Il Matrimonio di Sofonisba (/viewuser.php?uid=40242)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La sposa ***
Capitolo 2: *** Il Silenzio ***
Capitolo 3: *** L'annuncio ***
Capitolo 4: *** Il viaggio ***
Capitolo 1 *** La sposa ***
IL MATRIMONIO
IL MATRIMONIO
Hikaru guardava la sua immagine riflessa nello specchio.
Che strana sensazione provava… O meglio sarebbe stato dire
che non provava.
Nulla.
Si sentiva assente, come svuotata da ogni emozione, come se
tutto quello non stesse accadendo a lei, ma ad un’altra ragazza.
Un’altra ragazza che le somigliava molto, un’altra ragazza
dalla lunga chioma fulva, per l’occasione raccolta in un morbido chignon.
Un’altra ragazza vestita con un lungo abito bianco, simbolo
di purezza, nel giorno del suo matrimonio.
Un velo di candido pizzo poggiato sul capo e trattenuto da
due sottilissime forcine, le ricadeva sulle spalle e lungo la schiena.
Unica nota di colore un fiore rosso infilato tra i capelli e
il velo, sopra l’orecchio destro.
Rosso, il colore del fuoco, il suo colore… lei che era stata
una guerriera in un altro tempo, in un altro mondo…Chi avrebbe creduto ad una
cosa del genere osservando quella giovane donna in abito da sposa, chi avrebbe
mai potuto vedere in lei la ragazzina con armatura e spada che era stata sei
anni prima?
“Sei bellissima Hikaru!” Mormorò Fuu, incapace di trattenere
una lacrima, che lasciò cadere lungo la guancia.
“E’ vero, sei stupenda!” confermò Umi, che indossava un
lungo abito da damigella di raso blu, identico, nel modello, a quello verde
indossato da Fuu.
I colori dell’acqua e del vento…
Chiunque avesse assistito a quella scena non avrebbe notato
nulla di bizzarro, solo un quadretto molto comune in occasioni del genere: una
sposa e le sue due migliori amiche, nella canonica della chiesa, intente negli
ultimi ritocchi, prima dell’inizio della cerimonia.
Eppure in quella stanza non aleggiava la felicità, l’aspettativa,
l’emozione che avrebbero dovuto esserci in un giorno come quello, il più bello
per una ragazza.
Le due damigelle avevano disegnato sul volto un sorriso
triste, e la sposa stessa appariva del tutto indifferente a ciò che la
circondava.
Hikaru prese meccanicamente il bouquet di rose bianche che Umi
le porgeva.
“ Beh…noi ti aspettiamo qui fuori…” Disse Fuu, avviandosi
verso la porta, seguita da Umi.
Hikaru si limitò ad annuire, senza voltarsi.
Una volta chiusa la porta dietro le sue spalle, Umi fece un
profondo sospiro di rassegnazione.
“Non posso credere che lo farà davvero…Si sta condannando
all’infelicità, sposando un uomo che non ama!” Disse Fuu con un tono di voce non
troppo alto per non farsi udire dall’interno della stanza da cui era appena
uscita.
“Lo credo anche io, purtroppo, ma che possiamo fare? Abbiamo
fatto di tutto per convincerla a desistere da questa follia…ma Hikaru sa essere
molto testarda!” Ribattè Umi sconsolata.
Si perché quel giorno Hikaru si sarebbe unita in matrimonio
con Yu, un giovane, amico dei suoi fratelli dai tempi della scuola, da sempre
invaghito di lei.
Una volta che la giovane aveva raggiunto la maggiore età,
aveva ottenuto infine il permesso dai fratelli Shidou, inflessibili con
chiunque si avvicinasse alla loro sorella minore, di farle la corte.
Corte che lei aveva sempre cortesemente respinto, nonostante
egli si facesse sempre più insistente.
Umi e Fuu non avevano mai avuto simpatia per quel ragazzo di bell’aspetto,
ma altrettanto arrogante e troppo sicuro di sé, che era convinto di poter
ottenere tutto ciò che voleva. Non riuscivano a capire come i fratelli di Hikaru,
sempre così protettivi nei confronti della sorella, potessero approvare un
pretendente simile!
Ma l’amicizia, evidentemente, confondeva il loro giudizio, e
a ciò si aggiungeva il debito di gratitudine verso la famiglia di lui che un
tempo aveva aiutato finanziariamente la famiglia Shidou.
Evidentemente Yu era consapevole di tutto questo, e ciò non
faceva che aumentare la sua presunzione, e la sua convinzione che presto o
tardi la piccola Hikaru sarebbe stata sua!
Anche perché a nessun altro pretendente sarebbe stato permesso
di avvicinarsi a lei.
Per due anni la ragazza lo aveva tenuto a distanza,
respingendo le sue avances, finchè un giorno, inaspettatamente, con somma
soddisfazione di entrambe le famiglie e con costernazione delle sue amiche, Hikaru
aveva accettato la proposta di matrimonio del giovane.
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Capitolo 2 *** Il Silenzio ***
La torre di Tokio era divenuta, negli anni, non solo il loro luogo
d’incontro per eccellenza, ma anche, quasi il simbolo della
La torre di Tokio era divenuta, negli anni, non solo il loro
luogo d’incontro per eccellenza, ma anche, quasi il simbolo della loro
amicizia, nata da una circostanza a dir poco straordinaria, incredibile, ma che
aveva resistito al tempo, alla routine di una vita terrestre ordinaria, se
paragonata all’incredibile avventura che avevano vissuto come cavalieri magici
di Sephiro.
Quell’esperienza aveva fatte maturare Hikaru, Umi e Fuu, nel
bene, ma anche nel male, facendo loro conoscere dolori che ragazzine della loro
età non sperimentavano. Ma grazie a ciò avevano anche imparato a coltivare
sentimenti duraturi, come l’amicizia reciproca, appunto, ma anche verso coloro
che avevano conosciuto in quel mondo lontano e diverso: legami che in poche
settimane erano stati forgiati con una solidità che solitamente si crea dopo
anni di rapporti umani.
E nello stesso modo avevano conosciuto per la prima volta
anche il sentimento dell’amore, quello vero, diverso dalle infatuazioni adolescenziali,
tipiche e comuni per delle normali studentesse quattordicenni.
Ma loro, semplici ragazzine non lo sarebbero state mai più e
ciò che avevano provato, contro ogni previsione, contro il tempo, la
lontananza, non si era spento, non si era affievolito, ma, al contrario, era
cresciuto, si era rafforzato.
E quell’amore, a quanto pareva, era ampiamente ricambiato da
coloro che avevano dovuto lasciare su Sephiro… Almeno questo era quello che si
era palesato, nel tempo, per Umi e Fuu.
Infatti Ferio, in quegli anni di distacco, aveva sempre
trovato il modo di mettersi in contatto con la sua dolce ragazza dai grandi
occhi verdi, anche se non si erano più incontrati fisicamente.
E persino Clef, nonostante tra lui e Umi non ci fosse mai
stata una vera dichiarazione e a dispetto dello strano rapporto conflittuale
che li legava, aveva sempre cercato, pur con le motivazioni più stravaganti,
per non ammettere i propri sentimenti, di tenersi informato sulla ragazza e di
farle avere “notizie sull’andamento del pianeta e dei suoi abitanti”.
Sapevano insomma,che ,in attesa di compiere una definitiva
scelta, una volta divenute adulte, tra la loro vita terrestre e una nuova
esistenza su quel magico mondo, un filo invisibile continuava a tenerle legate
ad esso e a coloro a cui avevano donato il cuore.
Ma per Hikaru le cose erano andate purtroppo diversamente…
Aveva lasciato Sephiro animata dall’ illusione che infine il
suo amore, che le era sembrato irrealizzabile e impossibile, per Lantis potesse
essere ricambiato dall’affascinante, ma parimenti ombroso e introverso,
cavaliere.
Aveva sperato che quel muro che credeva invalicabile, ovvero
il peso del passato, il fatto di aver dovuto uccidere Emeraude e Zagart,
fratello di Lantis stesso, potesse essere miracolosamente crollato, e che
l’unico ostacolo tra loro, venuto meno il sistema della Colonna Portante, fosse
l’appartenenza a due mondi diversi.
Ma perché allora le sue amiche avevano continuato ad avere
contatti con coloro che amavano, benché solo di tipo spirituale, e invece lei
non aveva più avuto nessuna notizia di Lantis?
Perché lui e solo lui non aveva più tentato nessun
approccio, ed era scomparso totalmente dalla sua vita? Eppure lei aveva
passato notti insonni a fissare il ciondolo che lui le aveva donato, concentrandosi
con tutta la forza della sua volontà e dei suoi sentimenti, sperando di
ottenere una risposta , un segnale da parte sua.
Nei primi tempi si era preoccupata per la sua sorte, ma le
sue amiche, interrogati Ferio e Clef, le avevano assicurato che non gli era
successo nulla, in compenso i due avevano sempre glissato sui motivi per cui il
cavaliere non si era più fatto vivo con Hikaru.
In seguito nella ragazza erano subentrati la tristezza e la
sconforto: si era convinta che Lantis l’avesse dimenticata, che il suo amore non
fosse abbastanza forte per reggere il distacco.
Poi, susseguendosi i mesi, gli anni di silenzio, i pensieri
della ragazza si erano fatti sempre più cupi, fino a farla convincere che lui
le avesse mentito, quando aveva detto di ricambiare i suoi sentimenti, che alla
fine, nonostante tutto, avesse trovato il modo di punirla per la morte del
fratello…
La disperazione e le lacrime si erano mutate in un sordo
rancore verso l’uomo, misto a sensi di colpa , per quello che era stato, e di
cui era ora certa non si sarebbe liberata mai.
Lo odiava, e ancor di più odiava se stessa perché nel
medesimo tempo non riusciva neppure a smettere di amarlo e a scacciarlo dal suo
cuore.
A liberarsi di lui come lui si era liberato di lei.
Ringrazio tutti coloro che hanno recensito.
Mi scuso se alcune cose sono un po' OOC, e se non tutto è coerente con l'anime o il manga, ma questa ff è il frutto di una improvvisa ispirazione. E' una mia visione particolare. |
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Capitolo 3 *** L'annuncio ***
Hikaru continuava a rigirare il cucchiaino nella sua tazza di the, pur
essendo oramai lo zucchero ben sciolto, e osservava il
Hikaru continuava a rigirare il cucchiaino nella sua tazza di the, pur
essendo oramai lo zucchero ben sciolto, e osservava il movimento del liquido
ambrato, assorta nei suoi pensieri.
Umi e Fuu, sedute con lei al tavolino del bar in cima alla torre di Tokio,
la guardavano un po’ preoccupate, chiedendosi il motivo di quell’invito
improvviso, dopo giorni di silenzio da parte dell’amica. Dopo alcune
chiacchiere del più e del meno, tra loro era calato un imbarazzante silenzio,
carico di aspettativa.
Dietro le spalle di Hikaru, le altre due ragazze potevano vedere, oltre la
vetrata, il cielo della capitale. Ma apparivano ai loro occhi, invisibili a
chiunque altro, anche le verdi vallate di Sephiro, che facevano capolino tra
coltri di leggere nubi, come se le osservassero da un aereo.
Solo Hikaru, a quanto pareva, da qualche tempo non poteva più vedere quei
lussureggianti paesaggi!
All’inizio la cosa era apparsa inspiegabile ad Umi e Fuu: quella visione era
frutto della loro forza di volontà, che permetteva loro di poter sempre
ammirare il mondo parallelo che tanto amavano. E tra loro era proprio la
piccola Shidou quella che aveva dimostrato la maggior forza di volontà, tanto
da essere divenuta, a suo tempo , addirittura la nuova Colonna Portante di
Sephiro!
Era stato Clef, quando le ragazze gli avevano esposto il problema, a
ipotizzare che forse era proprio la grande forza di volontà di Hikaru, unita al
suo risentimento, e la sua determinazione a cancellare dalla sua vita Lantis ,
ad impedirle di vedere ancora i luoghi per cui aveva sofferto e combattuto un
tempo.
“Ho accettato la proposta di matrimonio di Yu”.
Quelle parole erano state dette all’improvviso da Hikaru, distogliendo le
amiche dalle loro riflessioni, e avendo su di loro l’effetto di una doccia fredda.
Fuu sbarrò gli occhi dietro le lenti dei suoi occhiali e aprì bocca, ma
senza riuscire a dire nulla.
Umi non era sicura di aver udito bene quelle parole…
“Tu, tu … cosa hai detto? Non credo di aver capito bene…” Disse
infatti a mezza voce.
Hikaru, che continuava a stare col capo chino, osservando la tazza di fronte
a sé, fece un sospiro e poi finalmente alzò il capo accennando un sorriso
forzato.
“Mi sposo ragazze, tra qualche settimana… Yu è venuto a casa mia ieri sera.
Aveva già chiesto ufficialmente la mia mano ai miei fratelli da tempo e ora mi
ha fatto la sua proposta, dopo avermi lasciato qualche giorno per rifletterci.
E io…io, gli ho risposto di si!” Spiegò la ragazza.
“Ma Hikaru… perché?” Riuscì a dire solo Fuu, ancora frastornata da quell’incredibile
notizia.
“Perché no? Yu è un ottimo partito, è un giovane uomo piacente, di buona
famiglia, mi corteggia da anni. I miei fratelli sono molto felici di
questo matrimonio, e mi hanno incoraggiata a prendere la decisione giusta…”
Rispose Hikaru, tenendo però di nuovo gli occhi bassi.
“Sei forse impazzita? Ma che cosa stai dicendo! Non puoi sposare quel
damerino da strapazzo! Quello è solo un ragazzino viziato che pensa di ottenere
tutto ciò che vuole!” Sbottò allora Umi, sbattendo le mani sul tavolino.
“Non…Non è vero, non parlare così del mio fidanzato!” Replico Hikaru,
poggiando le mani sulle ginocchia e tremando visibilmente di
indignazione.
“Ma Hikaru, ragiona! Tu lo hai sempre respinto…Cosa ti è successo? Non puoi
passare il resto della tua vita con un uomo che non ami!” Cercò di dire più
pacatamente Fuu.
“E cosa c’entra l’amore? Io non credo più nell’amore Fuu! L’amore è una
vana illusione che ti lascia poi solo un vuoto nel cuore… Ho già fatto
questo errore una volta e mi è bastato. Ora cerco solo un po’ di
tranquillità…Perché non con Yu?” Disse Hikaru, con tono incolore.
“Non ti riconosco più! Dove è finita la ragazza coraggiosa ed ottimista che
conoscevo! piena di sogni e speranza… Non posso credere che proprio tu faccia
certi discorsi!” Fece Umi, ancora alterata, ma con le lacrime agli occhi dalla
frustrazione.
“Hikaru, so che hai avuto una grande delusione…ma ti prego, riflettici, non
gettare così il tuo futuro!” Asserì Fuu prendendo una mano dell’amica fra le
sue. Ma la ragazza la ritirò, alzandosi in piedi di colpo e facendo cadere la
sedia.
“Voi non potete capire… Fra non molto tempo deciderete di tornare su…tornare
in quel luogo definitivamente. È giusto così, perché avete qualcuno che vi
attende… Io no! Non c’è più nulla che mi leghi a quel mondo, nulla! E rimarrò
qui da sola... perchè non accettare la proposta di Yu? Non pretendo chissà
quale felicità, mi basta un po' di serenità.” Affermò la ragazza dalla chioma
fulva.
“Oh Hikaru...” Mormorò Fuu, con uno sguardo triste.
“Ripensaci ti prego! Troveremo una soluzione vedrai...” Tentò Umi, con più
calma.
“Basta vi prego! Credevo che le mie due migliori amiche sarebbero state
felici per me e si sarebbero congratulate per le mie nozze!” Sbottò Hikaru, con
gli occhi lucidi, dopodichè scappò via di corsa.
Un silenzio calò tra le due ragazze rimaste, come inebetite, al tavolino del
bar.
“Non posso credere che lo farà sul serio...” Mormorò Fuu.
“Dobbiamo fare qualcosa! Non possiamo permetterle di rovinarsi la vita con quel
viscido individuo!” Replicò Umi, con una nuova determinazione negli occhi.
“Si ma cosa? Hai visto anche tu che non vuol sentire ragioni, e poi ci sono
anche le pressioni dei suoi fratelli...” Obiettò Fuu.
“C'è solo una cosa da fare, non c'è altra soluzione!” Le rispose Umi,
osservando oltre la vetrata.
Ringrazio davvero molto tutti quelli che hanno commentato il mio piccolo delirio: Killkenny, Hatori, isa1983 e Sephirah! a te Sephirah in particolare rinnovo i complimenti (mi devo aggiornare con il tuo ultimo capitolo pubblicato) e ti ringrazio per il prezioso consiglio, che cercherò di seguire senz'altro, per migliorare. |
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Capitolo 4 *** Il viaggio ***
Il
tramonto infuocava il cielo di Tokyo, indorandone i tetti e i palazzi
sottostanti alla Torre di osservazione.
Era ormai quasi giunta
l’ora della chiusura e non vi era più nessuno in giro.
Una guardia di
sicurezza sbadigliò vistosamente, contento che anche per quel
giorno il suo turno fosse al termine e non vedeva l’ora di
tornare a casa a rilassarsi sulla sua poltrona preferita.
Guardò
l’orologio e poi lasciò vagare lo sguardo attorno a sé
e notò che vi erano ancora due persone nella sala, appoggiate
al corrimano e rivolte verso la vetrata: due ragazze che parlottavano
tra loro a bassa voce.
In quel momento, a casa
Shidou ,l’attenzione di Hikaru, che era sola , fu distolta dal
libro che stava leggendo, dal suono del campanello d’ingresso.
Quando aprì la
porta si trovò di fronte Yu, che aveva stampato sul viso il
suo solito sorrisetto spavaldo.
“Oh, Buonasera!”
Lo salutò la ragazza.
“Buonasera
piccola!” rispose lui. E senza attendere che lei lo facesse
accomodare, fece un passo oltre la soglia, e poi si chinò
verso la fidanzata e la cinse all’improvviso per la vita,
stringendola a sé e chiudendo la porta alle sue spalle.
Hikaru si irrigidì
per quel gesto inatteso. Ma Yu, che sapeva benissimo che i fratelli
di lei non erano in casa, ritenne di potersi approfittare della
ghiotta occasione per prendersi qualche libertà in più
con la sua promessa sposa.
La ragazza cercò
di sorridergli, anche se un tremito , qualcosa che non voleva
ammettere con se stessa essere fastidio e insofferenza, la
percuoteva.
Ma quando lui avvicinò
le sue labbra con il chiaro intento di baciarla sulla bocca, lei
istintivamente si divincolò dalle sue braccia e si voltò
dandogli le spalle.
Così non vide il
lampo di stupita irritazione che per un attimo si era disegnata sul
volto del giovane.
“Mi… mi
dispiace Yu… Ti chiedo ancora un po’ di pazienza!”
Disse Hikaru, dopo qualche istante, imbarazzata.
“Oh non
preoccuparti tesoro! So che i tuoi fratelli sono molto rigidi su
certe questioni” Rispose Yu , recuperando la propria
tracotanza. “Ma tanto , fra poco saremo sposati e…”
Lasciò la frase in sospeso, ma il tono allusivo non lasciava
dubbio su cosa volesse intendere.
Conversarono un po’
davanti ad una tazza di the, e lui la mise al corrente di aver già
scelto quella che sarebbe stata la loro casa coniugale, dopodiché
si congedò.
Hikaru, finalmente
sola, corse nella sua stanza e si gettò sul futon,
singhiozzando.
Cosa stava facendo?
Stava per sposare un uomo a cui non aveva ancora concesso neppure un
bacio!
Come poteva pensare di
concedersi a lui, una volta che fosse divenuto suo marito, se non
riusciva neppure a farsi sfiorare?
La verità era
che quando cercava di pensare a lui come il suo compagno, era un
altro volto che le appariva. Era da un altro uomo che un tempo aveva
sognato di essere baciata per la prima volta, e tra le cui braccia
non aveva mai provato disagio, ma solo un senso di calore e
protezione...
Lantis...
Quel
nome si formò nella sua mente istintivamente, con la stessa
dolcezza e lo stesso struggimento di una carezza.
Ma
subito dopo una stilettata le fece male al cuore.
E
il malinconico languore lasciò il posto all'ira.
“Basta!”
gridò alzandosi sulle ginocchia e gettando il cuscino contro
la parete.
Era
arrabbiata con se stessa per il suo attimo di debolezza.
Il
tempo per i sogni romantici di ragazzina erano finiti. Non vi era più
spazio per le sciocche illusioni... Tra poco sarebbe divenuta una
donna sposata e avrebbe ottemperato a ogni suo dovere coniugale, si
ripromise.
Ancora
qualche minuto e poi avrebbe chiuso, pensò la guardia, dando
un'occhiata all'orologio, quando, per un breve istante, gli parve di
vedere un lampo di luce.
Si
guardò nuovamente attorno ma non vide nulla di strano... però
le ragazze di poco prima erano sparite!
Umi
e Fuu si accorsero di trovarsi su un prato erboso... Tutto era
accaduto come sei anni prima: il lampo di luce, il senso di vuoto...
ma stavolta non erano precipitate dal cielo, fortunatamente, e
nessun grosso pesce volante le aveva recuperate.
Le
due ragazze si rialzarono in piedi, pulendosi le gonne dai fili
d'erba e si guardarono attorno affascinate.
Sephiro!
Erano tornate a Sephiro!
Della
desolazione che avevano trovato durante la loro ultima visita, non
era rimasta traccia, ma, al contrario, il pianeta sembrava essere
tornato all'antico splendore, anzi forse ancor più bello che
ai tempi della Colonna.
“Quanto
tempo! Non posso credere di essere di nuovo qui!” disse Umi,
emozionata.
“Però
è triste essere qui senza Hikaru!” Replicò Fuu,
improvvisamente immalinconita.
“E'
vero... ma siamo qui proprio per lei! Dobbiamo trovare Lantis, sapere
cosa è successo... e dirgli del matrimonio di Hikaru! ”
Dichiarò Umi risoluta.
“Si!
Ci deve essere un motivo per il suo silenzio!Non posso credere che ci
siamo sbagliate così...Lui l'amava ne sono certa!”
Assentì l'amica.
“Ah,
spero per lui che abbia davvero una buona scusa per il dolore che ha
arrecato alla povera Hikaru, o dovrà vedersela con me!”
Aggiunse Umi agguerrita.
Ma
poi la ragazza si accorse che Fuu era visibilmente agitata...
E
ne capì il motivo: l'imponente sagoma del castello si
stagliava oramai di fronte a loro.
Tra
poco si sarebbero trovate di nuovo faccia a faccia con Clef e
Ferio... Anche per loro due era venuto il momento di dare una svolta
decisiva alla loro vita, di prendere la decisione a lungo rimandata.
Ringrazio davvero tutti per le recensioni e per la pazienza nell'attendere l'aggiornamento.Grazie a Isa1983, DenaDena, Hatori!
E grazie Kilkenny! Spero anche io che una certa persona si faccia viva...ne va della mia incolumità a questo punto ^^
E naturalmente un grazie speciale a Sephirah! |
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