Aspettando la...punizione! di Sana chang (/viewuser.php?uid=36113)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo Unico ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Capitolo Unico ***
next
Salve
a tutti!! E' il mio primo tentativo con la Next-Gen, volevo dare solo
un "panorama" di quello che secondo me è il figlio
meno considerato!
([impazzando le Rose/Scorpius..]che comunque non mi dispiacciono!^^)
Aspettando la...
punizione!
Si
era proprio cacciata in un guaio.
Anzi,
diciamo che si era proprio infilata nel bel mezzo di una catastrofe
mondiale.
A
questo proposito sua Zia Hermione avrebbe sicuramente detto:
“Potevi rimanere
uccisa, o peggio, espulsa.”.
Peggio
perché se fosse morta avrebbe potuto farlo sembrare in un
incidente e sarebbe
stata ricordata come una “così cara ragazza, che
ha fatto una tragica fine”. Ma
dal momento che sarà espulsa, la morte avverrà
probabilmente dopo, per mano dei
suoi genitori.
E
non ci sarà nessuno sguardo lacrimoso di fronte alla sua
tomba, solo cipigli
severi. Capeggiati da Zia Hermione, ovviamente.
Forse
i suoi fratelli si azzarderanno a versare una lacrimuccia, ma di
nascosto.
In
particolare James, che sicuramente sarà quello che la
capirà meglio, dato che
potrebbe essere il prossimo.
Chi
l'avrebbe mai detto, quando sentiva sua madre urlare al
fratello “Come ti
ho fatto ti disfo!”, molte volte con ragione, che un giorno
sarebbe stato
qualcun altro a rischiare il disfacimento. Beh, lei di sicuro
no.
"Anche
perchè sono io il soggetto a rischio di morte", disse una
vocina dentro di
lei.
Si
sistemò meglio sulla sedia.
A
breve l’Illustrissimo Preside sarebbe entrato e lei doveva
farsi trovare con
l’aria più innocente possibile.
Doveva
prepararsi psicologicamente per dare la sua miglior prova d'attrice, se
fosse
riuscita anche a piangere sarebbe stata perfetta.
Prima
di passare al tentativo di impietosirlo però, doveva prima
capire se poteva
ancora sembrare “non colpevole”.
Cercò
di farsi tornare a mente "Le dieci regole per scamparla e non farsi
levare
tre miliardi di punti" di Zio George, ma il suo cervello sembrava
svuotato
da ogni frammento mnemonico a causa dell'agitazione.
C'era
anche da dire che quell’ufficio era molto inquietante, non
era giusto torturare
dei poveri studenti con minuti d’attesa in un luogo tutto
pieno di strani
oggetti argentati impolverati, la scrivania piena di libri aperti e
carte
sparse qua e là, con il timbro laccato e pomposo di Hogwarts
che spuntava
perfino sugli opuscoli dei Calderoni SuperResistenti.
La
cosa peggiore però, era tutto quel russare sommesso che
proveniva dagli
abitanti dei quadri, di cui la stanza era colma.
Erano
i vecchi presidi di Hogwarts e se prima si chiedeva come fosse
possibile che un
tipo assurdo, anche se Illustrissimo, come l’attuale Preside
fosse arrivato fin
lì, ora se ne spiegava il motivo.
Non
ce n’era uno che apparisse ordinario, o meglio, normale.
Poi
se volevamo citare il peggio del peggio,c'erano quei due che
dormivano uno
sopra all'altro nello stesso quadro con affianco una bottiglia di
Firewhisky,
dagli abiti deduceva che fossero Ex Presidi Rinascimentali.
Ma
tralasciando questi, anche gli altri non erano da meno, ad esempio ce
n'era
uno, che le sembrava piuttosto familiare, che aveva in testa un
cappello con un
avvoltoio impagliato in testa.
Inutile dire che, incuriosita, non riusciva a staccargli gli occhi di
dosso.
"Le piace il mio cappello forse?"disse l'occupante del
quadro,
con gli occhi ancora chiusi.
Lily
lo guardò stupita con la bocca spalancata e il Vecchio
Preside sorrise, prime
di aprire i suoi occhi straordinariamente azzurri.
"Non
mi conosce? Non vorrei peccare di superbia, ma credevo di essere
piuttosto
famoso nella sua famiglia..."
Un
barlume di comprensione passò negli occhi di Lily, Neville
avrà passato giorni
a raccontare quell'aneddoto che, a quanto sembra, dev'essere stato uno
dei primi
momenti di gloria del futuro Professor Paciock.
"Lei
è Severus Snape?" disse lentamente.
Poi
accadde una cosa piuttosto strana, almeno ai suoi occhi, il
quadro
davanti a lei si mise a ridere, mentre il Preside accanto si
svegliò urlando in
modo piuttosto maleducato: "Hei!Ma cosa stai dicendo ragazzina?"
"Oh
avanti Severus, non è certo obbligata a conoscerci!" disse
Dumbledore
senza smettere di sorridere.
"Beh,
evidentemente suo padre era talmente tanto occupato a fare interviste,
che non
gli ha nemmeno mostrato le foto del suo amato mentore!"
"No!Un
attimo..." Iniziò Lily eccitata: "...lei è Albus
Dumbledore e Severus
Snape è lui! In effetti, sembrava troppo simpatico per
essere Snape!"
Snape
sbuffò contrariato, mentre Dumbledore continuava a ridere,
radiografando la
giovane con i suoi occhi azzurri tra gli occhiali.
"L'hai
combinata grossa"cominciò Snape sghignazzando"Immagino che
tu abbia
superato il limite come tuo padre e tuo nonno a suo tempo. Sembra che
sia
giunto il momento per i Potter di avere giustizia."
Lily
lo guardò con antipatia e disse poi rivolgendosi a
Dumbledore con aria scettica
chiese:"E questo sarebbe un grand'uomo?"
"Non
ama esporre la sua parte migliore" disse lanciando uno sguardo
divertito
al vicino.
"Al
deve essere proprio orgoglioso di avere il nome di questo qua!"
affermò
Lily ironicamente.
"Ma
forse Severus non sa che tuo fratello ha i nostri
nomi..."accennò Dumbledore.
Snape
fece un sorriso un po' amaro e disse a bassa voce "So,so...".
Poi
si riprese da quell'attimo di "debolezza" e affermò un po'
malignamente:"Forse dovremmo essere noi ad essere non molto orgogliosi
di quell'uso, come dire, particolare
dei nostri nomi!"
Lily
lo fulminò con lo sguardo, ma Dumbledore intervenne
dicendo:"Avanti
Severus! Non esagerare, non è il caso di farsi odiare da
tutta la famiglia
Potter!".
Snape
fece qualcosa di simile ad un grugnito e sparì dalla cornice
senza nemmeno
salutare.
"Simpatico"
"Sono
sicuro che nel profondo è felice!" disse Dumbledore ora
leggermente
più serio, ma sempre gentile.
"Nel
profondissimo..."commentò Lily poco convinta.
"Parlava
con qualcuno Signorina Potter?", disse una persona dietro di lei che
stava
chiudendo la porta dell'ufficio.
Lily
vide Dumbledore farle l'occhiolino e uscire dal quadro.
"Nessuno,
Preside."
Fine?
non
ho voluto dire cos'ha combinato Lily, perchè sto riflettendo
su un capitolo in più... dipenderà sopratutto dal
gradimento della FF che non è un capolavoro..(sigh..) (temo
che non sarò mai soddisfatta come per "quella volte che mi
si ruppe la cintura")
commentino?^^
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
nextt2
Ecco un secondo capitolo che
potrebbe essere l'ultimo, ma anche no!
Dipenderà un po' da
voi, un po' dall'ispirazione...^^
***
L’Illustrissimo
Preside si sedette dietro alla scrivania.
Aveva un vestito di velluto
verde con serpenti decorati in
argento, giusto per non far capire a nessuno a quale casa apparteneva.
Lily lo guardava di sottecchi,
tenendo il capo
rispettosamente abbassato, con un’espressione che
sperò sembrasse contrita.
Cominciò a mettere
un po’ in ordine la scrivania, ovviamente
fingeva, perché sistemare quell’ammasso di carta
era impossibile.
Probabilmente qualche giorno si
sarebbe innervosito, avrebbe
fatto evanescere tutto e buonanotte a alle scartoffie inutili.
Mentre firmava fogli qua e
là, faceva del suo meglio per
ignorare Lily che, risoluta, metteva a frutto anni di allenamento nel
retrobottega dei Tiri Vispi Weasley. Ora le avrebbe fatto proprio
comodo il Collirio
Commovente, se solo non lo avesse usato tutto per mostrarsi disperata
quando Al
aveva tinto la sua Puffola Pigmea…
“Voglio che sia
chiaro” cominciò con voce solenne,
allontanando Lily dai suoi pensieri“che certe cose a
Hogwarts, non sono e non
saranno mai tollerate. Almeno finché il sottoscritto
dirigerà questa scuola”.
Amen,
pensò Lily,
ma ebbe il buon senso di continuare a tacere.
“Voglio che tu
capisca la gravità delle tue azioni, per
questo ritengo che togliere dei punti alla tua casa non sia
sufficiente”.
Lily cominciò a
sudare freddo e la paura iniziò a farsi
strada dentro di lei, sibillina e traditrice. Sarebbe stata davvero
espulsa.
Era morta.
Sua madre l’avrebbe
uccisa sicuramente, e suo padre…
Merlino, suo padre
l’avrebbe guardata con quell’aria delusa
che si riservava solo per i guai peggiori.
Non l’aveva mai usata
con lei, solo un
paio di volte per James e una per Al,e
sembravano davvero sul punto di mettersi
a piangere. E anche lei ci era rimasta male, per loro.
Speriamo
che mamma mi
uccida prima di vedere papà.
“Incomincerò
levando cento punti a Grifondoro”.
“Cosa!No,
senta…”
“Non mi interrompere
Potter” disse freddamente il Preside,
calcando sul cognome.
Lily ammutolì.
“È anche vero, che
non hai mai dato problemi prima d’ora e anche se voglio che
tu capisca la
gravità delle tue azioni, non sarai espulsa.”.
“Evvai!”
disse Lily senza nemmeno provare a trattenersi.
“Per
ora…” commentò
l’Illustrissimo con una certa aria
maligna, per niente contenuta.
La sensazione di sollievo era
indescrivibile, era salva.
D’accordo avrebbe
avuto una punizione, probabilmente anche
pesante, ma chi se ne importava se poteva restare ancora a Hogwarts!
Sua madre non
l’avrebbe uccisa e suo padre non l’avrebbe
guardata con aria delusa, o forse sì, ma solo un
po’.
In ogni modo la tragedia era
stata sfiorata, ma scampata.
Bel
colpo Lily Potter!
Come avrebbe detto Zio George “Raccomandata come un Potter, fortunata
come un Weasley!”
“Ho saputo,
però” riprese l’Illustrissimo ispirato
“che
dall’analisi delle…come
dire…prove…sembra che tu non fossi sola nel
compiere
quello sgradevolissimo scherzo, ma che abbia avuto anche un valido
aiuto.”
Lily si irrigidì.
“Non è
vero…” tentò di dire.
“Non ci provi, il suo
compagno ha già confessato”
Idiota,
pensò
Lily.
“Entri
pure.”
La porta dell’ufficio
si aprì lentamente, un ragazzino
pallido con i capelli biondi entrò, con aria afflitta.
“Malfoy?”
disse Snape, ricomparso nel quadro.
“Sì,
Severus. Proprio il giovane Malfoy, ed è anche in un
discreto guaio…Insieme alla sua amica ovviamente.”
rispose l’Illustrissimo.
“Ma lei è
Severus Snape!Mio padre mi ha detto tutto su di
lei!” urlò Scorpius guardando emozionato Lily che,
in tutta risposta, fece una
smorfia.
“Vedete? Lui mi
conosce, perché è stato educato come si
deve, non come qualcun altro…” la diretta
interessata, a queste parole, sbuffò
e alzò gli occhi al cielo.
“È la giornata delle
rimpatriate!” disse allegro Dumbledore, inserendosi nel
discorso.
“È la
giornata delle assurdità…”
incominciò Snape lentamente
“com’è possibile che un Serpeverde e una
Grifondoro, un Malfoy e una Potter, si
alleino per fare quello che hanno fatto?”
Mentre parlava, il suo sguardo
stupito passava da un ragazzo
all’altra.
Sembrava che fino ad allora non
avesse compreso il motivo
della presenza dei ragazzi nello studio, probabilmente
perché si era perso
nelle lodi di Scorpius.
“I tempi
cambiano” disse l’Illustrissimo Preside. A Lily
parve di scorgere un certo disappunto nel suo tono.
“Che tempi
meravigliosi!Non credi anche tu, Severus?”
affermò divertito Dumbledore, guardando il suo vicino.
Gli occhi di Snape
dardeggiarono, sembrò quasi oltraggiato da
quella domanda, prima di rispondere malignamente:
“Più che altro, che tempi
contro natura Albus…”
“Hei!”protestò
Lily, mentre Scorpius si sforzava per non scoppiare
a ridere.
Ci mancava pure che facesse la
figura dell’idiota di fronte
al professore preferito di suo padre, poi sarebbe finito direttamente
in pasto
al Basilisco sotto il pavimento.
Infatti, nonostante le
rassicurazioni di sua madre, non era
molto sicuro che suo padre scherzasse riguardo al contenuto del
sottosuolo di
casa sua.
Lanciò un'occhiata a
Lily in piedi a fianco a lui, non sembrava molto agitata.
Evidentemente era
già a conoscenza del fatto che non sarebbe stata espulsa,
ora avrebbero aspettato insieme la punizione.
Una volta uscito di
lì, probabilente avrebbe pregato Lily e Al per poter
rimanere nel salotto di casa sua come soprammobile, nel fortuito caso
in cui fosse riuscito a farsi solo
pietrificare dal Basilsco.
Snape
nel frattempo guardava con disappunto i due ragazzi,
mentre Dumbledore sorrideva.
A causa dell'emozione l'avvoltoio del suo cappello prese vita e
volò tra gli altri presidi svegliandoli e provocando dei
brontolii dei quali il più gentile era: "Sapevo che una
volta crepato sarebbero finiti i bei tempi".
"Silenzio!" disse l'Attuale preside“Ora è il
momento di decidere la vostra punizione,
non di discutere di tempi o altre sciocchezze!”
“Sì,
signore Illustr…”
Scorpius bloccò con una gomitata Lily, che mimò
un attacco di tosse e
riprese”…ehm...Preside”
“Seduti”.
FINE?
Attenzione: non è
una Lily/Scorpius! Cioè, per ora non lo è, e non
credo lo diventerà... Lily e Scorpius sono amici,
perchè, nella mia mente, Al è a Serpeverde...
L'Illustrissimo è senza nome, perchè la Roe ha
detto solo che la McGrannit non sarebbe diventata Preside a causa
dell'età, quindi ho immaginato solo che fosse un ex
Serpeverde, un po' di parte, ma fondameltamente giusto...
Ringrazio
chi ha commentato, chi ha messo la storia tra i preferiti, chi ha solo
letto!
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Hola a Todos!^^
Questo è il terzo
capitolo... Inizia a esserci qualche indizio su quello che hanno
combinato Lily e Scorpius, ma il mistero è ancora fitto...
***
“Seduti”
“Non ho la
sedia…” disse Scorpius.
L’Illustrissimo
sbuffò infastidito e con un gesto della
bacchetta fece apparire una sedia di legno dall'aria scomoda.
“Siete qui per
ricevere la vostra punizione” incominciò con una
soddisfazione mal trattenuta “sappiate che sia Gazza sia
Madama Pince sono delle istituzioni
nella nostra scuola. Sono qui da prima di me e da molto prima di voi.
Il vostro
atteggiamento nei loro confronti è stato una gravissima
mancanza di rispetto”.
Amen,
pensò
Scorpius, prima di guardare verso Lily. Dallo sguardo che aveva,
immaginò che
avesse avuto il suo stesso pensiero.
“Non voglio sapere di
chi è stata l’idea…”
“Potter”
sibilò Snape, ma fu messo a tacere da un sonoro
“Shhh!” di Dumbledore.
“…ma
c’è un modo per evitare una pena particolarmente
dura.”
Lily e Scorpius, ora lo
guardavano interessati, protesi in
avanti.
Forse
non diventerò un
soprammobile della casa del celebre Potter.
Forse
non sarò
costretta ad avere un nuovo, sgradevole attaccapanni in salotto.
L’Illustrissimo
Preside li guardò, molto serio.
Con la giovane Potter non aveva
possibilità, ma riponeva le
sue speranze in Malfoy. Sempre che non volesse finire in pasto al
leggendario
Basilisco del Malfoy Manor.
“Confessare”.
Lily trattenne il respiro
irrigidendosi nella sedia,
Scorpius si mosse un po’ a disagio, ma non sembrava
particolarmente agitato.
Dannazione.
Decisero contemporaneamente che
la tecnica migliore fosse
fare gli stupidi.
“Abbiamo
già confessato” rispose Scorpius cautamente.
“Infatti! Abbiamo
fatto tutto da soli.”concordò Lily, forse
un po’ troppo in fretta.
L’Illustrissimo
Preside sorrise, come uno che la sa lunga,
disse: “Non crederete davvero che io mi beva la storia che
siete riusciti a
combinare tutti quei danni da soli?”
“Sono sicuro che
centrano gli altri Potter. Magari sono
stati consigliati da qualcuno a casa, con più esperienza di
loro… ” insinuò
Snape maligno.
“Avanti Severus! Sono
certo che tutti concordino sul fatto che Harry abbia ben altro a cui
pensare!” disse
Dumbledore.
“Non
m’interessano i vecchi studenti, ma quelli
attuali!”
commentò l’Illustrissimo, visibilmente infastidito
da tutte quelle interruzioni.
“Abbiamo fatto tutto
da soli.” Ripeté Lily, che ora sembrava
aver ripreso il controllo della situazione.
“Non prendetemi in
giro!” tuonò, facendoli ammutolire
spaventati.
In quel preciso il istante si
sentirono come se il loro coraggio dopo essere andato a farsi il
bagno nel Lago, fosse stato attaccato a tradimento dalla Piovra Gigante.
Puf! Sparito!
“Se confesserete chi
dei vostri compagni vi ha aiutato, vi
assicuro che la vostra punizione non sarà troppo dura e non
si protrarrà fino
alla fine dell’anno…”
l’Illustrissimo guardò i ragazzi di fronte a lui,
tenevano gli occhi bassi senza parlare.
Cercò di incontrare
lo sguardo di Scorpius, ma lui sembrava
intenzionato a non guardarlo.
Lily si guardava i piedi, stava
riflettendo sul fatto che se James fosse finito
in punizione a causa sua, probabilmente l’avrebbe pagata per
il resto della sua
vita.
Mi trasfigurerà in un
candeliere e mi metterà vicino a Scorpius.
Per non parlare di Rose.
Zia Hermione avrà
raccontato almeno
un centinaio di volte quella fattura che si era beccata la ragazza che
aveva
fatto la spia sull’ES, e tutti sapevano che Rose assomigliava
molto a sua madre. Troppo.
Si toccò il viso,
preoccupata.
Scorpius sapeva che il Preside
stava tentando di farlo parlare, credeva che da buon Serpeverde avrebbe
salvato prima di tutto se
stesso.
E aveva ragione,
perché tacendo stava facendo i suoi
interessi.
Infatti, se farsi punire con
Lily, l’avrebbe messo nei guai,
confessare che si era alleato con mezza famiglia Potter e Weasley,
equivaleva
ad un suicidio.
Della serie: addio speranza di
diventare un attaccapanni.
Pensare che sarebbe stato
proprio carino con i due pugni
alzati, vicino alla piantina di Mimbulus Mimbletonia, pronto ad
accogliere gli abiti degli ospiti illustri (ma mai quanto
l'Illustrissimo) che passavano da quella casa.
L’importante era che
i mantelli non toccassero la pianta,
altrimenti nemmeno il Solvente Magico di Nonna Acetonella potrebbe
riuscire a
levare i residui dalla Puzzalinfa.
“Sono convinto che
nessuno dei vostri amici vi giudicherà
per questo” azzardò l’Illustrissimo,
provando a convincerli con la tecnica della
comprensione.
Certo, come no.
I due ragazzi continuarono a
tacere.
“Sarebbe da espellere
quella Potter” celiò Snape arcigno.
Lily gli lanciò
un’occhiata perforante e poi abbassò
nuovamente la testa.
“Se fosse espulsa
Lily allora anche il giovane Malfoy
dovrebbe fare la stessa fine.” Commentò
Dumbledore, meritandosi uno sguardo
assassino da Scorpius, al quale rispose con un sorriso.
Quest’
uomo è
snervante.
L’Illustrissimo
valutò l’idea di eliminare tutti i quadri
dal suo ufficio, poi ci ripensò.
Non era il caso di esagerare.
Sarebbe bastato farne sparire
giusto un paio.
“Non abbiamo niente
da dire.” Disse Scorpius alzando la
testa e guardando l’Illustrissimo.
“Qualcosa da dire
l’avete, il problema è che non volete.”
Rispose
“è anche vero che ci sono molti modi per far
parlare anche gli alunni più
restii…”
Lily e Scorpius si guardarono
preoccupati.
Di che cosa stava parlando il
preside?
Legilimanzia?
Veritaserum?
Cruciatus?
“…sfortunatamente
sono tutti illegali.”
“Oh, io li userei comunque…non
dovrebbero esserci limiti
alla ricerca della verità!”
Appunto mentale: far sparire
ugentemente tre quadri dall'ufficio.
L’illustrissimo
alzò gli occhi saettanti verso Phineas
Nigellus, che non sembrò comprendere il suo disappunto.
Gazza
l’avrebbe
adorato, pensò Lily un po’ disperata,
guardando Phineas di sottecchi.
“Se non avete davvero
nient’altro da dire…” Scorpius
deglutì
guardando pietosamente l’Illustrissimo.
“è giunto il momento di comunicarvi la
vostra punizione.”.
THE END?
Noooo.... Ormai è impossibile
lasciare a metà...;-)
Ringrazio tutti per i commenti!
Chiariamo la questione pairing: se le
cose non cambiano (serie illuminazione divina), non ho intenzione di
specificare niente, in questo modo la questione Lily/Scorpius rimane
aperta.
In più, come vedete ho inserito
anche qualche accenno a Rose, quindi potete leggerla come preferite...
Io non credo mi esprimerò!^^
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
Non so cosa sia
successo, ma il capitolo mi si è cancellato! quindi ripubblico!
Questo è
il penultimo! buona lettura...
***
“Per prima cosa
dovrete pulire da cima a fondo la Sala dei
Trofei”
Prevedibile.
“Secondo” e
qui l’Illustrissimo Preside sorrise malignamente
“mi risulta che non siate particolarmente portati in
pozioni…”
Lily sbuffò.
Non era il caso di farle sempre
notare che sua nonna era così brava
in pozioni, mentre lei,
povera sciocca, arrivava a malapena alla sufficienza. Del resto non era
certo
colpa sua se faceva fatica a trovare affascinante sudare per ore
davanti ad un
paiolo fumante per preparare una pozione che il professore avrebbe
fatto
evanescere due secondi dopo averla guardata!
“Non fare quella
faccia, non mi riferisco solo a lei! Sembra
che anche Malfoy non se la cavi meglio…”
Scorpius alzò le
spalle, totalmente indifferente.
“Strano, io ricordo
che Draco era molto portato per la
materia.”. S’inserì Snape pensieroso.
Sorrise.
Suo padre gli aveva raccontato
che quando il Professor Snape
insegnava, faceva sempre preferenze verso gli alunni della sua casa, ed
era per
questo che aveva volti particolarmente alti.
L’illustrissimo,
inspiegabilmente, non sembrava per nulla
turbato dall’interveto dell’Ex Preside, anzi, si
girò verso di lui e gli disse:
“In effetti, non sono sicuro di aver fatto bene ad affidare
la cattedra di
Pozioni a…”
“…l’avevo
detto che era troppo giovane!” lo interruppe Snape
trionfante “non si può affidare una cattedra al
primo che passa, è anche
importante avere un buon metodo!”
Lily si trattenne dal ridere.
Se era vero solo la metà di
quello che gli avevano raccontato su di lui, non doveva essere un gran
insegnante.
Incontrò lo sguardo
di Dumbledore che aveva l’aria di uno
che la sa lunga.
“Però
aveva ottime referenze, poteva essere un buon
insegnante…” continuò a parlare
l’Illustrissimo con Snape, sempre sorridendo,
ma un po’ sulla difensiva.
Lily e Scorpius, si guardarono
un po’ scocciati.
D’accordo, la
rimpatriata con i mentori dei vari genitori è
stata carina.
La predica
dell’Illustrissimo era inevitabile.
I vari inserimenti degli Ex
Presidi di tutte le Ere
Possibili Immaginabili, magari si potevano evitare, ma va beh.
Le minacce per farli confessare
sono state decisamente un
colpo basso, ma si sono salvati.
Ma che ora si mettessero a
parlare dell’inettitudine loro
insegnate di Pozioni, sembrava un po’
un’esagerazione.
“La verità
Severus è che come insegnavi tu Pozioni, pochi
sono in grado di farlo. Tu sei stato un mio insegnante e se dovessi
cercare
qualcuno con le tue abilità non assumerei
nessuno!” concluse il Preside.
Snape sembrò
compiaciuto di questa sviolinata, e tirò su il
naso con fare aristocratico.
“Anche se per certe
situazioni non so se si può fare
qualcosa.”.
“Beh, per certi casi
disperati non si po’ fare molto” mentre
parlava guardava intensamente Lily “anche se insistendo e con certi metodi qualcosa si può
ottenere”.
“E tu sei un esperto
di questi metodi, vero Severus?” disse
Dumbledore, sornione.
“Chiaramente, perfino
Paciock ha passato gli esami di
Pozioni” disse tutt’altro che orgoglioso, anzi,
piuttosto seccato.
“Allora non ti
dispiacerà dare ripetizioni di Pozioni a
questi ragazzi.”
“Cosa?!”
dissero Lily e Snape contemporaneamente, prima di
cominciare a guardarsi in cagnesco.
“Certo Severus, hanno
bisogno di ripetizioni di Pozioni e
chi meglio di te?”
Un sorriso malvagio
trasfigurava il viso dell’Illustrissimo,
mentre parlava, la soddisfazione a malapena trattenuta.
“Ma…”
cominciò Snape.
“Non ti puoi
rifiutare! Noi tutti Ex Presidi abbiamo il dovere
di servire l’attuale Preside di
Hogwarts…” disse Phineas Nigellus, con aria
maligna, seguito dai borbottii di
approvazione che provenivano dagli altri quadri.
“Hanno ragione
Severus…” cominciò cautamente
Dumbledore, ma
Snape gli fece segno di tacere.
Lily, indignata,
lanciò uno sguardo assassino
all’Illustrissimo Preside che sghignazzava e disse:
“Lei non può farlo!”
“Sarebbe un onore per
voi, altro che punizione!” disse
Phineas Nigellus che rideva senza ritegno.
Certo,
come no.
“Appunto noi
meritiamo una punizione severa! Ci faccia
pulire tutte le scale di Hogwarts, oppure aggiustare il bagno di
Mirtilla
Malcontenta, far partorire uno Schipodo Sparacoda, potare a mano il
campo di
Quidditch… Tutto, ma non ripetizioni con lui!” piagnucolò Lily.
“Hei! Parla per
te!” si lamentò Scorpius.
Non era poi così
grave per lui fare lezione con Severus
Snape e dato che sarebbe già stato pietrificato, non era il
caso di peggiorare
la situazione.
“In effetti, ha
ragione Potter, non meritano
questo…ehm…onore. Io gli farei pulire tutti i
bagni di Hogwarts, mi pare più
adatto!” tentò di suggerire Severus, mentre
lanciava occhiate di fuoco a un
divertito Dumbledore.
L’Illustrissimo
assistette alla scena con uno sguardo
indecifrabile.
Quando tutti si volsero verso
di lui, con sguardi
imploranti, sorrise e parlò.
“Bene,
cercherò di accontentare un po’ tutti. Potter e
Malfoy, farete ripetizioni per un mese col Professor Snape due volte la
settimana,
pulirete la
Sala
dei Trofei e, poiché sembrate così entusiasti,
anche tutte le scale di
Hogwarts, aggiusterete il bagno di Mirtilla Malcontenta, poterete il
campo di
Quidditch…” poi assunse un aria fintamente pensosa
“ non mi risulta che Hagrid
abbia Schiodi Sparacoda in stato interessante, però dovrebbe
esserci qualche
Thestral, che potrete assistere.”
“Ma bene!”
commentò Scorpius, girandosi indignato a guardare
Lily che non sembrava aver capito.
Snape sembrava combattuto, da
un lato un Potter aveva
finalmente ottenuto una punizione degna di tal nome,
dall’altra si era fatto
fregare con le sue mani e gli aspettava un intero mese con quella
piccola
arrogante.
Dopo qualche secondo Lily si
riprese dalla trance e disse
lentamente: “Ma lei…Non è
giusto!”
“Spetta a me decidere
cosa è giusto o non lo è. Inoltre sono
convinto che suo padre non desidera avere dei figli che infrangono
così
apertamente le regole…” poi ignorando il verso di
Snape continuò “… soprattutto
visto la posizione particolare che
occupa nel mondo magico” decretò, condendo
l’ultima parte con un tono ironico
che non poteva essere equivocato.
“Guardi che mio padre
ne ha già fatto fuori uno, di pazzo
sadico…È qualcun altro che dovrebbe preoccuparsi
qui..”
Ma questa volta Lily aveva
esagerato, se ne accorse anche
lei.
L’Illustrissimo lo
guardò severo e disse “Cinquanta punti in
meno a Grifondoro. E pulirai anche i bagni di tutta la
scuola.”
Poi si alzò e gli
indicò la porta dicendo: “E ovviamente
scriverò alle vostre famiglie. È tutto. Potete
andare”.
Lily e Scorpius con aria
abbattuta si avviarono verso la
porta, entrambi molto abbattuti.
“Mi dispiace per le
punizioni in più” disse Lily.
“Lo spero bene, sappi
che farai quasi tutto tu!” rispose
Scorpius con una smorfia che fece ridere Lily.
“Mia madre mi
ucciderà se il Preside gli scrive cosa gli ho
detto!”
“Quando i miei
leggeranno cosa ho fatto mi daranno in pasto
al Basilisco”
“C’è
posto nel mio salotto…”
Scorpius sorrise grato e con
aria solenne disse: “E così
finirono Lily Luna Potter e Scorpius Hyperion Malfoy, giovani eroi, che
si
sacrificarono per una nobile causa, ma furono uccisi dalle loro stesse
famiglie
a causa di una diabolica maledizione
dell’Illustrissimo-Che-Tutti-Nominano.”
...CONTINUA!!
ringrazio tutti per
le recensioni!
Vi prego di lascire
un commentino!^^
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Capitolo 5 *** Epilogo ***
Bene,
bene...
Finalmente
saprete cos'hanno combinato quei due... La FF finisce qui,
per ora non mi sento di imbarcarmi in progetti più
impegnativi! buona lettura...
Epilogo
Lettere inviate:
Gentile
Famiglia
Potter,
siamo
dispiaciuti di
informarvi che vostra figlia Lily, nella notte del 1/03/2019, insieme a
un suo
compagno, si è recata nelle cucine della scuole e ha ingannato gli Elfi Domestici,
convincendoli a
versare una consistente quantità di Elisir
per Indurre Euforia, in ogni tipo di bevanda.
La
mattina tutto il
corpo studentesco non è stato in grado di affrontare le
lezioni, ed è stato colpito
anche qualche professore.
Come
potete immaginare
le lezioni mattutine sono state sospese e l’infermeria
è stata affollata per
ore, provocando un disagio non indifferente.
Inoltre,
una volta
chiesto agli elfi i nomi dei colpevoli, è scattata su di
loro una potente
fattura che gli ha sigillato le labbra impedendogli di parlare ed
è dovuto
intervenire il Preside stesso per trovare una soluzione.
Per
ora, abbiamo
deciso di non sospendere vostra figlia, ma avvertiamo che se si dovesse
ripetere un fatto simile, saremo costretti a farlo.
La
ragazza è stata
punita per tutto il resto dell’anno scolastico.
Alleghiamo
il conto
per rifornire la dispensa degli ingredienti utilizzati per gli
antidoti,
potrete dividere la spesa con i genitori di Scorpius Malfoy,
l’altro ragazzo
implicato.
Cordialmente,
Professoressa
Minerva McGonagall
Vicepreside.
Cari
Mamma e Papà,
so
che siete
arrabbiati con Lily, ma sento il dovere di spiegarvi che la sua
è stata
un’opera di bene, assurdamente fraintesa come un atto
vandalico.
La
vostra amatissima
figlia,voleva rendere più allegra questa scuola di musoni.
Sfortunatamente
deve
aver letto male le istruzioni del dosaggio dell’Elisir e
sì, forse c’è stato un
po’ di caos, ma si ci può tranquillamente ridere
sopra.
Avreste
dovuto vedere
Neville, quando si è messo a cantare e Hagrid che ha
iniziato a starnutire
facendo volare tutti gli oggetti nella tavola dei professori, mentre
gli alunni
ridevano come matti. (Non sono proprio sicuro se ridevano per lui o per
la
pozione, comunque si divertivano!)
Come
potete quindi
immaginare, grazie alla nostra Lily abbiamo passato una mattinata in
allegria,
saltando lunghissime e noiosissime lezioni.
Sono
sicuro che anche
Voi, quando eravate a scuola avreste desiderato una mattina di vacanza,
beh,
Lily ha fatto questo regalo a tutta la scuola e punirla è
stata una vera
ingiustizia.
E
poi la cosa della
fattura sugli elfi non è stata lei a farla, ma Scorpius, e a
sua insaputa.
Ah,
già, non so se
sarete molto contenti della sua (e nostra) amicizia con Scorpius, ma
del resto
bisogna superare i pregiudizi, vecchie inimicizia e tanti altri bla bla
bla…e noi l’abbiamo fatto!
Vi
mando un bacione e
spero sarete misericordiosi.
James
Ciao
papà,
sono
pronto per il mio
destino.
Ho
già trovato un
salotto dove passare l’eternità.
Con
riverenza,
Scorpius
Fine!
(questa volta davvero!!)
Commentino?^^
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