Deeper n' Deeper-

di JinxxedOutlawGirl
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** No time to waste. ***
Capitolo 2: *** After Show. ***
Capitolo 3: *** Things that i never said. ***
Capitolo 4: *** When you love someone,you gave your heart to him/her. ***
Capitolo 5: *** A new bestfriend,by my side. ***
Capitolo 6: *** I'm not alone. ***
Capitolo 7: *** A myriad of butterflies in my stomach. ***
Capitolo 8: *** The beggining of my new projects ***
Capitolo 9: *** A young night,by our side. ***
Capitolo 10: *** Lie to myself. ***
Capitolo 11: *** CHIUSURA E PROSSIMA ELIMINAZIONE DELLA STORIA. ***



Capitolo 1
*** No time to waste. ***


Quel giorno Tilo ritardava più del previsto e mancava poco più di un'ora alla mia esibizione nel locale più cool e famoso di Berlino,doveva esserci pure lui,doveva controllare tutto e nel caso dopo l'esibizione qualcuno avesse avuto bisogno di informazioni,lui avrebbe fatto sicuramente da portavoce,io mi sarei fermato giusto il tempo per firmare qualche autografo e qualche foto..
Era infatti da diversi mesi circa che il locale aveva richiesto la mia partecipazione,ed io colsi,come si suol dire,la palla al balzo perchè anche se non l'avevo dimostrato,sempre per orgoglio,io avevo assolutamente bisogno di tornare a cantare in pubblico..
Ero in una stanza,dietro le cosìddette 'quinte' del locale,mi stavo rilassando,con della musica di sottofondo,con una bottiglietta d'acqua fresca e con le gambe appoggiate su un'altra sedia. Improvvisamente sentì un vociare e dei passi lenti che si avvicinavano sempre più alla porta della piccola stanza dove ero in quel momento..
Dannazione,era Tilo...ed era sicuramente in compagnia di qualcuno,non potevo pensare che lui parlasse da solo,a meno che non sia impazzito tutto d'un colpo,ora quel qualcuno in sua compagnia mi doveva vedere struccato,tutto perchè,quella sera non ne avevo assolutamente voglia di truccarmi..
Si,sono complicato..ma d'altronde è la mia natura,ed io mi piaccio così come sono..
Sussultai al sentire bussare alla porta,mi ricomposi,assumendo una posa più naturale e composta..
"Sono io Tilo,posso?"
"Certo,entra pure Tilo..."
Mi alzai dal divano per andare a salutare il mio manager,quando avanzai vidi dietro lui una ragazza con in mano una borsa abbastanza grande, che richiudeva la porta alle sue spalle,era sicuramente più bassa di me,aveva un corpo a prima vista stupendo,perfetto..e sopratutto aveva dei capelli biondi e lunghi ben curati,segno che ci teneva a curarsi..
"Scusami per il ritardo,ma c'era traffico nell'autostrada..."
"Eh già..posso immaginare.." -risposi vagamente-
"Tutto ok?" -chiese il mio manager-
"Si...si,certo..e quella chi è?" -chiesi con braccia incrociate al petto indicando la ragazza che si guardava intorno con sguardo che non esprimeva nessun'emozione-
"Ah,lei è mia nipote Miranda,è la figlia di mia sorella,e l'ho portata qui perchè potrebbe esserti d'aiuto con trucco e parrucco.."
"Vuoi dire che lei lo fa per mestiere o tanto per campare?" -chiesi stranito-
"Lo fa per mestiere,per mantenersi sopratutto gli studi universitari...pensavo potesse essere la tua truccatrice personale...che ne dici?"
"Non saprei,io non la conosco,e se mi rovinasse la pelle ad esempio?" -dissi quasi sussurrando provocando la sua risata-
"Miranda?avanti vieni...ti presento Strify,questo è il ragazzo di cui ti parlavo e al quale faccio da manager.."
Ragazzo di cui ti parlavo?E se gli avesse rivelato il mio vero nome e lei lo avesse già spifferato al mondo intero?
Non mi restava che approfondire la conoscenza della ragazza per capirlo...
"Piacere mio Strify,non c'e nemmeno bisogno di dirti che mi chiamo Miranda vero...?" -disse sorridendo delicatamente mentre mi porgeva la sua mano-
"Piacere tutto mio Miranda.." -risposi stranito-
Le soluzioni erano due,o Tilo glielo aveva detto e lei faceva finta di nulla,oppure Tilo aveva mantenuto il segreto professionale anche con la nipote...
"Allora?Che ne dici se prova a truccarti per l'esibizione visto che manca mezz'ora?"
Annuì semplicemente mettendomi comodo,mentre la ragazza estraeva dalla sua enorme borsa parte dell'occorrente che sicuramente voleva usare sulla mia pelle...
Si rivolse a me sorridendo,aveva un buon aspetto all'apparenza,affidabile direi...
"Allora Strify,posso darti del tu vero?"
"Certamente..." -risposi sorridendo-
"Che colori usi di solito sugli occhi?" -mi chiese mentre apriva una palette di ombretti-
"Il mio colore preferito in assoluto è il viola,poi viene il grigio...capita raramente che io abbini i colori ai vestiti..." -cercai di spiegarmi,ovviamente annuendo e gesticolando,come mi era solito fare-
"Bene,quindi ora vuoi che io abbini qualcosa all'abbigliamento o posso fare di testa mia?" -sorrise preparando una crema da stendere sul viso-
"Diciamo che puoi fare,come vuoi tu visto che è la prima volta ..." -sorrisi-
Tilo rimase indietro osservando il tutto,mentre la ragazza si mise subito all'opera,era decisamente rilassante,e aveva delle mani delicate..
"Faremo attendere il pubblico Miranda?" -chiese Tilo ridendo,alludendo probabilmente alle mie abitudini-
"Ma no,finirò il tutto in un quarto d'ora...vedrai zio.."
 
Dopo venti minuti circa,aveva finito di truccarmi,mi guardai allo specchio e rimasi sbalordito. Il risultato del lavoro era sorprendente..mi piaceva da matti,ero soddisfatto.
Mancavano solo dieci minuti all'esibizione,mi alzai e sorrisi prima a Tilo,e po mi rivolsi a sua nipote,che aspettava,fremente,una mia risposta..
Feci un lungo sospiro...
"Bene Miranda,mi piace molto il lavoro che hai fatto..per me sei assunta..magari domani parleremo e ci metteremo d'accordo per il pagamento.." -sorrisi-
"Oh bene ti ringrazio,ma domani hai un'altra serata qui,in questo locale?" 
"No no,domani Tilo ti porterà a casa mia,ci vedremo li,e poi un'altra cosa.."
"Si?" 
"Puoi anche venire senza tuo zio quando avrò una serata..capiterà che,anche se è il mio manager,avrà altri impegni perciò non ti fare problemi.."
"Oh va bene,per me va bene.." -disse contenta-
 
Nel frattempo che la ragazza sistemava tutto l'occorrente che aveva usato per truccarmi,io mi avvicinai alla porta per uscire ed andare ad esibirmi,portando con me Tilo fuori alla stanza..
"Miranda poi chiudi bene la porta.." -disse Tilo alla nipote prima di allontanarsi-
 
"Beh,sei contento del lavoro fatto da mia nipote?" 
"Altrochè,mi piace e si vede che ha stile e fantasia..non pensavo fosse così brava..la prossima volta mi farò fare una tinta ai capelli..vedremo come se la cava.." 
Ridendo mi lasciai Tilo dietro le spalle ed entrai in scena,guadagnandomi in un immenso boato gli applausi e i fischi d'apprezzamento da parte dei miei fans che ancora una volta erano li per me per sostenermi..

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Capitolo 2
*** After Show. ***


"Hanno chiesto informazioni?" -chiesi a Tilo mentre tamponavo il sudore con un'asciugamano fresca e pulita-
"Mh,fammi pensare,alcuni giornalisti hanno chiesto se hai in cantiere un disco,se hai intezione di fare un tour,e se come al solito qualcuno ha anche chiesto se hai trovato l'amore..."
Alzai improvvisamente gli occhi appena mi sentì dire l'ultima parola..
Amore..cos'è l'amore?Era da tempo che non provavo più niente per nessuno,ne tantopiù avrei voluto al momento impegnarmi sentimentalmente con qualcuno,con il rischio in un modo o nell'altro di poter far soffrire...
"Perchè tu non stai con nessuno vero?" -chiese retoricamente Tilo-
"Certo che no Tilo,io sono dannatamente bello e vanitoso ma non egoista..." -risposi senza far trasparire un velo d'interesse,anche se a pensarci faceva decisamente male-
"Bene,perchè sopratutto ora come ora sai che non puoi assolutamente permettertelo..." 
"Tilo...so io io se e quando mi devo impegnare con qualcuno,nessuno può governare i miei sentimenti se non me stesso chiaro?" 
"Si certo,certo...non ti devi arrabbiare io lo dico per te.."
"Tilo,veramente non ho bisogno di nessuno che si occupi di questo per me.."
 
Appena mi sedetti su quella comoda sedia di pelle davanti allo specchio,il mio manager se ne uscì dalla stanza,ed entrò subito dopo la nipote..
"Vieni,entra pure....non ho intenzione di diventare cannibale..non ancora almeno.." -risi giungendo una mano all'altra-
"Beh,non volendo sai...vi ho sentiti discutere prima e.."
"Tilo è un grand'uomo,non c'è che dire,gli voglio un bene dell'anima,mi ha aiutato e mi sta aiutando molto,nulla da ridire..solo che a volte mi fa incazzare.."
"Beh,se ti può consolare questo è nulla in confronto alle litigate che si fa ogni volta con mia madre,o addirittura con mia nonna.." 
"Addirittura?Beh,allora qualche giorno se ti va mi racconti qualcosa del lato oscuro del giovane e potente Tilo.." -risi gesticolando provocando immediatamente la risata della ragazza-
"...Ora ti prego di struccarmi,sono stanchissimo e poi non vorrei farti tornare tardi a casa.." -aggiunsi abbandonandomi poi alla mia sedia-
"Figurati,sono abituata..piuttosto spero di avere voglia di ripassare domani.."
"Perchè hai qualche esame?" -chiesi interessato-
"Si,ho l'esame orale di diritto domani pomeriggio..sai che noia.."
"Andrà tutto bene vedrai,bisogna soltando aver fiducia nelle proprie capacità.."

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Capitolo 3
*** Things that i never said. ***


Il giorno dopo non avendo nessun impegno tra prove e interviste,rimasi a casa per rilassarmi.
Mentre ero sdraiato sul letto,mi misi a riflettere..e una miriade di pensieri pervase la mia mente,avevo ricominciato con la mia carriera,avevo mille progetti per la testa e sentivo che questa era la volta buona.
Non potevo starmente per tutta la vita con le mani in mano,era il momento giusto per agire anche perchè sono giovane e se queste cose non si fanno ora non si possono fare più..
Bisogna sempre credere nei sogni,me lo diceva sempre mio nonno,l'unico fra tutti che ha sempre creduto in me..
La mia famiglia era contraria alle mie scelte di vita,al fatto che avevo lasciato la scuola per la musica,ma questa era ed è la mia vocazione,e perciò ne vado fiero..
Improvvisamente sentii suonare al citofono,balzai quindi giù dal letto,mi misi le mie 'tenere' pantofole,e scesi giù.
 
"Chi è?" 
"Strify,perdonami per il ritardo,sono io,Miranda.." -rispose la ragazza con il respiro affannato-
Mi ero totalmente dimenticato,dell'appuntamento che avevo con la ragazza,per vedere come se la cavava anche in fatto di capelli,ma non c'era nessun problema,ero libero quel giorno,o almeno lo pensavo..
Aprì il cancelletto da un pulsante all'interno della casa,feci in tempo ad indossare una specie di accappatoio,quando sentii nuovamente suonare,stavolta alla porta principale della mia modesta villa..
"Buongiorno,come sei riuscita ad arrivare fin qui?" -chiesi stranito accogliendola in casa-
"Mio zio,mi ha detto la strada da prendere,e mi ha spiegato che casa tua è inconfondibile,ed ora capisco il perchè.." -rise-
"Beh,Tilo esagera sempre.." 
Risi anch'io conducendola in cucina,proprio come se fosse mia amica da sempre,lei mi seguiva timidamente,ma non lo dava a vedere,perciò ruppi il ghiaccio,visto l'improvviso silenzio che era appena calato..
"Allora,sei venuta in bicicletta fin qui?"
"Si,purtroppo la macchina serviva ad una mia amica che aveva un colloquio importante,non potevo mandare lei in bici.." -sorrise facendo spallucce-
"Mh capisco,e l'esame come ti è andato?" -chiesi porgendole un bicchiere di aranciata fresca-
"Vorrei fosse andato meglio,mi hanno dato un 25.." -rispose scoraggiata-
"Beh,secondo me non è male come risultato dai.." 
"Beh per me non è il massimo,lo studio per me è tutto,se non riesco ad andare avanti è finita..."
"Secondo me andrai meglio la prossima volta,non c'è motivo per cui tu possa buttarti giu,sei una ragazza intelligente e che ha voglia di fare,perciò.." -le risposi sorridendole-
"Sarà..allora quando e da cosa incominciamo?" -chiese-
"Allora,prima di tutto cominciamo a parlare del pagamento che avrai al mese,io credo che al momento una cifra probabile può essere sui 3000 euro,ti stanno bene?"
"Ammazza,cioè scusami...certo che mi vanno bene.." -rispose stupita-
"Questo è quello che ti posso garantire,ma nel caso le cose possano cambiare anche per me,avrai di sicuro un aumento..." -risposi sorridendo-
"Ma dai a me sta molto bene questa cifra..."
Mentre le mani abili di una giovane parrucchiera stavano cambiando look e colore ai miei capelli sentì suonare il campanello della porta di casa.
Quel dannato campanello suonava sempre nei momenti meno opportuni..
"Vuoi che vada io?" -chiese gentilmente Miranda-
"Mi faresti un grandissimo favore.." -risposi sorridendole-
La porta non era molto lontana,eppure Miranda ci metteva più tempo del previsto,qualcosa non andava,mi avvicinai solamente per sentire le voci,dalla parte interna del muro,e giuro che non avrei mai voluto sentire,quello che le mie orecchie stavano sentendo..
Alla porta c'era Yu che chiedeva in continuazione,quasi ossessivamente di me,Miranda che scioccata per com'era non riusciva nemmeno a dare una risposta..
Dovevo salvarla,dovevo pur inventarmi qualcosa,decisi di fingere che lei fosse la mia ragazza,giusto per levarmi di torno quello scassa anima che tormentò la mia vita per ben due anni..
Ritornai indietro dov'ero,feci finta di ripetere la scena per andare da lei..
"Miranda amore dove sei...fini.. Ah ciao sei tu.." -dissi con disprezzo-
"Certo,non mi vedi per caso?" -rispose acidamente-
"Io non riesco a focalizzare gli stronzi,ecco tutto..Miranda tesoro chiudi la porta,o chiamerò la polizia.."
Miranda ancora scioccata chiuse la porta,anche se Yu aveva indietreggiato da un pezzo..
"Non è finita qui..sappilo" -gridò da fuori con tutta la voce che aveva-
Dopo averlo visto allontanarsi scoppiai in lacrime,le dovevo una spiegazione e per tutto.

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Capitolo 4
*** When you love someone,you gave your heart to him/her. ***


Era giusto che le spiegassi cosa stesse succedendo,non mi ero mai fatto vedere da nessuno mentre piango,era la prima volta che succedeva..
Miranda era ritornata a lavorare i miei capelli in completo silenzio,come se avesse capito che non era il momento per chiedere spiegazioni,o forse era di sua natura essere così...
"Miranda..." -cominciai con la voce spezzata dalle lacrime appena versate-
"Si?" 
"Ci sono cose che ti devo spiegare,ed è inutile che io le tenga nascoste,vista l'evidenza.." -continuai schiarendomi la voce-
"Tranquillo,non devi essere obbligato a dirmi cose che non vuoi.." -rispose pacatamente-
"No anzi,è giusto così...Quello che ti sei ritrovata davanti appena hai aperto la porta è l'ex chitarrista della band in cui io facevo da vocalist.." -cominciai-
"Ah si...i Cinema Bizarre?" 
"Esatto...te ne ha parlato Tilo?" -chiesi cautamente-
"Si..più o meno.."
"Quindi la storia la sai?"
"Non nei minimi particolari,se è questo che intendi.." -disse spostandosi davanti a me per vedere il verso giusto della frangia-
Cominciai così a parlarle,della mia storia,della relazione segreta con  quello che era il mio chitarrista,in tutti i sensi,dei problemi e infine della rottura..
Non disse nemmeno una parola,lasciò fare tutto a me,ma alla fine quella domanda,la più inevitabile,me la pose..
"Ma tu...lo ami ancora?" 
"Non più Miranda,c'è stato quel tempo in cui stravedevo per lui,ora dentro il mio cuore,dopo tutto il male che mi ha fatto non c'è nemmeno un briciolo di tutto quello che provavo"
"Sai,ti ammiro..nessuno come te avrebbe avuto il coraggio di raccontarmi tutto,proprio come hai fatto tu,e poi c'è da dire che mi conosci da poco eppure ti fidi di me,il chè mi fa molto piacere.." 
La vidi sorridere allo specchio mentre terminava il lavoro sui miei capelli passandomi una specie di olio,che proteggeva i capelli e allo stesso tempo non li rendeva nemmeno tanto grassi.
Il risultato era più che ottimo,ed ero più che convinto della scelta che avevo fatto il giorno prima assumendola..
Mi alzai e le resi un abbraccio che meritava..
Lo meritava più di chiunque altro,perchè è stata paziente ad ascoltarmi e perchè infondo già per me era un'ottima amica.
 

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Capitolo 5
*** A new bestfriend,by my side. ***


Era la vera confidente che desideravo avere al mio fianco,era colei che ti sapeva ascoltare in qualsiasi momento,come mai nessun altro sapeva fare,era davvero un'ottima amica.
Era riuscita,nell'arco di un paio di giorni,nonostante ci conoscessimo da poco e per via del lavoro,a diventare una sorta di migliore amica per me.
Era riuscita con piccoli ma notevoli risultati,a farmi riprendere da quella che sembrava essere una ricaduta nel passato,nei ricordi più dolorosi.
Era riuscita a farmi ritornare il sorriso e la voglia di scherzare che stavo quasi per perdere.
Stavamo passeggiando per le vie di Berlino,e fra un gelato ed una chiacchera avevamo passato un intero pomeriggio insieme,raccontandoci un po' a vicenda le nostre vite,e da come avevo potuto capire,lei non aveva di certo trascorso una tenera infanzia,fatta di giochi e sorrisi,aveva vissuto un'infanzia caratterizzata da continui litigi dei genitori,dall'essere sballottata da una casa all'altra dopo il loro divorzio,dal non aver amici ed essere continuamente esclusa dai gruppetti di amici e compagni, ogni anno della sua carriera scolastica.
Mi aggiunse che però fortunatamente,negli ultimi due anni di liceo si era trovata delle ottime amiche,alle quali è tutt'ora legata,nonostante le diverse strade intrapese una volta ottenuta la maturità.
Le raccontai di me,che tanto diverso da lei non ero,avevo vissuto anch'io una separazione,avevo vissuto anche io i litigi dei miei genitori,avevo vissuto anch'io l'essere estraniato da ogni gruppo che si veniva a formare negli anni della scuola,semplicemente perchè adoravo essere "diverso",semplicemente perchè amavo contraddistinguermi dalla massa.
Le raccontai della mia passione per la musica,della mia voglia di cantare e del fatto che avevo lasciato la scuola per la musica.
Le raccontai della formazione della band,dei nostri primi successi,dei tour e delle speranze comuni che ci univano.
Le raccontai,il rapporto speciale che si era creato tra alcuni membri della band e Luminor.
Le raccontai,del suo "abbandono" della band e dell'arrivo di quel tanto odiato Romeo.
Le raccontai del perchè tutti,compreso me,odiavano Romeo,e quando lei capì che tutto si era sfasciato per colpa sua,da che aveva una bella opinioni sul suo conto,a che lo odiava con tutta se stessa,perchè solo lei a quanto pare aveva intravisto in me,l'effettiva delusione che,anche essendo passati un paio di anni,mi tenevo dentro.
Le raccontai della nascita del mio progetto solista e della voglia di non abbandonare i miei fans.
Seguiva con così tanta tenerezza il mio discorso,che ad un certo punto intravidi le sue pupille luccicare.
"Sai,credo di potercela fare,credo di poter arrivare a soddisfare i miei fans, d'altronde mi sono sempre stati fedeli,e anche molto vicini..Mi scrivono in continuazione ed ovviamente,per il poco tempo che mi ritrovo posso rispondere soltanto ad alcuni" 
"Ovvio,ma spero vivamente che comprendano,e che sappiano che tu lo fai per ragioni di poco tempo.."
"Non tutti lo comprendono Miranda,non tutti...Pensa che alcuni,si accaniscono semplicemente perchè non vedono arrivare una mia risposta..dovrei prenderli in giro,mettendo degli assistenti che possano rispondere alle mail?Non mi pare proprio il caso,io sono stato quasi sempre sincero in vita mia,e non è questo il momento in cui devo mentire.."
"Hai ragione,e comunque ti ammiro" -disse timidamente metre mescolava nella piccola coppetta, quello che rimaneva del suo gelato-
"Ah si?E perchè mai?" -sorrisi incuriosito dalla sua affermazione-
"Perchè nonostante tutto sei sempre te stesso.." -affermò semplicemente mentre continuavamo a camminare-
"Sappi che per me non è stato facile,quello che vedi davanti a te,è frutto di duri e diversi anni di lotta contro le persone che disprezzano la diversità..."
"Ed è appunto per questo che ti ammiro,e poi ti ammiro anche perchè sei riuscito a superare tre settimane con me,cioè voglio dire ai molta pazienza amico..." 
Sorrideva,e subito dopo esserci guarati per pochissimi secondi,scoppiammo a ridere come due cretini.
Era da tempo che non stavo così bene,che non ridevo e mi confidavo con qualcuno,sembra quasi che qualche entità superiore a me e a tutti gli esseri viventi,mi avesse mandato un angelo speciale,con il compito di proteggermi da ogni male del mondo.
Stavo già decisamente meglio.
 
 
Ps:Ehm,Buon anno a tutti quanti! ^^7 Scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto per l'aggiornamento della storia,ma con il fatto che da quattro mesi a questa parte faccio doposcuola a delle bimbe e per via dell'organizzazione del diciottesimo compleanno di mia sorella non ho avuto proprio il tempo materiale,per mettermi al pc e e scrivere qualcosa. 
Btw,spero che il nuovo capitolo vi possa piacere,non è granchè ma ci tenevo a mettere qualcosa,visto che domani molto probabilmente si ricomincia col doposcuola -.-
Come ben sapete,o almeno come so io,non si conoscono bene ne i motivi per i quali Luminor abbia lasciato la band e ne i motivi per i quali la band si sia "sfasciata".
Io,nel descrivere questo capitolo ho "usato" le dicerie circa quanto scritto appena sopra.
Spero che i dettagli non vi possano recare fastidio :)
Detto questo vi lascio alla lettura,(questo ps è più lungo del capitolo LOL) per qualsiasi ragione ragionevole potrete contattarmi in privato qui o su facebook. u.u
Buona Lettura xoxo BloodlyJane.

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Capitolo 6
*** I'm not alone. ***


L'indomani mattina mi svegliai con un tremendo mal di testa,e appena poggiai i piedi sul pavimento,deciso ad alzarmi presto,per sbrigare alcune faccende,ebbi un improvviso e forte giramento di testa.
Mi coricai nuovamente sul letto,e vedendo che non mi passava,decisi di comporre il numero di Miranda,sperando in cuor mio,di non disturbarla visto l'orario.
 
Dopo circa cinque squilli,mi rispose una tenera ed inconfondibile voce,che ricobbi come sua..
 
'Pronto?'
'Miranda,scusami se ti disturbo,hai da fare?' -chiesi poggiandomi una mano sulla fronte-
'Mh..no per ora no,perchè?' -chiese delicatamente-
'Perchè dovresti venire a casa mia,mi sento male,ho appena avuto un forte giramento di testa che stavo per cadere a terra sul pavimento..'
'Occristo,e come mai?'
'Non ne ho idea,magari gentilmente se puoi passare dalla farmacia,compra delle aspirine,appena arrivi a casa mia ti darò i soldi..'
'Scherzi?per un paio di euro?Nah,niente soldi,metto le scarpe esco e arrivo a casa tua fra pochi minuti mh?' 
'Va benissimo,grazie mille Miranda..'
 
Dopo aver chiuso la chiamata,chiusi gli occhi aspettando l'arrivo di Miranda,per mia fortuna non mi sarei dovuto nemmeno alzare,visto che una copia delle chiavi la lasciavo sotto lo zerbino,proprio per quando veniva lei.
 
Era passato quasi un mese,e per me Miranda era come una cara e vecchia amica,come se ci conoscessimo da sempre..
In un mese,aveva sorprendentemente imparato diverse cose di me,quasi tutte,e ogni volta che sto per dire qualcosa,non faccio in tempo di finire la frase,che la continua lei,a volte mi sentivo così prevedibile..
 
Una cosa che ammiravo in lei,era che non diceva mai di no,se le si viene chiesto un favore,avrebbe imparato a breve anche ad odiarmi,oltre che parrucchiera e make up artist,la stavo quasi trasformando anche in assistente..
 

 
Dopo tre buoni quarti d'ora,sentì la porta di casa aprirsi..
 
'Strify sono io Miranda..' -disse annunciandosi dal piano di sotto-
'Sono in camera mia,sali pure..'
'Occristo,ma sei più bianco,di quello che sei,prima che io ti trucchi..' -esordì stupita-
'In effetti non sto bene,non vorrei che mi arrivasse l'influenza sarei spacciato,con tutti gli impegni che ho...'
'Non ti dovresti preoccupare di questo,gli impegni si possono benissimo recuperare,mentre se non ci si tiene cura al corpo,quello ti potrebbe mandare a fanculo con tutta la carriera,cosa preferisci?' -disse con un sguardo che non mi permetteva di replicare,o meglio di insistere-
'E poi,essere desiderato,è nella tua indole o no?Più ti aspettano,più ti vogliono..' -ridacchiò-
'Hai pienamente ragione..' -dissi cercando di ridere,mentre una fitta lancinante colpì il mio petto-
'Cosa ti succede?' -chiese preoccupata-
'Niente è solo che mi è arrivato un dolore lancinante in pieno petto..' -risposi poggiando entrambe le mani sul petto-
'Sarà meglio che avvertiamo mio zio,sposteremo tutti gli impegni così ti prenderai un periodo di riposo,che ne dici?'
Annuì semplicemente,seguendo il suo consiglio,mi sentivo davvero come dei rottami,messi in disparte in una discarica..
'Ok,ho avvertito mio zio al cellulare,mi ha detto che farà quel che può e che inoltre pomeriggio verrà a trovarti..' -sorrise sistemandosi la felpa-
'Ti ringrazio,non avessi te,sarei stato lontano dal mondo' -dissi quasi tragicamente-
'Ma non fare il tragico,entro una settimana,ti riprenderai ... alzerai e muoverai quel culo e andrai a riprendere i tuoi impegni di manomessione degli ormoni di tutte le ragazzine in circolazione..' -disse ridendo di gusto-
 
'Sissignore..si' -dissi ridendo appena-

 
Nel primo pomeriggio aspettavo la visita di Tilo,che come sempre,non era mai puntuale.
Avrei dovuto comunicare a tutte le persone e i locali con i quali avevo preso un impegno,che me ne sarei stato a riposo per una settimana,e che dunque gli impegni andavano spostati necessariamente..
 
'Hey,mi sembri un morto in vacanza..' 
'Miranda mi sento a pezzi,credimi...mi sento come se mi fosse passato un tir di sopra...'
'Eh si vede,poi hai quegli occhi lucidissimi,se non hai un 38 di febbre e anche poco..' -riprese apprensiva-
'Non vorrei trattenerti qui,perdonami..' -dissi praticamente sfinito-
'Ma va,se serve resto anche a dormire qui..visto che sei solo almeno c'è qualcuno in casa nel caso ne avessi bisogno' -concluse sorridendo-
 
 
Era la prima volta in poco più di un mese che la vedevo sorridere così teneramente,era una persona in gamba e poco credo che ce ne fossero come lei in giro,almeno non nel nostro mondo.

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Capitolo 7
*** A myriad of butterflies in my stomach. ***


Mentre stavo guardando un programma alla tv,sentì improvvisamente,dal piano di sotto delle voci,e capì che finalmente era arrivato il mio manager,nonchè meraviglioso assistente..
 
'Dove sta il malato?' 
 
'E' su in camera zio,va pure..' 
 
Come ogni persona famosa che si rispetti,il vedersi interrompere gli impegni per una qualsiasi causa,manda letteralmente in delirio e così ero io,seduto sul letto,a sorseggiare del tè con delle fette biscottate.
 
'Oh ecco il malato..' -esordì Tilo,scoppiando a ridere-
 
'Buon pomeriggio Tilo eh..' -risposi scocciato per il suo esordio-
 
'Buon pomeriggio a te divah dei miei stivali..' -riprese dandomi poi un abbraccio-
 
Non c'era che dire Tilo,era una persona di famiglia per me,come un fratello maggiore che non ho mai avuto,visto che nella mia famiglia quello maggiore sono io..

 
Era anche un ottimo consigliere,e un padre nelle occasioni giuste.
Era lui che mi aveva portato Miranda,ed era a lui che dovevo molto.

 
'Allora com'è che stai?'-chiese sedendosi su una sedia accavallando le gambe-
 
'Sto come se mi fosse passato un tir di sopra Tilo..' -sospirai-
 
'Quindi hai bisogno di riposo e di cure,l'ho sempre detto che una divah come te,non è infallibile..' -concluse scherzando in modo affettuoso-
 
'Dovevi aspettartelo,alla fine anch'io sono un essere umano no?' -risi appena,cominciando a tossire-
 
 
Cominciavo seriamente a domandarmi come avrei potuto starmene in casa per una settimana o poco più,era praticamente impossibile,ma avrei dovuto tener duro.
Poco dopo comparve Miranda sul ciglio della porta,in quel momento era per me come un'apparizione..un angelo caduto dal cielo.
Che mi stessi innamorando? Beh chi lo sa,sarebbe potuto succedere di tutto,e non avrei di certo impedito al mio cuore,di tornare a battere per qualcuno,soltanto perchè qualcun'altro lo ha preso e ci ha giocato a calcetto.

 
'Miranda te ne occupi tu di Strify?' -si voltò verso la nipote avvertendone la presenza-
'Certamente zio,tranquillo,la divah starà presto bene..' -sorrise-
'Beh allora vado,così sbrigo alcune faccende che ti riguardano e mi raccomando,tieni cura del tuo corpo o sei fottuto'

 
Perchè mi ricordava qualcosa,quella frase?
Ah si certo,me l'aveva detta Miranda prima che arrivasse Tilo.
2 a 0,ero decisamente spacciato.

 
Dopo tre quarti d'ora di visita,Tilo se ne andò,raccomandandomi di riguardarmi e di prendermi cura di me e in generale del mio corpo.

 
'Miranda,potresti venire qui,in camera mia?' 
'Certo Strify,dimmi pure..' -entrò in camera mia sfoggiando un sorriso che qualsiasi rivale poteva temere-
'Credo che c'è una cosa che tu debba sapere..' -sorrisi,rivolgendomi a lei-
'Mh vuoi un'aspirina,per caso?' -rise sedendosi ai margini del mio enorme letto-
'Si,ma non era quello che dovevo dirti,come ben sai il nome con il quale mi chiami è un nome d'arte...non ho mai detto a nessuno come mi chiamo realmente,anche se sul web circolano diverse versioni..' -ridacchiai appena-
'E...?'
'E vorrei che da oggi in avanti tu mi chiamassi Eduard,perchè è questo il mio vero nome...' -sorrisi prendendo istintivamente le sue mani fra le mie-
'Beh,è un nome pazzesco,davvero meraviglioso,diverso dagli altri...' -rispose con gli occhi teneramente lucidi-
 
Dovevo pur incominciare da qualche parte,se avessi voluto che un giorno le cose sarebbero potute divenire più facili e magari diverse fra noi.
 
 
Angolo dell'autrice: Perdonatemi per il capitolo corto,ma sentivo il bisogno di aggiornare e scrivendo ne è uscito soltanto questo,mi rifarò nel prossimo promesso twt.
Baci BloodlyJane.

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Capitolo 8
*** The beggining of my new projects ***


Dopo circa una settimana e mezzo di cure,essere ritornato in forma era a dir poco.

Mi sentivo energicamente alle stelle e con una voglia di fare che superava di gran lunga anche quella di una Super Star,perennemente all'attivo.

Nel pomeriggio,avrei avuto un'intervista in una famosa radio,in una città che dista due ore dalla mia.

Era sicuramente da li,che avrei ricominciato a lavorare sui miei progetti e a pubblicizzarli,per quanto più avessi potuto.

Visto dunque che fisicamente ero in piena forma,dovevo apparire ai giornalisti che mi avrebbero paparazzato fuori la radio,con un look impeccabile che solo una diva come me può permettersi,modesti a parte ovviamente.

Sorrisi tra me e me,preparando diversi tra i miei nuovi capi,con abbinamenti annessi fra accessori e scarpe,sul mio immenso letto matrimoniale.

Dovevo ritenermi fortunato,se io quelle cose potevo possederle,anche se sono comunque frutto del mio lavoro c'è gente che non può permettersele e vorrebbe averle.

Fu li,che mi venne in mente,la brillante idea di creare una linea di abbigliamento che avrebbe portato il mio nome,che sarebbe stata economica e alla portata di tutti,giovani e non..

Insomma sarebbe stata una linea di abbigliamento,che sarebbe servita a chi ancora voleva sentirsi giovane,ne avrei parlato sicuramente col mio manager quello stesso pomeriggio,anche se sapevo che non avrebbe avuto nulla in contrario,con qualcosa che poteva solamente giovare alla mia immagine e anche alla sua tasca.

Risi nuovamente tra me e me,scuotendo percettibilmente il capo,mentre un suono familiare mi scosse dai miei pensieri,capì subito che avevano suonato al campanello,e appena mi affacciai al pianerottolo che stava davanti alla mia camera da letto,fra le rampe delle scale intravidi la figura di Miranda entrare dentro casa mia.

Le dissi di salire su in camera mia,e la sua voce non tardò a rispondere,sentendo i suoi passi percettibilmente stanchi che affrontavano le lunghe scale..

'Oh buongiorno,ti trovo in ottima forma stamattina' -rise posando i suoi borsoni vicino alla porta-

'Buongiorno a te Miranda,si stamattina sto meravigliosamente bene ed ho anche voglia di fare un cambio di look,sai com'è pomeriggio ho un'intervista,e da diva come sono devo presentarmi impeccabile come non mai...' -risi allargando le braccia ed avvolgendo il corpo della ragazza che non tardò a ricambiare il gesto-

'Tu,come stai piuttosto?' -conlusi-

'Sto bene,a parte la stanchezza,è da stamattina presto che lavoro.. e quelli che sono?Non avrai mica svuotato l'armadio?' -rise-

Dopo averle spiegato che quelli sarebbero stati parte del mio guardaroba,mi aiutò a scegliere ciò che avrei indossato nel pomeriggio,optando con mio gran stupore per lo stesso abbinamento che anch'io ero orientato a scegliere.

Con una rapidità da far invidia a qualsiasi essere umano,mi recai in bagno facendomi una doccia flash,per poi abbandonarmi alle abili e esperte mani di Miranda che avrebbero sicuramente fatto un ottimo lavoro come sempre ai miei capelli.

Il risultato mi piacque molto più di quanto avrei potuto immaginare,mi tinse i capelli di qualche gradazione in più rispetto ad semplice color cioccolata,e anche il trucco appariva molto più che naturale.

Ero più che soddisfatto,mancava solo mezz'ora all'arrivo di Tilo,e distraendomi dalla preparazione psicologica,mi rivolsi alla ragazza che stava conservando tutto l'occorrente nelle proprie borse.

'Miranda,perchè non vieni pure tu con noi?'

'Chi io? non se ne parla nemmeno..' -rispose scuotendo energicamente la testa-

'Perchè scusa?' -chiesi stranito dalla sua risposta-

'Perchè prima di tutto io non c'entro nulla col tuo mondo,io sono semplicemente la tua parrucchiera e make up artist e poi non ce la farei mai finchè arriva mio zio..' -concluse sedensosi al margine del mio letto-

'Ahhh andiamo non dire sciocchezze,in mezz'ora si possono fare grandi cose..' -risi prendendola per il braccio dandole dei miei vestiit e conducendola in bagno-

'Ma perchè i tuoi vestiti? Guarda che non è necessario che venga anch'io..'

'Tu preparati,a me farebbe piacere averti accanto o perlomeno vicina durante l'intervista,e poi per i vestiti non ti preoccupare,mi fa piacere poterli dare a te visto che abbiamo la stessa taglia..'

Dopo averla convinta,si preparò e dopo ben tre quarti d'ora eravamo pronti ad affrontare un lungo viaggio di ben due ore.

Durante il viaggio Tilo mi informava delle possibili domande che avrebbe potuto farmi il cronista.

Miranda invece,era assorta completamente nel suo mondo,continuava a sorridere mentre scriveva,con molta probabilità un messaggio chilometrico visto che non accennava a staccare le dita dal suo cellulare..

Devo ammettere che volontariamente o non,mi assalì un senso di gelosia,ponendo più a me stesso che ad altri,mille interrogativi,su una possibile ragione per la quale Miranda potesse sorridere.

Dopo due ore di viaggio,entrando dalla porta di servizio dello studio in cui si trovava la radio,mi ritrovai dentro un luogo moderno e fascinosamente arredato,conobbi Michael e dopo le dovute presentazioni lo seguimmo verso la saletta dove solitamente conduceva le sue puntate.

Miranda e Tilo rimasero dall'altra parte della stanza,quella dove vi era il tecnico dell'audio,io mi sedetti comodo davanti a Michael,indossai delle cuffie dopodichè diede il via e fece partire la trasmissione,presentandomi poco dopo.

"Signore e Signori,Ladies and Gentleman eccoci di nuovo in onda,con una nuova puntata in compagnia di un nuovo ospite,nostro connazionale,ex front man e cantante di una band che si sciolse nel lontano 2010,ecco a voi Strify.."

"Salve a tutti,sono felice di poter essere qui stasera.."

"Oh,siamo felici noi di poterti avere come ospite,inanzi tutto come stai?"

"Oh,dopo quasi una settimana e mezzo di cure per l'influenza sto in ottima forma,o almeno credo,e sono pronto per tornare all'attacco" -risi appena-

"Beh per quelli che fanno il mestiere come il tuo,presumo sia difficile starsene fermi per molto tempo.."

"E' difficile si,è un trauma non potersi muovere ed uscire per sbrigare tutti gli impegni che hai,e disdirli poi è bruttissimo.."

"Immagino,comunque sei all'attivo con diverse demo e video annessi,come procede il lavoro?"

"Abbastanza bene,sono soddisfatto di quello che sto facendo,e tutto grazie a chi mi sta accanto,e a chi collabora con me come ad esempio l'ex batterista della band dove cantavo,è stato lui a fare le riprese dei video e ad aiutarmi montare i pezzi delle demo"

"Un tuo possibile album? Quando potremmo ascoltarlo?"

"Essendo un perfezionista nato,credo che ci voglia del tempo per quello.." -sorrisi-

"Beh,attenderemo dunque l'uscita dell'album e quando accadrà di riospiteremo, ma prima di continuare l'intervista,dovrei leggere un messaggio che ci è arrivato da parte di una tua fan..sei pronto a sentirlo?"

"Certo,vai pure sono curioso anch'io.." -risi istintivamente-

"Bene allora vado..

'Spero vivamente che possano leggere questo messaggio,

Tu sei una persona troppo dolce e molto ammirevole.

Hai avuto la forza di abbattere la delusione che hai avuto dalla rottura della band.

Fossero tutti come te,tutta quella gente che dice di amare la musica poi si ferma ad ogni minimo ostacolo.

Tu no,tu sei diverso,ed è per questo che io personalmente ti ammiro.

Ti domanderai chi possa essere dall'altra parte di un pc o un cellulare a scriverti questo.

Credimi,sebbene ci siamo visti diverse volte,io da quelle poche volte ho capito di che pasta sei fatto.

Il mio vuol essere un incoraggiamento a te come persona e come artista,un incoraggiamento a non mollare mai,molta gente è al tuo fianco a sostenerti,e lo fa sin dalla cosìddetta 'Notte dei Tempi'.

E' grazie a te se sto bene,ho passato un periodo buio,ma poi ascoltando la tua voce e pensando al fatto che tu non molli mai,mi sono in un certo senso risollevata.

Tieni duro,i tuoi fans ti sostengono sempre e comunque.'

In quel momento,alla fine della lettura di quel messaggio,formulai automaticamente delle ipotesi su chi potesse essere il mittente.

Sarebbe potuta essere una delle mie migliori amiche che attualmente abitano lontano da me,sarebbe potuto essere davvero qualche fan,o qualche componente della band con il quale sono rimasto in buoni rapporti.

"Beh è un bel messaggio,secondo chi può esser stato?" -chiese Michael-

Dopo la sua domanda mi balenarono in testa le immagini di Miranda che in macchina era perennemente attaccata al suo cellulare,chissà quante volte aveva potuto riscrivere quel messaggio.

"Oh beh,so bene chi può essere stato.."

Sorrisi girandomi verso Miranda che mi salutò con la mano timidamente,e fu lì che ebbi la conferma che il mittente del messaggio era proprio lei.

 

 

Angolo dell'autrice: Eccomi con un nuovo capitoletto :3

Stavolta è un po' più lunghetto del solito u.u

Beh,che ne pensate?Come andrà a finire la giornata?

Che dirà Strify a Miranda al proposito del messaggio?:3

Sono ben accette le critiche ma anche i commenti positivi u.ù

Baci e alla prossima!
 

BloodlyJane.

 

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Capitolo 9
*** A young night,by our side. ***


Miranda's point of view:

 

"E' andata abbastanza bene direi.." -intervenne mio zio,nel bel mezzo delle nostra passeggiata-

"Oh si,ho avuto la possibilità di rispondere a tutto ciò che mi è stato chiesto facendomi allo stesso tempo della pubblicità.." -rispose infilando le mani automaticamente nelle tasche della giacca-

"E sentimi un po'..cosa sarebbe questa storia della linea di abbigliamento,che vorresti creare?"

"Ahh Tilo,te l'ho già spiegato si e no,una ventina di volte,ho voglia di lanciarmia anche nel campo della moda,sarebbe un'idea fantastica,per chi vorrebbe imitare il mio stile,soprattutto se i prezzi,agli occhi degli acquirenti,saranno convenienti" -annuì deciso-

Continuavo a starmene in silenzio,rendendomi conto ad ogni secondo che passava,che amavo sentirlo parlare,anche con quel suo modo di parlare così logorroico,che solo a pensarci,delle volte ti può far mancare il fiato.

In quel momento però,non lo davo a vedere,ero semplicemente travolta dai miei pensieri,e fu proprio la voce del mio adorato zio,a riportarmi in un certo senso,alla realtà.

"Allora,io me ne dovrei andare,voi che fate?"

"Per una volta,ci comporteremo da comuni mortali,torneremo a casa in treno.." -lo assicurò il biondo accennando una risata-

"Siete sicuri? Voglio dire,fa anche freddo.."

"Di che ti preoccupi Tilo? Vedrai che camminando il freddo scomparirà " -annuì vago-

"Sinceramente,mi preoccupo più per mia nipote che per te.." -rise scherzosamente,scomparendo nella macchina,accennando un saluto con la mano sinistra-

Non so cosa avesse in testa il biondo,fatto sta che mi ritrovai ad annuire,come a voler rassicurare mio zio,che già da un pezzo era andato via in macchina.

"Volevi tornare a casa,Miranda?"

Era stranamente,più dolce del solito,e aveva quei due occhioni puntati nei miei,che mi rendevano quasi paralizzata.

"No no,figurati non avrei avuto niente da fare" -sorrisi percettibilmente-

"Ecco,almeno potremo passare una serata diversa dal solito.." -sorrise porgendomi un braccio,prima di continuare la nostra passeggiata-

"Giusto,poi uno come te,non puo' annoiarsi.." -conclusi scoppiando a ridere-

"Potrei offendermi sai?" -scoppiò a ridere,dopo essersi finto offeso-

"Però devo ammettere che in effetti hai ragione,io sono fatto per la mia vita,per i divertiimenti ed i lussi,fino a quando mi sarà possibile,quando poi,un giorno tutto questo finirà me ne farò una ragione,ma intanto sono sicuro di vivere senza rimpianti.." -concluse sorridendomi-

Con un gesto estremamente galante,mi porse il braccio,facendolo intrecciare al mio,intraprendendo quella che sarebbe stata la nostra lunga passeggiata,in una città della quale poi,sapevamo ben poco.

"Comunque,ti ringrazio per il messaggio,che mi hai mandato alla radio..è stato carino da parte tua.."

"Ma figurati,per così poco poi.. E' stata una cosa che ho pensato durante il tragitto..

Pensavo che,sarebbe stato carino,ricevere l'incoraggiamento da qualcuno,per un buon inizio.."

Riprendendo a parlare dei suoi e dei miei progetti futuri,anche quelli a parte musica e studio,ci incamminammo alla scoperta di quella misteriosa città,sotto la luce della luna e con la notte che era decisamente dalla nostra parte.

 


                                                                                                                       __________________________________________

 

Angolo dell'autrice: Eccomi con un altro capitolo,di questa famosa storia u.u

Purtroppo,non riesco ad essere costantemente presente,ma appena posso cerco di aggiornare, spero che anche questo vi piaccia..

Anche se desidererei ricevere qualche vostro parere :3

Baci e abbracci.
 

JinxxedOutLawGirl.

 

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Capitolo 10
*** Lie to myself. ***


Miranda's point of view:

"E da quel momento in poi,abbiamo deciso di interrompere ogni tipo di rapporto con la casa discografica,non aveva senso continuare a pregare chi,invece,ci voleva sbattere fuori senza sentire ragioni,senza avere una seconda possibilità..è stato un duro colpo,ma poi chi più chi meno,ci siamo ripresi tutti"
 
Eravamo seduti da circa due ore,in un tavolino di una pizzeria sita al centro della città,dove ci trovavamo da quel pomeriggio.
Si erano fatte le dieci passate e io,insolitamente,cominciavo a sentire il peso della stanchezza,legata al lavoro e allo studio.
L'unica cosa che mi sollevava,sebbene mi portasse tristezza per il semplice fatto che le cose sono come vorrei,era di la sua piacevole compagnia e il suo modo di parlare,così logorroico,che ti manteva sveglio anche se non dormivi da dieci notti di fila.
Mi aveva appena raccontato alcuni dettagli,circa lo scioglimento della band nella quale tempo fa,fungeva da vocalist.
Vedevo in lui,la tenerezza ma anche la tristezza,per un progetto andato in fumo e al quale teneva moltissimo.
 
"Beh,l'unica cosa che ti posso e sento di dire,è che queste chiamiamole pure 'esperienze', servono  anche a far crescere chiunque vi si trovi nel mezzo. Secondo me,da quel poco che so di te,posso dirti che tu ce la potresti fare benissimo a sfondare come solista,non ti manca ne la bravura ne la presenza scenica e poi sono sicura che i tuoi fans aspettano solo questo,rivederti cantare dal vivo" -ammissi sorridendo in leggero imbarazzo-
"Ti ringrazio,sei una delle poche che crede ancora in me,a parte ovviamente i miei fans.. continuo ad andare avanti proprio per le persone che mi incoraggiano oltre che per me stesso e per l'amore nei confronti della musica..Comunque perdonami,torno subito"
Mentre Strify si era alzato,con la scusa di andare in bagno,per poi pagare probabilmente il conto,io ero li seduta ancora al tavolo,continuavo a giocare con l'ultima patatina rimasta nel piatto,avvolgendola nel resti del ketchup.
Era vero che lo conoscevo da poco,ma era anche vero,che mi piaceva stare in sua compagnia.
A volte,forse in balia della confusione,cercavo di evitare di stargli vicino,a meno che non fosse strettamente necessario.
Era anche vero,che se non prima mi sarei liberata del macigno che avevo sullo stomaco,sarei finita coll'impazzire.
Persa per com'ero nei miei pensieri,non mi accorsi nemmeno,che lui poco dopo fu di ritorno al tavolo.
"Allora,che ne dici?Torniamo a casa?" -mi chiese mentre indossava il cappotto-
"Mh?"
"Ti stavo chiedendo se ti va di ritornare a casa" -rise appena divertito-
"Si si certo,scusami ero immersa nei miei pensieri" -sorrisi appena,sperando che non mi ponesse domande-
 
Raccolsi quindi la mia borsa e mi ricomposi,salutando il ragazzo e la signora che stavano dietro al bancone,un attimo prima di uscire.
Una volta fuori,fermammo un taxi,per recarci alla stazione e prendere un treno diretto per Berlino.
Sentivo che se avessi aperto bocca,sarei finita col scoppiare a piangere,quindi ho cercato di evitare in tutti i modi di cominciare io qualsiasi discorso.
"Sei così taciturna,è tutto ok?" -mi chiese una volta arrivati a casa sua-
"Si certo,sono solo stanca,mi sono alzata presto ed inoltre non era previsto che seguissi te e mio zio" -risi appena-
"Ti ci dovrai abituare cara,perchè tu verrai ovunque con me,ammesso che quelle volte tu non abbia altro da fare" -rise appena,sospirando e lasciandosi andare sul letto-
"Ci proverò,allora" -ammisi schiettamente senza pensarci più di tanto-
"Me lo prometti? Sai oggi averti li,alla radio è stato importante per me" -ammise guardandomi sinceramente con quegli occhi dolci ed immensi-
"Certo,ti prometto che ci provo,sono anche la tua truccatrice personale,quindi tu hai la precedenza su tutto,visto che vengo anche ben pagata"
Scoppiai a ridere,facendo ridere anche lui,anche se in quel momento avrei preferito,che le cose stessero diversamente,starmene li sul ciglio della porta e vedere lui seduto al centro di quell'immenso letto matrimoniale,non mi aiutava di certo a stare meglio psicologicamente.
 
"Guarda che se ti avvicini non ti mangio mica,non sono ancora arrivato a questi livelli" -rise,facendomi segno di sedermi accanto a lui-
"E tu che ne sai,che io non sia un'essere del male?Non ti conviene che mi avvicini"
Risi appena,cercando di nascondere quella che era l'amara verità,amare qualcuno,senza che l'altro sappia nulla.
"Comunque è meglio se torni a casa,si è fatto tardi"  -sussurrai appena-
"Se vuoi,puoi restare da me,c'è tanto spazio qui. . ." -mormorò appena,guardando distrattamente nel vuoto-
"Ti ringrazio davvero,ma è meglio se io vada,non vorrei approfittarne,magari sarà per un'altra volta" -conclusi-
 
Dopo averlo salutato,augurandogli la buonanotte,percorsi quell'immensa rampa di scale,che mi portava al piano inferiore ed uscì  dalla porta centrale,richiudendola con cuore in gola.
Una volta arrivata a casa mia,mi svestì rimanendo con l'intimo,indossando poi semplicemente un top per la notte,presi una bottiglia d'acqua come d'abitudine,salì in camera mia e mi misi sotto le coperte,controllando per l'ennesima volta,che non ci fosse nessun messaggio sul mio cellulare.
Dopo pochi minuti,che ero riuscita a prender sonno,sentì vibrare il cellulare,allungai pigramente il braccio per prenderlo e vedere chi fosse e alla vista del suo nome e di quelle poche,ma significative parole,ero sicura che stavo per impazzire..
 

"Sai,credo che tu mi piaccia..credo di amarti".
 
 
Angolo dell'autrice: Oh là! Eccomi tornata dopo mooooolto tempo,con un nuovo capitolo..
La causa della mia mancanza,come ho già scritto in un capitolo di un'altra storia,è dovuta al fatto che non ho più un pc mio e l'ispirazione mi ha anche abbandonata per diversi giorni..
In ogni caso spero di farmi perdonare con questo capitolo e con gli altri a venire..
Vi avviso già da ora che se non doveste vedere un aggiornamento entro una settimana,vorrà dire che non ho avuto l'ispirazione per continuare..
In ogni caso anche le recensioni,sono ben accette C:


Bacioni JinxxedOutlawGitrl.
 

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Capitolo 11
*** CHIUSURA E PROSSIMA ELIMINAZIONE DELLA STORIA. ***


Ho deciso di terminare qui questa storia. Mi dispiace per chi la stava leggendo "silenziosamente" ma al momento,e già da un pó, mi ritrovo senza stimolo ne ispirazione,per continuare. Non la cancellerò,così semmai mi ritornasse l'ispirazione,posso coMunque continuarla. Grazie per quei pochissimi commenti,grazie a chi la stava leggendo. Xoxo JinxxedOutlawGirl.

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