Playing love

di Triz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Incontri al vento ***
Capitolo 2: *** Conoscenze a mezzanotte ***
Capitolo 3: *** Chiavi e regali ***
Capitolo 4: *** La collana ***
Capitolo 5: *** Imbarazzanti interruzioni ***
Capitolo 6: *** Tempeste e rivelazioni ***
Capitolo 7: *** Partenze ***
Capitolo 8: *** Un'ultima volta insieme ***
Capitolo 9: *** Spettri ***



Capitolo 1
*** Incontri al vento ***


Capitolo 1
Incontri al vento
Glielo avevano detto che c'era tanto, troppo vento, ma Anna voleva a tutti i costi mettersi il cappellino da viaggio che le aveva cucito la madre appositamente per la sua partenza per l'America. E ora lei si ritrovava a rincorrere il cappello, mentre una pioggerellina leggera cadeva sul ponte del Virginian e il piccolo accessorio fluttuava come una grossa e tozza farfalla sospinta dal vento.
Spiccando un leggero balzo, Novecento afferrò il cappellino e lo porse alla ragazza: «Dovrebbe stare attenta, signorina» aggiunse sorridendole.
«La ringrazio» farfugliò lei imporporandosi le guance e rimettendosi in tasca il cappello, poi corse con gli altri passeggeri al riparo dalla pioggia e dal vento.
(110 parole)

Note dell'Autrice
Buongiorno,
eccovi qui con la mia primissimissima long fic di drabble.
E così i nostri protagonisti si sono incontrati, che cosa accadrà si scoprirà solo vivendo ai prossimi capitoli.
Ci vediamo,
Triz

 

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Capitolo 2
*** Conoscenze a mezzanotte ***


Capitolo 2
Conoscenze a mezzanotte
Era mezzanotte e, nonostante la tempesta del pomeriggio non fosse del tutto cessata, Novecento suonava da oltre un’ora mentre i migranti si aggrappavano ai muri o si stringevano l’uno contro l’altro per non finire con il sedere per terra. Riconobbe la ragazza del cappellino volante e, senza smettere di fissarla, iniziò a suonare una ballata talmente lenta che i più stanchi dei passeggeri si appisolarono.
Il concerto finì a mezzanotte e cinquantasette e, a mezzanotte e cinquantanove, la ragazza si appoggiò al muro per non cadere e trattenne il pianista per una manica della camicia: «Io sono Anna» disse e Novecento strinse quella piccola mano nella sua.
(107 parole)

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Capitolo 3
*** Chiavi e regali ***


Capitolo 3
Chiavi e regali
Anna era la prima donna per cui Novecento provasse qualcosa di più profondo dell’attrazione fisica. Dopo tre settimane le aveva dato persino le chiavi della sua cabina, dicendole che le stanze della terza classe erano sempre piene di spifferi.
Tim aveva cercato di spiegargli che stava andando troppo di fretta: «Insomma, devi conoscerla meglio, poi ti ci fidanzi e alla fine, dopo il matrimonio, andate a vivere insieme» gli aveva detto per convincerlo.
Per uno che delle convenzioni della terraferma non sapeva nemmeno che esistessero, quelle motivazioni furono completamente inutili. Tim si arrese nell’attimo in cui Novecento consegnò ad Anna la chiave impacchettata come un regalo nella carta di giornale.
(110 parole)

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Capitolo 4
*** La collana ***


Capitolo 4
La collana
Di solito succedeva che qualcuno, per disperazione, gettasse via gli oggetti personali durante i litigi, come accadde a quella giovane coppia di sposi in luna di miele un mattino mentre Novecento e Anna salivano sul ponte per una passeggiata.
«Me lo diceva, mia madre, di non sposarti, vai al diavolo!» urlava la donna togliendosi la preziosa collana e gettandola lontano adirata. La collana scivolò fino ai piedi di Anna, che la raccolse e si rigirò tra le dita l'ametista finemente lavorata che faceva da ciondolo.
«Quella collana ti starebbe da dio» le disse Novecento baciandole il collo e la ragazza nascose il gioiello nel colletto del vestito.
(107 parole)

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Capitolo 5
*** Imbarazzanti interruzioni ***


Capitolo 5
Imbarazzanti interruzioni
Il maestro d'orchestra stava bestemmiando in tutte le lingue e presto Tim Tooney avrebbe seguito il suo esempio: non che Novecento avesse un effettivo bisogno di fare le prove, ma lo stavano aspettando da più di due ore e alla fine Tim si era offerto di andarlo a cercare nella sua cabina e aveva bussato alla porta, ottenendo il silenzio come risposta.
«Novecento, io entro» disse prima di spalancare la porta di colpo e trovare, con un certo imbarazzo, Novecento avvinghiato nel letto con Anna, vestita della sola collana a ciondolo.
«Oh, ciao Tim» lo salutò lui mentre Anna si nascondeva: «Stavamo...sì, ecco...facendo sesso, potresti uscire?».
(106 parole)

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Capitolo 6
*** Tempeste e rivelazioni ***


Capitolo 6
Tempeste e rivelazioni
Durante una burrasca notturna con i controfiocchi, Novecento decise di portare Anna a ballare sull'Oceano nel salone della prima classe. La aiutò a sedersi sul seggiolino, tolse i freni e il pianoforte iniziò a scivolare via sul parquet.
«Danny, io...» cominciò lei, ma il pianoforte finì a un soffio dalla grande vetrata del salone e lei afferrò spaurita un braccio di Novecento.
Lui le sorrise e continuò a suonare finché non udì Anna singhiozzare: «Anna, cosa c'è?» chiese preoccupato quando vide una lacrima scenderle lungo il viso.
«Danny, io domani scendo a New York».
In un istante ci fu un pesante silenzio, interrotto dal forte CRASH della vetrata infranta.
(109 parole)

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Capitolo 7
*** Partenze ***


Capitolo 7
Partenze
«Danny, ti prego. Avremo una vita felice, una volta scesi a terra» mormorò lei, ma Novecento non disse una parola. Anna si allacciò il cappotto e si calcò il cappellino sulla testa: «Mi raccomando, non vorrei che volasse via di nuovo» disse lui sorridendo triste e Anna gli cinse la vita con le braccia.
«Mi mancherai anche tu» disse Anna prima di prendere la valigia e uscire dalla cabina. Novecento attese un po' prima di andare sul ponte a osservare tutti i passeggeri come faceva sempre e vide Anna asciugarsi il viso con il dorso della mano prima di scendere l'ultimo gradino della scaletta.
(104 parole)

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Capitolo 8
*** Un'ultima volta insieme ***


Capitolo 8
Un'ultima volta insieme
Se non fosse stato per Tim Tooney, non avrebbe mai saputo che il Virginian sarebbe stato demolito. Dopo vent'anni dal suo arrivo in America, Anna risalì la scaletta assieme a Tim per cercare di convincere Novecento a scendere insieme a loro.
Lo avevano trovato, ma parlargli non era servito a niente e, dopo numerosi tentativi, Tim e Anna cedettero e con le lacrime agli occhi si accomiatarono da lui: «Tieni, portala con te» disse Anna togliendosi la collana e mettendola al collo di Danny.
Non c'era giustizia in quello che stava accadendo, ma Novecento aveva deciso e lei non poteva più fare niente.
(103 parole)

Note dell'Autrice
Ciao,
so che avrei dovuto aggiornare ieri, ma ho avuto dei problemi di connessione.
Siamo quasi alla fine e l'ultimo capitolo, come da programma, sarà postato domani.
A presto,
Triz

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Capitolo 9
*** Spettri ***


Capitolo 9
Spettri
Le gocce di pioggia non erano le sole a scivolare sul riflesso di Anna alla finestra, mentre lei si premeva una mano contro la bocca per soffocare i singhiozzi. Vide il viso di Novecento sulla finestra accanto a lei come l'ombra di uno spettro e sussultò dalla sorpresa.
«Mamma, stai bene?» chiese il riflesso e Anna si voltò verso Daniele, il figlio diciannovenne, che la osservava preoccupato: «La decisione è stata di papà e tu non hai potuto farci niente» aggiunse abbracciando la madre.
«Ho creduto…Gli assomigli così tanto » sussurrò lei sciogliendo l'abbraccio.
«Lo so, mamma, lo so» rispose il ragazzo guardando sulla finestra il suo riflesso spettrale.
(109 parole)

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