Ti insegnerò ad amare.

di Denise Iudicone
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La lettera. ***
Capitolo 2: *** Primo Approccio ***
Capitolo 3: *** Ti voglio bene, Zoe. ***
Capitolo 4: *** Due anni dopo. ***



Capitolo 1
*** La lettera. ***


12 Dicembre.

Sono confuso, mi viene un brivido da dietro la schiena che percorre tutte le ossa. Ho davvero paura che sia tutto vero. Annoterò tutto quello che mi sta succedendo su questo diario. Non mi va che altre persone mi incolpino di cose che non ho fatto. Oggi stesso mi è arrivata una lettera che diceva :

Harry, mia figlia è morta e io ho una malattia che non si può guarire. Da quando mia figlia è rimasta incinta di voi, nel paese nessuno la voleva più vedere. La odiavano tutti. E per questo che la scorsa settimana l’hanno uccisa. Elisa non vi ha mai detto niente di Zoe, ma lei è vostra figlia e voi ve ne dovete prendere cura, in qualità di padre. Zoe ha già 5 anni. Io non l’avrei mai lasciata a voi, visto che è colpa vostra se mia figlia è morta, ma la legge vuole così. Dovete venirla a prendere al più presto.

Il luogo, l’indirizzo e il numero di telefono non lo sto qui a precisare per motivi di privacy. Il problema è che io non sono mai stato con nessuna Elisa e tutta questa storia è diventata impossibile per me. Ho poggiato la lettera sulla scrivania e mi sono buttato sul letto a pensare. Cercavo di ricordare se avevo mai fatto qualcosa di folle nella mia vita, magari da ubriaco, da vigile o inconsciamente. Sono arrivato alla conclusione che mi sono ubriacato varie volte ma ero sempre con i miei amici e loro mi avrebbero fermato. Quindi com’è possibile tutto questo? Io non ho mai fatto male a nessuna donna nella mia vita, le ho sempre rispettate. Se questo è veramente vero, allora mi faccio schifo da solo. Non sono pronto a diventare padre, soprattutto di una bambina che non conosco. Devo dirlo a qualcuno della band, ma a chi? Se lo dico a Niall si arrabbia con me perché lui è il primo gentiluomo, se lo dico a Zayn potrebbe lasciare la band dalla delusione, se lo dico a Liam potrebbe consolarmi e rimproverarmi allo stesso tempo. Lo dico a Louis, forse lui può capirmi. Mi preparo e vado casa sua. Appena sono davanti al cancello ho paura a suonare, perché a quest’ora potrei disturbarlo. Ma la cosa che mi mette in imbarazzo è che se ci fosse Eleanor mi vergognerei a raccontarle questa storia assurda. Mi faccio coraggio e suono. Non risponde nessuno. Aspetto circa 5 minuti e risuono. A questo punto mi risponde Louis che dice – Casa Tomlinson , chi è?-. Trattengo il respiro per 2 secondi e dico – Louis apri per piacere…-. Lui fa un sibilo e apre. Ha capito che ero serio. Louis lo capisce sempre quando ho un problema e lo capisco quando aprendo la porta mi guarda dritto negli occhi. Lo fa sempre, e l’ha fatto anche questa volta. Mi sono affrettato ad entrare per evitare qualche paparazzo in giro. Mentre chiudeva la porta gli ho chiesto sottovoce – C’è Eleanor?-. Lui era perplesso, non gli ho mai chiesto di lei, non mi sono mai preoccupato della sua presenza in casa sua. Era una domanda strana, insomma. –Oggi non c’è, è dovuta andare…- lo fermo subito e dico – Va bene, meglio così.-. Mi guarda nuovamente in un modo strano, come se non mi riconoscesse ma non fa domande, lui mi rispetta sempre su questo tipo di cose. Ci dirigiamo verso la sala e mi siedo sul divano accanto a lui. Siamo due minuti in silenzio. A questo punto Louis mi chiede – Hai un problema vero?- a questa domanda mi rompo. Non ce lo fatta a trattenere le lacrime, sono scoppiato a piangere davanti a lui e questo non era mai successo. Non avevo mai pianto con un amico, l’ho sempre fatto da solo. Ero davvero sconvolto da quello che era successo, mi dava fastidio soprattutto il fatto che era colpa mia se Elisa è morta. Lui mi ha messo una mano dietro la mia schiena e mi ha detto – Ehi, Harry, tu lo sai che puoi contare sempre su di me dai sfogati, che se ti tieni tutto dentro finisci per distruggerti.-. Avevo gli occhi gonfi, e una fitta al cuore che non mi faceva neanche respirare. Lo guardato e gli ho detto – Mi prometti che non mi giudicherai? Che non mi abbandonerai? Me lo prometti?- . Lui non ci ha pensato due volte e ha risposto – Certo! Io non ti abbandonerei mai.-. Ho fatto un lungo respiro e gli ho raccontato tutto quello che era successo. Mentre gli raccontavo ogni singolo avvenimento lui non mi ha detto una parola. E’ stato tutto il tempo in silenzio ad ascoltare. Quando avevo finito mi ha detto – Se non te la ricordi forse non sei tu il padre. Comunque voglio accompagnarti nel viaggio se a te sta bene, non si sa mai.- Lo guardato stupito, aveva perfettamente ragione. Gli ho detto – Hai ragione, comunque grazie- -E di cosa?- -Di non avermi giudicato.- . Mi ha guardato sorpreso e mi ha dato una pacca sulla spalla – Ma ti pare? Non l’avrei mai fatto.-. In quel momento arrivò Eleanor , era davvero stanca. Appena si accorse di me, con quei occhi gonfi, ancora rossi, con le mani chiuse a pugno e la schiena piegata disse – Louis che è successo a Harry?- lui si avvicinò a Eleanor e gli disse – Una cosa brutta. Tu non preoccuparti e vai in camera tra poco ti raggiungo.- Già, “tra poco ti raggiungo”, non mi ero accorto che erano già le dieci di sera. Mi alzai in piedi e dissi – Tranquilli, devo andare via anche io.- Louis e Eleanor si guardarono e Louis gli fece cenno di aspettarlo di là. Mi accompagnò fino al cancello e mentre io entravo in macchina lui mi ha sorriso e mi ha detto – Tieni duro, che dopodomani partiamo.- Io lo guardato perplesso – Come dopodomani?- e lui mi ha sorriso di nuovo e mi ha detto – Fai fare a me.-. Me ne sono andato via, non avevo più paura perché sapevo che Louis mi avrebbe sostenuto nonostante tutto.

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Capitolo 2
*** Primo Approccio ***


14 Dicembre.

Sguardi che finiscono con sorrisi. Era stupendo il momento in cui Zoe mi ha sorriso e mi ha abbracciato dicendo “papà”. Mi sono sentito avvolgere tutto l’amore possibile che una figlia prova per un padre. Zoe credeva che io sapevo di lei e sapeva che un giorno l’avrei salvata come tutte quelle ragazzine che rimangono senza padre e aspettano il suo arrivo. Lo presa per mano e lo portata a casa insieme a Louis che mi ha detto – E’ una cosa bellissima Harry. Essere padre è una cosa meravigliosa. Devi dargli tutto l’amore possibile.- Ho cercato di fare del mio meglio, ho dovuto comprarle i vestiti, i pigiami, e l’ho iscritta a scuola. Ma non basta, devo dimostrarle che la amo. Così si affezionerà a me, anche se lei già mi ama. Questa notte l’ho guardata mentre dormiva, è stupenda. Ha degli occhi verdi e i capelli castani, lunghi e a boccoli. Lei è la mia principessa. Prima o poi gli altri devono sapere di noi, perché non posso nasconderlo. Intanto Louis lo ha detto a Eleanor che mi ha sostenuto. Per il momento voglio godermela per alcuni giorni, voglio prima conoscerla e poi potrò farla conoscere agli altri.

16 Dicembre.

I fuochi d’artificio illuminavano gli occhi di Zoe. Non li aveva mai visti prima. Mentre li guardava, tutta intenta a cercare di toccarli con le dita, rideva e si arrabbiava perché non ci riusciva. Il suo sorriso suscitava in me una gioia immensa. Quante cose avrei voluto dirti e non ho potuto. Dove cominciare dall’inizio. Il problema è che noi l’inizio, non ce l’abbiamo mai avuto. Con i bambini ci si deve andare molto piano, gli si deve porgere una mano per aiutarli ad alzarsi, per farli affrontare il resto della loro vita. E io tutto questo non lo so fare. Oggi Zoe mi ha chiesto – Mia mamma dove è andata?- e io non sapevo come rispondergli. Quindi non ricevendo una mia risposta mi ha rifatto la domanda credendo che non la stavo ascoltando. Allora gli ho detto – Tua mamma è andata in un posto lontano. Molto lontano. Quando torna festeggiamo?- . Lei ha fatto il broncio mi ha guardato e mi ha detto – Anche lei se ne è andata come te ne sei andato tu! Sembra che lo fate apposta! Uffa, perché non posso avervi tutti e due insieme?-. Io gli ho detto – Perché Dio vuole così, non puoi ribellarti a lui. Forse chissà, un giorno ti starà a sentire e ci avrai insieme.-
-Promesso?- disse Zoe a voce bassa, quasi non volesse far sentire quelle parole. Per un bambino la promessa è importante e va mantenuta. Mi sono avvicinato a lei, gli ho accarezzato la guancia e gli ho detto – Non posso promettertelo. La volontà di Dio non dipende da me.-
-Ok- . Ha preso i suoi giochi e è andata in sala a giocare. Io non ho fatto nulla, non me la sono sentito, e questo è stato un grande sbaglio. Ma questo lo capito solo dopo quando ho sentito un rumore. Zoe aveva fatto cadere il vaso di cristallo di mia zia, che si era frantumato in mille pezzi. E vicino a me c’era lei con un dito sanguinante che colava su tutti i pezzi di vetro. La cosa strana è che non pianse, neanche una lacrima. Ho preso i cerotti e ho medicato subito la ferita. Che incosciente che sono stato. Se io ero lì, vicino a lei, non sarebbe mai successo. Lo presa e lo abbracciata. Gli ho sussurrato –Non succederà più-
-Promesso?-
-Promesso.-

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Capitolo 3
*** Ti voglio bene, Zoe. ***


1 Gennaio

I paparazzi non mi sono mai stati simpatici. La mia faccia ora è su tutti i giornali, la notizia di Zoe si è diffusa in fretta. Sono davvero arrabbiato, ma prima o poi si doveva venire a sapere. Ho riflettuto, mi sono calmato e ho riunito i ragazzi, ormai lo sanno tutti. Ho detto loro, davanti a Zoe, che la bambina è la cosa più bella che mi potesse capitare, e che se per loro va bene, io continuerò a cantare nella band, altrimenti addio tour, addio musica. Avrei lasciato i ragazzi a un solo “ma”. Invece loro, non dissero una parola. Liam stava quasi per piangere –Però Harry, potevi dircelo prima. A me va bene, va benissimo che... che Zoe... che Zoe farà parte di questa famiglia però, però… tu non puoi scioccare in questo modo le persone! Cioè, io non me lo sarei mai aspettato, io sarei stato felicissimo perché, perché hai mentito? Perché lo hai detto solo a Louis?.- Io ho messo una mano sulla spalla di Liam e gli ho detto – Vuoi davvero saperlo? Allora chieditelo a te stesso. Mi avresti giudicato Liam, e poi non erano momenti così tristi, tu stavi bene, cioè eri felice per il tour, per il successo della band, perché avrei dovuto sconvolgerti la vita e …- Non mi fece continuare e disse – Me l’hai sconvolta 10 volte peggio. Non fa niente Harry. Zoe vieni con noi nel tour sei contenta?- Zoe si nascose dietro di me e mi disse – Ma che vuole da me questa scimmia?-. Siamo scoppiati tutti a ridere. Più tardi con l’aiuto di Louis sono riusciti tutti a fare amicizia con lei. Però devo dire la verità, diventare padre di una bimba già cresciuta è un’esperienza fantastica perché devi scoprire il suo carattere, devi andare in fondo e devi scovare nel suo animo. Devi coglierlo con delicatezza un fiore. E tu sei il mio fiore.

Ti voglio bene Zoe.

Harry

7 Gennaio

Oggi sono andato sul palco, e ho trovato alcuni cartelloni delle mie fans che dicevano “Harry io amo Zoe!” e altri che dicevano “Harry sei un puttaniere” o “ Harry vergognati”. Stavo per mollare tutto, stavo mandando all’aria il concerto ma per fortuna c’era Niall che disse – Sono lieto di conoscere le fans che hanno scritto sui cartelloni, salite sul palco su! Salite!- Io per un momento pensavo che stava scherzando, ma non scherzava affatto. Non l’ho mai visto più serio. Erano 8 ragazze. Lui le fece radunare tutte intorno da formare un cerchio e disse – Bene ora che siete qui voglio dire due cose a tutte voi. La prima è : I pregiudizi non mi piacciono ok? Voi non sapete e non potete capire. Fatevi i cavoli vostri, voi ci amate per la musica che facciamo o per la nostra vita privata? Adesso per favore potete anche andare.- le ragazze andarono via senza dire una parola per l’imbarazzo. La cosa che mi è piaciuta di più di questo episodio è che Niall non le ha insultate e non si è arrabbiato, lui lo ha detto con così tanta naturalezza e tranquillità che io non ci sarei mai riuscito. Lui è un signore con una classe immensa. Dopo il concerto, di solito se c’è tempo ognuno va con la propria famiglia a fare due passi prima di ripartire invece oggi siamo rimasti a giocare con Zoe. Zayn gli ha regalato un uno specchio, perché ha detto che deve farla diventare vanitosa quanto lui. Zayn ama mia figlia, dice che è bellissima. E’ meraviglioso sentire certe cose. E’ stupendo anche il fatto ce ogni giorno vedo Zoe col sorriso sulle labbra e non voglio che lo perda mai. Perché da quando sanno di lei, su Twitter scrivono cose orribili, persino messaggi di morte. Non devono assolutamente toccare mia figlia, lei è il mio mondo, la mia ragione di vita. Non posso permettere che succeda anche a lei. Non deve soffrire come ho sofferto io. Te lo prometto. E una promessa è una promessa.

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Capitolo 4
*** Due anni dopo. ***


Due anni dopo.



Sono sconvolto. Rosie, è qui, davanti a me con le lacrime agli occhi. Perché? Perché non posso essere io il padre? ….

Questa sera sono andato al parco, lì ho incontrato Rosie, ha 24 anni e fa la modella. Io e Rosie ci conosciamo da tempo ormai, ma oggi mi ha dato un a brutta notizia. Io non sono il padre di Zoe e tutta quella storia che la madre era stata uccisa e la nonna stava per morire era falsa. Era una stupida bugia alla quale io mi stavo adagiando fin troppo bene. Rosie è la madre di Zoe e lei l’aveva lasciata a una sua amica, Julie, la quale per dispetto la lasciò a me. – Julie sapeva tutto, l’altro giorno dovevamo fare una sfilata molto importante e Julie l’hanno messa da parte e hanno preso me. Io pensavo che non fosse gelosa di me ma invece… Tu lo sai Harry, il padre di Zoe non vuole sapere nulla della figlia e io non so mai a chi lasciarla…- per un attimo abbassò lo sguardo, poi disse – Mi dispiace di averti messo in mezzo, ma lei è mia figlia, lo so ora è difficile lasciarla a me però, non …- la fermai di colpo e dissi – Lo so Rosie. Zoe è tua figlia ed è tuo diritto averla sempre con te. Ma io sono affezionato a lei, come dire, io le voglio un mucchio di bene e non ci riesco a mandarla via subito.- non riuscivo a parlare e sentivo il cuore che stava per esplodere nella mia gola. – Harry, mi sono disperata per due anni perché non la trovavo e poi Julie ometteva sempre, ci mandava da altre persone con la speranza che l’avessi trovata finalmente. Ma tu sai cosa significa per una madre perdere la propria figlia e non sapere più dov’è? E’ orribile, ti prego portami da lei fammela abbracciare potrai venirla a trovare quando vuoi.- -Hai ragione, andiamo da lei.- ci incamminammo verso casa mia. Quando Zoe vide Rosie gli saltò addosso. Da quel momento avevo capito che non apparteneva più a me. Zoe doveva stare con la madre. Ed è giusto così..

Zoe l’amore è una cosa meravigliosa, e io ti ho fatto vivere due anni della tua vita come se tu fossi mia figlia e per me rimarrai sempre quella bambina con il sorriso sempre sulla bocca, con le fossette che piacevano a tutti e quei capelli che sembravano seta. Ti farai grande e forse ti dimenticherai di me ma sappi che io ti ho amato. E ti amo ancora.

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