Sei innamorata di me, Evans? di Arya__ (/viewuser.php?uid=111304)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Maledetto piano ***
Capitolo 2: *** Transformatio Pendens ***
Capitolo 3: *** Il cervo ***
Capitolo 4: *** Proposta interrotta ***
Capitolo 5: *** Avviso ***
Capitolo 6: *** Trasformazioni inattese ***
Capitolo 7: *** La Stanza delle Necessità ***
Capitolo 1 *** Prologo - Maledetto piano ***
Sei
innamorata di me,
Evans?
Maledetto
piano
“Evans!
Ehi Evans aspetta!”
Sono
praticamente
scappata! Io non scappo, per la barba di Merlino!
Sono
scappata perché ho
sentito del piano! Minus ne stava parlando con Black. Non ci posso
credere! Mi ha
incastrata! Maledetto Jam.. Potter! Maledetto Potter! Adesso mi metto
pure a
chiamarlo per nome!
E
lui? Lui sorrideva,
con quel dannatissimo sorriso perfetto e quei capelli ribelli sempre al
vento! O
Merlino, mi sto mettendo a elogiare le sue qualità! Sono
proprio finita!
Sento una mano
che mi afferra il polso e mi costringe a
fermarmi. Non ho il coraggio di girarmi.
“Ehi
Lily.. io..” tentenna un James Potter oltremodo
intimidito.
“Tu cosa?” gli urlo
girandomi.
“Non
so cosa hai sentito, ma ti posso spiegare..” mi risponde
lui guardando dritta negli occhi.
Ha
degli occhi così
magnetici. Non li avevo mai notati prima.
“Avanti!
Spiegami! Spiegami come hai fatto e perché lo hai
fatto! Non ti bastava deridermi chiedendomi di uscire, no? Dovevi pure
umiliarmi con quella sottospecie di bacio! Quel.. quel.. quel coso non significava niente! E non sono
nemmeno sicura fosse un bacio, a dirla tutta” gli dico in
faccia.
“Non
sai quello che dici Evans, altrimenti non saresti
scappata” mi dice lui sicuro di sé.
“E
comunque non sono scappata! Ho da portare urgentemente dei
libri da Madama Pince o rischio la punizione per il ritardo”
mi invento su due
piedi. È credibile, no? Io passo
metà del
mio tempo in biblioteca.
“Evans
tu non sei mai in ritardo con i libri. E comunque ‘Mille
incantesimi da sapere a memoria prima dei M.A.G.O.’ lo hai
consegnato ieri. E credo
che Madame Pince ti abbia detto che puoi prenderlo in prestito solo tra
altre
due settimane” mi dice lui. Mi
conosce
davvero così bene? Tutto questo mi spiazza, ma spero che lui
non lo noti.
“Cosa
fai Potter, mi spii?” gli dico sulla difensiva.
“No
Evans, spiare è un termine negativo e offensivo. Direi
piuttosto
che mi preoccupo che la tua vita scorra
nella maniera più fluida possibile” dice
arrampicandosi sugli specchi, ma
sorridendo come solo un Marauders sa fare.
Ok,
in pratica mi spia.
Ma come mai non mi da noia?
“Tu mi
hai presa in giro! Mi aspettavo di tutto da te, ma non
questo! Io mi sono fidata, per Merlino! E tu?? Tu ti sei preso gioco di
me fin
dall’inizio!” gli urlo in faccia carica di
risentimento.
Non
doveva andare così!
“Io
non ti ho mai presa in giro” mi risponde lui offeso.
“Ah
no?” gli dico “E adesso vorresti dirmi che quello
che tu
e Black avete organizzato non era un piano?”
Lui tentenna
incerto poi risponde “Sì, ma l’ho fatto
solo per
farti capire com’ero davvero! Tu non hai mai voluto
conoscermi per davvero!”
“Ti
conosco da 7 anni Potter. Sei un borioso e assillante
giocatore di Quidditch che passa il suo tempo a fare scherzi e a
prendere
punizioni. E che mi assilla in continuazione. Lo so come sei
fatto” gli dico
dura.
“Tu
non sai un accidenti! Sai solo quello che vuoi vedere, ma
non riesci ad aprire gli occhi perché sei dannatamente
prevenuta verso i
Marauders e verso di me soprattutto” mi risponde alzando la
voce. Lo vedo
infervorato, è la prima volta che mi urla contro e il suo
risentimento un po’
mi ferisce.
“Pensala
come vuoi” gli dico sperando non veda quanto le sue
parole mi hanno ferito “Non mi interessa”
“Tu
non capisci! Io l’ho fatto per permetterti di
conoscermi”
cerca di spiegarsi “Siamo stati bene nei momenti che
passavamo insieme, no? perché
non vuoi ammettere che siamo stati bene?” mi chiede pieno di
risentimento.
“Perché
tu hai organizzato un piano! Tutto quello che è
successo faceva parte di un piano! E non mi piace essere la pedina di
nessuno. Per
me questa cosa finisce
qui” gli dico
prima di andarmene.
Lo sento
allontanarsi nella direzione opposta e borbottare “Maledetto
piano..”
Come
siamo arrivati a
questo punto?
********************************************************************************************************************
Eccomi! Sono
tornata con una nuova FanFiction su Lily E
James! Non potevo resistere! Li adoro come coppia e visto che
l’altra FF era
quasi finita, ho deciso di postarvi il prologo di questa nuova
creazione. Spero
vi abbia incuriosito!
Se avete
piacere, lasciatemi un’impronta del vostro
passaggio!
Dafne
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Capitolo 2 *** Transformatio Pendens ***
Transformatio
Pendens
Tre
settimane prima
“Lene
non credo che sia il caso!” bisbiglio alla mia amica
“E’ un Marauders e Merlino solo sa cosa combinino
quei quattro quando nessuno
li vede!”
La mia amica fa
spallucce e continua a camminare. Bella,
fiera e bionda. Dannatamente bionda.
“Lily
ma tu sei cieca! Lo vedi com’è?” mi dice
lei con
sguardo ammirato.
“Sì,
è un arrogante ragazzo, pieno di sé” le
rispondo. E il
mio sguardo si sposta dalla pecora bianca della famiglia Black al suo
migliore
amico barra fratello barra compagno di malandrinate barra mio
persecutore.
“Parli
ancora di Black o ti riferisci a qualcun’altro
Evans?”
mi chiede Marlene ghignando. Merlino come
mi conosce bene questa ragazza!
Marlene
McKinnon, alias una delle mie migliori amiche, è
dannatamente rapita dal fascino di Sirius Black. E cerca in tutti i
modi, senza
risultato oserei dire, di convincermi a diventare almeno un
po’ più amica di Potter in modo che lei
possa essere almeno un po’
più amica di Black. Per Merlino!
Tra tutti i maghi che le fanno il filo a Hogwarts, doveva interessarsi
proprio
dell’unico che non mostra interesse per lei e che
è il degno fratello di
Potter?! Questa io la chiamo sfortuna liquida, una sorta di Felix Felicis al contrario, tipo una Infelix Infelicis.
“…
non ti dispiace, vero?” sento solo l’ultima pezzo
di
quello che Lene mi ha chiesto.
“Come
scusa?” le chiedo, sperando non si arrabbi perché
non
ho sentito una parola di quello che mi ha chiesto. E poi mica posso
dirle che
stavo pensando a Potter!
“Lily
tutto bene?” mi chiede lei preoccupata.
“Sì,
scusa stavo pensando. Dicevi?”
“Dicevo
che non ti dispiace se ci mettiamo nel banco davanti
a quello di Potter e del bellissimo Sirius, vero?” mi chiede
con gli occhioni
da cucciolo per convincermi.
“Non
credo sia il caso, Lene. Non vorrei finire per bollire
Potter nel calderone al posto delle zampe di ragno..” le dico
spiegandole il
mio stato d’animo. Non riuscirei a
stare
così vicino a Potter per ben due ore! Ho bisogno di
concentrazione per fare una
pozione, non mi serve che un capellone arraffa-boccini mi importuni.
“E dai
Liliuccia” persevera lei “Ti prego ti prego ti
prego
ti prego ti prego ti prego”
Certo che io a
questa ragazza non so dire di no!
La guardo un
po’ torva per tenerla sulle spine mentre lei
continua a pregarmi, poi le dico “ E va bene. Ma promettimi
che non ti
intrometterai se dovessi per caso affatturare i due compari per
disturbo alla
quiete pubblica”
“Disturbo
alla quiete pubblica? E questa dove l’hai sentita?”
mi chiese lei decisamente contenta della mia risposta. Alzo gli occhi
al cielo.
“Certo
che voi di Babbanologia non sapete niente eh? È una
frase utilizzata dalla polizia per accusare di schiamazzi” le
spiegai.
“Ah
beh, mai sentita! Comunque se dovessero disturbare la tua
quiete sei autorizzata a pietrificarli, come questa polizia.
Ma sei sicura che non puliscano? Comunque almeno potrei
mettermi a osservare Black da vicino che secondo me sprizza
virilità da tutti i
pori e non solo da quelli..” si perde nei discorsi tutti suoi,
lei.
“Lene
dai tienitele per te queste considerazioni” le dico
ridacchiando.
“Che
c’è?” mi chiede “E’
vero! Solo perché tu hai l’ormone
sessuale addormentato come un bradipo in tempo di letargo, non
significa che io
non riesca a immaginare Black fare, anzi farmi cose che ti
scandalizzerebbero..”
ammicca lei.
“Io
non ho l’ormone di un bradipo in letargo, cosa
credi!”
replico offesa.
“Certo
certo” mi dice lei per accontentarmi “Se fossi solo
un
briciolo più sveglia in questo campo vedresti quanto
è affascinante e
provocante quel pezzo di ragazzo che ti assilla! Ma tu sei
cieca”
La guardo e
faccio spallucce entrando in classe. Non sono
cieca, lo vedo che è passabile, ma
è tremendamente assillante e infantile. Infatti eccolo
lì, seduto sul banco
mentre ride e fa scherzi a Minus. È così..
così..
“Ehi
Evans! Esci con me sabato?” mi urla Potter mentre entro
in classe.
..
petulante! Ecco è
petulante!
“No
Potter. Nemmeno sotto Imperius
uscirei con te” gli rispondo pungente come al solito. È così assillante!
Ogni volta gli
dico di no, ma lui non cede! Capirà mai che
deve smetterla??
“Dai
Evans! Sarebbe divertente se uscissi con me!” continua
lui sorridendo in maniera strafottente come al solito.
“No
Potter. È inutile che insisti. Non voglio stare
appiccicata a te” gli rispondo per l’ennesima volta.
Intanto Lene si
è andata a sedere nel famigerato banco
lanciando sguardi poco consoni per una lezione di scuola
all’amico di Potter.
Glielo ho promesso, così mi vado a sedere accanto a lei.
“Evans,
come mai qui vicina? Non riesci a starmi distante?”
ammicca Potter sorpreso.
“No
Potter. Fosse per me non esiterei a starti lontano, ma si
da il caso che questo banco sia uno di quelli da cui si riesce a
seguire meglio
la lezione” gli rispondo sperando che la scusa sia
plausibile. Non è il caso di
mettere di mezzo Lene.
Lei lo capisce e
mi lancia un’occhiata di ringraziamento alla
quale non posso fare a meno di sorridere sincera.
“Evans,
mi stai per caso sorridendo?” riprova a chiedermi uno
sfinente Potter. E, come se non bastasse, si scompiglia i capelli e
afferra il
boccino che poco prima aveva lasciato sfuggire. Ovviamente per attirare
la mia
attenzione. Tempo sprecato.
“Ramoso
non credo che questo faccia colpo sulla Evans” nota
Sirius Black al suo fianco. Ecco,
appunto.
“Tentar
non nuoce” risponde lui sicuro di sé.
Questo teatrino
va avanti da non so quanto tempo e si ripete
non so quante volte ogni giorno. Lui mi chiede di uscire, io gli dico
di no. Lui
mi propone di andare al Lago Nero, io gli dico che ho già un
appuntamento con
la Piovra Gigante. Lui cerca di attirare la mia attenzione, io mi giro
dall’altra parte. Lui mi perseguita, io lo ignoro. Si
stuferà mai? Quest’anno
ci sono pure i M.A.G.O. e
non voglio
passare il tempo a scappare da Potter o a evitare le sue sorprese in
sala
comune o in sala grande.
È
terribilmente
frustante non avere il controllo su tutto!
Mentre sistemo
l’occorrente per la lezione sul banco, fa il
suo ingresso in aula il Professor Lumacorno. Sempre sorridente, un
po’ matto e
un po’ asfissiante.
Se anche questa
volta mi dice che sarei dovuta finire nella
sua casa, la scaltra Serpeverde come dice lui, giuro che sbaglio una
pozione
apposta.
“Buongiorno
a tutti, ragazzi” inizia lui sfavillante.
“Buongiorno
Professore” gli rispondiamo in coro.
È un
teatrino che facciamo solo con lui e che lui apprezza
particolarmente. Per me si potrebbe anche evitare, ma Potter ha notato
che
questo comportamento ci permetteva di ricevere meno compiti e tutti
ovviamente
hanno optato per farlo. Visto che poi la mozione era capitanata dal famoso, brillante e fascinoso
Potter, non si poteva mica dire di no.
“Oggi
ho in mente di farvi preparare una pozione molto
speciale. Si chiama Transformatio Pendens.
Qualcuno ne ha mai sentito parlare?” domanda Lumacorno
guardandosi intorno.
Vedo che Piton
alza la mano “Sì, Signor Piton?” gli
chiede
Lumacorno.
“E’
una pozione particolarmente difficile da preparare. Il
suo scopo è quello di legare la trasformazione di una
persona alla vicinanza
con un’altra” risponde il mio ex-amico di
Serpeverde.
“Benissimo!”
trilla Lumacorno “Dieci punti a Serpeverde. In
pratica si gettano nel calderone in ordine due capelli: il primo
sarà di quello
che subirà la trasformazione e il secondo sarà di
quello la cui vicinanza
influenza il primo” fa una pausa e si guarda intorno
“Tutto chiaro?”
La mia compagna
di banco alza una mano “Dica Signorina
MicKinnon. Ha dei dubbi?” chiede il professore.
“In
pratica se io inserisco i miei capelli e poi quelli della
Evans, mi trasformerò in qualcosa quando lei si avvicina,
giusto?” chiede Lene.
“Esattamente”
risponde il professore sorridendo.
“Ma in
cosa mi trasformo esattamente?” chiede ancora lei
curiosa.
“Ottima
domanda, Signorina McKinnon! Vedete ragazzi, la
trasformazione dipende esclusivamente da chi la subisce. Ci si
può trasformare
in animali, piante, oggetti. Pensate che una volta uno studente si
è trasformato
in un Poltergeist tipo Pix” ridacchia il professore.
I Serpeverde
storcono il naso e lui continua “Si era
innamorato di una ragazza che adorava Pix e così la
vicinanza con lei lo
trasformava in un Poltergeist. Ci abbiamo messo giorni a convincerlo a
prendere
l’antidoto, lui voleva rimanere trasformato per stare
affianco a questa
ragazza che finalmente lo considerava”
Rimango stupita
da questa storia, non so se sia vera o meno,
ma di sicuro incanta. Il professore continua dicendo “Bene,
è giunto il
momento di iniziare” fa un movimento con la bacchetta e sulla
lavagna compaiono
gli ingredienti necessari “Questo è
l’occorrente, lo troverete nell’armadio
delle scorte. Avete due ore da adesso”
“Lene
sei pronta?” chiedo alla mia amica mentre molti
studenti si alzano a prendere gli ingredienti.
Lei mi guarda e
risponde “Certo! Fare una pozione con te è
come far volare una piuma, facile e veloce!” mi dice lei.
Mentre mi alzo
per accendere il calderone sento Lumacorno
dire “Signorina McKinnon dovrà farmi il favore di
cambiare di banco col Signor
Potter. Non posso lasciare insieme quei due, non concluderanno niente
di buono”.
Mi immobilizzo e
provo a parlare ma la voce non esce come
dovrebbe “M-ma professore..” inizio tentennando.
Sento la voce di
Marlene intervenire “Come vuole Professore”.
La guardo
malissimo e lei si scusa con lo sguardo, ma vedo
che sotto sotto sorride. Se Potter preparerà la pozione con
me, vorrà dire che
Lene sarà in coppia con Black.
Alzo le spalle
sconfitta e Lene interpreta questo gesto come
un consenso, così si alza e si siede nel banco vuoto che era
di Potter mentre
lui viene saltellando da me “Ehi Evans, mi sa che saremo
costretti a passare un
po’ di tempo insieme” dice lui sorridendo in
maniera sfacciata.
“Non
montarti la testa Potter, lo faccio solo perché sono
obbligata” rispondo io.
******************************************************************************************************************
Ed eccomi qui di
ritorno, velocissima eh?
Ultimamente
l’ispirazione non mi manca e ho scritto questo
capitolo di getto (non ho resistito a postare xD).
Ringrazio chi ha
apprezzato lo scorso capitolo, sono stata
davvero contenta di ricevere i vostri pareri e i vostri commenti *-*
Ne aspetto altri!
Alla prossima!
Dafne
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Capitolo 3 *** Il cervo ***
Il
cervo
“Non
montarti la testa
Potter, lo faccio solo perché sono obbligata”
rispondo io.
Estraniarmi
è uno dei comportamenti che mi riescono meglio.
Il tuo corpo è lì e quindi una parte di te
è lì, ma la tua mente pensa ad
altro. Vola via libera.
Alcuni si
estraniano per fantasticare, altri sognano, altri
ancora rivivono momenti. Personalmente mi capita quando sono a Pozioni.
Mi
lascio guidare dall’istinto e lascio che siano le mie mani a
preparare il
tutto, correggendo talvolta il libro o aggiungendo tocchi personali.
Non è una
questione di astuzia o altro, è istinto puro per me
preparare una pozione.
Ovviamente
questo vale finché sono da sola davanti al
calderone o alla meno peggio con me c’è Lene. Di
sicuro non vale se ho affianco
Potter che sghignazza e ridacchia e si bulla della sua bellezza.
“Potter
smettila” gli dico per l’ennesima volta, sapendo
già
che non mi darà retta.
“E dai
Evans” risponde lui “Prometto che smetto di
disturbarti mentre fai la pozione se accetti di venire ad Hogsmeade con
me” e
si gira in direzione del suo compare Black ridacchiando.
Lui a bassa voce
risponde “Tanto non ti dirà mai di sì,
Prongs! Arrenditi!”
“Ha
ragione il tuo amico, Potter. Te lo puoi scordare. Anzi
se continui a interrompere la lezione sarò costretta a dirlo
a Lumacorno, a
costo di far togliere punti alla nostra Casa” lo minaccio.
“Non
puoi farlo, Evans! Non riusciremo a vincere la Coppa
della Case!” bisbiglia lui sconvolto “E non credo
che tu voglia lasciare quella
vittoria alle Serpi”
Quanto
è petulante
questo ragazzo! Ma
ha ragione, in questo caso ha ragione. Sarebbe un suicidio far levare
apposta
dei punti a Potter. Se continua a perseverare in questo suo
comportamento da
pagliaccio posso benissimo farlo stare zitto.
“E
quindi Evans, ho ragione o no?” continua lui “Beh
almeno
potresti venire a Hogs..”
“Silencio” lo
interrompo. Almeno adesso starà zitto.
Lo vede portarsi
le mani alla gola e leggendo il labiale vedo
che sta mandando Merlino e Morgana a farsi un giro non so dove.
Ridacchio
vedendolo così in difficoltà e, quando mi
supplica di interrompere
l’incantesimo - meno male che so leggere il labiale -, faccio
no con la testa e
poi gli dico “Se fai il bravo e non disturbi posso pensare -
bada Potter, ho
detto pensare – di farti
tornare la
voce giusto prima che finisca la lezione”.
In questo
momento Potter ha lo sguardo da cucciolo
inoffensivo e quasi mi sento in colpa. Quasi
eh. Penso che passerò un’ottima lezione e la
Pozione verrà perfetta.
Dopo aver detto
al mio muto compagno di classe di andare a prendere
gli ingredienti, iniziamo la preparazione. Lui mi osserva lavorare con
il
calderone con sguardo stupito e meravigliato. Sembra ipnotizzato quando
la
pozione passa esattamente da un verde bottiglia scuro con riflessi
violacei a
un giallo canarino misto a biondo paglia. Lo vedo che mima qualcosa
come Non ho mai visto una pozione rispettare
il
colore detto da Lumacorno. Non posso fare a meno di sorridere
e gli dico
“Ovvio, Potter. Questa pozione è opera
mia”.
In quel momento
si avvicina al calderone Lumacorno che ovviamente
mi loda “Ottimo Signorina
Evans. Con la sua bravura sarebbe stata perfettamente a suo agio nella
mia
Casa”
E
te pareva, penso
sconsolata. Gli rivolgo un
sorriso tirato e lo sento continuare “Ascoltate, ragazzi. Una
volta che tutti
avrete finito, proveremo questa pozione sulla Signorina Evans e sul
Signor
Potter..”
“Ma
Signore” intervengo “Non mi sembra molto il caso
vista la
situazione. Come tutti sanno, io e Potter ci odiamo” affermo
sicura che
cambierà idea.
Affianco a me
Potter alza un cartello in direzione del
Professore che riporta Parla per te,
Evans. Per me va benissimo, Professore. Sarò ben felice di
partecipare a questa
dimostrazione pratica. Lumacorno stranamente non commenta il fatto
che Potter
non abbia voce. Ma, per evitare problemi, sciolgo
l’incantesimo del Silenzio.
Lo vedo che
rivolge un ghigno al suo compare Black e questo
gli sorride di rimando, mentre Lene lo contempla.
Detesto essere
tirata in mezzo in queste situazioni. Non mi
piace essere al centro dell’attenzione. Potrei quasi
sbagliare la pozione di
proposito..
“Evans,
lo so cosa stai pensando” mi distrae Potter e lo
guardo male “Non so quanto ti convenga sbagliare volontariamente la pozione. Dopotutto il
Professore ci tiene
particolarmente e se verrà perfetta sono sicura che ci
darà un sacco di punti
che ci servono per la
Coppa delle Case..”
Dannazione!
Dannazione!
Dannazione! Quello
stupido ha stramaledettamente ragione. Grrrr
“Evans,
ti vengono le rughe se ringhi a quel modo..”
ridacchia James-morirò-per-mano-della-Evans-Potter.
Lo fulmino con
lo sguardo e continuo per la mia strada a
preparare la pozione. Ormai manca poco. Aggiungo due radici sottili di
mandragola, una coda di rospo e ci siamo. Direi che è il
momento di mescolare
il tutto.
“Evans,
guarda che sbagli a mescolare così. Il libro dice
chiaramente 4 rotazioni in senso orario e due in senso antiorario, ma
io ne ho
contate 5 in senso orario..” nota Potter. Che
rompiscatole.
“Potter,
per una buona volta lasciami fare. Lo so cosa dice
il libro e non mi pare che seguendolo come fai tu di solito vengano
delle
pozioni perfette, no? Un motivo ci sarà” rispondo
cattiva e sicura di me.
Lo vedo annuire
e restare in silenzio.
“Perfetto
ragazzi. Il tempo è scaduto” afferma Lumacorno
“Posate tutto. Adesso passiamo a una dimostrazione
pratica” e si avvicina al
mio banco e a quello dell’afferra boccini.
“Ottimo
Signorina Evans! Questa pozione è molto più che
perfetta!” trilla allegro “Trenta punti a
Grifondoro”
I miei compagni
di Casa ridacchiano soddisfatti.
“Adesso
è il momento di inserire i due capelli e poi vedremo
i risultati” dice il Professore e intanto ci fa cenno di
strapparci un capello.
Potter se ne
strappa quasi una ciocca e rapido li getta nel
calderone che gorgoglia, io mi limito a inserirne uno quasi con stizza.
Non mi
piace essere tirata in mezzo in queste dimostrazioni.
Lumacorno
sorride nella mia direzione e poi in quella di
Potter e spiega “Adesso bisogna lasciarlo sobbollire
esattamente due minuti,
dopodiché si spegne il fuoco e lo si versa nelle ampolle. A
noi basterà
prepararne due, una la berrà Potter e l’altra la
userò per dare il mio
giudizio”
Siamo tutti
intorno al calderone a guardare le bolle che
scoppiettano aspettando che i due minuti passino. Sembra un tempo
infinito.
Dopo due minuti
esatti il Professore spegne il fuoco e versa
un po’ di pozione in due boccette.
“Bene
Potter” dice porgendogli un’ampolla
“Questa è per te”
Sirius Black
alza la mano. È un comportamento insolito e
infatti tutti lo guardano in maniera sorpresa, ma lui non ci da peso.
“Mi
dica Signor Black” gli dice Lumacorno.
“Mi
scusi Signore, ma quanto durerà l’effetto della
pozione?”
domanda stranamente umile Black.
“Ottima
domanda Signor Black. L’effetto è di
un’ora soltanto”
risponde Lumacorno, pi continua “Beva, Potter, beva. Siamo
tutti curiosi di
vedere cosa succederà”.
Vedo Potter
ghignare in direzione di Sirius e quest’altro
rispondergli alla stessa identica maniera. Tipi
strani. Poi il mio compagno di banco giornaliero ingurgita
tutta la pozione
che Lumacorno gli ha dato.
Siamo tutti
lì, curiosi, attorno a lui per vedere cosa
succede. Normalmente sarei curiosa anche io, ma questa volta non nutro
tutto
questo interesse e ciò mi permette di notare qualcosa che
altrimenti non avrei
visto.
Cosa
sta facendo Black
intorno al calderone?
Poi una luce
illumina l’aula, tanto potente che siamo
costretti a ripararci gli occhi e quando li riapriamo davanti a noi non
c’è più
Potter, ma un cervo.
La mia vicinanza
con Potter lo ha trasformato in un cervo.
Non capisco come mai. Non sono un’amante particolare dei
cervi. Un cervo.
“Ottimo”
trilla di nuovo Lumacorno “Un bellissimo cervo, non
trovate, ragazzi?” domanda in maniera retorica.
La classe
pullula di bisbigli e vedo Black dare una gomitata
a Minus che a sua volta da una gomitata a Remus. Sono tutti e tre
shockati e
con la bocca spalancata. Sono così
stupiti che sia un cervo?
Il professore
richiama la mia attenzione “Signorina Evans, la
prego, si allontani dal Signor Potter in modo che si possa testare
l’efficacia
della pozione”.
Come un automa
mi allontano di qualche metro dal cervo che mi
fissa stranito, quando una luce ci abbaglia nuovamente e quando la
visibilità
torna normale, davanti a noi è ricomparso Potter con i suoi
soliti occhiali, i
capelli scompigliati e quel ghigno perenne.
“Ottimo!
Ottimo!” ci loda Lumacorno “Vista
l’efficacia della
pozione, assegno altri 20 punti a Grifondoro”
Quanto
meno questa pozione
ha fatto guadagnare diversi punti alla mia casa.
Sovrappensiero
mi avvicino al banco per sistemare la mia roba
e Potter si ritrasforma davanti agli occhi di tutti.
Certo
che come cervo
non è male. Almeno sta zitto.
Lumacorno
sorride ancora, se sorridesse più di così
probabilmente gli verrebbe un paresi.
In quel momento
finisce la lezione e sento Lumacorno
affermare “Signorina Evans, per il momento è
meglio che non stia vicino a
Potter, altrimenti non potrà seguire la prossima lezione
così trasformato”.
“Non
si preoccupi, Professore” rispondo “Sarà
un vero piacere
stargli distante”.
***********************************************************************************************************************************
Eccomi qui di
ritorno!
Ho dovuto
interrompere qui il capitolo se no veniva
esageratamente lungo (non potevo interromperlo più avanti se
no mi avreste
torturato xD)
Cosa ne pensate?
Per ora non è ancora successo niente di che,
lo ammetto. Ma preferisco non correre con la narrazione.
Fatemi sapere!
Alla prossima!
Dafne
|
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Capitolo 4 *** Proposta interrotta ***
Proposta
interrotta
“Non
si preoccupi,
Professore” risponde “Sarà un vero
piacere stargli distante”.
Finita la
lezione di Pozioni mi allontano dall’aula per
prima, per correre a quella di Rune Antiche. Sono l’unica di
Grifondoro a
seguire quella materia e ciò mi permette di starmene un
po’ in pace. Senza
Potter che assilla.
La professoressa
inizia a spiegare i modi corretti con cui
interpretare le rune e io mi concentro sul libro che ho davanti per non
perdere
nemmeno un passaggio, ma ben presto la mia mente si perde a ragionare.
Potter
si è trasformato
in un cervo a causa della mia vicinanza. Ma perché un cervo?
Perché è maestoso?
Non definirei maestoso Potter. E soprattutto dovrebbe essere collegato
con me,
ma non viene in mente niente. Mi sembra che il cervo rappresenti il
rinnovo
della vita, ma come può essere collegato con me?
Persa tra i miei
pensieri, l’ora di Rune Antiche scorre
velocemente e mi ritrovo, non so come, a camminare per i corridoi del
terzo
piano dirigendomi verso la Sala Comune Grifondoro.
Passato il
ritratto della Signora Grassa, ritrovo Marlene e
Alice Prewett a parlare. Alice è una mia carissima amica,
nonché compagna di stanza
insieme a Lene, ed è innamorata dal secondo anno di Frank.
Ricambiata egregiamente.
“Ehi
ragazze” le chiamo avvicinandomi a loro.
“Ciao
Lily” mi rispondono insieme “stavamo giusto
parlando di
te” continua Lene.
“Ah
sì?” chiedo “e come mai?”
“Ci
chiedevamo come mai Potter si fosse trasformato in un
cervo, sai, alla lezione di Lumacorno” spiega Alice
sorridendomi.
“Vorrei
saperlo anche io. Ci ho pensato prima ma--“
“Ci
hai pensato??” mi chiede Lene alzando il tono di voce.
“Beh
sì, ma che c’è di strano?”
domando non capendo.
“Cioè
tu ammetti di aver pensato volontariamente
a Potter??” mi chiede Lene ghignando e con un tono
di voce più stridulo del solito.
La guardo male,
arrossendo leggermente, e continuo a dire “Dicevo,
prima ci stavo pensando mentre ero a Rune, ma a me il cervo non dice
niente”.
“Io
sapevo che i cervi sono simbolo di continuità della
vita..”
accenna Alice.
Vedo Marlene
guardarla con la bocca spalancata e poi iniziare
a ridacchiare.
“Cos’hai
Lene?” le chiedo curiosa “perché
ridacchi come una
iena?” la punzecchio.
“Oh
niente, mia cara” inizia “pensavo solo che se
quello che
Alice dice è vero, significa che voi due vi darete da fare
come conigli..”
Capendo le sue
parole, arrossisco di botto, poi prendo un
cuscino dal divano di fianco a me e glielo lancio dritta in faccia, ma
Lene lo
evita facilmente.
“Marlene
Porzia McKinnon” le urlo “come puoi solo pensare
una
cosa del genere??”
“Oh
oh” sussurra lei ad Alice “devo davvero averla
fatta
arrabbiare se usa anche il mio secondo nome”.
“Ma
Lily cara” continua poi rivolta verso di me
“è evidente
ciò che ho detto. E siccome sappiamo che Alice ha sicuramente ragione, questo è
ciò che accadrà”.
“Lene,
io veramente ho detto credo. Non
sono sicura che sia giusto” tenta di salvarsi Alice
timidamente.
So
che Alice ha
ragione, ma è inconcepibile! Inaudito! Non plausibile!
Assurdo!
“Alice,
con tutto il bene che ti voglio, starai sicuramente
sbagliando. Non è possibile
quello che dici” ribatto sicura mentendo
spudoratamente “non accadrà mai niente tra me e
Potter e non c’è alcun tipo di
legame che ci unisce”.
“Sarà”
continua Lene aumentando il ghigno “vedremo come
andrà”.
“Lene
se non la smetti di ghignare a quel modo, qualcuno
potrebbe prenderti per una Serpeverde sotto Polisucco, ti
avviso” ribatto.
“Ma
come ti sei inacidita, Evans” mi risponde lei continuando
a sorridere furbescamente.
“Io
non mi sono inacidita!” le rispondo portandomi le mani
sui fianchi e spostando il peso del corpo verso di lei in un chiaro segno di sfida.
“Ops
hai ragione scusa!” cinguetta lei “sei sempre stata
acida. Dovresti farti sciogliere da Potter” propone.
La guardo
stupita con la bocca leggermente aperta e le braccia
che mi ricadono lungo i fianchi.
“Lene,
ma dici sul serio?” le chiedo, sentendo
un’incrinazione
nella mia voce.
Lei mi guarda un
po’, poi mi dice dispiaciuta “No Lily,
scherzavo. Solo che sembri sempre così sulle tue, sempre
perfetta. Pensavo di
scuoterti un po’, non volevo offenderti”.
“Non
lo so” le dico “forse hai ragione te. Ormai siamo
infondo e non so cosa ci succederà fuori di qui”.
I nostri
pensieri profondi vengono interrotti dall’ingresso
del quintetto casinista formato dai ragazzi Grifondoro del nostro anno:
Potter,
Black, Remus, Minus e Frank Paciock.
Quando ci vedono
fermi a fissarli, si zittiscono. Per poco.
“Evans,
sei uno splendore oggi” mi dice Potter.
“Sono
come ieri, Potter” gli rispondo atona.
“Allora
sei bella sempre” risponde lui, sempre guardandomi
profondamente. Ha uno sguardo così profondo
che sono costretta a distogliere il mio.
“Ciao
Sirius!” sento dire dalla mia amica Lene per spezzare
quella tensione creata.
“Ciao
Marlene” le risponde lui sorridendo in maniera
ammiccante. Devo bene capire come sia un
sorriso ammiccante, ma di sicuro fa effetto sulla mia amica che
arrossisce come
un pomodoro.
“A-Alice”
balbetta Frank Paciock timido.
“Ciao
Frank” gli risponde la mia amica sorridendo emozionata.
“Avanti
Frank” bisbiglia Potter spingendolo leggermente
“sembra
un buon momento questo”.
Guardo
sospettosa Potter per questo consiglio e lui mi
risponde con un gesto della testa.
“Senti
A-Alice” inizia Frank.
“Si
chiama Alice, non A-Alice” lo prende in giro Black
ridacchiando.
Paciock si gira
verso di lui e lo guarda malissimo, poi gli risponde
alzando la voce “Lo so benissimo come si chiama, Black! Non
riesci a stare
zitto nemmeno quando devo chiederle di venire a Hogsmeade con me,
vero?”.
Temo non si sia
reso conto di ciò che ha appena fatto. Ma ci
mette poco ad accorgersene.
Esclama un
“Oh” che non so se sia più imbarazzato o
intimidito, ma rimane lì fermo a guardare la mia amica. Alle
sue spalle Black
ghigna insieme al suo compare Potter e si lanciano gomitate in segno di
ammiccamento.
Alice rimane a
guardarlo felice, facendo finta di non
accorgersi dei soggetti che stanno alle spalle del Suo
Frank e gli chiede “Allora, dove mi porti a
Hogsmeade?”.
Nell’esatto
momento in cui Frank capisce ciò che gli ha
risposto Alice, si illumina e le si avvicina svelto “Possiamo
andare dove vuoi”
le sussurra ancora imbarazzato “scegli tu, a me va bene
tutto”. Vedo Alice
annuire e rimanere a fissarlo.
Sono
così carini insieme che mi sento in dovere di distogliere
lo sguardo da un momento così privato.
Potter nota il
mio comportamento e mi si avvicina dicendo “Hai
visto Evans? Visto che la tua amica va ad Hogsmeade con il mio amico,
potremmo
andarci insie--“.
Ma non fa in
tempo a finire la frase che veniamo abbagliati
da una luce e, davanti a me, al posto di Potter, ricompare il cervo.
*******************************************************************************************************************
Eccomi di
ritorno con un altro capitolo!
Avrete notato
che non sono lunghi. È stata una scelta,
discutibile certo, ma è comunque una scelta.
Due piccoli
appunti: non so davvero se Lily seguisse Rune
Antiche e se fosse la sola del suo corso. Mi sono presa questa licenza
poetica,
fatemela passare xD
Ho dato ad Alice
il nome Prewett da nubile, anche qui con
licenza poetica in quanto la Rowling non lo dice espressamente.
Direi che per
questo capitolo abbiamo finito.
Avete
dubbi/domande/commenti/critiche da fare? Qualcuna ha
capito cosa è successo realmente?
Uhuh
Io sono qui.
Ah,
già che ci sono vi lascio il link di una OS scritta
qualche giorno fa, è sui problemi di peso. Se avete voglia e
tempo passateci. Il link è questo
Alla prossima!
Dafne
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Capitolo 5 *** Avviso ***
E'
da settembre che non scrivo niente. Sarà per lo studio, il
periodo infernale, preparativi vari, momenti di vita vissuta che hanno
impegnato tutto il mio tempo.
Prossimamente dovrei
averne. avere del tempo libero solo per me, e ho deciso di tornare a
scrivere qualcosa, giusto per liberare la mia mente.
Non so nemmeno se
c'è ancora qualcuno che segue questa FF, ma ho deciso di
finirla per fare un paicere a me stessa e per soddisfazione personale.
Posterò
appena possibile.
Grazie per la pazienza
(se c'è ancora qualcuno) e scusate per il ritardo mostruoso
(a chi so mi seguirà)
Dafne
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Capitolo 6 *** Trasformazioni inattese ***
Trasformazioni
inattese
Ma non
fa in tempo a finire la frase che veniamo
abbagliati da una luce e, davanti a me, al posto di Potter, ricompare
il cervo.
“Po-Po-Potter!!”
balbetto stupita, ma affianco a me non vedo
il ragazzo che mi assilla di continuo, al posto
c’è un bellissimo cervo. Rimango
ammutolita a guardarlo mentre Marlene parla al posto mio
“Perché diavolo Potter
si è ritrasformato in un cervo con Lily vicino se ha bevuto
la pozione più di
tre ore fa?”
“Lily
allontanati da lui per cortesia” propone Remus
educatamente. Senza proferire parole faccio come lui ha detto e mi
allontano
dal ragazzo/cervo. Immediatamente siamo di nuovo tutti abbagliati e,
quando la
luce torna alla normalità, davanti a noi
c’è Potter con la faccia stupita.
“Cosa
è successo?” domanda il ragazzo in modo curioso
“Come
mai sono tornato un cervo? La pozione doveva durare un’ora
soltanto!!” esclama
con voce più acuta.
Nella mia mente
ripenso agli ingredienti che ho messo nel
calderone, al tempo di bollitura, a quante volte e in che direzione ho
mescolato la pozione, ma tutto mi sembra corretto. Perfino Lumacorno ha
approvato in pieno la pozione. Cosa diavolo
è andato storto??
Mentre sono
lì a rimuginare mi viene in mente la prima
trasformazione di Potter, erano tutti intorno a guardarlo eccetto..
eccetto
Black! Cosa diavolo ci faceva Black
intorno al calderone mentre il suo amico si trasformava??
“Black!!”
urlo tenendo le braccia lungo i fianchi e i pugni
stretti.
“Sì
signora” risponde lui in modo militare.
“Niente
prese in giro, Black! Cosa diavolo hai fatto alla mia
pozione?” domanda arrabbiata.
“Non
ho idea di cosa lei stia parlando, Signora!” continua
Black rimanendo rigido sul posto
“Non
fare il finto tonto con me, signorino! Ti ho visto sai??
Tutti erano intorno al tuo compare e tu? Nooo tu eri intorno alla
pozione!”
spiego mantenendo la voce alzata. Tutti intorno a me sono ammutoliti e
altri
Grifondoro ci stanno raggiungendo nella Sala Comune. Probabilmente
richiamati
dalle mie urla.
Black rimane
ammutolito, poi cerca di spiegarsi “Io non ho
fatto niente, Evans! Non metterei mai in pericolo la vita di mio
fratello!”
risponde convinto di sé.
“Ma
ogni occasione è buona per fare casino, vero??”
continuo
io “adesso andremo da Lumacorno e gli spiegheremo la
situazione, darà poi lui
un giudizio su tutto quanto”.
La stanza rimane
in silenzio per qualche istante e poi
continuo “E tu Potter!” lo indico.
“Io?” chiede lui spaesato.
“Sì
tu! Lo so che c’entri anche tu in tutto questo, ma non la
passerai liscia, fidati di me” lo minaccio educatamente.
“Lily
cara, non ti sembra di stare esagerando?” mi chiede
gentilmente Alice posandomi una mano sul braccio.
Mi giro a
guardarla e la fulmino, poi calmandomi
impercettibilmente le dico “No, Alice, se loro hanno
sbagliato devono pagarne
le conseguenze”.
“Ma
così ci rimetteremo tutti!” esclama Lene scocciata
“Non
voglio perdere i punti che abbiamo guadagnato oggi! Dobbiamo rimanere
davanti
ai quei viscidi bavosi serpenti!” afferma agguerrita. Alle
sue parole dalla
Sala Comune si alzano voci di incitamento e di ingiurie verso i
Serpeverde. Dopotutto
nemmeno io voglio perdere la Coppa delle Case.
“Va
bene, ma adesso andiamo da Lumacorno. Per quanto adori
stare lontano da Potter, se qualcuno lo vedesse trasformato in un
cervo,
passeremmo guai molto più seri”.
A queste parole
Potter e Sirius si lanciano un’occhiata
strana, ma non ho tempo di stare lì ad indagare. Con passo
veloce e fermo mi
dirigo verso l’ufficio di Lumacorno e dietro di me sento i
passi delle mie
amiche e degli altri Marauders.
In poco tempo
arriviamo nei sotterranei e busso alla porta del
professore, mentre i Marauders al completo stanno più
distanti, in modo che il
caro Potter non si trasformi.
“Professore
buonasera” saluto educatamente.
“Signorina
Evans! Buonasera a lei! E a tutti voi miei cari!”
risponde educatamente Lumacorno “come mai non siete nella
vostra Sala Comune?”
domanda curioso.
“Abbiamo
bisogno di lei” ammetto forzatamente “vede, solo
lei
può aiutarci”.
Detesto fare
così, ma
l’unico modo in cui lui non ci denunci! Se
dovesse pensare che Potter ha
ripreso la pozione dopo la lezione, passeremmo tutti dei guai!
“Mi
dica Signorina Evans, di cosa avete bisogno?” chiede
gentilmente.
Senza perdere
tempo mi avvicino a Potter che, avvolto dalla
solita luce abbagliante, si trasforma in cervo.
“Perbacco!”
esclama il Professore coprendosi gli occhi con la
mano a causa della luce.
“Vede?”
gli chiedo io retoricamente “pensavo che la pozione
durasse un’ora soltanto e invece sono passate più
di tre ore!” esclamo docile.
“Vedo
vedo” annuisce il professore “e infatti la pozione
dura
un’ora soltanto non so come mai il Signor Potter si trasformi
ancora” ammette
Lumacorno.
Rimane un attimo
a pensare e poi ordina “Aspettatemi qui,
torno subito! Non vi muovete, dobbiamo risolvere questa
situazione”.
Come da
istruzione nessuno di noi si muove né fiata fino al
suo ritorno. Quando lo vediamo sbucare dal suo armadio personale delle
scorte,
porta con sé una pozione violacea che ribolle leggermente.
Ha davvero un
aspetto poco invitante.
“Signorina
Evans si allontani per favore, e lei Signor
Potter, venga qui. Cercate di non stare vicini che non voglio rischiare
che
qualcun altro veda la luce della trasformazione”.
Facciamo come
Lumacorno ci dice e poi lui continua “Questa, Signor
Potter, è una pozione molto particolare. Dovrebbe annullare
almeno temporaneamente
gli effetti di quella di oggi, almeno in teoria. La beva, non ha un
sapore
gradevole ma per il momento è l’unica cosa che
posso darle. Domani poi
penseremo a una soluzione permanente”:
Potter prende
dalle mani del professore l’ampolla, se la
rigira un po’ in mano e poi la beve tutta in un sorso. Dalla
sua espressione
tutti capiamo che il sapore è proprio pessimo e infatti,
quando non è rimasto
più niente nell’ampolla, Potter inizia a tossire
pesantemente. Black si
avvicina velocemente al suo amico per sostenerlo, ma dopo qualche
istante,
Potter sembra stare bene.
“Bene
Signor Potter, si avvicini alla signorina Evans per
cortesia” afferma gentilmente Lumacorno.
Lo vedo venire
verso di me sorridente come al solito e
controvoglia, per porre fine prima a tutta quella storia, mi avvicino a
lui di
qualche passo. Mi copro gli occhi con il braccio, aspettandomi di
vedere la
solita luce abbagliante, ma niente succede. Davanti a me
c’è ancora Potter in
forma umana, sorridente come al solito.
“Sei
bella da togliere il fiato, Evans” esclama romantico il
ragazzo davanti a me. La mia risposta si riassume in uno sbuffo e
un’alzata di
spalle. Quel ragazzo non cambierà
mai!
“Bene,
mi sembra di capire che sia tutto tornato normale e
Potter non mostra segni di effetti collaterali” afferma
entusiasta Lumacorno “Ottimo!
Adesso tornate tutti nei vostri dormitori, avanti!” detto
ciò il professore sparisce
nella sua stanza e noi ci ritroviamo a camminare verso la nostra Sala
Comune.
“Hai
visto?” mi chiede Alice “si è tutto
sistemato
velocemente e per il meglio!”
“Sì
hai ragione” le dico io “per una volta non ci sono
stati
problemi dai”
“Direi
che è l’occasione per festeggiare”
esclama Lene
rivolta a tutti quanti.
“Ottima
idea, McKinnon! Direi che possiamo fare una
festicciola nella nostra stanza” afferma indicando se stesso
e i Marauders.
Nel frattempo
siamo arrivati nella Sala Comune deserta
eccetto per la nostra presenza.
“Io
direi che passo” dico sinceramente. Non ho voglia di
stare vicina a Potter, e poi devo andare
a studiare Antiche Rune.
“Evans,
davvero?” chiede Potter dispiaciuto “Volevo
mostrarti
che non siamo così male, che io non sono così
male”.
“No
grazie Potter. Questa storia mi ha leggermente scosso,
adesso vado in camera e mi riposo” rispondo educatamente.
Sembra davvero
dispiaciuto.
“Come
vuoi Evans” mi dice lui sorridendo gentilmente
“Allora
riposati e buonanotte, mio sole” ammicca.
Lo vedo
ammiccare e mi imbarazzo un po’, ma quando vedo che
ormai gli altri non ci fanno più caso, mi sblocco e mi
dirigo verso le scale.
“Buonanotte
Potter, e buonanotte a tutti. Ragazze, ci vediamo
dopo. Non fate troppo casino” dicendo ciò mi avvio
sulle scale, quando,
improvvisamente, la stanza è avvolta da una luce immensa che
stordisce tutti.
Quando ritorna
la visibilità normale, vedo tutti spaesati e,
cercando Potter non lo trovo, ma al suo posto c’è
il solito cervo che mi fissa.
Sbatto gli occhi
un paio di volte, ma vedo, dagli sguardi dei
miei compagni di casa, che sono tutti stupiti per questa trasformazione
inaspettata. Mi avvicino al cervo per vedere meglio ed ecco che
ricompare la
luce e al posto dell’animale rivedo Potter un po’
scombussolato.
“Ma
che diavolo sta succedendo?” chiede spaesato Paciock.
Perché,
per Merlino,
adesso Potter si trasforma in cervo solo se gli sto distante?
È
Lene a dar voce ai miei pensieri, io sono troppo
paralizzata “Perché, per Merlino, Potter si
trasforma in cervo solo quando Lily
è distante? Non doveva essere il contrario?”
*******************************************************************************************************************
Eccomi eccomi!
Incredibile ma
ce l’ho fatta. In super ritardo rispetto a
quanto avevo detto (e infatti non dirò mai più
niente), ma prima ho avuto
troppi problemi.
Sono tornata con
questa FF che mi era mancata parecchio…
Qualcuno ha
capito cosa succede??? *-*
Vabbè
dai alla prossima!
Torno a studiare!
Dafne
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Capitolo 7 *** La Stanza delle Necessità ***
La
Stanza delle
Necessità
Siamo ancora
tutti imbambolati a guardare il cervo che ha
preso il posto di Potter. Nessuno proferisce parola ma poi, presa da
non so
quale iniziativa, Lene mi prende per un braccio e mi avvicina al cervo.
La luce
riempie la stanza e ci abbaglia e Potter ricompare.
“Prongs”
urla Black correndo verso il suo amico “non farmi
più prendere questi spaventi” gli intima.
James lo guarda
e accenna un sorriso che però non si
trasmette agli occhi.
“Qui
la questione è più complicata del
previsto” dichiara
Remus pensieroso “evidentemente la pozione che ti ha dato da
bere Lumacorno ha
solo invertito gli effetti della Transformatio Pendens”
continua cercando di
far luce sulla situazione “ricapitoliamo un attimo
cos’è successo: voi due”
dice indicando me e Potter “avete preparato la pozione e
Lumacorno ve l’ha
fatta provare davanti a tutti, giusto?”
“Esatto”
rispondo stanca.
“Quindi
la pozione andava bene, James si è trasformato quando
ha bevuto la pozione che avevate preparato ed è tornato in
forma umana quando
ti sei allontanata, no?” chiede ancora Remus.
“Sì,
giusto” risponde questa volta Potter mentre tutti gli
altri rimangono in silenzio.
“Poi
la lezione è finita e quando ci siamo rivisti più
tardi
e Potter ti si è avvicinato si è trasformato in
cervo” afferma rivolto a me.
Questa volta
interviene Alice “Ma la pozione doveva durare
un’ora
soltanto! Quando ci siamo rivisti l’ora era passata da
parecchio!” esprime
concitata.
“Quindi
questa è la prima cosa strana” chiarisce Remus
“poi
siamo andati da Lumacorno e ci ha dato una pozione che avrebbe dovuto
far
svanire gli effetti della Transformatio, cosa che non ha fatto
perché questa
volta James si è trasformato quando Lily si è
allontanata” conclude.
“In
pratica ha invertito gli effetti anziché
eliminarli!” termina
Black parecchio soddisfatto del suo ragionamento.
Mi decido a
intervenire, questa situazione deve finire “Bene
quindi la prossima mossa è semplice, andiamo da Lumacorno e
gli spieghiamo la
situazione e lo obblighiamo a sistemare tutto questo casino
perché sono stanca
e voglio andare a letto” affermo irascibile.
“Lily
ormai è notte inoltrata” mi fa notare Lene
“Lumacorno
starà dormendo e non mi sembra il caso di andare a
svegliarlo rischiando che
rimanga mezzo addormentato e ci dia di nuovo una pozione
sbagliata” suggerisce la
mia amica “sarebbe meglio andarci domattina con calma e
spiegargli bene tutto”.
“Questo
vorrebbe dire che dovrei rimanere tutta la notte
vicino a Potter in modo che nessuno veda che si trasforma!”
ribatto quasi
disgustata.
“Ti fa
così senso pensare di passare un po’ di tempo
vicino a
me, Evans? Eppure io ti adoro, lo sai” replica Potter con uno
sguardo quasi
triste. Forse le mie parole lo hanno ferito. Forse sono stata troppo
dura. Forse.
“Potremmo
andare nella Stanza delle Necessità!” esclama
Minus
che fino a quel momento era stato solo un osservatore.
“Shhhhhhhh”
gli fanno in coro gli altri tre Marauders, mentre
Minus si rannicchia in un angolo rimanendo in silenzio.
“Di
che accidenti state parlando?” chiede Alice curiosa.
“Ma
niente..” risponde Black cercando di non dar peso alle
parole del suo amico Peter.
“Però
non sarebbe male come idea..” interviene Remus
cambiando idea “la Stanza potrebbe fornirci anche dei libri
su cui informarci
ed è l’unico posto in cui potremmo stare tutti
senza dare nell’occhio” ragiona
lucidamente.
“Ma
doveva rimanere un segreto!” esclama Black scocciato.
“In
fondo ha ragione, Pads. Forse lì troveremo qualche
risposta, o quanto meno staremo comodi” accondiscende Potter.
“Di
cosa state parlando?” chiedo interrompendo i loro
ragionamenti.
È
Potter a spiegarmi la situazione “Mentre giravamo per il
castello abbiamo scoperto una stanza che compare solo in certe
situazioni, è al
settimo piano e ogni volta fornisce tutto quello che serve a chi la
trova,
potremmo andare lì”.
“E chi
ci dice che non sia tutto un trucco?” domando io
dubbiosa.
“Lily
smettila di essere così scettica” mi rimprovera
Alice “Hanno
proposto una soluzione per non far scoprire a nessuno questo casino,
vedi di
fartela andare bene o proponine una migliore” mi sfida la mia
amica.
Non avendo idee
migliori, scuoto la testa e rimango in
silenzio mentre vedo Black ridacchiare. Non ho la forza di dire niente,
voglio
solo che questa brutta situazione finisca al più presto per
tornare alla mia
routine.
“Bene
allora andiamo” ci invita Remus “Io e Sirius
andremo avanti
per controllare che non ci sia nessuno, andremo avanti da
soli per fare una mappa
della situazione, ci siamo capiti?” chiede con espressioni
strane. Di che stanno parlando?
“Sì,
sì” annuisce James “stavo pensando la
stessa cosa” e
detto questo, guarda il suo compare Black e gli fa un cenno. Il suo
amico annuisce
e scompare come un razzo dalla nostra vista per tornare alcuni minuti
dopo
fischiettando.
“Adesso
possiamo andare” afferma “ho preso tutto quello che
ci serve”.
Vedo Remus
girarsi verso di me con aria quasi dispiaciuta “Lily
tu dovrai stare vicino a Potter mentre ci spostiamo, ma soprattutto
dovrai
stare attenta a non allontanarti da lui per evitare di farlo
trasformare e
quindi di illuminare a giorno tutto il castello..”
“Ma
io..” tento di replicare.
“No,
Lily, niente ma” interviene Lene “Remus ha ragione,
non
dobbiamo farci scoprire”.
Col capo basso
mi metto in fondo alla fila insieme a Potter. Non
ho la forza di controbattere, non è da
me, lo so, ma non riesco a venire a capo di tutta questa situazione.
Black e Remus
sono in cima al gruppo e li vedo bisbigliare
mentre osservano una pergamena che tengono in mano, illuminando di una
luce
fioca i corridoi davanti a
noi. Li seguono
Alice e Frank che parlottano, mentre Lene, facendo finta di parlare con
Minus,
li scolta e ridacchia. Io e Potter siamo in fondo, leggermente distanti
da chi
ci precede, in un silenzio assordante, almeno finché lui non
parla.
“Mi
dispiace che tu sia in mezzo a tutto questo” afferma
tenendo gli occhi bassi “ero contento quando Lumacorno ci ha
messo insieme a
fare la pozione, era un’occasione per starti vicino senza
vederti scappare. Non
volevo che diventasse così pesante..”si scusa.
“Non
è colpa tua, o almeno, non è tutta colpa
tua” gli
rispondo sincera “non potevi sapere che sarebbe andata
così e apprezzo il fatto
che tu non ti stia approfittando della situazione per
assillarmi” gli confido.
“Non
potrei mai farlo, ti presso per uscire perché penso che
staremmo dannatamente bene insieme e perché tu sei
miracolosamente bella” mi
confida alzando lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. Ha degli occhi così sinceri.
Poi
continua “ma vorrei starti vicino se lo vuoi anche te, non
perché sei obbligata”
ammette arrossendo leggermente.
Non
credevo che Potter
sarebbe potuto arrossire così.
“Ti
ringrazio” gli
dico candida e gli sorrido leggermente.
Vedo Potter
illuminarsi e rispondermi “Questo non significa
che non cercherò velatamente di convincerti a uscire con me
il prossimo week
end a Hogsmeade!” esclama allegro.
Ridacchio
imbarazzata per il suo entusiasmo e rischio quasi
di finire addosso a Lene che si è fermata di colpo davanti a
me.
“Ehi
Lene, ma cos--“ non finisco la frase che vedo davanti a
noi un portone enorme che non avevo mai notato prima. Black si avvicina
e apre
una porticina che da lontano non si nota, ci fa segno in silenzio di
entrare e,
in fila indiana, spariamo dietro la porta.
All’interno
ci attende un luogo caldo e accogliente. Sembra un
po’ la nostra sala comune a Grifondoro con questo camino
enorme acceso e i
divani tutti intorno. Sulle pareti circostanti ci sono librerie
contenenti volumi
su volumi messi rigorosamente in ordine per argomento e autore. Da una
parte ci
sono anche delle specie di letti, più che letti sembrano
brandine improvvisate
ma hanno un aspetto comodo. Tutto ha un aspetto rasserenante e
invitante.
Gli altri si
accomodano, chi sulle sedie e chi sul divano. Io
mi dirigo verso uno degli scaffali e sento Potter che mi segue
mantenendo quanta
più distanza possibile per non disturbarmi, e lo apprezzo.
Apprezzo che riesca
a capire quanto questa situazione sia difficile.
Tra gli altri
libri vedo “Pozioni Avanzate: cosa può andare
storto e come risolverlo” e decido che è un buon
punto di partenza. Afferro il
libro e mi dirigo verso l’ultimo divanetto rimasto vuoto,
aspettando per un
attimo Potter che prende un libro sul Quidditch. Ci accomodiamo, non
troppo
vicini ma nemmeno troppo distanti, e iniziamo ognuno la sua lettura.
Alice e
Frank si mettono a giocare a scacchi magici, Black e Lene provano
qualche
incantesimo di Trasfigurazione e li sento ridacchiare, Minus aiuta
Remus a
controllare i vari volumi che hanno sistemato su un grosso tavolo, alla
ricerca
di una spiegazione.
L’ambiente
è familiare e sembra coccolarci, il tempo passa e
alcuni si sdraiano sulle brandine per riposare. Io e Potter rimaniamo
sul
divanetto a leggere, senza parole, senza gesti, niente di niente.
Ogni tanto lo
vedo guardarmi con la coda dell’occhio e lo
sento sospirare, ma non si muove dalla sua postazione.
Sono quasi
arrivata alla fine del volume, ma non ho trovato
niente che potesse tornarmi utile. Sono presa dalla stanchezza e un
po’ dall’indolenzimento
per essere stata ferma tanto a lungo nella stessa posizione.
Tra il sonno e
la veglia sento scivolarmi via dalle mani il
libro ma non oppongo resistenza, sento qualcuno mettermi una coperta
addosso per
scaldarmi. Poi il divano affianco a me si abbassa e
d’istinto, colta dal sonno,
mi appoggio a quel cuscino morbido che sta affianco a me.
“Buonanotte
Evans” sono le ultime parole che sento, o immagino
di sentire, prima di sprofondare addormentata.
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Eccomi! Solo
(solo?) due mesi ci ho messo ma ci sono! Ci sono!
Eccomi! Sono presente!
Procediamo con
questa storia a piccoli passi, passi che
comunque hanno una loro importanza in tutto il racconto. Non so quanto
ci sarà
ancora alla fine, davvero non lo so. La scaletta è scritta
da tempo ma potrei
approfondire o no alcuni aspetti, alcune situazioni, alcuni personaggi
all’apparenza
secondari. Ancora non so… Vedremo!
Felice che ci
siate ancora (se ancora mi seguite xD)”
Alla prossima
(che non sarà tra due mesi promesso)
Dafne
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