Apollo, il dio del Sole

di Himi87
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Partenza ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Apollo, il dio del Sole

 

 

() Apy

Salve a tutti!^^ (Ancora non hai finito di scrivere fanfic? Ne devi ancora finire tante!) Lo so cosa credi! Comunque, oggi ero a lezione e visto che non stavo seguendo (Tipico…=.=) Mi sono messa a scrivere il primo capitolo di questa storia. Allora prima di tutto vi dico che questa idea mi è venuta in mente lo scorso semestre, quando all’università ho seguito Civiltà Greca, e mi sono appassionata ai miti degli dei greci soprattutto a quello del dio Apollo. *____* ( E’ impossibile non appassionarsi a uno come me! * Apollo con voce suadente*) Apy ma tu lo sai che il dio Apollo era bisex? (O.O) Eh già ha avuto anche amanti maschi!(Io non li avrò vero?) Tranquillo tesoro lascia fare a me ^__- (Allora sono a posto…=.=’’’) Ok un ultima cosa, questa fic si svolge nell’antica Grecia e tratterà- come penso abbiate già capito – degli dei; ognuno dei personaggi avrà il ruolo di un dio, ma ovviamente gli cambierò nome. (Mica tutti hanno il nome di un potente dio come me!^^)

 

CAPITOLO 1° - “ PROLOGO” –

 

Dal suo comodo giaciglio, in cima al monte Olimpo, guardava il mondo umano sotto di lui. Da quanto era in quel mondo? Ormai aveva perso il conto. All'inizio era bellissimo essere un dio, essere perfetto ed immortale...Ma ora...Si passò una mano tra i lunghi capelli rossi; con quell'acconciatura assomigliava molto a suo fratello maggiore Apollonius.

Gli occhi ambrati persi nel vuoto. La sua mano dai capelli scivolò verso la guancia destra dove si trovava una cicatrice a X. Sorrise. Si era procurato lui stesso quella ferita, impedendo al suo corpo di guarirla, come una solitaria ribellione alla sua bellezza così perfetta.

- Ehi, fratello! -

Un ragazzo coi capelli neri, occhi verde smeraldo e molte lentiggini sul naso, arrivò alle sue spalle.

- Ciao Baron. - lo salutò il rosso. Si ritrovò a pensare che Baron somigliava a sua madre, Sophia, la regina degli dei. Avevano gli stessi occhi verdi e vispi e la stessa gentilezza e bontà. Lui e Baron, il dio Furfante, nonchè Messaggero degli dei, non avevano la stessa madre: lui e Apollonius erano venuti al mondo da una donna mortale, molti secoli prima di Baron. Lui fu contento quando il padre decise di sposare Sophia, che era anche sua zia in quanto sorella minore di suo padre Gen.

- A che pensi Apollo? - chiese il moro rivolto al fratello

L'altro scosse la testa: - A niente in particolare...Piuttosto come mai sei quì? -

- A già! - il più giovane si battè una mano in fronte - C'è la riunione del Consiglio Divino! Siamo già in ritardo, forza andiamo! -

Baron si mise a strattonare il fratello per farlo muovere.

Il rosso lanciò un ultimo sguardo al mondo sotto di lui, provando la consueta voglia e curiosità di infrangere le Leggi divine e andare sulla Terra. sospirò seguendo Baron. Apollo, il dio del Sole sapeva che il suo sarebbe sempre stato un sogno, ma forse si sbagliava.

 

Fine 1° capitolo

 

Lo so capitolo cortino, ma è solo l’introduzione. Allora vi dico innanzitutto che gli dei in questa fic hanno centinaia di anni, ma ne dimostrano: Apollonius circa 26; Gen 40-42; Sophia 38; Baron 18-19 e Apollo20. Man mano che compariranno gli altri vi dirò le loro età. (Se me lo dimentico ricordatemelo voi, ok? ^^)

Piccola delucidazione sugli dei comparsi (Mitologia Greca):

Apollo: Apollo è, dopo Zeus, il dio più venerato dal popolo greco. Apollo è il dio saettatore, causa di inspiegabili morti improvvise e di pestilenze; ma è anche il dio guaritore per eccellenza. E’ il dio della musica e del canto: le Muse sono le sue ancelle. E’ il dio che protegge la pastorizia, che tutela la legge, che porta la luce(nella sua tarda identificazione con il Sole) Apollo è soprattutto il dio sapiente: lui solo conosce il pensiero di Zeus, e dal padre ha avuto l’incarico di trasmetterlo agli uomini attraverso la profezia e gli oracoli. Apollo è figlio illegittimo di Zeus, avuto con Leto(dea figlia del Titano Ceo)

Ermes (Baron): Figlio illegittimo di Zeus, avuto con Maia(una ninfa). La sua maggiore caratteristica è l’astuzia. La destrezza e la furberia di Ermes, la sua capacità di trarsi d’impaccio in ogni situazione hanno fatto di lui il Messaggero degli dei; Ermes è un vero e proprio Ambasciatore, un diplomatico che è chiamato a risolvere in nome degli dei, con la sua abilità, le questioni e gli imbrogli più inestricabili. E’ anche colui che porta i sogni e che conduce i morti negli Inferi. E’ il patrono del commercio- e anche di converso, del Furto – dei viaggi, a lui sono dovute molte invenzioni(la lira, le lettere dell’alfabeto, i numeri)

 

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Capitolo 2
*** Partenza ***


Apollo, il dio del Sole

()Apy

Ringraziamenti:

Dreamer21: Shore!^^ Ho notato che io e te ci freghiamo le idee a vicenda! Grandee!!! Siamo sulla stessa lunghezza d’onda!!^____^ Comunque Apollo si lamenta sempre ma alla fin fine è contento di fare tutti questi ruoli (Specie le Lemon con Silvia! *ç*)

Laicachan: Grazie shore!^__^Ti informo che saranno quasi tutti dei. E che appariranno tutti, chi prima chi dopo.

Mistica88: Sono contenta che ti sia piaciuta la spiegazione alla fine!^^ Come già detto le metterò per tutti gli dei per farvi capire meglio (per chi non conosce o conosce poco la mitologia greca.) anche se nella mia fanfic ci potrebbero essere variazioni sui poteri delle divinità, o sul loro sesso.

 

CAPITOLO 2° - " PARTENZA " -

 

Quando Baron e Apollo arrivarono alla sala conferenze la riunione era già iniziata. Silenziosi sgusciarono tra la folla di dei, prendendo posto a sedere. La sala era ampia, una delle più grandi dell'intero castello - dimora degli dei. Le pareti erano bianche e immense colonne sovrastavano intorno a loro. Tutti gli dei erano seduti da un lato della stanza, mentre - di fronte a loro - c'era lui, il signore di tutti gli dei: il re Gen. Accanto a lui la sua fedele moglie Sophia. A guardarlo incuteva un certo timore: capelli scuri come gli occhi e uno sfregio lungo l'occhio destro; i suoi occhi erano freddi e duri, ma era comunque un ottimo capo e comandante. Sua moglie, invece, era molto diversa: capelli rossicci e occhi verdi; molto dolce e generosa...Una vera regina.

- Ehi Pierre! - chiamò Apollo un ragazzone con occhi scuri e capelli dello stesso colore raccolti in una coda seduto davanti a lui - Di che stanno parlando? -

- Niente, le solite cose. - rispose questo girandosi verso l'amico e agitando una mano in segno di noncuranza - Vostro padre ha iniziato da poco il monologo sull'importanza delle "Tre Frecce" -

- Oddio! - Apollo alzò gli occhi al cielo seguito dal fratello, possibile che quell'uomo avesse sempre in mente queste " Tre Frecce" ? Che, tra l'altro, nessuno aveva mai capito di cosa si trattasse. Una volta un dio aveva provato a chiederglielo ma lui aveva risposto: - Se non conosci il significato delle Tre Frecce allora non sei degno di essere un dio! Sarai destinato alla mortalità! - E quel povero sventurato, per paura che il sommo signore lo spedisse sulla Terra trasformandolo in un mortale decise di assecondarlo, come del resto tutti gli altri.

La riunione continuò, ma nessuno, a parte pochi, stava ascoltando Gen. Apollo si guardò in giro alla ricerca dell'altro suo fratello Apollonius; lo trovò intento a chiaccherare con sua moglie, Celiane. Lui era identico ad Apollo, solo dimostrava più anni: capelli lunghi rossi, occhi dorati. Lei, invece, aveva capelli biondi corti e occhi azzurro cielo. Apollonius era il dio trasportatore del sole, colui che portava la luce sulla terra; mentre Celiane era la dea guerriera, protettrice delle arti e dei guerrieri mortali, come il suo amico Eracle, figlio di una mortale e di un dio, il quale però, non essendo stato riconosciuto dal padre, non poteva abitare sull'Olimpo con loro.

Apollo fece svettare lo sguardo sulla prima fila dove vide la consorte di Pierre, Chloe la dea della guerra. Sorrise al pensiero di quei due insieme, erano l'esatto opposto l'uno dell'altro; lui libertino e devoto all'amore e al sesso, lei seria e rigorosa sempre pronta a incenerire il povero marito.

- Bene, signori. La riunione è terminata, ci rivediamo settimana prossima. - concluse Gen

Con un sospiro di sollievo tutti si avviarono all'uscita

- Apollo, Baron. Venite quì. - li richiamò il padre

- Come mai siete arrivati in ritardo? -

- Colpa mia. - intervenne il rosso - Ero nella zona Est a pensare e non mi sono accorto del tempo che volava finche Baron non è venuto a chiamarmi. -

Il padre cercò con lo sguardo la conferma del moro: - Va bene. Ma vedete di non fare più ritardi. -

- Si. -

 

ZZZZZZZZZZZZ

 

- Ehi fratelli come mai in ritardo? -

- Gli affari tuoi mai, eh Apollonius? -

- Eddai, Apy. Non essere sempre così scontroso. - gli rispose Apollonius sorridente

I tre fratelli si stavano incamminando verso le loro stanze, che si trovavano vicine.

- Sai Apy - riprese il più grande dei tre - Dovresti cambiare taglio di capelli o magari tingerteli. -

L'altro lo fulminò con los sguardo: - E perchè mai dovrei farlo? -

- Semplice. Perchè mi hanno di nuovo scambiato per te! -

- Perchè non cambi tu pettinatura? - chiese irato ad Apollonius

- Perchè alla mia Celì piaccio così! U__U E tu che non hai una donna non hai di questi problemi. ^^ -

- =.=''' Vabbò! Io me ne vado in camera. - si affrettò a dire Apollo andandosene.

- Dici che si è offeso? - chiese il rosso a Baron

- Non credo sia per quello. -

- Non avrà ancora quell'idea di andare nel mondo dei mortali vero? Papà gli ha assegnato come assistenti al suo lavoro gli Oracoli e le Muse apposta per evitare in qualsiasi modo un eventuale contatto con gli umani. -

- A parte che nessuno di noi ha mai avuto contatto con gli umani, dopo che... - Baron si fermò lasciando cadere la frase

- .... dopo che nostra madre è morta. - concluse per lui Apollonius - Papà vuole solo evitare che qualcuno di noi subisca la sua sofferenza. Innamorarsi di un mortale è la cosa peggiore, perchè è un amore vietato ed impossibile. -

- Si, ma... -

- Niente "ma"! Apollo non andrà mai nel mondo mortale! -

 

 

ZZZZZZZZZZZZ

 

Apollo era in camera sua. Un'immensa stanza con un altrettanto immenso letto. Si chiedeva come sarebbe stato andare anche solo per un giorno sulla Terra. Avrebbe visto la gente comune, avrebbe parlato con loro...Sì, sarebbe stato fantastico! A distrarlo dai suoi pensieri fu il bussare alla porta.

- Avanti! -

- Posso? -

- Vieni Baron. - rispose sorridente mettendosi seduto sul letto, mentre il fratello faceva lo stesso.

- Senti Apollo...Tu sei sempre convinto di voler andare sulla Terra? - chiese un pò timoroso

- Si certo! Ma non ce modo che io possa farlo. - sospirò depresso il rosso

Baron si morse il labbro inferiore chiedendosi se quella fosse la scelta giusta. Alzò lo sguardo vedendo quello trista i Apollo: si era la scelta giusta: - Apollo, io...so come farti andare sulla Terra. -

L'altro sgranò gli occhi: - Co-cosa? -

- Si, ma dobbiamo agire questa notte. Ora. Ascoltami Apollonius di sicuro si sarà dimenticato di mettere la sicura al Carro del sole, come al solito, quindi possiamo usare quello. Ti aiuterò ad arrivare sulla Terra e poi tornerò indietro col Carro per non destare sospetti. Potrai passare l'intera notte nel mondo umano, ma dopo che Apollonius avrà portato il sole alto nel cielo tu dovrai tornare. Per le prime ore della mattina ti creerò io un alibi, ma poi dovrai fare ritorno, siamo intesi? -

Apollo era rimasto basito. Non si aspettava una cosa del genere da sua fratello

- Ma perchè vuoi farlo? Ti metterai nei guai anche tu? -

- Non sarebbe la prima volta...-

- Si ma questa volta saranno guai seri, Baron. -

- Senti. Tu sei mio fratello e sono stufo di vederti stare così. E poi vedrai che non ci scopriranno. In fondo sarà solo per una notte no? - e gli fece l'occhiolino tutto sorridente.

Ad Apollo si formarono i lacrimoni agli occhi mentre abbracciava di slancio il moro per ringraziarlo.

I due, quatti quatti, sgusciarono verso il deposito del Carro di Apollonius. Baron con la sua agilità nel fregare le cose altrui ci mise un attimo a prendere quello che gli serviva. Apollo si posizionò insieme a lui sul Carro, lasciando temporaneamente il sole "parcheggiato" per terra. Si alzarono in volo e in poco tempo raggiunsero la Terra. Apollo era estasiato, gli sembrava ancora tutto un sogno.

- Ok, siamo arrivati. Ricordati di tornare all'ora che abbiamo stabilito, ok? - chiese al rosso mentre lo lasciava in una foresta.

- Si tranquillo. Grazie ancora Baron. -

- Di niente. Ci vediamo domani. - detto questo partì lasciando il fratello, sapendo di rivederlo il giorno seguente perchè era sicuro che tutto sarebbe andato bene. Non sapeva quanto si sbagliava....

 

Fine 2° capitolo

Allora che ne pensate di questo nuvo capitolo? (E la mia Silvia quando arriva? Ç__ç Silvia amore!!!) Come sei melodrammatico! Comunque Silvia comparirà nel prossimo capitolo: “ Il dio e la venditrice di stoffe” (Hai già scelto il titolo? O.O) Sì!^^ Mi sono portata un po’ avanti! (Alla prossima gente!^__-) Ciaooooo!!!! ^____^

 Elio (Apollonius): E' una divinità molto antica, preolimpica. Non ebbe mai una grande diffusione di culto, nè una presenza da vero protagonista nelle narrazioni mitiche. Di Elio si tramanda l'immensa fatica della sua intera esistenza volta a guidare il carro infuocato attraverso il cielo per portare la luce alla terra. Più famosi sono i suoi figli: la maga Circe, il re Eeta, Pasifae, le ninfe Eliadi e Fetonte.

Atena (Celiane): Secondo la tradizione Zeus avrebbe inghiottito la sua prima Sposa Metis, ma questa era già incinta di Atena. Atena non trovò altro modo di venire alla luce se non quello di uscire dalla testa del padre. Atena è la dea sapiente, la prudenza e l'equilibrio personificati. E' la dea che tutela la verginità e che ha a cuore attività e prerogative maschili, quali il lavoro, lo studio, le arti militari, il valore. Atena è la protettrice di eroi come Eracle e Odisseo.

Eracle= Ercules, sono la stessa persona.

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