Incontri shockanti e rivelazioni stravolgenti

di essere_umano
(/viewuser.php?uid=490619)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 0: prologo ***
Capitolo 2: *** Prime Rivelazioni ***
Capitolo 3: *** Un Altro Sconosciuto ***
Capitolo 4: *** Nave, Primo Giorno. ***
Capitolo 5: *** Nave, Secondo Giorno. ***
Capitolo 6: *** Tripla sorpresa a Soffiolieve. ***
Capitolo 7: *** Seconda Rivelazione. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 0: prologo ***


                                                            Prologo
 
Due figuri misteriosi pedinavano Brock, Lucinda e Ash da quando erano molto piccoli, spiandoli e imparando le loro preferenze in qualsiasi campo.
Loro li iniziarono a pedinare quando i protagonisti avevano 5 anni, fin quando i protagonisti non si incontrarono (prima Brock e Ash e poi Lucinda) si tenevano in contatto grazie a dei comunicatori wireless, quando si incontravano lavoravano prima a coppia e poi come un trio.
Il loro piano prevedeva che si rivelassero ai ragazzi quando Brock e Ash dovevano lasciare Sinnoh.
Mancavano 2 ore e…
 
 
Spazio Umano.
Questa è la mia prima Fan Fiction, non mi aspetto nulla.
Spero di avervi incuriositi.
Il prossimo capitolo rivelerà l’anticipato.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Prime Rivelazioni ***


(Ultima frase del capitolo precedente) Mancavano 2 ore e…
 
Mentre si avviavano verso il porto i protagonisti decisero di fermarsi per una pausa.
 
Ash: Hey Lucinda, che ne diresti di fare un’ultima lotta prima che io e Brock partiamo?
Lucinda: Ok, Brock ci fai tu da arbitro?
Brock: Ok, questa è una lotta 1 contro 1, pronti? Iniziate!
Ash: Ok Pikachu, te la senti?
Pikachu: Pika!
Ash: Bene, scelgo te!
Lucinda: Ok, allora Piplup ora, tocca a te!

Ash: Ma non lo sai che Piplup è svantaggiato?

Lucinda: Il tipo non è tutto, me l’hai insegnato tu.
???: Fermi!
Brock, Lucinda, Ash: Chi ha parlato?
 
Non appena finirono di pronunciare queste parole un figuro vestito di nero incappucciato si lanciò giù da un tetto, seguito da altri 2 vestiti come il primo.
 
Brock, Lucinda, Ash: Ma che...?
 
Questi 3 figuri atterrarono in piedi senza un graffio.
Ciò che si poteva subito notare era che il primo era molto alto, e un altro degli incappucciati aveva forme femminili invece l’ultimo era “medio”.
 
Brock: Chi siete?
Lucinda: E che cosa volete da noi?
 
Incappucciato medio: Ogni cosa a suo tempo.
Incappucciata: Prima seguiteci
Ash: Altrimenti?
Stavolta fu l’incappucciato alto a rispondere, ma in maniera minacciosa: Lo vuoi davvero sapere?
 
Ash deglutì impaurito e, insieme ai suoi amici, si fecero guidare su una collina con un boschetto che non faceva vedere niente dalla base. Una volta giunti in cima arrivarono davanti a un laghetto illuminato, in alcuni punti, dai raggi solari che filtravano tra i rami.
Gli incappucciati indicarono un tronco caduto sul quale i protagonisti si sederono.
Per qualche strana e misteriosa ragione, per i protagonisti, l’incappucciato alto si mise davanti all’adolescente, l’incappucciata davanti alla blu e quello di altezza media davanti al corvino.
 
Incuapucciata: Dateci un attimo e saprete quello che vi domandate, ma con restrizioni.
 
I nero vestiti si riunirono bisbigliando parole incomprensibili per i protagonisti.
 
Incappucciato medio: Ok, chiedete pure ciò che volete.
 
Lucinda: Chi siete?
Brock: Cosa volete da noi?
Ash: Avete del cibo?
Brock e Lucinda gridarono esasperati: Ma ti sembrano domande da fare adesso?
Ash: Scusate…
 
Incappucciato alto: Tu col cappello dammi la pokèball del tuo Pikachu.
Ash: Altrimenti?
Incappucciata: Ma sei stupido? Te l’ha detto lui prima!
Ash: Ok…
 
Detto ciò il corvino porse la pokèball del suo compagno all’incappucciato davanti a lui, quest’ultimo fece rientrare Pikachu e, stranamente, lui rimase all’interno di essa.
 
Dopo ciò i nero-vestiti si tolsero i cappucci e si scoprì che la ragazza era la copia  di Lucinda, solo con capelli lunghi fino a metà coscia e adolescente da qualche anno, quello “medio” era identico ad Ash, solo che aveva la stessa età della prima, i capelli ordinati e lo sguardo intelligente (di sicuro più del corvino) mentre quello alto era identico a Brock, solo molto più alto e con un leggero pizzetto al mento, oltre ad avere circa 20 anni.
 
Ash: Ok, ci somigliate vagamente, ma come vi chiamate?
Ex incappucciato medio: Io sono Lio.
Ex incappucciato alto: Io mi chiamo Feng.
Ex incappucciata: Ed il mio nome è Aly.
 
Lucinda: E perché ci somigliamo così tanto?
Feng: Non è ancora il momento.
 
I protagonisti scrutarono i loro “cloni più vecchi” per qualche secondo che a loro parvero minuti; ciò fu interrotto dal rumore di qualcosa che atterrava saltava sui rami, subito dopo si udì un lieve rumore su delle foglie, come se qualche uccellino ci fosse atterrato sopra, infine un fruscio dietro alle 6 persone che stavano vicino al “laghetto nascosto” e poi…
 
 
Spazio umano
 
Faccio schifo, se potete aiutarmi in qualche modo scrivetelo nella recensione.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un Altro Sconosciuto ***


(Ultimo periodo del capitolo precedente)
I protagonisti scrutarono i loro “cloni più vecchi” per qualche secondo che a loro parvero minuti; ciò fu interrotto dal rumore di qualcosa che atterrava saltava sui rami, subito dopo si udì un lieve rumore su delle foglie, come se qualche uccellino ci fosse atterrato sopra, infine un fruscio dietro alle 6 persone che stavano vicino al “laghetto nascosto” e poi…
 
 
???: Quindi… è questo il posto… mph, sembra uguale all’altro…
 
Era una voce dai toni molto bassi (per comprendere ascoltare la voce di Jim Wraith nell’anime di Inazuma Eleven)
 
Brock: Da dove viene questa voce?
Lucinda: A me mette i brividi…
E, mentre pronunciò questa frase si strinse ad Ash.
Ash: Dietro a Lio, Aly e Feng c’è un tizio vestito di nero, ma è un po’ lontano.
 
I 6 si diressero verso la figura avvistata dall’aspirante Pokemon master.
 
Quando si avvicinarono videro una giacca, un Borsalino (è un cappello a falde larghe), un paio di pantaloni, un paio di scarpe e un bavero altissimo proveniente da chissà dove, tutto il vestiario era del medesimo colore: nero. Il figuro era molto alto, più di feng, inoltre era molto robusto.
 
Ash: Chi sei?
???: Mi perdoni, ma non è questo il modo di rivolgersi ad uno sconosciuto, per sua purissima informazione.
Lucinda: Ma quanta formalità, almeno si giri quando ci parla.
???: Che seccatura… ok ma non aspettatevi che continui ad essere così gentile.
 
Quando si girò, il sestetto notò che era vestito in maniera molto elegante, il figuro indossava uno smoking nero (giacca chiusa, pantaloni e scarpe), una camicia, una cravatta, un paio di guanti e un paio di occhiali non specchiati del medesimo colore del resto del vestiario.
Si vedevano solo gli abiti e ombre (quest’ultime solo sul viso) sul figuro, niente pelle.
 
Ash: Non ti ho mai visto, e ho conosciuto molta gente.
???: Non lo ripeto, la smetta di darmi del “tu”, io non vi conosco e voi non mi conoscete. Potrei farle una domanda?
Ash: Ok
???: Perché la ragazzina dai capelli blu e attaccata al suo lato sinistro?
 
A quella domanda Lucinda si staccò da Ash ad una velocità fulminea, arrossendo.
 
Ash: Non me ne ero accorto.
Lucinda: Beh… uhm… ecco… io…
???: Ho capito, non serve aggiungere altro… mph.
 
Dopo qualche secondo il nero vestito tirò fuori una vaschetta da una tasca interna della giacca, si sedette sul prato, aprì il recipiente e tirò fuori una mela, la quale venne iniziata a mangiare.
 
Ash: Finalmente, stavo morendo di fame.
 
E mentre pronunciava quelle parole si avventò sulla vaschetta.
 
???: Non ci pensare nemmeno.
 
Dopo queste parole Ash si accasciò a terra con le mani appena sotto lo sterno.
 
Lucinda: Ash!
Brock: Che gli hai fatto?
???: Ho solo protetto il mio spuntino di sopravvivenza con un pugno, non l’avete visto?
Lucinda: Non hai il diritto di fare questo!
 
Detto ciò Lucinda stava per prendere una Pokeball ma si ritrovò, in un istante, con un ombra intorno al polso, iniziò a percepire un forte dolore intorno alla parte afferrata.
 
???: Non ci provare nemmeno… e voi, fermi li; è sconsigliabile fare qualsiasi mossa…
 
Lio: Ma come ha fatto?
Aly: Non ne ho idea.
Feng: Non può essere reale…
 
Il personaggio misterioso lasciò la presa e aiutò a rialzare il corvino.
 
???: Comunque, voi potete chiamarmi Vito.
Lucinda: Io sono Lucinda.
Brock: Io invece sono Brock.
Feng: Feng…
Aly: Aly…
Lio: Lio…
Vito: Quello li è Ash, esatto?
Ash: Si… ugh, sono io…
Vito: Stenditi e non chiedere niente…
 
Detto ciò Ash si distese sul prato.
 
Vito: sentirai un po’ di dolore ma ne varrà la pena, il resta vada via… Ah e se provate a spiarmi farete una fine peggiore dalla sua… molto peggiore… vi verrò a prendere appena finito.
 
Gli altri si allontanarono guidati da Feng verso un piccolo spiazzo in mezzo agli alberi dove filtrava molta più luce rispetto al laghetto, li c’erano solo erba e un paio di  grosse rocce, il gruppo si sedette e iniziò a confabulare sul nuovo conosciuto: Vito
 
Lucinda: Ma… come fa a muoversi così rapidamente?
Feng, Lio: Solo lui lo sa, purtroppo.
Aly: Qualcuno di voi ha un’idea di dove potrebbe venire?
 
Silenzio
 
Brock: E cosa potrebbe essere? Un umano o un Pokemon sconosciuto?
Ancora silenzio.
 
Feng: Dovremmo chiedere a lui…
Brock: E anche stare attenti a non farlo arrabbiare...
Lucinda: A me mette i brividi… però il polso non mi fa più male; forse è come Paul.
 
Tornando da Vito e Ash.
 
Vito stava facendo degli strani movimenti con le mani sul torace di Ash.
 
Ash: SMETTILA!! MI FAI ANCORA PIU’ MALE COSI’!!!
Vito: Zitto che finirà presto.
 
Mezzo minuto circa dopo…
 
Ash: Non sono mai stato meglio, come hai fatto?
Vito: Informazione riservata.
Ash: Ok, devo darti retta più spesso, sai quel che fai.
Vito: Mph… Sta qua, torno subito…
 
Vito sparì sotto gli occhi di Ash per tornare mezzo secondo dopo con i compagni d’avventura di Ash.
 
Ash: Ma come…
Vito: Informazione riservata.
 
Tutti erano increduli, Ash era in piedi come se non avesse mai avuto dolore e gli altri erano di nuovo vicino al laghetto.
 
Brock, Lucinda, Ash: Vuoi viaggiare con noi?
Vito: Che ci guadagno?
Brock: Conosci cose nuove.
Vito: Ad esempio?
Lucinda: Le varie regioni e i Pokemon che le abitano
Vito: I che?
Ash: Non sai cosa sono i Pokemon?
Vito: Lo scoprirò viaggiando con voi.
Ash: Bene, abbiamo un nuovo compagno di viaggio!
Lio: Esci!
Pikachu: Pika pi… pika?
Ash: Pikachu, che bello rivederti! Allora, lui è Vito e da ora viaggia con noi…
Pikachu: Pika!
Ash: …e ora mi spieghi perché sei rimasto nella pokeball.
Pikachu: Pika… pika pi… pikachu!
Ash: Ok, me lo dirai più avanti.
Feng, Aly, Lio: Possiamo unirci anche noi al gruppo?
Brock, Lucinda, Ash: Ok!
 
Intanto Vito si sedette e tirò fuori da una tasca dei pantaloni un taccuino nero con allegata una penna del medesimo colore, dentro e fuori; con ciò annotò tutto l’accaduto.
 
Lucinda: Che fai?
Vito: Non sono affari tuoi.
Lucinda: Ok, ok; non serve essere così scortesi, sai?
Vito: Qualcosa in contrario?
Lucinda: SI!
Vito: Cosa?
Lucinda: CHE SEI COSI’ SCORTESE! ECCO COSA!!
Vito: Ragazzina, alza ancora la voce con me e la tua gola sarà bloccata…
 
Lucinda deglutì
 
Vito: …per sempre…
 
Lucinda rabbrividì e si riattaccò ad Ash.
 
Ash: Lucinda mi stai facendo male.
 
Detto ciò Lucinda si staccò arrossendo e dicendo: Scusa, scusa.
 
Ash: Non ti preoccupare, non è niente.
 
Dopo qualche secondo di silenzio, escludendo la penna che si muoveva sul taccuino di Vito, lo stomaco di Ash brontolò rumorosamente.
 
Ash: Scusate…
Feng: C’è un Centro Pokemon nella città da dove è partito il battello per Kanto.
Brock: Oh no, l’abbiamo perso!
Ash: Fa niente, esploreremo un’altra regione allora.
Brock: Prima avvisiamo le nostre famiglie.
Lio: Potremmo avviarci al centro?
Lucinda: Perché?
Vito: Sono le 19:00 (leggete diciannove zero zero).
Aly: Il tempo di scendere dalla collina ed è ora di cena.
Ash: Ok allora, in marcia!
 
Mentre lasciavano quella radura col laghetto, passando attraverso il boschetto e scendendo passando per il fianco, verso la città tutti chiacchieravano allegramente tranne Vito, lui continuava a scrivere sul suo taccuino.
 
Quando arrivarono al Centro Pokemon…
 
Infermiera Joy: Buonasera, desiderate?
Ash: Dove si mangia?
Brock: Infermiera Joy! La tua bellezza sfavillante mi ha accecato nello stesso istante che la porta di questo Centro di è apertAAAAHHH!
 
Crougunk: Crougunk… Croug croug croug…
 
E il Pokemon tirò via il povero Dongiovanni dopo averlo colpito con Velenpuntura.
 
Vito: ‘interessante’
Infermiera Joy: Per mangiare andate oltre quella porta laggiù
 
Detto ciò indicò una doppia porta in legno con le maniglie placcate in argento.
 
Ash: Forza andiamo!
Vito: Impara l’educazione, non puoi correre verso un ristorante, dovrò darti alcune lezioni in proposito.
Lio: Se parli sul serio ti aiuto.
Vito: Sono sempre serio su determinati argomenti.
Lucinda: Wow, non credevo che tu sapessi essere così.
Vito: Così come?
Lucinda: Educato, gentile…
Vito: Un secondo.
 
Appena finì di pronunciare quelle 2 parole aprì la porta lasciando passare prima Aly e Lucinda, poi Ash, Lio, Brock, Feng ed infine entrò lui.
 
Vito: Ok Lucinda, continua pure.
Lucinda: Allora, dicevo: educato, gentile e galante.
Vito: Tsk… lo sono solo quando devo, non ti ci abituare…
Lucinda: ‘Ma che ha?’
 
3 ragazzi dell’età di Brock si avvicinarono al gruppo, uno aveva i capelli azzurro mare che gli scendevano su un occhio, un altro aveva i capelli rosso fuoco con una strana forma sul davanti e l’ultimo aveva i capelli verde prato con tre ciuffi verso l’alto sul davanti.
 
3 Ragazzi: Benvenuti, oggi  e solo per oggi il ristorante è gestito dai capipalesra di Levantopoli, nonché intenditori di Pokemon di categoria A e team di cuochi riconosciuto in tutta Unima; noi siamo Maisello (il ragazzo dai capelli blu), Chicco (il ragazzo dai capelli rossi) e Spighetto (il ragazzo dai capelli verdi).
 
Maisello: Vedo che siete in sette, prego da questa parte.
 
I 3 capipalestra guidarono il gruppo attraverso il ristorante fino ad un tavolo a sette posti.
 
Spighetto: Ecco il vostro tavolo, prego accomodatevi.
Chicco: Ecco i menu.
Ash: Non vedo l’ora.
 
Vito diede una pacca sulla mano di Ash che si dirigeva sui menu.
 
Vito: Non conosci il galateo?
Ash: Il che?
Vito: ‘Lo strozzo a quest’imbecille se continua così’ lascia stare, ora stai fermo, prima le signore, prego Aly, Lucinda…
 
E porse i menu alle ragazze.
 
Aly, Lucinda: Grazie.
Vito: Non abituatevici… ragazzi, tocca a voi.
 
Detto ciò i ragazzi presero i menu.
 
Dopo un po’…
 
Maisello: Avete scelto?
Vito: (Bisbigliando ad Ash) zitto, prima le ragazze.
Ash: (Rispondendo a Vito) ok, ok…
Lucinda: Io prendo un’Aragosta alla Termidoro.
Aly: Io desidererei un Filetto con Porcini e Tartufo.
Ash: Io prendo un Roast Beef in crosta di sale.
Lio: Per me un Tonno in crosta di pistacchi.
Brock: Io prendo la stessa cosa che ha preso quella splendida ragazza al tavolo laggiù.
Feng: Per me un Sashimi Assortito.
Vito: Desidero un Curry al Naga, grazie.
Maisello: Arriva tutto tra una decina di minuti, intanto vi porgo questi grissini per l’attesa.
 
Nell’attesa…
 
Vito: (Parlando a Lucinda) Vediamo se ho capito… tu hai viaggiato con Brock e quell’idiota senza avere una crisi nervosa, spiegami come hai fatto per favore.
Lucinda: Ash non è un idiota, è un allenatore fantastico, è anche un ottimo coordinatore ed è bravissimo al Pokehatlon, è un ottimo amico, sempre presente quando ce n’è bisogno e non si demoralizza mai.
Vito: Da come ne parli deduco che hai una cotta per quell’idiota senza cervello e senza muscoli.
 
Lucinda arrossì di botto.
 
Ash: Lucinda, tutto bene? Sei rossa.
Lucinda: Uhm… si si, tutto bene, non ti preoccupare.
Aly: (Parlando in modo che solo Frank e Lio potessero sentire) Avevamo visto bene, dobbiamo solo trovare informazioni su questo “Vito”.
Frank: (Parlando in modo che solo Aly e Lio potessero udire) Ma a chi possiamo chiedere?
Lio:  (Parlando in modo che solo Aly e Frank potessero percepire) Potremmo provare a chiedere agli Anziani.
 
Per tutto il tempo Vito annotò tutto sul suo taccuino per chissà quale ragione.
 
I 3 Capipalestra: Ecco a voi.
 
Detto ciò tutti iniziarono a mangiare raffinatamente, a parte Ash: lui s’ingozzava e chiedeva di assaggiare ogni pietanza ordinata dai suoi compagni, l’ultimo a cui chiese fu Vito e se ne pentì; Il piatto era uno dei più piccanti del pianeta e, sotto consiglio di Vito, bevve un bicchiere di latte, il bruciore passò, per sua fortuna e si ripromise di non assaggiare mai più nulla di piccante in vita sua.
 
Una volta finito di mangiare Vito si alzò e si diresse da Spighetto.
 
Brock: Che vorrà fare?
Lucinda: Non ne ho idea, vedremo dopo.
 
Spighetto: Desidera?
Vito: Quant’è il conto?
Spighetto: Che tavolo siete?
Vito: Cinquantasette.
Spighetto: Un secondo, torno subito.
 
Una decina di secondi dopo.
 
Spighetto: E’ 250 Pokedollari.
Vito: Io vengo da lontano, forse uno di voi tre conosce questi.
 
E detto ciò mostra al verdino i soldi contenuti dal portafoglio tirato fuori da una tasca dei pantaloni.
 
Spighetto: Chiedo ai miei fratelli.
 
Dopo un po’ arrivò Maisello
 
Maisello: Col cambio attuale il conto è di 75.
Vito: Ecco a lei.
Maisello: Grazie e arrivederci.
Vito: Grazie a lei.
 
Vito torna al tavolo dove il resto della compagine chiacchierava.
 
Vito: Andiamo.
Brock: E il conto?
Vito: Già fatto.
Aly: Grazie, sei stato gentile.
Vito: Tsk… e finitela… andiamo ora, non abbiamo molto tempo.
 
La compagine lasciò il ristorante tornando dall’infermiera Joy.
 
Joy: Bentornati.
Brock: Vorremmo delle camere se sono libere.
Joy: Certo ne abbiamo tre di disponibili.
Ash: Ce ne servono due, grazie.
Vito: Imbecille, prima chiedi se bastano due, tre per favore.
Joy: Ecco le chiavi.
Il Gruppo: Grazie.
 
Salendo al piano dov’erano situate le camere…
 
Brock: Vito mi spiegheresti perché hai chiesto 3 camere?
Vito: Sono fatti miei.
Ash:  Come ci dividiamo?
Frank: Facciamo maschi da una parte, femmine da un’altra?
Aly, Lio, Lucinda, Brock, Ash: Ok
Lucinda: Buonanotte ragazzi.
Brock, Frank, Lio, Ash: Buonanotte ragazze.
Aly: ‘Notte.
 
Mentre gli altri si avviavano verso le loro camere Vito rimase appoggiato alla porta della sua camera.
Lucinda uscì dalla camera perché le venne sete e notò il nero vestito.
 
Lucinda: Perché non sei in camera?
Vito: Affari miei.
Lucinda: E perché non hai augurato la buonanotte?
Vito: Affari miei.
Lucinda: Perché non mi vuoi dire nulla?
Vito: Sparisci o subirai le conseguenze…
 
Lucinda deglutì e ritornò in camera.
Dopo un po’ Vito entrò nella sua camera.
 
Tutti dormirono, o almeno si credeva…
 
Il mattino seguente…
 
Lucinda: AAAAAHHHH!!
 
 
 
Spazio umano.
Faccio schifo, se volete date un voto al mio capitolo e ditemi come posso migliorarlo

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Nave, Primo Giorno. ***


(Ultima parte del capitolo precedente)
 
 Tutti dormirono, o almeno si credeva…
 
Il mattino seguente…
 
Lucinda: AAAAAHHHH!!
 
I ragazzi, escluso Vito, raggiunsero Lucinda in camera non appena udirono l’urlo.
La porta era socchiusa quindi vi entrarono facilmente e, una volta dentro, videro una scena assurda:
Lucinda, in pigiama, immobile davanti allo specchio, con i capelli acconciati con lo stesso stile di quelli di Vulcano e Aly che cercava di capire cosa è successo alla blu.
Ash si mise a ridere mentre Brock suggerì di scappare prima che Lucinda esplodesse.
Tutti scesero nella hall, seppur in pigiama, pur di evitarsi una lunga predica da parte della blu.
 
Dopo circa un ora…
 
Brock: Che strano, Lucinda non si è fatta sentire per un’ora intera.
Ash: Qualcuno di voi ha visto Vito?
Lio: Credevo fosse con noi.
Aly: No, non l’ho visto.
Brock: Se è stato fermato da Lucinda potrebbe non avercela fatta.
Feng: Non può essere così terribile.
Ash: Infatti Brock sta esagerando e…
Brock: Parla per te.
 
E mentre l’ultima parola veniva pronunciata Lucinda scese tranquillamente le scale per arrivare nella hall.
Brock non credeva ai suoi occhi: come faceva ad essere così tranquilla?
 
Lucinda: Buongiorno a tutti.
Ash: Buongiorno Lucinda!
Lio, Feng, Aly: Ben svegliata.
Lucinda: Grazie ma… qualcuno mi sa spiegare che ha Brock?
Ash: Sono sicuro che non riesce a credere che sei tranquilla.
Lucinda: Perché?
Aly: Ricordi com’erano i tuoi capelli?
Lucinda: No.
Tutti: Cosa?
Joy: Se volete vi spiego io
 
La rosa spiegò che quando salì per cambiare le lenzuola in una delle camere vide la porta della camera delle ragazze spalancata e preoccupata entrò, non vide nessuno quindi andò nel bagno della camera e trovò la blu immobile davanti allo specchio e, intuendo la situazione, le sistemò i capelli come meglio li ricordava quando la vide la sera prima.
 
Brock: Ora è chiaro, grazie splendida visione angelica per aver salvato la vita di questo misero uomo che hai fatto innamoraAAAAHH.
 
Crougunk stese il dongiovanni con Velenpuntura  e lo trascinò via, come al solito.
 
Tutti tacquero, l’unico rumore che si udiva era quello di una penna che scorreva sulla carta.
 
Il gruppo si girò in direzione del rumore (alle loro spalle) e videro il disperso dl gruppo.
 
Lio: Da quando sei qui?
Vito: Da tutto il tempo…
Lucinda: Potevi almeno farti sentire?
Vito: Tsk… e finiscila…
Ash: Devi essere più gentile con lei o non sarete mai amici.
Vito: Ma sai quanto me ne frega? E comunque dille in faccia il tuo amore.
 
A quelle parole Lucinda divenne rossa come una Ferrari.
 
Ash: Il mio cosa?
Vito: Le lezioni inizieranno il prima possibile… Che si fa?
Brock: Io direi di prendere un battello verso un’altra regione.
 
Detto ciò comparvero i 3 intenditori della sera prima, come se aspettassero quelle parole.
 
Maisello, Chicco, Spighetto: Salve ancora, senza volere abbiamo sentito quello che avete detto e vi proponiamo la nostra regione natale: Unima, se v’interessa il battello parte da qui alle 4.
Ash: Che ne dite, ci andiamo?
Lucinda: Io devo chiedere a mia mamma.
Brock: E io dovrei avvisare la mia famiglia, dovresti farlo anche tu.
Ash: Ok, voi che pensate?
Feng, Aly, Lio: Ok
Vito: Mph… fate come volete…
Brock: Bene! Ora andiamo a fare le chiamate.
 
Detto ciò il dongiovanni, la blu e il corvino chiamarono le loro famiglie per informarli del ritorno ritardato nel caso dei ragazzi e per chiedere se può dirigersi in quella regione nel caso di lei.
 
Lucinda: Tutto apposto, possiamo andare.
Ash: Bene! Andiamo a fare i biglietti allora
 
Arrivati alla biglietteria…
 
Brock: Buongiorno, vorremmo sette biglietti.
Signore alla biglietteria: Ok, sono 70 Pokedollari.
Brock: Ecco a lei.
Signore alla biglietteria: Grazie ecco a voi.
Brock: Grazie e arrivederci.
 
Brock distribuì i biglietti ai vari membri del gruppo.
 
Aly: Sapete che ore sono?
Lucinda: Sono le 11 e…
 
Lo stomaco di Ash Gorgogliò rumorosamente.
 
Ash: Non abbiamo ancora fatto colazione.
Brock: Potremmo chiedere alla magnifica Joy!
 
Detto questo Brock si fiondò nel Centro Pokemon.
 
Gli altri lo seguirono e, quando entrarono, Brock era senza sensi vicino ai divanetti con  Crougunk vicino a lui che sghignazzava.
 
Ash: Infermiera Joy, potrebbe dirci dove possiamo fare colazione?
Joy: Il bar più vicino è a due isolati.
Lucinda: Grazie infinite infermiera Joy.
Joy: Di nulla.
 
Usciti dal Centro il gruppo, con Brock che nel frattempo si era ripreso, si diresse verso il bar indicato dall’infermiera.
 
Aly: Sentite è praticamente ora di pranzo, potremmo fare un Brunch.
Ash: Un che?
Lio: Pranzo e colazione insieme ‘io aiuterò Vito alle lezioni, sicuro’.
Ash: Si1 Si! Si!
Feng: Dobbiamo solo vedere se quel bar è anche ristorante o pub.
 
Giunti al bar.
 
Cassiere: Buongiorno, benvenuti al pub-bar Da Sceptile.
Lucinda: Perché si chiama così?
Cassiere: Perché il primo Pokemon del gestore del locale fu uno Sceptile ed è passato a miglior vita, è dedicato a lui.
Ash: Dev’essere brutto perdere un amico con cui si è passato moltissimo tempo insieme…
Pikachu: Pika…
Cameriere: Non volevo rattristarvi, cambiando discorso: cosa desiderate?
Aly: Noi saremmo qui per un brunch.
Cameriere: Abbiamo un’offerta speciale solo per questo mese, se vi interessa sappiate che sono solo 30 pokedollari.
Ash: A voi sta bene?
Brock, Feng, Lucinda, Aly, Lio: Certo!
Cameriere: Bene, da questa parte allora
 
Il cameriere condusse il gruppo verso una zona con pareti gialle e grandi vetrate che danno all’esterno, i tavoli avevano da una parte sedie e dall’altra divanetti a due posti. Il locale era abbastanza affollato.
Il convoglio seguì il cameriere fino a una tavolata enorme e…
 
Vito: Che ne dite se Lucinda e Ash stanno da quel lato, sul divanetto, Lio ed Aly sull’altro e il resto sulle sedie?
Lucinda: Si si, Ash ti prego dì di si.
Ash: Ok, a voi sta bene?
Lio: Certo.
 
Il gruppo prese posto, mangiarono chiacchierando tutti, escluso Vito, lui continuava a scrivere sul suo taccuino e si sistemò anche un Mp3 con delle cuffie nere, nessuno se ne accorse.
 
Ash: Bene, ora che ne dite se ci alleniamo?
Lucinda: Che ne dici se finiamo quella lotta che abbiamo iniziato ieri?
Ash: Certo!
Brock: Io farò da arbitro però devo chiedere dov’è il campo lotta più vicino.
 
Brock andò dal cameriere per porgli il quesito sopra citato e tornò informando che sul retro ce n’era uno.
Il gruppo si diresse al campo, non aveva nulla di speciale.
 
Brock: Questa è una lotta 1 contro 1, pronti? Iniziate!
Lucinda: Piplup vai, scelgo te!
Ash: Te la senti amico?
Pikachu: Pika!
Brock: Ok continueremo ad dove ci fermammo l’ultima volta.
Ash: Pikachu vai con Fulmine!
Lucinda: Piplup assorbilo con Mulinello e poi scagliaglielo contro!
 
L’azione andò in porto e il topo elettrico riportò molti danni
 
Ash: Pikachu, tutto bene? Te la senti di continuare?
Pikachu: Pika… Pikachu!
Ash: Bene! Ora usa fulmine in cielo e assorbilo con la coda!
Pikachu: Pika… CHU!!!
 
Pikachu assorbì il fulmine e fu circondato da un fascio elettrico
 
Ash: Bene! Ora vai con Locomovolt!
Lucinda: Piplup contrasta con Beccata!
Pikachu: Pika pika pika pika… pika!
Piplup: Pipluup!
 
Ci fu un esplosione molto potente e quando il fumo si diradò…
 
Brock: Entrambi i Pokemon non sono più in grado di lottare: questo è un pareggio!
Ash: Ottimo lavoro Lucinda!
Lucinda: Grazie, anche tu sei stato fantastico!
 
E si diedero il cinque
 
Vito: Spiegatemi una cosa… voi mettete a rischio la vita degli “amici” per... cosa?
Ash: Per vedere chi è più forte e per diventare più amici!
Vito: Mmmhhh… quindi voi diventate amici quando i… Pokemon giusto? Rischiano la vita… non ha senso...
 
Dopo qualche ora...
 
Feng: Non credete sia ora di avviarci verso il battello?
Ash: Giusto però prima dovrei passare per il Centro Pokemon.
Lio: Ok.
 
Al Centro Pokemon Ash fece una chiamata diretta al prof. Oak per lasciargli tutti i Pokemon escluso Pikachu.
 
Aly: Sbrigati o perderemo il battello!
Ash: Sto arrivando.
 
Quando il gruppo raggiunse il porto, il battello stava per partire e fecero appena in tempo a salirci.
A loro venne assegnata un’unica cabina, la più grande della nave; era enorme, con vari letti a castello molto ampi e confortevoli, 2 bagni, un televisore piatto da 36’ e decorazioni preziose un po’ ovunque.
 
Vito: Vado... non chiedete nulla... non seguitemi...
 
Vito si accingeva ad aprire la porta quando...
 
Ash: Ma siamo amici, perché non ci dici dove vai?
Vito: Amici? Vi conosco da nemmeno un giorno... è illogico...
Ash:  E allora? Non possiamo essere subito amici?
Vito: No.
 
Detto questo varcò la soglia e girò a sinistra.
In cabina intanto...
 
Lio: Ash, vuoi allenare Pikachu?
Ash: Come?
Lio: Contro i Wailord che vivono in queste acque, se vogliono sfidare qualcuno lo schizzano sputandogli dell’acqua.
Ash: Ok, ci vediamo dopo.
Brock, Feng, Aly, Lucinda: A dopo.
 
Lio portò Ash sul ponte di prua dove consigliò ad Ash di far salire Pikachu su una delle ringhiere anti-caduta.
Pikachu si poizionò secondo le indicazioni dell’allenatore e del clone più vecchio, dopo qualche secondo fu schizzato da 5 Wailord.
 
Ash: Pikachu, te la senti?
Pikachu: Pika!
Ash: Bene allora, usa Fulmine!
Pikachu: Pika...CHU!!
 
I Wailord contrastarono con 5 Zampilli che vanificarono la mossa del topo e lo misero KO.
Ash prese Pikachu in braccio e corse per la nave alla ricerca di un centro Pokemon.
Pikachu si riprese prima dell’ora di cena e, dopo ciò, si diresse verso la cabina.
 
Tornò in cabina dove, trovò Lio che l’aspettava sulla soglia.
 
Varcarono l’uscio, chiusero la porta e dopo qualche secondo entrarono le ragazze con 3 sacchetti.
 
Lio, Ash: Ciao ragazze.
Aly, Lucinda: Ciao ragazzi.
Ash: Cosa avete fatto?
Lucinda: Beh innanzitutto...
 
(Flashback)
 
Aly: Dato che Lio e Ash sono andati via noi andiamo a fare shopping, ok?
Brock: Ok, noi dobbiamo ancora decidere.
Lucinda: Allora ci rivediamo qui.
Feng: Verso che ora?
Lucinda: Conoscendo Ash direi verso l’ora di cena, anche un po’ prima.
Brock: Ok, a dopo allora.
Aly: Ci vediamo.
 
Dopo questa chiacchierata le ragazze uscirono dirette al ponte inferiore, dove c’era qualche negozio.
 
Lucinda: Ti dispiace se entro in questo negozio qui? Vorrei comprarmi altri abiti per le Gare.
Aly: Ok, vengo anch’io, magari trovo qualcosa di carino da indossare.
 
Dopo essere uscite con 2 sacchetti pieni di abiti si diressero verso il negozio dove vendevano gli adesivi per le pokeball da usare nelle Gare.
 
Lucinda: Uscite e scegliete ciò che più vi piace!
 
Detto questo fece uscire tutti i suoi Pokemon, escluso Mamoswain (non sono certo di come si scriva), per far scegliere loro gli adesivi che preferivano. Dopo ciò si diressero verso la caffetteria per un caffè per Aly e un the alle erbe per Lucinda.
Li chiacchierarono del più, del meno e, quando Aly cercò di chiedere a Lucinda cosa pensa di Ash  ma lei cambiò discorso, parlando delle bevande.
 
Dopo ciò tornarono in cabina, dove...
 
Aly: E voi che avete fatto?
Ash: Beh io...
 
L’aspirante Pokemon Master venne interrotto dall’ingresso di Brock e Feng i quali avevano delle borse termiche e un fagotto azzurrino.
                                            
Ash: Che bello, si mangia!
 
Feng sistemò il fagotto al centro della stanza, lo aprì e tirò fuori dei cuscini azzurrini.
 
Brock: Ci hanno permesso di usare la cucina di bordo per stasera.
Ash: Bene, ho una fame!
 
Vito rientrò con una valigia nera mentre Brock stava distribuendo il cibo.
 
Brock: Ben tornato, stiamo per cenare, ti unisci a noi?
Vito: Passo, grazie.
 
Vito si sistemò sul letto, aprì la valigia, tirò fuori un portatile e si tolse le cuffie, nessuno si accorse di nulla mentre gli altri membri del gruppo mangiarono chiacchierando allegramente, poi guardarono un po’ di TV e infine andarono a letto.
 
Vito: ‘Un imbecille, una ragazzina fastidiosa che non si fa gli affari suoi, uno apposto, uno inteligente, una classica adolescente, un altro apposto... sento puzza di bruciato’
 
Dopo queste considerazioni chiuse il portatile, lo sistemò nella valigia che venne nascosta in una angolo oscuro della stanza, dopodiché andò a dormire.
 
Il giorno dopo...
 
Lucinda, Ash: TU CHI SEI?
 
Spazio umano.
Se potete aiutarmi, consigliarmi e correggermi per favore fatelo.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Nave, Secondo Giorno. ***


Il giorno dopo...
 
Lucinda,  Ash: TU CHI SEI?
 
In cabina, appena si furono svegliati, Lucinda e Ash videro un tizio con i capelli alla militare color grigio-nero, dei baffi e una barba sul mento uniti (niente pizzetto) del medesimo colore dei capelli, una polo verde scuro Lacoste, dei bermuda marroni e dei sandali color grigio scuro. Questa persona, che confabulava con Vito, era alto come il nero vestito e molto muscoloso, se si vedessero solo le sagome si penserebbe che uno dei due si sia sdoppiato.
 
???: Salve, Vito mi ha parlato di voi.
Lucinda, Ash: Ok ma chi sei?
Vito: Ti spiace se rispondo io?
???: Fai pure.
Vito: Lui è un mio vecchio amico, lo conosco da quando ho memoria e viene da dove vengo io, il suo nome è Dante.
 
Dante aveva una voce molto profonda ma non da brividi come quella di Vito (per intenderci ascoltate la voce di Dante in Spy Hunter Nowhere To Run, il fatto che il nome sia uguale è un caso).
 
Dante: Salve a tutti.
Ash: Ciao, io sono Ash mentre lui è Pikachu.
 
Pikachu uscì da sotto le coperte e saltò sulla spalla del corvino.
 
Pikachu: Pika!
Dante: WHO, che diamine è?
Vito: Scusateci un momento.
 
Vito portò Dante in un angolo dove borbottarono parole che il resto del gruppo non riusciva a distinguere.
Il discorso fu il seguente:
 
Vito: Scusa, sei qui dal momento del primo viaggio, credevo che sapessi com’è questo posto.
Dante: So di essere qui da molto ma qualcosa andò storto e persi i sensi,  mi sono ripreso ieri, scusa fra’.
Vito: Ok, faremo le ricerche assieme allora.
Dante: Alla grande! Insieme come ai vecchi tempi.
Vito: Eh già, mi sei mancato e non sei cambiato di una virgola, nemmeno invecchiato, quell’esperimento è riuscito anche con te.
Dante: Con te è riuscito?
Vito: Si. Ma cambiando discorso, ti prego, non dire da dove veniamo.
Dante: Conta su di me bro’.
Vito: Grazie, grazie infinite. Allora, quei cosi strani si chiamano...
 
Vito guardò sul taccuino.
 
Vito: Pokemon, almeno, così mi dissero ma non mi fido...
Dante: Chi te l’ha detto?
Vito: Il tipo col cappello e l’espressione stupida, ah è un emerito imbecille.
Dante: E’ come un bambino, non sa mentire.
Vito: Ok, senti ti vanno delle info su questi?
Dante: Ok, spara.
Vito: Il tipo col cappello e l’espressione stupida è come un bambino, è imbecille ma è bravo a far lottare i... quelli li tra loro al posto suo, la tipa coi capelli blu non si fa mai gli affari suoi ed è sempre sorridente, a parte quando si parla dell’idiota, è incottita di lui secondi i miei dati, il tipo coi capelli a punta e sbarbato è uno apposto, sa cucinare, l’altro tipo col cappello nasconde qualcosa, è intelligente, la biondina è la tipica adolescente e infine il tipo più grosso è anche lui apposto, solo che gli ultimi tre non me la raccontano giusta.
Dante: Che intendi dire?
Vito: Sono certo che nascondono qualcosa.
Dante: Ok, grazie.
Vito: Dovere.
 
Tornarono dai ragazzi e...
 
Dante: Ok, allora facciamo le presentazioni per bene?
Ash: Io sono Ash mentre lui è il mio amico Pikachu.
Pikachu: Pika!
Lucinda: Io invece mi chiamo Lucinda e lui è il mio amico Piplup.
Piplup: Piplup!
Brock: Mentre io sono Brock.
Lio: Piacere, sono Lio.
Aly: Molto lieta, mi chiamo Aly.
Feng: Onorato, il mio nome è Feng.
Dante: Io sono Dante, se non vi spiace desidererei viaggiare con voi, c’è posto per un altro?
Ash: A me sta bene.
Dante: E gli altri sono d’accordo?
Feng, Brock, Aly, Lio: Va bene.
Lucinda: Beh...
Dante: Lucinda, mi seguiresti un attimo?
Lucinda: Va bene.
Dante: Vito, mi farebbe piacere che venissi anche tu.
Vito: Ok
 
I tre andarono nell’angolo dove fino a poco prima ci furono Dante e Vito.
 
Lucinda: Si?
Dante: Posso auitarti con lui.
Lucinda: Come fai a...?
Dante: E’ grazie a Vito.
Lucida: Ma come fa a...?
Vito: Informazione riservata.
Dante: Comunque, se ti aiuto posso unirmi a voi?
Lucinda: Ok, però devi aiutarmi sul serio, non fingere, va bene?
Dante: Non preoccuparti.
 
Tornarono dagli altri e...
 
Lucinda: Anche a me sta bene che venga con noi.
Vito: Dovremmo approdare verso il primo pomeriggio, abbiamo la mattinata e il tempo di pranzare a bordo.
Ash: Allora io porto ad allenare Pikachu.
Pikachu: Pika...
Ash: Non vuoi? Allora fai quello che vuoi e io ti seguo.
Piakchu: Pika!
Lucinda: Aly, ti va di venire con me a fare un po’ di compere?
Aly: Va bene.
Feng: Brock, che ne dici se andiamo a cercare delle belle marinaie?
Brock: Siiiiiii si si siiii.
Lio: Io credo che andrò a fare qualche domanda sulla nave al capitano.
Dante: Allora ci becchiamo qui all’ora di pranzo, a dopo.
 
Si cambiarono a turno nei bagni (esclusi Vito e Dante) e poi ognuno si diresse verso la propria strada.
 
Lucinda portò Aly al cafè del giorno prima.
 
Aly: Non volevi fare compere ma parlarmi di qualcosa, vero?
Lucinda: Beh... si, hai capito cosa succede nel nostro gruppo, vero?
Aly: Beh, si, Brock è scapolo e perde la testa per la prima che passa, Ash è stupido e tu provi qualcosa per lui.
Lucinda: Beh... si, si vede così tanto?
Aly: Solo una ragazza può capire cosa prova un’altra ragazza, fidati di me, sono l’unica, almeno mi sembra. Ma come mai ti piace?
Lucinda: Beh, è sempre molto dolce verso tutti, non si arrende mai ed è sempre disponibile verso chiunque, ha un cuore d’oro grande come il mondo.
Aly: Ok, solo che è uno stupido e Vito ci ha dimostrato che non sa cos’è l’amore.
Lucinda: E’ vero, solo che lui ha cambiato me e io cambierò l’unica sua parte negativa.
Aly: Grande spirito, non arrenderti se vuoi che ciò accada, sarà un luuungo percorso.
Lucinda: Si.
Aly: C’è altro?
Lucinda: Poco fai hai tirato fuori quel tipo, Vito, secondo me ci nasconde qualcosa.
Aly: Dici oltre al suo aspetto,cosa fa, da dove viene e quanti anni ha?
Lucinda: Si, secondo me nasconde una parte del suo carattere.
Aly: Non è che fai la psicologa sotto sotto?
Lucinda: No, sono solo brava a capire cosa hanno gli altri.
Aly: Modesta.
Lucinda: Hehehe...
Aly: Lucinda, ricorda che siamo entrambe ragazze, dobbiamo sostenerci a vicenda.
Lucinda: Grazie, andiamo a fare un po’ di shopping?
Aly: Va bene.
 
Fecero un po’ di shopping e infine tornarono in cabina.
 
Dopo poco tornarono Feng e un depresso Brock.
 
Lucinda: Brock, che è successo?
Feng: Ha fatto un nuovo record... in negativo.
 
Brock si sedette sul letto e iniziò una lagna infinita ripetendo sempre la stessa frase, mentre Feng provava a consolarlo invano, la frase è:
 
Brock: Ho fallito ventitre volte di fila, non ce la farò mai ad avere una ragazza, mai... mai... mai... mai...
 
Con in mezzo dei singhiozzi di pianto.
 
Lucinda: Non è da te buttarti giù così, non può essere così grave.
Brock: Prova a perdere ventitre gare al primo turno e poi ne riparliamo...
Lucinda: Non può essere che tu ti avvicinavi a loro ed esse dicevano no.
Brock: Invece si.
Lucinda: Oh... beh non arrenderti lo stesso, prima o poi ce la farai.
Brock: Quanto poi?
Lucinda: Beh... quando sarà il momento.
 
Ash entrò in cabina vedendo la situazione.
 
Ash: Cos’è successo?
Feng: Brock è stato rifiutato ventitre volte di fila.
Lucinda: Ed è col morale sotto i piedi.
Ash: Brock non ti sei mai arreso, perché farlo ora?
Brock: Perché sono sempre stato rifiutato.
Ash: Ma la prossima potrebbe essere la volta buona.
Brock: Potrebbe... come anche no.
Lucinda: Ora basta! Tu non devi arrenderti adesso, fuori da questa stanza c’è la ragazza giusta per te, devi solo trovarla e conquistarla!
Brock: Ok... vado...
 
Brock si diresse a capo chino verso la porta, la aprì e sbatté contro qualcosa di verde.
 
Dante: Brock che ne dici di guardare dove vai? Potrebbe essere una buona idea secondo me.
Brock: Oh... ciao...
Dante: Sei stato respinto molto volte in poco tempo, vero?
Brock: Ventitre per la precisione... ora devo andare...
 
Brock imboccò il corridoio verso il ponte inferiore.
 
Feng: Lo seguo, magari posso essergli utile.
Aly: Ok, a dopo.
 
Feng seguì Brock al ponte inferiore.
Nel frattempo in cabina...
 
Lucinda: Ash, cos’hai fatto tu?
Ash: Beh, ho seguito Pikachu che non si voleva allenare quindi lui ha deciso di rilassarsi di sopra su una sdraio con una bibita fredda.
Pikachu: Pikachu!
Lucinda: E tu Dante?
Dante: Ero con Vito.
Vito: E quel che abbiamo fatto è un informazione riservata.
Aly: Da quando sei qui?
Vito: Ero dietro a Dante.
Aly: Ok...
Dante: Abbiamo comprato del cibo, vado a chiamare gli altri?
Ash: SI, ho una fame.
Vito: Vado io...
 
Vito uscì dalla cabina e, dopo qualche secondo, si ripresentò all’interno con Feng e Brock.
 
Vito: Eccoli. E’ ora di pranzo, chi non ha fame non perde la sua razione, viene conservata.
Vito: Ecco il cibo.
 
 
Ash: AAHH!
Vito distribuì delle scatole per pizza agli altri membri del gruppo (escluso Dante).
 
Dante: Scegliete una pizza al gusto che preferite, il primo a scegilere sarà Brock... e Ash ultimo.
Ash: Perché?
Vito: Sei un pozzo senza fondo, adattati.
Ash: Uffa...
 
Ognuno scelse la propria pizza, esclusi i colossi, e iniziarono a mangiare.
 
Vito: Noi dobbiamo finire quel che facevamo...
Dante: Dovremmo approdare fra una ventina di minuti, ci vediamo dopo.
 
Detto ciò il duo uscì.
 
Ash: Finalmente si mangia!
Pikachu: Pika!
Piplup: Piiiplup!
Lio: Concordo, iniziavo ad aver fame.
 
Il gruppo iniziò a mangiare, chiacchierando e scherzando allegramente, solo Brock aveva la scatola della pizza chiusa e lo sguardo a terra.
 
Aly: Brock, se sei stato rifiutato forse è perché hai sbagliato approccio.
Brock: Se lo dici tu...
Feng: Ora mangia, devi essere in forze per fare colpo.
Brock: Ok...
 
Brock iniziò a mangiare ma fu molto silenzioso e per niente scherzoso.
Dopodiché guardarono la sfida tra Vulcano e Camilla, riproposta da varie emittenti.
Verso la fine della sfida la sirena della nave suonò (per intenderci i fischi che fanno le navi prima di approdare e quando partono), Dante entrò in cabina informando che dovevano presentarsi sul ponte superiore, per scendere evitando la folla.
 
Ash: Che città è quella li?
Brock: Dovrebbe essere Austropoli e da li un corriere diretto ci porterà a Soffiolieve...
Lucinda: Non vedo l’ora di scendere dalla nave.
Vito: Mancano due minuti, stiamo qui che fra poco si approda.
Lucinda: Da quando sei qui?
Dante: Lui c’è e non si nota, inutile chiedere da quando è presente ed inoltre ci vogliono anni per abituarsi.
 
Mentre il gruppo chiacchierava del più e del meno, esclusi Vito e Dante, il tempo volò, i fischi risuonarono nel porto e la passerella si abbassò, il gruppo scese in mezzo alla folla di turisti e allenatori di varie regioni.
 
Brock: Dobbiamo sbrigarci per arrivare alla fermata del corriere in tempo.
Vito: Vi porto io...
 
Vito portò tutto il gruppo alla fermata del corriere in qualche secondo.
 
Dante: Ci vogliono anni per abituarsi anche a questo.
 
Il corriere arrivò dopo circa mezzo minuto.
Mentre il gruppo saliva...
 
Brock: Per arrivare a Soffiolieve in corriere ci vogliono circa dieci minuti.
Ash: Vedo che va meglio.
Brock: Ho riflettuto sulle vostre parole e ho notato che sono stato stupido a buttarmi giù.
Ash: Non buttarti giù così ancora, d’accordo?
Brock: D’accordo.
 
Ogni membro del gruppo fu costretto a sedersi lontano da ogni altro.
 
Quando arrivarono...
 
Brock, Lucinda, Ash: Ma... ma cosa ci fate qui?
 
Spazio umano
 
Dal prossimo capitolo non scriverò più che Vito non partecipa alle chiacchierate, è scontato.
Se potete aiutarmi, correggermi per favore fatelo.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Tripla sorpresa a Soffiolieve. ***


Quando arrivarono...
 
Brock, Lucinda, Ash: Ma... ma cosa ci fate qui?
 
I genitori dei tre ragazzi stavano passeggiando per Soffiolieve e furono avvistati dai loro figli.
 
Lucinda: Cosa ci fate qui ad Unima?
Olga: Siamo venuti a farvi una sorpresa.
Brock: Dovresti badare alla palestra e ai miei fratelli in questo momento, Kanto non è dietro l’angolo.
Flint: Non ti preoccupare, la palestra l’ho chiusa per ferie, gli sfidanti arrivano a ondate, per quanto riguarda Forrest e gli altri sono in un campo Pokemon.
Ash: Chi dovevate presentarci?
Delia: La loro casa non è lontana da qui, seguiteci.
 
I tre genitori condussero i propri figli e il resto del gruppo verso una casa del luogo, qualche isolato distante dal laboratorio della professoressa Aralia.
Giunti li Delia bussò, dopo qualche secondo una donna dell’età di Delia dai capelli castani che giungevano sciolti fin al sedere e occhi marroni; era vestita con una felpa rosa e pantaloni sportivi grigi con sopra un grembiule bianco.
Quando vide i tre genitori li abbracciò dicendo.
 
???: Delia, Olga, Flint, che bello rivedervi, sono passati circa due mesi dall’ultima volta, come va a casa?
Flint, Olga, Delia: A casa va tutto bene, da te?
???: Va tutto bene, grazie, quelli sono i vostri figli?
Olga: Si, avvicinatevi.
Ash: Piacere, io sono Ash mentre lui è Pikachu.
Pikachu: Pika!
???: Non serve che mi diciate i vostri nomi, i vostri genitori mi hanno raccontato tutto di voi, io sono Gure.
Lucinda: Come vi siete conosciuti voi e i nostri genitori?
Gure: Beh, noi ci siamo conosciuti...
 
(Flashback)
 
Quel giorno di due anni prima di quando Gure e il gruppo si conobbero pioveva a dirotto e sul sentiero che i genitori stavano percorrendo e...
 
Flint: Pessima idea visitare una regione, nella quale non siamo ancora stati, senza consultare il clima.
Delia: Ok, ok, mi sono sbagliata, scusa.
Olga: E poi anche a te mancava il brivido dell’avventura, giusto?
Flint: Vero ma dobbiamo trovare riparo in fretta.
 
Una macchina si fermò nel mezzo del sentiero, davanti ai tre adulti.
 
???: Forza, salite, Tornadus e Thundurus stanno lottando ancora, posso offrirvi riparo.
Olga: Grazie.
 
Gli adulti salirono in macchina e...
 
???: Io sono Gure, siete forestieri vero?
Delia: Piacere io sono Delia comunque si, siamo forestieri, io e Flint veniamo da Kanto mentre Olga viene da Sinnoh.
Gure: Kanto e Sinnoh? Sono lontane da qui, comunque vi ospiterò a casa mia fino a quando Landorus non sistemerà quei due ancora una volta.
Flint: Potresti spiegarti meglio?
Gure: Allora, Tornadus, portatore di tempeste, e Thundurus, portatore di temporali, lottano da secoli per stabilire chi è il più forte ma quando esagerano Landorus, portatore di fertilità, li placa.
Olga: Grazie per l’ospitalità e per le spiegazioni.
Gure: Non preoccupatevi, eravate in difficoltà e sono mi sono sentita in dovere di aiutarvi.
 
Dopo qualche minuto raggiunsero una cittadina.
 
Gure: Questa è Soffiolieve, qui sono nata e qui ci vivo, qui c’è anche il laboratorio della prof.ssa Aralia.
 
Dopo poco raggiunsero la casa di Gure.
 
Gure: Presto, entrate, la lotta tra quei due Pokemon dovrebbe durare ancora qualche giorno.
Flint: Come possiamo sdebitarci?
Gure: Non dovete, è un piacere aiutarvi e dato che i miei ragazzi sono via potete usare le loro camere.
Olga: Grazie, allora sei madre anche tu.
Gure: Anche voi siete genitori?
Delia: Si, mio figlio si chiama Ash, è un tontolone, ha sempre fame e non si perde mai d’animo.
Flint: Io ho dieci figli, sono tutti ad un campo Pokemon ad eccezione di Brock, che viaggia con Ash.
Olga: Mia figlia invece è Lucinda, è sempre allegra e spensierata, si demoralizza se ha una striscia negativa ma da quando viaggia con Ash non l’ho praticamente mai vista giù di morale.
Gure: Oh beh, dato che mi avete detto dei vostri figli vi racconto un po’ dei miei, allora Touko e Touya sono gemelli, sono pronti ad aiutare chi è in difficoltà e sono multidisciplinari, cioè, sono sia allenatori che partecipanti ai Pokemon Musical che praticanti di sport coi Pokemon.
Olga: Cos’è il Pokemon Musical?
Gure: E’ un musical dove partecipano solo i Pokemon agghindati dagli allenatori, è una specialità di Unima, come le gare Pokemon di Sinnoh e Hoenn.
 
Dopodiché Flint e Gure prepararono la cena, chiacchierarono della loro vita e dei loro figli, ed ebbero modo di conoscersi bene in quei giorni di tempesta.
 
Quando la tempesta finì...
 
Olga: Noi dobbiamo tornare a casa, ci ha fatto piacere conoscerti Gure.
Gure: Grazie, altrettanto.
Delia: Torneremo presto.
Gure: Non vedo l’ora!
 
(fine flashback)
 
 
Brock: Interessante, dove sono i suoi figli signora?
Gure: Stanno viaggiando per Unima, potreste incontrarli se avete intenzione di esplorarla.
Ash: Si, non vedo l’ora.
Delia: Ash, chi sono gli altri tuoi amici?
Ash: Beh, loro son Lio, Aly, Feng, Dante e... dov’è Vito?
Vito: Qui...
 
I genitori sussultarono udendo quella voce.
 
Dante: E’ normale per chi non è abituato, non vi preoccupate.
Olga: Sicuro?
Dante: E’ sicuro come la nostra vita, signora.
Delia: Ok.
Vito: Sono costretto ad interrompere la chiacchierata dato che due strane cose stanno iniziando a lottare.
Lio: Dove?
Aly: Io non vedo niente:
Dante: Lassù in cielo.
Feng: Quei due puntini bianchi dici?
Vito: Hanno la parte inferiore bianca inoltre uno ha la parte superiore verde mentre l’altro azzurra.
Gure: Sono di nuovo Tornadus e Thundurus, presto entrate. Appena potete potreste far rientrare i vostri Pokemon? Grazie in anticipo.
 
L’ingresso della casa consisteva in un piccolo corridoio, circa tre, quattro metri, con una porta sulla destra e un attaccapanni sulla sinistra, e il soggiorno, entrambi avevano i muri di un leggero azzurrino, il soggiorno aveva un tappeto persiano dai colori caldi, sulla sinistra c’era la rampa di scale che portava al piano superiore mentre di fronte c’era la porta che conduceva alla cucina, nel soggiorno c’era un divano a tre posti sul bianco e due poltrone, una accanto al divano, l’altra vicina alla libreria in legno posizionata alla sinistra della rampa di scale.
Appena dentro Lucinda fece rientrare Piplup nella sua Pokeball mentre Lio fece rientrare Pikachu.
 
Lio: Bella casa.
Gure: Grazie.
Aly: Molto accogliente.
Gure: grazie ancora.
Ash: Mi fa sentire come a casa.
Flint: Io e le vostre madri abbiamo in programma di visitare Austropoli e finché il tempo è ancora bello direi di sbrigarci.
Delia: D’accordo.
Lucinda: Ci vediamo.
Ash: Ciao mamma.
Brock: Ciao papà, salutami i miei fratelli quando torni.
Flint: Contaci, ci vediamo.
Delia, Olga: Sentiamoci per telefono, ciao.
 
Detto questo i genitori uscirono dalla casa e presero un altro corriere diretto ad Austropoli.
 
Gure: Quando quei due Pokemon lottano il clima diventa molto freddo...
Dante: Si sta rannuvolando.
Gure: Fra pochi minuti inizierà la tormenta, meglio iniziare ad accendere il riscaldamento.
Lio: Ma non smettono di lottare definitivamente?
Gure: No, solo Landorus riesce a sconfiggerli e si calmano per qualche anno, poi ricominciano.
Lucinda: Proprio oggi dovevano ricominciare?
Gure: Non prendertela con me, se non ti sta bene vai fuori e diglielo ma sappi una cosa: io non mi ritengo responsabile di ciò che potrebbe accaderti.
Aly: Sono davvero così terribili?
Gure: Vanno fuori di testa quando lottano, ora sarà meglio attivare il riscaldamento.
Ash: In effetti inizia a far un po’ freddo.
Gure: Ah, oltre al radiatore ci sono getti d’aria calda.
 
Gure attivò il riscaldamento e...
 
Vito: E’ forte il getto d’aria, stava per volarmi il cappello.
Feng:’Peccato non gli sia volato, avrei voluto vedere la faccia di questo tipo’
Gure: E’ fatto apposta, tutte le abitazioni di Unima sono provviste di questo tipo di riscaldamento proprio per quando Thundurus e Tornadus lottano.
Dante: E dove sono questi getti d’aria?
Gure: Vicino alle porte di alcuni bagni dal lato delle camere e vicino alle scale, solo che li è una piccola brezza, oltre che vicino ala porta d’ingresso solo che appena attivata è forte, poi è una brezza, come alle scale.
Vito: Grazie dell’informazione.
Gure: Di nulla, se volete vi mostro le camere.
Lucinda: Grazie.
Gure: Scusate ma i Pokemon devono restare di sotto se non sono nelle Pokeball.
 
Gure accompagnò il gruppo al piano superiore.
La rampa di scale terminava con un corridoio a sinistra e una finestra a destra, i muri erano del medesimo colore del soggiorno, c’erano quattro porte a destra e tre a sinistra.
 
Gure: Ah già, dovete dividervi in gruppi da due per le camere, due hanno dei letti matrimoniali per gli ospiti, una un paio di lettini mentre l’altra è dei miei figli.
Dante: Ho un idea: Brock e Feng prendono la camera con i lettini, Ash e Lucinda vanno in una delle due camere col letto matrimoniale mentre Lio ed Aly prendono l’altra, la camera dei suoi figli non riceverà profanazioni signora, sta bene a tutti?
Lucinda: Beh... ecco... io...
 
Dante fece un occhiolino che solo lei notò.
 
Lucinda: Beh... va bene.
Ash: Per me è ok.
Lio: Non credo che...
Aly: Ecco... direi che...
 
Dante li prese da parte.
 
Vito: Sappiamo di cosa c’è tra voi...
Aly: Da quando sei qui? E poi come fate a...
Dante: Per noi il vostro linguaggio del corpo è troppo evidente, inoltre, insieme a Feng, dovreste dire a quei tre quello che avete pianificato.
Lio: C-Come fate a saperlo?
Vito: Informazione riservata...
Aly, Lio: D’accordo.
 
I quattro si riunirono al gruppo.
 
Aly: A noi sta bene
Vito: E voi?
Brock: A me sta bene.
Feng: Anche a me.
Gure: Ho una sola domanda: come farete voi due?
Dante: Non si preoccupi, abbiamo i nostri metodi.
Gure: Ok...
Vito: Consiglierei di abituarsi alle camere, le spiace signora...?
Gure: Va bene.
Dante: Scusi c’è uno spiazzo qui vicino?
Gure: Dietro casa c’è un campo lotta.
Dante: Grazie dell’informazione.
 
Il gruppo si divise, Lucinda ed Ash entrarono nella camera indicata loro da Gure, stessa cosa fecero Lio ed Aly in un’altra camera e Feng insieme a Brock nell’ultima camera.
 
La camera dei primi due aveva i muri di un rosso scuro, un armadio e un paio di comodini in legno, come la testiera del letto, le lenzuola erano del medesimo colore delle pareti, una porta portava ad un bagno provvisto di piastrelle azzurre alle pareti e blu al pavimento, oltre a una vasca da bagno in ceramica, come il lavandino, il bidet e il wc, un'altra porta portava alla camera assegnata a Lio ed Aly.
La camera assegnata a Lio ed Aly era come quella assegnata a Lucinda ed Ash solo che i colori delle pareti erano giallo scuro.
La camera assegnata a Brock e Feng era sul verde alloro, lenzuola del medesimo colore con un cassettone in legno e un comodino per letto del medesimo materiale del cassettone, una porta in legno conduceva ad un bagno identico a quello condiviso da Lio ed Aly con Lucinda ed Ash.
 
Dopo qualche minuto uscirono tutti, chi prima, chi dopo e si diressero in soggiorno a chiacchierare.
 
Vito: Avrei un consiglio da dare a coloro che mirano a far diventare i loro Pokemon sempre più forti.
Ash: Ah si? Dimmi allora.
Lucinda: ‘ Sono interessata anch’io ’.
Vito: Sii acqua amico mio.
 
Tutti assunsero un’espressione perplessa, ad esclusione di Dante, che sa cosa intende il suo amico.
 
Brock: Cosa...
Lio: ...Diamine...
Aly: ...Vuol dire?
Vito: Se capirete il significato di questa frase avrete in mano la chiave della forza.
Ash: Io capirò il significato di quella frase perché sarò il migliore Pokemon Master di tutti i tempi.
Dante: Mhmhmhmh... AHAHAHAHAHAH.
Lucinda: Cosa c’è da ridere?
Dante: La sua illusione... mhmhmhmh.
Lucinda: Beh, io sono sicura che ce la farà, io credo in lui.
Ash: Grazie Lucinda.
Vito: Ragazzi, credo sia giunto il momento...
Brock: Momento per cosa?
Feng, Aly, Lio: Beh... vedete...
 
Spazio umano
Il capitolo è corto ma c’è un buon motivo.
D’ora in poi non scriverò più del fatto di aiutarmi, correggermi, eccetera... è scontato e de non vi sta bene vi adattate.
La frase “Sii acqua amico mio” è tratta dalla filosofia di Bruce Lee, il significato è scritto nella riga seguente a questa, se volete scoprirlo con la storia non leggete.
Sii acqua amico mio vuol dire che se il nemico si apre tu ti chiudi, se lui si chiude tu ti apri, se non capite nemmeno questo non prendetevela con me.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Seconda Rivelazione. ***


Vito: Ragazzi, credo sia giunto il momento...
Brock: Momento per cosa?
Feng, Aly, Lio: Beh... vedete...
 
Feng: Io... sono... il fratello maggiore di Brock...
Aly: Io... invece... sono... tua sorella maggiore, Lucinda.
Lio: Mentre io... sono... tuo fratello maggiore Ash...
Brock: In fatti ci somigliavate parecchio e ci siamo scordati di chiedervi il perché.
Lucinda: Ma... come facevamo a non saperlo?
Lio: Beh, i nostri genitori sono amici dai tempi in cui erano allenatori, nel caso, di Flint e Delia, e coordinatrice nel caso di Olga.
Feng: Quando siamo nati noi si frequentavano ancora ma dopo un po’ sono stati sopraffatti dagli impegni e abbiamo dovuto cavarcela da soli.
Aly: Quindi abbiamo deciso di viaggiare insieme e ci tenevamo in contatto coi nostri genitori fino a quando avevate tre anni, da li abbiamo iniziato a seguirvi e a chiedere ai nostri genitori, sappiamo tutto di voi..
Ash: Wow...
Dante: Hanno passato anche del tempo con voi quando eravate piccoli, solo che eravate troppo piccoli per ricordare.
Brock: Ma come facevi a saperlo?
Vito: Informazione riservata...
 
Ci fu silenzio per qualche secondo che ai fratelli sembrarono minuti.
 
Dante: Beh, rilassatevi, ora sapete la verità, non siate rigidi come dei metalli, scioglietevi.
Aly: Hai ragione, ma cosa facciamo?
Ash: Ceniamo!
Vito: Idiota, non è ora di cena... e non puoi usare la noia per chiedere cibo...
Lucinda: Potremmo fare un gioco.
Lio: Ok, ma quale?
 
Ci fu qualche secondo di silenzio in cui tutti, esclusi i colossi, si misero a riflettere, finanche Ash.
 
Aly: Che ne dite di obbligo o verità?
Ash: Per me sta bene.
Lucinda: Anche a me.
Brock: Mmmhhh... ok.
Lio: Per me è una buona idea.
Feng: Concordo.
Vito: Tsk... roba da ragazzini... scordatevelo...
Dante: Io ci sto, ci sono domande che mi martellano la mente.
Lio: Chi parte?
Ash: Partiamo da me, poi Lucinda, Brock, Lio, Aly, Feng e Dante, va bene?
Lucinda: Ok.
Aly: A me sta bene.
 
Gli altri partecipanti annuirono.
 
Ash: Allora... Lio, obbligo o verità?
Lio: Verità.
Ash: Se è vero che sai tutto di me, qual è stato il primo Pokemon che ho catturato?
Lio: Ora è un Pidgeotto, prima era un Pidgeot.
Lucinda: Ash, obbligo o verità?
Ash: Verità.
Lucinda: Pensi possa nascere qualcosa tra me e te?
Ash: C’è già qualcosa.
Lucinda: C-cosa?
Ash: Certo, tra noi c’è una grande amicizia.
 
I fratelli rimasero sbalorditi dalla risposta di Ash.
 
Vito: Imbecille...
Brock: Dante, obbligo o verità?
Dante: Obbligo.
Brock: Togli cappello e occhiali a Vito.
Vito: Sono fuori da sto giochetto... non mettetemi in mezzo...
Brock: Allora...
Dante: No, hai sprecato il turno, ora tocca a Lio.
Lio: Aly, obbligo o verità?
Aly: Obbligo.
Lio: Scompiglia i capelli a Lucinda.
Lucinda: Cosa?
Aly: Scusa, prenditela con Lio
 
Detto ciò scompigliò i capelli alla blu.
 
Lucinda: Lio questa me la paghi.
 
Disse Lucinda con fare minaccioso.
 
Lio: Contanti o assegno?
 
Ribatté Lio ironico.
Lucinda salì in camera furibonda per sistemarsi i capelli.
 
Lucinda:’ Me la pagherà molto cara ’
 
Tornando al piano inferiore...
 
Aly: Feng, obbligo o verità?
Feng: Verità
Aly: Quale sarebbe il pasto peggiore che rifileresti ad Ash?
Feng: Aria con un filo d’olio.
Feng: Dante, obbligo o verità?
Dante: Obbligo.
Feng: Prendi Lucinda, portala giù, sorbisciti la sua lamentela e sistemale i capelli.
Dante: Sei una carogna, ti estorcerò il pagamento.
 
Detto questo Dante salì le scale, prese Lucinda, la quale che protestava, la portò giù e provò a sistemarle i capelli con la sua delicatezza da schiacciasassi.
 
Lucinda: SMETTILA! STAI SOLO PEGGIORANDO LA SITUAZIONE!
Dante: Perdonami ma è l’obbligo che Feng mi ha imposto. Comunque è il mio turno... e chiedo a Lucinda obbligo o verità?
Lucinda: ‘ Ha detto chiedo, meglio rispondere obbligo ’. Obbligo.
 
Dante fece un mezzo gigno malefico.
 
Dante: Bene allora come obbligo io ti impongo di dare un bacio ad Ash, ma non una beccatina, un bacio serio.
 
Lucinda arrossì pensando a quando le sue labbra avessero incontrato quelle di Ash in un caldo bacio.
 
Dante: Hai tutto il tempo dell’adolescenza per farlo.
 
All’improvviso divenne tutto buio.
E si sentì Gure parlare dal piano di sopra.
 
Gure: Dannazione, è saltata la corrente e non siamo i soli, solo il Centro Pokemon si è salvato grazie al generatore d’emergenza. Ragazzi, la mia cucina è elettrica, mi spiace ma si salta la cena.
Ash: Noooo.
Lucinda: Inizia a fare freddo.
Dante: Vi do un consiglio, rifugiatevi sotto le lenzuola dei vostri letti.
Aly: Ma come ci arriviamo?
Vito: Abbiate un contatto con qualcuno che non sia voi medesimi, vi guido io...
 
Ognuno si attaccò a qualcuno senza sapere chi fosse e iniziarono a camminare, dopo poco raggiunsero le scale, una volta in cima...
 
Vito: Questa è la porta dell’idiota e della blu... venite qua...
 
Loro si avvicinarono alla voce del nero vestito, ricevettero una spinta e la loro porta fu chiusa.
 
Vito: Qui ci stanno il gemello col cervello e capelli d’oro... avvicinatevi...
 
Anche loro, una volta giunti a dove proveniva la voce, vennero spinti e la loro porta fu chiusa.
 
Vito: Infine qui ci stanno i fratelli apposto.
 
Loro si avvicinarono e fecero la stessa fine dei primi quattro.
 
Dante: Buona notte a tutti.
 
Nella camera di Lucinda e Ash...
 
Lucinda: Ash, non vedo niente, avviciniamoci al letto, i nostri pigiami li ho messi li.
Ash: Ok, quando qualcuno lo trova chiama l’altro.
Lucinda: Ok.
 
Dopo circa mezzo minuto che si mossero a tentoni per la camera e trovarono l’armadio, una porta e  infine un comodino. Fu Lucinda a trovare il letto.
 
Lucinda: Ash vieni, l’ho trovato.
Ash: Eccomi WHAAA.
 
Ash inciampò su qualcosa ed atterrò su qualcosa di caldo e morbido.
 
Ash: Meno male che sono atterrato sul morbido.
Lucinda: Guarda che sono io.
 
Lucinda era schiacciata tra Ash e il letto e probabilmente arrossì data la posizione in cui erano, lui sopra di lei, sul letto.
Ash si scusò e si spostò.
 
Lucinda: Dobbiamo capire di chi è il pigiama prima d’indossarlo.
 
Dopo qualche secondo a cercare di capire di quale pigiama era di chi li indossarono e si coricarono cercando di coprirsi col lenzuolo.
 
Lucinda: Ash... il lenzuolo non basta... dovremmo abbracciarci per restare al caldo.
Ash: Ok.
 
Lucinda arrossì sicuramente.
Si cercarono con le dita rischiando anche di infilare qualche dito nell’occhio dell’altro\a. Quando si trovarono Lucinda poggiò la testa sul petto di Ash mentre lui la teneva stretta.
 
Lucinda: ‘ Il suo cuore batte così forte... ’
Ash: Non ti preoccupare, se hai freddo svegliami.
Lucinda: Grazie e buonanotte Ash.
Ash: Buonanotte Lucinda.
 
Detto questo il sonno invase le loro menti.
Nel frattempo nella camera assegnata a Lio ed Aly...
 
Aly: Deve cercare di regolare la sua forza quel tipo.
Lio: Si ma noi dobbiamo cercare letto e pigiami.
Aly: I pigiami sono sul letto.
Lio: Mi sono appena ricordato dov’è il letto.
 
Lio prese delicatamente la mano di Aly e la portò sul letto a qualche metro di distanza.
 
Aly: Bravo Lio.
Lio: Grazie.
Aly: Prendo i pigiami.
 
Aly trovò i loro pigiami.
 
Aly: Tieni.
Lio: Grazie.
Aly: Di nulla.
 
Si cambiarono e si coricarono.
 
Lio: Inizio a sentire un po’ di freddo.
Aly: Anche io, forse dovremmo riscaldarci coi nostri corpi.
Lio: Sono d’accordo.
 
I due si abbracciarono, i loro volti erano a pochi centimetri, i loro respiri s’intrecciavano.
 
Aly: E’ tutto molto romantico...
Lio: Vero... che ne dici di darci il bacio della buonanotte?
Aly: Dico che è una splendida idea.
 
Si diedero un bacio molto delicato ma intenso, di circa tre secondi.
 
Lio: Le tue labbra sono molto morbide sai?
Aly: Grazie, le tue invece sono appassionanti.
Lio: Grazie, buonanotte Aly.
Aly: Buonanotte Lio.
 
In contemporanea, nella camera assegnata ai due fratelli dagli occhi chiusi...
 
Feng: Ricordo dove stanno i letti, ti guido io.
Brock: Grazie, io ho messo un pigiama su ogni letto, e anche un sacco a pelo.
Feng: Te l’aspettavi vero?
Brock: Sono per le emergenze, non si sa mai.
Feng: Ti stimo fratellino.
Brock: Grazie fratellone.
 
Feng condusse Brock al suo letto, poi si diresse al proprio, si cambiarono, si coricarono e si sistemarono nei sacchi a pelo.
 
Feng: Notte fratellino.
Brock: Buonanotte fratellone.
 
E anche loro si abbandonarono alle braccia di Morfeo.
Nel contempo, nella camera della padrona di casa...
 
Gure: ’ Che razza di gruppo, uno tonto, una raggiante, uno abituato a prendersi cura di molta gente, tre che sembrano lupi solitari e due colossi allucinanti, chissà che succederebbe se incontrassero Touya e Touko ’
 
Gure immaginò le varie scene per lei possibili per qualche minuto, poi anche lei si addormentò.
 
Dopo un paio d’ore, in un luogo buio...
 
Vito: Il piano sta andando bene.
Dante: E’ facile con loro, mi aspettavo qualcosa di più da questo posto, avrebbero potuto mandarci anche Alex e Santino secondo me.
Vito: Già, ma noi avevamo bisogno di muoverci un po’.
Dante: True story, notte fra’.
Vito: Notte anche a te bro’.
 
E si addormentarono.
 
Il mattino seguente...
 
Brock, Gure: Cosa diamine è successo qui?!?
 
Spazio umano.
Probabilmente le vostre domande riceveranno risposta nel prossimo capitolo ma non è detto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2012183