Alla ricerca della criminale,che mi ha rubato il cuore

di Phoenix Blackfire
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Alla ricerca della criminale, che mi ha rubato il cuore ***
Capitolo 2: *** Grazie agli unicorni... ***
Capitolo 3: *** Il passato... ***
Capitolo 4: *** Volevo solo proteggerti... ***
Capitolo 5: *** Fa male ***
Capitolo 6: *** Non dimenticare... ***
Capitolo 7: *** Per amore.... ***
Capitolo 8: *** Lo zio Flash aveva ragione ***



Capitolo 1
*** Alla ricerca della criminale, che mi ha rubato il cuore ***


ANGOLO DELL’AUTRICE: in questa ff si parlerà di kidxjinx mettendo un po’ da parte biven (BB x Rae) PS: Bonnie e Clyde non centrano niente nella storia, è solo un paragone. Recensite. Recensite.Recensite. Grazie e buona lettura <3
KID FLASH POV:                          
è sera ormai, sto morendo di fame, per via del mio metabolismo veloce ho sempre fame…
BB e Corvina sono stati in spiaggia tutto il giorno, chissà se diranno subito agli altri di essersi messi insieme, non credo che quei quattro sappiano già di loro, tranne me, io lo so, perché Kid Flash sa sempre tutto, tranne ciò che davvero mi interessa, sapere dov’è Jinx…
Arrivano i due piccioncini, mano nella mano, Robin si massaggia la testa dubbioso, Terra e Stella sorridono, credo che loro lo sappiano già le ragazze le sanno sempre prima di tutti queste cose. Cyborg ha gli occhi sgranati: “ Non ditemi che voi due…” BB risponde sorridendo “ E invece si caro mio” “ bhe , ci vuole un nome…” tutti lo guardiamo perplessi “ Biven!!!” urla indicandoli, la coppietta non è d’ accordo “ Come?” chiedono sbalorditi all’unisono, girano gli occhi e si siedono sul divano, Raven legge il suo solito libro, BB si stende mettendo la testa sulle sue gambe, e comincia a giocare ai videogame, sulla tv di riserva, Raven ha rotto quella grande quando si sono baciati, Cyborg sembra turbato dal fatto di non giocare più sul mega schermo, Raven gli legge nel pensiero “ Scusa Cy, ma sai bene come funzionano i miei poteri” BB difende la sua neo-ragazza “ Non è colpa tua piccola” e si sorridono a vicenda, Cy li osserva non si è ancora abituato all’ idea che i due stiano insieme, BB se ne accorge “ Non è che sei geloso?” “ No figurati, ma tu fai del male alla mia sorellina ed io ti spezzo le gambe” Cyborg è molto autoritario quando vuole, BB si spaventa, si trasforma in un gatto e si accuccia sulle gambe di Raven “ ehi non spaventare il mio piccolo” il gatto verde comincia a fare le fusa, per poi tornare umano nella stessa posizione di prima e riprendere la partita.
Chiedo a Robin di seguirmi sul tetto, devo parlargli, lui annuisce e mi segue. Siamo sul tetto:” Va tutto bene Kid ?” “No Robin non va bene niente” stringo i pugni, ma non sono arrabbiato con lui, ma con me stesso, continua a parlare “ Devo partire Robin, devo trovarla, e non tornerò finche non ci sarò riuscito” Robin non se l’ aspettava “ Sei sempre stato un playboy, perché proprio lei?” “Non lo so perché, il cuore non si comanda…” “Allora vai amico, se riuscirai a farla unire ai Teen Titans, sarà la benvenuta” “Grazie Robin” andiamo di sotto a cenare, volevo avere il consenso del capo prima di parlarne con gli altri, spero che capiscano “Ragazzi io devo andarmene per un po’” “ è per jinx?” chiede BB mentre mangia una foglia di insalata “Si” Cy sempre disponibile si propone per aiutarmi “ se ti serve un mano per cercarla io posso venire con te” “no grazie, devo sbrigarmela da solo” la cena è finita, le ragazze e Cyborg vanno a dormire, BB accompagna Raven in camera sua e gli da la buona notte, poi raggiunge me e Robin che siamo ancora in sala “ Che ci fai qui?” gli chiedo “ Tu mi hai aiutato con Raven e ora tocca a me aiutarti” cerchiamo tutta la notte un segnale, un video delle telecamere della città, e delle città vicine, poi finalmente una telecamera l’ha ripersa in un negozio alla periferia della città, aveva i soliti vestiti e un berretto da baseball, ma si vedevano gli occhi da gatto rosa come i suoi capelli raccolti e nascosti dentro al berretto il più possibile, non stà rubando, sembra quasi che si nasconda, ma da chi? ora almeno ho un raggio d’azione, la periferia, “ Non è molto, ma almeno sai da dove cominciare, io vado in palestra” non so come faccia, Robin non sembra conoscere la stanchezza, al contrario di Beast Boy “ io vado a letto sono esausto” dice facendo un sonoro sbadiglio, è l’alba devo partire, mentre esco dalla torre penso… perché Jinx sembra nascondersi? e perché non è con i suoi amici dell’ alveare?

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Capitolo 2
*** Grazie agli unicorni... ***


Corro come un fulmine verso la periferia di Jump City, comincio le mie ricerche dal negozio di alimentari dove io e i ragazzi l’abbiamo vista: “ Hey Wally, da quanto tempo ragazzo mio” il proprietario è un mio grande amico e di tutta la famiglia West, “ Bene, Tony. Sto cercando una ragazza, è stata vista nel tuo negozio qualche giorno fa” “ ho una pessima memoria, descrivimela forse riesco a ricordare…” “ è più bassa di me, ma non di molto, porta delle scarpe nere con del tacco, leggins viola a strisce nere, una maglietta nera a collo altro, un piccolo poncio viola sulle spalle, un berretto da baseball blu, ha i capelli rosa, e gli occhi da lince color rosa” “Calma, calma, si è venuta qui ha comprato un po’ di barrette di cioccolato e se né andata. Perché la stai cercando?” “è lungo da spiegare, ti ha detto dove andava?” “ No, ma sembrava di fretta” “Grazie Tony” non ho scoperto niente, cosa la potrebbe attirare in questa parte desolata della città? Cammino lentamente per i vicoli deserti, la mia attenzione è attirata da un manifesto colorato “ Fiera degli unicorni oggi alle quattro…” visto che le piace disegnare unicorni proverò a cercare lì.
Sono le quattro, entro nel tendone dove c’è la fiera, non c’è quasi nessuno, è patetico sono solo cavalli con del cartone in testa…l’ unica cosa decente è un dipinto di un unicorno blu, con davanti una ragazza. è lei. stà riproducendo il dipinto su block notes, contengo l’ emozione e mi avvicino lentamente: “ hai del talento sai” “Grazie” non si è girata, ha gli occhi sul suo disegno, non si è accorta che sono io, taglio corto “ Non dovresti essere all’ alveare?” sgrana gli occhi, si gira di scatto, e fugge via, la fermo appena fuori dal tendone “ Tu non dovresti essere qui Kid” più che arrabbiata sembra sorpresa “ Neanche tu, perché non sei all’ alveare, o a rubare qualcosa” con un filo di voce mi risponde “ Ho chiuso con loro e con la scuola, fratello Blood ci teneva sotto controllo col controllo mentale, quando me ne sono accorta sono scappata, Gizmo e Mammuth mi stanno dando la caccia per riportarmi all’ alveare.” sta per andarsene ma le prendo il braccio e la trattengo, senza farle male “ è da settimane, mesi che non ti vedo, devo parlare con te…” mi chiude la bocca con la mano e dice dolcemente “ Anch’ io ma non qui ci vediamo domani” “ Dove?” “Ti lascerò dei segnali per la strada, delle cose che solo noi due sappiamo, così fratello Blood non ci troverà” “ Ma io non..” “ Mi fido di te, mi conosci più di Gizmo e mammuth messi insieme” la guardo mentre si allontana correndo, e in poco tempo l’ ho persa di vista, vorrei correrle dietro e chiederle il perché ha mollato, quando io gli ho chiesto di unirsi ai Teen Titans ha rifiutato, torno nel tendone e prendo il disegno che gli era caduto come ricordo, è davvero bello, chi immaginava che a una come lei potessero piacere gli unicorni.Vado in un motel non molto lontano a dormire, devo aiutarla non voglio che quel Blood se la porti via proprio quando ha deciso di cambiare vita, non glielo permetterò, domani dovrò riprendere da capo le ricerche….

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Capitolo 3
*** Il passato... ***


ANGOLO DELL’AUTRICE:  ultimo capitolo prima dell’inizio della scuola, io comincio il 16 xD se avete domande o volete commentare non siate timidi XD.
 
Esco dal motel, sono le sei del mattino, non ho tempo per dormire, passeggio per una via alla ricerca di qualcosa che neanche io so, un segno, un segnale…vengo distratto dal suono del mio T comunichetor, è Robin, chi altro poteva essere a quest’ora, “ Allora Kid, scoperto niente?” “ l’ho trovata, abbiamo parlato un po’ poi se ne andata..” “ Non fare il vago spiegati meglio” “ non va più a scuola, se ne andata, ma ho dei dubbi sul perché, ha detto che mi avrebbe lasciato degli indizi per ritrovarla. Lì invece come vanno le cose?” “Normale direi, BB e Raven litigano come al solito, ma poi fanno subito pace, Stella cucina orribili piatti tamariani, e Cy fa avanti indietro dal garage e sorveglia la coppietta, sai è protettivo verso Raven…, quindi si, è tutto alla normalità, buona fortuna Kid” riattacca senza darmi il tempo di salutarlo, meglio così ho già perso troppo tempo in chiacchiere.
Sono le 15, sono ore che giro senza sosta e ancora non ho trovato niente. La mia attenzione viene attirata di un negozio di portafortuna, sulla parete laterale c’è disegnata a mò di graffito, un’ enorme rosa rossa, entro nel vicolo pieno di bidoni dell’ immondizia, è un vicolo ceco, lei è là, infondo appoggiata alla parete, mi avvicino, è solo mezzo metro a separarci, “Non mi hai raccontato tutta la verità su di te, vero?” ho troppa voglia di conoscerla meglio, di aiutarla in qualsiasi guaio si sia cacciata con fratello Blood, “ è vero, ma è una storia lunga…” vado a prendere una coperta  mi ci siedo sopra, invitandola a fare lo stesso “Ho tutto il tempo che serve” si siede vicino a me, i nostri avambracci si toccano, si mette le mani intorno alle ginocchia, rannicchiate contro il suo petto, mi guarda negli occhi e comincia a raccontarmi la sua storia. “ Sono nata in una famiglia messicana, mio padre era un alieno proveniente da un'altra dimensione, non l’ho mia conosciuto, è morto 6 mesi prima della mia nascita , e di quella della mia sorella gemella, Cameron, alla nostra nascita eravamo delle bambine sane e apparentemente normali, ci trovavamo bene con nostra madre e il nostro nuovo papà…” aveva gli occhi lucidi, e capì che il seguito non sarebbe stato così roseo “ i problemi incominciarono quando si svilupparono i miei poteri e quelli di Cameron, lei portava allegria e fortuna ovunque andasse, mentre io venivo allontanata perché portavo discordia, venivo presa in giro dagli altri bambini e dai loro genitori, mi chiamavano Jinx che in latino significa sfortuna. Un giorno il mio patrigno mi portò al fiume, mi fece scendere dalla macchina, e la lascio cadere nel fiume, ci entrò anche lui per bagnarsi i vestiti, avevo 4 anni e non capivo, ora so che stava inscenando la mia morte, un furgoncino con dei dottori mi portarono via, dopo ore il furgone si fermo bruscamente fratello Blood uccise i dottori e mi portò al suo asilo, mi ha insegnato che il mio era un dono per questo mi faccio chiamare ancora Jinx, perché ho accettato ciò che sono, il resto che è successo negli anni dopo lo puoi immaginare…” era molto addolorata, si vedeva benissimo sul suo volto, però dovevo sapere di più “ Perché hai deciso di andartene se Blood di ha preso sotto la sua ala come una figlia?” “Oltre che ad usare il controllo mentale su quasi tutti gli allievi, ho scoperto che è stato lui a uccidere mio padre, il fatto che lui potesse variare le probabilità di successo come facciamo io e mia sorella lo infastidivano” “Perché non hai cercato tua sorella allora?” “Perché lui la vuole morta, se mai si dovessero incontrare Blood la ucciderà, non l’ha ancora fatto perché per ora lei non gli dà problemi, forse non si ricorda neanche di avere una sorella, non ha ucciso me perché il fatto che porto sfortuna agli altri poteva fargli comodo” non credevo che Jinx avesse avuto un infanzia così dolorosa, tutti credevano che fosse stata lei a lasciare la sua famiglia per la carriera da criminale, a quanto pare nemmeno io la conoscevo come credevo, Jinx gira la testa verso di me e quasi sottovoce dice “ è il tramonto,  devo andare…” si alza ma prontamente mi alzo anch’io e le prendo il polso con la mano “Fammi venire con te, ti proteggerò io te lo prometto, non ti accadrà nulla di male” “Non sai di cosa è capace, ti prego non seguirmi, non possiamo ancora vederci liberamente, ma ti prometto che quel giorno arriverà” le lascio il polso, non sera neanche voltata per guardarmi in faccia mentre lo diceva “ Come vuoi, mai stai attenta” si gira verso di me, mi mette le mani intorno al collo e mette la sua fronte contro la mia, le cingo i fianchi con le braccia, ma niente di più so che un bacio renderebbe le cose più complicate, “Stai attento anche tu, sei l’unica famiglia che mi rimane” si stacca appena per darmi un bacio sulla guancia, poi ci abbracciamo e la lascio andare anche se vorrei che rimanesse con me, stringo i pugni mentre se ne và, maledetto Blood perché le fa questo?, lei e la ragazza più straordinaria che abbia mai conosciuto, non si merita tutto ciò, torno al motel, non vedo l’ ora che sia domani per rivederla, non so nè dove nè quando, voglio solo rivederla e che tutto questo finisca.

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Capitolo 4
*** Volevo solo proteggerti... ***


ANGOLO DELL’ AUTRICE: scusate per il ritardo estremo, l’inizio della scuola è stato traumatico, scusate ancora :’( il capito è corto apposta per fare effetto. Recensite <3
 
Ormai avevo deciso, non potevo più aspettare, ho atteso anche troppo per i miei gusti.    
se non sono io a battere Blood Jinx dovrà continuare a scappare. Stanotte non chiuderò occhio, devo cercare Blood e dargli una lezione, forse sono matto ad affrontarlo da solo, ma non posso lasciare che lei continui a starmi distante per colpa sua, non voglio neanche chiedere aiuto ai Teen Titans, non voglio metterli in pericolo a causa mia…..una voce. una voce maschile, suadente e famigliare mi chiama nella notte….è lui. Mi guardo intorno ma non vedo nessuno, non ci sono lampioni, solo uno che da segni di cedimento, si nasconde insieme ai suoi allievi, codardo “ Fatti vedere e combatti” voglio finire in fretta questa storia. Ancora silenzio, quando, sento dei passi pesanti venire verso di me dall’ orecchio destro, schivo un pugno potente che mi sarebbe arrivato dritto in faccia, e gliene tiro uno io, ma per Mammouth sembra solo un colpo di vento, che non lo smuove di un millimetro, faccio dei passi indietro senza togliergli gli occhi di dosso, vicino a lui arriva anche Gizmo ( Coso in italiano), e dietro di loro vieni fuori dalla penombra Fratello Blood, “ Calmo, Kid non vogliamo farti del male…” “ Io si invece” e corro verso di lui per attaccarlo ma prima che me ne accorgersi mi scaglia contro a un muro lì vicino con i suoi poteri psichici, non demordo e ci riprovo. due. tre. quattro. dieci volte, Gizmo e Mammuth non mi hanno ancora attaccato, i loro occhi sono rossi, per via del controllo mentale di Blood, sono fermi come statua, senza vita e senz’ anima che mi fissano con sorrisini diabolici, mentre cerco invano di rialzarmi Blood mi si avvicina “ So cosa cerchi di fare Kid, ma lei non è come te, è solo…spaventata e confusa, ma lei appartiene al mio mondo, tra non molto tornerà da me, e sarà lei a farti fuori.” “Perché non lo fai tu stesso, idiota” perchè non penso mai prima di parlare?... “ perché voglio divertirmi, ragazzi giocate un po’,ma non uccidetelo. Per ora.” con gli occhi quasi chiusi per la fatica, e appannati per il sudore, la sporcizia, e il sangue che solo ora mi accorgo di avere sulla guancia, ma non sento dolore mi sento stanco e sfinito, sento solo una fitta al cuore per non averla aiutata come avrei voluto. Vedo i due criminali che mi si avvicinano, e Mammouth che mi tira calcio allo stomaco poi il buio…
Scusa, Jinx volevo solo proteggerti.                                                                  

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Capitolo 5
*** Fa male ***


Fa male. Fa male il taglio sulla fronte. Fanno male i muscoli. Fa male il cuore.
Sono uno stupido lo sono sempre stato, un ragazzino, un idiota come a lei piace chiamarmi. Cosa penserà di me quando mi vedrà, qui, steso a terra dolorante, se mi vedrà…E se Fratello Blood avesse ragione, se fosse solo confusa, se in realtà tutta quella tenerezza e dolcezza da parte sua sia solo un bleff….Non ci voglio pensare, non so neanche se sono vivo o morto.
Ho ancora gli occhi chiusi, quando sento dei passi venire verso di me, forse sono venuti a darmi il colpo di grazia, i passi si fermano e decido di provare a sbirciare dalle mie palpebre chi si è avvicinato a me, è Jinx si è inginocchiata al mio fianco vedo anche una cassetta del pronto soccorso, poi un lieve bruciore alla tempia, mi sta medicando, non parla, probabilmente non sa che sono sveglio, ma ha un’espressione seria in viso, di sicuro se apro gli occhi mi dirà che sono stato uno stupido, una volta finito di medicarmi, mette la sua mano sul mio viso delicatamente e con tono rilassato mi dice “ Puoi anche smetterla di fingere” allora apro gli occhi e cerco di alzarmi sui gomiti, lei mi aiuta ad alzarmi, mi mette il braccio intorno al suo collo e con l’altra mano mi tiene per il fianco opposto, cercando di non sembrare un morto che cammina gli chiedo “ Dove mi porti principessa?” “primo abbassa la cresta, secondo non chiamarmi principessa..” “Ok, piccola” ora si arrabbierà e mi lascerà in qualche vicolo, ma è troppo bella quando si arrabbia “Vedi di stare zitto e riposati, ti porto in un posto sicuro…” mi è andata bene tutto sommato, sono ancora vivo, Jinx sta bene, e anche se mal ridotto almeno sono con lei…e questo non fa affatto male.

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Capitolo 6
*** Non dimenticare... ***


Un posto sicuro…..?? non riesco proprio a capire dove mi sta portando, camminiamo per un tempo che sembra infinito tra vicoli, strade secondarie, e chissà dove. “ Siamo arrivati” Jinx mi fa tornare in me, siamo nella zona industriale , ci sono solo magazzini. Entriamo in uno di quelli, il numero 666….non promette  niente di buono. Le pareti laterali sono piene di scatole fino al soffitto, le lampade al soffitto illuminano il tutto, ci sono solo un tavolo, due sedie, un letto matrimoniale un po mal ridotto, con sotto un borsone…. “Wally???” mi riprendo dai miei pensieri, stavo per risponderle quando vedo che è inginocchiata davanti alla fessura tra due scatole “Wallace dove sei??” credo sia impazzita, sa benissimo che sono pochi passi dietro di lei…Poi da uno scatolone in alto scende un gattino rosso, le salta in braccio e le fa le fusa…ora è tutto chiaro, ha chiamato il gattino, trovato chissà dove, come me, mentre lo coccola noto che al piccolo manca un occhio e al suo posto c’è una cicatrice a forma di fulmine “Dove l’ hai trovato?” lo ammetto il micio mi faceva pena ed era l’ ideale per attaccare bottone, “Era già qui…” “E perché l’ hai chiamato come me?” “un po’ ti assomiglia…” non credevo mi paragonasse a un gattino indifeso, abbandonato e mezzo cieco “…è pieno di energia, poi il colore, il fulmine come quello che hai tu sulla divisa, e bhè…è un tenerone” cosi va meglio “Sono anche dolce e romantico l’hai dimenticato?” il gattino si avvicina a me e cosi fa anche lei e dalla sua espressione credo di averla fatta arrabbiare, si alza in punta di piedi, i nostri nasi si sfiorano, e poggia una mano sul mio petto e ….. “NON MI DIMENTICO CHE TI SEI QUASI FATTO AMAZZARE” mi spinge e cado sul letto, dal quale si solleva un polverone, fa qualche passo indietro. si gira di spalle e incrocia le braccia, sono ancora seduto sul letto, mi accorgo che c’è anche Wally, che quasi a invogliarmi si avvicina alle gambe della sua padrona strusciandosi contro…forse sto per fare una pazzia, mi alzo e la abbraccio da dietro, Jinx si è irrigidita di colpo  e le sussurro all’ orecchio “ Non dimenticare che l’ho fatto perché a te ci tengo più della mia stessa vita”.

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Capitolo 7
*** Per amore.... ***


Sono.un.emerito.stupido….sono morto -.- Jinx si scioglie dall’abbraccio e si gira verso di me, in cuore mi batte a mille, le sue mani si appoggiano sul mio petto, mentre le mie le cingono ancora i fianchi, e delicatamente mi abbraccia posando la testa sulla mia spalla, “Kid….” sembra quasi un sussurro e il mio cuore perde un battito… “…sei comunque uno stupido” trattengo una risata perché so che la farei solo arrabbiare, e non voglio rompere questo momento cosi…romantico.
ma si sa che le cose belle durano poco….un esplosione fa saltar via il portone del magazzino, ci stacchiamo subito l’uno dall’ altra, ci hanno trovato, in primis davanti a tutti Blood, e dietro di lui altri suoi allievi troppi per essere contati, questa è la fine per entrambi almeno che… “Jinx prendi Wally e scappa…” il gatto gli salta addosso ma lei non si muove, pensa Kid pensa…prendo una corda trovata su uno scatolone la lego e corro più lontano possibile, dopo qualche chilometro(fatto in meno di 5 secondi) la poso su un tetto “Che diavolo fai Kid, slegami, SUBITO” è visibilmente arrabbiata, ma visto che questa sarà l’ultima volta che ci vediamo… “ Jinx, ascolta, non gli permetterò di farti del male, perché…perché io ti amo e ti sempre amato” il cuore batte a mille, e le lacrime premono per uscire, ma non devo piangere, non deve ricordarmi cosi. Gli do un bacio sulla fronte e le metto una rosa in mano, lasciando Jinx su quel tetto ancora scossa per la mia confessione, ma prima che sia troppo lontano riesco a sentire un urlo che sa di lacrime e disperazione “ KID TI PREGO NON FARLO!!!” Jinx stava piangendo per amore, anch’io ora piango e sto andando in contro a morte certa, ma per le questo è il minimo….
 
Blood è ancora li, e sono pronto a mettere fine a tutto questo, una sola parola di Blood “ora…” e comincia l’infermo, tutti i suoi seguaci mi attaccano e cerco di difendermi come posso, ma sono troppi, ci vorrebbero tutte le quadre Titans per metterli al tappeto; è passato un tempo che sembra infinito, ma in realtà il 2 minuti sono già al tappeto agonizzante, e pronto a ricevere il colpo di grazia da Blood in persona, “ Ha ragione lei sono solo uno stupido…” BOOM… una bomba fumogena(?)  tutti e dico tutti!! i Titans  di ogni parte del mondo sono qui e stanno facendo vedere chi è che comanda e quei brutti ceffi, ma la vista mi si appanna, sto per perdere i sensi, vedo solo una ragazza dagli abiti scuri, la pelle argentea e i capelli rosa venire in mio soccorso; La volevo salvare a tutti i costi, e alla fine lei ha salvato me “ Corvina, è grave dobbiamo portarlo via da qui!!!!!” anche se non ne sono sicuro….

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Capitolo 8
*** Lo zio Flash aveva ragione ***


Dove mi trovo?...appena la vista si spanna riesco a vedere macchinari medici, e una grande T sullo schermo di un enorme ‘tv’, i Titans mi hanno salvato….sono steso su un lettino in mezzo alla stanza, al collo un collarino, l’ occhio destro un po’ gonfio, il braccio fasciato fin sopra il gomito e la caviglia steccata, in pratica sono a pezzi, ma almeno non sono morto.
Devo vederla l’ ultima cosa che mi ricordo è lei che chiama Corvina per medicarmi. Sento delle voci da fuori la porta, “Cyborg, come sta? ti prego dimmi qualcosa!” questa è Jinx, la riconoscerei tra mille, e a giudicare dal tono di voce, è isterica. O preoccupata?? “Tranquilla si rimetterà presto, è un bene che ti sia riuscita a slegare e a chiamarci. Forza entra” la porta si sta per aprire, faccio finta di non aver ancora ripreso i sensi sono curioso di sentire se Jinx dopo la mia dichiarazione.
Jinx entra nella stanza, con passo lento si avvicina al letto, riesco a sbirciare la sua espressione….triste. Poi finalmente rompe il silenzio “Mi dispiace Kid non avrei dovuto coinvolgerti, per colpa mia sei quasi morto. Cyborg dice che ti rimetterai presto, i Teen Titans mi, anzi CI hanno offerto, di creare una squadra di supporto, tutta nostra, per ora siamo in due, ma potremmo reclutare altra gente…” dovetti trattenere un sorriso, idea di essere in squadra con Jinx mi piace, e anche molto. “Avremmo anche una base tutta nostra, più che base è, una casa. Il mio vecchio magazzino è stato tirato a lucido, ora c’è un’ armeria, tre camere da letto, il bagno, e una sala centrale, ti piacerebbe molto…” non ha ancora detto niente riguardo alla vicenda sul tetto, forse mi sono solo illuso di piacerle. “ E…per quanto riguarda la cosa sul tetto” mi ha preso la mano, il cuore mi batte all’ impazzata, credo di essere anche arrossito, spero non se ne accorga. “Sappi che è stata la cosa più stupida, insensata, e romantica che tu abbia mai fatto…” Aspetta…ha detto romantica O.O  “…ma è per questo che ti amo” posa con delicatezza la sue labbra sulle mie, sono estremamente dolci, strano per una tipa acida come lei, le avvolgo le spalle con il braccio e rispondo al bacio, si stacca appena delle mie labbra e sottovoce dice: “ Finalmente hai smesso di fingere di dormire”   “allora lo sapevi?”  “Io so tutto, e ora che sei il mio ragazzo, non ti libererai facilmente di me”  “Ai suoi ordini, principessa”  il nostro bacio riprende da dove lo avevamo interrotto, stavolta più focoso, con una lotta tra lingue, perché noi ci combattiamo sempre, anche in amore.
 
3 MESI DOPO…..
Robin : “ siamo alla banca di wall street, i banditi sono troppi chiediamo la squadra di soccorso”
E in un lampo io e Jinx siamo li, a inseguire i cattivi e a metterli dietro le sbarre, la nostra squadra funziona alla grande, anche se i Titans se la cavano spesso da soli, noi diamo aiuto anche agli ospedali, orfanotrofi, e gente povera della città, e con mio grande piacere Jinx ha accettato di dormire in camera con me…non pensate male non abbiamo fatto niente. Uno: lei al massimo mi permette di abbracciarla mentre dorme, e questo mi basta. Due: il suo fottuttissimo gatto dorme sempre tra noi due, e come se non bastasse di giorno viene a trovarla sua sorella, dopo la morte del loro padrino si sono riavvicinate, TUTTO È BENE QUEL CHE FINISCE BENE, mio zio lo diceva sempre “ la vita è lunga, trascorrila con chi ti ama” strano detto dal uomo più veloce del mondo, ma alla fine, aveva ragione.

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