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di _piccolame
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un amore impossibile ***
Capitolo 2: *** Ora so cosa fare ***
Capitolo 3: *** Il tramonto che non ho finito di vedere ***
Capitolo 4: *** Sospetti ***
Capitolo 5: *** Occhi ametista... ***
Capitolo 6: *** Lacrime silenziose... ***
Capitolo 7: *** Tutto si risolverà... ***
Capitolo 8: *** Scat... ***
Capitolo 9: *** Non voglio vederti piangere ***
Capitolo 10: *** Sensi di colpa... ***
Capitolo 11: *** Andrà tutto bene... ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***



Capitolo 1
*** Un amore impossibile ***


Assaporava quel momento, quella tranquillità.
Amava questi momenti ma oggi sentiva di non poterlo assaporare al meglio, sentiva la mancanza di qualcosa, o meglio di qualcuno. Colui che aveva preso preso in ostaggioil suo cuore da anni non c'era, o meglio era innamorato di un'altra. Non passava giorno in cui la corvina non pensasse a cosa aveva quella ragazza che lei non possedeva. Quella ragazza era riuscita a prendere il cuore del suo amato a prima vista, mentre lei no, neanche dopo anni che si conoscevano...
A questo Corvina pensava, ma delle urla dal corridoio la riportarono alla realtà. Le grida e gli schiamazzi si fecero sempre più forti e non fece in tempo in tempo a distogliere lo sguardo dal mare difronte a lei e guardare la porta da cui provenivano che si ritrovò davanti BeastBoy e Cyborg discutere su chi avesse dovuto preparare la colazione!
-Latte di soia e tofu!-
-Quello non si può chiamare latte! E io voglio del Bacon!
-Ognuno di voi prepara la propria, non ci vuole una  laurea per capirlo! Idioti!-La maga era arrabbia a tal punto da aver fatto scoppiare il megaschermo. Allora i due si accorsero di lei.
-Corvina ha perfettamente ragione!Buja!-
La ragazza sorrise impercettibilmente a vedere i ragazzi lavorare con così tanto impegno nel prepararsi la colazione,uno dei due era bellissimo e proprio lui si accorse di quella curvatura all' in su delle labbra di lei. Solitamente glielo avrebbe fatto notare infastidendola, ma ultimamente aveva notato che lei era cambiata, era più irritabile e stava sempre più tempo nella sua camera, più di quello che ne passasse già.
Entrarono nella stanza anche Robin e Stella, i neo-fidanzatini, insieme a Terra che appena vide il verde si gettò fra le sue braccia.
La mora si incupì visibilmente ma Stella sembrò l'unica ad accorgersene.
-Corvina posso parlarti?-

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Capitolo 2
*** Ora so cosa fare ***


-Corvina posso parlarti?- La maga la guardò incuriosita di sapere cosa la rossa volesse chiederle e la seguì fino al tetto Solo allora parlò: -Dimmi Stella, cosa c’è? Qualcosa non va con Robin?- -No, assolutamente no! Scherzi vero?- -Ti sembro una che scherza? - -Comunque, qui il problema è la tua cotta per Bb!- La corvina aspettò qualche istante prima di rispondere, non sapeva cosa dire, Stella aveva capito tutto. -Corvina rispondi, è vero o no che sei cotta di lui? Parlava con un tono dolce e comprensivo. allora l’altra rispose: -O-ok, mi piace, anzi no, lo amo! Odio il fatto che lui stia con Terra! Ma io non mi intrometterò tra di loro, lo farei soffrire e io non voglio che soffra, tanto meno se a farlo soffrire sono io...- La maga singhiozzava e si rifugiava tra le braccia dell’amica che impotente difronte a quello sfogo cercava di rassicurarla almeno un po’. In quell’istante uscirono nel terrazzo anche gli altri Titans e rimasero spiazzati a vedere quella scena, la ragazza di ghiaccio si era sciolta e lasciata andare alle sue emozioni abbracciata all’amica a lei più cara. Imbarazzata com’erano le due ragazze non seppero dare spiegazioni. La maga sciolse l’abbraccio, si mise il cappuccio cercando di coprire gli occhi arrossati inutilmente poiché ormai tutti li aveva visti e se ne andò velocemente senza proferire parola sotto lo sguardo stupito di tutti. Quando Corvina non fu più visibile tutti guardarono Stella con un’espressione indefinibile sul volto e lei rispose con un sorriso imbarazzato a trentadue denti e con le gote rosse, cercando di andarsene. Intanto Bb cercava di raggiungere la ragazza in lacrime ma Terra continuava ad impedirglielo, il verde però era determinato e non si fece convincere dalla bionda, allora corse alla stanza della maga. Pov Corvina Sono in lacrime, il lacrime per un ragazzo! Non è da me ma in fondo cosa me ne importa, niente, ecco cosa, di solito lui mi capisce, a suo modo, ma mi capisce; ma ora no, non so perché ma non è così. Non capisce perché sto così, non capisce il mio amore per lui. Crede che non lo sopporti, che lo odi, che non possa neanche vederlo ed io non so come fargli capire che non è così, che non è mai stato così e che mai lo sarà, che in realtà io lo amo. Sento bussare alla porta, spero che non sia lui, prego perché non sia lui, infatti non è sua la visita, è molto peggio, è Terra. Apro leggermente la porta e sento una scarica di insulti rivolti verso di me, ormai non la ascolto più, sono settimane che va avanti così. Quando finisce abbassa la voce e sibila: -Stai lontana da Bb! Lui mi serve!- In quel momento non ci vedo più dalla rabbia e perdo il controllo. -Scusa! Hai detto che ti SERVE! E sentiamo a cosa ti servirebbe?- -Se non mi sbaglio tu leggi nella mente, allora perché non leggi nella mia! Ma non è un problema se vuoi te lo dico io! Mi serve a farti soffrire, perché tu hai tutto, amici che sono come una famiglia, bellezza, intelligenza ed anche se non te ne accorgi hai anche l’amore, o almeno l’avevi, ma hai perso il treno mia cara! ed ora ne paghi le conseguenze!- Le sbatto la porta in faccia, sono di umore nero e per di più ho scoperto che sta con lui solo per farmi soffrire e la cosa peggiore è che se Bb lo scopre soffrirà anche lui, ed io non posso sopportarlo! Pov Bb È passato un po’ di tempo da quando è successo, l’ho vista piangere, lei la ragazza che ho conosciuto molto tempo fa e che ho soprannominato “Regina di ghiaccio” aveva pianto. Il problema però non è solo il fatto che abbia pianto, ma anche che questo mi fa soffrire. Insomma ho una ragazza fantastica, Terra, ma fra me e lei ultimamente c’è qualcosa che non va, mi sembra che mi stia nascondendo qualcosa. Invece quegli occhi ametista mi danno una strana sensazione, molto strana ma infinitamente piacevole. Ora so cosa fare e nessuno mi fermerà...

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Capitolo 3
*** Il tramonto che non ho finito di vedere ***


Sono sulla riva di quell’isolotto su cui sorge la T-tower a guardare un bellissimo tramonto. Sto sorridendo, in momenti così molto probabilmente non dovrei essere felice, non dico di dover essere triste o non so cos’altro, forse indifferente ma di sicuro non dovrei essere felice... Non ci riesco, lo sono e basta! Insomma il ragazzo che amo ha mollato quella sciaquetta bionda!

Non ha voluto dire a nessuno di noi il motivo, ma io di sicuro non lo obbligherò, in fondo non lo posso biasimare, io ho aspettato anni a rivelare il motivo per cui non dimostravo le mie emozioni, ma infondo non mi interessa molto il motivo.

I miei pensieri vengono interrotti dal rumore di alcuni passi, vedo Bb che mi guarda mentre si siede accanto a me.

-Come va?-

-Bene direi, tu?-

-Non mi lamento, anche se vorrei che la ragazza che amo stesse insieme a me...-

Lo guardo sconcertata, non lo capisco proprio adesso:

-Scusami, ma l’hai lasciata tu! Ma allora perché... perché l’hai lasciata andare allora?- chiedo ancora più sconvolta.

-No ti sbagli. Non l’ho lasciata andare via da me, sto lottando per ottenere il suo cuore, non so se ci riuscirò o come ci riuscirò, ma sono certo che cercherò di ottenere il suo amore con tutto me stesso.-

Molte domande sorgono nella mia mente ma una si fa spazio fra le altre...

-Perché? Perché l’hai lasciata?-

-Perché non mi trasmette più le sensazioni che mi dava una volta,da un po’ di tempo solo gli occhi di una bellissima ragazza mi fanno sognare, mi fanno girare la testa fra le nuvole senza una meta, mi basta guardarli e mi sembra di volare...-

Mentre mi diceva queste parole si avvicinava pericolosamente a me e quando pronunciò quell’ultima parola le nostre labbra si sfiorarono.

 

Potevano sentire il respiro del altro sulla propria pelle,i loro occhi quasi chiusi non smettevano di guardarsi. Si erano avvicinati anche i lori corpi, erano in piedi le mani di lei appoggiati sul petto di lui che intanto le cingeva i fianchi con dolcezza, mentre lei sentiva dei brividi lungo la schiena.

 

Sento dei brividi percorrermi la schiena mentre lui si avvicina ancora di più unendo le nostre bocche in un dolcissimo bacio pieno di passione e di amore. Sento le farfalle nello stomaco, brividi sulla schiena, non sento più la terra sotto i piedi, mi sento quasi svenire... Le sue mani mi spingevano verso il suo corpo, mentre lascio andare le miei attorno al suo collo e poi sui suoi capelli accarezzandoli e stringendolo ancora di più a me come se potesse scomparire da un momento al altro.

 

Sento i fuochi d’artificio dentro di me, voglio che questo momento non finisca mai, la stringo a me in modo quasi possessivo per paura che se ne vada. Sento le sue esili mani passarmi tra i capelli accarezzandomi la la testa. Lei è finalmente accanto a me.

 

Non volevano staccarsi, non avrebbero voluto che quel momento durasse per sempre, ma ci fu un piccolo inconveniente, Terra. Li aveva visti dalla finestra del soggiorno.

 

Ora basta! La pagherà quella strega! Adesso capisco perché l’ha fatto, perché mi ha lasciato e non so più come farla soffrire! Anche lui doveva avere! Ora si che sono veramente infuriata, devo trovare un modo per separarli!

 

I ragazzi si staccarono solo per un motivo che in quel momento maledirono entrambi, l’allarme, e rossi come non mai corsero dentro la torre verso la sale centrale senza dire una parola.

Tutti erano riuniti e quando videro chi era il cattivo questa volta ci fu un sussulto generale, mentre sul viso di Terra comparve uno strano ghigno. Era di nuovo lui, colui che aveva quasi provato la separazione del gruppo di eroi. Slado. Un nome, un incubo.

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Capitolo 4
*** Sospetti ***


Slade! Ma proprio ora dovevi arrivare cavolo!

Ora che finalmente avevo avuto l’occasione perfetta per dichiararmi, e poi stavo baciando Corvina, è la cosa più bella che mi sia capitata e un uomo che assomiglia a una lattina deve rovinare quel momento! E no questa me la paga!

-BB muoviti!!!!!-mi urla Robin

-Arrivo- gli urlo di rimando iniziando a correre per raggiungerli, poi mi accorgo che Terra si è fermata allora le chiedo:

-Terra, cosa fai li ferma?-

-Niente, scusate arrivo subito, andate pure avanti io vi raggiungo.-dice a me e agli altri

-Ok...- La guardo stranito poi mi volto e riprendo a correre.

Non so perché ma c’è qualcosa che non va, è strana da quando l’ho lasciata...

 

Vai Beast Boy, vai. Corri a combattere Slade, non preoccuparti per me, non ne hai nessun motivo... Forse dovresti preoccuparti di più per qualcun altro, o meglio qualcun’altra.

 

Poco dopo, in una grotta sotto terra una figura ascoltava il proprio signore...

-Molto bene direi, e così l’hai perso! Solo tu potevi riuscire a perderlo! Anche un neonato sarebbe riuscito a tenerselo stretto! Un altro tuo fallimento e farai una brutta fine, questo è poco ma sicuro!-

-Cosa! No la prego, mio signore, farò qualsiasi cosa per lei!- rispose la figura impaurita.

-Tu ubbidisci e non fallire, così nulla potrà accaderti!

-Si mio signore, niente mi impedirà di vincere!-

-Ora vai e sterminali dall’interno, ma lascia lei per ultima, falla soffrire se vuoi ma non ucciderla, lei mi è utile, ricordalo e non disubbidire mi raccomando!-

In quel momento la figura si allontanò con un ghigno sulle labbra mentre quattro occhi rossi la osservarono andarsene, mentre un’altra figura arrivava.

 

-Scusate ragazzi! Eccomi!-

-Sta tranquilla Terra, quando siamo arrivati Slade non c’era, l’abbiamo cercato ma praticamente scomparso...- le spiegò Cyborg

-Qui c’è qualcosa che non va! Ragazzi, non so voi ma secondo me questo è stato solo una trappola, oppure un diversivo!- intimò Stella Rubia

-Potrebbe essere Stella, ma un diversivo per cosa?-chiese Bb

-Non lo so! Ma scoprirò cosa trama e lo sconfiggerò una volta per tutte!- urlò Robin di rimando. Tutti lo guardarono come per rimproverarlo, mentre lui si iniziò a dirigersi verso la T-tower.

 

Potrò sembrare sciocca a crederlo ma, Terra non c’era quando siamo arrivati. Non sarà forse che lei centra qualcosa con questa storia...

 

-Corvina! Vieni amica, torniamo a casa!- urlò Stella

-Arrivo- rispose con il suo tono monotono la maga ancora pensierosa.

 

Chissà a cosa starà pensando Corvina, è ancora più bella quando è così pensierosa.

Ora dovrei andare da lei a parlarle di quello che è successo prima, di quel bacio così bello che le ho dato, o almeno per è stato fantastico e spero anche per lei... Ci sono tante domande che girano nella mia mente, la maggior parte di esse riguardano Raven, ma una che non riguarda lei si fa spazio tra le altre. Dov’era andata Terra, mentre noi correvamo verso quello che credevamo fosse un pericolo? Non riesco a non pensarci, ho una strana sensazione, come se lei centrasse qualcosa con la sparizione di Slade, è strano fino ad ora non ho mai sospettato di lei, ed ora mi ritrovo a pensare che lei abbia a che fare con il nemico più pericoloso di noi Titans.

 

Arrivati alla torre Cyborg corse al megaschermo accendendo la console, Terra andò nella sua stanza, Stella si recò ai fornelli:

-Amici, è tardi, quasi mezzanotte, ed è ora di mangiare quelle fantastiche rotelline morbidose, anche dette ciambelle! Ve le preparo io!- esclamò entusiasta, sotto gli sguardi terrorizzati del resto della squadra.

-Io passo ragazzi, sono stanco.- replicò BB, mentre Corvina si dirigeva nella propria camera seguita da Robin intenzionato a parlarle.

Arrivati alla meta...

-Allora Robin, volevi parlarmi, sputa il rospo!-

-Ok, Corvina, devo parlarti di una cosa molto importante. Terra. Sono quasi sicuro che la sparizione di Slade centri qualcosa con lei, poi da quando lei e Bb si sono lasciati è strana, molto strana!-

-Oh be’, non so cosa dir, in effetti anch’io ho avuto questa sensazione, ma non saprei. Non ho neanche idea se questo suo comportamento dipenda dal fatto che loro due a-abbiano r-rotto- l’ultima frase la pronunciò titubante, balbettando, era in imbarazzo ed era arrossita senza neanche sapere il perché.

-Ti senti bene Raven? Sei tutta rossa!-

-Oh, si sto bene ho solo caldo-

-Ok comunque volevo dirti, so che hai tante cose per la testa ultimamente, ad esempio Beast...-

-Cosa! Ma che cosa stai dicendo Robin!- urlò, ancora più rossa in viso, sgranando gli occhi.

-Vi ho visti...-

-Oh...-

-Tranquilla, non dirò niente-

-Grazie.-

-Comunque, ho bisogno del tuo aiuto, voglio tenerla un po’ d’occhio, potresti aiutarmi?-

-Certo Robin, conta su di me.-

-Bene! Ora devo andare da Star! Grazie!-

-Non c’è di che.-

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Capitolo 5
*** Occhi ametista... ***


Ma che vuole da lei, tanto non l’avrà, spero... Insomma ora che ci siamo baciati non può andare da lui, non sarebbe giusto... Credo...

Sento bussare alla porta, non ho nessuna voglia di andare alla porta ad aprire o di chiedere chi sia, quindi biascico un avanti pensieroso sperando che la persona aldilà del muro mi senta ed infatti è così...

-Beast?-

-Raven! Ciao! Come va? Sai...-

-BB!-

-Si?-

-Devo parlarti...-

-Dimmi tutto-

-Vedi dovevo parlarti a proposito di...-

È così bella, lei, ora che è davanti a me, mi rendo conto che l’unica cosa che mi importa ora è riavere le sue dolci labbra sulle mie, mi perdo in quei suoi occhi ametista, vedo la sua bocca muoversi e sento la sua voce talmente ovattata che non capiscono le parole...

-...BB... Beast... Ci sei? BEAST BOY!-

-Eh, sì che c’è?-

-BB! Non mi hai ascoltato per tutto il tempo!- Lo sapevo quei suoi magnifici occhi saranno la mia fine...

-No! Cioè sì, ma ti posso spiegare!-

-Non cercare scuse, non serviranno a niente-

Si è girata e sta cercando di andare verso la porta attraverso il disordine della mia camera sto cercando una scusa comunque, non voglio deluderla, finche la mia bocca si apre da sola e urlo, non so cosa ho detto ma dev’essere qualcosa di terribile, gravissimo perché lei  si è fermata e mi sta guardando ad occhi sgranati e col viso completamento rosso, anche se si capisce benissimo che non è rosso di rabbia.

-Ti eri p-perso nei m-miei o-oc-occhi...-

-Be’, s-sì...-

 

Si è perso nei miei occhi, i miei occhi. Non credevo posso possibile che qualcuno potesse perdersi nei miei occhi... Lui, proprio lui si è innamorato di me! È fantastico! Tutto ciò che ho sempre sognato da quando l’ho visto la prima volta, però è strano, ho una bruttissima sensazione, come se qualcosa di orribile stesse per accadere...

 

-Rav...-non riesco a finire di pronunciare il suo bellissimo nome che le sue morbide labbra al sapore di fragola sono sulle mie. Rilasso i muscoli che per la sorpresa si erano irrigiditi, chiudo gli occhi e ricambio quel dolce contatto.

-Hey BB! Ti va di... Ma che?-

Io e la mia dolce principessa dei ghiaccici stacchiamo bruscamente e guardiamo imbarazzatissimi Cyborg appena entrato.

-Ragazzi, che state combinando? Insomma perché vi stavate baciando se vi odiate? Non capisco è una cosa illogica! NON CI CAPISCO PIÙ NIENTE!-

-Cy! Cos’hai da urlare tanto?- ecco che arriva Robin, non è sorpreso dal fatto che io e Corvina fossimo così vicini, e chissà perché la cosa non mi sorprendeva.

-Ecco vedi, cioè, lui, lei, ecco loro, come dire, ah non importa!-

-Ok..-

-Ragazzi è pronta la cena!- la voce di Stella si sente tra i corridoi della torre e ci salva insieme a Robin  dall’imbarazzo di dover spiegare tutto a Cyborg.

 

 

Angolo dell’autrice

Be’ cari lettori (se esistete...) scusate il ritardo.

Non sono riuscita ad aggiornare prima, sono stata molto occupata ultimamente; in realtà no ma ero prima al mare e poi dai nonni, e da nessuna delle due parti c’era la connessione, ripartirò Venerdì mattina e tornerò Mercoledì, e purtroppo non riuscirò a scrivere. Ma appena potrò aggiornare lo farò, promesso. E scusate se il capitolo è corto!

BB- Devi sempre far in modo che un nostro bacio!-

Io-Probabile! Lo so, sono strana...u.u

BB-Anche troppo...-.-” io me ne vado...

Al prossimo capitolo,

Cate_Corvina <3

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Capitolo 6
*** Lacrime silenziose... ***


Cinque eroi guardavano inorriditi quella strana gelatina verde che si ritrovavano nel piatto, cercando di capire se quel “piatto” cucinato da Stella fosse commestibile o meno.

-Stella? Per caso c’è della carne o qualcosa del genere qui dentro?- Chiese Bb sperando in una risposta positiva, così, essendo vegetariano, avrebbe potuto rifiutare il cibo tipico tamaraniano. Ma il suo desiderio non venne esaudito...

-No Bb! Neanche un pezzetino! Non c’è né un carne aliena né carne terrestre! Solamente vegetali alieni!- disse la rossa, che ha differenza degli altri stava prendendo il terzo piatto di quella gelatina...

-Scusa Stella, senza offesa ma... come dirtelo? Be’ oggi non ho molta voglia di mangiare, salto la cena...-

-Tranquillo Robin prendo io la tua porzione!- urlò Terra che, dopo aver provato ad assaggiare quel piatto, l’aveva finito in circa 30 secondi.

Gli altri o trovarono una scusa o, facendo in modo che l’aliena non vedesse niente,fecero sparire i loro piatti.

 

La giornata passò tranquilla e la sera due eroi erano sul divano della Main Ops-room a parlare.

-Sai non credevo di potermi innamorare così di una qualcuno...-

-Io credo di averlo sempre saputo...

-Cosa intendi?-

-Che infondo ho sempre creduto che prima o poi mi sarei innamorata così di qualcuno. E appena ti ho visto ho capito che quel qualcuno eri tu...-

Il ragazzo gli diede un bacio affetuoso per poi guardarla dolcemente.

 

Qualche anno fa non avrei potuto innamorarmi, lui non me l’avrebbe permesso, ma in fondo non ne avevo il bisogno, non conoscevo lei, non avevo mai provato niente per nessuna, forse è per questo che questi sentimenti non mi sono mai mancati.

 

È così bello, così misterioso, mi chiedo solo perché li tenga nascosti, i suoi occhi. Più volte ho pensato di chiederglielo ma non l’ho mai fatto...

Di solito mi piace immaginare che lo faccia perché essi sono troppo belli per essere mostrati, forse color cioccolato oppure dello stesso colore del cielo.

 

Cyborg stava per chiamarla, finalmente si era deciso e forse ci sarebbe anche riuscito se non fosse scattato l’allarme, qualcuno era entrato nella torre.

Prima di uscire dalla sua stanza Terra fece scomparire il ghigno che era comparso sul suo viso dopo aver sentito quel suono a tutti i Titans ormai familiare. Sapeva che il momento di colpire si stava avvicinando ma questo era solo un avvertimento per i supereroi che erano all’oscuro del complotto.

 

I ragazzi si trovarono tutti nel seminterrato...

-Slade! Ti sei deciso a farti vedere!

-Ero impegnato a fare altro l’altra volta...- appena finito di pronunciare queste parole le sue mani furono circondate dalle fiamme e il simbolo che aveva sulla fronte si illuminò.

-No!

-Non può essere!

-Lui era morto! L’avevamo sconfitto!

-I-Il marchio di S-sc-scat-

In quel istante Slade lanciò delle palle di fuoco verso il leader, che abilmente quest’ultimo schivò spostandosi velocemente, ma l’altro eroe dietro di lui non fu altrettanto veloce e venne colpito in pieno procurandosi bruciature su tutto il corpo.

-BB!- Fu l’unica cosa che lei riuscì a pronunciare mentre lo guardava, solo dopo presa dalla rabbia si scagliò verso Slade perdendo il controllo dei suoi poteri e di se stessa. L’uomo fu troppo veloce e scappò da quella cantina che rischiava di diventare il luogo della sua morte, mentre la ragazza accortasi che se n’era andato, riprese il controllo.

I suoi amici erano già attorno al ragazzo senza conoscienza e lei si affrettò a prenderlo con l’aiuto della magia e portarlo in infermeria chiudendo dietro di se la porta della stanza.

Arrivata all’infermeria  curò il ragazzo bendandolo e appena ebbe finito si sedette vicino a lui e cedette alle lacrime che da troppo tempo premevano per uscire. Appoggiò la testa sul lettino dell’infermeria e tenne stretta la sua mano. Dopo qualche minuto i singhiozzi diminuirono e dopo essersi messa il cappuccio fece entrare nella stanza anche Robin, Stella e Cyborg.

Dopo un’ora Raven ebbe il coraggio di parlare e di scoprire la dura verità...

 

-Cyborg, quando si rimetterà?

-Corvina, io non credo che si rimetterà...

 

Lacrime silenziose rigavano in quel istante le lacrime della ragazza, lacrime di cui nessuno  si accorse...

 

Angolo dell’autrice

Mi scuso per l’enorme ritardo e per non essere molto presente in queste ultime settimane.

Il capitolo devo dire che non mi piace molto, ma non potevo non aggiornare! Dovevo farlo, se no sarebbe passato troppo tempo e quei pochi che leggono si sarebbero scordati la storia! Non potevo permetterlo!

Bb- Come hai potuto farmi questo!-

Io- Semplice ho schiacciato i tasti della tastiera del computer per formare le parole, poi le frasi, ed infine il capitolo intero XD

Bb- No comment... -.-”

Cercherò di aggiornare prima la FF, sperando che la mia ispirazione si faccia viva un giorno di questi...

Con affetto,

Cate_Corvina

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Capitolo 7
*** Tutto si risolverà... ***


In silenzio la ragazza andò in camera a testa bassa, subito dopo aver chiuso la porta si gettò sul letto e si lasciò trascinare dai singhiozzi, pensava e pensava. Era sicura che il ragazzo che amava sarebbe morto. Tutta la speranza che aveva in quegli istanti prima di aver parlato con Cyborg era svanita e non ne era rimasta traccia... Non riusciva a pensare ad altro si diceva che avrebbe potuto impedirlo, che avrebbe potuto parargli le palle di fuoco di Slade con uno scudo di magia o qualcosa del genere!

 

Perché! Perché! Avrei dovuto io prendere quei dardi! Non lui! Lui non centra con questa maledetta storia! Non posso permettere che lui se ne vada proprio ora! Non adesso!

 

Raven guardò una vecchia foto della squadra consapevole che probabilmente non li avrebbe mai più rivisti, le lacrime che avevano smesso di scendere intanto riprendevano guardando quel  viso sorridente con gli occhi che splendevano. Si girò di scatto come per fermare il dolore che provocava ricordarlo sul quel lettino dell’infermeria, riguardò la sua stanza prima di uscire senza farsi vedere. Andò sul tetto e fissò per qualche istante l’orizzonte, chiuse gli occhi e si concentrò...

 

-Azarath Metrion Zinthos-

 

 

“Vuoi morire proprio adesso Beast Boy?”

Cosa NO!

“Allora svegliati”

Non ci riesco, fa troppo male...

“Puoi superare il dolore fisico, se solo credessi un po’ più in te stesso”

Ma io credo in me!

“Non abbastanza. Sforzati! Sopporta il dolore, pensa a come stanno i tuoi amici ora che sei in fin di vita”

Ma non è colpa mia!

“Lo so, proprio per questo devi alzarti! Slade! Ricordi quel simbolo che ha sulla fronte?”

Certo il marchi di Scat

“Quindi centra Trigon e se lui centra significa solo una cosa...”

 

-RAVEN!-

-BB! Amico ti sei svegliato!-

-Star, mi fai male.- disse il mutaforma sotto gli sguardi allibiti di Robin e Cyborg.

-S-sei a-ancora vivo! Ma magnifico!-

-Qualcuno vada a chiamare Corvina! Dobbiamo festeggiare!-

-Vado io!-

 

Stella si avviò verso la camera della maga, per la felicità si dimentico di bussare o di chiedere se poteva entrare e spalancò la porta

-RAVEN! AMICA MIA, BB SI È SVEGLIATO COME PER MIRACOLO!-

Ma alla fine si accorse di aver parlato alle pareti di quella stanza perché Raven non c’era.

Corse fino all’infermeria aprì la porta e urlò:

-RAVEN NON C’E!-

-Cosa! Come non c’è?-

-Non la trovo è scomparsa nel nulla!-

 

No! Non può già averla presa! Devo trovarla ma con queste bruciature potrei non combinare niente! Devo chiedere aiuto! Anzi dobbiamo, so che gli altri la cercheranno ma siamo troppi pochi!

“Beast Boy, calmati!”

Come posso calmarmi! La ragazza che più amo al mondo è scomparsa senza lasciare traccia!

“Se non ti calmi non combinerai niente”

Ok, va bene. Ma cosa posso fare?

“Questo lo capirai da solo.Tutto si risolverà...”

 

-BB?-

-Si?-

-Stai tranquillo la troveremo... Te lo prometto.-disse Robin prima di uscire dalla stanza.

Solo ora mi accorgo che nella stanza era rimasto solo io gli altri se n’erano andati. 

Mi metto a pensare, alla mia amata Rae, alle bruciature e a quella voce che sento dentro di me.

È familiare so di conoscerla, ma non riesco a collegarla a nessuno. Rifletto su ciò che mi ha detto, è riuscita a darmi la forza per svegliarmi, ed è riuscita a calmarmi. 

“Tutto si risolverà...”

Lo spero davvero...

Angolo dell'autrice
be' che dire, questa volta ho aggiornato prima XD
BB- Dov'è la mia Rae!
Io-Sapessi...
BB- -.-"
Io- XD tranquillo!
BB- Come faccio a stare tranquillo!
Io- E io cosa ne so!
Ok dopo questo vi lascio,
Cate_Corvina

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Capitolo 8
*** Scat... ***


-Sai ciò che devi fare!-

-Io non sono più sicura di volerlo davvero...-

-È troppo tardi per tirarsi indietro Terra!-

-Questo lo so! Ma non posso più continuare! Dopo aver visto come stavano vicino a BB, mi rendo conto che se non li avessi mai traditi forse sarei stata una di loro...-

-Ma non lo sei! Ora vai e distruggili! Ricordati che ti vedo.-

-Si padrone...-

 

Sono passati un po’ di giorni e le bruciature fanno meno male riesco a mettermi in piedi e camminare, voglio tornare nella mia stanza, arrivo alla porta e la apro, ma Cyborg mi vede...

-BB! Cosa stai facendo! Tu dovresti riposare almeno fino a domani.-

-Lo so ma, volevo tornare in camera mia, non mi piace stare là dentro.- afferma il mutaforma guardando con la coda dell’occhio la porta chiusa dietro di lui.

-Va bene, ma fatti aiutare.- disse Cyborg aiutando il migliore amico a camminare.

-Aspetta! prima andiamo nella Main-ops room, ho fame.- 

 

-Amico verde! ti sei ripreso!-gridò entusiasta Stella stritolandolo in un caloroso abbraccio.

-Stella! Non respiro.-

-Scusa- dice la rossa mollando Beast Boy che ricomincia a respirare.

-Tranquilla- le risponde il ragazzo con un sorriso smagliante, mentre si dirigeva verso il frigo appoggiandosi sul bancone della cucina.

-Ragazzi ma Terra dov’è?- chiese il verde all’improvviso

Il primo a parlare fu Robin.

  • Veramente non lo sappiamo è due giorni che non esce dalla sua camera...-

In quel momento la porta si aprì e la ragazza bionda entrò nella stanza.

-Buongiorno ragazzi.-

-Terra! Finalmente perché non sei mai uscita dalla tua stanza ultimamente?

-Oh be’ semplicemente non mi sentivo molto bene ed ero parecchio stanca, ecco tutto.-

-Ah ok...-

-BB come stai?-

-Meglio grazie.- Le dice il verde sorridendo in modo fin troppo dolce.

 

Forse non avrei dovuto sorriderle in quel modo, lei non è più la mia ragazza ora sto con Rae. Ma in fondo che importa, un sorriso non significa niente. 

 

M-mi ha sorriso, io credevo che mi odiasse. Anche se in fondo solo perché mi ha lasciata non è detto che mi odi. Sorrido, un sorriso sincero, dopo tanto tempo... Io non voglio farlo, mi rifiuto, mi ribellerò a Slade e Scat, anche se vorrei sapere qualche cosa in più su di lui e su cosa voglia da Corvina, anche se vorrei comunque fargliela pagare per avermi rubato il ragazzo, non posso consegnarla a quei due, no non ci posso proprio.

 

-Ragazzi, perché non andiamo a prenderci una pizza? Stasera devo parlarvi di una cosa molto importante...-

 

Una volta ordinate le pizze...

-Vedete ragazzi, io recentemente, ho... ho visto Slade.-

-Cosa?-

-Si io mi ero alleata con lui e un altro, ma vi assicuro che non sono più loro alleata!-

-Chi è l’altro Terra?

-Io so solo il suo nome e che servava molto rancore verso Raven... Ma non so neanche perché...-

-Il suo nome Terra.- disse BB serio come non era mai stato.

-S-scat-

A quel nome, Beast Boy iniziò a tramare mentre gli occhi gli si riempirono di paura ricordando gli avvenimenti di qualche anno prima.

 

 

Angolo dell’Autrice

 

Scusate la cortezza del capitolo ma non ho mai tempo di stare al computer.

Spero che il capitolo vi piaccia, recensite in tanti XD

Al prossimo capitolo,

Cate_Corvina

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Capitolo 9
*** Non voglio vederti piangere ***


Azarath. Ecco dove sono. Non potrei andare da nessun’altra parte.

Gli edifici che erano colorati quand’ero piccola ora sono grigi, dell’allegria e della felicità che vedevo negli occhi di tutti gli abitanti non ne è rimasta traccia. Io ero l’unica a non essere felice insieme a mia madre, anche se lei cercava di non farlo vedere per cercare di farmi sentire meglio; non mai avuto un’infanzia facile, anzi a dire il vero niente della mia vita è mai stato facile, qui ad Azarath la maggior parte delle persone mi considerava e mi considera tutt’ora un mostro, per questo sono andata sulla Terra, non volevo più essere fissata in quel modo, essere una emarginata, non volevo più vivere in quello stato.
Cammino lungo il viale centrale cercando di non ricordare i pochi anni vissuti qui, la cosa è abbastanza difficile ma nonostante tutto riesco a tenere a bada le emozioni. Scorgo in lontananza l’alto edificio in cui vive mia madre e velocizzo il passo per andare in quella casa che da piccola usavo come mio rifugio, lontano dagli occhi della gente. Ricordo che da piccola mi rifugiavo spesso nell’armadio della mia cameretta con un piccolo quaderno e mi mettevo a scrivere favole di belle principesse salvate da un cavaliere altrettanto bello, oppure prendevo un piccolo libricino che mia mamma mi aveva regalato tenendo con una mano una torcia per farmi luce. Ora che sono finalmente arrivata al portone vedo che davanti a me c’è mia madre con le lacrime agli occhi e appena mi fermo si butta su di me abbracciandomi, sono sorpresa e deduco che mi stesse aspettando e che sapesse il motivo della mia visita. Dopo un paio di minuti ci separiamo lei singhiozzante e io che fatico a trattenermi.

 

-Figlia mia, io ti chiedo scusa ma non sono riuscita a fermarlo.-
-La colpa non è tua, ma di quel mostro di mio padre. Io so che ha due alleati che vogliono aiutarlo a tornare in vita, ancora una volta, non so se ci riusciranno ma in qualsiasi caso devo fermarli in un qualche modo, a costo della vita...-
-Raven, io capisco che tu consideri la Terra come la tua casa ormai, ma non dimenticare le tue vere origini. Molto probabilmente se non riuscirà a distruggere la terra, distruggerà Azarath!-
-Madre, mi scuso subito con te ma la Terra mi ha accolto, mi ha fatto sentire bene, io non me la sento di lasciare che la Terra venga distrutta per salvare Azarath...-
-Questo vuol dire che non farai niente per Azarath?-
-Non ho detto questo, proverò a salvare la Terra come proverò a salvare Azarath, ma la priorità l’ha la Terra.-
-...-
-Lo so che questo ti ferisce ma non posso farci niente. La Terra è la mia casa ora.-
-Bene se è ciò che desideri non mi opporrò.-
-Grazie-

-PROPRIO CON LUI DOVEVI ALLEARTI! MA NON POTEVI TROVARE QUALCUN ALTRO! CHIUNQUE SAREBBE MEGLIO DI LUI!-
-BB mi dispiace, io non credevo che fosse un avversario così terribile, infondo sono solo quattro occhi rossi sulla parete di una grotta...-


Mi sono alzato dalla sedia talmente violentemente che l’ho fatta cadere, ho i pugni serrati e gli occhi colmi di rabbia. Come ha potuto! Due volte! Ben due volte! Non ci posso credere, si è intrufolata nella nostra squadra di nuovo e ci ha traditi! Di nuovo! Sto urlando con tutto il fiato che ho in gola, sta addirittura cercando di trovare una scusa per giustificare le sue azioni. No ora basta! Mi rifiuto di ascoltarla, gli urlo di stare zitta, lei si impaurisce e direi che fa bene! Velocemente mi volto, e vado all’uscita della pizzeria, uscito, inizio a camminare lentamente, velocizzando sempre di più il passo. Nel giro di poco tempo mi ritrovo a correre piangendo, sto andando verso la T-tower cercando di pensare il meno possibile a Terra. Io mi fidavo di lei, non credevo che riuscisse a tradirci di nuovo ero convinto che questa volta fosse stata sincera.
Mi siedo a terra e apro gli occhi guardo davanti a me, un bellissimo tramonto su un isolotto per me molto importante. La domanda di dove sia vaga ancora per la mia mente. Un semplicissimo ricordo, mi fa apparire sulle labbra un sorriso pieno di tristezza e nostalgia, mentre le lacrime rincominciano a scendere.
Ora il sole è calato ma sono ancora qui a pensare a lei. 

-Non voglio vedere piangere il ragazzo che amo...-
Sobbalzo e mi giro. Rimango lì. Incantato a vedere quella bellissima figura in piedi davanti a me.

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Capitolo 10
*** Sensi di colpa... ***


Non riesco a credere a ciò che vedo, è qui davanti a me. Dopo tutto questo tempo in cui è sparita, in cui nessuno sapeva dove fosse, in cui on si è fatta viva! La vedo lì, con uno sguardo indecifrabile sul quel suo bellissimo viso. 

-Raven?-

-Ti prego non piangere-

La sua espressione è cambiata, ora è triste, forse quasi preoccupata anche se non capisco il motivo, incateno i miei occhi ai suoi mentre mi alzo, e la vedo arrossire. Il rossore sul suo viso risaltò sulla pelle bianca al chiarore delle luna. Rimane ferma in quei pochi istanti in cui mi avvicino a lei cingendole i fianchi mentre lei appoggia delicatamente le due mani sul mio petto.

 

Mi è mancato. In realtà mi manca da quando me ne sono andata, quei suoi occhi così giocherelloni sempre pieni di allegria. Mi rendo conto che non potrei vivere senza quegli occhi vicino a me, senza la sua mano che stringe la mia, senza quel suo sorriso vivace, semplicemente non potrei stare senza di lui. Non voglio lasciarlo, non voglio andarmene ancora, non voglio ferirlo, non di nuovo. Ma non posso evitarlo, se lo facessi lo metterei in pericolo e non posso sopportare anche questo.

Sta annullando la distanza fra di noi, non vorrei dovermi sottrarre a quel contatto ma devo. Mancano pochi centimetri a quel bacio che tanto vorrei ma giro bruscamente la testa guardando il terreno.

-Rae, va tutto bene?- i suoi occhi parlano chiaro. È Preoccupato, deluso, triste ora sono io però che piango, tra una lacrima e l’altra riesco a pronunciare qualche parola.

-Scusa BB, non posso...-

 

La guardo confuso, non può? NON PUÒ! PERCHÈ! Mi da le spalle, cercando di non far notare le calde lacrime che le rigano il volto ma non mi sfuggono.

-Perché?- si allontana di qualche metro e parla a voce bassa per non farsi sentire e riesce nel suo intento perché non riesco a capire quello che dice.

-Rae, lo sai che puoi dirmi qualsiasi cosa?

-Certo che lo so...-sussurra tra le lacrime.

-Allora cosa c’è che non va?

-Devo andarmene Beast, se restassi qui ti metterei in serio pericolo. So che Terra era alleata di Trigon e so che lo era anche Slade, loro vogliono me ma non ti posso spiegare di più! Se lo facessi potresti essere ancora più in pericolo ed io non voglio Best!-

-Rae noi siamo supereroi viviamo sempre tra i pericoli, li abbiamo già sconfitti tutti e tre. Ti prego spiegami, io ho bisogno di te perché se tu te ne vai io non riesco a vivere! Non posso stare senza di te Rae. Ho bisogno di te! 

-Ti ho detto che non avresti capito... Non posso dirti niente! Lo so che li abbiamo già sconfitti ma non tutti e tre insieme! Sono troppo forti!-

-Raven, ascoltami. Loro sono in due Terra ora è dalla nostra parte...

-E chi te lo assicura? Nessuno può darti questa certezza! Sei venuto qui perché hai scoperto l’alleanza di Terra, perché non volevi sentirlo, perché ti eri fidato di nuovo di lei e ci ha traditi due volte! Come puoi ora fidarti di nuovo di lei BB!

-Nessuno me lo assicura questo è vero ma ce ne ha parlato di sua spontanea volontà, non può star mentendo!

-E se fosse solo una strategia! Se lei ci stesse usando ancora una volta?! Non posso permetterlo Beast!

-E io non posso permettere che tu te ne vada!- Ho gli occhi lucidi, sto per crollare ma mi faccio forza e trattengo le lacrime, mi avvicino silenziosamente e le cingo di nuovo i fianchi appoggiando il mento sulla sua spalla. 

 

Lo sento dietro di me, appoggia il mento sulla mia spalla e guarda davanti a se nel vuoto della notte, probabilmente incantato a guardare una stella in tutto il suo splendore. Lo guardo con la coda dell’occhio mentre le mie lacrime diminuisco in quel suo dolce abbraccio, vedo i suoi occhi lucidi e sento i sensi di colpa, immediatamente distolgo lo sguardo. 

 

Angolo dell’autrice:

Mi scuso per l’enorme ritardo e per il capitolo cortissimo! Chiedo perdono, ho pochissimo tempo quindi vi lascio chiedendo una piccola recensione, e fino ad ora ringrazio chiunque abbia recensito, messo tra le seguite e le preferita la mia storia, spero di poter aggiornare il più presto possibile,

al prossimo capitolo,

Cate_Corvina

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Capitolo 11
*** Andrà tutto bene... ***


Lo sento dietro di me, appoggia il mento sulla mia spalla e guarda davanti a se nel vuoto della notte, probabilmente incantato a guardare una stella in tutto il suo splendore. Lo guardo con la coda dell’occhio mentre le mie lacrime diminuisco in quel suo dolce abbraccio, vedo i suoi occhi lucidi e sento dei sensi di colpa, immediatamente distolgo lo sguardo.

Come posso permettere che se ne vada? Mi è mancata troppo in questi ultimi giorni in cui non c’era, vorrei almeno sapere perché. Perché vuole andarsene, perché se restasse metterebbe la mia vita e quella degli altri in pericolo. Abbiamo sconfitto qualsiasi tipo di cattivo, chiunque, di qualsiasi genere. E ora mi dice che questo che le impedisce di restare con me, se non fa ciò che le ordina, mette in pericolo noi Titans? Non mi interessa, sa bene che noi saremmo disposti a morire per lei ma non vuole il nostro aiuto!

Corvina sciolse l’abbraccio specchiandosi negli occhi tristi di lui ricordando gli avvenimenti di qualche giorno prima...

Flashback

Ero in piedi davanti a mia madre, aveva uno sguardo pieno di compassione mentre guardava il mio viso. Non mi aveva ancora detto come sconfiggere quel demone e già era dispiaciuta per me, aveva addirittura gli occhi lucidi, stava per abbracciarmi ma mi scostai, non volevo la sua compassione in quel momento. Volevo solo sapere come sconfiggere Trigon, non desideravo altro da tutta una vita!
-Madre ti prego parlami, non voglio la tua compassione... non ora almeno!
-Vedi Raven, il giorno che ti raccontai della profezia, quando eri piccola, non ti dissi tutto. Eri già abbastanza spaventata e non volevo che la situazione peggiorasse ancora. Sapevo che Trigon sarebbe tornato ma non avevo il coraggio di parlartene... Eri la mia bambina e nessuna madre vorrebbe vedere soffrire la propria figlia!
-Certo io ti capisco ma perché non dirmelo subito dopo la prima sconfitta di quel maledetto demone?
-Ti avevo già vista soffrire così tanto e...- le lacrime iniziarono a scendere- non volevo che tu soffrissi ancora e non sono mai riuscita a dirtelo...
-N-non importa, ma parlamene ora, ti prego.
-Vedi la profezia dice: Il demone è destinato a tornare una seconda volta, due sono le possibilità per salvare il mondo: il sacrificio della vita dell’amato del portale... o la vita del portale stesso...
Il viso della giovane era sconvolto, piangeva silenziosamente e cercava di comprendere tutto ciò che la madre le aveva appena rilevato. Era riuscita a trovare la persona che la completava e che l’amava per com’era senza volerla cambiare e ora uno dei due doveva morire... Non poteva crederci, non voleva crederci...
-Sicura che non ci sia nessun’altra possibilità? 
-L’unico modo per scoprire un’altra opzione è trovare il Libro Maledetto, è custodito personalmente da Trigon negli inferi, dov’ è stato confinato dopo la sua sconfitta. Andare lì sarebbe un suicidio Raven!
-Devo almeno provarci, non posso permettere che Bb muoia, e poi se muoio lì Trigon sarebbe comunque sconfitto, o sbaglio?
-Non sbagli figlia mia.

Bb la guardò dritta negli occhi.
-Rae, ti prego... dimmi perché devi andartene... per favore.
-Tu sai che, quando sono nata, mi avevano predetto il mio futuro con una profezia...- fece una pausa, prese un bel respiro e continuò:
-Mia madre non me l’aveva mai raccontata tutta, me ne ha tenuta nascosta una parte, non voleva che soffrissi ancora di più di quanto non stessi già soffrendo... Devo andare a cercare il Libro Maledetto... Devo trovare un modo per fermarlo... Io devo proteggerti, ad ogni costo... Non posso permettere che ti faccia del male...- singhiozzò tra una frase e l’altra.
-Rae, ora calmati, stai tranquilla, andrà tutto bene...-

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


Beast Boy non stava capendo niente, Raven piangeva e continuava a parlare di un qualche Libro Maledetto ma tra un singhiozzo e l’altro riusciva a comprendere ben poco di quello che diceva la ragazza.
-Rae, calmati ora, andrà tutto bene, stai tranquilla.- le disse nel forse vano tentativo di calmarla.
-Sistemeremo le cose.- aggiunse poi, Raven lo guardò al limite della disperazione.
-Dobbiamo parlare con gli altri.- i singhiozzi diminuiti aiutarono molto BB a capire finalmente ciò che lei diceva e annuì guardandola, le mise una mano sulla spalla per confortarla mentre insieme si avviavano verso il salotto della T-tower. Quando entrarono tutta l’attenzione si rivolse verso di loro, il primo ad avvicinarsi fu Robin che, veloce come un lampo, strinse Raven in un abbraccio fraterno.
-Sono felice che tu sia qui.- le sussurrò con tono sollevato, poi fu il turno di Stella e Cyborg. Dietro di loro, colei che era rimasta fino ad allora nascosta dietro alla sagoma del più grande dei Titans.
-Non mi fido di te, non accadrà mai.- le parole di Raven riempirono secche la sala e Terra non si mosse di un millimetro, tenne lo sguardo basso e non sfidò gli occhi della maga che la guardavano inorriditi.
-Non ho idea del perché tu sia ancora qua, evidentemente loro ti hanno perdonata ma io non lo farò, non ne ho nessuna intenzione.- il tono era solenne mentre lo diceva e nessuno avrebbe potuto contraddirla.
-Lo capisco, non ti chiederò mai una cosa del genere perché non me la merito ma sono davvero pentita, e voglio almeno provare ad aiutarvi contro Slado e Scat, se voi me lo permetterete.-
Quado Terra ebbe finito di parlare Raven alzò lo sguardo, fissò per un attimo la risposta della sua squadra ma nessuno osava fiatare, aspettavano che fosse lei a decidere. –Gli altri ti hanno perdonata e la maggioranza vince ma ti basterà un passo falso o anche solo il minimo sospetto di uno di noi e sarai fuori, considerata come un pericolo e una minaccia da sconfiggere.- Terra annuì.
-Raven sa come fermare Trigon.- aggiunse infine BB rivolgendosi a tutti i presenti.
-Come?- domandò Robin con uno sguardo di speranza, BB si girò verso la ragazza dai capelli viola e aspettò che fosse lei a parlare.
-Beh ecco… è inutile che ci giri intorno, ci sono due modi per sconfiggere Trigon.- nessuno dei membri dei Teen Titans distolse neanche per un millisecondo lo sguardo dalla ragazza mora.
-Il primo è che io compia un sacrificio e mi suicidi, morendo, il portale si chiuderebbe e Trigon non avrebbe nessun modo di arrivare sulla terra.-
-Opzione da escludere ad ogni costo.- si affrettò a chiarire il ragazzo verde prendendo la mano della mezzo-demone.
-Il secondo- continuò Raven -è quello di ritrovare il Libro Maledetto, che viene custodito da mio padre personalmente negli inferi.-
-E noi come ci arriviamo negli inferi?- chiese Stella ingenuamente.
-Oh voi non ci andrete, lo farò da sola.- Beast boy si girò di scatto verso di lei, con lo sguardo allucinato per la decisione della ragazza.
-Ma sei matta? Non se ne parla! Non vai negli inferi da sola contro un nemico come tua padre. Noi verremo con te.-
-Beast Boy ha ragione Rae, la nostra squadra è come una famiglia e in una famiglia nessuno viene abbandonato o lasciato indietro.- Cyborg guardava la compagna con durezza, era arrabbiato. Come poteva anche solo di andare in un posto del genere completamente da sola? Non era neanche una discussione da fare.
-Se io morirò là sotto e voi sarete con me, rischiereste di non uscirci vivi.-
-Smettila Raven, non se ne parla neanche di questo!- esclamò d’un tratto Stalla che fino a quel momento era stata in silenziosa. L’amica sorrise alla rossa ma non era affatto felice dell’idea di mettere di nuovo i suoi amici in pericolo.
-Cosa c’è in questo Libro Maledetto che può aiutarci a sconfiggere Trigon?- domandò Robin.
-Vedete più che un libro è un manuale, un manuale in lingua arcaica che raccoglie tutti i più potenti incantesimi, e non solo quelli del mondo di Azarath. All’interno c’è scritta questa formula magica che con i giusti preparativi potrà sconfiggere mio padre.-
-Cosa succede se non funziona?-
-Mio padre molto probabilmente riuscirà ad usarmi come portale e tutto quello che avremo provato sarà vano ed inutile perché ci ucciderà.
 
Angolo Autrice
 
Al momento potrei scrivere delle scuse più lunghe del capitolo, cosa probabilmente neanche troppo difficile.
È più di un anno che non scrivo su EFP e quasi tre anni che ho sospeso questa storia, quando l’ho iniziata avevo appena finito seconda media ed ora ho iniziato la terza superiore, mi fa strano scrivere sui Teen Titans sinceramente ma ho ricevuto due recensioni su questa storia quest’anno, grande risultato visto che è tre anni che non la aggiorno, e ho iniziato a pentirmi sempre di più di averla interrotta.
Ho provato a rileggerla e ho notato che scrivevo in modo veramente osceno ma d’altronde avevo solo 12 anni all’inizio, il mese prossimo ne compio 16 e credo di aver fatto grandi progressi con la scrittura.
Mi sono finalmente decisa a riprendere questa storia sperando che ci sia ancora qualcuno disposto a leggere i deliri di una quasi sedicenne che se becca i Teen Titans su Cartoon Network si ferma ancora a guardarli nonostante andassero in onda quando aveva 6 anni.
Non posso promettere di essere regolare con gli aggiornamenti perché purtroppo la scuola non me lo permette e inoltre sto scrivendo un’altra storia a cui tengo moltissimo sul mio profilo Wattpad (Trip to Toronto di _piccolame su Shawn Mendes, se a qualcuno potesse interessare sarei molto felice se la leggeste, ho pubblicato solo il primo capitolo ma aggiornerò ogni venerdì perché ho già una decina di capitoli pronti e finiti) ma giuro che cercherò di finire questa FanFiction.
Mi scuso inoltre per la cortezza del capitolo anche se credo sia comunque più lungo dei precedenti.
Dopo questo discorso forse veramente più lungo del capitolo stesso vi ringrazio di aver letto fino a questo punto
_piccolame

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