Tanto tempo fa, in un paese lontano, vivevano uno splendido re con la sua dolce regina.

La giovane coppia erano buoni e gentile e governavano il loro regno con amore e giustizia.

Durante gli anni erano stati benedetti dalla nascita di due figli.

Tutto andava per il meglio fino ad un brutto giorno.

I due sovrani rimasero uccisi in un brutto incidente.

La popolazione era in lutto, si strinsero intorno ai due giovani principi ed al grande compito che gli aspettava.

Aspettate ho sbagliato storia.....

In Europa c'era un piccolo paese al confine tra la Germania e L'Austria, era il regno di Genovia.

La popolazione viveva in piena armonia con i suoi sovrani, fino ad un brutto giorno.

Purtroppo l'elicottero dove viaggiavano il re e la regina precipitò uccidendoli sul colpo.

I sudditi si strinsero intorno al dolore dei due giovani principi colpiti da questa tragedia e dalle grosse responsabilità cadute su di loro....

Il primogenito Cooper Rinaldi Anderson aveva 22 aani.

Il suo aspetto era molto simile al padre.

Era alto, aveva dei capelli neri e splendidi occhi azzurri.

Blaine Rinaldi Anderson aveva 14 anni.

Era un misto tra il padre e la madre.

Era basso per la sua età, aveva dei capelli neri riccioli, aveva dei splendidi occhi dorati con dei riflessi verdi.

Purtroppo la tragedia ferì il giovane principe più di quanto si potesse immaginare.....

Qualche anno dopo......

Erano passati anni da quando era diventato re, era riuscito a prendere le rendine in maniera eccellente.

Quando era stato incoronato aveva appena finito l'università, ed aveva trovato l'amore della sua vita Anne Elliot, una nobile inglese.

Grazie ai suoi grandi sforzi era riuscito a salvare il regno , soprattutto economicamente.

Le cose non furono semplici con suo fratello

Il loro rapporto si era rovinato negli ultimi tre anni.

L'unico momento che li aveva uniti è quando Blaine aveva fatto coming out.

L'unica cosa che voleva che suo fratello fosse felice, che trovasse qualcuno che lo amasse come meritava, e no sprecare la sua vita.

Seduto nella tavola da pranzo Cooper stava facendo colazione.

Sembrava una mattinata tranquilla, il maggiordomo gli aveva portato diversi quotidiani.

Mentre stava consumando il suo pasto entrò un giovane il suo nome era Jérome Della Croce, erano cresciuti insieme, ed era il suo migliore amico.

“Vostra maestà” lo salutò.

“Smettila di scherzare, che ci fai qui, non potevi aspettare mezzogiorno?”

“No, caro... Non potevo... Hai visto i giornali stamattina?”

“No, me l'hanno appena portati, mi devo preoccupare?”

“Tu guarda...”

Il sovrano controllò immediatamente i quotidiani di gossip.

Sentiva una strana inquietudine.

Continuò a sfogliare finché non trovò questo titoli.

NOTTI FOLLI A GENOVIA....

Notte lunga per il principe Blaine di Genovia.

Dopo essere stato espulso da un college inglese, il giovane

principe insieme ai suoi 2 inseparabili amici hanno sfogato la

loro delusione in un night club.

Dopo essersi ubriacati selvaggiamente, hanno aperto le danze

ballando semi-vestiti sul balcone.

Non contento il giovane principe ha iniziato a strusciarsi a due uomini

continuando a baciarli in mezzo alla pista.

Sesso, gioco d'azzardo, corse clandestine

è questo dobbiamo aspettare dai nostri monarchi?

Il re porgerà l'altra guancia come fa di solito....

O farà valere la sua autorità..

continua a pagina 2,3 e 4

“Non è possibile... Non può aver fatto questo- iniziò ad urlare Cooper.- James.... James...”

“Mi avete chiamato vostra maestà?” chiese allarmato il maggiordomo.

“Dov'è mio fratello?”

“Sua altezza è nelle sue stanze, è rientrato all'alba, ha ordinato di non svegliarlo.”

“Lo vedremo.. Jérome aspettami qui, ti devo parlare dopo.”

Cooper prese il giornale e corse nelle stanze del fratellino.

Erano 3 anni combatteva con lui.

Era diventato ribelle, si era fatto buttar fuori dalle scuole più prestigiose d'Europa.

Passava la maggior parte del tempo a bere, a divertirsi mentre sperperava denaro insieme ai suoi 2 amici d'infanzia il conte Sebastian Smythe e il duca Jeff Sterling.

Aveva lasciato correre, sapeva quando aveva sofferto per la perdita dei loro genitori, ma ogni giorno si faceva sempre più irruente.

Non poteva più permetterlo.

Entrò come una furia nella stanza.

“Forza svegliati.”

Blaine aprì con stanchezza gli occhi.

“Sono rincasato tardi stamattina, lasciami dormire. Passa più tardi.”

“No, caro, no questa volta. Da quanto eri disperato per l'espulsione, hai fatto le ore piccole con quegli altri due debosciati. Sei venuto bene in foto.”

Cooper lanciò il giornale a Blaine.

Il ragazzo lesse l'articolo e guardò negli occhi il fratello.

Quest'ultimo continuò “Fino ad ora ho lasciato correre ma adesso basta.

Troverò una scuola adatta a te. I tuoi benefici saranno legati ai tuoi rendimenti scolastici e alla tua condotta. Se ti comporterai come al tuo solito, ti verrà tolto tutto... TUTTO... Il tuo conto in banca, le macchine sportive... Tutto il pacchetto.”

“Pensi che ci andrò?” provò a sfidarlo Blaine.

“A costo di trascinarti, comunque non sarai solo, parlerò con le famiglie di quei due idioti, anche loro hanno bisogno di una raddrizzata. Io preparerei i bagagli se fossi in te.”

Il re usci dalla stanza del fratello.

Jérome era fuori che l'aspettava.

I due si avviarono nello studio di Cooper.

“Vedo che le cose migliorano tra voi...” disse l'amico.

“Non so che cosa fare con lui... Davvero non lo so... L'unica che riusciva a farlo in questi casi era mia madre. Lei sapeva leggerci dentro e sapeva come comportarsi... Avrei voluto prendere da lei e no da mio padre.” si lamentò.

“Tuo padre era un grande re, qualche volta agiva d'impulso, ma era giusto, tu e Blaine avete preso da lui. Entrambi testardi.”

“Devo trovare una scuola adatta a lui, qualcosa che calmi la sua irruenza..”

“Perché non provi con precettore privato. Come hai fatto le altre volte.”

“Non voglio. Blaine ha bisogno di stare con ragazzi della sua età, voglio che viva quello che ho vissuto io, stare insieme agli amici, trovare l'amore.”

“Tu sei stato fortunato, ti sei messo con la ragazza migliore.”

“Lo so-disse sorridendo- lo so, e voglio che Blaine provi le stesse cose, ma purtroppo il suo titolo lo precede.”

“Quando il matrimonio con la tua dolce Anne?”

“Tieniti libero per giugno.-sorrise Cooper- voglio un giorno senza guai o arrabbiature. Devo far calmare Blaine.”

“Effettivamente, dovrebbe andare in un posto dove non lo conosco, magari...”

“Se lo iscriversi solo con il cognome di mia madre? Blaine odia usare il cognome Rinaldi, dobbiamo trovare una scuola adatta a lui.”

“Forse ho qualcosa, ho sentito parlare di un'accademia in Ohio, i suoi studenti solo lodati per i loro meriti sportivi. Alcuni partecipano a livello internazionali in alcune discipline. E' caratterizzata anche per la sua disciplina e la sua politica antibullismo.”

“Davvero? Interessante... Ohio negli Usa? Come si chiama?”

“Mi sembra Dalton Academy...”

“Dalton Academy.. stiamo arrivando.”

N/A:

Eccomi con la mia nuova storia spero che vi piaccia.

La storia colloca nella seconda stagione...

La storia è leggermente ispirata ad un Principe tutto mio.

I nomi sono stati presi in prestito da Principe azzurro cercasi.

Le recensioni sono bene accette.

Al prossimo capitolo.

7 giorni prima....

Sebastian insieme a Jeff entrarono come una fuori nel palazzo reale.

“Dov'è sua altezza il principe Blaine?”

“Sua altezza è nelle sue stanze, devo annunciare la vostra presenza miei signori.”

“No, faremo da soli.”

I due ragazzi corsero in camera del loro amico.

Sebastian spalancò la porta ed iniziò ad urlare.

“Hei brutto nano che cazzo hai fatto per farci mandare in esilio.”

“Sebastian, non dovresti parlare così al nostro principe- disse con ironia Jeff- devi portargli rispetto anche se ci porta nel nulla.” disse incrociando le braccia.

“Scusatemi vostra altezza. Principe dei nani, che cosa possiamo fare per farci portare con te?” riformulò la frase il biondo.

“Avete finito di fare gli stronzi, mi dispiace ma non è stata una mia idea ma è una decisione di mio amato fratello.

Ha letto quel delizioso articolo quando siamo andati a festeggiare la nostra... fammi pensare 10 espulsione?”

“10? Non eravamo arrivati a 12?”

“No 14 -li corresse Jeff- vi siete scordati i nostri 4 mesi in Italia.”

“Roma, Milano che città piene di divertimento... E gli uomini italiani? La loro fama e ben meritata.” sorrise Sebastian.

“Ed ora per il nostro divertimento dove ci manda? Iowa?”

“No in Ohio..”

“Ma che cazzo c'è in Ohio..”

“Non lo so, ci spediscono in questa accademia, a Westerville. E' una piccola cittadina, non c'è niente. E la scuola è molto rigida per quanto riguarda la disciplina.” si lamentò Blaine.

“Westerville? Posso capire New York, Los Angeles, lì si che ci si diverte. Mi accontenterei di San Francisco... Ma Westerville... Chi l'ha trovato questo bel posto?” chiese il biondo.

“Indovina? E' stato quel bastardo di Jérome.” rispose il moro.

“Strano che non ci metteva bocca quel bastardo, comunque possiamo cercare di sfruttare questa situazione a nostro vantaggio.”

“E come?” chiese Jeff.

“Per non perdere i nostri privilegi dobbiamo tenero un profilo alto sia nella condotta che negli studi, ma nessuno ci impedisce di fare quello che vogliamo di notte.” continuò Seb.

“Di notte?” lo guardò il moro.

“Si sono andato a dare un'occhiata al sito, gli studenti della Dalton devono risiede lì cinque giorni su sette. Potremmo sgattaiolare la notte e andare a divertirci. Sarà facile conquistare il potere.”

Jeff fece il solito un ghigno.

“Prepariamoci per andare al nostro futuro parco giochi.”

Anche i due amici sorrisero.

***

La partenza dei ragazzi venne fatta in gran segreto. Soli poche persone gli venne detta la vera destinazione dei tre.

Cooper non voleva che i giornali scandalistici li seguissero o iniziassero a perseguitare il fratello nella nuova vita.

Aveva scelto una scuola conosciuta per i suoi successi e per la sua disciplina.

Blaine si era basato sempre sul nome, e per questo se n'era approfittato.

Cooper non voleva altri scandali, per onore che aveva ereditato dai suoi genitori, e per la loro memoria e per il cuore di suo fratello.

Sapeva che era ferito nel profondo e sperava che cambiare area l'avrebbe aiutato a guarire, forse avrebbe trovato qualcuno che lo avrebbe amato come merita e no perché era un principe.

L'aveva iscritto con il cognome di sua madre Anderson.

Blaine voleva far ripartire il fratello tranquillo.

Voleva farsi vedere come uno studente modello, per prima cosa mise a

posto i suoi ricci ribelli con del gel ultra forte.

Voleva apparire al meglio.

La Dalton prevedeva che i suoi studenti soggiornassero per quasi tutta la settimana.

Il venerdì potevano ritornare a casa.

Cooper aveva deciso di acquistare una villa.

Se non volevano tornare a Genovia si sarebbero rifugiati lì.

Aveva assunto anche due cameriere e un maggiordomo quest'ultimo aveva il compito di riferirgli se ci erano delle novità.

Sarebbe andato a controllare di tanto in tanto quando gli affari del regno glielo permettevano.

I tre ragazzi, stanchi dal viaggio si riposarono nella nuova casa.

Cooper andò a parlare con la preside ed a completare l'iscrizione dei ragazzi.

Lilian Ramsey era una donna molto comprensiva, ma anche autoritaria.

All'interno della scuola esistevano un determinato ordine e lei voleva che fosse tale.

Aveva sentito i racconti riguardanti i nuovi acquisti, e le preoccupazioni del giovane uomo.

Forse aveva trovato un modo per domarli.

La preside rassicurò che i tre ragazzi sarebbero stati al sicuro e si sarebbero calmati.

Il loro ingresso ufficiale sarebbe avvenuto tra due giorni.

****

Blaine, Jeff e Sebastian arrivarono ai cancelli della Dalton con la loro uniforme. All'inizio quando videro il blaizer i ragazzi iniziarono a protestare.

Un'uniforme? Erano impazziti?

C'erano state diverse lamentele.

L'idea di vestirsi tutti uguali li ripugnava ma Cooper li aveva bloccati sul nascere.

I bagagli, per ordine della preside, erano già stati portati nelle loro future stanze.

Quasi tutte le camere erano da due, tranne alcune che erano da tre.

I ragazzi sapevano che sarebbero stati insieme.

La loro nuova alcova...

Vennero presentati alla preside.

La Ramsey si presentò ai giovani ed iniziò a spiegare come funzionavano le cose lì dentro.

“E' piacere conoscervi ragazzi, io sono Lilian Ramsey. Se avrete delle difficoltà o dei dubbi, potete venire da me.

Qui alla Dalton vogliamo che ogni alunno arrivi all'eccellenza. I nostri corsi sono molto duri ma vi preparano ad una vita fuori da qui.

Oltre allo studio agli studenti è chiesto di partecipare ad almeno un club. Una cosa che dovette tenere sempre a mente la Dalton è famosa per la sua politica zero contro il bullismo. Noi non tolleriamo qualunque forma di supremazia, spero di essere stata chiara.”

I ragazzi annuirono.

Sentirono bussare, la direttrice sorrise “E' arrivata la vostra guida. Vieni avanti.”

Dalla porta entrò un giovane diciassettenne di origine asiatica.

Il ragazzo posò gli occhi sui tre giovani, l'uomo e la preside.

Guardò quest'ultima e disse “Mi ha fatto chiamare?”

“Entra Wesley, questo è Wesly Montgomery, è uno dei nostri migliori studenti, vi aiuterà ad ambientarmi. Sono rientrati tutti?”

“No manca l'ultimo gruppo, ma arriveranno presto.”

“Bene, vogliamo fare un giro per la scuola?”

La Dalton era una proprietà molto vasta divisa in 3 zone.

La scuola era l'edificio principale, si trovava ad ovest della proprietà. I dormitori erano a nord. Era diviso per anni, tranne l'ultimo era un piano speciale, ci risedevano solo un gruppo limitato di studenti.

Le altre zone erano dedicate alle attività sportive.

Quella mattina le lezioni erano state annullate.

Il gruppo stava girando per ufficio principale quando arrivarono ad un enorme scalinata.

Wes stava illustrando l'edificio ai ragazzi, mentre gli altri studenti, correvano per la scuola.

Un gruppo d allievi si avvicinarono, uno di loro, un ragazzo di colore, si sussurrò alcune parole alle orecchie di Wes “E' arrivato.”

Il ragazzo asiatico sorrise e fece un cenno.

La preside sorrise disse “E' tornato.”

Cooper, Blaine, Sebastian e Jeff rimasero perplessi, gli altri studenti si bloccarono, alcuni corsero di sopra per chiamare gli altri e si affollarono verso l'aula magna.

“Ma che succede” l'uomo chiese alla donna.

“E' un evento che succede spesso alla Dalton.” avviandosi anche loro nell'aula.

Wes sorridendo “Se mi volete scusare, ho un piccolo impegno”

Dieci ragazzi si misero al centro della stanza, Wes e il ragazzo di colore si misero davanti a loro, e partì una musica.

Wesly iniziò a cantare una canzone.

Uptown girl
She's been living in her uptown world
I bet she never had a back street guy
I bet her mama never told her why

I ragazzi si muovevano con una perfetta sincronia, avevano con una grazia incredibile, lasciando i nuovi arrivati senza parole.

Gli altri studenti sembravano che aspettassero qualcosa o meglio qualcuno, finché alle spalle del gruppo che si stava esibendo si spalancò la porta ed entrarono altri dieci studenti.

Quando videro la scena sorrisero.

Sei di loro si unirono alla folla esultante, due si unirono al gruppo dei dieci.

Uno di origine latine si mise accanto a Wes.

In fondo alla stanza, davanti alla porta, era rimasto ancora un ragazzo.

Wes smise di cantare.

I due gruppi si divisero in due e lo fecero passare.

Quest'ultimo si posizionò davanti a tutti ed iniziò a cantare.

Blaine a quella vista gli mancò il respiro.

Il nuovo venuto era di una bellezza senza limiti.

Aveva i capelli marroni, con riflessi dei biondi, erano acconciati ad arte.

Sembravano esser fatti di seta.

La sua pelle era così bianca e morbida che sembrava fatta di luna.

E i suoi occhi?

Un colore che non aveva mai visto.

Blu come il cielo in una tempesta.

Verde come un prato incontaminato, e dei leggeri riflessi grigi.

Il suo corpo era qualcosa di peccaminoso, in Europa molte sue conoscenze sarebbero caduti ai suoi piedi per avere i suoi favori.

Il Blaizer gli stava in modo incredibile, risaltava le sue curve pericolose.

A quella vista Blaine si leccò il labbro inferiore, lo guardava come un leone che si stava pregustando la sua preda.

Il gesto non sfuggì a Sebastian, il suo amico aveva scelto il suo nuovo giocatolo... interessante, avrebbe dovuto fare lo stesso....

Blaine continuava a seguire l'esecuzione incantato dalla sua voce, era qualcosa di sublime. Sembrava un angelo.

I ragazzi si avvicinarono alla preside ed iniziarono a mimare una parte della canzone per lei.

She'll see I'm not so tough
Just because
I'm in love with an uptown girl
You know I've seen her in her uptown world
She's getting tired of her high class toys
And all her presents from her uptown boys
She's got a choice

La donna sorrise ai suoi allievi e dette ad alcuni la pacca affettuosa.

I ragazzi si ritornarono al centro della stanza e portarono a termine la canzone.

Lo splendido angelo finì la canzone in maniera impeccabile.

My uptown girl
You know I'm in love
With an uptown girl
My uptown girl

I nuovi arrivati rimasero colpiti dell'esibizione ed applaudirono insieme agli altri.

La preside chiamo cinque ragazzi ed iniziò.

“Ben tornato Hummel, Harwood, Duval ci siete mancati. Com'è andata?”

“Bene, come sempre. Che cosa possiamo fare per lei preside.” chiese il giovane angelo.

“Vi volevo presentarvi i vostri nuovi compagni di stanza.”

I due gruppi di ragazzi si guardarono con occhi spalancati.

“Noi abbiamo già compagni di stanza” provò a parlare il ragazzo latino.

“No, ho deciso di fare nuove coppie, vi presto i nuovi arrivati questi sono Jeff Sterling, Sebastian Smythe e Blaine Anderson. A partire da Wesly abbiamo David Thompson, Nick Duval, Thad Harwood e Kurt Hummel.”

Jeff parlò “noi pensavamo di stare nella stessa stanza..”

“Avete pensato male, accontentatevi di stare nello stesso piano-poi si rivolse all'altro gruppo- Duval sarai in camera con Sterling, Harwood con Smythe, Anderson tu farai coppia con Hummel.”

Blaine non era così dispiaciuto almeno avrebbe avuto un passatempo per la notte. Almeno così credeva.

Kurt lo guardò con lo sguardo di fuoco, non poteva credere, lui era sempre stato insieme a Wes e questa scelta non lo sopportava.

“Wesly tu andrai in camera con David, vi ho messo nella camera accanto a Kurt.”

“Va bene.” disse il ragazzo.

“Potete accompagnarli nei vostri nuovi alloggi? Spiegategli le regole.”

I ragazzi si avviarono verso l'altro edificio.

La donna iniziò a parlare con Cooper.

“Visto quello che mi ha raccontato ho deciso di affidare suo fratello e i suoi amici alle cure dei warblers.”

“I wablers?”

“Si è il glee club della Dalton, è composto dai migliori studenti. A capo ci sono quattro di loro. Le decisioni vengono presi da quest'ultimi. I warblers hanno il compito di vegliare e proteggere la tranquillità e il benessere degli studenti all'interno della Dalton. E' per questo che li ho messi con loro. In altre circostanze non l'avrei mai fatto. Per tuo fratello ho scelto come compagno il giovane Hummel, è un ragazzo molto riservato è difficile corromperlo. Per alcune cose è simile a Blaine credo che possa aiutarlo a sanare le ferite che porta nel suo cuore. L'unica cosa certa sono sicura che lo terrà a bada.”

Cooper a quelle parole sorrise “Spero tanto che ci riesca. Grazie tante per le vostre premure. Né Blaine e né gli altri non devono essere trattati con in maniera speciale. Son fin già troppo viziati”

“Come vuole vostra maestà.”

“Cooper, agli amici più stretti mi chiamo per nome.”

“Sono onorata di questo privilegio. Andrà tutto bene, ci occuperemo noi di loro. Se vuoi andare a salutarlo, ti accompagno nelle sue stanze.”

Il sovrano salutò i ragazzi. Strinse forte il fratellino e gli sussurrò nell'orecchio “Lo so che sembra che ti mandi in esilio, ma non è così. Voglio che tu abbia una vita più normale possibile, come l'ho avuta io-lo strinse ancora più forte a sé- Tu sei la mia famiglia, il mio tutto. Ti amo troppo per vederti perdere negli abissi.”

In fondo Blaine sapeva che l'amavo. “Lo so, anch'io ti amo. Non sarà tanto male stare qui, cercheremo di comportarci decentemente. Ci sentiremo presto. Buon viaggio fratello.”

“Grazie, quando ne avrò l'occasione, verrò a trovarti nei fine settimana con Anne, almeno staremo insieme.”

“Salutamela da parte mia.”

Dopo un ultimo bacio Cooper lasciò la Dalton.

Blaine e company erano pronti ad affrontare una nuova avventura.

N/A:

Siamo al secondo capitolo.. Spero tanto che vi piaccia.

Un grosso grazie a:

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Spero di non deludervi, un grazie a chi ha letto il primo capitolo e Tallutina e Jane The Angel per aver recensito...

Alla prossima settimana.

Blaine stava mettendo a posto i vesti, nella sua nuova camera.

Aveva provato a parlare con Hummel ma il ragazzo lo ignorò.

L'unica cosa che gli disse dove poteva mettere la sua roba e poi se ne andò lasciandolo solo.

Il giovane moro era abbastanza stupito di questo caloroso benvenuto, ma lasciò perdere.

Finito di sistemare raggiunse Seb. e Jeff, e si incamminarono verso la presidenza.

La preside l'aveva convocati nella sua stanza.

La donna quando vide entrare i giovani ragazzi gli sorrise, fece accomodare i giovani ragazzi.

“Ho preferito parlarvi da sola per mettervi a conoscenza delle regole e della vita quotidiana qui alla Dalton.”

I ragazzi non aprirono bocca, preferivano far domande alla fine del discorso.

Continuò “Allora, ho parlato con sua altezza, mi ha detto che non avete problemi con la lingua.”

“No, i nostri genitori hanno studiato all'estero, ce l'hanno insegnata fin da piccoli.”

“Bene, queste solo l'elenco delle vostre materie, qui al vostro anno insegniamo letteratura inglese, storia moderna, filosofia, matematica, scienze naturali, chimica, geografia astronomica, filosofia, educazione fisica, geografia, diritto ed informatica.

La colazione è alle 8.

Le lezioni iniziano alle 9 e finiscono alle 13.

Alle 13 e 30 abbiamo il pranzo.

Il pomeriggio siete liberi, potete anche uscire ma dovete rientrare non oltre le 20.

La cena è alle 20 e 30.

Qui dentro non è gradito nessun tipo di sostanze illegali alcool, droga..

Sono consentiti farmaci se prescritti dal medico.

Ogni studente è tenuto ad iscriversi ad un club, sportivo o non. Queste sono degli opuscoli sui nostri attività extra-scolastici.

Qui premiamo i più meritevoli e cerchiamo di aiutare quelli che hanno difficoltà.

Chi si classifica tra i primi posti ha dei grossi vantaggi e libertà all'interno del edificio.”

Sebastian sentendo quelle parole si avvicinò a Blaine e gli sussurrò, 'allora siamo a posto tu sei il migliore nello studio.'

“Ehm-disse la Ramsey infastidita- vuole dire anche a me quello che stava dicendo al signor Anderson..”

“No, mi scusi.”

“Se permette continuo, non sarete nella stessa classe, abbiamo preferito mettervi in classe diverse.”

“Cosa?? Ancora?” protestarono i ragazzi.

“Abbiamo convenuto che la vostra complicità non è un bene, di solito stare insieme e la noia vi portano a fare danni in giro.

Separandovi dovrete iniziare da capo, cercando di fare amicizia con l'ambiente circostante. Non credo che vi annoierete con lo studio troverete un ottimo passatempo. I professori sono stati avvertiti, vi daranno una settimana di libertà per ambientarvi superato il tempo verrete trattati come tutti gli altri. Sono stata chiara?”

“Si certo.” rispose Jeff.

“Avete domande?”

“Chi era il gruppo che cantava stamattina?” chiese Blaine.

Jeff e Sebastian lo fissarono sapevano il su interesse.

“I warblers.. è il glee club della Dalton. E' un gruppo gestito dagli studenti, noi docenti non rientriamo in nessun modo. A differenza degli studenti che sono appena arrivati, ho deciso di farvi alloggiare insieme a loro.

Il gruppo è composto dai migliori studenti, nel caso di difficoltà potete appoggiarvi a loro. Tutto chiaro?”

“Si, è tutto chiaro, grazie tante per il suo aiuto.”

I ragazzi si allontanarono.

La preside sorrise e compose un numero di telefono.

“Si è un piacere sentirla, ci sono novità, si abbiamo avuti tre nuovi iscritti, tra loro c'è un giovane che fa al caso nostro. Forse può sciogliere il suo cuore.....

Si lo credo anch'io la terrò informato. Dovere a presto.”

La donna era felice forse quell'anno ci sarebbero state diverse novità.

Blaine sperava di parlare con il suo compagno di stanza ma non si fece mai vedere per tutto il pomeriggio.

Seb e Jeff andarono in camera sua.

“Tutto solo?” scherzò il biondino.

“E con chi dovrei essere?” rispose il moro.

“Con quel pezzo manzo che ti ritrovi come compagno di stanza, pensavo di beccarvi a giocare a scopa o a strip poker”

“Effettivamente era nei miei piani, peccato che lui non era della stessa idea.

A mala pena mi ha rivolto la parola, è molto socievole..”

“Anch'io non avuto una gran fortuna, quel Thad è acido da morire, l'unico fortunato è lui.”

“Si Nick è molto simpatico, mi ha accolto bene. Lui è di Westeville, suo padre è un'importante uomo da affari.”

“Come mai gli stronzi li abbiamo presi noi?” chiese Blaine.

“Bò sarà il destino. E' un peccato che non siamo in classe insieme, per me è un'idea di tuo fratello, magari dividendoci ci daremo una calmata.”

“E' probabile ma ha fatto male i suoi conti.- sorrise il moro- la preside ha parlato di bonus.”

“Si me ne ha parlato Nick, ogni mese vengono fatti dei test.

I 50 miglior risultati della scuola vengono pubblicati. I primi 10 hanno dei vantaggi, hanno dei permessi speciali per le lezioni, gli allungano il coprifuoco, così a scalare.

Ai peggiori non è permesso di lasciare la Dalton nemmeno nei fine settimana.”

Sebastian lo guardò sconcertato “Stai scherzando?”

“No, purtroppo, noi abbiamo sempre avuto ottimi voti penso che non sarà difficile piazzare nei primi posti.”

“Chi sono i migliori?”

“Hummel e Montgomery, erano tra i primi già dal primo anno”

“Interessante. Jeff visto che sei l'unico ad avere un rapporto con il tuo compagno di stanza e visto che i nostri parlano a monosillabi informati su tutto quello che c'è da sapere qui dentro, se dobbiamo combattere il nemico è meglio prepararci...”

“Ok boss, sarà fatto.”

I tre ragazzi rimasero insieme fino all'ora di cena.

Sia Blaine che Sebastian provarono a parlare con i loro compagni ma senza successo, quest'ultimi si filarono a letto e spensero la luce.

La mattina vennero accompagnati nelle loro aule per seguire la lezione.

La prima ora di Blaine era geografia astronomica.

Il professore è McCallister. E' un uomo alto con barba e baffi.

I capelli bianchi, il suo modo di vestirsi è leggermente bizzarro.

Blaine quando lo vide sia per l'aspetto che per il suo modo di parlare gli ricordava il preside Silente di Harry Potter.

L'uomo chiamò il ragazzo alla classe e lo presentò a tutti.

“Signori un attimo di attenzioni, lui è Blaine Anderson e viene da un piccolo paese dell'Europa, cercate di essere cordiali e disponibili.”

Gli alunni dissero in coro SI..

“Iniziamo la lezione...”

Blaine guardò tra i vari compagni in cerca di Kurt, ma lui non c'era.

Il professore non disse nulla della sua assenza.

Com'era possibile che non si accorgesse della sua assenza?

Poi penso ai benefici che gli avevano parlato.

Finito la lezione il professore chiamò Blaine.

“Visto che sei nuovo come d'accordo con la preside avrai sette giorni per abituarti, i tuoi compagni faranno l'esame venerdì a te l'ho spostato a mercoledì.

Questo è un piccolo riassunto- il professore dette un quaderno composto da dispense.

Da quanto era pesante ha dovuto prenderlo con due mani.

“Un riassuntino?”

“Si solo le basi ma per qualcosa di più approfondito chieda a qualche compagno di classe. Allora si prepari per mercoledì. Ora può andare alle altre lezioni, buona giornata signor Anderson.”

Blaine seguì altre 3 lezioni, anche loro gli fecero lo stesso discorso di McCallister, gli dettero le “dispense riassuntive”, peccato doveva trovare qualcuno che dovesse dargli appunti.

Avrebbe dovuto supplicare quel simpaticone del suo compagno di stanza.

Comunque Hummel non era presenta a nessuna delle lezioni del mattina...

Com'era possibile?

Blaine si avviò a mensa per il pranzo.

Jeff e Sebastian andarono nello stesso tavolo ed iniziarono a parlare della mattinata e dei professori.

Mentre stavano discutendo quattro ragazzi si unirono al loro tavolo.

“Ciao, vuoi siete i nuovi arrivati, io sono Mike, lui è James, Mark e Chiaky.”

“Piacere io sono Jeff, questo è Blaine e lui e Sebastian.”

“Piacere” dissero in coro gli altri.

“Com'è andata il primo giorno?”

“Un po' pieno, ci hanno caricato di promemoria...”

“Già, è un classico.. L'inizio è un po' dura ma poi ci si abitua. In fondo non si sta male qui dentro, è un bel ambiente.”

“E' tanto che sei qui dentro?”

“Io dal primo anno.”

“Anche noi due.”

“Io sono venuto l'anno scorso.” disse Chiaky.

“Come mai sei venuto qui?”

“Avevo dei problemi alla vecchia scuola. Vuoi?”

“Il nostro comportamento non era dei migliori, i nostri genitori si erano stancati.” disse Seb.

Mike stava parlando ma si bloccò all'improvviso e guardò verso la porta..

“Eccoli stanno arrivando.”

“Chi?”

“Gli usignoli.”

Il gruppo entro tutto insieme, l'ultimi due erano Wes e Kurt.

“Ecco il nostro principe di ghiaccio”

“Il principe di ghiaccio?”

“Si Kurt Hummel, è soprannominato il principe di ghiaccio, ha idei gesti aggraziati come quelli di un principe, soprattutto quando tira con l'arco.”

“L'arco?” chiese Blaine.

“Si, è il capitano del club tiro con l'arco.

Alle gare tutti rimangano affascinati quando è il suo turno...

Ha un gran numero di fan, sia all'interno della Dalton che Crawford Country Dale è la nostra scuola gemella, è un'accademia femminile a pochi kilometri da qui.

Lui non ha molti contatti con noi, per dire la verità con nessuno.

Gli unici con cui parla sono gli altri warblers.

Nessuno l'ha mai visto sorridere.”

Blaine stava osservando il ragazzo e notava il suo leggero dondolio dei suoi fianchi.

“Che altro sai di lui.” chiese il moro con nonchalance.

“E' il figlio del senatore Hummel. Il padre è molto conosciuto per la sua politica, è stato promotore di molte leggi per aiutare la popolazione più bisognosa.

E' il primo di tutta la scuola, è il capo indiscusso.

Tutti vorrebbero avvicinarlo, ma senza successo.

Lo sai molti ragazzi ti invidiano per essere in camera con lui.”

“Se lo dici te...”

“Di Harwood?” chiese Sebastian

“Lui è a capo del club di scherma. Insieme a Thompson ed Montgomery è a capo degli usignoli.”

Interessante pensò il biondino.

“Come Wes è uno dei migliori amici di Hummel.

Suo padre possiede diversi alberghi sparsi per il mondo. Ha differenza di Hummel è un ragazzo un po' più aperto. Basta saperlo prendere.”

I tre ragazzi andarono in giro per la Dalton a vedere le varie attività.

La prima fermata era al club di scherma.

Sebastian dette un'occhiata al club, rimase sbigottito quando vide Thad che stava spiegando le basi ai nuovi iscritti.

Lo stava fissando con una strana espressione.

Era difficile non guardarlo la tuta bianca faceva risaltare la natura

latina del ragazzo facendolo diventare molto appetitoso.

I commenti tra i tre curiosi erano da non finire.

Il club di judo era capitanato da Wes.

Quando l'aveva conosciuto gli era sembrato così innocente, malleabile.

Quando indossava il suo judogi, il suo carattere cambiava.

Anche lì rimasero a guardare affascinati da questa nuova versione.

Girarono per altri club.

Videro il club degli scacchi, fotografia, computer purtroppo non l'attiravano molta attenzione. Non che non fossero interessanti ma non era il suo tipo.

Apprezzarono tantissimo il club del basket.

Rimasero affascinati dai giocatori, con i loro movimenti sinuosi mentre andarono a canestro.

Lo trovarono molto eccitante.

Provarono a cercare anche il club del tiro con l'arco ma non successo.

Passarono tutto il pomeriggio fuori.

Blaine torno in camera e trovò Kurt disteso a leggere ascoltando.

Stava canticchiando, non si era accorto del suo arrivo, aveva gli occhi chiusi, un'aria così serena.

Il moro rimase paralizzato da quella visone, era così bello ed adorava sentirlo cantare, sembrava un angelo disceso dal paradiso.

Il ragazzo sarebbe stato ore a guardarlo, ma non poteva.

Fece un po' di rumore, Kurt fece un salto nel suo letto.

“Ciao, sono qui.”

“Si lo vedo.” Quell'aria di serenità sparì in un batter d'occhio.

Blaine rimase colpito, come possibile che diventasse così ostile.

Kurt riprovò a mettere le cuffie ma il moro glielo impedì.

“Scusami tanto, oggi ho parlato con i professori, mi hanno dato dei riassunti ma mi hanno detto di chiedere a miei compagni. Mi chiedevo non mi puoi prestare i tuoi?”

“Visto che mi anno detto di essere gentile con te, ti presterò i miei appunti vuoi anche quelli di oggi?”

“Tu non c'eri a lezione. Ma come..”

“Ho le miei fonti, io avevo di meglio da fare.”

“Lo sapevi dell'esame venerdì?”

“Certo. Tu ce l'hai mercoledì. Studia sugli appunti. Io non ne ho bisogno.

Hai bisogno di altro?”

Kurt si alzò per andare a prendergli gli appunti nella sua libreria.

Blaine arrivò da dietro e gli mise una mano sul fianco che piano piano iniziarono a scendere e fino a toccargli il culo.

“Davvero? Mi puoi aiutare a studiare. Magari saremo più comodo sul mio letto.”

Kurt lo squadrò con lo sguardo e gli tirò una gomitata nella bocca dello stomaco.

Mentre il moro si stava gemendo sul pavimento, Kurt lo guarda con un ghigno, “Vedo che ci siamo presentati.

Mi dispiace per te ma sul mio culo non c'è scritto transito. Prova ancora ad allungare le mani e te le amputo.... Ah questi sono gli appunti”

Gliele tirò a dosso.

“Ohhhh” si lamentò il moro.

“Mi raccomando le rivoglio integri se no ti consiglio di scappare. Io ho da fare buon divertimento... Ah se ti vieni un altro attacco di libidine acuta ti consiglio di mettere la testa nel cesso se non vuoi che ce la metta io.”

Kurt uscì dalla stanza e si rifugiò da Wes, entrò sbattendo la porta.

“Tutto bene?” gli chiese l'amico mentre stava leggendo un libro.

“A meraviglia non vedi?”

Wes lo guardò, aprì le braccia, Kurt si accoccolò a dosso al ragazzo.

“Che ti ha fatto?”

“Tranne mettermi una mano sul culo e provare a portarmi a letto niente.”

“Non sei contento hai fatto colpo di nuovo- scherzò David- un altro povero ragazzo che si iscriverà al tuo fanclub e che anela un tuo sguardo.”

“Povero ragazzo una mazza, un lupo affamato, e poi è colpa sua se non ho più il mio Wesly che mi coccola la notte.”

“Per questo puoi venire quando vuoi, lamia stanza è sempre aperta...

La notte puoi stare qui tra le mie braccia.”

Si strinse a lui.

N/B:

Mi dispiace per il ritardo, ma ho avuto un po' da fare.

Poi c'è stata la notizia di Cory che mi ha scossa.

Non sono mai stata una gran fan di finchel, ma piano piano ho iniziato ad apprezzare il personaggio di Finn e il suo volto sorridente.

REST IN PEACE, CORY!

Ci mancherai un sacco qua giù!!!

Kurt rimase fuori fino a tardi.

Poi a mezzanotte rientrò nella stanza.

La mattina dopo Blaine si svegliò da solo, il suo compagno di stanza era già uscito.

Il ricciolo era ancora assonato, andò a vedere l'ora e vide che erano le 6e30

Ma dove andava a quell'ora.... E dov'era stato la sera prima?

Il bel principe era così misterioso, sfuggente.....

Questo suo modo attirava l'attenzione del moro, nessuno si era mai comportato così e questa sorta di caccia l'ho eccitava.

La mattina andò a lezione era sicuro che Kurt non ci sarebbe andato.

Alcuni ragazzi si ero avvicinati a lui ed iniziarono a parlare del più del meno.

Con il fatto che fosse europeo molti ragazzi presi dalla curiosità lo seguivano ovunque andava.

La novità attirava, ed a Blaine in fondo questa fama gli piaceva.

Nel momento che si sarebbe piazzato al primo posto la sua posizione al suo interno si sarebbe stabilizzata e avrebbe iniziato a dettare legge.

Mentre stava ridendo insieme agli altri, lo vide entrare in compagnia

di Wes.

Kurt gli stava sorridendo e si avvicinarono al loro banco.

Tutta la classe si bloccò alla loro entrata.

Il bel biondino quando si sedette smise di sorridere, tornando con la sua espressione.

Il professore Spencer, insegnava storia moderna.

Quando entrò vide che tutti erano a loro posto.

“Hummel Montgomery, ben tornati.”

“Grazie, abbiamo finito prima del previsto. Da oggi saremo presenti.”

Blaine continuava a guardarlo, non riusciva a torgli gli occhi di dosso.

Kurt si accorse del suo sguardo.

Purtroppo per Blaine non era il solo.

“Signor Anderson che cosa c'è di così interessante da non prestare attenzione alla mia lezione.

La preside mi ha detto di andarci piano, ma non sopporto di vedere gente che si distrae.

Vediamo se sa rispondere a qualche domanda....”

“Certo signore, sono a sua disposizione. Sono molto preparato a storia.”

“Bene facciamolo un po' interessante, Hummel vuoi fargli vedere?”

“Certo, come vuole.”

Blaine era molto sicuro di se, i suoi voti erano sempre altissimi, “Se vuole può partecipare anche lui, ma se non se la sente..”

“Perché no....”

“Un quiz di storia? Interessante, allora iniziamo... Hummel iniziamo con

lei così può capire come si sviluppa il tutto.”

“Enrico VIII ”

“Re d'Inghilterra andò al trono nel 1509 si sposa con la cognata Caterina di Valois.

Si staccò dalla chiesa cattolica e fondò la chiesa anglicana per sposarsi con Anna Bolena. Si impossessò dei beni della chiesa cattolica. Ebbe altre sei mogli e tre figli Edoardo VI, Maria I ed Elisabetta I, morì nel 1947”

“Eccellente, le figlie Anderson”

“Maria I detta la sanguinaria era di fede cattolica cercò di riprestinare la religione cattolica, era moglie di Filippo II, re di Spagna morì nel 1558.

Salì al trono la sorella Elisabetta I, era protestante e rintrodusse la chiesa anglicana. Riuscì a trasformare un paese povero in uno dei più potenti di quel tempo portando in declino la potente Spagna, grazie alle sue idee,

utilizzo di pirati e la costruzione di nave più piccole. Morì nel 1603”

“Molto bene-il professore guardò Kurt- vuoi fare delle precisazioni Hummel?”

“Si, per prima cosa venne nominata la regina vergine, perché decise di non sposarsi. Per questo venne dato il nome alla Virginia, in suo onore.

Fece rinchiudere per quasi vent'anni la cugina Maria Stuard. Ci fu un complotto ai danni di Elisabetta, a favore di Maria, la quale sarebbe stata messa sul trono al suo posto. Venne processata, dopo essere stata dichiarata colpevole venne giustiziata 1587.

Elisabetta portò dei sviluppi in campo culturale, molti scrittori come Shakespeare fiorirono sotto di lei. Il suo regno era conosciuto come l'età dell'oro.”

La classe applaudì i due sfidanti.

“Bravi, bravi i nostri duellanti, ma ci può essere un unico vincitore è quello Hummel, comunque si è comportato bene signor Anderson.”

Blaine era sconvolto, era stato battuto...

Era la prima volta qualcuno era migliore di lui.

Non era possibile.

Rimase tutto il tempo a riflettere su quello che era successo ed ogni tanto dava uno sguardo a Kurt...

Il ragazzo era impegnato a disegnare qualcosa, di certo non ascoltava la lezione.

Il professore sembrava non preoccuparsene.

Finita la lezione di storia, si cambiarono e andarono in palestra a fare educazione fisica.

Anche lì Kurt sembrava primeggiare su tutti, era agile come un gatto e aveva un eleganza che lasciava tutti bocca aperta.

Blaine decise di non perdere le speranze, fece gli esercizi del cavallo in modo perfetto.

Alcuni ragazzi si avvicinarono a lui per chiedere dei consigli per migliorare il loro stile.

Il moro era felice, come un ragno tesseva la sua tela per imprigionare le sue vittime, e con falsa gentilezza dava dei consigli per superare la prova.

Ma qualcosa lì distrasse, Kurt si era messo a fare una partita a basket con altri 3 ragazzi.

Tutti rimasero pietrificati davanti alla sua schiacciata, le gocce di sudore lo rendevano ancora più bello.

Blaine provava diverse sentimenti da una parte lo attirava a sé, la sua bellezza era innegabile, dall'altra la sua bravura in tutto iniziava ad irritarlo.

In tutti gli anni di studio non era mai successo.

Piano piano anche quella mattinata finì, disperato arrivò nella sua camera per posare i libri prima di andare a pranzo.

“Mio principe com'è andata?” chiese Sebastian.

“Shhhh! Lo sai che non devi usare quel nome, e se ci sentono?.” lo rimproverò l'amico.

“Dai, non rompere non c'è nessuno, allora com'è andata? Diventato il beniamino della tua classe?”

“No, ho un avversario tossico.”

“Tu?-disse stupito il ragazzo- E chi è che ti osa sfidarti?”

“Il mio adorabile compagno di stanza.”

“St..stai scherzando?”

“No, mi ha umiliato a storia e a educazione fisica. I suoi appunti delle materie sono perfetti, e lui non segue nemmeno la lezione, sta tutto il tempo a disegnare.”

“Bell'osso duro, poi rifarti con il grande test, sarà facile per te...”

“Speriamo.”

“Sul col morale, andiamo a mangiare se no Jeff ci squarta vivi.”

“Perché non è con te?”

“Fà comunella con Nick.”

“Ha proprio tutte le fortune, tu con il tuo?”

“Niente, ma presto avrà una bella batosta. Mi voglio iscrivere nel club di scherma, ho sentito per vedere il livello i nuovi sfidano i veterani ed io lancerò la mia a quel presuntuoso.”

“Poverino non sa che cosa gli aspetta. Andiamo.”

Alla sala mensa Nick continuava a parlare accanitamente con Jeff.

Avevano scoperti che erano entrambi appassionati di manga, e tutti due amavano gli stessi cartoni.

Stavano commentando l'ultima stampa di Ken Shiro e le varie storie che

Jeff adorava quel manga e l'idea di leggerlo lo emozionava, poi il suo compagno di stanza gli aveva promesso di portarlo in una fumetteria ben fornita, la migliore di tutta l'Ohio e si trovava ad una decina di km da lì.

Il ragazzo era al settimo cielo.

Sebastian e Blaine fecero il loro ingresso.

Nick li salutò coordinamento.

“Iniziamo con le presentazioni, lui è Nicholas, questi sono i miei migliori amici Sebastian e Blaine.”

“Piacere ragazzi.”

“Piacere” dissero gli altri due.

“Come sta andando?”

“Insomma ci stiamo abituando piano piano.”

“E' sempre così i primi tempi, ma ci si abitua presto.”

“E' da tanto che sei qui?”

“Dal primo anno. Adoro questo posto sono come la mia seconda famiglia. Come vi trovate con Thad e Kurt”

“Hai una domanda di riserva?” disse Blaine.

“Thad è un ragazzo unico, ci vuole un po' per sciogliersi ma quando lo fa è fantastico. Kurt è un po' più difficile. Lui è un'anima solitaria. Anch'io ci ho messo un po' ad entrare nelle sue grazie, ma una volta che si è aperto è la persona migliore che conosca. Spero che succederà anche a te.”

Jeff a quelle parole stette zitto.

Blaine rimase colpito dalle sue parole, che cosa c'era sotto?

Continuarono a parlare durante il pranzo, ma a metà.....

“Nicholas, Nicholas...”

“Ops, il mio principe mi chiama....- si alzò e si fece vedere- Mi hai chiamato.”

“Ti stavo cercando” disse Kurt

Gli altri lo guardavano curiosi, ma lui ignorando gli sguardi continuò.

“Hai finito? Dobbiamo sistemare quel piccolo dettaglio.”

“Ma si... ho finito possiamo andare mio signore.”

Il ragazzo si attaccò al biondino e gli dette un bacio sulla guancia.

“Mi dispiace devo andare, ciao Jeffy ci becchiamo dopo in camera.”

Sebastian e Blaine si misero a finire il loro pranzo, Jeff rimase fermo a guardare la porta dove si erano allontanati i tre ragazzi.

La sua espressione era triste.

“Che cosa dovevano fare una sveltina a tre?” disse il biondo.

“Non dire cazzate Sebastian- quella era l'unica ipotesi che il ragazzo non prendeva in considerazione... No il suo Nick... Ma da quando era il sio Nick...- Forse dovevano finire la preparazione per l'evento.”

“Quale evento?” chiese il ricciolo curioso.

“Esibizione di tiro con l'arco... Me ne ha parlato Nick. Lui è il vice capitano...”

“Un'esibizione?”

“Si, ogni anno scelgono una disciplina, quest'anno è toccato al tiro con l'arco. Ci sarà venerdì dopo il compito mensile, tutti sono euforici, è un grande spettacolo. Mi hanno detto che è bello ed eccitante da morire. La squadra della Dalton è stupenda.”

“Interessante andiamo a vederli? Potrebbe essere utile per la conquista del mondo.” fece un ghigno Blaine.

Nick, Kurt e Wes stavano preparando per l'evento.

“E' tutto il tempo che stai zitto, il gatto ti ha mangiato la lingua?” chiese Nick.

“Non sono affari tua” disse Kurt.

“Siamo nervosetti oggi, a che cosa lo dobbiamo? Non hai potuto fare il tuo solito trattamento di bellezza?”

“No, è il suo nuovo compagno di stanza... come si chiama Paine, Laine”diceva Wes, mentre faceva finta di indovinare il nome.

“Sono quasi sicuro che si chiami Faine” disse il moro, anche lui con le stesse intenzioni.

“Blaine.... cazzo si chiama Blaine..”

“oh è vero Blaine dissero in coro gli altri due”

“Che ha fatto Blaine da innervosire il nostro cuore di ghiaccio?”

“Gli ha messo una mano nel culo e ci ha provato.”

“Poverino, non sa il guaio che si è cacciato.... e tu gli hai detto gentilmente di spostare le mani vero?” disse sorridendo.

“Si con una gomitata, nella bocca dello stomaco.”

“A parte gli scherzi, che cosa c'è che non va con lui?”

“Tranne che mi vuole scopare?”

“Tranne che ti vuole scopare”

“Non lo so, oggi avevo il suo guardo sempre a dosso, è come se cercasse di entrare in me ed io non lo sopporto.”

“Kurtie, amore non è che senti qualcosa per lui?”

“Certo che no, solo non capisco, la preside è stata così misteriosa quando ci ha detto di sorvegliarli.. Mi da fastidio il suo sguardo.”

Wes lo abbracciò stretto “Senti un giorno troverai un ragazzo che ti farà perdere la testa, sarà vero amore e tu sarai finalmente libero. E avrete del sano e fantastico sesso.”

Kurt gli sorrise e con fare disperato si aggrappò all'amico.

“Oh Wes, come farei senza di te perché quel ragazzo non sei tu..”

“Perché tu sei biondo ma non hai le tette ed io non sono gay, se no a quest'ora saresti mio e nessuno si avvicinerebbe a te.”

“A proposito di fidanzati venerdì chi lo fa quello di Kurt. Avete già deciso?”

“Ma dobbiamo proprio.” si lamentò il ragazzo.

“Lo sai come sono fatte quelle della Croford.”

“A che serve se continuano a saltarmi a dosso.”

“Lo sai che ad ogni incontro c'è sempre una ragazza che ha come obiettivo nella vita di farti tornare sulla retta via. Poi il tuo fanclub sono aumentate le iscritte, alle nuove danno una tua foto.”

“Come l'hanno avuta, e come sai tutte queste cose?”

“Indovina...”

“Ah già è vero, meno male non è una mia fans.”

“Per dire la verità lo era ma poi ha preferito di meglio.”

“Simpatico Wes ci sarà anche lei venerdì?” disse triste Kurt.

“Non cambierà niente lo sai, gli ho detto quello che sono, l'ha accettato e non vede l'ora di conoscerti. Invece di uno ne avrai due.”

Continuò a parlare vicino all'orecchio di Kurt non voleva che Nick lo sentisse.

“Anche lui ha aggiunto ed gli hanno parlato di noi.”

“Davvero? Come l'hanno presa?”

“Bene, ci vediamo questo fine settimana per l'incontro ufficiale.”

“Ho capito, grazie.”

Il moro assisteva la scena e non disse niente, sapeva che c'erano diversi segreti tra i due ed era meglio non indagare.

Kurt si rivolse all'altro. “Quindi com'è questo Sterling? Simpatico?”

“Molto ed è anche attraente.”

Il soprano ignorò l'ultima parte.

“Interessante... Sai io e Thad non abbiamo ottimi rapporti, potrebbe esserci utile questa vostra amicizia per sapere quello che fanno”

Il ragazzo protestò “Ma Kurt..”

“Lo so che non vuoi ma la preside ci ha detto di tenerli d'occhio, pensa che lo fai anche per il suo bene. Non sono a casa, possono passare dei brutti guai qui, lo sai benissimo..”

“Va bene..”

Il biondo lo abbracciò e dopo aver sorriso “Lo sapevo che avresti capito, in cambio ti aiutiamo con il tuo lui.”

“Ok”

I ragazzi continuarono a lavorare per un'altra mezz'ora.

Blaine era basito, quasi tutti i ragazzi della Dalton erano sommersi dai libri mentre si prepararono per il compito di venerdì, tranne Kurt che se ne stava sul letto a leggere un romanzo e ad ascoltare la musica dal suo iphone.

Possibile che non lo vedeva mai studiare?

Senti qualcuno bussare alla porta, ma senza aspettare una risposta David, Wes ed altri usignoli entrarono come dei cicloni nella stanza.

“Ciao” dissero in maniera sbrigativa a Blaine e si fiondarono sul loro capitano.

“Ci devi aiutare”

“Come?” chiese il ragazzo togliendosi le cuffie.

“Ci devi aiutare non riusciamo a capire alcune parti.”

“Ed io dovrei aiutarvi?”

“Se non vuoi che scioperiamo durante le prove”

“Ok andiamo alla mensa, ho proprio bisogno di un caffè”

“Vieni con noi Blaine?” disse Wes con un ghigno.

Ma il ragazzo fece segno di no.

“Ok, ma se hai problemi prendi gli appunti di Kurt, sono dettagliatissimi. Li trovi ordinati per materia nella libreria.”

“Hei! No, quelli sono..”

Dopo che l'amico gli aveva fatto uno sguardo da serial killer ratificò

“Prendili pure Blaine.” disse il biondo sconfitto.

Il moro era perplesso, ma quanto potere aveva Wes su di lui...

Decise di sfruttare la situazione e studiare con gli appunti di Kurt.

Chiamò anche Seb e Jeff, che accettarono di buon grado l'idea.

Con quei quaderni studiare era diventato facilissimo.

I giorni seguenti passarono in un batter d'occhio, mentre l'intera scuola faceva il test, i tre nuovi erano in giro a passare il tempo.

“Sei sicuro di voler andarci?” chiese Sebastian.

“Si devo non vedo l'ora di vederlo in azione.”

La mattinata volò in un batti baleno.

Il pomeriggio ci sarebbe stata l'esibizione.

Tutta la scuola vi avviò in palestra.

Wes era i compagnia con un bel gruppo di ragazze, anche se lui aveva occhi solo per una....

Chiese in giro e scoprì che erano della scuola femminile gemella di Westerville.

Vide il preside.

Entrò la squadra ma Blaine e company non era pronti per quello spettacolo.

N/B:

Eccomi qua con il vero 3 capitolo....

Ringrazio tutti quelli che seguono e che leggono la storia, grazie a Tallutina e a Gledis per aver recensito.

Fatemi sapere che ne pensate alla prossima...

Un gruppo di ragazze arrivò nel primo pomeriggio alla Dalton,

per accoglierle venne scelto West.

Non fu proprio scelto, si offrì volontario minacciando e lasciando sguardi killer a chiunque si potesse proporre.

Voleva essere lui ad accoglierle, più che altro avrebbe incontrato la sua fidanzata.

Si chiama Christine, è una ragazza dalla pelle bianca e dai capelli neri.

Quando lo guardava con i suoi occhi verdi il cuore del ragazzo palpitava all'impazzata.

Si erano conosciuti ad uno degli incontri tra le due scuole gemelle.

Non si toglievano gli occhi di dosso. Era un anno che si guardavano ma si erano rivolte solo poche parole.

All'inizio Wes pensava che fosse interessata a Kurt come le altre, ma non si avvicinava mai a lui.

Pensava che fosse timida.

Poi quell'estate si erano visti per caso in un centro commerciale e si era deciso ad invitarla a prendere un caffè.

La ragazza sorrise e scherzando gli disse che era ora, era da un po' che sperava di uscire con lui.

Da quel giorno erano usciti spesso, ma solo dopo due mesi Wes gli parlò di Kurt e il legame che li univa.

Non era stato facile per lei capire quel rapporto, ma amava Wes e decise di accettarlo sperando di capirlo nel tempo.

Non aveva mai incontrato Kurt, e quando il ragazzo gli parlò della dimostrazione, non voleva andarci, ma non sapeva rifiutare le richieste di Wes.

Il ragazzo portò in giro il gruppo di ragazze eccitate.

Christine aveva intravisto Kurt che li guardava, aveva paura di trovare nei suoi occhi odio o gelosia.

Il terrore che il migliore amico del suo ragazzo potesse contrastare il loro amore la rendeva inquieta.

Ma non successe, li stava guardando, poi quando vide il volto felice dell'amico, gli regalò uno splendido sorriso.

Era felice che almeno lui avesse trovato qualcuno di speciale, sperava solo di andare d'accordo con lei.

Il principe si allontanò per andarsi a preparare doveva fare colpo su una ragazza, doveva splendere.

Blaine, Sebastian e Jeff erano curiosi di vedere la famosa esibizione.

Il biondino era di pessimo umore, odiava il suo compagno di stanza, se fosse per lui l'avrebbe ucciso.

David si avvicinò a loro.

“Anche vuoi a vedere lo spettacolo?”

“Si, siamo davvero curiosi di assistere a questa magnificenza- Blaine fece segno con le mani- Dove l'hai messo Wes? Non viene a vedere?”

“Viene, viene non ti preoccupare, ma non è da solo. E' in dolce compagnia. Accompagna le ragazze della nostra scuola gemella, tra cui la sua ragazza.”

“E' fidanzato? Pensavo che avesse una tresca con il principino” commentò Seb.

“Ti sbagli, il loro legame è fraterno... Si conosco da quando andavano in asilo. Sono sempre stati insieme. Quest'anno è la prima volta che si separano. Comunque è appena entrato.”

Un gruppo di ragazze arrivarono in palestra e si accomodarono nei loro posti assegnatoli.

Wes stava sorridendo ad una bella ragazza.

C'era molta confusione in palestra finché non entrarono il gruppo di atleti.

Blaine rimase a bocca aperta.

Il gruppo era composto da sette persone, il loro ingresso fece zittire tutti gli spettatori.

I ragazzi erano vestiti da una splendida tuta blu con due righe rosse a sinistra.

I colori erano ispirati ai colori della Dalton, il gruppo era composto da Kurt, Nick e Thad.

Stavano maledettamente bene, i tre ragazzi rimasero sconvolti David li prese in giro “Chiudete quelle bocche, non dovete saltargli a dosso.”

Seb iniziò a balbettare “Ma.... ma ch.. che ci fa Th..”

“Vuoi dire Thad? Sia Kurt che Thad fanno parte sia nel club di scherma che del tiro con l'arco, partecipano come riserve nelle esibizioni e nei tornei ufficiali.”

Blaine non stava ascoltando, non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Kurt.

La maglietta era stretta e risaltava i suoi addominali ben scolpiti.

I pantaloni erano uno spettacolo per gli occhi, soprattutto quando si posarono sul suo culo.

Sebastian si mise a guardare l'amico.

Mille pensieri invasero la sua mente.

I giovani arcieri con il mano il loro arco si misero in posizione.

Scoccarono le loro frecce che colpirono il bersaglio.

Le ragazze iniziarono a gridare entusiaste.

I ragazzi applaudirono entusiasti.

Il moro rimase senza parole, non aveva mai visto niente di simile.

Era davvero sexy.

I ragazzi si prepararono a scoccare un'altra freccia.

Tutti insieme tesero la corda e la scoccarono nello stesso momento, si muovevano in sincronia facendo la prova sempre più spettacolare.

Scoccarono dieci frecce, Kurt non aveva sbagliato un colpo, aveva fatto sempre centro.

Nick e Thad avevano sbagliato qualche volta ma avevano fatto lo stesso punteggio.

Poi c'erano il resto del gruppo.

Alla fine dell'esibizione i ragazzi avevano salutato il pubblico che applaudivano senza sosta.

I sette ragazzi si allontanarono, al loro posto andarono i warblers mettendosi in posizione.

Partì una musica, Wes era al centro ed iniziò a cantare.

Every breath you take
Every move you make
Every bond you break

 

Era una canzone d'amore, il ragazzo stava guardando il gruppo di ragazze.

Non proprio tutte, in verità solo una.

Every step you take
I'll be watching you.

Stava cantando con amore, finché non arrivarono gli usignoli mancanti.

Every single day

Wes si stava posizionando lasciando il posto a Kurt.

Oh can't you see
You belong to me?

Ma il ragazzo fece qualcosa di inusuale, blocco l'amico e per qualche strofa cantarono insieme.

How my poor heart
aches with every step you take.
Every move you make
Every vow you break

Poi Kurt gli diede una spinta al centro e si mise accanto a Thad.

Il ragazzo vedendo quest'ultimo sorridergli continuò a cantare rivolgesi alla sua lei.

I dream at night, I can only see your face.

I look around but it's you I can't replace.

I keep crying baby, baby please...

Alla fine della canzone lui si avvicina a lei e la bacia.

Tutti alla scena applaudirono.

Blaine rimase senza parole, non si aspettava una cosa del genere.

Pensava che ci fosse di più tra i due visto come stavo appiccicati ed invece...

Gli usignoli stavano festeggiando l'amico.

Kurt si avvicinò ai due ed iniziarono a parlare, ma la conversazione non durò molto.

Le ragazze si fiondarono sul bel biondino.

Lo travolsero, tutte volevano la sua attenzione.

Blaine continuava a guardare Kurt, odiava quelle stupide oche intorno a lui.

I suoi amici se la stavano ridendo quando ci fu qualcosa che lo lasciarono

senza parole.

Nick si avvicinò al biondino e disse “Hei voi, state lontane da lui.”

L'abbracciò da dietro, tenendolo stretto e lo baciò sulla guancia.

“Scusate piccole, ma il mio Nicky è così geloso.” ricambiando il bacio.

I due si guardarono con amore.

Le ragazze invece di rimanere sconvolte erano entusiaste della coppia.

Gli unici sconvolti erano Blaine e Jeff.

Il moro non si aspettava quella scena, si morse il labbro e gli diede uno strano sguardo.

La cosa peggiore era Jeff.

Il biondo rimase a bocca aperta.

Quando vide quel bacio provò una grande invidia e una tremenda rabbia nei confronti di Kurt. Era immensa, se poteva l'avrebbe ucciso.

Lo so che si erano appena conosciuti, ma da quando era entrato in quella stanza e aveva toccato la mano di Nick aveva sentito qualcosa, come una piccola scossa elettrica.

Era stato così dolce con lui, aveva cercato di farlo sentire a suo agio, differenza degli altri compagni di stanza dei suoi amici.

Avevano così tante cose in comune, piano piano Jeff si era accorto che gli piaceva guardarlo parlare, adorava ascoltando.

Qualche volte si imbambolava mentre discutevano su qualche manga....

Rimaneva ipnotizzato dalle sue labbra.

Nick gli piaceva. Tanto...

Ma vederlo lì coccolarsi con Kurt gli stava spezzando il cuore.

Ci si può innamorare dopo pochi giorni?

Nick vide i tre ragazzi e si rivolse a loro.

“Jeff, ragazzi...-corse da loro- vi è piaciuto lo spettacolo?”

I tre annuirono.

“Ma come sempre ha vinto Kurt. Ha fatto il punteggio perfetto.. E' incredibile. Che c'è Jeff, stai male?”

“Perché me lo chiedi?” chiese il ragazzo guardando in basso.

“Mi sembri strano.” Nick gli sfiorò la guancia

“No, sto bene. Forse sono solo un po' stanco, la prossima settimana abbiamo il compito.” allontanandosi da lui.

“Vuoi una mano? Visto che l'abbiamo dato oggi sono libero. Possiamo chiedere anche ad altri warblers, io ed altri rimaniamo a scuola questo fine settimana sono certo che..”

“No-urlò il biondo lasciando lui e i suoi amici di stucco. Di solito Jeff non alzava la voce- Non c'è bisogno che vi disturbiate.”

Il ragazzo si avvicinò “Non è un disturbo... I nostri compiti sono abbastanza difficili, è meglio se non le sottovalutate. Poi mi piace aiutarti.”

“Bé io...- il ragazzo vide Kurt che si stava allontanando con Wes e una ragazza.- Se ne sta andando.” Indicandolo.

“Lo so, deve stare con Wes. Non ti preoccupare.- disse in uno strano tono.- Allora ti aiuto? Potremmo farci qualche maratona magari Star Wars, così spezziamo lo studio, ti và?” finì la frase mentre gli sorrideva.

“Va bene-disse Blaine- grazie per il tuo aiuto.”

Quindi Nick e Kurt se la intendevano.

Non Wes e Kurt....

Interessante...

Blaine fece uno strano sorriso, mentre guardava da dove era uscito il principe.

I suoi amici lo guardavano con preoccupazione, sapevano che cosa voleva dire.

La stagione di caccia era aperta.

*****

Wes, Kurt e Cathrine stavano girando per la Dalton.

Il gruppo di ragazze volevano seguirlo, ma gli usignoli glielo avevano impedito.

I ragazzi camminarono senza dire una parola, finché la ragazza prese coraggio ed iniziò.

“Lo so il tipo di rapporto che hai con Wes, e magari mi vedi come un nemico, forse un ostacolo, ma io...”

Ma il ragazzo la interrompere “Immaginavo che Wes ti abbia raccontato tutto del nostro legame.”

Lei annuì.

“Mi sono accorto come lo ami, l'ho visto come lo guardavi mentre ci esibivamo. Sarei felice che le cose tra voi andassero bene, ma Wes non è l'unico, ed io non sono solo. Io ci tengo a lui e lo voglio vedere felice.”

“Lo capisco, e lo voglio anch'io.”

“Bene, sono contento che la pensiamo allo stesso modo.”

Piano piano si erano avvicinati all'ingresso dell'accademia.

Un ragazzo era lì davanti a loro.

“Ragazzi, siete arrivati alla buon'ora” disse lo sconosciuto.

“Ciao. Che ci fai qui?” chiese stupito Wes.

“Lo chiamato io.” disse il soprano.

“Ma cosa...”

“Oggi eri impegnato, così ho chiesto a lui di occuparsi di me.”

Il ragazzo misterioso “Gli farò io da balia oggi, tu divertiti. Ah mi devi un favore, ricordatelo.”

“Ok grazie.”

Il soprano abbracciò i due ragazzi.

“E' ora di andare ti stanno aspettando.”

“Lo so, buon divertimento ragazzi. Christine è stato un piacere conoscerti, spero di vederti presto.”

“Lo spero anch'io.” la ragazza l'abbracciò.

Era felice che era stata accettata da lui.

“Wes noi ci vediamo domenica al mio ritorno. Buon divertimento.”

Kurt stava ridendo e scherzando mentre si stava allontanando con il ragazzo.

Wes adorava vederlo così tranquillo.

Tenne stretto la sua ragazza e continuarono il giro.

Blaine e gli altri decisero di rimanere a scuola.

Per preparare l'esame di mercoledì.

Alcuni ragazzi avevano deciso di rimanere alla Dalton.

Nick e Trent avevano deciso di rimanere a dargli una mano per lo studio.

“Inizieremo domani vi va bene?”

“Certo grazie.”

“Visto che siete senza compagni di stanza avete voglia di stare con noi?”

“Cosa? Ma li ho appena...”

“Thad partirà serata, Kurt ha già lasciato la Dalton.”

“Cosa? Quando?” c'era rimasto male sperava di acchiapparlo da solo.

“Si poco dopo la nostra esibizione.”

“Da solo?”

“Come?”

“E' partito da solo?”

“No, insieme a qualcuno.”

“Ma Wes l'ho visto in giro.”

“Infatti non è partito con lui, ma con qualcun altro.” disse Nick seccato.

Jeff lo guardò, aveva visto che era infastidito, forse gli dava noia il ragazzo che era venuto a prendere Kurt. Perché non era andato con lui?

Se fosse a posto di Kurt non avrebbe mai lasciato da solo Nick nemmeno per tutto l'oro del mondo.

Jeff si trovò ad arrossire per quei pensieri.

Il pomeriggio passò velocemente.

I ragazzi si divertirono un mondo.

Visto che erano con Nick e Trent fecero un giro per Westerville e poi andarono a Lima.

In una caffetteria videro alcuni ragazzi e ragazze con giacche e vestiti rosso e bianco.

Blaine e gli altri li guardarono stupiti.

Per molte cose erano diversi dalle scuole europee e questa era una grande novità.

Sebastian aveva trovato un gruppetto e aveva iniziato a parlare con loro.

Aveva scoperto delle cose interessanti.

Jeff aveva trovato Blaine al bagno ed aveva iniziato a parlare.

“E' iniziato la stagione della caccia?”

“Che cosa vuoi dire?”

“B. ci conosciamo da sempre abbiamo diviso anche il biberon, lo so quando t'interessa qualcosa o meglio qualcuno. E Kurt è una bella preda.”

“Una preda già impegnata a quanto pare, con un bel moretto.”

L'altro si mosse il labbro.

“Parla chiaro, che vuoi.”

“Voglio che Kurt si tolga dai piedi. Io credo di essermi innamorato di Nick”

“Vuoi dire che ti vuoi fare il tuo compagno di stanza.”

“No Blaine che voglio avere una storia d'amore. Lo so B. che tu non ci credi, forse lo pensavo anch'io, ed è stupido visto che lo conosco da meno di una settimana. Ma quando gli ho stretto la mano ho sentito una scarica elettrica. Non faccio altro che pensare a lui. Qualche sera rimango sveglio a guardarlo.”

“Il nostro amico ha saltato il fosso.” Scherzò Sebastian.

“Lo so, sono una vergogna, ma che ci posso fare”

“Sei venuto a cercarci?”

“Vi stavamo dando per dispersi. Ho avuto delle interessanti notizie. Poi ne parliamo.”

“Ok, andiamo il tuo principe ti aspetta.”

Ritornarono alla Dalton e andarono a dormire.

Studiarono per il compito di mercoledì.

Le materie erano diverse, e non era poi così semplice come pensavano.

La sera la passarono a guardare dei film.

La prima settimana nel bene o nel male era passata.

N/B:

Ecco l'altro capitolo. Chi sarà il ragazzo misterioso che è venuto a prendere Kurt....

Chi sa da quale scuola provengono i ragazzi in caffetteria....

Ringrazio Tallutina per la recensione.

Fatemi sapere che cosa ne pensate.

Alla prossima.

“No... No non siamo tornati alla villa.”

“A folleggiare? Ma sei impazzito? Hai visto questo posto? Penso la cosa più eccitante che ci sia penso un distributore di sigarette.

Certo che non fumo... Doveva essere una battuta.

Si mio caro hai scelto proprio un bel posto. Il nulla assoluto. Avevi paura che ci divertissimo troppo?

Un giorno all'altro lo uccido dirglielo.”

Il ragazzo stava continuando ad ascoltare.

“No, siamo rimasti a studiare per tutto il fine settimana. Si il compito di inizio anno. Si non sono come alle altre scuole.”

“Il mio compagno di stanza? Casper? Avrei più possibilità di andare d'accordo con l'attaccapanni. Non potevi farmi mettermi con Seb o Jeff?

“Ma non è vero. Comunque Jeff ha preso una bella cotta per il suo coinquilino...... no è già impegnato, indovina un po'? Con il mio. Divertente non trovi. Seb? Si anche lui lo ama, sta pensando di infinsarlo come uno spiedino.

“Tu come stai? Come vanno a casa?”

“Davvero? Secondo me dovresti seguire il suo consiglio.”

“Si hai ragione. Davvero? E' una splendida notizia.”

“Va bene.... Anch'io ti amo a presto fratellone.”

“Hai parlato con sua altezza?” chiese Seb divertito.

“Sebastian, shhh- urlò Blaine- lo sai che non deve saperlo nessuno.”

“Allora? Chi se ne frega valiamo più di loro.”

“Non voglio che nessuno lo sappia, inizia a piacermi questa vita anonima e vorrei che continuasse, quindi stai zitto.”

“Io non capisco cosa ci trovi in questa cosa ma se questo quello che vuoi, ti prometto che non ne farò parola. Promesso.” gli disse l'amico.

Blaine l'abbracciò forte “Grazie tante. Ti voglio bene.”

Il ragazzo ricambiò “Anch'io.” disse con molta dolcezza.

******

Kurt aveva fatto il suo ritorno alla Dalton.

Era stato un fine settimana moltoooo lungo.

Non ne poteva più.

“Com'è andata senza di me?” disse Wes alle sue spalle.

Il ragazzo si voltò “Una noia mortale. Tu?”

“E' stato una favola. Se non volevi annoiarti avresti dovuto portarmi.”

“Non potevo, non devi pensare solo a me, ora hai anche lei. Ma se ti portavo poi saremmo stati in due a deprimersi. Volevo che fossi tranquillo.”

Il ragazzo prese la faccia di Kurt e l'avvicinò alla sua.

“Cerchiamo di essere chiari, noi siamo legati per sempre. Nessuno e ripeto nessuno potrà dividerci.”

“Ok.. Ma se fossi in te non lo dire molto in giro, potrebbero pensare male e magari lei se la prende ehhehehhe. Allora che ha detto di me?”

“Sei meglio di quanto pensassi.”

“Quindi non crede alle voci che rapisco le vergini per usare il loro sangue nei miei bagni quando c'è la luna piena o che prendo a calci i cani”

Wes rise, “Smettila idiota. No, ti vedeva così freddo, invece gli sei piaciuto.. Forse un po' troppo per i miei gusti.”

“Oh mio dio, sei geloso, quando lo sapranno gli altri moriranno dal ridere. Devo segnarmelo sul calendario.” Il ragazzo abbracciò l'amico.

“Tu ridi ma quando succederà a te me lo verrai a ridere. Ah.. La preside si è lamentata sia con te che con Thad.”

“Per cosa?”

“Per come trattate i nuovi.”

“Ma se non l'abbiamo considerati.”

“E' questo il punto. Comunque è strano, non è da te comportarsi così.”

“Oltre alla mano sul culo...”

“Oltre quello..”

“Non lo so, c'è qualcosa in lui che mi mette sulla difensiva.”

“Prova a parlarci.”

“Ma è straniero.”

“Parla inglese, un ottimo inglese per giunta.”

“Ma io..”

“Shhhh...” fece Wes.

Kurt cercò di protestare ma l'altro non sentì ragioni.

“Si, si ho capito...”

“Bravo il mio bambino.”

Il ragazzo tornò in camera e trovò Blaine, Seb e Jeff intenti a studiare.

Nessuno dei tre alzò lo sguardo dal libro, continuarono come se non ci fosse.

Il ragazzo vedendo la situazione si schiarì la voce cercando di avere la loro attenzione.

“Ciao”

Ma erano troppo presi.

Ritentò un'altra volta.

“Hei ragazzi! State studiando?”

“No, stiamo ballando la cucaracha.” disse Jeff stizzito.

Kurt rimase perplesso da quella uscita e dal suo sguardo ma sorvolò.

Sembrava arrabbiato con lui. Strano non era così venerdì mattina.. Si era perso qualche cosa?

“Certo, scusate per la domanda idiota, avete bisogno di una mano?”

“No, non abbiamo bisogno” questa volta fu Blaine a rispondere.

“Ah ok. Io sono da Nick se avete bisogno.” disse il ragazzo prima di andarsene.

Appena uscito Jeff scattò “Quel bastardo, dopo che l'ha lasciato per tutto il fine settimana per un altro fa l'amichevole con noi”

“Forse sono una coppia aperta o a Nick gli va bene a dividerlo con gli altri. O Forse non ti vede come un rivale.” disse Seb.

“Ma lo sono, e se ne accorgerà.”

“Tiri fuori le unghie? Ma bravo” disse scherzoso il moro.

“Quanto ci metti a sedurlo? Non lo voglio vedere intorno a Nicky” chiese il biondo.

“Siamo già al Nicky?”

“Certo che no, ma in futuro chissà.. Allora?”

“Non credo che sarà facile. Non è come le altre volte, che bastava uno sguardo e me li trovavo già a letto. Non si avvicina, e quando lo faccio io scappa. La notte viene a letto tardi e la mattina quando mi sveglio se ne già andato, che dovrei fare per provarci... Legarlo?”

“Potrebbe essere un idea. Non hai detto che il sesso rude t'ispira.” scherzò Jeff.

Blaine gli dette una piccola spinta ed iniziarono a ridere.

“Iscriviti al suo club-ne uscì Sebastian.- Lì non può scappare. Anzi fatelo tutte e due.”

“Io non posso, se li vedo insieme invece di tirare al bersaglio, miro a loro. Poi Nick fa parte anche del club di basket, preferisco andare dove lo trovo da solo.”

“Io non ho mai praticato, quindi non mi sembra il c..”

“E' per questo che ti devi iscrivere. Ti devi far insegnare da lui in persona. In quel caso ti puoi avvicinare.”

“Come lo convinco?” lo guardò il moro.

“io un'idea l'avrei...” Sebastian fece uno strano sorriso.

Questo non piacque agli altri.

I ragazzi continuarono a studiare. Volevano arrivare tra i primi della scuola.

In un'altra stanza.

“Hei Nick! Sono io.”

“Ciao Kurt, com'è andata?”

“La solita noia, odio questi fine settimana a Washington, ma almeno 10 volte all'anno mi toccano.”

“Allora? L'hanno convinto questa volta.”

“Ancora no. Anche se sarà dura rifiutare quest'anno. Quelli del partito sono stranamente determinati, non accetteranno un No come risposta tanto facilmente. Lo vogliono candidare alle prossime elezioni.”

“Io non capisco perché rifiuta, io voterei subito per tuo padre, è unico.”

“Un conto è essere senatore, un altro è candidarsi come presidente degli Stati Uniti. Poi ha molte cose in corso, ha paura di non riuscire a portare tutto a termine. Lo sai com'è fatto.”

“Lo so, lo so... Allora sei andato con lui.” disse un po' stizzito.

“Si, ancora non l'hai superato?”

“Non è colpa mia ma mi manda in bestia. Ti sei divertito?”

“Insomma il football non è la mia passione, spero di non incontrarlo presto.”

“A chi lo dici.”

“Com'è andata il tuo fine settimana?”

“Bene, ho aiutato Jeffry e gli altri a studiare”

“Siamo già al Jeffry?” lo derise l'amico.

“Non ancora, per ora solo nelle mia fantasia. Magari in un futuro prossimo. Chissà..”

“Per caso è successo qualcosa?”

“No perché”

“L'ho visto nella mia camera ma mi sembrava un po' freddino.”

“Forse è la tensione dell'esame.”

“Forse. Dovresti convincerlo a iscriversi al club di basket almeno hai più possibilità.”

“No al tiro con l'arco?”

“No, lì sei il vice capitano, hai più responsibilità verso il gruppo, di là visto che sei solo un giocatore ti puoi concentrare su di lui, ed io ti potrei coprire al club.”

“Davvero?”

Nick si lanciò sull'amico abbracciandolo stretto e cadendo insieme per terra.

“Sei il migliore.”

“Non sapevo che avevate questo rapporto.” Thad li stava guardando. Aveva aperto la porta e vide la scena.

“Ma che stai pensando, dai scemo entra.” disse Nick sorridendo.

Jeff ritornò nella stanza di Blaine.

“Allora l'hai preso il libro?”

Ma il ragazzo fece segno di no.

“Hei che succede?” chiese il moro preoccupato dalla reazione dell'amico.

“Harwood era davanti alla mia camera, e senza bussare ha aperto la porta, lì c'era Nick e Kurt abbracciati per terra, uno stretto all'altro. Che cazzo ci troverà in quello...”

“Che voi che ci trova.. Solo perché è bello, ha degli occhi così innocenti ed un corpo che corromperebbe perfino un santo che cosa mai ci troverà Nick” disse Sebastian con ghigno.

“Ma dai non puoi parlare così.” lo difese il moro.

Jeff sorrise “Grazie Blaine, sei l'unico che mi capisce. E' solo un involucro freddo senz'anima. ”

“Senti Jeff, quel involucro ha un cazzo e un culo che da soli posso risolvere il terzo mistero di Fatima.”

Sebastian iniziò a ridere e dette il cinque a Blaine.

“Ho capito, con vuoi non si può parlare.”

Il ragazzo fece il finto offeso.

Thad, Kurt e Nick iniziarono a parlare dei loro club.

Nick comunicò la sua intenzione di mettere il club del tiro con l'arco in secondo piano.

“Se hai bisogno ci penso io” si propose l'altro.

“Grazie Thad, ma ce la faccio da solo. Io ho sete, vado a prendere da bere.” detto questo Kurt si allontanò.

Il giovane ispanico sospirò disperato. “Perché non glielo dici.” disse l'altro .

“Che dovrei dirgli? Caro Kurt ti sogno nudo che tutte le notti..”

“No idiota, che sei innamorato di lui da due anni. Da quando l'hai visto la prima volta alla Dalton.”

“Dovrei farlo ma non ce la faccio. Cavolo, lui mi vede come un amico e non riesco a dirglielo. Non voglio tradire la sua fiducia.”

“Ma non puoi andare avanti così o glielo dici e ti metti il cuore in pace e ti cerchi un altro. Che ne pensi del tuo compagno di stanza. E' carino.”

“Si, si è passabile ma odio la sua aria da strafottenza. Ho sentito qualche voce su di loro. Sono stati buttati fuori da tutte le scuole dove sono andati a casa dei loro atteggiamenti da dive isteriche.”

Nick si mise a ridere “E l'hanno mandati qui? Comunque non mi sembravano, Sono normali.”

“Perché sei rimasto qui? Non avevi i biglietti per la partita di basket.”

“Non era importante.”

“Davvero? Strano, ti sei fatto in quattro per averli e hai promesso favori a mezzo mondo.”

“Per quello ho risolto. L'ho dati a Wes e lui ci ha portato Christine, è una fan incallita.”

“Ma che fortuna tua idea?”

“No di Kurt per fare un favore a Wes”

“Capisco... e tu?”

“Io cosa?”

“Lo sai.”

“E va bene. Si ok.. Sono rimasto per far colpo su Jeff. Credo che mi sono preso una cotta per lui.”

“Mi sa.. rinunciare alla partita e rimanere qui a studiare.”

“A te com'è andata?”

“Bene, abbiamo festeggiato mia sorella, ma sai 7 anni si compie una volta sola, e poi lei è molto donna. E' stata una sagoma.”

“Già, tua sorella Viola è davvero carina, qualche volta la vorrei rapire.”

“Assomiglia tutto al fratello ehehhe.”

“Eccomi.” fece Kurt dando le lattina agli altri due.

“Ci stavamo scordando questo è per lei.”

Tirarono fuori un regalo. “Ragazzi ma non dovevate. Grazie.”

“Figurati e poi non è per te ma per la nostra piccola mascotte. Contenta di essere tornata a scuola?”

“No, è disperata, si è già messa la cenere in testa da quanto è distrutta.”

“Addirittura...”

“Cresce bene.”

Kurt stava ridendo felice, ma non si accorse che qualcuno lo stava fissando.

Thad stava pensando a quello che gli aveva detto Nick o ci provava o ci rinunciava.

Lui voleva Kurt, a tutti i costi. Quest'anno avrebbe fatto di tutto pur di averlo.

Erano arrivato il famoso giorno dell'esame.

I tre ragazzi vennero portati in un aula isolata.

Era leggermente più tosto di quello che pensarono, ma lo fecero senza difficoltà.

Visto che l'avevano sostenuto e avevano studiato parecchio, decisero di riposarsi per il restante dei giorni.

Venerdì annunciarono l'uscita dei risultati.

Blaine sapeva come sarebbe finita. Il nuovo arrivato era anche un genio.

Tutti gli altri intellettualmente inferiori a lui, si sarebbero rivolti a lui.

Questo era il peso della sua superiorità.

Vide un gruppo di persone che leggevano con attenzione i risultati e facevano un brusio.

Quando andò a leggere trovò qualcosa.....

I° test di inizio anno.

Primi classificati:

Kurt Hummel 100

Wesly Montgomery 98

….......

….......

….....

….....

….....

Solo scorrendo all'undicesimo posto trovò il suo nome.

Blaine Anderson 92

N/B:

Ecco il capitolo, scusate per il ritardo ma è stata una settimana piena.

Abbiamo scoperto un po' di cose...

Thad è innamorato di Kurt. Lui e Blaine combatteranno per il suo cuore?

Ringrazio tutti quelli che seguono e leggono questa storia.

Grazie a Tallutina per la recensione.

Fatemi sapere che ne pensate.

Allora a domenica.

Blaine era pietrificato non si aspettava una cosa del genere.

Rimase lì immobile davanti ai risultati, non seppe per quanto tempo....

Sentì qualcuno dire “Sono usciti i risultati, andiamo a vederli?”

“Non m'interessano.” Riconobbe immediatamente la voce di Kurt.

“Ci credo sei sempre il primo.- si avvicinò al moro- come dimostrarsi, primo con il punteggio pieno.”

“Hei! Ciao Blaine, complimenti come prima...”

Il moro si allontanò senza dire una parola.

Non seppe come fece ma si arrivò fino alla stanza di Jeff.

Bussò. L'amico ignaro aprì la porta.

Appena entrato si buttò nel letto del ragazzo, e rimase in silenzio.

L'amico provò a chiamarlo ma non rispose.

“Blaine... Blaine... B L A I N E.....”

Ma non ebbe risposta.

Jeff alla fine decise di chiamare Sebastian che li raggiunse immediatamente.

*****

“Pensi che sia morto?” disse Jeff.

“Stupido non vedi che respira.” Gli disse l'amico.

“Tu dici? Ma non risponde.”

“Prova a dargli dei pizzicotti e poi vediamo.”

I due ragazzi iniziarono a pizzicarlo ma il moro non reagì.

“E' divertente. Sembra una bambola gonfiabile.”

“E' vero, continuiamo?”

Iniziarono a scrollarlo in maniera non troppo elegante.

I due si divertirono immensamente.

“Ti và di scarabocchiarlo con il pennarello?”

“E' una bella idea, che ci scriviamo ?”

“Non lo so... Sono un nano, Viva le donne, Sono un piccolo orsacchiotto sottomesso.....”

“Sembra perfetto, dai iniziamo”

Armati di tutto pugno si avvicinarono pericolosamente all'amico.

In quell'istante Blaine si risvegliò dal suo stato di coma e minacciò gli amici.

“Ve li faccio ingoiare se vi avvicinate.”

“Oh finalmente ti sei svegliato e senza il bacio del tuo principe azzurro. Mi puoi dire che cosa ti ha shoccato così tanto.”

“Undi...”

“Cosa?”

“Undici...”

“Che hai detto?”

“Sono arrivato undicesimo al test. Undicesimo... Cazzo undicesimo.

Com'è possibile? Io sono sempre il primo....”

Jeff e Sebastian guardarono stupiti lo sfogo dell'amico.

Quella notizia non era prevista.

Blaine era sempre il migliore, e questa cosa ricadeva anche su di loro.

Tutti l'invidiavano per il loro rapporto.

Non erano preparati a questa cosa.

“Com'è possibile? Possibile che ci siano dieci persona davanti a te. Non mi sembra che stavi male durante l'esame.” disse Jeff.

“Cosa? Davvero?” Sebastian rimase a bocca aperta

“Non sei tu il primo?”

“No, non lo sono. Non avete visto i risultati?”

Entrambi dissero in coro “No”

“Di solito sei sempre tu il migliore e noi ci piazziamo nei primi cinque... perché andare a vedere.”

“Chi è il primo?”

“Il mio adorabile compagno di stanza.”

“Quanto amore. Immagino quanto si è preparato.”

“Non dire bestialità-disse il moro- Non l'ho mai visto aprire il libro. Nel pomeriggio sta quasi tutto il tempo al club o con i passerotti.”

“Usignoli”

“E' uguale.. quando è in stanza si mette sul letto a leggere qualche romanzo ed ascoltare il suo Ipod.”

“Magari stava ascoltando le lezioni audio.”

“Si come no- disse Blaine- lo odio...”

“Non è vero.”

“Odio questa situazione. Era la mia carta per la celebrità. Per non passare da anonimo in questo posto sperduto da dio ed invece.

Cazzo mi manca tutto l'alcool, i festini, gli uomini che cadono ai miei piedi... Tutto.”

“Dici? Penso che qui non sia tanto male. E che possiamo divertirci.”

“E come? Ci mettiamo a contare i vagoni dei treni o partecipiamo alla gara di chi munge la mucca più velocemente.” disse ironico il moro.

“No deficiente- disse Sebastian- siete voi con non date giusto peso alle cose.”

I due ragazzi si misero sull'attenti.

Mentre eravamo a Lima, ho incrociato un gruppo di ragazzi ed ho saputo che c'è un locale gay, si chiama lo Scandals... Basta avere 3 documenti falsi e il gioco è fatto.”

“Dove li troviamo? Non credo che le diano dietro l'angolo” disse Jeff.

“C'è un negozio a posta. La ragazza mi ha dato un nome con 1000 dollari in contanti possiamo averli. A B. visto che sei il più ricco paghi tu.”

“Con cosa in natura?”

“Userai i soldi che ti da Cooper, li giustificheremo con materiale scolatico.”

“Possiamo provare, ma come usciamo?”

“I giorni settimanali è impossibile ma i fine settimana, si. Inventiamo che dobbiamo studiare e il gioco è fatto. Passero la notte da qualche parte. Nessun ci scoprirà.”

“Ok... Proviamo....” dissero i due.

Nello stesso momento.

“Chi sa che aveva Blaine sembrava strano.” disse Nick a Kurt.

“Dici?” rispose il biondo.

“Non te ne sei accorto?”

“No mi sembrava normale. Bò. Invece di indagare sul mio compagno di stanza parliamo del tuo. Ci sono novità?”

“Nada.. Niente di niente. E' tornato ad essere normale anche se è strano qualche volta.”

“Gli hai parlato del club di basket?”

“Non ancora.”

“Abbiamo un po' di tempo per quello. Tanto fino ad ottobre non si posso iscrivere. Come và la preparazione del club? Senza di me.” chiese Nick.

“Bene, anche se è molto impegnativo.. E visto che tu ci sarai a mezzo servizio..”

“Che sono la tua colf?”

“No, va bene anche il mio servitore personale.”

A quelle parole Nick si lanciò su Kurt e disse “Te lo do io il servitore personale.”

“Dai idiota smettila che mi spettini... Nick non costringermi ad usare la violenza.”

Continuarono a scherzare, nel corridoio, gli altri studenti gli dettero uno sguardo sorpreso raramente erano così espansivi.

Uno di loro si avvicinò e con un sorriso e si intromise.

“Ci sono un sacco di camere potete andare lì.”

I due ragazzi lo guardarono e con affetto si avvicinarono a lui.

“Ciao Thaddy.”

“Hei Thaddy. Non mi dire che sei invidioso che Kurt preferisce me a te.”

“Da morire che non si vede, sto tremando dalla rabbia.”

“Oh Thaddy hai mancanza d'affetto? Aspetta ci penso io.”

Il biondo si avvicinò e si strinse a lui.

Il ragazzo ispanico fece una strana espressione e lo strinse forte a sé.

“Di che stavate parlando?”

“Di convincere il nuovo ragazzo Jeff ad entrare nel club di basket. Qualche suggerimento?”

“Come mai proprio lui?”

“Nick lo vuole tenere d'occhio, si è preso una cotta per lui.”

“Davvero? Che bravo hai superato la fase delle api e dei cavoli- gli mise una mano nella spalla- hai scoperto che le persone si accoppiano.. Sono davvero fiero di te.” gli disse Thad mettendogli una mano nella spalla.

“Bastardo.” gli rispose l'altro.

I tre ragazzi iniziarono a ridere.

Decisero di andare a prendere un caffè insieme, tra gli esami, gli inizi dell'attività non avevano passato molto tempo insieme.

Qualche ora dopo Thad si stava avviando verso la sua stanza.

Stava ancora pensando al tocco di Kurt, alla sensazione di averlo tra le sue braccia, avrebbe voluto che non finisse mai.

Quanto è dura amare il proprio migliore amico.

Arrivato in camera per trovò una sorpresa non tanto piacevole.

Vide Sebastian seduto nel suo letto non molto vestito.

Aveva una maglietta blu aderente e un paio di pantaloni corti.

Il tutto faceva risaltare il suo fisico.

Era bello non c'era niente da dire ma Kurt è un'altra cosa.

“Hei quante volte devo dirtelo la parte destra è la mia zona e la parte sinistra è la tua... Quindi non sconfinare.”

“Che c'è hai paura?”

“Di che cosa?”

“Che ti tocchi..”

Thad lo guardò da capo ai piedi...

“Si sei carino, ma niente di che. Se come tanti altri abituati all'idea.”

Sebastian a quelle parole si alterò da morire.

Io come gli altri? Ma mi hai visto? Che sei cieco? Mettiti un paio di occhiali talpa.

Pensò il ragazzo irritato, ma doveva fare buon viso a cattivo gioco.

Quest'anno non poteva appoggiarsi alla popolarità di Blaine, ma poteva farsi luce in un altro modo.

Voleva entrare nel club di scherma e regalargli una sonora umiliazione.

Lui era il migliore, era anni che la praticava, quindi sarebbe stato facile.

“Ti stavo aspettando. Ti devo chiedere una cosa.”

“No, ma grazie lo stesso.”

“Come prego?” chiese l'altro perplesso.

“Se mi stai per chiedere di uscire la risposta è No, ma grazie lo stesso.”

Seb lo guardò in modo strano...

Ma ci ha le pigne a posto del cervello? Chi è che vuole uscire con lui?

“No... non pensavo a questo, ti volevo chiedere per entrare nel club di scherma.”

“Devi aspettare il periodo dell'iscrizione.”

“E quando sarebbe di grazia?”

“Il giorno del mai.”

“Smettila brutto idiota.”

“Scherzavo.. Senso dell'umorismo zero. A settembre sono bloccate. Inizieranno a metà ottobre.”

“Come mai?”

“Abbiamo fatto una riunione con tutti capitani del club e abbiamo deciso di organizzare il lavoro annuale prima delle nuove iscrizioni, dopo non avremmo tempo. Quest'anno siamo ad un buon livello e verranno a vederci anche alcuni selezionatori olimpici per alcune discipline.”

“Davvero?” si stupì il ragazzo.

“Si, io per la scherma, Kurt e Nick per il tiro con l'arco, Wes per judo. David da dei talent per una famosa università per il basket ed altri..”

“Quindi accettate solo gente con esperienza.” Stava pensando a Blaine, lui l'arco l'aveva visto solo nel film di Robin Hood un uomo in calzamaglia.

“No, logicamente, certo se hai un minimo di esperienza è meglio. Il programma è diviso tra principianti, praticanti ed esperti. Noi pratichiamo la spada e il fioretto. Tu ti devo mettere tra i principianti? Sai come è fatto un fioretto? Se vuoi te lo disegno e ti spiego come si usa.”

Disse con un ghigno il ragazzo.

Il biondo si stava innervosendo, ma per chi l'aveva preso.

“Aspetta di vedermi in campo e poi me lo ridici dove mi metti.”

“Ok D'Artgnan, vedremo. La regola prevede che tu sfidi uno dei membri, se già conosci la disciplina, ti farò avere la lista degli iscritti.” disse alla fine con noncuranza.

Thad era seduto nella sua scrivania e non vide il sorriso soddisfatto di Sebastian, lui sapeva già chi sfidare.

Nei giorni successivi le cose erano abbastanza tranquille alla Dalton.

Seb. grazie alla dritta della ragazza aveva trovato chi faceva i documenti falsi.

All'apparenza era un normale negozio che vendeva oggetti per fare il cucito, lavori a maglia cose del genere.

Tu dicevi una frase ben definita e la commessa ti portava sul retro.

Dentro c'era una macchina fotografica e tutto per fare documenti falsi.

Dopo dieci giorni passavi e lei ti dava un sacchetto con dei gomitoli. Dentro a quest'ultimi trovavi quello che avevi richiesto, pagavi e il gioco è fatto.

Blaine e Jeff erano eccitati gli davano la sensazione di essere delle spie, killer senza scrupoli o cose del genere.

L'unico serio era Sebastian, che li stava guardando come due deficienti.

Appena detto il codice la ragazza li condusse nella famosa stanza.

I tre rimasero colpiti dalla sua apparecchiatura.

Lei era molto professionale, mise uno sfondo dietro ai ragazzi e poi dava indicazioni come.. Non fare quella faccia, non hai tre anni o sorridi se pensano che ti sia morto il gatto.

Gli fecero fotografare e gli disse di passare tra una decina di giorni con il contante.

Per quello non avevano problemi avevano mandato un'email a Cooper chiedendogli dei soldi 'extra' per un'attività scolastica.

L'uomo credendo la buona fede, verso i soldi sul conto del fratello.

*****

L'idea di andare in quel locale sembrava buona all'inizio, ma poi Jeff non era così tanto sicuro.

Si voleva ballare, bere, divertirsi con qualcuno magari anche qualcosa di più ma non voleva bensì uno specifico Nick.

Lui in quel periodo si comportava in maniera strana e questo mise un po' in soggezione il ragazzo.

Che cosa aveva in mente?

Jeff qualche volta rimane incanto dalla sua bellezze e quest'ultimo lo richiamava.

“Hei! Stai bene?”

“Benissimo” disse di corsa il ragazzo.

“A me non sembra- il moro mise la fronte sulla fronte del Jeff- sembri caldo, hai la febbre per caso? Ti porto in infermeria?”

Jeff era diventato rosso come un peperone, aveva il cuore che batteva a 1000.

Si alzò di scatto e disse mentre muoveva il corpo in modo atletico “Sto benissimo guarda?”

Nick un po' sorpreso “Va bene.” Dal tono della voce sembra deluso.

Era giunto venerdì, Jeff era andato dai suoi amici.

“Ragazzi, non so se ci voglio andare.”

“Come? Abbiamo tutto pronto.” protestarono i due.

“Perché questo cambiamento di idea?”

“Mi sembra di tradire Nick, lo so che è stupido perché non stiamo insieme ma mi piace tantissimo e voglio stare con lui.”

“Ma lui sta con Kurt, lo sai.”

“Lo so ma non è una storia seria. Devo provarci. Voglio dirgli quello che provo per lui.”

“Ti capiamo, vai ora e digli tutto.” disse Blaine con un tenero sorriso.

Jeff e Seb erano i suoi migliori amici, lui non credeva nell'amore, non più ma sperava che almeno trovassero la loro anima gemella.

“Buona fortuna” continuò Sebastian.

“Grazie a dopo.” Sorrise il biondo. Si allontanò dagli amici e corse verso la sala comune.

Cercò Nick per un po', gli dissero che era al club del basket.

Il ragazzo si precipitò da lui, finalmente si sarebbe dichiarato.

Quando entrò trovò una sorpresa purtroppo non piacevole.

Kurt e Nick erano stretti abbracciati l'uno all'altro. Il moro stava mugolando qualcosa.

L'unica parola che sentì era amo.

Jeff si sentì morire aveva appena scoperto Nick che diceva a Kurt Ti amo, con poca grazia chiuse la porta e se ne andò. Ritorno da suoi amici, non disse nulla... Quella sera sarebbe andato allo Scandals e c'avrebbe provato con il primo che capita avrebbe cercato di sanare il suo cuore ferito.

Gli amici preoccupati continuarono ad assillarlo e lui tra le lacrime

raccontò tutto. Alla fine, lo strinsero stretto a loro e lo consolarono. Avrebbero aiutato Jeff a superare il suo amore non corrisposto.

Kurt quel pomeriggio aveva cercato Nick al club del basket.

Il ragazzo si stava esercitando nei tiri liberi.

Era agitato, c'era qualcosa che non andava, Kurt lo conosceva bene.

“Che succede?”

“Niente perché?”

“Si come no, tu non hai niente come io sono un cane. Ma visto che non ho la pelliccia, non sto a quattro zampe e non abbaio te lo richiedo, che succede?”

Nick iniziò ad urlare “Ti ho detto niente, quante volte devo dirtelo-lanciando la palla contò il canestro con rabbia- io.. io..”

Kurt si avvicinò e l'abbracciò “Shh va tutto bene, che cos'hai?”

“Jeff ho provato a dichiararmi ma non è andata, mi sono avvicinato a lui l'ho toccato ma lui si è allontanato. Non vuole che lo tocchi.” il ragazzo aveva iniziato a piangere.

I due scesero a terra e si strinsero stretti.

“Magari c'è un altro motivo è solo un malinteso. Non essere negativo.”

“Io lo amo” disse come un sussurrò.

“Non ho capito.”

Tra i singhiozzi riuscì a dire solo amo.

Sentirono il rumore di una porta che si chiudeva ma girandosi non videro nessuno.

“Andrà tutto bene non piangere. Ci penseremo noi.”

“Grazie, sei il migliore amico che potessi desiderare”

“Tu sei il mio.”

Dopo essersi asciugato le lacrime Kurt cercò di tarargli su il morale. Poi gli chiese “Perché mi cercavi? Che cosa posso fare per te?”

“In teoria niente, ma visto che stai insistendo se vuoi mi puoi aiutare con il club? Sono sommerso dal lavoro.”

“Io non stavo insistendo...”

“Dai Nicky, dammi una mano.”

“Sfruttatore.”

I due ragazzi risero a crepa pelle.

Ignari di tutto.

N/A:

Ciao a tutti, scusate il ritardo ma ho avuto un po' da fare e ho potuto scrivere solo in questi giorni.

Che ve ne pare? Iniziamo ad avere qualcosa di succulento.

Il prossimo capitolo è lo Scandals.

Ringrazio tutti quelli che seguono e leggono questa storia.
Un grazie a Tallutina e a September_tha e _AnchisoLR che hanno recensito per la prima volta.

Fatemi sapere che ne pensate. Al prossimo capitolo.