Anche i Santi leggono l'oroscopo di kymyit (/viewuser.php?uid=36835)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ariete Frustrato ***
Capitolo 2: *** Toro Gratificato ***
Capitolo 3: *** Gemelli Passionali e Tirchi ***
Capitolo 4: *** Cancro Ottimista ***
Capitolo 5: *** Leone Fiducioso ***
Capitolo 6: *** Vergine Serena ***
Capitolo 7: *** Bilancia Intraprendente ***
Capitolo 8: *** Scorpione Progettuale ***
Capitolo 9: *** Sagittario Libero ***
Capitolo 10: *** Capricorno Espansivo ***
Capitolo 11: *** Acquario Distratto ***
Capitolo 12: *** Pesci Vitali ***
Capitolo 1 *** Ariete Frustrato ***
Capitolo 1:
Ariete Frustrato
“Alcuni di voi
si possono sentire bloccati e, di conseguenza, proveranno insofferenza
e frustrazione.
L’ultimo quarto di Luna nel segno vi aiuterà a
ritrovare un lampo di genio per liberarvi dalla morsa e riprendere il
moto.”
Mu
alzò gli occhi al cielo.
Frustrato?
Sì, forse poteva definirsi tale. Certo doveva essere pur
felice che da qualche tempo non vi fossero nemici della dea ad avanzare
losche pretese, ma, d’altro canto, riparare
armature invano non lo gratificava poi molto.
I Saints si tenevano in costante allenamento e poi da chi correvano
quando le loro armature cadevano a pezzi?
Da Mu, Cavalier d’Ariete.
E Mu, Cavalier d’Ariete cosa faceva?
Puntualmente si dissanguava per restituire nuovo vigore alle sacre
vestigia. E una volta, e due volte, e tre volte… alla fine
il paziente Cavaliere d’Oro esplose una sera a cena,
discutendo animatamente con Kiki e questi, forse ingenuamente, forse
scaltramente, buttò lì l’idea.
E fu una grande idea, ma più grande ancora fu lo sforzo
compiuto per convincere gli altri Saints a salassarsi saltuariamente
per rifornire quanto bastava la sua banca del sangue nuova di zecca.
Note:
Eccoci qui, signori e signori, spero abbiate gradito questo primo
capitolo.
Come nasce questa fic? Semplice: leggevo l'oroscopo per farmi due
risate. Sono un leone, ma non sono così espansiva come lo
fanno credere gli astrologi, la fanno facile loro u.u E comunque:
leggevo un oroscopo, fra l'altro scaduto e m'imbatto in certe
previsioni...
Cancro e Capricorno sembravano fatte apposta su misura, credetemi u.u
E così è nata questa raccolta. I capitoli non
saranno molto lunghi, ma a parte alcuni, neppure tanto corti. Alcuni
Saints sono stati complicati (guarda malissimo Mu, Camus e Aiolos) per
altri l'ispirazione era servita su un piatto d'argento.
Tutta la raccolta è già scritta,
perciò nel giro di dodici settimane avremo tutti i segni.
Ultima cosa: per la maggior parte dei capitoli ho semplicemente
ipotizzato la resurrezione dei Saints: tranne in due ovvero Sagittario
e Leone.
Ma dei motivi ne parlerò nei capitoli corrispondenti. Anche
perché poi non è che siano questi grandi motivi XD
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Capitolo 2 *** Toro Gratificato ***
Capitolo 2:
Toro Gratificato
“Una settimana
gradevole e leggera che offre buone chance di nuovi incontri e
contatti. Alla grande domenica 26, quando la Luna incontra Giove, e
condensa sensazioni di gratificazione e completezza.”
Quella
domenica Aldebaran, Saint del Toro, si vestì quanto
più elegante poté, si profumò, si
assicurò che tutto fosse perfetto: fiori, ristorante,
presente di fine serata…
Quando ritenne che tutto fosse pronto, si decise, finalmente, a
lasciare la propria Casa, ovviamente nelle buone mani del commilitone
Mu dell’Ariete. Era da molto tempo che non aveva un
appuntamento e, come assicuratogli dalle stelle, si avviò
alla sua destinazione a cuor leggero: sarebbe stata una bella serata.
Non lo fu.
Non nel modo in cui intendeva lui, almeno.
Tanto per cominciare si ripromise di non ascoltare mai più i
consigli nefasti del duo infame del santuario. Perché Kanon
si era, sì, redento, ma mica era diventato un gattino e
neppure Saga scherzava!
Quando gli avevano suggerito quel sito d’incontri, aveva
nutrito qualche dubbio, ma poi aveva ceduto di fronte alla bellezza e
alle caratteristiche della bella ragazza che tanto desiderava
conoscerlo.
E giunto al ristorante chi aveva trovato?
-Tu?!- sbraito trovandosi davanti non la bellissima Elena, un nome, un
programma, ma un divertito Death Mask.
-Un sorriso per la telecamera?- gli domandò quello con
strafottenza.
E la gratificazione secondo voi dove sta?
Il Cavaliere del Toro, nelle ore successive, si dilettò
nelle nobili discipline della caccia al Granchio e lancio dei Gemelli
con risultati olimpionici, riuscendo fra l’altro a far colpo
su alcune ancelle particolarmente sensibili a tali sfoggi di forza.
Note:
Ed eccoci qui al secondo capitolo. Ora, non
sapevo proprio come gratificare il nostro Aldy XD Però so
che la vendetta talvolta può essere gratificante. Spero che
i tre bricconi si riprendano delle batoste. La prossima fic
sarà un pochetto più lunghetta, in quanto i
personaggi da torturare sono due. Cioè uno, in
realtà, vedrete. E sarà legata a questa.
Grazie per aver letto e bacioni!!
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Capitolo 3 *** Gemelli Passionali e Tirchi ***
Capitolo 3:
Gemelli Passionali e Tirchi
“Alcune spese
impreviste possono portare ansia, ma si presentano poi altre occasioni
di guadagno. La Luna incontra Marte accendendo le passioni, che poi si
stemperano nella dolcezza dell’incontro con Venere.”
-Kanon,
vieni qui… -
Quando il Saint di Gemini tamburellava il piede sul pavimento, per il
gemello significavano rogne.
-Dimmi, fratello.- quegli, ad ogni modo, affrontò il
pericolo con lo sprezzo del pantofolaio e si limitò a
voltarsi appena per poi continuare a seguire il suo programma alla
televisione. Saga, per tutta risposta, si mise fra lui e lo schermo con
le braccia conserte.
-Allora, mi spieghi il pacco che è arrivato?-
Kanon increspò le labbra, fingendosi pensieroso.
-Ah, certo, se vuoi te lo presto.-
-Kanon, sfregiare la sacra Armatura è blasfemia!-
-Esagerato. Punto primo: intendo fare solo qualche decorazione per
abbellirla; punto secondo: è un kit professionale, cerco
solo il meglio per noi.-
-Per te, vorrai dire.- Saga continuò imperterrito a far la
ramanzina al gemello che, dal canto suo, tentava di vedere La Signora
in Giallo dietro i belli capelli dell’amato fratellino. -E il
quinto pacco che ordini questo mese e tutto ciò che hai
acquistato è servito soltanto per pavoneggiarti con le
ancelle.-
Con immenso dispiacere e frustrazione da parte del gemello, Saga il
malvagio decise di attirare la sua attenzione spegnendo il televisore.
-Ok, infame, hai vinto. Ma non puoi darmi torto, quelle ragazze sono
uno schianto. Hai visto quelle della Seconda casa? Sono
sprecate per Aldebaran. Se mi darai una mano, ti ripagherò
dei soldi spesi e ti regalerò anche un’esperienza
indimenticabile.-
-Stupiscimi, sono tutt’orecchi.- rispose quegli, poco
convinto ma curioso di sentire cosa il suo cervello malefico stesse
tramando. Il fratello inarcò il sopraciglio e gli fece un
sorrisino maligno che spiegava praticamente tutto.
-Porteremo le nostre illusioni a tutt’altro livello. Come te
la cavi col computer, Saga?-
-Tu sei pazzo.-
-Lo so.- ghignò malefico Kanon -E tu non sei da meno.-
Saga gli lanciò un’occhiataccia, poi premette il
tasto invio.
-A scanso di equivoci, io Elena non la faccio.-
Il gemello malefico alzò le spalle.
-Tranquillo, ho già pensato a tutto, tu pensa a riscuotere
da Aldebaran l’iscrizione al Sanctuary Meet, il sito
più In d’incontri qui al Santuario.-
Saga aveva ragione, il piano di suo fratello era folle, così
folle che quando Aldebaran li fece volare per il Santuario, Saga quasi
rimpianse di aver fatto tanto il tirchio.
Insomma, cinque pacchi al mese che erano mai?
La nota positiva di tutto ciò fu che le loro ancelle
dimostrarono ancora una volta di essere non solo eleganti servitrici,
ma anche ottime e seducenti infermiere e Kanon, nonostante tutto,
riuscì a pavoneggiarsi facendo il malato modello.
Note:
Non so che dire. Io a leggere certe fic qui su efp mi sono fatta l'idea
che Kanon sia un fratello molto scassaballe. Certo un santo
non è, non nel vero senso della parola almeno. E anche
Saguccio non è da meno. Benché comunque avessi
idea di cosa combinare ai gemelli (o di cosa fargli combinare) l'incubo
dell'ICità mi ha perseguitato. Non vogliatemene se sono
troppo pirla. (in caso di ooc metterò semplicemente l'avviso)
La prossima avrà come ospite d'onore Cancer. Non
sarà legata a questa, anche se lo sembrerà XD In
compenso sarà collegata a quella di Capricorn (e ti pareva,
ne?)
Appuntamento alla prossima settimana!
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Capitolo 4 *** Cancro Ottimista ***
Capitolo
4:
Cancro
Ottimista
“Il sole entra nel
segno, scaldando le vostre membra e riportando vitalità e
decisionalità. Ritrovate l’ottimismo e la
rassicurante sensazione di poter risolvere i problemi e superare le
difficoltà. Le ultime fiammate di Marte vi faranno meditare
cose poco piacevoli per il partner.”
-Fa piano, fa piano!- si lamentò sonoramente Death Mask.
-Smettila di fare il bambino.- lo riprese il Saint del Capricorno
ignorando le sue lamentele.
-E’ così che tratti i convalescenti?!-
-E’
così che tratto i cretini.- rispose quello, continuando
imperterrito a non curarsi dei suoi lamenti. Gli ripulì le
ferite e cambiò le fasciature. Era un sollievo vedere la
pelle cicatrizzarsi, quando Cancer era tornato dalla sua missione
grondante di sangue, reggendosi in piedi a malapena, Shura aveva temuto
di dovergli amputare la gamba e non solo quella.
Ma evidentemente non era così grave, perché tempo
due giorni e già quello sbraitava e faceva il bambino
viziato, più per dare sfogo alla sua rabbia che per
infantilismo vero e proprio.
Ciò non toglieva che era davvero snervante.
Il Saint del Cancro mise su il broncio e guardò fuori dalla
finestra. Il sole ardeva alto nel cielo creando abbacinanti giochi
luminosi sulla superficie del mare. Nell’aria si respiravano
i profumi della sua bella Sicilia e il Cavaliere si beò di
quel calore, di quegli odori e della pace che aleggiava tutta intorno.
Era stata un’idea di Shura, cara capretta, quella di
riportarlo sulla sua bella isoletta per accelerare la guarigione. Lui
non era un tipo sentimentale, ma doveva ammettere che quella vacanza
inattesa si era rivelata un balsamo per il suo spirito. Si sarebbe
rimesso molto in fretta, specie con la sua crocerossina spagnola tanto
premurosa.
In quel momento Death Mask ebbe una folgorazione.
-Avvicinati.- fece allungando la mano verso il compagno. Shura, che
stava riordinando i bendaggi e i medicamenti, gli scoccò
un’occhiata. L’italiano gli sorrise dolcemente,
tanto che per un attimo abbassò la guardia. Non capitava
spesso che le sue labbra si spiegassero dolcemente e i suoi occhi
s’addolcissero a tal modo. Shura si sentì attrarre
da lui come Ulisse con le sirene e rispose al suo richiamo quasi senza
pensarci.
E fu un pessimo errore, perché altrettanto senza pensarci
Cancer gli saltò addosso.
Note: Questo capitolo è
stato breve, altrimenti sarebbe sfociato nel rosso rossissimo.
Immaginate un po' che combina dopo quel defic... adorabile granchietto
u.u Questo scorcio di storia riprenderà con il povero
Capricorn. Sia per lui che per Death ho letto due oroscopi diversi, per
curiosità, e sembravano sempre abbinati, perciò
li ho fusi in uno X°D
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Capitolo 5 *** Leone Fiducioso ***
Note:
Questo capitolo è
ambientato in un momento imprecisato dopo la battaglia contro
Poseidone, prima dello scontro con Hades. Diciamo pure in un momento di
pace.
Ma già molti Saint stanno iniziando ad uscire di testa,
altrimenti perché leggerebbero l'oroscopo?! E poi chi cavolo
lo scrive?!
E per dimostrarvi di
essere carina e coccolosa (e schifosamente di parte, secondo Death)
stavolta ci sono andata leggera con Aiolia.
Buona Lettura ^^
Capitolo 5:
Leone
Fiducioso
“Vi sentite sospesi,
in attesa di decisioni dall’alto che potrebbero comportare
cambiamenti importanti. Mantenete un atteggiamento positivo, godete di
buona considerazione e di amici fidati.”
Terminata la lettura, Aiolia alzò gli occhi al cielo.
-Quanto è vero, fratello.- disse con un sospiro trasognato e
gli occhi socchiusi. -Mi sento oltremodo insicuro, privo di una guida.
Mai come in questo momento ho desiderato averti accanto.-
Aiolia
era un guerriero, un Saint potente e coraggioso come il segno sotto il
quale era nato. Ma un uomo può essere forte e virile e
possedere un Cosmo fra i più grandiosi: le sue gambe
cederanno sempre alla presenza di una donna.
Quella donna.
Marin non era solo un’esponente del gentil sesso. Era forte e
fiera, una combattente temibile ed intrigante, Aiolia non vedeva
debolezze in lei, ma neppure l’asprezza della guerra aveva
intaccato il lato dolce del suo essere. Era materna, a modo suo e si
preoccupava costantemente per Seiya, il suo allievo. In effetti, a
volte Aiolia invidiava il giovane Bronze Saint ed arrivò ad
immaginare come sarebbe stato non essere un Gold Saint, avere Marin
come maestra, lasciarsi guidare da lei nella sua crescita…
Qualcosa nel suo spirito gli diceva: è giunta
l’ora di buttarsi, compiere il grande, arduo, passo. Si
sentì terrorizzato all’idea di un rifiuto, proprio
lui, valente Cavaliere d’Atena.
-C’è qualcosa che ti turba?-
Era Mu, in visita alla Quinta Casa. Aiolia sorrise.
-Pene d’amore, Cavaliere.-
Mu seguì il suo sguardo perso all’orizzonte e
contemplò il Grande Tempio rispettando il silenzio
dell’amico.
-Marin dell’Aquila è una donna molto ambita.- gli
disse dopo pochi secondi, lasciandolo spiazzato. -Molti notano come la
guardi. Esitare non è cosa da te, Aiolia.-
-No, infatti… - rispose lui, rialzando gli occhi al cielo,
cercando consiglio fra le ultime stelle visibili nel cielo mattutino.
-Glielo dirò.- si ripromise, strappando un sorriso fiero
all’amico.
-Credo che lei non attenda altro.- rispose l’Ariete,
lasciando il commilitone di sasso.
-C-come?- Aiolia tentò di farlo parlare, balbettando frasi
sconnesse e arrossendo, vergognandosi della propria
incapacità di contenere i propri sentimenti in pubblico e il
proprio stupore, ma non riuscì a scucire nulla dalle labbra
divertite del Cavaliere d’Oro della Prima Casa.
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Capitolo 6 *** Vergine Serena ***
Capitolo
6:
Vergine
Serena
“Sole, Mercurio e
Giove positivi suggeriscono una settimana ariosa, in cui anche il
lavoro ha un andamento fluido e scorrevole. Ottimi domenica e
lunedì per un weekend a Disneyland.”
Shaka
posò la penna sulla scrivania e rilesse quanto scritto.
Gli astri avevano parlato, si prospettava una settimana movimentata al
Santuario e che lui diffondesse il messaggio celeste o meno, i fatti
sarebbero accaduti, tanto valeva propagare il tutto e osservare, come
gli altri si sarebbero comportati. Sarebbe stato interessante
e anche divertente osservare come, influenzati e consigliati
dagli astri, Mu, tanto per citare qualcuno, avrebbe incrementato il
numero delle flebotomie per la sua temuta azienda salassante, Death
Mask e i gemelli sarebbero incorsi nelle ire di Aldebaran del Toro e
avrebbero tentato la fuga in lungo e in largo per il santuario, con
gran divertimento di tutti e peraltro invano; e via dicendo.
Forse quella settimana non avrebbe potuto segretamente godere di queste
sfortune, a quanto pare Sole, Mercurio e Giove gli suggerivano di
prendersi una bella vacanzina.
Ma Disneyland… Disneyland?! Che poteva esserci di stimolante
per lui in un luogo simile, circondato da folle caotiche e privo della
pace necessaria alle proprie meditazioni quotidiane? Doveva essere una
vacanza non una deportazione all’inferno, no?
-Ehi, Virgo, sei qui? Devo parlarti di una cosa molto importante.-
Shaka nascose gli oroscopi nel cassetto della scrivania e lo chiuse a
chiave. Abbozzò un sorriso misto fra il maligno e il
divertito mentre un ignaro Ikki si addentrava fra le mura della Sesta
Casa. Chissà se avrebbe gradito l’idea di
indossare grosse orecchie rotonde per un intero weekend. Risvegliare il
suo lato infantile si prospettava un’impresa allettante,
ovviamente condita dalla giusta dose di rischio.
Beh, d’altro canto poteva permettersi di correrlo,
modestamente.
Note:
Ok, che cavolo potrebbe farci Shaka a Disneyland?! Le Shaka/Ikki
salvano la situazione.
Non ho particolare simpatia per la nostra barbie adorata, ma
già il fatto che possa urtare i nervi di Ikki (e di mezzo
santuario, a quanto pare) me lo fa vedere sotto una luce diversa XD
A quanto pare i pianeti non guardano in faccia a nessuno, che tu porti
o meno il loro messaggio, se hanno da metterti nella merda lo fanno. u.u
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Capitolo 7 *** Bilancia Intraprendente ***
Capitolo
7:
Bilancia Intraprendente
“Siete forse chiusi nei vostri pensieri, ma la vita sociale
poi si anima. Marte favorevole v’invita a uscire
dall’angolo e a prendere nuove iniziative. Contate pure sulle
vostre capacità seduttive.”
Il compito di Dohko impostogli da Atena anni e anni or sono era stare
di guardia al sigillo di Hades.
Una volta però che il dio era stato definitivamente tolto di
mezzo, l’anziano Saint della Bilancia era rimasto disoccupato
e confuso. Aveva tagliato quasi del tutto i ponti col mondo e le sue
poche relazioni sociali erano tutti compresi
nella vasta cerchia dei Saints. Al di fuori, al massimo conosceva il
vecchio medico del villaggio e l’ortolano. L’uomo,
ad ogni modo, non aveva fatto parola con nessuno di queste sue
preoccupazioni, ma, fortunatamente, queste non erano sfuggite al suo
allievo Shiryu. Il giovane, d’accordo con Shunrei, aveva
deciso di accompagnarlo in città per guardarsi intorno nel
grande, vasto, mondo moderno.
Peccato che le modernità ebbero effetti galvanizzanti
devastanti sull’anziano Cavaliere. I due ragazzi faticarono a
stento per impedirgli di compiere gesti azzardati, come per esempio
buttarsi in mezzo al traffico cittadino per sentire sulla propria pelle
l’inebriante e adrenalinica sensazione dell’alta
velocità sfiorargli la pelle. Shiryu quasi si
strappò i capelli quando due macchine sfrecciarono accanto
al venerabile Maestro. Dire che quasi gli venne un infarto quando
l’anziano Cavaliere provocò un incidente a catena
è dir poco. Fortunatamente non ci furono morti, in compenso
Dohko aveva deciso che quella sera sarebbe entrato in discoteca.
Perché se tornava nel mondo, tanto valeva tornarci con
stile, con energia e vigore, come un arzillo giovanotto
qual’era.
In un certo senso.
Ignorando qualsiasi protesta dai suoi ragazzi, l’uomo
indossò la sua Armatura e riassunte le giovani ed avvenenti
sembianze, si mise in fila per entrare nel locale.
Shunrei e Shiryu si ripetevano mentalmente che era stato un errore
decidere di portarlo immediatamente in città, avrebbero
dovuto abituarlo gradualmente a tutte quelle novità.
Tutti i ragazzi in fila non avevano occhi che per lo strano tizio in
armatura. Molte ragazze si erano subito incollate a lui e lo fissavano
adoranti. Non mancavano nella folta fiumana di curiosi voci avverse e
derisorie, ma i gridolini d’adorazione delle fanciulle
affascinate dal giovane moro dal corpo statuario battevano di gran
lunga i coretti ostili.
-Non ti avevo mai visto da queste parti, sei nuovo?- domandò
una ragazza, mangiandosi con gli occhi sia il Cavaliere sia la sua
Armatura che, cavolo, sembrava proprio d’oro!
-Già.- rispose quegli, gasato, guardandosi intorno. Le
ragazze intorno a lui erano tutte vestite con abiti succinti. Alcune
più delle altre. Sapeva che i costumi dell’epoca
erano divenuti meno rigidi, ma non sapeva esattamente come comportarsi.
Che diceva il suo oroscopo? “Contate pure sulle vostre
capacità seduttive.”
Il Gold Saint ci pensò su: com’era che faceva la
corte alle fanciulle anni or sono?
-Avete delle caviglie deliziose, signorine!- esclamò
d’un tratto, suscitando i risolini generali.
-Maestro, questo funzionava 200 anni fa… - si
premurò d’informarlo Shiryu, picchiettandogli un
dito sulla spalla. Le risatine delle ragazze tutte intorno
però annichilirono ogni buon senso dell’uomo che
continuò imperterrito a fare il galletto. Il suo povero
allievo si sentì costretto a seguirlo nel locale con la sua
dolce Shunrei al seguito e, suo malgrado, dovette pure riportare
l’arzillo Maestro a casa. Ubriaco fradicio sulle sue spalle
non era più tanto arzillo e nel suo aspetto giovanile non
era più nemmeno un peso piuma.
Shiryu ne uscì distrutto.
Note:
... scusatemi immensamente se ho quasi ammazzato e sicuramente
rincitrullito il venerabile maestro. E scusate pure se ho distrutto
psicologicamente Shiryu e Shunrei. *inchino* Però, chi non
vorrebbe trovarsi un sexy nonnino come quello in discoteca?
*ç*
Confesso che questa è stata una delle più
"difficili" da scrivere, ma anche una di quelle che mi hanno divertito
di più.
Poiché mi hanno fatto notare che il nonnetto non
può invecchiare e svecchiare a piacimento, vedetela
così: o è ringiovanito per la prima volta dopo la
resurrezione, oppure mi concedete questa licenzina poetica XD Purtroppo
molte cose non le ricordo Q^Q
Alla prossima ^_-
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Capitolo 8 *** Scorpione Progettuale ***
Note:
lo scorso capitolo deve avervi proprio traumatizzato XD
Non oso pensare questo... sinceramente, non sapevo proprio cosa
scrivere. Io adoro Milo, ma non so... Poi ho avuto l'illuminazione, ma
vi dirò in seguito.
Buona lettura, ci vediamo giovedì per il prossimo
aggiornamento (siccome sto pubblicando un sacco di cose, cerco di
tenere una tabella di marcia, non so se mi spiego u.u)
Capitolo 8:
Scorpione
Progettuale
“La mente è
attiva e il Sole alimenta la volontà di nuovi progetti.
Potreste sentire il partner “lontano”, magari
è solo perso nelle sue elucubrazioni, o una nuova conoscenza
turba i suoi pensieri.”
Il post guerra, con successiva resurrezione, aveva lasciato molti
Saints spaesati. Senza guerre erano tornati alla loro vita di sempre,
che in un santuario non era poi così entusiasmante. Fra
allenamenti da soli, allenamenti con gli allievi, custodia delle sacre
Case, si rischiava di rasentare la noia. Ogni tanto vi erano delle
investiture o cerimonie varie, ma per il resto bisognava reinventarsi
la giornata.
La pace, a lungo andare, può essere deleteria,
poiché inevitabilmente fa abbassare la guardia.
Oppure causava lampi di discutibile genialità persino a
cervelli seriosi. Ad ogni modo, Milo, quel giorno rimase molto turbato
nel leggere il suo oroscopo.
Era
stato molto impegnato quella settimana, tralasciando i compiti
specifici da Cavaliere, nel portare avanti un suo personale progetto
che si era ben guardato da spifferare ai quattro venti.
La nuova vita aveva fatto male ai cervelli bacati di certi Saints, non
aveva voglia di ritrovarsi quegli imbecilli di Kanon e Death Mask nel
suo frutteto a ingozzarsi di mele a sbafo. Perciò in quei
giorni aveva iniziato a organizzare i lavori in modo che restassero
segreti ai più. Aveva comprato semi, concimi, una rete
elettrificata anti-Cavalieri suddetti e il tutto senza che nessuno si
accorgesse di nulla.
Doveva iniziare i lavori e mentre rifletteva sul fatto che da solo ci
avrebbe messo un’eternità, non poteva fare a meno
di desiderare di poter condividere questo suo progetto con Camus.
Camus che da un po’ di tempo non si faceva vedere, Camus
sempre impegnato con i suoi allenamenti, Camus sempre esausto per una
chiacchierata tête-à-tête.
Lo aspettava quasi tutti i giorni, ma da un po’ di
tempo a quella parte l’Acquario si era come isolato. Non lo
si vedeva molto in giro e non aveva dato sue notizie. Qualunque fosse
il motivo, in tutto quel periodo Camus era stato molto distante. I
primi giorni Scorpio non ci aveva fatto molto caso, poi era arrivata
l’ansia e adesso che i suoi occhi erano stati aperti, che gli
era stato confermato dagli astri che c’era qualcosa che non
andava, quella lontananza era divenuta insostenibile e fonte dei
più vari timori.
Il Saint dello Scorpione, quel pomeriggio decise di andare a
controllare di persona che cosa causasse questo isolamento
“immotivato”, anche perché a leggere
l’oroscopo c’erano da temere corna. Insomma, Hyouga
si allenava col suo maestro molto spesso ed era giovane, affascinante,
possedeva l’ardore della gioventù e Camus non
faceva che tessere le lodi dei suoi progressi quando stavano insieme.
Lui era ormai adulto, non un vecchietto come Dohko, ma non
più un fanciullo.
“Ma che vado a pensare?!” si chiese
infuriato con se stesso. Camus non lo avrebbe mai tradito, fra loro
c’era un legame speciale, unico. Quello con Hyouga era forte,
ma era su un piano differente.
Accantonando il timore corna per qualche secondo (non riusciva a
scrollarsi di dosso quell’assurda gelosia) Milo decise di
recarsi a fare visita al suo compagno e…
Beh, a quanto pare i suoi timori si rivelarono infondati, anche se non
del tutto.
Non trovò il Saint di Aquarius impegnato in
attività piccanti, ma scandalose sì!
Scorpio rimase traumatizzato sulla porta dell’Undicesima
Casa.
Come aveva temuto, il Saint dell’Acquario e quello del Cigno
erano insieme.
-Che cosa… -
Hyouga era armato di macchina fotografica, intento a immortalare il suo
maestro e non in una posa normale. Già Camus non era
così espansivo da farsi fotografare, ma in quella posizione?!
A una prima occhiata poteva sembrare che il Saint stesse per scagliare
la sua devastante Aurora Execution, ma il Cavaliere del Cigno insisteva
perché rimanesse con le braccia alzate.
-Sarà perfetto, Maestro.- gli diceva -E’un gesto
patriottico, una tecnica potente, attirerà un sacco di
aspiranti guerrieri qui al Santuario, vedrà.-
Camus era rosso in volto e quando Scorpio irruppe nella sua Casa, beh,
fra lui e un peperone non c’era poi molta differenza.
-Volantini?!- esclamò il Saint dell’Ottava Casa
-State preparando volantini?-
-C’è bisogno di rimpolpare le schiere di Saint e
soldati semplici.- spiegò Hyouga.
Milo riguardò il volantino che stringeva in mano, poi Camus.
-Ha ragione, comunque, sembra proprio la Tour Eiffel.-
E poi scoppiò a ridere. Rise così tanto, che
Camus volle sprofondare almeno fino alla Prima Casa, se non fino al
centro della terra. Ma come aveva potuto farsi coinvolgere in una cosa
così idiota?!
Il Cavaliere dello Scorpione non riusciva proprio a smettere di ridere
e finì per farsi venire il singhiozzo, ma almeno era sicuro
di non essere cornuto. E anche del fatto che il suo Acquario non era
poi così freddo e distaccato come voleva far credere.
Note: ... Siete vivi?
Dunque... riguardo alle mele, io so che è Kardia quello che
le adora, però mi sono di nuovo presa una licenzina poetica
*si ripara* non lo faccio più, giuro!!
L'ispirazione definitiva è stata data dalla posa
dell'Aurora Execution, che, come potete vedere (e come molti
sanno anche meglio di me probabilmente) ricorda tanto la Tour Eiffel.
Beh, spero vi sia piaciuto un po' anche questo capitolo. A
giovedì col nostro caro Aiolos. Ne vedrete delle belle u.u
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Capitolo 9 *** Sagittario Libero ***
Note:
Questo
aggiornamento capita a fagiolo, ehehe. Buona vigilia dei
santi e buon Halloween a tutti voi!
Capitolo 9:
Sagittario
Libero
“Un inizio di
settimana positivo, che vede la Luna innescare incontri, passioni e
voglia di divertimento. Attenti però: la vostra scelta di
libertà lascia spazio alle possibili scappatelle del
partner.”
-Fratello, spiegami nuovamente… - iniziò Aiolia
di Leo, basito, non riusciva a credere ai propri occhi.
Aiolos di Sagitter non poteva tecnicamente leggere
l’oroscopo. Era morto, per il Sacro Sagitter! Però
lo leggeva lo stesso.
Il lato positivo di essere defunto era che poteva palesarsi di tanto in
tanto a fianco dei propri valorosi compagni per assisterli e guidarli
nelle battaglie. Poteva sostenere l’amato fratello e
incoraggiarlo per il futuro, comunicargli quanto fosse fiero di lui.
Non
era poi così male, adesso che la crisi al Grande Tempio era
stata risolta e anche Poseidone era stato sconfitto.
Il Saint del Sagittario, quella mattina, come molte altre mattine, si
era messo a osservare Shaka mentre quegli stilava il suo oroscopo.
Lesse attentamente le poche righe che potevano riguardarlo e rimase
senza parole.
Incontri, passioni e voglia di divertimento?!
Ma dove?
Aveva forse sbagliato mondo dei morti?
Incrociò le braccia al petto e iniziò a
svolazzare senza meta per il Santuario.
-Mi ci vorrebbe proprio un po’ di passione.- pensò
perdendosi in poco caste visioni che poco s’addicevano ad un
Cavaliere del suo rango ed insignito di tale onore: aveva sacrificato
la sua giovane vita per salvare quella della piccola Atena, per portare
la luce e la pace nel mondo intero. Era un martire, un eroe.
Già, ma era anche un quattordicenne defunto alla quale i
giochi di potere di due certi schizzati (Saga si rivoltò
nella tomba in quel momento e a Kanon quasi venne un accidente, ovunque
lui fosse) avevano portato via adolescenza, brufoli, dolci e passionali
esperienze e tante altre cose.
Mise su un broncio stizzito.
-Beh, tra una cosa e l’altra non ho mai avuto tempo per
pensarci, perciò forse è il caso di rimediare.-
si disse. E si diresse alla Quinta Casa.
-Spiegami, fratello, perché mi hai portato qui?-
Aiolia non riusciva a crederci. E più ci rifletteva, meno ci
credeva.
Suo fratello per lui era sempre stato l’incarnazione stessa
della parola Eroe. Quando aveva dubitato di lui, aveva sofferto
così tanto, perché tutto ciò in cui
aveva creduto era stato macchiato dall’onta del tradimento,
vile atto. E adesso che aveva potuto alzare nuovamente il capo, fiero
del proprio sangue, quello gli faceva nuovamente crollare i castelli in
aria?!
Non sapeva se essere scandalizzato o meno.
-Dai, Aiolia, non essere rigido, vieni!- esclamò lo spirito
di Aiolos rifacendosi gli occhi per bene.
Aiolia tentò di richiamare la sua attenzione a gesti, ma
quello lo ignorava altamente, beandosi delle grazie delle graziose
ancelle della Casa del Leone intente a dilettarsi nella grande vasca
dell’enorme bagno nell’ala del tempio a loro
riservata.
-Fratello, vieni qui!- lo chiamò a bassa voce, Aiolia,
nascosto dietro ad una delle colonne.
Non avrebbe mai immaginato di avere a che fare con i bollori
adolescenziali di un eroe. Un eroe defunto completamente preso dal
mondo in rosa appena scoperto. Aiolia dovette semplicemente rassegnarsi
al fatto che Aiolos era un eroe, ma era anche un ragazzino umano e che
se Atena non era in pericolo, ovviamente anche lui si mollava un
po’.
-Aiolos!- lo redarguì con voce strozzata mentre quello
svolazzava beato fra due ragazze gustandosi la splendida visione delle
loro grazie al vento.
Una delle ancelle, ad un certo punto sentì questi richiami e
si voltò. Il Saint del Leone non fece in tempo a nascondersi
nuovamente dietro la colonna e fu costretto a venire allo scoperto. Le
ragazze s’immersero frettolosamente in acqua lanciando
gridolini isterici.
-Scusate, scusate, fanciulle!- esclamò il Cavaliere, rosso
in volto, tentando di trovare una giustificazione onorevole e
plausibile. -Non volevo spiarvi mentre vi dilettavate, ma facevo una
passeggiata ed ero sovrappensiero… -
-Prima ha chiamato suo fratello.- osò l’ancella
che l’aveva scoperto -Vi manca così tanto?-
Aiolia, di primo acchito, avrebbe detto di sì poi, scorgendo
Aiolos sorridere come un beota sott’acqua, ebbe un
ripensamento.
-S-sì… - ammise, comunque.
Le ancelle, allora, coprendosi con le vesti che avevano lasciato a
bordo vasca, gli si avvicinarono e afferratolo per mano, lo condussero
in acqua.
-Venga signore, lasci che ci prendiamo noi cura del suo spirito.-
-Vedrà che starà un po’ meglio.-
Il Saint del Leone rimase immobile come uno stoccafisso,
lasciò che le fanciulle lo spogliassero, che lo
cospargessero di oli profumati e lo lavassero. Si fece allietare con
massaggi, canti e poesie e, alla fine, si rilassò
completamente, beato, fra le braccia delle sue dolci ancelle.
Sopra le teste del folto gruppetto, il Cavaliere di Sagitter
increspò le labbra e corrucciò le sopracciglia.
Bel partner che aveva, si era distratto un attimo e quello aveva
attirato verso di sé le attenzioni di tutte quelle bellezze!
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Capitolo 10 *** Capricorno Espansivo ***
Capitolo 10:
Capricorno
Espansivo
“Siete più
espansivi del solito e il fine settimana invita a godere di vacanze e
compagnia più che gradevoli. Anche nell’ambito
lavorativo potreste incrociare lo sguardo sbarazzino di un collega.
E’ possibile
una certa fiacchezza per colpa di Marte. Usate un
integratore.”
Era esausto.
Si maledì per aver riportato Death Mask in Sicilia un numero
imprecisato di volte e trangugiò un integratore. Ormai
viveva d’integratori e faceva molto, molto, esercizio fisico,
tanto che l’effetto energizzante di quelli non sortiva
effetto alcuno sulle sue membra spossate.
-Capretta!- lo chiamò Death Mask con voce suadente.
Shura
si maledisse nuovamente e maledisse l’oroscopo avverso.
La prima parte l’aveva tratto in inganno, così
come il maledetto sorriso del Cancro. Già
all’ultima frase avrebbe dovuto sospettare esiti poco casti
per quella vacanza, ma fra loro erano quasi scontati. Ma immaginare che
fossero così poco casti e così sfiancanti non
l’aveva immaginato. E dire che lui sapeva giudicare le
intenzioni dell’avversario soltanto con poche occhiate. Come
guerriero doveva avere sempre in serbo mosse e contromosse, valutare le
possibilità, i vantaggi e gli svantaggi rapidamente.
In ambito sentimentale tutto ciò esulava dalle sue
capacità, altrimenti il Cavaliere non sarebbe stato
costretto a nascondersi in giro per la villetta nei posti
più disparati.
-Caprettinaaaaaa!-
Avrebbe ucciso Death Mask se avesse ripetuto quel nomignolo.
A stento represse il desiderio di sguainare Excalibur e ridurre a
brandelli quell’inguaribile ninfomane.
-Oh, eccoti qui!- sentì la sua voce grottesca ancor prima di
vedere il suo volto affacciarsi davanti e quasi saltò sul
posto per lo spavento.
-Che ci fai sotto il letto?- domandò innocentemente Cancer.
-Mmmm… pulizie.- mentì, ben sapendo che non
sarebbe stato creduto.
Non era affatto credibile nascosto sotto il letto in biancheria intima.
Ormai scoperto, si trascinò fuori dal suo nascondiglio,
imbarazzato, e si grattò la testa. Guarda a che punto era
arrivato per avere un attimo di tregua...
Death Mask si leccò le labbra sensualmente, spogliandolo
delle sue ultime difese solo con lo sguardo.
-Un’ultima volta.- propose, infine, arrendevole il
Capricorno, aprendo le braccia per accogliere il suo compagno, il
quale, senza pensarci due volte, si buttò a capofitto nel
suo abbraccio caliente.
Ma Shura era esausto, non avrebbe retto all’ennesimo
amplesso. Preferì bruciare le sue energie residue con un
gesto avventato, folle, suicida. Schivò
quell’assalto scartando di lato e saltò, volando
alle spalle del Saint del Cancro. Lo afferrò sotto le
ascelle con i piedi e lo scalciò con forza lontano da
sé.
-Jumping
Stone!-
Death Mask volò per diversi metri senza fermarsi,
distruggendo con la faccia un muro dietro l’altro e, con un
ultimo guizzo luminoso, scomparve all’orizzonte.
-Alla salute, Cavaliere.- brindò Shura stappando
l’ennesima, e sperò ultima, bottiglietta
d’integratore.
Note:
... questa è una delle prime che ho concepito e
quella, insieme all'oroscopo di Cancer, che ha dato inizio a tutto 'sto
sclero stellare. Sono riuscita a trovare una doujinshi su di loro e...
beh, la situazione è quasi simile... cioè,
là c'è Death che scassa le palle che vuole farsi
fare il Jumping Stone da Shura. Si vuole proprio bene il ragazzo o.o
Povero, povero Shura.
Death: E povero Death Mask no?! Tutti mi bistrattano in questo buco di
posto! I miei fan poi sono i peggiori! >_>
Scusa Death, ma fino a prova contraria i bistrattamenti te li vai tutti
a cercare, eh. u.ù
A giovedì prossimoooo!! ^_^
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Capitolo 11 *** Acquario Distratto ***
Note:
Anche questo capitolo
sarà post-ipotetica-resurrezione dei Gold Saint. E
post-ultima-battaglia finale = disoccupazione generale al santuario.
Cose del genere. Buona lettura ^^
Capitolo 11:
Acquario Distratto
“Si presentano buone
occasioni di lavoro e la possibilità di risolvere
velocemente le questioni burocratiche, Ma voi siete distratti ed
eccitati dalle tante occasioni galeotte che gli astri vi
offrono.”
-Allora,
che ne pensi?- gli propose Milo, palesemente galvanizzato da
quell’opportunità.
Camus annuì con un sorriso.
-Sono sicuro che sarà un’ottima
opportunità per svagarci un po’, siamo stati molto
impegnati in questo periodo.- continuò il Saint dello
Scorpione e Aquarius gli diede corda accennando appena un sì
col capo.
-E poi trovo che la lingerie rossa ti doni molto.- concluse Scorpio con
un sogghigno.
-Sì, sarà divertente.- affermò il
parigrado senza cambiare espressione facciale. Milo sospirò
e si diede una manata sulla fronte.
-Camus, mi stai ascoltando? Lingerie rossa, hai capito?
Lingerieeeeee!!- esclamò agitandogli le mani davanti agli
occhi.
-Ti sto ascoltando, Milo, ora puoi lasciarmi concentrare?-
Inutile, avrebbe dovuto saperlo, Milo Cavaliere di Scorpio, che quando
Camus dell’Acquario aveva la bella testolina occupata, le
cose gli entravano da un orecchio e uscivano da un altro.
-Se mi stai ascoltando, che cosa ti ho proposto?- esclamò,
leggermente irato l’ospite, prima di strappare dalle mani del
padrone di casa un libro. Quegli si voltò di scatto verso di
lui, come un cane al quale è stato tolto l’osso di
bocca. Un cane in trance, fra l’altro, perché dopo
aver scoccato un primo dardo d’ira, i suoi occhi
manifestarono confusione e smarrimento.
-Ecco, vedi che sei distratto?- lo redarguì il Saint
dell’Ottava casa -Si può sapere di
cos’altro ti stai occupando stavolta?-
-Nulla di che.- rispose quello, riprendendogli il libro dalle mani
troppo tardi per impedirgli comunque di scorgere il contenuto di alcune
pagine.
-Sculture di ghiaccio? Ieri volevi occuparti dell’impianto di
condizionamento del Santuario e oggi le sculture di ghiaccio?!-
-Sono realista: non c’è lavoro, mi arrangio.-
-Beh, per adesso vedo che ti stai solo sovraccaricando di lavoro,
perciò, dammi retta, questo pomeriggio solo svago.-
Camus avrebbe voluto rifiutare, aveva molto altro di cui occuparsi. Si
era sobbarcato cinque lavori, in più alle quattro del
pomeriggio avrebbe ripreso i suoi allenamenti con gli allievi e,
infine, dopo una cena equilibrata sarebbe passato al proprio personale
addestramento. La sua giornata era fitta d’impegni incastrati
ad arte, non aveva tempo per… -E dov’è
che vorresti andare?- domandò irritato a Milo mentre questo
lo conduceva fuori Casa a passo svelto, letteralmente trascinandolo.
Lo Scorpione scosse nuovamente la testa, poi si voltò
sogghignando.
Se Camus dell’Acquario quella mattina avesse letto
l’oroscopo, avrebbe aperto gli occhi sulla sua situazione.
Sarebbe stato attento mentre Milo gli prometteva di aiutarlo con gli
allievi, per non parlare dei conti di tutto il Santuario, che qualcuno
doveva pur farli ed essendo Camus uno fra i più intelligenti
e con la testa apposto, ovviamente ricadevano sulle sue spalle; non
avrebbe annuito senza ascoltare davvero e avrebbe sentito che il
compagno gli proponeva di trascorrere un pomeriggio con Aphrodite,
Death Mask e Shura in una località marina non precisata.
Insomma, non avrebbe fatto venire a Milo la malefica idea di punirlo
per la sua disattenzione e non sarebbe cascato dalle nuvole (e sul
pavimento) una volta che il parigrado gli fece varcare la soglia di un
negozio di lingerie per fare acquisti folli.
Note:
Seriamente, gestire Camus è un impresa.
Perdonate perciò se questo capitolo è venuto
fuori una mezza schifezza. Personalmente adoro mettere i personaggi
come il nostro francesino in situazioni verameeeente, ma verameeeente
ridicole. Il prossimo capitolo, sarà leggermente legato a
questo e toccherà ad Aphro.
E finirà la raccolta.
Un po' mi spiace u.u
Alla prossima!! ^_-
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Capitolo 12 *** Pesci Vitali ***
Capitolo
12:
Pesci Vitali
“Sole e Mercurio
positivi vi rendono più energici, tanto da superare la
pigrizia casalinga che spesso vi attanaglia. Lasciatevi coinvolgere in
una gita fuori porta, magari per visitare un santuario
marittimo.”
-Però,
bel posticino.- esclamò compiaciuto Aphrodite. Non avrebbe
ammesso tanto facilmente che Death Mask avesse buone idee.
E non buone nel senso di belle, ma nel vero senso del termine.
Tutte le sue strampalate proposte finivano sempre per essere a
discapito di qualcuno, perciò il Saint di Pisces aveva
squadrato il compagno quantomeno sospettoso quando quello si
presentò nella sua casa proponendogli nientemeno che di fare
un picnic.
In un santuario marino, come suggeriva il suo oroscopo.
E quanti altri santuari marini conoscevano?
-Certo, un po’ diroccato, spoglio, ma, sì, ammetto
che ha dell’attrattiva.- continuò il Cavaliere dei
Pesci guardandosi intorno.
-Visto? Fidati di me, che ti dicevo?- si gonfiò borioso
Cancer. Shura di Capricorn, dal canto suo, inarcò le
sopracciglia con aria saccente. Se a quei due piaceva l’idea
di spuntinare in mezzo alle rovine, contenti loro.
-Ma non sarà un po’ troppo irrispettoso?- aveva
tentato di convincerli a desistere, ma quelli lo avevano fissato come
se avesse appena raccontato una pessima barzelletta.
-Ad Atena non piacerà il fatto che siamo
venuti nel santuario di Poseidone a fare i nostri porci comodi,
dopotutto che ci ha persino prestato soccorso nello scontro con Hades.-
insistette.
-Blablabla, il cocco di Atena ha parlato.- lo sbeffeggiò il
Cavaliere di Cancer, con un braccio intorno alle spalle del Cavaliere
dei Pesci. -Ha aiutato i bronzetti, non noi. Io invece dico che non me
ne può fregar di meno e adesso cerchiamo un posto dove
mangiare, signorino santarellino.-
Aphrodite si concesse una risatina divertita. Evidentemente il compagno
doveva essere ancora infuriato con il Gold Saint del Capricorno per
quello scherzetto del Jumping Stone, perché erano giorni che
gli teneva il muso e non perdeva occasione per stuzzicarlo ed inveire
contro di lui.
Ma Shura non dava segno di prendersela, infatti, pochi secondi dopo
domandò di nuovo.
-Ma Milo e Camus?-
-Gli ho chiesto di venire, ma lo Scorpione diceva di aver trovato
un’idea migliore per allietare il pomeriggio di
Camiù.- esclamò, accentuando, fra
l’altro in maniera pessima, la pronuncia del nome del
compagno d’armi. E il sorrisetto dipinto sulle sue labbra
infide fece presagire che sapesse più di quanto volesse dire.
Aphrodite lasciò che i due amici si battibeccassero e
camminò da solo per le strade lastricate del tempio di
Poseidone. Non era lo stesso in cui i Bronze Saint avevano combattuto e
di come Death Mask ne fosse venuto a conoscenza, Aphrodite
preferì non indagare. Probabilmente l’aveva
chiesto a qualche morto, che importava. Quel luogo privo di vita
possedeva un certo fascino, certo se qualcuno si fosse preso la briga
di ornarlo con rose o fiori vari, forse gli sarebbe piaciuto davvero.
Lui però non disse nulla che potesse sgonfiare
l’ego titanico di Cancer, dopotutto si era premurato di
indagare, aveva trascinato Shura in un’impresa blasfema,
aveva persino tentato di convincere altri Cavalieri con la scusa del
Team Aqua. Cosa più scema non ne aveva mai sentita, ma aveva
riso parecchio.
Il Saint di Pisces si voltò per osservare i suoi due
più cari amici, coloro con cui aveva condiviso gioie e
dolori, tradimento e riscatto, coloro ai quali teneva più di
ogni altra cosa al mondo.
Shura, che faceva tante storie, ma che intanto era disposto a sorbirsi
le prese in giro di Death Mask e quest’ultimo, ancora nero di
rabbia per il famoso scherzetto del compagno, ma comunque ben deciso a
metterci una pietra sopra, capace di inventare scuse come quella di
ricaricare il loro Cosmo in un luogo consono alle costellazioni
acquatiche e di essere ben disposto ad accettare la compagnia di Camus
e Shura che non c’entravano un fico secco là
sotto, pur di renderlo felice.
Pisces negli ultimi tempi era stato molto giù di corda,
preferiva starsene nella sua elegante Dodicesima Casa piuttosto che
allenarsi e usciva persino nel portico in pigiama. Non sapeva che gli
prendeva, forse era davvero solo noia. All’inizio non aveva
accettato di buon grado l’idea di levare le tende da
casuccia, ma poi, notando gli immensi sforzi di volontà
degli amici, aveva deciso di assecondarli e si era trascinato al loro
seguito.
Non se ne sarebbe pentito, questo no, il pomeriggio trascorse
così bene che pareva di essere tornati
all’infanzia, quando loro tre si riunivano per chiacchierare
al chiaro di luna al termine delle loro estenuanti giornate. Era bello,
era nostalgico, semplicemente fantastico nella sua
semplicità.
Tanto fantastico che i tre si curarono ben poco della ramanzina
infinita che Sion fece loro una volta tornati al Santuario. Aphrodite,
dal canto suo, non ricordava neppure una parola di quello che aveva
detto il Grande Sacerdote, motivo per cui, quando quegli mise loro in
mano secchio, stracci e bastoni, rimase perplesso. Ma la coscienza di
cosa lo aspettava giunse ben presto alle sue orecchie con la potenza di
uno sparo.
-Col cazzo che puliamo le latrine del tempio, bastardo!-
berciò furente Death Mask.
E a quel punto Aphrodite collassò.
Note:
Siamo ormai giunti alla fine di questa raccolta. Già mi
manca... Spero di avervi fatto divertire, sorridere o anche solo
aiutato a far passare il tempo. Adoro il triangolo Death/Aphro/Shura,
nonché la loro relazione anche solo come amici. Ringrazio
chi ha messo la fic fra le preferite, le seguite e le ricordate e anche
chi ha solo letto ^_-
Beh, vi saluto, alla prossima fic sui santuzzi ^_-
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