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Sto cercando un profumo per sopraffare gli uomini…sono stufa del
karate.
-Phyllis Diller
-Hey, bellezza, posso offrirti qualcosa da bere?-
Tatsuki si voltò lentamente, orripilata da quelle parole, ed
esaminò con clinico cinismo lo scherzo di natura che aveva davanti agli occhi:
troppo magro, di un biondo evidentemente tinto e un orribile piercing sul
sopracciglio.
La ragazza si impose di rimanere calma. Fece un profondo
respiro, sorrise amabile e rispose con la voce più dolce che le riuscì. –Mi
spiace, ma ho già compagnia…-
Tornò
al tavolo, ridacchiando tra sé, mentre lo sgorbio la seguiva con lo sguardo.
Chi l’avrebbe mai detto che la tecnica insegnatale da
Rangiku funzionava meglio di un pugno?
Le donne parlano perché desiderano parlare, mentre gli uomini parlano
solo quando sono costretti alla parola da qualcosa al di fuori di loro…come, ad
esempio, non riesco a trovare dei calzini puliti.
-Jean Kerr
Quel rumore assomigliava vagamente a quello di un cane che,
dimenticatosi dove ha sepolto il suo osso, lo cerchi disperatamente. Pensò
Rukia mentre faceva la colazione e sentiva il suo ragazzo, ancora in camera da
letto, che metteva a soqquadro la stanza.
Passi pesanti che vibravano sul pavimento, il rumore di un
cassetto completamente rivoltato, qualche insulto ringhiato tra i denti. Altri
passi, altra parte di stanza messa a soqquadro, altri improperi.
Rukia sorrise e contò fino a tre. Puntuale, come ogni
lunedì, la raggiunse la voce profonda di Renji.
-Oi, Rukia! Dove diavolo hai messo le mie mutande pulite?!-
…non importa quanto una vita può essere soddisfacente nella sua
interezza, ci saranno sempre momenti di angoscia, sempre cause di panico,
preoccupazione, rabbia e sconcerto. Molti di questi momenti avverranno in una
cucina con un uomo dentro.
-Barbara Toner
In fatto di cibo, Orihime sapeva
di avere gusti…particolari. Insomma, non a tutti poteva piacere il gelato alla
stracciatella con la salsa di soia.
Perciò, quando lei e il suo ragazzo avevano deciso di andare
a convivere, avevano silenziosamente stabilito che si sarebbe occupato lui dei
pasti. Anche se lei aveva tutto il diritto di modificare la sua porzione come
meglio credeva.
Dopotutto, si era detta, una delle sue sorelle era
un’eccellente cuoca, qualcosa doveva aver imparato.
Ma in quel momento, davanti all’ennesimo pasto carbonizzato,
era stata costretta a ricredersi.
-Sai, Kurosaki-kun, pensavo di
iscrivermi ad un corso di cucina…-
In un altro frangente, quella scenetta sarebbe stata
commovente.
Il Quinto Seggio Ayasegawa teneva
con apprensione la mano dell’inseparabile compagno d’armi, il Terzo Seggio Madarame, momentaneamente sistemato in una branda della
Quarta Compagnia. Il poveretto si lamentava con mugolii prolungati ed
insistenti, mentre l’amico, al colmo della preoccupazione e dell’ansia, gli
lasciava la mano solo per cambiare il fazzoletto bagnato sulla sua fronte.
Quando Ayasegawa la vide entrare,
i suoi occhi si illuminarono di speranza.
-Capitano Unohana! Cos’ha? Sopravviverà?!-
Unohana sorrise amorevolmente,
cercando di non scoppiare a ridere.
-Non si preoccupi, sono sicura che il raffreddore passerà
entro pochi giorni-
Le donne vogliono uomini mediocri e gli uomini si impegnano per essere
il più mediocri possibile.
Margaret Mead
Il Tenente Ise si sistemò gli
occhiali e rafforzò la presa sul voluminoso libro che si portava sempre dietro,
prima di concedersi un momento per esaminare il pietoso spettacolo che le si
presentava davanti.
Svariate bottiglie di sakè erano sparse tutto intorno
all’uomo malamente sdraiato, i vestiti in disordine, una bollicina al naso che
ne ritmava il pesante russare e un forte odore di alcool a permeare il tutto.
Davvero, a volte Nanao si chiedeva
se il suo Capitano si impegnava per apparire così…così…non trovava neanche un
aggettivo appropriato per descriverlo!
Le donne non vengono mai disarmate da un complimento. Gli uomini,
invece, sempre. Questa è la differenza tra i sessi.
-Oscar Wilde
Dapprima, il Capitano Hitsugaya
spalancò gli occhi turchesi, incredulo.
Poi, quando cominciò a realizzare, una sfumatura rosa
cominciò ad espandersi sulle sue guance.
Infine, mentre la comprensione si faceva largo nella sua
testa e il suo imbarazzo sfociava nellepiù intense tonalità del rosso, uno sconnesso balbettio cercò di
lasciare le sue labbra, senza successo.
Rangiku era combattuta tra
l’impulso di abbracciarlo e quello di scoppiargli a ridere in faccia. Era così
adorabilmente imbarazzato! Si risolse a ridacchiare un po’ prima di sganciare
la bomba.
-Avanti, Capitano, non capita spesso di essere eletto
Capitano Più Carino dall’Associazione Donne Shinigami!-
La chiamano “Sindrome Premestruale” solo perché “Mucca Pazza” era già
stato preso.
-Anonimo
Lisa era una donna composta. Il più delle volte.
-Rose, smettila di guardarmi le gambe-
L’accusato scollò lo sguardo dall’orlo della sua gonna e scosse
la testa, balbettando un diniego.
-N-no, io…-
-Stai dicendo che ho delle brutte gambe?- Il pericolo nella
voce di Lisa era palpabile.
-No, non mi permetterei mai…-
-Allora le stavi guardando!-
-No! Cioè, sì! Insomma…-
Troppo tardi. Un voluminoso manga hentai
si era schiantato con violenza inaudita sulla sua faccia, lasciandolo
tramortito.
Lisa sorrise, improvvisamente di buon umore: quel modo di
scaricare i nervi funzionava da secoli. Però
doveva ammetterlo: con Kyoraku-taicho c’era più
gusto.
C’è una grande differenza tra il selvaggio e l’uomo civilizzato, ma
tale differenza non è mai chiara alle mogli se non dopo colazione.
-Helen Rowland
Come tutte le mattine, Mashiro
aspettava in cucina, con un bicchiere di latte in mano per godersi lo
spettacolo.
Come tutte le mattine, Kensei
arrivò in cucina, assonnato, con il segno del cuscino sulla faccia e il pigiama
al contrario. Si fermò sulla soglia, sbadigliò e si grattò la testa, pensieroso.
Poi, con ritrovata risolutezza, si diresse verso gli
scaffali per cercare la propria tazza. Aprì e chiuse varie ante, senza
risultato, grugnendo ogni volta sempre più infastidito.
Mashiro ridacchiò divertita e Kensei si voltò, ancora confuso, verso di lei.
Come tutte le mattine, sul tavolo c’era la colazione pronta.
Se gli uomini possono governare il mondo, perché non riescono a
smettere di indossare le cravatte? Quanto è intelligente iniziare la giornata
legandosi un piccolo cappio intorno al collo?
-Linda Ellerbee
La odiava. Anzi, le
odiava. Tutte, senza eccezione.
Così l’aveva fatto. Le aveva rapite tutte con il favore
della notte. Le aveva portate nella sua stanza e le aveva fatte accuratamente a
pezzi, ad una ad una.
Erano orribili, come facevano a piacergli?! Così sottili e
sfuggenti, dai colori inguardabili e per di più impossibili da annodare!
Una volta distrutta anche l’ultima, sentì un grande senso di
sollievo invaderle piacevolmente il petto che la cullò dolcemente tra le
braccia di Morfeo.
La mattina dopo fu svegliata da un furioso ruggito di
Shinji.
-Hiyori! Che ne hai fatto delle
mie cravatte?!-
Dedicata a zombiecch, per la costanza e la
pazienza.
Le due donne si scambiarono quel tipo di sguardo che le donne usano
quando non c’è un coltello a portata di mano.
-Ellery Queen
HitsugayaToushirou
era un duro. Freddo e distaccato. Ma aveva delle persone care a cui teneva.
Tanto.
Perciò, gli era sembrato più che naturale presentare la sua
amica d’infanzia e confidente, Hinamori Momo, alla
sua amica e compagna di classe e di squadra, Kurosaki
Karin. Dopotutto, dopo la nonna e Rangiku, erano le
donne attualmente più importanti della sua vita.
-Karin-chan, è un immensopiacere conoscerti!-
-No, no: il piacere è tutto mio, Momo-chan!-
Solo allora Toushirou capì il suo
madornale errore.
Due forze della Natura erano entrate in contatto e questo
non preannunciava nulla di buono. Soprattutto per lui.
Il miglior modo per far fare qualcosa ad un uomo è suggerirgli di
essere troppo vecchio per farlo.
-Shirley McLaine
Yuzu era la dea della casa.
Aveva sempre adorato prendersi cura della casa e della sua
famiglia. Pulire, cucinare, fare la spesa. Però, accidenti, quelle borse erano
proprio pesanti e dal mini-market a casa era lunga la strada!
Poi, l’illuminazione. Prese il cellulare.
-Dimmi, mia adorabile figlia!-
-C’è il fratellone a casa?-
-No, quell’adorabile furfante è uscito. Perché?-
-Oh, nulla…sai, le borse della spesa sono un po’ pesanti,
quindi…-
-Ma, carissima Yuzu, c’è il tuo
papà!-
-Ma no, papino, con la tua schiena, poi…-
-Sciocchezze! Arrivo tra cinque minuti!-
Yuzu era una ragazza gentile,
premurosa, sensibile. E furba, molto furba.
Ci sono tre modi per diffondere le notizie: il telegramma, la
televisione e una donna.
-Anonimo
Che Renji e Rukia
si fossero fidanzati, non rimase a lungo un mistero.
La ragazza, infatti, lo confidò ad Orihime,
che lo disse a Rangiku, che lo riportò a Nanao, che informò Kiyone, che lo
raccontò ad Isane, che ne fece parola ad Unohana, che ne parlò a Yoruichi,
che non perse l’occasione di dirlo a Soi Fon, che se
lo fece scappare con Nemu, che fece rapporto a Yachiru.
Che andò prontamente ad informareYumichika. Da lì
arrivò a tutta la Seireitei.
Ma si dovette aspettare che lo sapesse Ichigo
perché qualcuno fosse abbastanza stupido da riferirlo a Byakuya.
Agli uomini piace immaginarsi come dei predatori, ma generalmente sono
troppo pigri per cacciare. Le donne, invece, amano cacciare, ma preferiscono
che nessuno lo sappia.
-Mignon McLaughlin
Gli era sempre piaciuto immedesimarsi in una pantera. Un
letale, silenzioso predatore,capace di
sopraffare anche la preda più prudente.
Oltrepassò il suo giardino, con un atletico balzo superò la
staccionata e per un momento si fermò.
Nessun movimento.
Attraversò silenziosamente il piccolo giardino e arrivò sul
retro. Ormai era vicino.
Aprì la porta di servizio lentamente, attento a non farla
cigolare.
Si sporse leggermente oltre lo stipite: eccoli, sul tavolo!
Si preparò. Scattò in avanti e…rimbalzò sul proprio culo.
Nel lo guardava severa dall’alto dei suoi seni, sbarrandogli
la via di fuga.
Posso non avere sempre ragione, ma non ho mai torto.
-Garfield
-È finito il latte- dichiarò YoruichiShihouin, chiudendo il frigo e voltandosi verso il
proprietario dell’UraharaShoten.
UraharaKisuke
ricambiò il suo sguardo e aprì la bocca, accingendosi a ribattere che lui non
aveva l’obbligo di accoglierla, sfamarla ed accudirla ogni volta che lei aveva
voglia di farsi vedere, senza neanche una piccola ricompensina…
-Devo proprio ricordarti che un centinaio di anni fa hai
condotto un pericoloso esperimento senza dirmi nulla, ti sei cacciato nei
guai fino al collo e che se io non ti avessi salvato il culo ora, molto probabilmente, non saresti tra
noi?-
Non nego che le donne siano sciocche: l’Onnipotente le ha create per
intonarsi agli uomini.
-George Eliot
TiaHalibel
entrò nell’ufficio del suo capo per fare rapporto.
Non si stupì di trovare Coyote Stark
con i piedi sulla scrivania, il corpo sdraiato in qualche modo sulla sedia, le
braccia penzoloni e la bocca spalancata da cui uscivano inquietanti suoni
gutturali e un rivolo di bava.
Né si stupì di vedere la figliastra del suo capo, LylinetteGingerback, che, in un
angolo dell’ufficio, creava una pallina di carta e saliva, la infilava in una
cerbottana rudimentale creata con una penna e mirava con cura. Molto
probabilmente alla bocca del patrigno.
A volte mi chiedo se gli uomini e le donne siano davvero fatti gli uni
per le altre. Forse dovrebbero solo vivere gli uni accanto alle altre e farsi
visita di tanto in tanto.
-Katherine Hepburn
CirucciThunderwitch
non sapeva spiegarselo.
Era sempre stata attratta da un certo tipo di ragazzi: rudi,
palestrati, un po’ cafoni. Non quelli come lui.
Sempre educato, sempre gentile, ordinato, pulito.
Eppure c’era andata a letto. Dopo aver litigato,
naturalmente. Ed era stato…be’, fantastico. Sorrise maliziosa: le aveva
addirittura strappato il vestito, nella foga del momento.
Si stiracchiò in quella camera troppo ordinata, dalla cucina
giungeva l’aroma del caffè e il tintinnio delle tazze.
Fece per vestirsi, si bloccò. Sconvolta, corse in cucina.
-TU…!-
UryuuIshida
si voltò, ancora in vestaglia.
-Mi hai riparato il vestito!-
-Be’, era strappato-
-TI ODIO!-
A zombiecch, perché ha ragione: CiruccixIshida è il Bene.
Abbiamo le donne nell’esercito, ma non le mettono in prima linea. Non
sanno se siamo in grado di combattere, di uccidere. Io penso di sì. Tutto
quello che un generale deve fare è andare da una donna e dirle: “Lo vedi quel
nemicolaggiù? Ha detto che
quell’uniforme t’ingrassa”.
-ElayneBoosler
A Soi Fon non era mai piaciuto HirakoShinji.
Più di un secolo prima aveva notato come il suo modo di fare
le ricordasse mostruosamente quello di UraharaKisuke. Quello era un più che valido motivo, se non per
odiarlo, almeno per disprezzarlo.
Poi, appena tornato alla Soul Society, l’unico commento
rivoltole era stato la proverbiale goccia nel proverbiale vaso.
-A Yoruichi quell’uniforme stava
più stretta sul petto-
L’unica nota positiva era stata la scoperta di un’innata e
reciproca simpatia per SarugakiHiyori.
Probabilmente dovuta l’una ai sandali della bionda e l’altra
ai pugni della mora. Sullo stesso bersaglio, naturalmente.
Non m’importa vivere in un mondo di uomini, basta che possa vivere come
una donna.
-Marilyn Monroe
YumichikaAyasegawa
era sempre stato scambiato per una donna.
Da bambino, era troppo grazioso.
Da ragazzo, aveva i capelli troppo lunghi ed un kimono
troppo elegante.
Da Shinigami, era troppo
effemminato.
Eppure.
Eppure Yumichika era il Quinto
Seggio dell’Undicesima Compagnia, la più violenta di tutte. Era il migliore
amico di MadarameIkkaku.
Uno degli uomini più fidati di KenpachiZaraki. Il baby-sitter preferito di KusajishiYachiru.
Yumichika sapeva qual era la vera
ragione per crederlo una donna: solo qualcuno con uno spiccato lato femminile
avrebbe potuto gestire quel manipolo di criminali che era l’Unicesima.
Alcune persone pensano che dei grandi seni rendano una donna stupida.
In realtà, è decisamente il contrario: una donna con dei gran seni rende
stupidi gli uomini.
-Rita Rudner
Lui non era il suo schiavo. Lui. Non. Era. Il. Suo. Schiavo.
Continuando a ripetersi questo mantra, HisagiShuuhei percorse a grandi falcate la distanza tra
Nona e la Decima.
-Shuuuuuheeei!-
trillò una voce conosciuta.
Si voltò, pronto a dar battaglia. Ma fu un attimo.
Due soffici, enormi colline entrarono in collisione con il
suo volto e l’impatto lo scaraventò a terra.
-Oh, poverino! Ti sei fatto male?- chiese Matsumoto, sporgendosi verso di lui.
E tutto quello che vide Shuuhei
furono tette.
-Dimenticavo! Cucinerai gratuitamente
per quelle trecento persone domani?-
Il segreto per un matrimonio felice rimane un segreto.
-Henry Youngman
La vita continuava tranquilla, come sempre.
Shinji continuava ad avere il naso
fratturato talmente spesso che un paramedico passava ogni giorno a casa loro,
per sicurezza. Hiyori continuava a portare le solite
tute rosse e ad essere la solita sboccata, violenta ragazzina.
Ma i due, ora, erano sposati. E nessuno se ne capacitava.
Yadoumaro Lisa non avrebbe mai
ammesso di centrare qualcosa in tutta la faccenda. Doveva riconoscere, però,
che era stato un colpo di genio, nonostante le fosse costato parecchio.
-Scommetto la mia
intera collezione di manga hentai che nessuno dei due
resisterebbe ad almeno dieci anni di matrimonio-
Ciò che conta non sono gli uomini nella mia vita, ma la vita nei miei
uomini.
-Mae West
Era nato come uno scherzo.
Lo aveva visto in libreria e aveva subito pensato a Kisuke. Era proprio come lo scienziato stesso amava
definirsi: bello, affascinante e perverso.
Così l’aveva comprato e regalato al vecchio amico appena
tornata a casa, suscitando l’ilarità dell’UraharaShoten al completo.
Solo durante la notte Yoruichi si
rese conto di quanto fossero pericolose certe trovate con Kisuke:
in poche ore l’aveva ridotta ad un ammasso di nervi ansimante e gongolante.
-Youichi-san̴…Pagina 61 sembra promettente!-
Con il senno di poi, YoruichiShihouin fu molto contenta di aver donato una copia del Kamasutra a KisukeUrahara.
Dico sempre alle ragazze: “Se siete alte e vi sentite alte, l’unica
soluzione è essere ancora più alte”.
-ElizabethBerkley
KotetsuIsane
era una discreta spadaccina, una profonda conoscitrice del Kidoh
e un ottimo medico. Insomma, una valorosa Shinigami e
un perfetto Tenente.
Ma era alta. Troppo alta.
Inizialmente l’aveva considerato un insormontabile difetto.
Insomma, solo il Capitano Komamura e il Capitano Zaraki la superavano!
Poi, ne aveva scoperto i vantaggi.
Tipo torreggiare sui fastidiosi membri dell’Undicesima
Compagnia, che, forti della momentanea assenza del Capitano Unohana,
disturbavano la quiete della Quarta. Dall’alto del suo metro e ottanta
abbondante li superava tutti di
almeno una spanna.
-Questo è un luogo di riposo,
siete pregati di fare silenzio-
Gli uomini che fanno giardinaggio quando entrano in casa si lavano le
mani. In questo processo trasferiscono il fango sul lavandino, sul sapone,
sull’asciugamano per il viso e su quello per le mani. E lo lasciano lì come
prova del duro lavoro mattutino.
-PamBrown
RetsuUnohana
amava suo marito.
E per far fronte alle continue lamentele di Juushiro data la noia del lungo periodo di convalescenza,
gli aveva suggerito di trovarsi un hobby: magari il giardinaggio. Non l’avesse
mai fatto.
L’uomo l’aveva presa in parola e le aveva trasformato la
casa in un vero e proprio vivaio.
Doveva fermarlo.
-Retsu-chan! Questa l’ho comprata
apposta per te!-
Jushiro le comparve davanti sporco
di terriccio, con un sorrisone infantile e gli occhi luminosi. Le mise in mano
una piantina di unohana* fioriti e le stampò un bacio sulle
labbra.
…
Be’, non era poi così male.
*unohana: Deutzia
scabra. Piccoli e delicati fiori bianchi che fioriscono all’inizio
dell’estate.
Non commentare mai il sedere di una donna. Non usare mai parole come
‘grande’ o ‘misura’ assieme a ‘didietro’. Mai. Evita completamente l’argomento.
Fidati.
-Tim Allen
Rukia sapeva di essere fortunata, molto fortunata: era
felicemente sposata con il suo fidanzato storico, avevano messo su casa e tra
poco sarebbero diventati una famiglia!
Si accarezzò il pancione con fare amorevole. Per un momento
si immaginò una piccola creatura con i capelli rossi e gli occhioni blu che
allungava le manine e chiocciava “Mama!”, tutta contenta. Dall’emozione per
poco non capitolò.
-Ma il tuo sedere è sempre stato così grande?-
Fu un attimo: un calcio volante ben piazzato scaraventò
Renji dall’altra parte della stanza.
La stupida Testa d’Ananas pensava di essere salvo dato
l’ingombro del pancione.
Ogni donna può raggirare un uomo se vuole e se lui è innamorato di lei.
-Agatha Christie
Byakuya aveva sempre saputo che Hisana aveva un
gusto…particolare.
Quando si erano sposati, Hisana si era dedicata all’arredo
del loro nuovo nido d’amore, raggiungendo nuovi ed impensati livelli di kitsch.
Ma lui, innamorato cotto, l’aveva assecondata.
Quando, però si era presentata con un enorme portaombrelli
di Chappy –su suggerimento di Rukia- aveva
avuto la forte tentazione di resistere.
Poi lei l’aveva guardato con quegli occhioni dolci e lui,
innamorato cotto, l’aveva assecondata.
E Hisana aveva sorriso, felice.
Byakuya, però, non sapeva se quella felicità fosse per il
portaombrelli o per il fatto di essere riuscita a raggirarlo per l’ennesima
volta.
Penso che per incoraggiare l’uso del preservativo, dovremmo
impacchettarli a seconda della misura e magari etichettarli come le olive:
jumbo, colossal e super-colossal. Così gli uomini non dovrebbero entrare e
chiedere la small.
-Barbara Seaman
MugurumaKensei
era sicuro di non essere mai arrossito tanto.
Boccheggiò di nuovo, guardando per l’ennesima volta il
contenuto del pacchetto lanciatogli da Mashiro.
Il suo sguardo incontrò una serie di involucri. Piccoli,
sottili, quadrati con un cerchio all’interno, colorati, d’allarmante aroma di
frutta.
Riportò lo sguardo su un’entusiasta Mashiro.
-B-Baka! Q-questi sono…p..p-pr…-
-…preservativi-finì lei.
Kensei la guardò, sconvolto.
-Baka-Kensei! Non mi hai detto la
tua misura, così le ho comprate tutte!-
Kensei valutò seriamente se arrabbiarsi
o meno.
Poi guardò l’adorabile musetto di Mashiro
e sorrise: sì, era il momento di portare la loro neonata relazione al livello successivo.
Solo raramente si può vedere in un ragazzino la promessa di un uomo, ma
si può quasi sempre scorgere in una ragazzina la minaccia di una donna.
-Alexandre Dumas, figlio
JintaHanakari
si era sempre vantato di possedere un carattere forte ed indomito.
-Non ti piace, Jinta-kun?-
Ma doveva ammettere di avere un’unica, formidabile
debolezza: quegli occhi.
Grandi, ambrati, luminosi, innocenti. E, in quel momento,
supplicanti.
-N…no…- cercò di formulare Jinta.
In un nanosecondo gli occhi di Yuzu
si inumidirono all’inverosimile e il labbro inferiore cominciò a sporgere e
tremare.
E Jinta andò in panico.
-No, no, no: è bellissima! Guarda, la metterò subito!-
Quando la vide sorridere, Jinta si
disse che perdere un po’ di dignità e mettersi quella sciarpa all’uncinetto non
sarebbe stata poi la fine del mondo.
Perché le donne…sono molto più interessanti per gli uomini di quanto
gli uomini non lo siano per le donne?
-Virginia Woolf
Quando IchigoKurosaki
entrò in camera sua quel pomeriggio si trovò davanti ad uno spettacolo
insolito: Yuzu e Karin stavano guardando qualcosa sul
suo letto, la prima piangeva e la seconda tremava di rabbia.
-Cos…?-
-TU!!!- sbraitò Karin, voltandosi appena lo sentì –BRUTTO MANIACO
PERVERTITO! LO DICEVO IO CHE ERI NELLA FASE PEGGIORE DELLA PUBERTÀ,
MA NON PENSAVO CHE ARRIVASSI A CERTI LIVELLI!!!-
Gli uomini sono come le zucche. I migliori o sono stati presi o tutto
quello che c’era nelle loro teste è stato raschiato via con un cucchiaio.
-Anonimo
-Nanao-chan mi detesta-
KyorakuShunsui
sfoggiava un look tutto nuovo quel giorno: il cappello di paglia, sfondato, gli
circondava il collo, cioccolatini semi-sciolti gli chiazzavano il kimono e petali
di rosa sembravano spuntare da tutta la sua figura, capelli, vestiti, denti. Il
viso era decorato da un vivido segno rosso accanto ad un tumefatto naso
sanguinante.
-Mi ha lanciato contro tutti i regali che le avevo fatto!-
JuushiroUkitake
si sporse verso l’amico e sfilò dal suo haoriun più che
minimale completino intimo, reggendolo a distanza di sicurezza con due dita.
Mi piacciono gli uomini che si comportano da uomini – in modo rude ed
infantile.
Francoise Sagan
Byakuya Kuchiki era il capo del suo clan. Un uomo calmo,
composto, educato.
Era anche il Capitano della Sesta Brigata del Gotei 13, uno
shinigami forte, valoroso, rispettato e temuto.
Insomma, un uomo tutto d’un pezzo.
Per tutte queste ragioni, Renji Abarai lo stimava
incredibilmente.
Perciò, quella mattina, quando vide un isterico e seminudo Byakuya
rincorrere un’esuberante testolina rosa ed una sbavante mascherina verde in un
sinistro vortice di petali di ciliegio, berciando insulti del tutto inediti,
Renji decise di recarsi alla Dodicesima subito dopo il lavoro.
Loro avrebbero certamente trovato un modo per rimuovere
l’imbarazzante ricordo dalla sua memoria.
Su una cosa, almeno, gli uomini e le donne si trovano d’accordo:
entrambi diffidano delle donne.
-H.L.Menken
A Ichigo non sfuggì nulla di
quello scambio.
CirucciThunderwitch
lanciò uno sguardo infuocato ad InoueOrihime.
La poveretta cercò di sorriderle.
La controparte, per tutta risposta, ringhiò.
Orhime, allora, guardò Ishida in cerca di aiuto.
Madornale errore: Cirucci voltò il
suo fidanzato prima che questo intercettasse lo sguardo della festeggiata e lo
baciò con un trasporto che il ragazzo, per quanto imbarazzato e confuso, sembrò
gradire e non poco.
Mentre Orihime assumeva le più
svariate tonalità del rosso, un sorriso trionfante si allargava sul volto di Cirucci.
Ichigo sospirò: meglio andare
chiarire che adesso Orihime era la sua fidanzata.
L’amiciziaè mutuo ricatto elevato
al livello di amore.
-Robin Morgan
TiaHalibel
era una donna di successo e, in quanto tale, sapeva rovesciare qualsiasi
situazione a proprio vantaggio.
Perciò, quando si trovò davanti alle membra attorcigliate di
Kurosaki Jr. e Grimmjow, al
corpo di Nnoitra con le mani ancora attorno al collo
di Tesla, all’esile figura di Toushiro con ancora il
joystick in mano e ad un grumo informe composto da quelli che sembravano essere
gli arti di Kira, Renji e Hisagi,
prese con calma la macchina fotografica e scattò.
Quale modo migliore per farsi ripulire l’appartamento dopo
la colossale sbronza che si erano presi se non un sano ricatto?
Il sex appeal non si basa solo sulle misure. Non ho bisogno di un letto
per dimostrare la mia femminilità. Posso trasmettere lo stesso sex appeal anche
raccogliendo mele o standomene in piedi sotto la pioggia.
-Audrey Hepburn
MizuiroKojima
non capiva.
OrihimeInoue
era dolce, gentile e comprensiva. E davvero bella.
ChizuruHonshou
era esuberante, tenace e disinibita. Inaspettatamente attraente
MichiruOgawa
era timida, riservata e tenera. Così carina.
RyouKunieda
era silenziosa, intelligente e composta. Incredibilmente affascinante.
MahanaNatsui
era curiosa, chiacchierona ed vivace. Un tornado di femminilità.
Ma tutto ciò, evidentemente, non bastava.
Altrimenti non si spiegava perché la più popolare, gettonata
e desiderata ragazza di tutta la scuola fosse quel maschiaccio con i modi di un
buttafuori e il linguaggio di un camionista.
La pratica di mettere le donne su un piedistallo ha cominciato a morire
quando ci si è accorti che davano gli ordini meglio da lassù.
-Betty Grable
-Perché la costruiamo noi
la tua casa?-
Per lo stupore, Chad fece cadere gli assi di legno che
portava, Uryuu tentò disperatamente di riacciuffarle,
ma riuscì solo a convergere tutto l’impatto sul piede di Ganju.
Il poveretto non si azzardò nemmeno a lamentarsi, non voleva certo attirare
l’ira funesta della sorella.
Kuukaku si avvicinò lentamente ad Ichigo, il povero idiota che aveva parlato, con il sorriso
più falso del suo repertorio.
-Obiezioni, Fragolino?-
Una goccia di sudore freddo gli sfrecciò sulla spina
dorsale.
-No, assolutamente no! È una casa stupenda e sono felice di
contribuire alla sua costruzione!-
Il problema con la maggior parte degli uomini è che sono degli stronzi.
Il problema con la maggior parte delle donne è che li sopportano, quegli
stronzi.
-Cher
Crunch. Crunch. Munch. Munch. Glom.
Se c’è la fatta lei,
posso farcela anch’io.
Crunch. Crunch. Munch. Munch. Glom.
Se ce l’ha fatto lei, devo
farcela anch’io.
Crunch. Crunch. Munch. Munch. Glom.
Se ce l’ha fatta lei,…
Crunch. Crunch. Munch. Munch. Glom.
No, lei non ce l’avrebbe fatta: solo perché Yoruichi-sama era riuscita a sopportare tranquillamente un
Tenente appartenente alla famiglia degli Omaeda, non
significava certo che lei dovesse sopportare il suo senza rendergli la vita un
inferno.
-Ouch! Perché mi ha colpito,
Capitano?!-
-Perché sei grosso, stupido e fai un chiasso infernale con
quei dannati abura senbei-
-Ma, io…Ouch!
Capitano!-
abura senbei: cracker di riso salati insaporiti con
dell’olio. Ne esistono in vari gusti.
Anche se adoriamo gli uomini individualmente, siamo d’accordo che come
gruppo sono piuttosto stupidi.
-Mary Poppins
-È rotta-
-Nah, non hai letto bene le
istruzioni-
-Ti credi più in gamba di me?!-
-Diamole un calcio-
-Sempre così violento…-
-Che state facendo?-
La voce di Yuzu interruppe la
nascente lite.
Ichigo, Renji,
Ikkaku e Yumichika rimasero
interdetti: come avrebbero giustificato la loro presenza nella lavanderia di
casa Kurosaki?
Ma la piccola non sembrò porsi tale quesito: entrò, caricò
la lavatrice, schiacciò due pulsanti ed uscì. Un attimo dopo un dolce ronzio
annunciava l’avvio del lavaggio.
Ichigo, libretto d’istruzioni
ancora in mano, si guardò intorno.
-Non è mai successo-
La mozione venne approvata con generale ed imbarazzato
consenso.
Ogni uomo desidera una donna che faccia appello alla sua parte migliore
e ai suoi istinti più nobili – e un’altra donna che lo aiuti a dimenticarsene.
-Helen Rowland
-Sono tornata!- trillò Orihime.
-Divertita con le tue amiche?- chiese un inedito Ichigo in grembiule, davanti ai fornelli.
-Sì! Abbiamo anche presto dello zucchero filato grosso così-
Orihime allargò le braccia più che
poté per esprimere al meglio il meraviglioso concetto, aggrottando indispettita
le sopracciglia quando giudicò poco riuscito il risultato.
Ichigo ridacchiò: era così tenera,
la sua Orihime.
-Guarda cos’ho preso!-
La dolce Orihime aprì una piccola
borsetta.
Ichigo ci guardò dentro. Poi
guardò Orihime. Di nuovo il contenuto della borsa.
Ancora Orihime. Infine la camera da letto.
…
Nah,
troppo lontana: il tavolo sarebbe andato bene lo stesso.
Mi scuso per il
ritardo e spero che un aggiornamento tandem aiuti a farmi perdonare.
Mi piacerebbe sposarmi perché mi piace l’idea di un uomo che sia
tenuto, per legge, a dormire con me ogni notte.
-CarrieSnow
Sentendo il respiro lieve di suo marito accanto a lei, Hisana si sentì grata e felice per quell’uomo straordinario
che l’amava. Così dolce, premuroso, forte e…
-La smetti di agitarti? Non riesco a dormire-
Hisana gonfiò le guance,
indispettita.
Poi, un luccichio sinistro negli occhi, le labbra fini si
distesero in un sorriso.
Posò piccoli baci lievi sul collo dell’uomo – il suo punto
debole.
-Domani è il tuo giorno libero- gli sussurrò, -potremmo
stare su ancora un po’…-
Improvvisamente, si ritrovò schiacciata sul materasso da un
corpo decisamente più grande del suo.
La stanchezza di Byakuya sembrava
essere magicamente sparita.
Una donna sa tutto dei suoi figli. Sa quando sono gli appuntamenti dal
dentista, gli incontri di calcio e gli appuntamenti romantici, chi sono i loro
migliori amici e dove vivono, quali piatti preferiscono, quali sono le loro
paure, le loro speranze e i loro sogni segreti. Un uomo è vagamente cosciente che
un piccolo essere umano vive in casa sua.
-Anonimo
Con un gongolante infante in braccio, RukiaKuchiki fronteggiava il divano, dove erano stati
costretti a sedere i tre artefici del misfatto.
-Fatemi capire bene…- cominciò.
-…per una volta,
ho lasciato questa piccola incombenza a mio
marito…-
I tatuaggi di Renji quasi
sparirono sotto il rossore.
-..che, non essendone
in grado perché non mi ascolta mai, ha chiamato il nostro migliore amico…-
Improvvisamente, Ichigo trovò il
tappeto molto interessante.
-…che, una volta stabilita la vostra inettitudine, ha
pensato bene di disturbare mio fratello…-
Byakuya si agitò nervosamente sul
posto.
-…e nonostante ciò non
siete riusciti a cambiare un pannolino sporco?!-
Alle donne piacciono gli uomini silenziosi. Pensano che stiano
ascoltando.
-Marcel Achard
Prima o poi sarebbe
finita.
-…e poi ha portato tuuutta la sua
roba: c’era una cosa con dei dischi neri e quando parte, esce della musica!
Però non poteva stare in ufficio e io gliel’ho detto, ma lui…-
Non poteva esserci
così tanto fiato in un corpicino così esile.
-…non voleva neanche mettersi l’haori!
Ho dovuto lasciargli quella striscia di stoffa intorno al collo per
convincerlo! E…-
Prima o poi dovrà
respirare.
-…e si è messo a farmi le boccacce! E…Shiro-chan?
Shiro-chan, mi stai ascoltando?!-
Ogni donna ha torto finché non piange, dopodiché ha ragione –immediatamente.
-Sam Slick
Non si sarebbe abbassato a certi livelli, lui.
-HO DETTO DI NO!-
-…-
Kensei capì di aver esagerato
quando non ebbe risposta.
C’era solo un motivo perché Mashiro
stesse zitta due secondi. E Kensei li temeva
profondamente, quei due secondi.
In quei fatidici momenti, gli occhi della Vizard si sgranavano, le labbra cominciavano a tremarle e
il respiro a farsi erratico e sibilante, preludio di lunghi pianti acuti e
disperati.
-WAAA! KENSEI, CATTIVOOO!-
Che fare?!
Ignorarla? Impossibile.
Assecondarla? …Mpf.
Ringhiando, Kensei le stampò un
bacio sulla guancia.
-Eccolo, il tuo bacino
della buona notte, ora vai a dormire!-
Non dovete mai dire a una donna qualcosa che suggerisca, anche solo
remotamente, che lei sia incinta, a meno che non stiate assistendo all’emergere
del bambino dalle sue viscere.
-Dave Berry
La scenetta, di per sé, sembrava piuttosto tragica: TatsukiArisawa stava pestando a
sangue un disperato KeigoAsano
Il dettaglio, però, che la rendeva surreale, era la presenza
di MizuiroKojima a pochi
metri che li osservava, placido e divertito.
-Kojima-kun?-
Lo sguardo di Mizuiro incontrò gli
occhioni preoccupati di Orihime.
-Inoue-san! Come va?-
-B-Bene- rispose, vagamente perplessa dalla domanda fuori
luogo.
-Ehm…che è successo?-
-Oh, nulla. Da quando stiamo insieme Tatsuki
è…maturata, nelle sue forme. Asano-san ha fatto un
commento a riguardo, perciò…-
L’assurdità della scena venne solo aumentata quando Orihime si unì a Mizuiro per
assistere allo spettacolo.
Le donne si preoccupano sempre di ciò che gli uomini dimenticano, gli
uomini si preoccupano sempre di ciò che le donne ricordano.
-Anonimo
Grimmjow seppe di essersi perso
qualcosa non appena entrò in casa.
L’appartamento era uno specchio, dalla cucina proveniva un
allettante profumino seguito da un canticchiare un po’ stonato e i suoi vestiti
erano stati lavati, stirati e piegati.
Nel si comportava così solo nelle ricorrenze.
E dato che lui non aveva né fiori né doni né ricordi per tale ricorrenza, sapeva di
essere nei guai.
-Grim!-
Una procace donna dalla chioma verde gli si fiondò tra le
braccia.
Nonè quello che dico, ma come lo
dico. Non è quello che faccio, ma come lo faccio. E quello che indosso mentre
lo dico e lo faccio.
-Mae West
Una delle immagini più erotiche nate dalla fantasia di un
uomo era vedere la propria donna, arruffata dopo una notte passata insieme, con
nient’altro addosso se non un paio di mutandine e una camicia dell’amante, che sussurrava
parole dolci, ancora adorabilmente assonnata.
E Shunsui non poteva essere più d’accordo.
Davvero.
Allora perché vedere la propria segretaria, IseNanao, con i suoi vestiti sempre
ben stirati e i suoi capelli sempre efficientemente raccolti, che lo rimproverava
con tono duro e velenoso sistemandosi gli occhiali, gli provocava quel brivido
incredibilmente eccitante lungo tutta la spina dorsale?
Il problema con certe donne è che si eccitano per un nonnulla. E poi se lo
sposano.
-Cher
-Non lo trovo!-
Altri cassetti al vento, altra sedia rovesciata.
-Non posso averlo perso!-
E via di nuovo a mettere a soqquadro il salotto.
YoruichiShiouin,
comodamente seduta sul divano a sorseggiare una bibita fresca, guardava
perplessa il bizzarro spettacolino inscenato dal marito, KisukeUrahara, tenendo il conto delle cose che rompeva e che poi avrebbe ricomprato, naturalmente.
E si chiedeva perché.
Seriamente, come le era potuto venire in mente.
-Qui non c’è!-
Come le era potuto passare per l’anticamera del cervello!
-Ma dov’è?!-
Perché aveva sposato uno che non riusciva nemmeno a trovare
l’orribile cappello che aveva in testa!
L’immaginazione di una donna è davvero rapida: salta dall’ammirazione
all’amore e dall’amore al matrimonio in un istante.
-Jane Austen
HirakoShinji
aveva dovuto fare il callo da subito all’imperitura cotta del suo nuovo Tenente
per quello psicopatico di Aizen, per quanto la cosa
lo urtasse.
Quindi, quando la trovò in ufficio a sognare ad occhi aperti
un impossibile lieto fine con il suo caro Sousuke, Shinji sospirò.
Per tutta risposta, Momo lo guardò e sbottò, ancora
sovrappensiero.
-Lei non è bello come il Capitano Aizen-
Ormai i membri della Quinta Compagnia
non si stupivano neanche più di vedere il loro Tenente scappare a perdifiato
dalle grinfie del proprio superiore, rantolante commenti osceni su piercing sulla lingua e ragazzine impertinenti.
NdA: sono DUE giorni che non mi faccio sentire
e ora vi offro solo un misero aggiornamento. Me ne scuso profondamente.
Prometto che, appena passata la tempesta, troverò il modo di farmi perdonare,
va bene?
Gli uomini hanno sempre detestato i pettegolezzi delle donne perché
hanno sempre sospettato la verità: le loro misure sono state prese e comparate.
-Erica Jong
Un furioso HitsugayaToushiro stava per irrompere alla Shinigami
Woman Association, dove si era rifugiata la sua
oziosa Tenente.
-…il mio Capitano non è troppo lungo-
Di che diavolo stava
parlando il Terzo Seggio Kotetsu?
-Sicuramente meno lungo del mio Tenente-
Soi Fon?!
-Mayuri-sama è giusto-
Oddio.
-Nessuno è più lungo del mio Capitano-
Tenente Ise?!
-Be’, il mio Capitano è ancora piccolo…-
Matsumoto! No! Cosa
stai dicendo?!
-…ma sono sicura che quando crescerà e scoprirà i piaceri
della vita diventerà luuunghissimo!-
Tonf
-Cos’è stato?-
-Mah? Comunque, il più lungo a finire il suo lavoro è sicuramente
il Capitano Kyoraku-
NdA
Purtroppo, devo
inchinarmi davanti alla dura realtà che tutte voi avrete sicuramente notato:
non riesco più ad aggiornare al solito ritmo. Per cause che vi annoierebbero
soltanto. Sappiate che ci sono rimasta male anch’io.
Inoltre, temo
di dovervi avvertire che questa raccolta si avvia verso un lento crepuscolo.
Forse temporaneo, ma comunque lungo.
Ma, e spero sia un gradito ma, ho riflettuto a lungo su come poter ringraziare tutte voi che avete
così pazientemente letto/ricordato/seguito/preferito/recensito e mi sono detta
che una lista di nickname seguita da un enorme GRAZIE DI CUORE non era abbastanza.
Così, ho pensato, e se
dedicassi alle mie care lettrici l’ultima parte di questa fortunata, piccola
raccolta?
Perciò, ecco la mia
proposta:
Avete un personaggio preferito? Una coppia preferita? Una citazione
che vorreste tanto leggere? Una situazione che vi piacerebbe vedere? Tutte e
quattro le cose o solo due di esse? Fatemelo sapere con una recensione o un messaggio
personale e cercherò di fare del mio meglio!
Oddio, sembra uno
stupido messaggio pubblicitario…ma sono seria, vorrei davvero fare qualcosa di
speciale per ringraziarvi al meglio! Vi piace l’idea? Spero di sì!
L’unico posto in cui un uomo cerca la profondità in una donna è nel suo
decolté.
-Zsa Zsa Gabor
Grimmjow aveva frequentato le elementari e le medie con
Arisawa e l’aveva provocata per tutto il tempo: nessuno faceva a botte bene
quanto lei, nemmeno Fragolo.
Alle superiori avevano frequentato scuole diverse, ma
Grimmjow veniva puntualmente messo al corrente da Fragolo e dai suoi occhi neri
che Arisawa non era minimamente cambiata.
L’aveva rivista all’università e, piacevolmente sorpreso,
aveva constatato che lo stesso carattere fiero e irruente aveva ora un
involucro dalle forme a dir poco invitanti.
E non aveva resistito.
-Facciamo concorrenza ad Inoue, Arisawa?-
Fu preciso, forte e spietato.
Il pugno che si abbatté sul suo naso, naturalmente.
A LullabyMylla e mrs black, con la sincera speranza che vi piaccia
La decisione di baciarsi per la prima volta è il momento più cruciale
di ogni storia d’amore.
-Emil Ludwig
A cinque anni Grimmjow capì che Orihime era diversa.
Durante la ricreazione, lui le aveva rubato il lecca-lecca
alla fragola e se l’era messo in bocca.
Lei lo aveva guardato stupita per un attimo, la manina
ancora alzata e la bocca semiaperta. Poi era arrossita di colpo, borbottando
parole strane.
-B…b-b…ba..bacio…in-in..indi..indiretto-
Il bambino aveva guardato la coetanea: gli occhi grandi, le
guance rosa per l’imbarazzo e un timidissimo sorriso. Sentì uno strano e
piacevole calore inondargli il viso e il petto.
Così le scoccò un appiccicoso bacio sulla guancia e le ridiede
il suo lecca-lecca.
E lei, per ringraziarlo, ricambiò.
A zombiecch, anche se temo sia molto meno secsi di quanto ti aspettassi
Sono favorevole al mantenere l’abitudine francese di baciare la mano di
una donna –dopotutto, uno deve pur cominciare da qualche parte.
-Sacha Guitry
Retsu adorava la metodicità di Juushiro.
Al loro primo incontro, dopo un eloquente scambio di sguardi,
un cortese saluto formale si era trasformato in un galante baciamano, sotto gli
occhi piacevolmente sorpresi di Shunsui.
Al loro primo appuntamento, il baciamano iniziale si era
trasformato in un prezioso bacio sulla guancia quando l’aveva accompagnata a
casa.
Quando aveva detto che sì, aveva davvero intenzione di
sposarlo, Juushiro le aveva regalato un bacio
inaspettatamente semplice, ma dal retrogusto promettente.
Promesse egregiamente mantenute durante la loro prima notte
insieme e spesso ripetute per tutta una vita.
Sì, Retsu adorava la metodicità di
Juushiro.
Ad Alexis_ e a mamie, spero di aver reso
giustizia a questa splendida coppia
Il telefono squillò. Quando risposi, una voce disse: “Salve, le
piacerebbe un weekend di sesso selvaggio a Parigi?”. Poi ci fu silenzio e la voce disse:
”Scusi, l’ho scioccata?” Io risposi: “Oh, cielo, no: stavo solo facendo le
valigie!”
-Helen Lederer
Quando si erano incontrati per la prima volta, HirakoShinji e Hinamori Momo non si erano piaciuti per niente.
Lui pensava che lei fosse una specie di suora puntigliosa e
seccante.
Lei pensava che lui fosse solamente un irritante e vanesio
lavativo.
Entrambi speravano di sbagliarsi.
Quando si erano
incontrati per la prima volta, HirakoShinji e Hinamori Momo si erano
subito incuriositi.
Lui pensava che
deflorare una tale anima candida fosse un pensiero dannatamente eccitante.
Lei pensava che quello
strano gioiello sulla lingua di lui fosse qualcosa di decisamente arrapante.
Entrambi non vedevano
l’ora di sperimentare le proprie convinzioni.
A zombiecch, con la volontà di ottenere l’oro
nella tua Top 5
Nel cuore di ogni vera donna c'è una scintilla di fuoco divino, che
giace dormiente nella luce piena della prosperità, ma che si accende, brilla ed
arde nell'ora buia dell'avversità.
-Washington Irving
Chi era il Capitano
più temibile?
Questa domanda affliggeva da secoli buon parte degli Shinigami.
I fattori da considerare erano innumerevoli.
La severità di Yamamoto.
La glacialità di Hitsugaya.
La crudeltà di Soi Fon.
L’austerità di Komamura.
L’ambiguità di Ichimaru.
O l’alterigia di Byakuya.
L’annosa domanda sembrava essere stata risolta quando nelle
13 Gotei avevano fatto irruzione KenpachiZaraki e la sua inaudita ferocia.
Sembrava, appunto.
La prima volta che Kenpachi era
rimasto gravemente ferito ed aveva rifiutato le cure della Quarta, RetsuUnohana l’aveva congelato
sul posto con un dolce sorriso e gli aveva fatto chiaramente capire chi
comandava.
A mrsblack, con le
mie scuse per il poco romanticismo del capitolo
Vivere con Neliel Tu Oderschwank aveva i suoi pro e i suoi contro.
-ITZYGOOOOO!-
Trovarla alle tre di mattina, improbabilmente appollaiata su
uno sgabello della cucina, a starnazzare convulsamente il suo nome, indicando
un punto imprecisato del pavimento, era sicuramente un contro.
Splat!
-Oh, mio eroe!-
Essere travolto dal suo corpo morbido, premuto contro le sue
forme burrose e tempestato di baci per la temeraria prodezza di aver ucciso un
minuscolo ragno era decisamente un pro.
Sì, vivere con Nel aveva i suoi pro e i suoi contro.
-Credo che il mio cavaliere si meriti una lauta ricompensa…-
Soprattutto pro.
A KuromiAkira, con mille ringraziamenti per
aver suggerito questa bella coppia
Ciò che le donne devono ancora imparare è che nessuno ti dà potere. Te
lo devi prendere.
-RoseanneBarr
-Ken-chan, non puoi alzarti!-
-Sto bene-
-Non è vero! Sei ferito e devi riposare!-
-Zitta, mocciosa! Ho detto che sto bene!-
Yachiru gonfiò le guance,
stizzita. Certo che Ken-chan era proprio cocciuto!
Come fare per costringerlo a letto?
…
Idea!
-Chiamerò Re-chan!-
Kenpachi congelò sul posto.
-Perché?-
-Lei sa come metterti a letto! L’altra volta ci sono volute
ore e tantissimi ansimi e gridolini, ma alla fine tu eri esausto a letto e lei
sembrava molto soddisfatta!-
-…-
-Ken-chan, sei tutto rosso! Hai
anche la febbre?! A letto, subito!-
La piccola, ingenua Yachiru si
sentì molto potente quando lui obbedì.
Dedicata a Saeko_san
e mrsblack, sperando
sinceramente che vi piaccia
NdA
Per motivi personali, avrei dovuto interrompere la raccolta per un
tempo molto più lungo, come vi avevo anticipato. Ma, grazie al cielo, la
situazione si è rivelata meno complicata del previsto.
Inoltre, questa raccolta è per me una sorta di terapia e non riesco
ancora a separarmene.
Ringrazio tutti coloro che hanno aspettato e sperato in questo e nei
prossimi capitoli; i tempi di aggiornamenti avranno il singhiozzo, ma siamo
ufficialmente fuori dal periodo di pausa.