Aria

di annagioia95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** LA MIA VITA STA PER CAMBIARE ***
Capitolo 2: *** Ma che c**** ci fai tu qui ***
Capitolo 3: *** i'm a genius ***
Capitolo 4: *** Sei stupenda 1°parte ***
Capitolo 5: *** E poi BOOM ***
Capitolo 6: *** è una queatine di principio (p.2) ***
Capitolo 7: *** Andrew ***
Capitolo 8: *** Ti corrego, io ERO una belieber ***
Capitolo 9: *** stile Bieber Puttaniere Non Sapevo Fossi Una Belieber ***
Capitolo 10: *** Sciogliti ***



Capitolo 1
*** LA MIA VITA STA PER CAMBIARE ***


Eccomi, io Arianna Devis (Aria per gli amici), spaparanzata sul mio bel divano di pelle color avorio. Sono una ragazza molto particolare, ora vi spiego: ho un viso dai lineamenti molti delicati, la gente che mi conosce lo definisce angelico. Ho la classica bocca a cuoricino, delle fossette che spuntano fuori quando sorrido e ho gli occhi verdi … mmm no! Mi dispiace non sono la solita ragazza –capelli biondi occhi chiari- io ho gli occhi color cioccolato con dei riflessi dorati e dei capelli lisci color rame, con delle sfumature naturali sulle punte. Una mia particolarità è avere le lentiggini sul tutto mio naso all’insù e sulle gote, e una carnagione lattea. Io la odio perché ogni estate vedo tutte le mie amiche con una abbronzatura fantastica e io … beh io rimango bianca … Tutto di me fa pensare ad una ragazza “dolce”, ma il mio stile no. Mi piacciono i jeans strappati, le maglie con le borchie e solo e soltanto scarpe da ginnastica. È un bel contrasto che io amo da morire .. ma tornando a noi, mi ritrovavo da sola a casa alle 5 di pomeriggio del 15 settembre. Compiti finiti, ero veloce a farli anche se alcune volte erano davvero molti, troppi, dato che frequento il terzo anno del liceo scientifico con indirizzo Cambridge. Se vi state chiedendo cosa sia ve lo spiego subito: si tratta di fare 7 materie in lingua inglesi con insegnanti madrelingua .. e no non sono pazza è mio padre che mi ha chiesto di frequentarlo. Si lo so potevo anche dire di no ma da quando mia madre ci ha lasciati 10 anni fa cerco di accontentarlo sempre. Lui è quasi sempre fuori per lavoro ed è costretto anche a lasciare l’Italia qualche volta. Guardo l’ora sul display del mio samsung s advance. Ma non è possibile sono ancora le 17:10, ma perché il temp-. Non finisco il mio pensiero che il cellulare si mette a suonare –never say never- di Justin bieber. Al suono di quella voce il mio cuore perde un battito. Sapete io ero una belieber. Appunto ERO. Io mi sono accorta che Justin non è più il “mio justin”… è cambiato … è cresciuto ma diventando un’altra persona. Lui amava le sue belieber. Appunto amava… e lui non le ama più, una persona che ama qualcuno non gli sputa addosso e poi ride di loro, non si fa vedere totalmente ubriaco dalle persone che ama e soprattutto non si fa fotografare ogni sera con una ragazza diversa! Come faccio a sapere che non sono dei fotomontaggi o storie inventate? Beh mio padre è un giornalista e il suo capo lo ha spedito in Canada per fargli fare un’intervista. Io ero felicissima perché mio padre avrebbe incontrato il mio ex-idolo. Ma quando mi ha inviato quelle foto per farmi aprire gli occhi mi è caduto il mondo addosso. Questo è accaduto circa qualche settima fa e mio padre sarebbe dovuto tornare stasera. Ma tornando al mio telefono risposi
-Pronto?
-Ehi tesoro, sono Effy!
-Ehiiii com’è chiami?
-Ti va di uscire stasera verso le 21 al parco??
-Non lo so … stasera ritorna mio padre dal Canada volevo stare un po’ con lui …
-Perfetto allora ci vediamo da te alle 21, siamo i soliti: Luca, Lorenzo e Jen così salutiamo David..ci vediamo stasera dolcezza
E riattacca … tipico. Passa qualche ora e intenda a cucinare la carbonara, il piatto preferito di mio padre, sento il portone aprirsi facendo apparire mio padre. Mandai a farsi fottere la pasta nella pentola e lo stritolai in un abbraccio. Mi era mancato tantissimo.
-Tesoro come stai?
-Io come sto? Sei tu che sei volato in Canada! Come stai tu casomai!!
-Io sto bene … mi riferisco al cantante
-Come dovrei stare? Sono dispiaciuta e mi fa male vedere che persona è diventata ma non ci posso fare niente! Quindi prima che la pasta diventi immangiabile andiamo a cenare!
Mio padre annuì lasciandomi un bacio sulla fronte e dirigendosi in cucina. Stavo ripensando a Justin .. uffa non ne potevo più!! Dai Aria concentrati su tuo padre è appena arrivato! Si hai ragione tu! .. Aspetta tu chi!? Andiamo bene ora parlo anche da sola. A interrompere il  flusso dei miei pensieri fu mio padre
-Sai in Canada ho conosciuto una persona, … una donna. E scattato qualcosa, penso di essermene innamorato.
Quasi mi strozzai con la pasta. Ero felicissima, mio padre sarebbe stato felice di nuovo!!!
-Papà ma è fantastico!!!!!!! Come si chiama? Ha figli? È carina? Si trasferirà da noi?
-Wow calma, non ti strozzare. Si chiama Pattie, ha un figlio, è molto carina… e per l’ultima domanda no, saremo noi a trasferisci da lei, in Canada a Stratford.
A quelli parole tutta la mia felicità fece puf!!! Magicamente scomparsa
-Come???!!! È come faccio con la scuola!? E i miei amici??! Sono felice che tu stia con qualcuna ma non puoi stravolgere la mia vita da un giorno all’altro!! Ho 16 anni cazzo, io resto qui!
-Mi dispiace non volevo stravolgere la tua vita, ma verrai con me, partiremo domani mattina. Sei troppo piccola. Frequenterai una scuola lì. Con la scuola che hai frequentato non ci saranno problemi con la lingua. E avrai tutto il tempo per farti degli amici nuovi … ti aiuterà anche il figlio di Pattie, non l’ho mai incontrato mi ha detto solo che ha 1-
Il discorso di mio padre fu interrotto dal campanello. Andai ad aprire quasi con le lacrime agli occhi. Mi trovai davanti i miei amici.
LUCA- Oh mio Dio Aria che succede??
In un attimo mi ritrovai tra le braccia di Luce, poco dopo si aggiunsero anche Effy, Jen e Lorenzo.
JEN- Ehi che succede?? Ci fai preoccupare così.
Ruppi l’abbraccio e guardandoli gli dissi del mio viaggio in Canada
LORENZO- Cosa??!! Per quanto tempo!!??
PAPà- Per un tempo indeterminato … ora è meglio che andiate, Aria deve preparare le sue valigie.
Effy scoppiò in lacrime così come tutti gli altri e ci abbracciammo ancora
LUCA- Promettimi che ci sentiremo tutti i giorni!
IO- Certo!!
EFFY- Non ci dimenticare
IO- Impossibile .. non dimenticatemi
TUTTI- Impossibile
Rompemmo l’abbraccio e lasciarono casa mia. Io raggiunsi camera mia per fare le valigie piangendo a dirotto. Misi tutto dentro. Però non potevo pensare solo a me. Mio padre aveva il diritto di essere felice di nuovo, di avere una donna accanto. Ero stata una vera egoista! Mi addormentai con i sensi di colpa consapevole che il giorno seguente la mia vita sarebbe cambiata.
 

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Capitolo 2
*** Ma che c**** ci fai tu qui ***


-Ariaaaaaaaaaaaaa!!!!!! Svegliati ! Adessoooooo!!!! Ma chi era il coglione che mi svegliava così alle 4:00 di mattina! Ora gliene dico quattro! -Ma brutto co--- Oddio era mia padre! Certo che ora proprio rincoglionita di prima mattina, chi poteva mai essere ?! Che non lo sapevi che eri rincoglionita? Ehi ehi tu modera il linguaggio, sono le 4 di mattina è normale! Se se, basta che ci credi! Oh no ecco ci risiamo … parlo di nuovo da sola! Tornai alla realtà quando vidi lo sguardo assassino di mio padre puntarmi. -Ma brutto co, co, ah coatto papà. Perché mi svegli alle 4:00 del mattino?! Ohhh yessss grande, non si è accorto che gli stavo per dire coglione. Certo certo e adesso dirai che credi in Babbo Natale! Ehi vuoi sparire dalla mia testa!! -Che testa che hai Aria, dobbiamo partire abbiamo il treno tra un’ora, ti devi preparare. Quando hai fatto scendi che ti devo parlare. A quelle parole cominciai a preoccuparmi. Si sa quando un genitore ti dice “devo parlarti” non è MAI qualcosa di buono. Ma vabbè quello è un problema del futuro, ora devo pensare al presente. Mio padre è appena uscito dalla mia camera e io devo darmi una mossa. Scelgo i vestiti e mi faccio una bella doccia David Point of view Sono in cucina e penso e ripenso a quello che dovei fare. Dopo tutto Aria ha ragione, non posso stravolgere la sua vita da un giorno all’altro. Qui ha tutti i suoi amici e la scuola. Ma è troppo piccola, non posso lasciare da sola la mia bambina. È anche vero che io amo Pattie, pensavo che dopo Marie non sarei più riuscito ad amare così e invece … Pattie è così dolce e gentile, sarebbe una madre e un esempio perfetto da seguire per Aria. Già perfetto … e se stessi sbagliando? Mi sento così egoista! Però non posso farmi lasciare scappare Pattie. Ho deciso, sceglierà Aria. Mi fido di lei, saprà la giusta scelta. Vengo riscosso dai miei pensieri dalla mia piccola che entra in cucina. È così bella, la maglietta nera a manica a tre quarti con delle borchie su di esse che porta, gliel’hanno regalata i suoi amici. Quel pantaloncino grigio, penso di non averlo mai visto. Ed è anche un po’ troppo corto! -Ehi papà Buongiorno … di cosa volevi parlarmi? -Ehi ma quel pantaloncino? -Eh? Ah questo – disse indicandosi il pantaloncino, io annui e la lasciai continuare -Bello vero? L’ho comprato ieri! -Si ma non è un po’ troppo corto? Aria Point of view Oh ecco che ci risiamo! Meglio cambiare argomento alla svelta prima che mi dica di non metterlo più! -Papà ma allora che mi dovevi dire? -Ah si giusto. Ho pensato molto a quello che mi hai detto ieri, e penso che tu abbia ragione? La mia faccia in quel momento era tipo O.o . Mio padre che mi dava ragione?? Ok era per forza merito di quella Pattie, già mi piace. Mmm, quel nome mi ricorda qualcuno. Ma non mi viene in mente adesso. Fa niente facciamo continuare questa conversazione assurda -Non posso stravolgere la tua vita, quindi ho deciso che sai tu scegliere cosa fare Ecco ora ero sicura che stavo sognando. Non era possibile che mio padre abbia detto “scegli tu”!!!! Ok, non so chi tu sia Pattie ma è ufficiale IO TI AMOOOO … mmm perché è così familiare questo nome … ma non mi riesco a ricorda chi possa essere -Ehi Aria allora che vuoi fare? È tempo di fare l’adulta. Era vero che avrei dovuto lasciare tutti i miei amici e avrei dovuto ricominciare tutto da capo, ma non potevo comportarmi da egoista proprio ora. Mio padre ha appena trovato la sua anima gemella, non posso lasciarlo solo adesso. Magari un bel viaggio in Canada mi avrebbe fatto dimenticare cosa aveva fatto Justin. Siiii certo, se mai il contrario. Stai andando nello stesso paese dove è nato Justin Bieber, Stratford, ti ricordo. E poi dovrai anche conoscere Pattie. Si lo so che è lo stess- Aspetta un attimo! Stratford, Canada, Pattie ….no!! Ma che vado a pensare. La Pattie di papà non può essere la Pattie madre di Justin Bieber. A Stretford scommetto che Pattie è uno dei nomi più usati! Ne sono sicura! -Allora papà, ho deciso. Vengo con te! Tu hai finalmente trovato una persona che rende felice e non voglio lasciarti in questo periodo! Mio padre strabuzzò gli occhi e corse ad abbracciarmi, più che altro stritolarmi -Lo sapevo che avresti mi avresti capito tesoro! Allora pronta per partire? -Si andiamo! Arrivammo all’aeroporto, saliamo sull’aereo mentre mio padre mi lancia sguardi rassicuranti. -Ehi papà raccontami un po’ si Pattie. Beh avrei fatto delle indagini, io ero una belieber quindi sapevo quasi tutto su Justin e sua madre. Passarono cinque minuti -Papà, papà? Oh perfetto si era addormentato. Non gli davo torto, i miei occhi cominciavano a pesare e ben presto mi addormentai. Sentii una leggera sul mio braccio. -Tesoro siamo arrivati in Canada! I miei occhi si aprirono lentamente per lasciare posto alla vista di mio padre tutto contento e pimpante davanti a me. -Papà? -Si ? -Vuoi che perda la sensibilità al braccio o cosa? Fece un strana faccia, poi rivolse lo sguardo verso le sue mani intorno al mio avambraccio e le levò. -Scusa tesoro, e che non vedo l’ora di rivedere la mia Pattie. Pattie, la mie indagine … ok cominciamo con qualche domanda fondamentale. -Allora papà, Pattie com’è? Qual è il colore dei suoi capelli? -Sono neri … ma perché ti int- Non lo lasciai finire che subito risposi -Qual è il suo cognome? *tipregonondireMallette* -Hale , ma perché queste domande? OH MIO DIO, OH MIO DIO SIIIIIIIIIII …. Eh tu che hai da dire stupida vocina interiore ?! Che chi ride ultimo ride bene … ma smettila, sono stata proprio stupida! Figuriamoci se mio padre con tutte le Pattie del Canada e di Stratford si andava ad innamorare proprio di QUELLA Pattie. Assurdo. -Emm, niente papà, non ti preoccupare. Cose da ragazze. David Point of view Si lo so, lo so. Ho sbagliato a mentire alla mia piccolina. Ma non potevo dirle che la mia Pattie era QUELLA Pattie, che di cognome faceva Mallette. Non sono stupido, Aria mi ha così tanto parlato di .. di … QUEL COSO che ho assimilato tutto. Ma non ho potuto farci niente, al cuore non si comanda no?! E poi Pattie mi ha detto che Justin, o meglio “quel coso che ha ferito la mia bambina”, è via per qualche mese per una vacanza con gli amici. Avrò tutto il tempo di prendere una casa per me, Pattie e Aria, così da non permettere quel coso di toccare mia figli. Ho visto con i miei occhi come tratta le ragazze, e deve stare il più lontano possibile da mia figlia! So che Aria riconoscerà Pattie, ma di questo non mi preoccupo. So che capirà. Aria Point of view Lo vedevo pensieroso. Boh sono fatti suoi. Il taxi che abbiamo preso appena usciti dall’aeroporto ci ha portato a destinazione. Scesi dalla macchina e .. ma che cazz? Chi ci viveva in quella casa? Un esercito? È enorme... -Aria dai … avrai tutto il tempo per fissare la casa dopo. Ora aiutami con i bagagli. -S-si papà, arrivo. Presi le valigie che mio padre aveva lasciato a terra e mi incamminai verso l’entrata e mi ritrovai Pattie Mallette di fronte. Aspetta cosa?! Ma che ? Mi girai verso mio padre con uno sguardo assassino -Papà perché LEI è QUI? -Beh, vedi tesoro. Io mi sono innamorato di Pattie Mallette. Mi dispiace averti mentito prima, ma non volevo ti arrabbiassi -Beh ora sono più che arrabbiata! Sai quello che è accaduto con suo figlio, e tu mi porti nella stessa casa dove vive così ogni secondo posso pensare alla persona schifosa e puttaniere che è diventato?! -No tesoro, ho già pensato a tutto io, o meglio Pattie. Lo ha mandato qualche mese in vacanza con i suoi amici e quando ritornerà noi vivremo in un’altra casa. -Ah scusami papà. Non, non lo sapevo. -Dai non ti preoccupare, ora saluta Pattie, che poverina non ha capito nulla di quello che abbiamo detto Oh già adesso dovrò anche parlare in inglese . Che fottute palle! -Ciao Pattie, sono Aria. Sono molto felice di incontrarti, papà mi ha parlato molto di te. -Oh piacere mio, Aria. Tu già mi conosci. Mi ha parlato della tua brutta “esperienza” con Justin. Io ci ho provato a farlo cambiare, ma non vuole il mio aiuto. Io ci ho provato davvero, ma ho fallito. Una lacrima rigava le guance della mia futura matrigna, e poi un’altra ancora e un’altra. Sentii l’istinto di abbracciarla e così feci. Ruppi l’abbraccio e lei mi rivolse uno sguardo di gratitudine, poi mi disse: -Tuo padre mi aveva detto che eri una ragazza d’oro! Anche se dal tuo modo di vestire non si direbbe. Mi piace questo contrasto! -Awww grazie mille, è la prima persona che lo pensa Ok stima profonda per questa donna. -Ok allora forse mi perdonerai Feci una faccia strana, alzai le sopracciglia per incitarla a continuare -Dovrai dormire per alcune notti nella stanza di Justin, ma solo fin quando la tua non sarà pronta. La stiamo ristrutturando a posta per te -Ok, tanto è solo per qualche notte giusto? E poi state facendo ristrutturare una stanza per ME. Non fa niente dai. -Oh bene, allora sali le scale, è la seconda porta a sinistra. Ok seconda porta a sinistra. Presi le mie valigie e andai nella camera del mio ex-idolo. Che strano dirlo. Non dovevo pensarci, tra un po’ ci saremo trasferiti e non avrei visto Justin. Ecco la porta, la aprii e mi ritrovai in quattro mura dipinte di un viola scura, con un letto matrimoniale al centro della stanza, poster che lo ritraevano *montato* e di ragazze *maschio*. Cominciai a disfare le valigie e tra un messaggio a Jen, uno a Luca, una chiamata a Effy e una videochiamata a Lorenzo, si fece sera e io stavo praticamente dormendo in piedi. Non cenai nemmeno, il fuso orario mi aveva completamente scombinato. Mi cambiai, indossai una maglia larga di basket che mi arriva al sedere e … basta. Già tanto non mi avrebbe visto nessuno. Mio padre si sarebbe alzato la mattina alle 5 per andare a lavoro, e Pattie alle 7 sarebbe uscita per comprare i mobili per la mia nuova camera. Mi accasciai sul letto, senza preoccuparmi di disfarlo. Lo so sono troppo pigra xD. E mi addormentai. -ahhhhh! Ah ah ah ! Ma che cazz! Cosa erano … gemiti? Apro leggermente gli occhi, guardando verso l’ora. Sono le 7, a casa non ci dovrebbe essere nessuno. Mah, me li sarò sognati -Ahh, sii ahhh! Ok no non sto sognando. Apro gli occhi, accendo la lampada sul comodino accanto a letto e -AAAAAAAAAAHHHHHHH!! Oh Mio Dio ! Ma che cazzo ci fai tu qui?! Eh già avevo Justin Bieber mezzo nudo, steso sul pavimento con sopra una puttanella da quattro soldi, proprio davanti ai miei occhi -Oh Justin, mi potevi avvertire che volessi fare una cosa a tre Oh no quello era troppo, una cosa a tre?! Ma dove l’ha presa questa -Ma che cazzo dici?! Io non sono una troietta che va a letto con questa sottospecie di animale solo perché è Justin Bieber Sputai quelle parole con tutta la rabbia e la forza che avevo -Wow, calmati dolcezza. Lo so che mi vuoi anche tu, ma rispetta la fila Ok adesso gli sbrocco -Ma chi cazzo di credi di essere?! Solo perché sei un fottuto cantante famoso e montato non vuol dire che tutte le ragazze ti caschino ai piedi. E se mi richiami un’altra volta dolcezza ti castro. Spostò la ragazza che aveva sopra di se, le sussurrò qualcosa all’orecchio e la troia scomparve dalla camera. Poi mi guardò dalla testa ai piedi e si leccò il labbro superiore. Ok non è un buon segno. Ma perché … poi abbasso lo sguardo e vedo la mi bella maglietta che a stento mi copriva il sedere e lasciava intravedere le mie mutandine. Ma perché sono così stupida!!!! Rialzai lo sguardo e me lo ritrovai a un millimetro di distanza. Spazio Autrice Ecco il mio secondo capitolo, volevo prima di tutto ringraziare le persone che seguono e che hanno recensito la mia storia … vi adoro<3 <3 Scusate se è tutto attacato ma l'ho scritto dal cellulare, lasciate tante recensione SOON ...non pensiate sia corto sn 9 pagine di word!

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Capitolo 3
*** i'm a genius ***


Eravamo a un millimetro di distanza. Avevo i suoi occhi color caramello puntati sulle labbra. In essi scorgevo un lampo di malizia,e di …. Superiorità. Questo mi infastidiva e non poco. Dovevo andarmene, non sopportavo di vedere gli occhi del mio ex-idolo così. Non ci riuscivo, era più forte di me. Il problema era come. Ero seduta sul letto con lui che mi bloccava le gambe tra il letto e il suo corpo. Opzione 1: Tirargli un bel pugno su quella sua faccia del cazzo e perfetta … impossibile, con la forza che mi ritrovo mi sarei fatta male da sola. Opzione 2: Rotolare di lato … pronto? Hai le gambe incastrate! Ahh giusto Opzione 3: Stendere il busto sul letto e raggiungere con le mani il bordo del letto, così da potermi tirare indietro per liberare le gambe …. I’m a genius … ok no ma andava bene, let’s do it! Mi stesi sul letto e stavo per allungare le braccia all’indietro per trovare il bordo del letto quando sentii un peso su di me. -Bieber, levati ADESSO Dio quanto lo odiavo ! Naturalmente non mi ascoltò mi guardò con uno sguardo malizioso e incominciò a baciarmi il collo. Ok se adesso non si leva, non risponderò più di me! Si ok, lo ammetto, mi piace. Mi provoca brividi su tutta la schiena e NO ma che mi è preso, devo andarmene! Mmmm, potrei divertirmi un po’! Lo farò impazzire e quando non capirà più un cazzo me ne andrò. Batti il 5 ragazza! (?) Incominciai a fare movimenti contro il suo bacino, che presto accompagnò con la sua intimità che si stava indurendo contro la mia coscia. Adoro gli ormoni maschili, esplodono subito! Il ritmo dei nostri bacini si velocizzava sempre di più. Prossima mossa: gli incominciai a baciare il collo, lasciandogli baci umidi e scendendo verso i suoi pettorali. Piegò la testa all’indietro e gemette. ERA MIO ORAMI. Mi ero divertita abbastanza. Lo spinsi piano a stendersi letto. Mi misi a cani sulla sua intimità. Però, stava proprio impazzendo! Mi avvicinai al suo volto, lo guardai negli chi occhi e gli sfiorai la guancia con le labbra. Dopo che scesi dal letto e mi diressi verso la porta. Oddio stavo per scoppiare a ridere! La sua faccia era tipo “Ma che cazz?!”. -Cosa c’è?! Davvero ti aspettai che io sarei venuta a letto con te? Ora la sua faccia era tipo “Cosa hai detto? Nessuna rifiuta Justin Bieber” -Oddio lo pensavi veramente …. Allora DOLCEZZA ci sei cascato in pieno. Io e te MAI Ecco ora era incazzato. Mi guardò con uno sguardo carico do odio -Sei solo una puttanella Ora gli sbrocco. -Ma perché non vai a scoparti una troietta a pecorella, poi ti caga un coniglio che si scopa il bue e l’asinello di Cristo?! Ma come cazzo mi era uscito!? La sua espressione cambiò radicalmente: in mezzo a quel broncio si fece spazio un grandissimo sorriso che si aprì in una fragorosa risata Ma che cazzo aveva da ridere? -Ahahahah. Dio Aria è impossibile avercela con te! Fai troppo ridere. -Ma magari soffochi! Ma guarda questo! Meglio che me ne vada prima che gli salti addosso … per dargli un pugno … ovviamente. Apro la porta e la richiudo con forza. Sono le 8:00 e avevo ancora un sonno terribile. Beh questa casa è enorme ci dovrebbe essere un divano! Scesi due rampe di scale che mi portarono in una stanza bellissima. Era piena di lucine, quelle di natale. C’erano casse per la musica tutt’intorno alla stanza che era esagonale, uh c’era anche una postazione da dj eee … ecco il divano! Era di pelle rossa con penisola, andava più che bene! Mi stesi e ripresi il sonno prima interrotto da quel coglione puttaniere. Justin Point of view Stavo soffocando dal ridere, l’ho fatta davvero incazzare! Così la prossima volta non farà lo stesso errore. Già avete capito bene LA PROSSIAM VOLTA. State pur certi che in un modo o nell’altro sarebbe finita nel mio letto Sotto di me Ad urlare il mio nome. Dopo una serata in cui ero andato in bianco (mai successo), decisi di scendere nella mia stanza. Ora vi spiego, è una stanza tutta mia, sola mia. Con le casse per la musica, e la postazione da dj. Non ci era mai entrato nessuno, solo i miei amici più stretti: Chaz, Ryan e Fredo. A proposito! Stasera avevo intenzione di rimediare a ieri sera, mi sarei scopato anche 5 ragazze contemporaneamente. Justin Bieber non andava in bianco mai, MAI. Chiamai Chaz -Hei bro! -Hei Juss, perché chiami? -Stasera voglio divertirmi! Andiamo in discoteca, voglio farmi 5 ragazze! -Wow bro rallenta, non stai esagerando un po’ troppo! Una ragazza diversa a sera non ti basta? -Wow bro rallenta tu, io faccio quello che mi pare -Certo, ma sono il tuo migliore amico e adesso stai devvero esagerando. Comunque sono fatti tuoi. -Ecco perché sei il mio migliore amico! Comunque in discoteca alle 10, avverti tu gli altri, io devo andare -Certo Juss, ci vediamo stasera -Certo Chaz, a dopo Attaccai e scesi le scale in fretta. Aprii la porta e … wow … sembrava un ANGELO. Aria era distesa sul mio divano. I capelli ramati le ricadevano morbidi sulla spalla. Una mano era adagiata sul cuscino, mentre l’altra stava sotto. Ok ma che sto dicendo?! Mi sono rincoglionito, eh perché ho notato prima i suoi capelli invece di quella maglietta da basket che si era spostata leggermente, scoprendo un magnifico fondoschiena?! Deve essere l’assenza di sesso! Si per for - oh che labbra perfette, e quasi se le sentissi dire “Baciami, Justin, siamo tue” . Ok ma che cazzo sto dicendo?! *pensa al fondoschiena-Pensa al fondoschiena*… ideona! Ora glielo fotografo, così quando faccio sti pensieri da carie lo guardo. Posiziono la camera e scatto. Cazzo mi ero dimenticato di mettere il silenzioso! *NonMuovertiSennoSiSvegliaEVedeCheGliStaviFotografandoIlCuolo* Aria point of view *suonoDellaCamera* Ma che cazzo è stato? Apro lentamente gli occhi e non vedo nessuno. Alzo il mio busto reggendomi con gli avambracci e giro la testa di lato. -Justin!? Cosa cazzo stavi fotografando!? Un sorriso affiorò fra le sue labbra. Poi mi ricordai della mia fottuta maglia di basket! La guardai e notai che si era tirata un po’ su, lasciandomi il fondoschiena con i miei slip scoperti. Oh no, il mio povero culo! -Justin Drew Bieber cancella quella foto! ORA! -Sei matta, hai un culo da paura! Arrossisco di colpo … ma perché mi faceva questo effetto?! Justin si leccò il labbro superiore -E ora cosa c’è? -C’è che ancora il fondoschiena in bella mostra, e io sono ancora qui Diventai ancora più rossa di prima, se fosse mai stato possibile. Oddio, ditemi perché sono così stupida! Tell me the why??? Ok no. Aspetta si stava avvicinando, perché si avvicinava? Arriva quasi a toccarmi il naso quando devia e si avvicina al mio orecchio -Comunque sei ancora più swag quando arrossisci Mi avevo sussurrato quelle parole con una voce bassa e sensuale. Ma tanto io non ci casssss- -Justin -Shhh, lasciami fare piccola Aveva cominciato a baciarmi il collo, stava salendo. Saliva, saliva sempre di più. Era arrivato all’angola della bocca e NO, non potevo lasciarglielo fare! Stava per baciarmi, quando io mi sottrassi alzandomi dal divano, e lui cadendoci sopra. -Ahahahahahah , coglione! Ahahahha Non sono riuscita a trattenere le risate, mi dispiace ma era troppo divertente! -Ma che problemi hai? -Scusami? Io ho problemi? Sei tu quello caduto su un diano non io Si alzò e si ricompose, era un po’ … deluso? Justin deluso, questa mi era nuova -Non è per quello, perché non mi vuoi? Mi irrigidii, e vidi lui serrare i pugni -Justin, te lo ripeto: io e te MAI. Ficcatelo in testa! Mi girai per andarmene quando -Nessuno rifiuta Justin Bieber! -L’ho appena fatto io Continuai a camminare, salendo le scale sentii Justin urlare -Sarai mia! È una promessa Quello era proprio andato. E mi aveva fatto pure passare il sonno. Decisi di farmi una bella doccia e vestirmi. Andai in camera di Justin, dove avevo lasciato la valigia. Presi una maglia blu con la parola LOVE color rosa chiaro sul davanti e dietro tutta strappata, dei blu jeans stretti con dei piccoli tagli qua e la e le mie superga sfumate la punta era rosa e man mano che arrivava al tallone diventava azzurra. Ah ovviamente anche l’intimo Entrai in bagno, mi spogliai ed entrai nella doccia. Tutto bene fin quando non sentii un rumore metallico Spazio autrice Scusate se il capitolo è di nouvo attaccato, ma l'ho postato dal cellulare, ho aggiornato tardi xk mi hanno ammazzato di compiti scusate <3 <3 Spero che vi piaccia e che mi facciate sapere cosa ne pensate nelle recensioni... a presto <3 <3 <3

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Capitolo 4
*** Sei stupenda 1°parte ***


Tutto bene fin quando non sentii un rumore metallico provenire dalla porta. Presi subito l’asciugamano che avevo poggiato sul box doccia, e lo avvolsi intorno al corpo. E ora non dirò “chi è ?” come quelle deficienti nei film horror, come se l’assassino rispondesse “Sono io, sono qui attenta che sto per venire ad ucciderti” -.-, so già chi è. E so anche di aver dimenticato di chiudere la porta a chiave. Eh si so anche di essere una deficiente assolutamente stupida e senza cervello. Come ho fatto a dimenticarlo?! -Justin non fare lo stupido, esci immediatamente dal bagno Nessuna risposta -Justin!! Mi stavo stancando di quei giochetti da ragazzini da tre anni. Aprii la porta della doccia,e uscii fuori, con l’asciugamano ben stretto tra le mani. Non sono stupida, so quali sono le intenzioni di Justin. Lo trovai seduto sul water a ridere come un deficiente in preda alle compulsioni. -Che hai da ridere? Esci subito -E perdermi questo spettacolino? -Bene allora me ne vado io Andai verso la porta, spinsi la maniglia in giù ma la porta non si aprì, poi notai che mancavano le chiavi. Dio ora lo uccido -Justin dammi quelle cazzo di chiavi -Ahahaha, pensi che sia stupido o cosa? Non uscirai di qui con tanta facilità -Justin dammi le chiavi, ADESSO Mi stavo incazzando, penso che l’abbia notato dato che un sorrisetto malefico gli sia stampato in faccia -Sei sexi quando ti arrabbi *NonArrossireNonArrossireNonArrossire* , ecco ti pareva. Sentii il sangue affluire sulle mie gote. Stavo arrossendo. Ma perché succedeva a ME. Perché mi faceva questo effetto! Mi girai immediatamente -è inutile che ti giri, ho visto l’effetto che ti faccio. Arrossisci sempre quando ti dico che sei stupenda O MIO DIO. Lui non aveva mai detto che ero stupenda! Mi ha detto sei swag e sei sexi, tutti commenti che si usano per portarsi a letto una ragazza. Ma stupenda, stupenda è l’aggettivo che usa un ragazzo con la sua fidanzata. Che rende speciale la ragazza a cui viene detto. Forse anche Justin provava qualcosa per me. Aha l’hai detto! Detto cosa? ANCHE lui prova qualcosa, quell’ ANCHE implica che ANCHE tu provi qualcosa. Finalmente ce l’hai fatta ad ammetterlo. Ammettere cosa?! Io non ho ammesso proprio niente, l’unica cosa che provo per lui è odio. Non serve a niente mentire a se stessi, soprattutto alla tua vocina interiore … No non è possibile, io non provo niente per lui. Nononononononononono. Ok basta mentire, mi piace. Forse lo amo? Non penso, se ami una persona, ami il carattere, il fisico, i modo di fare,tutto. Oh ma che cazzata. Perché adesso il cuore si mette a dire “No questo è troppo permaloso, questo troppo stupido” .Non si decide, succede e basta. Quindi sono innamorata di Justin ? SPAZIO AUTRICE Mi dispiace che il testo sia così io ho provato a metterlo in codice HTML ma il risultato è lo stesso, non so più che fare...il mio computer è mongoloide. Cmq sperovi sia piaciuto lo stesso, recensite a presto <3 <3

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Capitolo 5
*** E poi BOOM ***


Io amvo Justin? ...nah.Mi piaceva si, ma era solo attrazione fisica. Lo vidi arrossire di colpo. Si era appena sputtanato da solo! Situazione interessante -Cosí io sarei stupenda -Cooosaaa? Io detto swag -Ahahah certo... Mi dispiace ma per te ma ci sento benissino -Amplifonnnn... Secondo me ti conviene fare la prova -Sisi ..puoi dire quello che vuoi Bieber ma sappiamo entrambi cosa hai detto veramente Gli lanciai un'occhiolino, mi avvicinai a lui. Ero sempre più vicina. Mi avvicinai al suo orecchio e gli sussurai -Justin? Rabbrividì al suono della mia voce, della mia vicinza. -Si? La sua voce tremò leggermente quando la mia mano si appoggiò sul suo braccio, facendola seguire tutto l'avambraccio per poi arrivare alla mano nascosta dietro la schiena. Eccola! Ho trovato la chiave. Ok, piano non si deve accorgere che gli sto aprendo la mano. Ecco che mi vengono in contro gli ormoni maschili Avvicinai il mio corpo al suo, facendo sfiorare i nostri bacini. Deve desiderarmi... Si insomma ... Si deve eccitare. E direi che stava funzionando dato che sentii una "presenza" sulla mia coscia. Ritrassi il viso per guardarlo negli occhi. Mi avvicinai pianissimo. Sentivo che stava morendo dal desiderio di avermi..... Ma sará per un'altra volta. Ora ho le chiavi in mano. -Ci sei dinuovo cascato E indietreggiai di colpo. La sua faccia assunse la forma di un punto interrogativo -Che?! Prima che gli rispondessi, andai alla porta e la aprii -Ma cosa? Ma quando?!

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Capitolo 6
*** è una queatine di principio (p.2) ***


-Quando il tuo pacco ero preoccupato a indurirsi sulla mia coscia. Ci sei cascato Bieber, per la seconda volta. -Non così piccola Ora ero io a non capire. Prima che potessi proferire parola entrò in bagno. Mah! Sarà impazzito tutto in una volta. Poi capii. I MIEI VESTITI CON L'INTIMO. Li avevo lasciati in bagno. Voi penserate "ma perchè non prende altri vestiti e intimo" Eh no, è una questione di principo! Non gliela darò vinta. -Cos'è una terza di pizzo nero? Accattivante, mi piace DOLCEZZA Ora aveva superato il limite. Mi diressi verso la porta. Le chiavi le avevo io, quindi sarei potuta entrare facilmente. Eh come non detto. Justin tirava dalla sua parte la porta, forte, forse troppo per me. Dai che ce la posso fare. Inizio a spingere poggiando il corpo contro la porta con tutta la forza che avevo. E ad una certo punto. BOOM Justin lascia la presa, la porta si apre di colpo facendomi cadere in avanti Sul corpo di Justin Che cade insieme a me per terra. -Mi piace quasta situazione. -L'hai fatto apposta?! -Mmh nooooo-si -Bieber levati. I M M E D I A T A M E N T E!!! -Fammaci pensare, NO Rotai gli occhi al cielo sbuffando -Che vuoi da me?! -Ti voglio tutta per me, va bene anche per una sera... O una mattina Dopo di che si fiondò a baciare il mio collo. Eh no! Ora aveva prorpio rotto i cojoni. Alzai un gionicchio che gli finì dritto dritto nelle palle -Aaaaaaah... Sei matta?! Come faccio a farti godere se mi castri? Ora lo ammazzo..Come ho fatto ad avere un'idolo come lui?------------------SPAZIO AUTRICE-------------- Mi dispiace ke.la.storia sia tutta attacata ma la sto postando dal cell. Dato che non aggiornavo da un pò vi ho messo DUE capitoli.... Spero che vi piacciano e che lascerete tante recensioniiii <3 <3

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Capitolo 7
*** Andrew ***


Si accasciò alla mia destra per il dolore della ginocchiata. E io avevo vinto, vinto V I N TO. Ok basta sembro una bambina di 5 anni. Meno male che te lo dici da sola. Ehiiii cosa vuoi tu nonna? Sisi, vuoi alzarti o rimanere ancora sdraiata sul pavimento? Ah già. Mi alzai, presi i miei vestiti e l’intimo, corsi in bagno e chiusi la porta A CHIAVE. Mi spazzolai i capelli e mi truccai leggermente. Volevo uscire da quella, volevo dimenticarmi per qualche oretta della mia vita schifosa e di Justin. Eppure mi chiedo: se sapesse che ero una belieber mi tratterebbe così? Qualche mese fa avrei detto con certezza di si, ma adesso … è tutto diverso, tutto cambiato. Basta! Non voglio pensarci. Esco dal bagno e lui …. Lui non c’è. Meglio così. Prendo la borsa con il cellulare e mi dirigo verso la porta. Finalmente fuori. Faccio un bel respiro, assaporando l’aria di Stratford. Cominciai a camminare senza meta, quando vidi un bar. Non avevo fatto colazione e il stomaco ne risentiva,stava cominciando a essere imbarazzante dato che brontolava. Decisi di entrare. Un profumo di cornetto appena sfornatimi invase le narici. E poi c’era l’aroma di caffè che invadeva il locale. Era veramente grazioso, le pareti erano tinteggiate di un verde molto chiaro, che se non fosse per il sole che entrava dalla vetrata che occupare tutta una parete, l’avrei scambiato per bianco. C’erano sia tavoli rotondi sia quei tavoli lunghi, un po’ più alti del solito. Intravidi la cassa. Arrivai per ordinare, e un ragazzo MOLTO carino mi si presentò davanti. Aveva gli occhi azzurri, sembravano un pozzo senza fine, ci potevi cascare vagare all’infinito senza desiderare mai di arrivare alla fine per goderti quello spettacolo assurdo. Capelli castani alla Zayn Malik e un sorriso mozzafiato. Questo sì che è un ragazzo e che ragazzo! -Buongiorno! Cosa vuole ordinare? - Em … succo d’arancia e un cornetto al cioccolato Ora mi fissava negli occhi e sorrideva ancora di più. Stavo per svenire. AIUTO. Gli sorrisi anch’io. Passò un minuto e la cosa si stava facendo imbarazzante. -Scusa, quant’è il costo? Dai su, muoviti. Non rimanere là impalato. -Oh, si … scusi. Sono 1.80 -Si ma per favore non darmi del lei, piacere sono Aria -Scusi, oh scusa. E che ci sono abituato a chiamare i clienti con il lei. Comunque piacere io sono Andrew -E che ha detto che io posso essere solo un cliente, e magari non un’amica. Sai mi sono trasferita da poco qui e non conosco nessuno. -Ma certo. Ehi il mio turno finisce tra mezz’ora. Ti va se dopo andiamo a fare un giro? Siiiiiiiii, ho fatto centro! -Certo. Però adesso posso avere la mia colazione. Il mio stomaco sta chiedendo pietà -Hahahah certo te la porto subito Quella mezz’ora passò in fretta, e il mio stomaco ora stava bene …. O quasi. Stare con quel ragazzo mi creava una strana sensazione. Andrew mi portò in un parco. Era davvero bello. Parlammo del più e del meno. Era simpatico e molto dolce. -Ehi io devo andare …. Mi dispiaceva andare via, ma dovevo affrontare il discorso “Justin” con Pattie che sarebbe dovuta tornare a casa a momenti -Oh, ti posso accompagnare a casa? -Certo, andiamo Si avvicinò a me e intreccio la sua mano alla mia. Forse era un po’ troppo presto, ci conoscevamo da si e no due ore. Ma stetti al gioco, lui era perfetto. Mi sentivo bene quando stavo con lui. -Siamo arrivati Attraversammo il vialetto e arrivammo davanti alla porta. Classica scena da film, ma non sarebbe successo niente -Mi piace stare con te. Che ne dici se lo rifacessimo? -Mi piacerebbe davvero tanto Mi lasciò un bacio …. Sulla guancia, che credevate? Oh mio Dio, ero arrossita! Mi guardò negli occhi, mi fece un sorriso perfetto e se andò. Entrai in casa e trovai Justin con le braccia conserte e uno sguardo infuriato davanti a me. Era incazzato? C’era qualcosa che non andava? E sti cazzi, problemi suoi. Gli passai vicino sbattendo contro la sua spalla. Apposta. Ma lui mi prese il polso con forza. Mossa sbagliata. Gli afferrai, con la mano del polso che stringeva, il polso della mano avvinghiata al mio polso e glielo rigirai. Facendogli mollare la presa e gemere dal dolore. Era come tutti gli altri. Mi aveva giudicato dal mio aspetto esteriore, non sapendo la forza del mio carattere. -Mi dispiace, ti sei messo contro la persona sbagliata. Non sono una semplice ragazzina, sono molto di più. Gli dissi tutte quelle parole guardandolo negli occhi. -Me ne sono accorto. Lo disse più a se stesso che a me, quasi lo sussurrò. -Chi era quello? -Sono cazzi miei … non ti deve interessare Stava per ribattere quando la porta si aprì e rivelò … -------------SPEZIO AUTRICE----------Ciaoooo finalmente ho aggiornato, oggi sciopero dei mezzi quindi niente scuola! Allora cosa ne pensate del capitolo?? Questo Andrew vi convince?? Lasciate tante recensioni kisses -A

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Capitolo 8
*** Ti corrego, io ERO una belieber ***


Si aprì la porta che rivelò un ragazzo biondo con degli occhi fantastici, aspetta ma quello è Ryan Butler! O mio Dio, Aria mantieni la calma, mantieni la calma. Ricorda sei arrabbiata con Justin. Oh ma vaffanculo Justin e tutto quando! -Ho davanti Ryan Butler!!!! Aaaaaaaaa …. posso avere un autografo?? Lascia la pesa da Justin e mi precipitai davanti Ryan con un sorriso a 32 denti. -Certo! Dove te lo faccio? -Aspetta vado a prendere un foglio ed una penna! Corsi, anzi volai per tutta casa per trovare un pezzo di carta ed una penna Justin Point Of View Ma era impazzita? Quando è entrato Ryan ha subito mollato la presa e si è precipitata da Ryan. Ceh lo sanno tutti che sono molto meglio io! È il mio migliore amico ma …. IO SONO MEGLIO. Come ha fatto a dimenticarsi di me in meno di un secondo? Bah, io proprio le donne non le capisco. Beh prima si, con lei è tutto diverso. È come se fosse al contrario. Anzi è proprio fatta al contrario! La vedo correre per tutta casa in cerca di un foglio da far autografare da Ryan -Ehi bro! Decido di rompere il silenzio -Ehi Justin! Chaz mi ha chiamato per la discoteca e sono passato a dirti che potrò venire. -Certo, tu vieni fino a casa mia per dirmi questo … lo sai che esiste il cellulare? Dai Ryan dimmi la verità -Ok, ok. Ti volevo salutare è da tanto tempo che non ci vediamo! Ok ora mi stavo innervosendo! Lo sa che non tollero le bugie -Bro, se mi dici un’altra volta una cazzata giuro che ti spacco la faccia! -Ok Juss, ma poi non ti arrabbiare con me! Mi stavo preoccupando, perché mi sarei dovuto arrabbiare? -Cosa è successo? -Ecco vedi … Non fa in tempo a finire la frase che Aria si mette davanti a me, porgendo a Ryan un pezzo di carta ed una penna. Da qui la vista non è per niente male, ma il problema con Ryan è più grande -Come ti chiami? -Aria! Era tutta “agitata”, come se stesse parlando con una persona famosa tipo … beh tipo me! Mi dava fastidio, di solito tutti impazzivano SOLO per me! Chaz e Ryan non li notava nessuno, o almeno quasi nessuno. -Ecco fatto … posso chiederti chi sei? -Cer- Non la feci finire che continuai io per lei. Sapevo che si sarebbe arrabbiata, mi piaceva provocarla! -è la mia nuova sorellastra rompipalle e racchia, figlia del nuovo compagno di mia madre Aria Point Of View Cosa?! Aveva detto che ero racchia e rompipalle? Come si permetteva, ora gli faccio vedere io. -Non eri tu quello che diceva che ero STUPENDA? Mi dispiace Justin ma a questo gioco non mi batte nessuno! -Te lo sarai immaginato. Sai avendo un figo accanto come me succede -Oh si, penso anche di essermi immaginata che tu sei un cantante di talento -Quella parte è tutta vera, DOLCEZZA È ora di fare sul serio -Anche la parte dove dici di amare le tue beliebers? -Quella soprattutto -Allora penso che hai le idee poco chiare in quella testa di cazzo che ti ritrovi -Come scusa? -Hai sentito -Beh allora ti posso assicurare che io le MIE beliebers le A M O. -Ah davvero. E quindi non proveresti mai a portarle a letto, chiamarle con nomignoli tipo “dolcezza”, fotografarle il sedere? -Mai, ma spetta questo co- Non finì la frase, forse ci era arrivato. Anche perché strabuzzò gli occhi. -Aspetta tu sei,tu sei u-una b-elieber? Deglutì rumorosamente, ecco, ci siamo. È l’ora della verità -Ti correggo Justin, io ERO una belieber Justin strabuzzò ancora di più gli occhi, mentre Ryan non capiva niente. Una lacrima stava per rigare il mio. Ma non avrei lasciato la soddisfazione a Justin di vedermi piangere. Così salii le scale corsi in camera mia, cioè quella di Justin. Mi buttai sul letto, ma poi pensai a cosa ci ha fatto sul letto. Una sensazione di disgusto si accampò nel mio stomaco. Mi girai intorno e riuscivo a vedere solo i suoi poster, quelli che lo ritraevano quando era ancora kidhraul, quando era ancora lui. Non ce la faccio, non ce la faccio! Mi manca l’aria. Scoppiai in un pianto disperato desiderosa di evadere da quel “carcere” che prometteva solo guai e tanta infelicità.-----SPAZIO AUTRICE---- Ehii ho messo il nuovo capitolo! Aria a finalmente rivelato di essere stata una belieber, ma adesso Justin che farà e soprattutto come reagirà? Fatemi sapere che ne pensate e recensite in tante .... una bacio xxA

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Capitolo 9
*** stile Bieber Puttaniere Non Sapevo Fossi Una Belieber ***


Ero ancora nella camera di Justin. Ero ancora seduta sul quel pavimento freddo. Stavo ancora piangendo. Non ce la facevo, non potevo, non volevo. Ma a questo punto non si tratta più di me, c’è anche mio padre. Anche se vorrei, non posso fare questo padre a mio. Non posso dirgli che voglio partire. Gli si spezzerebbe il cuore. Ma io proprio non posso. Cazzo Aria, da quando sei così vulnerabile? Vuoi forse dare la soddisfazione a quel coglione di non vederti più. No! Devi vederti ogni volta, ricordandosi quello che ha fatto ad una sua belieber. Deve soffrire come lui ha fatto con te. Hai ragione, gli leverò una volta per tutte quel sorrisetto malizioso dalla sua faccia da cazzo che si ritrova. Piano piano le lacrime si fermarono, quando sentii una mano accarezzarmi la mia spalla. -Tesoro, vedrai risolveremo tutto -No Pattie non si risolverà niente. Ma io non scapperò, non gli darò questa soddisfazione -Quindi lui sa? -S-si -Hai fatto la cosa giusta, hai il mio appoggio -Grazie mille Pattie Mi alzai e la abbracciai. Mi stavo sempre di più affezionando a quella donna. Gli volevo bene, e lei me ne voleva. Sentivo di avere di nuova “un’amica” che mi potesse dare i consigli giusti, a cui potessi raccontare tutto e che lei non lo avrebbe detto MAI a nessuno. -Hei indovina un po’? Domani potrai dormire nella TUA stanza Mi si illuminarono -Davvero, grazie mille Pattie! JUSTIN POINT OF VIEW Avevo davanti un Ryan che non stava capendo un cazzo e un Aria davanti che sembrava delirare. Ma poi si fece tutto chiaro, e mi mancò il respiro. -Ti correggo, io ERO una belieber Quelle parole mi avevano fatto male, come quando una lama ti trafigge il cuore. Anzi un dolore profondo. Lei era mia, già ERA. Una mia belieber. Che cazzo ho fatto? Non posso averlo fatto davvero, no non posso porca puttana! Sono cambiato … Non mi riconosco più nemmeno io. La vidi scappare di sopra con le lacrime agli occhi .. la stavo per raggiungere quando sentii una mano bloccare il mio bracciai. Mi girai -Ryan che cazzo fai? Lasciami A D E S S O -Mi dispiace Justin, hai già fatto abbastanza. Non sono stupido ho capito. Ti devo dire una cosa … te l’avrei dovuto dire prima ma … -Cazzo Ryan allora? -Ehm ecco … Non fece in tempo a finire la frase che la porta si spalancò … era mia madre. Cazzo, ora dovevo dirle che non ero andato alla vacanza che lei mi aveva pagato con la mia crew. Quando mi vide spalancò gli occhi -Ciao mamma … -Justin, che ci fai qui?! -Ehm, vedi non mi andava di andare in vacanza, volevo rimanere un po’ qui a Stratford e godermi l’aria di casa prima di ricominciare con le interviste e tutto il resto -Ok … hai già conosciuto Aria? -Si e ha pure combinato una delle sue cazzate stile Bieber Puttaniere Non Sapevo Fossi Una Bieleber! Ok Ryan comincia a correre hai le ore contate, ma dico io si era rincoglinito tutto in una volta? -Justin! … Mi hai deluso Quelle parole mi fecero male. Avevo deluso mia madre, io, io …. Non lo so nemmeno io! Cazzo la mia vita sta andando a puttane. Vidi mia madre salire di corsa le scale. -Bro … ma come cazzo te ne esci? -Scusa ma alla maniera Bieber ci saresti arrivato domani -Si ma … cazzo Ryan un po’ di tatto! Comunque che mi dovevi dire? -Ah già! Vieni andiamo a fare un giro. Ti dirò tutto -Ok Presi le chiavi di casa e il mio I-phone e uscii di casa seguito da Ryan ARIA POINT OF VIEW Ero in bagno … eh no non mi stavo tagliando, mi stavo solo rifacendo il trucco che era colato per via del pianto. Avevo appena finito, volevo rilassarmi. Ma di sicuro non nella camera di Bieber … aspetta c’è quella stanza col divano rosso! Scesi le scale e mi buttai sul divano rosso … aspetta un attimo! Domani sarei dovuta andare a scuola! Il mio primo giorno. Guardai l’ora sul display del mio cellulare, erano le 19. O.o devo scegliere i vestitiiii. Vi sembrerà strano ma io per scegliere i panni da mettere ci metto tipo due ore. Mi diressi verso la mia valigia, e la rovesciai tutta, fino a quando trovai l’outfits (non so cm si scrive D: ): un paio di leggins con una maglia bianca dell’Hollister con uno scollo a V sia davanti che dietro con del pizzo sulle spalle. Un po’ più “normale” del solito, ma il primo giorno dovevo fare una buona impressione sui professori. Si erano fatte le 20, e scesi per cenare. Ma quando scesi … ----SPAZIO AUTRICE--- Ciaooo bellezzeee ho finalmenete aggiornato! Dato che non so più che dirvi vi saluto xxA

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Capitolo 10
*** Sciogliti ***


Avevo appena scelto i vestiti per il seguente primo giorno di scuola. Si erano fatte le e un certo languorino si faceva strada nel mio stomaco, così decisi di scendere al piano sottostante per mangiare. Scesi piano le scale, un forte mal di testa si stava impossessando di me. Purtroppo la discussione con Justin di prima ancora ronzava fastidiosamente nella mia testa. Dovevo assolutamente trovare il modo di calmarmi, e che cosa ci potrebbe essere di meglio che una bella vaschetta di gelato al pistacchio per cena? Assolutamente niente. Arrivai in cucina aspettandomi di iniziare una breve discussione con mio padre per via della mia “alternativa” cena, ma non fu così. Davanti a me non c’era nessuno, se non una cucina vuota. Accogliente sì, ma senza il calore delle persone che ormai, mancava da anni dato la frequente assenza di mio padre. Ci ero abituata. Mi diressi verso il congelatore per prendere la mia “cena”, quando sentii una forte pressione sul mio avambraccio. Mi girai di scatto trovando davanti a me l’unica persona che avrei voluto uccidere a vista, e non scherzo A: Cazzo vuoi? J:Ehi, stai calma A:Non dirmi quello che devo fare, e ora lasciami. Non ho tempo da perdere con un coglione come te Sputai arrabbiata guardandolo dritto negli occhi. Non avevo paura di lui, io ero più forte di lui, io ce la potevo fare. Sostenevo il suo sguardo con superiorità, mentre il suo ardeva nel mio. Mi scrutava imperterrito con quegli occhi che avevo tanto ammirato e agoniato. Ricordo quando un giorno speravo di incontrarli e affogarci dentro fino a perdermici dentro. Ma adesso era lui a dover affogare nei miei occhi, perché di una cosa ero certa, non mi sarei mai fatta riabbattere da lui. J:Senti, mi dispiace per quello che è successo. Io non sapevo ch- Non lo feci finire di parlare. A:Già tu non sapevi. Eh ti pare una cazzo di scusa questa?! Questo non giustifica il tuo comportamento con le donne. Tu le usi e poi le getti a terra senza un minimo di tatto o di cuore. Mi avvicinai a lui, poggiando una mano sul suo petto in corrispondenza del suo cuore, senza mai interrompere il contatto visivo. A:Quello stesso cuore che prima ti guidava a scrivere poesie. Perché questo erano per me i tuoi testi per le canzoni, poesie. O dolci melodie che curavano anche il male più profondo. Le note che riuscivi a produrre erano le uniche che lentamente entravano nel mio cuore spezzato e nella mia insana mente. Mi facevi sentire speciale e bella, anche se non lo ero affetto. Mi facevi sentire amata, anche quando non lo ero. Mi facevi sentire leggera, anche quando dentro mi sentivo più pesante dello stesso piombo, che mi trascinava verso il basso ma poi arrivavi tu … e mi salvavi. Eri tutto questo per me Justin, ma non solo per me. Ci sono fuori altri miliardi e miliardi di persone che provano tutto questo. E quello stesso cuore che prima mi faceva perdere il fiato si è congelato. Non batte, non produce più quel calore che solo tu emanavi. Le lacrime offuscavano la mia vista, e facevo ormai fatica a trattenerle. Abbassai per un secondo lo sguardo, per poi rialzarlo e vedere tante goccioline uscire dagli occhi di Justin. J:Io … mi dispiace così tanto. Mi sto distruggendo da solo. Non so più che fare, come agire. È tutto così difficile. A: Se vuoi davvero scongelare il pezzo di ghiaccio che imprigiona il tuo cuore, comincia a cambiare. J:…. Justin P.O.V. Era lì che mi guardava con quei suoi grandi occhioni. Così dolci visti da fuori, ma così pieni di poter dentro. Che nascondevano un’incredibile forza al loro interno. Le sue parole mi avevano così tanto risollevato quanto distrutto. La pura e cruda verità. Già, me l’aveva appena spiattellata in faccia. Eccola lì, che cercava di liberarsi dalla mia presa. Ma non l’avrei lasciata libera, non prima di aver fatto una cosa. La guardai dritto negli occhi e poi … Aria P.O.V. Cercavo di liberarmi, non reggevo più quella conversazione. Lui ad un certo punto strinse di più la presa. Portò una mano sulla mia guancia e la accarezzò lentamente, mentre una mano stringeva saldamente il mio fianco. Una strana sensazione nacque alla bocca dello stomaco. Si avvicinò lentamente mentre mi guardava così intensamente, non capivo più niente. Il suo naso sfiorava il mio, mentre il suo profumo mi inebriava, e entrava piano nella mia testa, confondendomi le idee. Era vicinissimo. Stava per chiudere gli occhi e rompere tutte le distanze, quando presi l’iniziativa e avvinghiai le mia braccia al suo collo, e nascondendo la mia faccia nell’incavo del suo collo. Dopo qualche secondo di esitazione, sentii la sua forte stretta tenermi sempre più vicina a lui e in seguito un peso sulla mia spalla: la sua testa. Ci stavamo abbracciando. Lui voleva un bacio, ma ero troppo presto. Ma quanto mi sarebbe piaciuto assaggiare le sue labbra. Ma io, al contrario di alcune persone, la coerenza non ce l’ho in culo! Dopo qualche secondo ci staccammo, lui mi guardò e poi posò le sue labbra sulla mia guancia, regalandomi un’esplosione di emozioni. Portai la mano vicino alla sua guancia e la sfiorai delicatamente per poi avvicinarmi e sussurrargli all’orecchio con la voce più dolce e da diabete che potessi trovare un: A: Sciogliti Mi girai con calma, presi il mio gelato e tutto il necessario per mangiarlo e mi diressi verso la mia camera. Domani sarebbe stato un grande giorno, e dopo tutto quello che era successo oggi mi serviva proprio una bella dormita. Scusate per l’enorme ritardo, mi dispiace così tanto. Solo che con l’inizio della scuola mi ha stravolto e mi ha portato via la maggior parte del tempo, per colpa anche delle materie che faccio in più in inglese … spero che il capitolo vi piaccia e che continuerete a seguire la mia storia … Vi amo sistah

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