Don't let me go.

di CanYouFixTheBroken
(/viewuser.php?uid=243647)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapter one ***
Capitolo 2: *** Chapter two ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Chapter four ***



Capitolo 1
*** Chapter one ***


Svegliarsi la mattina e trovarsi un cane grosso e bavoso sul letto.
Scherziamo? -Argo?! Scendi!-urlai ancora con gli occhi chiusi ma riuscivo a sentire il suo fiatone insopportabile.
Il cane con un balzo scese ma senza dimenticare di lasciare la dose di bava sulle lenzuola cambiate poche ore prima.
Controllai la sveglia.. Le sei. -Ma è possibile?!-esclamai furiosa Ritornai a dormire ma mi risvegliai non appena
mi sembrò di aver chiuso gli occhi. -Daphne! Alzati sei in ritardo!-urlava mia madre dalla soglia di camera mia
-Sono le 8 passate!- Sbarrai gli occhi e scesi all'istante dal letto cercando un paio di jeans e saltellando trovai anche una canotta.
Presi lo zaino e scesi al piano inferiore -Il cardigan!-mi tirò mia madre arrabbiata.
-Si! Ciao!-dissi sbattendo la porta e afferrando la bici. Pedalai molto in fretta e con il fiatone simile a quello
di Argo arrivai in classe con il suono della campanella. Storia e non avevo studiato..
Ero rimasta tutto il giorno al computer a scrivere e scrivere una storia che mi vorticava nella mente da più di due giorni.
Ma sappiamo come la mia sfiga.. -Gray interrogata- mi chiamò la professoressa Eliseo. Appunto.
-Ma vediamo chi può farti compagnia..-borbotto. Guardai la mia classe e il mio sguardo si fermò sul suo viso angelico
e la sua enorme magnifica massa di ricci. I suoi smeraldi brillavano quel giorno e aveva un look alquanto particolare.
Cappello di lana, maglione di un rosa delicato e i suoi soliti pantaloni skinny che gli valorizzavano
le sue fantastiche gambe. Okay.. Non è gay. È etereo al cento percento. Avevo una cotta per lui dal primo
anno e ora siamo al 4. 3 anni lunghi e lenti che mi hanno fatto capire che non avrò mai nulla con lui
-Styles alla cattedra- Con uno sbuffo il ragazzo dal maglione rosa cammino con passo lento e smorto verso la cattedra
-Allora.. Signorina Gray.. Mi parli del Medioevo..- -Si.. Periodo interessante.. Quello con Re Artù no?-
-Ha studiato?- -Si si.. Ehm..- In preda al panico guardai Harry ma anche lui si limitava a guardarmi grattandosi la testa.
-Styles?- -Si! Se non sbaglio.. Ehm..- -Signor Styles lei sa che se prende un altro 2 lascerà la mia materia?
E a quanto pare lei ha altre due materie in bilico.. Se siamo messi così male.. Non penso che sia-
-Professoressa scusi.. Ma è colpa mia se Harry è impreparato..- I suoi occhi verdi mi fissarono
-E come mai sarebbe colpa sua?- -Beh.. Ieri sono stata molto.. Molto male allora Harry è venuto gentilmente a trovarmi
e l'ho trattenuto a casa fino a sera.. E non ha potuto studiare.. Può chiederlo a mia madre!-dissi infine guardando
la professoressa con un sorriso smagliante. -Va bene.. Ti credo.. La signorina Gray ti ha risparmiato un impreparazione..
Ma la prossima volta entrambi interrogati..- Ci sedemmo ai nostri posti e aspettai con ansia il suo della campanella.
Mente uscivo dalla classe mi senti strattonata -Hey!- Era lui,stavo per avere un collasso -Hey..-mormorai rimanendo paralizzata
-Grazie per avermi parato il culo.. Ti devo un favore-mi sorrise mostrando le sue adorabili fossette
-Ti va se ci prepariamo insieme per la prossima interrogazione?- naturalmente avevo solo sperato che mi
domandasse ciò ma era un sogno remoto -Ci vediamo!-esclamò sorpassandomi. Allora vi chiederete,questa è
una povera sfigata che s'innamorava dello strafigo di turno invece no. Il mio nome è Daphne,sono una normale
studentessa di un liceo,ne cheerlander ne nerd.. I miei capelli sono viola. Ma niente altro. Ed Harry.
Lui è uno studente,come me. Non è giocatore di football. Non ha le ragazze ai piedi. Ed io mi sono innamorata di lui con il tempo,
all'inizio pensavo fosse un emo con l'espansioni invece è un ragazzo normale,che cerca di non farsi notare tra la massa e di non bocciare.
Le ore volavano in fretta ed era già ora di pranzo,avevo pensato di fare il primo passo. Dovevo smetterla di guardarlo
di nascosto o di fantasticare su di lui. Dovevo essere coraggiosa, avvicinarmi a lui e dire "Ciao". Non è difficile!
Con il vassoio tra le mani presi un grosso respiro e mi avvicinai lentamente al suo tavolo. Nessuno si era mai avvicinato,
alcuni lo consideravano un depresso,altri un malato di mente. Si vociferava che avesse l'epilessia e molti avevano paura
di avere un attacco davanti a loro. Alcuni invece dicevano che era un drogato perché prendeva sempre pillole e che negli
spogliatoi tremasse a volte come in preda di convulsioni. Ma erano solo dicerie. E a me non interessavano.
Posai il vassoio sotto gli occhi di alcuni ragazzi,stava leggendo un libro a me sconosciuto e per attirare l'attenzione tossì leggermente.
Abbassò la copertina mostrando un grande paio di occhiali. -Posso sedermi?-chiesi con voce tremante. -Si,certo..-mi disse.
Non appena di sedetti mi senti estremamente a disagio. -Sei.. Daphne? Quella che mi ha parato il culo!-esclamò sorridendo.
Dio che fossette! Magnifiche! Adorabili! -Si-sorrisi contenta. Si era ricordato di me.. -Ehm.. Sono Harry ma lo sai già no?-
si tolse gli occhiali mostrando le iridi verdi smeraldo. -Già... Che leggi?- -Mah.. L'ho trovato nella biblioteca di mia madre..
- Il nome era alquanto strano -Che genere è?- -Horror.. Sono troppo forti-disse infilando gli occhiali tra le pagine del libro.
-Bello..-mormorai giocando con i miei maccheroni. -Già.. E tu leggi?-mi chiese -Non molto.. Ma mi piacciono i classici..
Per ora sto leggendo Anna Karenina- Annui addentando la sua mela rossa e aggiustandosi il cappellino. Io guardai il mio
vassoio e gettai la spugna,tutto disgustoso. -Durerà mai il tuo stomaco fino alle 5?- mi chiese indicando il vassoio
-Non lo so.. Ma so soltanto di aver sprecato 4 dollari- In quel momento il disagio svanì come la tensione
-Ti va di prendere un caffè questo pomeriggio?- era passato più di un minuto di silenzio dove si sentiva solo lui morsicare la mela.
Pensai di aver avuto le allucinazioni ma poi vidi il suo sguardo stranito -Allora?-chiese ancora
-Oh.. Ehm.. Si certo!-balbettai raddrizzandomi. La campanella di fine pausa pranzo mi fece sussultare
-Ci vediamo allo Starbucks di fronte Vans.. Va bene?- -Si.. A dopo-sorrisi prendendo la mia roba e scappando in classe.
Ancora non ci potevo credere,ero davvero emozionata,molto. Con la bicicletta pedalai fino in centro,sentivo lo
stomaco vuoto e avevo un mal di testa. Avrei dovuto mangiare a pranzo. Entrai allo Starbucks e non vendendolo ancora
ordinai per me una cioccolata calda e una brioche. Poi il campanello suono per la milionesima volta ma qualcuno si
sedette nella sedia di fronte a me -Scusa ma c'era traffico- proprio in quel momento avevo un grosso pezzo di brioche
in bocca ed ero davvero ridicola. Infatti gli scappo un leggera risatina. Ingoiai tutto arrossendo,potevo fare proprio queste figure?!
-Vedo che non mi aspettato-mi disse con un sorriso. -Beh.. Stavo morendo di fame.. Non avevo- -Mangiato a pranzo.. Lo so..
Infatti mi stavo immaginando te che svenivi chiedendo cibo! Aahahha!- Rise di gusto per il suo film mentale su di me a terra
a chiedere pietà per il cibo. Accennai anch'io una risatina ma non potei non ammirare la sua espressione di allegria e la sua
risata,meravigliosa. Ma non potei neanche non notare quella chiazza rossa che aveva sul collo -Hai qualcosa al collo..-
mi grattai sul mio collo nello stesso punto in cui l'aveva lui. Tossicchiò appena -Si.. Beh,la mia ragazza..-mormorò imbarazzato.
-Ah..- era fidanzato. FIDANZATO. In quel momento il mondo mi cadde sulle spalle e mi disse -Guarda la realtà!
Devi smetterla di fantasticare! È FIDANZATO!- Deglutì rumorosamente e afferrai la mia tazza di cioccolata bevendone un sorso.
Pensandoci era davvero strano che non fosse fidanzato e così bello e meraviglioso.. Sono stata davvero una stupida a non credere
che una rarità come lui non fosse fidanzato -Daphne? Ci sei?- La sua voce un po' roca mi strappò via dai miei pensieri
- Si si.. Scusa.. Che dicevamo?- -Ancora nulla.. Io e te quindi facciamo solo un corso insieme?- -Si,storia..-
risposi pensando al l'interrogazione della mattina -Già.. Dovrò studiare giovedì.. Che noia..-borbotto lui.
Lo guardai un po' indecisa ma tanto era fidanzato,sarebbe stato un motivo per conoscerci meglio
-Ehm.. Ti va di preparaci insieme per l'interrogazione?-gli chiesi senza guardarlo sentendo le mie guance prendere fuoco.
-Si,sarebbe bello! Grazie!-esclamò sorridendomi gentilmente.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chapter two ***


Rimanemmo tutto il pomeriggio da Starbucks a chiacchierare sulle nostre vite,su Argo la mattina e sul suo gatto Darcy
che in suo onore aveva comprato un maglione molto "cool",come lo definiva lui.
Poi passammo all'argomento più critico per me,fidanzata?
-Io sono single..-dissi grattandomi il nasino,avevo una bollicina.
-La mia ragazza si chiama Lucy.. 
È molto.. Ehm.. Estroversa!- ridacchiò a mala pena della sua frase molto esplicita
-Interessante..-mormorai un po' infastidita.
Un tuono poi un altro e 
per finire pioggia. 
Bene. 
-Merda..- guardai fuori e vidi la mia bicicletta sotto la pioggia,più che fradicia.
-Quella è la tua bici?-mi chiese sogghignando.
-Si.. Dovrò tornare sotto la pioggia in quel modo..-
-Vuoi un passaggio? Io ho una macchina.. Carichiamo la bici a andiamo.. Tu dove vivi?-
-Kingdom Street..-
-Va bene-
-Grazie Harry-lo guardai dritto negli occhi.
-Prego Duffy-
-No.. Duffy no.. Mi ricorda l'anatra dei cartoni animati!- 
Rise di gusto tenendosi il capellino. Era dolcissimo.
-Va bene.. Scusa.. Daphne-
-Ora va meglio-
La sua auto era molto confortevole,una normale Volkswagen del 98' un po' malandata ma decente.
La bici ci entrava per un pelo e noi stavamo abbastanza comodi.
Con lo stridolino dei tergicristalli arrancammo fino a casa con la voce di un cantante che non avevo mai sentito
-Ma chi è?-chiesi indicando lo stereo. 
-Io.. Ti piace?-
-Davvero? Ma sei bravissimo!-
-Grazie! Un po' depressive le canzoni ma rispecchiano sempre i miei stato d'animo.. Prima che lo dimentichi.. 
Scrivi il tuo numero da qualche parte-
-Va bene..- 
cominciai a cercare un foglietto,avevo già trovato un pennarello. Notai infatti che nel cruscotto c'erano molte firme,davvero forte.
Trovai un post-it e scrissi il mio numero che poi infilai nella sua tasca dei pantaloni,una mossa azzardata ma che non gli diede fastidio
 -Grazie..-mi sorrise e poi si fermò dolcemente di fronte casa 
-Questa no?-
-Si.. Grazie-
Lo guardai indecisa se baciarlo o salutarlo con la mano,quindi mi limitavo solo a fissarlo.
-Ci vediamo domani allora..-
-A domani-sorrisi.
Lo vidi avvicinarsi poi senti le sue calde labbra sulla mia guancia e una serie di brividi che percossero la mia schiena.
Scesi dall'auto con la bici ed entrai in casa prima di vederlo andare via. 
Argo mi venne incontro con il suo grande fiatone ma lo ignorai dovevo punirlo per quello che aveva fatto di mattina.
-Mamma non ho fame vado a letto!-esclamai
-Si ma che hai fatto tutto il pomeriggio?-
-Sono stata con un amico..-
-Finalmente! Te ne sei trovata uno..- 
Scossi la testa e sali le scale.
Non avevo più avuto amici dopo la morte di mio padre avevo perso i contatti con tutti e non mi di spiaceva
ma a volte mi mancavano quelle uscite tutti insieme. Il mio telefono trillò:
"Non perdo tempo! È stato bello conoscerti Daphne:3"
Sorrisi leggendo quel messaggio, ero contenta. 
"Anche per me:)"
Posai la borsa e il telefono, mi svestì e accesi la doccia.
Erano passate due ore a mezza notte e non riuscivo a non pensarlo,era così simpatico, aveva un sorriso bellissimo con le sue dolci fossette.
Ma purtroppo era fidanzato,con questa Lucy che pensava solo a fare sesso con lui,a quanto pare.
Mi addormentai con questo pensiero,orrido.
La mattina mi svegliai alle 6 e non riuscendo a prendere sonno mi alzai per fare colazione.
Latte e cereali.
In cucina,nello sportello dei piatti c'era attaccata una foto di tutta la famiglia con papà.
Era morto di cancro 1 e mezzo fa,era stato il papà migliore del mondo. Aveva lavorato anche durante la chemio,
 a volte sentivo la mamma rimproverarlo per il suo sforzo inutile ma lui continua imperterrito e ripeteva 
"Nessuna malattia mi costringere a sedermi e farmi rendere conto di morire lentamente"
Poi ci chiamarono quel giorno..
Per mamma era stato un brutto colpo ma con il tempo le ferite si rimargino.
Nell'armadio cercai con fretta il fantomatico maglione che avevo comprato in un mercatino 2 anni fa. 
Non l'avevo ancora indossato perché era una taglia grande e avevo sperato di crescere abbastanza per poterlo sfoggiare.
Pettinai i capelli,mi truccai leggermente e indossai le converse azzurre.
Avevo quelle converse ormai da molto tempo,erano infatti un po' malandate. 
Decisi quel giorno di andare a piedi a scuola,era troppo faticoso e non distava molto da casa.
Con le cuffiette pensai se quella mattina avrei visto Harry,non avevo storia quindi avevo solo il 50 percento di possibilità per vederlo. 
E poi cos'avrei fatto?
Avevo indossato anche questa magnifica felpa per attirare la sua attenzione.
La campanella era suonata e stavo prendendo il libro dell'ora successiva dal mio armadietto.
Non avevo ancora visto Harry,lo cercavo con lo sguardo ma delle fantastiche iridi verdi smeraldo non erano ancora comparse.
L'ora di pranzo e 
finalmente lo vidi.
Era nel suo tavolo,infondo alla stanza con il suo libro e i suoi occhiali alla ceca.
-Posso sedermi?-chiesi attirando la sua attenzione.
Abbassò la copertina e in quel momento mi sembrò che il mondo si fosse fermato.
Indossava una fantastica felpa che ritraeva un leone e un capellino verde fluo.
Era ardi poco bellissimo.
-Daphne! Che bello vederti.. Sai ho pensato a te e.. Adoro la tua felpa.-disse fissandola con un sorriso 
-Ti piace? L'ho comprata qualche anno fa in un mercatino..-
Quel giorno c'erano hamburger,non avrei digiunato.
-Magnifica.. Oggi lavoro da mio padre al negozio di animali.. Sono arrivati dei adorabili mici.. 
Ne vorresti uno?-mi chiese addentando il suo panino. 
-Ho un cane.. Odioso.. Ma lo avrei preso un micio se non ci fosse Argo- sbuffai
-Giusto! Argo il cane bavoso- disse ridacchiando.
-Ma cercherò di convincere mia madre-gli feci l'occhiolino.
Dei ragazzi al tavolo affianco misero una canzone con il telefono -Oddio.. Adoro quella canzone.. Io adoro Macklemore..-
Mi alzai a ballare e cantare come il famoso rapper -Like Gold.. We like gold..- senti la risata di Harry e
a quel punto tornai nel mondo dei viventi. Che figura di merda.
Mi sedetti rossa in viso
-L'ho fatto vero?-chiesi seria.
Harry riusciva a stento a mantenere le risate -S-si-balbettò.
-Sei stata magnifica!-esclamò scoppiando a ridere dopo essersi trattenuto. 
Riuscì anch'io a ridacchiare ma la figura di merda l'avevo fatta.
Finita la scuola per questo weekend,m'incamminai verso il centro. Avevo deciso di andare al negozio di animali del padre di Harry. 
A come mi aveva spiegato non era lontano,era proprio di fronte al nuovo centro commerciale. 
Entrai e il campanello suonò,alla cassa c'era una ragazza sulla 30 d'anni che sfogliava una rivista.
Non alzò nemmeno gli occhi quando entrai,proprio brava.
Mi guardai intorno,c'erano diversi suoni in quel negozio.
Versi di animali,senti un pappagallo e lo vidi anche!
Era bellissimo.. Tutto colorato!
Poi c'erano anche i serpenti!
E i furetti! Avevo sempre desiderato un furetto ma avevo rinunciato non appena mi avevano detto che puzzavano molto.
Poi senti dei miagolii..
Mi avvicinai ai piccoli mici dentro le gabbie. Erano davvero un amore!
C'erano quattro mici 2 erano bianchi,1 era a macchie nera e poi c'era uno tutto grigio con dei grandi occhi verdi 
ma sembrava già un po' cresciuto.
Mi ricordava molto Harry..
-Sei venuta allora!-esclamò una voce alle mie spalle.
Mi voltai e vidi Harry con uno strano grembiule di plastica verde e un grosso sacco pieno di croccantini 
-Già.. E penso che dovrai cacciarmi via a calci.. Mi sono innamorata..-dissi dondolandomi con i talloni
-Scommetto di me!-mi disse facendomi l'occhiolino.
Arrossi di colpo "l'aveva capito?"
-No.. Io.. Ehm.. Intendevo il gatto..- balbettai indicando il micio
-Aahahha! L'avevo capito!-esclamò guardandomi
-Se vuoi puoi prenderlo.. Il tuo Romeo- mi disse serio ma con un sorriso a fior di labbra.
Posai lo zaino per terra e legai i capelli in una coda.
Aprì la gabbia e tirai fuori il gatto che già cominciava a fare le fusa
-Ha dei bellissimi occhi.. Proprio come i tuoi..-pensai ad alta voce
-Grazie..-mormorò Harry fissandomi con occhi straniti e un sorrisino. 
Lo guardai anch'io molto in imbarazzo e ricambiai il sorrisino -Posso dargli un nome?-chiesi accarezzando il micio.
-Penso che sia una creatura meravigliosa.. Che abbia un po' dei nostri sensi.. Sia sensibile ma crudele.. 
Menefreghista ma che si affezioni alle persone.. Proprio..-dissi tutto tra me e me ma pensai che anche 
Harry mi avesse sentito perché era stato tutto il tempo a guardarmi con uno strano sguardo
-Harry! Amore!-una voce stridula rovinò quel magnifico momento
-Lucy.. Amore-disse Harry baciando la ragazza dai lunghi capelli castani -Che ci fai qui?-le chiese posando il sacco.
-Volevo andare un po' a.. Lei chi è?-mi guardò dalla testa ai piedi con fare altezzoso.
Aveva un vestitino rosa con tante balze e dei grandi e vistosi orecchini.. Allora.. Ricapitoliamo..
Harry: Figo e alternativo.
Lucy: Barbie.
Che cazzo ci fa con una Barbie?
Beh non aveva i capelli biondi ma se li avesse avuti.. L'avrei potuta regalare a mia cugina per il suo sesto compleanno. 
-Daphne..- strinsi di più il micio e mormorai il mio nome.
-Un'amica-continuò Harry senza guardarmi ma sorridendo a Lucy.
-Bene.. Allora.. Andiamo a casa mia?-gli chiese alterando gli occhi tra me e lui.
-Dovrei lavorare ma posso chiedere a mia cugina di sostituirmi..-rispose
-Perfetto! Ti aspetto fuori!- stava per girare i tacchi ma prima mi guardò -Ciao Daphne..-
guardò i miei capelli con disgusto-Bei capelli..- e poi sculetto via.
Harry mi guardò di nuovo in viso non appena sentimmo il campanello suonare
-Allora ci vediamo in giro.. O a scuola.. Ciao Daphne..-mi fissò serio-Puoi stare qui quanto vuoi-
mi sorrise e come era venuto se n'era andato.
Rimasi li con quel micio tra le braccia che decisi di chiamare Harry. 


----------------------------------
Mi farebbe molto piacere sentire le vostre opinioni su questa storia... che da un pò sto cercando di continuare in modo da
soddisfare le vostre esigenze.. una stoira che vi posssa piacere :)
spero che recinserete presto!





 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Chapter 3 ***


Scusate le dimensioni del testo ma purtroppo potrò solo postare i capitoli tramite il mio cellulare:(
mi farebbe piacere ricevere alcune vostre recensioni.. Buona lettura



Chiusi la porta piano cercando di non farmi sentire ma Argo aveva sentito puzza ed era corso verso di me abbaiando -Va via! Cagnaccio!-mormorai a denti stretti -Daphne sei tu?-la voce di mia mamma mi fece rizzare i capelli -Si mamma! Sono stanca vado a letto!-urlai salendo le scale in fretta. Mi chiusi in camera con tre giri di chiave,aprì lo zaino ed Harry uscì dalla borsa
-Meow..-lo guardai salire sul mio letto o odorare le lenzuola.
Lucy era davvero bella,non come me. Una punk in fase di crescita.
Ma sono sicura che Harry la lascerà,non è la sua ragazza ideale. Qualche giornale per terra 
-Devi fare pipì qui!-indicai la sua nuova latteria che snobbo con uno sguardo -Ma puoi dormire con me.. Domani usciamo e compriamo ciotole e croccantini.. E una lattiera.. Non posso rischiare di avere pizza di pipì in camera! La mamma se ti scopre..
Ti butta fuori a calci..-
Cercai il set da cucito della mamma e con bottoni e fili colorati creai un delizioso collare dove poi avrei attaccato una targhetta con il suo nome. Mentre infilavo i bottoni tra i fili,Harry sali sul davanzale della finestra e con la zampina picchiettava nella finestra per toccare le gocce di pioggia.
Ridacchiai tra me e me..
Pensai subito a Harry.
Io gli stavo mentendo,io ero innamorata di lui ma facevo la finta amica. Ero davvero spregevole.
La sera mi addormentai con questi pensieri ed Harry nel petto.
La mattina mi svegliai tardi ma ero comunque decisa ad uscire per il piccolo micio che tra l'altro stava ancora dormendo.
Quel giorno faceva particolarmente freddo,non vedovo l'ora che arrivasse natale.
Indossai un maglioncino molto carino con i motivi natalizi.
Cercai inoltre una grande borsa da portare a tracolla.
Trovai una vecchia borsa Estpak un po' malandata,la riempi di giornali sul fondo in caso di pipì e di un morbido e caldo cuscino in modo che stesso comodo e non morisse di freddo.
Indossai un capellino nero e degli anfibi e poi uscì come Flash.
Portai con me Harry,non potevo rischiare di lasciarlo li. Mia madre sarebbe potuta entrare.. O peggio.
Argo.
Era strano essere amici di Harry Styles,per me sopratutto.
Ho sempre avuto una cotta per lui e poi un giorno ho capito di essere innamorata di lui,a tutti gli effetti.
Ricordo anche quel pazzo giorno in cui volevo tatuarmi il suo nome ma mia mamma non aveva acconsentito "È già tanto che hai quei capelli ragazzina" ripeteva.
Ma un giorno lo avrei fatto.
Io non considero Harry il genere di ragazzo di cui t'innamori e poi tutto finisce con il trasferimento al collage. No.. Io di lui ero davvero innamorata e ora che lo conosco di più me ne convinco.
Il campanello suono ancora non appena entrai e la stessa ragazza era alla cassa con una nuova rivista. Cercai con lo sguardo Harry ma non lo vidi..
-Dovrebbe arrivare ammonenti..-mi disse la ragazza.
La guardai in silenzio,lo aveva capito subito?!
Infatti la porta si aprì e un ragazzo con una felpa eccentrica con tanti gatti disegnati fece il suo arrivo
-Eccomi Trudy!-esclamò ma non appena mi vide il suo sorriso si allargò -Guarda chi si vede.. La signorina prendo il gatto e non dico nulla ad Harry!- si avvicinò schioccandomi un bacio sulla guancia -Te l'avrei detto ma ieri eri impegnato allora oggi sono venuta a trovarti-gli dissi tendendogli la borsa con il gatto
-Cosa c'è?-guardò l'interno e accenno una risata
-Sei davvero ingegnosa testa viola.. E ha deciso un nome?-
Arrossi,cosa avrebbe pensato una volta che glielo avessi detto?
Scopriamolo Daphne..
-Harry.. Perché mi ricorda i tuoi bellissimi occhi..-dissi avvicinandomi a lui.
Incrociò il mio sguardo e in quel momento il mio cuore aveva il batticuore e desiderava un bacio all'istante. Mi sorrise ancora una volta ma questa volta il suo sguardo era strano,indecifrabile per me -Grazie.. Ma i tuoi sono più belli.. Sono di un castano così scuro.. Che sembrano neri.. Sono così profondi.. Come te-mi disse avvicinandosi ancora di più.
-Harry..-mormorai 
-Daphne..-mormorò lui.
I nostri respiri erano in sintonia,il mondo intorno a noi stava scomparendo e io e lui rimanevano soli. 
Ma tutto fu rovinato dallo squillo del suo cellulare -Non rispondi?-chiesi dopo tre squilli.
-Pronto?-
Mi allontanai con Harry verso gli altri gatti ma riuscì comunque a capire chi fosse al telefono
-Questa sera non posso.. Non mi va.. Si.. Non devi decidere tu..
Smettila.. Ho detto Smettila..-
Ci fu un lungo silenzio in cui si sentivano solo i rumori del negozio
-Perfetto.. Non dire cazzate.. È solo un'amica.. Si,certo.. Allora abbiamo chiuso.. Se la metti così.. Allora sta zitta.. Ci vediamo stasera..- ritornò da me con un viso turbato ma che scomparì non appena incrocio di nuovo il mio a sguardo.
Sistemai la nuova mobilia di Harry accanto al mio letto.
Avevo comprato anche un grosso cuscino comodo solo per lui con tanti zampe disegnate.
Scesi,senza dimenticare di chiudere a chiave la camera,in cucina dove mamma stava preparando la cena
-Daphne.. Domenica sera parto per l'università,mi raccomando sempre.. La nonna basta uno squillo e viene.. Va bene?-
-Si mamma..-
Cassie Gray ovvero mia madre.
Era una bravissima professoressa dell'università di legge che lavorava con impegno.
Aveva potuto contrattare con il direttore per fare una settima si e uno no,per la lunga distanza da casa. Ma negli ultimi mesi aveva pensato di trasferirsi direttamente li,aveva solo un appartamento in affitto che sfruttava solo durante la settimana di lavoro.
Ma era molto più semplice quando c'era ancora papà,c'erano più soldi e la possibilità di tenere due case era più alta.. Ma negli ultimi periodi la mamma stava spendendo molto.
Una delle cose positive che aveva questa settimana da sola e che non c'era Argo,lei se lo portava ovunque. Aveva comprato quell'orrido cane quando papà morì,per lei è una sostituzione.
E per questo io lo odiavo.
Dopo cena mi rifugiai in camera insieme al mio micetto.
Entrai felice chiamandolo
-Harry? Dove sei?-
Lo cercai sotto il letto,tra le lenzuola e poi lo vidi nella sua cuccia accoccolato con i croccanti sparsi una grande pancina. Che dolce..
Ripensai al pomeriggio insieme ad Harry,come mi aveva raccontato tutta la storia degli animali di quel negozio. Poi avevamo preso un caffè insieme e mi aveva spiegato anche un po' com'era la sua vita.
Era figlio unico,sua madre era morta quando era piccolo di cancro al seno ed era rimasto con suo padre Des e suo cugino Louis che considerava come un fratello.Mi aveva anche parlato delle sue passioni come la musica e delle sue pazzie come le espansioni ma anche l'idea di tingersi i capelli di verde come i suoi occhi. La cosa che preferii in assoluto però fu a fine pomeriggio,quando prima di lasciarmi a casa mi guardò e disse
-Mi è piaciuto questo pomeriggio.. Penso che tu sia una ragazza fantastica.. Ti va di passare una giornata insieme domani?-
Aveva tentennato -Ma Lucy?-
-Lasciala perdere.. In questo periodo è molto cambiata..-
-Allora va bene-
-A domani Daphne.. Ci sentiamo via sms..-e mi schioccò un bacio sulla guancia. 



Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Chapter four ***


Scusate le dimensioni ma vi ripeto che purtroppo posso pubblicare i capitoli solo con il mio cellulare:/
aspetto le vostre recensioni :)



La scuola aveva iniziato le vacanze invernali da poco,io ero molto emozionata all'arrivo del Natale e il mio rapporto con Harry stava diventando sempre più stretto. Il piccolo micio si stiracchio' e dopo diversi miagoli gli diedi la pappa tanto desiderata.
L'idea di una doccia calda mi portò direttamente in bagno a far scorrere l'acqua.
Frugai nell'armadio tirando fuori un vecchio maglione verde con motivi a goccia e dei leggins felpati. Pulita e profumata,mi vestì e riempendo la borsa dello stretto necessario uscì dalla stanza.
Quel giorno non era il caso di portare fuori Harry,c'era molto freddo. Mia madre mi mandò un sms "Torno a casa tra qualche giorno,comportati bene! Un bacio"
Avrei avuto ancora casa libera,
che bello! 
Non appena uscì il gelido inverno mi colpì il viso come uno schiaffo.
La figura di Harry si presentò al cancellato -La macchina è andata!  Penso proprio sia meglio stare a casa!-esclamò saltellando sul posto -Quindi ti staresti auto invitando?-chiesi sogghignando
-Fammi entrare sto congelando!- rise di gusto scavalcando con un balzo il cancelletto.
Liberai Il gattino dalla camera,mostrandolo ad Harry 
-Vedo che siamo cresciuti sosia!-afferrò il micio che cominciò a fare le fusa.
-Ti va una cioccolata calda?-
-Certo grazie!-rispose cordialmente.
Mentre versavo il latte nel pentolino,Harry si sedeva nello sgabello della penisola in granito
-Tua madre?-mi chiese
-Ancora non è tornata.. Mancano pochi giorno però!-
-Bella casa libera?-mi guardo' sorridendo 
-Meravigliosa-gli feci una linguaccia che lui ricambiò con una risata. Avrei dovuto chieder glielo? Forse sarei sembrata troppo indiscreta.. Al diavolo.
-Con.. La tua ragazza?-chiesi dandogli le spalle,cercando di sembrare indaffarata nel preparare la bevanda.
Lo senti sospirare
-Lucy? Nah.. Non era il mio tipo.. Ho conosciuto un'altra.. Lei si..
È speciale..-mormoro l'ultima frase con enfasi.
Un colpo al cuore.
Si era innamorato di un'altra.. Non di me.. Che stupida sono stata.
Pensavo davvero che avrei potuto avere qualcosa con lui!
-Ah.. La conosco?-chiesi sempre cercando di fare la diffidente.
-Si..- bene.. Sarà chi era.
Molte ragazze erano più carine di me,Margotte lei si era carina.
Senti gli occhi pizzicare ma cercai di trattenere le lacrime,versai la bevanda in due tazze di ceramica e ne porsi una ad Harry che continuò a fissarmi.
-Sono contenta-sorrisi falsamente.
-Tu invece?- la tazza rimase ferma a meta strada verso le mie labbra 
-Si.. Ma lui non ricambia i miei sentimenti.. Sono rassegnata..-dissi sconsolata abbassando lo sguardo -Ma come fai a saperlo?-
Lo guardai come se la sue parole fossero arabo. 
-Beh.. Lui è bellissimo.. Mi piace tutto.. Il suo viso.. Le sue labbra..
I suoi occhi.. Sono così belli e meravigliosi! Il suo modo di fare,il carattere stravagante poi ha uno stile davvero superbo.. - dissi tutto ripensando quei momenti in cui mi ero accorta di tutti i suoi particolari,che creavano un ragazzo speciale.
-Devi essere innamorata di lui..-mormorò Harry giocherellando con il manico della tazza.
Lo guardai sorridendo amaramente -Già.. Ma purtroppo ho capito che non sono adatta a te.. A lui! A lui!-esclamai ripetutamente dopo aver fatto quell'enorme cazzata.
Harry mi guardò aggrottando le sopracciglia,mi chiedevo cosa stesse pensando.. Forse fissava le mie guance simili a due grandi pomodori. Ci spostammo nella mia camera,con il computer girovagavamo in cerca di un film horror-Le colline hanno gli occhi?-
propose il riccio accarezzando Harry che sembrava in estasi.
-Blah.. Il film più brutto che abbia mai visto! Davvero brutto! Tutto quel sangue.. E i mutanti mi fanno senso..- un brivido mi percosse la schiena lasciandomi una smorfia sul viso ripensando alla scena dell'uccellino -Ehm.. Carrie?-chiesi io indicando la recensione del Times -Sembra forte-Harry annui ed entrambi ci coricammo a pancia in giù sul letto con i cuscini morbidosi e pelosi.
Neanche dieci minuti,Harry non la smetteva di commentare il film come una merda stratosferica
-Zitto che non è nemmeno iniziato!-esclamai ridendo
-Okay.. Okay!- riabbatte.
Durante una scena poco interessante,con la coda dell'occhio guardavo Harry.
Accarezzava il gattino con dolcezza e nel frattempo era concentrato a seguire il film mordendosi il labbro inferiore.
Avevo voglia di baciare quel labbro e renderlo mio.
Il mio sguardo fu attirato poi da un ricciolo ribelle e non potei fare a meno di allungare una mano e arricciarlo nel dito.
Concentrata sui miei movimenti non mi accorsi dei grandi occhi verdi di Harry,mi fissava intensamente con un sorriso appena accennato.
-Che c'è?-chiesi in imbarazzo e ritirando la mano.
-Niente.. È solo..-abbassò lo sguardo sorridendo amaramente.
-Mia madre aveva la tua stessa delicatezza.. Faceva proprio come te.. Mentre guardavamo la tv,si avvicinava e giocherellava con una ciocca di capelli..-disse con voce roca e inclinata. 
Stava per piangere? 
Alzò lo sguardo e non appena incontro i miei occhi mi sentì morire dentro. I suoi occhi trasparivano tristezza e solitudine,il suo sguardo era straziante,riusciva a trasmettere tutte le sue emozioni che provava. Potevo benissimo capirlo,anch'io avevo avuto quello sguardo e a volte mi capitava di riaverlo quando pensavo a papà.
-So cosa provi.. Anch'io.. Ripenso a mio padre.. In questo momento mi viene in mente le serate del mercoledì,ogni volta ci riunivamo a guardare un thriller.. Ricordo anche quale fu l'ultimo.. Skyfall,l'aveva reputato un orribile film.. E continuava a borbottare del perché i film non fossero più come quelli di una volta..- cercai di trattenere le lacrime ma purtroppo ne sfuggì una che Harry raccolse con il suo pollice
-Allora..-sospiro' cercando di cambiare discorso-ti va di uscire per andare a fare qualche regalo? 
Il tempo sembra migliorato e inoltre non ho idea di che regalo comprare a mio cugino..Anzi.. Mi ha detto che vorrebbe conoscerti-
mi sorrise  e si distese con lo sguardo verso il soffitto
-Me?- perché suo cugino voleva conoscere me?
-Beh.. Ha detto che sembri una ragazza simpatica e dolce.. E vorrebbe conoscerti-
-E lui come lo sa?-chiesi con enfasi avvicinando il viso al suo 
-Ho parlato con lui di te-

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2125860