La Asgardiana Commedia

di LuciaDeetz
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Canto I - In quel di Asgard ***
Capitolo 2: *** Canto II - Il permesso di Odino ***
Capitolo 3: *** Canto III - I tre guerrieri ***
Capitolo 4: *** Canto IV - Yggdrasill ***
Capitolo 5: *** Canto V - Il castello di Loki I ***



Capitolo 1
*** Canto I - In quel di Asgard ***


Incomincia l'avventura di Lucia da Piacenza, la quale tratta di un fantomatico viaggio attraverso il mondo nordico che fu. Comincia il primo canto nel quale l'autrice fa la conoscenza di quelle che saranno le sue guide interplanetarie.


Nel mezzo de la notturna dormita

mi ritrovai per una sala estesa

che mai visitai ne l'intera vita.

 

Ahi qual tremenda fu la mia sorpresa,

laddove una luce qualcun accese 5

per illuminar l'ospite inattesa!

 

Balzò dal letto e il mio nome chiese,

e ancora più intento e provenienza,

ma nel cor sopito terror mi prese

 

e diedi largo ingresso a la demenza. 10

Rapida corsi per l'alloggio oscuro,

ripensando al perché de l'invadenza

 

e rovinando poi davanti al muro;

cumuli di stelle e costellazioni

mi accompagnarono sul letto duro, 15

 

sul quale con molte poche attenzioni

fui accomodata fino a mia ripresa

e fin quando non diedi spiegazioni.

 

Lasciatemi, signore, in mia difesa

dire che ignoro la motivazione 20

che mi ha trascinato qui fraintesa.

 

Riposavo nel mio beato lettone

quando d'un tratto qui mi son trovata;

credetemi: non era mia intenzione

 

disturbarvi nel cor de la nottata.” 25

L'uomo di fronte lesto mi rispose:

Se questo è il modo in cui sei arrivata

 

non v'è occasione d'esser nervose.

Dimmi orsù da qual posto sei cascata

e vediam di por logica a le cose.” 30

 

Così presentai la storia insensata

de la mia vita, de la cittadina

quand'ecco che sentii una voce irata.

 

Captai i passi di un corpo che cammina

e vidi l'aurea porta spalancarsi; 35

comparve su l'uscio un'ombra corvina

 

e notai il biondo svelto a rabbuiarsi.

Loki fratello, prego caldamente

i tuoi striduli toni di placarsi.

 

Odino nostro padre dalla pia mente 40

è poco avvezzo ad esser sì destato;

v'è buon rischio che s'alzi malamente

 

e che ti sbatta al buio incatenato.”

Al che il moro rispose indispettito:

Di tutto il baccano mi son stancato 45

 

e già lune fa ti avevo avvertito,

che se un'altra volta fosse accaduto

tu e la tua consorte avrei incenerito.”

 

Fratello, ignori cos'è avvenuto;

non è quello che potrebbe sembrare 50

poiché a te sfugge chi è qui caduto.”

 

Spiegati e vedi allor di accelerare,

ché le palpebre sono assai pesanti

e siamo lontani da l'albeggiare.”

 

Il biondo disse allor di fatti tanti 55

e vidi un lume nel cielo brillare;

giunse un'alba dai colori sgargianti

 

mentre il racconto parea non cessare.

Continuamente il loro sguardo evitai

quando in causa mi sentivo chiamare. 60

 

L'uomo su la soglia ondeggiava ormai

stravolto per il sonno derubato,

quand'ecco il leone spolmonarsi assai

 

su una teoria che aveva immaginato.

L'umana riportiamo noi al suo regno, 65

però non prima di obbedire al fato,

 

poiché è chiaro si tratti di un segno

se una midgardiana quassù si muove

senza diritta via e senza contegno.

 

Attraverso i mondi che sono nove 70

la accompagneremo e poi al focolare,

perché di grandi meraviglie nuove

 

il cosmo è ricolmo ormai a strabordare

e tutte devono esser scorte assai

fin quando la vista riesce a guardare. 75

 

Fratello caro con me viaggerai,

poiché la condanna non è scontata

e scuse per rifiutarti non hai.”

 

Il biondo non vide l'aspra frecciata

che il nero corvo gli scoccò dagli occhi, 80

tutta la sua attenzione concentrata

 

al pensiero di vacanze e balocchi.

Il moro proruppe in tono sdegnato

maledicendo il mondo con malocchi.

 

Fratello, forse hai dimenticato 85

che di Odino padre serve il permesso,

il quale non è mai diritto innato

 

ma richiede sempre d'esser concesso.

Soltanto in quel caso potrai esplorare

i miracoli del mondo complesso.” 90

 

Fratello, al plurale devi parlare;

comando faccio de la tua presenza

come nostra guida interplanetare.

 

E sia, al più presto chiederò udienza

alla sala di Odino padre nostro, 95

che grazie a la sua benevolenza

 

lascerà il sì se lesto mi prostro.”

La mia bocca allor da sola si mosse:

Tanto dite dell'interesse vostro,

 

la sottoscritta ha lacune grosse 100

e ancor deve sempre giustificare

il perché de le notturne sommosse.”

 

Il tuo arrivo non posso motivare,

ma ti trovi ad Asgard nel reame eterno

e su Midgard ti posso riportare. 105

 

Son Thor e son di Odino subalterno

e anche del reale trono ereditario.

Odino si occupa del governo

 

e del nostro sistema giudiziario.

Colui qui accanto è mio fratello Loki 110

nel suo notturno e dorato vestiario;

 

nel corpo gli bruciano mille fuochi

da quando ha perduto la battaglia

contro gli umani ritenuti fiochi.

 

In ogni caso non siamo gentaglia 115

e con noi non hai da avere timore,

poiché dopo non poca rappresaglia

 

Loki ha smorzato il bollente umore.”

Questo mi spiegò e molte altre cose,

di strani nomi e di strane dimore, 120

 

mentre Loki urlava idee scandalose.

Il moro s'era alla fine zittito

con in gola parole silenziose,

 

quando il biondo mi fece l'invito

di accompagnarlo ne la sala reale 125

per domandare del viaggio pattuito.

 

Avrei compiuto un vero tour mondiale

attraverso i mondi lì sconosciuti,

per poi fare un bel ritorno trionfale.

 

su paesaggi da molto conosciuti. 130

Il tutto in compagnia sua e del fratello,

il quale in toni poco compiaciuti

 

diceva or di come fossi un fardello.

Al tg un servizio avevo ascoltato

di New York contro l'alieno flagello, 135

 

ma mai ne l'intera vita avrei pensato

di dover un dì fare conoscenza

di colui che la guerra avea portato.

 

Lo scrutavo con molta diffidenza

allorché per l'antro camminavamo, 140

diretti verso l'urgente sentenza

 

il cui buio verdetto aspettavamo.

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Un piccolo omaggio a Dante Alighieri, divin poeta che stimo enormemente e che ora, molto probabilmente, si starà rivoltando nella tomba per lo scempio che ho fatto della sua opera maggiore.
Dovevo, però, dovevo. Al costo di perdermi nel mare d'endecasillabi e di uscirne pazza per trovare le giuste combinazioni di rime.
Prima tappa ovviamente Asgard, poi a seguire l'universo intero. Perché Odino non dirà mai di no quando si tratterà di levarsi Loki dalle palle per qualche giorno.
Spero vi piaccia! :) 

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Capitolo 2
*** Canto II - Il permesso di Odino ***


In questo canto si narra di come l'autrice incontri il padre di tutti gli déi e riceva da lui un regalo inaspettato, seppur per l'occasione necessario, e di come Loki il dio dell'Inganno sia alquanto restio a intraprendere sì lungo viaggio.

 

Non so proprio dire precisamente

quanto il reale salone fosse estenso,

ché il perimetro parea sfuggente

 

persino per lo sguardo più intenso.

Drappi setosi pendevan sospesi 5

come bandiere d'un cremisi denso,

 

e l'alto soffitto dai toni accesi

s'apriva nel cielo per invitare

nel salone i raggi del sole attesi.

 

Due guardie ci intimaron d'arretrare 10

quando a una scalinata arrivammo,

sulla cui cima s'ergevan l'altare

 

e il trono su cui il re sito trovammo;

gli sguardi di tutti addosso avevamo

allorché sul posto c'inginocchiammo. 15

 

“Padre di tutti gli dei, ti preghiamo

di ascoltare l'inconsueta proposta

a la quale consenso domandiamo,

 

ché ne va de l'umana che qui sosta.”

Il re ci squadrò con l'occhio rimasto 20

e proferì la seguente risposta:

 

“A cosa devo un tono sì nefasto,

che dalla tua bocca mai ho captato?

Cosa ci fa un esser umano casto

 

qui su ne l'universo abbandonato?” 25

Il biondo dio del Tuono raccontò

allora di come tutto era nato

 

e de la soluzione che affiorò;

Odino ascoltava con interesse,

e a dialogo finito dichiarò 30

 

che certo le richieste eran ammesse.

Loki allor in disperazione cadde

e alla porta correndo si diresse;

 

sfortunatamente però accadde

che di soltanto sua gamba inciampò 35

e molte volte disteso ricadde.

 

Il dio ad alzarsi di nuovo tentò,

fece poi un ennesimo passo invano

e ancora sdraiato lì si trovò.

 

Odino svelò allora l'arcano: 40

“Loki figlio caro, scelta nessuna

mi lasci se non quella di un insano

 

rimedio: prova di evasione alcuna

dovrai fare, a meno di non volere

subir una caduta inopportuna.” 45

 

L'anima a Loki doveva dolere,

poiché mai volto così traboccante

d'odio mai mi capitò di vedere.

 

Fece ritorno con passo esitante

davanti a la scalinata dorata; 50

piegò poi il ginocchio ora dolorante

 

e si lamentò con voce alterata:

“Sia maledetto il giorno in cui chiamai

a radunarsi la straniera armata

 

su Midgard che conquistare provai, 55

ché or ho persa la libera scelta

come condanna per quel che tentai!

 

E sia: vi farò da guida prescelta

in questo lungo cammino esecrabile;

suggerisco di muoverci alla svelta 60

 

finché il ciel sereno è ancor stabile.

Anzi, subito vado il vestimento

a cambiare con uno più amabile,

 

considerato che come un tormento

è girovagar attraverso il mondo 65

con sol un pigiama per indumento.”

 

Per la prima volta lo guardai a fondo

e m'accorsi che sì, appariscente

era vestito, da tirar profondo

 

ghigno sul viso de la qui presente, 70

la quale si celò con mano vana

attirando gli sguardi de la gente.

 

Loki smascherò la povera umana:

“Se credi che tal capo sia vistoso,

ben faresti a guardare il tuo di lana 75

 

che a la vista risulta assai amoroso.”

Trasalii e buttai lo sguardo sul petto,

dov'era ricamato un cuor radioso

 

con una dichiarazione d'affetto.

“Amo il mio letto” Loki lesse lesto 80

mentre avvampavo di tutti al cospetto.

 

Sentii il dio padre sospirare mesto

e il dio del Tuono Thor fare altrettanto,

poiché pur lui s'avvide molto presto

 

di indossare ancor il notturno manto. 85

Odino si elevò e voce diede:

“Loki figlio, smettila di dar canto

 

e rispetta quello che ti si chiede.

Va' a scegliere dei normali cappotti,

e rimembra: chi a fuga si concede 90

 

lesto si trova coi ginocchi rotti.”

Non se lo fece ripetere ancora

Loki, che già a finiti rimbrotti

 

era partito per la sua dimora.

A l'altro discendente Odino disse: 95

“Sobbarcarti l'impresa ti avvalora,

 

ma ricorda che chi su Midgard visse

vorrebbe tornar con il corpo sano;

tienti a la larga da futili risse

 

e attieniti a un pacifico piano. 100

Presta attenzione a Loki tuo fratello

per il suo comportamento malsano,

 

e tieni sempre con te il tuo martello

nel caso che un pericolo vi trovi.”

Poi a me si rivolse: “Viaggiare è bello 105

 

e lo è ancor di più in luoghi nuovi;

mai s'è avuta terrestre visione

in queste terre dove ora ti muovi.

 

Mai più ti capiterà occasione

come codesta che ora si prospetta, 110

quindi parti libera da tensione

 

e ammira bene quello che t'aspetta.

Tacque allor e impugnò l'asta dorata

come il mago prende la sua bacchetta,

 

e la batté poi su la gradinata 115

con un tonfo che percosse le mura.

Riprese poi con voce rilassata:

 

“Dono ti faccio di quest'armatura,

con la speranza che ben ti difenda

e che mai conosca alcuna frattura.” 120

 

Un'armatura in metallo stupenda

mi sentì allora pesare addosso;

sembravo arrivar ora da leggenda

 

e dal mitico passato sommosso.

Lo ringraziai dal fondo del cuore 125

per quel pesante presente sì grosso

 

e da l'inestimabile valore.

“Il tempo di partire è arrivato

e di Loki ancor non odo il rumore.

 

Meglio controllar dove s'è tanato 130

e andar a indossare nuovo vestiario,

ché or mi sento piuttosto estraniato

 

come un pesce lontano da l'acquario.”

Thor mi condusse fuori del salone

lasciando padre Odino solitario; 135

 

insieme poi percorremmo l'androne

che a la mia vista era ormai conosciuto,

l'obiettivo quel grandioso stanzone

 

dove tutto quanto s'era evoluto.

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Capitolo/canto II! Spero mi scuserete del lieve ritardo ._.''
Non appena ho a disposizione un po' di luce diurna, posterò una foto del famoso pigiama "I <3 my bed" che ha fatto inorridire Loki XD ora non resta che andare a prelevare il dio dell'Inganno in camera sua e iniziare 'sto benedetto viaggio...
Spero vi piaccia :D

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Capitolo 3
*** Canto III - I tre guerrieri ***


In codesto canto, Lucia aspetta pazientemente fuori de la porta e viene avvicinata da strani individui che chiedono, giustamente, delucidazioni sulla sua presenza. A presentazioni terminate, il dio del Tuono esorta gentilmente il fratello Loki a chiedere perdono per uno scherzo increscioso. Il gruppo si avvia poi verso il frassino Yggdrasill.

Una lucida e marmorea colonna

faceva a le mie vertebre sostegno,

allorché in lontananza una donna

vidi camminar con maschil contegno.

Della sua identità ero all'oscuro, 5

ma la sua corazza e dell'elsa il segno

tradivano il vezzo di menar duro

a colui che, nello scontro di lama,

le si fosse dimostrato insicuro.

Un'amazzone d'indiscussa fama 10

mi affiorò fra i ricordi di bambina;

quel telefilm da la contorta trama

il quale risponde al nome di Xena.

Miraggi del genere avevo in testa

frattanto che ella si facea vicina, 15

tanto da notar la sua nera cresta

ed il cipiglio per nulla cordiale

di chi è avvolto da l'ira funesta.

Di sottecchi la vidi dar di stivale

contro una porta da l'opposto lato, 20

mentre una vigorosa paternale

le suonava in gola come un latrato.

De l'estranea non s'avvide nemmeno,

tant'era concentrata a dar di fiato

contro chi abitasse in quel luogo ameno: 25

si lamentava d'un certo misfatto

e or chiedeva vendetta in modo osceno.

Giunse una risposta di poco tatto

da un invisibile irato mittente,

il cui tono però soddisfatto 30

trapelava una delizia latente.

Se mi tocca dir la mia, ero scioccata

da quel travolgente vigor furente,

ché me ne stavo come imbambolata

persino quand'ella alla fin s'accorse 35

d'esser stata per tutto il tempo spiata.

In quel frangente, la mia vista scorse

un paio di sagome in lontananza,

che ne la nostra direzione corse

a placar la femminea esuberanza. 40

Sif! Sif! Fermati!” urlavano i due infatti

accorciando sempre più la distanza.

I lor sguardi però vennero attratti

da colei che se ne stava impalata,

e in men di un secondo furon distratti. 45

Non da due ma da sei occhi ero or squadrata,

e non riuscii a dir “ba” che mi trovai

da tutti i lì presenti circondata!

Perché sei qui? Chi sei? Che cosa fai?”

mi sentì all'unisono domandare 50

da quegli individui bizzarri assai.

Al che dissi: “Il perché non so spiegare

ma arrivo da ciò che Midgard chiamate,

e Thor m'ha ordinato qui d'aspettare

mentre ei s'adorna di vesti pregiate.” 55

La lor curiosità fu attizzata

da le poche parole pronunziate;

da voci e da domande fui attorniata

più mirate e numerose di prima,

e gioii per la fortuna insperata 60

quando Thor calmò il sonoro clima.

Fuor de la porta s'affacciò trionfante,

agghindato in pelle da fondo a cima

e d'un mantello dal rosso fiammante.

A l'umana mettete sol spavento 65

con quell'interrogatorio assillante.

Lasciatela respirare un momento!”

I suoi compagni d'armi uno a la volta

mi presentò allor con ritmo lento:

Davanti a te è Sif da la chioma folta 70

e dal nobile e ardito lignaggio;

contro di lei non cercar mai rivolta

se non vuoi conoscere linciaggio.

A destra hai Fandral il valoroso,

uomo dotato di enorme coraggio 75

tanto davanti ad un nemico odioso

come davanti a una gentil dama.

Infine sta Hogun il tenebroso

che brevi e concisi discorsi esclama,

ma è un alleato determinante 80

quando il corno al combattimento chiama.”

A ogni nome seguiva zelante

inchino, che replicai prontamente

allorché Thor mi nominò festante.

I tre amici aggiornò poi celermente 85

su gli ultimi fatti del mattino,

e fu allora che a Sif tornò a mente

la mancanza di Loki, il malandrino.

Male fate a sceglier lui come guida”

mise all'erta Fandral lo spadaccino, 90

in sottofondo le strazianti grida

di Sif a la porta del dio giocoso.

Ne la sua anima l'inganno s'annida

fino a commettere scherzo colposo:

gustavamo in pace la colazione 95

quando a Sif un bisogno fu gravoso;

de lo scherno non oso far menzione

tant'è deprorevole e depravato,

perciò vi chiedo di far attenzione

ad affidarvi a un dio sì malato.” 100

Allora Thor tacciò Sif urlante

e si sobbarcò del compito ingrato

d'elargire la strigliata tonante.

Disse al fratello: “Loki, da lì dentro

per uscire ti lascio un solo istante; 105

se ancora non sei fuori quel tempo entro,

sappi che nulla mi potrà frenare

dal gettarti del mar esterno al centro.

Dal tuo figlio serpe* dovrai scappare,

poiché non credo che la bestia abietta 110

distingua fra rivale e famigliare!”

Un secondo bastò, e in tutta fretta

il dio Loki apparve dal suo rifugio;

Fandral e Hogun tenevan ben stretta

colei che, con motivo e senza indugio, 115

si sarebbe lanciata a Loki addosso

come contro al coniglio fa il segugio.

Minacciato fu il dio d'esser percosso

dal dio fratello, al suon di martellate,

se a chieder scusa non si fosse mosso. 120

Paroline furon presto strappate

in un viscido e falso “mi dispiace”,

il qual però avea le urla placate

e nel corridoio tornò la pace.

Dovrai guardarti appresso quando torni” 125

avvisò Sif da la lingua mordace;

prega che non ti trovi nei dintorni

a vagar da solo in queste contrade,

o vedrai che farò con i tuoi corni!”

Si congedò e andò verso altre strade 130

da Fandral e Hogun seguita a ruota;

rimase allor l'originaria triade

con destinazione tuttora ignota.

Dopo qualche alterco e provocazione

infine la meta si fece nota, 135

e partimmo senza alcun esitazione

verso quel sacro frassino solenne

che del vasto cosmo lega le zone.

E or vi dirò di quel che a Sif avvenne.

Ai servizi lesta s'era diretta 140

a liberar quel che a lungo trattenne;

nulla vide de la burla perfetta

se non quando l'avvertì agli esordi:

l'invisibile pellicola netta

deviò la gittata lungo i bordi 145

de la candida e buca ciambella,

così gli altri si davan ai bagordi

mentre Sif s'improvvisava bidella

ripulendo le braghe e il pavimento.

Da Loki dovevo stare in campanella 150

a cominciar ben da quel momento!

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*Jormungandr, il gigantesco serpente figlio di Loki che, secondo la mitologia nordica, vive nel vasto oceano che circonda Midgard.

Come promesso, ecco la foto del pigiama! http://imageshack.us/a/img849/2927/foto0516y.jpg

E se lo scherzo non si fosse capito bene, ecco il video completo anche di istruzioni per chi volesse provarlo con gli amici (non mi assumo nessuna responsabilità delle loro possibili reazioni): http://youtu.be/V9Ha8ewftx8


p.s. ovviamente Volstagg è rimasto al tavolo a far colazione... :D

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Capitolo 4
*** Canto IV - Yggdrasill ***


Nel canto IV, Lucia e i suoi due accompagnatori raggiungono il grande frassino Yggdrasill, e fanno visita alle tre norne che si prendono incessantemente cura dell'albero. L'autrice viene messa silenziosamente in guardia da molti pericoli imminenti.

 

Canto IV

 

Rozzi ed appassiti erano i giardini

pensili de la Babilonia antica,

a confronto di statue, fiori e pini

 

ch'eran frutto di divina fatica.

Molto era a la natura dedicato 5

e nulla potea l'umana formica,

 

se non avanzar con occhio sbarrato

verso quell'imponente meraviglia

ch'è il frassino da molti cantato.

 

L'albero che colle radici imbriglia 10

i nove pianeti de l'universo,

e che gli dèi Asi ogni giorno consiglia

 

sopra qualsiasi disaccordo emerso.

Di Yggdrasill Thor si mise a narrare,

mentre Loki nei suoi pensieri immerso 15

 

prese innocenti ciottoli a scalciare.

Il frassino sacro ha tre radici:

una è fra gli Asi come puoi osservare,

 

l'altra fra i giganti nostri nemici

ed infine la terza tra i periti; 20

esseri vivono su le pendici

 

del tronco fra i rami folti e fioriti.

Migliore è però la lesta sbirciata

che essere da lungo verbo lambiti;

 

da preferirsi è la vista appagata 25

a infinite e ripetute parole.”

Più avanti venni allora scortata

 

senza che alcun desse voce a le gole,

giungendo a quel che sembrava una fonte

situata al centro d'un tappeto d'aiuole. 30

 

Fu allora che qualcosa mi sfiorò in fronte

e scivolò a terra in circolari onde.

Uno scoiattolo senz'alcun ponte

 

lassù saltava fra le alte fronde,

e ne la sua scia lasciava cadere 35

ciò che parevano samore tonde.

 

Il biondo di nuovo iniziò a parlare:

Ratatoskr è colui che in alto balza,

messaggero de le parole amare

 

fra la serpe e l'aquila che l'ali alza. 40

Innanzi sta delle norne il cammino,

Passato, Presente e Futuro in danza

 

a decider d'ogni anima il destino.”

Raccolsi veloce uno di quei fiori

e mi lasciai guidare più vicino: 45

 

oh, nulla descrive il misto d'odori

né l'atmosfera di pace e mistero

né pure la fantasia di colori!

 

Uno sguardo, uno soltanto, era vero,

mille volte valeva il suo valore 50

rispetto a cronaca o racconto intero.

 

Con occhio ingordo ed immenso stupore

guardai ora le norne, ora il ruscello,

ora con l'udito il lieve fragore

 

de l'acqua contro ciascun ramoscello: 55

mischiando sabbia e caraffe colmate

irroravano le tre ogni fuscello.

 

Di candida livrea eran tempestate,

la medesima veste che abbelliva

due cigni dall'ali candide e piumate. 60

 

Proseguì poi l'allegra comitiva

fin a raggiungere la loro altezza

mantenendosi su l'opposta riva;

 

Si fermarono le tre con prontezza

squadrando a lungo dèi ed essere umano; 65

quella più vicina, con gentilezza,

 

il palmo mi chiese e mi mise in mano

un ciottolo che avea ricuperato

dal contorno e dal colore assai strano.

 

Di buttarlo in acqua mi fu ordinato 70

e di fissare attentamente in basso

finché qualcosa si fosse mostrato.

 

Allora lanciai quel singolar sasso

ed in ginocchio ad aspettar mi misi

distando da quella fonte un passo; 75

 

increspature e contorni imprecisi

si formarono su l'acqua come vene,

poi come bassorilievi incisi

 

apparvero chiare immagini e scene:

spire di fuoco e fiamme divampanti, 80

libri e scaffali e lettere norrene;

 

bizzarre figure in tondo danzanti,

ali possenti e lingue biforcute

e spettri e nani e città di diamanti.

 

Un sasso piombò a fermar le vedute: 85

scompigliato fu quel liquido assetto

e sì furon le figure perdute.

 

A la mia manca stava Loki eretto

dal piglio divertito e il pugno alzato,

in mano già pronto il secondo getto. 90

 

Ogni insulto gli venne rifilato

e quel che prima era un'oasi tranquilla

divenne un alterco alquanto infiammato:

 

Volarono brocche e cocci d'argilla

mentre Thor e io correvamo al riparo. 95

Si torceva Loki come un'anguilla.

 

Spiegò allora Thor con sguardo amaro:

La fonte di Urðr ti svela il futuro

fra le sue acque. Avvenimento assai raro

 

è quel che hai assistito. Imperituro 100

difetto mio padre ha preferito

al sapere incompleto e insicuro:

 

metà de la sua vista ha elargito

per quell'unico sguardo a l'acqua santa.

Onore immenso ti han conferito. 105

 

Regola sacra e mai finor infranta

vuol che le norne si lascino in pace.

Chi il loro volere con beffa soppianta

 

pronto dev'essere a correr fugace.

Tutto non hai visto e mai più vedrai 110

e per questo motivo mi dispiace,

 

ma confido che tesoro farai

di quel poco e saprai poi perdonare

quella canaglia che combina guai.”

 

Il seguito fu impossibile afferrare, 115

poiché inseguito fu il moro compagno

da sibili acuti e forti cagnare:

 

gli correvano i due cigni al calcagno

e un coccio mirato gli colpì un corno;

ruzzolò Loki e si fece un bel bagno 120

 

e scioccate parvero le genti intorno.

Thor balzò a prevenir la sciagura:

trasse Loki dallo sguardo di scorno

 

e inzuppato fuor di quell'acqua pura;

quindi, profugandosi in mille scuse, 125

si incolpò de la condotta immatura.

 

Rimasero le tre norne deluse

con forte desiderio di vendetta,

ma nulla potean le nordiche muse

 

contro Thor, divinità de la saetta. 130

Congedati fummo con occhio severo

ed intimati di sparire in fretta,

 

così imboccammo il primo sentiero:

in salita andava e lassù scorgevo

le fosche ombre di un oscuro maniero; 135

 

il ghigno di Loki, ahimé, non vedevo.

 

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*Un po' di mitologia

[...] La terza radice del grande albero del mondo si trova nel cielo fra gli dèi; accanto a essa vi è la fonte detta di Urðr. Qui si trova una splendida dimora donde vengono tre fanciulle che si chiamano norne. Insieme alle loro sorelle, esse hanno il compito di stabilire il destino, perciò si recano da ogni uomo che viene generato per assegnargli la sorte. Le norne tuttavia sono di diversa origine: talune sono buone, altre malvagie. Per questo toccano agli uomini destini tanto diversi.

Le tre norne che dimorano sotto il frassino hanno nome Urðr, Verðandi e Skuld (Passato, Presente e Futuro). Costoro si prendono cura dell'albero perché non secchi né marcisca: ogni giorno perciò attingono l'acqua sacra e pura della fonte e con l'argilla che si trova lì vicino irrorano i rami di Yggdrasill.

[…] Molti animali vivono presso l'albero del mondo. Un'acquila sta appollaiata sui rami più alti […]. Le radici del frassino invece, specie quella che si trova in Niflheimr, sono tormentate da serpi. Uno scoiattolo, di nome Ratatoskr, corre incessantemente su e giù lungo il tronco e riporta le cattive parole scambiate fra l'acquila e un serpe odioso di nome Níðhöggr.

[…] Nella fonte di Urðr vivono due cigni che lì trovano il loro nutrimento; da essi è discesa la razza di volatili che così si chiama.

Fonte: “I Miti Nordici” di Gianna Chiesa Isnardi



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Chiedo scusa per l'enorme ritardo.
Sto attraversando una fase di delirio da ultimi esami universitari e un blocco dello scrittore che rasenta la tonnellata di peso.
Di nuovo, chiedo umilmente venia. Se vorrete mandarmi a quel paese a causa degli aggiornamenti così discontinui, ne avrete tutto il diritto!
Cercherò in ogni caso di sbloccarmi e accelerare il ritmo. Il piano dell'opera si compone di trenta canti, né più né meno. Quindi è seriamente ora che mi dia una mossa, se non voglio terminare il tutto quando sarò una pensionata col bastone e e con le rughe da carlino.

Chiedo scusa anche al popolo vichingo: sto martoriando la loro mitologia.
Oh! Se siete interessati alla mitologia vera, il libro di Gianna Chiesa Isnardi fa al caso vostro. E' la Bibbia della mitologia nordica.
Per il resto... c'è pazzia, pazzia e molta pazzia in questo quarto canto. Spero vi piaccia! :*

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Capitolo 5
*** Canto V - Il castello di Loki I ***


Nel quinto canto, Lucia è costretta a rivedere ciò che sono le sue conoscenze scolastiche della letteratura norrena. A fine canto imparerà infine le conseguenze del fidarsi troppo degli altri.

 

Canto V

 

Opportuno è per certe circostanze

fare esercizio fisico abituale,

o si rischia, anche per corte distanze,

 

di tormentare la spina dorsale;

o ancor peggio, e me ne dolgo pure ora, 5

di boccheggiare su per un crinale.

 

Su, su, lassù fra la debole flora

svettava la solitaria fortezza,

come una torre che la terra onora

 

di cupa solitudine e d'asprezza. 10

Poco contava la mia doppia scorta:

chi fa una virtù de la sua stoltezza

 

avrebbe tosto varcato la porta;

avrebbe preso opposta direzione

l'animo de la persona più accorta. 15

 

Non che per i castelli abbia avversione:

sempre ho sognato di abitarne uno.

Solamente questo orrendo bastione

 

mi trasmetteva desiderio alcuno!

Marcescente era l'acqua sottostante 20

e avariate le assi di legno bruno;

 

brulle invece serpi di rampicante

e sviluppato sul rivo il pantano

dal potere senza dubbio urticante.

 

Far presente il mio timore era vano 25

e in poche falcate fummo all'interno,

in un atrio dal soffitto lontano

 

e scaldato come un gelido inverno.

“Di qua” grugnì Loki ancora bagnato

per aver fatto de le norne scherno, 30

 

imboccando una scalinata a lato

illuminata da alcune facelle

gettanti fosche ombre sul mattonato.

 

Squish, facevan il nero abito in pelle

di Loki al minuscolo spostamento 35

e i neri stivali sulle piastrelle.

 

La causa mi chiesi del cambiamento

che affidava ora a Loki il controllo,

e l'altro dio contemplai con sgomento

 

mentre seguiva lo scavezzacollo. 40

Seppi che quello era di Loki il reame,

isolato da Asgard come un atollo

 

sul mare, deviato e color catrame,

e sperai che di Thor la deterrenza

frenasse tutte le sue bieche brame. 45

 

Seguimmo allora la sua dirigenza

attraverso quel luogo ultraterreno,

e più s'allungava la permanenza

 

più l'oculatezza veniva meno.

Per que' corridoi e diroccate mura 50

incise di rune e segni in norreno

 

passò la triade e perfino la paura.

Giunti dinanzi a una doppia porta

Thor prese a dir d'una cupa creatura:

 

“Lupo da la mente pronta e accorta 55

è Fenrir che dimora nel fortino;

Loki lo trovò colla zampa storta

 

durante un giorno di casual cammino.

Della sua mole non devi temere:

egli è docile come un agnellino.” 60

 

La porta s'aprì e si riuscì a vedere

un'ampia stanza a giorno illuminata,

al centro dell'area un vivace braciere

 

e una panca con cibo apparecchiata.

Non era una cuccia, bensì un salotto, 65

ma fu soltanto alla seconda occhiata

 

che vidi il tappeto e ciò che era sotto.

Spuntò il cane da la sua coperta

e si catapultò, d'affetto ghiotto,

 

sul padrone senza minima allerta. 70

La sottoscritta, a veder la sua stazza,

si bloccò sul posto a bocca aperta.

 

Nel mito, Fenrir è il lupo che ammazza

e del povero dio Tyr la mano trancia;

come spiegare il can che si sollazza 75

 

e si distende mostrando la pancia?

Non termina qui la nordica saga,

ché il lupo a Loki come figlio aggancia.

 

Per tacere, era la leggenda vaga.

“Di Fenrir ho io sulla terra udito; 80

in forma di feroce e fatal piaga

 

è dipinto e a nessun è gradito.

Progenie diretta di Loki, è detto

che di Tyr si sia preso più d'un dito.

 

Qual è allor la realtà sul lupetto?” 85

Loki, il qual era disteso sul suolo,

cessò con Fenrir la rissa d'affetto

 

e si drizzò cereo come un lenzuolo.

Intervenne Thor ancora una volta:

“Codesto discorso gli porta duolo. 90

 

Poco dopo che Midgard fu coinvolta

con i Vendicatori nella guerra,

Loki lesse di questa storia stolta

 

e altre saghe de la nordica terra;

ancora vorrebbe cercar rivalsa 95

e spedire l'umanità sottoterra.

 

Una più di tutte racconta male:

quella che narra di Loki invertito

che di equina virilità s'avvale.”

 

Se solo Thor mi avesse avvertito! 100

Uno sguardo omicida m'attaccava

mentre carezzavo il can divertito

 

che la folta coda scodinzolava.

Più nero del suo pelo era l'umore

di Loki che ancora per terra stava. 105

 

S'alzò infine con aspro livore

esortando a continuar l'escursione;

lasciammo così il lieve tepore

 

e Fenrir del salottino il padrone.

Ci seguirono gagnolii e latrati 110

lungo i corridoi del buio bastione

 

finché da distanza furon celati.

Imboccò Loki poi un lungo passaggio

dall'odor di muffa e muri bagnati.

 

Invisibile era adesso il paesaggio 115

in assenza di fiaccole a far lume:

un'autentica prova di coraggio!

 

Ma il male covava nel putridume.

Per qual motivo l'elmo e la figura

di Loki eran avvolti in un barlume 120

 

quando regnava la tenebra oscura?

Mi volsi di scatto a cercare Thor,

ma tastai colle mani solo mura.

 

Ohimé, come galoppava il mio cor!

“Loki!” gridai avanti con sgomento, 125

ma sparì il fratellastro minor

 

come cenere dispersa nel vento.

“Thor!” urlai ancora con disperazione;

risposero gocce d'acqua dal ritmo lento.

 

Lanciai su Loki ogne maledizione 130

e verso Thor infiniti scongiuri,

o destinata ero a far da cenone

 

a la muffa che incrostava quei muri.

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Ciò che ha combinato Loki con il cavalloI muri che circondano Ásgarðr furono costruiti da un gigante (spesso identificato come gigante del ghiaccio), che in cambio avrebbe dovuto ricevere come sposa Freyja ed il sole e la luna. Questo purché il lavoro fosse completato entro sei mesi e senza alcun aiuto da esterni. Il gigante chiese se avesse potuto usare il suo cavallo, Svaðilfœri, gli dèi acconsentirono ma questo suo cavallo si rivelò un eccezionale lavoratore, tanto che era il doppio più veloce del suo padrone. Per evitare di onorare l'accordo Loki attirò lontano il cavallo magico del gigante, trasformandosi in una giumenta. Il lavoro non venne completato in tempo e gli dèi pertanto evasero il pagamento. Thor uccise il gigante e quando Loki uscì dalla foresta diede alla luce Sleipnir, il migliore di tutti i cavalli, che divenne il destriero di Odino (fonte Wikipedia).

Chi è Fenrirhttp://it.wikipedia.org/wiki/Fenrir
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Finalmente riesco ad aggiornare! D:
Come al solito, mi piace cacciare i miei personaggi in situazioni spinose. Ma tranquilli, gli scongiuri non saranno vani e la protagonista uscirà presto da quell'incubo ammuffito... prendendosi una piccola rivincita.
Ci avviciniamo inoltre alla sua dipartita da Asgard. I prossimi due canti saranno ancora ambientati nel reame eterno, poi verrà il turno di Heimdall che dovrà oliare gli ingranaggi del Bifrost ricostruito e catapultare il trio in uno dei tanti angoli dell'universo.


Al prossimo canto, sperando che questo vi sia piaciuto! :)

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