Sento di poter fare tutto, finché sarai al mio fianco.

di FantaDJ_CA
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15 ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17 ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18 ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19 ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20 ***
Capitolo 21: *** Capitolo finale [21] ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 ***


                                         


Capitolo 1.




ALLY POV


Mi fissava.

Era un ragazzo biondo con gli occhi color castano, alto sul metro e settacinque.

Stupendo è l'aggettivo che lo descrive meglio.

''Ally? Ci sei?'' chiese Austin, scuotendomi.

''Uhm! Certo!'' esclamai portando gli occhi verso il pianoforte.



Tra noi un momento di silenzio, fino all'arrivo di Trish, che questa volta aveva trovato lavoro in profumeria.

Aveva un cappello che ricordava vagamente la boccetta di un profumo.

''Perché proprio la profumeria, Trish?'' chiesi.

''Profumo gratis, no?!'' rispose come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

''Ok...'' disse Austin con aria menefreghista.

In fondo aveva ragione, non era la prima volta che Trish cambiava lavoro da un giorno all'altro.



La sera ci riunimmo al centro commerciale per mangiare una pizza calda. 

Austin mangiava una Pizza Margherita. Aveva le labbra sporche di pomodoro e continuava a tirare la mozzarella che sembrava non finire mai.

Trish invece guardava Dez che si ingozzava di pizza come nessuno mai.

''Dez così ti strozzi..'' dissi con aria seccata.

''Non ci avevo pensato!'' gridò entusiasta Trish.

''Trish, non di-dire così'' la rimproverò Austin, parlando con la bocca piena.

''Beh, Austin..sei peggio di Dez!'' ridacchiai.

Austin scherzò facendo la tipica faccia offesa.



Dopo aver terminato la pizza, verso le ventitre, tornammo al Sonic Boom, dove ci scambiammo un saluto.

''A domani!'' esclamai.



Guardai Austin per l'ultima volta e poi mi voltai, per chiudere il negozio.

AUSTIN POV



''Hai visto quanto era carina con quel vestito oggi Ally?'' dissi a Dez mentre ritornavamo nel nostro appartamento.

''Scusami?'' rispose Dez mettendo una mano sulla mia spalla.

''Dez! Insomma, non cominciare!'' dissi severo.

Il mio amico alzò le mani, per indicare un semplice ''stai calmo''.

Il tragitto fino a casa fu per lo più silenzioso.

''Hai finito di fare l'offeso? Dai, ti regalo i miei pantaloni se la finisci.'' chiese Dez, mentre apriva la porta.

''Ma che..'' dissi alzando un sopracciglio.



Alla fine mi tuffai di getto sul letto, addormentandomi con l'immagine di Ally impressa nella mia mente.

I suoi capelli le coprivano il volto e un sorriso smagliante compariva sul suo viso.

Era così maledettamente dolce..e bellissima.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 ***


                                         


Capitolo 2.



Erano così innamorati, l'uno dell'altra, ma non volevano ammetterlo.
Per loro era difficile esprimere i loro sentimenti.

La mattina, al Sonic Boom, appena aperto, arrivò Austin, insieme a Dez, che aveva addosso uno strano miscuglio di colori.
''Dez, ma come ti sei vestito?'' ridacchiò Ally, sbattendo le mani sul pianoforte.
''Che c'è? E' la nuova moda!'' le rispose Dez, allacciandosi le scarpe.
''Chi te l'ha detta questa cosa?'' chiese la ragazza alzando il sopracciglio.
''Trish!'' esclamò.
''Ohw, ora si spiega tutto.'' disse Austin mettendosi una mano sulla fronte.

Intanto, la ragazza riccia se la rideva dietro la porta socchiusa del negozio.
''Uhm uhm, vi volevo avvisare che sta per arrivare un temporale!'' disse Trish, tra una risata e l'altra.
''Un temporale? Il cielo è sereno..'' spiegò il biondo, guardando fuori dalla finestra

All'improvviso nuvoloni coprirono il cielo azzurro, che diventò grigio; la pioggia tuttavia non era abbondante.
''Ok..no.'' si contraddì da solo.
''Peggio di un uccello del malaugurio!'' rise di gusto Ally, sgranocchiando dei biscotti che aveva comprato prima di arrivare al Sonic Boom.
''Tzè!''

Alla televisione annunciarono successivamente che avrebbe cessato di piovere tra giorni.
''Cosa!? Come faccio per l'intervista?'' si preoccupò Austin.
''Vedrai che la pioggia finirà anche stasera, ne sono certa!'' disse sicura Ally che aveva terminato il pacchetto di biscotti.
''Lo spero'' la guardò Austin, facendole notare che aveva le labbra sporche di cioccolato.
''Ops..'' si imbarazzò Ally pulendosi le labbra.

Intanto, con il passare delle ore, il cielo era sempre più scuro e la pioggia era sempre più forte.
Era ora di pranzo, Austin non aveva tanta fame come al solito, come Ally, che era preoccupata più di Austin per l'intervista.
Si fissavano.
Era come se avessero gli stessi pensieri per la mente, in quel momento.
Ally portava addosso una maglietta rossa e una gonna che le arrivava fino alle ginocchia. 
Il primo a rompere il silenzio fu il biondo.
''Ally, hai terminato di comporre la nuova canzone?''
''Quasi terminata, capo!'' scherzò la diretta interessata.
Austin si mise a ridere.

Tutti notarono cosa c'era nel piatto di Dez. 
Accortosi delle attenzioni, disse: ''Che c'è? Quando piove ho fame, tanta fame!'', per poi dare un morso al sandwich gigantesco che aveva fatto con le sue mani.
''Ok..'' disse Ally portando gli occhi sul suo piatto.

.......

La pioggia intanto si faceva più forte del previsto e cominciava a spuntare la luna.

''E' già sera?!'' esclamò Trish, sistemandosi i capelli.
''Yes..e hanno detto che sarebbe meglio non uscire di casa per stare allerta.'' rispose Ally, dando un elastico per i capelli a Trish.

La sera non mangiarono, rifugiandosi di sopra.
Austin e Ally erano al piano, mentre Trish e Dez li fissavano da un angolo della stanza.
''Sono carinissimi insieme!'' disse Dez. Aveva detto una cosa sensata, per una volta!
''Concordo! Austin e Ally dovrebbero fidanzarsi.'' gli rispose Trish fissandoli.
''Che? Cosa c'entrano loro due? Mi riferisco ai protagonisti di Zalieni 8!'' continuò, mostrandole la foto sul MyTab. 
Trish, come risposta, si sbattè una mano sulla fronte.

Fece una cosa che la rese fiera di sé.
Mentre Ally e Austin provavano gli accordi per la canzone, la maggior parte delle volte rimanevano incantati, guardandosi.
Trish se n'era accorta già da tempo di ciò.
E finalmente poteva farlo.
Spinse così Ally in avanti, portando i due a 5 cm di distanza.
''Noi dobbiamo andare, ciao!!'' disse la riccia, portando Dez con lei fuori dalla stanza.

Ally e Austin erano lì, che si fissavano da più che vicino.
Il biondo fece un sorriso e successivamente, si baciarono per la prima volta. Nel mentre, venivano fissati da Dez e Trish, che sorridevano.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 ***


                                         


Capitolo 3.



AUSTIN POV

Le sue labbra erano appiccicate alle mie.
Staccati, vedevo nei suoi occhi un misto di imbarazzo, dolcezza e paura. 
Le feci un sorriso, che lei teneramente ricambiò.
''E' questo l'amore?'' cominciai a pensare mano a mano che il tempo passava.
Preso, le misi una mano sulla sua guancia bollente e mi avvicinai alle sue labbra, dando vita ad un altro appassionante bacio.

Da fuori si sentì una frase: ''Staccatevi, prima che vi manchi il respiro'' 
Trish diede così una gomitata all'autore della frase, Dez.
Tuttavia, io e Ally non ci facemmo caso.
Pochi minuti dopo, decidemmo di esprimere tutto ciò che avevamo dentro: sentimenti, emozioni e cose del genere.
''Potete aspettarci sotto?'' chiesi gentilmente ai due che spiavano alla porta.
''Ok..''disse seccata Trish, chiudendo la porta.
Ally cominciò a parlare per prima.
''Aspetta, aspetta.'' la fermai mettendole una mano alla bocca.
Mi alzai e mi avvicinai alla porta.

''Che vuoi fare?'' disse sorpresa la ragazza.
''Sssh!'' la zittii.
Aprii la porta di getto, smascherando Trish che origliava.
''Ahi!'' gridò la riccia.
''Uops.. stavo..aggiustando la maniglia!'' disse, correndo di sotto.

Chiusi la porta e tornai da Ally.
''Allora..'' dissi imbarazzato.
Dopo un breve silenzio, fu Ally a romperlo.
''Austin..'' cominciò Ally, con le braccia che le tremavano.
''Quan-quando mi hai baciata, ho, ho sentito le campane suonare. Ho sentito l'emozione più, più forte della mia vita! Non avevo mai provato niente del genere. Sei l'unico che è riuscito a farmela vivere.'' continuò.
''Dici-dici sul serio?'' dissi io, grattandomi la testa.
''Ti pare di no? ..'' mi rispose lei, guardandomi.
''Beh..anch'io. Il bacio, gli sguardi..tutto. Penso a te ogni giorno che passa. La mattina, la notte. Ogni volta che ti guardo, mi perdo nei tuoi occhi dolci.'' 
Non avevo mai espresso i miei sentimenti ad una ragazza, soprattutto, la ragazza che amavo.
''Ohw, Austin'' si meravigliò Ally.
''Ah! E se non si è notato..ti amo.'' finii io.
''Tzè, sul serio?'' disse, ridacchiando.

Fu lei questa volta ad avvicinarsi a me, e a baciarmi.
Intanto, le nuvole scomparivano e la pioggia era sempre di meno.
''Credo che ora la tua intervista sia salva!'' disse Ally, guardando alla finestra.
''Già!''
''Oh, e potete entrare voi due fuori'' alzai la voce per farmi sentire di più.

Dalla porta che si apriva, ne vennero fuori Trish e Dez, che si congratularono.
Ero così felice di essermi fidanzato con la persona che davvero amavo.
Nonostante tutto, le strade erano allagate e, visto che Dez aveva paura di tornare a casa al buio (lui, non io, giuro!), ci rifuggiamo lì nel negozio, con Ally e Trish.
Ally corse di sotto a chiudere il negozio a chiave e dallo sgabuzzino prese quattro sacchi a pelo, uno per ognuno.
Dentro, si sentiva davvero la differenza: era soffice e caldo.
Tuttavia, ci misi un po' ad addormentarmi, come Ally.
Dopo aver ripensato a tutto cio' che era successo quel giorno, mi addormentai felicemente, guardando Ally, che mi dormiva accanto, mentre Dez, con una torcia in bocca, illuminava il libro d'avventura che leggeva in quel momento.

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 ***


                                         


Capitolo 4.



Il sole splendeva quella mattina a Miami. Di pioggia non c'era traccia, e le strade non erano più allagate.
Il primo a svegliarsi fu Austin, dopo una bella dormita.
Il suo sguardo era rivolto verso il soffitto, ma poi si spostò a Ally.
La sua faccia era per metà nascosta dai capelli mori che si ritrovava. La sua bocca era mezza socchiusa, per respirare, giustamente.
Austin aveva di fronte a sé la ragazza che amava, o forse più.
Sprizzava gioia da tutti i pori, quel giorno.

Dopo aver fissato abbastanza la ragazza, decide di andare al bagno di sotto.
Tuttavia, il suo sacco a pelo non voleva succedesse.
''E' bloccata la cerniera..'' pensò.
Nonostante i tentativi per aprirla, la cerniera non cedeva, come non cessava il bisogno di andare in bagno per Austin.
Per cercare di aprirlo, riesce a svegliare anche Ally, che lo fissava come per dire ''Cosa diavolo stai mai combinando?''

''Ohw, buongiorno anche a te!'' ridacchiò Ally osservando il ragazzo che litigava con il sacco a pelo.
''Ah, Ally, sei sveglia'' disse portando il suo sguardo a quello della ragazza.
''Mi sai dire cosa..cosa stai combinando?'' continuò a ridere.
''È quasi mezzora che cerco di uscire da qui per andare in bagno..un aiuto?'' le spiegò, per poi scongiurarla di liberarlo.
''Aspetta un..'' iniziò Ally.
''Ops....''

Il biondo le fece uno sguardo interrogativo.
''La mia..mia cerniera.. si è bloccata..''
''Non scherzare, ti prego, non immagini quanto ho bisogno di quel bagno!'' esclamò il ragazzo.
''Non sto scherzando, è bloccata, ahahahahahah'' scoppiò a ridere Ally.

Era divertita a vederlo in quella situazione, era così terribilmente comica!
Rassegnato, cominciò a scivolare su sé stesso strisciando, per raggiungere il piano di sotto: così facendo, riesce ad arrivare alla porta del bagno lì vicino, dopo aver però preso qualche botta alla spalla.
Da su si sentì un rumore forte, ma poi si udì un ''Sto bene!'' che continuò con un ''Credo..''

Pochi minuti dopo Austin tornò su, senza il sacco a pelo.
''Come hai..?'' chiese Ally.
''Fortuna?'' disse Austin, facendo finta di vantarsi.
''Hai sbattuto e la cerniera si è sbloccata, eh?..'' 

Aveva capito tutto, infatti Austin formulò a Ally la domanda che prima fece a lui.

..................

Finalmente anche Dez e Trish si svegliarono, entrambi allo stesso orario circa.
''Che bella dormitina!'' esclamò la riccia, portandosi le braccia alla nuca.

Ally era ancora nel suo sacco a pelo, che, seppure fosse stata liberata da Austin, aveva preferito rimanere lì. Era davvero soffice e caldo.
Tutti erano lì, tranne Austin, che si era lavato e successivamente uscito, un'oretta dopo all'incidente della cerniera.
Fece in fretta però, perchè in 10 minuti aveva già rimesso piede nel negozio.

''Indovinate chi ha preso dei cornetti per tutti?''
''Ahw, grazie, tesoro.''

Non si era mai sentito dire quella parola in tutta la sua vita, se non dai suoi genitori.

Austin fece un sorriso e posò i cornetti su un tappetino.
Amava mangiare sdraiato e quindi, colazione a terra!
I cornetti erano 4, come 4 erano le persone presenti.

Dez afferrò un cornetto urlando ''SI MAAAANGIA!''
''Il solito..'' disse Trish, mordendo poco a poco il cornetto ripieno di cioccolato.

Finito di fare colazione, andarono tutti a darsi una lavata, per poi tornare nella stanza, per discutere dell'intervista, cominciando da una domanda basilare:
''Quando sarebbe l'intervista?'' chiese Ally.
''Te lo sei dimenticata? Domani!'' disse il biondo.
Andarono poi sempre più nei dettagli.

''Senti..Ally. Io ho intenzione di...di presentarti al mondo, non puoi rimanere nell'ombra.'' disse Austin, lasciando tutti senza parole.
''Lo sai che ho paura di farmi vedere in pubblico, soprattutto da migliaia di persone.'' lo contraddisse la ragazza in questione.
''Migliaia? Vorrai dire milioni..'' la corresse Dez.
''Dez..così non aiuti..'' gli spiegò Austin.

''Ally fatti coraggio: o almeno, fallo per me: so che stiamo insieme da..da nemmeno mezza giornata?! Ma non importa..io spero che questa storia vada alle lunghe, fino alla fine della nostra vita, perchè nessuno ci separerà, e mi piacerebbe farlo sapere a tutti.'' la incoraggiò.
''Ti sbagli, ci sarà una cosa che vi separerà..la morte'' disse Dez, interrompendo.
''Dez!'' lo sgridò Austin.

''Austin, se vuoi dirlo, dillo: a me non importa. Mi importa stare con te e basta, se poi vuoi rivelarlo a mezzo mondo fai pure. Ma..cerca di dirlo senza di me, ti va?''
''No che non mi va, Ally! Ti pare che se una persona si fidanza, il ragazzo o la ragazza in questione non si fa vedere?''
''Lasciamo stare..salirò da solo sul palco, tranquilla, non ti preoccupare.'' la rassicurò poi.
''Austin, scusa, scusa davvero: solo che mi sentirei tremendamente in imbarazzo a parlare davanti a tante persone, milioni, come ha detto Dez.'' si scusò la ragazza.
''Niente, Ally, non ti devi preoccupare, te l'ho già detto!'' 

Ma dentro di lui in realtà non pensava lo stesso.
Voleva che Ally salisse con lui su quel palco, almeno in quell'occasione speciale.

 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 ***


                                         


Capitolo 7.



Voleva che Ally fosse con lui su quel palco almeno per una volta.
La ragazza aveva il panico da palcoscenico da anni.
Dopo quella volta in cui, davanti a tutti i suoi compagni, fece una figuraccia al pianoforte.
Aveva l'opportunità di entrare a far parte di una prestigiosa scuola di musica, ma a causa di quello che era successo non era stata ammessa.
Ally, non aveva la più pallida idea di ciò che doveva fare, in quel momento era confusa. I tasti del piano le sembravano formare una bocca, che le diceva che non ce l'avrebbe mai fatta. Beh, il pianoforte 'aveva avuto la meglio' su di lei, rendendola ridicola di fronte a tutti.

Questo Austin lo sapeva benissimo. Gliel'aveva raccontato pochi mesi prima, settimane dopo che avevano formato la Squadra Austin.
 

POV AUSTIN

Scesi le scale, e vidi il Sig. Dawson, nonché padre della mia ragazza, che puliva il bancone.
Non era mai presente in negozio, se non rare volte.
''Buongiorno Signor Dawson!'' esclamai facendo un saluto con la mano.
''Ciao Austin!'' ricambiò, spostando la cassa per eliminare la polvere.
''Sei strano..'' mi disse poi.
''Chi, io? Perché dovrei? Solo perché la mia ragazza non sale con me sul palco? Nah!'' gli spiegai. Forse avevo parlato un po' troppo...sì, forse.
''Di chi stai..parlando?'' chiese lui, alzando un sopracciglio.
Dopo un breve silenzio, mi allontanai dal negozio, con la scusa di dover provare un pezzo.

POV Narratore

Nel negozio regnava il silenzio. Era come se fosse vuoto.
Ally era di sopra, masticandosi le sue ciocche, suo solito quando è nervosa.
''Non posso fare questo ad Austin''. Questa frase le rimbombava nella mente.
Trish invece era uscita, probabilmente era andata a lavoro, come già detto in profumeria.
Il migliore amico del biondo invece era vicino ad Ally, intento a mangiare un panino dalle proporzioni esagerate.
''Dez..'' cominciò Ally.
''Sì Ally?'' chiese con la bocca piena.
''Cosa devo fare secondo te?'' 
''Riguardo l'intervista?'' 

Ally fece un cenno affermativo con la testa.
''Se lo ami veramente dovresti superare la tua paura e salire su quel palco insieme a lui.''
Da quando Dez era così saggio? 
''Dez..lo sai che non ci riuscirò mai.'' 
''Perché non dovresti Ally? Austin ti è sempre stato accanto, nei momenti belli e nei momenti brutti: quando stavi bene e quando stavi male. E adesso? Per una stupidissima paura non fai niente per stargli vicino?'' 
''Ah! Ci mancava solo questa. Stai insinuando che non ho mai fatto niente per lui?'' esclamò Ally, alzandosi all'improvviso.
''No, Ally, non dico questo, dico solo che dovresti essere con lui su quel palco.'' continuò a spiegarle.
''Certo, lo so, ma te l'ho già detto! E ritornando al discorso di prima: io per lui ho fatto un mucchio di cose, più di quante tu immagini. Lo sai quelle canzoni chi le ha fatte? Lui? No, io. Ma che te lo spiego a fare se già lo sai?'' si arrabbiò.

La cosa diventava sempre più seria, minuto dopo minuto.
''Ma cosa diamine..? Stiamo parlando dell'intervista, non delle canzoni che hai scritto per lui. Ora te la chiedo io una cosa: stai insinuando che Austin non ha talento?'' 
''Assolutamente no! Hai cominciato tu questa cosa, dicendomi che non ho fatto niente per lui, ma ti pare?''
''Che ti devo dire, allora. Fai come ti va, non ho più voglia di parlare di ciò. Ti chiedo solo di prendere una decisione in fretta, perchè l'intervista è domani.''

Dopo queste parole, Dez aprì la porta e scese nel negozio. Successivamente, spalancò l'altra porta per poi sbatterla nel chiuderla.
''Tzè, non sarà lui a dirmi cosa devo fare. Colpa mia che gliel'ho chiesto.'' pensò Ally, tornando a masticarsi le ciocche.

Dez arrivò nel suo appartamento, trovandoci il compagno di stanza, ovvero Austin.
''Non eri con Ally?'' chiese il biondo.
''Appunto, ero'' 
''Cosa è successo?'' chiese Austin, mettendosi seduto sul letto.
''Una piccola discussione..'' spiegò Dez.
''Chi ha avuto la meglio?'' ridacchiò Austin.
''Credo che tu non faccia ridere.'' diventò di nuovo serio l'amico.

Austin si alzò in piedi per poi raggiungere Dez.
Gli diede due colpi sulla testa, per poi esclamargli ridendo nell'orecchio: ''Dove avete messo il mio amico pazzoide?!''
La sua risata contagiò anche Dez.
''Allora, mi spieghi adesso perchè stai così?'' 
''Io ed Ally. Insomma, la discussione è degenerata. Era tutto tranquillo, poi ho detto qualcosa che non le è piaciuto e si è arrabbiata.'' rispose, raccontandogli parola per parola. 
''Ah..quindi per l'intervista..'' disse il biondo.
Dez annuì.

Nel frattempo, nel negozio Trish era tornata, trovando Ally che continuava a masticare le ciocche.
''Non cambierà mai.'' pensò la riccia.
''Vediamo se riesco a strapparti un sorriso. Lo sai che mi hanno licenziata? Dicono che non si deve lasciare il carretto dei profumi lungo la strada''
''Quindi?'' chiese Ally.
''Quindi il carretto, dato che la strada era bagnata è scivolato fino a fermarsi..nel burrone''
Ally scoppiò a ridere al solo sentire di quelle parole. Voleva essere presente mentre succedeva.
''Lo sai che ho litigato con Dez?'' prese l'iniziativa Ally.
''Con quel tonto?'' 
''Trish! Comunque..sì. Non ne avevo la minima intenzione, ma è stato più forte di me dirgli quelle parole.''
E come Dez, spiegò tutto a Trish.

Tuttavia, la tarda sera, quando Trish era tornata a casa sua, una ragazza mora in pigiama si presentò davanti alla porta dell'appartamento di Austin e Dez.
Bussò alla porta e ad aprirle fu Dez, poiché il biondo dormiva. ''...Ally? Che ci fai qui? E' mezzanotte passata!''
''Chiederti scusa. Non dovevo dire ciò che ho detto. Mi perdoni?'' 
''Se me lo chiedi così non posso dirti di no!'' sussurrò Dez, per non svegliare l'amico.
''Con te c'è Austin, vero?'' chiese Ally.
''Sì, è lì che dorme!'' rispose.

Ally entrò dentro, puntando gli occhi su Austin.
La spalla era mezza scoperta e le coperte lo coprivano fino al ginocchio. 
I capelli biondi erano scompigliati, proprio come quando c'è forte vento e te li rovina.

''E' bellissimo, come sempre.'' sussurrò Ally.
Poi lo baciò sulla fronte, augurandogli sogni d'oro.
 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 ***


                                         


Capitolo 7.



Era finalmente arrivato il giorno dell'intervista.
Nulla avrebbe rovinato quella giornata. 
Ally si risvegliò con il sorriso stampato in faccia. Probabilmente lei era più felice del fidanzato, riguardo l'intervista.
Insomma, ogni cosa che Austin faceva, lei la ammirava di più.
Al contrario della ragazza, lui era un gran ritardatario.
Se qualcuno gli diceva di arrivare alle 17:00, lui sarebbe arrivato alle 18:00, o forse più tardi.

Ally lo sapeva bene. Si era rischiato di sciogliere la Squadra Austin a causa dei suoi ritardi.
La manager Trish già sbagliava gli orari delle interviste, poi se si metteva anche Austin a far ritardo era proprio un guaio.
Tuttavia, questa volta, Trish aveva ben segnato l'ora, ovvero verso le 16:30.

''Austin, sei pronto?'' chiese Trish bussando alla porta dell'appartamento del ragazzo.
''Un attimo, sii paziente!'' esclamò Austin.
''Ma lo sono..E ORA MUOVITI.'' rispose severa la ragazza.
''Sta calma..'' si sentì da dentro l'appartamento.
''Piuttosto, sai dirmi dov'è Ally?'' continuò.
''No, Austin..non ne ho la più pallida idea..'' disse Trish.

Ally era a casa del padre Lester.
''Tesoro, non vai insieme al tuo amico alla sua intervista?'' chiese alla figlia.
''Lo credi tu..'' gli rispose.
''Lo credi tu cosa?''
''Oh, niente papà!'' disse Ally, abbassando lo sguardo.
''Quei due mi nascondono qualcosa.. ne sono convinto..'' pensò subito il Sig. Dawson.
''Non ti prepari per andarci?'' domandò poi.
Ally sospirò. ''Papà, ti devo raccontare una cosa.'' 
''Ah..ok...alle 16.00...lì..Ok!''
''No, aspetta, cosa? Ti sei messa con lui? Ohw, tesoro!'' continuò il padre, entusiasta.
''Comunque, ottimo, ho capito tutto, alle 16.00 lì, perfetto.''

Successivamente all'averglielo detto, si spostò in cucina per sgranocchiare qualcosa.
Il cellulare di Ally cominciò a squillare. Era Austin.
''Pronto, Austin?'' 
''Ehi, Ally, sei pronta per l'intervista?'' domandò.

Lei finse la tosse, per poi dire ''Scusa, Austin, sono malata..''
''Mi ha detto Dez che stanotte sei venuta qui e stavi benissimo!'' disse Austin.
''Forse è proprio perché sono uscita al freddo, in pigiama..guarda.'' ribatté la ragazza.
Austin era un po' dubbioso, ma poi, preoccupandosi per la sua salute, disse ''Ok, non ti preoccupare, Ally, non ti preoccupare..Riposati, mi raccomando!'' 
Poi attaccò.

''Chi hai chiamato?'' chiese Trish da fuori.
''Ally..''
''E allora? Che dice?''
''Dice che è malata e non puo' venire.'' si fece serio.
''Che? Stava benissimo ieri sera!'' 
''Ha detto che è proprio perchè è venuta qui notte in pigiama.'' disse Austin.
''Perché..è venuta qui..?'' domandò la riccia.
''Per chiedere scusa a Dez, lo sai quanto tiene all'amicizia'' rispose l'altro.
''Per quel tonto? Ma dai!'' 

...................

Austin finalmente era pronto. Erano le tre e mezza in punto del pomeriggio.
20 minuti di limousine e arrivava lì, addirittura in anticipo.
''Mi dispiace tanto per Ally. Anche se non saliva sul palco poteva stare a guardarmi da dietro le quinte..'' pensò.

Arrivati, Austin, Dez e Trish, si presentarono nello studio, in anticipo.
Austin indossava una maglietta a righe verdi, coperta da un giubotto bianco, per poi finire con un paio di jeans e delle Converse.
Dez indossava una felpa e come Austin dei jeans e delle Converse.
Trish invece portava un abito viola che le arrivava al ginocchio.
Un vero passo avanti per i ritardatari.
''10 minuti e siamo in onda!'' urlò il cameraman.
''Spero che Ally ci guardi dalla TV'' disse Dez.

-IN ONDA-

''Siamo qui a Afternoon Miami con ospiti d'eccezione! La Squadra Austin! Tuttavia, un membro del gruppo non è potuto presentarsi perché molto malato, Ally Dawson.''
''Salve Miami!'' urlò il biondo.
''Trish, una domanda dal web: E' vero che cambi lavoro ogni giorno che passa?'' chiese la conduttrice.
''Considerando il lavoro al negozio di gioielli, quello di profumi, al supermercato, allo stand dei cellulari e gli altri, direi di si'' rispose sincera Trish.

''E ora tu, Dez, è vero che sei riuscito a mangiare un hamburger di 8kg in un'ora?''
''Falso. 58 minuti e 32 secondi.''
Alla conduttrice scappò una risata.

''E ora passiamo a te, Austin Moon. Qual è l'ultimo sentimento forte che hai provato?''
''L'amore.''
''E cosa trovi di bello nell'amore?'' continuò la giovane signorina.
''Che non se ne va con il tempo, è eterno.''

''Austin Moon, mi stai dicendo che sei fidanzato?'' disse l'altra, mettendosi una mano davanti alla bocca.
''La verità? Sì. Non vedevo l'ora di dirlo. Sono fidanzato.''
''E si puo' sapere con chi?'' 
''Il suo nome..'' cominciò Austin, poi venendo fermato da una voce femminile.
''Il suo nome è Ally Dawson.''  Austin si voltò verso le tende.

Austin riconosceva benissimo quella voce.
Tuttavia, si poteva intravedere un'ombra.
La persona fece un bel respiro e si presentò in studio e i ragazzi spalancarono la bocca.

''Ally!'' gridarono Austin, Dez e Trish all'unisono.
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 ***


                                         


Capitolo 7.



''Ally!'' gridarono Austin, Dez e Trish all'unisono. ''Ally! Non eri malata?'' disse il ragazzo, buttandosi sopra di lei.
Lei sospirò. 
''..Ti pare che se fossi malata..sarei qui.. con un abito stupendo..?'' rise lei.
''Ohw, vieni qui!'' disse Austin portando la ragazza a sé.

''Ally, mi conferma la storia con Austin Moon?'' chiese la conduttrice, importandosene solo degli ascolti.
''Credo gliel'abbia già detto lui e se devo dirlo sì.'' 

''Grazie di essere venuta, Ally.'' disse Austin sorridendole.
''Questo ed altro per te!'' rispose l'altra, perdendosi nei suoi occhi.
''Ti amo.'' continuò il primo.
''Non me ne parlare'' 

''Più dolci di un hamburgher..'' rise Dez.
''Ma gli hamburgher sono salati..'' lo corresse Trish.
''..appunto..'' rispose l'altro come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
''..Ok..''

Ritornando ad Austin e Ally..
''Sai, senza di te non sarei mai riuscito a terminare l'intervista come si deve. Si puo' dire che sei come l'aria, indispensabile.'' 
''Oh, Austin, così mi metti in imbarazzo!'' disse grattandosi la nuca.
''Ahahaha''
''Non ti avrei mai lasciato solo in un'occasione così.''

''Ally, come è arrivata a questo ragionamento?'' chiese la conduttrice, ponendole il microfono.
''..In una discussione con Dez ho capito che dovevo superare la mia paura del palcoscenico, perchè c'era qualcosa di più importante'' 

Trish strappò dalle mani di Ally il microfono.
''Dez ti ha fatto capire qualcosa?'' domandò Trish incredula.
''E' quello che ho detto!'' esclamò l'altra.
Austin rise di gusto.

''E ora passiamo ad un'altra domanda, sempre per lei. Ama davvero Austin Moon?''
Doveva pensarci prima di dirlo.

''....Prego? Cosa vuole insinuare?!'' sbottò Ally.
''Le pare che io sia una di quelle ragazze che se ne frega del fidanzato ma invece solo dei soldi e della fama?'' continuò, arrabbiata.
''Si calmi..'' disse la conduttrice.
''Ma calmarsi un corno! E' una domanda davvero idiota! Non mi metto con la gente per i soldi o chissà quale cosa!''
''Spero non ci siano oggetti affilati nelle vicinanze..'' sussurrò Dez a Trish.

Austin strinse forte le mani di Ally.
''Tranquilla, non ti arrabbiare, so che dici la verità.'' le sussurrò all'orecchio.
''Non è colpa mia se 'sta qui fa domande stupide''
''Ripeto, sta tranquilla.'' replicò, dandole un bacio sulla guancia, che lei ricambiò.

Dopo un breve attimo di silenzio, Ally si calmò.
Si sistemò il suo abito viola, lungo fino a terra e si diresse verso le quinte.

A seguirla fu l'amica.
''Tutto bene?'' chiese gentilmente.
Ally annuì.
''Ok..no, c'è qualcosa che non va'' capì Trish.
''..So di stare con Austin..da quanto? Due giorni? Anche se è così poco io lo amo e non esagero.''

Trish abbracciò forte l'amica, per poi ritornare insieme a lei in studio.
 

-Da dietro le quinte-

''Hai fissato per bene i riflettori?'' chiese un uomo.
''So fare il mio lavoro, che pensa?'' rispose freddo il tecnico.
''La cosa importante è che siano ben fissati. Non vorrei incidenti.'' 

..................................

In studio, la conduttrice continuava con le domande.
''Allora, Austin, quando siete diventati un team voi quattro?'' 
''Uhm, all'incirca un anno fa. Mi ricordo ancora gli equivoci, i litigi..'' rispose Austin, per poi fermarsi all'improvviso, dopo aver sentito un rumore proveniente dall'alto.

Cercò di individuarne la causa e osservando bene, trovò un riflettore non attaccato bene all'estremità.
Poi spostò gli occhi verso il basso, per sapere dove sarebbe caduto.
Ad un tratto, il riflettore si staccò bruscamente, precipitando di sotto.

''Ally, attenta!'' urlò il biondo, gettandosi sopra di lei per proteggerla, sotto lo sguardo attonito di Dez e Trish.

 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8 ***


                                                                        

Capitolo 8.


''Ally, attenta!'' urlò Austin gettandosi su di Ally per proteggerla, sotto lo sguardo attonito di Dez e Trish.

Questi ultimi spalancarono la bocca ''fino a terra'', come nei cartoni animati.
''Austin, Ally! State bene?'' gridarono contemporaneamente.
Nessuna risposta.
''Allora?'' domandò preoccupata Trish.
All'improvviso il braccio di Ally si mosse. Cercò di dire qualcosa ma invano.
Dez si alzò dalla sedia, smuovendo Austin, per poi gridarne il nome.

I loro cuori battevano, chiaramente.
Ancora una volta Ally mosse le braccia. ''mm''
''Uhm..'' 
Poi si scrollò di dosso Austin e sospirò.

''Ally! Stai bene!'' esclamò Trish abbracciandola.
''..C-ccosa mi è succes-s-so?'' chiese confusa la ragazza.
''Me lo chiedo anch'io!'' rispose l'altra, fissando male il tecnico che osservava da dietro le quinte.

Ally si sedette a terra, con accanto il corpo di Austin.
Aprì per bene gli occhi e solo pochi secondi dopo se ne accorse.
''AUSTIN!'' gridò.
Poi gli premette il braccio. ''A..Austin..'' 
Alla fine, tentando di svegliarlo, cominciò a piangere.
''..ditemelo. cosa gli è successo.'' disse tra una lacrima e un'altra.

Dez e Trish sembravano non voler dar risposta.
''..allora?'' continuò Ally.

''Sai..hai notato cos'ha Austin vicino a se?'' chiese Trish, portando gli occhi sull'oggetto.
''Non dirai sul serio..ti prego.'' 
La riccia fece cenno di sì con la testa.

Ally abbassò il capo. I suoi occhi erano come una fontana.
''Ehm..adesso pubblicità, a tra poco!'' disse la conduttrice per poi ritirarsi nel suo camerino.

''...E'..è colpa mia, allora..'' si ripeteva.
''Solo per me è in questo stato..'' continuava, accarezzandolo.
''..Perché..perché faccio sempre la cosa sbagliata?'' pensò.

''Ally..'' disse Trish.
Si voltò verso l'amica, con gli occhi rossi e sospirò.
''Visto..visto cosa sono riuscita a fare?''
''Non è colpa tua! E' solo colpa del...'' poi si fermò e tossì, fissando sempre il tecnico.

Ally si asciugò le lacrime e continuò ad accarezzare Austin.
''Dobbiamo chiamare il pronto soccorso, l'ospedale, l'ambulanza, la polizia, i carabinieri..qualsiasi cosa, pur che tu stia bene'' si disse Ally, guardando il ragazzo.
''..Austin..ti prego, sii forte.'' continuò.

Sullo schermo dello studio comparivano un mucchio di telefonate, di domande dal web...
Tra di loro non erano molto diverse, erano solo ''Che è successo?'' ''Come sta Austin?''
..Se solo si sapesse.
Vivo lo era, ma si era ferito molto? L'incidente poteva rovinargli la carriera?
Tutte domande a cui non c'era risposta.


Si potè udire un verso.
Dez si voltò.
''Cosa è stato?'' chiese poi guardandosi attorno.

Successivamente si sentì un altro verso, e dei respiri affannati.
Ally si voltò verso Austin, che intanto mosse un braccio.
''..AUSTIN!'' esclamò la ragazza.

Poi il biondo girò la testa verso lo sguardo di Ally e sottovoce parlò: ''..piuttost..o che.. stare lì impa-impalata.. una mano non me la daresti?'' 
Ally si mise a ridere e lo aiutò ad alzarsi. ''Allora stai bene!'' disse, abbracciandolo strettamente.
''Vedo che stai bene anche tu...'' rispose l'altro.
''...sì..grazie.''
''...grazie di cosa?'' si chiese Austin.
Dopo un breve silenzio la ragazza spiegò.

''...di esistere. Grazie di esistere, Austin.''


 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 ***


                                                    

Capitolo 9.

Era passata una settimana dall'intervista del Team Austin.
Doveva andare tutto per il verso giusto, ma così non è stato, a causa dell'incidente.
Ai due ragazzi però era andata più che bene, in quanto non si erano fatti quasi niente, se non un lieve mal di testa o qualche dolorino alla spalla.
In televisione, dopo quell'intervista, si vedeva, almeno una volta al giorno, un servizio su essa.
Certo, era bello avere fama, ma così era troppo.

Ma la cosa che Austin e Ally non sopportavano di più era che Dez continuava a parlare di Zalieni 8.
Austin e Trish amavano quella saga, ma così era troppo, almeno per il primo.
Era ossessionato da quel film: ne aveva i poster, i dvd, le clip salvate sul computer, lo sfondo, la maglietta, l'autografo del protagonista.
Tanto che, una volta, circa 2 mesetti fa, durante un'esibizione, Dez mise, al posto della base, la sigla d'apertura del film.
Austin si arrabbiò non poco: aveva in parte rovinato la canzone. 
 
 
What up?
Summer in the sand
He’s a drummer in the band. (I KILL YOU!)
  
Drop the beach
He’s a DJ at the boardwalk (YOUR LIFE WILL FINISH)
I smile and I tan
And her sandals in her hand (IN THREE..TWO..ONE!) 
 
Rockin’ her shades 
  ..

Praticamente una fusione tra ''Heard it on the radio'' e ''Zalieni start song''.
Doveva essere una canzone estiva, da spiaggia, si è trasformata in una canzone da horror sulla spiaggia.

Tuttavia, Austin cominciò a sopportarlo mano a mano che passava il tempo.
Ally invece non era una gran fan dell'horror: quando Austin la portò a vedere il film, non era particolarmente entusiasta.
Anche se alla fine ammise di essersi divertita.

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A Miami erano le 5 del mattino.
Ally iniziò presto a lavorare quel giorno. In realtà, era compito del padre, ma ha scaricato il lavoro alla figlia.
Era stanca, parecchio assonnata. Non aveva dormito nel migliore dei modi quella notte.
Dal sig. Dawson si sentivano rumori da ogni parte. Macchine, motorini, porte che scricchiolavano.
Possedeva quella casa da 18 anni, prima della nascita di Ally.

Ritornando al negozio, che era deserto a quell'ora, Ally si addormentò sul bancone.
Passò un'ora, si fecero circa le 6.
A quell'orario arrivò il suo ragazzo, che si fermò a guardarla.
Notando che stavano per avvicinarsi dei clienti nel negozio, la spostò di sopra, appoggiandola su un tappeto color blu.
Prese la coperta posta sulla sedia e la coprì per bene.

''Ci penso io al negozio, tranquilla''
La baciò sulla fronte e scese di sotto a servire i clienti.

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''Ecco a lei la sua chitarra! Torni presto a trovarci''

Detto questo, a ora di pranzo, spostò il cartello su CHIUSO.
''Deve essere proprio stanca la mia Ally. Vado a vedere..'' disse, mentre una mano si poggiava sulla sua spalla.
Austin si girò di scatto e notò che la ragazza era lì.
''Finalmente sei sveglia!'' esclamò il maschio.
''Grazie mille per avermi sostituito, ero veramente stanchissima.'' lo ringraziò Ally.
''Ah, e scusa se ti ha dato fastidio ricoprire il mio orario'' si scusò in seguito.
''Non devi preoccuparti di questo''

Successivamente Austin si sedette vicino al pianoforte, cominciando a suonare una melodia.
''Hai intenzione di scrivere una canzone d'amore?'' domandò Ally.
''Sì dai, mi sento ispirato. E ora aiutami tu a comporla'' rispose l'altro, con lo sguardo supplicante.
''Senti, vado a prendere il mio quaderno di sopra e torno, aspettami'' 

Preso, scese da Austin e poggiò il quaderno sul piano.
Il ragazzo ci mise una mano sopra, e fece per aprirlo.
''Non  toccare  il  mio  quaderno!'' gli disse Ally.
''Scuuusa! Posso prendere il tuo quaderno, per piacere?'' chiese gentilmente lui.
''Prendi, va!'' ridacchiò lei.

''Ally, guarda questa!'' esclamò il ragazzo, puntando il dito verso la strofa, che recitava:

<< Last summer we met.
We started as friends.
I can't tell you how it all happen.
Then autumn – it came.
We were never the same.
Those nights – everything felt like magic.
And I wonder if you miss me too.
If you don't here's the one thing that I wish you knew. >>

 
La canzone era la maggior parte da finire, mancava parecchio, ma insieme ci sarebbero riusciti.
''L'hai scritta per me?'' domandò lui.
Ally abbassò il capo, imbarazzata.
''Guardami, non c'è niente di male'' continuò.

Allora Ally fece segno di sì con la testa.
''Mentre la scrivevo pensavo a te, quel giorno.'' rispose sinceramente lei.
''E' incredibile...'' cominciò Austin.
''..Cosa?'' chiese.
''Che io ero così importante per te e me ne sono accorto solo dopo settimane.'' 
''E allora? Continuo a non capire'' 

''Niente, Ally, mi dispiace solo di averti fatto aspettare tanto. Ti amo.'' 

Poi la portò a se e la baciò. 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10 ***


                                                       

Capitolo 10.

Austin adorava quella canzone. 
Era così veritiera, e praticamente lui provava gli stessi sentimenti per Ally.
Giorno, notte, quel che sia: la pensava sempre e comunque.
Si preoccupava, si ingelosiva. 
Ed Ally la maggior parte delle volte non si arrabbiava con Austin perché era geloso, perché secondo lei, la GELOSIA dimostra che ad una persona ci tieni davvero.

E Austin non era molto bravo a mascherarla: era geloso del fattorino, del pizzaiolo, del barista.
Ad Ally però non dava fastidio.



''Austin! Ally!'' esclamò Trish, chiudendo la porta del negozio.
''Che succede?'' chiese Ally.
''Ha telefonato Jimmy Star!'' spiegò l'altra.

Austin e Ally alzarono un sopracciglio.
Allora Trish si fece capire per bene.
''..il pelato della casa discografica!''
''Dai, Trish! Non è pelato..è solo che non ha tanti capelli! Ecco!'' la corresse Austin.

Se ne erano proprio dimenticati di lui: non si faceva più sentire, nè niente.
''Vabbè..e allora? Che gli serve?'' domandò Ally.
''Ha chiesto un duetto Auslly.''
''E chi sarebbe questo Auslly?'' chiese.

Trish si mise una mano sulla fronte.
''Oh, insomma! Voi! Austin e Ally! Avete..capito..no? E' un nomignolo per la coppia!''
''..Ok....'' annuì il ragazzo.

''Io non posso cantare!'' disse Ally.
''Perché? Hai superato la paura del palcoscenico!'' 
''Assolutamente no, sono venuta in studio solo perché eravate tu, Trish e Dez e quella lì, la conduttrice.'' spiegò l'altra.
''C'eravamo solo noi, ma ti hanno visto milioni di persone..''
''Ah. Non c'avevo pensato. Hai ragione, è lo stesso...'' riflesse meglio la ragazza.
''Allora canterai con me?'' 
''Ho forse scelta?'' rispose abbracciando il suo ragazzo.


Fuori aveva iniziato a piovere, come l'altro giorno.
Quel meraviglioso giorno in cui Austin e Ally si dissero tutto: sentimenti, verità..

''Oh, ragazze, sentite, ma..Dez?''
''Credo a casa sua a vedere qualche film d'amore'' rispose Trish.
''E tu che ne sai che si vede i film romantici?'' domandò Austin.
''..Dici seriamente? E' da giorni che mi riempie gli sms del cellulare con le recensioni fatte da lui su 'sti film'' spiegò la ragazza.

''Parlando di film.. e se ne vediamo uno qui?'' propose Ally.
Austin accettò subito, come Trish.
''Bene..lì dentro ci sono i pop-corn, vado di sopra a prendere delle bibite. Intanto davanti a voi ci sono dei dvd, uhm..scegliete quello che vi piace di più'' continuò lei.

Mentre Ally salì le scale, già Austin e Trish litigavano per quale film vedere.
Tuttavia, alla fine scelsero.
''Allora, quale film vedremo?'' chiese Ally, tornata con le bibite in mano.
''Wet Side Story'' rispose subito Austin, mentre Trish in contemporanea optò per ''Vampire on New York city''.
''No, Wet Side Story!'' si accanì il ragazzo. ''Assolutamente scegliamo il mio!''

''Non fate così, sembrate dei ragazzini!'' li fermò Ally mentre posava la coca cola.
''Ok, Trish vedremo il tuo film.'' si calmò Austin.
''No, dai, vediamo Wet Side Story.'' 

Di nuovo? Doveva andare ancora per le lunghe questa storia?
''No! Vampire on New York city ora vediamo.'' 
''No! Wet Side Story!'' si arrabbiò ancora Trish.
''..OK!'' prese il DVD Austin, furbo.

Trish spalancò la bocca.
''Oh ma dai!'' esclamò.
''L'hai chiesto tu!'' rise Austin.

Nel bel mezzo del film, dopo essersi ritrovati senza pop-corn, mangiati tutti dalla coppia di fidanzatini si sentì bussare.
Chi era che, sotto la pioggia, che era anche peggiorata, bussava alla porta?

Andò ad aprire Ally, mentre gli altri due cercavano dei pop-corn, senza capire che li avevano già finiti.
Spalancata la porta, rimase a bocca aperta.

''..Dallas?'' si stupì.

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Capitolo 11
*** Capitolo 11 ***


                                                          

Capitolo 11.

La pioggia si faceva sentire di più.
Come la settimana prima sembrava non volesse più smettere.

''Dallas! Che ci fai qui?!'' esclamò Ally.
''A passare a salutarti...'' spiegò il ragazzo.
''Serio? Sotto questa pioggia?''
''..Anche nel negozio, se mi facessi entrare'' la contraddì.
''Ops, perdonami, entra!'' si scusò.

''Allora..come mai ancora in negozio? Fuori diluvia!'' domandò Dallas.
''Eh? Ah, niente..guardavo un film con Austin e Trish'' gli raccontò l'altra.
''Austin..il biondino dici?''
''Sì, il biondino'' rispose imbarazzata.
''Tutto bene tra di voi?'' chiese ancora lui, appoggiandosi al muro.
''Yeah! Continuiamo a scrivere canzoni, divertirci, ridere, essere fidanzati, affrontare i problemi, aiutarci'' disse tutto d'un fiato, soffermandosi però su ''essere fidanzati''

Dallas alzò un sopracciglio.
''Come?''
''Te l'ho detto, continuiamo a scrivere canzoni, divertirci, rider...'' 
''Sì, ALLy, avevo capito! Mi sono sorpreso del fatto che siate fidanzati'' le spiegò meglio.

Non capiva.
''..Che c'è di strano?''
''Niente, semplicemente non pensavo vi sareste messi insieme''
''Ok..Comunque, vieni a salutare anche loro?'' domandò, cambiando discorso.
''Come vuoi'' disse freddo Dallas.

Austin, preso dal film non fece caso al ragazzo, mentre Trish, che era annoiata, si.
''Dallas? Dallas! Da tanto che non ci vediamo!'' esclamò.
''Ciao Trish!'' rispose, senza giri di parole.
''Comunque, ciao anche a te, Austin'' 
''Ciao Dal..no, aspetta: Dallas? Non eri partito per l'Argentina?'' chiese il giovane.

''E adesso eccomi qui'' 
''Comunque, bentornato! Rimani con noi a vedere il film?'' propose Austin.
''Se acconsentite non posso fare altro che accettare!'' 

''Allora il film parla di uno scont...'' cominciò.

''E finisce quindi così!'' concluse, mentre i titoli di coda apparivano sullo schermo.
''Grazie, tesoro, anche se era meglio guardarlo il film, piuttosto di ascoltare la trama, i tuoi pensieri sul film e il resto'' rise Ally.
''Concordo pienamente'' disse Dallas tra uno sbadiglio e l'altro.
''Hai sonno, vero?'' chiese Trish.
''Abbastanza. Quindi mi..mi ritiro a casa''
''Sicuro di non voler rimanere qui?'' si preoccupò Austin.
''Sentite..sarei di troppo. Non voglio assolutamente continuare a disturbarvi.'' spiegò.
''Ti sbagli, sei il benvenuto. Noi dormiamo di sopra, se vuoi ci segui e rimani con noi oppure vai, sotto la pioggia, a casa tua. Fa un po' come ti pare'' lo tranquillizzò Ally.
''Vabbè dai sto con voi.''

Detto questo, subito si fecero spazio nei sacchi a pelo, come la settimana prima. Dato che Dez non c'era, il suo spettava a Dallas, per quella volta.
Era il solito caldo e soffice sacco a pelo. 

Il mattino successivo, Austin,  tornato dal bagno, aprì la porta senza farsi vedere o sentire.
Si sorprese molto, quando trovò Dallas ed Ally a pochi centimetri di distanza.

''Dallas! Che stai facendo!'' urlò la ragazza spingendolo via.
''Me lo chiedo anch'io, sai.'' disse Austin, facendo voltare i due.
 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12 ***


                                                


Capitolo 12.

Dallas e Ally erano più che imbarazzati, anzi, l'ultima era arrabbiata. 
Durante l'assenza di Austin, si era avvicinato a lei e la stava per baciare.

''Allora?'' 
''Austin, non è come credi.'' disse ALLy, liberandosi dal sacco a pelo.
''In verit...'' cominciò Dallas.
''Tu chiudi il becco, che poi mi devi qualche spiegazione. Piuttosto, esci.'' esclamò la ragazza.
''Ma..''
''Ti ha detto ESCI.'' si infuriò Austin.

Così fece, aspettando di sotto.
Di Trish non c'era traccia, era andata a lavoro. Si puo' definire lavoro andare a fare shopping alle 8 del mattino?
Beh, per lei era un grande sforzo: i saldi iniziavano a quell'ora e voleva dare un'occhiata ai capi in mostra.

Austin si mise seduto sul pavimento con le gambe incrociate.
Poi sospirò. ''Allora? Devi dirmi qualcosa?''
''Io non ho fatto niente. Assolutamente niente. Lui si è avvicinato a me e voleva baciarmi.'' spiegò Ally.
''Ne sei sicura?'' domandò dubbioso l'altro.
''..Scusami?''
''Dico, sei sicura che si sia avvicinato lui?'' chiarì.
''..Mi consideri una..traditrice?'' 
''Non dico ques..'' iniziò Austin.
''E anche idiota! Se avessi voluto baciarlo l'avrei fatto con te nel negozio? Sei malato?'' si arrabbiò la ragazza.
''Ah, allora se non ero qui nel negozio l'avresti baciato e ci avresti fatto chissà cosa, non è così?'' 

La situazione stava degenerando. Dallas aveva rotto l'equilibrio iniziale, quell'atmosfera magica creatasi tra Austin e Ally. 

''..Cosa? Ma per chi mi prendi? Per una prostituta? E dire che fino a ieri mi consideravi vita.''
''Perché tu sei la mia vita, non l'hai capito?!'' 
''..Io? Sono la tua vita e ipotizzi che sia stata io ad avvicinarmi a lui? Mi prendi in giro?'' gli domandò.
''Non l'avrei mai detto, se TU non l'avessi mai fatt..'' disse Austin, che ricevette un ceffone prima che potesse finire la frase.

Se solo fosse stato zitto. 
Il viso di Ally era rigato dalle lacrime. Era incredula, lui non si fidava della sua ragazza?

''Dai, Ally, non te la prendere. E' un litigio..siamo una coppia'' cercò di riparare il guaio che aveva combinato il biondo.
''Sbagli.''

Austin non capiva.
''Dai lo sai che ti amo.'' disse.
Non ricevette alcuna risposta. Più che tristezza Ally provava rabbia. Era..tristemente arrabbiata? 

Ally si alzò in piedi, aprì la porta e fuggì senza spiccicare parola.
Austin cercò di inseguirla, ma era troppo veloce. 
Dallas li vide correre attorno al negozio, per poi vederli sparire oltre il centro commerciale.

Austin prese il cellulare e compose il numero di Ally.
''Ciao!'' si sentì.
''Ally ascolta..'' 
''Parla la segreteria telefonica. Registri un messaggio dopo il bip, o riattacchi direttamente.'' 

Ah, ora era tutto chiaro, era impossibile che Ally in 10 minuti avesse dimenticato tutto.
''Vedi di tornare in fretta, ti aspetto. E se non tornerai io continuerò ad aspettarti. E' un semplice litigio, è normale, siamo una coppia: lo supereremo insieme.'' spiegò, per poi mettere giù.

Ally, ricevuto il messaggio, lo ascoltò attentamente.
''Sbagli, Austin, sbagli ancora. Il tempo del verbo è eravamo, lo eravamo.'' disse dentro di sé.
 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13 ***


                                         
Capitolo 13.


ALLY POV

Non sapevo esattamente dove mi trovavo in questo momento. 
Sapevo invece che sono abbastanza lontana per farmi trovare da Austin.
Che sia geloso lo posso comprendere, e anche abbastanza, anch'io farei così se vedessi lui con un'altra, ma ha esagerato.
Cioè, non potevo crederci che pensi che io sia una sfacciata.
Le parole che ci siamo scambiati mi ritornarono in mente.

''Io non ho fatto niente.''
''Ne sei sicura?''

Non avevo intenzione di ritornare nel luogo del litigio finché non arrivi sera tarda.
Me l'ha detto senza fare tante storie, era sottointeso che mi considerasse voi sapete cosa.
E' stata tutta opera di quel benedetto Dallas. Cos'è, è ritornato per rovinarmi la vita? 
Mi ripromisi, appena tornata, di strangolarlo. Anzi, non volevo andare in prigione per lui...bugia, tutte chiacchiere, stasera se è lì lo prendo a chitarrate in testa.
Mi dispiacerà per le chitarre, ma se lo merita. 
In realtà anche Austin se lo meriterebbe, visto come mi ha trattata. Ma forse..sono stata un po' dura anch'io..forse non me la dovevo prendere così tanto.

Voltato l'angolo, mi fermai vicino ad un negozio di vestiti, probabilmente quello dove la mia migliore amica stava facendo shopping.
Riuscii ad intravederla vicino ad un cartello che indicava dove si trovavano gli indumenti con un prezzo di convenienza.

''Trish!'' le urlai.
''Ally! Non dovresti essere..al negozio?'' mi domandò, cercando dei jeans.
''Esatto..dovrei..lunga storia, Trish, lunga storia'' dissi abbassando il capo.

Lei si avvicinò a me, intuendo che fosse successo qualcosa di grave.
Poi si sedette e mi spiegò che piuttosto che cercare i vestiti, mi avrebbe ascoltata.

''Sicura? Non è che poi ti annoierò un pò con questa storia?'' 
''Racconta o me ne vado dall'altra parte per prendere quell'..quell'abito firmato da quel famoso...stilista...ah, guarda..ne rimane solo 1.....'' mi disse ammirando quel vestito lungo rosso firmato, che se non vado errata costerà sui 70 dollari.

''...Ok..Allora, sai..DALLAS MI VOLEVA BACIARE E AUSTIN CI HA SCOPERTI VICINI UNO ACCANTO ALL'ALTRO, E HA DUBITATO CHE FOSSI STATA IO AD AVVICINARMI! INSOMMA NON CI POSSO CREDERE.'' iniziai, arrabbiandomi nella spiegazione.

''..e quindi alla fine abbiamo litigato e ora sono qui.'' conclusi.
Poi notai la mia amica che guardava ancora quello stupendo abito. ''Trish..TRISH! Mi hai ascoltata almeno per 10 secondi?''
''Certo..mi stavi dicendo che avete litigato per quel magnifico abito rosso lungo firmato da Style One..'' sintetizzò il tutto, sbagliando di brutto.

''Certo Trish, proprio per quello..'' la appoggiai seccata.

AUSTIN POV

Era passata poco più di un'ora. Erano circa le nove, nove e dieci, credo.
L'aspettavo al Sonic Boom.
Cosa mi è passato per la mente. Non mi sono fidato di lei. E ora mi odia. Dovrei avvisare suo padre.
Così fu: composi il suo numero e lo avvertii di cio' che era successo.
Intanto, Dallas, che credeva che non lo vedessi, si godeva la scena.

''Quando questa storia sarà finita tu ne pagherai le conseguenze'' lo minacciai, mettendo in tasca il cellulare.
''Si, Austin, convinto!'' mi rise in faccia.

Quando stavo per prenderlo a pugni, arrivò Lester, che mi prese per il braccio e mi portò fuori.
''Cosa le hai detto per farla andare via senza spiccicare parola?'' mi domandò severo.
''Beh..le ho detto qualcosa che non dovevo dire. So di aver sbagliato, e adesso ne sono pentito'' gli spiegai.
''Tu, che sei l'autore di questo macello, ora la vai a cercare. Tu vai di là, io da quest'altra parte. Se non la troviamo non sai cosa ti aspetta, mio caro!'' mi disse ghignando.

Ubbidii, andando su e giù per il centro commerciale.
Ad un tratto incontrai Trish, che probabilmente ne poteva sapere qualcosa.
''Hai visto Ally?'' chiesi preoccupato.
''Credo sia vicino la gelateria, è lì che l'ho lasciata per andare a posare le buste.'' mi rispose.
La ringraziai e poi corsi per arrivare a destinazione.
''Mi raccomando, non fartela scappare!'' udii in lontananza.

Secondo i miei calcoli, la gelateria doveva essere abbastanza vicina a dove mi trovavo.
Con il respiro affannato, mi fermai vicino ad un palo della luce.
Riuscii a vedere Ally, lontana, che mangiava un gelato misto menta e frutta.

Sforzandomi, riuscii ad arrivare in quella diamine gelateria.
''Che ti serve, Austin?'' mi chiese seccata.
''Fare pace con te.'' risposi direttamente.
''Certo anche subito!'' disse.
''Sul serio?'' domandai.
''No.'' 

Ok, sono estremamente sicuro di averla ferita abbastanza.
''Austin...volevo dirti..'' iniziò con la voce più tenera che abbia mai sentito.
Una luce di speranza apparì nei miei occhi.
''...che te ne devi andare. Ora.'' terminò più spietata che mai.

Ci rimasi parecchio male. All'improvviso apparì dall'incrocio il padre di Ally che corse fino ad arrivare fino a noi.
''Ally! Non dovevi scappare! Ora torniamo subito a casa, sono stato chiaro?'' la sgridò.

''Sig. Dawson non si arrabbi con lei, è solo colpa mia. Tutta colpa mia.'' gli spiegai, fuggendo con le lacrime che scorrevano sul mio viso.
Mi rifugiai nel mio appartamento, dove Dez dormiva, mentre in TV mandavano in prima assoluta la nuova serie ''Love is life''
Mi seccava svegliarlo, avrebbe cominciato a rompere mostrando tutto il suo lato romantico.
Non che io non lo sia, per carità.

Mi buttai di getto sul letto prendendo un piccolo taccuino.
Ci scrissi tutti i miei pensieri, le mie emozioni in quello straziante momento.

E' come se mi mancasse qualcosa. Ah già, mi manca Ally. Però posso comprenderla. L'ho trattata troppo male.
Non dovevo farlo, ripeto. Ora ne pago le conseguenze. Mi odia, e non credo che si potrà mai più fidare di me.
O che il nostro rapporto torni come prima. E ora come devo fare. Ma poi, perché lo chiedo ad uno stupidissimo diario?
Mi ricordo quando Ally mi diceva ''Non toccare il mio quaderno!''. Era così comica, ci teneva molto. E guai se lo toccavo! Potevo dire addio a Doggy il Delfino.
Il nostro primo bacio, indimenticabile, anche se su opera di quella furba di Trish. Tuttavia, grazie a lei ci siamo messi insieme..e ora, a causa mia, abbiamo rotto, forse...


Prima di terminare la pagina, mi addormentai sullo stesso quaderno. Un sonno tormentato, alle 9 del mattino.

''Ally...'' continuavo a ripetere.
''Torna...torna da me.'' 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14 ***


                                       

Capitolo 14.


AUSTIN POV

Era passato qualche giorno dalla quando iniziai a scrivere su quel diario.
Ci scrivevo tutti i miei pensieri, sul litigio, le mie giornate da allora..
Non avevo mai pensato di possedere un taccuino in cui scrivere. 
Credo che sia l'unico che in questo momento sia disposto ad ascoltarmi. Insomma, Dez ha da fare, Trish fa shopping ed Ally mi odia. Con chi parlare? 
So di fidarmi solo di loro tre. I miei migliori amici..

''Nuovo giorno. Sento la sua mancanza. E' una settimana che non parliamo.
 Non ho mai passato un'ora senza dirti niente..e ora invece son passati sette giorni.
 Passiamo alle cose belle.
 Oh, non mi è accaduto niente di così stratosferico. Ecco. Io, un ragazzo che ha voglia sempre di divertirsi..si, e poi alla fine sono qui a 
 piangere. Sì, piangere, non ci posso credere nemmeno io! Considerami un debole, o quello che vuoi, ma non riesco a fare altro.
 MA POI, CON CHI STO PARLANDO?''


Terminai così la pagina, trovando troppo assurdo continuare. 
Però mi misi di nuovo composto sul letto, ripresi la penna e scrissi solo una parola, prima che fossi interrotto da Dez.

''Sei tornato, Dez!'' esclamai.
''Da quanto tempo!'' mi disse.
''..Ma..io sono sempre stato qui..'' gli feci capire.
''Ah davvero?..'' rimase sorpreso.

Gli chiesi di non fare troppo rumore perché avevo intenzione di scrivere qualcosina.
Accettò ciò e si mise sul letto accanto al mio. Mi sa che non aveva capito bene ciò che gli avevo chiesto, dato che faceva più baccano del solito.
Sono stato per un po' zitto, e poi gli dissi ciao, uscendo dall'appartamento alla ricerca di un luogo in cui potevo stare in pace.

Ovvero? Sono stato vicino alla fermata dell'autobus, ma non credo sia stata una buona idea. 
Ho provato vicino al mini's, ma niente da fare!
Non persi la speranza e mi avviai verso il Sonic Boom. Sapevo che avrei dato fastidio ad Ally, ma non aveva turni quel giorno, quindi non mi avrebbe nemmeno visto.

Come non detto. Era lì, a pulire una vecchia chitarra.
Aprii la porta piano piano, facendo in modo che non mi sentisse. 
Poi mi misi seduto sulla poltrona all'entrata, posizionando subito il diario davanti alla mia faccia, per non farmi notare.
Presi la penna dalla tasca e la poggiai sul quaderno.

''Che ci fai qui?'' mi chiese Ally seccata.
''Volevo finire di scrivere...'' le spiegai.
''..Perché qui?'' domandò.
''Perché c'è più silenzio!'' 

Lei sorrise, cominciando a sbattere i cimbali e ad alzare il volume dello stereo al massimo.
Mi misi una mano sulla fronte e le chiesi gentilmente se poteva abbassare il volume.
Rispose un ''Non seeentooo!''.

Mi alzai in piedi e spensi lo stereo, per poi bloccarle le mani per impedirle di sbattere i cimbali.
''Senti. Sono qui per scrivere una pagina di diario. Ora tu smetti di fare tutto 'sto casino e siamo tutti più felici.'' mi arrabbiai.

ALLY POV

''Levami queste mani di dosso! Non prendo ordini da te. Sarei più felice se te ne andassi, grazie e arrivederci!'' gli risposi liberandomi dalla sua presa.
''Ma neanche per sogno, non puoi cacciarmi!'' mi contraddì.

Io volevo farci pace, ma contribuivo solo a farlo arrabbiare di più.

''Austin in realtà..'' iniziai.
''No, Ally, basta. So di aver sbagliato ma ora sei tu che ti comporti male con me! Volevo solo terminare di scrivere, ma se non vuoi che io stia qui me ne vado al parco. Ti saluto, ci si becca in giro.'' disse andando via.
Dalla sua tasca fuoriuscì un piccolo quaderno.

''Austin hai diment..'''
Poi mi resi conto che era già lontano per sentirmi.
Lo poggiai sul bancone, se lo voleva ritornava, altrimenti niente. 

Non l'avevo mai fatto, ma presa della curiosità, sbirciai il quaderno lì e là.
Capii che ero io nella parte del torto! Lui era triste perché avevamo in qualche modo rotto e io invece me ne fregavo di lui.
Dovevo chiedergli scusa assolutamente. Dove aveva detto che andava?
Ah si, al parco. Mi ricordo quando uscimmo per la prima volta in quel luogo, da amici. Non andò tutto nel verso giusto, diciamo..
Ma tornando ad Austin, devo seguirlo. Devo riportargli il quaderno e devo farmi perdonare.

Chiusi il negozio e mi avviai verso destinazione.
Nel tragitto pensai quanto fossi stata sciocca a farmelo sfuggire in quel modo.
Quando riuscii ad intravederlo con la punta dell'occhio gli gridai che aveva dimenticato il quaderno, senza ricevere alcuna risposta.
Aveva il cellulare in mano e probabilmente ascoltava un po' di musica.
Da lontano sentii che qualcuno mi chiamava, era..Trish.
Mi fermai aspettandola, perdendo di vista Austin.

AUSTIN POV

Questa volta ero io quello arrabbiato. Cioè, sentivo sempre di volerle più che bene ma avevo perso la pazienza.
Non potevo fare una cosa che riguardava lei?  -.-'

''Better than this...'' canticchiai.
Sentii poi una mano sulla schiena. Mi voltai e chi mi ritrovai di fronte?

''Oh, ciao Kira'' dissi togliendo la musica e le cuffie.
''Austin!'' mi abbracciò.
''Tutto bene?'' chiese in seguito.
''Certo..che no. Ho litigato con Ally.. sai..'' le spiegai.
''Non sai quanto mi dispiace!'' ghignò la ragazza.

Le dissi in seguito che stavo andando al parco per scrivere qualcosina e non volevo essere disturbato.
''Tranquillo, non farò alcun rumore'' mi rassicurò.
Poi mi toccai la tasca e notai che il taccuino non era con me.

''Fantastico! Ho dimenticato il diario...'' sussurrai cercando tra le altre tasche della giacca.
''Se non hai niente da fare ci sediamo lì e parliamo un po'..ti va?'' mi propose Kira.
''Se proprio devo..ok'' accettai.

Ci appoggiammo a una panchina e cominciò a raccontarmi delle sue vacanze.
''Non potrebbe andare peggio..'' dissi dentro di me.

Poi le cadde una foto dalle mani, con i suoi genitori, credo.
Mi abbassai per raccoglierla e fece così anche lei.
Alzammo il capo e ci ritrovammo con le labbra vicini le une alle altre.

''Déjàvu, Austin, déjàvu..'' udii.
Era Ally che ci fissava increduli, con Trish dietro lei.

''Bene, forse mi sbagliavo.'' ripensai, riferendomi a ciò che avevo detto prima.

 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15 ***


                                              

Capitolo 15.

Ally teneva le braccia conserte guardando i due seduti sulla panchina.
''Austin seguimi un momento'' disse facendogli segno.

Non esitò a seguirla. ''Facevi la critica a me e poi hai fatto la stessa cosa tu?''
''Mi sono chinato per prendere la foto! Non è colpa mia se si è abbassata anche lei!'' le spiegò il biondo.
''E perché sei venuto al parco con lei? Mi sono distratta pochi minuti per Trish e tu eri qui con Kira'' domandò l'altra.
''L'ho incontrata mentre arrivavo qui e mi ha chiesto se poteva rimanere con me. Dovevo cacciarla via, come hai fatto con me prima?''

''Te ne sei andato tu!'' esclamò Ally.
''Perché tu mi hai costretto facendo casino.'' si giustificò il ragazzo.
''Io volevo chiederti scusa perché avevo esagerato arrabbiandomi con te per quello che è successo, ma tu sei scappato senza farmi spiccicare parola!'' continuò lei, prendendo una caramella alla menta dalla tasca.

Probabilmente sono stati più giorni a litigare che a stare insieme. Si, così sembra. 
E il litigio continuava e continuava.

''Dopo che mi sono sentito dire quelle parole dovevo rimanere ad ascoltarti ancora?'' 
''E certo Austin, ora è colpa mia, non è così? Tuttavia chi non si è fidato sei stato tu, chi ha sofferto ero io e chi era nelle braccia di un'altra eri sempre tu.'' sussurrò per non farsi sentire dalle due ragazze che erano poco distanti da loro.

''Tzè! Ho sofferto anch'io! Se non ero distrutto per questa storia non me ne rimanevo nell'appartamento a scrivere su uno stupido diario! E poi ti ho detto che è stata Kira a farmi avvicinare con la scusa della foto.'' le disse senza fare troppe chiacchiere.
''Austin potrò anche crederti, ma non mi è piaciuto il modo in cui mi hai abbandonata prima scappando in quel modo, senza nemmeno farmi aprire bocca'' spiegò.
''Oh, si, perché a me è piaciuto molto come mi hai trattato in questi giorni, sbattendotene di come stavo e di tutto ciò che mi riguardava'' disse sarcasticamente Austin.

''Non ci posso credere! Questo lo pensi tu! Ho cercato di fare tutta la tosta per nascondere la tristezza che provavo dentro di me tutta a causa tua. Dopo tutto quello che ti ho detto in modo sincero, non puoi affermare ciò!'' rivelò l'altra scuotendo il capo.
''Ah, comunque, ora che mi ricordo, tieniti questo, l'hai perso uscendo dal negozio.'' iniziò Ally uscendo il diario dal taschino.
''Mi chiedo se le cose scritte siano davvero i tuoi più sinceri pensieri.'' finì, sbattendo l'oggetto sul petto di Austin. Egli strinse il quaderno tra le sue mani per evitare un'eventuale caduta di esso. 
''Ah, brava, hai letto pure il mio diario, complimenti, ora manca solo che mi svaligi l'appartamento!'' gridò per farsi sentire dall'ormai lontana ragazza.

Austin ritornò vicino alla panchina con lo sguardo rivolto verso il vuoto.
''Perdonami, non volevo!'' cercò di scusarsi Kira, che in realtà non era veramente così dispiaciuta.
''Non è colpa tua..o mi sarò spiegato male io oppure ho parlato troppo.'' la rassicurò.

Trish alzò un sopracciglio non capendo molto bene la situazione.
''Si certo, vuoi dirmi che non hai ascoltato assolutamente niente di quello che abbiamo detto?'' chiese il ragazzo facendosi scappare una finta risatina.
''No ero occupata a..a....a scaricare le app per il mio cellulare!'' si giustificò cercando il telefono nel giubotto.
''Ehm...chissà dove mi è caduto il telefono..l'avevo in mano due secondi fa...'' disse nervosa. ''Oh e d'accordo, non ho il telefono e ho sentito tutto, scusami. Comunque, ci devi fare pace, tra pochi giorni c'è il tanto atteso duetto!'' continuò.

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''Ho intenzione di dimostrare ad Ally che quel quasi-bacio non l'ho voluto io!'' esclamò Austin a Dez.
La domanda più ovvia era come fare. Dovevano ideare qualcosa di non troppo complicato e sbrigativo.

''Potresti travestirti da clown e le farai uno spettacolo per bene con dichiarazione finale!'' propose Dez.
Rielaborando le idee proposte, Austin arrivò al piano decisivo.

''Dovrai truccarti e vestirti a dovere affinché assomigli ad un uomo attraente e di fama. Così facendo attrarrai Kira e dovrai fare in modo che ti riveli ciò che è successo. Chiaro?'' spiegò.
''E il clown?'' si rattristì l'altro.
''La porterei ad uno spettacolo circense più in là...credo. Ma tu non devi farti riconoscere in alcun modo. Capito?'' si inventò al momento Austin.
Terminò mettendo un piccolo registratore nella camicia blu dell'amico. 

''Tutto chiaro! Devo vestirmi da clown e invitare un uomo di fama a cena che Kira non conosce.'' 
 Certo, aveva capito ogni singola cosa. 
 Diamine, ci volle quasi un'ora per fargli capire tutto. Esausto chiese per l'ultima volta se aveva capito qualcosa del piano.
''....Devo vestirmi e truccarmi in modo da divenire più attraente per poi far avvicinare Kira a me..e poi devo farle confessare tutto ciò che è successo con te!'' 
''Finalmente!'' esclamò Austin buttandosi sul letto.

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Il giorno dopo.....

Dez andò alla ricerca di Kira e la ritrovò al Mini's, un negozio al centro dove tutti i cibi sono striminziti.
Dopo aver fatto voltare la ragazza, Dez fece una piccola giravolta per poi fermare lo sguardo su di lei.
''Ehilà!'' la salutò sedendosi al tavolo.
''Ciao, tu saresti?'' 
''Io sono De.....Anthony. Io sono Anthony!'' le rispose dopo aver cercato un nome abbastanza normale e decente.

''Piacere, il mio nome è Kira, Kira Star'' si presentò stringendo la mano ad ''Anthony''.
''Ti va di fare qualcosa questo pomeriggio? Magari andiamo da qualche parte..'' chiese.
''Certo..ma non credi dovremmo conoscerci meglio?''

''Ci conosceremo meglio questo pomeriggio. Alle 5 ci troviamo qui. Ci vediamo..Kira!'' la salutò, lasciando un sorriso sulla faccia della ragazza.

 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ***




                                                    

Capitolo 16.

''Austin che ne dici di questo locale?'' propose Dez indicando il punto sul giornale.
''Devi farle confessare tutto, non devi mica chiederle di sposarti!'' 
''Prevenire è sempre meglio che curare..'' 
''...Ok..comunque io ti consiglio Una giornata con i fiocchi.'' disse Austin prendendo un succo di frutta. ''Dicono sia carino come ristorante, ed anche economico'' concluse.

Lo descrisse lì e là, sembrava l'ideale. Nessuno avrebbe sospettato nulla.
Se un minimo dettaglio era fuori posto poteva saltare la copertura.

''Austin e se mi cadono i baffi mentre mangio? E se esplode la bottiglia d'acqua facendo cadere essa sul trucco? E se il registratore non registra niente?'' si preoccupò Dez, con fare pessimista.
''Accendi l'interruttore dell'ottimismo, Dez. Niente andrà storto, te lo assicuro! Il chip dove si trova?'' 
''L'ho messo vicino la manica della camicia'' rispose il ''momentaneo attore''.
''Bene devi solo accenderlo quando parlerete di me. Ah e se non accadrà, inizia tu il discorso, mi raccomando!'' gli ricordò.

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17.02

Kira aspettava seduta su una sedia apri e chiudi, con una bibita in mano.
Era lì da 5 minuti. Solitamente sono gli uomini a dover arrivare puntuali ad un appuntamento..
Quando finì di bere erano passati un paio di minuti, ma Dez, o meglio Anthony, non si faceva vedere.

''Anthony!'' esclamò dopo averlo visto accanto ad un albero.
''Kira! Sei venuta!'' le disse, facendo una finta espressione sorpresa.

''Si...'' si imbarazzò la ragazza.
''...Allora..andiamo? Ti porterò in un ristorante molto carino.'' le spiegò.
''Un ristorante alla nostra seconda volta che ci vediamo?'' chiese Kira alzando un sopracciglio.
''Se non vuoi ci vado da solo eh..almeno pago 90 euro di meno'' disse seccato Anthony.
''Inoltre domani parto per la Francia e non ci rivedremo mai più..Volevo uscire con una bella ragazza e tu lo sei, ma se ti dispiace non fa niente'' si inventò sul momento, rattristandosi. In qualche modo doveva pur convincerla..

''..perché parti?'' chiese rattristandosi anche lei.
''ehm...beh..devo partire per un tour con au..'' disse sicuro. ''Ehm..volevo dire..i miei genitori hanno trovato un'offerta di lavoro lì e quindi..''
''Vabbè dai..andiamo!'' accettò Kira per poi chiedere la mano al ragazzo.

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''..Ora capisco perché si chiama Una giornata con i fiocchi...'' pensò Dez trovandosi davanti un ristorante con fiocchi ovunque. In effetti c'era anche un logo con un fiocco sul giornale...
''Avevi ragione, è carino..'' mentì Kira coprendo la sua espressione schifata con un falso sorriso.

Appena entrarono, un'ondata di profumo li investì. 
Il profumo non fu l'unica cosa ad accoglierli, infatti anche un cameriere si avvicinò a loro.
''Mi spiace, non potete entrare. Dovete avere i requisiti adatti.'' disse loro freddo.
''Ovvero?'' si preoccupò Dez.
''Secondo te, perché abbiamo tutti dei fiocchi sulla maglia e abbiamo in testa un fiocco, blu per gli uomini e rosa per le donne? C'è anche scritto sul giornale!'' gli spiegò il cameriere passandogli la lente di ingrandimento.

Dez portò la lente sul giornale e ciò era scritto in una scrittura così microscopica che nemmeno le pulci riuscivano a leggerla.
''Note: avere fiocchi a portata di mano per l'occasione..'' lesse.

All'improvviso arrivarono altri due camerieri che presero da un vassoio una ventina di fiocchi appena sfornati.
''Idea..'' pensò Dez.

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''Beh, Kira, ti è piaciuto il pomeriggio?'' le chiese Dez sistemandosi il fiocco sul collo fatto di pane, esattamente quello che era nel vassoio.
''Se non avessimo dovuto appiccicarci addosso questo pane per tutte queste ore sarebbe stato meglio!'' rispose ridendo.
''E finalmente mi posso togliere dalla testa questo cibo che hai colorato di blu e rosa con i pennarelli che hai trovato in un cestino..'' continuò sempre Kira.
''Ringraziami; se non era per me non ci mettevi nemmeno piede in quel posto!'' ridacchiò Anthony o come vi è meglio chiamarlo.

Egli cambiò discorso, su consiglio dell'amico. ''Sai, l'altro giorno ti ho vista con Austin Moon..quella famosa star..e pensavo stesse insieme'' iniziò accendendo il registratore dopo averlo cercato nella manica. 
''Ti riferisci a quel quasi-bacio? Niente di più falso: io non volevo neanche farlo, poi ho visto Ally, la sua amichetta, e allora per farla ingelosire l'ho quasi baciato. Notavo che lui non si stava nemmeno tanto divertendo con le mie foto delle vacanze, e tanto meno voleva un bacio. Ah, e neanche io lo volevo, solo che non sopporto la Dawson e allora mi sono comportata così. Perché stiamo parlando di lui adesso?'' confessò Kira a quella supposizione.

''E che ti ha fatto Ally di male?!'' le chiese.
''..Sai..Ally è una ragazza che ha tutto. Ha un ragazzo, ha tanti amici, ha superato la sua paura da palcoscenico e ora canterà con Austin. Cosa puo' avere di meglio lei? Ha l'affetto dei suoi genitori, insomma, te l'ho già detto, ha tutto. Io invece mio padre lo vedo una volta ogni tanto, perché lavora con i suoi artisti. Mia madre è andata in Italia per intervistare le star di laggiù. Non ho nemmeno un paio di amici. Tutti mi hanno abbandonata e ora lo farai anche tu e questa cosa mi rattrista parecchio.'' spiegò con le lacrime. 

''Dai, non piangere. I tuoi genitori non staranno tanto con te, ma sono sicuro che ovunque saranno ti penseranno sempre e comunque.'' la consolò mettendole un braccio sulle spalle. Dopo quell'azione dalla manica scivolo il chip. 
''Anthony cos'è quel..'' 
''Una formica! Solo una formica...'' le mentì, facendo finta di schiacciare l'oggetto nero, per invece metterselo di nuovo addosso.

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''Dez ci sei riuscito? L'hai fatta confessare?'' chiese Austin impaziente dopo che Dez spalancò la porta.
Egli annuì. Era a terra, la situazione di Kira gli aveva messo tristezza. Il fatto che poi avesse raccontato talmente tante menzogne lo faceva sentire ancora peggio. 
''Tieni il coso qui'' gli disse passandoglielo.

''Perché sei così triste?'' chiese il biondo curioso.
''Ascolta la registrazione..'' gli consigliò.

''..e ora lo farai anche tu e questa cosa mi rattrista parecchio.'' terminò la vocina di Kira impressa nel registratore.
''Ah...capisco. Mi dispiace tanto per lei...non facciamone un dramma..adesso pensiamo ad Ally..''
''Si, portale la registrazione! Comunque a Kira scriverò delle lettere firmate da Anthony una volta ogni tanto, così, per farle sentire che ci sono anche se mi trovo in Francia'' disse Dez facendo le virgolette con le dita.

Poi si levò i vestiti e il trucco di Anthony mettendosi i suoi abiti di sempre.

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Austin era accanto al Sonic Boom.
Prese dalla tasca il registratore ma nella corsa verso il negozio gli cadde dalle mani.

''Dio mio, non poteva succedere una cosa peggiore di questa!'' si arrabbiò.
Si mise a cercarlo per il marciapiede ma non trovò esso, bensì..

''..stai cercando qualcosa?'' gli chiese una voce familiare.
''Si, una cosa di vitale importanza per la mia relazione con Ally'' rispose tenendo basso lo sguardo.
''Si puo' sapere cosa?'' continuò la persona che si mise davanti ad Austin.
''Ma a te che impor...'' iniziò Austin senza accorgersi che la persona in questione era..
''Ally!'' esclamò il biondo. ''Stai cercando questo?'' gli chiese la ragazza, ponendogli l'oggetto che cercava.

''Grazie, ti adoroo!'' disse abbracciandola.
''Comunque..dovresti sentirlo. Dez mi ha aiutato per far uscire fuori la verità..ed è questa.'' continuò accendendo il registratore e avvicinandolo a lei.

''...e questa cosa mi rattrista parecchio.'' concluse la vocina di Kira.

Ally sorrise. ''L'hai fatto per me? Sono così importante per te?'' chiese grattandosi la nuca.
Austin annuì.

''La cosa è reciproca. Comunque non c'era bisogno che faceste tutto questo casino per farglielo dire...è venuta qui poco fa, probabilmente quando hai ricevuto il registratore, non so..ma continuando..mi ha raccontato tutto. E ora gli ho dato un'altra possibilità, siamo diventate amiche..diciamo'' gli spiegò la ragazza.
''Mio dio non dirmi che ho fatto penare Dez facendolo stare con Kira a occhio...'' 

Ally rimase zitta.
''Allora?'' 
''Mi hai chiesto di non dirtelo, ahahah'' disse tra una risata e l'altra, contagiando Austin.

''E di nuovo grazie per aver fatto questo per dimostrarmi che posso fidarmi di te. Grazie mille!'' terminò.
''Non c'è di che..'' le rispose, avvicinandosi a lei.

Si stavano quasi per baciare, ma vennero interrotti dalla voce di Lester.
''ALLY! Vieni subito qui, c'è una marea di gente!'' 
''Scusa Austin..devo andare..ci vediamo dopo!'' lo salutò.

''Ciao Allyyy! E ricordati che domani abbiamo un impegno di vitale importanza, il duetto!''



 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17 ***


                                    

Capitolo 17.


Ally prese la giacca, i suoi denti battevano per il freddo che sentiva. 
''Etchù!! Etchù!'' starnutì ripetutamente.

Era stanca in viso, se ne era accorto anche il padre, nell'ultima ora. 
Ma Ally non voleva sentire ragioni, voleva invece finire il suo turno.

''Figliola, vai a casa a riposarti, dai: si vede da un chilometro che non stai bene.'' le disse Lester preoccupato.
''Papà, è solo un raffreddor..ETCHù!!'' 

Non aveva ceduto molto facilmente alle richieste del padre, ma alla fine, quest'ultimo la convinse.
''D'accordo..andrò a riposarmi, ma tu non distruggere niente eh!'' si rassegnò la ragazza.
''Per chi mi hai preso?'' rise, senza rendersi conto di aver dato una gomitata allo scaffale delle chitarre e averlo fatto precipitare a terra.

Poi si voltò e notò il macello sul pavimento. ''Ah..uhm..spero siano assicurate'' 


La raffreddata arrivò a casa non più tardi delle otto di sera.
Si privò della sua maglietta rosso cremisi e dei jeans, dopo aver levato delicatamente le scarpe.
Successivamente, si mise un maglione di lana, specificatamente quello che sua nonna le aveva regalato per i suoi 15 anni.
Era principalmente bianco, con delle sfumature d'azzurro al centro. 
I pantaloni che indossò erano di color blu scuro.

Senza esitare si mise a letto, soprattutto a causa del forte giramento di testa che aveva in quel momento. 
Che avesse la febbre era scontato.
38,7.

''ETCHù!''

Voleva avvertire il suo amico, ma non le fu possibile, perché si addormentò in quattro e quattro otto.

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''Ma dov'è finita..aveva detto che mi doveva chiamare...'' pensò Austin.

Girava per l'appartamento, aspettando che quel dannato telefono squillasse.
Ignaro del fatto che Ally stesse dormendo, ma soprattutto, essendo impaziente, le telefonò lui.
Il cellulare nella borsa della ragazza suonò, piano, ma suonò. Riuscì tuttavia a svegliarla. O almeno..in parte.

''Pr..on..pronto Aust..in?'' rispose assonnata, con gli occhi che le si chiudevano da soli.
''...Ally! Perché non hai chiamato subito?'' le chiese, preoccupato. Ricevette immediatamente risposta.
''H-ho la febbre, non molto a-alta, ma ce l'ho com..comunque. Proprio or..ora che abb-b-iamo il duett..to..''

Austin ci rimase male perché ci teneva, ma non poteva mettere a rischio la salute della ragazza per una cosa inutile. 
''D-d-evi farlo lo st..esso. N-non ssarà con me, ma ba-basta che lo fai.'' balbettò Ally, sperando che dall'altra parte avesse capito.

''Ad esempio?'' le chiese.
''Ehm...boh......Kira'' 
''Perché con lei? Mi odi?'' domandò nuovamente, ridendo.

Una piccola risatina se la fece anche Ally. ''Si..ahah, perché no..io s-sono mala...ta..altrimenti se..se riesco a venire  v-vengo, se non mi v-edete dopo ..quindici minuti ent-entra Kira in scena.'' spiegò.
''Solo perché lo vuoi tu.'' disse Austin, mettendo giù il telefono. 

Ally ritornò a letto senza troppe storie e lui doveva cantare con Kira. Diamine.

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NEXT DAY - 16.15

Le condizioni di Ally erano migliorate, la febbre stava passando, grazie alle medicine del padre, ma un po' di raffreddore c'era nonostante tutto. 
E la cosa peggiore è che Jimmy Star aveva saputo che avrebbe cantato sua figlia al posto della partner del suo artista preferito.
Fino a qui niente. Ma poi, con gran disaccordo di Austin, aveva programmato addirittura un bacio di scena tra lui e Kira. 

''Prego affinché Ally riesca a venire...farò tutto quello che vuoi'' pensò Austin, cercando di stabilire un contatto con una maggiore entità.

  Aveva la netta sensazione che non sarebbe venuta..o così credeva.
''Eccomi Austin!'' esclamò Kira mentre chiudeva la porta del camerino. ''Ti ha detto mio padre del bacio finale? Non ci posso credere!'' continuò, facendo finta di essere contraria. 
Si, era amica di Ally, ma non così tanto da far sparire l'odio per lei. 

''Si..me ne ha parlato..'' le rispose seccato. ''E NON VOGLIO ASSOLUTAMENTE FARLO.'' pensò dentro di sè.

Kira si truccò per bene, e indossò una maglia fucsia, accompagnati da dei jeans e delle scarpe col tacco.
Austin invece una maglia del color del mare, con sopra una giacca rossa, dei pantaloni neri e delle scarpe da tennis.

Udirono un ''Tra dieci minuti sul palco'' da fuori, e Austin capì che ormai Ally non sarebbe venuta e che avrebbe dovuto baciare..Kira.

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 ''Papà che dici, dovrei raggiungere Austin?'' chiese Ally, mentre si alzava dal letto.
 ''Senti di farcela?'' ricambiò la domanda il padre.
 ''Così sembra, o almeno lo spero'' disse la ragazza, schiarendosi la voce.
 ''E allora vacci, ci rimarrà parecchio male se starai qui a casa piuttosto che stare con lui, no?'' 

Ally stava bene se la si paragonava al giorno prima. Ma mancavano 10 minuti..non sarebbe mai arrivata in tempo. 
Non perse la speranza: si mise un abito lungo blu e delle scarpe con il tacco rosse per l'occasione.
Si ravviò i capelli meglio che poté e uscì di casa, dimenticandosi di portare la giacca.

''TAXI!!!!'' urlò cercando di far fermare il veicolo.
''Dove la porto signorina?'' chiese gentilmente il conducente.
''Ehm...come si chiamava...vabbè, conosce Austin Moon? Mi deve portare alla sua esibizione!'' 
''Ehi ma lei è Ally Dawson, la famosa compositrice? Comunque si, sono un suo grande fan. Saremo lì tra pochissimo'' spiegò il giovane.
''La ringrazio e si, sono io! Si sbrighi per favore.'' 

Percorsero la strada necessaria ma all'incrocio incontrarono un traffico enorme che fece fermare la macchina per una decina di minuti.
''E con questa siamo a posto..'' 

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''Pochi secondi all'esibizione della signorina Kira e di Austin Moon. Venite qui!'' esclamò la stessa persona di prima.
Il ragazzo si rassegnò, e uscì fuori, mostrandosi al pubblico insieme a Kira.

''Buon pomeriggio Miamiii!'' esclamò Austin. ''Purtroppo la mia ragazza non è potuta venire per motivi di salute, quindi canterà con me la mia amica Kira!'' 

Il pubblico applaudì, ma avrebbe preferito che sul palco ci fosse stata Ally.
Il duetto lo iniziò Austin, ma al primo verso venne interrotto subito.

Yeah, whoa                                                              Yeah, whoa
I’m walking on a thin line..                                     Sto camminando su una linea sottile..

''Fermate tuttoooooo!'' gridò Ally mentre correva verso il palcoscenico.
Purtroppo per lei inciampò, ma a sorreggerla ci fu Austin. ''Ti ringrazio.'' disse riconoscente.
''Ti ringrazio anch'io per essere venuta. Ma non avevi l'influenza?''  
''Sto un po' meglio, non del tutto, ma almeno sto vagamente meglio.'' spiegò. ''Grazie Kira per esserti offerta per sostituirmi, ma ora sono qui e non c'è più bisogno di te!'' continuò la ragazza.

Kira uscì di scena, ritirandosi dietro le quinte. ''Gne gne, sto meglio'' fece la ragazza come un pappagallo.

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But I’m still gonna push ahead                                                     Ma continuo ad andare avanti,
So I tell myself                                                                              Quindi mi dico,
Yeah I tell myself                                                                          Si, mi dico..


Don’t look down, down, down, down                                             Non guardare giù, giù, giù, giù, 
(Doooowwwn!)                                                                              (Giùùùùùùùùù!)
Don’t look down, down, down, down                                             Non guardare giù, giù, giù giù,

Don’t look down, down, down, down                                             Non guardare giù, giù, giù, giù,
(Don't look down! Don't look down!)                                            (Non guardare giù! Non guardare giù!)
Don’t look down, down, down, down!                                            Non guardare giù, giù, giù, giù!


La canzone terminò, e come da copione, seguì un lungo bacio tra i due cantanti, ma era più che un bacio di scena.

''Ti amo'' disse Austin una volta staccati.
''Ti amo anch'io.'' contraccambiò la ragazza, guardandolo negli occhi marroni che si ritrovava il biondo.

 

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Capitolo 18
*** Capitolo 18 ***


                                                 

Capitolo 18.


Il cuore di Ally batteva all'impazzata. Era da tanto che non sentiva le labbra del ragazzo sulle sue.
Era da tanto che non ammirava i suoi magnifici occhi.

Le sembrava fossero passati secoli dall'ultima volta che si erano detti ''ti amo''.

Rimasero incantati per qualche secondo, finché l'applauso degli spettatori li fece voltare,
Fecero un inchino dimostrando la loro riconoscenza verso il pubblico, che li aveva sostenuti e ascoltati.

ALLy prese la mano di Austin, intento a salutare tutti, e scesero dal palcoscenico, con una marea di battiti di mani come accompagnamento.
''Ce l'ho fatta! Anzi..ce l'abbiamo fatta.'' disse Ally
''Siamo ritornati più uniti di prima'' rispose Austin accarezzandole i capelli.
La ragazza abbassò il capo. ''Per fortuna..non ne potevo più di litigare..scusa di tutto quello che ti ho fatto passare'' 

''Ehi, ehi, non è tutta colpa tua. Una buona percentuale di colpa spetta anche a me e mi dispiace tanto'' 
''...prima per Dallas..poi per Kira...mi chiedo per cosa litigheremo la prossima volta'' si chiese Ally.
''Litigheremo per chi prenderà quei pancakes in fondo alla stanza!'' esclamò Austin, correndo a più non posso verso il vassoio.
''Austin! Non vale sei partito primaa!'' gridò lei mentre cercava di sorpassare il fidanzato.

''Si, si, certoo, sei scarsa, ahahahaha'' ridacchiò Austin mentre mise le mani su uno dei tanti pancakes.
Ally tirò un pizzico sul braccio del vincitore. ''Ahi, Ally!'' urlò lui.
''Sto morendo di fame, non immagini nemmeno cosa posso arrivare a fare per azzannare uno di quelli.'' si giustificò con uno sguardo misto a tenerezza e malvagità.
''Metà?'' chiese Austin. ''Tre quarti per me.'' rispose l'altra.
''Metà più altri due.'' sorrise il ragazzo. 

Ally continuò a negoziare. ''Metà più altri cinque, prendere o lasciare'' 
''Allora facciamo metà più una gomma da masticare alla menta più una caramella alla fragola per te e l'altra metà a me'' disse Austin che aveva intenzione di non mollare.
''Metà più dei baci a me e il resto a te. Ci stai?'' concluse lei con le sue offerte.
''...affare fatto.'' sussurrò Austin prendendosi la parte che gli spettava. ''Ehi, calmo calmo, poggia lì e dammi ciò che sono riuscita a prendere con le mie doti da abile negoziatrice.'' rise Ally, fermando l'altro che stava sgattaiolando via con la sua metà di pancakes.

Lui si avvicinò a lei e nell'orecchio le disse ''Non c'è alcun problema.''  
Poi la portò a sé e la bacio più di una volta. Fece una proposta. ''Piuttosto, vorresti uscire domani con il sottoscritto? Io e te, un appuntamento.'' 
''Dici sul serio? Non vedo l'ora. Il nostro primo appuntamento! Ti amo.''

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''Passami il telecomando!'' esclamò Trish a Dez. ''Guarda, stanno parlando di Austin e Ally.'' spiegò.

Bentornati a #MusicTime! Oggi parleremo di un'esibizione dal vivo che ha visto protagonisti un ragazzo, Austin Moon, con la sua ragazza Ally Dawson. Rispettivamente il cantante e la compositrice, hanno unito le loro voci formando un duetto esplosivo. La coppia, più affiatata che mai, ha ricevuto il sostegno di tutti i fan. Ascoltiamo una ragazza da dietro le quinte! 

''Austin e Ally? Si..mi è piaciuta molto l'esibizione a cui DOVEVO PRENDERE PARTE.'' spiegò Kira, calcando sulle ultime parole.



''Povera Kira..'' disse Trish cercando di trattenere una risata.
''Oh, stan parlando i nostri amici!'' continuò.

''Cosa vi è parso del vostro duetto? Che voto vi dareste?'' chiese un'inviata.
''Diec..'' cominciò il ragazzo, prendendosi una gomitata da parte di Ally che esclamò il suo nome.
''Che c'è, mi ha chiesto cosa ne pensavo!'' disse sempre lui, facendo ridere gli spettatori del programma.

''Ok allora tocca a me..sinceramente direi che non tocca a noi giudicare, ma al nostro pubblico, per me ci starebbe un otto'' 
''Si, certo, lo sappiamo tutti che vuoi darti anche tu un dieci'' la interruppe Austin.

Lei lo guardò male, ma poi iniziò a ridere perché sapeva avesse ragione il biondino.


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NEXT DAY

''Sei in ritardo....'' 
''Scusa Ally..avevo una cosa importante da fare.'' si giustificò lui.
''Più importante del nostro appuntamento?'' chiese.
''Se la vedi da una parte si, se dall'altra un po' meno.'' 
''Si puo' sapere cosa?'' domandò Ally.
''Si...ma non è possibile adesso.'' 

Vennero interrotti da una persona..Dallas.
''Che vuoi ancora? Vuoi rovinarci l'uscita?!'' esclamò Austin.
''No..volevo dirvi che ho visto la vostra esibizione e..''
''E hai perso. Noi siamo più compatti di prima, ora prendi i tuoi cellulari, costruiscici delle ali e spicca il volo lontano da qui'' disse Austin indicandogli la porta.

Si rese conto di esser stato battuto e se ne andò con gli occhi rivolti verso il basso. ''Bye bye, Dallas'' lo salutò.

''Ora torniamo a noi. Ti preeeeego, dimmi tutto'' lo scongiurò Ally facendo uno sguardo da cucciola.
''Lo saprai il giorno del tuo compleanno...'' rispose il ragazzo cercando di non farsi condizionare da quella faccia.
''Mi hai fatto un regalo per i miei 18 anni?'' chiese mentre si dirigevano alla porta del Sonic Boom.

Austin, guardandosi le tasche, dove c'era una piccola scatola con dentro un anello, disse solo una cosa.
''Uuuh, e non sai che magnifico regalo.'' 
 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19 ***


                                                    


Capitolo 19.


''Era da tanto che aspettavo questo appuntamento.'' disse Ally camminando.
''E finalmente è arrivato! Avrei voluto invitarti prima, ma non ne ho avuto occasione con tutto il litigio, il..'' spiegò l'altro.
''Si..comunque, dove mi porti?'' 

''In un bel locale! Non come quello in cui è finito Dez, diciamo uno più normale!'' le rispose contagiando Ally con la sua risata.
''Dovrà essere tutto perfetto.''

Camminando camminando, si trovarono di fronte la porta del piccolo ristorante. Era dipinto per lo più di bianco, con sfumature d'azzurro lì e là.
''Eccoci! Allora, ti piace?'' 
''E' bellissimo! Guarda, lì c'è una fontana di cioccolato! E lì una scultura in ghiaccio..che splendore!'' esclamò la ragazza, sorpresa.

''Buonasera signori. Vi porto al vostro tavolo, seguitemi.'' li invitò a sedere un cameriere che doveva avere si e no trent'anni.
Non esitarono a seguirlo. Arrivarono al tavolo assegnato e fu consegnato loro un menù.

Austin ordinò una cotoletta con contorno di patatine fritte, Ally invece un fish and chips.
Si avvicinò con la sedia al fidanzato e posò la testa sul suo petto. ''Non immagini quanto sia felice che tutto sia risolto, non ne potevo più!'' 
''Neanch'io..ma ora lasciamo stare questa questione. Piuttosto, vuoi sapere dove ti porto dopo?'' chiese Austin cambiando discorso.
''Mmmh, non ne ho idea!'' ammise.
''In un luogo che ha molto valore affettivo per me.'' 
''Lo conosco?'' si incuriosì. L'altro indicò di no facendo un movimento con il capo.

Il cameriere si schiarì la voce, interrompendo i due piccioncini. ''Uhm, le vostre portate sono pronte. Buon appetito!'' 
Lo ringraziarono gentilmente e si prepararono per mangiare.
Austin domandò lei se ne volesse un po'. Rifiutò, ma quando fu la ragazza a chiedere, lui si fece imboccare come un bambino di 3 anni.
''Ahahah, sai non mangio fish and chips da tipo 4 anni.'' spiegò.

Finito di mangiare, partì un lento e il biondo propose ad Ally di ballare. ''Ma io non so ballare...''
''Dai, buttati nella mischia!'' esclamò Austin alzandosi in piedi.
''...Ma qui...non c'è nessuno..'' gli fece notare. ''E allora segui i miei movimenti, daaaai, te lo chiedo per favore'' 

La ragazza ci rifletté per qualche secondo ma poi accettò.
Seguì i suoi passi e in effetti ci sapeva fare.

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​''Non ne posso più di camminare. Si puo' sapere dov'è questo posto?'' chiese Ally con l'affanno.
''E' qui vicino, ma se non ne puoi più ti ci porto in braccio.'' spiegò il biondo.
''Affare fatto!''

La sollevò dai fianchi e da sotto la prese con le braccia. 
''Sembri piccola e leggera ma faccio fatica a tenerti'' rise.
''Pensa a qualcosa di bello e vedrai che la fatica sparirà'' affermò Ally. 

Austin continuò a ridere. ''Perché ridi?'' chiese incuriosita. 
''Perché non mi sarà difficile pensarci se sei già davanti a me.'' 
''Aw, quanto sei dolce'' disse lei dandogli un piccolo bacio sulla guancia.

Girarono l'angolo e finalmente erano arrivati in quel posto. Era una casetta all'apparenza abbandonata.

''Sarebbe questo il posto bello di cui mi parlavi?'' sbuffò.
''Non ho mica detto che fosse stato bello..'' 
''Ah si?''

''Quel posto è bellissimo, te lo assicuro.''
''E' stupendo, te lo dico io''
''Ti ho per caso detto che è bello il luogo in cui andremo?''


''Ok..forse un paio di volte, ora entriamo..'' 

Con delicatezza Austin la fece tornare con i piedi per terra e aprì la porta di casa.
''Da dentro non poi così male!'' affermò la ragazza. ''Te l'avevo detto!'' esclamò lui.

Chiese alla ragazza se avesse freddo. In risposta ebbe un si, e dato che Ally aveva avuto l'influenza, accese il camino, che in pochi minuti riscaldò l'interno.
''Che bel calduccio'' disse il maschio sfregandosi le mani davanti al fuoco.
''Concordo. Senti...volevo chiederti..perché questo posto ha così tanto valore per te?'' domandò, mettendosi accanto a lui.

Iniziò a raccontare.
''Questa è la casetta di mia nonna Millicent. Mia madre rimase incinta di me quando aveva 25 anni e mia nonna ne avrebbe dovuti avere...52. Mia madre aveva dei problemi economici, e mio padre era in viaggio per l'Australia e durò circa due anni o tre. Poco dopo che sono nato, a mia nonna venne una malattia, una malattia che la uccise. Quattro o cinque anni fa, mamma mi disse che prima della sua morte, desiderò che diventassi famoso come lo era lei. Fino a poco prima della scoperta della sua malattia si esibiva davanti a migliaia di persone. Era stimata e amata da tutti. Questa casa è l'unica cosa che me la fa sentire vicino. Quando si spense, mia madre rimase sola con me. Aveva paura che non sarebbe riuscita a mantenermi. I soldi erano alla base di tutto. Senza quelli, io sarei finito in mezzo alla strada, o addirittura non sarei qui, ma con la mia cara nonnina. Dopo che tornò mio padre, le cose non erano molto diverse, gli affari continuavano ad andare male. Nei primi anni delle elementari venivo sfottuto da tutti, perché non avevo le cose che possedevano loro. Che ne so, una bicicletta, scarpe bellissime o roba del genere. Poi quando compii 11 anni, mio padre e mia madre scoprirono che la nonna lasciò loro tutti i suoi averi. 82 mila dollari. Ti rendi conto? Insomma, da quel giorno proseguì tutto a gonfie vele. A 15-16 anni capii che la mie più grandi passioni erano il ballo e il canto. Tuttavia non sapevo scrivere canzoni. Poi a 17 anni ti conobbi, insieme Trish e Dez. Nacque il team Austin e ora sento che mia nonna è fiera di me. Mi manca tanto.''

Commossa, Ally si sentì di dirgli solo un ''mi dispiace''. 
Poi le venne un dubbio. ''Scusa ma..perché hai solo questa casa come ricordo di tua..nonna? Non hai foto, o altro?''
''Ho dimenticato di dire che cambiammo casa poco dopo la sua morte..e tutte le foto e i suoi oggetti andarono distrutti durante il trasloco.'' spiegò con le lacrime.
''Che tristezza...scusa per averti riportato a galla questi brutti ricordi.''

Austin si mise seduto sul divano e la fidanzata lo raggiunse. ''Ti farà sentire meglio un abbraccio?''
''Facciamo una prova?'' continuò.

Lo abbracciò forte forte per poi dargli un bacio sulla fronte. Il ragazzo si stese, mentre la quasi maggiorenne andò a prendere un bicchiere d'acqua.
Nemmeno un paio di minuti erano passati, che Austin dormiva già come un ghiro.
Ally accennò un piccolo sorriso.

Stanca, si accovacciò accanto a lui e si addormentò.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20 ***


                                              

Capitolo 20.

NEXT WEEK

''Trish devi aiutarmi a portare al negozio quei festoni..'' disse Austin al telefono con lei, mentre ordinava una torta in pasticceria.
''Tu non lo puoi fare?'' chiese seccata.
''..Sto ordinando una torta, preparando una canzone, un biglietto stratosferico di auguri e sto pensando a cosa indossare per la festa. ORA MUOVITI!'' esclamò l'altro perdendo la pazienza, mentre i clienti nel negozio lo guardavano male.

''Calmati ora li prendo...'' si rassegnò Trish, riattaccando dopo che una voce la chiamò. Era Ally.

Chiese lei cosa stesse facendo e rispose che in quel momento lavorava. 
''..preferisci lavorare che stare in un centro commerciale?'' domandò mezza sconvolta.
''Hai visto la vita quanto è strana....'' rispose grattandosi la nuca.

Successivamente Ally la salutò e si diresse verso il Sonic Boom, ma nel mentre, venne fermata dall'amica.
''Ferma!! Non puoi andare al negozio.'' 
''...perché?'' si insospettì.
''Beh...uhm..il Sonic Boom ha fatto BOOM..'' si inventò al momento la ragazza.
''C-cosa? Allora ci devo andare subito!'' si preoccupò.
''Nooo! C'è già tuo padre a pensarci..piuttosto aiutami a..portare questi fiori dal mio capo..'' 

Accettò.

Nel frattempo, Austin portava in mano un grosso scatolone con dentro una torta.
Incontrò casualmente le due migliori amiche e come Trish, dovette inventare diverse scuse.
''Questa torta? E' per la..la sorella dell'amica della madre del fratello di un ragazzo che ho incontrato...si, proprio lei..''
''..siete strani. C'entra qualcosa il mio compleanno?'' si incuriosì.
''...ma cosa blateri...ti ho detto che è per la sorella dell'amica della madre del fratello di un ragazzo che ho incontrato..'' 

La neo diciottenne sospirò e si chiese cosa potesse fare visto che ''il Sonic Boom aveva fatto boom''..
Camminando camminando, ad Austin cadde dalle tasche l'anello che portava con sé da settimane. La fidanzata se ne accorse subito, come anche lui, che immediatamente lo raccolse.

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BIRTHDAY

Ally si svegliò felice il giorno del suo compleanno. Anche se un pensiero le ronzava in testa, ovvero, che ci faceva Austin con un anello?
''Spero sia quello che penso io, spero sia quello che penso io'' ripetè più volte.

Si alzò e mise ai piedi delle comode pantofole regalatele dal padre. 

Prese il cellulare da sopra il comodino e lesse un messaggio inviato da Austin. Diceva: ''Tanti auguri amore! Tra un'oretta hai da fare? Devi venire al Mini's, ho bisogno di dirti una cosa importantissimissima.'' 

Ci mise poco a vestirsi decentemente e a passare sulla faccia un leggero strato di trucco. 
Poi si avviò verso il posto e vide il ragazzo che la invitò a seguirlo.
''Dove ci dirigiamo?'' chiese incuriosita.
''Prova ad indovinare'' le rispose facendo attenzione a non farla cadere.

Arrivati, disse lei che poteva finalmente aprire gli occhi.
''SORPRESA!!!!!!!!!!!!!!!!'' gridarono i presenti.
''Tanti auguri Allyyyy!'' esclamarono Trish e Dez.
''Avete fatto tutto questo..per me?'' si commosse.
''Tutto questo è opera nostra e del tuo caro Austin!'' sorrisero.

Superata la marea di persone che voleva augurarle buon diciottesimo compleanno, Austin salì sul palco improvvisato e dopo aver ringraziato tutti e aver fatto gli auguri alla fidanzata cantò per lei una canzone.

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There's no way I can make it without you
Do it without you
Be here without you 
It's no fun when you're doing it solo
With you it's like whoa
Yeah and I know
I, own this dream 
'Cause I've got you with me
There's no way I can make it without you 
Do it without you
Be here without you!

 
La canzone giunse al termine e tutti gli invitati applaudirono, compresa ovviamente la festeggiata.
''Non me lo sarei mai aspettato. Grazie mille, ti amo!'' 

La festa procedeva al meglio. Austin voleva farle avere il massimo.
Tuttavia, Ally pensava ancora all'anello che era caduto lui. Non riusciva a levarselo dalla testa. I suoi sospetti si ingigantirono, quando ricadde di nuovo dalle tasche dello sbadato. 

''Ok, ti ho fatto un pensierino piccolo piccolo, un biglietto d'auguri...'' disse il biondo come se volesse scusarsi.
Un po' delusa, lesse il biglietto. ''Cara Ally. Oggi è il tuo diciottesimo compleanno. Come regalo ho solo questo bigliettino, in cui scrivo che sei la cosa più bella che mi sia capitata in tutta la mia vita. Grazie a te mi sento migliore. La festa non sarà certo delle migliori, ma è il massimo che sono riuscito, con gli altri, a procurare. Ti ricordi quando ci siamo incontrati per la prima volta? E' stato magico, come il nostro primo bacio. E..niente, questo è un piccolo pensiero per una meravigliosa ragazza. Ti amo.''

Lo ringraziò immensamente. ''Sono terminati i regali? Non c'è un anello che qualcuno mi deve dare?''
''E tu che ne sai?''
''Ti è caduto cinquecentomila volte dalle tasche!'' esclamò.
''Quale anello? Questo? E' per mia zia Dolly!'' le rispose mostrandole l'oggetto.
''Ti vuoi sposare con tua zia?!'' chiese scioccato Dez.
''Intendo per il fidanzato di mia zia, idiota!'' chiarì.
''Ti vuoi sposare con il fidanzato di tua zia!!?'' 

''...Ma se è per tua zia perché non volevi farmi vedere l'anello?'' 
''Perché quello è per mia zia, mentre QUESTO è..per te!'' le spiegò.

Fece poi la tanto attesa proposta.
''Ally..mi vuoi sposare?'' le domandò, mettendole l'anello d'oro al dito.
Con la testa fece segno di si. ''..certo che lo voglio!'' esclamò, abbracciandolo.

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Capitolo 21
*** Capitolo finale [21] ***


                                              


Capitolo finale [21].


Erano passati un paio di mesi da quel compleanno, da quella proposta.
Solo pochi giorni e la coppia sarebbe diventata rispettivamente marito e moglie.

Austin aprì la porta della stanza della musica.
''Sei pensierosa. A cosa stai pensando?'' le chiese, avvicinandosi a lei.
''Non credi che dopo il matrimonio non avremo più tempo per i nostri fans?'' ricambiò la domanda, la futura sposa.
''Cosa..ma certo che lo avremo..Il nostro matrimonio, per quanto puo' essere importante, non sminuirà il rapporto che abbiamo con loro. Cosa ti salta in mente? Neanche mia nonna, che aveva due figlie, un marito, un nipote ha gettato via la sua carriera..'' le spiegò.
''Si, forse hai ragione'' si tranquillizzò.

''Ally, hai già pensato a dove festeggiare dopo il matrimonio?'' domandò curioso.
''..Non ci dovevo pensare io..mi ha detto Trish che se ne occupava lei...''

Austin sorrise. ''Bene, chissà in quale strampalato posto andremo a finire''
Con le sue parole fece ridere la diciottenne.

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''Ally alza la cerniera ed esci fuori, su'' disse impaziente la riccia.
''Aspe..tta..'' le rispose, mentre tirava su la zip. ''Eccomi''

Trish rimase incantata dallo splendore che le si trovava davanti.
Ally era bellissima con quell'abito da sposa bianco come la neve. Aveva cominciato a fare le prove con il vestito, facendo la minima attenzione per non rovinarlo, e soprattutto, a non farsi vedere da Austin prima del grande giorno.
Perché si sa, porta sfortuna. 

''Sei stupenda! Non pensavo ti saresti sposata così presto..io non sono nemmeno fidanzata..o almeno...''
''..Che significa o almeno?'' 
''..Mi sono fidanzata...'' le fece capire.

Ally sparò nomi di tutti i colori. ''Ma ho detto tutti quelli che conosco! Manca solo che ti sei fidanzata con Dez, ahahah!''
Trish la guardò accennando un sorriso.
Sbalordita, le chiese cosa fosse successo. ''Noi..cioè..io..lui..niente di più semplice, ci siamo fidanzati..''
Lo indicò nella foto. ''Guardalo..dietro quella faccia da ebete si nasconde una grande personalità romantica, simpatica, affatto stupida''
Sgranò gli occhi. ''Si..almeno quarantacinque volte dietro'' ridacchiò.

La latina cambiò discorso. ''Daiii! Hhahah. Piuttosto, pensiamo alla tua storia. Sei eccitata?'' 
''Non sai quanto..finalmente domani è il giorno..e che giorno! In chiesa.. faremo le nostre promesse..aw'' rispose commossa. 

Ad un tratto bussarono alla porta. Era Austin.
''Fermo Austin non entrare neanche per scherzo'' lo avvisò la ragazza.
''Passami il telefono allora, devo chiamare il fidanzato della tua amica'' chiese gentilmente, scoppiando a ridere, contagiando la fidanzata.
''Ah ah, molto simpatico'' disse seccata Trish.

Glielo passò immediatamente e poi lo salutò.

Fuori, Austin parlava al cellulare con l'amico.
''Cosa ne pensi quindi dello smoking che indosserò?!'' 
''Si, è carino!'' 
''Carino poco o carino tanto?'' 
''Carino abbastanza..''
''Abbastanza poco o abbastanza tanto?'' 
''Austin, che hai?'' si preoccupò.
''Niente..sono solo nervoso per domani..speriamo vada tutto bene!'' gli spiegò. Nervosismo pre-matrimonio. (?)

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NEXT DAY

Era una giornata di fuoco. Il sole spaccava le pietre. 
Le campane suonavano una, due, tre volte. Erano le undici in punto.
Il biondino si presentò in chiesa, accompagnato da Dez. Si mise davanti l'altare in attesa della sua sposa.
Ecco che davanti al portone si posizionò una limousine, da cui ne uscì Ally, che venne accompagnata invece dal padre Lester, contento forse più della figlia.
La cerimonia iniziò.

''Carissimi Austin & Ally, siete qui, nella casa del Signore, perché il vostro amore riceva il suo sigillo'' iniziò il sacerdote.
''Se è vostra intenzione unirvi in matrimonio, prendetevi la mano ed esprimete davanti a Dio il vostro consenso''

Prendendo la mano della futura moglie disse: ''Io, Austin, prendo te, Ally, come mia sposa e prometto di esserti sempre fedele, nella gioia e nel dolore e tutto il resto, e di amarti e onorarti finché morte non ci separi''

La ragazza fece la stessa identica cosa. Consegnarono poi gli anelli, e la coppia se li mise a vicenda, dopo che il prete li benedì.
Dopo aver fatto le loro promesse, li dichiarò marito e moglie. ''Austin Moon e Ally Johnson vi dichia..''
''..Dawson, Ally Dawson'' lo corresse la diretta interessata.
''Si, si, come vuoi. Austin Moon e Ally Dawson vi dichiaro, finalmente, marito e moglie. Puo' baciare la sposa''

Non se lo fece ripetere e unì le sue labbra a quelle della fidanzata moglie.
I presenti fecero un caloroso applauso ai due e si sentì il suono di una chitarra. 
''Mamma!'' esclamò correndo verso di lei.
''Ally! Tanti auguri, figlia mia! E se puoi scusarmi ho uno strumento da suonare'' le disse lasciando la presa.

Accompagnati dalla chitarra, il pubblico intonò la canzone ''I think about you'' che Ally aveva scritto tempo fa, per Austin.

Last summer we met                                                    L'estate scorsa ci siamo incontrati.
We started as friends                                                    Abbiamo iniziato come amici
I can't tell you how it all happened                             Non so dirti com'è successo tutto questo

Then autumn had came                                                Poi è arrivato l'autunno
We were never the same                                             E non eravamo più gli stessi
Those nights everything felt like magic                      Quelle notti tutto sembrava più magico

And I wonder if you miss me too                                E mi chiedo se anch'io ti manco
If you don't here's the one thing                                 Se non è così c'è una cosa
That I wish you knew                                                   Che vorrei che tu sapessi

I think about you                                                            Penso a te
Every morning when I open my eyes                          Ogni giorno quando apro gli occhi
I think about you                                                            Penso a te
Every evening when I turn out the lights                    Ogni sera quando spengo le luci
I think about you                                                             Penso a te 
Every moment every day of my life                             Ogni momento, ogni giorno della mia vita
You're on my mind all the time, it's true                      Sei sempre nella mia mente, è vero

I think about you, you you, you you                             Penso a te, te te, te te
I think about you, you you, you you                             Penso a te, te te, te te

....


''Ma questa non era una chiesa?'' si dissero gli sposi.
''..Ma in fin dei conti...chissene importa!'' 

Dopodiché si unirono alla canzone.

Finita, uscirono fuori, e lanciarono chicchi di riso e coriandoli sui festeggiati.
Entrarono nella limousine e salutarono tutti gli invitati, che li avrebbero raggiunti nel luogo della festa.
Con Austin e Ally c'erano anche Trish e Dez, in quanto solo loro sapevano dove si doveva andare.

Gli ''Auslly'', come venivano definiti dalla riccia, si baciavano intensamente.
Comunque, quello che pensavano avesse rovinato il loro matrimonio, si è rivelato invece uno splendido ristorante, con tanto di piscina, dove a fine evento ci gettarono la povera Ally e successivamente Austin.
Tuttavia, non importava loro essere zuppi fradici, erano estremamente contenti per la loro unione.

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SIX YEARS LATER

''Amy, non allontanarti troppo dal parco!'' esclamò un Austin di 24 anni.
''Aspetta Phil che ti pulisco la magliettina..'' disse invece Ally, con un anno in meno del ragazzo. ''Ecco, puoi andare con Amy e attento a non cadere mi raccomando''

''Sesto anniversario..come passa in fretta il tempo. Auguri amore'' 
''Anche a te! Ally sono così felice che le nostre vite abbiano preso questa strada.'' le rispose, stiracchiandosi.
''E inoltre continuiamo ancora a far parte del mondo della musica.''

Si baciarono, su una panchina vicino sulla spiaggia di Miami.

''Ally! Austin!'' urlarono Trish e Dez, lontani.
''Da quanto!'' li salutò battendo il cinque ad entrambi.
''Triiiiish!'' gridò Ally abbracciando l'amica, e successivamente il suo fidanzato.

Dei bambini si strinsero a loro, erano Phil e Amy.
''Ehii! Non ci vediamo da mesi! Come state anche voi?'' chiese Dez.
''B-benne! Ma p-però Phil mi ha fatto cadere.'' gli spiegò la bimba.
''Non è vero sei inciappata!'' 

Essi litigavano almeno tre volte al giorno, altrimenti non erano felici.
''Vi va di prendere un gelato?'' domandò Austin ad Ally, agli amici e ai piccoli.
''Affare fatto!'' esclamò la moglie.
Trish e Dez all'unisono: ''Perché no!''
''Certo papà!!'' dissero Amy e Phil.

Si avvicinarono al carretto. Sei gelati, uno per ognuno.

Con il cono in mano si allontanarono verso l'orizzonte.
''Austin, domani il concerto a Times Square, non vedo l'ora!''
''E la settimana prossima andiamo nello studio di registrazione per incidere il nostro terzo album di coppia..anch'io non vedo l'ora!'' 

Dez guardò il suo orologio.
''Ragazzi, sono le 10.42!'' rispose loro, trascinando le sei persone in una risata di gruppo.

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Primo e ultimo ANGOLO AUTORE della storia

Ventunesimo e ultimo capitolo. Mi sento di ringraziare tutti i recensori/trici:

ely_mj_austin

Corvi1D
directioner2000selenator
Austin e Ally
7jake 7
Cry_xx
lulu17
Kiss_Me_OneDirection
ally01
Illy99
Auslly_girl_r5
RossLove
marlina00
Roony
carly01
LoScandalo
Dariuz


(Scusate se non ho ringraziato qualcuno. D:) Poi..ditemi. Vi è piaciuto il capitolo, o, più diretti, la storia?
Così alla fine si sono sposati, per la felicità di tutti (?!)
Ah1 Scusate per la settimana e mezzo che vi ho fatto aspettare. Sorry. Il capitolo vi ha ripagato dell'attesa?
Ah2 Ringrazio anche il ragazzo di nome Mattia che mi ha aiutato nella realizzazione dei capitoli. Thank you.

Ci rivedremo (..) mai?
Forse si o forse no. Ho intenzione di scrivere un'altra storia basata sulla magia *o*

E adesso posso dire, dopo 2 mesi (e 1 giorno)..

                                                                                                           << THE END! >>

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