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di lloydsrap
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** lucky crash. ***
Capitolo 2: *** would you like coffee? ***
Capitolo 3: *** i'm not a good runner. ***
Capitolo 4: *** Harry is not god ***
Capitolo 5: *** do you trust me? ***
Capitolo 6: *** 'he was drunk' ***
Capitolo 7: *** who the heck am I? ***
Capitolo 8: *** kiss me or hug me. ***
Capitolo 9: *** i'm not cute. ***
Capitolo 10: *** yours truly ***
Capitolo 11: *** is better left unsaid ***



Capitolo 1
*** lucky crash. ***


Stavo ascoltando della musica sul mio letto pensando a quello che la mia migliore amica mi aveva appena rivelato: Jake aveva una nuova ragazza. Non mi interessava molto,ormai avevamo rotto e ci eravamo anche allontanati ma lui era stato il mio migliore amico e il mio ragazzo, un po' mi mancava.Nella camera entrò mia sorella e iniziò a parlare con uno sguardo irritato,mi chiedevo se avesse notato il mio sguardo confuso o le cuffie nelle mie orecchie, sembrava di no, così decisi di toglierle per sentire cosa avesse da ridire questa volta.

 

“Dove li hai messi?” Mi ero persa metà ramanzina quindi non sapevo di cosa stesse parlando.

 

“Cosa c'è?” Dissi io con freddezza

 

Incrociò le braccia quasi offesa e mi spiegò tutto per la seconda volta: pensava che le avessi preso dei documenti importanti ed era incavolata con me.

Non ero sorpresa,era tipico di Sarah, dare la colpa a me di tutto quello che accadeva in casa.

 

“Non te li ho presi io quei documenti,non so nemmeno di cosa tu stia parlando!”

 

“Erano nella cucina,se io non li ho toccati puoi essere stata solo tu!”

 

“La mamma era a casa oggi,perchè non chiedi a lei?”

 

Mentre lei se la spassava a casa del suo ragazzo io ero a casa,a sopportare mia madre nella sua mattinata libera.Mia madre non era mai stata presente nella mia vita,ero cresciuta con mia sorella e con circa otto baby sitter,lei era troppo occupata con il suo lavoro per me.

 

“Dio Julie, sei inutile”

 

Odiavo sentirmelo dire, sapevo che non lo pensava veramente ma ci rimasi molto male comunque, così la rabbia prese il sopravvento e le urlai di andare a farsi fottere.

Uscii di casa in fretta e in furia, non sapevo nemmeno dove andare, Katherine era in vacanza a casa di suo zio in Florida, mi aveva anche invitata ma io ero impegnata con gli esami d'ammissione per l'università.

 

Camminavo in fretta e non mi accorsi dell'enorme macchina che sfrecciava sulla strada, attraversai distrattamente e d'un tratto sentii il clackson di un'auto molto vicina suonare, un enorme spavento mi travolse e dopo tre secondi dopo non vedevo più niente.

 

**

 

Aprii gli occhi,ero stesa su un letto ma la stanza era da me un luogo sconosciuto, notai che accanto a me c'era un ragazzo che mi fissava, come facevo ad essere lì?

 

“Ehi,tutto bene?”

 

Tutto bene? In effetti mi sentivo un po' confusa.

Subito dopo ricordai cos'era successo: ero svenuta per il grande spavento.

 

“Si sto bene, chi diamine ti ha insegnato a guidare?”

 

Questo tipo passò dallo sguardo preoccupato ad uno sguardo divertito,cosa c'era di divertente nel vedere una ragazza a terra?

 

“Calma,non ti ho investita,sono riuscito a frenare in tempo”

 

La credeva una giustifica valida?Forse per lui non era abbastanza far svenire una persona dalla paura.

 

“Non importa, stavi comunque superando i limiti di velocità, questo mi autorizza a pensare che tu sia un pessimo guidatore”

 

“Superavo i limiti di velocità perchè la strada era vuota, tu sei sbucata dal nulla senza guardare la strada, sei un pessimo pedone”

 

Stava forse cercando di farsi odiare?Beh, ci stava riuscendo abbastanza bene.

 

“Oh smettila! Dimmi dove sono così posso tornarmene a casa”

 

“Aspetta..non mi riconosci?”

 

Forse lo conoscevo ma non mi ricordavo di lui,strano..ero quasi sicura di non averlo mai visto in vita mia.


“No..dovrei?”

 

“In teoria si, dovresti.”

 

Mi prendeva in giro?

Guardandolo meglio però il suo volto mi era familiare,forse abitava nel mio quartiere e lo conoscevo di vista.

 

“Tutto ciò è strano ma mi piace,amo il fatto che tu non mi stia saltando addosso.”

 

Aggrottai le sopracciglia,per quale assurdo motivo sarei dovuta saltargli addosso?

 

“dimmi chi sei”

 

“nah, forse non dovrei”

 

“sei un illuso,non ti salterei addosso in nessun caso,dimmi chi sei”

 

Odiavo il fatto che lui si stesse prendendo gioco di me o almeno,io la vedevo così.

 

“mmh. Conosci i one direction?”

 

Avevo già sentito quel nome ma non ricordavo dove,poi mi venne in mente mia cugina e collegai tutto.Erano una band,la band che si era classificata terza a xfactor nel 2010.

Stavo fissando il vuoto mentre riflettevo con me stessa e questo fece ridere il ragazzo che mi aveva quasi investita, doveva per forza far parte della band, ora capivo perchè il suo volto mi sembrava conosciuto.

“Sei un membro della band, vero?”

 

“Davvero non mi conosci?” Il suo tono sembrava davvero sorpreso

 

Iniziava ad irritarmi,gli avevo ripetuto più volte di non conoscerlo,per quale ragione continuava a chiedermelo? Forse si sentiva troppo famoso.

 

“So sei uno dei one direction ma non so il tuo nome, non sono una tua fan.”

 

“mi chiamo Harry, Harry Styles” Disse lui con uno sguardo ironico

 

Finalmente mi aveva rivelato il suo nome, ora tutto mi era più chiaro, ovviamente avevo già letto il suo nome su qualche rivista ma non mi ero mai interessata particolarmente a lui o al resto della band.

 

“bene Harry, puoi per favore dirmi dove mi trovo?”

 

“Sei a casa mia. Tranquilla, non ho intenzione di rapirti”

 

Questo tipo era piuttosto sfacciato,non solo mi aveva portata a casa sua e in questo momento ero stesa sul suo letto con un mal di testa incredibile,si azzardava anche a scherzare.

 

“Comunque voglio andarmene a casa mia”

 

Ignorai il suo sorrisetto e tentai di alzarmi, fu una pessima idea dato che vedevo tutta la stanza girare velocemente.

Chiusi gli occhi cercando di rimanere in equilibrio e subito dopo sentii due mani circondare i miei fianchi.

 

“Tutto bene?”

 

Infastidita cercai di nascondere la mia debolezza,aprii gli occhi e finalmente spostò le mani dai miei fianchi.

 

“Si, credo proprio che me ne andrò a casa”












SPAZIO AUTRICE:
Salve a tutti! Questa è la mia 'prima' fan fiction, non è esattamente la prima ma le altre erano abbastanza bimbominchiose perciò non le ho mai pubblicate (che orrore)
So benissimo che questo capitolo è descritto male ma sono abbastanza (troppo) pigra per modificarlo, spero comunque che vi incuriosisca.

I prossimi capitoli saranno sicuramente scritti e descritti meglio, è passato un pò da quando ho pubblicato questo capitolo ma rileggendolo ho deciso di correggerlo un pò e di aggiungere appunto uno 'spazio autrice'.
Fatemi assolutamente sapere cosa ne pensate, ricordate che posso migliorare solamente grazie ai vostri consigli e a delle eventuali critiche, perciò andateci giù pesante. lol

Su twitter sono @wonderfamily e se volete seguirmi chiedetemi il follow back, sarò felice di ricambiare!
Per ora è tutto, RICORDATE DI LASCIARE UNA RECENSIONE (positiva o negativa).

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Capitolo 2
*** would you like coffee? ***


Provai a fare qualche passo e uscii dalla camera,lui mi stava ancora guardando e tutto ciò era abbastanza imbarazzante,mi costava un certo sforzo rimanere in piedi.

“Non ti reggi in piedi,posso darti un passaggio”

Ci pensai su,in fondo non era una cattiva idea,non sarei mai riuscita ad arrivare a casa senza un passaggio. Odiavo profondamente quello che stavo per dire,di solito non chiedevo niente a nessuno.

“Si per favore”

Mi sorrise gentilmente ed estrasse le chiavi della macchina dalla sua tasca,si rivelò davvero rispettoso nei miei confronti,mi chiese se stavo bene o se avevo bisogno di una mano e mi aveva persino aperto lo sportello della macchina,questi gesti carini da parte dei ragazzi non erano molto usuali.

“allora..come mai camminavi così arrabbiata?” Aveva appena reso vani i suoi gesti carini ed educati.

Odiavo quando le persone chiedevano cose del genere. Mi limitai a mantenere il silenzio per tutto il tragitto con il broncio,ogni tanto Harry mi guardava per accertarsi che fossi sana e salva,quel ragazzo mi irritava con tutte quelle sue false premure,cosa poteva importargliene di una sconosciuta?

“Dov'è casa tua?” Mi chiese lui senza spostare lo sguardo dalla strada

Osservai bene la zona,era semplice arrivare nella mia via: bastava girare a destra e ci saremmo arrivati senza problemi. Gli indicai la strada e finalmente accostò sul vialetto,ora ero libera di scendere. Mi sorgeva un dubbio: avrei dovuto ringraziarlo o no?

“.Grazie Harry,sei stato gentile”

I ringraziamenti non erano il mio forte,non lo erano mai stati,di solito non trovavo mai le parole giuste e mi usciva un 'grazie' timido.

“Pensavo non lo avresti mai detto”

“Cosa intendi dire?”

"Niente non preoccuparti, Posso lasciarti entrare sola o hai bisogno d'aiuto?"

Naturalmente risposi di stare bene così fu libero di salutarmi e di andarsene. Entrando in casa mi accorsi di quanto tempo fosse passato: tre ore. Cavolo,mi aspettavo un'oretta e non di più,quanto tempo ero rimasta priva di sensi?Vidi mia sorella arrivare con fare impacciato,che le prendeva adesso?

“Julie scusami,li aveva presi la mamma quei documenti”

“non importa.”

“Stai bene?Mi sembri un po' strana”

Sentivo solamente un forte mal di testa,era come se qualcuno me la stesse trapanando ma a chi interessava?

“sto bene ma sono un po' stanca,me ne vado a letto”

Mi fissò confusa,in effetti erano solo le sette di sera e di solito a quest'ora studiavo o ne approfittavo per stare un po' al computer,non dormivo mai prima delle undici di sera. Adesso però ne sentivo davvero il bisogno,non sapevo nemmeno se dire a mia sorella cos'era successo,non potevo non dire niente a nessuno e forse lei mi avrebbe dato qualche medicinale visto che era un'infermiera alquanto preparata.

“Sarah..”

Si voltò verso di me e le spiegai tutto,non solo si preoccupò tantissimo,mi accompagnò anche in camera da letto e si offrì di prepararmi una tazza di thè,era tipico di Sarah in fondo,si prendeva cura di me da quando eravamo piccole.Mentre aspettavo mia sorella e il mio thè caddi involontariamente in un sonno profondo,fu mio padre a svegliarmi con le sue urla,si lamentava perchè la sveglia non aveva suonato e adesso era in ritardo.

Controllai l'orario: erano le sette del mattino. Avevo seriamente dormito dieci ore,mi sentivo stordita.

Scesi in cucina dove trovai mia madre ai fornelli,che disgrazia.

 

“Buongiorno Julie,come ti senti?”

Dovevo immaginarlo,Sarah le aveva detto tutto. Mi rivolse un sorriso dolce e mi fece accomodare sulla sedia,mi stava preparando la colazione. In quasi diciassette anni di vita non l'aveva mai fatto,non doveva sentirsi costretta a fare qualcosa solo perchè ero quasi stata investita.Non riuscivo a capirla,per quanto mi sforzassi tutto quello che stava facendo per me era irritante.

“Mamma sto bene,non c'è bisogno che ti preoccupi”

Sbuffai senza darlo a vedere,quelle moine da parte sua mi davano un fastidio tremendo.

"Spiegami com'è successo"

“non ha importanza mamma,sto bene”

Mi riempì di domande,volevo sfuggirle ma non sapevo come,una distrazione qualunque sarebbe andata bene.

Sentii suonare il campanello,esultai internamente,Dio mi aveva ascoltata.

 

“vado ad aprire”

Quando aprii la porta fui molto sorpresa,il ragazzo davanti a me sorrise e si passò una mano tra i capelli imbarazzato,cosa ci faceva ancora qui?

 

“ciao”

“emh..ciao?” Risposi con un tono interrogativo perchè questa sua visita davvero non me l'aspettavo,avrebbe già dovuto dimenticarmi come avevo fatto io con lui.

“volevo sapere come stavi..ero un po' preoccupato” il suo tono imbarazzato mi fece sorridere,Harry Styles era tornato a casa mia per sapere come stavo,doveva essersi preoccupato per me ieri.

“sto bene,non devi preoccuparti,non mi hai investita”

Mi guardai alle spalle pensando che mia madre ci stesse spiando,fortunatamente mi sbagliavo,tornai a guardare Harry ma questa volta mi soffermai sui lineamenti del suo viso,non era un brutto ragazzo.

“oh la cosa mi fa sentire meglio,posso anche andare ora”

Inclinai la testa con uno sguardo perplesso,era venuto solo per questo?

“vuoi entrare?”

Mi azzardai ad invitarlo in casa,non sapevo nemmeno perchè l'avevo fatto,che motivo aveva di entrare in casa mia?

“emh va bene”

Lo feci accomodare in casa,fortunatamente mia madre non era più in cucina,un problema in meno.

“sai,non so ancora come ti chiami”Mi disse mentre si sedeva su una sedia,sembrava abbastanza teso,la cosa non mi stupiva: era sicuramente per la sua educazione,anche io quando entravo in casa degli altri ero così.

“mi chiamo Julie,sappi che per farti perdonare dovrai bere il caffè che ha preparato mia madre”

Sorrise ironicamente,lui ancora non sapeva cosa stava per bere,se l'avesse fatto non sarebbe stato così sereno.

“fossi in te non riderei,mia madre è una pessima cuoca”

Gli offrii 'gentilmente' quella sottospecie di caffè e lui sorseggiò appena quella strana sostanza.

“non è..non è male”

Scoppiammo a ridere entrambi,faceva schifo.

Mia madre era assolutamente negata come cuoca,i suoi caffè sapevano di acqua,ma non acqua normale..acqua purtrida!

 

“scusami Julie devo proprio andare,ho un appuntamento importante e sono anche in ritardo”

Annuii sorpresa,avevo dimenticato che a casa mia c'era un ragazzo di fama mondiale,era strano..non lo vedevo in quel modo,a me sembrava un tipo normale.




SPAZIO AUTRICE:
Okay lo so, nemmeno questo capitolo è un granchè e ci sono anche troppe conversazioni però come ho già detto nel capitolo precedente questi capitoli sono già stati pubblicati e non posso modificarli.
Ho già pubblicato 10 capitoli quindi sarebbe inutile cambiare i primi, ormai è andata.
Voi però fatemi comunque sapere cosa ne pensate, sappiate che col passare dei capitoli il mio modo di scrivere migliora :)

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Capitolo 3
*** i'm not a good runner. ***


Era ormai passata una settimana,io ero sempre più in ansia per gli esami d'ammissione,il mio futuro dipendeva da un unico giorno,non potevo crederci! Avevo sempre sognato di fare l'interprete,amavo l'inglese ma non solo,studiavo francese tedesco e norvegese da quando avevo sette anni.

Non ero tesa,di più!

Dopo qualche minuto mi arrivò un sms,Harry mi aveva mandato un messaggio con scritto 'SOS sono nei guai ti prego apri la porta'

Risposi al messaggio con un velo di confusione,cosa voleva da me ora?

Feci come mi aveva detto e aprii la porta,notai un ragazzo-armadio avvicinarsi,aveva un cappuccio e degli occhiali da sole.

“Ciao.” CIAO? Lui si presentava a casa mia senza preavviso e aveva il coraggio di dirmi 'ciao'?

“Harry mi spieghi che diavolo ci fai qui?” Certo,l'altro giorno ci eravamo scambiati i numeri di telefono ma questo non lo autorizzava ad invadere casa mia quando gli faceva comodo o quando si annoiava.

“Scusa Julie ma era un'emergenza.” aveva il fiatone,ma che stava combinando? Chiusi la porta e gli indicai di sedersi sul divano,sembrava esausto e la cosa mi faceva ridere.

“Mi spieghi cosa è successo?Perchè hai il fiatone?”

Non riuscivo a nascondere un sorriso,la situazione era davvero troppo buffa.

“Mi stavano inseguendo una trentina di fan ed ero solo,eri la casa più vicina”

Mi rispose per giustificare la sua visita inaspettata,ora capivo tutto: le sue fan isteriche lo stavano seguendo e lui stava scappando da loro.

“sembra una storia davvero interessante”

Mi guardò male ma sapevo che stava nascondendo un ghigno,la sua fossetta destra era ben evidente.

Lasciai che si riprendesse per fargli recuperare il fiato,oggi ero meno imbarazzata davanti a lui,forse dipendeva anche dalla 'simpatica' situazione.

“Vorrei vedere te al mio posto,non è affatto divertente!”

Si lamentò scherzosamente passandosi una mano tra i capelli,era una specie di vizio per lui,lo faceva in continuazione.

“oh deve essere brutto essere milionario,girare il mondo ed avere tutte le ragazze ai piedi”

Risi,lui non poteva davvero lamentarsi della sua vita,poteva avere tutto quello che voleva in qualsiasi momento.

“ti sfido allora.” Il suo sorriso si allargò,mi chiesi a cosa stesse pensando.

“spara quest'enorme cavolata,forza”

Incrociai le gambe mettendomi comoda sul divano,sembravo quasi interessata alla sua proposta.

 

“vuoi vedere cosa si prova ad essere seguiti e paparazzati ovunque?”

Il suo sguardo sembrava speranzoso ma in realtà non capivo questa domanda,io non lo invidiavo affatto,non mi lamentavo per niente della mia vita,non ero famosa ma non mi mancava niente.

“questo è il tuo lavoro,io sto bene così grazie.”

Presi una ciocca di capelli e iniziai a giocherellarci distrattamente,sentii vibrare il mio telefono: era un messaggio di Katherine.

“Chi è?” Lo guardai malissimo,come poteva chiedermi una cosa del genere? Ci conoscevamo appena e diciamo che la nostra 'amicizia' se così potevo definirla non era iniziata nemmeno nel migliore dei modi.

“è la mia migliore amica” risposi in modo freddo marcando il mio disappunto.

“Hai una migliore amica?” Il suo tono così sorpreso mi offese e quando lo guardai negli occhi scoppiò a ridere,lo capivo sempre di meno.

“Non te la prendere ma sei piuttosto acida” Rispose ridendo,lo trovava divertente? Decisi di stare al suo gioco,io dovevo sempre avere l'ultima parola.

“Se sono così acida perchè sei qui?” Sfoderai un sorrisetto in attesa della sua risposta.

“Te l'ho detto,avevo bisogno d'aiuto” Sorrisi ma subito dopo lessi un altro sms,era Cheryl,mi stava invitando ad una festa..che rottura.

Avevo quasi dimenticato di avere compagnia così sbuffai involontariamente ed Harry si schiarì la voce in modo teatrale.

“io esisto.” Scoppiai a ridere a quella sua affermazione e mi scusai,gli spiegai il motivo della mia amarezza,purtroppo per una promessa fatta qualche giorno fa a Cheryl ero costretta a partecipare a quella stupida e noiosissima festa.

Cheryl mi conosceva bene e sapeva che odiavo quel tipo di cose,perciò con l'inganno mi aveva fatto promettere di aiutarla con il ragazzo che le piaceva attualmente e beh..quel ragazzo lavorava in discoteca.

“Quindi dove vai di bello?” rispose curioso

“In una discoteca non distante da qui” risposi ancora seccata,avevo zero voglia di andarci.

Mi guardò con una faccia strana,mi metteva a disagio così,mi stava fissando.

“Posso venire?” Lo guardai confusa,voleva seriamente venire con me?

“Perchè?” Chiesi dopo essermi alzata,stavo pensando a cosa mettere e avevo il buio totale.

Harry si dimostrò davvero insistente,voleva venire alla vesta perchè 'si annoiava' e stava facendo di tutto per convincermi,iniziava a darmi sui nervi.

Dopo tanti tentativi rinunciai e lo accontentai,sarebbe venuto alla festa con me,non andavo fiera di questo mio lato debole ma lo Stress fatta persona mi stava esasperando.

“Sai,casa mia è circondata e non so come tornarci,perciò ti devo ringraziare”

Stavo per sputargli il mio succo di frutta in faccia ma per miracolo riuscii a trattenermi,era un debole.

“Non puoi semplicemente cacciarli dalla tua proprietà privata?” in fondo quella era casa sua e non potevano semplicemente accamparsi lì come se nulla fosse.

“non è così facile..non vorrei trattare male i miei fan” Rimasi colpita da quella sua affermazione,non lo credevo così..civile? No,non era il termine giusto,Harry era dolce.

Feci sparire quei pensieri immediatamente.

“beh potresti sempre scappare in Antartide” Ridemmo entrambi,in fondo mi faceva piacere andare alla festa con lui,sarebbe stato di compagnia in quell'ambiente orribile.

 

**

 

Harry mi costrinse ad indossare degli occhiali da sole nonostante fosse buio,era la mia 'copertura' diceva.

Uscimmo quasi di nascosto da casa mia,era una situazione insopportabile e alquanto strana,mi sentivo una specie di fuggitiva anche se non sapevo da cosa stavo fuggendo.

“Ascolta,io non ho intenzione di tenere questi ridicoli occhiali da sole alle dieci di sera” gli dissi lamentandomi,ero ridicola e davo l'impressione di essere cieca.

“Li potrai togliere in discoteca Julie” sbuffai,perchè mi faceva infastidire tanto?Ero una persona facilmente irritabile io.

Quando finalmente entrammo in quella maledetta discoteca la testa già mi faceva male,quella musica mi faceva venire da vomitare,anzi,non potevo definirla musica..era solo rumore.

Misi i miei inutili occhiali da sole nella pochette e incrociai le braccia,c'era gente ubriaca ovunque.

“Sei la felicità fatta persona,lo sai?” Harry sembrava divertito dalla mia espressione annoiata,lui non poteva capire quanto odiavo questo genere di cose.

“Tu puoi andare a divertirti se vuoi” sbuffai per la decima volta e misi il broncio,speravo con tutta me stessa il contrario,non volevo restare sola.

“Dovrei lasciare sola una bella ragazza minuscola come te?” alzai immediatamente lo sguardo verso di lui,la tentazione di picchiarlo era forte.

 

“IO NON SONO BASSA!” mi alzai sulle punte per dimostrarglielo e scoppiò a ridere come un tricheco in calore,cosa c'era di sbagliato in lui?

In quel momento si avvicinò Cheryl che come al suo solito mi abbracciò,mi indicò il ragazzo che le piaceva e si lasciò scappare un gridolino.

“Allora Jul..OH DIO” la guardai con un'aria interrogativa,sembrava che avesse appena visto un fantasma,stavo cercando di capire a cosa si riferisse e rivolsi lo sguardo verso Harry: ora era tutto chiaro.

Lei lo indicò balbettando e io avevo voglia di schiaffeggiarla,non era nemmeno una sua fan.

Harry accennò un sorriso e la salutò presentandosi (grande mossa) e lei era tipo spezzata dalla sorpresa,se continuava a sorridere in quel modo le si sarebbe bloccata la mascella.

Le sussurrai un 'contieniti,stai esagerando' e finalmente si riprese,non era molto brava a trattenere le emozioni.

“Cavolo Julie,hai portato Harry Styles alla mia festa!!” Harry si mise una mano in fronte,al momento non capii la sua reazione ma non dovetti nemmeno chiedergli spiegazioni: si girarono tutti verso di noi e una decina di ragazze diedero di matto,iniziando a farsi spazio tra la folla per arrivare al fantastico e famosissimo Harry Styles.

Sentii qualcuno stringere la mia mano e spingermi via,Harry mi stava trascinando verso l'uscita CORRENDO,non ero brava a correre ma le sue gambe lunghe mi costringevano ad aumentare la velocità per non cadere a terra.

 

Una volta fuori riuscimmo a nasconderci in una specie di giardinetto pieno di alberi,quella discoteca era davvero strana.

Ripensai a quello che era appena successo e scoppiai a ridere,Harry mise la sua mano davanti alla mia bocca per farmi stare zitta,cercai anche di ribellarmi a quel suo gesto ma era più forte di me.

Quando finalmente mi liberò iniziai a dargli contro

“Non devi permetterti di tapparmi la bocca,capito?” C'era pochissima luce ma riuscivo comunque a vedere i suoi denti bianchi,stava ridendo.

“scusa ma non vorrei che mi trovassero” Presi il telefono e mandai un messaggio a Cheryl,avrei approfittato della situazione per sfuggirle.

“Beh grazie,almeno non dovrò sorbirmi quel rumore e quelle persone”

Sorrisi e lo sentii fare lo stesso,per lui erano stati attimi di panico ma io mi ero divertita.

Uscimmo dal nascondiglio,io mi sentivo davvero affamata e volevo tornare a casa,non mangiavo da quasi dieci ore.

“Posso tornare a casa?” Gli chiesi sperando in una risposta affermativa.

“Certo,chiamo un taxi” Feci un sospiro di sollievo,ero anche abbastanza stanca.

 

Il taxi non tardò ad arrivare e qualche minuto dopo ero finalmente sotto casa mia,Harry non mi permise di pagare e questo mi fece alterare un po' anche se non potevo disprezzare del tutto quel suo gesto.

Lo salutai con la mano (non capivo nemmeno perchè lo stavo facendo) e poi entrai in casa,ad aspettarmi c'era mia madre con un'espressione quasi arrabbiata,cosa voleva da me?




SPAZIO AUTRICE
ciao ragazze,scusate se non mi sono presentata prima ma non mi era venuto proprio in mente!lol
Se volete dirmi qualcosa(?) sono @lloydsrap su twitter.
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo,è un capitolo di passaggio perciò non lo trovo 'brillante' spero che vi piaccia comunque e se vi va lasciate una recensione,mi farebbe davvero molto piacere! La storia diventerà più interessante di così,ve lo posso assicurare lol ♥

Grazie per aver letto 

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Capitolo 4
*** Harry is not god ***


La guardai accigliata,era seria?

“che c'è?” Le chiesi spiegazioni ma restò in silenzio,decisi di ignorarla e me ne salii in camera,Katherine sarebbe arrivata domani e non vedevo l'ora: la mia migliore amica non poteva lasciarmi sola per più di un giorno,lo consideravo un crimine.

Mentre ero in bagno a darmi una rinfrescata sentii mia madre parlare al telefono con qualcuno,aveva una voce strana..quasi dolce.

 

**

Il mattino dopo scesi in cucina per prepararmi la colazione ma non appena vidi l'orario mi passò la fame,erano le dieci e alle undici sarebbe arrivata Kath,le avevo promesso di andarla a prendere in aeroporto così mi catapultai in camera e mi vestii velocemente: indossai una tuta,non avevo voglia di scervellarmi e misi la prima cosa che trovai nella mia camera disordinata.

Mi lavai i denti e la faccia rapidamente e legai i miei capelli in una coda,per fortuna mia sorella si era offerta di accompagnarmi,non volevo prendere il taxi da sola,mi facevano paura per colpa di un film visto da piccola,in questo film il tassista si trasformava in un mostro e uccideva la ragazza..fu un trauma.

 

In macchina Sarah mi chiese la mia situazione amorosa,cosa abbastanza imbarazzante da parte sua,poteva risparmiarselo.

Mentre mi diceva che presto sarebbe andata a vivere con il suo ragazzo io pensavo a oggi pomeriggio,con Katherine non ci si annoiava mai anche se lei era un po' diversa da me,le piacevano le feste ed era un tantino meno 'seria' di me.

Arrivate in aeroporto dopo tre quarti d'ora in macchina (il grande difetto dell'abitare nella periferia di Londra: aeroporti lontani.)

scesi in fretta e in furia,forse era già arrivata.

Mi diressi verso l'entrata e notai una ragazza con un cappello strano con circa cinque valigie,SI ERA LEI.

 

“Kaath.” La chiamai ad alta voce per farla girare e per fortuna ci riuscii,mi avvicinai a lei per aiutarla con le valigie ma appena presi in mano la valigia media lei mi abbracciò,tutta questa dolcezza non era assolutamente da noi.

 

“che ti succede ragazza obesa,la Florida ti ha addolcita?”

“sta zitta ramarra,mi sei mancata.”

 

Owhh.

Durante il tragitto aeroporto-casa Katherine mi rivelò qualcosa di davvero inaspettato: grazie ad una sua amica conosciuta in Florida aveva conosciuto meglio una boyband che aveva sottovalutato,mentre me ne parlava non riuscivo a contenere le mie emozioni (che non sapevo riconoscere).

 

“non dirmi quello che stai per dire.” La avvertii con un tono ironico,sapevo già di quale band stava parlando,mi aveva descritto i componenti della band e tra questi c'era un 'ragazzo alto,riccio e con dei meravigliosi occhi verdi' che mi aveva subito fatto pensare ad Harry.

 

“Cosa intendi dire?” Il suo sguardo confuso mi fece sorridere,poverina.

“Fammi indovinare,ti piacciono i One Direction” Lei rise e mi diede la conferma,mi chiese se anche io ero diventata una loro fan e questo mi fece scoppiare a ridere.

 

“No Kath,non sono una loro fan” Il suo sguardo mi faceva capire che non le era chiaro quello che le stavo dicendo.

“Diciamo che ho avuto uno spiacevole incontro ravvicinato con il ragazzo alto,riccio e con dei meravigliosi occhi verdi”

Mi guardò incredula,ancora non capiva del tutto ma avevo tutto il tempo di spiegarle cosa mi era successo nell'ultima settimana.

“Hai conosciuto Harry?” Il suo sguardo si faceva sempre più nevrotico e si stava trasformando in una fangirl isterica,così decisi di mettere fine alle sue 'sofferenze'.

“Mi ha quasi investita,ora puoi odiarlo anche tu”

Spalancò la bocca e le scappò una parolaccia.

“Merda,Harry Styles ti ha investita.” Risi e le tirai una ciocca di capelli

“mi ha QUASI investita,tonta.”

Aveva un'espressione indescrivibile,non la riconoscevo più

“Tu sei la ragazza più fortunata del mondo Julie”

 

Volle sapere tutto del nostro incontro,quasi non la sopportavo più,era davvero troppo fissata.

Katherine era un anno più piccola di me,aveva sedici anni e li aveva compiuti da poco,di solito la differenza d'età non si notava nemmeno ma quando si parlava di cantanti,idoli ecc. la sua personalità cambiava e dimostrava davvero di essere una ragazza abbastanza immatura.

Io le volevo bene,gliene volevo per davvero,eravamo cresciute insieme ed era anche la mia vicina di casa ma quando si comportava in quel modo la sopportavo a malapena.

Io non ero mai stata una fan sfegatata,ci tenevo troppo alla mia dignità e non trovavo dignitoso andare dietro a qualche tizio pieno di soldi.

 

“Lo vuoi conoscere?”

Mi afferrò il polso e me lo strinse MOLTO forte.

“PUOI FARLO ACCADERE?”

“Certo che si,ieri eravamo insieme e ho anche il suo numero”

Si lasciò scappare un urlo acuto,perchè Harry faceva gridare molte ragazze.WOW

“Merda.”

“E' vietato essere volgari tesoro”

Ridemmo entrambe e passammo la giornata a casa sua,si provò circa mille cose diverse per il suo imminente ed importante incontro.

Io ne approfittai per mandare un messaggio ad Harry per chiedergli questo “favore”.

 

'Mi devi un favore,ricordi?' inviai il messaggio e aspettai una sua risposta,mi chiese direttamente cosa volevo e fui felice di comunicarli che il giorno dopo gli avrei fatto visita con una mia amica.

 

 

**

 

“Andiamo Kath sbrigati,non stiamo andando dalla regina Elisabetta”

Stavo aspettando che la talpa marina uscisse dal suo bagno,era davvero tesa.

“Un minuto e sono pronta”

Quando uscii le feci un applauso,ormai avevo perso la speranza.

“Ora possiamo andare.”

 

Fortunatamente Harry mi aveva ricordato il suo indirizzo altrimenti non saremmo mai arrivate a casa sua.

“Oh dio Julie sono così nervosa”

“Ti vuoi calmare Kath? Harry non è un dio”

“Hai ragione ma..”

Prima che continuasse a tormentarsi l'anima suonai il campanello,pochi secondi dopo Harry aprì.

Aveva solo i boxer addosso,era a petto nudo ed era scalzo.




SPAZIO AUTRICE
Okay prima di tutto volevo ringraziarvi per tutte le recensioni akhjf mi commuovo.
So che questo capitolo non è un granchè,è un altro inutile capitolo di passaggio a mio parere..voi però continuate a farmi sapere cosa ne pensate,per me è davvero importante,ci tengo moltissimo!
Continuerò quando raggiungerò le 10 recensioni perciò se avete letto questo capitolo aiutatemi e recensite lol 
Accetto anche le critiche,servono per migliorare perciò se avete qualcosa da dirmi fatelo pure!

Su twitter sono @Lloydsrap e..nothing more to say,grazie ancora akshf♥

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Capitolo 5
*** do you trust me? ***


“Buongiorno” incrociai le braccia e lo guardai malissimo, gli pareva questo il modo di accogliere due ragazze in casa? Mi voltai verso Katherine e la trovai in uno stato di trance, le diedi una gomitata senza farmi notare e le mimai con le labbra 'chiudi la bocca altrimenti ci entreranno le mosche'

 

“ Harry sei di un'indecenza unica.”

Ridacchiò e si passò una mano tra i capelli disordinati, doveva essersi svegliato da poco, dava proprio quest'impressione.

“Grazie Julie, anche io ti trovo bene”

Si sentii una lieve risata, era Katherine.

“Comunque,passando alle cose importanti..hai l'onore di conoscere la mia migliore amica”

Harry spostò finalmente lo sguardo su Kath e le sorrise presentandosi. Ma cos'aveva che non andava? Gli avevo già detto che Kath era una sua fan perchè si ostinava a presentarsi?

“Emh..io sono Katherine”

Katherine gli strinse timidamente la mano,era seria? Un attimo prima sclerava perchè stava per incontrare il suo nuovo 'idolo' e un attimo dopo era timida e silenziosa.

“piacere di conoscerti Katherine, ho una domanda da farti”

Le si illuminarono gli occhi, mi sentivo la candela di turno.

“puoi chiedermi quello che vuoi”

Ihihi Harry amami per sempre. No okay una volta a casa l'avrei presa in giro come si deve per il suo atteggiamento.

“Come fai a sopportare Julie?”

Lo fulminai con lo sguardo e lui fece un occhiolino a Kath, la mia faccia doveva essere buffa perchè scoppiarono a ridere entrambi, la mia migliore amica era un'ingrata.

“Posso dire una parolaccia?”

“No, non puoi”

Mi uscii spontaneo fare una linguaccia al cretino numero uno, mi stupii di me stessa e lui naturalmente sorrise ironicamente, perchè capitavano tutte a me?

“Si in effetti Julie è un po' acida”

Mi girai verso Kath,questo era altro tradimento.

Harry ci fece entrare in casa mentre lui andava a rendersi 'presentabile'

Katherine continuava a sorridere come un ebete, io avevo solamente voglia di andarmene, perchè avevo fatto questa cosa? Mi stavo annoiando.

Dopo qualche minuto Harry scese, indossava dei jeans neri e una maglietta, Katherine si girò ad ammirarlo, fui costretta a sbuffare molto silenziosamente, come poteva reagire così?

Katherine ed Harry parlarono del più e del meno mentre io guardavo la televisione, ogni tanto mi coinvolgevano con battutine stupide e io per assecondarli sorridevo annuendo.

Dopo un'ora di tortura la madre di Kath la chiamò per dirle di tornare a casa il più presto possibile, avevano un pranzo di famiglia importante.

Katherine scocciata mi chiese di tornare a casa ma Harry intervenì e si offrì di accompagnarla.

“Katherine ti accompagno io,

ci vorrà poco con la macchina..Julie tu resta qui.”

Alzai la testa e lo guardai confusa, cosa voleva da me ora?

Io volevo tornare a casa mia ma lui mi tormentava come al suo solito.

“Cosa?Perchè?”

Harry mi disse che era una sorpresa, io odiavo le sorprese, le odiavo perchè per me sorpresa era sinonimo di curiosità e curiosità era sinonimo di ansia.

Ero una ragazza molto ansiosa, se qualcosa mi spaventava o mi esaltava riuscivo a rimanere sveglia per notti intere.

“Resto solo perchè sono curiosa. Sbrigati però.”

Katherine mi salutò e si avviarono entrambi verso l'uscita, sicuramente la talpa marina stava morendo dalla gioia, sarebbe stata in macchina SOLA con Harry.

Nell'attesa continuai a guardare la televisione ma presto mi stancai, non c'era niente di interessante in tv.

Cercai di immaginare in cosa consisteva la sorpresa di Harry, forse voleva portarmi in un luogo isolato per uccidermi..in fondo non lo conoscevo bene, poteva anche essere un maniaco sessuale o qualsiasi altra cosa.

Cercai di ricordare tutte le mosse utili per mettere KO un ragazzo, non erano molte ma erano efficaci: calcio nelle parti passe, stringere forte la nuca e se le cose si mettevano male potevo sempre ficcargli le dita negli occhi o strangolarlo.

Una decina di minuti sentii le chiavi girare nella serratura, si era finalmente deciso.

“Sei pronta?”

Mi chiese avvicinandosi a me, ero nel panico.

“No, non lo sono.”
Aggrottò le sopracciglia e lanciò con la minima precisione le chiavi dell'auto su quel divano enorme

“Guarda che non è nulla di brutto”

Lo guardai sospettosa e lui scoppiò a ridere, sapeva fare solo quello.

“Julie fidati un po' di me”

Dopo vari tentativi Harry riuscì a convincermi, la curiosità mi divorava.

Entrammo nella sua macchina e durante il lungo tragitto Harry parlò al telefono con un qualche tipo sospetto, diceva di controllare il suo posto preferito, il furbo parlava in codice così non avrei capito niente.

Il piccolo viaggio durò poco meno di un'ora e quando scendemmo dall'auto notai un grosso uomo pelato vestito di nero, con degli occhiali da sole e con tanto di auricolare all'orecchio sinistro, sembrava un agente segreto.

Non ci misi molto a capire, Harry mi aveva portata in un parco, un parco ENORME.

Come diamine faceva a conoscere il mio amore sconfinato per i parchi e per i posti all'aperto?

All'entrata c'era un lago artificiale con delle papere e con altri animali, era così suggestivo.

“Cosa ne pensi?”Mi chiese Harry con un sorriso, ci stavamo godendo entrambi questoraro giorno soleggiato, in Inghilterra il sole si faceva desiderare molto.

“Wow. E' bellissimo, come facevi a sapere che amo i parchi?”

Ridacchiò felice della mia risposta e mi spostò il ciuffo dall'altro lato, si guardò intorno e respirò profondamente, era così buffo.

“Non lo sapevo, ho tirato a indovinare”

Restai sorpresa, era stato un gesto carino da parte sua considerato il mio modo di trattarlo.

“Come mai ti è venuto in mente proprio questo parco?”

Accennai un sorriso, e io che avevo pensato al peggio.

“Beh è il mio parco preferito, è pieno di verde ed è un posto tranquillo”

“Anche io ho un parco preferito”

Passammo un po' di tempo a passeggiare, non sapevo nemmeno perchè stava facendo questo per me, io ero sempre acida e non lo trattavo sempre benissimo.

Il tempo trascorse abbastanza in fretta, chiesi ad Harry come mai aveva fatto 'sgombrare' il parco e capii subito, se fosse passato Harry Styles davanti alla gente ci avrebbero assaliti.

Stavamo mangiando un gelato buonissimo quando Harry ricevette una chiamata, aveva un impegno per via del suo lavoro e doveva correre in studio.

Quando arrivammo sul vialetto di cara mia Harry accostò sotto casa di Katherine (era praticamente affiando dato che vivevamo in una via piena di villette a schiera)

“Hai passato una bella mattinata?” mi chiese Harry soddisfatto

“Certo, sai a cosa avevo pensato?” Dovevo assolutamente dirgli dei miei pensieri cattivi sul suo conto.

“Pensavo fossi un maniaco sessuale.”

Scoppiò a ridere con gusto ma c'era un velo di imbarazzo in quella sua risata

“Come hai potuto pensare una cosa simile?”

Risi, effettivamente non lo sapevo nemmeno io.

“Non so..non mi ispiravi fiducia”

“Adesso ti fidi?” chiese Harry mentre tentava di essere serio.

“Più o meno” lo feci sorridere e poi disse ciò che no avrebbe mai dovuto dire

“Quindi ora puoi darmi un bacio.”



SPAZIO AUTRICE:
tadaann(?) colpo di scena!
Innanzi tutto so di aver detto che questo capitolo sarebbe stato più lungo ma che dire..mi è uscito così!
Secondo voi cosa succederà nel prossimo capitolo?
Se siete curiose recensite,aggiornerò a 10 recensioni♥

(Come al solito vi dico che accetto anche le critiche)

Su twitter sono @Lloydsrap
questo capitolo mi piace abbastanza perchè è abbastanza carino anche se all'inizio mi faceva schifo lol

Niente..spero vi piaccia,ditemi cosa ne pensate♥







 

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Capitolo 6
*** 'he was drunk' ***


UN BACIO?

Ero tipo paralizzata, questa non me l'aspettavo davvero.

Mi guardò sorridendo, stava aspettando.

Capii che qualcosa non andava perchè avevo lo sguardo assente

“Cos'hai capito Julie?Intendo un bacio sulla guancia”

Feci un sospiro di sollievo, non c'era stato niente di più imbarazzante nella mia vita.

Oh andiamo ma a cosa avevo pensato? Come al solito mi ero sbagliatta.

In fondo perchè doveva volere un bacio? Ci conoscevamo appena, certo, grazie ad oggi avevamo più confidenza l'uno con l'altro ma non era di certo una buona ragione.

Lo guardai inarcando un sopracciglio, per quale motivo dovevo onorarlo in quel modo?

“Cos'hai fatto per meritartelo?”

Chiesi cercando di apparire seria, non doveva di certo pensare che volessi dargli un bacio così facilmente.

“Ti ho portata nel mio parco preferito ed è piaciuto anche a te”

Ci pensai su, dallo sguardo di Harry capivo che non ci contava quasi più così decisi di sorprenderlo.

Gli baciai la guancia e subito dopo mi pulii le labbra facendo finta di essere schifata

“Che schifo, non farò mai più questa cavolata.”

Harry si finse offeso e io sorrisi soddisfatta, subito dopo si ricordò del suo urgente impegno, non poteva più trattenersi.

Lo salutai e rientrai in casa, erano stati i tre minuti più strani della mia vita.

Dopo aver mangiato un omelette presi i libri per ripassare un po' e studiare qualcosa di nuovo ma Katherine non me lo permise, mi telefonò per dare di matto e per ringraziarmi.

'Harry è dolcissimo,bellissimo e lo amo' aveva detto.

Non capivo come potesse dire cose simili con tanta leggerezza, io non ero mai riuscita ad esprimere bene i miei sentimenti, nemmeno quando stavo con Jake avevo detto di amarlo, per me era una cosa imbarazzante e ridicola.

Io e Jake eravamo stati insieme quasi otto mesi, lui mi aveva detto un paio di volte che mi amava ma io non gli avevo risposto, mi ero limitata a sorridere e ad abbracciarlo.

Passai la giornata davanti ai libri, mi dedicai completamente al tedesco anche se non ce n'era la necessità, mia madre essendo tedesca sin da piccola mi aveva fatto prendere lezioni per farmi imparare la sua lingua. La mia nonna materna (l'unico componente della famiglia che si preoccupava REALMENTE di me) veniva a trovarmi due volte l'anno e non era molto brava con l'inglese perciò se volevo comunicare con lei dovevo necessariamente saper parlare il tedesco.

Qualche minuto dopo mi squillò il telefono,era di nuovo Katherine.

 

Cosa voleva da me?Semplice,mi aveva dato la magnifica notizia: aveva una specie di appuntamento con Harry. Mi chiedevo come potesse avere un appuntamento con lui, in fondo si erano conosciuti questa mattina.

Non ero gelosa, non mi piaceva affatto Harry ed ero anche felice per lei però mi sentivo infastidita, forse perchè Kath era abbastanza superficiale e asfissiante allo stesso tempo.

Io ero la sua migliore amica e conoscevo ogni suo difetto ma Harry non la conosceva affatto, come poteva chiederle un'uscita?

Io i maschi li capivo sempre di meno. In quel momento mi venne in mente la cosa peggiore: e se Harry stesse solo sfruttando Kath?

Riflettendoci i ragazzi a 19 volevano una sola cosa dalle ragazze, in fondo perchè Harry avrebbe dovuto perdere tempo con una sedicenne?

No, non era possibile, non poteva fare questo a Katherine.

Cercai di mantenere la calma, erano affari loro e non dovevo intromettermi.

 

 

**

 

Ero appena uscita dalla doccia,quella mattina mi sentivo particolarmente debole,avevo voglia di stare a dormire nel letto ma dovevo andare con Katherine a fare shopping, naturalmente voleva raccontarmi del suo appuntamento epico con Harry avuto ieri sera.

Mentre asciugavo i capelli sentii per miracolo il campanello, corsi ad aprire: era Katherine.

“Ciao, ciao, ciao!” Disse entusiasta entrando in casa quasi saltellando

“Ciao a te Kath, cos'è tutta questa felicità?” Inclinai la testa su un lato per cercare di capire il motivo di tanta gioia.

“Devo dirti com'è andata!”

“Occhio al tappeto, potresti vomitare arcobaleni da un momento all'altro”

Ridemmo entrambe e salimmo in camera mia. Asciugai i miei capelli e mi vestì in modo pratico, misi un jeans e una camicetta gialla, era la mia preferita.

Naturalmente andammo da Harrods, lo shopping costoso era il migliore anche se ti svuotava completamente il portafogli.

Eravamo in giro da circa trenta minuti quando Katherine si decise a dirmi quello che era successo la sera scorsa

“Okay, Harry mia ha baciata.” Spalancai la bocca e lei sorrise, avevo ragione io.

Per riprendermi dallo 'shock' sorseggiai la mia coca cola ghiacciata.

“Katherine! Era il vostro primo appuntamento”

Lei sorrise timidamente e arrossì

“Credo fosse un po' ubriaco, ma a me è piaciuto”

UBRIACO? Volevo assolutamente sapere cosa diamine aveva combinato Harry con una minorenne.

Come gli era venuto in mente? Era così che trattava le sue fan? Mi era sembrato uno con la testa al proprio posto ma mi sbagliavo.

“Dove ti ha portata Kath?”

La rimproverai con lo sguardo, lei non doveva fidarsi di un ragazzo così.

“In discoteca, abbiamo ballato un po' e poi lui ha bevuto qualche liquore..”

Posai la mia mano sulla fronte, non poteva essere vero.

IRRESPONSABILE, PEDOFILO, MANIACO, ALCOLIZZATO, STUPIDO, INUTILE.

Questi erano alcune delle belle parole che stavo pensando.

“Kath, voleva fare altro?” Lei arrossì ancora di più

“No, certo che no. E' stato solo un bacio, te l'ho detto, non era molto lucido”

Sospirai, perlomeno era stato solo un bacio.

Non sarebbe morto nessuno per un bacio, vero? Ero ancora incredula, ero quasi arrivata a fidarmi di Harry, lo credevo un ragazzo leggermente più serio e un tantino più romantico.

Lui però in fondo era famoso in tutto il mondo, questo atteggimento avrei dovuto aspettarmelo.

Non sapevo nemmeno perchè stavo reagendo così, ero sempre stata protettiva nei confronti della mia migliore amica, le avevo sempre dato buoni consigli e l'avevo anche aiutata a stare fuori dai brutti giri ma questo stranamente superava tutti i limiti, mi creava un profondo fastidio.

Lui non aveva avuto nessun rispetto per Katherine, la cosa peggiore era la sua felicità, io non avrei MAI reagito in quel modo, eravamo diverse.

“Julie calmati, non è successo niente in fondo”

NIENTE. Per lei un bacio non era niente, oh la gioventù di oggi mi stupiva sempre di più.

Ero una vecchia ed ero sicuramente destinata ad essere single a vita ma non m'importava, non mi andava di vivere un episodio simile a quello di Katherine, non lo trovavo carino, non era per niente romantico e mi faceva vomitare.

“Io sono felice, quel bacio mi è piaciuto”

Sospirai per l'ennesima volta, forse dovevo essere anche io felice per lei.

Non capivo nemmeno la mia reazione, non aveva baciato me.

“Hai ragione scusa, non so perchè reagisco così..se sei felice tu lo sono anche io”
Sorrisi e le offrii una caramella dal mio sacchetto, finito lo shopping tornammo a casa piene di buste, avevo comprato tanti vestiti.

 


Ero di nuovo sola a casa, per me non era una novità ma il buio come al solito mi intimoriva molto, sentii un rumore sospetto e decisi di andare a controllare.

Infilai le ciabatte e scesi nel salotto, qualcuno bussava alla porta e i colpi non mi tranquillizzavano, anzi.

Deglutii e mi diressi verso la porta, quando aprii lanciai un urlo.



SPAZIO AUTRICE:
saaalve a tutte!
Innanzi tutto grazie mille per tutte le recensioni, mi rendete felice! :')
Fatemi ASSOLUTAMENTE sapere cosa ne pensate di questo capitolo, ho un pò di paura, non vorrei deludervi..vi giuro questo pensiero mi terrorizza lol

Nello scorso capitolo Harry voleva un bacio da Julie ma non QUEL tipo di bacio!
Invece in questo capitolo si scopre cosa ha combinato con Katherine. (Ho deciso di non scrivere dal punto di vista di Katherine perchè mi sembrava inopportuno, non mi andava insomma lol)

Comuunque, continuerò quando il capitolo raggiungerà le 10 recensioni (se state leggendo per favore fatemi sapere cosa ne pensate, vanno bene anche le critiche o i consigli)

Grazie anche alle 15 ragazze che hanno aggiunto la storia alle seguite, mi fate commuovere :')

Okay, nothing more to say .

Grazie ancora, spero gradiate questo capitolo!♥

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Capitolo 7
*** who the heck am I? ***


Appena riconobbi la scura sagoma feci un sospiro di sollievo, era solo mia madre.

“Si può sapere perchè hai bussato in quel modo?” Le chiesi infastidita, mi aveva fatto perdere anni di vita.

“Non sapevo se eri sveglia e ho perso le chiavi” Era sempre la solita. Sempre sbadata, dimenticava o perdeva sempre qualcosa.

Me ne tornai a letto senza salutarla e mi addormentai nel giro di qualche minuto.

Mi svegliai nel bel mezzo della notte per colpa del freddo, settembre stava arrivando e si vedeva, o meglio, si sentiva.

Trovai una coperta in fondo all'armadio, era la coperta che Jake mi aveva regalato a sette anni, ripensai a tutti gli anni passati con lui, l'avevo conosciuto all'asilo e avevamo subito fatto amicizia..la nostra amicizia si era trasformata in qualcosa di più col passare degli anni e ora non ci sentivamo da un mese, era così triste.

Mi avvolsi nella coperta in cerca di calore e mi lasciai scappare una lacrima, di solito non piangevo per queste cose ma questa notte ero in vena di nostalgia.

Jake era l'unico, oltre Katherine, che mi capiva fino in fondo, mi aveva sempre dato buoni consigli e mi aveva sempre consolata quando ne avevo bisogno.

Mi addormentai cullandomi tra i ricordi, non avevo bisogno d'altro.

Il mattino dopo mi svegliarono le urla dei miei genitori, stavano litigando alle nove del mattino.

Scesi ancora mezza addormentata e dissi loro di smetterla. Addentai un pancake e mentre facevo colazione accesi il pc per passare il tempo, mi stufai dopo cinque minuti, non c'era nulla d'interessante.

Oggi non avevo niente da fare e mi sentivo così..depressa? Si forse era quello il termine giusto anche se non sapevo per cosa.

 

Qualche ora più tardi ero sull'orlo dell'esaurimento, la noia mi stava consumando.

Chiamai Kath e decidemmo di uscire, lei voleva andare ad una festa ma naturalmente non ero d'accordo, così saremmo semplicemente andate in centro.

Quando prendemmo la metro un sacco di ragazze ci guardavano male, cosa prendeva alla gente?

Stavo per chiedere loro il motivo di quelli sguardi ma una ragazza mi precedette e mi mostrò dal cellulare due foto: una con me ed Harry e l'altra con Kath ed Harry.

ORA MI ERA TUTTO PIU' CHIARO.

La foto di me ed Harry era scattata a quella stupida festa, ci tenevamo per mano ma loro non sapevano che lo facevamo per correre via, quella di Katherine invece, era ben diversa, avevano fotografato il loro bacio in discoteca; ebbi un senso di nausea quando vidi la foto, erano così.. inopportuni.

Katherine mi strattonò, finalmente eravamo arrivate, non vedevo l'ora di dileguarmi ma soprattutto volevo assolutamente delle spiegazioni da parte di Harry.

 

**

 

Quando concludemmo la nostra serata decidemmo di ordinare una pizza a casa mia, Katherine si sarebbe fermata a dormire da me per guardare un film di paura, la mia serata ideale.

“Julie posso chiederti una cosa?” il suo tono mi insospettiva, cosa voleva chiedermi?

“Ti piace Harry?”

Restai perplessa, lei si stava davvero preoccupando di questo? Leggevo la paura e l'ansia nei suoi occhi; lei stravedeva per Harry e naturalmente sperava in una sola risposta perciò decisi di farla subito 'felice'.

“No Kath, non potrebbe mai piacermi Harry” deglutii, ero sicura di quello che dicevo? Ci pensai un attimo, avevo voglia di schiaffeggiarmi, ma cosa diamine mi passava per la testa? A me Harry non piaceva, non dovevo nemmeno chiedermelo.

Katherine sembrò sollevata e mi chiese circa altre dieci volte se ne ero sicura, perchè non mi credeva?

Finalmente arrivò il ragazzo della pizza, stavo morendo di fame e non vedevo l'ora di riempire il mio stomaco con quella meravigliosa margherita con patatine.

Qualche minuto dopo suonò il campanello, sbuffai e posai il mio spicchio di pizza nel piatto.

“Ci vado io?” Mi chiese Katherine divertita, sapeva che non mi piaceva essere disturbata mentre mangiavo

“No tranquilla”

Mi alzai e mi diressi verso la porta, appena vidi la sua faccia protestai scherzosamente

“Ma insomma cosa vuoi dalla mia vita?” Lui sorrise e superò l'uscio della porta, sembrava quasi esitante.

Si scusò per l'orario e arrivò subito al dunque: cercava Katherine.

Il mio sorriso si smorzò, non capivo perchè avevo questa reazione.. ero gelosa? NO.

“ E' in cucina, vieni”

Mi seguì impacciatamente, si sentiva a disagio ed era evidente.

Appena Katherine incrociò lo sguardo di Harry lasciò la pizza e finì di masticare in fretta, fece una cosa che non mi sarei mai aspettata: gli saltò addosso e lo baciò.

Lui fu sorpreso da quel suo gesto infatti mentre lei lo baciava aveva gli occhi aperti..mmh brutto segno.

Il comportamento di Katherine mi irritò parecchio, come caspita poteva saltargli addosso in quel modo? Lei si era fatta troppe illusioni, magari Harry l'aveva baciata solo perchè era ubriaco.

Forse però era quello che speravo io nel profondo del cuore anche se non capivo il perchè.

No, non poteva essere; Harry era troppo superficiale per me e io ero ancora molto affezionata a Jake, non poteva piacermi.

Ero davvero confusa, non capivo più niente e mi girava la testa, non volevo più quei due in casa mia.

Harry si staccò da Katherine e lei gli sorrise, mi faceva male vederla in quello stato, era così dolce ma allo stesso tempo appariva stupida agli occhi degli altri.

“Ciao Harry, che bella sorpresa!” lei era raggiante, lui invece sembrava un po' scocciato dal suo comportamento..ma che stava combinando?

“Katherine vorrei parlare con te” Disse Harry con uno sguardo indescrivibile, non riuscivo a capire cosa gli passasse per la testa.
Decisi di intromettermi, non volevo assistere alla loro conversazione.

“Potreste farlo da un'altra parte? Io sono piuttosto assonnata”

Finsi di essere stanca per farli andare via e con grande sorpresa ci riuscii, di solito non ero molto brava a mentire ma la mia aria mezza confusa e mezza infastidita mi aveva aiutata.

Finalmente mi lasciarono sola, avevo detto a Kath di rimandare la nostra serata tra amiche, lei con un velo di preoccupazione mi aveva ovviamente detto di riposare e di non preoccuparmi.

 

Mi sdraiai sul letto ancora disfatto e cercai di riflettere, dovevo capire cosa mi stava succedendo.

Non poteva, anzi, non DOVEVA piacermi Harry; Katherine ci teneva troppo ma non solo, lui era un ragazzo arrogante e insopportabile, non era assolutamente il mio tipo.

“Oh andiamo Julie smettila di pensarci”

Parlai ad alta voce cercando di autoconvincermi, dovevo togliermelo dalla testa.

Mi alzai per andare in bagno: una doccia calda mi avrebbe aiutata.

 

**

 

Mi svegliai con un gran mal di testa, mi ero addormentata con i capelli bagnati e mi era anche venuto il torcicollo.

Presi il telefono e lessi i tre messaggi che Katherine mi aveva inviato questa notte: non c'erano buone notizie.

Il primo era “Cazzo Julie ho bisogno di te”

Il secondo “Harry ha detto che non gli interesso” e il terzo diceva “Sono depressa”

sospirai e chiusi gli occhi, nemmeno io avevo reagito così quando avevo rotto con Jake.


Dopo averla chiamata al telefono per sapere qualcosa di più decisi di andare a casa di Harry, volevo parlare un po' con lui..non era solo per Katherine ma anche per la questione delle foto scattate in discoteca.

Naturalmente non volevo prendere il taxi perciò fui costretta a chiedere per l'ennesima volta un passaggio a Sarah, questa situazione mi stava stancando; non vedevo l'ora di avere la patente.

 

Ero davanti casa sua, pregai in turco che fosse in casa perchè volevo assolutamente parlargli.

Suonai il campanello e quando lui aprì la porta fu alquanto sorpreso di vedermi.

“Ciao” Gli rivolsi un sorriso timido, non sapevo più cosa aspettarmi da me stessa, ormai avevo capito che provavo una minima attrazione per Harry e non riuscivo a nasconderlo. Stava succedendo tutto così in fretta, non me n'ero nemmeno resa conto fino a questa mattina.

Non riuscivo a smettere di pensare al suo sorriso, era una tortura. Mi sentivo una sgualdrina bella e buona.

“Julie..ciao” ricambiò il sorriso e mi fece entrare, ero una stupida.

Mi fece accomodare sul suo divano e in una circostanza differente sarei stata felice di prenderlo in giro per il suo aspetto trasandato e assonnato ma ora proprio non riuscivo a smettere di guardarlo negli occhi.

“Qual buon vento ti porta qui?” Mi chiese ridendo, ovviamente risultava strana una mia visita senza nessun preavviso. Più i minuti passavano più mi sentivo soffocare, non sapevo perchè ero lì e non sapevo cosa dirgli

“Harry che hai fatto a Katherine?” Il suo sorriso cessò di esistere e mi sentii quasi in colpa, dopotutto chi ero io per immischiarmi in quel modo nei loro affari?

“Julie..mi dispiace molto per la tua amica”

Non l'aveva nemmeno chiamata Katherine, mi stava davvero facendo innervosire.

Fu come immergersi in una vasca gelata, riuscii di colpo a non essere imbambolata; finalmente potevo tirar fuori il mio vero carattere.

“La mia amica ha pianto tutta la notte per colpa tua.” Non volevo più guardarlo negli occhi, in quel momento provavo profondo ribrezzo nei suoi confronti: aveva illuso un'ingenua sedicenne.

Lui si passò una mano tra i capelli, aveva un'espressione indecifrabile, non riuscivo a capire cosa provava in quel momento.

“E' che..tu non capisci, non puoi capire” Mi confessò abbassando la testa. Ma allora era stupido!

“Aiutami a capire allora.” Gli risposi con un tono secco, stavo perdendo la pazienza.

Odiavo totalmente la frase 'non puoi capire' non aveva senso, se solo si fosse spiegato sarei stata in grado di comprendere.

Lui sospirò imbarazzato e io sbuffai impaziente, le sue erano solo sceneggiate.

“Dai Harry, spiegami”

Lui alzò lo sguardo e lo rivolse verso di me, mi guardò dalla testa ai piedi e mi sentii davvero a disagio. Che stava facendo?

“Julie..ho solo detto a Katherine come stanno le cose”

Mi disse che non voleva farla soffrire e che quel bacio per lui non aveva significato nulla, era stato il risultato di un bicchiere di troppo.

“Inoltre mi piace un'altra ragazza” Confessò alla fine, sembrava davvero imbarazzato e timido, non l'avevo mai visto in quello stato.


SPAZIO AUTRICE
Okaay ecco qui il settimo capitolo (con un ritardo di due giorni lool)
Personalmente non mi piace molto questo capitolo ma visto che ormai ho scritto..vada come vada!
Sono davvero curiosa di leggere le vostre recensioni, voi mi aiutate a migliorare e vi adoro per questo♥

Stiamo entrando nel cuore della fan fiction, ad Harry piace un'altra ragazza..voi ve lo aspettavate?
Julie inizia a capire cosa sta succedendo nella sua testa (e nel suo cuore?lol) Harry inizia a piacergli ma lei vuole assolutamente toglierselo dalla testa, vedremo cosa succederà!

Come al solito aggiornerò quando raggiungerò le 10 recensioni..perciò datevi da fare! Akshf


♥ (Su twitter sono @Lloydsrap, se volete uno scambio di recensioni non esitate a chiedere! )

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Capitolo 8
*** kiss me or hug me. ***


Fui colpita dalla mia reazione, sembravo quasi gelosa; tuttavia decisi di comportarmi da persona normale e da 'amica', mi avvicinai a lui e gli sorrisi, sembrava piuttosto mortificato.

“Era questo che non potevo capire?” La sua espressione nervosa si alleggerì e mi sorrise lievemente.

Si avvicinò a me e provò a darmi una spiegazione, giocava con le mani nervosamente e mi fece intuire che teneva davvero alla ragazza in questione

“Sei Harry Styles, non puoi non piacerle” gli dissi con calma tentando di rassicurarlo

“A lei non importa, per questo mi piace”
Sorrisi, perlomeno era una ragazza sincera e normale.

“Dovrai impegnarti allora” Il suo sguardo intenso non tralasciava alcuna emozione, non sapevo a cosa stesse pensando in quell'esatto momento.

Posai una mano sulla sua spalla, era frustrato e questo mi faceva ridere..come poteva una ragazza fargli quell'effetto? Non sembrava nemmeno l'Harry conosciuto settimane fa'.

“Non so come fare, mi sembra impossibile” Alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi, non lo riconoscevo più.

In queste settimane quello che avevo capito di lui era esattamente il contrario: pensavo infatti che fosse un ragazzo superficiale e donnaiolo, amante dei piaceri della vita (o meglio del sesso) ma in quel momento appariva così insicuro e dolce.

Questo non era un bene per me, non volevo farmi piacere Harry per un triliardo di motivi.

1.Katherine era ossessionata da Harry, non potevo tradirla (anche se inconsciamente) in quel modo.

2.Harry non era il mio tipo, eravamo dei poli completamente opposti

3.Lui era già abbastanza cotto di un'altra e non volevo assolutamente 'soffrire' per lui.

 

Avevo lo sguardo assente ed Harry se ne accorse, infatti sorrise ironicamente mentre affondava il suo dito nella mia guancia.

“Lei lo sa?” Gli chiesi curiosa

“Cosa? Emh no.” Mi rispose imbarazzato, quella situazione lo metteva a disagio e si vedeva.

“Se non vuoi parlarmene lo capisco” Non volevo passare per un'impicciona, dopotutto se non aveva voluto parlarne prima c'era un motivo e io non avevo nessun diritto di intromettermi

“No, non è per quello Julie” Mi disse sorridendo, stranamente riuscii a farmi sentire un po' meglio, io gli chiedevo quelle cose per dargli una mano..o perchè mi interessava.

Scrollai via quel pensiero malsano, non dovevo pensare ad Harry in quel modo, lo avevo appena imposto a me stessa.

“Non credo ricambi” Mi confessò alla fine lui dopo essersi morso il labbro inferiore, perchè lo faceva?

“Non puoi saperlo” Gli risposi alla capitan ovvio, non capivo la sua insicurezza; non era di certo un brutto ragazzo, aveva tutte le ragazze del mondo ai piedi..di cosa si preoccupava?
“Dovrei provarci?” Mi chiese con un velo di indecisione, la sua faccia buffa mi fece scappare un sorriso ma fortunatamente riuscii a contenermi per non sconfortarlo e gli risposi di si.

Passò qualche altro minuto a chiedermi qualche consiglio e poi decisi di andarmene, avevo anche dimenticato ciò che volevo dirgli perciò non aveva senso restare lì da lui.

“Julie..” mi afferrò il braccio mentre mi accompagnava alla porta e mi girai di scatto per guardarlo negli occhi.

Harry era molto più alto di me, io ero alta circa 1.61 cm mentre lui era tipo il doppio di me.

“Grazie” Mi disse sorridendo, ricambiai il sorrido abbastanza timidamente, quella vicinanza mi spiazzava un po', non eravamo mai stati così vicini.

“Quindi dici che dovrei provarci?”

Mi chiese lui per la milionesima volta.

Annuii distrattamente, ero impegnata ad osservare le sue labbra, erano perfette..perfette per essere baciate.

“No!” Esclamai ad alta voce senza accorgermene, lui mi guardò perplesso.

“Devo provarci o no?” mi guardò aggrottando le sopracciglia, stava cercando di capire cosa mi stesse succedendo.

“No..cioè si, scusa parlavo con me stessa” Ridacchiò con un'espressione alquanto confusa, sorrisi anch'io cercando di nascondere il mio nervosismo.

“Allora ci provo.”

Non ebbi il tempo di capire cosa stesse facendo, Harry poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie e mi baciò, per un momento pensai di ricambiare il bacio ma poi aprii gli occhi e mi staccai immediatamente.

Lui mi guardò cercando di decifrare le mie emozioni ma in verità non sapevo nemmeno io cosa stavo provando, ero confusa.

Harry si scusò, sembrava demoralizzato.

Capii subito dopo essere uscita da casa sua chi era la famosa ragazza: IO.

Ero io? Non poteva essere. No, non potevo piacergli..no.

Sentii una presenza alle spalle, era lui.

“Julie aspetta.”
Ero uscita velocemente da casa sua senza nemmeno salutarlo, non sapevo se ero arrabbiata o meno..l'avevo fatto e basta.

“Harry..sono io?” Gli chiesi senza guardarlo negli occhi, non ne avevo il coraggio.

 

Io provavo un enorme rispetto per la mia migliore amica, non potevo baciare Harry sapendo che Katherine aveva passato la notte a piangere per colpa sua (e mia in un certo senso).

 

“Dimentica quello che ho fatto” Mi disse Harry dopo aver preso la mia mano “Julie non voglio rovinare la nostra amicizia” confessò dopo, era adorabile.

Non voleva rovinare la nostra amicizia, non voleva che ricordassi quel suo gesto azzardato ma in fondo ero stata io a dirgli di farsi avanti, ero stata io a dirgli di provarci. Mi sentivo tremendamente in colpa.

Non sapevo cosa dirgli, era tutto così imbarazzante; non riuscivo a trovare le parole, non volevo sconfortarlo.

Lui mi piaceva, non lo sapeva ancora e probabilmente non l'avrebbe mai saputo ma era così, dovevo accettarlo.

Com'era possibile? Mi piaceva un ragazzo conosciuto da poche settimane e non sopportavo questa cosa. La cosa peggiore era stata non poter ricambiare il suo bacio perchè volevo davvero farlo.

Non capivo cosa stesse succedendo a me stessa, tutto stava succedendo TROPPO velocemente, non era normale.

Forse era solo per colpa di Jake, era colpa della nostra storia finita male, colpa delle mie delusioni.

Non riuscii a trattenermi, dovevo far sentire meglio il ragazzo che si trovava di fronte a me con la testa bassa.

“Harry” Lui mi guardò negli occhi e gli sorrisi

“E' tutto okay” continuai per spiegargli la situazione

“Facciamo finta che tutto questo non sia mai accaduto?” Mi disse lui in attesa di una mia risposta.

 

Forse avrei dovuto rispondergli di si, avremmo dovuto far finta di niente, in questo modo nessuno si sarebbe lamentato. Ma una parte del mio cervello mi diceva di non fingere che nulla fosse accaduto.

Mi lasciai sfuggire un 'no' ed Harry mi guardò confuso, imprecai con me stessa..perchè non riuscivo a chiudere la mia boccaccia?

Lo guardai negli occhi per un'ultima volta, sospirai e gli risposi di si, era meglio restare amici.

Credo fossimo delusi entrambi allo stesso modo, dovevo impegnarmi per non farglielo capire.

“E' meglio che vada a casa” dissi con un po' di amarezza

Lui mi sorrise e mi fece un occhiolino, non sopportai quel gesto; un attimo prima mi baciava e un attimo dopo faceva il ragazzo strafottente.

Fui costretta a tornare in una zona meno periferica per prendere l'autobus, Harry abitava in un quartiere indubbiamente bellissimo ma era quasi isolato dal mondo, non poteva vivere in centro o in un quartiere come il mio, in compenso però la sua villa era enorme; cosa ovvia dati i suoi milioni.

 

Arrivai a casa distrutta moralmente, tutti quei pensieri mi stavano facendo scoppiare la testa.

Sentivo il bisogno di parlare con qualcuno ma non sapevo con chi, Katherine non doveva assolutamente sapere nulla di questa giornata.

Mi fiondai in camera e passai tutta la giornata ad ascoltare musica e a mangiare.

Cercavo di non pensare ad Harry, non potevo pensarlo nemmeno per un secondo, altrimenti mi sarebbe tornato in mente il suo bacio e mi sarebbe venuta voglia di chiamarlo.

Che fine aveva fatto il mio atteggiamento freddo e la mia personalità acida? Me lo chiedevo seriamente, non riuscivo più a pensare cose brutte su Harry ma un tentativo non avrebbe ucciso nessuno.

Come lo avevo definito quando avevo saputo del bacio che aveva dato a Katherine?
Un momento..mi ero quasi dimenticata di quel bacio. Accesi il pc e riguardai la foto, ma che stavo facendo?

Mollai subito il computer sentendomi ridicola e chiamai Cheryl, sarebbe stata felice di risentirmi..o almeno lo speravo.

 

**

 

Erano passati cinque giorni, io non avevo chiamato Harry e lui non aveva chiamato me, mi sentivo un po' in colpa.

Forse avevamo sbagliato, sapevo che non avremmo più scherzato come prima e sapevo che non saremmo nemmeno stati amici.

Quella sera c'era una strana aria in casa mia, mia madre e mio padre non facevano che litigare così scesi da loro per vedere cosa stava succedendo.

Trovai mia madre in un angolo quasi spaventata da mio padre, mi fece quasi pena.

“Si può sapere perchè urlate in questo modo?” Dissi io con un tono irritato, i due si giraro e mi guardarono con degli sguardi colpevoli, mia madre si avvinò a me e mi posò una mano sulla spalla, perchè mi toccava?
Non mi era mai stata vicina, non capivo il perchè di quel suo gesto premuroso.

Mi chiese di sedermi perchè dovevano parlarmi, a questo punto ero davvero sconvolta: i miei genitori volevano avere una conversazione con me, la loro figlia..wow!

Mia madre iniziò a fare un discorso contorto ma dopo pochi minuti non ci vidi più e le dissi di arrivare al punto, non doveva divagare.

 

“Julie io e tuo padre divorziamo”

 

Ci fu un attimo di silenzio, mio padre si mise accanto a me sul divano per cercare di spiegarmi meglio, riuscii ad avere una spiegazione completa e dettagliata piena di rancore nei confronti di mia madre: lo aveva tradito.

Ero incredula, come aveva potuto fare una cosa del genere?

“Julie ce ne andiamo da questa casa, mi hanno offerto un lavoro in Germania”

Mi voltai velocemente verso di lei, cosa voleva dire con 'ce ne andiamo'? Io non avevo intenzione di muovermi da qui, amavo la mia casa, ero abbastanza soddisfatta della mia vita e di lì a poco avrei realizzato il mio sogno: andare in un college e approfondire lo studio delle lingue straniere per diventare un'interprete.

“Io non me ne vado da Londra” Dissi a mia madre con un tono freddo, non aveva capito niente.

Se pensava di potermi convincere si sbagliava di grosso, avevo tutto qui, non c'era alcun bisogno di trasferirsi.

“Non essere stupida Julie, sei ancora minorenne e devi seguire tua madre, non hai scelta”

Mi alzai di botto e le urlai contro, la mia rabbia repressa nei suoi confronti di tutti questi anni uscì fuori, non ce la facevo più a tenere tutto dentro.

“Cosa ne sarà dei miei progetti se vengo con te?” Le urlai piena di rancore, sin da piccola mi preparavo per quel college, sapevo che in Germania la scuola era diversa e se avesse davvero deciso di rovinarmi la vita l'avrei odiata PER SEMPRE.

“I tuoi sono solo capricci. Ti ho viziata troppo” Quelle parole superavano il limite di gran lunga, presi il cappotto e la borsetta e mi diressi verso la porta, prima di andarmene mi girai per un'ultima soddisfazione

“Te li faccio vedere io i capricci, VAFFANCULO”
Uscii e sbattei violentemente la porta, per fortuna avevo il telefono in tasca, decisi di superare la mia paura dei taxi così ne chiamai uno.

Nell'attesa le lacrime scesero da sole, ero fuori controllo. Scoppiai a piangere come una disperata, perchè non avevo una famiglia normale?

I miei pensieri si spostarono su Harry; desideravo un suo abbraccio, volevo parlare con lui.

Il taxi mi portò a casa sua, dopo aver pagato scesi dall'auto, mi bagnai in pochi secondi per via del potente acquazzone.

Stavo ancora piangendo, il trucco era tutto scolato e avevo paura di spaventarlo.

Quando suonai il campanello aspettai pochi secondi (interminabili) e finalmente mi aprì.

Mi squadrò con uno sguardo preoccupato, dovevo assomigliare ad un panda umido, depresso e fradicio.

“S-scusa io non..” Lo guardai negli occhi, mio dio non potevo farcela.

“Posso..posso avere un abbraccio?”  



SPAZIO AUTRICE
Salve gente! 
Premetto che questo fino ad ora è il mio capitolo preferito, finalmente la fan fiction prende una piega abbastanza importante(?) lol
FATEMI ASSOLUTAMENTE SAPERE COSA NE PENSATE! Se non avete recensito i capitoli precedenti recensite questo perchè ci tengo davvero molto, come ho gia detto questo è il mio preferito c':

(Continuerò come al solito quando raggiungerò le 10 recensioni)

Per qualsiasi cosa/domanda su twitter sono @Lloydsrap, se volete seguitemi sarò felicissima di ricambiare il follow!

Vorrei anche ringraziare tutte le persone che hanno aggiunto la fan fiction alle seguite/preferite/ricordate..voi mi fate commuovere! ♥

Okay...mi dileguo lol 

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Capitolo 9
*** i'm not cute. ***


Abbassai la testa timidamente, non avrei mai voluto chiederglielo ma ne sentivo il bisogno.

Non dovetti aspettare molto, mi strinse immediatamente tra le sue braccia, era un abbraccio così..confortante e piacevole.

Mi fece entrare e ci sedemmo sul divano, aspettò che mi calmassi prima di farmi delle domande, ero comodamente stretta a lui e per il momento non avevo intenzione di allontanarmi.

Passarono circa dieci minuti, io singhiozzavo ancora mentre lui mi accarezzava dolcemente la schiena; tutta quella dolcezza mi avrebbe uccisa ne ero sicura.

“Sembri sconvolta” Mi disse senza smettere di accarezzarmi

Alzai la testa per guardarlo negli occhi e cercai di sorridere, ci riuscii solo grazie ai suoi capelli; avevano una strana forma.

“Un po' lo sono” Risposi cercando di eliminare il mascara scolato strofinando forte la mano sulla guancia.

Lui mi sorrise e mi baciò la testa, mi chiese di raccontargli tutto e così feci.

 

“Ora calmati” mi disse a bassa voce dopo aver giocherellato con una ciocca dei miei capelli.

Gli sorrisi, mi ero tranquillizzata un po' e avevo smesso di piangere ma ero ancora fradicia per colpa della pioggia.

Harry non smetteva di accarezzarmi, era così dolce. Gli stampai spontaneamente un bacio sulla guancia e lui sorrise mettendo in mostra le sue due fossette; avrei voluto baciarlo, dargli un bacio vero ma purtroppo dovevo contenermi.

“Non te ne andrai in Germania.”mi disse a un certo punto con lo sguardo rivolto a terra, stava cercando di non guardarmi o cosa?

“Non voglio andarci” a quelle parole mi strinse più forte. Era difficile non confessargli quanto mi piacesse, davvero difficile.

Non riuscivo a pensare ad altro, iniziava a piacermi fin troppo per i miei gusti.

Ci guardammo per un interminabile istante negli occhi. Harry portò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio e si avvicinò pericolosamente; cosa stava facendo?

Le nostre labbra si sfiorarono, dovevo assolutamente fermarlo ma ero come bloccata; volevo anche io quel bacio. Le nostre labbra smisero di sfiorarsi e lasciarono spazio a un bacio vero, non potevo crederci; stavo baciando Harry, il ragazzo che mi irritava fino a qualche giorno fa.

Mi staccai di colpo e lui mi guardò con un mix di emozioni: sembrava preoccupato, felice e confuso.

“Scusa, non ho resistito..io non..” mi disse Harry, non sapevo cosa rispondergli; io non me ne ero pentita.

“Harry io..” cercavo di dirgli qualcosa ma non sapevo nemmeno cosa, 'ciao Harry si, sono la tipa che hai quasi investito, devo dirti una cosa: mi piaci' sarebbe andata più o meno così.

Lo abbracciai e poggiai la testa sul suo petto in cerca di 'affetto', mi sentivo una vittima e io avevo sempre odiato l'autocommiserazione.

“Non hai rifiutato il bacio” mi disse lui con una punta di soddisfazione, lo trovavo comunque dolce; il suo sguardo mi fece sorridere.

Mi venne quasi spontaneo rubargli un altro bacio, questa volta però fu solo a stampo e fu anche molto veloce.

“Julie” mi chiamò ridendo, era felicemente sorpreso da quel mio gesto e io non potevo che esserne contenta.

La sua dolcezza mi faceva quasi sciogliere, ripensai a quello che mi aveva detto dopo avermi baciata per la prima volta: non voleva perdermi come amica nonostante tutto.

“Harry mi piaci” chiusi gli occhi imbarazzata mentre confessavo tutto; mi coprii la faccia con le mie mani, ero sicura di assomigliare più a un pomodoro che a una ragazza.

“Cosa..aspetta..cosa?” Molto prevedibilmente Harry spostò con la forza le mie mani dal mio viso, costringendomi a guardarlo negli occhi. Io però non ne avevo il coraggio, mi sentivo debole..debole e anche stupida.

Ero una stupida sedicenne, ero io la debole questa volta. Lui magari aveva solo voglia di divertirsi e non voleva impegnarsi sul serio.

“Sei adorabile, lo sai?” mi disse lui cercando disperatamente di incontrare il mio sguardo, perdeva in partenza, ero troppo timida in quella situazione.

La sua reazione mi sorprese: dopo un breve silenzio tornò a stringermi forte tra le sue braccia, cosa voleva fare? Forse stava cercando di mettermi a mio agio..o forse stava cercando di..NON SAPEVO COSA FARE. Ero semplicemente paralizzata dall'imbarazzo, sapevo di avere le guancie in fiamme e questo mi spaventava; non volevo che qualcuno notasse questo mio lato vulnerabile.

I minuti passavano e nessuno dei due si decideva a parlare, sapevo che Harry stava aspettando una mia reazione.

“Basta” dissi io ad un certo punto decisa di quell'affermazione.

Lui mi guardò perplesso, ovviamente non sapeva a cosa mi riferivo.

Mi alzai in piedi e iniziai a parlare molto velocemente, camminando avanti e indietro in modo nervoso.

“Io non sono così, io non sono dolce e tantomeno adorabile. Questa sensazione è orribile, ma naturalmente a te non importa perchè tu sei già dolce e queste cose ti fanno solamente sorridere, io invece sto passando l'inferno.”

 

Scoppiò a ridere e si alzò in piedi per poi poggiare le sue mani sulle mie spalle nel tentativo di fermare la mia camminata isterica.

Io continuavo a blaterare cose senza senso, in realtà mi ero persa nel suo sorriso e non sapevo nemmeno cosa dire in quell'esatto momento.

Decise lui di porre fine a questa tortura, mi cinse i fianchi e portò nuovamente le sue labbra sulle mie; l'aveva fatto anche per zittirmi, ne ero sicura.

Lo strinsi forte e finalmente passai una mano tra i suoi capelli con tanta, troppa soddisfazione.

Quando il bacio terminò sorrisi e questo lo portò a baciarmi ancora, e ancora, e ancora.

“Harry” allargai il mio sorriso, tutti quei baci mi stavano addolcendo.

Lui mi guardò e mi accarezzò la guancia dolcemente.

“Mi accompagni a casa? Sta piovendo e non ho voglia di tornarci a piedi”

Il suo sorriso si smorzò e tornò serio, che gli prendeva?

“No, non posso” mi rispose serio, con un tono quasi offeso.

Rimasi sorpresa, che ne era dell'Harry dolce di qualche secondo fa?

“Oh..okay”

Mi allontanai da lui e cercai di dirigermi verso la porta ma lui me lo impedì; mi afferrò il polso e mi girai perplessa per chiedergli cosa voleva.

“Non andartene”

Alzai gli occhi al cielo, era quello il motivo di tale atteggiamento?

“Harry sii serio”

Lui sbuffò scocciato e salii sopra per prendere un cappotto.

Ci misi circa sessanta secondi per cambiare idea, così quando Harry scese
gli comunicai la 'bella' notizia: sarei rimasta da lui.

 

Non avevo proprio voglia di tornare da quei tipi, erano tutto tranne che genitori.

'Capricci' li avevano chiamati i miei piani per il futuro, con me quei due avevano chiuso.

“Sei tutta bagnata” mi disse Harry che nel frattempo aveva recuperato il suo buon umore e la sua dolcezza. Quel ragazzo era volubile, lo era persino più di me.

Gli chiesi il permesso di fare una doccia e scoppiò a ridere, mi trascinò in camera sua e quando finalmente capii le sue intenzioni mi rilassai: voleva solamente darmi dei vestiti asciutti e un accappatoio.

“Grazie” dissi io con un sorriso compiaciuto.

Entrai in quell'enorme bagno e chiusi la porta a chiave, riempii la vasca, avevo proprio voglia di un bagno caldo.

Restai un bel po' a pensare a tutto quello che era successo poco fa, ero incredula.

Io gli piacevo, lui mi piaceva.. cosa sarebbe successo ora?

Ripensai anche ai nostri baci, non potevo non sorridere; ero felice.

 

Uscii dalla vasca con l'accappatoio e mi asciugai velocemente, subito dopo indossai quell'assurdo pigiama; era il doppo di me.

Aprii la porta e scesi silenziosamente, trovai Harry di spalle impegnato a fare chissà che cosa e quando gli saltai sulle spalle si girò di scatto; sembrava alquanto sorpreso.

Gli baciai la guancia dolcemente e lui sorrise.

“Ora sei mia Julie”.



SPAZIO AUTRICE:
*vomita miele* EECCO QUI IL NONO CAPITOLO!
Innanzi tutto scusate per il ritardo, in questi giorni non ho usato molto il pc e non avevo nemmeno tanto inspirata cc

VOGLIO ASSOLUTAMENTE SAPERE COSA NE PENSATE! 
Di solito la dolcezza mi fa vomitare, perciò mentre scrivevo mi sentivo un pò a disagio con me stessa per tutti quei pensieri mielosi lol
Però dai..spero mi sia uscito bene!

Ringrazio come al solito tutti coloro che hanno aggiunto la ff alle seguite/preferite/ricordate..io vi amo.

Posterò il decimo capitolo quando questo avrà raggiunto le solite 10 recensioni..datevi da fare e siate sincere!
Fatemi sapere quali sono state le vostre parti preferite..ci conto!

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Capitolo 10
*** yours truly ***


Rimasi un po' in silenzio per cercare di assimilare quella sua affermazione, non sapevo cosa dire; nemmeno Jake aveva mai osato dirmi qualcosa del genere, mi conosceva e sapeva che non mi sarebbe piaciuto. Ma io non mi sentivo irritata, era solo strano. Era strano perchè mi sembrava di correre troppo, non sapevo nemmeno cos'eravamo adesso.
“Julie” mi chiamò lui preoccupato, forse stavo reagendo nel modo sbagliato, forse dovevo essere più aperta con lui; dopotutto lui era sempre dolce.
“Io..io ho solo sonno” sussurrai anche un 'credo' ma non lo sentì nemmeno. Come al solito mi sorrise e mi scombinò i capelli ancora umidi. Mi prese per mano e salimmo in camera, mi stesi immediatamente sul letto soddisfatta; era comodissimo. Sembrò sollevato dal mio comportamento, effettivamente mi ero comportata male di sotto.
“Quello è il mio letto” protestò lui scherzosamente, io in tutta risposta gli feci un minimo di spazio e lui si sdraiò accanto a me, si fece spazio con la forza e rischiai di cadere dal letto; se non fosse stato per la sua presa d'acciaio sarei sicuramente finita a terra. Gli diedi un bacio e gli augurai la buonanotte, mi girai subito dall'altro lato; sapevo che stavo per arrossire. Il mattino dopo Harry mi svegliò molto presto, ma la cosa non fu tragica visto che per farmi aprire gli occhi mi stava dando dei provocanti baci sul collo. Riuscì a farmi sorridere, volevo continuare a fingere di dormire ma soffrivo terribilmente il solletico in quel punto e lui se ne stava sfacciatamente approfittando.
“Smettila”
gli dissi ridendo mentre lui cercava di trovare un accesso al mio collo ormai completamente coperto. Per sfuggire a quell'orribile/meravigliosa sensazione ero stata costretta a rifugiarmi sotto le coperte, ridevamo entrambi ma io ero anche molto concentrata; se non volevo tirargli un pugno dovevo stare molto attenta perchè non riuscivo a controllare le mie azioni quando qualcuno mi faceva il solletico.
“Harry smettila” ridacchiai ancora cercando di bloccare le sue enormi mani che cercavano di scoprirmi.
“Ho un impegno in radio” mi disse a un certo punto. Ci fu un attimo di silenzio, quella mattina avevo voglia di stare con lui. Uscii dal mio 'rifugio' e annuii cupa, lui mi strinse forte e sorrise; pensava di farmi sentire meglio così?
“Tornerò prima di mezzogiorno però”
aggrottai le sopracciglia e mi alzai dal letto lasciandolo lì con un'espressione perplessa. Gli sorrisi e cercai di raccogliere i miei capelli scompigliati in una coda con un elastico trovato sul comodino. Dallo specchio potevo guardare con la coda dell'occhio Harry, ancora assonnato e mezzo stordito.
“Vado un attimo in bagno” Gli comunicai dopo aver recuperato i miei vestiti ormai asciutti. Mi sciacquai la faccia, questo mi fece svegliare completamente e mi fu davvero d'aiuto visto che quella notte non avevo dormito molto, ero riuscita a prendere sonno verso le cinque del mattino e ora erano le sette e mezzo. Quando Harry se ne andò mi stesi sul divano per guardare un po' di tv, mi aveva ovviamente detto di fare come se stessi a casa mia e diciamo che l'avevo preso un po' troppo alla lettera. Poco dopo suonarono al campanello, non sapevo che fare; la casa era enorme e poteva essere chiunque. Decisi di andare ad aprire, nel peggiori dei casi avrei finto di essere la domestica di Harry. Aprii la porta e rimasi sorpresa, tutti mi aspettavo di vedere ma non LEI.
“Katherine che ci fai qui?” La mia migliore amica mi guardò disgustata, si era proprio disgustata. Incrociò le braccia e con un tono freddo mi disse che cercava Harry, non mi stava neanche guardando negli occhi.

“Ti sei fatta Harry.” sgranai gli occhi, che? Mi reputava forse una sgualdrina? A quella sua affermazione piena di veleno incrociai le braccia e la guardai male, chi era quella e cosa ne aveva fatto della mia migliore amica?
“Ma che stai dicendo?” Le chiesi nervosa, non mi aspettavo che mi trattasse così, non potevo credere che fossero uscite certe parole dalla sua bocca. Forse non ero stata troppo corretta nei suoi confronti, visto che lei stava ancora 'soffrendo' per il bacio finito male con Harry, ma si era fatta lei troppi film, lui non le aveva fatto capire nulla, sapeva che era ubriaco.
“Hai dormito qui, non ci posso credere” Alzai gli occhi al cielo, sapeva che non avrei mai potuto fare una cosa del genere con uno sconosciuto; anche se in fondo Harry non era più uno sconosciuto, ma non lo avrei fatto comunque, non dopo così poco tempo.
“Io ho semplicemente dormito qui, non ho fatto niente” Lei aggrottò le sopracciglia e strinse i pugni, le lacrime minacciavano di scendere e stava tentando di trattenersi, non sarebbe durata a lungo. Mi accusò di averla tradita, mi disse che non ero un'amica e che le facevo schifo, ma la goccia che fece traboccare il vaso fu quella parola che non avrebbe mai dovuto dire, mi aveva chiamata 'troia' e questo non potevo sopportarlo.
“Ora basta, hai superato il limite. Vai via.” Non volevo neanche guardarla negli occhi, era lei a farmi schifo, non il contrario. Mi aveva insultata in quel modo senza neanche darmi il tempo di spiegarle tutto, non la reggevo più e non avevo voglia di stare a guardare quel volto pieno di odio, falsità e gelosia/invidia. Lei in tutta risposta mi mandò a quel paese, si girò e se ne andò, “meglio così” pensai. Avevo appena perso la mia migliore amica ma per ora non mi importava, non gliel'avrei fatta passare liscia questa, non avevo intenzione di vendicarmi, volevo solamente farla sparire dalla mia vita. Era gelosa di Harry, che non era neanche il ragazzo, ma il mio.. fino a prova contraria. Decisi di spostare i miei pensieri su Harry, cos'era adesso per me? Lui non mi aveva detto niente, non avevamo parlato di una relazione, ci eravamo solamente baciati e trattati molto, ma molto dolcemente. Poi mi ricordai subito dei miei genitori e del mio trasferimento in Germania, quei pensieri mi facevano ancora male, non ero pronta ad abbandonare così superficialmente il mio futuro, tutti i progetti fatti. Passarono delle ore e finalmente sentii quella benedetta chiave girare nella serratura, mi alzai ancora sovrastata dal carico di tristezza dal divano e mi diressi verso Harry, che sorrideva.
“Ho una sorpresa per te” disse prima di baciarmi.
















SPAZIO AUTRICE:
So che questo capitolo è leggermente lungo e forse anche un pò noioso ma sinceramente mi piace la parte iniziale, non è nel mio stile scrivere queste cose perciò mi sento abbastanza soddisfatta di quello che sono riuscita a scrivere: spero con tutto il cuore che vi sia piaciuto!

Ci tengo tanto a questa fan fiction anche se so che non è una delle migliori, semplicemente mi diverto a scriverla, Julie mi rappresenta totalmente, la protagonista sono io e tutti i pensieri che leggete sono 'reali', è quello che penso io costantemente. Tutti i problemi che si fa Julie me li faccio anche io, forse è per questo che sono così legata alla ff.

Vorrei una recensione costruttiva, e questo lo dico a tutte le ragazze con cui faccio/farò scambi di recensioni, se dovete far finta di leggere ditemelo direttamente, non mi serve una recensione in più se poi è scritta a caso. (Tipo "Scrivi benissimo, sei bravissima, ti faccio i miei complimenti la ff è bellissima) NO.
Per me una buona recensione dovrebbe essere costruita così:
1.Dici la tua parte preferita del capitolo
2.Dai dei consigli (perchè non si smette mai di imparare)
3.Dici quali parti non ti sono piaciute e scrivi magari il perchè.

So di essere un pò pesante ma sappiate che io mi accorgo delle persone che fanno finta di leggere, perciò se lo fate non aspettatevi una buona recensione nella vostra ff, vi ripagherò con la stessa moneta. 

Ho finito di rompere. ♥

 

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Capitolo 11
*** is better left unsaid ***


Sorrisi premendo le labbra contro le sue, lui come al solito mi strinse in un abbraccio confortante e mi accarezzò la guancia, il suo sorriso mi sembrava così sincero e tenero. Amavo ogni singolo suo gesto, aveva un tocco delicato e questo mi aveva totalmente conquistata, per non parlare del suo atteggiamento dolce ed educato.

“Che tipo di sorpresa?”

Gli chiesi sorridendo dopo averlo preso per mano e trascinato sul divano per metterci più comodi, aveva un'espressione esausta, questa notte eravamo andati a letto tardi ma c'eravamo alzati presto.

Lui prima di sedersi si sfilò la giacca e la lanciò con strafottenza sulla poltrona più vicina. Si girò subito verso di me e mi baciò con foga, questo bacio sembrava più 'violento' degli altri, non capivo perchè mi stava baciando in quel modo ma stavo ovviamente ricambiando; non mi dispiaceva poi così tanto in fondo. Harry mi sollevò da terra e io senza smettere di baciarlo attorcigliai le braccia intorno al suo collo e le gambe intorno alla sua vita, mi fece sedere sul tavolo della cucina e il nostro bacio che stava alterando tutte le mie emozioni proseguì per un bel po'. Quando ci staccammo sorridemmo entrambi, a dir la verità ero un po' imbarazzata: come dovevo comportarmi con lui?

 

“Qual è questa grande sorpresa?” Dissi in fine io per cercare di 'raffreddare' la situazione. Sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori e prese dalla sua tasca posteriore il portafogli dal quale uscì una carta di credito. Ancora non capivo, cosa voleva fare con quella carta e perchè aveva un sorriso tanto soddisfatto? Lo guardai perplessa in cerca di una spiegazione che non tardò ad arrivare.

 

“Questa sera si va ad una festa” Disse lui con un tono normale, come se non conoscesse il mio odio nei confronti delle feste. Lo guardai male e feci cenno di 'no' con la testa, di solito era un trauma per me entrare in una discoteca ma questa volta sarebbe stato davvero tragico, non ne avevo alcuna voglia.

Perchè non potevamo restare a casa a guardare un film, magari di paura? Ricordai che lui non era Jake e nemmeno Katherine, forse non era abituato a questo tipo di cose o forse non amava farle.

 

“Non voglio venirci” Affermai io decisa, poteva andarci da solo se proprio voleva partecipare a quella stupida festa. Lui mise su il broncio, sembrava deluso della mia risposta.

Che si aspettava? Avevamo parlato del mio odio per le feste nei primi giorni della nostra 'amicizia'. Mi pregò di accontentarlo, era petulante ed esasperante quando si metteva d'impegno. Con un tono basso accettai; ero stufa di essere seguita da una sottospecie di stalker alquanto bizzarro. Mi portò in un negozio firmatissimo perchè “dovevo vestirmi in modo adatto” e perchè voleva farmi un regalo, avrei preferito una confezione di cioccolatini; quello si che sarebbe stato un regalo molto gradito.

 

“Non dovremmo essere in incognito?” Lui scosse la testa e mandò al diavolo tutti, sorrisi contenta dopo quella sua reazione; almeno sembrava importargli di me.

Però ripensai a ciò che era successo con la foto del bacio di Harry e Katherine, aveva fatto il giro del mondo e Kath era stata insultata nei peggiori modi possibili. Io non volevo questo, non perchè mi importava dei commenti negativi sul mio conto; non me n'ero mai fregata ma ci tenevo alla mia privacy. Volevo nascondermi da qualche parte per evitare le fan isteriche o i paparazzi che inseguivano Harry ovunque lui andasse, mi stupiva sempre: era gentile anche con chi non lo meritava.

 

 

HARRY'S POV

Avevo intenzione di portare Julie alla festa che aveva organizzato Andy, il migliore amico di Liam; in realtà non l'avevo praticamente costretta a venirci per una semplice voglia di festa, volevo far sapere al mondo in modo indiretto di avere una ragazza, visto che nelle interviste non mi permettevano di farlo.

Cercavano di manipolarmi a loro piacimento e purtroppo non potevo fare nulla per evitarlo: avevo un contratto.

Non mi lamentavo di certo della mia vita ma diciamo che avrei voluto più libertà su tutto.

Cercai Julie che nel frattempo si era allontanata da me; sapevo che voleva evitare tutte le foto così la lasciai stare, magari potevo anche avvisarla della mia idea, sarebbe stato meglio parlarne con lei per avere la sua opinione.

Era incredibile pensare alla mia amica Julie: quella acida ma sincera ed obbiettiva e a Julie la mia ragazza: quella dolce e abbastanza timida.

Era proprio quella piccola ragazza con quella grande e forte personalità a piacermi.

Mi spostai distrattamente mentre aspettavo che lei finisse i suoi acquisti, a quanto pare aveva gusti difficili anche in fatto di vestiti.

Fuori dal negozio c'erano ragazze attaccate ai vetri delle vetrine per fotografarmi e per urlare, fortunatamente nel negozio c'erano le mie guardie del corpo che mi permettevano di stare solo e in sicurezza.
Erano dolci, sempre pronte a supportarci ovunque andassimo e lo apprezzavo davvero tanto; ma a volte esageravano, se solo avessero saputo che in quel negozio in mia compagnia c'era la mia ragazza non avrebbero reagito bene e magari le avrebbero anche lanciato insulti, come era successo a Danielle, la ragazza di Liam.

 

Finalmente Julie scelse qualcosa e si avvicinò a me soddisfatta, rimase però in una posizione strategica; infatti le ragazze non potevo vederla perchè era quasi nascosta tra una fila di manichini.

 

“Julie possiamo andare a casa?” Dissi io cercando di non sembrare impaziente, eravamo da circa un'ora in quel negozio e mi stavo annoiando, soprattutto perchè lei si rifiutava di stare vicino a me.

Lei mi guardò e annuì sorridendo, le feci cenno di avvicinarsi e quel sorriso si spense, ovviamente non voleva farlo.

Mi avvicinai a lei e la presi per mano, provai a convincerla ma a lei venne la strana idea di uscire separati.

“Tu esci ora e fai sparire tutte quelle cose lì fuori, poi io ti raggiungo”

Sbuffai involontariamente, perchè si ostinava a rimanere nascosta? Avrei voluto chiarire questa situazione, lo avremmo fatto a casa.

Accettai la sua condizione e l'accontentai, le diedi un veloce bacio e le raccomandai di restare qui perchè le avevo già chiamato un taxi.

 

Mi allontanai da lei e mi diressi verso la porta, c'era già la mia guardia del corpo pronta a farmi entrare in macchina senza farmi perdere un braccio o un orecchio.

Appena entrai nella macchina con i vetri oscurati sentii una voce conosciuta pronunciare il mio nome


“Ciao anche a te Harry!”





SPAZIO AUTRICE:
Okay inizialmente odiavo questo capitolo, ma rileggendolo è diventato uno dei miei preferiti (soprattutto la parte iniziale)
Voi cosa ne pensate? Avete consigli da darmi? Secondo voi chi è nella macchina con Harry?


Vorrei una recensione costruttiva, e questo lo dico a tutte le ragazze con cui faccio/farò scambi di recensioni, se dovete far finta di leggere ditemelo direttamente, non mi serve una recensione in più se poi è scritta a caso. (Tipo "Scrivi benissimo, sei bravissima, ti faccio i miei complimenti la ff è bellissima) NO.
Per me una buona recensione dovrebbe essere costruita così:
1.Dici la tua parte preferita del capitolo
2.Dai dei consigli (perchè non si smette mai di imparare)
3.Dici quali parti non ti sono piaciute e scrivi magari il perchè.

PER TUTTI I MIEI LETTORI SILENZIOSI: Sappiate che aspetto anche i vostri pareri, sono importanti per me! :)

Continuerò come al solito quando questo capitolo raggiungerà le 10 recensioni ♥

 

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