Come fare fuori un Malfoy in sette giorni

di Sehlene
(/viewuser.php?uid=269055)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sicura di essere stata smistata nella casa giusta? ***
Capitolo 2: *** Day 01 - Pozione polisucco? No, Molly Weasley. ***
Capitolo 3: *** Day 02 - Pansy non è viva ***



Capitolo 1
*** Sicura di essere stata smistata nella casa giusta? ***






1. Sicura di essere stata smistata nella casa giusta?


§


 
 
‘Dannazione, Errol!’
Il gufo di casa Weasley era atterrato sul tavolo della cucina di Hermione facendo rovesciare i Cheerios nella brocca del succo di zucca.
La ragazza prese il messaggio che portava il gufo, una pergamena sottile arrotolata su se’ stessa e fermata da un nastrino color arancio, e lo srotolò. La pergamena, scritta in  un corsivo elegante  e femminile , recitava:
 
Hermione cara, Arthur ha comprato uno di quegli aggeggi  che i babbani chiamano computer. Ho creato un indirizzo di posta elettronica, sai, Errol è anziano e si affatica troppo quando ti porta la corrispondenza. Il mio indirizzo è: mamma.weasley@magicmail.uk. Contattami al più presto, ho bisogno di sapere come va il tuo nuovo lavoro!
Molly Weasley
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Hermione Granger
Oggetto: lavoro, lavoro, lavoro, MALFOY
 
Cara Molly, sono contenta che anche voi vi siate convertiti alla tecnologia, effettivamente Errol perde troppe piume e credo che sia meglio che riposi alla Tana.
Il lavoro è un disastro. Ti avevo già accennato che mi hanno assunto come assistente del capo dell’ufficio regolazione e controllo delle creature magiche. Tutto perfetto fin qui, no? No. Il mio capo ha assunto un nuovo assistente perché è del parere che mi ammazzi di lavoro. Una trovata geniale, no? No. Il mio stipendio è dimezzato, l’assistente nuovo si prende tutto il merito e non fa nulla. È ossigenato, occhi color Polaretto, alto un metro e una stanga. Dimmi, Molly, ti ricorda qualcuno? Beh, se non ti ricorda nessuno, non spremerti le meningi. È quel brutto pezzo di mangiamorte di Draco Lucius Malfoy. Io mi chiedo, con tutti i soldi che ha la sua famiglia, perché deve lavorare proprio con me? Insomma, non può fare qualcos’altro senza rompere le pluffe a me?
Come se non bastasse, il mio capo ha deciso di licenziarsi causa la sua veneranda età. Bene. Peccato che solo uno di noi due assistenti potrà prendere il suo posto, lui deciderà chi è il miglior successore. E visto che Draco-stronzo-Malfoy è un’odiosa serpe calcolatrice farà in modo di scaricare tutto il lavoro sulle mie spalle e si prenderà il merito.
A volte mi chiedo se sia possibile fare fuori quel Malfoy.
 
Baci, Hermione
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Hermione Granger
Da: Mamma Weasley
Oggetto: Malfoy non aveva mica una fidanzata?
 
Cara Hermione, Malfoy non aveva mica una fidanzata?
 
Saluti, Molly
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Hermione Granger
Oggetto: Molly?!?
 
Molly?!? Si, ha una fidanzata. La bellissima e purissima purosangue Pansy Parkinson. Non vedo come questo possa c’entrare con il mio lavoro.
 
Herm.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Hermione Granger
Da: Mamma Weasley
Oggetto: come fare fuori un Malfoy in sette giorni.
 
Hermione, ho un piano. Sono elettrizzata, non sto più nella pelle.
Tempo fa ho comprato il nuovo libro di Gilderoy Allock, ‘come entrare nel corpo di un mago per sette giorni o più’.
Reggiti forte.
Tu. Entrerai. Nel corpo. Della Parkinson. Per una settimana.
Distrarrai Draco dal lavoro, lo convincerai che ti trascura, gli farai cambiare opinione sul ruolo a cui aspira.
Nel frattempo, Pansy sarà nel tuo corpo ma la controllerò giorno per giorno, tranquilla.
Allora, non ti sembra un’idea meravigliosa?
 
Molly.
 
P.s. Visto che sarai la fidanzata del Malfoy figo, approfittane un po’.
 
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Hermione Granger
Oggetto: Sicura di…
 
Sicura di essere stata smistata nella casa giusta?
Sicura di non essere una Serpeverde?
Sicura di fidarti di quell’Allock?
Sicura che non sia una cazzata?
Sicura che non hai bevuto troppe Burrobirre?
Sicura che riuscirò a restare nel corpo di quella sciacquetta per sette giorni?
Sicura che Malfoy non si accorgerà di nulla?
Sicura che riuscirai a tenere a bada quell’oca?
 
Herm.
 
P.s.
Il Malfoy figo? Molly, ha l’età di tuo figlio!
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Hermione Granger
Da: Mamma Weasley
Oggetto: Signorina Granger, si calmi.
 
Hermione, calma. Funzionerà. Avrai il tuo lavoro. Farai fuori (almeno professionalmente) Malfoy e te lo farai dal punto di vista…ehm…da quel punto di vista (il che mi sembra perfetto).
Comunque, sono una donna, ho gli occhi e non puoi negare che il figlio di Lucius si sia fatto un bel bocconcino!
Allora, accetti?
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Hermione Granger
Oggetto: Merlino
 
Merlino, Molly! Malfoy non mi piace, è odioso ed insopportabile. Sprezzante e vanitoso. Viziato e borioso. Con le manie sul sangue. Ha una fissa per il verde. Merlino, che schifo.
E poi non l’ho mai guardato…da quel punto di vista. Era sempre impegnato a rovinarmi l’esistenza, Merlino.
Comunque…
 
 
 
 
…accetto.
Merlino, cosa sto facendo?
 
Hermione.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Hermione Granger
Da: Molly Weasley
Oggetto: elettrizzata
 
Hermione, sono elettrizzata! Domani sera vieni alla Tana, Arthur è ancora al Ministero, Ron e Ginny hanno gli allenamenti di Quidditch e i miei nipotini sono innocui: è la situazione perfetta! Faremo l’incantesimo e tu ti troverai nel corpo della Parkinson, spera solo che il Malfoy sexy e quella non siano in uno di quei momenti…sarebbe, come dire, imbarazzante.
L’incantesimo inizia a mezzanotte e zero uno di lunedì (cioè dopodomani) e si annulla alle ventitré e cinquantanove di domenica prossima.
Merlino, non sto più nella pelle!
 
Baci, Molly.
 


Spazio Autrice:
Questa è la prima Fanfiction che pubbilico su Efp, spero vi possa piacere! Questo primo 'capitoletto' è una sorta di introduzione alla storia vera e propria che vedrà come protagonisti Draco ed Hermione. Ho già pronti altri due capitoli della storia, se tutto andrà bene (a breve ricomincerà la scuola), aggiornerò ogni settimana. Grazie mille a chi la leggerà e a chi la recensirà, spero che vi divertiate a leggere tanto quanto io mi sono divertita a scrivere!

Baci, Sehlene.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Day 01 - Pozione polisucco? No, Molly Weasley. ***




 
 
 Day 01 - Pozione polisucco? No, Molly Weasley.


§



 

‘Mh…Grattastinchi…mh'
Hermione si dimenava fra le coperte ancora mezza addormentata. Si ricordava poco o niente di quella notte, sapeva solo che aveva fatto molta fatica a prender sonno: il letto della Tana su cui Molly l’aveva fatta dormire era molto scomodo, il materasso cedeva in alcuni punti e il guanciale era troppo alto, se si aggiungeva l’agitazione per l’incantesimo che la donna aveva compiuto e Grattastinchi in cerca del suo affetto, le possibilità di addormentarsi erano davvero minime.
La ragazza aveva solo dai flash di quanto era accaduto la sera precedente, nulla di chiaro e distinto.
 
Molly aveva accolto Hermione con un sorriso smagliante, Grattastinchi era subito sgattaiolato nella casa in cerca di qualcuno da disturbare, Hermione era rimasta sulla soglia della Tana titubante: l’incantesimo avrebbe funzionato o avrebbe fallito?
 
‘Gratta…oh cazzo!’
Hermione spalancò gli occhi quando percepì dalla mano che si era portata sul viso qualcosa di metallico, freddo: un anello.
 
Io non porto anelli!
 
Hermione non era mai stata il tipo che adorava addobbarsi con troppi gingilli, non era appariscente e non le interessava esserlo.
La mano, minuta e dalla pelle ambrata, era perfettamente curata con dello smalto rosa confetto.
 
Uh, rosa, che schifo! Perché mi sono conciata le dita così?
 
L’anulare, magro e affusolato, era circondato da una fedina di platino con un solitario che troneggiava rialzato su una piastrina.
 
Tiffany, sicuramente. Ma io non mi devo sposare!?! O sì? Qualcuno mi ha portato a Las Vegas? Merlino che mi sta succedendo?
 
 Confusa, fece per sistemarsi l’enorme massa riccioluta quando, al posto di quei ricci lunghi, ribelli e crespi, si trovò a sistemare dei capelli lisci come la seta, tagliati a caschetto, probabilmente.
 
 
Che ho fatto ai miei…cazzo!
Le balenò in mente il fatto che non potesse essere il suo corpo, quello.
Pozione Polisucco? No, Molly Weasley.
E si ricordò delle mail, del piano per fare fuori Malfoy e di quella strana serata alla Tana.
 
‘Hermione, cara! Entra, su! Non c’è tempo per le chiacchiere se vogliamo che tutto proceda alla perfezione!’ una voce squillante e acuta cercò di rassicurare un’Hermione alquanto titubante.
‘Ehm…Molly…io non lo so…forse è meglio fare tutto più correttamente…io’
Dubbi di ogni tipo si insinuarono nella testa della ragazza: sarebbe stata in grado di sopravvivere una settimana con l’insopportabile Malfoy? Sarebbe resistita una settimana nel corpo di ‘quella’? E se Malfoy avesse organizzato serate fra Serpeverde? Cos’avrebbe fatto lei durante il giorno? La mantenuta? Oh no, solo al pensiero di stare ferma per tutto il giorno, inorridiva.
‘Tesoro, non c’è tempo per i ripensamenti. Tu vuoi quel lavoro?’ chiese Molly con determinazione.
‘Sì.’ rispose Hermione in modo secco e convinto.
‘Tu vuoi battere Malfoy?’
‘Sì.’
‘Tu vuoi fargliela pagare per averti fatto dimezzare lo stipendio e per averti sfruttato al lavoro?’
‘Sì.’
‘Tu vuoi vendicarti per tutti i soprusi e le ingiustizie che hai subito ad Hogwarts?’
‘Sì.’
‘Tu vuoi cingergli le braccia al collo, stringerlo forte a te e baciarlo con passione?’
‘Sì.’
‘Oh, mi sembra perf…’
‘Merlino, no! Che schifo! Molly cos’ho detto?!?’ disse Hermione mentre con cercava di ripulire con le mani la sua lingua, che aveva cacciato fuori in segno di disgusto.
‘Hermione, sicura di voler utilizzare l’incantesimo anche per ‘altri scopi’?’ Molly sottolineò quell’altri scopi facendo delle virgolette con le dita.
‘Merlino, Molly, facciamolo. Niente ripensamenti, basta che non mi parli più della tua cotta per Draco e di quello che ci faresti assieme. O di quello che vorresti che ci facessi io assieme. Per Merlino, che schifo!’ le parole uscirono velocemente dalla bocca di Hermione, quasi come se le volesse vomitare.
‘Tranquilla, sarà tutto rapido e indolore…come una ceretta!’ disse Molly, cercando di rassicurarla.
‘Ma le cerette non sono indolori!’
‘Come togliere un dente!’
‘Nemmeno quello è indolore!’
‘Oh, insomma, Hermione! Hai capito.’
La riccia si limitò ad annuire, spaventata e rassegnata. Si sedette sul divano del salotto mentre quella donna dai capelli rossi bassa e cicciottella apriva un libro (il libro in cui era presente l’incantesimo), armeggiava in cucina (preparando chissà che cosa) e spiegava qualcosa in merito all’incantesimo ad Hermione.
‘Vedi, questo è un incantesimo molto potente e per far sì che funzioni devi essere nel pieno delle tue forze, traboccante di energie. Per questo, Gilderoy, (Santo uomo!) consiglia di assumere un litro di infuso di mandragola, potentissimo ricostituente, e  tre cioccolate calde senza zucchero. Ecco il tuo infuso, cara.’
 
Un litro di infuso e tre cioccolate dopo…
 
‘Perfetto!’ squittì Molly, con gli occhi fissi sulle pagine del libro ‘Ora iniziamo! Pronuncerò l’incantesimo che ‘non avrà alcun effetto sino al primo minuto della mezzanotte. Alle 00.01 il vostro corpo e quello della persona desiderata si svuoteranno dell’anima che viaggerà fino ad incontrare il corpo dell’altro.’ Gilderoy Allock, che poeta!’ Molly era elettrizzata, non stava più nella pelle, saltellava di qua e di là agitando la sua bacchetta e sventolando le pagine del libro come se fossero un ventaglio. Una pagina era completamente ricoperta con la foto di Allock. Molly la baciò ripetutamente, per favorire la buona riuscita dell’incantesimo.
‘Pronta, Hermione?’
‘Ehm…pronta.’ rispose la ragazza, titubante.
 ‘Corpus se exhaurit, animus Hermionis concurrit animun Parkinsonis, corpus  se complet.’
 
Due minuti dopo…
 
‘Non è successo niente.’ Hermione, scocciata , stufa del frinire di grilli in sottofondo, ruppe il silenzio che si era creato nella stanza.
‘Succederà, immagino.’ Rispose Molly, calma e serena.
‘Beh, nel frattempo cosa dovrei fare?’ sempre più scocciata e dubbiosa sulla riuscita dell’incantesimo.
‘Immagino che potresti andare a dormire…’
‘Buonanotte.’
‘Buonanotte, cara.’
 
Molly ce l’aveva fatta. Hermione era nel corpo di Pansy-carlino-Parkinson.
Hermione continuava a mugolare e a lamentarsi fra le coperte candide, fino a disfare il letto. Indossava (o meglio, il carlino indossava) una vestaglia nera di pizzo lunga un centimetro e mezzo che non lasciava spazio all’immaginazione.
‘Puttana!’ si lasciò scappare brontolando.
‘Chi è una puttana, Pans?’ una voce maschile, calda e vellutata la fece alzare all’improvviso dal letto. Davanti alla porta di quello che, probabilmente, era un bagno c’era un uomo alto con un asciugamano legato in vita (il torace era magro con un lieve accenno di muscoli) e i capelli color biondo platino.
‘Furetto platinato, che cazzo ci fai qui? E perché ti sei lavato nel MIO bagno?’ disse Hermione puntandogli contro un dito inquisitore e deglutendo. Molly aveva (quasi) ragione, Malfoy era abbastanza (forse troppo) carino.
‘Pans…il TUO bagno? questo è il NOSTRO bagno. Come cavolo mi hai chiamato? E poi tu non dici le parolacce!’ Draco era abbastanza confuso. Dov’era la donna che stava sempre zitta? Dov’era la donna di classe che non si lasciava sfuggire nemmeno una parolaccia (fatta eccezione per gli insulti agli ex-Grifondoro)? E l’aveva chiamato come lo chiamava…la Granger! Merlino, che succedeva alla sua futura sposa?
Hermione si ricordò che la Parkinson era la fidanzata ufficiale di Malfoy. E si ricordò che LEI in quel momento era la Parkinson. Ergo era la fidanzata del furetto.
‘S…scusa…Malf…voglio dire, Draco. Sono…ecco, un po’…confusa. Forse ho bevuto troppo!’ Hermione temeva di fare qualche passo falso, era tutto così imbarazzante, così…strano. Insomma, Malfoy era il suo fidanzato.
Malfoy era il suo fidanzato con indosso solo un asciugamano.
Malfoy era il suo fidanzato con indosso solo un asciugamano che le si avvicinava pericolosamente.
Malfoy era il suo fidanzato con indosso solo un asciugamano che le si avvicinava pericolosamente e le dava un bacio sulla guancia sussurrando.
‘Pansy, tu sei astemia.’
Come non detto, la riccia aveva commesso un  passo falso.
‘Ehm, Mal…Drac…’
‘Tesoro, non ti preoccupare. Capita a tutti di essere un po’-Draco le sussurrò in un orecchio, facendole gelare il sangue-confusi.’

Hermione respira.
Hermione è il furetto.
Hermione è il furetto platinato stronzo e borioso. Viziato e vanitoso. Fissato col sangue. Con la  mania per il verde.
Hermione, è così…così… così bel…NO BASTA.
Hermione tu DEVI distrarlo dal lavoro. Il tuo scopo è quello. Non…ammirarlo.
 
‘Pansy-fece per alzarsi- sei strana. Arrossisci per un bacetto? Non ti avevo mai visto arrossire. Credo che sia ora di vestirmi per andare al lavor…’
‘No no no! Non andare al lavoro, non lasciarmi sola! Non voglio stare tutto il giorno senza di te, amore mio, vita mia, respiro di miei polmoni!’
‘Merlino, Pans, che ti prende?’
‘Mi prende che ti amo, mi prende che sono gelosa di quella donna bellissima, intelligentissima e divertentissima della Granger!’ Hermione non sarebbe mai diventata un’attrice. Non era per niente credibile e Malfoy scoppiò in una fragorosa risata.
‘Pansy, sei strana forte. La Granger la insulti sempre e pensi che sia orribile. Non hai mai chiesto di stare con me. Ti ricordi che ci sposiamo per contratto? Cosa sono tutte queste moine?’
‘Contratto? Quale contratto? Oh, insomma Malfuretto, voglio solo passare un po’ di tempo con te, punto e stop.’ Hermione-Pansy incrociò le braccia sotto il seno, era piuttosto scocciata e la faccenda si faceva complicata perchè continuava a commettere gaffe.
‘Pans, oggi sei intrattabile. Mi vesto e me ne vado. Tu non dovevi uscire con Daphne oggi?’
‘Daphne? Chi è Da…Ah la Greengrass! Si, beh, credo che per oggi…starò a casa, sai non sto molto bene.’
Draco prese i vestiti da lavoro dal grande armadio. Si asciugò i capelli con l’asciugamano ed iniziò a vestirsi. Hermione deglutì mentre il sangue le gelava nelle vene.
‘Uhm okay. Allora- fece Draco, vestito impeccabilmente- io vado, buona giornata, pazza!’ e si mise a ridere.
‘Malfoy! Che hai da ridere! Buona giornata.’ Hermione era particolarmente irritata, doveva scoprire qualcosa su ‘quella’ per non fare altre figure alquanto imbarazzanti.
 
La ricerca fu un buco nell’acqua. Non trovò niente di niente. Miseriaccia, pensò Hemione, quella donna era più riservata di quanto si immaginasse. Nessun diario, nessun bigliettino scritto da lei, nessuno scontrino. Nulla. Hermione decise che avrebbe giocato sul fattore-confusione. Hermione-Pansy, terribilmente triste per la mancata cura verso di lei da parte del futuro marito, per la prima volta in vita sua (stentava a crederci ma secondo il furetto lei era astemia) si era data ai fumi dell’alcool e ne era uscita altamente confusa. Confusione che sarebbe durata CASUALMENTE una settimana. Questa era la versione ufficiale che la ragazza avrebbe raccontato a Draco nel caso la prendesse in contro piede. Malfuretto, avendo pena della sua promessa, avrebbe lasciato il lavoro per prendersi cura del carlino. Hermione sarebbe stata promossa e avrebbe guadagnato tanti soldi quanto sarebbe bastato riempirci una piscina olimpionica. Avrebbe trovato un marito bello e affascinante, biondo e con gli occhi color ghiaccio. No, forse l’ultima parte no. D’altronde, come biasimarla, Malfoy sarebbe stato il suo ragazzo per una settimana e se non se lo faceva piacere almeno fisicamente non sarebbe mai riuscita a farlo fuori. Pensando a quel piano perfetto, la riccia si strofinò le mani ed assunse un ghigno tipico dei Serpeverde.
 
La sera, Malfoy rincasò molto tardi, che si fosse dedicato anche lui a qualcosa o qualcuno? Hermione non lo seppe dire.
Credette che raccontarsi la giornata fosse una loro abitudine, visto che Malfoy iniziò a parlare come un treno ed Hermione non potè fare nulla per fermare quella tortura condita di insulti rivolti alla vera lei.
‘Sai, Pans, oggi al lavoro non c’era la castora. (Castora? Io ho i denti perfetti, stupido furetto ossigenato!) Molto strano visto che quella non sta con un uomo…vediamo, dall’età della pietra, sempre se Weasley possa considerarsi un uomo. (Io ho avuto molti uomini in questo periodo! Come osi! Okay, forse non nell’arco degli ultimi sei mesi. Okay, forse non nell’arco dell’ultimo anno. Okay, Ron è stato il mio unico ragazzo. Ma Ron è un uomo con la U maiuscola: è premuroso, dolce, pensa a mangiare, al Quidditch, a divertirsi con Harry, insomma quale ragazza  non lo vorrebbe? Evidentemente non tu, stupida, visto che l’hai mollato.) Beh, ti stavo dicendo che la Granger non c’era. È filato tutto liscio visto che si è portata avanti anche col mio lavoro, se non ci fosse una come lei bisognerebbe inventarla! (Cosa ghigni furetto? Hey, ma quello era un complimento? Oh, e bravo Malfuretto, vedo che inizi a capire!) Per poi poterla sfruttare, ovvio. (Stronzo, ritiro tutto quello che ho detto.) Non ci sono state liti, non si è avventato nessuno contro di me imprecando, non ho sentito nessuna lamentela, nessun urlo, nessun verso di stizza. Senza la voce della Granger potrei campare centocinquant’anni. Sul serio. (E io potrei darti fuoco. Sul serio.) Tu, cos’hai fatto oggi?’
Era ancora persa nei suoi insulti mentali verso Draco quando si accorse che le aveva chiesto cos’avevo fatto durante la mia giornata. Doveva dirgli che avevo cercato informazioni sulla falsa quasi-lei-stessa? Doveva dirgli che aveva fatto un buco nell’acqua? Non le sembrò molto saggio, così decise di mentire sulle attività svolte durante la giornata.
‘Ecco, io…ho corso. Jogging, salutare e faticoso jogging.’ Rispose Hermione con un sorriso più falso dei punti extra assegnati a Grifondoro solo perché Silente parteggiava per la casa della riccia.
‘Non me la racconti giusta, tu. Andiamo a dormire, si è fatto tardi.’
‘Si, giusto, notte Dracuccio.’
‘Come?’
‘Dracuccio, Drachetto, Drachino tesorino.’
‘Pansy tu non stai bene.’
E la luce si spense.
 

Spazio autrice:
Ringrazio con tutto il mio cuore chi ha letto, messo fra le seguite e recensito la storia. 
Ecco a voi il primo vero capitolo, quello in cui i due protagonisti si incontrano.
Ci tengo a precisare che la mia storia è volutamente OOC perchè ho voluto mantenere originale l'idea che mi è venuta per questa storia.
Un'ultima cosa, vi è piaciuto l'incantesimo in latino? Sappiate che l'ho inventato io, l'ho tradotto dal latino all'italiano e che significa: 'Il corpo si svuota, l'animo di Hermione incontra l'animo della Parkinson, il corpo si riempie.': se trovate qualche errore di traduzione, beh Mea Culpa.
Buona scuola a chi (come me, purtroppo) ricomnicia le lezioni questa settimana!

Baci, Sehlene.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Day 02 - Pansy non è viva ***


 


 
Day 02- Pansy non è viva.

 
 §



 
 La mattina seguente, nel letto di casa Malfoy-Parkinson, Hermione Jane Granger, momentaneamente nel corpo di Pansy Parkinson, era sveglia con gli occhi spalancati, nell’unico angolo di letto che non era stato occupato da Draco (che ronfava beatamente a pancia in giù in posizione uomo vitruviano), senza nemmeno un po’ di coperta. Un’altra notte insonne. La ragazza aveva i nervi a fior di pelle causa le due notti bianche, lo stress per l’incantesimo e la ricerca che si era rivelata un buco nell’acqua.
‘Buon…mmh- uno sbadiglio- Buongiorno Pansy, dormito bene?’ Draco Malfoy, assonnato, si era appena svegliato e si stava stiracchiando strizzando gli occhi, sembrando quasi un bambino. Hermione provò (quasi) tenerezza.
‘Una meraviglia, Malfoy.’ Ribatté in tono acido.
‘Già scazzata di prima mattina? Dai Pans, che ti succede? Sono tre mesi che viviamo insieme, non hai mai fiatato e fatto scene isteriche, sei strana, sei diversa!’
‘Succede che, primo- fece un uno con la mano e se lo indicò- ronfi come un geyser; secondo- ripetè il gesto precedente, stavolta indicando un due- secondo, non puoi occupare tutto il NOSTRO letto e rubarmi la coperta; terzo, se credi che io sia una qualunque donna mantenuta che pur di prendere i tuoi quattrini se ne sta zitta zitta nel suo cantuccio, ti sbagli di grosso. IO non mi faccio mettere i piedi in testa. IO sono una donna libera LI-BE-RA!- sillabò, urlando- IO posso dirti quel cavolo che mi pare senza che tu ti metta a ridere o mi ritenga strana!- urlò istericamente- IO NON SONO STRANA!’ La ragazza era rossa in viso, aveva gli occhi iniettati di sangue e i capelli le ricadevano sul viso imbronciato.
Malfoy, nel mentre di quel discorso un filino fuori dal comune era rimasto a guardarla con le palpebre spalancate, senza parlare. Quella donna sembrava incredibilmente la Granger, anche lei sosteneva la parità dei sessi  e bla bla bla…Che avessero iniziato a frequentarsi a sua insaputa?
‘P…Pansy- chiese con un filo di voce, ancora spaventato per la scenata- vado a vestirmi e a lavarmi, buona giornata.’ Sussurrò, allontanandosi velocemente dal letto e fiondandosi di corsa in bagno per paura di una possibile ritorsione contro di lui.
‘Buona giornata un cazzo, furetto ronfante! Stasera dormi sul divano! Senza coperta!’
Malfoy stava iniziando ad avere seriamente paura, chi era VERAMENTE la donna che aveva al suo fianco?
 
 
***
 
A: Mamma Weasley
Da: Pansy Perfetta Parkinson
Oggetto: IO, STRANA?!?
 
Molly, giuro che quando ritorno ad essere Hermione vengo alla tana e ti schianto. Ti crucio. Ti avadakedavrizzo. L’individuo che tu dici essere bellissimo (che a me, a dir la verità sembra un uomo qualunque) che corrisponde al nome di Draco Lucius Malfoy è solo un furetto insopportabile che russa, mi occupa tutto il letto e mi ruba la coperta. E mi dice che sono strana. IO, STRANA?!?
 
Baci  e stupeficium, Hermione-Pansy
 
P.s. come procede con l’insopportabile?
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Pansy Perfetta Parkinson
Da: Mamma Weasley
Oggetto: Un pochino ino ino
 
Hermione, tesoro, sei sempre stata una ragazza strana.
Parli di Draco come se fosse tuo marito, sicura che non ti piaccia nemmeno un pochino ino ino?
Con Pansy sta andando…ehm bene.
 
Baci, Molly
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Pansy Perfetta Parkinson
Oggetto: Punti
 
Punto primo: IO NON SONO STRANA.
Punto secondo: Malfuretto dei miei stivali non mi piace ‘un pochino ino ino’. Non mi piace nemmeno un po’. È irritante.
Punto terzo: Che vorresti dire con ‘Ehm, bene’? Dettaglia la tua affermazione, per favore.
 
Hermione-Pansy
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Pansy Perfetta Parkinson
Da: Mamma Weasley
Oggetto: Everything is gonna be alright
 
Hermione cara, potresti calmarti? La situazione è…sotto controllo.
Pansy quando si è ritrovata nel tuo corpo si è messa a piangere, le ho spiegato tutta la storia (omettendo, forse, la parte in cui hai deciso di entrare nel suo corpo per soffiargli il posto di lavoro) e lei è scoppiata in una crisi isterica. Dice che: ‘lei e il suo Dray non si sposeranno più per colpa di quella col cespuglio in testa’ ma io l’ho rassicurata, le ho detto che lei sposerà ‘il suo-ancora-per-poco Dray’ e che non hai un cespuglio in testa, che i tuo capelli sono…come dire, scompigliati naturalmente. Ovviamente, ieri le ho vietato di andare al lavoro (ho optato per chiuderla in un armadio e le ho fatto degnomizzare il giardino, per farla sfogare), sarebbe potuta andare da Malfoy Jr. e rivelargli il nostro piano! Visto che la tua assenza al lavoro sarebbe alquanto strana (Hermione Granger che salta una settimana lavorativa, non sia mai!), le ho fatto un incantesimo: in pratica lei è perfettamente cosciente di ciò che le ho fatto solo che non ne può far parola con nessuno, tranne che con me. Quando proverà a parlare con Draco (sì, stamattina è andata al lavoro) riguardo a ciò che le è successo non riuscirà biascicare nulla.
Sta andando alla grande.
 
Baci, Molly.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Pansy Perfetta Parkinson
Oggetto: Sì, mi piacciono gli elenchi.
 
Un altro elenco per mettere in chiaro le cose.
a) Se non hai detto alla Parkinson che lo faccio per lavoro, allora cosa le hai detto?
b) Io non ho un cespuglio e nemmeno i capelli naturalmente scompigliati.
c) Figuriamoci se la Parkinson si è messa a degnomizzare il giardino. Pff, avrà sfruttato Ronald.
d) Ho una particolare dedizione verso il lavoro, che c’è di strano se non manco mai un giorno?
e) Speriamo non faccia casini al lavoro. Di incapace c’è già Malfoy. E basta e avanza.
E con la ‘e’ ho finito.
Alla prossima.
 
Herm.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Pansy Perfetta Parkinson
Da: Mamma Weasley
Oggetto: Scusa!
 
Le ho detto, ehm…che….che…CHETROVAVIMALFOYCARINO!       
E che volevi conquistarlo.
Merlino, sembro una bambina in questo momento. Scusami, Hermione, davvero. Non volevo, è solo che mi sono fatta prendere un po’ dal panico: lei era imbestialita, i capelli erano ovunque e aveva gli occhi iniettati di sangue!
 
Baci (e scuse), Molly.
 
P.s. Sì, ha sfruttato Ron per il giardino, comunque.
 
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
 
A: Mamma Weasley
Da: Pansy Perfetta Parkinson
Oggetto: Ti scuso, per questa volta.
 
Leggi l’oggetto della mail.
Questo è quanto.
 
Hermione.
 
 
 
***
 
 
Memoriale di Draco Lucius Malfoy.
Anno 2003, Dodicesimo volume.
 
05/06/2003
Che regali ci si aspetta di ricevere nel giorno del proprio ventitreesimo compleanno?
Un “diario” (che termine da ragazzina in calore) dalla propria madre, come ha fatto per dodici anni a partire dal tuo undicesimo compleanno?
AFFERMATIVO.                                           
Equipaggiamento per il Quidditch dai tuoi più “cari amici” Serpeverde?
AFFERMATIVO.
Gentili epiteti come “furetto viziato, platinato vanitoso, Purosangue borioso” da parte della mia ‘amata’ collega Granger?
AFFERMATIVO.
E dal proprio padre, cosa ci si aspetta di ricevere?
I padri regalano ai figli una Firebolt nuova di zecca, un elfo domestico da tenere nel proprio appartamento, una bottiglia di Firewhiskey invecchiato centocinquant’anni.
Se tuo padre si chiama Lucius Abraxas Malfoy, però, quello che ti regalerà sarà una moglie.
Un contratto di matrimonio con Pansy Parkinson?
AFFERMATIVO.
 
10/06/2003
Oggi Pansy è venuta ad abitare nel mio appartamento a Londra. La prima cosa che ha fatto, quando è entrata, è stata una smorfia di disgusto.
Che si aspettasse un maniero con tanto di elfi domestici a suo servizio?
Beh, si è sbagliata di grosso. È sì un appartamento elegante e signorile ma non ha la grandezza del Manor.
Per quanto riguarda gli elfi domestici, dovrà aspettare il giorno del matrimonio, quando qualche buon’anima ce ne regalerà un paio.
Non mi dispiace l’idea di dover sposare Pansy, è solo che lei non mi convince molto.
Insomma, chiariamoci, è bella, Purosangue, rispettosa nei miei confronti e verso la mia famiglia ma le manca qualcosa.
Le manca un po’ di vita.
Ho sempre pensato di volere una moglie come Pansy ma in realtà la mia donna ideale è un’altra.
È quella che mi fa ridere, è quella imbranata che non si accorge di essere bellissima, è quella che quando legge qualcosa si morde le labbra, è quella un po’ acida.
Quanti sentimentalismi, Malfoy.
Fatti andare bene Pansy, fa bene l’amore e ciò può bastare.
 
18/06/2013
“Figliolo ti serve un erede.”
 Pansy sta cercando di adempiere al volere di mio padre.
Incantesimi anticoncezional: mode on.
 
23/06/2013
Ho scoperto che la mia futura sposa è noiosa.
N-O-I-O-S-A.
Parla di quanto starebbe bene il glicine al ricevimento di matrimonio perché si intona coi miei occhi e col suo incarnato.
Parla di quanto starei bene con un taglio nuovo di capelli, magari tirati indietro dalla gelatina, come quando ero piccolo.
Parla di quanto vorrebbe che io le comprassi come regalo di fidanzamento il vestito albicocca che si è fatta fare su misura da Madama McClan.
Le ho dato i miei galeoni e l’ho spedita a comprarselo, evitandomi un mal di testa da chiacchiere monotone e atone.
 
4/09/2013
La Granger e io stiamo lottando per il posto che il nostro capo vuole cedere ad uno di noi due.
Sarà mio, costi quel che costi.
È così irritante e saputella, non accetterei mai di averla come capo.
Almeno ha un po’ di vita, però.
 
6/09/2013
Oggi è una giornata strana.
 
Esco dal bagno e sento Pansy dire: puttana.
Pansy non dice le parolacce.
 
Pansy mi ha chiamato: furetto platinato.
Pansy mi chiama solo ed esclusivamente Dray.
 
Pansy ha detto che era confusa perché forse aveva bevuto troppo.
Pansy non beve.
 
Pansy è arrossita per un bacetto.
Pansy non arrossisce. Mai.
 
Pansy ha detto che mi ama e che la trascuro.
Pansy non mi ama (credo) e io non la trascuro (credo).
 
Pansy ha elogiato la Granger.
Pansy non ha mai elogiato la Granger.
 
Pansy ha fatto jogging.
Pansy odia sudare.
 
Pansy sembrava così viva.
Pansy non ha vita.
 
Ah, dimenticavo, la Granger non si è presentata al lavoro. Ed è strano. Molto strano.
 
***
 
Hermione chiuse il ‘Memoriale di Draco Lucius Malfoy’ di colpo.
Davvero era stato costretto a sposarsi con una ragazza che non gli piaceva solo per volere di suo padre? Non avrebbe mai augurato a nessuno un matrimonio combinato, nemmeno al peggiore dei suoi nemici (e, in quel momento, il suo peggior nemico era lui). Insomma, che la Parkinson fosse una gatta morta era noto e risaputo ma che fosse noiosa e priva di vita, impossibile! Ma, soprattutto, ancor più impossibile era il fatto che Malfoy la riteneva viva, al contrario di Pansy.
In quel momento, Hermione ebbe un moto di compassione.
Anche Malfoy, per quanto strano si sarebbe potuto pensare, era un umano, aveva diritto a dei sentimenti, all’amore.
E invece no, si ritrovava un’oca imbalsamata che gli chiedeva galeoni per comprarsi vestiti color albicocca. E avrebbe dovuto passare la sua vita con quella. Per sempre.
A Draco sembrava strano il fatto che Pansy avesse preso vita così improvvisamente, però, forse, gli piaceva che fosse così attiva e contraddittoria. Ad Hermione venne un’idea: e avesse fatto la fidanzata piena di vita per una settimana? Insomma, lei sarebbe stata promossa e lui sarebbe stato soddisfatto (almeno per una settimana) della sua fidanzata.
E poi, Malfoy, da quanto aveva letto nel suo diario, non sembrava così antipatico.
 
‘Sono a casa, Pans!’ Draco Malfoy in tutto il suo splendore entrò nell’appartamento con fare un po’ preoccupato, memore della scenata della sua futura compagna di vita.
‘Ciao Malfoy!’ Hermione corse da lui, abbracciandolo.
Forse era un po’ strano che abbracciasse il suo peggior nemico ma per entrare nella parte “fidanzata-viva” doveva essere credibile. E poi, fra le braccia di Draco non si stava così male.
E nemmeno i suoi occhi freddi erano poi così tanto freddi. Erano belli, pensò Hermione. E luminosi. E pieni di pagliuzze grigie. E ci annegò, in quelle pagliuzze grigie.
‘Come è andata la giornata, furetto?’ Hermione continuò la sua recita, ancora spalmata sul corpo di Draco.
Draco, dal canto suo, la allontanò da sé e si mise a boccheggiare.
La sua fidanzata aveva VERAMENTE preso vita? Sarebbe stato bellissimo.
‘Malfoy, smettila di boccheggiare! Sembri un pesce! Su, raccontami cos’hai fatto oggi al lavoro!’
Hermione lo invitò a sedere sul divanetto del salotto, poggiando la sua testa sulla spalla spigolosa di lui.
‘Uhm…v-va bene. Oggi la Granger non sembrava la Granger al lavoro (idiota, è logico, lei non è la vera me!), era piuttosto strana. Sembrava tanto una gatta morta, (Io? Una gatta morta? La Parkinson me la pagherà cara.) era truccata pesantemente, (Puah!) vestita con un abito da giorno albicocca, (Ma è fissata con l’albicocca, questa!) aveva i tacchi, (Come ha fatto a mettere i tacchi senza sembrare un dinosauro?) era molto carina (Oh, grazie Malfoy!). Beh, sta di fatto che sta mattina appena l’ho vista mi è corsa in contro e io ero tipo: “Granger?” e lei era tipo “Draaay!” e quando mi vedeva, dalla sua scrivania, continuava ad ammiccare. Sembrava ci stesse provando (Cosa!?!). Durante la pausa pranzo ne ho avuto la conferma, quando il mio capo se n’è andato, si è avvicinata a me e mi si è spalmata addosso. Letteralmente. Cercava di parlarmi, di dirmi qualcosa ma invece riusciva solo a fare versi confusi, come i bambini! Era letteralmente impazzita (La mia reputazione ha cessato di esistere, scapperò in Finlandia sotto falso nome)! Insomma, la Granger ci sta provando con me, è disgustoso (Disgustoso un cazzo! Sai cos’è disgustoso, eh? È disgustoso il fatto  che io sia nel corpo di questa sottospecie di ameba, il fatto che tu mi trovi strana, il fatto che ti stia facendo da fidanzata perfetta, il fatto che quella stia facendo la sgualdrina col MIO corpo!). Da una parte è meglio così, almeno la sfrutterò per il lavoro, ottenendo il posto; dall’altro, invece, no perché, la cosiddetta Hermione Granger oggi non ha mosso un dito, non ha fatto nulla. niente. Zero (Oh, Pansy Parkinson, me la pagherai cara se perderò il lavoro per colpa tua). Già me la devo sopportare con tutte le sue moine da innamorata, figuriamoci se non la posso nemmeno sfruttare (Decisamente no, Malfoy non è simpatico come ho creduto che fosse, leggendo il diario)!’
In quel momento Hermione alzò la testa dalla spalla (scomoda) del ragazzo e lo fisso con occhi iniettati di rabbia.
‘È umiliante, però, per lei essere innamorata del bellissimo Purosangue Draco Malfoy e non essere ricambiata per colpa del suo sangue, almeno questa è una magra soddisfazione. Vederla umiliarsi. Per me.’
Hermione, fumante per la rabbia, scoppiò. Avrebbe ripetuto la scenata della mattina? Oh sì, se necessario. Ed ERA necessario.
‘Senti Malfoy, passi che sei un donnaiolo eccetera eccetera. Passi che quella gatta morta -che in realtà non è una gatta morta ma che te lo sto spiegare a fare, non capiresti talmente sei stupido- ci provi con te. Passi che Hermione ti chiami Dray. Passi che tu la voglia sfruttare, come del resto hai sempre fatto. Non possono passare, però, i tupi giudizi sul sangue! Merlino siamo nel ventunesimo secolo e c’è stata una guerra, che tra l’altro è stata persa da quelli come te, per questo fottuto sangue!- Hermione stava sbraitando, più che la sua dignità di donna era stato ferito il suo orgoglio. Mai ferire l’orgoglio di un Grifondoro.- La volete capire, voi purosangue, che è uguale! Il mio è uguale a quello di Potter, come è uguale al tuo, come è uguale a quello di Hermione! Cosa credi, che il tuo sangue sia rosso brillante, mentre invece il suo sia marroncino? Illuso. E non c’è niente di più sbagliato che umiliare una donna per i suoi sentimenti, ricordalo, stronzo.’
‘P-pan…’ Draco tentò di interromperla dalla sua scenata ma lei non dava segno di voler cedere.
‘Oh, caro, non ho finito qua! Tu stasera dormi sul divano! Così impari a rubarmi tutta la coperta!’ Hermione si avvicinò, indispettita, alla camera da letto ma la voce di Draco la fermò.
‘Domani ho preso un giorno di ferie. Per stare insieme solo noi due.’ disse con un filo di voce.
La ragazza lo ignorò, entrò in camera e sbattè rumorosamente la porta.
Voleva che la fidanzata fosse viva? Beh, quella era una dimostrazione che sarebbe stata più viva che mai. 


Spazio autrice:
Buongiorno a tutti! 
Eccoci qui alla seconda puntata di questo delirio partorito dalla mia mente perversa, spero vi piaccia e vi diverta.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto, seguito, recensito, segnalato fra i preferiti.
Non sono sicura di riuscire ad aggiornare venerdì prossimo, causa scuola. Al più tardi, aggiornerò fra due settimane.
Buona lettura!
Sehlene

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2115342