando parlo di meccanica! Stranamente, per essere un figlio di Atena, adora lo sport. È così che ha conosciuto Mike, un figlio di Apollo (romano) che è poi diventato il suo migliore amico. Mike e io ci conoscevamo già da tempo, siamo migliori amici da circa sette anni, è stato lui a presentarci. Sono quasi arrivata al capanno quando sento dietro di me dei passi che mi riscuotono dai miei pensierii. Mi blocco e prendo dalla cintura che porto sempre alla vita, un martello, non è molto grande ma andrà bene. Mi volto e mi blocco un'attimo prima di tirarlo in fronte ad Alec.
-Che diamine stai vacendo?- gli chiedo.
-Scusa non volevo spaventarti, stavo facendo un giro e ti ho vista passare..!-
-Ah! Okey! Ora scusa, ma ho da fare!-
-Si, lo so! Posso aiutarti?- Alzo le spalle e insieme entriamo nel capanno 9.
Alec è figlio di Nike, gli occhi neri come pece sembrano scrutarti in profondità e conoscere ogni tuo segreto. Come gli occhi anche i capelli sono scuri e la carnagione è una di quelle che paiono sempre abbronzate.
-Senti, ti va se andiamo a mangiare qualcosa in centro?- mi chiede.
Sono mesi che me lo propone, ho sempre declinato ma questa volta non ho proprio scuse.
-Va bene!- dico e sul suo viso compare un piccolo sorriso.
-Però non è un appuntamento e non succederà niente.- il sorriso pare affievolirsi ma non scompare.
Per le tre ore successive mi passa cacciaviti e chiavi inglesi, fili e saldatore.
-Finito!- esclamo finalmente.
Prendo il braccio bionico, lo fisso al collo e al busto tramite un cinghia e metto un ago nel braccio andando a toccare un nervo. Poi muovo il braccio e porgo una vite ad Alec che la prende stupito.
-Sinceramente... Non credevo avrebbe funzionato!-
-Sei così terribilmente pessimista, Alec!- dico sorridendo per il mio lavoro.
-Devi proporlo alla fiera della scienza che ci sarà mese prossimo! Vincerai sicuro come l'oro!-
-Non lo so, ci devo pensare!- dico riponendo il braccio nel mio armadio e chiudendolo a chiave.
-Che ore sono?-
-Ora di pranzo! Andiamo in mensa?- Annuisco e insieme ci incamminiamo.
Stare con Alec non è mai imbarazzante, ha sempre qualcosa di interessante da dire, quindi la nostra si rivela una camminata piacevole. Arrivati in mensa ci salutiamo e ci diamo appuntamento per le sette e mezza. Mi siedo al mio tavolo e prendo posto vicino a Fiamma.
-Al falò faranno il karaoke, non vedo l'ora! Cantiamo qualcosa insieme?-
-Non posso, vado in città!-
-Pensavo che Ky andasse a correre con Mike, come ogni venerdì..!-
-Sisi, però vado a mangiare qualcosa con Alec!-
-Chi? Quel figo figlio di Nike che tu rifiuti da mesi? Non ho ancora capito perchè non ci prova anche con me, visto che siamo identiche... Io non lo rifiuterei!-
-Te l'ho detto è per i miei gusti! E comunque gli ho assicurato che non è un appuntamento!-
-Ci sarà rimasto male!-
-Sono fidanzata!- dico rigirandomi tra le mani la collana che porto, un piccolo regalo di Mike.
Finiamo di mangiare e poi andiamo ad allenarci. La giornata passa velocemente e di colpo sono già la sette. Rendendomi conto di essere in ritardo faccio una doccia supersonica, mi asciugo i capelli altrettanto velocemente. Mi cambio la maglietta mettendomene una dell'Hard rock, indosso dei pantaloncini e corro in bagno: un filo di matita nera, una spazzolata e sono pronta. Mi fisso per un attimo allo specchio: i miei capelli neri e la mia pelle abbronzata sono in netto contrasto con gli occhi color ambra.
Qualcuno bussa e io mi catapulto fuori.
-Siamo pronti?- mi chiede Alec
-Prontissimi!- Insieme usciamo dal campo.
Fuori l'arco il ragazzo mi chiede di attenderlo un attimo.
Si intrufola dietro un cespuglio e ne esce con una spider nera.
-Wow- è tutto quello che mi esce dalla bocca!
-È fantastica!-
-Un regalo di mia madre!- ammicca lui.
Salgo su quell'auto stupenda e partiamo a tutta velocità. In poco tempo siamo in centro.
-Dove andiamo?- chiedo io.
-Ti piace il sushi?- io annuisco e lui ferma l'auto.
-Allora siamo arrivati!- parcheggiamo e entriamo nel ristorante.
Il cameriere ci scorta fino al nostro tavolo e ci da i menù.
-Cosa prendi?- mi chiede.
-Scegli tu!- gli dico -Devo andare un attimo in bagno! Arrivo subito!-
-Okay!- Mi alzo e quando svolto l'angolo devo soffocare un grido.
In un tavolo vicino alla finestra vedo Ky e Mike seduti insieme a due ragazze. Sto per andare verso di loro quando Ky bacia una delle due biondine.
Mi giro e vado verso il bancone delle bibite.
-Due bicchieri d'acqua con ghiaccio per favore!-
-Subito!- dice il cameriere porgendomeli.
Gli afferro e dopo aver fatto tre passi li rovescio addosso a Ky e Mike.
-Immagino vi siate stancati di correre!- dico e mi volto.
Sono sorpresi e non capiscono subito la situazione. Quando si riscuote Ky mi afferra il polso e mi trattiene.
-Non è quello che pensi!-
-Ah! No! Lo immagino!-
-Ti posso spiegare!-
-Si, spiegami come la tua bocca è finita sulla sua, ti prego! Anzi no! Non me ne fotte!-
-E tu Mike, sei un verme!- dico e mi giro.
Torno al mio tavolo e mi siedo come niente fosse. Ky e Mike non mi seguono.
-Tutto okey?- mi chiede Alec
-Tutto fantastico!- dico prendendogli la mano e lui, incoraggiato da quel gesto, mi si avvicina.
Con la coda dell'occhio vedo Ky e Mike uscire dal ristorante e guardarsi intorno e poi sparire.
Dopo aver mangiato facciamo un giro in un parchetto nelle vicinanze. Lui cerca più volte di avvicinarsi ma trovo sempre una scusa per allontanarmi. È ferito da questo anche se non lo da a vedere e mi dispiace. Rientriamo al campo al limite del coprifuoco, appena in tempo. Davanti alla porta della mia cabina ci salutiamo.
-Grazie Alec! È stata una serata fantastica.- gli dico. Lui mi si fa vicino e con una mano mi scosta una ciocca dal viso.
-Anche per me!- risponde facendosi ancora più vicino.
Questa volta non mi allontano, perchè dovrei farlo? Non sono più fidanzata, no?!
-Dovremmo rifarlo!- gli sussurro.
-Sono perfettamente d'accordo!- risponde lui
E poi il silenzio. Chiudo gli occhi. Sento le sue labbra sulle mie. Prima è un semplice bacio poi la sua lingua si fa spazio e lentamente apro la bocca. Ad un certo punto non so più dove inizia lui e finisco io. Siamo una cosa sola. All'improvviso sento delle vertigini e mi aggrappo a lui. Alec mi stringe i fianchi tra le sue braccia e lo spazio fra di noi si annulla. Per un momento sento che tra quelle braccia non dovrò mai soffrire, che se potessi restare tra quelle braccia, quello che è successo oggi non capiterebbe mai più, sarei al sicuro, sarei protetta. Con questa convinzione gli passo le mani tra i capelli e lo attiro a me, lui mi stringe ancora di più. Il bacio diviene sempre più appassionato e poi Alec comincia gradualmente ad allontanarsi.
-Buona notte!- dice infine sorridendo, il suo naso sfiora il mio.
-Notte!- Lui mi prende una mano, la bacia e poi, voltandosi, si allontana.
Sto per entrare nella mia cabina quando una mano mi afferra, all'inizio penso sia Alec ma poi mi giro e mi trovo faccia a faccia con Ky.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** A fanculo la morale! ***


Capitolo 2
A fanculo la morale!

Ky è proprio davanti a me e mi fissa con quegli occhi grigi così intensi.
-Hai fatto in fretta a dimenticarmi!-
-Proprio tu parli?- dico
Da quanto tempo va avanti eh?! Da quanto tempo vai a "correre"?- Lui si volta.
-Io...- comincia dire
-Tu? Tu cosa? Non avresti voluto? Dubito che qualcuno ti abbia costretto!-
-Io ti amo!-
-Vai a prendere per il culo qualcun'altra! Tanto le ragazze non ti mancano no?! E ora scusa, ho qualcosa di meglio da fare!-
-Cosa hai di meglio da fare all'una di notte?-
-Tutto è meglio che stare qui con te! Mi fai schifo!- dico ed entro nella capanna senza rivolgergli uno sguardo in più.
Tutti nella capanna mi guardano male, devo averli svegliati urlando. Imbarazzata e rossa in viso chiedo scusa e mi infilo nel letto.
Fiamma mi guarda cercando spiegazioni.
-Domani, oggi non ho voglia di parlarne!- lei capisce e annuisce.
-Non sei sola, okay?- mi dice
-Lo so, grazie!-
Poco dopo una mano mi sfiora la spalla, mi volto e mi ritrovo davanti Leo.
-Ti voglio bene sorellina! Ma... Stai piangendo? Quale ragazzo devo picchiare?-
-Non sono lacrime, è condensa!- dico con poca convinzione -E ci sarebbe troppa gente che dovresti fare fuori! Non voglio che tu ti sporchi la mani di sangue infimo!-
-Per te qualsiasi cosa, ricordatelo!- risponde sorridendo.
-Se vuoi questa volta puoi usare la mia play! Facciamo una partita?- mi chiede Io annuisco.
Salgo sul suo letto che ruota su se stesso e sprofonda. Di colpo ci ritroviamo in una stanza piena di oggetti fighissimi. Leo mette su Call of Duty e iniziamo a giocare fino a quando ci addormentiamo sfiniti.

Mi sveglio nel mio letto con la strana sensazione di aver dimenticato qualcosa e quando ricordo gli avvenimenti della sera precedente, mi assale un terribile senso di vertigini e nausea. Controvoglia mi alzo e mi preparo, indosso una canottiera verde del campo greco romano e dei pantaloni lunghi de ginnastica ed esco a correre. Fiamma mi raggiunge dopo pochi minuti e insieme ci inoltriamo nel bosco. Corriamo in silenzio fino a raggiungere un piccolo fiume e li ci sediamo, ansimanti.
-Allora, che è successo ieri?-
Oltre che la mia gemella è anche la mia migliore amica.
-Ieri quando sono arrivata al ristorante con Alec ho visto Ky che si baciava con un'altra!-
-Dei!-
-E Mike era con lui!-
-Wow! Non l'avrei mai pensato.-
Gia! Neanche io!-
-E tu che hai fatto?-
-Gli ho rovesciato un bicchiere d'acqua addosso e sono tornata a sedermi con Alec!-
-E poi l'hai baciato...!-
-Ero arrabbiata! Non lo rifarei!-
-Lo so! Non sei il tipo. Ma ora? Cosa hai intenzione di dirgli?-
-La verità! Che non ero lucida quando l'ho fatto e che non doveva capitare!-
-Perchè? In fondo con Ky è finita no?! So che non sei una che perdona queste cose!-
-Si, con Ky è finita ma non credo di voler star subito con qualcuno!-
-Si forse hai ragione..!- La ragazza si alza e guarda l'orologio
-Si è fatto tardi, devo tornare.-
-Okey! Io sto ancora un po' qui!- Lei sorride ed annuisce.
La guardo mentre si allontana e ringrazio mio padre e mia madre per avermi dato una gemella.
Mi inoltro un po' nel bosco e, trovata una piccola radura, mi sdraio nell'erba alta. Sto per appisolarmi quando sento dei passi. Mi alzo di scatto e vedo Mike ai piedi di un albero che mi guarda.
-Sapevo che ti avrei trovata  qui, nel bosco! Dobbiamo parlare!-
-Io non ho niente da dire e neanche tu, quindi sparisci.-
-Devo spiegarti!-
-Cosa?-
-Tutto!-
-Da quanto dura?-
Non posso dirtelo!-
-Perché?-
-Se te lo dicessi mi odieresti di più!-
-Non posso odiarti più di così!-
-Questo mi ferisce!-
-Ora sai come mi sono sentita quando ho visto il mio ragazzo baciare un'altra e il mio migliore amico che lo proteggeva, mentendomi!- gli dico mettendogli in mano la collana che mi aveva regalato quando ci siamo conosciuti. -Tienila, non mi serve!- e me ne vado.
-Aspetta- mi corre dietro lui.
-Perché Mike? Perché mi hai mentito? Pensavo fossi mio amico! Pensavo fossi il mio migliore amico e invece... Mi ha solo preso in giro!-
-Non è così! Sono stato costretto!-
-A cosa ti riferisci? -Oh Dei! È così imbarazzante! Quelle ragazze... Quelle ragazze ci pagano.-
-Non credo ad una parola di quello che dici! E se quello che dici è vero, preferisco non crederci!-
-È vero! Mia madre è alcolizzata, lo sai bene! Le sto pagando un centro di riabilitazione!-
-E allora Ky cosa c'entra?-
-Mi sta aiutando...! Non volevo che lo facesse ma lui ha insistito! Se non puoi perdonare me, ti prego... perdona lui.-
-Non posso!-
-Non avevo altra scelta!-
-Avevi un sacco di altre scelte! Qui sono tutti pronti ad aiutare: i tuoi fratelli, Chirone, la Lupa, io. Lo sai bene che mia madre ha soldi, avresti potuto chiedere a me!-
-Gli amici non chiedono soldi!-
-Gli amici aiutano e si lasciano aiutare!-
-È la stessa cosa che mi ha detto Ky!-
-Io non sono Ky e non ho più niente a che fare con lui!-
-Perdonalo, ti prego!-
-No. Conoscendomi, non avreste dovuto mentirmi!-
-Mi dispiace!-
-Non ho tempo per le scuse! E ora lasciami da sola- Il ragazzo davanti a me annuisce e si allontana con la testa abbassata e la collana tra le mani.
Mi mancherà! Mi mancheranno entrambi! Dopo qualche minuto mi affretto a raggiungere la mia cabina.
Mi sciacquo velocemente e indosso una maglietta verde del campo e una salopette dopodiché raggiungo la fucina.
Dobbiamo sistemare le spade di alcuni scapestrati che non sanno usarle, è un lavoro difficile ma lo amo, è nei miei geni!
Quando arrivo trovo Leo che lavora già da un pezzo. Lui non fa lavori pesanti, cura i dettagli, diciamo. Gli intagli, le rifiniture, i piccoli marchingegni e i lavori precisi sono tutta opera sua. Io invece mi occupo di battere il ferro, però non sono piena di muscoli ovunque, ho il fisico che potrebbe avere un'atleta. Mi metto subito al lavoro, al giorno forgio circa quattro spade oggi però sono arrivata tardi e quindi credo riuscirò a farne solo la metà. Lavoriamo fino all'ora di pranzo quando tutti insieme ci dirigiamo in mensa. Il nostro tavolo è piuttosto affollato ma nonostante ciò non facciamo molto chiasso. Come dice mio padre, ci troviamo meglio con corpi inorganici.
Mi sto alzando per andare ad offrire un po' di costolette di maiale a mio padre che una mano mi sfiora la schiena.
Sussulto e mi volto.
-Come diavolo fai a prendermi sempre di sorpresa?-
-Segreto!- dice Alec e fa scivolare la sua mano nella mia.
Nonostante debba dirgli che ieri è stato uno sbaglio, non tolgo la mia mano. Ci avviciniamo al falò e io rovescio la carne nel fuoco poi lascio il piatto lì vicino e insieme usciamo.
Quando siamo un po' più lontani ci fermiamo, Alec mi abbraccia da dietro
-Ieri è stato fantastico!- sussurra al mio orecchio
-Ma è stato uno sbaglio!- il mio è solo un flebile suono ma lui lo sente e si allontana indignato.
-Come... come sarebbe a dire che è stato uno sbaglio?-
-Ero arrabbiata!-
-Certo, con Ky! E dimmi? Adesso non lo sei più? Tornerai tra le sue braccia, correndo?-
-No! Certo che no! Sai bene che non lo farei mai..!-
-E allora perché ieri è stato uno sbaglio?-
Mi ha preso in contropiede, non so cosa rispondere. Mi limito ad alzare le spalle.
-Come vedi non è stato un errore! Io non lo ritengo tale!- Mi ha quasi convinto.
-No, non posso. Scusami ma come posso criticare Ky se io mi faccio spudoratamente con un altro il giorno dopo averlo lasciato, o peggio, la sera stessa?-
-No, scusa tu! Non avevo capito che lui è Ky e io sono solo un altro..!-
-Io... Non intendevo dire questo!-
-Però è ciò che hai detto..! Forse dovresti veramente tornare con lui, una coppia di stronzi!-
-Come puoi parlare così? Ti avevo avvertito che non sarebbe successo niente tra di noi..! Quel bacio è stato uno stupido errore!-
-Si ma c'è stato e non potrai ignorarlo a vita!- detto questo si allontana.
Lo sapevo che non dovevo accettare di andare a mangiare con lui... lo sapevo. Avrei dovuto dire di no, sarei andata al falò e avrei cantato insieme a Fiamma. Quanto sono scema! Mi devo sempre complicare la vita. Però no, sono contenta di aver saputo di Ky, mi sento una stupida ad aver avuto tanta fiducia in lui. Ma cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo casino? Chiedo rivolgendomi al cielo. Poi ad un certo punto capisco che non voglio perdere Alec. Ricordo la sensazione di totale sicurezza tra le sue braccia, la sera precedente, e mi convinco che non c'è nulla di male nel provare ad essere felici. A fanculo la morale!
-Alec! Aspetta!- grido, correndo per cercare di raggiungerlo. Lui si ferma ma non si volta.
-Hai ragione! Diamine, tu hai sempre ragione!- Lui lentamente si volta e mi prende le mani tra le sue, mi guarda intensamente negli occhi, chissà cosa sta vedendo. Sento il cuore che va all'impazzata, quasi volesse uscire dal petto. Poi sorridendo mi dice -Lo sapevo di poter contare su di te!- Mi sento sempre fragile sotto il suo sguardo penetrante. -Da ora in poi, potrai contare sempre su di me!- sussurro.
Lui si fa vicino, mi posa una mano sul fianco e l'altra sul collo e mi attira a sè per un bacio che dura un'eternità.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2103658