Six days - Convivenza forzata

di DanzaNelFuoco
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Day 1 - Tè e Cioccorane ***
Capitolo 2: *** Day 2 - Caffè ***
Capitolo 3: *** Day 3 - Doccia ***
Capitolo 4: *** Day 4 - Cervelli che vanno in vacanza ***
Capitolo 5: *** Day 5 - Dimentichiamo ***
Capitolo 6: *** Day 6 - Ci vediamo il mese prossimo. ***



Capitolo 1
*** Day 1 - Tè e Cioccorane ***



Autore
: DanzaNelFuoco (efp); Danza Nel Fuoco (forum)
Fandom: Harry Potter
Pacchetto: 27
Titolo: Six days - Convivenza forzata
Rating: giallo
Genere: slice of life
Avvertimenti: nessuno
Note Autore: Lily non è OOC perché è preda degli ormoni della gravidanza (tutta la sua isteria verso Harry nel primo capitolo è frutto di progesterone&co) . Lupin invece è un po' OOC, lo so. D'altronde con un crack pairing, non so in che altro modo farlo. Nella mia testa comunque (potrei fare un seguito) James sospetta qualcosa e non si fida di Remus, motivo per cui Sirius pensa che sia Lupin la spia e propone Peter senza dirglielo. Ecco come potrebbe essere possibile legare la mia ff a HP originale. 
Il rating per me è un mistero, quindi ho scelto giallo perché comunque c'è un tradimento e non mi sembrava verde anche se non c'è niente di esplicito. 
Il capitolo tre sembra uscito da una commedia americana alla Sandra Bullock (confesso di aver pensato a "Ricatto d'amore"). Chiedo venia...
Amo la cioccolata e per quanto la Nutella sia meglio la Cadbury è più verosimile. 
Adesso la smetto perché sto sproloquiando, DNF


Day 1 – Tè e Cioccorane
Lily sbuffò e si sedette sulla poltrona del suo salotto a Godric's Hollow, posando una mano sul suo ventre ancora piatto. 
Prese la tazza di tè che le stava passando Lupin e lo guardò dal basso. Aveva l'aria sciupata, come sempre poco prima la luna piena. "Grazie".
"Figurati." le rispose sedendosi di fronte a lei.
"Hai ricevuto notizie?"
"Non dall'ultima volta che me lo hai chiesto, cioè circa tre minuti fa." le sorrise stanco.
"Scusa." sospirò aggiungendo lo zucchero e mescolando. "Merlino, come mi piacerebbe qualcosa di più forte." aggiunse dopo aver sorseggiato la bevanda calda.
"Sai che non puoi, il bambino..." 
"Sì, è tutta colpa di questo maledetto bambino!" strillò cattiva.
"Lily..." la chiamò shoccato Lupin. 
"No! Sono incinta solo di due mesi e James mi tiene rinchiusa qui dentro come se stessi per partorire! Sono ancora in grado di combattere! Perché devo stare qui, ad aspettare notizie, senza sapere se sta bene o se è morto?" la sua voce raggiunse ultrasuoni consentiti solo dagli ormoni impazziti. 
"Lily, vuoi calmarti?" sbottò contrariato, ma senza alzare la voce. "Neanche io faccio i salti di gioia, ma dobbiamo restare qui. Siamo troppo deboli per partecipare alle battaglie."
"Sì, ma tu tra una settimana potrai uscire! Renderti utile! Io sono costretta a rimanere qui! Per altri sette mesi!" piagnucolò.
Un sorriso amaro prese possesso delle labbra di Lupin. "E io verrò a tenerti compagnia una settimana al mese per i prossimi sette mesi e oltre." James era spesso in missione e da quando lei era rimasta incinta e non poteva più unirsi a loro un membro dell’Ordine veniva a tenerle compagnia e a proteggerla
"O Godric, no!" esclamò dispiaciuta. "Non volevo dire che la tua situazione fosse migliore della mia!" 
 "Lo so Lily, lo so. Stai tranquilla.”
Lily sbuffò indispettita. “Sono questi stupidi ormoni che mi fanno dire qualunque cosa!”
“Perché non prendi della cioccolata? Aiuta l’umore sai?” le offrì un incarto che aveva strategicamente estratto dall’interno del suo mantello.
“Ma cosa sei? Uno spacciatore di Cioccorane? Come fai ad averne sempre una con te?” chiese falsamente shockata.
Remus rise del paragone. Tè e Cioccorane non era esattamente il suo accostamento preferito, ma piuttosto avrebbe rinunciato al tè.  
“Lily, come stai?” chiese una voce estranea. Entrambi si voltarono verso il camino da cui sbucava la testa di James Potter. “Sono tornato adesso dalla missione, ma non posso tornare a casa. Hanno catturato Peter. Dobbiamo studiare un piano per liberarlo.”
“Quando tornerai a casa?”
“Il più presto possibile, amore. Rem, riguardati e tienila d’occhio, chiaro? Devo andare. Ti amo, tesoro. A te e a Gelmino.”
“Non lo chiameremo Gelmino, James!” strillò al camino ormai vuoto. “Vedi com’è Remus? Mi tratta come una bambina!” piagnucolò infantile. “E non voglio chiamare mio figlio Gelmino! È un nome orribile!” pestò i piedi stizzita.
Sarebbe stata una convivenza forzata molto lunga. 
 

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Capitolo 2
*** Day 2 - Caffè ***


Day 2 – Caffè
“Lily, ho preparato la colazione!” disse Remus posando sul tavolo la cioccolata calda. Cielo, adorava quel sapore. Accanto alla tazza si trovavano pancakes al cioccolato, pane e Cadbury, biscotti con gocce di cioccolato e qualunque cosa esistente sulla faccia del pianeta e che contenesse cioccolata.
Lily scese le scale e guardò il tavolo con espressione di disgusto. Si avvicinò titubante e chinandosi annusò cauta la cioccolata senza neanche sedersi o sollevare la tazza. Poi con un’espressione di disgusto simile a quella che avrebbe avuto Piton davanti ad un flacone di shampoo o Sirius davanti al sopraccitato Serpeverde scappò in bagno. Non fece neppure in tempo a chiudere la porta dietro di sé che si sentì un inconfondibile rumore di rigetto.
A Lupin passò l’appetito. Tutta questa buona cioccolata sprecata così, si ritrovò a pensare, cominciando a riporre i biscotti.
La ragazza riemerse dal bagno.
“Vuoi qualcos’altro?” chiese contrariato Remus, chiedendosi come fosse possibile che qualcuno su questo pianeta non adorasse la cioccolata.
“Caffè” gracchio Lily, con la gola irritata.
“Caffè?” fu l’espressione sconvolta sulla faccia di Lupin.
Qualcuno osava rifiutare la cioccolata, anzi disprezzarla in modo tanto evidente, per del caffè?
“Sì, caffè! Ce ne deve essere un po’ in quel mobile.”
Remus si alzò in punta di piedi e si allungò cercando di vedere la confezione. Lily da lontano riusciva a vedere il suo adorato caffè e il convalescente lupo mannaro non era nemmeno vicino alla sua preda.
“Un po’ più a destra… no, no… non così tanto… a sinistra di qualche centimetro… Remus insomma!” sbottò infine. A passo deciso gli si avvicinò e gli si mise dietro. Mettendosi in punta di piedi fece aderire inavvertitamente il proprio corpo a quello dell’uomo e gli spostò decisa il braccio fino a che la mano non si chiuse attorno al pacchettino dorato. Dopodiché si spostò senza batter ciglio. Lupin invece era un po’ shockato.
Erano secoli che non stava con una donna e improvvisamente tutto quel contatto gli aveva mandato il sangue al cervello. Remus, ma che ti salta in testa! È la moglie di James, del tuo migliore amico! si rimproverò. Certo se lui e James non avessero avuto gli stessi gusti in fatto di ragazze, sarebbe stato più facile… Allora, continui?
“Remus?” lo chiamò Lily risvegliandolo dal suo dialogo interiore in cui si era perso.
“Si?”
“Il caffè. Sai come si fa?” Remus annuì e si mise a prepararlo. “Pensavo di tradire James stasera…”
“EH???” la guardò stupito facendo cadere la tazzina.
“Ho detto che pensavo di parlare con James stasera… Che c’è di strano?”
“N-niente.” Balbettò riparando la tazzina con la bacchetta. Smetti immediatamente, si rimproverò, adesso senti pure le voci…
Lily non potè fare a meno di notare il comportamento strano di Remus, che sparì per tutto il giorno. 

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Capitolo 3
*** Day 3 - Doccia ***


Day 3 – Doccia
Remus aveva passato la notte in bianco. Doveva assolutamente smettere di pensare a Lily in quel senso. Se l’era ripetuto ancora e ancora, tutte le volte che sentiva il suo seno premere contro la propria schiena. Tutte le volte che avvertiva la sua mano sul suo braccio. Tutte le volte che ricordava il suo respiro sulla sua guancia. Non puoi! si ripeteva. Non lei! era il suo mantra. Per questo aveva deciso di farsi una doccia. Una lunga, lunga doccia fredda. Molto fredda. Era stato sotto l’acqua gelida venti minuti, quando si disse che poteva bastare. Non aveva fatto i conti con Lily.
Uscì dalla doccia a tentoni, come faceva di solito quando l’acqua gli entrava negli occhi, e cercò con le mani l’asciugamano. Lo trovò dove non ricordava che fosse: appeso. Pensava di averlo lasciato piegato, ma si disse di essere stato distratto e fece per prenderlo. L’asciugamano oppose resistenza. Tirò ancora.
“Ehm… Remus…”
Aprì gli occhi, sfidando il bruciore, e davanti a sé vide Lily. Era rossa come un peperone. In quel momento l’uomo realizzò di essere completamente nudo e bagnato di fronte a Lily che, stretta nel suo asciugamano rosa, era quasi nella sua stessa condizione. Lupin, infatti, non aveva preso il proprio asciugamano, ma quello di lei, e glielo aveva quasi del tutto aperto.
Rimasero a fissarsi per un lungo e imbarazzante momento, prima che Lily si decidesse a ricomporsi in fretta, spezzando lo sguardo che le stava rivolgendo. Anche lui si affrettò a prendere un asciugamano e a legarselo in vita.
“Scusa, non sapevo fossi sotto la doccia.” disse imbarazzata, senza guardarlo negli occhi.
“Fa niente.” le rispose infilando la porta alla velocità della luce.
Lily sospirò lasciando cadere l’asciugamano e infilandosi nella doccia. Remus è carino. Ha dei begli addominali, per non parlare di… Ma che vai pensando! È il migliore amico di James! In effetti, le era sempre stato simpatico, rifletté, anche prima che James le chiedesse di uscire, anche prima che acconsentisse a creare una famiglia con quello squilibrato Grifondoro, Remus era stato suo amico. Però hai scelto James, lascia stare Lupin! Ti attrae solo perché con la storia del ‘non facciamo male al bambino’ sono quasi due mesi che non fai sesso!
* * *
“Che cosa sono quei musi lunghi, ragazzi? È successo qualcosa?” chiese James quella sera comparendo dentro il camino con la testa.
“No!” si affrettarono a rispondere in sincrono. Era tutto il giorno che si evitavano a causa dei pensieri poco puri che si rivolgevano all’insaputa l’una dell’altro. Continuavano a ripetersi che non potevano, non a James.
“Sicuri? Siete un po’ strani. Comunque abbiamo recuperato Peter, ma dobbiamo
aspettare che si rimetta. Ci sono andati giù pesante, ma non tanto quanto ci
aspettavamo. Ancora due giorni e poi torno, tesoro.”
Due giorni. Doveva solo resistere due giorni e poi sarebbe stato impensabile provarci
con lei.
“Mi raccomando, Rem, te la affido! Hai preso l’AntiLupo oggi, vero?”
“Sì, mamma!” scherzò tranquillamente. Mentre pensava a farsi la moglie del suo migliore amico, questo si preoccupava per lui. Era un essere ignobile.
“Devo andare, Lils. A domani.”
“A domani.” sussurrò al camino vuoto. Due giorni sola con Remus. Doveva resistere.

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Capitolo 4
*** Day 4 - Cervelli che vanno in vacanza ***


Day 4 – Cervelli che vanno in vacanza
“Remus, dobbiamo parlare. Quello che è successo in bagno non accadrà più. Non che sia successo qualcosa, solo non vedo la necessità di dirlo a James. Siamo due adulti, con due normalissimi corpi e non vedo perché dovremmo vergognarci come due quindicenni solo per un incidente… Oh, ma che sto dicendo! Ha un corpo da favola, quello lì altro che! Stop, stop, stop! Lily, è Remus, REMUS! Il migliore amico di James! Diamine!” Si lasciò cadere sul letto, interrompendo la prova del discorso che stava facendo allo specchio.
Al diavolo, avrebbe improvvisato, ma doveva parlare con lui, o non si sarebbe data pace.
Scese le scale e lo trovò in cucina. “Remus, dobbiamo parlare di quello che è successo ieri…” iniziò solenne, ma a quel punto l’uomo fece la cosa più infantile che potesse fare, abbandonò cioccolata pomeridiana e bacchetta sul tavolo e scappò. Lily rimase per un attimo shockata dalla rapida e inverosimile fuga dell’uomo.
Poi gli corse dietro. La casa non era grande e non le fu difficile trovare l’uomo. Era seduto in soggiorno sul divano. Si sedette accanto a lui.
“Remus, che stai facendo?”
“Evito di parlarti.” gli rispose l’uomo senza guardarla. “Evito di venirti vicino.” Fece allontanandosi il più possibile da lei, ma rimanendo seduto.
“Remus, non essere infantile, siamo due adulti e non abbiamo motivo di verg…”
“No, non iniziare con la solfa del ‘non è successo niente’!” sbottò.
“Ma NON è successo niente!”
Lupin sospirò. “Sono un essere spregevole. La moglie del mio migliore amico, che sta aiutando a salvare il mondo mentre io rimango qui malato! Lui si fida di me!”
“Non è così grave, mi hai solo vista…”
“Non ti ho solo vista, c’è di più.” disse serio, tenendo gli occhi bassi.
Il cuore di lei accelerò i battiti. Lily, no! si costrinse a rimproverarsi.
“Quanto di più?” gli chiese in un sussurro avvicinandosi.
“Troppo.”
Alzò gli occhi su di lei e incontrò quel verde speranza illuminato da qualcosa che non riusciva a capire. Fu quel secondo che perse a guardarla che gli impedì di pensare coerentemente quando la vide troppo vicina e quando sentì la sua bocca sulla sua. Allora gli occhi si chiusero da soli e agirono come tutto il resto del suo corpo in autonomia. Sentì la stoffa di una camicia – quella di lei – sotto le sue dita e poi i bottoni saltarono e improvvisamente aprendo gli occhi si rese conto di essere sopra di lei e che pochi strati di vestiti li separavano.
“Che stiamo facendo?” le chiese.
“Non lo so.” Un angolo del suo cervello le gridava che non andava bene, non era
giusto, lei era sposata e non con quell’uomo, ma come poteva essere sbagliato
questo? Come, se era così bello e sembrava così giusto? “Non mi importa.”
Lo attirò a sé.
Quella notte dormirono insieme. 

NdA. Non odiatemi per il tempo che sono sparita, soprattutto quelli che seguono Memories! Aggiornerò presto, lo giuro, solo il tempo di finire di scrivere. 

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Capitolo 5
*** Day 5 - Dimentichiamo ***


Day 5 – Dimentichiamo

Si svegliarono abbracciati. Lo stomaco di Lily brontolò e lei ricordò che la sera prima non avevano cenato. Ricordò anche troppo bene tutto quello che era successo la sera prima. Maledetti ormoni! imprecò, pur sapendo benissimo che la colpa non era loro, ma tutta ed esclusivamente sua. E di Remus.
Affondò la testa nel cuscino, decisa a non riemergerne mai più.
Sentì una mano accarezzarle la schiena nuda e le sensazioni della sera prima tornarono prepotenti.
“Va tutto bene?” le chiese piano.
“No. Non c’è niente che vada bene. Ho tradito James.” Calde lacrime cominciarono a rigarle il volto finendo ad impregnare il cuscino. Sollevò la testa e riconobbe la stanza. Almeno avevano avuto il buon gusto di spostarsi dal divano alla camera da letto di Lupin, non avrebbe retto il tradimento nel letto che condivideva con suo marito. “Sai…sai che ore sono?” chiese con la voce ancora rotta dal pianto.
Lupin controllò l’orologio. “Le cinque del mattino.” Aveva senso considerando che erano crollati esausti nel letto alle otto di sera.
“Ho fame.” disse cercando di comportarsi normalmente.
“Lily, vuoi parlare di quello che è successo?” chiese lui. Dovremmo dirlo a James e pregarlo in ginocchio. Non mi perdonerà mai, ma la madre di suo figlio sì. Che cazzo ho fatto? Che mi è venuto in mente? Siamo amici da dieci anni!
“No, non voglio parlarne. È stato uno sbaglio, un errore dettato dai miei ormoni e dalla tua mente confusa dalla luna piena. Non si ripeterà mai più. E, soprattutto, James non dovrà mai saperlo.” disse dura.
“Non… Non vuoi dirlo a James?”
“No.”
Rimasero entrambi in silenzio per un tempo che parve indefinibile a maledire la propria stupidità e il loro cervello che aveva deciso di andare in vacanza in un momento poco opportuno.
Finalmente Remus si alzò. “Vado a preparare la colazione. Vuoi del caffè?”
“No. Fammi una cioccolata.”
Lupin la guardò stranito, ma scese comunque le scale dirigendosi in cucina. Recuperò la bacchetta dal tavolo dove l’aveva lasciata ore prima e fece evanescere la tazza piena di cioccolato ormai freddo. Avrebbe eliminato qualunque cosa gli ricordasse il suo desiderio sbagliato, ma avrebbe dovuto evanescere mezza casa.
“Che cos’ho fatto?” si chiese ad alta voce.
“Quello che volevi e quello che volevo.” gli rispose Lily mettendo in tavola i biscotti.
“Remus, basta. Abbiamo sbagliato. Dimentichiamocene.” Disse più per sé stessa che
per l’altro. Tra le braccia di quell’uomo aveva dormito meglio che tutte le notti in
quei mesi di matrimonio. Forse avrebbe dovuto aspettare a sposarlo. Forse avrebbe
dovuto guardarsi intorno prima di chiudersi in questa situazione, con un figlio in arrivo a vent’anni. Lupin le aveva messo addosso tutti questi dubbi che lei non poteva permettersi di provare. Non ora.
“Va bene. Dimentichiamocene.” Dimentichiamo che quella ragazza ti piaceva fin da
subito, così intelligente e gentile. Dimentichiamo che ci sei rimasto male quando ha accettato di uscire con James. E dimentichiamo che in fondo tu un po’ le interessavi. Dimentichiamoci tutto questo.  
* * *
Lily e Remus si comportarono normalmente quasi tutto il giorno, fingendo che veramente non fosse successo niente. Pranzarono in due stanze separate, cenarono nello stesso modo. Lupin avrebbe fatto in modo di non tornare da lei il mese successivo. Se l’era ripromesso. Lei dal canto suo cercò in tutti i modi di evitarlo nel timore che quei dubbi che aveva rinchiuso in un angolo del suo cervello potessero tornare a farsi sentire.
Dovettero però stare nella stessa stanza la sera, quando la testa di James comparve nel camino.
“Ragazzi! Stasera sto poco, ho una riunione proprio adesso! Ma che vi prende? Sono tre giorni che avete quelle facce strane!”
“Niente, tesoro, va tutto bene!” lo rassicurò Lily.
“Bene, Peter è di nuovo in forze, domani torno a casa, dovremmo aver finito di smontare tutto per le tre. Ci vediamo Lils! Remus!”
“Ciao, James!” lo salutarono entrambi.
“Noi…” fece Lily quasi scoppiando a piangere.
“No.” la abbracciò Remus. “Abbiamo detto che non è successo niente, giusto?”
Lei lo guardò e abbracciata a lui si sentì al sicuro. I suoi dubbi divennero certezze. Lei non amava James Potter. “Giusto.” disse. Poi lo baciò. 

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Capitolo 6
*** Day 6 - Ci vediamo il mese prossimo. ***


Day 6 – Ci vediamo il mese prossimo

Si svegliarono abbracciati. Lo stomaco di Lily brontolò e lei ricordò che la sera prima non avevano cenato. Di nuovo. Questa volta sorrise, spingendo il senso di colpa bruciante per aver tradito James di nuovo molto in fondo nel suo cervello e chiudendo la porta a doppia mandata.
“Va tutto bene?” gli chiese. Lei aveva fatto i conti con la sua coscienza. Lui no.
“Sono spregevole. Di nuovo!” quasi uggiolò.
“Sì. Penso che questa volta sarà più facile.”
Lui la guardò sorpreso. “Non sei pentita?”
“Questa volta no.”  disse gettando mentalmente via la chiave del senso di colpa.
Remus sorrise debolmente. “Mi piaci, Lily.”
Quando la teneva stretta, riusciva a dimenticarsi del resto del mondo.
“Anche tu, Remus.”
* * *
James Potter era tornato, ora Lupin doveva andarsene. La settimana della luna piena
era terminata e doveva riprendere servizio.
Abbracciò James e abbracciò Lily. “Ci vediamo il mese prossimo.” le disse.
“Ti aspetto.” Rispose. Due frasi dense di sottintesi che l’uomo accanto a loro non colse, né avrebbe potuto. Mentre gettava la polvere volante nel camino poté udire un pezzo della conversazione tra Lily e James.
“Com’è andata questa settimana?”
“A meraviglia, tesoro. Mi faresti una cioccolata calda? Ho una voglia…”.
 
 
 
Questo è il momento di mettere la parola fine a questa storia. Spero vi sia piaciuto leggerla tanto quanto a me è piaciuto scriverla. 
Grazie a LilyLovegood e a chocolate_pudding per aver commentato. 
Grazie a aleinadp e Miss_Riddle Starkey per aver preferito questa storia.
Grazie a ariel_27 e a ColeiCheDanzaConIlFuoco (non mi ero accorta che avessi il nick così simile al mio! XD!) per averla ricordata. 
Infine grazie a AssodiPicche, biancalupin, Clitemnestra_Artemisia, darkmagic31, Deader, marepotter, RaBlack e SweetLady98, oltre ad alcune delle ragazze già citate sopra per aver seguito la storia.
Se mi voleste lasciare un commentino sarebbe gradito. 
DNF

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