Little Fragments of Me.

di Alchimista93
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Delusione. ***
Capitolo 2: *** Rimorso. ***
Capitolo 3: *** Mancanza I ***
Capitolo 4: *** Mancanza II ***
Capitolo 5: *** Dolore. ***
Capitolo 6: *** Disperazione. ***
Capitolo 7: *** Incubo. ***
Capitolo 8: *** Mnemofobia. ***
Capitolo 9: *** Disgusto. ***
Capitolo 10: *** Speranza Disperata. ***



Capitolo 1
*** Delusione. ***


Delusione… una parola che raccoglie in sé così tanti significati… Quella terribile amarezza che ti riempie la bocca e te la storce in una smorfia, rendendola quasi un’esistenza a sé stante… Si contrae, si contorce e si dischiude in un sospiro prima di richiudersi e non aprirsi mai più. Parole che vorresti dire, ma è tanto grande il dispiacere che provi che non ne sfugge neppure una, chiusa nel silenzio del proprio animo. Risuonano tra le pareti della propria coscienza e lì si quietano, dissolvendosi nel nulla finanche il ricordo non cessi di esistere…

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Capitolo 2
*** Rimorso. ***


Rimorso.
Quante notti insonni mi ha fatto passare questo sentimento...
Il cuore pesa, si strugge ed anche solo respirare è una fatica immensa mentre l'aria penetra viscosa nei polmoni, la mente persa nei suoi pensieri...
Vorrei non aver fatto ciò che ho fatto... Vorrei riavvolgere il nastro della mia vita e non ripetere gli stessi errori... 
Vorrei non aver mai risposto a quel messaggio,
guardato quegli occhi...
o sfiorato quel viso...
Il dolore che provo è infinitamente grande, ma nulla può lenirlo.
Ormai è troppo tardi.
Il passato non si può cambiare.
Mi manca il nostro noi più di qualsiasi altra cosa al mondo...

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Capitolo 3
*** Mancanza I ***


Mancanza.
Ne abusiamo spesso di questo termine e dei suoi similari.
"Mi manchi", "Ti manco?"...
Ma è quando ti ho perso che ho davvero capito quanto tu mi mancassi davvero...
Quanto mi mancasse il tuo sorriso, così bello e ingenuo...
spontaneo e sincero come nessun altro sorriso che io abbia mai visto in tutta la mia vita.
O quanto mi mancassero i tuoi occhi... di quell'azzurro così intenso da far male, ma più che i tuoi occhi in sé,
il tuo sguardo quando incrociavi il mio,
come se in me vedessi il principio e la fine di tutto, 
il giorno e la notte in un solo istante

 

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Capitolo 4
*** Mancanza II ***


Mancanza.
Ogni giorno si sussegue uguale a se stesso, da quando tu non ci sei più.
Ogni cosa, ogni gesto che compio… non ha senso e perde la propria forma.
I colori… hanno perso la loro luce. Le persone mi passano affianco, ma non le vedo per davvero.
Rido, ma in realtà il mio cuore piange e vorrei solo urlare al vento il mio dolore.
Qual è il mio scopo, adesso?
Eri tu il mio scopo, la mia luce, la mia gioia più grande.
Respiravo e il petto mi si riempiva di gioia.
Ma ora…
Respiro, e stilettate di dolore mi trafiggono il petto.

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Capitolo 5
*** Dolore. ***


Dolore.
Me ne avevano parlato, ma per me era sempre stato un qualcosa di lontanissimo, che non mi riguardava.
Perché mai mi avrebbe dovuto sfiorare?
Tu eri il mio sole, la mia luna e le mie stelle, tutte riunite in un’unica persona.
E’ per questo che quando non ci sei più stato il dolore è stato così profondo.
E se ti spegnessero ogni luce in un istante?
Se ti rimanesse nient’altro che una candela,
il debole lume della propria esistenza,
notte e giorno,
ormai confusi senza gli astri a segnarli,
cosa faresti?
Non assalirebbe anche te la disperazione?
Non brancoleresti nel buio, mio cieco lettore?

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Capitolo 6
*** Disperazione. ***


Disperazione.
Non quella strappalacrime dei film.
Una più nera.
Una più terribile.
Quella interiore,
che ti afferra il cuore
e lo stringe in una morsa d’acciaio.
Un urlo silenzioso
che ti lacera dentro
e ti strazia l’anima.
E ti dibatti,
porti le mani al petto,
ma non puoi strapparlo via,
perché è dentro di te.
Urli e ti tormenti,
ma ciò che resta è solo
pianto e stridore di denti,
mentre serri gli occhi
e mille e mille volte pensi:
“è solo un brutto sogno,
è solo un incubo.”
Ma è la realtà,
è maledettamente la realtà,
e tu mia cara, ci sei dentro.
 

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Capitolo 7
*** Incubo. ***


Incubo.
Ti agiti nel sonno,
porti le mani al petto in un grido muto,
la fronte imperlata di gelido sudore.
Per quanto possa fare caldo,
sarai sempre fredda come il ghiaccio.
E corri nel tuo sogno incubo,
corri tra le ombre,
cerchi di sfuggire dai tuoi demoni
ma, mia cara,
non riesci a comprendere?
Come puoi scappare,
da te stessa?
Come puoi sfuggire dai tuoi stessi demoni?
Sono le ombre tra le quali corri,
che ti stringono nel loro abbraccio.
Ma stavolta non c’è perdono,
non c’è redenzione,
non c’è speranza.
Questa volta non ti sveglierai,
perché l’incubo è
dentro
e intorno a te.

 


Mi scuso con i miei lettori, per quei pochi che ce ne sono ( XP ), ma decisamente non sono dei drabble felici e spesso anzi potrei definirli deprimenti e molto, molto pessimisti, ma riflette perfettamente il mio stato d’animo del momento.
 

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Capitolo 8
*** Mnemofobia. ***


Mnemofobia.
Paura dei ricordi.
Lo sguardo vaga tormentato per la stanza,
ma non vede nulla in realtà,
le mani che affondano nei capelli per la disperazione.
E ricordi.
Ricordi quelle mani che ti carezzavano la pelle,
quelle labbra che libavano i tuoi respiri,
quegli occhi cioccolato che cercavano i tuoi.
Basta, basta!
Ma non riesci a fermarlo,
è più forte di te,
come cercare di fermare una cascata a mani nude.
E a quei pensieri rabbrividisci,
il disgusto ti assale
e ti domandi
come puoi essere stata così cieca,
così stupida,
da permettere che quelle dita sfiorassero la tua carne,
e quella bocca suggesse i tuoi baci.
Urli, ma sei sola,
dannatamente sola con i tuoi ricordi.


Cari lettori, si, ammetto di essere terribilmente mnemofobica. I ricordi sono la cosa più dolorosa che esista per me. E voi? Avete qualche ricordo che vi tormenta?
Alla prossima.

Alchimista93

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Capitolo 9
*** Disgusto. ***


Disgusto.
Ti assale,
dietro l’angolo dei tuoi ricordi,
ti volti, cerchi di scappare,
ma ormai ti ha preso.
Cerchi di lavare via da te
quella sozzura che ti ha macchiato,
ma per quanto tu possa strofinare
quella spugna sulla tua pelle
non cancellerà ciò che hai fatto.
Le tue lacrime si confondono con l’acqua della doccia
che scorre ormai da decine di minuti,
mentre ti stupisci che gli altri non possano scorgere
Ciò che tu vedi chiaro come la luce del sole.
Non vedete, cosa sono?
Siete davvero così ciechi?
Quella macchia che non puoi cancellare
che nessuno scorge tranne te,
è lì,
e ti guarda
e ti scruta,
e ti giudica.


 
Cari lettori, vi è mai capitato di restare sotto la doccia anche per un'ora intera, i pensieri che vi assalivano, incapaci di uscire e di affrontare il mondo esterno?
Alla prossima.

Alchimista93

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Capitolo 10
*** Speranza Disperata. ***


Speranza disperata.
Hai seppellito le mie bugie
sotto la sabbia,
mi tieni la mano prima che giunga la fine,
perdonandomi per ciò che ho fatto fino alla fine dei tempi,
perché io ti appartengo,
perché sono una parte di te,
sto morendo tra le tue braccia,
è tempo di andare,
e di abbandonare la speranza,
ma non ce la posso fare.
Mentre ti appartengo
La mia carne e il mio sangue in te
Sto bruciando in questo fuoco,
è tempo di andare, ma non posso farcela.
Da questo fuoco rinascerò
E allora ce la potrò fare
A salvare la mia anima,
ad andare avanti e a non voltarmi più indietro.
 

Cari lettori, questa drabble è ispirata ( e alcuni versi sono anche praticamente identici ) ad una canzone dei Lacuna Coil che mi rispecchia perfettamente: "End of Time"… L’inizio è frutto di un misunderstanding ( I built my life --> You buried your lies ), ma forse è vero che nelle canzoni si sentono le parole che si vogliono sentire.
Alla prossima per davvero stavolta, per stasera basta così.
Alchimista93

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