In quel momento ...

di thera
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo uno ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** Capitolo quattro ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei ***
Capitolo 7: *** Capitolo sette ***
Capitolo 8: *** Capitolo otto ***
Capitolo 9: *** Capitolo nove ***
Capitolo 10: *** Capitolo dieci ***
Capitolo 11: *** Capitolo undici ***
Capitolo 12: *** capitolo dodici ***
Capitolo 13: *** Capitolo tredici ***
Capitolo 14: *** Capitolo quattordici ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Capitolo uno ***


 

Capitolo uno

Sirius Black e Marlene McKinnon non erano amici, ma nemmeno si odiavano, si ignoravano cordialmente, Sirius, insieme alla sua banda denominata Malandrini, faceva scherzi e passava da una ragazza all'altra, Marlene era una ragazza seria studiosa e intelligente dall' aria angelica, ma di angelico non aveva niente a parte il viso ma nessuno lo sapeva. Non avevano nessun punto d'incontro se non che erano entrambi Grifondoro. Ma questo un giorno cambio.
 

 “Dai Sirius muoviti da quel letto!” disse cercando di sveglialo il suo amico, l'unico tra i suoi amici, che aveva la pazienza di provare a sveglialo, mentre gli altri se la ridevano dei tentativi andati a male da parte di Remus, il suo amico.

“Un altro minuto!” biascicò quello che non aveva proprio intenzione di volersi svegliare.

“Sirius muoviti.” ordinò quello perentorio

Sirius non emise risposta, Remus così, si vide costretto a buttargli dell'acqua addosso. A quel punto Sirius si svegliò e con un getto d'aria calda si asciugò i suoi capelli mugugnando qualcosa sul fatto che si erano rovinati. Cosi si precipitò in bagno, per rendersi elegantemente presentabile, sapendo ciò infatti nessuno ne aveva più bisogno, dopo la solita mezz'ora, Sirius usci dal bagno perfetto e impeccabile.

“Sirius, ma quanto ci stai in bagno? Sembri una ragazza!” lo sfottè James

“La ragazza sarai tu, non sono io ad assere denominato Jamie, che, a quanto ne so io, è un nome femminile.”

“Ciò dimostra che sai sbagliato! Perché Jamie è unisex.”

“Come Elvendork.”

“Già.” annuì James e da qui partì una accesa discussione sui nomi che poi degenero e non si sa come si arrivo a parlare della fidanzata di James: Lily Evans

“Ma James, la poligamia è la più antica e nobile tradizione che io conosca!”

“A questo non ci credo Sir, tu conosci molte tradizioni e sicuramente molte più antiche della poligamia.”

“Si forse può essere, ma è l'unica che io rispetti!”

“Dai ragazzi finitela.” disse Remus per cercare di farli smettere, non tanto perché era preoccupato che la situazione degenerasse, ma perché quel giorno aveva un terribile mal di testa.

“Perché stai cercando di fare da pacere Rem?”

“Ho un terribile mal di testa.”

“Vedi James non era preoccupato!”

“Ehi voi quattro, perché indugiate fuori dall' aula di pozioni quando già siete in ritardo!?” li riprese una voce da dietro, che a Sirius non andava molto a genio: Lily.

“Ehm ...”

“Che ci fate ancora fuori? Dentro subito!” Sirius odiava quando la gente gli dava ordini, chi si credeva di essere quella li per farlo?

“Ti faccio notare che sei in ritardo anche tu Evans.” sputò fra i denti

“Si può sapere perché sei cosi acido Black?” Sirius odiava sentirsi chiamato per cognome perché questo lo collegava alla sua famiglia, e lui odiava la sua famiglia, era una famiglia di pazzi e stupidi Serpeverde, lui non voleva essere associato a loro.

Non disse niente, entrò in aula snobbando pure il professore e si sedette al banco con noia. Era fra i più bravi della scuola, che gliene poteva importare di una stupida pozione? James gli si sedette accanto.

“Pad? Si può sapere che cos'hai contro Lily?”

“Fondamentalmente? Niente. Per il resto oggi ha fatto un paio di cosa che non doveva fare, già alla prima ora.”

La lezione continuò, andò tutto bene. La rabbia di Sirius sbollì.

Pero c'era una cosa che non aveva notato, al fianco della Evans c'era una ragazza, Marlene McKinnon, che non tollerava che qualcuno trattasse male la sua amica, infatti, voleva rimproverare Black: non poteva passarla mica liscia! Cosi dopo la fine della lezione gli si parò davanti.

“Ehi tu, chi ti credi di essere per trattare cosi la mia amica!?”

“Io credo di essere nessuno, io so di essere Sirius Orion Black. Tu invece, chi ti credi di essere?”

“Marlene McKinnon, la migliore amica di Lily e ho il dovere di difenderla!”

“È grande e sa difendersi da sola, Marlene McKinnon.” disse con sguardo impenetrabile e ghiacciato, poi si allontanò. Marlene capì in quel momento di odiare a morte Sirius Orion Black.

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


 

Sirius saltò la prossima lezione era troppo arrabbiato per sorbirsi le stupidaggini di storia della magia. Quella sfrontata della McKinnon, come si permetteva a parlagli cosi? Cioè aveva ragione lui e lo rimproveravano pure?! Si comportavano come la sua famiglia. Quella massa di arroganti serpi fermi a concetti medievali, che faceva di tutta l'erba un fascio. Che punivano chi non era d'accordo con loro, stupidi ignoranti saccenti deficienti Serpeverde.

 

In un aula lontana, dove un fantasma parlava, ma nessuno lo ascoltava, due ragazze parlavano a bassa voce.

Quello li non si può sentire! E montato, pieno di se, egocentrico e stronzo.”
“Sai Marlene è la stessa cosa che io dicevo di Jamie. Se lui e Sirius sono amici, deve avere qualche buona qualità, dicendo questo, non lo sto difendendo, sto solo dicendo che sarà una maschera, forse molto rompipalle, ma sempre una maschera.”
“Siete tutti contro di me! Sirius Black è uno stronzo rompipalle, deficiente demente, stupido, stronzo egocentrico e montato.”
Qualcuno più in la si alzo battendo i pugni sul tavolo, con un espressione furiosa era un eufemismo: James Potter

Non ti permetto di spalare merda su Sirius! Per quanto possa essere coglione è sempre mio amico!”

Il fantasma sorvolo oltre, abituato. La faccia di Marlene McKinnon era una maschera di rabbia.

E io non ti permetto di intrometterti nelle conversazione che non ti riguardano!”

Io mi intrometto perché non permetto a nessuno, tranne me, di trattare male i miei amici!!”

Vaffanculo James Potter, tu e quel demente di Black!”

Ragazzi … ” li riprese Lily

No Lily, per favore non entrare nella conversazione.” le chiese James “Per quanto ti riguarda Marlene McKinnon, non ti rispondo a tono solo perché sei amica della mia ragazza, ma chi manda a fan culo un malandrino, può, forse, per magnanimità di quest'ultimo, uscirne senza danni, ma se ne insulti due può stare certa che quelli architetteranno una vendetta, e non sarà uno scherzo da primini.”

Oh ma che paura!” disse sarcastica.

Si fai bene ad averne.”

La ragazza stava per replicare ma un incantesimo tolse la voce a tutti e due, era partito dalla bacchetta di Lily che non li sopportava più e decisamente non va provocata.

Miei cari amici, vi ricordo che c'è lezione e che i nostri compagni Corvonero sono infastiditi dalla vostra discussione.” disse indicando l'altro lato della classe “seduti e zitti!” intimò

***

Hey Sirius, suppongo che ti interessi il nuovo scherzo ai Serpeverde in programma.”

No.”

James e Remus lo fissarono stupiti, se Padfood diceva questo di uno scherzo,ai Serpeverde per di più, voleva dire che qualcosa non andava, qualcosa di grosso.

Pad che succede?” chiese Rem.

Niente.”

Pad?” lo riprese Jay.

Niente ho detto.” sbotto irato.

Siii.... Niente che però non ti sta facendo partecipare a uno scherzo!”

no … cosa …. non è vero.”

Cosa sento! Sirius Black che balbetta! Hey Sirius che ti succede?”

Niente ho detto!”

Sirius ora hai rotto! Io mi sono rotto! E che cazzo no ti fidi nemmeno di noi!?”

Non è questo!”

E allora che cos'è?”

Non lo so. Cazzo va bene!?”

No. Tu non vuoi farti aiutare!”

E come potreste aiutarmi voi?”

Con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione!”

Le parole che Sirius stava per dire gli morirono in gola.

Io … io non lo so.”disse crollando a terra.

Ah Sirius scordavo, c'è uno scherzo da organizzare per la McKinnon, ci ha mandati a fan culo”
Cosa!!! Ah no questa non la passa liscia anche se è una ragazza!”



Angolo autrice
Per favore, se leggete la storia potete lasciare una recensione?

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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


 

Si era discusso parecchio sullo scherzo da fare alla McKinnon, non si riusciva a trovare quello giusto, la cosa invece che li faceva più innervosire, era il fatto che lei, non si curava minimamente di loro! James, come se non bastasse, era intrattabile perché Lily era intrattabile, perché si erano comportati come dei bambini.

Lily, ora, era compagna di stanza di Marlene, quindi se fosse stato uno scherzo con scenario dormitorio lei l'avrebbe scoperto, cioè, l'avrebbe scoperto comunque, ma cosi l'avrebbe scoperto subito.

Tornando allo scherzo adatto, ne avevano pensati tanti, finché non arrivo l'illuminazione dal dio delle bricconate.

Ragazzi ci sono!”

Ossia?”

Che ne dite di …”

***

La mattina dopo, Marlene McKinnon si sveglio tranquillamente, fregandosene dello “scherzo” dei malandrini, fin quando non arrivo allo specchio, li lancio un urlo, che si senti fino ai sotterranei di Serpeverde.

Quei bastardi, coglioni, stronzi, gay dei malandrini le avevano tagliato i capelli! Le avevano tagliato i capelli a metà collo! Come se non bastasse, quelli rimanenti glieli avevano tinti, tinti di verde, cioè verde!

Marlene si precipito nei dormitori maschili, senza pensare al fatto che indossava la camicia da notte, corta per altro, senza pensare al fatto che erano le sei e mezza di mattina e senza pensare al fatto che non sembrava neanche lei. Si fiondo nella camera dei Malandrini, già svegli per godersi la sua reazione, solo che non guardarono la sua espressione, non tutti almeno, non Sirius, lui era concentrato sulle gambe di lei.

Voi stupidi, infimi, sudici esseri avete osato tagliarmi i capelli!”

Non puoi sapere che siamo stati noi.” disse Sirius continuando a fissarle le gambe “I ragazzi non possono entrare nel dormitorio femminile, ricordi?”

Fammi il piacere Black! Avanti vigliacchi chi è stato, eh serpi?”

Si Sirius scatto al sentirsi dire serpe.

Puoi darmi di tutto, ma non della serpe.” disse glaciale.

Davvero? Serpe, serpe serpe ...” inizio a ripetere, li James inizio a preoccuparsi seriamente, Sirius aveva chinato il capo, a non con espressione pentita, con espressione ghignante e gelata, sebbene, rideva, una risata isterica.

Mi dai della serpe, Marlene McKinnon? Come osi tu, darmi della serpe? Eh? Come osi?!” disse continuando a ridere e prendendo di scatto la bacchetta e puntandogliela alla gola.

Tu che non sai niente di me, hai detto l'unica cosa che non dovevi dire, come osi darmi della serpe, eh? Io non striscio davanti a nessuno! Io, che ci discendo dalle serpi, eppure non lo sono, io, che dovrei esserlo, ma non lo sono e ne sono orgoglioso.”

Lei rimase scioccata dalla sua reazione, ma si riprese subito e sputo trai denti. “Serpe.”

Il suo sguardo divento disprezzo puro, mormoro qualcosa e i capelli di Marlene ricrescerebbero e tornarono del nero naturale.

Vattene via e non farti ai più vedere Marlene McKinnon.” sputo fra i denti abbassando la bacchetta.

Era ufficiale Marlene non capiva Sirius Black, non capiva la sua reazione, non capiva il perché di tanta rabbia. Solo quando torno al suo dormitorio si rese conto di come era conciata, insomma quella camicia da notte era cortissima! Che spettacolo che gli aveva offerto!

Che succede Lene?” chiese Lily

Lei gli racconto tutto e al fatto della serpe Lily fece una smorfia.

Ti ricordi quella volta davanti l'aula di pozioni? Devi sapere che nella famiglia di Sirius, tutti lo considerano un traditore perché è finito in Grifondoro, i Black sono tutti Serpeverde, non vive nemmeno più a casa sua, sai? E scappato, sta con James ora. Dirgli serpe e come dirgli che è come la sua famiglia, tutti Serpeverde tutti razzisti, tutti cattivi e mangiamorte, gli hai detto la cosa peggiore che mai potessi dirgli Lene, ma come mai non lo sai?”

Marlene si senti in colpa, forse aveva esagerato.

 

Angolo autrice
Forse voi potrete ritenere esagerata le reazione di Sirius, io no. Se fossi stata al suo posto, avrei reagito allo stesso modo. Vi chiedo di lasciare una recensione per favore.
Thera.

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Capitolo 4
*** Capitolo quattro ***


Sirius Black, dopo la mortale offesa della McKinnon ando via dalla stanza, ma non correndo, ci mancava poco però camminava a veloci falcate verso l'unica stanza che poteva dargli un po di calma, cioè quello che conteneva, lo specchio delle brame.
Non che lui non fosse felice ma sentiva che gli mancava qualcosa, forsecome ogni figlio volevache i suoi genitori gli volessero bene, che fosserò normali e non pieni di pregiudizi, ecco cosa vedeva nello specchio, ma allo stesso temo loro erano la sua peggior paura, non voleva diventare come loro.
Si sedette a gambe incrociate li davanti e rimase a fissare lo specchio per molto tempo: ore minuti secondi, non lo sapeva, ma sentii la porta della stanza aprirsi.
Ciao.”
Sirius si sveglio da quello stato sentendo una voce.
Vattene.”
Lei lo ignoro completamente e gli si sedette accanto
Cosa vedi?”
Stavolta fu lui a ignorarla.
Io vedo la morte di Voldemort e la fine della guerra.”
Quello che vedono tutti.”
No, tu no.”
E tu che ne sai?”
Senza offesa, ma si capisce.”
Io vedo qualcosa che, forse, ma neanche, sarebbe potuto essere cosi, se lui non fosse mai esistito.”
Ossia?”
Sono affari miei, Evans.” rispose burbero.
Non capisco, te ne vergogni? O pensi che la gente ti prenderà in giro se saprà che hai delle debolezza?”
Sto solo seguendo quello che mi hanno insegnato loro, un Black non si dimostra mai debole, un Black è elegante e raffinato, un Black ha uno sguardo inespressivo e non fa trovare a nessuno il modo di affondarlo.”
Non capisco.”
Nessuno che non sia un Black ci riesce.” 
Sono così terribili?”
Sono serpi tra le più terribili piene di pregiudizi, impenetrabili, senza cuore o onesta o bontà.”
È questo cio che vedi? Lo non-serpi?”
Si.”
Tu non sei un Black, tu sei solo Sirius.”
Sorrise, un sorriso malinconico,ma sincero.
Grazie.” disse solo.
Lei sorrise e gli sussurrò “Prego.” mentre andava via.

 

Angolo autrice

Buongiorno! Ho aggiornato sia questa che l'altra storia, perché come ho detto si svolgono in contemporanea, vi chiedo recensioni, anche per dirmi che mi lanciate pomodori virtuali, ringrazio che le ha lasciate nello scorso capitolo, tanti saluti
thera

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque ***


Sirius era sdraiato sul suo letto a baldacchino, stava riflettendo, ora voi direte che c'è di strano? Niente... se Sirius fosse una persona normale, l'unica cosa su cui rifletteva lui erano gli scherzi, e indovinate un po? Non stava riflettendo su gli scherzi. Ma i suoi preziosi ragionamenti furono interrotti da qualcuno, che lo fece saltare in aria e che decise di disconoscere: James.

Oh, vieni e mescola il mio calderone,

e se lo fai bene

bollirò di forte e caldo amore

per tenerti al caldo stanotte.

Sirius era scioccato James Potter stava cantando Celestina Warback?!

“Tu chi sei e che ne fatto di James?” chiese Sirius allarmato.

Oh, mio povero cuore

Dove sei andato

Mi hai lasciato per incanto...” continuò James “Oh ciao Sirius! Io e Lily abbiamo fatto pace

... e adesso che siamo soli

ti ringrazio di avermi

ridato il mio cuore!”

Sirius si convinse che l'amore fosse un sentimento deleterio, però la Evans non era tanto male.

“Tu sei malato! Che avrà mai fatto di male Lily per sopportarti?”

“Io non sono mal... Lily? Da quando in qua la chiami Lily?”
“Da quando ci ho parlato.”
“E quando ci avresti parlato?”
“Oggi.”
“Quando?”
“Perché mi stai facendo il terzo grado?”
“Perch..”
“Jay, ma che fai il fidanzato geloso? Guarda che poi ti lascia subito!”
“Uccellaccio del malaugurio!”
“Cra cra cra.”
“Che stavi facendo prima?”
“Pensavo.”
“Chi sei tu e che ne hai fatto di Sirius?”

“Mi stai dando dello stupido?”
“Tutti i riferimenti sono puramente voluti” rispose.

Sirius gli tiro uno schiaffo sulla nuca.
“Guarda che mi hai fatto male!”
“Come sei
delicato!
“Gne gne gne.”

“Appunto, non sei manco degno di fare un imitazione degna della mia bellissima voce!”

“Ma sentilo! La tua voce è bella quanto quella di una cornacchia!”

Remus interruppe i loro stupidi discorsi, entrò in camera, con uno sguardo sadico e furioso continuando a ripetere:

“Stronzi, bastardi, questa c'è la pagano! Infidi sudici esseri”

“Rem cos' è successo?” chiese James allarmato.

“Cos'è successo? Che i Serpeverde sono degli stronzi bastardi!”

“Questo lo sapevamo già, ma stavolta che hanno combinato?” chiese Sirius con una nota di scherno nella voce.

“Che è potuto succedere? Una cosa degna da serpi!”

“Si, ma stavolta chi è stato?”

“Tuo fratello e la sua banda! Sono degli stronzi!” disse indicando Sirius.
“Che ha fatto Regulus?”disse Sirius rabbuiandosi.
“Se l' è presa con le ragazze, Lily, Marlene, Mary e Alice.”
“COME!!!???” dissero sia Sirius sia James insieme.

“Le hanno attaccate alle spalle, quei bastardi, però Serpeverde ha duecento punti in meno!” disse con un sorriso sadico.

“Bastardi.” sputo Sirius tra i denti.

“Infami! Non avrei mai detto che quella infida spilla potesse essere utile.” disse James. Remus si tolse la spilla e la lanciò via.

“Spilla non vede, cuore non duole, c'è uno scherzo da organizzare e loro non ne scampano!”

“Che facciamo quindi?”
“Ci vuole qualcosa di epico, ma non troppo classico.”
“Dobbiamo entrare nel loro dormitorio. Potremo mettere Caccabombe nei loro letti, sapone di uova di rana nei loro bagni, pallottole puzzole nella sala comune, vermi sibilanti sotto i letti, polvere ruttosa e dolci singhiozzini nelle loro riserve dolciumi.”
“Si, ma come si entriamo?”
“A questo ci penso io.” disse una voce alle loro spalle: Alice. “C'è un idiota di Serpeverde che ha una cotta per me.”

Le ragazze erano entrate nel dormitorio maschile con sete di vendetta.

“Alice fa uscire l' individuo, Jamie da sotto il mantello dell'invisibilità impedisce che la porta si chiuda, gli altri entrano nella sala comune e imbrattano tutto, ovviamente questo va fatto quando non c'è nessuno in lì, tipo a pranzo o a cena, quindi James entrerà prima e poi aprirà agli altri.” disse Lily

“Aspetta, aspetta, avete un mantello dell'invisibilità?” disse Mary.

“Certo.” ghigno Sirius.
 

Angolo autrice

Scusate per il ritardo e per lo scorso capitolo cortissimo, in realtà non mi ero accorta di quanto fosse corto! Me ne sono accorta solo quando ho visto il capitolo già pubblicato! Si lo so starete pensando che sono una deficiente, e non posso darvi torto questo è più lungo, quindi potete per favore lasciare una recensione? Vi scongiuro renderete un povera stupida autrice felice!
thera

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Capitolo 6
*** Capitolo sei ***


 

Sirius Black e James Potter camminavano tranquillamente per i sotterranei, cosa normale direte voi, ma non per Sirius Black e James Potter, loro odiavano i sotterranei, e odiavano ancora di più gli abitanti dei sotterranei, i Serpeverde.

Da un altro lato, si trovava Alice Prewett, che aveva intimato a un primino, con fare altezzoso e frettoloso, di fare uscire qualcuno di sconosciuto.

Quando il primino entrò, Sirius andò via insieme a James per poi dileguarsi dai sotterranei, mentre uno si dirigeva alla torre di Grifondoro, l'altro entro in un aula inutilizzata, per poi prendere qualcosa.

La Prewett aspettava lì, battendo il piede ritmicamente sul pavimento con impazienza, finché un Serpeverde spuntò da dietro l'uscio della sua sala comune, richiudendo la porta dietro di se, ma quella non si chiuse del tutto,venne fermata, come se ci fossero dita invisibili a trattenerla.

Poi la porta pian piano si aprii, proprio in quel momento, la Prewett, mando a fan culo la serpe con cui stava parlando, cosi, di punto in bianco, lasciandolo allibito.

Passo il tempo e venne l'ora di cena, tutti erano in sala grande, tutti tranne otto, Alice Prewett, Mary MacDonald, Peter Minus, Remus Lupin, Marlene McKinnon, Sirius Black, Lily Evans e James Potter che non si vedeva in giro da un po di tempo. Tutti tranne quest'ultimo erano nei dormitori maschili ad aspettare. Finché …

Sirius! Sirius!” chiamo una voce da uno specchio messo in centro, tra gli occupanti della stanza.

Arriviamo Jay” rispose Sirius alzandosi,imitato da tutti gli altri, e in poco tempo, raggiunsero i sotterranei. Arrivati li, Sirius prese lo specchio che prima era in camera e chiamo il suo fido compare, lentamente, la porta della sala comune di Serpeverde, si aprii e i ragazzi guardando prima a destra e poi a sinistra s'infilarono come fantasmi nella pallida sala comune, e quando anche l'ultimo entro, dopo che la porta si chiuse, dal vuoto spunto un ragazzo coi capelli in continuo disordine e gli occhiali.

Siamo nella tana del nemico, inizia la fase uno del piano, Sirius, Remus e io andiamo a insozzare i dormitori maschili, Lily Mary e Alice si occupano della sala comune, Peter fa da palo” disse James sistemandosi gli occhiali sul naso.

Poi Lily uscii delle piccole scatoline, che con un colpo di bacchetta fece tornare alle dimensioni naturali, contenenti Caccabombe, sapone di uova di rana, pallottole puzzole, vermi sibilanti, polvere ruttosa e dolci singhiozzini 1 comprati in un escursione a Hogsmeade clandestina, che distribuii ai compagni .

Cominciamo” disse Lily, con sete di vendetta e con una certa sadicità nello sguardo, in men che non si dica tutti si misero al lavoro, mirando come vittima dei loro scherzi non solo coloro che avevano attaccato le ragazze, ma tutti i Serpeverde,più tardi si sarebbero vantati coi loro compagni di casa dell'opera, ma ora non potevano pensare a questo, dovevano fare in fretta o li avrebbero scoperti, ma dovevano sistemare tutto con cura o lo scherzo non sarebbe andato a buon fine, fatto sta che le ragazze finirono prima dei ragazzi, cosa che potrà sembrare strana, ma voi non conoscete le ragazze e con questo ho detto tutto, decisero quindi di aiutare i ragazzi che stavano imbrattando per bene le camera del sesto anno. Sirius, in quel luogo anche se non lo dava a vedere, si muoveva in modo strano, ma questo non pote non sfuggire ai malandrini, \la sua testa era piena di 'e se...', non si può dire che provasse rimpianto, questo mai, lui era un Grifondoro e ne era profondamente fiero, ma non poteva evitare di fare delle ipotesi, e non poteva evitare ai ricordi di assalirlo e tormentarlo. Si, in quel momento stava pensando a Reg, il suo fratellino, un Serpeverde, che aveva attaccato delle ragazze alle spalle, ma pur sempre il suo fratellino, lo stesso che copriva ogni volta che faceva una marachella, lo stesso con cui giocava, lo stesso bambino ligio alle regole della madre,ma un altro bambino, o forse lo stesso, che se la prendeva coi mezzosangue, solo per uno stupido pregiudizio, che attaccava delle ragazze, cinque contro quattro, alle spalle.

Forse il bambino che giocava con lui non esisteva più, forse Reg era scomparso, e non sarebbe più tornato. Fatto sta, che ora era Regulus Black, il secondogenito erede dei Black, che forse, anche se Sirius sperava con tutto il cuore di no, sarebbe divenuto …. no, Sirius non avena nemmeno la forza di pensarlo, non sarebbe successo, no. Ma chi voleva illudere? Sarebbe andato dalle sua parte, sarebbe diventato come la sua pazza famiglia, anzi, lo era già.

Troppo preso dai suoi ragionamenti, e tutti gli altri troppo presi a lavorare non si accorsero che Lily aveva rubato un qualcosa trovato sotto un cuscino.

A lavoro finito si affrettarono a scendere e andare via ridacchiando, senza voltarsi indietro, nessuno escluso./

Si diressero verso la torre, immaginando le facce dei Serpeverde appena trovato i loro, 'piccoli', scherzetti.

Dai, ragazzi! Vi immaginate le facce dei Serpeverde, quando vedranno gli scherzi?” disse James.

Scherzi? Che hai combinato questa volta, Potter?” disse Piton, sbucando dal nulla con aria di chi si crede superiore. Potter ne stava parlando con Lily, la sua Lily, che lei avesse partecipato? Lui e lei stavano insieme ormai da un po' di tempo. Lei glie l' aveva promesso! E ora si era rimangiata la promessa. Ora era contro di loro, magari se lui quel giorno non si fosse lasciato sfuggire quella cosa, lui non la pensava, se ne era pentito subito dopo averlo detto, ma ormai non poteva rimediare.

Niente Moc... Piton. Anche se fosse non ne parleremo a te” gli rispose James leggermente arrabbiato, però non voleva fare guerra, per Lily.

Ma davvero?” chiese con voce fredda e distaccata, se James non voleva litigare, lui si, dimostrando a Lily che Potter non faceva per lei.

Si Piton, ora noi abbiamo altro da fare” disse Lily con un tono che distrusse le ultime speranze di Severus. Poi i ragazzi s'incamminarono impedendo ogni possibile replica di Severus.

Camminando, camminando, arrivarono in sala comune, tutti avevano i nervi a fior di pelle, così ognuno si incamminò verso i rispettivi dormitori cercando di far sbollire la rabbia.

Sir che ti è preso? Nella sala comune Serpeverde, intendo.”

Niente, ho pensato a come sarebbe stato.” disse velocemente non volendo ritornare a quei pensieri

Vorresti tornare indietro?” chiese James leggermente preoccupato, e se il suo amico, fratello, avesse rimpianti?
“No!” si affretto a negare Sirius, per poi precisare “Solo pensavo a come sarebbe stato”, disse con tono assente ripensando inevitabilmente a quello.
“E come sarebbe stato” chiede James con curiosità, chissà che cosa gli mancava.
“ E che ne posso sapere io?” disse Sirius mezzo arrabbiato, con uno sbalzo d'umore pazzesco.

Riformula James, come pensavi che sarebbe stato?” disse Remus con pazienza, volendo aiutare l'amico
“Pensavo che forse io e Reg saremo potuti continuare a essere fratelli.” disse Sirius con amarezza e nostalgia.
“Ti manca Regulus?” chiese James, cercando di capire il suo amico.
“No, non mi manca Regulus” disse “Mi manca Reg, il mio fratellino. Ma ora basta con questi pensieri! Andiamo nella cucine? Io sto morendo di fame!” affermo non volendo più pensarci, ormai ciò che è fatto è fatto, inutile piangere sulla Felicis versata.
“Acconsentito!”
Così diressero verso le cucine, con voglia di mangiare a più non posso.

 

 

1: Scusate l'errore se c'è, andavano messe con le maiuscole?

 

Angolo Autrice

Buongiorno! Skarf dicevi così per quanto riguarda cio che mi avevi fatto notare? Ecco il capitolo, aspetto e spero in recensioni, vi supplico, vi imploro, vi scongiuro!

Thera

 

P.S.: Qualcuno mi può cortesemente dire, se lo sapete per certo l'anno di morte di Regulus? Non voglio ancora farlo morire, ma mi serve ai fini della storia. Grazie.

 

P.P.S.: un altra cosa, se vi state chiedendo cosa siano \ / vi avverto che racchiudono i miei pezzi preferiti,e se non lo trovate lecito scusate.

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Capitolo 7
*** Capitolo sette ***


James e Sirius erano febbrili all'idea che avrebbero fatto parte dell'Ordine. L'Ordine della Fenice! Lo stesso ordine di cui i signori Potter parlavano chiusi in stanza, come se questo avrebbe potuto fermare la loro curiosità. Era ovvio che li avevano origliati.

Ci credi James? L'Ordine!”

Lo so! A mamma verrà un colpo!” disse James pensando alla reazione che avrebbe avuto sua madre a sapere che lui faceva parte dell' Ordine.

Sirius invece penso alla sua, di madre che avrebbe confermato brutta l'opinione che aveva di lui, Sirius ne era fiero, poi nella sua mente affioro un altro pensiero.

Avrebbe dovuto combattere contro suo fratello. Della sua famiglia non gliene fregava niente, tranne che di Andromeda, la sua cugina preferita, anche lei disconosciuta e suo zio Alphard, ma Regulus restava sempre suo fratello.

No, non era più suo fratello, il bambino che conosceva era morto. Dovevano vincere la guerra anche per quel bambino.

Poi senti un gufo picchiettare sul vetro della stanza. Lo riconobbe ed ebbe un brivido.

Quello era il gufo della casta dei Black. Che cosa altro volevano?

Iniziarono a tremargli le mani, poi si impose di non tremare, quindi prese la lettera che il gufo aveva tra le zampe.


Scrivo questa lettera solo per informarti del decesso di tuo zio Alphard Black, non pensare che sia un gesto di cortesia da parte mia, non faccio favori ai traditori del loro sangue, la mia unica motivazione era che il notaio, che si occupava del suo testamento ha chiesto di te, quel viscido di mio fratello deve averti lasciato qualcosa.


Walburga Black non era mai stata una persona sentimentale, questo Sirius lo sapeva, sopratutto con lui, ma non credeva che fosse arrivata a non dirgli niente della morte di suo zio senza che un notaio glielo avesse chiesto.


Questo potrebbe costargli la bruciatura dall'albero genealogico dei Black, e sinceramente lo spero.

Sperando che tu non stia bene e che tutti i più feroci mali ti inseguano,

Walburga Black



Che altro poteva aspettarsi da sua madre? Mica 'sperando che tu stia bene, mamma', no, questo mai, solo un 'sperando che tu non stia bene e che tutti i più feroci mali ti inseguano, Walburga Black'. Lo sorprese, invece, il fatto che suo zio fosse morto.

Cosi la piccola fascia di parenti sani di mente si assottigliava. Era addolorato, molto, suo zio era una brava persona,, è questo si dice raramente di un Black.

Chi ti scrive Sir?” chiese James con curiosità, solo dopo si accorse che il suo amico si era incupito.

Walburga Black” disse Sirius con voce atona.

E che ti ha scritto” chiese Remus con cautela, non gli piaceva per niente l'espressione di Sirius, e vide un faro d'allarme.

Mio zio Alphard è morto” dentro di lui stava già pensando ai ricordi in cui egli compariva, erano momenti felici.

E perché Walburga Black, si sarebbe presa il disturbo di dirtelo?” chiese James, già prevedendo che la cattiva donna aveva fatto qualcosa di male.

Mi dice che mio zio mi ha lasciato qualcosa in eredità” disse Sirius continuando a essere lontano con la mente.

Forte! Chissà che cosa sarà!” disse Peter, con un indelicatezza bestiale, guadagnandosi così un occhiataccia da parte di James e Remus.

Sirius non rispose, si sdraio sul letto ignorando tutti. Quella era stata una giornata piena di avvenimenti. Ora doveva smaltirli, gli passo in mente di prendere la bottiglia di Firewhisky, nascosta sotto il letto, ma non lo fece. Si immerse nei ricordi.








Angolo autrice


Vi chiedo umilmente scusa! Ho un ritardo pazzesco! E come se non bastasse il capitolo è pure corto. Chiedo venia e spero che lasciate una recensione,

thera

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Capitolo 8
*** Capitolo otto ***


Il permesso gli era stato accordato, sarebbe potuto andare alla lettura del testamento di suo zio. Sirius aveva appena finito di scrivere la lettera al notaio, per sapere bene i dettagli, non voleva mica chiedere a sua madre.

Si stava dirigendo, quindi, in guferia, per poter inviare la lettera, prima di varcare la soglia, però, senti un pianto soffocato, quindi entrò, attento a non fare rumore, nella sala. Accovacciata in un angolo, si trovava una ragazza con lunghi capelli neri, gli stessi capelli, che Sirius aveva fatto ricrescere qualche giorno prima. Rannicchiata in un angolo c'era Marlene McKinnon. La ragazza non si era nemmeno accorta dell' entrata di Sirius, che le si avvicinò e le si inginocchio di fronte.

Non piangere.” le disse, e lei sussultò appena senti la sua voce.“Non mi piace vedere le donne piangere. Anche se non mi stanno molto simpatiche.”

Marlene riprese a singhiozzare, ancora più forte di prima.

Ti ho detto che non devi piangere!” le disse un po irritato, diavolo, quella ragazza non lo ascoltava mai!

Lei pian piano alzò la testa, che era seppellita nelle ginocchia e lo guardo negli occhi coi suoi grandi occhi lucidi, e solo dopo gli fece la linguaccia e si fece beffe della sua faccia sconvolta e quindi scoppio a ridere.

Sirius si riprese dallo shock e le passo il suo fazzoletto, quella ragazza era davvero incredibile! Marlene lo prese e lo guardò accarezzando involontariamente le iniziali ricamate.

Sai, con quello dovresti asciugarti le lacrime.” disse Sirius con aria beffarda, accorgendosi che Marlene continuava a tenere in mano il fazzoletto.

Lei allora si affretto a asciugarsi le lacrime.

Mi vuoi dire perché stai piangendo?” chiese Sirius guardandola negli occhi, con uno sguardo penetrante e assolutamente serio.

No.” disse lei risoluta sostenendo il suo sguardo, non voleva mica dirlo a lui!

Allora spiegami come aiutarti.” le disse con semplicità.

Io non ti ho chiesto aiuto!” sbuffo lei irritata dal suo comportamento, perché non la lasciava stare?

Infatti. Sono io che voglio dartelo.” gli rispose per le rime.

Non lo voglio.” Marlene penso che, forse, se si dimostrava insopportabile, lui se sarebbe andato e l' avrebbe lasciata al suo dolore.

E a me non interessa.” Diavolo Black non demordeva mai!

Ma …” Cerco di protestare lai ma fu interrotta da Sirius

Allora che è successo?” Le chiese di nuovo, con rinnovata pazienza.

Non voglio parlarne a te.”

Perché?”

Dannazione Black! Io non ti sopporto e tu non mi sopporti!” Quell' affermazione ferii tutti e due, ma nessuno dei due l'avrebbe mai ammesso.

Allora diciamo che voglio sapere che è successo, non per farti un favore, ma per farla pagare a chi ha fatto piangere una ragazza.”

Una mia amica è morta.” disse incupendosi di nuovo.

È morta? Come?”Siriussospettava la risposta, ma voleva esserne sicuro.

Uccisa, con la magia credo, era babbana.”

Anche mio zio è morto. Era il migliore.” le disse per consolarla e condividere il suo dolore.

Mi dispiace.” disse lei semplicemente , non sapendo cosa dire, era sconvolta da questa rivelazione.

Anche a me. Era una tra le poche persone sane di mente nella mia famiglia.”

E chi sarebbero gli altri sani di mente?” disse con aria scherzosa.

Mia cugina Andromeda e naturalmente io.” disse gonfiandosi scherzosamente come un pavone.

Se tu rientri tra i sani di mente, ” affermo Marlene annuendo lentamente mentre pronunciava ogni parola. “Non voglio vedere i pazzi.”

Che cosa vorresti insinuare?” disse Sirius scherzosamente.

Come fai?” gli chiese a un tratto lei, rabbuiandosi di nuovo.

A fare cosa?” chiese Sirius leggermente perplesso.

A scherzare su tutto.”

Non piangere mai sulle cose Marlene McKinnon, ridi, perché se ridi non gli darai soddisfazione.”

E questa perla da dove viene?”

Ma è ovvio! Dalla mia mente geniale!” disse di nuovo col suo alter-ego da pavone.

Lo hai fatto di nuovo!” lo accuso lei.

Vedi che ho ragione? Stai ridendo, ma non stai scordando, i morti devono essere ricordati, perché sono importanti, ma non con tristezza, perché sono in un mondo migliore, non con furia e ira perché cosi dai soddisfazione a chi fa male.” disse serio, distante, lontano e con sguardo cupo.

Abitava vicino casa mia, era sempre allegra e piena di vita, scherzava e mi diceva sempre che ero un antipatica.”

Ma perché è vero!”

A quell'affermazione Marlene gli diede una rapida manata sulla nuca, per vendicarsi della sua falsa insinuazione.

Ma se è vero! Ahia!” disse poi in seguito a un altra manata della ragazza, stavolta più forte.

Tiranna! Usi la forza per farti rispettare!” le disse Sirius dopo l' ennesima manata, il collo del ragazzo stava diventando rosso pomodoro.

Cosa? Come ti permetti! Don Giovanni da strapazzo!”

Don Giovanni da strapa... Ah si ti faccio vedere io!” disse poi iniziando a farle il solletico, e lei iniziando a contorcersi. Come si permetteva? Era seriamente irritato dalla sua affermazione.

Basta ti prego basta!” disse lei ansimando, senza accorgersi che i loro visi erano tremendamente vicini, talmente vicini, che lei annullo la distanza con un bacio, un bacio molto lungo, ma che eppure durò poco, fu lei a staccarsi, per mancanza di aria, poi arrossì vistosamente e si dileguò in un batter d'occhio, lasciando Sirius allibito e compiaciuto.

Mentre fuggiva imbarazzata e rossa come un peperone, Marlene capì in quel momento che Sirius Black non era un Don Giovanni da strapazzo.

 

 

Angolo autrice

Scusate se ci sono errori di grammatica, non avevo molto tempo, ho preferito aggiornare oggi, se no avrei aggiornato la prossima settimana. Ho immesso il mio profilo fb sul sito è questo http://www.facebook.com/profile.php?id=100000233999041
Aspetto recensioni
thera

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Capitolo 9
*** Capitolo nove ***


 

Sirius Black se ne stava immobile in guferia, e questa non è una cosa normale direte voi, e lo dico anche io credetemi, specialmente, poi, se si parla di Sirius Black. Lui doveva ancora riprendersi dal fatto che la McKinnon, si, Marlene McKinnon, l'aveva appena baciato, non si può dire che ne fosse dispiaciuto, ma la sorpresa rimaneva. Lei era la stessa che lo aveva chiamato serpe!

Beh vorrà dire, penso Sirius, che anche lei era caduta al suo fascino, ma questa spiegazione non andava a genio nemmeno a lui, e a lui questa spiegazione va sempre a genio.

Insomma, stiamo parlando di Marlene McKinnon, l'angelica Marlene McKinnon, più santa e angelica di Lily, anche se Lily alla fine non si era rivelata molto angelica, ma questo era un altro discorso. Un pensiero salto alla mente di Sirius, un pensiero che scaccio subito, perché gli poneva domande difficili alle quale non voleva rispondere, perché era rimasto così shockato dal bacio della McKinnon? Cioè, se fosse stata un altra, non ci avrebbe nemmeno riflettuto, e allora perché ci stava riflettendo così tanto? Sirius, allora, archiviò il problema McKinnon un angolino della sua testa e tornò in sala comune, poteva sempre organizzare uno scherzo coi malandrini. Andò quindi nella sua stanza, che trovò desolatamente vuota. Ma dove erano gli amici nel momento del bisogno? Fece mente locale e si accorse che mancavano solo tre giorni alla partita contro Tassorosso, quindi James, obbligatoriamente, era ad allenarsi e Peter a guardarlo, Remus, invece, a studiare. Che amici noiosi che aveva! Ma doveva organizzare uno scherzo! Se non poteva rivolgersi ai suoi amici maschi… allora doveva rivolgersi alle sue amiche femmine, beh si può dire che lui abbia solo un amica, cioè nemmeno amica si può definire, insomma a Lily. Aveva dimostrato buone qualità malandrine, chissà se avrebbe accettato... Beh doveva solo chiederglielo, quindi bisognava trovarla, e quale metodo migliore della mappa? Ora, il passaggio più difficile però era trovare la mappa stessa. Ma visto che la mappa è la mappa, forse, potrebbe trovarsi nel baule di James, infatti era quella la sua collocazione. Il cartellino 'Lily Evans' era nel dormitorio femminile. Poco male, Sirius sapeva come entrarci. Quindi nascose la mappa e uscì dalla stanza e si diresse verso il dormitorio femminile, suscitando scompiglio fra le ragazze, quindi si ritrovo davanti a quella porta, che presunse fosse quella della camera di Lily ed entro senza bussare. Lei era assorta nella lettura di un libro.

Che leggi?” lei salto in aria sorpresa evidentemente per due motivi, primo perché un ragazzo era nei dormitori femminili, anche se era proibito, e secondo perché non lo aveva sentito entrare. Doveva smetterla di dare la spalle alla porta accidenti!

Niente.” si affretto a negare con aria che poco convinse Sirius.

Posso vedere?” chiese avvicinandosi a lei e al libro.

NO!” si affretto subito a negare lei, suscitando la curiosità di lui, che prese e aprii il libro che lei di scatto avevo chiuso, la sua mascella cadde a terra quando lesse la prima pagina del libro, che libro non era, era un diario, era il diario di suo fratello.

Come l'hai avuto?!” chiese lui assente, ma assente assente.

L'ho preso in prestito.” disse lei semplicemente, non voleva che si arrabbiasse.

Rubato intendi dire?” disse con uno strano sorriso amaro e malandrino insieme.

Si potrebbe anche dire così.”disse lei accennando un mezzo sorriso.

Si può sapere perché hai rubato il diario di mio fratello? Non che la cosa mi importi sia chiaro.” disse con le mani tremanti, si, invece, che gli importava.

Volevo conoscere i suoi punti deboli.” disse con aria da stratega, poi si rabbuio valutando se dirglielo o no, decise per il si, tanto ormai la frittata era fatta.

È un mangiamorte.” a quella rivelazione le mani di Sirius iniziarono a tremare ancora di più e lui sentii qualcosa spezzarsi.

Lo sospettavo.” disse cercando di non far vedere che la sua voce tremava.

Non nasconderti dietro una maschera.” disse lei dispiaciuta, voleva aiutarlo, ma lui non glielo permetteva.

Tu che ne sai di maschere?” l'aggredì allora lui,insomma, quella giornata era tra le più dense di avvenimenti in assoluto,e non tutti erano piacevoli.

Io so che tu ne porti una.” disse lei non offendendosi.

Ma... io non vedo una maschera sulla mia bellissima faccia! Perché mai dovrei mascherarla? È bellissima!” disse lui in tono scherzoso, come sempre.

Vuoi parlarne?” chiese lei seria, per niente divertita dalla sua uscita di poco prima.

Cosa? Della mia faccia? Inanzi tutto è bellissima poi è...” la pazienza di Lily, non era molta e stava esaurendo, quindi lo interruppe.

Sai di cosa parlo, anche io ho perso una sorella.” disse lei rabbuiandosi a sua volta.

No.” rispose lui senza esitazione.

Come vuoi, ma se ti va, io ci sono.” disse lei offrendo la sua disponibilità ad aiutarlo.

Grazie, ma non credo che chiederò aiuto.”

Perché?” chiese lei esasperata dal suo comportamento, essere così chiuso non gli faceva bene.

Non lo so.” disse lui sincero, era la prima volta che si poneva quella domanda, lei voleva aiutarlo, ma lui non aveva bisogno di aiuto.

E va bene, cambiamo discorso. Marlene mi ha detto che ti ha baciato.” disse lei con aria maliziosa, sperando di sollevarlo un po su.

Si, nessuno resiste al mio fascino!”disse lui assumendo di nuovo il suo alter-ego da pavone, gli andava a genio quell'animale.

Hai un ego addirittura più grande di quello di Jamie.” disse scherzosamente Lily esasperata, qualcuno con l'ego grande quanto quello di una formica mai? Solo pavoni?

Jamie?! Lui lo sa che lo chiami così?” disse Sirius scandalizzato, diamine a loro faceva un miliardo di storie solo se pensavano di chiamarlo così.

Si, perché?” disse lei non comprendendo la sua incredulità, era solo un nomignolo affettuoso, che c'era di male?

A noi ha proibito di chiamarlo Jamie, ora gliela farò pagare!” disse Sirius con sguardo vendicativo, malandrino e vendicativo.

Dai, Siri, non è corretto!” Sirius sbiancò a sentirsi chiamato così, lui lo odiava, per questo Reg lo chiamava da sempre cosi, lei lo sapeva e potete giurarci che l'ha fatto apposta.

Si..Siri?” Lei sorrise malandrina. Beccato! Un altro punto debole, meno doloroso. Sirius da ora in poi sarebbe stato Siri.

Si, che c'è Siri” disse lei accentuando il nomignolo, diavolo quanto è divertente provocarlo!

Non chiamarmi mai più in quel modo!” disse lui disgustato e indignato, Siri, che nome è? Dov'è lo charme?

Va bene Siri” disse ancora lei a Siri, era troppo divertente provocarlo, perché smettere?

Lui, quindi, la guarda truce, quella ragazza era una malandrina nata altro che santa!

Ero venuto per proporti uno scherzo, visto che hai dimostrato buone doti da stratega.” disse ricordandosi dalle sue intenzioni originali.

Che genere di scherzo?” chiese lei divertita, chissà che aveva in mente.

Qualcuno a nostro caro Jamie, ho deciso di essere arrabbiato con lui.” disse, c'è l'aveva ancora con lui per il fatto che lei potesse chiamarlo Jamie e loro no.

Okay ci sto, cosa pensavi di fare?” disse la quinta malandrina, perché ormai lo era diventata, con aria appunto malandrina.

Stavo pensando di...”

 

 

 

Angolo autrice

Non sapete che fatica è stato scrivere questo capitolo! È stato il più difficile,e voi starete già dicendo, ma non c'è niente di che, infatti è vero, ma è stata una fatica lo stesso, avevo iniziato subito dopo che avevo pubblicato l'altro, e non ci sono state interrogazioni, o perlomeno interrogazioni di materie in cui avevo già il voto, quindi dovevo stare attenta, se no cascavo dalle nuvole se mi faceva una domanda (se vi state chiedendo se scrivo durante le interrogazione dei miei compagni la risposta è si, ma solo se non ho idee), ero rassegnata, pensavo che non sarei riuscita a scriverlo, ma alla fine c'è l'ho fatta, anche se mi piace solo l'inizio. Ora però mi sto dilungando troppo, quindi vi prego lasciate recensioni e grazie a chi lo farà,

un abbraccio

thera

 

 

caraaaa,

come tua compagna di banco non che amica preferita so quanto ti è venuto difficile scrivere questo capitolo(troppo carino) cmq mentre cerco di scrivere qualcosa dal tuo computer che ha la tastiera minuscola a dir poco ti dico che io ti lovvo

con infinito amore dalla tua pervertita\futura moglie di Siri\tua fan

he is my dream 

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Capitolo 10
*** Capitolo dieci ***


 

Dedicato a

he is my dream

tanti auguri!

 

 

Sirius Black se ne stava comodamente sdraiato sul suo letto a sfogliare un catalogo di moto, quando entro in camera un James Potter in divisa da Quidditch e un Peter Minus che lo seguiva elogiando le sua qualità. James appoggiò la sua scopa al muro e si rivolse verso Sirius.

Li stracceremo quest'anno i Tassorosso!” disse con esultanza, Sirius si rammarico per i compagni di squadra di James, prima delle partite nella sua testa c'era solo il Quidditch, nessuna distrazione, tanto è vero che non permetteva che si organizzamento feste prima delle partite. “Non che loro ci abbiano mai battuto, che sia chiaro, ma quest'anno li schiacceremo!”

Come hai sempre fatto James.” lo adulò Peter pendendo letteralmente dalle sue labbra.

Ben detto! Quest'anno la coppa del Quidditch la vinceremo noi!”

Sirius fece finta di prestare attenzione alle loro chiacchiere, mentre pensava a fare in modo che il piano riuscisse.

James, Lily mi ha detto che voleva parlarti.” disse lui con finta noncuranza.

E cosa voleva dirmi? Aspetta un momento! Tu hai parlato con Lily?” chiese lui con la gelosia che era al massimo.

Si, James, non c'è nessuno che me lo proibisce.” disse lui di nuovo con noncuranza.

Che cosa ti ha detto? Che cosa avete fatto?” chiese James con gli occhi che gli uscivano fuori dalle orbite, fissando Sirius con uno sguardo che avrebbe incenerito un muro.

Jay rilassati! Non sarai mica geloso?” disse lui alzando gli occhi dalla rivista, per nulla divertito dalla piega che aveva preso la situazione.

No, non ho motivi per esserlo, vero?”

Naah, io scelgo altri tipi di ragazze.” disse lui ancora falsamente distratto, facendo attenzione alla piega che prendeva il discorso.

Ah, in questo caso...” disse. Certo che James Potter era proprio strano. “Ora, con permesso o senza, io vado da Lily.”

A quel punto James si precipitò di sotto per andare da Lily, anche se non sapeva dov'era. Fase uno completata. Ora doveva sbarazzarsi di Peter, niente di più facile.

Peter? Puoi per favore andare a prendere qualcosa nelle cucine? Sto morendo di fame!” disse sapendo che avrebbe accettato. Si sarebbe mangiato il novantanove virgola nove per cento della roba presa durante, dopo e prima il tragitto.

Peter non rispose nemmeno, si allontanò in fretta. Fase due completata. Sirius prese la mappa del malandrino e si assicurò che non ci fosse nessuno nelle immediate vicinanza e poi prese ciò che James aveva appena portato in dormitorio e usci. Doveva nasconderla in un posto sicuro, difficilmente individuabile, e guarda un pò? Hogwarts era pieno di posti così. Decise di usare un aula inutilizzata, dove la ridusse e la mise sotto una sedia, non prima d'averla resa inappellabile. Fase tre completata.

Ora bastava solo vedere la reazione del caro Jamie. Si, Sirius era sicuro che si sarebbe divertito. Quindi torno in dormitorio, che sapeva di trovare vuoto. Ma invece non era così, in dormitorio si trovava qualcun altro: Remus.

Rem, mi serve il tuo aiuto” il diretto interessato alzo un sopracciglio e lo scrutò con attenzione, prima di fare un breve cenno affermativo.

Di che cosa hai bisogno?”

Non devi dire a James o a Peter che io ho lasciato questa stanza.” disse Sirius con una serietà che poco gli si addiceva, lui era serio solo se c'era uno scherzo. E questo lo sapevano tutti.

Scherzo in atto?” chiese infatti, per avere conferma al suo sospetto più che fondato.

Esattamente.” disse Sirius con l'aria che più spesso riempiva i suoi occhi, quella malandrina.

Quando sono arrivato tu eri già qui.”disse Remus prendendo a leggere un libro, non prima di avergli fatto un sorriso malandrino.

Appunto.” rispose lui con un altro sorriso malandrino.

***

Ad un orario indicibile, in una stanza di una torre, si trovava un ragazzo dai capelli scompigliati, ora anche più del solito, e gli occhiali che girovagava per la stanza agitato come non mai. Di nuovo. E indovinate un po? Anche questa volta il bel Black si era svegliato, ma stavolta non era solo per il fracasso.

James Potter! Che cazzo succede questa volta? Non hai nessun primo appuntamento con Lily mi pare.” disse Sirius con un aria che poteva sembrare sincera. E si era proprio un bravo attore. Lo elogiò il suo alter-ego da pavone.

È sparita! Come potrò mai giocare? Perderemo! ” Sirius mascherò un sorriso. Il piano stava riuscendo al meglio.

James usa il soggetto, il predicato e il complemento.” disse Remus frastornato.

Moony! Che cosa diavolo sono un soppetto, un preticado e un copletelmo?!”*

Remus si ricordo in quel momento, anche per lo sguardo confuso di Sirius, che che i suoi amici non sapevano niente di grammatica. Cielo che ignoranti!

Lascia perdere. Che cosa è sparita, James? ”

La mia scopa!” Remus sorrise, ecco dov'era Sirius ieri sera! Era sicuro che era lui l'artefice, ci avrebbe scommesso le sue bottiglie di Firewhisky.*

Perché James, quand'è la partita?” chiese lui tastando il terreno, per capire la gravità della situazione.

Deficiente! È oggi! E noi perderemo perché non ho una scopa decente!” James era in crisi, se avrebbe perso la partita sarebbe andato tutto in malora, e poi ci si metteva pure quel deficiente del suo amico, che non sapeva nemmeno quando era la data della partita!

Perché non provi ad appellarla?” gli disse Remus con l'aria da professore, si, quell'aria che tutti gli alunni odiano.

Già fatto, non funziona!” disse James ancora più scocciato di prima, i suoi amici erano inutili!

Magari l'hai lasciata al campo di Quidditch.” Suggeri Sirius scocciato e divertito, solo che quest'ultimo sentimento non lo lasciò trapelare, o perlomeno James non se ne accorse.

Non lo faccio mai!” Sbuffo lui, ancora fortemente irritato, con la stessa aria che un bambino rivolge alla madre quando non trova una cosa e quella cosa è proprio lì.

Prova a guardare” gli suggerì Remus scocciato da tutto la discussione e dal fatto che l'avessero svegliato così presto, più presto del solito e c'era da dire che lui si alzava presto!

Ma... Forse è meglio, ma sono sicuro che non si trovi lì!” disse James oramai disperato, iniziando a vestirsi in tutta fretta.

Peter perché non lo accompagni?” disse Sirius, quell'ultimo non rispose neppure, iniziò a vestirsi e poi sparire dietro a James che correva alla velocità della luce.

Allora Sirius dove l'hai nascosta?” chiese Remus scoppiando a ridere, chissà che cosa voleva combinare.

In un aula inutilizzata. Vieni dobbiamo sbrigarci prima che lui ritorni!” gli andava a genio questo scherzo, vedere Prongs così preoccupato era un toccasana per la risata.

Scesero in sala comune e trovarono anche Lily, che si aggregò a loro.

Hai controllato la telecamera Siri? Ha ripreso tutto?”

Si, credo.” In realtà lui non ci capiva niente della tecnologia babbana, aveva premuto il tasto che gli aveva detto Lily, se poi non aveva ripreso non era colpa sua!

Aspetta, aspetta, anche tu sei coinvolta nello scherzo?” chiese Remus voltandosi verso Lily, squadrandola con l'aria da 'e si, hai fatto bene'.

Già, ma ora dobbiamo muoverci” disse Sirius troncando ogni possibile discussione sul nascere, se parlavano andavano più lentamente.

Inutile dire che iniziarono una corsa sfrenata verso l'aula in questione, presero la scopa e fecero un corsa ancora più sfrenata, verso la camera dei malandrini, dove entrarono tutti e tre e rimisero la scopa (tornata alla dimensioni naturali) proprio sul letto di James. Appena in tempo per vedere arrivare un James Potter ancora più infuriato e disperato di prima, con al seguito un Peter morente.

Non c'è! NON c'è!”

Quindi si butto sul suo letto schiacciando la scopa, che si levo di sotto, con un gesto scocciato, solo dopo si accorse che quella era la sua cara scopa, e si butto dal letto per prenderla prima che finisse a terra. Scatenando le risate dei suoi amici e di Lily. Solo in quel momento, James si accorse della sua presenza e il suo cervello ricollegò tutto.

Tu e tu!”disse indicando in successione il suo migliore amico e la sua ragazza “Mi avete nascosto la scopa! E tu!” disse indicando Remus “Ne sei complice!”

Quest'affermazione, non poté far a meno di provocare altre risate da parte del piccolo gruppo, che aveva organizzato lo scherzo.

Non te la prendere Jamie, ma non sono resistita alla tentazione!” disse Lily tra una risata e l'altra.

Remus notò l'uso del diminuitivo maledetto (come lo chiamava James) e si indigno pure lui, sopratutto quando vide che Jamie, non fece niente per correggerla.

James però non ci fece caso, Sirius prese a sghignazzare ancora più forte quando notò la reazione di Moony, mentre Lily si dirigeva verso una piccola telecamera nascosta nel disordine della stanza. E fece partire il video, notò che l'inquadratura era perfetta e lo interruppe.

Questo” disse agitando la mano con la videocamera “lo farò vedere a tutti!”



* Sono i miei pezzi preferiti.

 

Angolo autrice

Buongiorno a tutti, e buon compleanno a he is my dream, questo capitolo mi piace, e quindi se piace anche a voi, potete lasciare una recensione????

thera

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Capitolo 11
*** Capitolo undici ***


Grifondoro aveva vinto! Certo, non era nessuna novità, Tassorosso, non sapeva proprio giocare. Comunque, pensò Sirius, era sempre una buona occasione per fare una festa. Era da un pò che non ne organizzava, si, per colpa di James, e della sua stupida regola. Non invidiava per niente i poveri compagni di squadra di Jay, era impossibile averlo come capitano, era intransGigente! Suvvia! Fra poco arrivava a controllare a che orario si andava a letto e ti rimproverava se era dopo le dieci!
Non ci furono problemi a trovare il cibo, il problema fu invece far in modo che Peter non si mangiasse tutto durante il tragitto dalle cucine alla sala comune, anche la McGranitt chiuse un occhio, l'avevano vista per il corridoio ma lei cambiò strada pur avendoli visti.
Per gli addobbi bastò un colpo di bacchetta, dopo anni si doveva pur imparare qualcosa. Ovviamente non mancavano gli alcolici, le scorte di Sirius erano bastate appena, aveva chiesto a Remus, ma quel disgraziato del suo amico non gliene aveva concesso nemmeno una bottiglia. Ovviamente visto che le scorte erano le sue, ne bevve la maggior parte, insomma i soldi erano pur sempre i suoi!
Ma d'altronde, non esisteva festa a cui lui non bevesse almeno un pò, no, non era mica un ubriacone, ma nella sua mente annebbiata, si intrufolo il ridicolo pensiero che visto che la scorta era la sua, doveva berne una parte considerevole. Tutti a quella festa erano felici, perché questa vittoria, significava la vittoria anche della coppa del Quidditch, in qualunque caso. Ed essendo tutti felici, tutti si lasciarono andare almeno un po.
“Dai Lene! È una festa, non il san Murgo!” disse Alice a una riluttante Marlene McKinnon. Certo che sapeva che era una festa, ma non aveva mica intenzione di ubriacarsi. Si ricordava quello che era successo a Lily, certo, non era stato niente di grave, però...
“Non voglio ubriacarmi. Non reggo per niente l'alcool.” Alice sbuffo ancora, doveva trovare un modo per convincerla. 
“Eddai! Ti prego!” chiese quella con la sua migliore faccia da cucciolo. 
“No, non mi incanti con quella faccia!” disse l'amica incrociando le braccia senza nemmeno guardarla, cosi non avrebbe corso il rischio di commuoversi.  
“Che cos'è Marlene, non hai il coraggio?” chiese Alice sfruttando il punto debole della ragazza, non permetteva che qualcuno tirasse in ballo il suo coraggio, per quanto banale e infantile potesse essere. Il colpo andò a segno e la ragazza cominciò a bere tutto ad un sorso un bicchiere di Firewhisky, e poi per levare a Alice ogni dubbio, ne bevve un altro. Poi ci prese gusto e ne bevve un altro e un altro ancora. E indovinate un po? Si ubriacò, come non proprio voleva fare. La sua mente offuscata cominciò a suggerirle delle azioni a dir poco folli. Animata da un idea secondo lei geniale, salì sul tavolo dove si trovavano (si, trovavano, perché ora non c'era più) le cibarie e richiamò l'attenzione su di lei. 
“Buonasera, cari ragazzi e ragazze” dalla sua voce si capiva bene quanto fosse ubriaca, tuttavia, nessuno fece niente per impedirle di fare spettacolo, tra tutti, nessuno era completamente sobrio, e chi lo era aveva lasciato quella sala da un po'. Molte delle persone si voltarono verso di lei che iniziò a ridere e poi si portò le mani alla maglia e iniziò a sollevarla, fino a poi, sfilarla, sollevando mormorii di diversi studenti, Sirius durante tutta questa operazione aveva gli occhi fissati sul busto della ragazza. Lo 'spettacolo' fu interrotto da Mary, che costrinse Marlene a scendere e provò a farle rimettere la maglietta ma si scontro contro una Marlene piuttosto convinta e non ci riuscì. Quindi la convinse ad andare con lei nel dormitorio, durante il tragitto però si separarono e solo Mary fini per andare in dormitorio, e si, era proprio una ragazza distratta! Marlene, invece, si scontro contro Sirius. 
“Tu sei proprio strano, sai?” disse lei fissandolo negli occhi. 
“Certo.” disse quello anche lui ubriaco, ma molto meno della McKinnon, quindi meno restio ad aprirsi. 
“Lo sai che sei bello?” disse lei emettendo subito dopo una risatina. 
“Certo che lo so, sono magnifico!” disse lui usando il suo alter-ego da pavone anche da ubriaco, evidentemente aveva quell'animale nel sangue, altro che cane! 
“Io non ti capisco” sbuffo la ragazza non riferendosi all'uscita di poco prima. 
“Bello e incomprensibile” si pavoneggio Sirius. Viva il pavone! 
“Si, tanto bello” disse lei con aria sognante, e non si sa per quale motivo, gli diede un bacio, lo fece arretrare e lo spinse a sedere su un divanetto e gli si sedette sopra a cavalcioni, sempre continuando a baciarsi,un bacio più appassionata dell'altro, superando le soglie della decenza, talmente tanto che decisero di trasferirsi nella camera di lui. E poi potete immaginare che sia successo.

 

Angolo autrice

Buongiorno a tutte, chiedo venia per il ritardo, qui come nell'altra storia volevo proporvi l'idea di dedicare il prossimo capitolo a la prima che recensisce questo e cosi per glia altri a seguire? Vi va? Vi piace il capitolo? E che ne pensate della fine? Ditemelo lasciando una recensione, per favole * fa la faccia da cucciolo di Alice*!

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Capitolo 12
*** capitolo dodici ***


 

Dedicato a Lulla 3D

che ha recensito per prima

 

In una stanza di una torre, ad un orario indecente, si sentii il grido di una ragazza che riusci ad arrivare persino ad Hagrid, talmente forte che fece svegliare Sirius Black, e questo dice tutto. quest'ultimo si volto verso la fonte del rumore cosi acuto, che guarda caso, era proprio accanto a lui.

“Che diavolo... McKinnon?” chiese lui sbigottito vedendosela davanti. L'altra per tutta risposta lanciò un urlo ancora più acuto di quello di prima.

“Diamine, ti vuoi calmare?” chiese quello particolarmente irritato.

“No che non mi calmo!” disse quella sempre più agitata. Alice era il male! Non le avrebbe più parlato! Era successo la cosa più terribile che potesse succedere! Doveva restare calma, l'agitazione non portava a niente. Sirius era allibito, ma anche compiaciuto, la McKinnon, la notte scorsa gli aveva detto che era bello.

“Quindi, sono 'tanto bello'?” le disse citandola, al che, quella diventò rossa come un peperone e gli diede una cuscinata, non calcolando il fatto che durante l'operazione le scivolò di dosso il lenzuolo, lasciandole il busto scoperto, fatto che attirò l'attenzione del ragazzo. Notando ciò Marlene si ricoprì velocemente.

“No! Perché ti copri?” chiese Sirius con la pura malizia che aleggiava nel suo sguardo.

“Coglione.” bisbigliò la ragazza con l'intento di non farsi sentire.

“Allora non hai risposto!” disse lui con molta malizia, sapendo di torturare così la ragazza

“NO!” si affretto a rispondere lei, talmente in fretta che non convinse nessuno. Sirius allora si lascio sfuggire un sorriso beffardo e si merito lo schiaffo più forte della sua vita, perfino più forte di quelli di sua madre.

“Voltati.” ordinò lei con l'intenzione di rivestirsi per poter poi andare via. Ma il ragazzo non ne aveva proprio intenzione.

“No, non ne ho la minima intenzione.” disse lui non volendo perdersi nemmeno un minuto. La ragazza schiumò di rabbia, e ora come faceva? Se non fosse andata a quella stupida festa non sarebbe successo niente di tutto quello, non si sarebbe ubriacata, non sarebbe andata a letto con una persona che odiava e non si sarebbe ritrovata in quella situazione, si lasciò sfuggire un singhiozzo, che però non sfuggii a Sirius, che si rese conto che, forse, stava esagerando.

“Va bene, mi giro.” disse voltandosi. E Marlene capì che lui aveva sentito il suo singhiozzo, se ne vergogno un po',ma iniziò a rivestirsi.

“McKinnon?” chiese Sirius sempre voltato. “Posso almeno sbirciare?”

“NO!” disse quella lievemente divertita, anche se non l'avrebbe ammesso per tutto l'oro del mondo.

“McKinnon?” chiese Sirius deluso del fatto che non potesse sbirciare. “Era la tua prima volta?”

La ragazza non rispose e diventò rossa come un peperone e fu grata del fatto che lui fosse di spalle.

“Non mi dirai che...” disse quello con un lieve senso di colpa, ma non finì la frase perché Marlene era già fuggita via.

Sirius si domandò se quella fosse stata davvero la prima volta della ragazza, se fosse stato così si sarebbe sentito in colpa. Certo la McKinnon era una che gli andava genio, però non era mica senza cuore! Il filo dei suoi pensieri fu interrotto dall'entrata in camera di James e Remus, il primo era agitatissimo e l'altro cercava di calmarlo.

“Ma non si sveglia! E se le fosse successo qualcosa di grave? E se non si svegliasse? È sicuramente colpa di un Serpeverde ignoto. Ma chi?” chiese James non smettendo di gesticolare un minuto, con la faccia più preoccupata che avesse mai visto.

“James, mantieni la calma. È in infermeria e fra poco si sveglierà. E i Serpeverde questa volta non c'entrano niente” disse Remus cercando di non far trasparite alcuna emozione dalla voce, anche se si vedeva che anche lui era preoccupato. Sirius era curioso, chi non si svegliava? Remus si voltò verso di lui e inarcò un sopracciglio.

“Sei stato con Marlene? Ma non la odiavi?” chiese lui accantonando per un attimo la preoccupazione. Aveva visto la ragazza che saliva per i dormitori femminili.

“Che importanza ha?” chiese Sirius “Chi è che non si sveglia?” chiese lui curioso. Voleva sapere se doveva preoccuparsi pure lui.

“Lily.” disse James pallido. “È svenuta durante la festa. L'ho portata in infermeria, Poppy era preoccupata, non mi ha fatto restare molto. Ma ora non so come fare! Io devo stare con lei! È una gallina!”

“Chi Lily?” chiese Sirius deluso dal fatto che ora che era riuscita ad andarci d'accordo quel deficiente del suo amico l'avesse scaricata.

“NO! Poppy. Poppy è una gallina!” disse James furioso. Remus scuotè la testa, ormai stufo di quella affermazione. Diamine l'aveva quasi detto davanti alla McGranitt

“Tralasciano il fatto che si, Poppy è una gallina e una stupida, ignobile e stronza megera, come posso entrare da Lily senza che quella mi veda??” chiese lui sempre più furioso e se possibile sempre più isterico.

“James, la tua preoccupazione annulla il tuoi geni malandrini, c'è un semplice trucco. Si chiama mantello dell'invisibilità.” disse Sirius con un espressione che sembrava calma e beffarda, si, era anche un po' preoccupato per Lily, ma le definizioni sulla cara Poppy non potevano non risollevargli il morale.

“Sirius sei un genio!” disse James, poi vedendo che l'amico iniziava a gonfiarsi come un pallone aggiunse: “Anzi, no, non lo sei affatto.”

Poi corse via. Sirius era rassegnato. I geni malandrini del ragazzo erano adati a farsi una passeggiata, poteva forse essere colpa della Evans? No, lei era malandrina al 101%, chissà che cosa le era successo.

Le riflessioni di Sirius furono interrotte dall'entrata fulminea di James in camera, finelmante quello scapestrato, si era accorto di essere uscito senza mantello dell'invisibilità. Quindi andò dritto acercarlo nel suo baule, ma neanche dopo che lo ebbe svuotato tutto sul pavimento, riusci a trovare quello che stava cercando.

“Sirius...” minacciò James e Sirius capì che voleva sapere dov'era il mantello.

Sirius era esasperato. Disse solo due parole “Accio mantello.”

James si batte una mano sulla fronte, prese la bacchetta ed pronunciò laformula magica ed il mantello schizzo fuori da sotto il letto di Peter e finì nelle mani di James, che corse subito via. E si James si stava proprio rincoglionendo. E forse questa era colpa di Lily. Bah, Sirius non riusciva proprio a capirlo.

 

 

 

 

 

 

 

Angolo autrice

Buongiorno. Lo so sono imperdonabile, faccio schifo. È più di un mese che non aggiorno. Dovete scusarmi, ma non avevo proprio l'ispirazione,mi era passato del tutto la voglio di scrivere. Se poi devo pensare che è stato un concorso scolastico sul silenzio a farmela tornare...

Se c'è ancora qualcuno che segue queste storie ribadisco che il prossimo capitolo sarà dedicato al primo che recensisce.

thera

P.s. non ricordo se il mantello si potesse appellare, se non si può fare scusate l'errore

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Capitolo 13
*** Capitolo tredici ***


Capitolo dedicato a 
he is my dream

Sirius era indeciso. Diamine! Era stata più indeciso in quel mese che in tutta la sua vita. Ora, il problema che gli stava rodendo l'anima era un problema da niente. Ma essendo stanco di tutta quella indecisione decise di agire d'istinto. D'altronde l'impulsività era uno dei pregi della sua casa. Scesa dalla torre e s'incammino verso l'infermeria. Poppy non poteva dirgli niente,erra nell'orario di visite. S'avvicinò al letto di Lily, dormiva, aveva una fasciatura sulla guancia. Sapeva che era colpa di Regulus, ma cercò di non dispiacersene. Ormai Regulus era un suo nemico, loro non erano più fratelli, ma d'altronde non avrebbero più dovuto esserlo già da un po', ma Sirius si era rassegnato solo ora. Avevano scelto strade diverse, che erano state sempre molto distanti, ma ora lo erano ancora di più. Sirius non capiva come poteva essersene accorto solo ora, tutto era già evidente da circa di sette anni. Non voleva ammettere che la speranza non era mai morta. Ma ora davanti alle sue azioni era stata definitivamente stroncata, ormai dentro Regulus Black, non c'era più nulla di buono.

 

Non stette a domandarsi se sarebbe cambiato qualcosa se Walburga non fosse stata cosi Black. Non serviva più a nulla. Loro non erano più suoi parenti. Suo fratello, il suo vero fratello, era James Potter, i malandrini erano la sua famiglia.

Immerso nei suoi ragionamenti non vide subito il bigliettino ripiegato che era sta poggiato sul comodino di Lily. Spinto dalla curiosità, lo aprì. Resto sconvolto da quello che c'era scritto. In quel biglietto, c'era scritto quello che aveva Lily, e non solo, c'era scritto anche come curarlo, nella sua mente non passò nemmeno per un attimo che il biglietto potesse essere uno scherzo, d'altronde, manco un Serpeverde avrebbe fatto uno scherzo del genere. Andò via di corsa a cercare Prongs, per avvertirlo della sua scoperta. Si diresse verso la porta, che lasciò sbattere assordando tutti quelli che si trovavano nel raggio di cento metri. E poco prima che Sirius lasciasse la stanza il bigliettino che aveva letto e che gli aveva alleggerito l'anima, cadde per terra.

 

***

Padfood, stai dicendo che... ” disse James spalancando gli occhi per l'incredulità.

Si Prongs, è quello che sto dicendo da mezz'ora!” disse Sirius quasi scocciato per la lentezza di comprensione di Jamie.

Vi starete forse chiedendo dov'era? Beh,era strano, ma era nella loro stanza, a studiare su delle carte, Sirius a dire la verità ne era un po' sorpreso, se non era in infermeria, si sarebbe aspettato di vederlo a lezione. Invece no, lavorava su un' imboscata a Regulus Black. E conoscendo Jay, quella sarebbe stata la vendetta del secolo.

Beh, Sirius, che cosa diavolo stiamo aspettando? Perché siamo ancora qui e non siamo ad avvertire Poppy che abbiamo la cura?” disse enfatizzando il punto interrogativo. Poi senza aspettare la risposta dell'amico si diresse di filato verso l'infermeria. Il piano contro Regulus avrebbe aspettato. Lily era molto più importante.

Arrivato in infermeria si diresse verso Madama Chips, ma non pote far a meno di deviare vedendo Lily, Sirius che gli era corso dietro, ebbe il tempo di riprendere il biglietto che aveva lasciato cadere a terra e che era la prova che loro non stavano scherzando.

Poppy, Poppy, abbiamo un'informazione importante da darti!” disse James con fretta.

Signor Potter, quante volte le devo dire di non chiamarmi Poppy!?” disse l'infermiera della scuola con aria piuttosto scocciata.

Stia zitta sottospecie di gallina scema!Abbiamo la cura per Lily! Guardi è proprio scritto qua!” disse James in uno scoppio d'ira indicando il bigliettino che Sirius stava sventolando. Solo in seguito s'accorse d'aver dato della gallina scema all'infermiera della scuola, e che questo poteva provocargli qualche problema. Ma per il momento non gli importava doveva sbrigarsi.

Signor Potter come osa prendersi gioco di me in questo modo!? Io sono una persona che merita rispetto capito?” disse diventando rosso di rabbia.

Suvvia Poppy, penso che potremo sgridare il signor Potter in seguito, ora occupiamoci di quello che voleva dirci con tanta irruenza.” disse una voce saggia alle loro spalle: Albus Silente. James era contento, finalmente una persona con un po' d'intelligenza!

Dia qui signor Black,” disse Silente con una calma innata, Madama Chips gli si affiancò e lessero il biglietto, gli occhi dell'infermiera, andando avanti si spalancarono completamente, mentre iniziava ad annuire velocemente.

Ma Albus non ho questo antidoto. Questa maledizione è molto... oscura.” disse lei preoccupata. “Chiederò al San Murgo di inviarmelo.” detto ciò si precipitò a fare quello che aveva annunciato.

James sospirò sollevato, per poi rendersi conto che era un po' nei guai.

Sono messo molto male Silente?” chiese quindi.

Beh, signor Potter diciamo che lascerò alla McGranitt il compito di trovarle una giusta punizione.” disse, poi si sistemò gli occhiali e varcò la porta dell'infermeria.


Fossa buia dell'autrice
Sono sicura che speravateche non aggiornassi più! Invece eccomi qua! Anche il prossimo capitolo sarà dedicato a chi recensisce per prima.
thera

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Capitolo 14
*** Capitolo quattordici ***


Dedicato a

Jeis

'Non voglio che vi vendichiate.' Questa frase ronzava in mente a Sirius da circa mezzora. Ma non tanto perché ne fosse rimasto deluso, ma perché ne era rimasto sorpreso. Non credeva che Lily avesse paura di quello smidollato di suo fratello,non era da lei, ma era ovvio che ci fosse un altro motivo dietro, che inevitabilmente gli sfuggiva. Più volte gli era balenata in testa di chiederlo a Lily, ma ne temeva le risposte. No, doveva convincersi che Regulus gli fosse completamente estraneo. Quindi non c'era nessuno motivo valido per non chiederglielo. Una noiosa voce lo riscosse dai suoi pensieri, una presenza evanescente fluttuava per la classe elargendo nozioni inutili. Non gli ci volle molto per ricordarsi che era a lezione, e precisamente quella di Storia della Magia; ma torno a ignorare il noioso professore ectoplasmatico per stappare un pezzo di pergamena e scriverci sopra: Perché? Per poi appallottolarlo e lanciarlo all'unica testa rossa della classe. La colpì in pieno, lei si girò indietro per fulminarlo con lo sguardo. Perché cosa? Gli rispose secca anche se aveva il sospetto di conoscere la risposta. Sirius aprì il bigliettino e scrisse piuttosto infastidito la risposta Regulus .

Lily era indecisa su cosa gli dovesse rispondere, ma poi valutando le opzioni decisa che dare una risposta enigmatica fosse la cosa migliore.

Diciamo solo che ho capito un cosa... Piuttosto ho parlato con Marlene ieri.

E no, così non andava bene proprio per niente. Sirius non aveva intenzione di parlare di Marlene, con una sua amica per di più! Quindi scocciato fece evanescere il biglietto, considerando chiusa la discussione, sfortunatamente Lily non era dello stesso parere, perciò non si diede per vinta, stava per stappare una altro biglietto, ma Marlene che si era ridestata da una specie di dormiveglia,la fisso come a dire 'ma che caspita stai facendo?' No, purtroppo non poteva continuare il discorso in quel momento. Poco male, non si sarebbe data per vinta. Alla fine della lezione agguantò James per un braccio per condurlo in un posto tranquillo in cui poter parlare. Lui a dirla tutta era un po' confuso, dal comportamento della sua ragazza. Ma ciò che decisero di fare, lo capiremo dopo...


Sirius Black camminava per Hogwarts cercando ancora di capire come si era lasciato convincere da Jamie ad andare lui a nascondere gli appunti di Remus nell'aula dismessa del secondo piano*, poteva andarci benissimo lui, ma no! Lui doveva studiare con Lily! Solo dopo che entrò nell'aula s'accorse che c'era qualcun altro, che parlottava fra sé e sé

... ero sicurissima d'averlo preso quel dannato libro! Maledizione solo io sono in grado di scordare mezzo mondo in giro per Hogwarts!” sono sicura che avete già indovinato chi era. Eh, quando si dice il 'caso'...

Sirius fece per andarsene, ma la porta sbatté come spinta da una mano invisibile, facendo inevitabilmente voltare Marlene. Sussultò appena per lo sbattere della porta, ma sobbalzò di minimo mezzo metro appena vide Sirius.

Trovato?” chiese Sirius indifferente, in realtà questa gli sembrava un grossa coincidenza, e lui aveva imparato a non credere alla coincidenze.

Cosa? Ah no,anzi si... stavo giusto per andarmene.” disse Marlene in prede all'imbarazzo. Sirius Black era proprio l'ultima persona che voleva vedere in quel momento, anzi, per tutto l'anno.

Cos'è McKinnon ti senti imbarazzata?” chiese guardandola fissa negli occhi. Lei dal canto suo abbasso subito il capo, trovando d'un tratto le sue scarpe molto interessanti. Ma per la miseria, da quando si comportava così?

Si, Black, sai per la mia reputazione sarebbe fatale farmi vedere con te.” disse cercando di ritrovare un po' di grinta.

Nah, la reputazione di chiunque sale alle stelle facendosi vedere in giro con me. Io sono bellissimo, intelligentissimo e il più attraente di tutta Hogwarts!”disse ritrovando il suo alter-ego, che in quel periodo per cause di forza maggiore aveva dovuto accantonare. Poi visto che c'era aggiunse “non preoccuparti McKinnon, era solo una voglia per me come per te, no?” anche se quelle parole sembravano graffiargli la gola. Oh, che sciocchezza, lui era Sirius Black!

Marlene invece fece un altra faccia, come a dire 'Già, e io che mi aspettavo?' li si rese conto di desiderare un'altra risposta, e senza saper come e perché, Marlene capì in quel momento d'amare Sirius Black. Allora nella sua testa si formulò una semplice risposta 'No, è il contrario'. Le urlavano in sincrono il suo cuore e a dispetto di ogni previsione anche il suo cervello, ma lei non lo disse, non ne aveva il coraggio, o almeno era quel che pensava. Emise un leggero mormorio che non sarebbe stato udibile a nessuno, fortunatamente o sfortunatamente come volete interpretarlo voi, lui grazie al suo udito canino la udì. Era talmente sorpreso che riusci a stento a borbottare un 'Cosa??' Marlene McKinnon aveva appena detto che non era stata solo una voglia. Ciò voleva dire che...

No, era impossibile, Marlene non poteva essersi innamorata di lui. Ma poi una frase si fece largo nella sua testa 'E tu Sirius? Sei innamorata di lei?'

Poi in una frazione di secondo dopo quando si ricordò che era più bravo coi gesti che con le parole, l'afferrò per le spalle, dandole appena il tempo di capire d'aver parlato ad alta voce, e la baciò. Lei in cuor suo non sperava altro e quando dopo un po' s'allontanarono, lei chiese con voce tremolante:

E ora?” Lui scrollo le spalle e le rispose come se fosse la cosa più ovvia al mondo

Siamo fidanzati.” Poi incrociando le braccia dietro la testa uscì fischiettando e aprendo la porta di scatto dando per altro conferma al suo sospetto, perché per un momento, forse una frazione di secondo, vide due paia di scarpe che sparirono misteriosamente, e capì che Lily e James sapevano già tutto.




Angolo autrice

C'è qualcuno che si ricorda di me per caso? Penso che sia impossibile, comunque nel caso ci fosse qualche lettore(e ben inteso spero che ci sia) ne approfitto per chiedere scusa del ritardo colossale che ho avuto con questa e l'altra storia e per avvisarvi che questo capitolo è l'ultimo prima dell'epilogo. Potete per favore lasciarmi un piccola recensione?

thera

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Capitolo 15
*** Epilogo ***


Dedicato a

Jeis

che ha recensito il capitolo scorso

 

L'aria di maggio portava con sé gioia, stress e tristezza. Da una parte tutti erano felici per la fine della scuola, e quindi dello stress, ma erano ancora più stressati per gli esami finali, gli studenti del settimo, oltre questo erano tristi, fra meno di un mese, l'avrebbero lasciato, il loro posto sicuro, il luogo dove ogni giorno vedevano i loro amici, la loro seconda casa, per non tornarci mai più. Hogwarts li aveva cresciuti, fatti maturare, preparati e cullati fra le sue possenti mura indistruttibili.

La vita vera si affacciava alla porta, aveva proprio il piede sulla soglia e sogghignava, ma non si riusciva a capire se fosse un ghigno o un sorriso.

Sirius Black se ne stava seduto vicino al lago nero con la schiena appoggiata a un albero, si guardava intorno con un aria persa e certe volte non si capiva se vedesse davvero le lussureggianti colline verdi, il terso cielo azzurro e le nuvole candide nuvole, non si capiva se la sua mente fosse immersa in chissà quali ricordi felici.

“Mancherà anche a me.” gli disse una voce alle sue spalle. Sirius sorrise senza girarsi.

“Mi mancheranno la spensieratezza e l'incoscienza che ci sono sempre state, la stupidaggine, no che dico, la genialità che ha guidato tutti i nostri scherzi, ma soprattutto i capelli unti di Pitonello da prendere in giro!”

James si sistemò gli occhiali sul naso, ricordando tutti gli scherzi da loro organizzati. Sirius si girò a guardarlo e, vedendolo immerso nei suoi pensieri, fece un ghigno malefico per poi dargli una sonora testata.

“Hey! Ma che hai nella testa? Una passaporta ha asportato il tuo cervello in un posto più sicuro?” disse tenendosi con le mani la zona lesionata. Sirius scoppiò a ridere tenendosi lo stomaco per poi giustificarsi dicendo:
“Che cosa vuoi? Tu non ti svegliavi! Temevo che ti fossi rincretinito! Più di quanto tu sia già ovviamente.” James lo fissò truce con le braccia conserte per poi replicare.

“Quindi sarei io il rincretinito!? Non tu che elargisci testate al primo che capita?” disse gesticolando con molta veemenza.

“James! Ma che cosa dici?! Tu non sei il primo che mi capita! Tu sei la mia vittima personale!” gli rispose tra le varie risate.

“Vittima personale.” borbottò James. “Che razza di migliore amico mi sono andato a scegliere!”

“Il migliore ovviamente!”gli rispose Sirius tronfio, James sorrise.

“Bene Sirius, ora che il tuo momento di depressione quotidiana è finito, possiamo tornare in sala comune?” Sirius lo guardò sbieco e disse:

“Potter, io non ho un momento di depressione quotidiana”

James lo guardò come a dire: 'Si, come no!'

 

La sala comune non era molto piena, anzi era quasi vuota, ma li trovarono gli altri due malandrini.

“Comunque stavo pensando...”disse Sirius

“È qui che io inizio a spaventami” gli rispose James ancora offeso per la testata di prima.
“Ma come sei simpatico James! Comunque stavo pensando che anche se hai fatto prendere la mappa a Gazza... No, non replicare! Lei potrà arrivare comunque alla prossima generazione di malandrini. Non è fantastico?”
“E dimmi Sirius, perché la prossima generazione di malandrini dovrebbe prendere quella che appare solo come carta straccia?” gli chiese Remus accigliato.
“Ovvio, no? Così saremo sicuri che prossimi malandrini dotati della mappa saranno dei tipi tosti, no?” rispose James per Sirius mentre quest'ultimo annuiva.

“È un idea geniale, Sirius!” lo elogiò Peter.

Remus non ne era poi così tanto convinto, ma d'altronde se i prossimi malandrini sarebbero stati come loro, di sicuro una pergamena bianca nell'ufficio di Gazza li avrebbe insospettiti. L'unica cosa era che gli dispiaceva per i professori, sarebbero di sicuro usciti di nuovo pazzi coi ragazzi che avrebbero trovato la mappa! Chissà se nel futuro li avrebbero paragonati a loro...

 

 

FINE

 

 

Angolo autrice

E si, sono finalmente arrivata alla fine di questa storia. Mi sembra strano poter sbarrare la casella completa. È possibile che in futuro io possa voler scrivere un continuo, ma non vorrei illudervi (o terrorizzarvi!)

Infine siamo arrivati ai ringraziamenti.

Grazie a chi ha messo la storia tra i seguiti

1 - alliearthur 
2 - 
cassie_edera 
3 - 
Enza85 
4 - 
Felpato_ft_Ramoso 
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I can fly 
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Jeis 
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12 - 
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13 - 
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1 - Hermione98 
2 - 
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1 - Julia_Redfern 
2 - 
Kira_Iris 
3 - 
LenieRR 
4 - 
Lulu 96 
5 - 
paperina123

E grazie anche a quelli che l'hanno recensita e a quelli che l'hanno solo letta.

Un abbraccio

thera. 

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