Monster Hunter - Our Story

di Ryko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Scroll #1 - La Prima Caccia ***
Capitolo 2: *** Scroll #2 - Abra-Bnahabra ***



Capitolo 1
*** Scroll #1 - La Prima Caccia ***


Monster Hunter – Our Story


Scroll #1 – La prima caccia
 
-  Aaahh!!
-  Aah! Che c’è? Mi hai svegliata! – la stanza era scura e la ragazza era stata colpita in pieno da suo fratello che si dimenava alla cieca.
- Oh…era solo un incubo…scusami, Riku.
- Ryko, lo so che sei emozionato per la caccia di domani, ma cerca di dormire un po’, altrimenti rischi di fare una figuraccia…ecco! Adesso non riuscirò più ad addormentarmi e la figuraccia la farò io!! Lo sai che ho bisogno dormire tanto! E spostati un po’!! Ryko…? Haha…sei già crollato di nuovo eh? - Riku accennò un sorriso nel buio e si abbandonò sul cuscino impagliato.
 
La mattina seguente…
 
Ryko e Riku erano schierati l’uno di fianco all’altra insieme ad altri giovani all’incirca della loro età(rispettivamente 19 e 17 anni).
- Bene! Come vi era stato preannunciato – iniziò con voce solenne il consigliere del villaggio – quest’oggi voi giovani cacciatori intraprenderete la vostra prima missione! Sono due anni ormai che i vostri allenamenti vanno avanti, ed è ora di raccogliere ciò che avete seminato! Come ben sapete – il consigliere esitò un attimo – purtroppo il nostro villaggio non è più difeso da un cacciatore da fin troppo tempo, e non possiamo più permetterci di chiedere protezione agli altri villaggi. Gli attacchi dei mostri si stanno facendo sempre più pressanti, e se voi non mettete tutto il vostro impegno in queste prime missioni non diventerete mai dei veri cacciatori capaci di affrontare le bestie più temibili! – si voltò verso un tavolino in legno alle sue spalle, sull quale un uomo alquanto gracile che vi era seduto aveva appena finito di compilare delle carte. – Ora fatevi avanti uno alla volta e rispondete alle domande che vi verranno poste! Vi verranno fornite informazioni sulla missione a voi assegnata. A causa della vostra giovane età e poca esperienza, vi è stato straordinariamente concesso di prendere parte ad un incarico in cinque anziché in quattro, numero massimo consentito di cacciatori per missione…non fate l’abitudine a questi trattamenti di favore però!! –
L’omuncolo parlò senza sollevare lo sguardo dal foglio, con voce annoiata e monotona, come di chi è abituato a ripetere sempre le stesse domande – Nome
- Ryko
- Villaggio di nascita
- Sono nato in questo villaggio… - l’uomo sollevò lo sguardo dal foglio, rivolgendo un’occhiataccia al ragazzo e ripetendo spazientito – Villaggio di nascita……
- Uff… - sbuffò Ryko – Myterid.
- Arma scelta
- Due spade…
- Doppie….spade…. – ripetè il segretario mentre scriveva. Ryko era un ragazzo  introverso e tranquillo, ma una volta trovati gli amici giusti tirava fuori le sue doti nascoste. La sua dote caratteristica era la rapidità nei movimenti, derivata soprattutto dal suo fisico slanciato. In particolare la rabbia lo trasformava in un vero e proprio mostro, capace di scatti velocissimi e di imprese straordinarie.
- Prossimo…nome
- Riku
- Villaggio di nascita
- Myterid…sono sua sorella, è normale che siamo nati nello stess..
- Arma scelta – non sembrava che l’uomo la stesse ascoltando.
- Arco e frecce
A Riku piaceva fare amicizia e parlare, ma in realtà lo faceva soltanto per nascondere la timidezza. Condivideva con il fratello la caratteristica della pigrizia, ma se era determinata a fare qualcosa non c’era pigrizia che tenesse.
- Bene, bene…prossimo…n… - il segretario sollevò lo sguardo perché aveva sentito un tonfo: il giovane era caduto al suolo, facendo scoppiare a ridere gli altri e perfino il consigliere, che scosse la testa. – Sancta Claus! – urlò il ragazzo ancor prima di alzarsi.
- Hailur – disse mentre si ripuliva l’armatura in pelle che era stata fornita a tutti i giovani cacciatori.
- Arma scelta
- Corno da caccia!! – esclamò con un gran sorriso stampato sulla faccia, quasi a volersi vantare. Il segretario assunse un’espressione interrogativa, dopodichè si avvicinò al consigliere e chiese sottovoce – Cos’è? Possiamo accettarla? –
- Ma certo! Non ne hai mai sentito parlare? E’ un’arma che sfrutta delle particolari frequenze sonore in modo da rinforzare gli alleati o indebolire i mostri…oltre ad essere un’ottima arma contundente, dato il notevole peso!! Hahaha!! – scoppiò a ridere il consigliere.
Sancta Claus era un ragazzo originale e pieno di fantasia. Nonostante a volte potesse sembrare un po’ carente in doti intellettive, la sua fedeltà e la disposizione ad aiutare il prossimo ne facevano l’amico perfetto.
- Prossimo…nome
- Daaante!! – urlò un ragazzone possente al segretario, che alzò un sopracciglio, come se fosse stato disturbato – Dante…villaggio di nascita
- Hailur anch’io!! – continuò con la sua voce tonante il giovane.
- Arma scelta
- Switch Axe!! Già so che non la conosci quindi ti spiego cos’è: è un’ascia che può trasformarsi in una spada! In più contiene una sostanza che viene rilasciata sulla lama che ne aumenta di molto la potenza in alcune occasioni!! – illustrò Dante con un sorriso fiero. Era un ragazzo impulsivo e testardo, fissato con tutto ciò che dava l’impressione di essere grandioso; ma aveva un grandissimo senso dell’onore e si comportava sempre con rispetto anche contro i nemici più ostici.
 – Mah…Switch…Axe…prossimo e ultimo finalmente…nome
- Io sono Xanitar. Con la X. All’inizio ovviamente. Xanitar con la X.
- Meno male che è l’ultimo… - mormorò fra sé e sé il segretario – Villaggio di nascita
- Hailur anche io come loro due. Siamo nati nello stesso villaggio io e loro…il nostro villaggio è molto freddo e c’è la neve nella maggior parte dell’anno, e…
- Arma scelta – fu interrotto.
- Martello. Martello.
- Si, ho capito…martello…
Xanitar aveva l’evidente vizio di parlare molto, e amava stare insieme a molte persone che lo ascoltassero. Era preciso e ci teneva sempre a controllare di persona che le cose fossero fatte per bene.
- Finalmente possiamo andare ora… - disse Ryko avviandosi verso il ponte che conduceva all’area del fiume, palesemente annoiato dall’attesa, prendendo la pergamena con i dettagli della missione. – Bnahabra…ma che sono? Insetti? Siamo stati mandati a caccia…di insetti?!?

 
Next Scroll: #2 - Abra-Bnahabra

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Capitolo 2
*** Scroll #2 - Abra-Bnahabra ***


- Avete visto? Ci hanno riempiti di provviste… - fece Ryko storcendo il viso – Prima ci mandano a caccia di stupidi insetti, poi ci trattano come se non sapessimo nemmeno difenderci…ci hanno dato perfino una Pelle Armatura per ciascuno! - Beh, gli oggetti non sono mai troppi! – esclamò Xanitar con un’espressione di contentezza sulla faccia – Per caso ci hanno dato anche qualche trappola? Le trappole sono sempre utili, sapete! – e iniziò a scavare nel forziere delle provviste. Gli altri intanto si stavano avviando verso la zona del fiume lasciandolo indietro e gridandogli di muoversi. Nell’aria non c’era la solita freschezza che i ragazzi avevano avvertito durante le missioni di esplorazione, ma piuttosto l’atmosfera era rarefatta quasi come in una zona paludosa. I cacciatori non ebbero nemmeno il tempo di guardarsi intorno che un fortissimo ronzio sorvolò le loro teste. Il rumore era talmente vicino che Ryko si gettò al suolo per timore che l’insetto lo colpisse alla testa: ancor prima di alzarsi sfoderò le spade e scattò verso il Bnahabra che gli sembrava a lui più vicino. Facendo roteare le braccia tagliò via prima un’ala e poi un’altra, colpendo poi verso l’alto il corpo del piccolo mostro che stava cadendo tagliandolo a metà. – Queste lame di Minerale di Ferro che ci hanno fornito sono molto meglio di quelle d’osso che utilizzavamo per l’allenamento alla scuola per cacciatori!! – disse, guardando una delle sue spade con soddisfazione. Xanitar osservò la situazione e gli gridò da lontano, dopo aver raggiunto gli altri: - Ottimo assalto, Ryko, ma se vogliamo avere qualche speranza di ricavare dei materiali da questi esseri forse sarebbe meglio cercare di non affettarli come hai appena fatto tu!! Seguendo il suo consiglio, Sancta Claus sferrò un colpo laterale con il suo corno ad un Bnahabra, facendo attenzione a trattenere il più possibile la potenza dell’attacco e spedendo il nemico a schiantarsi contro il suolo; fatto ciò non perse tempo: tirò fuori il coltellino dalla cintura e iniziò ad intagliare il cadavere per recuperarne parti utili. Intanto Riku era rimasta ferma all’entrata della zona, tendendo il suo arco per scoccare una freccia. – Haha! L’hai mancato! – la prese in giro Sancta Claus, che aveva assistito alla scena. In effetti l’insetto aveva rapidamente evitato la freccia, che invece si era conficcata nel cranio di un povero Zuwaruposu che riposava indisturbato ad una certa distanza dal combattimento, uccidendolo sul colpo. - Mmm…forse potrei… - mormorò Riku avviandosi verso la carcassa della sua vittima. - Ma…dov’è Dante?? – chiese ad alta voce Xanitar guardandosi intorno – Ah eccolo…ma cosa…? Sta…facendo…….pipì?!?! In effetti Dante era rivolto verso un muro di roccia, lontano dagli altri cacciatori. Xanitar si avvicinò con espressione sbalordita, scoprendo che in realtà l’amico non stava soddisfando i suoi bisogni primari, ma fissava una crepa che attraversava la pietra in diagonale con gli occhi che gli brillavano. Dopo essere stato per un po’ a contemplare questa meraviglia(?), Dante tirò fuori un piccone rudimentale, costruito con un osso(probabilmente il femore di qualche mostro erbivoro facilmente reperibile) e una sbarra di ferro e cominciò a colpire la roccia e a scardinarne alcuni frammenti, disinteressandosi completamente del combattimento. – Non sono mostri adatti al mio tipo di arma! Sarebbe solo uno spreco di affilatezza e di fiale per la mia Switch Axe! Se per caso dovesse comparire un Tigrex venitemi a chiamare!! Haha! – rise sarcasticamente. Xanitar quindi si allontanò scuotendo la testa e mormorando qualcosa fra sé e sé, dopodichè alzò il suo pesantissimo martello e con sorprendente fermezza colpì un Bnahabra abbastanza piano da non frantumarlo, come aveva suggerito di fare ai suoi compagni. – Vedi Ryko? Non è difficile! - Ha! Io non ho tempo da perdere in queste stupidaggini! Ventidue! Ventitrè! – contava mentre scattava da un insetto all’altro, tagliandoli a metà spesso dopo averli mutilati – Ventiquattro!... Sua sorella lo guardava sbalordito: “Nelle missioni che abbiamo affrontato fin ora non era mai stato così violento…si sta facendo trasportare…è come se emanasse una strana aura! Devo darmi da fare anche io!”. Tese l’arco mirando ad un gruppo di Bnahabra. – Non credo che ti servirà scagliare altre frecce…per te sono troppo veloci, Riku! – urlò Xanitar preoccupato. La sua espressione cambiò improvvisamente quando si rese conto delle intenzioni dela cacciatrice: ci stava mettendo troppo tempo a scoccare. Il colpo partì. Tre frecce si conficcarono nel terreno. Ognuna di esse aveva un Bnahabra infilzato a mo’di spiedo. Tutti si meravigliarono del colpo e guardarono Riku con stupore. – Complimenti! – dissero all’unisono. - Cinquantatrè! Cinquantaquattro! – la voce di Ryko era innaturale. - Ryko! Ora puoi fermarti! La missione prevede l’uccisione di cinquanta mostri, e tu da solo ne hai uccisi un numero maggiore! – disse sua sorella raggiungendolo e mettendogli una mano sulla spalla. Era bollente e i suoi occhi erano rosso sangue e sembravano privi della vista. Ryko si voltò verso Riku. Stava vibrando un fendente con entrambe le spade a forbice verso di lei. Era impossibile schivare un colpo a questa velocità. Riku impallidì. Next Scroll: #3 - Combinazione Vincente

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