Le mirabolanti avventure di Ornella

di ApeMaiaRosa
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo -non- capitolo ***
Capitolo 2: *** Secondo -non- capitolo ***



Capitolo 1
*** Primo -non- capitolo ***


Le mirabolanti avventure di Ornella 

 
 
SALVE!!!!!
Io sono l’autrice –ma và?-  e questa è una raccolta di cose idiote –quindi non aspettatevi nessun senso da esse- che capitano a me, alla mia famiglia o ai miei amici.
Attenzione può:
-causare ridarella senza alcun motivo.
-portare la vostra pazzia a livelli astronomici.
-farvi rendere conto che l’autrice è stupida.
-farvi venire voglia di diventare il Dio di un nuovo mondo in possesso di un quaderno con cui uccidere le persone (dite che questa è la trama di Death Note? Ò.ò)
-farvi dimenticare come ci si siede.
-farvi venire la geniale idea di buttare sale per terra
-farvi attraversare la strada dopo aver visto un gatto nero
-passare sotto una scala
-aprire un ombrello in casa e rompere uno specchio
-correre nudi in pieno inverno con una bandana in testa perché ‘Fa figo’ –fidatevi, non è figo per nulla-
 
Se dopo ciò siete ancora impazienti di leggere….
IO VI HO AVVERTITO.
Bene, spero che le  scemenze scene siano di vostro gradimento ^^
 
 
 
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*entra in un negozio di vestiti*
 io: OMMIODIO QUELLA SEMBRA LA CANOTTA DI ANDY(nda. Cantante dei Black Veil Brides) ! *trumatizza la madre*
 *afferra una canotta bianca e corre nel camerirno*
 *una volta fuori dal negozio*
 io: In effetti non avevo calcolato che Andy è magro, maschio e alto.
 
Ero al delusione fatta persona in quel momento.
 
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Entro da Coin con mia madre e mia sorella.
 Appena entriamo veniamo invase da una valanga di smalti multicolor, mia madre da di matto allo stesso modo che avrei fatto io entrando in una negozio di sola cioccolata.
 Arriva un tizio -palesemente gay aggiungerei- che ci illustra tutti gli smalti e ci spiega le loro fantastigliose proprietà.
 Ci da i tester -che cazzo me ne faccio se uso solo smalto nero?-
 E mentre ci 'illustra' i vari colori con le mani ce li indica.
 Una volta andate via.
 La brillante intuizione di mia madre << Secondo me era gay >> -e qua ci stava un facepalm-
 io << Ma scusa, non lo avevi notato lo smalto trasparente sulle unghie? >>
 mamma << aveva lo smalto? >>
 Mia sorella che si stava trattenendo, scoppia a ridere.
 
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Cammino per strada con mia madre e mia sorella.
Ad un certo punto un marocchino comincia a fare la nostra stessa strada.
Camminiamo 5 minuti.
Il tizio è ancora dietro di noi.
<< Ho la sensazione che sto tizio dietro di noi ci segue >>
Mamma << perchè? >>
io << Perchè sta a 30 cm da noi e ci sta seguendo da un po' >>
Mamma si ferma davanti ad una vetrina, il tizio ci supera.
lei << Lo vedi che non ci seguiva quella è una strada sola! >>
io << Che ti devo dire, ci stava vicino, ci fissava... per me ci seguiva >> dico a voce un po’ più alta.
Il tipo, che era poco lontano da noi, si gira un po' e mi fissa.

 
Morale della storia, non urlate i vostri pensieri ad alta voce altrimenti un marocchino si girerà verso di voi e vi fisserà.
 
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Dovete sapere che noi stiamo ristrutturando casa e ormai mio padre non dorme la notte a furia di pensarci.
 
Oggi papà mi passa accanto.
Vede il disegno mutlicolor che ho fatto e dice << Mmh bello, potremmo farci delle mattonelle >>
 Case....mio padre ormai pensa solo alle case. -.-“
 
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Io davanti al computer per cavoli dei miei.
 mamma << Ornè mi hai chiamato? >> e sbuca dalla porta entrando nella mia stanza.
 io << No mamma >>
 Lei esce dal balcone ed inciampa nei piedi del ventilatore facendo staccare una ammortizzatore, buttandolo fuori al balcone, provocando un rumore assordante ed un infarto a me.
Mi ha fatto perdere 10 anni di vita…..
 
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Sempre mentre ero davanti al computer ritorna mia madre in camera.
Si mette a cantare una canzone con la sua voce da papera così stonata che più stonata non si può ed i vetri urlano pietà ogni volta che la sentono.
Poi, come se non bastasse, chiede a mia sorella che gira come un’anima in pena per casa << Prendo il guinzaglio e ti porto giù con Birillo? >>
Io << Chi cavolo è Birillo? >>
Mamma << Il cane dei signori di fronte…mi sembra si chiami Birillo ma non sono sicura…>>
Io << e perché vuoi portarci ****? >>
Mamma << Perché così scodinzolano insieme! >> *sculetta come se avesse davvero una coda e se ne va*
 
No, non ho una madre normale.
 
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Io e mia sorella mentre guardavamo le mie vecchie immagini di profilo su Facebook.
 Incappiamo nella foto in cui ho in mano un biscotto -se non la conoscete cazzi vostri andatevela a vedere-
 Nei commenti mi hanno scritto 'An american biscuit' ed io ho commentato 'Infatti ho letto sulla confezione che li fanno in Germania' -e qua stiamo ridendo perchè mentre scrivevo questo post ho scritto Gemania-
 Da qui è nato il commento di mia sorella << Un biscotto americano, fatto in Germania che abbiamo comprato in Italia....fai anche tu come i biscotti, dici no al razzismo! >> -qui una battuta perchè avevo di nuovo scritto Gemania-
 
 Morale della favola, io non sono capace a scrivere Germania -avevo di nuovo scritto Gemania...Dhò-, mia sorella mi sfotte a più non posso e in questa casa creiamo spot contro il razzismo.
 
 
 
 
 

Spero che questa cosa senza un minimo di senso vi piaccia, fatemi sapere che ne pensate :D 

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Capitolo 2
*** Secondo -non- capitolo ***


Le mirabolanti avventure di Ornella
 
Rieccomi!

Sono di nuovo qui con delle nuove minchiate scene.
Questa volta il filo conduttore è la scuola, dal prossimo (nd lettori. Perché ce ne sarà pure un altro?)-non- capitolo saranno messe lì a caso col solo scopo di occupare spazio far ridere.
Fatemi sapere se vi fannoschifo piacciono :D
 
 
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Durante l’ora di Fisica.
Un mio compagno si sta sistemando la cerniera rotta del pantalone.
Il prof vedendolo così dice << Ma che fai da tre ore  con le mani là? Te lo sei perso? E' volato via? >>
Il mio compagno << No professò….non si alza! >>
 
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Sempre il ragazzo –che per comodità chiamerò Caio- di sopra.
Il giorno dopo sempre durante l’ora di Fisica.
Professore. << Caio vai a prendere un cassino che non c’è >>
Caio esce dalla classe.
Torna dopo 5 minuti.
Caio << Professò non me lo danno! >>
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Gita a Roma del primo superiore.
Camminiamo lungo i Fori imperiali.
Ci sono quei tipi che si muovono solo se li paghi e che ti mandano a fanculo se invece ti fai una foto e non spilli manco un centesimo.
Alcuni di questi hanno montato dei ‘camerini’ composti da dei mantelli neri rialzati da non si sa quale forza mistica.
Il professore di Fisica che cammina davanti a me e a delle mie compagne << Certo che questi possono fare quel che vogliono la sotto, nessuno vede i cazzi loro >>
Noi ragazze in coro << Scusi, che ha detto prof? >>
Professore << Dicevo, questi possono pure fare sesso là sotto, tanto nessuno può vedere i cazzi loro! >>
 
E mai parole furono più vere.
 
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Durante l’ora di Religione.
La prof esce cinque minuti dall’aula.
Intanto noi alunni ci mettiamo a chiacchierare.
Parte un discussione su ciò che voglia dire mettere le mani a corna
Io, dall’alto della mia cultura punkettona e rockettara, mi sono cimentata nell’ARDUA, e sottolineo ardua, impresa di spiegargli il significato e quando va usato.
Quando arrivo alla spiegazione del ‘Quando questo segno va usato’ mi cimento in una dimostrazione pratica oltre che orale.
<< Vedete, questo gesto va usato chessò….ad un concerto dei Nirvana!-peccato si siano sciolti…anzi che Kurt sia morto…non mi rassegnerò mai QwQ- Stai lì sotto al palco, magari ubriaco, la testa leggermente calata e il volto coperto dai capelli lunghi se li hai, il braccio alzato con questo gesto e muovi a ritmo la testa con la musica oltre a tutto il corpo >>
E mentre spiego mi prodigo anche di eseguire i gesti sopra citati.
Ad un certo punto la porta si apre.
La prof entra, mi vede e dice << Momenti di follia, a tutti ne capita uno >>
 
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Il mio prof di matematica del primo liceo veniva a scuola con il treno.
Alcuni miei compagni la mattina lo vedevano quindi un giorno gli chiedono.
<< Professò ma voi a scuola come venite la mattina? >>
Professore << Con l’elicottero >>
 
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Sempre in prima liceo.
Cambio dell’ora, doveva arrivare la prof di Italiano.
Tutti noi alzati a parlare come se nulla fosse.
Ad un certo punto –non ricordo bene il motivo- stavo parlando con delle mie “amiche”.
Urlo << ….ORGASMO! >> -vi ricordo che non so di che cazzo io stessi parlando con loro-.
Nel preciso istante in cui urlo entra la prof che ci saluta come se niente fosse.
Ho perso 5 anni di vita.
 
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Zalve, rieccomi con delle nuove minchiate scene.
Questa volta il filo conduttore era la scuola, dal prossimo (ndlettori. Perché ce ne sarà pure un altro?)-non- capitolo saranno messe lì a caso col solo scopo di occupare spazio far ridere.

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