Anche i Santi leggono l'oroscopo

di kymyit
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ariete Frustrato ***
Capitolo 2: *** Toro Gratificato ***
Capitolo 3: *** Gemelli Passionali e Tirchi ***
Capitolo 4: *** Cancro Ottimista ***
Capitolo 5: *** Leone Fiducioso ***
Capitolo 6: *** Vergine Serena ***
Capitolo 7: *** Bilancia Intraprendente ***
Capitolo 8: *** Scorpione Progettuale ***
Capitolo 9: *** Sagittario Libero ***
Capitolo 10: *** Capricorno Espansivo ***
Capitolo 11: *** Acquario Distratto ***
Capitolo 12: *** Pesci Vitali ***



Capitolo 1
*** Ariete Frustrato ***


Capitolo 1:
Ariete Frustrato




“Alcuni di voi si possono sentire bloccati e, di conseguenza, proveranno insofferenza e frustrazione.
L’ultimo quarto di Luna nel segno vi aiuterà a ritrovare un lampo di genio per liberarvi dalla morsa e riprendere il moto.”







http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/mu_zpseeed3e82.pngMu alzò gli occhi al cielo.
Frustrato?
Sì, forse poteva definirsi tale. Certo doveva essere pur felice che da qualche tempo non vi fossero nemici della dea ad avanzare losche pretese, ma, d’altro canto, riparare armature invano non lo gratificava poi molto.
I Saints si tenevano in costante allenamento e poi da chi correvano quando le loro armature cadevano a pezzi?
Da Mu, Cavalier d’Ariete.
E Mu, Cavalier d’Ariete cosa faceva?
Puntualmente si dissanguava per restituire nuovo vigore alle sacre vestigia. E una volta, e due volte, e tre volte… alla fine il paziente Cavaliere d’Oro esplose una sera a cena, discutendo animatamente con Kiki e questi, forse ingenuamente, forse scaltramente, buttò lì l’idea.
E fu una grande idea, ma più grande ancora fu lo sforzo compiuto per convincere gli altri Saints a salassarsi saltuariamente per rifornire quanto bastava la sua banca del sangue nuova di zecca.






Note:


Eccoci qui, signori e signori, spero abbiate gradito questo primo capitolo.
Come nasce questa fic? Semplice: leggevo l'oroscopo per farmi due risate. Sono un leone, ma non sono così espansiva come lo fanno credere gli astrologi, la fanno facile loro u.u E comunque: leggevo un oroscopo, fra l'altro scaduto e m'imbatto in certe previsioni...
Cancro e Capricorno sembravano fatte apposta su misura, credetemi u.u
E così è nata questa raccolta. I capitoli non saranno molto lunghi, ma a parte alcuni, neppure tanto corti. Alcuni Saints sono stati complicati (guarda malissimo Mu, Camus e Aiolos) per altri l'ispirazione era servita su un piatto d'argento.
Tutta la raccolta è già scritta, perciò nel giro di dodici settimane avremo tutti i segni.
Ultima cosa: per la maggior parte dei capitoli ho semplicemente ipotizzato la resurrezione dei Saints: tranne in due ovvero Sagittario e Leone.
Ma dei motivi ne parlerò nei capitoli corrispondenti. Anche perché poi non è che siano questi grandi motivi XD

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Capitolo 2
*** Toro Gratificato ***



Capitolo 2:
Toro Gratificato




“Una settimana gradevole e leggera che offre buone chance di nuovi incontri e contatti. Alla grande domenica 26, quando la Luna incontra Giove, e condensa sensazioni di gratificazione e completezza.”




http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/aldy_zps340d755c.pngQuella domenica Aldebaran, Saint del Toro, si vestì quanto più elegante poté, si profumò, si assicurò che tutto fosse perfetto: fiori, ristorante, presente di fine serata…
Quando ritenne che tutto fosse pronto, si decise, finalmente, a lasciare la propria Casa, ovviamente nelle buone mani del commilitone Mu dell’Ariete. Era da molto tempo che non aveva un appuntamento e, come assicuratogli dalle stelle, si avviò alla sua destinazione a cuor leggero: sarebbe stata una bella serata.

Non lo fu.

Non nel modo in cui intendeva lui, almeno.
Tanto per cominciare si ripromise di non ascoltare mai più i consigli nefasti del duo infame del santuario. Perché Kanon si era, sì, redento, ma mica era diventato un gattino e neppure Saga scherzava!
Quando gli avevano suggerito quel sito d’incontri, aveva nutrito qualche dubbio, ma poi aveva ceduto di fronte alla bellezza e alle caratteristiche della bella ragazza che tanto desiderava conoscerlo.
E giunto al ristorante chi aveva trovato?
-Tu?!- sbraito trovandosi davanti non la bellissima Elena, un nome, un programma, ma un divertito Death Mask.
-Un sorriso per la telecamera?- gli domandò quello con strafottenza.
E la gratificazione secondo voi dove sta?
Il Cavaliere del Toro, nelle ore successive, si dilettò nelle nobili discipline della caccia al Granchio e lancio dei Gemelli con risultati olimpionici, riuscendo fra l’altro a far colpo su alcune ancelle particolarmente sensibili a tali sfoggi di forza.





Note:  Ed eccoci qui al secondo capitolo. Ora, non sapevo proprio come gratificare il nostro Aldy XD Però so che la vendetta talvolta può essere gratificante. Spero che i tre bricconi si riprendano delle batoste. La prossima fic sarà un pochetto più lunghetta, in quanto i personaggi da torturare sono due. Cioè uno, in realtà, vedrete. E sarà legata a questa.
Grazie per aver letto e bacioni!!

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Capitolo 3
*** Gemelli Passionali e Tirchi ***



Capitolo 3:
Gemelli Passionali e Tirchi




“Alcune spese impreviste possono portare ansia, ma si presentano poi altre occasioni di guadagno. La Luna incontra Marte accendendo le passioni, che poi si stemperano nella dolcezza dell’incontro con Venere.”




http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/gemini_zps98936937.png-Kanon, vieni qui… -
Quando il Saint di Gemini tamburellava il piede sul pavimento, per il gemello significavano rogne.
-Dimmi, fratello.- quegli, ad ogni modo, affrontò il pericolo con lo sprezzo del pantofolaio e si limitò a voltarsi appena per poi continuare a seguire il suo programma alla televisione. Saga, per tutta risposta, si mise fra lui e lo schermo con le braccia conserte.
-Allora, mi spieghi il pacco che è arrivato?-
Kanon increspò le labbra, fingendosi pensieroso.
-Ah, certo, se vuoi te lo presto.-
-Kanon, sfregiare la sacra Armatura è blasfemia!-
-Esagerato. Punto primo: intendo fare solo qualche decorazione per abbellirla; punto secondo: è un kit professionale, cerco solo il meglio per noi.-
-Per te, vorrai dire.- Saga continuò imperterrito a far la ramanzina al gemello che, dal canto suo, tentava di vedere La Signora in Giallo dietro i belli capelli dell’amato fratellino. -E il quinto pacco che ordini questo mese e tutto ciò che hai acquistato è servito soltanto per pavoneggiarti con le ancelle.-
Con immenso dispiacere e frustrazione da parte del gemello, Saga il malvagio decise di attirare la sua attenzione spegnendo il televisore.
-Ok, infame, hai vinto. Ma non puoi darmi torto, quelle ragazze sono uno schianto. Hai visto quelle della Seconda casa?  Sono sprecate per Aldebaran. Se mi darai una mano, ti ripagherò dei soldi spesi e ti regalerò anche un’esperienza indimenticabile.-
-Stupiscimi, sono tutt’orecchi.- rispose quegli, poco convinto ma curioso di sentire cosa il suo cervello malefico stesse tramando. Il fratello inarcò il sopraciglio e gli fece un sorrisino maligno che spiegava praticamente tutto.
-Porteremo le nostre illusioni a tutt’altro livello. Come te la cavi col computer, Saga?-


-Tu sei pazzo.-
-Lo so.- ghignò malefico Kanon -E tu non sei da meno.-
Saga gli lanciò un’occhiataccia, poi premette il tasto invio.
-A scanso di equivoci, io Elena non la faccio.-
Il gemello malefico alzò le spalle.
-Tranquillo, ho già pensato a tutto, tu pensa a riscuotere da Aldebaran l’iscrizione al Sanctuary Meet, il sito più In d’incontri qui al Santuario.-
Saga aveva ragione, il piano di suo fratello era folle, così folle che quando Aldebaran li fece volare per il Santuario, Saga quasi rimpianse di aver fatto tanto il tirchio.
Insomma, cinque pacchi al mese che erano mai?
La nota positiva di tutto ciò fu che le loro ancelle dimostrarono ancora una volta di essere non solo eleganti servitrici, ma anche ottime e seducenti infermiere e Kanon, nonostante tutto, riuscì a pavoneggiarsi facendo il malato modello.




Note: Non so che dire. Io a leggere certe fic qui su efp mi sono fatta l'idea che Kanon sia un  fratello molto scassaballe. Certo un santo non è, non nel vero senso della parola almeno. E anche Saguccio non è da meno. Benché comunque avessi idea di cosa combinare ai gemelli (o di cosa fargli combinare) l'incubo dell'ICità mi ha perseguitato. Non vogliatemene se sono troppo pirla. (in caso di ooc metterò semplicemente l'avviso)
La prossima avrà come ospite d'onore Cancer. Non sarà legata a questa, anche se lo sembrerà XD In compenso sarà collegata a quella di Capricorn (e ti pareva, ne?)
Appuntamento alla prossima settimana!

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Capitolo 4
*** Cancro Ottimista ***


Capitolo 4:
Cancro Ottimista



“Il sole entra nel segno, scaldando le vostre membra e riportando vitalità e decisionalità. Ritrovate l’ottimismo e la rassicurante sensazione di poter risolvere i problemi e superare le difficoltà. Le ultime fiammate di Marte vi faranno meditare cose poco piacevoli per il partner.”



-Fa piano, fa piano!- si lamentò sonoramente Death Mask.
-Smettila di fare il bambino.- lo riprese il Saint del Capricorno ignorando le sue lamentele.
-E’ così che tratti i convalescenti?!-
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/cancer_zpse14d9546.png-E’ così che tratto i cretini.- rispose quello, continuando imperterrito a non curarsi dei suoi lamenti. Gli ripulì le ferite e cambiò le fasciature. Era un sollievo vedere la pelle cicatrizzarsi, quando Cancer era tornato dalla sua missione grondante di sangue, reggendosi in piedi a malapena, Shura aveva temuto di dovergli amputare la gamba e non solo quella.
Ma evidentemente non era così grave, perché tempo due giorni e già quello sbraitava e faceva il bambino viziato, più per dare sfogo alla sua rabbia che per infantilismo vero e proprio.
Ciò non toglieva che era davvero snervante.
Il Saint del Cancro mise su il broncio e guardò fuori dalla finestra. Il sole ardeva alto nel cielo creando abbacinanti giochi luminosi sulla superficie del mare. Nell’aria si respiravano i profumi della sua bella Sicilia e il Cavaliere si beò di quel calore, di quegli odori e della pace che aleggiava tutta intorno.
Era stata un’idea di Shura, cara capretta, quella di riportarlo sulla sua bella isoletta per accelerare la guarigione. Lui non era un tipo sentimentale, ma doveva ammettere che quella vacanza inattesa si era rivelata un balsamo per il suo spirito. Si sarebbe rimesso molto in fretta, specie con la sua crocerossina spagnola tanto premurosa.
In quel momento Death Mask ebbe una folgorazione.
-Avvicinati.- fece allungando la mano verso il compagno. Shura, che stava riordinando i bendaggi e i medicamenti, gli scoccò un’occhiata. L’italiano gli sorrise dolcemente, tanto che per un attimo abbassò la guardia. Non capitava spesso che le sue labbra si spiegassero dolcemente e i suoi occhi s’addolcissero a tal modo. Shura si sentì attrarre da lui come Ulisse con le sirene e rispose al suo richiamo quasi senza pensarci.
E fu un pessimo errore, perché altrettanto senza pensarci Cancer gli saltò addosso.




Note:
Questo capitolo è stato breve, altrimenti sarebbe sfociato nel rosso rossissimo. Immaginate un po' che combina dopo quel defic... adorabile granchietto u.u Questo scorcio di storia riprenderà con il povero Capricorn. Sia per lui che per Death ho letto due oroscopi diversi, per curiosità, e sembravano sempre abbinati, perciò li ho fusi in uno X°D

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Capitolo 5
*** Leone Fiducioso ***



Note: Questo capitolo è ambientato in un momento imprecisato dopo la battaglia contro Poseidone, prima dello scontro con Hades. Diciamo pure in un momento di pace.
Ma già molti Saint stanno iniziando ad uscire di testa, altrimenti perché leggerebbero l'oroscopo?! E poi chi cavolo lo scrive?!

E per dimostrarvi di essere carina e coccolosa (e schifosamente di parte, secondo Death) stavolta ci sono andata leggera con Aiolia.
Buona Lettura ^^


Capitolo 5:

Leone Fiducioso



“Vi sentite sospesi, in attesa di decisioni dall’alto che potrebbero comportare cambiamenti importanti. Mantenete un atteggiamento positivo, godete di buona considerazione e di amici fidati.”




Terminata la lettura, Aiolia alzò gli occhi al cielo.
-Quanto è vero, fratello.- disse con un sospiro trasognato e gli occhi socchiusi. -Mi sento oltremodo insicuro, privo di una guida. Mai come in questo momento ho desiderato averti accanto.-
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/leo_zpsd70e1143.pngAiolia era un guerriero, un Saint potente e coraggioso come il segno sotto il quale era nato. Ma un uomo può essere forte e virile e possedere un Cosmo fra i più grandiosi: le sue gambe cederanno sempre alla presenza di una donna.
Quella donna.
Marin non era solo un’esponente del gentil sesso. Era forte e fiera, una combattente temibile ed intrigante, Aiolia non vedeva debolezze in lei, ma neppure l’asprezza della guerra aveva intaccato il lato dolce del suo essere. Era materna, a modo suo e si preoccupava costantemente per Seiya, il suo allievo. In effetti, a volte Aiolia invidiava il giovane Bronze Saint ed arrivò ad immaginare come sarebbe stato non essere un Gold Saint, avere Marin come maestra, lasciarsi guidare da lei nella sua crescita…
Qualcosa nel suo spirito gli diceva: è giunta l’ora di buttarsi, compiere il grande, arduo, passo. Si sentì terrorizzato all’idea di un rifiuto, proprio lui, valente Cavaliere d’Atena.
-C’è qualcosa che ti turba?-
Era Mu, in visita alla Quinta Casa. Aiolia sorrise.
-Pene d’amore, Cavaliere.-
Mu seguì il suo sguardo perso all’orizzonte e contemplò il Grande Tempio rispettando il silenzio dell’amico.
-Marin dell’Aquila è una donna molto ambita.- gli disse dopo pochi secondi, lasciandolo spiazzato. -Molti notano come la guardi. Esitare non è cosa da te, Aiolia.-
-No, infatti… - rispose lui, rialzando gli occhi al cielo, cercando consiglio fra le ultime stelle visibili nel cielo mattutino.
-Glielo dirò.- si ripromise, strappando un sorriso fiero all’amico.
-Credo che lei non attenda altro.- rispose l’Ariete, lasciando il commilitone di sasso.
-C-come?- Aiolia tentò di farlo parlare, balbettando frasi sconnesse e arrossendo, vergognandosi della propria incapacità di contenere i propri sentimenti in pubblico e il proprio stupore, ma non riuscì a scucire nulla dalle labbra divertite del Cavaliere d’Oro della Prima Casa.


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Capitolo 6
*** Vergine Serena ***


Capitolo 6:
Vergine Serena


“Sole, Mercurio e Giove positivi suggeriscono una settimana ariosa, in cui anche il lavoro ha un andamento fluido e scorrevole. Ottimi domenica e lunedì per un weekend a Disneyland.”



http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/virgo_zpscaed5ff5.pngShaka posò la penna sulla scrivania e rilesse quanto scritto.
Gli astri avevano parlato, si prospettava una settimana movimentata al Santuario e che lui diffondesse il messaggio celeste o meno, i fatti sarebbero accaduti, tanto valeva propagare il tutto e osservare, come gli altri si sarebbero comportati. Sarebbe stato interessante e anche divertente osservare come, influenzati  e consigliati dagli astri, Mu, tanto per citare qualcuno, avrebbe incrementato il numero delle flebotomie per la sua temuta azienda salassante, Death Mask e i gemelli sarebbero incorsi nelle ire di Aldebaran del Toro e avrebbero tentato la fuga in lungo e in largo per il santuario, con gran divertimento di tutti e peraltro invano; e via dicendo.
Forse quella settimana non avrebbe potuto segretamente godere di queste sfortune, a quanto pare Sole, Mercurio e Giove gli suggerivano di prendersi una bella vacanzina.
Ma Disneyland… Disneyland?! Che poteva esserci di stimolante per lui in un luogo simile, circondato da folle caotiche e privo della pace necessaria alle proprie meditazioni quotidiane? Doveva essere una vacanza non una deportazione all’inferno, no?
-Ehi, Virgo, sei qui? Devo parlarti di una cosa molto importante.-
Shaka nascose gli oroscopi nel cassetto della scrivania e lo chiuse a chiave. Abbozzò un sorriso misto fra il maligno e il divertito mentre un ignaro Ikki si addentrava fra le mura della Sesta Casa. Chissà se avrebbe gradito l’idea di indossare grosse orecchie rotonde per un intero weekend. Risvegliare il suo lato infantile si prospettava un’impresa allettante, ovviamente condita dalla giusta dose di rischio.
Beh, d’altro canto poteva permettersi di correrlo, modestamente.





Note: Ok, che cavolo potrebbe farci Shaka a Disneyland?! Le Shaka/Ikki salvano la situazione.
Non ho particolare simpatia per la nostra barbie adorata, ma già il fatto che possa urtare i nervi di Ikki (e di mezzo santuario, a quanto pare) me lo fa vedere sotto una luce diversa XD
A quanto pare i pianeti non guardano in faccia a nessuno, che tu porti o meno il loro messaggio, se hanno da metterti nella merda lo fanno. u.u

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Capitolo 7
*** Bilancia Intraprendente ***


Capitolo 7:
Bilancia Intraprendente


“Siete forse chiusi nei vostri pensieri, ma la vita sociale poi si anima. Marte favorevole v’invita a uscire dall’angolo e a prendere nuove iniziative. Contate pure sulle vostre capacità seduttive.”




Il compito di Dohko impostogli da Atena anni e anni or sono era stare di guardia al sigillo di Hades.
Una volta però che il dio era stato definitivamente tolto di mezzo, l’anziano Saint della Bilancia era rimasto disoccupato e confuso. Aveva tagliato quasi del tutto i ponti col mondo e le sue poche relazioni sociali erano tutti compresihttp://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/libra_zps74261016.png nella vasta cerchia dei Saints. Al di fuori, al massimo conosceva il vecchio medico del villaggio e l’ortolano. L’uomo, ad ogni modo, non aveva fatto parola con nessuno di queste sue preoccupazioni, ma, fortunatamente, queste non erano sfuggite al suo allievo Shiryu. Il giovane, d’accordo con Shunrei, aveva deciso di accompagnarlo in città per guardarsi intorno nel grande, vasto, mondo moderno.
Peccato che le modernità ebbero effetti galvanizzanti devastanti sull’anziano Cavaliere. I due ragazzi faticarono a stento per impedirgli di compiere gesti azzardati, come per esempio buttarsi in mezzo al traffico cittadino per sentire sulla propria pelle l’inebriante e adrenalinica sensazione dell’alta velocità sfiorargli la pelle. Shiryu quasi si strappò i capelli quando due macchine sfrecciarono accanto al venerabile Maestro. Dire che quasi gli venne un infarto quando l’anziano Cavaliere provocò un incidente a catena è dir poco. Fortunatamente non ci furono morti, in compenso Dohko aveva deciso che quella sera sarebbe entrato in discoteca.
Perché se tornava nel mondo, tanto valeva tornarci con stile, con energia e vigore, come un arzillo giovanotto qual’era.
In un certo senso.
Ignorando qualsiasi protesta dai suoi ragazzi, l’uomo indossò la sua Armatura e riassunte le giovani ed avvenenti sembianze, si mise in fila per entrare nel locale.
Shunrei e Shiryu si ripetevano mentalmente che era stato un errore decidere di portarlo immediatamente in città, avrebbero dovuto abituarlo gradualmente a tutte quelle novità.
Tutti i ragazzi in fila non avevano occhi che per lo strano tizio in armatura. Molte ragazze si erano subito incollate a lui e lo fissavano adoranti. Non mancavano nella folta fiumana di curiosi voci avverse e derisorie, ma i gridolini d’adorazione delle fanciulle affascinate dal giovane moro dal corpo statuario battevano di gran lunga i coretti ostili.
-Non ti avevo mai visto da queste parti, sei nuovo?- domandò una ragazza, mangiandosi con gli occhi sia il Cavaliere sia la sua Armatura che, cavolo, sembrava proprio d’oro!
-Già.- rispose quegli, gasato, guardandosi intorno. Le ragazze intorno a lui erano tutte vestite con abiti succinti. Alcune più delle altre. Sapeva che i costumi dell’epoca erano divenuti meno rigidi, ma non sapeva esattamente come comportarsi.
Che diceva il suo oroscopo? “Contate pure sulle vostre capacità seduttive.”
Il Gold Saint ci pensò su: com’era che faceva la corte alle fanciulle anni or sono?
-Avete delle caviglie deliziose, signorine!- esclamò d’un tratto, suscitando i risolini generali.
-Maestro, questo funzionava 200 anni fa… - si premurò d’informarlo Shiryu, picchiettandogli un dito sulla spalla. Le risatine delle ragazze tutte intorno però annichilirono ogni buon senso dell’uomo che continuò imperterrito a fare il galletto. Il suo povero allievo si sentì costretto a seguirlo nel locale con la sua dolce Shunrei al seguito e, suo malgrado, dovette pure riportare l’arzillo Maestro a casa. Ubriaco fradicio sulle sue spalle non era più tanto arzillo e nel suo aspetto giovanile non era più nemmeno un peso piuma.
Shiryu ne uscì distrutto.





Note: ... scusatemi immensamente se ho quasi ammazzato e sicuramente rincitrullito il venerabile maestro. E scusate pure se ho distrutto psicologicamente Shiryu e Shunrei. *inchino* Però, chi non vorrebbe trovarsi un sexy nonnino come quello in discoteca? *ç*
Confesso che questa è stata una delle più "difficili" da scrivere, ma anche una di quelle che mi hanno divertito di più.
Poiché mi hanno fatto notare che il nonnetto non può invecchiare e svecchiare a piacimento, vedetela così: o è ringiovanito per la prima volta dopo la resurrezione, oppure mi concedete questa licenzina poetica XD Purtroppo molte cose non le ricordo Q^Q
Alla prossima ^_-

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Capitolo 8
*** Scorpione Progettuale ***


Note: lo scorso capitolo deve avervi proprio traumatizzato XD
Non oso pensare questo... sinceramente, non sapevo proprio cosa scrivere. Io adoro Milo, ma non so... Poi ho avuto l'illuminazione, ma vi dirò in seguito.
Buona lettura, ci vediamo giovedì per il prossimo aggiornamento (siccome sto pubblicando un sacco di cose, cerco di tenere una tabella di marcia, non so se mi spiego u.u)






Capitolo 8:

Scorpione Progettuale





“La mente è attiva e il Sole alimenta la volontà di nuovi progetti. Potreste sentire il partner “lontano”, magari è solo perso nelle sue elucubrazioni, o una nuova conoscenza turba i suoi pensieri.”






Il post guerra, con successiva resurrezione, aveva lasciato molti Saints spaesati. Senza guerre erano tornati alla loro vita di sempre, che in un santuario non era poi così entusiasmante. Fra allenamenti da soli, allenamenti con gli allievi, custodia delle sacre Case, si rischiava di rasentare la noia. Ogni tanto vi erano delle investiture o cerimonie varie, ma per il resto bisognava reinventarsi la giornata.
La pace, a lungo andare, può essere deleteria, poiché inevitabilmente fa abbassare la guardia.
Oppure causava lampi di discutibile genialità persino a cervelli seriosi. Ad ogni modo, Milo, quel giorno rimase molto turbato nel leggere il suo oroscopo.
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/scorpio_zpsf80813f8.pngEra stato molto impegnato quella settimana, tralasciando i compiti specifici da Cavaliere, nel portare avanti un suo personale progetto che si era ben guardato da spifferare ai quattro venti.
La nuova vita aveva fatto male ai cervelli bacati di certi Saints, non aveva voglia di ritrovarsi quegli imbecilli di Kanon e Death Mask nel suo frutteto a ingozzarsi di mele a sbafo. Perciò in quei giorni aveva iniziato a organizzare i lavori in modo che restassero segreti ai più. Aveva comprato semi, concimi, una rete elettrificata anti-Cavalieri suddetti e il tutto senza che nessuno si accorgesse di nulla.
Doveva iniziare i lavori e mentre rifletteva sul fatto che da solo ci avrebbe messo un’eternità, non poteva fare a meno di desiderare di poter condividere questo suo progetto con Camus.
Camus che da un po’ di tempo non si faceva vedere, Camus sempre impegnato con i suoi allenamenti, Camus sempre esausto per una chiacchierata tête-à-tête.
 Lo aspettava quasi tutti i giorni, ma da un po’ di tempo a quella parte l’Acquario si era come isolato. Non lo si vedeva molto in giro e non aveva dato sue notizie. Qualunque fosse il motivo, in tutto quel periodo Camus era stato molto distante. I primi giorni Scorpio non ci aveva fatto molto caso, poi era arrivata l’ansia e adesso che i suoi occhi erano stati aperti, che gli era stato confermato dagli astri che c’era qualcosa che non andava, quella lontananza era divenuta insostenibile e fonte dei più vari timori.
Il Saint dello Scorpione, quel pomeriggio decise di andare a controllare di persona che cosa causasse questo isolamento “immotivato”, anche perché a leggere l’oroscopo c’erano da temere corna. Insomma, Hyouga si allenava col suo maestro molto spesso ed era giovane, affascinante, possedeva l’ardore della gioventù e Camus non faceva che tessere le lodi dei suoi progressi quando stavano insieme.
Lui era ormai adulto, non un vecchietto come Dohko, ma non più un fanciullo.
 “Ma che vado a pensare?!” si chiese infuriato con se stesso. Camus non lo avrebbe mai tradito, fra loro c’era un legame speciale, unico. Quello con Hyouga era forte, ma era su un piano differente.
Accantonando il timore corna per qualche secondo (non riusciva a scrollarsi di dosso quell’assurda gelosia) Milo decise di recarsi a fare visita al suo compagno e…
Beh, a quanto pare i suoi timori si rivelarono infondati, anche se non del tutto.
Non trovò il Saint di Aquarius impegnato in attività piccanti, ma scandalose sì!
Scorpio rimase traumatizzato sulla porta dell’Undicesima Casa. 
Come aveva temuto, il Saint dell’Acquario e quello del Cigno erano insieme.
-Che cosa… -
Hyouga era armato di macchina fotografica, intento a immortalare il suo maestro e non in una posa normale. Già Camus non era così espansivo da farsi fotografare, ma in quella posizione?!
A una prima occhiata poteva sembrare che il Saint stesse per scagliare la sua devastante Aurora Execution, ma il Cavaliere del Cigno insisteva perché rimanesse con le braccia alzate.
-Sarà perfetto, Maestro.- gli diceva -E’un gesto patriottico, una tecnica potente, attirerà un sacco di aspiranti guerrieri qui al Santuario, vedrà.-
Camus era rosso in volto e quando Scorpio irruppe nella sua Casa, beh, fra lui e un peperone non c’era poi molta differenza.
-Volantini?!- esclamò il Saint dell’Ottava Casa -State preparando volantini?-
-C’è bisogno di rimpolpare le schiere di Saint e soldati semplici.- spiegò Hyouga.
Milo riguardò il volantino che stringeva in mano, poi Camus.
-Ha ragione, comunque, sembra proprio la Tour Eiffel.-
E poi scoppiò a ridere. Rise così tanto, che Camus volle sprofondare almeno fino alla Prima Casa, se non fino al centro della terra. Ma come aveva potuto farsi coinvolgere in una cosa così idiota?!
Il Cavaliere dello Scorpione non riusciva proprio a smettere di ridere e finì per farsi venire il singhiozzo, ma almeno era sicuro di non essere cornuto. E anche del fatto che il suo Acquario non era poi così freddo e distaccato come voleva far credere.








Note:
... Siete vivi?
Dunque... riguardo alle mele, io so che è Kardia quello che le adora, però mi sono di nuovo presa una licenzina poetica *si ripara* non lo faccio più, giuro!!
L'ispirazione definitiva è stata data dalla posa dell'Aurora Execution, che, come potete vedere (e come molti sanno anche meglio di me probabilmente) ricorda tanto la Tour Eiffel.
Beh, spero vi sia piaciuto un po' anche questo capitolo. A giovedì col nostro caro Aiolos. Ne vedrete delle belle u.u

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Capitolo 9
*** Sagittario Libero ***


Note: Questo aggiornamento capita a  fagiolo, ehehe. Buona vigilia dei santi e buon Halloween a tutti voi!




Capitolo 9:

Sagittario Libero


“Un inizio di settimana positivo, che vede la Luna innescare incontri, passioni e voglia di divertimento. Attenti però: la vostra scelta di libertà lascia spazio alle possibili scappatelle del partner.”




-Fratello, spiegami nuovamente… - iniziò Aiolia di Leo, basito, non riusciva a credere ai propri occhi.

Aiolos di Sagitter non poteva tecnicamente leggere l’oroscopo. Era morto, per il Sacro Sagitter! Però lo leggeva lo stesso.
Il lato positivo di essere defunto era che poteva palesarsi di tanto in tanto a fianco dei propri valorosi compagni per assisterli e guidarli nelle battaglie. Poteva sostenere l’amato fratello e incoraggiarlo per il futuro, comunicargli quanto fosse fiero di lui.
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/sagitter_zps9f4800d5.pngNon era poi così male, adesso che la crisi al Grande Tempio era stata risolta e anche Poseidone era stato sconfitto.
Il Saint del Sagittario, quella mattina, come molte altre mattine, si era messo a osservare Shaka mentre quegli stilava il suo oroscopo. Lesse attentamente le poche righe che potevano riguardarlo e rimase senza parole.
Incontri, passioni e voglia di divertimento?!
Ma dove?
Aveva forse sbagliato mondo dei morti?
Incrociò le braccia al petto e iniziò a svolazzare senza meta per il Santuario.
-Mi ci vorrebbe proprio un po’ di passione.- pensò perdendosi in poco caste visioni che poco s’addicevano ad un Cavaliere del suo rango ed insignito di tale onore: aveva sacrificato la sua giovane vita per salvare quella della piccola Atena, per portare la luce e la pace nel mondo intero. Era un martire, un eroe. Già, ma era anche un quattordicenne defunto alla quale i giochi di potere di due certi schizzati (Saga si rivoltò nella tomba in quel momento e a Kanon quasi venne un accidente, ovunque lui fosse) avevano portato via adolescenza, brufoli, dolci e passionali esperienze e tante altre cose.
Mise su un broncio stizzito.
-Beh, tra una cosa e l’altra non ho mai avuto tempo per pensarci, perciò forse è il caso di rimediare.- si disse. E si diresse alla Quinta Casa.

-Spiegami, fratello, perché mi hai portato qui?-
Aiolia non riusciva a crederci. E più ci rifletteva, meno ci credeva.
Suo fratello per lui era sempre stato l’incarnazione stessa della parola Eroe. Quando aveva dubitato di lui, aveva sofferto così tanto, perché tutto ciò in cui aveva creduto era stato macchiato dall’onta del tradimento, vile atto. E adesso che aveva potuto alzare nuovamente il capo, fiero del proprio sangue, quello gli faceva nuovamente crollare i castelli in aria?!
Non sapeva se essere scandalizzato o meno.
-Dai, Aiolia, non essere rigido, vieni!- esclamò lo spirito di Aiolos rifacendosi gli occhi per bene.
Aiolia tentò di richiamare la sua attenzione a gesti, ma quello lo ignorava altamente, beandosi delle grazie delle graziose ancelle della Casa del Leone intente a dilettarsi nella grande vasca dell’enorme bagno nell’ala del tempio a loro riservata.
-Fratello, vieni qui!- lo chiamò a bassa voce, Aiolia, nascosto dietro ad una delle colonne.
Non avrebbe mai immaginato di avere a che fare con i bollori adolescenziali di un eroe. Un eroe defunto completamente preso dal mondo in rosa appena scoperto. Aiolia dovette semplicemente rassegnarsi al fatto che Aiolos era un eroe, ma era anche un ragazzino umano e che se Atena non era in pericolo, ovviamente anche lui si mollava un po’.
-Aiolos!- lo redarguì con voce strozzata mentre quello svolazzava beato fra due ragazze gustandosi la splendida visione delle loro grazie al vento.
Una delle ancelle, ad un certo punto sentì questi richiami e si voltò. Il Saint del Leone non fece in tempo a nascondersi nuovamente dietro la colonna e fu costretto a venire allo scoperto. Le ragazze s’immersero frettolosamente in acqua lanciando gridolini isterici.
-Scusate, scusate, fanciulle!- esclamò il Cavaliere, rosso in volto, tentando di trovare una giustificazione onorevole e plausibile. -Non volevo spiarvi mentre vi dilettavate, ma facevo una passeggiata ed ero sovrappensiero… -
-Prima ha chiamato suo fratello.- osò l’ancella che l’aveva scoperto -Vi manca così tanto?-
Aiolia, di primo acchito, avrebbe detto di sì poi, scorgendo Aiolos sorridere come un beota sott’acqua, ebbe un ripensamento.
-S-sì… - ammise, comunque.
Le ancelle, allora, coprendosi con le vesti che avevano lasciato a bordo vasca, gli si avvicinarono e afferratolo per mano, lo condussero in acqua.
-Venga signore, lasci che ci prendiamo noi cura del suo spirito.-
-Vedrà che starà un po’ meglio.-
Il Saint del Leone rimase immobile come uno stoccafisso, lasciò che le fanciulle lo spogliassero, che lo cospargessero di oli profumati e lo lavassero. Si fece allietare con massaggi, canti e poesie e, alla fine, si rilassò completamente, beato, fra le braccia delle sue dolci ancelle.
Sopra le teste del folto gruppetto, il Cavaliere di Sagitter increspò le labbra e corrucciò le sopracciglia.
Bel partner che aveva, si era distratto un attimo e quello aveva attirato verso di sé le attenzioni di tutte quelle bellezze!


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Capitolo 10
*** Capricorno Espansivo ***


Capitolo 10:
Capricorno Espansivo



“Siete più espansivi del solito e il fine settimana invita a godere di vacanze e compagnia più che gradevoli. Anche nell’ambito lavorativo potreste incrociare lo sguardo sbarazzino di un collega.
E’ possibile una certa fiacchezza per colpa di Marte. Usate un integratore.”






Era esausto.
Si maledì per aver riportato Death Mask in Sicilia un numero imprecisato di volte e trangugiò un integratore. Ormai viveva d’integratori e faceva molto, molto, esercizio fisico, tanto che l’effetto energizzante di quelli non sortiva effetto alcuno sulle sue membra spossate.
-Capretta!- lo chiamò Death Mask con voce suadente.
http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/capric_zps89732b5f.pngShura si maledisse nuovamente e maledisse l’oroscopo avverso.
La prima parte l’aveva tratto in inganno, così come il maledetto sorriso del Cancro. Già all’ultima frase avrebbe dovuto sospettare esiti poco casti per quella vacanza, ma fra loro erano quasi scontati. Ma immaginare che fossero così poco casti e così sfiancanti non l’aveva immaginato. E dire che lui sapeva giudicare le intenzioni dell’avversario soltanto con poche occhiate. Come guerriero doveva avere sempre in serbo mosse e contromosse, valutare le possibilità, i vantaggi e gli svantaggi rapidamente.
In ambito sentimentale tutto ciò esulava dalle sue capacità, altrimenti il Cavaliere non sarebbe stato costretto a nascondersi in giro per la villetta nei posti più disparati.
-Caprettinaaaaaa!-
Avrebbe ucciso Death Mask se avesse ripetuto quel nomignolo.
A stento represse il desiderio di sguainare Excalibur e ridurre a brandelli quell’inguaribile ninfomane.
-Oh, eccoti qui!- sentì la sua voce grottesca ancor prima di vedere il suo volto affacciarsi davanti e quasi saltò sul posto per lo spavento.
-Che ci fai sotto il letto?- domandò innocentemente Cancer.
-Mmmm… pulizie.- mentì, ben sapendo che non sarebbe stato creduto.
Non era affatto credibile nascosto sotto il letto in biancheria intima.
Ormai scoperto, si trascinò fuori dal suo nascondiglio, imbarazzato, e si grattò la testa. Guarda a che punto era arrivato per avere un attimo di tregua...
Death Mask si leccò le labbra sensualmente, spogliandolo delle sue ultime difese solo con lo sguardo.
-Un’ultima volta.- propose, infine, arrendevole il Capricorno, aprendo le braccia per accogliere il suo compagno, il quale, senza pensarci due volte, si buttò a capofitto nel suo abbraccio caliente.
Ma Shura era esausto, non avrebbe retto all’ennesimo amplesso. Preferì bruciare le sue energie residue con un gesto avventato, folle, suicida. Schivò quell’assalto scartando di lato e saltò, volando alle spalle del Saint del Cancro. Lo afferrò sotto le ascelle con i piedi e lo scalciò con forza lontano da sé.
-Jumping Stone!-
Death Mask volò per diversi metri senza fermarsi, distruggendo con la faccia un muro dietro l’altro e, con un ultimo guizzo luminoso, scomparve all’orizzonte.  
-Alla salute, Cavaliere.- brindò Shura stappando l’ennesima, e sperò ultima, bottiglietta d’integratore.







Note: ... questa è una delle prime che ho concepito e quella, insieme all'oroscopo di Cancer, che ha dato inizio a tutto 'sto sclero stellare. Sono riuscita a trovare una doujinshi su di loro e... beh, la situazione è quasi simile... cioè, là c'è Death che scassa le palle che vuole farsi fare il Jumping Stone da Shura. Si vuole proprio bene il ragazzo o.o
Povero, povero Shura.
Death: E povero Death Mask no?! Tutti mi bistrattano in questo buco di posto! I miei fan poi sono i peggiori!  >_>
Scusa Death, ma fino a prova contraria i bistrattamenti te li vai tutti a cercare, eh. u.ù

A giovedì prossimoooo!! ^_^

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Capitolo 11
*** Acquario Distratto ***


Note: Anche questo capitolo sarà post-ipotetica-resurrezione dei Gold Saint. E post-ultima-battaglia finale = disoccupazione generale al santuario. Cose del genere. Buona lettura ^^




Capitolo 11:

Acquario Distratto



“Si presentano buone occasioni di lavoro e la possibilità di risolvere velocemente le questioni burocratiche, Ma voi siete distratti ed eccitati dalle tante occasioni galeotte che gli astri vi offrono.”



http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/aqua_zps4b4d54fc.png-Allora, che ne pensi?- gli propose Milo, palesemente galvanizzato da quell’opportunità.
Camus annuì con un sorriso.
-Sono sicuro che sarà un’ottima opportunità per svagarci un po’, siamo stati molto impegnati in questo periodo.- continuò il Saint dello Scorpione e Aquarius gli diede corda accennando appena un sì col capo.
-E poi trovo che la lingerie rossa ti doni molto.- concluse Scorpio con un sogghigno.
-Sì, sarà divertente.- affermò il parigrado senza cambiare espressione facciale. Milo sospirò e si diede una manata sulla fronte.
-Camus, mi stai ascoltando? Lingerie rossa, hai capito? Lingerieeeeee!!- esclamò agitandogli le mani davanti agli occhi.
-Ti sto ascoltando, Milo, ora puoi lasciarmi concentrare?-
Inutile, avrebbe dovuto saperlo, Milo Cavaliere di Scorpio, che quando Camus dell’Acquario aveva la bella testolina occupata, le cose gli entravano da un orecchio e uscivano da un altro.
-Se mi stai ascoltando, che cosa ti ho proposto?- esclamò, leggermente irato l’ospite, prima di strappare dalle mani del padrone di casa un libro. Quegli si voltò di scatto verso di lui, come un cane al quale è stato tolto l’osso di bocca. Un cane in trance, fra l’altro, perché dopo aver scoccato un primo dardo d’ira, i suoi occhi manifestarono confusione e smarrimento.
-Ecco, vedi che sei distratto?- lo redarguì il Saint dell’Ottava casa -Si può sapere di cos’altro ti stai occupando stavolta?-
-Nulla di che.- rispose quello, riprendendogli il libro dalle mani troppo tardi per impedirgli comunque di scorgere il contenuto di alcune pagine.
-Sculture di ghiaccio? Ieri volevi occuparti dell’impianto di condizionamento del Santuario e oggi le sculture di ghiaccio?!-
-Sono realista: non c’è lavoro, mi arrangio.-
-Beh, per adesso vedo che ti stai solo sovraccaricando di lavoro, perciò, dammi retta, questo pomeriggio solo svago.-
Camus avrebbe voluto rifiutare, aveva molto altro di cui occuparsi. Si era sobbarcato cinque lavori, in più alle quattro del pomeriggio avrebbe ripreso i suoi allenamenti con gli allievi e, infine, dopo una cena equilibrata sarebbe passato al proprio personale addestramento. La sua giornata era fitta d’impegni incastrati ad arte, non aveva tempo per… -E dov’è che vorresti andare?- domandò irritato a Milo mentre questo lo conduceva fuori Casa a passo svelto, letteralmente trascinandolo.
Lo Scorpione scosse nuovamente la testa, poi si voltò sogghignando.

Se Camus dell’Acquario quella mattina avesse letto l’oroscopo, avrebbe aperto gli occhi sulla sua situazione. Sarebbe stato attento mentre Milo gli prometteva di aiutarlo con gli allievi, per non parlare dei conti di tutto il Santuario, che qualcuno doveva pur farli ed essendo Camus uno fra i più intelligenti e con la testa apposto, ovviamente ricadevano sulle sue spalle; non avrebbe annuito senza ascoltare davvero e avrebbe sentito che il compagno gli proponeva di trascorrere un pomeriggio con Aphrodite, Death Mask e Shura in una località marina non precisata.
Insomma, non avrebbe fatto venire a Milo la malefica idea di punirlo per la sua disattenzione e non sarebbe cascato dalle nuvole (e sul pavimento) una volta che il parigrado gli fece varcare la soglia di un negozio di lingerie per fare acquisti folli.







Note: Seriamente, gestire Camus è un impresa. Perdonate perciò se questo capitolo è venuto fuori una mezza schifezza. Personalmente adoro mettere i personaggi come il nostro francesino in situazioni verameeeente, ma verameeeente ridicole. Il prossimo capitolo, sarà leggermente legato a questo e toccherà ad Aphro.
E finirà la raccolta.
Un po' mi spiace u.u
Alla prossima!! ^_-



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Capitolo 12
*** Pesci Vitali ***


Capitolo 12:
Pesci Vitali



“Sole e Mercurio positivi vi rendono più energici, tanto da superare la pigrizia casalinga che spesso vi attanaglia. Lasciatevi coinvolgere in una gita fuori porta, magari per visitare un santuario marittimo.”




http://i239.photobucket.com/albums/ff173/kymyit/pisces_zpsc163d72f.png-Però, bel posticino.- esclamò compiaciuto Aphrodite. Non avrebbe ammesso tanto facilmente che Death Mask avesse buone idee.
E non buone nel senso di belle, ma nel vero senso del termine.
Tutte le sue strampalate proposte finivano sempre per essere a discapito di qualcuno, perciò il Saint di Pisces aveva squadrato il compagno quantomeno sospettoso quando quello si presentò nella sua casa proponendogli nientemeno che di fare un picnic.
In un santuario marino, come suggeriva il suo oroscopo.
E quanti altri santuari marini conoscevano?
-Certo, un po’ diroccato, spoglio, ma, sì, ammetto che ha dell’attrattiva.- continuò il Cavaliere dei Pesci guardandosi intorno.
-Visto? Fidati di me, che ti dicevo?- si gonfiò borioso Cancer. Shura di Capricorn, dal canto suo, inarcò le sopracciglia con aria saccente. Se a quei due piaceva l’idea di spuntinare in mezzo alle rovine, contenti loro.
-Ma non sarà un po’ troppo irrispettoso?- aveva tentato di convincerli a desistere, ma quelli lo avevano fissato come se avesse appena raccontato una pessima barzelletta.
 -Ad Atena non piacerà  il fatto che siamo venuti nel santuario di Poseidone a fare i nostri porci comodi, dopotutto che ci ha persino prestato soccorso nello scontro con Hades.- insistette.
-Blablabla, il cocco di Atena ha parlato.- lo sbeffeggiò il Cavaliere di Cancer, con un braccio intorno alle spalle del Cavaliere dei Pesci. -Ha aiutato i bronzetti, non noi. Io invece dico che non me ne può fregar di meno e adesso cerchiamo un posto dove mangiare, signorino santarellino.-
Aphrodite si concesse una risatina divertita. Evidentemente il compagno doveva essere ancora infuriato con il Gold Saint del Capricorno per quello scherzetto del Jumping Stone, perché erano giorni che gli teneva il muso e non perdeva occasione per stuzzicarlo ed inveire contro di lui.
Ma Shura non dava segno di prendersela, infatti, pochi secondi dopo domandò di nuovo.
-Ma Milo e Camus?-
-Gli ho chiesto di venire, ma lo Scorpione diceva di aver trovato un’idea migliore per allietare il pomeriggio di Camiù.- esclamò, accentuando, fra l’altro in maniera pessima, la pronuncia del nome del compagno d’armi. E il sorrisetto dipinto sulle sue labbra infide fece presagire che sapesse più di quanto volesse dire.
Aphrodite lasciò che i due amici si battibeccassero e camminò da solo per le strade lastricate del tempio di Poseidone. Non era lo stesso in cui i Bronze Saint avevano combattuto e di come Death Mask ne fosse venuto a conoscenza, Aphrodite preferì non indagare. Probabilmente l’aveva chiesto a qualche morto, che importava. Quel luogo privo di vita possedeva un certo fascino, certo se qualcuno si fosse preso la briga di ornarlo con rose o fiori vari, forse gli sarebbe piaciuto davvero. Lui però non disse nulla che potesse sgonfiare l’ego titanico di Cancer, dopotutto si era premurato di indagare, aveva trascinato Shura in un’impresa blasfema, aveva persino tentato di convincere altri Cavalieri con la scusa del Team Aqua. Cosa più scema non ne aveva mai sentita, ma aveva riso parecchio.
Il Saint di Pisces si voltò per osservare i suoi due più cari amici, coloro con cui aveva condiviso gioie e dolori, tradimento e riscatto, coloro ai quali teneva più di ogni altra cosa al mondo.
Shura, che faceva tante storie, ma che intanto era disposto a sorbirsi le prese in giro di Death Mask e quest’ultimo, ancora nero di rabbia per il famoso scherzetto del compagno, ma comunque ben deciso a metterci una pietra sopra, capace di inventare scuse come quella di ricaricare il loro Cosmo in un luogo consono alle costellazioni acquatiche e di essere ben disposto ad accettare la compagnia di Camus e Shura che non c’entravano un fico secco là sotto, pur di renderlo felice.
Pisces negli ultimi tempi era stato molto giù di corda, preferiva starsene nella sua elegante Dodicesima Casa piuttosto che allenarsi e usciva persino nel portico in pigiama. Non sapeva che gli prendeva, forse era davvero solo noia. All’inizio non aveva accettato di buon grado l’idea di levare le tende da casuccia, ma poi, notando gli immensi sforzi di volontà degli amici, aveva deciso di assecondarli e si era trascinato al loro seguito.
Non se ne sarebbe pentito, questo no, il pomeriggio trascorse così bene che pareva di essere tornati all’infanzia, quando loro tre si riunivano per chiacchierare al chiaro di luna al termine delle loro estenuanti giornate. Era bello, era nostalgico, semplicemente fantastico nella sua semplicità.
Tanto fantastico che i tre si curarono ben poco della ramanzina infinita che Sion fece loro una volta tornati al Santuario. Aphrodite, dal canto suo, non ricordava neppure una parola di quello che aveva detto il Grande Sacerdote, motivo per cui, quando quegli mise loro in mano secchio, stracci e bastoni, rimase perplesso. Ma la coscienza di cosa lo aspettava giunse ben presto alle sue orecchie con la potenza di uno sparo.
-Col cazzo che puliamo le latrine del tempio, bastardo!- berciò furente Death Mask.
E a quel punto Aphrodite collassò.









Note: Siamo ormai giunti alla fine di questa raccolta. Già mi manca... Spero di avervi fatto divertire, sorridere o anche solo aiutato a far passare il tempo. Adoro il triangolo Death/Aphro/Shura, nonché la loro relazione anche solo come amici. Ringrazio chi ha messo la fic fra le preferite, le seguite e le ricordate e anche chi ha solo letto ^_-
Beh, vi saluto, alla prossima fic sui santuzzi ^_-

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