the girl with a broken heart finds love. (pain, friends, love, pain)

di _silvia_H_Harris
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** everything starts from something. ***
Capitolo 2: *** the new neighbors ***



Capitolo 1
*** everything starts from something. ***


Tornavo a casa da una dura giornata nella quale avrei dovuto trovare lavoro.

camminai per ore facendo mille colloqui ma sembrava essere tutto ugale.sembravo essere ancora disoccupata.

quando entrai a casa lanciai via le scarpe che indossavo,levai la giacca da lavoro e mi stendetti sul divano al centro della stanza.

mentre cercavo mia madre per farmi portare un bicchiere d'acqua fresca, sentì la sua voce chiamare me.

presi coraggio e mi alzai dal divano.

andai nella sala da pranzo dove cera più di una persona ad asspettarmi.



'ehmm...salve,piacere io sono Madison'



dissi, ponendo la mano verso una donna di quale il volto mi era famigliare.



'oh wow Madison quanto sei cresciuta'



pensai un pò a che potesse essere quella donna.

niente,non ne avevo idea.



'mi scusi,non ricordo chi lei sia. mi spiace tanto'



allora mia madre decise di rinfrescarmi le idee



'come Madison? lei è la madre di Michael,e quello è Michael'



mi volta per guardare il volto di questo Michael.

si in effetti era un volto famigliare.

aveva molti capelli,scuri con alcune sfumature blu.

occhi grandi e verdi,da capogiro.

un ragazzo alto e con corporatura nella norma.



'ciao'



mi disse accompagnando il saluto con la mano.



'ehi...'



'andavate insieme alle elementari,vi picchiavate sempre...'



aggiunse la donna, facendo una risatina.



ad un certo punto capì chi fosse quel ragazzino.

mi ricodavo di lui,era sempre cattivo con me.mi ossessionava,la signiorina Greey ci doveva sempre dividere.

ora sembrava un ragazzo apposto.

non li avevo riconosciuti,a madre era molto invecchiata e lui era completamente diverso.





'oh si mi ricordo. wow dovrei dartene di santa ragione'



'mi spiace per tutte quelle botte'



disse lui con ari quasi seria.



'ma ci siamo divertiti'



aggiunse dopo sorridente



'io non mi divertivo,eri una ragazzo con una forza ben maggiore alla mia. mi facevi male'



'scusa'



ripetette.



mia madre cambiò discorso



'si sono trasferiti nella casa affianco,la tua camera e quella di Michael sono l'una difronte all'altra e le finestre sono a pochi metri di distanza. non è divertente?'



avere qualcuno che guarda costantemente in camera mia...si divertente.

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Capitolo 2
*** the new neighbors ***


Finsi di essere entusiasta del loro trasferimento,mentre in realtà me ne importava ben poco ed ero anche abbastanza infastidita dal comportamento di mia madre e quella donna.

'È una coincidenza o vi siete parlate prima di acquistare la casa affianco?'

'Coincidenza!'

Rispose la donna.

Mentre mia madre prendeva un caffè con la madre di Michael io non feci altro che osservare i comportamenti del ragazzo. Aveva delle movenze non troppo mascoline,i capelli sicuramente tinti. Biondi,quasi bianchi direi. Quel colore non esiste in natura. Era alto,non aveva il fisico scolpito,da sopra i vestiti sembrava avere anche un po' di pancetta. Aveva dei bei occhi verdi che illuminavano tutta la stanza e me. Parecchi difetti sul suo viso,pietrine di sole e altro. Cose che non mi erano proprio andate all'occhio. Comunque anche con quei piccoli difetti era davvero un bel ragazzo.

Lui si accorse che lo fissavo.

'Che c'è?'

Mi domandò

'Nulla. Posso farti una domanda?'

'Certo'

Rispose lui,sorridente.

'Non sto assolutamente giudicando o altro'

Ci tenni a sottolineare

'Sei forse gay?'

Lui rise

'No. Adoro le tette,quindi credo di non esserlo'

io sorrisi anche se ero imbarazzata

'Scusa'

'Io posso farti una domanda?'

'Certo'

Risposi con tono amichevole

'Potresti farmi conoscere il quartiere? Io non lo conosco e,in realtà non conosco neanche te ma mi piacerebbe che tu mi facessi da guida. Ti va?'

'Oh nessun problema! Soltanto che ultimamente sto cercando lavoro e...dovrò farti da "guida" nel tempo libero'

'Non ho fretta'

Sembrava tanto che Michael ci stesse provando con me,ma forse mi sbagliavo.

'bene perchè se mi avresti messo fretta ti avrei mandato a quel paese'

lui mi sorrise prima di voltarsi perchè la donna lo chiamò.
gli disse che dovevano andare a svuotare gli scatoloni e che quindi dovevano tornare a casa.
mi offrì per aiutarli ma loro educatamente rifiutarono il mio aiuto,per fortuna.
in realtà non volevo affatto aiutarli,ero stanca e affamata.

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