Rompere l'atmosfera

di Mirokia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Esultanza ***
Capitolo 2: *** Colazione ***
Capitolo 3: *** Carezza ***
Capitolo 4: *** Aria pulita ***
Capitolo 5: *** Buon appetito ***



Capitolo 1
*** Esultanza ***


Rompere l’atmosfera
         -Esultanza






Era da tempo che non se ne stavano tutti e due accoccolati sul divano a scambiarsi dolci carezze e a dividersi lo stesso grappolo d’uva come amanti di vecchio stampo. La televisione era sintonizzata su un film romantico e allo stesso tempo malinconico, uno di quelli che fanno battere il cuore ad Harry, ma Louis era chiaramente poco interessato, e quando Harry smetteva di strusciare il naso contro il suo collo, guardava l’orologio.
“Non è che potresti girare al canale 9, per favore?” chiese ad un certo punto, ed Harry se la stava aspettando una richiesta simile. Immaginava che in quel momento su quel canale stesse iniziando una partita di calcio. Ma gli occhi supplichevoli di Louis brillavano troppo perché non potesse acconsentire.
E stranamente, Louis continuò a coccolarlo nonostante la partita. E Harry era talmente preso dal momento, che quando vide il ragazzo girato verso di lui, si allungò per dargli il bacio che agognava da tutta la sera. Era vicino, ci era quasi.
“Goal! Ma vieni! Ma chi siamo?! Ma chi siamo?!” Louis balzò dal divano all’ultimo secondo e fece finire Harry con la faccia sul cuscino. Gliel’avrebbe pagata, poco ma sicuro.




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“Che cosa?! Mirokia si butta sul demenziale?!” Ebbene sì, ne avevo voglia. Sono cinque drabble stupide, ma spero vi lascino il sorriso e non il segno delle lacrime come sempre :’) Grazie di aver letto.

 

 

 

Mirokia

 

 

 

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Capitolo 2
*** Colazione ***


Rompere l’atmosfera
        - Colazione


 



Ancora infuriato per lo sgarro del bacio negato a causa di un misero goal, Harry passò la notte su quel divano su cui aveva incollato la faccia grazie all’esultanza del fidanzato, e aveva spedito il suddetto a letto senza dargli una spiegazione. A dirla tutta, Louis era ormai abituato agli sbalzi d’umore dell’altro, quindi non fece troppe storie prima di ritirarsi in camera da letto grattandosi il collo.
La mattina dopo lo trovò già seduto al tavolo in cucina a fare colazione, e sembrava aver preparato il caffè per entrambi.
“Questo caffè è mio?” chiese Louis mentre si sedeva e sorrideva ad Harry e alla sua faccia ancora leggermente imbronciata.
“Vedi qualcun altro?” ribatté quello, e Louis schioccò la lingua.
“Ti è passato lo scazzo?” gli domandò quasi a prenderlo in giro mentre prendeva il primo sorso.
“Certo,” fece Harry, sforzandosi di distendere la fronte corrucciata. Louis gli diede retta e prese un altro sorso per poi muovere la bocca quasi ce l’avesse impastata.
“Hai messo qualcosa nel caffè?”
“Sì. Ci ho sputato dentro. Uno sputo così!” si sfogò finalmente Harry mostrandogli con le dita la grandezza dello sputo. E a quel punto fu Louis a sputare.





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Spero non siano troppo demenziali. XD




Mirokia

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Capitolo 3
*** Carezza ***


Rompere l’atmosfera
        - Carezza

 





Dopo aver sputato l’anima e aver rifatto il caffè con il sopracciglio che pulsava, Louis andò a berlo semi-disteso sul letto senza dire una parola ad Harry che, sentitosi in colpa, lo seguì per chiedergli scusa in qualche modo. Louis accese la tv e andò ad adagiarsi sul letto disfatto facendo attenzione a non versare il caffè. Harry si distese subito dopo di lui e si mise a fissarlo mentre prendeva piccoli sorsi, il che era a dir poco snervante e inquietante. E Louis sapeva bene che quel suo fissare era fatto apposta perché si voltasse il capo verso di lui e lui facesse lo sguardo pentito di cane bastonato. Ma questa volta non gliel’avrebbe data vinta, e avrebbe tenuto lo sguardo fisso sulla tv, non importa per quante ore l’avrebbe fissato.
“Scusami. Sono stato stupido. Posso abbracciarti?” se ne uscì Harry contro le sue aspettative. Quella voce incrinata e vicina al pianto lo commossero quasi, e neanche se ne accorse quando annuì impercettibilmente e venne avvolto da due lunghe braccia che si chiusero sul suo fianco. Harry posò poi il capo sulla sua spalla e chiuse gli occhi in un’espressione serena.  Louis non resistette molto a lungo: lasciò il bicchiere ancora pieno a metà sul comodino, abbassò il volume della tv, e raggiunse lo stesso livello di Harry, in modo che le loro fronti potessero toccarsi e le braccia incrociarsi.
“Mi perdoni?”
Louis non rispose, ma prese a carezzare il viso di Harry guardandolo fisso negli occhi e trovando l’universo in quelle iridi e in quelle pupille. Poi si fermò col dito in alcune zone del mento e della guancia e della fronte, quasi volesse grattar via qualcosa.
“Sei sempre stato così pieno di brufoli?” gli chiese innocentemente, e la faccia di Harry si fece scura istantaneamente.
“Vaffanculo.”





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Sono tutte ambientate al tempo in cui vivevano insieme, ma si era capito. E tutte e cinque hanno qualcosa in comune (una roba molto idiota che ormai fanno tutti) e lo rivelo nell’ultimo capitolo.






Mirokia

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Capitolo 4
*** Aria pulita ***


Rompere l’atmosfera
           -  Aria pulita


 

 

 




“Scherzavo!” si affrettò Louis ridendo della sua stessa cattiveria quando vide la faccia arrabbiata di Harry. “Te la sei presa davvero?” chiese ancora, incredulo, e Harry in tutta risposta strisciò sul letto per poi cercare di andarsene. “Dai, vieni qui!” Louis si allungò sulle lenzuola e riuscì ad afferrare la caviglia di Harry prima che riuscisse a lasciare il letto, poi, senza troppa difficoltà, riuscì a tirarlo verso di sé e lo fece tornare nella posizione iniziale con profondo disappunto del più piccolo. “Facciamo l’amore e dimentichiamo tutto,” propose Louis con il gomito appoggiato sul letto e la mano che non voleva mollare il braccio di Harry per paura che scivolasse di nuovo via. Harry sembrò avere attimi di ripensamento, col muso lungo e le sopracciglia abbassate, ma Louis sapeva che erano tutte scene. Harry non diceva mai di no a una mezzoretta di ginnastica estrema sul loro povero letto non troppo stabile.
Finirono ovviamente per farlo, e Harry finì ovviamente per fare il passivo, ché ancora non era troppo autoritario da decidere di prendere le redini e sovrastare l’altro. Ci aveva provato un mucchio di volte, ma era sempre caduto nel ridicolo.
“Vediamo se hai il coraggio di dirmi che sei ancora arrabbiato,” fece Louis prepotentemente mentre si gustava la sua vera e propria colazione lì nel fondoschiena di Harry. Quest’ultimo non disse niente, ma prese a muovere le anche a destra e a sinistra e poi strinse i muscoli quasi stesse trattenendo qualcosa – o meglio, stesse aspettando il momento giusto per lasciarlo andare. Fece una risata quasi silenziosa, e quando Louis chiese: “Che hai da rider-“, Harry buttò fuori aria dal proprio sedere sparando in aria i capelli del fidanzato.
“Che cazzo fai, pezzo di—“ e andò giù a bestemmiare mentre la risata di Harry si faceva decisamente più rumorosa.







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Ho messo rating giallo perché sapevo avrei dovuto scrivere questa. Ma non è nulla di grave, giusto?






Mirokia

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Capitolo 5
*** Buon appetito ***


Rompere l’atmosfera
  
- Buon appetito



 

 




L’ultimo sgarro di Harry non era piaciuto per niente a Louis. Gli aveva fatto così schifo che gli si era ammosciato di colpo e si era chiuso in bagno per schiarirsi le idee sotto la doccia, mentre quell’altro rideva come uno non tanto a posto. “Aspetta e vedrai,” si diceva col sorriso che gli si disegnava in faccia. “Aspetta e vedrai.”
La sera dopo, Louis propose ad Harry di darci un taglio con quegli stupidi dispetti da bambini di tre anni, e gli disse che si sarebbe fatto perdonare per il famoso bacio negatogli qualche giorno prima durante la partita. Harry accolse la proposta ma con un leggero fastidio dietro l’orecchio, perché sapeva che Louis era uno che tendeva alla vendetta ed era strano che gliela stesse facendo passare liscia.
Così Louis decise di sancire la pace con una cenetta a lume di candela, ma non osò cucinare lui, preferì ordinare al messicano, anche se Harry gli fece notare che farsi un tacos a lume di candela non era poi così romantico e riappacificatore. Louis finse di non sentire e ordinò i tacos mentre Harry apparecchiava la tavola.
“Chiamami quando arrivano,” fece Harry buttandosi a pesce sul divano e accendendo la tv.
“Lo farò di certo,” ribattè Louis mentre cercava tra la sua roba l’asso nella manica, l’arma segreta. I tacos arrivarono puntuali e Louis preparò il tutto in tavola prima di chiamare Harry col tono della mogliettina che avvisa il maritino riguardo il pranzo pronto. Harry si sedette, non senza quel fastidioso prurito dietro alla nuca, e storse il naso prima di fiondarsi sul taco.
“Ah, ho dimenticato le candele, arrivo subito,” disse Louis con una mano sulla fronte, e scappò verso il salotto, ignaro dell’insistente sospetto di Harry.


“Fa’ silenzio, Louis, sto cercando di dormire!” si lamentò Harry con il cuscino premuto sulle orecchie.
“Sei un bastardo, Harry, questa non te la perdo-,” e dovette interrompersi a causa dello stomaco che continuava a rigettare i tacos.
“Ah, io sono il bastardo? Chi è stato a mettere il lassativo nel mio taco?! Ho solo scambiato i piatti perché avevo un presentimento!”
“Tu e i tuoi maledetti present-,” e giù di nuovo a emettere gemiti di dolore, il sedere ormai diventato una cosa sola col gabinetto.
“Abbiamo chiuso, sappilo!” piagnucolò Harry contro il cuscino.
“L’unica roba che dovrebbe essere chiusa è la porta del bagno, razza di infame!”
“Cretino!”
“Stronzo!”
“Pezzo di merda!”
“Questo non dovevi dirl-,” il resto si trasformò in rumori molesti.





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Fine delle drabble XD Spero vi siate divertiti!
Ho legato ogni drabble a uno dei cinque sensi: il primo capitolo (Esultanza) è legato alla vista, il secondo (Colazione) è legato al gusto, il terzo (Carezza) al tatto, il quarto (Aria pulita) all’olfatto e quest’ultimo (Buon appetito) è legato all’udito.
Grazie per aver letto e a chi ancora mi segue con costanza! Non so neanche chi sia questa Costanza, comunque.





Mirokia


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