Moonlight

di maty345
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


CAPITOLO 1


(POV Heather)

Sono seduta, di fianco al posto di guida di una Ferrari nera.
Al volante è seduta una ragazza di origine ispaniche, la quale si lamenta per la scarsa efficenza del suo GPS.
Porta i capelli scuri a caschetto, con delle meches più chiare.
La sua pelle di origine doveva essere terra cotta bruciata, ma durante la trasformazione si è impallidita.
Ha cinque/sei lentiggini sul suo naso all'insù e due occhi da cerbiatta color sangue.
Lei mi ha raccontato che da umana gli aveva neri. O forse eran color cioccolato?
Non mi ricordo. Non do mai importanza a quello che dice. Sta di fatto che è insopportabile.
-Courtney, ma quando arriviamo?-
a parlare è Gwen, l'altra compagna di viaggio e vita, purtroppo.
Anche senza veleno che l'ha mutata, Gwen sembrava di principio una vampira.
Non si può dire che ha la pelle diafana, è molto peggio!
Non so se esista un termine esatto per definire la sua carnagione, ma credo che la parola giusta sia bianca.
Ha la pelle bianca! Ma lasciamo stare, che è meglio!* Porta anch'essa i capelli a caschetto, solo che sono neri,
e per sembrare più anormale del dovuto se lì è tinti ti blu.
-Senti Gwen, vuoi venire tu al mio posto?-
-Per carità...-
A volte ho pensato di fuggire, di lasciarle per conto loro, ma il problema é che non riuscirei a ricominciare la mia vita du volte di fila.
Così mi accontento.
Dette quelle parole, Gwen riprese a scrivere sul suo quaderno di cuoio, o come dice lei "diario"...
Noto solo dopo che i suoi occhi rossi mi fissano con insistenza.
-Heather, perchè mi fissi?-
-Potrei farti la stessa domanda-
-Lascia stare...-
Odio il fatto di trasferirmi nuovamente, ma quando stai quarant'anni in un luogo e mantieni la tua gioventù la gente
comincia a farsi strane domande.
L'unica cosa che non mi dispiace è il fatto che non rivedrò mai più la mia dannata vicina di casa.
Fa sempre strane domande sul mio conto:
"Perchè i tuoi occhi cambiano colore?"
"Perchè hai tanti soldi?"
"Perchè? Perchè? Perchè?"
"Tappati la bocca!"
Stiamo quasi per arrivare a Dublino, uno dei posti più nuvolosi del mondo.
Noi non possiamo stare alla luce del sole, sennò brilliamo. O meglio, luccichiamo, e la gente scoprirebbe
chi siamo, per poi finire in un circo per baracconi.
-Eccoci arrivate ragazze!-
Esclama Courtney, con tutta l'energia possibile.
-Uh..., Evviva-
Dice Sarcasticamente Gwen, giusto per dire qualcosa.
-Be' almeno potresti fingere di essere felice!-
-Fidati Courtney, lo stò facendo....-
Mamma mia, che perdenti che sono... 
Il,posto non è niente male, una bella villetta bianca costruita su uno spuntone di una roccia,
con intorno un bel mucchietto di boschi.
Perfetto, sarà il posto giusto per cacciare.
Prendo dal baule della macchina la mia valigia, e la porto in camera mia.
Grazie alla mia super forza, e. alla mia super velocità, ci impiego un secondo ad arrivare.
La stanza è bella spaziosa, con un muri bianchi e finestre che si protendono sui boschi.
Sistemo la valigia in pochi attimi, e poi mi guardo allo specchio.
Grazie al veleno, sono diventata più bella di prima.
L'unico dettaglio che non mi piace è di vivere di sangue.
Guardo i miei occhi neri, e mi accorgo che è da settimane che non caccio.
Già, Perchè io non bevo sangue umano. 
Non da quando uccisi la mia famiglia.
Da allora mi nutro solo di animali, come gli uomini.
Per Gwen e Courtney la mia iniziativa è sciocca.
Ma loro non sanno.
Con Gwen é inutile provarci, dato che ama il sangue umano più di ogni altra cosa.
Courtney era la più tentata. 
Ma il risultato fu pessimo.
Scendo dalle scale, decisa di andare a cacciare qualche cervo o orso nei dintorni.
-Dove vai?-
-A cacciare-
- Mhh... ok, ma torna presto-
-Court, non sei mia madre-
-No, ma siamo una famiglia, quindi stiamo uniti-
-Si..... Certo-
Sbuffo, facendo innervosire Courtney, e poi esco.
Ho molta fame.
Credo che nessuno, neanche nemmeno un insignificante licantropo potrebbe fermarmi.


                         ****************

Oggi il cielo è parzialmente nuvoloso.
Non c'è da sorprendersi, dopotutto.
Mi manca la Spagna. 
Mi mancano quei giorni caldi, mi mancano mio fratello minore Carlos,
e la mia famiglia.
Ma qui hanno bisogno di me.
Potrebbero tornare dei vampiri, (non che ne abbia visti) ed io dovrei essere qui,
a combattere per salvare gli umani, con il mio odioso fratello Josè
e la combriccola.
Proprio l' Irlanda Josè doveva scegliere?
Lo so che non avrebbe scelto un luogo caldo, ma l'Irlanda?
Non potevamo tipo, Londra, che è più futuristica?
Anche se qui a Dublino, le ragazze non sono piuttosto male...
Avrei una fila lunghissima di ragazze innamorate perse di me.
Ma 1 la maggior parte son tutte oche, 2 con un lavoro come il mio
innamorarsi non è la cosa migliore...
-Ehi, Al-
Te pareva, è arrivato il mio odioso fratello.
-Che vuoi Josè? E non chiamarmi più Al!-
- Acidino oggi il ragazzo....-
Lascia stare... Non rispondere, altrimenti mi istiga di più...
-Cos'è? Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-No, ma non ne vale la pena parlare con un tipo come te-
-Interessante.. Me lo ricorderò.... Comunque, ció del lavoro da fare per te...-
-Consisterebbe?-
-Annusa l'aria-
-Eh?-
-Ti ho detto di annusare!-
-Ok! Calmati!-
Faccio come dice.
Subito un'ondata d'aria disgustosa mi pervade le narici.
Mi tappo il naso con le mani da tal disgusto.
-Ma che cacchio è? È simile a petrolio con un'aggiunta di pesce marcio!-
-È tanfo di vampiro fratellino, se tu è Duncan seguisse la lezione lo sapreste...-
Ah, già. Le noiosi  lezioni delle nostre origini. 
Quando arriva l'ora, io e Duncan usiamo i nostri iPhone e giochiamo a 
Temple Run.... 
Che bei momenti...
-E il succo di tutto ciò?-
- Il succo di tutto ciò è che il gruppo va a perlustrare la zona,
e appena ne vede uno chiama il branco. Capito?-
-Si, capito-
-Bene. E adesso vai a dire a Duncan di perlustrare la città, io penserò a Trent,
che perlustrerà la zona vicina alla villetta bianca sullo spuntone.
Quando  l'hai avvisato, va a cercare nei boschi. Tutto chiaro?-
-Un riassunto sarebbe utile...-
-Smettila di lamentarti! Ora va!-
Dette ste parole la figura di mio fratello sparisce, prendendo posto
al lupo color cannella dagl'occhi scuri.
Anch'io mi trasformo nel mia "adorata" metà. 
Le mie mani si trasformano in zampe, i miei denti si allungano e si affilano sempre di più. 
I miei vestiti si strappano, fino a rompersi del tutto.
Comincio a correre, sperando che Duncan si presenti in forma animale.
Provo a chiamarlo:
^Duncan? Duncan? Ci sei? Duncan?^
^Coglione, vuoi capire che non c'è?^
^Josè non mi sei d'aiuto....^
^Eccomi Qua! Piaciuto lo scherzetto?^
^Duncan! Cretino! Josè devi dirti una cosa....^
^Si, una cosa che aspetta ad Alejandro!
Vi saluto belli!^
^Stronzo...^
^Be'? Che c'è?^
^Ci sono dei vampiri in circolazione.
Devi visitare la città e controllare se è tutto a posto^
^Come faccio a riconoscerlo?^
^Annusa^
^Eh?^
^Ho detto annusa!^
^Ok...^
^Che schifo Ale! Sa di petrolio con pesce marcio!^
^Lo so, segui l'odore, ti porterà da lui^
^Va bene! Ci si vede!^
E Duncan sparì.
Bene.
Adesso entro nel bosco.
E so per certo che nessun vampiro ne uscirà vivo....





Angolo dell'autrice:
Hola!!!!!
Com va la vita?
Duncan: Andava bene prima che arrivassi tu!
Alla faccia della sincerità! comunque l'ho chiesto al pubblico!
Duncan: Ripeto che andava bene, prima che arrivassi!
Ma sei sordo?
Duncan: Guarda che il pubblico qua son io!
Non è vero! io ho un sacco di fan!
Duncan: Certo...Contaci!
Già ci conto!
Pubblico, dimostrate che Duncan ha torto con una recensione,
Salverete la vita di una scrittrice con un futuro.
Perchè quando lo si è fatto, si è felici.
Duncan: Poveri noi...
Dedico sto capitolo. a Vilu e a mia cugina che sta soffrendo in montagna,
un grande applauso a biberon!
Duncan: Urrà....
E comunque lo dedico a tutti i fan dell'aleheather Duncney e Gwent

maty 




 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


CAPITOLO 2

(POV Courtney)
Mamma mia Heather è proprio una menefreghista!
Oramai siamo una famiglia, e come capo ci tengo a essa!
Ma missà che i due componenti non hanno capito...
Heather mi ripaga sbuffando e andandosene a caccia,
mentre Gwen sprofonda nel suo odioso caratteraccio Dark
e si chiude in se stessa!
No, non da sola,
insieme al suo diario!
Dovrebbero sposarsi da tanto appiccicati!
Invece Heather se non beve sangue animale si sente un mostro,
ma dovrà capire che ormai il dado è stato tratto!
Certo, non che lei volesse...
Le ho consigliato di rubare la riserva di sangue zero positivo che si trova in ospedale,come Gwen, ma non ne vuole sapere.
Guardo l'orologio da polso: Ventidue e mezza.
Siamo partite alle venti e un quarto.
"Nuovo Record!" Penso tra me e me.
Forse vado in città.
Non ho voglia di starmene qua da sola con la gattamorta, che pensa
solo a come le persone debbano prendersi cure dell'ambiente!
Almeno se Heather fosse presente potremmo sparlargli dietro le
spalle!
Forse, è l'unica cosa che abbiamo in comune io e lei.
L'odio per Gwen.
Ma non potevamo non salvarla da quella pozza di sangue a Toronto.
Oh almeno, io non volevo.
Ma certe volte mi pento del mio lato buono!
Sopratutto quando fa l'asociale e si rinchiude in camera sua,
lasciando me e Heather rosse per la rabbia.
Cavoli, lo sa che il suo comportamento ci fa incacchiare!
Ma tanto, quando le diciamo una cosa, il messaggio entra nell'orecchio 
e esce dall'altro.
Prendo il cappotto grigio, la borsa, l'iPhone ed esco di casa.
Dopo neanche cinque secondi ecco la darkettona al mio fianco,
Con le mani nelle tasche, che mi segue passo per passo.
-Destinazione?-
-T' interessa?-
-Non si sa mai...-
Passano una manciata di muniti, finché è Gwen a rompere il silenzio, di nuovo.
-Devo per forza seguirti?-
-Nessuno te lo ha chiesto!-
Rispondo acidamente, non posso farne a meno!
-Calmati... Chiedevo....
Quindi... Posso rimanere casa da sola?-
Sbuffo, pensando che nessuno in questa famiglia vuole restare unita.
-Fa quel che vuoi-
-Bene-
Senza lasciarmi il tempo di controbattere, Gwen corre in casa,
apre il frigo, prende una busta di plastica, che contiene una porzione di sangue zero positivo rubata nell'ospedale 
più prestigioso di Londra, e lo beve tutto in un sorso, leccandosi alla fine
le labbra.
C'è che quella ragazza non sa proprio contenersi!
Distolgo lo sguardo dalla maniaca  e continuo la mia camminata.
Dopo qualche secondo mi accorgo che mi brucia la gola.
Quello spettacolino messo in scena dalla gotica mi ha fatto venire sete.
Sete di sangue.
E io che volevo solo vedere i negozi!
Mi toccherà uccidere qualche pedofilo o stupratore in circolazione!
Buffo trio, è?
Intendo, noi ragazze.
Chi vive di sangue dell'ospedale, dei maniaci sessuali, ed infine di quello
degl'animali.
 La sete mi sta uccidendo, devo per forza nutrirmi.
In che meno non si dica, mi ritrovo in città.
Ma c'è qualcosa nell'aria.

Qualcosa di non troppo familiare.

E non è la puzza di petrolio, o l'odore di fritto nei fast food.

Nemmeno l'odore del sangue umano riesce a distrarmi.

Aspetta, so cos'è.
È odore di cane bagnato.

                        ********************

Di solito, non seguo mai gl'ordini di Josè.
Son troppo noiosi.
Preferisco andar a giocare alla play, o a rapinare una banca,
piuttosto.
Ma questa volta decido di agire.
Non so nemmeno se questo odaraccio sia veramente tanfo di vampiro,
o qualche trovata geniale del boss per farci uno scherzo.
Credo la seconda opzione, dato che Al dice che da bambini Josè
si divertiva a turbarlo.
Come dargli torto?
Non mi fido completamente di Alejandro.
Quando mi trasformo il mio fiuto canino non mi dice niente di buono.
Più che altro è un ottimo rivale in Temple Run, questo non lo nego.
L'odore di pesce marcio è ben presente in questa zona.
Ho di nuovo due opzioni.
La prima: Potrebbe esserci davvero un vampiro in circolazione, e in quel caso,
stare in guardia.
la seconda: Il capo mi sta facendo una sorta di provino,
per veder se sono in forma.
Non ne sono pienamente sicuro, così girovago da queste parti.
Saranno le ventuno, o le ventidue.
Siamo in pieno inverno, quindi il cielo non può che essere buio.
Non ha ancora nevicato, ma presto arriveranno grandi bufere.
Non riesco a vedere un granché, ma se avverto un pericolo mi trasformerò
è vedrò meglio di adesso.
Infilo le mani nel giaccone di pelle e cammino nelle vie di Dublino.
-Nooooooo! Ti prego basta!-
-Mi spiace, ma i delinquenti come te non li sopporto!-
-Ahhhhhh!-
Le grida provengono dietro l'angolo, che se non erro deve essere
un vicolo cieco.
giro l'angolo per vedere quel che è successo.
La scena seguente è scioccante:
Un corpo di un ragazzo di all'incirca di diciannove anni giace a terra, 
morto.
Sulla base del collo son presenti due ferite, le quali sgrondano di sangue 
fresco.
Dietro al cadavere è presente una figura femminile, che presumo
sia il vampiro.
-Facile uccidere persone innocenti!-
-Non era innocente: stava stuprando una ragazza.-
-Be', anche se fosse, uccidere non è la cosa migliore!-
-Dovrò pure vivere in qualche modo, no?-
-Non così! Io non te lo permetterò più!-
-Chi sei tu per fermarmi?-
-Sono il tuo peggior incubo!-
Dette ste parole mi avvinghio sulla ragazza con tutta l'energia possibile,
e la faccio sbattere per terra.
Cerca di divincolarsi, ma sono più grosso di lei,
e in più ho la forza del licantropo.
Lo so che Josè mi ha ordinato di chiamare gl'altri se vedevo
un vampiro, ma voglio dimostrare che sono IO il più forte in questo
gruppo.
Che son IO che salverò questa città dalle succhia sangue.
-Sei un licantropo, vero?-
-Indovinato, piccola-
La mia mano si trasforma in zampa e le unghie in artigli.
Posiziono la mia "Arma" nel petto della ragazza.
Comincio a distruggerla dall'interno, sento che geme di dolore.
La nuvole si spostano dalla posizione attuale, la luna riflette
la sua luce sul viso della vampira.
Non posso far altro che guardare gli occhi del mio nemico,
prima che muoia
Alzo lo sguardo.
Vedo due occhi rossi paralizzati, che mi guardano con dolore.
Mi blocco.
No, non può essere vero!
Non può succedere!
Non con una vampira!
Sto per avere l'impriting.





Angolo dell'autrice:
Yaoooo!
Duncan: Zitta!
Scusami, signor lunatico!
Duncan: Senti, ho mal di testa, con tutto sto capitolo monotono.
Non è monotono!
 Duncan: Lo è!
No
Duncan: Si!
Lascia stare!
Allora... Cosa ve ne pare? L'impriting è troppo stile Twilight?
Duncan: Si!
Non l'ho deciso io, è stato il mio sogno a parlare!
Duncan: Certo... Contaci!
Va boh,..
Saluto Vilu, che mi ha salutato nel suo capitolo, dicendomi di essere cara!
Anche tu lo sei!
E poi a biberon!
(Bea per chi la conosce)
Che risponde sempre prima a mua!
baci
maty






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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


(Pov Gwen)

Ah, non c'era niente di meglio di un po' di sangue umano per risvegliarmi i sensi!
Courtney mi odia quando faccio così.
Non sopporta che rubi sangue dell'ospedale, dice che serve per le persone bisognose.
È che odio togliere direttamente la vita di un uomo.
Odio sentirli urlare in cerca d'aiuto,
Odio vedere nei loro volti i segni di sofferenza,
Insomma, odio far male alla gente!

É da quando un vampiro mi ha prelevato tutta la mia forza vitale,
che mi son detta che se fossi sopravvissuta, non avrei ucciso 
nemmeno una mosca.
Ed é quello che ho fatto.
E che farò.
Sono le ventitre, strano che Heather e Courtney non siano ancora tornate.
Non che mi interessi della loro sorte, figuriamoci.
Sto con loro solo perchè mi hanno salvato da quel vampiro assassino a Toronto.
Ma poi, sono insopportabili.
Acide, orgogliose e competitive .
Sopratutto competitive.
Una volta, quando stavamo correndo ed ero in testa al gruppo,
la mia superiorità è stato un segno di sfida, per trasformare quella corsetta,
In  una degna competizione olimpionica.
Le nuvole in cielo si son spostate dalla loro posizione attuale,
facendo scorgere la magnificenza della luna.
Esco dal portone di casa, e la osservo meglio.
Una perfetta circonferenza racchiude quell'ammasso di roccie, da far invidia ad un professore di tecnica.
L'ho sempre ammirata.
Intendo, la luna.
Ricordo che anche da umana l'aprezzavo.
Di quei tempi però, ricordo poco niente.
La mia memoria tende a svanire, e questo mi preoccupa un po'.
Ho così tanti bei ricordi del mio passato, e tra qualche millennio saranno svaniti.
La luce della luna riflette sul mio viso, illuminandolo.
Sento un fruscio provenire da una siepe non troppo lontana.
Mi giro a guardare.
Non so che animale sia, l'unica parte del corpo che riesco a vedere sono gl'occhi.
Due grandi occhi verdi.
Quando incrociano i miei, rimangono tipo, paralizzati.
Mi avvicino alla strana creatura, per conoscerla meglio.
Cammino lentamente, passo per passo.
Quando si accorge che mi sto avvicinando, si riprende da quella sorte di trans,
e come un fulmine, fugge via, nell'ombra.
Non sono riuscita a capire che animale sia, so solo che possiede due
bellissimi occhi color smeraldo e una pelliccia color sabbia.
Confusa, torno in casa, respirando lentamente.

Ma, c'è qualcosa di strano.

Qualcosa che solo ora mi rendo conto.
C'è odore di cane bagnato.


                                 ****************************
(POV Trent)

Corro, disperato.
Vorrei chiamare aiuto dal gruppo, ma credo che peggiorerebbe la situazione
Ho avuto l'imprintig con una vampira.
Perchè?
Che ho fatto di male?
Adesso vorrei tornare da lei, per vedere se sta bene, come si sente, e sopratutto per chiederle CHI SIA.
Queste situazione non può reggere a lungo.
Non sono molto bravo a tenere i segreti, sopratutto quelli importanti.
Josè non sopporterà questa situazione.
Ma tanto, non credo che glielo dirò.
Se la voglio proteggere, nessuno, e ripeto nessuno, Dovrà sapere di questa faccenda.
In che meno non si dica mi ritrovo nella casa base, dove, in forma animale, Josè schiaccia un pisolino.
Io quel tipo non lo sopporto.
Fa sempre fare a me, Duncan e Alejandro i lavori più stressanti e duri del pianeta.
se penso che è per colpa sua che ho l'imprintig, mi viene da strangolarlo.
-Awawaw... Trent.... Già di ritorno?-
Non so che dire.
Il sudore comincia ad uscire dalle dita delle mani, e so che non è per il Caldo.
-S-si.-
-Niente Vampiri?-
-N-no-
-Bueno-
Dette ste parole, richiude le palpebre, e dopo 5 secondi ricomincia a russare.
Sospiro, per essere riuscito a scamparla, e vado in camera mia.
mi infilo sotto le coperte e cerco di dormire.
Ho un unico pensiero nella mente: Farò di tutto per proteggerla, a costo della vita...






Angolo dell'autrice (Dallo psicologo)
Allora... In questo periodo faccio strani sogni.
Duncan: Capisco... È per sfogarti li scrivi su un sito chiamato EFP?
Non so se sia per sfogarmi...
Duncan: Non va bene, sei conciata molto male. Ti consiglio di prendere queste caramelle.
Caramelle mou?
Duncan: Già.
E chi te le ha consigliate?
Duncan: Il cassiere... Diceva che serve per "addolcire" le corde vocali... XD
I tuoi metodi sono stupidi! Perchè hai accettato di farmi da psicologo?
Duncan: Sei l'unica che mi paga
Capisco...
Ah, scusate... Duncan è diventato da poco mio psicologo, Anche se i suoi metodi non fanno effetto...
Duncan: Tutte menzogne!
Piaciuto il capitolo? Noioso?
Duncan: Molto...
Ovviamente ;D
Maty




 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


Angolo dell'autrice:
Non metterò più i pov, 
credo che oramai abbiate capito l'andamento...
Ci vediamo in fondo alla pagina, insieme al mio psicologo!

 

Ma è possibile che a Dublino, una delle città più grandi al mondo,
non si trovino degl'animali più grossi di una formica?
E' quasi meglio Londra, che è una delle città pi urbane del pianeta!
Sto girovagando nei boschi ormai da due ore, quando tornerò a casa mi aspetto
già la ramanzina di Courtney:
"-Heather! Finalmente sei arrivata! Ti rendi conto che io e Gwen abbiamo sostenuto che tu fossi morta?!?!?
Vero Gwen?-
-Ehm? Oh, si si, verissimo...-"

Ma non tornerò da loro finchè la mia sete non sarà soddisfatta!
LO PRETENDO DA ME STESSA!
Gl'alberi son così fitti da non far filtrare la luce della luna,
ma non è un problema per la mia vista, noi vampiri vediamo benissimo al buio.
Quasi meglio che con la luce.
Il mio passo felpato non provoca alcun rumore calpestando le pigne
e gl'aghi dei pini.
Il che è un bene, se si è una cacciatrice come me.
Annuso l'aria.
Niente.
Solo l'odore delle felci e delle ginestre, che mammano, con il freddo, spariranno.
L'unico rumore percettibile è composto dalgl'aghi di pino al contatto con il vento,
ma per il resto, sebra che il tempo si sia fermato.
Proseguo la mia camminata, dicendo a me stessa che prima o poi
qualche animale più grande del palmo della mia mano comparirà.
Ma gl'unici animali che vedo sono delle coccinelle e un paio di zanzare.
Credo che se fossi umana, mi sanguinerbbero i piedi.
Ma tanto, so che non succederà mai.
Dovrei avere il fiatone, il retro della maglietta fradicia di sudore, e una grande sete d'acqua fresca.
L'unica verità in questi pipponi mentali è che ho veramente sete,
ma non d'acqua....
passa così tanto 
 te
mpo che ne ho perso la cognizione.
Speriamo solo che Courtney non si metta a strillare quando tornerò a casa,
perchè con tutto questo stress potrei strangolare chiunque...
A proposito di strangolare, se la mia vista non erra, e ovviamente non lo farà mai,
quelle corna rammificate devono appartenere ad un cervo europeo*...
Senza pensarci, inizio ad avvicinarmi di soppiatto, senza diffondere nell'atmosfera alcun
tipo di rumore....
Un ulato di un cazzo di lupo fa spaventare la mia preda, che inizia a correre velocemente verso la direzione opposta alla mia.
Se non fossi alquanto assetata, credo che c'avrei pensato due volte, prima
di iniziare ad inseguire la mia cena.
Non riesco a trattenermi, quell'odore così invitante...
Un momento.

cos'è quest'odoraccio?

ha lo stesso tanfo del cane della mia ex vicina dopo un bagno...

Ma non credo che sia il  suo cane questa volta...

Sorrido.

é da un po' che non ammazzo qualche schifoso mannaro...



 
*************************************

Sarà stato da almeno tre o quattro ore che ero in giro in questo insignificante 
bosco...
Ma quando ho intravisto la figura di un vampiro, che stava per prelevare
il sangue di un cervo, questa ammassa di boscaglia, non è più così
tanto insignificante...
Ho dato l'allarme all'animale, ed ho ottenuto quello che volevo:

Il vampiro in corsa. 
Certo, sarebbe stato più semplice prenderla alla sprovvista, ma mi
piace lottare ad armi pari.
Adesso la creatura è a qualche metro più lontana da me, e incosapevole che
lo sappia o no, la sto seguendo.
Quando si fermerà darò il colpo di grazia, e dopo...
Adios!
 Intanto, Il cervo corre al di fuori del bosco, e noto con grande stupore che la 
vampira che ho davanti sta rallentando.
Strano, per quel che so, i vampiri non si stancano m..
Non riesco a formulare il pensiero, che ricevo un pugno sull'occhio  destro.
La vampira si deve essere accorta di me e adesso vorrà scacciarmi...
...Peccato che sarà lei ad andarsene.. per sempre..
-Pensavi di ingannarmi? Di riuscire a sorprendermi?
Be', allora sei un povero illuso.
E' meglio se scappi se non vuoi essere ridotto a brandelli!-
-Non ci penso nemmeno ad andarmene, ormai sei finita, chica-
-Non ti facevo così stupido! Lo sai che son io in vantaggio?-
-Non per molto!-
Con tutta la mia forza, la spintono giù a terra facendola uscire dal confine tra
il bosco e il prato.
Prima che possa rialzarsi, mi avvinghio su di lei.
La luce della luna appena apparsa riflette sul viso di lei,
illuminandolo.
Adesso voglio vedere che espressione ha in volto.
La guardo negl'occhi, ma non ricevo l'effetto desiderato.



||||| Mi ritrovo seduto, su una poltrona bianca.||||||
Ogni cosa, ogni animale pianta che c'ho alla portata degl'occhi, è di questo medesimo colore.
Di fronte a me vedo una donna 
sulla cinquantina, che mi fissa.
-Benvenuto, Alejandro-
-Chi cacchio sei?-
-Moderiamo i termini, Burromuerto.
Rispnderò a due delle tue innumerevoli domande-
-Esta bien. Chi cacchio sei?-
La donna sbuffa, e dopo essersi decisa sul da farsi, finalmente risponde:
-Sono, emh... la tua coscienza.-
-La mia coscienza è governata da una vecchia?-
-Gentile... Comunque, credo che tu voglia sapere che ti sta succendo,
sbaglio?-
-Si, esattamente...-
-Be'... stai subendo l'imprintig, in questo momento...-
-Non è possibile! Non ho incontrato nessuna ragazza!-
-E' qui che sbagli, caro mio... Sei appena entrato in contatto
con la vampira che stavi quasi per uccidere poco fa, ricordi?-
-Si, ma... ma..-
-Niente ma! D'ora in poi sarai tutto quello che lei ti chiederà:
un amico, un fratello, il suo difensore, il suo amante...-
-Ma non è vero!-
- Appena uscirai da qui te ne renderai conto...
adesso devi ritornare da lei... a mai più, Alejandro...-
||||-No! por favor, aspetta!-|||||||

-Be'? Che fai? Resti qui ad ammirarmi? O prendi coraggio e mi ammazzi?-
Ok, l'impriting... E' avvenuto questo fenomeno, con una vampira...
Perchè sento che devo proteggerla?
Perchè sento che potrei morire se vedissi sul suo viso una traccia di dolore?
Perchè non sa più di pesce marcio?
Perchè mi comporto con un carattere non-mio?
-EHm... Vattene...-
-COSA????-
-Vattene ho detto!-
Mi scosto da lei, ed essa comincia a correre il più lontano possibile da me.
Mi sento già pentito di averla lasciata andare...






* Volevo d'are più dettagli, ma è solo un comune cervo XD
Angolo dell'autrice:
Oggi Duncan non c'è, a quest'ora dorme...
Ho provato a svegliarlo, ma sulla fronte c'era un postit con scritto:
se mi svegli t'ammazzo.
Quindi.. NOn è venuto.
Allora? come è il capitolo? Pensavate che il mio imprintig fosse come in Twilight?
INvece no!
Se siete stati intelligenti, capirete perchè ho chiamto la mia storia "Moonlight".
Duncanl'ha capito, quindi se ce l'ha fatta lui ce la fate voi.
UN abbraccio a biberon,
e un buonanotte a tutti!

maty




 




 


 












 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


Ricordo ancora alla perfezione quello é successo 
qualche ora fa:
(Flashback)

Sono incanta da quegl'occhi azzurri come il ghiaccio.
Non riesco a distogliere lo sguardo.
Anch'esso mi guarda, ma non come faccio io.
Da quando ci siamo incrociati gl' occhi è rimasto paralizzato.
Il dolore èancora presente, 
I suoi artigli sono ancora interno del mio corpo.
E fanno male.
Ci sono poche cose che ci feriscono brutalmente:
Gl'artigli dei mannari che toccano il cuore non palpitante, l'aglio bollito
e l'oro.
Se veniamo in contatto con uno di questi oggetti, rischiamo di morire, per sempre.
Dopo qualche minuto i suoi occhi riprendono vita, e mi squadrano
come se fossi un dolce.
-Non hai intenzione.... di uccidermi?-
Il mannaro non risponde, ma ottengo comunque uno dei miei desideri verso
di lui.
Toglie gl’artigli dal mio petto, ritrasforma la sua zampa in mano
e scappa via da me, lasciandomi sola.
Io... Io.... Sono stata risparmiata da un licantropo.
(Fine Flashback)

'Sono stata risparmiata da un licantropo'
'Sono stata graziata da un mannaro'
,Sono stata lasciata in vita da un lupo'
'Sono stata...'
La mia penna si ferma.
Non so più  che cosa scrivere, credo di avere usato tutti
i termini possibili.
Fatto sta che il succo non cambia.
Quando scappó via, in preda al panico sono ritornata a casa.
Quando son rientrata, anche Gwen aveva l'aria... impaurita, 
E ce l'ha ancora.
Ma dubito che le sia  successo qualcosa, durante la mia
assenza.
Quando son rientrata Heather non era arrivata.
E non c'è nemmeno ora.
Ma son troppo addolorata per pensare ad un discorso da far entrare in testa
a quella umanista*

La porta si apre di scatto, e da essa ne esce una vampira mora.
 É alquanto spaventata, deve aver incontrato qualche umano per le vie del bosco.
Prima di salire al piano di sopra, per dirigersi in camera sua,
mi d'ha un'occhiata veloce.
Credo che stia aspettando la mia "ramanzina" come dice lei.
Faccio un cenno col capo, per fargli capire che non sono in vena di
parlare.
Fa spallucce, sale sulle scale a chiocciola, ed infine sento
il rumore della porta che sbatte.
Intanto, Gwen é stesa  sul divano, e fissa un punto non ben identificato
del soffitto.
Ma che é successo a tutti?
Vorrei urlargli incontro che non hanno nessuna ragione di essere in questo
stato, che non possono comprendere quello che é successo a me e che quindi debbano sfoggiare un sorriso a trentadue denti, ma non voglio abbassarmi a certi livelli.
Il mattino dopo passa in fretta, troppo in fretta.
Vorrei restare qui, a riflettere, a cercare nuove parole da scrivere
sul foglio, ,ma non posso.
Devo andare dal sindaco, a dire che sulla casetta sullo spuntone di roccia
abitano tre nuove ragazze, e a pagare la bolletta della luce, dell'acqua
e il mutuo.
E come capo famiglia, sarò io a compiere tutte le azioni.
Entro in camera mia, metto le lenti a contatto nere,
ed esco di casa, senza proferire parole alle mie compagne.
Oggi il cielo è nuvoloso, grigio.
Be',non che me lo aspettassi terso e perfetto con un sole che provoca un caldo
che spacca le pietre.
Dopo pochi secondi, mi ritrovo in città, dove solo ieri stavo per morire.
Cammino per le strade di Dublino, e mi fermo davanti al municipio.
Un grande palazzo di marmo, con due porte scorrevoli per fare entrare e
uscire la gente.
Entro all'interno della struttura e mi dirigo alla reception.
-Mi scusi, mi saprebbe dire dov'è l'ufficio del sindaco?
Dovrei parlargli...-
-Oh, certamente! Segua il corridoio, e poi gira a destra.-
esclama una ragazza sui trent'anni, con i capelli biondi boccolosi
e con due grandi occhi verdi.
Certo, é carina, ma io lo sono di più.
-Grazie-
Rispondo in tono amichevole, per lasciare buona impressione.
Seguo le sue istruzioni alla lettera, e così facendo mi ritrovo davanti
ad un grande portone dorato.
-Ma sindaco, é  urgente!-
-No Duncan, la legge è uguale per tutti, e nonostante sia un grande
amico di tuo padre, non posso mica dirti l'indirizzo di una delle nostre
cittadine, la privacy è uguale per tutti!-
-Al diavolo la privacy, lo voglio sapere ADESSO!-
-Duncan, se non avessi dei precedenti ti darei anche una mano,
ma come faccio a sapere che non la vuoi...-
-Ma cosa le salta in mente? Lasciamo stare, che tanto non mi serve a niente
il tuo aiuto, me la posso cavare da solo.-
Le porte si spalancano, e da esse ne esce un ragazzo in stile
Punk, con una cresta verde, e grandi occhi color ghiaccio.
Aspetta.
Io ho già visto quegl' occhi.
Quei capelli.
E anche tutto il resto.
Mi copro la bocca con entrambe le mani per non urlare.
é  il licantropo della scorsa notte.


                                         *****************************


Ho appena finito una litigata con il sindaco, é sono esterrefatto.
Non mi serve il suo inutile aiuto, me la so cavare benissimo da solo.
Vedo davanti a me una ragazza ispanica, con dei capelli
setosi che le cadono sulle spalle.
Ma certo!
È la vampira di ieri notte.
Quella con cui ho avuto l'impriting.
Ghigno.
Sapevo che il sindaco mi sarebbe stato d'impiccio.
-Ehi, bellezza-
-Stammi alla larga, se non vuoi che finisca come ieri!-
-Vuoi dire, tu addolorante sulla strada? Tranquilla,
non accadrà...-
-Spero per te! ieri mi hai colto alla sprovvista, ma adesso non succederà più!-
- Bene, principessa, contenta tu-
-Non chiamarmi principessa! Odio quando qualcuno mi da nomignoli!-
-Vorrei, ma sai, non so qual é ; il tuo nome-
-E non lo saprai mai, Duncan!-
-Vedo che tu il mio lo sai già... Non mi pare giusto...-
Non riesco a finire la frase che mi ritrovo un calcio sui genitali.
Cado a terra, addolorante.
-Ahiooo-
-Te lo dicevo, che saresti stato tu a cadere stavolta.-
-Messaggio ricevuto... quindi il tuo nome per me rimane  un segreto?-
-ESATTO! LO RIMANE E LO RIMARRÀ ! NON MI POSSO FIDARE
DI UN LICANTROPO, VOI SIETE DANNOSI PER NOI...-
La zittisco con un dito sulle labbra.
-Shsh! Non vorrai far sapere la nostra storiella a tutti i
lavoratori del municipio, no?-
Scuote il capo.
-Benissimo signora nessuno, quindi parla piano la prossima volta.-
le tolgo il dito e mi guarda furente.
-Ah, voi maschi! Tutti uguali!-
La vampira dalle belle curve gira i tacchi e torna indietro , lasciandomi
nuovamente da solo.
-E comunque, non mi chiamo nessuno, mi chiamo Courtney!-
-Va bene, principessa-

*Termine inventato da mua: Una sorte di Animalista
al contrario XD
Angolo dell'autrice:
Salveeee a tutti gente!
Duncan: Matilde! Che ti ho detto? Per curarti dalla pazzia devi
abbassare la voce...
Ma piantala!
Guarda che dovreste approfittare di questo momento!
Duncan: Non ti facevo così po...
Ma no! Pervertito!
Dicevo, devi approfittarne, un giorno 
non sarò più cattiva e isterica, ma solo cattiva!
Duncan: allora riuscirò a dormire!
Se se...
Comunque, piaciuto il capitolo?
Prima coppia che parla senza dolori, contenti?
Duncan: Non proprio, ho ricevuto un calcio sulle pal**
Duncan! Guarda che ci potrebbe essere un pubblico sotto i quarant'anni
che sta leggendo!
 Duncan:-.-
Al prossimo chappy!
ps: le recensione diminuiscono, sapevo di essere odiata, ma non così tanto :_(
Maty

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


è mattina.
Il cielo è nuvoloso.
Courtney è sparita, ma non me ne può fregare.
Heather è ancora in camera sua, a fare chi sa che cosa.
Ed io sono ancora sdraiata sul divano di pelle nera.
Fisso il soffito, in particolar modo quella macchiolina verde di forma circolare.
Non so se sia un'allucinazione, oppure qualche scherzo della natura.
Come mai son così fissata sul verde?
Non lo so.
Da quando son tornata in casa ho una particolare attenzione agl'oggetti verdi.
Sarò forse impazzita?
Non ne ho la più pallida idea.
Guardare quel colore mi ricorda quegl'occhi che ho intravisto nella siepe.
sarà per questa ragione che ora penso solo al verde?
Può darsi.
Stare in casa però non mia aiuterà molto.
Forse farò un giretto qua fuori, per prendere una boccata d'aria.
non che ne abbia bisogno.
Esco dal portone di quercia e faccio qualche passo qua e là.
Courtney ne ha fatta una giusta, sui gusti della casa, intendo.
Non abbiamo vicini rompiscatoli, supermercati o qualunque pub famoso che attiri l'attenzione sulla nostra abitazione.
Si, posso concludere che sia la prima casa abbastanza a posto.
Soffia un vento leggero, che mi sfiora leggermente la pelle.
L'odore di cane bagnato di ieri notte è svanito.
Be', meglio così, non mi piace lottare.
Intorno a me son presenti una quantità notevole di pini e quercie, che rendono migliore l'ambiente.
Almeno gl'uomini in questa città pensano un po' al verde.
Non come a Londra, là è tutta urbanizzata, la città.
Macchine, pulman, taxy, sfrecciano sull'asfalto nuovo di zecca, perchè  c'è sempre qualcosa da migliorare.
L'unica zona verde che avevo visitato erano stati i giardini pubblici.
E  la popolazione confermava che quello è aiutare l'ambiente.
Tks!
ridicoli, pensavo.
E lo penso anche adesso.
Salgo su una quercia non troppo lontana, per guardare l'ambiente intorno.
Intorno a me numerose pinete coprono i prati verdi, il che è un bene.
Ma c'è una zona, non troppo lontana da dove sono io, dove raffiorano certi palazzi.
"Sarà la parte urbana" penso.
Gl'uccelli volano spensierati, trasferendosi in un luogo più caldo, gli scoiattoli preperano le ultime provviste
per l'inverno, i pochi orsi che vedo da qua dormono, e i cervi corrono con i loro coetani.
Tutto sembra così, irreale.
Come se fossi dentro una fiaba.
A distrarmi dai miei pensieri ci pensa un lupo con due magnetici occhi verdi.
Ma... ma... quegl'occhi... li ho già visti.
No.
Perchè? 
sono gli stessi che ho visto ieri notte
 
**************************************

Sono arci super mega ultra sicuro, che la vampira con cui ho avuto l'imprintig abitasse qui.
Ho già controllato dentro la casa, ma non c'era nessuno.
Certo, non ho controllato il piano di sopra, è che non c'era il suo odore.
Da quando ho avuto l'imprintig non sa più di pesce marcio e petrolio, oh, no...
Sa di zenzero e lavanda.
Bizzarra combinazione, davvero.
Ma adesso non mi metto a giudicare.
Ho già ispezionato i dintorni:
il garage, con una fighissima ferrari nera, il portico di quercia, il giardino,...
tutto, non c'è bisogno di fare l'elenco.
Eppure, so che è qui.
ne sento l'odore.
Un fruscio proviene al di sopra di una vecchia quercia.
alzo il capo, e la vedo.
La vampira di ieri notte cerca di non farsi veder da me.
Mi spiace che tema che possa farle del male, perchè non ne ho alcuna intezione.
Figurati se dopo l'incontro con la mia coscienza provo solo a sfiorarla con un dito.
-Ti ho visto, sai?-
Le urlo dopo un po'.
-E allora? Non riuscirai a persuadermi. resterò qui finchè no te ne vai via-
-Ti giuro che non ti voglio far del male...-
-Oh, davvero? E chi ci crederebbe...-
-Se fossi nella tua situazione, io non  lo farei...-
-E chi me lo conferma?-
-Io. Ti giuro, pensi che potrei farti del male?-
Chiedo con tutta la mia sincerità.
Ci mette un po' a rispondere, ma ottengo comunque qualcosa.
-Boh... Forse...-
-Te lo chiedo con il cuore, scendi.-
-Va bene, però se ti azzardi a toccarmi chiamo le altre mie compagne e ti facciamo secco-
-Prometto-
la vampira scende dal maestoso albero, e si avvicina a me.
-Be'... che vorresti?-
-Vorrei sapere come ti chiami...-
La mia domanda la lascia perplessa.
-Gwen... perchè?-
-Mi sembrava la cosa più ovvia da dire. comunque, piacere, sono Trent.-
Sembra rassicurarla, sfoggia un bellissimo sorriso, e mi stringe la zampa che un attimo fa ho posato.
-Piacere Trent. Scusa, ma non sei un licantropo?-
-Si.... ed è un problema?-
-Be', se devo essere sincera, non pensavo che mi avresti trattato... cortesemente.
Di solito ci volete uccidere...-
-Sono diverso. E mi sembra che anche per voi, noi rappresentiamo una minaccia...-
-Sottigliezze... a be', grazie Trent per non avermi ucciso...-
-Anche tu...-
-Io devo andare, ci rivedremo?-
-Spero di si...-
Gwen sorride, e dopo, leggiadra come il vento, sparisce,.
Almeno ha reagito bene...



DEDICATO A VILU A BIBERON E A TUTTI QUELLI CHE HANNO RECENSITO
Angolo dell'autrice:
Salveeeeee!
Alora, prima notizia importantissima:
All stars è cominciata oggi in Canada, quindi, avremo più scoop!
Seconda notizia, Duncan ha detto che sono un caso disperato, e quindi ha chiamto un secondo psicologo,
tranquille, Duncan rimmarrà...
Duncan: figurati se me ne vado, paghi benissimo!
Alejandro: concordo.
maschi, tutti uguali -.-
Alejandro: allora, per cominciare, devi sapere che un sintomo di pazzia, è quello si sottovaluatere i maschi... quindi, regolati....
Duncan: secondo: Non svegliare le persone quando dormono.
Alejandro: E terzo...
Ma cos'è? siamo a scuola? comincio dopodomani, non oggi!
Allora... piaciuto chappy?
Duncan e Alejandro: No
be'... solo perchè non ci siete non potete comandare a vanvera!
al prossimo capitolo!
ps: le recensioni diminuiscono...
Duncan: non sei brava,
Alejandro: non sei spiritosa
D e A: e fai cagare! 
-.-
Maty



 

 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


Sono sdraiata sul mio letto, e stritolo il mio cuscino.
Sarà da tutta la notte che svolgo quest'azione.
Son così forte che ho fatto uscire da esso tutte le piume.
Quando lo scoprirà Courtney ne andrà su tutte le furie.
Anche se il comportamento di ieri notte mi ha lasciata perplessa.
Niente ramanzina, niente sguardo truce.
Ma che ne può fregare?
Avrà avuto una litigata con Gwen.
Ma non sono mica esasperata per questa ragione, figuriamoci.
Sono arrabbiata perchè quel licantropo non ha seguito la sua direttiva.
Perchè mi comporto così? 
Dovrei esserne felice, sono ancora viva.
Eppure.... Non ne sono soddisfatta.
"Stupido Mannaro!", penso.
Guardo fuori dalla finestra.
Il cielo è parzialmente nuvoloso, ma sotto una coltre perenne di nuvole,
vedo che c'è il sole.
Se fossi un essere umano questo piccolo e insignificante dettaglio non lo noterei.
I prati verdi son coperti da maestose pinete, ma ci sono delle querce qua 
e la'.
Ma c'é una quercia che attira la mia attenzione.
Quella più vicina alla villetta.
C'è una moto nera appoggiata all'albero che ho preso in considerazione.
Strano, davvero strano.
Ne io, ne Courtney, ne Gwen sappiamo usare quel dannato aggeggio.
Mi alzo dal letto tutto stropicciato, ed esco da camera mia.
Scendo dalle scale a chiocciola e mi dirigo verso il portone.
 Una scena mi fa arretrare.
Cosa mi fa arretrare?
Una Gwen sorridente, seduta sul divano.
Forse, è la prima volta che la vedo incurvare le labbra, in questi settant'anni
Di convivenza.
-Gwen?-
Niente.
Sfoggia solo un schifoso sorriso da ebete.
-Darkettona?.... Gattamorta?-
Il vuoto.
Di solito, a questi soprannomi reagisce con qualche pugno, ma niente.
Mi fa proprio incavolare, così la spintona giù dal divano.
-Ma che cazzo fai Heather?-
-Eri in una sorte di trans!-
-Oh... davvero?-
-Si, e ha proposito, tu sai di chi è quella moto laggiù?-
Domando, indicando la moto che s'intravede dalla finestra.
-No.-
-L'avrai almeno sentita arrivare!-
-Mi spiace, ma no.-
-Gr... C'è che non fai mai niente!-
-Certo... Come no...-
Giro il capo a destra e a sinistra, ma non vedo Courtney, che se di solito
Con Gwen urlo s'intromette nella litigata.
-Almeno sai dov'è Courtney?-
-Courtney non c'è?-
-Lascia perdere...-
-Sarà meglio!-
Le do' un'occhiata maligna, ed esco dall'abitazione.
Metto le mani nella felpa che ho addosso dall'inizio del viaggio, e mi dirigo
Verso la biemwu  bianca e nera.
Appena svolto l'angolo della casa, una mano abbronzata mi tappa la 
Bocca, e mi fa sbattere contro il muro, creando qualche piccola crepa.
L'uomo, che se non toglie al più presto quella manaccia dalle mie labbra é morto,
È alquanto... Famigliare.
Il che è strano, di solito non vedo molta gente, in questo periodo...
Ma quegl'occhi, verdi come smeraldi, li ho già visti....
Oh, no. È lui.
Comincio ad urlare, in caso Gwen sentisse le mi grida, ma è inutile.
Ma perchè quando serve non c'è mai?
 Intanto sul suo volto è comparso un ghigno.
Uno di quelli strafottenti.

                                                 **********************
Trovarla è stato muy semplice.
Impossibile non riconoscere il suo odore.
Sa di Rose e incenso.
Il che dice molto sui gusti della mia coscienza.
-Vedo che sei in svantaggio, chica, di nuovo.-
Mi guarda con pure odio, ma non m'importa minimamente.
- Ti propongo un patto: Io adesso ti grazierò nuovamente, e tu starai con me
La maggior parte del tuo tempo... Per sempre...Ci stai?-
La ragazza mi guarda stupito.
Ci riflette un po' su, ma alla fine fa un cenno con il capo.
Ghigno nuovamente.
Questo mio gesto sembra farla innervosire.
-Adesso, io ti tolgo la mia mano dalla tua bocca, ok?-
Faccio ciò le ho promesso.
-Tu sei ancora più stupido di quanto credessi. Ti rendi conto di quello che stai
facendo? Un licantropo e un vampiro non possono andare d'accordo...
È una cosa che accade solo in quei stupidi film che gli umani creano perchè 
Non sanno che fare!-
-Può darsi... Ma provare non fa male, no?-
-Be'? cosa vuoi che faccia? Che ti segua come un cagnolino? Mi spiace,
ma non sono quel genere di ragazza...-
-Non m'importa. Oramai hai promesso. È ricordati che sei sempre in svantaggio...-
Ovviamente non l'avrei uccisa, figuriamoci.
Dopo quel che è successo, la terrò sempre al sicuro...
-E va bene! Anche se non capisco il tuo interesse!-
-Ti spiegherò poi... Adesso vieni con me.-
-Aspetta. DOVE?-
-Con me. Dove... Lo puoi decidere tu, chica.-
-Sei ridicolo. Però se proprio devo...-
Sorrido soddisfatto.
-Di un po'... sei mai stata su una moto?-
-Vuoi portati su uno di quegli aggeggi?-
-Che c'è? Hai paura?..-
Dico stuzzicandola.
Sfoggio uno dei miei migliori ghigni.
Sembra farla imbestialire.
-Paura? Io? Certo che no!-
-Bueno. Vamonos, chica.-
- Uno: la smetti di parlare in spagnolo. Due: non chiamarmi chica!-
-Cosa preferisci? Hermosa, querida magari?-
-Chiamami Heather,e smettila di fare il finto tonto!-
-D'accordo Heather, andiamo?-
- Va bene, prima iniziamo, prima finiamo!-
Sorrido allegramente e le prendo la mano. 
-Dove vuoi andare?-
-Fa come preferisci.-
Salgo sulla moto, tolgo il cavalletto e accendo il motore.
-Sali?-
-Come si sale?-
-Scendo ad aiutarti?-
-No, faccio da sola!-
Prova vari tentativi, ma alla quarta ci riesce,senza spaccare troppo la mia
Adorata Biemwu.
-Ma dove mi dovrei attaccare?-
-Mi devi abbracciare,chica.-
-Te lo scordi! Piuttosto cado!-
-Va bene, ma poi non mi fermo a recuperarti.-
-Non sarebbe un problema. Sono molto veloce. Batterei persino la moto!-
-Ricordati queste parole, hermosa, quando rimarrai spiattellata sulla strada.-
-Partiamo o no?-
-Vedo che sei impaziente.. Ma se lo dici tu..-
Premo l'acceleratore all'improvviso, ed Heather, per paura di cadere ,
S'accinge alla mia vita.
-Vedi che avevo ragione? Yo ho sempre ragione...-
-Ma senti chi parla! Prima donna!-
-Hai ancora da criticare o andiamo?-
Sbuffa per qualche secondo, ma poi risponde:
-Andiamo-




angolo dell'autrice, abbastanza triste:
Allora... Prima domanda: perché mi avete messo in una camicia di forza e 
Legata al letto?
Duncan: Abbiamo paura di certe reazioni...
Alejandro: nella nostra vita abbiamo ricevuto abbastanza colpi bassi...
E ne avrete molti, MOLTI ALTRI SE NON MI LIBERATE ORA!
Duncan: non ci spaventi.
Alejandro: Nemmeno un po'.
-.-
A be'... Il capitolo é stato simpatico?
Alejandro: Oh, a me gusta mucho il capitolo, però scrivi comunque da cane!
Duncan: già.
Va bene, va bene...
Mi scuso per il ritardo, ma la scuola, è la scuola!
Baci
Maty




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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


CAPITOLO 8
 
AVVERTENZA: Oggi Duncan e Alejandro sono ubriachi fradici, quindi
Non commentate pesantemente sul loro comportamento. Grazie ;)
 
- Principessa, aspetta!-
A parlare è Duncan, il mannaro che sta cercando di inseguirmi dal momento in cui mi ha vista.
-Chi dovrei aspettare?-
-Che domande, me ovviamente!-
-Perché?-
-Per conoscerci meglio, mi sembra d’obbligo.-
-Non mi pare una buona idea… se lo dovessero scoprire le mie ragazze, potrebbero cacciarmi da casa!-
-Non pensare negativamente… secondo te usciranno da casa?-
Non ha tutti i torti.  Heather va fuori solo se a fame, e dato che si è
Appena nutrita starà solo a casa, mentre Gwen… be’, stessa cosa.
-D’accordo, Ma cosa vorresti fare scusa?-
-non lo so… Dipende dai punti di vista…-
Ghigna. Missà che Ho capito cosa intende.
-Te lo scordi! Pervertito!-
-va bene… Come prima cosa magari usciamo da qui?-
Non mi ero accorta che sono ancora dentro il municipio…
-ok, usciamo.-
-Bene principessa-
-smettila di chiamarmi principessa, chiaro?-
-D’accordo Courtney.-
Duncan mi prende per mano e usciamo dal municipio.
La tizia alla reception azzarda un “arrivederci” a me e un “Ciao Duncan” Al licantropo che ho di fianco.
-bene dolcezza siamo fuori. E adesso cosa vuoi fare?-
-non so… dovremmo fare qualcosa?-
-che ne dici se t’invito a pranzo?-
Pranzo? Non so cosa intende lui, ma se dobbiamo andare in un ristorante a mangiare  quella roba schifosa che cucinano gl’umani be’…
Non vado, punto.
-Quando intendi “pranzo” intendi cibo umano? Perché a me fa abbastanza vomitare…-
-non è necessario… possiamo fare come al tuo solito…-
-Cioè uccidere persone di giorno? Mi spiace, ma è praticamente impossibile…-
-Nah, esistono quartieri abbastanza malfamati a Dublino*, li’ potrebbe servire il tuo aiuto…-
Sorrido. Mi vuole aiutare veramente allora? Sembra impossibile.
-Sei sicuro? Sei lucido? Mi stai sul serio aiutando?-
-Be’? Perché sorpresa tanto? È la tua natura, no?-
-Non mi sembrava questo il tuo parere ieri…-
-Ieri è acqua passata. Oggi è oggi…-
Lo squadro un attimo. Sembra sincero. Ma se fosse tutta una finzione?
Un trucco per uccidermi dopo?
Lo guardo attentamente.
No. Non lo farà. Sono sicura. Se mi volesse morta, mi avrebbe ucciso
Quando poteva…
-D’accordo. Andiamo.-
 
 ***********************************
 
Finalmente ho convinto la principessa.
Sembrava una missione impossibile, ma alla fine il mio Sharm ha avuto la meglio.
-Ok, seguimi.-
La prendo nuovamente per mano e la conduco in un quartiere abbastanza malfamato.
Di solito qua girano gli stupratori, gl’alcolizzati e i pedofili.
Sarà un bottino facile per la mia principessa.
-di un po’… da dove vieni?-
mi domanda.
-Ti sei accorta che non sono irlandese?-
-Non hai l’accento di questa popolazione, tutto qua.-
-vedo che sei stata attenta raggio di sole… Anzi, raggio di luna, perché
il sole non è tuo amico…-
-Che battute sceme che fai… Comunque non hai risposto alla mia domanda…-
-son nato a Toronto, in Canada. Ma poi mi son dovuto trasferire a Dublino per salvare la città dai succhia sangue come te…-
-Guarda che ho aiutato una persona a non essere stuprata, ed così che  mi ringrazi?-
-Be’, principessa, tecnicamente avrai salvato una vita, ma ne hai distrutte tre o quattro…-
-che cosa intendi?-
Courtney lascia la mia mano e incrocia le braccia, in segno di sfida.
-immagina… Se ci son arrivato io, ci arriverai anche tu…-
-Continuo a non capire…-
-E va bene, te lo spiego subito: hai salvato una ragazza da uno stupro,
uccidendo il suo aggressore. Ma se esso avesse una famiglia?
Dei fratelli o Delle sorelle? Come pensi che reagiranno?-
Courtney allarga le pupille, e lascia cadere le braccia sui fianchi.
-andiamo?-
-ti ho lasciata senza parole, è?-
- No, è che non ne vale la pena di parlare con te!-
-d’accordo raggio di luna-
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice:
salve!
Alejandro: Ciao bambini!
Duncan: Ciao cagnolini!
Perdonatemi, ma Duncan e Al sono ubriachi…
Duncan: Ubriachi… di farfalle e cocaina!
Alejandro: vedo degl’uccelli fuori dalla finestra!
In quale senso Al? Pervertito o da bambino di tre anni?
Alejandro: Pervertito!!!!
Duncan: potere della pornografia in azione!!!!!!!!!
0.0
Va bene, sono molto ubriachi…
Duncan: Andiamo al luna park! Con i froci Teletubbies!!!!
Alejandro: Oh, si! Anche Peppa pig e Il postino Pac!
AHAHA! Il postino pac!!!
Su cantiamo la sigla!
Ale: Maty: e Duncan:
ecco qua, il postino Pac,
e con lui c’è il suo gatto Jess!
Miao!
Gl’ucceli stan cantando, il sole sta nascendo,
e pac è pieno di felicità!
E Pac è pieno di felicità!
Con il furgone rosso, in giro se ne va!
Tutti lo salutano, con un sorriso!
Ma… Non c’è nessuno che sa:
Se lui bussa..
Suona..
Ho la lettera lascierà!
 
Ok, basta per oggi.
Al prossimo capitolo!
maty
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


heather è la persona peggiore che esista sulla faccia della terra!
come cavolo facevo a sapere che una moto fosse appoggiata all'incavità di quel...
La moto non c'è più.
Opzione uno: Heather presa da un'attaco d'ira la scaraventata da qualche parte;
Opzione due: ha trovato le chiavi di essa, l'ha introdotte nella serratura, ed è partita a fare un giro...
Nah, la seconda è errata.
Nessuna di noi tre la sa usare.
Giro la testa a destra e a sinistra.
Heather però ha ragione, Courtney non c'è.
Non era mica lei che se uno uscisse dall'abitazione si doveva avvertire il gruppo?
Che strana ragazza...
Afferro di scatto il mio diario segreto, e lo apro su una pagina bianca, senza scritte sopra.
estraggo dai pantaloni neri la mia penna preferita, che scrive con un inchiostro blu notte brillante.
Comincio a scrivere...:
" Caro diario, oggi è davvero una giornata.... particolare.
ma partiamo dall'inizio.
Alla fine Courtney è arrivata a destinazione.
La casa non è male, solo che l'avrei preferita un po' più stile dark.
comunque sia, è molto meglio di Londra, qua ci sono zone protette!
Ma non per questa ragione che ti scrivo.
ieri notte, all'incirca all'una o alle due , ero uscita in giardino a prendere una boccata d'aria.
All'improvviso, ho sentito un fruscio provenire da una siepe poco lontana.
mi sono avvicinata per vedere, masono riuscita a vedere solo  gl'occhi verde smeraldo di una creatura.
E cosa scopro questa mattina?
Che l'essere misterioso è un licantropo.
Quando lo scoprì ero nascosta tra il fogliame di un albero, ma poi mi ha beccata lo stesso.
Mi ha fatto scendere, promettendomi che non mi avrebbe fatto nulla.
E sai una cosa? 
Ha matenuto la parola.
Sono ancorra scoccata!
Ti aggiornerò appena accadrà qualcosa."

Chiudo in fretta e furia il mio diario, e lo rimetto da dove l'avevo preso.
Appoggio la mia penna di fianco a esso, e poi, con rapidi gesti, mi sdraio nuovamente sul divano.
Il mio sguardo ricade sul soffitto, e cerco la macchiolina verde dell'altra volta.
ma non c'è.
Al suo posto prende un lupo con due occhi magnetici, con il pelo color sabbia giamaicana.
é davvero un bel esemplare, lo ammetto.
Mi sa come è in forma umana... 
Voglio dire: é alto o basso? Magro o grasso? Mingherlino o muscoloso?
Dovrei smetterla di fare tutte queste domande.
I miei occhi puntano lo sguardo sulla finestra, dove un ragazzo di all'incirca sedici anni cammina avanti e indietro.
Ma che cavolo ci fa qui'
lo osservo meglio:
Capelli corvini, petto abbastanza muscoloso, in spalle porta una custodia di una chitarra.
Lo guardo ancora più intesamente:

gl'occhi.

é lui.

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Cammino avanti e indietro,pensando ad un discorso.
Sono arrivato fin qua.
e adesso?
Cosa le dico?
'Ciao, sono venuto a perseguitarti, come uno stalker. Contenta?'
Ma che cavolo penso?
La tentazione di non averla qui affianco a me mi stava uccidendo, ero obbligato a venire.
Per di più ho portato la mia chitarra.
Cosa vorrò fare?
suonarle qualcosa?
le piacerà almeno la mia musica?
speriamo di si.
Le domande senza risposta mi stanno disintegrando, la devo vedere.
Mi avvicino al portone di casa sua, ma ho paura di suonare il campanello.
é snervante il fatto che non riesca a pulsare un bottone.
"dai Trent, ce la puoi fare..." Ripeto a me stesso, ma non sono poi coì tanto sicuro.
Avvicino l'indice al bottoncino d'oro.
Sento già il contatto del mio dito con esso quando ecco che arriva Gwen, ad aprirmi di scatto la porta.
-Trent! Che ci fai qui?-
-Io... ecco... be'....-
-Dai, rispondi con calma, non ti insegue nessuno!-
-Si giusto... Volevo vederti, ecco.-
-Vedermi?-
-si... Non è il momento adatto?-
-é? no, no! Entra pure, fa come se fossi a casa tua...-
-Oh, emh, grazie...-
Gwen mi fa spazio, permettendomi di entrare.
La casa è molto carina, con pareti bianche e finestre dappertutto...
Sinceramente, immaginavo che fosse un po' più... Dark?
-Diciamocelo, i gusti sull'arredamento non sono stati scelti da te... vero?-
-Già, indovinato...-
Il silenzio fa da padrone, entrambi siamo alquanto imbarazzati.
é Gwen a rompere il silenzio.
-Sai suonare la chitarra?-
-Oh, si si, so suonarla.-
-Sei bravo?-
-Emh... Dipende da te....Vuoi sentirmi suonare questo aggeggio?-
Sorride imbarrazzata, ma poi risponde:
-Perchè no?-
Già... Perchè no?







Angolo dell'autrice:
SORRY SORRY SORRY SORRY!
Scusatemi!
Ho aggiornato davvero in ritardo, perdonatemi!
I test d'ingersso mi stanno uccidendo!
Alejandro: Ma se sono facilissimi!
-.- Disse quello con la laurea in ingeneria...
Duncan: Appoggio!
Davvero?
Duncan: Mica a te! Ad ale, ovvio.
;_(
A boh, adesso devo concludere, mi spiace solo per quelli che amano leggere i miei angolini,
(che presumo leggano la storia solo per questo, sigh!)
Ci vediamo!
maty






 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


Il capitolo più atteso di sempre... (SE... certo) è arrivato sui computer, ipad, e cellulari con poco credito!
Buona lettura ;)

-Dove cavolo mi stai portando damerino?-
-In qualche posto naturale... figurati se ti porto in città! Potresti diventare matta con tutto il sangue in circolazione!-
-Nei tuoi sogni bello! Io il sangue umano non lo bevo!-
-Dicono tutte così!-
Sarà da due ore che questo tizio qua circola con la sua moto per le autostrade di Dublino... Mi sto annoiando! Perchè ho accettato di essere portata fuori invece di ucciderlo quando potevo?
Noto solo ora di una cosa: lui ha il  casco per guidare, mentre io... no.
Non che abbia paura di cadere, figuriamoci, il problema è che se ci ferma un poliziotto che cacchio facciamo?
-Ehm... Scusami tizio il cui nome a me sconosciuto, ma non avevi un casco anche per me?-
-Uno mi chiamo Alejandro, due hai paura di cadere? Non ti senti al sicuro?-
dice con aria innocente.
Non lo conosco nemmeno da un giorno e già non lo sopporto... 
-No, non mi sento al sicuro! E non ho paura di cadere! Mi chiedo solo cosa faremo se ci ferma la polizia...-
-E qui entri in scena tu! se preghi, potrai scolarti tutto il sangue dei poliziotti...-
-Non lo farei per niente al mondo!-
-Sei una vampira alquanto strana... Ma va bene così...-
Sbuffo, come segno di rassegnazione.
Le gambe durante il viaggio mi si sono indolenzite, i capelli mi si sono scompigliati tutti, e il vento che mi schiafeggia la faccia è frustrante.
-Mi dici almeno quanto manca?-
-Poco-
-E per te poco quanto significa?-
-Qualche minuto, chica-
-La puoi smettere di chiamarmi chica?-
-Perchè dovrei?-
-Perchè mi fa schifo.-
-Se mi dicessi come ti chiami io l'urlerei ogni dove.-
-Viva la sincerità, in te non molto presente, comunque sia, mi chiamo...-
No aspetta. 
E se sia... un piano? 
Un piano architettato da codesti esseri per scoprire i miei punti deboli?
E quelli delle altre ragazze?
Non mi convince questo Alejandro.
Per niente.
-Be'? Il gatto ti ha mangiato la lingua?-
-Non sono obbligata a rispondere, viscido essere!-
-Vedo che m'apprezzi al cento per cento... Perchè non mi vuoi rispondere?-
-Perchè non ne ho voglia!-
-D'accordo chica, d'accordo...-

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Questa vampira qui è alquanto... focosa*
Il che mi attrae ancora di più verso essa.
Ma perchè non vuole rivelarmi il suo nome? Io gl'ho detto il mio...
Che pensi che stia architettando un piano alle sue spalle?
Be'... In effetti, se non avessi l'imprintig, una trovata del genere me la sarei posta.
é furba, la ragazza.
Forse un po' troppo...
-Ma quando arriviamo?-
-Mi amor, ti ho detto di aspettare ancora un po'...-
-La smetti di chiamarmi con questi nomignoli da fidanzatini?-
Scommetto che sta arrossendo.
Ogni volta che dico qualcosa di carino ad una ragazza del gruppo, comincia a balbettare e ad arrossire...
Guardo dallo specchietto.
Incredibile ma vero, è solo rossa per la rabbia.
Questa donna si che è una strada tutta in salita, se non riesco ad affondarla sin dall'inizio...
In futuro troverò qualche sistema per rimediare a questa situazione.
oh, siamo arrivati.
Alla fine ho scelto di portarla sulla cima di una montagna, il più lontano possibile dagl'umani.
-Ehi!-
-Che c'è?-
-Siamo arrivati!-
-Finalmente! Non ce la facevo più!-
Parcheggio la moto vicino ad un pino, e scendo con rapidi gesti.
Pochi secondi dopo ho la vampira al mio fianco.
-Be'? E adesso?-
-Adesso... Facciamo un giro, ci conosciamo un po' meglio...-
Deglutisce.
Che la mia ipotesi di un certo piano vendicativo sia vera?
-Guarda che sei hai fifa..-
-Ehi! Io non ho fifa!-
Ghigno, facendola innervosire di colpo.
-Perfetto-
Aggiungo.
La prendo per mano e c'incamminiamo nei dintroni.
Vedo che mi sopporta a fatica, deve proprio odiarmi.
Pazienza, in questo asso di tempo che staremo insieme farò si che s'innamori di me.
-Mi parli un po' di te?-
-Non ne ho voglia!-
-D'accordo, non ti scaldare troppo, chica...-
dico, ricevendo una stilettata assassina.
-Posso raccontarti qualcosa di me?-
-fa quel che vuoi, non sono tua madre!-
Sorrido.
Si, questa chica mi piace proprio...


*Non giudicate, ognuno ha i propri termini *_*

 


Angolo dell'autrice:
Alejandro: AHAHAH! Ma che cazzo...
Duncan: Matilde! hai preso le pillole?
Che c'è? Volevo fare le cose in grande!
Alejandro: Notiamo!

Duncan: é per questo che mi hai assunto, no? 

Più o meno...
Alejandro: Perchè siamo piccoli ora?
Perchè vi lamentavate!
Duncan: Facci tornare normali!
OK
Contenti?
Alejandro: Molto!
Allora... piaciuto il chappy!
Duncan: No
Alejandro: nada
-.-
maty

 

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