Volo Londra-Barcellona

di MariiStyles99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** “Ciao, io sono Harry. Io sono tiffany. Ti va di giocare con me?. Si.” ***
Capitolo 2: *** Chapter 2 ***
Capitolo 3: *** Chapter 3 ***
Capitolo 4: *** Sorpresaaa!! ***
Capitolo 5: *** Chapter 4 ***
Capitolo 6: *** Chapter 5 ***
Capitolo 7: *** Chapter 6 ***
Capitolo 8: *** Chapter 7 ***



Capitolo 1
*** “Ciao, io sono Harry. Io sono tiffany. Ti va di giocare con me?. Si.” ***


Capitolo 1° If there is you I'm not afraid



#FLASH BACK
“Ciao, io sono Harry.
Io sono tiffany.
Ti va di giocare con me?.
Si.”

#FINE FLASH BACK
Ogni volta che Tiffany pensava a quando conobbe Harry per la prima volta dolci lacrime le rigavano il viso. Harry era speciale non come gli altri, lui era unico, l’unico che non ti giudicava, l’unico che ti faceva sentire speciale. Si conoscevano dall’asilo, erano sempre stati vicini e si erano promessi che non si sarebbero mai separati. Tiffany era una dolce ragazza dagli occhi color ghiaccio, era di statura minuta,con capelli di un biondo dorato. Tiffany ne aveva passate tante, a scuola veniva derisa e umiliata a causa del suo fisico, veniva chiamata anoressica e questo l’aveva portata diventare bulimica, mangiava finchè non si sentiva scoppiare ,voleva piacere agli altri ma non riusciva a capire che, continuando così faceva solo male a se stessa. Era una quattordicenne, ma non come le altre, lei restava sempre a casa chiusa in quelle quattro mura a piangersi addosso, il suo unico sfogo era la scrittura, scriveva le sue emozioni i suoi pensieri, l’immagine di una vita perfetta che non aveva. Spesso si sentiva sola, non aveva fratelli di sangue ma ne aveva uno che portava nel cuore, Harry quel ricciolino che era riuscita a farla rinascere.
“Harry ma tu ci pensi l’anno prossimo andremo al primo superiore, siamo grandi ormai”.
“Si, Tiffany non vedo l’ora così potrai riscattarti dopo tutti questi anni d’inferno che hai passato”. Disse il riccio guardandola negli occhi.
“Non lo so se gli altri mi accetteranno, ma se ci sei tu al mio fianco so che andrà tutto bene”. Disse Tiffany abbracciandolo.
“Ti proteggerò da tutti e da tutto Tiffany, non permetterò a nessuno di toccare la mia sorellina”.
“Grazie Harry per tutto quello che fai, ti voglio bene”.
“Te ne voglio anch’io Tiffany”.
Il momento di tenerezza tra i due ragazzi fu interrotto dalla signora Parker, la madre di Tiffany identica alla figlia l’unica differenza era che aveva gli occhi scuri  come la pece.
“Harry, ha chiamato tua madre ha detto che devi andare a casa per badare a tua sorella”.
“Darlene, non ti ha detto perché devo andare?”.
 *Si conoscevano da così tanto tempo che Harry dava del tu alla madre di Tiffany e, Tiffany dava del tu alla madre di Harry*.
“Harry oggi ha il turno di pomeriggio e non può tardare”. Riprese Tiffany che se ne era ricordata.
“Allora è meglio che vada, ciao Tiffany”. Harry chiuse la porta della stanza della ragazza e scese giù per andare via.
Tiffany, si guardò intorno e vide che era rimasta ancora una volta sola, si guardò allo specchio e fece una smorfia di disgusto, secondo lei era ancora troppo magra anche se il medico gli diceva che aveva raggiunto il peso forma. Decise di scacciare quei brutti pensieri dalla mente e accese il Pc per collegarsi a facebook. Mentre guardava un po’ la home si accorse che c’era London in linea. London era una sua cara amica, e anche lei assieme a Harry e Louis ,un altro loro amico, si erano iscritti nello stesso istituto nel cuore di Londra. London era una mezza pazza, sembrava che stesse sempre con la testa fra le nuvole, ma aveva una simpatia più unica che rara.
“Ciao Tiffany”.
“Heii London”.
“Non posso crederci che tra qualche mese andremo alle superiori, sarà fantastico”.
“Forse per te London”.
“Dai Tii, non fare la depressa, dimenticati del passato, e ricorda che andremo via da Holmes Chapel, andremo a Londra, scuola nuova, posto nuovo, amici nuovi, e soprattutto tanti tantissimi ragazzi boni nuovi”.
A Tiffany scappò un sorrisetto, London era un’altra delle poche persone che riusciva a farla stare bene.
“Si, Lo ma ho paura di trovare altre persone che mi possano giudicare”.
“Tiffany ma fregatene di quello che dice la gente, poi ci siamo io Hazza e Lou con te non sei da sola”.
“Forse hai ragione Lo, però io non sono forte come te”.
“Puoi farcela Ti, puoi farcela ne sono sicura, e poi Harry ti difenderà da tutti”.
“Si, ma io vorrei per una volta lasciarlo in pace e fargli fare la sua vita”.
“Ma se lui non vorrebbe proteggerti penso che se ne infischierebbe dei tuoi stati d’animo, invece no lui è sempre presente a darti un’ appoggio, e anche Lou è molto protettivo”.
“Si sono gli voglio molto bene ad entrambi”.
“Ora Tiffany devo andare, ci sentiamo presto e mi raccomando pensa positivo”.
“Ok London ci proverò, ciao”.
Tiffany spense il computer, ti tuffò a capofitto sul letto mise le cuffiette nelle orecchie e iniziò ad ascoltare Give me love a palla. Forse London aveva ragione non doveva preoccuparsi, perché Harry era al suo fianco pronta a proteggerla. Pensando al suo futuro Tiffany si addormentò con il sorriso sulle labbra, ma fu svegliata poco dopo dal suono del campanello, ma chi poteva essere? Tiffany andò ad aprire e si ritrovò Louis davanti.
“Ciao Lou, entra”.
“Ciao Tiffany, volevo dirti una cosa posso?”.
“Certo”.
“Ciao Louis”.
“Salve signora Darlene”.
“Tiffany io vado a fare la spesa, ci vediamo tra poco ciao”. Disse la madre uscendo.
“Allora Lou cosa volevi dirmi?”.
“I miei hanno affittato una villetta al mare per un mese, e dato che abbiamo camere in più ho pensato di invitare te, Harry e London”.
“Che bello Lou sarebbe stupendo, e dov’è questa casa?”.
“Alle isole Vergini, è un posto stupendo”.
“Concordo Lou, non ci sono mai stata ma dalle foto di vede già, sei stato molto dolce grazie”.
“Dovremo passare altri cinque anni insieme, quindi dobbiamo essere più uniti che mai. Domani avvisiamo London e Harry?”.
“Si ,ma che io venga non è sicuro al 100% devo parlarne prima con i miei, ma poi quando partiamo?”.
“La settimana prossima, è già tutto pagato dobbiamo solo prendere il traghetto e dirigerci verso le isole Vergini”.
“Non vedo l’ora speriamo che la risposta sia affermativa”.
“Credo che ti lasceranno venire comunque ora devo andare ci vediamo domani per avvisare London e Hazz”.
“Si ciao Lou”.
 


Shiaooo Bellee, eccomi con una FF tutta nuova, spero sia di vostro gradimento. Recensite in tante, ho bisogno di sapere cosa ne pensate, so che questo capitolo non è il massimo ma vi dico, che il continuo sarà migliore e più intrigante. Ci sentiamo presto Marii 

                           Holaaa.....


    Ora vi presento tutti i personaggi:


La dolce e bellissima Tiffany.



Quella pazzoide di London.



Il nostro dolcissimo Harry.



E infine il nostro meravigliosissimo Louis.

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Capitolo 2
*** Chapter 2 ***




Chapter 2


Oramai la famiglia era al completo, e la cena era in tavola si sedettero tutti attorno al tavolo rotondo che padroneggiava nella cucina, la signora Darlene servì la cena a Tiffany e al marito, quella sera regnava il silenzio, quando la madre di Tiffany ruppe il ghiaccio.
“Tiffany allora cosa ti voleva chiedere Louis?”.
“Ah.. si me ne ero completamente dimenticata, ha invitato me Harry e London ad andare con lui alle isole Vergini, dove i genitori hanno affittato una casa, io posso andarci vero?”. Domandò ai genitori
“Non se ne parla”. Disse il padre senza neanche pensarci su.
“Ma papà, è una grande opportunità tutto pagato per un mese in uno dei più bei posti dell’Inghilterra, dai su fatemi andare”. Disse Tiffany mettendo le mani a mo di preghiera.
“Ho sentito Harry e Louis sono maschi quindi non ci puoi andare”.
“Papà, Harry è come se fosse mio fratello quindi non farti strane idee, Louis credo che sia fidanzato, ma poi anche se fosse single è una persona serissima, e poi io dormirò con London ovviamente, e giusto per informarti non partiamo da soli ma ci saranno anche i genitori di Louis, i signori Tomlinson a sorvegliarci, quindi non vedo dove sia il problema”. Disse Tiffany facendo una leggera smorfia.
“Vedi Tiffany, tuo padre è preoccupato per te, non sei mai uscita di casa, resti sempre chiusa nella tua stanza davanti ad un pc ed ora vorresti fare un viaggio con i tuoi amici? Io vorrei anche farti andare per farti avere delle responsabilità, ma non posso nemmeno biasimare tuo padre”. Disse la signora Dalrene in modo pacato.
“Si mamma ma non siamo da soli, ci sono i genitori di Louis, e poi c’è Harry non te lo dimenticare. Tu ti fidi di lui?”
“Certo che mi fido è come se fosse un secondo figlio per me”.
“Allora lascatemi andare, sarò responsabile”.
“Tiffany per me è un si però per tuo padre…”.
“Anche, però promettimi che mi telefonerai tutti i giorni e mi dirai tutto tutto, intesi??”
“Grazie mamma, grazie papà”. 
Tiffany andò i camera sua tutta contenta tra una settimana sarebbe partita con i suoi amici per le isole vergini. Accese il computer come tutte le sere, e comunicò a Louis che poteva andare con loro, e poi inviò una video chiamata ad Harry.
Dallo schermo si vide una chioma riccioluta con degli occhi verde smeraldo, quel ragazzo era perfetto. Non resistette doveva dirglielo che sarebbero andati in viaggio insieme.
“Ciao Hazza”.
“Ciao Tiffany”.
“Devo dirti una cosa fantastica”.
“Sarebbe??”
“Louis ci ha invitato a passare un mese con lui e la sua famiglia alle isole vergini”. Disse Tiffany tutta euforica.
“Davvero, dimmi che non sto sognando”.
“Si Harry faremo una vacanza tutti insieme io te, Lou e London, ci divertiremo da matti”.
“Aspetta che lo vado a chiedere a mia madre”.
Passarono una decina di minuti e Harry tornò.
“Ha detto di si, Tiffany andremo in vacanza insieme sarà favoloso e poi potrai dimenticare tutta la gente cattiva che hai incontrato in questi anni”.
“Harry scusa, mi sta squillando il telefono, ci vediamo domani”.
“Okkey ciao Tii”.
Squillava il telefono e chi poteva essere nel momento meno opportuno se non quella pazza di London?.
“Lo che c’è”. Un urlo si sentì dall’altra parte.
“London che cazzo è successo che urli così tanto”.
“Tiffany andiamo alle isole vergini Uhhhhh, mi ha chiamato Lou e me l’ha detto, è stato carinissimo ad invitarci”.
“E i tuoi hanno detto che puoi venire?”.
“Certo, mi avranno fuori dalle palle per un mese erano cretini se non accettavano, lo sai loro mi amano così tanto hahah”.
“Mi raccomando quando andiamo evitiamo figure di merda”.
“Tiffany io ti sembro una persona da figure di merda”.
“Hahahah si, tu sei la miss delle figure di merda”.
“Cara Tiffany è una dote che poche ragazze hanno , tu non lo vuoi capire”.
“London è meglio che riattacco, ci vediamo domani alle 10:00 alle villette così facciamo un po’ di shopping, ti voglio bene”.
“Te ne voglio anch’io Tii, a domani”.
 
Tiffany indossò il suo caro pigiamino e se ne andò a dormire.
 
“Harry ti amo”.
“Ti amo anche io Tiffany”.
Le loro labbra iniziarono a sfiorarsi, e le loro lingue iniziarono ad intrecciarsi, Tiffany sentiva l’erezione del ragazzo salire sul suo corpo fino ad arrivare alla sua intimità ….
 
Si alzò di scatto dal letto, e iniziò a darsi leggeri schiaffi in faccia aveva davvero sognato che stava facendo l’amore con Harry?? Lui era il suo migliore amico o altro??. Decise di non pensarci più di tanto, vide che erano le 9.00 si vestì e scese in cucina.
“Buon giorno mamma”.
“Buon giorno biscottino ”.
“Ancora con questi soprannomi da bimba, mamma ti ricordo che ho 14, che a settembre andrò all scuola superiore a Londra lontano da Holmes Chapel, e che tra poco partirò con i miei amici per le isole Vergini”.
“Amore di mamma ma è solo un nomignolo affettuoso, e poi so che ormai sei una signorinella, comunque ora basta battibeccare e prendi la colazione”.
Tiffany addento un paio di biscotti al cioccolato e bevve un po’ del delizioso cappuccino che la madre gli aveva preparato, poi uscì per dirigersi alle villette comunali dove avrebbe incontrato i suoi amici.
Quella mattina si respirava un’aria dolce ad Holmes Chapel, come al solito era poco popolata, ma tutto sommato era una cittadina graziosa dove tutti si conoscevano,ma fu dissolta dai suoi pensieri quando sentì il cellulare squillare.
“Nana dove sei ti stiamo aspettando?”.
“Hazza, sono le 9.58 e l’appuntamento è alle dieci quindi sono perfettamente in orario”.
“Ma dove sei ?”.
“Se ti giri mi vedi, devo solo attraversare le strisce pedonali”.
Dalle villette vide una testa riccioluta salutarla, attraversò la strada facendo attenzione alle macchine poi si diresse dai suoi amici.
“Salve ragazzi”.
“Amore mio buongiorno”. Disse London abbracciandola così forte da farle mancare l’aria, era davvero pazza quella ragazza.
“Buongiorno nana”. Disse Harry lasciandole un dolce bacio sulla guancia, lo faceva sempre ma chissà perché quella mattina sentì un brivido lungo la schiena, forse era a causa del sogno fatto la scorsa notte?.
Poi anche Louis le diede un semplice bacio sulla guancia senza aggiungere nient’altro.
“Louis è il più umano, mi ha solo salutata invece tu ,Lo mi ha i quasi strangolata, e tu ragazzo con una scarola in testa nana chiami a qualcun altro”. Disse puntandogli un dito contro con fare minaccioso.
“Ti, ma io lo faccio perché ti amo”. Disse London strangolandola di nuovo.
“Lo, anche io ti amo ma così mi fai soffocare”. Disse allentando la presa.
“Io avrei una scarola in testa, ma veramente fai?”. Disse Harry toccandosi i capelli.
“Certo avresti dei dubbi?”.
“Cara, i miei capelli sono i più belli del mondo, sono morbidi, lucenti e perfettamente ricci”.
“E scarolosi”. Disse facendo ridere tutti tranne il riccio ovviamente.
“Ora però basta parlare di scarole e di capelli, io devo comprare dei costumi, alle isole vergini voglio fare colpo sui ragazzi”.
“Hai ragione Lo sarà meglio avviarci per qualche negozio”.
Iniziarono a camminare, quando notarono un negozietto molto carino era sia per uomo che per donna e videro che la vetrina era piena di costumi coloratissimi allora decisero di entrare a dare un’occhiata.
“Buon giorno ragazzi, posso darvi una mano?”. Domandò un commesso.
“Volevamo vedere dei costumi”. Disse Tiffany mostrando un sorriso al ragazzo.
“Signorina che taglia?”.
“Per me una 40, e per la mia amica London una 42”.
Il commesso mise diversi modelli sul bancone per mostrarglieli. Tiffany ne scelse uno a fascia blu con pallini bianchi, poi un altro sempre a fascia con delle frange fucsia e uno a triangolo bianco e verde. Invece London essendo più formosa optò per un pezzo intero nero e fucsia, poi decise comunque di prendere anche lei due bichini, uno bianco e nero a strisce e l’altro a fascia con la bandiera americana. Presero i loro modelli preferiti e li andarono a provare nei camerini.
Intanto anche i ragazzi avevano scelto i loro, i soliti bermuda maschili, qualcuno a strisce ed altri con fiori hawaiani, che fantasia che avevano quei due!. Anche loro si avviarono nei camerini per provarli.
Harry decise di entrare in uno dove la tenda era chiusa, ma secondo lui non era occupato perché non si sentiva nessun rumore. Entrò, e si ritrovò davanti Tiffany in bichini.
“Oh, scusami Tiffany pensavo che era libero”.
“Ehmm, l’importante è che sto in bichini”.
“Eh, si scusami ancora la prossima volta dovrò chiedere”. Disse Harry uscendo velocemente, si sentiva davvero in imbarazzo.
Tra quei due là dentro, era scoccata una scintilla, Harry non riusciva a togliersi dalla mente l’immagine di quell’angelo sceso in terra e Tiffany aveva ancora davanti a se l’immagine di quel Harry imbarazzato, quel ragazzo con le guance un po’ rosate. Scacciò tutti i pensieri su Harry, si rivestì velocemente per avviarsi alla cassa per pagare i costumi.
 



Rieccomi, con un nuovo capitolo, spero che vi piaccia lasciatemi i vostri pensieri impressioni se vi piace o meno, accetto tutto, e voi cosa ne pensate di Harry e Tiffany? Sono aperte le scommesse secondo voi cosa accadrà nei prossi mi capitoli. se volete seguitemi su Twitter ricambio io sono @Malikkina99.
 


 
 
 

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Capitolo 3
*** Chapter 3 ***




Chapter 3

Deboli raggi di luce entravano dalla finestra della stanza di Tiffany, le sveglia suonava erano e le 6.00 e lei odiava alzarsi presto, però almeno quel giorno sarebbe stato speciale ,sarebbero partiti per le isole vergini. Indossò degli shorts con una canottiera, si truccò leggermente e controllò che nella valigia ci fosse tutto il necessario, poi si guardò intorno le sarebbe mancata per un mese la sua stanzetta, il suo morbido letto che la accoglieva in ogni momento, il suo pc con il quale scriveva le sue adorate storie. Chiuse accuratamente la porta, scese in cucina trascinando la valigia per le scale cercando di fare meno rumore possibile.
“Buongiorno”. Disse salutando i genitori già svegli.
“Quando devi fare i fatti tuoi ti svegli presto..”.
“Papà ti prego non incominciamo con le solite prediche”.
“Piuttosto mangiate qualcosa che alle 7.30 c’è il traghetto, comunque hai preso tutto?”.
“Si mamma”. Disse mentre addentava un pezzo del cornetto.
“Tieni in questa borsetta  ci sono dei medicinali che potrebbero servirti, tachipirine per la febbre, cerotti, sciroppo per la tosse, compresse per il mal di testa, antibiotico e crema per i morsi di insetti”.
“Mamma guarda che io vado in vacanza, non a combattere una guerra”.
“Lo so pulcino ma è sempre meglio avere dei medicinali con se”.
“Okkey mamma”.
Prese il cofanetto e lo mise in uno dei suo borsoni.
“Sono le 7.08 è meglio avviarsi”.
Tiffany prese le sue valige e facendo un bel sospiro uscì di casa. Le sembrava surreale sarebbe andata in viaggio con i suoi migliori amici e non vedeva l’ora di imbarcarsi su quel traghetto e dimenticarsi di Holmes Chapel per un po’.
Era seduta dietro, e guardava attentamente quello che c’era fuori, guardava le sue strade, tutti i negozi dove andava più spesso, i posti dove si incontrava con gli amici, non se ne stava andando per sempre ma sapeva che quella città gli sarebbe mancate. Arrivarono al porto e parcheggiarono, intanto Tiffany vide un riccio, una castana con i riflessi nel rosso, e un moretto salutarla, si i suoi amici erano già lì, mancava solo lei all’appello e poi sarebbero partiti.
“Tiffany ben arrivata”. Disse la signora Tomlinson mostrandole un sorriso.
“Signora grazie mille per avermi invitata è stata gentilissima”.
“Di niente cara, avevamo stanze in più e abbiamo pensato di invitare gli amici di Louis siete tutti cari ragazzi mi fa piacere vedervi sempre più uniti”.
“Ci vogliamo tutti un gran bene”. Intervenne London.
Il padre di Tiffany senza dire niente la prese e la avvicinò a se.
“Tiffany, mi raccomando stai attenta per qualsiasi cosa chiamami, arriverò subito”.
“Si papà non preoccuparti,starò attenta”.
“Su ragazzi è ora di imbarcarsi, prendete le valigie”. Disse il signor Tomlinson tutto euforico.
“Mamma, papà è ora di andare”. Disse Tiffany abbracciandoli forte.
“Ci mancherai”. Disse la signora Darlene asciugandosi le lacrime che le erano cadute sul viso.
“Dai mamma non fare così, starò via solo un mese subito passerà, poi pensa che sarò responsabile per una volta tu non volevi questo?”.
“Si ma mi mancherai”.
“Papà stai vicino alla mamma durante la mia assenza, vi chiamerò tutti i giorni per dirvi come procedono le cose, Okkey?”.
“Ti vogliamo bene”. Dissero i genitori in coro.
Tiffany prese le sue cose e salì sul traghetto. Si sedette accanto ad Harry ovviamente, lei aveva paura dell’acqua e lui poteva essere l’unico a poterla calmare.
“Tiffany andrà tutto bene stai calma, pensa a quanto ci divertiremo in questo mese”. Disse stringendole forte la mano.
“Harry mi gira lo stomaco”.
Il riccio prese un sacchetto e glielo porse. La madre gli aveva dato tutti il kit per il pronto soccorso e si era dimenticata le compresse per il mal di mare, stava male tanto male. Quel santo ragazzo di Harry le stette accanto tutto il tempo, mantenendogli la fronte quando gli veniva il vomito.
“Su Tiffany è tutto finito ci siamo fermati”.
“Menomale non ne potevo più”.
“Tutto bene Ti?. Domandò London preoccupata.
“Sono stata male per tutto il viaggio”.
“Ora come ti senti, dobbiamo portarti in ospedale?”. Domandò la signora Tomlinson preoccupata.
“No signora non si preoccupi è solo il mal di mare, appena metterò piede sulla terra sarà tutto passato”.
“Si,fa sempre così ma poi le passa non si preoccupi”. Disse Harry tranquillizzando la signora.
Scesero dal quel maledetto traghetto e si ritrovarono su una meravigliosa spiaggia, il sole brillava in cielo, faceva caldo, ma non era la solita afa anzi era molto piacevole.
“Ragazzi prima di scendere in spiaggia, è meglio andare a casa e sistemare tutto nei migliore dei modi”.
Ci fu un “Okkey” generale, salirono in macchina e dopo un decina di minuti arrivarono. Era una graziosa villetta, piccola ma molto carina, tutt’intorno aveva un enorme giardino, dove c’era perfino l’altalena. Appena entrarono si trovava la sala da pranza, dove c’erano due divani e una grandissima televisione al plasma. La cucina era la stanza che colpì di più Tiffany era sui toni del rosso con un piano bar proprio come piaceva a lei. Un’enorme scala a chioccia le portava nelle camere da letto.
“Bene ecco le camere da letto questa è per voi ragazze”. Disse la madre di Louis mostrandogli la stanza.
Era davvero bellissima i letti erano di una piazza e mezza e già si vedeva che erano morbidissimi, c’era un’enorme armadio e due spaziosi comodini di sicuro tutta la loro roba ci sarebbe entrata. La stanza dei ragazzi combaciava con la loro, avevano i letti a castello e un armadio modesto.
“Ti che bella la nostra stanza”.
“Io prendo il letto più vicino alla finestra”. Disse buttandosi a capofitto sopra.
“Non vale, lo volevo io”. Disse Londo sbuffando.
“Tu eri rimasta imbambolata a dire quanto bella fosse la tua stanza ed io ti ho fregato”. Iniziarono a ridere entrambe.
“Ci andranno tutte le nostre cose in questo armadio?”. Domandò London con faccia indecisa.
“Si dai è bello spazioso”.
“Ragazzeee”. Urlarono Harry e Louis entrando nella loro stanza.
“Cosa volete?”. Domandò Tiffany.
“State ancora a sistemare la vostra roba noi già siamo pronti per andare in spiaggia”. Disse Louis.
“Ma voi non avete portato neanche la metà delle cose che abbiamo portato noi”. Disse London facendo spallucce.
“Chi arriva per ultimo giù offre la granita a tutti”. Disse Harry correndo per le scale come un pazzo.
“Così non vale noi non eravamo pronte”. Disse Tiffany sbuffando ed iniziando a correre anche lei.
 

Ciao belle, eccomi qua con un nuovo capitolo spero vi piaccia chiedetemi quello che volete, a due recensioni continuo. questo lo dedico a bimbamanu87, ti voglio tanto bene <3 alla prossima
 

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Capitolo 4
*** Sorpresaaa!! ***


Salve ragazze, ho una sorpresa per voii u.u 
Ho fatto il trailer della FF spero vi piaccia, vedetelo in tante recensite con i vostri pareri oppure ditemelo su Twitter sono @Mallikkina99.
Vi lascio il link ---->   
http://www.youtube.com/watch?v=-1DjMKdIgEs
 
 Alla prossima baci :**

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Capitolo 5
*** Chapter 4 ***




Chapter 4


Ovviamente Tiffany e London arrivarono per ultime e quindi avrebbero dovuto pagare la granita ad Harry e Louis.
“Sono letteralmente innamorata di questa spiaggia, si sta così bene”. Disse Tiffany mostrando un sorriso smagliante.
“Io invece mi sono innamorata, di quel gran pezzo di gnocco del nostro vicino di ombrellone”. Disse London sbavando dietro al ragazzo.
“London sei sempre la solita”. Disse Tiffany riprendendola.
“Ragazze non mi interessa io voglio la mia granita”. Disse Harry incrociando le braccia.
“L’avrai ma ora facci prendere un po’ di sole, si sta così bene qui, e poi non voglio ritornare ad Holmes Chapel bianca come una mozzarella”.
“Oggi ve la facciamo buona, prendiamo prima un po’ di sole e dopo ci offrite le granite”. Disse Louis ridacchiando.
Si stesero tutti al sole come delle lucertole, ed Harry potette notare Tiffany in tutto il suo splendore, i capelli dorati le scendevano lungo la schiena, le sue forme perfette, e i suoi occhi che con la luce del sole diventavano di un azzurro ghiaccio. L’unico difetto di Tiffany era che non era molto alta, anzi era una nana, ma era graziosa, buffa  con aveva un sorriso che poteva far invidia alle stelle.
“Ehi, riccio cos’hai da guardare?”. Domandò Tiffany.
“Mmm.. niente volevo vedere se ti abbronzavi”. Disse vago.
“Credi che il sole te lo dica quando mi abbronzo?”.
“Credevo di si, ma penso che non gli sei molto simpatica, dove sei tu il sole se ne va”. Disse Harry sorridendo.
“Hahaha hai ragione, prima c’era il sole ora sono all’ombra sarà costretta e restare una mozzarella”. Tiffany ricambiò quel sorriso.
Quella risata così cristallina, naturale rimase impressa nella mente del riccio per qualche secondo, cosa gli stava succedendo perché faceva quei pensieri era sempre la sua migliore amica o era cambiato qualcosa?
“Tiffany, quello non mi guarda nemmeno”. Disse London piagnucolando.
“Lo, forse è fidanzato cosa ne puoi sapere”.
“è impossibile, non ha una fedina, ne un cuore spezzato al collo e poi non sta sempre con il cellulare in mano, quindi è single”.
“Ma credi che tutte le coppie siano uguali, magari non sono tipi moderni e preferiscono comunicare di persona, e non con un cellulare”.
“No, Ti quello è proprio sigle, forse dovevo mettere il bichini rosa faceva più effetto”.
“Ma London credi che un bichini possa cambiarti? Forse è gay e non gli piacciono le ragazze”.
“O forse non gli piaccio io”.
“Può darsi non puoi piacere a tutti, ma questo non vuol dire che ti sia una brutta ragazza, ci sono tantissimi ragazzi che ti sbavano dietro ed ora te la prendi perché uno sconosciuto non ti porge la parola?”.
“Forse hai ragione Ti, non devo abbattermi incontreremo altri ragazzi”.
“Ben detto”.
“Ora però basta parlare di ragazzi, fidanzati ,gay e quant’altro adiamo a farci un bel bagno, che poi ho voglia di granita che ci spetta di diritto”. Disse Louis.
“Grande idea amico”. Disse Harry dandogli il cinque.
Il mare quel giorno era calmo, allora Louis si buttò a capofitto essendo un abile nuotatore e fu seguito subito dopo da Harry che fece lo stesso tuffo.
“Brrr.. l’acqua è fredda”. Disse London iniziandosi ad immergere.
“Ma come fanno quei due a nuotare in quest’acqua gelata”.
“Secondo me, sono sirenetti”.
“Ma London mi spieghi come ti vengono certe idee?”.
“Semplice, sono le uniche creature che non soffrono il gelo nell’acqua”.
“Ma dai forse, siamo noi che sentiamo che siamo troppo delicate, però sai ce li vedo con le pinne a quei due”. Le due ragazze scoppiarono a ridere.
“Il più bel sirenetto del mondo sta per abbracciare la sua migliore amica!”. Disse Harry abbracciando da dietro Tiffany.
Calde braccia le cinsero la vita, si sentiva così al sicuro, si sentiva bene, completa non aveva bisogno di nient’altro voleva solo lui ma cosa le stava succedendo? Harry era solo il suo migliore amico.
“Harry mi hai fatto prendere uno spavento”.
“Scusa volevo solo un tuo abbraccio da panda puccioloso”.
I loro petti combaciavano come pezzi di puzzle, si sentivano i loro cuori battere, gli occhi verdi di Harry entrarono in quelli ghiaccio di Tiffany, le loro bocche erano vicinissime stavano quasi per sfiorarsi quando London li interruppe.
“Su venite dobbiamo prendere le graniteee”.
“Si adesso arriviamo”. Disse Harry con un tono di voce abbastanza alto, in modo da farsi sentire.
“Signorina cosa le servo?”. Domandò il ragazzo che serviva le granite.
“Per me una granita alla fragola”. Disse London
“Per me alla menta”. Continuò Louis.
“Per me limone”. Disse Harry
“Per me all’amarena”. Aggiunse Tiffany.
“Ecco a voi sono 3 euro”.
“Tieni e buona giornata”. Dissero le ragazze andandosene, con le granite.
“Tiffany pensavo ti piacesse la granita a banana non all’amarena”.
“Harry smettila con questa stupide battutine che non fanno neanche ridere”.
Si sedettero sotto il loro ombrellone a gustare quel mix tra ghiaccio e sciroppo.
“Ragazzi vi state divertendo?”. Domandò la signora Tomlinson.
“Si signora è tutto bellissimo qui”. Disse Tiffany sorridendo.
“Avete fatto bene a prendere una bella granita fresca, con tutto questo caldo ci voleva proprio”. Continuò la madre di Louis.
“Eh, si per fortuna oggi non è stata una giornata troppo calda”. Rispose London.
“Comunque ragazzi tra poco torniamo a casa, dobbiamo lavarci e poi andare a fare la spesa perché non abbiamo niente in casa”. Aggiunse il signor Tomlinson.
Tiffany decise di chiamare i suoi genitori, non era nemmeno un giorno che era andata via da casa ma già gli mancavano un sacco, prese il cellulare e compose il numero.
“Pronto Tiffany”.
“Papyyy, mi manchi tanto”.
“Anche tu pulcina tutto bene?”
“Si qui tutto bene e a casa, la mamma come l’ha presa?”.
“Tutto bene ormai si è rassegnata ha capito che sei una ragazza responsabile”.
“Mi fa piacere”.
“Comunque che fai?”.
“Papà in questo momento siamo in spiaggia, mangiando una granita prima abbiamo fatto il bagno, qui è tutto bellissimo”.
“Divertiti adesso ti passo la mamma ,ciao Ti”.
“Mamma”.
“Amore tutto bene?”.
“Si mamma qui tutto bene,abbiamo delle belle stanze c’è un clima spettacolare e ci stiamo divertendo molto”.
“Mi fa piacere pulcino, ora riattacco ci sentiamo presto”.
Staccò la chiamata e tutti ritornarono a casa.

 
 Salve ragazze, eccomi con un nuovo capitolo, chiedetemi tutto quello che volere curiosità, domande, i vostri personaggi preferiti, quello che vi piace, quello che non vi piace, accetto tutto. A 3 recensioni continuo, ci sentiamo presto bacii


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Capitolo 6
*** Chapter 5 ***




Chapter 5

Era la prima notte lontano da casa e per Tiffany era un’esperienza nuova. Era mezza notte, forse dormivano già tutti ,London era nel sonno più profondo era dolcissima quella ragazza quando dormiva, i capelli rossicci le contornavano il viso e il dolce musetto socchiuso le permetteva di respirare. Forse anche i ragazzi affianco dormivano, ma lei non aveva sonno era lì stesa sul letto a fissare quella parete bianca vuota, come d’altronde si sentiva anche lei. Si sentiva sola, stanca, infelice le sembrava che le mancasse sempre qualcosa forse la felicità, quella felicità che fino a qualche anno fa aveva ma era stata soffiata da persone orribili senza una spiegazione. Quell’orribile passato rifioriva ogni giorno nella sua mente, aveva paura di rivivere tutto ciò, di essere derisa, umiliata, picchiata aveva paura di vivere, gli incubi la mangiavano viva quei mostri gli avevano tolto il sorriso.
Ogni notte lo stesso incubo, sempre lo stesso orribile e maledettissimo incubo lei correva in un corridoio lungo, lunghissimo che sembrava non finisse mai e quei ragazzi (sa si può definirli tali) la inseguivano, le sue gambe andavano veloci, correvano tanto ma quei mostri erano sempre più forti, più veloci e più abili di lei, la riuscivano a prendere, riuscivano a picchiarla ancora una volta, riuscivano ad umiliarla ad offenderla ,riuscivano a farla sentire uno schifo.
 
Quel sogno sembrava vero, riusciva a sentire il dolore di quei calci e di quei pugni, nella sua testa rimbombava la parola “ANORESSICA”, sentiva le gambe stanche, iniziò ad agitarsi nel sonno, iniziò a graffiarsi la faccia in segno di disperazione e dalle sue labbra si sentì dire:
“Aiuto, Harry salvami”.
Quelle parole piano piano divennero sempre più chiare, tanto che Harry potette sentirle. Si era svegliato per andare a prendere un bicchiere d’acqua ed aveva sentito le parole della ragazza. Aprì di colpo la porta preoccupato e trovò una Tiffany in stato di trance , tutta sudata, che ripeteva in continuazione la parola “salvami”.
Harry era l’unico ad essere a conoscenza del brutto sogno che lei faceva tutte le notti, nessuno doveva saperlo per gli altri doveva essere una cosa superata anche se non era così, il riccio la abbracciò forte e gli lasciò un dolce bacio sulla guancia sarebbe rimasto con lei tutta la notte se era necessario, ma Ti si sveglio e vedendo quei meravigliosi occhi verdi non potette fare altro che sorridere.
“Tutto bene Ti? Hai fatto di nuovo quell’incubo, vero?”.
“Si Harry… scusami se ti ho svegliato”. Disse la ragazza mortificata.
“No, non mi hai svegliato stavo andando a prendere un bicchiere d’acqua e ti ho trovato in uno stato di trance allora sono venuto da te”.
“Harry, io non posso andare avanti così quei bulli mi hanno rovinato la vita, mi hanno fatto diventare bulimica ho paura che da un giorno all’altro morirò, Harry non posso più vivere così mi hanno procurato un male incredibile, sono stata picchiate e torturata per tre anni, mi sento sola e inutile”.
“No Ti, non sei sola e non sei nemmeno inutile ci pensi a come sarebbe la mia vita senza te? Te lo dico io sarebbe spenta, perché tu mi hai insegnato cosa significa la parola AMICIZIA, perché quando ne ho bisogno tu ci sei sempre ed io mi sono promesso che ti avrei protetto sempre, ma proprio sempre, nella nuova scuola non incontrerai più quei bulli, ci saranno persone che vedranno la splendida persona che vedo io”.
“E se ci saranno nuovi bulli?”.
“Ci sarò io a difenderti, e poi la London Technologic School è molto grande e super controllata non ci saranno stupidi bulli come ad Holmes Chapel”.
“Speriamo”. Disse Tiffany con un filo di voce.
“Ora basta pensare al passato, pensa che sei in un bellissimo posto con i tuoi amici e che ti imbatterai in una nuova avventura, comunque vuoi che dorma con te?”.
“Ehmm.. i signori Tomlinson non la prenderanno male?”.
“Ma dai, sono persone deliziose e molto comprensive sanno benissimo il rapporto che c’è tra me e te, e poi lo faccio perché ho visto che hai bisogno di qualcuno che ti stia accanto e svegliare London non mi sembra il caso, dormiremo insieme come quando eravamo piccoli”.
“Harry grazie di tutto, ti voglio bene”.
“Te ne voglio anch’io piccola”.
Dormirono nello stesso letto, proprio come quando erano piccoli Harry era l’unico a renderla felice, era una delle persone migliori che ci fossero sulla faccia della terra.



Ciao ragazze scusate il ritardo, ma con ferie e feste varie non ho potuto aggiornare. Spero che il capitolo vi piaccia, a questo punto la storia diventa più interessante sopratutto ora che troneranno ad Holmes Chapel, ma non vi anticipo nulla u.u. Recensite in tante, datemi pareri, consigli, le vostre impressioni, i personaggi che vi piacciono di più, quelli che vi piacciono di meno. Basta cliccare su "Inserisci una recensione" e potete dirmi tutto, ci conto é?. Cmq se volete parlarmi di persona questo è il mio Twitter, seguitemi che ricambio @Malikkina99 https://twitter.com/Malikkina99



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Capitolo 7
*** Chapter 6 ***




"Lei era forte. Era forte davvero.
Potevi gridarle contro le cose più brutte che ti passavano per a mente, lei, sarebbe stata lì ad ascoltarti inerme.
Ne aveva gia passate tante di cose brutte durante la sua vita che ormai le persone e le loro parole, non la spaventavano più.
Non la ferivano più.
Era più forte di tutto, e di tutti."

 

 

Chapter 6
 

Il mese alle isole Vergini finì. Fu una vacanza straordinaria ricca di sorrisi, giochi e migliaia di gavettoni. Sembra che Tiffany stesse meglio e per l’intero mese aveva sorriso sempre affiancata dal suo Harry.
 
Il traghetto li stava aspettando, quella piccola navetta li avrebbe riportati nella loro piccola cittadina, e questo per Tiffany non era una cosa entusiasmante.

“Tii stai calma, ci sono io con te”. Sussurrò Harry all’orecchio della ragazza.
“Harry tu la fai facile, io ho paura di rivivere atti di bullismo tu non puoi capire”. Disse Tiffany strizzando gli occhi per evitare che uscissero le lacrime.
“Tiffany io ti capisco come ti senti, vedo che stai male ma purtroppo non possiamo cancellare il passato ma possiamo scrivere il futuro. Possiamo riempire quella pagina bianca, e questa volta non sarà piena di lacrime, ma piena di gioia e sorrisi si Ti, io ti farò sempre sorridere e se qualcuno ti tratterà male ci sarò io a difenderti voglio solo la tua felicità”.
Tiffany non aggiunse niente non c’era niente da aggiungere, le parole di Harry la colpirono al cuore e lei non potè far altro che abbracciarlo forte.
“Mi sono persa qualcosa? Cosa significa questo intenso abbraccio?”. Disse London maliziosa.
“Loo, ma dai io e Harry ci abbracciamo da quando abbiamo 5 anni ed ora ti vengono certe idee in mente ma per favore”.
“Vabbè come dici tu..”. disse poco convinta.
“Tiffany mia mamma mi ha inviato un sms e ha detto che appena sbarchiamo dobbiamo andare a casa mia perché le nostre madri devono dirci una cosa”. Disse Harry con una faccia confusa.
“ Sai di cosa devono parlarci?”.
“No non ne ho la più pallida idea, magari sarà qualche altra vacanza, bha”.
“Non credo proprio chissà come ci hanno mandati qui, mo figurati se ci mandano da qualche altra parte”. Disse Tiffany con fare ovvio.
“Ragazzi allora, piaciuta la vacanza?”. Domandarono i signori Tomlinson all’unisono.
“è stato qualcosa di straordinario, grazie ancora”. Disse Tiffany sorridendo.
“Si, è stata davvero incredibile non la dimenticherò”. Disse London.
“Ovvio non dimenticherai mai i miei meravigliosissimi gavettoni”. Disse Louis ghignando.
“Ah, mio caro Tommo preparati ad una vendetta non sono una tipa che lascia passare gli scherzi”.
“Uhh.. che paura guarda come tremo”.
“Ragazzi siamo arrivati, siamo di nuovo nella nostra Holmes Chapel”.
“Stai calma”. Sussurrò Harry all’orecchio di Tiffany prendendola per mano.
“Eccoci arrivati, questa vacanza è stata stupenda ci ha fatto piacere che avete accettatori unirvi a noi”. Disse la signora Tomlinson.
“Grazie a voi per averci invitati”. Disse Harry.
“Dobbiamo accompagnarvi a casa?”. Domandò il signor Tomlinson.
“Non si preoccupi io e Tiffany andiamo a piedi”.
“Ce la fate con le valigie?”
“Si, non si preoccupi sono poche”.
“E tu London ce la fai?”. Domando il signor Tomlinson.
“Io non penso posso farcela ho troppi borsoni”.
“Non preoccuparti ti portiamo a casa noi”. Disse la signora Tomlinson sfoggiando il suo sorriso più bello.
“Allora noi andiamo e grazie ancora della splendida vacanza”. Dissero Harry e Tiffany andando via.
 
Per tutto il tragitto regnò il silenzio, Tiffany guardava il terreno trascinando la sua valigia ed Harry faceva lo stesso.
Finalmente arrivarono davanti a casa Styles e i due ragazzi subito notarono tutti i completini da calcio di Harry che penzolava dal balcone della sua camera.
“Perché tua madre ha lavato tutti i completini?”. Domandò Tiffany confusa.
“Bho forse ha solo fatto le pulizie ed ha lavato tutto”.
“O magari il tuo mister ha deciso di farti fare allenamenti extra”.
“Non lo dire neanche per scherzo, non potrei reggere i suoi allenamenti extra”.
I due conclusero la conversazione quando Selene , la mamma di Harry spalancò la porta di casa.
“Ben tornati ragazzi, mi siete mancati così tanto”. Disse Selene abbracciandoli entrambi.
“Selene anche mamma è qui?”. Domandò Tiffany.
“Si vi sta aspettando dentro, stavamo prendendo il nostro solito thè”.
Darlene e Selene erano solite vedersi alle 5.00 del pomeriggio per prendere un thè insieme, lo facevano tutti i giorni da quando si erano conosciute, erano molto unite come del resto lo erano anche Harry e Tiffany.
“Pulcino sei tornata”. Disse Darlene andando incontro alla figlia.
“Mamma mi sei mancata, tutto bene a casa?”.
“Si tutto bene, e a voi com’è andata la vacanza?”.
“Benissimo mamma, le isole vergini sono un posto favoloso ho fatto tantissime foto poi te le farò vedere tutte”.
“Harry si è comportata bene la mia piccina?”.
“Si Darlene, è andato tutto benissimo si è divertita tantissimo ed ha sorriso sempre”.
“Bene mi fa piacere che vi siete divertiti, ma ora Selene ha da darvi una notizia importantissima , soprattutto per Harry”.
“Di cosa si tratta non tenetemi sulle spine, voglio sapere”. Disse Harry agitato.
“Bene, mi ha chiamato il tuo mister”.
“E allora cosa ha detto?”.
“Ha detto che il Barcellona ti ha preso per farti giocare con la loro squadra, hanno visto la tua scheda e i video delle varie partite e pensano che tu sia un  perfetto giocatore, ed una volta diventato maggiorenne potrai anche giocare nella serie A”.
“Ma è fantastico, è quando dovrei partire?”.
“La settimana prossima, è tutto pagato aereo e alloggio ci saranno tanti altri ragazzi della tua età, Harry il tuo sogno sta diventando realtà ne sono sicura ,diventerai un calciatore di fama mondiale, sono così orgogliosa”. Disse Selene abbracciando il figlio.
“Congratulazioni Harry”. Disse Darlene abbracciando Harry.
Nessuno si accorse che Tiffany stava morendo dentro. Era contenta che Harry fosse stato convocato, il suo sogno si stava avverando, ma lei senza Harry cos’era? Niente ,Harry era la sua vita ed ora se ne andava proprio quando lei cambiava scuola e si sarebbe ritrova in un mondo tutto nuovo, con persone nuove e solo Harry sapeva quanto le parsone facessero paura a Tiffany.
Harry la guardò dritta negli occhi, verde nel blu e vide che erano spenti, vuoti, freddi proprio come quando ripensava di essere stata vittima del bullismo, non aggiunse niente la prese per mano e la portò in giardino.
“Non sei contenta che io parta vero?”.
“Non è che non sono contenta, è il tuo sogno e lo devi realizzare, ma che sarò io senza te mi hai promesso che mi avresti protetta da tutto, e d’ora  che te ne vai come farò?”. Disse Tiffany asciugandosi le lacrime che le erano scese sul volto.
“Se vuoi rinuncio è sto qui con te”.
“Non potrei mai permettere una cosa del genere, sogni di diventare un calciatore da quando eri piccolo hai lavorato tanto per riuscirci ed ora che hai un opportunità non puoi rinunciare per me”.
“Ma tu sei importante più di tutto”.
“Harry, non puoi rinunciare io cercherò di farmene una ragione non so come farò ma ci riuscirò, ma promettimi di non dimenticarmi mai”.
“Non potrei mai farlo sei troppo importante, e poi io tornerò per le festività e se qualcosa non va basta chiamarmi io arriverò per te, ci terremo in contatto telefonicamente ,in chat, e non preoccuparti dei bulli lì non ce ne saranno tutti vedranno la meravigliosa persona che c’è in te, resta calma anche se i kilometri ci separano le nostre anime sono insieme, ti voglio bene Ti”.
“Te ne voglio anch’io Hazza”.
 



Salve a tutte ragazze, scusate il ritardo ma sono stata troppo occupata. Grazie a tutte per le vostre recensioni, sono davvero stupende, e grazie anche per i vostri consigli cercherò di seguirli. In questo nuovo capitolo si riesce ad intuire un pò la situazione tra Tiffany ed Harry ne vedrete delle belle... Recensite in tante lasciate consigli ,impressioni, ecc.. se volete fare conoscenza vi lascio il mio Twitter sono @HazzaPrincess99 si ho cambiato nome u.u Un bacio a tutte ci sentiamo alla prossima :**


 

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Capitolo 8
*** Chapter 7 ***


 

"Le parole illudono,
 i fatti deludono,

 i baci ingannano
 e le persone, beh le persone lasciamo stare."

Chapter 7

31 Agosto, giovedì.
“Caro diario oggi sarà il giorno più brutto della mia vita, Harry parte va a Barcellona. Si, lo so è il suo futuro ma non ho mai fatto niente senza di lui. È l’unico che sa che sogno quei bulli tutte le notti, è l’unico a sapere che ancora devo dimenticare quelle violenze, è l’unico a sapere che io sono ingrassata perché mi odio, è l’unico ad amare la vera me. A volte mi domando perché non mi sono mai innamorata di Harry lui è così fottutamente perfetto, o forse ne sono già innamorata e non me ne rendo conto? Ora devo andare gli ho promesso di accompagnarlo all’aeroporto, e non posso mancare.
Tua Tiffany”.

 

Dopo aver fatto un bel sospiro Tiffany uscì dalla sua stanza, per dirigersi a casa di Harry era davvero un brutto colpo vedere il suo migliore amico partire, lo conosceva da così tanto tempo lo reputava come un fratello.
*Din don*
Il campanello di casa Styles suonò, Selene andò ad aprire ritrovandosi una Tiffany con un sorriso forzato sul volto.
“Ciao Ti, tutto bene ti vedo un po’ giù cos’è successo?”.
“No niente è solo che non ho dormito tanto bene”.
“Da oggi inizierà il sogno di Harry, sono così contenta si è allenato così tanto negli ultimi anni e ce l’ha fatta il Barcellona ha detto che è un perfetto giocatore”.
“Harry merita tanto quel posto”. Disse Tiffany facendo un finto sorriso.
“Tiffany sono contento che tu sia venuta”. Disse Harry abbracciandola.
Tiffany non riuscì a stringerlo forte a se, ancora doveva partire ma lo sentiva già lontano, tanto lontano da quasi non recepire il suo affetto. Gli occhi iniziarono a pizzicare, e un’enorme groppo in gola sembrava spezzarle il respiro.
“Tiffany ti prego non fare così, lo sai che sono in grado di non partire più, sorridi ti prego”.
“Harry non c’è la faccio, non ce la faccio senza te mi mancherai troppo”.
Harry non aggiunse nient’altro la guardò dritto negli occhi, prese il dolce viso tra le mani e lasciò sulle sue labbra un dolce e casto bacio. Tiffany rimase sorpresa da quel gesto, ma non lo rifiutò perché in quel momento si sentiva bene, sollevata sentiva le farfalle nello stomaco.
“Cosa significa questo?”.
“Avevi detto che ti sarei mancato, che non puoi stare lontano da me. Ora il mio sapore sarà sempre sulle tue labbra, ed il tuo sulle mie”.
“Forse hai ragione mi sento meglio ora”.
“Sono contento”.
*Squilla il telefono*
“Pronto”.
“Tiffany io e Louis volevamo salutare Harry prima che partisse ce lo passi?”.
“Un momento come mai state insieme?”.
“è una cosa anormale vedersi con un amico?”.
“Voi due non me la contate giusta, comunque ti passo Harry”.
“London”.
“Ciao Harry buona fortuna, fatti valere a Barcellona”.
“Lo farò senz’altro”.
“Sono davvero contenta, ma mi raccomando quando sarai famoso non dimenticarti di noi”.
“Non potrei mai farlo”.
“Ora ti passo Louis, ciao e ancora buona fortuna”.
“Hazz te lo dicevo io che un giorno ce l’avresti fatta?”.
“Si Lou, avevi ragione sto per realizzare il mio sogno mi sembra impossibile”.
“Ti conosco bene e so che lascerai tutti a bocca aperta, vai campione puoi farcela”.
“Grazie Lou, ma mi devi promettere una cosa”.
“Cosa amico?”.
“Devi prenderti cura di Tiffany come me ne prendo cura io, devi proteggerla da tutti e da tutto”.
“Sarà fatto Harry, hai la mia fiducia”.
“Grazie Lou”.
“Ci vediamo presto campione”.
“Ti voglio bene amico”.
“Te ne voglio anch’io”.
*Fine chiamata*
“Fammi capire, perché hai detto a Louis che deve prendersi cura di me io so cavarmela da sola”.
“Tiffany un occhio di riguardo è sempre meglio, Louis può prendere il mio posto”.
“No Harry, nessuno prenderà mai il tuo posto, NESSUNO”.
“Tiffany, so quanto bene mi vuoi e anche io te ne voglio e quindi ti ripeto per l’ultima volta vuoi che parta oppure resto con te?”.
“Proprio perché sei speciale ti lascio andare, so che è il tuo sogno e devi viverlo fino all’ultimo, ora andiamo tua madre ci sta aspettando in macchina”.
 

Pov’s Harry

La conversazione tra me e Tiffany finì lì, lei voleva la mia felicità ma io non volevo procurarle alcuna sofferenza. È il mio sogno lo so, ma anche lei è il mio sogno o meglio la mia vita. Non so descrivere il bene che le voglio, quando sto con lei provo tante sensazioni diverse,sto davvero bene. Perché devo stare lontano da lei, io voglio proteggerla come ho sempre fatto ma questa volta non posso, non potrò andare nella sua stessa scuola, sarò lontano in un altro paese, non so se riuscirò a resistere senza di lei. Credo che tra i due il più debole sia io non lei, lei si è costruita uno scudo che la rende forte, tanto forte solo che non se ne accorge. Il bacio? Bhè il bacio è stato la cosa più bella che io abbia mai fatto, lei è così perfetta non so perché l’ho fatto è stato un istinto, ma non me ne sono pentito lo farei altre 100 volte.

Pov’s Tiffany

Eccoci qui in auto mentre ci dirigiamo all’aeroporto per accompagnare Harry. Selene guida e presta ben attenzione alla strada, Harry controlla i borsoni per accettarsi un ultima volta che non manchi nulla, ed io ho lo sguardo dritto fuori e navigo tra i miei pensieri. Perché quel bacio? Perché deve andare via? Non poteva giocare in una squadra inglese? Deve andare per forza così lontano da casa e da me? BASTA, devo smetterla di pensare a queste cose è solo da egoista è la sua carriera e devo accettarlo. Vorrei solo capire se mi mancherà la sua protezione, o mi mancherà LUI,le sue parole, i suoi abbracci, le sue carezze tengo troppo ad Harry è più di una persona speciale.
 
Erano arrivati , Selene parcheggiò la macchina ed iniziò prendere i bagagli di Harry. Anche Tiffany li aiutò e dopo aver fatto il Check in ,Hazza era pronto per partire.
“Stai attento Harry, e per qualsiasi cosa chiama”.
“Certo mamma lo farò, però venitemi a trovare ogni tanto”.
“Appena posso vengo, te lo prometto”.
“Ti voglio bene mamma”.
“Oh, Harry te ne voglio anch’io mi raccomando fai il bravo”. Disse la madre abbracciandolo.
“Mi mancherai tanto Hazza”. Disse Tiffany saltandolo addosso e lasciando che le lacrime scivolassero sul suo viso.
“Su Tiffany non piangere, lo sai che non ti lascerò, vai nella nuova scuola e mostra a tutti chi sei”.
“Harry cercherò di farlo ma tu promettimi che mi chiamerai tutti i giorni ho bisogno di sentirti vicino”.
“Lo farò piccola, lo farò. Questa te la regalo”. Disse togliendosi la collanina con l’aeroplano dal collo e dandola alla ragazza.
“Harry ma è il tuo portafortuna”.
“Ne hai più bisogno tu”.
“Grazie Harry”. Disse la ragazza abbracciandolo.
“Ora devo andare il mio volo sta per partire tornerò appena posso, credo che verrò per Natale”.
“Harry, io ti aspetterò all’infinito”.
“Stammi bene Tiffany”.
“Ciao Harry e riguardati”.
 
Questo furono le loro ultime parole, poi Harry salì su quell’aereo e partì per Barcellona. Quello era l’inizio della sua carriera, ma l’amicizia con Tiffany sarebbe finita o no?
Lei lo guardava salire su quell’aereo con occhi pieni di lacrime, la sua forza stava andando via cos’avrebbe fatto senza di lui, quel ragazzo che la conosceva meglio di tutti, quel ragazzo che la faceva sentire speciale. Tiffany non potè far altro che stringere forte le catenina che gli aveva dato  poi lei e Selene tornarono a casa dove una nuova vita sarebbe iniziata.


 


Rieccomi ragazze!! Ho aggiornato abbastanza presto, spero che il capitolo vi piaccia, nei prossimi capitoli vedremo una Tiffany un pò diversa imbattersi in una nuova, crudele realtà. Ne sono sicura vi piaceranno. Recensite in tante, a 4 recensioni continuo. 
Se volete fare conoscenza vi lascio il mio Twitter sono @HazzaPrincess99 , basta chiedetmi un Fback e seguo tutte.
E vi lascio anche il mio ask se avete voglia di farmi domande, rispondo a tutte basta che le domande non siano in anonimo.  Ci sentiamo presto Marii <33
Ask ---> 
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