Quanto può essere pazzo l'amore

di Charlotte_Kimberly_Jemi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La solita routine ***
Capitolo 2: *** Ricky's ***
Capitolo 3: *** Presentazioni ***
Capitolo 4: *** Adesso mi diverto ***
Capitolo 5: *** L'amicizia ***



Capitolo 1
*** La solita routine ***





 
CAPITOLO 1 


 

La solita routine 

 


Demi

Era una mattinata fredda qui a New York. Spensi la sveglia che con i suo suono fastidioso segnava che erano appena scoccate le 07.00 del mattino. Mi alzai di malavoglia e con passo lento mi diressi verso la porta del mio bagno per farmi una calda e rilassante doccia.

Dopo circa venti minuti uscii dal bagno con solo un asciugamano legato sotto le ascelle che mi copriva il corpo.

Mentre mi scrollavo l'acqua in eccesso tra i capelli con un ascugamanino aprii il mio armadio dove vi tirai fuori una maglietta a righe di colore grigio chiaro e un grigio scuro, quasi nero di cashmere accompagnati da un jeans stretto di colore blu scuro. Come scarpe ci abbinai un paio di converse basse e nere con delle borchie contornate ai lati. Mi truccai velocemente mettendomi un filo di mascara e un poco di eyeliner. 

Mi spazzolai per bene i capelli da far notare le onde naturali con il color nero corvino dove ricadeva quel poco di lucidità che si aveva quando si hanno i capelli appena lavati. Mi sistemai bene il ciuffo anche lui mosso che mi ricadeva sulla parte sinistra del'occhio.

Scesi in cucina dove trovai mia madre. -Giorno mamma!- Dissi andando da lei e stampandole un dolce bacio sulla guancia.

-Giorno Tesoro- mi rispose lei sorridendomi -Dormito bene?- -Sì grazie- risposi io sedendomi davanti al tavolo aspettando la mia colazione.

Dopo poco mia madre mi mise davanti un piatto che conteneva uova strapazzate e bacon. 

Mangiai per poi alzarmi e prendere la borsa per la scuola. Salutai mia madre e uscii di casa avviandomi verso scuola.


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Buonasera fanciulle! :D questa è la mia prima Fan Fiction su EFP! So che è corto, ma mi farò perdonare con il prossimo :3
Beh, fatemi sapere che ve ne pare. Arriviamo a tre recensioni, please?? Un bacio!!

 
-Ale

 

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Capitolo 2
*** Ricky's ***




Quanto può essere pazzo l'amore
 


CAPITOLO 2:



Ricky's




Arrivai davanti il mio armadietto dove ad'attendermi cera Miley. La mia migliore amica. -Era anche ora!- esclamò appena le andai vicino -Ti sto aspettando da venti minuti!- continuò.

-Scusa se non sono Miss velocità!- le risposi con il mio solito tono da acida mentre aprivo l'armadietto.

-Acida!- mi rinfacciò Mils

-sì, lo so- presi i libri per a lezione e chiusi l'armadietto.

-Ma sei la mia acida !- E così facendo mi abbracciò di lato. Risi e ricambiai 'abbraccio. Si staccò e cominciammo a camminare verso l'aula di matematica. Misi i libri che servivano per la lezione sotto un braccio mentre con l'atra mano tenevo la borsa messa in spalla. -Stasera che si fa?- Chiese Miley guardandomi.

-Ricky's- risposi semplicemente.

-Cosa?! Anche di sera?-

-oggi è Venerdì e il Venerdì, come sai il Ricky's diventa una discoteca- dissi mentre entravamo in classe.

-Ma tu il Venerdì non lavori, almeno non la sera!-

-Beh, da questo Venerdì sì-

-Perchè?- Mi chiese sedendosi al suo posto.

-Ron si è licenziato, e a chi tocca prendere il suo posto? Alla sottoscritta- sbuffai mettendo i libri sopra i banco e mettendo la borsa a terra ci fianco al banco e sedendomi vicino a lei.

-E' un peccato, mi stava simpatico Ron- poggiò il gomito sul banco girando di lato la testa così da poggiarla sopra la mano.

-sì, sì, vivrà per sempre nei nostri cuori!- dissi io annoiata. Mi guardò male. Io feci finta di niente e iniziai a seguire la lezione.

Arrivò la sera dopo una lunga e noiosa giornata di scuola e lavoro. Andai a mettermi la divisa serale e a truccarmi come ci aveva ordinato il capo. Non erano passati neanche dieci minuti che il locale era strapieno di gente e io ero a lavoro o dietro al bancone, o a servire i tavoli.

Stavo servendo quallche cliente quando la mia migliore amica seduta davanti a me con il gomito poggiato sul bancone e la mano penzolante mi fece notare qualcosa.

-Dems, un tizio figo ti fissa- mentre guardava lo sconosciuto. Alzai velocemente lo sguardo e lo guardai di sfuggita

-Sì, molto carino-

Mi guardò male -non lo hai neanche degnato di uno sguardo, vero?-

-scusa, ma come vedi sono leggermente impegnata- dissi continuando a preparare cocktale. Miley spostò nuovamente lo sguardo sul ragazzo.

-No, ma davvero, non ti stacca gli occhi di dosso!- Insistette. Sbuffai e uscii fuori dal bancone andando dritta e decisa verso lo sconosciuto. Quando fui abbastanza vicina da potergli parlare gli dissi con tono infastidito

-Smettila di fissarmi!-

-Perchè, sennò che mi fai?- Chiese con uno sguardo misto tra il divertito e il malizioso. Capii subito le sue intenzioni e che tipo era.

Dio quanto li odiavo i tipi come lui! Poggiai le mani sul suo tavolo infastidita e mi avvicinai al suo viso. Senti: non me ne frega un emerita minchia se sei un cliente ma ti consiglio di non sottovalutarmi se non vuoi che ti faccia finire male!!- Lo avvisai con sguardo minaccioso.

Lui mi si avvicinò sempre con quel sorrisetto -mi piacciono le ragazze come te- gli spostai a testa da una parte con un gesto della mano. -Non mi incanti caro mio- e così dicendo tornai al bancone dopo aver dato il cinque a Mil che aveva guardato la scena per tutto il tempo.


 

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Capitolo 3
*** Presentazioni ***


QUANTO PAZZO PUO' ESSERE L'AMORE



CAPITOLO 3


Presentazioni


Arrivarono le 04.00 di mattina. Era ora di chiudere, ormai non cera più nessuno...o quasi.
Andai in camerino a togliermi la divisa e a cambiarmi. Poco dopo uscii con la borsa in spalla, presi le chiavi da dentro la borsa mentre camminavo e non mi resi conto che nel locale cera ancora qualcuno. -Vorresti chiudermi dentro?- mi voltai di colpo spaventandomi.
A parlarmi era quel tizio che ci aveva provato senza successo.

-Ancora tu?!- dissi annoiata.

-Ancora io!- sorrise beffardo sedendosi su uno sgabello del bancone.

Posai di nuovo le chiavi dentro la borsa e sospirai voltandomi verso di lui.

-Senti: non so come è stata la tua giornata, e sinceramente non mi interessa, ma la mia è stata molto faticosa e impegnativa e vorrei andare a casa piuttosto che stare dietro ai tuoi tentativi, inutili agguiungerei di abbordarmi!-

-Oh avanti!- scese dallo sgabello e mi si avvicinò. -So che ti piaccio!- mi sorrise maliziosamente -e io so che tu dopo il mio ennesimo rifiuto di questa sera andrai a casa e ti farai una sega!- gli sorrisi fintamente per poi voltarmi riprendendo le chiavi e uscendo dal locale.

lui scoppio in una fragorosa risata seguendomi. -sono Joe, comunque- mi guardò porgendomi la manio.

Io mi voltai e lo guardai. -e io sono stanca- Gli diedi di nuovo le spale e chiusi il locale.

-Come sei acida!- Esclamò lui. -non sei e non sarai nè il primo e nè l'ultimo a dirmelo !- mi alzai sulle punte e misi le chiavi del locale sopra un ferretto penzolante, tirai fuori le chiavi del'auto e mi voltai ritrovandomelo faccia a faccia.

-ancora qui sei?!- Sbuffai rumorosamente e lo sorpassai andando verso l'auto.

-posso darti un passaggio?- Mi seguì lui. -posso darti uno schiaffo?- Dissi io fermandomi davanti la mia auto.


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Hola!! :D mi scuso per l'enormità del ritardo e mi rendo conto che il capitolo non è un granché...
almeno 5 recensioni me le lasciate?? *faccia da cucciolo*

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Capitolo 4
*** Adesso mi diverto ***


                                                     QUANTO PUÒ ESSERE PAZZO L’AMORE

CAPITOLO 4

"Non è possibile" Joe accennó una risata divertito spostando lo sguardo da un lato. -Sei propio tosta! Quanti anni hai?- aprii l’auto.

-non ti dovrebbe interessare-

-mi interessa invece!- contraddì lui.

-no- insistetti io per poi continuare.

-il tuo unico scopo è portarmi a letto e dubito che sapere il mio nome, la mia età o qualunque altra cazzata servi!-

Mi voltai a guardarlo e lo "stolker" che mi aveva perseguitato fino a ora aveva un volto sorpreso molto probabilmente da ciò che avevo appena detto.

-ti prego, evita di fare la parte del ragazzo sorpreso dicendomi poi che sei pentito e bla, bla, bla!- dissi annoiata. Lui mi guardo e mi sorrise. Mi si avvicinó costringendomi ad’appoggiarmi all’auto. Mi guardó con sguardo profondo poi si avvicinó al mio orecchio e c on voce sensuale, quasi come se fosse convinto che mi avrebbe fatto sciogliere.

-non mi arrendo tanto facilmente, torneró anche domani. Torneró ogni giorno se sarà necessario finchè non raggiungeró il mio obbiettivo- Si allontanó con un sorriso divertito e mi guardó curioso della mia reazione, forse era anche convinto di esserci riuscito. Io lo guardai con sguardo neutro.

-wow sei messo male allora! Se una ragazza ti dice, di "no" sei disposto a non avere più una vita, se così si può chiamare!- Mi voltai e aprii la portiera dell’auto e salii. -non mi s aluti?- Disse lui divertito.

-non meriti un mio saluto- gli risposi tranquilla e dopo aver chiuso la portiera misi in moto e partii lasciando il mio stolker da solo.

Il giorno dopo mi svegliai molto presto e anche se volevo stare nel letto a dormire mi alzai. Notai che erano solo le 05.30 del mattino.
Wow dormire solo un ora non era il massimo! Andai in bagno e dopo essermi lavata uscii e mi vestii: misi una camicietta bianca e scollata con una gonna blu scuro che mi copriva appena le cosce. Come scarpe misi un paio di tacchi quasi a stivaletto con delle aperture davanti create da intrecci.

I capelli ben spazzolati tutti da un lato. Dopo essermi messa un filo di trucco scesi di sotto e mi preparai la colazione. Alzai lo sguardo sul quadrante e notai che era ancora troppo presto.

Lavai i piatti e dopo aver preparato la borsa e lasciato un biglietto a mia madre dove dicevo che ero già partita per la scuola misi il mio chiodo di pelle nero e la borsa in spalla uscii e mi acciai. Quel giorno la mia classe era tutta in fermento perchè avremmo avuto in nuovo professore di matematica, giravano voci che era molto voluto da molte scuole e che noi dovevamo essere fortunati ad’averlo. Io non ero super eccitata come gli altri.

Certo peró che la curiosità non mancava. Arrivò l’ultima ora e la curiosità era cresciuta, non da parte mia, ovvio. Massimo cinque minuti e il nuovo professore avrebbe varcato quella porta. Sinceramente avrei preferito passare quei cinque minuti in pace e non Boh un picchio che mi picchiettava la testa come se fossi un tronco! Questo esemplare è comunemente chiamato con il nome di Miley.

-non sei curiosa?! Io lo sono! Sono davvero tanto curiosa e mi immagino il nuovo prof di algebra, tu non te lo immagini?! Insomma, fra tante scuole lui viene propio quì e resterà di ruolo! Sarà sicuramente molto colto, gentile educato e…- La mia migliore amica continuava a parlare velocemente e siccome non reggevo più, mi volto, ma prima che io parlassi il rumore della maniglia che si apriva fece zittire tutti. Tutti ci voltammo e appena vidi entrare l’uomo fui costretta a trattenere una risata.


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Buon giorno!
bè, buon giorno mica tanto :( ho saputo dei JEMI... sto malissimo :'( non me l'aspettavo...
mi lasciate almeno 3 recensioni? 


 

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Capitolo 5
*** L'amicizia ***


QUANTO PUÒ ESSERE PAZZO L’AMORE




CAPITOLO 5




L’amicizia Miley allungo il collo avvicinando la testa al mio orecchio. -Dems, ma quello non è il tipo che ieri ti fissava come se tu fossi una bistecca e lui un cane?- mi sussurrò non distogliendo lo sguardo da quello che sarebbe dovuto essere il mio nuovo professore.

-oh sì è lui!- dissi io continuando a fissare Joe con un sorriso divertito. La mia migliore amica spostò lo sguardo verso di me.

-conosco quel sorriso! Che hai in mente?-

io girai la testa verso di lei lentamente e sul mio viso spuntò un sorriso malizioso. -Lo vedrai!- Miley mi guardò spaventata

-mi fai paura!- Accennai una risata e tornai a guardare il mio ormai sopprannominato "stolker" Pov Joe: Era il mio primo giorno di lavoro in questa scuola: la High School New York America. Mi era giunta voce che era una scuola molto famosa per i professori e la struttura scolastica, ma non fu questo che mi ha spinto ad’accettare il lavoro. Da quanto mi hanno detto era molto diversa dalle altre scuole prestigiose: il preside era un uomo gentile e tranquillo a cui importava poco della popolarità, sapeva che la sua scuola era famosa per il suo essere particolare e penso che ne andava molto fiero. Per quanto riguarda i ragazzi erano tutti molto solari e non cera la solita gerarchia di popolarità e perdenti, almeno così mi hanno informato, ed’è per questo che ho voluto accettare di lavorare quì, perchè è una scuola diversa e interessante. Stavo parlando con il preside che mi stava dicendo le ultime cose da sapere.

-Allora professor Jonas come ultima cosa vorrei parlarle della classe che conoscerà in questa ultima ora-

-l’ascolto- dissi io sorridendo.

-beh, è decisamente la classe più particolare della scuola- lo guardai confuso ma allo stesso tempo curioso.

-non fraintenda è una bellissima classe, a mio parere la più bella, deve ritenersi fortunato ad’averla!

-capisco. E perchè?- La mia curiosità aumentava sempre di più.

-In questa classe c’è una ragazza, che è definita da tutti "la regina della scuola"-

-scusi se la interrompo preside, ma poco fa lei mi ha affermato che non ci sono gerarchie!-

-infatti è così!- sorrise. Io lo guardai ancora più confuso.

-mi spieghi perfavore- il preside mi sorrise

-diciamo che è una di quelle ragazze che hanno appuntamento fisso con il mio ufficio e che va daccordo con tutta la scuola, capirà meglio quando la conoscerà!- sorrisi annuendo e mi alzai.

-va bene signor preside- Si alzo anche lui e mi strinse la mano. Benvenuto tra noi professor Jonas-

-è un piacere- Sorrisi e uscii dall’ufficio dirigendomi verso la famosa classe. Entrai e mentre camminavo verso la cattedra diedi il buongiorno alla nuova classe. Tutti si alzarono e ricambiarono il saluto in coro. Posai la mia valigetta marrone di pelle a terra e alzai lo sguardo verso di loro.

-Allora, mi chiamo Joseph Adam Jonas e sono il vostro nuovo professore di algebra!- appoggiai le mani alla cattedra e girai i polsi uno a destra e uno a sinistra. Mentre continuavo a spiegare scrutavo i miei nuovi allievi e notai che praticamente tutte le ragazze mi fissavano come se fossi un dio greco. Beh, come biasimarle! Ma non sono affatto un ragazzo affidabile, anzi! Giusto ieri sera cercavo di abbordare una ragazza di una bellezza mai vista. Era grintosa, non si è lasciata incantare, ma non mi rassegno, stasera torneró in quel locale e ci riproverò. Quello che non capisco è perchè cazzo continuavo a pensare a lei! Cercai di togliermi quella ragazza dalla testa e dopo una breve pausa iniziai a fare la pausa.

Arrivai a quasi metà dell’appello. -Demetria Devonne Lovato!- Alzai lo sguardo dall’elenco e cominciai a cercare la ragazza. Una mano si alzò in aria.

-Eccomi!- esclamò. Riuscii a vederla in viso e la riconobbi subito! ’cazzo’ pensai. Deglutii. Non potevo crederci, era la ragazza della sera prima. La mia nuova alunna aveva un sorriso divertito. Evidentemente mi aveva subito riconosciuto. Abbassai velocemente lo sguardo e ripresi l’appello. Pov Demi: Bingo! Mi aveva riconosciuto e si era imbarazzato, propio quello che volevo! Suonò la campanella e tutti iniziammo a posare i libri e i quaderni. Miley si alzò e mi guardó.

-Andiamo?- La guardai e poi spostai lo sguardo al mio stolker.

-Tu vai, io ti raggiungo- sorrisi. Miley guardò Joe e sospirò. Non torturarlo troppo!- Si abbassò alla mia altezza e mi baciò una guancia. Sorri

-ci provo- Mi alzai e dopo aver posato tutto in borsa me la misi in spalla e mi voltai verso il mio nuovo prof. Mi fissava quasi sbavando, sorrisi divertita e mi avviai verso di lui lentamente.

-Arrivederci prof- Lo guardai davanti alla scrivania sorridendo e mi avviai verso l’uscita.

-merda!- gli sentii sussurrare. Sorrisi divertita uscendo e mettendo una mano sul telaio della porta e me ne andai. Tornai a casa. Aprii la cassetta delle lettere per controllare la posta e notai un pacchetto. Lo presi curiosa e notai che su di esso cera un post-it con scritto: "per dimostrarti quanto ti amiamo"

Entrai in casa e feci scivolare la borsa senza darle importanza. Mi tolsi il mio chiodo di pelle appendendolo distrattamente. Feci tutto questo senza distogliere lo sguardo dal pacchetto.

-Ciao tesoro!- Mi salutò mia madre.

-Ciao mamma- Non la guardai nemmeno che sfrecciai in camera mia. Ero troppo curiosa di sapere cosa nascondeva quel pacchetto! Entrai in camera scartandolo e chiusi la porta con il piede. Era un DVD. Aprii la custodia e lo misi dentro il lettore DVD. Mi sedetti sul baule che era ai piedi del letto, misi play e subito dopo iniziò la canzone "That’s Friends A For". Era un video da parte dei miei migliori amici. Pov Joe: Ero fottuto! La ragazza con cui ci avevo provato era una mia allieva! La cosa peggiore, però, era che non riuscivo a togliermela dalla testa! Perchè?! Decisi di tenere questi pensieri da parte, dovevo incontrare mio fratello Kevin e sua moglie Danielle. Parcheggiai l’auto e scesi. Guardai l’insegna del locale dove li avrei incontrati: "Ricky’s". Ma mi prendono per il culo?! Io voglio evitare questo locale e mi ci ritrovo sempre dentro! Sbuffai ed’entrai sperando di non incontrare la mia, ormai alunna. Cercai con lo sguardo Kev e Dani finchè non li vidi.

-Hei ragazzi- Li salutai raggiungendoli.

-Ciao Joe!- Mi salutò Dani con il suo dolce sorriso.

-Hei Joe, come va?- Mi sorrise Kev. Mi sedetti dopo essermi tolto la giacca.

-Tutto bene, grazie!-

-come procede il nuovo lavoro? Ti trovi bene?- Mi chiese Kev.

-direi di sì, è un ottima scuola- Passarono dieci minuti e a un certo punto la porta del locale si aprì di colpo facendo voltare tutti. Non era possibile ancora lei!

-Dove sono quei sei stronzetti?!- Domandò sorridendo. Aveva il trucco leggermente sbavato, sembrava avesse pianto. Una ragazza dai lunghi capelli neri e dagli occhi castani si alzò sorridendo da un grosso tavolo dove sedevano altri ragazzi. -Veramente l’unica stronza sei tu qua dentro!- Demetria la guardò e subito dopo le corse incontro abbracciandola forte.

-zitta puttana di una Gomez!- La ragazza rise e ricambiò l’abbracciò. Io Kev e Dani stavamo seguendo la scena curiosi.

-aww!- Si fece scappare Dani per poi continuare.

-che cosa dolce!- Kev rise per l’espressione che si era creata sul viso della moglie mentre io continuavo a guardare la scena interessato. Demetria si era staccata dalla ragazza e disse.

-Avete fatto piangere la stronza e quindi siete degli stronzi!- Rise. Un ragazzo riccio si alzò sorridendo.

-piaciuta la sorpresa?- -La amo!- Rispose euforica lei.

-Piccolo pensierino per dimostrarti quanto ti amiamo!- Disse un altra ragazza, se non sbaglio si chiamava Miley. Era in classe con Demetria oggi.

-Allora alla mia baby è piaciuta la sorpresa?!- Disse un ragazzo alle nostre spalle. Ci voltammo tutti. Aveva i capelli biondi e gli occhi di un azzurro cielo. Sarà stato il suo ragazzo sicuro! Lei le corse incontro e gli saltò in braccio felice

. -Certo che sì! Dimmi, quanto ti posso amare?!- -taaanto!- Rispose lui ridendo. Non potei fare a meno di fare una smorfia. Il motivo? Non lo so nemmeno io.

-Ho il migliore amico più dolce del mondo!- Disse lei sbaciucchiandogli una guancia. Migliore amico?! Era il suo migliore amico! A quelle parole sorrisi sollevato. Un’altra ragazza prese parola.

-giù le mani dal mio ragazzo Lovato!- Demetria si voltò e scese dal biondino.

-Vaneee!- Corse da lei e l’abbraccio. Quella ragazza riservava molte sorprese e la cosa mi intrigava.

Pov Demi:

Dopo aver ringraziato i ragazzi per il fantastico video che mi avevano fatto Mils mi fece notare che il professor Jonas era qua al Ricky’s e che mi fissava, io mi voltai e lo vidi. Lui non abbassò lo sguardo anzi teneva lo sguardo fisso nei miei occhi.

Deglutii e mi voltai. Selena guardò me e poi Joe. Sulle sue labbra spuntò un sorriso divertito e la cosa non prevedeva nulla di buono.

-PROF!- urlò sorridendo guardando verso Joe. L’avrei uccisa in quell’istante! Mi prese per mano e mi trascinò da lui con gli altri.

-considerati morta!- Le sussurrai minacciosa all’orecchio.

-Gomez- le sorrise gentilmente una volta abbastanza vicini.

-Prof!- Guardai male Miley dopo che anche lei salutò Joe.

-come sta prof?- chiese Zack sorridente

-sa che abbiamo fatto una sorpresa alla Lovato?- Proseguì Liam, il ragazzo di Miley.

-mi fa piacere- Sorrise spostando lo sguardo verso di me. Sorrisi fintamente.

-salve prof- -piacere Zack!- Disse il mio migliore amico alla sorridendo allegramente alla coppia seduta accanto al mio stolker. Gli tirai uno scapellotto.

-Ahu!- Si massaggiò la parte colpita.

-scusatelo, sapete quella voce che c’è dentro la testa che dice cosa non fare?! Ecco lui non ce l’ha!- Sorrisi fintamente. La giovane coppia esplose in una fragorosa risata insieme a Joe.

-tranquilla, io sono Kevin e questa è mia moglie Danielle- Disse l’uomo indicando la donna accanto a lui.

-che fine ha fatto il "quanto ti posso amare?- Mi disse piagnucolando Zack. Joe rise.

-sedetevi- -io devo andare- disse Nick

-io e Liam abbiamo una partita- Continuò.


Liam sorrise cordialmente a Danielle e Kevin. -grazie lo stesso- salutò Miley con un dolce bacio a stampo e se ne andò con Nick dopo che quest’ultimo fece la stessa cosa con Selena.

-io non ho niente da fare!- Sorrise apertamente Zack

-Prof, perchè non venite nel nostro tavolo? C’è più spazio!- Continuò Vanessa. - giusto!- l’assecondò Miley. Stavo per prendere un coltello e ucciderle!

-non credi che abbiano da fare?- dissi io un pò infastidita dal loro comportamento.

-no!- Presero parola Dani e Kevin sorridendo.

-Allora andiamo!- Disse euforica Sel trascinando tutti al nostro tavolo. Rimanemmo solo io e il mio stolker.

- le chiedo scusa per i miei…pazzi migliori amici!- Accennai una risata. Lui mi sorrise dolcemente.

-non preoccuparti- mi rassicurò alzandosi.

-e poi…puoi darmi del tu, non siamo a scuola- Sorrise divertito e mi si avvicinò all’orecchio.

-Sai…fuori da scuola possono accadere un sacco di cose!- Mi sussurrò per poi raggiungere gli altri. Mi voltai solo con il capo e accennai una risata divertita, mi voltai completamente e lo seguii.


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Wee bellezze ^_^ Capitolo lungo stavolta u.u
Mi sento ispirata :’D Forse perchè sta accadendo il putiferio da quando Joe ha parlato :’D
Tre recensioni me le lasciate please? 

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