Super star in Africa

di KiaJB
(/viewuser.php?uid=326498)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo

Prologo

 

 

-Prese per mano Quinn e scapparono insieme verso la macchina aperta parcheggiata sotto casa sua…- i bambini mi guardavano curiosi per sapere come sarebbe andata avanti.

-Per stasera basta, è già tardi!-li vedo sbuffare e tirare offese a ogni cosa si trovassero davanti.

-Hey, non preoccupatevi. Continueremo domani la lettura- gli sorrido prima di mettermi sotto le coperte.

-Ma non è giusto! Voglio scoprire cosa faranno Justin e Quinn quando scapperanno!- si lamenta Lily.

-Mi dispiace ma il coprifuoco era mezzora fa- gli spiego rialzandomi e mettendola sotto le coperte del suo letto.

-Uffa!- sbuffa prima di girarsi dal lato opposto.

-Non dirmi che ce l’hai con me?!- inizio a farle il solletico, amo questa bambina.

-Hahahahaha basta Em, per favore- mi prega lei.

Smetto e le bacio una guancia prima di alzarmi per salutare anche gli altri.

Mi avvicino al letto di Kevin:

-Questa volta la storia era troppo da femminuccie o ti è piaciuta? Gli chiedo divertita.

-Non era male, mi è piaciuta la sparatoria. Ma Giustino continua a starmi antipatico in quella storia- mi dice lui sorridendo con quei suoi denti bianchissimi.

-Tranquillo che diventerà un bravo ragazzo, forse- ridacchia e poi mi bacia una guancia, faccio per avvicinarmi e dargliene uno anche io ma mi blocca.

-Le ragazze baciano i bambini ma non gli uomini- rido per la cavolata che ha appena detto.

-Buonanotte grande uomo- lo prendo in giro.

-Notte Emily- e chiude i suoi occhi.

Mi avvicino al lettino di Amy che sta già dormendo dal capitolo scorso.

Sorrido e le bacio una guancia.

Mi sento prendere per un braccio e mi avvicino al letto di Riha e Alice.

-Buona notte piccole- gli bacio una guancia e sorridono.

-Emy, domani ci leggi un capitolo in più? È il mio compleanno!- mi ricorda Riha.

-Certo piccola, solo per te- le tocco il nasino e lei ridacchia.

-Notte- dicono contemporaneamente le due piccole gemelline.

Il prossimo letto è quello di Martin:

-Notte piccolo Superman- e gli bacio una guancia.

-Notte Emily- torna a dormire.

-Emily- mi chiama mia sorella Sarah.

Mi giro verso di lei che è attaccata al corpicino di Alan.

Sono migliori amici e dormono insieme.

-Stanotte posso dormire con te, per favore?- mi supplica.

-Solo per questa notte- lei sorride e si infila dentro al mio letto.

 Mi presento:

Il mio nome è Emily Stuart ma per gli amici Emy.

Vivo in Africa con mio padre, mia sorella e i miei fratellastri.

Maria ha due anni in più di me e l’abbiamo adottata quando aveva cinque anni insieme al suo fratellino Alan.

Ci siamo trasferiti qui per il lavoro di mio padre.

Fa il dottore e c’è bisogno di lui 24 ore su 24 quindi siamo venuta anche noi.

Mia sorella Maria lavora con lui perché ha bisogno di un aiuto con la lingua.

Io passo il tempo con la mia sorellina Sarah di 7 anni nell’orfanotrofio del paese.

Gli faccio da insegnante e da mamma anche, essendo stati abbandonati qui da quando sono nati.

Alcuni sono orfani, altri sono stati portati qui da mio padre dall’ospedale perché magari gli è morta la madre durante il parto.

Tutti i bambini in questa piccola comunità hanno il padre in guerra, (ovviamente non gli orfani) e non si ha notizie di nessuno da tempo ormai-

I bambini della mia classe si chiamano: Kevin, Martin, Alan (mio fratello), Amy, Alice, Riha e Lily.

A Kevin sono morti entrambi i genitori: suo padre in una sparatoria e la madre durante il parto. Ha 13 anni e spesso mi aiuta a tenere a bada i più piccoli.

Martin è stato trovato per strada quando aveva poco più di tre anni e lo hanno portato qui. Lui ha 6 anni.

Amy è la figlia della donna a capo dell’orfanotrofio e ha 2 anni.

Alice e Riha sono due gemelle anche se non completamente uguali hanno 9 anni e sono state abbandonate dal padre in questo orfanotrofio prima che partisse per la guerra, della loro madre non si sa niente. Sappiamo solo che loro padre aveva problemi economici allora è dovuto andare in guerra ma pochi mesi fa ci è arrivata la notizia che è morto.

Lily è come se fosse mia figlia, un giorno, durante una gita in paese con gli altri l’abbiamo trovata che veniva sfruttata da un’ uomo per lavorare.

Ora quell’uomo è in carcere e lei ha 6 anni.

Alan e Maria non ci hanno mai voluto raccontare la loro storia ma girano voci che i loro genitori li abbiano sbattuti fuori di casa perché non avevano abbastanza soldi per mantenerli. Maria ha 22 anni e Alan 8.

Il mio idolo è Justin Bieber e ormai lo è anche di tutti i “miei” bambini.

Ogni giorno gli faccio ascoltare la sua musica, gli leggo fan fiction (mie o non) su Justin e loro sono rimasti incantati dalla sua voce.

 

Domani sarà il compleanno di Riha e Alice.

Gli abbiamo preparato una sorpresa: verrà a farci visita la grandiosa Rihanna, non vedo l’ora di vedere le loro facce…

 

Hey, come va?

So che ho altre fan fiction in sospeso ma questa mi piace davvero molto, cosa ne pensate?

Twitter: @KiaJBKidrauhl

Facebook: KiaJB efp

Baci Chiara xx

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Capitolo 1

Capitolo 1

 

 

22/08/2013

 

 

-Ragazzi, è ora di svegliarsi!- inizio a dire camminando avanti e indietro per la nostra stanza.

-Dai che oggi è un giorno molto speciale…- dico sperando che almeno questo possa svegliare Riha e Alice. Non si muove nessuna delle due.

Ho un piano.

Sfilo dalla custodia la mia amatissima chitarra acustica, o come la chiamo io: Mary.

Inizio a suonare una dolce melodia che tutti in quella stanza amano:

 

“Let me tell you a story,

About a girl and a boy…”

 

Iniziano a stiracchiarsi fino ad alzarsi dal letto e mettersi seduti mentre canticchiano la canzone insieme a me.

Sorrido quando li vedo tutti alzati tranne uno.

Sbuffo e cambio immediatamente melodia con la chitarra anche se sento delle disapprovazioni.

 

“If I was your boyfriend,

I never let you go…”

 

Lo vedo sorridere e alzarsi anche lui dal letto sorridendo.

-Vedo che hai capito cosa mi piace!- dice Kevin.

Sbuffo e gli rispondo a tono:

-Mi da fastidio però che per svegliare tutti devo suonare “Fall” mentre per te genio devo suonare “Boyfriend”- dico mentre lui sbuffa.

-Tanto sempre Justin Bieber è, cosa ti lamenti?- non gli rispondo.

-Dai, andate a lavarvi e vestirvi che oggi, essendo un giorno speciale- sorrido alle gemelle –c’è una grande sorpresa…- tutti corrono in bagno per lavarsi.

Io mi sono svegliata già un’ora fa e sono già pronta.

Appena si sono preparati tutti li faccio tornare in camera per alcune raccomandazioni.

-Cercate di comportarvi bene. Ora andate in giardino: non urlate e non svenite, soprattutto. Ah, auguri Riha e Alice…- loro mi sorridono e iniziano a correre verso il giardino seguiti da Kevin.

Li raggiungo lentamente guardandomi ancora una volta allo specchio.

Prima di girare l’angolo e vedere la grandissima pop star vengo fermata da Kevin.

-Hey, sei felice che sia venuta Rihanna?- gli chiedo.

Lui mi guarda confuso.

-Doveva venire Rihanna?! Allora… respira, fai respiri profondi e…non svenire!-rido per le sue parole. Ma cosa intendeva con doveva venire Rihanna.

Giro velocemente l’angolo e mi ritrovo nel giardino dell’orfanotrofio.

Vedo i bambini che accerchiano una persona, sorrido.

A un certo punto l’abbracciano…

Decido di intervenire.

-Hey piccoli, fatela respirare- dico cercando di staccarli uno a uno dall’abbraccio.

-Tranquilla Em, non mi dispiaceva- sento una voce...maschile?!

Appena stacco Riha e Alice mi ritrovo a fissare due iridi color nocciola, sono così belle.

Inizio a risvegliarmi e inizio a guardarlo bene: ciuffo biondo tirato verso l’alto, felpa grigia, cappellino Nero delle Supra, pantaloni con la vita bassissima, veramente bassissima e delle Supra grigie…Oddio!!!

Rimango a bocca aperta a guardarlo con gli occhi lucidi cercando di non piangere.

Mi metto una mano sulla bocca…

-Piacere Emily, io sono Justin- mi porge la mano.

I bambini ridacchiano vedendo il mio comportamento.

Vedendo che non ricambio la stretta di mano porta le sue braccia intorno alla mia vita abbracciandomi.

Da quanto tempo aspettavo un abbraccio da parte sua, un suo sorriso.

Mi stringo a lui e sussurro: “I love you”.

-Ti amo anche io, tanto piccola- mi sorride staccandosi dall’abbraccio.

Improvvisamente mi accorgo della gente intorno a noi.

Mi allontano pensando di essere un po’ troppo egoista, Justin è qui per il compleanno delle gemelle, non devo tenerlo tutto per me.

-Justin…-lo richiamano Alice e Riha.

Appena sposta il suo sguardo dai miei occhi e si poggia su di loro, soffocano un’urletto.

-Sai, che Emily è la tua fan numero uno? Ci fa sempre sentire la tua musica, ci legge delle storie su di te…è una Belieber, come dice lei- lui sorride dolcemente e per un secondo si volta ancora una volta verso di me.

 

 

Hey, che ne pensate del capitolo?

E della storia in generale?

Spero in una vostra recensione.

Continuo a 1 recensione J

 

Baci Chiara xx

Twitter: @KiaJBKidrauhl

Facebook: KiaJB efp

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Capitolo 2

Capitolo 2

 

-Justin…-lo richiamano Alice e Riha.

Appena sposta il suo sguardo dai miei occhi e si poggia su di loro, soffocano un’urletto.

-Sai, che Emily è la tua fan numero uno? Ci fa sempre sentire la tua musica, ci legge delle storie su di te…è una Belieber, come dice lei- lui sorride dolcemente e per un secondo si volta ancora una volta verso di me.

-Sono molto felice di piacergli- lo bloccano

-Lei ti ama- dice Riha sorridendo, io mi nascondo la mia testa tra le mani.

-Anche io la amo- dice sorridendo e guardandomi.

-Aww! Em, adesso farete come Justin e Quinn?- mi chiede Alice.

-No amore, lui mi ama soltanto perché sono una sua fan- le dico.

Sinceramente fa male dirlo, l’ho sempre saputo ma è difficile da dire…

Justin sta zitto e aspetta che qualcuno dica qualcos’altro.

-Justin, ci canti una canzone?- chiede dopo poco Lily.

-Certo, che canzone volete che canti?- gli sorride.

-Fall!-urlano tutti insieme facendomi ridere.

Sorride e mi guarda per un secondo.

Kevin sbuffa e tutti ridacchiamo.

-Justin, a Kevin piace Boyfriend, potresti fare anche un piccolo pezzo anche di quella canzone?- chiesi.

-Ma certo, ovvio. E te che canzone vuoi che canti?- mi chiese, arrossii ancora di più.

-No, veramente. Qual è la tua canzone preferita?- mi sorride avvicinandosi a me mentre io indietreggiavo pian piano.

-Common Denominator- sussurro.

Alzo di poco lo sguardo e lo vedo con un sorriso a 32 denti, un sorriso perfetto, come lo definisco sempre io.

Mi abbraccia, rimango un po’ spiazzata per la sua reazione ma poi lo abbraccio anche io.

-Sono fiero di chiamarti Belieber- mi sussurra ad un’orecchio, io abbasso lo sguardo imbarazzata.

-Io sono fiera di chiamarti Idolo, Justin- dico cercando di trovare un po’ di coraggio per guardarlo negli occhi.

Vedo i suoi occhi quasi lucidi e mi stringo ancora a lui.

Ci stacchiamo:

-Ehm…vuoi una chitarra-chiedo cambiando discorso.

-Vai a prendere Mary, Emily!- mi dice Kevin.

La prendo e appena entro in camera istintivamente mi scappa un piccolo urlo, sento una risata dietro di me.

Mi giro e vedo Justin appoggiato allo stipite della porta.

-Hai bisogno d’aiuto?- mi chiede.

-No grazie, va tutto bene- sorrido senza guardarlo.

Prendo Mary e torno verso di lui.

-È lei la famosissima Mary?- chiede ridacchiando.

-Esattamente, lei è la mia piccola- sorrido e gliela porgo.

-Grazie, mi sono dimenticato di portare Melanie- mi fa l’occhiolino e io ridacchio.

-L’hai inventato adesso vero?- chiedo.

Lui annuisce e iniziamo a camminare verso il giardino ridendo.

Si siede su un piccolo sgabello in mezzo al giardino e inizia a cantare accerchiato dai bambini.

Fa l’occhiolino alle festeggiate e inizia a strimpellare le corde della chitarra.

Inizia con Fall e la sua fantastica voce riempie l’aria intorno a noi.

Solo Dio sa quante volte ho sognato di sentirlo cantare dal vivo, quante volte ho sognato di abbracciarlo, quante volte ho sognato di essere la causa di un suo sorriso.

Le lacrime iniziano a scendere dagli occhi velocemente.

Cercai di asciugarle ma continuavano a scendere.

Lui appoggiò Mary e si avvicinò a me.

Appoggiò una mano sul mio fianco e l’altra mano si intrecciò con la mia.

Appoggiai l’altra mano sulla sua spalla.

Iniziò a canticchiare Common denominator sussurrando.

Iniziammo a ballare a ritmo della canzone.

 

 

 

Hey, spero vi sia piaciuto il capitolo.

Continuo a 2 recensioni, promesso.

Baci Chiara xx

 

Twitter: @KiaJBKidrauhl

Facebook: KiaJB efp

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Capitolo 3

Capitolo 3

 

 

 

Mi lascio trasportare dalla sua voce, una lacrima riga il mio volto ma la asciugo immediatamente per non farmi vedere.

Appena finisce di cantare mi lascia un leggerissimo bacio sulla guancia.

Mi sorride e torna dai bambini.

-Qualcuno ci sta provando!!!- canticchia Kevin.

-Ma smettila!- lo spingo amichevolmente.

-Non sto scherzando, si vede da come ti guarda- mi dice indicandolo.

Lo guardo e vedo che mi sta sorridendo.

-Mi sembra ancora un sogno- mi metto le mani tra i capelli mentre mi siedo su una roccia.

-Ehm…vado a prendere dell’acqua- dico poco dopo.

Ho bisogno di stare un po’ da sola.

Sto per prendere la mia chitarra ma poi mi ricordo che potrebbe servire a Justin.

Esco dal cancello dell’orfanotrofio e corro fuori città fino a ritrovarmi davanti al grande Mare: come lo chiamiamo noi.

Nessuno dei bambini ha mai visto il mare e tutti se lo immaginano come questo piccolo laghetto.

Mi siedo sulla riva bagnando i piedi ogni qualvolta le piccole onde si distendono sulla sabbia.

Guardo di fronte a me, è stranissimo pensare che esattamente fino a qualche ora fa ero una semplice Belieber che desiderava realizzare il suo sogno anche se nel profondo sapeva che vivendo qui non lo avrebbe mai realizzato.

Un paio di anni fa feci la scelta di aiutare i miei piccoli invece di andare in America a studiare.

Mio padre guadagna abbastanza con il suo lavoro e quando ero appena una Belieber da un’anno mi aveva promesso che mi avrebbe portato ad un suo concerto al Madison Square Garden e poi sarei rimasta a New York a studiare musica come avevo sempre sognato ma poi, dopo aver conosciuto Kevin, Amy, Riha e gli altri mi ripromisi che non li avrei mai abbandonati, sarei rimasta con loro, li avrei resi felici e gli avrei augurato un futuro.

Non mi sono mai pentita della mia decisione, soprattutto ora che grazie a loro il mio sogno è diventato realtà.

Si, ovviamente non è come il Madison Square Garden ma è perfetto per me.

Ho sempre amato l’Africa e i suoi abitanti, sono sempre con il sorriso stampato sul volto nonostante le loro condizioni di vita, li ho sempre stimati.

Credo che se mai tornerò a vivere in città non mi sentirei a mio agio mi sentirei come un’agnellino tra mille lupi pronti a sbranarti da un momento all’altro.

-Wow- sentii qualcuno sussurrare dietro di me.

Mi voltai spaventata ma mi ritrovai davanti ad un Justin Bieber meravigliato che guardava intorno a se come se non avesse mai visto un lago.

Ma dopotutto questo posto è una meraviglia, credo non esista posto migliore di questo.

-Perché non sei dai bambini?- chiedo leggermente irritata.

Lui finalmente riporta lo sguardo su di me e per poco non mi metto a ridere per la strana espressione che ha.

-I bambini mi hanno pregato di andare da te, dicevano che eri triste- si siede affianco a me.

-Sono sicuro che sono ancora lì dietro- mi indica un cespuglio poco lontano da noi.

Ridacchio.

-C’era da aspettarselo!- sorrido riportando lo sguardo imbarazzata sull’acqua.

-Cosa fai qui da sola- mi poggia una mano sul mio ginocchio sorridendomi serenamente.

-Avevo bisogno di pensare, non so a cosa di preciso forse…a te- sussurro l’ultima parte, fortunatamente lui non la sente.

-Cosa?!- chiede confuso.

-Nulla!- ridacchio poggiando gli occhi sui suoi.

-Sai, ho sempre voluto parlarti, sentirti cantare e ora sei qui con me. Sembra impossibile- gli sorrido.

-Never say never- ridacchia.

-Ci ho sempre creduto- dico io schioccandogli un leggerissimo bacio sulla guancia.






Hey, che ne dite del capitolo?
Scusate il ritardo, mi scuso davvero ma non avevo per niente ispirazione, come con tutte le mie altre fan fiction.
Se vi va passate a leggerle.

Baci Chiara xx

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2116598