Forse è tardi , forse invece no .

di superaryary
(/viewuser.php?uid=526434)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** post- tempesta ***
Capitolo 2: *** occhi negli occhi ***
Capitolo 3: *** Mangia che ti passa . ***
Capitolo 4: *** e se .. ***
Capitolo 5: *** Attrazione : forza che tende ad avvicinare un corpo ad un altro ***
Capitolo 6: *** la mattina seguente ... ***
Capitolo 7: *** scrivimi .. ***
Capitolo 8: *** rimanere sola ***
Capitolo 9: *** Dall' altra parte del mondo ... ***
Capitolo 10: *** starle vicino ***
Capitolo 11: *** Spesso s'incontra il proprio destino nella via che s'era presa per evitarlo. J.La Fontaine, ***
Capitolo 12: *** non può essere vero ***
Capitolo 13: *** Auguri amore ***
Capitolo 14: *** è qui la festa !? ***
Capitolo 15: *** cheese! ***
Capitolo 16: *** nel bosco ***
Capitolo 17: *** the end ***
Capitolo 18: *** fine ***



Capitolo 1
*** post- tempesta ***


Erano passate ormai cinque ore da quella tempesta che oltre ad aver distrutto fuori l’intera città aveva distrutto dentro e fatto crollare l’ intero loro  universo .  Callie e Arizona non si erano più viste ognuna nel suo dolore aveva deciso di evitare l’altra. Fin quando una voce dal corridoio gridò “dottoressa  Torres ci sarebbe un ultimo  caso da visitare si tratta di un bambino di  cinque anni che per la paura dei tuoni è caduto dalle scale”. Callie decise di andare a visitare il bambino in pediatria spinta forse dalla voglia di vedere Arizona ,di poterla guardare negli occhi e magari in quegli occhi capire e comprendere, perdendosi nella trasparenza del suo sguardo . Arrivò in reparto e   chiese ad una infermiera dove fosse il bambino .Lo visitò e aggiornò la cartella , ma di sua moglie  nemmeno l’ombra. Arizona se ne era andata !  Così corse a casa con il cuore che le batteva in gola ,e negli occhi l’ immagine di sua moglie che ancora una volta le voltava le spalle nel momento difficile ;era  convinta di poterla magari  intercettare farle cambiare idea ……o forse no .Voleva solo gridarle tutto l’ odio che in quel momento provava prima che lei potesse andarsene .

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** occhi negli occhi ***


Aprì la porta e rimase stupita  .Li seduta sul divano c'era Arizona non se ne era andata.Era rimasta; aveva forse affrontato uno dei suoi più grandi difetti .Iniziarono a guardarsi occhi negli occhi , nessuna osava pronunciare una parola , nemmeno Callie che durante tutta la salita per le scale si era preparata uno di quei discorsi epici,  quelli che al momento adatto non ti vengono ma poi pensandoci e ripensandoci li crei e vorresti tornare indietro solo per poterli rendere reali. Ma entrambe sapevano che anche un semplice verso , un semplice grugnito avrebbe potuto distruggere tutto. La tempesta si era abbattuta all’improvviso distruggendole e l’abile marinaio purtroppo non era riuscito a salvare la nave !rimasero entrambe ai lati opposti del divano ferme immobili . La prima a parlare fu Arizona “scusami ...”non riusciva a trovare in quel momento altre parole e non voleva trovare una giustificazione voleva solo far capire a sua moglie di aver commesso uno sbaglio . Callie rispose con un secco “non riesco a capire” , non riusciva a capire come mai quella donna che le aveva chiesto di sposarla , che aveva accettato di passare  con lei l’ intera vita e affrontare le gioie della maternità  all’ improvviso aveva deciso di condividere il lato più intimo di se  con un altra. Continuavano a fissarsi , entrambe mantenendo  il contatto visivo perché malgrado tutto era pur sempre uno stare ancora una volta unite anche se da una linea sottile,  facile da distruggere . Intanto il tempo scorreva e ben presto arrivò la sera.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Mangia che ti passa . ***


Callie  fu la prima ad alzarsi dal divano . Ad interrompere il contatto lasciando la faccia di Ari persa ;con lo sguardo rimasto ad osservare quell’angolo del divano ormai rimasto vuoto . Voleva chiederle  dove vai ? Perché ti sei alzata ? Ma ben presto Callie rispose, anche senza aver sentito pronunciare  quelle domande ,perché infondo quando due anime si trovano e si  fondono come era avvenuto per loro si riescono ad ascoltare e comprendere anche  senza pronunciar  parola !Vado a prepararmi un panino, ho fame, ne vuoi ?  Arizona rispose di no ma infondo sapeva che quella era una domanda retorica della quale Callie conosceva già la risposta e all’improvviso così sul suo viso apparì un piccolo sorriso ripensando a quella loro prima discussione , decise di alzarsi ugualmente  dal divano e di raggiungerla in cucina rimanendo appoggiata sulla porta con le mani aperte in maniera tale  da bloccare l’intera entrata. Callie era li che si stava tagliando un po’ di tacchino da inserire nel suo sandwich .Ai suoi occhi la mora era sempre bellissima e l’impegno e la concentrazione che metteva nel fare quel panino la faceva apparire stupenda ….. i suoi occhi, le sue labbra le sue mani ……lei . Ma all’improvviso il coltello scivolò .

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** e se .. ***


Provocò un piccolo taglio sulla mano di Callie; ma quello bastò ad Arizona per correre  da lei , naturalmente sapeva da chirurgo che era un piccolo taglio ,una lesione superficiale ,ma pur di avvicinarsi a lei decise di soccorrerla come la più grave delle urgenze . Le prese la mano ferita , la disinfettò e le mise una piccola benda, non poté fare a meno di osservare che Callie ancora portava la sua fede e all’ improvviso tra le due ci fu un momento di silenzio e poi un nuovo lungo sguardo . Ora a causa della ferita erano entrambe li in piedi , che si tenevano per mano e l'una che guardava l' altra come due giocatori di scacchi che si studiano per anticipare la prossima mossa e forse sperando entrambe di fare scacco matto  . A causa della ferita se così si poteva chiamare la distanza tra loro  si era ridotta, anzi annullata,avvenne come accade con le calamite che se distanti non si attraggono ma se vicine cambiano direzione e verso pur di unirsi . Arizona continuava a stringerle la mano fin quando decise di alzare la presa arrivando al braccio e mentre l' accarezzava tirava  Callie verso di se ,nel frattempo con l' altra mano le prese il fianco e ora i loro corpi erano l’uno poggiato sull‘altro .Callie riuscì solo a dire  “no Ari! non possiamo, non riesco a dimenticare” ma ben presto fu zittita da un bacio carico di passione.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Attrazione : forza che tende ad avvicinare un corpo ad un altro ***


Non dimentico furono le ultime parole prima che Arizona la zittì con un altro appassionato bacio e poi quasi sollevandola  da terra l' accompagnò nella loro stanza ,la poggiò sul letto e iniziò a spogliarla .Le tolse la maglia e poi il reggiseno , Callie era fisicamente perfetta i suoi seni i suoi fianchi perfino quelli che lei considerava difetti sul suo corpo , apparivano agli occhi di sua moglie  meravigliosi . Callie dal suo punto di vista malgrado l’iniziale opposizione si era lasciata andare non era riuscita a resisterle e poi Arizona era stesa completamente nuda  su di lei , l’ aveva sempre vista come la più debole fisicamente  della coppia con i suoi lineamenti minuti ;ma in quel momento era lei la più forte, le sue braccia erano riuscite a sollevarla a metterla sul letto e ora non le lasciavano una via d’uscita i suoi baci erano  ricchi di passione . Era come se Arizona d’un tratto diventasse super le sue mani sapevano perfettamente in che modo
renderla felice .La conosceva meglio di chiunque altro, la conosceva come un pianista conosce il suo pianoforte ad occhi chiusi o aperti lei sapeva come suonarla e lei dal canto suo proprio come i tasti del piano adorava quando quelle mani, quella bocca , la sfioravano e l’accompagnavano fino a raggiungere insieme il piacere,  la melodia perfetta. Passarono la notte insieme fecero l’ amore in un modo differente con sentimenti differenti .La mattina quando si svegliò Callie che doveva andare a fare il turno in ospedale ,non riuscì a svegliare Arizona che dormiva li accanto a lei , era nuda con una mano lungo il letto come se stesse cercandola , e osservandola si stupì di come quella mattina fosse bella; nel sonno il suo volto appariva tranquillo come se non avesse  pensieri , il suo respiro calmo le trasmetteva serenità . Decise di scriverle un biglietto e lo attacco sul frigo e poi uscì ,lanciando un ultima occhiata alla camera,  quasi con la speranza che da quella porta Ary si affacciasse e le chiedesse di non andare a lavoro, ma la fantasia non sempre diventa realtà  e Callie tirò la porta alle sue spalle; e raggiunse l’ospedale .

ps capitolo leggermente più lungo ! ma non avrei mai potuto dividerlo. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** la mattina seguente ... ***


Arizona si svegliò qualche ora dopo, intuì da subito che sua moglie non era li ,prese allora il  suo cuscino e lo annuso riportando alla mente dei flash back di quella notte, loro due stese a far l’ amore tra odio e passione e non poté bloccare la lacrima che le solco il viso; aveva rovinato tutto ,distrutto una delle cose  belle o forse la più bella che era riuscita a costruire . Sapeva che nulla sarebbe potuto essere come era prima  . Si alzò e si diresse verso la  cucina trovò il bigliettino di Callie  attaccato al frigo "Dobbiamo parlare  questa volta senza commettere errori  " certamente quel biglietto senza punteggiatura e così freddo non preannunciava nulla di buono e la parola errore faceva ancora più male ,avrebbe preferito che Callie le desse una sberla le urlasse contro piuttosto che riducesse quella notte ,  il far l’amore con lei ad  un errore. E così senza pensare colta dall’ istinto apri l’ armadio e  fece in fretta la sua valigia mettendo dentro tutto quello che era suo .Proprio osservando la valigia si accorse che era mezza vuota non aveva più le sue cose , non aveva più il suo fono i sui trucchi o il suo carica batterie  dopo quasi cinque anni di convivenza non c’ era più il suo o il mio era il loro . E fece ancora più male mettere in valigia un piccolo quadretto con all’interno la loro foto con Sofia. Si fermò un attimo ad osservarla erano veramente un bel trio felici e spensierate una famiglia da invidiare che lei avrebbe dovuto difendere . Prese carta e penna e scrisse anche lei una lettera a sua moglie non sarebbe riuscita ad affrontarla personalmente e la poggiò sul letto. Impugnò la valigia e da dietro un vetro di  un taxi guardo la loro  casa allontanarsi sempre di più fino a scomparire .

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** scrivimi .. ***


Quando Callie tornò a casa sentì subito l’assenza , tanto che appena varcata la porta di casa ;corse in camera quasi sapendo quello che stava accadendo e  trovò la lettera :
"Cara Callie mi dispiace, ho provato a rimanere qui ,a mantenere fede a quella promessa che ti feci quel giorno, il giorno più bello della mia vita. Ma non ci  riesco ,non posso pensare di aver potuto ferire la persona che amavo e ancora amo più di me stessa , in questo percorso fatto insieme sei stata per me  la migliore  amica e la più grande amante, abbiamo condiviso tutto insieme indimenticabili  gioie e tantissimi dolori che l’amore ci ha portato a superare. Sei una persona bella sia fuori indiscutibilmente,   che dentro , ed io non posso far’ altro che ringraziare un qualche dio se esiste per avermi fatto conoscere e vivere te .  Quando leggerai questa lettera sarò distante fisicamente ma sarai una presenza constante nella mia mente  , non so dove andrò ,so solo che devo andare perché saperti nella stessa città e non averti è una tortura che non posso sopportare ! Sii felice continua ad essere la persona fantastica che ho conosciuto 5 anni fa e se magari un giorno riuscirai a perdonarmi per il male che t’ ho fatto soffrire ,dimentica il dolore e tieni solo i ricordi migliori, quel primo bacio dato nel bagno di Jo (non ti ho mai  raccontato la paura che avevo di un tuo rifiuto e la gioia successiva quando ho visto che infondo non ti era proprio dispiaciuto ), la disco fatta in casa per dimenticare la realtà esterna , la prima volta che ti ho detto ti amo, e tutte le altre volte che anche senza dirlo siamo riuscite a dimostrarcelo ,l’attesa per la nascita di Sofia e tutte le volte che abbiamo fatto l’ amore ; già tutte perché per me fare l’ amore con te non è stato e non potrà mai essere un errore. Già dimentica il dolore ; io non potrò mai perdonarmi per questo. Sono convinta che l’ altra parte della mia mela sei tu, lo sei sempre stata e sempre lo sarai. Sei stata tu la mia allegria la mia gioia la mia follia.
                                                                                                                                                TI AMO      Arizona

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** rimanere sola ***


Questa volta era tutto vero Arizona se ne era andata chissà dove lontano da lei e dalla loro bambina  , senza lasciare un indirizzo un numero da chiamare niente. Callie seduta sul letto rilesse la lettera almeno un centinaio di volte , analizzandola aveva capito che scrivere quella lettera non era stato facile per Ari, infatti la carta in vari punti era ruvida e l’ inchiostro sbaffato come se lei mentre la scriveva piangesse; cercava di immaginarsela li sul tavolo a scrivere la parola fine alla loro storia, al loro amore, capendo di aver fatto una cavolata alla quale tu non puoi rimediare ,quel che è fatto è fatto non puoi far rifiorire un fiore dopo che lai lasciato morire senza dargli l’ acqua .Callie prese d’ impulso il  suo telefono  e tenne premuto il tasto numero uno,  aveva ancora la funzione di  chiamata rapida e fu un vero colpo al cuore quando il cellulare in automatico visualizzò l’ immagine di sua moglie con i suoi occhioni celesti e il “magic smile” il sorriso che l’ aveva fatta innamorare . E fu ancora peggio quando dall’altra parte si udì “ ciao sono   Arizona Robbins in questo momento non posso rispondere sono a lavoro oppure con mia moglie richiama più tardiiiii o lascia un messaggio dopo il bip  ! e poi una lunga risata ! “ Era la segreteria telefonica registrata da Arizona qualche mese prima ,adorava cambiarla .  “ ciao Arizona sono Callie sono appena tornata a casa “ furono le prime parole che Callie riuscì a pronunciare dopo il bip. “ Ho letto la lettera e …bhe …. Non so che dirti non posso chiederti di tornare  da me e ricominciare la nostra storia sono ancora troppo arrabbiata per quello che mi hai fatto. Ma ti prego dimmi dove sei? Rispondi a questo maledettissimo telefono se questo è ancora il tuo numero ? Ho bisogno di sapere se stai bene , in quale città vive la madre di mia figlia ? e poi ci fù un altro lungo bip il messaggio era finito la segreteria non avrebbe potuto registrare di più . Callie riattaccò e scoppiò a piangere aveva forse capito di aver perso sua moglie ,di essere rimasta sola.  Mark non c’ era più e ora se ne era andata anche Arizona ; è vero forse sua moglie se ne era andata già da molto tempo prima da qual  giorno in cui lei decise di non tenere fede alla parola data , a quella promessa fatta decidendo di amputarle la gamba , ma le era sempre sembrato che potevano ritornare ad essere quelle di prima che magari il tempo le avrebbe aiutate . D’ improvviso il telefono suono era arrivato un messaggio “ Ciao Callie sto bene . Dai un  bacio a Sofia e dille che la mamma è dovuta partire . Mi mancate ma vi prego non cercatemi renderete il distacco più difficile  vi amo A.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Dall' altra parte del mondo ... ***


Arizona riposò il telefono sul suo comodino e si ridistese sul letto. Aveva preso una camera in un hotel , ma non era poi così lontana da Seattle , era appena fuori città ma  in quei venti minuti nel taxi le sembrò di aver  attraversato l’ intero oceano e così chiese di fermarsi all ‘ hotel più vicino , chiese una camera e li portò tutta la sue cose , si fece una doccia, chiuse le finestre e poi si gettò nel lettone e dormì fino a quella chiamata . Quando sullo schermo del telefono comparì la scritta “ chiamata da Amore” non ebbe il coraggio di rispondere, pensava che forse sua moglie era ora ancora più arrabbiata con lei  per essere scappata quando invece avrebbe dovuto parlarle. Così aspetto qualche minuto che la segreteria le dicesse “ c’è un nuovo messaggio in segreteria lasciato da Amore” compose subito il numero  e sentì l’ intero messaggio , senti la voce di Callie , non era arrabbiata anzi era preoccupata ,si preoccupava anche se lei stesse bene e capì che forse sua moglie non riusciva  ad odiarla , Callie forse ancora le voleva bene  e così iniziò a piangere . Pianse per quel che restava del pomeriggio e anche per l’ intera notte . In poche ore aveva detto addio al suo più grande amore e al suo lavoro , ma l’ unica certezza che aveva era quella di non voler abbandonare Sofia non avrebbe permesso che sua figlia la dimenticasse , sapeva che Callie era un ottima mamma e non avrebbe mai parlato male di lei alla bambina ma lei ugualmente voleva essere presente nella sua vita. L’ indomani fece colazione con un caffè e decise di uscire a cercare lavoro , aveva fatto per anni il chirurgo pediatrico adorava tutto di quel mestiere l’ alzarsi presto la mattina l’ improvviso la notte , fare turni massacranti e interventi impossibili; e quindi sapeva che era difficile se non impossibile trovare un altro lavoro che le desse tutto quello . Entrò in un ristorante che sulla vetrata esponeva il cartello cercasi aiuto in cucina così senza tanto pensarci accettò il lavoro era consapevole che non avrebbe potuto fare il lavoro che amava quindi un lavoro valeva l’ altro .   
 

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** starle vicino ***


“ Ciao Amore di mamma , come stai? Domanda retorica lo so che va tutto bene . Io purtroppo come ti avranno detto sono dovuta partire , non sono potuta rimanere li , non sono li la sera a coprirti con la tua copertina gialla che adori, a giocare con te sul lettone , a portarti al parco a dar da mangiare ai cigni ma ti prometto che un giorno tornerò e il lettone lo distruggeremo  :-). Mi raccomando non fare arrabbiare mamma Callie mangia sempre tutto , non fare capricci e all’asilo comportati bene; ormai sei grande e soprattutto  quando tornerò voglio che tutti mi dicano che brava bambina è mia figlia. Sai la mamma vive in una città molto bella dove tutti vanno in bicicletta o a piedi , ci sono tanti prati su cui distendersi e guardare le nuvole con le loro forme strane .Magari un giorno ci potremmo venire insieme . "Questa era la lettera che era stata lasciata sullo zerbino di casa quando Callie e Sofia tornarono per pranzo . Arizona era stata li , era arrivata fino alla porta aveva posato la lettera senza  entrare in casa ? Magari era venuta a vedere come se la passavano le sue donne   ma  non ci aveva trovato ? O forse sapeva bene di non trovarci e l ha fatto apposta! Erano tante le domande che in quel momento passarono nella testa di Callie ma decise comunque di leggere la lettera alla piccola si distesero abbracciate sul divano e alla fine della lettura Sofia non faceva altro che ripetere di come fosse  buona mamma Arizona . I giorni passarono e le lettere arrivavano ogni giovedì tutte le settimane.  Callie da detective provetta le analizzava cercando di trovare un indizio qualcosa che le dicesse dove era sua moglie ma niente Arizona era brava e quanto scappava lo faceva bene non un indirizzo, una descrizione della città ,nulla assolutamente nulla; e dal momento che ormai il suo era un appuntamento decise che quel giovedì non sarebbe andata a lavoro sarebbe rimasta a casa dietro la porta ad aspettare la lettera . A metà mattina sentì un rumore, si avvicinò alla porta e osservo dallo spioncino . Era la sagoma di un uomo e quando questo si abbassò per posare la lettera  Bum!!! Callie decise di aprire la porta all’improvviso ."ah ah ah Alex cosa ci fai qui? , dov’ è Arizona ? ? "Alex in un primo momento rimase immobile colto sul fatto e poi se ne usci con " ambasciator non porta pena ! "Diede la lettera a Callie e fece per andarsene ma Callie lo afferrò per un braccio e  disse "Alex  ti prego dimmi tutto,  voglio sapere se sei tu a scrivere queste lettere , se lei te le detta per telefono , te le invia per e-mail o te le manda direttamente. Te lo sto chiedendo gentilmente ma sappi che sono un chirurgo ortopedico so perfettamente come le ossa possono essere rotte !" E aumento la forza nello stringere  il braccio . Alex resistette per qualche secondo e poi le disse tutto . Quelle lettere Arizona le mandava a lui che poi doveva cambiare la busta e consegnargliele . " Portami la busta originale "disse Callie "no non posso " ribatté Alex " perché continui ad esserle così fedele infondo lei ha abbandonato anche te  !?" Continuò la mora , Alex allora le prese la mano che gli cingeva il braccio la tolse e guardandola negli occhi le disse " callie non insistere , so che Ari può essere stata la più stronza di tutte le mogli ma con me è stata inattaccabile. Ero visto come il distruttore, quello che non sarebbe riuscito a fare niente e quando ero atterra ,disorientato, è stata l unica a farmersi a tendermi la mano e indicarmi la strada.A lei io devo tutto e se mi dicesse un giorno di fare una cosa folle io la farei  perché è lei a chiedermela” . E se ne andò.
 

ps so che c'è un gruppo di persone che segue giornalmente la mia fanfiction chiedo scusa a quelle persone x il mio ritardo nel pubblicare questo capitolo .

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Spesso s'incontra il proprio destino nella via che s'era presa per evitarlo. J.La Fontaine, ***


Passarono settimane e  le loro vite scorrevano , ma entrambe sapevano di non viverle pienamente. Callie era riuscita a trovare un equilibrio tra il lavoro , Sofia e la solitudine che le prendeva ogni volta che pensava  ad Arizona ; aveva deciso di iscriversi ad un corso di tennis , era la sua valvola di sfogo altrimenti era convinta che prima o poi sarebbe esplosa come una pentola a pressione,  andava a giocare tre volte a settimana e adorava quando con la racchetta  colpiva quella pallina con tutta la frustrazione che aveva in corpo. Anche Arizona non era riuscita a creare un piano alternativo felice da far percorrere alla sua vita , aveva deciso di far parte del piano di Callie , aveva deciso di salvare vite e ora invece si ritrovava a pelare patate , carote e altre tipologie di verdure che nemmeno le piacevano . Cercava comunque di vedere il positivo in quello che stava facendo ,molto probabilmente non avrebbe più salvato  delle persone ma le avrebbe potute sfamare e quindi si impegnava come sempre al massimo ; era brava, molto brava ed era anche spesso lodata per la sua manualità, quella capacità di pelare in maniera perfetta  facendo poco scarto , non era mai riuscita a confessare ai suoi nuovi colleghi che era brava per il semplice fatto che per metà della sua vita aveva tagliato pelle e le patate o qualsiasi altro ortaggio con la loro conformazione le ricordavano l’ epidermide umana . Già le patate le ricordavano il suo lavoro mentre preparare le  cipolle  era diventato il momento in cui pensare a sua moglie e poter piangere liberamente tanto il mondo non sarebbe riuscito a distinguere le lacrime date dal dolore o dalle cipolle. Lasciavano scorrere così le loro giornate nessuna delle due chiamava l’ altra ma entrambe si stavano cercando, erano diventate l’ una il pensiero fisso dell’altra . La fantasia prima di addormentarsi , il primo pensiero al risveglio, la riflessione pomeridiana. Fin quando un giorno in pieno pomeriggio quando in cucina ci si stava preparando per la cena entrò nel ristorante Callie che cercava il proprietario.  

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** non può essere vero ***


Luigi il proprietario del ristorante non tardò ad arrivare e fece accomodare Callie in uno dei tavoli prese carta e penna e iniziarono una lunga discussione ,lei era li perché aveva bisogno di un servizio catering  e il ristorante da Luigi's era uno dei migliori in quel campo . Intanto tutto nell’ altra stanza  scorreva normalmente fin quando Jack il cameriere non entrò in cucina iniziando a lodare la bellezza della donna con cui stava parlando Luigi "una morona con degli occhi e un sorriso da paura "e come si sa in questi casi a farne da padrona è la curiosità, quindi tutti gli ometti si spostarono ad osservare dalla finestrella che comunicava con la sala da pranzo la nuova cliente .Arizona decise di non alzarsi inutile dire che il suo primo pensiero dopo e prima della descrizione di Jack era per Callie , ma spinta anche lei dalla curiosità quando la folla alla finestra si dileguò fece finta di cercare un coltello e guardò . Rimase immobile, li nell’altra stanza, c ‘era sua moglie  , e in un attimo il suo cuore si fermò o era fermo e  riprese a battere . "Dio! Quanto è bella era l unico  pensiero che la sua mente riusciva a formulare , avrebbe voluto abbracciarla e farsi abbracciare da quelle mani che per molto tempo prima erano state la sua casa , sentire ancora una volta il suo dolce odore. Ma rimase ad osservarla ;Callie gesticolava e le sue mani si muovevano in ritmo con le sue labbra ancora una volta rosse e carnose da dover essere baciate . La discussione durò ancora per una decina di minuti poi sia Luigi che Callie si alzarono dal tavolo e si strinsero la mano salutandosi. Solo vicino alla porta Callie si guardo indietro forse sentiva su di se degli occhi che la stavano osservando, e diresse lo sguardo proprio verso la finestrella che dava sulla cucina , Arizona si girò di scatto, così che Callie riuscì a vedere solo una chioma bionda che di spalle si allontanava . Pensò all’ istante a sua moglie ma riuscì subito ad allontanare quell’ idea non poteva essere lei ; lei era andata fuori città , sicuramente era ancora un chirurgo non avrebbe mai potuto abbandonare la sua professione ,  sarebbe stato come autoeliminarsi ridursi a sopravvivere senza vivere “dio “pensò”  era un chirurgo, e dall’altra parte la chirurgia aveva bisogno di lei e del suo talento.” Quella ragazza bionda non poteva essere lei era solo la sua testa che cercava di riportare nella realtà quello che era il suo pensiero ricorrente . Luigi entrò in cucina attirò l’ attenzione su di se sbattendo con il mestolo su di una pentola e poi disse ad alta voce in modo che tutti l’ ascoltassero “ domenica prossima abbiamo da fare un catering per un compleanno di una bambina . il compleanno si svolge la sera in una villetta fuori città. Quindi alle 16 tutti qui che poi si parte con il camioncino .” Arizona corse subito da Luigi . Domenica sarebbe stato il compleanno della sua piccola e per quanto nel suo cuore avrebbe voluto esserci sapeva che andare alla festa sarebbe stato troppo per lei. Avrebbe rivisto tutti i suoi colleghi, avrebbe molto probabilmente spiato la vita che doveva essere sua e che lei ha deciso di lasciare avrebbe rivisto sua moglie e sua figlia i due soggetti che erano riusciti a dare un senso alla sua vita. Quindi chiese al capo “ capo io domenica non posso esserci ho un impegno “ Luigi rispose subito “ Arizona non dire cavolate te ci sarai, ci devi essere stai diventando un elemento fondamentale per il mio staff non puoi abbandonarci in un giorno così importante ti darò una settimana di pausa dopo il compleanno se è questo quello che vuoi ma per il compleanno ci devi essere. non accetto rifiuti e poi se ne andò senza lasciare possibilità di replica alla bionda . 
 

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Auguri amore ***


"Sofia è ora di andare a letto !! Altrimenti domani dormi e non riesci ad aprire i regali !!" La piccola in risposta disse " no non vado a letto ! Aspetto mamma Zona . Deve essere qui a mezzanotte è il mio compleanno !!" Callie rimase  pietrificata davanti a quella affermazioni così decisa e convinta di sua figlia e non riuscí a dirle la verità cioè che molto probabilmente la sua mamma non si sarebbe mai presentata a mezzanotte alla loro porta . Ma le disse guardandola con gli occhi dolci carichi di lacrime che tratteneva a stento " che ne dici se aspettiamo mamma Zona sul divano !"Sofia acconsentì immediatamente e sul suo piccolo visino fece comparire un sorriso innocente e assolutamente splendido "cavolo" pensò Callie  "Sofia ha il sorriso di Ari il magic smile" anche se non biologicamente possibile Arizona era riuscita a dare alla loro bambina la cosa più bella che aveva! E ora guardando sua figlia era come rivedere lei ! Si sedette per prima Callie che con un abbraccio prese sua figlia e se la mise sopra ! Insieme aspettarono la mezzanotte . A mezzanotte e un quarto Callie disse a Sofia se sarebbero potute andare a dormire . " mamma zona molto probabilmente è impegnata a lavoro , oppure nella città in cui vive adesso ancora non è mezzanotte magari verrà domani " lo sguardo di Sofia si incupì ma stanca come era acconsentì ad essere portata a letto . Mentre stavano andando verso la camera il telefonino  squillo .  Era Arizona che stava chiamando ."Pronto" disse Callie immediatamente ."ciao Calliope sono Arizona ! " aveva risposto con voce tremante Arizona dall’altra parte "ciao "rispose Callie malgrado tutte le domande che voleva farle quello era l unica cosa che le era uscita in quel momento, e poi sentirle pronunciare il suo nome completo come solo lei sapeva pronunciare le fece dimenticare tutto  . " potresti passarmi Sofy vorrei fargli gli auguri di buon compleanno ….. So che a quest’ ora molto probabilmente  dorme , anzi forse stavi dormendo anche tu !scusami riattaccò immediatamente  !. ""Nooo ! Non ti preoccupare non so che legame empatico avete te e sofia ma lei attendeva un tuo segnale è ancora sveglia te la passo subito !" A questo punto Arizona si sciolse in un pianto la sua bambina la stava aspettando, lei era in un appartamento che nemmeno aveva il coraggio di chiamare casa mentre la sua bambina la attendeva li nel suo lettino "ti prego aspetta un attimo " disse con la voce strappata "va bene "rispose Callie  mentre ascoltava il pianto silenzioso di sua moglie ,passarono alcuni secondi  " ok ci sono puoi passarmela " ok le passo il telefono aspetta ..." "sofia c'è mamma zona al telefono che ti vuole dire una cosa !" Disse Callie a sua figlia prima di mettere il vivavoce al telefono per poter ancora sentire per un pò il suono della sua voce . "Mamma!" urlò Sofia al telefono " e  subito la calda voce di Arizona inizio a cantarle "tanti auguri a te , tanti auguri a te, tanti auguri a Sofia ,tanti auguri a te !! Auguri amore di mamma , allora come stai ? ""Bene "rispose la vocina dall’ altra parte del telefono e dimmi come ci si sente con un anno di più stai diventando una vecchietta  ? " e rise facendo uscire una rumorosa risata anche da parte della sua piccola che rispose dicendo "Ma mamma che dici!! io non sono vecchia sono grande !!! " Intanto Callie ascoltava quella loro discussione affascinata da come Arizona malgrado la distanza  riusciva a mantenere un contatto , un'ottima alchimia con sua figlia . "Ok ora è tardi vai a dormire senza far arrabbiare la mamma ! " va bene " promettilo !!!" " prometto " ok buona notte e sogni d'oro e corri a letto !" .Sofia corse verso il letto e ci si infilò . Callie riprese il telefono al volo  "Arizona sei ancora li? " attese qualche secondo e poi senti " si sono ancora qui !"pronunciato con un filo di voce interrotta da un respiro profondo ." Ari ... grazie per aver telefonato, Sofia ci teneva veramente molto ; e so che molto probabilmente non verrai, ma domani ho deciso di farle una piccola festicciola a casa di Derek in giardino e so per certo che per Sofia  sarebbe perfetta se tu fossi li con lei ." "Non mi ringraziare” furono le prime parole di Arizona interrotte da un nuovo lungo silenzio" è mia figlia !"e nel pronunciare quelle parole fu colpita ancora una volta dal pianto " lo so Arizona non volevo dire che per nostra figlia non fossi una madre ,il mio era un grazie perché malgrado io abbia fatto un chilo di biscotti al cioccolato questa sera la resa felice la tua chiamata e adoro quando Sofia è felice! e sei tu a renderla felice . sai  al tuo sorriso !.”non ricevette una risposta " .... Arizona? ci sei ancora ? " " si " " stai ancora  piangendo ? " " Callie non ce la faccio ti prego ! "Continuò, questa volta il fatto che stesse piangendo era chiaro ."devo andare mi dispiace ciao !" E riattaccò . Lasciando Callie li immobile nell’ingresso. Arizona stava ancora  soffrendo , in tutto quel tempo il dolore non si era ridotto e il suo pianto continuo ne era la prova .Andò a dormire con la speranza che sua moglie domani si presentasse alla festa della loro piccola .


Angolo autore :
capitolo difficile da scrivere spero vi piaccia e che sia abbastanza chiaro! io non adoro i discorsi diretti in una storia ma ho deciso di fare un eccezzione !!!

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** è qui la festa !? ***


Il giorno seguente Callie era tutta intenta a preparare i tavoli per la festa , era un ottimo coordinatore aveva progettato tutto nei giorni precedenti e nella sua mente la festa sarebbe andata perfettamente o almeno quasi perfetta sapeva che si sarebbe sentita la mancanza di sua moglie ma era decisa a non farla notare . Intanto nella parte opposta della città Arizona era in piena crisi ,dovuta all’ ansia  di partecipare a quella festa . "Hai preparato i coltelli ?" Gli chiese  Luigi  ."si certo "rispose Arizona ;non aveva dormito tutto la notte all’ idea di rivedere le sue donne, e  si sentiva come un escursionista che doveva scalare una montagna avrebbe dovuto soffrire , rimanere senza fiato per poi raggiungere la cima guardare il panorama e respirare .Salì nel camioncino e si sedette affianco a Jack .Teneva in mano un grande scatolone con all’interno il regalo da dare alla sua bambina .Passarono alcuni minuti e durante il viaggio Jack se ne uscì con una frase del tipo " stasera farò bere la nostra cliente e poi me la porterò a letto ! Chi scommette ? " e così il camioncino si trasformò in una sorta di centro scommesse ambulante, fino a che Arizona non riuscì a resistere e gli urlò "Ora basta !!"” Ei ma si può sapere perchè stai così ?cos’ hai? sei strana oggi ?"le disse Jack un pò seccato " Io non ho nulla semplicemente sono stanca dei vostri discorsi da quattordicenni in piena foga ormonale . Avete pensato che dal momento che andiamo ad organizzare un compleanno ad una bambina , magari la mamma sia sposata o abbia un compagno !" Nel camioncino d’ improvviso caddè il silenzio assoluto. Arizona avevo perso le staffe non era mai stata così dura con i suoi colleghi da alzare la voce ,sapeva che stavano scherzando e che a fine serata nessuno sarebbe andato con qualcuno ma la sola idea che loro ci potessero provare con sua moglie le creava ancora più problemi di quelli che aveva già . Quindi se ne uscì con un "scusatemi sono un pò agitata !" E tutti scoppiarono in una risata che ristabilì all’interno del mezzo la giusta armonia. Arrivarono alla villetta , e l’unico pensiero che le girava per la mente era dove nascondersi !. Era già stata altre volte in casa di Meredith e Derek la conosceva ,quindi non giocava del tutto in trasferta . Appena il tempo di scendere dal camioncino che si fiondò in cucina e iniziò a preparare. Arrivarono le sei e la festa era in pieno svolgimento . Si sentivano chiaramente le urla dei bambini che erano arrivati alla festa , e le chiacchiere dei loro genitori .Callie intratteneva i suoi amici, sorrideva e salutava chiunque le si presentasse davanti con il suo fare accogliente riuscì a mettere tutti a proprio agio ,ma anche se non lo manifestava la breve conversazione avuta nella notte con sua moglie , aveva creato in lei un’ aspettativa che da tempo non provava , voleva che Arizona fosse li ma non solo per Sofia voleva che fosse li per lei . ecco perché guardava fissa a quella cancellata sperando di veder entrare un taxi giallo ;fin quando le si avvicino Alex “ ei Callie ti volevo salutare ! che stai guardando ? “ “Alex ! lei non verrà? Non è vero ? “ “ Callie non ho parlato della festa ad Ari ho pensato che magari si sarebbe dispiaciuta a non poter partecipare al compleanno della figlia.” Alex l’ ho invitata io ieri sera !” “Allora non so cosa farà “ rispose Alex allontanandosi da Callie e lasciandola a salutare tutti .Nel frattempo Arizona dalla cucina ascoltava tutte quelle chiacchiere che da troppo tempo non ascoltava, la maggior parte degli invitati lavorava nell ‘ ambito ospedaliero e lei adorava quei discorsi sarebbe voluta intervenire dire la sua , proporre una differente diagnosi ma riuscì a trattenersi. Verso le sette decise di uscire dal suo nascondiglio e di raggiungere sua figlia per darle il regalo , abbracciarla e coccolarla come purtroppo non faceva da troppo tempo . Quindi quando vide che tutti gli adulti erano intenti a riempire i loro piatti al buffet , si avvicinò ai gonfiabili dove stavano saltando i bambini , poggio le mani sulla rete e chiamò la sua piccola . “ sofi!” la piccina riconobbe subito la voce e si girò di scatto  nella sua direzione . Aveva ragione Callie pensò Arizona la loro bambina era bellissima e se a lei guardandola ricordava Arizona , ad Arizona sembrava di rivedere Callie quegli occhi , la carnagione il modo di muoversi. Era cresciuta la sua Sofi , la mamma  le aveva tagliato i capelli e fatto indossare un abito degno della migliore principessa disney. La bambina corse fuori dal gonfiabile e si gettò immediatamente tra le sue braccia . la bionda avrebbe voluta stringerla a se ancora un po’ ma la piccola si staccò e con una vocina leggera e affettuosa le disse  “ Mammina sei bellissima” cosa ci vedeva di bello in lei ,Arizona se lo chiese subito era vestita con la divisa del ristorante , i capelli li aveva sciolti appena uscita dalla cucina ,ma anche un occhio inesperto avrebbe potuto vedere che quei capelli erano stati legati per tutto il tempo, in più non aveva dormito tutta la notte . “ ei guarda questo è il regalo di mamma per il tuo compleanno ! “ e le diede il pacco . La bambina lo aprì di corsa , all’ interno c’ erano un paio di pattini rosa con casco, ginocchiere e gomitiere naturalmente tutto abbinato .”allora ti piace ?” chiese Arizona “ siiii voglio provarli !!!” rispose la bambina tutta entusiasta “no in questo momento non puoi metterli non si abbinano con il vestito e poi ancora non sai andarci! pensa che figuraccia se cadì !! “ la bambina si convinse della sensatezza della ragione della madre , ma non volendo demordere chiese se poteva almeno mettere il casco per la serata, Arizona acconsentì prese il casco e glielo mise. “ ricorda Sofi per andare con i pattini devi rispettare tre regole. Regola numero 1 : vanno sempre messi con il casco e gli altri accessori ,2:non si usano in casa e terza regola quando si indossano si deve sempre sorridere ed essere felici ! sai anche io  ne avevo un paio e ogni volta che pattinavo mi sentivo bene , mi sentivo libera , viva !”” ok “rispose la piccolina ” ora io devo andare un ultimo abbraccione ?” chiese Arizona, Sofia non se lo fece ripetere due volte e subito le sue piccole braccine la circondarono stringendola più forte che poteva. Arizona le diede un bacino sulla guancia e si staccò da lei " mammina quando torni a casa ?" la donna rispose presto !! l 'a bbracciò ancora una volta e se ne andò ripensando a quella bugia detta alla sua bambina mentre le lacrime iniziarono a scendere lente . Sofia corse invece verso il buffet con il suo paccone e il casco in testa ! “ sofia perché porti un casco in testa ?e soprattutto chi ti ha regalato un casco ? “ disse Callie alla visione di sua figlia “ mamma Zona mi ha regalato i pattini , il casco e questi !” indico le ginocchiere e le gomitiere all’ interno del pacco .” Solo che i pattini non li potevo mettere ora così ho deciso di mettere il casco !” “ capisco e chi ti ha dato il regalo da parte di mamma Zona?” Callie era decisa ad uccidere Alex nel momento esatto in cui Sofia avrebbe fatto il suo nome ma la bambina affermò convinta “ mamma !””e quando te l’ avrebbe dato ?”l’ incalzo Callie “ prima li vicino ai gonfiabili !” e li indicò con la manina . Callie allora disse a Sofia di mangiare un pochino e lei corse verso l’ attrazione o meglio verso ciò che ha distanza di mesi ancora l' atttraeva.           

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** cheese! ***


Callie arrivò ai gonfiabili ma di sua moglie nemmeno l’ ombra . Decise che non si sarebbe messa a cercare Arizona ,non le avrebbe permesso di rovinarle ancora questa giornata. A questo punto era evidente che la bionda non voleva parlarle , non voleva chiarire la loro situazione ; forse il fatto che sua moglie soffrisse ancora per lei era stata solo un’ impressione sbagliata ;ormai si era decisa ,non avrebbe fatto più nulla ,era il momento per lei di lasciarla andare .Quindi ritornò alla festa . Luigi entrò in cucina e chiese a Jack e Tom di dargli una mano a portare il dolce , Arizona era li poggiata al tavolo della cucina con gli occhi fissi. Sarebbe voluta uscire andare a vedere quel momento , quella tappa fondamentale nella vita di sua figlia ma non poteva farlo aveva rovinato lei la sua famiglia, ed ora che Sofia e Callie se la stavano ricostruendo non poteva di nuovo abbatterla. La torta arrivò e gli invitati si avvicinarono per osservare . Sofia era lì, con il suo sorriso magico che si faceva fotografare da tutti , spense le candeline esprimendo il suo desiderio . Arrivò poi il momento della foto con la mamma , Callie le si avvicinò e l’ abbracciò da dietro , si guardarono e si diedero un tenero bacino . “ Cheseeeee!!” grido Derek ,difronte a loro, mentre teneva in mano la macchinetta per scattare la foto . Entrambe alzarono lo sguardo in quella direzione e la videro . Arizona era sulla finestra della cucina stava guardando verso di loro , nel bel mezzo di un pianto disperato. Questa volta non si girò ,non si nascose, non poteva farlo ancora . Callie la fissava e lei fissava Callie, erano li a pochi metri di distanza l’ una dall’ altra , non erano in due continenti diversi , non si stavano urlando contro , si stavano solo guardando e questo bastava ad entrambe . Intanto Sofia con la sua semplicità scivolò via dal tavolo e corse fino all’ interno della cucina . Afferrò con la manina Arizona e le disse “ Mammina vieni a fare la foto con me e mamma Callie ?” Lei non si era nemmeno accorta che la piccola aveva abbandonato il tavolo del dolce per raggiungerla , si era persa negli occhi di sua moglie che racchiudevano tutte le emozioni che lei in quel momento provava felicità, rabbia ,dispiacere, delusione. “certo ” rispose Ari asciugandosi il viso con il fazzoletto e si fece accompagnare da sua figlia fuori dalla casa . Mentre percorreva quei metri per arrivare al tavolo tutti l’ osservavano, i suoi colleghi , i suoi amici ; ma lei non riusciva ad abbandonare lo sguardo di Callie ,erano come ipnotizzate . Sarebbe voluta fuggire via , scappare ; ma quella manina la teneva troppo forte . Arrivarono al tavolo Sofia abbandonò la presa ,riprendendo la sua posizione , ma l’ attenzione della scena questa volta era spostata sullo sfondo. Callie alla presenza di sua moglie non riuscì a dire nulla , si era ripromessa un quarto d’ ora prima di lasciarla andare, farle vivere la sua vita , invece ora era li che si specchiava nei suoi occhi, e capì che a volte le promesse fatte a se stessi non valgono molto . “ ciao “ disse la bionda per cercare di far terminare quel momento particolarmente imbarazzante. Non ricevette risposta . Si girarono verso Derek, anche lui in evidente imbarazzo , era pronto a scattare la foto “ Ragazze” disse “dovreste stringervi un pò di più,altrimenti vi prendo a metà “ Le due si avvicinarono quel tanto che bastava perché le loro mani potessero toccarsi , sfiorarsi e far passare ad entrambe un brivido lungo la schiena e mentre il mondo intorno le guardava , le osservava ,i loro visi ruotarono all’ unisono ed erano ancora occhi negli occhi. “scusa” disse Callie con aria fredda e distaccata , Arizona non rispose alzò le sopracciglia sorpresa ma sapeva bene quello che sua moglie stava provando in quel momento. La sua bocca poteva pronunciare di tutto , poteva anche offenderla, ma i suoi occhi no , quelli non riuscivano a mentirle . Derek scattò la foto ed entrambe si allontanarono dal centro della scena . Callie stava per scoppiare in un lungo pianto , lo sentiva ,quindi capì che era il momento di vedere se tutto lo sport che aveva fatto fosse stato utile, e iniziò a correre verso il boschetto che affiancava la casa degli Shepard . Arizona le corse dietro ma in un istante fu circondata da tutti i suoi ex colleghi che la volevano salutare e vide la sagoma di sua moglie diventare sempre più piccola . Si liberò facilmente .E la rincorse entrando anche lei nel bosco . Non sapeva in quale direzione fosse andata , sapeva che era li e le doveva parlare. “ callie !“ continuava ad urlare ,ma lei non rispondeva .Si era nascosta dietro ad un albero e mentre piangeva la osservava da lontano . Fin quando Arizona non inciampò in una radice rialzata e caddè . Urlò e sentì un dolore immenso provenirle dalla gamba . Iniziò a piangere, un pianto che racchiudeva dolore , rabbia e chissà quante altre emozioni . Decise di togliersi la protesi, così sollevò i pantaloni della divisa e vide come questa nella caduta le avesse procurato una piccola ferita , si sedette alla base di un albero con le spalle poggiate sul tronco. Gridò un'altra volta il nome di sua moglie ma lei non rispose .Callie era li a pochi passi ,ma non le disse nulla . A quel punto iniziò a guardarsi intorno, non era mai rientrata in un bosco dopo l’ incidente aereo , e trovarsi li da sola in piena notte le fece tornare alla mente quella orribile situazione . Così si sentì come mancare il fiato ,il cuore iniziò a battere all’ impazzata, iniziò a sudare ,a tremare e il suo viso diventò rosso . Stava avendo un forte attacco di panico e non sapeva come poterlo fermare .L’ immagini dell’incidente le scorrevano nitide davanti, Mark e Lexie morti, le urla di Cristina e Meredith , le sue paure di non rivedere le sue donne e più ci pensava più l’ attacco era forte ;si mise le mani davanti agli occhi cercò di pensare a qualcosa di diverso ma niente . A quel punto Callie non poteva lasciarla li, continuare ad osservarla da lontano ,mentre lei era in preda alla paura . Abbandonò il suo nascondiglio e le si avvicinò . Arizona saltò dallo spavento nel sentire le foglie calpestate , pensava fosse un lupo o una qualche altra bestia che vive nel bosco .”ei “ le disse Callie con voce premurosa “Callie” disse la bionda senza togliere le mani dagli occhi “ti prego vattene. In questo momento non posso confrontarmi anche con te !” “ che ti succede? Con chi altro ti stai confrontando ?” chiese allora la mora “ con l’ ansia, il bosco , l ‘aereo, il lavoro , mark ,sofia ,la notte , la gamba, te !” Callie capì che Arizona stava avendo un forte attacco di panico, le se inginocchiò davanti le prese le mani e gliele tolse dagli occhi , tenendole tra le sue . Negli occhi di Arizona riuscì a cogliere la paura che stava provando , continuava a tremare come una foglia esposta al vento d’ inverno ,così decise di lasciarle le mani e darle un abbraccio. Le chiese di spostarsi leggermente più avanti , aprì le sue gambe e le si sedette dietro facendo poggiare la schiena di Arizona sul suo petto mentre scivolo lungo le sue braccia per raggiungere di nuovo le sue mani e stringerle .Poteva sentire il suo cuore impazzito, il suo respiro irregolare il calore che emanava la sua pelle . Si era ripromessa di lasciarla andare ma in quel momento non poteva farlo sua moglie aveva bisogno di lei .Passarono alcuni minuti e ....

Chiedo scusa per il ritardo ma per farmi perdonare oggi doppio capitolo !
Ne mancano solo due perchè tra 48 ore ci penserà Shonda !!
Spero vi piaccia . A

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** nel bosco ***


.. il respiro di Arizona tornò ad essere regolare ,mentre i battiti del suo cuore e il suo tremare no . "Callie " disse Arizona cercando di esporre tutto nel minor tempo possibile , per paura che scappasse l’improvviso coraggio; spostandosi leggermente a sinistra e indietro in maniera tale da poter osservare il volto della mora " Grazie ! Non eri tenuta a farlo" fece una piccola pausa prima di riprendere il discorso. " Insomma io ti ho tradito con quella donna , sono fuggita , sono stata codarda ,avevo paura di perderti definitivamente e per evitarlo mi sono allontanata. Ed ora tu sei qui ad aiutarmi ,avresti potuto lasciarmi in questo bosco in preda al panico . Invece no sei tornata e … beee …posso solo dirti grazie . e Ti prego non odiarmi per quello che ho fatto e farò " Callie ascoltava , l' osservava , mentre il respiro le si faceva di nuovo più frequente e la tachicardia non sembrava volesse abbandonarla ."dovresti calmarti altrimenti ti sentirai di nuovo male " rispose accarezzando la folta chioma bionda, fece anche lei una pausa prima di riprendere con voce decisa " e dovresti smetterla ! Non sei tu l’unica carnefice della nostra storia , l’ artefice della disfatta ! Tu non avrai mantenuto la tua promessa. Ma anche io ne avevo fatta una a te , e per egoismo non l’ho mantenuta .Ti volevo con me , non potevo accettare il fatto che ti avrei perso ,e malgrado tu ogni volta ti sei sempre presa le colpe ,io non ti ho mai chiesto perdono per quella scelta , perché se tornassi indietro la rifarei, la rifarei altre cento volte ,preferisco vivere questo inferno piuttosto che vivere in un paradiso in cui tu non ci sei più. E non ti odio non potrò mai farlo . " Si trovavano li , nel bel mezzo del bosco. Callie abbracciava Arizona , i loro corpi erano vicini ,le mani dell’una sul viso dell’altra , i respiri ormai sincronizzatti gonfiavano i loro petti all’unisono . Callie si era appena scusata ,le aveva detto quello che il suo cuore le aveva suggerito e che in tutto quel tempo non aveva avuto il coraggio di dirle . Arizona l’aveva ascoltato , in silenzio ;solo alla fine aveva sussurrato veloce " se tornassi indietro io non l’ho rifarei il mio errore " girando il volto dall’altre parte non riuscendo più a guardare sua moglie. Passarono ancora alcuni minuti e quando Callie capì che Ari era abbastanza calma ,approfittando del fatto che fosse girata e quindi non potesse vedere i suoi occhi carichi di lacrime le chiese " Dimmi come è andata quella notte ? Per quale motivo hai sentito il bisogno di fare l’amore con lei ? Non ti sentivi amata ? L’hai fatto per ripicca alla mia promessa ? Per ferirmi ? Perché ? " Arizona non ebbe il coraggio di voltarsi " non ho fatto l amore con lei !" Rispose con un filo di voce ." Arizona me lo hai ammesso direttamente te, dopo la tempesta ,non puoi negarlo ora !" Incalzò Callie tra la confusione e la rabbia " so ciò che ti ho detto ! Io ti ho tradito! ho fatto sesso con lei !ma l 'amore no . Quello non l ‘ho mai fatto in vita mia con un’ altra persona all’infuori di te . " si fermò voltandosi verso di lei ,la quale non contenta di quella risposa continuò"allora dimmi solo perché? sapevi che mi avresti ferito ?sapevi che forse il nostro matrimonio non avrebbe retto ? E se è vero che ami solo me ,che l’unica cosa giusta nel tuo mondo siamo io e sofia perché ? " .

"perché tu ora lo vuoi sapere? " ribattè " ti farebbe male a te ;e io non voglio riviverlo. Quel che ho fatto ,ormai è fatto. Non posso tornare indietro non posso cancellare i miei errori !" Rispose la bionda "Arizona dimmelo .Sbagliando si impara e a tutto c’è una soluzione; lo dici sempre a Sofia ogni volta che combina un casino dei suoi ed ora te? non ascolti i tuoi consigli ? Prometto che non ti urlerò contro , non ti attaccherò !ok?".

" niente promesse !" Disse veloce Arizona capendo che quei giuramenti le avevamo portate a dividersi " se vorrai urlare potrai farlo. Io ascolterò in silenzio , potrai prendermi a sberle e lasciarmi qui !io capirei !. " Si spostò in avanti , allontanandosi dalla morsa di Callie ,le si mise in ginocchio difronte e iniziò il racconto . Iniziò da quando Lauren era arrivata in ospedale il suo continuo provarci , i suoi occhi che la osservavano, le sue continue battute ,il suo ricercarla . " mi sono sentita donna , mi desiderava ,mi corteggiava . E’ stato come tornare adolescenti .Dopo tanto tempo mi ha fatto sentire viva !" Concluse Arizona " whaoo" rispose Callie . Si alzò si scurlò i pantaloni dalle foglie e dal terriccio che le si era attaccato e se ne andò lasciandola li . Arizona la rincorse "callie aspetta !" La mora si fermò ma non si voltò “ cosa vuoi ? ”disse con voce ferma . "tieni prendi questi " e tirò fuori dalla tasca della divisa dei fogli ripiegati " sono i fogli per il divorzio sapevo che te non l’avresti mai chiesto , sei una persona buona . Ma io no !quello che ho fatto è terribile forse non ti meritavo già prima e sicuro non ti merito ora . Li ho già firmati, qualche settimana fà . Ti lascio libera, rinuncio a te ." Callie si girò ,prese i fogli e con un grazie deciso continuò la sua camminata tornando alla villetta . Arizona rimase lì ancora qualche secondo e poi torno anche lei a lavoro.


Penultimo capitolo a domani per il finale !!A.

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** the end ***


Passarono alcuni giorni .Callie non chiamava Arizona e lei dal canto suo non voleva metterle fretta e infondo fretta non l’aveva. Ma durante una mattina mentre il mondo fuori ancora dormiva e sognava , il telefono di Arizona squillò , facendola svegliare di colpo. " pronto " rispose semiaddormentata "chi parla ? "
" bene ! ti ho svegliato?".
" scusami ! " aveva risposto la bionda un po’ scocciata cercando di capire chi c' era dall’altro capo del telefono .
" Ora Nemmeno mi riconosci ? "
“ Callie! Certo che ti riconosco è che .... ma perché mi chiami a quest’ora è successo qualcosa  a Sofia !?" .
"No Sofia sta bene si é fermata a dormire a casa di Meredith  .ti volevo avvertire che i fogli sono firmati li puoi venire a prendere quando vuoi .Io sono a casa per tutto il giorno " e dopo aver pronunciato queste ultime parole riattaccò senza lasciare possibilità di risposta . Arizona rimase immobile sul letto  ripensando a quella telefonata così fredda tra di loro . I suoi occhi iniziarono a far uscire delle lacrime ,le più salate della sua vita . Prese il cuscino , se lo mise sul volto e continuò a piangere . Non poteva fare nulla , non poteva combattere per riprendersela sarebbe stato come combattere contro se stessa , era Callie che doveva rivolerla , era lei che doveva decidere . Intanto dall’altra parte della città Callie era già sveglia da qualche ora aveva trovato il coraggio di telefonare a sua moglie ,o meglio  alla sua ex moglie visto che era questo ciò che sarebbero diventate . Si mise seduta sul divano pensando a  cosa era rimasto del loro noi . Cosa era cambiato da quella prima volta che si erano viste , dalla prima volta che si erano parlate . Avevano affrontato insieme tutto , il loro amore era sopravvissuto ad un pazzo che sparava in ospedale ,ad un incidente in auto e ad  uno successivo in aereo, alla sua voglia di maternità e alla voglia di Africa di lei e a chissà quante altre situazioni che in quel momento le passavano difronte . Arizona era diventata la sua persona,  oltre ad essere sua moglie era diventata la sua migliore amica e tra poco l’avrebbe persa . Mentre prima si ricercavano , ora si evitavano, si nascondevano l’una dall’altra . Lei non c'era la notte ad abbracciarla , la sera a coccolarla , a lavoro a viziarla anche con quel semplice caffè che oggi appariva più amaro perché preso da sola . "Callie che pretendevi le favole finiscono " si disse tra se e se ,aprendo la bottiglia di tequila e prendendone un  lungo sorso  , nel frattempo si  alzò e accese lo  stereo a tutto volume per cercare di coprire i suoi pensieri troppo rumorosi . Verso le cinque di pomeriggio quando ormai la tequila era finita ed era passata alla birra, il telefonino le se illuminò era Arizona che la stava chiamando " prontoooooooo!!!!" Disse urlando nel telefono per superare il volume dello stereo . "Callie sono Arizona sto citofonandoti  ma evidentemente il campanello non funzio ... "  fu interrotta bruscamente da Callie la quale le chiese con una mezza risata " vuoi che ti faccio l’areoplanino e te li tiro dalla finestra, oppure sali ? "
 "cosa? " chiese la bionda stupita ;e senza darle il tempo di risposta Callie aprì il portone ed urlò al citofono Saliiiiiiiii " Arizona prese l’ascensore ed arrivò fino al pianerottolo di quella che una volta era casa sua, si fermò ad osservare;  c ' era ancora lo zerbino e  la pianta finta che lei aveva voluto comprare per portare un pò di colore alla casa .Callie aveva lasciato la porta accostata per permetterle di entrare. "posso ?" chiese spostando leggermente la porta in avanti . Da quando  quella maledetta mattina aveva preso la decisione di andarsene non era più tornata in quella casa . Ma era come se non se non fosse mai andata ,i mobili e le altre cose erano tutte dove lei le ricordava. Callie intanto era in piedi sopra il divano, con una bottiglia in mano, che la fissava immobile come se rivederla di nuovo  in quella casa fosse una visione. Arizona le si avvicinò, la guardó e le tolse la bottiglia dalla mano poggiandola sul tavolinetto in sala ."Callie che ne dici di scendere ?" Aveva capito che la mora aveva esagerato un pochino nel bere e le allungò il braccio per aiutarla . Callie lo afferrò e saltò , ma nella discesa perse l 'equilibrio ,e così all’improvviso si trovarono distese a terra con il corpo di Callie sopra a quello di Arizona "sei morbida !!!" Disse rimanendo sopra di lei .
"callie dovresti "
"insomma non mi sono fatta male sono caduta e non mi sono fatta male " e iniziò a muovere il bacino  dal basso verso l’alto ,senza malizia, facendo così pressione anche sul bacino dell’altra  solo per farle notare la verità della sua affermazione . “  potremmo alzarci?” chiese Arizona cercando di sollevare l’altra , che si lasciò sollevare fino a mettersi a sedere a terra . “devo aver  bevuto troppo. Mi viene da rimettere “ disse Callie prima di correre dentro al bagno .Arizona la seguì e senza nemmeno chiederlo entrò ,le si mise dietro e con una mano le tenne i capelli per evitare che le si sporcassero . Quando ebbe finito le passò l’ asciugamano e la lasciò nel bagno mentre lei andava a preparare il caffè. Dopo qualche minuto Callie la raggiunse in cucina  ,prese la tazza e bevve tutto in meno di tre secondi . Poi senza pronunciar parola ritornò in sala e si distese sul divano . Arizona la seguì e quando Callie si accorse della sua presenza in quella stanza le disse “ i fogli sono li nella scrivania all’ interno del cassetto li ho firmati. Ora sono libera !! Evviva !!” e fece un piccolo gesto di vittoria con le mani. Arizona prese i fogli e rivolgendosi a sua moglie le susurrò “ Callie ci sarebbe un ‘ altro punto da chiarire “ fece una piccola pausa “ non ho scritto nei fogli di Sofi “ Callie si alzò di scatto, afferrò con entrambe le mani la bionda per la camicia e la bloccò al muro e guardandola  negli occhi le urlò“ Non provare a portarmi via Sofia altrimenti ti uccido “ Arizona spaventata da quella reazione così violenta di Callie rispose immediatamente “ no, non ho intenzione di chiedere l’ affidamento esclusivo di Sofi ,sei una madre fantastica e lei ti adora . Ma io non voglio avere l’ imitazioni nel vederla ,non voglio qualche ora alla settimana o due weekend al mese. voglio vederla quando voglio .Ti dirò sempre dove saremo e cosa faremo . “ e con forza si sganciò dalla presa guardandola fissa negli occhi . “ scusami non volevo , ma pensavo che …”disse Callie capendo che forse aveva esagerato e magari se non offuscata dall’alcol non avrebbe mai pensato che lei potesse pensare di portarsi via la bambina.  “ non ti preoccupare “ rispose immediatamente la bionda. Callie si ridistese sul divano riprendendo la bottiglia che Arizona le aveva tolto, lasciando quella che era stata la sua ragione di vita  ,li vicino alla porta, alle sue spalle con i fogli in mano . “ callie cosa stai facendo ? ti farà male tutto questo bere “ .
“non ci credo” Rispose la mora scattando e sedendosi sul divano “ proprio tu mi vieni a dire cosa mi può fare male !te che mi hai spezzato il cuore e lo hai calpestato fregandotene di tutto quello che siamo state ,di tutto quello che abbiamo vissuto ! dio Arizona !dimmi come puoi ancora specchiarti allo specchio e vederti intera !! …. Perché io non ci riesco mi specchio e vedo una metà !”ci fu una lunga pausa e i loro occhi ora si fissavano di nuovo.
Arizona le si avvicinò e le si sedette affianco  “ allora chiedimelo ?”
 “ cosa ?”
“chiedimi di tornare , dimmi che quello che ho fatto tu l’hai superato , che ogni volta che ci sarà in futuro un litigio tu non mi rinfaccerai questa cosa , e che allo stesso tempo non ti tratterrai per paura di rivivere tutto . Dimmelo chiedimelo e io tornerò “
“hai detto che con lei ti sei sentita viva dopo tanto tempo, io e sofia ti abbiamo portato a morire dentro ,non sei più la stessa persona che eri e ora vuoi tornare ad essere morta !!?.”
“ non devi focalizzarti su una singola affermazione. ho anche detto che non ho mai fatto l’ amore con nessun altro apparte te, ho detto di averti perdonato per la mia gamba ,e ora ti dico che ti amo ! mi hai sentito Calliope Torres io ti amo , amo tutto di te .Amo i tuoi sorrisi ,ogni tuo sorriso .  amo quando mi guardi o guardi qualcosa che ti piace , amo la tua finta sicurezza , il tuo profumo . ti amo perfino ora che mi stai urlando contro portandomi alle lacrime . Ti amo perché sei il mio mondo .ti amo perché non potrei fare altrimenti.” e le si avvicino prendendo il suo viso tra le sue mani e dandole  un lungo bacio .Quando l’ ossigeno nei polmoni di entrambe finì si staccarono “allora perché hai fatto i fogli ?” chiese Callie “perché eri te a dover tornare da me , eri te a decidere se perdonarmi .E dovevi farlo da libera ,senza vincoli .”rispose  “ok allora “ callie allungò la sua mano prese quei fogli e li strappò “ io decido! Io riconfermo quella scelta fatta nel bar di jo dopo quel bacio .io scelgo te, io rivoglio te , voglio andare a letto e avere te al mio fianco , voglio invecchiare con te, voglio che quando nostra figlia si sposerà ci sia tu al mio fianco a passarmi i fazzoletti .” e le prese il viso scoccandole un altro bacio.          

Mentre entrambe stavano riscoprendo il piacere di baciare l ‘altra di esplorare l' altra il citofono suonò ,facendole saltare. Callie si staccò da Ari e prese la cornetta  “ chi è ?”” Mamma sono io “ disse la vocina dall’altra parte” Callie aprì il portone e poi si girò verso sua moglie dicendole “è Sofia” e sul volto di lei comparì subito quel sorriso , quello di cui lei si era innamorata . La porta si aprì e la bambina entrò in casa ,alla visione di entrambe le sue mamme sorridenti corse da loro e si mise in mezzo abbracciandole senza dire parole, lei nel suo piccolo aveva capito tutto , o almeno quello che c’ era da capire ,le sue mamme erano tornate a sorridere ,ora erano felici e abbracciate sul divano in casa come tanto tempo fa . ” Mammina , mamma Zona può dormire con me questa sera ?” chiese la piccolina rivolgendosi a Callie . Callie sorrise e annuì facendo sorridere ancora di più quel visino . “e se invece te vieni a dormire con me e mamma Callie nel lettone ?ci stringiamo e dormiamo tutte insieme !” Affermò Arizona che per quanto volesse bene alla sua bambina quella sera voleva stare con sua moglie , coccolarsela e accoccolarsi a lei." siiiiiiiii" urlò la bambina e corse in camera sua a mettersi il pigiama. Si misero distese nel letto tutte a tre la prima ad addormentarsi fu la piccolina al centro , “Arizona dormi ?” chiese Callie dopo un pò“ non ancora” rispose a bassa voce lei ,per evitare di svegliare Sofia . “ io non ci riesco ho paura “
” di cosa ?“
” che se mi addormento quando mi risveglio domani mattina tu non ci sarai. !”
“ ci sarò !”
“ sai oggi pomeriggio ho pensato che la nostra fiaba era finita , mi ero convinta di non poter vivere in una fiaba per tutta la vita . e invece ora tu sei qui affianco a me e la nostra fiaba sta continuando “
“e continuerà perché io ti amo e ti amerò proprio come accade nelle favole per sempre. ! Buonanotte ! dormi tranquilla !”       

 
 

Ecco qua l' ultimo capitolo ora vado a vedere la diretta siamo nelle mani di shonda !e questo mi spaventa !!!
A presto A .
ps aggiungo un altro capitolo VUOTO alla storia perchè non può finire la storia al cap 17 già siamo messe male, non tiriamoci anche la sfiga!.

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** fine ***


ciao

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2134485