Imprevisto Saiga.

di Ammie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Imprevisto Saiga: morderne uno crea dipendenza? ***
Capitolo 2: *** Imprevisto Saiga: lacrime versate inutilmente? ***
Capitolo 3: *** Imprevisto Saiga: qualcuno sospetta qualcosa? ***



Capitolo 1
*** Imprevisto Saiga: morderne uno crea dipendenza? ***


Imprevisto Saiga: morderne uno crea dipendenza?

 
 
Caro diario,
Non so né come, né quando è iniziato tutto.
O forse sì.
Alcuni mesi fa Yahiro e Sakura ci fecero una sorpresa, venendo a trovare noi membri della S.A. a scuola. L'insegnante di biologia era assente, quindi abbiamo deciso di passare l'ultima ora insieme a chiacchierare nella serra.
Hikari e Kei stavano litigando come il solito, Ryuu stava scrivendo messaggi a Finn, ma allo stesso tempo cercava anche di tranquillizzare Jun dalle troppe effusioni che la fidanzata gli dimostrava. Megumi stava scrivendo qualcosa nel suo quaderno, Yahiro stava aspettando di poter leggere, anche se in realtà sembrava abbastanza annoiato, e infine Tadashi si stava ingozzando dei miei tramezzini al peperoncino.
Avevano tutti apprezzato lo spuntino, quindi stavo per offrire anche il resto che avevo preparato. Sentendomi osservata alzai lo sguardo e...
Yahiro mi stava guardando molto, molto intensamente.
Non potevo non sentirmi a disagio! Mi fissava con così tanta attenzione che mi sono innervosita, facendo cadere uno dei miei piccoli panini. Tutti si girarono verso di me e Tadashi, sempre il solito, si è messo a piangere perché il suo adorato cibo era caduto a terra.
Subito dopo lo raccolsi, anche se continuavo a sentirmi osservata.
Quando poi arrivò l'ora di tornare a casa non trovai la mia limousine ad aspettarmi fuori: l'autista era stato bloccato dal traffico. Io ero rimasta per sistemare la cucina, gli altri avevano già degli impegni e Tadashi era stato costretto da sua madre ad aiutarla con un lavoro, quindi non avrebbe potuto darmi un passaggio. Costretta ad aspettare per un bel po', mi avvicinai ai bellissimi cespugli di rose da poco fiorite, apprezzandone il profumo.
Con la mente iniziai a pensare a ciò che era quasi accaduto poche ore prima nella serra: ero tranquilla, avevo appena cacciato Tadashi perché con le sue smanie da viaggiatore non riuscivo a concentrarmi su ciò che stavo facendo.
Stavo canticchiando a bassa voce, quando la porta si aprì.
-Tadashi, quante volte ti ho detto di non...-
-Mi addolora che tu mi abbia scambiato per quell'avventuriero, Akira-
-Yahiro! Cosa ci fai qui?- chiesi sorpresa.
-Ti prego, non esagerare con la gioia!- disse in modo sarcastico.
-Senti, non ho tempo. Sono abbastanza occupata, e adesso...-
-Non preoccuparti, volevo solo dirti che la data di partenza per Pechino è stata anticipata: tra quattro giorni-
-Fantastico...- borbottai.
Maledetti affari! O forse no?
Se non fosse stato per loro non sarei stata costretta a viaggiare con Saiga.
-Potrebbe rivelarsi una piacevole pausa- disse poi, distogliendomi dai vari pensieri.
-...Pausa da cosa?- domandai dopo un po', pensierosa.
Strinse le spalle. -Non saprei. Dallo studio, dalla cucina...-
-Non mi pesa cucinare per i miei amici- risposi.
Per alcuni minuti rimanemmo in silenzio: mentre io stavo preparando tutto per lo spuntino, lui stava curiosando e intanto si avvicinava pian piano a me.
-Serve una mano?- disse all'improvviso.
A quelle parole sobbalzai, perché lui era proprio dietro di me.
-Akira! Tutto bene?- domandò sinceramente spaventato dalla mia reazione.
Subito mi girò e mi studiò minuziosamente, sempre tenendomi stretta.
-Ehi...- sussurrò.
Aprii gli occhi che poco prima avevo chiuso, trovandolo di fronte a me, a pochi centimetri dal viso.
Grazie alla vicinanza notai un particolare che mi era sempre sfuggito: i suoi occhi.
Erano chiari, ma non avevano un colore comune. Avevano una strana tonalità di rosa, quasi del colore della pelle. Li fissai a lungo e senza rendermene conto lui aveva spostato lo sguardo verso il basso, sulla mia bocca.
Non potevo farne a meno, ma mi sentivo... Strana.
Come quando Tadashi mi baciava, mi abbracciava o mi diceva cose dolci. Solo che stavolta non c'era il mio ragazzo, ma Yahiro: il ragazzo che odiavo.
Lo odiavo davvero, poi?
Con una mano mi accarezzò i capelli in modo lento e con l'altra mi tirò a sé, mentre io ero completamente immobile. Si abbassò mentre lentamente chiudeva gli occhi. Stava per baciarmi.
Il ragazzo che forse odiavo!
Una parte di me voleva scappare, un'altra voleva sentirlo. Il sapore delle sue labbra, me ne resi conto solo in quel momento, divenne qualcosa che volevo scoprire a tutti i costi. Volevo un morso di Yahiro.
L'unica cosa che mi "salvò" fu il presidente che nessuno conosceva. Non appena urlò dove sei mia adorata Hanazono Yahiro si staccò da me.
Oh, se Kei lo avesse sentito. -L'avete vista?-
-Non è qui, sparisci-
-Non c'è bisogno di rispondere in questo...- si bloccò per un attimo, poi riprese con voce tremante. -Ehm... Qui non c'è, già... Sarà meglio andare...-
Una volta uscito mi girai subito verso Yahiro, capendo il motivo del tremore della voce del Presidente Nessuno. Aveva uno sguardo spaventoso, che incuteva timore puro.
-Akira- mi disse avvicinandosi. Aprì la bocca per parlare, ma non volli ascoltarlo.
-Aspetta, non andartene- continuò, una volta usciti all'aria aperta.
-Non c'è niente da dire- risposi secca. -Proprio niente-
-Oh, andiamo... Se non fosse per stato per quello studente, noi...-
Arrabbiata, presi il suo braccio e lo strinsi, graffiandolo con le unghie. -Ascoltami: non è successo niente. E mai succederà- gli dissi sottovoce.
Alzò un sopracciglio. -Ma stava per succedere, ammettilo-
-Smettila!- sbottai. -Yahiro, tu stai con Megumi-
-So che può sembrare crudele, ma la lascerei subito per te-
A quel punto lo guardai sorpresa. Stava analizzando qualsiasi mia mossa con quegli occhi chiari, quegli occhi che poco prima avevano scatenato qualcosa in me, qualcosa che ancora non avevo realizzato.
-Non dire sciocchezze- risi. -Io non lascerò mai Tadashi. Lo amo. É chiaro il concetto?-
Sembrava ferito da quelle parole, infatti dopo se ne andò senza dire nulla.
Una domanda però continuava a disturbarmi: io amavo davvero Tadashi? Non glielo avevo mai detto in modo esplicito.
E se non fosse stato amore? Se fosse stato tutto solo un legame molto profondo? Allora non conoscevo ancora le risposte a tutte quelle domande, e comunque non ebbi tempo per provare a cercarle.
-Akira!- disse Hikari sorridendo. -Non vedo l'ora di assaggiare lo spuntino di oggi-
Ero ancora scombussolata, ma provai a comportarmi normalmente. -Il presidente sconosciuto ti stava cercando- dissi, notando subito dopo lo sguardo furioso di Kei.
Una volta arrivata a casa, non facevo altro che pensare a come dire a Tadashi del mio viaggio. Certo, era un viaggio di lavoro, ma avevo paura di come avrebbe reagito.
Lo chiamai e gli chiesi di passare da me la sera stessa, nonostante non avevo ancora capito come iniziare il discorso. Non appena arrivò mi fece un grande sorriso, uno di quei sorrisi che illuminano la tua giornata, anche se era stata pessima.
Quello fu il primo segnale: lui teneva davvero a me.
-Devo dirti una cosa- iniziai.
I suoi occhi si allargarono allarmati. -Qualcosa di brutto?-
-Non direi...- risposi dubbiosa. -Mio padre e quello di Yahiro hanno stretto un accordo d'affari con un investitore cinese. Questi ci ha invitato a passare una settimana in uno dei suoi lussuosi hotel...-
-E... Chi ci sarà?- domandò poi, con uno sguardo stranamente neutro.
-Mio padre, Yahiro, suo padre e io- risposi tutto d'un fiato.
Non riuscivo a cogliere il minimo indizio per capire il suo stato d'animo.
-Chitose?-
-É malato, sua madre resterà a casa con lui-
-Tua madre?-
-Deve occuparsi degli affari della compagnia aerea-
Silenzio. Un silenzio terribile riempì la stanza.
Ma in fondo, cosa mi aspettavo? Era ovvio che si sarebbe preoccupato. Allora non riuscivo a capire perché, ma ora ci riesco benissimo.
-Akira, mi fido di te. L'unica cosa di cui sono preoccupato è il comportamento di Yahiro- s’innervosì. -É vero che mi ha aiutato ad ammettere i miei sentimenti per te, ma da allora è passato più di un anno. Siamo cresciuti-
-Non capisco-
Mi prese le mani dolcemente, facendo combaciare la sua fronte con la mia. -E se approfittasse della mia assenza? Io non voglio perderti-
Gli accarezzai la guancia, rassicurandolo. -Non mi perderai-
-Tra quanto partite?-
-Quattro giorni- sospirai.
-Ricorda che io ho fiducia in te- disse, baciandomi teneramente. -Voglio tante tue foto a Pechino-
Non avevo ascoltato la seconda frase, perché ero ancora rimasta bloccata al ho fiducia in te.
Proprio quello che volevo evitare: se fosse successo qualcosa, lui ci sarebbe rimasto malissimo. Lui provava davvero qualcosa per me, e anch’io tenevo molto a lui. L'unico problema ero io.
Se avevo avuto quel ripensamento nella serra, come avrei fatto a Pechino con Yahiro, mentre i nostri genitori erano impegnati altrove?
Avrei fatto soffrire Tadashi?

 
 
Primo capitolo fresco fresco: sono tornata da poche ore a casa, abbandonando il mare.
Che tristezza che sto provando ora.
Mi farebbero però sentire meglio le vostre recensioni, quindi mi raccomando!
Come vi sembra Akira? Un po’ fuori luogo? Ho deciso di tagliare il suo carattere più “violento”, quello per il quale nell’altra mia storia si fa tante seghe mentali.
Ah, curioso come si presenta il titolo, no? Alcuni mesi fa mi sono riguardata Soul Eater, decidendo poi di copiare il modo in cui sono scritti i titoli degli episodi: a mo’ di domanda.
Spero la storia via abbia stuzzicato, penso di aggiornare nel weekend!
Grazie da subito a chi decide di seguire la mia storia. Grazie davvero.
Vado a disfare le valigie, cosa moolto noiosa.
Un beso,
Maddie.
 
 
Nel prossimo capitolo:
-Io...-
-Shh. Mi prendo la responsabilità di ciò che è appena successo. Tu però, non piangere più-
Annuii, non volendo parlare.
-Un'ultima cosa: rifletti su ciò che ho detto... E su ciò che hai fatto anche tu-

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Capitolo 2
*** Imprevisto Saiga: lacrime versate inutilmente? ***


Imprevisto Saiga: lacrime versate inutilmente?

 
 
Caro diario,
Il giorno dopo del discorso con Tadashi arrivai a scuola più agitata che mai, perché sapevo che con la solita gara tra Kei e Hikari sarebbero arrivati anche Sakura e Yahiro.
Ah, se Tadashi avesse saputo del quasi bacio! Chissà che avrebbe fatto!
Ricordo che appena varcato il cancello c'erano Yahiro e Megumi intenti a comunicare con una lavagnetta. Lei sembrava felice, sorrideva e aveva le guance rosse. Lui, invece, non appena mi notò passare mi seguì con lo sguardo, dimenticandosi completamente di lei. Questa cosa non passò inosservata a Ryuu e Jun, che subito rimasero colpiti dal suo comportamento.
-Akira!- urlò poi Sakura, comparendo all'improvviso.
-Uhm... Sì?-
-Sei pronta per la sfida? Sono così emozionata!-
Sbattei le palpebre. -Non avevo mai visto così tanto entusiasmo da parte tua-
-Hikari ha detto di avere un'asso nella manica. Stavolta sarà lei la numero uno- disse convinta.
Mi ripresi, notando però che Yahiro non mi aveva ancora lasciata con lo sguardo, facendo particolarmente irritare Jun.
-Preparerò un dessert speciale allora!- dissi, cercando di pensare ad altro.
-Non resti ancora un po' con tutti noi?-
-Ehm, no...- farfugliai cercando una scusa. -Se Hikari vincerà, devo impegnarmi molto di più con il dolce!-
Occhi brillanti mi accecarono. -Questo é lo spirito giusto!-
Sollevata, raggiunsi la cucina lasciando Sakura con la sua motivazione, Yahiro con il suo sguardo intenso e Jun con la sua crescente irritazione. E pensare che tra soli tre giorni sarei volata a Pechino con il ragazzo che avevo evitato per tutta una vita! Stavo preparando il dolce preferito del mio angelo quando la porta si aprì, rivelando un Ryuu preoccupato come mai prima d'ora.
-Scusa, Akira, posso parlarti un momento?-
Mi pulii le mani. -Certo-
Sorprendomi, arrivò dritto al punto. -Per caso sai che succede a Yahiro? Ho notato che poco fa non stava prestando molta attenzione a Megumi...-
L'unica cosa di cui ero certa, era la mia volontà di non far soffrire nessuno. Conoscevo Megumi da molti anni, non potevo farle del male. Non avrei mai voluto, non intenzionalmente.
-Sarà stressato per lavoro, magari- dissi.
Cercai di essere più convincente possibile, ma a quanto pare Ryuu sospettava qualcosa, perchè i suoi occhi si strinsero in due fessure.
Sospirò. -Probabilmente è così. Scusa, è che non voglio che Megumi soffra-
-Non preoccuparti- sorrisi. -Allora torno al mio dolce-
-D'accordo, a dopo-
Una volta uscito ragionai: lo aveva visto guardare me invece di ascoltare Megumi. Tutti sapevano della sua cotta per me, e forse questa cosa aveva turbato Ryuu. Sospettava qualcosa?
Forse ero solo paranoica, ma allora non potevo ancora saperlo.
Continuai a preparare il dolce, quando la porta si aprì nuovamente.
Ricordo di aver pensato: perché ancora Yahiro?
-Akira... Posso disturbarti?-
Dopo varie battaglie interiori, mi decisi ad annuire con il capo.
-Per ieri. Io...-
-Non dire altro- lo bloccai subito.
-Tu non ti sei mossa-
Spalancai gli occhi. -Come?-
-Stavo per baciarti- spiegò. -Avresti potuto fermarmi, visto che ami Karino. Ma no, non lo hai fatto-
-Oh, ti prego! Ero scioccata!- dissi, alzando la voce.
-Megumi è una brava ragazza, questo non lo metto in dubbio. Però dopo un po' di tempo mi sono reso conto che non ti ho dimenticato, Akira-
Rimasi senza parole, letteralmente. Perché sentivo il mio cuore battere più forte?
-Cosa?-
-Non potevo dimenticarti, anche se una parte di me lo voleva-
Ero ancora sotto shock, quando Yahiro si avvicinò a me senza preavviso. Mi abbracciò, permettendomi così di sentire come, anzi, quant'era cambiato.
Il mio primo impulso fu quello di ricambiare l'abbraccio, ma mi fermai in tempo.
Cercai di allontanarlo da me, ma lui mi teneva ancora stretta a sé.
-Akira... Guardami, ti prego- sussurrò.
Feci come mi aveva detto, notando i suoi occhi chiari brillare d'emozione. Non riuscivo più a muovermi! Ero come ipnotizzata, stregata da quello sguardo dolce.
-Yahiro...-
-Lascia che ti mostri cosa vali per me- disse per poi sorprendermi.
Mi stava baciando.
Il nostro non fu un bacio dolce e tenero, ma forte e passionale.
Mi tirò piano i capelli, inclinandomi la testa quanto bastava per approfondire il bacio.
Un bacio molto, molto intenso.
La cosa che però mi sconvolse di più fu il mio comportamento: anch’io stavo partecipando al bacio! Mi spinse contro il bancone della cucina, prendendomi poi le cosce e facendomi sedere sopra.
Sentivo le sue mani ovunque: tra i miei capelli ormai diventati lunghi, sulla schiena, sulle gambe... Il tutto mentre continuava a baciarmi con avidità, come se non ci fosse un domani, senza freni né esitazioni.
Ricordo benissimo quel momento, perché per la prima volta un ragazzo aveva messo le mani sotto la mia camicia, accarezzandomi la schiena per farmi rabbrividire.
Ricordo anche il gemito che uscì dalla mia bocca, facendo sorridere Yahiro e facendo me arrossire, mentre intanto facevo scorrere le mie mani sul suo petto, vogliose di scoprire il suo corpo.
Nessuno, nemmeno Tadashi, il mio ragazzo, aveva messo le mani sotto la camicia.
-Ya... Hiro...- dissi, tra i vari baci.
Subito dopo mi guardò, diventando serio. -Non hai idea di quanto abbia aspettato, di quanto io sia felice adesso-
Posò la sua fronte sulla mia spalla, abbracciandomi di nuovo. Solo in quel momento mi resi conto di ciò che avevo fatto.
Spalancai gli occhi prima con orrore, poi con tristezza.
Lacrime iniziarono a scendere dai miei occhi: avevo tradito il mio ragazzo. Tadashi, colui che mi amava, che mi adorava, che mi aveva detto “ho fiducia in te”.
Sentii il mio cuore farmi male, e iniziai a piangere rumorosamente.
Yahiro se ne accorse, e con tono preoccupato cercò di calmarmi.
-S... Sono una persona... O... Orribile!-
-Shh, non è vero- continuava a ripetermi.
-L'ho... T... Tradito!- singhiozzai.
Mi spostò i capelli dal viso e mi guardò, quando riconobbi il suo sguardo mortificato. Sospirò. -È tutta colpa mia-
Rimasi in silenzio, perché volevo scoprire ciò che aveva da dirmi.
Vedendo che le lacrime continuavano a scendere mi diede un suo fazzoletto.
-Akira... Tu significhi molto per me, ma detesto vederti piangere- si passò una mano tra i capelli, tenendo l'altra ancora sulla mia coscia.
-Scusa. Forse non avrei dovuto, ma... Anche tu hai partecipato, mi sembra-
-Io...-
-Shh. Mi prendo la responsabilità di ciò che è appena successo. Tu però, non piangere più-
Annuii, non volendo parlare.
-Un'ultima cosa: rifletti su ciò che ho detto... E su ciò che hai fatto anche tu-
E così, dopo una lieve carezza, uscì dalla cucina, lasciandomi con i miei pensieri e con una strana sensazione di vuoto.
Solo che allora non capivo ancora cosa potesse significare.

 
 
Secondo capitolo fresco di stampa, spero vi piaccia e che la storia v’incuriosisca.
Per favore, RECENSITE, datemi il vostro parere.
Qualcosa che secondo voi non va… Che non avete capito…
Un bacio,
Maddie.
 
 
Nel prossimo capitolo:
Spalancò gli occhi. -Solo voi due?-
-No!- aggiunsi subito. -Anche i nostri padri-
-Forse è per questo- borbottò poi, attirando la mia attenzione.

-Cosa?-
-Ehm, mentre preparavi il dolce Ryuu ha chiesto a me e Takishima se Yahiro aveva qualche problema... Ha accennato a te... E Megumi...-

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Capitolo 3
*** Imprevisto Saiga: qualcuno sospetta qualcosa? ***


Imprevisto Saiga: qualcuno sospetta qualcosa?
 
 
Caro diario,
La gara finì come al solito, ovvero con Hikari che urlava "non mi chiamare numero due".
Il giorno stesso la invitai a dormire a casa mia in modo da tirarle su il morale. Allora non sapevo ancora cosa sarebbe successo, cosa avrei saputo.
-Akira- disse il mio angelo appena varcata la porta di casa. -Grazie per la torta, era buonissima-
Sorrisi calorosamente. -Mi fa piacere sentirtelo dire-
Dopo aver cenato e dopo esserci sistemate in camera mia, iniziammo a parlare del più e del meno, così da distrarmi dagli avvenimenti della mattina.
-La prossima volta lo batterò, te lo prometto- mi disse con un'aura combattiva.
-Ma certo che...-
Subito mi bloccai, perché mio padre era a casa, stranamente. -Akira? Posso?- disse bussando.
Sbattei le palpebre. -Uhm, certo-
Si fermò sulla soglia della porta, chiedendo se Yahiro mi aveva informata del cambio di data per il viaggio.
-Certo- arrossii, ripensando al bacio. -Sì, me lo ha detto...-
-Bene, bene. Buonanotte, allora. Hikari- disse salutandola con un cenno del capo.
Perché proprio con i Saiga? E perché Yahiro non poteva dimenticarsi di me e farla finita? Ma soprattutto, io volevo che lui si dimenticasse di me?
-Andate da qualche parte, Akira?-
Mi ero completamente dimenticata di dire anche agli altri della mia assenza, ma sotto sotto sapevo di temere almeno un po' la reazione di Megumi.
-Un incontro d'affari a Pechino- dissi sbrigativa.
-Che bello, Pechino! Ma Yahiro cosa c'entra?-
Mi morsi il labbro. -Lui... Viene anche lui-
Spalancò gli occhi. -Solo voi due?-
-No!- aggiunsi subito. -Anche i nostri padri-
-Forse é per questo- borbottò poi, attirando la mia attenzione.
-Cosa?-
-Ehm, mentre preparavi il dolce Ryuu ha chiesto a me e Takishima se Yahiro aveva qualche problema... Ha accennato a te... E Megumi...-
Mi guardò per qualche secondo, come per chiedere spiegazione dello strano comportamento.
Guardandola negli occhi capii: dovevo sfogarmi con qualcuno, avevo bisogno d'aiuto.
-Hikari... Se ti dico una cosa prometti di non dirla a nessuno?-
Sembrò sorpresa, ma sapevo che non mi avrebbe mai detto di no, in fondo era mia amica. -Certo... Di che si tratta?-
Deglutii nervosamente prima di iniziare il discorso. -C'é un motivo se Ryuu era più strano del solito- dissi tutto d'un fiato.
-Quale?- chiese curiosa.
-Mi ha baciata- sussurrai impercettibilmente.
-Scusa? Akira, non ho sentito bene...-
-Mi ha baciata!- dissi ad alta voce.
I suoi occhi si spalancarono, scioccati dalle mie parole. -Ryuu ti ha baciata?-
-Cosa? No, Yahiro mi ha baciata!- dissi rossa come un peperone e agitata come non mai.
-Ma tu... Lui... Non siete già impegnati?- domandò in stato confusionale.
-Sì, ma... Non so, non sono riuscita a evitarlo...- poi, notando che non dava segno di voler parlare, ripresi la spiegazione. -Hikari, non devi dirlo a nessuno. Per favore-
-Non ti preoccupare. Allora...- iniziò seria, mentre aspettavo un consiglio con sguardo implorante. -Tu provi qualcosa per Yahiro?-
-Uhm... No, non direi- dissi, anche se poco convinta, molto poco convinta.
-E per Tadashi?-
-Certo che sì! É il mio ragazzo, dopotutto- risposi.
-E... Ehm, ti è piaciuto il... Bacio?- continuò a chiedere, anche se era in imbarazzo come me.
Mi era piaciuto? Fino ad allora non mi ero mai posta il problema, non ci avevo mai pensato. -Sì- ammisi, con sguardo basso.
Per un po' rimanemmo in silenzio, poi mi diede la sua opinione.
-Akira, secondo me Yahiro ti ha solo confusa un po'...- mi prese le mani. -Te la sentiresti di lasciare Tadashi e il vostro rapporto per crearne uno con lui?-
Risposi subito di no, quasi senza pensare. In fondo sapevo qual era la risposta, ma allora non ne ero del tutto convinta.
-Ecco, vedi? Se dici di no allora resta con Tadashi, non complicare troppo le cose- sorrise. -Però sappi che qualunque decisione tu prenda io sarò con te-
Ricordo quel momento come fosse ieri. Lacrime di gioia si formarono ai miei occhi, perché sapevo che qualunque cosa fosse accaduta lei sarebbe rimasta con me e mi avrebbe aiutato.
-G... Grazie Hikari...- dissi felice per poi abbracciarla stretta.
-Di nulla, figurati. Ma tu hai intenzione di dirlo a Tadashi?-
Ci pensai per qualche minuto, sempre tenendola stretta. -Non credo, in fondo è stato solo un errore... Non voglio rovinare tutto- mi asciugai le lacrime. -No, voglio solo dimenticare-
-Mmh... D'accordo, se credi sia la cosa giusta-
Sì, deve essere la cosa giusta.
 

 
Terzo capitolo scritto e pronto per il vostro giudizio.
READ & REVIEW! Por favor, è necessario por moi.
Buona fortuna ragazze, la scuola sta per ricominciare! La mia inizia questo giovedì!
Hilfe bitte…
Maddie.
 
 
Nel prossimo capitolo:
-Uhm… Ragazzi, dovrei dirvi una cosa- dissi a un certo punto, incrociando lo sguardo di Megumi.
“Che c’è?” scrisse sulla lavagnetta.
 Yahiro non le aveva ancora detto niente, a quanto pare. -Dopodomani io e Yahiro partiremo per un incontro d’affari. Staremo a Pechino una settimana circa, quindi non potrò farvi il the- annunciai d’un fiato.
Un terribile silenzio occupò la serra. Persino Kei aveva smesso di scrivere con il suo laptop, segno per niente buono.
Mi girai verso Tadashi che, nonostante giorni prima aveva detto di fidarsi di me, era di nuovo rabbuiato.

-Buongiorno- esordì poi la voce del ragazzo che Ryuu e Jun avrebbero massacrato. 

 

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