Begin Again

di DamselInDistress_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** 1 Capitolo ***
Capitolo 3: *** 2 Capitolo ***
Capitolo 4: *** 3 Capitolo ***
Capitolo 5: *** 4 Capitolo ***
Capitolo 6: *** 5 Capitolo ***
Capitolo 7: *** 6 Capitolo ***
Capitolo 8: *** 7 Capitolo ***
Capitolo 9: *** 8 Capitolo ***
Capitolo 10: *** 9 Capitolo ***
Capitolo 11: *** 10 Capitolo ***
Capitolo 12: *** 11 Capitolo ***
Capitolo 13: *** 12 Capitolo ***
Capitolo 14: *** 13 Capitolo ***
Capitolo 15: *** 14 Capitolo ***
Capitolo 16: *** 15 Capitolo ***
Capitolo 17: *** 16 Capitolo ***
Capitolo 18: *** 17 Capitolo ***
Capitolo 19: *** 18 Capitolo ***
Capitolo 20: *** 19 Capitolo ***
Capitolo 21: *** 20 Capitolo ***
Capitolo 22: *** 21 Capitolo ***
Capitolo 23: *** 22 Capitolo ***
Capitolo 24: *** 23 Capitolo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo





Liam guardò il suo amico dagli occhi azzurri, il quale sembrava contrariato alla notizia appena annunciata.
<< Eleanor si arrabbierà moltissimo! >> cercò di difendersi Louis, e allo stesso tempo cercando di non sembrare il cattivo della situazione.
<< Louis mia cugina è innocua! E' una bambina! Mille problemi per nulla! >> contestò il ragazzo mentre poggiava una mano sul tavolo della cucina.
Erano seduti lui e Louis attorno al tavolo, mentre Niall stava appoggiato allo stipite della porta, Harry guardava fuori dal balcone e Zayn se ne stava in piedi con le braccia conserte ad osservare la discussione.
<< Quanti anni ha? >> chiese Louis, se avesse saputo l'età Eleanor si sarebbe tranquillizzata, dato che era solo una bambina come lo aveva appena informato Liam, pensò.
<< Non lo so, ne avrà dodici o tredici! >> rispose imbarazzato Liam, non si ricordava esattamente quanti avesse sua cugina, dato che non la vedeva da un secolo.
<< Ma perché viene qua? Non l'ho ancora capito! >> chiese Niall accennando ad una timida risata.
<< Perché sua madre è morta due mesi fa e suo padre non si prende cura di lei. >> rispose Liam senza troppi problemi.
<< Come ti viene cugina? >> chiese Zayn, prendendo per la prima volta parola nella conversazione.
<< Non è proprio cugina diretta, è figlia della cugina di mia madre. >> spiegò Liam e Zayn annuì.
<< Quando arriverà? >> chiese Harry questa volta, voltandosi verso il gruppo.
<< Stasera! Mi raccomando ragazzi, non siate scostanti, maleducati o volgari! Ci tengo al fatto che sia trattata bene! >> Liam avvertì i suoi amici, li conosceva bene e sapeva che a volte diventavano insopportabili.
<< Ma io non capisco una cosa - disse Niall mentre si toccava il mento con fare pensieroso e dubbioso - perché una ragazzina di dodici anni dovrebbe venire ad abitare con dei ragazzi più grandi? >> in effetti la domanda di Niall non era proprio stupida.
<< Quante domande! Non lo so! Mia madre mi ha chiamato dicendomi che doveva stare con noi! Non so ora i motivi precisi. Lei viene dalla California quindi qui per lei sarà un altro mondo. Poi conosce solo noi, la faremo ambientare noi e voi mi aiuterete! >> rispose un Liam in difficoltà, inizia perfino a sudare, i suoi amici lo stavano stressando.
<< Ma noi mica andiamo alle medie! Non conosciamo persone della sua età! >> continuò Niall, e non aveva tutti i torti.
<< Ragazzi basta! Io non ne ho idea di cosa mia madre si sia messa in testa! Questo mi ha detto e questo vi dico! Aspettiamo stasera! >> rispose Liam esasperato, poi uscì dalla cucina dirigendosi nella sua stanza.
Tutti e cinque vivevano in un appartamento a Londra. Dopo il grande successo ottenuto come i One Direction, si erano trasferiti tutti insieme in un unica casa. Avendo così modo di lavorare insieme su del nuovo materiale e ad ogni modo loro più che amici erano come fratelli. Non persero l'occasione di andare ad abitare tutti insieme. Si volevano un gran bene ed era ben noto.


La sera arrivò in fretta, Liam con l'aiuto di Niall aveva sistemato ed ordinato tutto l'appartamento; forse non avevano mai visto casa in quello stato così lindo e pulito, da quando l'avevano acquistata. Sistemarono la stanza della ragazza, la quale era tra quella di Liam e quella di Zayn e Harry, i quali dormivano nella stessa stanza. Anche Niall fu costretto a spostarsi in quella di Louis, dato che la sua la cedette alla nuova ragazza.
Harry, Zayn e Louis erano seduti sul divano intenti a guardare un film horror che stavano trasmettendo, mentre Niall e Liam erano in piedi che gironzolavano per la casa, il primo perché aspettava di mangiare e non si poteva mangiare finchè non sarebbe arrivata la ragazza, il secondo invece era agitato per l'arrivo della ragazza.
Improvvisamente il campanello suonò e Liam cercò di ricomporsi, di assumere un'espressione calma e felice per la sua presenza. Niall stava dietro di lui, mentre gli altri tre non si mossero dal divano.
Liam aprì di scatto la porta e la persona che si trovò davanti non rispecchiava assolutamente la figura che aveva in mente lui. Niall spalancò la bocca mentre Liam rimase senza parole.
Una bellissima ragazza dal corpo slanciato, i capelli castani ma che scendendo divenivano quasi biondi, e gli occhi celesti, era proprio di fronte la loro porta e di certo non aveva dodici anni.
<< Ciao! >> esclamò sorridente, mostrando i suoi bellissimi denti perfetti e bianchissimi.
<< C-ciao! Forse hai sbagliato porta! >> esclamò imbarazzato Liam, quella non poteva essere sua cugina, pensò.
<< Sei Liam, giusto? Io sono Roxanne, ma tutti mi chiamano Roxie! >> rispose gentilmente la ragazza non perdendo il suo meraviglioso sorriso.
Liam non riusciva ad emettere altro suono per comporre una parola di senso compiuto. I ragazzi non capivano perché Liam con sua cugina non li raggiungesse nel salone, così si alzarono e andarono a vedere cosa stava succedendo.
Arrivati alla porta assunsero tutti la stessa espressione di Niall, il quale ancora non si era ripreso.
<< Lei è tua cugina? >> chiese Louis allibito, l'unico a non essere stato completamente ipnotizzato dalla ragazza.
<< A quanto pare.. >> rispose Niall, avendo ripreso conoscenze.
<< Posso entrare? >> chiese la ragazza che stava ormai da dieci minuti sull'uscio della porta in attesa di entrare.
<< C-certo entra pure..! >> disse Liam gentilmente. Non riusciva a credere che sua cugina fosse in quel modo.
La ragazza si guardò attorno, ispezionando la casa, aveva solo una valigia abbastanza grande con sé.
<< Loro sono i miei amici nonché coinquilini >> disse Liam.
<< Piacere Harry >> disse il riccio porgendo la mano alla ragazza, la quale sorrise.
<< Louis, molto lieto >> disse il ragazzo, scaturendo l'ilarità dei suoi amici, come gli era venuto di dire "molto lieto", era il 2012, non l'800.
<< Zayn >> esclamò semplicemente porgendole la mano. Roxie lo guardò profondamente negli occhi, come se gli volesse trasmettere qualcosa, e Zayn ricambiò quello sguardo, completamente affascinato dalla ragazza che aveva di fronte.
<< Niall! Molto piacere! >> Roxie rimase intenerita dal ragazzo biondo, trovava che era molto dolce.
<< Vieni con me, ti mostro la tua stanza! >> le disse facendole strada verso la sua nuova stanza.
Roxie la trovò stupenda, era molto spaziosa e le pareti erano dipinte di un blu chiaro, leggero, colore che amava e il letto era ad una piazza e mezzo. La finestra era molto grande e la vista dava sulle strade affollate di Londra.
<< E' fantastica! >> esclamò Roxie guardando tutti e cinque i ragazzi che la seguivano come dei cagnolini.
<< Sono contento che ti piaccia! >> disse Liam.
<< Vi ringrazio di questa opportunità! >> i ragazzi si sentivano fieri e orgogliosi dell'atto che avevano appena compiuto, cioè accogliere una bellissima ragazza con dei problemi nella loro dimora.
<< Ora..vorrei sistemarmi! >> annunciò Roxie, dicendogli chiaramente indirettamente di uscire dalla sua stanza per potersi mettere comoda, ma continuavano a fissarla e si sentì quasi in imbarazzo. Li guardò e cercò di dirgli con la forza del pensiero "smammate ora". Liam capì al volo e tutti uscirono subito.


<< Liam che cacchio hai combinato! >> disse Niall, mentre si avviavano verso il salone.
<< Ma avevi detto che aveva soltanto dodici anni! >> lo interruppe Louis.
<< Harry stanotte farà una capatina nella sua stanza! >> Niall continuò ridendo.
<< Porca miseria quant'è bella! >> esclamò Harry con gli occhi ancora brillanti, aveva quella ragazza impressa nella testa.
<< Voi non farete proprio niente! A maggior ragione che è bella e che non ha dodici anni! >> li avvertì Liam con fare severo.
<< Non possiamo neanche parlarci? >> chiese Niall dubbioso.
<< Certo che potete parlarci! Ma vi comporterete come..come dei fratelli ecco! Saremo i suoi fratelli! >> Liam si affrettò a dire, non voleva guai di alcun genere.
<< Non ci penso neanche! >> si lamentò Harry, facendo la faccia schifata, aveva già avuto dei pensieri poco casti su Roxie e ora immaginarsela come sorella non era proprio digeribile.
<< Harry per favore! Sii adulto per una buona volta! >> lo pregò Liam, che stava per andare in tilt.
<< Liam sta tranquillo, domani le farò fare io un giro della città! >> lo tranquillizzò Zayn che si offrì di portarla in giro.
<< Ok grazie Zayn >> rispose Liam un po' più calmo.









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Capitolo 2
*** 1 Capitolo ***



Capitolo 1



Il sole trapassò attraverso la grande finestra posta di fronte al letto di Roxie. Aprì gli occhi lentamente e più volte, non riusciva a tenere lo sguardo fisso perché i raggi solari erano forti e le accecavano la vista. Si scoprì dal lenzuolo e dal piumone e si alzò dal letto. Faceva molto freddo, non era abituata a quel clima, essendo Novembre, ma l'Inghilterra era molto più fredda della California. Infatti avrebbe dovuto andare a far shopping, i suoi indumenti prevedevano solo canotte, gonnelline e sandali. Non era stata preparata a tutto questo, a questo cambio di clima repentino. Uscì dalla stanza infreddolita, aveva le braccia conserte cercando di ripararsi dal freddo in casa, passando da una stanza all'altra. Indossava soltanto degli shorts e una canotta bianca.
Si diresse verso la cucina e iniziò a cercare tra i vari pensili biscotti, marmellate o qualsiasi altra cosa di commestibile. Trovò del latte nel frigo e lo versò in un pentolino per riscaldarlo. Poi vide dei biscotti in un pensile, l'unico pacco rimasto, li prese e li posò sul tavolo. Si domandò se gli altri stessero ancora dormendo o fossero usciti. Erano soltanto le nove.
Dopo che il latte fu pronto lo versò in una tazza blu e iniziò a intingerci dentro i biscotti.
Sentì provenire alcuni rumori dalla stanza accanto, pensò che qualcuno magari si fosse svegliato. Infatti sull'uscio della porta comparve Niall.
<< Buongiorno Roxie. >> esclamò con la voce ancora impastata di sonno e gli occhi quasi socchiusi.
<< Buongiorno! Ti ho forse svegliato? >> chiese la ragazza con tono preoccupato, non era abituata a vivere con così tante persone in un unico appartamento.
<< No no…mi sono svegliato perché vorrei andare a fare un po' di spesa! Ieri non abbiamo avuto tempo di uscire! >> disse Niall toccandosi i capelli mortificato. Che figura avevano fatto con Roxie non facendole trovare quasi nulla di commestibile, pensò il biondo.
<< Oh ma figurati! Ho trovato il latte! >> esclamò la ragazza sorridente facendo segno alla tazza da cui stava bevendo.
<< Sì ma non pranzeremo e ceneremo con il latte! >> disse il ragazzo sorridendo.
<< Oh giusto! Vuoi che ti accompagni? >> si offrì gentilmente Roxie. Non le andava molto dato che aveva bisogno di sistemarsi perbene la sua stanza, tutti i vestiti nell'armadio e a proposito di vestiti doveva attrezzarsi di quelli giusti, pensò allarmata. Si era quasi dimenticata di quel tasto dolente.
<< No stai tranquilla! Mi accompagnerà Louis. >> Roxie si rasserenò. Si alzò dalla tavola e sciacquò la tazza da cui aveva bevuto.
<< Non c'è bisogno! Ci avrebbe pensato dopo Liam! >> si affrettò a dire Niall vedendo la ragazza intenta a lavare la tazza e altre cose che erano già nel lavello.
<< Ma no! Ci sono io ora! >> lo rassicurò Roxie, dato che aveva assunto mille colori sul volto.
<< Abbiamo diverse regole, abbiamo un giorno a turno per lavare i piatti, oggi toccava a Liam! >> Roxie sembrò non farci caso.
<< Vorrà dire che oggi ho risparmiato del lavoro a Liam! >> rispose sorridente Roxie. Come faceva ad essere sempre così spensierata e allegra dopo quello che le era successo, pensò Niall.
<< Te ne sarà molto grato fidati! >> disse Louis spuntando dalla porta con il suo solito buonumore. Roxie sorrise al ragazzo appena entrato in cucina.
<< Andiamo? >> poi gli chiese Niall. Louis annuì ed entrambi i ragazzi salutarono Roxie.


Harry si girò nel letto e vide Zayn che stava ancora dormendo. Controllò l'ora e gli venne un colpo. Si ricordò che Zayn la sera precedente aveva promesso che avrebbe portato quella mattina Roxie in girò per la città. Ma Zayn non sempre rispettava ciò che diceva, non era per cattiveria, era soltanto per il fatto che lui era un amante del sonno. Avrebbe passato giorni e giorni in quel modo, dormendo. Harry si alzò dal letto e si avvicinò a quello di Zayn, cominciando a muoverlo.
<< Zayn muoviti! Svegliati! Devi portare Roxie in giro! >> Zayn sembrava non muoversi.
<< Zayn avanti! Liam si arrabbierà! >> il tono di voce di Harry era disperato.
<< Mmm >> pronunciò Zayn per poi girarsi.
<< Zayn!!! Alzati!! >> urlò Harry talmente forte che Zayn aprì gli occhi.
<< Che vuoi? >> gli chiese infastidito.
<< Roxie!! Ti sei dimenticato di lei? >> Zayn sbarrò gli occhi e si sollevò immediatamente dal letto. Corse in bagno a farsi una doccia e a vestirsi.
Harry, in boxer, si avviò in cucina dove trovò la ragazza che lavava i piatti. Si vergognò all'istante, non avrebbe dovuto essere lei a pulire le schifezze che avevano fatto loro la sera prima.
<< Roxie! Fermati..toccava a Liam! Ma li faccio io, spostati… >> esclamò Harry avvicinandosi a Roxie che stava ridendo a crepapelle.
<< Sei così divertente Harry! Sei stato quello che si è preoccupato di più! Niall e Louis non hanno reagito così! >> Harry non capiva se lo stava prendendo in giro.
<< Ma io..io >> il ragazzo iniziò a balbettare imbarazzato.
<< Harry non è la fine del mondo che io stia lavando i piatti! Stai tranquillo! >> Roxie lo tranquillizzò, a momenti gli sarebbe preso un infarto. Harry trovò che la risata e il sorriso di quella ragazza erano fantastici, la guardò con i suoi occhi verdi nei suoi occhi blu.
<< Ok… >> rispose Harry per poi sedersi al tavolo, guardandola come puliva con cura ogni singolo piatto, bicchiere o posata. Era incantato da ogni sua movenza, quasi melodica, il modo in cui piegava la testa da un lato lasciando che i capelli le scivolassero come una valanga su di una sola spalla, il movimento delle braccia così ben allenate, probabilmente andava in palestra pensò Harry. Quella sensazione che stava provando era nuova per lui, di solito quando vedeva una ragazza bella ci provava subito, ma ora era diverso. Non solo era bella secondo Harry, ma anche meravigliosa e ogni sua battuta per conquistarla sarebbe stata irrilevante, non aveva ancora visto in tutta la sua vita una bellezza simile. E' un colpo di fulmine, pensò Harry continuando a fissarla incantato.
<< Che fai? >> gli chiese improvvisamente Roxie senza voltarsi a guardarlo. Harry sprofondò dalla sedie quasi spaventato, come se lei gli avesse letto nel pensiero.
<< Hmm? >> le chiese attonito.
<< Che fai? Non ti va di fare colazione? >> gli chiese la ragazza ora voltata a guardarlo.
<< Ah…sì giusto! >> Roxie gli sorrise trovandolo buffo.
Nella cucina comparve anche Zayn, che si era appena pulito e vestito ed era pronto per portare Roxie a visitare la città. La ragazza si asciugò le mani e si voltò a guardare il ragazzo.
<< Buongiorno! >> gli disse, Zayn sorrise e ricambiò il saluto. Harry era seduto al tavolo che osservava la scena provando una certa invidia. Avrebbe voluto portarla lui in giro.
<< Vestiti! Ti porto a visitare Londra! >> le disse Zayn con un tono molto gentile.
<< Sul serio? >> chiese la ragazza meravigliata, non si aspettava un tale gesto carino appena arrivata. Poi le vennero in mente di nuovo i vestiti. Cosa avrebbe indossato per uscire? Doveva
assolutamente andare prima a rifornirsi del necessario per poter affrontare Londra.
<< Certo! Perché non ti va? >> Zayn notò la faccia di Roxie che non era proprio del tutto entusiasta.
<< No certo che mi va…ma ci sarebbe un problemino. >> guardò entrambi i ragazzi con lo sguardo preoccupato.
<< Cioè? >> le chiese Zayn serio.
<< Io, ecco, non ho un vestito adatto a questa temperatura! >> abbozzò ad un mezzo sorriso mortificato, e i due ragazzi scoppiarono a ridere.
<< Davvero? Ma ieri sei arrivata con quel giubbotto rosa! Non è abbastanza caldo? >> le chiese Harry.
<< No per niente! Sotto al giubbotto avevo tre magliette, stavo letteralmente morendo di freddo! In California non è così! >> si giustificò Roxie arrossendo in viso.
<< Allora dovresti fare un po' di shopping prima! >> le suggerì Zayn e Roxie si illuminò, l'aveva letta nel pensiero.
<< Esatto! Chi di voi si offre? >> chiese con tono supplichevole la ragazza, guardando entrambi. Zayn e Harry si guardarono poi esclamarono all'unisono:
<< Ti ci porto io! >> Roxie guardò entrambi ridendo.
<< Be' potete venire entrambi! Non pensavo che vi avrebbe tanto entusiasmato! >> scherzò Roxie e i due ragazzi arrossirono.
Roxie era sempre stata corteggiata da mille ragazzi nello stesso momento. Dal più brutto al più carino, avevano fatto la fila per poter uscire con lei. Ma Roxie aveva sempre gentilmente rifiutato tutti, era uscita soltanto con tre o quattro ragazzi, tra cui con due ebbe una relazione piuttosto seria. Ad un certo punto si stufava anche di avere tutta quell'attenzione puntata addosso. Ma non aveva alcuna pressione di essere sempre perfetta o sempre ben vestita, ben truccata. A lei non importava tutto questo, non metteva quintali di trucco, non indossava tacchi alti o minigonne. Lei era una ragazza semplice e proprio per questo faceva innamorare centinaia di ragazzi, tra i quali la maggior parte non voleva portarsela al letto.
<< Ora possiamo prestarti noi una felpa così non morirai di freddo! >> disse Harry con tono premuroso e apprensivo.
<< Grazie mille! Siete dei ragazzi fantastici! >> li ringraziò Roxie abbracciando entrambi. Poi corse a vestirsi. Scelse un jeans ed una maglietta bianca a mezze maniche.
I due ragazzi erano seduti sul divano in attesa che Roxie fosse pronta, anche Harry si era lavato e vestito, e aveva messo più profumo del solito, cosa che notò Zayn.
<< Hai fatto il bagno nel profumo stamattina? >> lo prese in giro Zayn.
<< No! >> rispose secco Harry, tentando di fare il vago, vanamente, perché Zayn si accorse che Harry si comportava in modo strano.
<< Ti piace eh? >> gli chiese guardandolo di sottecchi.
<< Cosa? >> Harry spalancò gli occhi, come se gli avesse chiesto la cosa più assurda mai sentita prima.
<< Aventi Harry, ti conosco bene e non ti ho mai visto così agitato prima d'ora! Le mani ti stanno sudando! >> gli disse Zayn indicandogli le sue mani che le stava strofinando da un bel po' ormai.
<< Vuoi abbassare la voce? Io non sono agitato! E' una tua impressione! >> lo rimproverò Harry parlando a bassa voce. Zayn si mise a ridere, trovandolo quasi tenero.
<< Chi ti voi due mi presta la felpa? >> comparve Roxie di fronte ai due.
<< Io >> rispose pronto Zayn passandole una felpa grigia non molto grande. Roxie se la infilò, era enorme, ci sarebbe stata tre volte ma non le importava.
<< Grazie! >> disse cordialmente Roxie, sorridendo a Zayn.
<< Andiamo? >> tagliò corto Harry alzandosi dal divano e dirigendosi verso la porta, seguito dai due ragazzi.


Roxie trovava Londra bellissima, quasi perfetta, era uno dei suoi sogni andarci un giorno e ora che era lì le sembrava quasi di sognare. Assaporava l'aria fresca che circondava la città, finalmente aveva cambiato aria, nel vero senso della parola. L'aria della California l'aveva stufata, era diventata oppressiva e aveva bisogno di un cambiamento, per questo aveva telefonato di nascosto la madre di Liam e le aveva chiesto di poter andare via da Los Angeles. Dopo la morte della mamma tutto era diventato più difficile, il padre aveva iniziato a bere ed era diventato brusco nei modi, nelle parole e ormai era come se non esistesse più nulla all'infuori di se stesso. Non considerava più sua figlia, tranne che per il cibo. Infatti Roxie doveva essere a casa ogni giorno per il pranzo e per la cena, altrimenti sarebbe diventato manesco e violento. Roxie non aveva alcuna intenzione di essere picchiata, anche se alcune volte non riuscì ad impedirlo. Se ne stava tutto il giorno fuori casa, alla biblioteca del college a studiare. Frequentava il primo anno, aveva iniziato da due mesi ed era sempre stata una studente modello, infatti quando presentò la domanda di ammissione all'University College London, non esitarono neanche e venne accettata grazie alla media dei suoi ottimi voti.
<< Ti piace Londra? >> le chiese Zayn mentre passeggiavano per una strada piena di negozi e Roxie stava adocchiando il negozio giusto per potervi entrare dentro.
<< La adoro! >> rispose sorridendo al ragazzo che ricambiò con lo stesso sorriso. Roxie trovava il sorriso di Zayn spettacolare, amava come i suoi occhi si socchiudevano quando sorrideva, lo trovava molto affascinante. Anche il suo stile, il suo modo di camminare erano attraenti. Poteva dire la stessa cosa di Harry, il ragazzo dagli occhi verdi e i capelli ricci, quello che ogni qual volta gli rivolgeva la parola diventava impacciato e buffo negli atteggiamenti.
<< Quante ragazze che vi guardano! Suppongo perché siete famosi! Ma come mai non si fermano? >> chiese Roxie con tono interrogativo.
<< Perché ci sei tu probabilmente! >> rispose Harry fiero di essere al suo fianco.
<< Le intimidisci.. >> aggiunse Zayn, Roxie improvvisamente arrossì ed era una strana sensazione, perché di rado lei arrossiva, non era un tipo che si faceva travolgere dalle emozioni. Era abbastanza posata e controllata coi sentimenti.
<< Questo mi interessa! >> spezzò l'imbarazzo indicando il negozio di Harrods alla sua sinistra.
<< Scontata Roxie! >> la prese in giro Zayn.
<< Perché? Harrods è un must! Chi viene a Londra deve visitare automaticamente Harrods! >> si giustificò la ragazza.
<< Appunto per questo! Tutti i turisti vanno da Harrods! >>
<< Non mi interessa…entriamo su! >> esclamò Roxie spingendo i due ragazzi all'interno del negozio.
Dopo un'accurata ispezione in tutto il negozio Roxie non trovò nulla di appropriato, nulla che soddisfacesse i suoi gusti.
<< Non ti è piaciuto nulla? >> le chiese Harry una volta usciti dal negozio.
<< No! Roba troppo sofisticata! Io sono semplice! >> rispose al ragazzo con tono pacato.
<< Incredibile! La prima ragazza che è uscita da Harrods senza acquistare nulla! >> Harry era attonito. Roxie rise divertita.
<< C'è sempre una prima volta Harry! >> gli rispose con tono scherzoso.
<< Ora dove vuoi andare? >> le chiese Zayn.
<< Continuiamo il giro! Non potrò restare per sempre nella tua felpa! >> scherzò la ragazza guardando Zayn.
<< Vero! Mi serve quella felpa! >> le rispose lanciandole uno sguardo provocatorio.
Camminando per un'altra mezz'oretta, Roxie si puntò sulla strada, rimase bloccata ammirando il negozietto piccolo ma carino sulla sua destra. Si avvicinò alla vetrina e squadrò tutti gli abiti all'interno di esso. I due ragazzi stavano dietro di lei e rimasero impressionati di come quella ragazza avesse dei gusti così semplici.
<< Se ti piace entra pure! >> le suggerì Zayn con tono dolce. Lei si girò verso di lui e gli sorrise, poi seguì il suo consiglio.
Entrarono tutti e tre nel negozio scelto da Roxie. Si guardarono intorno. C'erano vestitini colorati di varie fantasie, fiori, animali vari, volatili su di essi, come pappagalli o gufi; stessa cosa sui maglioni, e perfino sui cappotti. A Roxie le si illuminarono gli occhi, non aveva mai visto dei vestiti così carini prima d'ora.
<< Vorrei tutto! >> esclamò.
<< Ti piace questa roba? >> le chiese Harry attonito.
<< Harry che vorresti dire? >> lo sfidò Roxie ma sempre prendendolo in giro.
<< Sei la prima ragazza che non sceglie minigonne o magliettine striminzite! >> Roxie gli sorrise.
<< Io non sono una ragazza qualunque! >> gli rivelò per poi sparire tra i vari stand scegliendo diversi vestiti.
Dopo un'ora uscirono da quel negozio con mille buste. Non aveva mai comprato così tanto in vita sua e si sentiva entusiasta ed eccitata. Si avviarono verso casa, la strada sembrava più lunga che mai verso la macchina. Erano tutti e tre esausti e quella giornata l'avrebbero ricordata per sempre. Harry arrossiva ogni qual volta che Roxie usciva dal camerino sfilando un abito diverso. Si limitava nel dirle che le stava bene. Avrebbe tanto voluto baciarla, aveva delle labbra carnose e morbide, immaginò lui. Avrebbe voluto tenerla fra le sue braccia, consolarla per ciò che stava passando, per la morte di sua madre e pensava che sotto quegli occhi blu nascondesse qualcosa altro, il velo di tristezza era visibile. Era una ragazza che soffriva e avrebbe voluto aiutarla in qualche modo.
Mentre Zayn si limitava nell'annuire quando Roxie gli si avvicinava con il suo meraviglioso sorriso in cerca di approvazione e di conferma che ciò che stava indossando le stava bene. Zayn non amava molto parlare, anzi era un tipo taciturno e difficilmente si apriva con qualcuno, tranne che con i suoi amici. Ma con Roxie era diverso, comprendeva la sua tristezza, e amava il fatto che era capace ed abile a nasconderla. Ma avrebbe tanto voluto che con lui si aprisse, che gli confidasse le sue paure e i suoi stati d'animo peggiori, ma capì che era ancora presto, prima avrebbe voluto conoscerlo meglio, pensò Zayn. Roxie non si sarebbe aperta facilmente, non avrebbe raccontato ciò che le passava per la testa al primo incontrato, avrebbe potuto farlo con Liam, dato che erano imparentati, ma in qualche modo desiderava che fosse lui, voleva prendersi cura di lei, voleva aiutarla e proteggerla.









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Capitolo 3
*** 2 Capitolo ***



Capitolo 2



Roxie si chiuse nella sua stanza e si cambiò vestito, quella sera i ragazzi le avevano promesso di portarla fuori. Sarebbero andati in un pub vicino casa, non molto affollato a causa delle fan, che se lo avessero saputo sarebbero corse lì in tremila circondando tutto il locale.
Roxie aveva indossato un pantalone blu stretto e stava scegliendo la maglietta da abbinarci, quindi aveva soltanto il reggiseno sopra. Sentì la porta aprirsi e si voltò verso di essa vedendo Niall entrare, ma quest'ultimo vedendo la ragazza senza alcun indumento sopra, avvampò e si coprì gli occhi con una mano.
<< Oddio scusa mi dispiace! Pensavo fossi vestita! Scusami tanto Roxie! >> Roxie scoppiò a ridere nel vedere il biondino imbarazzato, anzi dire imbarazzato era un eufemismo.
<< Tranquillo Niall! Hai mai visto una ragazza in costume da bagno? >> gli chiese la ragazza con tranquillità mentre continuava a scegliere una maglia nell'armadio.
<< Sì..sì certo… >> rispose Niall confuso.
<< Allora non ti scandalizzerai di certo vedendo una ragazza in reggiseno! Non vedo che differenza ci sia! >> Roxie si girò verso il ragazzo che ancora imbarazzato teneva la mano sugli occhi.
<< Abbassa quella mano Niall! >> gli ordinò Roxie, Niall impacciato la abbassò e cercò di non fissarle i seni, ma teneva la testa alta verso il volto della ragazza, che era ancora più divertita.
<< Cosa volevi dirmi? >> gli chiese, afferrando un maglioncino beige che le sembrò perfetto.
<< Volevo dirti che usciamo tra mezz'ora. >> la voce di Niall era tremante e debole. Roxie pensò che col tempo si sarebbe sciolto e si sarebbe comportato normalmente con lei, così come gli altri ragazzi.
<< Perfetto! Devo solo pettinare i capelli! >> gli comunicò mettendosi il maglioncino.
<< Come sto? >> gli chiese facendo mille giravolte.
<< Sei stupenda! >> rispose Niall imbarazzato e stupito da cotanta bellezza.
<< Ti ringrazio Niall! Sei così gentile! >> si avvicinò al biondo e gli scoccò un bacio sulla guancia. Niall sorrise e a momenti sarebbe svenuto per terra, così uscì dalla stanza sospirando pesantemente.
Si trovava passando Zayn per il corridoio e vide l'amico rosso in volto e con il respiro corto, come se avesse vissuto l'esperienza più eccitante ed emozionante della sua vita.
<< Che ti è successo Niall? >> chiese divertito osservando lo sguardo perso nel vuoto dell'amico. Niall si girò a guardarlo ancora con quell'espressione. Zayn guardò la stanza da dove era uscito Niall aggrottando la fronte. Che avevano fatto quei due, si domandò Zayn.
<< Ho visto…ho visto Roxie in reggiseno! >> Niall ancora non riusciva a riprendersi e Zayn scoppiò a ridere.
<< E l'hai fatta spogliare? Hai avuto questo potere Niall?? >> gli chiese ancora ridendo.
<< No! Non prendermi in giro! Quando sono entrato nella stanza si stava vestendo! >> spiegò accuratamente e infastidito Niall. Lo trattavano sempre come un bambino, solo perché non usciva con molte ragazze, anzi con nessuno, non era in cerca.
<< Ah capisco! Be' ritieniti fortunato! >> Zayn gli diede una pacca sulla spalla e sparì in cucina.




Più tardi Roxie uscì dalla stanza, aveva raccolto i capelli in una coda e aveva appena messo un filo leggero di trucco. Tutti rimasero incantati e immobilizzati, chiunque avrebbe reagito allo stesso modo.
<< Andiamo? >> spezzò il silenzio Liam che si avvicinò alla cugina, la quale lo prese a braccetto e uscirono di casa seguiti da Niall, Zayn e Harry. Louis quella sera era rimasto a casa con Eleanor, lei non amava molto uscire in questi locali affollati.
Arrivarono al pub a piedi. Harry teneva d'occhio Zayn, aveva capito le sue intenzioni quali erano, sicuramente quella sera ci avrebbe provato con Roxie e lui non l'avrebbe permesso. Anche lui avrebbe voluto avere una chance con Roxie e conoscendo le mosse astute di Zayn, lei sarebbe caduta ai suoi piedi.
<< Sediamoci qui! >> esclamò Liam indicando il tavolo accanto a loro. Zayn prese posto accanto a Roxie, come previsto da Harry. Il tavolo era rotondo per cui alla sinistra di Roxie era seduto Niall, poi Liam e infine Harry.
<< E' carino questo posto! >> annunciò Roxie guardandosi intorno. Era completamente di legno, pareti, tavoli, sedie e bancone. Era abbastanza accogliente, e non era molto affollato. Molte ragazze guardavano i quattro ragazzi trasognate, mentre rivolgevano degli sguardi di disprezzo verso Roxie, la quale ricambiava con dei semplici sorrisi, che facevano ancora di più arrabbiare quelle ragazze.
<< E' il nostro posto! Veniamo sempre qui! Quando non siamo in tour ovviamente! >> spiegò Niall.
<< A proposito ragazzi, il vostro nuovo singolo è bellissimo! >> disse Roxie guardando tutti e quattro.
<< Grazie! Siamo contenti che ti piaccia! >> rispose Liam entusiasta.
<< Non immaginavo ascoltassi quel genere di musica. >> disse Zayn.
<< Perché? >> gli domandò Roxie curiosa.
<< Ti facevo più tipo da Taylor Swift! >> chiarì i suoi dubbi. Roxie rise divertita.
<< Cosa te lo fa pensare? >> gli chiese ancora Roxie.
<< Il tuo aspetto e il tuo gusto in fatto di vestiti! >> Roxie aggrottò la fronte e scosse la testa.
<< Il mio aspetto? Cosa c'entra il mio aspetto? >>
<< Occhi blu, capelli lunghi, non lo so, mi ricordi lei vagamente. Anche se chiaramente non vi somigliate affatto! >> Roxie sorrise.
<< Hai c'entrato in pieno il mio gusto musicale Zayn! >> gli disse sottovoce dopo qualche minuto facendogli l'occhiolino. Il ragazzo le sorrise socchiudendo gli occhi e quel particolare faceva impazzire Roxie.
<< Volete da bere? Vado al bar! >> annunciò Harry cercando di spezzare l'atmosfera che si era creata tra i due ragazzi.
<< Si ti aiuto! >> gli rispose Liam alzandosi dal tavolo.
<< Che volete? >> chiese poi ancora al resto dei ragazzi.
<< Io una birra. >> rispose Zayn e Niall lo imitò.
<< Tu Roxie? >> le chiese Liam.
<< Io una coca cola. >> rispose Roxie con tranquillità. Un'altra ragazza al posto suo si sarebbe vergognata ad ordinare una coca cola, visto che non era una bevanda alcolica. Ma lei faceva sembrare tutto così semplice e normale. I ragazzi iniziarono a comprendere il suo modo di fare e Liam si limitò a dire:
<< Ok.. >>
Una volta giunti al bancone Liam notò lo sguardo di Harry, accigliato e agitato.
<< Qualcosa non va? >> gli chiese. Harry fece finta di non sentire e continuò a fissare il barista.
<< Harry? >> lo toccò leggermente sul braccio Liam.
<< Dimmi. >> rispose Harry con tono serio ma senza guardarlo.
<< Che ti succede? >>
<< Niente >> rispose con lo stesso tono seccato.
<< Avanti Harry dimmi cosa c'è che non va! >> lo pregò Liam. Allora Harry si girò a guardarlo.
<< Zayn. >> disse soltanto.
<< Cosa Zayn? >> Liam non capiva.
<< Zayn e Roxie! >> non gli andava di spiegare la sua rabbia nei confronti di Zayn.
<< Che ti hanno fatto? >> chiese ingenuamente Liam.
<< Zayn cerca di portarsi al letto Roxie! >> Harry glielo spiegò come se Liam fosse cerebralmente ritardato.
<< Davvero? >> Liam sbarrò gli occhi ma non era troppo sorpreso.
<< Sì, non te lo aspettavi? >> Harry parlava con l'ira negli occhi.
<< Ti piace? >> Liam ignorò la sua domanda retorica e gliene pose un'altra. Aveva capito che per Harry Roxie era diversa, non si era mai comportato così nei confronti di una ragazza.
<< Non è questo il punto! >> rispose irato Harry.
<< Io credo di sì. Perché ti arrabbi così tanto se Roxie non ti piace neanche un po'? >> Harry non aveva vie d'uscite. Non rispose, prese i bicchieri e si avviò al tavolo e Liam lo seguì.
Harry trovò Zayn che rideva con Roxie e Niall giocava al cellulare. Capì che stavano flirtando.
<< Ecco la tua coca cola. >> esclamò con rabbia Harry lanciando quasi il bicchiere verso Roxie. La ragazza lo guardò perplessa, non capì il motivo di quel gesto.
<< Grazie Harry >> disse con aria interrogatoria. Harry non la guardò neanche, iniziò a bere la sua birra con indifferenza.
<< Domani vai all'università, giusto? >> le chiese Liam.
<< Esatto! Vado ad immatricolarmi e spero di iniziare i corsi già da domani! >> rispose entusiasta.
<< In cosa ti stai specializzando? >> le chiese Niall.
<< Campo della matematica e della fisica! >> rispose la ragazza.
<< Uahu sei un piccolo genio quindi! >> esclamò Zayn.
<< Non mi piace vantarmi! >> rispose Roxie con il tipico tono proprio di chi si vanta, facendo ridere tutti tranne Harry.
<< Io non c'ho mai capito nulla in matematica! >> disse Niall sincero.
<< In cosa eri bravo tu Niall? In niente! >> scherzò Liam, facendo arrabbiare Niall.
<< Non è vero! Tu che ne sai! >> Niall quando veniva preso in giro era esilarante, pensò Roxie.
<< Me l'ha detto tua madre! >> continuò Liam ridendo.
<< Vaffanculo Liam! >> era abbastanza permaloso Niall, veniva sempre preso in giro da tutti.
Harry continuava a mantenere la stessa espressione seria e inespressiva. Roxie si domandò cosa c'era che non andava, aveva forse fatto qualcosa che lo aveva infastidito o ferito. Non le andava giù che lui ce l'avesse con lei.
<< Guarda Harry, quella ragazza ti sta fissando. >> disse Liam. Tutti si voltarono a guardare il punto indicato da Liam. C'era una ragazza con i capelli biondi e un corpo abbastanza prosperoso che stava fissando Harry quasi come se lo volesse divorare.
<< Non mi interessa. >> rispose secco Harry, non guardando neanche in direzione della ragazza.
<< Sei sicuro? E' proprio il tuo tipo! >> allora Harry non resistette e si volto verso quella ragazza.
<< Hai ragione! >> rispose poi e si alzò dirigendosi verso la bionda ossigenata (sicuramente era una finta bionda, visto la tonalità del biondo), dando un'occhiata veloce a Roxie che capì immediatamente. Harry era geloso di Zayn, era geloso del fatto che lei parlava con lui, pensò Roxie.
Harry iniziò a strusciarsi contro la ragazza e tutti lo guardarono esterrefatti. Roxie non concepiva quel comportamento, se Harry provava qualcosa per lei, quello era il modo sbagliato per comunicarglielo.
<< Ragazzi io se a voi non dispiace, vorrei tornare a casa! >> annunciò Roxie con il volto corrugato.
<< Non ti senti bene? >> le chiese Niall preoccupato.
<< Sono un po' stanca, tutto quel cammino oggi mi ha stancata! >> rispose Roxie alzandosi.
<< Ti accompagno. >> si offrì subito Zayn alzandosi anche lui.
<< No no…vado da sola! Conosco bene la strada! >> si affrettò a dire. Non voleva che Harry se la prendesse ancora di più.
<< Non se ne parla! Non ti lascio tornare a casa da sola a quest'ora! >> era mezzanotte passata e non era proprio sicuro girare per le vie di Londra da sola e questo Roxie lo sapeva bene.
<< Va bene.. >> disse timidamente, lasciando perdere la sua preoccupazione per Harry.




Durante il tragitto Roxie si godeva l'aria fresca di Londra, non c'erano molte persone per la strada, ma si sentiva al sicuro accanto a Zayn.
<< Allora che te ne sembra di Londra? Ti piace? >> le chiese Zayn guardandola.
<< Oh è magnifica! >> rispose Roxie con un po' di entusiasmo. Improvvisamente era diventata triste ma cercava di non darlo a vedere.
<< Sono contento che ti piaccia. >> disse Zayn sorridendole e lei ricambiò quel sorriso forzatamente.
<< Va tutto bene? >> le chiese lui accorgendosi che qualcosa non era più la stessa, la sua allegria si era smorzata.
<< Sì certo! >> lo guardò velocemente per poi passare ad osservarsi intorno.
<< Sai che Liam pensava che avessi dodici anni prima che tu arrivassi qui! >> esclamò dopo qualche minuto Zayn, cercando di distrarla dai suoi pensieri.
<< Sul serio? >> rispose lei ridendo.
<< Già! E' stato divertente poi aprire la porta e trovarsi te! Non solo non hai dodici anni ma sei anche bellissima! >> le disse Zayn guardandola, lei si voltò anche a guardarlo e sulle sue guance comparve un colorito rossastro. Il primo complimento che la fece arrossire davvero.
<< Grazie… >> si limitò a dire spostando lo sguardo. Zayn era così bello e non aveva mai visto un ragazzo così.
<< Figurati…è la verità….quanti ragazzi hai fatto innamorare Roxie? >> le chiese, Roxie arrossì di nuovo, non capiva cosa le stava succedendo. Rise in maniera quasi isterica, era imbarazzata e lusingata. Due sentimenti che non aveva mai provato prima d'ora. Si sentiva strana.
<< Non lo so…non tengo il conto… >> rispose guardandolo timidamente negli occhi.
<< Saranno stati tanti…credo che ogni persona appena ti guarda dice: "che bella questa ragazza"! Sei oggettivamente bella Roxie! >> Zayn continuava con i complimenti e in Roxie si stava scatenando una tempesta ormonale.
<< Stai cercando di sedurmi Zayn? >> gli chiese con gli occhi ammiccanti. Aveva messo da parte l'imbarazzo e iniziò a giocare anche lei.
<< Lo vorresti? >> le chiese sorridendo. Roxie rise ed entrambi si fermarono e si posizionarono di fronte.
<< Tu che dici? >> la ragazza gli si avvicinò ancora di più e Zayn piegò il volto verso la ragazza che desiderava un contatto.
Allora Zayn senza rispondere, fissò le labbra della ragazza e le sfiorò con le sue. Roxie rimase immobile con gli occhi chiusi. Teneva le braccia morbide sui fianchi e Zayn teneva le mani nelle tasche dei jeans.
Vide che Roxie non oppose resistenza così posò di nuovo le sue labbra su quelle di lei ma con più forza. Combaciarono perfettamente. Il bacio durò poco.
<< Zayn >> sussurrò lei con gli occhi ancora chiusi. Lui capì che non era abbastanza, così la baciò di nuovo afferrandole la testa con entrambe le mani. Trovò che le mani di Zayn erano così forti, lei appoggiò le sue sui suoi fianchi.
Anche le lingue questa volta si sfiorarono, prima leggermente poi con più forza.
Zayn si staccò dalla ragazza e lei rimase per qualche istante con gli occhi chiusi.
<< Zayn >> disse ancora ansimando quasi. Zayn sorrise.
<< Roxanne sei così indifesa. >> le disse lasciandole anche il viso. Lei aprì gli occhi e lo squadrò.
<< Che vorresti dire? >> gli chiese confusa.
<< Ti sei lasciata baciare da me subito. Sei arrivata soltanto ieri. Fai la dura, ma in realtà sei l'opposto. >> Roxie analizzò attentamente le parole di Zayn. Ma non si rispecchiava nella persona che aveva appena descritto, perché lei non era così, quella era la prima volta che si era comportata così. Lui aveva qualcosa che lei non riusciva a resistergli. Il suo aspetto, il suo modo di fare, erano talmente irresistibili per la ragazza.
<< Andiamo a casa? >> gli disse lei avviandosi. Lui rimase per un attimo indietro confuso, poi la seguì.













Ciaooo!! Ecco il secondo capitolo! E' un po' lungo, lo so, ma spero davvero che vi piaccia!! Ringrazio tantissimo chi ha messo questa FF tra le preferite e seguite. Ringrazio chi legge. Ma soprattutto mi piacerebbe vedere qualche recensione, vorrei sapere cosa ne pensate, se vi fa schifo, se devo eliminarla, se ho sbagliato qualcosa ecc.. Lo vorrei davvero, mi piacerebbe tanto una vostra opinione o critica. Accetto tutto. Grazie ancora! Un bacio. M.







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Capitolo 4
*** 3 Capitolo ***



Capitolo 3





Roxie stava facendo colazione in cucina, quella mattina trovò biscotti di ogni genere, risultato della spesa del giorno prima di Niall e Louis. Non sapeva quale prendere prima, erano tutti deliziosi. Alla fine si lanciò su quelli alla panna. Ne mangiò otto, decisamente troppi ma quella mattina aveva bisogno della carica necessaria ad affrontare il suo primo giorno di college londinese. Aveva indossato un pantalone nero e una camicia bianca con sopra un maglioncino blu. Doveva rappresentare la massima serietà. I professori dovevano pensare che fosse una studentessa seria e disciplinata, voleva fare una bella figura, ma di questo lei non aveva mai avuto problemi, dato che nessuno mai si era lamentato di lei. Aveva avuto sempre un comportamento impeccabile, degno di nota.
<< Buongiorno! >> Liam si era svegliato presto quella mattina.
<< Buongiorno Liam! In piedi a quest'ora? >> gli chiese la ragazza meravigliata.
<< Devo andare a trovare i miei! Starò via per qualche giorno! >> la informò il ragazzo.
<< Decisione improvvisa? >> gli chiese alzando le sopracciglia.
<< In effetti sì…c'ho pensato stanotte >> sorrise il cugino.
<< Salutameli! Dì loro che presto li andrò a trovare! >>
<< Certamente! >>
<< Adesso scappo! Sono già in ritardo! >> esclamò Roxie muovendosi come una trottola all'interno della stanza.
<< Cazzo! >> urlò improvvisamente facendo immobilizzare Liam.
<< Che succede? >> le chiese Liam preoccupato.
<< Non ho la macchina! Come ci arrivo al college? >> il suo tono era disperato.
<< Ti presterei la mia ma mi serve…prendi una delle loro. >> disse riferendosi ai quattro amici.
<< Ma ora stanno dormendo! Mi dispiace svegliarli! >> rispose la ragazza.
<< Vagli vicino e diglielo a bassa voce, vedrai che accetteranno. >> le consigliò Liam. La ragazza non ci pensò due volte e si avviò nella zona notte. Chi avrebbe svegliato? Louis no, sarebbe sembrato strano. Harry assolutamente no, era già arrabbiato con lei. Zayn no, fuori discussione, lui la metteva in imbarazzo. Niall! Niall era la scelta più appropriata.
Entrò nella sua stanza attenta a non svegliare Louis che dormiva dall'altro lato della stanza. Si avvicinò al letto di Niall e posizionò la sua bocca accanto all'orecchio di Niall.
<< Niall… >> sussurrò.
<< Niall >> ripeté ancora.
<< Mmm.. >> rispose Niall assonnato.
<< Mi presti la macchina per andare all'università? >> chiese con tono supplichevole la ragazza.
<< Mmm >> rispose Niall mandando la testa su e giù in segno di consenso.
<< Grazie! >> esclamò la ragazza dandogli un bacio sulla guancia. Niall sorrise beato mentre Roxie usciva dalla stanza.




La prima parte della giornata all'università fu abbastanza noiosa, dato che dovette sbrigare le faccende burocratiche. Mentre nel pomeriggio seguì il primo corso. L'aula era affollata, cercò con lo sguardo un posto libero mentre era ancora ancora sull'uscio della porta. Dopo averlo individuato si avviò verso di esso. Era una sedia accanto al corridoio dell'aula e vicino ad una ragazza dai lunghi capelli castani. Aveva tutta l'attenzione focalizzata verso il professore che aveva appena iniziato a parlare. Roxie pensò ad un mondo per attaccare bottone, per conoscere qualcuno almeno nell'ambiente universitario, sapeva che conoscere soltanto i cinque ragazzi non era sufficiente, dato che non sarebbero stati con lei ovunque.
<< Ciao >> disse sottovoce Roxie. L'altra si girò verso di lei sorridendo ricambiando il saluto.
<< Io sono Roxie. >> si presentò porgendole la mano.
<< Anne, piacere >> gliela strinse cordialmente.
<< Sono nuova e non conosco nessuno! >> la informò Roxie tentando di non sembrare disperata.
<< Non sei di qui, vero? >> le chiese la ragazza.
<< No infatti…vengo dalla California. >> Anne si incuriosì.
<< E come mai sei venuta fin qui? Parenti? >>
<< Proprio così…abito con mio cugino e i suoi amici >> rispose Roxie.
<< Capisco…be' tranquilla, ti aiuterò io ad ambientarti qui! >> Roxie le sorrise grata.
Dopo quella lezione ne seguì un'altra ed un'altra ancora. Non vedeva l'ora di tornare a casa. Era stanchissima, aveva bisogno di un letto su cui gettarsi e dormire almeno dieci ore. Mentre si stava avviando alla macchina le squillò il cellulare, era Liam.
<< Pronto Liam? >>
<< Roxie! Come va? Io sono arrivato! >> la informò Liam.
<< Tutto ok! Sono distrutta! Adesso me ne torno a casa! >> la voce di Roxie si era abbassata di un tono per la stanchezza.
<< Bene..ah Roxie! Sarete soltanto tu, Niall, Zayn e Harry! Louis ne ha approfittato anche questa settimana ed è andato con Eleanor dai suoi. >>
<< Ok…non c'è alcun problema! >> cercò di rilassare Liam, sembrava preoccupato al telefono.
<< Una cosa…Harry è un po' giù…non fatelo incavolare ancora di più! >> Roxie capì dove voleva andare a parare Liam ma fece finta di nulla.
<< Certo..sta tranquillo Liam! >>
<< Ti saluto Roxie…ti chiamo domani! >>
<< Ok…ciao Liam! >>
Roxie attaccò e pensò che sarebbe stata una settimana molto difficile.




Giunta a casa trovò Niall che strimpellava alla chitarra, Zayn che disegnava e Harry alla televisione.
<< Ciao ragazzi! >> salutò Roxie, ma nessuno si accorse della sua presenza. Si mise al centro della stanza dove tutti avrebbero potuto vederla e urlò:
<< Ciao!!! >> allora tutti si voltarono verso di lei e ricambiarono il saluto, perfino Harry ma non era così felice di vederla come gli altri due.
<< Grazie Niall per l'auto, dovrò comprarne una. >> si rivolse al biondo.
<< Figurati..puoi usarla quando vuoi. >> sfoggiò uno dei suoi sorrisi e Roxie ricambiò.
<< Roxie? Posso parlarti un attimo? >> le chiese Zayn dall'altro lato della stanza. Roxie annuì avvicinandosi al ragazzo, il quale si alzò dalla sedia su cui era seduto fino ad un attimo fa e la condusse nella sua stanza.
Roxanne si guardò attorno, mentre Zayn chiuse la porta alle loro spalle. Era una stanza ampia e due pareti erano dipinte di bianco e altre due di blu. Era disordinata, e confusionaria. Vi erano dei disegni attaccati ad una parete, alcuni raffiguravano persone, altri paesaggi, altri oggetti. Era molto bravo, pensò Roxie.
<< Come mai non hai chiesto a me la macchina? >> le chiese Zayn mentre Roxie continuava a guardarsi attorno.
<< Non volevo disturbarti. >> rispose fermandosi di girare e mostrando il volto al ragazzo, che se ne stava di fronte a lei con le braccia conserte, e sguardo severo.
<< E Niall sì? >>
<< E' diverso… >> Roxie deglutì, di nuovo quella sensazione si stava impossessando del suo corpo.
<< Non dire stronzate Roxie…è per via del bacio, vero? >> le chiese tenendo lo sguardo alto e serio.
<< No…non mi ha fatto alcun effetto. Perché dovrebbe c'entrare qualcosa? >> Roxie mentì spudoratamente e iniziò a sudare freddo. Zayn accennò ad una risata soffocata.
<< Sei sicura? Tremavi come una foglia ieri sera e non dirmi che faceva freddo, perché non ti credo! >> Roxie lo guardò male, come faceva ad essere così insolente e prepotente?!
<< Io non tremavo! - rispose stringendo i pugni - Tu, Zayn, non mi fai alcun effetto! >> disse duramente, sforzandosi di essere convincente al massimo.
<< Davvero? Perché hai ricambiato il bacio? >> le chiese avvicinandosi, avanzando piano piano.
<< Perché mi hai baciato con prepotenza! >> rispose con voce stridula. Lui era sempre più vicino e lei non riusciva a muoversi, era immobilizzata. La sua mente diceva una cosa e il suo corpo un'altra. Quella sensazione la stava assalendo, le sue guance erano diventate rosso fuoco e una voglia pazzesca di unirsi a lui la stava torturando.
<< Non è vero Roxie >> la rimproverò lui ma con tono calmo.
<< Cosa te lo fa credere? >> Roxie rispose con voce roca e bassa, stava per sciogliersi completamente.
<< Stai di nuovo tremando e non vedi l'ora che ti metta le mani addosso, vero? >> le sussurrò nell'orecchio Zayn ora che era più vicino che mai.
Roxie era paralizzata, non si muoveva, aspettava che lui la toccasse, anche se il suo orgoglio le urlava il contrario.
<< No >> rispose sottovoce. L'atmosfera nella stanza non aiutava affatto, le tende erano socchiuse e ad illuminare la stanza era una piccola abat-jour sul comodino e la luce dei lampioni da fuori che entrava nella stanza illuminandola per metà.
Zayn non resistette più e senza toccarla iniziò a darle piccoli baci sul collo che lei li percepiva come dei soffi.
<< Zayn… >> sospirò mentre lui le avvicinò una mano sulla guancia e la bocca si avvicinò alla sua.
Sentiva che non sarebbe finito bene, pensò Roxie. Lui ora le cingeva i fianchi e la baciava sempre con più foga. Le levò la maglietta e lo stesso fece lui. Roxie non voleva quello, non voleva farlo, non era pronta a farlo con lui. Non era vergine ma non voleva affettare le cose. Non era il tipo che andava al letto con un ragazzo appena incontrato.
Lui la avvicinò al letto dove la adagiò, continuava a baciarla sul collo, sul petto, sul ventre e lei stava ansimando e traendo un grande piacere, ma la sua mente diceva di fermarsi.
Era attratta dal suo corpo, il suo petto scolpito, gli addominali, i muscoli nelle sue braccia, ma doveva smetterla.
<< Zayn? >> lo chiamò lei con voce smorzata, aveva perso tutte le forze, era completamente eccitata, non riusciva a farlo smettere e lui sembrava così preso, così voglioso di farla sua.
<< Mmm? >> rispose lui, mentre toglieva via i jeans della ragazza e i suoi.
<< Ferm…fermati.. >> ansimò lei ma Zayn sembrò non ascoltarla neanche continuando a baciarla ovunque. Roxie cercò di bloccarlo premendo con forza le mani sui suoi fianchi ma era inutile, lui era molto più forte di lei.
<< Ti prego.. >> aggiunse lei con più forza ora nella voce.
Lui stava per toglierle le mutandine quando si accorse di ciò che aveva appena detto la ragazza.
<< Cosa? >> le domandò fermandosi e guardandola. Lei alzò il viso verso di lui con la fronte corrugata.
<< Non voglio farlo! >> tornò in se e spinse via il ragazzo alzandosi dal letto e raccogliendo i vestiti da terra.
<< Scusami..pensavo che volessi..>>
<< No! Non volevo Zayn! Sei uno stronzo! >> disse lei bloccandolo. Zayn era mortificato, si era lasciato prendere dall'eccitazione.
<< Mi dispiace! Ero convinto che volessi farlo! >>
<< Vaffanculo! Stai giocando con me? Cosa cerchi di ottenere? Vuoi solo divertirti vero? Mi fai schifo! >> Roxie uscì dalla stanza sbattendo la porta fortissimo.
Zayn rimase immobilizzato nel centro della stanza, pensava a cosa aveva appena combinato. Come gli era saltato in mente di farlo con lei senza il suo consenso? Stava impazzendo, lui non aveva mai fatto una cosa del genere in vita sua. Non era un cattivo ragazzo, anche se poteva sembrarlo; non trattava le ragazza come oggetti, e non aveva mai fatto sesso, lui faceva l'amore, non il sesso. Non concepiva il sesso senza l'amore. E ora stava facendo quell'errore, stava andando contro i suoi principi. Ma forse si era innamorato di Roxie. Però era possibile innamorarsi di una persona in così poco tempo?











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Capitolo 5
*** 4 Capitolo ***



Capitolo 4




Passarono due giorni da quel giorno. Roxie era ancora sconvolta, era frastornata da quel flusso di emozioni improvviso che l'avevano assalita. Da quando si era trasferita in quella casa era cambiato qualcosa in lei, non era più la stessa, si sentiva diversa e non le piaceva molto. Voleva tornare a come si sentiva prima, voleva spegnere tutte quelle emozioni fuori controllo che la riempivano ogni volta che Zayn le stava vicino. Era sempre stata capace di domare la situazione, di tenere tutto sotto controllo, perfino in un rapporto intimo, ma quel giorno lei si era fatta domare; non era stata lei a guidare, lei era stata il passeggero e lui aveva avuto in mano la situazione, era stato lui a condurre i giochi. Roxie per un attimo si era lasciata andare contro la sua volontà, ma poi aveva ripreso il controllo ed era scappata via. Non poteva nascondere che tutto quello che stava succedendo in quell'arco di tempo non le era piaciuto, anzi non aveva mai goduto probabilmente in quel modo prima d'ora, ma questo la spaventava, e lei odiava essere spaventata. Lei non voleva avere paura, lei era coraggiosa e forte. La paura non faceva parte di lei.
Aveva solo chiacchierato con Niall in quei due giorni, dopo che tornava dall'università la sera. Harry la trattava freddamente e Zayn era fin troppo imbarazzato anche solo per guardarla. A lei non stava bene vivere in quello stato, quell'atmosfera creatasi non le piaceva per niente.
Quella sera Niall era uscito con Zayn e Roxie ne approfittò per chiarire la situazione con Harry. Ci teneva a riappacificare i rapporti con lui. Bussò alla porta della sua stanza, sentì che Harry le diede il consenso ad entrare, così Roxie abbassò la maniglia ed entrò. Harry era sdraiato sul letto che leggeva un libro. Avvicinandosi Roxie lesse il titolo e fece una risatina. Harry alzò lo sguardo e notò l'espressione divertita della ragazza.
<< Cosa c'è da ridere? >> chiese scocciato.
<< Leggi Cinquanta Sfumature di Grigio. >> rispose Roxie, con lo stesso sorrisetto assunto precedentemente, indicandogli il libro che teneva nelle mani.
<< E quindi? >>
<< Be', è strano tutto qui. >> rispose Roxie avvicinandosi al letto e sedendocisi su.
<< Perché sono un ragazzo? >> chiese Harry disturbato dal giudizio di Roxie.
<< No no…è che non mi aspettavo che tu leggessi un libro del genere. >>
<< Tu l'hai letto? >> le chiese Harry con un sopracciglio alzato.
<< Sì.. >>
<< Ti è piaciuto? >> le chiese accantonando il libro.
<< No ad essere sincera. E' strano. >> rispose arricciando il naso.
<< E' strano che io lo legga ed è strano il libro. Bene, capito! >> disse Harry sorridendo e Roxie pensò che quel sorriso le era mancato.
<< Posso chiederti una cosa? >> gli chiese.
<< Dimmi. >> rispose Harry mettendosi seduto.
<< Perché ce l'hai con me? Ti ho fatto qualcosa? >> gli chiese la ragazza guardandolo negli occhi.
<< No…è tutto ok. >> rispose Harry tagliando corto.
<< E perché non sei più lo stesso da un po' di giorni? Sei cambiato Harry e questo mi dispiace, soprattutto se è dovuto a causa mia! Sii sincero con me. Ti prego. >> Roxie gesticolò con le mani, sperando fosse più convincente.
<< Come va con Zayn? >> le chiese Harry, spiazzando Roxie.
<< Cosa c'entra Zayn adesso? >> rispose lei arrossendo un po'.
<< Tu rispondi e basta. >> le ordinò Harry con un sorrisetto sulle labbra appena accennato.
<< Non molto bene. >> rispose Roxie abbassando lo sguardo.
<< Ti ha fatto qualcosa? >> le chiese Harry con un tono di chi la sa lunga.
<< No… >> rispose Roxie ma Harry non la credette.
<< Ci ha provato con te, vero? >> Roxie si domandò come faceva Harry a sapere tutte quelle cose, forse gliel'aveva detto lui?
Roxie annuì leggermente, nascondendo l'imbarazzo abbassando la testa ancora di più.
<< Roxie - disse Harry afferrandole le spalle - Zayn è fatto così, quando gli piace una ragazza lui agisce, non pensa! Non ha capito probabilmente che tu non sei una ragazza qualunque, che va al letto con il primo che capita. Ho capito subito che tipo di ragazza tu fossi, e non per via di quello che ti è successo, ma perché mi è bastato guardarti negli occhi. >>
Roxie si paralizzò, di nuovo quella stessa sensazione di imbarazzo e di desiderio. Aggrottò la fronte come a scrollarsi di dosso quei sentimenti. Cominciò a tremare e Harry se ne accorse, le accarezzò il viso delicatamente. Lei chiuse gli occhi. Aspettava che lui la baciasse ma non lo fece. Le mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio e Roxie aprì gli occhi. Una lacrime le scese sul viso e altre ancora volevano scendere, si stava scatenando una tempesta dentro di lei e voleva che non esplodesse. Voleva contenersi, non voleva essere debole.
<< Sfogati pure.. >> le disse Harry con tono gentile e premuroso. Roxie scosse la testa e altre lacrime scesero dai suoi occhi blu.
<< Sono qui per questo. >> disse ancora Harry togliendole vie quelle lacrime con i pollici di entrambi le mani. Si avvicinò a lei e l'abbracciò, Roxie si lasciò abbracciare e lo abbracciò anche lei, più forte che poté. Non aveva mai abbracciato nessuno da quando sua mamma era morta. E ne aveva un gran bisogno, ma l'aveva represso, dato che nessuno era stato disposto a darle un abbraccio così vero e sincero. Harry non aveva doppi fini e questo lei lo aveva capito. Era lì per lei.
<< Grazie. >> esclamò Roxie tra lacrime e singhiozzi.
<< E' tutto ok. >> disse Harry accarezzandole la testa mentre erano ancora abbracciati in una stretta fortissima.
Quando si staccarono Roxie aveva il viso tutto arrossato e bagnato.
<< Mi dispiace che tu mi debba vedere così. >> disse asciugandosi le lacrime con un fazzoletto che Harry le aveva posto.
<< Ne avevi bisogno Roxie. E non devi dispiacerti affatto. >> la rassicurò, mentre continuava ad asciugarsi.
<< Ero geloso di Zayn, ma sapevo come sarebbe andata a finire e non ho detto nulla, forse avrei dovuto. >> esclamò improvvisamente Harry, rispondendo alla domanda che le aveva fatto prima Roxie a cui lui aveva risposto con un'altra domanda.
<< No…non importa. Sei un tesoro Harry, ti ringrazio! >> Roxie lo abbracciò di nuovo e lasciò la sua stanza.




Niall e Zayn tornarono tardi quella sera e trovarono Roxie seduta sul divano intenta a guardare un film.
<< Ciao Roxie! Harry non c'è? >> le chiese Niall avvicinandosi alla ragazza.
<< Ciao! No è uscito con degli amici! Farà tardi! >> rispose guardando Niall.
<< Ok..io vado al letto! Notte! >> si avvicinò a Roxie dandole un bacio sulla guancia. Roxie ricambiò il saluto. Niall aveva perso ogni inibizione nei confronti di Roxie, la trattava come amica, come sorella quasi. E stessa cosa faceva Roxie, adorava Niall, trovava che fosse un ragazzo fantastico, dolce e responsabile.
Zayn era rimasto dietro il divano a pensare. Voleva chiedere scusa a Roxie ma aveva timore che lei potesse reagire in malo modo.
<< Roxie… >> disse con voce flebile e mettendosi di fronte a lei.
Roxie alzò lo sguardo e guardò Zayn che se ne stava in piedi con la faccia da cane bastonato.
<< Ti chiedo scusa, non avrei dovuto comportarmi in quel modo! Sono stato pessimo, violento e non ho pensato a quello che stavo facendo! Tu sei così delicata, dolce e io ho ho abusato di te. Sono così mortificato e non so cosa mi sia preso! E' la prima volta che mi è successa una cosa del genere, giuro! Io non faccio in quel modo! >> Zayn si mise una mano sul petto, Roxie lo guardava ancora con diffidenza.
<< Strano…mi dicono che tu fai esattamente come hai fatto >> sostenne Roxie sfidandolo con lo sguardo.
<< Chi ti ha detto questo? >> chiese Zayn socchiudendo gli occhi e aggrottando la fronte.
<< Non ha importanza… >> rispose Roxie alzando la fronte.
<< Si sbagliano! Io non sono così! Tu sei così bella e non ho mai visto una ragazza più bella di te e volevo..volevo- >>
<< Scoparmi.. >> rispose Roxie bloccando il suo discorso. Zayn sbiancò, non aveva capito assolutamente niente, pensò.
<< No!! Roxie hai capito male! >> Zayn alzò la voce e Roxie si alzò e gli si mise davanti.
<< Zayn, per quanto tu possa attrarmi, perché io sono attratta da te e tanto, io e te non potremo mai essere nulla! Ficcatelo bene in testa! Non provocarmi più! >> gli disse con un tono di voce alto. << Tutta colpa di quella sera! Io non volevo farti del male! Non volevo far qualcosa contro le tue intenzioni! Se non avessi fatto quel che ho fatto a quest'ora tu non reagiresti così! >> disse Zayn arrabbiato più con se stesso.
<< Ora basta! Non cambierò idea! D'ora in avanti ci comporteremo come dei semplici coinquilini, niente di più! E non azzardarti a tenermi il muso! Non voglio altre liti! >> Roxie era stata abbastanza chiara e Zayn non ribatté nulla più, sarebbe stato fiato sprecato. Si era arreso, ma per ora.




Venerdì mattina, Roxie si aggirava per casa in intimo, quella mattina non avrebbe avuto alcun corso, così decise di rimanere tutto il giorno in casa a riposarsi, dopo la settimana tremenda avuta. Si preparò la colazione, erano le undici e presto si sarebbero alzati anche gli altri. Infatti in cucina comparve Harry, il quale rimase attonito nel vedere la ragazza che si muoveva abilmente tra un pensile ed un altro, mezza nuda. Notò che aveva un corpo tonico e ben allenato, le cosce snelle e senza un filo di cellulite, la pancia piatta, e il seno sodo raccolto nel reggiseno. I lunghi capelli castano chiaro sciolti si muovevano con il muoversi del suo corpo. Harry rimase ancora una volta colpito dalla sua bellezza, si domandò per quanto ancora avrebbe resistito.
<< Buongiorno! >> esclamò poi sedendosi al tavolo.
<< Buongiorno Harry! Preparo anche per te la colazione? >> gli chiese Roxie sorridendogli.
<< Grazie. >> annuì lui.
<< Non hai freddo? >> le chiese.
<< E tu non hai freddo? >> in effetti anche Harry era mezzo svestito.
<< Giusto! - esclamò quasi non rendendosi conto delle parole di Roxie, dato che era ormai una routine aggirarsi per casa con solo i boxer, ci arrivò dopo qualche istante. - Io ci sono abituato però! >> le sorrise.
<< E io mi abituerò anche! Sto già facendo uno sforzo enorme a dormire con il pigiama lungo! Lo odio! In California dormivo così! >> Harry arrossì involontariamente, iniziò a pensare cose poco caste nella sua testa. Così annuì, e Roxie rise, capendo che l'aveva fatto arrossire.
<< Sei così tenero quando arrossisci Harry! Scusa se ti ho imbarazzato! >> Harry si avvampò ancora di più.
<< No ma figurati! >> rispose tornando serio, cosa che fece divertire Roxanne.
In cucina entrò anche Zayn, il quale vedendo Roxie in quello stato, rimase scioccato e attonito, come faceva a comportarsi così normalmente con due ragazzi nella stessa stanza, si domandò.
<< Buongiorno Zayn! >> lo salutò lei.
<< Buongiorno. >> rispose lui abbozzando un piccolo sorriso forzato. Non era a suo agio.
<< Vieni a fare colazione con noi! Preparo anche per te! >> esclamò Roxie aggiungendo dell'altro latte nel pentolino.
<< Grazie. >> rispose Zayn sedendosi accanto a Harry.
<< Ah ragazzi! Stasera ho invitato un'amica dopo cena! L'ho conosciuta all'università! Non è un problema per voi, vero? >>
<< No no certo. >> rispose Harry, e Zayn annuì essendo d'accordo con il suo amico.
<< Perfetto! E' una ragazza stupenda! Vi piacerà sicuramente! E' gentile e simpatica! >> disse con entusiasmo Roxie.
I ragazzi annuirono, per quello che provavano per lei era difficile trovare carina e simpatica un'altra ragazza. Questo Roxie lo sapeva e aveva invitato Anne apposta, così si sarebbero deconcentrati da lei. Roxie era combattuta interiormente, non capiva bene cosa provava nei confronti di Harry e Zayn. Erano entrambi belli, diversi ma ognuno di loro affascinante a modo proprio. Harry con i suoi occhi verdi e il suo sorriso, e i capelli ricci che facevano impazzire Roxie. La sua simpatia, le sue battute lo rendevano unico. E Zayn con i suoi tratti particolari, il colore della sua pelle, i suoi grandi occhi castani che brillavano di tanto in tanto e il modo di ridere che gli faceva socchiudere gli occhi, tutto questo era un colpo al cuore per Roxie e non poteva farne a meno. Non poteva scegliere tra i due, Zayn baciava da Dio ma Harry? E se Harry baciava meglio o peggio di Zayn? Questo ancora non lo sapeva e quindi non poteva fare un vero e proprio paragone.














Ciaoo!! Ma sono senza parole!! Grazie mille per le vostre recensioni! Mi avete reso felicissima!! Sul serio! Vi ringrazio infinitamente!! Spero che anche questo capitolo vi piaccia! E che anche il resto della storia vi piacerà!! Grazie grazie grazie!!!! :))) Baciii!! Vi adoroooooo!!!! M.

















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Capitolo 6
*** 5 Capitolo ***



Capitolo 5





A nessuno sembrava importare che a momenti sarebbe arrivata Anne, soltanto Roxie era emozionata all'idea che la sua prima amica londinese andasse a trovarla a casa. Anne non sapeva nulla di Roxie, anzi quest'ultima le aveva raccontato un po' la storia distorta, ossia che si era trasferita a Londra perché la California, secondo i suoi genitori, non era adatta a lei e che per la sua istruzione sarebbe stata ottima l'UCL e dato che suo cugino risiedeva proprio a Londra, Roxie ne aveva approfittato. Silenzio sul fatto che la mamma fosse morta e silenzio sulla sua situazione familiare, ma d'altronde neanche i cinque ragazzi sapevano bene la storia.
Roxie era in bagno che si stava lavando i denti, quando sentì suonare il citofono.
<< A-p-te p-r fave! >> urlò qualcosa di incomprensibile che corrispondeva a "aprite per favore". Nessuno si mosse, non avendo captato bene il messaggio.
<< I- cit-fono >> urlò ora Roxie e la voce uscì poco più chiara. Ancora nessuno si recava ad aprire.
<< Ragazzi!!! >> urlò più che poté e sentì qualcuno andare verso il citofono.
Poi dopo qualche istante entrò Zayn in bagno.
<< C'è una tua amica. >> Roxie lo guardò attonita, stava scherzando per caso?! Si chiese.
<< Lo so Zayn e dovresti saperlo anche tu! >> disse e lui la guardò perplesso.
<< Pronto?? L'ho detto stamattina che stasera sarebbe venuta una mia amica! Non ti ricordi? >> gli chiese stupita della memoria del ragazzo.
<< Ah giusto… >> rispose lui andandosene dal bagno. Roxie alzò gli occhi al cielo rassegnata.
Zayn aprì poi la porta d'ingresso e si ritrovò davanti una ragazza con un sorriso smagliante, capì all'istante il motivo per cui Roxanne aveva scelto quella ragazza come amica. Avevano lo stesso sorriso ipnotizzante. Portava i lunghi capelli castani sciolti e gli occhi, dello stesso colore, le brillavano.
<< Ciao! Piacere Anne. >> si presentò allungando la mano.
<< Zayn >> rispose il ragazzo dandole la mano.
Roxie assistette alla scena da dietro e le sembrò quasi un deja-vu. Sembrava la stessa scena di quando arrivò lei una settimana prima e si presentò a tutti, ma in particolare a Zayn, il quale lo colpì subito. Roxie provò una certa invidia, gelosia nel vedere Zayn fare la stessa espressione fatta con lei, quando la vide per la prima volta.
<< Anne, avanti entra. >> esclamò poi Roxie sorpassando Zayn e abbracciando l'amica.
<< Roxie! >> disse lei.
Intanto comparvero anche Harry e Niall dalle proprie stanze. Anne rimase colpita nel vedere Harry, e Roxie lo capì immediatamente.
<< Ciao, io sono Harry! >> si presentò e Anne arrossì.
<< Lo so..io sono Anne. >> Harry non si meravigliò affatto e neanche gli altri, solo Roxie ogni tanto non ricordava che i ragazzi erano molto famosi.
<< Niall, piacere! >> Niall mostrò il suo sorriso migliore e Anne ricambiò il saluto affettuoso.
<< Anne ti va di uscire? >> le domandò Roxie.
<< Certo! Dove andiamo? >> chiese entusiasta la mora.
<< I ragazzi mi hanno fatto conoscere un pub molto carino, è qui vicino, ti va? >> le chiese Roxie.
<< Sì è perfetto! >> rispose Anne.




Dopo dieci minuti arrivarono a destinazione, e presero posto. Roxie fissava Zayn, il quale ogni tanto dava qualche sguardo ad Anne, cosa che la stava irritando, ma cercava di mantenere la calma.
<< Birra per tutti? >> chiese Niall alzandosi dal tavolo per andare ad ordinare.
<< Tu Anne bevi? >> le chiese Roxie.
<< Sì sì, va benissimo la birra. >> Roxie deglutì, voleva dire che quella sera le sarebbe toccata anche a lei la birra. Con i ragazzi era un conto, ma con lei era diverso. Era donna come lei.
<< Anche tu Roxie? >> le chiese Niall.
<< Certo. >> rispose sembrando la persona più normale a questo mondo ordinando una semplice birra.
Niall si allontanò dal tavolo.
<< Sei nello stesso corso di Roxie? >> Harry chiese ad Anne.
<< Sì, anche io ho una passione per la matematica e per la fisica! Mi hanno sempre guardata strana a scuola! Ero la secchiona della classe! >> scherzò Anne e i due ragazzi si misero a ridere, tranne Roxie che fece una risata sforzata. Cosa le stava capitando? Lei non voleva essere gelosa ed invidiosa della sua amica. Ma era sempre stata al centro dell'attenzione in ogni contesto e ora che tutta l'attenzione si era spostata verso Anne non le andava giù. Si sforzava di comportarsi in modo naturale ma era più forte di lei e iniziava a non sopportarla neanche più.
<< Io ti reputo un cervello superiore alla media! >> disse Harry ridendo.
<< Troppo gentile…so perdermi in un bicchier d'acqua, quindi non pensare che io sia così intelligente! >> rispose Anne, cominciando a mandare sguardi equivoci al ragazzo.
Zayn osservava la scena, aveva capito che Roxie non era per niente felice di quello che stava accadendo.
<< Sei nata a Londra? >> le chiese Zayn.
<< Sì sì, amo Londra e non mi sposterei per nulla al mondo! >> rispose fiera del suo luogo natale.
<< Hai ragione…Londra è magnifica. Ha fatto bene Roxie a venire qui! >> rispose Zayn sorridendo a Roxie, la quale ricambiò con un sorriso appena accennato.
<< E' vero! Com'è la California invece, Roxie? >> le chiese l'amica. Intanto Niall tornò al tavolo con le cinque birre, aiutato da un cameriere.
<< Bella…è calda…c'è il mare, le spiagge sono immense, sempre affollate. Non ti senti mai sola. >> rispose con un velo di tristezza nella voce e Zayn se ne accorse.
<< Be' un giorno ti verrò a trovare! >> esclamò l'amica eccitata.
Roxie portò il bicchiere di birra accanto al volto, precisamente al di sotto del naso, non le piaceva per niente. Odiava quell'odore, quel sapore. Le ricordava il padre, tutte le bottiglie che comprava e l'alito che odorava di alcol e che gli sbatteva in faccia. Stava provando un disgusto infinito e un nodo le si formò all'altezza dello stomaco. Si sentì la testa girare e continuava a fissare il bicchiere che aveva davanti. Qualcosa si scatenò dentro di lei, si alzò con gli occhi lucidi e con la nausea.
<< Scusate…devo prendere una boccata d'aria. >> uscì velocemente dal locale senza aspettare alcuna risposta dai suoi amici e andando incontro a qualsiasi persona che le si poneva davanti.
Uscì fuori dal pub e iniziò a dare dei grossi respiri. Voleva scacciare via quella brutta sensazione, quel nodo che si era formato stava diventando sempre più insopportabile.
<< Ehi ti senti male? >> una voce alle sue spalle la distolse da quei pensieri ossessivi quasi.
<< No..sto bene. >> rispose lei asciugandosi una lacrima, aveva ripreso a piangere. Questo non ci voleva, pensò.
<< Sei sicura? >> lui le si avvicinò e le poggiò una mano sulla spalla sinistra.
<< Sì Zayn…sto bene! >> rispose lei disturbata.
<< E allora perché piangi? >> le chiese con un tono di voce gentile.
<< Brutti pensieri. >> rispose cercando di non guardarlo.
<< Ti va di parlarne? >> le chiese togliendo via la mano.
<< No…perché non vai dentro a condividere momenti felici con Anne? >> a Roxie scappò un piccolo sfogo della gelosia provata poco prima, risultando acida e Zayn pensò che il motivo della reazione di Roxie fosse proprio per gelosia.
<< Roxie…non era mia intenzione farti arrabbiare… >> disse lui sorridendo.
<< Non sono arrabbiata per te! Non sei al centro dei miei pensieri Zayn! >> rispose lei irritata, iniziandolo a guardare negli occhi.
<< Presto lo sarò allora, se ancora non lo sono. >> rispose soddisfatto e sicuro di sé. A lei piaceva quel suo comportamento, il suo carattere da ragazzo fiero e sicuro delle proprie azioni.
<< Non credo proprio. - sorrise lei, iniziava a sentirsi meglio - Di certo quando parlo io non mi ascolti per niente! >>
<< Che vuoi dire? Io ti ascolto sempre! >>
<< Senti ma non ascolti caro Zayn! Quando stamattina ti ho detto che sarebbe arrivata Anne questa sera, tu non mi hai ascoltato, ed infatti quando ha citofonato non avevi la minima idea che la stavamo aspettando! >> Zayn rise divertito.
<< Cara Roxanne, se quando parli con me ti vestissi sarebbe meglio! Ascolterei e non sentirei! >> Roxie arrossì e si ricordò della sua cattiva abitudine di girare per casa al mattino in intimo.
<< E tu perché mi guardavi?! >> rispose piccata dandogli una leggera pacca sulla spalla.
<< Perché non potevo non guardare il tuo corpo perfetto Roxie! Nonostante l'avessi già visto…ma al buio. >>
<< Be' farai meglio a ricordartelo bene perché non lo vedrai mai più! >> disse con aria di sfida la ragazza.
<< Non credo proprio tesoro. >> rispose lui avvicinandosi pericolosamente a Roxie che non si mosse di un centimetro. Zayn sorrise e poi si avvicinò alle sue labbra baciandola. Roxie chiuse gli occhi e assaporò quel bacio che non aveva il sapore della birra, a differenza di quanto pensasse. Avrebbe voluto che durasse un'eternità. Gli poggiò le mani attorno al collo e lui le cinse i fianchi.
<< Zayn. >> sospirò lei.
<< Mmm? >> domandò lui mentre la baciava sul collo delicatamente, provocando più piacere per Roxie.
<< Sei pericoloso… >> disse sospirando e Zayn sorrise.
<< Perché? >> le chiese tornando a baciarle la bocca.
<< Avevo promesso che non ti avrei più toccato e invece eccomi qui. >> disse lei quando lui smise di baciarla, ma la teneva ancora stretta. Lei gli mise una mano sulla guancia e gli sorrise.
<< Che c'è? >> le chiese lui sorridendo.
<< Come andrà a finire? >> gli chiese dubbiosa ma senza darlo a vedere.
<< Roxanne sei magnifica e non credo ti lascerò andare via da me così facilmente. >> Roxie fu al settimo cielo, si stava per caso innamorando?
<< Adoro i tuoi occhi. >> gli disse guardandolo, senza staccare le braccia da lui.
<< E io adoro i tuoi, il modo in cui brillano quando ti guardo, quando sei felice e quando c'è qualcosa che ti diverte. >> Roxie sbarrò gli occhi e rimase incantata e stupita dalle parole di Zayn.
<< Ma come? Ci conosciamo da così poco tempo..! >>
<< Lo so…ma io ti ho osservata, in ogni tuo movimento, ogni tuo gesto, ogni tua espressione e ho notato molti particolari, che non te li svelerò tutti stasera! >> Roxie non poteva crederci, Zayn era così dolce e affascinante. Aveva catturato il suo cuore.
<< Oh Zayn >> esclamò lei e lo baciò appassionatamente.




I due ragazzi rientrarono nel pub dopo mezz'ora e trovarono che Niall, Harry ed Anne stavano ridendo a crepapelle. A lei non interessava, dopo le cose che Zayn le aveva detto si era rasserenata e calmata. Stava decisamente meglio. Andò dal barista e ordinò la sua solita coca cola. Tornò al tavolo con il bicchiere e spostò via quello pieno di birra.
<< Amata coca cola. >> scherzò Harry.
<< Sempre e comunque! >> rispose Roxie ridendo.
Zayn le si sedette accanto e le afferrò la mano sotto il tavolo. Roxie sorrise, apprezzò molto quel gesto.
<< Che farete nel weekend? >> chiese Anne rivolgendosi a tutti i presenti.
<< Di solito lo passiamo a casa mia in campagna >> rispose Harry.
<< Davvero? >> chiese curiosa Anne.
<< Si…perché non vieni anche tu? Roxie verrà sicuramente, vero? >> le chiese Harry con uno sguardo convincente. Roxie titubò all'inizio poi sentì che Zayn le strinse la mano e annuì.
<< Sì, perché no! >> Harry le sorrise. Era felice che Roxie sarebbe andata con loro. Di solito erano sempre loro cinque e in più Eleanor, e a volte qualche ragazza che era pura compagnia provvisoria.
<< Bene! >> rispose Niall.
Chiacchierarono un altro po', poi si avvicinarono al tavolo due ragazze con il seno che scoppiava praticamente fuori dal top striminzito, una minigonna, ma davvero mini poichè si intravedevano le mutande. Che cosa volgare, pensò Roxie squadrandole dall'alto in basso.
<< Ciao ragazzi! Possiamo avere un autografo? >> chiese la mora con le labbra rifatte.
<< Certo >> rispose Harry guardando nelle mani delle ragazze in cerca di un normale foglio e di una penna.
<< Ecco >> disse la rossa porgendogli la penna e scoprendo ancora di più un seno.
Harry si mise a ridere e lo stesso fecero Niall e Zayn. Il riccio prese la penna e fece l'autografo alla rossa. Stessa cosa fece con la mora.
<< E qui tu. >> disse la rossa guardando Zayn e scoprendosi una natica.
<< Questo è troppo! >> esclamò disgustata Roxie lasciando la mano a Zayn.
<< Che vuoi tu? Chi sei? >> le domandò la mora trattandola come spazzatura.
<< Quello che non sei tu! Sporca sgualdrina! >> Roxie si alzò dal tavolo puntandole il dito contro. Tutti la guardarono esterrefatti. Zayn spalancò gli occhi e la fece risedere tirandola per un braccio.
<< Mi dispiace ma non ti firmo il sedere. >> disse gentilmente Zayn, facendo alterare la mora.
<< Cos'è? La tua ragazza quella? Hai davvero un pessimo gusto! >> Roxie al sentire quelle parole scoppiò ulteriormente.
<< Tornatene dallo strip club da cui sei venuta! >> la mora senza pensarci un attimo si gettò contro Roxie, ma venne subito allontanata e tenuta da Harry e Niall.
<< Vaffanculo brutta troia tinta! >> le urlò contro la rossa.
<< Ma sta zitta troietta da quattro soldi! >> le rispose a tono Roxie.
<< Basta Roxie, non ne vale la pena! >> le disse Anne posando una mano sul suo braccio.
Entrambe le ragazze andarono via dicendogliene di tutti i colori. Zayn le accarezzò la coscia destra sotto il tavolo e si tranquillizzò. Il suo cuore aveva raggiunto il massimo dei battiti cardiaci, quel genere di ragazze non le aveva mai sopportate. Come potevano essere definite "ragazze"? Dovevano rientrare in una categoria a parte, dato che offendevano tutte le altre ragazze, quelle serie.
Dopo qualche minuto se ne tornarono a casa, mettendosi d'accordo per il giorno dopo, sarebbero partiti alle nove. Liam li avrebbe raggiunti in mattinata direttamente in campagna, mentre Louis prolungava il weekend ancora a casa dei suoi.



















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Capitolo 7
*** 6 Capitolo ***



Capitolo 6




Zayn si svegliò presto, aveva impostato la sveglia alle sei, aveva in mente un piano. Harry si svegliò anche sentendo il suono della sveglia.
<< Ehi dobbiamo già andare? >> chiese con la voce impastata di sonno che più che una domanda sembrava un'affermazione.
<< No, dormi! >> gli rispose Zayn alzandosi dal letto con solo i boxer, si mise una t-shirt che stava sulla sedia della scrivania ed uscì dalla stanza.
Entrò in quella di Roxie, la quale stava dormendo a pancia in giù abbracciando il cuscino con entrambe le braccia. Zayn si infilò nel letto e la abbracciò da dietro. Lei si mise su di un fianco in modo che lui la potesse abbracciare meglio.
<< Mmm >> sospirò beandosi tra le sue braccia.
<< Sei qui… >> gli disse sottovoce.
<< Sì tesoro. >> Roxie sorrise felice e si riaddormentò tra le sue braccia forti.
Dopo due ore la sveglia di Roxanne suonò e appena la udì allungò il braccio per spegnerla. Si voltò verso il ragazzo che dormiva profondamente e fece una risata soffocata. Lo trovava talmente dolce e tenero mentre dormiva. Aveva delle ciglia lunghissime, neanche lei stessa le aveva così lunghe, pensò. I suoi occhi erano meravigliosi ed infatti la prima cosa che la colpirono furono proprio i suoi occhi, così grandi e così espressivi.
Gli diede un leggero bacio sulla guancia, ma non lo sentì. Gliene diede un altro sulle labbra più marcato. Il ragazzo sbatté più volte le palpebre fino ad aprirle completamente. Roxie lo guardò sorridendo e Zayn la baciò ancora, vedendola così bella.
<< Buongiorno! >> gli disse.
<< A te mia cara. >> rispose Zayn tirandola a se.
<< Che bel regalo che mi hai fatto stamattina! >> gli disse mentre era sopra di lui solo con il busto.
<< Sono geniale, eh? >> Roxie rise e lui le diede un bacio sulla fronte.
<< Dobbiamo prepararci, vero? >> gli chiese.
<< Vero! >> rispose lui. Roxie si sollevò e si alzò dal letto, stessa cosa fece lui, anche se era ancora un po' addormentato.




Roxie si infilò nella doccia, era confusa, non era sicura di cosa ci fosse tra lei e Zayn, era difficile da capirlo. Ma decise di prendere tutto come sarebbe venuto, senza starci a pensare o senza complicarsi la vita. Harry, le venne in mente lui improvvisamente, ma lo scacciò via immediatamente, non voleva dannarsi a pensare anche a lui. Uno era abbastanza, più che sufficiente.
Di là Niall e Harry stavano facendo colazione, mentre Zayn li raggiunse in un secondo momento.
<< Dove sei finito alle sei? Perché hai messo la sveglia? >> gli chiese Harry con aria interrogatoria.
<< Sono uscito. >> rispose Zayn senza troppi preamboli.
<< E dove sei andato? >> gli chiese ancora.
<< Una passeggiata…non avevo sonno! >> Harry annuì. Accettò quella versione di verità.
<< Buongiorno ragazzi! >> entrò Roxie salutando i tre ragazzi, si era già vestita, ma aveva i capelli ancora bagnati.
Tutti e tre risposero al saluto e Zayn le fece l'occhiolino senza che gli altri se ne accorgessero.
<< A che ora si parte? >> chiese mentre si sedeva a tavola.
<< Tra un quarto d'ora esatto! Sei pronta? >> disse Niall.
<< Sì…assolutamente! Sono così eccitata all'idea di andare in campagna! >> esclamò la ragazza con un gran sorriso e stringendo entrambe le mani.
<< Non sei mai stata in campagna? >> chiese Niall attonito.
<< Be' in California c'è il mare… quindi si è sempre andati in spiaggia. >> rispose Roxie per niente imbarazzata.
<< Bene! Allora questa sarà la tua prima volta! Non rimarrai delusa! La campagna inglese è bellissima! >> disse Harry sorridendole.
<< E casa sua è fighissima! >> si accordò Niall, facendo ridere Roxie.
<< Lo immagino! >> rispose Roxie sorridendo a Harry.
<< Anne quando ci raggiungerà? >> chiese Harry.
<< Verrà verso le quattro. Aveva degli impegni! >> rispose Roxie al ragazzo.
<< Bene…più saremo e meglio sarà! >> disse Niall con un sorriso soddisfatto e beato.




Alle nove esatte si incamminarono verso la campagna. Presero la macchina di Zayn, il quale era alla guida. Roxie si sistemò nei sedili posteriori accanto a Niall, che si era portato una provvista di cibo enorme. Infatti mangiò per tutto il viaggio. Roxie rise per la metà del tempo, non credeva possibile come un ragazzo delle sue dimensioni potesse ingurgitare tutto quel cibo e non ingrassare di un etto.
<< Siamo quasi arrivati! >> annunciò Harry.
Si iniziava a vedere un edificio elevato su due piani costruito in mattoni rosso scuro. Era circondata dal verde, lunghe distese di verde con molti alberi. Roxie rimase incantata dalla meraviglia di quel paesaggio che stava osservando dall'auto e le sembrò quasi un dipinto. Niall notò lo stupore della ragazza e le chiese:
<< Ti piace? >>
Roxie sorrise, senza girarsi a guardarlo e rispose:
<< Assolutamente! >> 
Dopo essersi parcheggiati accanto alla casa, scesero dalla macchina e seguirono tutti e tre Harry, il quale si incamminò verso la porta principale della casa. Vi era un meraviglioso portico a cui si accedeva tramite quattro gradini. Sul portico c'era un dondolo bianco nella parte sinistra, mentre sulla destra un tavolino bianco di ferro con quattro sedie dello stesso materiale. 
Roxie si soffermò per un attimo a godersi la vista da lì, rimanendone ancora una volta affascinata. Si disse tra se che aveva fatto la scelta giusta a decidere di trascorrere il weekend in campagna a casa di Harry. 
Seguì i ragazzi e ammirò anche l'interno della casa, i muri erano come quelli esterni ed era adibita con mobili di legno. Tutto era di legno. 
<< Che ne pensi? >> le chiese Harry avvicinandosi a lei.
<< Trovo che sia stupenda Harry! >> gli rispose entusiasta, facendo sorridere il riccio.
<< Vieni, ti mostro la tua stanza. >> Harry la condusse al piano superiore. Non si rivolse agli altri ragazzi perché tante le volte che erano stati lì sapevano benissimo in quale stanza avrebbero alloggiato, pensò Roxie percorrendo il lungo corridoio i cui lati  erano sovrastati da diverse porte.
<< Eccola >> esclamò Harry. Erano giunti alla fine del corridoio e la stanza era sulla destra. Un grande stanza con letto e rispettivi comodini, un armadio e una libreria.
<< E' magnifica! >> disse la ragazza guardandosi intorno all'interno della stanza.
<< E questa libreria? >> gli chiese avvicinandosi ad essa e scrutando i diversi libri presenti su ogni scaffale.
<< Mia sorella. Adora leggere e infatti questa è la sua stanza! >> rispose Harry avvicinandosi a Roxanne.
<< Capisco… >> Harry capì che aveva bisogno di sistemarsi infatti lo stava guardando con aria imbarazzata.
<< Ok, adesso ti lascio, ci vediamo dopo che avrai fatto! >> le disse e Roxie annuì felice. Chiuse la porta e si liberò dei vestiti che stava indossando ed entrò nella doccia per rinfrescarsi un po'.




I ragazzi erano seduti in cucina a parlare del più e del meno. Niall si era attaccato al frigo, contendo di vedere che era stato rifornito con il cibo più svariato. Harry era seduto al tavolo che giocherellava con i capelli mentre parlava con Zayn, il quale era semi-sdraiato sul divano.
<< Chissà a che ora arriverà Liam. >> sospirò Harry.
<< Per le due credo, almeno così ho capito io quando mi ha telefonato ieri sera. >> rispose Zayn.
<< Più tardi lo chiamerò. - disse Harry - allora che facciamo oggi? >> chiese poi.
<< Non ne ho idea! Che suggerisci? >> rispose Zayn indifferente. Pensava a Roxie, avrebbe voluto trascorrere la serata con lei, da soli. Avrebbe voluto conoscerla meglio, dimostrarle che non era quel tipo di ragazzo di cui si era fatta una prima idea, quello che porta al letto una ragazza al primo incontro. Lui ebbe questo istinto che non riuscì a reprimere ma se ne era pentito e questo Roxie doveva ben capirlo. Quella sera avrebbe voluto essere romantico, dolce, affettuoso e avrebbe voluto fare in modo che lei ricordasse quella sera per sempre. Ma come avrebbe fatto? Tutti sarebbero stati lì e non sarebbe stato facile. Avrebbe potuto portarla a fare una passeggiata sotto la luna e avrebbe potuto parlare di tutto, si sarebbero confidati, come due amici ma anche come qualcosa di più. Lui le avrebbe rivelato molte cose e lei lo stesso. Insomma voleva mettere in atto quest'idea e doveva, decise.
<< Io dico di fare un bel bagno in piscina! >> propose Harry ma con poca eccitazione. Da molto era privo di iniziative e di entusiasmo, pensò. Poi scavando più a fondo realizzò che era in quello stato dall'arrivo di Roxie. Quella ragazza lo aveva totalmente cambiato.
<< Sì, si potrebbe fare…l'importante è che l'acqua sia calda! Altrimenti congeleremo! >> disse ridendo Zayn e Harry annuì, alzandosi dalla sedia.
<< Dove vai? >> gli chiese Zayn.
<< Vado a vedere Roxie a che punto è…e le chiedo se ha un costume, altrimenti tocca comprarlo! >> rispose Harry, e Zayn corrugò la fronte.
<< Vado io >> rispose velocemente alzandosi e sparendo nel corridoio lo stesso Zayn.
Roxanne era appena uscita dalla doccia ed era avvolta in un bianco e soffice asciugamano. I capelli li aveva legati in un alto chignon, per evitare di bagnarli. Si avvicinò allo specchio del bagno e si guardò per qualche secondo. Poi sentì qualcuno camminare nella stanza, allora uscì dal bagno e incrociò lo sguardo di Zayn, il quale era in piedi di fronte a lei al centro della stanza.
<< Scusa, mi dispiace…non pensavo fossi….nuda. >> Zayn deglutì imbarazzato, e Roxie non fu da meno, arrossì come un peperone.
<< Non sono nuda! Cioè sotto sì ma ho questo! >> esclamò indicando l'asciugamano che la copriva.
Zayn annuì non troppo convinto, poi le chiese:
<< Hai un costume da bagno con te? >> Roxie lo guardò strano, come se le avesse chiesto la cosa più strana che si potesse chiedere.
<< No..perché dovrei avere un costume a Novembre? >> era una domanda più che lecita.
<< C'è la piscina giù e vorremmo farci un bagno…quindi ci chiedevamo se avessi il costume, altrimenti esco a comprartelo! >> Zayn spiegò il tutto con calma.
<< Davvero? Un bagno qui? - Roxie trovava la cosa molto divertente - No non ce l'ho il costume…ma ghiacceremo con questa temperatura! >> aggiunse poi allibita e pensando al freddo che avrebbe sofferto rabbrividì.
<< No sta tranquilla, l'acqua sarà calda! >> la rassicurò, ma Roxie pensava ancora al clima e al contatto con l'acqua, e all'essere in costume, soprattutto. L'idea non l'allettava per niente. Non aveva mai avuto problemi a mostrare il suo corpo, ma quel giorno non le andava per niente, soprattutto perché ci sarebbero stati solo ragazzi, maschi, eccetto Anne, ma lei sarebbe arrivata solo più tardi.
<< Ah, va bene, mi fido.. >> rispose con voce flebile. Stava morendo di freddo coperta solo da quell'asciugamano striminzito, aveva bisogno di vestirsi. Iniziò a tremare, ma Zayn non se ne accorse.
<< Allora per il costume? Vado a prendertelo? Che taglia? >> Roxie divenne ancora più rossa, come poteva chiederle la taglia?
<< Vengo con te. Non puoi sceglierlo tu. Devo misurarlo! >> rispose con tono calmo.
<< Certo, giusto. >> Zayn provò vergogna, cosa gli era saltato in mente di andare lui, pensò.
<< Mi vesto e scendo, ok? >> gli disse girandosi andando verso il bagno.
Lui annuì, anche se lei non lo vide, e si avviò verso la porta, chiudendola alle sue spalle. Era abbastanza confuso, la mattina si erano svegliati insieme e lei aveva mostrato ovvio e palese amore e confidenza nei suoi confronti, e adesso era timida, impacciata e quasi un'estranea. Forse le era tornato in mente la prima volta che lui cercò di portarla al letto contro la sua volontà, dato che era semi nuda, pensò Zayn. Ma qualcosa non gli tornava, probabilmente Roxie nascondeva qualcosa, cambiava troppo spesso atteggiamento e questo aveva una ragione, derivava da qualcosa, a meno che non fosse pazza di natura, ma questo era da escludere, non aveva ancora avuto comportamenti strani o tendenti alla pazzia.




Zayn era in piedi sull'uscio della porta in attesa di Roxie che scendesse per poter uscire. Quando la vide si ricompose, lei si avvicinò a lui e mentre camminava disse:
<< Non credo sia un ottima idea uscire per il costume, non credo riuscirò a tuffarmi in acqua con questo freddo. >> il suo tono era serio, e teneva lo sguardo fisso in quello del ragazzo.
<< Sei sicura? >> le chiese Zayn premuroso.
<< Sì, non voglio neanche rischiare di prendermi l'influenza! >> aggiunse mettendo le mani in tasca.
<< Come vuoi. >> rispose lui.
<< Ragazzi ancora qui siete? >> si avvicinò verso i due Harry.
<< Roxie non vuole entrare in piscina a causa del clima. >> spiegò Zayn a Harry.
<< Sul serio? Non sei proprio abituata al clima freddo dell'Inghilterra, eh Roxanne? >> scherzò Harry posando entrambe le mani sulle spalle di Roxie.
<< No, a quanto pare. >> rispose lei intimidita. Era una situazione alquanto strana e imbarazzante. Harry indossava solo i boxer, neanche il costume da bagno, e lo stesso Niall che arrivò subito dopo.
Tutti si avviarono verso la piscina, Roxie si sedette su una sedia sdraio e osservò i ragazzi gettarsi nell'acqua gelida. Erano le tre passate, quindi a momenti sarebbero dovuti arrivare sia Liam che Anne.
Dopo qualche minuto passato a schizzarsi e a soffocarsi a vicenda con gli altri due, Harry uscì dalla piscina e si avvicinò a Roxie.
<< Ti annoi? >> le chiese sedendosi accanto a lei.
<< No, mi piace stare qui. Il paesaggio è pazzesco. >> rispose lei convinta. Si guardò attorno per confermare ulteriormente la sua tesi. Quella campagna era davvero affascinante e stare con i ragazzi non la faceva pensare a tutto il suo passato, da cui stava scappando, da cui stava cercando riparo, un diversivo e forse l'aveva trovato, secondo i suoi calcoli.
<< Mi dispiace. >> esclamò con voce bassa Harry dopo qualche minuto. Roxie posò lo sguardo sul volto del ragazzo che la stava guardando a sua volta.
<< Per cosa? >> chiese lei.
<< Per tua madre. Non abbiamo mai affrontato l'argomento per delicatezza con gli altri, e non c'è stato mai modo di dirti questo. Mi dispiace che tu abbia sofferto e che stia soffrendo, anche se non lo dai a vedere. >> Roxie quasi si commosse, una lacrime o due stavano per scendere ma le trattenne, non voleva scoppiare proprio in quel momento. Non voleva rovinarsi il weekend.
<< Ti ringrazio. Sei molto gentile. >> rispose lei dopo qualche secondo e cercando di parlare con voce ferma. Lui le afferrò una mano e la strinse nella sua. L'attimo venne interrotto quando iniziò a squillare il cellulare di Roxie. Lo afferrò velocemente, lasciando la mano di Harry, e lesse sul display il nome di Anne.
<< Pronto? >>
<< Roxie per fortuna mi hai risposto! Mi si è fermata la macchina lungo la strada principale. Non c'è nessuno e mi sto iniziando a spaventare. >> la voce di Anne era isterica.
<< Stai calma Anne! Vengo a prenderti! Aspetta lì >> Roxie chiuse la comunicazione e comunicò le ultime news.
<< Vado io! >> propose Harry.
<< No, tu stai qui, faccio più in fretta io. >> disse Zayn, uscendo dalla piscina e infilandosi in fretta i vestiti.
Avrebbero aspettato il loro ritorno e l'arrivo di Liam.












Salve a tutti!! Ho aggiornato il più in fretta che ho potuto! Sono ultra-impegnata in questi giorni e ora ho trovato questo momento per poter postare un nuovo capitolo! Spero vi piaccia! Grazie mille davvero per le recensioni e per chi ha inserito questa FF nelle preferite e nelle seguite!! Vi adoro!! I prossimi due capitoli li aggiornerò quasi insieme, perché sono collegati! :)
A presto!!! Baciiiiii
M.









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Capitolo 8
*** 7 Capitolo ***



Capitolo 7




Zayn raggiunse Anne. Era ferma sul ciglio della strada, lui accostò e scese dalla macchina. Zayn vide l'espressione nevrotica sul volto della ragazza mentre cercava di premere più tasti possibili sul cellulare.
<< Ehi…tutto ok? >> le chiese Zayn avvicinandosi.
<< Oh sei venuto tu. - esclamò alzando lo sguardo dallo schermo e incontrando quello del ragazzo che la stava fissando, cercò di non mostrare stupore nel vederlo lì - sì, ora va meglio. >>
<< Bene…sali in macchina. >> disse lui, voltandosi e dirigendosi verso il suv.
<< Aspetta! >> esclamò lei.
<< Che c'è? >> Zayn domandò ruotando verso lei.
<< Dobbiamo chiamare il meccanico! Io qui non ce la lascio! >> Zayn alzò gli occhi al cielo.
<< Scusa non l'hai chiamato ancora? >> le chiese stupito.
<< No! L'avrei chiamato appena mi foste venuti a prendere! >> rispose lei tranquillamente, come se fosse una cosa abbastanza logica.
<< Oh santo cielo! Va bene. Ora lo chiamo io! >> Zayn compose il numero e attese in una risposta.
Intanto Anne si sistemò i capelli al finestrino dell'auto, si ritoccò il rossetto allo specchietto laterale destro e ammiccò uno sguardo seducente a se stessa riflessa. Le sue intenzioni erano ben specificate nella sua mente, non sarebbe restata ferma ad aspettare che venissero a prendersi la macchina, ma nel frattempo avrebbe riunito l'utile al dilettevole.
<< Tutto ok, tra un'ora dovrebbero arrivare. Avviso Roxie. >> le disse Zayn avvicinandosi.
<< No, l'ho già chiamata io >> si affrettò a dire Anne, fingendo.
<< Ah va bene. >> si tranquillizzò Zayn, mentre riponeva il telefono nelle tasche anteriori del jeans.




Harry era rimasto seduto accanto a Roxie che se ne stava pensierosa. Decise di spezzare la catena dei suoi pensieri, così la prese con forza e la gettò in acqua. Riemerse dopo qualche secondo e iniziò ad imprecare contro Harry, il quale si piegò in due dalle risate. Niall si avvicinò alla ragazza e rise anche lui divertito.
<< Siete pessimi! Vi odio! Ho freddo!! >> urlò ponendo le braccia conserte in segno di congelamento.
<< Ma dai Roxie! Era triste vederti l'unica che non si era ancora tuffata! >> rispose Harry entrando in acqua.
<< Sei antipatico! E stronzo! >> disse lei con gli occhi socchiusi e la fronte aggrottata. Harry le si avvicinò e l'abbracciò. Lei cercò di svincolarsi da quell'abbraccio ma non ci riuscì, Harry aveva delle lunghe e forti braccia. Roxie notò questo particolare, non si era mai resa conto di quanto le sue braccia fossero muscolose e praticamente perfette.
<< Vieni qua su. >> disse lui continuando ad abbracciarla, e Roxie cedette, smise di ribellarsi alla presa, accettando quell'abbraccio che stava incominciando a piacerle.
<< Vorrei uscire, ho sul serio freddo. >> disse lei nel suo orecchio, poggiandoci quasi le labbra.
<< Ok, ti lascio libera. >> rispose lui annullando l'abbraccio. Lei si avviò alla scaletta e uscì via dalla piscina, entrando in casa fradicia. Harry la seguì.
<< Ti conviene fare una doccia. >> disse ridendo il riccio seguendola.
<< Grazie non c'avevo pensato! >> rispose Roxie sarcasticamente.
<< Spiritosa. >>
Roxie salì le scale e si diresse in camera sua per poi andare in bagno.




Anne fissava le unghie delle sue mani pensando a quanto erano perfette. Non era stata del tutto onesta con Roxie, ma questo non le pesava affatto, non le importava che persona potesse essere; se buona, cattiva, inaffidabile, sincera, niente di tutto questo importava ad Anne. Nel suo mondo esistevano solo lei e il suo gigantesco ego. Per tutta la vita aveva cercato di essere perfetta, bella e di successo, con mille ragazzi ai suoi piedi, e c'era riuscita perfettamente. Era diventata amica di Roxie per un solo motivo. Dopo aver scoperto con chi abitasse, e di chi fosse cugina, non ci pensò due volte e divenne la ragazza più dolce del mondo con Roxie. Il suo piano era di conquistare uno della band, uscirci insieme, farsi fotografare da un paparazzo e diventare così famosa per essere uscita o per uscire con uno della boy band più famosa del momento.
Ora era lì con Zayn, erano soli e non avevano niente da fare, quale momento migliore se non quello per approfittarne? Anne era decisa, l'avrebbe fatto cadere ai suoi piedi in meno di dieci minuti.
<< Ehi… >> disse mettendosi di fronte a lui, il quale alzò gli occhi per guardarla.
<< Dimmi. >>
<< Sono felice di passare il weekend con voi! Siete dei bravi ragazzi e tutti molto carini. >> sorrise lei, facendo sorridere anche lui.
<< Peccato per la macchina. >> esclamò lui indicando l'auto con lo sguardo.
<< Eh già. Però non guardiamo le cose solo dal lato negativo! Vedi, almeno così avremo l'opportunità di conoscerci meglio! >> disse lei con un gran sorriso.
<< Giusto…hai perfettamente ragione. >> concordò lui non allontanando lo sguardo da quello della ragazza.
<< Be', raccontami un po' di te…non sei completamente britannico, vero? >> gli chiese lei.
<< No, infatti. Mio padre è pakistano, mia madre inglese. >> Anne annuì e poi gli chiese ancora:
<< Sei figlio unico? >>
<< Tre sorelle! >> Anne strabuzzò gli occhi, era una perfetta attrice, come se non avesse mai sentito parlare della sua famiglia. Aveva letto ogni cosa su di lui e sugli altri quattro, era perfettamente informata.
<< Davvero? Più piccole o più grandi? >> sbatteva le lunghe ciglia nere imbrattate di mascara ogni due secondi.
<< Una più grande e due più piccole! >>
<< Ti faranno impazzire le due più piccole! >> commentò atteggiandosi Anne.
<< Be', non sono poi così tremende. Poi, ad ogni modo, non sto mai a casa, a causa del mio lavoro, quindi quando torno mi accolgono sempre a braccia aperte. >> rispose tranquillamente Zayn.
<< Immagino! >> sorrise commossa Anne.
Iniziava a farsi buio, e non si vedeva alcuna macchina passare.




Roxie indossò il pantalone di una tuta grigio e una maglietta di cotone a maniche lunghe rosa. Si sdraiò sul letto e iniziò a pensare. Non fece neanche in tempo ad organizzare i pensieri perché entrò nella stanza Harry vestito, cosa che stupì Roxie, ormai abituata a vederlo mezzo nudo.
<< Posso? >> le chiese avvicinandosi al letto e indicandolo con lo sguardo.
<< Certo.. >> rispose lei sorridendo.
Harry si sdraiò accanto alla ragazza, erano abbastanza vicini da sfiorarsi con i propri corpi. Restarono qualche minuto in silenzio. Roxie pensò che era rilassante e confortante stare sdraiati accanto a qualcuno e nel frattempo liberare la mente.
<< A cosa stai pensando? >> le chiese Harry guardandola.
<< A niente. >> rispose lei tenendo lo sguardo fisso al soffitto.
<< Roxanne si deve pur pensare a qualcosa. >> esclamò lui sorridendo.
<< Mi piace quando mi chiami Roxanne. >> sospirò lei, cambiando completamente discorso.
<< Pensavi a questo? >> chiese lui incredulo.
<< No.. >> rise lei.
<< A cosa pensavi allora? >> le chiese di nuovo curioso. Trovando ad ogni modo interessanti i pensieri della ragazza.
<< Pensavo al fatto che mi sto rilassando in questo momento. Era da tanto che non mi sentivo così…senza una vera cosa a cui pensare, una vera preoccupazione…mi sento bene…ed è sincero…l'ho sempre detto in questi due mesi ma non era mai vero, non dicevo la verità per non far preoccupare nessuno. >> confessò Roxie, sentendo di poterlo fare, di poter parlare liberamente.
<< Cerco di immaginare cosa tu abbia passato… è stato brutto, vero? >> le chiese Harry con dolcezza.
<< Pessimo…è successo tutto in fretta, se ne è andata così in fretta…da un giorno all'altro…non era programmato…la sua malattia, breve ma difficile e dolorosa. Ho dovuto sopportare tanto, troppo…non avevo un attimo per me, dovevo stare dietro a mia madre, perché mio padre era troppo occupato a soffrire per conto suo…lui non ce la faceva a vederla in quel modo e stava sempre fuori casa….invece io sì, a soli diciassette anni mi sono occupata di una donna malata di cancro terminale…cose che sono normali nel suo mondo - iniziò a comparire una lacrima sul volto di Roxie, ma si trattenne un altro po', non aveva ancora finito - dopo che è morta è arrivato il peggio…stranamente…se prima era sempre fuori casa, dopo è stato sempre in casa, attaccato alla sua bottiglia di whisky, non la lasciava mai, e io che dovevo fare tutto quello che mi chiedeva, altrimenti si alzava dalla sua amata poltrona e mi si accaniva contro, con qualsiasi mezzo che gli capitava per le mani al momento, o semplicemente usando le mani nude. Dopo tre, quattro, cinque e sei volte ho iniziato a passare le giornate fuori casa, tutto il giorno, ogni giorno. - Harry aggrottò la fronte e gli venne l'istinto di abbracciarla forte ma aspettò che finisse il discorso - Il giorno del mio diciottesimo compleanno l'ho passato su una panchina di Beverly Hills, da sola. Che orrore. Che vita schifosa. >>
Finì di parlare e scoppiò a piangere, Harry l'abbracciò più forte che poté, voleva farla sentire amata, protetta e decise di fare, da quel giorno, tutto il possibile per riuscirci. Sputò tutta la storia in segno di liberazione, non aveva programmato che avrebbe spiattellato tutto ad Harry quel giorno, ma in quel momento si sentì di dover parlare, di dover togliere fuori tutto quello che sentiva ormai da mesi, quello che provava e che stava soffocando dentro.
<< Tesoro…perché non le hai dette prima queste cose? >> le disse lui poggiando una mano sulla sua testa accarezzandola mentre la teneva stretta fra le sue braccia.
<< Voglio dimenticare..ecco perché >> disse tra singhiozzi e lacrime.
<< Dovevi parlarmene prima! >> esclamò Harry.
Si staccarono dall'abbraccio e Roxie lo guardò fisso negli occhi, trovava quei due occhi verdi confortanti, profondi, teneri, perfetti per perdersi dentro di essi. Li studiò a fondo, per qualche istante. Dopo aver imparato ogni singolo dettaglio presente nei suoi occhi passò alle labbra, rosa, carnose e invitanti, in quel momento erano così invitanti che sarebbe stato un peccato non godersele. Fissandole si avvicinò con la sua bocca, prima le sfiorò per due, tre volte, e poi affondò le sue labbra in quelle di Harry. Assaporò quel bacio che definì perfetto, le sembrò quasi di sognare. Harry si distese e Roxie continuò a baciarlo stando sopra di lui ma solo con il volto, il resto del corpo era su di un fianco. Harry le posò le mani dietro la schiena per attirarla a se, e lei non oppose resistenza, si distese a sua volta sul ragazzo continuando a baciarlo. Era qualcosa di così intimo, riservato. C'era complicità e Roxie se ne accorse subito, anzi aveva notato quel senso di complicità dalla prima volta che lo vide. Era la prima volta che le succedeva, anzi la seconda, successe per due volte quella sera quando varcò la porta di casa dei cinque ragazzi, prima successe con Harry e poi successe con Zayn. Zayn, le venne in mente Zayn, anche lui aveva occupato un posto importante nel suo cuore e non poteva sottrarsi all'effetto che le provoca quando erano vicini.
<< Harry… >> disse lei staccandosi dal bacio.
<< Mmm.. >> sospirò Harry aprendo gli occhi per guardarla.
<< Che stiamo facendo? >> gli chiese con aria preoccupata, e con il viso affannato.
<< Niente di male Roxanne…perché? >> Roxie si sedette sul letto incrociando le gambe.
<< Zayn >> esclamò debolmente, per paura di una sua reazione.
Harry si sollevò e si sedette, iniziò a pensare. Di certo non era una cosa che non si sarebbe mai aspettato, sapeva che l'argomento "Zayn" sarebbe uscito fuori prima o poi.
<< Sei innamorata di lui? >> le chiese Harry guardandola con uno sguardo severo, che quasi fece rabbrividire Roxie.
<< Harry..io…io…non lo so. >> rispose spaventata dei suoi stessi sentimenti.
<< Tranquilla - disse afferendole il volto fra le mani - se non te la senti ti capisco. Non devi baciarmi o stare con me solo perché io lo voglio. >> le spiegò gentilmente e con voce roca, bassa, che Roxie trovava così sensuale.
<< Lo vuoi? >> gli chiese ingenuamente, come se non fosse già abbastanza evidente, ma Roxie voleva farselo ripetere, ne aveva bisogno.
<< Certo - sorrise lui - appena sei entrata nel nostro appartamento sono rimasto folgorato dai tuoi occhi, così blu, e dal tuo sorriso, costernato da un velo di tristezza, ma che è visibile solo per chi si sofferma ad osservarti, studiarti, scrutarti…ho pensato, amore a prima vista, colpo di fulmine..e non mi era mai successo prima d'ora…e ne ho viste di belle ragazze, anche tante…ma tu sei niente in confronto a loro…tu sei perfetta, unica. >> Harry finì di parlare, a Roxie le si illuminarono gli occhi, non aveva mai sentito niente del genere da nessuno. Davvero Harry pensava quelle cose su di lei?
<< Oh Harry… >> esclamò tremando.
<< Io sono qui per te Roxie…non ti lascerò mai, te lo prometto. So che non ci conosciamo da molto, ma sento di conoscerti da una vita. E sono felice che ti sia aperta con me. Rimarrà con me. >> Harry era così dolce, pensò Roxie, e le venne naturale baciarlo ancora una volta. La cosa bella era che lui non si spingeva oltre, lui rimaneva fisso concentrato sull'atto del baciare, non pensava a scendere giù o iniziare qualcosa altro. Lui avrebbe fatto solo ciò Roxie avrebbe voluto.




Zayn incrociò le braccia, stava iniziando ad annoiarsi aspettando lì invano. Era passata ormai un'ora e mezza e non si vedeva l'ombra del carroattrezzi. Anne e Zayn chiacchierarono del più e del meno, ed ora era giunto il momento di agire, pensò la ragazza.
<< Allora Zayn stai con qualcuna? >> gli chiese con aria seducente mettendosi davanti a lui.
<< Hmm… - Zayn tentennò un attimo prima di rispondere, non era sicuro del suo rapporto con Roxie, e neanche lei lo era secondo Zayn - no.. >> rispose poi non molto convinto.
<< Ah… >> sorrise lei al settimo cielo avvicinandosi ancora di più, erano i centimetri che li separavano. Zayn non disse nulla, rimase immobile senza alcuna reazione.
<< Quindi…se io facessi una certa cosa… - si fermò e posò una mano sulla sua spalle e si avvicinò alla sua bocca - non ci sarebbero problemi? >> ecco che le sue labbra sfiorarono quelle di Zayn. Lui chiuse gli occhi ipnotizzato dalla ragazza che ci sapeva molto fare. Anne non aveva mai avuto alcun genere di problema nell'attirare a se i ragazzi.
Mentre baciava Anne, Zayn si sentiva in colpa, voleva sottrarsi da quel bacio ma non riusciva a smettere. Le venne in mente Roxie, i suoi occhi blu così profondi quando lo guardavano. Il suo sorriso luminoso, in grado di ipnotizzarlo all'istante. Ma poi pensò ai suoi modi, alla sua insicurezza, non sapeva bene cosa le era capitato, oltre alla morte della madre. Era certo che non era stato solo quello, sapeva che non fu solo quello ad abbatterla, a farla scappare dalla California per venire in Inghilterra. Roxie aveva dei segreti, e non si era aperta ancora con nessuno. Avrebbe tanto desiderato che lo facesse con lui, lui era bravo ad ascoltare. Ora si rese conto di aver commesso un grave errore baciando Anne, nonostante lui non stesse con Roxie, ma si sentì di aver spezzato in qualche modo una promessa. Ed ora era troppo tardi per tornare indietro, troppo tardi per resistere alla tentazione che ebbe davanti per un'ora e mezza. Si staccò dal bacio con forza, ponendo fine a quell'errore madornale.
<< Che succede? >> chiese lei guardandolo stranita.
<< Non dovevo farlo. >> rispose lui con tono serio guardando il terreno.
<< Perché? Hai detto che sei single! >> disse lei con tono ovvio.
<< Non proprio.. >> aggiunse lui con lo stesso tono.
<< C'entra Roxie, o sbaglio? >> chiese lei quasi disgustata.
<< Tu sapevi di me e Roxie? >> le domandò quasi infuriato.
<< No, certo che no! Lo posso immaginare dato che tutti i ragazzi vogliono lei! All'università ha fatto una strage già dal primo giorno! >> parlò con tono invidioso.
<< E' complicato tra me e lei. >> disse, Anne non fece in tempo a controbattere che vide il carroattrezzi arrivare. Zayn ne fu sollevato.













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Capitolo 9
*** 8 Capitolo ***



Capitolo 8






Un solo momento, un solo attimo, in cui può succedere ciò che non ci aspetteremmo mai. La vita potrebbe cambiarti in meglio o in peggio. Sta a noi deciderlo, sta a noi prenderne il positivo o il negativo, fatto sta che qualcosa succede. E' un dato di fatto, è una constatazione ovvia, palese. Potresti immaginare di star facendo una cosa quando invece sei catapultato a farne un'altra improvvisamente, vieni colto alla sprovvista e non sai come uscirne. Sei incastrato in questo circolo vizioso, il quale ti fa stare bene oppure ti abbatte e ti vuole far tornare a qualche minuto prima, quando stavi svolgendo normalmente la tua vita. Conducevi sulla strada in cui eri stato posizionato fin dalla nascita, ma poi ti trovi a dover cambiare strada ed abituarti a guidare su quella nuova, su cui potresti starci per sempre oppure solo momentaneamente, per un piccolo periodo. Sta a te deciderlo, sei tu che conduci il gioco, anche se sei stato colto alla sprovvista e se sei stato obbligato a doverti abituare ad una nuova strategia. Siamo gli artefici del nostro destino, ogni giorno costruiamo noi stessi la nostra vita, ma non sempre siamo i responsabili di un cambio di rotta. A volte lo siamo anche, vogliamo apportare un cambiamento alla nostra vita perché siamo stufi di come vadano le cose. A volte ci viene spontaneo compiere un gesto che risulta inaspettato, e renderci conto che era proprio quello di cui avevamo bisogno. Ma a volte ci rendiamo conto di aver commesso un terribile errore e vorremmo in qualche modo tornare indietro, anche se non è possibile e questo errore ci tormenterà a vita, ma, come si dice, sbagliando si impara a non commettere più lo stesso stupido errore.







Roxie apparteneva alla categoria composta da chi commette un gesto inaspettato, rendendosi conto di aver fatto la miglior cosa di sempre. Mentre Zayn rientrava nella categoria di persone che si rendono conto in un secondo momento di aver commesso un terribile errore e ormai è troppo tardi per retrocedere.
Roxie aveva baciato Harry. Zayn aveva baciato Anne. Roxie sentiva di essere colpevole in parte. Zayn sentiva di essere colpevole del tutto.




Roxie guardò l'ora sull'orologio al polso, si rese conto che da quando Zayn era uscito di casa erano passate quasi tre ore. Iniziò a preoccuparsi. Chissà gli fosse successo qualcosa, pensò preoccupata e agitata.
<< Qualcosa non va? >> le chiese Harry che gli stava ancora sdraiato accanto.
<< Quando tornano Zayn e Anne? Sono passate tre ore. >> disse con un nodo allo stomaco. Odiava le brutte notizie.
<< Provo a chiamarlo. >> si sollevò dal letto e prese il cellulare che aveva nella tasca posteriore destra e compose il numero dell'amico. Al terzo squillo Zayn rispose.
<< Pronto? >>
<< Zayn dove sei? >> gli chiese Harry.
<< Quasi a casa. >> sentì che la sua voce era scocciata.
<< Ok. >> Harry capì che qualcosa non andava, forse era successo qualcosa pensò.
<< Dove sono? >> chiese Roxie sdraiata su di un fianco.
<< Quasi qui. >> rispose Harry mettendosi nella stessa posizione della ragazza.
<< Non dirai niente vero? >> gli chiese lei dopo qualche minuto.
<< Farò quello che tu vorrai Roxanne… >> rispose lui sorridendo appena. Roxie lo baciò, non riuscendo a resistere a quel sorriso e a quegli occhi così verdi. Lei aveva un debole per gli occhi verdi.
<< Grazie.. >> disse poi dopo essersi staccata dalle sue labbra.




Quando Zayn arrivò con Anne, aveva il volto stravolto, come se gli fosse passato un camion sopra. Roxie se ne accorse e lo guardò con aria interrogativa. Lui la guardò con aria pietosa, come una vittima di un reato gravissimo. Roxie passò a guardare Anne, che sorrideva felice a tutti. Pensò alle tre ore passate, al volto di Zayn e a quello di Anne, fece due più due e ne trasse il risultato. Si accorse più tardi di Liam che era arrivato da un po', ma lei lo scoprì soltanto in quel momento, dato che era stata in stanza con Harry.
<< Ciao Roxie! Dov'eri? >> domandò Liam andandole incontro e abbracciandola.
<< Ciao! Ero su. >> sorrise debolmente, si sentì strana improvvisamente, quel nodo allo stomaco stava stringendo sempre di più. Zayn e Anne, lei e Harry. Che diavolo era successo? Forse doveva andare così.
<< Roxie! >> esclamò Anne abbracciandola calorosamente. Roxie provò disgusto. Voleva quasi cacciarla di casa. Era gelosa, era chiaro. Ma non poteva esserlo, anche lei aveva commesso un crimine baciando Harry. Ad ogni modo lei non stava con Zayn, quindi poteva fare quello che voleva.
<< Che ne dite di cenare? >> chiese Niall ad alta voce catturando l'attenzione di tutti.
<< Dio Niall! L'unica tua preoccupazione è il cibo! >> scherzò Liam.
<< Ma se sono le sette! E' ora di cena! Non l'ho deciso io! >> si difese Niall facendo ridere tutti.
<< Dai mangiamo! >> disse Harry accontentando il biondo disperato.
Quando la cena ebbe inizio c'erano sguardi che passavano veloci ed espressivi tra Harry, Roxie, Zayn e Anne. Roxie era tormentata da quell'unico pensiero: Zayn era davvero stato con Anne? Si erano limitati a baciarsi o nel frattempo si erano spinti oltre? Non era sicura di aver capito bene, ma aveva questo presentimento che la assillava.
<< Tutto ok Roxie? >> le chiese Liam notando che Roxie aveva assunto un'espressione assente e assente era la sua presenza a quel tavolo.
<< Roxie?? >> la chiamò lui svegliandola dai suoi pensieri.
<< Cosa? >> esclamò lei tornando alla realtà.
<< E' tutto ok? Ti vedo preoccupata stasera! Che mi sono perso in questi giorni? >> le chiese Liam curioso. Roxie involontariamente spostò lo sguardo da Liam prima su Harry e poi su Zayn.
<< Sì, è tutto ok…sono solo un po' stanca. >> rispose gentilmente ed abbassando la testa sul piatto, accorgendosi solo ora che aveva mangiato tutto il contenuto che vi era dentro senza accorgersene.
I ragazzi continuarono a parlare di vari argomenti, Roxie si estraniò dalla conversazione, ritornando ai suoi pensieri. Avrebbe tanto voluto qualcuno con cui condividere le sue paure, le sue gioie, i suoi pensieri, preoccupazioni, qualcuno che le stesse vicino, che la amasse davvero. Nessuno finora era stato in grado di farlo sul serio. Tutti erano stati interessati solo al suo aspetto fisico, ma mai alla sua sostanza, a come era veramente. Si chiedeva chi tra Harry e Zayn fosse stato in grado di soddisfarla da questo punto di vista.




Dopo cena andò nella sua stanza, senza neanche restare a parlare con gli altri, tanto non aveva aperto bocca fino a quel momento. Chiuse la porta alle sue spalle e si rannicchiò sul letto, gambe piegate e il mento poggiato sulle ginocchia. Le venne naturale piangere, non aveva pianto molto da quando sua madre era morta, e quando suo padre si sfogava su di lei restava impassibile, non si scomponeva, cercava di scappare ma mai si mostrava debole. Teneva molto alla sua dignità, glielo aveva insegnato sua madre. Una donna non deve mai perdere la propria dignità, altrimenti perderà il rispetto di tutti e non potrà essere più definita tale.
Sentì bussare alla porta, si asciugò in fretta le lacrime, inutilmente, tanto chiunque sarebbe entrato da quella porta si sarebbe accorto che aveva pianto, dal trucco colato e dagli occhi rossi e lucidi. La porta si aprì e comparve Zayn, con la stessa espressione con cui era entrato in casa due ore prima, anzi ora era ancora più accentuata.
<< Roxie… >> sussurrò avvicinandosi al letto e sedendosi di fronte a lei.
<< Hai pianto? >> le chiese dolcemente.
<< E' evidente! Perché me lo chiedi? >> rispose lei con astio.
<< Che è successo? >> le chiese lui poggiando una mano sulla sua gamba. Lei ritrasse la gamba schifata.
<< Non toccarmi. >> esclamò arricciando le labbra arrabbiata. Zayn non capì.
<< Roxie mi vuoi spiegare? Perché stavi piangendo? >> Roxie non si trattenne questa volta.
<< L'hai fatto con Anne, non è vero? >> gli chiese severa. Zayn sbiancò. L'aveva scoperto, pensò.
<< Chi ti ha detto una cosa del genere? >> le chiese allarmato.
<< Non fingere Malik, so che l'hai fatto. Te l'ho letto negli occhi appena hai varcato la porta di casa! >> era gelosa, arrabbiata con lui, non doveva farle questo.
<< Roxie io non l'ho fatto con Anne! - Zayn fece una pausa, doveva dirglielo, l'avrebbe scoperto ad ogni modo - Ci siamo soltanto baciati, ma io l'ho allontanata non appena mi sono reso conto di aver commesso uno sbaglio! Mi piaci tu Roxie, mi sei sempre piaciuta tu! >> disse Zayn tutto d'un fiato. Roxie scoppiò a piangere.
<< Non mi interessa! Io e te abbiamo commesso un errore! >> urlò battendosi la mano sul petto.
<< Che dici? >> le domandò lui aggrottando la fronte. Le lacrime ormai scendevano a fiumi.
<< Non mi piaci Zayn…non sei il mio tipo… >> Zayn ci rimase malissimo, si sentì uno straccio usato. Roxie non riuscì a dire altro, in questa maniera stava scegliendo Harry.
<< E' per Harry non è vero? >> Zayn collegò tutto. Quando lui tornò con Anne, Roxie scese le scale con Harry e Roxie non aveva ancora visto Liam quando Zayn tornò a casa. Tutto tornava, pensò Zayn.
<< Sì…è per lui.. >> rispose sincera Roxie, smettendo di piangere.
<< Ti piace Harry quindi? >> Zayn aveva lo sguardo duro posato sulla ragazza.
<< Sì…lui mi capisce, mi ascolta e lo trovo molto confortante. >> Zayn fece un sorriso amaro, sarcastico.
<< Tu non me ne hai dato la possibilità! >> si difese.
<< Ma se ogni volta che siamo in una stanza, da soli, cerchi sempre di mettermi le mani addosso o infilarmi la lingua in bocca! >>
<< Non dire stronzate Roxie! Solo perché è successo quella volta sola, non vuol dire che io sia così! >>
Roxie non rispose, non voleva più combattere una battaglia persa. Con Zayn aveva chiuso ormai. Aveva capito che non era fatto per lei.




Erano le undici e Zayn era seduto fuori sul portico sul dondolo a pensare e a fumare una sigaretta. Harry gli aveva rubato la ragazza di cui si stava innamorando. Non pensava avrebbe vinto lui. Tutta colpa di quel bacio che neanche gli era piaciuto. Non aveva più chance con Roxie e questo lo faceva stare male. Non voleva nessun'altra ragazza all'infuori di Roxie. La trovava irresistibile, simpatica, bella, misteriosa, e questo a lui piaceva molto. Le ragazze scontate e superficiali non gli erano mai piaciute, ecco perché si odiava per aver baciato Anne, che era proprio il tipo di ragazza che lui evitava.
I suoi pensieri furono interrotti da Liam, che si sedette accanto a lui.
<< Sta succedendo qualcosa di strano qui e vorrei esserne messo al corrente. So che c'entra Roxie, e dato che è mia cugina.. >> disse Liam con calma a Zayn.
<< D'ora in poi non ci saranno più problemi…puoi starne tranquillo. >> rispose Zayn serio.
<< Allora che problemi ci sono stati? >> chiese Liam.
<< Io e Harry abbiamo corteggiato Roxie, e ora lei ha fatto la sua scelta. >> tagliò corto Zayn.
<< Suppongo che non sia tu. >> Liam voleva confortarlo.
<< Infatti… >> Zayn gettò via la sigaretta e appoggiò la schiena allo schienale del dondolo.
<< Può darsi cambierà idea Zayn…sai le ragazze come sono… >>
<< Non credo…tua cugina ha dei problemi…è evidente…e Harry la aiuterà ora…lei si è aperta con lui. >> Liam restò interdetto, perché lui non ne sapeva niente? Si domandò.
<< Che genere di problemi? >> chiese Liam aggrottando la fronte.
<< Non lo so…dovresti chiederlo ad Harry questo… >>
<< Chi ti dà la certezza che li abbia? >>
<< Avanti Liam! Anche un cieco se ne accorgerebbe! >> rispose Zayn agitato.
<< Ok, Zayn…mi informerò…non mi va che Roxie non ne parli neanche con me. >>




Perché aspettare? Si chiese Liam, il quale bussò alla stanza di Harry. Aprì la porta e lo trovò, come al solito, coperto solo dai boxer, sdraiato sul letto a leggere. Entrò e si sedette sul letto.
<< Mi vuoi parlare di Roxie? >> gli chiese Liam. Harry spostò lo sguardo dalle pagine del libro al viso di Liam, guardandolo serio.
<< Cosa vuoi sapere? >>
<< State insieme? >>
<< No >> anche se Harry l'avrebbe tanto voluto, ma lei non aveva accennato a nulla riguardante questa cosa. Lui sapeva che c'era di mezzo anche Zayn, ma niente di deciso ancora.
<< Zayn sembrava sostenere il contrario… >> provò col dire Liam.
<< Che vuoi dire? >> chiese Harry con un po' di speranza, forse Roxie aveva scelto proprio lui.
<< Pensa che Roxie abbia scelto te. >> gli occhi di Harry si illuminarono.
<< Davvero?? >> a Liam scappò una risatina.
<< Harry sei innamorato di Roxie? >> gli chiese sorridendo, provando un po' di gioia nel vedere il suo amico innamorato.
<< Non lo so…forse…mi piace molto..davvero tanto… >> rispose lui sorridendo e abbassando lo sguardo, come un ragazzino alla sua prima cotta.
<< Datti da fare allora! Conquistala! >> lo incoraggiò Liam.
<< Credo di essere ad un buon punto..mi ha parlato di alcune cose sue che nessuno sa…si è aperta con me.. >> Liam sgranò gli occhi, allora era vero che aveva dei problemi, pensò.
<< Che ti ha detto? Devo saperlo, è mia cugina! >> cercò di essere convincente verso Harry.
<< Non posso parlatene Liam…sono cose personali… se vorrà parlartene lo farà lei! >> Liam si rassegnò, non aveva tutti i torti.
<< Va bene…hai ragione…proverò a parlarle..ma è qualcosa di grave? >>
<< Be'..lo è stato..ora va un po' meglio.. >> cercò di non essere troppo esplicito.
<< Capisco.. >> disse Liam, poi uscì dalla stanza di Harry.



















Come promesso ho aggiornato il seguito subito! I capitoli 7 e 8 sono collegati, non mi piaceva fare passare del tempo tra i due! Cosa dire? Vi ringrazio tantissimo delle vostre stupende recensioni; grazie infinite a chi ha messo questa FF tra le preferite e seguite!!! :)) Parlando della storia, penserete che tutto si sia risolto così, ma in realtà non è nulla di deciso ancora, affatto!! Questo triangolo durerà ancora per un po'! :D Quindi non pensate che Roxie ha scelto Harry, potrà averlo scelto in questo capitolo, ma più avanti cosa succederà?!? Non dimentichiamoci di Zayn!! Ha anche un debole per lui!! :) Detto questo, non voglio aggiungere altro!! Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto!! Un bacio grande!! Alla prossima. <3 M.




















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Capitolo 10
*** 9 Capitolo ***



Capitolo 9




Erano le tre di notte e Roxie si girava e rigirava nel letto, aveva dormito per la prima parte della notte ma poi un forte tuono l'aveva fatta svegliare di soprassalto. Il cuore le aveva iniziato a battere forte e la pioggia che scendeva forte e incessante le aveva messo una certa ansia e paura. Aveva sempre avuto paura dei temporali, e da piccola si rifugiava nel letto dei suoi genitori, mentre crescendo si infilava le cuffie dell'ipod e impostava la musica al massimo livello, in modo da non poter sentire i tuoni all'esterno. Si alzò dal letto e frugò nella borsa alla ricerca delle sue preziose cuffie. Non usciva di casa se non le aveva dietro, non poteva farne a meno, erano indispensabili, la musica era una parte fondamentale nella sua vita. L'aveva aiutata in molti momenti, felici, tristi, disperati, spensierati. Frugava, continuava ad agitare la mano tra i diversi oggetti presenti nella borsa. Toccava di tutto tranne che le cuffie. Continuò a cercare, magari non le trovava. Svuotò la borsa per terra e toccò ogni oggetto presente sul pavimento ma non c'era segno delle sue cuffie. Iniziò ad agitarsi, come avrebbe fatto a tranquillizzarsi? Tornò al letto e accese la tv, non c'era niente di interessante. Poi facendo zapping trovò una commedia romantica, di una data indefinita, dato che era in bianco e nero. I film in bianco e nero le facevano venire tristezza, tutti i film vecchi in generale. Però quella era l'unica alternativa, o tristezza o paura. Allora mise il volume molto alto e cominciò a seguire la trama. Parlava di una donna che era scappata dal proprio paese in cerca di fortuna e di fama nella grande mela. Solita trama, solita storia, pensò Roxie. Dopo dieci minuti la stanza si illuminò a causa di un lampo, ecco che ora a momenti si sarebbe sentito il tuono, pensò Roxie rabbrividendo al solo pensiero. Come un orologio svizzero, si sentì un forte rumore che rimbombò in tutta la stanza. Roxie saltò dal letto emettendo un grido di spavento. Scese dal letto terrorizzata, e uscì dalla stanza con la faccia bianca come un lenzuolo. Appena fu nel corridoio vide Harry, con il viso quasi più spaventato della ragazza stessa. Come suo solito, stava vestito solo con i boxer, quindi Roxie cercò di non soffermarsi troppo sul resto del corpo di Harry, era concentrata sul viso, soltanto su quello.
<< Harry? >> cercò di farlo rinvenire, nonostante fosse lei quella spaventata a morte.
<< Sono sobbalzato dal letto sentendoti urlare! >> rispose Harry, facendo scomparire quell'espressione terrorizzata dal volto e tornando ad essere l'Harry spensierato.
<< Scusa..ma i temporali mi terrorizzano! >> cercò di giustificarsi Roxie. Si sentiva in colpa e dispiaciuta per aver reagito così esageratamente, non era a casa sua, non poteva permettersi di svegliare tutta la casa solo perché aveva quella paura insana per i temporali. I bambini avevano paura dei temporali, non lei che era grande abbastanza. Ma non riusciva a guarire da questa strana fobia.
<< Figurati..! Dove stavi andando? >> le chiese con tono curioso, di certo non poteva uscire fuori, sarebbe stato peggio, e spostandosi in un'altra stanza i tuoni li avrebbe percepiti ugualmente. Non c'era rimedio.
<< Non lo so…volevo uscire dalla stanza…volevo...non so, distrarmi..! >> nel momento in cui finì di pronunciare quelle parole, un lampo venne seguito da un tuono ancora più forte di quello che l'aveva fatta urlare. Roxie sgranò gli occhi e finì tra le braccia di Harry, il quale fu pronto a stringerla fra le sue braccia. Lei si strinse a lui il più forte che poté, cercava protezione e rassicurazione.
<< Ti va di stare con me stanotte? >> le chiese accarezzandole i capelli. Roxie si limitò ad annuire e si avviò insieme ad Harry, che aveva messo un braccio attorno alle sue spalle, verso la sua stanza. Non fece neanche caso all'arredamento, seguì con gli occhi il letto, e ci si sdraiò. Harry girò dall'altro lato e non appena fu vicino a lei, gli si attaccò di nuovo. Si vergognò di come stava reagendo, non le piaceva comportarsi un quel modo, ma non riusciva a smettere, non riusciva a mostrarsi superiore, a non pensarci. Tutti i suoi pensieri erano bui, oscuri, non era serena. Ma, voltandosi verso il ragazzo dagli occhi verdi, si sentì subito a casa, si sentì sicura, pronta a condividere un qualcosa con un'altra persona; capì che non era sola, era come se adesso, lì con lui, si sentiva una persona intera. Finora era stata una metà, una metà in attesa di essere completa. Ora era completa, era finalmente una persona integra, sana: tutti i pezzetti del puzzle si erano sistemati nel loro posto, nel posto a cui appartenevano, ma che non riuscivano a trovare. Quel puzzle era stato completato, Roxie era un puzzle incompleto prima, ed ora Harry aveva trovato la chiave per porre fine al senso di incompletezza che sovrastava Roxie.
<< Grazie… >> sussurrò la ragazza con voce debole. Il suo d'animo si stava rasserenando, stando accanto a lui.
<< Figurati >> rispose Harry dandole un bacio sulla fronte. Lei lo strinse ancora più forte, col braccio attorno al suo torace nudo.
Roxie chiuse gli occhi e provò ad addormentarsi, non facendo più caso al temporale ma concentrandosi sul corpo caldo di Harry, sul suo respiro e sul suo profumo.




La mattina seguente, il cielo si era schiarito da quei nuvoloni neri presenti la sera prima. Ancora diverse nuvole sovrastavano il cielo, ma c'era un avviso di miglioramento, presto sarebbe uscito il sole e la giornata si sarebbe aggiustata. Roxie aprì gli occhi, sbattendo più volte le palpebre, per un attimo si sentì smarrita, riconobbe che il letto non era più lo stesso e fece mente locale del perché si trovava lì e come ci era arrivata. Poi la sua mente fece marcia indietro e ricordò tutto ciò che era accaduto la notte precedente. Il temporale, i lampi, i tuoni, la pioggia scoscende, le urla e Harry nel corridoio. Sì, Harry, il quale ora stava accanto a lei, la teneva ancora stretta, per proteggerla dalla sua paura irrazionale, a lui nuova, ma che era stato abbastanza bravo a gestirla. Lui l'aveva confortata e tranquillizzata accompagnandola nella sua stanza, facendola dormire nel suo letto, in cui ora ancora giaceva. Strofinò il viso sul petto di Harry, quasi per dimostrargli la sua gratitudine, l'affetto che provava per lui, e forse anche l'amore, ma di questo non ne era del tutto convinta, per paura forse. Non si apriva facilmente ad un'altra persona, doveva prima sondare bene il terreno, doveva conoscerla bene, essere sicura di potersi fidare, e nel caso donare anche tutta se stessa. Non era mai stata innamorata davvero, quindi era un po' difficile per lei capire se i sentimenti che provava potevano essere inclusi nella categoria "amore". Sapeva che quando una persona le piaceva, sentiva le farfalle nello stomaco agitarsi al solo pensiero di vederlo o quando era proprio di fronte a lui, quando la guardava negli occhi o quando le sorrideva; sapeva che aveva il terrore di sbagliare nel scrivere un semplice messaggio, di essere troppo disponibile, o di sembrare una ragazza ossessiva; tremava quando veniva sfiorata con un semplice gesto della mano sulla sua schiena o sul braccio; restava a pensarlo tutta la notte e tutto il giorno, immaginava il suo sorriso, le sue battute e ciò che si erano detti, ogni singola parola ricordava, impressa nella sua mente, ripetendo le scene mille e mille volte ancora, per rivivere quelle semplici sensazioni provate; l'ansia che le veniva quando doveva uscire ad un appuntamento, la paura di indossare la cosa sbagliata o di ridere inopportunamente, o nel dire una semplice cavolata, e soprattutto gli imbarazzanti silenzi, quelli erano da evitare e per fare ciò, parlava di tutto, le uscivano dalla bocca anche vere stupidate, ma per rompere il silenzio erano forse necessarie, anche se subito dopo se ne pentiva; e per finire c'era quella forte e insistente paura di essere scaricata e di soffrire, di non essere ricambiata, quella era la cosa peggiore potesse accadere, perfino peggiore di tutte le altre cose elencate precedentemente. Il rifiuto era come un colpo di una pistola sparato dritto nel cuore. Non puoi farci niente, muori all'istante, non c'è alcun rimedio. C'è la morte, così come c'è l'abbandono della speranza che avrebbe potuto funzionare, tutti i tuoi sogni, i tuoi progetti finiscono per aria. Non c'è più nulla di sicuro, più nulla di reale, tutto va in fumo. Ti senti quasi una nullità e vorresti tornare indietro per poter rifiutare il suo invito, perché sai come andrà a finire. Ma questo non è possibile, così resti tu e il tuo cuore infranto, in mille pezzi, che difficilmente potrà ritornare ad essere integro.
Roxie alzò il volto e si allungo verso quello di Harry e gli stampò un leggero bacio sulla guancia. Provò un brivido che le percorse la schiena, non era certa di cosa stesse provando, ma era estasiata dalla bellezza del ragazzo sdraiato accanto a lei. Lo fissò, lo esaminò, dalla testa ai piedi, guardò i diversi tatuaggi che costernavano il suo corpo e li trovò molto sensuali, le erano sempre piaciuti i tatuaggi, non quelli che coprivano l'intero corpo, ma quelli fatti a giusta dose. Lui ne aveva molti sparpagliati per quasi tutto il corpo, soprattutto nella parte superiore di esso. Ne avrebbe fatto anche lei uno presto, se l'era sempre ripromesso ma non trovava mai il tempo. Magari l'avrebbe accompagnata Harry, pensò, arrossendo all'improvviso involontariamente. Che effetto le faceva quel ragazzo e quasi stava diventando un pezzo di legno inespressivo, tanto era nervosa ed eccitata al tempo stesso di stare in quel momento con lui, in un letto, e in biancheria.
Si mosse, voleva alzarsi, voleva andare via, scappare da quella situazione in cui era finita, forse non era ancora pronta per affrontarla. Era capace di amare? Questo se l'era sempre chiesto, come era amare davvero una persona del sesso opposto? Stare insieme sul serio, amarla sul serio, fare l'amore e condividere i diversi interessi insieme. Con i suoi ex sembrava una storia ripetuta, la volevano solo perché era bella e quindi passavano la maggior parte del tempo ad adularla, a venerarla, e poi quando lei si stufava li mollava senza neanche pensarci due volte. Con Harry poteva essere diverso, lui poteva amarla sul serio, ma lei? E se lui la stava prendendo in giro? E se sarebbe finita in un amore falso o peggio ancora in un amore fatto solo di opportunismo? Harry sarebbe stato con lei solo perché bella e gli avrebbe procurato maggior successo, soprattutto perché avevano la stessa età, ed Harry era famoso per essere quello dei One Direction che usciva solo con donne più grandi. Brutti pensieri via dalla mia testa, pensò Roxie arricciando il naso. Si sollevò dal letto, guardò per un'ultima volta Harry, e scappò fuori dalla stanza senta fare alcun rumore. Uscì fuori e chiuse la porta facendo molta attenzione, si voltò per tornare nella sua stanza e rivestirsi, essendo soltanto con reggiseno e mutandine, ma Zayn era proprio di fronte a lei con uno sguardo severo e indignato. Non accennava ad alcun sorriso, non si muoveva, era immobile, osservava Roxie e la rimproverava con lo sguardo. Questo percepiva Roxie. Il suo sguardo era carico di disprezzo e di disgusto. Chiaramente si era fatto un'idea ben precisa della notte appena trascorsa.
<< Zayn? >> sospirò lei, quasi a come voler dire qualcosa di forzato per smorzare quell'aria tesa che si era creata da ormai due minuti.
<< Roxie…divertita stanotte, mmh? >> le chiese Zayn mantenendo la stessa espressione.
<< Ho più che altro avuto paura del temporale.. >> rispose lei quasi accennando ad un sorriso, non voleva dover dialogare con Zayn in quel modo, nonostante lei lo avesse ferito. Lui scoppiò in una risata amara, proprio come bere un caffè senza lo zucchero.
<< Stronzate…non sono nato ieri Roxie! >> esclamò lui, infilandosi le mani nelle rispettive tasche dei jeans di un blu chiaro, quasi consumati.
<< Non mi hai sentita urlare? >> disse Roxie ingenuamente e innocentemente.
<< Non mi interessano i tuoi giochini pervertiti con Harry! Hai anche il coraggio di chiedermi se ti ho sentita? Tu sei completamente fuori di testa! Mi sono fatto un'idea completamente sbagliata di te! E poi vieni a dire a me che penso solo al sesso! >> Zayn si era agitato, muovendo le braccia a scatti. Roxie aveva contratto la fronte e si sentiva quasi umiliata, lei non aveva fatto nulla, era tutto un fraintendimento.
<< Non hai capito! Io ho paura dei temporali! Harry mi ha fatto compagnia… >> cercò di giustificarsi, anche se non capiva a quale scopo, lui non era il suo ragazzo.
<< Roxie risparmiati queste storielle, davvero! Sono grande abbastanza da sopportare le tue nottate con il mio migliore amico, nonostante hai baciato prima me appena sei arrivata qui! Sei vulnerabile, e ti lasci trasportare dalle emozioni, non sai neanche tu quello che vuoi! Se non mi fossi comportato in quel modo quella volta, se non ti avessi quasi costretta a fare l'amore, probabilmente la notte scorsa saresti stata con me! Ma purtroppo ogni giorno che passa rimpiango quel maledetto errore! Quell'azione istintiva che non ho saputo frenare! >>
Roxie rimase ad ascoltarlo ad orecchie e cuore aperti. Quel turbine di emozioni si impossessò di lei, cosa le stava capitando? Adesso Harry sembrava essere un ricordo lontano, ora che Zayn gli stava di fronte e che le dimostrava implicitamente che ancora teneva a lei, che forse ci sarebbe stata una possibilità per loro due se solo lui non avrebbe commesso quell'irreparabile errore. Ma Zayn lo aveva accantonato il giorno prima, lo aveva scartato, adesso c'era Harry, tutti i suoi progetti erano sfumati. La mente diceva una cosa e il corpo un altro: la mente le suggeriva di scegliere Harry, di aprirsi a lui, ne era convinta; mentre il corpo la spingeva verso il ragazzo dai grandi occhi color nocciola splendenti alla luce del sole. Tutto era confuso adesso. Ce l'aveva con se stessa, possibile che non riusciva a scegliere definitivamente uno dei due ragazzi? Se avesse potuto li avrebbe tenuti entrambi, ma questo andava contro natura, almeno nella sua cultura.
<< Mi dispiace Zayn… >> queste furono le sue uniche parole, era frustata, imbarazzata e si sentiva uno straccio. Scappò nella sua stanza, si chiuse la porta alle spalle e si lasciò scivolare lungo di essa. Appena atterrata per terra, iniziò a piangere, sembrava un fiume in piena. Iniziò a ricordare gli abusi di suo padre, il suo volto rosso per il troppo alcol ingerito e le sue mani robuste sbattute contro la pelle candida di Roxie. I lividi spuntavano quasi ogni giorno come funghi. Non riusciva ad amare, ad aprirsi probabilmente per il fatto che dentro di essa, nel punto più profondo e lontano, aveva un certo astio contro il genere maschile, o forse era pura e semplice paura. Avrebbe mai superato e dimenticato tutto quello che aveva subito? Tutti quei ricordi troppo vivi e impressi nella sua mente, non volevano andare via. Non volevano abbandonare la sua testa, avevano messo delle radici ed erano molto difficili da sradicare. Si sforzava di non pensarci ma più si dice di non fare una cosa e più la nostra parte masochista ci spinge a farla.




Dopo essersi asciugata le lacrime perbene, ed essersi fatta una doccia, scacciando via tutte le sensazioni che accumulò nelle ultime dodici ore, scese giù in cucina. Trovò Niall intento a leggere una rivista, Rolling Stones. Si sedette accanto a lui sul divano salutandolo.
<< Tutto ok? Fuori continua a piovere! Che noia! >> esclamò Niall tutto d'un fiato. Lui era il classico ragazzo che sputava un mare di parole, sia utili, sia irrilevanti.
<< Odio la pioggia… >> cantilenò Roxie, guardando il vuoto.
<< Be' sei nel posto sbagliato allora! >> rise Niall.
<< Male per me… >> rispose la ragazza non troppo nell'umore per ridere, anzi si sentì anche un po' in colpa per il fatto che non stava dando molta attenzione a Niall e alle sue parole.
<< Non fai colazione? >> le chiese cambiando discorso.
<< No…non ho fame…sono apposto.. >> rispose lei fissando il pavimento, come se in esso si fosse formato una voragine nera che lo stava scavando sempre più a fondo con una velocità inaudita.
<< Tutto ok Roxie? Ti vedo strana. >> le chiese Niall con un tono preoccupato.
<< Sì, tutto ok. >> rispose lei con gli occhi sgranati completamente coinvolti nell'ammirare il pavimento, cosa che Niall non riusciva a comprendere, cosa c'era di così affascinante per terra, da stare a fissarlo da tre ore?!
<< Non mi sembra…mi stai quasi spaventato Roxie. >> esclamò pacato, posando una mano sulla sua spalla.
<< Sto bene. >> rispose lei alzandosi con uno scatto dal divano e uscendo dalla cucina. Si infilò il cappotto e uscì sul portico della casa. Si sedette sul dondolo e iniziò a farlo muovere avanti e indietro, chiuse gli occhi e respirò l'aria fresca della campagna.
<< Roxanne >> esclamò Harry vedendo la ragazza seduta fuori.
Roxie aprì gli occhi e girò a guardare il ragazzo posizionato alla sua sinistra.
<< Ciao >> lo salutò lei con un debole sorriso sulle labbra.
<< Sei scappata stamattina… >> disse lui sedendocisi accanto.
<< Non volevo svegliarti… non avrai dormito un granché a causa mia. >> abbassò il viso dall'imbarazzo.
<< Figurati…non sono uno che dorme tanto…. >> entrambi sorrisero guardandosi negli occhi.
<< Grazie, a proposito >>
<< Per cosa? >> Harry sembrò non capire.
<< Mi hai tranquillizzato. >>
<< Così poco… >> alzò un braccio e l'attirò a se. Improvvisamente la ragazza sentì un senso di rifiuto, di oppressione, si sentì quasi soffocare. La notte prima le braccia di Harry erano servite a confortarla, a proteggerla, mentre ora le stavano strette, la soffocavano. Tutto questo era molto confuso.
<< Vado a fare una doccia >> Roxie si staccò da Harry e scappò all'interno della casa, lasciando Harry perplesso. Non era più sicuro di nulla, dopo la notte trascorsa insieme, anche se soltanto dormendo, perché oggi si comportava così? Harry si pose molte domande, a cui non era in grado di fornire delle risposte esaurienti, giuste, corrette. Cosa le era successo? Era forse tornata da Zayn? Amava Zayn e a lui l'aveva soltanto preso in giro? Era così? O Harry stava esagerando? Era diventato paranoico e non era vero nulla di tutto ciò che aveva percepito in quei due minuti che le era stato accanto. Forse aveva altri problemi per la testa. Harry non ne era sicuro, non era mai stato certo del suo rapporto con Roxie, ed ora non lo era più che mai.























Salve gente!!!! E' passato un po' di tempo dall'ultima volta che ho aggiornato ma ho avuto parecchio da fare! Allora come al solito ringrazio tutti, siete magnifiche voi che recensite e voi che avete messo la storia tra le preferite e le seguite!! E ringrazio anche chi legge soltanto! :)) Sono felice che questa storia stia piacendo! E parlando proprio di questa ff, vi annuncio che questo capitolo è stato un parto XD c'ho lavorato molto, è abbastanza lungo e abbastanza profondo, spero che a voi non risulti noioso! In questo capitolo vengono scavate a fondo le emozioni di Roxie, e poi c'è lo scontro con Zayn, be' da qui si capisce abbastanza che Roxie è MOLTO confusa!! Quando si deciderà una buona volta?!! XD Credo che farà una scelta alla fine, oppure prima, ancora non lo so, dato che la scrivo man mano! Ma state tranquille che riuscirò a completarla, perché mi piace davvero molto! Probabilmente è la mia preferita in assoluto tra tutte quelle che ho scritto finora! :) Vi avviso che il prossimo capitolo credo di postarlo lunedì! Avrò il weekend ultra pieno di cose da fare :D Quindi godetevi questo che è bello lunghetto! Vi adoro!!!!!! <3 Un bacioneeee
PS: Non è che mi fate trovare qualche recensione in più la prossima volta? :D Ve ne sarei sicuramente grata!! :))) M.

























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Capitolo 11
*** 10 Capitolo ***



Capitolo 10





Domenica pomeriggio, tra qualche ora sarebbero tornati a Londra. Roxie stava sistemando le sue cose nel borsone che si era portata, quando sentì bussare alla porta, aprirsi ed entrare Liam.

<< Ehi… >> le disse, avanzando verso di lei con le mani in tasca.

<< Ehi. >> rispose lei continuando a fare quello che stava facendo.

<< Tutto ok? >> le domandò quasi timoroso.

<< Sì, perché? >> chiese lei senza neanche guardarlo.

<< Così…sai, Harry è un po' preoccupato per te >> Roxie si voltò di scatto verso il ragazzo.

<< Perché? Che ti ha detto? >>

<< Ha detto che eri un po' strana stamattina >> tentò Liam.

<< Sto bene! Sto benissimo? Non vedi? >> esclamò quasi istericamente voltandosi di nuovo verso Liam, il quale non credette neanche ad una sua singola scusa appena usata. Era più che chiaro, non stava bene e sarebbe esplosa da un momento all'altro. Infatti lasciò cadere un jeans che aveva tra le mani per terra e scoppiò a piangere. Lui si avvicinò istintivamente e l'abbracciò, essendo rimasto intenerito e dispiaciuto anche per la scena appena assistita.

<< E' tutto ok, sfogati pure >> le sussurrò lui, accarezzandola dolcemente, come un fratello maggiore che non aveva mai avuto.

<< Non ce la faccio più, tutto questo è troppo…sto per esplodere! >> disse tra un singhiozzo ed un altro.

<< Tranquilla, ci sono io… >> cercò di calmarla. Dopo qualche minuto si sedettero sul letto, Liam mollò l'abbraccio e lei si asciugò le lacrime con le mani.

<< Ti va di parlarne? >> le chiese Liam, osservandola, aveva uno sguardo spento, sembrava essere invecchiata di dieci anni.

<< E' stata dura già parlarne con Harry, non so se riuscirei a raccontare tutto di nuovo… >> disse lei, ora con voce un po' più ferma.

<< Se non ti va lo capisco…mi dispiace ad ogni modo. Vorrei tanto poterti aiutare >> esclamò serio e dolce afferrandole il viso tra le sue forti mani.

<< Ho paura Liam, non so se riuscirò mai ad amare qualcuno…non sono neanche sicura di sapere cosa sia l'amore…. - fece una pausa, lui lasciò la presa e smise di fissarla - mi credi una bambina, non è vero? >> si voltò a guardarlo, mentre Liam era intento a fissare il vuoto, come se stesse pensando a qualcosa di molto brutto.

<< Che ti è successo Roxie? >> le chiese dopo qualche istante guardandola con il volto serio. Roxie non lo aveva mai visto prima d'ora così severo, era strano, quasi si sentiva in soggezione, come se non lo conoscesse affatto.

<< Non so se… >> Roxie si bloccò, non era pronta, era stata messa sotto pressione da Liam e si sentiva in imbarazzo quasi.

<< Roxanne che ti è successo? Dimmelo! >> Liam si alzò in piedi e il suo tono divenne aspro. Sembrava decisamente un fratello maggiore, il quale cercava in qualche modo di proteggerla. La ragazza fece una pausa, prese forza, prese fiato, e poi iniziò il tragico racconto.

<< Mi sono dovuta occupare di mia madre, durante la sua malattia, mio padre non era mai presente. - parlava lentamente, quasi come se stesse facendo un enorme sforzo parlandone di nuovo e dovendo soprattuto ricordare tutto di nuovo. Liam ascoltava serio le parole della ragazza. - Dopo la sua morte, mio padre divenne un alcolizzato, mi picchiava, e…e >> si bloccò scoppiando a piangere, era una violenza per lei parlare di tutto quello. Liam si piegò sulle ginocchia avvicinandosi a Roxie, le mise le mani sulle ginocchia.

<< Mi dispiace…mi dispiace tanto piccola…non meritavi tutto questo. >> Roxie si gettò tra le sue braccia e restò lì finché non si fu al cento per cento calmata. Liam non disse nulla, lasciò che si sfogasse fin quando non ne avesse bisogno.











Harry era fuori sul portico in piedi a riflettere. Le sue riflessioni furono interrotte da alcuni passi provenienti da dietro. Era Zayn, il quale gli si mise accanto, assumendo la sua stessa posizione. Sembrava si volessero dire mille cose, sembrava stessero comunicando nei proprio pensieri, senza emettere alcun suono, senza pronunciare una sola sillaba. Erano amici da tanto ormai e questa era la prima volta che si verificava una situazione del genere. Fin troppo presi dalla stessa ragazza, troppo orgogliosi per discuterne e se lo avessero fatto erano entrambi consapevoli di come sarebbe andata a finire.

<< Mi dispiace.. >> riuscì a dire Harry, mentre continuava ancora a fissare il vuoto davanti ad egli stesso. Zayn lo fissò per qualche istante, non era neanche sicuro di voler rispondergli.

<< Colpa mia - continuò Harry. - Avevo capito che eri preso da lei, ma dopo che si è confidata con me, ho ceduto. Sono stato un idiota. >> Nonostante Harry provasse un fortissimo sentimento per Roxie, la ragazza dagli occhi blu che lo aveva stregato, ipnotizzato con il suo sorriso, provò a sacrificarsi per il suo carissimo amico. Forse l'avrebbe persino persa, pur di far felice lui; ma questo gli sarebbe costato davvero caro. Ne avrebbe sofferto molto, e già si stava preparando psicologicamente a cosa lo avrebbe aspettato.

<< Non dire così… la colpa è stata mia! Se non le fossi saltato addosso dopo due giorni che era arrivata a Londra, forse ora non mi odierebbe! >> Ma entrambi cercavano di addossarsi le proprie colpe, quindi l'uno colpevole di fronte all'altro.

<< Lei non ti odia…affatto…anzi, sembra che tu gli piaccia, e anche tanto. >> Zayn iniziava a non capire, invece nella voce di Harry era stagliato un sentimento di amarezza.

<< Lei è stata al letto con te per prima. >> disse senza neanche pensarci Zayn, consapevole del dolore che gli aveva provocato lo scoprire quella terrible notizia, e in che modo poi, trovando Roxie mezza nuda uscire dalla stanza di Harry la mattina presto.

<< No, non abbiamo fatto nulla! >> rispose Harry aggrottando la fronte, i suoi occhi esprimevano sincerità e di questo Zayn se ne accorse immediatamente.

<< E perché è uscita mezza nuda dalla tua stanza stamattina? >> domanda più che lecita, secondo i calcoli di Zayn. Quando una ragazza esce svestita dalla stanza di un ragazzo solo una cosa vuol dire, ossia sesso.

<< Era già in quel modo quando l'ho fatta stare con me stanotte, era terrorizzata dai tuoni e dai lampi…l'ho soltanto confortata e tranquillizzata..niente di che.. - Harry fece una pausa, riflettendo se quello che stava per dire fosse appropriato - Sai, io non so cosa ci sia nella sua testa, un giorno si comporta in un modo e il giorno dopo è tutta un'altra persona, quasi come se avesse dimenticato tutto…e questo non so se c'entri con quello che ha passato, non lo so davvero! Vorrei capirla! >> Zayn annuì durante tutto il discorso di Harry. Si sentì improvvisamente un estraneo, come se non conoscesse affatto quella ragazza, nonostante si fossero baciati, nonostante avessero parlato più volte e nonostante si stavano per spingere oltre. Si sentiva tagliato fuori, perché Harry doveva conoscere i suoi più intimi e nascosti segreti, e lui no?

<< Anche con me si comporta così Harry! E io non so davvero nulla della sua vita prima di venire qui, a parte la morte della madre, e poi niente più. >>

<< Ne ha passate davvero tante e cose orribili, ma non sta a me dirti… mi dispiace. >>

Harry non avrebbe detto una parola, nonostante lui e Zayn erano amici, ma quando prometteva una cosa, non spezzava la promessa fatta.











Roxie aveva finito di preparare le sue cose, aveva sistemato tutta la stanza, non aveva l'abitudine di lasciare tutto in disordine, ma rimetteva ogni cosa al suo posto quando alloggiava nelle case altrui, lo faceva perfino negli alberghi. Era una persona ordinata e doveva avere tutto sotto il suo controllo. Ripensò ad un attimo prima, quando aveva rivelato a Liam tutta la verità, la sua atroce storia. Si sentiva strana, quel suo segreto che meticolosamente custodiva, adesso più persone ne erano a conoscenza, ma di queste persone sapeva che si poteva fidare ciecamente. Era come alleggerita da quel grosso peso che portava da ormai due mesi. Sembrava ieri, quando tutto iniziò. I suoi pensieri furono interrotti dalla presenza di Zayn, fissa ed immobile sull'uscio della porta. Piano piano avanzò verso la ragazza che anche lei assunse la sua stessa espressione. Confusione, timore e imbarazzo si impossessarono del suo corpo. Cosa voleva quel ragazzo dai grandi occhi ambrati che la guardava? Qualcosa dentro di lei la stava divorando. Forse un desiderio ignoto, il quale stava cercando di reprimerlo, non era giusto, troppe persone avrebbero sofferto e lei era una fra quelle.

<< Ti prego…- esclamò lui serio e quasi impaurito dalla sua reazione -… voglio sapere anche io… >> Roxie lo fissò, aggrottò la fronte e socchiuse di poco gli occhi. Anche lui voleva sapere, quel segreto non era quasi più un segreto oramai.

<< Non so se… >> provò a dire, ma Zayn si avvicinò pericolosamente a lei, afferrandole la mano destra. Lei la guardò, abbassando lo sguardo, poi passò ad ammirare i suoi occhi che la guardavano bramosi di sapere.

<< Ti prego, lo voglio davvero. >> disse Zayn, stringendole la mano con cura e dolcezza. Lei mollò la presa docilmente e si sedette ai piedi del letto, lui la imitò, avendo capito che avrebbe parlato, finalmente.

<< Da dove inizio? La storia è quella, questa è la terza volta che la racconto, e ogni volta sembra che cambi. >> esordì Roxie, portando una mano sulla testa, scostando il ciuffo che finì sugli occhi. Zayn la fissava, sguardo serio, compassionevole, aveva capito che la sua storia non sarebbe stata leggera, semplice, bella, e non avrebbe avuto ne tantomeno il lieto fine.

<< Mia madre ha sofferto velocemente e duramente. E' durata poco ma è stato tremendo, per lei, per me, ma non per mio padre. Lui usciva quando mia madre passava i suoi momenti peggiori, c'ero io ad occuparmi di lei. Lui diceva che non poteva vederla in quello stato, così usciva per non sopportare quel dolore. Egoista, vero? A me invece non faceva soffrire vederla ridotta in quello stato pietoso, secondo il suo cervello contorto. Nonostante a volte mi chiudevo nel bagno a piangere e a piangere ancora, dovevo avere il coraggio di sostenere quella situazione. Il giorno dopo la sua sepoltura, iniziò il mio calvario. Lui era così a terra, così depresso che iniziò a bere, ingurgitò tanto alcol, che alla fine la sua mente si annebbiò e io fui quella che ne subì le conseguenze. Semplicemente quel martedì non avevo voglia di alzarmi dal letto, ero così stanca, triste, disperata e abbattuta che avevo voglia di restare al letto per almeno una settimana. Chiudere tutte le finestre, infilare la testa sotto le coperte e rimanerci fin quando non mi sarei sentita okay. Non so cosa avrei fatto una volta in piedi. Mi sarei depressa in casa fino a morire deperita? Mi sarei rialzata ancora più forte di prima, perché cosciente del fatto che avevo sopportato tutta quella tragedia irreparabile, stancante e dolorosa? Le due opzioni non furono affatto considerate, non ne ebbi il tempo. All'improvviso, mentre stavo aprendo gli occhi, sentii la porta aprirsi bruscamente e la figura di mio padre comparirmi di fronte. I suoi vestiti erano luridi, i suoi occhi erano rossi e lucidi, venne verso di me e strappò via tutte le coperte. La sua mano si posò sul mio braccio, afferrandolo con forza, tirandomi via dal letto. Sentii un dolore allucinante sul braccio, diventato subito rosso, ma quello non era nulla per ciò che dovetti sopportare più avanti. Mi disse che dovevo alzarmi e che dovevo iniziare a preparare il pranzo, perché da quel momento in poi ero io la donna di casa. Non sarei andata a nessuna università, la cultura non serviva a niente secondo lui, nonostante era stato sempre fiero dei voti che prendevo a scuola. Durò così per i due mesi passati, ma ogni tanto non tornavo a casa per giorni interi, rientrando alle due di notte dalla finestra della mia stanza e il giorno dopo quando lui si alzava dal letto trovava già il pranzo pronto, mentre io ero già sgattaiolata via alle cinque di mattina. - fece una pausa, quel racconto così deprimente l'aveva stancata e nuovi ricordi erano emersi, Zayn era rimasto per tutto il tempo lì ad ascoltarla, il dolore di Roxie era riuscito a filtrare nel corpo di Zayn, infatti, sul suo volto erano comparse due lacrime dai rispettivi occhi. - Questa è la mia storia, orribile lo so, ma questo volevi sapere, e questo ti ho detto. >> concludendo la frase Roxie si alzò in piedi, lui la fermò bloccandole la mano destra, la fece girare verso di lui e la baciò leggermente, talmente leggero che quasi avesse paura di farle male.

Staccandosi, Roxie lo guardò negli occhi, frenando la voglia pazza di scoppiare in lacrime, di gettare via quello che ancora si teneva dentro, ma erano già abbastanza tutte le lacrime versate precedentemente. Adesso doveva iniziare a vivere sul serio, mettendo da parte quel passato così buio.

<< Grazie… >> esclamò lui tenendo lo sguardo fisso su di lei. Si sentiva quasi male quanto lei, aveva l'aspetto da cattivo ragazzo, del ragazzo superficiale ma sapeva essere più sensibile di una ragazza. Era felice che Roxie gliene aveva parlato, voleva condividere il suo dolore con lei, fino a quando non sarebbe scomparso.

<< Ho detto anche troppo. Tu sai la storia completa. Non chiedermi perché a te ho raccontato tutto per filo e per segno. >> disse la ragazza, avvicinandosi alla finestra e guardando fuori, notando che il tempo si stava guastando di nuovo.

<< Puoi fidarti di me. Lo sai anche tu, sarà per questo. Sono bravo ad ascoltare. >> si avvicinò a lei lentamente.

<< Sarà…ma io non dimentico… >> Zayn capì a cosa si riferiva lei, la quale si voltò a guardarlo. Improvvisamente la tristezza sul suo volto scomparve e un' espressione rilassata comparve su di esso.

<< Sai che mi dispiace e che non era mia intenzione, in entrambi i casi. >> sulla bocca di Roxie comparve un debole sorriso, quasi provocante.

<< Bene, sai a cosa mi riferisco allora. >> Zayn stette al gioco, sorridendo anch'egli.

<< La tua voglia scatenata di portarmi al letto…. - esclamò avvicinandosi a Zayn fino a che solo centimetri li separassero - il tuo bacio con Anne….davvero di bassa classe Malik…lo so che lei è bella…ma…c'ero io prima, no?! >> Zayn stava per comportarsi esattamente come quella prima volta, ma resistette, soffocò tutti i suoi istinti.

<< Infatti… >> rispose intrappolato dal potere di seduzione che stava usando Roxie.

<< E se adesso ti toccassi qui…? >> gli chiese infilando una mano sotto la t-shirt blu di Zayn. Lui sorrise compiaciuto ed elettrizzato all'idea di cosa sarebbe successo a breve.

<< Direi che sarebbe perfetto >> rispose lasciandola fare.

<< E se dessi un bacio qui…? >> posò le sue labbra sul lato sinistro del collo del ragazzo, scoccando un dolce bacio leggero.

<< Anche questo sarebbe perfetto.. >> Roxie sorrise soddisfatta. Prese con entrambe le mani la maglietta di Zayn sfilandogliela. Squadrò il suo petto, scendendo giù agli addominali. Perfetti, pensò, per poi posarsi con le labbra e dare mille baci.

Zayn decise che avrebbe iniziato anche lui a darsi da fare. A Roxie piaceva avere il comando, forse per questo anche quella volta si era infastidita, così decise che per questa volta sarebbe stata lei a dirigere i giochi.

Le cinse i fianchi portandola verso il letto e sdraiandocela sopra. Lui le si posò di sopra, le tolse via la maglietta e i jeans. La ammirò per una seconda volta, ma adesso gustò meglio la scena, non aveva fretta e si sarebbe assaporato ogni minuto. Roxie provò vergogna, mentre Zayn la fissava, non le era mai piaciuto che qualcuno la guardasse, ma se le altre volte aveva provato "fastidio", adesso provava solo "vergogna". Lui era così perfetto, e lei si sentiva quasi inferiore alla sua bellezza dionisiaca.

Le diede tanti baci ovunque, finchè non rimasero entrambi nudi, l'uno di fronte all'altra. Continuavano a contemplarsi, lui era così affascinato e rapito dai suoi occhi blu, dal suo seno perfetto, i fianchi ben proporzionati con il resto del corpo; mentre lei era ipnotizzata dal suo sguardo seducente, forte, dalle sue mani così abili e dal suo straordinario busto. Dopo qualche istante di ammirazione, Zayn fece sua Roxie, nessun dolore, solo puro piacere. Rimorsi? Forse. Ma a quelli era meglio non pensare, Roxie pensava a tutto il piacere e a tutta la delizia che stava provando, dimenticando il resto. Entrambi avevano dato sfogo a ciò che più desideravano, finalmente. Era giusto o sbagliato? Un'altra persona ne avrebbe sofferto, ma era troppo complicato pensare anche a quello durante quel momento tanto atteso e così gradevole.

Puro atto di egoismo, ne concluse Roxie.




















Salve!! Come promesso sono riuscita a postare un nuovo capitolo!! Ammetto, rileggendolo che non è un granché, anzi è orribile!!! E' venuto malissimo! E ne sono profondamente dispiaciuta! Prometto che il prossimo sarà migliore, farò di tutto per farlo uscire perfetto! Ok, ora mi sento una gran responsabilità addosso XD Detto questo, basta vaneggiare e come al solito ringrazio TUTTE, siete magnifiche! Grazie grazie grazie!!! Senza di voi non andrei avanti di sicuro nel pubblicare ogni volta un nuovo capitolo di questa FF! Vi adoro!! :)) Ad ogni modo, per quanto riguarda questo capitolo, be', c'è da dire che Roxie ha raccontato la sua storia a Liam, anche se gliene ha raccontato una versione abbastanza striminzita xD, e poi l'ha raccontata anche a Zayn, a lui è spettata una versione abbastanza elaborata! La storia tra Harry e Roxie in questo capitolo viene accantonata, o meglio è confuso anche Harry per quanto riguarda il comportamento di Roxie, che sembra cambiare atteggiamento alla velocità della luce! E poi be', Roxie si è finalmente concessa a Zayn, il quale la desiderava ardentemente (?) XD (sto iniziando a vaneggiare di nuovo) Non mettetevi l'anima in pace, perché ancora nulla è stabilito nel cuore di Roxie! Ho grandi progetti per lei e per la storia in generale! Ancora ci vuole per la fine della storia!
Il prossimo capitolo lo posterò mercoledì! :) Un bacione!! Alla prossima <3 M.















































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Capitolo 12
*** 11 Capitolo ***



Capitolo 11



I suoi occhi erano intenti e concentrati a guardare oltre il finestrino. Si muovevano lenti osservando tutto ciò che passava, le grandi estese di verde, e le colline in lontananza. I suoi pensieri erano collegati con ciò che stava osservando. Non pensava a nulla di eccezionale o di importante, semplicemente la sua mente ripercorreva le scene di qualche ora fa e il suo corpo rabbrividiva a scatti ricordando le sensazioni provate. Restò in quella posizione fino a casa, non aveva parlato con nessuno di quello che era appena successo. Si sentiva da un lato libera e spensierata, ma dall'altro aveva un grosso peso all'altezza dello stomaco che non aveva voglia di analizzare e capire cosa glielo provocava, si sarebbe dedicata più tardi a scoprire cosa le stava succedendo.

Si rifugiò nella sua stanza, sedendosi sul letto con le ginocchia portate sotto al mento su cui lo aveva poggiato. Abbracciò le gambe strette e iniziò a mettere in moto il cervello. Di nuovo le immagini del padre, il suo volto rosso, le sue mani forti e dure colpire la sua pelle fragile; il dolore ardente provocatole da i diversi colpi che si posavano incessanti lungo il suo corpo. Avrebbe mai dimenticato quella sensazione o quelle scene così atroci? L'avrebbe tanto voluto, ma era ben consapevole del fatto che mai sarebbero scomparse; erano scritte a caratteri grandi, impresse nel suo cervello. Cosa di cui ne soffriva molto.

<< Ehi >> udì improvvisamente, alzò il volto e Harry entrò nella sua stanza, rimanendo incerto se restare o andarsene. Roxie era accovacciata sul letto, le lacrime che scendevano come pioggia incessante e forse non era un ottimo momento per parlarle, forse voleva solo restare da sola.

<< Ehi >> rispose lei, asciugandosi velocemente le mille lacrime che avevano invaso il suo viso.

<< Che succede? >> chiese lui avanzando cautamente verso il letto.

<< Niente…cattivi pensieri. >> rispose sorridendo, cercando di tranquillizzare il ragazzo.

<< Vuoi parlarne? >> le chiese sedendosi di fronte a lei.

<< Nulla di importante… >>

<< Sei sicura? Sai che puoi parlarne di tutto con me! Riguarda tua madre, tuo padre? >> Roxie abbassò lo sguardo.

<< Sì, in un certo senso. >>

<< Dimmi… >> la esortò lui.

<< Vorrei tanto non fosse successo nulla…vorrei che non mi avesse fatto del male, io gli volevo bene prima di tutto quello che mi ha fatto. Era un bravo papà. Si è trasformato in un mostro. Non credo lo perdonerò mai. >> le ennesime lacrime scesero, il pensiero di non avere più dei genitori la divorava, la rattristava e le metteva un senso di vuotezza dentro il suo corpo. Harry si avvicinò ulteriormente e l'abbracciò, ponendo il suo volto sul suo petto. Avrebbe voluto cancellarle dalla testa tutti quei brutti ricordi. Avrebbe fatto di tutto per lei.

<< Harry…non voglio pensarci >> disse soffocando le parole in un pianto quasi isterico. Iniziò a piangere e a singhiozzare. Harry tentò di calmarla, la accarezzò e le sussurrò parole dolci. Avrebbe voluto premere il tasto "cancella" ed eliminare tutti i pessimi pensieri che assillavano la sua mente, lui se avesse potuto farlo lo avrebbe fatto. Harry poteva sembrare un ragazzo forte, sicuro di se, tenace, ma in realtà aveva una grande anima, era sensibile e anche fragile a volte. Qualcuno che non lo aveva mai visto o conosciuto prima si faceva ingannare dall'apparenza, pensando che fosse il contrario di quello che Harry è in realtà. Questo Roxie lo aveva percepito, era stato sempre lì per lei, in prima fila, e ormai se ne stava convincendo sempre di più.

Iniziò a calmarsi dopo che Harry era restato lì insieme a lei nella stessa posizione per oltre un'ora. Adesso era calma, tranquilla e si era detta a se stessa di non pensarci almeno per qualche giorno. Quei brutti momenti le venivano spesso ma a distanza di giorni, poi si ripeteva che non ne valeva la pena stare male per cose che erano già successe, la vita è una soltanto e perché sprecare del tempo prezioso a piangersi addosso?

<< Grazie…sei un tesoro… >> esclamò lei, nel mezzo del silenzio più totale. Quel suono sembrava quasi strano a percepirlo dopo tutto quel tempo passato nella più assoluta tranquillità.

<< Non devi ringraziarmi. >> rispose lui avvicinando le sue labbra a quelle di Roxie, la quale si sottrasse subito.

<< Che c'è? >> chiese lui aggrottando la fronte.

<< Niente…è che… >> si infilò una ciocca dietro l'orecchio e si alzò dal letto. All'improvviso si sentì una traditrice, adesso la sua mente era colma di immagini raffiguranti lei e Zayn.

<< Cosa? >> Harry divenne serio, capì che c'era qualcosa che non andava.

<< Harry…io… >> avrebbe inventato una scusa all'istante, non voleva ammettere di averlo fatto con Zayn, non gliel'avrebbe detto per nessuna ragione.

Harry rimase in silenzio in attesa di una risposta.

<< Non….non mi va di complicare le cose.. >> disse senza neanche pensarci più di tanto.

<< Che vuol dire? Ci siamo baciati mi sembra.! >> il ragazzo si stava innervosendo, il comportamento di Roxie era assurdo.

<< Stiamo andando di fretta >> Harry sgranò gli occhi e si alzò dal letto.

<< Di fretta? Due, tre baci è andare di fretta? Roxie non sei una suora! Non stai commettendo un peccato! >>

<< Mi dispiace.. >> esclamò per poi uscire dalla stanza, non avrebbe continuato quella conversazione, non c'era nulla da aggiungere. Harry-Roxie 1 a 0.











<< Che succede Roxie? >> chiese Niall vedendo apparire in preda ad una crisi di nervi Roxie. Camminava su e giù per il salone, pensando ad una via di fuga.

<< Ti va di sparire per almeno due ore? >> gli chiese quasi pregandolo.

<< S-sì! >> rispose non troppo convinto il biondo, che si alzò dal divano, sul quale era seduto per guardare una partita di football che stavano trasmettendo alla televisione.

<< Perfetto! Vieni con me! >> lo trascinò in macchina, guidò per mezz'ora, raggiungendo la parte più lontana di Londra. Avevano raggiunto un posto tranquillo, solo verde attorno e Roxie iniziò a respirare di nuovo, quell'ansia e quella pressione stavano scomparendo.

Niall era rimasto in silenzio per tutto il tempo, non sapeva cosa dire, cosa fare. Aveva appoggiato la sua amica in quella pazza idea di scappare, di allontanarsi da tutto e da tutti, staccare la spina e forse anche lui ne aveva bisogno. Tutti, in fondo, hanno bisogno ogni tanto di staccare tutto e scomparire; spezzare la catena della routine e vivere un momento di pura spensieratezza.

<< Tutto ok? >> le chiese Niall, mentre Roxie appoggiava la testa sullo sterzo.

<< No…va tutto male! Ho già abbastanza problemi e me ne vado sempre a cercare degli altri! Brutta stupida che sono! >> finì la frase sollevando la testa e volgendola verso il biondino che aveva la stessa espressione da un'ora.

<< Ne vuoi parlare? >> chiese timorosamente.

<< Problemi di cuore o problemi familiari? Scegli! >>

<< Quelli di cuore, poi passiamo a quelli familiari, che saranno di sicuro più importanti! >> Niall sembrava essere un ragazzo intelligente, pensò Roxie.

<< Ok….be'….sono tra due fuochi…non so quale scegliere! >> Niall studiò la sua espressione e provò ad immaginare chi potessero essere questi due ragazzi.

<< E' così difficile! Lo so che non potrei mai stare con due ragazzi nello stesso momento ma come faccio a scegliere? Entrambi hanno tutto ciò che cerco! Oddio. >>

<< Allora Roxie, concentrati, innanzitutto questi due ragazzi sono per caso Harry e Zayn? >> Roxie divenne all'istante rossa dall'imbarazzo.

<< Come lo sai? >> Roxie a volte era anche molto ingenua.

<< Scherzi? Sei qui da poco, e oltre Anne, non hai mai parlato di nessun ragazzo conosciuto all'università, quindi chi potevano essere se non Harry e Zayn? Louis è già impegnato, Liam è tuo cugino e io, be', a meno che non me ne sia accorto, insomma rimangono solo loro due sulla lista. >>

<< Be' è vero…sono proprio loro due… >> ammise rossa in viso.

<< Qual è il problema? >> le chiese il biondino, avrebbe tanto voluto aiutarla, cercare una soluzione.

<< Il problema? Harry è così dolce, sensibile, i suoi occhi e il suo sorriso mi fanno impazzire. E poi c'è Zayn, il suo lato misterioso, il suo lato da duro, oltrepassando il fatto che è così bello, mi fanno sciogliere, ne sono completamente attratta! Come potrei scegliere? >> Niall ascoltò attentamente e analizzò ogni singola parola pronunciata dalla mora.

<< E chi ti fa stare meglio? >> le chiese Niall serio.

<< Mmmm…forse Harry >> rispose quasi sicura.

<< Con chi preferiresti passare più tempo? >> le chiese ancora. Che domande difficili, pensò Roxie.

<< Non lo so…questo davvero non lo so! >> rispose sconcertata.

<< Chi ti fa ridere di più? >>

<< Cosa c'entra questo? >> gli chiese guardandolo strano.

<< E' importante che un ragazzo sia divertente, no? O ti piacciono i tipi seri e noiosi? >> Roxie ci rifletté un attimo e poi si convinse che Niall aveva ragione.

<< Harry. >> rispose senza pensarci più di tanto.

<< Chi ti soddisfa di più? >>

<< Ok, ora basta Niall! Queste domande sono strane! >> Niall scoppiò a ridere, provocando una risatina anche da parte di Roxie che si portò una mano sulla bocca.

<< Cercavo di essere utile! >> si difese il ragazzo alzando le mani in segno di resa.

<< Sì ma non credo ci stessi riuscendo! >> Roxie questa volta rise un po più forte.

<< Ad ogni modo resta il fatto che non hai mai nominato Zayn finora, ma soltanto Harry, quindi qualcosa vorrà dire, non credi? >> forse Niall era riuscito ad arrivare ad una conclusione, rifletté Roxie quasi entusiasta.

<< Forse…ma Zayn..be' Zayn mi attrae anche! >>

<< E quindi? Vorresti stare con Zayn? >> chiese innocentemente Niall.

<< Harry…. >> poi esclamò Roxie quasi con voce malinconica.

<< Sei un guaio signorina! Hai una mente contorta! Giuro! >> Roxie tirò una leggera pacca sulla spalla di Niall, il quale rise. Era così solare Niall, e così piacevole stare in sua compagnia che Roxie lo riteneva un grande amico.

<< Lo so… ma prenderò una decisione, prima o poi! >> sorrise auto convincendo se stessa. Quella richiesta sembrava impossibile.

<< Almeno non sei andata molto giù! >> esclamò Niall dopo qualche secondo con la faccia ancora piegata in una grande risata.

<< Che vuoi dire? >> chiese Roxanne ridendo, per essere stata contagiata da Niall.

<< Be'…mi riferisco a quello…sai cosa… >> Niall parò in maniera implicita ma Roxie capì solo ora.

<< Ah…tu dici…il sesso? >> Niall avvampò, non era semplice parlare con le ragazze di quell'argomento per il ragazzo, aveva sempre trovato difficoltà. Infatti si limitò ad annuire guardando altrove.

<< Perché sei diventato rosso amore? >> lo sfotté Roxie facendo la voce dolce.

<< Smettila! Non sono rosso! >> rispose piccato Niall stringendo i pugni. Roxie scoppiò a ridere trovandolo adorabile.

<< Solo un po'! >> aggiunse la ragazza cercando di smettere di ridere.

<< Rispondi alla domanda scema! >> disse Niall tornando serio e tornando al suo colore naturale di pelle.

<< Sì… >> adesso era lei quella che stava diventando rossa come un peperone.

<< Sì l'hai fatto? Sì non l'hai fatto? >> chiese Niall affinché lei fosse più specifica.

<< La prima…. >> Niall sgranò gli occhi e si portò una mano sulla bocca sbalordito.

<< Che c'è? >> chiese lei come se non avesse detto nulla di importante.

<< Sei matta?!! Con tutti e due? Liam se lo viene a sapere li caccia via di casa! >> Roxanne aggrottò la fronte perplessa.

<< Che c'entra Liam?! E poi no, non con tutti e due!! >> specificò Roxie, iniziò ad agitarsi.

<< Be' proprio ieri parlavamo di te…diceva che ti considera come una sorella, soprattutto dopo che ti sei confidata con lui, ovviamente non mi ha detto nulla delle tue cose….vorrebbe proteggerti, dato che ti vede molto fragile e poi mi ha praticamente specificato che vorrebbe che tu non facessi, be', sesso - Niall tornò ad essere rosso in volto, era più forte di lui imbarazzarsi per quell'argomento - con Harry o con Zayn. >> Roxie rimase sconcertata, che voleva dire?!

<< E perché mai? >>

<< Perché, ah…tu non conosci la fama di Harry e Zayn? Famosi per portarsi al letto più ragazze possibili, soprattutto Harry. Zayn era così prima, adesso si sta quasi responsabilizzando. >> Roxie rimase senza parole, allibita da ciò che aveva appena sentito. Evidentemente non si era bene informata su che tipi erano questi ragazzi. L'aveva dato troppo per scontato che erano dei bravi ragazzi, anche se doveva intuirlo da ciò che Zayn aveva provato a fare con lei la prima volta. Ed ora c'era riuscito, era riuscito a portarsela al letto, ad allungare la lista delle sue conquiste. Si sentì improvvisamente sporca, una sgualdrina. Come aveva fatto a cedere così? Eppure lui le era sembrato così sincero, così, innamorato. Ma innamorato era un parolone da usare, pensò Roxie.

<< Ti senti bene Roxie? >> le chiese improvvisamente Niall notando l'espressione assunta nel volto della ragazza.

<< Che cretina che sono stata!! Dovevo capirlo! Sono stata usata! >> Roxie poggiò nevroticamente le mani sullo sterzo e si voltò a destra guardando fuori dal finestrino le campagne inglesi.

<< Con chi sei stata Roxie? >>

<< Con Zayn… >> rispose all'istante continuando ad ammirare il paesaggio ricco di verde.

<< Sei pentita? >> chiese Niall ingenuamente e timidamente ma quella domanda ci stava, ci stava eccome.

<< Sì…dopo le cose che mi hai detto ho riflettuto, e forse Zayn si è solo goduto un'altra ragazza disposta ad andarci al letto, ma io non sono come le altre - questa volta Roxie si gira verso Niall assumendo un tono di voce quasi disperato - io non sono una fan scatenata, in preda agli ormoni e con una voglia pazzesca di farmi uno di voi cinque. Io sono innanzitutto una persona con dei sentimenti e non mi faccio trascinare dagli istinti, dalle voglie improvvise. Io sono una persona razionale e vado fino in fondo solo quando sono al cento per cento sicura ed evidentemente Zayn mi ha presa in giro. Ha recitato così bene! >> terminò con un sorriso amaro e poggiò la testa sullo sterzo, trattenne le lacrime che avevano tanta voglia di sfuggire, di evadere.

<< Forse ti sbagli, magari Zayn tiene a te e non è venuto al letto con te solo perché sei bella e perché ci sei cascata. >> Niall posò una mano sulla coscia sinistra di Roxie per tranquillizzarla e per calmarla.

<< O è soltanto un bastardo. >>

<< Conosco bene Zayn e non credo l'abbia fatto per questo. Devi parlargli. Se credi che lui sia quello giusto. >> improvvisamente il telefono di Roxie iniziò a squillare. Lo sfilò dalla tasca del jeans e lesse sul display il nome di Harry.

<< E' Harry. >> disse sottovoce.

<< Non rispondi? >>

<< Ho appena litigato con lui. Non mi va di sentirlo. >> rispose distaccata Roxie.

<< Sarà preoccupato. >>

<< Sì, ma ora vedo anche lui come un stronzo, capace soltanto di fare sesso. >> esclamò Roxie con voce disgustata.

<< Harry c'ha mai provato con te? >> chiese Niall fissandola.

<< In che senso? >>

<< Nel senso che ha provato a…. >> a Roxie stava quasi scappando una risata, trovava adorabile il fatto che Niall non riuscisse a parlare di quell'argomento tabù.

<< No…non l'ha mai fatto. Ci siamo soltanto baciati. >> a Roxie le si illuminarono gli occhi ripensando alla dolcezza di Harry e dei suoi baci.

<< Allora credo che ad Harry non interessi sotto quell'aspetto, nel senso che non sei un'altra ragazza, delle tante, che vuole portarsi al letto! Gli piaci sul serio Roxie! >> Niall ne parlava con assoluta convinzione.

<< Tu credi? >> Roxie era quasi speranzosa adesso. Una luce le si illuminò dentro.

<< Sì..io lo credo. Perché non rispondi? >> disse Niall ammiccando al telefono che continuava a squillare incessantemente.

Roxie sembrò pensarci su ancora un attimo, poi lo tirò fuori dalla tasca e rispose.

<< Pronto? >>

<< Roxanne ma dove sei? >> la sua voce era più che agitata.

<< In giro, perché ? >> lei stava recitando la parte della fredda.

<< Manchi da due ore! Siamo tutti preoccupati! Liam tra un po' sarebbe uscito a cercarti! >>

<< Quindi Liam è preoccupato… >> Roxie sentì Harry sbuffare.

<< Avanti Roxie non fare la bambina… >> reagì Harry.

<< Infatti non la sto facendo! >> ribatté la mora.

<< Allora quando torni? - fece una pausa poi continuò - Niall è con te? >>

<< Sì è con me… - rispose girandosi a guardare il biondo che stava ascoltando in religioso silenzio - tra un po' torniamo. Non state in ansia! Stiamo bene, è tutto ok! >> cercò di tranquillizzarli Roxie anche se con astio nella voce ed Harry se ne accorse.

<< Ok…appena torni ti aspetto per parlare. >> Roxie si sentì tremare, non avrebbe voluto parlare con lui, voleva evitarlo, la sua sola presenza la faceva stare male. Resistere alle sue labbra, alla sua voce, ai suoi occhi tremendamente affascinanti.

<< Come vuoi >> rispose Roxie da vera dura e riattaccò la chiamata.

<< Dovrò parlare con lui appena torniamo. >> annunciò Roxie al biondo mentre infilava di nuovo il cellulare nella tasca del jeans.

<< Bene. Scoprirai anche le sue intenzioni. >> la rassicurò Niall.

<< Male! Niall!! Harry non sa di me e di Zayn e io oggi sono fuggita quando Harry stava per baciarmi! >> confessò Roxie in preda al panico.

<< Non dirglielo allora se questo ti preoccupa! >> Roxie rimase in silenzio, sapeva benissimo che quell'argomento, quel segreto prima o poi sarebbe venuto a galla e non avrebbe potuto evitarlo. Rimasero qualche minuto in silenzio. Roxie picchiettava con le dieci dita sullo sterzo della macchina di Niall, l'aveva presa senza neanche chiederglielo ma tanto c'era anche lui con lei. Niall fissava dritto a se l'orizzonte pensieroso.

<< Che ti è successo Roxie? Intendo in famiglia, che problemi hai avuto? >> finalmente annunciò voltandosi verso di lei con sguardo comprensivo e dolce. Lei deglutì e iniziò a raccontare la sua triste e ormai tanto famosa storia. Era la quarta volta che la raccontava, ma ogni volta era diversa, e ogni volta faceva male. Quel buco, quella voragine, che le si formava all'altezza dello stomaco era tornata come ogni volta c'era quando ripeteva le stesse parole e gli stessi tristi e deprimenti ricordi le si formavano nella mente.

<< Cavolo Roxie…hai sofferto e soffri ancora molto. Mi dispiace tanto. >> esclamò alla fine Niall posando la sua mano su quella di Roxie che trattenne forzatamente le lacrime. Non avrebbe ceduto di nuovo. Era stanca di versare lacrime. Quando sarebbe stata finalmente felice?



















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Capitolo 13
*** 12 Capitolo ***



12 Capitolo



Roxanne e Niall attraversarono la porta di casa, tutti erano sull'attenti, tesi e rigidi. Era tornato anche Louis. Roxie guardò tutti e poi abbassò lo sguardo. Il momento peggiore stava per arrivare, pensò Roxie.

<< Alleluia! Ma dove siete stati? >> chiese Liam avvicinandosi ai due ragazzi.

<< Abbiamo fatto un giro fuori Londra. >> risposi alzando lo sguardo.

<< Per tutto questo tempo? Sono passate tre ore quasi! E' mezzanotte Roxie! >> Roxie ripensò a ciò che gli aveva detto Niall su Liam, cioè che quest'ultimo sentiva che Roxie era come una sorella.

<< Be' non è successo nulla di grave! >> avrebbe voluto rispondergli in malo modo per tutta quella agitazione nella sua voce ma si trattenne.

<< Niall non aveva neanche il telefono dietro e tu non rispondevi mai! >> adesso Liam si rivolse contro il biondino puntandolo con un dito accusatorio.

<< Liam, stiamo bene! Adesso rilassati, ok? >> ma Liam non riusciva a calmarsi, i suoi occhi erano ancora infuocati.

<< Potevi avvisare almeno tu che sareste usciti! >> di nuovo si stava rivolgendo a Niall. Gli altri dietro capirono che la situazione stava diventando complicata così Harry prese la parola.

<< Liam su, calmati, sono qui tutti e due e stanno bene. >> Harry poggiò una mano sulla spalla sinistra dell'amico, il quale era diventato un fascio di nervi.

<< Siete due idioti! Sono stato in ansia! Tu - adesso puntò il dito contro Roxie - dopo quello che ti è successo pensavo ti fosse accaduto qualcosa di brutto! Perché siete spariti così? Cosa è successo? E non dirmi per fare un giro! >> gli occhi di Liam spruzzavano ira e anche paura, paura per la salute di Roxie, la piccola e fragile Roxie.

<< Non è successo niente… >> rispose a voce bassa la ragazza e abbassando il capo, osservandosi le Converse rosse che indossava.

<< Non chiamarla così Liam >> si intromise Zayn, al che Liam si rivolse al moro guardandolo di sottecchi.

<< Tu sta zitto! Di chi è la colpa se lei è scappata? Tua o di Harry? >> la sua voce divenne sarcastica ma sempre astiosa.

Zayn rimase muto. Lui non aveva fatto nulla questa volta. Non aveva colpe.

<< E' mia la colpa >> rispose Harry, sorprendendo Roxie, la quale era rimasta immobile a fissarsi le scarpe.

<< Che hai combinato Harry? >> gli chiese Liam voltandosi verso di lui per metà.

<< Non sono affari tuoi! >> rispose Harry sfidandolo.

<< Invece sì! Lei è mia cugina ed è venuta in questa casa perché ci sono io, voi non c'entrate niente con lei, lei è una mia responsabilità! >> la voce di Liam era diventata alta e chiassosa.

<< Non ho cinque anni Liam! >> si difese Roxie, rimpossessandosi della conversazione.

<< Non hai un passato facile e non puoi permetterti di fare quello che vuoi ora che sei debole mentalmente! >> Roxie si infuriò dopo quelle parole pronunciate da suo cugino.

<< Stai dicendo che sono pazza? >> urlò tanto che Harry si avvicinò a lei mettendo le mani sulle sue spalle.

<< No! Sto dicendo che non dovresti avere due ragazzi contemporaneamente o scappare con un terzo ragazzo addirittura!! >> era stanca di quella conversazione.

<< Basta…andiamo via… >> disse Harry cercando di portarla nella sua stanza.

<< Lasciami! >> urlò cercando di svincolarsi dalla sua stretta.

<< Vuoi scappare di nuovo?! >> chiese Liam sarcastico.

<< Volevo portarla nella sua stanza stupido! >> rispose Harry piccato.

<< Tu non hai nessun diritto di dirmi che esco con due ragazzi! E non mettere Niall in questa stupida discussione perché non c'entra nulla!! >>

<< Io non ce l'ho soltanto con te, ma anche con questi due imbecilli - disse indicando Zayn e Harry - a cui avevo raccomandato di starti alla larga! >>

<< Liam non sei mio padre e non sei mio fratello! Lasciami vivere la mia vita schifosa! Ti prego! Lasciami in pace! >> Roxie scoppiò in lacrime e si coprì la faccia con entrambe le mani.

<< Grandioso Liam! >> esclamò ironico Harry.

<< L'hai fatta piangere! >> disse Niall che fino a quel momento era stato zitto.

<< Mi dispiace… >> Liam aggiunse, con tono finalmente calmo.

Roxie scappò nella sua stanza e ci si chiuse dentro.






















Louis che fino a quel momento era rimasto in silenzio intento ad ascoltare tutta la scenata che il suo amico Liam aveva fatto alla povera ragazza, si era deciso a farsi avanti e a capirci un po' di più in quella situazione. Era stato via per tanto tempo, per i suoi gusti, e si era perso un bel po' di cose.

<< Liam ma che diavolo è successo in questa casa mentre ero via? >> tutti si voltarono a guardare il ragazzo che aveva parlato, ma ognuno sembrava essere immerso nei proprio pensieri e la voce di Louis era risultata come un eco lontano.

<< Sei un idiota Liam! Già ha i suoi problemi, poi ci si sono messi anche Harry e Zayn e ora tu! >> sbottò Niall, sembrava essersi svegliato, fino a quell'istante aveva tenuto la bocca serrata.

<< Mi sono spaventato, ok? Potevi dirlo che uscivate! E poi Harry che diavolo le hai fatto? >> Harry fissava il pavimento con la fronte aggrottata, si sentiva in colpa, era soltanto lui da biasimare se lei era scappata e se Liam l'aveva aggredita e se ora lei stava piangendo nella sua stanza.

<< Niente! Ho provato a baciarla ma lei si è spostata ed è scappata via. >> non voleva raccontare tutto per filo e per segno ai suoi amici, e poi c'era Zayn lì, quello che succedeva tra lui e Roxie doveva rimanere privato.

<< E ti sei chiesto il perché? >> Liam sembrava interessato.

<< Me lo sto chiedendo da tutto il giorno Liam! >> rispose piccato e ironico.

<< Non capisco come vi sia venuto in mente di corteggiare la stessa ragazza a voi due! E per giunta mia cugina! Sapete quanto tengo alla famiglia! >> Harry e Zayn si guardarono velocemente per poi cambiare punto di focalizzazione.

<< Adesso vi ordino che uno dei due la lasci perdere! Se uno dei due proprio vuole stare con lei allora decidete chi! Ma non fatemi fare queste sceneggiate del cavolo perché non mi piace arrabbiarmi in questo stato! >> Liam era sembrato più che fraterno nei confronti della cugina.

<< Ma non è proprio semplice… >> esclamò Niall quasi spaventato della reazione che avrebbe potuto avere Liam.

<< E tu che ne sai? >>

<< Lo so perché me ne ha parlato! Cosa pensi che abbiamo fatto tutto il giorno? >> Harry guardò Niall, capì che non era così semplice per Roxie scegliere.

<< Porca miseria ragazzi! Siete matti! Non avete perso tempo! Scommetto che l'avete anche portata al letto, no? >> disse Louis ridendo, lui era il burlone di turno. Aveva sempre la battuta sulla punta della lingua, ma in quel caso non era proprio una battuta, infatti, nel sentire quelle parole Liam, drizzò le orecchie, Zayn impallidì, Harry aggrottò la fronte e Niall arrossì.

<< Che ho detto? - continuò Louis notando le varie espressione sui volti dei quattro ragazzi - E' tipico vostro portare le ragazze che incontrate subito al letto, e Liam, con tutto il rispetto per tua cugina. >>

<< Non siamo andati al letto. >> rispose secco Harry, il quale guardò poi Zayn, stessa cosa fece Liam. Niall si guardò in giro, cercando di non spiattellare la verità.

<< Sì..neanche con me. >> esclamò Zayn, facendo calmare tutti. Niall guardò Zayn e gli fece capire che lui sapeva, così Zayn spostò lo sguardo imbarazzato.

<< Grazie al cielo! E non lo farete finché non siate sicuri dei vostri sentimenti! Lei non è una ragazza qualunque! Ricordatevelo!! >> Liam ci tenne a precisare quelle parole, dato che a lui sembrava che nessuno lo avesse ancora capito.

<< Adesso vado da lei. >> aggiunse poi ma Harry lo bloccò.

<< No…le ho promesso che le avrei parlato io una volta rientrata a casa, quindi vado io, poi andrai tu! >>

<< Ok, ti do dieci minuti! >>

<< Falla finta Liam! Sei ridicolo! >> rispose Harry, il quale salì le scale dirigendosi nella stanza della ragazza. Bussò sulla porta, sentì qualcosa di incomprensibile dall'altro lato e così aprì la porta con cautela.

<< Come stai? >> le chiese chiudendo la porta alle sue spalle ed avanzando verso lei, la quale stava affacciata alla finestra. Il suo viso era normale, rilassato e le lacrime erano scomparse.

<< Bene, ora sto bene. >> rispose senza guardarlo.

<< Vorrei parlarti. >>

<< Sono qui, dimmi. >> la sua voce era fredda, distante, quasi come se le desse fastidio la presenza di Harry nella stessa stanza.

<< Vorrei sapere il perché di quel tuo comportamento…ti faccio per caso schifo? Talmente schifo che neanche ora vuoi guardarmi in faccia? - infatti Roxie non si era neanche voltata a guardarlo, ma continuava a fissare fuori, udendo quelle parole però si voltò verso il ragazzo, incontrò quegli occhi verdi, il cuore le iniziò a battere forte e il nodo allo stomaco le si formò ancora una volta - Dimmi perché dopo quella notte del temporale tu mi sei stata distante, come se ti dessi fastidio! Non vuoi che ti baci, che ti tocchi, giuro non ne capisco il motivo! >> a Roxie ritornarono in mente le parole di Niall: "Perché, ah…tu non conosci la fama di Harry e Zayn? Famosi per portarsi al letto più ragazze possibili, soprattutto Harry. Soprattutto Harry. Soprattutto Harry". Quell'ultima frase di Niall rimbombava come un eco nella mente di Roxie, era come un martello che batteva su un chiodo ripetutamente, incessantemente.

<< Perché non hai fatto sesso con me? Perché non mi hai portata al letto subito? Tu sei il playboy, giusto? Tu sei quello che si scopa ogni esse vivente di razza femminile, giusto? Ti piacciono quelle mature, vero Harry? Qual è stata l'ultima? Non ti ricordi neanche il suo nome, vero? Sei così impegnato a spogliarle che non ricordi neanche il loro nome! Sai che ti dico? Mi fai leggermente schifo! Se penso che sei stato con così tante ragazze mi viene il voltastomaco, vorrei non poterti più guardare, vorrei non potere più sentire le farfalle nello stomaco, o il terreno cedere, o la testa che gira, il nodo allo stomaco ogni volta che mi stai vicino o ogni volta che mi guardi e basta! Voglio fermare tutto questo ma non posso - la sua voce iniziò a tremare, il dito che finora aveva tenuto contro il petto di Harry, adesso si stava debolmente abbassando, in segno di resa, di sconfitta interiore - non posso perché tu sei qui, tu sei sempre qui, e io…io…non so cosa mi stia succedendo…non mi sono mai sentita così prima d'ora…io credo…credo… >> si fermò in tempo, avrebbe detto delle parole che non se le sarebbe mai perdonate. Harry era forse tutto per lei, era "quello giusto", ma non poteva sopportare tutte quelle emozioni. Non le avrebbe rette.

<< Quindi oggi non mi hai voluto baciare perché ti faccio schifo solo perché sono state con tante ragazze? >> questo non era vero, il motivo era un altro, ma Roxie non l'avrebbe mai detto. Non rispose. Non riusciva neanche ad affrontare il suo sguardo serio e minaccioso, così teneva gli occhi bassi, i quali fissavano i suoi piedi ricoperti da un paio di stivaletti neri, fin troppo consumati. Il solo suo sguardo addosso le provocava battiti del cuore accelerati, così forti, tumultuosi che a momenti le sarebbe uscito dal petto, catapultato fuori come una furia.

<< Rispondimi Roxie! Sei così complicata! Gesù! Non capisco cosa non vada in te! Perché non mi dici le cose come stanno? Vuoi sapere perché non ti ho portata al letto? - si fermò un istante e Roxie annuì debolmente, finalmente riuscì a reagire a quella pressione a cui era stata sottoposta; la voce di Harry era diventata frenetica e ansiosa - Perché tu mi piaci da impazzire Roxie! Neanche io mi sono mai sentito così prima d'ora e sono felice, non ho paura, a differenza tua, di provare queste nuove emozioni, sensazioni. Tu hai solo paura, lo so. Non vuoi aprirti con me! Non vuoi essere felice! Sei troppo occupata a pensare al passato da non concentrarti sul presente ma te ne pentirai. - Harry prese il volto della ragazza fra le mani improvvisamente, così lei dovette affrontare il suo sguardo; il cuore continuava a battere sempre più violentemente - Non capisci proprio che mi sto innamorando di te? >> Roxie socchiuse gli occhi, il nodo allo stomaco le stringeva sempre più e si sentì come travolta da un uragano, passato per due secondi addosso al suo corpo, lasciandola spoglia di tutto. Una voglia irrefrenabile di baciarlo si impossessò di lei, chiuse gli occhi un istante ma li aprì subito dopo. Quanto avrebbe voluto amarlo, senza alcuna inibizione, senza farsi alcun problema. Abbandonare tutto e tutti e stare con lui. Gli occhi le si riempirono di lacrime, lacrime amare. Harry aggrottò la fronte, non voleva che Roxie iniziasse a piangere di nuovo.

<< Non piangere. Ti prego. Sono sincero! Non mi interessa il sesso con te! Voglio che tu sia mia. Voglio che tu guardi solo me, che tu pensi solo a me , che baci solo me. Te lo giuro Roxie, sono serio. >>

Quelle parole l'avevano frantumata in mille pezzettini, se prima Harry l'aveva ricomposta, adesso la stava spezzettando. Si sentì un vortice dentro divorarla piano piano. Tempismo perfetto, pensò ridendo amaramente. Non avrebbe potuto dirle quelle cose un solo giorno prima? Almeno non sarebbe andata al letto con Zayn. Tutto questo pandemonio non sarebbe successo. E lei ora starebbe felicemente tra le braccia del ragazzo che stava iniziando ad amare sul serio.

<< Non puoi dirmi queste cose! Io…io…sono… -Harry la liberò e lei iniziò a piangere sommessamente, immergendo il volto in entrambe le mani. - Non ho mai pianto così tanto in vita mia come sto facendo in questi giorni! Che hai combinato Harry Styles? - esclamò guardandolo ora, il volto era uno straccio, il trucco colato e gli occhi rossi - Sono diventata una di quelle lagnose che piange per ogni cosa! Oh Dio! Odio essere così! Voglio essere come ero prima! >> aggiunse dopo disperata. Quando prendeva tutto alla leggera, ogni problema era risolvibile e la vita era una passeggiata, pensò. Questo lo aveva imparato dopo la morte della madre.

<< Lo so che tu tieni a me e anche molto, forse anche tu ti stai innamorando di me, ma ne sei terribilmente spaventata! Hai paura di attaccarti a qualcuno, hai paura di condividere tutto con un'altra persona, hai paura di amare Roxie! >> la afferrò dalle braccia quasi come a scuoterla, a farle capire come stavano in realtà le cose.

<< Ti prego Harry…tutto quello che hai detto dimenticalo…non sono il tipo di ragazza che fa per te, e non perché sono una facile, ma perché sono una stronza. E solo ora me ne rendo conto. >> stava per spiattellare tutta la verità. Quel peso le stava nuocendo al suo intero corpo, ogni piccola parte di esso stava soffocando nel tenere dentro tutto quel senso di colpa.

<< Che vuoi dire? Perché sei una stronza? >> chiese Harry con aria interrogativa, la lasciò andare, aggrottò la fronte in attesa di una sua confessione.

<< Non sono stata onesta con te e giuro che mi sento uno schifo. >> rivelò con voce roca. Harry restò in silenzio, serio. Ormai si sarebbe aspettato di tutto.

<< Ricordi la notte del temporale? - Harry annuì, la voce di Roxie iniziò a tremare - Be' il giorno dopo ero così giù di morale, e Zayn - si soffermò un attimo nel pronunciare quel nome che avrebbe fatto infuriare Harry, nonostante gli volesse un mondo di bene - entrò nella mia stanza, mi pregò affinché gli raccontassi la mia storia. Accettai e così gli raccontai tutto, anzi anche di più di quanto abbia raccontato a te. - Harry iniziò a divenire scuro in volto, già il fatto che Roxie avesse raccontato di più a Zayn che a lui non gli andava molto a genio - Dopo mi sentivo ancora più giù di quanto già non fossi, e Zayn era lì - cercò comprensione negli occhi di Harry nel dire quelle cose, ma in lui non ce n'era, tranne che astio e ira - ….era lì per me, così- altra pausa, sarebbe arrivato il colpo finale, il duro colpo finale - ci siamo baciati e dopo diversi baci…be' l'abbiamo fatto. >> sputò veloci le ultime parole. Harry allargò le narici, aggrottò la fronte e si sentì divorare da un forte sentimento di gelosia e di astio nei confronti del suo amico. Come aveva potuto fargli una cosa del genere?

<< Mi sento uno schifo, dopo che avevamo passato la notte insieme e io ero stata così bene tra le tue braccia, ho ceduto all'istinto, non ho saputo resistere, ero debole e fragile. >> Harry sembrava non sentirla neanche più. Così Roxie provò ad afferrare il suo braccio ma lui si divincolò subito. Preso dall'ira istintiva uscì dalla stanza di Roxie, la quale lo seguì a ruota, consapevole che non sarebbe successo nulla di piacevole. Iniziò a spaventarsi, a temere per il peggio.

Infatti si diresse da Zayn, il quale era seduto sul divano accanto agli altri ragazzi, lo prese per il colletto della camicia, sollevandolo quindi dalla comoda posizione seduta su divano, e gli tirò un pugno dritto in un occhio. Roxie urlò disperata e tutti gli altri cercarono di allontanare il riccio dal ragazzo appena ferito.

<< Sei uno stronzo! Lo sapevo! Come hai potuto?!! >> urlò Harry in preda alla rabbia più acuta e violenta. Niall capì subito che Roxie aveva detto la verità a Harry e ora sperava solo che Liam non lo venisse a sapere, altrimenti Zayn poteva ritenersi un uomo morto. Roxie, sembrando che avesse letto nella mente di Niall, gli comunicò con gli occhi: "allontana Zayn di qua". Niall annuì e prese Zayn per un braccio accompagnandolo fuori, prima che Harry potesse dire ad alta voce la verità.

<< Che diavolo ti è preso Harry?! Ti avevo detto che non avrei più voluto assistere a queste scene di gelosia! Adesso hai superato ogni limite! >> lo rimproverò Liam ignaro di tutto.

<< Ti prego Harry sta zitto! >> esclamò Roxie disperata. Harry le lanciò un'occhiataccia.

<< Che è successo questa volta? >> chiese Louis.

<< Zayn è…Zayn è… >> Harry si fermò, non avrebbe fatto soffrire ulteriormente Roxie, nonostante ce l'avesse un po' anche con lei.

<< Allora? >> chiese Liam agitato.

<< Gli ho tirato un pugno perché Roxie ha scelto lui. >> rispose Harry devastato rivolgendo uno sguardo pieno di rassegnazione a Roxie. Aveva perso, aveva giocato una partita e aveva voluto perdere di proposito. Fino ad un secondo prima avrebbe potuto vincere, ma si era rassegnato. Il suo orgoglio era fin troppo forte, il fatto che la sua Roxanne era stata con un altro, anzi con il suo migliore amico, lo stava divorando, come un lupo divora le sue prede. Avrebbe sofferto a lungo, di questo ne era certo.

























Ciao a tutti!! Come va?! Ho aggiornato subito, solo dopo due giorni! Mi sono resa conto, anzi più che altro ho deciso di affettarmi a scrivere e postare, perché è brutto quando passa troppo tempo tra un capitolo ed un altro. Almeno per me lo è! ;) Passando all'odierno capitolo, innanzitutto viene sottolineato l'atteggiamento fraterno di Liam nei confronti di Roxie ( mi sono divertita tantissimo a scrivere i vari dialoghi tra Liam, Roxie, Harry e Co. XD ) . Poi Roxie rivela a Harry di lei e Zayn, finalmente! Avrei voluto dirlo più avanti ma non resistevo XD E così Harry si è arreso da perdente in questa battaglia! Ha preferito lasciar perdere, poiché troppo ferito dalle azioni di Zayn (ma anche di Roxie). E questo è quanto accade nel codesto capitolo XD Il prossimo credo arriverà domenica (vedo di pubblicarne uno ogni due giorni). Nello scorso non ho commentato nulla [non ho ricevuto neanche recensioni :'( ] , Roxie ha fatto una gran lunga chiacchierata con Niall (che amore che è *_* ) in cui gli parla dei suoi problemi, si confida insomma! Ma credo che non vi sia piaciuto! :(
Una domanda veloce: vi piace la spaziatura doppia?! Se sì, continuo a postare così, altrimenti no! ;)
Passando ai ringraziamenti, ringrazio TUTTI TUTTI!! Grazie davvero! Grazie a chi recensisce sempre, mi rendete ogni volta super felice!! Ogni giorno aumentano le persone che inseriscono questa ff tra le preferite e seguite! E aumentano anche le persone che la leggono! Sono davvero davvero tante!! :D Vi adoro!! Siete stupende tutte!! :) Un bacione e alla prossima!! M.





















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Capitolo 14
*** 13 Capitolo ***



13 Capitolo




Una lite. Una lotta. Una battaglia. Tutti sinonimi con diversi significati in diversi contesti. Una lite può avvenire tra due persone. Una lotta tra due soldati. Una battaglia tra eserciti. Ma a volte, una lotta o una battaglia può avvenire tra due persone, o più specificatamente tra due amici. I torti, le ragioni, passano in secondo piano, quello che è importante è battersi, battersi finché il nostro avversario non viene sconfitto. Di solito si inizia con le parole e si finisce con le mani per enfatizzare e per sfogarsi maggiormente. Si dice che non bisogna mai ricorrere alle mani, ma chi dice che con le parole ci si faccia meno male? Ci si ferisca di meno? Quando si litiga o si combatte, non si fa spesso caso a cosa si dice, tutto ciò che ci passa per la mente lo sputiamo fuori di getto, come l'acqua che scorre veloce non appena si apre un rubinetto. Non tutto però lo si pensa sul serio, a volte sono solo dei pensieri cattivi e meschini che attraversano il nostro cervello; e, purtroppo, siamo portati a dire le maggiori cattiverie proprio alle persone a cui vogliamo di più bene, senza rendercene conto al momento. Questo è perché ci importa così tanto di loro che non badiamo a ciò di cui la nostra mente è responsabile. Quel momento improvviso di pazzia poi passa e ci ritroviamo con noi stessi a colpevolizzarci per le parole appena dette.











Harry avrebbe voluto dire di tutto e di più al suo amico. Possibile che non si era reso conto che Roxie non era una ragazza qualsiasi? Lui aveva avuto anche timore a baciarla, la considerava una dea, figuriamoci a spingersi oltre. Non avrebbe mai fatto nulla che avrebbe ferito Roxie, avrebbe rispettato ogni sua scelta, ogni suo volere. Adesso si sentiva come se un grosso macigno si fosse abbattuto sul suo corpo. Se ne era rimasto per giorni al letto, mentre la vita in casa continuava regolarmente. Sembrava che solo lui ne avesse sofferto. Non aveva parlato più con Roxie o con Zayn. Gli altri gli si avvicinavano ma lui li dileguava con risposte brevi e concise. Mangiava solo quel poco per mantenersi sulle proprie gambe, e del resto la sua vita aveva preso una piega orrenda. Dopo due settimane, Niall si prese coraggio ed entrò nella stanza di Harry, la quale ormai era diventata soltanto sua. Zayn si era trasferito in quella di Liam. Era impossibile per chiunque stare nello stesso luogo con Harry, figuriamoci Zayn. Fu arduo camminare senza inciampare o pestare addirittura cianfrusaglie, vestiti, cd, bustine di cibo ormai consumato. Niall fece un grande sforzo, non voleva danneggiare oggetti che non ne erano suoi, ma ad aiutare non era neanche l'illuminazione della stanza, la quale era del tutto assente. Entrava un piccolo spiraglio di luce fra le tende color azzurrino, tenute chiuse. Niall arrivò finalmente ai piedi del letto di Harry, sul quale giaceva. Era coperto quasi fino la testa e sembrava stesse dormendo. Niall tastò con la sua mano le spalle di Harry avvolte dal pesante piumone bianco.

<< Harry >> esclamò con un tono decisamente basso, impaurito dalla reazione che potesse avere il suo amico. Harry non si decideva a muoversi, non dava segni di vita. Niall ripeté la stessa azione, ma con più forza di prima. Harry si voltò improvvisamente verso il suo amico, provocando un attacco di cuore al povero Niall che sobbalzò.

<< Che vuoi? >> gli chiese Harry con voce roca, probabilmente per il fatto che non parlava con un altro essere umano da giorni.

<< Perché non ti alzi da questo letto? Sai che tra due giorni dobbiamo andare in studio a registrare le nuove canzoni? Lo sai vero? >> chiese Niall insistente, guardandolo serio ma con la sua solita faccia da angioletto. Se c'era una cosa che Niall non era in grado di fare, neanche se ci provasse con tutte le sue forze, era quella di essere cattivo, di fare il duro. Non aveva mai trattato male nessuno, non ne era capace. Era uno dei suoi pregi migliori.

<< Cavoli miei! E' la mia vita, e ne faccio quello che voglio! >> rispose Harry voltandosi di nuovo verso il muro, dando quindi le spalle al biondino.

<< Eh no! - urlò Niall tirandogli via tutte le coperte di dosso - La tua preziosa vita è legata anche alla nostra! Quindi muovi quel culo e alzati! Fai l'uomo Harry! >>

Harry si sentì mosso da qualcosa; la voce di Niall l'aveva un po' aiutato. Che diavolo stava combinando in quel letto da giorni? Perché per colpa di due persone a cui voleva molto bene doveva abbattersi così? Se Roxie non era destinata a lui, allora avrebbe continuato la sua solita vita, ossia mille ragazze, mille serate finite allo stesso modo. In fondo stava bene prima di conoscere Roxie, prima che lei piombasse nella sua casa, nella sua vita. Sarebbe ritornato al suo vecchio stile di vita.

<< Hai ragione! - esclamò alzandosi dal letto - Al diavolo tutto il resto! >> concluse. Niall,soddisfatto del suo tentativo andato a buon fine, gli sorrise.









Roxie tornò come al suo solito stanca dall'università quella sera. La vita che stava conducendo la stava stressando, corsi su corsi, orari sballati, dalla mattina presto fino alla sera alle otto. Infatti andando avanti, i corsi si intensificarono, si moltiplicarono e Roxie passava il minor tempo possibile a casa. Non aveva visto Harry da quel famoso giorno, era rimasto sempre chiuso nella sua stanza e in un certo senso era stato meglio così. Almeno non avrebbe affrontato di nuovo quel suo sguardo severo, imponente. Che diavolo ne aveva fatto della sua vita? Come avrebbe continuato nel suo gruppo se se ne stava tutto il giorno in un letto? I problemi non andavano affrontati standosene fermi e in disparte aspettando che passassero da soli, questo non era possibile. Alzarsi in piedi e combattere, vincere e dire "ce l'ho fatta!". Questa è la via d'uscita. Era consapevole del dolore che aveva provocato a Harry ma non doveva gettarsi in quel modo a terra. La cosa peggiore è che si sentiva a pezzi, aveva distrutto quel barlume di speranza che sarebbe servito a renderla di nuovo felice. Demolito tutto in un batter d'occhio. Roxie, entrando in casa trafelata, rimase imbambolata davanti l'uscio. Non poteva credere ai suoi occhi: un Harry Styles dall'aria spensierata vagava per casa come se nulla fosse. Roxie sbatté le ciglia più volte, nel caso stesse sognando o stesse fantasticando. Ma tutto ciò che continuava a vedere era la stessa immagine. Si decise a chiudere la porta e avanzò in cucina dove erano presenti un po' tutti, ad eccezione di Louis e Zayn.

<< Ciao.. >> il suo saluto suonò debole, ancora frastornata.

<< Ciao Roxie! >> la salutò Niall cordialmente. Stessa cosa fece Liam, mentre per quanto riguarda Harry, non la guardò neanche e continuò a rovistare tranquillamente nei vari pensili. Le si strinse il cuore nell'assistere a quella scena, capì che per Harry ormai lei non esisteva più. Ricordò i primi giorni a Londra, in quella casa, in quella cucina, dove lei si dava da fare ogni mattina per preparare la colazione ai ragazzi, con fare quasi materno. Ed ora invece, uno non la calcolava neanche più, e con un altro aveva avuto un rapporto sessuale, il quale fu soltanto occasionale, dato che con Zayn non era più successo nulla. Si comportavano da persone civili ma niente di più. Aveva quindi ragione Niall, Zayn era un playboy, si portava al letto le ragazze dopo averle conquistate; ma non aveva ragione su una cosa, Harry non era affatto come lui, almeno non con Roxie.

<< Stanca? >> le chiese Liam. Lei sbuffò enfatizzando il suo reale stato di stanchezza.

<< Decisamente! >> rispose con lo sguardo serio, voleva scomparire da quella stanza che improvvisamente era diventata una tana per topi. La sua presenza la agitava. Troppo vicini per i suoi gusti, nonostante fossero lontani almeno tre metri.

<< Scommetto starai morendo di fame! Io sì! Ti aspettavo infatti! Che ci mangiamo stasera? >> l'entusiasmo di Niall era a mille. Erano soliti sfidarsi la sera, facevano a gara a chi mangiava di più. Niall aveva sempre un ottimo appetito, mentre Roxie aveva molta fame solo quando tornava la sera dall'università. Durante il giorno non mangiava molto e quindi attendeva con ansia la cena, ogni santo giorno. Ma quella volta fu diversa, infatti il suo stomaco si era completamente chiuso.

<< In realtà Niall non ho fame, per niente - a quelle parole Harry alzò lo sguardo, diede un'occhiata veloce alla ragazza, per poi ritornare a fissare un altro punto - credo che andrò al letto! A domani ragazzi! >> i ragazzi annuirono ignari dello stato d'umore di Roxie, anche se potevano immaginarne il motivo. Roxie girò i tacchi e si rifugiò nella sua stanza.

Il mondo stava cadendo a pezzi, la sua intera vita non aveva più senso ormai, tutto si stava frantumando, spezzettando. Uno scopo per vivere? Quale? Qual era? Non ne aveva più la minima idea. Se prima Harry con i suoi sorrisi, le sue battute, la tirava su, adesso tutto era buio, nero e nulla la faceva stare bene. Forse avrebbe dovuto riappacificarsi con lui. Ma avrebbero potuto essere amici? Era possibile? Queste idee frullavano nella testa di Roxie che a momenti sarebbe scoppiata. Decise che la situazione non si sarebbe potuta risolvere in quelle quattro mura, così uscì fuori per una boccata d'aria.









I tre ragazzi ancora in cucina sentirono la porta di casa sbattere. Si guardarono con fare insospettito fra di loro.
<< E' uscita di nuovo? >> chiese Liam.

<< Non credo, è appena tornata! >> rispose Niall sicuro delle proprie parole.

<< Vado a controllare nella sua stanza. >> si alzò Liam e sparì dalla cucina.

Harry guardò Niall e disse: << Sappiamo bene entrambi che è lei ad essere uscita e anche perché è uscita… >>

Niall ricambiò la durezza nel suo volto.

<< Già… >> si limitò nel rispondere.

<< Ed è per questo che ho preso una decisione. - fece una piccola pausa - Mi trasferisco in un altro appartamento. Domani andrò a cercarlo. >> Niall strabuzzò gli occhi. Che ne sarebbe stato dei One Direction se avrebbero dovuto vivere separati?

<< Ma noi siamo una band, noi suoniamo, cantiamo e viviamo anche insieme! >> si ribellò Niall. Nel frattempo Liam tornò in cucina.

<< Lo saremo sempre, solo che da lontano. >> rispose Harry rimanendo cauto.

<< Che significa? >> domandò Liam subito curioso di scoprire quale era l'argomento in questione.

<< Vado via Liam..mi trasferisco da qui. Ma non cambierà nulla, se è questo che tanto vi spaventa! >> a Liam sembrò che il terreno sotto i suoi piedi stesse per cedere da un momento all'altro, non avrebbe mai neanche pensato minimamente che Harry potesse trasferirsi. Era da un anno che ormai vivevano insieme e il fatto che lui si distaccasse dai quattro amici, da loro che erano diventati così affiatati insieme, quasi una cosa sola, ora dovevano separarsi. Era strana come cosa. Avrebbe cambiato tutto.

<< Io non capisco perché siamo dovuti arrivare ad una decisione così drastica! Non puoi restare qui e far finta di nulla? Finalmente sei uscito dal tuo covo, e ora te ne esci con questa idea talmente stupida? Non credo che questo sistemerà le cose! Anzi le peggiorerà ulteriormente! >> Liam rimproverò Harry, facendogli capire che ciò che aveva idea di fare non era esattamente una sana idea.

<< Non posso chiedere a Zayn di andarsene! >> esclamò Harry, mettendo in ballo anche Zayn, il quale era la causa del suo malumore, del suo stato depressivo.

<< Ma ti sei bevuto il cervello? Devi far pace con Zayn! Siete entrambi nella stessa band! Non risolvi andandotene di casa, lo vedrai comunque! >> Liam stava cercando di far ragionare Harry, il quale sembrava non farlo affatto, secondo Liam.

<< No! Ha fatto una cosa grave! Non doveva farsi la ragazza che amo! >> soltanto qualche istante dopo Harry si accorse di ciò che aveva appena detto. Aveva espresso ad alta voce il pensiero che in queste ultime settimane lo stava tormentando.

<< La ami? >> chiese Niall basito. Liam spalancò la bocca.

<< Sì! Secondo voi perché me la sono presa così tanto?… Capisco che Roxie abbia commesso uno sbaglio, lei è così debole, confusa e talmente immersa nel suo passato da non accorgersi delle lusinghe da parte di Zayn. Ma lui ha giocato sporco! Ha approfittato di lei, c'aveva già provato a portarsela al letto appena aveva messo piede qui, ma lei lo allontanò. Invece quella domenica in campagna, a casa mia per giunta, c'è riuscito perfettamente nel suo intento! Bastardo! >> quello di Harry era un sfogo, teneva dentro di se quelle parole da tanto. Aveva avuto così tanto bisogno di espellerle, di comunicarle semplicemente a qualcuno, affinché quel peso dentro cessasse.

<< Quale siano i motivi non importa, dato che ormai è successo. Devi chiarire con Zayn! Non può finire così! Magari anche lui ne è innamorato! >> commentò Liam, azzardando a quell'ipotesi.

<< Certo come no! Avanti Liam, sappiamo bene entrambi cosa vuole Zayn dalle ragazze! >> a Niall scappò una risata ironica. Harry lo fulminò con lo sguardo.

<< Non dire stronzate Harry! Anche tu vuoi solo una cosa dalle ragazze, almeno prima! >> esclamò Niall ancora ridendo divertito.

<< Infatti prima, ora no! Ora penso solo a lei, c'è solo lei nella mia testa! E nonostante mi abbia ferito, io sarei anche disposto a perdonarla, ma lui no, mi dispiace! >> Harry scomparve dalla cucina, lasciando un Niall e un Liam molto perplessi e preoccupati.









Il cielo era nero con qualche sprazzo di rossore nel cielo assieme a diverse nuvole grigie. Da un momento all'altro si sarebbe sprigionata una carica di acqua proveniente dall'alto. Erano frequenti i temporali e le pioggerelline a Londra e Roxie ci stava facendo l'abitudine. Stava passeggiando avanti e indietro sul marciapiede davanti la villetta in cui abitava ormai da più di un mese. Era come ci abitasse da un'eternità, come se ci avesse sempre abitato. A volte provava nostalgia del sole, del mare e delle immense spiagge della California, dove era nata, cresciuta e aveva passato molti momenti belli, fino a quel maledetto giorno, in cui tutto cambiò. Si sentiva vulnerabile, il suo umore cambiava da un secondo ad un altro. Ricordò le parole di Harry, quando le disse che aveva soltanto paura di innamorarsi, di stare con lui, e ora come ora non poté che definirle le parole più vere che le siano mai state dette da qualcuno prima di adesso. Gli occhi le si riempirono di lacrime, ma cercò di trattenerle, era stanca di piangere, di soffrire. Dei passi la raggiunsero, voleva non scoprire chi fosse, non ne aveva né la forza e né il coraggio. Sembrava una fatica immane voltarsi e scoprire l'autore di quei passi così leggeri.

<< Ehi.. >> ma come poteva dimenticare quella voce?

Roxie si voltò senza rispondere.

<< Che succede? >> le chiese di nuovo Zayn avvicinandosi a lei, la quale teneva il volto basso. Le poggiò una mano sotto al mento, le sollevò il viso e si guardarono negli occhi.

<< Tutto ok Roxie? >> le chiese ancora. Roxie non aveva la forza di rispondere, ma voleva qualcuno che la confortasse, che le stesse vicino, che provasse affetto nei suoi riguardi. Forse un sostituto di Harry?

Lo abbracciò forte, lui la strinse e tutta la tensione che aveva accumulato si alleviò.

<< Mi dispiace >> esclamò lui, con il mento ancora poggiato ancora sulla sua spalla.

<< Perché? >> chiese lei con voce bassa, e il viso affondato nell'incavo del suo collo.

<< Non ti meritavi questo casino… >>

<< E' stata colpa mia… >>

Zayn non rispose.

Dalla finestra, affacciato, Harry assistette a tutta la scena. Il suo stomaco fece le capovolte; nei pugni, che teneva stretti, ormai non scorreva più sangue, e i suoi occhi erano diventati due fessure; il suo cuore batteva all'impazzata, per la rabbia, il rimorso, l'amore vero che provava per quella ragazza e il senso di rammarico per non averglielo dimostrato prima.

<< Sì, vado via da qui. >> esclamò ad alta voce, spostandosi dalla finestra, alla quale si avvicinarono immediatamente Niall e Liam per osservare la scena a cui aveva appena assistito Harry.

<< Qui si mette male. >> disse sottovoce Niall, quasi come un suo pensiero personale.

<< Non ha tutti i torti. >> aggiunse Liam.

<< Che casino. >> cantilenò Niall.





























Ciaoooo!!!!!! :)) Rieccomi di nuovo ad aggiornare con un nuovo e fresco (?) capitolo dopo due soli giorni! Inizio col dire che non mi piace affatto questo capitolo, anzi lo odio! E' talmente deprimente che mi ha fatto deprimere rileggendolo XD Descrivere Harry così triste e depresso è stato tragico! Ed appunto perché non voglio più, o almeno solo, scrivere di cose così tristi, tra qualche capitolo tutto sarà più allegro! Almeno non ci affliggiamo tutti quanti! XD Detto questo, come già spiegato su, Harry decide di trasferirsi altrove! Gli altri ovviamente non sono d'accordo. Così i poveri One Direction che fine faranno?!! ahahahah chi lo sa?!!! Roxie, sempre sconvolta e demoralizzata, si getta fra le braccia del tenebroso Zayn!
Adesso passiamo ai ringraziamenti!! Cosa devo aggiungere ancora?? Voi siete fantastiche, meravigliose, stupende per aver recensito nello scorso capitolo e nei capitoli precedenti; voi che avete aggiunto questa ff nelle seguite e nelle preferite; e voi che siete in tantissime a leggere questa ff in silenzio! Vi amo!! Sono al settimo cielo ogni volta che vedo l'aumentare il numero delle persone nei preferiti e nelle seguite e soprattutto il numero delle recensioni! Grazie grazie grazie! Siete voi che mi date l'input di andare avanti e di scrivere ancora! Ho tantissime idee e non vedo l'ora di farvi leggere il resto dei capitoli! La storia ancora non l'ho finita, e vi avviso, sarà abbastanza lunga. La mia prima ff lunghissima XD Ora sto scrivendo il 17 capitolo, ed infatti ho aggiornato tardi perché ho perso tempo con il capitolo! E' abbastanza complicato ed elaborato! Quando lo leggerete ve ne accorgerete! Oddio, sto parlando troppo ora! Mi fermo!:D Credo che domani aggiornerò di nuovo! Spero di riuscirci, ad ogni modo! Un bacio grandissimo!!! M.













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Capitolo 15
*** 14 Capitolo ***



14 Capitolo




Un sole quasi inesistente splendeva quella mattina sulla grande metropoli la quale è Londra. Roxie si stava avviando verso l'aula di calcolo, quando si bloccò notando l'esile figura di Anne sull'uscio che la fissava, come se stesse attendendo proprio il suo arrivo. Roxie si irrigidì, alzò la testa, e riprese a camminare verso quella ragazza che tanto odiava, dopo quel famoso pomeriggio, indimenticabile per Roxie. Da allora si erano sempre evitate, Anne sapeva che non avrebbe dovuto baciare Zayn, ma a Roxie non le era ancora chiaro il motivo per cui l'aveva fatto. Era stato per ferirla? Ma che motivo c'era se neanche si conoscevano bene le due ragazze e inoltre Roxie non le aveva mai fatto nulla di male? Anzi era stata anche invitata a trascorrere il weekend a casa di Harry in campagna, bel modo di ringraziare.
<< Come va Roxie? >> le domandò con aria di sfida. Il sorrisetto sulle sue labbra erano totalmente ironico.
<< Bene, grazie. A te? >> Roxie tentò di rimanere cauta, non abbassandosi ai suoi livelli.
<< Una meraviglia! - mostrò i suoi denti perfetti con un massiccio sorriso, interrotto poi dalle seguenti parole - Che ne dici se stasera usciamo? Sai mi manca uscire con te ed i ragazzi! >> Roxie si scurì in volto, che razza di richiesta era quella? Dopo quello che aveva fatto?!
<< Ho capito bene? >> le chiese gentilmente, senza sembrare una vipera.
<< Sì, che c'è di strano nelle mie parole? I ragazzi sono impegnati? >> la sua tranquillità e la sua nonchalance stavano facendo letteralmente innervosire Roxie, la quale ancora tentava di mantenere un comportamento civile.
<< Non lo so… >> rispose secca, senza volerle rivelare più di tanto, quelli non erano affari suoi. La vita dei cinque ragazzi, a cui Roxie voleva tanto bene, non rientravano nelle notizie da dare alla stronza manipolatrice che era Anne.
<< Be' allora perché non telefoni alla fine della lezione e chiedi? >> il movimento delle sopracciglia che si alzavano ed abbassavano ad ogni parola pronunciata stavano facendo venire l'orticaria a Roxie.
<< Ok >> rispose fredda e distaccata. Perché aveva accettato? Voleva altri guai? Non le era bastato andare al letto con Zayn, litigare con Harry, e non parlare a nessuno dei due?
<< Perfetto! A dopo tesoro! >> le soffiò un bacio e scomparì all'intero dell'aula. Certo che aveva una bella faccia tosta ad insinuarsi ancora nella sua vita in quel modo così prepotente, pensò Roxie inferocita.
La lezione passò in fretta e per sua sfortuna quel momento tanto non-atteso arrivò. Avrebbe dovuto chiamare uno dei cinque e comunicargli che quella sera sarebbero dovuti uscire in compagnia di Anne. Roxie si rifugiò in bagno, sfilò il cellulare dalla tasca laterale della sua borsa e scorse la rubrica. Chi avrebbe chiamato? Ci pensò su qualche istante, poi sicura della sua scelta, cliccò sul nome decisivo.
<< Pronto? >> la risposta non tardò ad arrivare.
<< Niall? C'è un problema! >>
<< Cioè? >>
<< Ho incontrato Anne prima e vuole che stasera usciamo tutti assieme! >> Niall tossì forte, sapeva che Anne ci aveva provato con Zayn baciandolo e quelle parole gli sembravano essere le più strane mai pronunciate.
<< Caspita. >> fu la risposta di Niall, abbastanza eloquente.
<< Che devo fare? >> chiese esasperata la ragazza.
<< Me lo chiedi anche? Vuoi davvero uscire con quella specie di troietta? Roxie non cadere in basso! Dille che nessuno può, che abbiamo le prove! >> Roxie si mangiucchiò le poche unghie rimaste attaccate al resto delle dita, in pratica da quella mattina se le era letteralmente divorate.
<< Ci crederà? >>
<< Deve crederci!! Adesso va da lei e le dici che di stasera non se ne fa niente! Capito? >> la voce di Niall era dura e faceva di tutto per essere convincente. Avrebbe sofferto maggiormente se si fosse lasciata trasportare da quella ragazza, di questo Niall ne era sicuro; se come sua prima vittima era stato Zayn, adesso chissà chi sarebbe potuto essere la prossima e qualcosa gli diceva che sarebbe stato Harry.
<< Ci proverò, ok! >> rispose con voce debole.
<< Tu non ci proverai! Tu ci riuscirai! Avanti, vai e spaccala! >> Roxie rise facendo ridere anche Niall, divertito dalla sua stessa battuta idiota.







Harry iniziò ad impacchettare le sue cose in grossi scatoloni. Si muoveva nella sua stanza tra una mensola ed un'altra. Poi passò all'armadio da cui tirò fuori una grande quantità di indumenti. Liam, appoggiato allo stipite della porta, lo guardava con tristezza.
<< Sei sicuro Harry? >> gli chiese, consapevole che quella domanda sarebbe stata inutile e stupida. Tutto era stato deciso.
<< Sì. >> rispose il riccio senza neanche voltarsi, ma continuando a svolgere la sua attività.
<< Magari puoi chiedere a Zayn di stare alla larga da lei? >> azzardò Liam, suscitando uno sguardo stranito da parte di Harry.
<< Ma che razza di richiesta è questa? >> rispose Harry piccato.
<< Perché? >> l'ingenuità di Liam a volte non aveva limiti.
<< Non è una cosa pensabile questa! Se lei vuole stare con lui, chi sono io per impedirglielo? >>
<< Cosa ne sai che lei vuole stare con lui? >> ma era idiota? Si chiese Harry.
<< Hai assistito anche tu alla pietosa e smielata scena ieri sera! E' chiaro che a lei piace Zayn! A chi non piace Zayn con il suo fare da uomo misterioso e affascinante! >> Harry finì la frase con ironia e disprezzo nel tono.
<< Harry, Zayn è tuo amico, non criticarlo. >>
<< Non lo sto criticando! E' un dato obiettivo! Qualsiasi ragazza starebbe con lui! >> la voce di Harry era divenuta acuta e piena di rabbia.
<< Stessa cosa si può dire di te! Con quante sei stato Harry? >> il ragazzo dagli occhi verdi sbuffò sonoramente di fronte a quella frase sentita e risentita così tante volte.
<< Ma ancora con questa storia?! Non lo so con quante sono stato! Contento? Non me lo ricordo! E non ho intenzione di ricordarmelo! >> adesso Harry gettava come sacchi di spazzatura le pile di vestiti negli scatoloni, essendo arrivato al limite della pazienza.
<< Ok..fa come vuoi…spero soltanto che non cambi niente per i One Direction. >>
<< No no no no no no!!! >> sembrava una ragazzina in preda ai primi sintomi pre-mestruali, così Liam decise di lasciarlo da solo.







Un grosso, profondo e agognato respiro. Roxie sbatté più volte le palpebre, mosse un piede e iniziò la sua avanzata verso la più terribile dei nemici. Anne Harrison. Rimpiangeva ancora quel giorno in cui aveva deciso di sederle accanto e di fare amicizia con lei. Le era sembrata una ragazza così dolce e gentile. I suoi lunghi capelli castani odoranti di shampoo alla pesca l'avevano catturata, affermando: io e questa ragazza qui presente diventeremo grandi amiche. Ma i suoi occhi apparentemente sinceri, la sua bocca sempre pronta ad espandersi per sorridere, e perfino i suoi capelli lucidi e puliti l'avevano ingannata. I suoi comportamenti falsamente onesti e la sua dialettica spiccata, avevano illuso le aspettative di Roxie. Avere cinque amici, anzi tre, non le bastava, avrebbe voluto avere un'amica. E purtroppo aveva scelto la peggiore, forse, delle ragazze presenti alla UCL.
Anne alzò lo sguardo, notando l'avvicinarsi di Roxie, la quale teneva la testa alta, ricordando bene impresse le parole di Niall, probabilmente suo migliore amico. Lo considerava come un fratello, gli voleva un gran bene e tra di loro c'era complicità; amava scherzare e ridere con lui, uscire, scambiare opinioni su diversi argomenti. Insomma, era il migliore amico che non aveva mai avuto.
Anne allargò il suo smagliante sorriso, appena Roxie non fu di fronte a lei.
<< Allora? A che ora passo? >> chiese Anne.
<< In realtà stasera non si può fare nulla, tutti impegnati! Mi spiace. >> Roxie mantenne un tono neutrale, la sua voce era seria, la sua espressione era degna di classe. Attese una reazione da parte di Anne.
<< Davvero? Che peccato! Be' vorrà dire che cambieremo giorno! Ciao! >> non aveva perso il sorriso. Andò via lasciando Roxie interdetta. Cos'era appena stato tutto quello? Pensò confusa.







Roxie aprì la porta di casa emettendo un grosso sospiro, ormai era un'abitudine mettere un piede in casa e sospirare rumorosamente, scaricando tutto lo stress accumulato e le energie perdute. Si avventurò pacificamente verso la cucina, tentò di non guardare nella stanza di Harry mentre passava nel corridoio, ma fu più forte di lei e diede una piccola occhiata all'interno della camera. Notò un Harry sommerso in diverse scatole e diversi oggetti sparpagliati per la stanza. Il suo primo pensiero non sbagliò la realtà dei fatti. Era proprio così. Harry stava traslocando, e la colpa era soltanto sua. Si diresse velocemente verso la cucina, sperando di trovare qualcuno lì, in modo da poter ricevere delle spiegazioni, ma nessuno vi era presente. Si catapultò allora nella stanza di Niall, aveva ancora gli alti stivali muniti di tacco, i quali le stavano letteralmente torturando i piedi, ma ormai lei e il dolore erano diventati una sola cosa. Aprì di getto la porta di Niall, sbattendo la borsa che aveva tra le mani, facendo inquietare il povero ragazzo, che stava seduto sul letto con la chitarra fra le mani.
<< Niall, che sta succedendo qui? >> chiese agitata la mora, mentre il ragazzo cercava un attimo di calmarsi. A momenti gli sarebbe venuto un attacco al cuore per il violento modo in cui era appena entrata nella stanza la sua amica.
<< Che vuoi dire? >>
<< Harry! Dove diavolo se ne va? >> gli occhi di Roxie erano infuocati.
<< Si trasferisce… >> Niall lasciò morire lì la frase.
<< Che vuol dire? >>
<< Roxie, Harry andrà ad abitare in una nuova casa! >>
<< Lo so che vuol dire cretino! - Roxie si portò una mano alla fronte e poi si sedette sul letto libero di Louis - Ma perché?! >>
<< Vuoi che te lo spieghi? Sai arrivarci benissimo anche tu! >>
<< Devo andare a parlare con lui! - si alzò in preda all'euforia della sua nuova idea appena sfornata - Sì! >> ripeté dopo essere sicura delle sue parole. Uscì dalla stanza del biondo e si mosse verso quella del tanto temuto ragazzo, colui che la metteva in soggezione e colui che l'aveva cambiata completamente, facendola sentire viva.
Avanzò timorosa nella sua stanza e attese finché lui non si voltasse per scoprirla lì, prima di enunciare qualsiasi lettera dell'alfabeto.
Appena Harry la vide, restò colpito, impressionato dalla sua presenza, non entrava da molto ormai in quella camera. Come era da molto che non si fissavano così intensamente e a lungo.
<< Harry.. >> esclamò avvicinandosi al ragazzo che ancora non si decideva a mutare l'espressione facciale.
<< Perché vai via? Non è giusto >> Roxie si avvicinò ancora di più e gli afferrò una mano stringendola fra le sue. Lui ancora non dava segni di vita, era così immerso nell'ammirare la bellezza traboccante della ragazza. Gli era mancato specchiare i suoi occhi verdi in quelli blu suoi, come gli era mancato sentire il suo profumo.
Roxie attese impaziente una sola singola sillaba uscire dalle sue labbra, il tempo scorreva, i loro occhi continuavano ad incrociarsi, come se volessero memorizzare quell'attimo per poterlo custodire per sempre.
Dopo diversi minuti, Harry si decise a parlare, pronunciando a bassa voce, rendendo il suo concetto ancora più intimo.
<< Don't try to make me stay or ask if I'm okay. I don't have the answer. >>
Roxie rimase interdetta, non capì all'istante cosa volesse esattamente dire, cosa c'entrasse in tutto quello.
<< E' il testo di una nostra canzone, proprio ieri l'abbiamo provata. E' appropriata, no? >>
Roxie sentì un assoluto bisogno di baciarlo, di sentirsi protetta tra le sue braccia, di sentirsi dire che era sua.
<< Davvero? >> chiese con un tono di voce impercettibile.
<< Sì… >> rispose lui usando lo stesso tono della ragazza, la quale abbassò lo sguardo.
Harry alzò il braccio e con un dito sotto al mento le sollevò il volto. Roxie si ritrovò ad affrontare di nuovo il suo sguardo ipnotizzante.
<< Non sai quanto vorrei baciarti in questo momento. >> soffiò lui impercettibilmente. Roxie sorrise.
<< Ma non lo farò… non sarebbe giusto. - Roxie spense il sorriso appena comparso come una candela spenta da un semplice soffio - Appena andrò via, tu dimenticati di me…fa finta che hai vissuto in un sogno, da cui ora sei sveglia, sei cosciente. Nulla tornerà come prima. - Una lacrima scese rigando il suo volto perfettamente pallido - Roxanne…è meglio così. Okay? Capito? >> lui le prese il volto tra le mani avvicinando il suo. La guardò dritto negli occhi, fronte contro fronte. Dopo che la ragazza annuì, con il cuore totalmente a pezzi, Harry la lasciò andare. Roxie restò qualche secondo ad osservarlo, poi girò i tacchi ed uscì da quella stanza, aveva bisogno di prendere aria, di elaborare ciò che era appena accaduto.







Zayn entrò in casa, era stato via tutto il giorno, non era ancora venuto a conoscenza delle ultime news. Trovò una serie di facce stravolte e rattristate.
<< Che succede? E' morto qualcuno? >> domandò ironico, posando le chiavi della sua auto sul mobile presente accanto alla porta d'entrata.
Nessuno si degnava di dare una risposta, al che Zayn si avvicinò a Liam.
<< Liam, dimmi che sta succedendo! >> Liam si voltò a guardarlo come se fosse spaesato, come se non capisse più nulla, come se la lingua in cui si stava esprimendo Zayn non era simile alla sua.
<< Liam! >> lo incitò alzando la voce. Allora Roxie, che stava seduta sul divano di fronte proprio alla figura in piedi di Zayn, rispose: << Harry va via. >> Zayn sgranò gli occhi, incredulo alla notizia.
<< Cosa??? >> si guardò intorno incontrando i vari sguardi presenti nella stanza. Erano tutti uguali.
<< E' così. Harry si trasferisce per il casino che hai combinato! >> esclamò Liam con ira nella voce, ora che aveva ripreso i sensi. Zayn restò muto, non avrebbe trovato mai le parole esatte per controbattere il pensiero di Liam.
Harry in quel momento uscì dalla propria stanza, trascinando una scatola, diretto verso la porta d'entrata. Zayn lo vide e gli andò incontro.
<< Harry, perché vai via? Non rendere le cose più gravi di quanto non siano! >> cercò di dissuaderlo dalla sua scelta, ma Harry non si scompose affatto.
<< Troppo tardi. >> rispose soltanto.
<< No, dai! Possiamo trovare una soluzione! Non prendere decisioni così affrettate! >> Zayn continuava a gesticolare nevroticamente, si sentiva responsabile e terribilmente in colpa. Quell'amicizia stava per finire, pensò.
<< Dimmi solo una cosa - disse Harry con tono serio e alzando l'indice - è stato sesso o amore con Roxie? >>
Tutti rimasero attoniti, Roxie serrò le labbra, Zayn si rabbuiò in volto e Harry aspettava una risposta con una faccia fin troppo seria e severa.
<< Io…io… >> Zayn tentò invano di dare una risposta, ma nulla arrivò da parte sua. La sua risposta era così chiara ad Harry che sorrise amaramente e ironicamente.
<< Lo sapevo… >> esclamò dopo, riprendendo a fare ciò per cui era stato interrotto.


























Ciao a tutti!! Nuovo capitolo, il quattordicesimo! Non mi sembra vero che siamo già a questo punto! Non pensavo questa storia mi prendesse talmente assai da scrivere così tanto e con così tanta voglia anche. Be' in questo capitolo è comparsa di nuovo Anne, che io personalmente non sopporto affatto. E' un personaggio alquanto antipatico, e mi diverto anche a crearlo così! XD Harry se ne va! Zayn si sente in colpa, Roxie si sente in colpa, gli altri sono affranti ecc.!! E' così, purtroppo! Ma tra un po' le cose, come ho già detto ieri, si faranno più vivaci!! :)
Passando ad un'altra storia completamente diversa…oggi sono super felice, dopo aver visto le diverse foto di Harry e Taylor! So che probabilmente a voi lei non piace e che la odiate anche ma io penso che stiano davvero bene insieme (mi azzardo a dire), ma non credo stiano SUL SERIO insieme! Ad ogni modo io AMO Taylor! Ed è per questo che mi piacciono insieme ( quante volte "insieme" ho detto?!!!?? XD ) Però va bè, non voglio scatenare liti, accuse, derisioni nei confronti di nessuno! Quindi questo era solo un mio libero sfogo, un mio pensiero, che volevo condividere con voi! :)
Adesso passiamo ai ringraziamenti!! A massive thank you (restando in tema 1D) a tutti quanti per tutto! Recensioni, ff nelle seguite, preferite (numeri che continuano ad aumentare), numero di lettori silenziosi che cresce e cresce ed infatti ci terrei a precisare che il prologo attualmente è stato letto da BEN 1031 persone! Numero esorbitante!! E anche emozionante! Sì, perché mi fa soltanto emozionare vedere queste cifre stratosferiche!! Grazie grazie grazie grazieeeeee!!!!!! Il prossimo capito credo arriverà mercoledì!! Baci baci baci! A presto <3 M.














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Capitolo 16
*** 15 Capitolo ***



Capitolo 15





Passò un mese da quel tremendo giorno in cui Harry aveva raccolto le sue cose ed era sparito, trasferendosi in un appartamento dall'altra parte di Londra. I One Direction, ad ogni modo, continuavano ad esistere. Harry e Zayn continuavano a non rivolgersi la parola in privato, mentre in pubblico, sui vari palchi, nei vari talk show, mantenevano un comportamento serio e se necessario celavano i loro screzi e si parlavano come niente fosse. Non avrebbero dato ai paparazzi e ai giornalisti motivo per parlare e sparlare della loro vita privata. Solo un articolo era stato pubblicato su vari siti internet riguardante anche Roxie. Era una foto in cui ritraeva Roxie abbracciata a Zayn. Ma subito la notizia venne soffocata dallo stesso Zayn di fronte alle telecamere di un importante talk show. In realtà Zayn aveva mentito, poiché dopo l'abbandono di Harry, Zayn aveva tentato di tutto per avvicinarsi di nuovo a Roxie. Rose, scuse, bigliettini sparsi ovunque, cenette romantiche, e alla fine Roxie aveva ceduto. Aveva dimenticato Harry, o almeno cercava di dimenticarlo, come lui stesso le aveva suggerito. Quindi da circa due settimane Roxie si era unita a Zayn, potevano definirsi una coppia. Harry ne era venuto a conoscenza, non subito, e non si era pronunciato affatto. Era consapevole ormai di averla persa e difficilmente avrebbero avuto un futuro insieme. In fondo era stato lui ad allontanarla.





Si avvicinava il Natale, solo quattro giorni mancavano ed era venerdì, così Zayn fece una proposta a Roxie, mentre entrambi erano sdraiati sul divano. Lui le accarezzava un braccio su e giù, mentre erano posti entrambi su un lato. Roxie davanti e Zayn dietro di lei, appiccicato allo schienale.
<< Mi è venuta in mente un'idea pazzesca! >> esclamò in preda all'entusiasmo, Roxie gli diede un'occhiata veloce sorridendo.
<< Spara Mr. SonoQuelloDalleMilleIdeeIo !! >> lo prese in giro la ragazza voltandosi e regalandogli un leggero bacio sulle labbra.
<< Davvero simpatica!! Io ti stavo per proporre un fantastico weekend per sole due persone in riva al mare e tu mi tratti così!! >> Zayn giocò a fare l'offeso ma Roxie non ci cascò.
<< Oh ma che gentile!! Sul serio? Allora sei il miglior fidanzato sul resto del pianeta, giusto? >> esclamò la mora abbracciandolo.
<< Eh già! Sei molto intelligente Roxie! >> la baciò sulle labbra abbastanza intensamente da farle ricordare quel bacio per un po' ancora.
In quel momento spuntò Liam e si intromise nella dolce conversazione tra i due fidanzatini ancora alle prime armi.
<< Scordatevi qualunque programmino amoroso, romantico che sia per questo weekend! Partiamo per gli Stati Uniti! >>
Zayn sgranò gli occhi e Roxie impallidì. Sarebbe dovuta restare da sola per Natale? Non c'avrebbe neanche pensato per due secondi ad andare in California da quello psicopatico di suo padre. Anne non se ne parlava affatto di chiamarla e passare la festa che più amava in compagnia di quella sgualdrina. Un modo doveva trovarlo, ma al solo pensiero già si sentiva male, uno stato depressivo la stava investendo a pieno colpo, come quando una palla che è stata lanciata a tutta forza colpisce il suo bersaglio.
<< Fino a quando? >> chiese Roxie sollevandosi dal divano e mettendosi seduta. Improvvisamente il suo buonumore mascherato scomparve. Adesso nel suo stato d'animo regnava la vera tristezza, la quale aveva trovato casa in lei da quel pomeriggio nelle campagne londinesi.
<< Non si sa! Sicuramente prima di Capodanno! Non lo so Roxie! >> le veniva da rimettere, stava per svenire, quella notizia l'aveva completamente uccisa, come un'ascia che trapassa nello stomaco di una persona appena colpita.
<< Oh mio Dio! >> esclamò la ragazza chiudendo per qualche secondo gli occhi.
<< Che hai Roxie? Sei diventata un fantasma! >> le chiese Liam. Lei si alzò. Non voleva dare preoccupazioni inutili, e poi era grande abbastanza, poteva benissimo rimare a casa da sola per il Natale, nonostante la sola idea la faceva stare male, e arrangiarsi in qualche modo. Non voleva essere definita come ragazzina capricciosa incapace di resistere alla solitudine, accompagnata dall'armoniosa aria del Natale, anche se per lei il Natale quest'anno sarebbe stato tutto tranne che armonioso.
<< Niente..sto bene! >> si stava dirigendo verso la sua stanza, probabilmente sarebbe scoppiata in una crisi di pianto isterico.
<< Dove vai? >> le chiese Liam quasi divertito. E quel suo tono la stava innervosendo.
<< Nella mia stanza >> rispose Roxie con un filo di voce.
<< Non ti è piaciuta questa notizia? Non ti piace affatto il tuo Paese? Non vuoi proprio tornarci? Neanche con noi? >> Roxie rimase attonita, aveva sentito bene?
<< C-cosa? Io vengo con voi cinque?! >>
<< Certo! Credevi che ti avrei lasciata qui da sola? Avresti passato un triste e desolato Natale? Sei matta Roxie?! >> Roxie istintivamente si gettò addosso Liam e lo abbracciò affettuosamente. Si sentiva amata e considerata anche, tutto quello le era mancato. Più che altro lo sentiva come un vero membro della sua famiglia, come un fratello appunto.
<< Grazie Liam! >>
<< Ma figurati! Sei il sesto membro dei One Direction ormai! >> esclamò Liam ridendo, mentre Roxie si sganciava dal suo corpo.
<< Ovvio! Ditemi cosa cantare! >> Roxie rise, felice dalla appena appresa notizia.
<< Si infatti stiamo lavorando alla scaletta, appena sarà pronta ti sarà comunicato ogni dettaglio, puoi starne certa! >> continuò a scherzare Liam. Roxie aveva gli occhi che le brillavano, non vedeva l'ora di partire, di passare un Natale diverso e in compagnia diversa. I Natali passati avevano sempre previsto la famiglia riunita con la sola sorella del padre con tanto di figli e marito. Era la sua unica parente. Questo era il motivo per cui, durante e dopo la malattia della madre, la cara zia Tracy non si era fatta viva. Aveva tranquillamente partecipato ai funerali ma non aveva mosso un dito venendo a conoscenza dello stato pietoso e pericoloso di suo fratello e delle conseguenze che aveva causato alla figlia di diciassette anni. Ad ogni modo Roxie avrebbe affrontato Harry, e quest'ultimo avrebbe dovuto sopportare la vista di Roxie e Zayn come fidanzati. Al solo pensiero Roxie si sentiva male.
<< Allora quando si parte? E dove andiamo soprattutto? Gli Stati Uniti sono così grandi! >> chiese Roxie sorridendo.
<< Partiamo domani sera! Faremo diverse tappe! >>
<< Cioè?! >> Liam sembrò pensarci un attimo.
<< Devo andare a prendere la carta in cui ce l'ho scritto! Aspetta! >> esclamò e poi scomparve nell'altra stanza. Tornò immediatamente.
<< Allora…ecco qui - disse mettendomi sotto gli occhi un foglio in cui erano scritti diversi nomi di città e Stati - qui c'è scritto tutto! >>
Roxie fece scorrere le dita della mano destra sulla lunga lista di Stati e città elencati sul foglio bianco. La prima tappa sarebbe stata New York, sorrise perché non era mai stata a New York, e avrebbe tanto desiderato andarci un giorno. Chi mai avrebbe immaginato che ci sarebbe andata con la band più famosa del momento?! La seconda tappa sarebbe stata in Pennsylvania a Philadelphia, anche lì non era mai stata ma non era una delle sue mete in programma da visitare, a differenza di Nashville in Tennessee, ossia la terza tappa. Immaginava quello Stato immerso dal verde, dall'aria fresca a pulita e popolato da tanti animali, quasi un'oasi. Poi scorreva Atlanta in Georgia, Austin in Texas, Phoenix in Arizona, Las Vegas in Nevada. Quella sì che era una gran bella tappa. Las Vegas, la città del lusso sfrenato e la città del gioco d'azzardo, anche se a lei non piacevano i casinò. Scorrendo il dito si bloccò, ciò che temeva di più, leggere il nome di quella città da cui era scappata alla velocità della luce. Era normale e più che palese e plausibile che Los Angeles comparisse nella lista. Le ultime due tappe comprendevano Seattle nello Stato di Washington e Detroit nel Michigan. Deglutì sonoramente e passò il foglio di nuovo nelle mani di Liam.
<< Che ne pensi? >> le chiese con un tono rilassato, ignaro dello stato d'animo appena cambiato, in piena rivoluzione interna, di Roxie.
<< Perfetto! >> esclamò mentendo spudoratamente.
<< Bene! Comincia a fare le valigie bella! Domani si parte!! >> urlò Liam alzando le braccia in aria, contento ed eccitato all'idea di partire per l'ennesima volta ed avventurarsi con i suoi quattro più cari amici in un nuovo Paese, in nuove città, conoscendo gente nuova, passando di albergo in albergo, svegliarsi presto, ma allo stesso tempo stare in piedi fino a tarda notte, fare colazione in mille diverse sale d'albergo, passare la metà del tempo in aereo o in una macchina abbastanza grande da trasportare un numero superiore a cinque persone, e poi dare la mano a così tanta gente da dimenticare il loro nome dopo circa due minuti, correre da una parte all'altra per essere puntuali agli appuntamenti già pianificati. Questo avrebbe aspettato i cinque ragazzi, e Roxie, la quale li avrebbe seguiti fedelmente ovunque.
<< Sì! >> Roxie annuì anche col capo affinché apparisse convinta di quella scelta, di quell'invito. Ma non era sicura che sarebbe andato tutto liscio. Non lo era affatto.







Harry si alzò dal divano, sul quale era sdraiato ad ascoltare il suo iPod. Da quando era andato a vivere da solo passava lunghi pomeriggi su quel divano blu di pelle. Non aveva alcuna intenzione di svolgere un'attività diversa dal dormire o dal semplice rilassamento che sarebbe dovuto durare al massimo un'ora, ma che poi si protraeva per il resto della giornata. Indossava un vecchio pantalone di tuta e una maglietta bianca a mezze maniche quando stava in casa. Aveva persino perso ogni sfizio di vestirsi particolare o semplicemente di cambiarsi! Erano state tante le volte in cui aveva ricevuto visite da parte di Niall, Liam o Louis.
Quel pomeriggio saltò a fargli visita Niall.
<< Ehi amico! Come va? >> gli chiese il biondo mentre si faceva spazio sul divano.
<< Bene! >> rispose il riccio senza troppe cerimonie, prendendo posto accanto al suo amico. Niall gli diede un'occhiata veloce dalla testa ai piedi e notò i vestiti abbastanza consunti che aveva addosso.
<< Mmmm… >> pronunciò mentre gli dava chiari segni di avvertimento.
<< Che c'è? >> gli chiese Harry.
<< Niente…spero solo che non tu decida di indossare questa mise davvero insolita domani sera! >> scherzò Niall.
<< No, sta tranquillo! Da domani tornerò ad essere il solito Harry Styles, pronto ad ogni avventura! >> esclamò cerimonioso.
<< Be' molto meglio! Così sembri un barbone Harry! >> Harry sorrise.
<< Sì grazie del complimento! >> sdrammatizzò.
<< Senti… a proposito di avventure..non credo che potrai fare quello che hai sempre fatto >> Harry inarcò le sopracciglia.
<< Perché? >>
<< Be', ci sarà Roxie, viene con noi, Liam non può lasciarla da sola nelle vacanze natalizie.. >>
<< E questo cosa c'entra con me? >>
<< Non credi che a lei darebbe fastidio se ti vedesse con altre ragazze? >>
Harry scoppiò in una sonora risata.
<< Stai scherzando vero? - Niall restò attonito, non capì le intenzioni di Harry - Roxie ha scelto Zayn, sta con Zayn, dovrò sopportare le loro smancerie e io non potrò divertirmi con chi mi pare e piace? >> Niall si arrese, comprese le ragioni di Harry, che non aveva tutti i torti.
<< Giusto…hai ragione…solo che, non esagerare, ok? >> si raccomandò Niall, ma Harry annuì impercettibilmente, come se non avesse voluto farlo, ma pur di non deludere un amico accettò l'accordo.




La sera della partenza arrivò immediatamente, la mattina e il pomeriggio di sabato passarono in fretta così da ritrovarsi catapultati davanti un Suv nero, con otto posti, pronto a raccogliere tutti. Roxie fissava le diverse valigie che venivano caricate nel cofano dell'auto. Nonostante la lunga permanenza, Roxie si era portata con se soltanto una valigia grande, a differenza degli altri che avevano optato per due, tre valigie a testa.
<< Roxie tutto ok? >> le chiese Zayn, notando la faccia pallida della sua ragazza.
<< Sì sì! >> rispose sorridendo e abbracciandolo, cercando di trasmettergli quel poco di entusiasmo che aveva.
<< Bene! Tutti a bordo! >> esclamò l'autista della grande macchina nera dai vetri oscurati.
Tutti e cinque obbedirono agli ordini dell'uomo. A vederlo a primo impatto avrebbe potuto incutere timore, dati i suoi capelli rasati, il suo corpo massiccio, la sua grassa pancia e la sua altezza elevata. Ma dopotutto fungeva anche da guardia del corpo dei ragazzi (una delle tante, dato che una volta arrivati nei vari Stati ne avrebbero trovato delle altre).
Mancava ancora Harry, infatti la prossima tappa sarebbe stata casa sua. Roxie iniziava a tremare al solo pensiero di averlo accanto, o almeno di stare chiusa nello stesso ambiente con lui. << Fa un po' caldo! >> esclamò dopo che abbassò il finestrino e dopo che tutti la guardarono male. Fuori c'erano soltanto due gradi.
Giunti davanti casa di Harry, Roxie tentò di mantenere la calma e di sembrare la persona più normale e quieta sulla faccia della Terra. Non diede a vedere il groviglio di emozioni teso nella sua pancia, più aspettava che Harry uscisse da quella maledetta porta e più aumentava quella tensione. Stringeva la mano di Zayn, il quale le diede qualche occhiata veloce quando quella stretta diventava sempre più forte, quasi da non far più circolare il sangue nella mano del ragazzo.
<< Roxie stai bene? >> le chiese Niall bisbigliando nel suo orecchio. Il biondo era seduto alla sua destra, mentre alla sinistra aveva Zayn.
<< Uhm uhm >> annuì Roxie, non le piaceva affatto quel diavolo di stato d'ansia. Come avrebbe sopportato la presenza di Harry per tutti quei giorni, tra l'altro ancora da definire?! Come avrebbe retto le sue occhiate, i suoi sorrisi senza che lei ne fosse completamente partecipe?! Ormai Harry era da considerarsi un ricordo lontano, un'occasione persa, sprecata. Quanto rimpiangeva tutto quello? Tanto.
Eccolo uscire dalla propria casa, il volto basso, i soliti capelli arruffati portati da un lato, il suo solito modo di camminare, il suo solito sguardo serio. Si ripeté la stessa scena appena riprodotta qualche minuto prima e poi il ragazzo salì dietro nei sedili posteriori assieme agli altri ragazzi.
Sfortunatamente scelse il posto che Roxie avrebbe voluto non scegliesse mai, ossia proprio il sedile di fronte a lei, sul quale prima era sistemato Louis. Infatti adesso Harry stava proprio seduto di fronte a Roxie. Le diede un'occhiata veloce nello stesso momento in cui Roxie lo fece. I loro sguardi si incrociarono di sfuggita, entrambi avevano voglia di rifarlo, ma entrambi evitarono.
La prima cosa che notò Harry era la mano della ragazza intrecciata a quella di colui che una volta era il suo migliore amico. Provò invidia, rabbia, gelosia. Avrebbe dovuto esserci lui al suo posto, ma in fondo l'aveva voluto lui. Se lo ripeteva ogni santo giorno.
Dopo un po' di cammino arrivarono all'aeroporto, pronti per raggiungere gli USA, pronti per atterrare nella grande mela.
Salirono su un volo di linea, ossia un aereo preso anche dai comuni mortali, alias gente non famosa. I posti non erano stati assegnati ad ognuno, ma avevano a disposizione sei posti da gestire come meglio credevano giusto. Era un aereo composto da tre file di tre posti per ogni fila. Il posto al finestrino se lo aggiudicò, anzi tra corse e spintone lo occupò Niall; accanto a Niall si sedette Louis con alla destra Harry. Prima fila di posti occupati. Quella seguente era composta da Roxie, Zayn e Liam. Roxie e Harry erano divisi dal solo corridoio.
Mi toccherà stare per tutto il viaggio accanto a lui, pensò Roxie affannata.
<< Eccitata? >> le chiese Zayn alla sua destra. Quella voce le parve come un lontano eco.
<< S-sì…abbastanza >> rispose lei con un sorriso guardando il suo ragazzo.
<< So cosa c'è che non va >> Roxie dopo che aveva cambiando punto di focalizzazione, tornò a guardare Zayn attonita.
<< Cosa? >> gli chiese alzando le sopracciglia.
<< La sua presenza >> sussurrò. Esplicito riferimento a Harry.
<< No..no…è tutto ok…non ci faccio neanche caso. >> rispose lei tranquilla.
<< Se qualcosa non va ti prego dimmelo. Non voglio che stia giù o che mi tenga il muso per tutto il viaggio! >>
<< Io non ti sto tenendo il muso! E ti ho già detto che va tutto bene!! >> Roxie suonò squillante con quelle parole, infatti tutte le persone presenti sull'aereo si voltarono verso il suo sedile, compreso Harry.
<< Non c'è bisogno che urli. Sono ancora dotato di un ottimo udito! >> esclamò ironicamente Zayn con voce bassa, enfatizzando il tono di voce assordante appena usato da Roxie.
<< Non sto urlando! >> rispose lei con lo stesso tono usato precedentemente.
<< Okay…come dici tu. Adesso calmati e pensa che abbiamo un lungo viaggio da fare e se lo inizi così non credo che andrà a finire bene! >> la voce di Zayn suonava calma e rilassata e questo irritava ancora di più Roxie.
<< Io sono calma! Non sono scema, so che il viaggio è lungo! Non l'ho iniziato in nessuno modo! Smettila di trattarmi come una bambina! >> adesso tutti attorno alla ragazza chiacchieravano e brontolavano sul suo comportamento isterico. Si avvicinò una hostess con un gran sorriso, poiché il suo lavoro prevedeva di sorridere sempre e in qualunque occasione, perfino in una come quella.
<< Signorina, per favore non alzi il volume della voce. Sta disturbando il resto dell'aereo. >> finì la frase con un sorriso ancora più vistoso di quello mostrato prima e poi si allontanò verso la parte anteriore del mezzo di trasporto su cui Roxie era destinata a rimanere per le prossime sette ore.
<< Visto? >> chiese sorridendo Zayn. La stava palesemente prendendo in giro.
<< Taci! >> rispose lei fulminandolo con lo sguardo.
Ad interrompere la breve lite tra i due fidanzatini fu Liam.
<< Guardate…ecco le varie tappe e le date annesse! >> esclamò Liam porgendo quel foglio che Roxie aveva già visto il giorno prima, ma questa volta era pieno di date. Andò dritto all'ultima città, lesse la data del 14 gennaio, giorno in cui sarebbero ritornati a Londra. Quindi avrebbe passato all'incirca venti giorni con quei ragazzi e con lui. Dopo aver letto quella data, salì su con il dito e sottolineò con esso il nome di "Los Angeles", la sua città natale. Sarebbero rimasti lì per ben tre giorni, deglutì e cercò di eliminare quel pensiero cattivo che si stava insinuando nella sua mente.
<< E' perfetta, no? Nelle città più belle ci staremo di più! >> esclamò Liam entusiasta.
<< Sì..perfetto! >> Roxie sorrise dando indietro la lista.
Si sarebbe prospettato un viaggetto davvero indimenticabile, pensò la ragazza.
Durante il resto del viaggio Roxie si addormentò, Niall dormì e mangiò, Louis fece continui scherzi a Niall e torturò Harry, quest'ultimo invece dormì stanco di Louis e dei suoi giochetti. Liam lesse ma poi si addormentò anche lui, mentre Zayn dormì per tutto il tempo, cosa piuttosto prevedibile.
<< Ahia! >> urlò Harry mentre fu investito da un enorme oggetto sulla testa. Roxie si svegliò all'istante e si voltò verso il ragazzo, il quale si premeva la testa con le mani dal forte dolore. Roxie realizzò che ciò che aveva colpito Harry era la sua borsa nera. Era caduta dal ripiano superiore su cui lei stessa l'aveva posata, evidentemente non era stata capace di sistemarla perbene.
<< La mia borsa! >> esclamò piegandosi per raccoglierla sul corridoio.
<< Dio Roxie! Che diavolo ci faceva la tua borsa sulla mia testa?!! >> le chiese Harry piccato.
<< Secondo te che ci fa una borsa messa nel proprio scompartimento? >> rispose lei con un'altra domanda.
<< Perché non l'hai messa dal tuo lato?!! Stavo dormendo! >>
<< Si dà il caso che io non ce l'abbia! - esclamò indicando con il dito in alto - Non vedi che non c'è nulla da me Mr. Intelligentone!! >> Roxie stava di nuovo alzando la voce e la gente cominciava a lamentarsi di nuovo.
<< Vuoi ripetere la scenetta di prima? No, grazie! Non voglio essere coinvolto nei tuoi momenti di pazzia! >>
<< Non sono pazza! E tu hai iniziato! Quindi ora tornatene a dormire! >>
<< Ah davvero? Quindi mi sarei fatto cadere la borsa sulla testa provocandomi un male allucinante da solo?? Tu sei pazza, sì! >>
<< Vaffanculo! >> sbottò Roxie, non mantenendo più la sua collera. Incrociò le braccia al petto e imbronciò la bocca. Harry sbuffò e si compose di nuovo nel suo sedile.
Ormai sia lui che Roxie non vedevano l'ora di atterrare, almeno si sarebbero divisi per qualche ora.


























Hello!! E' mercoledì e sto aggiornando come promesso! Vi piace la novità? Si parte per gli USA!!! Sarà un viaggio abbastanza lunghetto! Ho intenzione di descriverlo in ogni minimo dettaglio, città per città, giorno per giorno. La depressione è scomparsa, infatti alla fine del capitolo la situazione si anima. Roxie è nervosetta per via di Harry, del viaggio, di Los Angeles ecc.! Vedremo una Roxie diversa da come siamo abituati a vederla! Più grintosa, più animata, ecc! Non ve lo aspettavate che si mettesse con Zayn, eh?! XD
Allora grazie grazie grazie a tutte come sempre!! Tante e tante sono le visite e tante che la seguono e l'hanno messa nelle preferite! E grazie ANCHE a coloro che hanno recensito sempre e continuano a recensire! Grazie grazie! :) Baciii. Alla prossima! <3 M.








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Capitolo 17
*** 16 Capitolo ***



16 Capitolo





Il carrello scese giù con annesse ruote. L'aereo cominciò ad avvicinarsi alla terra ferma, le ruote toccarono pian piano il terreno sottostante. Roxie aprì gli occhi, sbirciò fuori, notò che era ancora notte. Si scervellò per capire il motivo per cui fuori era tutto buio, ma poi realizzò che esisteva una cosa chiamata fuso orario e quindi facendo il calcolo risultava tutto giusto. A New York era notte fonda.
<< Buongiorno! >> la salutò Zayn dandole un bacio sulla guancia.
<< E' notte ancora. >> tagliò corto Roxie, trovando fastidioso quel gesto. Che le stava succedendo? Perché da un momento all'altro Zayn la infastidiva e la sua sola presenza la irritava?
<< Giusto! Come ho fatto a non pensarci! >> esclamò cerimonioso il ragazzo, ma Roxie lo smontò di tutto l'entusiasmo che aveva accumulato, non guardandolo neanche e pensando alla sua borsa che aveva tenuto per il resto del viaggio ai piedi, dopo lo spiacevole accaduto con Harry.
<< Siamo arrivati!! Subito a fare colazione!! >> esclamò Niall stiracchiandosi.
<< Niall smettila! Non pensare sempre al cibo! Adesso si va in albergo a dormire! >> lo rimproverò il manager accomodato ai sedili davanti.
<< Scusa. >> rispose mortificato Niall, scaturendo le risate dei cinque ragazzi.
<< Non mi sono neanche accorto del tragitto! Incredibile! Si è viaggiati comodissimi! >> esclamò Liam sbadigliano e sorridendo come un bambino entusiasta quando riceve il regalo di compleanno tanto desiderato.
<< Beato te! >> esclamò Roxie sarcasticamente.
<< Perché? Non sei stata bene tu? >> le chiese Liam preoccupato e voltandosi a sinistra per guardarla meglio in viso.
<< Oh sì! >> rispose lei ironica, ripensando alla discussione prima con Zayn e poi con Harry. Se le cercava proprio i guai, lei.
<< Ragazzi, fuori piove, munitevi del necessario! >> li avvisò il manager.
<< Anche qui il maltempo! >> disse Louis sospirando afflitto.
<< Che diavolo vuol dire "munitevi del necessario"? >> si domandò Roxie tra se e se, pensando che nessuno la sentisse, ma non fu così.
<< Vuol dire che se hai un ombrello o un cappello usali!! >> rispose la voce di Harry sarcastica. Roxie si girò verso di lui e gli fece un sorrisetto pieno di antipatia e di odio nei suoi confronti. Perché si comportava così? Non era mai stato un tipo così astioso da quando lo aveva conosciuto.
La gente iniziò ad alzarsi dai propri posti e prelevare i propri oggetti personali, creando una gran confusione. Tra i passeggeri erano presenti anche delle ragazzine in preda alla pazzia e alle urla scoprendo che i cinque ragazzi che tanto amavano, che tanto desideravano di incontrare erano sul loro stesso aereo. Quei cinque ragazzi per cui avevano passato pomeriggi interi ad ascoltare la loro musica, a fantasticarci su, ad immaginare il giorno in cui li avrebbero incontrati.
<< Ciao! Io sono Marylin, mi faresti un autografo?? >> chiese una ragazzina cicciottela con i capelli crespi rivolgendosi a Liam. Lui sorridendo cordialmente soddisfò la richiesta della ragazzina, che avrebbe potuto avere all'incirca quattordici anni.
Dopo di lei furono molteplici le altre ragazze che chiesero autografi ai ragazzi, creando ancora più confusione. Fu più il tempo passato a bordo una volta atterrati che il viaggio stesso.
<< Harry? Ti prego, io-io-io…. - la ragazza dai capelli biondo miele deglutì più volte, prima di completare la frase che non riusciva proprio a terminare - vo-vorrei… >>
<< Vorresti un autografo?? >> si intromise Roxie, la quale era ancora seduta al suo posto e la ragazza le stava sulla sinistra in piedi nel corridoio rivolta verso Harry.
<< S-sì! >> rispose lei, grata verso Roxie poiché l'aveva aiutata in quell'ardua impresa.
Harry sorrise alla ragazza e prese il foglio che teneva stretto tra le mani.
<< Come ti chiami? >> le chiese Harry.
<< S-s-st-stacy! >> dopo mille balbettamenti finalmente riuscì a pronunciare il suo nome. Harry scrisse veloce e poi le restituì il foglio. Lei si gettò tra le sue braccia e ci restò per qualche minuto, non aveva proprio voglia di staccarsi da lui. Roxie tossì. Harry rise mentre ancora Stacy gli stava addosso. Roxie si alzò dal suo posto e tentò di dividere la ragazza da Harry, anche perché tra un po' sarebbero morti entrambi soffocati da loro stessi.
<< Grazie, grazie, grazie! >> disse Stacy a Roxie, la quale provò tenerezza e le sorrise complice, sapeva benissimo che cosa era in grado di provocare Harry.
Altri autografi veloci e assurde domande poste sull'identità di Roxie, la quale affermò di essere una semplice amica, nonché cugina di Liam Payne, riuscirono a scendere dal quel benedetto aereo. Raggiunsero una macchina che li accompagnò direttamente in albergo.
L'albergo era il Palace, ottima scelta secondo i calcoli di tutti, tranne che di Roxie, la quale non aveva la minima idea della maestosità e spettacolarità che avesse quell'hotel. Una volta parcheggiati proprio di fronte il grandioso edificio, la macchina fu accerchiata da folle di ragazze inferocite, pronte a strapparsi i capelli e a fare a spintoni pur di raggiungere i propri idoli. Roxie si sentì travolgere, si sentì mancare l'aria, stava per essere stritolata nella folla. Teneva per mano quella di Zayn, il quale la stava conducendo all'interno dell'hotel, dove nessuna di quelle ragazze sarebbe potuta entrare. Quando tutti entrarono dentro, manager e guardie del corpo compresi, tirarono un sospiro di sollievo. Ogni volta era un'impresa sopravvivere a tutte quelle persone.
<< Come ci sistemiamo? >> chiese Liam a Paul.
<< Adesso andiamo tutti alla reception e decidiamo. >> rispose lui prendendo varie carte dalla propria ventiquattr'ore.
Roxie diede un'occhiata veloce a Harry, il quale ricambiò lo sguardo, con un ghigno.
Si avvicinarono tutti al banco della reception in attesa del verdetto finale, in cui avrebbero saputo tutti come si sarebbero dovuti sistemare.
<< Salve! In quanti siete? >> chiese il signore che lavorava alla reception, dall'aspetto gentile. Aveva i capelli biondi, nonostante si iniziasse ad intravedere una prematura calvizia, gli occhi chiari ed era robusto nel complesso.
<< Salve! I ragazzi sono in sei, urge da sistemare prima loro. >> si spiegò calmo Paul.
<< Bene…allora vuole camere singole, doppie, triple o quadruple? >> Paul ci pensò su un attimo, poi si voltò verso i ragazzi che avevano i volti stravolti e aspettavano ansiosi, come quando si fa vedere a un cane un osso e lo desidera così tanto da sbavare su tutto il pavimento.
<< Ragazzi cosa preferite? La scelta spetta a voi! Possiamo avere qualsiasi tipo di camera. >>
I ragazzi rimasero interdetti e si guardarono tra loro.
<< Io posso stare con Liam! >> propose Niall alzando una mano.
<< Bene, quindi per voi una doppia! >> esclamò Paul per poi riferire all'uomo della reception.
<< Io vorrei una singola >> disse Harry, suscitando visi strani e occhiate varie tra i ragazzi.
Gli altri restavano tutti in silenzio.
<< Allora? Voi tre? Volete una tripla? >> chiese Paul rivolgendosi a Louis, Zayn e Roxie. Roxie strabuzzò gli occhi. Non si sarebbe sentita affatto a suo agio a dormire con Louis nella stessa stanza e con il suo ragazzo.
<< No. >> rispose alla svelta Roxie.
<< Quindi? >> Paul aveva chiaramente voglia di andarsene a dormire, quindi stava sollecitando come meglio poteva i tre ragazzi eternamente indecisi.
<< Che vuoi fare Roxie? Vuoi stare con me? Vuoi una stanza singola? Se vuoi la singola io dormirò con Louis. >> chiese Zayn a Roxie.
<< Ok..scelgo la singola, non ho problemi. >> era abbastanza convinta della sua scelta.
<< Perfetto! Allora mi dia una singola e una doppia! >> richiese Paul al signor Trevor, Roxie riuscì a leggere il suo nome sulla targhetta.
<< Quindi ricapitolando, sono due singole e due doppie, giusto? >> chiese Trevor al manager.
<< Sì, esatto.. se per cortesia mi dà le chiavi, così li mando di sopra e poi scelgo le altre stanze. >>
Trevor eseguì gli ordini di Paul e presto tutti ebbero la propria chiave, o meglio solo quattro di loro.









Le stanze si trovavano al quarto piano, tutte allineate sullo stesso lato, il quale affacciava su una delle tante affollate strade newyorchesi. Roxie infilò la tessera che le permetteva di accedere alla propria camera nell'apposito spazio sotto la maniglia. Stessa cosa fece Harry, idem Louis sistemato assieme a Zayn. Niall, eccitato, sfilò dalle mani la scheda a Liam accingendosi ad aprire quella porta con la massima emozione.
Roxie aprì la porta e per magia apparve la migliore, fantastica, incredibile, lussuosa, stanza mai vista in diciotto anni di vita. Non era una semplice stanza minuscola abituata a vedere ogni volta che aveva messo piede in un albergo. Ma somigliava di più ad un appartamento, composto da un salottino, una camera da letto e un bagno grande quanto la sua stanza in California. Rimase per giusto dieci minuti con la bocca aperta e gli occhi strabuzzanti. Urlò dalla gioia e danzò per tutta la stanza, saltando, battendo le mani e le uscì anche qualche lacrima di felicità. Finalmente piangeva per un ben altro motivo, e non erano lacrime di tristezza ma di gioia.
Si recò nella camera dal letto, si aspettava un lettino singolo ma era un bellissimo e comodissimo letto matrimoniale, sul quale si gettò su con un tonfo sonoro e rumoroso. Da quella posizione di guardò intorno, studiando quella camera nei minimi dettagli. Sulla destra c'era una grande finestra vetrata che copriva l'intera parete. Una tenda gialla con delle decorazioni grigie addobbavano la finestra. Davanti ad essa erano poste due poltroncine ricoperte di stoffa a righe blu e bianche, e nel mezzo un tavolino di legno di noce. Davanti a lei invece sul muro c'era una grande scrivania, anch'essa di legno di noce, con su un'abat-jour e delle riviste. All'angolo tra la scrivania e la finestra invece c'era una lampada composta dello stesso materiale degli altri oggetti presenti. Ancora davanti al letto c'era un grande comò, avente tre cassetti larghi, con sopra una televisione a schermo piatto lcd.
Si spostò da lì e studiò anche il salotto, prima stanza in cui si accedeva una volta aperta la porta d'entrata, addobbato in uno stile decisamente moderno. Qui ci vivrei per sempre, pensò con gli occhi luminosi Roxie. Le due pareti che sovrastavano l'ambiente erano ambedue coperte da vetrate, in modo da avere una perfetta visuale dell'esterno, dove si assisteva ad uno spettacolo di diversi grattacieli con differenti altezze. Al centro della stanza erano posizionati un divano di velluto color bistro con sopra quattro cuscini, due rossi e due bianchi a fantasia fiorita. Alla sinistra del divano due poltrone color corallo dello stesso tessuto del divano. Ognuna aveva un cuscino di forma allungata sopra di essa. Al centro un tavolino di legno di cedro ricoperto da una lastra sottile di vetro; sopra vi erano appoggiati due strani vasi di vetro color verde scuro con accanto due libricini. Davanti le due poltrone ed oltre il tavolo, un divano grigio di velluto con altrettanti cuscini neri.
Roxie non poteva credere alla magnificenza di quel posto in cui per magia era capitata. Pensare che tra qualche giorno sarebbe dovuta ripartire la sconfortava, ma poi pensava che avrebbe trovato altre stanze incantevoli, anche se come il Palace di New York pochi posti esistevano in grado di sostenere la sua bellezza.
I suoi pensieri furono interrotti dal bussare alla porta. Si precipitò ad aprire saltellando ancora eccitata.
<< Ehi, sapevo fossi ancora in piedi! >> esclamò un sorridente Zayn davanti la porta della sua fidanzata.
<< Come potrei pensare a dormire in tutto questo splendore, eh? >> disse la ragazza alzando le braccia al vento e indicando con esse l'ovvietà delle sue parole.
<< La prima volta che vedi una stanza così bella, non è vero? >>
<< Tu cosa credi? >> domandò lei ironicamente.
<< Vuoi farmi entrare o devo stare qui tutto il tempo necessario finché tu non ti calmi un po'? >> Roxie notò che il ragazzo indossava un pantalone di tuta nero e una t-shirt blu notte, mentre lei era ancora nella stessa condizione di arrivo.
<< Perché vorresti entrare? Non dobbiamo andare a dormire? >> chiese lei ingenuamente.
<< Be'…vuoi dormire? >> ammiccando a quella sola ed unica cosa.
<< Non tutti Zayn, hanno dormito come te in aereo per tutte e otto le ore! Quindi vedi di smammare perché io voglio dormire! >> Zayn fece la faccia offesa, da cane bastonato ma non bastò a convincere Roxie.
<< Mi dispiace! Abbiamo così tanto tempo e proprio ora ti viene in mente di… >> Roxie fu bloccata da una presenza alle spalle di Zayn. Liam.
<< Continua Roxie… >> esclamò Liam con le braccia conserte in attesa di una fine del discorso di Roxie.
<< Be'..di cantare! Zayn voleva cantare! >> scusa ridicola, imprecò da sola nella sua testa.
<< Sì…la prossima volta Roxie usa una scusa migliore! E comunque mi dispiace deludervi ma qui non farete proprio nulla! Abbiamo le stanze l'una attaccata all'altra! Quindi per favore Zayn tornatene da dove sei venuto e lascia in pace mia cugina! >>
Roxie scoppiò a ridere, seguita da Liam. Zayn andò via con la coda tra le gambe, ma prima lasciò un lieve bacio sulla guancia della ragazza.
<< Che ne pensi allora della stanza? >> le chiese Liam, una volta che Zayn si era rifugiato nella sua stanza.
<< Sono senza parole! Metti insieme tutti gli aggettivi positivi e ne uscirà fuori ciò che pensò della stanza! - Liam sorrise soddisfatto - Ma tutti così sono gli hotel in cui siete stati? E saranno tutti così, sempre? >> sembrava una bambina che faceva domande ovvie e scontate ai genitori, ma la sua voglia di sapere era infinita e nonostante conoscesse bene la risposta, aveva bisogno di una conferma ulteriore.
<< Esatto….all'inizio abbiamo trovato qualche stanza diciamo "normale", non troppo lussuosa ma non era comunque una bettola! Quindi diciamo che siamo abituati a questo tipo di lusso negli alberghi. >> Liam rispose esauriente a Roxie, in maniera veloce, come era suo solito fare. Riusciva a dire mille cose impiegandoci pochi secondi. Era un'abilità invidiabile, anche perché risultava tutto molto comprensibile, a differenza di come si è portati a pensare di una persona che parla celermente e si capisce la metà di ciò che dice.
<< Wow! Che figata! >> disse Roxie con gli occhi sognanti.
<< Già! >>
<< Vuoi entrare? >> Liam rise divertito.
<< Non hai fatto entrare Zayn e fai entrare me? >>
<< Ma tu non hai alcune intenzioni! >> Roxie rise insieme a Liam.
<< Certo…ma credo sia meglio che andassimo a dormire entrambi nelle nostre stanze! Che dici? - Liam sorrise e Roxie annuì - Allora notte! >> si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia. Aspettò che Liam andasse via e chiuse la porta bianca.
Ora non le restava che sdraiarsi su quel meraviglioso letto e restarci fin quando non sarebbe stata abbastanza risposata.



















Shame on me, shame on me, shame on me!! E' passata una settimana dall'ultimo aggiornamento! Mi scuso tantissimo, ma ho avuto mille impegni e il tempo non c'è stato mai per riuscire a fare un salto qui e postare un nuovo capitolo! Come ora che sto andando di fretta! Allora, sorvoliamo i commenti sull'odierno capitolo, tranne nel dire che mi sono ben informata per quanto riguarda la descrizione della stanza, ecc.. Ho fatto un po' di personali ricerche XD Spero che vi sia piaciuto, è un capitolo di passaggio, dato che si sono sistemati in albergo a New York, non succede nulla di che! Ringrazio tutteeee!! Vi ADORO!!
Alla prossimaaa
Bacioni
M.















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Capitolo 18
*** 17 Capitolo ***



17 Capitolo




Un suono lontano, poi vicino, divenuto assordante. Uno sbalzo. Batticuore. Un urlo. Oggetto scaraventato per terra, e solo dopo due buoni minuti si rese conto che fosse il telefono. E tutto quel trambusto avvenne per colpa della sveglia dell'hotel programmata alle sette del mattino. Roxie combinò quel macello in un attimo. Era calata in un sonno profondo verso le cinque e quindi facendo i calcoli, aveva dormito soltanto due ore.
<< Ma siamo pazzi?! Già mi devo alzare da questo favoloso letto?!! >> urlò nella grande stanza vuota.
<< No no no no no!! >> continuò, imprecado successivamente.
Si alzò dal letto, si strofinò la faccia con le mani e in quel momento bussarono alla porta.
<< Chi è? >> chiese mentre si avviava verso la lussuosa porta bianca attraversando camera da letto e poi stanza principale, nonché salone.
<< Io, apri! >> rispose una voce maschile appartenente a Niall.
<< Ho sonno!! >> rispose piccata Roxie, lasciando il biondo sull'uscio e recandosi nuovamente sul letto, sedendocisi sopra.
<< Non hai dormito proprio? >> le chiese mentre si avvicinava a lei.
<< Due ore soltanto! Sai che vuol dire per me? Che sarò nervosa tutto il giorno!! Io ho bisogno di almeno sette ore di sonno!! >> urlò verso l'irlandese, dimostrandogli appena ciò che aveva detto. La sua voce, infatti, era isterica.
<< Perché non ti vesti? >> le suggerì Niall, vedendola in reggiseno e mutandine. Si stava sforzando da quando gli aveva aperto la porta di non guardarla per intero, ma concentrandosi soltanto sul suo viso, altrimenti avrebbe rischiato di diventare rosso come un peperone.
<< Dove dobbiamo andare così presto? >> chiese evitando ciò che le aveva appena detto Niall.
<< Intervista in radio! >> Roxie sbuffò.
In quel momento bussarono nuovamente alla porta.
<< Niall ti dispiacerebbe andare ad aprire? >>
Il ragazzo si alzò avviandosi verso la porta.
<< Ehi che ci fai tu qui? - chiese Liam vedendo il biondo nella stanza di Roxie, poi entrò sorpassando Niall fino a giungere nella stanza da letto - E tu sei ancora in questo stato? Su vestiti! Tra dieci minuti tutti nella hall! >> disse Liam, quando notò che la ragazza era ancora sul letto seminuda.
<< Non mettertici anche tu! Ho avuto un orribile risveglio! Questo maledetto telefono ha suonato all'impazzata e io ho dormito soltanto due ore Liam! Soltanto due ore! Come faccio oggi a reggere? Io stasera alle otto voglio stare in questo letto, e nessuno mi deve dare fastidio! Nessuno! Ho bisogno di dormire! Ne ho davvero bisogno e oggi ditemi voi come farò a sopravvivere se ho soltanto dormito… >>
<< Due ore sì! Adesso vestiti e zittisciti! >> terminò la frase Liam. Roxie sbuffò, dopo aver vaneggiato.
<< Ma che le è capitato? >> chiese sottovoce Liam a Niall.
<< Quando non dorme diventa così! >> rispose il biondo, terrorizzato all'idea di dover passare l'intera giornata con quella ragazza con i nervi a fior di pelle.




Finalmente, dopo esattamente venti minuti, tutti erano raggruppati nella hall. Harry e Liam stavano in piedi, Zayn era addormentato sul divano, cosa che urtò particolarmente Roxie; Niall e Louis erano già fuori aspettando l'auto.
<< Ok, andiamo! Tutti pronti? >> chiese Paul, con un'aria rilassata, di chi aveva dormito perfettamente, Roxie infatti non sopportava il suo atteggiamento quella mattina, invidiosa del fatto che lui avesse potuto dormire e lei no.
I ragazzi annuirono, e si avviarono quindi all'esterno, tranne Zayn. Roxie gli mollò una leggera sberla in faccia. Zayn sobbalzò spaventato, guardandosi attorno.
<< Sveglia cretino! Sono tutti fuori! >> gli urlò una Roxie irritata.
Zayn sbatté più volte le palpebre e poi si alzò, avviandosi verso la grande porta a vetro.
Quando tutti si sistemarono nei sedili posteriori, la macchina partì, con destinazione radio Bloomberg.
Roxie si sedette accanto a Liam, mentre accanto a quest'ultimo c'era Niall. Di fronte Roxie aveva Harry, poi vicino ad esso c'era Louis e ancora Zayn. Quest'ultimo guardava di sottecchi Roxie, poiché aveva scelto di sedersi accanto a Liam, anziché vicino a lui, e non capiva neanche il motivo per cui era irritabile quella mattina.
Roxie, invece, pensava al fatto che avesse di nuovo Harry di fronte, sforzandosi di non guardarlo, aveva concentrato tutta l'attenzione nell'ammirare le strade popolate e incasinate di New York.
<< Mi stai stringendo! >> disse una voce, distraendo Roxie dai suoi pensieri. Guardò in direzione di chi aveva appena parlato. Harry.
<< Eh? >> soffiò lei ancora distratta.
<< Le tue gambe sono poggiate contro le mie! >> ripeté il ragazzo spiegandosi meglio.
<< Dove dovrei metterle secondo te? >> disse sarcasticamente mentre si riprendeva dal suo stato di trans.
<< Lo stai facendo apposta! Prima non le avevi così! >>
<< Si certo, ho talmente tanta voglia di stare strusciata a te che lo sto facendo apposta! Sei ridicolo Styles! >>
<< Tu sei ridicola! Perché non ti seduta da un'altra parte? C'era tanto posto! >>
<< Ho trovato questo e mi sono seduta qui! >>
Harry fece una smorfia divertita, e le sue labbra si allargarono in un sorriso ironico.
<< E adesso cos'è questa risatina? >> chiese Roxie piccata. Aveva trovato la valvola di sfogo del giorno.
<< Niente… >> rispose lui continuando a sorridere con quella smorfia che tanto urtava il sistema nervoso di Roxie. Il resto dei presenti si scambiava occhiate spaesate.
<< Adesso parli Styles! Non ho ancora il dono di saper leggere nella mente della gente! >>
<< Ti sei seduta qui apposta! >>
<< Cosa? >> Roxie strabuzzò gli occhi.
<< Sì, ti sei voluta sedere qui apposta! >>
<< Adesso basta! >> intervenne Zayn, irritato dalla conversazione della sua ragazza con il suo ex migliore amico, nonché ragazzo per cui la sua ragazza una volta era innamorata.
<< Zayn, calmati, hanno finito, non è vero? >> prese la parola Louis.
Roxie lanciò un'occhiata infiammata a Zayn, e poi tornò a guardare fuori. Harry non si scompose affatto, chiuse gli occhi e si godé il resto del viaggio.




Giunti negli studi della Bloomberg, i vari addetti alla sicurezza li fecero attendere in un ingresso abbastanza grande, dove il pavimento era ricoperto da una moquette blu e i muri erano bianchi, e appesi su di essi, vi erano poster e quadri raffiguranti diversi artisti.
<< Mi dici cosa c'è che non va? >> chiese Zayn a Roxie, raggiungendola accanto alla finestra, dal quale era affacciata. Mentre gli altri erano seduti su un lungo e grande divano azzurro.
<< Lo chiedi anche? >> rispose lei fulminandolo con lo sguardo.
<< Sì, perché non ho la più pallida idea di cosa ti stia succedendo! Da quando siamo partiti sei diventata acida e irritabile! >> Zayn si sfogò, dicendo chiaramente cosa gli passava per la testa.
<< Stamattina sono venuti in camera mia Niall e Liam, e tu? Tu dov'eri? Mister dormiglione! >>
<< Il problema è questo quindi? Ma se quando sono venuto tu mi hai letteralmente levato di torno, mi hai fatto andare via umiliato! >>
<< Oh mi dispiace che il tuo povero ego si è offeso! >> esclamò lei cantilenando. Si sentì da dietro un colpetto di tosse. Stavano esagerando, alzando la voce.
<< Roxie, mi dispiace, ok? Domani mattina verrò, va bene? >> cercò di rimediare lui, parlando sottovoce.
<< Non lo devi fare perché ti senti obbligato! >> ribatté lei, mantenendo un tono di voce normale.
Zayn non fece in tempo a rispondere che un signore dai capelli neri e con un elegante completo li chiamò per poter iniziare l'intervista radiofonica.
Entrarono in una stanza abbastanza piccola dove c'erano cinque microfoni, un bancone, e dal lato opposto il deejay che salutò i cinque ragazzi, una volta che si sedettero sulle sedie assegnate.
<< Salve ragazzi! Come va? >> chiese il ragazzo, il cui nome era Robert.
<< Bene bene, siamo arrivati qualche ora fa e siamo abbastanza stanchi. >> rispose Liam mettendoci entusiasmo in quelle parole.
<< Lungo il viaggio? >> chiese ancora Robert.
<< Sì, ma siamo riusciti a riposare! >> rispose sempre Liam.
<< Soprattutto Zayn! >> rispose Louis ridendo, e provocando una risata anche tra gli altri presenti.
<< Grandioso! - esclamò il ragazzo - Passando all'album, allora contenti dei risultati ottenuti? >>
<< Tanto, le classifiche parlano chiaro. Siamo molto entusiasti e non ci aspettavamo un altro successo così grande anche con il secondo album! Siamo davvero contenti, sì! >> rispose Harry, con la solita voce roca e frastagliata.
<< Anche i primi due singoli estratti hanno riscosso un gran successo! E il secondo è stato scritto da Ed Sheeran. >>
<< Giusto. Little Things è una canzone intima, romantica ed è meravigliosa. Ed ha fatto un gran lavoro, inoltre ha scritto anche una seconda traccia all'interno di Take Me Home, Over Again, anche questo è un pezzo incisivo, abbastanza forte. >> rispose Liam, spiegando il tutto velocemente.
<< Il prossimo singolo sarà Kiss You? >>
<< Sì, è un pezzo divertente, veloce e facile da memorizzare. >> questa volta rispose Harry.
<< Passando all'argomento "amore", chi di voi è fidanzato, chi single? Girano così tante voci! >> l'intervista iniziava a farsi intricata e Roxie, dall'altro lato della parete coperta da un vetro, alzò la testa, drizzando le orecchie sicura di poter recepire bene le prossime risposte.
<< Single! >> rispose alla svelta Niall.
<< Single! >> ripeté la risposta Liam.
<< Impegnato! >> questa volta fu Louis a rispondere.
<< Single. >> disse Zayn, da come si era deciso di fare Roxie era soltanto la cugina di Liam.
<< Anche. >> rispose Harry con una faccia neutrale.
<< Qualche tempo fa era comparsa una foto sul web con una misteriosa ragazza abbracciata a Zayn, chi era? >> chiese Robert sfacciatamente. Zayn deglutì e si preparò la risposta, non proprio programmata.
<< Be', era un'amica. >>
<< Sicuro?? Sembrava più una fidanzata che una semplice amica! >> Roxie arrossì all'istante e si pietrificò. Zayn fece un sorrisetto, divertito dall'insistenza di quell'uomo.
<< Sicuro. >> rispose convincente. Harry strinse i pugni sotto al grande bancone, ma tenendo sempre un'espressione indecifrabile.
Dopo qualche altra domanda l'intervista terminò, i ragazzi salutarono Robert per poi uscire da quello spazio ristretto in cui erano stati per quasi due ore.
<< Finito? >> chiese Roxie a Liam, una volta che aveva raggiunto la ragazza.
<< Sì >>
<< Ora che si fa? >>
<< Mangiamo qualcosa da qualche parte, poi torniamo in hotel, ci riposiamo e abbiamo il resto della giornata libero! >>
<< Ma questa benedetta intervista non la potevate fare oggi pomeriggio, così io oggi avrei dormito??? >> Liam rise.
<< Non decidiamo noi tesoro! A proposito, mi dispiace per quel Robert! Ne voleva sapere troppe! >> Roxie annuì.
<< Pronti per andare via? >> chiese Paul ai ragazzi, i quali annuirono convinti.




Scelsero un fast food appartato in una delle vie di Manhattan. Niall non ci vedeva più dalla fame. Infatti si precipitò sul primo tavolo abbastanza grande per tutti e ci si accomodò in attesa della cameriera, che aveva già adocchiato, che lo servisse.
<< Ancora dobbiamo entrare che già tu stai seduto ad aspettare che ti portino da mangiare! >> esclamò Louis, raggiungendo il biondo e sedendocisi accanto.
<< Ho fame! Non mangio dalle sette di stamattina! E ora è mezzogiorno! >> si lamentò Niall. Roxie si sedette accanto a lui e Zayn fece lo stesso.
<< Che ordinate ragazzi? >> chiese Paul prendendo posto.
<< Qualsiasi cosa! >> rispose Niall con gli occhi a forma di panino.
<< Vado un attimo in bagno. >> disse Roxie, alzandosi dal tavolo e incamminandosi verso la toilette, indicatogliela da un cameriere.
Il bagno non era niente, di speciale, ma pulito fortunatamente. Non poteva pretendere troppo dato che il posto era fin troppo appartato, nascosto da ogni occhio curioso, anche se non erano mancate diverse foto scattate dai paparazzi. Per Roxie tutto quello era nuovo. Aveva visto gente famosa finire sui giornali di gossip, guardare le loro foto in atteggiamenti non sempre casti e adesso era lei il soggetto da fotografare e non il lettore. Si era sempre tenuta distante da Zayn quando erano fuori in strada, per evitare rumors inutili.
Una volta uscita dalla toilette trovò Harry che si specchiava al grande specchio davanti ai lavandini.
<< Certo che non puoi starmi lontano, eh! >> esclamò sarcastica Roxie mentre si sciacquava le mani al lavandino accanto a quello dove stava Harry.
<< Ho anche io certe esigenze, Shaw! >> rispose lui con lo stesso tono della ragazza.
<< E da quando mi chiami per cognome? >> chiese lei dubbiosa e incuriosita.
<< Da quando lo fai tu! >>
<< Sei proprio pieno di immaginazione, vedo. >> Harry stanco di quei battibecchi si voltò verso di lei, serio.
<< Si può sapere cosa ti sta succedendo? >> il tono scherzoso era scomparso.
<< Eh? >> Roxie non capì.
<< Sei così….acida! Così scorbutica! Non eri così! >>
<< Non si può dire diversamente di te. >> commentò lei.
<< Questi sono problemi miei…io ti ho fatto una domanda, a cui pretendo una risposta. >> Roxie si voltò a guardarlo inferocita.
<< Tu pretendi?! Sei l'ultima persona su questo pianeta che deve pretendere da me qualcosa! Io sono come voglio essere! E questi non sono affaracci tuoi! Quindi adesso esci dal bagno perché ne ho bisogno io! >> urlò inferocita.
<< Giuro non ti capisco affatto! Forse la conosco già la risposta però… - ci penso un attimo, aspettando una reazione di Roxie, che non si muoveva affatto dalla posizione appena assunta, ossia sguardo dritto nello specchio - E' Zayn che ti ha fatto diventare una bisbetica?! >> finì la frase ridendo, Roxie si arrabbiò talmente tanto da dare un forte pungo sul braccio di Harry, il quale non si scompose affatto, data la poca forza della ragazza.
<< Ho ragione eh? >> continuava a ridere divertito, aizzando in Roxie ancora più rabbia.
<< Non hai ragione! Sei solo un cretino Styles! E vai via da qui! Non ti sopporto più!! >> strinse i pugni, desiderando tanto che quel ragazzo uscisse da quello spazio così stretto.
<< Vai via tu! Io non ho finito! >>
<< Che devi fare ancora? Oltre che sistemarti quegli odiosi capelli che ti ritrovi? Hai mai pensato ad una forbice Styles? Sai, è molto utile, nel tuo caso!!! >>
<< Non offendere i miei capelli, questi capelli fanno innamorare molte ragazze! >> rispose indicandosi la testa.
<< Davvero? Pensavo fosse per colpa del tuo charme e dei tuoi occhi! >>
<< Quelli anche giocano un ruolo importante quando rimorchio! Ma importanti sono i capelli! >>
<< Ok, non mi interessa conoscere le tue tattiche, adesso esci immediatamente da qui!! >>
Harry, serio, si avvicinò pericolosamente a Roxie, la quale tolse quella smorfia di ironia sul volto.
<< Sicura….vuoi…proprio…che…esca dal bagno? - sussurrava sottovoce, con tono sensuale attento a scandire bene ogni sillaba - O magari…ti va di…giocare…un po'….a…. >> lasciò la frase interdetta e mentre Roxie era ormai catturata dai suoi occhi, Harry aprì il rubinetto e schizzò con le mani, acqua in faccia alla ragazza, bagnandole anche i vestiti.
<< Brutto bastardo! Ti odio!!! >> urlò lei imitando il suo cattivo gesto.
Ben presto, entrambi furono bagnati fradici. Roxie era imbestialita. Come sarebbe uscita da lì? E soprattutto cosa avrebbe pensato Zayn? Vedendo sia lei che Harry tutti bagnati?!
<< Adesso?? Come ritorniamo al tavolo?! >> chiese lei disperata e in preda all'angoscia. La tachicardia era iniziata.
<< Con le gambe? >> rispose lui scherzando.
<< Stupido idiota!! >>
<< Cosa ti preoccupa? Abbiamo solo giocato un po'! >>
<< No! Non è giocare questo! - rispose acida, poi iniziò a camminare avanti e indietro in quel piccolo bagno - Cosa penserà Zayn.. >> Harry si oscurò in volto.
<< Dio! Sempre Zayn, Zayn e Zayn! Hai diciotto anni Rox! Non ne hai quaranta! >> Harry sbottò.
<< Cosa c'entra? >>
<< C'entra! A quest'età si fanno questo genere di scherzi! >>
<< Siamo da troppo tempo in bagno! - disse ignorando la risposta di Harry, poi all'improvviso si bloccò, lo guardò, spalancò la bocca e si portò una mano sulla fronte - Oh. Mio. Dio!! >> esclamò come se avesse visto un fantasma.
<< Che c'è? >> la incitò Harry a spiegarsi, cos'era tutto quello stupore?!
<< Penseranno che stiamo facendo sesso!! >> Harry scoppiò a ridere.
<< Cosa ridi? E' serio!! >>
<< Anche se fosse?? >> rispose lui ridendo.
<< Basta!! Adesso esco! Dirò che tu sei un coglione e che hai aperto al massimo il rubinetto e così ci siamo bagnati tutti entrambi! >> Harry, stupefatto dalla scusa più idiota mai sentita, scoppiò a ridere.
<< E' perfetta vero? >> chiese lei entusiasta della propria idea.
<< E' la cosa più stupida che abbia mai sentito! >> ripose lui dopo essere tornato un po' serio.
<< Inventala tu allora, dato che sei un genio!! >> disse lei seccata.
<< Diremo semplicemente che puzzavi allora io, stanco di sentire il tuo odore, ti ho bagnata e tu per vendicarti hai bagnato anche me! >>
<< Ma dove le trovi queste genialate Styles?! Sei un emerito imbecille!! >>
<< Non si può dire semplicemente la verità? >> provò a dire Harry.
<< No! Perché Zayn può pensare il contrario! >>
Harry sbuffò sonoramente e in quell'istante entrò nel bagno Liam.
<< Ragazzi ma che state combinando? Siete tutti bagnati!! >> esclamò Liam attonito nel vederli in quello stato.
<< Colpa sua!! >> esclamarono entrambi, sovrapponendo le voci. Liam aggrottò la fronte.
<< Sentite, adesso uscite da qui e venite al tavolo! - poi si rivolse a Roxie - Si stava alzando Zayn, ma poi l'ho convinto a starsene seduto! Roxie mi vuoi spiegare? >>
<< Non c'è niente da spiegare! Lui è un idiota! Mi ha schizzata di proposito! >>
<< Dopo averla sedotta. >> disse Harry a Liam.
<< Non mi ha sedotta! >> si ribellò Roxie.
<< Adesso basta! Tutti e due fuori! >> urlò Liam facendo segno di uscire, aprendo la porta del bagno.
Tutti e tre tornarono al tavolo. I presenti spalancarono gli occhi e la bocca, guardandoli allibiti.
<< Rox. ma. che. diavolo. hai fatto?! >> la sgridò Zayn. Lei rimase in silenzio, lanciando un'occhiata infuocata a Harry, seduto proprio di fronte a lei. Nessuno rispose, nessuno disse nulla. Roxie teneva la faccia dritta nel piatto, imbarazzata di incrociarsi con qualsiasi sguardo, e ansiosa che quel pranzo finisse presto.
















Come posso fare per farmi perdonare??! Troppo tempo tra un capitolo e l'altro, vero??? Mi dispiace tanto, ma è iniziato il periodo pre-esami e mi sto dedicando poco alla scrittura, infatti mi sono praticamente fermata con i capitoli. Ho intenzione di postare un altro capitolo prima di Natale e poi il prossimo subito dopo Capodanno, così almeno ho il tempo di continuare a scrivere gli altri capitoli. Farò tipo come le pause dei telefilm americani XD
Passiamo al capitolo, lotta aperta tra Roxie e Harry, eh? Ma anche tra Roxie e Zayn! Insomma Roxie se la prende un po' con tutti, è proprio nervosa, vero?!
Ringrazio, come faccio sempre perché ci tengo tanto, chi recensisce, chi ha aggiunto la storia nelle preferite e seguite e chi legge soltanto, perché siete davvero tanti a leggere questa storia! E io ve ne sono profondamente grata!!
Detto questo vi saluto e vi do appuntamento alla prossima puntata XD Ossia, credo che posterò proprio domenica, oppure sabato, non so.
Baciiiiii!!! Vi adorooooo








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Capitolo 19
*** 18 Capitolo ***



Capitolo 18




<< Sei sicura? >> la tipica di domanda fatta da lui, prima del grande passo.
<< Sì. >> una risposta non troppo sicura ma tentata.
Lui riprende a baciarla con passione e lei si lascia trasportare da quel bellissimo e dolce gesto, immaginando cosa succederà dopo, provando una leggera voglia di affrettare le cose, di godere subito e all'istante. Le sue mani corrono per tutto il corpo, ansiosi di arrivare a quel punto. Lei ansima, al limite massimo del piacere, lui soddisfatto nel vederla assumere quella espressione di pura estasi. E' giunto il momento, è tutto pronto, lui è pronto, lei è pronta. Lui la guarda per l'ultima volta, prima di addentrarsi in quel territorio rimasto inesplorato, lei gli lancia un'occhiata di conferma, ed ecco che…




Una voce lontana e un battito forte e chiassoso contro una superficie dura svegliò Roxie, facendole bloccare il sogno.
<< Apri Roxie questa cazzo di porta!!! >> aprì gli occhi e sentì ben scandito ciò che qualcuno stava urlando dall'altro lato della porta.
Si alzò in fretta, rischiando di cadere, si avviò alla porta. La aprì, notando la figura di Zayn molto ma molto arrabbiata.
<< Rox ma che diavolo stavi facendo? Sono da mezz'ora qua fuori a bussarti! - entrò nella stanza, senza lasciare rispondere la ragazza - C'è qualcuno? >> chiese poi guardandosi attorno.
<< Zayn falla finita! Stavo dormendo! >> rispose Roxie facendo un gran sbadiglio.
<< Perché c'hai messo tanto? >>
<< Perché STAVO DORMENDO!! Non ti è chiaro il concetto? >>
<< Sono le cinque del pomeriggio! >>
<< Sono stanca! La scorsa notte non ho dormito! >>
Dopo essere tornati da pranzo alle due, Roxie era tornata in camera sua e si era addormentata.
<< Ancora mi devi delle spiegazioni. >> esclamò Zayn con espressione dura in volto.
<< Quali spiegazioni? >> chiese lei aggrottando la fronte.
<< Perché sei tornata a tavola prima nel ristorante tutta bagnata assieme a Harry, anche lui tutto fradicio? >>
Roxie sbuffò, ancora quella storia. Ancora Harry. Non le era bastato al ristorante ma dovette anche sognarlo.
<< Ha aperto il rubinetto troppo forte ed è schizzata l'acqua. >> spiegò velocemente. Zayn rise sonoramente. Stessa reazione di Harry.
<< Che potenza quel rubinetto! >> esclamò sarcastico dopo.
<< Infatti >> rispose lei ridendo appena.
<< Vi siete baciati? >> le chiese dopo severo.
<< No! >> rispose lei secca e adirata.
<< Giuro Roxie che se scopro che è così, io. io >> Roxie lo interruppe.
<< Tu cosa? Mi chiudi in una stanza e non mi fai vedere più nessuno? Zayn, la tua gelosia mi sta dando fastidio adesso, lasciami respirare! >> esclamò lei, poi prese la borsa al volo poggiata sulla sedia accanto al letto, il cappotto nero, ed uscì da quella stanza, scendendo giù nella hall.
Uscì da quell'albergo e nel vasto cortile che anticipava l'edificio c'era una sagoma di una persona a lei abbastanza nota. Provò a superarlo, ma non appena gli fu dietro, lui disse: << Ancora problemi in Paradiso? >> le chiese sarcastico, riferendosi ovviamente a Zayn. Roxie si voltò con lo sguardo capace di fulminare qualsiasi oggetto animato o inanimato che si posasse sotto ai suoi occhi.
<< Finiscila Styles! Questi non sono affari tuoi! Quante volte lo devo ripetere? >>
Lui rise vedendola sclerare in quel modo. Roxie ripensò al sogno da cui era stata sonoramente svegliata e credette che fu meglio così. Spingersi oltre con Harry nei sogni era meglio che nella realtà, giusto? Il solo pensiero di farlo con Harry le provocava dei dolci brividi sull'intero corpo. Arrossì e tentò all'istante di tornare nel colore naturale della sua pelle.
<< Sono un pagliaccio per caso?! >>
<< Sei buffa. >>
<< E tu sei un deficiente! Che fai qui da solo? Dov'è la ragazza di turno? >>
<< La sto aspettando..arriverà a momenti >>
<< Quanto sei schifoso Styles. >> esclamò con la faccia disgustata.
<< Grazie..faccio del mio meglio. >> Roxie sbuffò chiudendo le palpebre.
<< E tu dove avevi intenzione di andare? >> le chiese dopo.
<< Un giro. >>
<< Conosci New York? >> chiese lui allibito.
<< No! E' la prima volta che vengo qui! >> rispose lei risultando ovvia.
<< E se ti perdessi? >>
<< A te cosa importerebbe? >>
<< Niente, ma io vorrei andare a Central Park. >>
<< Quindi? >>
<< Vuoi venire a fare un giro con me lì? >> Roxie si sentì scossa da qualcosa, ma lo spazzò via all'istante. Stava cedendo al suo fascino. Tornò ad essere sprezzante e arrogante.
<< Perché dovrei? >>
<< Perché non dovresti? >>
<< Vediamo un po'…i motivi sarebbero tanti… >> iniziò col dire lei, ma fu bloccata da Harry, il quale le afferrò la mano.
<< Sta un po' zitta e seguimi! >>
La diresse fuori dal cortile e dall'albergo, trovarono una macchina nera blindata parcheggiata sulla strada, ci salirono su e l'auto partì.
Harry lasciò la presa, Roxie si sistemò meglio sul sedile e si rilassò, cercando di non pensare al fatto che se Zayn avesse scoperto che stava in macchina con Harry e che sarebbero andati a Central Park insieme, il suo discorso non era poi così tanto sbagliato, anche se non si erano affatto baciati, e non l'avrebbero fatto, per nessuna ragione.
<< A che pensi? >> le chiese Harry, che la stava osservando dall'inizio del viaggio in auto.
<< Niente. >> rispose secca, dandogli un'occhiata veloce.
<< Non è vero. >>
<< Adesso leggi anche nel pensiero? >> disse ironica Roxie.
<< Solo nel tuo. >> rispose lui sorridendo.
Giunti a destinazione, scesero dalla macchina e si incamminarono nel vasto parco presente a New York. Chi va a New York deve per forza andare a Central Park.
<< Ti piace? >> le chiese lui dopo che avevano camminato per circa dieci minuti senza proferire alcuna parola.
<< Sì. E' molto, molto bello. E molto, molto grande! >> rispose lei sorridendo per la prima volta con lui quel giorno.
<< Un sorriso finalmente! >> lui notò subito il suo sorriso.
<< Eh? >> lei non capì.
<< Non avevi mai sorriso fino ad ora. >> precisò. Lei realizzò ciò che volesse dire e sviò lo sguardo, tornando ad ammirare tutto ciò che era presente in quel parco: dai bambini che avevano a disposizione diverse attività da svolgere, a gente che praticava diversi sport, a piste di pattinaggio, ai laghi artificiali. Era un mondo a sé quasi.
<< Ci sediamo? >> chiese lui indicando con lo sguardo una panchina vuota alla loro sinistra. Lei annuì, imitandolo nell'atto del sedersi.
Fece attenzione a sedersi il più lontano possibile da lui, cosa che notò Harry.
<< Guarda che non ti mangio, né tantomeno ho una pistola nascosta nei pantaloni! >> esclamò lui scherzando, ma Roxie non fece una piega.
<< Lo sai che ci sono i paparazzi, vuoi finire sui siti e sui giornali con me? Harry Styles fotografato assieme alla ragazza misteriosa, la stessa che tempo fa era tra le braccia di Zayn Malik! Ti piacerebbe? A me no. >>
<< Primo: non stiamo facendo nulla di male! Siamo due persone che si godono un po' di tempo libero. Secondo: non ci fotograferà nessuno, io sono coperto, non mi riconosceranno. >>
<< Sei coperto? >> chiese lei stranita.
<< Sì! Non vedi? Ho il cappellino! >> indicò il cappello che indossava, il quale gli copriva solo la testa.
<< Ma sei hai la faccia scoperta! Sei un cretino Styles! Sei riconoscibilissimo! >> lo rimproverò Roxie.
<< Rilassati per una buona volta! Sei in quel periodo del mese per caso? >> lei gli tirò un pugno al petto.
<< No! Non ho dormito e sono nervosa! >> rispose lei piccata.
<< Da quanto non dormi? Perché anche ieri quando abbiamo preso l'aereo eri piuttosto inviperita. >>
Roxie rimase in silenzio, il motivo della sua rabbia, del suo nervosismo e del suo stato angoscioso aveva un nome, ed era quello di Harry Styles.
<< Non rispondi? >> le chiese piegando la testa e avvicinandola alla sua.
<< Sei arrabbiata con me? >> le chiese ancora lui, al che Roxie si girò verso di lui, trovandosi la sua faccia a centimetri di distanza dalla sua.
<< Non hai il diritto di farmi queste domande! >> rispose con tono duro.
<< Perché? >> Roxie tirò un sospiro, non rispose.
<< Rox che hai? >>
<< Niente! Mi sto solo pentendo del fatto di essermi fatta convincere da te a venire qui! >>
<< Non ti piace la mia compagnia? >>
<< No! La odio…odio te e i tuoi stupidi giochetti! >>
<< Quali giochetti? >>
<< Cosa vuoi da me Harry? >> adesso Roxie era tornata ad essere seria, si voltò col bacino verso il ragazzo. Le mani in tasca e gli occhi socchiusi, a causa del vento gelido che tirava quel tardo pomeriggio a New York.
<< Che vuoi dire? >> le chiese aggrottando la fronte.
<< Perché mi hai portata qui? >>
<< Perché volevi fare un giro, io volevo fare un giro, perché farlo separati? >> il tono di voce di Harry era calmo e rilassato, non trovava per niente la cosa strana.
<< Non avrei dovuto uscire con te - disse poi indicò un uomo che stava dall'altra parte, di fronte a loro, con una grande macchina fotografica - Vedi quell'uomo? Quello sarà la causa della mia lite con Zayn, non appena tornerò in hotel. >>
Harry sbuffò, il suo cuore iniziò a battere forte, si accigliò ancora di più.
<< Zayn…porca miseria Roxie, siamo solo venuti a fare una passeggiata! Per caso ti ho toccata? No! Non c'è nulla di cui preoccuparsi! >>
<< Non capisci! Vedere noi due seduti qui può far intendere tante cose! >> cercò di essere più chiara, di spiegarsi meglio, ma invano.
<< Vattene allora. Non vuoi stare con me, vattene! >> Harry era chiaramente arrabbiato, non sopportava tutti quei problemi, e Roxie insieme a Zayn era la cosa che più gli dava fastidio.
<< Cosa? >> si sentì trattata male.
<< Sì, hai capito! Se creo così tanti problemi alla tua relazione, allora va via! Non voglio sentirti urlare ancora! >>
<< E' troppo tardi ormai, guarda quante persone ci stanno fotografando. >> in effetti si era riempito di paparazzi, intenti a fotografare i due ragazzi.
<< Adesso capiranno anche che stiamo litigando. >> aggiunse lei.
<< Andiamo via. >> esclamò lui alzandosi dalla panchina, aspettando che si alzasse anche lei.
<< Non volevi che andassi via da sola? >> gli chiese ancora seduta.
<< Avanti, alzati da quella benedetta panchina e seguimi. >> rispose lui piccato.
<< Non parlarmi così Styles. Porta rispetto. >> lo sgridò lei.
<< Sto rispettando i tuoi desideri. Vuoi andartene? Andiamocene! >>
Roxie non disse più nulla, ma si avviò zitta assieme a lui verso la macchina che li aveva precedentemente accompagnati fin lì, tenendosi a dovuta distanza dal ragazzo.
Il viaggio in macchina fu riempito solo dai rumori che provenivano dalle strade percorse, clacson, chiacchierii di pedoni, frenate di auto in corsa, risate di gente allegra e niente più. Roxie aveva lo sguardo fisso sulle sue mani che a volte si intrecciavano, a volte schioccavano, a volte si univano. Harry era stato per tutto il tempo con le mani al cellulare, probabilmente a messaggiare con qualche bella modella, pensò Roxie.
Giunti a destinazione, Roxie aprì per prima la portiera e diede un'ultima occhiata al ragazzo dicendo:
<< But I know, if I go now, if I live and I'm on my own tonight, I'll never know the answer. >> Harry rimase interdetto, poi Roxie si dileguò all'interno dell'hotel, lasciandolo senza una spiegazione, ma facilmente intuibile il motivo.
Appena entrò nel vastissimo albergo, di sfuggita vide Niall, con un cappellino blu in testa e la sua solita t-shirt bianca, ma continuò il percorso verso l'ascensore che l'avrebbe portata dritta al quarto piano dove c'era la sua stanza.
<< Ehi Rox >> si sentì però urlare da dietro. Era proprio Niall.
<< Aspetta Roxie!! >> continuò a chiamarla e correrle dietro, finché non la raggiunse fino all'ascensore, dove stava aspettando che arrivasse al suo piano.
<< Ma dove sei stata? >> le domandò, lei si voltò a guardarlo, la sua faccia non lasciava trasparire alcuna emozione, particolarmente indecifrabile.
<< A fare un giro, perché? >>
<< Così…ma stai bene? >> le chiese poi avvicinandosi e sfiorandole un braccio.
<< Sì sì. >> si scostò ed entrò nell'ascensore appena atterrato al suo piano. Entrò dentro, lasciando Niall perplesso dall'altro lato che la guardava dubbioso.
Si diresse nella sua stanza, pensando di essere da sola, in modo da potersi sdraiare comodamente e lasciare indietro tutto quel pomeriggio, dimenticarlo o ricordarlo come un incubo. Ma tutto ciò che pensò di non trovare invece era lì, che la fissava con lo sguardo infuriato ed un portatile tra le mani, poggiato sulle gambe mentre era seduto su una delle poltrone presenti.
<< Ben tornata! >> esclamò Zayn con tanto sarcasmo nella voce. Roxie non rispose nulla, si tolse soltanto il cappotto e posò la borsa a terra, restando in piedi di fronte al ragazzo.
<< Vedo che non hai perso tempo… i miei sospetti erano fondati! >> continuò Zayn, girando lo schermo del computer verso di lei, in cui c'erano mille foto di Harry e Roxie a Central Park.
<< Vuoi che ti legga anche l'articolo in cui dice che Harry Styles ha fatto di nuovo centro uscendo con la stessa misteriosa ragazza con cui era stato visto tempo prima Zayn Malik? E che ora sarà guerra aperta tra i due? O semplicemente amano dividersi le ragazze? - mise da parte il computer, e si alzò avvicinandosi a lei - Roxie mi vuoi spiegare? Vuoi dirmi l'intera verità? O vuoi che continui a pensare che sei ancora innamorata di Harry? >> era stata messa alle strette, avrebbe confessato, decise.
<< Stamattina in bagno, mi ha schizzato per prima Harry e poi io per vendicarmi l'ho rischizzato. E quelle foto invece non sono niente. Quando prima abbiamo litigato sono uscita fuori e c'era lui, voleva farsi un giro, io anche, e così mi ha proposto di andare a Central Park. >>
<< Tutto qui? >>
<< Sì te l'ho detto! Niente di cui preoccuparsi Zayn! E' tutto ok! >> rispose lei con voce più calma, vedendo che anche il ragazzo si era rasserenato.
<< Ti prego, possiamo non discuterne più? Sono stanca di litigare, da quando è iniziato il viaggio non facciamo altro che litigare! >> propose lei. Zayn annuì, si avvicinò e l'abbracciò. Quando si staccarono presero a baciarsi, prima con calma, poi con foga, con passione, fino a che non si gettarono sul letto. Lui continuava a baciarla, mentre lei posava le sue mani sulla schiena del ragazzo, cercando di togliergli di dosso la maglietta che indossava. Lui sorrise, adorava Roxie quando cercava di prendere in mano le redini della situazione. Se la lasciò sfilare e poi si diede da fare per levare il maglioncino rosa che indossava Roxie. Una volta riuscitoci, doveva passare ad un'altra impresa, ossia toglierle un'altra maglietta di cotone nera che portava sotto al maglioncino.
<< Quanta roba hai messo? >> scherzò Zayn, quest'ultimo aveva solo la maglietta a maniche lunghe di cotone appena tolta, mentre Roxie si era vestita davvero pesantemente.
<< Che vuoi?! Ho freddo! >> rispose lei ridendo assieme al ragazzo.
Dopo avergliela tolta, si rallegrò vedendo che indossava solo il reggiseno, non trovò alcuna sorpresa. Ma adesso il suo obiettivo era quello di cacciare via anche gli skinny jeans che aveva Roxie. Sbottonò il primo bottone, mentre lei aveva le mani sui fianchi del ragazzo, ma qualcosa li distrasse, interrompendoli. Un suono di cellulare proveniente proprio dalla tasca posteriore del jeans di Roxie.
<< Rispondi. >> le suggerì Zayn. Roxie annuì, alzando il sedere e sfilando il cellulare dalla tasca.
<< E' Liam. - disse a Zayn e poi rispose - Pronto? >>
<< Roxie dove sei? >>
<< Nella mia stanza, perché? >>
<< Stasera si cena in un ristorante qua vicino, e poi siamo invitati ad una festa, quindi inizia a prepararti, perché sono già le sette. Alle nove meno un quarto scendi giù nella hall, dillo anche a Zayn, siete insieme, vero? >> davvero perspicace Liam.
<< Sì, è con me. Va bene Liam, a dopo! >>
Roxie riattaccò e comunicò i piani per la serata a Zayn.
<< Ottimo - esclamò seccato - vorrà dire che continueremo stanotte! >> aggiunse poi con un sorrisetto stampato sulle labbra.
<< Anche perché io non ho ancora visto la tua stanza! >> esclamò Roxie con una voce quasi offesa ma sempre scherzosa.
<< Già, stasera sarai mia nella mia stanza! >> Roxie rise e spinse via Zayn in modo tale da potersi alzare.
<< Non vestirti troppo provocante stasera, capito? >> le ordinò lui mentre si rivestiva.
<< Questi sono affari miei mio caro! E' il mio corpo e ne faccio quello che voglio! >> rispose lei rispondendo perfettamente alla battuta.
<< Ah sì? Non credo proprio - si avvicinò a lei e la baciò dolcemente e leggermente sulle labbra, poi si scostò - Sei mia Roxie, ricordati bene questo concetto. >> le diede un altro bacio e poi andò via dalla stanza.




Entrò in ascensore, cliccò il tasto che le permettesse di raggiungere il piano terra, si voltò verso lo specchio presente, si diede un'ultima occhiata veloce prima che tutti la vedessero. Un vestito rosso sopra al ginocchio, contornato da mille rose che costellavano il sopra del vestito, mentre la parte inferiore aveva mille pieghe che scendevano dolcemente. Scarpe nere con paillette con tacco molto alto e una pochette con la stessa fantasia delle scarpe. Lei, Roxanne Erin Shaw, non avrebbe mai pensato di indossare un vestito del genere, eppure perché doveva risparmiarsi il lusso di poter essere così bella per una sera? Nonostante Zayn l'avesse avvisata, lei aveva preso le sue parole come una sfida, un oltraggio. Aveva fatto l'esatto contrario di ciò che il suo ragazzo le aveva raccomandato.
Era stato tutto suo il merito di quel cambiamento? No, ovviamente. L'aveva aiutata una ragazza, Cece, che faceva parte della troupe dei One Direction. Una ragazza gentilissima, la quale si occupava di moda ed infatti aveva saputo benissimo consigliare la ragazza. Oltre a Cece, ricevette anche un aiuto da Lou, la quale si occupava del look dei One Direction. Aiutò Roxie con i capelli, i quali li aveva tinti di biondo e tagliati corti fino a sopra le spalle, lasciati un po' mossi, con la riga da un lato. Adesso si sentiva completamente una persona nuova, e le piaceva anche quel cambiamento così drastico e radicale. Sembrava quasi come se tornasse a vivere di nuovo.
Ecco che le porte dell'ascensore si aprirono, ed ecco che nessuno sembrava accorgersi di lei, del suo vistoso look, finché non arrivò davanti ai cinque ragazzi, i quali stavano aspettando solo lei abbandonati sui divani della hall. Gli occhi di tutti si spalancarono, assieme alle loro bocche. Smisero di fare quello in cui erano intenti a fare, ossia il niente, per ammirare quello spettacolo che si mostrò loro di fronte.
<< R-Roxie? >> chiese Liam titubante e ancora scosso per la visione che stava avendo.
<< Sì. >> lei rispose sorridendo e soddisfatta del successo appena riscontrato.
<< M-ma che hai fatto? >> adesso parlò Zayn, il quale si alzò e le girò attorno, squadrandola da testa a piedi.
<< Wow Roxie! >> esclamò Louis sorridendo, ammirando la bellezza della ragazza.
<< Sei davvero bella! Chi ti ha concitata così? >> si complimentò Niall, chiedendole poi chi era stato il mago ad operare il tocco magico.
<< Un piccolo aiutino da due angeli. >> rispose lei entusiasta. Dopo che le due ragazze finirono di sistemarla, Roxie le ringraziò infinitamente per la loro pazienza che le avevano dedicato, e in così poco tempo anche.
Tutti sembravano essere abbagliati dalla bellezza di Roxie, tranne una persona, il quale prese il cellulare in mano e lo maneggiò finché non dovettero alzarsi. Harry non era affatto rimasto estasiato da Roxie, la quale si chiese nella sua testa il motivo di quell'atteggiamento, anche se chiaramente non doveva importargliene un fico secco di Harry e dei suoi pensieri contorti.
Il ristorante era di un lusso sfrenato, come già poteva immaginarsi Roxie. Aveva inoltre una luce soffusa per enfatizzare maggiormente il luogo abbastanza intimo. Zayn era particolarmente affascinato dalla bellezza della sua fidanzata, infatti non le toglieva gli occhi di dosso un attimo, anche se doveva allo stesso tempo lanciare occhiatacce a chi la guardava, geloso di ciò che possedeva.
<< Perché hai fatto tutto il contrario di ciò che ti ho detto? >> le sussurrò in un orecchio mentre si dirigevano verso il tavolo prenotato da Paul, presente anche lui alla cena.
<< Ti dispiace? Perché sai, ho notato che non smetti di guardarmi! >> rispose lei ironica.
<< Intelligente! - rispose lui ridendo - Peccato che dovrò picchiare qualcuno stasera, se non la finiscono di fissarti! >> aggiunse poi, facendo gioire Roxie. Si sentiva lusingata.
<< Non lo farai! >> gli rispose voltandosi verso di lui e stampandogli un bacio sulle labbra.
Giunti al tavolo, si sedettero tutti all'istante, lasciando Harry indietro, il quale li raggiunse soltanto in un secondo momento, essendo impegnato in una telefonata. Quindi, una volta che arrivò al tavolo, l'unico posto libero era, come al solito, quello di fronte Roxie, la quale era seduta accanto a Zayn, sulla sinistra, e Niall sulla destra, a capo tavola. Sembrava che qualcuno da lassù volesse farle degli scherzetti ogni volta che c'era un tavolo o una macchina. Era destinata ad avere la faccia di Harry Styles di fronte. Condanna o fortuna?
Sembrava che per lui non esistesse affatto, infatti non la guardava neanche, ridendo e scherzando con gli altri vivamente. Questo suo comportamento stava iniziando ad innervosirla, soprattutto per il pomeriggio trascorso insieme a Central Park, non che fosse successo niente, però non era una cosa ammissibile.
A metà cena, le squillò il cellulare, un nuovo messaggio da Harry Styles. Appena vide il mittente abbassò il cellulare sotto al tavolo, nel caso leggesse il nome Zayn.


" Perché ti sei trasformata in una ragazza che non sei? "


Roxie aggrottò la fronte e rilesse due, tre, quattro volte quel messaggio così sintetico ma anche così analitico. Che doveva fare? Rispondergli? Guardarlo? Roxie iniziò a sudare freddo. Alzò lo sguardo ma non verso Harry, guardò Niall, il quale capì il suo stato di inquietudine in cui si era appena immersa. Decise poi di rispondere al ragazzo, anche se non avrebbe dovuto, la ragione le suggeriva così. Ma quando aprì il messaggio e cliccare su rispondere, Zayn le mise una mano sulla coscia, così Roxie chiuse immediatamente la casella dei messaggi e mise via il cellulare.
<< Tra un po' andiamo alla festa! >> le comunicò Zayn.
<< Ok. >> sorrise lei gentilmente.
Harry adesso la stava fissando, non appena Roxie alzò il viso, accorgendosi di quei due occhi verdi posati su di lei. Roxie lo guardò aggrottando la fronte, voleva fargli capire che non c'aveva alcun motivo e alcun diritto di guardarla, dopo quel suo messaggio. Adesso lo guardò male, così lui sviò lo sguardo.
<< Andiamo ragazzi! >> esclamò Paul, dopo qualche minuto. Tutti abbandonarono il tavolo di quel bellissimo ristorante e si avviarono alla festa che li attendeva.



















Hello guys!! Lo so, soon nuovamente colpevole! Ho fatto passare troppi giorni e soprattutto non ho postato il capitolo il 23 dicembre. I'm so sorry! Ad ogni modo auguri a tutti!! E' iniziato un nuovo anno e spero sarà decisamente migliore del precedente, che è stato davvero disastroso e orribile per me! Ma, lasciando perdere questa cosa, sono felice di postare un nuovo capitolo! La storia va avanti! Questo capitolo è abbastanza interessante e divertente, almeno io mi sono divertita a scriverlo. Poi avviene anche il super cambiamento di Roxie! :) Ah, ci tengo a precisare che Cece me la sono inventata ovviamente! ;)
Volevo farvi sapere che sto avendo delle difficoltà nello scrivere questa storia, perché da un lato sto studiando per gli esami che mi aspetteranno per tutto il mese di gennaio e febbraio anche, e poi perché ho iniziato a scrivere un'altra ff, principalmente su Liam, ma sono presenti, come al solito, anche gli altri quattro ragazzi. E' carina per ora, ho scritto tre capitoli, e aspetto di scriverne almeno otto/nove prima di pubblicarla. Devo esserne sicura che continui, altrimenti è ridicolo postarla e poi fermarmi e poi cancellarla (sì, l'ho fatto parecchie volte e cercherò di non farlo più :D )
Allora vi ringrazio come sempre tutti tutti!! GRAZIE DI CUORE!!!! Fatemi sapere cosa ne pensate di questo nuovo capitolo! Baciiiiiiiiiiii
M.














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Capitolo 20
*** 19 Capitolo ***



Capitolo 19





Una musica assordante aleggiava nel locale, colmo di ragazze seminude, gay in bella mostra e uomini in cerca di una ragazza con cui spassarsela. Roxie inorridì nel vedere quelle scene di gente, apparentemente e secondo la sua modesta opinione, disperata. Possibile che solo quello era il modo per divertirsi? Bere, ubriacarsi e scopare con la prima ragazza disponibile? Quella sera, ad ogni modo, Roxie venne scambiata più volte per una "ragazza facile", tant'è vero che Zayn dovette intervenire più volte, difendendola ed allontanandola da ragazzi e uomini ultra quarantenni pronti a mettere le mani sulla ragazza.
<< Zayn me la so cavare benissimo da sola! >> disse al ragazzo mentre scorrevano nel locale in cerca di un posto su cui sedersi.
<< Lo so, ma io che ci sto a fare? >> aveva risposto lui con una domanda alquanto retorica, facendo sorridere la ragazza.
Quando finalmente lo trovarono, Zayn e Roxie si sedettero su un divano bianco di pelle. Eseguirono le stesse mosse Niall e Liam, mentre Harry, come il resto dei ragazzi presenti, era andato in cerca di una ragazza, a differenza di Louis che si divertiva in giro nel locale scambiando due parole con persone presenti lì dentro.
<< Ti va di ballare? >> le chiese Niall, il quale venne subito fulminato da Zayn. Roxie stava per annuire ed alzarsi, quando venne fermata da Zayn, tenendola per il polso.
<< Ehi. >> si lamentò lei voltandosi a guardarlo.
<< Non puoi andare! >> le disse semplicemente.
<< Cosa? >> strabuzzò gli occhi lei nell'udire quelle parole oltre mondo.
<< Troppi maschi ti si appiccicherebbero addosso! >> commentò lui.
<< C'è Niall con me! >> si giustificò lei.
<< Niall non va da nessuna parte con te! Stai qui buona ora! >> Roxie si innervosì e trovò Zayn abbastanza prepotente.
<< Tu ordini non me ne dai! >> rispose lei piccata, si alzò e scomparve tra la folla.
<< Ma dico è matta?! >> urlò Zayn, nonostante la musica alta, si capì che il suo tono di voce fosse dovuto alla scenata con Roxie, piuttosto che al suono della musica troppo assordante.
<< Hai esagerato Zayn. >> gli disse Niall con la sua solita calma.
<< No! Non ho esagerato! Non hai visto come si è conciata? Conosciamo bene questi posti Niall, sappiamo che gente li frequenta! >> Niall ci pensò su.
<< Allora perché non hai lasciato che c'andassi io con lei? - gli chiese ragionevolmente, ma Zayn evitò di rispondere - Sei per caso geloso anche di me Zayn? Sai che è un'idiozia esserlo! Siamo amici io e Roxie, e non ci proverei mai con lei! E' come una sorella per me. >>
Zayn continuò a non rispondere, realizzando ed essendo consapevole che era nel torto, riguardo la storia con Niall. Niall non avrebbe mai potuto fare una cosa del genere, non era da lui, e questo Zayn lo sapeva bene.




Intanto Roxie si allontanò abbastanza dal tavolo in cui era seduto Zayn, e iniziò a ballare e a lasciarsi andare tra la folla. Ballò per circa mezz'ora, imitando le altre ragazze con movenze sensuali. Purtroppo, presto venne attorniata da diversi ragazzi, i quali le si strusciarono contro. All'inizio Roxie si spostava, per evitare il contatto, ma un ragazzo, dai capelli scuri e la faccia di chi aveva bevuto un bel po', non si voleva per niente staccarsi dalla ragazza, la quale desiderò scappare via. Non poté, perché questo ragazzo non la lasciava andare, infatti le mise anche le mani addosso, impedendole in qualsiasi modo di estraniarsi da quella calca di gente.
<< Lasciami!! >> urlò, ma il ragazzo rise e forzò ancora di più la stretta. Nessuno sembrava alzare un dito, per fare in modo che il ragazzo si staccasse da Roxie, la quale continuava a strillare e a svincolarsi dalla presa forte di quel ragazzo. Ma improvvisamente, si sentì lasciata andare, libera. Si voltò per capire cosa era successo, e vide Harry tirare un pugno dritto in faccia al ragazzo, il quale cadde diretto a terra. Roxie assistette a quella scena, fino a che Harry non la prese per mano e non la trascinasse via da quella folla di gente scalpitante.
Uscirono fuori, da una porta abbastanza pesante, la quale li portò su una terrazza enorme. La festa si stava svolgendo all'ultimo piano di quell'edificio, quindi erano sul tetto in quel momento.
Rimasero per qualche minuto in silenzio ad ammirare il perfetto panorama rappresentante New York.
<< Grazie… >> sussurrò poi Roxie, senza neanche guardarlo.
<< Non c'è di che. >> rispose Harry imitandola.
<< Perché l'hai fatto? >> gli chiese, ora fissandolo di lato, ammirando il suo perfetto profilo.
<< Ti avrei dovuta lasciare nelle mani di quel pervertito? >> rispose con una domanda retorica guardandola.
<< No…però, dato che ora mi sono trasformata in una ragazza che non sono, perché aiutarmi? Non ti piaccio neanche giusto? >> lo provocò lei.
Harry non rispose, lei conosceva benissimo la sua risposta ma voleva sentirselo dire in faccia.
<< Allora Styles? >> continuò, mettendosi di fronte a lui, facendo in modo che la guardasse. Infatti fu così.
<< Cosa vuoi sentirti dire? >> le chiese, facendola sorridere.
<< Sei davvero furba Shaw, sul serio. Ma io non ti risponderò mai, però rispondi tu adesso a me. Spiegami il motivo di quella frase di oggi. Perché dirmi i versi della canzone? >> Roxie si morse il labbro inferiore. Harry aspettava una risposta.
<< Cosa vuoi sentirti dire Styles? >> lo prese in giro lei. Harry rise divertito.
<< Avanti, rispondi! >> la incitò, avvicinandosi ulteriormente, ma senza toccarla, le sue mani erano nelle tasche dei jeans.
<< Non posso. >> disse lei, abbassando il volto.
<< Diversa città, stessi problemi, eh Shaw? >> Harry si voltò, pronto a tornare alla festa.
<< Aspetta - urlò lei, richiamandolo alla sua attenzione, Harry si rigirò verso la ragazza - Non dire niente a nessuno dell'accaduto, ti prego. >> Harry annuì e si dileguò all'interno dell'edificio, lasciando Roxie sola.




Zayn stava iniziando a sudare freddo, non vedeva Roxie da almeno un'ora e mezza.
<< Niall, vado a cercare Roxie! >> annunciò deciso alzandosi.
<< Vengo con te. >> rispose il biondo. Entrambi iniziarono a perlustrare il locale, più volte vennero fermati da fan, quindi un autografo e una foto al volo. Scambiarono Roxie per diverse ragazze, dato che ora aveva anche cambiato il colore dei capelli e in America la maggior parte delle ragazze erano bionde, tinte e non. Quindi trovarla divenne molto complicato, più volte rischiarono di far rovesciare al cameriere un grosso vassoio pieno di drink per terra. L'agitazione di Zayn era salita alle stelle, e anche Niall stava iniziando a preoccuparsi.
<< Provo a chiamarla al cellulare! >> decise Niall, componendo il suo numero sul cellulare.
<< No, c'ho già provato! Ce l'ha spento! Le ho lasciato mille messaggi! >> disse prontamente Zayn, così Niall rimise il cellulare in tasca, continuando invano a cercarla.
Videro Harry che stava bevendo un cocktail in un angolo, da solo. Cosa alquanto strana agli occhi di entrambi, di solito il suo accessorio era proprio una ragazza.
<< Harry hai visto Roxie? >> Zayn chiese a Harry preoccupato. Era strano che quei due parlassero, infatti l'unico discorso serio e amichevole risaliva a mesi prima. Harry capì il suo stato ansioso, così cercò di poterlo aiutare, nonostante la rabbia che ancora provava nei suoi confronti.
<< Sì, credo sia sul terrazzo. >> il ricco indicò una porta alla sua destra.
<< Grazie. >> esclamò Zayn riconoscente al suo ex migliore amico. Niall gli sorrise, grato del suo gesto.
Infatti, appena Zayn e Niall uscirono sul terrazzo, trovarono Roxie affacciata ad ammirare il panorama, dove fino a poco prima se l'era gustato assieme a Harry Styles.
<< Rox che ci fai qui? Ti abbiamo cercato dappertutto!! >> la richiamò Zayn, così lei si girò frastornata da mille pensieri.
<< Oh scusa. Sono uscita a prendere una boccata d'aria. >> rispose lei tranquilla.
<< Dio Roxie! Il tuo cellulare perché è chiuso? Ti sto chiamando da più di un'ora fa! Sono impazzito non trovandoti! >> nonostante Zayn fosse così geloso e possessivo, Roxie lo trovava dolce quando si arrabbiava e si innervosiva con lei per futili motivi, dopotutto.
<< Non mi è successo nulla! Questo è l'importante! >> lo rassicurò lei, sorridendogli e avvicinandosi.
<< Brava…dì così..pensa se fosse sul serio successo qualcosa! >> esclamò lui, ancora non del tutto convinto della "non-gravità" della situazione.
<< Ma non è successo! >> rise lei, posandogli le braccia attorno al collo, e dandogli un bacio, dopo che lui finalmente si decise a sorridere.
Niall che era rimasto fermo e in silenzio per tutto il tempo, si decise a parlare: << Ragazzi, io ho freddo! Entriamo?! Sto congelando? >> la voce di Niall suonò ai due ragazzi come sveglia da quel bacio lungo ed intenso. I due si misero a ridere e seguirono Niall dentro al locale.
<< Sei il solito Niall! >> lo prese in giro Roxie.
<< Non ti lamentare se domani ti alzerai con la febbre! >> la ammonì il biondo.
<< Non succederà tesoro! >> scherzò ancora Roxie.
<< Anche perché domani è la vigilia di Natale e anche il compleanno di Louis! >> si inserì Zayn nel discorso.
<< Si!! - squillò Roxie - Tra quanto andiamo via? Sto iniziando ad annoiarmi a questa festa! >> Zayn e Niall risero.
<< Tra dieci minuti andiamo via, tranquilla! >> esclamò Zayn e le diede un dolce bacio sulla fronte.




La macchina nera li aspettava puntuale al di fuori dell'edificio, all'istante si infilarono dentro, evitando mille paparazzi, flash di macchine fotografiche e domande inopportune. Arrivarono al Palace in poco tempo e giunti al proprio piano, tutti si dileguarono nelle proprie stante. Roxie stava per chiudere la sua porta, quando venne bloccata da una mano ben salda.
<< Che stai dimenticando? >> le chiese Zayn.
<< Cosa? >> domandò ulteriormente.
<< Non dovevamo finire quello che avevamo iniziato prima di uscire? >> Roxie sembrò ricordarsi, ma l'idea non l'allettava un granché.
<< Mmm..vero…ma..non mi sento molto in forma! >> rispose sorridendo imbarazzata.
<< Ah… - annuì col capo - Ok… rimandiamo allora! >> si rassegnò, le diede il bacio della buonanotte e andò via.
Roxie si chiuse la porta finalmente, si avviò verso il bagno, si sciacquò il viso, si struccò. Tornò nella stanza da letto, si tolse i vestiti e indossò il suo solito pigiama, formato da shorts e da una canotta, con orsacchiotti ed elefanti, in tinta rosa. Assolutamente non sexy, anzi più che altro simpatico da vedere, e da evitare in alcune situazioni.
Si distese sul letto, nelle calde coperte, accese la tv e si rilassò in cerca di un programma decente. Passò circa mezz'ora, e il sonno stava iniziando a farsi sentire. Le palpebre si abbassarono completamente, il suono della tv era ormai lontano, sovrastato da un altro rumore che si faceva sempre più vivo ed intenso, giù sentito prima d'ora. Alla porta qualcuno stava bussando, Roxie spalancò gli occhi e guardò l'orologio, erano le tre, e Zayn non poteva essere dato che lo aveva chiaramente dileguato, quella non era serata per una notte di sesso. Chi poteva essere? Si avviò quatta quatta verso la porta e afferrò una lampada posata sulla scrivania di legno, poi domandò chi fosse, ma nessuno rispose, così aprì pianissimo la porta, cercando si spiare chi vi fosse dall'altro lato. Alzò la lampada e aprì completamente la porta, trovandosi di fronte Harry.
<< Ehi che vuoi fare con quella? >> esclamò il ragazzo spaventandosi di quell'arnese che Roxie aveva fra le mani.
<< Oh sei tu! >> disse lei di rimando, abbassando la lampada.
<< Volevi per caso uccidermi con una lampada di un hotel? >> scherzò Harry ridendo.
<< Sai com'è..sono le tre del mattino, siamo in un hotel…qual è la tua scusa Styles? >>
<< Volevo soltanto assicurarmi che stessi bene... >> spiegò Harry.
<< Sto bene, non vedi? >> Harry la squadrò da testa a piedi, poi rise.
<< Bel pigiamino Shaw. Molto, molto sexy! >> ammiccò Harry con uno sguardo sensuale, facendo venire il batticuore a Roxie.
<< Non doveva vederlo nessuno questo! >> disse indicando ciò che portava addosso.
<< Ci credo! >> la prese in giro lui, e lei gli regalò uno sguardo minaccioso.
<< Fanculo Styles! Ora che sai che sto bene, perché non giri i tacchi e vai a dormire nella tua stanza?! >>
Harry sorrise ancora, restando un minuto a guardarla bene.
<< Non mi hai ancora risposto.. >> poi esclamò. Lei capì subito a cosa si riferisse.
<< Sei felice ora Styles? >>
<< Che razza di domanda è? >>
<< Riformulo..non sei tanto intelligente come credevo…ti è piaciuto andare via? Sei felice da solo? >> Harry sorrise.
<< Vuoi chiedermi se sono felice senza di te? >> Roxie arrossì all'istante, deviando il suo sguardo che stava diventando sempre di più penetrante.
<< No…non lo so… >> rispose poi lui, Roxie sembrò quasi gioirne, significava che lui ancora teneva a lei.
<< Ma non credi sia stato meglio così? Tu sei felice con Zayn..io sono felice a modo mio… >> aggiunse sempre Harry con rimorso nella voce.
<< Chi ti dice che… >> stava per formulargli una domanda pericolosa. Pericolosa per lei e pericolosa per la sua relazione.
<< Non ce la fai a dirlo vero?.. - si avvicinò a lei ulteriormente e le afferrò il viso tra le mani - L'hai voluto tu Roxie…ti stavi innamorando di me e io di te…poi sei andata al letto con Zayn, e quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. >> il suo cuore batteva fortissimo e gli occhi le si inumidirono di lacrime. Chiuse gli occhi e Harry la lasciò andare.
<< Mi dispiace Roxie…davvero… >> esclamò alla fine, con una mano sul cuore, poi regalandole un ultimo sorriso, scomparve nei lunghi corridoi di quell'hotel.
Roxie tornò al letto, ma adesso il sonno che le era stato interrotto era scomparso. Un senso di oppressione si era impossessato di lei e pensò che finalmente quella lunga giornata era finita. Domani sarebbe stato un nuovo giorno e qualcosa sarebbe andato diversamente.






















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Capitolo 21
*** 20 Capitolo ***



Capitolo 20




Lunedì mattina, ventiquattro dicembre, vigilia di Natale, compleanno di Louis Tomlinson. Quel giorno sarebbe stato da ricordare, per molti, ma soprattutto per Roxie. Si alzò dal letto abbastanza stonata, ricordava perfettamente ciò che era successo quella notte, dall'inizio alla fine, con ancora impresso in testa il volto di Harry che le sottolineava la triste realtà. Si lavò il viso, cancellando, o meglio tentando di cancellare, quella scia di ricordi dalla testa, continuando a comportarsi come niente fosse, d'altronde era diventata brava a farlo. Si vestì in fretta, legò i capelli, quel giorno erano orribili, non stavano bene in alcuna maniera, così fece una coda alta. Forse era colpa del colore? Del taglio? Ma non importava, adesso doveva andare a cercare Louis e fargli gli auguri, essendo il suo compleanno.
Si precipitò fuori dalla stanza, ma un po' troppo veloce, infatti inciampò sui suoi stessi piedi, finendo tra le braccia di Zayn, il quale stava proprio andando nella stanza della ragazza.
<< Roxie! Ma che fai? >> le chiese mentre la tirava su.
<< Oddio! Stavo uscendo e sono inciampata!! Idiota! >> imprecò su se stessa. Si sentiva abbastanza stravolta e disorientata.
<< Dove andavi così di fretta? >>
<< A fare gli auguri a Louis! >> rispose con ovvietà.
<< Giusto…ma non c'è adesso. >>
<< E dov'è? >>
<< E' andato all'aeroporto perché sta arrivando Eleanor! >>
Roxie annuì afflitta, aveva impiegato in tutto sette minuti per vestirsi e prepararsi per niente.
<< Ci sei rimasta male? >> le chiese Zayn notando la sua espressione triste.
<< No…no…tutto ok! >> rispose lei sorridendogli.
<< Bene! >> le diede un bacio sulle labbra, trasformandosi in una travolgente passione, lei gli mise le braccia attorno al collo, sollevandosi sulle punte, mentre lui posò le sue mani dietro la schiena della ragazza.
<< Allora che si fa oggi? E' la Vigilia anche! >> chiese poi lei staccandosi da lui.
<< Adesso, anzi - guardò l'orologio che aveva al polso - tra cinque minuti ci ritroviamo tutti giù a fare colazione insieme e poi ognuno fa quello che vuole, stasera cena all'Empire State Building e dopo party, all day, all night! >> finì la frase con passetti di danza e un braccio al cielo. Roxie si mise a ridere divertita dalla stupidaggine del suo ragazzo. Ma quanto era dolce allo stesso tempo? Pensò tra se.
Lui dolcemente le prese la mano e si avviarono verso l'ascensore, dove già ad attenderla erano presenti Niall, Harry e Liam. Roxie, una volta raggiunti, sorrise salutandoli aggiungendo anche un solare "buongiorno", palesemente mascherato da un senso di tristezza che aleggiava nel suo corpo e nella sua mente. Perché Harry le aveva fatto tornare quello stato d'animo che a lei non piaceva per niente? Perché doveva sentirsi così a terra da provare fatica anche solo nel pronunciare una sola sillaba? Si sforzava di sorridere e si sforzava di essere partecipe nel discorso che si stava tenendo, mentre la sua testa era completamente altrove, su un altro pianeta, abitato solo da lei e da quel ragazzo che mai avrebbe potuto avere, quel ragazzo a cui aveva spezzato il cuore, e spezzato anche il suo stesso cuore per colpa sua. Era colpevole, di un crimine commesso involontariamente probabilmente.
<< Roxie, ma a cosa stai pensando? >> le chiese Liam, mentre la testa della ragazza era abbandonata, rivolta verso il pavimento. Gli occhi fissi su un punto impreciso della moquette rossa.
<< Roxie? >> si avvicinò Liam, toccandola sulla spalla sinistra per farla rinsavire. Lei, alla percezione di quel tocco, alzò lo sguardo, sentendosi smarrita, lo guardò, quasi come se non lo riconoscesse e Liam se ne accorse, capì che c'era qualcosa che non andava.
<< Hmm? >> Roxie guardò Liam negli occhi, e il ragazzo ora fu convinto che Roxie si trovava su un altro pianeta, diverso da quello della Terra.
<< Tutto ok? >> le chiese. Lei annuì, poi il suono dell'arrivo dell'ascensore li distolse e si infilarono tutti nell'ascensore, abbastanza grande per contenere un numero elevato di persone.
Giunti al piano riservato alla sala da colazione, si riversarono fuori nel corridoio per raggiungere la sala stabilita. Un cameriere dal volto pallido li accolse all'entrata, conducendoli poi al tavolo che era stato riservato per loro cinque. Presero posto e consumarono la colazione.




Mentre stava fumando una sigaretta su una porta sul retro dell'hotel, Zayn si sentì posare una mano sulla spalla, si voltò e vide Roxie sorridente.
<< Che c'è? >> le chiese incuriosito, accennando anche lui ad un mezzo sorriso, rilassato finalmente, constatando che il suo cattivo umore, che era comparso fin dalla partenza, era adesso svanito.
<< Oggi è la Vigilia di Natale! E io sono con i One Direction a New York! Cosa c'è di meglio? >> Zayn allargò sorriso, sentendosi soddisfatto dalle parole della sua ragazza.Il suo pensiero ottenne esito positivo, Roxie era di nuovo spensierata e lieta, come lo era per la maggior parte del tempo a Londra.
<< Sono contento che tu sia felice! Eri così…sai come… >> Roxie lo interruppe aggiungendo: << Sì, non ripeterlo ancora! >>
Roxie non era del tutto sanata dal suo momento di ira e acidità acuta, così Zayn rise e finì la frase: << E ora vederti così di buonumore mi fa stare molto meglio! >>
Si baciarono, Roxie istintivamente gli si aggrappò al collo, gustandosi meglio quel bacio. Gli occhi di quel ragazzo gli erano sempre piaciuti, un tonfo al cuore ogni volta che lui la guardava. Non tanto il loro colore, ma la loro forma cangiante a seconda delle espressioni assunte dal ragazzo. Era qualcosa di meraviglioso stare a guardarlo, ad osservare tutti i suoi particolari, i quali, addizionati, lo rendevano un ragazzo splendido, affascinante, unico.
<< Che ti va di fare allora? >> le chiese Zayn. Roxie roteò gli occhi pensando attentamente a qualche idea. Non poteva di certo sprecare la mattina della Vigilia a non fare nulla. Nonostante non fosse, di nuovo, abbastanza risposata da scalare un monte, metaforicamente parlando, aveva voglia di fare qualsiasi cosa. Così da distrarla da quell'unico pensiero fisso che si era impadronito della sua mente dalla notte precedente. Quel pensiero aveva forme umane, aveva un nome, era reale, non un oggetto astratto, si poteva toccare, era dotato del senso del tatto. Il suo nome era Harry Edward Styles, nonché ossessione di Roxanne Grace Shaw. Sì, per lei era divenuto un ossessione, fin dal loro primissimo bacio, dai primi scambi di sguardi, da quel giorno in cui l'accompagnò a fare shopping, quando la gettò in piscina contro il suo volere, quando la protesse dalla sua paura innata per i temporali e quando si diedero l'ultimo bacio, quello d'addio.
<< Io una cosa in mente ce l'avrei ma…. >> rimase la frase in sospeso sorridendo, cercando di scacciare in maniera definitiva Harry dal suo cervello, così testardo da vincere sulle sue povere forze.
<< Ma…cosa? >> le chiese lui, fin troppo incuriosito, poggiando le sue mani su ambedue i fianchi della ragazza.
<< Dirai di sì a qualunque cosa io proporrò? >> mostrò un sorriso a trentadue denti in attesa che il suo ragazzo accettasse la sua richiesta. Tentare non nuoce, pensò. Anche se era piuttosto improbabile che accettasse. Nessun ragazzo era particolarmente eccitato all'idea che quella ragazza aveva avuto. Era nel DNA maschile l'odio profondo che avevano verso quell'attività, a differenza di quello femminile, tutto l'opposto era per le donne.
<< Okay. >> rispose un po' impaurito, si stava iniziando a spaventare seriamente. Non era troppo sicuro delle richieste della sua ragazza.
<< Shopping!!! >> urlò a squarciagola, probabilmente tutto l'hotel la sentì. Ma la sua eccitazione era così forte che dovette spruzzare la sua gioia dovunque.
<< Cosa?!? Noo ti prego! >> sbuffò Zayn, togliendo le mani dai fianchi della ragazza e cercando di convincersi che quello che aveva appena sentito non era mai accaduto.
<< Dai!! Tutti i bravi fidanzati portano le proprie fidanzate a fare shopping! Non lo sapevi? >> tentò di persuaderlo lei, nonostante avesse sparato la cavolata del secolo.
<< Io non credo proprio! Questa te la sei inventata ora sul momento! >> Zayn aveva assunto un espressione annoiata, ma allo stesso tempo era tesissimo. Sapeva che non poteva scampare al desiderio di Roxie.
<< Ma tu non vuoi fare shopping? >> Zayn strabuzzò gli occhi, come se avesse sentito la cosa più assurda in assoluto. Lui andava per negozi solo quando era necessario. Ma davvero necessario.
<< No! Non mi serve niente! >> rispose seccato il suo fidanzato. Roxie tirò fuori un'espressione dolce e offesa, nella speranza di poter convincere Zayn a passare l'intera mattinata tra negozi vari, manichini, camerini, costernata da mille borse, da scarpe e abitini che mettevano in risalto il suo fisico.
<< Ti odio! >> esclamò Roxie imbronciata, mettendo le braccia incrociate al petto.
<< Dai..non fare così! >> cercò di rimediare lui, poggiando le sue mani sulle braccia della ragazza. Il suo tono cambiò, ora era dolce e comprensivo.
<< Tu non vuoi venire con me! Sei un egoista! >> cantilenò lei con tono infantile.
<< Non sono egoista! Non mi piace fare shopping! >> si giustificò, levando le mani dalla ragazza, la quale le fece scendere lungo i fianchi.
<< E perché mi accompagnasti a fare shopping il mio secondo giorno a Londra? >> chiese lei, interessata a sentire la sua risposta.
Zayn rimase interdetto, ma nonostante questo, rispose con assoluta sicurezza di se.
<< Ad una bella ragazza non potevo di certo dire di no! >> Roxie corrugò la fronte, imbronciò nuovamente le labbra e tirò una sberla lieve sulla guancia di Zayn, il quale scoppiò a ridere.
<< Vuoi dire che adesso sono brutta?? >> urlò lei stizzita. Sapeva benissimo che lui non lo pensava, ma doveva pur recitare il ruolo della ragazza permalosa.
<< Sei più bella di prima tesoro. Ma è anche vero che ora ti conosco bene, sei la mia ragazza, e posso dirti quando una cosa mi va di farla e quando non mi va. >> le spiegò accuratamente il ragazzo, cercando di farle capire bene il suo punto di vista.
<< Ma dovresti pur accontentarmi! >> si lamentò lei, ignorando completamente il discorso di Zayn.
<< Posso sapere una cosa? - Roxie annuì - Da quanto in qua esci matta per vestiti, scarpe e borse? Quando sei arrivata da Los Angeles, indossavi solo shorts e t-shirt in casa. E ora vuoi essere un'it-girl? >> Roxie lo guardò dubbiosa. In effetti non c'aveva mai pensato realmente alla sua trasformazione. Aveva ragione Harry allora, dopotutto. Non era più lei, si era proprio trasformata in una ragazza che non era, questo come era potuto succedere? Forse era stata colpa del successo dei One Direction ad averla coinvolta, oppure essere la fidanzata di una superstar richiedeva un certo look? Ma in fondo nessuno sapeva che lei era la fidanzata di Zayn Malik. Allora cos'era? Qual era stato il motivo per cui Roxie era diventata una ragazza montata e forse anche superficiale? Probabilmente si era immersa in quel nuovo mondo e si era adattata. All'università nessuno veniva mai vestito in jeans o larghe t-shirt, ma sempre con pantaloni, gonne lunghe, cardigan, o semplicissimi maglioncini accompagnati da mere camicette. Roxie si era perfettamente conformata a quel nuovo universo. Quella era stata la causa.
<< Non lo so.. >> rispose soltanto, non voleva affrontare la questione, e soprattutto non voleva dare ragione a Harry, ammettendo sul serio che non era più lei.
Zayn lasciò scorrere un po' di tempo e poi esclamò convinto: << Ad ogni modo sei sempre stupenda, solo un po' più incazzata! >> terminò la frase ridendo, facendo scattare un tic di rabbia in Roxie, la quale schiaffeggiò per la seconda volta il ragazzo.




Dopo mille smorfie, storie infinite, lamenti e pugni stretti, Roxie riuscì ad ottenere la meglio, infatti alle undici stavano a Times Square, ma soltanto perché aveva insistito Zayn a voler scegliere come prima tappa quella. Altrimenti gli sarebbe toccato iniziare dalle vie sature e stracolme di negozi, con all'interno gente che correva da una parte ad un'altra in cerca della giusta giacca, camicia o paio di scarpe. A Zayn, il solo pensiero di essere immerso in quella orda di persone impazzite, gli si gelava il sangue. Inoltre aveva indossato un capello nero, in tal modo avrebbe evitato che qualcuno lo riconoscesse. Cosa che non avvenne, poiché si scontrò, per puro caso, e per pura distrazione, contro un gruppo di ragazzine di circa quindici, sedici anni. Subito riconobbero il divo, membro della famosa band maschile, urlarono dalla gioia, piansero dall'emozione e si accalcarono contro il corpo del ragazzo. Roxie venne tagliata fuori e cercava disperatamente di recuperare il suo ragazzo, ormai abbandonato sotto le grinfie di quelle ragazzine. << Zayn!! >> urlò invano, poiché lui neanche la sentiva, impegnato a firmare autografi, a scattare diverse fotografie con le mille ragazze e inoltre cercava anche un metodo per poter divincolarsi da quel circolo divenuto ormai vizioso. Nonostante fosse dicembre, stare in quel cerchio così affollato e straripante di ragazzine gli stava togliendo il fiato, sudava freddo. Non pensò a chiamare una guardia del corpo che lo potesse scortare durante tutta l'uscita, sarebbe stato molto seccante anche nei confronti di Roxie avere quella presenza fissa dietro che li avrebbe seguiti per il corso della giornata.
<< Rox! >> poi si sentì chiamare la ragazza, la quale scalpitava fremendo, doveva assolutamente recuperare il suo fidanzato.
<< Tu chi sei? >> una voce accanto a lei sovrastò il suo stato esasperato e preoccupato. Si girò verso quella voce e notò una ragazza un po' più bassa di lei, dai capelli neri e gli occhi verdi. Era molto carina, constatò Roxie. Ma quel particolare era l'ultima cosa che l'avrebbe interessata in quel momento.
<< Perché? >> le chiese di rimando. Non avrebbe avuto alcun motivo di rivelare il suo nome, in fondo neanche conosceva quella ragazza dall'aria arrogante ma dall'aspetto affascinante.
<< Sei con Zayn? >> le domandò ancora insistendo con tono scontroso, ma anche di chi la sa lunga.
<< Sì.. >> rispose lei, non sapendo quale scusa inventarsi. Era palese che fosse con lui.
<< Ti conosco. Sei la sua ragazza, giusto? >> è come se quella ragazza sapesse tutto di lei, e questo le stava dando molto fastidio. Decise di assumere anche lei lo stesso suo atteggiamento.
<< No. Che vuoi?! >> la ragazza con gli occhi verdi sorrise con un ghigno. Capì che aveva centrato perfettamente il punto. Era chiaro che Roxie fosse la fidanzata di Zayn, secondo i calcoli della ragazza.
<< Niente. Ho voluto solo accertarmi. >> rispose semplicemente, sicura di se. Roxie invidiò la sua sicurezza, la sua tenacia, il suo coraggio, perché una volta anche lei era così. Non si faceva scrupoli nel chiedere qualcosa o nel riferire qualcosa. Venendo a Londra si era trasformata nella ragazza più insicura e debole del pianeta. Ed ora era la ragazza più acida e incazzata in circolazione. Quanto era flessibile? Quanto era brava a farsi manipolare?
<< Bene. Ora puoi anche sparire. >> cercò di dileguarla Roxie, ma tutto fu invano, perché la ragazza sorrise come un raggio di sole guardando il povero e strattonato Zayn venire verso le due ragazze. Roxie si voltò di scatto verso il suo ragazzo, il quale sorrideva allo stesso modo a quella misteriosa ragazza.
<< Zayn Malik! Ti ho trovato allora! Ma in fondo non è stato difficile! Mi è bastato individuare il primo gruppo di gente accalcata! >> esclamò eccitata la ragazza aspettando che Zayn le andasse incontro fino a raggiungerla.
<< Cheyenne!! Dio quanto tempo è passato! >> disse Zayn, quasi con le lacrime agli occhi nel rivedere quella ragazza. Roxie provò gelosia all'istante. Chi era quella? Cosa voleva dal suo ragazzo? E soprattutto come si erano conosciuti? Cosa aveva a che fare con lui?
Si abbracciarono per un bel po', poi si staccarono e Zayn tornò alla realtà, notando Roxie che stava facendo una chiara autopsia alla ragazza mora dall'alto in basso.
<< Roxie..lei è Cheyenne, è la cugina di Harry! >> Roxie strabuzzò gli occhi. La cugina di Harry?!
<< Piacere >> le tese debolmente la mano, realizzando solo ora la grande figura che aveva appena commesso. Si era comportata da cafona scontrosa contro la cugina del ragazzo di cui era perdutamente innamorata e che odiava allo stesso modo. In fondo adesso realizzava che qualcosa in quella ragazza gli era sembrato familiare. Erano i suoi occhi. Dello stesso verde degli occhi di Harry. Quei favolosi, meravigliosi e splendidi occhi, per cui era restata sveglia notti intere a pensare.
<< Il piacere è tutto mio! Mi dispiace per prima! Ho sbagliato a non dirti subito chi fossi. >> si giustificò Cheyenne, ma Roxie si sbrigò a rimediare all'errore commesso.
<< No no. Sono io a chiedere scusa. Mi sono comportata da stronza. Mi spiace. >> Cheyenne le sorrise grata, mentre Zayn tentava di capire cosa era successo qualche istante prima.
<< Che avete combinato voi due? >> chiese allora curioso il moro.
<< Nulla…diciamo che entrambe eravamo diffidenti l'una nei confronti dell'altra. >> rispose Cheyenne.
<< Che programmi hai Cheyenne? >> le chiese Roxie, iniziando ad essere totalmente gentile con quella nuova conoscenza.
<< Nessuna! Sono libera! >> rispose gioiosa e agitando le mani intrappolate nelle tasche del cappotto nero e lungo che portava.
<< Benissimo! Noi siamo diretti a fare shopping! >> canzonò Roxie eccitata. A Zayn all'improvviso gli si illuminò il volto, a causa dell'idea che aveva appena avuto. Una genialata.
<< Stavo riflettendo…perché dover essere il terzo incomodo? Perché non andate voi due a fare shopping? Tra sole ragazze ci si diverte di più! >> Zayn si comportò da ragazzo coscienzioso, saggio e maturo, cambiando anche il tono di voce.
<< Sei un furbo tu! Dillo che sei felice che mi molli! >> lo strillò Roxie, ma era divertita anche lei dall'idea di Zayn.
<< No! Sono soltanto scrupoloso! So che con me ti annoieresti! Con Cheyenne è un'altra cosa! Lei è come te! >> Cheyenne rise, stessa cosa fece Roxie.
<< Ok stupido che non sei altro! Sparisci! Io e lei ci faremo una lunga passeggiata e compreremo di tutto, vero Chey? >> le chiese Roxie prendendola sotto braccio e chiamandola anche con quel diminutivo, il quale erano soliti chiamarcela tutti. Questa cosa sorprese Cheyenne, poiché era come se la conoscesse giù da tempo.
<< Ben detto Roxie! >> strinse l'occhiolino alla nuova amica e furono subito pronte per partire all'avventura.

















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Capitolo 22
*** 21 Capitolo ***



Capitolo 21



Roxie camminava persa tra le vetrine dei numerosi negozi che popolavano Fifth Avenue. I suoi occhi brillavano alla vista di quei bellissimi vestiti eleganti, oppure vestiti all'ultima moda, composti da shorts di jeans, top che coprivano solo la fascia del seno, gonne lunghe fino ai piedi e tanto altro. Roxie non sapeva dove correre prima per misurare tutti quegli abiti che le venivano davanti. Era come se le dicessero "comprami, comprami". E lei ovviamente non poteva rifiutare e non poteva deludere le aspettative di quei meravigliosi vestiti.
<< Credo non abbia mai visto una ragazza così emozionata alla vista di tutti questi vestiti! >> esclamò Cheyenne, la quale da quando avevano preso la famosa strada newyorchese non aveva smesso di guardare la sua nuova amica, restando sbalordita alla vista di tutto il suo stupore nell'ammirare tutte quelle vetrine.
<< Sul serio? >> rispose Roxie arrossendo imbarazzata.
<< Oh sì! Sei dolcissima! >> Roxie ne fu lusingata. Non smetteva di pensare alla parentela che Cheyenne avesse con Harry. Lei era sua cugina. Era una persona della sua famiglia. Aveva tanta voglia di scoprire se fossero legati oppure fossero due semplici persone imparentate e basta.
<< Chey…come mai sei qui? Insomma, non credo tu sia americana, il tuo accento inglese si sente. >> chiese dopo un po' Roxie, senza alcuno scrupolo. Era intenta a saperne di più. E chissà se sapeva anche di lei e Harry.
<< Sì, sono inglese. Anche io di Holmes Chapel, come Harry, infatti vivo lì. Vi ho semplicemente raggiunti. Farò anche io un po' del tour con voi. Ma non so se fino alla fine. >> Roxie ottenne le risposte di una parte delle domande che sorvolavano nella sua testa.
<< Tu sei la cugina di Liam, giusto? >> Cheyenne sviò subito il discorso, era brava. Roxie non aveva ancora concluso la sua sete di conoscenza, nei confronti di quella ragazza così minuta e così intelligente.
<< Sì, esatto. >> rispose lei, un po' delusa dalla sua furbizia.
<< Però fingi di non stare con Zayn, no? >> cos'era un quiz? Pensò Roxie.
<< Sì. >> rispose seccamente la bionda.
<< Mmmm…ma non credo che questo segreto possa durare al lungo. >> buttò lì quella frase. Era suonata quasi come un uccello del malaugurio.
<< Perché? >> domandò ingenuamente Roxie.
<< I paparazzi non lasciano in pace un minuto i One Direction. Escono mille foto al giorno sul web, insieme ad articoli abbastanza idioti. - Cheyenne fece una piccola pausa, Roxie era sommessamente inserita nel suo discorso - Sei già stata immortalata una volta, mi pare. >> Roxie non si sbagliò sul conto di Cheyenne. Era una ragazza che la sapeva lunga. Sembrava che volesse farsi i fatti altrui. Che non tenesse la bocca chiusa mai e che volesse sempre saperne di più.
<< Sì. >> rispose ancora in maniera secca.
<< Abbracciata assieme a Zayn. Insomma, io voglio dire che non puoi mai comportarti come vorresti, perché sei sempre nel mirino dei giornalisti, pronti ad inventarsi storie assurde sul tuo conto. >>
<< Parli come se avessi tanta esperienza. >> azzardò Roxie, sembrando abbastanza acida agli occhi della mora.
<< Non sono famosa, però so quante storie si sono inventate sul conto di mio cugino. Quindi mi comporto in un certo modo quando sono fuori. Sanno che sono sua cugina e di sicuro oggi si inventeranno qualche altra storia su noi due. >>
<< Siamo due ragazze. Cosa potrebbero mai inventarsi?! >> rise Roxie. Cheyenne le sorrise divertita.
<< Infatti! Ma hanno una mente davvero incentiva! >> precisò la mora, la quale non aveva tutti i torti.


Continuarono a camminare, alle tre del pomeriggio erano piene di buste. Avevano saccheggiato i negozi. Non si erano poste alcun freno, si erano abbastanza divertite insieme. Roxie si era ricreduta sul conto di Cheyenne. Era una ragazza schietta, sincera, diceva tutto ciò che le passava per la testa, senza crearsi alcun problema, anche se a volte poteva risultare detestabile, ma tutto stava nel farci l'abitudine, nel non prendersela e nell'accettarla per così com'era. Era una persona frizzante e generosa. A Roxie pian piano le stava piacendo quella ragazza e si stava abituando al suo carattere così estroverso.
Adesso erano sedute su una panchina posta all'esterno di una gelateria, la quale faceva dei gelati molto gustosi, come avevano appena scoperto le due ragazze. Quello era un momento di massimo relax, si erano ammutolite e si stavano gustando un po' di tranquillità.
<< Ci voleva proprio! >> esclamò la mora entusiasta. Roxie le sorrise. Forse sarebbero diventate grandi amiche, pensò. Non aveva mai avuto un'amica, una vera amica. Ma forse lei aveva già una sua vita, aveva già delle amiche, cosa se ne doveva fare di un'altra amica? Pensò Roxie scoraggiata.
<< Allora…come va con Harry? >> chiese Cheyenne all'improvviso, facendo quasi cadere il cono dalle mani di Roxie.
<< Che vuoi dire? >> domandò la bionda tutta rossa in viso.
<< Avanti Rox non fare finta di niente! Harry mi ha parlato di te! >> forse il motivo di tutta quella mattinata era stato quello, Cheyenne voleva soltanto sapere di lei e di Harry, e forse glielo aveva chiesto proprio Harry di indagare. Roxie ne era quasi convinta.
<< Ah sì?… Be' non c'è niente da dire. Soprattutto se ti ha già detto lui tutto. >> ritornò ad essere "Roxie l'acida".
<< Siamo amiche o no? Non essere scontrosa! Non capisco il motivo per cui tu abbia scelto Zayn. E' così evidente che nel tuo cuore ci sia Harry. >>
<< Da cosa l'hai capito? Mi conosci da soltanto quattro ore circa! >> scattò Roxie.
<< Ti ho già detto che Harry mi ha parlato di te…. >>
<< Allora se ti ha parlato tanto di me, ti avrà anche detto che mi ha chiesto esplicitamente di dimenticarmi di lui! >> schizzò la bionda. Quella situazione la stava estremamente stressando, adesso si sentiva tutto l'opposto di dieci minuti prima, in cui si stava gustando quel favoloso gelato alla nutella.
<< Harry è orgoglioso. Lui è rimasto male per ciò che hai fatto. Ma questo non vuol dire che sia finita tra voi due! >> tentò la ragazza.
<< Io non credo… sono cosciente del fatto che io abbia sbagliato di grosso, ma ho avuto i miei problemi, che ancora non ho risolto. E' stato un momento di fragilità. Sono stata sciocca, lo so. >> Cheyenne sbuffò sonoramente.
<< Mi spieghi perché stai ancora con Zayn allora se sei consapevole che sei stata stupida ad andare al letto con lui? Ti prego illuminami perché non riesco a spiegarmelo! >> Roxie abbassò lo sguardo, sapeva che non c'era una riposta, o meglio c'era, ma perché rivelarla? Cheyenne era risultata così esplicita, così insistente per volere sapere i suoi fatti privati, che le stava quasi mancando l'ossigeno. Non voleva spiegarle tutto, non voleva dire in realtà come stavano le cose, perché poi era certa che sarebbe corsa da Harry a spiattellargli tutto. I suoi pensieri non dovevano diventare di dominio pubblico.
<< Perché dovrei dirtelo Cheyenne? Sei la cugina di Harry diamine! Non sono una deficiente! >> urlò Roxie, alzandosi da quella panchina su cui era rimasta a sedere fino a quel momento esatto. Cheyenne deglutì e abbassò il viso, poi lo rialzò, pronta ad affrontare la bionda inferocita.
<< Hai perfettamente ragione - esclamò alzando le mani e le braccia - Ma io sto cercando di aiutarti. Capisci solo questo! Tu dovresti stare con Harry! E so che non mi sbaglio! >> continuò perseverante la ragazza. Roxie abbandonò l'ascia di guerra e sbuffò stanca.
<< Non ti ho chiesto di aiutarmi. Sto benissimo con Zayn. Harry mi avrebbe soltanto complicato la vita! >> alla fine sputò fuori la bionda.
<< Perché pensi questo? >> le domandò scrutandola.
<< Perché Harry mi avrebbe fatta soffrire. Quante ragazze si porta al letto ogni sera? Perfino più grandi! Ho la nausea al solo pensiero! >> le comunicò con puro disprezzo stampato sul volto.
<< Mi arrendo Rox! Sai che se stesse con te non lo farebbe mai! Ma evidentemente preferisci coprirti gli occhi e le orecchie e affondare la testa sotto una montagna di sabbia! Mi spiace per te! >> concluse Cheyenne, sapeva il fatto suo e si sentì delusa per essere riuscita nel suo intento. Roxie non rispose più. Ripresero a camminare, avviandosi verso il Palace, mettendoci una pietra sopra. Almeno per ora.


Harry stava sorseggiando un caffè nel bar dell'hotel. Era da solo. Quel giorno non aveva fatto nulla di interessante. La mattina l'aveva passata sul letto, un po' a dormire, un po' a guardare la tv e un po' a leggere qualche rivista. Non aveva nessuna voglia, nessun input che lo incitasse a fare qualcosa. Non pranzò neanche e stanco di passare tutto il giorno in quella camera d'albergo decise di scendere a prendere un caffè, forse l'avrebbe tirato un po' su. Nonostante fosse stato occupato in quelle diverse attività, la sua mente era immersa in un unico e solo pensiero: Roxie. La ragazza per cui aveva perduto la testa. La stessa ragazza che le aveva spezzato il cuore. Quella per cui il suo cuore aveva battuto per la prima volta. Quella che non avrebbe mai lasciato andare per nessun motivo, ma che per orgoglio le scappò via. Ora era troppo tardi per rimediare.
<< Ehi Harry >> lo chiamò Niall mentre gli si avvicinava.
<< Visto questa? >> gli domandò mostrandogli il suo telefono, sul cui schermo era visibile una foto ritraente due ragazze, una bionda e una mora. Harry allargò più gli occhi e avvicinò maggiormente il telefono al suo viso. Riconobbe finalmente le due ragazze. Roxie e sua cugina Cheyenne. Ma cosa diavolo ci facevano insieme? Si domandò a se stesso Harry.
<< Ma-ma sono.. >> pronunciò Harry sbalordito e incredibilmente stupito da quella foto.
<< Che ci fanno insieme? >> gli chiese Niall, ancora più stupito di Harry.
<< Non ne ho la più pallida idea! Ma io quella la uccido! >> esclamò per poi superare Niall e fiondarsi verso l'uscita del Palace. Non appena raggiunse le porte del grande edificio vide le due ragazze salire i gradini per poter accedervi all'interno. Harry rimase immobile quando le ragazze lo raggiunsero finalmente.
<< Harry! >> strillò Cheyenne correndo ad abbracciare suo cugino calorosamente ed affettuosamente.
<< Chey che ci fai qui? >> le domandò Harry travolto da quella furia la quale era sua cugina.
<< Vi ho raggiunto, contento? Questa volta voglio godermi il tour con voi! >> annunciò al settimo cielo la mora.
Harry sorrise, lasciando libera la ragazza, che lo aveva totalmente catturato tra le sue braccia. Roxie era rimasta fino a quel momento in silenzio, non aveva osato proferire parole. Se ne stava con le mani nelle tasche del cappotto rosso, muta, taciturna, e anche in imbarazzo, assistendo alla scenetta tra i due cugini.
<< Allora, che ci fate voi due insieme? Ho visto appena le foto che vi hanno scattato. >> disse calmo Harry rivolto a Cheyenne, dando solo un'occhiata veloce a Roxie.
<< Be' ho incontrato lei e Zayn stamattina a Times Square, Zayn non aveva voglia di accompagnarla a fare shopping e mi sono offerta io! >> spiegò perbene la mora, senza scendere nei dettagli, ma abbastanza esauriente. Harry sbuffò sorridendo, non appena nominò Zayn.
<< Che c'è? >> si intromise allora Roxie, pronta a litigare, pronta a scatenare la rabbia che provava nei confronti del ragazzo.
<< Non ho detto nulla! >> rispose pacato il ragazzo affrontandola con lo sguardo.
<< Infatti! Cosa volevi dire? >> lo assalì Roxie. Cheyenne rimase in silenzio, senza interferire.
<< Io ti avrei accompagnata. >> rispose soltanto. Roxie arrossì e sviò lo sguardo. Cheyenne avrebbe voluto diventare piccola piccola e scomparire da quella situazione che stava diventando sempre più intima e lei si sentiva un pesce fuor d'acqua.
<< Vi lascio soli. >> poi si decise a dire la mora e si avviò per l'interno dell'edificio.
Roxie teneva lo sguardo distante, basso, scostante. Harry invece la fissava, la trovava bellissima. I suoi occhi blu quella mattina facevano da contrasto al cielo quasi grigio di New York. I suoi capelli biondi spettinati e il suo modo di vestire che non era più lo stesso, ma Harry la trovava lo stesso meravigliosa. Era così preziosa, così rara ed unica che voleva riaverla tutta per se.
<< Hai mandato tua cugina per indagare su di me? >> gli chiese con indifferenza, continuando a guardare il vuoto.
<< Ma se non sapevo neanche che venisse! >> si difese Harry.
<< Davvero? Eppure lei mi ha detto che tu le hai parlato molto di me. >> disse lei, ora guardandolo negli occhi.
<< Questo non vuole dire niente. >> Roxie sbuffò, incredula.
<< A che gioco stai giocando Harry? Cosa vuoi? >> la sua voce iniziò a tremare.
<< Sai cosa voglio. Ma tu sei così spaventata Roxie. Preferisci accontentarti, piuttosto che vivere vere e sane emozioni. >> quella amara verità saltò nuovamente fuori. Era esattamente così. Roxie era bloccata. Probabilmente Zayn non lo amava, gli voleva bene certamente, ma quello non era amore. Dal solo bacio si accorgeva che non era come baciare Harry. Con Harry si era sentita di tutt'altro modo. Con Zayn non era mai niente di speciale. Non lo era mai stato.
<< Harry, chi mi dice che tu non correrai da un'altra ragazza se io stessi assieme a te? Tu non sei il tipo da relazione seria! Soffrirei soltanto. >> ammesse Roxie. Ma forse quella era solo una scusa.
<< Non dire idiozie! Io non ti tradire mai. Non ti farei mai del male. Ricordati che io e te non stiamo insieme perché tu sei stata a tradirmi Roxie! >>
<< Non stavamo insieme allora! Non ti ho tradito. Ho soltanto commesso un errore. Ho agito d'istinto. So che ho sbagliato. >> marcò bene le ultime parole, in modo che lui lo sapesse.
<< Hai sbagliato perché tu ti stavi innamorando di me ed ora sei più che mai innamorata di me. Non ammetterlo e soffocarlo dentro non sistema le cose Roxie! Le peggiora. Arriverai ad un certo punto in cui i tuoi rimorsi ti uccideranno. Pensaci Roxie. Molla Zayn. Lo stai soltanto illudendo. >>
<< Ti sbagli. >> disse lei con le lacrime agli occhi. Le trattenne con forza.
<< Vorrei baciarti, vorrei abbracciarti, ma non posso. Ti rispetto. Qualcuno potrebbe fotografarci. Ma non appena saremo soli, giuro che lo farò. >> concluse, per poi lasciarla sola, mentre lui uscì dal cancello del Palace.


Tornata nella stanza Roxie, gettò i vestiti per aria. La stavano quasi soffocando. Si lanciò nella doccia e lavò via metaforicamente tutta quella rabbia e quei rimorsi che stavano crescendo sempre di più dentro di lei. Aveva ragione Harry ad aver sottolineato il fatto che tra qualche anno sarà colma di rimorsi e poi sarà troppo tardi per tornare indietro. Ma era così difficile per lei lasciarsi andare. Così difficile mollare Zayn all'improvviso e riavvicinarsi a Harry. E poi Harry quante ragazze aveva avuto? Roxie non era troppo sicura che Harry potesse perdere il vizio di avere mille ragazze di scorta quando aveva voglia lui, quando ne sentiva la necessità. Perché correre il rischio? Preferiva starsene fra le braccia di Zayn, il quale le dava sicurezza e totale fiducia. Zayn non era un santo, ma con lui stava bene, nonostante qualche screzio ogni tanto.
Uscì di corsa dalla doccia, uscì dal bagno e sentì bussare alla porta. Rimase interdetta, perché aveva solo un asciugamano addosso, il quale le copriva giusto le parti che dovevano essere tenute al sicuro. Così, dopo qualche minuto a pensare, si decise ad andare ad aprire anche in quello stato poco consono alle buone maniere. Aprì di scatto e si trovò davanti Zayn.
<< Amore. >> esclamò lui, mostrando il suo viso dolce.
<< Ehi! >> rispose lei sorridendo e stampandogli un bacio sulle labbra, mentre teneva con le mani l'asciugamano, all'altezza del seno.
<< Posso? >> chiese lui con gentilezza se poteva entrare.
<< Vieni. >> rispose lei con lo stesso tono usato dal ragazzo. Quella doccia l'aveva decisamente fatta calmare ed ora aveva quasi bisogno del suo ragazzo, come se dovesse dimenticare il volto di Harry e quella sua promessa fatta. Quando sarebbero stati da soli lui l'avrebbe baciata. Al solo pensiero rabbrividì di piacere, ma poi scacciò quella sensazione, quel pensiero così oscuro, così rischioso per la sua relazione.
<< E' tornato Louis? >> gli chiese, mentre si sedeva su una delle poltrone presenti nel salottino all'entrata. Roxie invece rimase in piedi di fronte al ragazzo.
<< Sì, da poco. Dovresti conoscere Eleanor! >> le suggerì Zayn.
<< Sì, mi piacerebbe. Ho letto di lei un po' su internet. Deve essere una brava ragazza. >> cercò di fare conversazione. Le sarebbe piaciuto conoscere Eleanor sul serio. Era curiosa di scoprire se avesse lo stesso carattere di Cheyenne, oppure se fosse più riservata e meno vivace come la mora cugina di Harry.
<< Sì, lo è. E' dolcissima. Ti piacerà sicuramente. >> rispose Zayn con entusiasmo. Le stava puzzando quella storia. Perché essere così eccitati dell'arrivo di quella ragazza? Pensò anche che Zayn provasse qualcosa per Eleanor, ma poi annegò quel pensiero, poiché era assurdo e surreale.
<< Mi vesto ora e poi vado a dare gli auguri a Louis e a conoscere Eleanor! >> annunciò Roxie, per poi sparire nella camera da letto. Zayn non ebbe il tempo di rispondere, così corse dalla ragazza, la quale aveva lasciato la porta aperta. Vide che si era giusto in tempo messa la biancheria intima. Zayn rise nel vedere che fantasia avessero quelle mutandine e quel reggiseno. Erano stampati ovunque degli orsacchiotti marroni e delle giraffe. Il colore era bianco con quadratini con i bordi rosa.
<< Che c'è? >> domandò lei stranita. Poi realizzò il motivo della tanta allegria del ragazzo.
<< Dove hai preso questo completino? >> rise sommessamente, rendendo Roxie nervosa.
<< E' bellissimo! Non capisci niente! >> rispose, lanciandogli un paio di calze appallottolate che tirò fuori da un cassetto. Zayn continuò a ridere, ma notando l'espressione contrariata di Roxie, alla fine decise di smettere, pauroso di scatenare qualche lite fuori luogo.
Dopo una buona mezz'ora, Roxie era finalmente pronta. Si recò, assieme a Zayn, nella stanza di Louis, il quale li fece entrare tranquillamente. Dopo l'arrivo di Eleanor, Louis aveva chiesto un'altra camera, dato che sarebbe stato assurdo che Eleanor dormisse con Louis e con Zayn. Zayn si sarebbe sentito in imbarazzo, come anche la povera ragazza.
<< Tanti auguri Lou! >> esclamò Roxie abbracciando il ragazzo, il quale ringraziò felicemente. Era al settimo cielo, come lo era sempre del resto. La sua allegria contagiava tutti ed era addirittura salutare stare in sua compagnia. Roxie allungò il collo per cercare con lo sguardo la sua ragazza. Era così curiosa di conoscerla.
Finalmente la vide. Eleanor era seduta su una delle quattro poltrone, presenti nella camera, accanto alla finestra. Teneva il viso alto e le gambe accavallate. Indossava dei semplici jeans ed un maglione bianco a collo alto. I lunghi capelli castani era sciolti, e cadevano sul petto. Roxie le si avvicinò e le sorrise, tentando un approccio cauto e amichevole.
<< Ciao! >> la salutò mostrando un gran sorriso gioioso. Lei si alzò e le pose la mano, che venne ricambiata da Roxie.
<< Piacere Eleanor! >> disse cordialmente.
<< Roxie! >> le due continuarono a sorridere, quasi intimidite l'una dall'altra.
Zayn guardò la scena con divertimento, trovò strano e inusuale il comportamento di Roxie. Non pensava che potesse mai provare imbarazzo o essere timida di fronte ad Eleanor, che sapeva bene essere timida. Adesso, vederle entrambe riservate ed introverse, faceva nascere dell'ironia in Zayn. Anche Louis pensò la stessa cosa, ma era sicuro che entrambe sarebbero diventate amiche.
<< Tra un po' abbiamo la cena! Noi siamo già pronti. Vi va di fare una passeggiata giù? In attesa dell'auto? >> propose Louis cercando di rompere il ghiaccio.
<< Certo. >> rispose Zayn rapido e poi guardò Roxie in cerca di una conferma.
<< Ok. >> lei rispose. Eleanor annuì, aggrappandosi alla mano di Louis. Roxie realizzò al volo che quella ragazza era fin troppo timida e la sua timidezza la stava quasi contagiando. Si decise che l'avrebbe un po' smossa.


L'Empire State Building era bellissimo di sera, e soprattuto alla Vigilia di Natale. Roxie, scendendo dall'auto sorrise emozionata alla vista di quello spettacolo, toglieva il fiato. Si incamminarono all'interno dell'edificio, dove un gentile cameriere li scortò fino alla sala dedicata alla cena. Li condusse al tavolo riservato, composto da otto persone. Roxie prese posto accanto a Zayn. Alla sinistra di quest'ultimo invece c'era Liam. A capotavola si era posizionato Niall, pronto a divorare qualsiasi portata sarebbe comparsa sulla tavola. Di fronte a Roxie c'era Eleanor, con al suo fianco Louis e a sua volta Harry. Invece all'altro capo del tavolo c'era Cheyenne, quindi vicino a Roxie.
<< Io prenderò qualcosa di leggero! Sai, devo mantenermi in linea! >> esclamò Cheyenne sorridente a Roxie, la quale sorrise a sua volta per cortesia, nient'altro. Non avrebbe proferito alcun'altra parola con lei. Sapeva che c'era qualcosa sotto per quel suo arrivo inaspettato e doveva capire quale era.
<< Tu vai in palestra? >> domandò poi a Roxie.
<< No, no. Non ne ho il tempo. >>
<< Davvero? Che fai? Lavori? >>
<< No..studio all'università. >>
<< Cosa? >> quiz sulla vita di Roxie, conduttore? Cheyenne.
<< Matematica. >> tagliò corto Roxie. Le pesava molto raccontare la sua vita a quella ragazza antipatica e insolente come il cugino.
<< Davvero? Sei una cervellona allora! >> Roxie sorrise forzatamente alla battuta, regalandole un sorriso falsissimo.
Roxie si voltò verso Zayn, in attesa di essere calcolata e di spezzare quell'inutile conversazione. Ma Zayn era così preso a parlare con Liam e Niall che era tenuta distante in quel momento dal suo mondo. Voleva tanto divincolarsi da quella ragazza che le aveva sputato la verità in faccia tutto il giorno. Non l'avrebbe fatto ancora davanti a suo cugino, ma Roxie non ne era sicura, ormai non era sicura di niente più.
<< Roxie, tutto ok? >> le chiese Cheyenne, poggiandole una mano sull'avambraccio destro. Roxie fissò quella mano per qualche secondo sentendosi girare la testa. << Sì, sì. >> rispose nervosamente e celermente.
<< Ti va di alzarci da qui? >> le chiese gentilmente e comprensiva. Roxie cedette, annuì e le due ragazze si alzarono sul tavolo, pronte ad affrontare l'ennesimo argomento estenuante per la bionda.
Si recarono in bagno, fuori non era possibile avventurarsi, poiché sarebbe stato pieno di paparazzi e parlare della vita privata di Roxie includente Harry Styles non era proprio la migliore scelta. Si chiusero in una toilette, affinché non venissero viste. Roxie mise le braccia conserte ed emise un lungo respiro. Mentre Cheyenne restava fissa a guardarla, in attesa di una sua confessione o di un suo sfogo.
<< Cosa faresti se tutto ciò che vorresti è sotto il tuo naso ma ti manca il coraggio di affrontarlo? >> le domandò la bionda seria e tremante, tremante per le proprie emozioni, paure e sensazioni.
<< Mi farei aiutare. >> rispose Cheyenne saggiamente.
<< Da chi? Io, io mi sento in trappola, in una gabbia in cui non trovo le chiavi per poterne uscire! Dio che orribile situazione! >> Roxie parlava a bassa voce per non essere sentita da nessuno.
<< Roxie…perché non esci con Harry? Perché non gli dai un occasione? Perché non provi ad essere più flessibile, più delicata? Non essere sempre sul tono della difensiva. Sii più dolce con lui. Inizia da ora! Fai in modo che Harry ti corteggi. Fate le cose con calma. Nessuna fretta. >> Roxie sembrava quasi essersi convinta. Le parole di Cheyenne avevano fatto centro.
<< Come farò con Zayn? >> chiese disperata e trepidante.
<< Sii sincera con lui e digli che non lo ami. Affrontalo. So che è difficile, ma facendo in questo modo non sarai mai felice Rox. >>
Cheyenne aveva parlato con il cuore in mano, aveva cercato di convincere Roxie, di portarla verso la strada della felicità. Roxie capì che la ragazza era sincera e che voleva il meglio per lei, anche se non si conoscevano affatto, ma era bastato poco. Roxie l'abbracciò e le scappò qualche lacrima. Si fidava di lei, e Cheyenne si fidava di Roxie. Era pur sempre suo cugino il ragazzo verso la quale la stava spingendo.


La cena si consumò in fretta. La prossima destinazione fu la festa organizzata per la vigilia di Natale. Il posto era stracolmo di gente, come d'altronde era prevedibile. Roxie si sistemò in un angolino con Cheyenne e Zayn. Mentre gli altri erano andati in giro a perlustrare il luogo.
<< Ti va qualcosa da bere? >> le chiese Cheyenne.
<< Di solito non bevo. Diciamo che non bevo mai. >> si spiegò Roxie un po' imbarazzata.
<< Davvero? Be' stasera si cambia! >> Cheyenne la trascinò verso il bancone, afferrandole un braccio. Roxie odiava l'alcol, le ricordava il padre, ma era difficile da spiegare a quella ragazza che sembrava così eccitata all'idea di essere colei che stava portando Roxie sulla via della maturità. Bere significava essere maturi? Roxie non la pensava così.
<< Cheyenne, davvero, io non bevo, non mi piace. >> provò Roxie ma Cheyenne sembrava non ascoltarla. Ordinò due cocktail dal colore rosa arancio.
<< Ecco, per te! >> glielo porse sorridente.
<< Io non bevo l'alcol! >> disse Roxie urlante.
<< Aspetta allora. Te lo cambio. >> Cheyenne veloce cambiò il drink, porgendogliene un altro dal colore scuro.
<< Cos'è? >> le chiese preoccupata.
<< E' ottimo. Fidati. Lo bevevo quando ero ancora minorenne. >> le fece l'occhiolino e si gettò nella mischia ballando. Roxie si ricordò della sera prima, quando si era scatenata anche lei tra la folla, e non era finita bene. Decise di tornare nel posto in cui era prima e dove c'era ancora probabilmente Zayn ad aspettarla.
La musica era assordante, ma non era male secondo i gusti di Roxie. Adesso il deejay stava suonando "Blah blah blah" di Kesha. Non amava molto quella ragazza, ma quella canzone non era male. Andò contro un sacco di gente mentre si recava al punto di partenza, e intanto beveva quel drink.
Camminando, scorse Harry, appoggiato alla parete, con lo sguardo serio, squadrava il locale. Roxie, presa dall'impeto le si avvicinò, intanto la canzone era cambiata, ma la cantante era sempre la stessa.
<< Ehilà.. >> esclamò Roxie sorridendo. Harry la guardò e la sua espressione mutò. Sorrise nel vederla sorridere. Amava sapere che era contenta, non importava per quale motivo.
<< Roxanne… >> disse lui fissandola.
<< Che fai tutto solo qui? >> le domandò lei, iniziandosi a sentire un po' su di giri.
<< Stasera non sono tanto dell'umore per ballare o fare altro. >> rispose afflitto, ma mantenendo un fioco sorriso.
<< Davvero? Come mai? >> gli domandò curiosa la ragazza, continuando ad ingurgitare quello strano cocktail scuro.
<< Non lo so…probabilmente perché sono lontano da casa ed è Natale, o perché questa festa è orrenda, o forse perché la ragazza di cui sono innamorato sta con un altro.. >> concluse Harry lanciando un'occhiata allusiva alla bionda, che sviò lo sguardo.
<< Che stai bevendo? >> le chiese dopo qualche minuto, cosciente che Roxie non avrebbe ceduto.
<< Non ne ho idea! >> rispose ridendo. Harry capì che c'era qualcosa di strano.
<< Fammi sentire un po'. >> le tolse il bicchiere dalle mani e se lo portò sotto le narici per odorarne il contenuto.
<< Mmmm..non è…non saprei dire.. >> odorò ancora una volta e nello stesso istante Roxie si allontanò dal ragazzo.
Purtroppo Harry la perse tra la folla, ma sapeva che Roxie non sembrava più in sé, così abbandonò il bicchiere su un tavolo e si avventurò a cercarla.
Si scontrò contro Niall, il quale girovagava per il locale ballando su se stesso, più per la felicità che per la musica di sottofondo.
<< Che ti prende? >> gli domandò Harry incuriosito dall'atteggiamento dell'amico, ma anche impressionato e divertito.
<< Sono contento! Domani si parte per Philadelphia! >> urlò Niall eccitato con gli occhi luccicanti.
<< Be' cosa c'è di così entusiasmante a Philadelphia? >> chiese Harry dubbioso.
<< Scherzi?? Hanno girato "Il Sesto Senso" a Philadelphia! Sono nati Grace Kelly, Richard Gere e Will Smith a Philadelphia! E' stata firmata nella Independence Hall la Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti d'America a Philadelphia!! >> urlò Niall incredibilmente allibito per il suo amico che non sapeva queste cose e che non apprezzava quella città come lo faceva lui.
<< Ah..be'…capisco!…Senti, hai visto Roxie? >> cambiò velocemente discorso Harry, per paura che Niall continuasse con il suo monologo sulle bellezze di Philadelphia.
<< No, no..mi spiace! >> dopodiché Niall continuò a camminare ondeggiando, superando il suo amico.
Allora Harry proseguì alla ricerca della ragazza, finché non la trovò seduta su un divanetto a chiacchierare, o meglio a scambiare parole e gesti con uno sconosciuto.
<< Roxie ma che fai? >> le si avvicinò Harry, assistendo alla scena in cui il ragazzo le teneva un braccio attorno alle spalle e lei una mano poggiata sul suo petto. Erano praticamente avvinghiati.
<< Oh Harry…ti presento Sam…lui è un bassista! Non è eccitante?? >> urlò eccitata Roxie, dopodiché rise.
<< Ehi tu! Perché non sparisci?? >> Harry si rivolse a quel ragazzo con uno sguardo da serial killer, così Sam sparì impaurito. Di certo si era inventato la sua professione, pensò Harry.
<< Roxie ma ti sei per caso drogata? >> le chiese Harry sedendosi accanto a lei.
<< Cosa? >> esclamò per poi scoppiare a ridere e posare le braccia attorno al collo del ragazzo, il quale istintivamente le tolse via.
<< Adesso chiamo Zayn così ti riporta in albergo. >> annunciò Harry tirando fuori il suo cellulare dalla tasca.
<< No! No! Perché non mi ci porti tu? >> disse lei, ridendo sommessamente.
<< Dio Roxie quanto sei ubriaca. >> esclamò Harry quasi tra se e se.
Stava per chiamare Zayn, ma all'improvviso Roxie si addormentò buttandosi sulle sue gambe.
Harry le tolse via i capelli che le coprivano il volto e notò qualcosa di strano, come se il respiro fosse fin troppo lento. Tentò di svegliarla ma non dava segni di vita. Harry si spaventò, pensò immediatamente che fosse svenuta. Intravide Liam, al quale fece segno con la mano di raggiungerlo.
Una volta che Liam notò la situazione strana, domandò all'amico cosa fosse successo. Harry riassunse brevemente a cosa aveva assistito nell'ultima mezz'ora.
<< Io credo sia meglio chiamare il 911 >> annunciò Liam spaventato. Roxie era pallida e non rispondeva ad alcun segnale.
<< Sì, lo credo anche io >>
Svelto Harry digitò il numero sul suo cellulare e dopo qualche minuto l'ambulanza arrivò.











Ciao a tutte! Inizio col dire che sono tanto dispiaciuta per questa lunga pausa. Sono passati due mesi e solo ora aggiorno. Il motivo è semplice. Ho avuto un blocco. Non sono più riuscita a continuare la storia perché ho perso la mia vena creativa. Più specificatamente non avevo idea di come continuarla, o meglio ancora ero presa più da un'altra fanfiction che sto scrivendo, anzi stavo scrivendo, perché anche con quella mi sono bloccata.
Ad ogni modo, i miei propositi sono di riuscire a continuare questa fanfiction, anche perché non mi sembra giusto lasciarvela a metà, no? Quindi metterò tutta me stessa nello scriverla!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! :)
Un bacio!!
M.

















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Capitolo 23
*** 22 Capitolo ***



22 Capitolo



Un'ambulanza portò d'urgenza Roxie al più vicino ospedale di New York City. Liam temeva il peggio, mentre Harry si limitò ad imprecare contro Cheyenne, la quale se ne stava in un angolino della sala d'aspetto.
Zayn camminava avanti e indietro per i lunghi corridoi del NY Presbyterian.
<< Sei una sciocca! Una stupida! Perché non te ne torni da dove sei venuta?? >> Harry aggredì furioso sua cugina, la quale se ne stava in un angolino della sala con un grandissimo senso di colpa.
<< Smettila Harry, così non risovi nulla! >> lo ammonì Liam.
<< Non capisco come sia potuto succedere! Roxie non beve! >> Harry si portò la testa fra le mani sedendosi su una delle tante sedie disposte nella grande sala bianca.
<< Ormai è successo. >> sentenziò Liam.
<< Tutta colpa sua! >> Harry puntò il dito contro Cheyenne, la quale scoppiò a piangere, non riuscendo più a reggere la tensione.
<< Basta Harry! Lasciala perdere! Non l'ha mica forzata! >> adesso intervenne Niall, il quale fino a quel momento se ne era stato in silenzio accanto ad una delle finestre. Fortunatamente un dottore accorse verso i ragazzi.
<< Chi è un suo parente? >> domandò. Liam si fece avanti senza fiatare, ma anche Harry e Zayn si avvicinarono. << Mi dispiace, posso parlare solo con un familiare. >> ribatté il dottore.
<< Siamo suoi familiari. >> mentì Liam, sapeva quanto entrambi i ragazzi tenessero a Roxie.
<< Be', Roxanne ha avuto una sorta di intossicazione. E' stata identificata una sostanza usata come forte droga in ciò che ha bevuto. E' stata salvata in tempo. E' sveglia, potete vederla, ma solo uno alla volta. >> specificò il dottore.
<< Vado io per prima. >> annunciò Liam, sicuro della sua decisione.
Si incamminò nella sua stanza. Era stravolto e spaventato. Non sarebbe potuta finire bene.
Quando entrò nella stanza, vide sua cugina vestita con il tipico camice da ospedale, attaccata a diversi aghi e tubi. Aveva gli occhi chiusi, ma non appena sentì i passi di Liam, li aprì.
<< Ehi, come stai? >> domandò Liam, avvicinandosi.
<< Bene. >> rispose in un soffio, togliendosi la mascherina dell'ossigeno.
<< Ci siamo presi un brutto spavento! >> rivelò Liam, pallido come un fantasma.
<< Harry? >> domandò Roxie, avendo un disperato bisogno di vederlo.
<< Adesso te lo mando. >> Liam capì la sua necessità, si piegò dandole un bacio sulla fronte ed uscì dalla stanza.
Dopo pochi istanti, Harry si precipitò nella stanza di Roxie. Aveva gli occhi lucidi e le sorrise felice non appena la vide.
<< Harry. >> esclamò debolmente Roxie. Senza pensarci due volte, Harry si abbassò e la baciò delicatamente sulle labbra. << Grazie. >> ansimò Roxie, quasi come se ne avesse bisogno. Voleva un contatto con lui. Lo voleva vicino, in ogni circostanza, in ogni luogo, sempre.
<< Sono contento che sia andato tutto bene. Adesso manderò via Cheyenne. >> precisò Harry. Roxie non rispose. Strinse più forte la mano che Harry le aveva afferrato e chiuse gli occhi. Quello fu il suo modo per dirgli che lo voleva lì. Voleva che passasse la notte con lui, in sua compagnia. Non voleva essere lasciata da sola, in quella stanza d'ospedale.


Così, il giorno dopo, Roxie si risvegliò alle prime luci dell'alba. Notò il ragazzo piegato sul suo letto, seduto su una sedia. Aveva dormito tutta la notte in quella posizione, accanto a lei, proprio come aveva desiderato. Tossì leggermente, ma riuscì a far svegliare Harry, il quale alzò il capo e sorrise nel vederla sveglia.
<< Buongiorno. Hai sete? >> le domandò ansioso di aiutarla.
<< Buongiorno. Sì. >> rispose lei.
Harry prese un bicchiere che stava sul comodino accanto al letto e le versò dell'acqua. Gliela porse immediatamente, aiutandola a bere.
<< Ho bisogno di parlare con Zayn. >> annunciò con la voce stremata la ragazza.
Harry divenne improvvisamente serio.
<< Davvero. Dov'è? >> insistette Roxie.
Harry si alzò ed uscì fuori dalla stanza senza proferire alcuna parola. Dopo circa due minuti entrò nella stanza di Roxie, proprio Zayn.
<< Zayn! >> esclamò contenta di vederlo. Si sentiva parecchio in colpa per tutto ciò che aveva combinato.
<< Come stai? >> le domandò lui.
<< Meglio. Dov'eri? >>
<< Qui fuori. >> rispose avvicinandosi al letto di Roxie. Il suo volto era stanco. Aveva le occhiaie e tutti i vestiti sgualciti. << Ho dormito qui fuori tutta la notte, dato che hai voluto che Harry stesse con te. >> il suo tono era aspro, seccato ed infastidito.
<< Lo so. Non capivo molto ieri sera. Mi dispiace. >> si giustificò. << Ma ora sei qui. E' questo ciò che conta. >> gli sorrise.
<< Ok. Come dici tu. >> Zayn rispose, tentando di perdonarla, anche se gli veniva difficile.
<< Mi dispiace avervi fatto passare questo Natale orrendo >>
<< Infatti. Che cacchio hai bevuto a fare quel drink? Tu non bevi! Perché hai bevuto ieri sera? Non ci credo che ti ha forzata Cheyenne! >> Zayn si stava in un certo senso scaricando i nervi tesi, o una rabbia repressa.
<< Scusami. Io non.. >>
<< Tu cosa? Avanti Roxie! Perché hai bevuto? Ancora continua la storia tra te e Harry? E' per colpa sua che hai bevuto, no? >> improvvisamente entrò nella stanza Harry, il quale aveva sentito Zayn alzare la voce prepotentemente.
<< Smettila! >> lo rimproverò il riccio.
<< Sta' zitto Harry! Non immischiarti sempre negli affaracci altrui! >> Zayn gli puntò il dito contro.
<< Ci sono dentro anche io nei vostri affari a quanto pare! >>
<< Basta! Zitti entrambi! >> urlò Roxie. I due ragazzi si zittirono e si voltarono a guardare la ragazza. << Tu, cerca un dottore e domandagli quando mi farà uscire da qui! >> indicò Harry. << Tu, chiama Eleanor e falla venire qui! Ho bisogno di una sistemata. Mi sento un mostro! >> Zayn obbedì all'istante come anche Harry, il quale era già scomparso alla ricerca del dottore.


I dottori acconsentirono al permesso della ragazza per farla uscire dall'ospedale e tutto il gruppo si recò verso l'aeroporto. Era tempo di cambiare città. La prossima tappa sarebbe stata Philadelphia. Roxie non era proprio in forma e durante il tragitto ospedale-aeroporto, si era accasciata sulla spalla destra di Zayn, chiudendo gli occhi e cercando di non pensare a nulla. Ma i pensieri le si accavallavano nella mente, più imponeva a se stessa di non rimuginare su ciò che la opprimeva, come un grosso zaino da portare sulle spalle, e più il suo cervello finiva per soffermarsi su quei punti. C'era un metodo per non pensare? Oppure c'era un qualche modo per scacciare via i brutti pensieri, o meglio, le brutte questioni che l'assillavano? Roxanne non smetteva di chiederselo.
Si strofinò il naso e alzò la testa. Probabilmente stavano per arrivare, ma quel viaggio sembrava sempre più interminabile. Posò la mano sulla gamba sinistra di Zayn, il quale non la degnò di uno sguardo o di una mera attenzione. Se ne stava seduto composto, guardando in cagnesco fuori dal finestrino. Roxie si sentiva un rifiuto tossico poggiata al suo corpo. Così si spostò quanto più potette, incontrando dal lato destro il corpo di Louis. Non le importava se gli avrebbe provocato poca aria quel suo movimento, ma non voleva in quel momento, essere un peso per Zayn. Aveva tutte le ragioni del mondo per essere arrabbiato e deluso. Roxie non era una santa, ma era anche una codarda. Non aveva il coraggio di chiudere il suo cuore a Zayn e di aprirlo a Harry. Era la paura ciò che la opprimeva di più. Il peso più pesante di quello zaino che si trascinava dietro era composto dalla paura. Adesso, in quell'orribile posizione, attendeva di giungere fino all'aeroporto senza più chiudere occhio.










E con un ritardo di mesi (terribile, lo so) sono tornata ad aggiornare questa fan fiction. La verità è che avevo perso l'ispirazione, e tutt'ora non sono abbastanza ispirata. In effetti questo capitolo lo avevo da un po' conservato nel computer. Oggi ho deciso di ultimarlo e di postarlo. Spero lo troviate interessante, anche se di interessante non c'è nulla. E' un capitolo transitorio.
Non posso promettervi quando posterò il ventitreesimo capitolo perché non l'ho neppure scritto, ma ho le idee chiare riguardo la storia.
Ringrazio coloro che hanno inserito la fan fiction tra le storie seguite, preferite e ricordate. E ringrazio chi ha recensito finora! :)
M.










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Capitolo 24
*** 23 Capitolo ***



23 Capitolo


Fortunatamente il viaggio non durò molto e, una volta atterrati a Philadelphia, una macchina nera blindata li scortò verso l'albergo in precedenza prenotato. Una folla immane di gente li accolse davanti alle porte del grande albergo, al centro della città, e non solo. Le guardie del corpo svolsero un ottimo lavoro nel proteggere i ragazzi da quelle fan scatenate.
Roxie si coprì la testa con il cappuccio della felpa, poiché vigeva ancora la legge per cui lei era single, era semplicemente la cugina di Liam che stava accompagnando la famosa band in giro per gli Stati Uniti. Nonostante i giornali avessero più volte beccato Roxie insieme a Zayn, a Harry e perfino a Cheyenne, la farsa della "storia della cugina" reggeva ancora.
<< Che palle! >> si lamentò Roxie, togliendosi finalmente il cappuccio dalla testa.
<< E' così la nostra vita! Noi ci siamo abituati ormai! >> rispose prontamente Niall, entusiasta di essere così famoso.
<< Io non credo di potermici mai abituare. >> sentenziò Roxie, incrociando le braccia al petto.
<< Non ci sono rischi, tranquilla! >> scherzò Louis e Roxie lo incenerì con lo sguardo, facendo ridere Eleanor.
<< Per quanto riguarda le stanze restiamo come nel precedente albergo? >> domandò il manager. Tutti annuirono ma qualcuno prese la parola.
<< No! Io e Roxie vorremmo stare nella stessa stanza! >> dichiarò Zayn convinto, come se fosse stata una decisione presa a priori.
<< Cosa? Perché? >> domandò svelta ed allarmata Roxie. Non aveva alcuna intenzione di stare più del dovuto con Zayn, poiché sicuramente avrebbe controllato ogni sua mossa, e lei voleva avere almeno un pochino di privacy.
<< Non sei stata bene. Non si sa mai, potrebbe ripetersi nuovamente l'accaduto. >> per quanto fosse dolce e premuroso, Roxie non riusciva a mandare giù, delle volte, questo suo amore asfissiante. E poi, in che modo avrebbe potuto ripetersi l'accaduto?!
<< Non si ripeterà, tranquillo! >> Roxie rassicurò Zayn in una maniera pietosa e meno rassicurante possibile. Infatti egli non mollò. << Mi dia una stanza singola! >> continuò Roxie, rivolgendosi all'uomo oltre il bancone che si occupava delle sistemazioni.
<< No! Ci dia una doppia! >> Zayn fece lo stesso.
<< Una singola! >> ribatté Roxanne, al limite della pazienza.
Harry stava osservando la scena divertito, ma non proferì alcuna parola. Era più che mai certo che nel cuore di Roxie non c'era Zayn. Perché rifiutare la sua compagnia altrimenti? Se fosse stato lui al posto di Zayn, Roxie non avrebbe creato questo disastro.
<< Smettila Roxie! Dobbiamo stare insieme! >> alzò la voce Zayn.
<< Adesso basta! Avrete una doppia! Fine della discussione! >> Paul rimproverò i due ragazzi, che mortificati, abbassarono lo sguardo.
Così, dopo aver sistemato anche gli altri ragazzi nelle apposite stanze, si recarono verso queste ultime. Chi entusiasta, chi meno.


Il giorno seguente fu piatto per Roxie. Restò tutto il giorno nella camera d'albergo, sotto sorveglianza di una delle guardie del corpo dei cinque ragazzi. Accese la televisione, lesse giornali di gossip vari, ascoltò un po' di musica ballando come una matta nella stanza ed infine si gettò sul letto esausta.
Cominciò a riflettere sul fatto che avrebbe potuto andare anche lei in giro con i cinque ragazzi, impegnati i diverse interviste, invece che starsene tutta sola in quella stanza, e fuori di essa un povero uomo costretto a restare fermo e fisso in quella stessa posizione per chissà quanto altro tempo ancora. Biasimò se stessa per aver bevuto quel dannato drink. Cosa le era saltato in mente? Cosa voleva dimostrare?
Intanto si erano già fatte le sei del pomeriggio e probabilmente i ragazzi sarebbero ritornati a momenti.
La porta della sua stanza si aprì improvvisamente e Roxie vide spuntare la testa scura di Cheyenne, la quale sorrise imbarazzata.
<< Chey? Che ci fai qui? >> domandò Roxie sorpresa di vederla lì, soprattutto dopo essere stata per bene sgridata da suo cugino.
<< Volevo passare a salutarti! Come stai? >> entrò chiudendosi la porta alle spalle. Avanzò fino a sedersi sul letto accanto alla bionda.
<< Bene. Sono soltanto annoiata! Mi hanno rinchiusa qui! Che palle! >> si lamentò gettandosi con la schiena sul letto, facendo rimbalzare entrambe.
<< Mi dispiace. >> disse la mora, risentita.
<< Tranquilla…non c'entri nulla tu. Sono io l'idiota qui! >> sdrammatizzò Roxie.
<< Sono stata io ad offrirti quel drink. >> si giustificò Cheyenne.
<< Ed io sono stata a berlo! Non mi hai costretta! E lascia perdere Harry…delle volte è così…vulnerabile! >>
<< Già…scusami ancora… >> Roxie sentì il bisogno di abbracciarla. Si sollevò dal letto e affondò le braccia verso quella ragazza così minuta, che aveva solo gli occhi verdi come Harry, altrimenti erano completamente opposti.
<< Grazie. >> disse sottovoce la mora, provando uno slancio profondo d'affetto per quella ragazza da poco conosciuta.
Si staccarono dall'abbraccio, si guardarono e scoppiarono a ridere complici.
La porta della stanza si riaprì ed entrò proprio Harry, colui che non sarebbe mai dovuto entrare lì, in quel momento. Entrambe divennero serie.
<< Harry? >> esclamò Cheyenne, sentendosi colpevole per averla beccata lì.
<< Che diavolo ci fai qui? Non è stato chiaro quello che ti ho detto? >> i bellissimi occhi verdi di Harry erano ora neri dalla rabbia e gli si riuscivano a scorgere le vene gonfie del collo.
<< Scu-scusa…sono passata a salutarla. >> Cheyenne era chiaramente terrorizzata dalla presenza del cugino, si alzò in fretta dal letto, tremando come una foglia.
<< Basta Harry! Sono affari miei se lei è qui. E' mia amica. Non puoi intrometterti sempre! >> sentenziò Roxie arrabbiata quanto lui, sollevandosi dal letto e ponendosi anche lei in piedi. Sembrava una vera e propria lotta a tre.
<< Ti ha drogata! >> esclamò il ragazzo in preda ad una vera e propria crisi.
<< Non mi ha drogata lei! Non dire sempre la stessa cosa. >> controbatté Roxie incrociando le braccia al petto.
<< Chi ti ha fatto bere allora? >> domandò lui serio.
Roxie restò a fissarlo per qualche secondo, sentendosi a disagio per la presenza di Cheyenne, la quale sembrò leggerle nel pensiero, così abbandonò la stanza. Harry non smise di osservare la bionda, la quale sembrò stesse per aprire bocca.
<< Tu. >> sentenziò a bassa voce, imbarazzata, ma allo stesso tempo stanca di quella situazione.
<< Io? >> chiese Harry sorpreso, aggrottando la fronte.
<< Sì, tu. >> Roxie si sedette sul letto. La tensione sembrava essersi calmata. Anche Harry la imitò, sedendocisi proprio accanto. Restò in silenzio, abbassando la testa. << Ero così, anzi, sono così, nervosa, preoccupata e colpevole per ciò che sta accadendo da ormai troppo tempo, che ho pensato che forse l'alcol mi avrebbe aiutata, così come aiuta mio padre, no? Altrimenti perché diventare dipendenti dall'alcol? Ma mi sbagliavo. Odiavo ed odio l'alcol. Credo non ci sarà nulla che mi farà cambiare idea. Ne sono più che convinta. >> a volte la voce le uscì strozzata, le moriva in gola, prima che potesse fuoriuscire. Era così difficile, tutto era difficile.
<< Mi dispiace. Ma non credi che tutto questo lo voglia tu? >> le domandò dolcemente, anche se, in cuor suo, avrebbe voluto avere un tono più duro, ma non gli venne facile. Quell'esile creatura accanto a lui, con un passato difficile, e che ancora oggi si portava dietro, non poteva farlo adirare più di tanto.
<< Lo so benissimo cosa dovrei fare. Ma hai mai pensato che forse sono soltanto una codarda? Invento tante di quelle scuse nella mia testa…giusto per non definirmi una bugiarda, una codarda, un'ipocrita…ma in realtà sono proprio così…bugiarda, codarda e ipocrita. >> Roxie era amareggiata e si sentiva costantemente soffocare, per non parlare della onnipresente sensazione che percepiva, ossia un coltello conficcato nel petto ad ogni ora del giorno, ad ogni minuto. Riusciva a respirare solo con la presenza di Harry. Nessun altro.
<< Non sei niente di tutto questo…sei una persona stupenda, Roxie. Sei riuscita a voltare pagina nonostante la brutta situazione che hai passato. >> sentenziò Harry, posando la sua mano su quella di Roxie, la quale poggiò la testa sulla sua spalla.
<< Non voglio metterti fretta. Io sono qui, ok? Ti aspetterò. Non importa quanto ci vorrà. >> le parole di Harry rassicurarono Roxie, anche se non proprio al 100%.
<< Adesso devo andare. Non voglio che Zayn mi trovi qui. >> si alzò e diede un leggero bacio sulla fronte della ragazza, per poi abbandonare la stanza.










Rieccomi qui! Non è passato molto tempo dall'ultima volta che ho aggiornato, visto?! Mi sono data da fare. L'ispirazione mi è tornata, non completamente, ma ci siamo quasi :D
Questo capitolo è abbastanza corto, rispetto ai precedenti, ma in esso è racchiusa la sola tappa di Philadelphia! Infatti il prossimo capitolo sarà ambientato nella prossima città! Non c'è molto da dire su questo capitolo, non mi piace neppure a dir la verità! xD Volete vedere Harry e Roxie insieme, vero? Ma ancora ci vuole. Lei non è ancora decisa a lasciare Zayn. Da come si lascia ben intendere nel discorso tra lei e Harry.
Vi saluto!! Spero che mi farete sapere cosa ne pensate, cioè se vi fa schifo, se vi piace, se lo odiate, ecc....
Ringrazio come sempre tutti coloro che hanno inserito la storia tra le preferite, seguite e ricordate! Vi adoro!! <3
Alla prossima! :*
M.








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