Don't Want to Fall in Love.

di RebelMind
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I ***
Capitolo 2: *** II ***
Capitolo 3: *** III ***
Capitolo 4: *** IV ***
Capitolo 5: *** V ***



Capitolo 1
*** I ***


24 Maggio 2005


"Volete un altro shortino?" Mi chiese il barista.
"No no, grazie" mi affrettai a rispondere ma la mia voce fu sovrastata da altre due che esclamavano un "Si!" all' unisono. E io che speravo non avessero sentito..
"Eddai Carol!!" iniziò a pregarmi Luke "facciamoci l' ultimo!!"
"Si dai l' ultimo!! Te lo giuriamo!!" Continuò Tia, li guardai rassegnata, e feci cenno di si con la testa.
Se non fosse che so che anno 23 anni ciascuno non gliene darei manco 10, mentalmente si intende.
A parte qualche loro "deficit mentale", sono dei grandi amici, i migliori che si possa avere. Chi dice che l' amicizia uomo/donna non esiste non ci conosce!
Ci conosciamo dalle scuole elementari e da allora non ci siamo mai allontanati, anzi la nostra amicizia è cresciuta sempre più e nel momento del bisogno sappiamo di poter contare gli uni sugli altri. Siamo come una secondo famiglia, visto che le nostre prime " sono quello che sono".
Luke, Luca, è figlio di tossicodipendenti, ha vissuto con i genitori fino ai 13 anni, poi il giudice l'ha affidato alla nonna materna. Non li vede da allora.
Il padre di Mattia, per gli amici Tia, si è suicidato 4 anni fa e per questo la madre è costantemente in depressione. Non fa altro che buttare giù pillole, non cucina, non bada alla casa, non lavora. E' Tia che si occupa di tutto ormai, bada a lei e sua sorella più piccola, Giulia.

E poi c'è il mio di dramma: mia madre. Il giorno dopo il mio decimo compleanno se n'è andata.
No, non è morta. Semplicemente ha fatto i bagagli ed è andata via, lasciandomi uno schifoso bigliettino con scritto: Perdonami, ti voglio bene.
Ma quale genitore che vuole bene a un figlio può abbandonarlo così. Mai una lettera, una telefonata.. Ovviamente mio padre ci soffrì, ma non lo diede a vedere, dopo un anno aveva già una nuova compagna. E poi ha il suo lavoro. E' il direttore della più famosa rivista musicale italiana: Rolling Stone. Per questo non mi ha mai fatto mancare niente, se non la cosa più importante: l' affetto di un padre.

Ma ormai a 23 anni ho imparato a cavarmela e la musica mi ha aiutato in questo. E' la mia, anzi la nostra, più grande passione. Sì anche Tia e Luke sono degli amanti della musica e questa cosa non ha fatto altro che unirci ancora di più Suoniamo insieme in una band da almeno 13 anni. Luke alla batteria, Tia al basso e io, Carol, cantante e chitarrista, insieme siamo i 'The Forgotten'.
Siamo abbastanza conosciuti a livello locale e abbiamo fatto qualche comparsa nella tv nazionale, ma siamo nel 2005 e al giorno d' oggi con i talent show, è sempre più difficile farsi notare.. e in Italia, dove regna la musica commerciale, lo è ancora di più! Ma noi siamo testardi e non smettiamo di provarci, al momento siamo in ballo con un concorso tra band: i vincitori seguiranno in tour per 2 mesi una band internazionale e ne apriranno i concerti! Grazie a mio padre sappiamo di essere tra i finalisti, ma i veri vincitori verrano scelti proprio dalla band in questione, che ancora non si sa quale sia.

"Carol!!? Tutto bene??| Hai ancora il tuo bicchiere pieno!" La voce di Tia mi riportò alla realtà.
"Si si.. Stavo pensando al concorso!" mi affrettai a rispondere per poi buttare giù il mio shortino.
"Me lo sento.. sceglieranno noi!" esclamò convinto Luke. Quanto vorrei tanto avere il suo ottimismo.
"Come fai ad esserne così sicuro?" "Siamo bravi, belli e spacchiamo! E poi.. lo so e basta! Fidatevi! Quando ci arriverà la conferma ci vorrà una mega sbronza colossale per festeggiare!!"
"E se non ci arriva??" odio il mio pessimismo.
".. E se non ci arriva.. mega sbronza per dimenticare!!" Mi girai verso Mattia e entrambi scoppiammo a ridere. Luke era sempre il solito. 

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Capitolo 2
*** II ***


25 Maggio 2005 - Oakland

Ennesima chiamata ma ero già consapevole di chi si trattava. Non conosco persona più testarda di Billie Joe Armstrong. Sapevo di essere dannatamente in ritardo ma chiamarmi ogni 3 minuti per ricordarmelo non risolve il problema. Per fortuna mi trovavo ormai davanti la porta di casa Armstrong, non feci nemmeno in tempo a suonare il campanello che mi ritrovai il nano, arrabbiato, davanti a me.
"Ciao Billie!" dissi cercando di apparire il più disivolto possibile
"Ciao un cazzo! E' più di un ora che ti aspettiamo!! " mi rispose facendomi segno di seguirlo dentro.
"Quante storie Billie... Sbaglio o oggi sei più nervoso del solito?? Non è che hai le tue cose??" cercai di sdrammatizzare mentre ci dirigevamo verso il salotto, "Ciao Mike!" salutai così lo spilungone biondo che era già seduto su una poltrona
"Cerca di far poco lo spiritoso!" continuò con tono nervoso il nostro cantante " Siediti che abbiamo perso fin troppo tempo! Dobbiamo scegliere chi aprirà i nostri concerti.. Non voglio che il pubblico si annoii nell'attesa! "
"Devono essere già caldi per quando saliremo sul palco" aggiunsi mentre prendevo poso sul divano.
"Benissimo! Quanti CD ci hanno mandato??" chiese il bassista preparadosi all'ascolto
"Tre!" rispose subito Billie, mentre metteva nello stereo il primo CD della prima band.

Rimasi in silenzio pronto ad ascoltare, ma ciò che uscì dalle casse provocò una 'strana faccia' non solo a me. Mi chiedevo come fossero arrivati in finale, questo sound pessimo accompagnato da una voce che urlava qualche brutta parola a caso. Billie si affrettò a tirare fuori quel CD, non aspettò nemmeno la fine della canzone e passò subito alla seconda band.
Partì un motivetto alla chitarra carino e purtroppo già sentito. Ma almeno le nostre orecchie erano salve.
"Un pò banali ma non male come i primi.." commentò Mike
"Ascoltiamo un' altra canzone, magari ci stupiscono!" dissi, incredulo delle mie stesse parole.
Altra canzone, altro motivetto scopiazzato non so se ai Beatles o agli Oasis, e un testo che in confronto le filastrocche che inventano i bambini alle elementari sono alta poesia.
Billie era visibilmente deluso e scoraggiato mentre cambiava CD.
Ultima band. Ultima possibilità.
La canzone iniziò con  un assolo di basso che stando alla faccia che fece, a Billie piacque subito molto; niente errori, scorreva via liscio, cattivo, ma senza troppi fronzoli, vidi il nostro bassista muovere le dita, probabilmente, riusciva ad  immaginare le dita muoversi sulle quattro corde del basso; sicuramente eravamo stati tutti catturati tutti e tre. L’intro ci piaceva, ma dovevamo ascoltare l'intera canzone prima di poter dare un giudizio. Sicuramente i presupposti c'erano e le nostre aspettative non vennero deluse!
La canzone era semplice all'ascolto, diretta, enegica, forte.. E la voce della cantante era la ciliegina sulla torta: era dolce ma rabbiosa, delicata ma graffiante.. Insomma una voce capace di catturarti e trascinarti in un vortice di emozioni.
La canzone finì e ne incominciò subito un'altra senza che qualcuno proferì parola. 

"I've met you it was a mistake,
the best mistake of my life.."

Iniziava così. Doveva trattarsi di una canzone d'amore, ma non lo era. O meglio non era 'la solita canzone d'amore'. Era piena di tormento, rabbia, tristezza.. ma anche di felicità e luce. Alla fine di quella canzone avevo solo voglia di abbracciare la persona che cantava di quelle 'pene'.
Vidi Billie abbassare il volume dello stereo per poi scambiare qualche occhiata con me e Mike. Dopo tutti quegl'anni bastava uno sguardo per intenderci. Prese il telefono e comunicò la nostra scelta. 
Ero proprio curioso di conoscere questi ragazzi che ci avevano stupito e soprattutto avevano catturato l'attenzione di Billie. Ultimamente odiava quasi tutte le nuove band/cantanti che passavano in radio o in tv.

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Capitolo 3
*** III ***


 
Salve a tutti! Questa è la prima fanfiction che pubblico, quindi perdonate la mia incapacità! Spero che la storia vi piaccia... Quindi buona lettura!
Rebel

PS Volevo ringraziare Giuly_4ever GD per aver recensito! Son contenta che per ora ti piaccia! Tenterò di aggiornare il più frequentemente possibile! ;)
 


26 Maggio, ore 7:30 - Milano 

Che sia maledetto chi ha inventato i cellulari! E anche le compagnie telefoniche che permettono le telefonate prima delle 9 del mattino, dopo aver passato una serataccia a bere in compagnia di due folli amici!
E maledetta me che ho dimenticato di spegnerlo o di togliere la suoneria.. Come fa un oggetto così piccolo a fare un casino del genere?
Non avevo altra scelta se non alzarmi dal mio angolo di paradiso, più comunemente noto come letto. Con la testa fra le mani, per i continui giramenti, dovuti all'alcool, mi avvicinai al mobile su cui era appoggiato. Una volta afferrato e premuto il tasto di risposta, farfugliai qualcosa di simile ad un "Pronto", ma non sono tuttora sicura in quale lingua mi sia espressa.
"CAAAAAAROOOOOOOOOOL!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" la voce di Luke mi perforò le orecchiè e colpì la mia testa come un martello pneumatico.
"Cazzo Luke! Che cavolo urli? Sei impazzito??!" lo rimproverai  cercando di sembrare il più arrabbiata possibile, ma il mio era più un tono di voce strascicato.
"Che cos'hai?? I postumi di ieri??" ero sempre più convita che col passare del tempo diventasse più scemo.
"SI!! E visto che sai come ero ridotta, perchè mi hai chiamata così presto??"
"Mi ha chiamato Leo. E non puoi immaginare cosa mi ha detto!"

Leo, Leonardo, era il nostro manager ormai da 5 anni. Un tipo forte, troppo severo, soprattutto all'inizio, ma era riuscito a farsi voler bene e stimare da tutti noi.

"Spero che sia una cosa importante vista l'ora in cui mi hai chiamata!!"
"HANNO SCELTO NOIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!" Si nuovo l'assordante voce di Luke mi perforò la testa, ma questa volta non mi diede fastidio, anzi, il mio cuore si riempì di gioia, come non mi succedeva da parecchio tempo.
Avevano scelto noi! Avremmo fatto da gruppo spalla per un intero tour, ad un gruppo internazionale. WOW.

"Ma, quindi, si sa chi è il misteriosi gruppo? Non è che ci vien fuori che son i Cugini di Campagna??" Luke scoppiò a ridere e per poco anche io.
"Si, ma Leo ha intenzione di dircelo oggi pomeriggio. Ha detto che è curioso di vedere le nostre facce!" 
"Ok, ok.. Quindi solito? Ore 4 allo studio?" Chiesi per conferma.
"Yes!! A più tardi e riprenditi zia!" E di nuovo giù a ridere. 
"Ci provo. A dopo." Dissi e riattaccai.

Lanciai il cellulare sul letto per poi raggiungerlo anche io, ma malgrado il mio mal di testa, chi poteva dormire dopo una notizia del genere?
Come sempre la musica era capace di farmi sopravvivere anche nei momenti tristi come quello che stavo passando.
E continuare a pensarci, mi rendeva ancora più triste.
Avevo sempre pensato che "l'innamorarmi" non faceva per me, che a me non sarebbe mai successo, perchè io ero forte.
Poi un giorno ti svegli accanto ad un uomo e ti rendi conto di aver bisogno di lui. Inspiegabilmente non passa giornata in cui non lo vedi o non lo senti. Finchè lui non ti chiede 'una pausa'. 
E come tutti sanno 'una pausa' è solo un paliativo prima della fine, infatti,solo un mese dopo lo vedi in un locale con la lingua in bocca a un'altra.
Odio, tristezza, rabbia, impotenza.. è quello che ho provato nei giorni successivi. Per fortuna c'erano Mattia e Luca, loro sanno come tirarmi su.
Ma il conforto principale lo ricevevo solo dalla musica, e questa notizia riuscì a mettermi di buon uomore. Avevo proprio bisogno di allontanarmi da tutto e portare con me le uniche cose che mi facevano sentire bene: la musica e i miei migliori amici.
E con questi pensieri riuscì finalmente a chiudere gli occhi e riaddormentarmi.


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Ore 16:00, Studio di registrazione


"Bene ragazzi.. Prima di iniziare a provare volevo comunicarvi la band a cui farete da spalla nel prossimo mese" iniziò ad introdurre il discorso il nostro manager.
"Eddaje Leo! Sputa il rospo!"cercò di velocizzare i tempi Tia.
"Ok, ok, ok! Allora il 2 giugno vi esibirete a Nurburg in Germania per aprire il concerto dei... GREEN DAY!!!!!"
Tia e Luke si abbracciarono, saltando per la gioia. I Green Day erano il loro gruppo preferito.
A me in generale, piacevano, ma non ero una loro fan, almeno, sicuramente non al livello di quei due! Per me, la cosa più importante, era che hanno un gran pubblico, i loro concerti hanno sempre fatto sold out, quindi ci sarabbero state tantissime persone a vederci. E questa cosa mi spaventava e mi rendeva felice allo stesso tempo!

"Ora basta con i festeggiamenti! Andate a provare che fra una settimana avete un concerto!!!" ci ricordò Leo, cercando di riportare i miei due compagni sulla terra.
"Giusto! Forza ragazzi.. Non vorrete fare brutta figura davanti alla vostra band preferita!"
"Non sia mai!"disse deciso Tia, dopo aver smesso di saltellare, mentre entrava nella sala.

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Capitolo 4
*** IV ***


Giuly_4ever GD , Oldwhatsername_24 (ho iniziato a leggere la tua ff e mi piace molto, appena arrivo all'ultimo capitolo aspettati un commento!! :D ) e bjsdarkside grazie mille per aver commentato!! So che gli scorsi capitoli sono stati corti, ma sto cercando di migliorare! Questo è un pò più lungo! AHAHAH Col tempo mi allungherò (?). Cooomunque spero che il nuovo capitolo vi piaccia! 

Son ben accetti consigli da parte di tutti!! :D 
Detto questo, buona lettura!


Rebel

 



1 Giugno 2005

"Vi rendete conto?? Tra qualche ora li vedremo!!" 
"Siii! Ancora non ci credo!!" continuavano ad esclamare Luca e Mattia mentre eravamo in aeroporto, in coda per l'imbarco.
"Potrò abbracciarli e chiedere a Mike di suonare con me!!" sognava già ad occhi aperti Tia.
"E io potrò finalmente saltare addosso a Billie Joe Armstrong e baciarlo!" continuò Luke, non li avrei sopportati un minuto di più, figuriamoci per tutta la durata del viaggio.
"Luke sei sicuro di essere etero??" gli chiese Tia, con una faccia perplessa.
"Certo, ma per Billie farei un'eccezione!"
"Non credo che lui lo farebbe per te!"
"Esatto!! Poi scusate.. lui non è sposato??" dissi intromettendomi tra quei due.
"Da quando conosci i dettagli delle vite private dei Green Day??" chiese il bassista con uno sguardo indagatore.
"Son pur sempre una ragazza! Noi adoriamo il gossip! ..Poi con voi due come potrei non conoscere i particolari di quei tre??"
"Se se.. Tu non ce la racconti giusta! Ammettilo.. Sei, anche tu sottomessa al fascino di Armstrong!!?"
"Io??! Tia, mi dispiace, ma non ci sei proprio! Non ci penso nemmeno..Tra l'altro non è nemmeno il tipo di uomo che mi piace!"
"In realtà si! Cioè.. Andrea, il tuo ex.. sono identici!" intervenne così Luke e nominò il suo nome. Mi fermai immediatamente, come se fosse un riflesso involontario. Fu, come se qualcuno mi trafiggesse il cuore, una fitta veloce ma dolorosa. Eppure erano passati mesi. Perchè mi importava ancora di lui? Non si era nemmeno fatto sentire per augurarmi buon viaggio, o buona fortuna. 
"Luke.. Perchè sei sempre un coglione??" lo riprese Tia, lui capiva sempre, bastava una parola, o un gesto, o uno sguardo. Era sempre così protettivo nei miei confronti, come un fratello maggiore, sebbene avessimo la stessa età. 
"Ops.. Sorry!!! Non pensavo.. Dai! Ora che ci penso non si somigliano poi così tanto! Cioè.. lui è una merda, mentre Billie è un DIO!" tentava di salvarsi così, Luke. Anche nei momenti di sconforto i suoi modi di fare mi facevano tornare il sorriso. Cercai di non pensare più a nessuno, e ripresi a camminare verso l'aereo, i problemi era meglio lasciarli qui in Italia.
Una volta sull'aereo ci sedemmo nei nostri posti assegnati, fortunatamente ottenni il posto vicino al finestrino almeno potevo estraniarmi dai discorsi maniaco/ossessivo di quei due, sui Green Day. In fondo un'ora e mezza di volo passa in fretta!


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Dopo essere atterrati in territorio germanico e aver recuperato i bagagli/strumenti trovammo un gruppo di persone ad aspettarci, presero tutto il nostro carico e ci fecero strada verso un furgoncino dai vetri oscurati.
"Wow! Che figata!! Come quello che usano le band famose!!"
Non c'era storia. Anche in mezzo a persone che non conosce, Luke, non può fare a meno di fare il coglione.
Ora ci attendeva un'altra ora di viaggio per raggiungere l'albergo, presi il mio lettore CD e feci partire "American Idiot". Se loro avevano ascoltato le nostre canzoni, io, potevo cercare di ascoltare, con un pò di attenzione, le loro.
Tentativo vano, i viaggi in macchina mi conciliavano troppo il sonno, contando che quella notte per la partenza non avevo chiuso occhio, mi addormentai manco a metà della seconda traccia che invece mi stava sembrando parecchio interessante.
Quale modo migliore per essere svegliata, se non con una gomitata, da uno dei tuoi migliori amici??
Si, perchè oltre ad essere un demente, Luke si muove con la grazie di un elefante, avere lui vicino è pericoloso! 
Massaggiandomi la botta nella pancia, raggiunsi gli altri nella hall dell'albergo, mentre dei facchini si occupavano delle nostre valige. 
Dopo che ognuno di noi ricevette le chiavi, ci dirigemmo nelle nostre stanze. Ma nemmeno il "viaggio" dalla hall alle stanze poteva essere tranquillo con quei due. Iniziarono a guardarsi intorno per "scovare" i membri della loro band preferita. Arrivarono quasi al punto di bussare ad ogni porta, ma per fortuna si accorsero, anche loro, che si trattava di un'idea folle.
Giunta davanti alla mia porta, mi affrettai ad entrare per non lasciarmi trascinare dai miei cmpagni in una qualche caccia al tesoro o meglio caccia ai Green Day.
La stanza era carina e soprattutto aveva un grande letto che attendeva solo che io mi ci gettassi sopra, cosa che feci subito. Dopo qualche minuto stavo già dormendo.
Qualche ora dopo, come sempre fui svegliata dal telefono.
"Carol! Preparati fra mezz'ora si cena con i Green Day! " questa volta era toccato a Tia, interrompere il mio sonno.
"Tia.. non credo di farcela. Ho sonno e non ho per niente fame!"
"Dai! Ci vorranno conoscere!" cercava di convincermi Tia, ma sapeva che era difficile farmi cambiare idea.
"Andate voi! Ditegli che non mi sentivo bene e che ci si vede domani!"
"Come preferisci, Carol.. Allora buona notte!" 
"Buona cena! E mi raccomando! Non importunateli.. se no ci cacciano prima di suonare!!" chiusi e tornai a dormire.
Il problema del dormire durante il giorno?? Non avere sonno di notte. Erano quasi mezzanotte quando mi svegliai e decisi di fare una doccia.
Prima però accesi il mio portatile per mettere un pò di musica e sulle note dei Ramones andai in bagno.
Dopo la doccia  la fame iniziò a farsi sentire, il ristorante a quell'ora doveva essere sicuramente chiuso. 
Decisi di tentare, magari al bar avevano qualcosa, mi sarei accontentata anche di qualche salatino accompagnato da un cocktail.
Mi vestì velocemente e scesi di sotto.
La hall era praticamente vuota se non contiamo le dipendenti, stessa cosa il bar. Andai a sedermi al bancone, dubito che a quell'ora qualcuno si sarebbe mosso per venirmi a portare qualcosa.
Ordinai una birra per cominciare e cominciai a sgranocchiare qualche arachide.
Fui, ovviamente, servita subito e non persi tempo a scolarmi la mia birra. Dopo tutto lo stress del viaggio ne avevo proprio bisogno. Era ancora troppo presto per tornare in camera, così ordinai una tequila, ma la mia attenzione fu catturata da dei passi alle mie spalle.

"Che ci fa una ragazza, da sola, nel bar di un Hotel?"

Chiese una voce, dall'accento che sembrerebbe americano.  Buttrai giù il mio shortino e vidi il proprietario sedersi accanto a me, lo guardai per qualche secondo, non mi sembrava molto alto, era robusto, aveva dei capelli rossicci sparati in aria e due occhioni azzurri. Mi sembrava un viso conosciuto ma la luce soffusa e l'alcool già in circolo potevano darmi la sensazione sbagliata.

"La stessa cosa che fa un uomo! Perchè quando si tratta di una donna è così strano??" risposi, forse con un filo di acidità.
"Sbaglio o siamo un pò acidi.. Ma suppongo tu abbia ragione!" 
Ordinò anche lui una tequila e ne offrì un'altra a me.

"Comunque piacere Frank!" disse porgendomi la mano.
"Carolina." gliela strinsi.
"Carolina..? Sei italiana? Che cosa ti porta qui?" chiese incuriosito.
"Oh.. domani ho un concerto con la mia band.." risposi disinvolta.
"Aspetta.. Ma sei la cantante dei 'The Forgotten'??"
"Si, come f.. NO! Non sarai mica..."
"Proprio così! Sono Trè Cool, batterista dei Green Day!!"
Rimasi senza parola, che figura di merda. Non sapevo proprio cosa dire.
"Ma non stavi male?" per fortuna fu lui a parlare.
"Emh.. No. Ero solo un pò stanca, ma quando mi sono svegliata non avevo più sonno, così sono scesa qua al bar, avevo bisogno di stuzzicare e di qualcosa che mi mettesse KO per dormire di nuovo!" cercai di spiegare.
"Capisco. Peccato! Eravamo curiosi di conoscerti! Soprattutto Billie Joe!"
"Bè abbiamo un mese di tempo, se non ci scaricate prima!"
"Visti i tuoi amici, eravamo tentati di farlo già stasera!" disse per poi accennare una risata
"Son sempre i soliti! Spero non vi abbiano importunato troppo!"
"No, no.. Tranquilla! Scherzavo.. Anche se il biondino ha un pò spaventato BJ!"
"Luke, è sempre il solito!" esclamai ormai rassegnata, mentre il batterista continuava a ridere. Il mio sguardo si posò sull'orologio del bar che segnava quasi le due, decisi che era ora di tornare in camera, sonno o no domani avrei dovuto suonare davanti a milioni di persone. Non era proprio il caso di distruggersi di tequila!
"Ora è meglio che vada! Ci vediamo domani!" dissi alzandomi 
"Non vedo l'ora.. Buona notte!"
"Anche a te!" risposi, per poi ritornare nella mia camera. 

Sembrava simpatico quel Trè Cool, ma l'incontro con un componente dei Green Day mi fece pensare al concerto che ci attendeva. Non avevamo mai suonato davanti a così tante persone! Sentivo già l'ansia cominciare a salire, presi la mia chitarra e iniziai a strimpellare qualcosa, tanto il sonno non sembrava voler arrivare. 

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Capitolo 5
*** V ***


Ecco, finalmente, il nuovo capitolo; scritto quasi interamente durante un delirio notturno.. Anyway spero che vi piaccia! Grazie a chi continua a seguirmi e a recensire, GD_foREVerbjsdarkside e Giuly_4ever GD..
Ora basta chiacchere, buon lettura! :D
Se avete qualche consiglio o volete commentare (anche negativamente!) recensite!! 

Rebel



 


2 Giugno 2005

Tre colpi alla porta.

"Carol?!"
Riconobbi la voce e non risposi, non avevo voglia di vedere nessuno fino al concerto.

Altri tre colpi.

"Carol?!! Che fai, dormi???"
Riconobbi anche questa di voce, si sarebbero stancati, prima o poi.

Ancora tre colpi alla porta, pensai lo facessero apposta.

"Eddai Carol! Tanto non ce ne andremo!!"
Dovevo immaginarmelo, conoscendoli. Andai ad aprire e mi ritrovai i due rompiscatole davanti, entrarono subito tutti e due sorridenti, e si andarono a sdraiare sul mio letto, dove li raggiunsi pure io.

"Non sai che ti sei persa ieri!!"
"Già.. LORO sono magnifici!!!!!"
Avevano entrambi gli occhi sognanti.
"Mi sono definitivamente innamorato di Billie...e credo lui di me! Sicuramente già mi adora!" continuò Luke, e mi fece tornare in mente il racconto della sera prima, di Tré, il batterista.
"Altro che innamorato.. Da quel che so l'hai spaventato!!" dissi per prenderlo un pò in giro.
"Non è vero! E poi tu che ne sai? Non c'eri!" replicò un pò offeso, mentre Tia se la rideva. 
"Ho incontrato il batterista al bar verso l'1 di notte.." risposi tranquillamente.
"Hai incontrato Tré??!"chiese, quasi per conferma, Tia.
"Si, e mi ha detto che avete un pò esagerato, soprattutto tu!" indicai Luke.
"Ma.. Non ho fatto nulla!!"
"Bè in effetti.. li hai assaliti, per non parlare del tentativo di baciare Billie Joe!"
"Uff.. quante storie!! Erano anni che sognavo di farlo!!"
"Bè potevi lasciare che rimanesse un sogno!"

Rimasi in silenzio a guardarli conversare animatamente, come facevano ad essere così tranquilli? Fra poche ore ci saremmo dovuti esibire davanti a milioni di persone. A pensarci, mi mancava quasi l'aria. 

Forse avevo bisogno di uscire, presi la mia chitarra nella sua custodia e dopo aver messo gli anfibi, uscì, lasciando quei due a discutere di non so quale argomento.

Fuori dall'albergo c'era una folla di gente in attesa dei Green Day, notando la mia chitarra e il mio abbigliamento qualcuno di loro si avvicinò, per fermarmi e chiedere della loro band preferita, con occhi speranzosi di ricevere qualche notizia. Quasi mi dispiaceva dirgli che io non sapevo nulla degli orari della band, vidi la delusione, poi, sui loro volti. Mentre mi allontanavo, frugai nelle tasche in cerca delle sigarette, ma trovai solo un pacchetto vuoto. Così, mi misi in marcia in cerca di un tabaccaio.
Ne trovai uno dopo pochi minuti, entrai e comprai le mie solite Marlboro rosse, e dopo aver pagato, ne accesi una. 
So benissimo che il fumo, per una cantante, fa male. Ma a me è sempre piaciuto, mi tranquillizza per un pò, è come se il fumo nascondesse tutta la merda che mi circonda.
Così, fumando e camminando, mi ritrovai davanti un parco, semi-deserto. Entrai e andai a sedermi all'ombra di un albero, era tutto così silenzioso e dannatamente ordinato, tirai fuori la mia chitarra, e incominciai a suonare un motivetto che mi ronzava in testa, già da qualche giorno, ma ora sembrava prendere maggiore forma. 

"Don't wait for me
you lost the chance you had
to try to save me
my heart is crying out.."

Furono le uniche parole che riuscì a cantarci sopra, forse poteva uscirne una canzone, presi il cellulare e scrissi tutto in un nuovo messaggio che salvai nelle bozze. Prima di rimettere via il telefono, il mio sguardo cadde sull'ora. Cazzo. Era tardissimo. 
Riposi la chitarra dentro la sua custodia, e ritornai di corsa in albergo.

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Un nuovo giorno, un altro concerto. Era questa la mia vita, ormai, da più di 10 anni. E non potevo sperare di meglio.
Ma la vita della 'RockStar' non era sempre così semplice.
Star lontano, per mesi, da casa e dagli affetti, non era facile.
Infatti, avevo passato anche questa giornata al telefono con Adrienne, mia moglie, a litigare.
Ormai erano giorni che ci scontravamo per ogni motivo, anche il più futile diventava un buon pretesto per discutere. E senza lei, senza il suo appoggio, la sua comprensione, mi sentivo così incredibilmente solo. Un vuoto che solo la musica, e nell'ultimo periodo anche l'alcool, sapevano colmare.

I miei pensieri furono interrotti dalla suoneria del mio cellulare. Pregai, che non si trattasse nuovamente di Adrienne, non avevo voglia di litigare prima del concerto.
Guardai il display. Mike. Tirai un sospiro di sollievo e risposi.

"Pronto?"
"Billie! Tré mi ha appena proposto di muoverci prima, così possiamo assistere al concerto dei ragazzi! Visto che, proprio tu, eri curioso di vederli all'opera e di conoscere la cantante.. Che ne pensi??"

Andare ad ascoltare un pò di musica, mi avrebbe sicuramente fatto bene. E poi era vero, quei ragazzi per quanto folli, avevano catturato la mia attenzione. Ora volevo proprio vederli sul palco, e incontrare, finalmente la loro cantante.

"Allora, ogni tanto, vien fuori anche qualche buona idea da Tré!!" risi, sapevo che erano in vivavoce e che quindi mi stava ascoltando. "Comunque certo che si! Ci vediamo fra 5 minuti nella hall!" chiusi così la telefonata, prima che Frank potesse replicare.

Mi vestì in fretta, maglietta, pantaloni, converse, occhiali da sole, tanto mi sarei poi cambiato nel backstage, prima del concerto.
Scesi nella hall e trovai, già ad aspettarmi, Mike, Trè e il resto della troupe, musicisti, bodyguard, addetti ai lavori.. Uscimmo da un'uscita secondaria, scortati, e trovammo subito fuori un furgone nero ad aspettarci, salimmo in fretta, prima che, qualcuno dei fan che bazzicavano intorno all'hotel, si accorgesse di noi.
Circa 20 minuti dopo ci ritrovammo nel luogo del concerto, i ragazzi stavano iniziando a suonare, ci affrettammo ad andare dietro le quinte per assistere allo spettacolo.

Non ci eravamo sbagliati, non mi ero sbagliato.. Erano meravigliosi! Stavano suonando una delle canzoni che avevamo già ascoltato, ma dal vivo, era ancor meglio! Quel Luke, il batterista biondo, teneva il ritmo alla grande, Tia, il bassista, aveva una gran tecnica, le sue dita scivolavano velocemente sul basso, senza fare un errore. E la cantante, Carol, aveva una voce che superava le mie aspettative, ma non solo, aveva una presenza scenica fenomenale! Una calamita per gli occhi di tutti, certo, era una bella ragazza, ma non era solo quello ad attirare la gente, sapeva stare sul palco, la sua voce, il suo modo di interpretare le canzoni, coinvolgeva il pubblico.


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Guardavo i ragazzi sul palco, ero senza parole, e a giudicare dall'espressione del viso di Billie e dallo sguardo di Tré, la pensavano esattamente come me!
Non avevamo mai avuto un gruppo spalla così forte da non far urlare ai nostri fans 'Green Day, Green Day, Green Day,...'. Erano bravi, dannatamente bravi. E la cantante, sapeva il fatto suo, sapeva trascinare incredibilmente il pubblico.
Mattia era un ottimo bassista, ero quasi invidioso, io alla sua età non possedevo quella tecnica!


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Da quando avevamo ascoltato il loro CD, desideravo vederli dal vivo. E non hanno tradito le mie aspettative. Quei due, Luke e Tia, che ieri sera sembravano solo due 'coglioni', bè, ora erano due 'coglioni' che però sanno suonare!
E per c'era lei, Carol, con quella massa di capelli rossi, alla Janis Joplin; lei era semplicemente magnifica. La sua, rientrava tra le voci che avrei ascoltato per ore! Così grintosa, graffiante, piena di tormento, ma anche dolce e delicata.
Non aveva di certo bisogno di stare mezza nuda su un palco per attirare l'attenzione della gente, in canottiera e nei suoi semplici jeans strappati, aveva ugualmente, gli occhi di tutti i presenti, puntati addosso.


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Ultimo accordo e... FINE.
Apro gli occhi davanti a me, e vedo milioni di persone applaudire e gridare.
"THANK YOU VERY MUCH INDEED, GERMANY!! BYE!!" urlo, per poi abbandonare il palco insieme ai miei 'compagni d'avventura'.
Dietro le quinte fummo assaliti da un Leo eccitatissimo.

"Eravate meravigliosi su quel palco!! Ero in mezzo al pubblico, e ci son stati tantissimi complimenti per voi!" esclamò abbracciandoci.
"Sei sicuro? Da quando parli tedesco??" chiesi scettica.
"Non lo parlo molto, ma lo capisco.. lo studiai ai tempi al liceo!" 
"Quindi nel medioevo.. Non credo sarà rimasto proprio uguale!!" continuò Luke, facendo scoppiare a ridere tutti.

"Ragazzi siete stati fantastici!!" Ci interruppe una voce alle spalle, ci girammo tutti e quattro contemporaneamente e ci trovammo davanti i Green Day, tutti e tre vestiti di nero, truccati e sistemati, probabilmente pronti per il loro di concerto.

"BILLIEEEEEEEEEEE!!! Ti siamo piaciutiii??!!?" Luke, in un secondo era già addosso al frontman della band, che lo guardava preoccupato.
"Ciao Tré!!" salutai il batterista che sorridendo mi aveva appena fatto 'ciao' con la mano.
"Mi siete piaciuti tantissimo... " cominciò Billie, che ne frattempo era riuscito ad allontanarsi da Luke. "...ma, un attimo, voi due già vi conoscete??" chiese Billie stupito, riferendosi a me e a Trè.
"Si, ci siam beccati ieri notte al bar.." rispose subito lui disinvolto
"Non me lo avevi detto!" disse Billie, quasi con fare accusatorio, al suo batterista.
"Sono tante le cose che non ti dico, caro BJ!!" lo ammutolì subito così "Comunque... siete stati non bravi, di più! Sono rimasto incantato!!" Trè, tornò così a riferirsi a noi. E tutti questi complimenti mi fecero quasi arrossire.

"Mi unisco anche io a Frank, bravi bravi bravi!" questa volta fu Mike ad esprimersi, facendo pure, un piccolo applauso, che fu però interrotto da qualcuno che arrivò a 'portarsi via i Green Day' perchè era giunto il loro, di momento.

"Ok ragazzi, voi siete bravissimi, ma state a guardare i maestri!" diceva Trè, mentre tutti e tre, si avviavano verso il palco.

"Che bellooooo!! Vedremo un concerto dei Green Day da dietro le quinte!!!!!!!!" cominciò a saltellare Luke, come faceva ad avere ancora tutte quelle energie?? Io e Tia lo guardammo ridacchiando, sembrava proprio un bambino.
Ma devo ammetterlo, anche io ero abbastanza eccitata di vedere 'questi' Green Day all'opera, alla fine di loro sapevo poco e niente, chissà se mi avrebbero stupito!

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