Un nuovo sensei di ciuiciui (/viewuser.php?uid=16672)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un'insolita missione ***
Capitolo 2: *** Un incontro (in)desiderato ***
Capitolo 3: *** Non farmi arrabbiare! ***
Capitolo 4: *** Questa è una congiura! ***
Capitolo 5: *** Appuntamento indesiderato ***
Capitolo 6: *** Un appuntamento indesiderato(Parte seconda) ***
Capitolo 7: *** Vendetta ***
Capitolo 8: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Un'insolita missione ***
Un
nuovo sensei
di ciuiciui
Capitolo
primo -
Un’insolita
missione
Un
alito di vento primaverile spazzava le strade di Konoha di prima
mattina, mentre i suoi abitanti si stavano alzando salutando il sole
e le montagne antistanti al villaggio.
A
casa Nara c'era la solita calma che caratterizzava i suoi inquilini;
un raggio pallido colpì parzialmente il viso del giovane
Nara
provocando una sorta di mugolato più simile assai ad un
muggito assonnato.
"Shikamaru
è mattina,sveglia dormiglione!" disse la madre dello shinobi, mentre entrava e apriva con un gesto spietato le tende facendo
filtrare totalmente i raggi del sole.
"No
mamma..."si lagnò il Nara, mentre si girava le coperte e
s’infilava la testa sotto il guanciale nella speranza di
strappare
altri dieci minuti di riposo.
Ma
la madre più che mai decisa a farlo alzare,e soprattutto
conoscendo il tipo, gli tolse le coperte lasciando il figlio al
freddo.
Allorché
Shikamaru si dovette alzare, evidentemente costretto.
Borbottò
qualche frase sconnessa sull’ora della sveglia e mise fuori
il muso
dal letto e dalle lenzuola canute.
Con
passi incerti si recò verso il bagno, poi con un gesto
meccanico si sciaquò il viso con l'acqua gelida e
rimirò
il suo viso emaciato dal sonno.
"Che
faccia che ho..." si denigrò il ragazzo con una note di
disappunto per il brusco risveglio. Da quando era diventato Jonin, i
suoi impegni erano decuplicati e a lui questa faccenda non piaceva
affatto. Molto spesso l’Hokage voleva conferire con lui per
nuove
missioni e vi si era abituato da quando era diventato Chuunin. Ma con
il grado di Jonin, be’ era tutta altra cosa.
"Hai
fatto un ottimo lavoro, ma non ti posso dare un voto alto"
"Perciò
ti alzerò di grado...ti ci abituerai"aveva
pronunciato secca la voce di Tsunade-sama mentre gli affidava
nuovamente incarichi.
A
poco erano servite le blande lamentele nel constatare che avrebbe
avuto meno spazio per oziare e sicuramente più tempo preso
dalle missioni.
Immerso
in quegli strani pensieri Shikamaru si rivolse alla volta della
cucina dalla quale proveniva un odorino di colazione appena sfornata.
Vi
trovò il sorriso di sua madre, lo sguardo del padre severo e
invecchiato e qualche tazza fumante di latte per la colazione.
"Shikamaru,
buon giorno" lo salutarono i suoi genitori, mentre con lui con
un gesto secco d’impazienza si sedeva.
"'giorno"
si limitò a dire con sguardo accigliato per far sentire in
colpa i suoi genitori.
"Stamattina
ti sei alzato presto perché Gondaime deve conferire con te
di
una cosa assai importante...”. irruppe nel silenzio suo padre
senza
troppo giochi di parole.
"Strano"
borbottò il giovane Nara abituato ad essere chiamato
dall'hokage per "importanti
faccende".
Mancava
solamente che fosse assegnato ad una squadra di genin! Avrebbe
rifiutato senza troppe storie; questa faccenda dell'essere Jonin gli
stava dando un mucchio di seccature che avrebbe volentieri evitato.
"Figliolo"
fece con un gesto teatrale suo padre sospirando, al che il figlio lo
guardò ancora con uno sguardo bieco.
"L'Hokage
ha voluto farti passare al grado di Jonin perché credeva ne
fossi in grado. Dimostrale che sei un valido shinobi di Konoha e non
uno scansafatiche!"
"Io
non sono scansafatiche, solamente mi tengo lontano dalle rogne, se
possibile e se mi è concesso" disse Shikamaru portandosi
alla bocca la tazza scarlatta e trangugiando un sorso di latte caldo.
"Uno
shinobi ha anche dei doveri, su fai colazione e vai a vedere che cosa
vuol da te Gondaime"
***
"E
questo è tutto" pronunciò Tsunade-sama mentre
poggiava la guancia sinistra sulle mani intrecciate. I suoi gomiti
poggiavano, in una sua posa usuale, sulla scrivania. Il sole entrava
già caldo attraverso le finestrone dell'ufficio dell'Hokage
e
oramai era già alto nel cielo.
"Io
dovrei prendere il posto d’Iruka sensei e tenere la sua
classe?"
si chiese titubante e quasi terrorizzato Shikamaru guardando negli
occhi il donnone antistante a lui.
"Esatto...non
dovresti avere problemi a tenere una classe.”.
La
faccia di Shikamaru passò dall'essere verdastro, ad un
colorito blu e poi un indefinito scarlatto a tingergli le gote. La
prospettiva di tenere dei mocciosi urlanti che chiedevano l'ora
d’arti marziali o che cercavano di barattare l'ora di storia
con la
lezione d’arti illusorie gli sembrò semplicemente
un incubo.
"Ma
io sono occupato con le altre missioni..."cercò di
rigirarsela lo shinobi.
"Ti
ho già dispensato...e anzi ti do gli appunti
d’Iruka. Te li
ha personalmente lasciati. Anzi a dire il vero è stato
proprio
lui a raccomandarti a me. Sei stato scelto in virtù della
tua
pazienza...con certi scalmanati è proprio quello che ci
vuole"
Mentalmente
Shikamaru prese nota di fargliela pagare al suo precedente sensei.
"Sicuri
che è una settimana..."chiese titubante lasciando a
metà
la frase quasi a confermare ciò che non si voleva dire,
ovvero
la remota ipotesi che Shikamaru rimanesse più di una
settimana.
Tsunade-sama
lo squadrò da testa a piedi, mentre lui incrociava le
braccia
in attesa.
"Un'influenza
non ha mai ucciso nessuno. Non sta affatto bene tanto è che
è
in ospedale, ma una settimana dovrebbe essere sufficiente"
Ma
la risposta non sembrò tranquillizzare il giovane moro
antistante, in piedi come un pesce lesso.
Poi
con un gesto quanto meno seccato e accigliato, Shikamaru si mise le
mani in tasca e disse con fare grave, "quando devo cominciare?".
"Adesso.
Shizune, accompagnalo!"Ordinò Tsunade .
"Lo
so dov'è l'Accademia!"rispose protestando lo shinobi
vestito di verde, mentre Shizune si apprestava ad uscire dalla porta
dell'ufficio.
"Potresti
accompagnarmi lo stesso visto che devo andarci anche io..."disse
sulla difensiva Shizune. Il maialino nelle braccia della giovane
kunoichi mugolò con un piccolo grugnito in direzione di
Shikamaru.
Ripercorse
con Shizune le strade polverose di Konoha mentre si dirigeva con
Tonton all’Accademia.
[“Oggi
c’è l’ora di storia del villaggio e di
arti marziali”
“Che
noia”aveva esclamato Shikamaru all’affermazione di
Choji.
“…”
“Dopo
la scuola usciamo Shika?”
“Ah
non so, mia madre non vuole che vada al negozio di caramelle”
aveva
risposto sdraiandosi sul banco. ]
Che
buffo che gli sembrava tutto ciò. Gli sembrava ieri che
fosse
lui a sedersi su quei banchi verdolini, che fosse lui a non vedere
l’ora di finire l’ora di storia e di fare merenda.
Iruka
era stato il suo sensei per anni e lo conosceva bene.
Attraversato
da questi pensieri si ritrovò davanti
all’accademia.
“Shikamaru
ti saluto, in bocca al lupo” gli sorrise Shizune.
“Crepi
il lupo…”
E
il giovane deglutì impercettibilmente, mentre
varcava la
soglia superando il giardino dell’Accademia.
“Tsk,
altro che missione di livello A!” borbottò tra
sé il
rampollo del clan Nara.
Note
dell’autrice:
La mia prima
fan’s fiction a capitoli
su Naruto. Premetto che non ci ho mai scritto sopra, leggo ancora
meno, ma ovviamente sono ben accetti consigli su come rendere
più
IC i personaggi, su termini onorifici che abbondano in
questo manga e altri piccoli dettagli.
Se qualcuno avesse
già avuto
questa idea non esitate a segnalarmelo che provvederò a
cancellare la storia! Buona lettura e non lanciatemi troppi pomodori
marci!Please don't kill me! XD
EDIT:
Shikamaru non diventa MAI Jonin ma "passa di grado" così come dice Tsunade nell'ultima puntata. Scusate per l'inconveniente!!
*Chiara*
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Capitolo 2 *** Un incontro (in)desiderato ***
Capitolo
secondo- Un incontro
(in)desiderato.
La
giovane conosciuta come la
sorella del Kazekage camminava nelle strade polverose antistanti alla
porta del
villaggio di Konoha; le era stata affidata l’ambasceria per
l’esame dei Chuunin
che si svolgevano ad intervalli regolari presso il villaggio della
foglia.
Era seguita un nutrito gruppo
di genin chiassosi provenienti dall’Accademia del villaggio
della Sabbia.
Lei indossava un kimono
violaceo che le risaltava tutte le sue forme, mentre una cintura rossa
le
fasciava il bacino, slanciandola ancora più.
In quel lasso di tempo, da
quando aveva combattuto affianco ai guerrieri di Konoha si era fatta
sicuramente più alta e anche più…bella.
***
Shikamaru
entrò
nell’Accademia titubante, preso da una strana agitazione
repressa. Lui non aveva
la più pallida idea che cosa voleva dire star dietro una
cattedra e insegnare.
No di certo, men che meno a dei ragazzini.
Passò
attraverso i corridoi
così famigliari quando egli aveva nove anni, e si diresse
verso l’ufficio della
scuola.
Ritirò gli appunti di Iruka
sensei.
Con una calligrafia tonda e
scarabocchiata c’erano alcuni argomenti di storia del
villaggio da affrontare,
alcuni appunti su certi alunni della classe e sulle cose assolutamente
da non
fare. Poi notò una postilla in fondo. “ Ricordati
di portare pazienza e di non
farti mettere i piedi addosso”, al che Shikamaru
sbuffò, borbottando un
sommesso “figuriamoci”.
Prese il libro, e si accinse
ad entrare in classe.
Varcò quella soglia spedito,
con un viso accigliato e indifferente, e la classe disordinata e
caotica piombò
nel silenzio più totale, mentre le gote del giovane Nara
stavano diventando
scarlatte prese dalla vergogna mentre ancora ostentava indifferenza.
“Ok, il maestro Iruka è
malato. Starà via una settimana. Io prenderò il
suo posto.” Gettò lì con la
massima indifferenza, mentre si sedeva.
Poi una mano infantile scattò
in aria, per domandare qualcosa.
“Sì…?” Chiese Shikamaru
titubante. “Come ti
chiami?”
“Shikamaru…Nara, ma voi
dovete chiamarmi Shikamaru sensei.” E mentre diceva
ciò un brivido gli percorse
la schiena. Le parole “Shikamaru sensei” lo
terrorizzarono in quello stesso
istante e avrebbe voluto tanto e con il cuore darsela alla fuga. Ma non
poteva
di certo.
Avrebbe
tanto voluto
sollevare lo sguardo, dire a quei marmocchi di andare a casa, e correre
nella
direzione opposta.
“Va bene…” disse assumendo
controllo. Si alzò dalla sedia e pose le mani sulla cattedra
scrutando il
foglio che vi era posato.
Poi adocchiò di nuovo la
lista di Iruka e nella lista scorse “Konohamaru non deve stare in banco assieme a
…”e seguiva una lista di
nomi.
Il primo problema era
riconoscere i nomi. Pensò con rapidità e poi con
un ordine mezzo secco ordinò
di mettere sui banchi i propri nomi.
“Così vi conosco” giustificò
il Nara, quando invece di quegli scalmanati non gli poteva importare un
emerito
accidente.
Uno scalpitio prese a rombare
nella placida aula, mentre i suoi alunni ritagliavano rettangolini e vi
scrivevano il proprio nome.
“Shikamaru sensei andiamo
fuori in giardino ad allenarci con gli shuriken?”chiese un
bambino in mezzo
alla classe, facendo scattare il braccio in alto.
“No ho da fare le cose che mi
ha detto Iruka sensei”
Seccato lo shinobi non aveva
dal canto suo la minima intenzione di sgolarsi a spiegare una cosa che
nemmeno
era interessante. Insomma non aveva la minima intenzione di fare
l’insegnante a
dirla tutta. Scorse qualcosa di interessante nella lista
d’Iruka quando trovò
un jutsu da ripassare. La tecnica di moltiplicazione.
“Va
bene, adesso venite tutti
giù, vi mettete in fila e proviamo la tecnica della
moltiplicazione”
Ma al posto di sortire
l’effetto desiderato le sue parole generarono solamente
chiasso.
“Che
scocciatura, avanti così
mi verrà solamente mal di testa!”
protestò il Nara portandosi la mano sulla
fronte e schiaffeggiandosela, evidentemente troppo seccato.
Decisamente non ci sapeva
fare. Non era riuscito a prenderli per il verso giusto, non aveva
ancora
elaborato qualcosa di costruttivo per captare la loro attenzione per
indurli al
silenzio.
“Konohamaru
non superare ci
sono prima io”disse la bambina dai codini rossicci davanti a
lui.
“Ma chi ti vuole
superare!”ribadì il nipote dell’Hokage
con un gesto di disappunto.
“Ci riusciremo prima o
poi?”sbuffò lo shinobi ripiegando le sue braccia
conserte.
La porta in quel mentre si
aprì e ne uscì una testa, un’altra
insegnante dell’Accademia con un’aria
piuttosto seccata.
“Nell’altra classe si sta
tentando di fare lezione…”e dicendo
così squadrò dalla testa ai piedi
Shikamaru.
Egli era appoggiato alla
cattedra semi seduto, con uno sguardo accigliato e più che
mai seccato, con le
braccia conserte. Insomma inerte.
“Oh, tu devi essere Shikamaru
… beh, se hai bisogno di qualcosa, io sono nella classe
accanto” e così facendo
se ne andò via scoccando un’occhiata inferocita al
resto della classe che
ripiombò nel silenzio.
“G-grazie!”ribatté il
giovane
shinobi, seccato più che mai.
La situazione gli era evidentemente
sfuggita di mano, e non ne
aveva più
l’intenzione.
Si mise a sedere dietro
la cattedra, mentre
la classe davanti a
lui riprendeva a rumoreggiare.
Poi
gli venne in mente una
piccola idea. Voleva dimostrare che, sebbene giovane e inesperto sotto
quel
fronte, non si faceva mettere i piedi in testa da piccoli e inopportuni
diplomandi all’Accademia.
E si limitò a fissarli mentre
gli aspiranti genin facevano beatamente casino davanti ai suoi occhi.
Le sue braccia giacevano
conserte, in attesa.
Poi
ottenne il silenzio,
mentre gli occhi dello shinobi gettavano nella soggezione
più totale i piccoli
alunni.
Passarono
alcuni minuti, di
silenzio.
“Allora,
è evidente che
abbiamo cominciato male. Dobbiamo rimanere insieme una settimana, e
forse anche
più. Quindi cerchiamo di andare d’accordo,
ok?” rispose il moro seduto alla
cattedra.
“Ricominciamo…adesso
andiamo
fuori a provare la moltiplicazione, va bene?”
***
La
kunoichi di Suna si era
fermata ad un chiosco di ramen per riposarsi, seguita dalle due squadre
di
genin che si portava appresso che anche loro sembravano non stancarsi
mai.
“La piantiamo di fare tutto
questo casino?” disse Temari, con una grazia nelle parole che
le era
congeniale. Una tipa estremamente pratica, per certi versi selvaggia e
alle
volte, persino sboccata. Lei era semplicemente Sabaku no
Temari, e il compito che stava svolgendo le
stava dando più grane del previsto.
Lei
era appena diventata
Jonin per merito, e fresca di nomina suo fratello le aveva chiesto
questo
favore. Favorone, visto che di certo non era granché
spassoso come lavoro.
“Temari ho bisogno che qualcuno accompagni i Genin a
Konoha.”aveva
pronunciato Gaara, mentre compilava inutili scartoffie accatastate
sulla sua
scrivania da mesi.
***
“Che
noia, ho voglia di farmi
un giro” mentre osservava svogliato i piccoli nelle loro
copie amorfe e prive
di decenza distese a terra, destinate a scomparire.
“L’insegnamento
non fa per
me, su questo non ci sono dubbi. Ma quando è lunga una
settimana?” pensò il moro
disperato.
Anche
i suoi allievi non
traevano soddisfazione da un insegnante così poco
autoritario e così
svogliato. Era davvero svogliato
quel giorno.
“Oggi
ci sono gli esami dei
Chuunin, chissà che figata!” sussurrò
Konohamaru ai suoi amici, mentre la sua
copia scompariva.
Poi
i suoi occhi brillarono
di un’ idea geniale.
“Shikamaru
sensei, ci porti a
vedere gli esami dei Chuunin, dai, dai , dai, dai!”si rivolse
al giovane Nara
che nell’angolo osservava altri suoi compagni, dispensando
qualche rado
consiglio.
Shikamaru
pensò un
istante, valutando se effettivamente
era in grado di tenere a freno quell’orda scalmanata in giro
per Konoha,
disturbando di fatto lo svolgimento degli esami.
“Perché dovrei portare
un’orda scalmanata di mocciosi urlanti che non mi obbediscono, di
grazia?”
I
bambini fecero scomparire
le loro copie moribonde da terra e si precipitarono verso Shikamaru che
diventava ogni minuto sempre più insofferente.
Sbuffò
e con un moto annoiato
prese a contemplare le nuvole mentre si alienava dalle richieste
insistenti dei
suoi alunni che lo strattonavano dai pantaloni.
***
I
genin al seguito di Tsunade
si erano iscritti alla sessione di esame e mentre Temari assisteva in
qualità
di portavoce, Ibiki Morino stava illustrando le modalità con
le quali si
sarebbe svolto l’esame.
Era
una tale seccatura per
lei doversene stare sola, che quasi in quel momento odiava suo fratello!
“Il
villaggio non può rimanere sguarnito per
accompagnare i genin a Konoha”
“Gne gne” aveva fatto il verso Temari.
“Cosa, sorellina?”guardandola bieco il rosso.
“Che scocciatura, Gaara mandaci Kankuro”
“No ci mando te. Sono il quinto Kazekage, non te lo
scordare!”
E
così aveva dovuto. E già.
Ma quel favorone gli sarebbe costato caro, oh sì che gli
sarebbe costato caro
al beneamato fratellino con velleità
di
potere!
“Ci
saranno degli scontri, le
coppie sorteggiate a turno entreranno nell’arena
…”e altri sproloqui
provenivano dalla bocca del Jonin.
***
“Ok andiamo ma solo
se..." prese e fiato il giovane.
"... niente casini, niente
chiasso, niente chiacchiere, niente tifi, niente di niente se no
facciamo
storia del villaggio per una settimana. Avete capito?”
replicò uno stanco
Shikamaru.
"Evviva Shikamaru sensei!"
I piccoli aspiranti genin
si
sistemarono sulle gradinate.
“Toh, chi si rivede … Nara!”
una voce lo colse alle sue spalle. Una voce femminile e
dura, sarcastica e ironica con un che di maschile.
“Umph, che seccatura” fece
finta di ignorarla Shikamaru.
I suoi alunni l’avrebbero
preso in giro secoli se l’avessero anche solamente visto con
una ragazza.
E
poi con lei! Lei, figuriamoci!!Non
se ne parlava
assolutamente. Decise di far orecchie da mercante beatamente ignorando
la voce
di Temari ora più simile ad un ruggito.
“Cosa ci fai qui?” rispose
Shikamaru appena la ragazza si sedette affianco a lui.
“E’ la stessa domanda che
potrei rivolgerti io. Nara non sapevo fossi anche ingrato …
ti ho salvato la
vita, perché mi hai ignorato?”
Ma il moro con lo sguardo
guardò diritto davanti a sé.
Poi Konohamaru si avvicinò
allo shinobi più grande, e strattonando la sua giacca verde
si accaparrò la sua
attenzione. “Shikamaru sensei … ho bisogno di
andare in bagno”.
Shikamaru lo guardò con uno
sguardo assassino, poi lentamente con ancora le gote scarlatte dalla
vergogna
indicò con l’indice l’itinerario da
seguire per i bagni.
“SHIKAMARU SENSEI!Questa è
buona! Nara, le ho sentite davvero tutte!!”gli
scoppiò a ridere in faccia la
giovane Sabaku.
Shikamaru rimase zitto
sbuffando leggermente accigliato.
“Beh... se ti consola io
accompagnato dei genin all’esame dei Chuunin”
Il moro era scocciato da
tutto quel trambusto. Da quando il sole di mattina aveva colpito il suo
viso e
lo aveva svegliato, non era andata bene una sola cosa.
Angolino autrice:
alcune precisazioni, anzitutto.
Shikamaru non diventa mai
Jonin( Neji lo è diventato e non lui, che scandalo!
-.-“) e comunque mi hanno
detto di “non dare peso” ad una frasetta detta in
una puntata filler. Va beh,
cose che capitano. Spero che la storia sia ugualmente apprezzabile!
Per passare ad altro … 9
Recensioni, ma ragazzi siete tutti
matti! Mi sento così orgogliosa e così anche
… in soggezione! E’ stato bello
come la prima volta che ho pubblicato qui, stesse emozioni!
Vi ringrazio, chi ha letto, chi ha
messo nei preferiti … e
soprattutto a :
vidimar
: povero
Shika-kun hai visto? Non è proprio portato a fare
l’insegnante! Dimmi cosa ne
pensi di questo capitolo!^^
Niraw: m-ma
grazie! La tua recensione è così commovente! Sono
semplicemente estasiata!
Davvero mi seguivi anche prima? Ma non sono questo granché,
te lo posso
garantire! Iruka è stato maestro di Shika come di Naruto
all’accademia!xD Asuma
dopo essere diventato Genin!^^. Dimmi che ne pensi di questo capitolo ^^
Himawari :
Povero
Shika … anche con le donne se la deve vedere, mica solo con
i marmocchi! Che ne
pensi di questo capitolo? Bacioni!
Stefy90: wow
… una
fan di Shika Tema! Aww…io adoro questa coppia! Be’
come vedi si sono incontrati
e si sono subito mezzi litigati! Adoro quando si punzecchiano! Fammi
sapere che
ne pensi!! Un bacione!
Lily_90:
purtroppo ancora non si sa se Shika diventa Jonin( anche se non lo
è per me lo
è perché se lo merita *ç*) Mi fa
davvero piacere che hai trovato Shikamaru IC!
Ci tengo particolarmente e sai sono alle prime armi con i personaggi di
Naruto!! Fammi sapere ancora che ne pensi! ^^
arwen5786
: grazie per il benvenuto!
Ricevere una recensione così lusinghiera mi ha
scaldato il cuore, e
sapere che trovi IC
Shikamaru non può che farmi piacere! Come vedi
l’intrigo con Tem c’è già
stato…(
Ok ok non resistevo a non farli incontrare!) Anche a me piacciono
moltissimo
insieme! *_* Spero che anche questo capitolo ti soddisfi ^_^
bambi88:
don’t
worry…oramai mi sono convertita alle Shika
Tema…non hai più nulla da temere!xD
Grazie per la recensione e fammi sapere se ti piace o no! ^^
giulychan:
grazie per la recensione! Come vedi Temari è arrivata!!
Fammi sapere che ne
pensi! ^^
sara_love_havoc
: Ammetto
che l’istinto l’ha avuto
ma Shikamaru è anche una persona che sa portare enorme
pazienza…sì sbuffa un
pochetto però sotto sotto questa situazione un pochino gli
piace! Grazie per la
recensione! Un bacio!
*Chiara*
|
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Capitolo 3 *** Non farmi arrabbiare! ***
Non
farmi arrabbiare !
“E così sei diventato sensei
… Nara sei proprio ricco di sorprese” la giovane
kunoichi gli ribadì con un sorrisetto mentre Shikamaru si
girava corrucciato.
“Oh cry baby, piantala di fare l’offeso!”
lo derise ancora Temari.
“E’ un incarico che mi ha dato l’Hokage
in persona per una sola settimana, che dovevo fare secondo te? Dire
– no mi scusi ho da uscire con la sorella del Kazekage -
?”
“C-chi ha detto che voglio uscire con te ?” con un
moto collerico.
“Beh ci sono altri ragazzi oltre a me e ti ostini a seguirmi,
non mi sorprenderebbe se venissi apposta qui da Suna”
“Q-questo ragazzo …”
“Beh Nara ti stai sbagliando … scendi dalle
altezze vertiginose del tuo quoziente intellettivo se non vuoi fare
un’allegra chiacchierata con il mio ventaglio” gli
rispose a tono Temari.
“Ok, ok non ti scaldare tanto”
“Hai da fare dopo? Io resto qui tutta la settimana
…”
“Non c’è che dire sei proprio una
contraddizione vivente miss- sorella - del kazekage.”
“Non ti rispondo perché se no sembrerei troppo
cattiva e non voglio dare questa parvenza”espose saggiamente
la ragazza.
“Oh come sei saggia e colta giovane Temari” gli
fece il verso Shikamaru.
La mano di Temari, secca e decisa, delicatamente si andò a
posare sulla guancia del Nara, lasciandovi come ricordino la forma
delle sue dita.
“Ahio, ma ti sei bevuta il cervello? Non ti ho fatto niente
di male!” le rispose tastandosi la guancia nel punto dove
Temari aveva dato lo schiaffone. “Ahia
…” continuava a lamentarsi il Chuunin guardando in
cagnesco la ragazza.
“Così la prossima volta impari a moderare i
termini con una signorina del mio rango. Collega il tuo potente
intelletto prima di dare una risposta così sgarbata e prima
di prendere in giro una come me. Sono stata abbastanza
chiara?”
“Capito … mendokuse” gli
biascicò dietro il moro.
In quel mentre Shikamaru si alzò di scatto avvistando un suo
alunno affacciarsi dalla ringhiera dell’arena.
“Ehi tu” lo raggiunse trafelato mentre il ragazzino
ignaro si sporgeva per vedere meglio gli incontri.
“Sì, Shikamaru sensei?” gli chiese ilare
il ragazzino.
“Ti ho detto una marea di volte che dovevi startene zitto,
ritto, immobile al posto che ti avevo assegnato. Come mai sei
qui?”
“Ma non vedevo niente! C’è quel tizio
davanti a me che è alto e non mi fa vedere niente”
“Ritorniamo su … qui non puoi assolutamente stare.
Non voglio passare dei guai per dei marmocchi come voi.”
“Ma su io non vedo niente! Insomma”
protestò la piccola figura accanto a Shikamaru.
“Cosa ha detto il tuo sensei? Hai voglia di mettere nei guai
tutta la classe solo per colpa tua?”
“C-certo che no …”
“Allora ritorni al tuo posto?”
Shikamaru imbarazzato più che mai afferrò la
manina che il suo piccolo allievo gli porgeva mentre saliva i gradini e
lo riaccompagnava nel suo posto.
“No no … qui non vedo
niente!!”strillò alle spalle del Nara.
“Va bene, vieni più in alto così ci
vedi meglio”
***
“Oh come sei adorabile … saresti uno splendido
padre, non trovi Shikamaru?”
“La pianti di fare del sarcasmo inutile e pacchiano,
Temari?”
“Oggi sei proprio insopportabile”
“No sei tu che sei una seccatura!”
“Ma quando finisce questa
giornata!!”sospirò e ribadì un
disperatissimo Shikamaru attorniato di marmocchi infanti e da
un’adulta che anche lei sembrava aver smarrito il senno e
sembrava essere ritornata alla giovane età, solamente per
sabotare la sua missione e per esasperarlo.
“Tu sei venuta apposta per esasperarmi vero?”
Un boato intanto esplodeva dell’arena mentre uno
dei due concorrenti veniva messo a terra.
“Può darsi … tu che dici,
Nara?”
“Che noia, mi sto davvero seccando “
“Strano tu sia annoiato! Sei di solito molto
attivo!”
Il giovane Nara guardò con un moto feroce Temari
che continuava a guardar diritto davanti a lei, senza celare il suo
sorrisetto beffardo.
“Dai, ora riporto queste pesti a scuola, dovrò pur
far finta di fare il maestro no?”
“Sì certo, anche se con la voglia che ti ritrovi
…” lo squadrò con nonchalance la
ragazza.
“Sì sì certo certo!Sei brava solo
tu!” gli bofonchiò davanti il Nara.
“Su questo non nutro il minimo dubbio Nara”
“Ci si rivede … cry-baby”
***
“Uh Uh Shikamaru sensei hai la ragazza?” chiese
curioso Konohamaru.
“C-cosa … che ti viene in mente,
moccioso!”
“Uh sì sì hai la ragazza!”
“Ehi porta rispetto per il tuo sensei! Anche se ci rimango
una settimana non è detto che tu ti debba scordare delle
formalità”
“Mi scusi …”accennando una mezza
mestizia e ritornando a ridere.
Shikamaru era un uomo morto. Bello morto e sepolto.
Gli venne in mente il suo funerale mentre sua madre piangeva, la sua
lapide con la scritta “ qui giace Shikamaru Nara morto per
essersi opposto all’Universo femminile e per aver
incautamente tentato di scoprirne i segreti.
- Mi sembra giusto che io devo uscire con
lei … devo darle una mano … collaborare.
Sì collaborare.
Io sto collaborando. Ma la spiegazione che si dava in testa non lo
soddisfaceva.
Quella ragazza era venuta per i Genin non per lui. L’aveva
vista, se ne era andato e si era sentito strano.
Gli faceva sempre quell’effetto.
“Puah, donne!” liquidò quel pensiero
mormorando fra sé e sé.
Arrivarono in classe dove i bambini, con un caos infernale, si
accaparravano le posizioni per recuperare la loro roba. Le giacche e
quant’altro si erano portato appresso..
“Ok, prima di uscire vi devo avvertire che non possiamo fare
scampagnate tutta la settimana – grazie al cielo- e io devo
rendere conto di voi a Iruka e all’Hokage in persona. Quindi
evitiamoci scenate domani mattina, sono stato abbastanza
chiaro?”
Un coretto d’assenso fu dato dalle voci infantili antistanti
a Shikamaru.
“Non sopporto quando fanno così!”
protestò il Chuunin mentre squadrava gli aspiranti Genin
uscire.
***
“Hai fame, Shikamaru?” gli chiese gentilmente la
madre, mettendo piede in casa Nara.
“Ciao mamma … sì ho
fame”rispose lo shinobi togliendosi i sandali.
“Allora … com’è
andata?”
“Mah bene …” rispose evasivo Shikamaru
che non aveva voglia di raccontare per filo e per segno tutto quello
che gli era capitato in mattinata e nel primissimo pomeriggio.
“E’ proprio corrucciato”
bisbigliò sua madre nell’orecchio a suo marito.
“Già …”sempre di soppiatto
rispose il padre.
“Non sono sciocco, so che state parlando di me.”
Mentre ripuliva la coppetta dai residui di riso.
“Comunque è andata piuttosto bene, li ho fatti
contenti, per ingraziarmeli, e li ho portati a vedere gli esami dei
Chuunin”
Angolino Autrice:
Dunque dunque. Ho fatto fatica ad aggiornare questo giovedì,
perché l’esame di Pissicologia si avvicina
ç__ç Va be’ che frega a voi direte.
Certo …
Dunque com’è vi è sembrato questo
capitoletto?
Premetto che salvo idee strampalate prese all’ultimo istante
conto di pubblicare altri due -tre capitoli e poi concluderla. Almeno
è già un successo per me, visto che su questa
sezione pubblico da poco.^^
I ringraziamenti vanno a tutti quelli che hanno letto et recensito :
bambi88:oh,
le tue recensioni mi fanno sempre sciogliere!ç__ç
Io non sono ancora una degnissima mosca nera, ma lo
diventerò prima o poi…*muahaha*conquisteremo EFP
*annuisce convinta *. Che ne pensi di questo chappy?
Niraw:
Carissima! Grazie per la delucidazione!u_u Sì sì
prima o poi Shika lo diventerà e noi saremo lì a
festeggiare con lo spumante. Sese secondo me Temari e Kankuro sono
diventati Jonin perché hanno il fratellino Kazekage
… possono fare quello che vogliono!XD Nu scherzo! Oh non
è troppo carino mentre si becca lo schiaffo da Temari? XD
Con le donne è negato come a fare il maestro!Povero
Shika-kun! Fammi sapere se ti piace!Bacioni!
Arwen5786:
oh cara! Le tue recensioni mi rendono sempre felicissima! Un giorno
anche io diventerò brava come te *tutti gli fanno pat pat*
… davvero i personaggi sono IC? E’ una delle cose
che mi premono di più, poiché non conosco tanto
bene i personaggi di Naruto.^^ Konohamaru non lo sopporto nemmeno io
-_-“
E penso che nessuno ne abbia il coraggio!!XD Un bacione,Chiaretta
Stefy_90:grazie
di tutti questi complimenti a dir poco lusinghieri! E’ vero
*ç* al posto dei nostri prof vecchi bacucchi un figo come
lui … sì che la scuola sarebbe un bel
posto!Grazie … io non scrivo bene ancora … sto
diventando una piccola mosca nera! xD spero che il capitolo ti sia
piaciuto! Un bacione, Chiaretta
Vimar: beh
direi che è una bella Shika Tema! XD E’
più forte di me … vedere Shika scocciato quando
Tema lo tratta male è irresistibile. Fammi sapere se questo
capitolo ti è piaciuto ^^
NaTemari:grazie
mille per la recensione! Sono contenta che i personaggi non li abbia
trovati OOC e grazie per i complimenti!Sappimi dire se questo capitolo
ti è piaciuto!Bacio!
Ragazzasilenziosa:grazie!
Sono lusingata davvero da questi complimenti! Che ne pensi di questo
nuovo capitolo? Bacione
*Chiara*
|
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Capitolo 4 *** Questa è una congiura! ***
Questa
è una congiura contro di me
Un raggio di
sole beffardo entrò
dalla finestra di primo mattino in casa Nara. Erano passati due giorni,
e
mancavano solamente tre mattinate. Tre lunghissime mattinate da passare
con
marmocchi urlanti e con una giovani kunoichi che non lasciava quietare
il
rampollo di casa Nara neppure per un istante.
Shikamaru
socchiuse gli occhi
indirizzando lo sguardo verso la sveglia. Le otto in punto.
Con la mente
ripercorse gli ultimi
avvenimenti che lo avevano visto coinvolto e chissà
perché, avvertì una fitta
che lo spronava a starsene a letto e a darsi malato. Finse di ignorare
il sole
e si rigirò nelle coperte dall’altra parte.
“Shikamaru?”
bussò sua madre alla
porta per vedere se il figlio era sveglio.
Ma lo shinobi
fece finta di non
sentire.
“Shikamaru
oramai le conosco tutte le
tue strategie per fingerti malato. Su alzati che è tardi e
oggi hai lezione”
gli ordinò severa la donna.
Ma Shikamaru
ostentava ancora
indifferenza continuando a dormire più o meno beatamente.
“Va
bene Mr. Pigrone, ci penso io a
darti una bella sveglia!” presto fatto sollevò le
coperte lasciando il corpo
del ragazzo ancora in pigiama al freddo.
“Mamma!”ribatté
seccato un
addormentato shinobi.
“Forza
vestiti e vai a fare colazione
pigrone che non sei altro”
“Ma
mamma mi gira la testa …”
“March!
Oramai ti conosco bene come
le mie tasche. La faresti a tuo padre ma a me, no di certo!”
e si mise a ridere
con fare petulante.
Lo sguardo di
Shikamaru accigliato
più che mai biascicò un “che
seccatura” e si rivolse verso la cucina.
“Forza
figliolo, mancano oramai tre
mattinate. Poi potrai darti alla pazza gioia”
“Lo
spero … lo spero davvero”
Uscì
di casa
con calma anche se era in ritardo. Non amava fare corse inutili e
preferiva di
gran lunga evitarsi la ressa per entrare con mocciosi di ogni
età che urlavano
e salutavano i genitori.
“Ciao
Shika”
lo salutò una voce famigliare dall’altro ciglio
della strada.
“Oh,
ciao
Choji”
I due amici
si fermarono per stringersi la mano e salutarsi.
“Allora
…
come va? Ho saputo che ti hanno chiamato per sostituire Iruka”
“Si
una
scocciatura incredibile. Te lo posso garantire. In più
l’altro ieri ho anche
incontrato Temari da Suna e già questa faccenda mi secca
alquanto. Sembra che
siamo amiconi ma non fa altro che prendermi in giro e fare
dell’inutile
sarcasmo.
“Che
scocciatura … mi spiace Shika”
disse franco l’amico dando qualche leggera pacca
all’amico.
“Hai
voglia di venire con me che vado
a fare la spesa?”chiese gentilmente Choji. “No
amico … anzi è tardissimo quelle
pesti mi staranno aspettando! Magari ci vediamo oggi
pomeriggio” gli accordò
Shikamaru.
“Ok
vengo a casa tua alle quattro!”
***
Come ipotizzato
dall’arguto shinobi
gli alunni non se ne stavano in silenzio ognuno nel proprio banco ma si
erano
divertiti in quel quarto d’ora di ritardo, a lanciare palline
di carta per
terra, areoplanini, e per giunta, Konohamaru stava dando spettacolo con
quella
sua donna nuda.
“Benissimo
… oggi iniziamo decisamente
con il piede sbagliato”
Quella mattina
se ne erano
approfittati per il suo ritardo e anche il giorno prima quando sulla
sedia gli
avevano fatto trovare una puntina.
Gli faceva
ancora dolorosamente male.
“Io
… sto per impazzire” elucubrò
farneticamente Shikamaru tenendosi la testa per il mal di testa.
“Preferirei
combattere con qualsiasi
ninja piuttosto che stare qui ! Noi non eravamo
così”
Gli venne in
mente il caos che
combinava Naruto in classe quando si involava in quei progetti di
sporcare i
muri, quando faceva certi gestacci al maestro Iruka, quando gli aveva
fatto
trovare la colla sulla sedia.
No …
loro non erano affatto diversi.
“Cosa
farebbe Iruka?”
“Urlerebbe
come un ossesso”
“Ehi
Shikamaru sensei! Guarda un po’
che ti faccio vedere!”
Con quella
tecnica, sfortunatamente
appresa da Naruto riprodusse una certa kunoichi di Suna mezza nuda allo
scopo
evidente di prenderlo in giro.
La faccia di
Shikamaru avvampò di un
colore rosso fuoco; la sua pazienza era alle battute finali.
“Adesso
basta”
“Adesso
veramente bastaa!” gridò come
un ossesso il giovane Nara per farsi sentire.
La classe
piombò nel silenzio più
assoluto mentre con un leggero tonfo la copia in versione sexy di
Temari
spariva davanti agli occhi furenti di Shikamaru.
“Konohamaru,
esci immediatamente
fuori dalla porta” cercò di riprendere la calma lo
shinobi con un tremolio di
rabbia nella sua voce.
“M-ma
…” provò a controbattere
l’aspirante
genin.
“Vai
immediatamente fuori dalla porta”
ribadì ancor più vistosamente sillabando ogni
parola.
Con aria
sconsolata Konohamaru si
sistemò gli occhiali sopra la testa e si diresse fuori dalla
porta.
“Spero
abbiate capito che anche io ho
un limite alla pazienza” riprese fiato il ragazzo che non
aveva mai gridato in
vita sua.
Aveva fatto
leggere a turno il libro,
perché dopo tutto doveva andare avanti con quella benedetta
scaletta
lasciatagli dal maestro Iruka.
La cosa curiosa
era che la sua voce
sembrava annoiare prima, ma dopo la sfuriata contro Konohamaru i suoi alunni erano in
qualche modo
terrorizzati e sembravano tacere seguendo la lezione.
Al termine della
lezione Shikamaru
tirò un sospiro di sollievo e mentre si accingeva ad uscire
cercò Konohamaru.
Lo vide che giochicchiava con una specie di pallina improvvisata e
ostentava a
lanciarla contro il muro con fare evidentemente annoiato.
“Konohamaru”
“Shikamaru
sensei … sumimasen” si
scusò il ragazzino prima che lo shonobi potesse aprire bocca.
“Scusa
tu … cioè no … oh ma che
seccatura! Senti vattene a
casa e non
dare più fastidio”
“V-va
bene” rispose titubante
Konohamaru che si sarebbe aspettato una punizione peggiore. Nella
peggiore dei
casi avrebbe avuto dei compiti extra da fare per il giorno dopo.
“Grazie
…” replicò flebilmente il
ragazzino che comprese l’imbarazzo malcelato di Shikamaru.
Dopotutto era così
strano avere un amico di Naruto al posto di Iruka …
Konohamaru
afferrò la borsa
accasciata a terra e corse via con un sorriso accennando con la mano un
saluto.
“A
domani …”sospirò drammaticamente
Shikamaru.
***
“Ti
vedo stanco, Shika” lo salutò
Choji alla domanda fatidica
–come stai?,
come va?- . Shikamaru arricciò il labbro ad indicare che la
situazione non era
delle migliori.
“Sono
delle furie Choji. Oggi mi è
scappata davvero la pazienza e mi è sfuggito una sgridata
più assomigliante ad
un ruggito”
Choji si mise a
ridere mentre con una
mano afferrava delle patatine dal sacchetto.” Tu che ti metti
a gridare …
Shikamaru non ti ci vedo proprio!”
“Che
seccatura questa storia! “
cercando di sviare il discorso da quel spiacevole evento. Non voleva
far
sapere, nemmeno a Choji che si era arrabbiato perché aveva
visto Temari nuda.
Beh …
la verità era che lei non era
per niente la sua ragazza. Ma comunque quella presa in giro gli aveva
dato
fastidio. No era sua amica. Non era una sua collega.
“Ehi
Shika, oggi non sei molto di
compagnia!” si mise a ridere Choji aggiungendo che non lo era
quasi mai,
conoscendo lo shinobi come seccato da quasi tutto e impigrito
all’ennesima
potenza.
“Mi ci
voleva proprio una passeggiata
per schiarire le idee …”
“T-ti
riferisci a Temari?”
“N-no
lei che c’entra?”
“Beh,
due giorni fa l’hai incontrata,
ti ha salvato la vita, adesso si può affermare che siete
quasi amici.”
“No
no, lei è venuta per gli esami
dei Chuunin. Figurati se voglio una tipa come lei.”
“Ehi
Shikamaru Nara” lo colse una
voce alle sue spalle.
Un brivido
freddo percorse lungo la
schiena di Shikamaru al suono di quella voce femminile.
“Tsunade-sama
…” salutò educatamente
Choji mentre Shikamaru biascicava un saluto sommesso.
“Shikamaru
…salve! Giusto a
proposito!”esclamò allegra Gondaime. Quella
espressione non piacque niente al
giovane shinobi che fu preso da un istinto di autoconservazione. Aveva
una
voglia matta di darsela a gambe, avrebbe anche incontrato Temari!
“Allora
… siamo al terzo giorno! Come
va?” chiese ridanciana l’hokage.
“Bene
…” Non aveva proprio voglia di
raccontare che le cose non andavano affatto bene e quella risposta era
quella
che si dava sempre. ‘Bene’ con un’aria di
nonchalance e di tedio misto a noia.
Un atteggiamento quello di Shikamaru che avrebbe scoraggiato anche il
più
grande parlatore del mondo ninja conosciuto.
“Mi
dici bene allora! Iruka avrebbe
bisogno di qualche altro giorno di riposo …”
rispose asciutta con fare
sarcastico il quinto.
“Sta
scherzando, vero?” chiese
annoiato e malamente preoccupato Shikamaru.
“No,
affatto! Perché dovrei?”
“Beh,
io … non posso!Io … ho da fare
ecco sì, per la settimana prossima ho da fare.”
“Beh
anteponi il bene del tuo
villaggio per imbiancare le pareti di casa tua?”
“Non
devo imbiancare le pareti!”
rispose offeso Shikamaru.
“Appunto.
Il tuo incarico resta
confermato sino a Lunedì. Quindi non ti aspettare
favori.”
Il quel momento
l’inconscio di
Shikamaru gridò straziato dal dolore della notizia, mentre
Choji ancora con il
sacchetto di patatine in mano gli dava allegramente delle pacche sulla
spalla.
“Ma
cosa ho fatto, si può sapere?” si
lamentò esasperato il rampollo di casa Nara.
Ma la giornata
non era ancora finita …
Temari quando
avrebbe scoperto di
essere stata derisa dai suoi alunni l’avrebbe ucciso. Sua
madre lo avrebbe
anche aiutata volentieri.
“Questa
è una congiura ai miei danni!”
Angolino
for me :
wow...
accidenti ho fatto fatichissima ad
aggiornare!ç___ç Purtroppo mi riduco sempre
all'ultimo .__. e sto odiando Psico con tutte le mie forze! Va be' che
frega voi! XD Come al solito grazie, davvero un grazie di
cuore.
Ringraziamenti
specialissimi:
Niraw: Grazie grazie
per l'ironia pungente! XDXD Diciamo che mi immedesimo molto in
Tem...credo che lo facciano tutti XD come non si può?
Grassie per l'esame di pissi... incrociamo le dita e crepi il
lupetto!XD Che ti pare di questo chappy? Baci
Ragazzasilenziosa: grazie
per i ringramenti! Ne sono lusingata! Piaciuto questo capitoletto?
Baciotti
bambi88:
visto? è
impazzito.
Ha perso la pazienza. *sisi* Poverino... però almeno si
è dimostrato quanto meno geloso di Temari no? Ti
è piaciuto? Un bacione, e grazie per la recensione!^_^
stefy90:
sisi shikatema forever!
Hai
visto che tra tutti e due sta proprio ammatendo! Ma certo che Tem viene
solo per lui anche se nessuno dei due ha intenzione di cedere... almeno
per il momento!
arwen5786:
grazie per la
recensione! Leggere le tue opinioni mi fa sempre un gran piacere!^_^
Speriamo di essere ic anche questa volta! Ti è piaciuto? Un
bacione
lily_90:
carissima! Non ti devi
affatto scusare! E che! Il capitolo è lì, mica
scappa!^_^ Grazie per gli apprezzameni ai personaggi e ai dialoghi! Di
solito li evito perché non sono tanto capace :-P e questo
non puà che farmi un gran piacere! Grazie per l'augurio per
l'esame! Anche a te un bacio e dimmi se ti piace!
Chiara
|
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Capitolo 5 *** Appuntamento indesiderato ***
Capitolo
quinto -
Appuntamento indesiderato
Le
notizie a Konoha volano. Un piccolo
villaggio di gente semplice ma che sa essere veramente impicciona
all’occorrenza. L’episodio di un maestro
dell’accademia quasi diciassettenne e
le sue incredibili disavventure avevano già fatto il giro
del villaggio e ora
le chiacchiere viaggiavano di bocca in bocca, dal chioschetto di ramen
di
Ichiraku a negozio di fiori Yamanaka
persino al negozio di scarpe fino a quello di
equipaggiamenti ninja.
“La
sai l’ultima? Il giovane Nara è al
posto di Iruka. Certo che l’accademia è sempre
stata dura! Non è facile trovare
un sostituto e i Jonin se ne lavano le mani” chiacchierava
una signora
affacciata da un balcone ad una sua vicina.
Sotto
il sole del mezzogiorno, le
comari amavano spettegolare su questo genere di notizie.
Sapevano
a quali grane andava incontro
il rampollo di casa Nara, sapevano di quanto fosse dura badare a dei
mocciosi
urlanti. Sapevano che tra gli aspiranti genin c’era il regale
nipote di
Sandaime che di certo, non era un agnellino.
“Sì,
l’altra volta me l’ha raccontato
mio cognato che li ha visti agli esami di selezione dei Chuunin. Anzi,
ti dirò
di più! Mi ha anche riferito che stava insieme a quella
kunoichi di Suna, la
sorella del Kazekage, nel paese del vento!
“Shhh
… eccolo che passa!”e così
facendo l’altra donna indicava Shikamaru piuttosto seccato da
quel borbottio
che si era venuto a creare attorno a lui. La semplice idea che Temari
venisse a
scoprire l’accaduto lo faceva rabbrividire.
Aveva
proprio voglia di andare a
mangiare, dopo aver in malo modo concluso la giornata
all’Accademia. Avrebbe
passato il pomeriggio con Choji … almeno non avrebbe avuto
pensieri.
Si
diresse a casa mentre il sole era
già alto nel cielo e inondava l’aria circostante
di una piacevole aura
primaverile.
“Sono
arrivato!” esclamò Shikamaru
entrando in casa mentre si toglieva i sandali.
“Ciao
tesoro! E’ quasi pronto in
tavola!”
Yoshino
avvertì il malumore del figlio
sotto i suoi borbottii sommessi e i suoi sbuffi. Aveva captato qualcosa
in
città mentre era andata a fare la spesa al mercato.
“Il
figlio di Yoshino e Shikaku pare che sia al posto d’Iruka
… sarebbe proprio
bello andarlo a vedere far lezione.”
“E
Iruka che fine ha fatto scusa?”
“Ah
non so; credo si sia buscato una bella influenza.”
“Poverino!”
“No!Poverino
Shikamaru! L’hokage gli appioppa tutte le mansioni
più ingrate!”
E
Yoshino aveva soprasseduto. Sicuramente
odiava mentre sparlavano del figlio, ma in quel caso era conveniente
starsene
zitta. Persino lei amava i pettegolezzi, da buona rappresentante del
gentil
sesso, s’intendeva.
“Sei
stanco Shika. Dovresti riposarti
un pochino oggi pomeriggio sai?” gli prese il viso la giovane
madre.
“No
mamma dai lasciamo stare!” si
divincolò il ragazzo che a malapena sopportava sua madre,
figuriamoci in quel
momento di estrema stanchezza.
“Ti
hanno ridotto in polpette i
mocciosi, eh?”chiese Shikaku mentre rientrava attraverso la
finestra dal
giardino.
“Shikaku
sei tutto sporco di terra vai
a lavarti le mani. “rimproverò subito la madre con
sguardo accigliato.
I
due uomini di casa Nara la
fulminarono con lo sguardo pur sapendo che era inutile controbattere
contro di
lei. Quando ordinava, bisognava eseguire. E alla svelta.
“Che
seccatura Yoshino … Sto parlando
con Shikamaru che è appena arrivato!” si
lamentò inutilmente Shikaku.
La
moglie del Jonin lo guardò bieco e
con uno sguardo feroce mentre sommessamente con la bocca produceva un
suono non
ben classificabile, per lo più simile ad un ruggito.
“Sì
va bene, ho capito” rispose preso
per stanchezza mentre si tirava su le maniche e si avvia verso il bagno.
Shikamaru
lo seguì.
“Che
seccatura papà. Ti fai sempre
comandare a bacchetta!”
“Eh
lo so figliolo … le donne sono una
tale seccatura. Se non le assecondi, scoppia il finimondo. Credimi
è molto più
conveniente obbedire che litigare. Non sei
d’accordo?”
“Sì
è vero …”sbuffò con tedio il
Chuunin mentre prendeva l’asciugamano canuto e si asciugava
le mani.
“Allora
lì all’Accademia?”
“Ah
guarda oggi me ne hanno proprio
combinate di tutti i colori. Ho perso proprio la pazienza e mi sono
messo a
urlare.”
“Ah
sì? Ma sono tanto scalmanati,
vero?”
“Sì
ma se ne approfittano
spudoratamente di me. Dico, ordino, propongo qualcosa e loro fanno il
contrario.”
“Beh
tu usa la psicologia inversa!”
Shikamaru
lo guardò ancor più bieco.
“E
secondo te sono così sciocco da
dirgli – Ok va bene fate pure casino così vi do un
bel voto- ?. Non ci
cascheranno mai. Poi quel Konohamaru e la sua combriccola di amichetti
sono
sempre scatenati più che mai.
Io
a quell’età non ero così!”
protestò
Shikamaru.
“Eh
lo so figliolo … dai tieni duro,
mancano pochi giorni!” costatò il padre dandogli
delle leggere pacche sulle
spalle.
“Dai
… adesso andiamo a mangiare, tua
madre ha preparato sashimi e mica vorrai farglielo buttare via! Sai
come si
offende se non le dici che è buono!”.
Shikamaru
al che s’infilò le mani in
tasca e grugnì sonoramente.
***
“Buon
appetito” si augurarono
vicendevolmente staccando le piccole bacchette incollate le une alle
altre.
“Allora
Shikamaru … oggi ho incontrato
Temari sai?” disse Yoshino.
A
quella risposta quasi venne un colpo
al povero ragazzo che adesso stava tossicchiando e si batteva il petto
per non
far andare di traverso il boccone.
“C-cosa
ti ha detto?” chiese titubante
ingollando il boccone a tutta velocità.
“Oh
che cara ragazza, io l’ho sempre
detto! Assomiglia tanto a me quando ero ragazza! E quando poi ho
incontrato
Shikaku!” espose con sguardo sognante ammiccando al Jonin.
“Sì
per mia s… fortuna!”si corresse
mentre Shikamaru gli aveva dato una sonora gomitata nel fianco.
“Già
vero … strana la vita! Avevano
giurato che non saremmo durati a lungo e invece …”.
“Comunque
dicevo sì … Ecco Shika le ho
proposto che se ha voglia, tu sei sempre in casa ad annoiarti,
può venire qua.
Mi ha detto che viene oggi.”
“Cosa
scusa?”
“Ma
perché!”
Questa volta fu Shikaku a
dare la gomitata a
Shikamaru ricordandogli che era molto pericoloso contraddire la madre,
specie
in quelle iniziative.
“Mamma
già ne parlano tutti di me
perché sono lo zimbello di Konoha. Se esco con quella
là, mi fischieranno
talmente tanto le orecchie che diventerò sordo prima del
tempo!” constatò
saggiamente lo shinobi.
Ma
Yoshino era lanciata in quella folle
impresa.
“Sì
oggi intanto non hai l’Accademia! E
poi scusa è tanto sola … e poi quella ragazza mi
piace. Sì tanto.”
“A
me no … voi donne siete solo …” si
fermò. Davanti allo sguardo di sua madre che si stava
tirando e contraendo si
dovette arrestare.
“Ma
io … mi dovevo vedere con Choji
oggi!”piagnucolò sbuffando.
“Nessuno ti ha chiesto niente mamma!”
“Ma
quanto la fai lunga, Shikamaru! Non
sarà per caso che hai paura, vero?”
“M-ma certo che no! Figuriamoci di lei
poi!”
Invece
un piccolo brivido gli aveva
leggermente carezzato la schiena al solo pensiero di stare con Temari.
Una
terrorista bella e buona, con la
sua ironia sprezzante, con la sua ingombrante gelosia. Lui detestava
Temari. La
persona e la sua compagnia in certi momenti gli sembravano proprio
insopportabili.
“Va
beh, tu mamma hai fatto il danno,
quindi avverti Choji”.
“Va
bene!”sorrise soddisfatta Yoshino.
Quel sorrisetto compiacente e ammiccante non parve piacere molto
né a Shikaku
né a Shikamaru.
“Per
piacere tesoro, potresti
sparecchiarmi? Mi sento un pochino stanca!” ordinò
Yoshino con un languido
gesto della mano indicando le stoviglie sul tavolo.
Con
un grugnito Shikaku e Shikamaru
sparecchiarono la tavola sotto lo sguardo attento e vigile della
consorte Nara.
“Che
seccatura le donne”
“Puoi
ben dirlo, figliolo!” gli
sussurrò per non farsi sentire dalle autoritarie orecchie
della femmina di casa
Nara.
“Con
loro devi sempre giocare
d’astuzia.”
“Sì
farti fregare come dalla mamma,
dici?” provocò Shikamaru seccato dal comportamento
indolente del padre.
“Shikamaru,
Shikamaru … le donne le
devi assecondare, se no ti fanno impazzire.”
“Se
lo dici tu … sono delle grandissime
scocciature!”
***
“Ehi
Nara! Non sapevo che tua madre ti
combinasse gli appuntamenti! Da quando sei diventato vergognoso per
chiedermi
di uscire?” salutò educatamente la kunoichi di
Suna mentre Shikamaru usciva di
casa.
“Infatti
io non le ho chiesto proprio
un fico secco! Dovevo vedermi con il mio amico Choji e non con
te.”
“Su
dai cry-baby non ti disperare.
Scommetto che sei felicissimo di star con me.”. E
sfoderò un sorrisetto
malizioso della serie io-a-tua-mamma-sono-simpatica-e-le-piaccio.
“Solo
perché stai simpatica a mia
madre, non è detto che io ti reputi tale”.
“Oh
lo so caro che mi vuoi bene!
Figurati per me, è un piacere farti questo favore e
alleviarti la sofferenza di
un noioso pomeriggio. “ rispose ignorando bellamente
Shikamaru.
“Mendokouse”
le ruggì con un borbottio
sommesso.
S’infilò
le mani in tasca, si
stiracchiò la schiena, respirò a pieni polmoni
una boccata d’aria fresca e si
mise in cammino con Temari.
“Dove
vuoi andare?”
“Non
so, di pomeriggio di solito vado
in cima alle mura a rimirare le nuvole” esclamò
pigramente lo shinobi.
“Che
noia, manco morta. Scordatelo . “
Scusate
se non ringrazio uno ad uno! ^_^ Sono un po' di fretta... mi
rifarò la prossima volta!
Grazie
comunque a : bambi88,stefy90,Niraw,arwen5786,Cyberman93.
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Capitolo 6 *** Un appuntamento indesiderato(Parte seconda) ***
Capitolo sesto- Un appuntamento indesiderato-
parte seconda
“Tu
mi freghi sempre” protestò la bionda accanto a
Shikamaru comodamente disteso a rimirare il cielo.
“Temari,
oramai dovresti saperlo … ti conosco troppo bene!”
“Sì
ma mentirmi così, illudermi di andare a bere qualcosa
… e adesso sono qui a girarmi i pollici, mentre tu fai le
respirazioni Yoga.”
“Cosa stai
farneticando? Guarda che belle … oggi
c’è anche un po’ di vento, si stanno
muovendo.”
“Che
seccatura Shikamaru, io me ne vado.”
“Fai pure,
nessuno ti obbliga a restare qui.”
“Nemmeno se
lo dico a tua madre?”
La testa del ragazzo
si girò di scatto, mentre con un gesto secco sputava via la
sigaretta per terra.
“Ti odio. Tu
e quell’altra siete solamente una grandissima seccatura. Ma
cosa ci state a fare voi donne?”
Sospirò con
aria affranta e sì rizzò in piedi mentre la
kunoichi di Suna se la ridacchiava.
“Certo, io
adoro starti al seguito a seccarti.”
“Che
bell’hobby! Non hai mai pensato di darti … alla
pesca? Al Poker? Al giardinaggio?”
“Certo che
no!” completò con una fragorosa risata Temari.
“Te
l’ho già detto che ti odio?”
Alla fine Shikamaru si
arrese, sconfitto. Ma chi gli aveva fatto il malocchio? Quella strega
dell’ambasciatrice di Suna? Sua madre?
“Andiamo e
vediamo di darti questo appuntamento galante”
sospirò con mestizia, calcando sulle ultime due parole.
“Quanto
vittimismo. Siamo colleghi, sei l’unico che conosco
più o meno bene, potresti anche rispettarmi un po’
di più! E che diamine!”
Shikamaru se ne rimase
in silenzio, non avendo nulla da dire al riguardo.
“Cosa
c’è, ti hanno mangiato la lingua?”
“No, stavo
pensando.”spiegò il Nara ancora assorto.
“Sputa il
rospo.”
“Cosa ti
frega scusa?”
“Ti conosco
sei preoccupato. Sputa il rospo.”
In realtà
Shikamaru era preoccupato per due cose. Una che quella del sexy jutsu
venisse scoperta da Temari, e una piccola questione che riguardava
l’accademia.
“Be’
in realtà l’accademia ogni settimana fa sempre una
sorta di verifica. E mi toccherebbe domani. Che seccatura.”
Protestò ancor prima che la sua interlocutrice aprisse bocca.
Gli fu immensamente
d’aiuto la risata a dir poco isterica che si parò
davanti al Nara.
“Ma sei
sempre così simpatica, scusa?” chiese
sarcasticamente mentre vedeva Temari tenersi la pancia dalle risate.
“Cosa hai da
ridere! Non c’è affatto da ridere,
sciagurata.” Si ricompose lo shinobi di casa Nara.
“Domani ti
vengo a vedere … non me la voglio perdere.”
“Spiacente,
non si può entrare all’accademia. Almeno non gli
estranei.”
“E da quando
Shikamaru Nara è diventato così rispettoso delle
regole?”
“Da
sempre.” Aggrottò la fronte per la domanda.
“Va bene
allora mi porto anche qualcosa da sgranocchiare durante lo
spettacolo” esclamò con aria complice.
“Ok va bene.
Si sieda, Madame!”
Erano nel frattempo
entrati nel locale, un ambiente con certe pareti di legno scuro e
nodoso, con certi tavolini e panche della stessa qualità.
“Due
sakè” ordinò Shikamaru alla domanda
gentile della cameriera che prendeva ordinazioni.
“Non mi hai
chiesto cosa volevo.”
“Offro io,
decido io.”
“Che
ragionamento assurdo!”
“Il
sakè non ti va bene?”
“No no
benissimo però …” tentando quasi di
scusarsi. Ogni sua parola era intenta a polemizzare.
“Allora non
seccare.” Shikamaru sospirò e si
rilassò contro il muro adiacente alla panca di legno mentre
fissava a vuoto le pale del ventilatore girare nel negozio.
“Beh
seriamente, se vuoi domani ti vengo a dare una mano.”
Il Nara rimase
spiazzato da quella proposta. Lei era una seccatura e si comportava da
tale.
“Cos’è
questo slancio di generosità?”
“Niente,
aiuto, pietà e la voglia di farsi due risate.”
“Comunque
no. Già i miei alunni dicono che sei la mia ragazza, quindi
no grazie.”
“Be’
lo dice solamente tutta Suna e tutta Konoha. Non pensavo ti
importassero i pettegolezzi …”
“…
a meno che non ci speri …” aggiunse la kunoichi.
“Prego?”chiese
incredulo Shikamaru.
“Be’
se stai ad ascoltare queste dicerie vuol dire che ti interessa e che
quindi speri di uscire con me. –Grazie-“ rispose
sia a Shikamaru sia alla cameriera che gli aveva portato il
sakè fumante.
“Tu ti fai
troppe fantasie mentali.” Disse Shikamaru emulando con
l’indice destro sulla tempia una circonferenza.
“Comunque,
tua madre la devo ringraziare, è stata proprio gentile, mi
sentivo tanto sola!”
“Umph”
rispose con un grugnito.
“Temari la
vittima, Temari la povera ragazza sola che non ha un cavaliere che
l’accompagni. Ma ti senti?”
“Piantala
Shikamaru”
Dopo di che
calò il silenzio, mentre entrambi ingollarono d’un
fiato il sakè oramai tiepido. Le loro gote si colorarono di
un rosso intenso mentre una sensazione di calore si impadroniva di loro.
“Va bene,
sakè finito, chiacchierata finita. Sono quasi le sei del
pomeriggio, sta diventando buio, non ti pare che dovrei tornarmene a
casa?”
“Ehi non mi
trattare come una scoria radioattiva. Guarda che non ti contamino se
sto due secondi in più in tua compagnia.”
“Ah
no?”
Andarono alla cassa
con il minuscolo foglietto e Shikamaru pagò.
“La prossima
volta tocca a me però!” replicò Temari.
“Figurati
mica lo pretendo, sono un cavaliere, io.”
“Sì
e domani gli asini volano.” Ironizzò la ragazza
all’esclamazione del ragazzo.
“Sì
io sono cavaliere, solo … quando serve.”
Esclamò offeso Shikamaru.
“Domani
verrò a trovarti!” gli ammiccò Temari
un po’ alticcia mentre si avviava verso la sua residenza.
“Non ci
provare.”
“Ci
proverò sì.”
“Stai zitta
che non reggi ti reggi nemmeno in piedi con un bicchiere di
sakè, cosa pretendi di ragionare?” glì
urlò Shikamaru da qualche metro quando si erano
già divisi.
“Cosa?”
“Niente!”
gli riurlò Shikamaru stizzito.
“Si anche io
ti amo!”
“Quella
lì …” sbuffò, evidentemente
seccato dalle parole di Temari. Un Sakè l’aveva
fatta divenire alticcia, ma era lontano un miglio che lei era
interessata a lui.
***
“Spero tu
sia soddisfatta mamma” salutò maleducatamente
Shikamaru venendo in casa.
“Cosa sono
questi modi Nara?”
“Che modi
sono i tuoi! Quella là si è ubriacata e mi ha
detto che mi ama!” le gridò furente.
“Ah
l’Amour figliolo!” gli sussurrò Shikaku,
prendendolo in giro.
“Sta zitto
papà. Non ho intenzione di fare la tua stessa
fine!” gli gridò furente il figlio.
“Quale
fine?”
“Comunque,
ci sarebbe da mettere tavola. Shikaku pensaci tu.”
Ordinò Yoshino.
“Questa
fine, papà.” Precisò il figlio.
“Ah
sì … che ci vuoi fare. Lo sai come sono le
donne!”
Shikaku se ne rimase
poi pressoché zitto, intento ad un andirivieni con cuscini e
piccole coppette per la tavola, mentre Yoshino sembrava averla presa
sul personale e continuava a sostenere una lite a senso unico con
Shikamaru, che in quel momento più seccato che mai, sembrava
avere tutte le buone intenzioni, eccetto quella di litigare con sua
madre.
“E mi devi
dare a retta quando ti parlo sai … ?” e continuava
con altri sproloqui che entravano da una parte e uscivano
dall’altra, e non affannavano minimamente il
giovane Nara.
“Senti
mamma, hai ancora intenzione di continuare? Sono io adesso ad essere
seccato; non ho bisogno che mi combini appuntamenti amorosi, men che
meno con Sabaku no Temari solo perché quella là
non ha niente da fare.”
“Non usare
quel tono con me, Shikamaru”
“Shikaku
è tutta colpa tua, non mi dai minimamente una mano con tuo
figlio. Sei uno screanzato”
Il povero Shikaku
rimase a mezz’aria interdetto mentre veniva rimproverato
dalla sovrana di casa Nara.
“Perciò,
siccome mi sono già stancato di litigare, credo che sia ora
di mangiare.”
Con ferocia la
consorte del maggiore dei Nara prese la pentola e versò con
foga il riso bianco.
“Inaudito
… io sono sua madre…” borbottava tra
sé, mentre Shikamaru rideva sotto i baffi. Conosceva bene
sua madre. Era una seccatura e da piccino gli incuteva un certo timore!
Si ricordava quando lo beccava al negozio di caramelle con Choji, dopo
l’accademia. Lo sgridava e poi tirava fuori
l’argomento per giorni.
Uno Shikamaru colto da
stanchezza spesso riceveva senza complimenti e senza lamentarsi tutte
le sue sfuriate.
Ma Temari non era una
scampagnata al negozio di caramelle. Niente affatto. Era la seccatura
numero due, che si stava contendendo il posto con la numero uno, la
regina delle seccature, nella sua personalissima classifica.
Angolino
autrice :
ok , i did it, ho aggiornato. ^^
La prossima volta è San Valentino... *Chiara al solo
pensiero va in brodo di giuggione -sbav-* Ok, sorvolate vi prego!
Comunque sia, magari alla mattina che non ho un tubo da fare, ma
aggiornerò. ghghgh
Altra cosa, la prossima volta volevo fare un po' riposare Shika-kun, mi
fa tanta pena! Poi però quando scrivo non resisto!
Comunque il nome della madre di Shika non è frutto della mia
mente malata, no. Volevate! L'ho preso da Wikipedia. Che brava che sono
eh? XD Non so se sia così veramente, non ho nemmeno visto le
puntate filler. Speriamo sia IC! Però se Shika senior e
Shika junior ne sono terrorizzati un motivo c'è.
Magari è un po' esagerato, però mi piace quando
le donne assoggettano al proprio volere i mariti tanto da fargli fare i
lavori di casa.
(Dì piuttosto che è il tuo ideale di
uomo!Ndtutti) (Sì confesso!*muahahah*)
Va be', se siete sopravvissuti sin qui, grazie! Siete dei miti!
Un grazie particolare anche a:
Niraw: ma
non ha affatto bisogno di essere pagata, credi a me! *__*
Più guardo Shikamaru e più dico "che
donna mitica". Infondo l'ha fatto lei! XD
Cyberman93:
ahem non sarei affatto sicura che sia un vantaggio. Temari è
una ricattatrice, se ne approfitta, insomma non è una santa!
Si legheranno in combutta le due donne?
alfakein:
grazie! e anche grazie per il preferito!^-^
bambi88:
certo che ha capito tutto. Lei sì che sa far girare bene
casa Nara. Appioppa appuntamenti al figlio e schiavizza il marito. Ti
pare poco? XD
stefy90: ah
la "quella" storia è come una bomba ad orologeria. E
chissà che magari, Temari non l'abbia già
scoperto e stia meditando vendetta ...
arwen5786:
certo meno male che c'è lei! Sì concordo
è un 'alleanza pericolosa... del resto Shikamaru come il
padre è attratto dalle donne forti e autoritarie.
Chissà una vena di masoschismo?XD
talpina pensierosa:
grazie per i complimenti e grazie per il preferito. Spero di non
deluderti!
*Chiara*
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Capitolo 7 *** Vendetta ***
Capitolo Settimo- Vendetta
Alla mattina ad attendere Shikamaru c’erano sulla
cattedra una pila di fotocopie ordinate. Con il libro sottobraccio, con
una Temari al seguito, quella mattina si aspettava di tutto.
“Ciao Shikamaru. Lì ci sono i compiti …
beh Iruka ti ha lasciato il compito, sai cosa devi fare.”
Disse roteando la mano l’altra insegnante
dell’Accademia.
“Tieni duro Shika, tieni duro … domani
è l’ultimo giorno, domani e basta. Domani e te ne
vai” si continuava a ripetere freneticamente.
La semplice idea che mancassero solamente due giorni lo terrorizzava.
Mancavano ancora due quinti! Due quinti di torture.
Ancora tormentato da quei pensieri, Temari gli diede una pacca sulla
spalla.”ehi stanno arrivando i tuoi pargoli. Butta via la
sigaretta. Non vorrai dare il cattivo esempio.”
“Non c’è bisogno che tu mi dica quello
che devo fare.”
Shikamaru gettò la sigaretta a terra e con un gesto secco
degli stivaletti la spense.
Al suono della campanella esterna vide una folla disordinata e pigra di
mocciosi che si smistava nelle varie classi.
“Cosa hai intenzione di fare, Tem?” chiese
Shikamaru preoccupato e dal tono di voce esasperato.
“Me ne starò a vedere la lezione e dopo andremo a
mangiare insieme.”
“Sveglia
pigrone.”
“No mamma, ti
prego.”
“C’è
Temari che ti è venuta a prendere, ti accompagna
all’Accademia questa mattina”
“Cosa sei
diventata ma’?”
“Una
sottospecie di segretaria per i miei appuntamenti con le
ragazze?”
“Alle volte
sei proprio sciocco Shikamaru! Temari è una cara amica! In
questi giorni chi ti sopporta irascibile come sei?”
Si era alzato, ma non aveva dormito bene. Tutti quei pensieri,
l’improvviso attaccamento che quella ragazza aveva
manifestato all’esame dei Chuunin. I mocciosi.
“Dopo questa missione avrò bisogno di uno
strizzacervelli.” Lamentò esasperato il Nara
portandosi la mano destra sulla fronte.
“Quanto sei tragico, signore!”
“Buon giorno …” salutò
titubante Shikamaru.
“Buon giorno, Shikamaru sensei.”salutò
educatamente la classe in coretto.
Un piccolo brivido percorse nella schiena di Shikamaru. Detestava i
mocciosi quando chiacchieravano, quando facevano i coretti, quando
alzavano la mano per chiedere qualcosa, detestava che gli chiedessero
di andare in bagno, che gli chiedessero delle spiegazioni extra.
“Oggi ci dovrebbe essere il compito …
chissà se Shikamaru lo sa” sussurrò
piano Konohamaru mentre sistemava la sua borsa accanto al banco.
“Certo che lo sa …” rispose sempre
sussurrando la sua compagna dai capelli rossi.
“Beh, io di sicuro non glielo ricordo.”
“Nemmeno io!”
Alle otto e dieci di mattina Shikamaru si sedeva dietro alla cattedra,
mentre un istante prima aveva cavallerescamente offerto una sedia a
Temari.
“Quella è la sua ragazza …” i
sussurri erano giunti all’orecchio di Shikamaru con suo gran
disappunto.
“Bene, buon giorno.” Quando la classe era piombata
nel silenzio.
“Oggi lo sapete che ci sarebbe compito.”
“Io non ho intenzione di avere dei problemi per voi con
l’Hokage, non mi sembra granché difficile,
perciò lo facciamo.”
Un brusio si levò mentre Shikamaru prendeva la risma di
fotocopie dal tavolo verdastro.
“Per cortesia … non facciamo casino”
tento di riportare ordine.
“Che palle!”si sentì una protesta fra le
tante in quella classe vociare.
“Tem mi dai una mano?”chiese cortesemente il Nara
porgendogli metà del plico.
“Certo …” colta alla sprovvista.
Sempre districandosi nel brusio i due shinobi si divisero nella classe.
I problemi erano piuttosto elementari proprio per non mettere in
estrema difficoltà.
“Allora, avete da adesso, cioè dalle otto e mezza
… due ore. Poi potrete fare ricreazione.”
Esclamò Shikamaru guardando l’orologio appeso alla
parete.
“Calcola la velocità di un kunai sapendo che in un
secondo fa 3 metri.”
Uno dei primi problemi di una fila stava dando delle grane a
Konohamaru, spostato strategicamente in prima fila per essere meglio
sorvegliato.
“E’ proprio facile, a Suna sì che si
faceva sul serio.” Disse sprezzante Temari facendo planare il
foglio sulla sedia.
“Sì, come no. Tu e la tua Suna siete sempre i
migliori.”
“Certo … voi shinobi della foglia siete dei
rammolliti, in ogni senso.”
“Che seccatura che sei.”
“Comunque, caro mio Nara …”
“Non mi sorprende più di tanto che uno dei tuoi
alunni abbia rappresentato me nuda.”
“Sei una ameba bella e buona. Non sai tenere minimamente la
disciplina in questa classe.”
“T-tu come hai fatto a scoprirlo?”
“Beh, cosa credi, che le notizie non volino, qui a
Konoha?” si mise a ridere con un risata sommessamente
isterica.
“Ma ogni cosa al suo tempo … la vendetta
è un piatto che va servito freddo, giusto Nara?”
gli chiese mentre gli passava l’indice sulla guancia destra
di Shikamaru al che diventò di un rosso violento.
“Ehi tu! Non chiacchierare” rimbrottò
Shikamaru un Konohamaru, beccato girato con tutto il busto verso le
file dietro.
“E’ stato lui, vero?” chiese Temari in un
soffio appena percepibile.
“Sì, è un pianta grane.”
“Ho visto … assomiglia parecchio
all’Uzumaki.”
“Infatti sono grandi amiconi” constatò
Shikamaru con una punta d’ironia.
“Ehi, Shikamaru …” li
richiamò una voce rauca, ma dolce e velata.
Il Nara l’avrebbe riconosciuta tra mille. Quella del suo
primissimo sensei, che tanto aveva fatto disperare, ma a cui voleva
bene quasi come un padre. Tutti lo avevano detestato, e poi amato dopo
essere diventati Genin.
“Maestro Iruka!” esclamò Shikamaru con
le lacrime quasi agli occhi.
“Ehi … sono passato a trovarti. Domani vorrei
riprendere il mio posto se non ti spiace.”
“M-ma certo che no!” riprese il suo tono laconico e
asciutto nelle risposte il moro.
“Ehi, piantatela!”si girò di nuovo il
Nara riportando all’ordine la classe che stava
pericolosamente piombando nel caos più totale.
Iruka guardò Temari con un sorriso, sorpreso e stupito che
ci fosse anche lei ad assistere alle lezioni.
“Piacere, io sono Sabaku No Temari …”
porse educatamente la mano la giovane kunoichi.
“Ah, Iruka Umino, piacere. Devi essere la sorella del
Kazekage …” rimembrò lo shinobi
dell’accademia.
Dopo l’intervento di Shikamaru, la classe rumoreggiava solo
di un frusciare leggero di carte e del rumore di penne scivolare sui
fogli.
“Allora Shikamaru, mi hanno detto che te la sei sbrigata
piuttosto bene.”
“Insomma … ancora un po’ e impazzivo, ma
tutto sommato non è andata tanto male.”
“Mi fa piacere, ma ho immaginato che un giorno in meno
avrebbe giovato alla tua salute.” Così dicendo
ammiccò in direzione del viso emaciato del giovane Nara.
“Dai Shika, puoi andare. Sono passato da Tsunade ed
è tutto a posto. Qui ci penso io.” Sorrise Iruka
dando una leggera pacca sulla spalla al Nara.
“Grazie Iruka sensei …”soffiò
il ragazzo con una luce negli occhi. L’avrebbe volentieri
baciato se non fosse stato imbarazzante.
“Dai … lo so che devi andare con la tua
ragazza” soffiò Iruka ammiccando in direzione di
Temari.
“Ma non è la mia ragazza!”
“Fossi in te me ne guarderei bene dalle sue intenzioni
…”ridacchiò in soffio il maestro Iruka.
“E’ una tale seccatura
…”sospirò Shikamaru.
***
“Cosa vi siete detti tu e l’altro?”
“Non sono affari tuoi.” Rispose secco il moro.
“Sì che lo sono. Guardava me.”
“Che seccatura che sei … “
“Lo sai che sto pensando alla tua punizione, ne sei ben
consapevole?”
Shikamaru sotto la velata indifferenza rabbrividì. Temari
era veramente una ragazza allucinante. Meditava una vendetta a breve.
Se l’era legata al dito in modo morboso più di
quanto si aspettasse.
“E dimmi un po’… chi ti ha detto di
questa cosa del sexy jutsu?”
“Diciamo che io ho i miei informatori, Nara.”
“Allora qual è la mia punizione?”
Temari rimase zitta un secondo, si portò pollice e indice
strusciandosi il mento e poi parlò.
“Beh devi sopportarmi una giornata. Un appuntamento galante,
per farti perdonare.”
“Devi fare il romantico tutto il giorno.”
Shikamaru rimase zitto. Avvilito, ma in fondo quella idea neanche gli
dispiaceva più di tanto. Temari sapeva essere estremamente
violenta, all’occorrenza.
“Non sei terrorizzato, non sei paralizzato dalla
paura?”
“Certo che no. Per un gentiluomo come me sarà uno
scherzo. E’ solo una seccatura come tante. Ma capiti bene,
oggi sono particolarmente felice.”
“Allora domani, mi raccomando.”
“Ti passerò a prendere alle dieci.”
“E mi raccomando Shikamaru … voglio inventiva.
Fantasia. Non mi voglio annoiare!”
Allora ho aggiornato, ma mi è venuto un po' una schifezza.
In questo periodo Miss Isp è andata a farsi
friggere, poverina.
Non ho nemmeno tempo di ringraziarvi una per una. Che screanzata che
sono. Oggi è lo sgraditissimo San Valentino. -_-"
Mi sono già arrivati i fiori a casa, siccome io odio i fiori
mi sembra giusto!._."
Va be', un buon san valentino a tutti e buon san faustino a tutti i
fortunatissimi single domani. ^_^
Ps: per vostra fortuna, il prossimo è l'ultimo capitolo.
Questa storia non ha effettivamente senso. Meglio sorvolare.
*Chiara*
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Capitolo 8 *** Epilogo ***
Capitolo ottavo
–Epilogo
“Ti
abbiamo considerato la missione di livello A. Se non altro ti
riconosciamo la notevole fatica.”
Pronunciò secca Tsunade nascondendo parzialmente il suo viso
dietro le
mani intrecciate.
“Umph”
bofonchiò ancora qualcosa Shikamaru in dolce compagnia della
kunoichi di Suna.
“Tu
invece cosa vuoi?” chiese Tsunade mentre dava a Shikamaru il
foglietto del suo compenso.
“Ah,
giusto.” Sì frugò nel kimono violaceo
alla ricerca di qualcosa, e
con gesto sinuoso ne estrasse un rotolo, chiuso con un elegante sigillo
rosso.
“Questa
è da parte di mio frat … cioè del
Kazekage.” Rispose Temari
riprendendo nella sua voce un tono fermo, a lei piuttosto congeniale.
“Ah
sì, è a proposito degli esami, me ne aveva
accennato.”
“Sì.”
“Bene,
è tutto. Potete andare, avrei da fare.”
Liquidò Tsunade con un
gesto della mano, quasi a volerli scacciare.
“Sono
certa che avete sicuramente di meglio da fare …”
adocchiò
Shikamaru di spalle uscente.
Tsunade
si rilassò contro lo schienale della poltrona, e si ritrasse
a
vedere il panorama attraverso la vetrata.
“Che
tipi …”mormorò Shizune che accatastava
dei fogli accanto alla
donna.
“Che
coppia … si vede lontano un miglio che lo ha
incastrato.”
“Si
riferisce a … “
“Sì,
quella ragazza ne ha stoffa. Guarda un po’; è
già jonin ed è poco
più che diciottenne, è già
un’ottima ambasciatrice. “
“Povero
Shikamaru”
“Se
l’è cercata. Gli uomini non sono mai da
scusare.” Disse saggiamente
l’hokage girandosi e dondolandosi sulla sua sedia.
Shizune
rise, mentre Tonton accovacciato per terra gracchiava dalla
fame.
“Penso
che Nara oggi avrà il suo bel da fare.” Risolse la
donna mentre
Shizune gli porgeva una tazza di thè verde.
“Allora
appuntamento galante.”
“Va
bene, vada per questo appuntamento galante.”
“Tanto
per cominciare, andiamo a comprare dei vestiti …”
“Tu
vaneggi.” Rispose risoluto Shikamaru.
“Nara,
tu sei incorreggibile. Credevi che sul serio ti avessi costretto
a vestirti come un pinguino?” rise con una cavernosa risata.
“Le
tue risate mi irritano, sei fastidiosa, seccatura.”
“Comunque,
hai in mano un bell’assegno, fresco di firma. Indi, ritengo
opportuno l’incasso immediato e spese folli.”
“Non
ci penso neanche.”
“Il
massimo di romantico che ti posso offrire è il rimirare
placido e
assorto delle nuvole plumbee nel cielo.”
“Senza
contare che è gratis.”
“Che
razza di pidocchio! Non ti credevo così Nara …
non ti credevo” e
non finì la frase guardando con faccia dall’alto
verso il basso con dipinta
un’espressione di estremo e profondo disgusto.
“Va
bene, va bene.”
“Decidi
tu dove andare.”
“Nara,
sei veramente assurdo. Mi sembrava di essere stata chiara. La
conosci parola inventiva?”
“Evidentemente
no.”
“Eilà”
salutò una voce famigliare, mentre i due shinobi
battibeccavano
per le strade di Konoha.
“N-naruto?”
Il
ragazzo si era fatto grande, il suo fisico era diventato più
robusto, più alto. E assieme a lui c’era Sakura.
“Ciao
Shika!”
“Ciao
Naruto!”
Con
i suoi occhi color indaco
chiaro scorse prima a Temari, e poi a Shikamaru. Poi rifece lo stesso
in verso
contrario, allargando la bocca con un crescendo di stupore.
“Ah,
guarda. Son tornato da poco e …”
“No,
non è come sembra.”
“Ah
no?” disse Naruto mentre tirava goffe gomitate nel fianco
dello
shinobi.
“Piantala
Naruto. Lei è qui per gli esami dei Chuunin.”
“Sì
sì, dicono tutti così! Certo Shikamaru, tutti ti
credono!”
Si
scambiarono un’occhiataccia carica di sarcasmo mentre Temari,
punzecchiando il fianco di Shikamaru ricordava il loro
“bisogno impellente”.
“Va
bene, ti trovo in forma,Naruto!” cambiando discorso e tono di
voce.
“Ah
sì sì, mi sono allenato molto!” disse
compiaciuto strofinandosi
l’indice destro sotto il naso.
“Tu?”
“Niente
di che, solite missioni, solita routine …”
“Certo
certo” ridacchiò sottecchi lo shonobi biondo
antistante alla
coppia.
“Ho
saputo che ti sei improvvisato maestro all’Accademia
…” non
concluse naruto cercando di incitare Shikamaru a parlarne.
“Sì,
guarda una tale seccatura. Non hai idea.”
“Però
hai guadagnato dei bei soldoni, Shika!” sorrise Naruto mentre
si
accovacciava verso il palmo che serrava ancora l’assegno
fresco di firma.
“Già
…”
“Attento!
Donne e finanze non vanno d’accordo, lo sai?”
Shikamaru
gracchiò mentre Temari scoppiava a ridere.
“Shikamaru,
è ora …”sospirò Temari
laconica.
“Sì,
ti lascio in compagnia della tua dolce metà.”
Scherzò Naruto.
“Non
è come sembra, testa bacata!”
Dopo
un cenno sommesso della mano i tre shinobi si divisero e Temari a
passo spedito puntò dritta verso il suo alloggio.
“Sei
arrabbiata?” chiese titubante lo shinobi.
“Certo
che sì. Sei veramente noioso.”
“Non
era nei patti l’essere divertente.”
“Non
fa ridere.”
“Non
volevo far ridere.”
“Grunf…”
“Seccatura!”
Stazionarono
davanti al chiostro di ramen di Ichiraku, sentirono la
voce stridula incitare il commesso di Naruto e della voce pacata del
maestro
Iruka che rassicurava.
Una
moria di suoni li attanagliava, mentre in un sommesso silenzio
si tenevano vicendevolmente un broncio
dall’aria altera.
“Mi
ero proprio sbagliata su di te”
“…”
“Conosco
un posto per un appuntamento galante”.
Shikamaru
si sforzava in tutti i modi di tenere un atteggiamento
distaccato e annoiato, pigro.
“Basta
che non siano le nuvole …”
“Ci
sono anche loro, sì” rise sottecchi Shikamaru
sbuffando il fumo
della sigaretta appena accesa.
“Ok,
portamici. E vedi di rifarti del tuo mancato atteggiamento poco
cavalleresco.”
Camminarono
in silenzio, mentre
la gente li osservava e con sguardi vacui commentava la strana coppia.
Arrivarono
nei pressi di una piccola panchina, antistante il tempio
Nara.
Quello
era il suo posto. Era il posto di Shikamaru.
“Qui?”
chiese titubante Temari.
“Sì”
si sedette Shikamaru.
“Guarda
… il cielo sta tramontando è tutto
rosa.”
“Io
odio il rosa.”
“Anche
l’arancione?”
“No
…”
“Guardale
una volta le nuvole …”
“Ma
basta, sei monotono noioso …”
Ma
in quel mentre Shikamaru afferrò saldamente le spalle di
Temari e
con una leggere forza la stese a terra, mentre con un leggero tocco la
baciava.
Le sue labbra rosee secche dall’arsura si incontrarono con
quelle sottili e
disegnate del ragazzo.
Però
… era troppo tardi.
Era
troppo bello. E non poteva resistere.
Roteò
vacua il suo sguardo verso i suoi occhi marroni chiari, e poi
verso il rosa aranciato intenso del cielo.
“Allora
le nuvole sono proprio belle, eh?”
“C-certo
certo” farfugliò la ragazza.
Certo
Shika … mi hai stupito.
Volevo infliggerti una punizione per il tuo comportamento scorretto e
ho finito
per innamorarmi di te. E ho capito che dietro il tuo sguardo pigro
giace un
vero gentlemen .
“Tanto
hai fatto che l’hai avuta vinta, Nara.”
“Ma
per questa volta passi … la tua punizione l’hai
ampiamente
scontata.”
“Certo
certo, mendekuse. Intanto avevo ragione io.”
“Sì
sì convinto!” ribatté Temari.
Shikamaru
sbuffò e poi sorrise. Era la solita Temari. Non una parola,
non un sorriso.
E
di nuovo solamente litigate.
Ma
era Temari.
Sabaku
no Temari.
FINE
Con
ben 2 settimane di ritardo ho aggiornato.
Maledetta
Università. Maledetto cosplay. Maledetto tutto quello che mi
toglie il tempo di scrivere.
-__-
abbiate pietà!! *help*
Woooow
Raga, ho messo la parola FINE alla mia prima, schifosissima
long-fic su Naruto.
Penso
che … mumble mumble ci scriverò ancora! :-)
Nuoooo
tornatene a fare danni nella sezione di DragonBall!ndtutti
Vabbe’
come al solito, ditemi se i PG sono IC, se c’è
qualche errore di
grammar o cose varie. Insomma recensite che io vi lovvo tanto!*__*
Un
grazie e un bacione appiccicoso come il miele a :
Talpina pensierosa:
io
invece gioisco nel finire una fic!No scherzo, però
è una liberazione. XD Ma non
temere,anzi si devi temere, tornerò con una nuova Oneshot.
Sto solo aspettando
che escano i risultati di un certo concorso.
Cyberman93:
indovinato!huhu.
E’ inutile…sono cotti ma non lo ammetteranno MAI!
xD
Niraw: sì
San valentino mi
ha dato un po’ al cervello. Fa male quella festa u_u.
Però Rispetto alle tue
storie questa è un’emerita schifezza! Sappi che
però il tuo sostegno mi è stato
molto di aiuto, e sapere che ad un’autrice come te piace
… bhe non può altro
che farmi piacere!^^
bambi88: Nooo,
figurati,
Temari è subdola huhu! Esattamente come ogni donna che si
rispetti! E poi, bhe
il finale, diciamo che anche Temari ha gradito, molto più
che la ventagliata!
stefy90:indovinato,
anche
perché Tem è cotta di Shika. -Lo sappiamo bene,
lo sappiamo bene!- e non può
mica torturarlo tanto! xD
arwen5786:ciao!!Grazie
per
la recensione e come al solito mi ha fatto un immenso piacere! Povero
Shika, ha
bisogno di coccole! Ma sa da chi trovarle, è in buone mani!
XD
Lily_90:Ma grazie
per tutti
questi complimenti! E’ vero, con Shika e Tema, tutto
è concesso o quasi! XD
Però guarda un po’, come ti sembra il finale?
Deludente, romantico, noioso,
scontato? Un bacione.
Un
bacione a tutti anche ai timidoni che l’hanno messa nei
preferiti e
che non hanno recensito. Voglio tanto bene anche a voi, ma non vi dico
niente … io son la prima che metto nei preferiti e
che
non recensisco! X°°°D
*Chiara*
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