If you're not by my side, I want to die

di key2690
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non avere nulla ***
Capitolo 2: *** Hospital ***
Capitolo 3: *** Wake Up ***
Capitolo 4: *** Happy Ending ***



Capitolo 1
*** Non avere nulla ***


Conosci l’espressione “Non avere nulla?”
(Genjo Sanzo)
Che te ne può fregare di una cosa che non hai mai avuto?
Il non avere qualcosa non fa male. Non ci si pensa.  Avere solo una parte di qualcosa, questo ferisce molto di più ed è difficile da accettare.
(Cit. Saiyuki)
La pioggia che incessante continua a cadere laverà via tutto.
(Sha Gojo)
 
Credo di essere stato influenzato da quel cartone. La mia vita sembra aver perso significato, quelle parole mi risuonano nella mente.
 
-Conosci l’espressione non avere nulla?- Si. Io non ho niente, pensavo di avere degli amici, dei compagni, ma da quando mi sono chiuso sempre di più in me stesso, loro non hanno fatto niente per farmi tornare come prima.
- Che te ne può fregare di una cosa che non hai mai avuto?- Vero.. cosa me ne frega? Non so come sia averlo tra le mie braccia.
Non so cosa significhi svegliarmi la mattina con il suo corpo tra le mie braccia.
Non so cosa significa sentire il suo carole.
Come può mancarmi una cosa che non ho mai avuto?
Non può.
- La pioggia che incessante continua a cadere laverà via tutto- Magari, magari portasse via anche me.
Me, la persona che ha osato innamorarsi di un angelo come lui.
 
 
Non importa quanto sangue sporchi queste mani, lo posso sempre lavare via.
(Genjo Sanzo)
 
Se io morissi… se io morissi qualcuno lo noterebbe? Qualcuno piangerebbe per me? Qualcuno mi griderebbe “ti amo, non mi lasciare?”
Se io morissi, qualcuno sentirebbe la mia mancanza?
 
L’essere davvero liberi forse consiste nell’avere un posto in cui tornare.
(Komio Sanzo)
Dio non salva nessuno ricordatelo.
L’unico essere in grado di salvarti sei tu stesso.
Sei libero di morire, è una buona via di fuga.
Nel caso tu morissi, le cose rimarrebbero immutate;
se invece decidessi di vivere qualcosa potrebbe cambiare.
(Genjo Sanzo)
Non bisogna far fiorire un fiore, solo per vederne perdere i petali.
 
Come posso dirti quello che provo? Io che non sono nessuno confronto a te.
Io, che confronto a te non sono nulla.
Se io morissi… sentiresti la mia mancanza?
Possiamo provare a vedere.
Male che vada, smetterei solo di esistere.
Se io morissi… mi raggiungeresti?
-UP! JONG UP! NO!- 

Come avrete ben capito le frasi sono tratte dal famoso anime/manga Saiyuki!
So che come capitolo sia corticello ma... l'ho appena scritto e sto morendo di sonno.
Sembra una scusa, ma alla sera mi viene voglia di scrivere!
Beh...non ho molto da dire siceramete >///<
Spero solo che vi sia piaciuta! 
Spero che qualcuno commenti XD 
Ci si vede al prossimo capitolo!!! 
Bye byeeeeeeeeeeee 
Buona notte a tutte!!

 

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Capitolo 2
*** Hospital ***


Buona sera a tutteeeeeee!!! Scusate se ci ho messo tanto, ma la storia non doveva essere così XD doveva essere formata solo da due cap, ma poi…ho cambiato idea. Questo capitolo l’ho scritto oggi, quindi mian haeyo! il secondo capitolo che avevo scritto non mi piaceva molto e quindi oggi mi sono messa un po’ a scrivere ed è uscito questo! Spero che vi possa piacere!
Buona nanna a tutteeeeeee

 
 
Erano le 21:00 quando sentirono delle grida provenienti dal bagno, tutti preoccupati si diressero verso la fonte di quelle urla. Quando arrivarono non dovettero nemmeno aprire la porta per scoprire cosa fosse successo, dentro al bagno c’era Himchan, con le gote bagnate da forti lacrime e con imbraccio il corpo, apparentemente, senza vita di Jongup.
Zelo era sul punto di svenire, tutto quel sangue, sangue del suo migliore amico per giunta, non lo aiutava per niente, gli venne un capogiro e grazie al suo ragazzo non cadde a terra.
Jae si era messo a piangere contro la spalla di Daehyun, che continuava a guardare con occhi sbarrati i due ragazzi ai suoi piedi.
 
Dae fece sedere i due ragazzi per terra, con mani tremanti prese il cellulare chiamando aiuto,  andando poi a controllare le condizioni di Up.
Yongguk prese di peso il visual che non accennava a staccarsi dal più piccolo, mentre Jung cercava di capire se c’era ancora del battito oppure…no.
 
Come posso consolarlo in una situazione del genere? Non ti preoccupare? fatti forza? Vedrai che adesso si riprende? Come cazzo faccio a consolarlo! Oddio… devo mantenere la calma. Ma come faccio!
“Ve…vedrai che non… che starà bene! Abbiamo già chiamato l’ambulanza, dovrebbe essere qui a breve. Chan tirati su dai…”
 
Ma era come parlare a un muro, teneva lo sguardo fisso su Uppie, non distogliendolo mai, continuando a far scendere lacrime su lacrime, facendosi venire un attacco respiratorio, che gli creò di conseguenza la perdita dei sensi.
 
***
 
Quando si risvegliò scattò in avanti con gli occhi sgranati e increduli.
Pensava fosse tutto un brutto sogno, ma dopo un primo momento di disorientamento riconobbe la camera d’ospedale e, per sua immensa tristezza, Jongup disteso sul letto di fianco il suo.
La cosa positiva? Era ancora vivo. Quella negativa? Era che non sapeva spiegarsi il fatto che non si fosse ancora svegliato, non sapeva quanto tempo fosse passato, ma era certo più di un giorno.
Cercò con gli occhi i suoi compagni per chiedere spiegazioni sulla salute del dancer, ma non trovò nessuno.
Si staccò, quindi, tutti i fili che aveva attaccati alle mani e braccia, dirigendosi verso l’altro letto per poi sdraiarcisi e tenere stretto quello che per lui era la persona più importante della sua vita.
 
Sinceramente non sapeva quanto tempo fosse passato, ma a un certo punto la porta si aprì e un tutto preoccupato Zello entrò con un enorme mazzo di fiori per “rallegrare” la stanza.
“Oddio! Ti sei svegliato! Finalmente hyung! Non sai quanto fossi preoccupato! Devo subito dirlo all’infermiera e agli altri! Aspetta li eh!”
Non era riuscito a seguire nemmeno una parola di quello che aveva detto il ragazzo, le aveva dette tutte talmente veloce che non era riuscito a seguire il filo del discorso.
Poco dopo la porta venne riaperta, varcarono la soglia tutti i rimanenti B.A.P. e il medico, che si accertò fin da subito delle condizioni del visual.
“Kim Himchan, come stai?”
“…”
“Chan come mai non rispondi al medico?”
“…”
“Himchan… non riesce a parlare per caso?”
Breve cenno affermativo con la testa e calò il gelo.
Abbassò imbarazzato lo sguardo per poi rivolgerlo al suo –ragazzo-, come a chiedere spiegazioni sulla sua salute.
Yongguk lanciò un occhiata al medico per fargli capire che era meglio se glielo avessero detto loro, questo annuì, ma prima di uscire guardò di nuovo il biondino
“Dopo dovrai sottoporti a degli esami Himchan, per capire questo tuo mutismo da cosa sia dovuto” finito di parlare girò i tacchi e lasciò la dovuta privacy ai ragazzi.
“Chan…guardami per un momento. Starai dopo con Up.”
Yongguk stava odiando veramente molto la posizione di leader in quel momento, ma sapeva che era meglio sentirsi dire la verità da un amico piuttosto che da uno sconosciuto.
Chan lo guardò con i suoi occhioni da cucciolo bastonato, in cerca di una buona notizia almeno su quel fronte.
“Channie… mi dispiace…ma… ce la devo fare, un respiro profondo e Jongup è in coma”
La vista di Chan, al sentire quelle parole, si offuscò fino a farsi buio per la seconda volta nel giro di due giorni. 


Bum! Crollato! Bhe... Comprensibile no?
Cmq come deto prima, spero che vi sia piaciuto questo nuovo capitolo! 
Bhe... buona notte ragazze!
Annyeo ^^
Key2690

 

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Capitolo 3
*** Wake Up ***


Ciaoooooooo, sono tornata con il terzo capitoloooooo, anche se pure questo è cortino TT, volevo farlo più lungo, ma poi...
Cercherò di farmi perdonare nel prossimo XD

 

Passarono i giorni, nessuno dei due migliorò la situazione.
Chan passava la maggior parte del tempo a vegliare su Up, e Up… lui continuava a dormire.
I medici erano stati chiari, la sua salute fisica si era completamente ripresa, ma quella mentale evidentemente no.
Dicono che quando sei in coma sei rinchiuso in una specie di  limbo, dove sei solo e credi che tutti ti abbiano abbandonato, e quindi ti chiedi “perché continuo a lottare? Per quale ragione continuo a sperare che qualcuno mi svegli? Perché il questo posto non viene nessuno a salvarmi? Mi odiano tutti?”
Jongup si sarebbe svegliato solo quando avrebbe capito che poteva contare sull’appoggio dei suoi amici e dei suoi familiari, che quasi ogni giorno  lo andavano a trovare.
Ma come avrebbe fatto? Questo era l’incubo ricorrente di Chan, come avrebbe fatto il piccolo Uppie a sapere che tutto quello che pensava erano solo incomprensioni? Che erano tutti li per lui, che lui non riusciva più a parlare per lo shock, per la paura di perderlo?
 
Yongguk stava facendo il possibile per far riprendere il suo migliore amico, ma come fai a dire parole di incoraggiamento quando lui stesso sarebbe ridotto nelle sue stesse condizioni, se al posto  di Up ci fosse stato il suo amato Zello?
Era l’ennesima giornata nella quale il visual si rifiutava di mangiare, e il leader cercava in ogni modo di obbligarlo a farlo, cercando di convincerlo con qualche subdolo trucchetto, ma raramente ci riusciva.
Himchan era diventato la metà di quello che era un tempo, era dimagrito veramente troppo, aveva delle borse sotto gli occhi e lo sguardo perso nel vuoto.
 
Era impossibile continuare a fare così, anche la loro di salute stava cominciando a scemare, sempre allenamenti e appena un momento libero correre all’ospedale per vedere, sperare in miglioramenti. Bang entrò in camera, trovandola stranamente senza il compagno, che doveva essere andato a fare una doccia, quindi si mise sullo sgabello accanto al letto del più piccolo, gli prese la mano e piano parlò.
“Potrà essere una cosa stupida, ma lo fanno sempre, e magari funziona. Moon Jongup, se mi senti, ritorna. Qui c’è bisogno del tuo aiuto. Da quando sei in coma…Chan è diventato un fantasma, non mangia, non ride, non parla nemmeno. Se non vuoi tornare per te stesso, almeno torna per lui, per noi. Sono troppo egoista a dirti certe parole? Non lo so. Ma voglio solo che torni”
 
Che posto è questo?
Perché è tutto bianco?
“C’è qualcuno? QUALCUNO MI SENTE?”
Perché non c’è nessuno?
Perché sono sempre solo?
Perché nessuno mi vuole?
 
Aspetta, sento una voce, ma di chi è? CHI SEI? CHI SEI? PERCHE’ NON MI RISPONDI?
“Cham è diventato un fantasma”
Chan? Chi è Chan? Di chi sta parlando? Cosa sta succedendo?
“Non mangia”
Non mangia? Chi non mangia? Chan non mangia? Perché non dovrebbe mangiare questo?
“non ride”
non ride? Perché non dovrebbe più ridere? Ma cosa… sorriso…Chan… Him…Himchan? Chi è Himchan?
Perché mi è venuto in mente questo nome?
“Non parla”
Chan non parla? Il MIO Chan non parla più? Aspe… Aspetta… IL MIO CHAN?
Aaaaaa mi sta scoppiando la testa, ma un attimo… cosa ha detto a inizio frase?
“Da quando sei in coma”
So…sono in COMA? Ma sto bene! Cosa mi è successo! Channie… sta male per colpa mia? Sta male perché io non ci sono? Sta male a causa mia?
Quindi non sono inutile? Servo anch’io a qualcosa? Servo per far spuntare il sorriso a qualcuno?
Mi devo svegliare, mi devo ASSOLUTAMENTE svegliare, ha bisogno di me.
Chan… Chan… CHAN
 
Era mattina e come al solito i BAP, prima di andare ad allenarsi, andarono a fare visita ai due ragazzi ricoverati.
Videro Kim correre verso l’infermiera di turno e sbracciarsi indicando freneticamente la camera.
Talmente spaventati si precipitarono senza pensarci due volte nella camera dei compagni.
Jongup era li, con la schiena appoggiata allo schienale del letto che li guardava sorridendo.
“UP!!! Ti sei svegliato! Come, quando, perché, come, quando, perché…COME….” Il maknae corse verso di lui abbracciandolo forte, dandosi a un pianto frenetico, un pianto liberatore.
“Zello smettila! Sembri un disco incantato!”
Il più piccolo mise su un broncetto talmente tenero da volerlo mangiare.
“Ma non …uffa… si è finalmente svegliato! Ha dormito per tre settimane!”
“Chan dov’è?” 

 
Spero che vi sia piaciuto ^^ 
Alla Prossimaaaaaaaaaaa
Key2690

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Capitolo 4
*** Happy Ending ***


Ciao a tutti! scusate per l'immenso ritardo~, ma questo capitolo proprio non mi veniva! >.<
Per scusarmi l'ho fatto più lungo degli altri!
Spero che vi piaccia! 
Come le avete passate le vacanze? Spero bene! 
Ora vi lascio al capitolo!!! 
Kiss!!!

 
Dalla soglia della porta sbucò la testolina del Visual, intento a capire se si fosse sognato tutto o se il ragazzo che amava si fosse realmente svegliato.
Piano entrò in stanza avvicinandosi anche lui al letto, quello stesso letto dove aveva passato la maggior parte del tempo in quelle ultime settimane.
“Chan… perché hai il pigiama anche tu? Cosa ti è successo? Stai bene? Eh? Chan perché non mi rispondi?”
Lo aveva preso per le braccia, cominciando a scrutare tutto il suo corpo cercando di capire il perché anche lui fosse ricoverato in ospedale.
“Chan… HimChan non può parlare”
Una rapida occhiataccia dal diretto interessato,  fece capire a yongguk che non doveva dire quelle esatte parole.
“Non mi guardare così… lo sai che prima o poi glielo avresti dovuto dire. E poi, lui si è svegliato, perché non ricominci a parlare?”
Abbassò lo sguardo colpevole, sperava che con il suo risveglio tutto tornasse alla normalità, invece lui era ancora costretto al mutismo.

“Co…Cosa? Non riesci a parlare? Perché?” rischiò addirittura di staccarsi l’ago dal braccio, ma non se ne accorse nemmeno.
“Jongup calma, agitarti non migliorerà la tua condizione fisica!”
“Io sto benissimo! Cosa gli è successo? Hyung parlami! Cosa ti è successo?!”
Ma dall’altra parte non ricevette nessuna risposta. Chan era tentato di rispondere ma qualcosa dentro di lui lo continuava a bloccare.
Il leader sospirò e gli disse delle condizioni dell’amico, che stava bene ma che per colpa dello shock non riusciva più a parlare.
Ora Up si sentiva veramente uno schifo, lui pensava di non essere utile per nessuno, e ora il suo amico, il so amore, non riusciva più a parlare, il suo risveglio non aveva migliorato la situazione, ma stava andando a lavorare su ciò.
In quel preciso momento giurò a se stesso che sarebbe riuscito a farlo tornare come prima, l’insopportabile eomma del gruppo, quella che non riusciva a stare zitta per più di tre secondi di fila.  
 
“Potete lasciarci soli un attimo?”
Il piccolo Zelo si fece coraggio e pronunciò quelle parole. Era il suo migliore amico quello che si trovava disteso di fronte a lui e questo lo faceva sentire a pezzi.
Sapere che Jongup avesse qualcosa e che non fosse riuscito a confidarsi nemmeno con lui… lo faceva stare veramente male.
Il leader prese sotto braccio l’amico, che era totalmente contrario a lasciarli da soli, e insieme a Dae e Jae uscirono dalla camera.
Zelo non sapeva bene cosa dire, quando aveva chiesto agli altri di uscire non aveva in mente nessun discorso, la sua mente era libera, bianca, ancora doveva collegare il fatto che il suo amico avesse tentato il suicidio, figuriamoci se avesse avuto in mente un discorso da fargli.
“Perché… perché se stavi così male, talmente male da fare…QUESTO, non mi hai detto niente? Non ci eravamo promessi di dirci tutto? Non siamo migliori amici? Perché non mi hai detto niente? Sai come ti abbiamo trovato? Come Himchan ti ha trovato? Sai come ci siamo sentiti per tutto questo tempo?”
Junhong sembrava non fermarsi mai, meno male che non sapeva cosa dire. 

“Io… Zelo io non… non volevo questo lo giuro. Evidentemente stavo veramente male e … io.. mi sono sentito tanto solo capisci? Tu, da quando ti sei messo con Guk non mi parli quasi più, stai sempre con lui, Dae e Jae appena possono si rinchiudono in camera, Chan… Chan era li…che stava per i fatti suoi. E nessuno vedeva che stavo sempre peggio. Quindi mi sono chiesto a cosa io servissi... e sono arrivato alla conclusione che io non servo a nie…”
SCHIAFF
La sua guancia era diventata subito rossa per il forte impatto. Si portò automaticamente una mano sopra il punto colpito, ancora sconvolto. Non si era mai permesso nemmeno di alzare la voce con lui, uno schiaffo di certo non se lo sarebbe mai aspettato.
“Tu… tu non serviresti a niente? HimChan si faceva i fatti suoi? Non ti molla nemmeno un secondo con lo sguardo! È sempre attento a quello che fai e di cosa hai bisogno! E tu mi dici… che stava per i fatti suoi? Non riesce nemmeno più a parlare per lo shock! Se ti sentisse…”

***

Appena si chiusero la porta alle spalle non ci fu’ bisogno di sguardi o parole, le loro orecchie erano tutte saldamente attaccate alla porta.
Per loro fortuna le loro voci erano abbastanza alte da fargli seguire tutto il discorso, si sentirono tutti un pochino in colpa per non essersi accorti di niente.
Quando arrivarono alla parte riguardante Channie si bloccarono tutti, pensando che il loro ballerino si fosse rimbecillito.
Era palese l’interessamento da parte del più grande nei suoi confronti.
-Chan se ne sta per i fatti suoi?- il tono di voce ironico del maknae era non evidente, era cristallina.
A quel punto non ce la fece più, qualcosa scattò, i suoi nervi non ressero di nuovo… aprì la porta.

***
 
“Oh ma lo sento”
La porta si aprì di colpo, svelando un, alquanto incazzato nero, Visual.
“Io… non ti considero? IO NON TI CONSIDERO? Moon Jongup inventatene un’altra perché questa non è credibile nemmeno a una talpa cieca su Marte! Se solo ripenso a quella sera… mi vengono i brividi!” 
 
***
 
Mi dirigo verso la camera del piccolo Uppie, in questi giorni non mi sembra molto in forma, quindi voglio vedere come sta.
Provo a bussare, ma non ricevo nessuna risposta. Provo di nuovo, magari non mi ha sentito, ma anche questa volta, in camera, aleggia il silenzio più totale.
Eppure sono sicuro che sia in camera, non c’è da nessun’altra parte.
Decido di entrare lo stesso, non mi interessa se poi si arrabbia, cosa assai difficile, ma voglio assicurarmi che stia bene.
Apro la porta e noto la camera deserta, la luce che passa debole dalla porta del bagno attira la mia attenzione. Apro anche quella e la scena che mi si sta parando davanti mi uccide.
Davanti a me c’è Up, il mio piccolo Jongup con… con i polsi tagliati.
Non riesco a fare niente, a vedere niente, l’unica cosa che riesco a fare è piangere.
L’amore della mia vita, l’unico che io abbia sul serio mai amato, si è suicidato.
No. Non è possibile, è ancora vivo si, DEVE essere ancora vivo.
Dopo non so quanto tempo, mi risveglio, lui è sempre li fermo, sdraiato per terra come se stesse dormendo.
 Mi precipito verso di lui gridando frasi sconnesse,  attirando così tutti i nostri compagni in questo fottuto bagno.
 
Non li vedo nemmeno arrivare, non sento nemmeno cosa dicono, so solo di avere tra le braccia Up, pieno di sangue e grazie a dio con ancora delle pulsazioni, sono molto deboli, ma almeno ci sono.
Jae prova a farmi alzare, ma lo strattono e lo mando via, non voglio separarmi da Uppie, sta diventando sempre più bianco.
Ho paura, ho paura che muoia, ho paura di affrontare la via senza di lui, cosa devo fare? cosa posso fare?
Daehyun mi prende per le spalle costringendomi a guardarlo.
“Chan ora ascoltami!- ma non voglio sentire, non voglio- ASCOLTAMI! L’ambulanza è arrivata quindi ora sali con Up e noi ti raggiungiamo subito in ospedale! Chiaro? Ma Himchan devi stare calmo”
“Calmo? Come faresti a stare calmo se disteso per terra in un mare di sangue ci fosse il tuo amato Youngjae! COME CI RIUSCIRESTI?”  Calmo? Come posso stare calmo! Mi sta per morire tra le braccia e io dovrei stare calmo?
 
Arrivati in ospedale Jongup mi viene strappato dalle mani, sento le mie gambe tremare fino a non reggere più, cado davanti alla sala operatoria, le mie mani, i miei vestiti, ancora tutti sporchi, ma non mi interessa, a un certo punto la testa comincia a farsi pesante, la vista comincia a mancare, tutto sta diventando nero.
Sento solo delle braccia che mi avvolgono le spalle.
Poi il buio.

***
 
Non poteva ancora cedere a quello che era successo.
Era successo tutto così velocemente che ancora faticava a crederci.
“Sono quasi morto quando ti ho visto in quelle condizioni, e tu dici.. dici che io non ti guardo. IO che sono innamorato di te NON ti guardo! Ma pensi sul serio a quello che dici, o il trauma che hai subito è stato talmente grande da farti perdere la memoria?” dei colpi di tosse gli impedirono di continuare la sua marea di rimproveri, dopo settimane senza parlare la sua gola era addormentata, mettersi a stramazzare così di sicuro non migliorava la situazione.
“Chan… mi dispiace…”
Ormai tutti erano rientrati, visto lo stato di crisi di Chan, che gli venne passato dal più grande delle pastiglie, Yoo decise di intervenire a suo favore.

“Un –mi dispiace- non risolverà la questione Jong up, Perché non ci hai detto niente? Ok so che io e Dae in questo periodo non siamo molto presenti… ma Zello? Pensavi sul serio che ti ignorasse per stare con Yongguk? Anche se tu gli avessi detto del tuo stato d’animo?”
“No io… io non lo so Jae… io volevo solo Himchan, ma sembrava che io non gli interessassi. Stavo veramente male, averlo per tutto il giorno e tutta la notte vicino, ma non poterlo abbracciare, baciare, o toccare mi faceva venire delle fitte al petto. Stavo veramente male, volevo confidarmi con Junhong, ma poi lo vedevo tutto contento mentre stava con Guk… non volevo rompere le scatole con i miei problemi, non pensavo che sarei finito a..”
“NON DIRLO! NON DIRE QUELLE PAROLE!”

“Jongup mi dispiace, ma dovrai seguire per un certo periodo di tempo delle sedute dallo psicologo. Il gesto che hai compiuto non è normale, quindi ti prego  non fare storie e vai a questi incontri e torna la persona che eri un tempo, ok?”
“Mmmmm”
C’era molta tensione in camera, Bang decise di far uscire tutti, in modo che Chan e Up potessero parlare tranquillamente, almeno si sarebbero messi insieme.
“Pensavi sul serio che io non ti osservassi? Se ne erano accorti tutti dei miei sentimenti per te, solo te non te ne sei mai accorto. Forse non sono io che non guardo, ma tu.”
Up rimaneva ancora in silenzio, troppo imbarazzato per dire qualsiasi cosa.
“Prometti. Prometti che non rifarai mai più una cosa del genere. Non potrei sopravvivere io a quel punto. Up…uppie amore mio, prometti di non farmi preoccupare mai più così tanto ti prego”
“IO… Mi dispiace Channie… non lo farò più! Lo giuro, non compirò mai più un gesto del genere!”
A quel punto, stanco di aspettare, prese il più piccolo e lo strinse forte tra le sue braccia, come per assicurarsi che fosse sul serio li con lui, che fosse sul serio vivo e che tutto quello fosse stato solo un incubo, un lontano incubo che non si sarebbe mai più presentato, perché ora erano insieme.

Passarono i mesi, Up seguì tutte le visite che doveva fare; Chan era come una piattola, non lo lasciava un attimo da solo, sia per paura di un qualche possibile gesto, sia perché voleva stare sempre con lui.
Era il giorno di S.Valentino e decisero di passarlo tutti e sei assieme, la Eomma, Jae e Zello  decisero di preparare i cibi per i loro boy, tra risate e inseguimenti vari passarono una delle serate più belle della loro vita, tutti e sei assieme. 

Siamo arrivati alla fine~! TT 
Spero sul serio di non aver annoiato nessuno TT 
Alla prossima! 
Kiss
key2690

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