Ash, Come quello dei Pokemon!

di Laly_94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Non l'avrei rivisto più... ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 – Andiamo a Hyde Park? ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 – Come? ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 – Tu non capisci! ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 – C’era Una Ragazza. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6 – Che Bella Serata! ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7 – Ma Sono Innamorata? ***
Capitolo 8: *** SCUSATE ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 – Mi Stava Mentendo ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 – I Raggi Della Luna ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 – Che Compleanno Pt.1 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 – Che Compleanno Pt.2 ***
Capitolo 13: *** Capitolo 12 – Che Compleanno Pt.3 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 13 – I Miss You… ShaLaLaLaLa… I Miss You! ***
Capitolo 15: *** Capitolo 14 – Accordo ***
Capitolo 16: *** Capitolo 14 – Il Compleanno Migliore! ***
Capitolo 17: *** Capitolo 16 – Arriverà la fine, ma non sarà la fine. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Non l'avrei rivisto più... ***


 Capitolo 1 – Non l’avrei rivisto più…
 



 Ciao, sono Irene, ma tutti ormai mi chiamano Laly nel posto dove vivo perché pensano che sia molto più facile del mio nome!
Bene, la mia storia inizia in un piccolo paesino sperduto nel nord di Londra, Hampstead, è un paesino sperduto che nessuno conosce, o comunque si conosce per essere la residenza di milionari o di personaggi famosi…
Sì… milionari… beh… mia mamma si è risposata con un milionario che abitava qui dopo la morte di mio padre e beh… non ne voglio parlare in effetti.
Di me c’è poco da dire, vivevo in italia, a Milano, ma poi ci siamo trasferiti qui e mia mamma si è risposata, ha avuto un figlio, figlio che io adesso sto andando a prendere a scuola.
Lui ha nove anni, e si chiama Maxwell, altrimenti detto Max.
La musica che ascolto si incentra principalmente su due gruppi: Green Day e 30STM.
Non ascolto altro, e altra musica non mi interessa; non amo guardare la TV, ma amo andare al cinema e ho una collezione di DVD che fa invidia a chiunque; non amo vantarmi di quello che ho, anche perché io in effetti non ho niente, appartiene tutto al marito di mia mamma, anche se qualsiasi cosa chieda mi accontenta sempre…
A volte mi chiedo da dove prenda tutti quei soldi!
Insomma, io ero a casa a cazzeggiare nella mia camera, stavo ascoltando American Idiot, la mia canzone preferita in assoluto e mia mamma viene a dirmi che devo andare a prendere mio fratello…
Cioè… ma ve ne rendete conto? Io? Perché proprio io? E poi… non ero neanche conciata bene… avevo su un paio di pantaloni, troppo grandi per me, rossi, e una felpa, altrettanto enorme, nera; però non potevo dirle di no, allora mi piazzai le cuffie nelle orecchie, smettendo di ascoltare mia madre che mi raccomandava cose inutili, indossai le mie nike bianche ancora perfettamente intatte e uscii di casa piazzandomi il cappuccio sulla testa, dato che i miei capelli facevano schifo e non avevo neanche un filo di trucco.
Ero abbastanza in anticipo, lo capii quando arrivai davanti alla scuola e non vidi nessuno, nessuna mamma snob e nessun papà troppo egocentrico anche per piazzare le scarpe sull’asfalto.
Così mi piazzai all’angolo e aspettai, che poi… che aspettavo?
Un segno del destino? Avevo 20 anni e lavoravo in un bar nel centro di Londra per tenermi un po’ di soldi per me, per evitare di dipendere da altri, avevo appena finito la scuola, e il mio patrigno diceva che non avevo bisogno di lavorare, però io volevo, o meglio Dovevo farlo, per me…
Ero persa nei miei pensieri quando qualcuno mi urtò facendomi quasi cadere atterra, perfetto! Mi aveva fatto anche cadere il cappuccio e le cuffiette…
-ehi coglione stai attento!- urlai con la mia solita finezza.
-scusa!- disse il tipo squadrandomi ridendo…
-cazzo ridi?-
-scusa… è che… sei troppo buffa!- disse continuando a ridere.
-oh… che carino! Vuoi vedere come sono buffa mentre ti piglio a calci nel culo?- dissi sorridendo… buffa! Tzè ma chi si credeva di essere questo? Solo perché aveva dei begli occhi significava che poteva insultarmi?
-beh non puoi! Non sai chi sono io!- disse così sicuro di sé… lo guardai meglio, aveva anche lui un paio di pantaloni grigi troppo grandi per lui, una maglia di un rosso orrendo e una felpa aperta grigia, con su il cappuccio, un paio di occhiali da vista e un ciuffo troppo scombinato per essere stato pettinato. Beh sai… in effetti era carino!
-perché dovrei conoscerti?- dissi io sorridendo.
-beh… fa niente… meglio… ehm… io sono Ash, piacere!- disse.
-Ash, come quello dei pokemon!- dissi io ridendo.
-simpatica eh!-
-ASH! MUOVI IL CULO E SMETTI DI FLIRTARE! ABBIAMO UN APPUNTAMENTO SU!- urlò qualcuno dal fondo della via. Sembrava carino anche lui…
-Mi chiamano… Ciao Hurricane!- disse lui…
-Ciao pokemon!- sorrisi io salutandolo con la mano. Dopo ciò corse via.
Hurricane! Ma come diavolo si permetteva?
Mi accorsi un quel momento che la campanella era suonata e i bambini, puliti e ben vestiti, stavano uscendo dalla scuola, Max mi vide e corse da me…
-dov’è mamma?- chiese.
-ciao anche a te Max! io sto bene, grazie per avere chiesto… mamma? Lei è dovuta uscire con Mich…-
-papà dici?-
-si Max… tuo papà…-
Tornammo a casa e Max iniziò a fare i suoi compiti, io mi preparai per andare a lavoro.
Dieci minuti e ero pronta, in quel momento mamma e Mich entrarono in casa.
-ciao! Io vado!-
-e dove?-
-Al bar a lavorare! Ciao a tutti!- non aspettai risposta e uscii di casa con le chiavi in mano, entrai in macchina, una bellissima Mercedes nera appena lucidata e alzai il volume della radio… c’era il CD dei 30STM iniziai a cantare a squarciagola, venti minuti e ero arrivata.
Parcheggiai e entrai nel bar.
-ehi Laly!-
-Ciao Chris! Come va?- chiesi, e iniziò a parlare, non lo ascoltavo mai veramente, ma chi lo faceva davvero?
-ehi Laly! Vai a vedere tu il tavolo 4 per favore!- sorrisi e annuii, presi il blocchetto e la penna e mi diressi al tavolo, c’erano quattro ragazzi due li vedevo di spalle, gli altri due ridevano… bene, altra gente che si diverte!
-allora ragazzi avete scelto?-
-ehm… in effetti si bellezza…- mi disse un biondino sorridendo, facendo ridere anche i suoi amici…
-dio quanti anni hai dodici? Tredici? Per favore, evita di flirtare e ordina, se no puoi anche andare in quei posti rumorosi pieni di gente che si struscia per flirtare ok?- dissi io acida, provocando degli “uu” solo da due dei ragazzi, l’altro si voltò convinto.
-Hurricane!-
-Pokemon! Mi perseguiti?- dissi sorridendo.
-oddio Ash pokemon davvero? Ahahahah sei forte tesoro grande!- disse l’altro di spalle.
-tesoro? Ma che… Oddio! Chris vieni a servire tu questi, ti prego!- urlai allontanandomi.
Passata un’ora non mi ero più avvicinata a loro, ero rimasta io in cassa, li vidi alzarsi dal tavolo e avvicinarsi, mi guardai intorno in cerca di Chris ma lo vidi troppo impegnato a consegnare un cappuccino al latte a un bel ragazzo, che poi… perché qualcuno alle sette di sera dovrebbe prendersi un cappuccino al latte? Bah! Evitai di chiamarlo, e sospirai…
-Hurricane… ti prego, scusami! Anche per loro! Sono degli idioti!- disse il pokemon indicando i suoi amici ormai fuori dal locale.
-Pokemon! Su sono 8 sterline…- dissi sorridendo guardandolo negli occhi.
-va bene… non mi vuoi parlare… ok.. ehm… tieni…- disse porgendomi venti sterline e un bigliettino.
-ok...- presi il resto e glielo diedi insieme al biglietto.
-no… tienili… sono per te, sia i soldi che il bigliettino…-
-senti pokemon… non so per chi mi hai preso ma quando una persona non mi piace non mi piacerà mai!-
- beh… l’avevo capita… ma è per scusarmi… quindi… ciao Hurricane…- e poi se ne andò…
-Ti Odio Pokemon- sussurrai; poi mi infilai il bigliettino in tasca e continuai a lavorare.

5SOS pov
Eravano in macchina che stavano andando al palazzetto per il concerto.
-ehi Ash! Ci sei??- disse Luke scompigliandogli i capelli.
-sisi… ehm… che dicevamo?- chiese scuotendosi dai pensieri… sapeva che quella ragazza non l’avrebbe richiamato, ma alla fine ci sperava!
-dicevamo… stasera abbiamo il concerto poi domani andiamo un po’ dov’eravamo ieri a suonare qualcosa?- adesso aveva parlato Michael.
-si perché no? È anche un bel posto!- aggiunsi fingendomi interessato.
-Ash ma senti… ci dici chi era la cameriera?-
-nessuno! Solo… ehm… ci siamo scontrati oggi pomeriggio… e boh…- nel frattempo eravamo arrivati.
Scendemmo dalla macchina, la preparazione lo aveva salvato dalle loro domande…
-ehi ragazzi vi vogliono intervistare… tra cinque minuti tutti in corridoio… ok?- disse il manager entrando nel camerino.
-ok! andiamo?- disse alzandosi dalla sedia Calum.
Ci alzammo tutti e andammo; l’intervista iniziò.

Laly’s pov
Ero appena rientrata in casa, mio fratello stava guardando la tv e mia mamma stava lavando i piatti.
-mà… sono a casa…dov’è Mich?- chiesi.
-Ciao tesoro! Mich è sul letto…  non si sentiva bene e è andato a stendersi-
Guardai l’orologio, erano le otto e mezza; passai per il salotto dove mio fratello stava guardando, o meglio, facendo zapping, con la tv, andai da lui e lo baciai sulla fronte, sorrise e poi qualcosa alla TV mi rapì…
-Fermo Max! lascia qui un secondo!- dissi…
-allora siamo qui con i 5 Seconds of Summer… ragazzi cosa ci dite?- disse l’intervistatrice, riconobbi il biondino e… e anche gli altri; mi sedetti sul divano con la bocca spalancata, consapevole che mio fratello mi stava guardando male.
-beh, insomma siamo agitati, è bellissimo stare qui la gente è meravigliosa, e… non vediamo l’ora di ritornarci…. Anche per i nostri amici, i One Direction!-
-grazie Michael… e… dato che vedo che dovete andare vi lascio con un’ultima domanda… come sono le ragazze qui?- chiese l’intervistatrice, che mise il microfono davanti a… pokemon, che tra l’altro era molto carino…
-beh… sono degli… degli uragani!-
-soprattutto una! Una su tutte eh pokemon?- disse quello che avevo capito si chiamava Michael.
-si… ehm… colgo l’occasione per salutarla… Ciao Hurricane! Mi raccomando eh!- disse lui sorridendo…
 -ma vaffanculo Pokemon!- Che faccia tosta! Mi alzai e andai a chiudermi in camera mia; presi il computer e lo accesi…
Volevo sapere di più di questo stupido pokemon che mi aveva rovinato la vita in pochi secondi…
Attesi e scrissi su youtube “5 Seconds of Summer” beh avevo capito che si chiamavano così; Cliccai sul primo risultato “Heartbreak Girl”, e guardai il video…
Il video finì, e mi scoprii a sorridere… cioè cosa? no!
No, non stavo sorridendo perché mi piaceva, non sorridevo come un’ebete ogni volta che lo inquadravano, no… solo… sorridevo perché…
Oddio, in realtà odiavo ammetterlo ma, mi erano piaciuti, e avevo anche riso alle loro scemate!
Beh… il fatto che erano famosi mi aveva fatto capire una cosa: non l’avrei rivisto più.

NOTE DELL'AUTRICE
ciaoooooo! eccomi con una stoia sui 5SOS, Ashton è, ovviamente, quello che mi ha colpito di più è stato lui, e... mi ha ispirato una nuova Fan Fiction quindi...
FATEMI CAIRE CHE NE PENSATE!

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 – Andiamo a Hyde Park? ***


 Capitolo 2 – Andiamo a Hyde Park?

 
Mi ero appena svegliata e mio fratello già rompeva le palle che voleva uscire… erano le dieci del mattino ok, lo capivo che voleva uscire, ma stasera lavoravo ancora e ieri sera ero rimasta sveglia per vedere video di quei quattro, e mi sentivo rincoglionita; e poi era una fottutissima domenica mattina!
-Laly svegliati! Tuo fratello vuole andare al parco e devi portarlo!- urlò mia mamma giusto in tempo per il mal di testa…
-Max chiudi il becco! Sono sveglia! Dammi tempo di vestirmi e arrivo!- mi alzai dal letto e presi i vestiti.
Indossai un paio di pantaloni grigi di una tuta, una maglia a maniche corte bianca e un felpone azzurro, mi misi pure le mie amate Adidas nere e andai in bagno, mi truccai leggermente con un po’ di fondo tinta e un leggero strato di matita e raccolsi i miei lunghissimi capelli Biondi in due codine basse e indossai una fascia nera, poi presi l’i-pod, il cellulare e quaranta dollari che mi diede mia madre, poi con mio fratello, uscimmo di casa.
-Dove Diavolo vuoi andare Max?-
-Andiamo a Hyde Park? Dai… i miei amici hanno detto che andavano tutti lì oggi…-
-ok… prendiamo la metro o andiamo a piedi?-
-andiamo a piedi!- disse lui sorridendo e saltellando.
Sorrisi, era bello vederlo felice!
Arrivammo trenta minuti dopo e lui entrò felice andando in contro ai suoi amici, io presi l’i-pod e mi infilai le cuffie nelle orecchie.
Non volevo sentire nessuno, volevo solo schiarirmi le idee; non capivo come mai un ragazzo appena conosciuto mi provocasse tutti quei disturbi; ci pensai ma fui interrotta da mio fratello che mi tirava i pantaloni, mi tolsi una cuffia.
-che vuoi?- chiesi.
-voglio un hot dog! Mamma ha detto che potevi comprarmelo! Io ti aspetto qui…- disse lui.
Io annuii semplicemente e mi allontanai in cerca di un venditore di hot dog, ma non uscii da dove ero entrata, e infatti vidi un gruppetto di persone con i cellulari in mano che stavano riprendendo qualcosa… non capii e mi avvicinai; mi tolsi una cuffia e mi avvicinai a una ragazza.
-ehi… ma che succede?- chiesi.
-non so… ci sono dei ragazzi che cantano e suonano… non ho capito bene come si chiamano… 5 seconds of qualcosa…- mi rispose lei poco interessata.
-of Summer… grazie…- dissi, e mi immersi anche io nella mischia.
E li vidi lì seduti…
Luke e Michael intenti a suonare e cantare insieme a Calum e il mio pokemon… il mio pokemon suonava…
Vi siete mai soffermati a guardare le sue mani mentre suona? La piega che prendono, la loro perfetta… perfezione… beh io sì…
Nel frattempo avevo anche imparato i loro nomi…
Mi ricordai del biglietto e  decisi di invirgli un messaggio, convinta che non l’avrebbe visto, e invece tirò fuori il cellulare e lo lesse, si guardò intorno ma forse non mi vide…
Aspettai che finì il tutto e quando anche l’ultima ragazza se ne andò mi raggiunse…
-non pensavo che agli uragani piacesse la musica!- mi disse.
-non pensavo che i pokemon sapessero suonare la batteria!- risposi io.
-mi hai beccato!-
-ce l’ho fatta!- dissi fiera di me, ma quando vidi che anche lui era fiero di sé stesso il mio sorriso scomparì.
-beh… io devo andare devo prendere un hot dog a mio fratello che sono anche in ritardo!- dissi e mi allontanai…
-Lukey!- lo sentii urlare…
Dopo pochi secondi era dietro di me…
-che vuoi ancora?- chiesi io fermandomi davanti al venditore di hot dog.
-niente… solo… voglio seguirti… sei tu che mi hai inviato un messaggio con scritto “cercami”…-
-un hot dog grazie! Ehm… Pokemon senti non tutto gira intorno a te… magari te l’ha inviato una di quelle pazze che stavano lì… oppure la tua ex della quale hai già cancellato il numero!- dissi, il tizio mi allungò l’hot dog, lo presi e lo pagai, Pokemon tirò fuori il cellulare cercò un numero e si avvicinò il cellulare all’orecchio… in quel momento mi squillò il telefono…
-Pronto?- che cretina!
-Visto che sei tu che mi hai inviato il messaggio Hurricane voglio seguirti…-
Attaccai e mi allontanai…
-basta che non mi stressi l’anima.- dissi, e lui sorrise trionfante.
Tornammo al parco, porsi l’hot dog a mio fratello che poi continuò a giocare e tornai alla mia musica, seduta sulla panchina con di fianco il Pokemon che mi fissava. Era irritante in un modo assurdo, ma era troppo dolce!
Guardai l’orario, era mezzogiorno passato.
-Max! dobbiamo andare a casa! Muovi il culo e andiamo!- urlai rimettendomi in tasca l’i-pod…
-gentile come poche eh!- Disse prontamente Pokemon, ma lo ignorai…
Ci seguì davvero, e mio fratello quando eravamo quasi arrivati decise di porsi la domanda.
-ehi… perché c’è un ragazzo che ci segue? Chi è?-
-oh… è… un mio amico un po’ scemo che viene a mangiare da noi…-
-oh adesso sono un amico un po’ scemo che viene a mangiare da voi?-
-Zitto Pokemon!- dissi.
-ehi senti Max… ma come si chiama tua sorella?- chiese.
-si chiama…- gli tappai la bocca.
-non dirglielo! Non voglio che lo sappia…-
-lo scoprirò prima o poi Hurricane!- arrivammo a casa… entrammo, prima Max e poi Pokemon subito dopo di me che si chiuse la porta alle spalle lasciando fuori il gelo di febbraio e rimase all’ingresso a bocca aperta…
-ehi Pokemon, vuoi rimanere qui o ti togli le scarpe e entri?- chiesi…
-togliermi le scarpe?-
-oh… è una mania di mia mamma!-
-ehm… non ho le calze però… disse lui imbarazzato.-
-oddio Irwin qui devi rinnovarti lo stile eh! Togliti le scarpe e vieni in camera mia che ti trovo un paio di calze!- dissi, accorgendomi solo dopo di non averlo chiamato Pokemon…
-come mi hai chiamato?- disse togliendosi le scarpe…
-Pokemon… dai su… vieni!- dissi prendendogli la mano e tirandolo su per le scale…
-mamma! Sono in camera! Abbiamo un ospite! Apparecchia per uno un più!- urlai dalle scale.
-Va bene tesoro!- mi disse lei.
Entrammo in camera mia e lo feci sedere sul letto ancora disfatto, un cartone della pizza era ancora sulla scrivania e un paio di felpe buttate sul davanzale della finestra… il computer abbandonato atterra dalla notte prima, se lo avesse aperto probabilmente avrebbe trovato un loro video messo in pausa, ma va beh… e poi c’era odore di vaniglia, segno che mia madre era entrata ma ci aveva rinunciato.
-che bella stanza! Semplice!- disse lui. Iniziai a cercare nei cassetti in cerca di un paio di calze, e poco dopo ne estrassi un paio neri, sentii un tonfo, mi voltai e i miei CD erano atterra.
-ma che diavolo combini? Non sai stare fermo trenta secondi? Tieni, metti queste!- dissi porgendogli le calze.
Le indossò senza dire una parola, io intanto raccolsi i CD e li rimisi al loro posto, presi le felpe, le piegai e le infilai nell’armadio, poi presi il computer e lo appoggiai sulla scrivania al posto del cartone della pizza che presi in mano, e poi andai ad aprire la finestra, tutto questo sotto l’occhio vigile di Pokemon.
-ehi perché apri la finestra? C’è profumo di vaniglia, se la apri svanisce!-
-ed è proprio quello il mio scopo! Andiamo Pokemon.- dissi portandomi dietro il cartone della pizza e Pokemon. Chiusi la porta e scendemmo le scale, gettai il cartone nella spazzatura e andammo a sederci a tavola dove mia mamma ci stava aspettando..
-Ciao Tesoro! Oh… ehm Ciao! Tu sei…-
-Ashton, piacere!- disse porgendole la mano, lei la strinse.
-e io sono Michelle… ma tu puoi chiamarmi michi…- disse lei sorridendo…
-oh… ok… sei completamente il contrario di tua figlia…-
-senti Pokemon se appena entrato a casa mia e già flirti con mia madre? Siediti e mangia va!- dissi scontrosa…
-scusala Ashton; lei è così…-
-non ti preoccupare… lo so… e mi piace.- che? Gli piace cosa? il fatto che sono scontrosa? Bene! Perfetto!
-si va beh… mangiamo mamma?- chiesi tentando di stare tranquilla.
-si, sedetevi che vi servo…-
Ci sedemmo tutti quanti al tavolo, ovviamente Pokemon si sedette vicino a me, cosa che mi fece imbestialire, loro parlarono per tutta la durata del pranzo, e io stetti sempre seria e in silenzio a osservarli divertirsi; Pokemon però aveva una risata contagiosa, e un sorriso fantastico; lo osservai sempre, senza staccare gli occhi da lui, il modo in cui i suoi occhi si illuminavano mentre parlava, il modo in cui muoveva le mani, il suo sorriso perfetto; sì, era tutto perfetto in lui, questa era la cosa che mi faceva più imbestialire.
Ci alzammo dal tavolo, sparecchiammo e infilammo tutti i piatti in lavastoviglie, poi mia mamma andò a giocare con mio fratello e io salii in camera mia, seguita dal mio fedele cagnolino; entrammo in camera mia e chiusi la porta a chiave… era un mio vizio.
-ok, adesso dovrei preoccuparmi? Che so… magari mi uccidi o robe simili?-
-no… è solo un mio vizio, non ti ucciderei mai… sai, non mi piace stare in prigione…-
-quindi… come ti chiami?- chiese sdraiandosi sul mio letto iniziando a giocare con una scimmietta.
-non importa…- dissi… in quel momento mi squillò il telefono; telefono che era troppo vicino a lui, infatti non feci in tempo a rispondere che prese lui il telefono…
-Pronto?- disse lui…
-no… ehm… sono Ashton piacere… un attimo che ti passo la tua amica…- disse e mi porse il cellulare, io lo presi furiosa.
-pronto?-
-ehi Laly! Chi era quello?-
-Ciao Hanna! Ehm… era un coglione… dimmi tesoro…- risposi guardandolo male, al che lui sorrise.
-senti ho litigato con i miei e sono sotto casa tua… posso entrare?- andai ad aprire la porta della camera e corsi giù dalle scale.
-sto arrivando alla porta… aspetta.- dissi e attaccai; aprii la porta e la vidi lì con i capelli scompigliati e gli occhi gonfi di lacrime, la feci entrare e si tolse le scarpe.
-andiamo in camera mia, vieni.- le dissi, mi seguì, entrò in camera e si bloccò, io chiusi la porta.
-ciao! Io sono Ashton, piacere!- disse alzandosi e porgendole la mano
Lei guardò la sua mano, poi si voltò verso di me.
-e questo chi è adesso?-
-piacere di averti conosciuto… senti Hurricane ma siete tutte così?-
-Hurricane? Aspetta, piano… ma che succede?- chiese confusa.
-non lo so… ha iniziato a chiamarmi così e oggi mi ha seguita per un mio stupido errore… senti… siediti che ti sistemo ok? il tuo viso è un disastro.- dissi. Pokemon non ci rimase male, anzi, continuò a fissarci, anche mentre la stavo migliorando.
Finimmo mezz’ora dopo, i capelli avevano preso la giusta andatura, lisci e corvini raccolti in una coda laterale, un filo di matita nera e un po’ di fondo tinta, a darle un tocco più eccentrico c’erano le sue calze a rete strappate e un vestito nero e troppo corto, e un paio di stivaletti neri con un piccolo tacco.
-come sto ora Ashton?- chiese.
-che bello sentire il mio nome finalmente! Ehm… scusa… stai benissimo, sei molto carina!- disse; e sentii una reazione strana alla bocca dello stomaco, cosa che mi fece imbestialire.
-bene… allora… vogliamo parlare Han?- chiesi.
-si ehm… allora… è successo che ieri sera sono tornata alle tre, perché poi a mezzanotte sono stata da Jason e abbiamo fatto tardi, abbiamo chiacchierato, fatto l’amore, dormito e poi… beh ci siamo accorti che erano le tre; stamattina mia mamma mi ha detto, o meglio, urlato che mi distrae, che non ho più rispetto per nessuno… ma mi distrae da che scusa? Insomma, le ho risposto male… sai che sono sensibile per quanto riguarda Jas, e mio padre mi ha tirato una sberla; mia mamma ha detto che se non voglio più stare con loro posso anche andarmene, e… eccomi qui…-
-dio… e Jas? Gliel’hai detto?-
-no… mi sa che è con Chris… a proposito… Chris e il suo Ex?- chiese.
-diciamo che sta cercando gente… anzi mi ha chiesto se un giorno io, te e Jas andiamo in quel locale Gay una sera; magari stasera… infatti avrei dovuto chiamarti… anche perché mi sa che a Jas gliel’ha già chiesto…-
-si va bene! Almeno ci divertiamo un po’!-
-bene chiama tua madre e dille che rimani qui a dormire… anzi non ce n’è bisogno… io chiamo Chris…- lei annuì, composi il numero e attesi.
-Lily! Tesoro! Come va? Dimmi!-
-Ciao Principessa, ascolta Jas è con te?-
-si, perché?-
-ok… vi informo che stasera si va in quel bar… io, te, Jas, Hanna e… ehm… un mio amico…-
-amico?? Wow! Amico speciale?- sorrisi.
-smettila scemo! Ah! Vi chiedo un favore, per tutta la serata non site assolutamente il mio nome! ok? è importante!-
-capisco! Tu e la tua stupida mania! A stasera tesoro!- disse lui, e non mi lasciò il tempo di rispondere che attaccò.
-figo vengo anche io!- disse Pokemon.
-senti Pokemon saresti venuto anche se non ti avessi invitato, quindi tanto vale…-
-beh… in realtà no… perché i ragazzi mi aspettano stasera… ma va bene… li chiamo e glielo dico...-
Tirò fuori il cellulare con aria trionfante e si mise in un angolo…
-ehi Calum!- disse, e poi abbassò la voce, mi voltai verso Hanna che lo stava guardando come fosse un alieno, quando Pokemon attaccò si decise a parlare.
-Calum? E magari c’erano anche Luke e Michael… cazzo ma tu sei Ashton Irwin! Dio… posso morire… oddio! Per quello avevi un’aria conosciuta!- disse lei, adesso ero io he guardavo lei come se fosse un’aliena.
-ehm…  bene! Qualcuno che mi conosce… ehm… ho detto ai ragazzi che sarei passato per cambiarmi però… quindi… ora vado… torno fra un paio d’ore…- disse lui…
-ok… ti accompagno giù… intanto tu Hanna scegli i vestiti che ti vuoi mettere.- dissi, e scendemmo.
Lui si tolse le calze e si infilò le scarpe, poi mi diede le calze; stava per uscire senza dire niente.
-ehi Ashton..- dissi, e abbassai lo sguardo.
-wow! Finalmente riesco a sentire il mio nome uscire dalla tua bocca! Dimmi…- disse, e sapevo che sorrideva e che lo diceva scherzando, ma ci rimasi comunque male…
-senti… scusa… è che… io sono così…-
-tranquilla!- mi si avvicinò e mi diede un bacio sulla fronte, poi uscì.
-Ciao Pokemon!- dissi sorridendo osservandolo.
-Ciao hurricane!- e mi sorrise, poi si voltò e continuò per la sua strada tirandosi il cappuccio sulla testa e prendendo la strada opposta rispetto a quella da dove eravamo arrivati…
Scossi la testa e, chiudendo la porta d’ingresso, tornai da Hanna che aveva scelto i vestiti.
-Allora… scelto i vestiti anche per te… non andrai con una ragazza anche stasera, quindi… farai la fidanzata modello, sarai brava e super figa! Ok?- la guardai male.
-perché dovrei essere la fidanzata modello?-
-beh… ho visto come ti guarda, ho visto che ti brillavano gli occhi e ho visto che avresti voluto ucciderlo quando mi ha detto che ero bellissima… questo sentimento si chiama gelosia… ok? e tu devi solo ammetterlo…- disse sorridendo, era convinta che tra noi potesse funzionare qualcosa che non c’era…
-senti lo conosco da due giorni; e neanche bene.. tutto quello che so di lui  che è simpatico e testardo, e non c’è niente tra di noi, lui poi è australiano, è famoso e non c’è la minima possibilità di avere qualcuno che stia lontano da te mesi e che sia sempre circondato da ragazze in calore… quindi… niente da fare… io non mi vesto così…-
Dopo mezz’ora di discussione decisi di mettermi, per la sua felicità, i vestiti che mi aveva tirato fuori lei; ci truccammo e ci sistemammo i capelli, eravamo pronte per uscire due ore dopo… mancava solo Ashton…
Insieme saremmo andati a cena da Chris e poi saremmo usciti.

Note dell'autrice

Grazie di cuore davvero a tutti quelli che stanno leggendo e sono in silenzio, ma soprattutto un Grazie a ashtonsdimples (hai un nome adorabile!) e un Grazie doppio a Potatoes99!
alla prossima! <3
Laly

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 – Come? ***


 Ash pov.
Ero sotto la doccia a schiarirmi le idee, tentando di capire cos’era successo, cosa mi stava capitando, guardarla in missione per tirare su la sua amica mi aveva fatto capire che lei era diversa, e quando l’avevo vista sulla soglia… boh… mi aveva fatto provare qualcosa, avevo sentito una strana sensazione al basso ventre, e… boh… non ci avevo fatto caso, ma adesso a ripensarci lo sentii ancora, cercai di capire a cos’era dovuto e la vidi, nella mia testa, no, era lì con me, e mi toccava.
Feci scorrere la mano fino al basso ventre e presi a toccarmi, ma no, non ero io che mi toccavo… erano le sue mani, con le sue dita affusolate, i capelli biondi le ricadevano sulle spalle bagnati, e sorrideva, come se le piacesse farmi star bene…
-Ashton! Devo pisciare! Per quale motivo ti sei chiuso in bagno?-
Michael doveva sempre rompere i coglioni, mi bloccai, realizzando quello che stavo facendo, mi sciacquai bene e spensi la doccia, uscii presi un asciugamano e aprii la porta.
-Ash che diavolo! Copriti!- mi disse lui entrando in bagno.
-mi chiedo ancora perché io e te condividiamo la camera…-
-perché sappiamo tutti che Luke e Calum stanno troppo bene insieme per stare con me o con te.- rispose lui prontamente…
-ehi a proposito dove andate quindi stasera?-
-ehm… non so… in un bar con dei suoi amici.- mi infilai i boxer, poi i jeans rossi piegandoli all’altezza della caviglia.
-ehi Ash…- mi disse girandomi verso di lui…
-senti… non so come sia fatta sta ragazza, ma è una tosta, non farla innamorare di te…- sorrisi e annuii, poi abbassai la testa.
-dai vestiti e fai il figo!- mi disse, poi uscì dalla stanza.
Rimasi solo con una camicia blu in mano indeciso se chiamarla e disdire o vestirmi e continuare, rischiando di perdere la testa e… di farla perdere anche a lei.
Ma poi decisi che era troppo tardi per i ripensamenti, indossai la camicia e la lasciai fuori dai jeans, mi tirai su le maniche fino al gomito e sistemai i capelli come capitavano, lasciando un ammasso di ricci incustoditi, poi, senza indossare le calze, mi misi le Converse blu basse, presi la giacca, la chiave della stanza e uscii.
Presi un taxi, e in un quarto d’ora ero arrivato, lo pagai e andai a bussare alla porta.
Mi venne ad aprire un’Hanna alquanto carina, i capelli corvini ricadevano ricci sulle spalle, aveva un cappello bianco, e i Jeans altrettanto bianche, una maglia a maniche lunghe blu, decorata con qualche fiorellino in rilievo e gli stivaletti neri di oggi.
-ehi Ashton!- mi accolse, mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia.
-Ciao Hanna! Sei molto carina!-
-mai quanto lei… senti…- disse abbassando la voce… -è merito mio se è così… stasera starete parecchio soli, ma trattala bene ok? se no ti taglio quel cosettino che hai in mezzo alle gambe.- disse sorridendomi.
Mi preoccupai seriamente, avevo paura.
Entrai ma ci fermammo all’ingresso, e la vidi scendere le scale.
Era… era indescrivibilmente bella, i capelli biondi lisci le ricadevano sulla spalla destra; aveva un paio di zeppe nere e un tatuaggio sul piede che rappresentava una farfalla, un vestito nero brillante, corto, con la gonna larga e un giacchino  bianco dal quale si intravedeva un tatuaggio, sembrava una scritta, ma non si capiva bene cosa c’era scritto.
Mi dovetti ricordare di non sbavare e Hanna mi ricordò di respirare.
-sei bellissima Hurricane!- riuscii a dire solo questo…
-oh lo so… ma io lo sono sempre…- disse, e al suono della sua voce sentii ancora un formicolio all’altezza del basso ventre, ma lo ignorai.
-allora! Andiamo?- aggiunse lei…
Uscimmo tutti e tre e entrammo nella sua bellissima Mercedes nera lucidissima e partimmo, Hanna mi aveva fatto mettere davanti, guidava persa a cantare i green day e sicura di sé… chissà se si sentiva bella come appariva a me.
Dove arrivammo dieci minuti dopo era una casa, che da fuori sembrava enorme; era possibile che erano tutti miliardari?
Parcheggiò e scendemmo tutti dalla macchina, Hanna ci fece strada, entrammo in casa senza neanche bussare e ci accolse il tizio del bar sorridente!
-Ciao donne! Oh… non pensavo fossi tu! Ciao! io sono Christian… no, io sono Chris… e tu Ash giusto?-
-si Ash…- risposi.
-altrimenti detto Pokemon- aggiunse Hurricane.
Sorrisi e abbassai lo sguardo…
-amore!- disse un ragazzo andando verso Hanna sorridendo… la abbracciò e la baciò…
-tu sei Jason vero?-
-e tu sei Ashton Irwin… piacere bello! Disse dandomi la mano… wow! Allora solo le ragazze erano scontrose…
-dai su che ho ordinato la pizza, andiamo a sederci in salone.- quando disse salone pensai che scherzasse, ma era davvero un salone, era grande quanto la Hall dell’hotel e aveva solo un divano e uno schermo gigante appiccicato alla parete , le casse sparse per tutta la stanza, una radio, il DVD, la wii, e la play station, se l’avesse visto Luke non sarebbe più uscito da quella stanza.
Accese la radio e ci sedemmo tutti sul divano.
-allora Ashton… dato che non sappiamo come chiamare questa piccola canaglia, tu come la chiami?- mi chiese Jason che aveva in braccio Hanna.
-Hurricane…- risposi.
-wow! Che nome! e come mai scusa? Sempre se posso chiedere…-
-sisi certo! è solo che… boh… quando l’ho vista la prima volta quello che mi ha detto è stato ehi coglione stai attento! Quindi…-
-e ci credo! Mi eri venuto addosso!-
-si ma questo non toglie che  con il cappuccio giù eri sì buffa ma anche molto carina!- mi lasciai sfuggire, silenzio, o meglio mi osservavano in silenzio e Jason decise di interromperlo, lo conoscevo da dieci minuti e già lo stimavo!
-beh… ehm… lei è così! Oh dai sono ancora le cinque e mezza! Metti il karaoke!-
-va bene!- disse Chris alzandosi…
Inserì il karaoke e iniziammo, Hanna era molto brava a cantare, Jason e Chris erano stonatissimi! ridemmo tutto il tempo ma poi…
-ehi Ash! Un duetto con Hurricane ce lo offri?- disse Chris, io la guardai, e la vidi che mi guardava anche lei…
-ok! ma io non vi prometto niente! Non sono poi così bravo!-
-dio Ash! Ti ho sentito cantare! Fidati che sei bravo! E ora alzatevi prendete questi microfoni e venite a cantare su!-
Ci alzammo e prendemmo i microfoni, la canzone partì… era “Endless Love” di Diana Ross e Lionel Richie.
-My love, There's only you in my life, The only thing that's bright- iniziai.
-My first love, You're every breath that I take, You're every step I make- continuò lei, aveva una voce meravigliosa!
Continuammo a cantare… non c’era più nessuno intorno a noi… improvvisamente eravamo diventati una cosa sola.
-My Endless Love…- finimmo, mi accorsi che le nostre dita erano intrecciate… non mi ero mai sentito così bene forse.
Lei però non era d’accordo e tolse la mano. Diede il microfono a Chris e prese Hanna per mano, poi uscirono dalla stanza, Hanna mi guardava come se si sentisse in colpa, e Hurricane… lei aveva la testa bassa.
-ehi ma che è successo?- chiesi.
-non l’hai sentita la connessione?- mi chiese Jason…
-connessione?-
-come se vi conosceste da anni e solo ora avete realizzato quanto vi amate! Questa connessione.- rispose Chris…
-ma lei non può amarmi.- dissi.
Laly’s pov
Ok, mi aveva agitato parecchio quel momento… c’era una connessione tra di noi, connessione che non doveva esserci; ci fermammo in bagno.
-senti tesoro… secondo me dovresti aprirti a lui, digli il tuo nome, parlate di voi…-
-dovrei farlo secondo te?-
-se te lo dico sì!-
-ma se poi uno conosce il nome di qualcuno ci si affeziona!- dissi a bassa voce.
-si… ma tu il suo nome lo sai già e ti sei già affezionata quindi…-
-quindi non voglio che lui si affezioni a me!-
-è troppo tardi ormai laly! Lo vuoi capire?-
-tu dici?-
-dico!- la abbracciai, e in quel momento sentimmo suonare il campanello ci staccammo e corremmo alla porta per le pizze, i ragazzi erano già lì… Ashton mi guardò, io gli sorrisi e sembrò sciogliersi, mi sorrise anche lui, poi andammo in cucina a mangiare la pizza.
-scusate… non so se è molto educato da chiedere ma… ehm… siete tutti così ricchi?- chiese Ash.
-beh… si…- rispose Jas… lui sorrise tranquillo e continuammo a mangiare, alle otto e mezza uscimmo di casa e ci dirigemmo al pub a piedi.
Era abbastanza vicino infatti arrivammo in meno di venti minuti, ci fecero entrare subito, eravamo nella corsia preferenziale noi, e ci sedemmo al nostro tavolo.
Dopo un drink di massa Chris andò a ballare e fu subito circondato da qualche ragazzo, subito dopo lo seguirono anche Jas e Han… e io rimasi sola con Ashton, dato che non potevo continuare a bere ordinai un succo e fece lo stesso lui.
Dopo un sorso mi avvicinai a lui.
-Laly… Laly Meade…- gli sussurrai all’orecchio.
-Cosa?- chiese lui…
-Laly Meade è il mio nome.- dissi.
-oh… non me l’aspettavo! Bene… piacere Laly… io sono Ashton…- stavamo ricominciando daccapo?
-piacere.- dissi e gli strinsi la mano.
Dopo un altro succo decise di portarmi in pista a ballare, e non so come, forse la troppa vicinanza, forse la spinta che ricevetti forse solo perché lo volevo, lo baciai.
Lui all’inizio non ricambiò, ma poi approfondì il bacio; non capivo più niente, le mie labbra sulle sue, le nostre lingue che si scontravano, la connessione, il suo bacino contro il mio, troppo vicino, lo sentivo, sentivo qualcosa, e forse sentivo proprio Quello.
La serata continuò tra un bacio, un sorriso e una chiacchiera, poi arrivò l’una e fummo costretti ad andarcene, Ash si doveva alzare presto e io e Chris dovevamo fare le colazioni a lavoro domani questo voleva dire che alle sette dovevamo aprire il locale…
Hanna si fece accompagnare a casa di Jas, che era in macchina con Chris, e io e Ashton tornammo insieme, lo lasciai in Hotel, mi baciò e poi scese dall’auto, io ripartii e tornai a casa mia.
Ash pov.
Scesi dalla machina, adesso era ufficiale, era la serata più bella in assoluto! Presi l’ascensore dell’hotel e salii fino al mio piano, bussa alla porta quattro volte e alla fine Michael mi venne ad aprire.
-ma ti sembra orario di tornare? Domani mattina alle sei dobbiamo alzarci eh!-
Io non risposi, anzi, entrai in camera e mi tolsi la camicia ancora con il sorriso sulle labbra, poi le scarpe e i pantaloni e mi infilai sotto le  coperte.
-ti sei drogato per caso, o hai bevuto?-
-solo uno shot… perché?- chiesi ancora sorridendo.
-boh… continui a sorridere…-
-sì… mi sono fatto della droga più buona del mondo, capelli biondi e vestito nero era bellissima! Mi sono drogato di lei tutta la notte!- dissi.
-dio Ash…- smisi di ascoltarlo, e dopo poco mi addormentai; quella notte la sognai.

Note dell'autrice
ok... comincio a prenderci gusto per scrivere questa storia quindi... datemi consigli su come migliorare, o almeno fatemi sapere se vi piace! Vi Adoro! <3
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4 – Tu non capisci! ***


 Laly's pov
Mi svegliai alle sei, desiderando di rimanere ancora un po’ a letto, mi alzai, e andai in bagno a vestirmi, indossai una felpa a righe bianca e nera e un paio di pantaloni neri abbastanza larghi firmati Adidas, lasciai i capelli lisci sciolti e andai a mettermi le scarpe pronta per uscire, presi le chiavi della macchina e guidai fino al bar… arrivai alle sette meno cinque, e trovai Chris già lì…
-allora come va?- chiese lui.
-bene grazie, ma non è che non ci vediamo da anni eh!- dissi sorridente; mi ero svegliata col piede giusto quella mattina, scommetto che se questa volta qualcuno si sarebbe scontrato con me gli avrei addirittura chiesto scusa e gli avrei offerto il pranzo…
-si… e come bacia?-
-chi?- chiesi facendo finta di niente.
-come chi! Ti sei già dimenticata?- chiese, entrammo nel bar e indossammo i grembiuli, e aspettammo i mattinieri…
-non mi sono dimenticata! Insomma… bacia bene!- dissi imbarazzata.
-ah si? E come ti sei sentita?- chiese lui, fortunatamente arrivò il primo cliente a salvarmi.
Così iniziò la nostra giornata.
Ash pov.
-ehi ragazzi usciamo a fare colazione? Mi sono stufato dell’hotel!- disse Luke.
-sì, perché no? Ehi… e se andiamo dove c’era l’amica di Ash?- disse Cal.
-si!- dissi io, forse un po’ troppo eccitato, me ne accorsi perché Michael mi guardò male…
Uscimmo e prendemmo un Taxi che ci portò lì; entrammo e…
La vidi! Capelli biondi che svolazzavano.
-sediamoci lì!- disse Michael.
Ci sedemmo ad un tavolo, e arrivò dieci minuti dopo Chris sorridendo.
-scusate il ritardo ragazzi ma siamo pieni e siamo solo in due… volete… Ashton! Ciao!- disse lui vedendomi…
-Ciao Chris! non ti preoccupare! Ti capisco… ehm… io prendo una Brioches alla crema e un caffè macchiato… voi ragazzi?- dissi, erano rimasti a fissarmi.
-ehm… fanne quattro così… grazie…- disse Luke.
-ok… lei ti ha visto?- mi chiese; feci di no con la testa e mi sorrise, poi se ne andò.
Passò qualche minuto, poi Luke decise di interrompere quel silenzio che si stava facendo troppo pesante.
-spiega.- disse Luke.
-cosa Lukey? È un ragazzo che ho conosciuto ieri… niente di che… è simpatico.-
-si… mo sei diventato pure Gay?- aggiunse Cal.
-no… ok, lui lo è ma… io no… a me piace…-
-ehi!- la sua voce mi fece bloccare.
La guardai… sorrideva, quanto era bella!
-Fantasia portami via! Eh ragazzi?- disse lei sorridente riferendosi al nostro ordine…
-erano rimasti male perché Chris mi aveva salutato, e allora dalla pazzia hanno ordinato tutti la mia stessa cosa…- dissi io.
-Ciao!- mi sussurrò.
-Ciao!- la baciai; lei ricambiò.
Finì di consegnarci le ordinazioni e poi sempre sorridendomi si allontanò, ma Luke la fermò.
-senti tesoro… non è che mi porteresti una spremuta d’arancia tra una decina di minuti?-
-certo!- disse lei, e questa volta si allontanò definitivamente…
-Ash che cazzo è successo ieri sera?- mi chiese Michael.
-niente… ci siamo baciati, e baciati, e abbiamo ballato, e cantato… e stop.- dissi io dando un morso alla mia brioches…
-non è che gliel’hai anche dato? Non mi è saltata addosso perché l’ho chiamata tesoro!-
-no Lukey non sono così idiota!-
-beh… non sei così idiota da portartela a letto ma sei così idiota da non ascoltare quello che ti dico, vero Ash?- disse Michael, era incazzato, e anche tanto!
-senti, abbassa la voce, e poi… per un bacio non è mai morto nessuno!- gli risposi.
-si ma la gente si innamora Ashton, capisci o sei tardo?-
-Capisco, non sono scemo!-
-e allora perché? Sarà difficile per lei lasciarti, e ancor più difficile per te lasciarla! Cazzo ma è possibile che non capisci?-
-bene allora sono tardo!- dissi addentando ancora la brioche; in quel momento arrivò lei con il succo.
-ecco a te il succo Luke…-
-grazie.- disse lui gentile.
-ma vaffanculo!- disse Michael, e se ne andò.
Lei rimase pietrificata.
-cosa ho fatto di male?- chiese.
-lascia stare… discussioni. Era rivolto a me il vaffanculo non a te…- lei annuì e poi si allontanò.
-Ash però devi ammettere che non ha tutti i torti! Non stiamo qua molto, solo fino a marzo poi partiamo… hai un mese Ash… pensaci…- mi disse Cal.
Le sue parole mi avevano fatto aprire gli occhi, non sapevo cosa le avrei detto e neanche come, ma dovevo dirglielo; finimmo di fare colazione, e andai a pagare, c’era lei.
-senti noi adesso abbiamo le prove, poi andiamo a pranzo, e pomeriggio abbiamo un’intervista in radio… quindi che ne dici se stasera usciamo? Puoi? Devo parlarti…- le chiesi.
-certo! senti… mandami un messaggio con l’ora e il luogo, offro io!- disse, e sembrò che la luce che fino a poco tempo prima c’era nei suoi occhi, si fosse spenta.
-si… ma… non posso lasciarti pagare quattro cretini!-
-senti sono solo quindici sterline ok? e poi… sono milionaria, ricordi?- disse lei guardandomi, le sorrisi, la ringraziai, e poi me ne andai…
Pensai tutto il giorno cosa fosse opportuno dirle ma non mi venne in mente niente di ingenioso; alle cinque le inviai un messaggio.
Laly’s pov.
Erano le cinque del pomeriggio, e io ero chiusa in camera mia, speravo che non volesse dirmi quello che pensavo, ma in quel momento mi suonò il cellulare, lessi il messaggio, era da Ashton, diceva semplicemente:
stasera alle otto,
Hyde Park.
Ci rimasi un po’ male, ma poi pensai che era stanco e allora andava bene…
Arrivarono le otto in fretta, ero già fuori dal parco, ma lui non era ancora arrivato, così decisi di aspettarlo.
Indossavo una maglia a maniche lunghe a righe bianca e nera, un paio di pantaloncini neri e le collant nere, e ai piedi avevo un  paio di stivali neri col tacco; non per vantarmi ma ero davvero molto carina!
Pensai a cosa avrebbe detto lui vedendomi, a cosa avrebbe pensato, e questo mi riportò sulla terra, guardai l’orologio, erano le otto e mezza, era in un bel ritardo!
Alle nove meno dieci pensai di essermi sbagliata, magari avevo letto male il messaggio, così lo aprii e… no c’era scritto alle otto a Hyde Park, e io ero lì e lui no.
Poi pensai che magari avevo sbagliato posto, lo chiamai dieci volte però il cellulare risultava sempre spento.
A pochi metri c’era un bar, entrai e chiesi un caffè da portare via, uscii e di lui neanche una traccia, controllai l’orologio, erano le dieci meno dieci.
Mi prefissai che alle dieci me ne sarei andata, non avevo neanche mangiato perché ero troppo eccitata di vederlo, ma dovevo aspettarmelo!
Arrivarono le dieci, e lo chiamai, ma il cellulare era ancora spento. Mi alzai dalla panchina dirigendomi alla macchina.
-Laly!- lo sentii urlare mi voltai, lo osservai correre verso di me, trasandato.
-finalmente! Dopo due fottutissime ore ti sei deciso a venire!-
-scusa è che… mi ero appisolato, e non mi hanno svegliato!-
-si… va beh senti… cosa volevi dirmi?-
-io e te Laly non possiamo più frequentarci.- BUM! L’avevo sentito solo io il mio cuore rompersi? Speravo di sì, adesso fu più facile piangere.
-cioè fammi capire Ashton, tu mi dici che mi devi parlare, mi invii un messaggio alle cinque del pomeriggio dicendomi che mi vuoi vedere qui alle otto, io arrivo, e non ti trovo, ti chiamo ventimila volte, il cellulare sempre spento mi convinco di aver sbagliato posto, ora, perfino la data! Ma non è così, finalmente alle dieci, dopo due fottute ore, trovo il coraggio di andarmene e tu arrivi, dicendo che ti sei appisolato e che io e te non possiamo frequentarci! Ma quando cazzo io e te ci siamo frequentati eh? Quando Ashton dimmelo! Perché ti conosco da tre giorni e mi sento scombussolata, mi sale il vomito dall’agitazione quando ti vedo, e mi piace vederti sorridere! Usciamo una sera, una cazzo di sera in cui voglio essere felice e ci baciamo, passiamo tutta la sera così, mi dici che con me sei felice e tutte queste cazzate e poi il giorno dopo venite al bar a fare colazione mi baci, e mi becco un bellissimo “Vaffanculo” dal tuo migliore amico, perché so che era diretto a me; e adesso mi dici che non possiamo frequentarci? Io mi stavo davvero mettendo in gioco questa volta Ashton, mi sono fatta bella solo per te stasera! E, non mi sono mai sentita così bene e così bella fino al tuo fottutissimo ritardo! Cosa cazzo dici ora?- forse ero stata un po’ dura… ma diavolo, non poteva farmi questo! E io non glielo avrei permesso!
-Scusa… ma vedi… è che stiamo qui solo fino a marzo, e… ripartiamo il 22, e… non è salutare per me affezionarmi, e non lo è neanche per te…- disse, e si bloccò, abbassò la testa.
Bene, sentii le prime lacrime cadere e sorrisi sarcastica, tentando di asciugarle.
-perfetto! Allora Addio Ashton Irwin.- dissi, alzò la testa e mi guardò negli occhi, entrai in macchina, e partii, lasciandolo lì, immobile…
Ecco perché non mi fidavo dei ragazzi, erano sempre pronti a farti star male, era successo prima con il mio primo ragazzo che, oltre che con me stava anche con altre due, poi un altro che aveva deciso che sarebbe stato fantastico tradirmi con il suo migliore amico, e adesso Ash…
Ma che cazzo di problema avevano i ragazzi?
Arrivai a casa, scesi dalla macchina e entrai in casa, mi tolsi le scarpe e corsi in camera mia, mi chiusi dentro, mi sdraiai sul letto, e, con le cuffie nelle orecchie e la voce di Billie Joe a scandire il tempo, mi addormentai tra le lacrime.
La mattina dopo mi svegliai di cattivo umore, andai sotto la doccia, poi, ancora in accappatoio, chiamai Hanna che rispose al secondo squillo.
-dimmi tesoro!-
-Ciao Han! Senti… sono un po’ giù… andiamo a fare shopping?- chiesi.
-dio tesoro certo! sai che non dico no! Ma… ehi non dirmi che è colpa di Ashton!-
-ehm… che ne dici se te lo spiego dopo davanti a un caffè caldo magari?-
-certo tesoro! Allora tra venti minuti passo da te! È ok?- per questo era la mia migliore amica!
-ok! grazie mille tesoro! A dopo allora!- dissi, non aspettai la risposta e riattaccai, perfetto, mi ci voleva un po’ si shopping, mi affacciai alla finestra, il cielo era scuro, minacciava pioggia, ma me ne fregai, presi i vestiti e mi vestii per poi andare ad occuparmi del trucco e dei capelli.
Indossai un vestito molto largo a maniche lunghe nero, i capelli decisi di lasciarli sciolti, così da avere i miei dolci boccoli che ricadevano sulle spalle, decisi di coprire quel disastro con un cappello da cowboy nero, optai per un trucco sottile e poi sentii un clackson, era sicuramente lei, così corsi giù per le scale e avvisai mamma e mich che uscivo, indossai un paio di stivaletti neri bassi e presi la mia borsa marrone, la più capiente e poi uscii di casa.
Entrai in macchina e mi salutò…
-io poi oggi pomeriggio devo andare a lavoro ok? quindi mangiamo fuori, e poi mi accompagni a lavoro… va bene?- chiesi.
-certo! senti andiamo in centro ok?- mi chiese.
-sisi… a me va benissimo!-
Andammo un po’ in giro per il centro, ci eravamo messe d’accordo che per la sera, dopo cena saremmo andate a pattinare, io e lei; avevamo anche preso i vestiti adatti quindi…
-questo è l’ultimo Laly… se no fai tardi a lavoro e non riesci a mangiare!- mi disse lei entrando da Harrods.
-sisi… va bene! Senti, io vado di là… ci incontriamo alle casse fra venti minuti ok?- chiesi, lei sorrise e annuì, poi ci separammo,  facevamo sempre così, non comprai molto, solo una borsa da aggiungere alle altre, e un normalissimo portafogli dato che il mio era scassato.
Venti minuti dopo ero alle casse, ma lei non c’era, cominciai a guardarmi intorno, ma non la vidi, poi mi sentii picchiettare sulla spalla; mi voltai e rimasi pietrificata.
-Ciao!- mi disse il Biondo.
-cosa volete? Mandarmi a fanculo insieme adesso?- chiesi.
-cercavi qualcuno?- Calum.
-non sono cazzi vostri ok? sentite che volete? Ho fretta!-
-senti… volevo scusarmi… è colpa mia se è successo quello che è successo con Ash…- Michael.
-ok, ehm… no, non è né colpa tua né degli altri… insomma cazzo, Ash fra poco fa diciannove anni e sa ragionare con la sua testa… se ha voluto star male l’ha deciso lui non voi… se ha voluto farmi star male non l’avete deciso voi! Lui l’ha fatto.- vidi che si stava avvicinando Hanna.
-ora… addio…- dissi, e lasciai le mie cose in mano a Luke, andai da Han, la presi per mano e la trascinai fuori, almeno non doveva prendere niente, non chiese che mi fosse successo, mangiammo, mi chiese solo di Ash, le raccontai tutto e poi mi portò a lavoro… odiavo i pomeriggi nel bar!


 

Note dell'autrice

ok, commentate e fatemi sapere se vi piace... vi prego non odiatemi troppo e... boh... i prossimi capitoli riservano sroprese! :P
per ora ringrazio ireloveondirection _proud_of_them e Hope_Nichele grazie mille ancora anche a ashtonsdimples. <3 Vi Amo a tutti! :)

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 – C’era Una Ragazza. ***


  

C’era una ragazza, le avevano mentito troppe volte prima,
 

ma lui era la sua verità.
 

C’era una ragazza, ansiosa, che aveva paura del mondo,

poi lui era diventato il suo mondo e la sua paura era sparita.

C’era una ragazza, era triste, ma lui la faceva sorridere, la faceva ridere.

C’era una ragazza che cercò di non innamorarsi,

ma lui era il suo paracadute.

Lei aveva paura di sognare, ma lui era come un’acchiappa sogni,

la proteggeva dagli incubi.

C’era una ragazza; quella ragazza ero io…
 

 Quel pomeriggio a lavoro non ero Chris, c’era un’altra mia collega, ma i pomeriggi al bar erano morti, non veniva quasi nessuno, solo i vecchi per riposarsi in un posto fresco, o caldo, a seconda del tempo che faceva fuori, e poi c’era chi veniva a offrire un caffè a un amico, o chi prendeva una cioccolata calda alla fidanzata nei periodi freddi; però verso le sei tutto quel calore familiare finiva buttato nel cesso, e cominciavano ad arrivare i soliti ragazzi che ci provavano con tutti e le solite ragazze che la davano via al primo che passava, facevano il loro solito aperitivo, e, all’ora di chiusura, quindi alle sette e mezza, se ne andavano.
Però quel pomeriggio non arrivò tanta gente, insomma, erano le quattro del pomeriggio e erano arrivati solo due coppiette e un vecchiettino insieme a uno che sembrava un uomo d’affari, dopo basta, Linsday, la mia collega si stava intrattenendo leggendo un giornale di moda, come se potesse permettersi tutti quegli abiti firmati, e io mi stavo tenendo in attività pulendo i tavoli e scopando il pavimento, la musica, non era più di sottofondo, adesso stava passando una canzone di quel gruppo famoso inglese, quelli che erano usciti da x-factor, i one direction, la riconobbi perché quando mia mamma guardava x-factor e le piacevano.
Finii di pulire, poi ascoltai la radio più attentamente, la canzone finì.
-bentornati in studio! Allora, questi erano i One Direction con “What Makes You Beautiful”, adesso volevo parlarvi di una band Australiana che sta facendo impazzire l’intera Inghilterra, loro sono i 5 Seconds Of Summer, sono composti da quattro giovani ragazzi, Calum, Michael, Luke e Ashton, saranno con noi tra pochi minuti, se non li conoscete beh, questa è la loro canzone “Heartbreak Girl”.-
Partì la canzone, la conoscevo a memoria!
-Linsday! Io vado un attimo fuori a fumare!- le dissi, e senza aspettare una sua risposta uscii, non volevo più sentire neanche uno solo dei loro nomi… ne avevo avuto abbastanza oggi!
Tirai fuori il pacchetto delle sigarette dalla tasca e ne estrassi una, poi infilai il pacchetto in tasca di nuovo e mi accesi la sigaretta, mi sedetti su un gradino del bar e mi accorsi che comunque faceva molto freddo!
Finii la sigaretta troppo velocemente, e dovetti rientrare.
-Rieccoci rientrati dalla pubblicità, qui con noi ci sono i 5 Seconds Of Summer! Allora ragazzi… siete molto giovani ma già state facendo impazzire l’inghilterra!- disse l’intervistatore, mi rassegnai e mi sedetti ad un tavolo ad ascoltare.
-si beh… in realtà non ce l’aspettavamo tutta questa popolarità, tutto questo lo dobbiamo ovviamente anche ai fantastici One Direction, che ci stanno aiutando a farci conoscere.- non riconobbi subito la voce, ma mi sembrava che fosse Luke.
-i One Direction hanno successo in ogni singolo angolo del mondo, voi pensate di riuscire a comparare questo successo?-
-a noi non piace essere paragonati a loro… insomma, è difficile guadagnarsi tutto quell’amore, e nonostante tutto c’è chi li disprezza, io penso sia solo invidia, ma loro hanno raggiunto successo mondiale! Non crediamo di farcela, e poi c’è tempo! Siamo ragazzini che cantano e suonano per rendere felici le loro famiglie, nient’altro, poi se riusciremo a raggiungere il loro livello bene… ne saremmo molto felici!- questo era Michael, ne ero certa! Il suo bellissimo “Vaffanculo” risuonava ancora nella mia testa.
-bene! Allora, abbiamo chiesto ai nostri fan di lasciarci delle domande per voi, e ne abbiamo selezionata solo una per problemi di tempo, ha sorpreso pure noi perché la maggior parte delle domande giravano intorno a un certo uragano, è proprio il caso di dirlo! Chi è Hurricane?- un brivido mi percorse la schiena, adesso cosa avrebbe risposto?
-ehm… allora, mi sento in dovere di parlare a proposito, ehm… insomma, si, Hurricane è una ragazza inglese che ho conosciuto qualche giorno fa e… insomma, è molto carina e simpatica e…- si bloccò, certo facile dirlo adesso per leccare il culo!
-ragazze e ragazzi, voi in questo momento non potete vederlo, ma vi assicuro che ha le lacrime agli occhi e sta sorridendo, come se fosse felice e triste nello stesso momento, che il nostro Ashton abbia trovato la sua anima gemella tra le inglesi? Chi lo sa! Ora li salutiamo e gli auguriamo buona fortuna, adesso ci ascoltiamo Bruno Mars con la simpaticissima “the lazy song”!-
-ehi Laly… perché stai piangendo?- mi chiese Linsday, sorrisi e mi asciugai le lacrime, perché quel cavolo di intervistatore non si era fatto i cavoli suoi?
-ehm.. niente!- mi alzai, le lacrime non volevano smettere di scendere, vidi che stava per entrare un signore, e andai nel retro, lasciando il cliente a Linsday.
Perché? Allora stava soffrendo, e se stava soffrendo non voleva dirmi quello che mi aveva detto, e se non voleva era vero quello che mi aveva detto Michael? Era vero che era stata tutta colpa sua?
Non seppi per quanto tempo stetti là dentro dopo un po’ arrivò Linsday.
-ehi senti se non vuoi lavorare a me non interessa tanto non c’è nessuno però ci sono quattro ragazzi che continuano a rompere che ti vogliono, o vieni o li sbatto fuori, non vogliono essere serviti da me…- detto questo se ne andò.
Mi alzai, mi asciugai le lacrime, mi sistemai i capelli e il grembiule, poi uscii e li vidi, lì seduti, tutti e quattro, il viso di Luke si illuminò appena mi vide…
-allora ragazzi… cosa volete?- dissi mettendo controllando la voce.
-ciao Hurricane!- mi disse Luke sorridendo, lo guardai e sorrisi.
-ci…- iniziai, ma poi Ashton mi interruppe.
-Ha un fottuto nome Luke ok? si chiama Laly! Chiamala così!- mi sorpresi, perchè non aveva detto ai suoi amici come mi chiamavo? Perché non l’aveva fatto? Perché se l’era tenuto per sé?
-ok senti calmino eh! Scusalo Laly… ci porti quattro caffè?- chiese Michael fissandomi, rimasi interdetta, ma risposi subito.
-ok! arrivo subito!- mi allontanai con il blocchetto delle ordinazioni sul quale non c’era scritto assolutamente niente, andai a fare i quattro caffè, e li osservai tutto il tempo parlare, Michael sembrava davvero dispiaciuto, arrivata al secondo caffè lo chiamai, si avvicinò sotto lo sguardo stranito degli altri tre.
-dimmi…- mi disse appoggiandosi al bancone, gli sorrisi.
-senti… mi dispiace per come ti ho risposto stamattina, volevo farti una domanda…- era pronto anche il terzo caffè, iniziai a fare il quarto, e non ricevendo risposta continuai a parlare.
-ho sentito l’intervista di qualche minuto fa e…-
-Laly… l’intervista l’abbiamo fatta un’ora fa…- disse, dio ero stata un’ora nel retro, più di quanto mi aspettassi!
-va beh… comunque… ho sentito l’intervista… è vero quello che ha detto l’intervistatore? Cioè che aveva le lacrime agli occhi e quelle cose varie?- chiesi, i quattro caffè erano pronti.
-beh si… è vero! stava piangendo… non ha fatto altro tutta notte, per quello mi sono sentito in colpa… sono in stanza con lui e… insomma, non ho dormito neanche io… scusami anche se non pensi che sia stato io…- mi disse guardandomi negli occhi.
-oh… e perché adesso fa lo stronzo?- chiesi…
-senti… perché non glielo chiedi tu?- mi disse, presi il vassoio con i caffè e uscii da dietro al bancone, Michael mi raggiunse, lo fermai e con la mano libera tentai di abbracciarlo senza fare cadere i caffè, dopo un attimo mi abbracciò anche lui, e andammo insieme al tavolo appoggiai i caffè sul tavolo.
-Grazie Laly…- mi disse Calum, Michael e Luke mi sorrisero.
-Adesso che fai Michael? Prima dici a me di non…- disse Ash, ma Luke lo interruppe.
-ehi adesso non esagerare ok? puoi anche essere il più grande, ma non perché due persone si abbracciano e parlano devono per forza nascondere qualcosa ok?-
-ehi ragazzi fatemi continuare a me ok? senti Ash… Linsday mi può coprire per una mezz’ora, poi inizia ad arrivare gente… e… per favore… vieni un secondo con me…- dissi, e per la prima volta mi guardò, aveva le occhiaie abbastanza marchiate, gli sorrisi, e, malgrado tutto, mi sorrise anche lui, si alzò e lo trascinai nel retro.
-ehi Linsday! Venti minuti e torno! Ok?-
-ok! usa le precauzioni! Ah eh… sposta il cartone verde! È più comodo!- mi bloccai… ma che?
Entrammo nel retro e mi voltai verso di lui, questa volta notai anche com’era vestito, indossava un paio di Jeans blu con la piega alla caviglia, un paio di all star nere abbastanza conciate male, e un felpone rosso più grande di lui con una scritta sul davanti, aveva gli occhiali e i capelli tutti arricciati e spettinati.
-sei bellissimo lo sai?- dissi sorridendo…
 
Ashton’s pov
-anche tu lo sei… molto!- risposi sorridendole, dio era bellissima, con i capelli biondi tirati su era stupenda!
-Grazie… ehm… senti, Michael mi ha solo…-
-ehi… non ti preoccupare, sono stato troppo precipitoso con Mikey… lo so… ehm… scusa…-
-non ti preoccupare! Ehm… sono io che mi devo scusare con te! Ho reagito male subito… mi dispiace! È solo che…- non la feci finire e la baciai, il bacio più bello che avessi mai dato!

 C’era un ragazzo, i suoi sentimenti erano veri.
C’era un ragazzo, lei era il suo tutto.
C’era un ragazzo la cui risata era contagiosa.
C’era un ragazzo, si era innamorato.
C’era un ragazzo innamorato, quel ragazzo ero io.

 Mi staccai dalle sue labbra, e la guardai per un momento, sembrava spaesata, le sorrisi, e lei ricambiò il sorriso; poi mi baciò di nuovo.
-ehi… ehm… che significa questo?- chiesi sempre senza togliermi il sorriso.
-senti Ash io… non lo so… tu mi piaci ok? e non poco… anche se è solo per un mese possiamo anche provarci, e se non funziona possiamo rimanere amici, insomma, ci sentiamo…-
-e se funziona Hurricane? Che facciamo se funziona? Non voglio essere costretto a lasciare la persona che amo…-
-lo so e neanche io…-
-va bene Hurricane… proviamoci… se funziona… possiamo comunque vederci, e ci sentiamo, e mi verrai a trovare…- le sorrisi, lei ricambiò…
-ehi un attimo… perché mi chiami ancora Hurricane? Lo sai il mio nome… e poi…  non volevi che i tuoi amici mi chiamassero così…- le sorrisi, e le presi il viso fra le mani…
-senti… loro non sapevano come ti chiamassi… dal momento in cui lo sanno… adesso mi serve solo un soprannome, per questo solo io ti chiamerò Hurricane…- dissi, e feci incontrare le nostre labbra, dio era fantastico sentire anche il suo corpo contro al mio, era tutto bellissimo, questo mi scatenò qualcosa all’altezza del basso ventre, mi staccai subito…
-forse è meglio andare… stasera vieni in hotel… ti invio un messaggio con l’ora… ok?- chiesi sorridendo.
-va bene…- mi disse lei, e dopo ciò uscimmo, mi accorsi che il bar si stava riempiendo sempre di più, mi avvicinai ai ragazzi, e mi sedetti al mio posto…
-ehi che avete fatto là dietro?-
-niente… abbiamo parlato!- dissi innocentemente, adesso il mio caffè si era completamente raffreddato, lo bevvi lo stesso, e mi lasciai andare in un verso di disgusto…
-ehi… dai tuoi Jeans non si direbbe niente…-
-senti Cal… non è successo niente… solo… mi fa questo effetto averla vicino!-
-ehi stasera, serata cinema ok? quelli dell’hotel ci hanno dato il via libera di tutti i loro film…- disse Luke…
-ok… ehi però… stasera ho invitato anche Hurricane… le dico di fare un’altra sera…- dissi e abbassai la testa.
-ehi assolutamente no! A me non mi dispiacerebbe averla con noi…- disse Cal, lo guardai.
-si… e neanche a me… e scommetto che neanche a Michael dispiacerebbe.-
-si ma così non sarebbe la nostra serata cinema…- risposi.
-si, ma se diventa la tua ragazza non ci sarà mai più una serata cinema allora… lei può entrare a far parte della nostra serata, a una condizione!- disse Luke sorridendo.
-quale?-
-ecco… evitate sbaciucchiamenti o robe varie… va bene?- io sorrisi e annuii.
Poi ci alzammo, andai a pagare e uscimmo, come promesso inviai un messaggio a Hurricane con l’orario, erano le sei e mezza, se lei arrivava alle otto e mezza avevo due ore per prepararmi… ce l’avrei fatta.
-ehi Ash… io vado a farmi la doccia! Ok?- mi disse Mike sorridendo.
-certo! io scendo un attimo nella Hall…- lui annuì e entrò in bagno e ci si chiuse dentro, poi uscii dalla stanza, mi accorsi di essere a piedi nudi sentendo il freddo del marmo sotto ai miei piedi, feci per tornare in camera ma la porta era chiusa, e se non avevi le chiavi eri fottuto perché potevi aprire solo da dentro, alzai le spalle e andai verso l’ascensore, schiacciai il pulsante e dopo pochi secondi si aprì, mi portò fino al piano terra e mi diressi verso il bancone.
-buona sera, come posso aiutarla?- chiese l’impiegata sfoderando un bellissimo sorriso, malgrado si vedesse che nei suoi occhi c’era solo stanchezza.
-buona sera… senta, stasera verso le otto e mezza c’è ancora lei?- chiesi appoggiandomi al bancone.
-sì… me ne vado alle dieci… come mai?-
-ok, senta, alle otto e mezza dovrebbe arrivare una ragazza, alta più o meno come lei, bionda, dovrebbe chiedere di me, e si chiama Hurricane; prima di farla salire, mi può chiamare per favore?- chiesi sperando chie non mi mandasse a quel paese.
-certo! la sua stanza è la numero?- chiese, la vidi scrivere su un foglio.
-ehm… 483.- sorrisi, scrisse anche quello e poi si congedò perché era arrivato un signore con delle valige, io tornai in stanza, ma poi mi ricordai che Michael era sotto la doccia e che non potevo entrare, così decisi di andare da Luke e Calum.
Laly’s pov
Uscii dal locale alle sette e trentacinque, corsi in macchina e guidai velocemente verso casa mia, avevo infranto qualche segnale stradale quasi sicuramente, però arrivai a casa alle otto meno dieci, corsi in casa senza togliermi le scarpe, sperai che mia madre non mi vedesse, mi chiusi in camera e andai sotto la doccia, alle otto e dieci ero fuori, scelsi velocemente i vestiti, mi vestii e lasciai i capelli bagnati sciolti.
Scesi, e infilai un paio di stivaletti neri con il tacco 12 e tornai di nuovo in macchina, erano le otto e quindici, riuscii arrivare alle otto e trenta precisa e entrai nell’hotel, andai dalla ragazza nella Hall.
-ehi scusi… Buona Sera… ehm… sono Laly… cerco… Ashton Irwin… mi sta aspettando… potrei sapere dov’è?-
-mi spiace ma non posso dirglielo, sta aspettando una ragazza con un altro nome, mi spiace.- disse, mi allontanai e mi sedetti su un divano di pelle rosso nella Hall, mi bloccai, un’altra ragazza? E chi era?
Mi scossi dai miei pensieri e presi il telefono. Al secondo squillo rispose.
-ehi Hurricane, ma dove sei? Sono le otto e mezza passate… non sei sempre puntuale tu?- sorrideva, ne ero certa!
-ehi… ehm… senti… sono nella Hall… ma non mi vogliono mai fare entrare, dicono che aspetti un’altra ragazza, che non sono io.-
-cosa? gliel’ho pure detto! Senti con che nome ti sei presentata?-
-ehm… Ashton scusa, ma il mio nome è Laly! Con che nome mi sarei dovuta presentare?-
-Hurricane!- mi disse, come se fosse ovvio. Ci pensai un po’, forse aveva ragione, non risposi, riattaccai e andai dalla ragazza.
-ehi senta, ho appena sentito Ashton, mi ha detto di dire che sono Hurricane eh…-
-senti la smetta ok? quel nome gira in tutte le radio ok?-
-almeno può chiamarlo in camera?- chiesi, dio l’avrei presa a calci in quel momento.
-beh… questo posso farlo!- mi disse, prese il telefono, compose un numero a tre cifre e attese.
-Signor Irwin? Buona Sera, c’è una ragazza qui che… oh! Ehm.. ok.. la faccio salire subito!- attaccò..
-mi scusi!! È che… oddio… sono nella stanza 483, vai pure, al quarto piano.- mi disse abbassando la testa.
Sorrisi e andai verso l’ascensore, aspettai qualche secondo e si aprì, entrai e arrivai al quarto piano.
483… 483… 483… eccola! Bussai.
-Arrivo!- era la voce di Calum.
Attesi, poi la porta si aprì e, Calum aveva i pantaloni del pigiama e era a petto nudo.
Cosa? pigiama?


 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6 – Che Bella Serata! ***


 Laly's pov
-oddio ma sei bellissima!- mi disse Calum spostandosi per farmi entrare.
-Grazie!- dissi incerta, sorrisi, e entrai, Michael mangiava le patatine, e appena mi vide si alzò dal letto e mi venne in contro, mi abbracciò, era anche lui con i pantaloni del pigiama e a petto nudo.
-ragazzi, ma dovevo venire in pigiama anche io?- chiesi sorridendo.
-no… tu vai benissimo così Laly!- mi disse Luke, mi voltai e… dio se anche Ashton era in pantaloni e petto nudo sarei morta.
-perfetto… allora? Accendi il… oh mio dio!- disse Ash entrano nella stanza uscendo dal bagno sorrisi, ma lui era lì bloccato a bocca aperta.
Ashton’s pov
Dio era bellissima, quegli stivaletti neri, con le calze nere rotte, e quella maglietta bianca che arrivava appena sotto sedere, con il giacchino i pelle nera e i capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, dio, l’avevo detto che era bellissima?
-ehm… Ciao Hurricane!- dissi…
-Ciao Pokemon!- disse, mi avvicinai e sotto agli occhi degli altri la baciai.
-Ash! Cosa ti ho gentilmente chiesto?- disse Luke, mi staccai e sorrisi.
-ok… ehm... che guardiamo?- chiese Lei, sembrava imbarazzata.
-oh si… a proposito io e i ragazzi…- cercai di spiegare.
-non ti preoccupare! Non mi dispiace!- mi bloccò lei con il sorriso sulle labbra.
-beh… noi volevamo un film più normale, ma Ash ha insistito per un horror, dice che non ti avrebbe fatto paura!- disse Michael incerto, si voltò verso di me.
-ma come…- cercaò di chiedere…
-ho visto la selezione di film in camera tua e… oddio c’erano tutti gli horror possibili e immaginabili! Quindi ho pensato di vedere un horror… strano che però li abbiano…- le dissi, probabilmente pensò a qualcosa di strano, perché arricciò il naso, dio che bella!
-va bene! E che film è?-
-The Exorcism Of Emily Rose!- disse Cal rubando il film dalle mani di Michael.
-allora! Lo mettiamo su o no?- disse, mentre lui metteva il CD Luke chiuse le tende e Michael andò a spegnere le luci e  rubò altre patatine dal mini bar, poi si accomodò sul letto, guardai hurricane che sembrava imbarazzata.
-ehi Hurricane, se ti da fastidio possiamo metterci la maglia!- dissi.
-oh! No! Ma va! Anzi… se volete anche… ehm… niente… va beh, ma non mi da fastidio!-
-che stai dicendo? Va beh senti, togli le scarpe, appoggia la borsa e togli la giacca, poi vieni sul letto con noi.- dissi notando che sul letto c’era anche Luke, adesso solo la televisione faceva luce, seguì il mio consiglio e nel frattempo mi sistemai sul letto, lo stesso fece Cal, a Lei la feci accomodare in mezzo alle mie gambe, emanava un profumo di cocco buonissimo!
Il film iniziò, ok, io non ero tanto sicuro di vedermi un horror, ma poi… insomma c’era Hurricane no? Il film iniziò, andò tutto bene, quasi mezz’ora dopo l’inizio l’avvocato Erin era andata a trovare il ragazzo di Emily, Jason.
-se non l’avessi incontrata non potrei dirmi vivo!- disse Jason, beh, alla fine provavo la stessa cosa anche io, mi avvicinai con le labbra al collo di Hurricane e iniziai a lasciarle piccoli bacini, la sentii sorridere, ma neanche tre minuti dopo Luke decise di iniziare a parlare con la protagonista del film, come faceva puntualmente.
-massì! Abiti in un appartamento più grande di times square, e in piena notte senti un rumore strano e odore di zolfo, tu cosa fai? Sapendo che se in mezzo a una faccenda che parla di Demoni, ovviamente, ti alzi dal letto e vai in giro per casa a controllare? Ma sei scema?- urlò lui, questa volta Laly scoppiò a ridere, e anche Michael.
-non c’è niente da ridere ok? piuttosto se c’era un incendio io avrei continuato a dormire, almeno sarei morto nel sonno! Poi le porte si aprono da sole! Ma questa è scema!-
-non è che lo dici perché hai paura Luke?- incalzò Laly stringendomi la mano che tenevo sul suo ventre.
-io starei cercando di vedere il film.- disse Luke divincolandosi dalla domanda.  Lei si voltò verso Michel, lo feci anche io e lo vidi sorriderle e scuotere la testa, in quel momento provai un pizzico di gelosia, e ripensi a quello che mi aveva detto Michael poco prima…
FLASCHBACK
-beh… non sei così idiota da portartela a letto ma sei così idiota da non ascoltare quello che ti dico, vero Ash?- disse Michael, era incazzato, e anche tanto!
-senti, abbassa la voce, e poi… per un bacio non è mai morto nessuno!- gli risposi.
-si ma la gente si innamora Ashton, capisci o sei tardo?-
FINE FLASHBACK
Cazzo, adesso era troppo tardi pensarci, io ero innamorato punto, e dio solo sapeva se lo era anche lei!
Rimasi a pensare tanto che guardai solo le immagini del film, non sentivo più niente, continuavo a rimuginare sull’accaduto, però ad un certo punto arrivò un’immagine abbastanza spaventosa di Emily, e nascosi il viso nell’incavo del collo di Hurricane per non vedere, e sentii qualcuno urlare, Cal... riconoscevo benissimo le sue urla!
-Ehi Ash hai paura?- mi chiese a voce talmente bassa che quasi feci fatica anche io a sentirla, non risposi e annuii, mi strinse di più la mano e sentii meglio il suo corpo contro al mio, il che fece crescere qualcosa in me, anche se più che dentro di me era fuori, precisamente posizionata nel basso ventre, lei se ne accorse quasi sicuramente, ma non mi disse o non fece niente.
-allora? Com’è stato?- chiese Hurricane alla fine.
-si beh… in effetti mi aspettavo di meglio ma va bene anche così!- disse Michael.
-io sono d’accordo…- disse lei.
-a me non interessa, sono le undici e prima che arrivino le tre voglio andare a letto con il naso tappato ok?- disse Cal…
-o non ti preoccupare! Ci sono io con te in stanza, al massimo mi tiri un calcio e mi sveglio...-
-già… beh lo farò…-
-beh… in effetti è tardino… e dato che domani mattina dovrei svegliarmi presto per fare delle commissioni devo andare… mi spiace!- disse Hurricane… come? Di già??
-ciao tesoro allora!- disse Luke e uscì dalla camera seguito da Calum, chiusero la porta alle loro spalle e rimanemmo solo noi tre…
-ehi senti va che se vuoi puoi rimanere! A me non importa, tanto dormiresti con lui, a me va bene!- disse Michael guardandola, non me l’aspettavo che gliel’avrebbe chiesto, la guardai.
-beh davvero Michael grazie dell’invito ma davvero… non posso.- abbassai lo sguardo, lei si avvicinò e mi abbracciò.
-dai tesoro vado… Buona Notte… Dormi Bene!- mi sussurrò all’orecchio, fece per allontanarmi ma la tenni stretta tra le mie braccia.
-no amore stai qui!- dissi, la sentii irrigidirsi, a quel punto mi staccai.
-come?- chiese lei.
-niente… scusa… ehm… da se devi andare vai…- dissi io leggermente imbarazzato, non l’avevo voluto io… mi era uscito e basta.
-ok… Ciao Mikey! Grazie della serata e… ciao amore!- mi disse lei; poi si avvicinò a baciarmi e uscì dalla stanza, mi aveva chiamato anche lei amore? Rimasi lì impalato a pensarci, con un sorriso ebete sulla bocca, finchè Michael non decise di parlare.
-io adoro quella ragazza… però Ash…-
-senti… ok… ho capito, basta… non ti preoccupare né per me né per lei… andrà tutto bene! Te lo prometto!- dissi voltandomi verso di lui, gli feci un sorriso rassicurante e lui mi rispose con un altro saluto, mi avvicinai a lui, lo abbracciai, e poi mi chiusi in bagno.
 
Laly’s pov
Uscii dalla stanza e andai fino all’ascensore mantenendo la calma, mi aveva seriamente chiamato “Amore”? e poi l’avevo fatto seriamente anche io?
L’ascensore arrivò, e appena si chiusero le porte cominciai a saltellare e a fare urletti felici. Quando mi accorsi che ero arrivata al piano terra e che le porte si stavano per aprire, mi sistemai bene anche il giubbotto di pelle, dato che ero certa che fuori si gelasse.
Infatti, quando uscii tirava aria gelida e di lì a poco avrebbe iniziato a piovere, mi rifugiai in macchina, l’accesi e attesi che si riscaldasse e che il vetro si spannasse, non feci in tempo a contare fino a tre però che la macchina si spense.
-cazzo no!- urlai io in preda al panico, tentai di riaccenderla mille volte ma niente segni di vita! La benzina!
Ecco cosa non avevo fatto, mi ero dimenticata di fare la benzina, all’inizio optai per dormire in macchina, l’indomani mattina avrei chiamato Mich, ma poi mi accorsi che si gelava troppo, così decisi di chiamare Ashton.
Al terzo squillo rispose.
-Pronto?- si, ma quella non era la sua voce.
-ehi ehm…. Ma sei Ashton?- chiesi.
-no, sono Michael, ehi Laly che hai?-
-ehm… niente… solo che… vorrei riconsiderare l’offerta di rimanere qui a dormire, sai… in macchina fa abbastanza freddo e sta per venire a piovere…-
-senti chiamo in reception, ti aspetto fuori dalla porta, vieni pure…- mi disse cordiale, lo salutai e riattaccai, ripresi la borsa, le chiavi della macchina e uscì, la chiusi e rientrai in hotel, il ragazzo alla reception mi vide.
-sei Laly tu giusto?- mi chiese, io annuii.
-Sali… ti aspettano!- mi disse lui sorridendo, ritornai all’ascensore, attesi, entrai, attesi ancora, e uscii, mi ritrovai Michael in pantaloni in fondo al corridoio che teneva la porta aperta e mi sorrideva; mi avvicinai…
-che è successo?- mi chiese.
-la macchina è rimasta senza benzina… e Ash?-
-ehm… è in bagno… senti… facciamogli uno scherzo, vieni dentro, ma rimani qui davanti, appena Ash si mette nel letto ti vengo a chiamare e gli fai uno scherzo… ok?
Io sorrisi e non feci a meno di pensare che era troppo scemo, ma annuii.
Dopo pochi minuti lo sentii parlare, e poi lo vidi davanti a me, mi fece segno di andare tolsi il giubbotto e le scarpe e li lasciai lì insieme alla borsa e andai, lo vidi tutto completamente coperto, e Michael che mi sorrideva e mi incoraggiava sdraiato nel suo letto, io sorrisi e mi avvicinai, alzai piano le coperte e mi infilai nel letto poi mi tirai su le coperte.
-ehi Mikey vattene!- sussurrò lui, sorrisi, portai una mia mano sul suo stomaco, e gli baciai la spalla nuda.
-Michael vattene! Ho sonno!- le cose si fecero più interessanti, continuai ad abbassare la mano fino all’elastico dei pantaloni, quando si sarebbe accorto che non ero Michael?
Si irrigidì, infilai la mano sotto i pantaloni notando qualcosa di strano.
-Mikey basta!- sussurrò, questa volta con la voce più bassa.
-non sono Michael!- gli sussurrai nell’orecchio.
Si sciolse leggermente e con una mano raggiunse la mia che era nei suoi pantaloni, poi la tolse e se la portò alla bocca, me la baciò e la tenne stretta tra le sue.
-che ci fai qui?- mi chiese.
-la macchina è senza benzina e sono rimasta a piedi…- gli sussurrai, lui si alzò dal letto.
-ok, spogliati.- mi disse.
-ehi senti io sarei ancora qui ok?- disse Michael.
-non intendevo quello! Non si va a letto vestiti, prendi una mia maglia e infilatela al posto della tua, almeno sarai in pigiama, tieni.- mi disse porgendomi una maglia presa da una valigia aperta in un angolo.
Io senza vergogna, mi tolsi la maglia, mi voltai verso Ashton, tolsi il reggiseno, al che rimase a fissarmi a bocca aperta e mi infilai una sua maglia, decisamente troppo larga per me.
-ma che hai fatto?- mi chiese Ash ancora scosso, riuscivo a sentire le risatine di Michael.
-non è tua politica dormire vestiti, non è mia politica dormire col reggiseno!- dissi poi riprendendo posto nel suo letto, lo vidi allungare lo sguardo verso Michael, e poi tornò a letto.
-Notte ragazzi!- disse Michael.
-Notte!- risposi io sorridente abbracciata ad Ashton.
Mi svegliò lo squillo del telefono, il mio precisamente, mi alzai dal letto, inciampando nei miei piedi e tronai all’entrata, segliai i ragazzi, ma trovai il cellulare.
-dove sei stata tutta la notte? Tua madre è preoccupata!- era Mich, sbuffai.
-ehm… la macchina… non ho fatto benzina e mi ha lasciata a piedi! Dio che mal di testa! Ehm… e… non potevo tornare, e mi sono dimenticata di avvisare e poi era tardi.-
-Irene ma hai bevuto?-
-ma che diavolo dici? Ero nel letto e mi sono alzata velocemente tutto qui…- risposi, mi sedetti atterra davanti alla porta, vidi la luce del mattino penetrare dalla finestra e capii che uno dei ragazzi si era alzato dal letto.
-ok, senti, ti passo a prendere a mezzogiorno quando ho finito in ufficio? Ok?- mi disse, io annuii, ma mi ricordai poco dopo che ero al telefono e non poteva vedermi.
-si ok… ti spetto fuori dall’hotel Mich Ciao!- dissi e riattaccai, riposai il telefono nella borsa.
-ehi chi era?- mi chiese Ash comparendo davanti a me.
-allora, primo mettiti addosso qualcosa perché così di prima mattina sei troppo sexy, e secondo era Mich… ha detto che viene qui a mezzogiorno a prendermi.- mi alzai dal pavimento, e lui mi riportò a letto, ma non ci sedemmo, rimanemmo in piedi, Michael era ancora sotto le coperte.
-Buon Giorno!- disse lui.
-ciao!- dissi io.
-a mezzogiorno? Amore senti, noi alle nove, dopo colazione abbiamo un appuntamento per parlare con delle persone per alcuni progetti, e…-
-oh! Non ti preoccupare! Lo aspetterò in macchina e leggerò qualche rivista, magari mi farò un giro qui intorno!-
-senti Laly vuole che rimani qui fino a mezzogiorno, tanto quando esci si chiude e basta, quindi o stai qui o stai qui… non hai scelta!- si intromise Michael.
-beh… si quello che volevo dire.-
-oh, allora ok.. va bene!- sorrisi, ma poi sentimmo bussare alla porta
-siamo svegli! Dieci minuti e scendiamo!- urlò Ashton, poi mi abbracciò…
Michael si alzò dal letto prese qualche vestito e si fiondò in bagno.
-ma che ha?- chiesi…
-oh.. niente! È mattino e quando è mattino non vuole essere rotto le scatole… tutto qui.- mi staccai da lui e sorrisi…
-allora, vestiti dai…- dissi io sorridendo, mi risedetti sul letto.
-ti sta bene la mia maglia però! Disse.- sorrisi e abbassai lo sguardo.
-ecco, prendi questi, mettili.- mi disse, guardai cosa aveva in mano, erano un paio di pantaloni di una tuta neri e un felpone enorme rosso, sorrisi.
-ma sono i tuoi!- dissi.
-lo so… però voglio che li indossi.- mi disse, accettai, mi tolsi le calze strappate e infilai i pantaloni della tuta, e poi tolsi la sua maglia e indossai il reggiseno per poi infilarmi il suo felpone rosso molto carino, feci tutto sotto ai suoi occhi, poi presi anche la mia maglia e tornai all’entrata per mettere tutto nella borsa, tornai in camera e sorrisi a vedere Ashton nell’esatta posizione in cui l’avevo lasciato.
-ehi che hai scemo?- chiese Michael entrando, poi mi guardò, e forse capì, io sorrisi, e lui scosse la testa sorridendomi.
-dai vai in bagno!- gli disse lui, Ash si mosse e entrò in bagno.
-ehi Michael… sai dove Ash tiene i suoi profumi?- chiesi.
Lui annuì.
-sì… sono dentro la valigia…- mi disse.
Sorrisi e tirai fuori una boccetta di profumo, me lo spruzzai sul collo e sui polsi, poi lo rimisi dov’era, mi voltai verso Michael che aveva acceso la TV. Sorrisi, poi aprii leggermente la finestra e scoprii il letto dove io e Ash avevamo dormito per fargli prendere aria.
-Michael alzati.- dissi…
-senti non devi farlo per forza ok? ci sono le cameriere per questo.- sorrisi, ma quanto poteva essere sfaticato? Sentii bussare alla porta, poi una voce.
-mandali a quel paese!- mi disse Michael sorridendo. Io andai alla porta ridendo e aprii.
-ehi oddio! Ciao! che ci fai qui? Ma quelli non sono i vestiti di Ashton?- Luke.
-Buon Giorno anche a voi!- sorrisi, gli feci spazio e entrarono.
-ehi Mikey! Dov’è Ash?- chiese Cal buttandosi sul letto.
-qui!- Disse riapparendo dal bagno, mi abbracciò da dietro e mi annusò il collo.
-ma questo è il mio profumo!- mi sussurrò. Sorrisi, arrossii sentendomi gli occhi di tutti addosso e abbassai la testa.
-awww si vergogna!- disse Cal.
Ash si staccò e corse in braccio a Cal facendogli il solletico, sorrisi consapevole che stava per iniziare una battaglia di solletico, bussarono ancora alla porta.
-ehi ragazzi hanno bussato!-dissi interrompendoli, Michael andò ad aprire, lo sentii mormorare qualcosa e tornò poco dopo.
-dobbiamo andare a fare colazione… sono già le otto e alle nove dobbiamo partire… andare- si corresse.
 Si bloccarono, poi si ricomposero, e uscirono tutti dalla stanza, mi infilai gli stivaletti col tacco della sera prima, che ci stavano malissimo e uscii insieme ad Ashton che mi prese la mano, con la chiave della stanza nell’altra.
Prendemmo l’ascensore, era sotto terra la colazione, buona tra l’altro, ci divertimmo anche solo per mezz’ora a fare colazione, poi tornammo tutti in camera, Luke e Cal in camera loro a lavarsi i denti, Ash e Michael nella loro per lo stesso motivo, si sarebbero incontrati un quarto d’ora dopo nella hall. Rimasi seduta sul letto di Ash, quando ebbero finito, Michael venne ad abbracciarmi e mi diede un bacio sulla guancia, Ash si trattenne un po’ di più prolungando il nostro bacio, poi si staccò e usci seguito dal suo amico, rimasi sdraiata nel letto e accesi la TV, ma non essendoci niente di interessante lasciai sul canale della musica, e mi aggirai per la camera, non misi le mani nelle loro valigie, entrai in bagno e trovai una serie di post.it.
Sorrisi, poi uscii dal bagno e aprii l’armadio, ci trovai un paio di fogli e lessi il contenuto.

 Oh my goodness, i can't hide it
You just smiled when you walked by me Oh....
my goodness, Warning signs that no one showed me
Lost control but please don't hold me back
Gonna go for it I hope you’re ready for It Oh Oh....
Cause I don't know If I can stop now
I'm going too fast, heart first
My head just can't slow me down
And I don't care If you don't break my fall
You got me dreaming of a life
That anybody else would die for
I'm rolling down hill, no breaks Can't go back now, it's too late, oh
It's too late to look away and unfeel what I feel for you look away
And unsee what I see in you, I gonna go for it
I hope you ready causeI don't know
If I can stop nowI'm going too fast, heart first
My head just can't slow me down
And I don't care If you don't break my fall.
You got me dreaming of a life
That anybody else would die for....
Oh baby Anybody else would die for....
First sight i believed in first sight

No second thoughts in my mind just felt right Ohhh my goodness Oh
Cause I don't know, If I can stop now.
I'm going too fast, heart first
My head just can't slow me down.
And I don't care, If you don't break my fall
You got me dreaming of a life that anybody else would die for.
I've been dreaming of a life that anybody else would die for
Anybody else would die for.
 

 Trattenni il respiro, in basso sulla sinistra c’era la firma di Ashton, era la scrittura di Ashton… sorrisi, poi la riposi dov’era, e ritornai sul letto, sentii la porta aprirsi.
-oh scusi… non pensavo ci fosse qualcuno!- mi disse la cameriera entrando.
-oh, non si preoccupi… sono già le dieci e mezza, cavolo se vola il tempo! Ehm… faccia pure! Non si preoccupi per me… sarà come se non ci fossi!- le dissi cordiale, lei mi sorrise e iniziò a pulire la stanza.
Passò un’altra ora, arrivarono alle undici e mezza, e la tizia se ne andò salutandomi. Spensi la tv, indossai di nuovo le mie scarpe e presi la borsa e  la giacca di pelle e uscii, poi entrai in macchina e aspettai Mich, mi bussò poco dopo al finestrino.
Uscii dalla macchina.
-ma come diavolo sei vestita?- mi chiese.
-non sono miei…. Va beh… ma chiessenefrega Mich… portami direttamente al bar…- gli dissi. Salimmo nella sua macchina, non avevo tempo per tornare a casa e cambiarmi, arrivai al bar, chiuso a  mezzogiorno e un quarto, avrei aperto alle due… c’era con me Chris questa volta, entrai e chiusi la porta dietro di me a chiave, lasciando la targhetta su “chiuso”, mi tolsi le scarpe e andai ad accendere la radio, la musica che riempì l’abitacolo era classica.
Poi tirai fuori dalla mia borsa una spazzola da borsetta che avevo sempre dietro e mi slegai i capelli cominciando a pettinarli, poi li rilegai di nuovo, misi via la spazzola, mi sedetti a un tavolo e annusai la felpa, profumava, profumava di lui, averlo con me tutto il giorno sarebbe stato fantastico!

 

Note Dell'autrice

ok tesoriiiiiiiiiiiiii! sto guardando il film di Will e Kate e ho deciso di pubblicare questo capitolo! (sono le 00:17 in questo istante). va beneeeeeeeeeeeeee vi ringrazio... scusate se non faccio i vostri nomi ma non ho i quaderni sotto mano, se ora li vado a prendere i miei mi uccideranno quindi vi ringrazio nel prossimo capitolo! XP CIAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
P.S. allora, la canzone che avrebbe scritto Ash, in realtà è di Olly Murs e si intitola "Oh My Goodness"... è molto bella! >.<
 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7 – Ma Sono Innamorata? ***


 Laly’s pov
Ma Sono Innamorata?
Questo era quello che mi continuavo a chiedere, insomma, tutto il pomeriggio a lavoro con lui, o meglio, con il suo profumo, era stato fantastico, erano venuti a trovarmi a lavoro, avevano preso un caffè, e poi erano scappati per il troppo impegno…
Chris mi aveva detto che da quel momento avevo mantenuto un sorriso da ebete, era forse vero?
Beh… forse era anche per quello che il pomeriggio era passato in un batter d’occhio, e ora mi trovavo a casa di Chris osservata da tre paia di occhi desiderosi di capire perché non fossi completamente connessa.
-allora sei innamorata!- mi disse Hanna sorridendomi, io sorrisi, come se non lo stessi già facendo!
Ma Sono Innamorata?
Questo era quello che mi chiedevo ancora, insomma, poi cos’era l’amore?
L’amore è, un sentimento spontaneo, involontario. Non può essere provocato in modo intenzionale. Io credo che sia qualcosa che accade senza che noi ce ne accorgiamo, l’amore infatti non lo cerchi, è inaspettato, e puoi innamorarti davvero forse una volta sola nella vita. Shakespeare, se non sbaglio, diceva: “Ci sono persone che ti entrano nel cuore come ladri nella notte e se ne impadroniscono per sempre”.
Ecco, questa frase descriveva in pieno quello che era l’amore, quell’uomo aveva capito tutto dalla vita!
-si è innamorata sicuramente!- rispose Jas Sorridente abbracciando la sua donna.
Ma Sono Innamorata?
Questo era quello che io non ero ancora riuscita a capire, e quello che i miei amici avevano capito.
 

 Essere innamorati significa semplicemente essere in uno stato di anestesia percettiva:
scambiare un qualsiasi giovanotto per un dio greco e una qualsiasi ragazza per una dea.
-Henry Louis Mencken, Pregiudizi, Prima serie-
 

 Eh sì… peccato che io non lo scambiavo per un Dio Greco!
Ashton ERA un Dio Greco.
-io l’ho detto che era innamorata!- disse Chris sorseggiando un po’ del suo Tè caldo; sì, perché noi alle otto di sera non mangiamo, beviamo tè…
In realtà stavamo aspettando che arrivassero le pizze.
-sì, sì sono innamorata ok? sono completamente, perdutamente innamorata di Ashton… ma non è colpa mia! È lui che è troppo bello, troppo simpatico… troppo… tutto! DIO!- dissi parlando per la prima volta quella sera, sì perché oltre a dire “sì” “no” “bene”, e altre parole essenziali per la sopravvivenza, non avevo detto altro.
Urlarono tutti quanti, e mi spaventai!
-lo sapevo! Dio amore mio vieni qui e abbracciami!- mi disse Hanna alzandosi e venendo verso di me, mi alzai anche io dalla sedia e la abbracciai scoppiando a ridere.
-voi siete tutti scemi!- dissi io tornando a sedermi.
Suonò il campanello, Chris senza smettere di sorridere si alzò, andò ad aprire e tornò cinque minuti dopo con le nostre quattro pizze, probabilmente aveva flirtato con il ragazzo delle pizze.
Ci sedemmo tutti atterra in cerchio e iniziammo a mangiare.
-allora, dato che abbiamo capito che Laly è innamorata… devo dirvi una cosa.- Chris detto questo addentò un pezzo di pizza.
-dicci! Sono interessata!- disse Hanna.
-bene… allora, ho incontrato questo ragazzo in discoteca l’altra sera, quando siamo andati tutti insieme, e… ci eravamo scambiati il numero, e insomma, il giorno dopo ci siamo visti, e anche quello dopo ancora, oggi abbiamo mangiato insieme… e… insomma, l’ho invitato qui stasera… quindi per le nove dovrebbe essere qui…- disse.
-cosa? quindi noi dobbiamo andarcene appena finita la pizza! Susu… muoviamoci che sono già le otto e dieci!- disse Jas scherzoso.
-ma che dici? No! Assolutamente! Voi dovete farmi da sostegno morale!-
-se… così se poi quello vuole portarti a letto noi che facciamo?- dissi io con la pizza in bocca.
-avete ragione… forse è meglio che ve ne andate appena finita la pizza!- disse, e scoppiammo a ridere.
-Amore… io ti voglio portare in un posto… vieni con me stasera?- disse Jas…
-certo! però… Laly… ti dispiace?- mi disse lei… che amica adorabile!
Mi squillò il telefono.
-aspetta… Pronto?-
-ehi… ehm… Ciao Hurricane!- Ashton… eccolo finalmente!
-ciao Pokemon! Come va?- chiesi guardando i miei amici che si erano improvvisamente zittiti, e mi guardavano incuriositi mangiando la pizza.
-bene.. bene tesoro! E tu?- era imbarazzato.
-ehm… benissimo!- dissi tentando di non essere troppo eccitata, cosa che mi riuscì malissimo!
-sono contento! Ehm… senti… io e i ragazzi stiamo tornando in hotel… posso chiedere all’autista se mi può portare da te… se mi vuoi ovvio!- ora era anche agitato, quanto si poteva scoprire di una persona solo sentendo il suo tono di voce!
-va bene! Però… vieni per le nove, nove e un quarto… ora non sono a casa… dovrei esserlo per le nove più o meno…- gli dissi, lo sentii sorridere.
-ok! tanto devo tornare in hotel e farmi una doccia… quindi ci metterò un po’… ci vediamo fra un’oretta tesoro!- mi disse lui con tono trionfante.
-a dopo scemo!- dissi io sorridendo anche imbarazzata per gli sguardi, attaccai il telefono e lo infilai in tasca.
-quindi?-
-chiese Hanna…-
-giuro che se dopo venite a casa mia vi uccido a tutti!- dissi, scoppiarono a ridere.
Alla fine tra una risata e l’altra finimmo di mangiare alle nove meno un quarto, lo salutammo facendogli in bocca al lupo, Jas e Hanna se ne andarono per mano, Jas aveva la macchina a casa sua, erano a piedi, ma ci avrebbero messo solo cinque minuti a tornare a casa, io presi la mia macchina e andai a casa, poi attesi.
 
Ash pov
Avevo appena messo giù con Hurricane, e i ragazzi mi stavano osservando, era imbarazzante!
-che c’è? Che volete??- chiesi… eravamo nel nostro bus… bello grande!
-guardalo! Tutto rosso! È innamorato!- Disse Luke… sembrava abbastanza eccitato! Probabilmente più di me; Michael tossì… probabilmente per farmi capire che era sbagliato, ma non me ne importava niente, ero innamorato, e di quello che dicevano i miei amici mi importava ben poco, no, non gli avrei abbandonati, però non potevano intromettersi…
 

 L’amore. Certo, l’amore.
Fuoco e fiammo per un anno, cenere per trenta.
Lo sapeva lui cos’era l’amore…
-Il Gattopardo-
 

 -e anche se fosse?- chiesi io…
-no… così siete bellissimi insieme comunque…- continuò Luke…
-ehi Ash… che farai quando ce ne andremo?- disse Cal.
-già Ash! Che farai eh? Le spezzerai il cuore?-
-Michael smettila ok? senti non solo le spezzerò il cuore, ma spezzerò anche il mio… possiamo comunque rimanere insieme!-
-Ash le relazioni a distanza non funzionano!-
-magari la loro funziona Mikey! Smettila di fare il guastafeste!- rispose Cal.
-scusate!- rispose, ci fermammo e si spense il motore, segno che eravamo arrivati, Luke scese per primo, l’aria tra me e Michael era diventata irrespirabile!
 
Arrivai a casa di Hurricane alle nove e mezza, in ritardo, ma lei non sembrò curarsene!
Mi portò in camera sua furtivamente, come se fossimo due ladri, appena entrammo chiuse la porta silenziosamente e fece scattare la serratura, quella situazione mi fece sorridere.
-scusa… è che mia mamma e Mich non lo sanno, e non voglio farglielo sapere…- mi disse lei sorridente.
Si prospettava una serata meravigliosa, lo sarebbe stata comunque, l’importante era essere con lei.
 
Laly’s pov
Mi svegliai tranquillamente, più perché ero scomoda che per altro, mi alzai, mi strofinai gli occhi e guardai su cosa, o meglio su chi ero appoggiata.
Vedere il faccino tenero di Ash mi riempì di gioia, ero appoggiata al suo gomito, per questo ero scomoda! Mi sdraiai ancora sul letto.
-Amore…- gli sussurrai all’orechio…
-Mike sono ancora arrabbiato con te… ok?- disse lui spostandosi.
-Amore… sono io… non Mike…- dissi, perché era arrabbiato con Mike?
Aprì gli occhi e appena mi vide mi strinse a sé… sorrisi e rimasi a cullarmi nelle sue braccia, mi baciò la testa.
-ehi Amore… che è successo con Mike?- chiesi.
-niente… lascia stare!- disse lui, e mi allontanò un po’.
-ehi che hai? Non mi allontanare, senti… se hai qualche problema con i ragazzi puoi dirmelo…- dissi, istintivamente mi alzai e lo guardai in faccia, lui si sedette davanti a me e mi prese le mani tra le sue.
-diciamo che Mikey non è d’accordo…-
-cosa? credevo di piacergli… almeno… mi ha dato quell’impressione!- dissi io sconvolta, perché?
-sì, gli piaci, e molto anche! È felice per me e per te, ma, ha paura che io possa soffrire…- abbassai lo sguardo sulle nostre mani intrecciate.
-oh… quando ve ne andrete…-
-andremo in tour on i One Direction, quindi andremo in america…-
-quando partite?- chiesi, si, ero preoccupata!
-ehm… il 22 di Marzo!- mi rispose, sorrisi sarcastica. –il mattino presto abbiamo il volo, quindi ci vedremo la sera prima... ehi perché sorridi?-
-è il mio compleanno!- dissi sempre sorridendo.
-non capisco… oggi?-
-ma no! Il 22 marzo!- dissi io, non avremmo passato il mio compleanno insieme, anzi, quel giorno sarebbe partito!
-ehi senti… possiamo ritardare il volo! Oppure posso partire il giorno…-
-non ti azzardare! Non devi fare aspettare i tuoi migliori amici e neanche i One Direction! Quindi… quel giorno partirai, ci vedremo il pomeriggio del 21 e poi ti riporterò in hotel, mangi, dormi e ti svegli presto per partire… poi ci sentiamo quando arriverai! Ok?- dissi, sentii le guance bagnarsi, le asciugai prontamente.
-ma amore…-
-niente ma! Promettimelo e basta!-
-ok! ok, te lo prometto!- mi disse, sorrisi e gli saltai in braccio.
 
Ash pov
Sapevo che quel giorno Laly era a casa di riposo, e sapevo anche che Chris stava lavorando, inventai a Laly che avevo da fare con i ragazzi quel pomeriggio, così mi lasciò andare senza fare storie, mi aveva distrutto sapere che era il suo compleanno quel giorno, così avevo deciso di farle una sorpresa, entrai nel bar e sorrisi, perfetto non c’era nessuno, se non quella Linday e Chris.
-ehi Ashton! Che ci fai qui? Laly non c’è!- mi disse venendomi in contro tutto sorridente, mi mise addosso subito un sacco di allegria.
-ehm… in realtà volevo parlare con te… ho bisogno di te!-
-perfetto Linsday… io e lui ci sediamo un attimo a parlare… non combinare danni!- disse lui sorridendole, ci sedemmo ad un tavolo, dio andava bene la felicità ma quella era troppo anche per me!
-Chris perché sei così felice?- chiesi curioso.
-ho passato solo una serata strepitosa!- mi disse, e quasi saltellava sulla sedia…
-Laly mi ha detto che era da te…-
-oh sì… ma poi è arrivato un ragazzo e…. beh sai…- sorrisi, non avevo mai avuto un amico Gay, e Chris poteva benissimo esserlo! Poi era anche tenero!
-capisco! So come sono gli uomini!- dissi.
-beh… non sei venuto qui per sentirmi parlare delle mie esperienze sessuali con quello che potrebbe diventare il mio ragazzo, però… perché mi vuoi parlare?-
-allora, io, noi, il 22 marzo partiamo, andiamo in tour con i One Direction, e dobbiamo andare in America, partiamo presto, e sappiamo entrambi che quel giorno è il compleanno di Hurricane… Laly, scusa…-
-niente… ok… e quindi io che c’entro?-
-è qui che entri in gioco tu, insieme a Jason e a Hanna, se mi farete questo favore sarò in debito con voi per tutta la vita!- dissi speranzoso.
-io ci sto… dimmi il tuo piano!- esclamò lui eccitato.
-allora, tutto comincia quella mattina, alle nove in punto andrete tutti e tre a casa sua a svegliarla, qualsiasi cosa faccia o dica fatela zittire! Buttatela sotto la doccia, e poi vestitela con un vestito che ti darò io. Dopo ciò portatela fuori, uscite, e portatela in dei posti, vi farò avere la mappa con l’ordine esatto. Poi portatela fuori a mangiare, anche in un bar, o a burger king, non mi importa, basta che la fate imbottire di cibo. Poi riportatela a casa e fatela cambiare, sarà un altro vestito che questa volta darò a Jason, vi avrò prenotato una piccola crociera sul Tamigi, molto elegante, l’intera barca sarà per voi, ci sarà una sorpresa per lei lì, che non dirò neanche a voi, finito tutto saranno tipo ancora le sei di sera, tornate a casa tua questa volta, fatela sfogare, tipo, ballate, giocate, qualsiasi cosa… poi fatela vestire con un vestito che darò a Hanna, è importante che solo Hanna sia con lei mentre si veste, voglio che parlino e passino un po’ di tempo insieme tra amiche, poi quando avranno finito uscirete e vi aspetterà una carrozza, vi porterà in un ristorante molto elegante e dopo cena, tornerete a casa tua, dove tu, avrai allestito una specie di cinema, te ne andrai prima dicendo che non stai molto bene e la carrozza ti riporterà indietro, tranquillo, poi metterai un film che ti farò avere e lo guarderete tutti insieme ok? lo so che chiedo troppo, però… voglio che quel giorno sia speciale senza di me.- dissi sorridendo, mi aveva ascoltato tutto quel tempo annuendo, era un’idea folle ma speravo che fosse ancora convinto ad aiutarmi.
-dio Ashton se tu fossi Gay ti sposerei, adesso. Però sì… ci sto!- mi disse con il suo super sorriso sulle labbra.
-grazie, grazie, grazie!!!- dissi, mi alzai, lui fece lo stesso e lo strinsi forte.
-mi uccidi così!- mi disse lui, sorrisi e lo lasciai andare.
-una cosa… io ti aiuto solo, e dico Solo se fai comprare a noi i vestiti! Ok?- ci ragionai un po’ su, poi pensai che fosse un’ottima idea in fondo non sapevo neanche come avrei fatto per pagare tutto quello, figuriamoci i vestiti!
-va bene!- sorrisi io.
Sarebbe stato tutto perfetto!

 

Note Dell'Autrice

ecco il nuovo capitolooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!! finalmente! fa schifo ma... presto arriverà il dramma e boh... sarà bello...
cooooooooooomunque... grazie a tutti!!

Ringraziamenti Time: Sabri1701, HEdwardCupcake, I'mlovinit. ma soprattutto ringrazio una persona adorabile che continua a leggere le mie storie... quindi Grazie Giadina! Ti Adoro! <3

P.S. com'è la copertina??

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Capitolo 8
*** SCUSATE ***


SCUSATEMI DAVVERO TANTO MA E' USCITO FUORI UN PROBLEMA!

HO PERSO LA CHIAVETTA CHE CONTENEVA TUTTE LE MIE STORIE E FINCHE' NON LA TROVO NON POSSO PUBBLICARE NIENTE PERCHE' TUTTO QUELLO CHE AVEVO SCRITTO ERA CONTENUTO LA'.... MI DISPIACE DAVVERO TANTO... PROMETTO CHE APPENA LA TROVO PUBBLICO, INTANTO INIZIO A RISCRIVERE QUELLO CHE MI RICORDO DI AVER SCRITTO...INTANTO GRAZIE DELLA COMPRENSIONE! :) <3

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 – Mi Stava Mentendo ***


 Laly’s Pov
Era passata già una settimana, una bellissima settimana, io Ash non ci eravamo potuti vedere tutti i giorni, insomma, doveva provare, aveva da fare con i ragazzi e anche con i One Direction avevo capito, quindi non glielo feci pesare tanto, anzi… cercavo di rendere speciale i momenti insieme!
Eravamo a fine Febbraio ormai e le giornate cominciavano a diventare più lunghe nonostante continuasse a fare freddo e nonostante continuasse a piovere ininterrottamente, io odiavo l’umidità!
Volevo uscire, evadere da casa, Ashton mi aveva detto che quel pomeriggio non c’era perché aveva a che fare con i ragazzi, non feci troppe domande, lo capivo e gli credevo, avevo chiamato Hanna chiedendole se le andava di uscire, o di venire da me, la sua risposta era stata che doveva fare delle cose in casa e che dei parenti dovevano venirla a trovare, quindi non potevamo vederci.
Avevo chiamato Chris, mi aveva detto che quel pomeriggio doveva uscire con il tipo con il quale si stava frequentando, non feci domande, acconsentii a malincuore, e per ultimo chiamai Jason, ma lui non mi aveva risposto, nonostante l’avessi chiamato ottomila volte, probabilmente era uscito senza cellulare, oppure stava dormendo; così decisi di uscire comunque, magari avrei fatto un giro per i negozi.
Mi alzai dal letto e mi vestii, dato che ero ancora in pigiama, indossai un paio di pantaloni della tuta neri e un felpone rosa, raccolsi i capelli in una treccia laterale e andai al piano di sotto, ero sola, Mich era a lavoro, e Mia mamma con mio fratello erano andati da degli amici, lasciai un bigliettino con scritto che uscivo indossai il primo paio di Nike che mi capitarono sotto mano, presi la borsa Harrods e uscii di casa chiudendo la porta.
Con la voce di Jared Leto nelle orecchie che scandiva il tempo, iniziai a camminare per le piccole stradine di Hampstead, e non potei immaginarmi paesaggio più bello di quello, mio fratello si ostinava a voler andare a Hyde Park quando qui c’era un paesaggio molto più bello e interessante, ma purtroppo i bambini seguono la massa.
 
Ash pov
Eravamo usciti quel pomeriggio tutti quanti insieme, saremmo andati in giro per Londra a cercare i vestiti, e poi saremmo andati a prenotare la crociera, cioè, io l’avevo già prenotata, dovevamo solo andare a saldare il conto.
Avevo inventato a Hurricane che avevo da fare con la band, probabilmente dopo la sorpresa mi avrebbe perdonato se fosse venuta a saperlo.
Con un taxi arrivai a casa di Chris dove c’erano anche gli altri due, dovevo ammetterlo, Hanna e Jason erano davvero una bella coppia!
-a voi vi ha chiamato?- chiese Chris entrati nella sua Porsche Bianca a quattro posti, una domanda mi sorse spontanea.
-ehi ma tu vivi solo Chris?- chiesi.
-sì… i miei non mi volevano più in casa, mio nonno è morto due anni fa e, mi ha nominato come unico beneficiario di tutti i suoi averi, ho perso tutti i miei parenti perché erano tutti molto gelosi, e quindi ho ereditato una fortuna, non che non vivessi già nel lusso, comunque… sono venuto a vivere qui, i miei non mi finanziavano, quindi mi sto pagando la casa con il lavoro e con l’eredità del nonno, tutto qui… questa è la mia noiosa vita!- disse sorridendo.
-perché i tuoi genitori non ti volevano più in casa?-
-perché dicevano che avere un figlio Gay non avrebbe giovato alla loro reputazione.- disse senza che perdesse il suo meraviglioso sorriso.
-oh… mi dispiace…-
-fa niente! A me no… fino a diciannove anni non mi hanno detto niente poi hanno cominciato a rompere…-
-oh… ma quanti anni hai Chris?-
-pensavi ne avessi venti vero? ne ho ventisei…-
-oh… ok!- dissi tranquillo, eh sì… ci ero rimasto male…
Parcheggiò poco fuori il centro, scendemmo dalla macchina e cominciò il nostro folle pomeriggio; prima tappa “Joseph”.
Girammo il negozio poi mi venne un dubbio.
-ehi ragazzi… ma come facciamo per esattezza a sapere se le stanno i vestiti?-
-non ti preoccupare! Io e lei abbiamo praticamente la stessa taglia… quindi i vestiti li proverò io…- disse Hanna sorridendo, probabilmente si sarebbe divertita.
-perfetto! Io ho già trovato una bellissima Gonna!- disse Chris; Jas si avviciò e gli prese la gonna tra le mani, poi la diede alla sua ragazza…
-prendi questa, ora scegliamo la maglia e poi la provi e ci dici se potrebbe piacergli…-
-ok… ma anche se non le piacesse la indosserà lo stesso se saprà che Ashton ha detto che le piace… oh… Ash… la chiamerai vero quel giorno per farle gli auguri?- disse Hanna.
-no, non la chiamerò… la sentirò il giorno dopo…-
-ma…-
-niente ma! Decido io, punto e basta! Ok?-
-amore! Questa?- chiese Jas facendole vedere una maglia, lei sorrise e gliela prese tra le mani, poi saltellò verso i camerini.
-ehi Ash… ci sta che li provi lei ok? però… non farti strane idee su di lei… è mia ok?-
-non ti preoccupare… a me interessa solo Laly… senza offesa… ma Hanna non è il mio tipo.-
-evitate di marchiare il territorio ragazzine e date un’occhiata a quanto Glamour è questa ragazza!- disse Chris distraendoci dai nostri discorsi; voltai lo sguardo verso Han e… sì beh… era bellissima!
Aveva una maglietta a righe Blu e Bianca e la gonna di pizzo nera; stava benissimo!
-dio sei bellissima amore!- disse Jas… probabilmente era rimasto in stato di coma come me, lui per la visione angelica della sua ragazza, io per l’aspettativa che avevo della mia.
-Ash… che ne pensi?- chiese lei.
-immagina Laly al mio posto, con i capelli raccolti in una treccia laterale e… un paio di ballerine nere, una Borsa di Chanel nera.. come ti sembra?- disse Hanna.
-non ci sono parole!- riuscii solo a dire… mi sarebbe sembrata una dea…
-posso chiedervi di fare tante foto?- chiesi.
-non devi neanche chiederlo! Le avremmo fatte comunque… poi te le darò tutte ok?- sorrisi.
-bene… togliti questa roba e andiamo a pagare forza!- disse Chris…
-mentre Hanna si cambiava e Jas aspettava io mi avvicinai a Chris…
-ehi… ma come vi siete conosciuti voi quattro?-
-beh… io e Jas andavamo a scuola insieme, lui è stato il mio primo vero amore, poi ho scoperto che lui era troppo etero e così ci persi le speranze, però eravamo diventati inseparabili! Fatto sta che a vent’anni io dovetti iniziare a lavorare, lavoravo in quel bar, e Jas, dato che non ne aveva bisogno era sempre lì a farmi compagnia…-
-fatto sta che…- si intromise Jason. -un freddo mattino di inizio settembre due quindicenni entrarono nel bar per fare colazione, avevano saltato scuola… pensa, mi colpirono subito e mi sedetti al tavolo iniziando a Flirtare con Laly… solo che lei era più interessata a Chris… iniziarono a venire tutti i pomeriggi… mi innamorai poco dopo del carattere e dell’aspetto di Han… parlando cominciammo a uscire insieme…-
-Laly scoprì che Chris era completamente gay… ci rimase davvero male, io mi fidanzai con Jason… sì, stiamo insieme da cinque anni… e lei provò un po’ di ragazzi… poi… insomma… il resto lo sai…- finì Hanna…
-ok… grazie… che bella storia!- arrivati alla cassa Hanna pagò i vestiti e poi uscimmo.
-adesso dove andiamo?- chiesi… non conoscevo bene Londra, quindi non sapevo dove stavano andando.
-oh… giusto… siamo state da Abercrombie quando l’hai lasciata… e mi ha fatto vedere dei vestiti che le piacevano… non ha voluto provarseli perché non era dell’umore, però le piacevano…- disse Hanna continuando a camminare con il sacchetto del negozio precedente tra le mani…
-oddio! Ashton!- disse una ragazza fermandomi; le sorrisi.
-senti… scusa se ti disturbo… ma ecco… sono una fan dei 5SOS… possiamo fare una foto?- sorrisi e annuii.
-dammi la fotocamera tesoro… la faccio io… - disse Chris allungando la mano, lei gli allungò la fotocamera e mi si avvicinò, io la attirai a me e la abbracciai, poi le diedi un bacio sulla guancia e Chris scattò la foto; poi mi staccai.
-oddio! Grazie Ashton… salutami anche gli altri…- disse lei, poi prese la macchina fotografica, ringraziò anche Chris e raggiunse di nuovo le sue amiche.
-com’è essere famosi?- chiese Jason; riprendemmo a camminare.
-non mi considero famoso… insomma, sì, parlo con gli One Direction, e alcune ragazze sanno chi sono… ma questo accade poco… quindi… non credo di essere famoso… però… quando le persone mi riconoscono è bello, mi sento meno inutile ecco…- dissi sorridendo…
-è fantastico… cioè… boh… eccoci… entriamo.- disse Chris… Hanna ci portò sicura verso dei vestiti, li prese e andò in camerino, poco dopo uscì…
-come sto?-  chiese lei facendo un giro su sé stessa.
-certo che ha dei bei gusti Laly eh!- disse Chris guardandomi…
-sì Chris… è bellissimo Ashton…- commentò Hanna…
-ehi! Io parlavo dei vestiti…-
-ma dai smettetela! Comunque… sei bellissima… insomma… sono dei vestiti meravigliosi!- dissi imbarazzato; lei aveva un paio di fuseaux neri attillati e una maglia nera a dolcevita che sembrava anche troppo pesante.
-lei a casa ha un Poncho nero… possiamo metterle quello sopra e così starà calda…- mi disse sorridente, io ricambiai il sorriso.
-vai a cambiarti dai! Che questa volta pago io.- disse Jas accarezzandole la schiena.
 
Laly’s pov
Camminavo, camminavo, camminavo senza una meta precisa, arrivai a Hyde Park quasi due ore dopo essere uscita di casa e entrai per fare un giro; vidi un ragazzo che somigliava a Calum, ma non ci badai molto, non poteva essere… lui era…
-Laly!!- disse togliendomi le cuffie…
-Calum… ma tu non eri… ehi ragazzi!! Ma che ci fate qui?- chiesi anche agli altri due, come diavolo facevano a essere qui se avevano da fare in un incontro.
-siamo venuti a fare un giro… insomma… Ash ci ha abbandonati e siamo…-
-Ash cosa? dov’è Ashton scusate?-  chiesi, ero confusa…
-ehm… Laly Ash è uscito con quel Chris… pensavamo  lo sapessi… ha detto che te l’aveva detto… non è così?- chiese Michael questa volta.
-no… ma… Ash mi ha detto che aveva da fare con voi… e… e Chris che doveva uscire con il tipo con il quale si stava frequentando… ma che succede? Ash mi sta mentendo?- chiesi, ero troppo confusa.
-non so… ma a questo punto st mentendo pure a noi… aspetta… provo a chiamarlo.- Luke tirò fuori il telefono dalla tasca e compose un numero poi attese…
-Lukey!!- lo sentii urlare… era in vivavoce…
-ehi Ash! Dove sei?- chiese lui…
-ehm… te l’ho detto sono in giro con Chris… c’è pure Hanna e Jason… gli amici di Hurricane… ehi ma perché me lo chiedi?-
-no, niente… così, ora devo andare… ci vediamo stasera…-
Mi stavano mentendo tutti? Ma perché?
-mi dispiace Laly…- mi disse Michael appoggiandomi una mano sulla spalla.
-fa niente… non sei tu che mi hai mentito! Sono loro… quindi…  ok Mike… Grazie Luke… Calum… io vado a casa… ci si vede…- dissi, rimisi le cuffie nelle orecchie, e mi voltai, riuscii a vedere il dispiacere negli occhi di Michael prima di girarmi.
Ma perché era così dispiaciuto? In fondo quella a cui avevano mentito tutti ero stata io… ma perché l’avevano fatto?
Stavo camminando ormai da un bel po’, me ne accorsi quando vidi l’entrata di Hampstead Heath, ero quasi arrivata a casa, e probabilmente in pochi minuti sarebbe venuto a piovere, mi fermai, a pochi passi c’era un bar, mi guardai intorno, e poi presi la via alla mia destra.
-benvenuta al Flask.- mi disse una ragazza alquanto carina dietro al bancone appena entrai nel bar.
-grazie… posso sedermi?- chiesi, togliendomi una cuffia; la ragazza annuì e io mi andai a sedere ad un tavolo, rimasi lì qualche minuto poi arrivò la ragazza; fu in quel momento che entrò nel bar Chris.
-ehm… voglio solo un caffè per ora, grazie.- le sorrisi, lei annuì e se ne andò, tentai di fregarmene ma non ci riuscii.
-Chris!- dissi sorridendogli. Lui saltò, come se fosse stato beccato a fare qualcosa che non doveva.
-ehi! Tesoro ciao!- mi si avvicinò.
-come va? Come sta andando l’uscita?- chiesi, fece una faccia strana, ma poi rispose.
-bene! Sai lui è così carino!-
-perfetto! Allora ti lascio andare dai!- dissi, lui annuì e andò a prendere i suoi quattro caffè pronti.
-perchè quattro?- chiesi io.
-ehm… sai com’è… beviamo tanti caffè!- mi disse lui, poi se ne andò, e io rimasi lì come una scema, ammirando dalla finestra la sua macchina che si allontanava, peccato che aveva i vetri oscurati!
 
Ash pov
-E quindi che ti ha detto? E tu che le hai detto?- chiesi a Chris, Cazzo non andava bene se l’aveva visto.
-niente… mi ha chiesto come stava andando l’uscita… anche se era un po’ perplessa per i quattro caffè… ma fa niente… non se n’è accorta.- disse lui, in quel momento mi squillò il telefono, gli feci spegnere la radio e risposi.
-Hurricane! Amore ciao!- le dissi.
-dove sei?- mi chiese semplicemente.
-con i ragazzi... stiamo andando in hotel…- dissi mentendole di nuovo.
-oh… e prima dov’eri?-
-ero con i ragazzi…-
-sei stato con loro tutto il pomeriggio?-
-sì… ma ehi che ti prende?- chiesi.
-eri con loro anche quando Luke ti ha chiamato e tu gli hai detto che eri in giro con i miei amici?- cazzo.
-come…-
-li ho incontrati! Senti non mentirmi più ok? perché mi hai detto una bugia?-
-scusa amore! È che… ti prometto che mi perdonerai! Solo… non subito…-
-mi devo fidare?-
-ehi… se non vuoi fidarti non farlo… sei a casa stasera?- era strano ma mi sentivo davvero in colpa.
-si... sono a casa… perché?-
-adesso mi accompagnano in hotel, poi ti passo a prendere e usciamo stasera… ok?-
-ok! però devi farti perdonare ok?-
-non ti preoccupare! Lo farò molto presto! Ci vediamo stasera… ti salutano tutti!-
-va bene! Ciao Pokemon… a stasera!-
-a stasera Hurricane!- dissi, e poi riattaccai.
-perché hai la faccia da ebete?- mi chiese Jason, sorrisi ancora di più.
-lascialo stare scemo! È innamorato!- disse Chris in mia difesa.
-ehi Ashton, la mia promessa è sempre quella ok? prova a farla soffrire e ti ritrovi con qualcosa in meno…- disse Hanna…
-beh… penso di averti dato abbastanza motivi per farti capire che sono troppo innamorato per farla soffrire!-
-già… a proposito… sei stato troppo carino! Grazie per non essere come gli altri…- mi disse, la guardai dallo specchietto retrovisore, l’aveva detto davvero con il cuore, e lo apprezzai…
La macchina si fermò…
-grazie per avermi dato un passaggio! E anche per avermi dato una mano con i costi… soprattutto per la crociera! Non dovevate!- dissi, eh sì perché alla fine avevano insistito a pagare anche la crociera…
-senti Ash… tu stai rendendo felice la nostra migliore amica, quindi come minimo dobbiamo darti una mano per realizzare questa follia… chiedici altro se hai bisogno ok?- Adoravo Chris, probabilmente se fossi stato gay mi sarei innamorato di lui, e avrei pensato che se fossi stato  etero mi sarei innamorato della mia Hurricane!
-ok.. i ragazzi mi cercheranno quindi… vado
più tempo possibile per assaporare quelle sensazioni, ripensai che solo un’altra volta mi ero sentito così bene, e questo era accaduto quando avevo conosciuto i miei quattro migliori amici.
Sì beh… ero felice, avevo tutto!

NOTE DELL'AUTRICE

SCUSATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!! GRAZIE DELL'ATTESA!! HO RITROVATO LA CHIAVETTA!!!

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 – I Raggi Della Luna ***


 Laly’s pov
Avete mai pensato alla notte?
Insomma, la notte è speciale vero? gli amanti segreti di notte escono allo scoperto, i pipistrelli di notte mangiano, e di notte accadono le cose più belle, tipo l’amore.
Sì perché è bello fare l’amore la sera.
Sul letto, solo voi due, abbracciati, il suo viso eccitato, il suo corpo contro al tuo, il buio eterno illuminato dai raggi della luna.
Era la prima volta per me e Ashton, e non poteva non essere la migliore della mia vita!
-Ti Amo…- mi sussurrò nell’orecchio alla fine, sdraiandosi vicino a me, rimanendo abbracciati.
-Ti Amo…- sussurrai cercando ancora le sue labbra, e quando le trovai le baciai, poi rimasi a fissare il suo volto dolcissimo pensando.
Alla fine l’avevo perdonato, diciamo che l’avevo già perdonato anche prima che arrivasse da me quella sera, però volevo farlo stare un po’ col fiato sospeso…
-ehi a che pensi?- mi chiese dopo un po’ interrompendo i miei pensieri…
-ehm… niente a te… a quanto sei dolce!- lui sorrise e mi baciò di nuovo.
-poi lui la baciò e tutto il suo mondo tornò a girare, il suo cuore tornò a battere, le sue guance si colorarono nuovamente di un rosso acceso. Il corpo di entrambi fremeva ancora per il bellissimo rapporto appena consumato sotto gli invisibili raggi della luna…- sussurrai…
-non sapevo fossi una poetessa!-
-non lo sono… in realtà non so neanche come mi è uscita… quindi.. ok…-
-ehi dai! Era bellissima! Tirane fuori un’altra!-
-non è che escono a comando eh!- risposi, lui mi sorrise, il sorriso più bello che avessi mai visto, ispirata ne tirai fuori un’altra abbastanza imbarazzata.
-lei si sentiva attratta da quelle piccole fossette che decoravano il viso del giovane, lo paragonava spesso a un dio greco… ma quale dio greco? Lui era meglio!- qui rimase a bocca aperta, e senza parole mi baciò…
-questa cosa era davvero bellissima...- mi disse.
-ehi… scusa se rovino il momento ma ehm… quando parti quindi?- chiesi, si allontanò un po’ da me… ecco, lo faceva sempre… quella era l’ultima serata passata insieme credo.
-sono qui ancora domani… ma ho da fare, dobbiamo sistemare le cose per partire, tutti gli strumenti e le nostre cose, poi dobbiamo incontrare i One Direction per sistemare le ultime cose anche con loro, vengo qui domani sera… l’ultima sera passata insieme, sto fino a mezzanotte, e poi torno in hotel che il volo lo abbiamo alle sei, dobbiamo essere lì per le cinque, quindi penso che per le quattro dobbiamo iniziare ad andare in aeroporto.-
-ehi no, non devi venire qui per forza… insomma, devi dormire e…-
-senti silenzio ok? io vengo qui domani sera, e… che tu voglia o no, mi fai entrare… ok?- disse con un tono che non ammetteva repliche.
-sono pronto a fare una cosa… conosci Keek?- mi chiese, io annuii, ne avevo sentito parlare, e sapevo che loro avevano un account… ma non sapevo di che si trattasse.
-ok… allora registriamone uno!- mi disse prendendo il cellulare dal mio comodino, entrò velocemente in internet e aprì quella pagina… poi punto il telefono che registrava verso di noi…
-ciao keek! Guardate chi illuminano i raggi della luna? Il vostro Ashton! Facciamo silenzio che qui dormono tutti… ehi… sapete chi è questa bellissima ragazza vicino a me? Il suo nome è Laly… è l’amore della mia vita… volevo presentarvela… sono rimasti tre secondi quindi… ciao vi amo!- disse, poi cliccò qualche tasto e lo pubblicò, rimasi a fissarlo imbambolata per tutto il tempo…
-ora cosa diranno? Cosa faranno?-
-non mi importa… devono accettarlo… l’ha fatto anche Mikey… non capisco perché i fan non devono accettare che ti amo…- mi disse poco preoccupato riponendo il suo cellulare sul comodino.
Lo strinsi a me, e ci addormentammo così…
Ash pov
Gli invisibili raggi della luna…
Un dio greco…
Meglio di un dio greco…
Il miglior rapporto sessuale della mia vita…
La donna migliore della mia vita…
A quello pensavo da ormai tutto il giorno, avevamo fatto le valigie e poi eravamo andati a pranzo, adesso stavano andando ad incontrare i one direction; nessuno dei ragazzi aveva fatto storie sul keek che avevo pubblicato, anzi avevano detto tutti che ero stato molto tenero, i commenti erano tutti positivi, mi auguravano una felice relazione, e di ciò non potevo che esserne più contento.
Mezz’ora dopo eravamo arrivati a casa di uno dei ragazzi, ci fecero entrare e parlammo un po’ degli accordi eccetera, poi Niall propose di mangiare e di giocare alla Wii.
-ehm… io devo fare una cosa prima… dove posso stare una ventina di minuti in tranquillità?- chiesi imbarazzato.
-ehi Ash che devi fare eh??- chiese Harry.
-niente… solo… ehm…-
-per quello c’è il bagno Ashton!- disse Zayn sorridendo, la casa era sua, arrossii, ne fui certo.
-oh… se farebbe quello sarebbe più normale Zayn… deve registrare un video messaggio per la sua ragazza… domani è il suo compleanno e bla bla bla…- rispose Michael.
-oh che tenero!- disse Liam sinceramente, gli sorrisi.
-oh beh… allora vai in camera mia… in cima alle scale, la prima porta a destra.- disse Zayn.
-Grazie!- sorrisi, stavo per salire le scale ma Louis mi bloccò.
-ehi la ragazza… è quella del keek?-
-sì è lei…- dissi imbarazzato.
-allora vai! Ho visto come ti guardava!- mi disse, poi si voltò verso Harry che stava discutendo con Mike e Niall.
Sorridendo continuai a salire le scale e entrai nella camera di Zayn.
Mi ci chiusi dentro e annusai l’aria, c’era il suo profumo ed era maniacalmente ordinata; sorrisi, era quasi peggio di una donna.
Tirai fuori dalla borsa la telecamera e la appoggiai sulla scrivania sopra a dei fogli disegnati, due volti ricorrevano nei dipinti, uno lo riconobbi come Liam, l’altro volto era di una ragazza, probabilmente era Perrie, pensai.
Mi sedetti a poca distanza dalla telecamera e constata che l’immagine era perfetta, schiacciai il tasto di registrazione.
-Ehi Hurricane…- cominciai.
Laly’s pov
Stavo aspettando che Ashton arrivasse, e, persa nei pensieri della notte precedente iniziai a scrivere.
Dopo un po’ sentii il telefono squillare, segno che Ash era arrivato, appoggiai il quaderno sulla scrivania e furtiva scesi e portai Ash in camera mia.
-mi piacciono queste entrate furtive!- mi sorrise, e poi mi baciò…
-dai sdraiamoci a letto e riposiamo un po’… almeno non arrivi completamente stanco all’aeroporto.- gli dissi, lui annuì e si tolse i jeans e la maglia, poi si infilò nel letto e mi abbracciò.
-ehi Hurricane… ti salutano Mike, Luke e Cal… e anche i One Direction… soprattutto Louis…- mi sussurrò dopo un po’.
-oh… wow! Davvero?? Salutameli allora! Ehi… com’è andata oggi?- gli chiesi.
Ash pov
-oh bene… diciamo che ci siamo divertiti abbastanza… sono davvero simpatici! Insomma, Niall e Mike mangiavano in continuazione, Luke, Cal, Harry e Zayn giocavano a mario kart, ma la maggior parte del tempo litigavano, Liam invece faceva un po’ da mamma… e… amore…- non ricevetti risposta, la guardai, dormiva, sorrisi, era bellissima, una visione angelica.
Rimasi ad osservarla dormire tutta la notte, scoprii che parlava nel sonno, aveva ripetuto un paio di volte il mio nome, poi aveva sorriso.
Il mio cellulare vibrò, spensi la sveglia, era mezzanotte, l’autista probabilmente era già giù; mi alzai, presi ma maglia e la infilai, poi per prendere i jeans feci cadere un quaderno, li infilai velocemente e raccolsi il quaderno, mi sedetti sul letto e, facendomi luce col cellulare, iniziai a leggere.

 Lei, lì seduta a ragionare,
a pensare a quello che poche ore prima era accaduto.
Era la prima volta per entrambi,
lui era così bello,
lei era così impacciata.
Lui adesso era con i suoi amici,
lei adesso era sola ma felice.
Insieme erano perfetti,
due cuori che viaggiavano con lo stesso battito,
beh, la realtà era che erano sulla stessa lunghezza d’onda.
Si amavano e questo era quello che contava illuminati dai deliziosi raggi della luna.
 

 Sorrisi, poi appoggiai il quaderno dove l’avevo trovato e uscii furtivo, così come ero entrato, dio quanto la amavo!
 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 – Che Compleanno Pt.1 ***


Laly’s pov
Mi svegliai tra le urla di Chris, Hanna e Jason, non volevo festeggiare, non oggi, e  non senza di lui.
Mi aveva mandato un messaggio con gli auguri dicendomi che stava per salire sull’aereo, nel messaggio aveva anche specificato in maiuscolo che oggi avrei dovuto divertirmi… ma come avrei fatto senza di lui?
-dai tesoro sveglia! Oggi è il tuo compleanno e noi abbiamo una missione da compiere…- disse Chris non smettendo di urlare.
-no, ai ragazzi… non ne ho voglia…- dissi rimettendo la faccia sotto il cuscino.
Hanna mi tolse le coperte di dosso e Jas il cuscino, Chris si lanciò su di me urlandomi di svegliarmi.
-ok! mi alzo... basta che non rompete!- dissi tranquillamente seccata…
-perfetto! Allora… buttati sotto la doccia, e appena esci metti questi.
Mi disse Hanna porgendomi un sacchetto.
Perfetto! Adesso non potevo neanche vestirmi come dicevo io!
Mi buttai sotto la doccia, ci rimasi per una decina di minuti, i miei amici mi aspettavano, non potevo starci di più, quando uscii tirai fuori i vestiti dal sacchetto, rimasi pietrificata.
-ma voi vi siete fumati qualcosa! Io ste cose non le indosso.- dissi urlando.
-chiudi la bocca e vestiti, Ashton ha detto che saresti stata bellissima con quelle cose addosso!- urlò Hanna, Ashton? E che c’entrava Ash con i vestiti?
Senza rispondere mi vestii velocemente e lasciai i capelli lunghi ricadere sulle spalle, poi uscii dal bagno…
-sei fantastica!- mi disse Jason.
-andiamo che siamo in ritardo sulla tabella di marcia.- disse Chris battendo le mani, sembrava molto eccitato.
Dopo un altro paio di lamentele da parte mia, riuscirono a portarmi fuori, e ci incamminammo con Chris che guidava il gruppo, parlammo un po’ di tutto, davanti alla scuola di mio fratello ci fermammo.
-ok… eccoci… Hanna?- disse Chris fermandosi…
Mi bloccai anche io e mi guardai intorno, che c’era d speciale?
-ehm… iniziamo… allora…- disse, e aprì un foglio tirato fuori dalla borsa, poi iniziò a leggere.
-qui è iniziato il nostro cammino… ti ricordi la prima cosa che mi hai detto? Beh… io sì… “ehi coglione stai attento!” le tue prime parole rivolte a questo stupido romanticone. Ecco da qui inizia anche il tuo cammino di oggi. Divertiti, Ti Amo Hurricane.- finito di leggere ripose il foglio in borsa e mi guardò, rimasi di sasso, non poteva davvero avermi organizzato il compleanno!
-cosa sta succedendo? Perché se dovevate farmi piangere me lo potevate dire! Non mi sarei truccata!- dissi con le lacrime che mi rigavano il viso.
-oh! Io l’avevo detto che avrebbe pianto!- disse Chris…
-Ash ha organizzato il tutto, ma dobbiamo continuare, abbiamo ancora un sacco di strada da fare!- Disse Jason abbracciandomi.
Quando mi staccai da lui mi asciugai le lacrime e ci incamminammo nuovamente, mi feci raccontare tutto quello che era successo, mi dissero tutto, tranne, ovviamente, cosa avevano organizzato.
Mezz’ora dopo arrivammo davanti al bar dove lavoravo, non capii finchè non iniziò a leggere, questa volta, Jason.
-“Pokemon mi perseguiti?” mi avevi chiesto quel giorno, te lo ricordi? Era lo stesso giorno, poco dopo… e stavi litigando con Lukey… dio, eri bellissima sai? però mi avevi detto che se una persona non ti piaceva non ti sarebbe piaciuta mai… questo vuol dire che ti sono piaciuto fin dall’inizio… alla prossima tappa!- finì di leggere, in effetti non aveva tutti i torti, il modo di comportarsi da supereroe rompi coglioni aveva dato una mano ad innamorarmi di lui da quando mi era venuto addosso, poi l’amore era cresciuto ed era diventato vero e proprio amore.
Dopo altre lacrime e altri abbracci camminammo ancora, continuai a ripetere a tutti e tre che  erano degli scemi, ma quando arrivammo capii che stavamo ripercorrendo tutti i posti in ordine, appena avrei rivisto Ashton l’avrei pigliato a calci!
-Hyde Park!- disse Hanna iniziando a leggere.
-quanto cavolo ci hai messo per capire che ti stavo corteggiando eh Hurricane? Tu e la tua maledetta ossessione di non farmi sapere il tuo nome! mi piace chiamarti Hurricane però… è intimo e… non scriverò nient’altro dato che sei con Chris Hanna e Jas… quindi… continuate… Ti Amo Hurricane!- finì Hanna, qui scoppiai anche a ridere… lui e la sua maledetta ossessione per me e il mio nome.
-su andiamo… manca una sola tappa, poi si va a mangiare, e poi si ritorna a casa… quindi… gambe in spalla e andiamo.- disse Hanna camminando appena dietro a Chris.
-ehi Jas… tu avresti mai fatto una cosa del genere per Hanna? Cioè… nel senso, secondo te che sta cercando di dirmi?- chiesi a l’unico che mi stava vicino.  Durante il tragitto.
-io l’avrei fatto se fossi come lui… Ti Ama Laly… Ti Ama e ha capito come dirtelo in modo speciale.
-ma se provo a chiamarlo per ringraziarlo?-
-no! Ha detto di non chiamarlo, che ti chiamerà lui, e poi ora sarà sicuramente sull’aereo.- disse appoggiandomi una mano sulla spalla.
Arrivati davanti al Club ci fermammo e sorrisi, il nostro primo bacio, e anche il secondo, il terzo, e via così…
-il luogo del primo bacio…- sussurrò Chris.
-qui volevo arrivare… questo è stato il luogo che mi è rimasto più nel cuore, quello è il giorno che mi è rimasto più nel cuore. Amore, so che non sono lì, so che non è la mia voce che ti dice queste cose, ma cerca bene dentro di te, nel tuo cuore io ci sono… sono lì con te, e ti vorrei stringere, ti vorrei baciare, ma non posso… quindi… ti dico che Ti Amo e ti sto vicino così… qui finisce, o meglio, inizia la nostra strampalata storia insieme, Ti Amo.- finì Chris con un sospiro…
Sorrisi, si, era decisamente strampalata la nostra storia, ma cosa ci si aspettava da due deficienti?
-sei felice?- Hanna mi parlò…
-ovvio! Grazie mille ragazzi!- dissi, e ci stringemmo tutti in un abbraccio.
Non potevo desiderare amici migliori, e neanche un ragazzo migliore!
-perfetto… allora.. andiamo a mangiare che ho fame!- disse Jason staccandosi e asciugandosi una lacrima.
Sorrisi.
Cosa potevo volere di più?
Fine Prima Parte
Laly

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 – Che Compleanno Pt.2 ***


Dopo un bellissimo ma informale pranzo a Burger King ci dirigemmo a casa di Jason, fortunatamente questa volta prendemmo un Taxi, non avevo più forze per camminare, e i miei piedi mi stavano implorando di farli uscire dalle ballerine.
Casa di Jason non era male, non ci ero mai stata molto, forse solo cinque o sei volte, perché la maggior parte del nostro tempo la passavamo a casa di Chris...
Jas abitava ancora con i suoi genitori, insomma, i suoi partivano per lavoro il lunedì e tornavano il sabato sera, quindi non erano quasi mai a casa, diciamo che viveva più che altro con i domestici.
Casa sua era abbastanza grande, era sviluppata su tre piani, c’era il piano terra sempre molto pulito e ordinato, sui toni dell’azzurro e del bianco, il salone era grandissimo e occupava la metà di quel piano, lì organizzava sempre le sue feste strabilianti, oppure la madre teneva il suo club del libro domenicale, il resto era occupato dalla spaziosa cucina in legno levigato e dall’annessa sala da pranzo con gli infissi in oro.
Se si saliva la prima rampa di scale si trovavano le stanze, ogni stanza aveva un bagno privato.
C’erano quattro stanze più una degli ospiti.
La prima era quella usata dal fratello di Jason quando veniva in visita, la seconda era di jason, la terza era dei suoi genitori, mentre la quarta era di sua nonna, che stava sempre chiusa in camera, tranne durante i pranzi.
Se salivi anche la seconda rampa c’era  la mansarda, agghindata con le cose di Jason, i suoi disegni, i suoi strumenti, insomma, era come una sua casa; io c’ero stata una sola volta lasù… nessuno saliva mai, era vietata a tutti, tranne che a Hanna.
Ci fece salire e andare in camera sua, era enorme, ordinata e profumava di fresco.
Mi diede una busta e mi infilò in bagno con Chris e Hanna, perfetto… ero confusa, e non andava bene.
Ash pov
Eravamo appena arrivati in hotel, il volo ci aveva stancato a tutti, infatti dopo tutte le baggianate di burrocrazia ci eravamo fiondati tutti nelle nostre camere, Lou e Harry nella stessa, così come me e Michael, e come Cal e Luke.
Michael stava mangiando in quel momento, io stavo quasi per dormire.
Però squillò il telefono, non volevo rispondere, però, poi mi ricordai della sorpresa a Laly, e decisi di rispondere.
-pronto?-
-ehi! Che tempo fa lì a New York?- chiese un ragazzo dall’altra parte del telefono.
-ehi! Ehm… non è bellissimo, ma diciamo che non c’è il gelo di Londra! Ehi aspetta… ma chi diavolo sei?- chiesi confuso, non avevo riconosciuto la voce.
-come chi sono? Sono Jas!-
-ah! Scusa Jason! Ma stanotte non ho dormito, sull’aereo abbiamo fatto i deficienti e non sono riuscito a dormire… quindi sono proprio rincoglionito! Allora come va? Ehi aspetta ma non sei con Laly??-
-sì… si sta cambiando con Hanna e Chris… così ho deciso di chiamarti… sta andando tutto come programmato, ha pianto anche pensa! Si vede proprio che ti ama!-
-ha pianto pure? Dio! Quindi sta andando bene! Cazzo Jas mi manca!- dissi a bassa voce.
-ti ho sentito comunque!- disse Michael, gli sorrisi e ricambiò il sorriso.
-beh… anche tu manchi a lei… quindi… ehi senti Hanna ha detto di ringraziarti perché è davvero felice oggi… ehi aspetta… quando tornerai?-
-sapete che mi fa piacere! Quando torno? Ehm… a Agosto…- dissi… consapevole che avrei passato anche il mio compleanno lontano da lei…
-cosa? e non torni neanche per il tuo compleanno?-
-già… però ti prometto che in questi mesi troverò ogni modo per tornare a Londra anche solo per una notte!-
-senti Ashton… volevo ringraziarti anche io… sai non solo perché stai rendendo felice la tua di ragazza, stai anche rendendo felice la mia e, di conseguenza anche me e Chris…-
-ehi… sono io che vi devo ringraziare, qualcun altro non avrebbe fatto tutto questo, siete davvero degli amici fantastici per lei… quindi grazie!-
-ehi Ash siamo anche i tuoi di amici… lo sai!-
-lo so e… grazie…- dissi semplicemente, davvero riconoscente per quello che stavano facendo.
-oh… ehm… si Zia! Glielo dico alla nonna… non ti preoccupare… ora ti saluto… no, no Zia… sta dormendo… ora ti saluto…- scoppiai a ridere.
-va bene… ricordale sempre che la amo… ciao Jas… mi raccomando!- detto questo riattaccai…-
-come sta andando la tua sorpresa?- chiese Michael dopo un po’…
-bene… dice che ha pianto, ma che si è divertita… sono felice Mikey…- dissi riappoggiando la testa sul cuscino.
-e io lo sono per te Ash…-
Non riuscii a sentire cosa disse dopo perché, stanco morto, mi addormentai, anche saltando il pranzo, cosa che Niall e Mike mi rinfacciarono per ore.
Laly’s pov
Quando uscii dal bagno completamente agghindata, Jas stava parlando al telefono con sua Zia…
Non mi feci molte domande, mi zittirono dopo pochi secondi uscendo di casa.
Faceva freddino, però stavo bene… tutta quella storia mi stava riempiendo il cuore di calore, prendemmo di nuovo il Taxi, che ci portò vicino al Tamigi, in pochi secondi eravamo su una barca, che partì completamente occupata dolo da noi quattro, all’interno mi spiegarono che l’aveva voluto Ashton, arrivammo fino alla fine, mi aspettavo di scendere quando la barca si fermò, ma così non fu, una ragazza molto carina ci raggiunse, aprì un pannello completamente bianco e accese un proiettore, in pochi secondi un’immagine comparve sul pannello, un’immagine che conoscevo bene, era l’immagine della persona che amavo.
-ehi Hurricane! Ciao Chris… Hanna… Jas…- iniziò, le prime lacrime iniziarono a scendere ma non me ne curai.
- “Non sono certo le cellule a decidere chi amiamo o no... Sentimenti come l'amore non risiedono nelle carni, ma nell'anima”, ecco, questa cosa l’ho letta tempo fa su un giornale in un ospedale, sì, lo sfondo non è dei migliori, però… la frase è bella, e sai cosa vuol dire?- dopo un attimo di pausa continuò.
-vuol dire che non ho deciso di amarti, vuol dire che ti amo e basta, non c’è ragione per cui io non debba farlo, se amarti rende felice la mia anima, beh… allora voglio amarti per tutta la vita! E so che lo farò amore mio… questi giorni saranno duri senza di te, ma ti chiamerò tutti i giorni… ci sentiremo su Skype e su Twitter… oggi però voglio solo che tu sia felice… voglio che sorridi e che continui ad andare avanti… so che sono stato un pazzo a organizzare tutta questa cosa… ma mi andava di farlo Piccola… comunque… sono qui per farti gli auguri… sono in camera di Zayn Malik! Pensa che fortuna! Ti salutano tutti e ti fanno gli auguri…- si bloccò per pochi secondi ancora una volta, fissando la telecamera, come se stesse aspettando qualcosa, ma poi ricominciò.
-tu… tu sei come un fiore tanto bello quanto raro, è stato difficile trovarti, ma ne è valsa l’attesa… Ti Amo piccola, ti amo più di quanto io ami me stesso… davvero! Ora ti saluto amore… ci sentiamo domani… ciao amore!- concluse, e mi inviò un bacio.
Il suo bellissimo sorriso, con quelle seducenti fossette fu l’unica cosa che vidi prima di crollare in lacrime…
-Ti Amo anche io Ashton…- sussurrai tra i singhiozzi, loro tre mi abbracciarono, mi strinsero forte, per darmi forza e amore, diavolo se amavo quel fottuto bastardo!
La barca ripartì pochi secondi dopo la fine di quel “video messaggio”.
Alle sei eravamo tornati a casa di Chris…
Il loro scopo ora era farmi divertire e dimenticare di tutto quello che era appena accaduto, e ci riuscirono bene… iniziammo giocando a Mario Kart, per poi passare a Just Dance, accendemmo il karaoke, e dopo qualche canzone cademmo esausti sul divano.
-ehi tesoro… non è finita qui… in bagno ti aspetta un nuovo abito… andiamo su…- disse Hanna alzandosi dal divano.
Fine Seconda Parte
Laly

 



Note Dell'autrice

allora... pronte per il capitolo successivo? il capitolo finale del compleanno?? perfetto... questo è il mio capitolo preferito... perchè Ash è troppo tenerolo e... boh... spero vi piaccia! fatemi sapere come va fino a qui! <3

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Capitolo 13
*** Capitolo 12 – Che Compleanno Pt.3 ***


Hanna mi prese per mano e mi trascinò in bagno…
-vieni… lasciamo i maschietti parlare e prepariamoci per la sera…- mi disse entrate in bagno…
Il bagno era ampio e aveva sia la doccia che la vasca.
-ehi… che ci fa Chris con una trousse?- chiesi sorridendo…
-è la mia… allora, lì appesi nella doccia ci sono i nostri vestiti… ora… io e te ci trucchiamo e poi ci vestiamo alla fine pensiamo ai capelli.- mi disse, sembrava più eccitata lei di me…
Mi fece accomodare su una sedia in legno che c’era lì, non mi chiesi che ci faceva lì, probabilmente avevano portato lì tutto il giorno prima.
-ecco…  ora chiudi gli occhi e lasciati trasportare dal trucco e dalla mia voce.-
Sorrisi, mi fidavo do lei, sapeva il fatto suo in fatto di trucchi!
Cullate dalla musica finì di truccarmi venti minuti dopo…
-allora.. vestiamoci e poi i capelli!- sorrisi, mentre ci spogliavamo parlammo del più e del meno.
-sai… ha voluto Ashton tutto questo, ha pagato tutto lui, a parte gli abiti e la crocerina di oggi pomeriggio… quel ragazzo è troppo un amore!- mi disse dopo un po’.
-sì… lo so… è solo che… vorrei averlo qui…- riuscii solo a rispondere, infilai il vestito e mi feci aiutare ad allacciarlo, lo stesso fece Hanna, poi la abbracciai, la strinsi forte a me come se pochi secondi dopo avrei dovuto perderla per sempre.
-grazie tesoro! Grazie davvero!- le sussurrai all’orecchio…
-sai… Ash ha espressamente chiesto che rimanessimo io e te sole arrivate a questo punto.-
-dio… ho vissuto senza di lui fino a questo momento e ora mi chiedo come farei a vivere sena di lui…-
-questo è amore piccola!- mi disse, vestite e truccate, ci mancava solo la pettinatura.
Lei si lasciò i capelli lisci slegati, a me li arricciò leggermente e mi spostò i ciuffi davanti con le mollettine brillanti, finito tutto ci prendemmo per mano e raggiungemmo i due ragazzi che avevamo fatto aspettare fin troppo.
-ehi aspettate! Fatevi fare una foto! Oi la inviamo a Ashton!- disse Jason.
-basta con ste foto!- protestai.
-silenzio e mettetevi in posa.- disse Chris, ci abbracciammo e iniziarono fa farci un book fotografico, pochi minuti dopo  aveva inviato le foto a Ashton…
-tu hai troppo le tette di fuori!- disse Jas a Hanna mentre uscivamo.
-e tu hai scelto il vestito, quindi non devi rompere.- disse sorridendo, poi si scambiarono un veloce bacio, indossammo le giacche e uscimmo definitivamente.
-cos’è quella cosa?- dissi bloccata davanti a una carrozza.
-questa è la nostra favola…- iniziò il cocchiere, anche i ragazzi sembrarono sorpresi, probabilmente neanche loro lo sapevano.
-e in ogni favola c’è un principe e una principessa, ora… facciamo che io sono il rospo… tu sei la bellissima principessa che è venuta a salvarmi. Ovviamente come ogni favola la principessa ha bisogno della sua carrozza… divertiti! Ti Amo!- finì il cocchiere, poi mi osservò.
-salite…- disse ancora, senza parole salimmo tutti sulla carrozza che ci accompagnò in un elegantissimo ristorante Londinese.
Ci sedemmo al tavolo e la serata passò velocemente, Chris ad un certo punto disse di sentirsi male, così si alzò e se ne andò da solo malgrado mi fossi offerta di andare con lui, però aveva declinato l’offerta, e da quel momento era andato tutto bene, finchè…
Il ragazzo sul palco che aveva cantato in quel momento fece un annuncio.
-ci chiedono di fare gli auguri a Hurricane, da parte di Pokemon…- abbassai lo sguardo e sorrisi.
-questa canzone è dedicata a lei, sempre da lui.- disse di nuovo.
Quando sentii le prime note di “Beside You” le lacrime iniziarono a scendere rigandomi le guance.
Within a minute I was all packed up
I've got a ticket to another world
I don't wanna go
I don't wanna go

Some words are hard to speak
When your thoughts are all I see
"Don't ever leave," she said to me

 
Lui non se ne voleva andare… ma stare vicino a me non l’avrebbe aiutato a far strada… a volte è così semplice competere con l’amore.
When we both fall asleep, underneath the same sky
To the beat of our hearts at the same time
So close but so far away

E pensare che solo la sera prima ci eravamo addormentati insieme, nello stesso letto, tutte le lacrime che mi scendevano ora non sapevo se fossero di gioia o di dolore…
She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake
Trying to find the words to say

I wish I was, I wish I was
Beside you

 
Sì… anche io desideravo che fosse vicino a me… al mio fianco, a stringermi, a baciarmi, a cullarmi tra le sue braccia.
Another day, and I'm somewhere new
I made a promise that I'll come home soon

Bring me back, bring me back to you
Lo farei amore mio, lo farei eccome! Ti riporterei qui al mio fianco, vicino a me… perché tutto è bello se sei al mio fianco.
When we both wake up underneath the same sun
Time stops, I wish that I could rewind
So close but so far away
Se potessi farei anche quello…. Premerei il tasto “rewind” per rivivere quel momento perfetto con te… la sera in cui abbiamo fatto l’amore…
She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Beside you
She lies awake
Trying to find the words to say

I wish I was, I wish I was
Beside you

The pieces of us both
Under every city light

And the shining as we fade into the night
Sì amore, abbiamo lasciato pezzi di noi e dei nostri cuori in ogni angolo della nostra amata Londra, mi manchi piccolo mio… quando torni?
She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was

She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Beside you

She lies awake
Trying to find the words to say

I wish I was, I wish I was
Beside you

Beside you
Beside you
Beside you

She sleeps alone
My heart wants to come home
I wish I was, I wish I was
Sì… tutto quello che desideravo in quel momento era stare vicino a lui…
Mi dispiaceva che Chris si fosse perso tutto…
Ash pov
Mi svegliai quando mi arrivarono le foto mandatemi da Jason, erano le tre e mezza del pomeriggio, e vedere quelle foto non mi risvegliò solo la mente.
-ehi Mike… guarda quanto è bella!- gli dissi porgendogli il telefono con la foto di Hanna e Hurricane.
-dio… è bellissima non è semplicemente bella… grazie adesso la faccio vedere agli altri…- disse alzandosi dal letto.
Corse fuori dalla camera, io presi la chiave e lo rincorsi, entrò in quella che avevo capito fosse la camera di Lou e Harry, e fece passare il telefono nelle mani di tutti indicandola.
-dio se è bella!- mi disse Niall…
-lo so…-
-ehi… sei davvero fortunato cazzo!- disse Harry, e poi si voltò verso Louis che annuì.
Tutti gli altri acconsentirono, ero un po’ geloso… questo dovevo ammetterlo.
Passammo tutto il pomeriggio a ridere e a scherzare tutti insieme, quando mi squillò il telefono.
-pronto?- dissi.
-Ehi Ash! Sono a casa… ho appena finito di preparare, sono pronti anche i pop-corn… a minuti devono tornare tutti!-
-ehi Chris! Ciao! di già… allora… ehm… come è stata la serata?- chiesi, con tutti i loro occhi puntati addosso.
-è andata bene… Jason mi ha detto che ha pianto a dirotto quando ha sentito la canzone…-
-cazzo… mi dispiace avertela fatta perdere!-
-ehi fa niente tesoro… tu piuttosto! Hai visto le foto?-
-sì… sì le ho viste e… oddio Hurricane è davvero bella!- dissi, e vidi gli altri annuire.
-già… l’avevi detto che quel vestito sarebbe stato perfetto su di lei!-
-qui tutti acconsentono sul fatto che è bellissima…-
-oddio non sei solo? Ma che maleducato! Salutameli tutti!-
-ragazzi… vi saluta a tutti Chris!- dissi, e si alzò un coro di “ciao”.
-oh… ehm… sì amore… ora ti saluto che sono arrivati degli amici…- sorrisi, com’è che non se ne accorgeva mai nessuno?
-va bene! Ciao Chris!- riattaccai…
-sei proprio cotto eh! Ma come mai Hurricane?- chiese Zayn…
-beh… insomma…- e iniziai a raccontare.
Laly’s pov
Finito al ristorante, prendemmo la carrozza e tornammo indietro, Chris alla fine non stava davvero male, aveva fatto tutto per allestire in tempo un cinemino in salotto, e ci riuscì bene!
Aveva pure avuto il tempo di chiamare il suo amore!
-che film guardiamo?- chiesi impaziente.
-Love Actually!- disse Chris sventolando il film…
Dio che compleanno!
Fine Capitoli...
Laly

 

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Capitolo 14
*** Capitolo 13 – I Miss You… ShaLaLaLaLa… I Miss You! ***


Un Mese Dopo…
Laly’s pov
Mi aveva chiamato tramite Skype per due minuti perché doveva scappare per lavoro, da lui erano le sei e mezza del mattino,  da noi invece erano le undici e mezza sempre del mattino.
Diceva che voleva chiamarmi prima di pranzo.
Mi mancava, mi mancava un casino!
Ci sentivamo tutti i giorni, ma a me non bastava, ero stufa di baciare la webcam e di abbracciare il computer; io volevo lui accanto a me… punto e basta.
Però suonavo gelosa, quindi non andava bene…
Quando l’avevo sentito era molto stanco, sciupato e quasi si stava addormentando, ma come diavolo faceva a stancarsi così?
Era l’una del pomeriggio e Hanna sarebbe arrivata a prendermi per le due, mi voleva portare a pattinare, all’inizio non volevo, poi Ash mi aveva chiamato al telefono e l’aveva sentita lamentarsi e mi aveva costretto ad andare.
Aprii l’armadio per cercare qualcosa da mettere, e tirai fuori un paio di pantacollant blu brillantinati, e una felpa nera con davanti Minnie, mi lasciai i capelli sciolti e indossai un paio di Nike nere, poi andai ad aspettarla fuori.
Odiavo quel tempo di merda, era quasi maggio, ma non smetteva di piovere, aveva piovuto quella mattina e fuori si gelava, Ashton invece stamattina era senza maglia – cosa che mi aveva lasciata senza parole – perché diceva che faceva caldo lì…
Un clacson interruppe i miei pensieri, mi alzai dai gradini e andai verso la macchina di Hanna.
-allora come va? L’hai sentito?- mi chiese mentre pattinavamo per mano.
-sì… tutto bene! L’ho sentito, mi ha chiamato… ha detto che faceva caldo, era senza maglia… erano le sei e mezza del mattino!-
-tu mi stai dicendo che hai visto Ashton senza maglia e sei ancora viva?-
-beh dovrei già essere morta da un mese… quando siamo andati a letto insieme!- dissi sorridendo, subito dopo me ne pentii, non gliel’avevo ancora detto.
-cosa?- disse e sbandò…
-tesoro voglio vivere ancora un po’.-
-TU SEI ANDATA A LETTO CON ASHTON IRWIN?- urlò, e si voltarono quasi tutti verso di noi, al che arrossii…
-sì… ma non urlare!-
-e tu non mi dici niente? Ma che stronza di amica che ho!- scoppiai a ridere.
-scusa è che è successo tanto in questi giorni! E mi sono scordata!-
-oddio e com’è stato?-
-come? Bellissimo! Era la prima volta insieme, e lui mi ha trattata bene, è stato dolce, mi accarezzava e mi baciava… insomma… è stato bellissimo!- dissi ritornando con la mente a quella sera.
-oddio ma sono felicissima per voi!- mi disse facendo un giro su sé stessa.
E così continuò il pomeriggio, tornai a casa stanca morta alle sette e mezza di sera con la sola voglia di andarmene a letto.
Ash pov
Ti prego fa che il volo sia puntuale!
Quello era il mio unico pensiero in quel momento arrivato all’aeroporto, erano le sette e mezza del mattino e il volo era alle otto, avevo appena fatto il check-in e mi stavo dirigendo al mio gate di partenza con solo la mia borsa con dentro un paio di vestiti di ricambio.
-ultima chiamata per il volo BA0178 in direzione di Londra Heatrow…- annunciò la voce metallica, ripetendola anche in altre lingue.
Correndo arrivai in tempo.
Salii sull’aereo e mi sedetti, misi il telefono in modalità aerea e indossai le cuffie ripassando le canzoni che avrei dovuto suonare l’indomani sera.
Arrivai a Londra alle sette e quaranta di sera, figa mi ero appena svegliato e qui stavano andando quasi tutti a letto.
Corsi verso un taxi velocemente e lo pagai subito per farlo andare veloce, arrivai alle otto sotto casa sua, mi tranquillizzai e presi il telefono, composi il suo numero e premetti il tasto di chiamata.
Laly’s pov
Ero già in mutande e maglietta per andare a letto, erano le otto, ma ero stanca, e la maglia che avevo su era una maglia di Ash.
In quel momento nel letto mi squillò il telefono.
-pronto?- risposi sbadigliando.
-amore?-
-ehi amore! Come va?-
-tutto bene! Te?-
-bene… sono stanchissima! Che ore sono da te?-
-sono le ehm… senti forse le due… ehm… scendi un secondo?-
Mi accigliai… perché?
-amore ma stai bene?-
-sì… scendi per favore!- iniziai a sorridere, e poi uscii dalla mia camera uscendo così com’ero di casa, quando me lo ritrovai davanti gli corsi incontro e gli saltai in braccio, lui mi prese.
-amore sei in mutande!- mi disse ridendo…
-lo so… non ti piaccio?-
-non all’aperto!-
-ehi bel culo!- urlò uno passando.
-vieni qui a dirglielo se hai coraggio bastardo!- urlò Ashton.
-visto?- continuò poi.
-ti amo!- gli dissi, e lo baciai.
-dai, lasciami giù che entriamo.- continuai, lui fece come gli avevo detto, mi mise giù e entrammo in casa, si tolse le scarpe e salimmo in camera mia.
-ma quella è la mia maglia! Ecco che fine aveva fatto!-
-sì va beh… te l’ho rubata! Ti dovevo avere vicino in qualche modo!- dissi sorridendo.
-però se vuoi la tolgo!- continuai, e me la tolsi.
-amore… sei senza… ehm…-
-io non dormo con il reggiseno!- dissi, e mi sdraiai sul letto.
-non puoi farmi questo!- mi disse, e poi si sdraiò vicino a me.
Dopo tre ore ci ritrovammo ancora svegli nel letto a coccolarci.
-amore… quando parti?- chiesi.
-ehm… parto domani alle otto e mezza, questo vuol dire che parto di qui per le sette…-
-amore ma non puoi stare di più?-
-e… domani sera c’è un concerto!-
-ah… scusa! Ma tu ti subisci due voli per stare con me una notte?-
-per te tutto amore!- mi disse e mi baciò.
-sei molto tenero sai? Mi sei mancato!-
-anche tu… senti… non so se prima di giugno riesco a venire a trovarti!-
-oh… va bene… ma ci sentiamo!- dissi con un sorriso falsissimo.
-ti amo… scusa amore!- disse lui tranquillo.
Dopo un po’ mi addormentai cullata dai suoi baci e dal movimento ritmico della sua mano sulla mia nuca, la mattina dopo mi svegliai alle dieci sola.
Ma sentivo ancora il suo odore, affondai il viso nel cuscino e inspirai; poi mi alzai, presi il quaderno e, tornando sul letto, iniziai a scrivere.
Sono sola nella stanza,
abbandonata a me stessa, alla solitudine,
tu non ci sei, te ne sei andato.
Già sento la tua mancanza.
Ma poi chiudo gli occhi,
i ricordi della sera precedente mi riaffiorano chiari,
i graffi sulle braccia e i morsi sulle spalle,
mi ricordano piaceri proibiti.
Sento ancora le urla sommesse,
i gemiti soffocati.
Ora se chiudo gli occhi e annuso l’aria sento il tuo profumo.
Mi rigiro nel letto,
poco prima c’eri pure tu, ci baciavamo, ricordi?
Il cuscino, il materasso, le lenzuola.
Testimoni di giochi proibiti,
testimoni di un amore difficile,
amore.
Questo letto…
Questo letto sa di noi…
Noi.
Amore.

Spazio Autrice :3

ecco allora... dato che ci ho messo un po’ a scriverlo gradirei recensioni! E il prossimo capitolo lo pubblico se arrivo almeno a 3 recensioni! :P
Anyway!!! Sono felice però che c’è chi mette tra i preferiti e ricorda… e GRAZIE allora! <3
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 14 – Accordo ***


Laly’s pov
Erano passati ormai mesi da quando io e Ash ci eravamo rivisti…
Era il 30 Giugno e tra una settimana sarebbe stato il compleanno di Ashton, non sapevo che fare, l’avevo appena sentito, e mi aveva detto che non poteva tornare, il 6 aveva un concerto, e l’otto pure, quindi non poteva assentarsi, doveva fare le prove, e ai ragazzi serviva.
Però almeno un regalo volevo farglielo anche se non sapevo assolutamente cosa regalargli.
Era già l’una del pomeriggio, e alle due e mezza dovevo uscire con Hanna, Chris e Jason, oggi era il nostro giorno libero al lavoro; loro mi avrebbero aiutato per il regalo da fargli, ma volevo anche chiedere un parere di uno dei ragazzi molto vicino a lui.
Con Mike non sarei stata sicura, lui e Ash si dicevano tutto, mi venne in mente Luke e lo chiamai, consapevole che probabilmente l’avrei svegliato.
Attesi e rispose al quinto squillo.
-vaffanculo! Muori! Sai che ore sono qui?- mi chiese, molto cortese mi dicono!
-ehi piccoletto vacci piano! Sono Laly… scusa se ti ho svegliato!-
-oh Laly! Scusami… no vai tranquilla dimmi… non trovi Ash?-
-no! ci ho appena parlato, però non cercavo lui, in realtà volevo parlare con te.- e non seppi il motivo ma tutto questo mi uscì fuori con voce tremante…
-ehm… senti io non sono uno di quei ragazzi ok?-
-Luke ma che hai capito? Io volevo parlarti dell’imminente compleanno di Ashton!- no davvero ma che diavolo aveva capito?
-ah! Questo ha molto più senso, scusa eh ma mi hai appena svegliato, e sai com’è no?-
-sisi certo! comunque… senti posso contare su di te che non gli dirai niente? Né a lui né a nessun altro!-
-ok tesoro dimmi tutto!-
-allora, io volevo fargli un regalo, e oggi dovrei andare a prenderlo, però non so che fargli…-
-oh… beh, secondo me il regalo migliore saresti tu… quindi non ti sforzare tanto…-
-mi stai dicendo che dovrei venire lì e fargli una sorpresa? Sarebbe davvero carino! Sai che hai ragione?-
-ehi io non dicevo quello!-
-ma va bene! Grazie Luke… ci sentiamo più tardi ok?-
-ok! fai quello che vuoi! A dopo!-
Attaccai subito dopo di lui, in effetti era una bella cosa, andai verso il computer, lo accesi, era l’una e mezza, e questo voleva dire che avevo ancora poco meno di un’ora.
Appena mi aprì la pagina di internet andai sul sito della British Airways convinta a prendere i biglietti per partire.
Trovai un volo alle otto del mattino, sarei arrivata alle undici, ma andava bene, poi mi sarei messa bene d’accordo con Luke, del prezzo non mi importava tanto potevo pagare ugualmente, cliccai su quella tariffa e andai in basso a vedere il ritorno, sarei partita la mattina dell’otto per tornare a casa, gli avrei portato via solo mezza giornata e una serata, andava bene così.
Per il ritorno c’era un volo alle 9.30, avrei preso quello, anche se voleva dire ritornare a Londra alle nove passate di sera.
Il tempo di prenotare i voli e di effettuare il pagamento tramite carta e era già ora di uscire, scesi le scale velocemente, fortunatamente faceva già abbastanza caldo, questo mi aveva dato il permesso di indossare una tuta unita con i pantaloncini corti e senza spalline, di un bellissimo colore azzurro pastello e un paio di ballerine, i capelli li avevo lasciati sciolti.
Salii in macchina di Chris, dietro, con Hanna e salutai tutti e tre…
-ok allora sentitemi un attimo…- dissi richiamando l’attenzione su di me.
-dicci tutto!-
-allora, parto, il sette al mattino e torno l’otto sera, vi volevo avvisare, faccio una sorpresa a Ashton… e… mi serve il sostegno della mia migliore amica, il parere maschile di Jason e il parere esterno di Chris perché, come tutte le sorprese che si rispettano, anche la mia ha bisogno di una cosa davvero bella, e quella cosa sono io… ho chiamato Luke e mi ha detto che il regalo migliore sarei io…-
-quindi dobbiamo impacchettarti?- chiese Chris…
-scemo, certo che no! Dovete aiutarmi a scegliere dei vestiti che coprano il meno possibile.-
-oh si! Io posso aiutare!- Disse Hanna…
-no tesoro tu non dai pareri, tu mi sostieni e basta ok?- fece una faccia strana e sorrisi, però poi tutti acconsentirono e poco dopo arrivammo in centro Londra.
Entrammo in un negozio e cominciai a provare vestiti su vestiti, finimmo le compere che era già ora di cena e decidemmo di ordinare una pizza a casa di Chris, nell’attesa iniziammo a giocare alla Wii, io mi allontanai un po’ e chiamai Luke…
Luke’s pov
Avevamo appena finito di mangiare, infatti eravamo tutti tornati in camera, eravamo in quella di Ashton e Mike, io ero in agitazione, quando mi avrebbe chiamato Laly?
Non feci in tempo a formulare il pensiero che mi squillò il telefono, i ragazzi si zittirono e io risposi.
-pronto?- dissi, sperando non fosse lei… non avevo letto il nome prima di rispondere talmente ero agitato.
-ehi Luke!- 
-ciao tesoro! Sei tu!-
-sì… ma non hai ancora salvato il mio numero?-
-Certo che l’ho salvato! Solo che non avevo letto chi era tutto qui…-
-ok ti credo Hemmo! Come stai?-
-io tutto bene, sono solo un po’ stanco… ma sto bene! Te invece?-
-tutto bene dai… senti possiamo parlare o sei impegnato?-
-nono, tranquilla tesoro! Ero con i ragazzi che stavamo riposandoci dopo pranzo, quindi tranquilla parliamo…- le dissi probabilmente aveva colto il mio tono agitato.
-ok, allora, non dire chi sono… non dire niente in effetti, magari digli che sono tua cugina, o robe simili ok?- disse sussurrando.
-ok cugina dimmi!- dissi procurandomi gli sguardi rattristati di Mike e Ash, loro ci avevano creduto, Cal no… mi sarei dovuto subire ore di interrogatorio da parte sua.
-allora… ho prenotato per venire lì, mi devi fare un grandissimo favore… arriverei lì per l’ora di pranzo, uscite e portatelo fuori, mi farai usare la sua camera… è possibile?-
-certo! ma i due topolini dormono insieme lo sai…- dissi tentando di essere il più chiaro possibile…
-cazzo.. ehm…-
-tranquilla il topolino più piccolo può andare a stare con i due cricetini…- mi piacevano i criceti.
-davvero? Grazie mille Luke!! Allora quando tornerete dal pranzo mi farai uno squillo e con una scusa farete entrare solo Ash… mentre Mikey lo portate via tu e Cal… puoi farlo?-
-quindi il criceto lo viene a sapere prima, mentre il topo lo viene a sapere in quel momento? Certo che si può fare!-
-perfetto! Allora… oddio Luke credo di adorarti!- sorrisi, era davvero forte quella ragazza!
-perfetto! Dai tesoro ora ti saluto! Ciao!-
-va bene! Grazie mille ancora ci si vede! Ciao!-
Riattaccai il telefono.
-ma perché parlavi di topi e criceti con tua cugina?- chiese Ash…
-perché… insomma sta facendo un esperimento… e deve separare due topolini per metterne uno con i criceti e l’altro lasciarlo solo per vedere… i cambiamenti degli animali!- inventai…
-va beh...- disse Mike.
Tornati in camera la sera, io e cal ci sdraiammo nel letto.
-chi era al telefono oggi? E non dirmi tua cugina per parlare di criceti e topi perché non ci credo!-
-ok… era Laly…- dissi, lui si voltò verso di me e mi guardò strano.
-e che voleva da te? Luke non starai mica…-
-ehi ma a che pensi? Non sono così stronzo!- dissi e iniziai a raccontargli tutto…
 

Note Dell'autrice

Amoriniii! ciao... grazie mille per i commenti e i complimenti... eccomi con un'altro capitolo... com'è questo? non vi costringo a recensire, ma mi piacerebbe sapere.. dato che ci stiamo avviciando alla fine... ANYWAY THANK-YOU! vi amo! <3
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 14 – Il Compleanno Migliore! ***


Laly’s pov
Il mio volo stava per partire, stavano dando le ultime avvertenze e poi avremmo decollato, io avevo già il telefono in modalità aerea e pronto sulla musica, e il libro aperto, ero scomoda, e di fianco avevo un ragazzo davvero carino che da quando era salito non aveva fatto altro che augurare la morte a tutti quanti.
Avevo avvertito Luke per le ultime cose, il bagaglio a mano conteneva pochi vestiti, due paia di scarpe e un completo intimo, non avevo bisogno d’altro.
Luke mi aveva detto che era tutto apposto, e che si era confidato con Cal, almeno gli avrebbe dato una mano, Mike rimaneva all’oscuro di tutto così come Ash; Luke aveva detto che aveva parlato anche con quelli con cui erano in tour, i one direction, e aveva detto di non disturbare Ash quel giorno.
Io, dal canto mio ero alquanto agitata, ero felice perché finalmente, dopo mesi, l’avrei rivisto, ma allo stesso tempo avevo lo stomaco in subbuglio perché non sapevo come sarebbe andata a finire, magari la sorpresa non gli sarebbe piaciuta, magari mi avrebbe sbattuto fuori dalla camera, ma Luke e Cal mi avevano rassicurato dicendomi che gli unici che avrebbe sbattuto fuori dalla camera erano loro.
-tu che vai a fare a New York?- mi chiese interrompendo il flusso dei miei pensieri il catastrofista vicino a me.
-ehm… faccio una sorpresa al mio ragazzo per il suo compleanno.- risposi cortesemente sorridendogli.
-oh che carina! anche io vado a trovare il mio ragazzo, però lui lo sa… che scemo comunque! Mi chiamo Luke!- mi disse porgendomi la mano, io prima di stringerla la guardai e sorrisi, poi la strinsi.
-piacere Luke… il mio nome è Laly…- dissi sempre sorridendo.
-perché ridi? Ti faccio ridere?-
-no! No, anzi! Trovo che tu sia molto dolce… solo… che anche un mio amico si chiama Luke, e lo trovavo buffo.-
-ok…- mi rispose lui semplicemente.
-e come si chiama il tuo ragazzo?- stavamo decollando.
-ehm… si chiama James, lui è Americano, ci siamo conosciuti in un viaggio che ha fatto tempo fa lui, e adesso sto andando a trovarlo, l’ultima volta ci siamo visti due mesi fa, è venuto lui da me, questa volta tocca a me, e… volevo chiedergli di sposarmi… sai, sono cinque anni di fidanzamento.-
-oh! Ma che tenero che sei!- risposi, eravamo in alto ormai.
-dio non mi abituerò mai dell’aereo! E tu invece? Come si chiama il tuo ragazzo?-
-oh, lui si chiama Ashton… l’ultima volta ci siamo visti un paio di mesi fa, ma lui è impegnato con i concerti, quindi non poteva venire lui.-
-con i concerti? È uno famoso?- mi chiese curioso, ecco, forse non avrei dovuto dirlo, ma lui mi aveva raccontato tutto!
-più o meno… li conosci i 5 Seconds Of Summer?- chiesi.
-oddio! Tu sei la ragazza di quell’Ashton?-
-sì… proprio così!- ammisi.
-senti hai già un passaggio quando arrivi lì?-
-in effetti no, dovrei prendere un taxi, e poi in hotel ho Luke che mi aspetta, anche se non so che diavolo di hotel sia.-
-senti il mio ragazzo di sicuro lo saprà, e non voglio farti spendere soldi per il taxi, quindi ti accompagna James, ti chiedo solo una cosa, bacialo anche da parte mia.- scoppiai a ridere.
-ok lo farò! Grazie mille!- e così continuò tutto il viaggio.
Luke’s pov
Alle 11 e un quarto dovevo farmi trovare all’entrata, perché sarebbe arrivata e non l’avrebbero fatta entrare.
Ripensandoci non le avevo detto neanche qual era l’hotel, l’avrei chiamata appena scesa dall’aereo.
-ehi Luke ci sei?- mi chiese Ash, cavolo non gli avevo fatto ancora gli auguri, gli avevano prenotato una torta a forma di pene, l’idea era stata di Harry.
-ehi Ash! Buon Compleanno bellezza!- gli dissi e lo abbracciai.
-sì, sarebbe stato un buon compleanno se solo mi avesse chiamato!- disse con aria triste, non sapevo che digli, faceva male vederlo così.
-beh, ma vedrai che starà solo dormendo!- cercai di rassicurarlo.
-devo ricordarti che loro sono più avanti di noi? Sono le dieci, e da loro saranno le tre del pomeriggio!-
-ehi Ash che è quella faccia brutta? Auguri amico!- disse Harry abbracciandolo, cavolo erano già le dieci?
Laly’s pov
Aggiustai l’orologio assieme a Luke, alla fine era davvero simpatico.
-qui è il pilota che parla, vi preghiamo di tornare a sedervi, allacciare le cinture e di chiudere…- continuò, dando anche le indicazione della temperatura a terra, faceva molto caldo.
Eseguimmo tutte le operazioni e in poco tempo mi trovai in macchina con quel James e Luke.
-allora all’hotel dei one direction eh?- mi disse dopo un po’.
-già…-
-il suo ragazzo è uno dei 5 Seconds Of Summer, il batterista!- disse Luke al suo ragazzo.
-oh che fortunata!- disse lui.
-scusa James se vi ho rovinato questo incontro!-
-tranquilla! Sei simpatica e hai tenuto d’occhio questa peste… quindi grazie. E poi… sei gentile con noi.-
-oh, non capisco il motivo per il quale dovrei essere scortese se voi non lo siete con me, ho un amico davvero carino che è gay anche lui… -
-oh, beh… grazie comunque!- pochi minuti dopo eravamo arrivati, sotto l’hotel c’erano un po’ di fan, salutai i due ragazzi e con il bagaglio scesi dalla macchina, mi avviai verso l’entrata, dove c’erano due bodyguard grandi quanto il mio armadio.
-scusate dovrei entrare.- dissi.
-non si può se non ha una prenotazione.- mi disse il più grosso con accento americano.
-oh, ma io sono… non importa… se solo potesse controllare che Luke Hemmings è dentro le sarei grata.-
-mi dispiace ma non possiamo rilasciare questo tipo di informazioni.- annuii e tirai fuori il cellulare, ma non mi allontanai, chiamai Luke e mi rispose.
-dove diavolo sei? Sono le undici e mezza!-
-ciao anche a te Luke, sono qua fuori, ma dicono che non possono farmi entrare, puoi uscire?-
-arrivo aspetta!- disse e riattaccò, pochi secondi dopo fece capolino il suo faccino tenero e i bodyguard mi lasciarono entrare.
-com’è andato il viaggio?-
-stancante… ma tutto ok…-
-Lukey!!!!- urlò una voce che non avevo mai sentito in lontananza.
-oh cazzo… nasconditi...-
-e dove?- si avvicinò un biondino.
-fai conquiste?- chiese guardandomi.
-è quella persona…- disse Luke…
-oh! Scusa… ciao!- mi disse sicuro di sé.
-ciao… sono Laly… e tu sei?-
-non mi conosci? Sono Niall, Niall Horan!- ah! Quello dei One Direction.
-per questo ti avevo già visto…-
-va bene… Niall tieni la bocca chiusa… Laly… andiamo.-
Disse poi Luke tirandomi per il braccio.
Entrammo in una stanza né troppo piccola, né troppo grande.
-allora, qui c’è il bagno, e questa è la stanza, lì c’è il letto, vedi tu che fare… io devo scendere…-
-ok… ehi Luke…- dissi, e poi lo abbracciai.
-grazie!- gli sussurrai all’orecchio.
-se lo fai soffrire o lo uccidi ti uccido poi eh! Ora vado, ciao piccola!- mi disse.
-smettila di darmi nomignoli piccoletto!- sorrise e scappò fuori.
Appoggiai la borsa vicino al letto e mi buttai un paio di minuti sotto la doccia, quando uscii lasciai i capelli biondi leggermente mossi ricadermi bagnati sulle spalle, e andai a vestirmi.
Mi arrivò un messaggio, era da Luke diceva che stavano per tornare su, mi misi la maglia corta dei “The Who velocemente, senza indossare il reggiseno e un paio di mutande a righe bianche e nere*, poi mi sdraiai sul letto tranquillamente, poi mi venne da pensare, e se ci avessero lasciati soli solo dopo?
Sentii aprire la porta della camera.
-ma perché devo venire con voi?- disse, forse Mike.
-dai magari hanno bisogno di te, adesso arrivo a salvarti, dammi dieci minuti… -
-ti è piaciuto il pene vero Ashton?- sentii urlare da una voce a me sconosciuta, il pene?
-si! Grazie Harry del tuo dono! Era buonissimo!- e rise, mi salii un brivido per tutta la schiena, quella risata, quanto mi mancava!
Sentii che si chiudeva la porta, poi dei passi poi lo vidi, il viso stanco, gli occhi tristi in mano stringeva il telefono, avrei dovuto almeno mandargli un messaggio.
-e non puoi farmi questo però tu! Ti prego dimmi che sei vera!-
-certo! che sono vera! Auguri Amore!- dissi con voce suadente e mi alzai dal letto per andargli in contro, quando fui davanti a lui mi attirò a sé per i fianchi e mi baciò.
-ti amo- mi sussurrò poi.
-ti amo anche io.-
-ehi amore, devo andare dai ragazzi…-
-lasciali! Probabilmente lo staranno raccontando a  Mike… lo sapevano tutti a quanto ho capito.-
-come? Tutti tranne me?-
-e che sorpresa sarebbe stata? A proposito… che c’entra il pene di Harry?- chiesi, ricordandomi della conversazione precedente.
-ma niente amore… il regalo di Harry per il mio compleanno era una torta a forma di pene… tutto qui.- disse scoppiando in una risata fragorosa, quando vide che non proferivo parola e non emettevo alcun suono si bloccò.
-che ho detto? Che hai?-
-niente… solo che mi sono accorta solo ora quanto diavolo mi mancavi!-
Il pomeriggio alla fine passò tra una carezza, una risata, le parole dolci, i tocchi leggeri, e…
L’amore… sì avevamo fatto l’amore, diceva che così spogliata non lo facevo concentrare, e alla fine si era lasciato andare…
-stasera ti porto fuori a mangiare… ha prenotato Luke per noi…-
-ok… sei sicura che posso?- mi chiese.
-senti… Luke ha detto che ha parlato con tutti e ha detto che va bene… quindi…-
-quindi usciamo a mangiare… però ti devi coprire!- mi disse passandomi l’indice sulla pancia scoperta.
-sai Ash… non pensavo fosse possibile amare una persona così tanto…- gli dissi sorridendo inconsciamente, osservando però il soffitto, mi vergognavo a guardarlo.
-ho avuto una ragazza qualche tempo fa, lei era innamorata di me, anche se credo che la parola giusta sia “ossessionata”… comunque… non riusciva a passare neanche un secondo senza vedermi o sentirmi, io dicevo di amarla, ma in cuor mio sapevo che non era vero, ma sapevo anche che era quello che lei voleva sentire, e io non volevo farla star male. Fatto sta che, quando mi decisi di parlarle lei non ne volle più sapere niente di me… poi sono partito, e quando ti ho incontrato ho pensato “ecco, questa… questa è la ragazza a cui si può semplicemente dire di amarla veramente”. Insomma, dopo aver pensato che eri insopportabile ovvio! Comunque… il nesso è che… Ti Amo da morire anche io!- avevo iniziato a osservarlo, avevo la bocca aperta, insomma, non me lo aspettavo!
-oddio amore… non me lo aspettavo!- dissi, e lo baciai.
Lui approfondì il bacio, e appoggiò la mano sul mio seno accarezzandolo dolcemente, la voglia di lui si fece ancora viva dentro di me, e…
Da quello che sentivo contro la coscia anche lui aveva voglia, lo allontanai e, molto velocemente, mi misi a cavalcioni su di lui.
-ehi! Che fai?- mi disse preoccupato.
-zitto e lasciami fare… tu goditi solo il momento.- dissi con voce suadente.
Mi abbassai sulle sue labbra, lasciai un piccolo bacio, e scesi lentamente, prima il mento, poi il collo, il petto; scendendo tirai con me anche il leggero lenzuolo, scoprendolo completamente; arrivai al bacino, e mi bloccai, lo guardai e sorrisi.
-Ti Amo!- mi disse prima di lasciarsi andare in gemiti.
Ash pov
Poco dopo andò sotto la doccia, dopo di lei io, quando uscii, ancora completamente bagnato, non la trovai, il suo cellulare però c’era,
tornai in bagno con i vestiti e mi asciugai il corpo, mi vestii, indossando un paio di Jeans, una canotta bianca e un gilet di jeans, mi asciugai i capelli e li lasciai come capitarono.
Quando uscii dal bagno la trovai in piedi, un po’ lontana dalla finestra, e stava al telefono, indossava un corpetto, che poi non sapevo neanche se si chiamasse davvero così, oro, e un paio di pantaloncini in pizzo bianco che contrastavano perfettamente con la sua bellissima carnagione , e ai piedi indossava un paio di scarpe col tacco beige**, sperai che non uscisse così.
Mi avvicinai e la abbracciai, beandomi di quel contatto che sarebbe durato ancora per poco.
-si mamma… sarò indietro domani sera.. scusa se ti ho svegliata… va bene… sì, Hanna lo sapeva… sì è qui… va bene mamma… ciao!-
-che voleva tua mamma?- chiesi.
-l’ho chiamata io perché sicuramente era preoccupata… però dovevo chiamarla prima perché a Londra è l’una passata e stava dormendo… le avevo solo lasciato un biglietto con scritto di non preoccuparsi che in serata l’avrei chiamata ma…-
-aspetta… vai piano… se ora eri con tua madre… si può sapere dov’eri venti minuti fa?- chiesi perplesso.
-oh… ero andata da Luke, volevo essere sicura dell’orario di prenotazione… però c’erano un po’ di persone lì… quindi mi sono fermata un po’.-
-oh.. e a che ora è la prenotazione?-
-alle otto e mezza…-
-bene… e quando ti cambi?-
-prima di andare a letto… Ash va che vengo così eh!-
-sì amore, anche io Vengo così…- dissi sarcastico.
-scemo! Non intendevo quello… esco così stasera…-
-va bene… ma il primo che ti dice qualcosa giuro che lo uccido!- ero geloso, non mi piaceva esserlo, ma dalla sua faccia capii che no era arrabbiata per il mio comportamento.
-ok… e tu le scarpe non le metti? Harry ha detto che ci presta il loro autista… quindi in cinque minuti dobbiamo essere giù se no arriviamo in ritardo…-
Sorrisi, non poteva esserci compleanno migliore!
*
**

Note Dell'autrice

allora!!! ciao a tutti.. rieccomi con un nuovo capitolo!!! sono molto felice di essere riuscia a postarlo subito perchè... il prossimo capitolino sarà *rullo di tamburi* L'ULTIMO!
siamo giunti alla conclusione (quasi) e ci tenevo a rngraziare tutti di cuore! grazie del sostegno!! :3 (tornerò con una nuova fan fiction comunque.. so... keep on touch...)
 

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Capitolo 17
*** Capitolo 16 – Arriverà la fine, ma non sarà la fine. ***


Laly’s pov
Erano passati due anni ormai.
Due anni d’amore, due anni di litigate…
Una volta ci eravamo addirittura lasciati, avevamo litigato perché era uscito un gossip secondo il quale lui usciva con un’altra ragazza, poi però alla fine avevo capito che era tutto falso, che non mi avrebbe mai fatto una roba simile, e mi aveva perdonato per essermi arrabbiata senza motivo e per non essermi fidata di lui.
poi però era andato tutto bene per un altro anno e mezzo, e così eravamo arrivati a oggi.
Quella sera avevo un appuntamento con lui, nonostante ormai erano quasi tre anni che stavamo insieme, era sempre bello uscire da soli.
Uscii di casa con addosso un vestito nero e un paio di decolté nere, ero semplice ma andava bene così, faceva caldo, per questo avevo raccolto i capelli in una semplicissima coda di cavallo, e il trucco leggero, mi aveva detto che ci saremmo visti al ristorante.
Dieci minuti dopo ero al ristorante, entrai e andai dalla ragazza dietro al bancone.
-ha prenotato?- mi chiese sorridendo gentile.
-ehm… in realtà ha prenotato il mio ragazzo, ehm… a nome Irwin credo…-
Lei aprì un registro, lo sfogliò un po’ e poi annuì.
-segua la mia collega fino al tavolo otto, il suo ragazzo non è ancora arrivato.-
Annuii e seguii la sua collega che mi portò ad un tavolo apparecchiato per due con in mezzo una candela e al lato un mazzo di fiori.
-questo è il suo posto.- disse sorridendo, aprendomi la sedia, io mi sedetti e notai che sul piatto c’era una lettera.
La aprii e la lessi, in una calligrafia elegante c’era scritto:
ciao amore,
ti volevo chiedere scusa del ritardo, anche se so che mi perdonerai in poche ore, quindi…
comunque, io arrivo, dammi qualche minuto…
finito di leggere chiusi la lettera e sorrisi, non poteva essere davvero così scemo!
E come promesso pochi minuti dopo era seduto davanti a me, sorridente come sempre, elegantissimo e bellissimo.
-sei bellissima!- mi disse lui all’arrivo degli antipasti.
-sei bellissimo anche tu!-
Continuammo a discutere ancora per per un po’ di svariate cose, lui mi parlò di come andasse bene il nuovo disco, e poi mi parlò del nuovo video che stavano girando, video del quale io non sapevo assolutamente niente, non mi avevano voluto dire niente, ma andava bene così, ero anche io una semplice fan.
In quel momento arrivò un tipo col violino davanti a noi, si avvicinarono un paio di tipi con la telecamera, e arrivò un cameriere con in mano un vassoio, il cameraman riprese pure quello.
Poi scorsi i ragazzi che, accompagnati dal violino, cominciarono a intonare una canzone che avevo letto tempo prima, sperai di non piangere, ma probabilmente era troppo tardi, lui era già in ginocchio davanti a me, un cameraman riprendeva tutti i presenti che ci stavano osservando e l’altro riprendeva noi.
-mi vuoi sposare?- mi chiese lui, io non risposi, mi mancavano le parole, aveva fatto tutto quello per me?
-certo! che domande!- dissi tra le lacrime, lui mi prese la mano e mi infilò l’anello, stava piangendo anche lui, forse non se lo aspettava!
Fatto sta che gli saltai al collo e lo strinsi forte a me, lui mi strinse allo stesso modo.
Quando ci staccammo i ragazzi finirono di cantare, e vennero da noi, li abbracciai, prima Mike, poi Cal.
-questo era il nostro nuovo video, piccola!- disse Luke sorridendomi a braccia aperte.
-smettila di chiamarmi così idiota!- dissi, e poi lo abbracciai, la folla cominciò ad applaudire.
-un attimo fermi! Devo dire una cosa!- dissi bloccando tutti, e tutti si fermarono.
-che c’è amore?-
-ehm… ok, senza girarci intorno… sono incinta di tre mesi!- dissi e chiusi gli occhi, non volava una mosca, allora, preoccupata, li riaprii, mi stava fissando.
-amore?- chiesi.
-sono la persona più felice di questo mondo!- disse lui abbracciandomi.
E così era  finita, anzi, era appena iniziata.
 

Note dell'autrice

allora... ringrazio tutti e vi lascio così... probabilmente, davvero, non sarà a fine fine... quindi keep on touch! alla prossima!

Laly! :3

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