You saved me, Styles.

di HiWeAre1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Chapter 1: regrets and friends. ***
Capitolo 3: *** Chapter 2: fears. ***
Capitolo 4: *** Chapter 3: I'll be there for you. ***
Capitolo 5: *** Chapter 4: Happiness? ***
Capitolo 6: *** Chapter 5: Is it a nightmare? ***
Capitolo 7: *** Chapter 6: You stole my heart. ***
Capitolo 8: *** Chapter 7: Moments ***
Capitolo 9: *** Chapter 8: Can I trust you? ***
Capitolo 10: *** Chapter 9: In vino veritas! ***
Capitolo 11: *** Chapter 10: Don't you worry. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Styles, lo odiavo con tutta me stessa. In realtà non c'era un vero e proprio motivo per il quale io provassi questo sentimento di ostilità verso di lui. Il fatto era che lui era il classico ragazzo stronzo e irraggiungibile, girava sempre con il solito gruppetto di amici arroganti e presuntuosi. Guardavano noi 'plebei' con aria di disprezzo e superiorità, cosa che ogni volta mi faceva venire voglia di prenderli a calci nel sedere. Non a caso infatti erano i più popolari della scuola insieme alle loro ragazze/oche che stavano con loro grazie alla loro bellezza poco acqua e sapone e solo per la notorietà. In ogni caso, Styles era quello che più non potevo sopportare, forse anche perché era l'unico che frequentava più o meno gli stessi miei corsi e quindi era quello che conoscevo meglio. O forse perché in realtà era quello che ammiravo di nascosto, come un sogno che non si potrà mai realizzare: lui era la bellezza fatta persona, era simile a un dio greco. E io, inconsciamente, lo desideravo. Ma io preferivo non vederlo sotto questa luce e odiarlo, perché lui odiava me. E non c'è cosa più frustrante al mondo che vedere il tuo oggetto del desiderio, per così dire, schiacciarti come se fossi un'insignificante formica, come se fossi qualcosa o qualcuno che in questo mondo non vale niente.




Salve a tutti! Mi chiamo Roberta e questa è la mia prima ff su efp. Ho un paio di idee in mente per questa storia, ma sinceramente ho paura di bloccarmi e non riuscire più ad andare avanti ahahah :D in ogni caso troverò il modo per procedere lol. Beeeeene proseguirò il prima possibile, appena avrò tempo e spero tanto che questo prologo vi attiri almeno un pochetto *faccia da cucciolo* ok no :').
Addio e a presto! 

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Capitolo 2
*** Chapter 1: regrets and friends. ***


Lei era lì con LUI, lei un tempo era come la sorella che non ho, lei mi conosceva più di chiunque altro, lei aveva visto in me particolari che io mi rifiutavo di vedere e adesso quei particolari li usava contro di me. Perché lei era mia cugina, quella che si era allontanata per colpa mia, o almeno io sentivo che la colpa fosse soltanto mia, quella che era passata dalla parte del nemico soltanto per ripicca. E nonostante tutto non la odiavo. Ero solo amareggiata, sentivo un macigno alla bocca dello stomaco ogni volta che la vedevo.

Dopo quello che era successo con.. Ben (solo a pronunciarne il nome mi veniva il voltastomaco) Stephanie era cambiata: prima era dolce e insicura, forse troppo. E probabilmente quest'ultima caratteristica si era trasformata in coraggio e orgoglio, armi che furono la mia morte: sì, perché lei ora stava con Styles, , non perché le piacesse o roba simile ma per vendicarsi di me. Infatti, ogni volta mi faceva notare come lo guardassi mentre passava per i corridoi della scuola e io puntualmente negavo tutto. Negavo più che altro a me stessa, perché non riuscivo ad accettare quella realtà. Lei aveva saputo capirmi più di quanto io stessa avessi potuto fare e ora usava questa mia debolezza a mio svantaggio.

Probabilmente era anche per questo che odiavo e disprezzavo tanto QUEL ragazzo (o almeno credevo di farlo), perché in un certo senso mi aveva portato via una delle persone su cui contavo di più.

Lei però mi guardava dall'alto in basso, con odio e superiorità e io mi sentivo sprofondare ogni santissima volta.

 

 

Rimuginavo su questi pensieri, che mi torturavano ormai costantemente, osservavo la scena patetica che mi si presentava davanti: mia cugina e il mio peggior nemico si pimiciavano pesantemente, lei lo faceva di proposito, probabilmente sapendo che stavo guardando e lui semplicemente per puro piacere. Mi dispiaceva per Stephanie perché Styles le aveva messo le corna almeno un miliardo di volte, non gli interessava niente, per lui era tutto un gioco. E nonostante anche lei lo stesse usando, io sapevo che in fondo non le dispiaceva stare con il ragazzo più popolare della scuola e poter avere a disposizione un corpo scolpito nel marmo. Sapevo benissimo cosa volesse dire essere sfruttata esclusivamente per soddisfare un semplice bisogno carnale. Non so perché continuassi a difenderla, lei mi stava piano piano distruggendo. Eppure io le volevo un bene immenso, perché era sempre stata al mio fianco, era l'unica.. fino ad allora.

 

Stai ancora pensando a lei”

L'affermazione convinta di Chloe mi fece risvegliare da quello stato di isolamento e dai miei pensieri.

Lo dico per te, Summer. Devi lasciarti il passato alle spalle. Quello che è successo è successo. In realtà non mi hai ancora spiegato bene..”

 

Chloe, la mia migliore amica, la ragazza che conoscevo da 15 anni oramai, la ragaza che consideravo come una sorella (oltre a Stephanie, fino a poco tempo fa) non sapeva nulla di ciò che era successo veramente. Nessuno lo sapeva tranne me e Ben, ovviamente. Lui, quell'essere spregevole, era la vera causa di tutto e dell'allontanamento di mia cugina, la quale aveva frainteso tutto l'accaduto. E io mi sentivo in colpa per questo, una nullità, un nulla nell'universo. Non ero stata capace di raccontare la fottuta verità, ricordare tutto per me era ancora troppo traumatico e avevo paura. Paura delle loro reazioni, soprattutto di quella di Ben. Non potevo rischiare un'altra volta.

 

Te l'ho detto Chloe” le risposi io svogliatamente “non c'è un motivo preciso. È cambiata e basta, semplicemente non riesco ad accettarlo e tu lo sai”

mi facevo schifo, non ero nemmeno capace di inventarmi una bella più o meno credibile. Credo che Chloe sospettasse qualcosa, ma non volesse infierire, visto il mio stato vegetativo nel quale mi trovavo da quando era cominciato tutto. Nella mia testa, da più di un mese, c'era solo il caos più totale.

Dai questo weekend c'è la festa di compleanno di Jack. Vieni, ti distrai e ti diverti. Fallo per me!”

Si mise a sorseggire una coca cola senza abbandonare il mio sguardo, per cercare di convincermi. E ci riusciva sempre.

Non lo so.. odio le feste” O le persone?

Sei complessata, devi smetterla Sum. Ti trovo io qualcosa da indossare.”

Non è per questo.”

Se continui così ti verrà la muffa. Dopo scuola andiamo al centro commerciale e ci compriamo qualcosa di carino.”

 

Amavo come riuscisse a persuadermi ogni volta, facendomi credere che tutto sarebbe andato per il meglio. Lei faceva tutto il possibile per farmi stare bene e lo stesso facevo io con lei.

Era più di un'amica, nonostante avessimo caratteri perlopiù contrastanti: lei timida, io più estroversa; lei lasciva, io testarda e permalosa. Ci completavamo a vicenda, insomma. In quei momenti ringraziavo Dio che ci fosse lei, avevo davvero bisogno di lei anche se non era pienamente cosciente del fatto di essere essenziale per me. A volte nasceva qualche battibecco tra noi, anche per le stronzate più assurde, ma poi tornavamo a fare le cretine assieme come se niente fosse successo.

 

Ehi di che si parla?”

Chiese Giuls entusiasta, spostandosi i lunghi capelli mori e sedendosi al nostro tavolo con un vassoio in mano.

Quella ragazza era l'insicurezza fatta persona, aveva l'autostima sottoterra e credeva di non valere nulla. Per me, invece, era tutto insieme a Chloe, eravamo un trio niente male. Giuls sapeva farti ridere anche nei momenti più deprimenti, portava sempre allegria. Era una di quelle ragazza che non si trovano facilmente, una ragazza semplice, autentica e non troppo complicata che non si faceva problemi a dire quello che pensava. Io l'ammiravo per questo, ma lei era spaventata da quello che gli altri avrebbero potuto dire di lei. E non sapeva di valerne un milione di ragazze superficiali.

 

Ehi Giuls!” Chloe l'abbracciò come se non la vedesse da anni, esagerava sempre. Questo mi divertiva ogni volta.

Stavo invitando Sum alla festa di Jack, vieni anche tu alla fine?”

Certo! Non ho intenzione di passare un altro sabato sera a casa con mia sorella.. tu viene Sum vero” mi guardò in un modo a dir poco agghiacciante. Io sospirai.

Se proprio devo.”

Certo che devi!” Quasi urlò Giuls, enfatizzando quel DEVI. “Anzi dopo andiamo tutte a fare shopping in centro!” Era incredibile come, a volte, noi tre avessimo le stesse idee.

È quello che ho suggerito io appena due minuti fa..” sussurrò Chloe, con fare quasi scioccato.

E va bene, verrò. A patto però che venerdì veniate da me a dormire. Pigiama party?” Dichiarai io, arresa. Sembrava una sciocchezza da lattanti, ma era il nostro modo per stare insieme e divertirci, non ci serviva nient'altro per essere felici.

Perfetto!” urlarono all'unisono le due. Erano inquietanti, a volte.

In fondo che male c'è ad uscire dal gusci, Sum? Pensai cercando di convincermi che sarebbe stato divertente.

 

 

 

 

 

 

 

 

Salve a tutti! Eccomi tornata con il primo capitolo. Innanzitutto vorrei ringraziare le mie amiche che sono la mia ispirazione per i personaggi. Infatti Giuls è la mia amica Giulia, Chloe è la mia migliore amica Claudia e Stephanie è un'altra mia amica, Giulia (si chiamano tutte così ahahahha) che non è mia cugina ma ho voluto farla cattiva ahaha :D vi amo tutte!

Spero di essre riuscita a rendere più o meno le caratteristiche dei personaggi. Per quanto riguarda la vicenda di Ben, scoprirete tutto quello che è accaduto più avanti, vi lascio con la suspance, sorry lol. Voglio concludere con il dire che questo è un capitolo perlopiù basato su descrizioni, per inquadrare la storia.

Grazie di tutto, alla prossima! 

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Capitolo 3
*** Chapter 2: fears. ***


Quella maledetta campanella finalmente suonò per segnare la fine delle lezioni. Mi stavo annoiando a morte ad ascoltare quella vecchiaccia della signora Eagle che spiegava non so quale importante guerra del 500. Inoltre come al solito c'era Styles che chiacchierava con la bionda (tinta) sua vicina di banco (e forse anche di scopate, visto come la squadrava) e lei aveva una voce alquanto irritante.

Finito quell'inferno me ne uscii da scuola e mi piazzai davanti all'ingresso per aspettare Chloe e Giuls. Non avevo nessuna voglia di andare a fare shopping anche perché odiavo provare vestiti, troppa fatica per niente. Però ormai lo avevo promesso e in fondo avevo bisogno di svagarmi un po'.

 

Te lo meriti di essere felice, Summer?

 

Sum!” Strillò Giuls, con una voce più acuta del normale.

Ciao Giu.” le risposi di rimando. “dov'è Chloe?”

E' in bagno.. problemi femminili, sai com'è..” mi fece lei scoppiando poi a ridere, forse un po' troppo rumorosamente.

Ho afferrato Giuls!” Affermai, ridendo anche io.

Lo facevamo sempre: ridevamo e scherzavamo su sciocchezze e battute prive di senso. Eravamo spontanee sempre e comunque, non ci importava se la gente ci prendeva per malate mentali. La normalità non faceva certo per noi, ancora meno la serietà.

 

Eccomi! Scusate ragazze. Andiamo?” Chiese Chloe, correndoci incontro trafelata.

decisamente.. ho fame voglio andare da Nando's!”

 

Si prospettava una lunga giornata e anche se ero pessimista, sapevo che mi sarei divertita in ogni modo, con quelle due.

 

 

Oh, c'è Zayn!” Eravamo sedute a uno dei tanti tavoli del ristorante, quando Giuls pronunciò questa frase con una certa enfasi. Gli occhi sembrava le brillassero come abbagliata da una visione celestiale.

Aspetta, cosa c'entra Zayn? Nel senso, non è mai stato un tuo e nostro argomento di interesse..” Chiesi io con fare interrogatorio, insospettita.

Già!” Mi appoggiò Chloe “C'è Qualcosa che ci devi dire?”

 

GIULS POV

Perfetto. Mi ero fregata con le mie stesse mani. Le mie più care amiche non sapevano che io ero cotta di Zayn dalle medie almeno (e dovevamo diplomarci, quell'anno!). Io avrei voluto confidarmi con loro, ma ogni volta c'era qualcosa che mi bloccava dal farlo. Semplicemente credo avessi paura che loro non lo accettassero, perché Zayn era dalla parte del “nemico”. Chloe e Sum mi avrebbero di sicuro consigliato di lasciare perdere, che lui non faceva per me. E forse avrebbero avuto ragione, dato che lui non mi calcolava minimamente, anzi forse nemmeno sapeva della mia esistenza. Ma nonostante ciò io.. non avrei potuto. Non sapevo cosa mi attraesse di lui, forse il fatto che era misterioso e riservato. Questa cosa lo rendeva tremendamente affascinante e comunque era bellissimo, non si poteva certo dire il contrario.

Quelle parole mi erano sfuggite di bocca senza che me ne accorgessi, dovevo inventarmi una balla.

 

SUMMER POV.

No niente.. ehm, è solo che mi sembra strano vederlo qui al centro commerciale, tutto qui.”

Chloe ed io ci scambiammo uno sguardo complice, avevamo entrambe il sospetto che ci fosse qualcosa sotto. Tuttavia non indagammo oltre, non avevamo dato troppo peso alla cosa in quel momento.

comunque” continuò Giuls, col tono di una che vuole chiaramente cambiare discorso “cosa regalerai a jack per il suo compleanno, Chloe?”

credo una nostra foto, di quando siamo usciti per la prima volta, in una bella cornice e.. una notte di sesso estremo!” lo esclamò con uno sguardo a dir poco malizioso, Giuls ed io ci guardammo e scoppiammo a ridere. Non era una novità che tra di noi facessimo battute pervertite. Anche se a dire il vero, quella volta, sembrava che lo pensasse davvero e non avrei voluto sapere i dettagli il giorno dopo il compleanno.

ok ok, sto scherzando! Comunque quella della foto è un'idea carina, poi volevo fargli una sorpresa: ho comprato due biglietti per la finale di champions. Voglio vedere la sua faccia quando glielo dirò!”

 

Jack era il ragazzo di Chloe da ormai quasi un anno. Era il fratellastro di Giuls (e a lei non andava molto a genio, anche perché odiava il fidanzato di sua madre) e si erano conosciuti quando lei invitò Chloe per la prima volta a casa sua. Lui era pazzo di lei, solo che Chloe non ricambiava. Alla fine accettò di uscirci insieme e da lì non si separarono più. In ogni modo, non so perché lo avesse sempre rifiutato. Quel ragazzo sembrava un modello, tanto era bello: moro, alto e con gli occhi azzurri, un sogno insomma.

 

Te lo scordi che me lo provo quel coso!” Chloe mi sventolò davanti alla faccia un vestitino che sembrava più un top, data la sua lunghezza.

sembrerei soltanto una salsiccia, fidati”

il mio corpo non mi era mai piaciuto e indossare un vestito tanto corto non mi avrebbe di certo aiutato a sentirmi a mio agio.

bene, lo provo io allora”

Chloe invece aveva un corpo da invidiare, poteva indossare anche un sacco della spazzatura e sarebbe stata bellissima lo stesso. A volte la invidiavo per questo.

 

provati questo.” Giuls mi porse un altro abito, molto meglio del primo

Andai in camerino a provarmelo.

Mi guardai allo specchio con una smorfia: il vestito era carino, ma non mi convinceva molto. Il fatto era che non mi piaceva su di me.

Scostai la tendina del camerino con uno sguardo deluso stampato in faccia e mi feci vedere.

So cosa stai pensando, ma a me piace come ti sta, fidati di me tesoro”

Le sorrisi, pensando che non era poi così male.

Proprio mentre stavo per risponderle, la vidi. Mi stava fissando con un ghigno schifato e poi iniziò ad avanzare verso di me.

no, cazzo. Non adesso, non qui..” sussurrai, quasi terrorizzata.

 

Giuls mi rivolse uno sguardo confuso e quando vide dove stavo fissando si girò e si ritrovò Stephanie davanti.

Spostati!” Gracchiò prepotentemente, spingendo Giuls con fare altezzoso per poi venire da me.

Ciao, cugina!” Mi fissò con quei suoi occhi scuri, ma il suo sguardo non era per niente amichevole. Non riuscii nemmeno a rispondere, non ci riuscivo. Ero come paralizzata.

Vedo che ti diverti anche senza di me.. Ah, per la cronaca, quel vestito ti fa ancora più grossa di quanto tu già non lo sia. Cosa pensavi, di fare colpo su un ragazzo, tipo Harry?” Ha ragione, Summer. E te li meriti, questi commenti.

A quel punto il mio cuore perse un battito. Mi stava distruggendo, mi stava facendo sentire una merda e mi stava umiliando davanti alle mie amiche. Gli occhi mi pizzicavano, cercavo invano di trattenere le lacrime.

Chloe uscì dal camerino, probabilmente perché aveva sentito quella “conversazione”. Giuls era a dir poco scioccata e confusa.

Ehi, come ti permetti?” Provò a difendermi inutilmente.

Ma come? Dov'è finita la tua grinta Sum? Ora ti fai difendere anche dalle tue squallide amiche?”

Chloe venne verso di noi, forse voleva insultarla, ma non glielo permisi. La bloccai prima che potesse dire qualsiasi cosa. Non volevo che venissero coinvolte, non volevo rovinare tutto e trovarmi sola.

Stephanie mi si avvicinò all'orecchiò “sappi, cara cugina, che ti renderò la vita un inferno..” Un brivido di terrore mi attraversò la schiena quando si mise a sghignazzare, maligna.

Poi si allontanò dal mio viso e mi guardò con il suo sorriso beffardo, io non ce la feci. Mi misi a correre più forte che potevo mentre singhiozzavo disperata, lasciando le mie amiche lì da sole. Ma in quel momento non riuscivo a ragionare. Ero letteralmente devastata.

 

Arrivai a casa non so con quale forza e, senza nemmeno salutare i miei genitori, mi abbandonai sul letto di camera mia, arresa e con gli occhi che mi bruciavano dalle troppe lacrime che non accennavano a fermarsi. Non sapevo come mi sarei potuta comportare con Giuls e Chloe. Non avevo nessun coraggio di raccontare tutto. Ero terrorizzata dal pensiero di ritrovarmi sola con i miei sensi di colpa e le mie paure. No, non potevo rischiare.

 

 

 

 

 

 

Rieccomi a scrivere il secondo capitolo! Sinceramente non mi convince molto, perché non avevo molte idee su come impostare questo capitolo. Però ho in mente un po' di cosucce per rendere questa storia decente ahahah :D spero di riuscire a rendere il meglio possibile i pensieri dei personaggi, anche perché molte cose sono vere o è quello che penso davvero.

Bueno (?) spero che questo capitolo non vi abbia annoiati e spero anche di riuscire a pubblicare il prossimo capitolo il prima possibile (sono impegnata con l'esame PET di inglese, AIUTO!)

Bene, vi ho annoiato abbastanza. Alla prossima! <3

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Capitolo 4
*** Chapter 3: I'll be there for you. ***


Devo ringraziare Steph, perché grazie a lei ho conosciuto TE”

Aveva enfatizzato quell'ultima parola, l'alito che odorava di alchool si scontrava sul mio viso, troppo vicino al suo. In quel momento non riuscivo a pensare a niente, se non a come cercare di liberarmi dalla sua presa robusta e scappare. Ero paralizzata, sia dal terrore che dal dolore: le sue unghie conficcate nei miei polsi che teneva attaccati al muro sudicio del bagno della palestra, non mi lasciavano via di scampo. Mi baciava il collo con assurda voracità e la mia schiena era percorsa da brividi, ma non di piacere.

D'un tratto, quando ero sul punto di scoppiare a piangere pateticamente per la paura, sentii la porta al nostro fianco aprirsi e qualcuno entrare. E in quel momento pensai che quel qualcuno sarebbe corso in mio aiuto, ma non successe. Lì in piedi c'era mia cugina, lo sguardo scioccato misto a un velo di disgusto. Aveva frainteso..

 

 

sum! Sum mi apri per cortesia?”

La voce insistente di mia madre fuori dalla porta fermò i miei ricordi. Quella scena mi ossessionava ogni giorno da allora e ogni volta non potevo fare a meno di sentirmi tremendamente.. sola.

mamma per favore lasciami in pace”

ma si può sapere cos'hai?”

se solo sapessi, se solo potessi raccontare tutto..

niente, sono solo stressata dalla scuola e il resto.. tutto qui”

Dopo ciò che era successo quel pomeriggio, Giuls e Chloe mi avevano chiamato almeno un centinaio di volte, senza però ricevere alcuna risposta da parte mia.

 

 

Mi ero appisolata sul mio letto ascoltando musica deprimente, il trucco ormai sbavato dalle troppe lacrime, quando sentii qualcosa che colpiva la mia finestra. Mi alzai e mi affacciai e quello che vidi mi risollevo per un attimo il morale. Niall stava lanciando dei sassolini contro il vetro e mi venne da ridere immaginandomi una di quelle scene dei film in cui il ragazzo si intrufola di nascosto nella camera di lei, solo che il ragazzo in questione era il mio migliore amico.

Lui era tutto per me, lo era sempre stato fin da quando eravamo dei lattanti. Mia madre conosceva la sua perché erano amiche d'infanzia e quindi io e lui eravamo come fratelli. Lo adoravo, lui c'era sempre per me e non voleva nulla in cambio, era il mio punto di riferimento, una specie di angelo, insomma.

 

Si può sapere che diavolo stai facendo, Niall? Lo sai che esistono i campanelli e le porte per entrare?” Dissi fingendo di essere irritata.

Ti conosco Sum, se mi avesse aperto tua madre tu non mi avresti fatto entrare in camera tua. Mentre ora sei costretta a farmi salire!” Sapeva tutto, maledette amiche che non sanno tenere la bocca chiusa.

Bene, spiegami come farai a salire fin quassù!”

Arrampicandomi, naturalmente!” Affermò come se fosse la cosa più semplice al mondo.

Tu sei pazzo Niall Horan!”

 

Dopo essermi divertita a osservarlo scalare la facciata della casa, lo vidi riuscire finalmente ad arrivare, non so in che modo, alla mia finestra.

I suoi occhi blu incontrarono i miei verdi e io mi sentii in salvo, con lui.

Scavalcò il davanzale impacciato e mi abbracciò. E io iniziai a piangere, un'altra volta.

Quel ragazzo aveva il potere di farmi stare meglio con un semplice gesto, riuscii a sfogarmi, almeno in parte.

Poi mi sussurrò all'orecchio, come per confortarmi:

Le ragazze mi hanno raccontato tutto, mi spieghi cosa sta succedendo con tua cugina?”

Quella domanda tanto temuta non avrei mai voluto che mi venisse posta proprio da lui, perché con lui mi aprivo totalmente, come se fosse un diario segreto. Io invece ero come una bomba, pronta a esplodere da un momento all'altro, pronta a dire tutto e a confidarmi.

Devi dirglielo Summer. Cos'è? Hai paura? Sei sempre stata quella forte e ora sei solamente una grandissima codarda.

Sì, avevo fottutamente paura e sì, dovevo dirglielo.

Con le lacrime agli occhi mi sciolsi dal suo abbraccio tanto piacevole e lo guardai. Era preoccupato per me, glielo si leggeva nello sguardo e non si meritava di stare in pena per causa mia.

Aprii la bocca per parlare, le gambe mi tremavano già, abbassai gli occhi.. quando mi squillò il cellulare. E per quanto desiderassi raccontargli tutto e liberarmi di una parte dei miei sensi di colpa, ringraziai tutti i santi per aver interrotto quel momento così teso.

 

Sospirai e risposi, scusandomi con Niall con un cenno del capo a cui lui rispose con il suo splendido sorriso.

Pronto?”

 

 

GIULS POV.

 

Sum di punto in bianco scoppiò a piangere e prendendo le sue cose cominciò a correre.
“Sum!!” gridai, ma ormai era già fuori dal negozio.
“Giuls lasciala andare,non ragiona quando sta così. Poi la chiameremo.” mi trattenne Chloe.
“Ops! ho detto qualcosa di sbagliato?” si intromise quella troia di Stephanie con la sua voce da “ocadallegambeaperteachiunque”;
“Scusa?! Senti qualunque cosa tu le abbia detto gira i tacchi e vai a farti spermare addosso da uno dei tuoi amichetti!” Le urlò contro Chloe, piccata. Io avrei voluto picchiarla dalla rabbia.
Lei, fortunatamente, sculettando si girò e se ne andò, non prima di averci guardato con aria di superiorità, come sempre. Quella ragazza era la cattiveria in persona, ma non era stata sempre così: fino all'anno prima, infatti, eravamo buone amiche, ed essendo la cugina di Sum, passavamo praticamente tutti i weekend a casa di una o di un'altra. Eravamo un bel gruppo, poi però, non so come e nemmeno perchè, si era completamente trasformata, diventando una ragazza facile, troppo facile.. le sue relazioni, se si possono chiamare così, non duravano più di una notte, qualche messaggino la mattina seguente e poi la sera qualche altro povero sfigato era nel suo letto. Poi si mise con Harry Styles, anche se continuavano a farsi le corna a vicenda. Diciamo che erano una di quelle coppie molto aperte, erano più scopamici, a dire il vero. Non la capivo davvero, e non capivo neanche perchè di punto in bianco avesse tagliato i ponti con noi, ma soprattutto con Sum, la cugina con cui aveva un rapporto praticamente fraterno.

“Giuls andiamo..” disse Chloe “proviamo a chiamarla?”
si, dovevamo chiamarla, eravamo troppo in pensiero per lei. Non capivamo la sua reazione e speravamo solo che stesse bene. “Sì, spero solo che sia a casa e non si sia cacciata da qualche parte!” Chloe annuì e fece partire la chiamata, aspettammo ma niente... solo la stupida segreteria.
Continuammo per una buona mezz'ora, ma non rispondeva mai. Mandammo anche molti messaggi, ma nemmeno a quelli alcuna risposta . Conoscendola era sicuramente a casa a piangere sul letto, dovevamo fare qualcosa.
“Giuls che ne dici se le compriamo noi quel vestito? le facciamo una sorpresa!” propose lei di punto in bianco.
“Sì, tanto i tacchi per la festa glieli posso prestare io, non c'è problema. Poi compriamo un bel po' di cioccolata e ci fiondiamo da lei ok?” quando si è tristi la cioccolata è la miglior cura.. Dopo la musica. Lei annuì contenta, e ci incamminammo verso il negozio, pagammo e andammo a prendere la cioccolata. Prima di uscire dal negozio di dolci, Chloe si fermò e mi fissò pensierosa, come se le fosse venuta l'idea del secolo. “Chloe, che succede?” Le feci io, curiosa. “E se chiamassimo Niall? Magari lui riuscirebbe in qualche modo a parlarle, ne sono certa.” “Quelle rare volte che ti vengono delle idee, sono geniali!!” Scoppiai in una fragorosa risata, a cui lei rispose fulminandomi con lo sguardo. Dopo quella scena esilarante, dove tutti nel negozio si girarono a guardarci, chiamammo Niall e gli spiegammo tutto. “Non vi preoccupate ragazze, ci penso io” Apostrofò lui, convinto, sbattendoci quasi il telefono in faccia. Niall avrebbe fatto qualsiasi cosa per Summer. A cose fatte, ci dirigemmo verso casa sua. Sperando solo di riuscire a tirarla su di morale. Non meritava di stare così, non lei.

 

 

 

 

Buonsalve a tutti!

Innanzitutto vorrei partire col ringraziare la mia amica Giulia per aver scritto la parte di Giuls (che di fatto è il suo personaggio) lei scriverà tutte le sue parti ed è giusto così perché chi meglio di lei può descrivere i suoi sentimenti e i suoi punti di vista? Ti amo! <3

Poooooi ora che ho finito l'esame di inglese avrò molto più tempo (credo) di elaborare nuove idee per questa storia.

Allora, come vedete è entrato in gioco il nostro Niall! Sinceramente l'idea di metterlo come migliore amico di Summer mi è venuta recentemente, volevo cambiare un po' i fatti. Stephanie come sempre è una stronza, ma rimarrà sempre così? Chloe e Giuls sono due angeli che si preoccupano per la povera Sum e le adoro.

Bene con questo ho concluso spero che apprezziate questo scempio di capitolo lol

Alla prossima!

Roberta.

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Capitolo 5
*** Chapter 4: Happiness? ***


Ecco tieni, Sum.”

Niall mi porse una tazza di thé fumante.

Dopo essersi praticamente fiondato in camera mia come un ladro, mi aveva costretto a uscire di casa per distrarmi e soprattutto parlarmi. Prima avevo anche ricevuto una chiamata da parte di Chloe che aveva miracolosamente interrotto la mia crisi e il mio discorso con Niall.

 

 

Summer, diamine! Finalmente mi hai risposto! Ero così in pensiero per te, anzi eravamo! Giuls e io ti stiamo chiamando da un secolo..” Sembrava uno stereo impallato, da tanto che parlava.

Ehi, Chloe stai calma! Ora ti ho risposto e non ti devi preoccupare, sto bene. C'è Niall con me.” La interruppi, un po' irritata.

Ah, lo so! Lo abbiamo chiamato noi.. Dio mio Sum ora veniamo lì, sei a casa?”

Non ce n'è bisogno Chloe. Sto una meraviglia.” Dissi, risultando poco convincente anche a me stessa.

Idiota, smettila di sparare cazzate! Ti serviamo noi, vedrai che ti faremo distrarre tes..”

Non fece in tempo a finire la frase, che Niall mi strappò il cellulare di mano.

Chloe, porto Sum al solito pub. Ci vediamo lì.” E chiuse la telefonata, senza nemmeno lasciarla rispondere.

no, non se ne parla Niall! Io non esco, te lo puoi scordare! E poi scusa che modi sono?”

Mi fissò con i suoi profondi occhi con fare minatorio e poi, d'improvviso, mi prese in spalla e si avviò verso la porta della mia camera.

Non me ne frega di niente, voglio solo che tu sia felice e che ritorni ad essere la mia Summer” Non lo potevo vedere in faccia, dato che mi aveva preso come un sacco di patate, ma sapevo che stava sorridendo.

 

 

Grazie.” Gli sorrisi io.

Eravamo nel solito pub, quello dove andavamo praticamente tutti i giorni e in cui avevamo i migliori ricordi della nostra amicizia, anche con le ragazze.

Mi misi a fissare la tazza nelle mie mani, senza berne nemmeno una goccia.

A cosa stai pensando?” Mi interruppe lui.

A te, Niall.” Ammisi io, senza vergognarmi.

Sul suo viso pallido invece le guance si tinsero di un leggero rosso.

Penso che non lo meriti.”

che cosa non merito?” Mi chiese lui alzando un sopracciglio, sorpreso.

In questo periodo le ragazze ma soprattutto tu vi preoccupate per me, vi sto facendo deprimere e non voglio questo..” La voce rotta sull'orlo di un'altra crisi di pianto. No, io non ero così. La vecchia Summer non piangeva mai, era sempre la più vivace. Ma quella nuova, divorata dai sensi di colpa e logorata dall'odio stava lentamente conquistando terreno.

Sum, ti prego.. Non dirlo nemmeno per scherzo! Lo sai che noi ci saremo sempre per te. E io non ti lascerò mai sola.”

Ma già lo sei, Summer.

So che c'è qualcosa che non va. E non intendo solo il fatto che tu di questi tempi ti sia chiusa, in un certo senso. C'entra tua cugina, di sicuro, ma c'è dell'altro. Non è vero?”

Sì, Niall. C'è dell'altro.

Niall, vedi io..”

 

Summer!” Salvata da Chloe, un'altra volta.

Che bello vedere che sei viva, Sum” Scherzò Giuls abbracciandomi, quasi lasciandomi senza fiato.

 

 

Le ragazze avevano ordinato qualcosa da bere e ci eravamo messi a parlare di tutto e di più. Erano riusciti davvero a distrarmi, li amavo per questo.

Era da tanto che non lo facevamo, stare tutti e quattro insieme, solito tavolo nell'angolo vicino alla finestra. Lì avevamo conosciuto Giuls.

 

Era appena iniziata la scuola superiore, era il nostro primo anno. Niall, Chloe, Stephanie ed io eravamo sempre stati insieme, perciò avevamo deciso di frequentare la stessa scuola anche se in differenti corsi. Era una sera di inizio primavera, le giornate erano più calde e il tempo era abbastanza bello da permetterci di uscire, invece che stare in casa a guardare i soliti film noiosi. Decidemmo, insomma, di fare un giro per la città e fummo attirati dall'insegna di questo pub, alla fine del quartiere. Dentro non era come ce lo aspettavamo: era molto classico, non il solito locale di ubriachi e c'era anche un palco, forse per le serate di karaoke. L'arredamento era molto caldo e rasserenante, un posto tranquillo. Notammo questa ragazzina, capelli mori lunghissimi, aria triste. Sembrava sola lì in quel tavolino all'angolo, così ci sedemmo con lei e scoprimmo che si era trasferita da poche settimane con sua madre e che frequentava la nostra stessa scuola. Scuola che per lei si rivelava un incubo ogni volta, non aveva amici. Anzi veniva evitata da tutti solo perché era quella nuova. Diciamo che nemmeno noi eravamo molto calcolati, piuttosto eravamo il solito gruppo di sfigati che venivano messi in disparte dai più popolari. Non esitammo a farla entrare nel nostro gruppo, sembrava simpatica.

Lai ci ringraziava sempre, diceva che l'avevamo salvata, come un cucciolo abbandonato.

 

 

Come potete dire che Justin Bieber non ha un bel culo?! Insomma, lo avete visto?”

Niall, stava imitando una sua compagna di corso, ossessionata da Justin, con voce piuttosto acuta e che lo faceva sembrare dell'altra sponda.

Io e le ragazze stavamo ridendo, la pancia che faceva male dallo sforzo e le lacrime agli occhi. Sì, ero felice con loro. Lo ero sempre, o quasi.

Oh Dio, Niall!” Ridacchiò Chloe, togliendosi una lacrima con fare teatrale.

Mi farai morire prima o poi.. Oh, quasi dimenticavo!” Prese a frugare nella sua borsetta e tirò fuori un pacchetto. Me lo porse.

Ah già! Sum, ti abbiamo fatto un piccolo pensierino.” Mi sorrise Giuls, euforica.

Cosa? E perché?”

Oh, taci e aprilo!”

Sfilai dall'involucro un vestitino blu notte, con il busto attillato e una bellissima gonna vaporosa ma non troppo, le spalline erano sottili e c'erano dei ricami in pizzo che ricoprivano quasi tutto l'indumento.

Ragazze.. È bellissimo, grazie davvero!” Le abbracciai tutte e due, ringraziandole ancora un miliardo di volte. Chissà quanto doveva costare.

 

 

 

GIULS POV

 

Eravamo seduti a quel tavolo ormai da un'ora abbondante. Ci stavamo divertendo e Niall ci faceva morire dalle risate, ero contenta che fossimo riuscite a tirare su di morale Sum, ma speravo che si fosse confidata con Niall. Conoscendola, ne dubitavo.


In quel giorno c'era la serata dedicata al karaoke e in quel momento stavano cantando, o meglio starnazzando, due personaggi veramente imbarazzanti, convinti di essere bravissimi, ma invece erano solo la copia venuta molto male di Elvis Presley e Aretha Franklin.

"Vi prego sopprimeteli!" Si lamentó Niall, mimando con la mano una pistola puntata alla tempia.

"Ragazze vado in bagno a vomitare." lui, sempre il solito. Ma non aveva tutti i torti. Neanche due secondi dopo lo vedemmo sul palco, intento ad interrompere quel fantastico spettacolo che quella coppia di squilibrati ci stava regalando.

"Grazie!! Davvero, grazie mille! La prossima volta però avvisateci prima di salire sul palco, sapete, al bar qua all'angolo servono veramente un birra spettacolare! Comunque, vorrei proporre a cantare qui sul palco una mia carissima amica, nonché fantastica cantante e musicista Giuls'"

Io rimasi per un attimo spiazzata e sbalordita, non riuscivo neanche a spiccicare mezza parola e volevo sprofondare in quel momento, tutti mi osservavano curiosi. Lui continuava a chiamarmi e le ragazze mi spingevano, ma io mi rifiutavo con imbarazzo più totale. Non volevo fare una figura di merda davanti ad un pubblico così vasto .Era sabato sera, cavolo! C'era mezza città in quel pub. No, avrei preferito morire in quel momento!


Le ragazze continuavano a spingermi verso il palco e Niall insisteva nel chiamarmi con esagerata euforia dal palco. Alla fine salii, non con poco timore, grazie ad una forte spinta di Sum. Fulminai il biondo con lo sguardo e lui mi rispose con una linguaccia. Avrei voluti ammazzarli, tutti e 3.

 

Avevo la luce puntata su di me, e fortunatamente non riuscivo a vedere tutto la gente ai tavoli che aspettava ansiosamente che dicessi almeno "buonasera", ma sapevo che mi stavano fissando, tutti. E se c'è una cosa che odio profondamente è quando la gente mi fissa e io non so cosa dire.
Presi il microfono e la chitarra, la mia salvezza.

"Dai Giuls!! Sei bravissima!"

Mi urlarono i ragazzi, in coro. Stavo tremando, avevo paura di tutto, di sbagliare accordi, di dimenticare le parole... Del giudizio della gente, ma ormai non potevo tirarmi indietro.


It's not about the money, money, money 
We don't need your money, money, money 
We just wanna make the world dance, 
Forget about the Price Tag 
Ain't about the (ha) Cha-Ching Cha-Ching. 
Ain't about the (yeah) Ba-Bling Ba-Bling 
Wanna make the world dance, 
Forget about the Price Tag. 

 

All'inizio ero terrorizzata e la mia voce tremava. Poi però qualcosa dentro di me scattò e intonai sempre più forte, sempre più decisa. La paura si era trasformata in emozione ed eccitazione, una sensazione magica. Era come avere tutto il mondo ai propri piedi e sentirsi importanti, almeno per la durata della canzone.

Dopo aver strimpellato l'ultimo accordo scattò un caloroso applauso. Non potevo crederci, c'ero riuscita per davvero! Poggiai la chitarra e scesi subito dal palco dirigendomi verso il nostro tavolo.

Nonostante io ami cantare, farlo davanti agli altri era sempre una sfida, Che dovevo vincere, se avessi voluto realizzare il mio sogno.

 

Visto Giuls? Non dovevi avere paura. La tua voce è fantastica, mi hai fatto venire i brividi!”

Niall cercò di abbracciarmi, ma io lo scansai.

Ti odio, lo sai?” Quasi sussurrai, con tono infastidito.

Complimenti signorina, mi ha davvero sorpreso!”

Un uomo sulla cinquantina si avvicinò a noi, porgendomi la mano per complimentarsi.

La ringrazio.” Gli risposi, arrossendo violentemente.

Stiamo cercando personale che faccia intrattenimento nel weekend e lei mi sembra la persona adatta, che ne dice? Potrebbe interessarle”

Oh, sì dai Giuls! Questa è la tua occasione per farti conoscere” Mi incitò Sum euforica, gli occhi le brillavano.

Esitai un poco e poi:

Ne sarei onorata, signore.”

 

 

 

 

Buona sera cari lettori! Mi scuso per il ritardo con cui ho aggiornato, ma ero impegnata, sorry!

Allooooora come avrete notato per adesso di personaggi c'è soltanto il nostro Niall, ma non vi preoccupate: già dal prossimo capitolo (spero) entreranno in scena anche gli altri. Diciamo che questi sono più o meno capitoli di passaggio e descrittivi, per farvi capire com'è ambientata la situazione.

Poi vorrei farvi notare che i flashback sono in corsivo, spero di non creare confusione (se lo faccio ditemelo pure!). E si scoprono sempre nuove cose sul passato dei personaggi.

Un'altra cosa: per quanto riguarda la cosa che ho scritto su Justin Bieber, io NON ho assolutamente nulla contro di lui! Era solo così per metterci qualcosa di divertente lol.

Infine vorrei ringraziare quelle che leggono e la ragazza che mi ha recensito (thank u <3).

E ringrazio anche Giulia, che mi aiuta con la storia, ti amo c:

Grazie dell'attenzione, mi dileguo anche perché sono le 23.35 e ho sonno ahahah! Adieu.

Roberta.

 

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Capitolo 6
*** Chapter 5: Is it a nightmare? ***


 

 

Nella seconda metà del XVI secolo la Francia visse una profonda crisi dinastica, che ebbe ripercussioni sulla solidità delle istituzioni. Nel 1559...”

Solito banco, solita noia, solita professoressa la cui parlantina è un sonnifero.

Inoltre il mio sonno arretrato non migliorava le cose: la sera prima Niall, Giuls e Chloe erano venuti (o meglio, si erano auto-invitati) a casa mia ed erano rimasti la notte per farmi compagnia, perché dicevano che 'non mi avrebbero lasciata da sola altrimenti avrei potuto commettere qualche pazzia'. Inutile dire che abbiamo dormito poco o niente, in parte per il mal di pancia causato dalle troppe schifezze che Niall, ovviamente, aveva comprato prima di arrivare a casa e in parte perché avevamo parlato a random delle peggio cazzate.

 

Mi stavo per addormentare con la testa poggiata sul banco, tra le braccia incrociate, quando la Eagle si mise ad urlarmi contro.

Signorina Phillips! Non può dormire nella mia lezione! Queste sono cose importanti e quest'anno avete tutti gli esami!” Sbraitò con gli occhi che quasi le uscivano fuori dalle orbite.

Mi scusi, ma mi sembra che nessuno qui stia ascoltando. E poi non è colpa mia se le sue lezioni sono soporifere.”

Partì una risata collettiva. Io mi stupii di me stessa, di solito non ero così impulsiva.

Bé, professoressa, bisogna dire che la ragazza ha ragione” Cosa? Styles mi difendeva? Lo guardai con gli occhi sbarrati, stranita e lui mi rivolse una specie di ghigno, scoppiando poi a ridere.

Non tollero questi comportamenti nella mia classe! Phillips, dal preside e subito! Oh e Vacci pure tu Styles, dato che fai il furbo.”

Piuttosto che stare ad ascoltarla ancora, volentieri..” Mormorai io.

Come ha detto signorina?” Mi domandò, schifata la Eagle.

Nulla.” risposi.

Styles sogghignò. Che cazzo aveva da ridere?!

Ah, e come punizione, voi due farete una relazione sull'ultimo argomento. Insieme!”

Cosa?! No, mi rifiuto di fare un compito insieme a quello!” Lo indicai, irata e sconcertata.

E' solo colpa tua tutto questo, bimba. Non ti lamentare. E poi dovrei essere io quello scocciato.” Bimba a me?! Come si permetteva?

Allora tu potevi fare a meno di appoggiarmi! E 'bimba' ce la chiami tua sorella.” Dissi io incrociando le braccia, in segno di disprezzo.”

Basta!” Urlò la Eagle, rompendomi un timpano. “Lo farete che vi piaccia o no. Ora andate dal preside.”

 

Uscimmo, io sbattendo la porta alle mie spalle.

Wow, che caratterino Sum!” Mi prese in giro lui.

Taci, e non chiamarmi così.” Gli risposi io, prendendo a camminare verso l'ufficio del preside senza nemmeno guardarlo in faccia.

Una volta non mi dicevi così.” Disse lui, con fare provocatorio.

 

 

Ehi Harry..”

Cosa, Sum?” Harry ed io dondolavamo sulle altalene arrugginite del parco giochi ormai abbandonato, quello era il nostro posto.

Mi prometti una cosa?” Smisi di dondolare e lo guardai dritto nei suoi occhi color smeraldo. Stupendi.

Si fermò anche lui, capendo che ero seria.

Tutto quello che vuoi.” Affermò lui, rivolgendomi uno dei suoi sorrisi più belli.

Mi prometti che resteremo sempre insieme, che rimarremo sempre amici anche se prenderemo decisioni differenti?”Gli chiesi io, speranzosa ma preoccupata.

Certo Sum! Che domande, io non ti lascerei mai da sola!”

 

 

Harry, ti prego..” Gli dissi io sconsolata, quasi a pregarlo di non farmi ricordare il mio patetico passato.

Mi hai chiamato Harry e non Styles?” Rise lui con fare di scherno.

Nemmeno gli risposi, mi stava troppo sui nervi e non sapevo perché lo avevo chiamato Harry e nemmeno sapevo spiegarmi il mio comportamento in classe. Troppa rabbia repressa, probabilmente.

 

Arrivammo davanti all'ufficio e bussammo.

Avanti!” Ci rispose il preside Cooper, con una voce profonda da mettere i brividi.

Nemmeno il tempo di mettere piede nella stanza che “Summer Phillips? Cosa ci fai qui?” Mi chiese con un tono più che stupito. Come biasimarlo? Non era certo abituato a vedermi lì perché avessi combinato qualche guaio, ma piuttosto per qualche merito, come i miei voti altissimi.

A quanto pare non è così santarellina come sembra.” Affermò acido Styles, fulminandomi con lo sguardo che non ricambiai.

Su, sedetevi ragazzi.”

Prendemmo posto nelle due sedie fredde e scomodissime di fronte alla cattedra del preside. Sembrava di stare in una stanza degli interrogatori: io e Styles i colpevoli e il preside l'ispettore di polizia pronto a saltarci addosso.

Allora, cosa è successo? Qual è il problema?”

Premetto che questa volta la colpa non è mia. Lei ha risposto male alla Eagle e io mi trovo qui senza un valido motivo.” Affermò quell'idiota di Styles, svogliato e arrogante.

Oh ma sentitelo! Non è affatto vero, lui mi ha dato ragione e quindi la Eagle si è arrabbiato anche con lui perché è stato sfacciato.”

Sei un'ipocrita, Summer. Sei stata tu ad essere sfacciata, le hai praticamente detto che fa schifo ad insegnare!”

E' vero, signorina Phillips?” Mi chiese sorpreso il preside.

Bè.. sì lei mi ha ripreso perché mi stavo addormentando, dato che la scorsa notte non ho dormito granché, e io le ho risposto che le sue lezioni sono sonnifere. Non so cosa mi sia preso.” Dissi io, amareggiata e sembrando un'emerita cretina che cerca di discolparsi.

Sì, e grazie al tuo umore da donna incinta mi sono beccato il compito insieme a te.”

 

In quel momento non provavo rabbia verso di lui, ma verso di me. Ed ero triste per come stavano andando le cose con lui. Dopo tanti anni passati ad evitarci, non mi era piaciuto il fatto che il nostro nuovo 'incontro' fosse stato così brusco.

 

Smettila Styles! Comunque, la professoressa vi ha già assegnato un castigo? Bene, non ve ne assegnerò uno anche io. Summer, da te sinceramente non me l'aspettavo. Sei una delle migliori studentesse di questa scuola, non puoi permetterti di comportarti così in prospettiva degli esami. E per quanto riguarda te, Harry, ti farà bene stare un po' con lei. Buon lavoro, ragazzi.”

Arrivederci.” Dicemmo in coro, per poi guardarci con uno sguardo di sfida.

 

Uscimmo dall'ufficio, io sospirai.

Che c'è? Sei triste perché questo abbasserà la tua media scolastica?” Sghignazzò lui. Non so cosa mi trattenne dal tirargli un cazzotto sulle gengive.

Non me ne frega un cazzo della media, Styles! Prima finiamo questa merda di compito, prima ti toglierai dalle palle!” Gli urlai contro, tanto che credo mi sentirono in tutta la scuola.

Per un attimo mi parve di scorgere nei suoi occhi un velo di sorpresa, come se non mi riconoscesse. Oh ma lui non sapeva che ero cambiata, anche per colpa sua.

Ehi, d'accordo bimba! Nemmeno io ho voglia di fare questo compito, a maggior ragione se devo stare con te. Ah, e verrai tu a casa mia. Non mi scomoderò di certo io, anche se sei una donna.” Affermò, ormai lontano nel corridoio, dopo che la campanella di fine lezioni era suonata.

 

 

 

 

 

SCUSATEMI!

Chiedo perdono in ginocchio, sarà tipo un secolo che non aggiorno. Ma avevo i miei validi motivi dato che sono stata via una settimana e poi avevo da fare, sorry!

Btw, finalmente c'è il nostro Harry! Siete contenti? Io sì, molto, lo amo asdkflgkf ok basta. Allora, avrete notato che i due si conoscono già da molto, anche grazie al flashback. Ma cosa sarà successo per farli separare e litigare così?

Le cose si fanno più interessanti: Harry è un bastardo e Sum tira fuori gli artigli e mette da parte le insicurezze per un attimo, che stia uscendo dal guscio?

I nostri due eroi (?) si riappacificheranno o si odieranno a vita? Lo scoprirete nelle prossime puntate! Ok, ora la smetto.

Vi avverto che domenica prossima starò via un'altra settimana (campeggio) e spero tantissimo di poter aggiornare prima di partire!

Vi lascio, un bacio!

Roberta x

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Capitolo 7
*** Chapter 6: You stole my heart. ***


Cosa dovete fare tu e Styles?!”

Giuls, con la sua solita leggerezza e finezza, mi trapanò un timpano.

No, la domanda giusta è: hai risposto male a una professoressa?!”

Aggiunse Chloe, con tono di sorpresa misto a ironia.

Sì, purtroppo è così ragazzi, dovrò stare per svariati pomeriggi assieme a Harry sofigosobellosofotomodello Styles. E sì, ho risposto male alla Eagle. Devo ammettere che è stato piuttosto esilarante e liberatorio!”

Guarda il lato positivo, Sum, almeno vi rivolgerete la parola. Chissà, magari vi chiarirete anche..”

Mi disse Niall, coprendomi le spalle con un braccio mentre stavamo andando assieme all'uscita di quella schifosissima scuola, spinti dalla massa di ragazzini immaturi che correvano come idioti.

No, voi non avete capito! Io con lui non ci parlo! Mi è già bastato questa mattina.”

Urlai quasi io, come una bambina viziata che non vuole andarsene dal parco giochi.

E come farete a fare la relazione, genio? Con il linguaggio dei segni?”

Mi schernì Giuls.

Comunicheremo il meno possibile, GENIO! Quel che basta perché venga un compito decente, anche se dubito che da quella testa bacata di Styles possa uscire qualcosa di intelligente.”

Risposi stizzita.

Dai, vedrai che andrà tutto bene. Quando avrete finito quella maledetta relazione tornerà tutto come prima, tornerete a non cagarvi.”

Disse Chloe, tentando invano di tranquillizzarmi, ottenendo invece l'effetto contrario. Credevo mi sarebbe venuto un attacco d'ansia di lì a poco.

 

 

Decidemmo di andare al solito pub a pranzare, anche perché Giuls avrebbe dovuto fare un giorno di prova per lavorare lì il weekend come pianista e cantante.

Prima che iniziasse, ci sedemmo allo stesso tavolo di sempre e ordinammo qualcosa da mangiare, anzi esagerammo con le ordinazioni. C'era Niall a finire sempre quello che noi ragazze non riuscivamo più nemmeno a mettere in bocca.

Quando arrivarono i nostri piatti, Giuls non toccò nulla, era visibilmente agitata, quasi terrorizzata. Glielo si leggeva negli occhi.

Tesoro, non ti preoccupare, vedrai che spaccherai su quel palco! Hai un talento unico, non possono non assumerti.”

Tentai di rassicurarla con estrema calma.

Ho paura di sbagliare, Sum.” Mi rispose, cercando il mio sguardo, come per tranquillizzarsi

Sbagliare è umano, Giuls. Comunque sarai perfetta, fidati.”

Affermò convintissimo Niall, abbracciandola.

Grazie ragazzi!”

Subito dopo averci ringraziati, il proprietario del locale, il signor Cooper, Venne al nostro tavolo e ci comunicò che Giuls avrebbe dovuto cominciare cinque minuti dopo.

 

 

GIULS POV.

 

Quel giorno ero in prova, il proprietario del pub doveva assicurasi che fossi all'altezza di cantare per due ore di fila intrattenendo i clienti.
Come sempre l'ansia si faceva sentire, e non poco. L'unica cosa positiva era che avrei fatto ciò che amavo di più e che era ora di pranzo, quindi il pub non era affollato come la sera.
Stavamo mangiando qualcosa, quando il sig. Cooper venne a chiamarmi per iniziare la prova.

Salii sul palco e vedendo Sum, Chloe e Niall così euforici mi venne da ridere. Erano fuori di testa, ma volevo loro un bene dell'anima.

 

Mi sedetti al piano e incominciai a cantare una delle canzoni che amavo di più, 'Someone like you' di Adele.
Nonostante il mio microfono fosse alto e il suono del piano pure, riuscii a sentire delle risate, abbastanza esagerate provenire da fuori il pub, e subito dopo entrò Harry Styles e la sua combriccola. Per un momento mi si fermó il cuore vedendo anche lui, Zayn, entrare per ultimo nel locale. Smisi di cantare d'improvviso e lo fissai con gli occhi sbarrati. Cominciai a tremare, ma dovevo continuare, c'era in ballo il posto di lavoro.

Qualche secondo dopo, riuscii a riprendere da dove mi ero interrotta. Finii la canzone, e per tutto il tempo avevo sperato solo che non mi avesse visto. Ma come era possibile? Ero sul quel fottuto palco e stavo cantando.

Continuai a cantare e suonare altre canzoni, finché non feci una pausa e andai a prendere un bicchiere d'acqua al banco.
"Wow, complimenti!"
Quella voce mi suonava familiare, mi girai e me lo trovai davanti, con i suoi occhi color nocciola, così profondi, in cui ti perdi in un secondo, che mi sorrideva ed aspettava un mio cenno di vita.
"Grazie."

Riuscii a dire e ne uscii un suono quasi impercettibile.

Ero diventata un fuoco, le gambe che tremavano e il cuore a mille. È incredibile come quel ragazzo mi facesse provare simili sensazioni. Non riuscivo a capacitarmi del perchè mi stesse rivolgendo la parola. Dopo cinque anni passati senza sapere della mia esistenza, non mi sarei mai aspettata tutto ciò.
"Lavori qui?"

Chiese lui con un tono rilassato.
Un attimo, mi stava ancora parlando? Ed io ero lì a fare la mia bella figuraccia, stando in silenzio con la faccia rivolta dentro il bicchiere. Mi sembrava l'unica soluzione possibile. Se avessi incrociato solo per un istante il suo sguardo, credo avrei rischiato di rimanerci secca.
Lo sentii sorridere, nonostante non lo stessi guardando.
"Mi faresti un favore?"

Continuò lui divertito, notando e capendo che ero imbarazzata.

E senza aspettare una mia risposta che forse non gli avrei mai dato proseguì

"La canzone 'Let me love you" di Mario la conosci? È una delle mie preferite, mi farebbe piacere se la cantassi."

'Andiamo Giuls, dai un cenno di vita!'

Continuavo a ripetermi questa frase in testa, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu un semplicissimo cenno del capo con, le guance che andavano a fuoco.

"Grazie! Ci si vede."
Se ne andò voltandosi, non prima però di avermi rivolto un occhiolino e attirando l'attenzione delle ragazze a cui passava vicino.

 

Rimasi li cinque Minuti buoni, senza capire nulla. Zayn? Davvero Zayn Malik mi aveva rivolto la parola? Aveva usato un tono "gentile" con una ragazza che non ha mai calcolato? Non capivo, davvero. Avevo una confusione pazzesca in testa!
Salii nuovamente sul palco e sedendomi al piano cominciai a cantare la "sua" canzone. Sapevo che lui era lì che mi guardava. O almeno ascoltava. Tremai più del solito e le mai mi sudavano come non mai. Per fortuna conoscevo quella canzone, era bellissima, ma non pensavo che lui ascoltasse quel genere di musica. In fondo che sapevo io di lui? Solo che era uno dei play-boy della scuola, uno dei più belli, per me il più bello, e più voluti dalle ragazze, con la consapevolezza di essere perfetto.

Suonai l'ultimo accordo e accompagnata dall'appaluso, a cui risposi ringraziando con un leggero inchino.

Scesi dal palco, avevo finito il mio momento di prova.
Mi diressi verso il nostro tavolo, quando il sig. Cooper mi fermò.
"Brava, davvero compimenti! È assunta e lavorerà la sera nei weekend"
E mi strinse la mano.
Mi aveva presa alla sprovvista e felicissima ringraziai. Potevo finalmente racimolare un po' di soldi e avrei fatto quello che più amavo fare.
Arrivai al tavolo e i ragazzi impazienti di sapere l'esito mi riempirono di domande e complimenti e io non potei far altro che scoppiare a ridere. Ci tenevano tanto a me e mi avevano accolto con fin troppo entusiasmo quattro anni fa. Non avrei mai potuto ringraziarli abbastanza.
Comunicai loro che ero stata presa, e Niall mi strinse in un forte abbraccio. Non respiravo più e scoppiammo a ridere, ma mi bloccai di colpo, ricordandomi dell'inaspettato incontro di poco prima. Lo cercai con lo sguardo, ma niente se ne era andato insieme ai suoi amici.
"Giuls, Tutto bene? Che hai?" Mi chiese Chloe.
"No, no niente. Mi sembrava di aver visto una persona"

Finsi.
Lui non c'era più. A quel punto mi chiesi se avesse ascoltato la canzone o se se ne fosse andato subito dopo la nostra "chiacchierata".
Non lo sapevo, ma dovevo festeggiare in quel momento e quindi decisi di non pensarci. Anche se mi risultava impossibile.

 

 

SUMMER POV.

Dopo il trionfo di Giuls, mi decisi ad andare a casa di Styles con la minima voglia possibile. Per fortuna non mi aveva visto al pub: era entrato con i soliti amici idioti e si era seduto al lato opposto della sala rispetto a noi, perciò non fece caso a me. Ma perché proprio in quel locale? Cosa avevo fatto di male per essere, tutto d'un tratto, perseguitata da un tale imbecille? Arrivai di fronte a casa sua, anzi alla sua VILLA, e con rammarico bussai al portone. Ad aprirmi fu una ragazza di qualche anno più grande di Styles: Alta, capelli castani bellissimi, occhi verdi come i suoi. La riconobbi come Gemma, la sorella di Styles. Si assomigliavano tantissimo, possedevano la stessa bellezza esagerata.

Summer? Sei tu?” Chiese lei esterrefatta. E come non poteva non esserlo? Non mi vedeva da anni e non si sarebbe aspettata di vedermi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Buona sera!

Eccomi a scrivere il sesto capitolo.

Vorrei ringraziare ancora una volta Giulia che mi aiuta con la ff e anche tutte quelli che leggono o recensiscono! Spero che la storia vi piaccia :)

Come potete vedere, abbiamo una Giuls talentuosa, ma che mostra le sue insicurezze di fronte al ragazzo che le piace. Ebbene sì, è il nostro Zayn! Sembra un bravo ragazzo, che ne dite?

Summer invece incontra Gemma, la sorella di Harry dopo tanto tempo e ovviamente lei non ci può credere.

Anyway, come vi avevo accennato, domani parto e torno domenica prossima perciò non potrò scrivere. Ma appena torno aggiornerò di sicuro :)

E spero di poter vedere il video di 'Best song ever' dato che dove vado io non c'è campo e perciò non va internet D:

l'avete sentita la canzone?! E' asjdbaksdbaksd *-* ok mi dileguo ahahaha

Alla prossima!

Kisses x

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Capitolo 8
*** Chapter 7: Moments ***


Accomodati pure su quella poltrona, Harry non è ancora arrivato”

Mi disse lei, rivolgendomi uno splendido sorriso, troppo simile a quello di suo fratello.

 

Dopo avermi riconosciuto, più che sorpresa di vedermi, io non fui capace di risponderle. Ero come in uno stato di trans, in cui pensavo a cosa e chi mi ero persa in tutti quegli anni: Gemma era più grande di me, ma era sempre stata come una sorella maggiore. Con lei e con suo fratello avevo passato i momenti più belli della mia infanzia e non mi sono mai pentita di nulla, nemmeno degli scherzi idioti che facevamo ai vicini.

Dopo la crisi tra me ed Harry però tutto cambiò, e in peggio. Mi rifiutavo anche solo di avvicinarmi a casa sua e questo comportava la rinuncia a persone che non c'entravano nulla, come Gemma appunto.

Insomma, nel momento in cui la rividi un senso di colpa misto a tristezza mi assalì poi lei mi abbracciò, come se avesse capito il mio disagio e per colmare il vuoto formatosi dopo tanti anni di distanza. Mi chiese cosa ci feci lì, le risposi semplicemente che ci avevano assegnato un compito in coppia.

 

Oh mio dio Summer, non puoi capire quanto io sia felice di rivederti! Ma si può sapere cosa è successo tra te e Harry?”

Mi chiese euforica, ma anche malinconica.

Come? Non lo sai?”

Era impossibile che Styles non le avesse raccontato nulla. Ero confusa e nervosa.

Mi ha detto solo che non eravate più in sintonia come una volta e perciò non se la sentiva di portare avanti la vostra ami..”

Non finì la frase, scoppiai.

COSA?!”

Non potevo crederci. Era davvero così vile e bugiardo? E con sua sorella poi? Perché doveva mentire?

L-lui mi ha abbandonata, Gemma..”

Dissi con un filo di voce, impacciata, sull'orlo del pianto.

E' cambiato, non è più il bambino carino e innocente che era una volta. Gemma lui mi ha detto che è troppo per me! Ti rendi conto? Ha scelto la popolarità a me!”

Sì, Harry Styles ed io eravamo molto amici, fino alle medie almeno. Poi aveva capito che al liceo non si 'sopravvive' se non si è uno popolare e montato, così aveva deciso di sostituirmi con le solite puttanelle della squadra delle cheerleader e con i ragazzi del rugby. Un classico, no?

 

Summer, mi stai prendendo in giro?

Gemma mi guardò incredula. Non poteva credere che suo fratello fosse tanto superficiale. Sapeva che lui era amato (o temuto) da tutti a scuola, ma credeva che lo fosse perché era il solito ragazzo figo con un ammasso di ragazzine arrapate al seguito. E in un certo senso era così.

Purtroppo no. Scusa se te lo dico, ma tuo fratello è un cretino.”

Mi misi a fissarmi le mani e mi morsi il labbro, per non piangere.

Gemma mi abbracciò di nuovo. Un abbraccio che mi fece venire i brividi, ma in positivo.

In quel momento capii di averla ritrovata.

 

Dopo lo sistemo per le feste, non può trattarti così!”

Esagerò lei.

No, ti prego. Non dirgli niente! Sarebbe la mia rovina, il colpo di grazia. Se venisse a sapere che mi sono confidata con te penserebbe che sono disperata. Non ti preoccupare, tanto è inutile. A questo punto non mi importa più di niente.”

In quel preciso istante si aprì la porta e ne entro Styles con i suoi soliti amici al seguito.

Oh Summer! Mi ero completamente scordato di te.”

Disse per provocarmi, il che mi fece venire solo voglia di vomitare.

Harry Edward Styles!”

Gemma avrebbe spifferato tutto, così le tappai la bocca con una mano.

Allora, cominciamo questo compito? Voglio andarmene da qui il più presto possibile”

Feci io, cercando di stare calma.

Vai pure in camera mia, Sum. Aspettami lì. Io ho da fare con loro per un momento.”

Mi disse lui con finto tono gentile, indicando il branco di imbecilli dietro di lui.

 

Salii le scale, non prima di aver zittito Gemma con un segno del dito, facendole capire di non fiatare altrimenti avrei potuto ucciderla.

 

Arrivai in camera sua, era una stanza enorme con tantissime foto. Le guardai una ad una, mi piaceva osservare i ricordi degli altri. Molte di esse ritraevano Styles con sua sorella e i suoi genitori, altre con i suoi amici. Nel vedere l'ultima rimasi scioccata: la presi tra le mani con gli occhi sbarrati.

N-non è possibile.”

Mormorai impercettibilmente.

Era una foto di me insieme a lui, dovevamo avere più o meno sei anni. Stavamo correndo insieme nell'erba alta della campagna confinante alla sua casa, ricordavo benissimo quel giorno. Eravamo così spensierati e innocenti, perché era dovuto cambiare tutto?

L'unica domanda che mi venne in mente in quell'istante era 'Cosa ci fa questa foto appesa qui?'

'Magari ha un significato per lui' Pensai.

'Mi sto illudendo, ci sarà un motivo logico.'

 

Mi lanciai sul suo letto matrimoniale senza tanti complimenti e chiusi gli occhi cercando di non pensare a ciò che avevo appena visto.

Senza nemmeno accorgermene, mi addormentai.

 

 

Appena vedemmo Stephanie, ci bloccammo entrambi: io la guardai disperatamente, ma lei non capì la gravità della situazione. Mentre LUI, quel bastardo sogghignò come se non gliene importasse nulla che la sua ragazza vedesse quella scena.

Mi fate schifo, tutti e due!”

Urlò mia cugina scoppiando a piangere per poi uscire dal bagno prima che la potessi fermare, prima di poter essere salvata dalla presa di quel verme che avevo di fronte.

No Steph!”

Gridai più forte che potevo, la voce spezzata dal pianto. Le lacrime uscirono una dopo l'altra e abbassai la testa per non farmi vedere debole.

Non piangere bellezza! Non sei contenta di essere qui con me?”

Mi sussurrò lui in un orecchio, con voce maliziosa.

Mi fai vomitare! Lasciami!”

Gli urlai in faccia. E per tutta risposta mi tirò un ceffone in faccia. Era ubriaco, ma ciò non giustificava il suo gesto. Così, non so con quale forza e coraggio, gli tirai un calcio nelle parti intime. Si accasciò a terra ansimante e io finalmente riuscii a scappare. Uscii da quel maledetto bagno della palestra e mi misi a correre più veloce di quanto avessi mai fatto in vita mia.

 

Mi svegliai sobbalzando e mi accorsi che stavo tremando e piangendo. Era un incubo, anzi un ricordo purtroppo. Vidi che c'era Styles che mi stava fissando.. Preoccupato?

Non ci pensai due volte e mi fiondai nelle sue braccia, singhiozzando. Lui non si tirò indietro, ma mi strinse forte a sé.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

BUONA SERA!

Chiedo perdono per il ritardo con cui ho aggiornato, mi dispiace davvero!

Spero che almeno questo capitolo valga l'attesa.

Allooooora, vediamo Gemma e Summer riavvicinarsi dopo tanto tempo e finalmente scopriamo cosa è successo tra Harry e Sum. Lui è un arrogante superficiale, si è capito. Poi vediamo l'incubo/flashback e forse le cose vi sono un po' più chiare ora. Infine c'è il momento tenerissimo (che mi piace un sacco) in cui Harry e Summer (Sarry? Lol) si abbracciano e Harry sembra capire la nostra eroina (?)

Vabbè me ne vado e spero di poter aggiornare as soon as possible c':

Byyyyyeeeee!

Kisses x

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Capitolo 9
*** Chapter 8: Can I trust you? ***


Ehi.. tranquilla. È.. è tutto ok..”

Styles era imbarazzato, non sapeva come comportarsi e si vedeva, e se lui era imbarazzato io avrei voluto sprofondare per il mio gesto impulsivo. Nonostante questo apprezzai il tentativo di consolarmi. Più che altro penso che volessi godermi quel momento: sì, mi mancava tremendamente, ma non volevo ammetterlo a me stessa.

Mi staccai da lui, percependo la tensione.

No.. ehm, scusa Harry.. io non volevo..”

L'avevo chiamato Harry di nuovo? Questa cosa non andava bene.

Non sapevo cosa dire e ci fu un minuto di silenzio assoluto, che mi sembrò essere un secolo

 

C'entra Stephanie con l'incubo?”

Ruppe il silenzio lui e lo ringraziai mentalmente per aver messo fine a quel momento imbarazzante.

Come fai a saperlo?”

Gli chiesi spaventata da come si stava evolvendo la situazione. Ogni cosa che c'entrasse mia cugina mi metteva a disagio.

Stavi urlando il suo nome nel sonno.”

Mi rispose lui, sorridendomi, come se pensasse che quella scena fosse divertente.

Il suo sorriso, bellissimo, avrebbe potuto uccidermi. E non era il solito ghigno, sembrava quasi sincero.

Volevo morire. Non potevo mostrarmi debole proprio davanti a lui. Non gli risposi, mi misi solo le mani davanti alla faccia, desiderando che lui sparisse o che tutto ciò non fosse mai savvenuto.

 

Cosa è successo tra voi due?”

Mi chiese, questa volta con tono serio.

Ecco, come avrei potuto rispondere a quella domanda? Dentro di me ardevo dalla voglia di raccontargli tutto, non ce la facevo più. Ma potevo fidarmi? Una parte di me lo faceva, si fidava. Ma scelsi la via della menzogna, non ero pronta ad affrontare la mia realtà. Così gli raccontai una bugia, giocando al suo stesso gioco.

Sai, non eravamo più in sintonia come una volta. Perciò abbiamo deciso di non portare avanti la nostra amicizia.”

Sì, quella era la stessa frase che aveva utilizzato lui per mentire a Gemma riguardo al nostro rapporto.

Lo vidi sbiancare e spalancare gli occhi, quasi terrorizzato. Stavo per scoppiare a ridere, la scena era esilarante. Per una volta ero io ad avere il comando.

Ehm.. forse è meglio se iniziamo il compito. Non si finisce mica da solo.”

Sorrisi istintivamente, divertita. Non l'avevo mai visto così imbarazzato.

 

No, ma l'hai vista?? Sembra abbia due palloni al posto delle chiappe!”

Non avevamo nemmeno aperto i libri che già stavamo facendo tutt'altro.

Prendevamo per il culo la Eagle da almeno un'ora e ridevamo, insieme.

Tutto ciò mi ricordò la nostra infanzia: uno dei nostri giochi preferiti era fare scherzi infantili o metterci sulla finestra delle nostre camere a criticare tutti quelli che passavano per strada. Credo che non fossi così felice da anni, mi sentivo di nuovo in sintonia con lui. Ma non ero del tutto convinta, come se avessi un brutto presentimento. Non mi fidavo, forse tutte mie paranoie?

 

Alla fine dovetti costringermi a prendere il libro di storia, altrimenti non avremmo concluso niente. Non avevo intenzione di beccarmi un brutto voto.

Scoprii, con mia grande sorpresa, che Styles era molto più intelligente di quello che pensassi: per lui non fu complicato fare quel compito, anzi se la cavò molto bene.

Perché non li fai sempre così i compiti?”

Chiesi io stupita.

Perché sono barbosi e poi non ho tempo da perdere dietro stupidi libri.”

Ah già, scusa! È molto meglio atrofizzare il tuo cervello andando al pub ad ubriacarti con i tuoi amici!”

Scherzai io. Lui rise, era bellissimo.

Sì, molto meglio!”

 

Riuscimmo a finire quel maledettissimo compito e devo dire che era venuto molto bene, era soddisfatta e molto fiera anche di Styles. Era un evento che si applicasse così tanto.

Tutto merito mio se è venuto così bene.”

Fece il gesto di baciarsi le dita, vantandosi.

Ma cosa dici? É grazie alla mia influenza se ti sei impegnato”

Ridemmo entrambi.

Discutendo, mi accompagnò all'ingresso e lì calò il silenzio.

Bè ecco, grazie di essere venuta.”

Disse lui dopo un po', grattandosi il retro della testa. Era agitato

Styles che ringrazia? Uhm, domani piove. Comunque grazie a te di aver collaborato. Ah e.. sì, mi sono divertita.”

Ammisi io, arrossendo. Lui di risposta mi abbracciò impacciato per salutarmi.

Scena da immortalare, era inverosimile.

Ci vediamo a scuola, Sum.”

Mi sorrise. Ricambiai l'abbraccio.

Certo, Harry.”

Lo salutai ricambiando il sorriso.

 

Cosa?! Ti ha abbracciato due volte?! Ah, questa è bella!”

Ero andata da Niall dopo il pomeriggio a casa Styles. Gli avevo promesso di passare per raccontargli tutto e puntualmente mi obbligò a restare a cena.

Lo so, è stranissimo. Ma devo ammettere che mi sono divertita come ai vecchi tempi..”

Il mio tono però non era divertito, avevo come una strana sensazione. Niall percepì il mio disagio.

Ma non sei del tutto convinta della vicenda, non è così?”

Non so, Niall. Era come se fossimo di nuovo bambini, in sintonia. Come se lui fosse disposto a cominciare tutto da capo. Ma non sono sicura di potermi fidare.”

Capisco Sum. Magari però sono solo tue pare mentali: non ti senti pronta, tutto qui.

Mi consolò per poi abbracciarmi.

in ogni caso domani c'è la festa a casa di Jack. Andiamo insieme, così non ci pensi. Ci divertiremo vedrai!”

Sì, hai ragione.”

Affermai io, tormentata dal quel presentimento.

 

 

 

 

 

 

 

 

Buon giorno a tutti!

Ecco il nuovo capitolo ricco di colpi di scena. Ebbene, il nostro Styles sembra essere disposto ad aprirsi con Sum e viceversa, ma sarà davvero così? Si può fidare Summer?

Nel prossimo capitolo ne succederanno di ogni colore, perciò siate pronti :D

Purtroppo non so quando potrò aggiornare, dato che domani parto per due settimane.

Anyway, spero vi piaccia la storia fino adesso!

Vi saluto, un bacio x

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Capitolo 10
*** Chapter 9: In vino veritas! ***


 

“Potrei farmi lesbica per te, Sum”

Mi squadrò Chloe, con sguardo quasi agghiacciante. Sembrava un pedofilo.

“Smettila! Mi fai paura così!”

Scoppiai a ridere, facendo così ridere anche gli altri.

“Sei veramente bellissima, non che tu non lo sia sempre! Ma sta sera sei più perfetta del solito.”

Si rivolse a me Niall, tenero come sempre. Mi baciò una guancia e io arrossii.

“Grazie ragazzi, ma mi fate sentire in imbarazzo..”

“Non devi. Spaccherai sta sera e ci divertiremo, vedrai!”

Mi rassicurò Giuls.

 

Eravamo andati tutti a casa mia prima della 'grande serata', il compleanno di jack che era poi il ragazzo di Chloe. Le ragazze mi avevano vestito con l'abito che mi avevano regalato qualche giorno prima, quando ero scappata dal centro commerciale per colpa di Stephanie. Mi avevano anche acconciato e truccato, e dovevo ammettere a me stessa che stavo davvero bene, ero sicura di me stessa. Raramente mi sentivo così, perciò le ringraziai.

Si prepararono anche loro e Niall era bellissimo con jeans e camicia. Questa era nera e risaltava i suoi splendidi occhi color dell'oceano.

 

Qualche momento dopo eravamo in macchina, Niall guidava, io davanti con lui. Chloe e Giuls dietro, invece facevano foto a se stesse e a noi. Eravamo semplicemente noi, felici.

 

Arrivammo alla festa e c'era già gente ubriaca che vagava per il giardino della grande villa, alcuni pomiciavano altri vomitavano dietro un cespuglio. Scena pietosa.

La musica altissima si sentiva già da fuori e per un momento provai timore e ansia ad entrare, quel brutto presentimento che mi tenne sveglia tutta la notte mi si ripresentò in quel momento. Decisi che erano tutte sciocchezze e sorrisi agli altri sicura di me e decisa a divertirmi.

 

La prima cosa, anzi persona, che vidi appena varcammo la soglia di casa, fu Styles. Era come se ci fosse solo lui in quella stanza affollata di persone strette come sardine, luci accecanti. La musica sembrava far vibrare le finestre ma l'unica cosa che riuscii a sentire in quel momento durato un secondo era il battito accelerato del mio cuore. Lui sorrideva, non credo di aver mai visto un sorriso più bello in vita mia. I jeans attillati sotto ad una maglietta colorata risaltavano il suo fisico, i capelli pettinati all'indietro lo rendevano ancora più bello del solito.

Ero come stregata da quell'immagine. Cosa mi succedeva?

Mi ripresi solo quando venne Jack a darci il benvenuto. Gli facemmo gli auguri e Chloe gli porse il regalo che gli avevamo comprato tutti assieme, anche se lei diceva di avere qualcos'altro di speciale da regalargli. Non volevo sapere di cosa si trattasse.

 

“Volete qualcosa da bere ragazze?”

Chiese Niall gentile.

“Sì, ma portaci qualcosa di forte, tesoro. Vogliamo divertirci qui!”

Quasi urlai io, provocando la risata del biondo e lo stupore delle ragazze.

“Agli ordini capo!”

 

Io e le ragazze intanto ci buttammo nella folla a ballare, all'inizio non esagerando. Poi Niall ci portò da bere bicchieri enormi di alcolici. Non ce ne importò di nulla e li scolammo in poco tempo, mentre ballavamo sempre più spinte. Gli altri ragazzi ballavano appiccicati a noi, ma non ci tiravamo indietro. A un certo punto mi ritrovai con Niall, i nostri visi vicinissimi. Potevo sentire il suo alito caldo che sapeva di alcool. Tuttavia la sua vicinanza non mi dispiaceva, ero parecchio ubriaca e lui era messo peggio di me.

 

“Sum, sai che sei bellissima sta sera vero?”

Mi sorrise lui, mettendomi le mani intorno ai fianchi.

Io risi lievemente.

“Sì, me lo hai già detto, Niall”

Gli risposi avvicinandomi al suo orecchio, per il troppo rumore.

“Sei così bella, vorrei baciarti Sum. È da troppo che vorrei farlo. Sei la ragazza più speciale che io conosca.”

Non gli risposi. Desideravo baciarlo anche io. In fondo Niall era un ragazzo fantastico, dolcissimo e di certo era molto, molto bello. Cosa provavo per lui? Non riuscivo a capire, ero certamente attratta da lui. Era il mio migliore amico da anni, ma nonostante ciò sapevo di provare dei sentimenti nei confronti di Styles, anche se il mio orgoglio non lo ammetteva.

Ero confusa, anche perché ero ubriaca. Non mi tirai indietro, però, quando lui si avvicinò a me lentamente. Le nostre labbra si incontrarono, brividi corsero lungo la mia schiena. Un bacio leggero della durata di non più di qualche secondo, ma allo stesso tempo profondo in qualche modo. Anche se eravamo entrambi ubriachi, non ci spingemmo troppo in là e lui fu dolce come sempre. Credo che di ragazzi così rispettosi nei confronti delle donne, non ne esistano sulla faccia della terra.

Credo che se non fosse stato ubriaco non mi avrebbe mai baciata e io non l'avrei assecondato. Io e lui per questo verso eravamo uguali: difficilmente riuscivamo a esprimere i nostri sentimenti.

 

Dopo il bacio ero ancora più confusa di prima, ma non me ne preoccupai al momento. Io e lui continuammo a ballare come prima e ci stavamo divertendo davvero.

Ci accorgemmo anche che Chloe stava ballando con Liam, un ragazzo della comitiva di Styles. Dovevo ammettere che tutti i suoi amici erano davvero dei bei ragazzi, ma non sapevo com'era Liam, se sbruffone come Styles o no, non lo conoscevo direttamente.

I due si stavano strusciando l'uno contro l'altro, visibilmente ubriachi marci. Poi la situazione degenerò: lui prese a baciarla con foga e a lei non sembrava dispiacere. Anzi, gli mise le braccia intorno al collo fino a quando Liam si ritrovò per terra. Jack lo aveva colpito con un pugno dritto in faccia. Chloe era lì in piedi e nonostante fosse ubriaca, capiva perfettamente la cazzata che aveva appena fatto e la gravità della situazione.

“Sei una puttana, Chloe! Ti voglio fuori da casa mia insieme a questo bastardo. Così potrete pomiciare meglio fuori, no?”

Sputò Jack furioso per poi andarsene sparendo dietro una parete.

Chloe aveva le lacrime agli occhi mentre aiutava Liam a tirarsi su dal pavimento.

“Scusa, non sapevo fossi impegnata, con il festeggiato per giunta.”

Ridacchiò Liam, sembrando però volersi scusare veramente.

Chloe credo apprezzò il suo gesto. Era però sconvolta e tremendamente pentita per quel bacio.

Io e Niall la andammo a consolare, poi si aggiunse anche Giuls che aveva visto la scena da più lontano, mentre aveva appena iniziato tranquillamente a parlare con quello che mi sembrava Zayn.

Come se non bastasse, per concludere la serata in bellezza, si presentarono davanti a noi Styles e Stephanie, più ubriachi di tutti noi messi assieme.

 

“Ciao cugina, ti sono mancata?”

Si rivolse a me Stephanie con tono di sfida.

“Sai, mi ha detto il mio ragazzo che mi hai sognata. Oh, ma che tenera che sei. Hai così tanto bisogno di me? Come quando eravamo bambine e non sapevi mai cavartela da sola? E hai avuto il bisogno di abbracciare il mio Harry per calmarti, Eh stronza?”

A quel punto non ce la feci più, non solo Harry era andato in giro a spiattellare quel che era successo esagerando la situazione, ma Stephanie mi stava assillando di nuovo. Non so se per il troppo alcool ingerito o per la troppa pressione, tutta la mia rabbia, il mio rancore e le mie paure vennero a galla in un solo colpo e io sputai tutta la verità.

“Sai cosa Steph?! Quello non era un sogno, ma un ricordo! Quella sera in cui io ero con il tuo ragazzo, Ben, lui mi ha violentata!! Hai capito? VIOLENTATA! Non era altro che un lurido stronzo e ti ha usata per tutto il tempo, ma tu non te ne sei accorta. Ci provava con me, ma io non te lo dicevo per non ferirti e sono stata una grandissima idiota! Non ti ho mai detto niente di questa storia perché avevo una paura fottuta, di essere giudicata, di non essere capita. E ora ho paura perché mi odierete tutti quanti per non avere raccontato nulla fino ad ora..”

 

Urlai con tutta la voce che avevo in gola fino a che essa non sparì per lasciare spazio alle lacrime che uscivano senza più fermarsi. A quel punto presi a correre uscendo dalla villa, completamente terrorizzata. Con mille pensieri che mi affollavano la mente, il bacio di Niall, l'abbraccio di Harry, Stephanie che mi sminuiva, andai nell'unico posto che sapevo mi avrebbe tranquillizzata, almeno relativamente. Il parco della mia infanzia era più rovinato di quanto mi ricordassi e in quel momento avrei voluto marcire come il legno della casetta distrutta.

 

 

 

 

 

Hello everyone! :)

Lo so che sono tremendamente in ritardo e mi scuso, ma mi sono goduta gli ultimi giorni di vacanze D: 

Cooooomunque, in questo capitolo succede di tutto: Niall che confessa di provare qualcosa per Sum, la quale non sa però cosa prova nei suoi confronti. Il bacio tra Chloe e Liam (che tra l'altro adoro come personaggio perché me lo immagino dolce e comprensivo come nella realtà) e finalmente la sfuriata di Sum e tutta la verità che viene a galla.

Insomma spero che vi sia piaciuto è anche infinitamente lungo ahaha :)

Alla prossima baci

Roberta x

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Capitolo 11
*** Chapter 10: Don't you worry. ***


Mi svegliai improvvisamente per via di un sobbalzo. Ero confusa, non sapevo dov'ero e stavo ancora smaltendo la sbornia della serata a casa di jack.

Aprii gli occhi disorientata e spaventata perché mi trovavo in un'auto, invece ricordavo di essermi addormentata, anzi quasi svenuta a causa dell'alcool, sulla panchina del parco giochi abbandonato. Presi a guardarmi un po' intorno cercando di calmarmi, quando incrociai gli occhi di Niall. Per un attimo mi si fermò il cuore.

 

“Buon giorno principessa”

Mi salutò lui con un sorriso poco convinto. Era nervoso.

“Niall, che è successo?”

Gli risposi io, evitando di incontrare il suo sguardo. L'atmosfera si stava facendo tesa, non era mai successo prima con lui. Tutto ciò era chiaramente dovuto al bacio della sera prima e per tutta la situazione creatasi. Io, per la prima volta, non sapevo come comportarmi con Niall.

“Dopo che sei scappata dalla festa abbiamo iniziato a cercarti, io Chloe, Giuls e... Stephanie. Abbiamo deciso di dividerci per controllare meglio la zona. Solo più tardi mi sono ricordato quello che mi raccontavi una volta: il tuo posto preferito era e resta il parco abbandonato, perché è lì che hai trascorso i migliori momenti della tua infanzia. Ho pensato che avessi voluto andare lì per tirarti un po' su di morale e ho pensato giusto. Eri praticamente accasciata su una panchina, ti ho preso e ti ho caricato in macchina. Ed ora eccoci qua.”

Detto questo scoppiò a ridere d'improvviso, il tono della voce leggermente ansioso.

“Che hai da ridere Niall??”

Gli chiesi io, quasi infastidita.

“No nulla, è che dovevi vederti su quella panchina! Sembravi fatta!”

A quel punto risi insieme a lui. Come non potevo farlo? La sua risata era contagiosa, sempre.

Tornammo entrambi seri, però, quando riprendemmo il discorso.

“Perché Stephanie ha voluto a cercarmi?”

Chiesi io, fissando un punto non preciso fuori dal finestrino della vettura.

“Lei ti vuole bene Sum, lo ha sempre fatto. Ha capito quel che è successo e credo si sia pentita e si senta infinitamente in colpa per non esserti stata vicina in tutto questo tempo e per non aver nemmeno intuito la verità in tutta questa faccenda. E io provo le stesse cose.. Perché non ce lo hai detto Summer?”

Mi domandò in un modo che suonava troppo serio per essere il suo. Era veramente preoccupato per me.

“Avevo paura..”

Questa volta lo guardai d'impulso, come se affidarmi al suo sguardo sicuro potesse proteggermi dalle mie paure.

“Lo sai che puoi contare su di noi in qualsiasi momento! Lo sai che avremmo potuto aiutarti! Quel bastardo ti ha usata, lo capisci? Non stiamo parlando di una cazzata, Sum, potevamo denunciarlo per questo. Come puoi sapere che non si sarebbe potuto ripresentare, eh?? Dovevi fidarti Sum, io sono qui per questo..”

Niall posò la sua mano sulla mia dopo quell'ultima frase, per poi ritirarla sentendosi a disagio. Tuttavia il suo discorso mi fece capire quanto lui ci tenesse a me e quanto io fossi stata stupida a non aver detto subito la verità. Ero riuscita a rovinare quell'ultimo periodo, divorata dalle mie inutili paure e dai miei altrettanto inutili sensi di colpa.

 

Avevamo trascorso l'ultimo tratto di strada in silenzio, io a riflettere su ciò che mi stava accadendo, confusa ma decisa a risolvere una volta per tutte la situazione, Niall a disagio, non sapendo più cosa dirmi.

Arrivammo a casa sua, scendemmo dalla macchina e ci avviammo nella sua camera.

“Niall, perdonami! Non so perché non mi sono confidata con voi! Credo fossi spaventata dai vostri giudizi, anche se sapevo e so che mi avreste difesa e aiutata. Ma sono stata una sciocca lo stesso a pensare che la situazione si sarebbe risolta da sé..”

Parlai per prima appena entrati nella stanza, volevo chiarire con lui e anche con gli altri. Ma soprattutto dovevo chiarire con mia cugina.

Lui non mi rispose, semplicemente mi abbracciò. Quell'abbraccio mi fece intendere più di quanto le sue parole avrebbero potuto fare.

 

 

Decidemmo di metterci sul letto. Mi sdraiai e appoggiai la mia testa sulle sue gambe. Niall iniziò ad accarezzarmi i capelli.

“Come credi di affrontare la cosa con Stephanie?”

Mi chiese lui dolce.

“Non ne ho idea. So solo che le cose tra me e lei sono cambiate.”

“E... Tra di noi?”

Nel domandarmi questo, assunse un espressione quasi da bambino, tenerissimo. Ero certa che saremmo capitati su quell'argomento ed ero decisa ad affrontare anche quello.

“Senti Niall..”

“No, prima ascolta quello che devo dire io.”

Mi interruppe lui.

“Ero ubriaco e non ero in me. Non so perché l'ho fatto..”

“Niall cosa hai provato?”

Fui io a interromperlo questa volta. Ero decisa a capire e a chiarirmi con lui, il quale mi guardò disorientato e spaventato.

“Quel bacio è stato semplice, ma.. Bé io sto bene con te Summer e tutte le cose che ti ho detto ieri sera sono vere. Tu mi piaci Sum.”

Ero decisamente ma piacevolmente sorpresa. Piacevo al mio migliore amico, un classico no?

“Devo dirti la verità Niall. Quando mi hai baciata mi sono sentita bene, come se tutto il resto non importasse veramente..”

Confessai io. Volevo dimenticarmi di Styles definitivamente e in fondo era vero: Niall mi piaceva, ma il mio inconscio sapeva che ero cotta di Styles. Nonostante ciò lo odiavo per quello che mi aveva fatto e forse la mia mente contorta pensò che distrarmi con Niall fosse la soluzione ideale a tutti i miei problemi.

 

Lui sorrise nel sentire la mia risposta e lo feci anche io.

“Sum, io non voglio rovinare la nostra amicizia..”

“Proviamoci, Nialler. Se non funziona torniamo ad essere migliori amici, non c'è problema. Non ho nessuna intenzione di perderti.”

 

Mi guardò con i suoi occhi che mi rapirono, per poi poggiare delicatamente le sue labbra sulle mie.

 

 

“Ragazze, volevo chiedervi scusa per tutto. Per non avervi detto subito la verità, per essere scappata come un'idiota ieri sera.. Insomma mi sento in colpa e probabilmente voi vi chiederete perché non vi abbia detto nulla e sarete arrabbiate con me, ma..”

 

Erano arrivate anche Giuls e Chloe a casa Horan. Niall le aveva chiamate per informarle che mi aveva trovata e mi aveva portata sana e salva a casa sua. Stephanie non era venuta, aveva lasciato detto alle ragazze che le dispiaceva e che preferiva parlarmi da sola, perciò non si era presentata quella mattina.

 

“Taci, Sum! Non siamo arrabbiate con te, siamo solo preoccupate! Non devi scusarti di niente, in fondo il tuo comportamento è stato normale. Ma devi prometterci che la prossima volta, sperando che non ci sia una prossima volta, ci dirai tutto subito. Intesi?”

Mi sorrise Chloe, con tono fermo e deciso. Era preoccupata, certo, ma era contenta che stessi bene. Così anche Giuls.

“Certo, ho capito che avrei dovuto dirvi tutto fin dall'inizio. Sono stata un'emerita idiota, lo so.”

Ammisi io a testa bassa, pentita.

“ow, non dire così Sum. Ti capisco, davvero. Comunque dovremmo denunciare quello stronzo di Ben non credi?”

Disse Giuls, alterata per la faccenda con Ben.

“Dubito che sia possibile. E' passato troppo tempo ormai, e lui non si è più fatto vedere. Gli conviene non farsi vivo mai più.”

Affermò Niall, anche lui innervosito.

“Cambiando discorso, Niall ed io dobbiamo dirvi una cosa.”

Ci guardammo complici e imbarazzati, sorridendo . Chloe e Giuls curiose.

“Tanto per informarvi, abbiamo deciso di provare a stare insieme come coppia per un po'.. Ieri prima di tutto quel casino, eravamo ubriachi e..”

“Vi siete baciati!”

Dissero all'unisono le ragazze, inquietanti.

“Oh mio dio, era ora Niall!”

Urlò Chloe euforica.

“Cosa? Quindi tu e Giuls sapevate che..”

“Niall è cotto di te da un paio d'anni? Certo tesoro!”

Niall arrossì tutto d'un colpo. Era la tenerezza fatta persona.

“Niall, per tutto questo tempo.. Perché non me l'hai detto?”

Gli chiesi sorpresa. Intanto Giuls e Chloe pensarono INTELLIGENTEMENTE di uscire da quella camera e lasciarci soli.

“Sum, avevo paura per la nostra amicizia. Non volevo rovinare tutto, lo sai”

Ammise lui, stringendomi una mano, al che arrossii anche io. Sentivo che potevo veramente fidarmi di lui. Era tutto per me e lo era sempre stato, ma mi resi conto di quanto veramente lui contasse per me solo in quel momento.

 

*****

 

GIULS POV.

 

Stavo tornando a casa, dopo aver passato il resto della giornata da Niall insieme a Chloe e Summer. Continuavo a pensare a come avesse potuto nascondere un segreto del genere, e come potessero esistere individui come Ben, che non si possono neanche definire individui, ma animali, se non peggio. Nonostante questo però la potevo capire: il compagno di mia mamma era molto violento e aggressivo, ma sia io e che lei non avevamo mai raccontato nulla a nessuno, per timore di una sua possibile reazione violenta. Quindi il comportamento di Sum era capibile, in un certo senso, almeno da parte nostra. Lei, una delle miei migliori amiche aveva dovuto soffrire così tanto, e noi che pensavamo che il suo distacco da sua cugina fosse dovuto alla crescita, al comportamento di Stephanie.. Che stupide! Come avevamo fatto a non accorgerci di niente?!

 

Tornata a casa, ancora un po’ scossa dalla serata precedente, cominciai a prepararmi. Quella sera avrei dovuto lavorare al pub, ma sinceramente non ne avevo la minima voglia, non dopo quello che era successo. Finito di sistemarmi scesi in salotto e lì sdraiato, o meglio stravaccato, sul divano c’era Jack, il mio fratellastro, nonché colui che aveva dato della puttana a Chloe. Lei non se lo meritava, certo Chloe aveva sbagliato, ma lui aveva davvero esagerato.

“ Jack, dobbiamo parlare”

Iniziai io.

“Che cazzo vuoi?”

Fu la sua “cordiale” domanda.

“Jack smettila! Ti rendi conto di quello che hai fatto? Ci mancava poco che alzavi le mani a Chloe!”

“E se lo sarebbe meritato! È solo una puttana! E tu e l’altra tua amica con lei!”

Intanto si era alzato dal divano, per poi sistemarsi in piedi davanti a me. Si stava alterando, lo sapevo.

“Lei ha sbagliato, ma era ubriaca, la sua prima sbronza, non capiva niente! Neanche chi avesse davanti! Ma hai sbagliato a chiamarla in quel modo, lei non se lo merita!”

Non volevo alterarlo ancora di più, quindi abbassai il tono della voce. Ma evidentemente non funzionò, anzi fu peggio ed io cominciavo ad avere paura.

“Ma che cazzo vuoi stronza?! Smettila!”

Urlò lanciando all’improvviso la lattina che aveva in mano sul muro con una forza tale da accartocciarla.

“Sai una cosa Jack? Sei solo un immaturo e per di più uguale a tuo padre!”

Corsi di scatto e sbattendo la porta di casa uscii, con le lacrime che mi pizzicavano gli occhi e il cuore che batteva all’impazzata.

 

 

 

 

 

 

 

 

BUON SALVE A TUTTI! LOL

Eccomi con questo eterno capitolo più lungo dei rotoloni regina (?)

Ci sono un sacco di colpi di scena e la storia si sta facendo così, spero, più interessante!

Come vedete la coppia “Summer/Niall”? Secondo me sono dolcissimi assieme, ma durerà? E che ne sarà della loro amicizia?

Giuls cerca poi di difendere l'amica contro quello che si rivela essere il suo fratellastro a quanto pare violento. Come si evolverà la cosa?

Boh, se avete voglia e siete caritatevoli lasciatemi una recensione con scritto quello che pensate!

Me ne vado ragazzuoli, Byeeeee <3

Roberta x

 

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