dreams come true

di ItsTimeToFollowYourDreams
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** It’s time to beginning Sylvie! ***
Capitolo 2: *** Just a terrible joke babe! ***
Capitolo 3: *** Pause || ***
Capitolo 4: *** Vas Appening?! ***



Capitolo 1
*** It’s time to beginning Sylvie! ***


09/05/2015

It’s time to beginning Sylvie! [1]

Wow.
E’ già mattina. Sembra che tutta la notte sia passata in un battito di ciglia.
Ma mi sbaglio; il fatto è che oggi, DIO GIA’ OGGI!, ho il mio provino per Xfactor UK, qua a Londra.
Ho quasi 16 anni e vengo da Roma, Italia.
Adoro cantare fin da quando ero piccola, ma diciamo che non ho la solita voce alta da piccola teeneger: chiamiamola… particolare.
Ed è anche per il mio tono di voce, che non ho mai creduto molto in questo sogno.
Mi sono trasferita qua a Londra da poco, con Lavinia, una amica che sembra ormai una sorella.
Mi chiamo Silvia in realtà, ma qua lo traducono e diventa Sylvie, niente di troppo diverso.
Adoro l’Inghilterra, e soprattutto Londra.
Devo ammettere che questo mio amore platonico per la capitale inglese deriva anche dal fatto che ci abitano i miei cinque idoli, che mi hanno convinto a inseguire i miei sogni, mostrandomi, appunto, come loro stessi, Niall, Liam, Zayn, Louis ed Harry, hanno fatto cinque anni fa.
Ed oggi, oggi è il grande giorno, tutto può cambiare se passo.
Alle 6 sono già davanti ad xFactor, Lavinia è con me.
Sono così emozionata che il battito del mio cuore si sente a distanza.
Finalmente, riesco a ottenere il numero per la mia audizione, e mi chiedono di fare una piccola intervista per presentarmi ai telespettatori (come a tutti gli altri concorrenti dopotutto).
“Chissà se ne farai altre di più importanti tra un po’…” fece Slavi (lavinia) riferita all’intervista, con un sorriso fisso in faccia.
Mi fanno accomodare su una sedia tra delle transenne, con la folla in fila alle spalle.
Mi presento, e racconto brevemente la mia storia.
“E sono qua per avverare il mio sogno più grande, cantare. E non mi abbatterò davanti a nessun ostacolo.”- questa è la mia ultima frase.
Poi mi fanno sapere per che ora è la mia audizione, e torniamo a casa, tutte tremolanti.
Arrivo a casa stremata, ho le lacrime, ancora prima di cominciare.
E’ ora di pranzo e nonostante l’appetitosissimo pranzo preparato da slavi non riesco a mangiare niente, bevo giusto un goccio di coca cola.
Il provino è alle 15,30.
E non ho voglia di cantare.
Vado su Youtube e mi riguardo le audizioni dei miei adorati ragazzi, i One Direction.
Ed ecco che tornano i brividi e la voglia di esaudire quel sogno impresso nella mente.
Comincio a canticchiare, Torn, la quale è la canzone con cui mi presenterò alle 15,30 al mondo, ed è anche la prima canzone che i ragazzi hanno cantato insieme, alla casa in Spagna del temuto Simon Cowell, che sarà presente anche alla mia audizione come giudice e questo è un grandissimo onore.
Canto a tutta voce ormai in stanza saltando sul letto con una spazzola come microfono.
x:“Knock, Knock!” sento provenire dalla porta.
“Avanti!” urlo dal letto.
Da quella porta tappezzata di scritte entra Slavi con un sorriso abnorme.
S:“Sono davvero sicura che spaccherai”.
Sorrido, anche se non credo molto alle sue parole, e ci abbracciamo.


 

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Capitolo 2
*** Just a terrible joke babe! ***


Just a terrible joke babe! [2]

(suggerita da ascoltare con questo link, a basso volume come sottofondo, dal punto 1:11.) 
http://www.youtube.com/watch?v=a0kAegzeu6k

Ok, l’ora è arrivata.
Sono qua dietro le quinte.
“Qua ci sono passati i miei ragazzi”, penso.
Ho paura e sento un grande vuoto allo stomaco.
E quando meno me lo aspetto, una voce severa annuncia: “Il prossimo!”.
Eccomi.
Tutto e niente mi passa per la mente.
Raggiungo a passo svelto il centro del palco.
E con un sorriso più grande possibile saluto.
“Salve! Come state?”
Simon: “ciao! Noi tutto bene, te?”
io: “un po’ nervosa ma bene!”
Simon: “ Come ti chiami?”
io: “Sylvie. Sylvie Celani.” Affermo cercando di sembrare sicura di me.
Charlotte: “Quanti anni hai, Sylvie?”
io: “sedici a Giugno”- annunciai.
Lee: “wow, sembri più grande! Ma non hai un accento di qui! Da dove vieni?”
io: “Roma, Italia. Sono venuta a questo Xfactor perché per me è importantissimo visto che i miei idoli, i One Direction, si sono formati qua.”
Simon: “ Wow! Una Directioner!!”
io: “Eh sì! E’ grazie a loro che sono qui! Voglio esaudire il mio sogno.”
Simon: “Okay, Okay mi piaci già molto, hai stoffa da vendere ragazza! Spruzzi carisma da tutti i pori! Cosa ci canti oggi allora?” chiese con un tono curioso e dolce, -strano che sia Simon Cowell- penso.
io: “Bene, oggi canto Torn, la prima canzone insieme dei One Direction!” esclamo, più sicura di me.
I giudici annuiscono, e per una volta nella vita mi sento al posto giusto nel momento giusto.
La musica parte.
Canto.
Scacciando i pensieri.
Il pubblico al ritornello si unisce a me.
Finisco.
Ho le lacrime.
La folla davanti a me è in piedi a applaudire.
Lo è anche Simon. Strano- penso.
Dopo qualche breve commento sulla mini performance, passiamo ai voti.
Charlotte: “Hai molto carisma, e questo è quello che devi fare in futuro, ti si legge negli occhi; ma… secondo me, sei troppo piccola. Per me è no, mi spiace tanto.”
Mi esce una lacrima. L’asciugo. E annuisco.
io: “Grazie comunque” dico con voce spezzata.
Lee: “Ma Charlotte! Come fai a dire a una come lei no?! Non puoi!” – dice guardando male Charlotte- “Sylvie per me hai tutte le carte in regola per vincere, la tua voce mi ha provocato i brividi ed è grandioso per una ragazza della tua età. Vivi il tuo sogno, per me è si!!”.
Faccio un salto di gioia, scendono lacrime, ma mi riprendo subito. Manca un voto solo. Quello di Simon. Ecco che lo stomaco mi si svuota ancora.
La sua testa si scuote con fare negativo. No ti prego Simon avvera il mio sogno, per favore- penso.
Simon si schiarisce la voce.
S: “Wow. Sono estasiato da te, la tua voce e il tuo carattere formano una persona terribilmente meravigliosa!” esclama indicandomi “Ma forse, sì forse sei troppo piccola. Per me, e mi spiace davvero tanto, per me è no.”
Crollo.
Tutto intorno a me crolla.
Annuisco con le lacrime che non riesco a interrompere.
La folla fischia fortissimo.
Sono tutti in piedi e urlano in coro “Simon say YES, Simon say YES!”.
Io: “Okay, grazie comunque per la possibilità, è stato un enorme onore cantare qui oggi.”
Sto uscendo, ho quasi raggiunto le quinte.
Quando Simon mi chiama.
Mi giro.
S: “SYLVIE!” urla “AVANTI, SORRIDI, IL MIO ERA SOLO UNO SCHERZO, IL MIO VOTO E’ UN ENORME SI!!” annuncia in piedi continuando a urlare – “E non so come Charlotte abbia avuto il coraggio di darti un NO! Potresti essere la vincitrice sai? Buona fortuna piccola!”.
WOW.
Mi copro gli occhi con le mani. Poi le sposto sui lati della faccia e stringendomi forte, con la voce spezzata per il pianto, sorrido e dico: “Grazie mille, davvero! Non ve ne pentirete, giuro!”.
Esco e vengo avvolta dall’abbraccio caldo di Slavi.
E poi la dolce chiamata da Roma, dalla mia famiglia.

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Capitolo 3
*** Pause || ***


Pause ||

E’ passata una settimana dall’audizione, e a giugno hanno messo i bootcamp.
Ho fatto amicizia con qualche ragazzo che era passato, ma per il resto sono andata a scuola e mi sono esercitata.
“Buongiorno idiotaa!” urla lavinia colpendomi con un cuscino.
io: “LASCIAMI DORMIRE, è prestissimo!!”
slavi: “NO! OGGI ANDIAMO A FARE SHOPPING! SE NO COME TI PRESENTERAI IN TV?” la guardo con uno sguardo cattivo, e sbattendole un cuscino in faccia mi alzo.
Vado in bagno sbattendo la porta e entro nella doccia.
Dopo essermi preparata scendo, e arrivo in cucina.
Avevamo messo da parte parecchi soldi lavorando la sera in diversi pub e locali, come commesse o cameriere.
Perciò oggi, a quella pazza della mia coinquilina le è venuta l’idea di spenderli in shopping. E devo ammettere che io non rifiuto.

Arrivo in cucina, salutando Lavinia che continua a ridere come una pazza.
L: “Ti sei svegliata per bene, ghira?” domanda stuzzicandomi, mi limito a rispondere con un verso e mi stropiccio gli occhi.L: “Okaaay, capisco, allora intanto ti spiego il programma di oggi.. Andiamo al centro commerciale, e compriamo tutto il possibile. Maa…”
io: “ma?”
L: “scelgo io per te. Tu ti trascuri sempre nel modo di vestirti. Scelgo io.” Annuncia con fare autoritario.La guardo fissa negli occhi facendole capire che se sceglie roba schifosa la picchio, e lei scoppia a ridere.
Dopo il nostro veloce viaggio in motorino arriviamo, e ci tuffiamo nei negozi.
Vestiti, magliette, pantaloni, scarpe, maglioni, accessori e profumi.WOW.Chissà quanto abbiamo speso.
Ma nonostante i soldi ora ho un armadio degno di una che potrebbe andare in televisione.Torniamo a casa, e mi metto il grembiule da cuoca.
“OGGI CUCINO UNA SORPRESA. SE TI AZZARDI A ENTRARE PRENDO LA PADELLA.”
Urlo dalla cucina.
Prendo un po’ di ingredienti e comincio a cucinare.
Farina, sale, sugo.. vabbè arrivo al punto, finalmente in cui inforno. Ed intanto preparo un dolce.
E’ ormai ora di pranzo, e apparecchio. Lavinia è in camera sua, chissà a fare cosa.
Decido di lasciare tutto là pronto e vado in camera.
Mi arriva una chiamata:
x: “Pronto, parlo con Sylvie Celani?”
io: “Si, con chi ho il piacere di parlare?” rispondo.
x: “siamo della community di Xfactor, e volevamo annunciarti, che i bootcamp si terranno dal 23 giugno al 30. Volevamo annunciare anche che il pubblico ha guardato la tua audizione. E con questo ti auguriamo buona fortuna.”
io: “Ok, grazie mille e arrivederci”.
Non ho il tempo di poggiare il telefono che sento un urlo proveniente da giù: “SILVIAAAAAA! SCENDI IDIOTA CHE TI DEVO UCCIDERE DI ABBRACCI!!” .
okay, ha visto la tavola pronta.
Scendo e mi si appende al collo, come se avessi fatto chissà cosa, insomma avevo solo cucinato la pizza!:)
Mangiamo tra risate e scemenze,  ma noi eravamo troppo poche per quella casa, ci serviva qualcosa, qualcuno in più.

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Capitolo 4
*** Vas Appening?! ***


Vas Appening?! [4]

Col passare del tempo la scuola è finita, e l’estate è cominciata.
sarò andata a qualche festa ultimamente, ma niente di che.
La cosa più strana di queste settimane?
Beh, ecco la gente mi riconosce per strada, mi saluta.. l’altro giorno mi hanno chiesto il mio primo autografo, era una 14enne e tremava tutta, voglio ricordarmi il suo nome.. eh.. si chiamava.. ah sì!
 Katerine Groove.
E mi disse che avrei fatto strada, mi sono quasi commossa.
Il fatto è che ho fatto solo un audizione, non sono famosa e non sono ancora entrata nel vero show e può darsi che al bootcamp, che tra l’altro inizia domani, mi eliminano.
chi lo sa!?
Okay negatività, vai via.
La valigia è pronta, e ora sono nel letto, e continuo a rigirarmi perché non riesco a prendere sonno.
Sono le due di notte.
Mi arriva una chiamata.
Oh no.
Quello stronzo di  Alex.
E’ uno della scuola che frequento qua a Londra, con cui avevo avuto una minuscola storia fino a quando non ho scoperto davvero chi era.
Era un violento, e se rimanevo con lui mi avrebbe stuprato.
Ora non so come ha avuto il mio numero, dato che l’ho cambiato, ma era da un po’ che non lo sentivo.
E’ sicuramente ubriaco, incazzato e ancora più violento del solito.
Col cazzo che rispondo.
Ora ho una paura terribile.
“DRIIIIIIIIN”.
Il citofono.
Cazzo.
Mi nascondo sotto il letto e inizio a piangere, ho un totale terrore di quel ragazzo.
Passato un quarto d’ora, non ce  la faccio più, a piangere sotto il letto, mi alzo e corro in camera di Slavi, mentre le urla di quell’orribile ragazzo girano per tutta casa con un mix di risatine in sottofondo.
Arrivo da lavinia, e lei dorme beata, con un sorriso sulle labbra.
Non la voglio svegliare.
Chiudo la porta e mi siedo per terra con la schiena sul letto.

Domani ho i bootcamp, cazzo.
Devo dormire.

Ha smesso di urlare, citofonare e sbattere alla porta.
Mi affaccio senza farmi vedere alla finestra, c’è un vigile che dice che deve tornare a casa o roba del genere.
I suoi amici sono scappati.
E’ solo con il vigile, davanti casa mia.

Levo lo sguardo.
E sento un rumore sordo.

Fortissimo.
Poi vedo lui.
Si quel deficiente, lo vedo scappare e ridere.
Del vigile nessuna traccia.
Poi scorgo una sagoma.
A terra.
Ommioddio.
Ho una paura terribile.
COSA MI AVREBBE POTUTO  FARE?!
Scoppio a piangere e chiamo Sharif, il mio migliore amico di Londra che è sempre disponibile.
Comincio a piangere e gli racconto tutto.
Neanche il tempo di attaccare che lui è qua a casa.
Sono le 3,30.
Viene con me in camera.
Mi sdraio e lui inizia a rassicurarmi, e a coccolarmi un po’, con fare protettivo.
Sharif è straordinario, ha 19 anni, ma per me lui ha sempre tempo. E’ un cantante in carriera ed ha una voce spettacolare ma è sempre il solito ragazzo di cui a 14 anni mi ero innamorata follemente.
Così mi accoccolo sul suo petto e mentre lui mi strofina i fianchi, canta per farmi addormentare.
“CHE SUUCCEDE????!!!!!” .
questa è la mia sveglia per cominciare i bootcamp.
 

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