The magic of being sisters

di Summer11
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sorelle in guerra ***
Capitolo 2: *** Sorprese e brutte giornate ***
Capitolo 3: *** Sotterfugi ***
Capitolo 4: *** Incontri ***
Capitolo 5: *** Problemi ***
Capitolo 6: *** Relazioni ***
Capitolo 7: *** Sono completamente innamorata di te ***
Capitolo 8: *** La cena di fine estate ***
Capitolo 9: *** L'inizio della scuola ***
Capitolo 10: *** Litigi e nuove conoscenze ***
Capitolo 11: *** E' guerra ***
Capitolo 12: *** Tutto cambia ***
Capitolo 13: *** Segreti da scoprire ***
Capitolo 14: *** Bugie ***
Capitolo 15: *** Chiarimenti ***
Capitolo 16: *** Pesanti litigi ***
Capitolo 17: *** Si volta pagina ***
Capitolo 18: *** Ritrovarsi e... ***
Capitolo 19: *** Avviso ***
Capitolo 20: *** Avviso 2 ***
Capitolo 21: *** ...Riperdersi ***
Capitolo 22: *** Tempeste sentimentali ***
Capitolo 23: *** Scioccanti scoperte ***
Capitolo 24: *** Giornate pesanti ***
Capitolo 25: *** Ripensamenti ***
Capitolo 26: *** Sorelle di nuovo in guerra ***
Capitolo 27: *** Separati per amore ***
Capitolo 28: *** Pace fatta ***
Capitolo 29: *** Occhio per occhio ***
Capitolo 30: *** Il piano ***
Capitolo 31: *** L'ultima mossa ***
Capitolo 32: *** Gelosie e decisioni ***
Capitolo 33: *** Sentimenti indecisi - Parte 1 ***
Capitolo 34: *** Sentimenti indecisi - Parte 2 ***
Capitolo 35: *** Finalmente insieme ***
Capitolo 36: *** Non è poi così facile ***
Capitolo 37: *** Ricordi persi ***
Capitolo 38: *** C'è ancora speranza ***
Capitolo 39: *** Mai più insieme ***
Capitolo 40: *** Felici novità ***
Capitolo 41: *** E' tutto finito ***
Capitolo 42: *** Tre anni dopo -Parte 1- ***
Capitolo 43: *** Tre anni dopo -Parte 2- ***
Capitolo 44: *** Tre anni dopo - Parte 3 ***
Capitolo 45: *** Piani futuri ***
Capitolo 46: *** Verità nascoste ***
Capitolo 47: *** Quando meno te lo aspetti ***
Capitolo 48: *** Problemi in vista ***
Capitolo 49: *** Ci vuole coraggio -Parte 1- ***
Capitolo 50: *** Ci vuole coraggio -Parte 2- ***
Capitolo 51: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Sorelle in guerra ***


- Sorelle in guerra -
 

Haylie.

 

Grace: AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHH FINALMENTEEEEEEEE! *Si dondolò sulla sedia dalla felicità, ma purtroppo perse l’equilibrio e cadde a terra* Ai ai

-E di chi potevano essere quelle urla se non della mia rompiscatole sorellina?! Avevo la porta della mia camera aperta e vidi Nora correre in camera sua. Così curiosa, posai il libro che stavo leggendo sulla scrivania, mi alzai e mi affacciai anch’io in camera sua. Scossi la testa. Grace era ancora per terra che rideva, mentre mamma e papà preoccupati salirono le scale. Ok, forse è il momento di fermarci un momento per farvi conoscere la mia famiglia. Allora, io mi chiamo Haylie e ho appena compiuto diciassette anni, a settembre inizierò l’ultimo anno del liceo. Mi definisco una ragazza tranquilla, si diciamo che sto per le mie, a volte è meglio stare nel mio mondo che nella vita reale. Amo leggere qualsiasi cosa, l’importante che sia un libro. Di solito non accetto alcun tipo di provocazione, solo una persona in tutto il mondo riesce a farmi saltare i nervi, mia sorella Grace. Lei ha tre anni in meno di me, quest’anno inizia il primo liceo. Ero così felice di non vederla per tutta la mattina e invece adesso dovrò farle da Cicerone per farle conoscere la scuola. Grazie a Dio manca ancora un mese, che voglio godermi a pieno. Grace è il mio opposto. E’ molto estroversa e amichevole. Ama rendere le cose divertenti, anche quando non è il caso. Adora stare al centro dell’attenzione. Ha un’immaginazione pazzesca, ma questo credo sia dovuto ancora al suo pensiero di bambina. I suoi amici sono tutti maschi anche questo è un fattore che influenza abbastanza il suo comportamento. Si cacciano sempre nei guai. E diciamo che lo studio non fa per lei, ha pessimi voti, nonostante le varie punizioni di mamma e papà che ormai penso si siano arresi. Essendo abituati a me e Nora non sanno proprio che pesci prendere con Grace. Nora invece è mia sorella maggiore, ha quattro anni in più di me e frequenta il college. E’ sempre lei che mette fine a tutte le discussioni mie e di Grace, ci vuole molto bene. Lei può essere definita la figlia perfetta, ha un ottimo rendimento accademico, molti amici, un fidanzato ed è in splendida forma, va spesso in palestra. La somiglianza tra Nora e Grace è qualcosa d’incredibile, hanno capelli e occhi scuri, io capelli castani e occhi verdi, a seconda della luce castano chiaro. Io sono quella diversa, in tutto. Papà invece fa il dentista e mamma lo aiuta facendogli da segretaria in ufficio, si chiamano Jeremy e Molly Manson. Sono dei genitori normali papà ha più o meno quarantacinque anni e lo stesso la mamma. Bene, vi starete chiedendo perché quella pazza di mia sorella abbia urlato. Adesso lo scopriremo!-
 
Nora: Gracie, stai bene? *L’aiutò a rialzarsi*
Grace: Oh non sono mai stata meglio! *Rise*
Jeremy e Molly: Abbiamo sentito un botto! *Entrarono in camera di Nora e videro Grace che si rialzava*
Molly: *Guardò Grace* Normale amministrazione! Stai bene?
Grace: SIII!
Molly: Torno a preparare la cena
Jeremy: Ti aiuto cara! A chi tocca apparecchiare?
Haylie: *Improvvisamente io e Grace ci fissammo e all’unisono* GRACE
Grace: HAYLIE!!
Jeremy: L’importante è che qualcuno apparecchi! *Scese le scale seguendo mia madre*
Haylie: Tocca a te, ieri l’ho fatto io e anche l’altro ieri!
Grace: Il mio super cervello mi dice che l’ho fatto io
Haylie: Il tuo cervellino è bugiardo proprio come te!
Nora: La finite voi due? Grace, ha ragione Haylie, tocca a te
Grace: Che pizza! Oh Nora guarda! *Indicò lo schermo del computer* Sono in Grifondoro *Un super sorriso comparve sul suo volto*
Nora: Non sarai per niente al settimo cielo!*Sorrise*
Haylie: *Risi* E con questo pottermore potrai dire addio alle tue scarse sufficienze! *Mi voltai per tornare in camera e mi sentii un peso sulle spalle*
Grace: NON TI SOPPORTO!
Haylie: STACCATI! *Si era lanciata contro di me. Scrollai le spalle e lei si staccò*
Nora: BASTAA! Grace tu vai di sotto ad apparecchiare e tu Haylie..
Haylie: Tornerò in camera mia e diventerò invisibile!
Grace: Quella è anche camera mia!
Haylie: Tu sei l’ultima arrivata perciò quella camera tecnicamente è mia!
Grace: Noraaa

-Ed ecco qui, tipico di Grace. Quando non riesce a cavarsela da sola inizia a piagnucolare. Davvero è insopportabile, credetemi. Punta sempre su Nora, perché è la più buona di cuore. E poi Nora sia con me che con lei ha un rapporto speciale, si insomma è di quelle persone su cui puoi fare affidamento e ti aiuta sempre a risolvere tutto. Però naturalmente ha un debole per Grace, tutto questo perché è la più piccola! E’ un’ingiustizia!! Stavo così bene senza di lei-
 
Nora: Haylie per favore, non metterti al suo livello
Haylie: *Alzai gli occhi al cielo e sbuffai*
Nora: Forza Gracie ti aiuto io ad apparecchiare. *Iniziarono a scendere le scale*
Grace: Potremmo usare un incantesimo dato che ora sono in Grifondoro! Oh devo avvisare assolutamente Nate!
Nora: Sono sicura che Nate potrà aspettare fino a domani! Forza ad apparecchiare
Grace: Quanto è dura crescere in una famiglia di babbani. Harry ti capisco! *Andarono in cucina*

Haylie: *Mi voltai, entrai in camera e mi buttai sul letto con il mio fantastico libro. Entriamo nella modalità: realtà off fantasia on. Dopo dieci minuti circa sentì bussare alla porta. Impossibile che fosse Grace, in tutta la sua vita non aveva mai avuto comportamenti così gentili con nessuno. Ad esclusione pensai fosse Nora* Si?
Nora: Hei, posso entrare?
Haylie: “Bingo”.*Posai il libro e la guardai* Entra pure! *Si sedette affianco a me sul letto e mi guardò*
Nora: Ylie qualcosa non va?
Haylie: Niente in particolare. Va tutto uno schifo come sempre
Nora: Sai dovresti imparare ad essere più positiva
Haylie: Per te è facile dirlo. Sei perfetta
Nora: Sai anche tu che non è vero
Haylie: Dai Nora, hai tanti amici, un fidanzato e hai risultati brillanti al college
Nora: Anche tu hai risultati brillanti a scuola e..
Haylie: *La interruppi* Ma non ho neanche uno straccio di amico. Sai che da quando ho smesso di parlare con Beverly sono rimasta sola. Era la mia unica amica

-Ok, altra parentesi. Beverly era la mia migliore amica (o meglio unica amica) da quando frequentavamo l’asilo. A fine anno scolastico abbiamo litigato. Causa?! Un ragazzo. Già Cory! Per lei è facile socializzare e parlare con le persone, per me no. Beverly voleva portarselo a letto, io beh, no. Insomma non credo mi piacesse. E’ che con lui era facile parlare, finalmente avevo un altro amico oltre Beverly e le sue attenzioni non mi dispiacevano affatto. A me interessava, ma come amico, niente di più e quella cretina ha voluto rovinare tutto portandoselo a letto. Ecco la fine della nostra amicizia, ovviamente non ho più parlato nemmeno con Cory.-
 
Nora: E’ tutta l’estate che stai chiusa in casa, sei una mozzarella! In più hai odiato il mondo per troppo tempo. Hai ancora un mese per goderti l’estate. Domani verrai al parco acquatico con noi!
Haylie: *Prima che avessi il tempo di rispondere, mi accarezzò il braccio e uscì da camera mia. Mi alzai e la rincorsi scendendo le scale* Nora no! Chi li conosce i tuoi amici!
Nora: Li hai visti un miliardo di volte Ylie! E poi ci sarà anche qualcuno della tua età. Perciò anche io ho detto che avrei portato te. Ci sarà anche William Anderson è un tipo tranquillo dai. Eravate all’asilo insieme
Haylie: So chi è!
Nora: Basta con questa faccia, sarà solo una giornata!
Haylie: *Ci sedemmo a tavola insieme agli altri* “E’ questo che mi preoccupa. Un’intera giornata. Andrà tutto male, ne sono sicura”.

 

 Grace (Considerate una piccola Selena Gomez)    

Haylie

Nora

 



 

Mio angolino *-*

Prima di tutto, salve a tutti :) Sono Summer, ma potete tranquillamente chiamarmi Sum! Questa è la mia seconda storia e sono parecchio felice di pubblicarla. Spero che questo episodio, un po' cortino :P, vi abbia incuriosito e vi spinga a leggere i prossimi episodi. Cercherò di caricare il più presto possibile, promesso :) Spero che questa storia vi piaccia, fatemi sapere vi prego :S! Altrimenti neanche la continuo, non avrebbe senso! Beh ho detto tutto :) Un bacione Sum <3 Ah se qualcuno volesse leggere la mia prima storia ecco il link! :)
 http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1488123

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Capitolo 2
*** Sorprese e brutte giornate ***


Ciao ragazzi! Come state? Sono riuscita ad aggiornare subito, visto? :) Che ne dite di questo episodio vi piace?! Io aspetto taaaanti vostri commentii :) Ovviamente accetto anche quelli negativi!  Ho fatto un video, perchè non ci passate a dare una sbirciatina?! :) Se lasciate un commento anche li lo apprezzo :) Ok ora la pianto di fracassarvi le scatole vi do il link e sto zitta :X ;) 
http://www.youtube.com/watch?v=FFdS772knkY
Un bacio Sum <3 

 

- Sorprese e brutte giornate -



Grace.


-Sapete cosa mi piace dell’estate? La sveglia in modalità OFF!! Si insomma a chi non piace alzarsi tardi? Ma ovviamente in casa Manson questo è purtroppo impossibile. Ieri notte ho spento il portatile di Nora alle 3.30 e mia madre non può, alle 7:30 del mattino, interrompere la ricarica delle mie energie. Ma lasciare riposare le figlie naturalmente non è nelle indole di mia madre.-

Molly: GRACE!

-L’unica cosa che potevo fare in quel momento a letto era ignorarla, sperando smettesse di fare il gallo della situazione. Ovviamente non funzionò.-

Molly: GRACEE! GRACEEE

-Non potevo sopportarla ancora per molto.-

Molly: GRACE E’ ORA DI ALZARTI!

-Mi girai a letto e ficcai la testa sotto il cuscino, così da sentire solo in lontananza la voce di quella pazza. Altro tentativo fallito. Infatti qualche secondo dopo la porta di camera mia si aprì e mia madre entrò.-

Molly: Forza dormigliona!

-Dormigliona a me?! Io no sono dormigliona ho solo bisogno di ricaricare le batterie con almeno otto ore di sonno e quella notte ne avevo fatto soltanto quattro, quindi il mio stato pietoso era giustificato.-

Molly: *Alzò tutta la tapparella in modo che il sole mi arrivasse dritto negli occhi*
 
-Dio, per un momento ho pensato di diventare cieca.-

Grace: Mi odi davvero così tanto? *Sbottai assonnata*
Molly: A che ora ti se addormentata ieri signorina?
Grace: All'una! *Mentì spudoratamente, come sempre del resto*
Molly: Ci credo che stai in queste condizioni. Sai che devi spegnere tutto a mezzanotte. I patti erano questi

-BLA BLA BLA. Le solite storie. In questo caso, l’unica cosa da fare è quella di cambiare discorso, concentrandolo su di lei.-

Grace: Ma non vai a lavoro oggi? *Le chiesi alzandomi con fatica e mettendomi a sedere sul letto mentre lei era ancora intenta a fare il suo monologo, sul come avrebbe detto a Nora di non lasciarmi più il portatile. “Pff, che illusa” pensai e ripetei la domanda a voce più alta e meno impastata dal sonno, ormai purtroppo mi stavo svegliando* Mamma oggi non ci vai a lavoro?
Molly: *Mi guardò e smise di parlare, per poi riprendere* Certo che vado. Sono salita per dirti di scendere a fare colazione che devo riordinare tutto prima di uscire. Tu cosa devi fare?
Grace: Probabilmente, uscirò con Nate e forse incontriamo gli altri. *Mi alzai dal letto e scesi giù seguendo mia madre*
Molly: Per una volta cercate di non combinare guai
Grace: Non è colpa nostra se i guai trovano noi! *Mi sedetti a tavola e riempii la tazza di cereali, bagnandoli leggermente con un goccio di latte*
Molly: Ora che entrerai alle superiori farai nuove amicizie..

-Ed ecco che ricomincia. E’ tutta l’estate che mi stressa con questa storia. “Devi trovarti delle amiche, non puoi passare tutto il tempo con quei ragazzi, stai crescendo..” e tutte idiozie simili. Quando iniziava con quei discorsi il mio cervello si spegneva automaticamente. Nessuno in casa, a parte Nora, capiva quanto fossimo amici io e i ragazzi, io e Nate in particolare. Siamo amici dall’asilo e niente ostacola la nostra amicizia. Con loro mi sento me stessa. Ok potete definirmi anche un maschiaccio, ma vi assicuro che nessuno sta meglio di me. Non dovermi preoccupare continuamente di come ho i capelli o il trucco, che neanche metto, mi permette di concentrarmi su altre cose, come per esempio evitare le punizioni. Sentire i discorsi delle mie ex compagne, sul quanto c’impiegavano a prepararsi e a trovare gli abbinamenti giusti, faceva divertire me, Nate, Jason, Kyle e Tommy. Si, questo è il nostro gruppo.  Non immaginate neanche quanto io odi quelle barbie montate. Hanno il cervello più piccolo di un arachide.-

Grace: MAMMA BASTA!! Non credo mi troverò bene con delle ragazze. Lasciami in pace
Molly: Scusa tesoro, ma io lo dico solo per il tuo bene!
Grace: Si, ok! *Mangiai l’ultima cucchiaiata di cereali e poggiai tutto sul lavandino. Poi mi buttai sul divano e accesi la tv. Ovviamente non c’era nulla da guardare alle otto meno un quarto del mattino* Nora e Haylie? *Ecco improvvisamente mi ricordai di avere delle sorelle*
Molly: Sono partite per il parco acquatico alle sette di questa mattina. Io ho finito di sistemare. Sto andando a lavoro
Grace: Va bene! Ci vediamo dopo
Molly: Se esci ricordati di chiudere a chiave casa ok?

-Annuii. Prima di uscire si avvicinò e mi stampò un bacio sulla guancia. Ok, per molti versi era una gran rompipalle, come tutti i genitori del resto, ma era molto affettuosa con noi e forse l’unica a prendere questa sua caratteristica fu Nora. Rimasi un quarto d’ora facendo zapping, come per dare una possibilità alla tv di offrirmi un programma decente da guardare. Niente, il nulla totale. Così spensi la tv e andai al piano di sopra. Accesi il computer ed entrai su pottermore. Io AMO Harry Potter. Sono gli unici libri che ho letto, per non parlare dei film, li conosco a memoria. La notte prima feci lo smistamento. Ero così felice di essere capitata in Grifondoro! Chissà Nate dov’era capitato. Comunque, fino alle dieci rimasi attaccata a quel sito che ormai amavo alla follia. Poi guardai il telefono, c’era un messaggio di Nate “Hei Lol ci vediamo al parchetto verso le 11 domani?” Verso le undici, si beato te che fino alle undici meno un quarto dormi. Mi aveva inviato il messaggio alle quattro del mattino. No, non è sano di mente, ne sono consapevole. Risposi “ Ci sono anche gli altri? Comunque io ci sono”. Sapevo che non avrei ottenuto risposta prima delle undici meno un quarto, almeno lui era intento a ricaricarsi. I suoi genitori sono divorziati. Il padre ha tradito la madre ed è stato un colpo sia per Nate che per sua madre. Comunque da circa un anno Nate ha ripreso a parlare con suo padre e ri iniziarono anche a vedersi. Quando è da lui regna il caos. Il padre di Nate si è sempre sentito in colpa per ciò che ha fatto e Nate sa come utilizzare questo  punto debole per ottenere ciò che vuole, come per esempio videogiochi nuovi e poi va a letto all’ora che vuole senza problemi e mangia schifezze dalla mattina alla sera. Può sembrare uno di quei ricconi idioti, ma non lo è, ve lo assicuro. Anche perché quando sta con la madre lo riporta con i piedi per terra. Comunque, guardai l’ora. Erano le dieci e cinque, cosa fare in quell’ora? -

Grace: *Guardai il mio letto “Oh si, dieci minuti non faranno male a nessuno”. E fu così che mi riaddormentai per risvegliarmi di soprassalto urlando un bel..* NATE! DIAVOLO!

-Guardai il telefono erano le undici meno cinque, c’era anche un messaggio di Nate, ma non lo aprii ero troppo in ritardo. Presi da terra uno dei tanti short e la maglietta che mi sembrava meno stropicciata di tutte. Mi vestii velocemente, mi lavai i denti e la faccia prima di uscire di casa lasciando la mia parte di stanza completamente incasinata, mentre la parte di Haylie era sempre stata così noiosamente perfetta! Io per una camera perfetta, non avevo tempo. Chiusi a chiave la porta di casa, corsi in garage, presi lo skateboard e arrivai al parco alle undici e dieci. Vidi Nate seduto su una panchina e arrivai da lui con il fiatone-

Grace: Hei!
Nate: Alleluia Lol è un’eternità che ti aspetto!
Grace: Ha parlato il signor puntualità. Strano che tu sia già qui!! Ma gli altri?
Nate: Siamo solo noi. Ti ho anche risposto al messaggio
Grace: Non ho fatto in tempo a guardarlo! *Ammisi e poi mi sedetti a gambe incrociate sulla panchina accanto a lui* Allora??
Nate: *Si voltò verso di me e sorrise* Prima tu!
Grace: Dai insieme!
Nate: *Annuì*

-Ovviamente io sono sempre la solita polla.-
 
Grace: Grifondoro!! *Quando mi accorsi di aver parlato da sola diedi un colpo a Nate* Sei sempre il solito
Nate: *Rise* E tu la solita credulona. Dovresti conoscermi bene Lol.

-Ok quello stupido nomignolo. Me lo ha affibbiato circa due anni fa, quando gli dissi che non mi piaceva l’espressione “LOL” perché un termine così insulso non poteva sostituire il piacere di una grossa risata e ovviamente tutti usavano quella dannatissima espressione che rovinava tutte le conversazioni. Prima quel nomignolo mi faceva saltare i nervi ma adesso mi sono abituata, anzi addirittura affezionata. Solo Nate mi chiama così.-

Grace: Ti conosco bene e so quanto sei cretino! *Sorrisi* Pensavo solo che questa faccenda fosse importante anche per te
Nate: Lo è! Dai in che casa mi vedresti?
Grace: Non puoi dirmelo tu?!
Nate: Sarebbe troppo facile così
Grace: Dai Natee!
Nate: Sapevo saresti finita in Grifondoro, ci avrei messo la mano sul fuoco
Grace: Ah si?
Nate: Si! *Per qualche minuto regnò il silenzio*
Grace: *Così, all’improvviso..* Sei finito in Serpeverde, ne sono sicura!
Nate: Azzeccato! *Sorrise*
Grace: Siamo nemici adesso *Risi*
Nate: Oppure potremmo creare un’alleanza tra Serpeverde e Grifondoro
Grace: No, non si può *Lo provocai*
Nate: Allora il mio pottermore può andare a farsi benedire
Grace: Scherzavo! Ti stavo provocando
Nate: Lo so! *Sorrise prima di farmi la domanda che usciva dalle nostre bocche tutti i giorni* Starbucks?!
Grace: Assolutamente si! Ho bisogno di un frappè! *Ci alzammo, prendemmo gli skateboard e ci avviammo alla nostra caffetteria preferita*
 

Haylie.


-Io l'avevo detto dall'inizio. Sarebbe stato un fiasco totale e infatti avevo ragione. Odiavo quegli stupidi scivoli d'acqua quasi quanto odiavo le persone, soprattutto quelle persone. Me ne stavo tranquilla sul mio lettino a leggere un libro quando mia sorella si sedette a fianco a me. Pace interrotta.-

Nora: Ylie coraggio, vieni a scivolare *Mi scosse il braccio*
Haylie: Mmmh, fammici pensare *Rimasi in silenzio per qualche secondo* NO!
Nora: Dai scivola con me
Haylie: No Nora, sto bene qua *Stava per ribattere quando Lukas, il suo ragazzo, la chiamò*
Lukas: Amore! Forza andiamo o ci perdiamo le onde!

- Quanto non lo sopporto?! E' un cretino patentato. Era il più popolare di tutto il liceo, traduzione, montato cazzone. Meno male che se n’è andato due anni fa, ma il suo posto è stato preso da un viscido imbecille di nome Simon. Non so cosa ci trovi una come Nora, una ragazza perfetta, in Lukas. E' un bambino, mi chiedo quando crescerà-

Nora: Tesoro aspetta, convinco Haylie e andiamo!
Lukas: *Alzò gli occhi al cielo e sbuffò* Ma lasciala stare! Chi se ne importa
Nora: *Divenne rossa in volto* LUKE!

-Nora ha l’abitudine di difenderci, sia a me che a Grace. Odia quando ci trattano male. Io con quell’imbecille non me la prendo neanche più. Come ha iniziato a parlare può anche finire. Non m’interessa ciò che ha da dire. L’unico sentimento che io e Grace condividiamo è l’odio per quel pezzente. Ed è strano da dire, perché Grace non è una ragazzina che odia, a meno che non le facciano un torto. Allora la vendetta scatta in automatico e non ci va giù leggera. Non è come me che odio tutti, sono io quella sbagliata-

Haylie: Nor vai. Non preoccuparti per me, sto bene anche qui. Non litigate per colpa mia
Nora: Non mi va di lasciarti qui sola mentre tutti si divertono *Mi accarezzò la guancia*
Haylie: Vai! Mi sto abbronzando, prendila così!
Nora: *Sorrise*
Lukas: Per una volta la tua sorellina svampita ha ragione! Lasciala qui. Andiamo *Si sentì una sirena dagli altoparlanti* Stanno iniziando!!
Nora: *Si alzò furiosa* Quando ti ci metti sei un vero deficiente! *Gli diede una spinta al petto facendolo finire in piscina. Mentre scappava con la sua migliore amica nella piscina con le onde mi mandò un bacio facendomi l’occhiolino*

-Amo Nora! Quello stupido se l’è meritato. Lei sa essere dolce e garbata, ma anche dispettosa e dura. Mi sorse un dubbio mentre guardavo quel demente uscire dalla piscina per dirigersi dagli altri. Qualcosa tra quei due non andava, Nora non era più così paziente con lui. Mah, valli a capire! Ripresi a leggere e dopo qualche minuto il lettino a fianco al mio venne occupato. Ma non mossi neanche un muscolo del mio corpo-

William: Cosa leggi?

-Ma perché non ti fai i santissimi affari tuoi?-

Haylie: Non si vede?!
William: Hei, vengo in pace! Non fare quella ostile
Haylie: Perché non vai a divertirti come gli altri?
William: Mi sono stancato, il pavimento di mattoncini brucia e le file sono infinite. Non ne vale la pena *Sorrise*
Haylie: *Sicuramente rimasi immobile come un ebete a fissare quel suo meraviglioso sorriso, perché mi passò la mano davanti alla faccia*
William: Haylie?! Ci sei?
Haylie: *Scossi la testa tornando alla realtà*
Willam: *Piegò la testa di lato*

-Ma che diavolo sta facendo? Ma poi perché doveva venire a parlare proprio con me?! Non mi piace parlare. Non so mai cosa dire e mi sento così fottutamente a disagio. Perché la gente vuole parlare con me?! Voglio solo tornare a leggere in santa pace il mio libro-

William: Jane Eyre! Che gusti

-Ecco non lo dovevi fare!-

Haylie: Ma che diavolo vuoi si può sapere? Prima ti avvicini, vedi che non ho la minima intenzione di rivolgerti la parola e tu mi parli, addirittura mi fai domande e poi ti permetti anche di criticare i miei gusti? Perché non t’impicchi eh?!

-Velocemente presi dalla borsa maglietta e pantaloncini e mi rivestii, mettendomi anche le scarpe-

Haylie: E poi prima di criticare pensa a ciò che leggi tu! Ah dato che i fumetti non valgono non leggi un bel niente e questo spiega la tua poca intelligenza che è pari a quella di un canarino! *Mi voltai per andare via quando quell’imbecille di Lukas mi venne addosso, buttandomi di proposito in piscina. VESTITA*

-Avrei dovuto ucciderlo non credete? Ce l’avevo a morte con lui, soprattutto adesso che mi aveva ridicolizzata davanti a tutti. Ma dopo essere uscita dalla piscina fradicia, l’unica cosa che feci (come mio solito) fu quella di abbassare la testa e andare avanti. Me lo ero meritata, insomma avrei dovuto ignorare William dall’inizio, invece no! Ci ho parlato, l’ho trattato male ed ecco la mia punizione divina. Con le persone non ci devo parlare! Continuai a camminare avvicinandomi a Nora e le sussurrai-

Haylie: Ti prego torniamo a casa!
Nora: *Subito annuì poi guardò il fidanzato* Sei proprio un bambino! Cercati passaggio per tornare a casa *Si voltò abbracciandomi e ci avviammo alla macchina*


Nora.


-Ma Lukas è sempre stato un imbecille o lo sta diventando col tempo? Non riesco davvero a spiegarmelo. Si sta comportando pessimamente e inizio a non sopportarlo più. Ma purtroppo lo amo e devo accettare anche i suoi difetti. Si, insomma in fondo lo amo. Mm dai Nora, sei sicura di amarlo ancora? Non mentire a te stessa. Questa vocina  mi stava distruggendo il cervello, quando sentì Haylie starnutire*

Nora: Mi dispiace Ylie
Haylie: Non preoccuparti, non è colpa tua
Nora: Si lo è! Non avrei dovuto forzarti. Non volevi venire. *Misi la freccia per segnalare la mia intenzione di voltare a destra.*
Haylie: So che lo hai fatto per me. Non preoccuparti. E’ solo che per me è difficile socializzare, lo sai
Nora: Già. Mi scuso anche da parte di quell’idiota del mio ragazzo. E’ un cazzone quando ci si mette!

-Improvvisamente Haylie mi guardò sbalordita per poi scoppiare a ridere. Iniziai a ridere anche io, la sua risata è così dannatamente contagiosa! Finalmente tornammo a casa e mamma ci attendeva mentre preparava una cena deliziosa-

Nora: Umh che odorino
Molly: Affamate? Com’è andata la giornata?
Haylie: Non mi va di parlarne *Uscì dalla cucina per poi andare a farsi una doccia*

-Mamma mi guardò-

Molly: E’ andata così tanto male?
Nora: E’ stato un disastro mamma!
Molly: *Scosse la testa, quando papà entrò in cucina dandole un bacio*
Nora: Vado a salutare Grace! *Salii le scale e bussai in camera sua* Gracie ci sei?
 

Grace.


-Diavolo e adesso dove ti nascondo??! Sentii mia sorella bussare ancora-

Nora: Gracie tutto bene?
Grace: Oh si si! Nora, non preoccuparti! *Spinsi il cucciolo sotto le coperte giusto in tempo, prima che la porta si spalancasse, facendo entrare una Haylie con il pigiama e dai capelli bagnati. Fu seguita da Nora, che a quanto pare aveva voglia di chiacchierare*
Nora: Com’è andata la giornata?
Grace: Come al solito! Sono stata con Nate e poi abbiamo..

-L’urlo di Haylie interruppe il mio racconto-

Haylie: CHE DIAVOLO SONO QUELLE PALLINE LUMINOSE CHE MI FISSANO?!
Grace: Zitta! Non urlare tonta! Poi attiri mamma e papà! *Alzai le coperte e Scooter scese dal letto saltando* Vi presento Scooter!

-Nora era senza parole-

Haylie: Ma dico, SEI IMPAZZITA A PORTARE UN CANE A CASA?! A PAPA’ DA FASTIDIO IL PELO
Grace: La pianti di urlare? E comunque lo so! Ma se lo teniamo nascosto non se ne accorgeranno
Nora: Gracie non possiamo tenerlo
Grace: Ma io e Nate lo abbiamo trovato in mezzo alla strada. Abbiamo fatto un’opera di carità!
Haylie: Perché non lo ha preso Nate scusa?
Grace: Ha tre gatti a casa sua, non sarebbe stato il massimo
Nora: Grace non possiamo tenerlo a lungo. Gli cercheremo un padrone
Haylie: Nora ha ragione!
Grace: No!! Lui ci vuole già bene
Nora: Non possiamo tenerlo! Troveremo una sistemazione adatta a lui, però fino ad allora starà qui. Nascosto, come un clandestino! E per il momento acqua in bocca con mamma e papà! *Si voltò e guardò Scooter* E tu non combinare disastri, altrimenti come buttano fuori di casa te, buttano fuori anche noi!

-Vidi Scooter nascondersi la testa tra le zampe. E’ un gran cane, molto intelligente. Ti terremo con noi Scooter. Lo giuro!-

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Capitolo 3
*** Sotterfugi ***


Eccomiiiiiii! Ok perdonatemi, avevo detto che avrei pubblicato al più tardi Lunedì e non l’ho fatto. Scusate ma non avevo messo in conto una cosa: l’inizio dell’università. Quei ritmi mi hanno completamente distrutta!! Che ve ne pare della storia per ora? Dai fatemi saperee.. Vado avanti con tre recensioni, spero mi aiutiate :) Dai insomma mi piacerebbe sapere se vi piacciono e parlare con voi degli episodi! Vi è piaciuto il video di presentazione? :) Ora vado! Ah per chi volesse leggere la mia prima storia ecco il link  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1488123

Un bacione Sum <3

- Sotterfugi -



Haylie.


-Ok, quella mattina non mi alzai con il piede giusto. La causa? Quello stupido cane! Ma io mi chiedo, fra tutte le milioni di famiglie al mondo, Grace doveva arrivare proprio in questa?! Uff. Sapete non è bello essere svegliate dalla viscida e bavosa lingua di un cane, proprio per niente. Il mio sogno era così bello, fino a quando non sentì delle calde leccate sulla mia bocca -
 
Haylie: *Mi svegliai subito pulendomi la bocca e lo guardai. Lui mi fissava, sembrava felice del suo lavoro. Solo dopo qualche minuto capii che era sdraiato sul mio letto. D’istinto lo buttai giù* Sparisci! *Mi alzai dal letto come una specie di mummia in trans, poi ricordai di chi era la colpa del mio risveglio traumatico* GRACEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Grace: *Entrò in camera e vide Scooter*
 
-Si gli ha dato pure il nome. Non ha ancora capito che la permanenza di quel cane in casa nostra  sta per finire-
 
Grace: Scoot! Buongiorno bello! *Lo accarezzò e si lasciò leccare tutta la faccia*
 
-Che schifo!-
 
Haylie: Grace, se quel cane, si ri azzarda ad avvicinarsi al mio letto o alla mia parte di camera, giuro che non farete in tempo a trovargli un padrone!
Grace: Scooter non ascoltare la strega malefica, devi solo farci l’abitudine! E’ bisbetica con tutti
 
-La mia giornata era iniziata da dieci minuti e Grace mi aveva già fatto saltare i nervi.-
 
Haylie: *Mi avvicinai a lei* Vuoi che ti rinchiuda dentro l’armadio già di prima mattina??!
Grace: *Mi guardò* Non mi fai paura!
 
-Decisi di lasciare perdere, non volevo iniziare la guerra di prima mattina. Scesi giù e aprii la credenza per prendere i cereali, mentre Grace e il cane mi seguirono. Presi la scatola dei cereali, stranamente leggera, l’aprii. Non c’era più niente. Grace mi guardò e rise-
 
Grace: Ops! Credo di aver sbagliato cibo da dare a Scooter
Haylie: *Guardai nella sua stessa direzione e vidi in terra una tazza, la MIA tazza, piena di cereali* MA IO TI AMMAZZO! *Mi fiondai contro di lei che scappò, riuscii ad afferrarla per la felpa e la sbattei con la schiena al muro*
Grace: *Mentre si dimenava* Lasciami! Lasciami! La felpa è di Nate, gliela rovini!!
Haylie: Non me ne può importare di meno! Ti conviene dire le tue ultime preghiere prima che ti..
 
-Ed ecco che arriva la salvezza di Grace-
 
Nora: *Era anche lei, come me, ancora in pigiama* Heeiii che succede? Perché vi state uccidendo già a quest’ora? *Si avvicinò al frigo, lo aprì e tirò fuori il succo d’arancia, prese un bicchiere, lo riempì e ne bevve un sorso, poi tornò a fissarci*
 
-La guardai-
 
Haylie: Guarda che diavolo ha fatto!
Nora: *Spostò lo sguardo*
 
-Intanto il cane  tornò a mangiare dalla mia tazza, il che mi fece irritare ancora di più. Mi avvicinai e misi la tazza sul lavandino-
 
Haylie: Vedi che se le cerca? *Poi mi voltai verso Grace* Ringrazia che è arrivata Nora
Nora: *Sorrise* Dai Ylie, se ti do i soldi per andare a fare colazione in una caffetteria, sotterri l’ascia di guerra?
Haylie: Può darsi!
Nora: Guarda nel mio portafoglio!!
Haylie: Grazie! *Sorrisi, andai a prepararmi, presi i soldi e uscì. Almeno non avrei visto quella faccia da schiaffi di Grace, era già qualcosa*
 

Grace.

-Quando quella matta di Haylie uscì mi buttai sul divano e accesi la tv. Nora si sedette a fianco a me-
 
Nora: Sei stata sadica prima! Potevi evitare di mettere la tazza di Haylie al cane
Grace: Devo essermi confusa!
Nora: Grecie Grecie. Non dovresti provocarla
Grace: Tanto mi odia. Ogni cosa che faccio non va bene, almeno così mi diverto. Adoro quando impazzisce!
Nora: Non è vero che ti odia!
Grace: Nora me lo dice più volte al giorno. Dai cambiamo discorso!
Nora: *Scosse la testa* Stamattina hai fatto in tempo a vedere mamma e papà?
Grace: *Annuii* Si sono usciti di casa alle sette e mezzo!
Nora: Hanno detto qualcosa?
Grace: Solo di non distruggere casa!
Nora: Con te e Haylie bisogna sempre specificare *Sorrise*. Senti Gracie, ho preparato i volantini per Scooter! Bisogna solo stamparne una copia e poi fare le fotocopie
Grace: Lo hai nella pennina?
Nora: *Annuì*
Grace: Ma perché non possiamo tenerlo ancora un po’?
Nora: Sai che papà non vuole cani
Grace: *Sbuffai e poggiai la schiena al divano*
Nora: Allora ti posso affidare la pennina?
Grace: *Annuii* Ci pensiamo io e Nate, non preoccuparti!
Nora: Ok allora io mi preparo ed esco
Grace: Ook! Dove vai?
Nora: Usciamo con Lukas, deve comprare un nuovo computer
Grace: Quindi oggi starai tutto il giorno con l’imbecille?
Nora: *Usò un tono di rimprovero* Grecie!
Grace: *Sbuffai*
Nora: *Mi prese le guance e mi baciò* Gelosona!
Grace: Non sono gelosa.. Ma per pranzo, si insomma, torni?
Nora: Certo topina! Tu stamattina vai da Nate e stampate il volantino. Ti passo a prendere a casa sua a mezzogiorno ok?
Grace: *Annuii*
Nora: *Si alzò dal divano* Coraggio, prepariamoci!
 

Haylie.


-Ero seduta al tavolino. Aspettavo che arrivasse un qualsiasi cameriere, stavo morendo di fame. Ne intravvidi uno e pregai perché arrivasse da me. A quanto pare le preghiere funzionano. Si avvicinò e lo riconobbi. No diavolo proprio lui no! Ma perché?!! E’ divertente prendersi gioco di me vero Dio?! Uff. Ormai era troppo vicino e non potevo scappare da lì-
 
William: Hei bagnina! *Sorrise*
Haylie: AH AH! NO! Non fa ridere
William: Acida di prima mattina waoh! E’ sempre un piacere parlare con te
Haylie: Infatti io non voglio parlare con te, non ho mai voluto.
William: Perfetto! Allora non vuoi neanche ordinare se non vuoi parlare con me
 
-Ok te la stai giocando bene-
 
Haylie: No! Almeno prendimi l’ordine, è il minimo che tu possa fare
William: Per cosa scusa?
Haylie: Per farti perdonare!
William: *Inarcò le sopracciglia* E di cosa?
Haylie: E’ colpa tua se quel demente mi ha buttata in piscina!
William: *Scoppiò a ridermi in faccia*
 
-Ma come si permette? Stupido idiota-
 
William: A proposito, bel tuffo!
Haylie: *Lo fulminai con lo sguardo* E comunque tu hai forzato le cose
William: Volevo solo conoscerti. Ti vedo a scuola tutti i giorni ma non so niente di te
Haylie: Ma che t’importa!
William: Ad essere sincero non lo so perché m’interessi così tanto *Sorrise ancora*
 
-Ma come poteva avere un sorriso così? Si insomma era perfetto-
 
Haylie: Fammi ordinare adesso! Vorrei delle frittelle con sopra lo sciroppo d’acero
 
-Mi guardò e io lo guardai-
 
William: Tutto qui?
Haylie: Si! Non ti va bene neanche la mia colazione?
William: No no.. Non ho niente da dire!
 
-Ma che aria da sbruffone. Lo prenderei a schiaffi quando fa quella faccia da superiore-
 
Haylie: Vuoi andare? Fai il tuo lavoro diavolo, ti pagano per questo, non per infastidire i clienti!
 
-Forse non lo dissi con il tono più amichevole del mondo. Lui s’irrigidì e mi guardò in modo torvo, per poi girarsi e andare a dare l’ordine in cucina. Quando tornò per poco non mi lanciò il piatto sul tavolo-
 
William: *Fu come se stesse ringhiando* Ecco la sua ordinazione principessa scorbutica! *Mi lanciò lo scontrino e si allontanò*


Grace.


-Arrivai da Nate e suonai il campanello. Mi aprì sua madre-
 
Lisa: Grace! Ciao *Mi abbracciò*
 
-Lisa con me è sempre stata molto affettuosa, non saprei dirvi il perché, forse le sto molto simpatica. Mah questo è un dilemma anche per me. Però se le persone mi trattano bene perché io dovrei trattarle male? Non mi chiamo Haylie Manson!-
 
Grace: Ciao Lisa! *Le sorrisi* Oh tieni *Le passai la felpa di Nate*. Ti ho riportato la felpa di Nate
Lisa: Grazie! L’avevi tu allora?! Abbiamo passato tre giorni cercando quella felpa. Com’è possibile che mio figlio non si ricordasse che l’avevi tu?
Grace: Se avesse tutta quella memoria non sarebbe Nate Pierce!
Lisa: Hai proprio ragione. La prossima volta come prima cosa ti chiamo
Grace: Ti conviene!*Risi*
 
-Improvvisamente entrò in salotto Nate, ovviamente in mutande. In estate era il suo indumento ricorrente-
 
Nate: Maaaaaa
Lisa: Nate ma ti copri?!
Nate: Ho caldo dai. *Poi si accorse della mia presenza* Oh Lol ciao! *Mi diede il cinque*
 
-Ormai non c’era niente di Nate che mi scandalizzasse. Quante volte lo avevo visto in mutande!-
 
Lisa: Un po’ di contegno. C’è Grace, una ragazza, qui difronte a te
Grace: Lisa non preoccuparti! Non fa nulla
Nate: Mamma dai è Grace, mi ha visto un’infinità di volte così
Lisa: *Scosse la testa* Non rimanere in mutande, per favore vestiti. Qui non sei a casa di tuo padre!
Nate: *Sbuffò alzando gli occhi al cielo* E comunque si chiamano boxer!
Lisa: Chiamarli boxer non ti farà sembrare più grande tesoro. Sono sempre mutande, ora vestiti!
Nate: *Mi guardò* Andiamo!
Grace: *Annuii e lo seguii in camera sua*
Nate: *Chiuse la porta, raccolse una maglietta e dei pantaloncini da terra e si vestì* Allora che dobbiamo fare? *Accese il computer*
Grace: Dovremmo stampare il volantino. Ma non voglio che mi portino via Scooter! Cosa possiamo fare? *Inserii la pennina nel computer e così sia io che Nate vedemmo il volantino*
Nate: Tua sorella è così brava diavolo! Ve lo prenderanno subito!
 
-Vedendo quel volantino mi scoraggiai parecchio-
 
Grace: Già! *Girai sulla sedia con le ruote*
Nate: Mmh, forse qualcosa si può fare!
 
-Riacquistai la speranza-
 
Grace: Cosa?! *Mi riavvicinai alla scrivania*
Nate: Vedi qui? *Mi indicò il numero di telefono*
Grace: Cos’hai in mente?
Nate: Basta solo cambiare un numerino! *Rise e trasformò il 5 in un 8* Ops! Purtroppo Nora non sarà raggiungibile nel prossimo futuro
Grace: *Risi* Sei un genio!! Grazie!! *Lo abbracciai*
Nate: Figurati. Poi la colpa non potrà cadere su di te.. Perché potrebbe aver sbagliato inconsapevolmente anche Nora o potrebbe essere anche un errore di stampa
Grace: Dio! Non so come farei senza di te
Nate: *Mi fece l’occhiolino sorridendo* Forza andiamo a fare le fotocopie!
Grace: *Annuii e uscimmo di casa dopo aver mangiato qualcosa e aver salutato Lisa*
 

Nora.


-Dopo essere uscita con Lukas andai a prendere Grace a casa di Nate. Mi dissero di aver appeso molti volantini, era vero. Ce n’erano da tutte le parti nel quartiere. Tornammo a casa e pranzammo insieme a mamma, papà ed Haylie che sembrava essere pensierosa dato che non rispondeva alle provocazioni di Grace. Verso le sei di sera riuscii per andare a casa di Lukas. Bussai e lui mi aprì subito-
 
Lukas: Ciao coniglietta! *Mi prese e mi attirò a sé chiudendo la porta*
Nora: Coniglietta? Ti prego, dimmi che non mi hai chiamata così!
Lukas: Hei, alle ragazze piace!
Nora: Si, alle quattordicenni!
Lukas: Non fare la scontrosa!
 
-Iniziò a baciarmi il collo lasciandomi tutta la sua saliva, il che m’infastidì parecchio. Lo allontanai e mi asciugai il collo.-
 
Lukas: Perché fai così? Andiamo me lo avevi promesso, non lo facciamo da un sacco di tempo
Nora: Un mese non è poi così tanto Luke!
Lukas: Forse per te!!
Nora: Ok basta! *Mi avvicinai e lo baciai*
 
-Volevo solo zittirlo. Non potevo più ascoltarlo, non lo reggevo più. Lui ha iniziato subito ad eccitarsi e me lo fece notare per bene strusciandosi su di me. Ci avviammo in camera da letto e iniziò a togliermi i vestiti, poi si levò anche i suoi rimanendo in boxer. Dopo esserci sdraiati a letto mi tolse l’intimo e poi si levò il suo. Qualche secondo più tardi lo sentii dentro me. E’ questo tutto ciò che sa fare? Si insomma non mi divertivo e non esplodevo di piacere. Prima non era così! O forse si e non me ne rendevo conto? Mentre io avevo questi pensieri per la testa lui finì il tutto. Si spostò da sopra rotolando dall’altra parte sul letto-
 
Lukas: E’ stato incredibile
 
-Ah si? Non mi hai fatto ne caldo e ne freddo!-
 
Lukas: Ti vedo un po’ stanca, dai riposati
 
-Stanca? Non è possibile, non si è accorto di nulla-
 
Nora: No tranquillo! Ora però devo andare
Lukas: Frettolosa! Ci vediamo stanotte con gli altri?
Nora: Non so Luke. Ti faccio sapere! *Mi rivestii, gli diedi un bacio sulla guancia e uscii da quella casa*
 
-Dove potevo andare dopo quella pessima esperienza? Ovviamente da Ashley, mia migliore amica e collega al college-
 
Ashley: Hoolaa sorella! Quale buon vento ti porta nella mia modesta capanna?
Nora: Un hei andava più che bene! *La spinsi ed entrai in casa. Ci sedemmo sul divano e le raccontai tutto*
Ashley: *Scoppiò a ridere* Dimmi che non è vero! Non si è accorto di niente?
Nora: No, non ho neanche dovuto fingere un..
Ashley: *M’interruppe con la sua risata incontrollata* Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Devi lasciarlo
Nora: Ma siamo stati sei anni insieme
Ashley: Non puoi stare con lui solo perché da ragazzina lo amavi! In sei anni le persone crescono e cambiano. Poi lui è un caso eccezionale. Di cervello resterà fermo a cinque anni a vita!
Nora: Io non lo amo più! Te lo giuro Ash, io non riesco più nemmeno a guardarlo, se si avvicina preferisco spostarmi, non è normale
Ashley: Già, se poi non ti fa neanche più godere non ne vale la pena. Potevi chiudere un occhio se ti faceva impazzire, ma neanche quello! Haylie e Grace saranno felici
Nora: Grace soprattutto!
Ashley: E’ così legata a te! Non vuole che ti tocchino, però è orgogliosa e non lo ammette
Nora: Eh si!
Ashley: M’immagino le loro facce quando le dirai che lo hai lasciato perché non ti offre del buon sesso! *Scoppiammo entrambe a ridere poi ci riprendemmo*
Nora: Haylie può capire! Ma Gracie, non le è arrivato nemmeno il ciclo ancora, figurati quanto si può interessare all’argomento
Ashley: *Mi guardò* Ancora niente?
Nora: *Scossi la testa* A lei non dispiace, si sta godendo ancora l’infanzia o pre-adolescenza, chiamala come vuoi
Ashley: Ma se non si mette problemi, meglio così. Ormai le bambine già a nove anni credono di essere mature. Non bisogna preoccuparsi per Grace, crescerà anche lei
Nora: Comunque non ci vorrà ancora molto, ok magari è un po’ in ritardo rispetto alle coetanee però ormai credo sia vicina anche lei. Tra un po’ compie quattordici anni
Ashley: Si è fatta grande
Nora: Eh già! Ash io stanotte non esco. Non ho voglia di vedere Lukas, davvero
Ashley: Ok! Perché non usciamo per conto nostro? Solo io e te?
Nora: Mi sembra un’ottima idea! Passi tu?
Ashley: *Annuì* Alle dieci?
Nora: Perfetto! *Sorrisi*
Ashley: Stanotte ce la spassiamo sorella!
Nora: Non vedo l’ora! *Sorrisi*

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Capitolo 4
*** Incontri ***


- Incontri -


Nora.


-Avevo davvero bisogno di staccare da quella noiosa routine. Ero felice di uscire da sola con la mia migliore amica, Avremmo fatto tardi, molto tardi! Ovviamente Grace mi riempiva di domande. Non voleva che facessi stupidaggini. Avevamo chiuso la porta di camera mia per non far vedere ai nostri genitori Scooter, che si era rivelato un silenzioso e simpatico clandestino.-
 
Grace: Ma dove andrete? Non lontano, vero?
Nora: Tesoro non credo. Non preoccuparti, domani quando ti sveglierai, io sarò nel mio letto a dormire. Ah e per favore, non svegliatemi con le vostre urla di prima mattina. Tu non provocare Haylie!
Grace: *Tirò fuori il suo solito sorriso da birbante* Non te lo prometto
Nora: *Scossi la testa* Non avevo dubbi!!
Grace: Ci sarà anche Ash oggi?
Nora: Si!
Grace: Quando torna a trovarci? Devo distruggerla a monopoli. Voglio la mia rivincita
Nora: Quella sconfitta non ti è scesa eh? *Uscimmo da camera mia per andare in camera sua*
Grace: Non è giusto, aveva barato!
Nora: *Il suo faccino arrabbiato mi fece ridere* Coraggio, ora a nanna!
Grace: *Si sdraiò a letto con Scooter vicino* Divertiti stanotte
Nora: Lo farò Gracie. Buonanotte piccola! *Le stampai un bacio sulla fronte e uscii dalla cameretta spegnendo la luce. Scesi giù e vidi Haylie sveglia sul divano che guardava un programma con degli obesi che dovevano dimagrire. Quelli non erano programmi alla sua portata, non proprio* Hei, stiamo cadendo davvero in basso qui!
Haylie: Lasciami morire in pace!
Nora: *Sentii il claxon della macchina di Ashley suonare* Non te la scampi così facilmente, domani ne parliamo! *Le baciai la testa velocemente* Togli quello stupido programma e vai a letto! *Presi le chiavi e uscii di casa. Salii in macchina e vidi davanti a me una felice e super eccitata Ashley*
Ashley: Sei pronta a sballarti stasera sorella?!
Nora: Vorrei tornare integra! Grazie
Ashley: Non distruggermi il divertimento! Domani dovrai lasciare Lukas, perciò oggi sei autorizzata a fare tutto ciò che vuoi!
Nora: *Sbattei la testa al finestrino* Andiamo a bere e a distruggerci sorella!
Ashley: Così ti voglio!
 
-Arrivammo in un pub che aveva appena aperto e ci scolammo quattro o cinque drink, no forse sei.-
 
Ashley: Hei tesoro *si riferiva al barista* ci stai facendo succhi di frutta, coraggio so che puoi fare di meglio
Bob: Sei ubriaca fradicia, torna a casa
Nora: *Nessuno trattava male la mia amica* Ma come ti permetti? Noi siamo studentesse del college, per chi ci hai preso?
Bob: Senti bambolina, forse è il caso che tu e la tua amichetta bionda portiate i vostri bei sederini fuori da questo locale!
 
-All’improvviso dietro di me intervenne un ragazzo, era carino.-
 
Dustin: Bobby coraggio, non essere sgarbato con le ragazze! Hanno solo bevuto un pochino
Nora: *Mi girai e lo vidi. Per me era una favola, con quegli occhi azzurri* Già!
Bob: Non è un pochino. Tu piuttosto, riprendi a servire
Dustin: *Annuì* Ok capo! Tra cinque minuti
Bob: *Grugnì*
Dustin: *Si rivolse a me. Ashley era partita in quarta, l’avevo persa ormai. Era alle prese con la lingua di un ragazzo* Allora, *si sedette a fianco a me*  cosa ci fanno due belle studentesse del college in questo pub a bere a dismisura?
Nora: Pessime situazioni sentimentali!
Dustin: Non me ne parlare
Nora: Allora siamo già amici
Dustin: Stringi amicizia velocemente
Nora: Solo quando bevo! *Sorrisi e lui mi fissò, poi sorrise anche lui* Ma quanti anni hai?
Dustin: 23? Tu?
Nora: 21. Tu hai finito il college no?
Dustin: No, diciamo che finisco quest’anno
Nora: Come me!
Dustin: Sono un pochino fuori corso
Nora: Come quell’idiota del mio, tra qualche ora, ex ragazzo! Le mie sorelline avevano proprio ragione è davvero un imbecille! Sai è di quelli sesso, sesso, sesso, football, sesso. Che poi se la vogliamo dire tutta non è nemmeno bravo a fare sesso!
Dustin: Non credo che  il tuo ragazzo sia felice di queste confidenze che mi stai facendo *Sorrise*
Nora: E’ la verità!  E poi noi siamo amici
Dustin: Ah già scordavo! *Rise, lasciandomi a bocca aperta*  Se ti dico una cosa non mi prendi per maniaco?
Nora: Vedremo
Dustin: Sei una ragazza molto bella
Nora: Anche tu non sei male. Si, sei sexy
Dustin: Addirittura?! *Rise* Credo che quei drink non vi abbiano fatto tanto bene. Come tornate a casa? Insomma ci sono degli amici qui?
Nora: No! Guida Ashley *Ci girammo e la vedemmo con la testa poggiata sul bancone* Si sta riposando per poi essere in forma per guidare
Dustin: Oh certo! Non è semplicemente crollata per i troppi drink giusto?
Nora: Nah! *Lo guardai*
Dustin: Credo che abbiate un problema
Nora: Una soluzione c’è! *Urlai al barista* BOBBYYY POSSIAMO STARE A DORMIRE QUA OGGI? SIAMO STATE BRAVE CLIENTI!
Bob: *Si avvicinò e guardò Dustin* Portale via da qui!
Nora: Come sei sgarbato Bobby!
Bob: *Arrabbiato allargò le spalle*
 
-Fu l’ultima cosa che ricordai-
 

Dustin.


-Conoscevo bene il mio capo e quello non era un buon segno. Conoscevo Bob da anni ormai. Io lo definisco il gigante dal cuore buono, bisogna solo saperlo prendere e molto infondo ha una parte tenera anche lui. Gli voglio un gran bene. Comunque in quel momento era abbastanza irritato, meglio seguirei suoi ordini. Così presi le ragazze, una con una mano e l’altra con l’altra mano e come due bambine le accompagnai su in ufficio, erano distrutte. Non ci voleva un genio per capirlo-
 
Nora: *Mi guardò con i suoi stupendi e grandi occhi scuri* Dove andiamo?
Dustin: Vi porto su in ufficio. Potete sdraiarvi sui divani e riposarvi un po’ poi quando finisco il turno, vi sveglio e vi accompagno a casa. D’accordo?
Nora: *Annuì per poi crollare addormentata sul divano davanti all'altro in cui si era sdraiata Ashley*
 
-Riscesi giù e mi avvicinai da Bob-
 
Dustin: Amico abbiamo aspirine?
Bob: Si! Ti senti male?
Dustin: Non io
Bob: Se le aspirine sono per quelle ubriacone scordatelo!
Dustin: Bob andiamo! Erano KO
Bob: *Mi guardò, mi conosceva troppo bene* Non dirmi che le hai portate su!
Dustin: Sono a pezzi! Non si reggono neanche in piedi. Si sono addormentate e appena finisco il turno le riporto io
Bob: Non siamo qui per fare da babysitter a ragazzine ubriacone
Dustin: Non sono ragazzine, hanno due anni in meno di me e poi nemmeno le conosci perchè sputi sentenze così?
Bob: Io giudico quello che vedo, nemmeno tu le conosci. Sicuramente non si sono presentate bene
Dustin: In un pub è normale vedere persone ubriache. Tu che lo gestisci dovresti saperlo meglio di chiunque altro! Cos'hanno quelle due ragazze di diverso da tutti gli altri?
Bob: Sono delle ochette, sai che non sopporto le persone con la puzza sotto il naso. Sono solo delle figlie di papà che non sapevano cosa fare oggi
Dustin: *Quell'affermazione mi fece ridere* Bobby Bobby , quando le conoscerai potrai dirlo.
Bob: E comunque tu sei diverso da loro, sei più..
Dustin: Maturo forse? Se non fosse stato per tutto quell'incidente e per Colin, ora anche io sarei in giro per locali a stracciarmi e probabilmente sarei immaturo quanto loro. Ammesso che siano delle immature
Bob: *Mi diede delle birre, non voleva più continuare il discorso* Forza portale al tavolo 6
 
-Annuii e continuai a servire fino alle cinque di mattina. Dopo aver pulito anche l'ultimo tavolo, salutai Bob e andai a svegliare le ragazze. Guardai la mora, era così bella. Ma anche Ashley la biondina non era male, ma la mora di cui non sapevo nemmeno il nome, mi aveva segnato profondamente. Per tutta la serata pensai al suo sguardo, al suo sorriso e alla sua bella voce. Dato che sapevo solo il nome della biondina svegliai prima lei-
 
Dustin: Ashley?? *La scossi leggermente e lei grugnì. Mi fece ridere. "Alla faccia della delicatezza" pensai.* Ashley! Forza, vi riaccompagno a casa!
Ashley:*Si rialzò stropicciandosi gli occhi* M-ma la mia macchina?
Dustin: Se hai tu le chiavi puoi tornare domani a prenderla
Ashley: Mi ricorderò?
Dustin: Aspetta! *Presi un post-it e le scrissi un appunto* Tieni, attaccalo al cellulare così domani lo vedrai per forza
Ashley: *Annuì poi spintonò non proprio delicatamente l'amica* Dai sorella svegliati!
Nora: *Si svegliò* E' già ora?
Dustin: Si bella addormentata! Tenete *Diedi alle ragazze due aspirine* vi faranno bene
Nora: Grazie!
 
-Dopo avergli fatto prendere le aspirine, le caricai in macchina. Portai prima Ashley, poi la ragazza mora che dovetti risvegliare-
 
Dustin: Siamo arrivati
Nora: *Scosse la testa cercando di svegliarsi* Grazie ancora! *Scese dalla macchina e solo in quel momento capì di voler conoscere quella ragazza, mettendo da parte le mie paranoie*
Dustin: Hei, come ti chiami?
 
-Quella serata la fortuna mi aveva abbandonato. Lei non sentì la mia domanda e chiuse lo sportello della macchina, poi si voltò ed entrò dentro casa. Non la richiamai, evidentemente doveva andare così.-
 

Grace.


-La mattina mi svegliai a pancia in giù e con la bocca aperta, il cuscino era tutto bagnato. Guardai Scooter che mi guardava sdraiato.-
 
Grace: Buongiorno bello! *Lo accarezzai* Non guardarmi così, non sono stata solo io, anche tu avrai fatto la tua parte! Bavoso!*Mi avvicinai e lo strinsi in un abbraccio.*
 
-Mi leccò la faccia poi guardai la sveglia. Le otto meno un quarto. DIAVOLO! Ero in ritardissimo. Quella mattina dovevo andare al mare con i ragazzi e il pullman passava alle otto. Prima di andare in bagno a mettermi il costume aprii la porta in camera di Nora. Sospirai, si era a letto e sembrava tutto tranquillo, così corsi in bagno e mi preparai. Poi presi la borsa del mare che mamma mi aveva preparato la sera prima e corsi di sotto-
 
Grace: Mamma, papà io vado!
Jeremy: A che ora hai intenzione di tornare signorina?
Grace: *Sorrisi* Alle 20:00?
Molly: Oh no! Alle 18:00 andrà più che bene!
Grace: *Sbuffai*
 
-Cavolo non avevo tempo per lamentarmi-
 
Grace: D’accordo ci vediamo dopo! *Diedi un bacio a mamma e papà e corsi alla fermata. Il pullman era lì fermo. Salì e vidi Nate vicino all’autista che guardai e ringraziai per aver aspettato un minuto*
Nate: Andiamo Lol siamo ai soliti posti dietro
Grace: Grazie Nate!
Nate: Figurati! *Mi accarezzò il viso* Andiamo!
 
-Mentre andavamo a sederci sentii le fastidiose voci di Elisabeth Hunter e Margot Groover. Non le sopporto-
 
Elisabeth: Ecco perché eravamo fermi, ovviamente Grace era in ritardo!
Margot: Già, certe persone non cambiano mai, neanche sapendo che tra qualche giorno iniziano le superiori
 
-Volontariamente diedi ad Elisabeth un colpo di borsa sulla faccia e mi finsi dispiaciuta-
 
Grace: Oh scusami tanto Elisabeth, non ti ho vista. Però state attente la cattiveria che fate uscire da quelle bocche, torna indietro!
Margot: *Mi afferrò il braccio* I maschiacci non piacciono a nessuno!
 
-Intanto Nate mi chiamava dai nostri posti. Io ero sempre vicino a lui erano i nostri posti d’onore-
 
Nate: Andiamo Lol! Muoviti!!
Grace: *Scossi il braccio e raggiunsi Nate e gli altri* Ciao ragazzi!
Jason, Kyle e Tommy: Ciao Grace!
Tommy: Stavamo decidendo cosa fare dopo aver montato gli ombrelloni
Grace: Chi li ha portati?
Jason: Io
Kyle: E anche io. Due dovrebbero bastare. Nate non l’ha portato
Nate: Dai ragazzi era a casa di mio padre
Tommy: Quell’ombrellone è tutta l’estate a casa di tuo padre
Nate: Diciamo che non è una mia priorità
Kyle: Scemo!
Nate: *Rise per poi guardare di nuovo me* Le idee sono queste:
1)Ci buttiamo subito in acqua con le tavole!
 
-Già quella prima opzione non mi andava-
 
Grace: Perché con le tavole? Io dovrei rimanere all’ombrellone allora?
Jason: E’ vero. Grace non ci sa andare, ci siamo dimenticati. Scusaci
Kyle: Può entrare senza!
Nate: Ottima idea Kyle
Jason: E cosa fa Grace? Rimane a guardarci? No, non è giusto
 
-Amo Jason. Mi difende sempre e quando dico sempre è sempre. E’ il secondo che preferisco dopo Nate, che non sempre mi da ragione e molte volte litighiamo, però non è mai per qualcosa di serio ed è questo che rende la nostra amicizia speciale. Siamo sempre sinceri l’uno con l’altra-
 
Grace: Sono d’accordo con Jason! Toglietevelo dalla testa, non rimarrò a guardarvi!
Nate: Mi arrendo! Allora abbiamo le alternative due e tre:
2)Giochiamo subito a calcio
3)Oppure un torneo di racchettoni!
Grace: Vada per l’ultima alternativa!
Kyle: Finalmente ci siamo messi d’accordo! Squadre?
Nate: Io e Grace insieme, come sempre
Kyle: Arbitro?
Jason: Lo faccio io questa volta. Quindi le squadre sono Nate e Grace contro Kyle e Tommy
Tommy: Perfetto! *Guardò a me e Nate* Preparatevi a mangiare la sabbia
Grace: Vedremo!
 

Haylie.


-Quella notte non ero riuscita a chiudere occhio e la mattina mi trascinavo per casa, in cerca di qualcosa da fare in modo da non pensare ai miei sensi di colpa. Avevo davvero esagerato con William, lui voleva essere solo gentile. Ma perché respingo sempre tutti? Perché ho un carattere così difficile? Mi odio. Dovevo scusarmi con lui, era il minimo che potessi fare. Presi la borsa, avvisai mamma e papà e uscii. Andai in caffetteria, speravo fosse di turno. Entrai e mi vide. Mi guardò con uno sguardo disgustato. Mi avvicinai-
 
Haylie: Posso parlarti?
William: Da quando mi fa la grazia di parlarmi maestà?
Haylie: Ti prego, non rendermi le cose più difficili di quanto già non lo siano
William: Jessie mi prendo una pausa! *Poi mi guardò* Andiamo fuori!
Haylie: *Annuii e lo seguii*
William: Allora? Cosa vuoi?
Haylie: Volevo chiederti scusa per ieri, si insomma credo di avere esagerato
William: Credi?
Haylie: *Lo guardai*
William: Ok ok! Scusa! Anche io ti ho provocata, mi dispiace
 
-Se devo dire la verità non mi aspettavo scuse da parte sua, ma visto che me le ha fatte perché non accettarle?-
 
Haylie: Non fa nulla! Io ho un carattere particolare
William: Ho notato!*Rise, poi si fece serio* Cos’è che non sopporti di me?
 
-Ma come lo aveva capito?-
 
Haylie: *Rimasi un momento spiazzata, poi risposi*Mi da fastidio la tua aria da finto simpatico. Insomma sei uno di quelli che vuole stare simpatico a tutti. Invece sei molto meglio quando sei te stesso e non cerchi di conquistarti la simpatia della gente
William: Non è vero che voglio essere simpatico a tutti. Volevo solo essere simpatico a te, non sapevo come prenderti
Haylie: Te l’ho detto ho un..
William: Carattere particolare, ho capito. *Guardò il cellulare* Senti io ora devo tornare a lavoro. Mi piacerebbe conoscere questo tuo carattere particolare, perché non usciamo insieme venerdì?
 
-Non ci potevo credere. Quello era un appuntamento? Ed eccolo qui che mi fece la sua faccia da cucciolo speranzoso. Come si può dire di no?-
 
William: Ti prego! *Sorrise*
 
-Mi prega addirittura?-
 
Haylie: *Sorrisi* D’accordo! Ci vediamo venerdì
William: Perfetto! *Mi  stampò un bacio sulla guancia prima di tornare dentro*
 
-Io rimasi lì per un po’ a metabolizzare la cosa. Un appuntamento! Avevo seriamente bisogno di aiuto.-
 

Nora.

-Mi svegliai il pomeriggio praticamente stordita. Presi un’aspirina  e la mandai giù per farmi passare quel mal di testa. Della serata precedente buio totale. Chissà cos’avevamo combinato con Ashley, non mi ricordavo un tubo. Brutto segno?-
 



Ecco che posto il quarto episodio. Che ne dite della storia? E dei personaggi? Volete che continui? Rispondete grazie! Altrimenti come ho già detto non continuo. Grazie per la vostra attenzione :) Tra poco aggiornerò anche “Quando il cuore comanda”, perciò tenete gli occhi aperti <3 Vi lascio con una foto di Will e Haylie! Un bacione Sum <3

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Capitolo 5
*** Problemi ***


Buon pomeriggio a tutti! :) Ecco che vi posto il quinto episodio, spero vi piaccia! Adesso che ho finito "Quando il cuore comanda" potrò concentrarmi su questa nuova storia! Promesso :) Beh buona lettura, un bacio Sum <3


- Problemi -


Nora.


-Benedetta l’aspirina, quella pulsazione al cervello mi stava uccidendo. Eppure io non ricordo di aver bevuto molto. Ma se non mi ricordavo nulla un motivo c’era. Scesi giù da mamma e papà-

Nora: Buongiorno!
Jeremy: Buon pomeriggio vorrai dire!
Nora: In effetti..
Molly: A che ora siete tornate ieri si può sapere?
Nora: A dire la verità non lo so. Non mi ricordo proprio
Molly: Meno male che queste serate capitano ogni morte di papa! A te ed Ashley non bisogna lasciarvi sole. Per fortuna ci sono sempre Lukas e gli altri

-Già sentire il nome di quell’imbecille mi peggiorava la giornata. Non capisco come facciano mamma e papà ad adorarlo. Sbuffai-

Nora: Eh si, ma che fortuna proprio!
Jeremy: *Era seduto sul divano e starnutì* Ci dev’essere qualcosa di strano in questa casa. E’ un paio di giorni che ho il respiro pesante
-Subito mi ricordai di Scooter! Era rimasto solo in camera di Grace ed Haylie per tutta la mattina con mamma e papà a casa?! Perché nessuno mi aveva ancora chiamata? I volantini erano perfetti. Dovevo assolutamente parlare con Grace ed Haylie. Non potevamo tenere nascosto Scooter ancora per molto. Strano che mamma non se ne fosse ancora accorta-

Nora: Mamma, non sei entrata niente in camera di Grace ed Haylie?
Molly: No! Ho detto a tua sorella di mettere a posto la sua parte di camera. Le ho detto che io non avrei pulito il suo macello anche se fosse diventata una discarica. E’ compito suo. Per non farmi prendere dalla tentazione ho deciso di non entrare direttamente. Poi sappiamo come va a finire, gliela pulisco io e non mi sta più bene

-Sospirai. Che fortuna! Il casino di Grace per una volta è servito a qualcosa. Dobbiamo liberarci al più presto del cane-

Nora: A proposito di Grace, dov'è? Manca anche Haylie
Jeremy: Grace è andata al mare!
Nora: Oh ma che strano. Capisco che è estate ma quei ragazzini sono al mare cinque giorni su sette!
Molly: Cosa ci vuoi fare?! E' estate *Rise*
Nora: Almeno Grace compensa ciò che non fa Haylie
Jeremy: Parlando di Haylie.. Vedi Nora io e la mamma siamo preoccupati
Molly: Già, da quando ha litigato con Beverly non vede quasi più la luce del sole e sappiamo che tua sorella non è tanto propensa alle nuove amicizie
Jeremy: Puoi aiutarla in qualche modo? Si insomma, non vorremmo che passi male il suo ultimo anno del liceo, è il più importante
Nora: Mamma, papà, Haylie è una brava ragazza. E' solo che ha bisogno di tempo per stringere amicizia e trovare le persone giuste. Io sono sicura che le troverà, vi ricordate William? Stava all'asilo con lei
Molly: Oh si e come scordarlo. Mi ricordo che gli piaceva mangiare le formiche!
Nora: Io credo che lui possa aiutarla a sbloccarsi un po'. Per questo motivo l'altro ieri ho obbligato Haylie a venire con noi al parco acquatico. Volevo che si parlassero. Ho parlato io con William e lui era d'accordo
Jeremy: E' stata una buona idea, è sempre stato un tipetto estroverso. Ricordo che quando veniva in studio per un controllo ci mettevo sempre tanto perchè non la smetteva mai di parlare *Rise*
Nora: Perciò, non preoccupatevi per Haylie, starà bene
-Improvvisamente un forte rumore che proveniva da su ci fece voltare tutti quanti. Immediatamente collegai quel rumore a Scooter-

Molly: Ma cosa..? Caro vai a controllare

-Papà si stava alzando ma lo bloccai-

Nora: Oh non preoccupatevi, vado io. Ho dimenticato la finestra aperta su, la chiudo e poi mi fiondo in doccia
Molly: D'accordo tesoro. Noi invece andiamo a fare la spesa e poi passiamo dai tuoi nonni
Nora: Perfetto ci vediamo a cena allora. *Li salutai e salii su*

-Vidi Scooter sotto al letto-

Nora: Cos'hai combinato monello? Già è difficile tenerti nascosto perchè sei un cane,figuriamoci se poi fai anche la peste.

-Appena sentii la porta principale chiudersi feci uscire Scooter da camera di Grace e Haylie e lui mi seguì in camera mia dove presi ed accesi il telefono. Due chiamate, Ashley. Oddio che diavolo era successo? La chiamai -

Nora: Hei che succede?
Ashley: "Mi devi accompagnare al locale di ieri"
Nora: Perchè?
Ashley: "Vedi, ho la macchina lì"

-Avevo sentito bene? Com'era possibile?-

Nora: Come diavolo è possibile scusa?! Come siamo tornate a casa?
Ashely: "Ma cosa vuoi che ne sappia?! Tu ricordi qualcosa?"
Nora: Niente! Vuoto totale, tu?
Ashley: "Idem"
Nora: Come fai a sapere che la macchina è lì?
Ashley: "Ho trovato un post it sul telefono in cui c'è scritto l'indirizzo e mi avvisa che la mia macchina è lì"
Nora: Mi faccio una doccia e passo a prenderti
Ashley: "Ti aspetto"

-Chiusi la chiamata, mi feci la doccia e feci uscire Scooter a farsi un giro. Mi finii di preparare e andai da Ashley che salì in macchina. Durante il tragitto riprovammo a mettere insieme i pezzi del puzzle-

Ashley: E' inutile Nor non ci ricordiamo una mazza. Finiamola qui. Heii ferma ferma! Era questo il posto
Nora: *Mi fermai* Bene! Dov'è la macchina? Io non la vedo!
Ashley: Lo sapevo me l'hanno rubata. Sono fregata. I miei stanno già pensando alla tecnica da usare per farmi fuori!

-Scendemmo dalla macchina e ci guardammo intorno. Niente da fare-

Nora: Proviamo ad entrare nel pub e a chiedere al proprietario se sa qualcosa
Ashley: *Annuì e mi seguì*

-Mi avvicinai al bancone-

Nora: Salve, vorrei parlare con il proprietario

-Un uomo alto e grosso si voltò. Era spaventoso. Ci fissò per qualche momento-

Bob: Ma guarda! Le figlie di papà. Cos'avete scordato qui? Il cervello?

-Ashley ovviamente partì in quarta-

Ashley: Senti un po' stupido gigante che diavolo vuoi?!
Nora: *Provai a calmarla* Ash, per favore
Bob: Ma cosa vuoi tu! A quest'ora il pub è chiuso perciò fareste bene a sloggiare
Ashley: Ma senti questo cavernicolo.. *Si avvicinò al bancone ma la fermai*
Nora: Ash finiscila! Dobbiamo ritrovare la macchina. *Mi voltai e guardai il barista* Non siamo venute qui per litigare, abbiamo un problema e dobbiamo parlare con il proprietario del locale
Bob: Sono io!

-Ecco qui! Ma che sfiga! Gli stiamo già antipatiche figurati se ci aiuta.-

Nora: Senti, perdona la mia amica, è troppo impulsiva
Ashley: *Mi diede una spinta e la fulminai con lo sguardo*
Nora: Mi dispiace se ieri abbiamo combinato qualche casino qui dentro. Ma il punto è che non ci ricordiamo più niente. Giuro che non ci rivedrai più però ti prego, aiutaci a ritrovare la macchina

-In quel preciso momento entrò nel locale un ragazzo, non troppo alto con dei bellissimi occhi celesti e un fisico niente male-

Dustin: Bobby scusa il ritardo ma Colin..

-Appena ci vide si bloccò e sorrise soffermando lo sguardo su di me-

Dustin: Hei, ciao ragazze. Il post it ha funzionato allora
Ashley: L’hai scritto tu?
Dustin: Si, vi ho riaccompagnate io a casa, non eravate in condizioni
Nora: Oh beh. Grazie allora
Dustin: Avete bevuto un bel po'
Nora: Abbiamo fatto molti danni?
Dustin: Oh no, qui no. Solo a voi stesse
Nora: Ci siamo umiliate per il resto della vita? *Lo guardai arrossendo*
Dustin: Per vostra fortuna avete parlato solo con me e Bob!
Ashley: *Guardò Bob* Ma che culo eh
Dustin: La clientela era ubriaca quanto voi

-Rise mostrando quei suoi denti perfettamente bianchi e lasciandomi senza fiato. Al suo sguardo per un momento il mio cuore sembrò uscirmi dal petto. Credete nell'amore a prima vista? Beh io non ci ho mai creduto troppo-


Dustin.


-Non ci credo. Ma quanto ero stato fortunato? Diavolo non ubriaca era ancora più bella. Il destino mi diede un'altra possibilità. Non potevo sprecarla, almeno il suo nome dovevo conoscerlo, anche se continuava a ronzarmi in testa la solita vocina "Lascia perdere Dustin la tua vita è troppo complicata, è meglio non far entrare nessuno". La voglia di sapere più su di lei però era più forte di quella voce-

Dustin: *La vidi fissarmi e mi presentai* Dustin, piacere.
Nora: *Mi strinse la mano* Nora. Nora Manson

- Che pelle morbida aveva. Poi guardai l'amica che mi tese la mano-

Ashley: Io sono Ashley!
Dustin: *Risi* Il tuo nome lo sapevo! *Le strinsi la mano* Comunque piacere
Ashley: Come?
Dustin: Nora ti chiamava ogni tanto! *Sorrisi*


Nora.


-Sentire il mio nome pronunciato da lui mi provocò un brivido che passò per tutto il corpo. La cosa non succedeva da anni. Lo guardai, volevo liberarmi di Lukas al più presto così velocizzai le chiacchiere-

Nora: Non è che tu potresti aiutarci a trovare la macchina?
Dustin: Bobby non glielo hai detto?! *Sospirò*
Bob: Il mio lavoro non è quello di controllare gli oggetti smarriti!
Ashley: Diavolo sei un vero orso! BOBBY! *Scoppiò immediatamente a ridere e Bob si arrabbiò*
Dustin: Oook forse è il caso che vi faccia vedere la macchina prima che vi picchiate!

-Stavamo uscendo dal locale con Dustin quando Ashley si voltò-

Ashley: Bobby non preoccuparti non metteremo più piede in questo stupido e squallido locale!

-Appena la sentii le presi il braccio e la trascinai fuori. Bob le avrebbe sicuramente lanciato qualcosa-

Dustin: *Mi guardò* Non ricordate proprio niente eh?
Nora: No vuoto totale. Non è una bella sensazione

-Camminavamo vicini e le nostre mani si toccarono per sbaglio. Entrambi ci allontanammo un po' imbarazzati, ma facemmo finta di niente-

Dustin: La macchina è sana e salva Ashley. L'hai parcheggiata qui dietro l'angolo
Ashley: Oh dio grazie! I miei non mi ammazzeranno per questa volta. La macchina non è mia, è di mia madre. La mia l'ho distrutta all'inizio dell'estate
Dustin: *Mi guardò sorridendo* E tu sali in macchina con lei?
Nora: Cosa ci vuoi fare? Alla fine ci fai l'abitudine
Ashley: Hei!! *Finalmente arrivammo alla macchina e lei corse ad abbracciarla*
Dustin: *Si avvicinò a me* Sai sembra più sana quando è ubriaca

-Scoppiai a ridere. In effetti era vero. Ashley è sempre stata un po' pazza. Lo guardai-

Nora: Ed io come ti sono sembrata?

-Gli sorrisi. Avevo paura della sua risposta. Non volevo che mi vedesse come una pazza, anche perchè caratterialmente non lo sono mai stata. Lui parve pensarci un secondo, ma Ashley ci interruppe. Classico, dovevo aspettarmelo-

Ashley: Hei Nor! Andiamo, se non sbaglio hai delle cose da fare! E poi si sta facendo buio, i tuoi saranno già tornati

-Ed ecco, in quel momento mi ricordai di aver fatto una cazzata. Scooter vagava ancora libero per la strada e conosceva alla perfezione la nostra porta. Prima di Lukas avevo il problema di Scooter da risolvere. La mia voglia di muovermi da lì era davvero poca, volevo ancora parlare con Dustin ma purtroppo avevo delle cose da fare. Guardai Ashley-

Nora: E' vero. Dobbiamo andare. *Mi voltai e strinsi la mano a Dustin* Beh grazie di tutto. Ti dobbiamo una serata! *Sorrisi e anche lui mi sorrise*
Dustin: E' stato un piacere Nora! Se vi dovesse servire qualcosa io lavoro qui ogni sera. Arrivo come hai visto alle 18:00
Nora: Lo terrò bene a mente! Ciao *Voltai l'angolo e andai alla mia macchina*
Dustin: Ciao ragazze! *Ci salutò con la mano*
Ashley: *Lo salutò, entrò in macchina e partì io la seguii dietro con la mia macchina*


Dustin.


-Tornai dentro sorridendo. Quella ragazza mi faceva stare così bene! Bob non era felice quanto me-

Dustin: Dovresti essere più gentile con quelle ragazze Bob
Bob: E perchè mai? Grazie a Dio non rimetteranno più piede qua dentro! Quella biondina è così indigna
Dustin: Andiamo è solo un po' pazza
Bob: Perchè fai tutto questo? Perchè le hai aiutate e le difendi?
Dustin: Credo solo che tu sia troppo ingiusto con loro. E poi Nora non è pazza. Nora!

-Sicuramente rimasi incantato per qualche secondo perchè Bob mi passò la mano davanti al viso-

Bob: Coraggio aiutami a sistemare
Dustin: *Annuii e andai dietro il bancone aprendo la lavastoviglie* Non credi che Nora si un bel nome?
Bob: Da quando ti metti a pensare a certe cose?! *Mi diede una spinta ridendo*
Dustin: A dire il vero non lo so! *Risi anche io poi mi ricordai di una cosa* Ah senti Bob domani pomeriggio verrà anche Colin qui ok? Mamma e papà escono perciò dovrò badare io a lui. E' un problema?
Bob: Oh no! Certo che no, sai che non disturba mai!
Dustin: Grazie, aggiungilo alla lista di favori che ti devo *Sorrisi*


Nora.


-Dopo dieci minuti di viaggio ovviamente Ashley mi chiamò da macchina a macchina con il cellulare-

Nora: Ash che vuoi? Pensa a guidare
Ashley: "Questo Dustin è un vero schianto! Direi da una botta e via, tu che dici?"
Nora: ASH!! Perchè devi pensare sempre al sesso? A me sembra un bravo ragazzo *Per qualche secondo non parlò poi urlò*
Ashley: "TU SEI COTTA!"
Nora: Ma non è vero!
Ashley: "Oh si, eccome se lo sei. Ti conosco troppo bene sorella. Non sbatti quelle lunghe ciglia a tutti i ragazzi che incontri. E ti dirò di più anche a lui tu interessi"
Nora: Dici?
Ashley: "Certo! Non smetteva di guardarti nemmeno per un istante e stavate sempre vicini. Sei già innamorata!"
Nora: Adesso non esagerare!! Si forse mi piace però io sto ancora con Lukas. A proposito adesso passo a casa e stasera parlo con Lukas
Ashley: "Non ti ha chiamata?"
Nora: Magari!! No, mi ha chiamata sette volte! Ho spento il telefono
Ashley: "Mi sembrava strano!" *Rise*
Nora: Ash io vado a casa, ci vediamo stanotte! Ciao
Ashley: "A dopo Nor!"

-Chiuse la chiamata e io tornai a casa, dove era scoppiato un vero casino. Grace urlava contro mamma e papà e
Haylie cercava di calmare la situazione-


Grace.


Grace: SIETE DEGLI INSENSIBILI
Jeremy: GRACE SMETTILA!

-Vidi entrare in casa Nora. Ero arrabbiata con lei. Era tutta colpa sua, doveva badare a Scooter e invece lo aveva lasciato vagare per il vicinato. Quando Scooter tornò a casa c'eravamo praticamente tutti e conoscendoci ovviamente saltò addosso a me e Haylie. Se Nora non l'avesse lasciato uscire non saremo stati in questa situazione. Le puntai il dito contro-

Grace: TU! SAPEVI QUANTO CI TENESSI A SCOOTER
Nora: Grace calmati è stato un incidente
Grace: INCIDENTE UN CORNO. ADESSO LO PORTERANNO AL CANILE

-Nora sembrò colpita e guardò incredula mamma e papà-

Nora: Mamma papà, no. Al canile no
Molly: Tu sapevi tutto Nora?! Stai scherzando? Sai che tuo padre non sta bene con il pelo di animale in casa e reggi il gioco alle tue sorelle?
Jeremy: Tu non hai quattordici anni Nora
Nora: Lo so papà, ho sbagliato! Ma fatemi spiegare per favore
Haylie: Si, Nora spiegherà tutto con calma e insieme troveremo una soluzione ok?
Grace: NO! IO HO PROMESSO A SCOOTER CHE NON LO AVREI ABBANDONATO
Jeremy: E' un cane Grace!
Grace: LUI CAPISCE!!
Haylie: Grace calmati *Mi prese il braccio ma io le feci mollare la presa*
Grace: NON MI TOCCARE! FATE PURE COMUNELLA, IO NON PARTECIPERO' A QUESTA STUPIDA RIUNIONE DI FAMIGLIA.

-Non riuscivo più a stare lì, furiosa me ne andai in camera e sbattei la porta. Guardai fuori dalla finestra e vidi Scooter lì sdraiato per terra che aspettava di entrare. Gli avevo mentito e lui mi voleva già bene, lo avrei deluso e lo avrebbero portato in uno stupido canile. La vita era così ingiusta. Povero cucciolo! Volevo davvero aiutarlo. Mi buttai sul letto vestita ancora da spiaggia con tutto il sale e la sabbia addosso e iniziai a piagere sul cuscino.-


Haylie.


-Nora raccontò per filo e per segno ciò che era successo. Disse loro anche dei volantini e lì divennero meno rigidi-

Nora: Noi stavamo aspettando che qualcuno avesse un posto adatto a lui. Non lo avremmo tenuto per sempre e Grace lo sapeva. Vi prego non portiamolo al canile. Ci sarà pur qualcuno che lo vorrà tenere e che permetta a Grace di vederlo ogni tanto
Molly: *Sospirò e guardò papà* Si, forse avete ragione. Il canile è troppo drastico
Jeremy: *Mi guardò*
Haylie: Papà potremmo rifare i volantini e metterli anche nel tuo studio, i tuoi clienti sono brave persone
Jeremy: Si, si potrebbe fare

-Quanto ammiravo Nora da uno a dieci? Mille. Solo lei sarebbe riuscita a convincere mamma e papà. Anche quando la situazione è drastica lei riesce a parlare con calma e a spiegare le sue ragioni. Io e Grace non siamo proprio così, partiamo senza neanche pensarci.-

Jeremy: Cosa faremo fino ad allora?
Molly: Potrebbe stare in garage magari
Haylie: Si mi sembra un'ottima idea.
Nora: *Guardò mamma e papà* Grazie!
Jeremy: Sia chiaro, solo finchè non gli troveremo una sistemazione adatta
Haylie: Certo!

-Ok avevo odiato quel cane, però vederlo là fuori solo soletto aspettando le coccole mi fece provare tenerezza. Era davvero un bel cane se devo essere sincera. Non lo avrei mai ammesso daventi a Grace, ma in fondo mi ero affezionata a Scooter-

Molly: Parlate voi con Grace?! Io sistemo tutto per Scooter ok?
Jeremy: Io vado a comprargli un po' da mangiare. Ve ne occuperete voi però!
Nora: Oh certo certo! *Guardammo mamma e papà uscire di casa poi salimmo in camera da Grace entrò solo Nora però. Io non ho mai saputo consolare Grace sapevamo solo farci la guerra*


Nora.


-Entrai e la sentii singhiozzare, mi colpì. Grace non piangeva mai, è una tipa tosta e vederla così fragile mi toccava. Piangeva solo quando si faceva veramente male. Come per esempio l'anno scorso che si ruppe il braccio destro cadendo dallo skateboard sulle rampe. Non piangeva da circa un anno. Mi avvicinai e mi sedetti sul letto-

Nora: Hei piccola! *Le accarezzai i capelli*
Grace: Vattene Nora
Nora: Hei non vuoi sentire cosa abbiamo deciso?
Grace: No, mi fidavo di te, adesso mi porteranno via Scooter
Nora: Tesoro, mi dispiace. Hai ragione mi sono dimenticata di Scooter. Ma non andrà al canile
Grace: *Si asciugò gli occhi* Davvero?
Nora: Si potrai scegliere tu a chi affidare Scooter. Poi potrai chiedere ai nuovi padroni se possono fartelo vedere regolarmente. Per il momento Scooter starà qua da noi, ma in garage *In quel momento vidi il suo viso accendersi grazie al suo grande sorriso e subito si buttò su di me*
Grace: Grazie per aver fatto ragionare mamma e papà!
Nora: Mi dispiace di aver lasciato Scooter fuori tesoro. Io e te non abbiamo mai litigato, non inizieremo proprio adesso?!
Grace: No, no! *Sorrise, si accoccolò tra le mie braccia e le baciai la testa* Ti voglio bene Nor
Nora: Anche io topolina! Senti un po’ perchè non vai a farti una bella doccia per toglierti sabbia e sale?

-Grace annuì e si fiondò in bagno. Qualche secondo più tardi entrò in camera Haylie con una faccia abbastanza preoccupata-

Haylie: Devi aiutarmi. William mi ha chiesto se venerdì usco con lui
Nora: COSAAA? E me lo dici con quella faccia? Oh tesoro ti aiutiamo io ed Ashley non ti preoccupare! *Ero felice per lei. Erano davvero carini insieme e conoscendola sotto tutte quelle ansie Haylie era eccitata e non vedeva l'ora*
Haylie: Oh se ci sarà anche Ashley dovrò preoccuparmi molto! *Rise e mi contagiò quella bellissima risata*

- Oh il salone di bellezza è sempre stato la consolazione più grande dopo aver rotto con una persona. Ok, non potevo più rimandare, il mio problema principale era Lukas, dovevo solo armarmi di coraggio. Più facile a dirsi che a farsi, no?-

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Capitolo 6
*** Relazioni ***


Buon pomeriggio ragazze! :) Come state?! Beh io vi posto questo episodio sperando vi piaccia naturamente! Ditemi cosa ne pensate :) Buona lettura, Sum <3 <3 <3

 - Relazioni -

 

Nora.

 
-Mi feci coraggio e salii in macchina. Durante il tragitto pensavo ad un discorso che avesse senso e che ferisse il meno possibile. Ero sempre stata brava con le parole, perchè adesso non mi suonava bene nemmeno una frase?! Oh che casino! Arrivai nel piccolo vicolo e parcheggiai. Avevo ignorato Lukas per tutto il giorno sicuramente era furioso. Citofonai e salii al quarto piano del condominio. Non mi era mai piaciuto, ne il condominio, ne la casa e ne la zona. Furti e risse erano all'ordine del giorno. Mi guardai intorno per un po' e vidi la solita e macchiata moquette e quelle orribili pareti rivestite con della carta da parati marrone. In quel condominio ci abitavano anche delle famiglie con dei bambini piccoli. Cresere in un ambiente del genere, così squallido, non grarantiva certo un'infanzia felice. Feci un bel respiro e bussai alla porta. Lukas mi guardò dallo spioncino, lo faceva sempre. Però esitava ad aprirmi-
Nora: Luke mi fai entrare?! Non mi piace aspettare fuori
Lukas: *Aprì la porta* Scusa stavo finendo di..
 
-Sentii un odore fortissimo che impediva un tranquillo respiro-
 
Nora: Ma che puzza c'è qui dentro?
Lukas: E' un nuovo profumo per la casa amore! *Subito mi baciò*
Nora: *Mi allontanai leggermente* Luke dobbiamo parlare
Lukas: Si, lo so tesoro!
 
-Lo sapeva? E chi glielo aveva detto?! Lo vidi stranamente calmo e i suoi occhi iniziarono a brillare. Ecco perchè mi ero innamorata di lui, erano degli occhi davvero belli di un verde chiaro stupendo, tipo smeraldo-
 
Nora: Ah! Senti, ci possiamo sedere?
Lukas: Ma certo! *Mi fece sedere come un gentiluomo spostando la sedia*
Nora: Grazie! *Mi guardai intorno e osservai delle tende color rame e qualche fiore che non si abbinava per niente a quella topaia* Come mai tutte queste decorazioni?
 
-Era molto strano. Un nuovo profumo, delle tende, dei fiori.. Ma cosa gli era preso? Sembrava cambiato-

Lukas: Volevo rendere la casa più adatta alla tua presenza

-Wow ero scioccata da quella frase perfetta e senza parolacce, ma cosa stava succedendo?-

Nora: Luke, sembri.. come dire..
Lukas: Diverso?
Nora: *Annuii*
Lukas: Stamattina stavo andando al bar. Stavo attraversando e una macchina mi ha preso in pieno

-Non potevo crederci. Mi sentivo così in colpa, per tutto il giorno non avevo fatto altro che ignorarlo e lui aveva solo bisogno di me. Nora hai sempre un ottimo tempismo per fare la trasgressiva eh! Per una volta che non volevo rispondergli lo hanno investito.-

Nora: Ma tu stai bene?! Non dovresti essere in ospedale?
Lukas: Coniglietta sto bene, non andava veloce. Sono andato in ospedale per farmi controllare, per fortuna non avevo nulla di rotto, così mi hanno rimandato a casa
Nora: *Il mio senso di colpa si fece meno pesante* Meno male! Scusa ma il mio telefono..
Lukas: Non preoccuparti
Nora: Perchè sei così premuroso?
Lukas: Sai, può sembrare una scemenza però mi sono visto passare tutta la vita davanti. Ho riflettuto parecchio. Non ti ho mai trattata come meritavi..

 -Ma siamo sicuri che quella non fosse una candit camera? Era proprio Lukas, il mio Lukas a parlare?! Lo ascoltai senza interromperlo-

Lukas: ..so che il nostro rapporto si stava sciogliendo a causa mia e mi dispiace. Voglio solo renderti la ragazza più felice della terra. Non voglio più comportarmi come un adolescente, voglio cambiare e diventare più serio, per te
Nora: *Ero davvero senza parole* Lukas..
Lukas: Stavo per rovinare tutto, non voglio che succeda più. *Tirò fuori dalla tasca dei jeans una scatolina rossa*

-Capii immediatamente, ma stiamo scherzando?! Ero andata a casa sua per lasciarlo e adesso si presenta con quella scatolina?!-

Lukas: Mi vuoi sposare? Sono un uomo nuovo e non ti trascurerò più

-Rimasi completamente scioccata guardando quel piccolo anello argentato con sopra incastonata una piccola pietra brillante blu. Non sapevo che fare, dopo quel discorso non volevo lasciarlo, ma non volevo neanche sposarlo. Diamine ho ventuno anni-

Nora: Luke, ascoltami. Hai ragione, il nostro rapporto ci stava scivolando di mano ed eravamo distanti. Non me la sento di sposarti, siamo troppo giovani. Però ho voglia di conoscere questo nuovo Lukas. Spero mi regali tanta felicità
Lukas: *Mi sorrise* Lo farà! *Mi baciò, in un modo diverso da sempre però. Fu un dolce bacio che mi riscaldò le labbra e mi face desiderare di avere di più*
Nora: Sicuro di stare bene?
Lukas: Si, non preoccuparti! *Mi accarezzò dolcemente il viso*
Nora: Ti prego non chiamarmi più coniglietta! *Sorrisi*
Lukas: *Sorrise anche lui* Va bene! Mi aiuterai a sistemare meglio casa?
Nora: D'accordo! *Volutamente lo baciai. Forse era cambiato per davvero. Per il momento ero felice e questo mi bastava*


Haylie.


-Finalmente il giorno del tanto atteso appuntamento era arrivato. Per tutta la mattina avevo un mal di pancia implacabile che non si calmò nemmeno il pomeriggio. Ero troppo agitata, quello era il mio primo appuntamento-

Ashley: Diavolo Ylie rilassati!! Non riesco a farti il trucco!
Haylie: Scusa Ash!
Ashley: E smettila di massacrarti le pellicine delle dita

-Sbuffai. Ashley mi stava sgridando da circa un'ora mentre Nora mi faceva la piastra, una piastra perfetta-

Nora: Tesoro è normale avere paura, vedrai che andrà tutto bene, William ti metterà a tuo agio
Haylie: Lo spero!
Ashley: Mi raccomando, non farti mettere i piedi in testa, hai tu il comando di tutto! Di ogni cosa. I maschi sono meno intelligenti di noi, perciò non scendere mai e dico mai ai suoi livelli!

-In quel momento, ovviamente senza bussare entrò in camera Grace che ci guardò alzando il sopracciglio destro-

Grace: Cosa state facendo?
Nora: Trucco e capelli tesoro. Haylie ha un appuntamento
Grace: Perchè il trucco e i capelli?
Ashley: Beh per essere più belle
Grace: Ah che perdita di tempo. Io uscirei così come sono vestita

-La guardai. Aveva una maglietta a maniche corte con scritto NY degli short e delle All Star rosse basse. Si sedette sul letto-

Nora: Capirai quando sarai più grande Gracie!
Grace: Perchè una si deve fare bella se poi tanto il trucco va via e i capelli si spettinano quando dormite insieme? Una non si può svegliare già truccata e pettinata
Ashley: Gracie Gracie, vedrai che anche a te piacerà truccarti tra un po'
Grace: Ne dubito! *Si alzò, frugò nell'armadio e prese un cappello. Se lo mise in testa al contrario e mentre usciva dalla camera..*
Nora: Dove vai?
Grace: Da Nate! I ragazzi sono già tutti là. *Chiuse la porta e la sentimmo scendere le scale*
Ashley: Inconsciamente Grace ha già capito tutto! Sola con quattro ragazzi *Sorrise*
Nora: *La guardò ridendo* Quanto sei scema!
Ashley: Tu zitta guarda! Dovevi fare una cosa. SOLO UNA!! Lasciare il tuo unico e preistorico ragazzo
Haylie: *Subito mi girai con conseguente sbavatura di matita e bruciatura sul collo* AI!
Ashley: NON MUOVERTI!
Haylie: Scusa! Ma ho sentito bene?! Lo hai lasciato?! Oh grazie al cielo!!
 
-Era ora che Nora lasciasse quel perdente, idiota, imbecille-
 
Ashley: MAGARI LO AVESSE FATTO YLIE!!
 
-Come non detto!-

Haylie: OFF! *Sbuffai*
Nora: La volete piantare?! E' cambiato, è molto più gentile ora. Mi ha addirittura chiesto di sposarlo
Haylie: COSA?? Gli hai detto di si?
Nora: No! Siamo troppo giovani per sposarci
Ashley: Solo per quello?! Nor non puoi vivere nel ricordo di una storia che ti faceva girare la testa a quindici anni

-Vidi Nora alzare gli occhi al cielo. Si stava stancando di quell'argomento. Anche Ashley se ne accorse, ma lei era tosta e finchè non diceva tutto quello che le passava per la testa non mollava-

Nora: Ti ho detto che è cambiato! E' la ventesima volta che te lo ripeto!!

-Mi tirò i capelli con la piastra. Sapevo che non lo aveva fatto a posta, ma mi fece male lo stesso-

Haylie: AIO!
Nora: *Mi accarezzò il volto* Scusami tesoro! Ho finito. *Staccò la piastra e la rimise a posto*

-Anche Ashley si stava arrabbiando-

Ashley: Da quando mi rispondi così?!
Nora: Da quando mi sono stancata. Solo perchè tu odi Lukas non vuol dire che io stia sbagliando! E ti dirò di più credo che tu lo odi solo perchè ti ha rifiutata da ragazzina. Nessuno ti ha mai detto di no, a parte lui. Te li sei girata tutti

-Ok adesso si che ero in imbarazzo. Mi trovavo in mezzo a due fuochi. Non ho mai visto Nora così. Anche Ashley era abbastanza accesa, soprattutto dopo quell'affermazione di Nora-

Ashley: Ma stai scherzando?! Non me ne può importare di meno Nora! Lukas è un imbecille a prescindere, lo è sempre stato e non cambierà. Io lo dico per te, ma se è ciò che pensi di me ok. Ne prenderò atto! *Prese la borsa con furia* Ma sappi che quello che provi tu per Lukas non è amore! Continua a farti del male, brava. Ma non venire a piangere da me quando ti innamorerai per davvero e avrai casini con Lukas che avrà ripreso a trattarti male!
Nora: *Era furiosa e completamente rossa in faccia* Sai cosa ti dico Ashley? Mi hai davvero stancata con quell'aria da santarellina so tutto io. VAFFANCULO!

-Ero sconvolta. Non avevo mai sentito Nora parlare così, soprattutto con Ashley-

Ashley: *La guardò* CON PIACERE SE LA STRADA MI PORTA LONTANO DA TE! *Chiuse la porta sbattendola e andò via*

-Era scoppiato un bel macello. Nora si sedette sul letto, mi sedetti vicino a lei e l'abbracciai-

Haylie: Andrà tutto bene Nor, si aggiusterà tutto
Nora: *Continuava a respirare pesantemente per calmarsi. Dopo qualche secondo mi guardò* Non preoccuparti tesoro. Sto bene. *Non voleva parlare di ciò che era appena accaduto e cambiò argomento guardandomi* Caspita, sei bellissima
Haylie: *Sorrisi* E' tutto merito vostro
Nora: Lo stenderai!
Haylie: Lo spero, ora vado
Nora: *Mi diede un bacio sulla fronte* Buna fortuna!
Haylie: Grazie! *Sorrisi e uscii di casa*


Grace.


-Entrai a casa di Nate, il padre era a lavoro e avevamo la casa per noi. Andai nel grande salotto e li vidi tutti e quattro sdraiati sui divani-

Grace: Hei, scusate il ritardo
Tommy: Finalmente Grace!
Grace: Che state combinando? Perchè questi musi lunghi?
Jason: Non sappiamo che fare
Kyle: Già l'estate ormai è quasi finita
Grace: Ma mancano due settimane!! Possiamo andare al mare
Nate: Lol posso parlarti un momento?
Grace: Certo!
Nate: Andiamo in camera!

-Sospettosa mi alzai e andai in camera sua per prima, che diavolo doveva dirmi in disparte? Quando faceva quello misterioso non lo sopportavo-


Nate.


-La vidi girare l'angolo e sentii i ragazzi parlare prima di raggiungerla-

Jason: Se la prenderà a morte con Nate
Tommy: No! Insomma è una scemenza
Kyle: Scommessa?
Tommy: Ci sto!
Jason: Ok! Dieci dollari?
Tommy: Si, mi faranno comodo!

-Scossi la testa e seguii Grace in camera che impaziente mi assalì come al solito-

Grace: Allora?! Cosa devi dirmi? E perchè mi hai portato lontano dai ragazzi?
Nate: Loro lo sanno già

-Inarcò le sopracciglia, non le era mai piaciuto venire in secondo piano-

Nate: Mio padre ha comprato una casa a New York, andrà lì per lavoro
Grace: E questo cosa c'entra?
Nate: Lui e mia madre hanno fatto un patto. Per i periodi scolastici starò qui con mamma però per le vacanze andrò da lui.

-Mi guardò un po' perplessa. Sapevo che stava elaborando la cosa così continuai-

Nate: Partirò domani e starò via per il resto dell'estate
Grace: COSA?? MA TU STAI SCHERZANDO? COME PUOI DIRMELO OGGI?
Nate: Anche io l'ho saputo ieri Lol!
Grace: Perchè diavolo non ti sei opposto?
Nate: Non mi ascoltano, ormai è deciso

-Sapevo di averla ferita. Ma io non ci potevo fare niente. Anche lei mi sarebbe mancata da morire-

Grace: E ti sei rassegnato così? NON HAI LOTTATO NEMMENO UN PO'!
Nate: Grace andiamo, ci rivedremo quando inizia la scuola
Grace: Ci vogliono ancora due settimane Nate
Nate: Lo so! Ma almeno tu hai i ragazzi! Io lì sarò da solo. COME PUOI NON PENSARE A ME?!
Grace: *Si avvicinò a me* Hai ragione, scusami. E' solo che non è la stessa cosa senza di te, tu sei il pilastro del gruppo e..

-La guardai. I suoi occhi si fecero lucidi. Era così strano vederla così, avrebbe fatto tenerezza a chiunque. L'avvicinai di più a me e l'abbracciai forte. I suoi capelli avevano un buonissimo profumo di ciliegia-

Grace: ..e tu mi mancherai da morire! *Si accoccolò tra le mie braccia e le accarezzai i suoi lisci capelli scuri*
Nate: Anche tu mi mancherai Grace, non immagini quanto! *Sentii le sue lacrime bagnarmi la maglietta sul petto, l'allontanai un pochino per asciugarle quegli occhioni scuri umidi* Non vorrai fare piangere anche me?! *Sorrisi per sdrammatizzare un po'*
Grace: *Sorrise anche lei* Perchè lo faresti?
Nate: Ho un buon autocontrollo perciò fuori si vede ben poco, ma dentro anche io sto come te. Coraggio, sono solo due settimane. Niente cambierà!
Grace: Si! *Annuì riabbracciandomi*

-Niente ci avrebbe allontanati-


Haylie.


-Ok il tanto atteso momento era arrivato. Il mio cuore batteva così forte da non sentire altro che il suo battito. Mentre scendevo dall'autobus le gambe mi tremavano, speravo solo di non cadere mentre lui mi fissava con un bellissimo sorriso scendere. Appena lo vidi un brivido mi percorse tutto il corpo. Lui si avvicinò-

William: Hei, sei arrivata finalmente!

-Mi abbracciò. Sentii il suo buonissimo profumo e me ne innamorai. Di solito una persona sana di mente certe cose le pensa e basta, ma io sono la solita cretina-

Haylie: Mmh starei ad odorarti per ore!

-Immediatamente mi diedi dell’idiota. Chi mai poteva dire una cosa del genere? STUPIDA, STUPIDA, STUPIDA! Lui mi guardò, in un primo momento fu spiazzato ma poi mi sorrise ancora-

William: Nessuno me lo aveva mai detto! *Mi accarezzò i capelli mentre ci allontanavamo-

-Ci credo, nessuno è così imbecille. Intanto diventai se è possibile più rossa di un peperone. Ovviamente non riuscii a spiccicare parola-

Haylie: Oh..

-Probabilmente capì quanto mi sentivo in imbarazzo per quell' uscita veramente poco appropriata al momento-

William: Allora vogliamo andare?

-Fu come se mi mancò la voce e sussurrai-

Haylie: Dove?
William: Waoh! Quando mi odiavi ti facevi sentire di più. Addirittura mi urlavi contro e ora sussurri?

-Per non fare un’altra figuraccia dissi la prima cosa che mi venne in mente-

Haylie: Ho un po’ di mal di gola, sono un po’ raffreddata
Wiliam: Ad agosto?

-Ma diavolo! Non ne dicevo una giusta! Com’era possibile? Chissà cosa pensava di me adesso. Ero arrabbiata, davvero arrabbiata perché quella che si stava mostrando a lui non ero la vera io. Non chiedetemi come possa essere successo perché non ne ho la minima idea, sta di fatto che praticamente urlai-

Haylie: SI, AD AGOSTO!

-Lui sembrò sorpreso per quella mia reazione poi arrabbiato. Non gli diedi nemmeno il tempo di parlare.-

Haylie: Scusa, scusami davvero! *Gli presi il braccio*

-Si rasserenò sentendo le mie scuse. Sbuffai sedendomi sul marciapiede. Quell’appuntamento era un vero disastro-

William: Hei! *Si sedette a fianco a me stringendomi in un abbraccio* Sei agitata non è così?
Haylie: *Annuii guardando l’asfalto, non avevo neanche il coraggio di guardarlo negli occhi*
William: Non devi esserlo. Sii te stessa
Haylie: *Lo guardai esasperata* Ci sto provando, ma dico un’idiozia dietro l’altra e non so cosa tu stia pensando di me quindi..
William: *M’interruppe* Penso che tu sia tenerissima a farti tutti questi problemi per me. Si insomma, chi se ne frega se hai detto qualche stupidaggine. Succede, io ne dico in continuazione. Ma non m’importa
Haylie: Beh tu sei sicuro di te
William: Tu non lo sei?

-Sicuramente sapeva già la risposta a quella domanda, ma scossi la testa lo stesso-

William: Qui qualcuno ha problemi di autostima

-Schiacciò il tasto che non doveva essere schiacciato da nessuno. Subito sentii delle calde lacrime negli occhi, mi alzai-

Haylie: Mi dispiace Will, ho sbagliato, non avrei dovuto accettare! *Mi voltai per andarmene ma lui mi prese la mano tirandomi a sé e facendomi girare. Ormai ero in preda al panico, non volevo che lui mi vedesse piangere, stava andando tutto a rotoli* DIAVOLO WILL MI VUOI LASCIARE?! *Lasciai la sua presa bruscamente*
William: *Mi riprese per le braccia, mi avvicinò e mi strinse forte tra quelle sue belle braccia, mentre dai miei occhi venivano giù le lacrime, che poi bagnarono anche la sua maglietta* No, non lo farò!

-Non riuscivo a smettere di piangere, mi sentivo così umiliata. No, forse la parola corretta sarebbe insignificante. Il mio respiro si fece sempre più pesante. Non riuscivo a dire niente-

William: *Continuava a tenermi stretta a lui* Ascoltami. Risolveremo questa cosa, la risolveremo insieme, tu ed io. Non voglio lasciarti andare, tu hai bisogno di me quanto io ho bisogno di te. Non allontanarmi come fai con tutti, perché per te ci voglio essere sempre.

-Mi staccai leggermente da lui per guardarlo. Non mi aveva presa per pazza? Forse lo era lui a voler stare con me che mi facevo sempre mille problemi per tutto. Non voleva allontanarsi da me, anzi voleva avvicinarmi a lui. Era davvero un ragazzo perfetto, con un gran cuore-

William: *Mi accarezzò le guance* Permettimelo, ti prego

-Lo guardai e lui mi asciugò le lacrime che scendevano giù per il mio viso-

Haylie: Giuro, io non sono così pazza come sembro
William: Lo so! *Mi sorrise*
Haylie: *Riuscii a riprendermi un po’. William mi trasmetteva sicurezza e mi feci coraggio* Mi piaci Will, mi piaci davvero e questo è il mio primo appuntamento in assoluto e non so cosa avrei dovuto fare o come..
William: Sch! *Mi avvicinò di nuovo* Hai solo bisogno di sicurezze e io sono qui pronto a dartele. Tu sei speciale, diversa dalle altre. E comunque anche tu mi piaci molto Haylie Manson

-Non potevo crederci, stava succedendo per davvero. Non era un sogno questa volta. Sentii le sue calde e morbide labbra sulle mie. Mi aveva baciata! Ma non fu un semplice bacio, perché poi volle approfondirlo, così le nostre lingue s’intrecciarono. Era stupendo e diventai molto più calda a causa delle mille emozioni che mi stava facendo provare. Sentii qualcosa cambiare dentro me. Finalmente potevo fidarmi di lui, lo sentivo e ne ero sicura. Non era mai capitato prima di allora. Forse mi stavo innamorando di lui, no, togliamo il forse. Io mi stavo innamorando per la prima volta ed ero felice di innamorarmi di lui-  

 

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Capitolo 7
*** Sono completamente innamorata di te ***


-Sono completamente innamorata di te-

 


Nora.


-Quella mattina mi svegliai tra le braccia di Lukas, nel suo appartamento che in quelle due settimane ero riuscita a migliorare. Prima di tutto avevo cambiato il profumo per l'ambiente, quello che aveva scelto lui sapeva di puzzola morta. Non so come potesse piacergli. Poi comprammo qualche quadretto e qualche tappeto in modo da rendere la casa più accogliente. Avevo sempre sottovalutato la mia capacità di essere carismatica. La sera precedente ero riuscita ad esercitare una grande influenza su Lukas che alla fine cedette e mi diede ragione: avremmo imbiancato il suo appartamento, vi assicuro che ne aveva bisogno! Ormai quasi tutto andava bene, Lukas era davvero carino con me, e si sforzava di esserlo anche con Haylie e Grace che non mostravano segni di tregua nei suoi confronti. Solo una piccola cosa ancora non andava, il sesso. Per lui andava alla grande, per me non proprio. Anche la notte precedente prima di addormentarci ci provammo. Lui si divertì abbastanza, io dovetti fingere l'orgasmo, non volevo che stesse male, era così contento e soddisfatto. Non capivo cosa mi bloccasse. Quella mattina mi girai a letto pensandoci. Le cose stavano andando piuttosto bene, perchè dovevo rovinare tutto? Però insomma non potevo fingere per sempre, prima o poi se ne sarebbe accorto. Dovevo fare qualcosa. In quel momento, sentii le sue labbra baciarmi la spalla nuda-

Lukas: Buongiorno piccola!

-Misi da parte i miei pensieri e mi voltai verso di lui-

Nora: Buongiorno! *Lo guardai per poi accarezzargli il viso e baciarlo*
Lukas: Che colazione facciamo oggi?
Nora: Mmh pancakes e caffè
Lukas: Buona scelta!

-Sorrise. Riuscimmo ad alzarci e vestirci, poi andammo in cucina dove io mi sedetti e Lukas si mise ai fornelli. Mi guardai intorno-

Nora: Secondo me ci sta bene un bel color pesca

-Si avvicinò a me con la tazza del caffè-

Lukas: Ricordami com'è che mi sono fatto convincere..

-Mi avvicinai e lo baciai profondamente per poi mordergli il labbro inferiore-

Nora: Così! *Risi*
Lukas: Ti amo piccola!
Nora: Anche io! *Mi baciò, poi si voltò e iniziò a preparare i pancakes. Con molta indifferenza introdusse l'argomento*
Lukas: Hai sentito Ashley?
Nora: No Luke. Non ci parlo da due settimane
Lukas: Ah ok. Mi dispiace che abbiate litigato a causa mia
Nora: Non è colpa tua tranquillo. Non abbiamo mai litigato, prima o poi sarebbe successo
Lukas: Come farete adesso? Si insomma dopo domani ri inizia il college e abitate nello stesso appartamento
Nora: Non lo so Luke, non lo so. Vedremo al momento

-Presi il cellulare e lo accesi. Un messaggio. Era Grace alle 8:00 del mattino. "Nor, dove sei? Non ti ho trovata nel tuo letto stamattina! Stai bene? Torna presto a casa". Sorrisi e Lukas mi guardò-

Lukas: Chi è?
Nora: Grace, mi vuole subito a casa *Risi*
Lukas: Ti dovrà aspettare allora, per il momento sei impegnata! *Si avvicinò con il mestolo in mano e mi baciò, sporcandomi poi il pigiama di pastella*


Grace.


-Me ne stavo sdraiata sul divano con la mia tazza di cereali sopra un cuscino. Guardavo un telefilm vecchio di cent'anni, I Robinson, ma quello era tutto ciò che mi offriva la tv alle 9:00 del mattino. Mamma e papà erano appena usciti e Haylie dormiva ancora. Non mi ero mai annoiata tanto in vita mia come in quelle dannatissime due settimane. Si uscivo con gli altri, ma non tutti i giorni e poi solo per qualche ora. Mi manca Nate, Nora non risponde e la scuola sarebbe ri iniziata a giorni. La giornata non prometteva nulla di buono! Sentii scendere le scale Haylie, mi girai e la vidi, era pronta per uscire-

Grace: Stai uscendo? Sono le 9:00 del mattino!

-Mi guardò e sorrise. Da quando usciva con quel William era sempre felice e non accettava più nemmeno le mie provocazioni, il che mi faceva impazzire-

Haylie: Vado al mare
Grace: Ma la scuola ri inizia lunedì e oggi è sabato!
Haylie: Vorrà dire che mi godrò questi due ultimi giorni di vacanza. E poi rientrare a scuola non equivale a una morte certa per tutti Grace. Cresci un po'

-Sbuffai. Quanto la odiavo con quell'aria da saputella?!-

Grace: Vai da sola?
Haylie: No, sta passando William
Grace: Io non so come faccia a sopportarti, davvero!

-Sentii il claxon suonare-

Haylie: *Prese la borsa* Per fortuna non sono tutti come te! *Aprì la porta ed uscì*

- Era proprio una brutta sensazione quella che provavo. Non mi era mai successo, mi sentivo, non so, triste credo. Erano tutti felici tranne me. Uff rivoglio Nate qui, adesso! In quel momento il mio cellulare vibrò. Era Nora "Tesoro sto bene, ho dormito a casa di Lukas, tornerò verso le 11:30. Tu non combinare guai, a dopo :* " Ecco come le cose potevano peggiorare. Feci l'unica cosa che poteva tirarmi su il morale. Presi il telecomando del lettore dvd e feci partire il cd. Harry Potter e il calice di fuoco. Beh, buona visione a me-


Haylie.


-Eravamo in macchina da dieci minuti e William mi guardò-

William: Allora ci fermiamo a fare colazione?
Haylie: Si, muoio di fame!

-Dopo aver mangiato ci rimettemmo in macchina e arrivammo al mare. Dopo aver fatto il bagno ce ne stavamo sotto l'ombrellone abbracciati. William mi riempiva di dolci baci che partivano dal collo e finivano sul braccio, poi mi guardò-

William: A cosa pensi?
Haylie: A Scooter, ieri ha fatto la pipì sulla ruota della macchina di papà. Non abbiamo ancora trovato nessuno che lo tenga, ho paura che papà si stanchi.
William: *Rise* Scommetto che non è stato tanto felice di quel gesto
Haylie: Esatto! *Sbuffai* In più adesso Grace è quasi sempre a casa dato che non c'è Nate
William: Chi Nate?
Haylie: Nate Pierce
William: Ah si, ho capito chi è! Quel ragazzino va forte con lo skateboard per avere solo quattordici anni
Haylie: Già. E comunque avendola 24 ore su 24 a casa non fa altro che combinare guai. Io alla sua età non ero così immatura
William: Quando sarà il momento crescerà anche lei, sperando che prenda un po' dalla sorella!
Haylie: Oh Will! *Lo baciai*
William: Senti un po', potrei prendere io Scooter se siete d'accordo! Grace potrà vederlo quando vuole

-Avevo sentito bene? Una soluzione al problema?-

Haylie: Cosa?! Ma sei sicuro?
William: Certo! Tanto lo spazio a casa mia c'è, potrà correre in cortile quanto gli pare e scavare buche e inseguire le lucertole e..

-Lo bloccai baciandolo con passione-

Haylie: Grazie amore
William: *Subito sorrise e mi ribaciò* Grazie a te bellissima!

-La sera, prima di tornare a casa decidemmo di fare una bella passeggiata, mi fermai a guardare gli occhiali da sole in una vetrina quando William incontrò un suo amico, Gabe, anche amico di Simon il più egocentrico idiota di scuola. Stavano parlando e mi avvicinai toccando il braccio a William. Ovviamente Gabe non mi conosceva, dato che a scuola ero praticamente invisibile a tutti-

William: Gabe, dovresti conoscerla, lei è Haylie, una mia amica!

-AMICA?! Mi ha davvero chiamato AMICA? Stiamo scherzando? Si vergogna così tanto da presentarmi come la sua amica? Non c'ero rimasta male, di più. Ero distrutta-

Gabe: *Corrugò la fronte, cercando di ricordare chi fossi probabilmente* L'amica di Beverly?
Haylie: *Lo guardai sempre più arrabbiata* L'ex amica! Si sono io *Gli strinsi la mano e William mi guardò, aveva capito che ero arrabbiata*
Gabe: Allora Will ci vediamo al campo domani!
William: Perfetto amico! *Gli diede il cinque*
Gabe: Ciao.. *Mi guardò*
Haylie: Haylie, mi chiamo HAYLIE! Ciao!

-Lo vedemmo andare via e William mi guardò-

William: Beh cosa è successo?! Che ti è preso?
Haylie: AMICA? Tu mi presenti come tua amica, dopo che passiamo ore intere a slinguazzare?! Senti Will non ho bisogno della tua carità, se ti vergogni di stare con me la finiamo subito
William: Oh! Frena, frena, frena. Come ha fatto il tuo cervello a pensare tutto questo in quella manciata di secondi?! Perchè pensi che io mi vergogni di te?

-Abbassai lo sguardo. Avrei preferito stare in Antartide al gelo piuttosto che rispondere a quella domanda-

William: Mi vuoi guardare per favore?! Sto parlando con te
Haylie: Will, lasciami stare, ti prego
William: No, rispondi!

-Non mi piaceva stare sotto processo, ma William era più testardo di me e non si sarebbe arreso. Sarei voluta sprofondare, non mi veniva in mente nessuna scusa plausibile, così dovetti dire ciò che pensavo realmente-

Haylie: Perchè io non sono al tuo livello
William: *Rimase zitto qualche secondo, poi si avvicinò e mi accarezzò* E chi lo dice scusa?
Haylie: Io! E poi appena si saprà lo diranno tutti a scuola
Wiliam: Ma se neanche ti conoscono si può dire! Tesoro ti stai facendo dei problemi che non esistono. Io sono stato fortunato, se Nora non mi avesse detto di parlarti e conoscer..

-Lo interruppi-

Haylie: Cosa ha fatto Nora?! *Subito capii, non volevo stare lì un minuto di più. Mi allontanai da lui* Ti prego Will, non cercarmi più! Non voglio più uscire con te
William: Cosa?! *Era sconcertato*
Haylie: Lasciami in pace! *Mi voltai e me ne andai. Lui doveva essere troppo sconvolto per reagire. Io, beh avevo il cuore a pezzi*

-Presi l'autobus e tornai a casa con le lacrime che mi scendevano giù per il viso. Non avevo nemmeno la forza di asciugarle. Entrai in casa e vidi Nora e Grace su divano. A poco sarebbero tornati anche mamma e papà. Mi avvicinai a Nora, avevo la voce spezzata dal pianto, non resistevo più-

Haylie: COME HAI POTUTO?
Nora: Ylie! Che succede? *Subito si alzò e si avvicinò per abbracciarmi*
Haylie: *Mi spostai* Hai detto tu a William di uscire con me, non è così?
Nora: Dovresti calmarti un po' tesoro, ora sei arrabb..
Haylie: SMETTILA! PERCHE' NON MI LASCIATE IN PACE?! NON VOGLIO FARE PENA A NESSUNO!

-Salii velocemente le scale e corsi in camera per poi buttarmi sul letto bagnando completamente il cuscino. Mi avevano ferita due delle persone più importanti della mia vita. A quanto pare io non posso essere felice. Piansi ancora quando poi sentii bussare alla porta. Ormai ero stravolta, non avevo neanche la forza di parlare. Nora entrò-

Nora: Posso spiegarti come sono andate le cose?

-Non risposi-

Nora: Io non ho mai detto a William di uscire con te. Eravamo al bar e stavamo decidendo che giorno andare al parco acquatico con gli altri, quando a un certo punto William si avvicinò a noi e vide i buoni sconto. Praticamente si auto-invitò e invitò anche qualche suo amico. Noi gli abbiamo detto di si perchè più eravamo e meno pagavamo perchè lì ti fanno lo sconto. Così io ho detto che potevo chiedere anche a te, dato che c'erano ragazzi della tua età e William mi ha detto...


Nora.


<<
William: Hai una sorella della mia età?
Nora: Si, si chiama Haylie!

-Ci pensò un momento e poi gli venne in mente Haylie. Uscii per prendere un po' d'aria e lui mi seguii. Si avvicinò e mi disse..- 

William: No sapevo fosse tua sorella, non la vedo quasi mai. Il suo ragazzo deve tenerla sempre in ostaggio
Nora: Non è fidanzata. E' una brava persona ed è anche bella, l'unica cosa che la frega è il carattere, la sua timidezza e la sua insicurezza la distruggono. Tu sei molto estroverso invece. So che al parco acquatico non parlerà con nessuno perchè la conosco. Non è che ci potresti parlare tu, si, insomma metterla a suo agio?
William: Ma se non parla con nessuno..
Nora: Tu mi ispiri fiducia, sembri diverso! Sei senza vergogna

-Rise-

William: D'accordo ci proverò!
Nora: Grazie! >>

- Dopo averle raccontato tutto la guardai, aveva ancora gli occhi rossi e gonfi, però mi aveva ascoltata-

Nora: Lui ha deciso di uscire con te perchè gli piaci tesoro, non perchè gliel'ho detto io.
Haylie: Dovevo andarmene, non volevo più stare con lui perchè la conversazione aveva preso una brutta piega. *Si asciugò gli occhi*
Nora: Cosa è successo?
Haylie: Mi ha presentato come sua amica! Si vergogna di me
Nora: Ma non è vero Ylie!
Haylie: Tu questo non lo puoi sapere
Nora: Sicuramente hai frainteso. Devi parlarci


Haylie.


-In quel momento Grace aprì la porta con dietro William, ancora in costume-

Haylie: Che cosa ci fai qui?
William: Voglio parlarti, solo parlarti

-Nora si alzò dal letto-

Nora: Bene, noi andiamo a finire di vedere per la miliardesima volta Harry Potter
Grace: Ma no! Io voglio ascoltare!! Ti raggiugo dopo
Nora: *La prese e la trascinò fuori chiudendo la porta* Andiamoo!

-Sentimmo Grace esclamare dalle scale un..-

Grace: MA NON E' GIUSTO!!

-Dopo aver sorriso per Grace, William riprese a guardarmi-

William: Diavolo quanto sei testarda! Non mi hai fatto neanche spiegare
Haylie: Will ti prego
William: No adesso mi stai a sentire! Ti ho presentato come mia amica perchè non sapevo cosa tu volessi. Non so, stiamo insieme? Sei la mia ragazza? Non lo so, non ne abbiamo mai parlato. Ma non ti deve passare per la testa che io mi vergogni di te. Insomma sei una favola! Di cosa mi dovrei vergognare?

-Subito arrossii. Non mi aspettavo quelle parole da parte sua-

Haylie: Voi a quelle come me le chiamate sfigate

-Si sedette dritto e mi prese le mani-

William: Tu non lo sei tesoro. Non ti avrei definita mai sfigata
Haylie: Ah no?
William: No! Direi più menefreghista indigna! Noi non eravamo al tuo livello *Sorrise* Sembrava che ci odiassi tutti

-Mi fece ridere-

Haylie: Ma io vi odiavo tutti!
William: Non mi sbagliavo allora! *Mi accarezzò* Sei l'unica buona scelta che ho fatto negli ultimi quattro anni, non potrei mai vergognarmi di te. Dovrei portarti in braccio per far vedere a tutti con chi sto. Sei bella, intelligente, simpatica e a volte acida ma sei tutto ciò che voglio
Haylie: Oh Will

-Mi aveva lasciata senza parole davvero-

William: Hai solo bisogno di credere più in te stessa e io ti aiuterò!
Haylie: Ho pensato di perderti oggi!

-Mi buttai su di lui, che mi fece sedere sulle sue gambe-

William: Non sarà così facile! *Sorrise* Non credo che tu mi piaccia più..

-Lo guardai corrugando la fronte. Cosa mi stava dicendo?-

William: ..io sono completamente pazzo di te

-Lo baciai all'istante-

Haylie: E io sono completamente innamorata di te Will
William: *Sorrise* Ti amo Haylie, sei più che alla mia altezza e non avere paura degli altri. Ci sono io a proteggerti se mai dovesse servirti! *Sfregò il suo naso sul mio*
Haylie: Ti amo anche io! *Mi baciò con passione quando Grace riaprì la porta*
Grace: Ma non dovevate solo parlare voi due?
Haylie: Ma non sai bussare?!
Grace: No!
Haylie: Ineducata
Grace: Meglio essere ineducata che cretina come te
Haylie: Ma se non sai nemmeno cosa vuol dire ineducata!!
Grace: Non è fondamentale che lo sappia
Haylie: *Scosse la testa* Grace, Will prenderà Scooter

-Lo guardò per qualche secondo corrugando la fronte-

Grace: Hai spazio a casa tua?
William: Molto! Ha un intero cortile in cui correre
Grace: Gli farai il bagno?
William: Certo! Non dovrà puzzare
Grace: Posso vederlo quando voglio?!
William: Scontato!
Grace: Ok, ci sto!
William: *Le strinse la mano* Perfetto! Lo porto via adesso?
Haylie: Magari te lo portiamo noi con calma domani, così abbiamo il tempo di salutarlo
William: Va bene
Grace: Oh mamma e papà stanno per tornare, hanno chiamato Nora! Evitate di fare zozzerie in camera mia, grazie!
William: Che genere di zozzerie? *Sorrise, a quanto pare si divertiva con Grace*
Grace: Tipo baciarvi con la lingua!
William: Oh! Hai ragione è proprio una cosa schifosa
Grace: A scuola slinguazzano tutti. Non voglio avere questo spettacolo pure in casa! *Si voltò e tornò giù dopo aver chiuso la porta*
William: *Mi guardò* E' un mito!
Haylie: Si, vivici 24 ore su 24. Ti assicuro, è da uccidersi!
William *Sorrise e mi ribaciò* Forse è meglio che vada
Haylie: Va bene. Ci vediamo domani? *Scendemmo le scale e lo accompagnai alla porta*
William: Contaci! Ti amo
Haylie: Ti amo anche io *Si avvicinò e mi baciò. Nessuno dei due voleva smettere quando sentimmo un cuscino addosso*
Grace: PIANTATELA!!

-Guadammo Grace e Nora le prese le mani per farla stare ferma, cosa impossibile-

William: *Mi guardò sorridendo* Beh a domani principessa! *Mi diede un bacio sulla guancia e si avviò alla sua macchina. Lo guardai finchè non accese la macchina e partì*

-Chiusi la porta e mi voltai per andare in bagno a farmi una doccia quando sentii la voce di Grace imitare William-

Grace: Buonanotte principessa!! BLEAH!

-Passando di lì le diedi una manata in testa-

Haylie: Finiscila!! *Sorridendo andai a farmi una doccia*


Grace.


-Sentii arrivare un'altra manata-

Grace: AIO!! E questa per cosa era?! *Mi voltai verso Nora*
Nora: Questa volta aveva ragione Haylie *Sorrise* Sono così carini insieme!

-Alzai gli occhi al cielo, solo a me faceva venire il mal di stomaco? Se ci fosse stato Nate avremmo riso come matti. Coraggio, mancava poco più di un giorno, poi lo avrei riabbracciato-


Nora.


-La mattina seguente andai con Lukas nell’appartamento del college che dividevo con Ashley. Decisi di giocare d’anticipo. Conoscendola non si sarebbe mai svegliata presto per portare delle cose in appartamento, lo avrebbe fatto di sera. Così ne approfittai facendomi aiutare da Lukas. Aprii la porta e vidi degli scatoloni. No, non poteva essere! Poggiammo i miei in camera mia e quando tornammo in salotto vedemmo entrare Ashley-

Nora: Che cosa ci fai qui?
Ashley: Fino a prova contraria è anche casa mia. Volevo sistemare le cose di mattina per evitare di vederti
Nora: Ho pensato la stessa cosa
Ashley: Beh comunque io ho finito! Tu fai pure
Nora: Dovremmo separare piani del frigo e anche della credenza
Ashley: L’ho già fatto. Niente di tuo andrà nei miei ripiani e niente di mio andrà nei tuoi. Beh io ho altro da fare che stare qui. Allora ci vediamo domani coinquilina *Prese la sua borsa e uscì dalla camera evitando completamente Lukas*

-La sua freddezza si poteva toccare. Io e Ashley avevamo sempre condiviso tutto. Dal cibo, ai film, al sapone. Era così strano essere così lontane. Mi mancava da morire, ma mi sarei dovuta abituare. Le cose non sarebbero mai tornate come prima. L’anno purtroppo non iniziava bene-
 



 

Ciao splendori :) Ecco che aggiorno la storiaa :) Si fa più interessante no? Beh, ora scappo, ma vi lascio con le foto di Nate e Grace!


Tenerini <3  Un bacio Sum <3 <3

 

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Capitolo 8
*** La cena di fine estate ***


Eccomi con un nuovo episodio, spero vi piaccia! Ah ho creato un video di Haylie e William che sono infinitamente dolci :) Se vi va passateci, date un’occhiata! Ecco il link http://www.youtube.com/watch?v=AG9m7entpLI
La storia sta iniziando a prendere forma e già dal prossimo episodio ne succederanno delle belle :) Insomma io sono qui che aspetto i vostri commenti, buona lettura Sum <3


- La cena di fine estate -

 

Haylie.


-La domenica sera io, Nora e Grace avremmo portato Scooter da Will. Grace passò tutta la mattinata e tutto il pomeriggio a correre e rotolarsi in cortile con Scooter. Già, si volevano proprio bene. Smisi di guardarli dalla finestra e andai in cucina, dove mi sedetti sul bancone. Nora stava raccontando di Ashley alla mamma.-

Nora: ..e poi se n'è andata così senza nemmeno salutare Lukas. Non avevo mai notato quanto fosse maleducata, i suoi comportamenti mi avevano sempre fatto ridere ma adesso..
Molly: Tesoro, sei troppo severa con Ashley. Adesso sei solo arrabbiata, non giudicarla con tanto rancore, siete amiche dalla terza media, siete cresciute insieme. Si sistemerà tutto, avete solo bisogno di prendervi tempo l'una dall'altra
Nora: *Giocherellò con una mela che prese dal portafrutta* Non saprei. Credo che niente si aggiusterà *Sospirò*
Molly: *Si avvicinò a Nora e le accarezzò i capelli* Scommetto che anche Ashley è a pezzi come te
Nora: Ne dubito.. E' così menefreghista..
Molly: La verità è che sa fingere molto bene e questo lo sai anche tu. Non fatevi prendere dall'orgoglio ok?

-Nora annuì rimettendo la mela a posto, in quel momento entrò in casa papà trascinando Grace per le gambe. I soliti! Grace amava provocare papà che rideva e la prendeva a sacco di patate a testa in giù, è sempre stato così.-

Jeremy: Mi dispiace Gracie ma stai diventando grande e non riesco più a trascinarti come un tempo! *Rise*
Grace: *Si alzò in piedi* Certo sei un vecchietto! *Aprì la credenza e prese la scatola di cereali*

-Passandomi davanti sentii il suo odore di cane-

Haylie: Grace puzzi! Allontanati!
Grace: Eeeii! Mammmaa
Molly: *Mi guardò con il suo sguardo accusatorio poi guardò Grace* Haylie voleva dire che stando a contatto con il cane per tutto il giorno non profumi di rose. Prima di portare Scooter fatti una doccia
Grace: *Alzò gli occhi al cielo* Ok!

-Mamma molto probabilmente notò i cereali-

Molly: GRACE! MA QUANTE VOLTE TI HO DETTO DI NON MANGIARE PORCHERIE A QUEST'ORA? TRA UN PO' SI CENA
Grace: Mmh! Ma mangio lo stesso!!
Jeremy: In effetti cara, Grace mangia sempre
Nora: *Rise* Si è un piccolo pozzo senza fondo
Haylie: Pattumiera vorrai dire!
Grace: STUPIDA!! *Mi lanciò i cereali che aveva in mano*
Molly: LA PIANTATE?!
Haylie: Brava Grace per l'ennesima volta hai dimostrato di non saperti controllare. Pulisci ora
Grace: MAMMA MA NON E' GIUSTO, HAYLIE..
Molly: Non dovevi lanciare i cereali Grace, anzi non dovevi proprio prenderli. Mettili a posto pulisci e vai a farti la doccia così poi andrete a portare Scooter!
Grace: *Dopo aver messo a posto i cereali raccolto quelli da terra e buttati, borbottando andò a farsi la doccia*
Nora: Ah mamma, papà, per la cena di stasera possiamo iniziare alle 20:30 invece che alle 20:00? Lukas tornerà a quell'ora dal college
Jeremy: Sta ancora portando scatoloni nel suo appartamento?
Nora: Si! Ne aveva tantissimi, non capisco cosa tutto si porti, dato che libri non ne tocca mai!
Jeremy: *Rise*
Molly: Va bene tesoro.

-Avevamo una tradizione in casa. Ogni anno la notte prima del primo giorno di scuola, facevamo una cena speciale, preparata da mamma e papà. Possiamo considerarla come la cena di fine estate. Nessuno può mancare. Da quando Nora aveva iniziato il college anche Lukas partecipava, è odioso vederlo per tutto quel tempo. Mamma e papà lo adoravano. E lui adorava scroccare quella gustosa cena a casa nostra.-

Nora: Cosa prevede il menù?
Molly: Io adesso inizio a preparare la lasagna

-Ooh adoravo la lasagna della mamma. Tutti l'adoravano! Avevo già l'acquolina in bocca.-

Haylie: Che famee! Mamma fanne tanta ti prego
Nora: Già credo che tutti ne vorremmo almeno due pezzi
Molly: Va bene, per andare sul sicuro ne faccio due!
Haylie: E tu papà cosa farai?
Jeremy: Non possono di certo mancare le bistecche a stelle e strisce!
Haylie: *Guardai Nora* Oggi andremmo a letto rotolando!
Nora: Credo proprio di si!

-Grace tornò con i capelli bagnati in cucina-

Grace: Tutte chiacchiere! E per dolce cosa c'è?!
Molly: Faremo i Brownies e una Cheesecake ai frutti di bosco
Grace: Meno male! E' la parte migliore di questa stupida cena
Jeremy: Grace!!
Grace: Io non capisco cosa ci sia da festeggiare per la fine dell'estate! E' una tragedia
Haylie: Ed eccola che ricomincia!
Grace: Davvero, quel carcere sta per riaprire e noi festeggiamo?!
Molly: In quel carcere ci passi metà della giornata!
Grace: Appunto!! Che razza di famiglia farebbe mai una cosa simile ai figli?
Haylie: Vi prego rapitela!!
Molly: *Spinse leggermente Grace verso il corridoio* Vai ad asciugarti i capelli, altrimenti ti farà male!
Grace: Sto tornando! Non vi libererete di me così facilmente
Haylie: Purtroppo! *Nora mi diede un colpo* Ai!
Nora: Fai veloce Gracie!
Grace: Ok! *Uscì dalla cucina*
Haylie: Mamma, papà.. Non è che.. si, insomma, vedete.. Dato che ci sarà anche Lukas, si insomma, mi stavo chiedendo, se posso invitare anche William, sapete stiamo andando a portargli il cane e saprà della cena e quindi..
Molly: Ma certo tesoro!
Haylie: Davvero?
Molly: Si, non vedo perché no, giusto caro?
Jeremy: Si, sarà divertente avere anche due ragazzi a cena. Potremmo parlare anche di cose maschili. Certo invitalo pure. E poi finalmente incontreremmo in veste ufficiale William *Rise*
Nora: *Mi abbracciò* Si, sarà divertente! Poi Lukas e William già si conoscono perciò non ci sono problemi
Haylie: Ah meno male! *Sospirai*

-Grace si asciugò i capelli, si mise il cappellino e alle 18:00 partimmo, lasciando mamma e papà a preparare la cena. Guidava Nora, arrivammo e gli animali dietro scesero. Si animali, come potete definire Grace?-

Nora: Ok ora dovresti citofonare Ylie!
Haylie: Ok allora, citofono! *Citofonai*

-Risposero due bambini con un urlato "CHI E'?" Davvero non me lo aspettavo, non ricordavo che Will avesse fratelli o  sorelle più piccoli-

Haylie: Ciao! Può uscire William?

-Sentimmo urlare dal citofono "WILLIAM PUZZONEEEE TI VOGLIONO AL CITOFONO!". Dopo qualche secondo riconobbi la voce di William "Pesti fate da bravi e andate a guadare la tv!" Poi parlò con noi-

William: Haylie siete voi?
Haylie: Si!

-Subito lo vedemmo uscire. Ogni volta che lo guardavo mi sentivo svenire, è così affascinante. Si avvicinò-

William: Hei! *Mi strinse la vita e mi baciò*
Nora, Haylie e Grace: Ciao!

-Ovviamente Grace non sapeva trattenersi.-

Grace: Posso sapere dove starà?
William: Certo! Ciao Scooter! *Lo accarezzò e Scooter sembrava felice di William* Venite vi faccio vedere.

-Indicò il cortile, era davvero un bel cortile, con un prato ben curato e dei bellissimi fiori in quattro tonalità di viola, senza contare dei meravigliosi girasoli, c'erano anche dei bei cespugli, uno stupendo salice piangente al margine e nel vialetto c'era la sua macchina parcheggiata. Appena passarono Grace e Nora, William mi ribaciò-

William: Ciao
Haylie: Ciao puzzone! *Sorrisi, poi sorrise anche lui*
William: Poi ti spiegherò

-Sorrise ancora e io lo guardai-

William: Ok ok! Mia zia è arrivata con quelle due pesti dei miei cuginetti.*Guardò il cortile* Si si proprio quei due che si stanno lanciando su Scooter
Haylie: *Risi*
William: Beh zia li ha scaricati alla mamma e quando io sono tornato dall’allenamento, mamma li ha scaricati a me. Dopo essere stato in palestra per tre ore non profumavo certo di rose no? E ora si divertono a chiamarmi così.
Haylie: *Risi ancora* Però, sono così carini! Ti assomigliano
William: Si hanno preso dalla famiglia di mio padre come me e mio fratello. Ora andiamo a vedere come si trova Scotter qui?

-Annuii ed entrammo in cortile abbracciati-

Grace: *Accarezzò Scooter* Qui starai alla grande Scoot, ne sono sicura! Verrò sempre a trovarti!

-Tutte e tre salutammo Scooter, mentre Grace e Nora entravano in macchina io mi trattenni un momento con William dopo che portò i bambini dentro-

Haylie: Ricordi la cena di cui ti ho parlato?
William: Oh l'allegra riunione di famiglia? *Rise*
Haylie: Si! Non ridere è una cosa seria
William: Oh si, scusa *Continuava a sorridere e gli diedi un colpo*
Haylie: Beh sei invitato!
William: Wow ho questo onore?
Haylie: Dai tesoro, ti divertirai
William: Ci scommetto, ci sei tu! *Mi baciò sul naso*
Haylie: Ti voglio a casa per le 20:30. Bello e profumato
William: Lo sono sempre, sia bello che profumato
Haylie: Non secondo le pesti, puzzone!
William: Ti conviene entrare in macchina o Nora e Grace ti lasciano qui!

-Lo baciai, salii in macchina e tornammo a casa, mamma e papà stavano ancora preparando tutto. Ormai erano le 19:30, mancava ancora un'ora alla cena, Nora iniziò a preparare l'insalata per contorno, io apparecchiavo e Grace... beh Grace scassava come suo solito-

 

Grace.


-Stavo morendo di fame. Se non fosse stato per quell'imbecille di Lukas saremo quasi pronti e io avrei potuto assaggiare qualche antipasto. E invece no! Gli antipasti non erano pronti, mamma stava mettendo la lasagna in forno e papà avrebbe cotto la carne alle 20:20, solo i dolci erano pronti. Mancava ancora un interminabile ora. Non riuscii a resistere passando davanti al bancone presi un cubetto di Brownies quando sentii delle urla-

Molly: METTI GIU' IL CUBETTO DI BROWNIES!
Grace: Mamma ho famee
Molly: Tieni duro Grace, come stiamo facendo tutti
Jeremy: Già tesoro, anche noi abbiamo una gran fame!
Grace: Ma io ho bisogno di crescere, voi siete tutti adulti
Haylie: Mamma, questa settimana hai dimenticato di comprare gli omogenizzati per Grace?

-La odio, la detesto! Perché è mia sorella? Un mio difetto è non riuscire a contare fino a dieci ecco perché mi buttai su Haylie che perse l'equilibrio e cadendo si aggrappò alla tovaglia facendo cadere tutto a terra. Si ruppero tre piatti e tre bicchieri.-

Haylie: MA SEI IDIOTA O COSA? OH NO SEI PROPRIO IDIOTA!

- Si alzò spingendomi ed allontanandomi da lei-

Haylie: DOVRESTI STARE RINCHIUSA IN UNA GABBIA!

-Tutti rimasero a bocca aperta quando mamma urlò furiosa-

Molly: MA CHE DIAVOLO AVETE COMBINATO? ERA IL SERVIZIO BUONO!! POSSIBILE CHE NON RIUSCIATE A VIVERE COME PERSONE NORMALI IN QUESTA CASA?
Grace: Ma ha iniziati H..
Molly: NON M'INTERESSA GRACE! VAI IN CAMERA TUA E STACCI. OGNI VOLTA CHE TI ANNOI COMBINI QUALCHE GUAIO, MI SONO STANCATA
Grace: Ma non è solo colpa..
Molly: MUOVITI!

-Mi stavo decisamente stancando!-

Grace: MA NON E' GIUSTO CHE PUNIATE SOLO ME!
Molly: NON ALZARE I TONI CON ME SIGNORINA. VAI IN CAMERA TUA, POTRAI USCIRE ALLE 20:30.MAGARI RIUSCIRAI A RIFLETTERE SU QUELLO CHE HAI FATTO!

-Ero furiosa, per l'ennesima volta avevano punito solo me. La colpa è anche di Haylie che mi fa scattare. Nervosa me ne andai in camera mia sbattendo la porta. Odiavo quella stupida cena quasi quanto odiavo Haylie. Per fortuna un altro anno e se ne sarebbe andata al college-

 

Nora.


-Era successo un bel macello in casa. Io e papà ci guardavamo allibiti quando sentimmo la porta di Grace chiudersi non tanto delicatamente. Poi la mamma guardò Haylie-

Molly: Perché devi sempre farla scattare? Me lo spieghi?
Haylie: Mamma non è una persona civile. Non sa trattenersi deve imparare a farlo. Non può buttarsi addosso alle persone che le stanno antipatiche
Molly: Haylie vedi di non provocarla più. Oggi ha combinato un disastro. Prendi gli altri piatti e riapparecchia
Haylie: *Sbuffò*
Jeremy: Veloce. Che sia chiaro, è colpa tua quanto lo è di Grace! Solo che tu riesci a capire, tua sorella ha ancora bisogno delle punizioni
Haylie: D'accordo apparecchio!

-Alle 20:30 precise sentimmo il campanello suonare. Papà era in giardino mentre cuoceva le bistecche nel barbecue, così vide arrivare Lukas ed entrò con lui. Lukas era un grande adulatore-

Lukas: Signor Manson le ho portato una bottiglia di vino, non sono tanto esperto..
Jeremy: Oh! Non preoccuparti Lukas! Grazie del pensiero, lo metteremo subito a tavola

-Mi avvicinai a Lukas dopo che salutò mamma e papà-

Nora: Grazie, sei stato molto carino
Lukas: Non c’è di che *Mi baciò*

-Qualche secondo dopo mentre ci sedevamo sul divano risentimmo il campanello. Haylie non stava più nella pelle, si alzò e andò ad aprire al suo fidanzato. Si salutarono con un dolce bacio e si avvicinarono in salotto-

William: Buonasera a tutti

-Era vestito elegantemente. Portava giacca e camicia, era strano vederlo così elegante, di solito portava jeans e maglietta. In mano reggeva un grande mazzo di fiori, dei girasoli, erano stupendi. Sembravano quelli che c’erano a casa sua, incredibilmente alti e aperti. Mamma e papà si alzarono per stringergli la mano-

Jeremy & Molly: Ciao William!
William: Salve! Grazie per l’invito. Avete una casa meravigliosa!

-Vidi la faccia di Haylie sorpresa. Evidentemente non se lo aspettava, non lo aveva mai sentito parlare così. Continuai a guardarla, la conoscevo troppo bene. Quanto avrebbe voluto saltare addosso a Will! Era così rapita e affascinata da quel ragazzo. Lo amava e William era proprio il ragazzo giusto per lei-

Molly: Grazie!
William: Oh, quasi dimenticavo. Tenga, questi sono per lei signora Manson! *Le porse il mazzo di girasoli*
Molly: William, ma sono stupendi! Grazie! Qui in salotto ci staranno benissimo
William: Sono una produzione di mia madre. Vi porto anche i saluti dei miei
Jeremy: Salutali da parte nostra!
William: Lo farò!
Jeremy: Beh non vorremmo stare in piedi tutto il tempo! Accomodati! Non ti vediamo da un bel po’

-William ed Haylie si sedettero vicini sul divano al lato, mentre io e Lukas eravamo in quello davanti a loro-

William: E’ vero!

-Parlavamo e dopo qualche secondo papà si ricordò di una cosa-

Jeremy: Mmh, qui c’è troppo silenzio! Cara, ci siamo dimenticati di
Molly: Grace!!
William: A ecco, mancava la piccola peste

-Mamma si alzò e salì le scale-

 

Grace.


-Ce l’avevo ancora a morte con tutti. Ogni volta era colpa mia, stupida, stupida cena! Sentii bussare alla porta-

Molly: Grace, siamo pronti. Puoi scendere
Grace: Non mi va di cenare
Molly: Grace non fare storie! Per favore. Sono arrivati anche Lukas e William
Grace: William?
Molly: Si è già giù in salotto. Perciò sistemati i capelli e scendi!

-Non mi piaceva quando la mamma mi trattava così freddamente, preferivo le urla. Stava uscendo quando la fermai-

Grace: Mamma?
Molly: Si?
Grace: Io non volevo rompere il servizio buono. Non l’ho fatto a posta, è stato un incidente. Scusa

-Si avvicinò a me e mi accarezzò il viso. Capii che le scuse erano bastate-

Molly: Lo so tesoro. Ma devi imparare a controllarti

-Annuii e lei mi strinse in un abbraccio-

Molly: Coraggio, andiamo. Ci aspettano

-Scendemmo giù e tutti si accomodarono a tavola. Io salutai in generale e mi sedetti. Mangiammo tantissimo, perfino io scoppiavo. Poi l’argomento si spostò sulla scuola, che odio. Provate a indovinare chi introdusse l’argomento?!-

Lukas: Beh Grace, domani inizi le superiori!
Grace: Si

-Lo aveva fatto a posta era un frecciatina bella e buona-

Lukas: Emozionata?
Grace: Non cambierà niente. E’ sempre un carcere
Lukas: Ti piacerà quella scuola ti divertirai da matti te lo assicuro
Grace: Tu ti sei divertito fin troppo credo. Ci sei rimasto due anni in più

-Subito Nora si arrabbiò-

Nora: GRACE!
Grace: Che c’è? E’ la verità

-Lukas guardò Nora-

Lukas: Tranquilla tesoro. Non è successo nulla

-Che faccia da schiaffi! Lo odiavo. Stava fingendo molto bene, come sempre del resto. Haylie visto che c’era William e aveva occhi solo per lui si arrese. Di solito è più combattiva, ma quella sera aveva proprio la testa fra le nuvole. Dovevo cavarmela da sola-

Nora: Ci sono stati dei problemi in famiglia Grace. Se non sai le cose non parlare
Grace: Ma quali problemi!!
Molly: Grace per favore
Jeremy: Io porto il dolce!

-Si alzò e andò in cucina-

Lukas: I miei genitori hanno divorziato, non era una famiglia felice la mia

-Quel tono da saputello, da ragazzo per bene, da VITTIMA, non gli si addiceva per niente. L’unica ragione delle sue bocciature è che era un’idiota totale-

Grace: Anche i genitori di Nate hanno divorziato ma a lui non l’hanno mai bocciato! Bisogna essere davvero stupidi per farsi bocciare
Nora: BASTA!

-Improvvisamente Nora si alzò e sbatté le mani sul tavolo, si voltò e mi diede uno schiaffo. Uno schiaffo vi rendete conto? Nora!! Quella che mi difendeva sempre. Tutti rimasero a bocca aperta e papà immobile mentre tornava dalla cucina con il vassoio in mano. Guardai Nora, volevo piangere, ma non potevo, non potevo farlo. Spostai il piatto e mi alzai-

Grace: Io non ho più fame, affogatevi con il dolce!

-Me ne andai fuori e mi sedetti sul prato-

 

Haylie.


-Nora rimase scioccata da ciò che aveva fatto. Si stava già pentendo di quello schiaffo. Si risedette lentamente-

Lukas: Scusate, non volevo provocare tutto questo macello
Jeremy: Non preoccuparti Lukas. Succede, Grace ultimamente è un tantino irritabile
Molly: Già, da quando è partito Nate è come se stesse male anche con se stessa. Nessuno di noi immaginava quanto quel ragazzino la facesse stare bene
Jeremy: Accetta le nostre scuse da parte sua
Lukas: Non preoccupatevi, non è successo niente!

-Nora era ancora paralizzata. Il suo cervello viaggiava alla velocità della luce e i sensi di colpa la stavano distruggendo. Guardò mamma e papà-

Nora: I-io non volevo

-Mamma l’abbracciò-

Molly: Lo sappiamo tesoro. Grace è stata davvero maleducata e inappropriata è comprensibile la tua reazione

-Nora sospirò quando Will si alzò-

William: Vi dispiace se vado a parlare un momento con Grace?
Jeremy: Oh no certo. Vai pure

 

Grace.


-Me ne stavo lì in cortile con le braccia intorno alle ginocchia. Appena sarei rientrata mi avrebbero punita di nuovo. Da quando era partito Nate non ne combinavo una giusta. Alzai lo sguardo quando sentii qualcuno sedersi a fianco a me-

William: E’ proprio una bella serata non trovi?
Grace: Oh si, una serata coi fiocchi direi. Ho dovuto lasciare Scooter, ho rotto il servizio di piatti buono della mamma, sono finita in punizione per colpa della tua ragazza, a cena avevo vicino un’idiota patentato, mi ha provocata, ho risposto e la mia sorella preferita mi ha dato uno schiaffo. Senza pensare che quando tornerò dentro mi puniranno, di nuovo! Oh si, proprio una bella serata

-William guardava in avanti mentre sorrideva. Cosa c’era da ridere? Io stavo andando incontro ad una morte certa e lui rideva? Oh mi ricordava così tanto Nate! Non dava nessun peso alle cose-

William: Quanti ne hai rotti?
Grace: Cosa?
William: Quanti piatti hai rotto?
Grace: Tre. Più tre bicchieri
William: *Rise* Che dilettante
Grace: Come?
William: Io quando avevo la tua età riuscii a rompere due servizi buoni di mia madre!
Grace: Scherzi?!
William: Per niente! A me e a mio fratello piaceva giocare a baseball in casa

-Risi. Era facile ridere con Will. E’ un ragazzo ok. Mi guardò poi continuò-

William: Sai, non dovresti prendertela tanto con Nora. Si è già pentita e sta male. La sua azione ha preso alla sprovvista pure lei
Grace: Non mi ha fatto male
William: E ci credo, sei fatta di acciaio tu!

-Mi scompigliò i capelli e risi. Quanto avrei voluto avere un fratello-

Grace: Forse ho esagerato anche io. Mi dispiace che Nora ci vada di mezzo. Non ce l’ho più con lei
William: Sai cosa penso? Avete sbagliato tutte e due. Ma tra sorelle, tra fratelli si litiga è normale. Nora ti vuole molto bene Grace. Dovete solo chiarire
Grace: E’ solo che non sopporto Lukas, insomma è un’idiota e nessuno se ne accorge perché sa fingere perfettamente. Non pensi che sia un’idiota?
William: Ti dico solo una cosa Grace. Alla fine la gente si rivela sempre per quello che è, nessuno escluso. La vostra è una bellissima famiglia di persone intelligenti, prima o poi tutti ci arriveranno.

-Non aveva specificato la risposta, aveva generalizzato, ma credo di aver capito il suo punto di vista. Ero felice, Will era uno di noi-
 
 

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Capitolo 9
*** L'inizio della scuola ***


Ciao a tutti :) Oggi posto il nono episodio :D. Scrivetemi, se vi va.. io sarò più che felice di rispondervi! Buona lettura, spero vi piaccia! :) 
Un bacione e buone vacanzeeeeeee :*
Sum <3


- L'inizio della scuola -



Molly.

 
-Avevo appena finito di ripulire la cucina, dopo aver preparato i pancakes per le ragazze. Mi voltai e guardai la tavola apparecchiata e subito dopo l’orologio da parete che ci aveva portato Nora dal suo viaggio in Spagna. Le 7:30. Non sentivo nessun rumore. Salii le scale e la porta di Haylie e Grace era ancora chiusa. Per fortuna non dovevo preoccuparmi anche per Nora che era ripartita la notte prima insieme a Lukas per il college. Aprii la porta, era strano che Haylie non fosse sveglia dalle 6:00 per il primo giorno di scuola-

Molly: RAGAZZE! E’ TARDI VOLETE ALZARVI? IL BUS PASSA ALLE 8:00, SONO LE 7:30

-La prima a svegliarsi di soprassalto fu Haylie-

Haylie: DIAVOLO!! ANCHE WILL PASSA A PRENDERMI ALLE 8:00!

-Si alzò velocemente, mi baciò sulla guancia dandomi il buongiorno e corse in bagno a farsi la doccia. Grace non aveva intenzione di alzarsi, ma a questo ero preparata. Mi avvicinai e tirai giù tutte le coperte. Funziona sempre-

Grace: MA SEI IMPAZZITA?!
Molly: Grace, oggi inizia la scuola, non fare tardi il primo giorno
Grace: *Rimettendosi le coperte sopra..* Sai che m’importa!

-La buttai giù dal letto-

Molly: Andiamo tesoro, rivedrai Nate!

-Sentendo quel nome iniziarono a brillarle gli occhi. Subito si alzò-

Grace: Cavolo me lo stavo dimenticando! Mi fiondo in doccia!
Molly: C’è Haylie, inizia a fare colazione, poi ti farai la doccia
Grace: Va bene!

-Scendemmo e Grace si riempì la tazza di cereali-

Molly: Tesoro ho fatto i pancakes!
Grace: C’è spazio anche per quelli, non preoccuparti!

-Le ragazze corsero da una parte all’altra per quella mezz’ora quando si sentì un claxon suonare. Haylie prese la borsa di fretta-

Haylie: Ciao! Ci vediamo questo pomeriggio
Molly: Ciao tesoro

-Uscì di corsa poi guardai Grace mettersi il suo cappellino preferito-

Molly: Tesoro potresti togliere almeno il cappellino per avere un’aria un po’ più femminile?
Grace: Lasciami in pace mamma *Mise due panini dentro lo zaino*
Molly: Dico solo..
Grace: Vuoi che faccia tardi? Il bus sta passando e sono ancora qui

-Sospirai-

Molly: Corri, vai a prendere il bus

-Sorrise, si mise lo zaino in spalla e uscì correndo. Ce l’avevano fatta, entrambe erano uscire di casa era già qualcosa.-
 



Grace.

 

-Corsi a perdifiato per tutta la strada per arrivare alla fermata. Il bus era fermo, stava facendo salire tutti. Mi misi in fila e salii riprendendo fiato. Cavolo erano tutti così grandi là dentro! Mi sentivo una nocciolina. In quel momento vidi farmi segno di avvicinarmi la mia salvezza, un mio horcrux.. oh già, non tutti voi siete dei potteriani giusto?! Beh diciamo una parte della mia anima, mio fratello. Mentre gli altri occupavano i primi posti io corsi per il bus agli ultimi -

Grace: NATEEE!

-Subito mi strinse tra le sue braccia che sembravano più muscolose. Sembrava non volermi lasciare andare più e io non volevo assolutamente staccarmi da lui-

Nate: LOL! *Mi diede un bacio sulla guancia*
Grace: Finalmente sei tornato! *Ci sedemmo* Come sei riuscito a prendere questi posti? Quelli del quarto come te lo hanno permesso?
Nate: Sono un tipo cool! Ormai sono uno di loro *Rise*

-Solo Dio sa quanto mi era mancata quella sua leggera risata. Vidi Elisabeth fissarci-

Grace: Che ha da fissare quell’oca?!
Nate: Ah, non lo so! Sarò mancato anche a lei!

-Rise e scoppiai a ridere anche io-

Grace: Credo sia impossibile dopo lo scherzo con l’inchiostro che le abbiamo fatto alla fine dell’anno
Nate: Ricordi la sua faccia?!

-La imitò. Nate era bravissimo con le imitazione, sapeva imitare tutti, anche me alla perfezione. Ma la mia imitazione mi faceva arrabbiare parecchio ecco perché non osava farla. Avrei distrutto quel suo piccolo cervellino-




Nate.



-La guardai ridere. Mi mancava farla ridere, quel sorriso! Mi era mancato da morire, lei mi era mancata da morire. Non avevo bisogno di dirlo. Avevo capito che anche io le ero mancato incredibilmente, si vedeva dai suoi occhioni scuri che brillavano. Sentii la sua testa poggiarsi sulla mia spalla, era stanca. Quando si metteva in quella posizione moriva dal sonno. Ma cercava di stare sveglia per parlare con me. Alla fermata successiva sarebbero saliti i ragazzi e avrebbero rovinato quel momento solo nostro. Ed eccolo che arriva, quel suo buon profumo di ciliegia che mi fa rabbrividire. Poi la sua domanda spostò i miei pensieri dalla mia mente-

Grace: Mi pensavi a New York? Io ti pensavo in continuazione
Nate: Certo che ti pensavo! *Le accarezzai il volto* Vuoi dormire? Abbiamo ancora un quarto d’ora di viaggio!
Grace: No, per dormire c’è la scuola! *Alzò la testa ci guardammo e scoppiammo a ridere*
Nate: Hai ragione!*Risi*

-Quando salirono i ragazzi salutai anche loro, poi si misero le cuffie mentre io e Grace continuavamo a raccontarci cosa era successo in quelle due settimane. Mi raccontò della sera precedente, di Lukas, dello schiaffo e di Nora. No, non stava bene per niente-

Grace: …non voglio che il mio rapporto con Nora si rovini
Nate: Non succederà Lol, Nora morirebbe per te. E’ stato solo un litigio. Scusa con Haylie vi prendete sempre a botte!!
Grace: Ma con lei è diverso. Se le merita! Ho paura di aver rotto qualcosa tra me e Nora. Ieri notte non ci siamo neanche salutate e non voglio che mi dimentichi o che pensi che io non ci stia male
Nate: Cosa vuoi fare?
Grace: Dopo scuola prendo il bus e vado da lei al college
Nate: Non se ne parla!

-Mi guardò torva-

Nate: Da sola non ci vai, vengo con te

-Sorrise e mi abbracciò-

Grace: Grazie Nate!
Nate: Figurati! Ora sono di nuovo qua, con te!

-Il bus si fermò-

Nate: Forza, cominciamo questa nuova avventura insieme
Grace: *Sorrise* Come sempre

-Scendemmo dal bus e ci avviammo a scuola con gli altri-




Haylie.



-Eravamo davanti alle porte della scuola. Io stringevo forte la mano a Will. Lui probabilmente capì la mia agitazione perché mi strinse a sé baciandomi sulla fronte e mi sussurrò-

William: Andrà tutto bene amore mio!
Haylie: Non lasciarmi nemmeno per un secondo
William: Te lo prometto!

-Mi accarezzò il viso e dopo un grande respiro entrammo. La scuola non era cambiata di una virgola, lo stesso le persone. Andammo a ritirare i nostri orari e lì incontrammo quell’idiota di Simon, il più cretino popolare di scuola. Si avvicinò e diede a Will una pacca sulla spalla-

Simon: Anderson! Che fine ha fatto quest’estate? Posso ritenermi offeso

-William si voltò ridendo-

William: Che c’è Simon, non ti diverti con gli altri?
Simon: Gli altri non sono come te e lo sai

-Simon mi guardò e poi vide la mia mano e quella di Will strette-

Simon: Capisco cosa avevi da fare!

-Cercò di accarezzarmi il viso ma mi allontanai e William si mise tra me e lui con molta indifferenza, non voleva che mi toccasse. Simon continuò a guardarmi con un ghigno sulla faccia. Era conosciuto come il più porco della scuola. Già, non aveva una bella fama, tutti avevano paura di lui e facevano quello che lui diceva, ecco a cosa era dovuta tutta la sua popolarità. William era intelligente, non voleva portarselo contro. Giocava sulla loro “amicizia”. Così gli diede una pacca sulla spalla.-

William: Amico, tu lo sai bene!

-Simon non mi toglieva gli occhi di dosso.-

Simon: Tu sei una Manson giusto? La sorella di Nora?
Haylie: Si! Come la conosci?
Simon: Non ti riguarda. Però sei un bel bocconcino. Ottima scelta Anderson

-William stava iniziando a perdere la pazienza-

William: Simon, potresti dare una risposta alla mia ragazza? Lei ti ha risposto
Simon: Ah è la tua ragazza?
William: Esatto! La mia fidanzata
Simon: Pensavo che la dovessi lasciare subito dopo esserci andato a letto
William: Ti sbagli. Ora potresti rispondere?
Simon: *Sbuffò* La conosco tramite Lukas. Scopano insieme no?

-Ero davvero scioccata da quella conversazione. E’ un verme, un verme che mi fa venire la pelle d’oca. Si, di lui avevo paura-

William: Ok è tardi, noi dobbiamo andare a lezione. Ci vediamo!
Simon: Molto presto!

-Sorrise e noi ci allontanammo-

Haylie: Mi mette i brividi
William: Non ti toccherà tesoro. Deve passare sul mio cadavere prima

-Anche William era agitato, sapeva quanto Simon fosse pericoloso. Lo sapeva bene dato che Simon l’aveva scelto come suo più fidato amico. Ma gli amici di Will erano ben altri e sinceramente non vedevo l’ora di conoscerli anche se dall’altra parte avevo una grande paura di stargli antipatica. Will mi aveva raccontato tante cose su di loro. Sembravano brave persone.-

Haylie: Ti amo!

-Lo baciai-

William: Ti amo anch’io!

-Mi riprese la mano e guardò l’orario-

William: Dio! Come iniziare male l’anno

-Lo guardai confusa-

William: Chimica!
Haylie: *Risi* Coraggio pigrone andiamoo!!!

-Lo spinsi e andammo in classe mentre la campanella suonava-




Nora.



-Quella mattina per fortuna non avevo visto per niente Ashley. Dopo essere andata alle prime tre lezioni avevo un’ora buca così decisi di andare in biblioteca. Fortunatamente trovai un posto libero e lo occupai. Aprii i libri e iniziai a sottolineare. Dopo qualche minuto mi ritrovai a giocherellare con l’evidenziatore, cercai di riconcentrarmi, ma niente da fare, mi sorpresi a pensare a Grace e alla cena del giorno prima. Non avevo mai alzato le mani su qualcuno, mi sentivo uno schifo. Avevo tradito la sua fiducia e il suo attaccamento nei miei confronti. Lukas non doveva farle quella domanda, sa benissimo che Grace è suscettibile quando si parla di scuola. E’ una ragazzina e lui si è messo  al suo livello. Mi venne da pensare ad Ashley e a quello che mi aveva detto. Pensavo, pensavo e non studiavo, quando sentii una mano sulla mia spalla mi voltai di scatto. Non potevo crederci, quegli occhi celesti che mi avevano catturata la prima volta che lo vidi. Com’era possibile?!-

Nora: Dustin?!

-Lui mi sorrise-

Dustin: Ciao Nora! Non ti sei dimenticata di me

-E come potrei?! Insomma sei davvero un bel ragazzo-

Nora: No, certo che no!

-Mi alzai per salutarlo-

Nora: Ma cosa ci fai qui?

-Il tizio a fianco a me si girò e ci sgridò con un “Hei qui qualcuno cerca di studiare”. Dustin mi guardò e prese la mia gelida mano che si riscaldò a contatto con la sua-

Dustin: Forse è meglio se usciamo

-Sorrisi-

Nora: Ti va un bel caffè caldo?

-Lui annuì sorridendo. Presi la mia roba e uscimmo dalla biblioteca. Andammo in caffetteria e ordinammo-

Nora: Che sorpresa! Come mai da queste parti?
Dustin: Io ci studio!
Nora: Davvero?!
Dustin: Si, te lo avevo detto.

-Mi guardò e poi rise-

Nora: Io non ricordo!
Dustin: Quella notte eri ubriaca! Mi hai detto tante cose
Nora: ODDIO! Non oso immaginare *Risi*

-Arrivarono i caffè e li bevemmo.-

Nora: A che anno sei?
Dustin: All’ultimo per fortuna. Sono fuori corso avrei dovuto finire due anni fa, ma ho avuto dei problemi
Nora: A chi non capitano?!

-Improvvisamente mi buttai giù ripensando a Grace e Ashley. Dustin mi guardò, studiandomi.-

Dustin: Qualcosa non va?
Nora: Oh non ti vorrei annoiare con i miei dilemmi
Dustin: Non mi annoierai. Coraggio, ho tempo

-Sorrisi e gli raccontai tutto. Di Grace, di Ashley e di Lukas.-

Dustin: Con tua sorellina e Ashley si aggiusterà tutto. Tu ed Ashley siete molto amiche
Nora: Eravamo. Nessuna delle due farà il primo passo. Nessuna è pronta a perdonare l’altra
Dustin: Mi dispiace Nora, però se ti serve qualcosa puoi bussare alla mia porta, se vuoi. Io ti ascolterò
Nora: Grazie Dustin davvero. Sei l’unico in questo momento che abbia voglia di parlare con me
Dustin: Gli altri non sanno cosa si perdono evidentemente

-Mi accarezzò la mano facendomi rabbrividire-

Dustin: Coraggio, si aggiusterà tutto. Guarda il lato positivo, hai trovato un amico

-Oh quanto è dolce e carino diavolo-

Nora: Si lo credo anche io!

-Mi sorrise, poi il suo cellulare suonò. Rispose-

Dustin: Pronto?!.. Si, sono io… cosa è successo?!

-Lo vidi sbuffare-

Dustin: Ma se sta bene perché mi chiamate?! Ok, ok arrivo!

-Chiuse la chiamata e buttò il suo telefono nel suo zaino.-

Dustin: Scusa, devo proprio andare!

-Era deluso, glielo leggevo in faccia. Anche io lo ero. Volevo ancora parlare con lui, stare con lui-

Nora: Cosa è successo?
Dustin: Oh, non preoccuparti niente di grave. Però devo andare.

-Mi alzai con lui e lasciammo i soldi sul tavolo. Mi salutò e corse fuori dalla caffetteria. Certo che era un ragazzo misterioso! Mah. Mi voltai per prendere la borsa, quando vidi la sua felpa sulla sedia. Che testa! La presi gliela avrei riportata il giorno seguente… Si, ma dove? Non sapevo nemmeno il suo indirizzo. Pensandoci uscii dalla caffetteria e andai alla mia ultima lezione della giornata.-




Grace.



-Mancavano due ore e saremmo usciti da quello stupido carcere, già non ne potevo più. Le mie compagne erano delle idiote.  Avevo solo due corsi in comune con Nate. Inglese e matematica. Io facevo spagnolo e lui francese, lui scienze naturali e io storia, lui web design e io cucina.. la finisco qui perché mi deprimo altrimenti. Sta di fatto che ero al mio armadietto, aspettavo Nate quando passò Beverly l’ex amica di mia sorella.-

Beverly: Grace?! Ciao

-Preciso. Io non avevo niente contro di lei.-

Grace: Ciao!

-Mi sorrise e le sorrisi-

Beverly: Come va questo primo giorno?
Grace: Se ti dicessi che mi manca l’estate?
Beverly: Ti darei ragione. Comunque non preoccuparti, ti troverai bene qui!

-Guardai il completino che teneva in mano-

Grace: Sei una cheerleader?
Beverly: Oh si! Quest’anno sono il capitano
Grace: Forte!
Beverly: Già *Sorrise*. E’ che tu sei troppo piccola ancora, non potresti entrare in squadra. Se no ti direi di venire ai provini, prometti bene

-Risi come non mai-

Grace: Cosa??! No Beverly, non fa per me! E poi non mi voglio impegnare in corsi extra! Ma scherzi? No grazie!
Beverly: Gracie Gracie! *Mi scompigliò i capelli ridendo. Era simpatica*

-La campanella suonò e in quel momento arrivò un’infuriata Haylie, che si piazzò davanti a me e spalle a Beverly.-

Haylie: Grace fila in classe!
Grace: Non mi dici quello che devo fare!

-Mi tirò la maglietta e mi fece allontanare-

Haylie: Vai!

-La vidi voltarsi e parlare con Beverly poi entrai in classe. Quella mi avrebbe seguito fino al mio banco.-




Haylie.



-Ero furiosa. Ma tra tutte le persone di scuola, Grace doveva parlare proprio con Beverly?!-

Haylie: Sta alla larga da mia sorella!
Beverly: L’ho solo salutata
Haylie: Mi sembrava più di un saluto
Beverly: Sei gelosa anche della sorella che ti detesta?!
Haylie: Va a giocare a fare la cheerleader! Stalle lontana
Beverly: Non mi fai paura Haylie. Ce l’hai ancora con me per l’anno scorso? Non mi hai mai dato tempo di spiegare
Haylie: Non c’è niente da spiegare. Ora devo andare in classe!

-La giornata non poteva certo peggiorare. Andai alla lezione di fisica e mi sedetti in terza fila dato che i primi banchi erano tutti occupati. Purtroppo William non aveva il corso di fisica. Vidi entrare in classe Simon, come non detto la giornata poteva peggiorare. Si sedette nel banco a fianco al mio. Poteva peggiorare drasticamente. Per tutta la lezione mi fissò. Quando poi mi parlò.-

Simon: E così sei la ragazza di William

-Cercai di seguire la lezione.-

Simon: Non è poi una così bella persona!

-Continuai ad ignorarlo-

Simon: Quante volte scopate al giorno?

-Eh basta! Mi voltai verso lui-

Haylie: Mi lasci seguire?!
Simon: Accontentami. Abito in un appartamento in periferia, il letto è comodissimo. Puoi venire anche domani o stasera, ti va?

-Ero sempre più sconcertata.-

Haylie: No! Certo che no! Sto con William e lo amo
Simon: *Sogghignò* L’amore non esiste
Haylie: Questa è la tua visione. Ora lasciami in pace e fammi seguire per favore

-Ops, forse avevo osato troppo per i suoi gusti. Ma perché diavolo ho parlato?! Stupida me, dovevo ignorarlo. Mi prese il polso con forza e lo strinse.-

Haylie: Ai!
Simon: Non ti azzardare a rispondermi così, nessuno lo fa!

-Avevo una gran paura. Non sapevo come rimediare.-

Haylie: S-scusa..

-Provai a spiegargli le cose con calma-

Haylie: M-ma io sto con William, amo lui
Simon: Ti ho dato un’occasione Manson, l’hai rifiutata. Non m’interessano le tue scuse. Preparati per le conseguenze

-Quei suoi occhi chiari mi fissavano. Era uno sguardo cattivo, pieno d’odio. Ma cos’altro avrei potuto fare se non dirgli di no?! Ero completamente terrorizzata, avevo i brividi e dovevo assolutamente parlare con William. La campana suonò e mi allontanai il più velocemente possibile da quel banco e da quel maniaco pazzoide.-


 


Grace.



-Io e Nate ci eravamo decisi a prendere il bus per andare da Nora. Lo stavamo aspettando alla fermata quando Nate si ricordò una cosa.-

Nate: Staremmo lì un bel po’ come lo spieghiamo ai nostri genitori?
Grace: Hai ragione!

-Ci pensai un momento e mi venne un’idea. Presi il cellulare e chiamai mamma.-

Grace: Mamma sono Grace. Torno a casa  alle 19:00 vado a casa di Nate ok?

-Nate mi guardò e capì subito. Anche lui prese il telefono e chiamò sua madre quando io riattaccai. Problema numero uno risolto alla grande. Peccato che avevamo anche un altro problema di cui eravamo completamente all' oscuro. Ce ne accorgemmo soltanto sul bus, dopo dieci minuti di viaggio. Il bus si fermò e fece salire un uomo in divisa. Arrivò ai nostri sedili e ci togliemmo le cuffie. Lo guardammo-

Nate: Si?
Controllore: Il vostro biglietto prego!

-Sgranammo gli occhi, non eravamo preparati a questo. Non avevamo il biglietto per quella tratta. Che sfortuna diavolo.-

Grace: B-biglietto?
Controllore: Non lo avete?
Nate: Emh no. Non lo sapevamo, potrebbe chiudere un occhio?
Controllore: Assolutamente no! Siete uguali a tutti gli altri, così non vi dimenticherete di comprarlo la prossima volta.

-Sbuffammo mentre ci faceva le multe.-

Controllore: Siete minorenni giusto?
Grace & Nate: Si!
Controllore: Mi serve il numero dei vostri genitori

-Ci guardammo.-

Grace: Siamo fratelli
Controllore: Bene datemi il numero di vostra madre o vostro padre

-Gli diedi il numero di Nora. Che Dio ci aiuti-




Nora.



-Ero in appartamento con Lukas quando il mio cellulare squillò. Risposi.-

Nora: Pronto?
Controllore: “Signora Manson?”

-Signora? Non ho nemmeno 25 anni!!.-

Nora: Si, sono io.
Controllore: “Sono il controllore Morris, del bus che parte da Eastvale e arriva a Riverside. Grace e Nate Manson sono figli suoi?”

-Mi diedi una manata sulla fronte. Avevo mille domande per quelle due canaglie.-

Nora: Si, sono i miei figli

-Lukas mi guardò confuso.-

Nora: E’ successo qualcosa?
Controllore: “No no, assolutamente. Loro stanno bene, però sono sul bus senza biglietto. Sa che stanno andando a Riverside?”
Nora: Oh si certo! Stanno andando a trovare la sorella più grande
Controllore: “Oh perfetto. Darò ai ragazzi la multa da consegnare”
Nora: D’accordo. Li scusi
Controllori: “Vediamo sempre queste scene. Non si preoccupi. Arrivederci”
Nora: Arrivederci.

-Riattaccai e Lukas continuò a guardarmi-

Lukas: Ma cosa…
Nora: Due nomi. Grace e Nate!

-Scosse la testa buttandosi sul divano ridendo. Io aspettavo solo che quei due arrivassero al capolinea. Avremmo parlato per un bel po’.-

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Capitolo 10
*** Litigi e nuove conoscenze ***


- Litigi e nuove conoscenze -


 

Nora.



-Aspettavo i ragazzi alla fermata quando vidi l'autobus arrivare. Mi chiedevo davvero cosa gli passava per la testa a quei due. Li vidi scendere e gli andai incontro. Mi guardarono un po' impauriti.-

Nate e Grace: Ciao..
Nora: VOI DUE!

-Li presi entrambi per gli zaini facendoli girare per andare al mio appartamento-

Grace: Sei arrabbiata Nora?
Nora: Cosa te lo fa pensare piccola canaglia?

-Andammo al mio appartamento che distava qualche minuto dalla fermata. Chiusi la porta-

Nora: Fatemi vedere le multe!

-Vergognosamente tirarono fuori dalle tasche le due multe.-

Nate: Le pagheremo noi non preoccuparti!

-Lo guardai-

Nora: Con quali soldi?
Grace: Lavoreremo e li guadagneremo
Nate: Si, troveremo un lavoro
Nora: Lasciate stare pago io. Se i nostri genitori lo scoprono siete fritti e rifritti!
Nate: Grazie Nora! Posso andare al bagno?

-Annuii-

Nora: E' la seconda porta a destra

-Poi guardai Grace.-

Grace: Grazie!
Nora: Che diavolo avevate per la testa Grace? Dove volevate andare?
Grace: Volevo venire qui!
Nora: A fare che cosa?! Dovresti essere a casa a fare i compiti adesso
Grace: Per vedere te!
Nora: Grace..

-Vidi i suoi occhi diventare lucidissimi-

Grace: Ieri non ci siamo salutate, ho pensato che ce l'avessi con me e che saresti diventata come Haylie per quello che ho detto sul tuo fidanzato e io non voglio perdere la mia sorella preferita. Non voglio che cambino le cose tra noi..

-L'avvicinai a me e l'abbracciai. Era sconvolta.-

Nora: Oh tesoro! Il nostro rapporto non è cambiato. Non sono più arrabbiata, mi dispiace per ciò che ho fatto. Ci ho pensato per tutto il giorno

-Tirava su col naso-

Grace: Davvero?

-La guardai e le asciugai le lacrime. Dio quanto era piccola. A volte il suo carattere menefreghista prendeva il sopravvento sulla sua reale età e sui suoi sentimenti.-

Nora: Davvero!
Grace: Ti voglio bene
Nora: Anche io tesoro

-Ci staccammo dall'abbraccio-

Grace: Non smetterai di volermene vero?
Nora: Te ne vorrò per sempre
Grace: Di sorella che mi odia ne ho già una e mi basta!

-Scossi la testa con un sorriso-


Haylie.



-Passai tutto il pomeriggio al locale dove lavorava William. Studiai lì. A un certo punto si avvicinò con un piatto di patatine fritte e un hamuburger.-

William: Hei, studentessa modello, siamo già alle prese con lo studio?

-Mi baciò-

Haylie: E' sempre meglio portarsi avanti con il lavoro, per non ritrovarsi all'ultimo momento con milioni di pagine da studiare
William: E chi studia infatti?

-Con un sorriso mise davanti a me il piatto e si sedette anche lui al tavolo. Lo guardai con un sorriso.-

Haylie: Il fatto di portarmi cibo ipercalorico, non cambierà ciò che ho in programma per te quest'anno. Tu studierai!

-Mi guardò e scoppiò a ridere. Poi mi rubò, non una patatina, ma una manciata-

William: Amo la tua spiritosaggine scricciolina
Haylie: Io sono seria. Will ti diplomerai con un voto decente!
William: Adesso mi fai paura!

-Rise e mi indicò il piatto-

William: Se continui a mangiare una patatina ogni cinque minuti...
Haylie: ..si raffredderanno, lo so!
William: NO! Te le mangerò tutte io

-Risi e mi baciò sulla guancia. Dovevo assolutamente parlargli.-

Haylie: Sei in pausa?
William: Si, il mio santo quarto d'ora!

-Divisi l'hamburger in due e ne diedi un pezzo a Will giusto per attutire la botta. Mi feci seria-

Haylie: Will ho bisogno di parlarti
William: Dimmi scricciola

-Mi guardò dando un morso al panino.-

Haylie: Oggi a fisica Simon si è seduto a fianco a me. Mi ha detto di andare a casa sua e di accontentarlo. Gli ho detto di no, che amo te. Si è arrabbiato e mi ha stretto forte il polso. Mi ha detto che me l'avrebbe fatta pagare

-Per poco William non si strozzò. Mandò giù con fatica il boccone-

William: COS'HA FATTO QUEL VERME?
Haylie: Will io sto bene, davvero. Ho solo un po' di paura
William: NON TI DEVE TOCCARE
Haylie: Will

-Era furibondo e si alzò dalla sedia togliendosi il grembiule.-

William: GLI FACCIO PASSARE LA VOGLIA DI FARE IL COGLIONE. NON DEVE NEMMENO GUARDARTI. GLI SPACCO LA FACCIA, VEDIAMO SE CONTINUA A FARE IL PORCO

-Sbatté il grembiule sul tavolino e si voltò per uscire dal locale quando gli presi il braccio facendolo girare verso me. Tutti ci guardavano. Will era davvero fuori di sé. Irriconoscibile. Lo guardai negli occhi per qualche secondo prendendogli anche l'altra mano.-

Haylie: WILLIAM STO BENE!

-Dovetti urlarglielo per riportarlo alla realtà. Lui sbatté le palpebre e respirò profondamente calmandosi.-

Haylie: Sono qui, davanti a te e sto bene. Non voglio che tu sceda al suo livello. Sei una persona migliore di Simon. Troveremo un modo per risolvere questa situazione. Noi due insieme. Niente botte, giochiamo di astuzia cosa che a Simon manca. Mi sono solo un po' spaventata

-Subito mi abbracciò.-

William: Hai ragione scricciola. Ma la pagherà
Haylie: Non con le tue botte. Intesi?

-Non mi rispose.-

Haylie: William promettimelo

-Girò la faccia. Gli presi il volto e lo guardai dritto negli occhi-

Haylie: Promettimelo
William: D'accordo! Te lo prometto. Non ci saranno botte
Haylie: Grazie

-Lo baciai e lui rispose al bacio ma era ancora rigido. Lo sentivo. Questa storia non l'avrebbe dimenticata facilmente.-

Haylie: Allora appena finisci il turno mi fai conoscere i tuoi fantastici amici?
William: Forse è meglio domani. Oggi non sono in vena. Dopo il turno io e te andiamo a casa mia e ci guardiamo un bel film. Voglio stare con te. I miei non ci sono. Puoi sceglierlo tu
Haylie: Va bene anche un film di Barbie?

-Risi e anche lui sorrise. Mi baciò.-

William: Che sia entro i limiti della decenza

-Mi accarezzò i capelli.-

Haylie: Allora vado a comprare schifezze da mangiare. Ci vediamo dopo. Ti amo
William: Anche io, da impazzire scricciola

-Lo baciai e uscii dal locale, ma prima di andare al supermercato lo guardai rimettersi il grembiule e tornare al lavoro. Almeno si era calmato era già qualcosa-


 

Grace.




Dopo aver cenato Nora era pronta a darci un passaggio fino ad Eastvale, ovvero casa nostra. Io e Nate stavamo facendo i piatti, eravamo grati a Nora per averci coperto. Purtroppo dovevo lavare anche il piatto di quel pezzente di Lukas che era andato via prima. L'ho fatto solo per mia sorella. Mentre io chiudevo il rubinetto e Nate asciugava l'ultimo piatto entrò in appartamento Ashley. Erano secoli che non la vedevo-

Grace: Ash!!
Ashley: Grace, ciao! Ciao Nate
Nate: Ciao
Ashley: Che ci fate qui?
Nora: Sono venuti a trovarmi
Ashley: Ah ok!
Grace: Perché non l'abbiamo aspettata per cena?
Nora: Perché poi per voi si fa tardi Grace. Non sapendo nemmeno gli orari di Ashley poi... Anzi è ora di partire
Grace: Ma di già?
Ashley: Ma se sono appesi là i miei orari

-Indicò una bacheca.-

Nora: Oh, non ci ho fatto caso
Ashley: Dì la verità. Non volevi avermi tra i piedi. Sapevi però che a Grace sarebbe piaciuto cenare anche con me

-Stava succedendo qualcosa di strano o era solo una mia sensazione?!-

Nora: Ti sbagli. Non sono così infantile come qualcun'altro
Ashley: Oh scusami tanto donna vissuta!

-Amavo quando Ashley faceva la sarcastica. Mi faceva molto ridere. Ammiravo davvero tanto il suo comportamento menefreghista e forte-

Ashley: Ora tolgo il disturbo. Ho degli impegni
Grace: Ash quando torni a trovarci?
Ashley: A dire la verità non saprei.. Sono un po' impegnata con lo studio

-Si avvicinò a me e mi baciò sulle guance-

Ashley: Ciao cucciola ci vediamo presto. Ciao Nate

-Uscì dall'appartamento senza nemmeno salutare Nora.-

Grace e Nate: Ciao!
Nora: Coraggio andiamo, vi riaccompagno a casa
Grace: Ok


 

Nora.




-Riaccompagnai i ragazzi a Eastvale, li lasciai vicino a casa così i nostri genitori non avrebbero sospettato niente. Poi tornai al mio appartamento, Lukas sarebbe tornato alle 21:30, avremmo passato la serata insieme. Sentii la porta bussare ed andai ad aprire. Subito Lukas mi baciò.-

Lukas: Hey
Nora: Ma ciao!

-Mi strinse la vita mentre chiudeva la porta. Ashley non era in casa c’eravamo solo noi. Cercai di concentrarmi su ciò che mi piaceva veramente di lui, i suoi occhi. Questa volta doveva andare bene. Insomma ero rilassata e tutte le carte erano a nostro favore. Continuammo a baciarci per il corridoio fino ad entrare in camera mia dove cademmo sul letto. Ci levammo lentamente i vestiti accarezzandoci e baciandoci.-

Lukas: Ti amo

-Io potevo davvero dire la stessa cosa? Si Nora! Diavolo lo ami da anni. Certo che lo ami.-

Nora: Anche io

-Gli accarezzai i capelli mentre lui continuava a baciarmi per tutto il corpo. Sentii il suo respiro farsi più pesante mentre diventavamo un corpo solo. Era inutile, tutto inutile. Non riuscivo più a sentire quella bellissima sensazione che provavo prima. Si adesso era piacevole, ma non come prima. Cosa potevo fare?! Avevo fissato tanto i suoi occhi per conservare l’immagine nella mia mente ma niente. Mi vennero in mente quelli di Dustin. E la sua bocca, era perfetta. In quel momento ricordai di dovergli rendere la giacca. Ma perché diavolo pensavo a Dustin? Ora ero con Lukas, in un momento di intimità, e pensavo a Dustin? Ci mancava solo tradirlo mentalmente. Improvvisamente sentimmo qualcuno bussare forte alla porta di camera mia-

Ashley: Nora esci dobbiamo parlare. So che non sei a letto
Nora: Che vuoi?!

-Lukas mi guardò e sbuffò insoddisfatto. Ci mancavano anche le interruzioni. A me sinceramente non cambiava molto, ma a lui si. Credo avesse quasi finito, mi dispiaceva per lui.-

Ashley: Abbiamo un problema. Non ho voglia di parlare con te, quindi muoviti ad uscire.

-Sbuffai anche io. Non volevo neanche guardarla in faccia. Io e Lukas ci alzammo e ci vestimmo. Poi uscimmo dalla camera.-

Nora: Che c’è?!

-Ashley vide Lukas e rise.-

Ashley: Ops. Sicuramente non ho interrotto niente!

-Solo io capii quella frecciatina dato che avevo detto ad Ashley che non sentivo più niente quando io e Lukas lo facevamo.-

Nora: Mi dici quale diavolo è questo problema?

-Si voltò e mi indicò il soffitto. Guardai. No, una perdita no!-

Ashley: Sicuramente si è rotto qualche tubo
Nora: Adesso come facciamo?
Ashley: Chiamiamo l’idraulico e paghiamo le spese
Nora: Ci mancava solo questa. E guarda il muro! Tutto rovinato dall’acqua che cola. Non mi va di pagare anche un imbianchino
Lukas: Potete sempre imbiancare voi.. Posso aiutarvi anche io
Nora: Grazie
Ashley: No! Assolutamente no. Possiamo farcela anche da sole
Lukas: Ma se a mala pena vi parlate come potete imbiancare quella parete da sole? Vi uccidereste con i pennelli
Ashley: Si dia il caso che non sono affari tuoi.

-Mi stava facendo saltare i nervi.-

Nora: Sei veramente incredibile Ashley. Perché devi essere così stronza? Lukas ci vuole aiutare
Ashley: Io non voglio il suo aiuto. E’ già molto vedere te ogni giorno
Nora: Che diavolo vorresti dire?
Ashley: Che mi da anche solo fastidio vedere la tua faccia da santarellina

-Ero furiosa. Non si doveva permettere.-

Nora: Ah si?!

-Entrai in camera mia aprii la valigia e buttai tutte le mie cose dentro. Guardai Lukas che mi aiutava a chiudere la valigia.-

Nora: Potresti portarla alla macchina?

-Annuì e uscì con la valigia.-

Nora: Cercati una nuova coinquilina. Con una faccia meno da santarellina! Sei pessima, davvero
Ashley: Tranquilla la troverò! Ah buone nozze con Lukas!

-Uscii sbattendo la porta non volevo più ascoltarla. Andai alla macchina e guardai Lukas-

Nora: Ti dispiace se sto da te?
Lukas: No, figurati

-Mi baciò e salimmo in macchina.-


 

Haylie.




-Io e Will avevamo passato la serata a coccolarci teneramente e a guardare il film. Durante la serata si era calmato però continuava a chiedermi se ero sicura di stare bene. Era preoccupato, non voleva che Simon mi guardasse e toccasse. Mi riaccompagnò a casa ma prima di scendere dalla macchina lo guardai.-

Haylie: Per favore tesoro, lascia stare per questa volta. Magari era solo una minaccia per farmi paura, ma non farà niente.
William: Lo spero per lui!
Haylie: Will, non cacciarti nei guai. Sii superiore. Fallo almeno per me

-Mi guardò e sospirò.-

William: D’accordo, lo faccio solo per te. Questa passa, ma alla prossima gli spezzo l’osso del collo
Haylie: Grazie! Vedrai che se non gli diamo corda la smette
William: Spero che tu abbia ragione

-Mi guardò e mi baciò. Dopo la buonanotte uscii dalla macchina ed entrai in casa. Ero stanchissima, salutai tutti, andai in camera e crollai addormentata sul letto.-
 

 

Grace.




-La mattina seguente stavo prendendo i libri dall’armadietto quando vidi Nate parlare con Elisabeth. Che cosa voleva quell’idiota da Nate? Ovviamente mi avvicinai, ma troppo tardi, Elisabeth andò via. Guardai Nate.-

Grace: Che voleva?
Nate: Non so.. Parlare di ciò che faceva venerdì. Ma secondo te a me quanto interessa cosa ha da fare?
Grace: Ah non lo so!

-Risi.-

Grace: Piuttosto cosa facciamo venerdì?
Nate: Non so! Bowling? Ti va? Dopo lo chiediamo agli altri
Grace: Bene! Che lezioni hai?
Nate: Informatica. Tu?
Grace: Cucina

-La campanella suonò.-

Nate: Mangia da parte mia!
Grace: Lo farò!

-Ridemmo e ci dividemmo. Ognuno andò nella propria classe. Io presi posto all’ultimo banco. Misi lo zaino sulla parte libera del bancone così nessun idiota si sarebbe seduto vicino, pensando che fosse occupato. Dopo cinque minuti la classe era piena. C’era solo il mio banco libero. Ovviamente c’era anche Elisabeth. Si sedette davanti a me.-

Elisabeth: Ciao! Carina la felpa! Adesso ti vesti anche come un maschio?
Grace: Non mi provocare stupida barbie. Oggi ti sgozzo

-Elisabeth si girò e la professoressa iniziò la lezione quando dopo circa un quarto d’ora entrò in classe il preside con una ragazza.-

Preside: Ragazzi un minuto di attenzione prego. Questa è la vostra nuova compagna di classe Connie  Crawford! Mi raccomando, fatela sentire una di voi!

-La guardò.-

Preside: Puoi andare a sederti Connie
Professoressa: Siediti pure vicino alla signorina Manson.
Connie: Ok! 

-Il preside uscì e lei si avvicinò al mio bancone. Tolsi la borsa e lei si sedette.-

Connie: Ciao
Grace: Ciao

-Non riuscivo a inquadrare quella ragazza. Sembrava tranquilla e non vestiva come tutte le oche di questa scuola. Le vidi ai piedi le All Star. Forse poteva starmi simpatica.. Forse. Subito Elisabeth si voltò mentre la professoressa riprendeva a spiegare.-

Elisabeth: Ciao, mi chiamo Elisabeth
Connie: Piacere Connie.
Elisabeth: Però che sfortuna
Connie: Perché?
Elisabeth: Sei finita in banco con Manson

-La guardò confusa.-

Elisabeth: Vedi non è tanto propensa alle amicizie
Grace: Girati e fatti gli affaracci tuoi
Elisabeth: Ecco! Grazie per la dimostrazione Grace? Oggi puzzi?
Grace: Puzzerai tu! Sento odore di senza cervello fino a qui!

-Con la coda dell’occhio vidi Connie sorridere. Poi si avvicinò a me-

Connie: A dire la verità io sento solo un buonissimo odore di ciliegie. Non è che hai qualche problema di olfatto? Sai succede

-Sorrisi anche io. Mi stava decisamente simpatica. Eliasabeth ci rimase male e si arrabbiò-

Elisabeth: Connie è meglio che tu lo sappia dall’inizio. Grace non ha amiche. Non sa nemmeno cosa sia la femminilità. Si rotola nel fango con la sua banda di scimmioni maschi
Grace: Io non mi rotolo nel fango! Girati

-Connie probabilmente non l’aveva neanche ascoltata perché rimase incantata a guardare il mio zaino. Ci avevo disegnato da poco il simbolo dei doni della morte di Harry Potter.-

Connie: Il mantello dell’invisibilità, la bacchetta di sambuco e la pietra della resurrezione
Grace: Li conosci?

-Ero veramente sorpresa.-

Connie: Quella saga è la mia vita!

-Ridemmo. Quando Elisabeth cercò ancora di attirare l’attenzione offendendomi. Non ne potevo più di lei.-

Elisabeth: Mi chiedo cosa quello strafigo di Nate ci trovi in te. Forse ti vede come un fratello

-La mia pazienza aveva un limite. Presi la gomma e gliela lanciai. La beccai in faccia sfiorandole l’occhio. Ovviamente ne fece una tragedia.-

Elisabeth: Professoressa!!! Grace mi ha lanciato in faccia una gomma. Mi ha preso l’occhio
Professoressa: Signorina Manson
Grace: Ma non gli ho preso l’occhio. Non è vero. Non le è successo niente
Professoressa: Signorina Hunter vada in infermeria e lei signorina Manson questo pomeriggio starà qui in punizione

-Sbuffai.-

Connie: Professoressa davvero, Elisabeth non ha niente
Professoressa: Signorina Crawford lei è appena arrivata e si permette di fare l’avvocato delle cause perse? Le gomme non si lanciano, punto.
Connie: Ma non è giusto!

-Connie si alzò in piedi sbattendo le mani sul tavolo.-

Connie: E’ un’ora che Elisabeth provoca e lei punisce solo Grace? E’ un’ingiustizia!
Professoressa: Adesso la finisca signorina Crawford. Punizione anche per lei!

-Connie si risedette arrabbiata e la professoressa riprese a spiegare dopo che Elisabeth andò in infermeria.-

Grace: E’ il secondo giorno e sono già in punizione. Grande!
Connie: Il mio è pure il primo giorno in una scuola nuova!

-Ci guardammo e scoppiammo a ridere in silenzio.-

Grace: Comunque piacere Grace!

-Non ci eravamo ancora presentate ufficialmente quindi mi sentivo in dovere di farlo. Connie rise e mi strinse la mano.-

Connie: Connie, il piacere è tutto mio

-La guardai per qualche secondo.-

Grace: Grazie per quello che hai fatto
Connie: Ma ti pare? Mi sembra davvero una stupida provocatrice
Grace: Lo è! Ora però non sei più nelle sue grazie
Connie: Sai che me ne importa!

-Risi e quella non fu l’ultima risata che feci in quell’ora. Connie era simpatica e detto da me è tutto dire.-


 

Nate.




-Avevo appena ricevuto il messaggio di Grace. Era già in punizione dal secondo giorno. Non potevo crederci. Quella ragazza batteva tutti i nostri record. Sarei tornato a casa con gli altri. Mi avviavo al cortile quando sentii una manata sulla schiena. Era William, il ragazzo di Haylie.-

William: Hey amico!
Nate: Ciao Will

-Ci raggiunse Haylie.-

Haylie: Ciao Nate. Dov’è mia sorella?
Nate: Non lo sai? E’ in punizione!
Haylie: Già dal secondo giorno?! Non è possibile. Ma cos’ha al posto del cervello?

-Si diede una manata in faccia.-

Haylie: Vado a parlarle un momento! Will mi aspetti qui?

-William annuì e Haylie si allontanò.-

William: Vuoi un passaggio fino a casa?
Nate: No grazie. Torno con gli altri
William: Va bene

-Per un po’ si guardò intorno, poi tornò a fissarmi.-

William: Credo che tu stai già facendo strage di ragazze
Nate: Cosa?

-Mi fece girare.-

William: Vedi quella ragazzina? La conosci?
Nate: Si, si chiama Elisabeth abbiamo qualche corso in comune ed eravamo nella stessa classe alle medie
William: Beh amico, credo che sia cotta di te
Nate: Cosa? Cotta di me? No, è impossibile. L’anno scorso le ho fatto scoppiare una penna in faccia. Credo mi odi
William: Io credo di no

-La guardai e lei mi vide fissarla. Subito mi salutò con un’aria da smorfiosa. La salutai anche io e lei si voltò dalle amiche salterellando. Ma che razza di comportamento è questo?!-

William: Inizia ad aprire gli occhi Nate, il liceo sarà il tuo regno se giochi bene le tue carte. Poi però quando troverai la ragazza giusta il tuo regno crollerà. Sarai felice, però ti piacerà anche avere altri ricordi. Perciò goditi questi anni. Hai tutte le carte per entrare nella cerchia dei più popolari. Ho visto che parli già con qualcuno del quarto anno oltre me
Nate: Si, mi sono fatto qualche amico alle rampe

-Riguardò Elisabeth e poi mi riguardò facendomi l’occhiolino.-

William: Sfrutta questa occasione, se il tuo cuore non è già impegnato Nate!

-In quel momento arrivarono Jason Tommy e Kyle.-

Tommy: Nate andiamo?
Nate: Si arrivo. Grazie per i consigli Will
William: Figurati! Ci si vede
Nate: Ci si vede!

-Gli diedi il cinque e poi seguii gli altri.-

Jason: Grace?
Nate: Punizione!
Kyle: L’anno inizia bene!
Tommy: Già!

-Tutti scoppiammo a ridere salendo sul bus.-


 

Haylie.


 

-Andai nella classe delle punizioni e vidi Grace parlare e ridere con un'altra ragazzina. Con una ragazza!! Ma dico, com'è possibile?! Le guardavo quando mi superò la professoressa che avevo avuto anche io il primo anno.-

Professoressa: Haylie Manson!
Haylie: Professoressa! Salve
Professoressa: Vuoi sapere che fine ha fatto tua sorella?
Haylie: In effetti si!
Professoressa: Siete proprio gli opposti
Haylie: Si! E col tempo si noterà di più. Cosa ha combinato per finire i punizione?
Professoressa: Ha lanciato una gomma in faccia ad una sua compagna
Haylie: Non è possibile

-Scossi la testa.-

Professoressa: Inoltre ha fatto subito amicizia con la nuova arrivata che è finita in punizione con lei per solidarietà. Potranno andare via alle 16:00

-Risi. Le guardai per un po' e mi fecero tenerezza. Sorrisi nel guardarle.-

Haylie: D'accordo!

-Decisi di non dire nulla a Grace e tornai da William. Era strano vederla così coinvolta in una conversazione con un’altra ragazzina. Forse per la prima volta ero felice per lei.-
 

 

Nora.




-Quel pomeriggio mi decisi a riportare la felpa a Dustin. Andai nell'unico posto in cui ero certa di trovarlo. Tornai a Eastvale e andai al locale dove lavorava. Parcheggiai ed entrai. Subito vidi Bob che appena mi vide sbuffò, ma la verità è che ne aveva tutte le ragioni.-

Nora: Ciao
Bob: Ciao. Non siamo ancora aperti
Nora: Lo so. Speravo di trovare Dustin qui. Devo rendergli la felpa, l’ha dimenticata al bar

-Mi guardò pensandoci poi si voltò e si affacciò alla porta dietro al bancone.-

Bob: DUSTIN HAI VISITE!
Dustin: Cosa?!

-Uscì e quando mi vide rimase incantato per qualche secondo.-

Nora: Ciao
Dustin: Nora, ciao!

-Uscì da dietro il bancone e mi abbracciò. Era bollente e aveva un buon profumo. M'imbarazzava stare così a contatto con lui ripensando a quando lo avevo pensato l'ultima volta.-

Nora: Ti ho riportato la felpa. L'hai dimenticata l'altro ieri

-Gliela passai.-

Dustin: Oh grazie! Ecco dov'era finita!
Nora: Tutto bene?
Dustin: Si, scusa se ti ho fatto preoccupare. Te l'ho detto non era nulla di grave
Nora: Meno male

-Mi guardò un attimo. Fu un momento eterno. Il suo sguardo sembrava leggermi dentro.-

Dustin: Tu tutto bene?

-Quella domanda mi fece crollare. Non era una cosa da me piangere in quel modo. Mi appoggiai a lui che mi strinse ancora tra le sue braccia mentre io continuavo a piangere.-

Nora: No, va tutto male Dustin. Tutto male!

-Mi accarezzò il viso e mi asciugò le lacrime.-

Dustin: Vieni, raccontami tutto!

-Mi stava indirizzando su nell'ufficio quando sentii la voce di Bob che sicuramente non aveva visto tutta la scena.-

Bob: Quello è l'ufficio del personale! Non un luogo pubblico

-Scosse la testa ormai rassegnato quando Dustin lo fissò e tenendomi la vita mi aiutò a salire al piano di su. Non ce la facevo più, dovevo parlare con qualcuno e Dustin mi ispirava fiducia. Si, mi avrebbe aiutata.-
 


Salve a tuttiiiii :) Tanti auguri a tutti voi :) :) Eccomi qui dopo queste belle vacanze!! Come vi sono andate? :) Woow! Allora, Nora ed Ashley sono proprio decise a farsi la guerra. Grace e Connie sembrano andare d’accordo ed Haylie si sta dimostrando più sensibile del previsto. Nate è già alle prese con i primi problemi d’amore con l’aiuto di Will :D Che ve ne pare di questi personaggi? Chi è quello che non sopportate? Beh spero che l’episodio vi sia piaciuto. Io sono qui per voi.  Aggiornerò presto! Un bacione Sum <3 <3

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Capitolo 11
*** E' guerra ***


- E' guerra - 

 

Nora.




-Avevo raccontato a Dustin tutto quanto. Ero distrutta, continuavo a piangere tra le sue braccia mentre lui mi asciugava le lacrime.-

Nora: La verità è che non ce la faccio più a sopportare tutto questo

-I singhiozzi non passavano e respiravo a fatica, quando Dustin mi prese il viso tra le mani e mi guardò intensamente.-
Dustin: Nora so che è difficile e sembra che il mondo ti stia crollando addosso, ma non è così. So che sei una persona forte, reagisci. So che ti manca Ashley ma puoi andare avanti anche senza di lei. Ora è dura, ma vedrai che col tempo tutto passerà, io sono qui con te. Puoi contare su di me per qualsiasi cosa piccola, io ci sono

-Mi asciugò le ultime lacrime, lo guardai e lo abbracciai. Lui mi strinse forte.-

Nora: Grazie Dust, non so come avrei fatto se non ci fossi stato tu. Mi sopporti e..
Dustin: Per me è un onore starti accanto

-Sorrisi e sospirai. La tempesta si era calmata. Stavo molto meglio. Mi poggiai sul divano sospirando di nuovo. Avevo bisogno di parlare
con qualcuno anche della mia situazione con Lukas.-

Dustin: C’è qualcos’altro che non va? Con la tua famiglia magari..
Nora: No, la mia famiglia sta bene. Non so se posso parlarti di quest’altro problema..

-Dustin fece una faccia offesa.-

Dustin: Non ti fidi di me?

-Sorrisi. Era così tenero con quel faccino offeso.-

Nora: No, non è questo. E’ che è un po’ imbarazzante
Dustin: Siamo amici no? Con me puoi parlare

-Ci pensai qualche secondo poi sputai il rospo.-

Nora: Si tratta del mio ragazzo Lukas
Dustin: Quindi sei ancora fidanzata?
Nora: Si! Perché questa domanda?
Dustin: La prima volta che ti vidi parlammo. Tu eri ubriaca e non parlavi tanto bene di questo ragazzo, insomma dovevi lasciarlo
Nora: Non ricordo di avertene parlato! Eri un estraneo

-Mi diedi una manata sulla fronte. Che figuraccia!.-

Dustin: Lo hai fatto! Sei stata molto divertente

-Rise e risi anche io.-

Nora: No, comunque, alla fine non l’ho lasciato. Mi ha chiesto di sposarlo dicendo di essere cambiato

-Dustin sgranò gli occhi.-

Nora: Ovviamente gli ho detto di no! Siamo troppo giovani comunque ho deciso di dargli una seconda possibilità. Però ultimamente ho riscontrato un piccolo problema
Dustin: Sarebbe?
Nora: Non è facile da dire. Vorrei sotterrarmi
Dustin: Coraggio

-Mi prese la mano accarezzandola  e mi sorrise.-

Nora: Io.. si, insomma..

-Sospirai.-

Nora: Non mi eccito più quando sono con lui e abbiamo un momento di intimità.. Insomma c’è un campanello che non suona
Dustin: Uhh. Il ragazzo che non sa fare sesso! Pensavo non fosse vero

-Lo guardai. Non capivo a cosa si stesse riferendo, come poteva dire una cosa del genere? Lui sembrò capire subito la mia espressione e si affrettò a spiegarmi.-

Dustin: Me lo hai detto quella notte
Nora: Ah! Sono stata molto chiacchierona

-Lui rise-

Dustin: Già
Nora: Non so che fare, davvero.
Dustin: Lui lo sa?
Nora: No. Non so come dirglielo. Lui nemmeno se n’è accorto, insomma per lui funziona tutto. Sono io quella difettosa
Dustin: Hei, non dire così! Tu lo ami?
Nora: Che domanda difficile. Non lo so più. Stiamo insieme da quando avevo quindici anni
Dustin: E’ un bel po’. Però forse è proprio questo il tuo problema, la tua insicurezza suoi tuoi sentimenti nei suoi confronti

-Rimasi di stucco da ciò che aveva appena detto poi sorrisi.-

Nora: Ma cosa studi tu? Psicologia per caso? Sei un mostro
Dustin: Mi accontento di legge, ma grazie del complimento!

-Scoppiammo entrambi a ridere poi mi feci seria-

Nora: Secondo te cosa dovrei fare? Glielo dovrei dire?
Dustin: Ti dico la verità. Secondo me dovresti dirglielo. Insomma se fossi io il tuo fortunatissimo fidanzato..

-Lo guardai attentamente sentendomi improvvisamente le guance bollenti.-

Dustin: ..vorrei saperlo. Vorrei risolvere questa cosa, che non è tanto leggera, insieme. Diglielo
Nora: Hai ragione, è giusto che lo sappia. Voglio aggiustare le cose
Dustin: Si. Farai la cosa giusta

-Sorrise e feci ciò che il cuore continuava a sussurrarmi. Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia. Mi guardò e mi abbracciò. Un abbraccio così caldo e pieno d'affetto.-

Nora: Grazie Dust, davvero! Grazie di tutto. Sai stai diventando davvero fondamentale per me

-Mi guardò, sorrise e mi diede un bacio sulla guancia.-

Dustin: Coraggio bellissima. Corri dal tuo fortunato Lukas

-Sorrisi e mi alzai poi mi ricordai una cosa.-

Nora: Tu sei proprio senza testa è meglio che mi dia il tuo numero almeno riesco a rintracciarti la prossima volta che ti dimentichi qualcosa!
Dustin : Ottima idea salvatrice di felpe!!

-Ci scambiammo i numeri.-

Nora: Beh allora io vado, ti chiamo stanotte
Dustin: A stanotte

-Mi abbracciò e scendemmo dall'ufficio. Salutai Bob che grugnì e andai ad affrontare Lukas.-


 

Dustin.




-Appena Nora uscì Bob mi guardò.-

Bob: Perché fai tutto questo per lei?
Dustin: Io non sto facendo niente. Mi ha solo riportato la felpa e abbiamo parlato un po’
Bob: Con me non puoi fingere. Ho visto come la guardi
Dustin: La guado come guardo tutte le persone Bob. E’ fidanzata non preoccuparti

-Buttai il mio grembiule sul bancone, mi sedetti e sospirai.-

Bob: Ci saranno tante altre ragazze migliori di lei D!
Dustin: Si, ma come lei nessuna. Comunque stiamo parlando del niente. Anche se non fosse fidanzata io non potrei mai impegnarmi, lo sai. Spero solo che questo Lukas la tratti come merita

-Presi delle bottiglie e andai nella cucina. Non volevo più continuare quella conversazione.-


 

Haylie.




-Quella sera andai a casa di Will, i suoi genitori erano usciti ed ebbi l’onore di vedere la sua incasinatissima camera.-

Haylie: Tu scherzi! Non puoi vivere in questo macello
William: Ci vivo tutti i giorni e non mi disturba
Haylie: Sei peggio di Grace
William: Sei bellissima quando ti arrabbi
Haylie: Smettila di fare il ruffiano! Coraggio, ti aiuto io a riordinare tutto!
William: Cosa?! No! Andiamo..

-Si buttò come uno sfaticato sul letto. Decisi di non calcolarlo. Iniziai a mettere la roba che aveva in terra nel cesto della roba sporca. Quando mi vide molto seria mentre gli riordinavo il mobile con i cd, con la coda dell’occhio lo vidi alzarsi e andare ad accendere la radio. Fece partire “True Love” di Pink. Io continuavo ad ignorarlo anche mentre sistemava il volume, poi si avvicinò a me abbracciandomi da dietro.-

William: Sei proprio convinta di voler riordinare?
Haylie: Assolutamente si!
William: Almeno facciamolo con un po’ di divertimento!

-Mi prese per le mani e mi fece fare una giravolta voltandomi verso lui. Iniziò a cantare.-

William: True love, true love, it must be true love

-Era un cretino, ma lo amavo da impazzire. Mi fece ballare e mi scongelai, mi contagiò la sua felicità. Continuammo a ballare come stupidi e a cantare a squarciagola. Ridevamo, ridevamo e ridevamo. Tutte quelle giravolte mi davano alla testa, ma era così divertente, era impossibile smettere.-

Haylie: Wahooh oh oh oh oh

-Mi prese in vita e mi sollevò girando. Mi riappoggiò a terra e mi sussurrò all’orecchio..-

William: I think it must be true love, true love

-Ridemmo cadendo sul letto.-

Haylie: Ti amo

-Lo baciai.-

William: Anche io da impazzire!

-Iniziò a baciarmi il collo e mi fece poggiare delicatamente la testa sul cuscino. Continuava ad accarezzarmi e baciarmi. Dio stava davvero per succedere? Stavo davvero per fare l’amore con William? Da una parte ero eccitata dall’altra terrorizzata. Sarebbe stata la mia prima volta. Avevo paura. Sentii la sua mano accarezzarmi il fianco destro. Lui era bravissimo e delicatissimo. Ma questa paura non riuscivo a scrollarmela di dosso, insomma io e lui non ne avevamo mai parlato ed era già arrivato il momento di farlo? Non volevo che il nostro rapporto iniziasse a basarsi sul sesso.-

William: Sei bellissima diavolo. Sei tutto ciò che un uomo possa desiderare
Haylie: Will
William: Si?

-Si alzò leggermente da me e mi guardò. Oh lo volevo, lo desideravo incredibilmente. Lui eri lì che mi guardava, pronto ad amarmi e io? Beh me la facevo sotto dalla paura. Dovevo smettere di pensare e lasciarmi andare seguendo il cuore.-

Haylie: Oh niente, niente! Continuiamo

-Sorrisi e anche lui sorrise. Abbassò il volume dello stereo e riprendemmo a baciarci passionalmente. Percorrevamo i nostri corpi con delle leggere carezze quando Will decise di togliersi la maglietta. Lo avevo visto a petto nudo anche al mare però la sensazione che avevo provato in estate non era minimamente paragonabile a questa. Appena si riabbassò e mi baciò subito io approfondii quel bacio. I respiri iniziavano a farsi pesanti quando sentii la sua mano sganciare il bottone dei miei jeans. Il mio cuore iniziò battere all’impazzata. Non ci riuscivo.-

Haylie: Will
William: Dimmi scricciola

-Mi accarezzò il volto.-

Haylie: Mi-mi è sembrato di sentire la porta sbattere
William: Non ho sentito niente. Sicura?

-Annuii. Anche se non era per niente vero, avevo bisogno di qualche minuto. William si alzò e andò a vedere, dopo qualche secondo tornò.-

William: Tesoro è stata una tua impressione, non c’è nessuno
Haylie: Ah, per fortuna

-Sorrise e mi ribaciò.-

Haylie: Potresti spegnere lo stereo?
William: Ti da fastidio?
Haylie: Un pochino a dire la verità

-Si rialzò, spense lo stereo e si sedette a letto a fianco a me. Sospirò.-

William: Scricciola ora mi dici che ti prende?
Haylie: Niente Will, davvero!
William: Non me la racconti giusta. Non vuoi farlo con me?
Haylie: Certo che voglio farlo con te!
William: Allora qual è il problema? Cosa ti blocca?
Haylie: Niente tesoro davvero. E’ solo che la musica mi dava fastidio e poi te l’ho detto mi è sembrato di sentire la porta sbattere

-Mi guardò sospettoso. E aveva ragione. Lo stavo riempendo di stupidaggini!!.-

William: D’accordo. Riprendiamo?
Haylie: Si, perché no?!

-Perché non la smettevo di mentire? Idiota di un'idiota! Lui sorrise e riprese a baciarmi e la sua mano ritornò al bottone dei jeans. Che altro  potevo inventarmi?! Niente! Ero spacciata questa volta. Ma non potevo dirgli che ero terrorizzata. Chissà cosa avrebbe pensato di me. Non volevo che mi lasciasse, lo amavo troppo. Avrebbe fatto un gran male però.-

William: Sono così fortunato ad averti! Ti amo
Haylie: Ti amo anche io

-Mi accarezzò il viso e iniziò a sganciarmi la camicetta quando per mia fortuna sentimmo una porta chiudersi. Questa volta per davvero. Subito William si alzò.-

William: Diavolo! Mia madre è tornata prima

-Subito prese la maglietta da terra, la infilò e riaccese lo stereo mentre io mi riagganciavo il bottone dei jeans e quelli della camicetta. Presi la sedia e mi sedetti alla scrivania davanti al computer, Will fece lo stesso e aprì la sua pagina di Twitter. Sia io che lui eravamo in preda al panico quando sua madre subito dopo avere bussato entrò.-

Sig.ra Anderson: William sei già tornato?

-Evidentemente si accorse di me.-

Sig.ra Anderson: Oh! *Sorrise* Ciao Haylie
Haylie: Salve signora Anderson
Sig.ra Anderson: Mio figlio ha avuto il coraggio di portarti nella sua sudicia caverna?
William: Mammaa

-Risi.-

Haylie: Non si preoccupi, gliela faccio riordinare io!
Sig.ra Anderson: Tanti auguri allora. Io ci ho rinunciato. Vuoi fermarti a cena qui?
Haylie: Non vorrei disturbare..
Sig.ra Anderson: Nessun disturbo cara!
Haylie: Grazie, allora accetto volentieri

-Lei sorrise e uscì dalla camera. William mi guardò ridendo.-

William: Ti adora
Haylie: Dici?
William: Ne sono sicuro! Poi solo un pazzo non ti adorerebbe

-Mi baciò.-

William: Riprenderemo un altro giorno, promesso. Scusa, non sapevo che mia madre sarebbe tornata prima

-Si stava davvero scusando dando la colpa a sua madre?! Io dovevo solo ringraziare quella santa donna.-

Haylie: Tesoro, tranquillo. Senti un po', perché io e te non ce ne andiamo a guardare un bel film in salotto abbracciati stretti stretti?
William: Mi piace quest' idea

-Mi sorrise e ci alzammo per poi andare in salotto.-
 


 

Nora.




-Appena tornai all’appartamento di Lukas lo vidi davanti alla tv. Gli parlai del mio problema e lui si offese.-

Lukas: Come niente? Ma niente niente?
Nora: Non proprio niente niente, ma  il campanello migliore non suona più
Lukas: Quindi niente orgasmo?

-Scossi la testa e lui sospirò.-

Lukas: Ma da cosa dipende questa cosa?
Nora: Non saprei Luke!
Lukas: Che tipo di controlli si possono fare?
Nora: Non credo sia una cosa talmente grave da sottopormi a dei controlli. Magari è un periodo un po’ così. Aspettiamo e vediamo cosa succede
Lukas: Non voglio aspettare l’eternità però
Nora: Non sarà l’eternità! Per ora continuiamo a provarci
Lukas: Sappi che io non ho niente che non va!

-Dopo quella frase iniziai ad innervosirmi per davvero.-

Nora: Lo so Luke! E’ un problema mio
Lukas: E’ incredibile!! Io vado al pub
Nora: Ma sono già le 23:45
Lukas: Non sono cieco. Ho visto l’orologio!
Nora: Non c’è bisogno di rispondere così. A che ora torni?
Lukas: Non lo so, non aspettarmi sveglia
Nora: Non fare idiozie stanotte

-Mi guardò.-

Lukas: Ciao!

-Si voltò e uscì dall’appartamento. Non potevo comandarlo. Speravo solo che avesse un po’ di sale in zucca!-


 

Haylie.




-La mattina seguente dopo essermi accertata che quella impaziente di mia sorella fosse andata a lezione, all’ora di pranzo risposi alla chiamata di Nora. Andai a parlare vicino ai bagni lontano da tutti. L’avevo chiamata la sera precedente ma non aveva risposto. Dovevo parlare di ciò che era successo, o meglio, non era successo tra me e William.-

Nora: “Hei, finalmente riusciamo a sentirci. Scusa ieri ho visto la tua chiamata tardi. Siete a pranzo ora, giusto?
Haylie: Si si! Hai chiamato al momento giusto
Nora: “Allora, cosa è successo?”
Haylie: Ieri io e Will lo stavamo per fare!
Nora: “Oddio! Haylie so che vorresti farlo con lui e che vorresti stargli sempre attaccata ma di già? Insomma è un po’ prestino”
Haylie: Lo so Nora, lo so. Infatti ero terrorizzata. Non sapevo che fare. Non ne abbiamo neanche mai parlato e lui parte già all’attacco. Non voglio che il nostro rapporto si basi sul sesso
Nora: “Fai bene tesoro. Non devi sentirti costretta a fare cose che non vuoi!”
Haylie: Ho paura di dirgli che ho paura!

-Scoppiamo entrambe a ridere al telefono.-

Nora: “Ti capisco Ylie però se lui ti ama davvero capirà e ti aspetterà. Parla con lui”
Haylie: E se mi lasciasse?
Nora: “Non succederà. Vivi questa situazione con tranquillità”
Haylie: Per fortuna ieri è arrivata la madre, se no non so cosa avrei fatto. Avrebbe capito che non mi andava anzi aveva anche già qualche sospetto. Ho negato tutto però. Non posso perderlo
Nora: “Parlaci! Non portarti dietro questo peso ok?”

-Sospirai.-

Haylie: Va bene! Mi farò coraggio
Nora: “Brava!”
Haylie: Grazie Nor! Ora vado a pranzo. Ci vediamo questo fine settimana?
Nora: “Si, torno a casa. Buon pranzo tesoro! Ciao”
Haylie: Altrettanto! Ciao!

-Chiusi la chiamata e iniziai ad andare in mensa, quando in corridoio incontrai Simon. Ci mancava solo lui e giusto per avere una situazione ancora più spaventosa, il corridoio era deserto.-

Simon: Ciao bellezza, dove vai così di fretta?

-Mi bloccò la strada.-

Haylie: Ho fame Simon, sto andando a mensa. Per favore fammi passare
Simon: Solo se giochiamo un po’ insieme Manson. Sai tua sorella Nora è molto bella davvero, peccato che stia con Lukas. Però tu non sei da meno, si vede che siete sorelle
Haylie: Io sto con William
Simon: Anderson! Lui non ti accontenterà

-Cercò di baciarmi, mi spostati ma lui arrabbiato mi prese per un braccio stringendolo così forte da lasciare il segno rosso.-

Haylie: Ai! Simon ti prego lasciami, mi stai facendo male. Per favore
Simon: Senti un po’ verginella del cazzo nessuna mi ha mai detto di no. Chiaro? Quindi adesso ti conviene baciarmi senza tante storie e poi inizieremo a giocare

-I suoi occhi erano così cattivi. Non sapevo come liberarmi dalla sua presa, ero terrorizzata, tremavo e non riuscivo a pensare mentre la sua bocca si avvicinava alla mia.-

Haylie: NO, TI PREGO!

-Scossi la testa ma lui non aveva intenzione di cambiare idea. Si avvicinò sempre più, ero sempre più disperata. Le sue labbra erano così vicine e reagii d’impulso. Gli sputai in faccia. Dire che diventò furioso è riduttivo. In risposta molto velocemente mi afferrò il collo stringendo. Lo sapevo, mi avrebbe uccisa in quel momento. I suoi occhi diventarono rossi e le vene sul suo braccio e sul suo collo divennero ben visibili. Potevo dire le mie ultime preghiere. Quando sentii delle urla. Era Will, il mio William.-

William: LASCIALA STARE PEZZO DI MERDA!

-Corse verso di noi e gli diede un bel pugno sulla schiena. Simon mi lasciò andare e si voltò, la rabbia che provava contro di me si era placcata quando si voltò verso William. Non rispose ai suoi colpi.-

Simon: Anderson!

-Un ghigno cattivo gli comparve sul volto mentre William mi abbracciava.-

William: Stai bene?

-Mi accarezzò e io ripresi fiato. Lo guardai e annuii. Mi diede un bacio sulla testa-

William: Vai in mensa tesoro. Io arrivo subito

-Non volevo stare lì un minuto di più. Annuii e andai in mensa ad aspettare Wiliam.-


 

William.




-Quello stronzo doveva piantarla di perseguitare la mia ragazza. Mi aveva stancato, avrei infranto la promessa fatta ad Haylie.-

William: Perché diavolo non ti cerchi un’altra ragazza?
Simon: Non voglio fare a botte con te Anderson! Vincerei io, lo sai
William: Perché t’interessa così tanto Haylie?
Simon: Perché adesso è tua. E la voglio. Sai, sei stato molto intelligente Anderson!

-Lo guardai non capendo a cosa si stesse riferendo e lui continuò-

Simon: Te la sei cercata carina e pure vergine. Hai fatto bingo. Mi piacerebbe tanto giocare con lei! E per giocare sai cosa intendo. Sai ciò che si dice delle vergini no? Beh ti do la conferma, l’ho fatto con parecchie ragazze e farlo con quelle vergini è sempre più.. come dire, si.. soddisfacente! Ecco perché voglio la tua ragazza, sarà così eccitante! Tu non puoi capire, tutte quelle che ti sei scopato non lo erano. Oh, tra quelle c’era anche mia sorella.. Te lo devo ricordare?!
William: Non ti azzardare a toccarla mai più, o ti distruggo. Capito? Smettila di terrorizzarla
Simon: Oh è così buffo!
William: Cosa?
Simon: E’ buffo che io non sia l’unico a terrorizzarla. Credi di essere migliore di me, ma non lo sei Anderson!
William: Che diavolo stai dicendo?!
Simon: Ho ascoltato una conversazione che la tua dolce fidanzata ha avuto con sua sorella al telefono a proposito di ieri sera..

-Mi congelai.-

William: Che diavolo..
Simon: .. ha detto che era terrorizzata, terrorizzata da te! Tu volevi farlo giusto? Beh lei no. Quindi prima di fare la ramanzina a me, controlla i tuoi istinti. L’unica cosa che volevi era portartela a letto, di cosa volesse lei te ne sei fregato completamente. Vedi? Io e te non siamo poi così diversi.

-Rimasi quasi scioccato da quelle parole.-

William: No, non è vero!

-Simon mi diede una pacca sulla spalla.-

Simon: Oh si che è vero. Chiedilo alla tua piccola Haylie. Capisco che questa nuova ragazza ti mandi il tilt il cervello amico, ecco perché ti perdono. Facciamo finta che non sia successo niente. Abbiamo fatto solo una buona chiacchierata tra amici! Ma non riprovare a tradirmi, altrimenti sarà guerra aperta! Ci vediamo in giro

-Sorrise e mi superò. Io andai subito da Haylie. Dovevamo parlare.-


 

Grace.




-Io e Connie stavamo allegramente mangiando con i ragazzi, si glieli ho presentati, quando quella stupida oca di Elisabeth si avvicinò al nostro tavolo.-

Elisabeth: Ciao Nate!
Grace: Evapora serpe!
Nate: Ciao! Cosa c’è?
Elisabeth: Posso parlarti un secondo in privato?
Nate: Ok!

-Nate si alzò e appena passarono feci lo sgambetto a Elisabeth che scivolò e si aggrappò a Nate! Si guardarono per qualche secondo poi Elisabeth si sistemò. Oh la mia vendetta per la punizione sarebbe stata esemplare, non le avrei dato pace, anzi avremmo, sia io che Connie, anche lei era finita in punizione. Tutti al tavolo ridemmo, ma notai che Nate lasciò perdere e si allontanò con Elisabeth. Questi due giorni è molto strano. Gli ho chiesto cosa gli prende mi ha riposto niente. Io gli credo, perché dovrebbe mentire?.-


 

William.




-Mi sedetti vicino a Haylie.-

William: Ieri sera dovevi fermarmi dall’inizio ed essere sincera con me. Perché mi hai detto che andava tutto bene quando invece eri terrorizzata da me?!
Haylie: Will..
William: Niente Will! Perchè non sei stata sincera con me?
Haylie: Perché ho costantemente la paura di perderti Will. Per me è una tortura.

-Era così tenera. Se solo avesse un po’ più di autostima diavolo.-

William: Perché mi dovresti perdere?
Haylie: Perché non sono abbastanza! Ieri ho avuto paura. Se ti avessi detto che non ero pronta come avresti reagito eh? Saresti rimasto deluso
William: No! Lo avrei accettato e ne avremmo parlato. Pensavo che per te fosse ok! Io non voglio andare a letto con te se tu non sei pronta a farlo. Che senso avrebbe? La prossima volta non avere paura tesoro, io ci sono per ascoltarti
Haylie: Mi dispiace di averti mentito. Non me la sento ancora

-Appoggiò la testa sul mio petto, la strinsi in un abbraccio e sentii le sue calde lacrime bagnarmi la maglietta. Quella giornata per lei era stata un incubo.-

William: Stai bene?

-Annuì lentamente. Poi parlò-

Haylie: Come hai fatto ad arrivare in tempo?
William: Mi hai detto che andavi a rispondere un attimo a tua sorella. Ci stavi mettendo più tempo del previsto. Ho notato che in mensa non c’era Simon e ho fatto due più due, sono corso a cercarti
Haylie: A quanto pare sono la sua nuova preda

-Sospirò e le asciugai le lacrime.-

William: Ci sono io amore mio. Tranquilla, niente e nessuno ti farà del male. Nessuno ti spaventerà più, lo giuro. E’ guerra aperta!
 

 

Nora.




-Passò un mese da quando dissi a Lukas del mio problema. Continuavamo a provarci ma sempre senza risultati. Lukas iniziava a diventare sempre più irrequieto ed era sempre più arrabbiato. Di volta in volta peggiorava. Io grazie a Dio avevo Dustin che mi consolava e mi faceva divertire per non pensare. Uscivamo spesso insieme. Gli volevo un gran bene e lui ci teneva a me, me lo sentivo. Comunque quel week end decisi di tornare al campus di sabato notte e non domenica notte come la maggior parte delle volte. Non avevo bisogno di avvisare Lukas, sapevo dove lasciava le chiavi dell’appartamento. Lui sarebbe tornato il lunedì mattina perciò l'appartamento era libero. Arrivai, cercai le chiavi, ma stranamente non c’erano, provai ad aprire la porta. Aperta! Entrai sempre più sbalordita. Sembrava essere tutto a posto e vidi le chiavi sul tavolino. La cosa mi sembrava alquanto strana.-

Nora: Luke! Luke, sei tu?

-Dopo qualche secondo Lukas uscì dalla camera da letto abbottonandosi la camicia lasciando la porta non completamente chiusa.-

Lukas: Tesoro! Scusa, stavo dormendo un po’

-Dormendo? E da quando Lukas dorme di pomeriggio?.-

Lukas: Cosa ci fai qua? Non torni la domenica notte?
Nora: Si, ma oggi volevo tornare prima

-Mi voltai e vidi il divano con la coperta completamente aperta. Era tutto in disordine quando qualcosa ai piedi del divano catturò la mia attenzione. Mi avvicinai.-

Nora: Che diavolo è questo?

-Guardai il reggiseno che tenevo in mano poi guardai Lukas. Non ci vedevo più dalla rabbia, quel reggiseno non era mio. Non lo avevo mai visto prima.-

Lukas: Tesoro, calmati! Posso spiegarti
Nora: PUOI SPIEGARMI COSA?!

-Gli lanciai addosso il reggiseno con rabbia.-

Nora: SEI UN VERME, MI FAI SCHIFO! GODITI LA TUA SGUALDRINA STRONZO!

-Ripresi la valigia che avevo poggiato all’ingresso e me ne andai sbattendo la porta. Come avevo fatto a non accorgermene prima?! Da quanto mi tradiva? Ero furiosa. Entrai in macchina ed iniziai a guidare il che mi calmò e la mia rabbia si trasformò in tristezza. Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Avevamo deciso di ricominciare. Come faceva a guardarmi negli occhi e dirmi “ti amo” quando andava a letto con un’altra? Ero stata così stupida a pensare che fosse cambiato! Non resistetti e scoppiai a piangere in macchina. Il tempo rispecchiava il mio umore nero. Il cielo era scuro. Il vento forte mi sbatteva sul parabrezza della macchina foglie e insetti e la forte pioggia mi impediva di vedere bene. Parcheggiai e appena uscii dalla macchina le mie lacrime si confusero con la pioggia. Ero completamente fradicia non avendo un ombrello. Mi sarei presa un bel raffreddore, ma non m’importava, avevo il cuore distrutto. Salii le scale di quell’appartamento che conoscevo meglio delle mie tasche e bussai alla porta. Ero proprio convinta a farmi del male quella sera. Mi aprì quella ragazza così familiare ridendo. Mi guardò e tornò seria.-

Ashley: Che cosa ci fai qui?! E in queste condizioni soprattutto!
Nora: Lukas mi ha tradita

-Non riuscii a trattenere le lacrime che scendevano giù senza darmi tregua. Ashley mi guardò per qualche secondo, poi mi strinse in un abbraccio facendomi entrare in casa.-

Ashley: Coraggio entra al calduccio
Nora: Ash, io..
Ashley: Lo so tesoro. Ora ci penso io a te, non preoccuparti!
 



Salve a tutti :) eccomi qui con un nuovo episodio! Che ne pensate? Un bacio Sum <3

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Capitolo 12
*** Tutto cambia ***


- Tutto cambia -


 

Grace.




-Quel sabato pomeriggio io, Nate, i ragazzi e Connie andammo allo skate parck. Dopo aver fatto un paio di volte le rampe mi sedetti sullo skate e Connie si avvicinò a me.-

Connie: Ho bisogno di parlarti!

-Mi trascinò per la maglietta ed entrammo nel bar di Joel .-

Grace: Cosa devi dirmi di così importante che i ragazzi non possono sentire?

-Ci sedemmo e ordinammo due coca cole al limone.-

Connie: Penserai che sono pazza. In fondo da quanto vi conosco? Un mese e mezzo?
Grace: Si, più o meno! Dai sputa il rospo! Cosa c'è?
Connie: Mi piace Kyle!

-La guardai. Non capivo.-

Grace: Perché dovrei pensare che tu sia pazza?! Cioè, voglio dire a me piacciono tutti!

-La vidi sgranare gli occhi.-

Connie: Cosa??
Grace: Beh se non mi piacessero non ci uscirei, ti pare?!

-Lei parve sorpresa. Aveva capito qualcosa. Ero io a non capire lei che rise.-

Connie: Oh Grace! Non hai capito! Io credo di essere innamorata di Kyle, non mi piace come piace a te. C'è di più sotto

-Continuavo a non capire. Cosa voleva dire?-

Grace: Ok non ti segu..

-Improvvisamente capii.-

Grace: Lo vuoi baciare!! Voi essere la sua fidanzata

-La vidi arrossire e annuì.-

Grace: NOO! Ti prego Connie non abbandonarmi anche tu! Perché non ti sta bene uscirci e basta? Guarda me e Nate stiamo alla grande! Eppure non siamo innamorati. Dio, non voglio neanche pensarci
Connie: E’ così fastidioso per te che mi piaccia Kyle?
Grace: Non mi da fastidio quello. Io lo dico per te Connie, se ci entri non uscirai mai più dalla rete degli innamoramenti. Io lo so, ho visto le mie sorelle!!
Connie: Grace tu non capisci!! E' una cosa che non posso controllare. Non riesco a non guardarlo, a non messaggiarci quando non siamo insieme.. e poi lui è così carino con me. Mi tratta come Nate tratta te! Insomma voi due sembrate fidanzati
Grace: Cosa?? Ma non è vero, io e Nate siamo fratelli
Connie: Magari per lui non è così

-Rimasi spiazzata da quella risposta e scossi la testa.-

Grace: No assolutamente no! Te lo garantisco. Io e Nate non ci pensiamo proprio a fidanzarci, ne tra di noi e ne con altre persone. A me fanno schifo gli innamorati. Tu e Kyle cercate di non fare gli sdolcinati quando ci sono io. Se tu vuoi rovinarti questa vita da favola fai pure

-Rise.-

Connie: Non sai cosa ti perdi. E comunque dovresti stare più attenta ai comportamenti di Nate. E' incredibilmente dolce con te
Grace: Dolce?! Ma non è vero!

-Bevve l'ultimo sorso di coca cola-

Connie: Io, fossi in te starei attenta anche ad Elisabeth, insomma si vede lontano un miglio che ci prova con Nate
Grace: Nate non la vorrà mai! Lo conosco. La odia quanto me. E poi te l'ho detto, non abbiamo intenzione di innamorarci, è solo una perdita di tempo

-Mi guardò e sospirò.-

Connie: Vedremo tra qualche tempo!

-Finii di bere la coca cola e pagammo.-

Grace: Andiamo, torniamo dai ragazzi, ci staranno aspettando.

-Mentre andavamo allo skate parck mi sorse un dubbio.-

Grace: Perché oggi non hai fatto nemmeno una rampa?
Connie: Non posso, non mi sento tanto bene
Grace: Hai la febbre?

-Connie rise.-

Connie: Oh non in quel senso! Sai non è tanto comodo fare le rampe con il ciclo, almeno tu in questo puoi capirmi. Non so come fai a tenere certe situazioni nascoste ai ragazzi

-Sgranai gli occhi. Non sapevo come rispondere, non potevo dirle che non mi era ancora arrivato il ciclo, sarebbe stato imbarazzante. La verità è che non capivo cosa si provava, non me n'ero mai preoccupata. Connie era la mia unica amica ragazza, erano tutti contenti che ne avessi trovata una, non volevo compromettere la nostra amicizia, così mentii spudoratamente cercando di essere più naturale possibile.-

Grace: Beh vedi, dopo un po' ci fai l'abitudine! Sai le scuse sono il mio forte
Connie: E Nate non lo ha mai capito? Si insomma, voglio dire, sa cosa stai per dire ogni volta che provi ad aprire bocca e non capisce quando menti?

-Ma perché era così cocciuta? Mi piaceva quel suo lato testardo però mi stava davvero portando all'esasperazione. Non sapevo più che inventarmi, quando finalmente raggiungemmo gli altri.-

Nate: Hei, ma dove siete state?
Grace: Ci siamo prese una coca cola!

-Nate sorrise.-

Nate: Limone eh?
Grace: Ovviamente!
Tommy: Certo che potevate anche invitarci
Connie: Mi dispiace, dovevamo parlare di cose da donne
Tommy: Addirittura? Cosa non potevamo sentire?!

-Tommy era il più impiccione di tutti. Tra lui e Connie non saprei dire chi fosse il più testardo. Tra quei due non c'era tanto feeling se devo essere sincera. Non che litigassero, ma si lanciavano spesso frecciatine. Connie sorrise.-

Connie: Stavamo parlando del ciclo! Tu ne sai qualcosa Tommy?!

-Appena sentimmo la parola ciclo uscire dalla bocca di Connie io mi sentii le guance prendere fuoco e Nate subito si voltò verso di me. Mi fissò per un po', ma faci finta di niente. Volevo che quella conversazione finisse al più presto. Prima dell'arrivo di Connie non mi ero mai sentita in imbarazzo con i ragazzi, poi quando arrivò lei, capitò più di una volta di parlare di cose "da ragazze", davanti ai ragazzi. Per esempio da quando lei è entrata a far parte del gruppo, quando andiamo da Starbucks ci fermiamo sempre a guardare le vetrine dei negozi, mentre i ragazzi sbuffano e cercano di trascinarci lontano dalle vetrine. Inizialmente anche io sbuffavo ed ero io a trascinare Connie, ma ormai mi ero abituata a guardare le vetrine e a desiderare degli abiti che non avrei mai messo prima.-

Tommy: Chi delle due lo ha?

-In quel momento fu tutta la mia faccia a prendere fuoco. Per i ragazzi avevo il ciclo. Avrei solo voluto urlare a tutti di farsi gli affaracci loro. Per fortuna intervenne Nate.-

Nate: Dai Tommy, piantala. Non sono affari tuoi!

-Quanto posso amare questo ragazzo?!Cioè, amare si fa per dire, lo sapete vero? Non che io sia innamorata di lui! Oh no no! Nate mi mise il braccio intorno alle spalle.-

Nate: Mi accompagni da Starbucks?

-Annuii.-

Grace: Va bene! Ragazzi cosa volete? Stiamo andando da Starbucks!

-Vidi Kyle avvicinarsi a Connie e sussurrarle all'orecchio qualcosa. Lei rise imbarazzata e gli diede un bacio sulla guancia. Poi si
concentrarono su di me.-

Kyle: Io e Connie niente grazie! Andiamo a farci un giro
Tommy: E lo skate?
Kyle: Lo puoi portare tu a casa mia?

-Tommy sbuffò. Però non gli costava niente fargli quel favore, lui e Kyle abitavano nella stessa strada.-

Tommy: Ok!
Kyle: Grazie amico!
Nate: Divertitevi
Connie: Anche voi!

-Mi fece l’occhiolino e scossi la testa.-

Grace: Ciao!

-Quando li vedemmo sparire, Jason e Tommy mi dissero ciò che volevano e io e Nate ci avviammo verso Starbucks .-

Nate: Ti va di allungare un po' il giro?
Grace: Si, perché no! Sai ieri ho visto Scooter!

-Lui sorrise.-

Nate: Ah si? Come sta?
Grace: Molto bene! William lo sta addestrando, si siede, ti da la zampa e sta a cuccia. Adesso sta imparando a rotolare! E poi devi vedere quanto è cresciuto..


 

Nate.




-Era così felice dei progressi di Scooter, adorava quel cane. William era stato davvero gentile a prenderlo con sé. Mentre Grace continuava a parlare continuavamo a camminare e ripensai a ciò che mi disse William "Il liceo sarà il tuo regno se giochi bene le tue carte" "Sfrutta questa occasione, se il tuo cuore non è già impegnato Nate!". Non riuscivo a togliermi quelle parole dalla mente. Il mio cuore era impegnato, eccome se lo era. In quel momento tornai alla realtà e mi fermai prendendo il braccio a Grace.-

Grace: Perché ti sei fermato? Non ti diverte più il mio piano contro quella patetica Elisabeth?

-Mi guardò con aria preoccupata e si avvicinò.-

Grace: Nate ti senti bene? Sei pallido
Nate: Possiamo sederci un momento?

-Lei annuii e ci sedemmo sul marciapiede. Non volevo più aspettare, non riuscivo più a trattenermi. Avrei fatto qualsiasi cosa per quegli occhioni, per quella risata che riscaldava il mio cuore.-

Nate: Senti Grace..

-Scoppiò a ridere.-

Grace: Grace?! Da quando mi chiami con il mio nome? Mi devi dire qualcosa di grave? Del tipo che ti hanno rapito gli alieni e ti hanno ficcato nel cervello un microchip che ti controlla e ti fa fare..

-Non mi trattenni più e mi avvicinai a lei per baciarla, ce l'avevo quasi fatta quando si spostò.-

Grace: Ma che fai?!
Nate: Io credo di amarti Grace, volevo baciarti

-Lei mi guardò sconvolta per qualche secondo. Poi la vidi diventare sempre più rossa dalla rabbia. Non stava per dirmi nulla di buono.-


 

Grace.




-Non ci potevo credere. Lo aveva fatto davvero? Ma che gli diceva il cervello? Da quando gli passavano per la testa quelle idee?.-

Grace: Non fare lo stupido Nate!
Nate: Lo stupido? E chi lo sta facendo?
Grace: Tu! Dicendo queste cose!!
Nate: E' la verità
Grace: No! Tu non mi ami e io non ti amo
Nate: Si, diavolo! Io ti amo
Grace: SMETTILA!

-Mi alzai in piedi. Finalmente avevo capito il perché del suo comportamento.-

Grace: No, tu non mi ami! Noi siamo amici. Lo so perché mi stai dicendo queste cose Nate
Nate: No, non lo sai. Io questi sentimenti li ho scoperti quando sono partito a New York da papà
Grace: Non è vero! Sei tornato da quasi due mesi ormai e salta fuori proprio ora?! Tu me lo stai dicendo perché pensi che abbia il ciclo non è così? Sei geloso perché hai saputo che Tommy è andato a letto con quella ragazza del terzo anno e ora pensi di pareggiare i conti venendo a letto con me! Ma tu non mi ami, non sai cosa vuol dire amare, come non lo so io. Vuoi solo vincere una scommessa. Perché mi fai questo? Sono la tua migliore amica
Nate: STAI DICENDO UN MARE DI IDIOZIE! Perché non credi che i miei sentimenti siano reali eh? Non m'interessa di Tommy, è un cretino che ha sprecato la sua prima volta! Non m'importa del tuo ciclo Grace, ma fammi capire. Tu pensi che io ti stia dicendo che ti amo solo perché ho scoperto che ti è arrivato il ciclo, ciò vuol dire che sei cresciuta e che sei pronta a fare sesso?! Ma è un ragionamento da pazzi, diavolo!
Grace: Non fare il finto tonto! Lo so che ci hai pensato quando Connie ha risposto a Tommy al parco. Ti ho visto mentre mi fissavi
Nate: Ok ho pensato a te in quel momento, lo ammetto. Ma non ho pensato tutto ciò che hai detto tu
Grace: Puoi pensare e dire quello che vuoi tanto è tutto inutile e mi dispiace per le tue fantasie perché il ciclo non mi è ancora arrivato ok?!

-Improvvisamente sentii i miei occhi umidi, poco dopo le lacrime mi scivolarono sul volto. Nate mi guardò e cercò di abbracciarmi ma mi spostai ancora una volta.-

Nate: Oh Grace

-Probabilmente provò pena per me. Lo vedevo, era davvero dispiaciuto.-

Grace: Ti prego lasciami in pace
Nate: No, non posso. Non puoi chiedermi questo. Sei la mia migliore amica e ti amo! E' forse vietato?
Grace: Non puoi amarmi ed essere il mio migliore amico Nate!
Nate: Mi stai dando un ultimatum?

-Non lo guardai, lui si avvicinò e mi accarezzò il viso asciugandomi le lacrime che continuavano a scendere. Rabbrividii.-

Nate: Non puoi farlo, non VUOI farlo Grace!
Grace: Lo sto facendo Nate. Lasciamo le cose come stanno, non complichiamole, ti prego
Nate: Io non posso più nascondere ciò che sento per te Grace. Se mi stai vicina voglio stringerti e baciarti! Non mi puoi chiedere di stare male solo perché tu hai paura di andare avanti
Grace: Io non ho paura! Solo non voglio complicare le cose tra noi. Diavolo stavamo così bene!!
Nate: Era inevitabile Grace! Si cresce, non siamo più bambini. Io ti voglio mia, non voglio più essere solo il tuo migliore amico
Grace: Sei proprio convinto eh? Non cambierai idea vero?

-Nate annuì serio.-

Grace: Mi dispiace, allora la nostra amicizia finisce qui
Nate: Perché ti comporti così? Stai rovinando tutto
Grace: Tu hai rovinato tutto. Ciao Nate

-Mi voltai e iniziai a camminare verso il parco con le lacrime che continuavano a scendere senza sosta. Presi lo skate dalla panchina e tornai a casa dopo aver salutato i ragazzi. Ne ero certa, da quel momento la mia vita sarebbe andata a rotoli.-


 

Nora.




-Il pomeriggio quando mi svegliai vidi Ashley seduta sulla poltrona che mi guardava con una tazza di cioccolata calda in mano. Sorrise.-

Ashley: Sapevo che l’odore della cioccolata ti avrebbe fatta risvegliare Manson!

-Mi misi a sedere sul divano sorridendo.-

Nora: Hei..
Ashley: Non preoccuparti c’è una tazza anche per te

-Si alzò poggiando la sua tazza sul tavolino. Andò in cucina versò della cioccolata in un’altra tazza e me la portò.-

Ashley: Goditela, ti farà sentire meglio
Nora: Grazie!

-La presi dalle sue mani e ne bevetti un sorso. Poi guardai Ashley.-

Nora: Scusa se ti ho disturbato. Cercherò subito un nuovo appartamento dove stare
Ashley: Ma scherzi?! Questa è casa mia quanto tua Nor!
Nora: Si, ma me ne sono andata, lasciandoti con tutto il casino della perdita. Non è giusto
Ashley: Facciamo una cosa, se lavi i piatti per un mese siamo a posto
Nora: Così va bene!

-Sorrisi, poi mi ricordai di un piccolo particolare.-

Nora: Ma come facciamo? Qui ci sono solo due camere da letto e la mia ora è di Yuki, non voglio che vada via per colpa mia. Quella ragazza ha bisogno di questo appartamento
Ashley: Puoi dormire in camera mia momentaneamente, poi troveremo una soluzione
Nora: Sei la migliore!
Ashley: Lo so, lo so!

-Tirò fuori il suo solito sorriso sicuro e scoppiammo a ridere. Poi tornai seria.-

Nora: Ash, mi dispiace per ciò che è successo tra noi. Le cose che ti ho detto sono state orribili. E’ solo che ero così arrabbiata. Tutti non facevate che ripetermi sempre la stessa cosa e io sapevo che era vero. Volevo solo credere che lui fosse cambiato
Ashley: Tesoro è tutto ok! Sapevo come ti sentivi e forse è vero, sono stata un po’ antipatica e stressante anche io

-Sorrisi. Poi mi fece la domanda a cui non avevo voglia di rispondere.-

Ashley: Cosa farai con Lukas?

-Sospirai.-

Nora: Credo gli manderò un messaggio. Non voglio nemmeno vederlo quando vado a prendere le mie cose
Ashley: Lo prenderei a calci in culo da parte tua!
Nora: Se lo meriterebbe!

-In quel momento il mio cellulare squillò. Ashley lo prese dal tavolino e guardò il display.-

Ashley: Dust?! E chi sarebbe questo….. Oddio!! Non dirmi che stai sentendo quello schianto di barista del pub?!

-Risi mentre il cellulare continuava a squillare cercando di prenderlo dalle mani di Ashley.-

Nora: Dai piantala!! Dammi il telefono che poi riattacca
Ashley: Sarebbe un vero peccato no?

-Rispose al telefono.-

Ashley: “Pronto?! Questa è la segreteria telefonica di Nora Manson, non so se potrà accettare la sua telefonata. Se è un ragazzo sexy prema uno, se è un secchione prema due e se è uno sfigato colossale si cancelli dalla faccia della terra!”

-La guardai esterrefatta! Chissà cosa avrebbe pensato Dustin! Mi diedi una manata sulla fronte potevo fare solo quello.-

Ashley: “Ma no!! Non c’è gusto con te! Sappi che sei veramente un perfetto rovina-divertimento.. Si esatto!.. Ok ora te la passo! Ciao scemo!”

-Mi diede il telefono in mano.-

Ashley: E’ tutto per te!

-Risi e risposi.-

Nora: “Ok ti chiedo scusa da parte di Ashley! Sappi che l’hai fatta arrabbiare!”

-Lui rise.-

Dustin: “Solo perché l’ho riconosciuta subito?!”
Nora: “Esatto! Quando fa così devi stare al suo gioco”
Dustin: “Ah si? La prossima volta non sbaglierò. Però per curiosità quale tasto avrei dovuto premere?!”
Nora: “Decisamente il primo”
Dustin: “Che onore detto da te!”

-Rise poi riprese a parlare.-

Dustin: “Avete fatto pace eh?”
Nora: “Si! Mi sento molto meglio ora. Però ho preso un’altra grande botta. Da ieri notte sono single”
Dustin: “Cosa è successo con Lukas?”
Nora: “Mi tradiva”
Dustin: “Che verme! C’era d’aspettarselo”
Nora: “Già!”
Dustin: “Come stai?”
Nora: “A dire la verità oggi sto bene. Non so come sia possibile. Ieri quando l’ho scoperto sono andata su tutte le furie ed ero a pezzi. Sono arrivata da Ashley, abbiamo parlato, ho dormito e oggi mi sento meglio. Mi sento finalmente libera. Adesso voglio godermi la vita da single”
Dustin: “Ah si?”
Nora: “Si! Niente ragazzi fissi! Basta!”
Dustin: “Ti sento decisa”
Nora: “Lo sono! Senti ho bisogno di un favore”
Dustin: “Dimmi”
Nora: “Mi accompagneresti all’appartamento stasera? Dovrei prendere le ultime cose”
Dustin: “Certo! Dove passo a prenderti?”
Nora: “Da Ashley, ti mando l’indirizzo per messaggio”
Dustin: “Perfetto! Allora a stasera!”
Nora: “A dopo Dust! Ciao”
Dustin: “Ciao bellezza”

-Chiusi la chiamata e poggiai il telefono sul tavolino. Ashley mi guardò.-

Ashley: Sei seria?! Tu single?!

-Scoppiò a ridere.-

Nora: Che c’è?! Si, sono seria
Ashley: Andiamo Manson tu non sei una tipa da una botta e via. Quello stile di vita non fa per te
Nora: Vedremo. Per ora ci voglio provare
Ashley: Sono curiosa di sapere quanto durerà
Nora: Ti sorprenderò!
Ashley: Non aspetto altro

-Rise.-

Ashley: Coraggio! Ora sistemati, andiamo a pranzo fuori e in ritardo visto che hai dormito fino a mezz’ora fa! Ho voglia di hamburger e patatine
Nora: Dimentichi la parte migliore

-Mi guardò curiosa.-

Nora: Ci sta anche una bella fetta di torta
Ashley: Hai ragione, come si fa a dire di no alla torta?!

-Ridemmo, ci preparammo e uscimmo a pranzo. Saremo tornate a casa rotolando.-


 

Haylie.




-Mangiavo un muffin al cioccolato in cucina quando vidi Grace entrare in casa come una furia sbattendo la porta principale.-

Haylie: Non c’è bisogno di sfondare la porta Grace!

-I suoi lunghi e mossi capelli scuri le coprivano la faccia.-

Grace: Lasciami in pace!

-Buttò lo skateboard in salotto sopra il divano.-

Haylie: Portalo in camera!

Grace: Da quando sei diventata la mamma?! Fatti gli affaracci tuoi

-Quella ragazzina mi stava facendo passare tutto il buon umore. Non volevo rovinarmi la domenica sera per lei. Sbuffai, buttando la carta del muffin nella pattumiera.-

Haylie: Quando diavolo crescerai Grace??!

-Si voltò e mi fissò mostrandomi il suo viso. Vidi i suoi occhi umidi e i segni delle lacrime sulle sue guance rosse. Sembrava così arrabbiata, non l’avevo mai vista così isterica.-

Grace: VAFFANCULO HAYLIE!

-Rimasi di sasso mentre la guardavo salire le scale. Aveva avuto una brutta giornata? Mah! Feci spallucce rispondendo a me stessa. Finii di prepararmi, William sarebbe passato alle 20:00. Quella sera avrei conosciuto i suoi amici, veri amici. Ero così eccitata all’idea! Mamma e papà tornarono da lavoro e iniziarono a preparare la cena. Alle 20:10 sentii il claxon suonare, salutai tutti, uscii di casa e mi sedetti in macchina. Subito baciai Will.-

William: Eccitata?!
Haylie: Non immagini quanto!
William: Andiamo allora!

-Sorrise e partì.-

William: Andrà tutto alla grande scricciola. Vedrai ti adoreranno, Kiki soprattutto!
Haylie: Speriamo. La tua migliore amica d’infanzia mi spaventa un po’
William: Non preoccuparti! Stasera ci divertiremo
Haylie: Tu sicuramente!

-Sorrise, parcheggiò e scendemmo. La casa non era tanto grande ed era abbastanza malandata. Non dissi nulla a William che subito suonò. Sentimmo delle voci avvicinarsi “No, non può essere lui! Quando mai suona?!” Subito ci aprì una ragazza dai capelli rossi e una carnagione chiarissima. Era stupenda a dire la verità. I suoi occhi celesti sembravano scavarti dentro. Appena vide Will gli diede un colpo.-

Kiki: Pagherai per avermi fatta alzare dal divano! Che bisogno avevi di suonare? Non lo fai mai!

-Io li guardavo incredula. Come poteva Will entrare a casa degli altri senza suonare e senza essere invitato ad entrare?-

William: Oggi abbiamo un ospite, non potevo fare il maleducato!

-Rise guardandomi. Anche Kiki mi fissò per un po’.-

Kiki: Coraggio entrate!

-Entrammo e vedemmo un altro ragazzo, biondo, molto alto e dagli occhi chiari.-

Steven: Ah finalmente ci fai conoscere questa famosa ragazza!
Kiki: Finalmente William non farà più la candela vorrai dire
William: Che amichetta simpatica!

-Ridendo le scompigliò i capelli e lei gli pizzicò il braccio. A ogni secondo che passava rimanevo sempre più scioccata per il loro comportamento. Non avevo mai visto Will comportarsi così. Si picchiavano ma si volevano un sacco di bene e se si fossero odiati…. Si sarebbero ammazzati? Mah.-

Kiki: Sono Kimberly!
William: Per gli amici Kiki

-Lei subito acidamente bloccò William.-

Kiki: Si appunto. Per gli amici!

-Avevo trovato qualcuna più antipatica di Grace e a quanto pare nemmeno io le stavo simpatica per un motivo a me sconosciuto tra l’altro!-

Haylie: Piacere Haylie Manson

-Le tesi la mano ma lei non la strinse.-

Kiki: So chi sei!
Haylie: Oh già, William ti avrà parlato..
Kiki: Non è stato William
Steven: Io sono Steven, piacere!
Haylie: Piacere

-Sorrisi e lui mi abbracciò. Poi si buttò sul divano a fianco alla ragazza. Anche Will si era già accomodato.-

William: Andiamo scricciola, buttati qui con noi

-Mi avvicinai, un po’ infastidita da Kimberly e mi sedetti a fianco a Will che iniziò una nuova conversazione.-

William: Gli altri?
Kiki: Hanno dato forfait! Siamo solo noi tre!

-Mi guardò e sorrise falsamente.-

Kiki: Ops quattro!

-Decisi di fare la superiore.-

Haylie: Tu e Steven da quanto state insieme?
Steven: Tre anni

-Sorrise orgoglioso.-

Kiki: Non fare tanto lo spiritoso! Potrei lasciarti da un momento all’altro

-Me lo sentivo, dentro me stava crescendo un grande odio per quella smorfiosa. Erano tutti gentili e lei non si sforzava minimamente di esserlo con nessuno. Nemmeno con il suo fidanzato. Povero ragazzo.-

Steven: Scusa Haylie se non te lo chiedo, ma so che tu e William state insieme da più o meno due mesi e mezzo! Non fa altro che parlare di te

-Diventai rossa sorridendo e accarezzai il braccio di Will.-

Haylie: Oh!
Steven: T’imbarazzi per così poco?!
William: Ve lo avevo detto che era timida

-Mise il braccio sulle mie spalle avvicinandomi a lui.-

Kiki: Non sopporto la timidezza!

-Non avevo dubbi!-

Steven: Non ascoltarla è sempre così acida ma poi ci fai l’abitudine!

-Sorrise e Kimberly gli lanciò con forza un cuscino.-

Kiki: FOTTITI!

-Non riuscivo a credere che una ragazza così bella fosse così rozza. Non aveva un briciolo di umanità. Mi guardai intorno. Certe parti della casa cadevano a pezzi. Il vetro di una finestra era filato e la tenda strappata. Kimberly mi guardò.-

Kiki: Cosa c’è principessa questa casa non ti garba?! Lì c’è la porta, faresti un favore a tutti
William: KIKI PIANTALA ORA! STAI DIVENTANDO INSOPPORTABILE
Haylie: Will non è successo niente. Tranquillo!

-Gli diedi un bacio sulla guancia per calmarlo. Kimberly ci guardò poco preoccupata.-

Kiki: Tra voi non potrà mai funzionare!
William: Non sono affari tuoi questi
Haylie: Come sarebbe a dire scusa?!
Kiki: Siete troppo diversi per durare
Haylie: E tu che ne sai? Nemmeno mi conosci! Dureremo, perché io conosco bene William e lui conosce bene me! Ci siamo accettati
Kiki: Immagino quanto vi conosciate a fondo dopo solo tre mesi che state insieme
Steven: Ora finiamola! Non roviniamo la serata, prepariamo qualcosa da mangiare
William: Si, mi sembra un’ottima idea!
Haylie: D’accordo! Potrei fare una crostata alle noci per tutti!

-Sia Steven che Kimberly mi guardarono, poi lei scoppiò a ridere.-

Kiki: Oh si! Conosci davvero molto bene William
William: Finiscila Kiki!

-Lo guardai disorientata. Cos’avevo detto?! Lui mi strinse la mano accarezzandola.-

William: Scricciola, vedi, non posso mangiarne!
Haylie: Perché?
Kiki: E’ allergico alle noci! Però se il tuo intento è quello di ucciderlo fai pure

-Mi venne da piangere e abbassai la testa. William lo capì e mi tirò su il mento mentre Kimberly e Steven andavano in cucina.-

William: Tesoro non preoccuparti!

-Mi accarezzò e mi baciò.-

William: Kimberly sta facendo la stronza! Sii superiore
Haylie: Non ce la faccio Will! Mi sento così a disagio..
William: Non devi sentirti così. Stai andando alla grande! Sei stupenda, Steven ti adora
Haylie: Kimberly no però!
William: Tranquilla!

-Mi ribaciò e andammo in cucina dove William si stava per agganciare ad un chiodo sporgente.-

Haylie: Tesoro attento!

-Lo tirai indietro e lui notò il chiodo, poi si voltò accarezzandomi il viso.-

William: Mi hai salvato mia eroina!

-Risi.-

Haylie: C’è mancato poco. Questa casa è..

-Kimberly non mi fece finire di parlare che furibonda si girò verso di me sbattendo l’anta del mobile.-

Kiki: Una topaia stavi per dire forse?! Senti un po’ piccola smorfiosa figlia di papà riccona, se non ti sta bene questa casa vattene! Non ti sopporto e non ti approverò mai perché so che non sei per niente il tipo di William! Pensi veramente che lui provi grandi sentimenti per te? Ti sbagli di grosso, ti porterà a letto e ti lascerà con una scusa. Non è amico di Simon per niente! Tu sei solo una ragazzina egoista che pensa solo a quanto sia stato ingiusto il mondo con lei quando invece ha sempre avuto tutto dalla vita e non sa minimamente cosa vuol dire doversi arrangiare senza l’aiuto del paparino! Le persone come te mi fanno schifo e tu William dovresti vergognarti, perché anche tu un tempo odiavi questo genere di persone! Lei ti sta rovinando

-Quelle parole mi distrussero. Le lacrime scendevano sul mio volto arrabbiato. Io non ero ciò che aveva descritto lei. Non ero così e William mi avrebbe odiata?! Voleva solo portarmi a letto? Era vero? Quella sera scoprii di non conoscere poi così tanto il mio fidanzato. Non avevo più nessuna certezza. Non potevo stare un minuto di più in quella stanza. Avrei voluto urlare, risponderle, perché mi aveva trattato malissimo, ma non ci riuscii. E continuando a piangere e singhiozzare riuscii a dire solo..-

Haylie: Scusate, tolgo il disturbo!

-William era furioso con Kimberly.-

William: Hai fatto proprio la stronza Kimberly! COMPLIMENTI!

-Mi raggiunse e abbracciandoci andammo alla macchina. Quella serata che tanto aspettavo si era trasformata in uno schifo. Ci mancavano solo altri nemici, iniziavo a rimpiangere la mia vecchia vita da solitaria.-



Salve popolo :) Alloraaa ho delle cosine da dire. So che avete aspetato l'eternità per questo capitolo, però magari se vedessi qualche recensione in più potrei caricare molto molto prima! Che ne dite di due recensioni per il prossimo episodio?! Le accetto sia belle che brutte, ho bisogno di migliorarmi. Inoltre vi posto le foto di Kimberly e Steven, ciccini loro! Se caricherò presto dipende da voi :) Ora scappo! Sum <3 <3 <3


 

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Capitolo 13
*** Segreti da scoprire ***


-Segreti da scoprire-


 

Dustin.




-Dovevo passare a prendere Nora per andare all’appartamento. Mi stavo agganciando la camicia quando il cellulare squillò. Guardai chi era. Mia madre. Ero tentato dal non rispondere però poi il mio buon senso mi fece cambiare idea.-

Dustin: “Adesso che c’è?”
Stella: “Finalmente riusciamo a rintracciarti! Perché non rispondi mai al telefono?”
Dustin: “Ho da fare mamma! Non mi sto certo divertendo, lavoro e studio. Perché mi hai chiamato?”
Stella: “Dovresti passare a casa ogni tanto! Colin sente la tua mancanza, non riesce più a dormire e si rifiuta di andare all’asilo”
Dustin: “Deve andarci all’asilo. Tu e papà non potete farvi mettere i piedi in testa da un bambino di tre anni! Portatelo a forza”
Stella: “Dustin, ha bisogno di te!”
Dustin: “Io più di così non posso liberarmi, perciò trovate il modo di far andare bene le cose”
Stella: “Quando tornerai a casa?”
Dustin: “Per le vacanze di Natale forse”
Stella: “Non puoi passare a casa solo per due minuti tra l'altro quando il bambino è all'asilo e poi tornate al tuo appartamento a Riverside!”
Dustin: “Mamma sono adulto, so io cosa devo fare! Non intrometterti ok?”

-La sentii sospirare.-

Stella: “Possibile che dopo quattro anni questa situazione ti faccia ancora tanto paura Dustin?  Se sei veramente adulto, prenditi le tue responsabilità!”

-La conversazione stava iniziando a farmi innervosire.-

Dustin: “COSA DIAVOLO CREDI CHE STIA FACENDO EH?! NON E’ FACILE MAMMA, PER NIENTE!”
Stella: “Lo so tesoro”
Dustin: “Ora ho da fare! Ciao mamma”
Stella: “Ciao e fatti vivo ogni tanto!”

-Spensi la chiamata, finii di prepararmi, presi le chiavi e andai da Nora. Suonai il claxon e la vidi scendere. Era magnifica, davvero. Salì in macchina e mi diede un bacio sulla guancia. Mi migliorò la giornata.-

Nora: Grazie!
Dustin: Per cosa?

-Sorrisi e partii.-

Nora: Perché ci sei sempre per me. Sei il mio angelo custode
Dustin: Non voglio lasciarti sola. Mi piace la tua compagnia
Nora: Vale lo stesso per me! Ma oggi non lavori?
Dustin: No, mi sono preso un giorno libero
Nora: Per me?

-Mi fissò molto attentamente con i suoi bellissimi occhioni nocciola.-

Dustin: Diciamo di si!
Nora: Non avresti dovuto Dust
Dustin: Troppo tardi!

-Ridemmo insieme.-

Nora: Dato che non lavori, ti andrebbe di cenare a casa mia?
Dustin: Con Ashley? Quella pazza mi ammazza

-Rise.-

Nora: No, Ashley non c’è! Esce con un certo Toby stasera e neanche Yuki c’è!
Dustin: Chi sarebbe Yuki?
Nora: Oh. Quando me ne sono andata Ashley ha affittato la mia camera a Yuki, una ragazza che viene dal Giappone
Dustin: Forte!
Nora: Già! E’ simpatica e sembrerebbe una santa. Non si lamenta mai del disordine di Ashley e del suo caratterino
Dustin: Magari è terrorizzata! Chi non lo sarebbe?
Nora: Può essere!

-Rise ancora.-

Nora: Se avrà dei figli poveri loro, soprattutto se saranno maschi!
Dustin: Cos’ha contro i maschi?
Nora: Dice che non si vuole ritrovare la casa puzzolente e il giardino distrutto dalle pallonate

-Io sorrisi e lei scosse la testa.-

Nora: A me invece non importa che siano maschi o femmine. Insomma sono pur sempre sangue del tuo sangue no? Non credo avrei mai preferenze


 

Nora.




-Lui mi guardò sorridendo.-

Dustin: Sai ti vedo bene con dei bambini. Insomma sei dolce e buona e affettuosa

-Mi sentii arrossire.-

Nora: Oh grazie! Tu cosa preferiresti maschi o femmine?

-Non fece in tempo a rispondere perché vidi la macchina di Lukas e lo bloccai.-

Nora: Non voglio crederci!
Dustin: Che succede?

-Mi guardò spaesato.-

Nora: Quella è la macchina di Lukas! Gli ho mandato un messaggio  dicendogli di non farsi trovare in appartamento e invece è qui!

-Parcheggiò e scendemmo dalla macchina. Entrammo e salimmo le scale.-

Nora: Prima facciamo e prima ce ne andiamo!
Dustin: Sono d’accordo!

-Entrai e quell’idiota di Lukas mi aspettava.-

Lukas: Ciao!
Nora: Prendo le mie cose, ti ri do le chiavi e me ne vado!

-Entrai in camera da letto presi le mie cose e le buttai dentro il borsone. Stare in quella casa m’innervosiva. Lukas mi raggiunse in camera mentre Dustin entrava in casa curioso.-

Lukas: Amore, pensavo che avremmo parlato!
Nora: Punto primo non chiamarmi così e punto secondo il messaggio non era così difficile da comprendere, era abbastanza chiaro!
Lukas: Ti prego, parliamo!

-Mi prese il braccio ma io gli feci mollare la presa-

Nora: Non voglio parlare Lukas! Le uniche cose che posso dirti sono che mi fai schifo e di andare al diavolo, tu e la tua amante
Lukas: Ti prego fammi spiegare
Nora: Spiegare che cosa? Che sei inciampato dentro perizoma zebrato di quella ragazza?! Cosa c’è da spiegare Lukas? Niente, non c’è un bel niente da spiegare
Lukas: Ero così arrabbiato per quella storia che non riuscivo a farti..
Nora: Oh adesso saresti la vittima? Ma per favore! Sapevi benissimo che ci stavo molto più male di te, perché ero io il problema
Lukas: Lo so! Ma ho pensato che potesse essere anche causa mia!


 

Dustin.




-Ascoltavo il discorso seduto sul divano. Ero senza parole. Quel tizio era un vero verme, non si meritava nemmeno un’unghia di Nora.-

Nora: Ah così hai pensato bene di fare la prova con altre ragazze non è così? In modo da avere la coscienza pulita e potermi rinfacciare che sono IO il problema. Sei veramente uno stupido, imbecille, senza cervello Lukas!

-Lui era esageratamente vicino a Nora. Quella poca distanza tra loro mi spaventava e avevo ragione. Le riprese il braccio, questa volta stringendolo forte e mi alzai.-

Lukas: Non permetterti di parlarmi così chiaro?! Perché ti posso fare molto male

-Stava per darle uno schiaffo, quando gli presi il braccio da dietro girandoglielo, si piegò.-

Dustin: CHE DIAVOLO FAI?! NON AZZARDARTI!

-Mollai con forza la presa spingendolo lontano da lei che subito si rifugiò tra le mie braccia. Sussurrai-

Dustin: Tutto bene?
Nora: Si! Grazie
Lukas: E TU CHI CAZZO SEI? TI DISTRUGGO LA FACCIA
Dustin: Non ce la faresti! Sono troppo veloce per te. Lascia perdere ok? E lascia in pace Nora
Lukas: E’ il tuo nuovo ragazzo?

-Guardò minaccioso Nora.-

Lukas: Pensavo puntassi più in alto degli scarafaggi
Nora: Senti Lukas, piantala! E’ finita, mettiti l’anima in pace. Ora puoi divertirti quanto vuoi
Lukas: Stai tranquilla, lo farò senza avere più te tra i piedi!

-Non ci vidi più dalla rabbia, stavo per dargli un bel pugno sullo stomaco quando sentii la presa di Nora sul mio braccio.-

Nora: Dust, andiamo! Non ne vale la pena.

-Mi calmai sentendo la sua voce e annuii lentamente. Ci voltammo, Nora prese il borsone buttò le chiavi sul letto e uscimmo da quella casa. Appena fummo fuori la strinsi in un abbraccio. Lo sentivo, ne aveva bisogno disperatamente. Tornammo a casa, ordinammo la cena e mangiammo. Dopo aver riordinato ci sedemmo sul divano e Nora accese la tv.-

Nora: Oh no! Danno per la miliardesima volta Harry Potter e il principe mezzo sangue! Mia sorella sarà attaccata al televisore con i pop corn sicuramente!
Dustin: Quale delle due?
Nora: Grace!
Dustin: Oh, la piccolina giusto?
Nora: Esatto! Senti, mi chiedevo se ti andrebbe di conoscere la mia famiglia. Sai sono felice del nostro rapporto e vorrei che tutti a casa ti conoscano e ti amino come ti amo io

-Sorrisi.-

Dustin: Ah si?! Mi ami?

-Mi spinse ridendo.-

Nora: Dai, sai cosa intendo
Dustin: Certo che lo so, come si fa a non amarmi?
Nora: Ma senti questo montato

-Rise e mi avvicinai di più a lei per sentire il suo buonissimo profumo di vaniglia. Lei mi esaminò con il suo dolcissimo e caloroso sguardo, eravamo così vicini da poter sentire l'uno il respiro dell'altra. Era da tanto tempo che non sentivo il mio cuore battere in quel modo.-


 

Nora.




-Mi avvicinavo sempre più a lui perdendomi in quei suoi occhi blu mare che mi avevano segnata fin dalla prima volta. Lo desideravo così tanto. Lui era così perfetto, così diverso da Lukas. Mi accarezzò il viso, fu una dolce e affettuosa carezza. Continuavamo a fissarci.-

Dustin: Sei stupenda!

-In quel momento insieme prendemmo la stessa decisione. Ci avvicinammo lentamente fino a che non sentimmo le nostre labbra sfiorarsi, per poi toccarsi e approfondire quel bacio desiderato da entrambi. Le nostre lingue s'intrecciarono unendosi, proprio come facemmo io e lui poco dopo. Mentre mi faceva sdraiare adagio sul divano ci spogliammo lentamente a vicenda godendoci l'uno il sapore dell'altra. Era tutto così spontaneo e non pianificato che lo rendeva perfetto. Ogni suo tocco mi provocava lunghi e piacevoli brividi. Gemetti mentre continuava a riempirmi di baci sganciandomi il reggiseno, l'unico indumento che avevo ancora indosso, io gli accarezzavo i capelli rispondendo ai suoi baci. Sentivo l'eccitazione crescere ogni secondo di più mentre ci accarezzavamo dolcemente. Lui riprese il fiato per un secondo.-

Dustin: Prendi la pillola?
Nora: Si!

-Lo riavvicinai a me baciandolo. I nostri respiri iniziavano a farsi pesanti quando poi finalmente lo sentii dentro me. Il mio cuore accelerò il battito mentre prendevamo il ritmo. Lui continuava ad accarezzarmi e baciarmi premurosamente poi dopo un po’sussurrò.-

Dustin: E' tutto ok?
Nora: Si, Dustin, sta andando tutto alla...Ah!

-Sentii arrivare un'ondata di piacere immenso che non provavo da tempo ormai. Ero felice, non avevo nulla che non andasse, Lukas era la persona sbagliata. Poi risentii la voce di Dustin sempre più affannata.-

Dustin: Ripetilo, ripeti il mio nome
Nora: Dustin

-Mi ribaciò mentre accelerava e sentii ri aumentare anche la mia eccitazione. Lo incoraggiai.-

Nora: Dustin, ti prego

-Ormai iniziavamo a sudare, avevamo perso la cognizione del tempo. Sentivamo l'eccitazione crescere sempre più fin quando entrambi non raggiungemmo l'orgasmo. Per me il secondo. Solo in quel momento il nostro cuore e il nostro respiro iniziarono a rallentare e ad essere più leggeri e regolari. Eravamo stanchissimi, senza più energie.-

Dustin: E' stato incredibile..
Nora: .. e indimenticabile!

-Dustin fece in tempo a baciarmi dolcemente e a coprirci con la coperta poggiata sul divano e ci addormentammo di botto abbracciati, uno a fianco all'altra.-


 

 Haylie.




-Quella sera William mi riaccompagnò a casa presto. Eravamo tutti e due stanchi ed entrambi avevamo bisogno di pensare. William era mortificato per il comportamento di Kimberly, mi aveva chiesto scusa da parte sua per tutto il tragitto di ritorno. Dopo aver cenato ed essermi fatta una doccia scesi giù in salotto dove Grace aveva monopolizzato la tv. A me non importava cosa si guardava, ma non sopportavo quella demente di mia sorella che anticipava le battute.-

Haylie: La finisci per favore?
Grace: Stavo per smetterla, ma ora dato che so che ti da fastidio continuo
Haylie: Cos'ho fatto di male per meritarmi questa punizione?!

-Anche mamma e papà guardavano Harry Potter con noi. Solo che loro con Grace avevano più pazienza.-

Molly: Coraggio Grace, non fare l'antipatica

-Grace guardò la mamma e finalmente si tappò la bocca, quando sentimmo il campanello suonare. Mi alzai e andai ad aprire la porta. I miei occhi non potevano crederci. Era veramente Kimberly quella davanti a me?.-

Kiki: Ciao!
Haylie: Ciao
Kiki: Speravo potessimo parlare un momento

-La guardai e mi voltai verso il salotto.-

Haylie: Esco un momento, sto rientrando!

-Uscii fuori e chiusi la porta principale.-

Haylie: Cosa vuoi?
Kiki: Farti le mie scuse

-Sgranai gli occhi. Avevo sentito bene? Quella pazza che due ore prima mi aveva aggredito era venuta a casa mia per scusarsi? Continuai a guardarla senza dire una parola, in parte perché ero scioccata dal suo atteggiamento completamente diverso e in parte perché non sapevo cosa dire.-

Kiki: Ha ragione Will. Sono stata una stronza con te. Ho pensato che tu avresti cambiato il suo carattere
Haylie: Cosa?!!
Kiki: Insomma guarda dove abiti!
Haylie: E' una normalissima casa
Kiki: Per me è una reggia. Poi hai voti incredibili a scuola e Will non è mai stato un secchione
Haylie: Tranquilla, non credo lo diventerà mai!

-Sorrisi e anche lei sorrise. I ghiacciai che c’erano tra noi si stavano sciogliendo.-

Kiki: So che la tua compagnia non può che fargli bene, ma io e lui siamo amici da sempre. Ho paura che cambi e non si diverta più stando con noi, dati i tuoi standard
Haylie: I miei standard?
Kiki: Non sei mai stata una di quelle che è amica di tutti, hai sempre scelto. Quindi non tutti possono essere tuoi amici. Sembri essere un po' snob.
Haylie: Ma scherzi?!

-Sospirai.-

Haylie: Ma do veramente quest'impressione? Anche William me lo aveva detto! Io non sono una snob, te lo posso assicurare

-Kimberly sorrise.-

Kiki: Ecco perché ti ho trattata male dall'inizio senza neanche conoscerti. Non volevo che tu non mi accettassi e che William si trovasse costretto a scegliere tra noi e te. Avevo paura della sua scelta. E' così felice di averti accanto e quando parla di te (ovvero sempre) i suoi occhi brillano
Haylie: Davvero?
Kiki: Si! E' proprio innamorato di te Haylie. Non l'ho mai visto così per nessuna ragazza e poi non ci ha mai voluto presentare ragazze ufficialmente. Tu sei la prima
Haylie: Kimberly, senti, io non ho nessuna intenzione di costringere Will a scegliere. So che voi siete la sua famiglia, volevo solo farne parte anche io. Però tu..
Kiki: Lo so, mi dispiace. Possiamo ricominciare?
Haylie: Ne sarei felice! Piacere Haylie

-Kimberly mi strinse la mano ridendo.-

Kiki: Kimberly! Per gli amici Kiki
Haylie: Posso togliermi una curiosità?
Kiki: Spara!
Haylie: Perché proprio Kiki?

-Mi guardò e rise.-

Kiki: Per i miei nomi! Kimberly Kilie
Haylie: Aah! Svelato il mistero, William non voleva dirmelo

-Scosse la testa.-

Kiki: Il solito deficiente!
Haylie: Senti, stiamo guardando tutti Harry Potter e probabilmente mia sorella farà la rompiscatole, però non so, ti andrebbe di entrare?
Kiki: Mi piacerebbe davvero tanto. Però è già tardi. Ci vediamo domani, ti va?
Haylie: Assolutamente!

-Kimberly si voltò per andare via, quando mi ricordai di una cosa le presi il braccio.-

Haylie: Kiki?!

-Si voltò verso me.-

Kiki: Si?
Haylie: Io prima non volevo dire che la tua casa è una topaia, non mi sarei mai permessa
Kiki: Lo so Haylie! Sono io che ne ho approfittato

-Mi sorrise e mi abbracciò.-

Kiki: Ci vediamo domani

-Ricambiai il sorriso.-

Haylie: A domani!

-La vidi voltare l'angolo alla fine della strada e rientrai dentro.-

Molly: Chi era?
Haylie: Una mia amica

-Mamma mi sorrise capendo la mia felicità. Mi risedetti e Grace ri iniziò uno dei suoi monologhi.-

Grace: Questa scena è orribile! Hermione è distrutta a causa del comportamento di quello stupido suo amico di Ron! Guarda papà come soffre Hermione. Ti sembra giusto?

-Papà guardò me e la mamma cercando aiuto.-

Grace: NO! Non è per niente giusto che i tuoi più fedeli amici ti distruggano in quel modo. Perché papà siete così cretini voi maschi eh? Perché non sapete tenervi un'amicizia? E GUARDALO QUELL'IMBECILLE DI RON MENTRE VA VIA CON QUELLA STUPIDA DI LAVANDA! ALTRO CHE UCCELLINI GLI AVREI AIZZATO CONTRO DEI COBRA! HA ANCHE IL CORAGGIO DI SALUTARE, CHE PEZZENTE
Molly: Tesoro è un film, calmati
Grace: Mamma è impossibile calmarsi se sulla terra esiste anche la razza maschile, soprattutto se uno di quelli è il tuo migliore amico e poi lui è così testardo. Rimane sempre della sua opinione rinunciando ad un'amicizia. Sono dei cretini, papà tu non puoi far parte davvero di quella specie. Tu non lo avresti mai fatto alla mamma

-Rimanemmo tutti un po' perplessi. Un monologo del genere non era proprio da Grace. Mamma si alzò e le prese delicatamente la mano facendola alzare dal divano.-

Molly: Coraggio tesoro, sei un po' stanca. Ti accompagno a letto. Domani c'è scuola e ti devi alzare presto


 

Molly.




-Riuscii a farle salire le scale, ma era sconvolta. Non avevo la minima idea di cosa fosse successo. Cosa poteva aver causato tanto dolore alla mia bambina? Quella più forte e spensierata? Salivamo l'ultimo scalino quando la sentii tirare su col naso.-

Grace: Come ha potuto mamma?
Molly: Tesoro, Ron era un po' confuso e abbiamo visto tantissime volte il finale. Ron ed Hermine si sposano  come hai sempre voluto tu

-Entrammo in cameretta e la feci sdraiare a letto rimboccandole le coperte.-

Grace: Non Ron mamma. Nate! Come ha potuto farmi questo, il mio migliore amico?
-Mi sentivo così impotente. E' proprio vero, non possiamo proteggerli da tutto. Vidi le sue lacrime scendere senza sosta. Mi sedetti vicino a lei e la strinsi forte come facevo quando era piccola, era l'unico modo per farla calmare.-

Molly: Cosa è successo tesoro?
Grace: Non vuole più essere mio amico

-Continuava a respirare pesantemente e a piangere mentre io le accarezzavo il viso asciugandole le lacrime.-

Molly: Perché?
Grace: Abbiamo litigato questo pomeriggio

-La vidi sbadigliare mentre si calmava.-

Molly: Cosa è successo?
Grace: Perché vedi, l-lui m-mi ha d-detto..

-Non fece in tempo a finire la frase che si addormentò tra le mie braccia. Era meravigliosa. Mi alzai e le rimboccai le coperte, le diedi un bacio e uscii dalla cameretta chiudendo la porta.-


 

Grace.




-La mattina seguente sembravo una mummia vagante, non persi l’autobus per un miracolo divino. Oh quanto avrei voluto perderlo! Entrai e avvicinandomi al mio sedile notai che era occupato da Elisabeth. Guardai Nate. Era seduto a fianco a lei che iniziò a provocare come al solito.-

Elisabeth: Ciao Manson
Grace: Spostati dal MIO posto!
Elisabeth: Non c’è mica scritto il tuo nome
Grace: Fossi in te non ne sarei così sicura!

-Sorrisi e le indicai la parte metallica del sedile. Lì c’era scritto il mio nome con la scolorina. Io e Nate li avevamo battezzati il primo giorno di scuola.-

Elisabeth: Stai scherzando?!
Grace: Voglio il mio posto, vattene serpe
Elisabeth: Sei una bambina Grace
Grace: Esatto! Una bambina che vuole il suo posto se sua maestà non vuole arrivare a scuola con un occhio nero

-Mi aspettavo che Nate ridesse e mi difendesse, ma niente. Rimase zitto a guardarci. A un certo punto si alzò.-

Nate: Beth vieni, ci sono altri due posti là, così Grace avrà il suo posto
Grace: Tu puoi restare Nate, uno dei due posti è il tuo
Nate: Non mi va di restare!

-Elisabeth si alzò andando a sedersi negli altri posti, Nate la seguì ma io gli presi il braccio.-

Grace: Nate..

-Lui si voltò verso me.-

Grace: Non andare, ti prego..

-Mi guardò, si rivoltò e raggiunse Elisabeth. Quel suo gesto mi distrusse. Mi sedetti al suo posto, quello a fianco al finestrino, lasciando il mio libero. Non stavo per niente  bene guardando due posti più avanti Nate e Elisabeth ridere insieme. Poggiai la testa al finestrino, quando entrarono gli altri. Jason si sedette vicino a me.-

Jason: Hey
Grace: Ciao!
Jason: Come stai?

-Sicuramente Nate gli aveva raccontato tutto. Jason sapeva. Lo guardai non riuscendo a trattenere quelle dannate lacrime.-

Grace: Una merda!

-Jason mi strinse in un abbraccio baciandomi la testa.-

Grace: Lui mi conosce meglio di chiunque altro, come fa a non capire che mi sta distruggendo?
Jason: Grace lui sa quanto stai male. Te lo assicuro, lo sa benissimo
Grace: Sta facendo solo il coglione
Jason: Lo so!


 

Haylie.




-Il pomeriggio quando io e Grace tornammo da scuola, fummo felicissime di trovare seduta in salotto con mamma e papà, Nora. Entrambe ci buttammo su di lei.-

Nora: Ciao tesori miei!
Grace: Quanto ti fermi qui?
Nora: Domani mattina presto riparto piccola. Ho lezione
Grace: Uff!

-Ci sedemmo.-

Haylie: Come mai sei tornata per stare così poco?
Nora: Ho delle cose da dirvi!
Jeremy: Siamo tutti orecchi
Nora: Io e Lukas ci siamo lasciati per sempre!
Molly: No! Ma perché tesoro?
Jeremy: Si, ci stava così simpatico Nora!
Haylie: Si, solo a voi! Nora hai fatto la cosa giusta. Non te ne pentirai
Nora: Oh no di certo!

-Rise.-

Grace: Finalmente ti sei accorta che è un cretino!
Nora: Già, avevate ragione ragazze

-Grace spontaneamente mi batté il cinque. Rimasi un po’ perplessa ma l’assecondai.-

Jeremy: Perché vi siete lasciati?
Nora: Perché mi tradiva papà!
Grace: Papà, andiamo a spaccargli la faccia!
Nora: Non ne vale la pena tesoro. Comunque, non preoccupatevi per me, sto bene. Mi stavo chiedendo se sabato sera a cena posso portare un mio amico
Haylie: Amicoo??
Nora: Ok, ok! Qualcosa di più
Molly: Hai già un nuovo “amico” Nora?
Nora: Lo conosco già da tre mesi ed eravamo solo amici, poi è scattato qualcosa quando io e Lukas ci siamo lasciati. Comunque vi va di conoscerlo?
Grace: Come si chiama? Quanti anni ha?
Nora: Si chiama Dustin, ha due anni in più di me, frequenta il mio stesso college e lavora in un bar a Riverside
Grace: Ok! Mi piace.. Nessuno può essere peggio di quell’imbecille tanto!

-Nora guardò mamma e papà.-

Nora: Voi che mi dite?
Molly: Per noi va bene, vero caro?
Jeremy: Assolutamente! Aspettiamo con ansia questo sabato
Nora: Grazie mille! Allora, a chi vanno dei brownies?

-Tutti ci alzammo in piedi e andammo in cucina ad ingozzarci di dolci. Due ore più tardi mi feci accompagnare da Nora a casa di Kimberly. Suonai il campanello ma non funzionava, così bussai alla porta. Subito una Kimberly sorridente mi aprì.-

Kiki: Hei! Non hai bisogno di suonare. Entra e basta
Haylie: Sicura?
Kiki: Certo! Vieni!

-Entrammo e ci buttammo sul divano.-

Kiki: Ti va di cenare qui? Io sono una frana in cucina però. Possiamo ordinare una pizza!
Haylie: Se per i tuoi genitori va bene con piacere!

-Subito scoppiò a ridere. Cosa avevo detto di divertente?.-

Kiki: Non preoccuparti per i miei genitori! Sono inesistenti

-Probabilmente notò la mia faccia sconvolta.-

Kiki: Io qui ci abito da sola. Mio padre ci ha abbandonate quando avevo cinque anni, mia madre è diventata un’alcolizzata e grazie a Dio dopo il mio diploma è partita da mia sorella a New York perché io le davo troppe responsabilità. Si, proprio una madre modello no?
Haylie: Mi dispiace Kiki!
Kiki: Oh non preoccuparti! Sto meglio da sola, almeno non mi devo preoccupare di tenere mia madre lontano da qualsiasi tipo di bottiglia! Sai Steven è sempre qua e anche William viene spesso perciò non mi sento sola
Haylie: Adesso verrò anche io
Kiki: Ovviamente!
Haylie: Tu sei più grande di me e Will vero?
Kiki: Si! Due anni e non vado al college. Però non mi dispiace, insomma sto bene. Lavoro al rifugio per animali
Haylie: Sai, sei una persona da ammirare
Kiki: Qualche volta puoi venire con me se ti va
Haylie: Oh mi piacerebbe da morire!
Kiki: Perfetto allora!
Haylie: Kiki?
Kiki: Dimmi
Haylie: Come mai mi conoscevi? Insomma ieri hai detto che non era stato Will..

-Mi interruppe.-

Kiki: William mi parla molto di te, ma non è stato l’unico a farlo

-Chi mai poteva aver parlato a Kimberly di me? Insomma non avevo amici!-

Haylie: Chi ti ha parlato di me?

-Mi guardò e sospirò.-

Kiki: Beverly, Beverly Sullivan!


 

Nora.




-Lessi il messaggio di Haylie che mi avvisava di andare a prenderla verso le undici, sarebbe rimasta a cena dalla sua amica. Decisi di rilassarmi andando al parco con un buon libro. Mi sedetti su una panchina e mi guardai intorno. Ah! La tranquillità. Iniziai a leggere ma dopo dieci minuti mi accorsi di star leggendo sempre la stessa frase. A chi stavo pensando? A Dustin naturalmente. Dopo quella serata trascorsa insieme non riuscivo a togliermelo dalla testa neanche per un secondo. Mi piaceva stare con lui e a lui piaceva stare con me. Era così dannatamente sexy! La mattina parlammo con calma di ciò che era successo tra noi e decidemmo di frequentarci come qualcosa di più di semplici amici. Non vedevo l’ora di tornare al college per poter stare con lui. Alzai lo sguardo dal libro e lo vidi lanciando un pallone a un bambino . No, Nora, non è possibile, stai dando i numeri? Non può essere Dustin! Mi alzai e mi avvicinai. Diavolo se era lui! Cosa faceva a Eastvale? Lui si girò distrattamente e mi vide. Sgranò gli occhi, quasi spaventato. Da quando reagiva così quando mi vedeva? Mi avvicinai decisa.-

Nora: Hei
Dustin: Nora! Che ci fai qui?
Nora: Ci abito. Tu piuttosto cosa ci fai qui?
Dustin: Ci abita la mia famiglia
Nora: Scherzi? Non mi hai mai parlato di loro
Dustin: Beh, tu non me l’hai mai chiesto

-Ok, è vero! Punto a tuo favore Dustin. La nostra conversazione fu interrotta da un bambino biondino ricciolino di più o meno quattro anni. Guardandolo bene assomigliava a Dustin tranne che per i ricci. Si avvicinò a noi cercando di prendere dalle mani di Dustin la palla.-

Colin: Dammela! Tocca a me adesso
Dustin: Ma che maniere sono queste?! Vai dai nonni Colin

-Lo spostò allontanandolo da noi. Quella scena rappresentava il ghiaccio totale. Dustin era così distante.-

Colin: Per favore, puoi darmela?

-Quel bimbo era la tenerezza in persona. Uno di quei bambini da prendere in braccio e sbaciucchiare fino a consumargli le guance.-

Dustin: Ti ho detto di andare dai nonni
Colin: Ma ho chiesto per favore..
Dustin: Vuoi andare?
Colin: Ma..
Dustin: VAI!
Nora: Dustin è solo un bambino

-L’espressione triste di quel bambino mi turbò. Lo vedemmo trattenere le lacrime voltarsi e scappare verso i nonni, che sembravano essere giovani.-

Dustin: Dici che ho esagerato?
Nora: Abbastanza
Dustin: E’ che non ascolta mai e non so come comportarmi. Dopo gli compro un gelato per farmi perdonare
Nora: E chiedigli scusa. Deve capire che tu hai sbagliato e che lui non ha fatto nulla di male altrimenti la sua autostima scenderà
Dustin: Va bene! Sai un sacco di cose sui bambini
Nora: E’ ciò che studio! Comunque è un amore. Chi è?
Dustin: Colin è mio fratello
Nora: Waoh! La differenza di età è pazzesca! Potrebbe essere tuo figlio
Dustin: Io sono arrivato troppo presto, i miei avevano solo sedici anni e lui è arrivato tardi
Nora: Quindi fammi capire, quelli sono anche i tuoi nonni?
Dustin: Esatto! Ora vado a farmi perdonare! Ci vediamo a Riverside?

-Annuii pensierosa. Dustin mi diede un bacio e si allontanò. Praticamente mi aveva liquidata. Mi era sembrato molto evasivo e freddo con me. Quello non era il mio Dustin. Qualcosa non andava, lo sentivo.-
 
 

 

Saaaaalve gentee :) Eccomi con un nuovo episodio. Kimberly non è poi così male eh? E cosa c’entra con Beverly, l’ex amica di Haylie?! Tra Nora e Dustin è finalmente sbocciato qualcosa, durerà? E Grace riuscirà a resistere e ad andare avanti senza Nate? Continuate a seguirmi e scoprirete tutto. Ringrazio chi mi ha recensito l’ultimo episodio <3 Però fatevi più attivi insomma, se volete gli episodi!! Riesco ad arrivare ad almeno due recensioni? Le visualizzazioni ci sono, coraggio :) Beh ora vi saluto! Un bacio Sum <3 <3

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Capitolo 14
*** Bugie ***


- Bugie -


 

Haylie.




-Kimberly mi guardò. Volevo saperne di più.-

Haylie: Beverly? M-ma come la conosci? Voglio dire..
Kiki: Abbiamo lavorato un mese insieme al rifugio. Ha sostituito una mia collega. Ecco come abbiamo legato
Haylie: Cosa ti ha detto di me? Scommetto una marea di idiozie
Kiki: No, in realtà ti ha descritta proprio come sei! M dispiace che abbiate litigato, a lei manchi
Haylie: No, non è vero. Poi se davvero ci teneva a me non sarebbe andata a letto con Cory! Lo sapeva Kiki, lo sapeva che io non so stringere amicizia
Kiki: A me non sembra proprio Haylie!

-La guardai aggrottando la fronte, lei subito continuò-

Kiki: Io credo che tu abbia passato così tanto tempo a sottovalutarti che in fondo non ti conosci più nemmeno tu
Haylie: Io non mi sottovaluto, sono così, chiusa con il mondo
Kiki: Non è vero. Con me non lo sei stata
Haylie: Con te è diverso. Sento che posso fidarmi, è una sensazione strana
Kiki: Anche con Beverly era diverso no?

-Abbassai lo sguardo e non riuscii a trattenere quella lacrima che scese sul mio viso. Kimberly mi guardò e mi abbracciò accarezzandomi.-

Haylie: Già, lo era. Fino all’anno scorso

-Mi asciugai il viso.-

Kiki: Io so tutta la storia Haylie. Me l’ha raccontata Beverly, sentiva molto la tua mancanza, si vedeva che stava male e dopo qualche mia insistenza ha sputato il rospo. Mi ha raccontato tutto quanto. Tu sai solo un dieci percento di tutta quella storia
Haylie: Oh bene, dopo avermi tradita mi ha anche mentito, mi fa piacere venire a saperlo ora
Kiki: Non poteva dirtelo. C’eri tu di mezzo
Haylie: Io?
Kiki: Ti ho detto anche troppo, ora sta a te chiederle finalmente spiegazioni. Lei ha sempre voluto spiegarti tutto, ma non le hai mai dato la possibilità. Non comportarti da bambina Haylie, perché so che non lo sei. Non avere paura di affrontare la TUA migliore amica

-La guardai. Non volevo più parlare di quell’argomento. Kimberly non mi avrebbe detto più niente.-

Haylie: Beh, ordiniamo questa pizza?

-Kimberly scosse la testa. Non era d’accordo con me comunque decise di lasciar cadere l’argomento.-

Kiki: Ho il numero in cucina

-Si alzò e andò a prendere il numero. Ordinammo e quando chiuse la chiamata mi guardò sorridendo.-

Kiki: Hai detto a Will che abbiamo chiarito?
Haylie: Si, ieri sera l’ho chiamato subito. Era felice e lo sono anche io
Kiki: Ti divertirai con noi
Haylie: Lo so!

-La guardai pensando a William, lei mi accarezzò la mano.-

Kiki: Qualcosa non va?
Haylie: William è troppo perfetto per stare con me!
Kiki: Ma stai scherzando? Haylie, tu sei troppo perfetta per stare con lui. Ok, è il mio migliore amico, ma è un cazzone diavolo! Solo tu puoi recuperarlo e spingerlo a fare qualcosa di buono della sua vita
Haylie: Non saprei
Kiki: Fidati, è così! Lui è così fiero di stare con te. Ma dimmi tu che devo fare già la psicologa di coppia. Anche lui mi ha parlato dei suoi dubbi
Haylie: Dubbi?
Kiki: Si, ha paura di non darti abbastanza
Haylie: So che sembra una cosa molto sdolcinata, ma lui è il mio eroe. Mi da tutto ciò di cui ho bisogno. Sono io che non lo accontento

-Mi guardò corrugando la fronte.-

Kiki: Stiamo entrando in quella fascia per caso? Parli di sesso?

-Annuii.-

Haylie: Lui lo vuole fare ma io ho una paura incredibile
Kiki: E’ normale
Haylie: No, non è normale. Lo amo e non riesco a dimostrarglielo
Kiki: Scommetto che glielo dimostri in tanti altri modi. Haylie, Will ha bisogno di questo adesso. Lui non ha mai vissuto una storia d’amore, non sa nemmeno cosa sia. C’è sempre e solo andato a letto con le ragazze
Haylie: Questo si che mi consola
Kiki: Sei tu per lui quella che conta. Non gli farà male aspettare, te lo assicuro. Quando sarai pronta lo farete

-Sospirai e la guardai.-

Haylie: T-tu lo hai già fatto vero?

-Lei mi sorrise.-

Kiki: Io avrei dovuto aspettare, ero piccola e non capivo quello che facevo
Haylie: Quanti anni avevi?
Kiki: Quindici e ho rischiato pure di rimanere incinta. Non ero per niente sicura e inoltre non sapevo tante cose e poi se lo avessi saputo avrei aspettato Steven
Haylie: Oh è così carino
Kiki: Già, credo che sia l’amore della mia vita

-Sorrisi, erano così carini insieme.-

Haylie: Però lo tratti male! Poverino
Kiki: Oh ma lui ci è abituato, non è un problema

-Ridemmo insieme quando sentimmo il campanello suonare. Era la pizza. La mettemmo sul tavolino.-

Kiki: Beh, buona spazzolata!


 

Grace.




-La mattina Nora partì veramente presto, non so dire che ore fossero, so solo che entrò in camera e baciò me e Haylie poi uscì chiudendo la porta. Alle 7:00 mi alzai e mi preparai lentamente sperando di perdere il bus e così accadde. Ero felice di saltarmi la scuola, peccato che mi accompagnò la mamma e mi beccai anche una delle sue sgridate. Non volevo andarci a scuola e non volevo più nemmeno salire sul bus! Non volevo più vedere Nate. Verso metà mattina al mio armadietto mi aspettava Connie.-

Grace: Hei
Connie: Hei, come va?
Grace: Uno schifo. Niente e dico niente potrebbe migliorarmi questo periodo!
Connie: Coraggio amica, che ne dici se oggi andiamo al cinema?
Grace: Va bene, tanto alle rampe non posso più andare
Connie: Non farti da parte per colpa di Nate

-Ci pensai un momento. Connie aveva ragione. Non mi sarei fatta da parte per lui. Nessuno poteva spodestare Grace Manson dai suoi posti preferiti e per quanto riguarda il gruppo erano anche amici miei, non solo di Nate. Avevo diritto quanto lui di frequentare i nostri posti.-

Grace: Hai ragione, Nate non può comandare! Non ho bisogno di lui e non smetterò di andare da Starbucks o alle rampe!
Connie: Certo! Nessuno ti può mettere i piedi in testa!
Grace: Pff, non mi fa ne caldo e ne freddo che abbia fatto amicizia con quella serpe di Elisabeth! Oh a proposito adesso la chiama Beth.. Che schifo!
Connie: Nate ha proprio perso la testa
Grace: Mi chiedo se l'abbia mai avuta!

-In quel momento li vedemmo passare, mano nella mano. Diedi un pugno all'armadietto dal nervoso. Nate stringeva la MIA mano da quando eravamo all'asilo.-

Connie: Grace! So che non è facile per te ma non distruggerti la mano per quei due!
Grace: Hai ragione Connie!

-Sospirai, poi sgranai gli occhi.-

Grace: GUARDALO!! GUARDA COSA FA!!
Connie: Cosa sta facendo? Non capisco
Grace: Me lo faceva sempre! Le accarezza la mano e guarda come sono vicini. Io posso stare vicino a lui, il resto del mondo no
Connie: Sento odore di gelosia per caso?
Grace: Cosa? Gelosia? Tu dici che sono gelosa? Ooh non credo proprio, gli piacerebbe! Ieri sul bus mi ha snobbato, lo farò anche io! Gli farò capire che non mi tocca minimamente ciò che fa con quella st.. MA CHE DIAVO.. OH NO, QUESTA NO!

-Non ci vidi più dalla rabbia e mi fiondai su Nate e Elisabeth che si stavano baciando! SI, BACIANDO! Arrivai come una furia e spinsi
Elisabeth lontano da Nate che s'infuriò.-

Nate: Ma che cavolo fai?!
Grace: Sei un COGLIONE!
Nate: Ah si? Grazie per avermi illuminato! Ora sparisci
Grace: Ma come ti permetti?
Nate: Non ti ha cercata nessuno, lasciaci in pace
Grace: Mi fate schifo! Andate a fare le vostre cose in posti appartati

-Sentii la voce di quella cretina entrarmi nelle orecchie.-

Elisabeth: Lo faremo, non preoccuparti! Mi godrò Nate anche da parte tua, torna a giocare con le barbie!

-Non doveva proprio dirlo. Era da tempo che volevo darle una bella lezione, sapevo bene che avrei pagato caro quel gesto, però fu più forte di me. Mi buttai su di lei e la feci sbattere agli armadietti.-

Grace: IO NON GIOCO CON LE BARBIE CHE TI ENTRI BENE IN QUELLA TESTOLINA VUOTA! E PER NATE NON SIGNIFICHI NIENTE!

-Ovviamente la fortuna non è mai dalla mia parte. In quel momento arrivò la nostra professoressa di cucina, mi prese per la maglietta allontanandomi da Elisabeth.-

Professoressa: Signorina Manson, possibile che le punizioni con lei non servano a niente?! Coraggio adesso la porto dal preside e lei signorina Hunter vada in infermeria

-Elisabeth annuì e andò in infermeria. Ero stanca di venire sempre incolpata!-

Grace: Non è tutta colpa mia però!
Professoressa: C'entra anche il signor Pierce?

-Io guardai Nate e lui mi guardò. In quel momento non sapevo a cosa stesse pensando. Ecco ciò che ruppe la nostra amicizia, non riuscivamo più a leggerci nella mente. Guardai la professoressa, me lo sentivo, mi avrebbe creduta, avrei potuto dare anche la colpa a Nate, dopotutto era tutta colpa sua. La professoressa mi guardò aspettando una risposta.-

Grace: No, Nate non c'entra!
Professoressa: Andiamo allora, il preside ti aspetta!

-Mi tirò la maglietta trascinandomi nell'ufficio del preside, Haylie ci vide e ci seguì scuotendo la testa.-


 

Haylie.




-Rincorsi la professoressa.-

Haylie: Professoressa cosa è successo? Perché porta mia sorella dal preside?
Professoressa: La signorina non riesce proprio a trattenersi e avrà una bella punizione questa volta

-Fulminai con lo sguardo Grace.-

Haylie: Ma scusi un momento..
Grace: Haylie fatti gli affari tuoi!

-Ah si? Io provavo a difenderla e lei mi respingeva? Molto bene, la lasciai con suoi casini.-

Haylie: Ha ragione professoressa! Una punizione un po' più dura non le farà male

-Le guardai e tornai in corridoio, vidi Beverly parlare con delle ragazze. Ero indecisa su cosa fare, però volevo sapere tutta la verità. Mi avvicinai e la fermai.-

Haylie: Possiamo parlare?

-Mi guardò per qualche secondo mentre le sue amiche ridevano, poi annuì e ci allontanammo insieme.-

Beverly: Qui credo vada bene

-Io annuii e sentimmo la campanella del pranzo suonare.-

Beverly: Di cosa vuoi parlarmi?
Haylie: Voglio sapere perché sei andata a letto con Cory. Perché mi hai fatto una cosa del genere Bev? Perché?

-Improvvisamente la rabbia che provai l'anno precedente tornò insieme alla delusione. Mi sentivo gli occhi lucidi. Non riuscivo a guardarla e a non provare niente, mi mancava da morire la mia migliore amica ma allo stesso tempo non potevo perdonarla.-

Beverly: Ylie ascoltami! Non avrei mai fatto una cosa del genere, specialmente a te! Mi conosci diavolo

-Mi strattonò e poi mi asciugò gli occhi coperti di lacrime.-

Beverly: Tra me e Cory non è successo niente, eravamo solo grandi amici
Haylie: Perché continui a mentire? Ho sentito quella frase uscire dalla tua bocca
Beverly: Hai solo sentito voci di corridoio! Ok adesso basta ti dirò tutto!
Haylie: Non ti assicuro che le cose torneranno come prima
Beverly: Lo so!

-La guardai e ci sedemmo in teatro. A quell'ora erano tutti a pranzo.-

Beverly: Ero nella merda Ylie, molto nella merda. Quello stronzo di Simon non mi lasciava in pace
Haylie: Simon?!
Beverly: Si! Non mi dava tregua. All'inizio mi piaceva, era carino con me e lo abbiamo fatto. Poi ha iniziato a diventare sempre più insistente e non me la sentivo più di andarci a letto. La cotta mi passò ma lui continuava ad insistere. Poi un giorno mi ha vista insieme a Cory ed è andato su tutte le furie. Ha iniziato ad essere cattivo, litigammo pesantemente era furibondo..


 

Beverly.




<<< 
Simon: MI HAI ROTTO I COGLIONI! NESSUNO MI PRENDE PER IL CULO
Beverly: Smettila, mi stai facendo paura Simon
Simon: Meglio! Vuoi che dica alla tua amichetta del cazzo che hai scopato con me?
Beverly: NO! Simon no ti prego! Haylie non capirebbe e non mi parlerebbe più
Simon: ALLORA DIMMI LA VERITA' STRONZETTA!
Beverly: Ma te l'ho detto, non c'è niente tra me e Cory!
Simon: VUOI DIRMI LA VERITA'? NON PRENDERMI PER RINCOGLIONITO
Beverly: COSA VUOI CHE TI DICA SIMON EH?!
Simon: SO CHE HAI SCOPATO CON QUEL PEZZENTE
Beverly: Tu sei pazzo!
Simon: Sono pazzo? Bene, preparati a farti scaricare anche dalla tua amica, perché sto andando a dirle tutto! E poi perché no, potrei farci un pensierino sulla Manson

-Simon usciva dalla porta quando gli urlai.-

Beverly: OK SONO ANDATA A LETTO CON CORY! E' STATO MOLTO BELLO
Simon: Sei proprio un troia! Ho perso fin troppo tempo con te

-Si voltò e uscì dal bagno del locale.- >>>
 
Beverly: Qualcuno deve aver sentito quella conversazione e ha sparso la voce per tutto il liceo così è arrivata a te. Non mi hai fatto spiegare

-In quel momento Haylie mi guardò.-

Haylie: Ero io!
Beverly: Cosa?
Haylie: Io ti ho sentita pronunciare quella frase. Ho sentito solo quello perché in quel momento stavo andando in bagno. Ho riconosciuto la tua voce e sono scappata via. Non sapevo che stessi parlando con Simon. Io non sapevo nulla. Perché mi hai mentito su Simon?
Beverly: Avevo paura di perderti, non volevo che tu pensassi male
Haylie: In due abbiamo combinato un bel casino

-Sorrisi.-

Beverly: Già! Io non sono andata a letto con Cory, non lo avrei mai fatto
Haylie: Pensavo ti piacesse Cory, sembrava che tu lo volessi
Beverly: No per niente. Tu piacevi a lui e lui piaceva a te

-Subito la vidi diventare rossa.-

Haylie: E tu come lo sa...
Beverly: Ti conosco. Anche se negavi tutto si vedeva lontano un miglio che ti piaceva. Io cercavo solo di farvi mettere insieme. Ho dovuto urlare a Simon quella frase, avrebbe preso di mira anche te altrimenti. Non volevo succedesse


 

Haylie.




-In quel momento mi sentii uno schifo. Lei cercò di proteggermi e io non la feci neanche parlare. Sarei andata sicuramente all’inferno! Egoista che non sei altra. Kiki aveva ragione non facevo altro che piangermi addosso. Guardai Beverly, avrei solo voluto abbracciarla. Avevo davvero bisogno di lei.-

Haylie: Tutto ciò non è servito a molto. Simon mi ha preso di mira e non ci lascia in pace ne a me e ne a William

-Lei appena sentì quelle parole s’infuriò.-

Beverly: Cos’ha fatto quello stronzo? Tesoro devi denunciarlo subito
Haylie: Non ho prove per denunciarlo!

-Abbassai lo sguardo. Ero disperata, non sapevo come comportarmi con Simon. Non potevo fare un bel niente purtroppo. Sentii delle braccia stringermi in un abbraccio.-

Beverly: Oh tesoro! Ti starà alla larga te lo assicuro

-Non riuscii a trattenermi e l’abbracciai anche io.-

Haylie: Mi dispiace Bev
Beverly: Anche a me, non sai quanto e mi manchi da morire
Haylie: Non allontaniamoci mai più ok? Fa troppo male
Beverly: Si!

-Ci staccammo dall’abbraccio.-

Haylie: Devi dirmi tutto quanto, voglio che affrontiamo i problemi insieme
Beverly: Ha ragione, ho sbagliato! Era un periodo un po’ così
Haylie: Oggi voglio festeggiare! Perché non andiamo da Kiki? Sarà felice di vederci insieme
Beverly: Si, hai ragione!
Haylie: Dovremmo avvisarla però
Beverly: Oh, non fa niente, possiamo anche..

-In quel momento entrò in teatro William.-

William: Ecco dov’eri! Mi stavo preoccupando

-Si avvicinò e mi baciò. Poverino, mi ero dimenticata di avvisarlo. Dopo ciò che era successo con Simon, non si fidava più di lasciarmi sola.-

Haylie: Scusa tesoro. Ho dimenticato di avvisarti

-William mi sorrise e notò Beverly.-

William: Ciao Beverly
Beverly: Hei
William: Mi sono perso qualcosa?
Haylie: Abbiamo fatto pace!

-Sorrisi e anche lui sorrise.-

William: Sono felice per voi

Beverly: Grazie! Oggi si festeggia a casa di Kiki!
William: Perfetto! Io però ho il turno al locale
Beverly: Quando ti liberi ci raggiungi
Haylie: Ragazzi ma non possiamo presentarci così a casa di Kiki
Beverly: Certo che possiamo
William: Scricciola non preoccuparti! A lei non importa
Beverly: Si, infatti! Vedrai, tra qualche giorno anche tu darai per scontato di poter andare da lei quando ti pare. E’ normale. Kiki ci è abituata

-Io scossi la testa e William rise.-

William: Coraggio ho una fame da lupi andiamo a pranzo

-Annuimmo e andammo a pranzo. Finalmente mi stavo circondando di persone che tenevano a me, ne ero felicissima.-


 

Nora.




-Quella mattina Dustin mi invitò al suo appartamento. Era tornato quello di sempre, non capivo cosa fosse successo. Suonai, mi aprì e mi fece entrare.-

Dustin: Ciao splendore!

-Mi baciò.-

Nora: Hei!
Dustin: Beh com’è andato l’esame?
Nora: Oh molto bene! Davvero. Tu come sei messo con lo studio?
Dustin: Non per vantarmi, ma sono a buon punto! Magari riesco a laurearmi prima di Natale
Nora: Sarebbe grandioso! Potremmo farci un viaggetto insieme

-Lui mi guardò un po’ perplesso ma felice, subito sorrise.-

Dustin: Un viaggetto insieme eh?
Nora: Si! Mi piacerebbe partire con te tesoro. Aah dimenticavo

-Mi guardò confuso.-

Nora: Sabato io e te ceneremo con la mia famiglia a Eastvale a casa mia
Dustin: Si, sarà divertente conoscere tutti. Oh Nora?
Nora: Si?
Dustin: Quel giorno al parco non collegavo. Però io ricordo che abiti a Eastvale, io ricordo tutto ciò che dici
Nora: Eri così strano al parco. Non capisco ancora cosa ti sia preso sinceramente. Le cose tra noi stanno andando molto bene. Insomma mi fai provare delle emozioni, delle sensazioni e dei piaceri che non sentivo più da tempo ma quel giorno eri così freddo. Se devo essere sincera ci sono rimasta un po’ male
Dustin: Mi dispiace amore.

-Sorrisi sentendolo chiamarmi amore. Era meraviglioso, mi stavo veramente innamorando di lui. Anzi ero già cotta a puntino.-

Dustin: Non eri tu, è che c’era la mia famiglia ed è un casino. Ma io non volevo farti sentire a disagio, non ce l’avevo con te
Nora: Non mi parli mai della tua famiglia
Dustin: E’ una situazione complicata. Ora non me la sento di parlarne. Ti prometto che appena ci riuscirò te ne parlerò ok?

-Annuii. Non volevo forzarlo, non tutte le famiglie erano felici come la mia. Non volevo toccare tasti dolenti.-

Dustin: E così ti faccio provare dei piaceri? E quali sarebbero?
Nora: Oh non ci arrivi da solo vero?
Dustin: Credo proprio di no. Avrei bisogno di un aiutino

-Risi mentre lui mi accarezzava la schiena.-

Nora: Grazie per volermi così bene
Dustin: Grazie a te che mi concedi questa chance
Nora: Sai con Lukas iniziavo davvero a preoccuparmi di avere dei problemi

-Lui sorrise.-

Dustin: Per fortuna abbiamo constatato che funziona tutto molto bene! Eccome se funziona bene
Nora: Non riesco a smettere di pensare a quella sera
Dustin: E’ stato fantastico. Sai non mi sentivo così vivo da tempo. Tu mi hai risvegliato
Nora: Ci siamo salvati a vicenda. Mettiamola così

-Sorrise e mi guardò.-

Dustin: Dio quanto sei bella

-Arrossii, Dustin mi faceva sempre questo effetto. Si avvicinò e mi baciò accarezzandomi i capelli. Quei baci promettevano un seguito. Iniziammo a spogliarci quando il suo cellulare squillò. Ci staccammo di mala voglia e sbuffammo. Prese il telefono e rispose.-

Dustin: “Bob dimmi! Sappi amico che hai un ottimo tempis.. Cosa? Stai scherzando?”

-Vidi Dustin sgranare gli occhi preoccupato.-

Dustin: “Cazzo non ci voleva proprio! Si, si arrivo. Aspettami lì”

-Chiuse la chiamata e mi guardò.-

Dustin: Hanno rubato al locale
Nora: Cosa? Ma come diavolo hanno fatto?
Dustin: Non lo so! Ci mancava solo questa. Adesso vado lì, Bob mi aspetta. Ti riporto a casa

-Iniziò a uscire quando io gli presi il braccio.-

Nora: No!

-Mi guardò perplesso.-

Nora: Voglio starti sempre vicino, anche nei momenti peggiori. Posso venire con te?

-Continuò a guardarmi poi sorrise debolmente. Intrecciò le sue dita tra le mie e mi baciò in fronte.-

Dustin: Andiamo!

-Sorrisi e ci precipitammo al locale che ormai avevo davvero preso in simpatia, lo adoravo e Bob si stava affezionando a me, il che era tutto dire. Subito Dustin si avvicinò a Bob e parlarono di cosa fare.-

Bob: Dovremmo andare subito alla polizia!
Dustin: Sono d’accordo! Spero prendano quel bastardo e lo sbattano in galera. Ma cosa facciamo? Lasciamo il locale incustodito? Già serranda, lucchetto e porta sono stati scassinati!
Bob: Non ci avevo pensato! Merda!

-Li guardai e mi avvicinai a loro.-

Nora: Potrei stare io qua. Controllo io il locale
Bob: Lo faresti davvero?
Dustin: Tesoro non è indispensabile. Uno di noi due può stare qui
Nora: Dust lo voglio fare. Stai tranquillo, controllerò io il locale. Rubare alle 13:30 sarebbe da pazzi. Non accadrà nulla. Voi andate alla polizia e io vi aspetterò qui
Bob: Grazie Nora, davvero!
Nora: Figurati!

-Sorrisi e Bob uscì. Dustin si avvicinò a me, mi strinse in un abbraccio e mi baciò.-

Dustin: Sei la ragazza più fantastica del pianeta! Grazie

-Lo baciai ridendo.-

Nora: Lo faccio per te! Ora vai! Ci vediamo dopo amore

-Lui sorrise e seguì Bob. Io mi sedetti, accesi la tv e mi versai da bere. Qualcosa dovevo pur fare!-


 

Grace.




-UN MESE! Rendetevi conto, un mese in punizione! Per un mese sarei dovuta uscire da scuola alle 17:00 invece che alle 15:00 e sarei dovuta rimanere con gli scarti più scarti della scuola. Non so cosa abbia impedito il mio suicidio. Tutto per colpa di quella stronza. Me la pagherà cara! Per colpa di quello stupido preside saltai pure il pranzo. Arrivai in mensa ma non c’era più nulla. Il mio stomaco non faceva altro che brontolare. Raggiunsi Connie in classe e le raccontai della punizione.-

Grace: Vedrai quando tornerò a casa! Mamma e papà mi faranno a fettine
Connie: La prossima volta non parlare, uccidi Elisabeth direttamente
Grace: Quanto vorrei poterlo fare
Connie: E comunque avevo ragione, sei GELOSA! Dai ammettilo
Grace: Se voler eliminare dalla faccia del pianeta Elisabeth perché sta troppo vicino a Nate significa essere gelose, ok si, sono gelosa! Lo ammetto, sei contenta?
Connie: Sono abbastanza soddisfatta!

-Sorrise e continuò.-

Connie: Ammetterlo è già un gran passo
Grace: Non pensavo mi desse così tanto fastidio vederlo con un’altra. Specialmente se quell’altra è Elisabeth
Connie: E’ normale Grace! Quando uno è in..

-Connie non riuscì a finire la frase che sentimmo la voce del preside dagli altoparlanti.-

Preside: “Buongiorno a tutti studenti della Eleanor Roosevelt High School . Stamattina abbiamo avuto molte lamentele, da parte di insegnanti, collaboratori scolastici e studenti. Sono dispiaciuto di dovervi informare che purtroppo per un mese e mezzo o forse due mesi la scuola non potrà garantirvi il servizio..”
Grace: Ma che diavolo sta dicendo?

-Connie fece spallucce.-

Preside: “Abbiamo trovato all’interno della scuola delle blatte..”

-Tutti ci guardammo schifati, chi più e chi meno.-

Preside: “Perciò la scuola rimarrà chiusa per questo lungo periodo di tempo, in modo che i disinfestatori possano perlustrarla tutta..”

-Tutti quanti esultammo dalla gioia. La scuola sarebbe rimasta chiusa per due mesi, avremmo ripreso direttamente dopo le vacanze di Natale, non potevamo desiderare di meglio.-

Preside: “Ovviamente, la scuola si assumerà il compito di informare tutte le famiglie e gli insegnanti vi spediranno volta per volta dei compiti da fare via e mail. Quindi già da domani la scuola sarà chiusa. Ora continuate a fare un buon lavoro e buona giornata studenti della Eleanor Roosevelt High School!”
Connie: Hai notato che inizia e finisce sempre un discorso con “Studenti della Eleanor Roosevelt High School”?
Grace: Ma chi se ne fraga Connie! Ti rendi conto? Avremmo due mesi di vacanza in più. Ah che bello!!
Connie: Si! Ma quindi anche le punizioni sono spostate?
Grace: Ovviamente! Non vedo l’ora di godermi questi due mesi di pacchia! Da oggi inizierò ad amare le blatte.

-Forse non proprio tutto stava andando male. Le cose iniziavano a migliorare finalmente.-


 

Nora.




-Guardavo attentamente un programma di cucina. Stavano preparando una torta che faceva venire l’acquolina in bocca. Avrei provato a prepararla anche io a Dustin. Chissà a che ora sarebbero tornati, ormai erano passate già tre ore. Quando sentii la porta del locale aprirsi mi voltai.-

Colin: Ma nonna cosa è successo qui? Guarda quanti pezzi di vetro!

-Il bambino ricciolino si inchinò pronto a toccare il vetro, quando la nonna gli prese il braccio e lo tirò su.-

Stella: Colin non toccare nulla! Non voglio che ti faccia male

-In quel momento alzarono lo sguardo e mi videro. Io salutai, se avevo visto bene quel giorno al parco quella era la nonna di Dustin insieme al suo fratellino.-

Nora: Salve
Stella: Salve signorina, lei lavora qua? Cosa è successo?
Nora: No, io non lavoro qua. Sto solo facendo la guardia per ora. Dustin e Bob sono andati alla stazione di polizia a denunciare un furto
Stella: Oh mio Dio! Non ci posso credere

-La signora si sedette su una sedia e anche il bambino fece la stessa cosa. Mi alzai.-

Nora: Posso offrirvi qualcosa?
Stella: Oh no grazie! Ma lei..
Nora: Oh io sono solo..

-Il bambino si alzò subito dalla sedia avvicinandosi a me.-

Colin: Io lo so chi sei tu! Mi ricordo

-La nonna lo guardò confusa. Io sorrisi.-

Nora: Anche io mi ricordo di te piccolo!
Stella: Scusate, potete spiegarmi?
Nora: Vede..
Colin: Ma nonna tu non l’hai vista quel giorno al parco? Io lo so invece chi è lei!

-Si voltò e mi riguardò con un bel faccino sorridente. Si avvicinò un po’ di più.-

Colin: Tu sei l’amica del mio papà!
 
 

 Salve a tutti :) Scusatemi scusatemi per il super ritardo con cui posto l'episodio :S Sono stata molto impegnata in queste due settimane, però ce l'ho fatta! :D Eccomi qui! Alloraaa che dire di questo episodio? Haylie e Beverly hanno fatto pace e a quanto pare questo Simon è onnipresente! :P La loro storia è solo a metà. Grace ha quasi rischiato la sospensione, che dite troppo impulsiva? Quando si tratta di Nate perde la testa. E Nora? Come prenderà quest'ultima notizia?  E soprattutto il suo rapporto con Dustin è giunto alla fine?! Non siete un po' curiosi? Recensionatemi :P Riusciamo ad aumentare le recensioni? :3 Ora, ringrazio chi ha recensito e continua a recensire gli episodi, sappiate che vi amo alla follia <3 
Ci risentiamo la settimana prossima con un nuovo episodio, un bacione Sum <3 <3 <3

 

 
 
 

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Capitolo 15
*** Chiarimenti ***


-Chiarimenti-



 

Nora.




-“TU SEI L’AMICA DEL MIO PAPA’” “L’AMICA DEL MIO PAPA’” “MIO PAPA’” “PAPA’” Quelle parole mi rimbombavano nella mente, non riuscivo a stare lì. Ero così arrabbiata con Dustin, avrei voluto lanciargli contro qualcosa. Come si può nascondere l’esistenza di un figlio?! Come? Ora si che tutto tornava, l’età del bambino, l’età di Dustin e dei suoi genitori. Tutto tornava. Avevo bisogno di sfogarmi, volevo urlare ma poi gli occhi di quel bimbo catturarono i miei, proprio come facevano quelli di Dustin. Non potevo perdere la calma. Il bambino non aveva colpe. Feci un respiro profondo e cercai di essere più naturale possibile.-

Nora: Si, sono io!

-Guardai la signora.-

Nora: Ho incontrato Dustin al parco a Eastvale qualche giorno fa e c’eravate anche voi. Il piccolo mi ha vista lì
Colin: Io mi chiamo Colin, tu come ti chiami?

-Si avvicinò a me contagiandomi il suo sorriso innocente. Il debole che avevo per i bambini di certo non mi aiutava.-

Nora: Mi chiamo Nora
Colin: Papà non ci ha mai parlato di te. E’ un peccato, perché sei bella

-Sentivo che era un bambino eccezionale, sveglio e intelligente. Purtroppo però non ero dell’umore adatto. Dustin era un bugiardo e da lui non me lo aspettavo. Mi avvicinai a Colin e lo accarezzai.-

Nora: Grazie Colin. So che papà non vi ha mai parlato di me

-Guardai la signora che era seduta e ci guardava con un sorriso.-

Nora: Io adesso avrei una commissione da fare, potreste aspettare voi il ritorno dei ragazzi?
Stella: Ma certo! Non preoccuparti Nora

-Si alzò e si avvicinò.-

Stella: Io sono Stella, la madre di Dustin! Almeno sai con chi stai parlando

-Sorrisi debolmente stringendole la mano.-

Nora: Piacere! Grazie del favore
Stella: Figurati

-Salutai entrambi e mi fiondai come un fulmine in appartamento da Ashley che rimase sconvolta dal mio racconto.-

Nora: UN FIGLIO! MA TI RENDI CONTO? HA UN BAMBINO E NON MI DICE NIENTE? ANZI MENTE SPUDORATAMENTE!
Ashley: Tesoro calmati!
Nora: COME DIAVOLO FACCIO A CALMARMI ASH?! ME LO SPIEGHI?
Ashley: Nor, io non voglio difendere Dustin, però prova un momento a pensare a lui, si insomma non deve essere facile la situazione
Nora: Adesso voglio pensare a me. Mi ha mentito e mi ha tenuta nascosta la cosa più importante della sua vita!

-Mi sedetti sul divano sbuffando ancora incredula. Non avevo idea di cosa avrei detto a Dustin e questo mi spaventava.-


 

Dustin.




-Dopo aver buttato quattro ore alla stazione di polizia per niente io e Bob tornammo al locale. Stavamo per arrivare, eravamo fermi ad un semaforo.-

Dustin: La sfiga che abbiamo noi con questo locale è incredibile!
Bob: Dust, non te la prendere più di tanto. Non ne vale la pena
Dustin: A chi ci dobbiamo rivolgere se neanche la polizia ci aiuta?!
Bob: Non lo so, per ora aspettiamo
Dustin: Dopo il trasferimento forzato ci mancava anche il furto!

-Bob scosse la testa ripensando al trasferimento. Già! Prima il nostro locale si trovava a Eastvale, dove incontrai Nora per la prima volta. Purtroppo però il mese scorso il tizio che ci affittava il locale ci ha, diciamo sfrattati, perché quel locale serviva a lui. Quindi abbiamo dovuto trasferirci a Riverside in parte è stato anche positivo, Nora non avrebbe incontrato neanche per sbaglio la mia famiglia.-

Dustin: Che mese sfigato, l’unica cosa positiva è..
Bob: NORA!! Lo so amico, me lo ripeti ogni giorno
Dustin: E pensare che stava per scoprire anche di Colin
Bob: Non puoi nasconderglielo per sempre
Dustin: Lo so! Ma non so come fare. Magari la porto fuori a cena e mentre parliamo del pesce me ne esco così: “Oh a proposito di pesci, sai a chi piacciono molto? A mio figlio Colin!” Andiamo!

-Sbuffai appoggiandomi completamente allo schienale.-

Bob: Non dicendoglielo peggiori la situazione però
Dustin: Lo so, ma ho paura di perderla, è troppo importante

-Il semaforo tornò verde e Bob ripartì. Arrivammo al locale, entrammo e sbiancai. Dov’era Nora? E cosa ci facevano mamma e Colin lì?-

Dustin: Ma che diavolo sta succedendo?
Colin: PAPAAAAAAAA’

-Subito lo vidi correre verso me. Era felice di vedermi. Io non tanto, soprattutto in quella situazione.-

Dustin: Colin fermo!

-Lo bloccai con la mano e guardai mia madre.-

Dustin: Mamma qui c’era una ragazza che..
Stella: Oh si Nora! E’ un tesoro, ci sa fare con i bambini

-Chiusi gli occhi cercando di calmarmi.-

Dustin: Dimmi che non avete parlato con lei, ti prego
Stella: Si ci abbiamo parlato! E’ dovuta andare via per una commissione urgente e ci ha chiesto se guardavamo noi il locale

-Guardai mio figlio che si era riseduto sconsolato sulla sedia. Mi avvicinai a lui.-

Dustin: Colin hai detto a Nora che sono il tuo papà?
Colin: Si, non potevo?

-Ok, potevo dire addio alla mia relazione con Nora. Mi spostai andando contro mia madre. Ero furioso.-
Dustin: PERCHE’ DIAVOLO SIETE VENUTI ME LO SPIEGHI? DOVETE CHIAMARE PRIMA DI PASSARE, LO SAI!

Stella: Vedi di calmarti Dustin, abbassa i toni! 
Colin: Papà volevamo farti una sorpresa
Dustin: STAI ZITTO COLIN!

-Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime, cercava di trattenere. E’ un bambino forte, piange raramente per avere a mala pena tre anni, è una cosa che gli ho passato io con la mia freddezza nei suoi confronti. Molte volte vorrei abbassare le barriere ma non ce la faccio, fa troppo male. E’ molto coraggioso, piange solo quando io lo ferisco. Si vedeva, stava lottando per non far scendere quelle lacrime, lottava, ma le sue emozioni furono più forti. Doveva odiarmi e sinceramente non potevo dargli torto. Facevo di tutto per allontanarlo da me. Mi guardò intensamente e si voltò per non farmi vedere le lacrime scendere giù, io riguardai mia madre.-

Dustin: Grazie mille mamma! La mia vita è stata di nuovo rovinata

-Sentii arrivarmi uno schiaffo.-

Dustin: Ma che fai?
Stella: Smettila di fare l’egoista perché stai iniziando a farmi schifo!! Cresci e prenditi le tue responsabilità

-Corse ad abbracciare Colin e io uscii dal locale. Dovevo assolutamente trovare Nora. Se avevo imparato a conoscerla bene sapevo dov’era. A sfogarsi dalla sua migliore amica. Arrivai a casa loro e bussai. Ashley mi aprì la porta facendomi entrare.-

Ashley: E’ in salotto. Chiarite, io esco! Dustin, non fartela scappare

-Annuii, la vidi uscire e andai in salotto.-

Nora: Ash, io non so..

-Si voltò e mi vide. Subito prese un colorito rosso fuoco.-

Nora: CHE DIAVOLO CI FAI QUI? NON VOGLIO VEDERTI DUSTIN
Dustin: Ti prego Nora, parliamone! Non mandarmi via
Nora: UN FIGLIO DUSTIN! HAI UN BAMBINO E NON MI DICI NIENTE? DOVE HAI TROVATO IL CORAGGIO PER VENIRE QUA?
Dustin: LO SO! SONO STATO UN’IDIOTA! NORA TI PREGO, NON RIFIUTARMI

-Mi guardò e sospirò.-

Nora: Non posso far finta di niente
Dustin: Lo so. Non ti sto chiedendo questo
Nora: Come hai potuto?

-Vidi una lacrima scenderle sul viso ma immediatamente la asciugò.-

Nora: Io mi fidavo di te! PERCHE’ MI HAI NASCOSTO COLIN? NON E’ GIUSTO DUSTIN, LE COSE STAVANO ANDANDO BENE, DOVEVI ESSERE SINCERO CON ME. IO CON TE SONO SEMPRE STATA SINCERA SU TUTTO E ORA SCOPRO CHE TU MI MENTIVI? LO FACEVI TUTTI I GIORNI

-Mi lanciò addosso un cuscino, era così arrabbiata. Mi avvicinai a lei.-

Dustin: LO SO NORA! LO SO. AVREI VOLUTO DIRTELO DAVVERO
Nora: ALLORA PERCHE’ NON LO HAI FATTO EH?

-La guardai.-

Nora: MI DAI UNA VALIDA RISPOSTA? DIAVOLO, PARLAMI DUSTIN!
Dustin: Se te lo avessi detto ti avrei persa e non voglio perderti perché..

-Mi bloccai un momento.-

Nora: PERCHE’?

-Ero stanco di sentirmi urlare contro. Urlai anch'io.-

Dustin: PERCHE’ TI AMO!

-Parve scioccata da quella risposta. Un’altra lacrima percorreva il suo viso perfetto. Si sedette lentamente sul divano in silenzio. Io mi avvicinai.-

Dustin: Sei diventata troppo importante per me

-Mi sedetti a fianco a lei che subito poggiò la testa sul mio petto. La strinsi e le baciai la testa. Era confusa. Poi la sentii parlare mentre si risistemava. Mi guardò.-

Nora: Anche io ti amo! Ecco perché sono così arrabbiata. Mi hai mentito sulla cosa più importante della tua vita
Dustin: Lo so, mi dispiace. Ma come avrei potuto dirtelo? Ho avuto paura Nora. Prova a metterti un momento nella mia posizione
Nora: Hai ragione, non dev’essere facile. Però non voglio bugie, voglio un rapporto sincero. Dopo Lukas..

-L’abbracciai ancora.-

Dustin: Lo so. Niente più bugie. Te lo prometto, non ti farò più soffrire. Scusa.So che è una situazione pessima ma non lasciarmi, io cercherò di tenere Colin fuori dalla nostra..
Nora: Per me Colin non è un problema Dust. Tuo figlio viene prima di tutto. Ti avrei lasciato per le bugie, non per Colin. Possiamo affrontare questa situazione insieme

-La guardai e sorrisi. Era fantastica.-

Dustin: Grazie
Nora: Niente più bugie!
Dustin: Niente più bugie

-Si avvicinò e mi baciò.-

Nora: Ti amo così tanto. Non voglio più spaventarmi e arrabbiarmi così
Dustin: Non succederà! D’ora in avanti le cose andranno molto meglio. Ti amo anche io da impazzire

-Sorrise e si riappoggiò a me.-

Nora: E’ così carino Colin. Credo sia un bambino speciale

-Sospirai e lei mi guardò staccandosi leggermente da me.-

Dustin: Non si merita un padre di merda come me. Io non lo so fare, lo scarico ai miei
Nora: Dust..
Dustin: Mia madre ha ragione! Faccio schifo, sono un’egoista! E’ che io non ce la faccio..

-Mi passai la mano tra i capelli sospirando. Nora era la seconda persona a venire a conoscenza di ciò. Il primo fu Bob.-

Nora: Sono qui tesoro!

-Mi accarezzò il viso delicatamente.-

Dustin: Non so nemmeno se Colin sia mio figlio..

-Lei parve sorpresa.-

Dustin: ..non ho mai fatto un test del DNA. Ho così paura del risultato che preferisco non farlo. E se non fosse mio figlio? Che cosa ci fa con me?
Nora: Ecco perché sei così freddo con lui

-Annuii e lei mi accarezzò la mano.-

Nora: E’ tuo figlio Dust. Siete così simili
Dustin: Possono essere coincidenze. Non saprei cosa fare se non fosse mio figlio
Nora: Non puoi vivere con questa paura per sempre amore. So che ci vuole tanto coraggio, ma tu devi sapere. Se hai dei dubbi devi risolverli. Posso accompagnarti io per il test
Dustin: Grazie, mi saresti di supporto morale. Non posso più scappare dai miei problemi. Colin non merita tutto questo tormento. Celine è stata una stronza
Nora: Celine?! La madre biologica?

-Annuii.-

Dustin: Me lo ha lasciato quando aveva tre mesi. Io e lei avevamo chiuso da mesi, le date coincidono, ma potrebbe essersi inventata tutto. Io non lo so
Nora: Che fine ha fatto?
Dustin: Adesso credo sia in Europa a godersi la bella vita. In cerca di soldi, non mi sorprenderebbe se l’arrestassero sai? Spaccio, furti! Il fatto che lei sia lontana dal bambino è l’unica cosa positiva per lui
Nora: E’ bene fare subito il test di paternità
Dustin: Già! Grazie per esserci sempre
Nora: Lo faccio per te!


 

Haylie.




-Quella sera mamma e papà partirono per stare tre giorni dai nonni. Riuscii a convincerli a lasciarci sole. Non avremmo avuto problemi, io e Grace ci saremmo evitate come sempre. In ogni caso avremmo potuto chiamare Nora che in un quarto d’ora sarebbe arrivata. Grace era entusiasta dei due mesi di vacanza, io non tanto. La mattina seguente ci svegliammo molto tardi e la sera invitai William a casa per guardare un film tutti insieme. Dopo più o meno mezz’ora Grace si alzò dal divano e andò in cucina. Tornò con una tavoletta di cioccolato intera!-

Haylie: Ma sei matta?!
Grace: Che c’è? Ho fame
Haylie: Non puoi mangiarti un’intera tavoletta di cioccolato
Grace: Mamma e papà non ci sono, non me lo può impedire nessuno. Il mio stomaco è strano oggi, mi sento un po’ male
Haylie: Beh per forza, è tutto il giorno che non fai altro che mangiare schifezze! Dai cereali, ai biscotti, alle patatine, ai cetriolini, ai panini con la maionese e la nutella fino a quella tavoletta di cioccolato!
William: Sei un mostro!

-Rise, a lui Grace piaceva molto. Era ovvio che non la conosceva bene.-

Grace: Lo so! Chi lo ha scelto il film? E’ una palla mortale

-William mi guardò.-

Grace: Non avevo dubbi! AH!
William: Che succede?
Grace: Un piccolo dolore allo stomaco

-Scossi la testa e presi dalle mani di Grace la tavoletta di cioccolato.-

Grace: Haylie, dai ridammela
Haylie: No, ti stai sentendo male! Non voglio averti sulla coscienza
Grace: Uff! Aio

-Si arrotolò sul divano, tenendosi con le braccia le ginocchia premute sulla pancia e sul petto.-

Haylie: Avrei dovuto controllarti meglio! Non dovevi mangiare tutte quelle schifezze
Grace: E’ un dolore strano Haylie. Un momento prima è fortissimo da impazzire e un momento dopo è più tranquillo. Forse è meglio se vado a farmi un a doccia calda

-Si alzò e andò in bagno. Sentimmo l’acqua iniziare a scorrere. Mi accoccolai su Will che mi strinse a sé.-

William: Tesoro ho bisogno di parlarti
Haylie: Dimmi tutto!

-Sorrisi e lui mi guardò.-

William: Vedi, ieri…

-Sentimmo le urla di Grace provenire dal bagno e poi un botto. Subito ci alzammo.-

Haylie: Grace! Grace che succede?

-Bussai alla porta del bagno. Dopo qualche secondo sentii la sua risposta. Stava piangendo.-

Grace: H-Haylie! Aiutami

-Non mi aveva mai pregata così, piangeva! Subito aprii la porta preoccupata. Non la vedevo.-

Grace: Haylie ti prego! E’ forte

-Seguii la sua voce e la vidi in doccia mezzo bagnata rannicchiata in un angolo.-

Haylie: Oh Gracie!
Grace: Non riesco a muovermi. Questo dolore mi uccide
Haylie: Ci sono io qui!

-Non potevo che provare tenerezza vedendola così debole e indifesa. Velocemente la risciacquai con l’acqua calda, quando notai del sangue dirigersi nello scarico. Subito capii. Era arrivato anche il suo momento, non stava male per le schifezze che aveva mangiato. Oh no! William aspettava fuori dal bagno. Coprii Grace con l’accappatoio e lo chiamai.-

Haylie: Will entra! Puoi aiutarmi?

-Subito entrò e vide Grace dolorante.-

Haylie: Puoi portarla in camera nostra?

-Annuii e la prese in braccio. Grace mi guardò e con una mano cercò di afferrarmi.-

Grace: H-Haylie, no! Non mi lasciare. Non lasciarmi sola
Haylie: Amore sono qui, non scappo! Arrivo subito in camera

-L’accarezzai.-

Grace: Promesso?
Haylie: Promesso!

-Le diedi un bacio sulla fronte e William la portò al piano di sopra, io presi il necessario e li raggiunsi in camera. Will l’aveva sistemata per bene al caldo sotto le coperte. Mi avvicinai e lo baciai.-

Haylie: Grazie! Ora ci penso io

-Lui sorrise e annuì poi uscì da camera nostra.-


 

William.




-Ormai erano quasi le 20:15, decisi di andare in cucina e di preparare la cena mentre Haylie stava con Grace. Per una volta furono unite e gentili l’una con l’altra, forse il loro rapporto non era proprio perso. Misi l’acqua della pasta a bollire, poi feci l’insalata. Haylie ne andava matta, l’adorava. Dovevo ancora dirle di Simon, non l’avrebbe presa bene. Qualche minuto dopo la vidi entra in cucina.-

Haylie: Mmh sei fantastico! Non avresti dovuto scomodarti però

-Mi abbracciò e la baciai.-

William: Figurati! Vi serviva una mano!

-Sorrise rubando una fetta di pomodoro dall’insalata.-

William: Grace come sta?
Haylie: Meglio. Al caldo si è tranquillizzata. Adesso non ci sono più bambine in questa casa
William: Oh

-Capii a cosa Haylie si riferisse.-

William: Sai non vi invidio proprio a voi ragazze
Haylie: Non avevo dubbi. Inizierà a crescere anche lei ora
William: I ragazzi ci devono solo provare a ronzarle intorno. Non torneranno a casa vivi se ci sono io nei paraggi

-Lei rise e sorrisi anche io.-

Haylie: Grazie a Dio non hai delle sorelle! A proposito, ho chiamato Nora, sta arrivando. Cena con noi
William: Perfetto!

-Buttai la pasta nell’acqua che bolliva poi mi avvicinai a Haylie.-

William: Tesoro, ieri ho avuto uno scontro con Simon
Haylie: Cosa?! Oh no Will
William: Era incazzato perché tu e Beverly siete tornate a amiche, vi stava cercando ma sono riuscito a bloccarlo
Haylie: Avete fatto a pugni? Dimmi di no ti prego
William: Quando lui parla di te, non riesco a controllarmi. Gli ho dato un pugno sulla faccia. Mi ha detto che me l’avrebbe fatta pagare e così è stato
Haylie: Tesoro tu stai bene?

-Mi accarezzò il viso preoccupata e io le presi la mano.-

William: Io sto bene. La mia macchina non tanto, mi ha squarciato le ruote
Haylie: Che bastardo! Will devi denunciarlo
William: Non ho le prove purtroppo
Haylie: AAH! Sempre la stessa storia! Tesoro lo incastreremo prima o poi

-Annuii ero veramente poco convinto. In quel momento entrò in casa Nora poggiando giubbotto e borsa sul divano.-

Nora: Hey!


 

Nora.




-Haylie e Will mi salutarono. Mia sorella mi aveva detto tutto per telefono.-

Nora: Salgo subito da Grace ok?

-Haylie annuì.-

Haylie: Se ce la fai falla scendere per cena. Le farà bene mangiare qualcosa di sano e caldo

-Annuii e salii in camera delle ragazze. Entrai e mi sedetti sul letto di Grace che aprì gli occhi.-

Nora: Ciao dormigliona

-Le accarezzai il viso e lei subito si svegliò abbracciandomi.-

Grace: Noraa!
Nora: Ho fatto il prima possibile. Hai già parlato con Haylie?

-Lei annuii.-

Grace: Mi ha spiegato delle cose
Nora: Hai capito tutto o hai dei dubbi?
Grace: No, credo di aver capito tutto

-La guardai, era la mia bambina.-

Nora: Sei cresciuta così velocemente tesoro. Sembra ieri quando cercavi di rincorrere me e Haylie chiamandoci Lora e Ylie

-Sorrise.-

Grace: Vi chiamavo così?
Nora: Si quando avevi un anno e mezzo non riuscivi a dire i nostri nomi
Grace: Ora capisco perché chiami Haylie Ylie

-Ridemmo poi lei si fece seria.-

Grace: E’ finita, non è così?

-La guardai.-

Grace: Adesso dovrò crescere per forza

Nora: Oh tesoro!

-L’abbracciai stringendola a me.-

Nora: Non preoccuparti, è una cosa completamente naturale. Tu stai già crescendo, non te ne rendi conto, è così che funziona
Grace: Sai prima quando Haylie mi ha aiutata mi è sembrata te. E’ stata buona e premurosa, per un momento ho pensato che mi volesse bene
Nora: Gracie, Haylie ti vuole bene! Non devi pensare certe sciocchezze
Grace: E’ solo che alle sue attenzioni non ci sono abituata, mi piacevano
Nora: Dovete imparare a farvi meno la guerra, tutto qui. Ora, ti va di scendere per cena?
Grace: Si che mi va! Oltre a morire dissanguata muoio di fame! Ma come fate voi a non svenire?

-Risi ci alzammo e andammo a cena.-


 

Grace.




-Qualche giorno dopo mi ero ripresa alla grande e il rapporto tra me e Haylie era un pochino migliorato. Non fatevi illusioni, litighiamo sempre come cane e gatto ma non con tutto l’odio di prima. Mamma e papà tornarono a casa e discretamente dammo la notizia del ciclo alla mamma che ovviamente lo sbandierò a tutti i nostri parenti. Che imbarazzo! Quella sera che William cenò con noi Nora ci parlò del suo ragazzo, questo Dustin a noi ancora sconosciuto. Ci disse che aveva un figlio rimanemmo scioccati. Ero curiosa, volevo conoscere questo famoso Dustin. Pensavo a questa storia quando entrai da Starbucks. Mi misi in fila e chi avevo davanti? Provate ad immaginare.-

Nate: Grace!

-Sbuffai.-

Grace: Cosa vuoi Nate?
Nate: Adesso mi odi così tanto?
Grace: Senti, non vuoi più essere mio amico? VA BENE! Ma almeno lasciami in pace! Chiedo solo questo
Nate: Sei tu che hai voluto tutto questo!
Grace: Perché TU hai rovinato tutto. Ti serve altro da me?
Nate: Volevo solo ringraziarti

-Lo guardai confusa.-

Grace: E per cosa?
Nate: Non hai detto niente alla professoressa. Ti sei presa tutte le colpe
Grace: Potrò essere tante cose ma non sono una carogna. Tu piuttosto, stai attento a non diventarlo frequentando Elisabeth e il suo gruppo
Nate: La nostra storia è già finita. Domani parto a New York da mio padre per tutti e due i mesi
Grace: Tanti auguri allora
Nate: Grace..

-Mi prese la mano e rabbrividii ma subito mollai la presa.-

Grace: Non sono cose che mi toccano ormai

-Mentire! Quanto mi veniva naturale!-

Nate: So che stai mentendo
Grace: No! Non lo sai, non mi conosci più
Nate: Questo lo dici tu!

-Lo guardai.-

Grace: Tocca a te!

-Si voltò e ordinò il suo solito frappuccino alla vaniglia, praticamente un frappè fatto di vaniglia, latte e ghiaccio, condito con panna montata. Si rivoltò da me.-

Nate: Allora io vado
Grace: Addio Nate!
Nate: Perché mi dici addio?
Grace: Niente ci lega più! Per me questo è un addio

-La nuova commessa ci guardò dando il frappuccino a Nate.-

Commessa: Signorina cosa prende?

-Nate la guardò.-

Nate: Per lei un frappucciono al cioccolato e un brownie con pezzi di cioccolato all’interno con sopra una spolverata di zucchero a velo!

-La commessa annuì e preparò il mio ordine. Nate mi guardò.-

Nate: Non far finta di cambiare per darmi una lezione. Questo non è un addio! Non finirà così, te lo assicuro. Arrivederci Lol

-Sorrise, si voltò e uscì dal locale. Non lo avrei visto per due mesi, sentivo il mio cuore spezzarsi piano piano, in modo da farmi più male possibile. Pagai la mia ordinazione e mi sedetti a un tavolo, aspettavo Connie, Kyle e Jason. Arrivarono dieci minuti dopo, si sedettero e Kyle baciò Connie.-

Grace: Non davanti ai miei occhi grazie!

-Connie scosse la testa ridendo. Si, da quando si erano messi insieme non si staccavano un momento l’uno dall’altro. Il gruppo si era un po’ distrutto dopo il litigio tra me e Nate. Jason era dalla mia parte anche se comunque parlava ancora con Nate ma lui supportava me principalmente e Connie e Kyle lo stesso. L’unico ad andarmi contro e stare completamente dalla parte di Nate fu Tommy. Ma non ne ero sorpresa, non avevamo un gran rapporto.-

Jason: Dobbiamo dirti una cosa
Grace: Se riguarda Nate lo so già! Partirà per le vacanze
Connie: Come fai a saperlo?
Gracie: E’ uscito dieci minuti fa dal locale. Non vederlo forse mi aiuterà

-Jason mi accarezzò e poi mi abbracciò.-

Jason: Andrà tutto bene! Senti perché non passiamo a casa di William, prendiamo Scooter e gli facciamo fare un giro?

-Sorrisi.-

Grace: Mi sembra un’ottima idea! Muovetevi a finire di mangiare

-Scoppiammo tutti a ridere. Ero fortunata ad averli.-


 

Nora.




-Quella mattina andai da Dustin. Ricevette il risultato del test del DNA. Prima di aprirlo lo abbracciai.-

Nora: Coraggio tesoro. Apri la busta

-Lui sospirò e aprì la busta. Tirò fuori la lettera e lesse. Rimase di sasso.-

Nora: Amore..
Dustin: Colin è mio figlio

-Sorrisi ero felice per lui e lo baciai. Lo sentii rigido.-

Nora. Dust è una bella notizia. Ora hai la conferma, insomma..

-Si alzò quasi arrabbiato, tirò un calcio al tavolino e vidi una lacrima scendergli sul volto. Mi alzai e mi avvicinai a lui prendendogli la mano lui mollò la presa.-

Dustin: SONO UN PADRE DI MERDA NORA!
Nora: Sei spaventato tesoro è normale
Dustin: DOVREBBERO PORTARMELO VIA. SONO STATO COSI’ FREDDO CON LUI, L’HO FERITO COSI’ TANTO
Nora: Puoi rimediare Dustin. Avevi paura, non sapevi se era tuo figlio. Sono tante cose messe insieme. Ora la strada è tutta in discesa e io sono qui con te. Se me lo permetti posso aiutarti
Dustin: Io non lo merito
Nora: Ascoltami, smettila di piangerti addosso. So che ti senti in colpa ma ora puoi rimediare ai tuoi errori. Nessuno sarà più felice di Colin
Dustin: Forse hai ragione
Nora: E’ ancora piccolo puoi rimediare
Dustin: Lui è parte di me. Devo rimediare

-Mi baciò.-

Dustin: Hai ragione. Ho molto da dare a Colin, voglio riunire la mia famiglia

-Sorrisi vedendo la sua felicità e determinazione. Lui mi guardò.-

Dustin: Perché sorridi?
Nora: Mi rende felice vederti felice!
Dustin: Ti amo!
Nora: Anche io da morire
Dustin: Coraggio, andiamo!

-Lo guardai confusa.-

Nora: Dove?
Dustin: Ti presento la mia famiglia!
 
 

Salve meraviglie! :) Come avete trovato l’episodio? Forse un po’ scioccante no? Il ritardo nel postare l’episodio è dovuto alla mancanza di recensioni. Io vorrei postare velocemente,  ho bisogno delle vostre recensioni che mi motivino! Beh io aspetto. Se volete presto il prossimo episodio RECENSITEEEE! Ora, ringrazio di cuore chi mi ha recensito e mi supporta, siete fantastici. Speriamo di sentirci presto, dipende da voi ;) Un bacione Sum <3 <3 <3

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Capitolo 16
*** Pesanti litigi ***


-Pesanti litigi-


Nora.




-Il venerdì mattina verso le 11:30 Dustin passò al nostro appartamento che era diventato un vero macello dato che eravamo in tre e c'erano solo due camere da letto.-

Dustin: Non siete ancora riuscite a trovare una sistemazione?
Nora: No! 

-Sbuffai prendendo la borsa mentre Ashley usciva da camera sua in pigiama e tutta addormentata.-

Ashley: E' rimasto qualcosa per colazione?
Nora: Si, guarda in frigo!
Dustin: Potresti sfilare sui red carpet conciata così!

-Ashley gli lanciò addosso un cuscino e io e Dustin ridemmo sedendoci a tavola con lei.-

Ashley: Non avete idea di cos'abbia combinato ieri
Nora: Oh possiamo immaginare
Dustin: Devo ricordarti che ti ho vista altre volte in uno stato pietoso?!
Ashley: Tu ieri non eri di turno giusto?
Dustin: No!
Ashley: Sono andata al vostro locale
Dustin: Bob ti ha vista?
Ashley: Non nominarmi quel pezzente di un orco
Nora: Cos'hai combinato signorira? Ti sento sulla difensiva!
Ashley: Io niente! Lui mi ha sbattuta fuori dal locale
Dustin: L'hai provocato in qualche modo?
Ashley: NO! Certo che no
Dustin: E' strano che Bob scatti così
Nora: Già, ora che lo conosco anche io, capisco che è strano. Ok che tu gli stai antipatica però addirittura da buttarti fuori

-In quel momento vedemmo la faccia di Ashley risvegliarsi.-

Ashley: OH MERDA!
Dustin: Cosa hai combinato?!
Ashley: Gli ho lanciato in faccia il mio drink
Dustin: Sei la più sveglia Ash davvero! E' ovvio che s'incazza
Nora: Perchè diavolo gli hai lanciato il drink?
Ashley: Non voleva darmene un altro
Nora: Era da immaginare
Dustin: Sei peggio di una spugna
Ashley: Adesso come faccio? Mi piace il vostro locale e poi quando io e te usciremo insieme..

-Mi guardò.-

Ashley: ..tu vorrai andare lì, dato che ci lavora il tuo ragazzo
Nora: OVVIAMENTE!
Dustin: Fantastico ragazzo aggiungerei!
Ashley: Ma come faccio se quella faccia d'orso non mi fa entrare?
Nora: Peggio per te Ash! Te le cerchi
Dustin: L'unica cosa che ti posso dire è quella di farti perdonare

-Io e Dustin ci alzammo e ci infilammo i giubbotti.-

Ashley: Come?
Dustin: Ah questo è un tuo problema
Ashley: Sempre simpaticissimo Dust!

-Presi le chiavi dal mobiletto.-

Nora: Beh noi andiamo. Ci vediamo direttamente lunedì Ash. Questo fine settimana lo passo a casa di mamma e papà con le ragazze

-Ashley annuì e poi sorrise.-

Ashley: Fai gli auguri alla piccola Grace da parte mia!

-Sorrisi anche io.-

Nora: Glieli farò

-La vidi riaprire bocca ma la bloccai subito.-

Nora: E NO! Non ti farà da cavia per nuovi trucchi e acconciature

-Sbuffò prendendo la caraffa del caffè.-

Ashley: Sempre le solite voi Manson!

-Io e Dustin ridemmo.-

Nora: Noi andiamo! Ciao
Ashley: Ciao traditori!

-Chiudemmo la porta e andammo in macchina. Dustin mi guardò.-

Dustin: Amore, stavo pensando al problema del vostro appartamento
Nora: E' un vero casino
Dustin: Potresti venire ad abitare nel mio appartamento

-Lo guardai allibita.-

Nora: Con te?

-Lui sorrise.-

Dustin: Certo, con me
Nora: Dio, è un passo così importate. Io.. insomma mi piacerebbe tesoro..

-Sicuramente mi vide confusa.-

Dustin: Noi ci amiamo, tu sai tutto di me e io so tutto di te. Potremo provarci, l'unica cosa che conta è il nostro amore. Ma non voglio che tu ti senta costretta ovviamente, se non te la senti aspetteremo
Nora: Dust, io..posso pensarci?
Dustin: Certo tesoro

-Sorrise e sorrisi anche io. Quella proposta mi aveva spiazzato. Arrivammo e Dustin parcheggiò, scendemmo dalla macchina e lui mi aprì la porta io avevo le mani occupate. Avevo comprato un regalino per Colin e un mazzo di fiori per la madre di Dustin.-

Stella: Entrate ragazzi, entrate! Ciao bella!

-Subito mi salutò abbracciandomi e poi le porsi i fiori.-

Nora: Questi sono per lei
Stella: Non dovevi disturbarti Nora! Comunque dammi del tu e chiamami Stella per favore, almeno rompiamo il ghiaccio
Nora: D'accordo
Dustin: Ma dov'è papà?
Stella: Conosci tuo padre Dustin. Voleva fare bella figura e stamattina si è alzato alle 3:30 per andare a pescare per poter mettere in tavola del buon pesce pescato da lui

-Ci sedemmo sul divano in salotto.-

Stella: Peccato che non abbia pescato un bel niente, così è dovuto andare in pescheria

-Tutti ridemmo.-

Nora: Poverino! Non volevo disturbare tanto
Stella: Oh Nora cara, tu non c'entri. E' lui con le sue manie, vuole sempre strafare. Ora che non c'è possiamo svelare questo segreto a Nora giusto Dustin?
Dustin: Oh si, direi di si
Stella: Lui non sa pescare! Non è portato per la pesca, non si è ancora arreso!

-Scoppiai a ridere.-

Nora: L'importante è crederci sempre
Dustin: Noi speriamo che smetta presto di crederci. Avrà preso cinque pesci in tutta la sua vita!

-In quel momento Colin entrò in salotto con indosso ancora il pigiamino. Era un topolino. Aveva occhi solo per il papà. Appena vide

Dustin il suo volto s'illuminò e corse da lui.-
Colin: PAPAAAAAAAAA' COSA CI FAI QUI?
Dustin: Ah, non mi vuoi? Posso andare via..
Colin: NOO!
Dustin: Guarda chi ti ho portato. Saluta Colin

-Mi guardò e sorrise.-

Colin: Ciao Nora!

-Si avvicinò e mi diede un bacino.-

Nora: Ciao piccolino! Ti ho portato un regalo
Colin: Davvero?!
Nora: Si!

-Gli diedi la busta e subito tirò fuori il regalo e sorrise felice.-

Colin: GRAZIE GRAZIE NORA!! 

-Mi abbracciò e io lo strinsi tra le mie braccia. Non vorrei sbagliare ma mi sembrò che si godette quell'abbraccio.-

Nora: Ti piace?
Colin: Si! Papà guarda guarda! Ho delle nuove macchinine
Dustin: WAOH come sono belle!

-Dustin era un ottimo attore! Mi aveva aiutato lui a scegliere il regalino. Ero pronta a scommettere che sarebbe diventato un buon padre dopo aver ottenuto tutte le sicurezze. In fondo era legato a Colin. Prima del test del DNA era solo combattuto e impaurito. Forse ero stata proprio io a dargli la giusta carica e supporto.-

Dustin: Possiamo fare tante gare ora Cole!

-Colin lo guardò spiazzato per qualche secondo.-

Colin: Insieme? Io e te?
Dustin: Certo

-Gli occhi di quel bimbo divennero ancora più lucidi e brillanti. Quando Dustin lo prese sistemandolo sopra le sue gambe lui si rifugiò tra le sue braccia godendosi il più possibile quell'affetto tanto desiderato.-

Colin: Papà?
Dustin: Si?

-Gli accarezzò i capelli.-

Colin: Sono il più felice di tutto il mondo

-Tutti sorridemmo a tutta quella tenerezza e Dustin strinse Colin di nuovo in un altro abbracciò.-

Dustin: Anche io campione, anche io.
Stella: Ma Colin perché sei ancora in pigiama? Ho detto ad Edward di vestirti
Colin: Nonno non è venuto in camera
Stella: Se lo prendo! OH quel’uomo ha qualcosa che non va proprio

-Tutti ridemmo e Dustin si alzò con Colin in braccio.-

Dustin: Lo vesto io

-Diede un bacio a Colin e andarono in camera. Stella guardò suo figlio e suo nipote felici poi guardò me.-

Stella: Grazie!

-Io sorrisi.-

Nora: Non ho fatto nulla!

-Dieci minuti più tardi tornò anche il padre di Dustin, Edward. Passammo una giornata molto divertente, erano davvero delle brave
persone.-


 

Haylie.




-Quel venerdì sera io, Will, Kiki, Steven e Beverly decidemmo di andare al bowling. Verso le 16:00 iniziai a prepararmi e mentre mi facevo la piastra Grace entrò in camera. L’esperienza del ciclo ci fece avvicinare un pochino. Mi era sembrata così debole e non potevo stare a guardare mentre soffriva. Certo è un dolore normale e sopportabile per tutte le donne ma per lei era stata la prima volta e soprattutto non se lo aspettava minimamente. Si era spaventata da morire e vederla in quello stato mi ricordò che anche lei era umana e provava sensazioni ed emozioni. Da quel giorno abbassai un pochino le barriere nei suoi confronti. Continuavo a truccarmi e dallo specchio la vidi gironzolare per la camera. Quel comportamento era dovuto a due possibili cose: O si stava annoiando o doveva chiedermi qualcosa. Finii di mettere la matita anche nel secondo occhio e mi voltai verso Grace.-

Haylie: Mi devi chiedere qualcosa?

-Lei mi guardò diventando improvvisamente rossa. Si stava vergognando o cosa? Si avvicinò.-

Grace: Io avrei un problema e Nora non c’è, non so a chi rivolgermi

-La guardai. Mi stava chiedendo aiuto e si vergognava? Cercai di non farla scappare.-

Haylie: Se vuoi puoi dire a me e vedo se posso aiutarti

-Si sedette sul letto e iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli.-

Grace: Vedi.. Mi hanno invitato ad una festa e io non so se andarci
Haylie: Chi fa la festa?
Grace: Tommy! Ha invitato Kyle e Jason e loro hanno invitato me e Connie
Haylie: Ma scusa, Tommy non era tuo amico? Perché non ti ha invitata?
Grace: Lui non mi ha mai sopportata Ylie..

-Il mio cervello si fermò su “Ylie”, mi ha chiamata così e non se n’è nemmeno accorta? Si stava aprendo con me e questo mi rendeva felice.-

Grace: Secondo me era geloso del rapporto tra me e Nate, poi non so. Adesso che abbiamo litigato il gruppo si è spaccato. Comunque non è questo il problema
Haylie: E qual è allora?
Grace: Io non sono mai andata ad una festa di liceali! Come mi devo comportare? E vestire? E poi mi devo truccare per forza? Io non voglio

-Sorrisi mentre l’ascoltavo! Se fossero solo questi i problemi della vita!-

Haylie: Comportati come sempre, poi è possibile che la festa sia un fiasco totale. Per il resto se vuoi posso aiutarti io, dato che Nora non c’è. Sempre se vuoi.-
Grace: Mi salveresti. Grazie!

-Sorrisi e lei continuò a guardarmi.-

Grace: E’ normale pensare ad una persona in continuazione? Cioè avere una vera e propria fissazione?

-Non potevo crederci. Mi stava raccontando addirittura i suoi problemi di cuore!-

Haylie: Beh se sei innamorata di quella persona è più che normale
Grace: Innamorata?

-Annuii e lei mi guardò.-

Grace: Ma io non sono innamorata di Nate
Haylie: Oh è di Nate che stiamo parlando!
Grace: Si! Lui è il mio migliore amico, o almeno era. Non posso essere anche innamorata di lui
Haylie: E perchè no?
Grace: Beh io voglio che lui sia il mio migliore amico per sempre. Non voglio che mi abbandoni o che il nostro rapporto cambi. Per questo abbiamo litigato, lui ha detto che mi ama ma io gli ho detto che non poteva, perchè non si può. Non si può essere migliori amici e innamorati. Sono due cose diverse
Haylie: Io e William ci amiamo ma siamo anche migliori amici Gracie. L'uno non esclude l'altro. Perchè hai questa fissazione?
Grace: Beh vedi, i fidanzati si lasciano sempre, i migliori amici no! Non voglio che Nate mi abbandoni
Haylie: Perchè hai questa grande paura?

-La vidi farsi molto più seria e notai la lacrima che scivolò giù per il suo viso, mi avvicinai a lei.-

Grace: Perchè io non riesco a vivere senza avere lui al mio fianco. Da quando non siamo più amici è come se stessi vivendo la vita di un'altra persona, il mondo ha perso tutti i suoi colori e le cose vanno a rallentatore. E' come se la parte migliore di me fosse morta.

-Le sue lacrime divennero sempre più frequenti e iniziò a respirare a fatica e a singhiozzare. Immediatamente l'abbracciai stringendola a me.-

Haylie: Oh Gracie, sei proprio cotta a puntino!
Grace: Mi manca così tanto abbracciarlo e odorarlo. Mi manca sfidarlo e stare seduta sulle sue gambe e mi manca la sua voce
Haylie: Questo è essere innamorati tesoro. Non reprimere i tuoi sentimenti per le tue fissazioni. Amarsi vuol dire anche essere migliori amici. Vediti con Nate e corri a baciarlo prima che sia troppo tardi
Grace: Ormai è tardi. E' già partito per New York

-Le accarezzai i capelli.-

Haylie: Allora quando tornerà. Gracie tu lo ami e se anche lui ricambia questo sentimento non c'è un motivo valido per non stare insieme. Non avere paura del futuro, vivilo con Nate
Grace: Hai ragione Ylie!
Haylie: Non fartelo scappare
Grace: No, non lo farò. Non posso più vivere così. I dissennatori non avranno la meglio su di me, la mia felicità è più importante del mio orgoglio no?

-Ogni volta che Grace apriva bocca non potevano mancare i riferimenti ad Harry Potter. Comunque annuii capii il senso del suo discorso e lei mi abbracciò.-

Grace: Grazie!
Haylie: Figurati. Che dici se ti faccio i boccoli per questa festa?
Grace: Lascio fare a te!
Haylie: Fidati di me! 
Grace: Haylie?
Haylie: Si?
Grace: Mamma e papà mi manderanno?
Haylie: A che ora finisce?
Grace: Inizia alle 19:00 e finisce alle 22:00
Haylie: Allora si!

-Grace si sedette sulla sedia pronta ad essere pettinata quando mi accorsi di aver finito la lacca.-

Haylie: E' finita la lacca, faccio un salto in negozio a comprarla!
Grace: Ok!

-Uscii di casa dopo essermi guardata allo specchio. Si, stavo bene. Corsi in negozio e presi la lacca, mentre andavo a pagare sentii una presa sul mio braccio, mi voltai e lo vidi.-

Simon: Mason! Come vanno le ruote della macchina del tuo fidanzato? Girano bene?
Haylie: Simon lasciami!

-Cercai di fargli mollare la presa ma lui stringeva forte.-

Haylie: Lasciami subito
Simon: Sapevo che prima o poi sarei riuscito a beccarti da sola, senza quel rompipalle di William
Haylie: Lasciami o mi metto ad urlare! Simon non sto scherzando, urlo!

-Mollò la presa con forza.-

Simon: Non capisco perchè non ti arrenda. Sai che finchè non avrò ciò che voglio non mi fermerò! Quindi perchè non accontentarmi?

-Si avvicinò per baciarmi ma gli tirai uno schiaffo e corsi verso la cassa. Lo sentii urlarmi dietro.-

Simon: NON E' FINITA QUI MANSON SAPPILO. TI DISTRUGGERO' COMPLETAMENTE, TROVERO' UN MODO TE LO ASSICURO!

-Pagai e tornai a casa il più velocemente possibile prendendo le strade più trafficate. A William non avrei detto niente, sarebbe andato su tutte le furie. Non volevo succedesse altro casino. Nella mia testa e nella mia vita ce n'era già abbastanza.-

 

 

Tommy.




-La festa era iniziata da mezz'ora quando li vidi entrare. Quei due stronzi di Kyle e Jason avevano portato anche quelle due? Sbuffai. Mio cugino non era ancora arrivato, mi doveva presentare una ragazza del terzo anno. Si mi piacciono quelle più grandi. Comunque si sentiva la mancanza di Nate, cazzo si sarebbe divertito da paura a questa festa. Non capivo come potesse piacergli Grace. Era una ragazzina, seppur molto bella ma io puntavo alle donne, molto meglio.Cercai di evitarli per tutta la sera e bevetti qualche drink quando vidi mio cugino Simon entrare.-

Tommy: Finalmente!!
Simon: Scusa, ho avuto dei problemi. Dovevo risolvere una certa faccenda. Come va la festa? Si e no avrò visto due ragazze scopabili in tutta la festa! La prossima volta ti dico io chi invitare

 -Sbuffai.-


 

Simon.




-Lo vidi sbuffare.-

Simon: Che cazzo ti prende? Hai voluto dare tu questa festa
Tommy: Si lo so ma ci sono imbucati
Simon: Tipo? 
Tommy: Quelle due cretine là

-Quella mora mi colpì particolarmente. Era identica a Nora Manson, l'ex di Lukas.-

Simon: Come si chiama la mora?
Tommy: Grace Manson
SImon: Ha delle sorelle vero?
Tommy: Si.. Una è al nostro liceo. Perchè?

-Sorrisi soddisfatto, sapevo cosa fare.-

Simon: Ho una questione in sospeso con sua sorella!


 

Nora.




-Il sabato seguente presentai Dustin alla mia famiglia. Entrammo e feci le presentazioni, poi ci sedemmo a tavola. Dustin aveva portato dei pensierini a tutti, perfino a Scooter. Un bel collarino nuovo di zecca.-

Grace: Oh Scoot ne sarà felicissimo! Grazie
Dustin: Figurati

-Dustin sorrise e ci sedemmo tutti a tavola. Sentivo una certa tensione che non mi rendeva tanto felice. Mentre mangiavamo la pasta la mamma introdusse l’argomento.-

Molly: Nora ci ha detto che hai un bambino
Dustin: Oh si! Si chiama Colin, ma è abituato anche a Cole, sa, per abbreviare! Il nome purtroppo non ho potuto sceglierlo io. Non sapevo nulla del bambino fino ai suoi tre mesi
Molly: Capisco! E quanti anni ha?
Dustin: Ne ha compiuto tre il quattro ottobre
Molly: Qualche settimana fa solo
Dustin: Già
Molly: Ma tu frequenti nostra figlia già da..

-Non potevo più sopportare quel’interrogatorio.-

Nora: Mamma per favore!
Molly: Tesoro non sta succedendo niente
Nora: So benissimo cosa stai facendo
Molly: Io e Dustin stiamo solo facendo conversazione, vero Dustin?
Dustin: Certo sign..
Nora: Dustin zitto! A me più che una conversazione sembra un interrogatorio bello e buono mamma
Dustin: Tesoro è tutto ok! E’ giusto che vogliano sapere. Comunque si, ho tenuto la faccenda di Colin nascosta a Nora. Mi dispiace averlo fatto

-Mamma annuì seria e papà non diceva una parola mentre io, Haylie e Grace ci lanciavamo sguardi complici. Sapevamo tutte quante il significato del comportamento dei nostri genitori. Disapprovazione. Haylie cercò di cambiare argomento.-

Haylie: Sai Dustin dovresti conoscere William, il mio fidanzato e potremmo uscire in quattro qualche volta
Nora: Si! Brava Ylie, mi sembra un’ottima idea!
Haylie: Secondo me andreste d’accordo
Jeremy: E’ meglio non affrettare le cose Haylie. Dopotutto non conosciamo Dustin

-Ero mortificata, davvero. Volevo sprofondare. Come potevano mamma e papà farmi questo? Si stavano dimostrando maleducati.-

Jeremy: Con Lukas eravamo sicuri di chi avevamo davanti. Era un bravo ragazzo, io pensavo che vi sareste sposati Nora
Nora: Papà dimmi che stai scherzando!
Jeremy: No!
Nora: Uno, Lukas mi ha tradita! Te lo devo ricordare? E due, qui a tavola con noi c’è Dustin, il mio ATTUALE fidanzato, che cerca di conoscervi e di starvi simpatico e invece voi NON FATE ALTRO CHE RESPINGERLO! SIETE INCREDIBILI DAVVERO

-Dustin si alzò.-

Dustin: Forse è meglio che io vada. La cena era ottima signora Manson

-Gli presi il la mano accompagnandolo in salotto dove si mise la giacca.-

Nora: Mi dispiace così tanto
Dustin: Tesoro non preoccuparti! Era una reazione prevedibile
Nora: Scusali!
Dustin: E’ tutto ok! Ci vediamo lunedì? Passo a prenderti in appartamento da Ashley?

-Io annuii, lo baciai e lui uscì. Tornai in sala da pranzo furibonda.-

Nora: COME DIAVOLO VI E’ SALTATO IN MENTE DI COMPORTARVI IN QUESTO MODO?!
Molly: Nora calmati adesso!
Nora: NO! NON MI CALMO PER NIENTE MAMMA! MI SONO VERGOGNATA DI VOI
Jeremy: Dovresti vergognarti di stare con uno del genere!
Nora: COSA SENTONO LE MIE ORECCHIE! MA SIETE PAZZI DA LEGARE
Molly: HA UN FIGLIO NORA! SE TU STAI INSIEME A LUI TI COINVOLGERA’ NELLA VITA DEL BAMBINO! SEI TROPPO GIOVANE!
Jeremy: SOLO PERCHE’ LUI SI E’ ROVINATO LA VITA NON DEVE ROVINARLA ANCHE A TE
Nora: A ME PIACE STARE CON COLIN E SE VOI CONOSCESTE DUSTIN…
Molly: AVERE UN BAMBINO E’ UNA GRANDE RESPONSABILITA’ NORA! NON E’ NEMMENO TUO FIGLIO, FARE LA MADRE NON E’ UGUALE  A..
Nora: MA INFATTI DUSTIN NON MI HA CHIESTO DI FARE A COLIN DA MADRE. ANZI VOLEVA SEPARARE LE COSE SONO IO CHE GLI HO DETTO DI NO
Jeremy: SEI TU ANCORA UNA BAMBINA NORA, COME PRETENDI CHE LE COSE FUNZIONINO? QUEL DUSTIN NON FA PER TE

-Avevamo tutti il respiro pesante a causa delle urla che ci stavamo lanciando. Haylie e Grace non osavano intromettersi anche se sapevo che a loro Dustin piaceva. Erano dalla mia parte. Guardai mamma e papà e abbassai il tono di voce.-

Nora: Non sarete voi a decidere chi devo amare. Io amo Dustin, è tutto ciò che conta
Jeremy: E’ qui che ti sbagli signorina!
Nora: PIANTATELA DI TRATTARMI COME UNA BAMBINA! NON LO SONO PIU’ DIAVOLO. MI STO PER LAUREARE METTETEVELO BENE IN TESTA E NON SARETE VOI A DIRMI CIO’ DEVO O NON DEVO FARE CON IL MIO RAGAZZO O A DIRMI CHI DEVO O NON DEVO FREQUENTARE!
Molly: STAI FACENDO UN GROSSO SBAGLIO NORA
Nora: E’ quello che credi tu!

-Presi la borsa ed il giubbotto e li guardai di nuovo.-

Nora: Ora lasciatemi vivere la mia vita!

-Aprii la porta e uscii sbattendola. Salii in macchina e chiamai Dustin.-

Dustin: “Amore”
Nora: “L’offerta dell’appartamento è ancora valida?”
Dustin: “Certo”
Nora: “Va bene se mi trasferisco da te subito? Sto arrivando.”


 

Heilààà :)
Visto che brava? Sto pubblicando dopo pochi giorni :) Aaaalloraa grazie mille a chi ha recensito l'ultimo episodio, credo non smetterò mai di ringraziarvi, sappiatelo.
Perdonatemi eventuali errori grammaticali ma non ho avuto tanto tempo di ricontrollarlo. Oggi sono un po' fusa perchè ho pubblicato due nuove storie. Una è il sequel di "Quando il cuore comanda" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1488123&i=1), che si intitola semplicemente "Quando il cuore comanda 2" (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2521856&i=1) e per ultima un esperimento, una storia su JB, non so se poi la continuerò (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2521760&i=1) se volete passateci a dare un'occhiata.
Qualche recensione in più per questo episodio? Coraggio, così pubblico più velocemente. Ora vado, un bacio Sum <3 <3 <3 

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Capitolo 17
*** Si volta pagina ***


-Si volta pagina-


Grace.




-Dopo quella super litigata tra Nora e i nostri genitori, regnava il gelo in casa, mamma e papà diventavano freddi quando Nora veniva a trovare me e Haylie,nessuno dei due fuochi voleva abbassarsi. Quel 19 Dicembre mi trovavo con Connie in giro per Eastvale a spendere i soldi che mi erano arrivati il giorno prima per il mio compleanno. Non volli festeggiare, la mancanza di Nate si sarebbe sentita troppo, meglio evitare, stavo già da schifo. Dopo aver parlato con Haylie capii di dover immediatamente chiarire con Nate. Infatti dopo quello schifo di festa di Tommy, lo chiamai e gli mandai messaggi ma lui non rispose e questo accadde anche nei cinque giorni successivi, così decisi di lasciare perdere. Non mi voleva parlare? Bene, dovevo solo trovare un modo per andare avanti senza di lui. Io e Connie ci sedemmo al parco, dopo aver comprato un sacco di vestiti nuovi, tutti un po' più femminili rispetto a quelli che avevo. Connie in queste cose ci sapeva davvero fare, mi insegnò anche a fare un trucco leggero e vi dirò che dopo un po' ci presi gusto. L'essere più bella mi dava soddisfazione eccome se me ne dava.-

Connie: Sai cosa dovresti fare per levartelo dalla testa?
Grace: Cosa? Ma credo che sia tutto inutile
Connie: Esci con qualcun altro
Grace: Ma io non sono mai uscita con nessuno oltre quei ragazzi. Non so come ci si comporta
Connie: Devi semplicemente essere te stessa. Sei una bella ragazza in tanti uscirebbero con te
Grace: Dici che potrebbe funzionare?
Connie: Oh si!
Grace: Non sono sicura di volerlo dimenticare
Connie: Grosso, grossissimo sbaglio! Ti sta trattando di merda diavolo. Quando tu finalmente ti lasci andare, capisci di amarlo e vuoi dirglielo, lui ti ignora! Lo avrei già mandato a fanculandia 
Grace: Magari gli si è rotto il telefono
Connie: E i messaggi che gli hai mandato su facebook? Andiamo Grace, sta facendo lo stronzo, fagliela pagare! Così vedi che la finisce di fare quello prezioso
Grace: Hai ragione! Non mi farò usare, non striscerò per lui. Su facebook non ha messo nemmeno mi piace alle cose che ho pubblicato di Harry Potter
Connie: Esatto!

-Ci alzammo e attraversammo il parco.-

Connie: A proposito di Harry Potter, dove hai preso questa sciarpa e questo berretto?

-Lei sorrise ammirando la mia sciarpa e il mio berretto Grifondoro.-

Grace: In un sito online! Mi ha aiutata Nora la penultima volta che è venuta a trovarci
Connie: La penultima?
Grace: Si! L'ultima è stata per il mio compleanno ieri. E' venuta insieme a Dustin per portarmi i regali e farmi gli auguri. Non immagini mamma e papà come sono diventati alla vista di Nora e soprattutto Dustin. Non capisco perchè lo odino così tanto. Almeno lui non è un imbecille come Lukas!

-Continuavamo a camminare quando un ragazzo più grande che faceva jogging ci superò e mi urlò-

???: La camera dei segreti è stata aperta! Temete nemici dell'erede

-Avevo già visto a scuola quel ragazzo, era dell'ultimo anno. Lo guardai andare via ridendo e sorrisi toccandomi la sciarpa. Anche Connie rise e io le presi la mano.-

Grace: MI SPOSERO' CON LUI, E' DECISO.
Connie: E' carino
Grace: Già. In più è fissato con Harry Potter, è l'uomo dei miei sogni!

-Ridemmo e continuando a parlare del ragazzo misterioso tornammo a casa.-


 

Nora.




-Erano già tre settimane che abitavo con Dustin. Stavo divinamente in appartamento con lui. Un appartamento tutto per noi era il massimo, in quegli ultimi giorni, che eravamo completamente liberi, dato che avevamo dato gli esami, ci amavamo senza sosta. Sembravamo due calamite. Non appena finivamo di fare l'amore dopo cinque minuti riniziavamo. Ogni scusa era buona per farlo. Era bello sentirsi così liberi e amati. Dovevo ammetterlo io e Dustin c'eravamo proprio trovati. Quel giovedì dopo aver finito per l'ennesima volta di fare l'amore mi accoccolai tra le sue braccia. Lui mi baciò la testa.-

Dustin: Giuro, lo farei con te 24 ore su 24! Ti amo da impazzire
Nora: Anche io amore. Forse se ci alziamo..

-In quel momento sentimmo il campanello suonare. Subito ci guardammo sorpresi, guardai la sveglia e sgranai gli occhi.-

Nora: Diavolo sono già le 20:00 questa è Ashley!

-Quella sera avevamo invitato a cena Ashley, ormai anche lei e Dustin erano diventati amici. Ci divertivamo molto tutti insieme. Peccato che c'eravamo dimenticati di lei.-

Dustin: Oh merda!
Nora: Mi spieghi come facciamo a perdere la cognizione del tempo così? Ci siamo buttati a letto alle 17:00
Dustin: Non lo so tesoro!

-Ci alzammo dal letto e Dustin si vestì mentre io andavo in bagno per una doccia.-

Nora: Falla entrare! Prima mi faccio la doccia io e poi come ho finito la fai tu e io sto con lei
Dustin: Ottimo piano!

-Dustin aprì la porta soltanto quando io entrai in bagno dato che ero proprio senza vestiti. Li sentii parlare.-


 

Dustin.




Dustin: Ciao!
Ashley: Ma quanto ci mettete ad aprire la porta a un povero cristiano?
Dustin: Scusaci abbiamo avuto un piccolo problema
Ashley: Evitate di fare sesso come ricci quando mi invitate a cena, oppure fatelo la mattina. Ero due ore là fuori ad aspettarvi

-La guardai corrugando la fronte. Sicuramente Nora le aveva detto che non riuscivamo a smettere di farlo. Dimenticavo che quelle due vivevano in simbiosi.-

Dustin: Addirittura due ore? Al massimo hai aspettato cinque minuti!
Ashley: Sono stati i cinque minuti più lunghi di tutta la mia vita
Dustin: Posso immaginarlo

-Ci sedemmo sul divano.-

Dustin: Senti un po', ma hai risolto con Bob? Questi giorni non l'ho sentito niente dato che sono in ferie
Ashley: No!! Sono due settimane che cerco di corromperlo con torte, dolci e fiori. L'altro giorno gli ho portato le rose gialle come simbolo dell' amicizia e quel pezzente cosa fa?! Ma dico ci sei passato al locale?
Dustin: A dire la verità..
Ashley: Dimenticavo che tu e Nora non vedete altro che il vostro letto da settimane. Comunque quel simpaticone del piffero del tuo amico sai cos'ha avuto il coraggio di fare?

-Scossi la testa. Non sapevo nulla.-

Ashley: Ha attaccato alla porta un cartello con la mia foto e il divieto "io non posso entrare"!

-Scoppiai immediatamente a ridere.- 

Dustin: Si è superato devo ammetterlo!
Ashley: Più mi vieta di starci in quel locale e più mi viene la voglia di andarci. Come cavolo faccio a farmi perdonare?

-Non riuscivo a smettere di ridere quando vedemmo Nora uscire dal bagno in accappatoio.-

Nora: Hai provato chiedergli semplicemente scusa di persona invece di mandargli tutte quelle cose?
Ashley: Non mi abbasserò mai a quel livello
Nora: Allora non lamentarti!

-Nora sorrise entrando in camera nostra ed Ashley sbuffò.-

Dustin: Beh vado a farmi la doccia. Ash ordina qualcosa
Ashley: Messicano?
Nora: No! Giapponese
Ashley: Ok!!

-Scompigliai i capelli ad Ashley che mi guardò storta, risi e andai a farmi la doccia.-


 

Nora.




-Dopo aver mangiato ed esserci divertiti alle 23:30 Ashley andò via. Io e Dustin ci sedemmo sul divano abbracciati. Dustin mi guardò.-

Dustin: So che ti mancano tesoro. Non devi fare quella forte per forza
Nora: Non ho mai avuto uno scontro così con mamma e papà. Mai. Neanche quando ero nel pieno dell'adolescenza. Siamo sempre andati d'accordo. Mi dispiace che tu li abbia conosciuti così, mi dispiace che si siano comportati in quel modo con te. Sono delle brave persone e si sono dimostrati..

-Lui mi accarezzava delicatamente il braccio mentre mi ascoltava, poi m'interruppe.-

Dustin: Tesoro è normale che abbiano reagito così. Ho un bambino a ventitrè anni, insomma non vogliono che la tua vita venga compromessa, soprattutto da un bambino che non è neanche tuo figlio. Posso capire, i tuoi hanno tutto il diritto di detestarmi. Tu hai solo ventuno anni per te speravano qualcosa di meglio
Nora: Ma io ho già qualcosa di meglio. Ho te! Mi fido e so che siamo fatti per stare insieme, niente ci potrà separare
Dustin: Questo lo sento anche io amore. Ma i tuoi non hanno la minima idea di quanto noi ci amiamo, cerca di capirli
Nora: Io li capisco, davvero. Però c'è modo e modo di comportarsi e poi non devono decidere loro chi devo amare. Io non farò il primo passo, mi dispiace, ma non hanno ragione!

-Lo vidi scuotere la testa, quando aprì bocca per rispondere lo bloccai.-

Nora: Per favore, non parliamone più!

-Lui sospirò e annuì. Dopo qualche secondo riprese a parlare.-

Dustin: Sai, stamattina Colin non voleva lasciarmi. La maestra ha dovuto trascinarlo
Nora: Si sta affezionando tanto. Anzi credo si stia abituando alla tua presenza tesoro
Dustin: Io spero di si. Adesso anche per me diventa difficile lasciarlo andare. Avevi ragione, siamo così simili. Vorrei vederlo di più, però con l'appartamento qui è un casino
Nora: Potresti sempre fare una cosa

-Mi guardò curioso.-

Nora: Il venerdì potresti prenderlo tu dall'asilo e portarlo qui in modo da passare il week end insieme. Una camera vuota c'è 

-Gli si illuminarono gli occhi.-

Dustin: E' un'idea grandiosa! Non ci avevo pensato. Meno male che esisti tu 

-Mi baciò e io sorrisi.-

Dustin: Domani chiamo mamma e l'avviso. Colin impazzirà di gioia
Nora: Già! Sai cosa potremmo fare domattina?

-Lo guardai sorridendo.-

Dustin: Quello che penso io?

-Lui sorrise maliziosamente.-

Nora: Dopo quello
Dustin: Cosa possiamo fare dopo?
Nora: Rendere la cameretta un po' più adatta a Colin che dici? A me sembra troppo spoglia così com'è
Dustin: Mmh forse hai ragione. Domani andiamo a comprare qualcosa
Nora: Cosa potrebbe piacergli?
Dustin: Oh lui va matto per gli ambienti marini. Impazzisce per il mare e per i pesci
Nora: Vedi non è poi così difficile!

-Sorridemmo e quando finimmo di guardare il film andammo a letto. La mattina seguente la passammo in giro per i negozi. Adoravo i negozi per bambini, comprammo tante cose per Colin, da vestiti ad accessori, a decorazioni per le pareti, al tappeto, comprammo perfino il dvd di "Alla ricerca di Nemo" lo avremmo guardato tutti insieme quella notte dopo cena. Il pomeriggio quando Dustin andò a prendere Colin all'asilo io chiamai a casa e parlai con Haylie e Grace. Dustin sarebbe dovuto passare anche a casa dei suoi a prendere le cose di Colin quindi ci avrebbero messo un po'. Avevo tutto il tempo del mondo e volevo dedicarmi alle mie sorelline che erano in vivavoce.-

Haylie: "E' diventato il regno dei ghiacci Nor, non fa a nominarti con mamma e papà vicino"
Grace: "Già, però sei stata davvero grande a fregarli in quel modo andando a vivere con Dustin. A proposito quando lo rivediamo?"
Nora: "Spero presto tesoro. Coraggio, raccontatemi di voi due"
Haylie: "Indovina lo scoop! Grace e Nate insieme"
Nora: "Cosaaa? Io lo sapevo! Oh la mia sorellina innamorata"
Grace: "Nate può andare a farsi friggere!"
Haylie: "Come? Fino a poche settimane fa.."
Grace: "Lo so! Ma io l'ho cercato come mi avevi detto tu e lui non mi risponde di proposito. Comunque credo di aver trovato l'uomo dei miei sogni"

-Io e Haylie scoppiammo a ridere.-

Nora: "Tesoro, addirittura l'uomo dei tuoi sogni?"
Grace: "Si! Non ne avete idea! Ha gli occhi celesti e il suo naso è a dir poco perfetto ed è fissato con Harry Potter"
Haylie: "Fammi capire ti sei concentrata a guardargli il naso?"

-Scoppiammo a ridere ancora.-

Grace: "Non prendermi in giro. Tu alla prima uscita ti sei sniffata Will!"
Haylie: "Hei! Te lo avevo detto in confidenza"

-Sorrisi sentendole così unite, non ci avrei mai creduto se non le avessi viste e sentite. Ero felice per loro, stavano costruendo piano piano un buon rapporto.-

Nora: "Voglio proprio vederlo l'uomo dei tuoi sogni"
Haylie: "Già anche io! Ma come si chiama?"
Grace: "E che ne so!!"
Haylie: "Mmm sei messa bene sorella!"

-Ridemmo.-

Grace: "Io vado un momento in bagno"

-Sentii la porta aprirsi e poi chiudersi, poi mi concentrai su Haylie.-

Nora: "Tu piuttosto cosa stai combinando?"
Haylie: "Niente di che! Grazie a queste vacanze scolastiche io, Will e Beverly aiutiamo Kiki e Steven a riparare e ripulire casa di Kiki, sta venendo davvero bene. Siamo un'ottima squadra. E' bello finalmente poter far parte di un gruppo"
Nora: "Sono felice per te Ylie"
Haylie: "Grazie! Nor.."
Nora: "Dimmi"
Haylie: "Te lo dico ora che non c’è Grace. Sto iniziando a pensare di prendere la pillola"
Nora: "Tesoro è un passo importante. Non devi farlo per forza..."
Haylie: "Non lo faccio per forza Nor. Io sento di amare Will ogni giorno di più. Voglio che sia con lui la mia prima volta e sinceramente mi sento pronta a farlo anche se non stiamo insieme da tantissimo tempo. Questi sono stati i cinque mesi più felici della mia vita. Mi fido di lui e so che è quello giusto"
Nora: "L'unica cosa che posso dirti è quella di sentirti veramente pronta perchè non si può tornare indietro"
Haylie: "Si, lo so!"

-In quel momento risentii la porta riaprirsi e richiudersi.-

Grace: "Sono tornata! Allora Nora quali sono i tuoi programmi per Natale?"
Haylie: "Oh già! Il 24 verrai a pranzo?"
Nora: "Ne dubito! A cena ci sarò per forza e lo stesso il 25. Ma se posso evitare il pranzo del 24 andrebbe molto meglio"
Grace: "Uffi!"
Haylie: "Che rottura! Nor io ora devo scappare! Devo incontrarmi con gli altri a casa di Kiki"
Nora: "D'accordo! Fate i bravi"
Haylie: "Certo mammina"

-Ridemmo in coro.-

Nora: "Ciao Gracie"
Grace: "Ciao Nora vieni a trovarci presto"
Nora: "Lo farò."

-Dopo esserci salutate chiusi la chiamata. Ripresi a leggere il mio libro e dopo una ventina di minuti sentii la porta aprirsi. Mi alzai e poggiai il libro sul tavolino. Li vidi entrare. Dustin teneva una grande borsa e Colin invece il suo zainetto dell'asilo. Aveva ancora il grembiulino.-

Dustin: Beh ti piace la mia casa?
Colin: Si! Mi piace di più questa. Non dirlo a nonna però
Dustin: Sarà un nostro segreto

-Colin mi vide e corse ad abbracciarmi. Ma quanto poteva essere tenero? Lo strinsi a me.-

Colin: Ciao Nora!
Nora: Ciao paperotto! Hai visto che sorpresa ti ha fatto papà?
Colin: Si! Sono felice

-Mi sedetti sul divano portandolo vicino a me.-

Nora: Anche noi lo siamo. Vieni, lo togliamo questo grembiulino?

-Lui annuì. Gli tolsi il giubbottino e poi gli sganciai il grembiulino che aveva macchie di sugo dappertutto. Mi alzai accarezzandolo e guardai Dustin.-

Nora: Metto il grembiulino a lavare forse è il caso

-Lui sorrise e appena gli passai vicino mi baciò. Colin ci guardò curioso.-

Colin: Vi date i baci perchè siete fidanzati? Voi siete fidanzati?

-Dustin rise e poi rispose.-

Dustin: Si campione, siamo fidanzati
Colin: Che bello!

-Ridendo abbracciò il papà mentre io andai in bagno a mettere il grembiulino nella lavatrice insieme all'altra roba. Quando sentii Dustin chiamarmi.-

Dustin: Coraggio Nora, Cole non vede l'ora di sapere della sua sorpresa!

-Risi e velocemente tornai in salotto.-

Nora: Allora andiamo a vedere!

-Dustin prese la manina a Colin io ero vicina a loro quando sentii l'altra manina cercare la mia. Subito gliela presi e ci fermammo  davanti alla porta della sua cameretta. Lui felice indicò la scritta in cui vi erano disegnati dei pesci.-

Colin: Ci sono i pesci, ci sono i pesci!

-Dustin sorrise e lo accarezzò.-

Dustin: Si sono tanti pesciolini

-Io mi inchinai all'altezza di Colin.-

Nora: Sai che parola formano quelle letterine?

-Lui scosse la testa.-

Nora: Colin
Colin: Ma è il mio nome
Nora: Si, lo è! Questa è la tua cameretta infatti
Colin: Tutta mia?

-Io annuii, mi sollevai e Dustin aprì la porta. Oh Colin esplose di gioia vedendo tutte quelle cose. Subito si fiondò sul pouf blu vicino al comodino e da lì guardava tutte le decorazioni e i suoi giocattoli nuovi. Poi guardai Dustin, che aveva gli occhi lucidi nel guardare Colin. Passammo tutto il primo pomeriggio giocando e anche io e Dustin tornammo bambini. Verso le 19:30 ci alzammo dal tappeto, non volevo che Colin mangiasse tardi.-

Nora: Ordiniamo le pizze?
Dustin: Vado io in pizzeria ok?
Nora: Va bene. Cole vuoi andare con papà?
Colin: No
Dustin: Ok allora io vado!
Nora: Per Colin prendila baby
Dustin: Ok!

-Accarezzò Colin, baciò me, si mise la giacca e uscì di casa. Lasciando me e Colin da soli. Io mi sedetti sul divano e lui mi seguì. Lo presi in braccio stringendolo a me.-

Nora: Paperotto sei stanco vero?

-Lui annuì stanco e gli diedi un bacio.-

Colin: Ti voglio bene Nora

-Sorrisi e lo accarezzai.-

Nora: Anche io tesoro. Tanto! Ora, indovina quale cartone animato guarderemo?

-Fece spallucce e gli feci vedere il dvd.-

Colin: Sii ci sono i pesci e c'è il maree e ci sono i pappagalli

-Risi.-

Nora: No amore, non sono pappagalli. Questi si chiamano gabbiani

-Lui rise. Dopo il rientro di Dustin mangiammo guardando alla ricerca di Nemo. Colin lo adorava. Lui mangiò solo due spicchi di pizza, era comprensibile. Ci sdraiammo tutti sul divano, Colin tra me e Dustin. Oh era così stanco ma non riusciva ad addormentarsi così mi alzai e gli preparai il latte. Tornai a sedermi dandogli il biberon mentre lui ripoggiava la testolina sulle mie gambe. Dopo dieci minuti lo vedemmo addormentato con il biberon ancora in bocca. Così presi il biberon cercando di non svegliare Colin e andai a lavarlo. Dustin intanto portò il bambino in cameretta gli tolse la roba e quando entrai lo aiutai a infilargli il pigiamino. Un pochino si svegliò e guardandomi sussurrò-

Colin: Non andare mai via, stai sempre con noi
Nora: Va bene
Colin: Nora?
Nora: Si?
Colin: Mi piace che tu fai la mamma

-Sorrisi per la sua grammatica infantile e allo stesso tempo ero contenta di avere la sua fiducia. Gli rimboccammo le coperte.-

Dustin: Ora fai la nanna campione. Ci vediamo domani mattina

-Dustin lo accarezzò mentre lui richiudeva gli occhietti stanco.-

Nora: Sogni d'oro paperotto!

-Gli diedi un bacio, Dustin spense la luce e uscimmo dalla cameretta chiudendo la porta. Dustin mi abbracciò.-

Dustin: Anche al papà piace che tu faccia la mamma!

-Sorridemmo e lo baciai.-

Dustin: Grazie di prenderti cura di lui e di renderlo felice 
Nora: Ti amo!

-Non c'era bisogno di altre parole.-

Dustin: Ti amo anche io

-Ci baciammo e andammo anche noi a dormire. Colin ci aveva distrutti.-


 

Molly.




-Oramai era arrivato il 23 dicembre e io, Jeremy e Haylie decidemmo di uscire a comprare gli ultimi regali, quelli di Grace, sicuramente la figlia più complicata di gusti. Io e Jeremy avevamo già comprato i regali per Nora e Haylie la settimana precedente. Grazie Haylie sapemmo che Nora e il suo fidanzato, quel Dustin, avrebbero regalato a Grace la scacchiera dei maghi di Harry Potter. Dopo aver fatto spese Haylie ci pregò per entrare in un bar e così facemmo. Mentre aspettava che la sua cioccolata si raffreddasse avviò il discorso.-

Haylie: Nora ha chiamato qualche giorno fa. Ha detto che domani verrà solo alla cena e dal suo tono di voce mi ha fatto capire che è anche troppo
Jeremy: Peggio per lei, non sa che pranzo si perde
Haylie: Perchè odiate così tanto Dustin? E' un bravo ragazzo!
Molly: Tesoro noi non mettiamo in dubbio che sia un bravo ragazzo. Insomma è educato e gentile, però ha un bambino. Non vogliamo che Nora si butti in questa storia
Haylie: Ma Nora sa tutto dei bambini, insomma li studia e ormai ha quasi finito, le mancano due esami
Molly: Il punto è che tra teoria e pratica c'è un abisso e lo stesso tra fare la mamma e fare la maestra alle prime armi. Non è uno scherzo tesoro, c'è anche la vita di un bambino di mezzo
Jeremy: Tua sorella è cotta di questo Dustin e farebbe di tutto. Ma quando tutto finirà?

-Haylie ci guardò corrugando la fronte.-

Molly: Sappiamo come vanno a finire queste storie tesoro. Quando le cose non andranno più bene tra loro sarà un macello perchè questo bambino si sarà affezionato a Nora e Nora si sarà affezionata al bambino. Ma non essendo suo figlio non avrà nessun diritto su di lui

Jeremy: E poi tua sorella non è tanto affidabile in situazioni sentimentali. Insomma è stata sei anni con un ragazzo e si sono lasciati, non oso immaginare con questo Dustin
Haylie: Papà Lukas era un'idiota. Ha tradito Nora un paio di volte è ovvio che lei lo abbia lasciato. Secondo me dovreste dare un occasione a Dustin. E' un ragazzo d'oro ed era da tempo che non vedevamo Nora così felice, dovete ammetterlo
Molly: Si, in effetti questo lo abbiamo notato!

-Dopo quella conversazione, finimmo di bere le nostre bevande, pagammo e uscimmo dal bar. Per accorciare decidemmo di passare dal parco quando Haylie ci chiamò.-

Haylie: Guardate ma quella è Nora! E c'è anche Dustin e quel fagottino dev'essere il piccolo Colin!

-Ci avvicinammo un po' e li osservammo. Erano così felici, quel sorriso sincero di Nora mi colpì. Bisognava ammettere che erano davvero una bella coppia. In quel momento vedemmo il bimbo correre verso Nora che lo prese in braccio e lo baciò. Lui l'abbracciò e sfregò la sua testolina sulla spalla di Nora che gli accarezzò i ricciolini biondi. Dustin li raggiunse, baciò Nora e li strinse tutti e due in un abbraccio. Quel piccolo nucleo famigliare così imperfetto, così sbagliato mi colpì dritta al cuore. Non riuscii a trattenere una piccola lacrima che scese per il mio volto. Mi ricordavano tanto me e Jeremy all'inizio. Nora infatti arrivò per sbaglio quando io avevo ventidue anni. Solo che Nora era figlia sia mia che di Jeremy. Colin è solo il figlio di Dustin. Ero così combattuta, ma vedere Nora così felice mi fece abbassare le barriere. Mi avvicinai a Jeremy e gli sussurrai-

Molly: Diamogli una possibilità

-Mio marito mi guardò.-

Jeremy: Cosa?
Molly: Guardali. Non c'è poi così tanta differenza tra loro e noi

-Lui mi guardò un po' perplesso poi riprendemmo a guardare i ragazzi che avevano ripreso a giocare con la palla insieme a Colin.-

Jeremy: Forse hai ragione. Nora probabilmente è molto più preparata sui bambini rispetto a come lo eravamo noi. La vedo felice
Molly: Lo è infatti!
Jeremy: D'accordo diamogli questa possibilità!

-Sorridemmo e tornammo a casa.-


 

Haylie.




-Una volta tornati a casa, incartammo e nascondemmo i regali di Grace, stavo salendo le scale quando sentii la voce di mamma parlare al telefono. Mi avvicinai ad ascoltare.-

Molly: "Ciao Nora.. no aspetta! Non chiudere la chiamata, vorrei parlarti. Avevi ragione, io e tuo padre ci siamo comportati veramente male con Dustin. Ci dispiace e siamo pronti a dargli una possibilità. Ci chiedevamo se vi va di recuperare venendo a pranzo domani..... Si, si! Senti se per voi non ci sono problemi potete portare anche il piccolo. Saremo curiosi di conoscerlo!... Si, alle 11:00 va benissimo. Grazie Nora!... Si a domani!"

-Chiuse la chiamata e io felice andai in camera. Quanto tornò Grace le raccontai tutto e scoppiò di gioia. Non vedevamo l'ora di conosce il piccolo Colin. La mattina seguente eravamo tutti in ansia fino a quando suonò il campanello e vedemmo immediatamente Nora entrare, seguita da Dustin che aveva in braccio quello scricciolo di Colin, che appena ci vide nascose il volto tra il collo e la spalla del papà. Nora, ovviamente, dopo l'ultima volta non abbassò la guardia, un litigio era sempre dietro l'angolo.-

Nora: Ciao!

-C'era imbarazzo ma subito io e Grace saltammo su Nora che ci abbracciò.-

Nora: Oh, le mie bambine!

-Ci staccammo dall'abbraccio.-

Grace: Hei, attenta a come parli!
Nora: Oh giusto, hai ragione!

-Nora sorrise e notai che Colin ci fissava curioso. Dustin appena lo vide più tranquillo lo mise in terra e strinse la mano a mamma e papà.-

Dustin: Salve signori Manson
Molly & Jeremy: Ciao Dustin!
Dustin: Ho portato del vino, non so se è di vostro gradimento
Molly: Hai fatto benissimo!

-Mamma gli sorrise, era davvero decisa a dargli un'altra possibilità. Dustin sorrise un po' imbarazzato. Vedemo Colin aggrapparsi alla gamba di Nora nascondendosi-

Molly: Lui deve essere il piccolo Colin!
Dustin: Si è lui! Coraggio Cole, saluta!

-Quel bambino non voleva staccarsi da Nora che si inchinò e lo abbracciò.-

Nora: Amore, loro sono la mia mamma e il mio papà e loro due..

-Ci indicò.-

Nora: ..sono le mie sorelle

-Gli accarezzò la testolina incoraggiandolo e papà cercò di aiutare Nora. Si, strano ma vero!-

Jeremy: Ciao Colin io mi chiamo Jeremy e queste sono Molly, Haylie e Grace!

-Colin guardò papà, poi Nora che sorrise, dopo Dustin che annuì e infine il suo sguardo si rifermò su papà.-

Colin: Ciao!

-Ci salutò anche con la manina sorridendo imbarazzato, ma continuava ad aggrapparsi con un braccio alla gamba di Nora. Finalmente tutti ci accomodammo dopo che Dustin salutò anche me e Grace.-

Jeremy: Allora, cosa ci raccontate? Tutto bene al college?
Dustin: Oh si si. A fine gennaio mi laureo
Jeremy: E' un'ottima cosa!
Dustin: Già, era ora
Molly: Certo che con un bambino non deve essere facile
Dustin: No, per niente
Molly: Che corso di studi frequenti?
Dustin: Legge
Jeremy: Niente male
Dustin: Si!

-Nora si era estraniata dalla conversazione con Colin in braccio, cercava di farlo sentire a suo agio in ogni modo. Poi parlò.-

Nora: Sapete cosa piace tanto a Colin?
Grace: No! Cosa?

-Dustin guardò suo figlio incitandolo a parlare con un sorriso.-

Dustin: Coraggio campione! Diglielo

-Colin vergognoso parlò.-

Colin: I pesci
Haylie: Oh! Piacciono anche a me tanto
Colin: Quali ti piacciono?

-Mi mise in difficoltà. Glielo avevo detto per fare conversazione e lui mi aveva fatto una bella domanda. Guardai Nora per qualche suggerimento ma Colin seguiva ogni mio movimento con lo sguardo. Così improvvisai.-

Haylie: I pesci pagliaccio!

-Sorrisi e lui scoppiò a ridere mettendo allegria a tutti.-

Colin: I pesci pagliaccio! Nora ha detto che Nemo è un pesce pagliaccio
Grace: Nemo è un pesce pagliaccio, Nora ha ragione

-Sorrise Grace, che in quel momento sembrava davvero matura.-

Colin: Mi fa ridere il pesce pagliaccio
Molly: Haylie, tu al mare non avevi trovato una stella marina?

-Gli occhi di Colin si illuminarono. Era davvero un bel bambino.-

Haylie: Si è vero! Ce l'ho in camera. E poi piccoletto devi vedere la collezione di conchiglie di Grace!
Colin: Le conchiglie! Sono grandi?
Grace: Oh, enormi

-Finalmente Colin si staccò da Nora e si avvicinò a me e Grace.-

Colin: Me le fate vedere?
Haylie: Certo!

-Gli prendemmo le manine e lo portammo al piano di su in camera nostra lasciando Nora e Dustin con mamma e papà.-


 

Nora.




-Ci guardammo per qualche secondo e regnò l'imbarazzo, poi papà parlò.-

Jeremy: Ci dispiace Dustin per come ci siamo comportati quella sera
Dustin: Non dovete preoccuparvi. Io vi capisco, è normalissimo

-Io mi intromisi.-

Nora: Però dovete capire che io e Dustin stiamo molto bene insieme
Molly: Si vede tesoro

-Lei mi sorrise e anche io sorrisi.-

Jeremy: Allora Dustin, che ne dici, ricominciamo?
Dustin: Non sa quanto piacere mi farebbe!

-Io sorrisi guardando mamma e papà e da quegli sguardi capii che tutto si era sistemato. Finalmente le cose stavano iniziando a girare per il verso giusto e questo mi rendeva felice.-

 

Salve bellezzeeee :) Ecco che carico il nuovo episodio! 
YEEEEEEEEEEEEEEEHHHHHH :)
Ma quanto è tenerino quel patatino di Colin? 
Nora già lo ama e anche lui non si stacca più da lei. 
Jeremy e Molly si sono finalmente resi conto di quanto Nora sia felice e si sono ricreduti su Dustin.
 Grace alle prese con un nuovo ragazzo, chi sarà? 
E poi cosa succederà quando Nate tornerà?
Beh continuate a seguire la storia e saprete! 
Daaaa qualche recensione in più?
Ohh dimenticavo ho creato un video di Nora e Dustin, lo amo *-* Se vi va passateci, così vedrete anche il piccolo Colin. Ecco il link:

https://www.youtube.com/watch?v=FbnJtynfDrg&feature=youtu.be
Ora scappo, un bacione Sum <3 <3 <3

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Capitolo 18
*** Ritrovarsi e... ***


-Ritrovarsi e…-

 

Haylie.




-Ormai mancava una settimana al rientro a scuola, queste vacanze erano proprio volate. Quel pomeriggio io e Beverly andammo a casa di Kiki per fare quattro chiacchiere tra ragazze senza avere William e Steven tra i piedi. Li adoravamo però a volte non riuscivamo a tenere un discorso serio nemmeno per due secondi. Eravamo sedute sul divano e Beverly raccontava a me e Kiki la sua ultima uscita con Ty.-

Beverly: Non so se ci uscirò ancora ragazze
Kiki: Non ti do torto!
Haylie: Dovresti dargli una possibilità secondo me. Andiamo è cotto di te
Kiki: Oh io so bene cosa pensa su Beverly quando è solo!
Haylie: Kiki, per favore!

-Le lanciai addosso il cuscino.-

Kiki: Cosa ho detto?!
Haylie: Ty è un bravo ragazzo
Kiki: Anche i bravi ragazzi pensano al sesso tesoro. Anzi, ti dirò, specialmente i bravi ragazzi. Di loro c'è poco da fidarsi!
Haylie: Tu vedi del pervertito in ogni cosa Kiki

-Beverly rise.-

Kiki: E faccio bene!

-Scossi la testa. Era impossibile far cambiare idea a Kiki su qualcosa.-

Beverly: Aspetta Haylie, non voglio perdermi questa perla di saggezza. E sentiamo perchè dei bravi ragazzi c'è poco da fidarsi?
Kiki: Ovvio, proprio perchè sono dei bravi ragazzi! Sono quelli che non fanno mai il primo passo, neanche se gli punti un mitra sulla tempia. Sono quelli che neanche dopo qualche mese che uscite insieme vi toccano o vi baciano e poi non introducono mai l'argomento “sesso”, che a noi interessa parecchio, e intanto a casa loro si ammazzano di..
Beverly e Haylie: KIKI!!
Kiki: Che c'è?!
Haylie: Fermati qui, abbiamo capito!

-Ridemmo tutte e tre.-

Kiki: Comunque è la verità! Quindi Bev, non uscirci più!
Beverly: Ci penserò!

-Io scossi la testa contrariata.-

Kiki: Cos'hai da guardare in quel modo Manson? Anche tu ti annoieresti con uno del genere!
Haylie: Non puoi saperlo. E poi anche Will mi sta aspettando
Kiki: Ma William è una cosa completamente diversa. Cioè ti ha baciata subito al primo appuntamento e non ha nemmeno aspettato che finisse. E poi se parliamo di sesso ci ha provato dopo solo due mesi, andiamo! William ti aspetta perchè vuole che tu non abbia paura, tutto qui.
Haylie: Non ricordarmi quello schifo di serata per favore! Che vergogna
Kiki: Ora che prendi la pillola potrai rifarti
Haylie: Già, non vedo l'ora che arrivi domani. Deve essere tutto perfetto! Oh, attente! Che non vi scappi con Will che prendo la pillola!
Beverly: Perchè non dovrebbe saperlo?
Haylie: Voglio fargli una sorpresa!
Kiki: Già me lo immagino quel deficiente!

-Scosse la testa.-

Kiki: Sarà il giorno più felice di tutta la sua vita
Haylie: Lo spero! Scusa ma tra te e Steven com'è andata?
Kiki: Sicure di volerlo sapere?

-Io e Beverly annuimmo.-

Kiki: Beh al tempo io non lo sopportavo!
Beverly: Strano chi è che sopporti?

-Kimberly le diede un colpo.-

Kiki: Zitta! Allora un giorno andai ad una festa con Will, che era ancora un novellino, e c'era anche Steven. Vi giuro, per tutta la sera non ha fatto altro che stuzzicarmi. Continuava a dirmi che secondo lui non sapevo baciare bene
Haylie: Oh oh
Kiki: Così mi stancai, lo presi, lo trascinai in una stanza appartata e lo baciai. Lui mi guardò e mi disse che nessuna lo aveva mai baciato così bene. Allora riprendemmo e non ci limitammo solo ai baci, ci spogliammo e..
Haylie: Mi pento di avertelo chiesto!

-Ridemmo e riprendemmo a mangiare le patatine quando Beverly mi guardò praticamente sconvolta.-

Beverly: HAYLIEE
Haylie: Dimmi Bev, con calma e senza affogarti!

-Ridemmo.-

Beverly: Ecco cosa dovevo dirti! Ho visto Grace, ieri mi sembra. Si ieri
Haylie: Wooh che emozione! Io la vedo tutti i giorni
Beverly: No, no. Io sono rimasta completamente sconvolta!

-La guardai corrugando la fronte.-

Beverly: Ma dopo che le è arrivato il ciclo è cresciuta tutta in una volta? Non la vedo da quando hanno chiuso scuola e ieri sono rimasta scioccata

-Io sorrisi. Si, il corpo di Grace in quei due mesi era cambiato parecchio. Era diventata più alta e il suo corpo da bambina si stava lentamente trasformando in quello di una donna.-

Haylie: Si, sta crescendo. Quando sarà stato tre giorni fa? Comunque stavo mettendo a posto la mia biancheria intima e lei è entrata in camera. Ha visto il mio reggiseno grigio a pois rosa ed è andata fuori di testa. Lo ha preso e lo ha ammirato..

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Grace: Ma è stupendo!!
Haylie: Si, è uno dei miei completini preferiti
Grace: Ma perchè tu hai  roba così bella e io no?
Haylie: Ho anche tre anni in più di te sorellina, è normale

-Non riusciva a lasciare quel reggiseno.- 

Grace: Cavolo è fichissimo! Puoi prestarmelo qualche volta? Soltanto qualche volta

-La guardai.-

Haylie: Ma ti starà?
Grace: Sii!
Haylie: Dai provatelo, voglio vedere come ti sta addosso

-Felice andò in bagno a provarselo, mi chiamò e la raggiunsi. La guardai sbalordita.-

Haylie: Ti sta e anche molto bene se devo essere sincera!  Fammi capire in due mesi  sei aumentata di una taglia e mezzo? Avevi la retromarcia!
Grace: AH AH ma che simpatica!

-Continuava a fissarsi allo specchio innamorata di quel reggiseno.-

Haylie: Io ci ho impiegato quattro anni per arrivare ad una misera seconda e tu due mesi. Che ingiustizia

-Lei rise. Ero contenta che lei fosse così felice.-

Haylie: Sai una cosa? Ti sta davvero bene. Te lo regalo
Grace: Cosa? Ma è uno dei tuoi preferiti!
Haylie: Uno dei tanti. E poi a te piace moltissimo. Non preoccuparti!

-Si ricambiò e tornammo in camera, aprii il cassetto e le diedi anche le mutandine abbinate. Le prese e con molta cura mise il completino nel suo cassetto, quasi come se fosse un tesoro.-

Grace: Sai se dovessi mai creare un Horcrux userei senza dubbio questo completino!
Haylie: Che onore!

-Si sedette sul letto e mi guardò un po' perplessa.-

Grace: Quando non mi starà più come farò a trovarne un altro uguale di misura diversa?

-Io risi sentendo quelle parole.-

Haylie: Oh Gracie, non preoccuparti. Non corri quel rischio. Noi Manson non superiamo la seconda, Nora ne è la prova, inizia a metterti l'anima in pace!

-Mi guardò e scoppiammo a ridere.-
>>>

Kiki: Mi piace tua sorellina è sveglia. Inizia già a rubarti la roba
Haylie: Ormai è un adolescente! Dovete vederla, è tutta presa da un ragazzo
Beverly: NOO! Chi? Voglio saperloo
Haylie: In realtà neanche lei sa chi sia. Lui le ha detto una battuta di Harry Potter e lei ha perso la testa
Beverly: Topina! Ha pur sempre quattordici anni
Haylie: E' fusa, completamente partita! Stanotte si è sognata il suo matrimonio in stile potteriano. Preparatevi a ricevere le partecipazioni tramite gufo!

-Scoppiammo a ridere.-

Beverly: Però che strano, io pensavo che lei e Nate si sarebbero messi insieme. Ci avrei messo la mano sul fuoco!
Haylie: A quanto pare sono uno più testardo dell'altra. Mah valli a capire. E' due mesi che non si vedono e non si sentono
Kiki: Povere creature, lasciateli in pace!


 

Grace.




-Quella sera io, Jason, Connie e Kyle andammo da Starbucks, in inverno non si poteva fare molto a Eastvale. Entrammo e ordinammo, stavo morendo di fame. Prendemmo le nostre ordinazioni. Io fui l'ultima, i ragazzi si erano già seduti. Mi voltai distrattamente e subito sbattei contro qualcuno. Stavo per mandarlo a quel paese quando fortunatamente alzai lo sguardo. Era lui. Il ragazzo che occupava i miei sogni da giorni ormai.-

??: Oh!
Grace: Scusami, scusami sono una polla!

-Cercai di ripulirgli il maglione che avevo sporcato di cioccolata. Sentii i suoi duri e sagomati addominali. Dio ecco che iniziavano le vampate di calore.-

??: Ciao piccola grifondoro! Non preoccuparti, abito a due minuti da qui

-Mi sorrise e io lo guardai come un ebete, toccando ancora il suo stomaco. Appena me ne accorsi tolsi la mano.-

Grace: Ti ricordi di me?
??: E come dimenticarti? Sei davvero carina

-Il mio cuore aumentò la velocità del battito.-

Grace: I-io, i-io..

-Lui sorrise, probabilmente pensando a quanto fossi idiota. Mi accarezzò il viso.-

??: Io vado. Ci vediamo in giro 

-Gli feci un segno con la mano.-

Grace: Si, ci vediamo in giro!

-Dopo averlo visto andare via mi sedetti con i ragazzi, ma continuavo a pensare a lui.-

Connie: Terra chiama Grace, Terra chiama Grace!!

-Mi spinse e tornai alla realtà.-

Grace: Lo avete visto? E' così bello
Jason: E' la miliardesima volta che lo ripeti. Si, lo abbiamo visto
Grace: Qualcuno di voi sa come si chiama?

-Li vidi scuotere la testa.-

Grace: Non siete affatto utili!
Kyle: Scusa non potevi chiederglielo tu?
Connie: No, era troppo impegnata a fare il pesce lesso che abbocca l'amo!

-Tutti scoppiarono a ridere io ovviamente diedi un colpo a Connie. Mangiammo e chiacchierammo.-

Grace: Non so Kyle, prima di far accoppiare Scooter voglio vedere la tua cagnolina
Kyle: E' splendida
Connie: Si, è davvero bella!
Grace: Ci penserò e ne parlerò con Will

-Kyle annuì e sentii il telefono vibrare. Lo presi dalla tasca e vidi quel fottutissimo messaggio che mi mandò fuori dai binari. Gli altri mi videro sbiancare.-

Connie: Grace, che ti prende?

-Le passai il telefono, guardò il messaggio e poi riguardò me ridandomelo.-

Connie: Nate? Che diavolo vuole?
Grace: Ma che ne so! Non mi risponde per giorni e si ri fa vivo dopo settimane con un cazzo di "Hey :)"? Quella faccina gliela ficc.. OOOHH QUANTO MI FA INCAZZARE! Gli conviene stare a New York per il resto della vita se non vuole ritrovarsi sgozzato. Ma chi diavolo si crede di essere?
Jason: Fors..
Grace: No Jason! Neanche Dio sceso in terra riuscirebbe a difenderlo! Vorrei che uscisse dalla mia vita, vorrei non vederlo più, vorrei prenderlo a botte, vorrei poterlo odiare..... ma non ci riesco!

-Sospirai poggiandomi a Jason.-

Connie: Grace l'unica cosa che non devi fare è rispondergli. Mi hai sentito bene?! Non devi in modo più assoluto dargli importanza o quello capisce che ti può usare quanto vuole!

-Io annuii. Quello stupido messaggio mi buttò giù. L'ennesima giornata rovinata, grazie tanto Nate!-


 

Nora.




-Quella sera andai io a prendere Colin all'asilo dato che Dustin studiava. Giustamente non mi avrebbero lasciato il bambino dato che non sapevano chi fossi, così Stella si offrì di venire con me per presentarmi alla maestra. Entrammo.-

Stella: Agitata?
Nora: Si, un pochino se devo essere sincera.
Stella: E' normale!
Nora: Grazie Stella
Stella: Per cosa?
Nora: Per darmi fiducia, con Colin, con Dustin!
Stella: Ho capito subito che sei speciale Nora. Tu hai sbloccato Dustin, sei riuscita a farlo tornare quello di un tempo e piano piano gli stai insegnando come amare suo figlio. Colin non è mai stato così felice, te lo assicuro. Non vede l'ora di stare con voi
Nora: Anche noi non vediamo l'ora di stare con lui
Stella: Sai, Dustin sta iniziando a fare dei progetti. Era tanto tempo che non lo vedevo così entusiasta

-Mi limitai a sorridere perchè non sapevo di cosa stesse parlando. Quali progetti? Io ero inclusa in questi? I miei pensieri
furono interrotti dalla voce di Stella.-

Stella: Ecco, questa è la sua classe!

-Lessi la targhetta.-

Nora: I pulcini. Che amori!
Stella: Allora, tu troverai sempre la porta chiusa, quindi prima di tutto bussa

-Annuii e Stella bussò. Subito ci aprì la maestra che era abbastanza avanti con l'età.-

Maestra: Ciao Stella!

-Mi guardò e Stella parlò.-

Stella: Ciao Harper! Ti presento Nora, la fidanzata ufficiale di Dustin
Harper: Ma quanto sei bella! Ciao!
Nora: Salve!
Harper: Sai io ho avuto in questa classe anche Dustin, era un diavoletto

-Risi, era davvero simpatica.-

Harper: Venite, entrate!

-Entrammo in quella classe dove il mondo si era rimpicciolito. Piccole sedie, piccoli tavoli e piccoli armadi. Era una classe molto colorata e a quell'ora disordinata. La maestra chiamò Colin.-

Harper: Colin, Colin! Colin!! Lascia stare i pesci

-Lo vidi picchiettare l'acquario dei pesci e voltarsi verso la maestra sbuffando, poi mi vide. I suoi occhietti s'illuminarono e corse verso me.-

Colin: NORAAAAAAAAAA!

-Subito lo presi in braccio e lo baciai.-

Nora: Ciao paperotto

-Lui era davvero sorpreso.-

Colin: Maestra Harper, guarda Nora, è la fidanzata di papà. E' bella vero?

-Noi sorridemmo.-

Harper: Si, è molto bella!

-Stella riprese a parlare con la maestra mentre Colin mi faceva vedere i suoi disegni.-

Stella: Sai, Dustin lo porta a casa sua il fine settimana quindi probabilmente se lui lavora verrà Nora a prendere Colin. Volevo avvisarti e presentartela
Harper: Hai fatto bene. Sai sembra davvero una brava ragazza
Stella: Lo è!
Harper: Colin non la lascia un secondo
Stella: Si vogliono davvero un grande bene!

-Verso le 16:30 riportammo Stella a casa sua e prendemmo le cose di Colin. Poi risalimmo in macchina.-

Colin: Nora adesso andiamo a casa?
Nora: Si tesoro, ma prima andiamo un momento a casa dei miei genitori perchè devo parlare con loro

-Arrivammo, scesi dalla macchina, sganciai il seggiolino di Colin, lo presi in braccio e lo misi a terra tenendogli la mano. Chiusi la macchina ed entrammo in casa.-

Nora: Ciao a tutti! C'è qualcuno?
Colin: CIAOOO!

-Mamma sbucò dalla cucina.-

Molly: Ciao!

-Abbracciò me e baciò Colin.-

Molly: Ma che bella sorpresa! Allora vi sedete?
Nora: No siamo di fretta! Papà e le ragazze?

-Entrammo in cucina mentre mamma rispondeva e andava a cercare qualcosa nella credenza.-

Molly: Tuo padre è a lavoro e le ragazze, beh Haylie è con Beverly da Kimberly e Grace credo sia andata da Starbucks se la conosco almeno un po'
Nora: C'era da aspettarselo

-Io annuii e mamma tirò fuori dalla credenza i biscotti con gocce di cioccolato.-

Molly: Sedetevi un momento!

-Ci sedemmo e lei si avvicinò a Colin.-

Molly: Piccolino vuoi qualche biscotto?

-Colin annuì felice.-

Colin: Si! Che buoni

-Ne prese due.-

Colin: Grazie!
Molly: Non c'è di che!

-Poggiò il barattolo dei biscotti sul tavolo e si sedette vicino a me.-

Molly: Allora, dimmi!
Nora: Il prossimo week end, ci sarà la laurea di Dustin. Partecipate?
Molly: Ci ha invitati davvero?
Nora: Si! Insomma i vostri rapporti sono migliorati mol..
Molly: Ci saremo tesoro!

-Sorrisi.-

Nora: Grazie mamma!
Molly: Possono venire anche Haylie e Grace?
Nora: Ovviamente si!

-Restammo lì una mezz'oretta poi salutammo mamma e tornammo a casa, dove Dustin ci aspettava. La serata volò e ci ritrovammo a mettere Colin a letto. Dopo avergli dato la buonanotte, io e Dustin ci accoccolammo sul divano. Quella storia dei progetti non mi era ancora passata dalla mente. Lui mi guardò.-

Dustin: Tesoro, vorrei parlarti di una cosa

-Lo guardai anche io. Che cosa voleva dirmi?.-

Nora: Dimmi!
Dustin: Sai ormai la mia laurea è la settimana prossima

-Annuii e lui continuò.-

Dustin: Dovrò lasciare questo appartamento a Giugno, ho pensato ad una cosa per noi

-Quelli erano i suoi progetti, me ne stava parlando al plurale, quindi anche io ne facevo parte. Ero felice.-

Nora: Cosa?
Dustin: Perchè non compriamo casa? Così Colin potrà vivere con noi senza essere sballottato da una parte all'altra. E poi questa nostra convivenza va alla grande

-Sgranai gli occhi.-

Nora: Tesoro comprare una casa è un passo troppo lungo per le nostre gambe. Non credi? Insomma so che stare tutti insieme sarebbe magnifico però non siamo economicamente stabili, io..
Dustin: Non sto dicendo di comprare casa domani amore. Dico solo che dovremmo farlo. Insomma io il mese prossimo inizio a lavorare in uno studio legale e tu ti laurei agli inizi di Aprile, per Giugno avresti già un lavoro. Vorrei solo sapere se a te andrebbe di fare parte di questa nuova vita

-Lo guardai sorridendo e lo baciai.-

Nora: Sempre insieme!
Dustin: Si, sempre insieme!

-Mi baciò e andammo a letto completamente distrutti.-


 

Grace.




-Quella non fu affatto una notte tranquilla. Continuavo a pensare a Nate mentre mi sforzavo di sognare il ragazzo del mistero, ma niente! Non riuscivo a prendere sonno e continuavo a rigirarmi a letto. Connie aveva pienamente ragione, non dovevo neanche pensarci di rispondergli. Ma ovviamente i consigli mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro. Presi il cellulare dal comodino e lo accesi. Andai sui messaggi e rimasi a guardare quel "Hey :)" per dieci minuti. Poi risposi. Avrei dovuto scrivergli un bel "FOTTITI", ci sarebbe stato bene, ma l'unica cosa che scrissi fu..-

Grace: "Hei :)"

-Dopo averlo inviato guardai la sveglia, le 3:30. Non mi avrebbe mai risposto a quell'ora, avrei dovuto aspettare al giorno seguente, se mi andava bene. Avrei passato il resto della notte sveglia con i pensieri che mi rosicchiavano il cervello. Qualche secondo dopo il telefono vibrò. Era Nate, anche lui era sveglio a pensare a chissà cosa. Aprì il messaggio che diceva..-

Nate: "Mi manchi"

-Come poteva scrivermi una cosa del genere dopo tutti i messaggi che gli avevo mandato io a cui lui non aveva risposto? Però quel mi manchi mi provocò un brivido. Non sapevo che fare, poi risposi dicendo la verità.-

Grace: "Anche tu :("

- Dopo averlo inviato mi diedi della deficiente. Perchè avevo messo la faccina triste? Subito sentii il telefono e aprii il messaggio.-

Nate: "Ti manco davvero tanto se metti la faccina triste"

-Risposi con un misero..-

Grace: "Già"
Nate: "Come mai non riesci a dormire?"

-Per colpa tua imbecille! Perchè se no?!-

Grace: "Non so. Tu perchè non riesci a dormire?"
Nate: "Torno adesso da una festa"
Grace: "Waoh sei già nell'Élite di New York"
Nate: "Non esageriamo, mi sono fatto degli amici"
Grace: "Meglio per te"
Nate: "Vorrei abbracciarti"

-Sai, io vorrei solo stare stretta tra le tue braccia e baciarti, baciarti in continuazione.-

Grace: "Quando tornerai potrai"
Nate: "Allora a scuola lunedì. Non vedo l'ora"
Grace: "Non dirlo a me"

-Dopo aver mandato quel messaggio mi addormentai. La mattina seguente mi svegliai con il telefono tra le mani. Un nuovo messaggio delle 4:10. Nate. Lo aprii.-

Nate: "-2! <3 <3"

- La mia testa era un vero casino. Mi alzai, buttai il telefono sul letto e scesi giù a fare colazione.-


 

Haylie.




-Quel sabato mattina mi ero svegliata decisamente nel modo giusto. Niente avrebbe rovinato quella magnifica giornata. Io e Will avevamo deciso di passare la notte insieme, per stare vicini dato che in quel periodo avevamo poco tempo per le coccole visto che Simon era sempre tra i piedi. Avremmo dormito nel lettone della camera degli ospiti a casa di William. I suoi erano partiti per il week end dai suoi zii, prendendo anche Scooter così gli avevano affidato casa. Ovviamente mamma e papà non mi avrebbero mai mandato a dormire a casa di William, con William, da soli, soprattutto in quel periodo che avevo iniziato a prendere la pillola. Così per evitare litigi e discussioni gli dissi direttamente che sarei andata a dormire con Beverly a casa di Kimberly, serata tra amiche prima del rientro a scuola e loro tutti felici approvarono l'idea. Poveri illusi. A Will andava bene anche solo dormire insieme ed io ero felice perchè lui non s'immaginava affatto la sorpresa che gli stavo per fare. Sia lui che io eravamo pronti ad amarci, me lo sentivo. La giornata trascorse lentamente ma poi finalmente anche le 19:00 arrivarono e uscii con tanto di borsone per andare da William. Lui mi venne a prendere all'angolo della strada in macchina e andammo subito a casa sua.-

William: Che gran borsone!
Haylie: Si, dentro ho una sorpresina per te
William: Oh, voglio proprio vederla

-Mi abbracciò in vita, mi avvicinò a sé e mi baciò.-

William: Sai, è così bello quando siamo solo io e te e sono felice che tu sia qui. Voglio tenerti tra le mie braccia stanotte!
Haylie: Ti amo!
William: Anche io scricciola. Ordiniamo le pizze?
Haylie: Si! Tu non cambiare gusto, prendila panna e salmone così ce le possiamo scambiare
William: E tu come la prendi?
Haylie: Resto sempre fedele alla mia margherita
William: Perchè ti ostini a prenderla sempre margherita se poi desideri la mia?
Haylie: E' bello scambiarci le pizze
William: Bravo che ti capisce! Quindi una margherita e una panna e salmone capito!

-Prese il telefono e ordinò mentre io poggiavo il borsone in camera. Lui si affacciò.-

William: Arrivano tra un'ora!
Haylie: Così tardi?
William: Lo so tesoro!
Haylie: Muoio di fame. Cosa possiamo fare intanto?
William: Perchè non accendi la tv e ti guardi qualcosa? Io vado a farmi una doccia

-Lo desideravo così tanto. Appena lo vidi togliersi la maglietta non resistetti più.-

Haylie: Mi è venuta in mente una cosa
William: Sentiamo!

-Non ci sapevo fare con queste cose, non era proprio da me, ero imbarazzatissima e William lo notò. Subito cambiai rotta.-

Haylie: Oh no no! Niente, era una scemenza
William: Rendimi partecipe di questa tua scemenza

-Si avvicinò e mi strinse a lui.-

Haylie: No, davvero! Non ha importanza!
William: Scricciola.. Ti conviene dirmelo, sai che non cedo facilmente

-Sospirai e diventai rossa come un peperone.-

Haylie: H-ho pensato che potevamo fare la doccia insieme

-William sgranò gli occhi.-

William: Adoro questa tua idea!

-Mi baciò e io risi.-

Haylie: Ho tanti completini da farti vedere
William: Vorrà dire che dopo mi farai una bella sfilata! Oh ti amo!

-Mi prese in braccio e mi portò in bagno mentre ridevamo. Accese l'acqua che si riscaldò e ci spogliammo lentamente guardandoci a vicenda. Ero abbastanza imbarazzata a dire la verità, il suo sguardo mi metteva in soggezione. Entrammo in doccia, lui mi spostò il ciuffo dietro l'orecchio e mi accarezzò il viso.-

William: Non c'è motivo di vergognarti. Sei bellissima

-Mi avvicinò di più a sé e mi baciò sotto l'acqua. Passammo il tempo a coccolarci tra carezze, baci e massaggi. Mi lavava la schiena con la spugna quando sentimmo il citofono. Cavolo il tempo era volato.-

William: Le pizze diavolo!

-Mi diede un ultimo bacio e uscì di corsa dalla doccia. Prese un asciugamano e se lo mise intorno alla vita poi andò ad aprire. Io mi finii di risciacquare, indossai l'accappatoio e andai in salotto. Lo vidi poggiare le pizze sul bancone della cucina. Mi chiedo, ma il fattorino doveva interrompere proprio quel momento così speciale?! In doccia sentivamo l'eccitazione salire e poi tutto rovinato. Lui mi guardò.-

William: Hai ancora fame?
Haylie: Non più a dire la verità. Will, devo dirti una cosa
William: Dimmi! 

-Si avvicinò preoccupato e mi accarezzò.-

Haylie: Voglio fare l'amore con te! Sono pronta e prendo la pillola da un po'
William: Non è uno scherzo?

-Scossi la testa.-

William: Sai scricciola, sei la cosa più bella della mia vita e non voglio metterti pressione
Haylie: Nessuna pressione! Will voglio stare con te in tutti i sensi

-Lui sorrise e mi baciò. Mi prese per mano e mi portò in camera. Iniziò a baciarmi e ad accarezzarmi, il mio corpo era un brivido costante. Si tolse l'asciugamano e lentamente mi tolse l'accappatoio mentre ci sdraiavamo a letto, lui sopra di me. Continuava ad accarezzarmi dolcemente facendo crescere in me l'eccitazione, anche lui lo era. Mi sussurrò-

William: Sei sicura?

-Io annuii.-

Haylie: Ti amo!
William: Io di più amore!

-Mi baciò e risposi al bacio quando lentamente lo sentii entrare dentro me. Un po' mi irrigidii, quando poi sentii la sua voce sussurrare al mio orecchio-

William: Va tutto bene tesoro
Haylie: Will fa un po' male
William: E' normale amore. Se vuoi finia..
Haylie: No. Voglio continuare. Però tu continua a parlarmi

-Lui annuii e continuò a sussurrarmi parole dolci quando poi mi disse-

William: Ci sono amore
Haylie: Ci sei?

-Lui sorrise guardandomi.-

William: Non te ne sei nemmeno accorta

-Sorrise e mi baciò. Ecco il dolore si fece più sopportabile e la mia eccitazione aumentava, anche la sua. Aumentammo il ritmo, mentre ci baciavamo e ci accarezzavamo.-

William: Mi fai impazzire!

-Amavo così tanto William, in quel momento mi faceva sentire così viva. Erano delle emozioni incredibili, lui era incredibile. Ormai i nostri corpi prendevano fuoco. Io raggiunsi l'orgasmo, Will continuava mentre sentivo il suo respiro farsi sempre più pesante e affannato. Accelerò ulteriormente e in quel momento mi sorrise diminuendo la velocità. Anche lui aveva raggiunto l'orgasmo. Eravamo distrutti in tutti i sensi.-

William: E' stato fenomenale!
Haylie: Si!

-Si alzò da me e si sdraiò a letto. Mi abbracciò e io mi strinsi a lui. Dopo qualche minuto ci addormentammo. Stare insieme rendeva me e Will davvero felici. I miei in quei giorni non capivano cosa mi fosse successo e anche Grace se lo stava domandando dato che l'abbracciavo in continuazione. Lo dissi solo a Nora, Kiki e Beverly che impazzirono di gioia chiedendomi tutti i particolari. Il lunedì ci offrimmo per dare un passaggio a scuola a Grace, dato che conoscevo la sua situazione con Nate.-


 

Grace.




-Quei due non me la raccontavano giusta. Mah non erano affari miei dato che ero riuscita a scroccare un passaggio fino a scuola. Entrai e vidi Elisabeth che mi guardò.-

Elisabeth: Grace?
Grace: Sei diventata ancora più stupida durante queste vacanze? Si sono io!
Elisabeth: No è solo che sei, come dire.. Diversa!

-Sbuffai.-

Grace: Ok, ora levati dai piedi, devo passare!

-La spinsi con la spalla e quando guardai in avanti il mio cuore accelerò il battito. Era proprio davanti a me, dopo tutto ciò che era successo. Era lì che mi guardava sorridendo. Il suo sguardo mi trafiggeva come una freccia. Si avvicinò a me, era difficile riconoscerlo, era cambiato. Io ero cambiata, dovevamo assolutamente chiarire le cose.-

Nate: Grace!
Grace: Ciao Nate!


 

HEEEIII GENTEEE :)
Finalmente sono qui con un nuovo episodio! Vi piace? 
Will e Haylie sono la tenerezza :3
Ora cosa succederà tra Nate e Grace? 
E William e Haylie si potranno godere in pace la loro storia d'amore?
Beh continuate a seguirmi e perchè non recensiteee?? Coraggiooo fatemi sapere che siete vivi!!
Comunque, avevo messo il video di Dustin e Nora, ma you tube non ne vuole saper di lasciarlo :( Mi dispiace che non possiate guardarlo. Se qualcuno conosce una soluzione mi può contattare?
Altre cose da dirvi??! Mmh no mi sembra di no! Beh mi dileguo.

Volete vedere Grace in questo episodio?



Poverina :P
Alla prossima settimana
Bacini, Sum <3 <3 <3

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Capitolo 19
*** Avviso ***


Salve a tutti, come vedete questo non è un episodio.
Ho deciso di mettere un avviso.
Date le scarsissime recensioni e le tante visualizzazioni, molto probabilmente la storia non continuerà.
Mi dispiace, mi dispiace davvero tanto perchè io la amo.
Sicuramente la continuerò in privato per me, perchè voglio darle un finale.
Avrei voluto pubblicare, ma alla fine vedo che non interessa se pubblico o no. Mi piacerebbe cambiare idea se voi vi attivaste con qualche recensione.
Non credo costi tanto lasciarne una.
Mi dispiace per chi mi ha seguito e sostenuto. Forse quando la finirò la ri posterò. Non lo so. Volevo solo informarvi.
Sum!

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Capitolo 20
*** Avviso 2 ***


Ri eccomi qui dopo qualche giorno di riflessione :)
Allora, ho letto le vostre dolcissime e affettuosissime recensioni <3
Scusate se non rispondo singolarmente a tutte, però avrei dovuto scrivere a tutte la stessa cosa, perciò posto direttamente un avviso.
Ero davvero decisa a lasciar perdere la storia, perchè ero davvero giù. Sapete io ho iniziato a scrivere per gioco. Mi ero immaginata dei personaggi e queste fantasie continuavano giorno per giorno a prendere forma, più il tempo passava e più erano dettagliati. Non volevo dimenticare ciò che la mia mente aveva creato perciò decisi di scrivere e di tenere tutto per me. La mia prima storia si intitola "Quando il cuore comanda" e quei personaggi, proprio come le belle sorelle Manson, sono parte di me. Chi mi conosce, in alcuni personaggi rivede molto il mio carattere, il mio modo di pensare e di interagire. Comunque, continuavo a scrivere e dopo aver finito la seconda stagione ero davvero fiera del mio lavoro. Ma il punto è che nemmeno io sapevo cosa fosse, non sapevo catalogarlo. Quando poi capii che era una storia, un piccolo telefilm. Prima di capirlo dicevo "Ho scritto questa, questa COSA! Non ho idea di cosa sia"! Poi venni a conoscenza di Efp. Inizialmente avevo un account da lettrice però poi delle persone a me care mi hanno aiutato a credere in me stessa e nelle mie storie dandomi quella spinta per iniziare a pubblicare e così feci. Io in primis scrivo per me stessa perchè le situazioni della storia spesso dipendono dalle mie emozioni, sopratutto i litigi :P . Però da quando pubblico qui, avere delle recensioni e vedere che la storia piace mi ha cambiata un po'. Nel senso che ci rimango male non averne e vedere tante visualizzazioni perchè penso "Cavolo in questo episodio mi sono superata, sono curiosa di sapere cosa ne pensa chi mi segue, sono curiosa di sapere quale pezzo gli piace di più dell'episodio, sono curiosa di sapere se questa storia, questi personaggi sono entrati nel loro cuoricino, proprio come sono entrati nel mio." Queste ultime recensioni mi hanno fatto capire che sto riuscendo nel mio obbiettivo, ovvero farvi innamorare della storia. Anche se siete in pochi. Devo farlo per voi, perchè mi siete fedeli. Mi avete resa di nuovo orgogliosa e speranzosa. GRAZIE DI CUORE! <3 Perciò siete riuscite a farmi cambiare idea, la storia verrà CONTINUATA :D Datemi qualche giorno di tempo e avrete un nuovo episodio da leggere. Scusate ma purtroppo qualche volta perdo la fiducia in me stessa e in ciò che scrivo e ho bisogno di essere supportata. Un'ultima cosa, BEVENUTE nel mio mondo alle ragazze che hanno recensito per la prima volta <3 e un super GRAZIE ovviamente anche alle ragazze che mi supportano sempre e recensiscono quando possono <3. Comunque spero che qualcun altro si faccia avanti con le recensioni. Ora inizio a scrivere il prossimo episodio, spero di ritrovarvi lì! :* :*

Besos Sum <3 <3 <3

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Capitolo 21
*** ...Riperdersi ***


-...Riperdersi-


 

Nate.




-Diavolo, non potevo crederci, era proprio lei? La mia piccola e testarda Grace? Sembrava essere passato un secolo. Ormai nessuno dei due era più un bambino. Più la guardavo e più rimanevo ammaliato dalla sua bellezza e maturità. Mi soffermai un istante sul suo seno, così perfetto. Era già bella prima ma diventò stupenda. Notai che anche il suo modo di vestire era leggermente cambiato. Mi era mancata da matti. Ci fissavamo come due estranei, forse perché lo eravamo veramente. Lei esitava ad avvicinarsi a me così mi avvicinai, parve imbarazzata o almeno così pensai.-



 

Grace.



-Lo vedevo avvicinarsi. Non sapevo se scappare o saltargli addosso e in quel caso cosa avrei dovuto fare? Baciarlo o picchiarlo?! Che casino avevo in testa. Ed eccolo che arrivò a dieci centimetri dal mio viso.-


Nate: Hei

Grace: Hei New Yorkese

Nate: Non sfottere ora


-Lo disse con un ghigno sul volto.-


Grace: Non ti sto sfottendo!


-Sorrisi sicura e anche lui sorrise.-


Nate: Bella maglietta

Grace: Chi è che sfotte adesso?


-Lui rise. Mi ero dimenticata quanto fosse bella la sua risata, sentirlo ridere mi riempiva di gioia.-


Nate: A poco non ti riconoscevo. Sei cresciuta

Grace: Posso dire la stessa cosa di te! Dov'è finita la tua capigliatura? Insomma ora hai il ciuffo all'insù

Nate: Ci ho dato un taglio. Erano diventati troppo lunghi e non vedevo un accidente. Mi piace questo nuovo taglio

Grace: Si, ti sta bene

Nate: E' la verità se me lo dici tu dato che sei sempre sincera e comunque anche a te sta bene questo nuovo fisico


-Probabilmente arrossii.-


Grace: Grazie

Nate: Non ricordavo che arrossissi per così poco

Grace: Nemmeno io


-Dovevamo assolutamente parlarci chiaramente. Ci dovevamo delle spiegazioni e dei baci.-


Grace: Nate dobbiamo parlare

Nate: Si, lo so!


-Si guardò le scarpe per un momento poi riprese a guardarmi quando sentimmo la voce della mia professoressa di cucina.-


Professoressa: Signorina Manson, ben tornata a scuola. Vorrei ricordarle che ha un mese di punizione da scontare


-Mi voltai per guardarla. Ma le blatte non potevano mangiarle il cervello? Mi avrebbero fatto un favore.-


Grace: Me lo ricordo benissimo


-Probabilmente notò Nate.-


Professoressa: Signor Pierce ben tornato anche a lei. Comunque..


-Riprese a guardarmi.-


Professoressa: ..rimarrà a scuola fino alle 17:00

Grace: Non me lo ricordi altrimenti m'impicco qua davanti a lei


-Scosse la testa.-


Professoressa: Non riusciremo mai a calmare quel suo caratteraccio!


-In quel momento la campanella suonò.-


Professoressa: Coraggio filate in classe!


-Mi voltai per seguire la professoressa quando Nate mi prese il braccio e mi voltò verso di lui. I nostri visi si sfioravano e il mio cuore batteva a mille mentre aumentavano le mie vampate di calore e la mia gola diventava secca. Stavo davvero per dare il mio primo bacio? In quel posto e in quel momento davanti a tutti?.-


Nate: Tu mantieni sempre la parola no?


-Sorrise e mi strinse forte in un abbraccio. Potevo dire addio al bacio ma in compenso lo strinsi forte. Mi era mancato da morire. Lo sentii annusarmi i capelli.-


Nate: Mi sei mancata. Avevi detto che ti avrei potuta abbracciare

Grace: Anche tu mi sei mancato!


-Sentii la professoressa sbuffare, prendermi il braccio, trascinandomi lontano da Nate e portandomi in classe. Quella era proprio decisa a farsi odiare!-



 

Simon.



-Vidi quello stupido di mio cugino fissare la piccola Manson e Pierce. Mi avvicinai da lui.-


Simon: Che faccia hai?!

Tommy: E' tornato e da chi va per prima? Da quell'insopportabile idiota che si è permessa di rifiutarlo. E' proprio debole. Fossi stato in lui l'avrei presa a ceffoni

Simon: Ora si che ti riconosco cugino!


-Gli diedi una pacca sulla spalla quando Anderson catturò la mia attenzione.-


Simon: Io ora devo andare

Tommy: Ciao!


-Gli diedi il cinque e poi andai da William, l'amico che mi aveva tradito per una donna. Oh si, l'avrebbero pagata entrambi.-


Simon: Anderson!


-Lui si voltò feroce.-


William: Sparisci dalla mia cazzo di vista

Simon: Perché non ti rilassi amico? Io non voglio litigare

William: Sparisci e lasciaci in pace


-Non mi facevo trattare così da nessuno. Persi la pazienza e gli diedi un pugno in faccia. Lo presi bene perché iniziò a sanguinare. Lui reagì ma gli diedi una gomitata e poi un pugno nello stomaco che lo buttò a terra. Non riusciva a rialzarsi, così poggiai il piede sopra di lui.-


Simon: Spero che questo messaggio arrivi alla tua fidanzata

William: Sei un pezzo di merda!


-Lo disse respirando a fatica.-


Simon: Ti conviene risparmiare le forze coglione!


-In quel momento il preside passò per quel corridoio. Allarmato ci fece la ramanzina. Spedì Anderson in infermeria e a me diede un mese di punizione. Mi poteva andare anche peggio. Ero orgoglioso di me stesso, avevo massacrato quel traditore di merda. Forse per il momento mi potevo accontentare.-



 

Nora.



-Quella mattina, dopo aver dato un esame, mi incontrai con Ashley e andammo a fare un po' di shopping. Mi stava raccontando del suo nuovo ragazzo Chad.-


Ashely: Giuro, questa volta prometto che farò andare bene le cose a forza!

Nora: Ti do tempo un mese per stancarti di lui

Ashley: Grazie davvero per la fiducia amica!!

Nora: Senti un po' entriamo in questo negozio?

Ashley: Ma è di sport!

Nora: Lo so! Però volevo comprare un costumino a Cole. Io e Dustin stasera gli facciamo una sorpresa, lo portiamo in piscina

Ashley: Ti stai proprio affezionando a lui, non è così?


-Annuii.-


Nora: Forse sbaglio, non lo so Ash. Non so quale sia il comportamento che dovrei avere con questo bambino. L'unica cosa che so è che sono felice anzi, siamo felici, tutti e tre. Adesso non penso più solo a me stessa, insomma bisogna pensare per tre. Io sono davvero felice

Ashley: Lo so tesoro. Ogni volta che parli di loro te lo leggo negli occhi che brillano! Io sono felice per te. Dopo tutto quello che hai passato ti meriti questa felicità che ti scalda il cuore!


-Mi guardò.-


Ashley: Ora, scegliamo questo bel costumino?


-Annuii e passammo un'oretta in quel negozio a scegliere il costumino. Era impossibile decidere, erano tutti così carini. Alla fine optammo per quello di SpongeBob. Lo adoravamo. Uscimmo dal negozio e guardai Ashley.-


Nora: Sai dove andremo adesso?


-Lei scosse la testa.-


Nora: A trovare Dustin

Ashley: Ma il locale è chiuso

Nora: Non per noi. Così finalmente potrai chiedere scusa a Bob

Ashley: Non gli chiederò scusa

Nora: Sei peggio di una bambina. Coraggio andiamo!


-Le presi il braccio e la trascinai fino al locale. Entrammo.-


Nora: Ciao ragazzi!


-Mi avvicinai abbracciai Bob e baciai Dustin che mi strinse a sé.-


Dustin: Allora pesciolina, sei pronta per nuotare?

Nora: Certo! Nuoto benissimo

Dustin: Ah si? Non hai bisogno del mio aiuto?

Nora: Mmh adesso che ci penso ho un vuoto di memoria!


-Ridemmo e mi baciò. Poi Bob vide Ashley.-


Bob: Cosa ci fai qui? Non puoi entrare

Ashley: Nora mi ha costretta! Sono in macchina con lei

Bob: Aspettala fuori

Ashley: Stai scherzando?!

Bob: No!

Nora: Coraggio calmatevi un momento


-Allontanai leggermente Ashley da Bob. Lo avrebbe ucciso, poco ma sicuro.-


Nora: L'ho portata perché deve dirti una cosa

Bob: Ah si? Cosa?


-Ashley ci guardò un secondo.-


Ashley: Di andartene a fanculo razza di idiota!

Nora: ASH!!


-Sentii Dustin scoppiare a ridere e gli diedi un colpo.-


Nora: Non peggiorare la situazione tu!


-Immediatamente Bob uscì da dietro al bancone e si avvicinò ad Ashley arrabbiato.-


Bob: Vedi di portare il tuo culo fuori da questo locale

Ashley: Non ti azzardare a rispondermi così!

Bob: Non sei la regina di Inghilterra, scendi da quel piedistallo

Ashley: NEANCHE MI CONOSCI, MA COSA VUOI?

Bob: TI VOGLIO FUORI DA QUESTO LOCALE!


-Guardai Dustin e sussurrai.-


Nora: Forse non è stata una buona idea

Dustin: Mi sa di no amore!

Nora: La porto via altrimenti si ammazzano

Dustin: Si si, meglio allontanarli. Noi ci vediamo in appartamento tra un paio d'ore

Nora: Perfetto!


-Lo baciai, presi per il braccio Ashley che stava urlando contro Bob e la portai fuori. Quei due non sarebbero mai andati d'accordo. Mai.-



 

Haylie.



-Per tutta l'ora di fisica mi chiesi dove fosse finito Will, quando gli ultimi dieci minuti di lezione sentimmo bussare alla porta. Era lui. Lo vidi con un livido sullo zigomo sinistro e una piccola garza sul naso. Lo guardai preoccupata mentre raggiungeva il suo posto in fondo all'aula. Mi voltai mentre la professoressa riprendeva a spiegare e gli sussurrai..-


Haylie: Cosa è successo?


-Lui mi rispose con un semplice..-


William: Ti spiego dopo


-Mi rivoltai e appena suonò la campanella andai da lui e lo accarezzai. Anche Beverly si avvicinò ad ascoltare, era sbalordita quanto me. Ci raccontò tutta la storia.-


Haylie: Tesoro devi lasciarlo perdere! Non voglio che tu reagisca alle sue provocazioni perché poi guarda cosa succede?

Beverly: Haylie ha ragione Will, devi ignorarlo. Non devi scendere al suo livello!

William: Non è così facile ragazze

Haylie: Ti conosciamo Will. Sappiamo che per te non è facile, ma devi riuscire a controllarti per il tuo bene

Beverly: E' un pazzo furioso psicopatico Will. Se tu gli dai corda chissà cosa può combinare. Se c'è una cosa che ho imparato dall'anno scorso è quella di dargli ragione, sempre. Se gli dai la ragione dell'asino hai qualche possibilità di salvarti!

Haylie: Ti ha squarciato le ruote della macchina tesoro! Te lo devo ricordare? Non ci va giù leggero


-William sbuffò. Era davvero disperato.-


William: Dobbiamo trovare un modo per risolvere questa faccenda!


-Io e Beverly annuimmo. Quella situazione stava diventando sempre più ingestibile. Forse era il caso di pensare a qualcosa.-



 

Grace.



-Finalmente arrivò l'ora del pranzo e tutti ci dirigemmo in mensa. Per tutta la mattina avevo pensato a Nate. Mi ero stancata di aspettarlo, mi ero stancata di desiderarlo. Lo vidi mentre entrava in mensa insieme a Tommy così andai da lui.-


Grace: Dobbiamo parlare!

Nate: Lo so. Parliamo ora


-All'unisono dicemmo la stessa cosa.-


Grace: Devo dirti una cosa!

Nate: Devo dirti una cosa!


-Ci guardammo e ridemmo.-


Nate: Prima tu!

Grace: Vedi, è difficile dirtelo..


-Lui mi guardò corrugando la fronte e mi accarezzò il braccio.-


Nate: Coraggio!

Grace: I-io.. Oddio, perché è così difficile?


-Mi stavo arrabbiando con me stessa. Non avevo mai avuto di questi problemi.-


Nate: Cosa sarà mai? Che cosa hai paura di dirmi?


-Non volevo più tenermelo dentro perché mi stava uccidendo lentamente.-


Grace: Io ti amo Nate. Sono follemente innamorata di te. Per tutto questo tempo non ho fatto altro che pensarti, la tua lontananza mi distrugge. Mi dispiace non averlo capito prima, mi dispiace di aver creato così tanti problemi e mi dispiace di averti mentito dicendoti che non ti amavo. Ma il punto è che nemmeno io sapevo che sentimenti provavo, ma ora lo so. Ne sono sicura! Voglio stare con te e baciarti e dirti ogni giorno che ti amo perché è ciò che sento per te


-Lo vidi imbarazzarsi un po'. Non capivo quella sua reazione. Pensavo che mi prendesse e mi baciasse lì. Ma non fu così. Tommy scoppiò a ridere dopo la mia confessione.-


Tommy: Oh quanto mi dispiace Manson. Arrivi troppo tardi, non sai che Nate ha una super fidanzata modella a New York? Ecco cosa vuol dire fare la preziosa


-Diede una gomitata a Nate che lo fulminò con lo sguardo. Nonostante ciò Tommy continuò. Voleva davvero ferirmi e ce la stava facendo bene. Mi sentivo così umiliata.-


Tommy: Sicuramente si faranno delle belle scopate


-Nate diventò furioso e gli diede un calcio allontanandolo da noi mentre io non riuscivo a trattenere le lacrime.-


Nate: CHIUDI QUEL CESSO DI BOCCA E VATTENE IDIOTA!


-Tommy se ne andò e subito Nate mi strinse in un abbraccio.-


Grace: Mi volevi dire questo vero? Che sei fidanzato?

Nate: Grace, mi dispiace così tanto!

Grace: Questo non cambia le cose!

Nate: Lo so. Volevo dirtelo di persona. Volevo dirtelo nel modo più delicato possibile. Ma io non mi aspettavo che tu mi dicessi queste cose. Mi dispiace Grace ma ormai sono andato avanti


-Riuscii a trasformare quella tristezza in rabbia mentre il mio volto si riscaldava diventando rosso e le mie lacrime continuavano a scendere senza sosta. Il mio cuore era definitivamente andato in pezzi.-


Grace: PERCHE' CAZZO TI SEI COMPORTATO COSI' NATE EH? ME LO SPIEGHI?


-Si arrabbiò anche lui dopo che gli urlai contro.-


Nate: COMPORTATO COME?! IO NON HO FATTO NIENTE GRACE. HAI FATTO TUTTO DA SOLA E SCUSA SE NON SONO RIMASTO AI TUOI COMODI

Grace: LO SAPEVI CHE ERO INSICURA DIAVOLO. LO SAPEVI! MA CHE GIOCO STAVI FACENDO A NEW YORK? PRIMA NON RISPONDI ALLE MIE TELEFONATE E POI MI MANDI UN FOTTUTO MESSAGGO CON UN FOTTUTO "HEI"? MI DICI CHE TI MANCO. CHE CAZZO VUOL DIRE CHE TI MANCO?

Nate: TU HAI FRAINTESO! NON MI PUOI MANCARE COME AMICA SCUSA?

Grace: ERI INNAMORATO DI ME FINO A DUE GIORNI FA!

Nate: LE COSE CAMBIANO. TU MI HAI RESPINTO CHE CAZZO DOVEVO FARE ME LO SPIEGHI? LO SAI CHE NON FACCIO IL CAGNOLINO DI NESSUNO. SONO TORNATO DIVERSO E LIBERO PERCHE' MI SONO INNAMORATO DI UN'ALTRA RAGAZZA MA TU MI MANCHI COME AMICA

Grace: IO NON POSSO PIU' ESSERE TUA AMICA!

Nate: PERCHE'? COSA MI AVEVI DETTO TU? "RIMANIAMO AMICI NATE, NON ROVINIAMO TUTTO"

Grace: PERCHE' TI AMO E NON RIESCO A VEDERTI COME UN SEMPLICE AMICO


-Entrambi riprendemmo fiato. Eravamo esausti da quella conversazione. Le cose che ci tenevamo dentro da mesi stavano saltando fuori. Nate mi guardò serio e riprese a parlare con il suo solito tono di voce.-


Nate: A quanto pare i ruoli si sono invertiti! Cosa si prova ad essere intrappolati da un ultimatum? Ti senti uno schifo non è così? Hai visto quanto può far soffrire una proposta del genere? Essere solo amici senza rispettare i sentimenti dell'altro!

Grace: Nate.. mi stai uccidendo

Nate: Tu mi hai fatto la stessa cosa Grace. Mi dispiace che anche tu debba soffrire come ho sofferto io. Ma adesso non si può più tornare indietro. Io amo davvero la mia ragazza, finalmente sono riuscito a togliermi le catene con il tuo nome e ora tu arrivi e mi dici che mi ami? Mi dispiace Grace, non sono un rimpiazzo

Grace: Nate ti prego! Io non posso vivere senza di te


-Mi appoggiai al suo petto ma lui rimase rigido e impassibile, come una statua di ghiaccio. Quando sentii delle braccia prendermi ed allontanarmi da lui, stringermi in un abbraccio. Era Haylie.-


Nate: Non è vero, è solo una scusa. E' una bugia che anche io ripetevo a me stesso. Ce la farai proprio come ce l'ho fatta io

Grace: NON MI PUOI FARE QUESTO NATE! NON PUOI

Nate: CAZZO NON TE LO STO FACENDO A POSTA! PURTROPPO E' SUCCESSO GRACE E DEVI PRENDERNE ATTO OK? HO SOFFERTO COME UN CANE PER TE ED ORA NON MI MERITO DI ESSERE FELICE?!


-Haylie mi accarezzava.-


Haylie: Andiamo tesoro, non avete più niente da dirvi


-Cercò di portarmi lontano da Nate contro la mia volontà. Lui ci fissava senza fare niente così urlai per farmi sentire.-


Grace: TI AUGURO TUTTA LA FELICITA' DI QUESTO MONDO, MA STAI ALLA LARGA DA ME CAPITO? MI FAI SCHIFO! NON VOGLIO PIU' VEDERTI!


-Quella fu l'ultima cosa che gli dissi prima che Haylie mi portasse via dalla mensa.-



 

William.



-Lasciai Grace e Haylie un momento sole. Grace era distrutta, forse Haylie sarebbe riuscita a calmarla. Mi tolsi la garza dal naso e la buttai nel cestino. Simon mi aveva davvero stancato. Lo vidi passare e mi sorrise io gli presi il braccio con forza.-


William: Perché diavolo non ci lasci in pace?


-Lui scosse il braccio facendomi mollare la presa.-


Simon: Non avrete mai pace Anderson. Finché starete insieme nessuno dei due avrà pace. Haylie soprattutto. Stamattina ti ho dato una bella lezione e guarda cosa ti ho combinato. Immagina come potrei ridurre la tua fragile ragazza in un momento di tua distrazione..


-Non volevo nemmeno pensarci. Haylie doveva stare bene, non doveva essere toccata.-


William: Sfogati su di me. Distruggimi ma ti prego, lascia in pace Haylie!

Simon: Mi stai supplicando Anderson? Lei deve starti davvero a cuore se ti abbassi a questo livello. Te lo ripeto, finché starete insieme nessuno dei due avrà pace. Vi posso distruggere entrambi


-Pur di proteggerla avrei fatto qualsiasi cosa. Non avevo paura per me ma per lei. Ero davvero disperato-


William: Se la lasci in pace farò tutto ciò che vuoi


-Sul suo volto spuntò un ghigno cattivo e pieno di soddisfazione.-


Simon: E bravo, stai entrando nell'ottica giusta William. Così mi piaci

William: Cosa devo fare?


-Mi poggio un braccio sulle spalle, ci girammo e iniziammo a camminare verso il giardino.-


Simon: Con calma, adesso ti spiego..



 

Nora.



-Quel pomeriggio andammo a prendere Colin all'asilo, era così felice di vederci. Salutammo la maestra e tornammo alla macchina. Lo misi sul seggiolino e gli agganciai la cintura, poi mi sedetti a fianco a Dustin che partì con la macchina.-


Dustin: Campione abbiamo una sorpresa per te!

Colin: Un'altra papà?


-Io e Dustin ridemmo.-


Dustin: Si, un'altra. Prova ad indovinare

Colin: Non lo so papà. Ti prego me lo dici?! Nora me lo puoi dire tu?

Nora: Coraggio, non teniamolo sulle spine

Dustin: E va bene! Allora, stiamo andando in un posto che adorerai. Non è asciutto

Colin: Non è prosciutto?! Andiamo in macelleria papà?


-Scoppiammo tutti e tre a ridere in macchina.-


Colin: Noraaa ti prego puoi dirmelo per favore?


-Mi voltai per guardarlo. Oh quel faccino! Era impossibile resistere.-


Dustin: Ha già capito a chi fare il faccino disperato


-Ridemmo ancora.-


Nora: Andiamo a nuotare in piscina Cole

Colin: CHE BELLO! FACCIAMO I PESCI?!

Nora: Si, facciamo i pesci paperotto

Colin: Io voglio fare Nemo e tu Nora fai una pesciolina rossa

Nora: Papà chi fa?

Colin: Papà fa la tartarugaa

Dustin: Cosa? Perché voi fate i pesci e io la tartaruga?


-Colin fece spallucce e ridemmo. Arrivammo entrammo nei rispettivi spogliatoi e ci cambiammo. Ci incontrammo fuori dagli spogliatoi ed entrammo. Colin adorava il costumino di SpongeBob e poi gli stava molto bene. Dustin gli gonfiò i braccioli, glieli fece indossare ed entrammo in acqua. Ci schizzammo per un po' e giocammo con la palla, poi io e Dustin aiutammo Colin a nuotare.-


Colin: Nora nuota come un pesce

Nora: Tesoro diglielo a papà. Lui dice di no

Colin: Papàà non si dicono le bugie. Ti si accorciano le gambe


-Guardai Dustin facendo la finta arrabbiata.-


Nora: Ti fai sgridare perfino da tuo figlio che ha tre anni. Vergognati!


-Lui rise, mi schizzò e con uno scatto si avvicinò a me prendendomi in braccio e facendomi girare in acqua. Mi baciò.-


Dustin: Ti amo!

Nora: Anche io, da morire!


-Dustin si avvicinò a Colin.-


Dustin: Coraggio Cole! Fai il cagnolino, nuota fino a Nora

Colin: Mi dai una spintina papà?


-Dustin gli diede una leggera spinta e lui iniziò a nuotare come una cagnolino ridendo e urlando. Era stanco poverino. Però era felice. Stava per arrivare da me e allungai le braccia per prenderlo quando lui urlò.-


Colin: STO ARRIVANDO! PRENDIMI MAMMA!


-Mi aveva appena chiamata "mamma"? La mia mente si fermò. Diavolo era vero. Stavo prendendo il posto di sua madre. Ma io non lo ero. Lui non era mio figlio. Lo presi ma ero proprio estraniata da lui e Dustin che si avvicinò e me lo prese dalle braccia.-



 

Dustin.



-Non ci voleva. Guardai Nora, aveva uno sguardo così preoccupato e assente. Era spaventata, come biasimarla? Le presi dalle braccia Colin. Dovevamo parlare.-


Dustin: Coraggio Cole. Siamo tutti stanchi, torniamo a casa


-Lui annuì.-


Colin: Ho una fame!

Dustin: E ci scommetto campione


-Accarezzai Nora mentre uscivamo dalla piscina, prendemmo le nostre cose e riandammo a cambiarci. Ci ritrovammo fuori e Nora non fiatò. Potevo capirla era rimasta scioccata. In macchina poi parlò.-


Nora: Puoi lasciami a casa dei miei per favore?

Dustin: Nor è tutto ok! Non è successo niente

Nora: Ho bisogno di pensare Dust, ho bisogno di stare un po' per conto mio

Dustin: Lo capisco. Allora quando sei pronta per parlarne..

Nora: ..So dove trovarti. Non ti preoccupare


-Arrivammo a casa sua, Colin ormai era addormentato sul seggiolino, si era davvero stancato in piscina.-


Dustin: Ci vediamo..

Nora: Mi faccio viva io! Ti amo

Dustin: Ti amo anche io e ti aspetto!


-Mi diede un bacio e fissò per qualche secondo Colin che dormiva.-


Dustin: Non preoccuparti, troverò una scusa! Ora vai


-La baciai, lei mi sorrise e scese dalla macchina, poi entrò a casa sua, io riaccesi la macchina e partii sperando che lei sarebbe tornata da me.-



 

Grace.



-Saltai il resto delle lezioni e rimasi con Haylie in bagno a piangere. Lei mi ascoltava e cercava di farmi calmare. Purtroppo non potevo saltare la punizione così andai in quella classe e mi sedetti in un banco poggiando la testa sulle mie braccia poggiate al banco. Non riuscivo più a piangere, avevo consumato tutte le lacrime. Sentivo solo il forte battito del mio cuore. Sembrava così stanco di battere, io ero così stanca di stare così male. Nate era fidanzato, questo non lo avevo messo in conto. Secondo me come sarebbe tornato ci saremmo messi insieme. Le mie fantasie erano state drasticamente distrutte. In quel momento sentii qualcuno toccarmi il braccio.-


??: E' occupato?


-Alzai la testa, lo guardai e debolmente sorrisi. Anche lui appena mi vide mi sorrise.-


??: La piccola Grifondoro!

Grace: Ciao! Siediti pure


-Gli feci posto.-


Grace: Comunque ho un nome! Mi chiamo Grace


-Lui mi strinse la mano sorridendo.-


??: Ciao Grace! Piacere di conoscerti. Io mi chiamo Simon

Grace: Finalmente so il tuo nome!


-Ridemmo.-


Grace: Sei dell'ultimo anno vero?

Simon: Si!

Grace: Beato che hai quasi finito. Anche mia sorella è all'ultimo!

Simon: Come si chiama?

Grace: Haylie Manson


-Lo vidi pensarci un momento. Dio era così perfetto e bello. Quegli occhi che sembravano smeraldi e la perfezione del suo naso poi?! Mi riguardò sorridendo.-


Simon: No, non la conosco. Non so chi sia

Grace: Lei non ha mai avuto una grande vita mondana

Simon: Capisco!

Grace: Se ti può aiutare è fidanzata con William Anderson

Simon: Lui lo conosco. E' davvero una brava persona

Grace: Si, gli voglio un gran bene!


-Lui sorrise.-


Simon: Allora, anche tu in punizione?

Grace: Già! A te quanto hanno dato?

Simon: Un mese

Grace: Idem!

Simon: Ora che sai il mio nome, mi dici come mai hai quei segni rossi sul volto?

Grace: E' una storia lunga!

Simon: Abbiamo un mese da passare in punizione insieme, non basterà?


-Sorrisi e anche lui sorrise, così iniziai il mio racconto.-



 

Haylie.



-Quel pomeriggio dopo essere usciti da scuola io e Will decidemmo di andare a correre insieme. Entrammo al parco parlando di Grace.-


Haylie: E' la sua prima delusione d'amore è normale che stia a pezzi. Lei lo ama da impazzire e lui.. Oh lo avrei picchiato, giuro!

William: Io lo avrei distrutto

Haylie: Hai fatto bene a controllarti amore


-Continuavamo a correre e superammo il laghetto con le ochette.-


William: Già!

Haylie: Se dovesse succedere a noi io non so sinceramente come la prenderei. Tu sei tutto per me, mi fido così tanto. Sai, sono così felice di aver aspettato e di averlo fatto per la prima volta con te Will


-Mi fermai. Ormai ero senza fiato. Anche William si fermò. Lo guardai.-


Haylie: Andiamo a prenderci qualcosa da mangiare per recuperare le calorie che abbiamo perso?


-Risi e lui sorrise leggermente.-


William: Haylie senti..

Haylie: Dimmi! Amore è da stamattina che ti comporti in modo strano. E' successo qualcosa?

William: No, e non andremmo a mangiare insieme


-Aggrottai la fronte cosa mi doveva dire? La serietà non faceva parte del suo carattere. Mi dovevo preoccupare?-


William: Dobbiamo parlare!


 

 

Hei meraviglieeee :) 

Eccomi qui come promesso prima di Pasqua!

E' stata dura ma ce l'ho fatta in tempo record! Allora, che dire di questo episodio?

Nate ha spezzato un'altra volta il cuore a Grace. Cosa accadrà ora tra loro? Grace è stata molto chiara

Lei ha conosciuto Simon che ha fatto finta di non conoscere Haylie. Cosa avrà in mente? E cosa avrà detto a Will?

La serietà di William spaventa Haylie, farà bene a preoccuparsi?

Nora sta avendo dei dubbi sulla sua vita. Colin l'ha turbata abbastanza.

Dustin è stato molto comprensivo. Io lo adoro

Cosa succederà? Continuate a seguirmi e tutto si scoprirà!

Aspetto i vostri pareri bellezze e sarò ben felice di rispondere e di chiacchierare con voi!

Beh, ora vado. Buona Pasqua a tutti :*

Bacioni Sum <3 <3 <3

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Capitolo 22
*** Tempeste sentimentali ***


-Tempeste sentimentali.-


 

Nora.




-Dopo aver salutato Dustin entrai in casa e poggiai giubbotto e borsa sul divano quando sentii mamma parlare al telefono. Mi affacciai in cucina da lei che mi vide e mi fece un segno di saluto. Anche io la salutai con la mano, mi sedetti sullo sgabello del bancone e presi una mela dalla fruttiera.-


Molly: "Si ma cosa vuol dire? Mi può spiegare cos'ha combinato per avere un mese di punizione?.. Cos'ha fatto?!.. Oh Gesù! Quindi per lei la scuola a che ora finisce? Va bene. Grazie per averci chiamati professoressa. Si, quando tornerà a casa non la passerà liscia, glielo posso assicurare"


-Mangiavo la mela e guardavo mamma che sospirava e cercava di trattenersi almeno al telefono.-


Molly: "Certo, certo. Capisco. Ha fatto bene. Si, d'accordo. Arrivederci"


-Chiuse la chiamata e poggiò il telefono sul bancone. Ci guardammo e all'unisono..-


Molly e Nora: Grace!

Nora: Cos'ha combinato stavolta?

Molly: Io non so davvero cosa le passi in quel cervello. Dio eppure è una ragazzina intelligente. Eccome se è intelligente. E' in punizione perché ha sbattuto Elisabeth Hunter agli armadietti. Non posso credere che mia figlia sia una bulla


-Si sedette sullo sgabello a fianco al mio.-


Nora: Mamma, Grace non è una bulla. Sicuramente quella ragazzina l'ha provocata. Tutti sappiamo che Grace non la sopporta dall'asilo e che le sue vendette scattano in automatico

Molly: Deve imparare a controllarsi. Adesso le toccherà un mese di punizione a scuola. Uscirà tutti i giorni alle 17:00. Le sta bene

Nora: Quella si sgozza in classe, te lo dico io!


-Risi e riuscii a strappare un sorriso anche a mamma.-


Molly: Comunque non la passerà liscia neanche qua a casa. Il computer sarà fuori uso per il prossimo mese


-Sorrisi. Ri iniziava la scuola e ri iniziavano anche le punizioni per Grace. La cosa non sorprendeva nessuno in famiglia. In quel momento mamma mi guardò.-


Molly: Ma tu oggi non avevi un esame?

Nora: Me ne sono già liberata. Credo sia andato molto bene

Molly: Non avevo dubbi tesoro


-Mi sorrise e mi accarezzò la mano.-


Molly: Non sei qui per parlarmi dell'esame giusto?


-Io la guardai e sospirai.-


Nora: Avevate ragione tu e papà!


-Mamma aggrottò la fronte. Poi probabilmente capì accarezzandomi il viso.-


Molly: E' successo qualcosa tra te e Dustin?


-Sospirai.-


Nora: Tra me e Dustin va tutto alla grande mamma. Davvero, nessuno mi ha mai resa così felice. Lo amo da morire

Molly: Allora qual è il problema?

Nora: Colin mamma. Lui si sta affezionando e anche io. Fino ad oggi non avevo mai pensato a quanto potesse essere pericoloso. Lui è così piccolo ed è normale. Questo pomeriggio lo abbiamo preso dall'asilo qualche ora prima e siamo andati in piscina a nuotare per fargli una sorpresa. Ci stavamo divertendo, lui stava nuotando verso me quando mi ha urlato un "Prendimi mamma"


-Vidi mamma chiudere gli occhi e riaprirli lentamente.-


Molly: Tesoro, credo sia normale. Lui ti vede così spesso. Ha solo tre anni e ti vede sempre insieme a Dustin che è suo padre. E' logico che faccia il suo due più due

Nora: Non ho nessuna sicurezza con lui. Mi sto comportando come se fosse mio figlio. Ma lui non lo è. Avevate ragione è un grosso guaio

Molly: Di cos'hai paura tesoro?

Nora: Ho paura di accoglierlo tra le mie braccia e poi di dovermi separare da lui. Ho paura che lui stia male se tra me e Dustin non dovesse funzionare. Insomma adesso va tutto alla grande. Ma per esempio, tra cinque anni? Ho paura di un forte distacco da Colin perché gli sto facendo da madre! Secondo te come mi dovrei comportare? Insomma io prima di prendere il posto di sua madre vorrei qualche certezza in più da parte di Dustin. Non voglio affezionarmi a Colin per poi abbandonarlo. Farebbe troppo male, sia a me che a lui

Molly: Amore ti capisco. Non è una situazione facile, ne per te e ne per Dustin

Nora: Mi ha chiesto se compravamo casa insieme


-La vidi sgranare gli occhi e mi affrettai a continuare.-


Nora: Appena saremo economicamente stabili ovviamente e credo che fino ad allora voglia vivere con me e Colin. Vuole mettere insieme la sua famiglia. Io non lo so. Sono così confusa. A me piacerebbe davvero essere una famiglia però anche se andassimo a vivere insieme non ho alcuna certezza e sicurezza

Molly: Ne hai parlato con Dustin?


-Scossi la testa, mi alzai e buttai il torsolo della mela nella spazzatura.-


Nora: No!


-Mi risedetti.-


Molly: Tesoro devi parlarne con lui

Nora: Lo so. Ma ho paura, perché nemmeno io so cosa voglio

Molly: Io credo che il matrimonio debba essere un'idea ancora distante per voi. Siete così giovani

Nora: Ma senza un matrimonio come faccio ad avere sicurezze? Però dall'altra parte.. Andiamo ho ventuno anni, non posso sposarmi. Non sono io ad essere rimasta incinta e ad avere un bambino

Molly: L'unica cosa che puoi fare secondo me è quella di parlare con Dustin e di fidarti di lui

Nora: Oh mamma!


-Lei mi strinse in un abbraccio.-


Molly: Hai solo bisogno di tempo tesoro. Pensaci bene


-Annuii e ci separammo dall'abbraccio.-


Nora: Posso stare a casa per qualche giorno?

Molly: Certo! La tua camera è sempre lì, per fortuna non ti sei portata tutti i vestiti da Dustin

Nora: Già. Allora vado a farmi una doccia per schiarirmi le idee, poi ti aiuto a preparare la cena

Molly: D'accordo!


-Sorridemmo e andai in bagno.-


 

Haylie.




-William stava lì fermo, immobile a guardarmi senza dire una parola. Iniziavo a diventare nervosa.-


Haylie: Di cosa dobbiamo parlare? Perché ti sei fermato così di botto?


-Lui prese il cellulare e lo guardò.-


Haylie: Will mi stai facendo preoccupare!


-Alzò lo sguardo, rimettendosi il cellulare in tasca.-


William: Voglio essere chiaro con te Haylie


-La sua freddezza mi congelava il sangue.-


Haylie: Su cosa?

William: Non voglio più continuare la nostra storia

Haylie: Cosa? Scusa, non ho capito bene

William: Hai capito benissimo

Haylie: Will, cosa stai dicendo?

William: Che non voglio più stare con te!

Haylie: Come sarebbe? Così, di punto in bianco? Ho fatto qualcosa che non va per caso? Qualcosa che ti ha dato fastidio? Non so, dimmi come posso rimediare, dimmi cosa posso fare..


-Sentii i miei occhi riscaldarsi e diventare lucidi ma le lacrime erano come bloccate. Volevo piangere perché iniziavo a disperarmi, ma non ci riuscivo.-


William: Non c'è niente che tu possa fare

Haylie: Will, ti prego,non fare così. Dammi un'altra occasione, io non lo so. Parliamone un momento


-Mi portai indietro i capelli, ero davvero disperata. Non capivo come mai se ne fosse uscito così. Lui era il mio tutto, non poteva finire in quel modo. Non poteva finire affatto.-


Haylie: Possiamo risolvere tutto amore


-Gli presi il braccio per avvicinarlo a me ma lui mollò la presa allontanandosi.-


William: NON ESSERE COSI' CIECA E TESTARDA CAZZO! SE TI HO DETTO CHE NON VOGLIO PIU' STARE CON TE, NON VOGLIO PIU' STARE CON TE CRISTO!

Haylie: Ti prego, torna in te. Non trattarmi così. Non voglio perderti, non voglio stare senza te

William: Sei proprio cocciuta eh?! Mai lo avessi fatto di chiederti di uscire cazzo, lo sapevo che mi sarei incasinato

Haylie: Will..


-In quel momento sfogai la mia rabbia e la mia delusione con le lacrime. Una volta scesa la prima le altre seguirono a ruota. William mi guardò.-


William: Adesso si mette anche a piangere


-Lui sbuffò. Ero stanca di venir presa a pesci in faccia da lui.-


Haylie: COSA DOVREI FARE WILL EH?! MI STAI LASCIANDO QUI DAVANTI A TUTTI. MI STAI LASCIANDO E IO STO MORENDO DENTRO

William: Nessuno ci guarda. A nessuno interessa se io ti lascio. Perché mi vuoi costringere a stare con te quando io non voglio più?

Haylie: IO NON TI VOGLIO COSTRINGERE! VOGLIO SOLO CHE TU MI DIA UNO STRACCIO DI SPIEGAZIONE PERCHE' IO NON CI CAPISCO NIENTE. QUESTA MATTINA MI HAI BACIATA, MI HAI STRETTA A TE COME SE FOSSI LA COSA PIU' IMPORTANTE DI QUESTO MONDO E ORA MI LASCI? SCUSAMI TANTO SE NON LO ACCETTO

William: VUOI UNA CAZZO DI MOTIVAZIONE HAYLIE? DAVVERO LA VUOI?

Haylie: SI, LA VOGLIO

William: VA BENE ALLORA! NON TI AMO OK? SINCERAMENTE NON TI HO MAI AMATA. CHI MAI POTREBBE AMARE UNA SFIGATA COME TE?


-Le mie lacrime divennero più frequenti appena sentii quella pugnalata al cuore. Il mio cervello smise di pensare mentre le sue parole mi tagliavano come lame d'acciaio.-


Haylie: N-non s-stai dicendo sul serio. Ti prego, dimmi che è uno scherzo. Io non reggo tutto questo

William: Ah tu non reggi tutto questo? E secondo te io come mi sono sentito a reggerti per questi cinque mesi e mezzo? Una rottura costante, tu e le tue paranoie. Non ti sopporto più

Haylie: Will, non ti riconosco più. Non sei il mio William

William: Forse perché non lo sono mai stato

Haylie: Abbiamo fatto l'amore. Come puoi trattarmi come se fossi uno straccio?

William: Oh finalmente tocchiamo questo tasto. Mi hai fatto aspettare cinque mesi per scoparti. Però almeno ne è valsa la pena. Simon aveva ragione, le vergini sono le migliori


-Proprio mentre mi sentivo mancare e le voci mi sembravano così lontane sentii un'altra voce familiare avvicinarsi a me e William.-


Kiki: MA CHE CAZZO STAI DICENDO?


-La vidi buttarsi su Will e dargli uno schiaffo. Cosa che avrei dovuto fare io. Beverly era con lei e subito mi abbracciò mentre io continuavo a pensare che fosse tutto surreale.-


William: ABBASSAMI QUESTE MANI!


-Lui la respinse.-


Kiki: MA COSA TI STA DICENDO IL CERVELLO? MI DICI COSA TI PRENDE?

William: MA NON ROMPERMI I COGLIONI KIMBERLY. FATTI I CAZZI TUOI UNA VOLTA TANTO


-Beverly mi accarezzava mentre le mie lacrime continuavano a scendere e io non riuscivo a riprendermi e a rispondere. Ero completamente incapace di fare una qualsiasi cosa. La persona che più amavo al mondo mi aveva completamente distrutta.-


Beverly: Tesoro andrà tutto bene. Te lo prometto. Ci siamo noi con te ok?

Haylie: No, Bev è solo un sogno. Non sta succedendo veramente. Dammi uno schiaffo, voglio svegliarmi da quest'incubo


-Mi diede un bacio sulla fronte mentre mi stringeva a sé.-


Beverly: Sch!


-Intanto Kimberly e William continuavano a litigare.-


 

Kimberly.




-Quello che avevo davanti a me non era William. Era solo uno stronzo montato. William non avrebbe mai distrutto così la persona più importante di tutta la sua vita. Mi riavvicinai a lui e gli presi il braccio.-


Kiki: Che cosa ti prende? Will che cazzo hai combinato?


-Rimollò la presa.-


William: Nulla che ti riguardi

Kiki: Perché stai distruggendo così Haylie? La ami! Cosa ti è successo? Parlamene, parliamone e risolviamo il problema

William: Non c'è nessun problema, semplicemente non mi va più di stare con lei. Perché non lo capite?

Kiki: Perché questa cosa è inspiegabile Will, il tuo comportamento è inspiegabile! E poi non mi torna una cosa. Se proprio volevi ferirla perché mi hai mandato un messaggio dicendomi di venire qui a quest'ora?


-Lo vidi spostare lo sguardo.-


Kiki: Tu sapevi bene cosa dovevi fare. Sapevi che l'avresti lasciata. Se ci tenevi a ferirla, come stai mostrando, perché hai chiamato le sue migliori amiche nel momento peggiore della sua vita, in modo da consolarla?!


-Mi riavvicinai a lui e gli presi il viso alzandoglielo, in modo che lui mi guardasse.-


Kiki: Will in che casino ti sei messo? Chi ti sta ricattando?


-Lui si allontanò di scatto.-


William: Fatti i cazzi tuoi, è meglio per tutti

Kiki: WILLIAM..


-Non feci in tempo a riprenderlo che lui era già scappato via correndo. Non avrei mollato, mi nascondeva qualcosa.-


 

Grace.




-Quelle due ore di punizione passate con Simon erano volate. Avevo proprio bisogno di qualcuno più grande che mi desse dei consigli oltre le mie sorelle. Era suonata la campanella di fine punizione quando io e Simon ci alzammo.-


Grace: Grazie per avermi ascoltata

Simon: E' il minimo che possa fare. Comunque segui il mio consiglio piccola. Volta pagina e non dargli importanza. E' solo un moccioso


-Uscimmo dall'aula e ci avviammo in cortile.-


Simon: Le relazioni a distanza non durano mai, te lo assicuro. Tra qualche giorno si saranno lasciati e lui tornerà da te perché gli fa comodo, non perché ti ama. Quindi tu stai bene attenta a non cascarci ok? Perché lo massacro


-Sorrisi. Era così carino con me. Mi faceva sentire così bene stare con lui. Lo adoravo.-


Simon: Tu ora concentrati su un altro ragazzo. Uno che magari ti piace fisicamente, non so per i suoi occhi, il suo corpo..

Grace: ..il suo naso..


-Lui mi guardò divertito corrugando la fronte.-


Simon: Il suo naso?!


-Brava Grace, non perdi occasione per stare zitta. Complimenti. Scossi la testa.-


Grace: Lascia perdere..

Simon: No dai adesso dimmelo


-Ci avviammo alla fermata dell'autobus e lo aspettammo.-


Grace: E' inutile. E' un amore impossibile

Simon: Perché pensi che sia un amore impossibile?

Grace: Beh vedi, l'unico ragazzo che mi interessa oltre Nate è più grande di me

Simon: Ah si? Quanto ti da?

Grace: Tre anni

Simon: Ahi è dura! Però se magari ti dimostri matura questo ragazzo potrebbe accorgersi di te no?

Grace: Oh, avrà tante pretendenti

Simon: Ma non può non accorgersi di te raggio di sole!


-Raggio di sole? Mi aveva chiamata raggio di sole?! Mi stava facendo sciogliere. Qualche altro minuto e avrebbe dovuto raccogliermi da terra e io avrei dovuto spiegargli i miei seri problemi mentali. Risposi cercando di essere più naturale possibile.-


Grace: Speriamo in bene allora!


-Vedemmo il bus arrivare e fermarsi quando lui mi salutò dandomi due baci sulle guance.-


Grace: Non sali tu?

Simon: No! Io ho la macchina parcheggiata lì. Ci vediamo domani in punizione piccola


-Sorrisi e lo salutai con la mano prima di entrare sul bus. Non c'era niente da fare, quel ragazzo aveva il potere di farmi girare la testa. Mi aveva chiamata piccola. Che tenero! Dovevo dimostrargli che non ero poi così tanto piccola. Obliterai il biglietto e andai a sedermi in fondo. Non mi sedetti al solito posto. Simon aveva ragione, dovevo andare avanti senza Nate. Questa volta niente e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea. Tra me e Nate era tutto finito. Scesi alla fermata vicino a casa e tornai a piedi. Vidi parcheggiata davanti a casa la vecchia macchina di papà che ormai apparteneva a Nora. Correndo felice entrai in casa buttando lo zaino sul divano, quando vidi mamma e papà aspettarmi in salotto.-


Grace: Hei, avete già raggiunto l'età in cui si aspetta il bingo in tv? Cavolo come avanza velocemente l'invecchiamento!


-Mi orientai verso la cucina quando sentii la fredda voce di papà.-


Jeremy: Sei pregata di stare in salotto e di sederti Grace!

Molly: Dato che ci sei raccogliti anche la borsa!


-Sbuffai e feci ciò che mi chiesero per farli fessi e contenti.-


Molly: Si può sapere come ti è saltato in mente di attaccare Elisabeth Hunter agli armadietti?!


-Ops, mi ero dimenticata della punizione. A quanto pare mamma e papà lo avevano scoperto.-


Grace: Come fate a saperlo?!

Jeremy: Ha telefonato la tua insegnante di cucina e poi sei in ritardo di due ore


-Quella donna. Ma dico, un malore mai eh?! Anche lei l'avrebbe pagata.-


Molly: TI SEMBRA NORMALE UN COMPORTAMENTO DEL GENERE A SCUOLA GRACE?

Grace: A mia difesa posso dire che mi ha provocata mamma!

Jeremy: Non puoi scattare così!

Molly: Un mese! Un mese di punizione. Ma come si fa?

Grace: Mamma calmati. Non l'hanno data a te la punizione. Io la devo scontare

Molly: Appunto! Ti toglierà tempo allo studio signorina

Jeremy: Esatto! Ormai sei al liceo Grace. Dovrai studiare parecchio


-Li guardai corrugando la fronte.-


Grace: Ma siete sicuri di star parlando con la figlia giusta? Io sono Grace ricordate? Non Nora o Haylie. Sapete benissimo che non mi ammazzerò mai di studio. Perciò questa ramanzina è inutile

Molly: Grace, io e tuo padre non stiamo scherzando. Vedi di iniziare a studiare seriamente chiaro? Non vogliamo che ti ritrovi alla fine dell'anno a dover recuperare le materie

Grace: In una andrò male a prescindere

Jeremy: Cosa vuol dire scusa?

Grace: La professoressa di cucina mi odia. Perciò credo che questa non sarà l'ultima punizione che mi darà

Jeremy: Ma non ti odia affatto!

Grace: Si mi odia e non mi darà mai un voto sufficiente

Molly: Tu pensa a studiare, poi si vedrà!


-Sbuffai.-


Grace: Posso andare ora?!


-Papà annuì e mi alzai dal divano e salendo le scale sentii la mamma gridare..-


Molly: QUESTO MESE IL COMPUTER E' SOTTO CHIAVE!


-Dovevo aspettarmelo. Tipico di mamma. "Ti sequestro il computer, non puoi uscire.." Le solite cazzate. Non ha ancora capito che ormai con i cellulari possiamo fare qualsiasi cosa! In quel momento mi ricordai di Nora e subito entrai in camera sua. Era sdraiata a letto mentre sottolineava un libro che sembrava non avere fine. Appena ci guardammo scoppiammo a ridere dalla felicità e mi lanciai su lei che mi abbracciò.-


Grace: Ma cosa ci fai qui?

Nora: Avevo bisogno di un po' di tempo per riflettere!

Grace: Problemi con Dustin?

Nora: Dustin e Colin

Grace: Oh capisco!

Nora: Beh, mamma e papà..

Grace: Si, la solita ramanzina. Morale della favola niente computer per un mese

Nora: Quando scopriranno che anche il tuo telefono può entrare su internet sarai spacciata


-Ridemmo.-


Grace: Lo so!

Nora: Cosa mi nasconde quel tuo faccino sorridente?


-Ma come cavolo faceva? Nora riusciva a leggermi nel pensiero. Non potevo tenerle nascosto niente di niente. Decisi direttamente di sputare il rospo, le raccontai di Nate. Appena finii lei mi guardò assorta e le passai una mano davanti al viso. Lei scosse la testa e mi guardò.-


Nora: Sai Grace, io ti ammiro davvero!


-La guardai corrugando la fronte. Potevo solo essere orgogliosa di ciò che mi stava dicendo.-


Nora: A volte mi chiedo da dove tu tiri fuori tutto quel coraggio e tutta quella forza. Se fosse successo a me credo che starei ancora piangendo e di certo non avrei reagito come stai reagendo tu!

Grace: Anche io sono stata male per tutta la mattina. Però ho capito che se mi dispero per Nate non riesco a godermi la vita. Quindi Nate e la sua fidanzata possono andarsene a quel paese. Fa male, però se non ci penso sto meglio


-Nora mi guardò sorridendo e mi accarezzò il viso.-


Nora: Sei fantastica!


-In quel momento il cellulare di Nora squillò. Lo prese dal comodino e rispose.-


Nora: "Pronto? Oh ciao Beverly. Dimmi.. Cos'è successo?!"


-Vidi Nora sgranare gli occhi.-


Nora: "Si, d'accordo, sto arrivando, datemi dieci minuti."


-Chiuse la chiamata e mi guardò.-


Nora: Tesoro devo andare a casa di Kimberly, Haylie è lì con il cuore a pezzi. William l'ha lasciata

Grace: COSA? No, Will non lo farebbe mai! E' Will

Nora: Non so cosa dirti! Prendo un po' di roba per Haylie e la porto lì. Tu reggi il gioco con mamma e papà


-Annuii mentre Nora metteva dei vestiti di Haylie in una borsa. Mi diede un bacio e uscì dalla stanza. Credete nei numeri sfortunati? Quel tredici gennaio era stata una giornata sfigata per tutte noi Manson.-


 

Nora.




-Mi precipitai a casa di Kimberly e subito andai a consolare Haylie che sembrava non vivere più sulla terra. Era sconvolta, il mondo intorno a lei si era fermato. Era distrutta e la capivo. Non parlava, non mangiava, non sorrideva e respirava a fatica. Non era più in grado di fare niente. La tenevo stretta a me a letto quando poi mi accorsi che si era addormentata sulla mia spalla. Delicatamente mi alzai poggiandola completamente al letto. Le rimboccai le coperte, le diedi un bacio e uscii dalla stanza chiudendo la porta. Andai in salotto da Kimberly e Beverly.-


Beverly: Sei riuscita a calmarla?

Nora: No purtroppo. Però si è addormentata

Kiki: Almeno quello. Senti può stare a dormire qua, domani non credo andrà a scuola

Nora: Si, almeno i miei non si accorgeranno di nulla se rimane qui. Ma che diavolo gli è preso a William? Lui non è così

Kiki: Sinceramente non lo so Nora. L'unica certezza che ho è che si sia cacciato in qualche casino. Non credo che volesse mollare Haylie, lei è troppo importante per lui

Beverly: Già, poi non ci avrebbe chiamate. Nora è stato davvero cattivo. Ha detto delle cose orribili ad Haylie e la conosciamo, non si riprenderà tanto velocemente

Nora: E' questo che mi preoccupa

Kiki: Il suo scopo era ferirla, dicendo cose che non pensava. Lui conosce Haylie, sa tutte le sue debolezze. Ha puntato a quelle

Nora: Che colpo basso! Se lo vedo lo massacro!

Beverly: Il punto è proprio quello, vederlo. Non credo lo vedremo tanto in giro

Nora: Anche lui tornerà a scuola

Beverly: Aspetto solo quello


-Rimasi dalle ragazze un'altra oretta poi andai via. Tornai a casa e parlai con mamma e papà.-


Nora: Haylie mi ha chiamata e le ho portato della roba a casa di Kimberly. Mi ha detto di dirvi che starà lì qualche giorno

Jeremy: Perché?

Nora: Lei e Beverly devono fare un progetto di fisica. Vogliono sorprendere il professore dato che quel compito inciderà al settanta percento sul loro voto finale. Hanno detto che vogliono una A e lavoreranno a quel progetto giorno e notte


-Papà guardò Grace mentre ci sistemavamo a tavola.-


Jeremy: Dovresti prendere esempio da Haylie, Grace

Grace: Non m'interessa prendere A. Non voglio che mi prendano in giro

Molly: Perché ti dovrebbero prendere in giro scusa?

Grace: Mamma ma da che pianeta vieni?! Mi diranno che sono una secchiona, non ci tengo a rovinarmi la reputazione


-Mamma scosse la testa.-


Molly: Una persona che va molto bene a scuola dovrebbe essere orgogliosa, solo gli asini dovrebbero vergognarsi


-Grace sbuffò. Mentre mamma riempiva i nostri piatti di pasta.-


Molly: Comunque..


-Mi riguardò.-


Molly: .. non potevano farla qui? O a casa di Beverly? Perché proprio da Kimberly?

Nora: Uno si fanno compagnia, due non hanno distrazioni e tre a casa di Kimberly hanno un sacco di spazio.

Jeremy: Certo che poteva anche passare a salutare


-Io e Grace facemmo spallucce e continuammo a mangiare. Tutti questi problemi mi avevano fatto dimenticare i miei. Avrei usato quei giorni per pensare a cosa fare con Dustin e Colin. Dovevo sbrigarmi a prendere una decisione.-


 

Grace.




-Passarono quattro giorni da quel maledetto lunedì tredici. Io non avevo ancora rivisto Haylie, ne a casa e ne a scuola. Ogni tanto chiamava a casa per non suscitare sospetti in mamma e papà. Nora invece andava da lei ogni giorno. Mi disse che continuava ad essere distrutta e a piangere però si stava riprendendo. Aveva ri iniziato a parlare e anche a fare i compiti dato che era mancata da scuola per quattro giorni. Io purtroppo non potevo evitare Nate che non faceva altro che comportarsi da idiota. L'unica cosa da fare era ignorarlo. Simon mi dava molta forza, mi stavo legando a lui più di quanto volessi ammettere. Quel venerdì mattina prendevo i libri dall'armadietto quando mi passò dietro Nate.-


Nate: Ciao Manson!


-Ce la stava davvero mettendo tutta per farmi scattare. Lui non voleva che lo ignorassi. Mi ero stancata di non rispondergli. Lo afferrai per lo zaino trascinandolo verso me.-


Grace: COSA NON TI E' CHIARO DEL CONCETTO "STAMMI ALLA LARGA?!"

Nate: Allora non hai perso la lingua


-Mi fece il suo solito sorriso da sbruffone.-


Grace: PIANTALA OK?

Nate: No, mi diverto troppo

Grace: Sai dove te lo ficco il divertimento?!

Nate: Ooh ma che paura

Grace: Vai a "scopare" con la tua ragazza e lasciami in pace

Nate: Detto da te che hai una cotta per me è strano


-Mi stava dando sui nervi quando arrivò anche quell'imbecille di Tommy, che stava lentamente trasformando il mio Nate.-


Tommy: Nate lasciala rosicare, andiamo! Tanto tu non hai la minima intenzione di scopartela. A cosa serve parlarle? Ti rovini la reputazione con questa sfigata


-Diedi un calcio nei cosiddetti a Tommy. Nessuno mi trattava così e in particolare mi diceva certe cose. Cadde a terra dolorante. Mi inchinai vicino a lui soddisfatta.-


Grace: Questa sfigata ti ha appena distrutto i gioiellini di famiglia! Io, fossi in te starei più attento! La prossima volta pensa bene a quello che dici

Tommy: STRONZA DI MERDA!


-Mi alzai sorridendo, mentre Nate aiutava Tommy a rialzarsi.-


Grace: Ciao sfigati!


-Era chiaro. Tra me e loro ormai era guerra. Chiusi l'armadietto e andai da Connie, dovevo raccontarle l'ultimo avvenimento.-


 

Dustin.




-Quel venerdì sera andai a lavoro. Sarei passato a prendere Colin sabato mattina, dato che avrei staccato da lavoro tardi. Parlai con Bob di Nora.-


Dustin: Forse sto diventando paranoico. Però diavolo, sono passati quattro giorni. Quattro!

Bob: Chiamala se non ce la fai più

Dustin: Le ho promesso il suo spazio. Non posso chiamarla. Ha detto che mi avrebbe chiamato lei. Dio quanto mi manca

Bob: Vedrai che ti chiamerà! Colin si è accorto di qualcosa?

Dustin: Si! Mi ha chiesto subito di Nora e gli ho detto che doveva aiutare i suoi genitori per qualche giorno. Ma non sembra convinto, in più adesso ho anche dei problemi con lui

Bob: Problemi?


-Prima che gli rispondessi vedemmo davanti al bancone Ashley.-


Dustin: Ash che ci fai qui? E' presto, il locale apre tra due ore

Bob: Sei pregata di andartene!


-Ashley lo ignorò e riprese a guardarmi.-


Ashley: Sto cercando Nora! Non la sento da giorni

Dustin: E' a Eastvale!


-Ashley mi guardò corrugando la fronte.-


Dustin: Poi ti spiegherò

Ashley: No spiegami adesso!


-Bob non poteva vedere Ashley e lei non se ne sarebbe andata via tanto facilmente. Lo sentii parlare.-


Bob: Dust, se te la porti via, ti lascio questa serata di vacanza. Vai a prendere Colin e portalo a casa con te


-Lo guardai e sorrisi.-


Dustin: Grazie amico!

Bob: Grazie a te!


-Uscii da dietro il bancone, mi misi il giubbotto e guardai Ashley.-


Dustin: Andiamo, ti offro un caffè!

Ashley: D'accordo!


-Prima di uscire Ashley si voltò e fece il dito medio a Bob, che scosse la testa mandandola a quel paese. Erano due ragazzini. Portai Ashley a bere un caffè e le raccontai tutta la storia. Così anche lei decise di lasciare del tempo a Nora. L'avrebbe ricercata il lunedì. Si alzò e prima di andare via mi guardò.-


Ashley: Non buttarti giù Dust. Ti chiamerà, Nora ti ama da morire, anzi, vi ama da morie. E' solo un po' scioccata. Non preoccuparti, tornerà da te

Dustin: Lo spero!


-Lei mi salutò e uscì dal bar. Io rimasi lì qualche minuto in più, pagai e andai a fare una commissione a Eastvale. Dovevo momentaneamente risolvere un problema con Colin.-


 

Nora.




-Quel venerdì sera Haylie sarebbe tornata a casa. Era mancata da morire a tutti, perfino a Grace. Decidemmo di fare la sua torta preferita, quella di mele. In quei giorni passati a casa purtroppo me le ero spazzolate tutte quante così toccò a me andare a comprarle. Presi le chiavi della macchina e andai al supermercato. Presi dodici mele e mentre andavo a pagare vidi in fila alla cassa Dustin. Ma perché tutte a me? Lui mi vide e uscì dalla fila venendomi incontro.-


Dustin: Hei

Nora: Hei

Dustin: Cosa ci fai qui?


-Tirai su le mele.-


Nora: A casa abbiamo in preparazione la torta

Dustin: Ah bene! Senti..


-Mi prese la mano e rabbrividii. Le sensazioni che mi faceva provare erano incredibili. Subito cambiai argomento mollando la presa.-


Nora: Colin? Oggi lo prendi tu?


-I suoi occhi mi mostravano la sua delusione ma non mi disse niente e assecondò il mio desiderio di cambiare argomento.-


Dustin: Si, stamattina l'ho riportato dai miei dato che sarei andato a lavorare il pomeriggio, però fortunatamente Bob mi ha dato un giorno libero. Ora vado a pagare e poi passo a prendere Colin


-Il mio sguardo finì sul suo cestino. Corrugai la fronte.-


Nora: Un carillon? Perché lo stai comprando?


-Lui abbassò lo sguardo sul suo cestino e poi mi riguardò.-


Dustin: Non riesco più a far addormentare Colin. Ci ho provato in tutti i modi, non vuole più dormire nel suo letto

Nora: Non ha mai avuto il problema del sonno. Insomma ha sempre dormito bene da solo nel suo letto 

Dustin: Già. Ora lo compro voglio provare con questo

Nora: Colin non ne ha bisogno Dust

Dustin: Si invece

Nora: No!

Dustin: Hai la minima idea di quanto sia seccante dover stare ore e ore svegli senza riuscire a calmarlo e il giorno dopo andare a lavoro? Credo di no 


-Sentire quel suo tono di voce mi fece innervosire.-


Nora: Non ha bisogno di un carillon per ri iniziare a dormire nel suo letto. Devi cercare di capire perchè lui non voglia più dormire in quella camera

Dustin: So perché non dorme. Sta male perché gli manchi. Sta male perché io non riesco a dirgli la verità, sta male perché non sa se rivedrà mai quella ragazza che lo riempiva di coccole e affetto e io sono qui come un'idiota davanti a te ad aspettare che tu mi dica un qualcosa sulla nostra storia, ad aspettare un tuo qualsiasi segnale. Vuoi stare con noi? Bene, mi rendi l'uomo più felice della Terra! Non vuoi più stare con noi perché sei spaventata o perché non te la senti? Allora in questo caso lasciami. Lasciami e facciamola finita, ognuno prende la propria strada ma almeno non sarò più costretto a mentire a mio figlio. Non sarò più costretto a dirgli "Tra qualche giorno tornerà.. Mi ha detto di salutarti.. Ti manda un bacio..". Non voglio più mentirgli e non voglio più che tu menta a me. Dimmelo subito, perché io ho una vita da continuare, ho un figlio da crescere Nora! E ora sono qui con uno stupido ed idiota carillon che non servirà a niente nel cestino per rimediare ad un casino che si è creato, dal quale tu sei scappata piuttosto che parlarne con me e risolverlo insieme!


-Lo guardai per qualche secondo mentre lui riprendeva fiato. Chissà quanto ci aveva pensato a tutte quelle parole. Il fatto di lasciarlo non mi era minimamente passato per l'anticamera del cervello però aveva ragione. Tutto ciò che mi aveva detto era vero. Ero scappata e avevo paura. Ma il fatto di perderlo mi faceva ancora più paura. Il sacchetto di mele mi scivolò a terra e subito abbracciai Dustin con gli occhi lucidi. All'inizio mi parve sorpreso, ma poi mi strinse tra le sue braccia e mi baciò la testa. Mi era mancato da morire.-


Nora: Mi dispiace! E' solo che sono così impaurita. Non so cosa succederà tra noi, non ho alcuna certezza

Dustin: Lo so amore! Lo so, ma non devi aver paura del futuro, dobbiamo viverlo insieme. Scappare non serve a niente. Io sono qui, pronto ad affrontarlo con te. A tutti farebbe paura. Io ti ho chiesto di comprare casa con me perché sono sicuro di noi, sono sicuro che niente ci dividerà. Come niente dividerà te e Cole. Ormai è tardi per tirarsi indietro, c'è già dell'amore tra di voi

Nora: E se dovessimo lasciarci e..

Dustin: Risolveremo la situazione quando si presenterà. Ora pensiamo solo a goderci la nostra storia. Non pensare ai se, pensa a cosa hai ora


-Mi accarezzò il viso e mi asciugò le lacrime, poi lo baciai.-


Nora: Non immagini quanto mi sia mancato!

Dustin: Si posso proprio immaginarlo!


-Mi ribaciò.-



Nora: Ti va di venire a cena da noi insieme a Cole?


-Lui sorrise e annuì.-


Dustin: Allora paghiamo, passo a prendere Cole e ci vediamo dai tuoi ok?

Nora: Perfetto! Ti amo

Dustin: Anche io tesoro!


-Mi baciò e andò a pagare mentre io andavo a prendere altre dodici mele. Ero di nuovo felice, Dustin aveva ragione, non dovevo farmi prendere dalla paranoia e dovevo godermi il presente. Quella notte sarei tornata in appartamento con Dustin e Colin. Andai a pagare e tornai a casa, Haylie era appena arrivata, subito l'abbracciai.-


Nora: Come ti senti oggi?


 

Haylie.




-Come potevo rispondere a quella domanda? William aveva rubato la mia anima, il mio cuore e tutta la mia autostima. Passai quattro giorni ad autocommiserarmi, quando quel venerdì mattina capii che non serviva a niente. Piangere e disperarmi non avrebbe fatto tornare William da me, non avrebbe impedito a William di dirmi quelle cose orribili. Aveva ragione, ero una sfigata. Mi ero stancata di venir presa in giro da tutti quelli che mi volevano bene. Ciò che William mi fece diede alla mia vita un forte scossone. Anche se dentro continuavo a soffrire come un cane, fuori sembravo stare bene. La timida Haylie era morta insieme alla storia tra me e William. Guardai Nora fingendo un sorriso.-


Haylie: Completamente rinata!


 

Ciao mie belle meravigliee <3

Finalmente posto il nuovo episodio, scusate per l'attesa! :(

Dio quante cose succedono a queste povere sorelle! Ahahaha :)

Allora..

Dustin ha finalmente sbloccato Nora per fortuna. Grace è incasinata con i suoi sentimenti amore-odio verso Nate che sta diventando sempre più imbecille di episodio in episodio giusto? E poi è presa da Simon, cosa pensate delle sue intenzioni?! Comunque Grace quando è con lui perde il cervello ahah :) E ora veniamo a questa incasinatissima coppia, Haylie e Will. Lui è stato davvero cattivo con lei. Le ha detto cose orribili. Kimberly vuole scoprire cosa è successo al suo amico e intanto conforta Haylie insieme a Beverly. Ho amato quel pezzo. A cosa porterà questo cambiamento di Haylie?

Aspetto tutti i vostri pareri tesori. Anche se l'episodio non vi è piaciuto

Ah posso chiedervi una cosa che non c'entra niente?

Qualcuno di voi segue la serie "Once Upon A Time"?

Se si, io oggi ho visto il nuovo episodio e ho pianto come pochi <3 <3

Se no, vi garantisco che è una serie STUPENDA! Se ne avete voglia guardatela, ne vale davvero la pena!

Beh dopo tutto questo romanzo io vi saluto! Spero di aggiornare presto, voi fatemi sapere cosa ne pensate :)

Io sparisco, bacini Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 23
*** Scioccanti scoperte ***


-Scioccanti scoperte.-

 

Grace.




-Quella domenica mattina ci alzammo tutti molto tardi dato che la sera precedente avevamo assistito alla laurea di Dustin. Finalmente conoscemmo anche la sua famiglia. Io suoi genitori erano più vecchi di mamma e papà, comunque passammo davvero una bella serata tutti insieme. Quella peste di Colin mi distrusse. Dovevo stargli molto simpatica perché non mi mollava un minuto e Nora e Dustin ne erano felici. Mentre facevamo colazione parlavamo della serata precedente.-


Molly: Sai cosa mi ha detto Dustin?


-Mamma mi guardò mentre io mandavo giù una cucchiaiata di cereali.-


Grace: Cosa?

Molly: Lui e Nora ti hanno nominato come baby sitter ufficiale di Colin


-Risi. Ne ero contenta anche perché io e Colin andavamo molto d'accordo. Sinceramente non mi sono mai piaciuti i bambini, ma Colin era diverso.-


Grace: Quel bambino mi ammazzerà. Poco ma sicuro!

Jeremy: Beh potrebbe essere una buona occasione anche per farti dei soldini tuoi no?

Grace: Si, può essere

Molly: Ma Haylie è ancora a letto?

Grace: Si.. Ieri ha detto che non si sentiva tanto bene


-Ora dovevo mentire anche per Haylie. Cercava di mostrarsi forte e fingeva un sacco di sorrisi. Si, fingeva. Avrò pure quattordici anni, ma capisco quando qualcosa non va. Noi Manson siamo brave a fingere, io lo faccio spesso. Haylie fingeva di stare bene ma era distrutta, ecco perché in quei due giorni non volli accennare né il nome di William e né la mia felicità riguardo Simon, che a proposito continuava a farmi girare la testa con le sue dolcezze e premure. Altro che Nate! Ero davvero curiosa di conoscere questa fantastica ragazza di New York. Povera lei! Comunque, dopo aver finito di mangiare mi feci una doccia e mi buttai sul divano a guardare Harry Potter, era da un po' che non ne guardavo uno. Queste faccende d'amore mi toglievano il tempo per il culto della mia religione “Potteranesimo”. Dopo dieci minuti di film mamma arrivò in salotto e sbuffò.-


Molly: Grace non perdere tempo e inizia a studiare!


-Cosa avevano sentito le mie orecchie?!-


Grace: C-Cos'hai detto? Perdere tempo?? Mamma, sto guardando Harry Potter! Non bestemmiare per favore!

Molly: Grace!!

Grace: Ma io ti disturbo la domenica mattina quando vai in Chiesa? Mi pare di no! Perciò lasciami godere in santa pace la mia santa messa!


-Alzò gli occhi al cielo.-


Molly: Gesù perdonala!

Grace: Studio appena finisce!

Molly: Appena finirà sarà ora di pranzo

Grace: Dopo pranzo allora!


-In quel momento papà rientrò in casa con il giornale e sentimmo l'acqua della doccia iniziare a scorrere.-


Molly: Haylie si deve essere alzata!


-Poi mamma si riconcentrò sul problema e mi riguardò.-


Molly: Cosa dobbiamo fare con te Grace?

Grace: Datemi fiducia

Jeremy: Quante volte abbiamo fatto questo discorso? E quante volte poi sei tornata a casa con una F?

Grace: Questa volta è diverso! Non voglio altre punizioni. Ora mi fate finire di guardare Harry Potter?

Jeremy: Lo guarderai un'altra volta!


-Papà si avvicinò alla tv e la spense.-


Grace: Ma vuoi scherzare papà?

Jeremy: No! Forza vai a prendere i libri


-Sbuffai, questa volta non l'avrei avuta vinta. Mi alzai, andai a prendere libro e quaderno di scienze e mi sedetti sul tavolo facendo finta di studiare mentre papà seduto sul divano leggeva il giornale e ogni tanto alzava lo sguardo per guardarmi. Stupido Sistema Solare! Ma che me ne frega a me?! Però se una meteora si schiantasse sulla testa di Tommy e Nate sarebbe figo. Li distruggerebbe. Idioti! In quel momento sentii il mio cellulare vibrare. Guardai papà, leggeva, poi guardai la mamma, cucinava. Via libera. Presi il telefono e mi sbrigai a leggere i messaggi.-


Connie: “Hei come te la cavi con il Sistema Solare?! Io non ce la farò mai!”


-Risposi.-


Grace: “Secondo te? Una palla mortale e ovviamente sono sotto lo sguardo di mamma e papà. Quanto possono essere appiccicosi?!”


-Poi guardai il secondo messaggio. Chi poteva essere a peggiorare la mia giornata? Provate ad indovinare.-


Nate: “Hola Manson! E' da un po' che non ti vedo al parchetto. Non voglio che la tua cotta ci impedisca di essere amici. Ripensaci, non so più che fare per attirare la tua attenzione”


-Di mala voglia risposi anche a lui. Tutto era più entusiasmante del Sistema Solare!-


Grace: “Io voglio solo una cosa, che tu torni ad essere quello di prima. Quello a cui importava di me, quello che mi difendeva sempre, quello che mi faceva ridere, quello che era il Capo! Quello che non ascoltava le idiozie di quel coglione di Tommy. Quello che mi amava. Ma purtroppo quel ragazzo l'ho perso mesi fa”


-Inviai il messaggio e rimisi il telefono in tasca. Appena sentii qualcuno toccarmi le spalle sobbalzai e mi girai. Era Haylie.-


Haylie: Allora come va con il Sistema Solare?


-Si sedette a fianco a me.-


Grace: Mi obbligano..


-Indicai mamma e papà.-


Grace: ..e non mi rimane in testa niente

Haylie: Quando hai il compito?

Grace: Domani!

Haylie: E se ti aiutassi io?

Grace: Lo faresti davvero?


-Haylie annuii.-


Haylie: Però torno alle 16:00 da casa di Kiki!

Grace: Va benissimo lo stesso. Meglio di niente!


-La guardai.-


Grace: Ylie è tutto ok?

Haylie: Certo, adesso va tutto bene!

Grace: Lo so che William ti ha fatto male


-I suoi occhi diventarono lucidi in due secondi ma lei era così cocciuta. Non avrebbe mai ammesso davanti a me le sue paranoie.-


Haylie: So andare avanti anche senza lui..


-Si sforzò di sorridere e io la guardai corrugando la fronte.-


Haylie: Sto bene!

Grace: Se lo dici tu..


-Era davvero poco convincente, soprattutto perché la notte l'avevo sentita piangere e singhiozzare. Comunque decisi di non insistere. Nemmeno quello era il momento giusto per dirle di Simon. Continuavo a pensare, quando mamma ci disse di apparecchiare. Felicemente tolsi i libri dal tavolo e aiutai Haylie ad apparecchiare. Iniziammo a mangiare all'una e all'una e mezza stavamo per finire, quando il mio cellulare vibrò di nuovo. Aprii il messaggio. Numero sconosciuto.-


??: “Hei piccola, tutto bene?”

Grace: “Chi sei?”

??: “Simon. Sono riuscito a recuperare il tuo numero :)”


-Oddio oddio era Simon e aveva recuperato il mio numero e mi aveva cercata e e e io stavo decisamente andando in tilt.-


Grace: “Ciao compagno di detenzione :) Sono felice che mi abbia cercata”

Simon: “Perché? :)”


-Ovviamente non gli avrei mai detto la verità.-


Grace: “Non so :P”

Simon: “Sicura? ;) Sai sei l'unica cosa che rende sopportabili le punizioni! E sinceramente mi mancavi. Come mi mancava il tuo sorriso”


-Ok dovevo essere morta in qualche modo perché quello era il paradiso.-


Grace: “Come posso io mancarti? Insomma hai tante ragazze dietro. Per te sono una bambina”

Simon: “Ti va se ci vediamo? Così parliamo un po' e poi ho voglia di vederti”

Grace: “E' un appuntamento questo? :P”

Simon: “Se ti dicessi di si? ;)”

Grace: “Accetterei”

Simon: “Perfetto! Quando e dove ci vediamo?”


-Dio grazie, grazie, grazie! Simon mi aveva chiesto di uscire, ero così felice e Haylie lo capì.-


Haylie: Con chi stai messaggiando di così importante?


-Sorrise.-


Grace: Beh ricordi il ragazzo..


-In quel momento il suo cellulare squillò e andò a parlare in salotto. Cinque minuti dopo tornò.-


Haylie: Gracie me lo puoi raccontare stasera?! Io devo correre da Kiki, mi aspettano. Mamma, papà.. Io esco!

Jeremy: Tu e Beverly dovete finire il progetto di fisica?

Haylie: Si, esatto! Manca qualche ritocco. Torno qui alle 16:00!

Molly: Va bene tesoro! A dopo


-Haylie prese la borsa, si mise il giubbotto e uscì di casa. Io guardai mamma e papà, dovevo convincerli in qualche modo.-


Grace: Posso uscire anche io? Vi pregoo, vi prego, vi prego! Giuro che appena torno ovvero alle 15:00 spaccate mi metto a studiare seriamente. Davvero lo prometto!!


-Mamma e papà si guardarono per qualche secondo. Poi mamma parlò.-


Molly: Alle 15:00 spaccate qui Grace ok?

Grace: Si, si! Giuro!

Jeremy: E non vogliamo sentire scuse per lo studio!

Grace: Nessuna scusa papà.. Lo prometto

Jeremy: D'accordo, allora puoi andare!!

Grace: Oh grazie, grazie! Siete i genitori migliori del mondo!


-Mi alzai dalla sedia mi misi il giubbotto, li baciai e uscii di casa. Presi il telefono e risposi a Simon.-


Grace: “Sto uscendo adesso e sto andando al parco. Ci vediamo lì”

Simon: “Ti raggiungo!”


-Arrivai al parco felicissima, mi sedetti sulla panchina e aspettai. Dopo dieci minuti qualcuno mi tappò gli occhi e mi diede un bacio sulla testa. Era Simon e il mio cuore iniziò ad avere un ritmo irregolare appena lui si sedette a fianco a me sulla panchina.-


Simon: Credo che dovremmo parlare


-Sorrise e io lo guardai.-


Grace: E di cosa?

Simon: Chi ti dice che per me sei una bambina? Io ti trovo semplicemente magnifica e forte. Molto forte

Grace: Beh lo sono!

Simon: Ma sentila!


-Subito rise e mi fece il solletico. Scoppiai a ridere quando ci ritrovammo praticamente attaccati.-


Simon: Non devi pensare certe cose. Sai, sei più matura di tante mie coetanee..


-Non ce la facevo più a tenermi tutto dentro. Volevo che sapesse cosa provavo.-


Grace: Simon devo dirti una cosa importante!


-Mi alzai e anche lui fece la stessa cosa corrugando la fronte.-


Simon: Dimmi. Sai che puoi dirmi tutto

Grace: So che molto probabilmente questa cosa non ti farà né caldo e né freddo però non ce la faccio a tenermelo ancora dentro. Tu mi piaci, mi piaci veramente. Più mi aiutavi con la faccenda di Nate e più mi avvicinavo a te. Ti penso in continuazione e anche io come quelle idiote delle mie compagne di classe scrivo il tuo nome sui quaderni, non più quello di Nate ma il tuo. Forse mi sto innamorando di te e dimenticandomi di Nate. Volevo avvisarti prima che succeda qualcosa o che io mi ritrovi in una situazione imbarazzante. Si, più imbarazzante di questa. Non so se tu ricambi però sei così carino con me e io forse ho frainteso...


-Non riuscii a finire la frase che lui mi prese la mano, mi avvicinò a sé con uno scatto e mi baciò. Dio stavo veramente baciando qualcuno? Simon mi aveva davvero baciata?! All'inizio fu strano ma poi ci presi gusto e continuammo a baciarci quando sentii la sua lingua contro la mia. Mi resi conto che mi piaceva baciare, mi piaceva eccome. Le nostre lingue s'intrecciarono mentre io mi mettevo in punta di piedi. Era troppo alto per me, ma andava bene così. Quando si staccò mi guardò.-


Simon: Baci incredibilmente bene


-Imbarazzata lo guardai mentre il mio corpo riprendeva la sua normale temperatura, i miei brividi finivano e realizzavo di aver dato il mio primo bacio. Me lo ero immaginata tante volte, in mille modi diversi. Ma non così. Non lì, non con lui. Ma non mi pentivo di niente, ero felice di averlo dato a Simon.-


Grace: In realtà è il mio primo bacio

Simon: Sono felice che tu lo abbia dato a me allora

Grace: Anche io!


-Sorridevo ero davvero al settimo cielo. Non capivo più niente, poi mi sorse un dubbio.-


Grace: Ma questo è solo un bacio? Cioè un bacio e basta, nel senso che è finita così?


-Lui mi guardò.-


Simon: Vuoi che finisca così?

Grace: Sinceramente no. Perché mi piaci

Simon: Anche tu mi piaci piccola grifondoro!


-Sorridemmo insieme.-


Grace: Quindi noi, si ecco.. Usciamo insieme?

Simon: Sarebbe un onore per me!


-Sorrise, mi avvicinò, si sedette sulla panchina e mi fece sedere sulle sue ginocchia.-


Simon: Sei fantastica!


-Sorrisi e mi ribaciò spostandomi i capelli dietro l'orecchio. Finalmente le cose andavano bene anche per me. Non dovevo più preoccuparmi, Simon mi avrebbe difeso da tutto e tutti.-


 

Haylie.




-Quel pomeriggio tornai a casa e salutai velocemente. Corsi in camera, tolsi dalla borsa la bustina bianca e la nascosi sotto il letto. La mia parte di camera era sempre stata impeccabile, nessuno avrebbe mai guardato lì sotto. Mi cambiai mettendomi la tuta e scesi giù. Andai in salotto e non potevo credere ai miei occhi e alle mie orecchie. Grace stava parlando con mamma del Sistema Solare.-


Grace:.. e lo sapevi che inizialmente i pianeti del Sistema Solare erano nove? Perché contavano anche Plutone insieme alla Terra, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno, Urano, Nettuno. Però poi gli scienziati hanno classificato Plutone come un pianeta nano, per le sue dimensioni e quindi sono rimasti in otto.. Oh e poi lo sapevi che ci sono 138 satelliti, migliaia di asteroidi e un numero indefinito di comete?!


-Mi avvicinai ridendo.-


Haylie: Waoh qui qualcuno non ha più bisogno del mio aiuto


-Mamma sorrideva entusiasta, felice di ascoltare Grace.-


Molly: Si, a quanto pare anche Grace ha del talento per la scuola

Grace: Nel profondo! Molto nel profondo! Vado a mangiare qualche biscotto se non vi dispiace


-Sparì in cucina e io guardai la mamma.-


Molly: Non ho la minima idea di cosa le sia successo. So solo che è uscita per un'oretta ed è tornata a casa incredibilmente felice, ha preso i libri e ha iniziato a studiare. In un'ora ha fatto tutte le pagine e si ricorda tutto, ogni minima cosa. Vorrei che questa magia la colpisse più spesso. Ha una memoria pazzesca

Haylie: Già, probabilmente neanche io e Nora siamo così veloci

Molly: Se solo si applicasse sempre e si calmasse un po' a scuola!

Haylie: Già!


-In quel momento Grace tornò con la bocca piena di biscotti.-


Grace: Parlavate di me?

Haylie: Si, mi chiedevo se sapessi quanti anni fa è nato il Sistema Solare..


-Mandò giù i biscotti.-


Grace: Facile! 5 miliardi di anni fa, quando una grande, anzi giganteschissima nube di gas mentre ruotava nello spazio si addensava. Al centro di questa massa, dove la densità era maggiore, si è formato il Sole, da cui poi a causa della forza centrifuga creata dalla rotazione e venti solari, si è staccato del materiale che ha portato alla formazione dei pianeti!


-La guardi completamente scioccata.-


Haylie: Devo ammetterlo, sei da A+

Molly: E' così che ci rendi orgogliosi tesoro!


-Mamma si alzò e baciò Grace.-


Molly: Io vado di sopra ad aiutare vostro padre con il computer! E' una frana

Haylie: Tanti auguri allora!


-Vedemmo mamma salire le scale e subito mi avvicinai a Grace.-


Haylie: Allora, mi vuoi raccontare cosa è successo?! Qualcosa con Nate?

Grace: No. Nate avrei solo voglia di strangolarlo. Ricordi il ragazzo potteriano?


-Io annuii sempre più curiosa.-


Grace: Ho scoperto chi è! L'hanno messo in punizione con me

Haylie: Diavolo, perché non me lo hai detto prima?

Grace: Beh, per prima cosa non ci siamo viste per quasi una settimana e poi in questi giorni, ho visto che eri triste per William. Non volevo sbatterti in faccia la mia felicità

Haylie: Ma stai scherzando?! Io sono felicissima per te! Adesso che finalmente andiamo d'accordo, più o meno, non farti di questi problemi scema!


-Sorrisi e l'abbracciai. Poi le sussurrai.-


Haylie: Non preoccuparti per me. Adesso sto bene, davvero!


-Mentre ci staccavamo dall'abbraccio la vidi annuire.-


Haylie: Allora.. Chi è? Voglio sapere tutto di lui


-Vidi il suo faccino diventare rosso dall'imbarazzo.-


Grace: Si chiama Simon ed è all'ultimo anno come te.. So che è grande ma lui..


-Avevo sentito bene? Mi si congelò il sangue e sicuramente mi irrigidii perché vidi Grace farsi seria e passarmi una mano davanti alla faccia.-


Grace: Ylieee..

Haylie: Grace, io conosco un ragazzo della mia età che si chiama Simon, ora non ricordo il cognome. Però è cattivo tesoro, molto cattivo. Io e Beverly ci abbiamo avuto a che fare. Ci conosce ed è un porco..

Grace: Questo Simon non può essere il tuo. Chissà in quanti si chiamano così.. Non rispecchia la tua descrizione Haylie.. Lui è così dolce, è così premuroso e buono e poi ha detto che non ti conosce.. Non sa chi tu sia e ha detto che di vista conosce..


-Si bloccò un momento. La guardai..-


Haylie: Puoi dire il suo nome Grace, non preoccuparti! Conosce William?

Grace: Si, ma ha detto che lo conosce così, di vista. Sa che Will è una brava persona


-Sospirai, probabilmente mi stavo sbagliando. Il Simon che conoscevo io non sapeva che cos'era la gentilezza. No, non poteva essere lui. Anche perché non credevo che sapesse di Grace. Chi mai avrebbe potuto dirglielo?! In quel momento mi rilassai. Probabilmente Grace aveva ragione, c'erano molti Simon del mio anno. Non poteva essere quel Simon, la descrizione non corrispondeva. Sorrisi.-


Haylie: Forse per una volta hai ragione! Beh allora, dov'eri rimasta? Finisci di raccontare..

Grace: Io sono cotta di lui Haylie!! Questo pomeriggio mi ha chiesto di uscire perché gli mancavo ha detto!


-Ero felice per lei, però mi sembrava strano che uno della mia età si interessasse a Grace. Non che lei non sia interessante, ma per la sua età. Insomma tre anni di differenza si sentono. Se lui è così gentile.. Misi da parte i miei pensieri, tanto lo avrei visto a scuola l'indomani. Ripresi ad ascoltare Grace.-


Grace: Ed eravamo al parchetto e io gli ho detto che mi piaceva e poi è stato tutto troppo veloce! Mi ha baciata

Haylie: COSA?


-Saltai in piedi dal divano e le strinsi le mani. Lei rise.-


Grace: Si, mi ha baciata!

Haylie: Il tuo primo bacio! Non voglio crederci tesoro

Grace: Si! E poi ci siamo ribaciati e ribaciati e ribaciati! Mi piace baciare!

Haylie: E ci credo!


-Ero davvero felice per lei. Era così piccola e così tenera in quel momento. Era stracotta di questo ragazzo e quel bacio l'aveva portata dritta in paradiso.-


Haylie: Dobbiamo assolutamente chiamare Nora!

Grace: Già, non può stare all'oscuro!


-Mentre Grace faceva il numero di Nora con il suo cellulare mi guardò.-


Grace: Com'è andata da Kimberly?

Haylie: Oh bene, davvero molto bene!


-Nora rispose e le demmo la bella notizie e anche lei esplose di gioia. In sottofondo si sentivano le voci di Dustin e Colin. Probabilmente giocavano. Parlammo un po' con Nora e poi chiudemmo la chiamata, ci sdraiammo sui divani e decidemmo di finire di guardare Harry Potter. Mamma non aveva voglia di cucinare di conseguenza ordinammo le pizze. Mentre guardavo un po' disgustata Grace che spruzzava sulla sua pizza alle patatine ketchup e maionese, sentii il mio telefono vibrare. Aprii il messaggio di Kiki.-


Kiki: "Ma che fine hai fatto oggi? Non avevamo appuntamento a casa mia?"


-Risposi.-


Haylie: "Si, lo so. Scusatemi è che ho dovuto aiutare Grace con i compiti. Alla fine non sono più potuta uscire"

Kiki: "Avvisare brutto?"

Haylie: "Scusa mi sono dimenticata! <3"

Kiki: "Anche se fai la ruffiana!"

Haylie: "Lo sai che ti voglio bene! "

Kiki: "Si, certo! Piuttosto, come stai?"


-Ma perché tutti non facevano altro che chiedermi come stavo? Mi stavano dando tutti sui nervi. Risposi come sempre.-


Haylie: "Bene! Non preoccuparti!"

Kiki: "Mmh d'accordo. Lo sento Manson non me la racconti giusta"

Haylie: "Senti male allora. Domani dopo scuola ci vediamo?"

Kiki: "Torna a casa mia, aspettami lì. Io lavoro al rifugio, torno alle 17:00"

Haylie: "Perfetto allora! A domani <3"

Kiki: "A domani ruffiana del mio cuore :*"


-Sospirai. Kiki era una persona difficile da prendere in giro. Se sospettava qualcosa faceva di tutto per scoprire il segreto. Ecco perché dovevo stare molto attenta con lei, era come un cane da caccia. Avrebbe capito subito che nascondevo qualcosa. “Nega, nega e fai finta di niente.” Questo sarebbe stato il mio nuovo motto.-


 

Nora.




-Quella sera alle 20:00 ci stavamo sedendo a tavola o meglio, ci provavamo. Dustin faceva sedere Colin sulla sedia ma lui scendeva e scappava buttandosi sul divano. Era la quinta volta che lo faceva.-


Dustin: Cole non farmi arrabbiare! E' ora di cena


-Dustin si rialzò dalla sedia sospirando. Andò a prendere Colin e lo fece risedere a tavola ma niente. Colin si rialzò e si ributtò sul divano.-


Colin: Io non mangio


-Mi avvicinai a Colin che si nascondeva sotto il cuscino del divano. Gli accarezzai il pancino.-


Nora: Tesoro ma devi mangiare

Colin: Ma non quello!


-Alzò la testa e indicò il vassoio in tavola.-


Nora: Ma è buono. E poi ce lo ha portato nonno

Colin: Nonno è un assassino!


-Io e Dustin ci guardammo allibiti. Colin ci stupiva di giorno in giorno.-


Colin: Io non lo mangio il pesce. E se era amico di Nemo? Nora ci hai pensato?


-Colin riprese a chiamarmi Nora. Quel giorno in piscina era preso dall'entusiasmo e non se n'era neanche accorto. Fece tutto da solo perché con lui non parlammo mai di quella faccenda.-


Colin: Ti piace mangiare Nemo?


-Quel bambino mi stava contagiando. Anche io iniziavo a non voler più mangiare il pesce. Dustin si avvicinò.-


Dustin: Cole ma quello non era Nemo!

Colin: E tu che ne sai? Poteva essere suo amico. Papà ti piace se un pesce mangia un tuo amico? Se un pesce mangia Bob?


-Io e Dustin trattenemmo a stento una risata. Era impossibile far mangiare quel pesce a Colin. Lui amava i pesci. In un certo senso il suo discorso aveva una logica.-


Colin: Lo stesso vale per il pesce! Il pesce non vuole che noi mangiamo l'amico

Dustin: Ma ormai è cotto campione!

Colin: NOO!


-Diedi un colpo a Dustin. Mi chiedevo perché non si tappasse la bocca in certe situazioni. Non l'avremmo avuta vinta con Colin e se lo avessimo mangiato davanti a lui ci saremmo sentiti in colpa per tutta la vita. Così misi il pesce in frigo, io e Dustin lo avremmo mangiato il giorno seguente a pranzo mentre Colin era all'asilo.-


Nora: Ok! Niente pesce. Cole ha ragione. Neanche a me piacerebbe che un pesce si mangiasse Ashley. Vi va un po' di pasta?

Colin: Col sugo?

Nora: Si, con il sugo, così potrai sbrodolarti tutto!

Colin: SIIII!


-Subito si alzò dal divano e corse nella sua cameretta. Io e Dustin ci guardammo.-


Dustin: E' incredibile


-Risi.-


Nora: Già, lo è!


-Dustin si avvicinò e mi baciò.-


Dustin: E' così bello riaverti a casa

Nora: E' così bello stare di nuovo con voi!


-Mi strinsi a lui che mi baciò la testa.-


Nora: Coraggio capitano, abbiamo una cena da preparare!


-Lui rise e insieme preparammo la cena.-


 

Grace.




-La mattina seguente avevo il compito di scienze alla prima ora. Per la prima volta in tutta la mia vita mi sentivo leggera e senza pensieri, questa volta sarebbe andato bene. Prima di entrare in classe raccontai di Simon a Connie che non vedeva l'ora di conoscerlo, era strafelice per me. Purtroppo a interrompere la nostra conversazione fu la campanella così entrammo in classe. A scienze non eravamo in banco insieme. Ci sedemmo e subito la professoressa ci diede i fogli. Fare quel compito fu un gioco da ragazzi, sapevo al cento percento che le mie risposte erano esatte. Verso la fine dell'ora un mio compagno, Denny, mi lanciò un bigliettino. Mi chiedeva aiuto. Che male c'era ad aiutarlo? Risposi al bigliettino e glielo rilanciai. La professoressa, sfigata come sono, se ne accorse e dalla cattedra urlò..-


Prof.: MANSON, ROBBIE, DAL PRESIDE IMMEDIATAMENTE! I VOSTRI COMPITI SONO ANNULLATI


-Non potevo crederci. Sbuffai, ero così arrabbiata con Denny. Quella stupida professoressa non mi diede il tempo di spiegare che ci ritrovammo catapultati dal preside.-

 

 

Haylie.




-Feci le prime lezioni con Beverly e durante l'intervallo, mentre andavo in bagno lo vidi di nuovo. Lui mi guardò, io lo guardai. Non riuscii a trattenere le lacrime che scivolarono sul mio viso in silenzio. Lui era troppo importante per me. Appena si girò per andare via decisi di ascoltare l'istinto e lo seguii. Lo raggiunsi e gli presi il braccio.-


Haylie: Will

William: Cosa vuoi Haylie?

Haylie: Rivoglio te

William: Mi dispiace ma non cambierò idea

Haylie: Perché mi hai lasciata?

William: Te l'ho detto! Non ti amo

Haylie: Non ci credo

William: Allora non è un mio problema

Haylie: Will! Cosa ti è successo?

William: NIENTE! CAZZO MA MI LASCI IN PACE?! COSA NON CAPISCI DI QUELLO CHE TI HO DETTO? HO FATTO IL FIDANZATINO PER BENE PER PORTARTI A LETTO!


-Le sue urla catturarono l'attenzione di tutti i ragazzi del corridoio.-


William: NON TI BASTA?! TI DICO CHE IL MIO UNICO OBBIETTIVO ERA QUELLO DI SCOPARTI E TU MI STAI ANCORA DIETRO? MA QUANTO PUOI ESSERE MASOCHISTA? E ANCHE STUPIDA AGGIUNGEREI!


-In quel momento non ci vidi più dalla rabbia e gli diedi uno schiaffo così forte da lasciargli l'impronta delle dita in faccia. Mi voltai furibonda verso la folla.-


Haylie: CHE CAZZO AVETE DA GUARDARE?! TORNATE A LEZIONE!


-Mi rivoltai e me ne andai da quel corridoio. Dovevo assolutamente trovare Travis. Avevo bisogno di lui e dei suoi “aiuti”. Feci qualche corridoio e lo trovai.-


Travis: Haylie hei!

Haylie: Trav ne ho bisogno. Adesso

Travis: Abbassa il tono della voce!


-Mi prese per il braccio e mi trascinò in un posto più riparato, tra i due pilastri del muro.-


Haylie: Ti prego, non ce la faccio. Dammene solo una

Travis: Te ne ho date tre ieri pomeriggio! Non devi farci l'abitudine. Una ogni tanto ci sta..


-Gli strinsi il braccio.-


Haylie: Non mi sono spiegata. Travis ne ho bisogno, ti prego. Quelle di ieri non le ho toccate, le ho a casa


-Travis sbuffò.-


Travis: Ci parliamo da due giorni e già mi stai incasinando

Haylie: Lo so, mi dispiace. E' solo che non sopporto di vedere William, non ce la faccio


-Lui mi guardò serio.-


Travis: D'accordo. Una. Te ne darò solo una!


-Sorrisi.-


Haylie: Grazie, grazie! Mi salvi

Travis: Questo non lo so!


-Dalla tasca più piccola del suo zaino tirò fuori la mia salvezza. Furtivamente me la passò, quando sentii delle mani sulle mie spalle.-


Beverly: Ecco dov'eri!!


-Sussultai e misi subito in tasca la canna che mi diede Travis. Mi voltai verso Beverly fingendo un sorriso.-


Haylie: Mi hai trovata!

Beverly: Chi è lui?

Haylie: Travis! Il cugino dell'amico di Grace!

Beverly: Ciao Travis!


-Si strinsero la mano e Travis mi tenne il gioco.-


Travis: Ciao! Allora Haylie ti ricordi di dire a Grace quella cosa?

Haylie: Si certo! Ah, Travis? Grazie!


-Lui mi sorrise e andò in classe, cosa che facemmo anche noi.-


Beverly: Cosa doveva dirti?

Haylie: E' una lunga storia

Beverly: Ho sentito del litigio tra te e William

Haylie: Oh bene, la voce si sta già diffondendo?

Beverly: A quanto pare si!


-Sbuffai e Beverly mi prese per il braccio mentre ci dirigevamo nell'aula di francese.-


Beverly: Non preoccuparti, ci siamo noi con te!


-Sorrisi quando la sentii bloccarsi di scatto.-


Haylie: Hei che ti prende?


-Guardai nella sua stessa direzione. Non potevo crederci. Quel porco di Simon, il Simon che io conoscevo bene, stava baciando Grace. La mia Grace, la mia sorellina.-

 

 

Hei bellezze <3 <3

Prima di tutto ci tengo a ringraziarvi per le vostre belle recensioni. Vi adoro davvero!

Quindi ho pensato di farvi un regalino aggiornando prima :)

Spero apprezziate.

A me questo episodio sinceramente lascia senza parole :P

Voi che ne pensate?

La cosa che lasci più a bocca aperta è Grace secchiona ahahahahah :)

No, dai scherzo.

Allora so che vorreste uccidermi dopo questo episodio per due motivi:

1) Grace e il suo primo bacio, dato a Simon. Tutti sapevamo che lo avrebbe dato a Nate e invece..

TAAA DAAANN.

2) Haylie sta avendo qualche problema ad accettare la rottura con William, rifiutando l'aiuto delle amiche, che non sanno ancora in cosa lei si stia cacciando.

Nora e Dustin c'è bisogno di ripeterlo? Li amo, li amo alla follia <3

Come vi suona la coppia “Norastin”? Dite che può andare?

Io ora vi saluto augurandovi un bel sabato sera :)

Fatemi sapere cosa ne pensate, vi aspetto

Tanti baci per voi

Sum <3 <3 <3

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Capitolo 24
*** Giornate pesanti ***


- Giornate pesanti -


 

Grace.




-Ero appena uscita dall'ufficio del preside con il compito annullato. Non era per niente giusto. Chiamarono la mamma che sarebbe arrivata in un quarto d'ora. Dopo la sgridata da parte del preside mi lasciarono libera. Stavo andando da Connie quando mi sentii una presa al braccio, mi voltai.-


Simon: Hei! Mi ignori oggi?


-In quel momento presi fuoco.-


Grace: S-Simon ciao! No, non ti stavo ignorando


-Lui abbassò leggermente la testa e mi baciò, ricambiai.-


Grace: Scusa è che stavo andando da Connie. Mi hanno annullato il compito di scienze


-Lui aggrottò la fronte.-


Simon: Perché?

Grace: Perché ho aiutato quell'idiota di Denny. Hanno chiamato la mamma, starà per arrivare

Simon: Vedrai che insieme a tua madre riuscirete a sistemare le cose

Grace: Speriamo


-Sorrisi e lui mi strinse a sé avvicinandomi dolcemente.-


Simon: Sei così bella!


-Sorridemmo e mi ribaciò. Questo bacio però fu più lungo degli altri. Lui mi prese per mano.-


Simon: Andiamo insieme da Connie? Sono curioso di conoscerla

Grace: E io ansiosa di presentartela!


-Sorrisi e in quel momento sentii una forte presa allontanarmi da Simon e le nostre mani si staccarono. Vidi un'incazzatissima Haylie mettersi tra me e lui. Io ero ancora scioccata.-


Haylie: LASCIA IN PACE MIA SORELLA


-Simon la guardò per qualche secondo.-


Simon: Ah sei tu! Ciao Haylie

Haylie: SIMON NON STO SCHERZANDO, QUESTA VOLTA NON LA PASSI LISCIA. TE LO GIURO SU DIO


-Mi voltai e vidi Beverly che mi teneva stretta.-


Simon: Neanche io sto scherzando. Sai mi piace molto tua sorella, è molto, molto più intelligente di te

Haylie: NON RIPROVARE A TOCCARLA CHIARO? LASCIACI IN PACE

Simon: Ma chi ti cerca?

Haylie: MI FAI SEMPRE PIU' SCHIFO! MA NON TI VERGOGNI DI APPROFFITTARTENE DI UNA BAMBINA?


-Non potevo più ascoltare ciò che diceva Haylie. Mi liberai dalla presa di Beverly e mi schierai a fianco di Simon.-


Grace: BAMBINA? MA QUALE BAMBINA!


-Haylie mi guardò rimanendo di sasso e con me smise di urlare ed essere arrabbiata.-


Haylie: Si Grace, sei una bambina

Grace: HA PARLATO LA DONNA MATURA. FATTI GLI AFFARACCI TUOI!

Haylie: Gracie tu non capisci. Non sai chi hai a fianco, non lo conosci. Ti prego, ragiona. Io voglio aiutarti


-Haylie sospirò e Beverly si avvicinò a lei.-


Beverly: Grace, ascolta tua sorella. Sta dicendo la verità!


-Le guardavo furiosa quando Simon mi accarezzò il braccio.-


Simon: Non sono gradito qui, è meglio che vada a lezione. Mi farai conoscere Connie un altro giorno ok?

Graca: Simon no.. Non dare retta a loro

Simon: Mi stanno dando del malintenzionato solo perché ho qualche anno in più di te. Non mi va di essere preso a pesci in faccia

Haylie: GRACE NON ASCOLTARLO! NON E' VERO, STA SOLO FACENDO LA VITTIMA

Grace: LUI E' LA VITTIMA DEI VOSTRI STUPIDI PREGIUDIZI!

Simon: Tesoro è meglio che vada!


-Mi diede un delicato bacio sulla guancia e si girò per andare via ma gli presi il braccio terrorizzata.-


Grace: Ma.. ci vediamo dopo?


-Lui mi sorrise.-


Simon: Si, dopo e per sempre


-Sorrisi anche io e lo lasciai andare a lezione. Ne aveva tutto il diritto. Riguardai Haylie e Beverly che mi guardavano.-


Haylie: Stai facendo un grossissimo errore Grace

Grace: Questo lo dici tu. Non sarete voi a controllare la mia vita!


-In quel momento sentimmo dagli altoparlanti la voce del preside.-


Preside: "La signorina Grace Manson è pregata di tornare nel mio ufficio."


-Mamma doveva essere arrivata. Avevo cose più importati da fare che stare a parlare con quelle due. Le guardai e mi voltai senza darle importanza. Andai dal preside e mamma mi aspettava lì seduta. Mi sedetti a fianco a lei mentre il preside continuava a parlare.-


Preside: .. e dato che la signorina ha già dei precedenti non so se crederle

Grace: Ma signor preside io ho studiato. Questa volta ho studiato, sapevo tutte le risposte

Molly: Signor preside io non difendo quasi mai Grace davvero, ma questa volta posso assicurarle che si è messa d'impegno e ha studiato tutto. Non c'è un modo per risolvere questa faccenda? E' un peccato annullare il suo compito

Preside: Se lei ha studiato per davvero, mi spiega, signorina, perché la professoressa l'ha beccata lanciando un bigliettino al signor Robbie?

Grace: Lui mi ha chiesto aiuto. Cosa dovevo fare? Se non lo avessi aiutato sarei passata per la carogna della scuola


-Mamma e il preside si guardarono. Poi lui sospirò.-


Preside: Mi ascolti bene signorina Manson. Potrà rifare il compito durante una delle ore di detenzione. Andrà in un'aula a parte insieme alla professoressa di scienze. Ma non voglio, nel modo più assoluto, che ciò ricapiti. Siamo d'accordo?


-Annuii incredula e felice.-


Grace: Grazie grazie signor preside!

Molly: La prossima volta mentre fai il compito pensa agli affari tuoi ok?

Grace: Si!

Preside: Ora può tornare a lezione signorina

Grace: Grazie ancora!


-Sorrisi, diedi un bacio alla mamma e andai in classe. Me l'ero scampata per una volta.-


 

Nate.




-Ormai la giornata scolastica stava finendo. Dovevo assolutamente parlare con Grace, avevo visto tutta la scena. Il bacio con Simon e la litigata con sua sorella. In quel momento il mio cellulare suonò. Era Laila.-


Nate: "Amore hei"

Laila: "Ciao tesoro. Volevo sentirti un po'. Sono scappata in bagno prima di andare in palestra"

Nate: "Lo sai che non si fanno queste cose?"

Laila: "E' colpa tua se le faccio. Da quando ti ho incontrato sono diventata una cattiva ragazza"

Nate: "Ottimo modo per scaricare le colpe su di me"


-La sentii ridere. Laila mi piaceva tantissimo e andavamo d'accordo. Ma Grace, insomma Grace è Grace. Perché diavolo usciva con Simon? Era uno stronzo. Non poteva aver dato il suo primo bacio ad un viscido come lui. Perché vederla con un altro mi distruggeva dentro? Io ero felice con Laila, molto felice però sentivo che mancava qualcosa. Improvvisamente mi riconcentrai sulla chiamata.-


Laila: "Natee ci sei ancora?"

Nate: "Oh si, si. Dicevi?"

Laila: "Sei riuscito a fare pace con la tua amica?"

Nate: "No, purtroppo no"

Laila: "Mi dispiace tesoro"

Nate: "Anche a me. Senti ti richiamo stasera ok? Ora devo andare!"

Laila: "Va bene. A dopo. Ti amo tigrotto"

Nate: "Ti amo anche io caramellina"


-In quel momento Grace mi passò davanti, chiusi la chiamata.-


Grace: Vuoi scherzare?! "Caramellina"?

Nate: Che problemi ti crea?

Grace: Andiamo Nate, non è da te

Nate: Tu sai cosa è da me?

Grace: Si, lo so. Sicuramente prima non usavi certi termini

Nate: Sai quando ti innamori di qualcuno cambi

Grace: Ti capisco, a volte cambia il modo di vedere le cose


-Stava per andare via ma la fermai prendendole il braccio.-


Nate: Non puoi uscire con Simon e baciarlo. Non è affidabile

Grace: Ma che ne sai tu?

Nate: Lo conosco! E' il cugino di Tommy

Grace: Buon per te! Salutami quel menomato di Tommy


-La fermai di nuovo.-


Nate: Non uscire più con Simon!


-La vidi sbuffare, scosse il braccio e io mollai la presa.-


Grace: MA CHE T'IMPORTA?

Nate: TU M'IMPORTI DIAVOLO!!


-Ci guardammo per qualche secondo riprendendo fiato.-


Grace: E da quando?

Nate: Da sempre!


-Lei mi guardò. Avrebbe voluto aggiungere altro ma preferì non parlare.-


Grace: Scusa ora devo andare in aula per la punizione. Ciao Nate!


-La lasciai andare via senza bloccarla, ormai la discussione era finita.-


 

Haylie.




-Non potevo lasciare che Grace si vedesse con Simon. Lei avrebbe anche potuto odiarmi, ma non avrei permesso al quel verme di toccarla. La vidi andare nell'aula di detenzione e la presi da parte.-


Haylie: Gracie!

Grace: Che vuoi?

Haylie: Non devi più vedere Simon, ti prego. Stalle lontana, è pericoloso

Grace: Lui non è pericoloso! Nemmeno lo conosci. Mi avete stancata, tu, Beverly e Nate. FATEVI GLI AFFARI VOSTRI! Io sto bene con Simon, fatevene una ragione

Haylie: Stai andando nella tana del lupo Grace

Grace: So scegliermi i fidanzati Haylie! Lui è perfetto con me

Haylie: Non è come credi tu! E' molto bravo a fare la bella faccia

Grace: Senti, non ho tempo da perdere! Ho una punizione da scontare. Lascia in pace a me e Simon!


-Mi guardò e subito entrò in classe senza darmi tempo di ribattere. Mi voltai sbuffando e vidi Beverly.-


Haylie: Hei, io sto andando a casa di Kiki, vieni?

Beverly: Tesoro va bene se vi raggiungo dopo? Ora ho l'allenamento

Haylie: Oh dimenticavo che sei una cheerleader!


-Lei sorrise.-


Beverly: Sei riuscita a far ragionare Grace?


-Sospirai.-


Haylie: No, non ha la minima intenzione di ascoltarmi e tanto meno di darmi ragione! E' bella tosta

Beverly: E' una Manson ci credo!!


-Sorrisi.-


Haylie: Allora ci vediamo verso le 18:00 da Kiki? Io mi porto i compiti lì dato che sarò sola fino alle 17:00, lei è al rifugio

Beverly: Si, va bene alle 18:00! Dai io scappo, a dopo!


-Mi diede un bacio sulla guancia e corse in palestra. Mi avviai verso il mio armadietto per prendere il libro di fisica per poter studiare da Kiki. Mi avvicinai e li vidi, a due armadietti dal mio. Il mio cuore si fermò. William, il mio William che due settimane prima aveva fatto l'amore con me stava baciando la più sgualdrina delle sgualdrine della scuola. Lui si sentì osservato e mi guardò-


William: Adesso hai capito che non voglio più stare con te?! Puoi arrenderti?


-Lo guardai con gli occhi pieni di rabbia e delusione. Ormai erano lucidi.-


Haylie: VAFFANCULO WILLIAM, SEI PROPRIO UNO STRONZO!


-Prima che le lacrime mi scivolassero giù, mi diressi verso l'uscita con tutti gli altri ragazzi. Passai in mezzo alla folla. Non volevo più stare lì, non volevo più pensare. Quel dolore che mi stava corrodendo dall'interno si espandeva sempre più. Non avevo voglia di parlare, non avevo più voglia di piangere, di piangere per William. Arrivai a casa di Kiki, presi la chiave da sotto il solito vaso ed entrai. Mi buttai sul divano e piansi, piansi per quasi un'ora pensando al mio ormai ex ragazzo. Mi toccai le tasche dei jeans per cercare un fazzoletto quando sentii un'altra forma. Me ne stavo dimenticando. Quella canna mi avrebbe aiutata a smettere di pensare, la presi e l'accesi. La prima aspirata fu devastante, non mi ero ancora abituata, buttai la canna sul posacenere mentre affogavo ma poi mi ripresi. Mi rimisi in bocca la canna e la riaccesi. Dopo averla fumata tutta mi sdraiai completamente sul divano, sentivo tutto così lontano, come se non fossi più su questo pianeta. Pensare a Will finalmente non mi provocava più dolore. In quel momento sentii il rimbombo di una macchina. Cavolo, Kiki era tornata prima e non era sola. C'era anche Steven. Barcollando mi alzai e presi il posacenere e sbattendo al tavolino mi cadde. Provai a raccoglierlo ma persi l'equilibrio e ci caddi sopra. Non sentivo alcun dolore. Lo presi, buttai la cenere nel cammino e rimisi a posto il posacenere. Le voci erano sempre più vicine, mi aggrappai al divano e mi risedetti. Presi il libro di storia dalla borsa e aprii una pagina a caso. In quel momento entrarono dentro ridendo.-


Kiki: Ciao tesoro! Studi?


-Cercai di concentrarmi al massimo sulla conversazione anche se nella mia mente volavano in cielo gli unicorni sugli arcobaleni.-


Haylie: Si, ma sto iniziand.. cioè volevo dire finendo! Si, sto finendo

Kiki: Ma che odore c'è?


-Sgranai gli occhi.-


Haylie: Io non sento niente!

Steven: Come fai a non sentire niente? E' micidiale, sembra l'odore..

Kiki: Di una canna!

Haylie: Io continuo a non sentire niente


-Kiki sembrava così lontana quando poi me la vidi a due centimetri dalla faccia. Sobbalzai all'indietro. Mi esaminava bene.-


Kiki: Sai Haylie certe cose le ho provate prima di te, conosco bene i sintomi

Haylie: Non so di cosa tu stia parlando. Io non sono fatta!

Kiki: Ah no?! Si direbbe il contrario. Non ci sei più con la testa. Quello sguardo così vuoto, così fuori dal mondo lo conosco e anche questo odore! Quante ne hai fumate?

Haylie: Io non fumo

Kiki: Haylie non sto scherzando!! Sei stra fatta. QUANTE NE HAI FUMATE?

Haylie: NON SONO AFFARI TUOI!


-Mi alzai barcollando e ripersi l'equilibrio. Kiki e Steven mi tirarono su e mi fecero risedere sul divano.-


Steven: Haylie non ti reggi in piedi!

Kiki: Allora? Sto aspettando una risposta!


-Non ne potevo più di stare sotto processo.-


Haylie: UNA!! NE HO FUMATA UNA! CONTENTI?

Kiki: Perché lo hai fatto? Non è da te!

Haylie: Lo so! Infatti la Haylie Manson che tutti conoscevano è morta! MORTA! Senza Will sono morta


-Kiki chiuse gli occhi lentamente e mi strinse in un abbraccio baciandomi la testa.-


Haylie: Le canne mi aiutano a non pensarci e ad andare avanti

Kiki: Oh tesoro! Lo so che stai soffrendo. Ma le canne non ti aiuteranno a far passare il dolore, ti fanno vivere nell'illusione

Haylie: Preferisco l'illusione alla verità Kiki


-In quel momento senza volerlo iniziai a sentirmi male e a piangere, piangere disperatamente.-


Haylie: Ha baciato un'altra ragazza davanti ai miei occhi, a due armadietti dal mio

Kiki: Io lo ammazzo! Tesoro ti prometto che scoprirò cosa nasconde e io e Beverly ti staremo sempre vicine!


-Continuavo a piangere singhiozzando mentre Kiki mi accarezzava i capelli.-


Kiki: Piangi, piangi e sfogati. Ne hai bisogno. Non è facile la fine di una storia tesoro

Haylie: E' UNO STRONZO!

Kiki: Si, lo è. Ma l'unica cosa che ti aiuterà è piangere, non fumarti le canne


-Mi sentivo lo stomaco attorcigliato mentre le mie lacrime mi toccavano le labbra. Non riuscii a trattenermi, stavo malissimo e vomitai sul tappeto di Kiki. Lei, pronta, mi tenne la fronte.-


Kiki: Ecco che effetto ti fa il fumo


-Continuavo a piangere, non tanto per William quanto per il disagio che sentivo dentro me.-


Haylie: Non voglio più vomitare..

Kiki: Allora non fumare più, non serve a niente!


-Mentre io cercavo di riprendermi Steven mi passò dei fazzoletti per pulirmi la bocca.-


Haylie: Mi fa male la testa Kiki, non vedo più niente e sto male. Gira tutto!


-Kiki mi diede un bacio sulla fronte poi guardò Steven.-


Kiki: La porti in camera mia? Mettila a letto, io butto il tappeto e ripulisco un po' poi vi raggiungo


-Steven annuii e mi prese in braccio, mi portò in camera di Kiki e mi mise a letto sotto le coperte, dove mi tranquillizzai e mi addormentai.-


 

Grace.




-Dopo aver rifatto il compito in classe tornai nell'aula di detenzione e mi sedetti vicino a Simon.-


Grace: Perché mi hai mentito?


-Lui mi guardò corrugando la fronte.-


Simon: Mentito?

Grace: Si!

Simon: Riguardo a cosa scusa?

Grace: Mi avevi detto di non conoscere Haylie e invece la conosci


-Mi guardò e sospirò.-


Simon: Non sapevo che fosse tua sorella tesoro! Siete così diverse


-Lo guardai torva.-


Grace: Sicuro?

Simon: Certo. Si la conosco e ci ho litigato qualche tempo fa. Per questo mi odia, per questo mi vuole trascinare lontano da te

Grace: Perché avete litigato?

Simon: Perché dice che ho ferito la sua migliore amica quando invece è stata Beverly a farmi le corna

Grace: Stai scherzando?

Simon: No. Non è stato piacevole essere cornificato

Grace: Me lo immagino!


-Mi avvicinai a lui e gli diedi un bacio sulla guancia.-


Simon: Allora, tra noi due è tutto a posto? Sei ancora sospettosa?


-Sorrisi. Era così carino a preoccuparsi per me. Beverly era stata una vera cretina a mettergli le corna. Peggio per lei.-


Grace: No, adesso va tutto bene!


-Lui mi accarezzò il viso e finimmo di scontare la punizione insieme.-


 

Kimberly.




-Dopo aver ripulito tutto e buttato il tappeto, io e Steven ci sedemmo sul divano.-


Kiki: E' KO?

Steven: Si, è crollata subito!

Kiki: Lei è così fragile! E William lo sa, perché si comporta così? Perché continua a ferirla? Guardala, è disperata! Si è addirittura data alle canne!!

Steven: Non era fatta, di più

Kiki: Almeno si è sfogata e dopo oggi non credo ritoccherà canne


-In quel momento vedemmo entrare in casa Beverly che ci salutò e si sedette con noi. Le raccontammo di Haylie.-


Beverly: Cosa? Si è fumata una canna?!

Steven: Già e sicuramente non è la prima volta che lo fa

Kiki: Ma sicuramente sarà l'ultima perché la terremmo d'occhio


-Mi alzai.-


Kiki: Potete controllarla voi? Io voglio andare a parlare con William e questa volta gli farò sputare il rospo!


-Loro annuirono, uscii di casa, persi la macchina e andai a casa di William. Lui era fuori in cortile che giocava e coccolava Scooter. Mi avvicinai a lui che era di spalle. Lo toccai e si voltò, toccandosi gli occhi. Forse mi sbagliavo ma mi sembrò che li stesse asciugando, anche perché glieli vidi lucidi.-


William: Che vuoi?

Kiki: Non sono venuta qui per attaccarti Will. Stai calmo! Voglio solo parlare, ti prego. Dimmi cosa è successo

William: In che lingua te lo devo dire? Non è successo niente

Kiki: Non è vero! Ti conosco e so che dentro hai un peso che ti sta portando a fondo. Haylie è distrutta

William: Peggio per lei che non mi da retta

Kiki: Will non hai idea delle pazzie che sta facendo per non pensare a te

William: Non m'interessa Kiki. Se le cerca. Se si fosse messa l'anima in pace dal giorno del parco, io non l'avrei umiliata a scuola e non avrei baciato Julia oggi. Ma Haylie non ha ancora capito che mi deve stare alla larga

Kiki: Perché deve starti alla larga?!

William: Non posso dirtelo!

Kiki: Quindi qualcosa c'è!

William: E' ciò che credi tu!


-Il suo atteggiamento mi stava innervosendo.-


Kiki: PIANTALA DI RISPONDERE COSI'. OGGI SI E' FUMATA UNA CANNA!


-Lui sgranò gli occhi visibilmente preoccupato.-


William: Cosa?!

Kiki: Si è fumata una canna e sicuramente questa non era la prima volta. Ma oggi si è sentita molto più male e ha vomitato l'anima sul mio tappeto. Tutto questo perché tu non fai altro che ferirla. La ferisci in continuazione!


-Lui si passò la mano fra i capelli disperato.-


William: LO DEVO FARE! SONO COSTRETTO A FARLO, LO CAPISCI?!

Kiki: PERCHE' SEI COSTRETTO WILL?! CHI TI COSTRINGE?

William: LEI MI DEVE ODIARE, ALTRIMENTI NON SI ALLONTANERA' MAI DA ME. DEVO FARE LO STRONZO PER LEI

Kiki: MA LE FAI SOLO DEL MALE COSI'

William: MEGLIO QUESTO CHE VEDERLA IN UN ANGOLO DELLA STRADA SANGUINANTE


-Entrambi abbassammo il tono di voce. Io non capivo più niente.-


Kiki: Cosa stai dicendo?

William: Mi conosci diavolo. Secondo te avrei mai potuto lasciarla di mia volontà? La amo più della mia stessa vita Kiki. Ma devo allontanarla da me per il suo bene

Kiki: Lei non sta bene Will

William: Starà bene con il tempo

Kiki: E tu?

William: Cosa?

Kiki: Starai bene?

William: Io non sono importante! Senti non posso dirti niente. Fidati di me è meglio per tutti. L'unica cosa che ti chiedo è di controllarla e di stargli vicina ok? Ha bisogno di voi, ha bisogno di affetto e sicurezze. Ha bisogno di qualcuno che la ami e la faccia sentire come il centro del mondo


-Lo guardai e i suoi occhi non riuscirono a trattenere le lacrime che scivolarono giù e che lui asciugò velocemente. Vederlo in quello stato mi distruggeva e anche i miei occhi non resistettero e anche le mie lacrime vennero giù.-


Kiki: Ha bisogno di te Will. Tu la fai sentire così bene, tu la rendi felice


-Mi asciugò le lacrime sul viso.-


William: Io non posso più Kiki. Mi sentirei troppo in colpa stando con lei

Kiki: Will..

William: Ora è meglio che tu vada! Torna da Haylie, ti prego


-Quella conversazione era stata devastante. Io ero distrutta, lui era distrutto. Decisi di lasciare perdere per quel giorno. Ma non sarebbe finita lì. Lui mi guardò speranzoso e mi diede una bacio sulla fronte.-


William: Ciao Kiki!

Kiki: Ciao Will


-Gli feci il gesto con la mano e mentre lui tornava dentro, io risalii in macchina tornando a casa. Mi sentivo davvero sconfitta.-


 

Nora.



 

-Quel pomeriggio andai a prendere Colin all'asilo dato che Dustin era in ufficio. Ormai Cole abitava più con noi che con i nonni e questo non dispiaceva a nessuno. Bussai alla porta e mi aprì la maestra.-


Harper: Ciao Nora, giusto?

Nora: Si, si! Sono venuta a prendere Colin

Harper: Si, vieni accomodati. Hai un po' di tempo?

Nora: Si certo!

Harper: Vedi sto fermando tutti i genitori per parlare di una questione


-Entrai e vidi molti genitori seduti sui banchi dei figli. Appena Cole mi vide corse da me, lo presi in braccio e lo baciai.-


Nora: Ciao paperotto!

Colin: Ciao! Vieni siediti qui!


-Ci sedemmo sul suo banchetto, quando Harper riprese a parlare.-


Harper: Allora, vi ho fermati tutti perché dobbiamo discutere su cosa fare per la festa di carnevale che si sta sempre più avvicinando. Dobbiamo scegliere un tema per poi organizzare la festa. Ogni classe ne sceglierà uno. Noi siamo decisamente indietro ma ho spiato i lavori degli altri!


-Quella donna era mitica.-


Harper: Allora, gli Orsacchiotti faranno il tema della giungla e degli animai. Le Gazzelle faranno la macedonia e quindi tutta la frutta. I Lupetti invece mostreranno la città, quindi semafori, case eccetera. E noi? Cosa potremmo fare? Signori dobbiamo superarci, quest'anno dobbiamo vincere


-Una signora che sembrava avere la puzza sotto al naso si alzò in piedi.-


Giselle: Per i genitori che non mi conoscono io sono la signora Giselle Turner, la madre di Jackson. Sono già due anni che partecipo alle riunioni e ho sempre fornito ottimi consigli..


-Ma guarda questa. La vanità in persona! Nora calmati, non puoi giudicare così una persona.-


Giselle: Direi che il tema principale potrebbero essere i Clown, facciamo ruotare tutto intorno a quello


-I Clown? Ma fa sul serio? Harper mi guardò notando la mia faccia.-


Harper: Nora vuoi dire qualcosa?

Nora: Emh..


-Mi alzai in piedi.-


Nora: Io non penso che i Clown siano una buona idea..


-Subito Giselle mi incenerì con lo sguardo. Non mi stavo mettendo in una buona situazione.-


Giselle: E sentiamo, perché sminuisci la mia idea?

Nora: Io non voglio sminuire niente signora Turner. Penso solo che forse i Clown non siano adatti. A molti bambini fanno paura

Giselle: Solo perché tuo figlio ha paura non vuol dire che sia una brutta idea e che non si possa fare


-Ok non mi stava per niente simpatica e cercava il litigio, ma io non l'avrei assecondata. Finsi un sorriso.-


Nora: Mio figlio..


-In quel momento sentii Colin prendermi la mano, la strinse.-


Nora: ..non ha paura dei Clown! Dico solo che cinque bambini su dieci ne hanno paura e non mi sembra una buona idea farla sui Clown


-Vidi molti dei genitori annuire.-


Giselle: E sentiamo quale sarebbe la tua idea?

Nora: Si potrebbero fare tante cose però credo che forse il viaggio sulla luna sia il più originale!


-Harper mi guardò sorridendo.-


Harper: Mi piace molto questo tema! In più i bambini impareranno anche qualcosa! Brava Nora, faremo le altre classi nere quest'anno!

Annabelle: Salve io sono Annabelle e anche mio figlio, Matthias, come Colin fa parte dei piccoli, quindi è il primo anno che partecipo a queste riunioni. Io trovo l'idea di Nora pazzesca!

Giselle: Sarà pure splendida ma è difficile da mettere in piedi!

Annabelle: Non poi così tanto!

Nora: Si infatti! Esistono un sacco di formine per pizzette e dolci a forma di navicella spaziale, di luna, di stelle

Giselle: E da bere?

Nora: Ci posso pensare io. Un mio amico gestisce un bar potremmo inventarci qualcosa

Annabelle: Insieme possiamo occuparci delle decorazioni e delle luci, ci aiuteranno anche i bambini che potranno scegliere se vestirsi da stella, luna, astronauta o navicella spaziale, piuttosto che farli vestire tutti uguali da Clown!


-Io e Annabelle ci guardammo e sorridemmo. Tutti i genitori sembravano entusiasti dell'idea e anche Harper.-


Harper: Allora bambini, vi piace come tema?

Bambini: SIIIIII!

Harper: Bene, aggiudicato allora! Che viaggio sulla luna sia! Signori ho bisogno dei vostri numeri telefonici per contattarvi. Qui ho una lista, segnate il vostro nome, il nome del bambino e il numero telefonico. Dopo ciò potete andare!


-Mi misi in fila e scrissi il mio numero e mentre andavo via Giselle mi fermò.-


Giselle: Sai non è così semplice organizzare una festa per bambini Nora! Ci vuole esperienza. Ma tu quanti anni hai? Ti confondi con i bambini tra un po'


-Rise facendo una fintissima risata. Ci godeva a umiliarmi, rimasi scioccata da quell'affermazione.-


Nora: Beh però se mai dovessi lavorare in una casa di riposo non mi scambierebbero per un paziente no? Rischio che potrebbe correre lei signora Turner! Per quanto riguarda la festa, farò tutto ciò che è nelle mie possibilità per renderla perfetta! Sa è vero, l'età è solo un numero, ma nel suo caso un numero molto alto!


-Mi avrebbe mangiata, poco ma sicuro. Mi guardò fulminandomi e con la sua aria altezzosa si voltò, chiamò suo figlio e andò via. Io presi con una mano, la mano di Colin e con l'altra il suo zainetto. Ci dirigemmo all'uscita quando fummo affiancati da Annabelle che teneva la manina di suo figlio.-


Annabelle: Sei stata grandiosa! Posso dirtelo?!

Nora: Oh grazie! Io ho solo esposto la mia idea

Annabelle: Hai notato anche tu che tutti i genitori stavano muti quando parlava quella Giselle?

Nora: Si, avranno avuto paura?

Annabelle: Non so, penso che sia proprio una strega!

Nora: Già!

Annabelle: Non devi prendertela per quello che ti ha detto. Si, scusa ho ascoltato la vostra conversazione e ti dico di lasciarla perdere..

Nora: E' quello che farò. Però anche tu sei molto giovane

Annabelle: Si, per dire giovane. Ho ventisei anni!


-Sorrise. Si vedeva che voleva chiedermi quanti anni avessi così le evitai l'imbarazzo di chiederlo.-


Nora: Io ne faccio 22 la settimana prossima!

Annabelle: Caspita!


-Matthias tirò il giubbotto della madre.-


Matthias: Mamma andiamo. Devo andare a calcio

Annabelle: Oh hai ragione tesoro, arriveremo tardi anche oggi altrimenti!


-Subito mi guardò.-


Annabelle: E' stato un piacere conoscerti Nora!

Nora: Lo stesso per me!


-Sorrisi e lei scrisse in un pezzo di carta qualcosa. Me lo diede, era il suo numero.-


Annabelle: Chiamami se ti dovesse servire qualcosa per la festa

Nora: Grazie! Non preoccuparti, lo farò!


-Io e Colin li salutammo e loro corsero via. Finalmente qualcuno che mi andava a genio. Arrivammo con calma alla macchina mentre Colin mi parlava del suo costume. Salimmo e tornammo a casa.-


 

Molly.




-Quella sera a cena non volava una mosca. Grace e Haylie non si scambiarono la parola. Io e Jeremy ci guardavamo disorientati. Ci avevano messo così tanto per creare un rapporto. Che cosa era successo? Perché non si parlavano?-


Molly: Ragazze ma cosa avete con quest'aria da funerale?

Haylie e Grace: Niente!


-Sospirai, non mi avrebbero detto niente.-


 

Haylie.




-Grace non voleva parlarmi ma sinceramente quella notte ne avevo poca voglia anche io. Ero ancora distrutta a causa di tutta la giornata. Beverly e Kimberly non mi avrebbero lasciata sola nemmeno per un minuto più. Sentivo incredibilmente la mancanza di Nora, avevo bisogno di lei, sei suoi saggi consigli e dei suoi abbracci. Uno di quei giorni avrei saltato scuola e sarei andata a trovarla. Avevo davvero bisogno di passare del tempo con lei.-


 

Hei meravigliee <3

PERDONATEMI PERDONATEMI PERDONATEMI

per il ritardo con cui posto l'episodio.

Vi prego non cruciatemi!

C'è qualche fan di Harry Potter tra di voi che capisce tutte le battute di Grace e le mie?

Sopportateci per favore :P

Allora cosa ne dite di questo episodio?

Litigi e urla erano scontati.

Grace non crede né a Haylie, né a Beverly e né a Nate il quale sembra piano piano riscoprire dei sentimenti per Grace.. forse! Vedrete più avanti...

Grace chiede delle spiegazioni a Simon che rigira la frittata a suo favore.. Si, lo so, anche io lo voglio morto stecchito, ve lo assicuro.

Poi altro punto..

William che bacia questa Julia?! Si è ripreso il vostro cuoricino? Il mio non ancora. Però un po' si è rifatto con la chiacchierata con Kimberly, almeno sappiamo che prova ancora forti sentimenti per Haylie, la quale viene scoperta da Kimberly dopo aver fumato.

Si è un episodio movimentato, diciamo così.

Oh e non possiamo scordarci la nostra bella Nora!

Stupenda quando parla di Colin come suo figlio <3 <3

Allora ragazze io sono un po' incasinata in questo periodo tra esami e tutto..

Cercherò però di postare il prima possibile, promesso!

Credo di aver detto tutto

Vi prego adoro le vostre recensioni e non vi ringrazierò mai abbastanza <3

Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 25
*** Ripensamenti ***


- Ripensamenti -

 

 

Haylie.




-Quel venerdì mattina decisi di marinare la scuola e di andare da Nora. Presi il pullman alle 7:30 ed arrivai a Riverside un quarto d'ora dopo. Appena scesi dal bus sentii il mio cellulare vibrare. Guardai il display e il nome di Beverly lampeggiava. Mi stava chiamando e risposi non proprio cordialmente.-


Haylie: "Che c'è?!"

Beverly: "Tesoro sicura che il fatto di stare male non sia dovuto al fumo?"


-Ma quanto potevano essere seccanti? Sia Kimberly che Beverly. Iniziavo a non sopportarle più. Non mi davano tregua neanche per un secondo e mi trattavano come una bambina di cinque anni. Sbuffai.-


Haylie: "No, non è dovuto al fumo! Ho smesso e lo sapete. Mi è venuto il ciclo e sto male. Ora la pianti con l'interrogatorio? Vorrei riprendere a dormire! Me lo concedi?"


-La sentii sospirare.-


Beverly: "D'accordo, ti prendo io tutti i compiti"

Haylie: "Grazie mille!! Ora ciao!"

Beverly: "Haylie.."


-Alzai gli occhi al cielo.-


Haylie: "Che altro c'è?"

Beverly: "Spero che tu non faccia stupidaggini!"

Haylie: "Non preoccuparti"

Beverly: "Lo sai che lo facciamo per te"

Haylie: "Si, come no! Ora mi riaddormento. Ciao!"

Beverly: "Ciao"


-Dal tono di voce sembrava delusa. Beh, peggio per loro che mi stanno così addosso. Dopo aver chiuso la chiamata andai all'appartamento di Dustin e Nora. Suonai il citofono. Aspettai qualche secondo e sentii avvicinarsi delle risate quando una Nora spettinata e in pigiama aprì la porta con in braccio Colin, con indosso il pigiamino e il biberon stretto in una mano. Nora rimase scioccata.-


Nora: Haylie, tesoro! Cosa ci fai qui?


-Subito mi abbracciò con un braccio, mi fece entrare e chiuse la porta, mentre Colin si sporse per darmi un bacio.-


Haylie: Ciao piccolino!


-Riguardai Nora.-


Haylie: Ho bisogno di passare del tempo con te. Sei libera oggi?


-Mi passò avanti e la seguii fino alla cucina.-


Nora: Devo portare Cole all'asilo e poi devo vedermi con Ashley verso mezzogiorno. Ma puoi venire con me, sai che non ci sono problemi


-La vidi mettere Colin seduto sulla sedia. In quel momento Dustin uscì dalla camera da letto sistemandosi la cravatta, appena mi vide mi abbracciò.-


Dustin: Haylie ciao!

Haylie: Ciao Dustin! Ti stai preparando?

Dustin: Si, così poi si può preparare quella ritardataria di tua sorella!

Nora: Hei!!


-Ridemmo e Dustin mi guardò.-


Dustin: Fai colazione con noi?

Haylie: Volentieri, muoio di fame!


-Mi sedetti a tavola con loro e Nora poggiò il piatto di muffin al centro. Tutti ne prendemmo uno e iniziammo a mangiare. Anche Colin poggiò il biberon a tavola per poterne mangiare uno. Mentre Nora mi versava il succo d'arancia nel bicchiere, Dustin versava il caffè per lui e Nora nelle tazze. Bevemmo e Nora mi guardò.-


Nora: Mamma e papà sanno che sei qui?

Haylie: Ovviamente no. Mi sono presa un giorno di vacanza. Con la media che ho me lo posso permettere

Nora: Tesoro però stai attenta, non giocarci troppo ok?


-Annuii e Nora cambiò argomento guardando Dustin.-


Nora: Bob è riuscito a trovare il tuo sostituto?

Dustin: Non ancora, è disperato. Prenderebbe anche un cane se fosse possibile


-Lui la guardò corrugando la fronte.-


Dustin: Perché mi guardi con quello sguardo da "Mi è appena venuta un'idea geniale!"?

Nora: Perché mi è appena venuta un'idea geniale che funzionerà!

Dustin: Noo!

Nora: Sii!


-Dustin si diede una manata sulla fronte scuotendo la testa. Poi si alzò e prese in braccio Colin.-


Dustin: Lo vesto io! Noi ne riparliamo stasera della tua idea

Nora: Perfetto!


-Dustin si avvicinò a Nora e la baciò con Colin in braccio, poi andarono in cameretta. Nora mi guardò e si alzò.-


Nora: Io vado a farmi una doccia. Tesoro accendi la tv, mangia quello che vuoi, fai come se fossi a casa


-Annuii e feci ciò che mi suggerì. Dopo un quarto d'ora Colin mi raggiunse sul divano e si sedette sopra di me così misi a un canale di cartoni mentre Nora si finiva di preparare.-


Dustin: Allora io vado!


-Prese la sua valigetta, baciò me e Colin sulla testa e mentre usciva, Nora uscì dalla loro camera con ancora i capelli bagnati e lo bloccò.-


Nora: Non dimenticarti di me!


-Lui si voltò sorridendo.-


Dustin: Mai!


-La baciò e le accarezzò il viso.-


Dustin: Ci vediamo stasera mente malefica

Nora: A stasera!

Colin: Ciao papà!

Dustin: Ciao campione


-Dustin ribaciò Nora velocemente e uscì di casa. Io li guardavo sorridendo. Erano così teneri. Alle 9:00 lasciammo Colin all'asilo e mentre andavamo via una signora fermò Nora.-


Giselle: Nora, ciao! Come sta procedendo l'organizzazione della festa? Insomma vorrei sapere qualcosa dato che non ho avuto la possibilità di organizzarla personalmente. Non vorrei che si rivelasse un fiasco totale


-Prima che Nora rispondesse una ragazza s'intromise.-


Annabelle: Oh si, procede tutto secondo i piani. Non si preoccupi signora Turner, io e Nora abbiamo tutto sotto controllo, vero Nora?

Nora: Certo! La stupiremo!

Giselle: Voglio proprio vedere!


-La donna si voltò e andò via. Nora prese il braccio alla ragazza.-


Nora: Grazie infinite Annabelle! Mi hai salvata

Annabelle: Figurati, dovremmo spalleggiarci a vicenda

Nora: Già! Lei è mia sorella Haylie

Annabelle: Ciao, io sono Annabelle!


-Mi strinse la mano e sorrisi.-


Haylie: Piacere!


-Annabelle riguardò Nora.-


Annabelle: Beh, come siamo messe?

Nora: Non tanto bene!

Annabelle: Facciamo una cosa. Questa sera dopo che prendiamo i bambini dall'asilo tu e tuo marito potreste venire a cosa nostra, così ci organizziamo. Noi possiamo iniziare a preparare qualche dolce e intanto Colin e Matthias giocano tranquilli

Nora: Si, mi sembra una buona idea. Io stamattina passo dal mio amico barista e chiedo se può aiutarci con qualche bevanda particolare adatta ai bambini

Annabelle: Perfetto! Allora ti mando un messaggio con la via di casa ok?

Nora: Si! Aspetta, ti faccio uno squillo così hai il mio numero!


-Nora le fece lo squillo e ci separammo. Salimmo in macchina e tornammo a casa sua.-


Haylie: Tu e tuo marito! Dai hai sentito benissimo e non le hai detto niente Nor

Nora: Ok, va bene. Mi ha fatto piacere sentirglielo dire! E poi comunque non potevo stare lì a spiegarle tutta la situazione

Haylie: Si certo!


-Sorridemmo e ci sedemmo sul divano.-


Nora: Penso che io e Dustin siamo destinati a stare insieme. Stiamo così bene

Haylie: Si vede. Sai, t'invidio parecchio


-Abbassai lo sguardo e Nora mi abbracciò.-


Nora: Tesoro presto troverai la persona giusta. William è stato il primo. E' normale che tu soffra, ci sta che tu non voglia vederlo o che tu salti la scuola. Ma è solo un periodo, presto ti sarai dimenticata di lui. Inizia a voltare pagina

Haylie: E' troppo forte il dolore Nor

Nora: Lo so tesoro, lo so!


-Mi strinse ancora più forte, mi baciò sulla fronte e continuò.-


Nora: Ma tu sei più forte! So come ti senti


-Mi alzai di scatto staccandomi dalla presa di Nora.-


Haylie: NO NORA! NON LO SAI! NESSUNO LO SA. TUTTI VOGLIONO IL MIO BENE MA IO ORMAI RIESCO A STARE BENE SOLO DOPO UNA CANNA, LO VOLETE CAPIRE?

Nora: Una canna?


-Nora rimase sconvolta.-


Nora: Ma sei impazzita? E' per questo che sei venuta qui? Chi altro sa che fumi?

Haylie: Beverly, Kimberly e Steven

Nora: William lo sa?

Haylie: No! Come diavolo potrebbe saperlo? A lui non interesso più! Ha ragione Nora. In questi mesi mi sono illusa di essere qualcuno che non sono, qualcuno d'importante, invece era tutta un'illusione. William voleva solo fare sesso con me e mi ha illusa, ma io sono sempre io. L'inutile sfigata che non è in grado di socializzare, quella che se non si fa le paranoie per la più piccola cosa non è contenta, quella snobbata da tutti che non riesce ad andare d'accordo nemmeno con la sua sorellina. Riesco a non essere me stessa solo quando fumo

Nora: Haylie devi smettere di fumare. Non fa bene

Haylie: Non voglio più essere me stessa ma non voglio più nemmeno fumare


-La disperazione mi stava mangiando viva. Non riuscii a trattenere le lacrime che scivolarono giù per il mio viso. Nora si alzò e mi strinse in un abbraccio mentre a fatica cercavo di parlare.-


Haylie: C-come faccio? Io sono distrutta, non ce la faccio più


-Mi strinse forte accarezzandomi i capelli.-


Nora: Io sono qui tesoro! Tu sei forte e puoi resistere, sia a William e sia alle canne. In questi mesi hai dimostrato di essere ciò che non pensi. Insomma, guardati. Hai avuto una bella storia con William, poi si, alla fine è andata come è andata e comunque secondo me c'è qualcosa sotto, e poi hai fatto amicizia e sei riuscita ad entrare in un gruppo già formato. E' una cosa bella perché non è facile ambientarsi bene in un gruppo già formato da anni. Haylie tu sei speciale e questo non lo hai ancora capito. Hai un cuore immenso, non lasciare che il fumo o le tue paranoie rovinino la bella persona che sei. Devi reagire e io voglio aiutarti!


-Mi asciugai gli occhi ancora umidi e sospirai.-


Haylie: Davvero?

Nora: Si. Io non ti abbandono

Haylie: Non lo dirai a mamma e papà?

Nora: No!


-La riabbracciai forte.-


Haylie: Ti voglio così bene e avevo bisogno di te

Nora: Potrai sempre contare su di me


-Annuii e decisi di farmi aiutare da Nora. Dalla tasca della felpa tirai fuori le tre canne che avevo con me, le presi la mano e gliele diedi.-


Haylie: Io non riesco a sbarazzarmene. Puoi farlo tu?


-Lei mi guardò.-


Nora: Sono fiera di te tesoro. Certo, me ne libero io! Stai facendo la scelta giusta


-Sospirai e lei mi accarezzò il volto.-


Nora: Ora, perché non vai a sciacquarti il viso? Ti va di uscire? Se no dico a Ashley..

Haylie: No, tranquilla. Usciamo, non voglio rimanere qui

Nora: D'accordo!


-Andai a lavarmi la faccia e poi uscimmo. Speravo solo di farcela.-



 

Nate.


-Quella mattina a scuola niente avrebbe potuto rovinarmi la giornata. Il fine settimana sarebbe venuta a trovarmi Laila finalmente. Non ci vedevamo da un mese e mi mancava da impazzire. Dopo aver preso i libri feci il corridoio per andare alla lezione di inglese, quando vidi Jason mi fermai a salutarlo.-


Nate: Jason ciao

Jason: Che vuoi Nate?

Nate: Volevo salutarti. Non ci vediamo da molto tempo. Non so perché ma vi siete allontanati da me. Tu , Kyle e Connie.. E' per ciò che è successo con Grace?

Jason: Noi non ci siamo allontanati da te Nate. Si, forse all'inizio un po' ma sapevamo che le cose sarebbero tornate a posto perché eravamo inseparabili. Ma poi Tommy ci ha felicemente riferito ciò che gli hai detto. Non fare il finto tonto

Nate: Non so di cosa tu stia parlando Jason. Io non ho detto niente a Tommy

Jason: Oh ma davvero? Vuoi dire che si è inventato tutto?

Nate: Tutto cosa? Vuoi dirmi cosa ti ha detto?

Jason: Mi ha detto di non cercarvi più e che non sareste più usciti con noi (banda di sfigati) dato che voi siete diventati importanti

Nate: Ti ha davvero detto così?

Jason: Si


-Feci un respiro profondo.-


Nate: E' un coglione! Io non ho mai detto tutto ciò. Ho solo detto che probabilmente non saremmo più usciti tutti insieme perché voi ce l'avete a morte con me per ciò che ho fatto a Grace

Jason: Se fosse stato così non pensi che te lo avremmo detto? Comunque è stato semplice credere a Tommy. Tu sei cambiato Nate, prima non ti permettevi di trattare male Grace

Nate: Lo so diavolo!


-Diedi un pugno all'armadietto.-


Nate: E' solo che la vostra lontananza e la vicinanza di Tommy mi hanno mandato fuori dai binari. Quando sono con Tommy mi diverto a fare il coglione ma poi me ne pento subito, perché non sono così

Jason: Nate noi lo sappiamo e anche Grace. Sappiamo chi sei veramente, devi solo lasciare perdere Tommy. A me e Kyle manchi come leader


-Lo guardai e sorrisi.-


Nate: Anche voi mi mancate ragazzi! Parlerò con Tommy, voglio proprio sapere che cazzo gli è passato per la testa!


-Jason mi guardò.-


Jason: Non perdere più te stesso Nate ok?

Nate: Non succederà se voi mi state affianco!

Jason: Noi ci siamo sempre

Nate: Grazie amico! Ora vado, ho delle cose da chiarire sia con Tommy che con Grace


-Jason sorrise.-


Jason: Lei rivuole il suo vecchio Nate

Nate: Lo so!


-Sorrisi e andai a cercare Grace, lei era più importante.-

 

 

Grace.




-Finalmente la campanella della pausa era suonata e io potevo passare tutti quei quindici minuti a baciare il mio fantastico ragazzo. Da quando avevamo fatto emergere la nostra relazione tutti sembravano portarmi più rispetto ed essere più gentili, il che mi poteva solo andare bene. Anche a scuola stavo decisamente migliorando per la gioia di mamma e papà. Ovviamente non è che m'impegnassi chissà quanto ma leggevo l'argomento e lo ricordavo perciò altro punto a mio vantaggio. La mia vita stava ri iniziando ad andare bene, FINALMENTE. Corsi fino all'entrata dei bagni quando sentii qualcuno prendermi, girarmi e baciarmi passionalmente. Era Simon. Riprendemmo fiato.-


Grace: Hei!

Simon: Hei!


-Ecco, la nostra conversazione era appena finita. Passavamo le pause e il pranzo a baciarci ininterrottamente e quando uscivamo la sera lo stesso. Dopo aver ripreso fiato per la quinta volta Simon mi accarezzò il volto.-


Grace: Perché mi fissi così? Mi metti in imbarazzo

Simon: E' solo che sei bellissima e non m'importa cosa dicono questi idioti. Sei una bambina? Bene mi assumerò la responsabilità di farti crescere insieme a me

Grace: Oh Simon, è la cosa più dolce e smielata che abbia mai sentito..


-Lo guardai sorridendo e continuai.-


Grace: .. Ma.. Grazie!

Simon: E' solo la verità e devo dirti anche un'altra cosa


-Lo guardai.-


Simon: Ti amo


-Sentendo quelle parole sgranai gli occhi.-


Grace: M-mi ami? Dici sul serio?

Simon: Certo, non si scherza su queste cose


-Gli accarezzai il viso.-


Grace: Anche io ti amo


-Sorrise e mi baciò, una, due , tre volte prima di riprendere a parlare sussurrando.-


Simon: Sai credo che la nostra storia sia passata a un livello superiore

Grace: Lo credo anche io

Simon: Allora potremmo iniziare a divertirci un po' di più io e te


-Lo guardai corrugando la fronte mentre lui continuava.-


Simon: Questo week end ho la casa libera

Grace: Vuoi fare sesso?

Simon: Non sarebbe una brutta idea, io voglio solo amarti. Tutti sono bravi a parole dicendo un "Ti amo" e vorrei che la mia fidanzata me lo dimostrasse

Grace: Anche io vorrei farlo.. Però non so, non mi sento pronta.. Insomma per..

Simon: Tesoro possiamo fare le cose gradualmente, posso resistere al sesso. Però perché non provare qualche altro tipo di giochino? Per non annoiarci e poi dovremmo pur iniziare, non possiamo passare la vita a baciarci e basta

Grace: Che tipo di giochino? Simon io..

Simon: Amore non preoccuparti solo qualche preliminare! Andrà bene, è divertente ed eccitante


-Sinceramente non sapevo cosa dire. Preliminari? Non sapevo nello specifico di cosa si trattasse. Avevo già sentito qualcosa ma farli? Non sapevo neanche dov'ero messa figuriamoci fare preliminari. Da dove s'iniziava? Guardai il felice viso di Simon. Non potevo deluderlo, mi aveva già tranquillizzata per il sesso. Non potevo dargli un'altra batosta. Mi sarei informata sui preliminari. Glielo dovevo. Sorrisi anche io.-


Grace: Va bene! Se dici che sarà divertente..

Simon: Eccome se lo sarà!

Grace: Mi fido di te Simon

Simon: Non preoccuparti!


-Sorrise e la campanella risuonò. Dovevamo tornare in classe. Simon mi diede l'ultimo bacio super passionale e scappò a lezione. Anche io andai alla mia. Inglese. Mentre entravo in classe Nate mi prese il braccio.-


Nate: Con quel bacio sono riuscito a vederti la faringe e le corde vocali ci credi?


-Lo guardai. Il suo viso aveva qualcosa di strano. Non aveva la sua espressione arrogante degli ultimi tempi ma aveva un viso scherzoso che mi ricordava il vecchio Nate. Non mi andava di attaccarlo sinceramente. Sorrisi.-


Grace: Si, forse è stato un tantino esagerato

Nate: Waoh non mi urli contro!

Grace: Waoh non hai più la faccia da cazzone montato


-Ecco eravamo tornati alle solite. La gentilezza era finita. Lo superai e andai a sedermi a fianco a Connie. Non potevo pensare a Nate in quel momento, avevo altro per la testa. Quei preliminari mi spaventavano.-



 

Nora.




-A mezzogiorno uscimmo insieme ad Ashley. Andammo a fare un po' di shopping terapeutico il che non è mai una brutta cosa.-


Ashley: Beh, ora dove andiamo?


-Caricammo le buste in macchina, salimmo e partii. Decisi di lanciare la bomba in quel momento.-


Nora: Al locale di Bob. L'ho chiamato, ho bisogno di un favore

Ashley: Per la festa?

Nora: Si!

Ashley: Io te l'ho detto. Un bicchierino di Vodka alla fragola a tutti e sei a posto

Nora: E' una festa per bambini dai tre ai cinque anni te lo devo ricordare?

Ashley: Appunto! Li stendi tutti così. Tutti K.O


-Scossi la testa.-


Nora: Non cambierai mai Ashley!


-Lei sbuffò mentre io e Haylie ridemmo. Arrivammo, parcheggiai e io e Haylie entrammo nel locale. Ashley rimase fuori, non aveva intenzione di entrare.-


Nora: Bob hei!

Bob: Ciao raggio di sole! Come stai?

Nora: Bene bene


-Sorrisi e quasi mi dimenticavo.-


Nora: Ti presento la mia sorellina, Haylie

Haylie: Ciao!

Bob: Piacere! Volete qualcosa da bere?

Nora: No grazie siamo di fretta!

Bob: Perché?

Nora: Ho una bambina di cinque anni che aspetta fuori


-Bob mi guardò ridendo.-


Bob: Finalmente ha capito che non può entrare. Dai dille di venire e di sedersi


-Lo guardai, sorrisi e mi affacciai fuori.-


Nora: Coraggio entra! Ora puoi

Ashley: Io entro, ma solo perché mi fanno male le gambe! Sia chiaro!

Nora: Certo, come no!


-Si sedette al bancone a fianco a Haylie mentre Bob la guardava soddisfatto.-


Ashley: Che diavolo hai da guardare?


-Subito cercai di cambiare argomento e mi avvicinai a Bob.-


Nora: Senti hai pensato a qualcosa che..

Bob: Si, certo! Hai presente quelle bevande “energetiche”?

Nora: Si!

Bob: Potremmo usare quelle. Ci sono di tanti colori, rosse, blu, arancioni, gialle, verdi e così ricrei i colori dell'universo e dei pianeti e i bambini le possono bere tranquillamente. Non sono peggio della classica coca cola

Nora: Bob sei un genio! Non ci avevo pensato

Bob: Farai un figurone e i bambini ne andranno matti! Se vuoi posso ordinare anche dei porta bicchieri

Nora: Grazie mille, mi salvi e ti devo un favore

Bob: Se trovassi qualcuno che è disposto a lavorare qua come camerier...

Nora: Cavolo ma cade proprio a pennello


-Guardai Ashley e lei scosse la testa.-


Nora: Ashley sta cercando lavoro e non ne trova da nessuna parte

Bob: Interessante.. Ma no!

Ashley: COSA? Tu non puoi rifiutarmi, sono io che mi rifiuto di lavorare con te!


-Mi diedi una manata sulla fronte mentre Haylie rideva. Quei due offrivano davvero un bello spettacolo. Non li sopportavo più e urlai per farmi sentire.-


Nora: LA VOLETE PIANTARE TUTTI E DUE?! Tu Ash sei disperata e devi ammetterlo. Hai distrutto la macchina dei tuoi genitori e tocca a te riparare i danni fino all'ultimo centesimo e ti serve un lavoro che non intralci le ultime lezioni al college. Tu Bob invece sei disperato allo stesso modo, perché Dustin ha un nuovo lavoro e a nessuno piace fare il cameriere ecco perché nessuno ti cerca per il posto di lavoro. Questo ti porta ad essere incasinato in serata e non vuoi perdere clienti giusto? Avete bisogno l'uno dell'altra perciò mettete da parte il vostro stupidissimo orgoglio e cercate di andare d'accordo. Bob, Ashley inizierà da questa sera. Ash alle sei devi essere qui e sii puntuale! Chiaro a entrambi??


-Mi guardarono allibiti e annuirono.-


Bob e Ashley: Si, chiaro!


-Presi Haylie a braccetto.-


Nora: Adesso noi dobbiamo andare! Ciao Bob, ti saluto Dustin!

Bob: Ciao ragazze!


-Uscimmo e tornammo tutte a casa mia, o meglio di Dustin. Pranzammo tutte insieme, Ashley ce l'aveva ancora con me mentre mangiavamo il pollo piccante.-


Ashley: Non avresti dovuto!

Nora: Eri disperata e ne avevi bisogno. Non c'è di che comunque

Ashley: Si certo!

Haylie: Meglio di niente Ash

Ashley: Vabbé quello si!

Haylie: Anche io vorrei un lavoro. Mi farebbe comodo

Nora: Non sarebbe una pessima idea. Lo ha trovato pure Ash uno

Ashley: Che spiritosa!


-In quel momento un cellulare suonò. Vedemmo Ashley leggere un messaggio e sbuffare.-


Nora: Che ti prende?

Ashley: E' Chad! L'ho lasciato e continua a starmi dietro attaccato come una calamita chiedendomi cos'ha fatto di sbagliato. Ma perché li trovo tutti io?! Beh Haylie tu che sei fortunata..


-In quel momento capii cosa stava per dire Ashley e scuotendo la testa e mimando un "No" cercai di fermarla ma lei non capì i miei suggerimenti e continuò come se niente fosse.-


Ashley: .. In amore, con William come va?

Haylie: Fortunata in amore un cazzo Ash! Insomma non puoi lamentarti di un ragazzo super premuroso con te. Ti piacerebbe averne uno che sta con te solo per sverginarti? Insomma uno che ha passato cinque mesi e mezzo a fare il bravo ragazzo solo per poterti scopare e due giorni dopo lasciarti? No, perché se è questo che vuoi dico a William di chiamarti. Di te andrebbe sicuramente fiero. Non ti umilierebbe mai davanti a tutta la scuola, non ti distruggerebbe la poca autostima che ti rimane. Non mirerebbe ai tuoi punti deboli per lasciarti. Con me l'ha fatto Ash


-In quel momento i suoi occhi tornarono ad essere lucidi e scoppiò. Non l'avevo mai vista in quelle condizioni.-


Haylie: HA AVUTO IL CORAGGIO DI FARLO NONOSTANTE TUTTI I SUOI "TI AMO" DEL CAZZO E DEI SUOI "TI PROTTEGGERO' IO". DA COSA DOVEVA PROTEGGERMI SE LUI STESSO MI HA DISTRUTTA? PERCIO' ASHLEY PRIMA DI LAMENTARTI DEI TUOI RAGAZZI PERFETTI CHE CERCANO DI ESSERE ALLA TUA ALTEZZA FACENDO I SALTI MORTALI, PENSA A ME OK? L'UNICA COSA CHE VORREI E' UN RAGAZZO PREMUROSO CHE NON FINGA! POI SE TU VUOI SOLO SCOPARE E' UN'ALTRA STORIA GUARDA TI LASCIO DAVVERO IL NUMERO DI QUELLO STRONZO


-Si alzò dal tavolo e tentai di fermarla.-


Nora: Ylie!

Haylie: Lasciami in pace!


-Mi evitò prese lo zaino e si chiuse in bagno. Ashley mi guardò.-


Ashley: Cosa ho detto?

Nora: Lui l'ha lasciata. Haylie è ancora arrabbiata con William e non ha ancora sfogato la sua rabbia. Anzi la sta ancora accumulando

Ashley: Mi dispiace

Nora: Ash non lo sapevi. E' normale

Ashley: Perché è andata in bagno con lo zaino?


-Feci spallucce quando poi capii. Diavolo non me le aveva date tutte. Subito mi alzai e bussai alla porta del bagno.-


Nora: Ylie posso entrare per favore?

Haylie: No!

Nora: HAYLIE!

Haylie: LASCIAMI IN PACE!

Nora: SCORDATELO! HO PROMESSO CHE TI AVREI AIUTATA!


-Subito aprii la porta e la vidi con una canna in bocca ancora spenta e l'accendino nella sua mano pronto ad accendersi.-


Nora: Non le avevi date tutte a me?

Haylie: No! Per fortuna ne avevo ancora una in borsa. Me ne sono ricordata dopo

Nora: E hai ben pensato di non dirmelo giusto?


-Lei spostò lo sguardo.-


Nora: Io voglio aiutarti, ma tu mi stai remando contro Haylie. Cosa devo fare per aiutarti?

Haylie: Senti Nora ho sbagliato a dartele! Pensavo di farcela ma non sono così forte. Quindi fammi un favore.. Non aiutarmi ok? Io sto bene così


-Non potevo più sentire quell'ipocrisia che usciva dalla sua bocca ero veramente arrabbiata con lei.-


Nora: STAI BENE COSI'? MA HAI VISTO COME SEI RIDOTTA? SE SOLO SENTI IL NOME DI WILLIAM DAI DI MATTO. TI STAI DISTUGGENDO DA SOLA HAYLIE! NON PENSAVO DI AVERE UNA SORELLA COSI' STUPIDA!

Haylie: STUPIDA? IO SAREI STUPIDA? MA LO SAI COSA DIAVOLO SI PROVA AD ESSERE ME ED ESSERE FERITE IN QUEL MODO? PENSO DI NO, PERCHE' TU SEI IL RITRATTO DELLA PERFEZIONE

Nora: MA COSA DIAVOLO STAI DICENDO? HAYLIE DEVI SMETTERLA DI NASCONDERTI DIETRO LA SCUSA DEL "IO SONO COSI' E NON POSSO FARCI NULLA". DEVI SVEGLIARTI, IL MONDO E' CRUDELE CON TUTTI, NON SOLO CON TE. LO SAI BENE CHE IO POSSO CAPIRTI MEGLIO DI TUTTI. ANCHE LUKAS MI HA TRADITA, RICORDI? MA DI CERTO NON HO PERSO LA TESTA DANDOMI ALLE CANNE. E' UNA COSA SBAGLIATA PER TE HAYLIE. SE ENTRI IN QUEL GIRO NON NE ESCI PIU'. VUOI DAVVERO ROVINARTI LA VITA E LA TUA FUTURA CARRIERA?

Haylie: NON SONO AFFARI CHE TI RIGUARDANO

Nora: SI CHE LO SONO, SEI MIA SORELLA E SEI VENUTA QUI PER CHIEDERMI AIUTO

Haylie: BEH HO SBAGLIATO. SCUSA TANTO PER IL DISTURBO!


-Presi fiato arrendendomi. Non avrei vinto. Haylie era determinata a farsi del male.-


Nora: Mi sono stancata Haylie davvero. Mi sento presa in giro ma non ti conviene prendere me per idiota, perché non attacca. Vuoi nascondere i tuoi sentimenti e le tue emozioni con il fumo? Vuoi rovinarti la vita? Fai pure. Hai ragione, non sono affari miei. Io ho provato ad aiutarti e tu non me lo hai permesso. Mi stai mandando via. Sai che ti dico? Fuma quanto vuoi! Distruggiti i polmoni, distruggiti il cervello e se puoi cancellati dalla faccia della Terra..


-Vidi le sue lacrime scivolare giù per il suo viso e tirò su con il naso. La stavo distruggendo.-


Nora: ..E' questo che vuoi eh? Sparire dal pianeta. Sei libera di farlo, ma quando sarà troppo tardi non bussare alla mia porta o a quella dei tuoi amici che ti vogliono bene e ti sostengono perché noi non ci saremo più ad aiutarti. Sarai veramente sola e nessuno ti potrà aiutare. Continua a rifiutare i nostri aiuti, a rifiutare la rottura con William, continua a fare di testa tua ma sappi che ti stai ammazzando così.


-Aprii la porta principale.-


Nora: Ora se non ti dispiace vai a fumare da qualche altra parte. Qui ci abita un bambino, non voglio che respiri un certo tipo di aria


-Mi spostai per farla passare. Non credeva alle sue orecchie, non si aspettava un discorso del genere da parte mia. Aveva le guance rosse e fradice, completamente bagnate, uscì dal bagno per andare verso la porta principale che tenevo ancora aperta.-


Nora: Sai se veramente non ci tieni ad essere te stessa hai scelto davvero un ottimo modo per ucciderti. Adesso è il caso che tu vada


-Lentamente camminò fino alla soglia della porta mentre Ashley guardava la scena completamente scioccata. Haylie si fermò per qualche secondo, poi di scatto la vidi buttare la canna per terra, voltarsi e rifugiarsi tra le mie braccia piangendo disperatamente. La strinsi a me.-


Haylie: Non voglio distruggermi

Nora: Allora devi smettere di fumare questa roba. Devi smettere completamente senza prendere in giro nessuno

Haylie: E'-è c-che io non so più cosa fare!

Nora: Schh


-Chiusi la porta, abbracciandola ancora la portai fino al divano dove ci sedemmo. Le accarezzai i capelli.-


Haylie: E' così dura

Nora: Lo so tesoro. So che non è per niente facile. Ma devi sfogarti con William

Haylie: Ma come faccio se non mi vuole più vedere eh?

Nora: Tesoro sei stata la vittima di una sua decisione, anche tu hai diritto di parola. Non fa niente se non ti vuole vedere, trova un modo e parlaci. Digli quello che pensi e starai sicuramente molto meglio di adesso. Non tenerti tutto dentro. Non serve a niente


-Lei debolmente annuì. Anche Ashley quel pomeriggio si unì a me per consolare Haylie, che dopo un po' decise finalmente di reagire.-



 

Nate.




-Avevo cercato Tommy per tutta la scuola quando poi lo trovai lo presi per la maglietta e lo attaccai al muro. Ero davvero incazzato.-


Tommy: MA SI PUO' SAPERE CHE CAZZO TI PRENDE?

Nate: COSA MI PRENDE?! MI SONO ROTTO I COGLIONI DI RIMEDIARE ALLE TUE STRONZATE. PERCHE' HAI DETTO A JASON CHE NON VOLEVO PIU' VEDERE IL GRUPPO?

Tommy: MI VUOI LASCIARE?


-Mollai la presa.-


Tommy: Perché pensavo che tu la pensassi come me

Nate: Ovvero di tirarmela come un fighetto snob?! Non mi conosci per niente Tommy

Tommy: Nate andiamo!

Nate: Mi sono stancato. Hai rovinato il mio rapporto con i ragazzi, mi fai passare per lo stronzo di turno e poi hai rovinato il mio rapporto con Grace! Non ti perdonerò mai

Tommy: Sei stato tu a rovinare il tuo rapporto con Grace fidanzandoti a New York!

Nate: Avrei potuto dirglielo in un altro modo. Potevo prepararla. Ma tu non sei riuscito a farti i cazzi tuoi e non ti sei tappato la bocca


-Lui mi diede una spinta.-


Tommy: Non mi faccio trattare così da nessuno chiaro?!

Nate: Sai che ti dico? Ho perso fin troppo tempo con te. Lasciamo perdere ma non ti azzardare a riavvicinarti a me o a Grace!

Tommy: Ooh Grace è in ottime mani con mio cugino!


-Rise, lo guardai schifato e me ne andai mentre la campanella che suonava metteva fine all'ennesima giornata scolastica. Dovevo stare vicino a Grace, proteggerla da ogni cosa senza che lei se ne accorgesse. Si, è una parola.-



 

William.




-All'uscita vidi Grace e Simon baciarsi e non ci vidi più dalla rabbia. Aspettai che Grace prendesse il pullman, poi mi affiancai a Simon.-


William: Ho mantenuto il nostro patto! Perché stai dietro a Grace? Lo stai infrangendo

Simon: E' qui che ti sbagli Anderson! Io ho detto che avrei lasciato in pace te e Haylie e così sto facendo

William: Lascia stare Grace!

Simon: No, perché proprio adesso? Lei sta benissimo con me. Ha qualcuno che l'ascolta e che la capisce. Non come Haylie che le va sempre contro

William: Sei un bastardo! Tu lo sapevi.. Lo sapevi fin dall'inizio. Avevi già adocchiato Grace, volevi solo far lasciare me e Haylie. PERCHE' CAZZO LO HAI FATTO?

Simon: Vedi di calmarti! Tu mi hai tradito Anderson. Hai preferito quegli occhi dolci di Haylie piuttosto che il tuo migliore amico

William: Non sei mai stato il mio migliore amico e mai lo sarai. SEI SOLO UN VISCIDO CHE SI APPROFITTA DELLE RAGAZZINE DI QUATTORDICI ANNI!


-In quel momento la sua espressione si fece cattiva e mi afferrò per la maglia. Le sue vene diventarono visibili e la sua faccia divenne rossa.-


Simon: Allora mi divertirò ancora di più con la piccola Manson. La sverginerò prima delle vacanze di primavera, ci scommetti? Volevo andarci più piano, ma grazie per avermi dato la spinta giusta!


-Mi allontanò lasciandomi la maglietta.-


William: Simon no. Per favore. E' solo una ragazzina, non rovinarle la vita

Simon: Da che pulpito viene la predica. Tu hai rovinato la vita ad Haylie, adesso che mi sono stancato di voi potete anche tornare insieme a fare i patetici fidanzatini.. Oh dimenticavo, probabilmente non vorrà neanche vederti!

William: PEZZO DI MERDA!

Simon: Incazzati quanto vuoi Anderson. Io sto raggiungendo tutti i miei obbiettivi, come sempre del resto. Ora la prossima è la piccola Manson.


 


 

Ciao meraviglie <3

Come state? E' da tanto che non aggiorno, lo so. Scusate!

Purtroppo sono stata impegnata e poi ho ri notato un calo di recensioni.

Cosa vi è successo? Dai sapete che vi amo follemente, fatevi sentire :(

Allora, cosa mi dite di questo nuovo episodio?

Se arrivo almeno a 4 RECENSIONI aggiorno subito Lunedì!

Non siete curiosi di sapere come continua?

Ah un'altra cosa. Come avrete notato vi ho mandato un messaggio con il Trailer..

Non mi ha risposto quasi nessuno quindi presumo che non vi sia piaciuto (?)

Comunque io ri posto il link in caso che qualcuno non l'abbia visto!

https://www.youtube.com/watch?v=CQy1YETZXeo

Copiatelo nella barra d'indirizzo ;)

Ho tante visualizzazioni a episodio, aggiungete la storia alle seguite o preferite?

Comunque adoro leggere le vostre opinioni, perciò mi fate sapere cosa ve ne pare di questo capitolo?

Vi sto rompendo le scatole? Lo so mi spiace ma ci metto molto tempo a scriverne uno e vorrei solo un po' più di partecipazione, tutto qui :)

Mi è mancato scrivere questa storia, baci Sum <3 <3 <3

 


 

 

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Capitolo 26
*** Sorelle di nuovo in guerra ***


-Sorelle di nuovo in guerra-




William.




-Lo guardai.-


William: Non azzardarti a toccarla chiaro?


-Gli afferrai la maglia. Ero pronto a prenderlo a pugni in faccia, quando lui velocemente estrasse un coltellino dalla tasca dei jeans e me lo puntò sul fianco.-


Simon: Abbassa i toni e mollami se non vuoi ritrovarti infilzato


-Lo lasciai. Solo in quel momento mi resi conto della sua pazzia.-


William: Sei un pazzo

Simon: Si, un pazzo che ha il coltello dalla parte del manico. Sentimi un po', fatti gli affari tuoi! Torna con quella specie di tua fidanzata, scopatela quanto ti pare ma non starmi tra i piedi! Questa è l'ultima volta che ti lascio andare. Per quanto riguarda la piccola Manson, non preoccuparti, io non ho alcuna intenzione di forzarla. Lei acconsentirà. Perciò se vuoi che stia bene non rompermi i coglioni o potrei perdere la pazienza!


-Si allontanò da me, non feci in tempo a fermarlo che se ne andò e io dovevo assolutamente parlarne con qualcuno. Salii in macchina e guidai per dieci minuti. Arrivato, mi parcheggiai ed entrai in casa.-


William: Kiki? KIKI?! DOVE SEI?


-La vidi entrare in soggiorno.-


Kiki: Hey Will calmati, ero in cucina

William: Ho bisogno di parlarti!


-Lei mi guardò preoccupata.-


Kiki: In che casino ti sei messo?!


-Sospirai, ci sedemmo e le raccontai ogni minima cosa.-


 

Nora.




-Alle 15:00 riaccompagnai Haylie a Eastvale, le dissi di dormire, ne aveva bisogno e poi riaccompagnai Ashley al suo appartamento a Riverside. Tornai al casa alle 15:40 e Dustin mi aspettava lì. Appena lo vidi corsi e mi buttai su di lui, cademmo come pere sul divano. Lo baciai.-


Dustin: Hei che bell'accoglienza!


-Mi ribaciò, ci sedemmo bene sul divano e mi strinse a sé.-


Dustin: Baby siamo soli soletti in casa!


-Lo guardai sorridendo.-


Nora: Non provocarmi così! Potrei non resistere

Dustin: Allora fatti sedurre principessa!


-Ridemmo.-


Nora: Sei così scemo!!


-Lo ribaciai.-


Nora: Tesoro mi piacerebbe davvero, davvero tanto farmi sedurre da te, ma tra un quarto d'ora dobbiamo andare a prendere Colin e poi dobbiamo... Ops non te l'ho detto!

Dustin: Cosa non mi hai detto?

Nora: Ricordi che ti avevo parlato della festa dei bambini e di quella gentilissima ragazza? Annabelle?!

Dustin: Si, mi ricordo!

Nora: Beh oggi ci ha invitati a casa sua dopo che prendiamo i bambini dall'asilo. Così iniziamo a preparare qualche dolce. Ti va di andarci?

Dustin: Dovrei..

Nora: Si amore, eccome se ti va di andarci! Le ho già detto di si!

Dustin: Cosa?!


-Sbuffò.-


Nora: Ti pregoo, ti prego, ti prego, ti pregoo

Dustin: Nora..

Nora: Amore sei stato un genitore menefreghista però. Non ti sei mai interessato in questi mesi alle faccende dell'asilo


-Aggrottò la fronte.-


Dustin: Che tipo di interessamento dovrei avere scusa? Porti il bambino, speri che impari qualcosa e poi te lo riporti a casa

Nora: Sbagliato invece!! Anzi sbagliatissimo. Vuoi che Colin diventi menefreghista?


-Lui fece spallucce e gli diedi un colpo.-


Dustin: Ahio!!


-Mi guardò e scoppiò a ridere.-


Dustin: D'accordo, d'accordo! Andiamo da questa famosa Annabelle!


-Sorrisi.-


Nora: Ti amo!


-Lo baciai.-


Dustin: Mi hai incastrato..

Nora: Lo so!


-Sorridemmo e andammo alla macchina.-


 

Grace.




-Quel pomeriggio tornai a casa e mentre buttavo lo zaino a terra, su uno dei divani vidi Haylie collassata. Sembrava che non respirasse. Sentii l'acqua della cucina scorrere ed entrai. Mamma lavava dei contenitori.-


Grace: Ciao mamma

Molly: Ciao tesoro! Tutto bene a scuola?

Grace: Si!

Molly: Com'è andato il compito di storia? Ve li ha riportati?

Grace: Si

Molly: E...

Grace: E ho preso A-

Molly: Bravissima! Siamo fieri di te

Grace: Non mi cambiava niente prendere A o prendere D

Molly: Grace non dire certe cose. Con una D sei al limite della sufficienza

Grace: Si, ma un voto non fa l'intelligenza di una persona

Molly: Non farà l'intelligenza ma la cultura si!


-Feci spallucce, aprii la credenza e presi delle patatine cambiando argomento.-


Grace: Perché Haylie è già tornata a casa?

Molly: Per tornare le ha dato un passaggio Kimberly, è passata a prenderla a scuola!

Grace: Ah capito!


-Strano però, a scuola non l'avevo vista per niente. Mah.-


Grace: Mamma io vado in camera


-Mi avviai verso il piano di su e sentii mamma..-


Molly: Le patatine lasciale qui


-Come non detto, tornai in cucina, misi a posto le patatine e salii in camera mia. Mi sedetti a letto e mandai un messaggio a Connie.-


Grace: "Ho bisogno di parlarti :\"

Connie: "Dimmi :) Ma perché quella faccina?"

Grace: "Perché mi sento così, né felice e né triste. Comunque, tu e Kyle vi amate giusto?"

Connie: "Si e tanto direi. Sai che Elisabeth ci stava provando con lui?"

Grace: "Oh quella gatta morta! E lui cos'ha fatto?"

Connie: "L'ha rifiutata ovviamente!"

Grace: "Sta cercando tutto il nostro vecchio gruppo"

Connie: "Già, il prossimo è Jason"

Grace: "Dovrò avvisarlo"

Connie: "Si, fallo! Ma cosa mi dovevi dire?"

Grace: "Tu e Kyle avete già consumato?"

Connie: "No, scema. Certo che no! Te lo avrei detto non credi?"

Grace: "Mmh hai ragione. Non avete fatto neanche preliminari?"

Connie: "Perché mi fai queste domande imbarazzanti? Non sono da te!"

Grace: "Lo so. Però ho bisogno di saperlo"

Connie: "Perché? Comunque no, neanche preliminari. Abbiamo deciso di aspettare. Non vogliamo correre"

Grace: "Mmmh"

Connie: "Mi dici a cosa sta pensando il tuo cervellino?"

Grace: "Simon ha casa libera per questi tre giorni. Mi ha chiesto di andare a casa sua"

Connie: "Vuole già fare sesso? State insieme da meno di un mese!"

Grace: "Lo so. Ma ha detto che mi ama"

Connie: "E tu cosa gli hai detto?"

Grace: "Che lo amo anche io. Perché è vero! Mi ha detto che sono tutti bravi a parole però e vorrebbe che la sua fidanzata glielo dimostrasse. Comunque gli ho detto che non ero pronta per fare sesso e lui si è rattristato però mi ha detto che possiamo compensare con qualche preliminare"

Connie: "Posso essere sincera con te? Questo Simon non mi sta tanto simpatico. E' troppo, non so, troppo frettoloso per i miei gusti"

Grace: "Ma perché tutti lo giudicate male? Con me è dolcissimo. Comunque gli ho detto si"

Connie: "Cos'hai fatto? Ma sei matta? Sai in cosa consistono almeno?"

Grace: "Contavo d'informarmi e soprattutto contavo su di te"

Connie: "Tu perdi proprio la testa quando sei con quel ragazzo. Grace non puoi farlo. Diavolo è presto"

Grace: "Dai non saranno poi così importanti"

Connie: "Servono per l'eccitazione Grace. Non si tratta solamente di accarezzarvi. Lui non si fermerà a toccarti il seno da sotto la maglietta se tu gli hai detto di si!"

Grace: "Cosa?!"

Connie: "Lui continuerà. Vi dovrete spogliare!"

Grace: "S-spogliare? O.O. Ops. Non posso deluderlo comunque"

Connie: "Grace non fare cazzate!"

Grace: "Senti Connie ho quattordici anni, non sono più una ragazzina. Voglio dimostrare a Simon che lo amo e che sono matura perché lui se lo aspetta da me"

Connie: "Ma non centra niente!"


-Decisi di non rispondere più. Pensavo mi aiutasse e invece non aveva alcuna esperienza. Entrai su internet dal cellulare e cercai informazioni. Aspettavo che caricasse, ero davvero curiosa.-


 

Nora.




-Andammo a prendere Colin e poi andammo a casa di Annabelle, suonammo e ci fece entrare.-


Annabelle: Ciao! Venite entrate

Dustin e Nora: Ciao!

Dustin: Piacere, Dustin Reed!

Annabelle: Annabelle Hall


-Si strinsero la mano.-


Annabelle: Sedetevi pure, mio marito sta arrivando. Scusate il chiasso


-Si voltò all'indietro e vedemmo Matthias guardare i cartoni.-


Annabelle: Matthias abbassi per favore?!

Matthias: Non sento!

Annabelle: Certo che senti, non sei mica sordo!

Matthias: E' più bello con il volume alto, lo dice anche zio Aaron

Annabelle: Tuo zio è uno sconsiderato! Abbassa il volume!


-Sentimmo Matthias sbuffare e abbassare il volume quando Annabelle guardò Colin.-


Annabelle: Tesoro vai da Matthias


-Colin sorrise.-


Colin: Piace anche a me SpongeBob

Annabelle: Allora corri a guardarlo!


-Subito si staccò da Dustin e corse da Matthias. Erano così teneri incantati davanti alla tv. Annabelle guardò me e Dustin.-


Annabelle: Però non è giusto, siete così tremendamente giovani entrambi!


-Ridemmo.-


Nora: Cosa facciamo oggi?

Annabelle: Che ne dici di provare i Cupcake? Ho trovato un colorante alimentare blu che è stupendo

Dustin: Scusate ma noi potremmo assaggiare?

Annabelle: Ma certo! Servite proprio a quello!


-Adoravo Annabelle. Era fantastica. In quel momento entrò in casa quello che doveva essere suo marito. Aveva capelli e occhi scuri e portava la barba non tanto lunga. Assomigliava così tanto a Matthias. Ci vide e ci salutò.-


Rupert: Rupert Hall piacere


-Ci alzammo per stingergli la mano.-


Nora: Nora Manson, il piacere è mio!

Rupert: La famosa Nora! Sappi che Annabelle non ha fatto altro che parlare di te

Annabelle: Rup!


-Ridemmo imbarazzate.-


Nora: In effetti ci siamo trovate!


-Rupert rise e poi strinse la mano a Dustin.-


Dustin: Dustin Reed, piacere!


-Rupert poi si avvicinò ai bambini.-


Rupert: Ciao ometto!


-Scompigliò i capelli a Matthias che giustamente gli fece il segno di spostarsi da davanti alla tv. Lui ridendo si spostò e salutò Cole.-


Rupert: Tu devi essere Colin giusto?

Colin: Signorsi!


-Rupert rise e scompigliò anche i capelli a Colin poi li lasciò in pace a guardare la tv e si avvicinò ad Annabelle.-


Rupert: Allora quando cominciamo? Anzi cominciate?

Annabelle: Adesso, adesso!

Rupert: Senti Dustin, dato che noi serviamo solo alla fine ti andrebbe di bere una birra in veranda?

Dustin: Si perché no!


-Andammo tutti in cucina e Rupert prese dal frigo due birre. Lui baciò Annabelle e Dustin baciò me e poi sparirono in veranda. Mentre io e Annabelle sistemavamo le cose sul bancone vedemmo Colin e Matthias salire al piano di sopra.-


Nora: Sono così carini!

Annabelle: Si, magari riescono a diventare amici

Nora: Speriamo!

Annabelle: Senti Nora, non vorrei sembrarti indiscreta però volevo chiederti una cosa che mi ronza in testa

Nora: Dimmi pure!

Annabelle: Ma tu e Dustin non siete sposati? Prima ho sentito che tu non hai il suo cognome


-La guardai e sospirai.-


Nora: No, non lo siamo. Stiamo insieme però e Colin non è mio figlio


-Annabelle mi guardò scioccata.-


Nora: Si, lo so. Ho appena ventidue anni e sto con un ragazzo che ha un bambino. E' da pazzi, lo so.

Annabelle: Io lo trovo ammirevole invece. Sai non avrei mai detto che Colin non fosse tuo figlio. Siete così uniti

Nora: E' una situazione così complicata che a volte mi distrugge. Io li amo da impazzire entrambi, ma non sono la madre di Colin e questo mi blocca un po'. Dustin dice di non preoccuparmi ma..

Annabelle: E' più forte di te giusto?


-Annuii mentre mischiavo l'impasto.-


Annabelle: Posso darti un consiglio?

Nora: Certo!

Annabelle: Non badarci tanto. Insomma adesso tu e Dustin siete la famiglia di Colin. Ho visto come si rifugia tra le tue braccia, come esita a lasciarti andare. Sei un suo punto di riferimento e questo deve bastarti per capire che per lui sei tu la sua mamma. Tu e Dustin siete i suoi genitori perché vi prendete cura di lui. A volte anche se si hanno legami di sangue, non c'è questa serenità e complicità in famiglia. Tu e Dustin siete ancora giovani e sono sicura che andrete avanti con la vostra famiglia. A Colin non pesa il fatto che tu non sia la sua vera mamma perché ti prendi cura di lui come se fosse tuo figlio. Questo gli basta. Perciò non spaventarti, perché siete davvero una bella famiglia. Sei giovane? E chi se ne frega prima si diventava genitori a diciotto anni. Se tu stai bene con Dustin e Colin non devi preoccuparti d'altro


-La guardai sorridendo e l'abbracciai. Lei mi strinse a sé.-


Nora: Grazie, davvero!

Annabelle: Non c'è di che! Il fatto che tu sia giovane non significa necessariamente che tu sia un'immatura, ricordatelo sempre. Io con te mi trovo davvero bene e non sento la differenza di età


-Sorrisi, non c'era bisogno di dire altro e Annabelle mi guardò.-


Annabelle: Forza adesso ti faccio vedere quel colorante magnifico!


-Risi e continuammo a cucinare.-


 

William.




-Dopo aver raccontato tutto a Kimberly lei mi guardò.-


Kiki: Perché non glielo hai detto? Perché l'hai esclusa e non le hai detto la verità Will?

William: Perché lei deve stare bene ok?

Kiki: Hai sbagliato tutto!


-Sospirai.-


William: Credi che mi potrà mai perdonare?

Kiki: Non voglio mentirti Will, ma la vedo difficile come cosa

William: Forse è meglio che non mi veda più. Simon ha ragione, le ho rovinato la vita

Kiki: Hai sbagliato ma eri convinto di star facendo la cosa giusta con lei. Volevi solo proteggerla

William: Tutta colpa di quello stronzo pazzoide! Adesso se l'è presa con Grace. I-io devo proteggerla. E' solo una ragazzina


-Mi alzai e Kiki mi prese il braccio.-


Kiki: Se ti dovesse servire qualsiasi cosa..


-Sorrise e le diedi un bacio sulla guancia.-


William: So dove trovarti. Grazie! E ti chiedo scusa per come mi sono comportato anche con te

Kiki: Con me è acqua passata. Da domani pensa a proteggere Grace


-Annuii, la salutai e andai all'allenamento, almeno lì mi sarei sfogato.-


 

Nate.




-Ero all'aeroporto con la mamma e aspettavamo che Laila scendesse dall'aereo. Mamma era felicissima, non vedeva l'ora di conoscerla. Vidi passare una ragazzina che mangiava un brownie al cioccolato. Mi chiesi se dentro avesse i pezzi di cioccolato come piaceva a Grace. Lei lo adorava, era il suo dolce preferito. Pensai a tutti i nostri bei momenti. Certo che ne avevamo passate tante insieme. Era davvero speciale per me. Di quando ero piccolo ricordo veramente poco ma il primo incontro con Grace lo ho fresco nella mia mente, come se fosse ieri. Eravamo ancora all'asilo e avevamo quattro anni. Venne sfidata da quelli più grandi a salire su un gioco per i bambini dell'ultimo anno, una rete d'arrampicata. Ovviamente accettò la sfida e salì fino all'ultimo quadrato. I bambini se ne andarono e lei rimase lassù. Curioso mi avvicinai a lei che aveva guadagnato tutta la mia stima con quel gesto..-




<<  Nate: Perché non scendi?

Grace: Perché no!

Nate: Non vuoi scendere?

Grace: No!


-Mi sedetti per terra e la guardai dal basso.-


Nate: Io mi chiamo Nate!

Grace: Io Grace!


-Me lo urlò da sopra la rete d'arrampicata.-


Nate: Se scendi da lì ti spingo sull'altalena. Sono forte io!


-Le feci vedere i miei "muscoli" e lei rise.-


Grace: Non posso scendere Nate!

Nate: Perché?

Grace: Ho paura!


-Mi alzai e iniziai ad arrampicarmi anche io.-


Nate: Non avere paura. Sto salendo anche io e non guardare giù ok?


-Lei chiuse gli occhi.-


Grace: Si, non guardo!


-Arrivai in alto e la guardai. Aveva ancora gli occhi chiusi.-


Nate: Ora puoi aprirli. Sono a fianco a te


-Lei aprì gli occhi e per la prima volta li vidi da vicino e mi catturarono.-


Nate: Ok adesso guardami e fai come faccio io. Scendiamo insieme va bene?

Grace: Insieme?

Nate: Si insieme!


-Iniziai a scendere lentamente e lei mi seguì. Appena fummo scesi mi diede un bacio sulla guancia.-


Grace: Grazie Nate


-In quel momento vedemmo la maestra arrivare dritta verso di noi.-


Maesta: Ma cosa pensavate di fare? Quel gioco non è per i bambini della vostra età

Grace: Ma i bambini delle..

Maestra: Non m'interessa Grace! Non dovevate salire.

Nate: Ma non è stata colpa di..

Maestra: Basta Nate! Adesso dentro in punizione, la ricreazione è finita per voi due


-La maestra ci spinse dentro e in quel momento ci guardammo. Entrambi sorridevamo, eravamo felici di essere in punizione insieme.- >>




-Già, eravamo proprio compagni di sventure. Sentii mamma che mi diede un colpetto.-


Lisa: Nate, guarda stanno uscendo!


-Ci alzammo e ci avvicinammo. Dopo qualche minuto la vidi uscire, le andai incontro e la baciai.-


Nate: Finalmente sei qua!

Laila: Ti amo

Nate: Anche io tesoro. Coraggio, andiamo a casa!


 

Grace.




-Mi ero informata ed ero rimasta scioccata. Solo al pensiero mi irrigidivo. Però lo avevo promesso a Simon. Non potevo fare altro. Decisi di essere coraggiosa e di andare a casa sua. Intanto Haylie si era svegliata ma non c'eravamo rivolte la parola. Poi entrò in camera e io non resistetti.-


Grace: Dove sei stata stamattina? Non c'eri a scuola

Haylie: Magari non mi hai vista

Grace: Non dire cazzate


-Presi dall'armadio la roba pulita.-


Haylie: Tu dove stai andando?

Grace: Non sono cose che ti riguardano

Haylie: Stai andando da Simon? Grace, ti prego, non andare! E' cattivo

Grace: Smettila di dirmi cose che non sono vere!

Haylie: Stai giocando con il fuoco

Grace: Allora rischierò di bruciarmi. Non ho bisogno dei tuoi consigli

Haylie: Grace!


-Tentò di fermarmi ma la superai e andai a farmi la doccia. Dopo essermi vestita ed essermi asciugata i capelli tornai in camera, dove vidi Haylie con in mano il mio telefono.-


Grace: CHE DIAVOLO STAI FACENDO?

Haylie: NO, SPIEGAMI TU COS'HAI IN QUELLA TESTA! NON ANDRAI A CASA DI SIMON CHIARO?


-Le presi di mano il telefono.-


Grace: E CHI SEI MIA MADRE?


-Cercò di farmi ragionare secondo lei.-


Haylie: Dovrai passare sul mio cadavere!

Grace: Con molto piacere allora. Non devi permetterti di guardare i miei messaggi!

Haylie: Meno male che li ho visti. Grace, non sai nemmeno cosa siano i preliminari. Non sei pronta!

Grace: E chi lo dice? Tu? Sai quanto me ne frega


-Mi avvicinò a sé.-


Haylie: Ascoltami, capisco che può sembrare affascinante, in più è più grande di te e ti fa impazzire ma noi lo conosciamo. Beverly è stata una sua vittima e lo stesso io

Grace: So la storia di Beverly, Simon me l'ha raccontata. Mi ha detto come lei lo ha tradito. Beverly è stata proprio pessima

Haylie: Non è andata così!

Grace: Non ascolto le tue bugie! La tua è soltanto gelosia

Haylie: E di cosa?

Grace: Di me e Simon. Perché noi siamo FELICI! MENTRE TU SEI SOLA PERCHE' WILLIAM TI HA LASCIATA. NON SAI ESSERE FELICE PER GLI ALTRI

Haylie: STAI ANDANDO FUORI ROTTA! HO PAURA PER TE, LO VUOI CAPIRE?


-Haylie sbuffò.-


Haylie: So che ti senti grande, ma non lo sei. E' troppo presto per queste cose

Grace: Smettila di trattarmi come una bambina!

Haylie: E' quello che sei Grace!

Grace: No, non lo sono. Io amo Simon, adesso vado a casa sua e glielo dimostrerò. Dopo i preliminari non lo fermerò. La "bambina" come dici tu oggi farà sesso e vediamo se sarò ancora una bambina

Haylie: Andrai lì, non sarai pronta, avrai paura e tremerai. Sarà un'esperienza orrenda. Ascoltami per favore

Grace: SMETTILA DI PORTARMI SFORTUNA!

Haylie: NON TI VOGLIO PORTARE SFORTUNA. VOGLIO FARTI RAGIONARE


-Entrambe respiravamo a fatica. Eravamo così accese.-


Grace: Non cambierò idea. Ora lasciami andare e non azzardarti più a leggere i miei messaggi!


-Scesi di fretta le scale e lei mi seguì.-


Haylie: Non lascerò che ti rovini da sola la vita Grace!


-In quel momento mamma e papà uscirono dalla cucina e ci guardarono.-


Grace: Non puoi impedirmelo in nessun modo!


-La sfidai e lei mi guardò quasi dispiaciuta.-


Haylie: Mi dispiace Gracie, lo devo fare. Non mi stai dando altra scelta


-La guardai. Cosa avrebbe fatto? Si voltò e guardò mamma e papà.-


Haylie: Grace è fidanzata con un ragazzo della mia età e sta andando a casa sua che è libera!


-Rimasi scioccata. Non poteva averlo fatto davvero. Non poteva essere stata così stronza. Sentivo l'odio per lei crescere dentro di me in maniera esponenziale. Non riuscivo più nemmeno a guardarla.-


Molly: COSA?!

Jeremy: NON ANDRAI DA NESSUNA PARTE GRACE! NON METTERTI NEANCHE IL GIUBBOTTO!

Molly: MA COSA TI SALTA IN MENTE? QUELLO E' QUASI UN UOMO E TU SEI POCO PIU' CHE UNA BAMBINA

Grace: PERCHE' SIETE COSI' INGIUSTI?

Haylie: Grace loro non sono ingiusti

Grace: TU STAI ZITTA STRONZA!


-Ero davvero fuori controllo e in quel momento sentii arrivare il dolore di uno schiaffo. Era stata la mamma. Non riuscii a trattenere le lacrime, era troppo anche per me.-


Molly: NON TI PERMETTO DI PARLARE COSI'!

Grace: PERCHE' VI DIVERTITE A ROVINARMI LA VITA?!


-Li superai, volevo solo stare da sola.-


Jeremy: QUESTO E' PROTEGGERTI, NON ROVINARTI LA VITA GRACE


-Percorsi le scale ed entrai in camera sbattendo la porta. Non dovevo abbassare la guardia con Haylie, lo sapevo. Mi odiava e ci provava gusto a vedermi soffrire. Mi buttai sul letto piangendo, quando sentii la porta aprirsi alzai la testa.-


Grace: VATTENE VIA! NON VOGLIO NEMMENO VEDERTI

Haylie: Ascoltami Grace..

Grace: No, non ti ascolto e non ti ascolterò mai più. Sei una traditrice Haylie. Non mi dovevo fidare di te! Sei contenta ora? MI HAI DISTRUTTO LA VITA! IMMAGINO SARAI SODDISFATTA!


-Continuavo a piangere e odiavo la mia voce tremolante e il mio tirare su con il naso.-


Haylie: PER NIENTE! MA PENSI CHE SIA IO IL NEMICO? IO VOGLIO SOLO PROTEGGERTI!

Grace: PROTEGGERMI? MA SE NON SAI PROTEGGERE NEMMENO TE STESSA! TI SEI FATTA METTERE I PIEDI IN TESTA DA WILLIAM, TI SEI FATTA USARE


-Anche lei si arrabbiò e diventò furiosa.-


Haylie: NON SAI NIENTE DI ME E WILLIAM STUPIDA RAGAZZINA

Grace: SO ABBASTANZA DA DIRE CHE SAI SOLO ROVINARE LE COSE INTORNO A TE!

Haylie: NON MI CONOSCI PER NIENTE! VOLEVO SOLO AIUTARTI!

Grace: SMETTILA, PERCHE' TI FAI ODIARE ANCORA DI PIU'

Haylie: AH SI? MI ODI?

Grace: Si! TI ODIO, TI DETESTO PIU' DI QUALSIASI ALTRA COSA AL MONDO. MA PROPRIO IN QUESTA FAMIGLIA DOVEVO CAPITARE?

Haylie: E' BUFFO, MI FACCIO LA STESSA DOMANDA DA QUATTORDICI ANNI ORMAI! STAVAMO COSI' BENE SENZA DI TE!


-Era diventata una sfida a chi feriva di più l'altra e entrambe ne saremo uscite sconfitte.-


Grace: CAPISCO WILLIAM AL CENTO PER CENTO. HA FATTO BENE A LASCIARTI, LUI CHE PUO'. NOI PURTROPPO DOBBIAMO SOPPORTARTI E VEDERE QUELLA TUA FACCIA TUTTI I GIORNI


-Perse la pazienza, mi prese per la maglietta e mi attaccò all'armadio. Smise di urlare.-


Haylie: Sei solo una poppante che non capisce quando la gente cerca di proteggerla!


-L'allontanai da me e la guardai disprezzandola con tutta me stessa.-


Grace: Fatti gli affari tuoi! E da oggi per me sei morta, stammi alla larga. 


-La spinsi, uscii da camera nostra e mi rifugiai in camera di Nora. Dove avrei potuto piangere per ore.-


 

Haylie.




-Ero incazzata, davvero incazzata. Con Grace con William. Stavo esplodendo e dovevo approfittarne. Presi la borsa, avvisai mamma e papà e uscii. Non potevo più tenermi tutto dentro. Nora aveva ragione. Questa volta William mi avrebbe ascoltata per forza. Era arrivato il momento di farmi valere.-

 

 

Ciao bellezze :)

Rieccomi qui, di lunedì con il nuovo episodio, come promesso!! Ancora un miliardo di grazie per voi.

VI AMO INCREDIBILMENTE <3

Posso essere sincera con voi? Mi avete dato una bella lezione. Ero davvero convinta di non arrivare a quattro recensioni e me la sono presa con comodo. Quando ho visto che quattro recensioni erano arrivate ho sgranato gli occhi e ho pensato: “Oh cavolo! E adesso?”

Cioè mi avete fregata in pieno mi avete sorpresa e grazie, grazie infinite! :)

Ero super felice e mi sono messa subito a lavoro! Non ho staccato gli occhi dal pc. Infatti ho risposto alle recensioni solo qualche ora fa! Scusatemi anche per questo :)

Ed eccomi qui, non potevo deludervi, soprattutto dopo queste belle sei recensioni <3

Ho ricreduto in me e nella storia :)

Allora, cosa mi dite di questo episodio? Vi piace? Scioccante?

Lascio a voi i commenti :)

Altre 4 recensioni e aggiorno giovedì!

Scusate prima non posso perché ho una valanga di impegni

Mi sorprendete anche per questo episodio?

Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3

 

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Capitolo 27
*** Separati per amore ***


-Separati per amore-




Haylie.




-Ricordavo a memoria tutti gli orari di William purtroppo. A quell'ora sicuramente si stava allenando e così andai al campo. Arrivai e vidi l'allenatore.-


Haylie: Salve sto cercando William, William Anderson

Coach: Si sta allenando! Dovresti aspettare dieci minuti

Haylie: Non posso aspettare


-Il coach mi guardò riflettendoci e io feci la faccia da cucciola anche se dentro ero incazzata come una belva.-


Haylie: La prego, è importante


-Mi fissò per qualche altro secondo, poi..-


Coach: D'accordo signorina!


-Si voltò verso il campo e suonò il fischietto catturando l'attenzione di tutta la squadra. Entrò in campo.-


Coach: Ragazzi per oggi l'allenamento finisce così! Andate agli spogliatoi. Anderson, una persona ha urgenza di vederti!


-Vidi William alzare lo sguardo su di me e sbuffare. Ma come diavolo si permetteva? La mia rabbia continuava ad aumentare sempre più. Ma scoppiai appena vidi che si dirigeva allo spogliatoio. E no, non poteva trattarmi ancora così. Lo seguii e lo bloccai mettendomi davanti a lui.-


Haylie: MI SONO STANCATA! PIANTALA DI EVITARMI


-Lui mi guardò. Non capivo quel suo sguardo. Poi parlò con calma.-


William: Perché sei qui?

Haylie: P-perché sono qui?! Me lo chiedi anche?

William: Si. Dopo quello che ti ho fatto non dovresti più cercarmi. Dovresti andare avanti Haylie

Haylie: Hai ragione, forse non avrei più dovuto cercarti, forse avrei dovuto rassegnarmi quel giorno al parco e probabilmente devo smetterla di correrti dietro ma sai che c'è?


-In quel momento la mia rabbia esplose diventando come la lava di un vulcano.-


Haylie: C'E' CHE IO SONO INCAZZATA NERA CON TE! C'E' CHE NON TI POSSO GUARDARE IN FACCIA PERCHE' TI PRENDEREI A SBERLE PERCHE' MI HAI FATTO MALE, DAVVERO MALE. MI HAI UCCISA WILLIAM. HAI DISTRUTTO QUELLA FELICITA' E QUELLA SICUREZZA CHE TU STESSO MI HAI TRASMESSO. VORREI PRENDERTI A CALCI PERCHE' PER COLPA TUA MI STAVO ROVINANDO LA VITA. VORREI PRENDERTI A PUGNI PERCHE' MI HAI USATA COME UN OGGETTO, MI HAI SCOPATA E DUE GIORNI DOPO MI HAI LASCIATA COME SE FOSSI UNA SGUALDRINA!


-Lui continuava a guardarmi intensamente mentre le mie lacrime cadevano senza che io potessi fermarle.-


William: Fallo!


-Lo guardai sbalordita.-


William: Picchiami e sfogati


-Continuavo a fissarlo e lui continuò.-


William: FALLO HAYLIE! PICCHIAMI! TI HO FATTO DEL MALE, TI HO TRADITA..


-In quel momento la rabbia tornò ancora più forte e iniziai a prenderlo a pugni sul petto, urlando e disperandomi.-


Haylie: SI, LO HAI FATTO STRONZO! MI HAI DATO DELLA SFIGATA, MI HAI DETTO DI NON AMARMI, HAI DETTO DI AVERMI SCOPATA DAVANTI A TUTTA LA SCUOLA E HAI BACIATO JULIA! QUELLA SGUALDRINA SCHIFOSA! SONO STATA.. ANZI CONTINUO A STARE DI MERDA PER LA TUA DECISIONE


-Continuavo a colpirlo sempre più forte e più arrabbiata, non riuscivo a fermarmi.-


Haylie: SI, LA CAZZO DI DECISIONE CHE HAI PRESO DA SOLO SENZA CHIEDERMI NIENTE. HAI PRESO E MI HAI LASCIATA DI PUNTO IN BIANCO. HAI ROVINATO TUTTO! ERAVAMO FELICI WILL, ERAVAMO FELICI!


-Quelle lacrime mi stavano facendo soffocare. Lui mi bloccò le braccia stringendomi forte in un abbraccio mentre le mie lacrime scivolavano direttamente sulla sua maglietta. Sentii una goccia sulla mia testa mentre continuavo a singhiozzare e a piangere rumorosamente. Immediatamente mi baciò sulla testa e alzai lo sguardo per guardarlo, con gli occhi completamente bagnati e pizzicanti. I suoi erano rossi e anche lui non riusciva a frenare quelle due lacrime che scesero sul suo viso.-


William: Lo so piccola! Lo so!


-Mi strinse forte e io mi strinsi a lui. Ormai avevo la voce rotta dai singhiozzi ma dovevo chiederglielo.-


Haylie: Perché lo hai fatto?


-Lui mi allontanò leggermente e mi spostò i capelli dietro le orecchie guardandomi intensamente.-


William: Non avevo altra scelta!

Haylie: Cosa vuol dire che non avevi altra scelta?


-Tirai su col naso. Lui mi asciugò gli occhi e le guance con i pollici.-


William: E' meglio parlarne da un'altra parte. Adesso mi faccio una doccia veloce e andiamo via da qui, così possiamo parlare ok? Mi aspetti?


-Annuii, lui mi diede un bacio sulla fronte e andò a lavarsi mentre io mi sedetti sugli spalti a pensare. Perché la mia rabbia era completamente sparita?! Ed ero così stanca dopo quelle urla e quei colpi che avevo dato a William. Cosa mi doveva dire? Mi aveva evitato per tutto il tempo. La mia mente era un casino.-


 

Nora.




-Dopo aver finito di fare i cupcakes tornammo tutti in salotto a mangiarli. Annabelle si avvicinò alle scale.-


Annabelle: Matthias! MATTHIAS! SCENDETE, E' PRONTA LA MERENDA!!


-Il primo a scendere fu Colin quando poi Matthias lo seguì saltando di due gradini a due gradini.-


Annabelle: Quante volte ti abbiamo detto di non saltare le scale?


-Si avvicinarono al tavolo.-


Matthias: Io posso volare mamma!

Annabelle: Si, volare all'ospedale. Coraggio come lo volete il cupcake?


-Matthias sbuffò e si sedette sulla sua seggiolina.-


Colin: Io al cioccolato

Matthias: Io alla vaniglia!


-Annabelle gli diede i cupcakes e Colin si avvicinò da me toccandomi le gambe. Lo presi in braccio e lo baciai. Annabelle ci guardò e mi sorrise facendomi l'occhiolino mentre Dustin e Rupert parlavano di baseball, andavano molto d'accordo.-


Rupert: Oggi c'è la partita! Perché non restate a cena?

Dustin: No, non vorremmo disturbare..

Nora: Già, ci siamo tutta la sera

Matthias: Dai restate!!

Annabelle: Ragazzi insistiamo! Ceneremo tutti insieme, a noi fa solo piacere

Nora: Grazie mille

Dustin: Si, a buon rendere però!

Rupert: Andata!

Matthias: Mamma posso far vedere a Colin Texas?

Annabelle: Certo tesoro!

Rupert: Matt non scocciarlo però. Altrimenti succede come l'altra volta


-Matthias annuì e Colin mi guardò.-


Colin: Posso andare?

Nora: Certo amore


-Scese dalle mie gambe e con Matthias scapparono in giardino. Io e Dustin guardammo Rupert e Annabelle.-


Annabelle: Texas è la nostra tartaruga e l'altro ieri ha morso a Matthias!


-Scoppiammo a ridere.-


Dustin: Avete fantasia per i nomi

Rupert: Abbiamo provato a fargli cambiare idea, ma niente, è testardo. Gli piaceva la parola Texas e ora quella povera tartaruga si deve portare dietro le pesantezze di uno stato!

Annabelle: Poi Matthias la tortura in continuazione!! La fa volare per lo spazio, la forza a fare un percorso, la mette a zampe all'insù. E' incredibilmente rompiscatole

Nora: Poverino! Io e Dustin stavamo pensando di fare una sorpresa a Colin. Volevamo prendergli un pesce, dato che quelli che ci sono all'asilo li consuma solo con lo sguardo

Annabelle: Io conosco un negozio di animali bellissimo. Hanno tantissimi pesci. Se volete, domani sera, vi possiamo accompagnare

Dustin: Grazie ma siete..

Rupert: Sicurissimi. Conosco il proprietario vi farà anche uno sconto!

Nora: Grazie, davvero!


-Guardai Dustin.-


Nora: Dove lasciamo Cole però? I tuoi genitori hanno quella serata..

Dustin: Possiamo lasciarlo con Grace. Non credo la disturberà. La paghiamo..

Nora: Già, non ci avevo pensato


-Guardammo Rupert e Annabelle.-


Nora: Grace è la mia sorellina minore. Allora andata!

Annabelle: Bene!


-In quel momento dalla finestra vedemmo Matthias che teneva in alto quella sfortunatissima tartaruga e sentimmo urlare Colin.-


Colin: FAI VOLARE TEXAS PIU' IN ALTO

Matthias: VAI SUPER TARTARUGA VOLANTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE


-Noi ci guardammo scuotendo la testa.-


Rupert: Che vi avevamo detto?!

Dustin: Certo che è molto attivo

Rupert: Fin troppo. E' che si annoia da solo e spesso e volentieri lo vediamo gironzolare per casa senza una meta. Qualche minuto dopo succede qualcosa

Annabelle: Vorremmo dargli un fratellino o una sorellina ma non arriva ancora

Dustin: Coraggiosi! Averne un altro.. Insomma waoh. Vi state imbarcando in una bella impresa. Uno è già abbastanza impegnativo, ne manca solo un altro


-Mi voltai e guardai Dustin. Non mi aspettavo un'uscita del genere da parte sua, proprio per niente.-


 

William.




-Uscii dallo spogliatoio e tornai da Haylie.-


William: Vieni, andiamo in macchina


-Lei annuì e andammo alla macchina. Entrammo e partii. Era giusto che lei sapesse la verità, mi sentivo in dovere di dirglielo. Dopo dieci minuti di riflessione parlai.-


William: E comunque con te ho fatto l'amore, non ti ho semplicemente scopata


-Lei mi guardò.-


Haylie: Mi hai fatto credere il contrario

William: Lo so!


-Arrivammo e parcheggiai. Uscimmo dalla macchina e ci dirigemmo verso il parco. Era chiuso e non c'era nessuno a causa dei lavori. Ma a quell'ora non c'erano neanche i lavoratori. Sarei voluto andare nella zona segreta, che pochissime persone conoscevano dato che l'entrata era coperta da un albero enorme, un salice piangente. Ma visto che il cancello aveva il lucchetto decisi di cambiare idea. Andammo in un albergo dietro il parco. Volevo un posto appartato in cui potessimo parlare. Arrivammo e pagai una camera, salimmo chiudemmo a chiave e ci sedemmo sul letto.-


Haylie: Ora qui possiamo parlare?


-Io annuii.-


William: Hai tutte le ragioni del mondo ad avercela con me. Ho fatto lo stronzo e ti ho distrutta, sapevo bene dove colpire

Haylie: L'ho notato

William: Io so che non c'è neanche la più piccola possibilità di tornare insieme. Però voglio raccontarti tutto quanto e spero che un giorno tu mi possa perdonare e magari potremmo restare amici

Haylie: Non credo, però parla

William: E' stato Simon!


-Lei mi guardò alzando il sopracciglio destro.-


William: Cioè, sono stato io ma per colpa di Simon


-Le raccontai di come Simon mi aveva minacciato e di come l'avrebbe ridotta se io non l'avessi lasciata all'istante. Lei era completamente scioccata, evidentemente non si aspettava una cosa del genere.-


Haylie: Tu hai fatto tutto questo senza parlarmene, senza chiedermi cosa ne pensassi

William: Sapevo cosa mi avresti detto. Era inutile anche solo provarci a parlare con te

Haylie: E il mio parere non contava assolutamente niente! Non hai pensato che a me avrebbe fatto soffrire ciò che hai fatto?

William: Si, ma meglio farti soffrire così e farti dimenticare di me che vederti massacrata da quel pazzo

Haylie: Non è così che funzionano le cose William. Io non sono una di quelle rammollite che non si sa difendere o che fa decidere agli altri cosa fare della sua vita

William: Lo so, lo so benissimo. Ecco perché non ti ho detto niente. Tu non avresti mai voluto lasciarmi e neanche io. Sono stato male quanto te. Però tu continuavi a sbucare fuori, a non lasciarmi perdere e così ho dovuto fare delle cose che ti hanno umiliata e distrutta ancora di più. Volevo che tu arrivassi ad odiarmi per ciò che ti stavo facendo. Almeno ti saresti messa l'anima in pace

Haylie: Come diavolo hai potuto pensare che arrivassi ad odiarti? Io ti amavo così intensamente, ti amavo con tutta me stessa che avrei fatto di tutto per noi Will. Non avresti dovuto ascoltare Simon, dovevi parlarne con me

William: Haylie mi faceva paura ok? Non sai quanto oltre si può spingere. Ero terrorizzato da lui perché io non potevo proteggerti ogni secondo. Ti avrebbe presa mentre non eri sotto la mia sorveglianza


-Sentii una lacrima scendermi in viso ma subito la asciugai sperando di non farmi vedere da Haylie ma lei mi vide e io continuai.-


William: Sai che rimorso avrei avuto se ti fosse successo qualcosa? HAI LA MINIMA IDEA? TU DOVEVI STARE BENE! CHI SE NE FREGAVA SE MI AVRESTI ODIATO, L'IMPORTANTE ERA CHE TU STESSI BENE E CHE VIVESSI UNA VITA TRANQUILLA!


-Eccola, un altra lacrima. Di nuovo l'asciugai.-


William: TI PREGO. CAPISCIMI


-Un'altra ancora. Non feci in tempo ad asciugarla che Haylie mi accarezzò il viso e mi guardò con i suoi occhi verdi che mi facevano impazzire.-


Haylie: Ti capisco. Ma non avresti dovuto farlo, avremmo risolto questa situazione insieme

William: Non era facile decidere. Non volevo che ti capitasse qualcosa. Tu sei la cosa più importante della mia vita, sei la prima che ho amato, sei la prima che ho aspettato con piacere. Il fatto di aver fatto l'amore due giorni prima di lasciarti è stata una spiacevole coincidenza. Se avessi saputo cosa Simon aveva in mente, quel sabato non avremmo fatto l'amore. Lo avrei impedito, non ti avrei illusa. So quanto questo ti abbia fatto male, è solo che è stato tutto c-così difficile per me che..


-Non feci in tempo a finire la frase che sentii le calde labbra di Haylie sulle mie. L'avvicinai a me e approfondii il bacio mentre le accarezzavo i capelli. Ci sdraiammo sul letto continuando a baciarci, lei era sopra di me e mi sganciò il cinto. Le tolsi la maglietta e la capovolsi. Lei finì spalle al letto e io sopra di lei. Le sganciai il reggiseno dopo che lei mi tolse la maglietta e abbandonai la sua bocca per continuare a baciare quel suo corpo perfetto. Ci sfilammo i pantaloni e iniziammo a provocarci eccitandoci, quando poi togliemmo anche la biancheria intima. Le sensazioni che mi faceva provare quella ragazza erano indescrivibili. Quando fummo abbastanza eccitati e già con il respiro affannato ci unimmo in un unico corpo mentre continuavamo ad ansimare e gemere in continuazione per il piacere che provavamo. Facemmo l'amore come se non dovessimo vederci mai più. Era così bello e piacevole, meglio della prima volta perché lei era sicura e non aveva mostrato alcun tipo di rigidezza. Era completamente abbandonata al piacere mentre continuava a dire il mio nome e a gemere. Il tempo si era completamente fermato per entrambi. Dal suo ansimare capì che aveva raggiunto orgasmo ma non disse niente e continuammo fino a che non lo raggiunsi anche io. Era stato fantastico. Le diedi un ultimo bacio prima di separarci e riprendere fiato.-


William: Questo si chiama fare l'amore


-Lei si rifugiò tra le mie braccia.-


Haylie: Per quanto sia stato un gesto eroico e carino, non azzardarti mai più a proteggermi! Perché senza te non vivo Will

William: Vieni qui!


-La strinsi a me e la baciai dolcemente.-


William: Ti amo e non ho mai smesso di farlo. Neanche per un secondo

Haylie: Ti amo anche io

William: Sai che non ho mai pensato ciò che ti ho detto al parco vero?

Haylie: Si, lo so

William: Sei tutto ciò che io possa desiderare


-La ribaciai e la guardai.-


William: Non voglio che tu fumi più!


-Lei corrugò la fronte.-


Haylie: Come fai a saperlo?

William: Me lo ha detto Kiki

Haylie: Mi devo scusare anche con loro. Le ho trattate malissimo ultimamente. Ho smesso di fumare per forza, Nora mi ha fatto aprire gli occhi. E poi comunque le ho finite perché le ho date tutte a Nora e quelle erano le ultime perché quello stupido di Travis ha smesso di vendermele, si è rifiutato. Ma ci puoi credere?


-Ci alzammo un po' e poggiammo la schiena nella testata del letto. Io sorrisi.-


William: Lo so!


-Mi guardò corrugando la fronte.-


Haylie: Come fai a sap.. Ooh sei stato tu!! Glielo hai detto tu!

William: Diciamo che non sono stato tanto gentile con lui. L'ho come dire.. minacciato. E' un ragazzo sveglio, ha capito molto bene. Eh bravo Travis!

Haylie: Povero Travis, l'abbiamo trascinato in questa situazione

William: Penso che ci starà alla larga


-Ridemmo e lei mi ribaciò.-


Haylie: Starei a guardarti per ore


-L'accarezzai.-


William: Sei bellissima!


-In quel momento mi ricordai di Grace.-


William: Amore ho bisogno di parlarti! Si tratta di Grace


-La vidi sbuffare, probabilmente anche lei non aveva nulla di buono da raccontarmi.-


 

Nora.




-Dopo aver cenato a casa di Rupert e Annabelle tornammo a casa con Colin addormentato. Eravamo tutti stanchi però io ero anche arrabbiata con Dustin. Come aveva potuto dire una cosa del genere?! In macchina rimanemmo in silenzio e ascoltammo la musica che mi stava anche infastidendo. Arrivammo, mettemmo Colin a letto e Dustin si sedette sul divano davanti alla tv. Mi fece il gesto di sedermi a fianco a lui sorridendo.-


Dustin: Amore vieni qui? Ci facciamo le coccole?


-Lo guardai.-


Nora: No, sono stanca!


-Lui corrugò la fronte non capendo il mio comportamento. Si alzò, si avvicinò e mi prese la mano.-


Dustin: Hei, qualcosa non va?


-Mollai la presa.-


Nora: No, va tutto alla grande Dustin!

Dustin: Sei strana

Nora: Sono solo stanca, te l'ho detto

Dustin: A me non sembra

Nora: Ti sembra male

Dustin: Ho fatto qualcosa di sbagliato?

Nora: Non lo so. Dimmelo tu

Dustin: Sei arrabbiata con me?

Nora: Ti senti di aver fatto qualcosa di sbagliato che possa avermi fatta arrabbiare?

Dustin: No, io credo di no

Nora: Bene, allora non sono arrabbiata!


-Mi voltai per andare in camera e lui mi prese il braccio.-


Dustin: Andiamo tesoro!


-Mi fece voltare e provò a baciarmi ma io girai la faccia. Lui sbuffò-


Dustin: Mi dici perché sei arrabbiata? Cosa ho fatto?

Nora: Se non lo sai tu! Hai detto di non aver fatto nulla di sbagliato. Sei a posto con la coscienza. Io me ne vado a letto. Spegni la tv quando finisci


-Lui sospirò e mi lasciò andare a letto. Ero così arrabbiata, così delusa. Lui non aveva neanche capito quale fosse il problema. Probabilmente per lui non esisteva. Eppure non è una cosa leggera. Ma perché questi maschi sono così ritardati?! Mi sdraiai a letto e ripresi a leggere un libro mentre in sottofondo sentivo la televisione che guardava Dustin.-


 

Haylie.




-Ero così felice di essere tornata insieme a William, mi era mancato così tanto. Allo stesso tempo però ero preoccupata per Grace. Eravamo in macchina e William mi stava riportando a casa.-


Haylie: Ma quale persona sana di mente va in giro con un coltellino tascabile?!

William: Solo un pazzo amore!

Haylie: Io non so davvero che altro fare per fermare Grace. Lei è così decisa ad andare contro il mondo. Adesso mi odia quindi io sono proprio fuori, non mi rivolge più neanche la parola. Per lei sono una traditrice

William: Hai fatto bene a dirlo ai tuoi. Almeno l'hai placcata per un po'. Vedrai che quando Grace saprà che Simon è uno stronzo, capirà che tu l'hai fatto solo per proteggerla

Haylie: Uff


-William si parcheggiò difronte a casa mia. Mi accarezzò.-


William: Proteggeremo Grace. Non la toccherà, te lo prometto

Haylie: Ti amo

William: Anche io!


-Mi baciò e lo guardai.-


Haylie: Mi rimane solo un'ultima cosa da fare, poi credo che non potrò più far niente per aiutare Grace


-Lui mi guardò.-


William: Cosa farai?

Haylie: Stanotte chiamo Nora, è l'unica che può far ragionare Grace!


 

Grace.




-Quella sera spiegai a Simon cos'era successo e lui con me fu molto comprensivo. Lo adoravo mentre tutti lo sbattevano in galera senza neanche conoscerlo. Haylie per me aveva smesso di esistere, ora mi ritrovavo ad avere solo una sorella. Ero ancora in camera di Nora, non scesi a cena e dormii lì. La mattina seguente messaggiavo con Simon quando sentii le voci di Nora, Colin e Dustin giù. Non mi andava di stare in mezzo alla gente quindi rimasi in camera. Dopo un quarto d'ora aprì la porta Nora.-


Nora: Ciao piccola

Grace: Ciao! Chi ti manda?

Nora: Hei è questa l'accoglienza che riservi alla tua sorellona?


-Lei si sedette sul letto e l'abbracciai.-


Nora: Ho un favore da chiederti

Grace: Dimmi

Nora: Stasera io e Dustin possiamo lasciarti Colin? Ovviamente dietro pagamento

Grace: Perchè?

Nora: Dobbiamo andare a comprargli un regalino

Grace: Per me va bene. Però mamma e papà non mi faranno uscire

Nora: Se esci per portare Cole al parco posso parlarci io

Grace: Davvero?

Nora: Si!


-Oh finalmente. Ok, non avrei visto Simon ma almeno sarei uscita. Era già qualcosa. Sorrisi e Nora mi guardò.-


Nora: Con quel sorriso va molto meglio. Ma che ti è successo? Non ti ho mai vista in queste condizioni

Grace: Mamma e papà ti hanno..

Nora: Si, ieri Haylie mi ha chiamata e abbiamo deciso di venire a pranzo qua. Dieci minuti fa mamma e papà mi hanno spiegato tutto

Grace: La verità è che loro non sanno niente

Nora: Tesoro, sai ci siamo passate tutte quante. E' la cosa più normale del mondo che una ragazza del primo anno abbia una cotta per..

Grace: Io non ho una semplice cotta. Io lo amo


-Lei mi guardò.-


Nora: D'accordo. E' normalissimo che una ragazza del primo anno si innamori di un bel ragazzo grande dell'ultimo anno. Ti fa sentire protetta non è così?

Grace: Si, Simon non mi fa soffrire. Non mi ha mai fatto soffrire come Nate!


 

Nora.




-Ecco qual'era il punto. Nate. Sempre e solo Nate. Grace si stava rifugiando in Simon per dimenticarsi di Nate. Era ovvia la cosa. Dovevo stare molto attenta a come parlavo.-


Nora: Tesoro quello che mamma e papà vogliono dirti è che troppi anni di differenza non sono un bene

Grace: Ma sono solo tre anni Nora

Nora: Ma alla tua età sono un abisso. Grace, tu stai crescendo, il tuo corpo si sta ancora formando. Non sei stazionaria

Grace: E cosa centra?! Io sono matura di mentalità me lo ha detto anche Simon


-Oddio era così difficile parlare a una quattordicenne. Credono di essere grandi e pronte a tutto ma la verità è che la loro adolescenza sta solo iniziando.-


Grace: E poi nessuno lo conosce realmente come lo conosco io. Se fa lo stronzo è perché lo provocano oppure per difendere me

Nora: Haylie mi ha raccontato cosa le ha fatto e cosa ha fatto a Beverly

Grace: Sono delle bugiarde Nora. Haylie fa così perché è gelosa. Io sono fidanzata e lei è stata mollata

Nora: Ieri sera lei e William si sono rimessi insieme tesoro. Si sono lasciati per colpa di Simon

Grace: No, non è vero!

Nora: Si, è così


-Si stava arrabbiando, si vedeva dal suo sguardo che si fece più duro.-


Grace: TU NON SAI UN BEL NIENTE NORA

Nora: Tesoro calmati, per favore

Grace: NON POSSO CALMARMI SE TUTTI MI STATE COSI' ADDOSSO. COSA VUOI CHE NE SAPPIA TU? NON ABITI PIU' CON NOI, SEI ANDATA A VIVERE CON DUSTIN E TI SEI FATTA LA TUA FAMIGLIA ABBANDONANDOMI!

Nora: Grace..

Grace: MI DISPIACE MA NON PUOI PROPRIO PARLARE!


-Non volevo farla arrabbiare. Non volevo che se la prendesse anche con me. Altrimenti non si sarebbe fidata di nessuno e non sarebbe stato un bene. Così decisi di assecondarla anche se quello che diceva non stava né in cielo e né in terra. Capii che con Grace bisognava aspettare. Nessuno avrebbe potuto farle cambiare idea. Dovevamo fare con calma con lei. La conoscevo, non era pronta e non sarebbe mai riuscita ad andare fino in fondo. Avevo parlato tanto con Haylie la notte precedente e mi disse che lei e William le sarebbero stati addosso. La guardai.-


Nora: Hai ragione piccola


-Lei mi guardò sbalordita. Probabilmente ero stata l'unica ad averle dato ragione. Anche se la ragione non l'aveva proprio.-


Nora: Hai ragione, io non abito più qui e non so niente. Ma non ti ho abbandonata. Mi manchi tantissimo quando sono a Riverside!

Grace: Davvero?

Nora: Certo! Vi penso sempre

Grace: Ti voglio bene Nora

Nora: Anche io tesoro


-Lei mi abbracciò e la strinsi a me.-


Nora: Però stai attenta a Simon ok?

Grace: Si Nora! Ci sto attenta. Non preoccuparti

Nora: Qualsiasi cosa succeda mi chiamerai?

Grace: Si. Sei l'unica che mi capisce e con cui posso parlare tranquillamente


-Le diedi un bacio sulla fronte.-


Nora: Coraggio, andiamo a pranzo?

Grace: Si!


-Scendemmo e sentii Dustin parlare con papà mentre Haylie giocava con Colin.-


Dustin: Il punto signor Manson è che io non so cosa ho fatto che possa averle dato fastidio! Non so cosa le sia passato per la mente, so solo che mi tiene il broncio da ieri sera! Io non mi sento di aver fatto qualcosa di sbagliato


-Mi videro e papà abbassò la voce.-


Jeremy: Sul fatto che sia arrabbiata con te non ci sono dubbi. Sei davvero sicuro di non aver fatto o detto niente che..

Dustin: No!! Dio, mi sta facendo impazzire

Jeremy: Ti capisco, ti capisco


-Mi avvicinai a loro.-


Nora: Posso unirmi anche io alla conversazione dato che sono l'argomento centrale?!


-Li guardai e andai in cucina dalla mamma sentendo quei due dirmi.-


Dustin: Amore andiamo!

Jeremy: Nora non c'è bisogno di arrabbiarsi


-Li lasciai perdere entrambi. Erano incredibili.-


 

Grace.




-Dopo aver pranzato, il pomeriggio Dustin e Nora andarono via e io uscii con Colin. Andammo al parco con il pallone. Mi stava raccontando della festa.-


Grace: Scommetto che non vedi l'ora

Colin: Si! Lo sai che Matthias ha una tartaruga? Si chiama Texas

Grace: Ma che razza di nome è?


-Lui fece spallucce, arrivammo al parco e giocammo con la palla. Dopo un po' Colin si stancò.-


Colin: Cosa facciamo adesso?

Grace: Non so! Ti va di giocare a nascondino?

Colin: Sii. Chi deve contare?

Grace: Facciamo la conta!

Colin: La faccio io! MELA MELA BLU ESCI FUORI PROPRIO TU!Nooo tocca a mee

Grace: Dai poi conto io

Colin: Va bene!


-Si poggiò a un albero e iniziò a contare fino a dieci. Io mi nascosi dietro un altro albero. Non avevo tanto tempo anche perché neanche sapeva contare fino a dieci. Saltava numeri e diceva quelli sbagliati. Lo vidi girarsi e cercarmi. Io mi voltai per andare a fare tana e sbattei contro qualcuno. Chiusi e riaprii gli occhi. Era davvero lui? Nate mi mimò un "Schh" portandosi l'indice sulle labbra. Io rimasi zitta e incredula. Lui si avvicinò a me e mi baciò dolcemente. Io mi feci baciare senza pensare a cosa stessi facendo.-


 

Hei mervigliee :)

Eccomi qui con il nuovo episodio che tutte aspettavate

GRAZIE INFINITE PER LE RECENSIONI

Siete fantastiche <3

Allora è un finale waoh!!

Che ne dite? Mi fate sapere cosa ne pensate?

Altre 4-5 (molto meglio 5 :P) RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO.

Dovrei caricare.. Oh non so, sono un po' incasinata. Questa domenica ho degli impegni di famiglia
perciò non so quando potrò aggiornare.

Però se voi mi lasciate tante recensioni (Non mi offendo se sono più di cinque :P) posso fare l'impossibile e provare a pubblicare sabato pomeriggio.

Ah ho un'altra cosa per voi vi posto delle foto di Norastin, Colin, Rupert, Annabelle e Matthias :)
Fatemi sapere cosa ne pensate, baci Sum <3 <3 <3


    Dustin e Nora 
   Colin 

 Rupert e Annabelle

  Matthias

 


 

 

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Capitolo 28
*** Pace fatta ***


- Pace fatta -


 

Grace.




-Ok. Ci stavamo baciando... Cosa stavamo facendo?? No, No E No GRACE. Non fare la stupida. Mi allontanai di scatto da lui che mi guardò mettendosi le mani in testa.-


Nate: Che cazzo abbiamo fatto?!

Grace: Che cosa HAI fatto vorrai dire!

Nate: Non mi sembra che ti sia dispiaciuto. Te lo aspettavi

Grace: Si, un mese fa! Quando ero ancora innamorata di te e non stavo con Simon!

Nate: Non sei più innamorata di me?


-Lo guardai.-


Grace: No!

Nate: Allarme bugia, allarme bugia!


-Lo spinsi.-


Grace: PIANTALA!


-Lui guardò a terra e sbuffò. Lo guardai.-


Grace: Cosa farai con la tua fidanzata?

Nate: Non lo so! Ma non se lo merita. Sono un cazzone!

Grace: Oh siamo d'accordo su una cosa dopo tutto questo tempo

Nate: Che scema


-Sorrisi.-


Grace: Siamo entrambi degli idioti. Io ho le tue stesse colpe. Non avrei dovuto rispondere al bacio. Ma tu perché lo hai fatto?

Nate: Ci credi che non lo so? Io stavo andando a prendere dei frappuccini da Starbucks per me e Laila e ti ho vista. Non ho resistito. E' come se il mio cervello si fosse spento. Forse desideravo farlo..

Grace: Lo stesso vale per me!


-Senza farlo a posta sbuffammo nello stesso momento, ci guardammo e ridemmo.-


Nate: Siamo sempre nella merda

Grace: Beh almeno ci siamo insieme


-Lui mi guardò e sorrise.-


Nate: Già! Mi sei mancata davvero

Grace: Anche tu Nate!


-In quel momento fu il mio cervello a spegnersi. Mi avvicinai e lo abbracciai. Sentii la sua stretta. Dio quanto mi era mancato. Fummo interrotti da Colin.-


Colin: TANA GRACE!


-Io e Nate ci staccammo dall'abbraccio e guardammo Colin.-


Grace: Ma non è giusto. Io ero distratta

Colin: Peggio per te. Io non conto più. Grace?!

Grace: Dimmi tesoro

Colin: Mi scappa la pipì

Grace: Ma ti scappa scappa?

Colin: Sii!

Nate: C'è Starbucks vicino, possiamo andare lì

Colin: Mi sta per scappare!

Grace: No, non arriveremo mai in tempo! Cosa facciamo?! Cole resisti

Colin: Non ce la faccio piùùù


-Nate mi guardò.-


Nate: Per fortuna è un maschio! Vieni Colin la facciamo dietro un cespuglio

Grace: NATE!!

Nate: Andiamo è un bambino! Preferisci che se la faccia addosso?


-Prese Colin per mano e lo portò dietro un cespuglio un po' riparato. Era stato così paterno con Colin. Sapevo che Nate avrebbe sempre voluto un fratello più piccolo da istruire e plasmare a sua immagine e somiglianza. Mi fece il segno di girarmi e alzai gli occhi al cielo voltandomi. Era un bambino cosa c'era da guardare?! Un altro conto era se fosse stato Nate a dover... Dio ma a cosa stavo pensando?! Togliti dalla testa certi pensieri Grace e piantala. Ok magari avete fatto pace ma basta, finisce così. Sentii Colin urlare.-


Colin: OH FINALMENTE! NON CE LA FACEVO PIU'


-Tornò da me e gli accarezzai i capelli.-


Grace: Fatto?


-Colin annuì.-


Colin: E' bello farla dietro i cespugli

Nate: Puoi giurarci!


-Li guardai e scossi la testa.-


Colin: Grace vai a farla anche tu dietro i cespugli


-Nate scoppiò a ridere.-


Nate: Si, falla anche tu!


-Guardai Nate.-


Grace: Idiota!


-Poi guardai Colin.-


Grace: Per noi ragazze non è così facile come per voi maschietti tesoro

Colin: Perchè?


-Lo guardai. Non sapevo come rispondere a quella domanda. Aveva solo tre anni. Come cavolo glielo spiegavo?-


Nate: Cole che ne dici di un bel frappè al cioccolato? Vuoi venire da Starbucks?

Colin: SIIIIIIIIIIIIIII!


-Guardai Nate. Salvarmi in certe situazioni era la sua specialità. Per fortuna era di nuovo con me. Avevo smesso di sentirmi sola.-



 

Nora.




-Io, Dustin, Rupert e Annabelle guardavamo tutti i pesci disponibili. Avevano ragione, ce n'erano tantissimi. Dustin mi guardò.-


Dustin: Amore guarda che bello questo!


-Guardai quel pesce con tante strisce di tanti colori. Era davvero bello. Poi guardai Dustin.-


Nora: Non credo che a Colin piaccia


-Lui sbuffò non dicendomi niente e raggiunse Rupert lasciando me e Annabelle indietro.-


Annabelle: Mi sono persa qualcosa?! Cosa ti ha fatto?

Nora: Si nota così tanto?

Annabelle: Eh si! E' tutta la sera che sei fredda con lui


-Sbuffai.-


Nora: E' solo che.. Insomma l'hai sentito ieri sera?

Annabelle: Quando abbiamo parlato del bambino?

Nora: Si! Cioè come può dire una cosa del genere? Capisco che avendo avuto da ragazzino Colin abbia bisogno di tempo. Ma da non volerne. Lo ha detto con un tono così sprezzante! Insomma io voglio avere dei bambini. Certo, non ora, però voglio averli e se lui non ne vuole come la finiremo? Io mi prendo cura di Colin però ne vorrei anche dei miei insomma sarebbe anche bello dare un fratellino o una sorellina a Colin. Parlo del futuro ovviamente tra tre, quattro anni

Annabelle: E' normale che tu abbia questi desideri. Però ti consiglio di parlarne con Dustin chiaramente e vedere ciò che pensa. Magari l'ha solo buttata lì come frase

Nora: Mmh, ne dubito!


-Lei mi abbracciò.-


Annabelle: Coraggio, scegliamo questo pesce! Scommetto che ti piaceva quello arcobaleno!

Nora: Si, era stupendo!


-Ci guardammo e ridemmo.-



 

Haylie.




-Quella sera ero insieme a William a casa sua. Stavamo guardando brochures e depliant delle varie università quando alzai la testa e lo guardai.-


Haylie: Quale pensi che sarà la prossima mossa di Simon?

William: Non lo so. Purtroppo è imprevedibile. Io non avrei mai dovuto.. E' tutta colpa mia se ora Grace è in pericolo


-Lo guardai.-


William: Quando avevo quindici anni mi sono scopato sua sorella. Si, l'ho fatto con lei per la prima volta. Lui andò su tutte le furie e gli dissi che mi dispiaceva averlo tradito e che non sarebbe più capitato. Sai due anni fa non sapevo che persona fosse. Pensavo solo che fosse un tipo cool

Haylie: Tesoro non potevi saperlo ok? Non fartene una colpa. Risolveremo questo problema insieme!


-In quel momento la madre di Will entrò in salotto.-


Signora Anderson: Di che problema parlate?


-La guardai.-


Haylie: Questo di matematica! A tuo figlio non entrano in testa le formule, così gli ho detto che lo avremmo risolto insieme

Signora Anderson: Io a questo punto spero solo che si diplomi!

William: Grazie mamma! Davvero!!


-La vedemmo uscire e William riprese a guardarmi.-


William: Con Grace cosa facciamo?

Haylie: Non lo so Will. Neanche Nora è riuscita a farla ragionare. Per ora a scuola teniamola sotto controllo. Mamma e papà non la fanno più uscire a meno che non sappiano con chi è e devono passarla a prendere. Forse non avrei dovuto dirglielo, adesso è davvero in prigione

William: Tesoro non pensarci nemmeno. Hai fatto la cosa giusta, se fosse andata da Simon non so cosa sarebbe successo se si fosse rifiutata di farlo. Hai fatto bene

Haylei: E' incredibile come una persona riesca a rovinare la vita a tanta gente


-Sospirai e William mi strinse a sé.-


William: Le cose torneranno a posto! Te lo prometto



 

Grace.




-Entrammo da Starbucks e la proprietaria, Stefanie, che era alla cassa e che noi conoscevamo molto bene ci guardò.-


Stefanie: Waoh ragazzi! Da quanto tempo non vi vedo entrare qui dentro insieme!

Grace: Ciao Stefanie!

Nate: Hai visto? Riusciamo sempre a sorprenderti!

Stefanie: Siete tra i miei più fedeli clienti. Mi fa solo piacere vedervi di nuovo insieme. Avete fatto pace?

Grace: Hai chi te lo ha spifferato?

Stefanie: Tanta gente passa di qua!


-Sorrise.-


Stefanie: Solito tavolo e solite ordinazioni?

Nate: Oh si, ci conosci molto bene tu!

Grace: Puoi aggiungere un Brownie al cioccolato e un frappuccino come il mio?


-Si affacciò dal bancone e vide Colin.-


Stefanie: Ciao piccolo! Chi è il vostro ospite?

Grace: Si chiama Colin! E' mio nipote

Stefanie: Da quando Nora ha un bambino?

Grace: In realtà è il figlio del suo fidanzato! Ma ormai fanno anche loro parte della nostra famiglia

Stefanie: Nora è felice?

Grace: Da impazzire

Stefanie: Allora sono dalla sua parte!

Grace: Come tutti del resto!


-Sorridemmo. Nate teneva ancora la manina di Colin.-


Nate: Stef noi andiamo in bagno a lavarci le mani

Stefanie: Perfetto! Grace metti la borsa al tavolo così non lo occupano, te la tengo d'occhio io e vi preparo l'ordinazione

Grace: Perfetto Stefanie!


-Poggiai la borsa, andammo tutti a lavarci le mani e poi tornammo al tavolo con le ordinazioni poggiate. Colin era felicissimo. Guardai Nate.-


Grace: E così si chiama Laila..


-Lui alzò lo sguardo dal suo frappuccino.-


Nate: Si!

Grace: Quanto resterà?

Nate: Prima doveva stare solo per questo week end poi abbiamo deciso per tutta la settimana! Senti per quanto riguarda il bacio..

Grace: Non è successo niente Nate. Siamo solo amici ok?


-Mi guardò.-


Nate: Grazie! Sono felice di sentirti dire che siamo amici

Grace: E' pur sempre un passo avanti no?

Nate: Già

Grace: Ma è vero che.. Si insomma.. Tu e Laila lo avete già fatto?

Nate: Tu e Simon?

Grace: Non è giusto, te l'ho chiesto prima io!

Nate: Grace non fare cavolate d'accordo? Non te lo perdoneresti mai


-Sospirai poggiandomi allo schienale della sedia.-


Nate: Non dirmi che ci stai pensando davvero?!

Grace: E' che non so più cosa pensare Nate

Nate: Sapere che Simon è il cugino di Tommy dovrebbe bastarti


-Lo guardai.-


Grace: Comunque non hai risposto alla mia domanda


-Mi guardò.-


Nate: No, non lo abbiamo fatto


-Sentii quel peso enorme che mi portavo sulle spalle dissolversi quando Colin parlò.-


Colin: Cosa non avete fatto?

Nate: Colorato

Colin: Perché no?

Nate: Perché non siamo pronti per colorare


-Lo guardai e lui mi guardò.-


Nate: E' troppo presto per colorare


-Colin fece spallucce ma io capii le frecciatine di Nate. Forse era vero, era troppo presto per entrambi.-



 

Nora.




-Dopo aver comprato un bel pesciolino colorato a Colin andammo in appartamento e invitammo anche Rupert e Annabelle. Sistemammo l'acquario nell'ultimo buco libero in casa e dopo averlo riempito mettemmo il pesce.. Erano le 18:00 quando Annabelle guardò Rupert.-


Annabelle: Noi andiamo. Dobbiamo passare a prendere Matthias da sua zia

Nora: Anche noi andiamo a recuperare Colin

Dustin: Avrà distrutto Grace!


-Scendemmo tutti ai parcheggi e ci separammo. Io e Dustin salimmo in macchina e partì. Non volava una mosca. Dustin non ci sarebbe arrivato e io non resistevo più.-


Nora: E così non vuoi altri bambini eh? Buono a sapersi


-Lui mi guardò abbastanza spaesato. Poi probabilmente capì.-


Dustin: Fammi capire, mi hai tenuto il broncio per questo motivo? Andiamo Nora

Nora: Per te non è importante come lo è per me vero?

Dustin: Ma perché ti aggrappi a queste piccole cose?

Nora: Perché per me è importante diavolo! Tu hai tuo figlio ecco perché non ti interessa averne altri

Dustin: Ma chi lo dice!


-Ormai avevo iniziato a parlare e non lo ascoltavo nemmeno avevo il mio discorso pronto. Pensato in quei due giorni.-


Nora: E sappi che se non desideri avere altri bambini con me allora la nostra storia non può funzionare!


-Le lacrime iniziarono a scendere sul mio viso e non riuscivo a fermarle.-


Nora: Per quanto io possa amarti non posso vivere con una persona che non ha i miei stessi..

Dustin: Hei hei hei! Frena il cavallo!


-Mentre tiravo su con il naso Dustin uscì dalla strada fermandosi in una piazzola di sosta. Si voltò e mi guardò.-


Dustin: Mi stai lasciando?!


-Feci un respiro profondo.-


Nora: Si!


-Dustin mi guardò serio poi anche io lo guardai. Lui mi sorrise.-


Dustin: Non ci credi neanche tu patatina!


-Si avvicinò e mi baciò asciugandomi le lacrime. Lo guardai corrugando la fronte.-


Nora: Sono seria Dustin! Non posso stare con uno che non vuole avere dei bambini in futuro perché io li voglio!

Dustin: Tu davvero credi che non mi piacerebbe avere un bambino con te? Un bambino che abbia i tuoi occhioni scuri? Che abbia il tuo sorriso e la tua risata? Un bambino testardo e difficile da raggirare? Oh quanto ti sbagli! Se c'è una cosa che voglio è stare con te. Io dico solo che è presto per avere altri bambini

Nora: Ovvio, neanche io li voglio adesso e poi c'è già Cole

Dustin: Appunto! Io voglio avere dei bambini con te solo che ora non sono pronto

Nora: Lo so..

Dustin: Ma li avremo perché staremo insieme per sempre. Adesso sarebbe da spararsi no?


-Risi.-


Nora: Già hai ragione!


-Lo baciai.-


Nora: Voglio laurearmi prima di Aprile tesoro. I soldi della borsa di studio ormai stanno finendo e ho bisogno di trovare lavoro

Dustin: Ce la farai amore!


-Lui mi ribaciò.-


Dustin: Ieri notte abbiamo perso un'ottima occasione per.. Si insomma... Stare insieme, dato che la signorina era arrabbiata


-Gli feci la lingua.-


Nora: Possiamo recuperare stanotte se non ci sono problemi

Dustin: Problemi?! Penso proprio di no!


-Sorridemmo, mi diede l'ultimo bacio e ripartì.-



 

Haylie.




-La notte Nora e Dustin rimasero a cena a casa poi verso le 22:00 tornarono a Riverside. La domenica mattina ci mandarono il video di Colin che vedeva il suo nuovo pesciolino, era felice come una Pasqua era un amore. Saltava e gridava alle 7:00 del mattino. Poveri abitanti del palazzo. Dopo aver fatto colazione tornai in camera e sopra il mio letto vidi il completino intimo che Grace amava alla follia che le avevo regalato. Dopo pochi minuti entrò in camera con uno scatolone. La guardai.-


Haylie: Hai sbagliato letto Grace. Questo è tuo ormai

Grace: Non lo voglio più

Haylie: Andiamo non fare la bambina

Grace: E' quello che sono e non fai che ripeterlo, perciò mi comporterò come voglio. Tanto per te non fa differenza


-Aprì i cassetti e buttò tutta la sua roba dentro lo scatolone.-


Haylie: Io voglio solo proteggerti, perché è così difficile per te crederci?

Grace: Lasciami in pace e riprenditi il tuo completino

Haylie: Perché lo scatolone?

Grace: Mi trasferisco in camera di Nora. Mi da fastidio anche solo vederti ormai


-Prese i suoi libri e tutto ciò che era suo. Stava uscendo da camera quando la bloccai.-


Haylie: Grace..


-Si voltò e mi guardò.-


Grace: Haylie hai fatto una cosa squallidissima. Mi hai tradita, non potrò mai perdonarti!


-Sospirai e lei con lo scatolone uscì da camera.-



 

Grace.




-Quel lunedì mattina aspettavo il bus alla fermata, era stranamente in ritardo, ecco perché io aspettavo. Lo vidi arrivare, si fermò e ci fece salire. Guardai in fondo e Nate sbandierava il braccio. Stava dicendo a me? Certo che dice a te cretina! Mi avvicinai e lui tolse il suo zaino. Io mi sedetti.-


Grace: Waoh questi posti

Nate: Già

Grace: Dove hai lasciato Laila stamattina?

Nate: Con mia madre!

Grace: Allora si divertirà di sicuro

Nate: Non saprei!

Grace: Sottovaluti tua madre

Nate: Può essere!


-C'era un po' d'imbarazzo fra noi inutile negarlo.-


Grace: Sai domani esco da scuola tre ore prima

Nate: Ma che fortuna! A me queste botte di culo non capitano mai

Grace: Senti Nate, stavo pensando una cosa. Mercoledì sera potremmo uscire tutti insieme come ai vecchi tempi

Nate: Laila è a casa mia..

Grace: Chiedilo anche a lei

Nate: Ma così non saranno i vecchi tempi

Grace: Ti mancano?

Nate: Molto. Ricordi quando ti sedevi in braccio?

Grace: Si, mi sentivo così al sicuro. Tu, non so, eri e continui ad essere speciale per me Nate

Nate: Sei così al sicuro con Simon?


-Lo guardai e in quel momento Jason, Kyle e Connie si sedettero davanti e accanto a noi interrompendo la nostra conversazione. Ne ero sollevata.-



 

Nora.




-La mattina preparare Colin per l'asilo fu un trauma. Non si staccava un secondo dall'acquario.-


Nora: Amore coraggio. Vieni a mettere le scarpine?

Colin: Coco non usa le scarpe

Nora: Coco non deve andare all'asilo


-Si, dopo un intero giorno di riflessione aveva scelto il nome per il pesce.-


Colin: Io non voglio andare all'asilo, voglio stare qui a guardare Coco


-Gli presi la manina e lo trascinai fino al divano, lo feci sedere e gli misi le scarpine.-


Nora: Coco sarà ancora qui quando tornerai

Colin: Ma io non voglio abbandonarlo

Nora: Tesoro non lo stai abbandonando. Lo controllerò io ok? Tanto devo stare a casa oggi

Colin: Sicura?

Nora: Certo!

Colin: Batti le dita sul vetro così capisce che ci sei e non si sente più solo

Nora: Va bene! Ora non vuoi correre all'asilo per raccontare a Matthias di Coco?

Colin: SIIII! Mi stavo dimenticando


-Subito si alzò. Finalmente riuscii a finire di prepararlo e lo portai all'asilo. Tornai a casa e iniziai a studiare per il mio, finalmente, penultimo esame. Non ne potevo più del college. Poi tra Colin e Dustin non avevo più tempo. Verso le 12:30 mio cellulare squillò. Era Annabelle e parlammo un po'.-


Annabelle: "Allora ricordati che la festa è venerdì"

Nora: "Si, si chiamo il mio amico per le bevande. E per il cibo?"

Annabelle: "Dovremmo riuscirci. Più che altro dovremmo sapere qualcosa per i vestiti dei bambini. Posso chiamare io.-

Nora: "Si grazie. Io in questo momento sono in pieno stress. Dopodomani ho il penultimo esame"

Annabelle: "Allora studia bella. Penso io a tutto, tu pensa solo.."

Nora: "Alle bibite.."


-In quel momento sentii il citofono e ancora al telefono andai ad aprire. Era Ashley. La feci entrare."


Annabelle: "Perfetto!"

Nora: "Grazie Annabelle. Mi salvi! Sei la migliore, davvero!"

Annabelle: "Cerco solo di venirti incontro. Allora noi ci vediamo giovedì per un resoconto dettagliato ok?"

Nora: "Si certo, a giovedì"

Annabelle: "Ciao!"

Nora: "Ciao"


-Chiusi la chiamata e mi buttai su Ashley abbracciandola.-


Nora: Oh quanto mi sei mancataa!

Ashley: Smettila ruffiana! Iniziavo a darti per dispersa questi giorni. Prima ti ho chiamata e il telefono era occupato così ho deciso direttamente di venire

Nora: Hai fatto bene. Scusa è che in questo periodo sono un po' incasinata. Ultimi esami, Colin, Grace..


-Aggrottò la fronte.-


Ashley: Grace?

Nora: Si. Ha perso la testa per un ragazzo più grande di lei di tre anni che a quanto pare la fa sentire straordinariamente bene al contrario di Nate che le ha spezzato il cuore..Mmh.. Si, ho ufficialmente perso il conto di quante volte! Valli a capire quei due teenagers

Ashley: Io lo sapevo! L'ho sempre detto. Grace è la più sveglia tra voi tre. Ha appena quattordici anni e già è invasa di ragazzi. Mi ricorda tanto..

Nora: Te per caso?

Ashley: Già! Bei tempi quelli amica!


-Scossi la testa. Ashley si che si era goduta pienamente il liceo.-


Nora: Il problema è che questo Simon da quanto mi ha detto Haylie è pericoloso e Grace non lo vuole capire. Venerdì sera se Haylie non avesse detto tutto a mamma e papà, Grace sarebbe andata a casa di Simon e probabilmente in un modo o nell'altro avrebbero..

Ashley: ..Consumato!

Nora: Già! Grace è ancora piccola. Non è pronta per una cosa del genere

Ashley: Dice di amarlo?

Nora: Si! Ma a volte il cervello non ti fa fare la cosa giusta

Ashley: Nemmeno il cuore se per quello. Comunque chi era prima al telefono? Quella Annabelle?

Nora: Si, mi stava dicendo le ultime cose per la festa

Ashley: Sappi che non è ancora troppo tardi per..


-Mi fece l'occhiolino.-


Nora: La vodka?!

Ashley: Esatto!

Nora: Sei incredibile! Piuttosto come va la convivenza con Bob?

Ashley: Non parlarmene! Oppure parliamone davanti a un drink!

Nora: Va così male?

Ashley: Si! Sto arrivando al limite della sopportazione. Ah e grazie amica per avermi infilata in questo casino

Nora: Prego, l'ho fatto con piacere!


-Ashley sbuffò.-


Ashley: Non gli va mai bene niente. Ieri notte mentre servivo mi ha sgridata, abbiamo iniziato a litigare come al solito e i drink che avevo sul vassoio sono volati addosso a una signora. Ci voleva denunciare!

Nora: Scherzi?! E come l'avete risolta?

Ashley: Non l'abbiamo fatta pagare e le portavo un drink dietro l'altro. Si è ubriacata e si è dimenticata tutto

Nora: Non ho parole!

Ashley: Nemmeno io!


-Mi alzai per prendere da bere quando il mio cellulare suonò. Lo presi e risposi.-


Nora: "Pronto?"

Harper: "Parlo con Nora Manson?"

Nora: "Si, con chi parlo?"

Harper: "Ciao sono la maestra di Colin, Harper. Vorrei che tu venissi qui il prima possibile"

Nora: " Salve Harper. Perché? Cosa è successo?"

Harper: "Colin ha fatto a botte con altri bambini!"


-Sgranai gli occhi guardando Ashley. Non potevo crederci.-



 

Grace.




-Entrammo a scuola tutti insieme ridendo per una stupidissima battuta che aveva fatto Kyle. In quel momento sentii una mano prendermi il braccio e allontanarmi leggermente dagli altri. Inizialmente mi spaventai poi però riconobbi Simon.-


Grace: Hei!

Simon: Hei!


-Mi avvicinò a lui e mi baciò passionalmente mentre i ragazzi facevano finta di niente.-


Simon: Mi sei mancata questi giorni

Grace: Anche tu. Da morire


-Mi ribaciò. Iniziavo un po' a stancarmi sinceramente. Sempre e solo baci. Non riuscivamo ad avere una conversazione normale come succedeva per esempio con.. Nate, si Nate diavolo. Sempre e solo lui nei miei pensieri. Ma perché?! Mi riconcentrai su Simon.-


Simon: Ma perché stai con quei ragazzini là?

Grace: Loro sono i miei migliori amici!

Simon: Anche quel Nate?

Grace: Soprattutto Nate!

Simon: Ma ti ha fatto del male!

Grace: Ci siamo fatti del male a vicenda ma ora abbiamo chiarito

Simon: Non mi sta bene la cosa

Grace: Deve stare bene a me infatti


-In quel momento la sua espressione cambiò. S'incupì improvvisamente e gli scossi il braccio.-


Grace: Simon!

Simon: Che diavolo c'è?!

Grace: Non c'è bisogno di rispondere così. Calmati, io e lui siamo solo amici

Simon: Sicura?!

Grace: Si!

Simon: Mi stai nascondendo qualcosa?

Grace: Non lo farei mai


-Ok mi sentivo uno schifo dentro se solo pensavo a cosa gli nascondevo. Ma tra me e Nate non c'era niente perciò perché fargli del male e raccontargli del bacio?-


Simon: Io ti amo e non voglio perderti!

Grace: Anche io ti amo. Però vorrei passare del tempo anche con i miei amici. Ti prego, cerca di capire


-La campanella scolastica suonò e girandomi verso i ragazzi vidi Haylie, Beverly e William guardare me e Simon. Mi rivoltai da lui, mi stavo stancando di essere pedinata da quegli idioti.-


Grace: Ti prometto che troverò il tempo e il modo per venire a casa tua e scommetto che non ti deluderò


-Lui sorrise rilassando di nuovo il suo viso.-


Simon: Non vedo l'ora!


-Mi avvicinai e lo baciai. Un bel bacio profondo con la lingua mentre quei tre continuavano a fissarci. Io ero più forte, l'avrebbero smessa presto.-


 


 

Hei bellezze :)

Vi aspettavate un episodio oggi?!

Dovevo rimediare in qualche modo :)

Che mi dite di questo episodio?

Spero vi sia piaciuto. Confronto agli ultimi penso sia un po' più tranquillo no?

Vi do pace per qualche episodio :P

Comunque.. 4-5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO CHE POSTERO' GIOVEDI'

Ah un'altra cosa.. Avete twitter?! Io mi sono creata un account qualche giorno fa

Praticamente non mi fila nessuno ahahah :) Vi va di seguirmi? Ovviamente ricambio subitissimo.

Lì mi potete contattare per qualsiasi cosa ok? Se volete sapere qualcosa sui personaggi, sugli episodi o anche solo semplicemente mandarmi un messaggio. Se avrò degli avvisi speciali per gli episodi li posterò lì :)

Vi lascio il link:

https://twitter.com/Is_summer11

A presto, baci Sum <3 <3 <3


 

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Capitolo 29
*** Occhio per occhio ***


-Occhio per occhio..-



Nora.




-Insieme ad Ashley ci fiondammo alla macchina e provai a chiamare Dustin per strada.-


Nora: Niente, non risponde!

Ashley: Sarà in riunione


-Sospirai.-


Nora: Ci mancava solo che Cole facesse a botte. Lui è un bambino così tranquillo

Ashley: Magari non è poi così tranquillo come pensi

Nora: Per favore Ash, ci vivo 24 ore su 24. So com'è Colin. Tra l'altro tu non capisci niente di bambini


-Mi guardò e piombò il silenzio in macchina. Forse si era offesa ma comunque era la verità. Arrivammo, parcheggiai e riprovai a chiamare Dustin che finalmente rispose.-


Dustin: "Hei piccola"

Nora: "Dust, devi venire velocemente all'asilo. Puoi lasciare l'ufficio?"

Dustin: "Stavo giusto per andarmene. Arrivo subito"

Nora: "Ok allora ti aspetto dentro"


-Chiusi la chiamata e Ashley mi guardò.-


Ashley: Hai una reazione esagerata Nora. Sono bambini! Non si sono mica accoltellati

Nora: Non c'è da scherzare Ashley ok?

Ashley: Ok ok. Solo, rilassati!


-La guardai, entrammo dentro e andammo nel corridoio delle classi. Bussai nella classe di Cole e subito Harper mi aprì.-


Harper: Ciao Nora

Nora: Salve! Ma cosa è successo?


-Entrai e vidi Annabelle, mi avvicinai e l'abbracciai.-


Nora: Anche tu qui?

Annabelle: Già! Crick e Crock si sono messi nei guai


-Con lo sguardo indicò Colin e Matthias. Colin mi vide e si avvicinò.-


Colin: Non lo faccio più promesso!

Nora: Ma cosa è successo tesoro?


-Gli accarezzai il visino quando vedemmo Giselle e un'altra donna entrare in classe. Ashley si avvicinò a noi.-


Nora: Annabelle, lei è Ashley una mia amica. Ashley Annabelle

Annabelle: Piacere!

Ashley: Lo stesso per me. La famosa Annabelle, Nora sembra conoscere solo il tuo nome


-Si strinsero le mani e Annabelle rise. Ashley era sempre la solita, non si smentiva mai. Annabelle mi guardò-


Annabelle: Hai chiamato Dustin vero?

Nora: Sta arrivando!


-La vidi sorridere.-


Annabelle: Esagerata! In fondo non è successo niente

Nora: Dici che l'ho allarmato per niente?


-Lei annuì sorridendo.-


Nora: Ops


-Ridemmo e lei mi abbracciò.-


Ashley: Non ho fatto altro che dirglielo per tutta la strada. Non mi da retta

Nora: Si, vabbé!


-In quel momento Giselle guardò me ed Ashley.-


Giselle: Oh, l'asilo si sta riempendo sempre di più o è una mia impressione?


-Ovviamente Ashley partì in quarta comportandosi in modo infantile.-


Ashley: Senti un po' mummia, torna dentro il sarcofago, fai un favore al mo..


-La presi per le braccia allontanandola.-


Nora: Ash, per favore!

Ashley: Che c'è?

Nora: Finiscila!

Ashley: Ma dico l'hai sentita?

Nora: Si. Lascia perdere. Smettila di fare la bambina

Ashley: Ma che ti prende oggi?!


-Fummo interrotte da Harper.-


Harper: Ora che ci siete tutte possiamo parlare!

Giselle: Si può sapere cosa è successo? Non ci avrà fatte venire qui per niente? Siamo quasi tutte donne impegnate


-Altra frecciatina. La odiavo, davvero. Sentii la mano di Annabelle prendere la mia e stringerla. Lei mi aiutava molto.-


Harper: Allora andrò dritta al sodo. I vostri figli si sono picchiati

Giselle: Scommetto che i nostri figli si sono solo difesi!


-Indicò la sua amica a fianco a lei. Suo figlio Jackson poi parlò.-


Jackson: Si, ci sono saltati addosso questi due mostri..


-Colin e Matthias non ci videro più dalla rabbia.-


Colin e Matthias: NON E' VERO! BUGIARDI


-Annabelle li prese e li avvicinò a noi.-


Annabelle: Calmatevi un momento

Colin: Avete iniziato voi

Jackson: Non è vero

Matthias: Si invece! Tu hai fato arrabbiare Colin

Richard: Non è vero!!

Harper: Ora basta! Io non so chi abbia iniziato. So solo che vi siete picchiati tutti e quattro e non si fa, chiaro? Non voglio che succedano più cose di questo genere qui dentro. Ci siamo intesi tutti e cinque?


-I bambini annuirono e sussurrarono un si.-


Harper: Signore potete riportarveli a casa per oggi!


-Ok potevo dire addio al mio pomeriggio di studio, lo salutavo mentre si allontanava velocemente. Prendemmo i bambini e uscimmo dalla classe andando in corridoio.-


Annabelle: Allora? Cosa è successo?


-Colin e Matthias parlarono contemporaneamente e non si capì nulla.-


Colin: IO STAVO GUARDANDO I PESCI E..

Matthias: QUEI DUE CI STAVANO SCOCCIANDO E NOI..

Nora: Fermi, fermi, fermi. Così non capiamo niente! Sedetevi un momento e riordinate le idee!


-Si sedettero e in quel momento sentii prendermi le spalle. Era Dustin. Mi baciò sulla guancia, poi salutò Ashley e Annabelle.-


Dustin: Ma vedo che sono sani e salvi

Nora: Si, ma hanno fatto a botte con altri due bambini


-Colin guardò Dustin impaurito.-


Dustin: E' vero?

Colin: S-si papà, p-però se lo..

Dustin: E chi ha vinto?! Voi, vero?

Nora: DUSTIN!!!


-Gli diedi un colpo mentre i bambini scoppiarono a ridere.-


Dustin: Che ho fatto?

Nora: Non incoraggiarli!


-Ashley si avvicinò a Dustin.-


Ashley: Non comportarti in modo infantile Dustin! Per favore!!


-Si guardarono e scoppiarono a ridere. Io non li reggevo più. Ashley soprattutto. Mi stava facendo fare una figuraccia davanti ad Annabelle che guardai.-


Nora: Mi dispiace così tanto!

Annabelle: Non preoccuparti tesoro


-Ashley smise di ridere. Coincidenza?-


Annabelle: Allora bambini ci spiegate cosa è successo?

Colin: Io stavo facendo vedere i pesci a Matthias e gli stavo raccontando di Coco

Matthias: Si, è vero, poi Jackson e Richard ci sono passati vicini e ci hanno spinto

Colin: Si e hanno detto che i pesci sono stupidi. Noi gli abbiamo detto di no

Matthias: E hanno detto che erano inutili come le tartarughe. Io ho pensato a Texas. Texas non è inutile, vero mamma?


-Guardò Annabelle che ovviamente rispose..-


Annebelle: Certo che Texas è utile, anzi utilissima. Altrimenti papà non avrebbe alcun motivo di pulire e tagliare il prato


-Per poco io e lei non scoppiammo a ridere.-


Colin: E noi gli abbiamo detto di Texas e ha detto che era stupida come noi. Ma noi non siamo stupidi

Matthias: Si, glielo abbiamo detto e maestra Harper ci ha sentiti e ha detto a Jackson e Richard di lasciarci in pace perché noi siamo più piccoli

Colin: Si li ha sgridati e loro si sono arrabbiati con noi

Matthias: E ci hanno chiamati neonati! E noi non lo siamo. Abbiamo tre anni!

Colin: E mezzo

Matthias: Già, e mezzo

Dustin: Che affronto!


-Dustin scosse la testa trattenendo una risata.-


Colin: Si, ci siamo arrabbiati e gli siamo saltati addosso

Matthias: Gliele abbiamo date di santa ragione

Colin: La maestra ci ha visti e ci ha messi in punizione

Annabelle: E ha fatto bene. Non potete saltare addosso agli altri bambini

Matthias: Ma ci hanno chiamati neonati mamma

Nora: Non dovevate cascarci però. Con le mani non si risolve nulla

Colin: Si, però adesso non si permettono più di chiamarci neonati Nora

Matthias: Gia!


-Scoppiarono a ridere. Io alzai gli occhi al cielo e poi guardai Annabelle.-


Nora: Che facciamo adesso?


-Sorrise.-


Annabelle: Cosa faresti?

Nora: Un bel niente

Annabelle: Già!


-Prendemmo gli zainetti dei bambini e tornammo tutti alle macchine mentre quei due parlavano ancora della loro avventura, fieri delle loro gesta.-


Matthias: Si gli hai dato una testata e io l'ho morso!

Colin: SI E' VERO LO HAI MORSO


-Ridendo come due ubriachi ci superarono andando avanti mentre io e Annabelle scuotevamo la testa e Dustin ed Ashley ridevano.-



 

Grace.




-In classe era un noia mortale. Quella professoressa non la smetteva di parlare. Poggiai un secondo la testa sul banco e sicuramente mi addormentai perché mi risvegliai con le urla della professoressa e gli scossoni di Connie.-


Connie: Svegliati, svegliati

Grace: Che c'è?


-Alzai la testa frastornata.-


Prof: Bentornata fra noi signorina Manson, per svegliarla che ne dice di una bella interrogazione?! Forza, alla lavagna

Grace: Ma è un ingiustizia. Almeno non stavo disturbando

Prof: A scuola si viene per ascoltare, non per dormire

Grace: Peggio per voi che lavorate la mattina. Queste sono le conseguenze

Prof: ALL'INTERROGAZIONE!


-Sbuffai, mi alzai e vidi Tommy ridere. Bastardo. Si, purtroppo era in classe con me. Dopo essermela cavata con qualcosa che avevo letto il giorno precedente tornai al banco con una D+ per incoraggiarmi. Sapete che incoraggiamento. La campanella suonò e andai a rimettere i libri nell'armadietto. Quando sentii qualcuno schioccarmi un delicato bacio sulla guancia. No, non era Simon. Troppo delicato per essere lui.-


Nate: Hei Lol

Grace: Hei bad boy

Nate: Bad boy?!

Grace: Non giudicarmi, mi è venuta così


-Sorrise.-


Grace: Allora, hai pensato alla mia proposta?

Nate: Si

Grace: E?

Nate: E..

Grace: Dai cretino, non tenermi sulle spine


-Gli diedi una librata e scoppiammo a ridere. In quel momento arrivò Simon.-


Simon: Ciao tesoro!


-Si mise tra me e Nate e mi baciò. Gli diedi un bacio veloce e lo spostai un pochino.-


Grace: Ciao!

Simon: Come mai tutta questa fretta?

Grace: Stavo parlando con Nate. Potevi aspettare due minuti!

Simon: No


-Si voltò, si appoggiò all'armadietto e guardò Nate.-


Simon: Allora.. Di che parlavi con la MIA ragazza?

Grace: Simon non sono una cosa!


-Fece finta di non sentirmi. Nate lo guardò sicuro.-


Nate: Chiacchieravamo, tutto qua

Simon: Ah si? E di cosa?

Nate: Grace io vado a lezione! Comunque la risposta è si


-Sorrisi capendo a cosa si riferisse. Lo salutai con la mano e ci superò. Guardai Simon.-


Grace: Puoi smetterla per favore?

Simon: Di fare cosa?

Grace: Lo stronzo con chiunque mi parli

Simon: Cos'hai detto?


-Vidi i suoi occhi che non erano dolci come al solito. Anzi tutto il contrario e il suo respiro iniziò a farsi pesante. Mi prese il braccio stringendolo.-


Grace: Ahia! Simon mi stai facendo male! Puoi alleggerire la presa?

Simon: Non devi parlarmi così!

Grace: Ok ok! Scusa! Mi lasci per favore?


-Continuava a stringere mentre mi guardava con quegli occhi arrabbiati. Non sapevo che fare quando qualcuno mi strappò dalla sua presa e William si mise tra me e lui. Girai la testa, era Haylie.-


William: Prenditela con quelli della tua età, vigliacco

Simon: Ma che cazzo devo fare con te Anderson? Cosa vuoi? Mi sto stancando


-Non potevo sopportare che quei due si mettessero tra me e Simon, sapevo risolvere i miei problemi da sola. Scossi le spalle staccandomi di dosso Haylie.-


Grace: E lasciami!


-Mi schierai dalla parte di Simon.-


Grace: Ma che diavolo volete?

Haylie: Ti stava stingendo il braccio Grace, ti stava facendo male! Lo so

Grace: Tu non sai un bel niente

William: Grace ascolta..

Grace: Tu puoi stare zitto per favore? L'avvocato delle cause perse. Se ne avessi avuto bisogno mi sarei difesa da sola, non credete? Non aspettavo mica a voi! Io e Simon stavamo solo facendo un gioco. Vero?


-Mi avvicinai a lui che mi mise un braccio intorno alle spalle un po' incredulo.-


Simon: Certo!

Grace: Ora andatevene a lezione. Vorrei baciare il mio fidanzato. O volete una foto?

Haylie: Sei incredibile Grace! Stai sbagliando di grosso

Grace: Allora lasciami sbagliare!


-Haylie sospirò e insieme a William andarono alla lezione successiva.-



 

Nora.




-Tornammo a casa e Colin corse subito da Coco.-


Colin: Papà papà diamogli da mangiare!

Dustin: Sono sicuro che quel pesce scoppierà. Quante volte gli avete dato da mangiare?

Colin: Solo tre stamattina. Dai papà ha fame


-Dustin rise, prese Colin in braccio sollevandolo sopra acquario e diedero da mangiare al pesce. Dustin rimise Colin a terra e andò ad accendere la tv. Mentre io cucinavo qualcosa per pranzo e parlavo con Ashley.-


Ashley: A me è sembrata una persona normalissima. Comunque avrei bisogno di parlarti di una cosa..

Nora: Si lo è. Però non voglio che pensi che io sia una ragazzina. Insomma siamo amiche da poco..


-La vidi sbuffare e continuò.-


Ashley: Andiamo Nora, hai pur sempre ventidue anni. Non puoi dimostrarti pallosa solo perché vuoi fare la donna matura davanti agli occhi di quella Annabelle! Non è mica Gesù Cristo!

Nora: E' inutile parlare. Tu non capisci

Ashley: Io capisco benissimo e capisco che entrare in questo mondo..


-Guardò Dustin e Colin.-


Ashley: ..Ti stia cambiando troppo. Ti prendi ansie che non esistono e lo hai dimostrato anche oggi. Quindi rilassati, io me ne torno a casa tanto a quanto pare non hai tempo

Nora: Ash andiamo!

Ashley: Ciao!


-Prima di uscire baciò Colin e diede una pizza sul collo a Dustin che si girò ridendo.-


Dustin: Ciao strega! Dì a Bob che uno di questi giorni passo a trovarlo


-Ashley sbuffò e uscì dall'appartamento. Dustin mi guardò, si alzò, venne da me e mi strinse tra le sue braccia baciandomi poi sulla fronte. Colin intanto continuava picchiettare l'acquario.-


Nora: Mi chiedo che cosa le prenda!

Dustin: Io un'idea l'avrei


-Prese dal frigo la carne e la mise nella griglia mentre io affettavo l'insalata.-


Nora: Credi che sia gelosa?

Dustin: Un po' si. Magari con lei dovresti parlare meno di Annabelle. In un certo senso la veneri

Nora: Beh provo una grande stima per lei

Dustin: Ashley magari si sente tagliata fuori

Nora: Ma sa che è la mia migliore amica

Dustin: A volte è giusto ricordarlo


-Si voltò e alzò lo sguardo su Colin.-


Dustin: Cole e lascia stare quel pesce per un minuto!

Colin: Non posso. Si sente solo


-Dustin scosse la testa.-


Dustin: Quel pesce è peggio di un essere umano


-Sorrisi, ma pensavo ancora ad Ashley. Dustin aveva ragione?-



 

Haylie.




-Quel pomeriggio Beverly e Kiki vennero a casa. Eravamo in camera e parlavamo di Grace.-


Haylie: Le stava stringendo forte il braccio! L'ho visto io!

Beverly: Perché continua a difenderlo?

Haylie: Ma che ne so! Vorrà darmi una lezione!

Kiki: Ma scusa, non andava d'accordo con William?

Haylie: Si, infatti è cambiata completamente. Ci serve un qualcosa per tenerla occupata anche di pomeriggio, così avrà meno tempo da passare con Simon

Kiki: Magari qualcosa che la stanchi

Haylie: Sarebbe l'ideale. Tanto io non posso fare più niente, mi detesta a morte

Beverly: Ragazze io tra mezz'ora devo andare via

Kiki: Vengo con te allora

Haylie: Cosa devi fare?


-Beverly sbuffò.-


Beverly: Riunione straordinaria di cheerleading! Mi sta distruggendo, non ho più tempo per nulla


-In quel momento io e Kiki ci guardammo.-


Haylie: Bev puoi fare entrare Grace nella squadra?

Beverly: Mi piacerebbe, ma è praticamente impossibile

Kiki: E se invece di farla entrare nella squadra le facessi solo fare gli allenamenti? Potrebbe essere utile per l'anno prossimo

Beverly: Questo posso farlo. Però a Grace non sono mai piaciute queste cose

Haylie: Bisogna solo sfidarla e accetterà

Beverly: Glielo dirai tu?

Haylie: No, a me non ascolterebbe. So io chi ha una grandissima influenza su lei

Kiki: Chi?

Haylie: Nate!

Beverly: Questa è davvero un'ottima mossa amica! Io ora però devo andare

Kiki: Aspettami!


-Ci alzammo dai letti quando sentimmo salire le scale. In camera entrò Grace, ci guardò, prese due penne dalla scrivania e riuscì.-


Kiki: E' di una gentilezza enorme

Haylie: Vero?


-Scoppiamo a ridere.-


Beverly: Tu piuttosto che programmi hai stasera? Ti vedi con William?

Haylie: Magari! Devo studiare come una matta

Kiki: Senti un po' ma mi è giunta voce che l'altra sera avete fatto una bella ripassata di anatomia a casa sua


-Scoppiamo a ridere.-


Haylie: E' stato incredibile

Kiki: Sarai mancata tanto ai suoi gioiellini

Haylie: Quanto sei scema!!

Kiki: Stanotte finalmente anche io e Steven lo rifaremo

Beverly: Da quanto non lo fate scusa?

Kiki: Ieri mattina

Beverly: Idiota!


-Ridendo la spingemmo fuori dalla porta ed uscimmo anche noi scendendo le scale.-


Beverly e Kiki: Arrivederci signori Manson

Molly e Jeremy: Ciao ragazze!


-Anche Grace scese giù e Beverly e Kiki la salutarono ma lei non rispose. Bella maleducata.-


Haylie: Lasciatela perdere. Ci vediamo domani!


-Le salutai, uscirono e chiusi la porta tornando dentro. Andai in cucina e presi una banana dalla fruttiera. Grace era lì che mi guardava.-


Grace: Ti piace mangiare le banane vero? Qualsiasi tipo di banana!


-Stava alludendo a William? Mi stava odiando davvero tanto. Insieme ad ogni minima parola sputava l'odio nei miei confronti.-


Haylie: Grace ce l'hai ancora con noi per stamattina?!

Grace: No, ce l'ho con te! Conosci il detto occhio per occhio dente per dente?!


-La guardai e lei uscì dalla cucina. La seguii.-


Grace: Mamma papà sapete che Haylie va a letto con William? Si, fanno SESSO


-Mi misi le mani tra i capelli mentre mamma e papà ci guardavano scioccati senza dire una parola.-


Haylie: Grace..

Grace: Ti ho solo reso il favore


-Mamma fu la prima a riprendersi.-


Molly: Haylie.. Avevi detto che non lo avreste fatto subito

Jeremy: Erano questi i patti per la pillola

Haylie: Si, lo so! Lo so. Mi dispiace averli infranti davvero


-Sentivo le lacrime formasi nei miei occhi. Vederli così delusi da me mi distruggeva. Non urlavano, non si arrabbiavano, erano semplicemente delusi.-


Haylie: ..Ma.. ma è successo. E' successo e basta


Jeremy: Grace fila in camera a studiare!

Grace: Cosa?! Ma sul più bello?

Jeremy: VAI!

Molly: Domani faremo un bel discorso anche con te


-Sbuffò salendo le scale e appena sentimmo la porta chiudersi parlai.-


Haylie: Mi dispiace

Jeremy: Noi ci siamo fidati di te Haylie. Ci fidavamo

Haylie: Ma potete ancora fidarvi. Ho sbagliato, ma non mi pento di averlo fatto perché io lo amo davvero. Lui è diventato parte di me e della mia vita in questi sei mesi. Mi dispiace avervi mentito ed essermi presa gioco di voi, ma non rinnegherò l'amore che provo per William perché è tutto ciò che ho e senza lui non vado da nessuna parte


-Mi asciugai le lacrime che mi scesero sulla guancia. Mamma e papà si guardarono per qualche secondo poi mamma parlò.-


Molly: Forse avremmo dovuto aspettarcelo, è solo che..

Jeremy: Capiscici tesoro è uno shock per noi. Per me in particolare. Sei una delle mie bambine..

Haylie: Papà prima o poi sarebbe successo. Lo sapevate. Lasciatemi andare come avete fatto con Nora, io sono pronta

Molly: Nel profondo lo sappiamo..

Jeremy: Siamo noi che non siamo pronti a lasciarti andare

Haylie: Oh papà!


-Mi avvicinai e li abbracciai. Loro mi strinsero.-


Haylie: A settembre inizio il college..

Molly: Stai crescendo così in fretta anche tu

Jeremy: Guarda, fai piangere tutti quanti!


-Tutti ci asciugammo le lacrime. Mi sentivo molto più leggera.-


Haylie: Mamma, Grace..

Molly: Domani le parleremo. Verrà anche Nora. Abbiamo bisogno di tutto l'aiuto possibile. Ignoranza e testardaggine non la porteranno sulla buona strada

Haylie: Lei non sa un bel niente e crede di essere una grande esperta

Jeremy: Sta diventando un bel problema!

Haylie: Noi la teniamo lontana da Simon il più possibile a scuola

Molly: Adesso ce l'ha con te tesoro e mi dispiace ma tu hai fatto la cosa giusta e quando Grace metterà la testa a posto lo capirà e penso che te ne sarà grata a vita

Haylie: Mi basta solo che stia bene


-Sospirai, diedi un bacio a entrambi e salii al piano superiore. Per fortuna Grace non sapeva nulla delle canne che mi ero fumata nei giorni in cui ero a pezzi per William altrimenti sarei stata in guai ben più grossi. Senza pensarci due volte entrai in camera di Nora, Grace non si accorse di niente, era sdraiata sul letto con le cuffiette nelle orecchie e gliele tolsi. Sollevò la testa dal cuscino.-


Grace: HEI MA CHE FAI?

Haylie: Come facevi a saperlo?

Grace: Vi ho sentite prima, quando sono uscita da camera tua

Haylie: Perché lo hai detto a mamma e papà?

Grace: Tu perché lo hai fatto? Occhio per occhio Haylie!

Haylie: Pensi davvero che comportandoti così risolvi qualcosa?

Grace: No, penso solo a vendicarmi

Haylie: Sai che c'è Grace? Continua, prenditela con me. Potrai trattarmi di merda quanto vuoi, fai la spia a mamma e papà ogni giorno, tratta male i miei amici e Will e puniscimi. Puniscimi per quello che ho fatto. Ho pensato solo al tuo bene in quel momento. Noi non ci siamo scelte, siamo capitate, siamo sorelle mettiti l'anima in pace. Non voglio credere che nella tua mente tu veda Simon solo rose e fiori. Ho visto oggi che ti ha stretto il braccio e ho visto come gli chiedevi di mollarti, ho visto tutto

Grace: Fatti gli affari tuoi! So cavarmela da sola

Haylie: Ne dubito

Grace: Puoi dirmi quello che vuoi ma non m'incanti con le tue parole

Haylie: Lo so. Infatti non voglio incantarti, voglio solo avvisarti. Puoi anche distruggermi la vita ma io non ti abbandono, ok? Io non mi arrendo con te


-Mi voltai e andai in camera mia, dove presi il telefono e chiamai a Nate. Si anche io avevo il numero di Nate.-


Nate: "Pronto?"

Haylie: "Ciao Nate sono Haylie, Haylie Manson. Ti disturbo?"

Nate: "No figurati. Dimmi pure"

Haylie: "Si tratta di Grace, abbiamo bisogno del tuo aiuto"



 

Dustin.




-Quella sera lasciai Nora studiare tranquilla, presi Colin e andammo a farci un giro. Dopo essere stati al parco, decisi di fare un salto da Bob. Entrammo e in quel momento sia Bob che Ashley uscirono dal magazzino.-


Ashley: Si ma ora non camminarmi troppo vicino, mi dai fastidio

Bob: Fai una cosa utile vai ad accendere la centralina che tra poco apriamo


-Come alzarono lo sguardo ci videro.-


Ashley e Bob: Ciao!

Colin: CIAO BOBBBBB!


-Corse verso Bob e gli saltò addosso. Lui lo prese in braccio.-


Bob: Ciao peste!


-Ashley si avvicinò e baciò Colin.-


Ashley: Quanto tempo senza vedervi


-Bob ci guardò facendo sedere Colin sul bancone e dandogli un succo di frutta.-


Dustin: E' uscita da casa nostra più o meno cinque ore fa

Bob: E' una persecuzione!

Ashley: Stai zitto!!

Bob: La centralinaa! Muoviti

Ashley: Vado, vado!


-Intanto Bob mi diede una birra.-


Bob: Allora, come vanno le cose?

Dustin: Bene, decisamente bene

Colin: Abbiamo un pescee!

Bob: Ah si? Come lo hai chiamato?

Colin: Coco!

Dustin: Un giorno di questi vieni a cena a casa, così te lo presentiamo

Colin: SIIIIIIIIIIIIII

Bob: Accetto l'invito. Potrei venire anche domani, così porto tutte le bibite a Nora e in più il locale è chiuso

Dustin: Oh giusto, la festa

Bob: Da cosa ti vesti Cole?

Colin: Da astronauta

Bob: Cool


-Ashley tornò.-


Dustin: Ci vieni domani a cena a casa nostra?

Ashley: Vengo solo per la cena gratis e per strapazzare Colin!


-Si avvicinò e lo accarezzò.-


Dustin: Non avevo dubbi!


-Mi alzai e presi Colin in braccio.-


Dustin: Allora siate puntuali. Ci vediamo domani alle 19:00

Ashley: Cosa?! C'è anche Bob?

Bob: Ha invitato prima me per la cronaca!

Ashley: Dio! D'accordo alle 19:00 da voi


-Mentre uscivo con Colin ancora in braccio riflettevo. Ashley non avrebbe mai e dico mai accettato un invito sapendo di Bob. I conti non mi tornavano, c'era qualcosa sotto.-

 

Ciao meraviglieee :)

Come state?

Cosa mi dite di questo episodio e del comportamento di Nora?

Haylie non si da per vinta invece...

Grace proprio... lascio a voi i commenti!

Me ne fate arrivare tanti? Sto ri notando un bel calo eppure io ci sto mettendo l'anima per caricare velocemente e più di una volta alla settimana.

Ho dovuto mollare anche l'altra mia storia perché mi volevo concentrare su questa dato che vi ho finalmente trovato attive ma vedo che vi state spegnendo. Infatti ero molto indecisa. Non sapevo se pubblicare o no dato che non ho raggiunto le quattro recensioni e questo mi dispiace molto.

Che vi succede?

Alla fine ho deciso di pubblicare per le persone che mi hanno recensito l'altro episodio, penso se lo meritino. Dimostratemi che mi sbaglio, che ci siete e che vi piace la storia dai!

Altre 4-5 RECENSIONI PER IL PROSSIMO EPISODIO

Che arriverà.. non so, dipende da voi se presto o tardi.

Io vi lascio con i nostri bellissimi “Hayliam” e il mio twitter:
https://twitter.com/Is_summer11
 



Baci Sum <3 <3 <3


 

 

 

 


 

 

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Capitolo 30
*** Il piano ***


-Il piano-



 

Dustin.




-Dopo essere passati da Bob portai Colin a mangiare la pizza. Volevo che Nora avesse tutto il tempo per studiare. Ormai le mancava davvero poco per la laurea. Ero stato così fortunato ad incontrarla, finalmente la mia vita aveva preso una bella piega. Colin interruppe i miei pensieri.-

Colin: Papà domani devo andare all'asilo?
Dustin: Penso proprio di si campione. Io vado a lavoro, Nora deve studiare e tu devi andare all'asilo
Colin: Ma io non voglio andare. Posso venire a lavoro con te?
Dustin: Perché non ci vuoi andare?

-Lo vidi fare spallucce.-

Colin: Non mi va e basta

-Lo guardai mentre mangiava un altro pezzo di pizza, stava prendendo la stessa brutta abitudine di Nora, lasciare i bordi.-

Dustin: Sai campione, a volte neanche io vorrei andare a lavoro, perché ci sono delle persone che non mi stanno simpatiche
Colin: Davvero?
Dustin: Però ci vado lo stesso
Colin: E come fai a sopportarli?
Dustin: Non accetto le loro provocazioni e tu devi fare la stessa cosa con quel Jackson. Lascialo perdere, lui l'anno prossimo non ci sarà più all'asilo
Colin: Lo devo ignorare papà?
Dustin: Esattamente!

-Lo vidi sospirare.-

Colin: Ci provo
Dustin: Ti voglio così campione!

-Gli accarezzai i capelli, aspettai che finisse la sua mini bibita, ci avvicinammo a pagare e ritirare la pizza che avevo ordinato da portare a Nora. Andammo alla macchina e mentre sistemavo Colin sul seggiolino..-

Colin: Nora sarà felice vero papà?
Dustin: Speriamo di si. Le facciamo una bella sorpresa..

-Anche io entrai in macchina e partii.-

Dustin: Questo studio la fa impazzire
Colin: E' vero!

-Ridemmo e dopo cinque minuti mi fermai dal fioraio per prenderle qualche fiore. Tornammo a casa e subito Colin corse in cucina saltando addosso a Nora che lo prese in braccio e lo baciò.-

Nora: Paperotto!
Colin: Ci sei mancata Nora

-Lui si strinse a lei che lo ribaciò.-

Nora: Anche voi amore
Colin: Ti abbiamo pensata tanto
Nora: Ooh!

-Lo accarezzò poi lo mise a terra e mi avvicinai mentre Colin scappava per andare a controllare il pesce. Lei mi sorrise guardando le rose che avevo in mano.-

Dustin: Non ho potuto resistere. Mi ricordano la tua bellezza
Nora: Amore, sono bellissime

-Si avvicinò di più a me incrociando le braccia sul mio collo. Mi baciò.-

Nora: Mi chiedo cos'ho fatto di buono per meritarmi due angeli come voi
Dustin: Ti amo
Nora: Anche io ti amo

-La guardai sorridendo dopo averle dato un altro bacio.-

Dustin: Spegni i fornelli! Abbiamo un'altra sorpresa per te

-Tirai fuori dalla busta il cartone della pizza.-

Dustin: Noi abbiamo mangiato in pizzeria. Volevo lasciarti studiare ancora un po'

-Subito spense i fornelli.-

Nora: Ooh muoio di fame, sei il mio salvatore!

-Poggiai il cartone della pizza sul tavolo e ci sedemmo mentre Nora lo apriva.-

Dustin: Pomodoro e mozzarella di bufala come piace a te
Nora: Ma quanto sei bravo! Voi ne volete?
Dustin: No no, abbiamo finito di mangiare poco fa

-Sorrise e iniziò a mangiare la pizza.-

Nora: Cos'avete fatto oggi?
Dustin: Siamo andati al parco, abbiamo preso un gelato..
Nora: A Febbraio?!
Dustin: Era un semifreddo non preoccuparti. Comunque poi siamo andati da Bob. Ah, li ho invitati a cena da noi domani, a lui ed Ashley

-Lei sgranò gli occhi e per poco non si strozzò con la pizza. Bevvette un sorso d'acqua.-

Nora: No tesoro!
Dustin: Perché? Cos'hai combinato?!
Nora: Io ho invitato Rupert e Annabelle per domani a cena. Quando tu e Colin siete rientrati avevo appena chiuso la chiamata
Dustin: Disdici
Nora: Non posso disdire, sarebbe da maleducati
Dustin: E allora?

-Sospirammo.-

Nora: Allora penso che la cena di domani sarà movimentata

-In quel momento il mio cellulare suonò e risposi.-



 

Nora.




-Continuai a mangiare la pizza mentre Dustin rispondeva al telefono. Appena chiuse la chiamata mi guardò.-

Dustin: Problema risolto! Bob domani deve aprire il locale. Verranno giovedì notte
Nora: Oh perfetto! Ma Ashley e Bob che stanno nella stessa stanza?!
Dustin: Già anche a me sembra strano. Mah!

-Mi accarezzò il viso.-

Dustin: Buona la pizza?
Nora: Deliziosa. Grazie ancora
Dustin: Non c'è di che!
Nora: Dopo domani sera ho l'esame
Dustin: A che ora?
Nora: Alle 17:00
Dustin: Io e Cole faremo il tifo per te

-Sorridemmo. Dopo aver finito la pizza ci rilassammo tutti e tre sul divano guardando il dvd della carica dei 101. Volevo che Colin crescesse con dei buoni cartoni animati.-



 

Grace.




-Quel martedì mattina uscii tre ore prima da scuola e decisi di andare da Starbucks. Avevo visto per tutta la mattina gente idiota, volevo staccare un po'. Entrai.-

Stefanie: Grace hei!
Grace: Ciao Stefanie!
Stefanie: Cosa ci fai qui a quest'ora? E soprattutto senza Nate?
Grace: Sono uscita tre ore prima oggi. Nate è ancora imprigionato a scuola!

-Ridemmo e notai che la ragazzina a fianco a me si girò per guardarmi. Feci finta di niente.-

Grace: Dovevi sentire come si lamentava
Stefanie: Non ha tutti i torti! Senti un po'.. Ti preparo il solito?
Grace: Si, si!
Stefanie: Finisco di servire questa ragazza e sono da te
Grace: Grazie, io vado a sedermi al tavolo

-Superandola vidi bene quella ragazzina. Aveva più o meno la mia età. Guardai com'era vestita e alzai il sopracciglio destro. Chi diavolo è l'idiota che indossa un vestitino a fiori per entrare da Starbucks e girare per Eastvale?! Dai è contro natura! Portava degli orecchini più grandi delle sue orecchie e aveva una coda alta che finiva in un boccolo. Ok, oggettivamente era una bella ragazza, ma non era di qui. Si vedeva lontano un miglio, era un pesce fuor d'acqua. Mi sedetti al tavolo e quella ragazzina si sedette nel tavolo a fianco al mio. Stefanie mi portò l'ordinazione e iniziai a mangiare, quando una vocina m'interruppe. Poggiai il mio brownie.-

??: Ciao, scusa se ti disturbo ma prima ho sentito la conversazione che hai avuto con la cassiera
Grace: Si chiama Stefanie!
??: Oh, bene, con Stefanie. So di sembrare indiscreta, ma posso farti una domanda?
Grace: Spara!

-Lei mi guardò un po' incredula ma poi continuò. Si, avevamo modi completamente diversi di fare e parlare.-

??: Tu sei Grace? Grace Manson?

-La guardai aggrottando la fronte.-

Grace: Si, sono io. E tu chi saresti? Come fai a conoscermi?

-Si avvicinò e mi tese la mano.-

Laila: Io mi chiamo Laila. S-sono la fidanzata di Nate, Nate Pierce! Mi parla spesso di te
Grace: Tu sei Laila?!

-Le strinsi la mano.-

Laila: Ti prego, fa qualcosa, dì qualcosa!
Grace: E' solo che non t'immaginavo così. Insomma non immaginavo Nate con una ragazza come te
Laila: E' vero. E' proprio questa diversità che ci lega. Tu dal vivo sei ancora più graziosa
Grace: Graziosa?! Di grazioso non ho proprio niente

-Lei rise.-

Laila: Nate mi aveva detto che eri molto bella, ma non pensavo fossi così
Grace: Lo stesso vale per te
Laila: Scusa io ora dovrei proprio andare. La madre di Nate mi aspetta
Grace: Oh saluta Lisa da parte mia
Laila: D'accordo! E' stato un piacere conoscerti

-Sorrisi.-

Grace: Ciao, alla prossima!

-Sorrise, si voltò e uscì dal locale. Non potevo crederci. Quella era Laila? Avrei preso in giro Nate per una vita, poco ma sicuro.-



 

Nate.




-Quella lezione non aveva più fine, meno male che messaggiavo con Grace. Perché non rispondeva più? Il tempo riprese a scorrere molto lentamente, mi stavo per addormentare quando sentii la mia tasca vibrare. Presi il telefono. Grace e la sua benedetta risposta, finalmente.-

Grace: "Indovina chi ho incontrato da Starbucks!?"
Nate: "Maledetta! Sei andata senza di me?"
Grace: "Dai rispondi alla mia domanda!!"
Nate: "Non lo so. Chi hai incontrato?"
Grace: "Ha un vestitino a fiori, orecchini enormi, capelli e occhi castani e qualcuno le ha spifferato chi fossi"
Nate: "Laila?! Cosa faceva da Starbucks?"
Grace: "Cosa vuoi che ne sappia? Comunque non avete NIENTE e dico NIENTE in comune"
Nate: "E' sexy, questo mi basta"
Grace: "Il solito idiota. Ma domani usciamo allora?"
Nate: "Rampe?"
Grace: "Pensa a Laila! Andiamo non è tipa da rampe"
Nate: "Hai detto come ai vecchi tempi e così sarà"
Grace: "Va bene, te la vedi tu con Laila allora"
Nate: "Non preoccuparti"

-La campanella suonò e tutti uscimmo dalla classe quando vidi Elisabeth passare.-

Elisabeth: Nate, ciao!

-Mi toccò il braccio.-

Nate: Ciao
Elisabeth: Come va?
Nate: Bene
Elisabeth: Ti ho visto domenica al parco con la tua fidanzata, è bellissima
Nate: Si, lo è
Elisabeth: Altro che Grace!

-Stavo per risponderle male ma in quel momento mi venne un colpo di genio.-

Nate: Senti un po' Elisabeth.. Non è che mi faresti un favore?
Elisabeth: Dimmi, sono tutta orecchi!
 


 

Haylie.




-Quella settimana non era iniziata nel migliore dei modi ma quando stavo con William mi dimenticavo di tutto il mondo. Quel martedì sera andai a casa sua dato che i genitori erano a lavoro e dopo aver fatto l'amore ci trovammo sdraiati a letto ad accarezzarci.-

Haylie: Alla faccia dello studio
William: Ci siamo presi una piccola pausa
Haylie: Proprio piccola non direi. Abbiamo chiuso i libri quasi due ore fa. La prossima volta invito anche Beverly, almeno non cadremmo in tentazione
William: Amen!
Haylie: Stupido!

-Gli diedi un colpo e mi appoggiai alla sua spalla. Lui mi strinse a sé baciandomi sulla testa.-

William: Sai, mi fa un certo effetto sapere che i tuoi sanno che lo facciamo
Haylie: Si, lo so. Anche a me, però..
William: Che strano il comportamento di Grace
Haylie: Già

-In quel momento il mio cellulare vibrò. Aprii il messaggio, era Nate.-

Nate: "Ho un piano perfetto che coinvolge anche Elisabeth. Ci vediamo domani a scuola"
Haylie: "Ok a domani!"
William: Speriamo funzioni
Haylie: Mi fido di Nate

-Quella sera tornai a casa per cena. Tutti ci sedemmo a tavola.-

Grace: Ma non dovevate farmi un discorsetto stasera?
Jeremy: Nora purtroppo non è potuta venire. Domani pomeriggio ha un esame perciò non vogliamo disturbarla
Molly: Per oggi te la sei scampata signorina
Grace: Come sempre del resto. Domani posso andare allo skate park con i ragazzi?
Jeremy: Definisci "ragazzi"

-Grace sbuffò.-

Grace: Connie, Kyle, Jason, Nate e la sua fidanzata Laila
Molly: Mmh.. Non saprei

-Io guardavo tutta la scena.-

Haylie: Dai fatela uscire. Insomma è con Nate

-Grace mi guardò sorpresa.-

Haylie: Passeranno a prenderla
Jeremy: D'accordo, ma noi li vogliamo vedere
Grace: Certo! Li vedrete
Molly: Allora va bene

-Grace sorrise soddisfatta, io confidavo in Nate. La mattina seguente eravamo a scuola e Nate mi bloccò.-

Nate: Haylie!
Haylie: Nate eccoti, ti stavo aspettando. Sei sicuro che funzioni?
Nate: Conosco i miei polli fidati. Ho parlato con Elisabeth che è la persona che Grace odia di più in questo mondo..
Haylie: E qui ti sbagli. Io sono al primo posto, non è così facile spodestarmi

-Ridemmo e lui continuò.-

Nate: Abboccherà. E' troppo naturale come cosa
Haylie: Speriamo. Mi fido di te
Nate: Fidati, fidati. Ti mando un messaggio poi
Haylie: Va bene. Aspetto!

-In quel momento vedemmo Grace e Simon passare mano nella mano poi lui la mise schiena all'armadietto per baciarla. Lei lo assecondò. Io e Nate ci guardammo.-

Nate: Muoviamoci a fare questa cosa!
Haylie: Si, vai a cercare Elisabeth

-Nate annuì e mi superò. Speravo solo che funzionasse.-



 

Grace.




-Durante la pausa, Simon continuava a baciarmi facendomi entrare nel bagno dei disabili. Entravamo lì perché nessuno ci avrebbe disturbato. Si, lo so è una cosa orribile. Mentre lui esplorava l'interno della mia bocca con la lingua sentii le sue mani sotto la maglietta. Salirono e salirono fino ad arrivare al mio seno. M'irrigidii ma lui sembrava non accorgersene e continuava a baciarmi e toccarmi. Dopo qualche secondo si staccò e mi guardò.-

Simon: Sei fantastica

-Mi accarezzò il viso.-

Simon: Ti ho fatto male?

Grace: N-no, male no.. Però..
Simon: Devi fidarti di me tesoro e tutto andrà liscio. Piuttosto, quando mi presenti la tua amichetta?

-Abbassò lo sguardo sorridendo e indicando la mia intimità.-

Grace: Simon è che non è così facile per me.. Io
Simon: E CHE CAZZO PERO' GRACE!

-Improvvisamente sbatté i pugni sul muro mentre io mi spostavo. Era incazzato nero.-

Grace: Non c'è motivo di arrabbiarsi!
Simon: NON C'E' MOTIVO? MA PORCA PUTTANA IN OGNI RELAZIONE NORMALE SI SCOPA! PERCHE' TU TROVI MILLE SCUSE? LO SAPEVO CAZZO, LO SAPEVO!
Grace: Sapevi cosa?!

-Lo vidi sospirare e calmarsi.-

Simon: Non dovevo neanche prendere in considerazione l'idea di mettermi con te..

-Mi sentii uno schifo. Volevo piangere ma non potevo, non dovevo davanti a lui.-

Simon: .. Sei una ragazzina e io volevo una storia seria in tutti i sensi. Pensavo che fossi più matura, che capissi di più ma mi sbagliavo. Sei come tutte quelle bambine
Grace: Non è vero! Lo sai che non è vero
Simon: Dimostramelo allora! In una coppia certe cose si fanno, non ci si bacia e basta. Per te sono andato contro tutti i miei amici, ho dovuto subire le loro prese per il culo e continuavo a dire che tu eri diversa. Ti difendevo, ma non so più se sia il caso, probabilmente mi sbagliavo
Grace: No, non ti sbagli. E' solo che ho un po' di paura a essere sincera!
Simon: Vedi?! Non è normale

-Mi stava completamente distruggendo e iniziavo a sentirmi una nullità. Non riuscii a trattenere una lacrima che scivolò giù per il mio viso. Subito l'asciugai.-

Simon: Adesso perché cazzo piangi? Lo vedi?! No Grace, così non va per niente bene

-Entrambi rimanemmo in silenzio per qualche minuto, poi mentre Simon riprendeva a parlare, vedemmo uscire dal bagno Michael, un ragazzo con la sindrome di Down. Era uno o due anni più grande di me. Tutti a scuola lo conoscevano almeno di nome. Lui ci guardò non capendo cosa ci facessimo lì. Come dargli torto?-

Simon: MALATO MA CHE CAZZO HAI DA GUARDARE?
Grace: SIMON MA QUANTO CAZZO SEI STRONZO?!

-Mentre Michael usciva dal bagno abbassando lo sguardo, io spinsi Simon allontanandolo da me, ma lui arrabbiato mi prese il braccio.-

Simon: Stavamo parlando! Dove credi di andare?
Grace: Dove mi pare e non rompermi i coglioni!

-Mollai velocemente la presa e corsi a cercare Michael. Lo trovai al suo armadietto.-

Grace: Michael hei!
Michael: Chi sei?
Grace: Mi chiamo Grace Manson
Michael: Non ti conosco
Grace: Lo so. Ma io conosco te
Michael: Non posso parlare con gli estranei
Grace: Ma mi vedi tutti i giorni a scuola
Michael: Non ti conosco
Grace: Lo so! Però mi sono appena presentata
Michael: Non mi parlare
Grace: Ti prego ascoltami. Voglio solo chiederti scusa per come si è comportato quello stronzo del mio fidanzato

-Lui mi guardò attentamente.-

Michael: Non si dicono le parolacce

-Sospirai era difficile fare conversazione con lui.-

Grace: Hai ragione! Voglio chiederti scusa per quello che ti ha detto Simon. Vedi lui era arrabbiato con me ma non pensa ciò che ti ha detto
Michael: Non mi sono lavato le mani
Grace: Cosa?
Michael: Non mi sono lavato le mani
Grace: Lui ti ha urlato delle brutte cose e tu pensi alle mani?!
Michael: Si, non me le ha fatte lavare. Io volevo lavarle con il sapone
Grace: Puoi andare a lavarle ora

-Guardò il suo enorme orologio da polso.-

Michael: No
Grace: Perché?
Michael: Non faccio in tempo

-Guardai l'orario sul mio cellulare.-

Grace: Certo che fai in tempo. Mancano cinque minuti al suono della campanella
Michael: No, non faccio in tempo
Grace: Io ti dico di si
Michael: No
Grace: Stai perdendo tempo

-Lui mi guardò.-

Michael: Voi non mi avete fatto lavare le mani

-Gesù! Non potevo vincere quella battaglia a parole. Era così testardo.-

Grace: Lo so, ci dispiace! Ma fai ancora in tempo
Michael: Io cammino piano
Grace: Se rimani qui a parlare non fai in tempo
Michael: Non faccio in tempo!

-Mi ero stancata. Lo presi per il braccio e iniziai a correre lentamente verso il bagno. All'inizio lui parve in difficoltà ma dopo qualche metro capì il meccanismo della corsa. Arrivammo in bagno e lo piazzai davanti al lavandino.-

Grace: Ecco, ora puoi lavarti le mani con il sapone

-Lui riprese fiato era stanco morto. Forse avevo esagerato? Iniziavo a preoccuparmi.-

Grace: Michael, stai bene?!

-Lui mi guardò e il suo viso si illuminò con un suo enorme sorriso. Sorrisi anche io.-

Michael: E' divertente

-Aprì l'acqua e si lavò le mani.-

Grace: Non avevi mai corso?

-Lui scosse la testa.-

Michael: Mi sto lavando le mani
Grace: Visto? Abbiamo fatto in tempo

-Lui si asciugò le mani e camminando tornammo all'armadietto mentre molti imbecilli ci guardavano a bocca aperta.-

Grace: Che avete da guardare tutti? Fatevi gli affari vostri
Michael: Lasciali perdere
Grace: Ma non ti da fastidio che tutti ti guardino?
Michael: Io sono bello e simpatico ecco perché mi guardano

-Risi.-

Grace: Hai proprio ragione. La loro è tutta invidia

-Anche lui rise e tornammo al suo armadietto.-

Michael: Sei simpatica Grace e mi sono divertito con te
Grace: Oh, grazie. Anche io
Michael: Ora vado in classe perch..
Grace: Perché altrimenti farai tardi!
Michael: Brava! Ciao Grace
Grace: Ciao Michael, ci vediamo presto

-Sorrise e andò in classe. Era un tipo bizzarro, ma era simpatico. Ripresi a pensare a Simon, se non combattevo con le mie paure mi avrebbe lasciata e non volevo. Andai al mio armadietto e chi mi prese il braccio?!-

Elisabeth: Manson!

-Alzai gli occhi al cielo.-

Grace: Che diavolo vuoi?

-Perché Elisabeth Hunter, futura reginetta del ballo e mia acerrima nemica voleva parlare con me? Io purtroppo avevo altri problemi da risolvere, ci mancavano solo le sue provocazioni.-

Elisabeth: Hai sentito? La squadra di cheerleaders ha deciso di prendere una ragazza del primo anno per poterla allenare. Dio mi allenerò con loro. Certo, non potrò gareggiare per quest’anno però l’anno prossimo si. Ho l’accesso diretto alla squadra
Grace: Ti hanno già presa?
Elisabeth: No! Però ho il novanta percento delle possibilità
Grace: E perché vieni a dirlo a me? Sai che non m’interessa minimamente?
Elisabeth: Volevo solo farti sapere che ti ho fatto un favore

-Aggrottai la fronte.-

Grace: Quale favore?
Elisabeth: Ho detto a Beverly, il capitano, di depennarti direttamente dalla lista, perché non sei proprio portata. Sarebbe come dare a un gorilla un tutù e farlo ballare. E poi a te nemmeno piace, almeno ho qualche possibilità in più io
Grace: Cos’hai fatto tu?! Senti un po’ oca giuliva, io posso fare tutto e dico TUTTO! Non sei nessuno per dirmi in cosa sono portata o no. Mi selezionano per il cheerleading? Bene, lo farò e preparati a venir scartata. Sei pregata d’ora in poi di farti gli affaracci tuoi

-La superai e andai a lezione con quest’altro pensiero. Dovevo assolutamente parlare con Nate.-
 
 

SCUSATEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE
 CHIEDO PERDONO, CHIEDO PERDONO!
Avrei dovuto pubblicare molti giorni fa, lo so ma purtroppo ho avuto dei problemi. Il mio pc era pieno di virus e non mi faceva fare più nulla. Scrivere l’episodio sul cellulare sarebbe stato da sparo dato che sono più o meno tremila parole
Mi perdonate? :(
Sappiate che ho AMATO le vostre recensioni, siete fantastiche!
Sono riuscita a riformattare il pc quindi se mi lasciate le recensioni avrete il prossimo episodio a brevissimo

4-5 RECENSIONI PER AVERE L’EPISODIO PRIMA DI DOMENICA?
Che mi dite di quest’ultimo? Abbiamo una new entry, Michael :)
Lascio a voi tutti i commenti
E io mi dileguo lasciandovi con i tenerissimi Nora e Colin. Amori miei <3
Che poi tra l’altro ho una notizionaa che vorrei dirvi ma purtroppo non posso ancora. Appena sarà il momento giusto ve lo dirò. Promesso.
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 31
*** L'ultima mossa ***


-L'ultima mossa-



 

Grace.




-Dopo aver ascoltato quell'interminabile lezione sulla grammatica inglese, finalmente all'ora di pranzo ebbi il tempo per parlare con Nate. Eravamo seduti sulle scale della mensa mentre ci spazzolavamo il nostro pranzo. Gli raccontai di cosa fece Elisabeth e lui mi guardò.-

Nate: Sei stata furba a spaventarla
Grace: Ma io non voglio solo spaventarla

-Mi guardò corrugando la fronte.-

Grace: Vedi.. io forse sto prendendo in considerazione l'idea
Nate: Cosa? Ma sei seria?
Grace: Si, mai stata così seria in tutta la mia vita

-Lui mi fissò e dopo qualche secondo scoppiò a ridermi in faccia.-



 

Nate.




Nate: Questa è troppo bella. Hai sempre odiato queste cose.. Tu cheerleader!!

-Continuai a ridere rumorosamente mentre lei mi guardava diventando sempre più rossa.-

Grace: Che cavolo ti ridi?! Posso farlo benissimo!
Nate: Non lo metto in dubbio ma..

-La mia risata la stava infastidendo e non poco. Direi che ero riuscito nel mio intento: Farla incazzare.-

Grace: Ma niente! Smettila di ridere, entrerò nella squadra delle cheerleaders e vi farò vedere, a tutti quanti!

-Si alzò dal gradino e mi lasciò lì mentre io le urlavo un..-

Nate: Dai Grace! Non te la prendere!

-Ero fiero di me stesso. Il pesce aveva abboccato.-



 

Haylie.




-Io e William vedemmo Grace lasciare la mensa alla velocità della luce e ci avvicinammo da Nate.-

Haylie: Allora?!
Nate: Ha abboccato, conoscendola credo stia andando ad iscriversi
William: E' troppo facile così

-Ridemmo.-

William: Comunque ho visto come si muove, ha delle buone possibilità per diventare una brava cheerleader
Nate: Tu l'hai vista muoversi ma io ho visto le acrobazie pazzesche che fa con lo skate! Adesso è da un po' che non sale sulle rampe ma questo pomeriggio ci torniamo
Haylie: Giusto! Bisogna prendere anche in considerazione che sembra fatta di gomma, insomma ha una resistenza agli urti incredibile. Io credo che il cheerleading sia lo sport adatto a lei e alla sua crescita. Adesso la stiamo praticamente costringendo ma secondo me imparerà ad amare quello sport
Nate: Già, lo credo anche io!

-Sentii il cellulare vibrare, lo presi e aprii il messaggio.-

Haylie: Ha funzionato alla grande! Beverly mi ha inviato la foto dell'iscrizione di Grace! E' fatta. Adesso le stanno facendo fare il provino
William: Che ovviamente passerà
Nate: Già! Siamo stati incredibilmente bravi
Haylie: E la cosa più eclatante è che Grace non si è accorta di nulla

-Ridemmo e appena suonò la campanella tornammo tutti a lezione per poter finire quella giornata scolastica.-



 

Nora.




-Quella mattina e quel pomeriggio volarono e per fortuna anche l'ora dell'esame orale. Alla fine il professore mi guardò.-

Prof: Eccellente, signorina. Davvero eccellente! Credo che il suo libretto possa tranquillamente ospitare l'ennesima A+
Nora: Oh grazie mille
Prof: Voto pienamente meritato. Ma vedo che le manca solo un ultimo esame per la laurea
Nora: Già, non me lo ricordi o l'ansia mi mangerà viva

-Lui rise.-

Prof: Sono certo che non avrà alcun problema signorina Manson, né con la laurea e né a trovare lavoro
Nora: Lo spero!

-Ci alzammo e ci stringemmo la mano.-

Prof: E' stato un vero piacere
Nora: Lo stesso per me!

-Lui prese la sua valigetta ed uscimmo dall'aula. Fuori mi aspettavano Colin e Dustin e naturalmente Colin mi saltò addosso. Lo presi in braccio.-

Colin: Papà, papà ora posso?

-Dustin annuì mentre io li guardavo curiosa.-

Colin: Com'è andata? Com'è andata?

-Risi.-

Nora: Bene paperotto!

-Lo accarezzai poi Dustin si avvicinò e mi baciò. Il professore si avvicinò a noi.-

Prof: Dica la verità signorina Manson!

-Lui guardò Colin e gli sorrise.-

Prof: La tua mamma è andata magnificamente. Una bella A+

-Dustin mi guardò e sorrise.-

Dustin: Sapevo che avresti preso il massimo!
Prof: Buon proseguimento di serata!

-Ci superò sorridendo.-

Nora e Dustin: Altrettanto!
Colin: Ciaoo!

-Colin ci guardò.-

Colin: Ha detto che sei la mia mamma, ma tu non sei la mia mamma
Dustin: Il professore ha capito male campione

-Dustin prese Colin dalle mie braccia e lo prese a cavalluccio.-

Dustin: Allora, quali sono io programmi per questa sera?

-Riprendemmo a camminare.-

Nora: Adesso io vado a casa, dobbiamo risolvere quel problema con Grace. Probabilmente ascolterà solo me.. Voi..
Dustin: Credo andremmo dai miei. E' da un po' che non ci passiamo
Nora: Si, bravi! E' un'ottima idea. Prendiamo due macchine, così appena finisco con Grace vi raggiungo
Dustin: Perfetto, tanto credo ceneremo lì!

-Uscimmo e andammo al parcheggio. Baciai Colin e Dustin.-

Nora: A dopo! E fate da bravi, tutti e due
Dustin: Ma noi lo siamo sempre!
Nora: Si certo!

-Dustin mi diede un altro bacio e ci separammo prendendo ognuno la sua macchina.-



 

Grace.




-Quella sera dopo che i ragazzi passarono a prendermi andammo alle rampe. Laila mi faceva un po' pena. Stava seduta sulla panchina ad osservare tutto ciò che faceva Nate. La guardai.-

Grace: Laila ti va di fare una rampa?
Laila: Anche se le sapessi fare con questo vestitino non potrei
Grace: Hai ragione! Nate poteva anche dirtelo
Laila: Ha detto usciamo, ma io non credevo che uscire significasse venire alle rampe
Grace: Per noi significa andare o alle rampe o da Starbucks
Laila: A saperlo prima

-Mi sedetti a fianco a lei.-

Grace: Sei arrabbiata con Nate?
Laila: Un pochino!

-Lo guardammo scendere giù dalla rampa più alta.-

Grace: Non prendertela tanto. Nate è fatto così. Lui non ha preoccupazioni, vive nell'Hakuna Matata più totale, non so se mi spiego
Laila: E' questo che mi da fastidio
Grace: Io invece amo quel suo lato. Posso darti un consiglio?

-Lei annuì.-

Grace: Non fare l'arrabbiata con lui, tanto non capirà mai il perché del tuo comportamento. E' Nate!
Laila: Sai a volte penso che Nate stia con me solo per passare il tempo. Quando ci siamo conosciuti non faceva altro che parlare di una ragazza che gli aveva spezzato il cuore. Quando ne parlava gli si illuminavano gli occhi. Non mi ha mai voluto dire il nome. Tu sai chi è? Potrò sembrare pazza ma a volte lo vedo. Lo guardo mentre è assorto e non pensa certo a me. Ho paura che sia ancora innamorato di lei in fondo

-La guardai sorpresa. Quella ero chiaramente io.-

Grace: Dici?
Laila: Si, allora sai chi può essere? Sei la sua migliore amica

-La riguardai e ovviamente mentii.-

Grace: Che io sappia non pensa a nessuna oltre a te. L'ultima che ha avuto prima di te è stata Elisabeth, ma non l'ha mai amata. Probabilmente ti stai mettendo più problemi del dovuto ok?
Laila: Ok.. Ma quanto dobbiamo stare ancora qua?

-Guardai l'orario e mi alzai.-

Grace: Faccio l'ultima rampa e andiamo, anche perché il mio coprifuoco sta per scadere!
Laila: Va bene!

-Come io mi allontanavo da Laila, Nate si avvicinava a lei. Ci incrociammo e ci demmo il cinque e mentre Nate rimediava al suo errore coccolando e prendendo sulle sue gambe Laila io salii sulla rampa. Li guardai dall'alto. Erano così imperfetti per stare insieme, così male assortiti. Non erano proprio una bella coppia. Ma un pensiero che non riuscivo a togliermi dalla mente era: Nate era ancora innamorato di me? In quel momento neanche io capii come feci. So solo che per la mia sbadataggine mi ritrovai a rotolare giù per la rampa sbattendo la faccia in terra. Subito sentii la voce di Nate avvicinarsi e insieme alla sua voce anche il suo buonissimo profumo.-

Nate: GRACE, GRACE! STAI BENE?

-Lui e Connie cercarono di farmi alzare ma non riuscivo a poggiare il ginocchio per la ferita. Così Nate decise di prendermi in braccio. Ci guardammo attentamente.-

Nate: Oh, ma cosa hai combinato?

-Mi sorrise e mi passò il pollice proprio sotto la mia bocca dove avevo un'altra ferita sanguinante.-

Nate: La solita sbadata!

-Rise e risi anche io aggrappandomi sempre più a lui.-

Grace: Per fortuna il provino per il cheerleading l'ho fatto stamattina

-Lui scosse la testa e mi diede un bacio sulla fronte. Lo aveva fatto sotto gli occhi di Laila? Ops, si sarebbe cacciato in un grosso guaio.-

Grace: Nate posso camminare davvero!
Nate: Non fare la scema. Ora torniamo tutti a casa e ti riporto io!
Grace: Nate non devi..
Nate: Devo! Laila, tesoro, potresti prendere lo skate di Grace per favore?
Laila: Certo, ma con piacere!

-Il suo tono non mi sembrò tanto amichevole. Presto sarebbe scoppiata la bomba, l'ennesima che coinvolgeva me e Nate.-



 

Haylie.




-Quel pomeriggio Nora arrivò alle 18:30 e mentre aspettavamo Grace parlavamo tutte insieme.-

Nora: Non potete immaginare che giornata piena ho domani!
Haylie: Ultimi preparativi per la festicciola?
Nora: Si, domani credo che starò tutto il giorno da Annabelle. Mamma ma anche a te queste feste prendevano così tanto tempo?
Molly: Eccome se mi rubavano tempo. Io l'ho dovuto fare per tre bambine, anzi due. Con Grace non ho mai avuto di questi problemi. Non le piacevano quelle festicciole, per lei l'importante era giocare con Nate
Haylie: Non è cambiata per niente allora

-Ridemmo e mamma continuò.-

Molly: Io l'ho già fatto. Ora tocca a te tesoro

-Nora sorrise.-

Nora: Sapete il professore mi ha dato una lista di centri in cui potrei lavorare dopo la laurea
Haylie: Che bello
Jeremy: Credo sia un'ottima cosa!

-Ci voltammo e vedemmo papà entrare in casa, togliersi il giubbotto e posare la valigetta.-

Nora e Haylie: Ciao papà
Molly: Ciao tesoro! Già di ritorno?
Jeremy: Si. Mi hanno disdetto gli ultimi due appuntamenti ed eccomi qui!

-Papà ci baciò tutte e tre poi si sedette con noi.-

Molly: Nora dicevi?
Nora: Che sono tanti posti, ma sono lontani da qui e io non voglio allontanarmi. Insomma ho tutto qui. Ci siete voi, Dustin e Colin, la famiglia di Dustin. Insomma è come se fossimo una famiglia. Non voglio abbandonare tutto questo. Vorrei poter lavorare qua
Jeremy: Adesso non stressarti, pensa solo alla laurea. Poi penserai al lavoro
Haylie: Si, papà ha ragione. Io non avrò di questi problemi mi auguro vero papi?

-Mi sedetti sulle sue gambe.-

Jeremy: Se avrai il rendimento eccellente che hai al liceo anche all'università potrai lavorare nel mio studio
Haylie: Oh mi vedo già lì!
Molly: Ora pensa a goderti l'ultimo anno del liceo
Haylie: Certo. Papà Billie Tonks è tornato in studio?
Jeremy: Si, l'ho visitato proprio oggi. Sembra che lui e l'apparecchio non vadano d'accordo
Nora: A proposito papà passo in studio da te uno di questi giorni. Puoi fare un controllo a Colin?
Jeremy: Certo, ha qualche problema?
Nora: No, no. Vorrei solo verificare che non ci siano problemi
Jeremy: Passa la settimana prossima 
Nora: Perfetto!

-In quel momento la porta si aprì e entrò la banda di Grace. Mi alzai da sopra papà e tutti ci avvicinammo a loro.-

Molly: Ma cosa è successo?
Nate: La cheerleader è rotolata giù dalla rampa
Grace: Non ho niente! Nate ha esagerato, posso camminare

-Nate la mise a terra.-

Grace: Ora vado a farmi una doccia!
Molly: Prima disinfettati le ferite!
Grace: Ok! Ciao ragazzi!

-Tutti uscirono e papà chiuse la porta mentre Grace si avviava in bagno zoppicando.-

Molly: Poi torna qui, dobbiamo parlare!! 
Grace: Si!

-L'aspettammo e appena tornò si sedette sul divano.-

Grace: Beh di cosa dovete parlarmi? E' un discorso serio?!
Jeremy: Abbiamo saputo che hai un fidanzato che è molto più grande di te
Grace: Io non direi molto..

-Mamma la interruppe.-

Molly: Non vogliamo che tu faccia sciocchezze di cui poi ti pentiresti

-Grace li guardava corrugando la fronte. Non voleva proprio capire e intervenni, non tanto delicatamente, ma con Grace in fondo che avevo da perdere? Mi odiava già.-

Haylie: Mamma e papà non vogliono una quattordicenne inesperta con il pancione!
Grace: COSA? VOLETE PARLARMI DI SESSO?! SCORDATEVELO, NON CI PARLO CON VOI
Jeremy: Grace..
Grace: S-siete vecchi e.. e che schifo!! No, non affronterò questo argomento con voi

-Nora si avvicinò a lei.-

Nora: Con me ne parleresti?

-Grace la guardò.-

Grace: Non lo so.. Forse. Ma poi non con loro tre qua
Haylie: Io sto uscendo mi devo vedere con Kiki e Beverly
Molly: Noi andiamo a fare un giro allora

-Tutti e tre ci mettemmo il giubbotto e uscimmo lasciando tutto nelle mani di Nora.-



 

Nora.




-Appena uscirono tutti guardai Grace sedendomi a fianco a lei.-

Nora: E rimasero in due..
Grace: Già!
Nora: E così vuoi già fare sesso giusto?

-La vidi annuire poi parlò.-

Grace: Se vuoi parlarmi di come nascono i bambini arrivi troppo tardi Nora, lo so da un bel po' ormai. Conosco i tipi di protezione! Non c'è bisogno che tu perda tempo con me

-Ignorai ciò che mi disse.-

Nora: Vuoi farlo con Simon?
Grace: Si!
Nora: Perché vuoi farlo proprio con lui?

-Lei rimase di sasso. A quella mia domanda non sapeva rispondere, proprio come immaginavo.-

Grace: I-io.. Io non lo so. Cioè lui lo vuole fare, me lo ha chiesto più volte
Nora: Se tu lo vuoi fare con lui, perché te lo sta chiedendo più volte?
Grace: Perché non lo abbiamo ancora fatto
Nora: Ma se tu sei così decisa a volerlo fare perché non lo hai già fatto con lui?
Grace: P-perché.. Ohh non lo so!

-Sbuffò appoggiandosi al divano.-

Nora: Si che lo sai Grace. So che lo sai e gradirei che mi dicessi la verità, senza prendermi in giro ok? Tu lo vuoi fare, lui lo stesso e te lo ha anche chiesto. Perché gli dici di no?

-Mi guardò e i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime. La stavo davvero mettendo alle corde. Sicuramente non si aspettava un discorso del genere.-

Grace: Lui mi vuole lasciare Nora! Si sta stancando di aspettare..

-Si avvicinò a me e l'abbracciai accarezzandole i capelli mentre iniziava a piangere.-

Grace: .. Io lo amo ma ho paura Nora. Ho paura di fare certe cose. Ho paura del suo tocco. Mi irrigidisco solo a pensarci. C-cosa devo fare?

-Le baciai la testa e lei si staccò dall'abbraccio. Le asciugai le lacrime.-

Nora: Amore non devi pensare che ti lascerà. Se lui ti vuole lasciare per questo motivo allora non ti ama. Non gli importa nulla di te. Fa il carino solo per portarti a letto. Non devi sentirti in colpa e non devi avere paura di dirgli di no. Alla tua età non puoi fare sesso Grace. Sei ancora troppo piccola e non lo capisci, non puoi capirlo. So che il fatto di stare con lui ti faccia sentire bene ma non è la cosa giusta perché tu vuoi protezione e sicurezza lui invece..
Grace: La mia..
Nora: Esattamente!

-Tirò su col naso.-

Nora: Per lui è molto più facile convincere le ragazzine piuttosto che ragazze della sua età. Tesoro è un fallito e tu non puoi essere la ragazzina che ci casca. Sai si dice fare l'amore, non fare sesso. Fare sesso è una cosa da egoisti, lo si fa per provare del piacere tutto qua. Fare l'amore è qualcosa di completo è la consolidazione di un rapporto di coppia che esiste già e che è già forte. Fare l'amore non t'impiega solo fisicamente ma anche psicologicamente. L'amore si fa con l'altra parte di te, la parte che ti completa, che ti è sempre vicina e che rischierebbe di perdere tutto ciò che ha pur di aiutarti e stare con te. Tesoro quello che cerco di dirti è che fare l'amore è una cosa complicata ma allo stesso tempo naturale e bellissima. Non voglio che tu per la prima volta faccia sesso, perché la sprecheresti, la sprecheresti di brutto. A scuola al secondo anno farete educazione sessuale e lì ti spiegheranno tutte le cose tecniche, come per esempio protezioni o a cosa servono i preliminari. Ma io non voglio spiegarti queste cose, voglio spiegarti cosa deve sentire il cuore quando si fa l'amore. Il tuo e il suo cuore batteranno insieme, in quel momento tu farai parte di lui e lui farà parte di te fisicamente ma psicologicamente, ogni secondo che passate insieme, siete l'uno parte dell'altra. I bambini dovrebbero nascere da questo gesto d'amore. Come coppia ci si sente pronti a riversare l'amore che uno prova per l'altra in una altra vita, in un altro essere umano. Questo è il significato dell'amore tesoro. Alla tue età è impossibile fare l'amore, alla tua età chi lo fa, fa sesso perché l'amore non si conosce ancora. Amare è una cosa grande

-Lei mi guardava e le lacrime le scivolarono giù mentre mi ascoltava. Si era commossa.-

Grace: Tu e Dustin fate l'amore, vero?

-Sorrisi.-

Nora: Si, tutte le volte. Ma per noi è diverso tesoro. Noi siamo adulti. Quando mi sono messa con Lukas avevo la tua età e anche lui. Lui lo avrebbe fatto subito, ma io l'ho fatto aspettare. Forse Lukas non è un buon esempio, ma se il tuo fidanzato ti aspetta senza fare storie ti ama per davvero. 

-La vidi pensierosa poi parlò.-

Grace: E se questo ipotetico ragazzo dicesse di sua spontanea volontà di aspettare perché nessuno dei due è pronto?
Nora: Sarebbe davvero un bravo ragazzo da non lasciarsi sfuggire
Grace: Mmh..
Nora: Ora sei ancora convinta di volerlo fare con Simon?

-Scosse la testa. Asciugandosi il viso.-

Grace: No, non voglio sprecare la mia prima volta. Voglio provare quelle belle sensazioni che hai descritto. Però io allo stesso tempo lo amo

-La guardai.-

Nora: Sei sicura di amare Simon?
Grace: I-io si.. Insomma credo di si. Anche se a volte penso ancora a Nate e al nostro bacio.. Io sinceramente non so per chi batta il mio cuore e non so come venirne a capo
Nora: Io non posso entrare nella tua testa ma posso consigliarti un modo per capire a chi tieni di più
Grace: Quale?
Nora: Di chi non faresti mai a meno? Prendi una monetina, scegli chi è testa e chi è croce e nel momento in cui la lanci saprai esattamente a chi appartiene il tuo cuore perché spererai più in un solo nome. Non voglio che tu faccia scelte avventate Grace. Usa più il cervello, Simon ti tratta davvero come meriti?

-Lei mi guardò e con lo sguardo rispose alla mia domanda.-

Grace: Grazie per avermi spiegato queste cose e per non avermi fatto il solito discorso sul sesso. I-io. Oooh avevano tutti ragione. Io non sono pronta Nora, ho paura, una paura matta
Nora: E' normale alla tua età! Non sono questioni che vi appartengono ancora
Grace: Dirò a Simon che voglio aspettare

-L'accarezzai ancora.-

Nora: Fai la scelta giusta. Haylie quella sera non voleva che tu facessi cose stupide ecco perché lo ha detto a mamma e papà. Non voleva rovinarti la vita!
Grace: Lo so, ho rovinato tutto. Pensi che mi perdonerà?
Nora: Certo che lo farà!

-Sorrisi e lei mi ristrinse in un abbraccio.-

Grace: Sei la sorella migliore del mondo. Con te è facile parlare
Nora: Faccio solo il mio dovere!

-Sorrisi.-

Grace: Colin è fortunato ad averti come madre
Nora: Io mi sento più fortunata ad avere loro
Grace: Oh questo si che è amore

-Sorrisi ancora e poi mi feci seria.-

Nora: Grace promettimi che se Simon ti farà del male lo dirai a mamma e papà, o a me o a Haylie
Grace: Non mi farà del male Nora. Lo so tenere a bada

-Quanto avrei voluto crederci. Conoscevo quel tipo di ragazzi, se gli giravano i cinque minuti era impossibile fermarli. Speravo solo che Grace usasse il cervello.-



 

Haylie.




-Io, Beverly e Kiki ci trovavamo al parco e aspettavamo Steven e William.-

Haylie: Avrei voluto vedere la scena Bev
Beverly: Cosa ti sei persa! E’ entrata incazzata nera in palestra dicendomi di ri iscriverla. Ha fatto un provino incredibile
Haylie: Secondo me è molto portata 
Beverly: Comunque Nate ha fatto proprio un bel lavoro
Haylie: Già! E’ cotto di lei. Ammazzerebbe per Grace
Beverly: Ad averlo io un ragazzo così sotto gli occhi
Haylie: Tu lo hai e ti piace anche tanto
Kiki: COSA MI SONO PERSA?!
Beverly: Non approveresti Kiki
Kiki: E chi lo dice?
Haylie: Noi!
Kiki: Dai chi è?
Haylie: Il più bravo della classe di fisica
Kiki: NO! Un secchione no Bev.. Andiamo!
Beverly: Non posso farci niente purtroppo
Kiki: Non distruggere l’ultimo pezzo di cuore che mi è rimasto.. Ha gli occhiali da nerd sfigato?
Beverly: Si!
Kiki: No, non approvo!
Haylie: Non avevamo dubbi

-In quel momento arrivarono Steven e William e ci salutarono. Io e William ci baciammo tre volte.-

Kiki: La piantate di spargere amore dappertutto?

-Steven guardò me e Beverly.-

Steven: Ma nessuna di voi riesce a trasmetterle la dolcezza? 
Haylie: E’ incontaminabile!

-Ridemmo e il mio cellulare suonò. Aprii il messaggio.-

Haylie: E’ Nora! E’ riuscita a convincere Grace finalmente!
Beverly: In gran parte sarà merito di Nora ma secondo me Grace sta iniziando a scocciarsi degli atteggiamenti di Simon
William: Sai, l’ho notato anche io!
Haylie: Speriamo ragazzi. Questa era veramente la nostra ultima mossa possibile



 

Grace.




-Il discorso di Nora mi aveva segnata profondamente. Non pensavo che fosse una cosa così importante, perché tutti quanti ne parlano. Sicuramente mi aveva fatta ragionare. Ma davvero volevo fare sesso con Simon? No, proprio no, almeno non per ora. Poi se non migliorava il suo atteggiamento.. Quella mattina mi aveva davvero dato sui nervi. Una cosa è trattare male me ma un’altra cosa è prendersela con persone innocenti che non possono neanche reagire. Povero Michael! Già tutti lo trattavano come se avesse la lebbra e per di più Simon lo insulta anche?! No, non mi andava per niente a genio. Michael era una persona come tutti e andava trattata di conseguenza. La notte Nora andò via e mamma, papà e Haylie tornarono a casa. Non parlammo niente poi durante la cena..-

Grace: Avevate ragione. Mi dispiace per come mi sono comportata con tutti voi. Nora mi ha fatto aprire gli occhi
Jeremy: Meno male Grace
Molly: Già, ci stavamo davvero preoccupando. Siamo felici che tu abbia parlato con Nora e che abbia le idee più chiare ora
Grace: Anche io ne sono felice!

-Mi voltai e guardai Haylie. Anche lei mi guardò e sorrise.-

Haylie: Bentornata tra noi Grace!

-Sorrisi e riprendemmo tutti a mangiare. Dopo essermi lavata i denti salii in camera mia. Non riuscivo a levarmi un pensiero dalla testa. Presi dal salvadanaio una monetina e mi sedetti sul letto.-

Grace: Ok Grace. Simon testa e Nate Croce. Cosa speri che esca?

-Lanciai la monetina e immediatamente capii ciò che volevo o meglio chi volevo. Dovevo smetterla di nasconderlo a me stessa. Era inutile far finta di niente, quel nome era scolpito sul mio cuore.-


 

HEEEEIIIIII TESORII <3 <3
Ci credete? Eccomi qui dopo solo due giorni :) 
Le vostre recensioni mi fanno impazzire e la mia voglia di scrivere diventa implacabile!
Vi posso solo amare, davvero! <3
Lascio a voi i commenti per l’episodio!
Vi è piaciuto?
Alloraa.. per il prossimo episodio al più presto mercoledì!
Riusciamo ad aumentare le recensioni? Lo so che ci siete <3

5-6 RECENSIONI PER IL NUOVO EPISODIO DI MERCOLEDI’
Mi avete chiesto la foto di Laila e come posso non accontentarvi? :)
Io l’ho immaginata così dal’inizio:


Vi ricordo anche il mio account twitter:
https://twitter.com/Is_summer11


Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 32
*** Gelosie e decisioni ***


-Gelosie e decisioni-


Grace.




-La mattina seguente durante l’ora d’inglese parlavo con Nate. Avevamo i banchi vicini.-

Grace: Era molto arrabbiata?
Nate: Non mi ha rivolto la parola per tutta la sera
Grace: Come avete risolto?
Nate: L’ho lasciata perdere. Mi sto stancando. Pensavo che sarebbe stato incredibile averla qua per una settimana ma mi sbagliavo. Non le va mai bene niente
Grace: Non è così antipatica
Nate: A New York è completamente diversa. E’ che qui ha solo me

-Sbuffò poi cambiò argomento.-

Nate: Sicura che non ti faccia più male?
Grace: No! Guarda si sta già formando la crosta
Nate: Simon sarà in crisi dato che non potrà baciarti per bene
Grace: In verità non l’ho ancora visto
Nate: Che novità!
Grace: Non so, è come se inconsapevolmente volessi allontanarmi da lui
Nate: Secondo me non lo ami
Grace: E che ne sai tu?
Nate: Si vede da come lo guardi

-Stavo per rispondere ma qualcuno s’intromise nella nostra conversazione.-

Prof: PIERCE, MANSON!

-Sbuffammo. Ma perché rompeva l’anima sempre a noi?-

Prof: COSA DOBBIAMO FARE CON VOI DUE? SIETE UNA DISPERAZIONE! SIGNOR PIERCE VENGA QUI AL PRIMO BANCO
Nate: Ma nemmeno morto al primo banco
Prof: NON FACCIA STORIE! SI MUOVA

-Risi mentre lo vidi spostarsi.-

Prof: Penso che anche le vostre famiglie si siano stancate di ricevere telefonate da noi
Grace: Proprio così! Smettete di chiamare

-Non ci vide più dalla rabbia.-

Prof: SIGNORINA MANSON VADA FUORI DALLA CLASSE

-Alzai gli occhi al cielo.-

Grace: Ci risiamo!

-Mentre io percorrevo la fila di banchi Nate rideva e appena fui vicina a lui gli pizzicai il collo. Smise di ridere e soddisfatta uscii dall’aula mentre Nate mi malediceva. Mi sedetti per terra e aspettai. Quell’ora non terminava. Sentii il cellulare vibrare. Aprii il messaggio.-

Beverly: “Ciao Grace, sono Beverly. Ti volevo informare che hai fatto il provino migliore di tutte. Avrai l’accesso alla squadra in automatico. Quest’anno non potrai gareggiare ma dall’anno prossimo si. Gli allenamenti per te inizieranno lunedì prossimo alle 15:30. Baci Bev”

-Mi avevano presa davvero?! Non potevo crederci. Ora non potevo più tirarmi indietro. In che guaio mi ero cacciata! Risposi a Beverly.-

Grace: “Ciao Bev! Grazie per avermi scelta. Ci vediamo lunedì in palestra!”

-In quel momento la campanella suonò e mi alzai mentre tutti uscivano dalle classi. Aspettando Nate vidi una scena pessima. Elisabeth distribuiva gli inviti per la festa del suo quindicesimo compleanno. Michael era lì davanti a lei aspettando il suo invito. Era logico dato che Elisabeth stava invitando tutta la scuola. Mi avvicinai per ascoltare.-

Elisabeth: Perché non ti togli dai piedi microbo?
Michael: Il mio invito
Elisabeth: Come?!

-Scoppiò a ridere facendo ridere anche gli idioti dietro sé.-

Michael: Il mio invito dov’è?
Elisabeth: Prima impara a parlare come un essere umano poi ne riparliamo

-Non potevo permettere tutto ciò.-

Grace: Ma come ti permetti?! Ma cos’hai al posto del cervello?



 

Haylie.




-Io, Beverly e William ci affrettavamo a cambiare classe quando notammo l’affollamento in uno dei corridoi. Cercammo di imbucarci e vedemmo la scena. C’era Grace di mezzo, c’era d’aspettarselo. Cosa aveva combinato questa volta?! Rimanemmo a guardare.-

Elisabeth: Oh adesso parti anche in difesa degli handicappati? Non puoi essere più sfigata di così, maschiaccio!
Grace: E tu non puoi cadere più in basso. Prendertela con Michael, ma non ti fai schifo?!
Elisabeth: Non è colpa mia se elemosina un invito!
Grace: E’ ovvio che te lo chieda, stai invitando tutta la scuola!
Elisabeth: Ed è qui che ti sbagli. Tutta la scuola tranne te e lui
Grace: Sai quanto me ne frega della tua festa di merda!

-Vedemmo Michael intervenire.-

Michael: Non si dicono le parolacce Grace

-Grace sospirò mentre Elisabeth scoppiava a ridere.-

Elisabeth: Guarda a che livello di sfigataggine sei scesa. Perché non tornate all’asilo?

-Vedemmo Elisabeth superare Grace con una spallata e andare da Nate che si stava avvicinando a Grace.-

Elisabeth: Ecco il mio invito Nate
Nate: Non verrò alla tua festa
Elisabeth: Cosa?! Ma puoi portare anche la tua ragazza
Nate: Mi dispiace ma sabato devo uscire con Grace e Michael
Elisabeth: Mi prendi in giro vero?
Nate: No!
Elisabeth: Non ti credevo così
Nate: Neanche io pensavo che tu fossi così cattiva

-La vedemmo andare via indignata e il corridoio si spopolò. Tutti tornarono in classe, noi compresi.-



 

Nate.




-Prima di entrare in classe guardai Grace e Michael.-

Nate: Sabato cinema?

-Grace sorrise.-

Grace: Grazie
Nate: Lo sai che non sarei mai andato senza di te

-Mi avvicinai e le diedi un bacio sulla guancia.-

Nate: Ciao Michael! Io sono Nate Pierce!
Michael: Io non ti conosco
Grace: Ed eccolo che ricomincia! Mike lui è un mio amico

-Ci stringemmo la mano.-

Grace: Ti va di venire al cinema con me e Nate?
Michael: Si, cosa guardiamo?
Nate: Che ne dite di un bel film d’azione?
Grace: Perché d’azione?
Michael: Si
Nate: Perché non vorrei addormentarmi al cinema

-La vidi sbuffare.-

Grace: Ok ok!!

-Risi, era così facile convincerla.-



 

Simon.




-Ero al mio armadietto che guardavo le varie bellezze della scuola quando vidi passare Beverly Sullivan. Lei sì che era stata un bel bocconcino. Appena notò che la guardavo girò lo sguardo e proseguì dritta per il corridoio. Sentii il mio cellulare vibrare. Lo presi e lessi il messaggio.-

Grace: “Dobbiamo parlare”

-Non risposi. Dovevo assolutamente inventarmi qualcosa. Stavo perdendo la piccola Manson e non doveva succedere. Me la dovevo portare a letto ma dovevo fare le cose con calma con lei. Dovevo rasserenarmi e avere pazienza. Se volevo una vendetta su Haylie e William dovevo giocare bene le mie carte. Vidi passare Julia, una delle mie ragazze preferite, anche lei dell’ultimo anno. La bloccai.-

Simon: Hei zuccherino
Julia: Hei Simon, che si dice in giro?
Simon: Oggi a casa mia alle 19:00?
Julia: Oh non vedo l’ora. Tu sì che sai come farmi impazzire. Smettila di stare dietro alle ragazzine
Simon: Quando mi stuferò la lascerò perdere. Per il momento perché lasciarla? Tanto tu mi fai godere abbastanza bene

-Lei rise e mi superò. Anche quella notte avrei scopato. Cosa volevo di più dalla vita?! Comunque sapevo gli orari della Manson a memoria, li avevo dovuti imparare per essere un minimo credibile e sapevo che entrava in classe sempre all’ultimo secondo. Aveva lezione di cucina così di fretta raggiunsi la sua classe e la vidi pronta a entrare. Oh sì, era proprio una ragazzina. La bloccai.-

Simon: Hei

-Lei si girò e mi guardò.-

Grace: Ciao, ti ho mandato un messaggio
Simon: Lo so, l’ho visto e sono venuto subito a cercarti
Grace: Non ti ho chiesto di venire subito
Simon: Lo so, ma voglio chiarire subito perché mi sento uno schifo

-La vidi aggrottare la fronte.-

Grace: Ti senti uno schifo?! Fai bene!

-Ok Simon mantieni la calma. Non rovinare tutto.-

Simon: Lo so
Grace: Mi hai disgustato ieri mattina. Come hai potuto rivolgerti così a Michael?
Simon: Non ci ho pensato Grace! Ero arrabbiato
Grace: Dovevi prendertela con me perché eri arrabbiato con me, non con lui
Simon: No, non dovevo prendermela neanche con te

-Subito la sua espressione si alleggerì. Era sorpresa. Bene, dovevo continuare così. Io avevo tutte le colpe. Dovevo farle credere che lei avesse ragione.-

Grace: Già! Mi stavi forzando e non volevo
Simon: Mi dispiace di essere stato insistente. I-io non me ne sono accorto o meglio, l’ho fatto appena ti ho vista andare via. In quel momento ho realizzato di essere stato un coglione con te
Grace: Si, lo sei stato

-Ma come si permetteva? Una mocciosa del genere non poteva rispondermi così. Di certo aveva un bel carattere forte. Comunque continuai a fingermi dispiaciuto e le presi le mani.-

Simon: Tesoro mi dispiace da morire. Potessi tornare indietro nel tempo..
Grace: Non si può!
Simon: Solo dammi un’altra possibilità. Ti prego, tu mi aiuti a controllarmi, tu mi hai cambiato. Ho bisogno di te
Grace: Simon io..
Simon: Ti prego, esci con me un’ultima volta e se non ti sarai divertita potrai essere libera
Grace: Non lo so Simon. Ci devo pensare, sei stato davvero pessimo
Simon: Lo so! Prenditi pure il tempo che vuoi

-La seconda campanella suonò. Le diedi un bacio sulla guancia.-

Simon: Aspetto una tua risposta. Pensaci bene
Grace: D’accordo!

-Entrò in classe e io andai nella mia. C’era quasi cascata, adesso dovevo ricorrere solo a qualche trucchetto e sarebbe tornata da me senza fare storie. Adoro le quattordicenni, sono così credulone! Sorridendo entrai in classe e mi sedetti pensando a un buon piano.-



 

Nora.




-Passai tutta la mattina e tutto il pomeriggio a casa di Annabelle per preparare le ultime cose per la festa. Stavamo inscatolando le bibite quando Annabelle mi guardò.-

Annabelle: Ooh non ti ho detto una cosa

-Mi fece un super sorriso.-

Nora: Sono tutta orecchi!

-Mi prese la mano.-

Annabelle: Io e Rupert ce l’abbiamo fatta. Sono incinta!
Nora: COSAA?! E ME LO DICI COSI’?

-Subito l’abbracciai.-

Nora: CONGRATULAZIONII
Annabelle: Grazie!

-Mi strinse a sé poi ci staccammo dall’abbraccio.-

Annabelle: Il punto è che ormai io non ci speravo più. Rupert è sempre stato positivo invece ed ecco qui. Ieri siamo andati a fare la visita. Sono di due mesi
Nora: Ooh sono felicissima per te, per voi davvero! Da come ne parlavi infatti..

-Mi interruppe.-

Annabelle: Il mese scorso non mi era arrivato il ciclo ma erano solo delle perdite. Io non ci ho proprio badato. Poi questo mese non mi è arrivato e ho iniziato a preoccuparmi
Nora: Così siete andati a fare direttamente la visita
Annabelle: Esatto!
Nora: Matthias cosa dice?
Annabelle: E’ contento però ha detto che vuole un fratello per giocare a calcio e stare nella stessa camera per raccontarsi le storie di notte
Nora: E’ già avanti
Annabelle: Ma queste cose le ha viste in televisione!

-Risi.-

Annabelle: Tu piuttosto, non mi ha detto nulla dell’esame!

-Riprendemmo a sistemare gli scatoloni.-

Nora: E’ andato.. Bene.. A+

-Ridemmo.-

Annabelle: Alla faccia del bene
Nora: La cosa peggiore sarà trovare lavoro
Annabelle: Non hai avuto offerte?
Nora: No, non è quello. E’ che io volevo stare qui a Eastvale ma a quanto pare è impossibile
Annabelle: Non disperare tesoro. Troverai lavoro ne sono sicura
Nora: Speriamo!

-Annabelle mi guardò.-

Annabelle: C’è qualcos’altro che ti preoccupa? Sei pensierosa oggi

-Sospirai.-

Nora: Penso a stanotte. Abbiamo a cena Ashley
Annabelle: La tua migliore amica? Quella ragazza che mi hai presentato?
Nora: Esattamente quella pazza
Annabelle: Avete litigato?
Nora: Non proprio. Abbiamo discusso e non la sento da lunedì
Annabelle: Perché?
Nora: Secondo Dustin è gelosa del nostro rapporto
Annabelle: Andiamo è una bambinata
Nora: Appunto! Non capisco perché si comporti così, davvero!
Annabelle: A me sta simpatica!
Nora: Sai qual è il problema?! E’ che lei non ha la minima idea di cosa voglia dire mandare avanti una famiglia, insomma non sa neanche tenersi un ragazzo fisso perché si stanca!! Lei non può capire i miei problemi come puoi capirli tu e poi tu hai più esperienza. Ma non è che chiedendo dei consigli a te snobbo lei
Annabelle: Chiariscici e dille quello che stai dicendo a me. E’ la cosa migliore. Se anche ci fosse la gelosia, sarebbe comprensibile. Insomma noi siamo diventate subito amiche. E’ come se ci fossimo trovate
Nora: Già

-Sorrisi e Annabelle continuò.-

Annabelle: Quindi magari non attaccarla ok?

-Annuii poi la guardai.-

Nora: Abbiamo messo tutto nelle scatole!
Annabelle: Domani insieme a Rupert portiamo tutto all’asilo
Nora: Perfetto! Sono quasi le 16:00! Andiamo a prendere quelle due pesti?
Annabelle: Si! Volete poi un passaggio per tornare a Riverside?
Nora: Si grazie. Con le mille cose che ho per la testa mi sono dimenticata di prendere la mia macchina perché ho detto a Dustin di portarmi direttamente qui

-Annabelle rise e andammo a prendere i bambini poi ci riportò all’appartamento. Dustin rientrò un’ora e mezza più tardi mentre Cole provava a costruire una fattoria con le costruzioni, avevamo tutto il pavimento invaso di costruzioni colorate e mini personaggi. Almeno aveva lasciato in pace il pesce, era già qualcosa. Verso le 20:00 sentimmo il campanello suonare. Dustin andò ad aprire. Li sentii ridere mentre si avvicinavano all’angolo cottura. Era arrivata Ashley.-

Ashley: Beh cosa c’è per cena?! Muoio di fame!

-Si avvicinò a Colin e lo baciò.-

Ashley: Ciao pesciolino
Colin: Ciao!

-Ashley lo accarezzò e si sedette con noi a tavola.-

Ashley: Spero ci siano aragosta e caviale!
Dustin: Mi dispiace per te, non siamo così ricchi
Nora: Vorremmo esserlo
Ashley: Impegnatevi di più perché quando vengo a scroccare una cena qua.. Voglio il massimo
Nora: Sempre la solita!

-Scossi la testa e in quel momento il campanello risuonò. Dustin andò ad aprire. Vedemmo Bob entrare, salutare Colin e avvicinarsi a noi. Ashley girò la faccia per non guardarlo.-

Bob: Ciao!
Nora: Ciao!

-Si sedette con noi e iniziammo a parlare del locale.-



 

Haylie.




-Dopo aver cenato andai in camera mia a ripassare per il compito del giorno successivo. Verso le 21:00 sentii qualcuno bussare alla porta.-

Haylie: Si?!

-Grace entrò.-

Grace: Scusa se ti disturbo, devo solo prendere una coperta dall’armadio
Haylie: Fai pure

-La vidi guardare il suo vecchio letto e poi aprire l’armadio.-

Haylie: Com’è avere una camera tutta per sé?

-Tirò fuori la coperta e chiuse l’armadio.-

Grace: Beh, normale
Haylie: Ma è vero che ieri mattina mamma ti ha trovata addormentata per terra con il cuscino?

-Lei mi guardò. Le cose tra noi non si erano ancora aggiustate del tutto e si sentiva una certa tensione ogni volta che stavamo nella stessa camera.-

Grace: Emh.. Si, è vero, ma solo perché il letto di Nora è troppo molle. Mi distrugge la schiena. Comunque riesco ad arrangiarmi
Haylie: Senti, se vuoi puoi tornare a dormire qua nel tuo letto. Per me non ci sono problemi

-Mi guardò.-

Grace: No, non preoccuparti. Mi arrangio anche in camera di Nora
Haylie: Va bene allora!

-Stava uscendo dalla camera quando poi tornò indietro.-

Grace: Haylie?!
Haylie: Si?
Grace: Sto pensando di lasciare Simon

-Finalmente stava mettendo la testa a posto!-

Haylie: Cosa ti ha fatto cambiare idea?
Grace: Non mi piace come si comporta con le persone

-La guardai.-

Haylie: Fai la cosa giusta Gracie
Grace: Lo credo anche io
Haylie: E’ solo quello il motivo?

-Scosse la testa.-

Grace: Non posso stare con una persona se ne amo veramente un'altra. I-io posso vivere senza Simon, ma non posso vivere senza Nate

-Sorrisi.-

Haylie: E’ lui il ragazzo adatto a te
Grace: Spero di si. Ho deciso di parlargli

-Sorridemmo e Grace riuscì dalla camera, la bloccai.-

Haylie: Grace?!
Grace: Si?
Haylie: Sono felice che tu abbia finalmente capito!

-Mi sorrise e uscì dalla mia camera, con ancora la coperta in mano. Forse il nostro rapporto poteva davvero migliorare, mi sentivo fiduciosa.-



 

Nora.




-Cenavamo con delle buone bistecche.-

Bob: Di chi era la colpa allora? Era il tuo tavolo!
Ashley: Guarda che non era colpa mia! Non è compito mio far pagare i clienti, se tu sei tutto ammin..
Nora: ASH!!

-Mi guardò storta poi vide che indicavo Colin. Subito si tappò la bocca.-

Ashely: Va beh hai capito!
Bob: Sei assurda!
Ashley: No, sono disperata
Bob: Anche l’altra sera lo eri vero?!

-Vedemmo Ashley sgranare gli occhi come per dire a Bob una cosa del tipo “Tappati la bocca”, poi ci concentrammo su Colin che chiuse gli occhi a tavola. Tutti ci guardammo sorridendo. Mi alzai e lo presi in braccio.-

Nora: Vieni qui paperotto

-Si svegliò un po’ ma appena sentì il mio corpo appoggiò la testolina sulla mia spalla.-

Nora: Colin va a fare la nanna adesso

-Lo vedemmo muovere la manina e mezzo addormentato..-

Colin: B-buonanotte
Ashley, Bob: Buonanotte Cole

-Dustin mi guardò.-

Dustin: Vuoi aiuto?
Nora: Non preoccuparti. Stai a tavola

-Sorrise e mi avvicinai a lui. Mi abbassai un po’ e lui baciò Colin.-

Dustin: Buonanotte campione!

-Colin ri mosse la manina in segno di saluto. Stava proprio crollando. Lo portai in cameretta e lo poggiai nel suo lettino. Presi il pigiamino da sotto il cuscino e dopo avergli tolto la robina glielo infilai. Lui ormai era bello che addormentato.  Gli rimboccai le coperte e lo baciai.-

Nora: Buonanotte paperotto!

-Spensi la luce, uscii dalla cameretta e tornai a tavola.-

Nora: Crollato! Dorme come un sasso.
Ashley: Che cucciolo!
Nora: A proposito di cuccioli.. Annabelle aspetta un bambino!
Dustin: Ma come è possibile? Lei era rassegnata!
Nora: Aveva scambiato delle perdite per il ciclo ma invece è rimasta incinta
Dustin: Saranno felicissimi
Nora: Oh si!
Ashley: Possiamo smetterla di parlare di Annabelle?

-Sentimmo il campanello suonare e andai ad aprire. Parli del diavolo e…-

Nora: Annabelle, ciao! Vieni entra!
Annabelle: Ciao tesoro

-Mi abbracciò.-

Annabelle: Guarda scappo. Avete dimenticato in macchina lo zainetto. Ed eccolo qua
Nora: Oh grazie! Ti vuoi sedere con noi?
-Ci avvicinammo al tavolo e lei salutò in generale. Ashley nemmeno salutò.-

Annabelle: Grazie davvero, ma ho lasciato Matthias e Rupert a casa da soli. Matthias è più attivo di questo pomeriggio!
Dustin: Dai almeno rimani per il dolce. Una fetta di torta alla panna
Annabelle: Come si fa a dire di no al dolce?!

-Si sedette anche lei a tavola con noi.-

Dustin: A proposito, congratulazioni!

-Annabelle sorrise.-

Annabelle: Grazie! E’ stato davvero inaspettato
Dustin: Ci credo!
Nora: Allora per domani tutto pronto?
Annabelle: Tutto pronto!
Bob: Hai visto le bibite?
Annabelle: Sei tu il nostro salvatore?
Bob: In persona!

-Sorrise.-

Annabelle: Grazie mille, hai avuto un’idea geniale

-In quel momento Ashley si alzò.-

Ashley: Io me ne torno a casa
Nora: Ash! Il dolce..
Ashley: Date pure ad Annabelle la mia fetta di torta, tanto non è la prima cosa che mi ruba!
Nora: Ash andiamo! Non fare così!!

-Velocemente prese dal divano giubbotto e borsa e uscì di casa. Io mi alzai ma Annabelle mi fermò.-

Annabelle: E’ il caso che ci parli io!

-Uscì anche lei dall’appartamento.-



 

Annabelle.




-Vidi Ashley aspettare l’ascensore e mi avvicinai mentre lei schiacciava con insistenza il tasto di chiamata.-

Ashley: STUPIDO ASCENSORE!
Annabelle: Quando si è di fretta l’ascensore non arriva mai eh?!
Ashley: Perché non sei rimasta dentro a goderti la torta con i MIEI amici?!
Annabelle: Io ho solo riportato lo zainetto di Colin
Ashley: Potevi farlo benissimo domani
Annabelle: Senti, io non so cosa tu stia pensando, ma io non voglio portarti via la tua amica, te lo assicuro. Quello zainetto serviva per domani mattina. E’ lo zainetto dell’asilo ma tu non..
Ashley: Io non lo so! Vero? Io non capisco! Sai che ti dico? Mi sono stancata, prenditi pure la mia migliore amica! Io non voglio più starle dietro come un cagnolino, non l’ho mai fatto e mai lo farò. Tanto io per lei non conto più niente, presto mi scaricherà del tutto

-In quel preciso momento sentimmo la voce di Nora, anche lei era uscita dall’appartamento.-

Nora: Ash..

-Io ormai ero di troppo.-



 

Nora.




Annabelle: Nora io vado, ci vediamo domani! Saluta Dustin

-Annuii.-

Nora: Ciao Annabelle e grazie!

-La vedemmo scendere le scale poi io ed Ashley riprendemmo a guardarci.-

Nora: Non puoi pensare queste cose
Ashley: Me lo impedisci tu?! Scusa, cosa dovrei pensare?!
Nora: Non dovresti pensare niente, anzi dovresti essere felice per me. Ti comporti peggio di una bambina
Ashley: AH SI? ALLORA SONO UNA BAMBINA! COME PUOI NON ACCORGERTI DI CIO’ CHE FAI?!
Nora: PERCHE’ COSA FACCIO CHE TI DA TANTO FASTIDIO? IO INIZIO A NON SOPPORTARE PIU’ IL TUO ATTEGGIAMENTO

-Lei mi guardò intensamente calmandosi.-

Ashley: Cosa fai? C’è anche bisogno di chiederlo? Sono diventata la tua ruota di scorta. Quando hai qualche buco decidi di stare con me e di chi parliamo? Di quella Annabelle! Mi sono stancata. DIO! ANCHE IO HO I MIEI PROBLEMI E PRIMA DI TUTTO QUESTO MONDO CHE TI CIRCONDA MI ASCOLTAVI, SIGNIFICAVO QUALCOSA PER TE

-La vidi asciugarsi gli occhi. Stava davvero male e stava esplodendo. La lasciai sfogare.-

Ashley: ..SI MI ASCOLTAVI E RIDEVAMO, RIDEVAMO TANTISSIMO. ADESSO INVECE SE CI VEDIAMO CI SONO SOLO I TUOI PROBLEMI. VEDO SEMPRE LA TUA SERIETA’ E VEDO SEMPRE LA MIA INADEGUATEZZA. MI SENTO SEMPRE COSI’ INFERIORE E IO NON CI SONO ABITUATA
Nora: Ash ma cosa stai dicendo?!
Ashley: DA QUAND’E’ CHE NON MI CHIEDI UN SINCERO “COME VA?” O “COME STAI?”
Nora: I-io..

-Non riusciva a smettere di urlarmi contro tutto ciò che le passava per la mente. Era sconvolta mentre cercava di non piangere, ma le sue emozioni prevalsero e non riuscì a controllare le lacrime.-

Ashley: SAI COSA MI E’ SUCCESSO DI RECENTE? NO, NON LO SAI, CERTO CHE NON LO SAI DATO CHE NON MI CHIEDI PIU’ NIENTE. HO SCOPATO CON QUEL PEZZENTE DI BOB! GIA’ CI HO SCOPATO PER TRE VOLTE E NON RIESCO A SMETTERE DI PENSARE A LUI, HO IL CERVELLO CON MILLE VOCI CONTRASTANTI E TU NON CI SEI! TU NON CI SEI AD AIUTARMI A RISOLVERE QUESTA SITUAZIONE. PER ME NON CI SEI PIU’ E BASTA

-Diede un forte pugno al tasto dell’ascensore continuando a piangere disperatamente. Mi avvicinai e subito la strinsi a me mentre anche le mie lacrime iniziavano a venire giù. Il suo stato d’animo aveva condizionato anche me. Aveva ragione, io parlavo solo dei miei problemi e non mi ero mai accorta di quanto lei ci restasse male.-

Nora: Hai ragione tesoro. Mi dispiace, mi dispiace da morire! Io non pensavo di starti facendo così tanto male..

-Le accarezzai i capelli biondi mentre entrambe tiravamo su con il naso.-

Nora: ..Sono stata egoista! Ma niente e dico niente, cambia il nostro rapporto. E’ vero, ho legato tanto con Annabelle ma tu rimani sempre la mia migliore amica. Tu rimani sempre la mia Ashley, una delle mie sorelle. Mi dispiace essere stata così distante, grazie per avermelo fatto notare

-Lei mi guardò asciugandosi le lacrime e così feci anche io.-

Ashley: Ho bisogno di te
Nora: Anche io ho bisogno di te! Mi dispiace

-Lei mi riabbracciò.-

Ashley: Mi sei mancata!
Nora: Anche tu

-La guardai.-

Nora: Comunque l’ascensore è rotto!

-Scoppiammo a ridere e ci separammo dall’abbraccio.-

Ashley: I-io non ho niente contro Annabelle in particolare
Nora: Lo so tesoro! Adesso ci lasciamo tutta questa faccenda alle spalle?

-Lei annuì.-

Nora: Allora.. Raccontami di te e Bob..

-Lei sorrise abbracciandomi e rientrando in appartamento.-

Ashley: Forse è meglio non parlarne in sua presenza!
Nora: Giusto, hai ragione amica

-Ci asciugammo per bene le guance e sorridendo tornammo dentro per concludere quella pesante serata.-



 

Haylie.




-La notte verso le 2:00 mi alzai e scesi in cucina per bere acqua. Tornando su decisi di affacciarmi nella camera di Nora e così feci. Vidi Grace sdraiata per terra con il cuscino sotto la testa. Mi avvicinai e delicatamente le presi le mani.-

Haylie: Tesoro, vieni, il tuo letto ti aspetta

-Grugnì per qualche secondo e le accarezzi il viso.-

Haylie: Coraggio, qui per terra non sei comoda!

-Riuscii un po’ a sollevarla, lei si alzò e la guidai verso la nostra stanza e verso il suo letto. Si sdraiò e le rimboccai le coperte. L’accarezzai e le diedi un bacio sulla fronte.-

Haylie: Buonanotte Gracie, a domani!

-Spensi la luce e tornai a letto mentre sentivo Grace ri girarsi comodamente nel suo. Si, forse io tenevo a Grace più di quanto volessi far credere. L’odio non faceva più parte del nostro rapporto, di questo ne ero sicura.-

 

Hei meraviglieee <3 <3 <3
Mi scuso tremendamente per l’orario ma purtroppo l’esame di scuola guida mi ha tenuta impegnata per tutta la sera! Almeno ne è valsa la pena, ho preso la patente :) Yeeiiihhh
Comunqueee veniamo a noi..
Nell’ultimo episodio 7 recensioni..
MA IO VI AMO <3 <3
Siete fantastiche, grazie mille <3
Che ne pensate di questo episodio?
Se voi mi lasciate..

5-6 RECENSIONI, AVRETE IL PROSSIMO EPISODIO SABATO
PS: Scusate gli errori ma sono davvero molto stanca, abbiate pietà di me per favore.
Probabilmente correggerò tutto domani con più calma!
 Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 33
*** Sentimenti indecisi - Parte 1 ***


-Sentimenti indecisi – Parte 1-



Molly.




-Quella mattina ero in ufficio nello studio di Jeremy. Ricevevo i clienti quando il mio telefonino squillò. Dopo aver finito con la cliente presi il telefonino. Era un messaggio ma non un messaggio normale. Haylie mi aveva installato.. Si dice installato per i telefoni? Comunque mi ha aggiunto un’applicazione velocissima per i messaggi, Whatsapp. Mi ha anche spiegato come utilizzarlo ma certi concetti per me erano anche estranei. Sia lei che Nora mi mandavano quelle immaginette, Grace non perdeva tempo messaggiando con me o con il padre. La chiamavamo e le sue risposte erano.. “Si, no, forse, ok e.. Andiamo un’altra mezz’ora e torno a casa”. Comunque a quanto pare anche io potevo mandarle, ma non avevo ancora capito come diavolo fare. Io non le avevo. Comunque aprii il messaggio e sorrisi vedendo la foto di Colin vestito da astronauta, me l’aveva appena mandata Nora raccomandandomi di farla vedere anche a Jeremy. Mi alzai dalla scrivania e andai da lui che prendeva un caffè in un momento di pausa. Gli feci vedere la foto e rise.-

Jeremy: Guarda la sua faccia! Che piccolo birbante
Molly: E’ proprio un amore
Jeremy: Quando li riabbiamo a cena?
Molly: Penso questa domenica
Jeremy: Ottimo!



 

Haylie.




Haylie: Chiediglielo tu!
Beverly: No! Che imbarazzo!
Haylie: Si vede lontano un miglio che vi piacete! Perché non si muove a fare il primo passo?!
Beverly: Ma cosa vuoi che ne sappia!
Haylie: Chiediglielo tu
Beverly: No
Haylie: Saresti da strozzare!

-In quel momento il mio cellulare vibrò. Era Nora, appena vidi la foto risi.-

Haylie: Ma che patatino è?!

-Feci vedere la foto a Beverly che impazzì.-

Beverly: Giuro, quel bambino glielo ruberei!

-Ridemmo.-

Beverly: Ovviamente nella foto non poteva mancare quella pazza incosciente di Ashley
Haylie: Già! Cavoli sono secoli che non la vedo

-Sentii qualcuno baciarmi la testa da dietro.-

William: Stavate parlando di me?!
Haylie: Ti piacerebbe vero?

-Sorrisi mi voltai e lo baciai. Gli feci vedere la foto di Colin. Lui sorrise prendendomi il telefono dalle mani e guardando meglio la foto.-

William: Vedrai quante cose gli insegnerà lo zio William

-Lo guardai sorridendo e lo abbracciai. Lui mi strinse a sé.-

Haylie: Sai, suona proprio bene!
William: Vero?!

-Mi ribaciò dolcemente.-

Haylie: Vorrei chiederti una cosa.. Un consiglio..

-Beverly mi guardò aggrottando la fronte e scuotendo la testa.-

William: Cosa?
Haylie: Secondo te è molto brutto se è una ragazza a chiedere a un ragazzo di uscire per la prima volta?
William: No, insomma, fortunato il ragazzo che non deve faticare per guadagnarsi un appuntamento!
Haylie: Visto?!

-Guardai Beverly ma William non capiva nulla.-

William: Una delle due mi spiega per favore?
Haylie: Beverly è innamorata cotta di Jacob Smith!!

-William scoppiò a ridere.-

William: Non posso crederci! Quel nerdone che sta in classe con noi a fisica?!
Beverly: La pianti di ridere?!
William: Questa cosa è troppo scioccante! Non ce la faccio! Fammi capire e non si è accorto che ti piace?
Haylie: Come potrebbe? Non alza il naso dal libro di fisica nemmeno per un secondo!

-Io e William scoppiammo a ridere.-

William: Questa era bella, davvero bella!

-Mi diede il cinque mentre Beverly ci guardava arrabbiatissima.-

Beverly: Idioti! Io me ne vado a lezione!

-Si voltò e iniziò a camminare.-

Haylie: Andiamo Bev!

-Non si fermò così diedi un veloce bacio a William e la inseguii per farmi perdonare, anche perché avevamo la stessa lezione.-



 

Grace.




-Dopo aver visto su whatsapp la foto di Colin che mi aveva mandato Nora, non potei che sorridere. Mi mancava quello scricciolo. Quella mattina il mio cervello stava esplodendo. Che dovevo fare? Non potevo rovinare la storia tra Nate e Laila. Quella mi avrebbe uccisa. Chiusi l’armadietto e mi voltai, vidi Simon avvicinarsi a me. Alzai gli occhi al cielo.-

Simon: Hei
Grace: Ciao!
Simon: Come stai?
Grace: E’ da ieri mattina che non mi vedi! Sto come ieri, come sempre

-Lui mi guardò.-

Simon: Possibile che tutto quello che abbiamo passato non conti nulla per te?! Ti ho consolata quando Nate ti spezzò il cuore..
Grace: No, non ho dimenticato, ma non ho dimenticato nemmeno come mi hai trattata

-In quel momento fummo interrotti da Michael che si mise tra me e Simon ovviamente senza farlo a posta.-

Michael: Grace
Grace: Ciao Mike
Michael: Io voglio andare alla festa di Elisabeth
Grace: Perché ci tieni tanto? Sabato andiamo al cinema con Nate e la sua ragazza perché lei domenica parte
Michael: Ma io voglio andarci come tutti! Insieme a te. Tu mi hai aiutato a correre adesso aiutami ad andare alla festa
Grace: Vorrei Mike davvero. Se ti rende felice lo farei, ti aiuterei ma non posso. Neanche io sono stata invitata. Ma poi che t’importa di quella festa?
Michael: Io voglio fare quello che fanno gli altri

-Sospirai quando Simon s’intromise. Si, non se n’era ancora andato.-

Simon: Io avrei una soluzione!

-Michael lo guardò.-

Michael: Tu mi hai trattato male e poi io sto parlando con Grace. Ci sto parlando io
Simon: Senti Michael mi dispiace per quello che ti ho detto. Non ero in me, ero arrabbiato con me stesso perché in questo periodo sono sottopressione per il college

-Io guardai Simon sbalordita. Non mi aveva mai parlato di college. Michael non rispose, ma io ero interessata. La campana suonò e come previsto Michael scappò a lezione senza calcolarci minimamente. Mi avvicinai a Simon che sembrava così diverso dagli ultimi giorni. Sembrava essere più rilassato.-

Grace: Come faresti ad aiutarci?
Simon: Potrei convincere Elisabeth ad invitarvi
Grace: Ci riusciresti?
Simon: Certo!
Grace: Ma mi odia!
Simon: Ma non odia me..
Grace: Lo faresti davvero?
Simon: Si
Grace: Non mi piace che tutti a scuola ignorino Michael. Io voglio che lui sia felice
Simon: E io voglio che TU sia felice. Perciò se aiutare Michael ti rende felice allora conta su di me

-Lo guardai sorridendo. Sinceramente in quel momento avrei voluto baciarlo, ma mi trattenni. Era meglio così.-

Simon: Posso accompagnarti in classe?!
Grace: D’accordo!

-Sorridemmo e ci avviammo verso la classe di cucina.-



 

Nora.




-Finalmente questo benedetto giorno della festa arrivò. I bambini sarebbero entrati all’asilo alle 11:00 quel giorno. Quella mattina invitai Ashley che è una sarta incredibile.. Si, lo so, difficile da credere! Comunque invitai Ashley e Annabelle in modo da sistemare quelle due pesti che davano il tormento a quel povero pesce. Si, è ancora vivo.. Sorprendente vero?!-

Nora: Bambini venite un momento in cameretta? Vi metto i caschi!
Colin e Matthias: SIIIIIII!

-Si fiondarono come razzi in camera di Colin e io li seguii. Ashley voleva parlare con Annabelle e io le diedi il tempo di farlo. Dalla cameretta si sentiva tutto.-

Ashley: E rimasero in due
Annabelle: Già!
Ashley: Senti Annabelle, io mi devo scusare con te. Sono stata davvero pessima e un’immatura
Annabelle: Ashley..
Ashley: E’ solo che.. Non so, mi sono sentita rimpiazzata perché tu dai veramente degli ottimi consigli, fantastici e Nora stravede per te. Sai, è sempre stata lei quella saggia, quella responsabile e quella che prendeva sempre le decisioni giuste, quella da cui tutti andavano per un consiglio o soltanto per conforto. E’ logico che ora lei ami stare con qualcuno più esperto di lei, che le dia buoni consigli, perché lei adesso ne ha bisogno in questa nuova fase della sua vita. E io mi sento una completa idiota perché non ci ho pensato prima.. Mi dispiace per come mi sono comportata con te, tu non centravi
Annabelle: Ashley ascoltami. Io non ce l’ho mai avuta con te. Mi stai simpatica perché sei allegra, solare e molto naturale.  Io posso immaginare come tu ti sia sentita e mi dispiace. Ma io non voglio portarti via la tua migliore amica. Possiamo essere tutte amiche e io non m’intrometterei mai tra te e Nora. So che questa nuova vita di Nora, con Dustin e Colin intendo, ti spaventi perché prima dovevi dividere Nora solo con le sue sorelle mentre adesso.. Beh, lei ha una famiglia. Ma sono convinta che riuscirà ad equilibrare le cose, soprattutto appena si laureerà. Nora non è così stupida da perderti, perché tu le alleggerisci la vita, tu la fai ridere. I vostri ricordi, le vostre risate non potranno mai essere sostituiti ok?
Ashley: Hai ragione. Perfettamente ragione
Annabelle: Che ne dici, ricominciamo?!
Ashley: Sarebbe un vero piacere!

-Conoscendo Annabelle pensai che abbracciò Ashley. Ero felice che avessero chiarito una volta per tutte. Misi il casco ai bambini e sentii Ashley chiamarmi.-

Ashley: Nooraaa che fine hai fatto?
Nora: Arriviamo, arriviamo!

-Appena videro i bambini uscire sorrisero.-

Ashley: Cuccioli loro!
Annabelle: Beh, siamo pronti?

-Tutti annuimmo, scendemmo ai parcheggi e salimmo in macchina. Io ed Ashley salimmo sulla mia, Annabelle, capendo la situazione, caricò nella sua macchina le due pesti.-

Ashley: Hai sentito tutto vero?

-Annuii mentre guidavo.-

Nora: Sono felice che abbiate risolto. Hai fatto la cosa giusta
Ashley: Lo credo anche io!

-Dopo qualche minuto di silenzio riparlai.-

Nora: Allora, mi vuoi raccontare del casino che hai combinato con Bob?
Ashley: Non lo so nemmeno io come sia potuto succedere e come ci ricaschi ogni volta. Io lo detesto! E poi non è neanche il mio tipo di ragazzo, è tutto il contrario!
Nora: Sai quando si dice “L’amore è cieco”..
Ashley: No, niente amore. Se tra me e lui c’è qualcosa è solo sesso. Dell’ottimo sesso.. Incredibilmente soddisfacente.. E lui continua a provocarmi
Nora: Forse lo fa perché gli piaci!
Ashley: Nor non mi sopporta! Siamo l’uno l’opposto dell’altra. Lui sembra un orco d’aspetto ma di carattere è tutto perfettino e non lo sopporto quando fa quello perfettino ovvero ogni secondo. Io invece sono magnifica sia fuori che dentro
Nora: Diciamo che dentro sei una pazza squinternata!
Ashley: Ci hai azzeccato! Vedi? Una storia tra me e lui è impossibile!
Nora: Gli opposti si attraggono!
Ashley: E’ solo una leggenda metropolitana!
Nora: Allora mi spieghi come hai fatto a farci sesso per tre volte di fila?
Ashley: Ehm.. Quattro a dire la verità! Ieri notte..
Nora: Cosa?! Stai scherzando vero?
Ashley: Magari! Magari stessi scherzando!!
Nora: Siete usciti dall’appartamento prendendovi praticamente a parolacce
Ashley: Lo so!! Ma poi siamo arrivati alle macchine..
Nora: Non dirmi che lo avete fatto in macchina
Ashley: Non hai idea di quanto sia stato eccitante
Nora: Posso immaginare Ash!
Ashley: Noo! E’ questo il bello! Non puoi immaginare! Ogni volta che lo facciamo io mi sento morire. Lui mi ha fatto venire più orgasmi in una notte che Chad in tre mesi!
Nora: Ok scendi nei particolari! Fai pure
Ashley: E che preliminari sa fare. Io uno del genere me lo sposerei solo per il sesso
Nora: C’è qualcosa sotto. Per te è più che una semplice scopata
Ashley: No guarda, tra me e Bob non c’è speranza. Non mi abbasserei mai a stare con uno come lui
Nora: Ma se ci fai sesso!
Ashley: Ma è grandiosoo!

-Mi guardò con una faccia disperata e scossi la testa.-

Nora: Siete senza speranza!

-Arrivammo, scendemmo dalla macchina e Colin corse da me e mi prese la mano. Eravamo pronti ad andare a quella tanto attesa festicciola!-
 

Hei meraviglie eccomi qui <3 <3
Scusate se l’episodio è corto ma è diviso in due parti. Purtroppo non ho avuto il tempo di scriverlo tutto e non volevo deludervi non postando niente stasera. Perciò ne posto un pezzo stanotte e un pezzo o domani o lunedì :)
Vi prego fatemi sapere cosa ne pensate, ci tengo, lo sapete! <3
Le foto di Ashley e Bob le posterò con la seconda parte!
Scusate l'attesa ma ora risponderò alle ultime recensioni che mi avete lasciato :)
Baci sum <3 <3 <3

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Capitolo 34
*** Sentimenti indecisi - Parte 2 ***


-Sentimenti indecisi-Parte 2-



Simon.




-In corridoio vidi quella mocciosetta di Elisabeth e mi avvicinai a lei.-

Simon: Hei bellezza!

-Lei si voltò e mi guardò sbalordita. Beh quale ragazza non lo faceva?-

Elisabeth: S-Simon! Ce l’hai con me?
Simon: Certo, e con chi se no?

-Lei sorrise.-

Simon: Senti, ho un favore da chiederti!
Elisabeth: U-un favore? T-tu a me?
Simon: Si! Ho notato che non mi hai invitato alla tua festa
Elisabeth: N-non pensavo t’interessasse la mia festa. Tu sei dell’ultimo anno e.. e..
Simon: Posso venire?
Elisabeth: Certo! Sarebbe un onore per me
Simon: Però dovrei far venire con me anche Grace e Michael

-Lei mi guardò.-

Elisabeth: L’importante è che tu venga con magari qualche tuo amico disponibile..
Simon: Affare fatto!

-Sorrisi mentre mi voltavo per uscire da scuola dato che la campanella era suonata. Con questa mossa avrei guadagnato tanti punti con Grace. Era la mia seconda possibilità, dovevo giocare bene le mie carte se volevo.. Beh si, sverginare l’ultima delle Manson.-



 

Grace.




-Dopo l’ultima lezione, quella di inglese, io e Nate aspettammo che la professoressa e i nostri compagni uscissero. Non capivo tutto quel mistero da parte di Nate. Quando uscì il nostro ultimo compagno…-

Grace: Ora mi dici perché stiamo aspettando qui come degli idioti?
Nate: Ho una cosa per te

-Lo guardai corrugando la fronte. Ci alzammo dai nostri banchi e Nate tirò fuori dal suo zaino una scatolina.-

Nate: Buon compleanno!

-I miei occhi si spostavano dalla scatolina a Nate, da Nate alla scatolina per poi soffermarsi definitivamente sugli occhi color caramello di Nate.-

Grace: Cos’è questo?

-Lui mi guardò sorridendo.-

Nate: Il tuo regalo di compleanno!
Grace: Si, ma perché?
Nate: Sbaglio o per il tuo compleanno ero intento a fare l’idiota a New York? Scusa se te lo do con due mesi di ritardo, ma lo sai che la mia paghetta è scarsa!
Grace: Hai finito tutti i tuoi risparmi per farmi questo regalo?
Nate: Beh.. Definisci “tutti”..
Grace: Sei un matto!
Nate: No, sarei dovuto tornare da New York con un regalo per te

-Lo abbracciai poi mi ricordai di una cosa e mi staccai da lui.-

Grace: Ma scusa, domani tu e Laila non festeggiate i quattro mesi? Le hai già comprato il regalo, vero?!
Nate: Una scatola di cioccolatini andrà bene!
Grace: Non dovevi spendere tutti i tuoi soldi per me
Nate: E per chi avrei dovuto spenderli scusa? E comunque, lo vuoi aprire o lo devo riportare in negozio?

-Presi il pacchetto dalle sue mani sentendo una leggera vibrazione. Lo aprii e non potevo crederci, era stupenda. Una splendida collanina leggera tutta d’oro che finiva in un ciondolo, la lettera G anch’essa d’oro. Guardai Nate e lo riabbracciai, non potevo credere che lo avesse fatto per me.-

Nate: Da questo abbraccio posso presumere che ti piaccia o è perché mi vuoi uccidere con una coltellata dietro la schiena?
Grace: E’ incredibile Nate, è perfetta. E’ perfetta perché è semplice
Nate: Come te! Quella collanina ti rappresenta alla grande secondo me. Semplice e carina vista da fuori ma allo stesso tempo ha un valore enorme. Sai a Laila non sarebbe piaciuta, troppo semplice
Grace: Ma io non sono Laila
Nate: Per fortuna lo so benissimo
Grace: Grazie Nate
Nate: L’ho fatto con piacere

-Mi sorrise accarezzandomi il viso.-

Grace: Me l’agganci?

-Lui annuì e io mi voltai. Prese la collanina e l’agganciò. Sentii il suo respiro avvicinarsi fino a riscaldarmi il collo. Era così vicino a me. Era cosi silenzioso. Era sempre più vicino mentre mi odorava provocandomi un po’ di solletico. Sentii le sue calde labbra sul mio collo lasciarmi un umido e dolce bacio. Mi voltai verso di lui e ci guardammo intensamente negli occhi mentre le nostre labbra desideravano incontrarsi.-

Grace: Nate, ti devo parlare!
Nate: Lo so! Anche io

-In quel momento il bidello entrò in aula e io e Nate ci separammo. Lui ci guardò.-

Bidello: Beh? Non avete fretta di tornare a casa?! Forza, uscite da qui!

-Prendemmo gli zaini e uscimmo dalla classe per poi uscire anche da scuola. Vedemmo la macchina della madre di Nate parcheggiata. Insieme a Lisa, c’era anche Laila che con il finestrino completamente abbassato, ci fissava.-

Nate: Ne possiamo parlare..
Grace: Si, domani! Usciamo e parliamo
Nate: Perfetto! Ti cerco io su whatsapp
Grace: Va bene! Ah grazie ancora
Nate: Non ringraziarmi!

-Sorrise, mi salutò con la mano, si voltò e andò alla macchina dove scambiò un veloce bacio con Laila. Ci stavamo incasinando, di nuovo. Non sarebbe accaduto nulla di buono.-



 

Nate.




-Il viaggio di ritorno a casa fu silenzioso. Io e Laila scendemmo dalla macchina e mamma tornò a lavoro.-

Laila: Vi siete trattenuti a scuola
Nate: Si, dovevamo risolvere una faccenda!

-Entrammo in casa, accesi la playstation e mi buttai sul divano, poggiando sul tavolino il cellulare.-

Laila: Che genere di faccenda?

-La guardai.-

Nate: Ma non ti starai impicciando troppo?

-La vidi sgranare gli occhi.-

Laila: Cosa??
Nate: Vuoi sapere ogni cosa che faccio Laila! Prima non eri così!

-Mi alzai dal divano.-

Laila: Prima per te esistevo solo io Nate. Mi vuoi dire a chi pensi ultimamente?
Nate: A nessuna oltre a te!
Laila: A me non sembra proprio! Io non lo so, passi tutto il tempo con Grace!
Nate: Non usciamo solo con Grace ma anche con gli altri!
Laila: Si, ma sei sempre attaccato a Grace, ogni minuto!

-In quel momento sul mio cellulare lampeggiò la foto di Grace. Laila fu più veloce e prese il telefono.-

Laila: Ma guarda! Parli del diavolo..

-Le strappai di mano il telefono.-

Nate: Le voglio bene, è la mia migliore amica. Prima non ti facevi questi problemi
Laila: Prima non sapevo quanto fosse bella. Te ne sei ben guardato dal dirmelo. Quando l’ho vista per la prima volta da Starbucks mi ha scioccata. E’ entrata e di chi stava parlando con la cassiera? Di te!

-La guardai, mi stava decisamente stancando.-

Nate: Io e Grace abbiamo una storia che non puoi neanche immaginare. Lei è mia amica e lo sarà per sempre. Le cose sono due. O te ne fai una ragione e viviamo tutti felici altrimenti quella è la porta!

-Le indicai la porta d’ingresso. Lei mi guardò.-

Laila: Siete innamorati l’uno dell’altra non è così?!

-La guardai senza rispondere. Cosa avrei dovuto fare?-

Laila: Non vedo l’ora di tornarmene a casa!

-Uscì di casa, probabilmente doveva riflettere, cosa che dovevo fare anche io.-



 

Nora.




-Quella festa andava decisamente alla grande. Tutti i bambini si stavano divertendo come matti. Dopo aver riaccompagnato Ashley a casa dei suoi genitori tornai alla festa, mi avvicinai ad Annabelle e vedemmo Dustin e Rupert raggiungerci.-

Nora: Va tutto bene?
Dustin: Due bambini stavano correndo, sono andati a sbattere uno contro l’altro e l’hanno finita sanguinanti!
Rupert: Non sono i nostri!
Annabelle: E meno male. Ci mancava solo che fossero coinvolti in qualche macello. A proposito, chi li stava tenendo d’occhio?

-Tutti e quattro ci guardammo.-

Dustin: Non li stavate guardando voi?
Nora: No, pensavamo che voi foste con loro
Annabelle: Due minuti, in due minuti sono spariti! Non dovevamo fargli fare amicizia
Rupert: Vanno d’accordo! Decisamente troppo d’accordo!

-In quel preciso momento vedemmo uscire in corridoio, il figlio di Giselle, Jackson spaventato e dietro di lui il nostro Colin completamente rosso in viso e con le lacrime che gli bagnavano tutte le guance. Era irriconoscibile. Riuscì a prendere Jackson per il suo costume con una mano e con l’altra teneva il suo casco che alzò per picchiare Jackson. Mentre io e Dustin correvamo a fermarlo sentimmo ciò che si stavano dicendo.-

Jackson: INVECE E’ VERO!
Colin: SMETTILA!
Jackson: SEI SOLO! QUELLA NON E’ LA TUA MAMMA
Colin: SI INVECE!
Jackson: ALLORA PERCHE’ NON LA CHIAMI MAMMA?!LA CHIAMI NORA! LA MIA MAMMA ME LO HA DETTO. TU NON NE HAI, LA TUA MAMMA TI HA ABBANDONATO

-Proprio mentre Colin stava per lanciare in testa a Jackson il casco, lo fermammo. Io lo strinsi forte in un abbraccio e lui si abbandonò sopra di me riprendendo a piangere disperatamente mentre Dustin gli sfilava di mano il casco che senza dubbio avrebbe rotto la testa a qualche bambino.-

Nora: Schh amore! Va tutto bene! Io e papà siamo qui!

-Lui continuava a piangere mentre lo prendevo in braccio e Dustin gli accarezzò i capelli. Harper ci vide e ci diede le chiavi del suo ufficio.-

Harper: Andate! Sicuramente dovrete parlargli

-Prendemmo le chiavi e andammo nel suo ufficio con un bicchiere d’acqua per Colin. Arrivammo e chiudemmo la porta dietro di noi. Colin non voleva staccarsi da me, non voleva guardaci in faccia. Dopo altri dieci minuti Di pianto continuo riuscimmo a fargli bere un po’ d’acqua poi Dustin lo prese sulle sue gambe. Gli accarezzammo il visino spostandogli i ricciolini biondi dalla fronte completamente sudata. Ci guardammo per qualche secondo.-

Nora: Adesso va meglio?

-Lo vedemmo annuire. Dopo qualche secondo parlò tirando su col naso.-

Colin: La mia mamma se n’è andata, vero papà? E’ perché sono stato cattivo e si è arrabbiata con me?

-Li guardai. Quella conversazione era solo loro, era qualcosa che dovevano risolvere insieme. Accarezzai Colin e guardai Dustin che annuii capendo cosa volessi fare. Mi voltai e uscii dall’ufficio cercando di pensare, ma niente, la voce del mio cuore era molto più forte. Quella era la decisione più difficile di tutta la mia vita.-



 

Dustin.




-Appena vedemmo Nora uscire guardai Colin.-

Dustin: No campione! Tu non hai fatto niente. Sei sempre bravissimo
Colin: Allora perché la mia mamma non vuole stare con me? Perché tu sei fidanzato con Nora e non con la mamma?
Dustin: Perché io e Nora ci amiamo. Cole ascoltami.. La tua mamma non sa cosa si perde perché tu sei bravissimo. Lei è una donna che pensa solo a se stessa
Colin: E’ cattiva?
Dustin: Si campione!
Colin: Lei non mi vuole e neanche Nora mi vuole
Dustin: No, non è vero. Nora ti vuole tantissimo bene
Colin: Ma non è la mia mamma
Dustin: No, è vero. Ma con te si comporta come se fosse la tua mamma perché ti cura e ti coccola tantissimo. Giusto?

-Lo vidi annuire.-

Dustin: Voi fate i furbetti ma io vi sento di notte mentre mi lavo i denti. Tu corri nel lettone e Nora ti fa il solletico e ti riempie di baci, ti stringe a sé. Questo è volerti tanto bene Cole
Colin: Ma lei non è la mia mamma.
Dustin: Lo so. La tua vera mamma campione, probabilmente non ti vedrà mai. Non ci sarà mai per te. Ma Nora, beh, Nora ti vorrà bene per sempre come una mamma
Colin: Nessuna vuole essere la mia mamma
Dustin: Io sono convinto che tra qualche tempo Nora potrebbe diventare la tua mamma, ha solo bisogno di tempo e sicurezze

-La porta si aprì e rientrò Nora che ci guardò. Probabilmente aveva ascoltato tutto.-

Nora: Non ho più bisogno di tempo. Io ci ho pensato molto bene..

-Ok, mi avrebbe lasciato. Quel discorso non prometteva nulla di buono.-

Nora: .. Io vi amo infinitamente tutti e due. Siete diventati la mia vita, il mio tutto. Non ho mai amato così tanto come amo voi e credo che questo, faccia di voi la mia famiglia. Non posso vivere senza di voi che riempite le mie giornate. Immagino la mia vita futura con voi e di questo ne sono certa. Perciò, sempre che la proposta sia ancora valida.. Dustin.. compriamo casa!

-Sgranai gli occhi appena sentii quelle parole.-

Nora: Compriamo una casa grande dove poter stare tutti e tre insieme..

-Mi guardò.-

Nora: ..Dove io e te possiamo crescere nostro figlio!

-Mi prese dalle gambe Colin e lo strinse in un abbraccio.-

Colin: Stai dicendo che fai la mia mamma?
Nora: Tu che dici?! Vuoi che io sia la tua mamma?

-Lui subito sorrise stringendosi al collo di Nora che lo baciò sulla testa. Mi alzai anche io e la baciai.-

Nora: Non ho più paura del futuro amore. Credo in noi e voglio andare avanti con la nostra vita! Voglio poter dire che siamo una famiglia. Voglio rientrare a casa ed essere travolta dal nostro profumo, voglio che tu..

-Fece il solletico al pancino di Colin.-

Nora: .. Mi chiami mamma come hai sempre voluto, perché io voglio essere la tua mamma perché ti amo così tanto da non riuscire ad immaginare la mia vita senza te e senza il tuo fantastico papà!
Colin: Davvero? Fai la mia mamma?
Nora: Si, faccio la tua mamma!

-La guardai, cosa potevo dire? Era meravigliosa. Mi avvicinai e la baciai mentre teneva ancora Colin in braccio.-

Dustin: Ti amo
Nora: Anche io!
Dustin: Me lo dimostri ogni giorno, lo so! Sei la nostra salvezza

-Colin le diede un bacio sulla guancia.-

Colin: Sei arrivata tu e siamo tutti più felici

-Sorrise.-

Colin: Posso andare a dire a Matthias che sei la mia mamma?
Nora: Certo che puoi!

-Lo mise a terra e lui corse felice fuori dall’ufficio. Le presi la mano e la voltai verso di me.-

Dustin: Colin ha ragione, ci hai migliorato la vita! Come posso ringraziarti?!

-Lei mi guardò.-

Nora: Stammi sempre accanto e non lasciarmi mai
Dustin: E’ una promessa!

-La strinsi a me e lei mi baciò.-

Nora: Coraggio papà, andiamo!
Dustin: Già, vediamo cosa sta combinando nostro figlio
Nora: Suona davvero molto bene!
Dustin: E’ vero mamma!

-Sorridemmo e tornammo alla festa. Finalmente Nora era sicura della nostra famiglia, non potevo chiedere di meglio. Adesso sarebbe stato tutto in discesa.-



 

Grace.




-Dopo quella mattinata ero davvero decisa a mandare quel messaggio a Simon. Continuavo a fissare il display del cellulare leggendo e rileggendo quelle poche righe.-

Grace: “Ciao Simon. Senti io so quanto tu stia soffrendo stando con me. So che a te piacciono le ragazze della tua età. E’ giusto che tu voglia una ragazza che ti dimostri il suo amore nei tuoi confronti e credo che un giorno la troverai. Io non sono pronta e non voglio fare le cose di fretta, quindi credo sia giusto che tu prenda la tua strada e che io prenda la mia. Mi hai fatto stare davvero bene Simon, però adesso i miei sentimenti sono cambiati. Mi dispiace. Ciao!”

-Ero proprio decisa a inviarlo dato che ormai non potevo più evitare ciò che mi faceva provare Nate. Mi guardai la collanina per tutto il pomeriggio. Comunque stavo per inviare il messaggio a Simon quando il campanello suonò. Buttai il telefono su letto e andai ad aprire dato che ero sola. Scesi le scale e mi avvicinai alla porta. L’aprii e con grande sorpresa chi avevo davanti?-

Grace: Laila, ciao!
 

Hei bellezzeeee :) Ecco che finalmente posto la seconda parte :)
Grazie grazie per le recensioni alla prima parte <3
Vi adoro <3
Che ne pensate? Non uccidetemi per questo finale :P
Volete avere il prossimo episodio? :)
Anche oggi chiedo scusa per gli errori ma non ho la forza di ricontrollarlo.
Abbiate pietà di me. Domani penserò a correggere la prima parte e anche questo.
Per quanto riguarda le foto..
Sto creando direttamente un video con le foto di tutti i personaggi! Credo sarà pronto con il prossimo episodio :)
Non preoccupatevi, arriveranno anche le foto! :)
Fatemi sapere cosa ne pensate se volete il prossimo episodio!

7 RECENSIONI?
Ce la facciamo? So che ci siete <3 <3
Io vado, baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 35
*** Finalmente insieme ***


-Finalmente insieme-


Grace.




Laila: Ciao. Ho bisogno di parlarti!

-La guardai aggrottando la fronte. Nate l’aveva lasciata?!-

Grace: Vieni, entra pure!

-La feci entrare e ci sedemmo in salotto, lei mi guardò.-

Laila: Tu sei la migliore amica di Nate e ti vuole molto bene e so che anche tu gliene vuoi
Grace: Si
Laila: Sono venuta solo per dirti di stare tranquilla. Io non voglio portarti via l’amico, non m’intrometterei ma tra voi..

-Non capivo dove volesse arrivare. La lasciai continuare.-

Laila: .. So che Nate avrà sempre un posto speciale nel tuo cuore ma deve restare lì. Vedi forse è il caso che voi vi stacchiate un po’ ora. Proprio questo pomeriggio abbiamo portato la nostra storia ad un livello più alto.

-No, non potevo crederci. Nate non poteva avermi fatto questo, non dopo quella mattina.-

Grace: Avete fatto sesso?
Laila: Preferiamo dire l’amore. Sai, noi ci amiamo davvero e Nate ha voluto dimostrarmelo dato che domani facciamo quattro mesi
Grace: Non è possibile!
Laila: Perché?

-La guardai. Se lei era veramente così innamorata di lui non potevo, io, spezzarle il cuore dicendo che Nate mi aveva corteggiata. Chi ero io per distruggere la loro storia? Anche se Nate si era comportato da stronzo. Avevo voglia di piangere perché lui continuava a prendermi in giro e a ferirmi mentre io continuavo ad amarlo e ad avere bisogno di lui. E se Laila stesse mentendo? Quella mattina Nate mi era sembrato così sincero.. Laila interruppe i miei pensieri.-

Laila: Non ci credi? Mi stai dando della bugiarda?
Grace: No, non oserei mai. E’ solo che non mi aspettavo che lo faceste. Nate era così convinto a volere aspettare..
Laila: Diciamo che il mio completino intimo gli ha fatto cambiare idea

-Lei sorrise.-

Laila: Sai dovresti essere felice per lui. Sta vivendo al massimo la sua storia d’amore. Gli amici dovrebbero essere felici..
Grace: Lo sono, se voi siete felici lo sono anche io

-Si certo! A chi volevo darla a bere? La mia voce era tremolante, avrei pianto da un momento all’altro. Laila si alzò.-

Laila: Bene. Io volevo solo chiarire questa cosa con te dato che ci vedremo spesso! Torno a casa adesso. Nate mi aspetta. Dobbiamo goderci questi ultimi giorni insieme. Domenica parto

-La accompagnai alla porta.-

Grace: Lo so!
Laila: Ciao!
Grace: Ciao!

-Chiusi la porta dopo che quell’altezzosa uscì. Mi appoggiai e sospirai mentre le lacrime iniziavano a scendere giù. Non volevo crederci. Salii su ripresi il cellulare e dopo aver salvato in bozze il messaggio per Simon ne scrissi uno a Nate.-



 

Nate.




-Mi sentivo libero. Non vedevo l’ora che Laila tornasse a casa sua. Potevo stare con Grace, finalmente potevo stringerla a me, baciarla, accarezzarla, era mia. Finalmente potevamo stare insieme. Sentii il mio telefono vibrare, lo presi e lessi il messaggio di Grace.-

Grace: “Ho visto Laila. Mi ha raccontato tutto. E’ vero che l’hai fatto?”

-Laila aveva già detto a Grace che ci eravamo lasciati?! Evidentemente voleva veramente andare via da qui, non potevo darle torto. Risposi a Grace felice.-

Nate: “Sono felice che te lo abbia detto. Si, finalmente! Non vedevo l’ora :)”



 

Grace.




-Appena ricevetti quella risposta rimasi di sasso. Mi poggiai al cuscino e ri iniziai a piangere mentre quel piccolo raggio di speranza spariva. Iniziai a tossire a causa delle troppe lacrime, non riuscivo più nemmeno a respirare. Ero così arrabbiata con Nate, così delusa per l’ennesima volta. Come aveva potuto lasciare che Laila me lo dicesse? Ma che razza di persona era?! Questa era l’ultima goccia. I miei rapporti con lui finirono lì. Guardai il suo nome nel mio telefono, andai in opzioni e lo bloccai. Nate non avrebbe più potuto contattarmi. Mi tolsi la collanina dal collo e la buttai sul comodino. Ripresi il telefono, andai nei messaggi e cancellai la bozza per Simon. Gliene scrissi un altro.-

Grace: “Sei riuscito a convincere Elisabeth?”

-Lui mi rispose subito.-

Simon: “Certo!”
Grace: “Possiamo vederci?”
Simon: “Intendi adesso?”
Grace: “Si. Ho bisogno di vederti”
Simon: “Ci vediamo al parco”
Grace: “Si, perfetto a tra poco”

-Mi alzai dal letto, mi lavai la faccia e presi la borsa. Scesi giù e mentre aprivo la porta mi scontrai contro Haylie che tornava a casa.-



 

Haylie.




-Grace mi sbatté addosso e vidi il suo volto. Il contorno degli occhi rosso e la profonda scia che le lacrime lasciarono sulle sue guance.-

Haylie: Gracie, hei! Dove vai?
Grace: Preferisco non dirtelo

-Mi superò ma io le presi la mano avvicinandola a me.-

Haylie: Sei distrutta. Che cosa è successo?!

-In quel momento mi guardò, i suoi occhioni si fecero lucidi, tirò sul col naso e subito si rifugiò tra le mie braccia scoppiando a piangere. Fui sorpresa di quel suo gesto ma aveva bisogno di qualcuno con cui sfogarsi e la strinsi a me tornando dentro. Non riusciva a calmarsi e iniziava a mancarle il respiro.-

Haylie: Tesoro calmati. Non ti fa bene piangere in questo modo

-Era davvero disperata e non voleva lasciarmi andare. Continuava a piangere tra le mie braccia. Le accarezzai i capelli mentre la sentivo tremare.-

Haylie: Sediamoci!

-La guidai verso il divano e ci sedemmo. Guardandola le asciugai il viso. Finalmente riuscì a parlare.-

Grace: Nate ha fatto sesso con Laila. Nate ha fatto sesso. HA FATTO SESSO

-La guardai accarezzandola. Potevo immaginare quanto si sentisse male.-

Grace: Mi aveva detto che avrebbe aspettato perché non si sentiva pronto. Ha detto che aspettava e invece ha fatto sesso. E io che diavolo sto facendo? Io non sto facendo niente perché continuo ad aspettare i suoi segnali, i suoi gesti. Sono una completa idiota Ylie!
Haylie: No, non lo sei. Tu sei fantastica e sai amare tanto
Grace: Stamattina mi ha corteggiata e mi ha regalato una collanina, sembrava deciso a lasciare Laila e non solo non l’ha lasciata ma in più ci ha fatto sesso

-Continuai a guardarla e le spostai i capelli dietro l’orecchio.-

Haylie: Respira adesso ok? Fai dei bei respiri profondi

-Ne fece tre.-

Haylie: Va meglio?

-Lei annuì.-

Haylie: E’ strano però. Se voleva fare sesso con Laila, perché ti avrebbe corteggiata?
Grace: Per tenere il piede in due scarpe
Haylie: Qualcosa non mi torna, non è da Nate!
Grace: Già!
Haylie: Ma te lo ha detto lui?
Grace: No, è passata Laila e me lo ha detto. Ho mandato un messaggio a Nate e ha confermato tutto!
Haylie: Che strano.. Eppure è innamorato cotto di te

-Lei sgranò gli occhi.-

Grace: Dici?
Haylie: Dico dico! Penso che non guardi nessuna ragazza come guarda te!

-Si avvicinò poggiando la testa sulla mia spalla.-

Grace: Perché capitano tutte a me Haylie?!
Haylie: Le cose andranno meglio Grace, te lo prometto!

-La baciai sulla testa. Poi lei ebbe il coraggio di parlare.-

Grace: Stavo andando ad incontrare Simon quando ho sbattuto su di te
Haylie: Perché stavi andando da lui?

-Apprezzai la sua sincerità. Sapevo che per Grace era difficile confidarsi con me e ancora più difficile dirmi che stava andando da Simon.-

Grace: Perché ero arrabbiata. Ero arrabbiata e volevo vendicarmi
Haylie: Andando da lui ti saresti fatta solo del male. Vuoi ancora andare da lui?
Grace: No!
Haylie: Perché?
Grace: Perché qui con te, i-io sono calma. Sto meglio

-Le accarezzai il viso. Forse le cose si stavano davvero aggiustando e Grace non solo stava crescendo dando una grande prova di maturità dicendo la verità e ammettendo i propri errori ma stava anche cercando di chiarire.-

Grace: I-io non ti ho mai chiesto scusa Haylie per ciò che ti ho fatto passare. Mi dispiace. So di essere io la pecora nera della famiglia, so che senza dubbio sarete stati meglio senza di me

-Tirò su col naso.-

Haylie: Hei ascoltami un momento

-Le alzai il mento in modo che mi guardasse in faccia.-

Haylie: Quando ti ho detto quelle cose ero arrabbiata, molto arrabbiata. Se non ci fossi stata tu ci saremmo persi tante belle cose. Forse è vero sei la più stravagante tra noi ma sei tu che dai il pepe a questa famiglia! Non saremmo i Manson senza di te. So che prima ci odiavamo e non avevamo un bel rapporto ma io non ti odio più, io sono andata avanti perché sei la mia sorellina e non importa quanto mi dessero fastidio i tuoi atteggiamenti. Quando ti ho vista stare così male per il ciclo, non ho potuto che aiutarti perché vederti in quello stato mi spezzava il cuore e capii che in qualche modo eravamo legate e tu avevi bisogno di me. Sai, forse non smetteremmo mai di litigare perché i nostri caratteri sono gli opposti ma niente mi impedirà di esserci per te, per qualsiasi cosa

-Lei mi guardò, mi abbracciò e per la prima volta sentii uscire dalla sua bocca quella difficile frase.-

Grace: Ti voglio bene Haylie!

-Sorrisi mentre tra le mie braccia le accarezzavo i capelli. Quel "Ti voglio bene" era detto con il cuore e risposi allo stesso modo.-

Haylie: Anche io Gracie, tanto. Non immagini quanto!
Grace: Mi dispiace per non averti dato retta con Simon
Haylie: Ormai è acqua passata
Grace: Lui è troppo grande per me
Haylie: Finalmente l’hai capito. Non avete fatto nien..
Grace: No. Ho sempre avuto paura
Haylie: Sai avevo paura io di farlo con William non oso immaginare com’eri messa tu

-Ridemmo poi lei tornò seria.-

Grace: Sono stata una carogna miserabile con te
Haylie: Diciamo che non sei stata tra le più simpatiche
Grace: Sai che la vendetta è il mio forte
Haylie: Già!
Grace: T-tu credi che io e Nate riusciremmo mai a stare insieme? Sembra che l’universo ci voglia separati. Mi sono stancata di aspettare e di venire sempre delusa. Mi sono davvero stancata Ylie
Haylie: Io credo che tu non debba eliminare Nate dalla tua vita. Prendi la collanina e vai da lui. Vai da lui e parlate chiaramente. Se lui vuole stare con Laila gli rendi la collanina altrimenti..
Grace: Oggi non riesco a parlare con lui
Haylie: Allora prenditi una pausa e parlaci domani

-Lei annuì.-

Grace: Devo annullare l’appuntamento con Simon, non ho voglia di vederlo
Haylie: Gli dirai di lasciarti in pace?
Grace: Si, lunedì a scuola
Haylie: Stai prendendo la scelta più coraggiosa

-Lei sorrise quando la porta si aprì, erano mamma e papà che tornavano dal lavoro.-

Molly: Ciao ragazze! Tutto a posto?
Jeremy: Siete riuscite a non uccidervi?

-Io e Grace ci guardammo e rispondemmo all’unisono.-

Haylie e Grace: Si!



 

Nora.




-Dopo quel piccolo inconveniente di Colin la festa continuò magnificamente. Colin correva da una parte all’altra a dire che ero la sua mamma. Era così tenero. Ci avevo messo davvero tanto a capire di ciò che aveva bisogno. Lo vedemmo andare dalla sua maestra.-

Colin: MAESTRA HARPER, MAESTRA HARPER
Harper: Colin rilassati, cosa c’è di tanto urgente?
Colin: Lo sai che ho una mamma adesso? Una mamma bella e buona
Harper: Sono contenta piccolo

-Gli accarezzò il visino.-

Colin: E’ Nora, tu lo sapevi?

-Io e Dustin ci guardammo e ridemmo vedendo quella scena quando Annabelle ci raggiunse.-

Annabelle: Finalmente ce l’avete fatta voi due

-Mi fece l’occhiolino e sorridemmo.-

Annabelle: E’ felice come una Pasqua!
Nora: Vero?!

-Ci guardammo e Annabelle mi abbracciò.-

Nora: Tu piuttosto come stai mammina?
Annabelle: Sono distrutta. Matthias vuole giocare in continuazione. Non vedo l’ora che nasca questo bambino

-In quel momento vedemmo Matthias rincorrere con il casco in mano Richard, un bambino della sua classe. Annabelle mi guardò.-

Annabelle: I caschi sono stati una pessima, pessima idea!!
Nora: Lo soo!

-Subito andò ad inseguire il figlio mentre io mi voltai e baciai Dustin.-

Nora: Sono pronta per tutto questo!
Dustin: Lo so amore mio!

-Mi strinse tra le sue braccia mentre continuavamo a tenere sotto controllo Colin.-



 

Grace.




-Quella sera mamma e papà invitarono William a casa per cena. Chiacchierammo un po’ poi io salii in camera mia mentre gli altri accendevano la tv. Dopo aver mandato un messaggio a Simon per disdire il nostro appuntamento aspettavo una sua risposta che non arrivò. Accesi il computer ed entrai su facebook per farmi due risate mentre guardavo le pagine dedicate ad Harry Potter, quando sentii la voce di mamma urlare da giù.-

Molly: GRACE! GRACE!!

-Mi affacciai da su e urlai in risposta.-

Grace: CHE C’E’?
Molly: VUOI SCENDERE PER FAVORE?

-Scesi in salotto dove Haylie, William e papà guardavano un documentario sullo sbarco dell’uomo sulla Luna e discutevano. Haylie contro papà e Will-

Haylie: Ma papà le prove sono schiaccianti!
Jeremy: L’uomo è atterrato sulla Luna, posso assicurartelo!
Haylie: Ma stai ascoltando ciò che dicono?!
William: Dai Haylie! L’uomo è andato sulla Luna, questi qui vogliono solo confondere le idee
Jeremy: Appunto, io le trovo tutte delle coincidenze
Haylie: Anche le luci?
Jeremy: Anche le luci!
Haylie: E la mancanza di stelle? Andiamo, davvero, non potete credere a questa fesseria! Sulla Luna non ci sono le nuvole perciò le stelle dovrebbero vedersi benissimo e in quelle immagini non ci sono
William: Non puoi saperlo tesoro! Le foto hanno una pessima visibilità
Haylie: Ma non quelle in buona qualità. E poi mi chiedo.. Come diavolo potete ignorare la bandiera che sventola? Cioè guardatela! Non può sventolare, mica c’è il vento sulla Luna. Come fate a non capire che è tutta un invenzione di Hollywood?!

-Papà e William si guardarono.-

Jeremy: D’accordo hai ragione
William: Già, sei un genio!
Haylie: Non datemi la ragione dell’asino!
William: E chi lo sta facendo?

-Guardò papà e sorrisero e Haylie guardò arrabbiata William.-

Haylie: Bravo, fai lo spiritoso!
William: Eccola qua, offesa!

-Papà e Will risero mentre Haylie andava in cucina e mamma usciva. Subito la guardai.-

Grace: Questa volta non è colpa mia. Posso anche giurarlo!

-Mamma mi guardò corrugando la fronte.-

Molly: Di cosa stai parlando?
Grace: Tu, di cosa stai parlando?
Molly: Non lo so, dimmelo tu!
Grace: Oh mamma mi stai incartando!! Mi dici cosa ho fatto di sbagliato questa volta?!
Molly: Hai fatto qualcosa di sbagliato?
Grace: No, credo di no!
Molly: Perché ti metti a giurare allora?
Grace: Per prevenzione!

-Mamma scosse la testa sospirando. Poi mi guardò.-

Molly: Perché ci nascondi tutti i motivi per essere fieri di te Gracie?
Grace: Che motivo avete per essere fieri di me?

-Tutti guardammo la mamma.-

Molly: Sei una cheerleader e non ci dici niente?!
Jeremy: COSA?! La mia bambina una cheerleader?!

-Subito mamma e papà mi abbracciarono mentre Haylie e William sorridevano.-

Molly: Perché non ce lo hai detto?
Grace: Mi sono dimenticata!
Jeremy: Sempre la solita!
Molly: Potremmo venire a tutte le gare
Grace: Non incominciate

-Tutti ridemmo. Mentre ci sedevamo a tavola il campanello suonò. Papà si alzò e andò ad aprire. Fece entrare una signora e tutti la guardammo.-

Sig.ra Hoocks: Salve, scusate l’intrusione. Sono la madre di Michael. Posso parlare con Grace?

-Mi alzai da tavola.-

Grace: Sono io!

-Anche mamma si alzò.-

Molly: Ci sono problemi?
Grace: E’ successo qualcosa a Michael?
Sig.ra Hoocks: No, lui sta bene, fin troppo bene. Senti Grace io non lo so cosa tu voglia da lui..
Grace: Niente signora, io non voglio niente
Sig.ra Hoocks: Vedi lui mi ha parlato di te. E’ così entusiasta crede di poter fare qualsiasi cosa
Grace: Ma lui può!
Jeremy: Possiamo sapere cosa succede? Si accomodi
Sig.ra Hoocks: Non si preoccupi, sto andando via. Vedete, mio figlio ha la sindrome di down e Grace è molto carina con lui. Per questo ti devo ringraziare, lui è felice quando parla di te però devi capire Grace che non puoi proporgli certe cose, per esempio, il cinema, la festa di quella ragazza, lui non può andare..
Grace: Ma perché? Perché tutti lo volete trattare diversamente? Lui è come me, è come lei signora. Michael è un ragazzo con dei sentimenti, dei desideri e una vita, ha una vita da vivere
Sig.ra Hoocks: Ma non può viverla come la vivi tu
Grace: E perché? Non è mica un alieno. Lui ci arriva a fare determinate cose, forse ci impiega più tempo degli altri ma perché non aspettare i suoi tempi? In fondo tutti che fretta abbiamo

-La signora rise.-

Sig.ra Hoocks: Sai sei piccola Grace e apprezzo ciò che fai per Michael, ma ti prego, non mettergli in testa altre idee. La sua vita è difficile già così
Grace: E’ difficile perché nessuno ha la pazienza di stargli accanto. E’ triste perché non può fare le esperienze che fanno gli altri

-La signora sembrò non ascoltare ciò che dissi mentre mamma mi teneva le braccia.-

Sig.ra Hoocks: Grazie per quello che fai Grace, ma ti prego, non spingerti oltre

-Ci guardò, ci salutò e andò via. Papà chiuse la porta e tornammo tutti a tavola. Raccontai tutto.-

Molly: Tesoro sei davvero gentile a preoccuparti per quel ragazzo
Grace: Mi dispiace così tanto
Jeremy: Purtroppo non puoi entrare nella testa dei genitori
Haylie: Certo che non dev’essere per niente facile
Grace: Comunque io nemmeno ci volevo andare a quella stupida festa. Non ero invitata nemmeno io. Ma quello che mi fa arrabbiare è che nessuno lo tratta come una persona normale e lui ha bisogno di questo, ecco perché sta bene con me
Molly: Noi ti capiamo Gracie però non intrometterti tra lui e i genitori ok?

-Rassegnata li guardai.-

Grace: D’accordo!

-Dopo aver mangiato William tornò a casa e io e Haylie salimmo in camera. Mi ricordai di avere il pc acceso lo presi e guardai. Avevo dieci messaggi di Nate su facebook. Decisi di non rispondere, avrei affrontato tutto l’indomani. Sia Simon che Nate, sarebbe stata una lunga giornata.
Il sabato mattina andai allo skate park per svagarmi e per smettere di pensare. Dopo circa un’oretta mi sedetti per terra ad osservare le rampe, lì avevo così tanti ricordi, sia belli che brutti. Più belli però. I miei pensieri furono interrotti da una mano che mi toccò la spalla, mi voltai e lo vidi incazzato.-

Nate: Mi dici che diavolo ti è saltato in mente? Sei impazzita per caso? Bloccarmi su whatsapp?! Non rispondermi su facebook. Mi hai fatto preoccupare
Grace: Ah si? Quanto mi dispiace
Nate: Non trattarmi come un’idiota Grace!

-Mi prese il braccio avvicinandomi a sé. Io lo guardai e lui non resistette.-

Nate: Ti prego, spiegami! Perché mi stai trattando così dopo ieri mattina? Pensavo fosse scattato qualcosa di forte tra noi
Grace: Si era scattato Nate. Ma poi hai rovinato tutto, come sempre
Nate: Perché, cosa ho fatto?! Credevo fossi felice della mia decisione!
Grace: Felice? COME CAZZO FACCIO AD ESSERE FELICE NATE? LA MATTINA MI CORTEGGIAVI, MI HAI FATTA RABBRIVIDIRE E IL POMERIGGIO FAI SESSO CON LAILA? COME FACCIO AD ESSERE FELICE PER TE?

-Lo vidi sgranare gli occhi. Perché reagiva così?-

Nate: Fare sesso? E questa da dove è saltata fuori?
Grace: Non fare il finto tonto perché non ti si addice proprio
Nate: Davvero Grace, non so di cosa tu stia parlando!
Grace: Ma se me lo hai anche confermato!
Nate: Grace non ne ho idea! Mi vuoi spiegare tutto?
Grace: Va bene, facciamo finta che tu non lo sappia. Laila è venuta a casa mia per dirmi di girarti alla larga perché avete fatto sesso e la vostra relazione è diventata più importante. Io ti ho chiesto per messaggio se era vero che lo avevi fatto e tu mi hai risposto di si! Ah domani ti rendo la tua stupida collanina!

-Lo vidi chiudere gli occhi e trattenersi chiudendo i pugni, era incazzato nero.-

Nate: Io la faccio tornare a New York con un calcio in culo a quella!

-Lo guardai, ma cosa stava dicendo?. Si riavvicinò a me prendendomi le mani-

Nate: Grace ascoltami, è stato tutto un malinteso! Io non ho fatto sesso con Laila, ieri ci siamo lasciati
Grace: Cosa?
Nate: Ci siamo lasciati e quando tu mi hai inviato quel messaggio pensavo ti riferissi a quello

-Continuai a guardarlo sentendomi improvvisamente leggera e sentii le lacrime agli occhi, ma questa volta dalla felicità.-

Grace: Non è uno scherzo vero?!
Nate: No, non lo è per niente! Ci siamo lasciati per te. Perché io non riesco a pensare a nessun altra, perché io desidero baciare te, perché io amo te!

-Le lacrime vennero subito giù, mi strinsi a lui e lo baciai. Oh si, quello si che era un bacio. Finalmente le nostre labbra s’incontrarono volutamente, era un bacio tenero ma appena sentii la sua lingua cercare la mia, divenne un bacio passionale e romantico. Non riuscivamo a fermare le nostre lingue che continuavano a danzare insieme. Lui mi prese in braccio mentre continuavamo a baciarci, baciarci e baciarci. Si sedette sulla panchina con me sopra e mi accarezzava il viso mentre io affondavo le mani sui suoi capelli. Finalmente il nostro momento era arrivato e ne ero felice. Ci staccammo per riprendere fiato e poggiai la testa sul suo petto, lui mi accarezzò i capelli.-

Grace: Anche io ti amo Nate, ti ho sempre amato
Nate: Lo so tesoro! Sono stato uno stupido, ma prometto che non ti lascerò più andare via, mai più!

-Sorrisi.-

Grace: Quindi.. Noi, si insomma.. Noi stiamo insieme?
Nate: Si, ora stiamo UFFICIALMETE INSIEME
Grace: Possiamo urlarlo al mondo
Nate: Si, possiamo farlo!

-Ridemmo e lui strofinò il suo naso sul mio.-

Nate: Ancora non ci posso credere, sei tutta per me
Grace: Si, niente ci separerà più!

-In quel momento mi ricordai di una cosa e mi irrigidii. Nate mi accarezzò dolcemente.-

Nate: Che succede?
Grace: Ci siamo dimenticati di una cosa
Nate: Cosa?
Grace: Simon. Devo ancora lasciarlo!

-Ci guardammo e sospirammo poi mi riappoggiai sul suo petto mentre lui mi stringeva a sé-

Nate: Non preoccuparti, troveremo un modo, insieme!

-Annuii e lo guardai. Era veramente determinato a lottare per me. Questa volta niente e nessuno ci avrebbe fatto allontanare.-
 

Heeeeeeeiiiiiiiii bellezzeeeee
Allora prima di tutto..
IO VI STRAPPAZZEREI UNA PER UNA GIURO! LE VOSTRE RECENSIONI SONO DOLCISSIME
E.. E.. DAVVERO NE ABBIAMO RAGGIUNTO 7 NELL’ALTRO EPISODIO?
Davvero non riesco a crederci, siete fantastiche e grazie mille per il vostro supporto <3
Allora come promesso carico oggi e vi lascio anche il video :)
Copiate il link nella barra d’indirizzo:

https://www.youtube.com/watch?v=MTNsQqYHZtQ 

Altra cosa.. se raggiungo altre 7 RECENSIONI PUBBLICO MERCOLEDI’
Scusate ma prima proprio non mi è possibile, però almeno vi lascio con un buon finale no?
Voi che ne pensate? Siete felici?
Le cose finalmente si stanno aggiustando ed è qui che vi do una brutta notizia.
Gli episodi stanno finendo... Veramente questa volta. Conto di farne altri tre al massimo
Beh adesso io vado. Fatemi sapere cosa ne pensate, sia dei personaggi che dell’episodio :)
Baci Sum <3 <3 <3
 

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Capitolo 36
*** Non è poi così facile ***


-Non è poi così facile.-



Grace.




-Quel sabato io e Nate passammo davvero una giornata bellissima insieme. La sera lui tornò a casa e parlò chiaramente con Laila e la domenica lui e sua madre la riportarono in aeroporto e lei partì. Non immaginate la mia felicità. Verso le 18:00 Nate passò a casa mentre io cercavo di studiare spagnolo, cosa molto difficile dato che avevo la testa fra le nuvole. Ero sola a casa perché mamma e papà erano usciti a fare la spesa e Haylie era uscita con i suoi amici. Sentendo il campanello scesi giù un po’ scocciata e andai ad aprire. Appena vidi Nate sorrisi, ero veramente felice di vederlo. Lui sorrise e mi baciò. Risposi al bacio facendolo entrare in casa e chiusi la porta. Lui mi guardò.-

Nate: Waoh quanto sei bella quando arrossisci

-Mi accarezzò il viso.-

Grace: Sono arrossita?
Nate: Direi un bel po’

-Sorridemmo.-

Grace: E’ che non mi sono ancora abituata completamente
Nate: A cosa?
Grace: A questo!

-Prendendogli la maglietta lo avvicinai a me e lo baciai di nuovo. Lui sorrise tra il bacio.-

Nate: Ti amo
Grace: Anche io!

-Mi prese la mano e me l’accarezzò.-

Nate: Ho interrotto il tuo divertimento piombando qui all’improvviso?
Grace: Divertimento?! Magari mi stessi divertendo. Sto studiando spagnolo
Nate: Meglio del mio corso d’arte!
Grace: Si, hai ragione e comunque grazie per la sorpresa
Nate: Non c’è di che! Voglio passare ogni secondo della mia vita con te
Grace: Anche io Nate, già mi mancavi

-Lui mi prese in braccio e mi ribaciò per poi portarmi sul divano. Voleva fare sicuramente una cosa romantica ma inciampò sui lacci delle sue scarpe e cademmo malamente sul divano, io sopra di lui. Beccammo anche la parte in metallo. Che dolore, non immaginavo in che condizioni era la schiena di Nate.-

Nate: AHIO CAZZOO

-Cercai di alzarmi senza causargli altro dolore. Poggiai la mano senza farci caso su lui quando sentii qualcosa… Si, diciamo muoversi e irrigidirsi. Guardai dove avevo la mano. Oh cavolo.. Il suo.. Il suo.. Avete capito, andiamo! Subito la tolsi arrossendo.-

Grace: Scusa, scusa Nate!

-Alzai lo sguardo e lui mi guardava sorridendo.-

Nate: Non devi scusarti. Ormai sono tutto tuo
Grace: I-io non volevo

-Mi sentivo prendere fuoco e diventare sempre più rossa. E a pensare che lo avevo visto un’infinità di volte in mutande e non mi ero mai sentita in imbarazzo. Ma ormai non era più come ai vecchi tempi, le cose erano cambiate, noi eravamo cambiati. Mi sedetti sul divano, Nate fece lo stesso e mi accarezzò il viso.-

Grace: I-Io..
Nate: Hei, non è successo niente. Siamo tu ed io, come sempre, come lo siamo sempre stati
Grace: Io ho paura Nate, non mi sento pronta a fare..
Nate: Non te lo chiederei mai tesoro. Aspettiamo, tanto che fretta abbiamo? C’è un’intera vita da vivere insieme. E’ solo che non devi vergognarti, ok?

-Io annuii e lui mi diede un leggero bacio sulla guancia.-

Grace: Tu vuoi farlo con me?
Nate: Solo quando saremo pronti entrambi

-Sorrisi. Ecco qual era la differenza tra lui e Simon.-

Grace: Grazie
Nate: Non devi ringraziarmi per una cosa di cui hai tutto il diritto
Grace: Sei fantastico

-Lo baciai profondamente e lui rispose al bacio.-

Nate: Anche tu!
Grace: Però è stato imbarazzante

-Risi e Nate sorrise.-

Nate: Non per me!

-Lo guardai incredula.-

Grace: Ti è piaciuto?
Nate: Per caso il mio amico non si è fatto sentire?

-Risi.-

Grace: Oh si, eccome se si è fatto sentire

-Anche lui scoppiò a ridere.-

Grace: Sono una polla, non l’ho fatto nemmeno a posta
Nate: Figurati se lo facessi a posta

-Mi fece l’occhiolino.-

Grace: Vedo che il dolore alla schiena ti è passato!
Nate: Alla velocità della luce. Che cavolo però, volevo fare una cosa romantica. Sai, come fanno in tutti i film, tutti quei super attori con un sacco di muscoli o comunque sono strafighi che prendono in braccio le fidanzate strafighe e le poggiano sul divano baciandole e attorno a loro ci sono sempre le candele rosse e profumate!

-Risi ascoltandolo.-

Grace: Oh Nate! Non m’interessano le dimostrazioni romantiche. Mi basta che tu ci sia e che tu mi voglia bene
Nate: Allora hai già queste cose

-Mi accarezzò ancora.-

Grace: Noi siamo persone normali, non saremo mai come quelli della tv. Rassegnati, soprattutto perché tu ti ostini a non legarti le scarpe

-Lui rise.-

Nate: Sono più cool così..

-Scossi la testa mentre lui continuava.-

Nate: ..Legarle non lo è aff..

-Non lo feci finire e gli presi il viso tra le mie mani avvicinandolo a me.-

Grace: Schh! Zitto e baciami

-Lui sfregò il suo naso sul mio e poi catturò le mie labbra con un bacio romantico. Dopo tutto quel tempo passato a lottare per lui volevo solo quello.-

Nate: Ti prometto che appena finiremo la scuola e ci diplomeremo andremo insieme agli studios di Harry Potter
Grace: Ma sono a Londra, dall’altra parte del mondo!
Nate: Lo so!
Grace: Oohh questo sì che è romantico!

-Lo abbracciai e lui mi strinse a sé. Lo guardai staccandomi dalla sua stretta.-

Grace: Non vedo l’ora di lasciare Simon domani
Nate: Anche io non vedo l’ora che tu lo faccia

-Tirò fuori il telefono.-

Nate: Cavolo è già ora!

-Lo guardai.-

Grace: Cosa devi fare?
Nate: Devo accompagnare Jason in palestra poi andiamo un po’ alle rampe. Vieni?
Grace: Vorrei! Ma ho ancora delle regole grammaticali di spagnolo da imparare. Se torno con una F mamma e papà mi uccidono, farò il minimo indispensabile
Nate: Ottima filosofia. Perché ammazzarsi di studio?

-Ci alzammo e lo accompagnai alla porta.-

Nate: Allora ti cerco stanotte! Ciao Lol

-Mi baciò dolcemente.-

Grace: Ciao capitano! A dopo!

-Sorrisi e lui si voltò per andare via mentre io chiudevo la porta. Tornai in camera e ripresi a ripetere spagnolo, mi aspettava una bella serata.-



 

Haylie.




-Quella sera andammo tutti al bowling dove sarebbe andato anche Jacob, la cotta non proprio segreta di Beverly. Stavamo aspettando che ci dessero le scarpe.-

Beverly: Non saremmo dovuti venire qui

-Naturalmente l’essere dolce non è nelle indole di Kimberly.-

Kiki: E piantala! Tu oggi ti prendi quel ragazzo punto

-Arrivarono le scarpe, Kimberly le prese e insieme a Will e Steven andò ad occupare una pista. Io rimasi dietro con Beverly. Le presi la mano.-

Haylie: Allora? Mi dici perché il capitano della squadra delle cheerleaders dovrebbe aver paura di un nerd come Jacob?
Beverly: La smettete tutti di dargli del nerd? Solo perché va bene in fisica e di solito porta gli occhiali non vuol dire che sia un nerd! Io come dovrei chiamare William allora? Asino per caso?
Haylie: Hei io non volevo offendere nessuno. Ok, sei di cattivo umore, io vado dagli altri

-Mi avviai verso la pista ma lei mi bloccò prendendomi il braccio.-

Beverly: Scusa, hai ragione. E’ solo che ho così paura che mi rifiuti
Haylie: E perché mai dovrebbe?
Beverly: Perché io sono la bambolina cheerleader senza cervello della scuola

-Aggrottai la fronte.-

Haylie: E da quando scusa? Sei brava quanto me a scuola
Beverly: Ma lui non lo sa
Haylie: Faglielo sapere allora
Beverly: Uff. Va iniziamo la partita!

-Andammo alla pista e dopo dieci minuti in quella a fianco a noi si misero Jacob e i suoi amici. Kimberly appena li vide si avvicinò da Beverly.-

Kiki: Waoh! Con le lenti a contatto non è niente male
Beverly: Lo so!

-In quel momento vedemmo Steven avvicinarsi alla loro pista. Beverly sgranò gli occhi.-

Beverly: Ma perché tu e il tuo ragazzo siete così imprevedibili?!

-Kimberly fece spallucce e sentimmo Steven parlare.-

Steven: Allora vi va? Giusto per rendere le cose un po’ più interessanti
Jacob: Noi ci stiamo

-Steven si girò verso noi.-

Steven: Giochiamo contro di loro!
Beverly: Cosa?! Non è possibile!

-La presi a braccetto.-

Haylie: Coraggio andrà bene!
Beverly: NOO! Io faccio schifo a questo gioco
Haylie: Non essere così pessimista
Beverly: Ha parlato miss positività!

-Le feci la lingua e iniziammo la partita. Era iniziata male e continuava sempre peggio. Beverly era davvero negata, nemmeno li sfiorava i birilli e purtroppo era capitata nello stesso turno di Jacob che era davvero molto molto bravo e forse anche un po’ arrogante o almeno così mi sembrò. Non faceva altro che ridere ad ogni tiro di Beverly mentre lui faceva strike su strike. Beverly stava per fare l’ennesimo tiro quando li risentimmo ridere. Beverly sbottò buttando la palla a terra mentre quel gruppo di idioti ci guardava sbalordito. Nessuno fermò Beverly che prese la sua giacca e la sua borsa e se ne andò al bar. Kimberly si avvicinò a me.-

Kiki: Oh oh! Dici che si è arrabbiata?
Haylie: E’ incazzata nera Kiki!
Kiki: Andiamo da lei?
Haylie: No aspetta. Lasciala sbollire ora. Raggiungiamola tra un po’

-Kimberly annuì e vidi William avvicinarsi da Jacob. Dopo averlo ascoltato il sorriso di Jacob divenne una smorfia di preoccupazione. Subito lo vedemmo abbandonare la pista correndo e mi avvicinai a Will abbracciandolo.-

Haylie: Cosa gli hai detto?
William: Tra poco vedrai!

-Feci spallucce e andammo a sederci. La partita doveva riprendere.-



 

Nora.




-Quella sera ci stavamo preparando per andare a cena dai miei genitori e mentre mi mettevo gli orecchini e andavo verso l’angolo cottura Colin mi seguiva cercando di convincermi.-

Colin: Ma non possiamo lasciarlo qui
Nora: Tesoro lo abbiamo lasciato tante volte
Colin: Ma non possiamo più
Nora: Certo che possiamo

-Presi dalla lavastoviglie il biberon asciutto, lo chiusi e tornai in salotto, sempre con Colin che mi seguiva.-

Colin: Ma mamma!!

-Sorrisi, mi faceva ancora un certo effetto sentirmi chiamare così ma ero felice. Colin invece si era già abituato senza problemi. Misi il biberon nella mia borsa poi mi voltai e mi inchinai all’altezza di Cole.-

Nora: Tesoro non possiamo portare Coco con noi. L’acquario è troppo grande per entrare in macchina
Colin: E allora mi spieghi come facciamo?

-Alzò le braccia per poi farle ricadere sbuffando. Non so come feci a trattenere una risata dopo quella scena. Lui era così serio.-

Nora: Io e papà troveremo una soluzione ok?

-Dustin uscì da camera nostra agganciandosi la camicia.-

Dustin: Una soluzione a cosa?
Colin: Mamma non vuole portare Coco dai nonni
Dustin: La mamma ha ragione
Colin: Ma Coco si sente solo. Come facciamo?

-Dustin alzò gli occhi al cielo, non ne poteva più di quel pesce.-

Dustin: Troveremo una soluzione
Colin: Ok!

-Si voltò e corse verso la sua cameretta. Dustin si avvicinò di più a me.-

Dustin: Non potremmo dimenticarci di dare da mangiare a quel pesce?
Nora: Colin gliene da ogni mezz’ora per essere sicuro
Dustin: E se accidentalmente ci scappasse nello scarico mentre puliamo l’acquario?
Nora: Poi come gliela spieghi una cosa del genere?

-Dustin sospirò.-

Dustin: Dobbiamo trovare una soluzione
Nora: Si, assolutamente. E’ troppo possessivo con quel pesce

-Dustin mi guardò e sorrise.-

Dustin: Sei davvero bella stasera
Nora: Grazie!

-Sorrisi e lo baciai.-

Dustin: Il biberon..
Nora: L’ho preso, è in borsa
Dustin: Magari così Cole andrà k.o. prima delle 23:00

-In quel momento sentimmo Colin urlare e lo vedemmo uscire dalla sua cameretta.-

Colin: MI E’ VENUTA UN’IDEAAAA. MAMMA PAPA’ MI E’ VENUTA UN’ IDEAA
Dustin: Cole non urlare però
Nora: Già tesoro, dicci tutto con calma
Colin: Possiamo dare a Coco un amico, così si faranno sempre compagnia

-Per avere tre anni era davvero geniale. A volte mi spaventava.-

Nora: Ci penseremo ok?

-Lui annuì.-

Dustin: Allora siamo tutti pronti?
Colin: Si!

-Uscimmo dall’appartamento e salimmo in macchina. Quella sera anche mamma e papà avrebbero avuto delle sorprese.-



 

Beverly.




-Mi sedetti al bancone del bar, volevo solo tornarmene a casa quando un capellone con gli occhi verdi si sedette a fianco a me.-

Jacob: Beverly, giusto?!

-Lo guardai scocciata ma anche sorpresa.-

Beverly: Si, che c’è?
Jacob: Sono Jacob Smith. Siamo nella stessa classe di fisica.
Beverly: So benissimo chi sei
Jacob: Mi dispiace per prima ma credo che tu abbia frainteso
Beverly: E’ impossibile. So come stanno le cose
Jacob: Non ridevamo per te
Beverly: E per chi allora?
Jacob: Potrà sembrarti strano, molto strano. Io e i miei amici abbiamo fatto una scommessa. Se riuscivo a fare tutti strike, Ian, dato che faceva lo sbruffone, avrebbe pagato il campeggio per quest’estate a me e a un’altra persona. Per quello ridevamo. Perché sto facendo tutti strike e lui dovrà sborsare i soldi. Stavamo prendendo in giro a lui, non a te. Scusa, ma sinceramente a te non ci stavo neanche pensando
Beverly: Naturalmente!

-Jacob aggrottò la fronte.-

Jacob: Come?
Beverly: Era ovvio che non mi avevi notata. Non mi noti mai e dico mai. Sembro invisibile per te
Jacob: Scusa ma non capisco. A cosa ti riferisci?

-Mi alzai. Aveva davvero il prosciutto sugli occhi cavolo.-

Beverly: Mi sono stancata di lanciarti frecciatine, bigliettini e sguardi per attirare la tua attenzione. Mi piaci diavolo!

-Anche lui si alzò guardandomi scioccato. Poi si riprese.-

Jacob: Senti Beverly, noi non ci parliamo. Sono venuto qui solo per chiederti scusa e spiegarti la situazione, non voglio guai e tantomeno essere preso per il culo da te
Beverly: Pensi davvero che ti stia prendendo in giro?
Jacob: Si, è ciò che penso
Beverly: Ti sbagli!
Jacob: Oh si, certo!

-Si voltò per tornare alla pista ma lo bloccai prendendogli il braccio.-

Beverly: Perché pensi che io ti stia mentendo?
Jacob: Perché? E me lo chiedi anche? Sei il capitano delle cheerleaders, dovresti stare con il capitano della squadra di football, non con me
Beverly: E perché?
Jacob: Perché io non sono il tuo tipo
Beverly: E chi lo dice? Tu? Che nemmeno mi conosci?
Jacob: Lo so! Io posso solo ammirare la tua bellezza da lontano e lasciare che mi prenda in giro lanciandomi i bigliettini sulla schiena all’ora di fisica
Beverly: Te li lanciavo perché volevo che ti girassi da me. Volevo che i tuoi bellissimi occhi mi guardassero come stanno facendo adesso

-Mi avvicinai a lui.-

Beverly: Non voglio assolutamente prenderti in giro, te lo giuro. Vorrei solo uscire con te

-Lui sgranò gli occhi.-

Jacob: Davvero?

-Annuì.-

Jacob: Ma io porto gli occhiali e..
Beverly: Lo so. Smettila di cercare scuse. Mi piaci così come sei
Jacob: Posso confessarti una cosa?

-Mi prese le mani avvicinandomi a sé.-

Jacob: Anche tu mi piaci, solo che sono troppo impacciato per uscire con te
Beverly: A me sembri abbastanza sicuro di te

-Mi avvicinò sempre più a sé e le nostre labbra iniziarono a sfiorarsi. Sorridemmo.-

Jacob: Posso?
Beverly: E me lo chiedi?

-Sorridemmo ancora e poi lui mi baciò stringendomi sempre più a sé e accarezzandomi i capelli. Non potevo crederci. Appena ci staccammo mi guardò.-

Jacob: Mi piacerebbe tanto conoscerti meglio
Beverly: Allora che ne dici di vederci regolarmente?
Jacob: Per me è un onore

-Mi diede un altro bacio e io gli accarezzai il viso. Lui mi prese per mano.-

Jacob: Vieni, ti insegno a giocare a bowling

-Risi e mano nella mano tornammo alle piste, dove tutti ci videro arrivare e ci fecero un applauso. Avrei dovuto parlargli chiaramente dall’inizio, poco ma sicuro.-



 

Nora.




-Quella sera alle 20:00 arrivammo a casa di mamma e papà e mentre scendevamo dalla macchina vedemmo Haylie baciare William nella loro macchina, poi scendere. Ci vide e corse ad abbracciarmi. Mentre William ci suonò il claxon in segno di saluto mentre ripartiva con la macchina.-

Haylie: Sorellaaaaaaaa da quanto tempo
Nora: Vieni qui!

-La strinsi a me e le baciai la fronte.-

Nora: Va tutto bene?
Haylie: Si, per fortuna adesso si. Non ho più avuto bisogno di..
Nora: Meglio così. Sono felice per te!

-Anche Dustin con in braccio Colin si avvicinò e abbracciò Haylie.-

Dustin: Da dove torni?
Haylie: Dal bowling
Nora: Tu davvero molto brava a giocare a bowling!

-Ridemmo.-

Haylie: Quelli sono dettagli, mi ha aiutata Will..

-Entrammo tutti in casa mentre Haylie continuava a parlare.-

Haylie: E oggi Beverly si è fidanzata
Nora: Waoh che scoop!

-Dustin mise a terra Colin che subito andò in salotto.-

Colin: CIAOO!

-Anche mamma, papà e Grace ci raggiunsero e ci salutarono. Subito Grace prese in braccio Colin.-

Grace: Ciao peste! Come sta Coco?
Colin: Male!!

-Io e Dustin scuotemmo la testa.-

Grace: Come male?
Colin: Si sente solo e mamma e papà non lo fanno salire in macchina

-In quel momento appena Colin disse “mamma”, tutti mi guardarono sorpresi e io e Dustin sorridemmo.-

Nora: Ho deciso. E’ la cosa migliore per tutti credo!

-Papà si avvicinò e mi abbracciò.-

Jeremy: Sei molto coraggiosa Nora
Molly: Siamo felici che tu lotti per ciò che vuoi veramente
Nora: Grazie!

-Li abbracciai entrambi e appena ci staccammo li guardai.-

Nora: Vi dispiace se Colin vi chi...

-In quel momento Colin ci interruppe avvicinandosi a mamma e papà e prendendo la mano di mamma.-

Colin: Nonno, nonna vi dispiaceva se veniva anche Coco?

-Lo guardarono. Notai gli occhi di mamma lucidi, probabilmente si emozionò ascoltandolo. Tante volte ci eravamo immaginati tutti come sarebbero diventati nonni, ma nessuno si aspettava che accadesse in questo modo. Eravamo comunque molto felici. Mamma accarezzò il visino a Colin.-

Molly: Ma certo che no
Colin: Mamma non ha voluto

-Papà sogghignò.-

Jeremy: Nora, certo che non vi costava niente portarlo!
Dustin: Sa com’è signor Manson, non è tanto facile caricare un acquario in macchina
Nora: Soprattutto se il seggiolino di questo scricciolo occupa un sedile!

-Ridemmo e ci sedemmo sui divani.-

Haylie: Cole, come sta Matthias?
Colin: Bene! Zia Haylie lo sai che la cicogna gli deve portare un fratellino?
Haylie: Ma è bellissimo!
Nora: Può essere anche una sorellina
Colin: NOO, lui ha chiesto un fratello
Grace: Cole digli di non illudersi troppo, anche io l’ho sempre chiesto!
Molly: Voi tre bastate e avanzate Grace
Jeremy: Non oso immaginare averne un altro!
Haylie: Un’altra femmina papà
Jeremy: Oh Gesù, non voglio nemmeno pensarci
Dustin: Lei si che è un uomo coraggioso signor Manson!

-Tutti scoppiamo a ridere quando mamma si ricordò una cosa. Si alzò e tornò in salotto con delle lettere. Me le diede.-

Molly: Oh tesoro, dimenticavo la tua posta
Nora: Grazie mamma

-Le misi in borsa le avrei controllate più tardi. Ci sedemmo a tavola e mangiammo. Dopo un po’ Grace parlò.-

Grace: Ho una cosa da dire a tutti
Molly: Siamo tutto orecchi
Grace: Io e Nate stiamo insieme

-Tutti strapazzammo Grace. Eravamo davvero felici per lei perché sapevamo quanto ci tenesse a Nate. Poi papà la guardò.-

Jeremy: Mi devo preoccupare?
Grace: No papà. Assolutamente no

-Era così carina e anche lei stava crescendo. Non potevo crederci, sembrava ieri quando la vedevamo correre e rotolare giù per le scale con il suo ciuccio rosso e le sue piccole codette scure sempre storte. E ora eccola, bella e fidanzata, con il suo migliore amico. Ero felice per lei. Per tutta la sera ridemmo e scherzammo e Colin si addormentò sul divano con il biberon in bocca. Verso mezzanotte lo prendemmo in braccio mentre andavamo via. Dopo aver salutato tutti salimmo in macchina sistemando prima Colin su seggiolino. Salutammo con la mano mamma e papà che ci avevano accompagnati fuori e Dustin partì. Mentre lui guidava, presi le lettere e controllai tutto. La maggior parte era pubblicità, ma la mia attenzione fu catturata da una lettera diversa. Era della “Eleanor Roosevelt High School”, il mio vecchio liceo. L’aprii.-

Nora: Il mio vecchio liceo invita me e la mia famiglia, ovvero voi due, per una rimpatriata sabato prossimo! Pff

-Accartocciai la lettera.-

Dustin: Secondo me dovresti andarci
Nora: Non lo so. Sicuramente ci sarà anche Lukas
Dustin: Ma ci sarò anche io!
Nora: Ci penserò. Domani chiamo Ashley. Sicuramente sarà arrivata anche a lei e vedremo
Dustin: Come vuoi amore!

-Stanchi tornammo a casa e dopo aver messo a letto Colin, con la poca forza che ci rimase andammo in camera nostra e facemmo l’amore per poi addormentarci uno tra le braccia dell’altra.-



 

Grace.




-Quella mattina fu orribile. Io e Nate non potevamo nemmeno baciarci, quando lui mi passò a fianco e mi accarezzò il viso. Lo guardai.-

Grace: Adesso basta!

-Mi voltai e lui mi prese il braccio.-

Nate: Dove vai?
Grace: A cercare Simon. Non riesco a stare lontana da te
Nate: Vengo con te
Grace: No, lo devo fare da sola
Nate: Grace..
Grace: Nate, starò bene ok?

-Si avvicinò a me pronto a baciarmi ma entrambi ci guardammo.-

Grace: Non possiamo amore mio, non ancora
Nate: Lo so! Ti amo ok?
Grace: Anche io, con tutta me stessa!

-Sorridemmo, lui mi accarezzò e mi lasciò andare. Avevo una faccenda da sbrigare. Speravo solo di fare una cosa veloce. Corsi per i corridoi e quando lo vidi, lui mi guardò.-

Simon: Guarda chi si ri fa viva!

-Si avvicinò per baciarmi ma mi allontanai.-

Grace: Simon, no! Non è il caso
Simon: Scusami?
Grace: Sono venuta qui per dirti che la nostra storia è finita. Io non ti amo, mi dispiace
Simon: Tu stai scherzando vero?
Grace: No, scusami
Simon: Forse non ti è chiara una cosa. Non mi puoi lasciare. Non mi faccio lasciare da una bambina! Sarà finita quando lo dirò io
Grace: Non credo proprio!
Simon: NON MI SFIDARE CAZZO. VOI MANSON DI MERDA. TU E TUA SORELLA MI AVETE VERAMENTE ROTTO I COGLIONI
Grace: Cosa centra Haylie?!
Simon: Anche quell’idiota di tua sorella non mi ha dato retta. Non ti conviene lasciarmi Grace
Grace: Io non ti amo non voglio stare con te! Amo un altro ragazzo che mi tratta come merito

-In quel momento mi prese il braccio stingendolo forte e avvicinandomi a sé mi scosse.-

Simon: SECONDO TE QUANTO ME NE SBATTE DI TRATTARTI BENE? IO VOGLIO SOLO SVERGINARTI. SE PENSO A TUTTO IL TEMPO CHE HO SPRECATO CON TE..

-Lo guardai e anche se mi stava facendo male non volevo dargli soddisfazione.-

Grace: NON ME NE FREGA NIENTE

-Continuava a stingere sempre più forte e gli diedi un calcio sulla gamba.-

Grace: SEI SOLO UN PERVERTITO PAZZOIDE

-Lui mi lasciò un momento toccandosi la gamba così provai a scappare ma subito mi prese per i capelli riavvicinandomi a sé mentre le mie lacrime erano bloccate nei miei occhi. No, non gli avrei dato quella soddisfazione, non avrei pianto. Io ero più forte. La testa iniziava a farmi male quando mi riprese il braccio.-

Simon: Pensavi davvero di scapparmi?! Che illusa

-I suoi occhi erano maligni mentre le sue vene si facevano sempre più visibili, sul collo e sulle braccia. Avevo paura, davvero paura. Tutti erano a lezione e io ero sola con quel pazzo maniaco.-

Grace: LASCIAMI ANDARE STRONZO!

-Cercai di fargli mollare la presa dimenandomi ma lui mi teneva ben stretta.-

Simon: Perché mai dovrei?! Così imparerai a fare la spiritosa

-Mi strinse più forte il braccio per poi lanciarmi verso il bagno ma andai a sbattere contro gli armadietti mentre continuavo a trattenere il mio pianto e la mia paura, così come le mie urla. Mi riprese e mi rispinse in bagno. Entrò e mi attaccò al muro vicino ai lavandini.-

Simon: Adesso se non vuoi che ti faccia altro male mi asseconderai, eccome se mi asseconderai!
Grace: MAI!
Simon: Non giocare con me Manson, è pericoloso. La tua sorellina non ti ha messo in guardia? Oh si l’ha fatto, ma tu non le hai dato retta. Eri così occupata ad odiarla che hai preferito credere ad un estraneo. Sai con te è stato veramente facile, fin troppo
Grace: FOTTITI
Simon: Fottimi tu!

-Si avvicinò e si strusciò su di me. Sentì il suo membro irrigidirsi e solo in quel momento due lacrime vennero giù per il mio viso. Proprio quando stavo perdendo la mia forza vidi entrare in bagno William. Prese Simon per la schiena e lo scaraventò contro l’altro muro.-

William: MA CHE CAZZO FAI PEZZO DI MERDA?!

-Subito corse verso di me e mi strinse a sé mentre io non riuscivo a smettere di tremare. Mi strinsi a lui.-

Grace: Will
William: Non preoccuparti piccola. Ci sono io adesso. Non ti toccherà più. Ora corri, vai a cercare Haylie. A Simon ci penso io!

-Senza pensarci due volte mi staccai da William e corsi fuori dal bagno sentendo la voce di Simon urlare..-

Simon: QUESTA ME LA PAGHI MANSON. NON E’ FINITA QUA, TE LO GIURO!

 -Lasciare Simon non era poi così facile come pensavo. Da quel giorno sarei dovuta stare molto più attenta.-



 

Hei meraviglie <3 <3 <3
Siete ancora scioccate? Beh io si, abbastanza.
Sono sinceramente senza parole.
Non pensavo che uscisse così.. così BOOM. 
Non so come altro definirlo.
Lascio a voi i commenti per questo episodio così forte.
Coomunque ho notato che in certi episodi mi avete lasciato 8, addirittura 9 recensioni
Ma siete proprio da amare anche se nell’ultimo siamo arrivati a 6 ma mi sono anche arrivati dei messaggi
Perciò ringrazio tutte di cuore perché siete fantastiche.
Posso chiedervi una cosa? Se mi dovete scrivere potete mettere almeno 10 o più parole? Perché altrimenti mi arriva come messaggio personale e non come recensione.

7 (O PIU') RECENSIONI PER IL NUOVO EPISODIO DOMENICA
Allora ultima cosa abbiamo un nuovo personaggio Jacob, vi posto la foto :)


Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3
 

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Capitolo 37
*** Ricordi persi ***


-Ricordi persi-


Haylie.




-Ero a lezione e avevo smesso di prendere appunti dato che la professoressa non faceva altro che ripetere sempre lo stesso concetto che i miei idioti compagni non riuscivano a capire. Guardai fuori dalla finestra. William non era ancora tornato dentro. Da lui c’era d’aspettarselo, non riusciva a stare concentrato per più di un quarto d’ora e amava uscire dalla classe per farsi un giro di tanto in tanto. Strano che non fosse ancora tornato però. Sicuramente era andato a cercare Anthony il suo bidello preferito che gli offriva la pasta e il caffè. William non veniva a scuola per studiare, ma per parlare con i bidelli. Incredibile, non avrei mai pensato di innamorarmi di un tizio del genere. L’amore è proprio cieco. In quel momento un forte bussare alla porta distolse dalla mia mente i miei pensieri. Subito entrò Grace e sgranai gli occhi, era spaventata a morte.-

Grace: Professoressa ho bisogno di mia sorella!

-Io e Beverly ci guardammo sbalordite.-

Prof: E chi sarebbe tua sorella?

-Mi alzai, corsi verso Grace e l’abbracciai. Era davvero sconvolta.-

Haylie: Tesoro che succede?
Grace: William mi ha detto di correre da te

-La guardai e poi mi girai verso la professoressa.-

Haylie: Posso uscire? E’ importante
Prof: Vada vada signorina Manson!

-Io e Grace uscimmo dalla classe chiudendo la porta e subito Grace si rifugiò tra le mie braccia parlando alla velocità della luce e abbandonandosi al pianto.-

Grace: Ho avuto così tanta paura Ylie. L-lui era così cattivo. Non volevo dargli soddisfazione e gli ho risposto male
Haylie: Grace calma, calma. Respira!

-Lei respirò mentre l’accarezzavo. Poi la guardai.-

Haylie: Non sarai mica andata da Simon da sola?!

-Lei annuì.-

Haylie: Oh Grace!
Grace: I-io non vedevo l’ora di lasciarlo perché voglio stare con Nate, ma lui non era d’accordo. Io continuavo a sfidarlo e lui continuava a stringermi sempre più forte, ho provato a scappare ma mi ha preso per i capelli
Haylie: Cos’ha fatto?!
Grace: E mi ha spinto in bagno, mi ha attaccata al muro e si è strusciato su di me Haylie. H-ho sentito il suo, il suo..

-Non riusciva nemmeno più a parlare e la ristrinsi a me. Ero incazzata nera.-

Haylie: Non ti toccherà più tesoro, mai più te lo giuro! Tu rimani qui adesso poi andiamo in infermeria
Grace: Dove vuoi andare Haylie?
Haylie: Non preoccuparti tesoro. Tu stai qui al sicuro. Torno subito!

-Le schioccai un bacio sulla fronte e subito andai verso il bagno più vicino. Più mi avvicinavo e più sentivo le urla di William e Simon. Corsi ed entrai in bagno, vedendo quella scena mi bloccai. William attaccato al muro e Simon che gli puntava il coltellino sul collo.-

William: NON MI FA PAURA QUEL CAZZO DI COLTELLO
Simon: STAI ZITTO ANDERSON O TE LO FICCO IN GOLA
William: E FALLO BRUTTO BASTARDO! COSI’ MARCISCI IN PRIGIONE! FALLO CAZZO E SMETTILA DI PRENDERTELA CON LE RAGAZZINE

-Lo vidi, ero sicura che glielo avrebbe ficcato in gola.- 

Haylie: NOOO!

-Non ci pensai due volte, presi il mio cellulare dalla tasca e glielo lanciai in testa.-

Simon: AAAAHHH! PUTTANA DI MERDA!

-Subito lasciò William per fiondarsi su di me. Urlai con tutto il fiato che avevo.-

Haylie: AIUTO! QUALCUNO CI AIUTI!

-Dietro di me sentii la voce di Grace.-

Grace: NO HAYLIE!

-William riuscì a prendere Simon prima che lui mi prendesse. Mi voltai verso Grace.-

Haylie: TI AVEVO DETTO DI STARE LI’ GRACE! PERCHE’ SEI TORNATA QUI? SPARISCI
Grace: NON VOGLIO CHE TI FACCIA DEL MALE

-La presi e la spinsi fuori dal bagno mentre Simon si liberava dalla presa di William facendogli sbattere la testa al muro. William perse i sensi cadendo a terra e Simon si lanciò verso me buttandomi a terra. Caddi sbattendo il sedere e la schiena. Lui era sopra di me con il coltello vicino al mio zigomo.-

Simon: E ADESSO TROIA? COSA FARAI?

-Pensavo mi sfigurasse, questa volta lo avrebbe fatto. Non riuscivo a togliermelo di dosso mentre tremavo e iniziavo a piangere. Ero disperata quando sentii la voce di Grace.-

Grace: LASCIA STARE MIA SORELLA!

-La sentii correre e all’improvviso saltò su Simon che cadde a terra. Il coltello mi tagliò leggermente la guancia, sentivo la ferita bruciare mentre vedevo Grace rialzarsi e Simon prenderle il braccio. In quel momento sentimmo la voce del bidello e del preside. Furono la nostra salvezza.-



 

William.




-Mi risvegliai in una stanza che non riconoscevo. Dove mi trovavo?! Aprii sempre più gli occhi, ma niente. Non riconoscevo quel posto. Ero sdraiato su un lettino.-

William: M-ma dove sono?
Haylie: Oh tesoro, finalmente ti sei svegliato! I medici hanno detto che stai bene per fortuna

-Subito quella ragazza mi baciò. La guardai bene, non era tanto alta, aveva i capelli castani, lisci fino alle spalle e aveva dei meravigliosi occhi verdi. Un po’ più in basso sul suo zigomo c’era una ferita coperta da un cerotto. Cercai di aprire di più gli occhi per vederla bene. Era Haylie Manson. Era nella mia scuola, ma cosa ci faceva lì? Con lei non ci avevo mai parlato, perché mi parlava in quel modo?-

Haylie: Ti hanno dovuto portare qui in ospedale perché non ti riprendevi. I tuoi genitori sono tornati a casa tua per portarti della roba pulita

-Cercai di mettermi seduto ma lei mi bloccò.-

Haylie: No, non devi fare sforzi amore. Per favore, per una volta fai il bravo e ascolta i medici

-Amore?! Ma questa da dove ne era sbucata fuori? Il giorno prima avevo scopato con Naomi. Com’era possibile? La guardai.-

William: Haylie? Haylie Manson?

-Lei mi guardò corrugando la fronte.-

Haylie: Si tesoro, sono io

-Mi accarezzò il volto.-

William: Che cosa ci fai qui?
Haylie: Come cosa ci faccio qui? Sono qui per te, volevo sapere come stavi, volevo starti accanto. Quando Simon ti ha sbattuto al muro, hai pestato la testa e sei svenuto. Per fortuna poco dopo è arrivato il preside e ha messo fine a tutto. Hanno subito chiamato l’ambulanza e ti hanno portato qui. A me e Grace hanno curato in infermeria a scuola. Stiamo bene anche noi per fortuna

-Continuavo a guardarla.-

William: Chi è Grace?

-Si sorprese di quella mia domanda, ma rispose.-

Haylie: Grace è la mia sorellina più piccola!
William: Hai delle sorelle?
Haylie: Si, Nora e Grace. Will, mi stai spaventando!
William: Stavi dicendo di Simon..
Haylie: Si, ci ha aggrediti. O almeno, prima a Grace poi tu l’hai difesa, lui ti stava per sgozzare e sono intervenuta io. Il preside ha sospeso Simon per tre mesi e per un mese non potrà mettere piede fuori da casa sua. E’ sotto il controllo della polizia. Mamma e papà hanno chiesto aiuto a un avvocato per tutelarci, erano sconvolti quanto noi
William: Cosa gli avete fatto?
Haylie: A chi?
William: A Simon
Haylie: Will noi niente! Ma non ti ricordi?
William: Io so solo che non lo vedo da ieri. Era tranquillo, se uno non lo provoca non scatta
Haylie: Ma cosa stai dicendo?! Poi ieri eri qui in ospedale

-In quel momento un tizio con camice e occhiali entrò in camera.-

Dottore: Signor Anderson, ben svegliato!! Ci ha messo un bel po’
William: Quanto?

-Fu Haylie a rispondermi.-

Haylie: Due giorni!
Dottore: Sa è molto fortunato giovanotto. Questa bellissima ragazza è rimasta qui con lei per due giorni. E’ tornata a casa solo per dormire. Non tutti sono cosi fortunati ad avere una fidanzata così premurosa!

-C-cosa? Fidanzata? E da quando?! Lei guardò il dottore preoccupata.-

Haylie: Dottore ma è sicuro che stia bene? Non si ricorda tante cose
Dottore: E’ in ottima salute. L’unica cosa che potrebbe venirmi in mente è una perdita di memoria
William: Io non ho perso la memoria! Mi ricordo la mia vita, so chi sono e mi ricordo di questa ragazza
Haylie: Adesso sono questa ragazza?!

-Riguardò il dottore che si avvicinò a me.-

Dottore: William mi sai dire in che mese e anno siamo?
William: Ma che domande idiote sono? Siamo nel 2013, precisamente a luglio, abbiamo finito la scuola qualche settimana fa. Diavolo, mi sono giocato l’estate cadendo?

-Notai Haylie chiudere gli occhi mentre il dottore ricatturava la mia attenzione.-

Dottore: No, non ti sei giocato l’estate William. Anche perché è passata da un po’. Ormai siamo a marzo
William: Marzo?! E quando è volato il tempo?!

-In quel momento vidi gli occhi di Haylie farsi lucidi, si voltò e uscì dalla mia stanza. Ma perché piangeva?-



 

Haylie.




-Subito uscii fuori senza riuscire a trattenere le lacrime. Erano tutti in sala d’aspetto. Mamma, papà, Nora e Dustin, Nate e Grace e ovviamente Beverly, Kimberly e Steven. Tutti mi assalirono. Non feci in tempo a spiegare, che il dottore uscì dalla stanza e mi guardò.-

Dottore: Si, si tratta di una perdita della memoria. Quando capita questo tipo di reazione, nel 99% dei casi viene riacquistata tranquillamente. Anche se comunque ci vuole del tempo per questo. Inoltre è una perdita di memoria parziale nel senso che lui non ricorda solo gli ultimi otto mesi della sua vita. Per il resto ricorda tutto alla perfezione. Quindi non si preoccupi se adesso è un po’ svampito, comunque la sua vita la ricorda. Piano piano ricostruirete i ricordi di questi ultimi mesi!

-Mi diede una pacca sul braccio.-

Dottore: Oh, devono essere tornati i genitori, vado a parlare con loro! Scusatemi

-Mi voltai verso tutti e mamma mi strinse a sé.-

Molly: Coraggio tesoro, hai sentito il dottore. Lui ricorda

-Guardai tutti quanti che erano abbastanza speranzosi e non riuscii a tenere a freno le lacrime di dolore, perché io sapevo. Sapevo benissimo.-

Haylie: Io sono diventata qualcuno per William quasi sette mesi e mezzo fa. No, di me non si ricorda.



 

Grace.




-Era passato un mese dall’incidente a scuola. Simon per fortuna aveva smesso di darci fastidio, anche perché la polizia gli aveva ordinato di non uscire da casa sua per un mese e mamma e papà non volevano che io e Haylie uscissimo da sole. Haylie era sempre più esasperata e cercava in ogni modo di far ricordare a William la loro vita insieme. Quel pomeriggio eravamo tutti a casa, io, Nate, William e Haylie. Eravamo in salotto con la tv accesa, guardavamo il film preferito di Haylie, Ghost. Sapete William ci aveva sempre scherzato su quel film ma in realtà credo amasse guardarlo insieme ad Haylie. Adesso era completamente cambiato.-

William: Ma possiamo spegnere questa palla di film?

-Haylie lo guardò.-

Haylie: Ti piaceva guardarlo con me
William: Io non mi ricordo!
Haylie: Beh non ti ricordi niente!
William: Non mi ricordo solo di te!

-Subito Nate cercò di cambiare argomento.-

Nate: Possiamo fare qualcos’altro
Grace: Già, che ne dite di una partita a carte?
William: Io passo

-Si alzò dal divano.-

William: Vado a divertirmi
Haylie: Dove vai?
William: Non sono affari tuoi

-Prese la giacca e uscì da casa nostra mentre Haylie non riuscì a trattenere le lacrime sul divano. Subito l’abbracciai.-

Grace: Coraggio Ylie passerà, te lo prometto. Ci siamo noi con te



 

Nora.




-In quel mese mi dividevo in mille parti. Guardavo Colin, passavo a casa per vedere come stava Haylie che combatteva una bella guerra con William, era bello tosto. In più Ashley continuava a rifilarmi racconti dettagliati sulla sua vita sessuale con Bob. Sapevo ogni minima cosa, non capivo perché quei due si ostinassero a prendersi a parolacce e due secondi dopo a sbattersi al muro, alle porte, nel bancone, nei sedili, nel letto.. Insomma ovunque capitasse. In questo mare di casini ero riuscita a dare l’ultimo esame finalmente. La settimana successiva mi sarei finalmente laureata. Quel pomeriggio il nostro appartamento ospitava due terremoti: Colin e Matthias. Si, lo avevamo invitato per il pomeriggio e i risultati erano grida, risate e disordine. Tanto, tanto disordine. Io ero nell’angolo cottura a preparare le merende quando li sentii gridare.-

Matthias: FACCIAMO A CHI SALTA PIU’ IN ALTO!!
Colin: SII TANTO VINCO IO
Matthias: TI PIACEREBBE

-Mi affacciai verso il salotto e li vidi saltando come due disperati sul divano. Subito andai da loro.-

Nora: Non voglio portare nessuno dei due all’ospedale, quindi forza, scendete dal divano
Colin: NOO E’ TROPPO DIVERTENTE MAMMA!
Nora: Cole non farmelo ripetere
Matthias: SIII, NORA, CI DIVERTIAMO DA MATTI
Colin: ANCORA DIECI MINUTI
Nora: In dieci minuti potete rompervi braccia e gambe. Scendete!

-Li vidi sbuffare apertamente e scesero dal divano.-

Colin: Ecco e adesso cosa facciamo?!
Matthias: Ma non lo soo!
Nora: Coraggio, venite a fare merenda Crick e Crock

-In quel momento il campanello suonò. Aprì la porta e un’ Ashley disperata mi saltò addosso.-

Ashley: Sono fregata, fregata alla grande
Nora: Che succede?

-Seguimmo i bambini, Ashley li salutò e gli demmo la merenda. Mentre quei due si abbuffavano di torta al cioccolato, Ashley cercava di spiegarmi la situazione.-

Ashley: Ricordi le solite vacanze idiote che i miei genitori fanno per le vacanze di Pasqua?
Nora: Io non le chiamerei proprio idiote, insomma vi girate il mondo
Ashley: Quest’anno si sono messi in testa di andare in Giappone!
Nora: Che bello cavolo! Anche io e Dustin stavamo pensando di fare un viaggio con Colin quest’estate
Ashley: Si, ma Colin ha tre anni, io ne ho ventidue e mi sono stancata dei loro viaggi. Così ho inventato la prima scusa che mi veniva in mente

-Scossi la testa.-

Nora: Ho paura di chiederti quale!
Ashley: Ho detto che non potevo perché il mio fidanzato si era preso quella settimana di ferie per stare a posta con me. E loro sai cos’hanno fatto? Hanno comprato un altro biglietto aereo per il mio fidanzato immaginario
Nora: Già non sei mica fidanzata! E adesso?
Ashley: E adesso sono nella..
Matthias e Colin: NELLA??

-Ashley li guardò sorridendo.-

Ashley: Nella piscina di coriandoli. Già, proprio così
Matthias: Ci stai annegando?
Ashley: Si, esattamente!
Matthias: Porta con te anche mia sorella!
Nora: Matt!! Non dire queste cose brutte

-Guardai Ashley.-

Nora: Annabelle aspetta una bimba
Ashley: Waoh! Che fortuna
Matthias: Io ho chiesto un fratello
Colin: Già lui ha chiesto un fratello, non è giusto!!
Matthias: Nora, possiamo prendere noi Colin a casa nostra e noi vi diamo la sorellina?

-Io ed Ashley scoppiammo a ridere.-

Nora: No Matt, mi dispiace, ma Colin rimane qui
Matthias: E che pizza!

-Sbuffò.-

Nora: Forza, finite la vostra merenda
Colin e Matthias: E va bene

-Io ed Ashley sorridemmo poi lei riprese a parlarmi.-

Ashley: Come faccio?!
Nora: Non lo so sorella, non lo so proprio!

-Pensandoci bevemmo il caffè mentre i bambini stanchi di mangiare iniziavano a lanciarsi le briciole della torta. Sgridarli non avrebbe fatto alcun effetto. Dopo due minuti si alzarono e corsero verso l’acquario dei pesci. Si, pesci. Avete sentito bene. Colin ci aveva portato all’esasperazione e andammo a scegliere un nuovo pesce, così che Coco avesse compagnia.-

Matthias: Cole picchietta! Guarda se Lulù è sveglia

-Colin aveva chiamato la pesciolina Lulù. Li guardammo massacrare quei pesci quando poi mi voltai verso Ashley. Non riuscivo a levarmi dalla testa quel pensiero.-

Nora: Secondo te abbiamo fatto bene a non andare alla rimpatriata della scuola?
Ashley: Benissimo!
Nora: Già, lo credo anche io. Perché saremmo dovute andare?
Ashley: Già, non m’interessa minimamente rivedere quegli idioti sinceramente
Nora: Da quando io e Lukas ci siamo lasciati la maggior parte non si è fatta più sentire
Ashley: Che stronzi! Io invece ti sono stata a fianco, visto?
Nora: Sempre fedele tu!
Ashley: Sempre e per sempre. Domani che programmi hai?
Nora: Porto Cole all’asilo e poi dovrei parlare con la sua maestra. Forse riesce a trovarmi un posto da insegnante, a Eastvale!
Ashley: Ma è meraviglioso!
Nora: Già, speriamo bene. Anche perché ormai la mia laurea è alle porte. Non vedo l’ora che sia venerdì
Ashley: Io ancora due mesi e forse riesco anche a laurearmi
Nora: Ce la farai! Vedrai. Ora che ne dici di accompagnarci a riportare Matthias da Annabelle?
Ashley: Con piacere. Magari ci viene un’idea per riparare al macello che ho fatto con i miei genitori per quello stupido viaggio!
Nora: Già, viaggiare porta consiglio
Ashley: Speriamo!

-Dopo aver catturato quelle pesti, riportammo Matthias a casa e Annabelle ci invitò per un caffè.-

Annabelle: Si sono comportati bene?
Nora: Oh si, hanno solo rischiato di rompersi gambe e braccia un paio di volte saltando sul divano
Annabelle: Posso solo immaginare di chi fosse l’idea! Scusa
Nora: Non preoccuparti, questa volta mi hanno dato retta quasi subito
Ashley: Quasi!

-Tutte e tre scoppiammo a ridere, quando poi Annabelle si affacciò in salotto, notando qualcosa di strano.-

Annabelle: MATTHIAS, NON TI AZZARDARE!

-Lo sentimmo sbuffare.-

Matthias: MA MAMMA!
Annabelle: RIPORTA TEXAS FUORI IN GIARDINO! NON PROVARE A FARGLI FARE LE SCALE
Matthias: UFFAA
Annabelle: VELOCE SE NON VUOI CHE LO DICA A TUO PADRE E TI METTA IN PUNIZIONE

-Noi sorridemmo e sentimmo Matthias borbottare mentre usciva in giardino con la tartaruga tra le mani e Colin dietro di lui.-

Matthias: E certo, è sempre colpa mia!

-Io, Ashley e Annabelle ci guardammo e scoppiammo a ridere appena uscirono di casa.-

Annabelle: Ci aveva già provato una volta a buttarla giù dalle scale!
Ashley: A questo punto non vi conviene prendergli un animale un po’ più.. Come dire.. Attivo?
Annabelle: No, per ora non se ne parla. Con la bimba che arriva sarebbe un macello, forse in futuro
Nora: A proposito! Avete scelto il nome?

-Vedemmo Annabelle annuire.-

Nora: Diccelo, diccelo!!
Annabelle: Ok ok! La chiameremo Emma!
Ashley: E’ un nome stupendo
Nora: Già!

-Rimanemmo da Annabelle un’oretta prima di riuscire a convincere Colin a entrare in macchina.-



 

Grace.




-Quella sera dopo essere uscita con Nate tornai a casa e salii in camera dove Haylie studiava.-

Grace: Hei
Haylie: Hei, già tornata?
Grace: Sono le 20:00. Lo sai che ho il coprifuoco
Haylie: Piano piano si allungherà, vedrai!

-Sorrise e sorrisi anche io.-

Grace: Speriamo!

-Mi avvicinai a lei e mi sedetti sul letto guardando i libri.-

Haylie: Studio per i test del college
Grace: Tu non hai bisogno di studiare, ci entrerai benissimo. Insomma sei tra i migliori studenti della nostra scuola
Haylie: Magari bastasse questo tesoro

-Finse un sorriso e la guardai.-

Grace: Stai studiando per non pensare a William, vero?
Haylie: Anche. Sai Grace è così difficile. Ormai è passato un mese e si mi ricorda, ma come una semplice ragazza di scuola, non come la sua fidanzata. Lui non ricorda ciò che mi ha aiutato ad affrontare, la mia timidezza, la mia insicurezza e la mia poca autostima. E’ questo che ci ha uniti e se lui non ricorda ciò è molto più in salita la sua guarigione perché io e lui non abbiamo niente in comune, proprio niente. Lo vedi anche tu quando viene qua
Grace: Già, è irriconoscibile. Era davvero così antipatico?

-Lei rise.-

Haylie: Si, lo era. Ma io con lui lo ero di più! Sembra essere passato un secolo
Grace: E’ impossibile che non si ricordi di te Ylie. Ti amava così tanto
Haylie: Già. Spero solo che questo periodo passi presto
Grace: Ma degli amici si ricorda?
Haylie: Si benissimo, come se non fosse successo nulla. Beverly non la ricordava però adesso ha di nuovo legato con lei. E’ solo a me che tratta male. Non so sinceramente cosa gli prenda

-In quel momento le arrivò un messaggio e lo lesse. Mi guardò.-

Haylie: E’ Will
Grace: Che dice?!
Haylie: Mi vuole vedere. Ha detto che mi sta aspettando fuori
Grace: Muoviti alloraa! Vaiii

-La spinsi giù dal letto lei si mise le scarpe e uscì dalla camera mentre io mi sdraiavo nel mio letto per chiamare Nate. Si,
era diventata la mia droga.-



 

Haylie.




-Scesi le scale velocemente e urlai a mamma e papà che erano in cucina..-

Haylie: STO USCENDO UN MOMENTO. STO RIENTRANDO

-Non feci in tempo a sentire le loro risposte che ero già uscita di casa. Cercai con lo sguardo William ma non lo vidi. Uscii giardino e mi affacciai alla strada. Al buio vidi la macchina di William spenta e parcheggiata. Mi avvicinai e bussai al finestrino. Lui sorrise facendomi un cenno. Aprii la portiera ed entrai.-

Haylie: Non entri dentro? Mamma e papà..
William: No! Non saprei nemmeno cosa dire con i tuoi

-Lo guardai, ovviamente rimanendoci male per la sua risposta.-

Haylie: Perché sei qui adesso? Ti sei ricordato qualcosa?
William: Vedi stavo parlando con Kiki e mi ha detto che tu mi hai dato una bella regolata e che il sesso non è stata una priorità poi non mi ha più detto nulla e così mi è rimasto il dubbio. Ma almeno facevamo sesso?
Haylie: Will..

-Ero davvero scioccata dalle sue parole, quello non era il mio William. Non era mai stato così, almeno non con me.-

William: Mi puoi dare una risposta? Non ci vuole molto. Devi rispondere solo o si o no. Perché se non abbiamo neanche consumato, beh che spreco di tempo

-Rimanevo sempre più allibita da ciò che diceva.-

Haylie: Si, Will. Lo facevamo perché ci amavamo
William: Che fesserie, lo facevamo perché ne avevamo voglia. Senti io non so, però forse rifarlo potrebbe aiutare la mia memoria a ricordare..

-Si avvicinò a me e mi baciò mentre abbassava il mio sedile. Lo fermai.-

Haylie: No! Ma cosa stai facendo?

-Lo allontanai.-

William: Non si vede?
Haylie: No, non voglio rifarlo con tre in questo modo. Qui nella tua macchina davanti a casa mia
William: Non credo che i tuoi genitori ci stiano guardando dalla finestra con i pop corn
Haylie: Non è per quello!
William: Non vuoi che mi torni la memoria?
Haylie: Cosa?! Sai forse sono la persona che più desidera che tu riprenda i tuoi stupidi ricordi!
William: Io sto bene anche così
Haylie: Beh io no!

-Si avvicinò con il busto e mi aprì la portiera.-

William: Bene, allora lasciamo così. Me ne torno a casa e tu tornatene dentro
Haylie: Cioè, tu sei venuto per scopare?
William: Certo e per cosa se no?! Tu ogni giorno non fai che parlarmi, parlarmi e parlarmi di cose che non mi ricordo. Forse se passiamo più ai fatti..
Haylie: Non è così William. Non voglio farlo se tu non provi le stesse cose che provo io. Mi dispiace

-Scesi dalla macchina.-

William: Ho capito benissimo! Ora chiudimi lo sportello, ho fretta
Haylie: Ciao Will!

-Chiusi la portiera e lui non mi salutò. Rimasi lì in piedi mentre lui ripartiva a tutto gas con la macchina. Non sapevo più davvero cosa fare.-



 

William.




-Ero sinceramente convinto che me l’avrebbe data perciò rimasi spiazzato dalla sua risposta. Come avevo fatto ad incastrarmi in una storia con lei? Era così insopportabile, così noiosa con tutte quelle sue chiacchiere inutili. Facevamo questo, facevamo quest’altro, ti piaceva questo, ti piaceva quest’altro. E basta, se me l’avesse data sarebbe stato meglio, invece no, dovevo sorbirmi le sue chiacchiere. Come cavolo avevo fatto ad innamorarmi di lei? Non avevamo niente in comune. Va beh poco m’importava. Presi il cellulare e guardai la rubrica mentre il semaforo era ancora rosso. Vidi il suo nome e perché no, la chiamai e ripartii con il verde.-

William: "Pronto Naomi? Si, sono io William Anderson. Mi chiedevo se tu avessi voglia, non so, di vedermi e di stare con me…. Sei fidanzata? Beh anche io!"

-Risi.-

William: "Si, possiamo vederci lo stesso. Se per te non ci sono problem… Si, perfetto, sto arrivando. Aspettami che arrivo!"

-Chiusi la chiamata e accelerai. Finalmente per la prima volta dall’incidente mi sarei divertito. D'altronde, chi non lo avrebbe fatto?! Arrivai a casa sua e mi aprì trascinandomi dentro per la maglietta.-
Naomi: Muoviamoci i miei torneranno tra un’ora! Ah e se ti dovesse scappare la notizia io con Alan negherò tutto e dirò che te lo sei inventato!

William: Ci sto!

-Iniziai a baciarla percorrendo tutta la casa sbattendoci a muri, porte e quadri prima di entrare in camera sua, dove ci buttammo sul letto per dare un seguito a quei baci. La stingevo a me mentre lei si sganciava la camicetta. Chiusi un’istante gli occhi e appena li riaprii vidi Haylie sotto di me. Stavo diventando pazzo?! No, non era Haylie. Scossi la testa riaprendo gli occhi e Naomi era lì, davanti a me. Si, stavo decisamente impazzendo. Stavo facendo la cosa giusta? No. Per niente. Mi alzai di scatto e lei mi guardò.-

Naomi: Hei che ti prende? Dai non è la prima volta che lo facciamo!
William: Si, lo so. E’- è che io non posso. No, non posso proprio Naomi. Scusami!

-Mi alzai dal suo letto.-

William: Mi dispiace. Fa come se non fosse successo niente
Naomi: Tu sei tutto matto!

-Uscì da casa sua. Probabilmente aveva ragione. Stavo impazzendo.-



 

Hei bellezze <3 <3
Come state? Spero bene :)
Allora prima di tutto vorrei davvero augurare
BUON COMPLEANNO A JAIDE_DREAM_ <3
Ti voglio con il sorriso ok? :)
Come promesso ecco il capitolo, spero ti piaccia
Anche se anche questo è forte e soprattutto traumatico, posso capirlo
Sapete che vi voglio benissimo? Si, ora lo sapete :P
Scusate ma non ho avuto tanto tempo e adesso rispondo alle vostre ultime bellissime recensioni e domani correggerò gli errori. Scusate ma ho proprio i tempi stretti.

ALTRE 7 PER IL NUOVO CAPITOLO GIOVEDI’
Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3
 

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Capitolo 38
*** C'è ancora speranza ***


-C’è ancora speranza-



Haylie.




-Quella sera mi trovavo con William. Passeggiavamo per Eastvale ma lui sembrava avere la testa da un’altra parte mentre io parlavo.-

Haylie: Potremmo andare in quella gelateria che ti piaceva tanto
William: Ti sembra che a metà marzo abbia voglia di un gelato?
Haylie: Ehi calmati. In inverno abbiamo sempre preso un semifreddo
William: Va beh non mi va
Haylie: D’accordo. Solo che potevi dirmelo gentilmente, tutto qui
William: Io voglio solo andare a divertirmi con Steven e Kiki e invece tu non fai altro che trascinarmi a fare passeggiate e parlarmi di cose vecchie
Haylie: Voglio solo che riacquisti la memoria!
William: A quale scopo? Tu credi davvero che tutto ritornerà come prima?
Haylie: Io lo spero!

-Non riuscivo più nemmeno a guardarlo negli occhi. Non sapevo più come prenderlo.-

William: Che illusa!
Haylie: Come?
William: Credevi che saremmo stati insieme per sempre? Che ci saremmo sposati e che avremmo avuto tre figli e due cani?! Andiamo Haylie! Nessuno crede a queste storie. Lo so io, come lo sai tu, questo incidente ha solo anticipato le cose, ci saremo lasciati lo stesso alla fine dell’anno!
Haylie: Will come puoi dire questo?
William: Andremo al college tra qualche mese! Io voglio farmi le mie esperienze, voglio godermi la vita. E poi saremo sicuramente in college diversi
Haylie: Io sto per rinunciare al college dei miei sogni per andare in questo a Riverside, dove andrai tu Will. Adesso non puoi dirmi questo!
William: Se sei così stupida non è colpa mia. Haylie cavolo viviti la tua vita, fai il college che desideri. Non pensare a me. Venire nel mio stesso college sarà l’errore più grande di tutta la tua vita. Cambia idea finché sei in tempo
Haylie: Perché mi stai facendo questo discorso Will? Perché?!
William: Perché probabilmente non recupererò mai la memoria Haylie e poi devi cercare un ragazzo adatto a te, che abbia i tuoi stessi interessi. Non come me. Non ti rendi conto che più passiamo del tempo insieme e più è forzata questa storia?! Sei una ragazza bravissima non voglio farti altro male
Haylie: Di cosa stai parlando?! William cosa non mi stai dicendo?!
William: Hai ragione non ha più senso nascondertelo. Qualche settimana fa sono stato da Naomi. Ci siamo baciati e stavamo andando oltre..

-Improvvisamente una lacrima bagnò il mio viso. Iniziavo a sentirmi sempre più male, avevo una forte nausea quando lui continuò.-

William: ..Ma mi sono bloccato. Mi sei venuta in mente tu e non potevo comportarmi in quel modo

-Lo guardai asciugandomi le lacrime. Ero felice, non era andato oltre perché aveva pensato a me. Provava ancora qualcosa. La nostra storia non era finita e dovevo impegnarmi per farla riemergere.-

Haylie: Allora c’è ancora speranza!

-Sorrisi e d’impulso lo baciai. Lui rimase perplesso ma appena mi strinsi a lui, lui mi strinse tra le sue braccia. Lo sentii sbuffare ma non m’importava. Dovevo solo avere pazienza e anche lui sarebbe tornato ad essere quello di sempre.-



 

Nate.




-Quel pomeriggio avevo saltato la palestra per andare a vedere l’allenamento di Grace. Diavolo se andava forte! Era davvero molto portata ed era diventata più brava di qualche ragazza che era nella squadra dall’anno precedente. Era bello vederla così appassionata mentre correva, saltava, faceva giravolte e capriole. Nessuno di noi, compresa lei, avrebbe mai pensato di vederla con quel completino blu della nostra scuola. Più passavano i giorni e più il mio amore per lei cresceva e poi dico la verità, vederla con quel completino mi mandava in tilt il cervello e non solo quello. Finalmente iniziammo a goderci la nostra storia dopo la sospensione di Simon. Speravamo solo che avesse capito la lezione. In quel momento sentii il suono del fischietto dell’allenatrice e vidi Beverly scompigliare i capelli a Grace, probabilmente le stava facendo i complimenti. I miei pensieri furono interrotti da Connie che arrivò e si sedette a fianco a me.-

Connie: Ehi aspetti la tua ragazza?

-Mi voltai e la guardai sorridendo.-

Nate: Ciao Connie!
Connie: Stasera vi va di andare da Starbucks tutti insieme? E’ da tanto che non ci riuniamo
Nate: Si, direi che va bene. Io e Grace abbiamo il coprifuoco alle 20:00 però
Connie: Come tutti noi
Nate: Fa schifo essere dei quattordicenni!
Connie: Già!
Nate: Tu e Grace dovete solo aspettare che io e Kyle prendiamo la patente e vedremo
Connie: Vedremo che cambierà ben poco

-Le diedi una spinta con la spalla e ridemmo.-

Connie: Ma quanto ci impiega Grace a farsi una doccia?
Nate: Ah non lo so. Non ho mai potuto calcolare di persona
Connie: Ti piacerebbe vero?
Nate: Beh è la mia fidanzata, perché non dovrebbe piacermi?

-Sorrisi e lei mi diede un colpo sul collo.-

Connie: Siete tutti uguali, fatti a stampino!
Nate: No, siamo sinceri!

-Lei scosse la testa sorridendo. Poi si ricordò qualcosa.-

Connie: Mi serve un favore da te e Grace!
Nate: Che tipo di favore?
Connie: Aiutatemi a cercare un regalo per il compleanno di Kyle
Nate: Cazzo, è vero che è tra qualche giorno. Me ne stavo dimenticando!
Connie: Che amico che sei!
Nate: E’ già molto se mi ricordo quello di Grace!
Connie: Quello di tua madre?

-Feci spallucce.-

Nate: Non l’ho mai saputo! Cioè non me lo ricordo mai
Connie: Bravo, dì così! Sei più credibile
Nate: Comunque conta pure su di noi, tanto dobbiamo cercargli qualcosa
Connie: Perfetto! La saluti tu Grace?

-In quel momento Grace ci raggiunse negli spalti e abbracciò Connie.-

Connie: Io devo scappare, ci vediamo tra un’oretta da Starbucks
Grace: Starbucks?
Connie: Ti spiegherà tutto Nate!
Grace: Va bene..

-Vedemmo Connie andare via, poi Grace si voltò verso me, si sedette e mi baciò con passione. Staccandoci dal bacio mi morse il labbro inferiore. Adoravo quando lo faceva.-

Grace: Lo sai che ti amo?
Nate: Lo sospettavo!

-Sorrisi e le accarezzai i capelli.-

Grace: Allora? Ti sono piaciuta?
Nate: Dire che mi sei piaciuta è riduttivo, mi hai fatto impazzire! Sei bravissima lo sai?
Grace: Ora non esagerare
Nate: Fidati di me

-Sorrisi e la baciai, poi le raccontai di Connie.-

Grace: Diavolo!! E’ vero che tra qualche giorno è il compleanno di Kyle!!
Nate: Tra me e te non so chi sia peggio
Grace: Io non mi ricordo i compleanni delle mie sorelle..
Nate: ..Io di mia madre
Grace: Ok, parità
Nate: Parità assoluta!
Grace: Siamo due smemorati
Nate: Per questo ci amiamo follemente

-Rise e mi baciò. Ci alzammo e ci dirigemmo da Starbucks, se avessimo fatto ritardo Connie ci avrebbe uccisi.-



 

Grace.




-Mentre io e Nate attraversavamo il parco a mano presa sentii qualcuno prendermi la spalla, subito mi voltai preoccupata e Nate fece lo stesso, pronto a reagire.-

Michael: Grace!
Grace: Mike?! Ciao!

-Lo abbracciai e Nate gli diede un cinque.-

Nate: Ciao Mike!
Michael: Ciao Nate!
Grace: Come stai?
Michael: Non siamo più usciti insieme
Grace: Lo so, mi dispiace!
Michael: Non siamo più usciti, me lo avevate promesso
Grace: Lo sappiamo Mike. E’ solo che tua madre non vuole
Michael: Chi se ne importa di mia madre
Nate: Ehi Mike, attento a come parli. La mamma è sempre la mamma
Michael: Ma la mia non è una buona madre
Nate: Scommetto che non è così
Michael: Mi ha detto di stare lontano da Grace
Grace: Anche a me ha detto di starti alla larga e così ho fatto
Michael: Dice che non frequenti buone compagnie
Grace: Si riferiva a Simon vero?

-Lo vidi annuire velocemente.-

Michael: Tutti lo sanno

-Sentii Nate stringermi a sé con un braccio.-

Nate: Ma adesso Grace sta con me, io sono un bravo ragazzo
Michael: Lo so. Ma Grace era con Simon che mi ha trattato male
Nate: Ma lei ti ha difeso poi
Michael: L’ho detto a mamma e papà ma non mi ascoltano
Grace: Mi dispiace che ci sei capitato tu di mezzo

-Lui fece spalline.-

Micheal: Dove andate?
Grace: Da Starbucks
Michael: Posso venire con voi?
Grace: Ma puoi venire?
Michael: Si!
Nate: Sicuro?

-Lo sentimmo con un tono scocciato.-

Michael: Sii!
Grace: Ok allora, vieni pure con noi!

-Fece un grande sorriso e andammo tutti e tre da Starbucks. Durante quell’ora e mezzo ridemmo come disperati ma notai una cosa, il cellulare di Michael continuava a suonare ma lui spegneva sempre le chiamate. In quel momento il cellulare risquillò.-

Grace: Chi ti cerca così insistentemente?
Michael: Nessuno
Grace: Chi è?
Michael: Nessuno!
Grace: Allora fammi vedere il telefono
Michael: NO!

-Provai con un altro metodo.-

Grace: Perché non facciamo un gioco? Tu guardi le ultime persone che hanno chiamato al mio cellulare e io guardo le tue ok?

-Lui mi guardò.-

Michael: No

-Non era per niente stupido. Era estremamente intelligente per avere la sindrome di down. Mentre io cercavo di contrattare con lui, di nascosto Nate gli prese il cellulare dalla borsa.-

Nate: HAI RICEVUTO 20 CHIAMATE DA TUA MADRE! RISPONDI
Michael: NO
Grace: Mike rispondi! Non puoi ignorarla così
Michael: Si invece. Se no mi riporta a casa
Grace: Ma sa che sei qui con noi?

-Non rispose.-

Nate: Mike lo sa?

-Probabilmente Nate gli metteva più timore rispetto a me ecco perché rispose subito scuotendo la testa.-

Grace: Ma che diavolo ti è saltato in testa Mike? Sei scappato di casa? I tuoi genitori ci ammazzano
Michael: Anche a me?
Nate: Puoi giurarci amico. Sei nei guai fino al collo!

-Mi alzai mentre Kyle, Connie e Jason guardavano la scena basiti.-

Grace: Coraggio, adesso ti riportiamo a casa o penseranno che ti abbiamo rapito!
Michael: Ma io mi sto divertendo
Grace: Mi dispiace Mike, ma dobbiamo riportarti a casa. Ci hai mentito e adesso noi passeremo un mare di guai

-Salutammo tutti e io e Nate riportammo Michael a casa sua. Suonammo il campanello e subito ci aprì la madre preoccupatissima. Abbracciò Michael e ci fece entrare in casa.-

Signora: MA SI PUO’ SAPERE CHE FINE HAI FATTO? CI HAI FATTO PREOCCUPARE DA MATTI MICHAEL

-Lui non rispose e la donna guardò me e Nate.-

Signora: Siete stati voi non è così? Cosa ti avevo chiesto Grace?

-Michael s’intromise.-

Michael: Loro non centrano mamma!
Signora: Zitto perché con te facciamo i conti più tardi. Fila in camera tua!

-Lui non fiatò e uscì dal salotto mentre la madre riprendeva a guardarci.-

Nate: Signora non è come crede..
Signora: Io so solo che quando succedono queste cose ci siete sempre di mezzo voi!
Grace: Ci siamo incontrati per caso signora. Ha chiesto se poteva venire con noi e gli abbiamo chiesto se poteva. Lui ha detto di si
Signora: Non avrebbe mai mentito così spudoratamente. Stasera chiamerò i vostri genitori, ora se non vi dispiace ho delle faccende da sbrigare!

-Aprì la porta invitandoci ad uscire e così facemmo sbuffando. Guardai Nate.-

Grace: Ma perché non ci crede mai nessuno?

-Lui fece spallucce e mi abbracciò, poi mano nella mano tornammo a casa, sicuramente dovevamo spiegare tutto ai nostri genitori.-



 

Nora.




-Cosa mi poteva capitare la settimana della mia laurea se non un’influenza micidiale?! Me ne stavo a letto da due gironi mentre ricevevo cioccolatini, fiori e visite. Infatti vennero a trovarmi mamma e papà con Grace e Nate, Haylie e William che non capiva nemmeno perché fosse lì, oh e non posso scordarmi di Ashley e Annabelle. Comunque non potevo muovermi dal letto perché appena mi alzavo mi veniva una gran voglia di vomitare il brodino che mangiavo da giorni ormai. Colin la mattina si affacciava alla porta della camera da letto e mi mandava un bacio in segno di saluto prima che Dustin lo accompagnasse all’asilo, non volevo contagiarlo. Per fortuna Annabelle lo prendeva dall’asilo e lo portava a casa sua insieme a Matthias e a loro non dispiaceva per niente, poi la sera quando Dustin staccava da lavoro andava a prenderlo. Dovevo ottomila favori ad Annabelle però almeno Colin sarebbe stato fuori pericolo. A Dustin non importava se lo contagiavo, non poteva resistere ai miei baci. Quella sera Dustin era ancora a lavoro e Colin da Annabelle. Dovevo alzarmi dal letto per andare in bagno. Appena mi tirai su non fui invasa dalla solita nausea e questo mi sorprese. Mi alzai e piano piano camminai verso il bagno. Finalmente gli antibiotici che mi aveva prescritto il medico stavano iniziando a fare effetto e finalmente stavo meglio. Decisi di farmi una doccia dato che ero in pessime, ma proprio pessime condizioni. L’acqua calda che scorreva sul mio corpo e il vapore che respiravo in doccia mi aiutarono parecchio. Invece di indebolirmi mi fecero stare meglio. Il mal di gola era quasi del tutto sparito e per quanto riguarda il naso, finalmente riuscivo a ri respirare. Respirare con la bocca non è una delle cose più belle. Dopo essermi asciugata e vestita, andai ad asciugarmi i capelli quando vidi Dustin affacciarsi in bagno.-

Dustin: E tu cosa ci fai in piedi?

-Mi strinse da dietro e mi baciò il collo.-

Nora: A dire la verità non lo so. Stavo benino, mi sono alzata per andare in bagno e mi è venuta la brillante idea di farmi una doccia. Il calore mi ha fatto davvero bene
Dustin: Ah, che belle notizie!

-Spensi il phon e lo rimisi a posto, poi mi avvicinai a Dustin incrociando le braccia sul suo collo. Lo baciai.-

Nora: Non immagini quanto tu mi possa mancare
Dustin: Oh si, posso proprio immaginarlo!

-Mi accarezzò spostandomi i capelli dietro l’orecchio.-

Nora: Ma Colin? C’è troppo silenzio, non sento picchiettare l’acquario!
Dustin: Non c’è! Matthias lo ha invitato a dormire a casa sua e figurati se Colin se ne voleva andare!

-Risi.-

Nora: Povera Annabelle!
Dustin: Le renderemo i favori quando avrà la bambina, sicuramente avranno bisogno d’aiuto!
Nora: Già! Quindi oggi siamo soli soletti?
Dustin: Ti dispiace la cosa?

-Iniziò a baciarmi dolcemente il collo e ad accarezzarmi la schiena.-

Nora: Per niente!
Dustin: Come ti senti?
Nora: Bene, fin troppo bene!
Dustin: E’ proprio ciò che volevo sentirmi dire!

-Mi prese in braccio, mi portò in camera e mi poggiò a letto. Eravamo davvero eccitati entrambi e ci stavamo desiderando da matti. Subito ci spogliammo a vicenda, quella notte sarebbe stata soltanto nostra.-



 

Ashley.




-Servivo i tavoli e toglievo i bicchieri dalle mani ai clienti che erano proprio partiti quando Bob mi chiamò nel suo ufficio, subito corsi da lui sapendo cosa avesse in mente anche se ero un po’ sorpresa. Durante il lavoro non avevamo mai avuto il tempo per scopare. Prima e dopo si, ma mai durante. Entrai e chiusi la porta mentre iniziavo a spogliarmi.-

Ashley: Ok, abbiamo davvero pochissimo tempo. Mi piace questa tua nuova idea, sarà eccitante!

-Lui mi guardò.-

Bob: Cosa stai facendo?
Ashley: Mi spoglio?! Cosa dovrei fare scusa?!
Bob: Rivestiti
Ashley: Perché mi hai fatto smettere di lavorare se non vuoi scopare?
Bob: Siediti per favore!

-Sempre più incazzata mi sedetti. Non solo non avremmo fatto sesso, ma in più dovevo anche ascoltare i suoi sermoni.-

Ashley: E piantala di essere così pacato! Quando fai così sei dannatamente insopportabile!

-Lui mi guardò.-

Bob: Hai riparato la macchina dei tuoi?
Ashley: Si, ho finito giusto la settimana scorsa di ripagare i danni
Bob: Bene allora!
Ashley: La finisci di fare tanto il misterioso? Mi stai dando sui nervi e non poco

-Lo vidi tirare fuori dal cassetto una lettera chiusa. Me la diede.-

Ashley: Cosa sarebbe? Un extra?!
Bob: Aprila!

-L’aprii e lessi: “Egregia Sig.ra Ashley Taylor
Riverside, 14\03\14.
A seguito di una numerosa perdita di clienti e una notevole diminuzione delle entrate la Sua attività lavorativa non può più essere proficuamente utilizzata dall’azienda. Rilevato che non è possibile, all’interno dell’azienda, reperire un’altra posizione lavorativa dove poterLa collocare, siamo costretti a licenziarLa per giustificato motivo oggettivo ai sensi dell’art.3 della legge del 15 luglio 1996 n.604.
Il licenziamento ha effetto immediato. Rinunciamo pertanto alle Sue prestazioni durante il periodo di preavviso in luogo del quale Le sarà corrisposta la relativa indennità sostitutiva.
Le spettanze di fine rapporto e i documenti saranno a Sua disposizione a partire dal giorno 16\03\14
Distinti saluti
Robert Miller, Riverside, 14\03\14.
” Ero completamente scioccata dopo quella lettera. Alzai lo sguardo verso Bob.-

Ashley: COME CAZZO TI E’ VENUTO IN MENTE? DOPO LE BELLE SCOPATE CHE TI FACCIO FARE POTRESTI ALMENO LASCIARMI IL LAVORO!
Bob: Non voglio più vederti
Ashley: Ma tu sei davvero fuori di testa, un pazzo psicopatico. Che diavolo ti ho fatto?
Bob: Non devo darti altre spiegazioni, è scritto tutto nella lettera. Ora ti conviene tornare a casa dal tuo nuovo finto fidanzato David. Ci penso io a chiudere il locale!
Ashley: E’ ingiusto, lo sai questo?! Io ho bisogno di questo lavoro
Bob: Ma se non fai altro che lamentarti di quanto ti faccia schifo lavorare qui. Bene, adesso eccoti accontentata. La principessina è libera di fare un lavoro più dignitoso dato che questo lo fanno solo i poveracci!

-Lo guardai, ero davvero incazzata. Non capivo il perché di quel suo cambiamento, dato che ci stavamo avvicinando. Cioè da quando avevamo iniziato a fare sesso entrambi avevamo abbassato un po’ le barriere, nel senso che oltre a prenderci a parolacce qualche volta ci sorridevamo e scambiavamo qualche battuta. Mi alzai dalla sedia con ancora la lettera in mano, mi tolsi il grembiule e glielo lanciai in faccia con tutta la forza possibile.-

Ashley: VAFFANCULO BOB! SEI PROPRIO UN IMBECILLE!

-Subito mi voltai e me ne andai. Non volevo più vederlo, mai più.-



 

Dustin.




-Io e Nora quella notte facemmo l’amore per due volte prima di addormentarci abbracciati. Dormivamo così bene quando sentimmo sbattere alla parta. Di scatto ci alzammo e guardai l’orario, le 4:30 del mattino.-

Nora: Ma cosa è stato?

-Velocemente ci rivestimmo, quando sentimmo un altro colpo.-

Dustin: Non lo so amore. Tu stai qui

-Mi alzai dal letto e mentre uscivo dalla camera sentii la mano di Nora prendere la mia. Mi voltai verso lei che aveva la faccia assonnata e tutti i capelli spettinati, le sorrisi stringendole la mano. Ci avvicinammo alla porta d’ingresso quando risentimmo un altro colpo seguito da delle grida. Riconobbi immediatamente quella voce.-

Bob: MA NON CI SIETE IN CASA? REED APRI!

-Subito aprii la porta facendo entrare un ubriaco Bob. Non potevo credere ai miei occhi. Insomma non si era mai ridotto così. Lo presi per un fianco prima che cadesse barcollando.-

Dustin: Schh. Stai zitto! Vuoi svegliare tutti i vicini?! Qui ti ammazzano. Forza entra!

-Insieme a Nora lo facemmo sedere sul divano.-

Nora: Non dirmi che hai guidato in questo stato!
Bob: E’ stato un gioco da ragazzi! Dovresti provarci Nora, è divertente
Nora: Certo, molto divertente provocare incidenti mortali!
Bob: Ma nooo!

-Ridendo perse l’equilibrio finendo completamente sdraiato sul divano. Lo aiutai a rialzarsi.-

Dustin: Mi spieghi che cavolo ti è preso? Perché sei in queste condizioni?

-Mi guardò cupo.-

Bob: Perché io non posso farlo?!

-In quel momento riprese ad urlare.-

Bob: TUTTI POSSONO BERE E DIVERTIRSI E IO NO?

-Gli tappai la bocca.-

Dustin: Vuoi abbassare il volume?! La gente dorme a quest’ora!
Bob: E chi se ne frega! Ho sete, avete una birra?
Nora: Si, ti ci manca solo un’altra birra! Ora stai dritto e fermo, ti porto un bicchiere d’acqua
Bob: Ma io ho chiesto una birra
Nora: Non ti darò l’ennesima birra Bob
Bob: Allora non voglio altro! E sappi che sei malvagia Nora, si, malvagia!

-Nora si sedette a fianco a lui sospirando, poi Bob ci guardò.-

Bob: Ma ho svegliato anche voi?
Dustin: No, ma figurati! Alle 4:00 del mattino stavamo solo giocando a carte
Bob: Ah, meno male!
Dustin: Idiota, certo che ci hai svegliati!
Bob: Oh!
Dustin: Ci dici perché sei in queste condizioni?

-Bob guardò Nora.-

Bob: Perché siete così complicate voi femmine?! Vi offrono dell’ottimo sesso.. Perché io lo so fare davvero bene Nora, lo sai?

-Vidi Nora imbarazzarsi e io scossi la testa.-

Dustin: Si Bob, lo sappiamo! Ora continua
Bob: Io le facevo anche i sorrisi a lavoro e anche lei sorrideva e stavamo iniziando ad andare d’accordo. E lei cosa fa? Parte con quel damerino di merda per tutta la settimana e ha anche il coraggio di chiedermi le ferie. Ma se le scorda, se le scorda alla grande. E poi lei è così menefreghista, mi fa saltare i nervi

-Io e Nora ci guardammo. Stava chiaramente parlando di Ashley.-

Bob: E’ tutta colpa tua Nora, non dovevi assumerla al mio posto!
Nora: Mi dispiace Bob. Ma tu la ami?
Bob: La amo?! Certo che amo quella stronza! Amo tutto di lei

-Io e Nora sorridemmo. Non potevamo crederci.-

Bob: Peccato che lei parta con quel David. Tanto il sesso che faranno non sarà minimamente paragonabile a quello con me e poi..

-In quel momento non riuscì a trattenersi e vomitò tutto sul tavolino. Io e Nora ci guardammo schifati.-

Dustin: Bob no!! E che cavolo!
Nora: Dust, buttalo in doccia. Ha bisogno di acqua gelata. Io proverò a pulire qui
Dustin: Ok!

-Presi Bob per un braccio.-

Dustin: Coraggio principe del sesso. Hai bisogno di una doccia. Oggi dormirai qui. Vorrei proprio sapere quanto alcool hai mandato giù

-Lo feci alzare e andammo in bagno, mentre lui continuava a scusarsi per aver vomitato. Dopo la doccia e dopo aver pulito gli preparammo il divano dove crollò completamente e anche noi ce ne tornammo a letto parlando di quanto fosse pazzesca tutta quella storia. La mattina verso le 8:30 ci alzammo e facemmo colazione mentre Bob continuava a russare sul divano. Bevevamo il caffè ripensando alle ore precedenti.-

Nora: Bob se l’è presa perché Ashley ha chiesto al suo collega del college di accompagnarla in vacanza con i suoi. Sei Bob la ama davvero dev’essere stato un colpo. E’ che Ashley è così orgogliosa!
Dustin: Perché, credi che Bob non lo sia?! Ha sputato il rospo solo perché era ubriaco. Scommetti che appena si alzerà non si ricorderà più niente?
Nora: Sono proprio un casino questi due! Spero solo che risolvano i loro problemi prima di dopo domani
Dustin: Ooh. Non posso essere più fiero della mia laureanda preferita!

-La baciai stringendola a me.-

Dustin: Ma come ti senti oggi?
Nora: Meglio, davvero. Però per sicurezza anche stamattina prendo l’antibiotico
Dustin: Si, ti conviene

-Vedemmo Bob alzarsi dal divano mettendosi le mani in testa.-

Bob: Dio, che mal di testa!

-Ci guardò un po’ spaesato.-

Bob: Ma cosa ci faccio qui?
Dustin: Ah non lo so! Ieri eri peggio di una spugna
Bob: Oh cazzo! Ho detto qualcosa di..
Nora: Compromettente?! No, ma quando mai! Solo che sei innamorato di Ashley!

-Si diede una manata in faccia.-

Bob: Non sapevo quello che dicevo
Dustin: Secondo noi lo sapevi benissimo

-Nora gli versò una tazza di caffè e gliela diede. Sentimmo il campanello suonare e andai ad aprire. Non potevo crederci. Ashley mi salutò e si fiondò verso il tavolo praticamente urlando.-

Ashley: Non potete immaginare quello stronzo del vostro amico che cazzo ha fatto!

-Appena vide Bob si bloccò.-

Ashley: Che cazzo ci fai qui?
Bob: Sono venuto a trovare i miei amici!
Ashley: I tuoi amici? Guarda che sono i miei amici!
Nora: PIANTATELA ADESSO!

-Tutti guardammo Nora un po’ sbalorditi.-

Nora: Ci siamo stancati dei vostri stupidi litigi idioti. Alla fine ci passiamo sempre noi! Mettete da parte il vostro orgoglio e parlate diavolo. Fare sesso continuamente significa qualcosa, non potete ignorarlo così
Ashley: Mi ha licenziata, lo sapevate?!
Dustin: Cosa? Bob perché l’hai licenziata?
Ashley: Te lo spiego io.. Per mancanza di entrate!
Bob: Non voglio più che lavori per me e poi tanto odiava quel lavoro
Ashley: Si ma i soldi mi servivano
Bob: Perché non vai a chiedere un lavoro al tuo David?!
Ashley: DIO MA CHE CAVOLO HAI? PERCHE’ LO DEVI SEMPRE TIRARE IN BALLO? SEI INCREDIBILMENTE INSOPPORTABILE
Bob: HA PARLATO

-Io e Nora continuavamo a guardarci sempre più stanchi di sentire i loro litigi.-

Ashley: DAVID NON TI HA FATTO NIENTE. NON AVREI MAI DOVUTO DIRTELO! MI SPIEGHI PERCHE’ CONTINUI A FARE BATTUTINE E A COMPORTARTI IN MODO IDIOTA?

-Mi ero davvero stancato e anche Nora a giudicare dalla sua faccia. Intervenni.-

Dustin: PERCHE’ LUI TI AMA!!

-Ashley mi guardò aggrottando la fronte mentre Bob cercava di reagire ma Nora fu più veloce.-

Nora: E TU ASH AMI LUI! E NON TI AZZARDARE A NEGARLO!
Dustin: CI AVETE DAVVERO STANCATO! VI AMATE, METTETE DA PARTE IL VOSTRO STUPIDISSIMO ORGOGLIO, PARTITE, SCOPATE IL PU’ POSSIBILE E METTETEVI INSIEME!
Nora: E ORA USCITE DA CASA NOSTRA!

-Io spinsi fuori Bob e Nora Ashley e chiudemmo la porta dietro di noi mentre quei due ci guardavano completamente scioccati. Si, avevamo fatto la cosa giusta.-
 


 


Haylie.




-Il pomeriggio seguente, dopo aver rilitigato con William a causa della nostra storia, andai a iscrivermi a scuolaguida. Non potevo più confidare in William per i passaggi, le cose stavano andando male, davvero male. Ok, non era andato a letto con Naomi per qualche strano motivo, però non sapevo più chi lui fosse. Non sapevo come sarebbe andata a finire, sapevo solo che la mia pazienza si stava esaurendo. Non avevo più voglia di lottare per me e William, mi ero stancata di venir trattata male. Iniziavo a dubitare del fatto che William riacquistasse la memoria. Si, ormai mi stavo lentamente arrendendo. Entrai a scuolaguida e feci l’iscrizione. Mentre consegnavo i documenti e pagavo il mio cellulare suonò. Vidi che il nome di William lampeggiava sul display. Non potevo ignorare una sua telefonata.-

Haylie: Le dispiace se..
Segretaria: Risponda tranquillamente io compilo i moduli
Haylie: Grazie!

-Mi alzai e andai a parlare fuori.-

Haylie: “Dimmi Will”
William: “Dobbiamo assolutamente vederci per parlare”
Haylie: “Perché tutta questa fretta?”
William: “Mi è tornata la memoria!”
 
 

Hei bellezzeeeee <3 <3
Prima di tutto vi devo un enormissimo
SCUSATEMIII
So che avrei dovuto aggiornare giovedì e non l’ho fatto. E’ che sono andata in villetta e lì purtroppo non c’era alcun tipo di connessione, non prendeva nemmeno il telefono! Sono tornata tardissimo ma per fortuna l’episodio lo avevo scritto! Quindi ecco che ve lo posto!
GRAZIE INFINITE PER LE RECENSIONI, VI AMO <3
Mi perdonate per questo super ritardo?! :(
Allora poi volevo parlare con voi di una cosa importante.

Io ho fatto dei video ma molti di voi non riescono a vederli su youtube. Quindi ho pensato di creare una pagina su facebook per poterli postare. Voi avete facebook? Seguireste la pagina? Perché altrimenti non la creo nemmeno se tanto so che non interessa. E’ che ci tenevo a farvi vedere i video, davvero!
Nelle recensioni potete gentilmente farmi sapere? Così la creo senza problemi

Ora dopo tutti gli avvisi..
Riusciamo ad arrivare a
7 RECENSIONI PER IL PROSSIMO CAPITOLO?
Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3
 
 
 

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Capitolo 39
*** Mai più insieme ***


-Mai più insieme-


Molly
.




-Quel pomeriggio, Grace faceva merenda in cucina mentre finiva i compiti di matematica e io mettevo a posto la spesa. A un certo punto alzò la testa dal quaderno, mi guardò e parlò.-

Grace: Finalmente Haylie ha deciso di prendere la patente!
Molly: Ognuno ha i suoi tempi Gracie. Haylie si è voluta concentrare sulla scuola l’anno scorso e poi sai cos’è successo con Beverly, quindi..
Grace: Appena compirò sedici anni la prima cosa che farò sarà prendermi la patente!
Molly: Grazie a Dio mancano ancora due anni!
Grace: Meno di due anni!

-Sorrise poi riprese a fare un esercizio. Dopo qualche minuto ripoggiò la penna sul quaderno e riprese a parlare.-

Grace: Mamma dovevi vedere Michael oggi. Sono dovuta scappare da lui e c’è rimasto malissimo

-Sospirai. Ormai la faccenda di Michael non le dava pace.-

Molly: Tesoro non devi sentirti in colpa. Questo è ciò che vogliono i suoi genitori. Non vogliono che frequenti altri ragazzi perché pensano che poi Michael faccia qualcosa di stupido
Grace: Ma gli stanno facendo del male. Come fanno a non capirlo? Io non so più come fare ad evitarlo. Lui mi vuole bene e anche io. Sono la prima che non l’ha trattato come un ritardato
Molly: Purtroppo non dev’essere facile nemmeno per i genitori. E’ difficile lasciare andare i normali ragazzini della tua età, figurati un ragazzo con la sindrome di down. Insomma potrebbe succedere qualsiasi cosa
Grace: Ma gli stanno impedendo di vivere mamma. Lo stanno uccidendo piano piano e.. E io mi sento così impotente. Lui potrebbe uscire con noi, sai che per il mio gruppo non ci sono problemi
Molly: Si, lo so
Grace: Io non so di cosa i genitori abbiano paura. Noi non siamo cattivi ragazzi
Molly: No, non lo siete per niente tesoro. Hai ragione

-In quel momento vidi gli occhi di Grace rassegnati. Teneva così tanto a Michael, voleva davvero aiutarlo e ammiravo questa nuova qualità di Grace che stava emergendo. Più cresceva e più ci sorprendeva, anche lei aveva un cuore grande. Mi avvicinai a lei e le presi il mento alzandogli la testa in modo che mi guardasse.-

Molly: Si, hai proprio ragione e penso che mi sia venuta un’idea

-Lei mi guardò corrugando la fronte.-

Grace: Che idea?!

-Le accarezzai il viso e le sorrisi.-

Molly: Nell’agenda abbiamo i numeri di tutti i genitori di tutto il tuo gruppetto?
Grace: Non lo so, penso di si! Perché?

-Andai in salotto a prendere l’agenda mentre Grace mi seguiva sempre più curiosa.-

Grace: Mamma che cosa vuoi fare?

-Ci sedemmo sul divano.-

Molly: I genitori di Michael probabilmente di voi non si fidano ma di noi genitori si
Grace: Quindi? Michael mica deve uscire con voi
Molly: Credo sia arrivato il momento di fare una riunione di gruppo
 



 

Haylie.




 
 
-Dopo aver finito con l’iscrizione a scuolaguida uscii e William mi passò a prendere in macchina.-

William: Perché ci hai messo tanto?
Haylie: Stavo facendo l’iscrizione, lo sai. Non potevo mollare tutto così. Ci avrò messo al massimo un quarto d’ora! Comunque hai recuperato la memoria e continui ad avere quel tono con me, questo sì che mi fa piacere!

-Rimanemmo zitti per tutto il tragitto e andammo al parco. Ci sedemmo in una panchina sotto un albero.-

William: Non vuoi sapere come mi è tornata?!
Haylie: Sto aspettando che tu me lo dica Will
William: La doccia!
Haylie: Cosa?
William: La doccia. Io non so come sia potuto succedere. Ho acceso l’acqua, sono entrato in doccia e appena ho preso la spugna gialla per buttarla fuori da lì mi è tornato tutto in mente, come un flash. Dopo mi sono ritrovato seduto in doccia e mi sono rialzato. Ricordavo tutto, di me, di te, di noi

-Lo guardai sorridendo. Anche se da una parte ero arrabbiata per come mi trattava dall’altra ero felice, perché finalmente aveva riacquistato la memoria. Mi avvicinai e lo baciai. Lui si fece baciare.-

Haylie: Sono felice! Ma perché volevi buttare la spugna fuori dalla doccia?
William: Nessuno a casa mia usa quella spugna. L’avevo aperta per te, ricordi?
Haylie: Io si, ricordo benissimo
William: E’ stata la nostra prima notte insieme, la nostra prima volta
Haylie: Si, è vero! Forse la memoria ti è tornata con quei gesti proprio perché è stata una serata davvero importante
William: Già, è stato bello

-Lo guardai e poggiai la testa sulla sua spalla.-

Haylie: Ti amo Will

-Lo sentii sospirare e mi guardò. Alzai la testa dalla sua spalla.-

William: Dobbiamo parlare Haylie
Haylie: Di cosa?

-Quella domanda era davvero futile. Sapevo benissimo cosa mi voleva dire, lo percepivo da settimane ormai.-

William: Vedi, sono felice di aver riacquistato i nostri ricordi. Sono felice perché mi hai fatto passare un periodo speciale, davvero. Con te sono stato bene, ma non vado oltre. Sei fantastica, ma io.. Vedi.. Io non provo più quei sentimenti che provavo per te prima. Speravo che ritrovando la memoria le cose sarebbero cambiate ma purtroppo io non posso dirti che ti amo e mi dispiace. Mi dispiace perché ne abbiamo passate tante insieme

-Lo guardai. Questa volta ero pronta.-

Haylie: Sai Will, io mi sono davvero stancata di lottare per te, di lottare per noi. Un noi che probabilmente non sarebbe andato avanti. Questa volta non mi dispererò. Non aver paura di lasciarmi. So che ci soffrirò, ma non posso costringerti a stare con me se tu non provi niente nei miei confronti. Ora non è come la prima volta che mi hai lasciata. Adesso sono preparata a questo. E’ tutto il mese che mi preparo, sapevo nel profondo che non saremmo andati avanti e mi dispiace, perché io ti amo. Ti amo più di me stessa Will, ma tu devi essere libero di decidere
William: Mi dispiace Haylie
Haylie: Ti capisco. Io prenderò la mia strada e tu la tua. Posso solo chiederti una cosa?
William: Qualsiasi cosa per te
Haylie: Stammi lontano! So che avendo gli stessi amici sarà difficile, ma ti prego stammi il più lontano possibile. Perché se devo ricominciare non posso farlo con te nei paraggi

-Mi guardò accarezzandomi il viso.-

William: Ok! Sai, ti auguro tutto il bene di questo mondo Haylie Manson

-Mi diede un dolce bacio sulla fronte e io mi alzai, non potevo stare ancora lì, non ce l’avrei fatta.-

Haylie: Anche a te William

-Mi voltai dopo averlo guardato e me ne tornai a casa, dove avrei potuto piangere. Aprii la porta e trovai mamma, papà e Grace seduti sul divano. Mi guardarono.-

Jeremy: Haylie! Ma cosa..
Haylie: Io e William ci siamo lasciati per sempre!

-Dirlo a voce alta mi costrinse a crederci per davvero. Questa volta era finita. Non riuscii a trattenere le lacrime e salii di corsa le scale per andare a piangere in camera. Almeno mi sarei sfogata.-



 

Grace.




-Mamma era pronta ad alzarsi ma la fermai.-

Grace: Mamma vado io ok?

-Mamma e papà mi guardarono scioccati.-

Jeremy: Grace credo che Haylie stia già abbastanza male. Non infieri..
Grace: Papà vado a consolarla! Non le farò la guerra

-Annuirono e io raggiunsi Haylie in camera. Sentivo da fuori i suoi singhiozzi. Lei aveva fatto tanto per me, ora io dovevo starle accanto. Entrai e la vidi piangere sul suo cuscino. Mi sedetti a fianco a lei sul letto e le accarezzai il braccio.-

Grace: Ylie.. V-vedrai che tutto si sistemerà e che tu e William tornerete insieme
Haylie: No Gracie, non torneremo mai insieme, mai più!

-Tirò su col naso mentre io continuavo ad accarezzarle il braccio.-

Grace: P-posso abbracciarti?

-Lei si alzò mettendosi a sedere e mi abbracciò poggiando la fronte sulla mia spalla. Non riusciva a smettere di piangere mentre io le accarezzavo i capelli. Mi dispiaceva davvero tanto per lei. In quel momento entrò in camera Nora, sapevo che doveva farci visita quella sera.-

Nora: Oh Ylie!

-Subito ci strinse tutte e due in un abbraccio. Si sentiva la mancanza di Nora, ne soffrivamo molto anche se comunque iniziavamo ad abituarci. Ma lei e Dustin all’inizio dell’estate si sarebbero trasferiti nella nuova casa che per fortuna era qui a Eastvale. Apparteneva ai nonni di Dustin quindi avrebbero dovuto fare qualche modifica. Ci staccammo dall’abbraccio.-

Grace: Scommetto che stanotte chiarirete e domani vi starete di nuovo baciando
Nora: Grace ha ragione tesoro. Devi solo avere pazienza, quando la memoria gli tornerà sarà tutto più facile
Haylie: Voi non capite! La memoria gli è tornata. Dice che è felice di avere bei ricordi con me, ma non mi ama più. O almeno non sente più ciò che sentiva prima

-Io e Nora ci guardammo non sapendo cosa dire, ci limitammo ad accarezzarla e Nora le diede un bacio sulla fronte.-

Nora: Passerà tesoro, passerà anche questa. Noi siamo qui per te
Haylie: Sapevo che ci saremmo lasciati. Ero pronta. Me lo aspettavo. Non voglio costringerlo a stare con me. Solo che non capisco perché continuo a piangere, io non voglio piangere!
Nora: Avrebbe fatto comunque male amore. Anche se uno è pronto, è doloroso allo stesso modo perché comunque tu e William avete passato momenti belli e importanti insieme. Scommetto che anche William sta male quanto te. Il fatto che tu fossi pronta a lasciarlo andare sicuramente ti aiuterà ad andare avanti

-La vedemmo sospirare.-

Haylie: Voglio andare avanti!
Nora: Ma tu andrai avanti alla grande! Noi ti aiuteremo, i tuoi amici lo stesso tesoro. Non voglio vederti triste il giorno della mia laurea
Grace: Cavolo, è vero che è dopodomani! Posso portare anche Nate? E Connie? E Jason? E..
Nora: Si, puoi far venire tutto il tuo gruppo!
Grace: Grazie, grazie!

-Ridemmo e vedemmo Haylie asciugarsi le lacrime e sorridere.-

Haylie: Sapete, ho deciso che farò la domanda per l’università di Berkeley!
Nora: Ma è un’ottima università! Sono sicura che ti prenderanno, insomma devono prenderti per forza!
Haylie: Sarei andata a Riverside per seguire William ma non lo farò
Nora: E’ la cosa migliore tesoro. Non buttare via i tuoi sogni. Sentite un po’, che ne dite se stanotte usciamo tutte e tre insieme?
Grace: Anche io posso uscire con voi?

-Nora annuì.-

Haylie: Ormai stai diventando grande e puoi uscire con noi! Dove andiamo? Non voglio stare chiusa qui dentro a deprimermi!

-Io e Nora ci guardammo. Eravamo felici che Haylie stesse reagendo in qualche modo.-



 

Haylie.




-Quella sera, Nora ci portò al locale del suo amico Bob e lo presentò anche a Grace, io lo conoscevo già. Era un tipo simpatico. Nora ci disse che lui ed Ashley erano innamorati ma non se lo volevano dire. Ashley non avrebbe mai fatto il primo passo conoscendola. La musica era alta e il drink che Bob ci offrì era delizioso. Nora fece assaggiare il suo a Grace che lo mandò giù come se fosse acqua.-

Grace: Potresti darmene un altro per favore?!

-Nora la guardò prendendole il bicchiere di mano.-

Nora: No no, per te basta così! Dovevi berlo piano piano e poi solo un sorso!
Grace: Ma è buonissimo. Ti prego solo un altrooo

-Bob guardò Nora.-

Bob: Glielo faccio leggero?!
Grace: Ti pregoooo

-Lei scosse la testa sospirando e Bob riprese il bicchiere, lo riempì e lo diede a Grace che subito lo prese. Guardai Nora.-

Haylie: E’ già partita!
Nora: Puoi giurarci!

-Lei guardò Bob.-

Nora: Come sei rimasto con Ashley?
Bob: Non l’ho sentita niente. Che se ne parta con quel David
Nora: Bob lo sai che ti ama
Bob: Si, ma non me lo dimostra mai. Cosa devo fare?
Nora: Lo sai com’è Ashley. E’ la ragazza più orgogliosa di tutto il pianeta! Figurati che è rimasta settimane e settimane zitta gelosa di Annabelle. Poi alla fine è scoppiata e mi ha mostrato i suoi sentimenti!
Bob: Nora sei un genio, un genio!

-L’abbracciò.-

Nora: Oh beh..
Bob: Devo solo scopare con una ragazza strafiga e farlo sapere ad Ashley!

-Subito Bob andò nella sala riservata al personale mentre Nora gli gridava..-

Nora: EHI IO NON TI HO DETTO QUELLO!

-Mi guardò.-

Nora: Ma perché noi Manson non ci facciamo mai gli affari nostri mi chiedo?!

-Io e Grace facemmo spallucce sedute sugli sgabelli. Io presi il telefono dalla borsa e controllai le e-mail. Ne aspettavo una dalla scuola per confermare l’orario del test per l’ammissione alla Berkeley. C’erano solo due posti e a fare il test saremmo stati in otto. In quel momento Nora mi strappò di mano il telefono.-

Nora: Questo lo prendo io!
Haylie: Ehi ma non è giusto!
Nora: Tesoro dalla scuola non ti risponderanno alle 23:30! Tu questo pomeriggio hai mandato l’e-mail, ti hanno aggiunto alla lista degli studenti che venerdì farà il test e ora basta. Stacca e divertiti!

-Si avvicinò ad un altro barista.-

Nora: Fred?! Mi fai un altro drink? Forte!

-Lui annuì e dopo un po’ mi arrivò il bicchiere. Bevetti. Dio, era davvero forte. Nora rise mentre mi guardava mandare giù quel liquido bruciante. Il tempo di rigirarci per controllare Grace ed era sparita.-

Nora: Grace?! Dov’è?
Haylie: Non lo so! Non l’ho vista alzarsi
Nora: Ci mancava solo perderla
Haylie: Tu controlla nei bagni, io guardo tra i tavoli

-Nora annuì e ci dividemmo. Cercai per tutti i tavoli quando finalmente la vidi seduta sotto il palco. Corsi a prenderla e la tirai su. Lei mi guardò.-

Grace: Ylie guarda da qui quanto è bello
Haylie: Si, bellissimo Grace! Ora vieni con me. Perché sei scappata?!
Grace: Guarda che belle quelle luci! Come fanno ad essere così colorate.. Ooooh e guarda come si muovono

-La presi per le spalle e la guidai verso il bancone.-

Haylie: Sei proprio fusa
Grace: Haylie dove andiamo? Mi porti da Nate?
Haylie: Si, ti porto da Nate!
Grace: Nooo non possiamo andare da Nate!
Haylie: Perché no?
Grace: Non vuole che io beva!

-Risi.-

Haylie: Perché hai bevuto?
Grace: NOO!

-Riscoppiai a ridere mentre Grace non capiva più nulla. Nora tornò e appena vide Grace le prese la mano.-

Nora: Adesso noi paghiamo e torniamo a casa
Grace: Noo di già? Io voglio fare baldoria!
Nora: Ne hai già fatta abbastanza per oggi

-Nora pagò, salutammo Bob e uscimmo fuori quando andai a sbattere contro un ragazzo.-

??: Haylie Manson? Cosa ci fai qui? Pensavo stessi studiando per l’ammissione alla Berkeley dato che uno dei posti è praticamente mio. Figurati se non mi prendono

-Alzai lo sguardo e alla luce lo riconobbi. Lo avevo odiato per tutti i quattro anni del liceo. Ethan Jefferson.-

Haylie: Ethan! Cosa vuoi?
Ethan: Perché con me sei sempre così scontrosa?
Haylie: Lo sai bene perché! Ogni compito in classe lo trasformavi in una gara a chi prendeva il voto più alto
Ethan: Almeno con me puoi parlare di qualcosa di serio e non di baseball, fumetti e macchine come con quel William
Haylie: Dacci un taglio
Ethan: Hai ragione! Scusa
Haylie: Senti, io devo andare. Ciao

-Mi voltai per raggiungere Nora.-

Ethan: Haylie?!

-Mi rivoltai verso Ethan.-

Haylie: Si?!
Ethan: Sono straconvinto che saremo noi ad entrare alla Berkeley! Siamo gli unici abbastanza preparati

-Lo guardai e sorrisi.-

Haylie: Speriamo!

-Mi rivoltai e raggiunsi Nora ripensando a Ethan. Probabilmente si sarebbe ri fatto vivo l’indomani a scuola. Me lo ricordavo più antipatico però, è possibile?-



 

Nora.




-Dopo aver riaccompagnato le ragazze a casa ed aver messo Grace a letto tornai a Riverside all’appartamento. Entrai e non c’era nessun segno di vita, il silenzio più totale. Poggiai borsa e giubbotto sul divano e andai ad aprire la porta della cameretta do Cole. Entrai e mi avvicinai al letto. Lo vidi dormire profondamente con una gambina e un braccino fuori dal letto. Lo sistemai rimboccandogli bene le coperte, gli diedi un bacio e uscii dalla cameretta. Entrai nella mia camera e vidi un Colin con vent’anni in più dormire a letto a pancia in su. Mi misi i pigiama, mi lavai i denti e mi sdraiai sul letto accarezzando il viso rilassato di Dustin che aprì un po’ gli occhi svegliandosi.-

Dustin: Amore sei tornata! Ma che ore..
Nora: Sch!

-Lo ri accarezzai.-

Nora: Sei stanco tesoro. Ora dormiamo, ti racconterò tutto domani mattina

-Lui annuì, mi baciò dolcemente e riprese a dormire mentre anche io piano piano scivolavo in un sonno profondo.-
 



 

Grace.




-Quella mattina mi risvegliai con un mal di testa incredibile. Io ed Haylie ci alzammo alle 7:00. Lei mi guardò sorridendo mentre scendevamo le scale.-

Haylie: Mal di testa?
Grace: Mi sta uccidendo!
Haylie: Nora voleva farti assaggiare il suo drink ma tu te lo sei scolato tutto d’un fiato
Grace: Era buono però
Haylie: Guarda le conseguenze ora! Poi ieri notte Nora non riusciva nemmeno a metterti a letto
Grace: Cosa? Ma davvero?

-Vidi Haylie annuire.-

Haylie: Poi quando ce l’ha fatta non volevi lasciarla andare. La tenevi così stretta

-Ridemmo entrando in cucina dove mamma finiva di mettere a tavola la colazione. Mi feci seria pensando a Nora.-

Grace: Mi manca Ylie. Mi manca un sacco averla a casa! Prima non ci badavo tanto perché sapevo che tornava per le vacanze e anche in estate. L’avremmo avuta tutta l’estate per noi ma adesso andrà a vivere con Dustin e Colin e non tornerà, non tornerà più

-Senza rendermene conto una lacrima mi bagnò il volto. Subito l’asciugai e Haylie mi strinse a sé.-

Haylie: Lo so Gracie. So che fa male

-Intervenne anche la mamma mentre io e Haylie ci staccammo dall’abbraccio e ci sedemmo a tavola.-

Molly: Siamo tutti un po’ dispiaciuti ragazze ma Nora sta crescendo, lei ormai non è più una ragazzina ed è felice. Non possiamo essere egoisti
Haylie: Già, credo si meriti anche lei la felicità adesso che l’ha trovata
Grace: Si però non è giusto lo stesso!
Haylie: Gracie scommetto che nella nuova casa ci sarà una stanza anche per noi
Grace: Non credo!
Haylie: Conoscendo Nora io credo proprio di si! Non ci abbandonerà, sai che ci ama infinitamente. E’ solo che ora ha anche una famiglia e tutti dobbiamo abituarci
Grace: Sarà!

-Presi i cereali, li versai nella tazza e iniziai a mangiare.-

Molly: Sei proprio una gelosona!

-Mamma si avvicinò e mi diede un bacio sulla testa.-

Grace: Io non sono gelosa!
Haylie: Oh guai se ti toccano Nora

-Haylie rise e io la guardai.-

Grace: Guai se vi toccano. A Nora e a te

-Lei si sorprese di quella mia affermazione e mi accarezzò la mano. Anche mamma sorrise vedendoci così unite e anche lei si sedette a tavola a fare colazione. Ci guardò.-

Molly: Beh com’è andata l’uscita ieri notte? A che ora vi ha riaccompagnate Nora a casa?

-Io stavo per rispondere ma Haylie fu più veloce.-

Haylie: Mezzanotte meno un quarto!
Molly: Si, un orario accettabile. Io e vostro padre siamo andati a letto alle 23:30

-Io guardai Haylie incredula e lei mi fece l’occhiolino. Aveva detto una balla alla mamma. Eravamo tornate a mezzanotte e mezza. Vidi mamma poi guardare Haylie.-

Molly: Tesoro tu come stai?

-Lei sospirò.-

Haylie: Voglio andare avanti mamma. Non voglio bloccare la mia vita per William
Molly: Brava! Sarebbe una cosa stupida
Haylie: Tanto non torneremo più insieme perciò preferisco mettermi l’anima in pace
Molly: So che stai soffrendo ma la vita continua
Haylie: Si, è vero!

-Mamma poi cambiò argomento vedendo gli occhi di Haylie lucidi.-

Molly: Grace quasi mi dimenticavo di dirtelo. Stamattina insieme alla madre di Nate e a quella di Connie incontrerò i genitori di Michael e faremo una chiacchierata
Grace: Dici davvero? Oh mamma grazie grazie!
Molly: Non ti prometto niente tesoro, però proveremo a convincerli!

-Annuii felice e finimmo di mangiare. Solo dopo aver messo sul lavandino le tazze iniziammo a correre per la casa mentre ci preparavamo. Quella mattina non sarebbe passata tanto velocemente, né per me e né per Haylie che avrebbe rivisto a scuola William.-



 

Nora.




-La mattina mentre Dustin preparava la colazione io finivo di sistemare Colin per l’asilo cercando di abbottonagli tutti i bottoni della camicetta mentre lui si voltava per picchiettare l’acquario.-

Dustin: Quindi fammi capire bene. Ieri notte hai fatto ubriacare la tua sorellina e hai anche convinto Bob a tradire Ashley?! Diventi sempre più sorprendente!
Nora: Non metterla in questo modo, sembro un mostro. Allora Grace ha voluto assaggiare il mio drink e lo ha bevuto tutto senza che io potessi fermarla e per quanto riguarda Bob.. Beh io non gli ho detto di tradire Ashley, ha fatto tutto da solo e poi non si può parlare di tradimento, non stanno nemmeno insieme!

-Lui si avvicinò a me sorridendo.-

Dustin: Non ti salverai così! Hai combinato un macello

-Mi accarezzò mentre io rivoltavo Colin per abbottonargli l’ultimo bottone. Sospirai.-

Nora: Ma io non lo faccio a posta! Devo imparare a farmi gli affari miei
Dustin: Decisamente tesoro!

-Mi diede un bacio sulla testa e tornò a cucinare, io presi in braccio Colin.-

Nora: Ok Cole hai guardato Coco e Lulù a sufficienza per stamattina! Forza a tavola
Colin: Mamma?!
Nora: Si?

-Con il suo ditino indicò l’acquario.-

Colin: La pappa!
Nora: Gliela do io, tu inizia a sederti!

-Lo incoraggiai ad andare in cucina con una piccola spinta.-

Colin: Ook

-Non era tanto convinto delle mie parole e non potevo dargli torto perché tutte le volte che potevamo evitare di dare da mangiare a quei pesci evitavamo. Altrimenti sarebbero morti per il troppo cibo presente nel loro corpo. Una volta Dustin aveva fatto finta di dargli da mangiare con il tappo del contenitore chiuso. Inutile dire che Colin se ne accorse in un istante. Da quel giorno solo io e lui potevamo dare da magiare ai pesci. Colin di Dustin non si fidava più. Comunque anche quella mattina non diedi da mangiare ai pesci e Colin non se ne accorse per un pelo. Mi sedetti anche io a tavola.-

Nora: Come facciamo adesso?
Dustin: Facciamo? Il guaio l’hai combinato tu e lo risolverai da sola!

-Lo guardai imbronciata e lui sospirò.-

Dustin: D’accordo. Cosa vuoi che faccia?!

-Sorrisi felice e iniziammo a mangiare. Ci aspettava una lunga giornata oltre a risolvere quel macello Dustin sarebbe dovuto andare a lavoro e io, una volta portato Colin all’asilo, sarei dovuta andare a cercarne uno.-



 

Ashley.




-La mattinata volò completamente e verso le 15:00 sentii il mio telefono suonare mentre mi affrettavo ad uscire per incontrare Nora che aveva urgenza di parlarmi. Salii in macchina e lessi il messaggio di Bob. “Ehi bellezza, scusa se rispondo solo ora. Comunque che ne diresti di venire al mio locale stanotte? Appena chiudo potremmo andare a casa mia! O per te è più eccitante il locale? Ieri notte ci siamo divertiti lì, ma potremmo provare anche a casa mia, ti va?”. Ok ero scioccata. Ti va UN CAZZO! Con chi se la stava spassando? Scommetto che quel messaggio era per una biondina idiota senza cervello. Oohhh perché mi faceva saltare così i nervi?! Possibile che il sesso con me non contasse niente? Cioè, da quando io e lui lo facevamo avevo smesso di cercare altri uomini sinceramente, soprattutto per il sesso. Quello con Bob bastava e avanzava e lui cosa fa? Si scopa altre ragazze?! Non potevo crederci. Ero furibonda. Accesi la macchina e partì, Nora avrebbe avuto pazienza e avrebbe aspettato. Avevo una faccenda più importante da chiarire. Mi attaccai al citofono di casa di Bob fino a che lui non aprì.-

Bob: Ma si può sapere che cazzo di problemi ti affliggono?! Staccati dal mio citofono! Mi ero appena addormentato
Ashley: Oh povero cucciolo! Sai quanto me ne frega?! Niente di niente!
Bob: Perché sei qui?!
Ashley: Perché sono qui? Ma hai la minima idea di ciò che fai?! Sono venuta qui per dirti..

-Mi bloccai. Che diavolo potevo dirgli?!-

Bob: Per dirmi..?!
Ashley: Non ti azzardare mai più a sbagliare il destinatario del messaggio!

-Lo vidi sorridere.-

Bob: Oh, in effetti mi chiedevo come mai Allison ci mettesse tanto a rispondere! L’ho mandato a te?
Ashley: Esattamente! Chi è questa Allison?!
Bob: Cosa te ne importa?!
Ashley: Dev’essere proprio una sgualdrina!
Bob: Nemmeno la conosci
Ashley: Non ho bisogno di conoscerla
Bob: Oh bene, tanto la vedrai alla laurea di Nora. Le ho chiesto se potevo invitarla
Ashley: C-cosa? Alla laurea di Nora? Ma chi è questa tizia?! Non può entrare nel nostro gruppo!
Bob: Gruppo?!
Ashley: Si! Io, te, Nora e Dustin!
Bob: E da quando saremmo un gruppo?!

-Non riuscivo più a reggere tutto quello stress che mi causava Bob. In preda al panico dissi la verità mentre una lacrima scivolava sul mio volto.-

Ashley: DA QUANDO IO E TE SIAMO ANDATI A LETTO INSIEME!
Bob: Zitta! Non urlare! Vieni dentro!

-Mi prese per il braccio e mi fece entrare in casa.-

Ashley: Io non ti basto forse? Non sono abbastanza? Perché scopi con altre ragazze? Noi siamo trombanemici

-Bob mi guardò mentre mi asciugavo il viso.-

Bob: Trombanemici eh? Questa mi è nuova
Ashley: Vaffanculo Bob. Prima mi licenzi e poi scopi con altre ragazze. Cosa cazzo ti ho fatto di male eh? Mi odi così tanto?
Bob: Ti sto facendo così tanto male?

-A quella domanda scoppiai in lacrime. Ero stanca di fare quella scontrosa e cazzuta.-

Ashley: Si diamine! MI STAI DISTRUGGENDO PERCHE’ IO CI TENGO A NOI!

-Non riuscivo a smettere di piangere quando sentii la presa di Bob sui miei fianchi. Mi avvicinò a sé e mi strinse in un abbraccio. Tra le sue braccia riuscii a calmarmi mentre mi asciugavo il viso sulla sua camicia di flanella a quadri verdi e neri, quando poi lo sentii parlare.-

Bob: E’ proprio vero allora. Per farti parlare bisogna davvero metterti alle strette. Perché sei così maledettamente complicata Ashley? Perché proprio tu, tra milioni di ragazze, dovevi piombare nella mia vita ed incasinarmela con il tuo caratteraccio e la tua acidità? Perché hai nascosto fino alla fine i tuoi sentimenti per me? Tu mi vuoi bene diavolo!

-Alzai la testa per guardarlo mentre ero ancora stretta a lui.-

Ashley: Perché io non sono abituata
Bob: Abituata a fare che?
Ashley: A stare con un ragazzo fisso. Ad amare un ragazzo
Bob: Non è una cosa così orribile Ash e poi…

-In quel momento parve accorgersi delle mie parole e le ripeté.-

Bob: A-ad amare un ragazzo?! Cioè tu lo hai ammesso finalmente? M-mi, m-mi..
Ashley: Si, ti amo ok? Tu mi fai provare dei sentimenti che nessun altro ragazzo mi ha mai fatto provare!
Bob: Sai Ashley, se tu non fossi così testarda, così maledettamente antipatica, scorbutica e orgogliosa probabilmente non ti amerei perché è questo che ti rende speciale ai miei occhi. Il modo che hai di sfidarmi, di far finta che non te ne importi niente. Questo ti rende una ragazza impossibile da raggiungere. Vuoi sapere perché ti ho licenziata?

-Annuii trattenendo la mia voglia di baciarlo.-

Bob: Perché pensavo che quel David ti avrebbe allontanata da me. Pensavo che avresti chiesto a me di andare in vacanza con i tuoi perché pensavo che ci stessimo avvicinando
Ashley: Ero troppo spaventata dai sentimenti che provavo per te per chiederti di venire in vacanza con noi. E se tu non avessi ricambiato? E se per te era solo sesso? Cosa avrei fatto? Avevo paura della verità, ma questo messaggio mi ha distrutta e sono partita in quarta perché pensavo di significare qualcosa per te

-Mi avvicinò di nuovo e mi baciò. Fu un bacio profondo e passionale.-

Bob: Ti amo Ash anche se mi fai diventare matto!
Ashley: Come la mettiamo con Allison?!
Bob: L’ho inventata!
Ashley: Cosa?! Era tutto una finzione?

-Lo vidi annuire e gli diedi un colpo sul braccio.-

Ashley: Io ti detesto!

-Lui mi guardò sorridendo.-

Bob: No, non è vero!

-Mi contagiò il suo dolce sorriso e mi ribaciò dolcemente, poi riparlò.-

Bob: Sai inizialmente volevo andare a letto con una ragazza per davvero ma poi ho cambiato idea. Non potevo farcela. Così ho trovato un altro modo per farti ingelosire!
Ashley: Sei incredibile, davvero
Bob: Ma…?
Ashley: Ma ti amo! E non ti azzardare a farmi soffrire, perché prendo i tuoi gioiellini e te li stacco! Ci siamo intesi?
Bob: Dopo tutto il tempo e la fatica che ci ho messo per conquistarti sarei un’idiota a ferirti! Non accadrà mai e poi mai. Te lo prometto!

-Lo guardai e lo baciai.-

Ashley: Allora, che dici, ti va di partire in Giappone con me?
Bob: Sarebbe un vero piacere! Ma solo se tu sei ufficialmente la mia donna!
Ashley: Il solito primitivo!

-Scossi la testa quando poi lui mi prese in braccio e mi mise a testa in giù.-

Bob: Bene allora! Sarò felice di ospitarti nella mia caverna!

-Scoppiai a ridere su di lui che mi portava nella camera da letto. Incredibile da dire ma ero felice e Bob mi era mancato da impazzire. Da quel momento niente ci avrebbe separati.-



 

Haylie.




-Per tutta la mattinata io e William non facemmo altro che evitarci e il pomeriggio a casa mentre iniziavo a studiare sentii le grida di gioia di Grace. Probabilmente mamma e gli altri avevano convinto i genitori di quel ragazzino Michael a farlo uscire con gli altri. In quel momento il mio cellulare squillò, era proprio William. Aprii il messaggio. “Haylie ciao. Scusa se ti disturbo, ricordo il nostro patto però mia madre mi sta stressando perché vuole che ti renda i piatti che tua madre ci ha mandato con le torte. Li abbiamo ancora e ora è il caso di renderveli. Ci vediamo tra dieci minuti al parco? Fammi sapere.” Leggendo il messaggio sbuffai ma risposi. “Ok, tra dieci minuti al parco.” Come non detto, chiusi il libro, mi infilai le scarpe, mi alzai dal letto, presi borsa e giubbotto e uscii avvisando prima a casa. Arrivai al parco e lo vidi seduto su una panchina con una busta a fianco. Feci un bel respiro profondo e mi avvicinai.-

Haylie: Ciao!

-Lui si voltò e si alzò.-

William: Oh! Ciao! Hai fatto in un lampo
Haylie: Già!

-Prese la busta e me la diede.-

William: Tieni!
Haylie: Grazie!

-Ci guardammo per qualche secondo poi lui parlò.-

William: Posso offrirti qualcosa al chiosco?
Haylie: Will non rendere le cose più difficili di così. Noi non siamo fatti per essere amici

-Sospirò.-

William: Lo so, lo so benissimo! E’ o tutto o niente giusto?

-Annuii.-

Haylie: Ciao William

-Mi voltai per andare al chiosco ma lui mi richiamò.-

William: Haylie?

-Mi voltai.-

Haylie: Si?
William: Mi dispiace per come sono andate le cose!
Haylie: Anche a me Will. Ma forse dovevano andare così, evidentemente era destino!

-Mi rivoltai e iniziai a camminare con la busta in mano. Decisi di andare al chiosco a prendere qualcosa da bere. Mi sedetti al tavolino e ordinai. Dopo qualche minuto chi si sedette davanti a me? Ethan.-

Ethan: Posso?

-Alzai gli occhi al cielo.-

Haylie: Tanto ti sei già accomodato!
Ethan: E’ vero che tu e William vi siete lasciati?
Haylie: Waoh sei andato dritto al sodo
Ethan: E’ ciò che mi interessa sapere
Haylie: Si, ci siamo lasciati per sempre
Ethan: Mi dispiace!
Haylie: No, non è vero..
Ethan: Ok hai ragione, non mi dispiace per niente!
Haylie: Mi dici cosa vuoi? Perché io bevo un tè e me ne torno a casa
Ethan: Te lo offro io
Haylie: Nemmeno per sogno! Te lo chiedo un’altra volta Ethan, cosa vuoi?
Ethan: Uscire con te!
Haylie: Scordatelo!
Ethan: Ok capisco la storia del “Non sono pronta”, “Io e William ci siamo appena lasciati” e qui e lì. Usciamo, usciamo come amici
Haylie: Ma noi non siamo amici
Ethan: Appunto, potremmo diventarlo
Haylie: Se tu entrerai alla Berkeley e io no ti vorrò ammazzare e ci sarà poco da essere amici
Ethan: Entrerai anche tu!
Haylie: Speralo

-Arrivò il mio tè e iniziai a bere mentre quell’idiota mi fissava mettendomi in imbarazzo.-

Haylie: La pianti di fissarmi? Mi stai infastidendo
Ethan: La smetterò se mi dici di si!
Haylie: A cosa?!
Ethan: A uscire come amici
Haylie: Se ti dico di si evapori da qui e mi lasci andare via?
Ethan: All’istante!
Haylie: D’accordo, allora si! Qualche volta possiamo fare un’uscita amichevole. Ora scho!
Ethan: E’ tutto ciò che volevo! Allora ci vediamo domani a scuola amica!
Haylie: Ciao!

-Lo vidi alzarsi e allontanarsi sicuro di sé. Quello oltre ad essere uno sbruffone era pure bravo a scuola. Era impossibile attaccarlo in qualsiasi modo. Mah forse pensare a come evitare Ethan avrebbe allontanato dalla mia mente i pensieri su William. Me lo sentivo, questa volta ce l’avrei fatta da sola.-
 


 

Ehi meraviglie del mio cuore <3 <3 <3
Sii, oggi mi sento particolarmente felice perché finalmente vi posto questo episodio <3

So che era da tanto che non postavo ma da oggi in poi se voi mi lasciate le recensioni riprenderò il solito ritmo.

Inoltre notizia che questa volta vi sorprenderà per davvero….
MANCANO UFFICILMENTE DUE EPISODI
Vi prego non uccidetemi per questooo :(
Quindi se mi lasciate le recensioni pubblico in fretta, vi prego lasciatele perché non vedo l’ora di pubblicare e di rendervi partecipi delle mie idee

Altro avviso. Ho creato un profilo su facebook si chiama Summer Gomez e ho la foto delle farfalle, la stessa che ho qui su efp. Se volete aggiungermi fate pure ho postato tre video ma penso che farò anche la pagina anche se sono un po’ indecisa perché non mi sta facendo più caricare video. Boh vabbè. Per chi non ha face vi posto le foto di Bob e Ashley e volete vedere anche Ethan? A proposito, cosa ne pensate di questo personaggio?
Vi lascio con le foto!

 Ash :)
 Bob :)
 Ethan


7 RECENSIONI PER AVERE L’EPISODIO DOMENICA
Vi adoro, baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 40
*** Felici novità ***


-Felici novità.-



Nora.




-Marzo pazzerello ormai aveva lasciato il posto ai caldi Aprile e Maggio. Eh si, erano già passati due mesi dalla mia laurea. Dio quanto avevamo festeggiato quel giorno. L'abbiamo finita tutti ubriachi c'è poco da nascondere. Dovevate vedere Ashley e Bob non si staccavano un minuto l'uno dall'altra. La settimana successiva partirono per il Giappone e un mese dopo Ashley andò a vivere con Bob subito dopo essersi laureata. Si, ci godemmo alla grande anche quella laurea. Quella sera io e Dustin portammo Annabelle e Rupert a vedere come andavano i lavori per la nostra casa. Mentre uscivamo e andavamo in cortile..-

Annabelle: Waoh ragazzi! State facendo un ottimo lavoro. Era vecchia ma la state rendendo confortevole e moderna!
Nora: Quello è il nostro obbiettivo
Rupert: Il portico è perfetto per stare all'aria aperta con una birra in mano!
Dustin: L'ho pensato a posta

-Tutti scoppiammo a ridere.-

Annabelle: No, comunque è davvero molto bella e grande direi. Insomma quattro camere da letto
Dustin: Si, una delle caratteristiche di queste vecchie case è senza dubbio la grandezza e lo spazio. Ci sarà anche la camera degli ospiti!
Annabelle: Scommetto che Colin ha già scelto la sua camera
Nora: Oh dal primo giorno che ci ha messo piede!

-Mentre ridevamo Matthias e Colin catturarono la nostra attenzione mentre si sfidavano con delle assi di legno.-

Dustin: Cole, Matt! Mettete giù le assi
Colin: Ma papà ci stiamo sfidando
Matthias: Si, infatti. Non possiamo lasciare la sfida a metà
Rupert: Farai bene a posare la tegola se non vuoi che arrivi una punizione Matt
Dustin: Lo stesso vale per te Colin  

-Li vedemmo sbuffare mentre Dustin prendeva le tegole e le rimetteva a posto. Colin e Matthias si avvicinarono da me e Annabelle borbottando.-

Matthias: Non ci fanno mai divertire
Colin: E' vero. Ma appena compiamo quattro anni non ci possono più sgridare
Matthias: Già, all'asilo saremo i mezzani e quasi grandi
Colin: Si!

-Si avvicinavano sempre di più.-

Annabelle: Cos'avete da borbottare voi due?
Matthias: Niente!

-Colin mi prese la mano mentre Dustin e Rupert ispezionavano il cortile posteriore della casa.-

Colin: Mamma possiamo rotolarci nell'erba?
Nora: Amore questa è erbaccia. L'erba bella deve ancora crescere
Colin: E poi io e Matthias possiamo rotolarci sopra?
Nora: Quando sarà pronta potrete rotolarvi sull'erba!
Colin e Matthias: Siii!

-Mentre Matthias e Colin scapparono correndo per tutto il cortile Annabelle mi guardò.-

Annabelle: Ma quei due sono stati risucchiati dal retro della casa?
Nora: Ah non lo so. So solo che ora è il momento di tornare all'appartamento. Non mi sento tanto bene e devo finire di controllare le letterine dei bambini. Lindy ha preso quelle dei bambini di quarta e a me ha dato quelle dei bambini di terza
Annabelle: Oh buon lavoro allora!

-Sorrisi. Si, finalmente anche io avevo trovato lavoro a furia di cercare. Avevo parlato con il preside della scuola elementare privata di Eastvale. Mi aveva detto che una delle maestre di inglese della scuola sarebbe andata in pensione alla fine dell'anno perciò serviva una nuova maestra. A me serviva un lavoro immediatamente date le spese per la ristrutturazione della casa, ma Lindy doveva comunque finire quell'anno così il preside mi propose di fare a Lindy da assistente per quegli ultimi mesi scolastici, poi da settembre la cattedra sarebbe stata completamente mia. Era perfetto anche perché non avrei avuto problemi con Colin dato che lo avremmo iscritto alla scuola pubblica di Eastvale. Non era giusto lavorare nella stessa scuola di Cole né per me e né per lui. Comunque guardai Annabelle.-

Nora: Vado a..

-Non feci in tempo a finire la frase che fui invasa da un attacco di nausea che in quel periodo iniziarono a diventare frequenti. Corsi il più velocemente possibile dentro casa e andai a vomitare in bagno. Per fortuna era una delle stanze pronte. Subito sentii la mano di Dustin prendermi la fronte, tenendomi indietro i capelli.-

Dustin: Ci sono io qui amore!
Nora: Dust!

-Non riuscii a voltarmi che ripresi a vomitare sentendomi sempre più male. Dallo sforzo mi scesero le lacrime sul viso. La mattina successiva sarei stata uno zombie con tutto lo sfogo che mi sarebbe uscito sulle braccia e sul viso. Sentii le voci di Colin e Matthias avvicinarsi.-

Matthias: Wooh Nora sta vomitando!
Colin: Povera la mia mamma!

-Prima che si affacciassero in bagno per vedere quella scena orribile Annabelle e Rupert li catturarono.-

Rupert: Non ci pensate nemmeno ad affacciarvi!
Annabelle: Già, non sarà un bello spettacolo
Matthias: Uffa! Ma perché tutte voi femmine vomitate mamma? Anche Sophia McLaw ha vomitato
Colin: E' vero! Proprio ieri sopra Jackson

-Li sentii ridere.-

Matthias: Quando nascerà Emma vomiterà anche lei mamma?
Annabelle: Spero proprio di no amore!
Colin: Annabelle?
Annabelle: Si Cole?
Colin: Mi piace un sacco il nome Emma
Annabelle: Oh grazie tesoro

-Sentii tutte le loro voci allontanarsi. Mi pulii la bocca con la carta igienica, Dustin mi fece voltare e mi asciugò le lacrime.-

Dustin: Forse è il caso che ti prenda un giorno libero e che vada dal medico per sentire cosa c'è che non va. Tesoro mi stai facendo preoccupare
Nora: Lo so. Sono preoccupata anche io. Non è normale, io ho paura
Dustin: Lo so, ma non si può continuare così

-Lo guardai corrugando la fronte.-

Dustin: Ti ho sentita ieri notte quando ti sei alzata dal letto, sei andata correndo in bagno. Poi ti ho sentita tornare in camera. E poi anche Ashley e Bob mi hanno detto che hai vomitato a casa loro

-Lo guardai.-

Nora: Non posso più evitare il medico vero?
Dustin: No, a costo di trascinarti di persona
Nora: Va bene. Stasera prendo l'appuntamento e mi faccio accompagnare da Ash
Dustin: Così mi sento più tranquillo

-Si avvicinò di più per baciarmi ma lo bloccai.-

Nora: No amore! Forse è meglio di no!

-Lui rise.-

Dustin: Hai ragione

-Mi diede un bacio sulla fronte, tirai l'acqua del bagno, mi risciacquai la bocca nel lavandino e uscimmo. Era ora di tornare a casa.-



 

Grace.




-Quella sera una volta rientrati da scuola ci riunimmo tutti a casa mia. Nate portò la sua playstation 4 nuova di zecca e tutti i suoi giochi. Era da tanto che non passavamo un pomeriggio a nerdarcela tutti insieme. Già, c'eravamo tutti, io, Nate, Connie e Kyle, Jason e anche Michael. Non sapevo cosa i nostri genitori avessero detto ai suoi ma aveva funzionato alla grande. Certo, avevano ancora paura a lasciarlo uscire tipo da Starbucks o alle rampe, soprattutto alle rampe, dato che un giorno lo abbiamo riportato a casa sanguinante perché è caduto rotolando giù per la rampa. Comunque quando stavamo tutti insieme in casa erano più che contenti di mandarlo a casa di qualcuno di noi oppure di averci come ospiti. La loro casa è enorme e la settimana precedente rimanemmo tutti a dormire da Michael, dovevate vedere la sua felicità. Fu il suo primo pigiama party e anche il nostro. Svegliarmi fra le braccia di Nate mi migliorò la giornata. Avrei voluto dormire con lui ogni singola notte. Forse mi sbagliavo ma percepivo della dolcezza da parte dei genitori di Michael nei nostri confronti. Secondo me si stavano affezionando a tutti noi, a me in particolare. Vi starete chiedendo di Tommy giusto? Beh da quando il nostro gruppo si è riunito ha iniziato ad odiarci sempre di più e a comportarsi da stronzo ecco perché ormai era completamente fuori. Comunque finalmente la scuola stava per finire e i compiti non erano più un grande problema, le giornate si fecero più lunghe e questo poteva portarci solo allegria. Michael e Kyle si stavano sfidando a Super Mario quando Michael vinse. Eravamo tutti contenti per lui ma Nate scoppiò a ridere rumorosamente prendendo in giro Kyle.-

Nate: Sei proprio una schiappa!
Kyle: Michael ha avuto fortuna, tutto qua
Michael: No, io so giocare meglio di te!

-Tutti scoppiammo a ridere.-

Jason: Nessuno può darti torto Mike!

-Connie abbracciò Kyle consolandolo.-

Connie: Ti amo lo stesso sai?
Kyle: Per fortuna che ci sei tu!

-Si voltò e la baciò. Io ero seduta a fianco a Nate e anche lui si voltò verso di me sorridendomi con quel suo sorriso che gli illuminava il volto angelico. Sfregò il suo naso sul mio e poi mi baciò.-

Nate: Ehi!
Grace: Ehi tu!

-Gli accarezzai il volto quando Michael si sedette tra me e lui.-

Michael: Basta con le coccole

-Non sopportava quando noi coppie ci baciavamo. Mi ricordava me tempo fa quando ancora non conoscevo i sintomi dell'essere innamorati.-

Nate: Mikeeee! Uffaaa
Michael: Zitto Nate
Grace: Mike hai ragione! Scusaci

-Sorrisi cercando con la mano, dietro la schiena di Mike, la mano di Nate che trovai e presi. Lui me l'accarezzò dolcemente scrivendomi sopra con le dita un "Ti amo". Oh quant'era dolce.-

Jason: Bene, chi mi sfida?

-Subito Nate si alzò.-

Nate: Preparati a mangiare la polvere amico!

-Si risedette sul divano e Kyle gli passò il joystick. Iniziarono la partita quando mamma si affacciò in salotto e mi guardò.-

Molly: Meno male che Haylie e Beverly sono andate a studiare in biblioteca. Con questo macello non credo ce l'avrebbero fatta
Grace: Davvero! Mamma posso portare le patatine in salotto?
Molly: Vieni, mettiamole nei contenitori

-Mi alzai e corsi in cucina con la mamma. Morivo di fame.-



 

Haylie.




-Io l'avevo detto, non era una buona idea far venire Kimberly con noi in biblioteca. Mentre la maggior parte della scuola era felice perché i compiti diminuivano grazie alla fine della scuola, noi sfortunati dell'ultimo anno eravamo costretti a studiare senza sosta, il che non è facile con Kimberly davanti.-

Kiki: Io davvero non ti capisco! Che motivo hai di ammazzarti di studio? Ci sei già entrata alla Berkeley!
Haylie: Si, ma ho un diploma da prendere! Ricordi?
Kiki: Andiamo! Ce l'ho fatta io senza aver toccato libro e non ce la fai tu?
Haylie: Voglio il massimo dei voti Kiki. Quest'anno mi sono distratta abbastanza a causa di William e di Simon, ma anche a causa tua e di Steven che mi trascinavate fuori casa mentre studiavo
Kiki: Uno non vive se pensa solo allo studio
Haylie: Ma io non penso solo allo studio!
Kiki: Quasi!

-Mi fece l'occhiolino e in quel momento arrivò Ethan che mi abbracciò da dietro e mi diede un bacio sul collo. Sorrisi.-

Haylie: Alla buon ora! Qui abbiamo quasi finito
Kiki: Parla per te, Beverly è mezz'ora che sta fuori al telefono. Ha salutato Jacob a mala pena due ore fa ed è di nuovo al telefono con lui!

 -Io e Ethan ridemmo e lui si sedette alla nostra scrivania.-

Ethan: Posso motivare il mio ritardo!
Haylie: Sentiamo!
Ethan: Vi ho portato questi!

-Poggiò sulla scrivania una busta da dove tirò fuori dei caffè. Kimberly subito si fiondò per prenderne uno.-

Kiki: Che Dio perdoni tutti i tuoi peccati! Avevo davvero bisogno di un caffè, mi sto addormentando!

-Scoppiammo a ridere e Beverly tornò da noi con un'aria affranta.-

Haylie: Bev che ti succede?
Beverly: Siamo nella merda

-La guardammo aggrottare la fronte e lei continuò.-

Beverly: Ricordate che domani abbiamo la gara finale di cheerleading?
Ethan: E come dimenticarlo? Tutta la scuola ci andrà!
Beverly: Beh faremo una pessima figura. La madre di Lexie ha tamponato con la macchina con Lexie dentro
Haylie: Oddio! E stanno bene?
Beverly: Si stanno bene. Ma Lexie domani non può gareggiare
Haylie: Scherzi? E come farete?
Beverly: Non lo so!

-Si sedette sospirando poi guardò Ethan.-

Beverly: Oh scusa. Ciao Ethan
Ethan: Ciao! Ma non c'è un modo per risolvere questa faccenda? Non avete nessuno in panchina?
Beverly: Nessuno a parte Grace! Ma lei non può gareggiare, è troppo piccola
Kiki: Potresti sempre chiedere alla tua allenatrice se può fare qualcosa
Beverly: Tentar non nuoce giusto?

-Noi annuimmo, la vedemmo alzarsi, riuscire fuori e Kimberly le fece compagnia. Ethan si sedette vicino a me.-

Ethan: Ciao!
Haylie: Ciao!

-Gli presi il viso e lo avvicinai a me, lui mi baciò.-

Ethan: Ricordami che devo ringraziare Dio per avermi aiutato a conquistarti
Haylie: Già, in realtà non so nemmeno come io possa essere caduta nella tua trappola signor sbruffone

-Lui si fece serio.-

Ethan: Non lo stai facendo per dimenticare William vero?
Haylie: Sto con te perché voglio stare con te, mi piace la tua compagnia Ethan. William non c’entra. Tra me e lui è finita, lo sai. Lui si diverte spassandosela con non so quante ragazze e io ora sto con te. Sia lui che io abbiamo ciò che vogliamo e siamo felici. Io di più perché ho te e so che ti avrò tra i piedi per i prossimi quattro anni alla Berkeley! 

-Lui si tranquillizzò e sorrise.-

Ethan: Già, ti avevo detto che saremmo entrati noi due
Haylie: E avevi ragione! Stasera ceniamo insieme?
Ethan: Casa mia? Tanto i miei sono a una vendita di beneficenza 
Haylie: Perfetto!

-Sorrisi e lo ribaciai. Avevo davanti a me tutto ciò che volevo in quel momento. Ero riuscita ad andare avanti.-



 

Grace.




-Dopo aver parlato con Beverly al telefono, tornai dai ragazzi scioccata. Connie mi guardò.-

Connie: Chi era al telefono?!

-La guardai.-

Grace: Beverly!
Nate: Cosa voleva?

-Il mio sguardo si spostava da Connie a Nate, da Nate a Jason, da Jason a mamma e papà che entrarono in salotto.-

Grace: Domani gareggerò anche io
Connie: Oddio non ci credooo! Non penso sia mai successa una cosa del genere nella nostra scuola!

-Lei mi abbracciò, come tutti del resto. Solo io sembravo l'unica ad essere scioccata. Non potevo partecipare, avrei mandato tutto a rotoli, ma purtroppo non avevo molta scelta. Sarei stata la disgrazia della squadra e tutta la scuola se la sarebbe presa con me. Non potevo crederci, mi liberavo di un problema e ne arrivava un altro. Che ingiustizia.-



 

Haylie.




-La sera Kimberly mi riaccompagnò a casa e dopo essermi fatta la doccia ed essermi vestita mi stavo asciugando i capelli in bagno quando Grace entrò.-

Grace: Posso farmi la doccia? Ce la faccio prima di cena?

-Annuii.-

Haylie: I tuoi amici sono andati via?

-Lei annuì. La guardai, aveva una faccia davvero preoccupata. Spensi il phon e lo rimisi a posto. Presi Grace per mano e l'avvicinai a me-

Haylie: Tesoro domani andrà tutto bene
Grace: Farò perdere la squadra Ylie
Haylie: Non penso. Beverly mi ha detto che ce la farai. E poi ho visto i vostri allenamenti. Non farti prendere dall'ansia e dalla paura!
Grace: Me lo ha detto anche Nora
Haylie: L'hai chiamata?

-Lei annuì.-

Grace: Ha detto che verranno anche loro a vedermi. Si, a vedermi fallire però
Haylie: Smettila! Andai alla grande. A te piace il cheerleading vero?
Grace: E' difficile da ammettere ma si. Mi fa sentire bene

-La strinsi a me.-

Haylie: Non devi vergognarti della persona che sei Gracie o di quello che ti piace fare. Stai crescendo è normale che i tuoi gusti e i tuoi interessi cambino. Datti una possibilità e domani pensa solo a divertirti e anche noi ci divertiremo con te
Grace: Oh Ylie!

-Sentii il suo viso strofinarsi sulla mia spalla poi ci staccammo dall'abbraccio.-

Grace: Non mi aspettavo queste parole da te. Sei cambiata in questi mesi
Haylie: Ho solo imparato ad amarmi per quella che sono e a non sottovalutarmi perché io, proprio come te, come ogni altra persona sulla Terra, valgo. Adesso sono molto più felice
Grace: Si vede. E' come se avessi preso vita
Haylie: Si, è proprio così!

-Sorridemmo e io mi feci la coda alta mentre Grace prendeva il suo accappatoio.-

Grace: Dove devi andare?
Haylie: Ceno con Ethan
Grace: Prendi la macchina?
Haylie: Si. Non farò tardi. Sai le regole di papà per poter usare la macchina. Prima di mezzanotte a casa!

-Rise.-

Grace: Almeno tu hai la patente!
Haylie: Arriverà anche il tuo momento! Io vado, ci vediamo domani
Grace: A domani

-L'accarezzai e uscii dal bagno. Salutai mamma e papà, entrai in macchina e andai a casa di Ethan che mi aspettava con la pizza sui piatti. Mangiammo con tranquillità e poi guardammo un film sul divano abbracciati. Lui iniziò a baciarmi il collo facendomi sdraiare e rabbrividire mentre io gli toglievo la maglietta, lui fece lo stesso sganciandomi dopo il reggiseno.-

Ethan: Credo che il film non abbia molto successo!
Haylie: No infatti!

-Ripresi a baciarlo mentre lui mi sganciava il bottone dei jeans e mi tirò giù la lampo. Intanto lo sentii eccitato.-

Haylie: Sei eccitato?

-Lui sorrise.-

Ethan: Cosa te lo fa pensare? Qui davanti ho la ragazza che desideravo da quattro anni e noto con grande piacere che sai toccare i punti giust..

-Si morse il labbro inferiore mentre io continuavo a provocarlo ed eccitarlo. Risi.-

Ethan: Ah si? Vuoi la guerra allora!

-Mi sfilò i jeans e le mutandine e anche la mia eccitazione aumentava ai suoi tocchi.-

Haylie: Oooh ma così non vale!

-Anche io gli sganciai i pantaloni, glieli sfilai e glieli buttai a terra. Furono seguiti immediatamente dai suoi boxer.-

Haylie: Adesso come la mettiamo?

-Lui rise.-

Ethan: Siamo pari tesoro mio!
Haylie: Possiamo arrivare al sodo allora

-Lui sorrise, mi baciò la fronte e lo sentii dentro me. Si, ci stavamo divertendo e stavamo godendo, godendo per davvero. Stava andando tutto bene mentre aumentavamo il ritmo. Entrambi gemevamo e respiravamo pesantemente mentre il suono della televisione era diventato un sottofondo inudibile per le nostre orecchie.-

Ethan: Oh Haylie io non ce la faccio più
Haylie: Si che ce la faaaaaaaaaaahhhhhhi. Oh cavolo

-Ansimai riprendendo fiato. Qualche secondo dopo anche Ethan si lasciò andare all'orgasmo. Eravamo distrutti.-

Ethan: Ce l'abbiamo fatta insieme
Haylie: Si!

-Sorrisi e lo ribaciai mentre ci riposavamo un momento prima di rimetterci seduti sul divano e rivestirci. Lui mi accarezzò.-

Ethan: Per me è stato indimenticabile
Haylie: Lo stesso per me

-Lo ribaciai quando sentimmo la macchina entrare nel vialetto. Subito ci rimettemmo a posto, mi alzai presi borsa e giubbotto e appena aprii la porta mi trovai di fronte i genitori di Ethan. Mi guardarono e sorrisero.-

Haylie: Salve signori Jefferson!
Sig.ra Jefferson: Ciao Haylie, vai già via?
Haylie: Oh si. Papà vuole che riporti la macchina prima di mezzanotte
Sig. Jefferson: Quanto lo capisco. Beh non avete combinato disastri vero?
Ethan: Papà!
Haylie: Oh no, abbiamo solo mangiato una pizza, guardato un film e scherzato. Diciamo che ci siamo divertiti
Ethan: Esattamente

-Sorridemmo.-

Haylie: Io ora vado! Arrivederci

-Tutti mi salutarono, baciai Ethan e tornai a casa. Corsi a buttarmi a letto, il giorno successivo mi sarei dovuta alzare presto per andare a scuola, quella purtroppo non era tanto divertente.-



Nora.



-Quella mattina dopo aver portato Cole all'asilo passai a scuola per dare a Lindy le letterine dei bambini che avevo corretto la sera precedente. Dopo aver fatto quella commissione passai a prendere Ashley che mi accompagnò dal medico.-

Ashley: Stamattina è successo?
Nora: No, stamattina no!

-Lei mi guardò alzando il sopracciglio destro.-

Ashley: Nor?!!
Nora: Che c'è?! E' vero, stamattina non ho vomitato
Ashley: Quando è successo allora?

-Sospirai.-

Nora: Ieri sera e anche la notte dopo aver messo a letto Cole

-Arrivammo all'ospedale e ci sedemmo in sala d'aspetto prendendo una rivista. Dopo aver sfogliato qualche pagina Ashley la chiuse e mi guardò.-

Ashley: Ma non è che sei incinta?!
Nora: Ma quale incinta, incinta! Ash prendo la pillola ogni dannato giorno, non me ne dimentico mai. E' impossibile che sia incinta e poi il ciclo non mi sarebbe arrivato, come la metti?
Ashley: Si ma il mese scorso non ti è arrivato!
Nora: Ma questo mese si! Penso che mi sia saltato per lo stress. Ho letto che può capitare
Ashley: Che cosa strana
Nora: Già! Ho paura che sia qualcosa di più che una semplice influenza, questi vomiti, mal di testa, stanchezza.. Non sono normali Ash!

-Cercavo di trattenere le lacrime e lei mi abbracciò.-

Ashley: Non pensarci chiaro?! Probabilmente sarà qualche altro virus, sai quanti ce ne sono in giro?

Nora: Io e Dustin siamo felici e Colin non vede l'ora di dormire nella sua nuova cameretta.. Grace ha altri tre anni di liceo e Haylie? Haylie entrerà alla Berkeley, ha bisogno dei miei consigli sull'università. Io non...
Ashley: Schh! Andrà tutto bene

-Mi diede un bacio sulla guancia mentre mi teneva forte la mano. La segretaria ci chiamò ed entrammo nell'ufficio del medico.-

Dottore: Salve 
Ashley e Nora: Salve

-Gli stringemmo la mano e ci sedemmo.-

Dottore: Allora a chi devo visitare?
Nora: A me, Nora Manson. La mia amica è qui di supporto
Dottore: Perfetto. Che sintomi ha riscontrato?
Nora: Vede ho continuamente la nausea e vomito spesso. Inoltre mi sento stanca e ho dei mal di testa che prima non avevo, lo stesso con il mal di schiena. Verso Marzo sono stata male, mi ha presa un virus e ho passato giorni a letto, mi alzavo solo per vomitare. Pensavo fosse passato con l'antibiotico ma a quanto pare non è così e sto iniziando a preoccuparmi
Dottore: Non ha altri dolori? Qualche altra anomalia?
Nora: Mmh no, non mi pare

-Lui ci fissava annuendo.-

Dottore: Capisco signorina. Posso rassicurarla, non è nulla di grave

-Corrugai la fronte mentre lui scriveva su un foglio. Guardai Ashley che fece spallucce.-

Nora: Come, non mi visita?
Dottore: Non è di mia competenza signorina

-Lui mi sorrise porgendomi il foglio.-

Dottore: Vada al secondo piano e cerchi il dottor Dallas
Nora: D'accordo
Dottore: Arrivederci!
Nora e Ashley: Arrivederci

-Ci ristrinse la mano sorridendo, presi il foglio e uscimmo.-

Nora: Cosa c'è al secondo piano?
Ashley: Cosa vuoi che ne sappia? Leggi il foglio

-Lo tirai su e lo guardammo mentre entravamo nell'ascensore.-

Nora: E' una parola! Chissà cosa ha scritto, non si capisce niente
Ashley: Te lo immagini? "Scemo chi legge"

-Scoppiamo immediatamente a ridere pensandoci. Si eravamo tornate ad avere tredici anni.-

Nora: Se avessi avuto qualcosa di grave non avrebbe avuto quella faccia vero?
Ashley: Chi?
Nora: Il medico!
Ashley: Oh, quello sicuramente!

-Arrivammo al secondo piano e leggemmo il cartello "Ginecologia". Chiedemmo del dottore e ci accompagnarono nel suo ufficio, entrammo e mentre lui chiudeva una telefonata gli diedi il foglio.-

Dottore: Signorina Manson, l'aspettavo. Mi ha chiamato il collega e mi ha spiegato tutto. Prego, accomodatevi ragazze!

-Anche se ero completamente confusa mi piaceva il suo approccio. Era un medico molto giovane, avrà avuto si e no qualche anno in più di me, no, trent'anni non li aveva. Ci sedemmo e lo guardammo. Lui guardò noi.-

Dottore: Possiamo darci del tu?
Nora: Oh certo!
Dottore: Bene. Hai detto di essere stata male a Marzo, giusto?

-Annuii.-

Nora: Si, avevo risolto con l'antibiotico ma poi è tornato il virus
Dottore: A Marzo sì, ti ha messa k.o. un virus, ma adesso non è più un virus

-Aggrottai la fronte e lui continuò.-

Dottore: Per caso ti è saltato il ciclo?
Nora: Si, il mese scorso, ma penso sia dovuto allo stress, perché questo mese mi è tornato. Poi prendo la pillola da anni quindi..

-Lui sorrise.-

Dottore: Hai avuto rapporti sessuali nel periodo in cui prendevi l'antibiotico?

-Scossi la testa, ma poi mi ricordai e sgranai gli occhi. Annuii lentamente e il dottore sorrise.-

Dottore: Credo proprio che tu sia incinta!
Nora: Cosa?! No, non può essere. No, non sono incinta! Mi è tornato il ciclo!!

-Lui si alzò.-

Dottore: Vieni, sdraiati sul lettino

-Feci ciò che mi disse. Anche Ashley si alzò e mi rimase vicina tenendomi la mano.-

Dottore: Ora ti spiego cosa è successo ok?

-Mi alzò la maglietta e mi spruzzò del gel blu ghiacciato sulla pancia.-

Dottore: Qualcuno ti ha contagiato il virus che ti ha messo al tappeto per giorni. Il medico ti ha prescritto l'antibiotico. Ti sei sentita meglio e hai avuto rapporti sessuali, senza usare il preservativo, durante la convalescenza mentre continuavi a prendere l'antibiotico che ha annullato l'effetto della pillola. Il primo mese il ciclo non ti è venuto e neanche questo mese perché probabilmente sono state solo delle perdite, può succedere..

-Anche ad Annabelle era successa la stessa cosa. Dio, non poteva succedere a me, non potevo essere incinta. Il medico riprese a parlare e io lo ascoltai mentre mi spalmava il gel sulla pancia.-

Dottore: ..Perciò ora credo che non ci siano dubbi sul fatto che tu sia incinta. Guarda qui, questo è il tuo bambino!

-Indicò il monitor davanti a me e vidi le immagini di un fagottino muoversi, era piccolissimo. Si percepiva a malapena la forma complessiva del bambino. Si stava ancora formando. Non potei che sorridere guardando il monitor. Ashley mi accarezzò i capelli sorridendo.-

Ashley: Guarda che patatino!

-Mi portai la mano alla bocca.-

Nora: Dio, aspetto un bambino!
Dottore: Congratulazioni!
Nora: E' uno shock!
Dottore: Ma il papà c'è?
Nora: Si, c'è! Almeno, per ora!

-Tutti ridemmo e dopo aver ripulito la pancia scesi dal lettino.-

Dottore: Allora, ci vediamo il mese prossimo per l'ecografia del terzo mese?
Nora: Oh si! E grazie!

-Presi l'appuntamento per il mese successivo, salutammo il dottore e uscimmo dall'ospedale. Dovevo ancora metabolizzare tutta la faccenda ed Ashley lo sapeva. Io sapevo che lei dentro moriva dalla felicità ma fuori si mostrava tranquilla. Salimmo in macchina ma non parlammo della visita. Io cercavo di non pensarci ed Ashley mi assecondava. Un bambino! Io anche se un po' spaventata ero felice, ma il papà lo sarebbe stato?-



 

Dustin.




-In ufficio non facevo altro che pensare a Nora e a cosa il medico le avesse detto. Mi sentivo sollevato sapendo che Ashley era con lei. In quel momento sentii il telefono squillare e risposi. Era Nora.-

Dustin: "Amore allora?"
Nora: "Puoi uscire prima dall'ufficio?"
Dustin: "Certo! Cosa ti ha detto il medico?"
Nora: "Parliamone di persona"
Dustin: "Ti raggiungo. Dove sei?"
Nora: "Prova a indovinare"

-Sapevo benissimo dov'era. Chiusi la chiamata, avvisai il mio capo e uscii dall'ufficio. Salii in macchina e guidai fino a Eastvale parcheggiando davanti alla casa in ristrutturazione. Scesi ed entrai nel cortile. La vidi lì, seduta sui gradini del portico. Mi aspettava. Corsi da lei e la baciai sedendomi poi a fianco.-

Dustin: Allora? Tesoro ascoltami, qualsiasi cosa sia la risolveremo insieme ok?
Nora: Beh per forza

-La guardai corrugando la fronte.-

Dustin: Non ti capisco
Nora: Dust, sono incinta!

-Subito sgranai gli occhi. Non potevo crederci e iniziai a balbettare.-

Dustin: M-ma c-come, c-cioè.. C-com'è possibile? Hai sempre preso la pillola
Nora: L'antibiotico di Marzo ha annullato l'effetto

-Mi passai la mano tra i capelli e lei mi guardò.-

Nora: Io voglio tenerlo Dustin e se tu non vuoi... Non lo so, lo crescerò da sola

-Alzai lo sguardo sentendo le sue parole.-

Dustin: Non sono preoccupato per il bambino tesoro. Io ti amo e amerò anche nostro figlio. Non ti lascerò mai da sola, è solo che sono scioccato. Insomma è tutto così inaspettato. Wooh un bambino, io e te. Questa notizia mi rende davvero felice. Un altro bambino!

-Sorrisi e anche lei si tranquillizzò sorridendo e prendendomi le mani.-

Nora: Già, un altro!
Dustin: Sei spaventata?
Nora: Mentirei se ti dicessi di no
Dustin: Non devi esserlo perché io sono qui, con te e ci sarò per sempre amore mio. Tu mi hai salvato la vita, hai salvato la vita di Colin e per questo te ne sarò per sempre grato. Ok, probabilmente non siamo pronti, ma tutto ciò che conta è l'amore no? 
Nora: Quello non manca

-Mi avvicinai e mettendo la mano sulla sua pancia la baciai.-

Dustin: Vi amo
Nora: Anche noi ti amiamo da impazzire papà

-Mi ribaciò accarezzandomi i capelli.-

Dustin: I Reed aumentano con l'intervento dei Manson..

-Aggrottai la fronte pensando a una cosa. Nora mi guardò e mi accarezzò il volto preoccupata.-

Nora: Amore cosa c'è?
Dustin: Dovremmo pensare a mettere i tappi alle prese della casa. Non si è mai troppo prudenti!

-Lei rise.-

Nora: Per quello abbiamo tutto il tempo del mondo. Tesoro?
Dustin: Si?
Nora: Come pensi la prenderà Colin?
Dustin: Penso che ne sarà entusiasta!
Nora: Lo credo anche io

-Sentii la sua testa poggiarsi sulla mia spalla. Allungai il braccio e la tenni stretta a me. Ci saremmo imbarcati in una nuova avventura e sinceramente non avevo minimamente paura con Nora al mio fianco. Ce l’avremmo fatta.-




Ehi bellezze <3 <3 <3
Eccomi con l’episodio che come spero notiate è più lungo e e e io lo trovo fantastico. Una parola:
NORASTIN <3 <3
Beh lo sapete che li amo, è inutile.
Vi ricordate quando vi dissi che avevo una notiziona che non potevo dirvi? Beh è giunto il momento.
Quando ho iniziato a scrivere questa storia, due erano gli eventi principali della storia su cui poi ho costruito tutto il resto. Il litigio pazzesco di Haylie e Grace per colpa di Simon e Nora che rimaneva incinta di Dustin. Beh, che notizia esce qualche mese fa? Rachel Bilson (La nostra bella Nora) è incinta del suo reale fidanzato Hayden Christensen (Il nostro stupendo Dustin). Voi non avete idea di come stavo. La prima fase è stata quella del quasi pianto per la troppa felicità e poi dopo ho iniziato a vomitare arcobaleni *-* Cioè ho stressato tutti i miei amici inviando le foto e ora ve ne faccio vedere qualcuna anche a voi finalmente. Non vedevo davvero l'ora <3 Guardate come sono belli, cioè <3




Ecco anche come sarà la loro casa finita :)
Ora dopo queste meravigliose e tenere foto, vi chiedo.. VOLETE SI O NO L'ULTIMO EPISODIO?! <3
E questo come vi è sembrato? Vi prego scrivetemi tutti quantiii 
Grazie per le meravigliose recensioni dello scorso capitolo, sono qui per voi <3 <3
Ci riaggiorniamo tra qualche giorno con il tanto atteso finale se mi lasciate le recensioni <3
Vi ho rese impazienti? Spero di si, perché io lo sono per prima :)
Baci Summer <3 <3 <3

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Capitolo 41
*** E' tutto finito ***


-E' tutto finito.-



Haylie.




-Durante l'ora di storia quasi tutta la classe era in dormiveglia. E' inaudibile fare storia, all'ultima ora, dopo aver pranzato e a fine anno scolastico per di più. Comunque fummo tutti risvegliati dal cambio di argomento che fece il professore.-

Professore: E dato che manca un quarto d'ora al suono della campanella voglio ricordare a tutti che i biglietti del ballo scolastico stanno per finire. Gusto signorina Sullivan?

-Lui guardò Beverly che si voltò verso la classe dato che era al primo banco.-

Beverly: Si, perciò chi non li ha presi si muova a farlo dato che il ballo sarà tra tre settimane
Professore: Esattamente e ricordo a tutti voi che i ragazzi del primo anno non potranno partecipare. Perciò voi maschi, evitate di invitare ragazzine del primo anno perché non le faranno entrare

-Vedemmo alcuni di loro sbuffare. Che idioti!-

Beverly: Scusi professore, posso rubargli un altro minuto?
Professore: Certo certo!
Beverly: Vorrei anche ricordare..

-Sentimmo la porta bussare.-

Professore: Avanti! Scusi signorina Sullivan

-In quel momento appena lo vedemmo entrare cercai con lo sguardo quello di William. Notai che anche Beverly s'irrigidì e Jacob, ormai suo ragazzo, le accarezzò il braccio. Vidi anche Ethan dall'altra parte della classe guardarci. Appena mi rigirai William mi fissava preoccupato quando Simon parlò.-

Simon: Salve, il preside mi ha riammesso a scuola. La mia sospensione è finita
Professore: D'accordo, d'accordo. Si sieda e non disturbi, eravamo nel pieno di una riunione
Simon: Non disturberò, non si preoccupi!

-Sorrise con quel suo finto sorriso e tra i banchi liberi scelse proprio quello dietro al mio. Lo ignorai.-

Professore: Signorina Sullivan, la prego, continui

-Mentre Beverly riprendeva a parlare, sentii la voce di Simon farsi vicina.-

Simon: Ciao Manson, sono tornato!

-Lo sentii sogghignare e decisi di evitarlo. Rispondere avrebbe peggiorato le cose. Rivederlo mi mettava ansia, dovevo tenere Grace lontano da lui.-

Beverly: Dicevo.. Inoltre vorrei ricordarvi che questa sera alle 19:00 inizierà la gara di cheerleading e siete tutti invitati a fare il tifo per noi. Purtroppo Lexie non potrà gareggiare, quindi prenderà il suo posto Grace Manson, la sorellina di Haylie. Non è mai successa una cosa del genere. Grace sarà sicuramente emozionata e impaurita, perciò vi sarei grata se le faceste sentire tanto affetto e supporto! Noi alle 17:00 saremo in palestra per l'ultimo allenamento. Che altro dire? Venite numerosi!
Professore: Grazie signorina Sullivan. Credo che nessuno si perderà questa gara! Ora, dov'eravamo rimasti con la storia?

-Tutti risbuffammo mentre il professore riprendeva a spiegare.-



 

Grace.




-Appena la campanella suonò io e Nate ci incontrammo in corridoio e uscimmo da scuola mano nella mano. Io ero veramente preoccupata per la gara e Nate lo percepì all'istante.-

Nate: Andrai alla grande Lol
Grace: Cosa?!
Nate: So a cosa stai pensando e dovresti smetterla. Insomma è una stupida gara
Grace: Si, che perderemo per colpa mia!
Nate: Ma perché ti fasci la testa prima di rompertela?! Sei sempre stata determinata in tutto, adesso non ti puoi perdere in un bicchiere d'acqua
Grace: Tu non capisci Nate
Nate: Oh si, capisco benissimo. Ma ti fai solo del male così, devi prenderla con più leggerezza. E poi diavolo non è mai successo che una del primo anno entrasse in squadra, tantomeno che partecipasse ad una gara ufficiale. Se la tua allenatrice e Beverly credono che tu ce la possa fare non vedo perché non dovresti farcela tu, che con quel completino vai alla grande!
Grace: Mi manca la spianta giusta Nate
Nate: Si, me ne sono accorto

-Arrivammo al bus  e ci mettemmo in fila per salire, davanti a me e Nate c'era Mike. Si, adesso poteva tornare a casa anche con il bus, insieme a noi ovviamente. La mia attenzione venne catturata da Elisabeth che stava passando davanti a Mike senza farsi scrupoli. Le presi il braccio spostandola.-

Grace: Dove credi di andare scusa?! Fai la fila come tutti gli altri
Elisabeth: Ma non ci penso proprio! Spostatevi e fatemi passare
Grace: Ti piacerebbe vero?

-La spinsi allontanandola da noi.-

Grace: Smettila di approfittartene 
Elisabeth: Oh, diavolo, è vero che adesso difendi i ritardati! Mi chiedo il perché di tanta compassione nei loro confronti. Oh forse lo sei anche tu?

-La presi per la maglietta sbattendola al bus.-

Grace: Stammi bene a sentire, l'unica ritardata mentale in questa scuola sei proprio tu! Perciò gira al largo e vai a fare la fila come tutti!
Elisabeth: Oh, ma guarda, da quando è diventata cheerleader si crede la regina della scuola. Non prendo ordini da te. Indosserai anche una gonna sul campo ma sei e sarai sempre il solito maschiaccio aggressivo. Scommetto che stasera farai fare una figura di merda a tutta la scuola. Verrò a vedere il tuo misero fallimento Grace!

-Nate non ci vide più dalla rabbia, la prese e la portò alla fine della fila.-

Nate: Adesso mi hai rotto i coglioni!
Elisabeth: Non dovresti stare con una persona del genere! Tanto scommetto che tra due settimane vi lasciate
Nate: Tu non sai un bel niente!

-Lo vidi tornare da me.-

Nate: Lol non ascoltare quella cretina, è solo gelosa!

-Lo guardai intensamente.-

Grace: Sai cosa ti dico Nate?! Stasera m'impegnerò al massimo e la squadra vincerà. Elisabeth morirà d'invidia perché io sono brava diavolo. Sono brava in questo sport. Si, la squadra vincerà anche grazie a me e porteremo a casa la coppa!

-Lui mi guardò sorridendo e mi baciò mentre Mike saliva sul bus.-

Nate: Brava! Questa è la mia Grace è così che devi reagire. Ne sono convinto anche io, lascerai tutti a bocca aperta!

-Mi diede un altro bacio veloce e salimmo sul bus dove poi ci andammo a sedere vicino a Mike. Dovevamo controllare che scendesse alla fermata giusta.-



 

Nora.




-Io e Dustin andammo a pendere insieme Colin dall'asilo qualche ora prima e lo portammo a prendere un gelato al parco. Dovevamo metterlo di buonumore per la notizia che gli sarebbe piombata addosso.-

Colin: Che buono il gelato!
Nora: Si lo è amore..
Colin: Coco e Lulù lo mangiano?
Dustin: No campione. I pesci non possono mangiare il gelato. E poi si scioglierebbe tutto nell'acquario. Nuoterebbero tra il gelato!

-Vedemmo Cole scoppiare e ridere e gli pulii la bocca che era ricoperta di cioccolato. Quanto era bello. Lo presi in braccio facendolo sedere sulle mie gambe.-

Nora: Tesoro io e papà dobbiamo dirti una cosa
Colin: Cosa?
Dustin: Vedi campione.. Tra un po' saremo in quattro in famiglia

-Vedemmo Colin aggrottare la fronte e gli accarezzai i cappelli ricciolini biondi.-

Nora: Piccolo, avrai un fratellino o una sorellina

-Per un momento non parlò e io e Dustin ci guardammo terrorizzati dalla sua reazione. Poi lentamente parlò.-

Colin: La cicogna mi porterà un fratellino o una sorellina?

-Noi annuimmo. Eravamo pronti a calmarlo, si sarebbe arrabbiato, avrebbe pianto e noi quella sua reazione non l'avevamo messa in conto.-

Nora: Amore non devi preoccupart..

-Subito iniziò a dondolarsi su di me e a prendermi la mano.-

Colin: E quando arriva mamma? Quando arriva? Posso giocarci io?

-Io e Dustin ci guardammo allibiti ma poi sorridemmo e Dustin prese Colin dalle mie gambe e se lo mise a cavalluccio mentre ci alzavamo  per andare a pagare al chiosco.-

Dustin: Certo che potrai giocarci. Tu poi sarai il fratello maggiore e dovrai dargli il buon esempio
Colin: SIIIIIIIIIIIIIIIII! MAMMA QUANDO ARRIVA? TU LO SAI? LA CICOGNA HA LASCIATO UN BIGLIETTO? PAPA' TU LO SAI?

-Risi sentendo le sue domande.-

Nora: Amore dovrebbe arrivare verso Natale, forse un po' prima!

-Dustin pagò e Colin urlò al cassiere.-

Colin: LO SAI CHE DEVE ARRIVARE LA CICOGNA A CASA MIA?
Cassiere: Waoh ma che bello!

-Lui ci guardò sorridendo.-

Cassiere: Tanti auguri!
Nora e Dustin: Grazie!

-Ci diede il resto, lo salutammo e andammo a dare la bella notizia prima alla mia famiglia.-

Colin: Lo posso dire prima io ai nonni?

-In quel momento mamma aprì la porta e subito Colin l'abbracciò e andò a salutare tutti  quanti. Anche Grace e Haylie erano tornate da scuola.-

Molly: Forza! Diteci che notizia avete per noi! Si tratta della casa?
Colin: ACQUA NONNA!
Jeremy: Del lavoro?
Colin: OCEANO NONNO!

-Grace prese in braccio Colin.-

Grace: Potete dircelo? Io tra mezz'ora devo essere all'allenamento
Haylie: Si daii, non teneteci sulle spine

-Proprio quando stavo per aprire bocca Colin mi anticipò.-

Colin: ARRIVA LA CICOGNA A CASA NOSTRA

-Li vidi tutti sgranare gli occhi mentre io sorridevo. Mamma e papà a poco piangevano e Haylie corse subito ad abbracciarci.-

Molly: Oh Gesù, ma è vero? Nora, t-tu sei incinta?

-Annuii sorridendo e anche mamma e papà vennero ad abbracciarci.-

Jeremy: E da quando lo..
Dustin: Ne siamo venuti a conoscenza soltanto oggi
Nora: Si, ma sono già di due mesi 

-Mentre guardavo le facce incredule di tutti vidi la faccia incredula di Grace. Era diversa da quelle degli altri che erano felici. No, lei non lo era. La vidi poggiare a terra Colin seriamente, si fece strada tra noi mormorando un "Scusate", prese la giacchina dall'appendiabiti, la borsa da terra e uscì sbattendo la porta. Tutti ci guardammo scioccati e mamma e papà scossero la testa.-

Colin: Zia Grace si è arrabbiata?!

-Guardai mamma e papà.-

Nora: Vado io!

-Loro annuirono e Haylie prese in braccio Colin cambiando argomento.-

Haylie: Allora chi vuole un buon biscotto con le gocce di cioccolato?
Colin: IOOOOO IOOO

-Li vidi andare in cucina mentre mamma, papà e Dustin si sedevano sul divano, io intanto uscii e andai a cercare Grace per il vicinato. La vidi seduta sul marciapiede davanti alla casa dei nostri vicini strisciando le scarpe nell'asfalto. Mi avvicinai a lei.-

Nora: Così le rovinerai Gracie!

-Lei si alzò voltandosi velocemente verso me e mostrandomi il suo viso bagnato dalle sue lacrime.-

Grace: Che diavolo vuoi? Sei già entrata nell'ottica della mamma rompicoglioni?!

-La guardai scioccata. Non la riconoscevo più.-

Nora: Grace!
Grace: Cosa c'è?! Se avessi voluto vederti non credi che sarei rimasta a casa? 
Nora: Smettila di sputare veleno! Mi dici che ti prende?!
Grace: Che mi prende?! Un bambino Nora, aspetti un bambino a ventidue anni! Credi che sia una cosa normale? No, non lo è! Dio sei giovane per diventare mamma, hai sbagliato tutto, tutto quanto. Lo sai che essere genitori non è così bello come pensi tu?!
Nora: Credi che io non sappia cosa vuol dire fare i genitori? Sono mesi che Colin mi appartiene!
Grace: Si, ma quello non è tuo figlio. Con i tuoi figli sarà diverso! Come hai fatto ad essere così stupida? Stare con loro ti ha resa cieca! Così cieca da volere un figlio ora! Nora lo sai che non è il momento giusto, lo sai anche tu!
Nora: Ma stai ascoltando quello che dici? Tu credi davvero che io e Dustin abbiamo cercato questo bambino?! Con tutto il macello da cui stiamo uscendo, credi veramente che volevamo subito imbarcarci in una situazione del genere? No, certo che no. Solo che è successo per una serie di eventi e adesso ne siamo felici perché per quanto possa essere complicata la situazione, per quanto noi possiamo non essere pronti, un bambino è sempre una benedizione e purtroppo non è colpa sua se i genitori lo hanno concepito
Grace: La storia della pillola, dell'amore vero che mi hai raccontato erano un mucchio di cazzate perché alla gente piace scopare. La gente è egoista e lo stesso tu e Dustin, non siete migliori degli altri. Siete stati egoisti e adesso avete concepito un bambino che davvero non ha colpe. Voi non siete pronti per avere un bambino..

-La vidi asciugarsi le lacrime con la maglietta.-

Grace: ..Non potete esserlo.. Tu non puoi essere pronta

-Mi avvicinai a lei.-

Nora: Perché?!
Grace: Perché saresti dovuta tornare a casa quest'estate. Saresti dovuta tornare da noi per le vacanze. Avresti dovuto invitare Ashley e fare un pigiama party a casa e avresti dovuto far finta di non accorgerti che io mi addormentavo nel tuo letto e più tardi spostarmi più in là per farti spazio e abbracciarmi mentre dormivo come hai sempre fatto. Avresti dovuto aiutarmi a fare quegli stupidissimi compiti delle vacanze e mi avresti dovuto insegnare a farmi i boccoli con la piastra. Avresti dovuto passare l'estate con noi. Avresti dovuto avere tempo per me e per aiutarmi a risolvere i miei problemi e avresti dovu..

-Ormai non riusciva più a parlare dai singhiozzi e la strinsi a me senza pensarci due volte.-

Nora: Amore mio. Sfogati, sfogati pure su di me. Lo so che stai male

-Con il volto ancora poggiato a me cercò di rispondere.-

Grace: No, non lo sai!
Nora: Si, invece

-Si staccò da me disperata e mi guardò con le lacrime che continuavano a scivolarle giù per il viso.-

Grace: NO, PERCHE' IO TI VOGLIO PIU' BENE RISPETTO A QUANTO ME NE VUOI TU!

-Le presi il braccio avvicinandola a me. Mi aveva davvero fatto arrabbiare.-

Nora: NON PUOI PENSARE DAVVERO QUESTO GRACE! NON PUOI. MORIREI PER TE E PER HAYLIE, LO SAI. PERCIO' SII OBBIETTIVA SU QUESTO E NON PROVARE PIU' A DIRE UNA COSA DEL GENERE
Grace: BEH MI DISPIACE MA NON PUOI CAMBIARE CIO' CHE PENSO PERCIO' GODETI PURE QUEL BAMBINO E NON TORNARE PIU' A CASA

-Lei si staccò dalla mia presa allontanandosi da me e la guardai.-

Nora: Sei sempre stata la più coccolata  e controllata Grace. Non è giusto che tu ci sputi addosso colpe che non abbiamo. Nessuno di noi le ha. Mi dispiace che tu abbia reagito così, pensavo di avere il tuo supporto. Mi dispiace di non averti dato tutto ciò che ti aspettavi ma nel mio piccolo ti ho dato tutto l'amore che ho dentro perché tu sei la mia bambina Gracie. Non importa che tu stia crescendo e che tu mi stia odiando. Lo sarai per sempre, occuperai sempre una parte speciale all'interno del mio cuore, nonostante i litigi e nonostante le nostre vite cambino..

-Mentre parlavo anche io dovetti asciugarmi gli occhi mentre Grace alleggeriva il suo sguardo. Non mi fece finire che subito mi abbracciò tirando su con il naso.-

Grace: Non lasciarci Nor. Ho bisogno di te, abbiamo bisogno di te. Non abbandonarci, ti prego!
Nora: Oh tesoro mio!

-La strinsi a me accarezzandole i capelli.-

Nora: Mai e poi mai! Ci sarò sempre per te ed Haylie..

-Le presi il volto alzandoglielo in modo che mi guardasse.-

Nora: ..Sempre e questo non cambierà mai. Faremo tanti pigiama party a casa mia, ti insegnerò a farti i boccoli con la piastra nella vostra stanza dopo aver messo a letto il bambino o bambina, verrò qui a casa lasciando i bambini a mamma per aiutarti a fare i compiti e ti aiuterò nella scelta dei regali da fare a Nate. Te lo giuro, non ti abbandono e scommetto che amerai il tuo nipotino o nipotina come ami Colin. Il fatto che io mi trasferisca con Dustin e abbia un bambino non m'impedirà di volerti bene e di aiutarti in tutto. Casa mia potrà essere la vostra seconda casa. Passeremo quest'estate insieme Grace, solo che io avrò qualche kilo in più

-La sentii ridere tra le mie braccia quando si staccò.-

Grace: Mi dispiace per quello che ho detto. E'-è solo che ho paura di cosa succederà
Nora: Non pensiamo al futuro ok? Godiamoci il presente e mettiamo le basi per un buon futuro sorellina!
Grace: Mi sei mancata da morire Nor
Nora: Mi dispiace. Ma ricordatelo sempre, noi Manson saremo unite per sempre!

-La vidi sorridere mentre ci voltammo e mi prese per mano mentre con l'altra si asciugava le guance.-

Grace: Quindi.. Un bambino eh?!
Nora: Già!
Grace: Sei spaventata?
Nora: Terrorizzata a morte. Sai piccola, c'è sempre la paura di non essere all'altezza
Grace: Tu e Dustin lo sarete. Siete perfetti insieme. Ok, mi piace un sacco Dustin, l'ho ammesso!

-Risi.-

Nora: Lo sapevo! Ce ne hai messo di tempo per dirlo chiaro e tondo
Grace: Beh era difficile ammetterlo dato che ti stava portando via da me!
Nora: Ma ora sono riuscita a tranquillizzarti?
Grace: Si, ora riesco a vedere la faccenda da un altro punto di vista
Nora: Sono felice
Grace: Anche io

-Rimanemmo in silenzio per qualche secondo poi parlai.-

Nora: Prova a immaginare se fossi rimasta incinta di Lukas
Grace: Oddio no! Non farmici pensare! Ti avrei uccisa anche perché quell'idiota non l'ho mai sopportato. Dustin invece è tranquillo
Nora: Si, lo è!

-Ormai stavamo tornando a casa.-

Grace: Tu cosa ne pensi del fidanzato di Haylie?!
Nora: Ethan? Mi sembra una persona a posto. E' molto bravo in tutto a quanto pare
Grace: E' questo che non mi convince. E' perfetto. Come fa Haylie a stare con uno così perfetto? Insomma quando viene a casa mi sento a disagio perché io sono una combinaguai distratta di primo livello. Una volta gli ho fatto cadere il succo d'arancia sui pantaloni per sbaglio, da quel giorno si siede sempre lontano da me, come se mi schivasse

-Risi.-

Nora: Dovrà abituarsi alla nostra famiglia!
Grace: E poi credo che neanche a mamma piaccia però si sforza di essere simpatica con lui per Haylie. William era tutta un'altra cosa
Nora: Già, credo che Haylie però adesso abbia bisogno di tutta la perfezione di Ethan. William era un casino!
Grace: E' proprio questo che mi piaceva di lui!!

-Ridemmo e rientrammo in casa. Grace si avvicinò a Dustin e gli fece gli auguri. Riapoggiando il borsone a terra.-

Jeremy: Grace a che ora ti devo accompagnare in palestra?
Grace: Praticamente ora papà!

-Li guardai.-

Nora: Che ne dici se ti accompagno io?!
Grace: Perfetto!

-Riprese il borsone e salutò tutti. Noi saremo andati a vederla alle 19:00. Baciai Dustin e uscii con Grace entrando in macchina. Appena arrivammo mentre scendeva le presi il braccio.-

Nora: Facciamo tutti il tifo per te piccola! Distruggili
Grace: Farò del mio meglio!

-Sorrise, mi abbracciò e scese dalla macchina. La guardai entrare a scuola e ripartii. Sicuramente a casa avrebbero voluto spiegazioni sul bambino.- 



 

Haylie.




-Mentre Grace si allenava, noi a casa parlavamo con Dustin e Nora del bambino. Eravamo seduti sul divano mentre Colin stava seduto sul tappeto giocando con le sue macchinine. Intanto era arrivato anche Ethan che si sedette a fianco a me.-

Nora: .. E io ero lì, sdraiata su quel lettino completamente scioccata!
Haylie: E ci credo! Se una non ha il minimo sospetto è scioccante
Dustin: Dobbiamo ringraziare di aver trovato entrambi lavoro
Jeremy: Già, credo sia stata una vera fortuna
Molly: Con questo bimbo in arrivo..
Haylie: Noo bimbaa
Nora: Non iniziate! Sarà quel che sarà
Haylie: Dai non avete una preferenza?
Dustin: No. E’ uguale per noi
Nora: Anche Ashley vorrebbe che fosse femmina ma l'importante è che sia sano. 
Haylie: Uffa la solita frase fatta. Qui vogliamo una femmina. Quando sapremo il sesso?
Molly: Se Nora è di due mesi probabilmente altri due mesetti e poi lo sapremo
Haylie: Due lunghi e infiniti mesi!

-Ethan mi prese la mano e rise.-

Ethan: Come se fosse lei quella incinta!

-Tutti ridemmo tranne..-

Molly: Ethan per favore non dire certe sciocchezze!
Ethan: Mi scusi signora Manson
Haylie: Mamma era per ridere!

-Papà cambiò discorso.-

Jeremy: Sei riuscita a calmare Grace alla fine?
Nora: Si. Era così arrabbiata e spaventata
Molly: ..E gelosa! E’ incredibilmente gelosa delle sue cose
Jeremy: Già. Ed è l’unica, perché voi due non siete così possessive
Nora: Ognuno ha il suo carattere! Ma per fortuna l’ho tranquillizzata. Cambierà ben poco tra noi e poi la camera degli ospiti è come se fosse la loro

-Nora mi guardò.-

Haylie: Ma quando la finite questa benedetta casa?
Dustin: Probabilmente a metà Giugno potremmo trasferirci

-In quel momento sentimmo il citofono suonare e mamma andò ad aprire. Appena lo vidi sgranai gli occhi. Mamma sì che era felice.-

Molly: William caro, vieni entra!

-Lo abbracciò.-

William: Salve signora Manson

-Alzò lo sguardo e ci guardò.-

William: Ciao a tutti!

-Tutti lo salutarono, papà addirittura si alzò per stringergli la mano. Io ero allibita. Ethan si sedette bene allarmandosi.-

Ethan: Che cosa ci fa lui qui?!
Haylie: Già, cosa ci fai qui?
Molly: William siediti pure con noi
William: Grazie signora Manson ma qui non sono tanto gradito..
Molly: Ma non dire sciocchezze! Siediti! Vuoi un caffè? Dei biscotti?
William: No grazie mille. Avrei solo bisogno di parlare con Haylie per un minuto

-Incrociai il suo sguardo e capii di cosa mi volesse parlare. Lo facevo solo per Grace. Mi alzai avvicinandomi a lui.-

Haylie: Un minuto, un minuto e basta!

-Uscimmo fuori e lui mi guardò.-

William: E’ tornato! Come facciamo? Ti ha minacciato in qualche mod..
Haylie: Will sto bene. Il punto è.. Pensi che farà del male a Grace?
William: Non lo so. Non so cosa gli passi per quella testa sinceramente

-Entrambi sbuffammo.-

William: Cercherò di tenerlo lontano da Grace
Haylie: Credi che verrà oggi alla gara?
William: Probabile, ma non farà niente dato che sarà molto affollato
Haylie: Dici che oggi possiamo stare tranquilli?
William: Si!

-Sospirai e lui mi prese il mento alzandomi la testa.-

William: Scricciola andrà tutto bene ok?

-Lo guardai perdendomi nei suoi occhi blu mare e concentrandomi sul suo viso perfetto. Poi mi allontanai da lui.-

Haylie: D’accordo! E’ imbarazzante!
William: Cosa?
Haylie: Che i miei genitori stravedano per il mio ex fidanzato e odino quello nuovo!

-Lui rise.-

William: Adoro Molly e Jeremy! Senti un po’, non puoi stare con quell’idiota!
Haylie: Non sono affari tuoi Will. E comunque lo amo da impazzire

-Lui aggrottò la fronte.-

William: Fai sesso con lui?! Andiamo scricciola, ti facevo più selettiva. E’ un’idiota pallone gonfiato! Non è adatto a te
Haylie: Anche tu sei un’idiota pallone gonfiato eppure ho fatto l’amore anche con te!
William: Si, ma io sono affascinante!
Haylie: Ok, il tempo è scaduto! Evapora

-Mi voltai e rientrai dentro mentre lui tornava alla sua macchina ridendo come uno.. Si, come uno stronzo.-



 

Grace.




-Ok, l’ora di entrare in scena si stava avvicinando e Beverly ci raggruppò tutte insieme.-

Beverly: Eccoci qui ragazze. Dopo tutta la sfortuna che abbiamo avuto siamo riuscite ad arrivare fin qui. Lexie purtroppo non gareggerà ma ci supporterà dalla panchina. Tutti gli spettatori stanno prendendo posto e le nostre avversarie si stanno sistemando negli spogliatoi. Non vi dirò che questa sarà una partita semplice perché questa squadra che sfideremo, l’anno scorso si è piazzata al primo posto e si, sono forti, davvero forti. Se vogliamo vincere dovremo dare tutte noi stesse e rimanere concentrate. I nostri amici, parenti e fidanzati sono lì, in quegli spalti, per vedere noi e non possiamo deluderli. Io voglio portare la coppa a casa e voi?
Tutte: SIII!
Beverly: ALLORA VINCIAMO QUESTA GARA?!
Tutte: SIII!
Beverly: CORAGGIO ALLORA, ANDIAMO A VINCERE!
Tutte: SIIIIIIIII!

-Facemmo il nostro urlo mentre le avversarie si sedevano ai lati del campo. Avremmo dovuto iniziare noi.-

Tutte: GO GO CHEER IN BLUE!!

-Mentre ci preparavamo io osservai il pubblico e vidi subito tutta la mia famiglia. Dustin, Nora che teneva in braccio Cole che mi salutava con la manina dagli spalti e lo salutai anche io. Mamma, papà, Haylie e Ethan. Più in basso incrociai lo sguardo di Will che mi sorrise e mi fece l’occhiolino a fianco a lui c’era Nate che con le labbra mi mimò un “Sei grande”. Più a destra c’erano Mike sotto il controllo di Nate, Connie, Kyle e Jason. Erano tutti lì, a fare il tifo per me. Sentii Beverly prendermi il braccio.-

Beverly: Dentro te hai un’energia incredibile. Sei andata forte in allenamento Gracie! Ti voglio così concentrata e ce la farai!

-Sorrisi e lei mi accarezzò.-

Beverly: Non avere paura! Coraggio andiamo a spaccare il culetto a queste cheerleaders montate!

-Risi sentendo Beverly così determinata. Mi diede una gran forza. Ci mettemmo in due file che venivano chiuse dietro da Beverly dato che era il capitano. Eravamo pronte a entrare. Appena partì la musica e sentimmo la presentazione del preside facemmo la nostra stilosissima entrata con salti all’indietro, capriole e giravolte. Tutti iniziarono ad esultare e facemmo il nostro inchino mettendoci in posizione. Dovevamo vincere. Appena la musica partì anche noi iniziammo a scatenarci con la nostra fighissima coreografia. Dovevo solo restare concentrata, Nate era lì che mi guadava.-




 

Nate.




-Più la vedevo ballare e più mi piaceva. Era davvero felice facendo quella coreografia. Inoltre Beverly e l’allenatrice dovevano credere molto in lei, l’avevano messa in seconda fila, il che è tutto dire per una principiante. La coreografia era a dir poco stupenda, piena di azione e le ragazze sapevano muoversi davvero bene. Ma inutile, il mio sguardo finiva sempre e solo su Grace. Adoravo guardarla. Appena finirono tutti ci alzammo applaudendo e facendo casino. Urlavamo perché erano state davvero fantastiche. Ci fecero l’inchino e lasciarono lo spazio alle ragazze dell’altra squadra che si, erano molto brave. Fecero altre due canzoni per squadra e poi ci fu il momento della premiazione, dove tutti trattenevamo il respiro. Appena sentimmo il nome della squadra vincitrice scoppiammo in grida rumorose e io saltai addosso a William che mi scompigliò tutto il ciuffo. Mi rimise a terra e ripresi a fare casino, il più casino possibile. La nostra squadra, le nostre ragazze avevano vinto la coppa.-


 

Grace.




-Festeggiavamo la nostra vittoria tra grida, abbracci e spinte. Io ammiravo la coppa tra le mani di Beverly da lontano quando lei tra tutto il caos si avvicinò, me la diede e insieme ad altre ragazze mi tirarono su e io misi in alto la coppa. Sentii il loro coro gridare.-

Tutte: BRAVA GRACE, BRAVA GRACE!

-Mentre ridevo felice mi fecero fare il giro del campo e poi mi rimisero giù riabbracciandomi e baciandomi. Ridiedi la coppa a Beverly e le abbandonai per andare da tutti gli altri che mi strinsero, mi baciarono e si congratularono. Ero davvero felice, non me lo sarei mai aspettata.-

Grace: Ora devo andare a fare la doccia!
Jeremy: Vai campionessa che poi andiamo a festeggiare la vittoria!

-Sorrisi e li lasciai per andare negli spogliatoio dove già tutte erano intente a prepararsi, io ero sempre l’ultima. Dopo essermi fatta la doccia, essermi asciugata e aver indossato la biancheria intima vidi Beverly caricarsi il suo borsone in spalla.-

Beverly: Sei stata bravissima tesoro! Ricordati che sabato andiamo a festeggiare con la squadra in pizzeria. Puoi portare anche Nate!
Grace: Grazie Bev!
Beverly: Grazie a te

-Mi fece l’occhiolino e mentre usciva..-

Beverly: Ricordati di..
Grace: Spegnere le luci, lo so lo so!

-Lei sorrise e uscì dallo spogliatoio. Mi misi la maglietta e poi andai verso i lavandini. Mi feci una crocchia guardandomi allo specchio. Da lì lo vidi e mi congelai. Non poteva essere lui. Lo vidi avvicinarsi.-

Simon: Waoh piccola Manson. Sai, è proprio così che ti volevo vedere. Eppure non chiedevo tanto, giusto?

-Mi voltai e lo guardai deglutendo. Ero in trappola mentre lui si avvicinava con quello sguardo da pazzo psicopatico. Cercai di prendere tempo.-

Grace: S-Simon! C-cosa ci fai qui?
Simon: Prova ad indovinare! Io e te mi sembra che avessimo dei conti in sospeso e in più per colpa tua ho passato un sacco di guai. Lo sai?
Grace: I-io..
Simon: Ma posso metterci una pietra sopra se.. Beh insomma.. Mi soddisfi..

-Mi alzò la magliettina mettendo in mostra il mio reggiseno, dopo di che fece scivolare la mano sulle mie mutandine e io non riuscivo a muovermi. Non riuscivo ad urlare, a reagire, ero bloccata lì. Appena sentii il suo tocco sentii le lacrime scendere sul mio volto.-

Grace: T-ti prego S-Simom no! Non farmi questo. Per favore
Simon: Mi dispiace ma è quello che voglio Grace

-Tirai su con il naso continuando a piangere e balbettare. Mi sentivo così impotente mentre lui iniziava a strusciarsi su di me.-

Grace: T-ti prego! Risparmiami, lasciami andare!

-Lui provò a baciarmi ma d’istinto girai la faccia e lui arrabbiato me la prese rivoltandola e stringendola.-

Simon: Non fare la preziosa Grace!
Grace: Ti scongiuro! Se mi lasci andare non dirò niente a nessuno di questa storia. Ma ti prego lasciami andare
Simon: Non posso, io e te dobbiamo pareggiare i conti

-In quel momento si sganciò i pantaloni e abbassò leggermente le sue mutande. Appena vidi e sentii il suo membro sulla mia intimità piansi più forte. A dividerlo da me c’erano solo le mie mutandine. Lui mi avrebbe rovinato la vita.-



 

Nate.




-Tutti aspettavamo Grace fuori ma lei dallo spogliatoio non usciva. Il signor Manson mi guadò.-

Jeremy: Noi iniziamo ad uscire ok? Aspettate voi Grace?

-Io e Haylie annuimmo. Anche quell'Ethan, insieme agli altri, andò via, doveva partecipare ad un'altra cerimonia.-

Haylie: Mi chiedo perchè sia sempre così lenta a prepararsi!
Nate: Io ormai ho smesso di chiedermelo!

-Vedemmo William avvicinarsi a noi con lo sguardo terrorizzato ma Haylie pensava fingesse.-

Haylie: Ti ho detto di starmi lontano Will! Spar..
William: Grace! Dov'è Grace?
Haylie: Si sta cambiando!
William: NO CAZZO!

-Subito ci superò correndo andando negli spogliatoi, noi lo seguimmo sempre più spaventati.-

William: Ho perso di vista Simon cazzo!

-Subito ci velocizzammo e io fui il primo ad entrare nello spogliatoio e vedere quella scena. Simon schiacciava Grace al muro fra due lavandini mentre la sentivamo piangere a dirotto e supplicarlo di lasciarla. Subito corsi buttandomi su quel bastardo spostandolo da Grace mentre William ed Haylie urlavano.-

William: NATE
Haylie: GRACE!

-Simon si rimise a posto i pantaloni, mi prese per la maglietta e mi scaraventò contro gli armadietti. Mentre Haylie correva a prendere Grace.-

Simon: E TU CHI SARESTI MICROBO?!

-Sbattei di testa e provai a rialzarmi ma non ci riuscii. Mi accasciai a terra e sentii dalla mia fronte colare del sangue. Vidi Grace, impaurita tra le braccia di Haylie e no, non potevo permettere che le succedesse qualcosa. Mi rialzai con tutta la mia forza e mentre Simon ri andava verso Haylie e Grace mi ributtai su di lui che mi riprese e mi diede un pugno sullo zigomo sinistro lasciandomi poi cadere a terra. Sentii solo la voce di Grace urlare..-

Grace: NOOO NATE, NO!
Simon: Impara a farti gli affari tuoi marmocchio!



 

Haylie.




-Tenevo forte Grace e mentre Simon si avvicinava la spinsi dietro di me.-

Haylie: Prenditela con me vigliacco! E' con me che ce l'hai tanto, vero?! Hai puntato Grace perché io ti ho fatto dei torti

-Sembrò convinto.-

Simon: Quella è una bambina. Ha avuto paura di ogni mio tocco. Tu sai gestire meglio la situazione, vero Haylie?

-Mi prese per le braccia e in quel momento William lo spinse facendolo sbattere al muro mentre Grace correva a soccorrere Nate e io andavo da lei.-



 

William.




William: Hai finito di girare libero pazzoide. La polizia sta arrivando
Simon: COSA CAZZO HAI FATTO?!
William: SPERO CHE MARCIRAI IN PRIGIONE SCARTO UMANO!

-Gli bloccai le mani e nonostante ci stesse mettendo tutta la sua forza non riusciva a liberarsi.-

William: Non riuscirai a liberarti maiale! E' una mossa nuova che ho imparato
Simon: LASCIAMI ANDARE FOTTUTO STRONZO!
William: Nemmeno per sogno! Adesso hai finito di terrorizzare le ragazze

-Gli diedi una ginocchiata sulla testa e lui crollò a terra. Subito corsi ad abbracciare Haylie che abbracciava Grace che abbracciava Nate.-

William: State bene?!
Haylie: Tesoro lui ti ha.. Ti ha..
Grace: No Haylie ma c'era vicino, vicinissimo e io non ho saputo reagire. Sono rimasta lì impalata come una vittima mentre lui mi toccava, mi toccava tutto il corpo

-Subito si poggiò su Haylie riniziando a priangere e lei le accarezzò la schiena.-

Haylie: Tu sei una vittima! Ma adesso è tutto finito Grace, finito per sempre. Non si riavvicinerà mai più a noi, mai più

-La sentimmo sospirare mentre continuava a piangere su Haylie. Eravamo tutti sconvolti e stanchi, davvero stanchi di lottare. Sentimmo le sirene della polizia avvicinarsi. Si, era per davvero tutto finito.-



 


Haylie.




-Quella sera fu l'ultima volta che vedemmo Simon. Lo arrestarono portandolo al carcere minorile dovre avrebbero deciso se dargli cinque o otto anni da scontare e inoltre non avrebbe più potuto avvicinarsi a noi. Non poteva stare nella città in cui ci trovavamo noi ecco perchè dopo aver scontato i cinque o otto anni lo avrebbero portato in un centro di recupero per persone con gravi problemi in Svizzera. Non avrebbe mai potuto lasciare la Svizzera, avrebbe passato il resto della sua vita lì e finalmente non poteva più starci vicino. Aveva avuto ciò che si meritava. Grace dopo qualche giorno di shock si riprese sapendo anche le sorti di Simon. Stava tornando ad essere allegra anche grazie alla nostra famiglia, ai suoi amici e ovviamente grazie a Nate che poverino aveva dovuto fare qualche giorno all'ospedale per riprendersi completamente. Per due settimane portò, sulla parte destra della fronte, una benda ma con il tempo gli rimase solo una piccola cicatrice. Anche io avevo ri iniziato ad uscire di casa e ad essere più tranquila sapendo che Simon era fuori dalle nostre vite. Ma ciò che mi allegeriva di più il cuore era guardare Grace ridere con i suoi amici e pensare che se l'era vista brutta ma per fortuna avevamo bloccato Simon in tempo. Grace era salva da tutto.
Quel venerdì sera non potevo saltare il ballo di fine anno dato che ormai avevamo anche i biglietti e Grace mi costrinse ad andare. Io e Ethan ci andammo con Beverly e Jacob. Mentre ballavamo nessuno ci toglieva gli occhi di dosso  dato che l'arresto di Simon era stato solo tre settimane prima. In quel momento William interruppe le mie danze con Ethan.-

William: Amico posso rubartela solo per un ballo?

-Ethan guardò lui e poi me che annuii.-

Ethan: Solo un ballo!
William: Mi basta!

-Ethan andò a sedersi e William mi strinse a sé conducendo un ballo lento.-

Haylie: Non ti ringrazierò mai abbastanza Will per quello che hai fatto per noi
William: Non devi ringraziarmi scricciola. Siete e sarete sempre importanti per me voi Manson. Ci sarò sempre e..
Haylie: Will io andrò alla Berkeley  in autunno e non poss..
William: Lo so, ecco perché ho chiesto a Ethan se potevo rubarti un po'. Voglio godermi il ballo della scuola  con una persona importante e sei esattamente tu. Perciò ora stringimi in silenzio e fatti cullare dalle mie braccia. Ricordiamoci solo questo momento.

 

EHI BELLEZZEEEEEEEEEEEEEE <3 <3
PRIMA CHE IO SCOPPI IN LACRIME PER QUESTO FINALE..
HO UNA NOTIZIA PER VOI. QUESTA E' LA FINE SI, MA NON LA FINISSIMA.
MANCA L'EPILOGO CHE DOVREI POSTARE DOMANI SE MI LASCIATE LE VOSTRE BELLE RECENSIONI!
SONO TRISTE, DAVVERO TRISTE PERCHE' LA STORIA E' PRATICAMENTE FINITA :(
BEH, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE DI QUESTO EPISODIO, VI ADORO
BACI SUMMER <3 <3 <3


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Capitolo 42
*** Tre anni dopo -Parte 1- ***


Ok, ok, avvertimento. Ho diviso l'epilogo in due parti perciò non infartatevi per come finisce questo episodio ahahah :)
Buona lettura :*


 

-Tre anni dopo - Parte 1-



Haylie.




-Quella mattina io e Ethan partimmo da Berkeley alle 6:00 del mattino così saremmo arrivati a Eastvale per le 12:00. Avevamo deciso di andarci in macchina invece di prendere il solito aereo. Finalmente con le vacanze di Pasqua potevo tornare a casa dalla mia famiglia che mi mancava da morire e anche dalle mie amiche. Quei tre primi anni alla Berkeley erano volati e stavo decisamente crescendo troppo in fretta. A metà viaggio ci fermammo a fare colazione e poi ripartimmo. Appena spensi la radio a causa del mio mal di testa risaltò fuori l'argomento degli ultimi mesi.-

Ethan: Sai, ieri notte stavo facendo delle ricerche al computer. Certi appartamenti a San Francisco non costano molto. Se mettiamo da parte le nostre..
Haylie: Oh, ecco perché ieri notte sei venuto a letto tardi. Non capisco perché tu continui a cercare

-Bevetti un altro sorso di caffè che tenevo in mano mentre Ethan continuava a guidare la mia macchina.-

Ethan: Se riusciamo a conservarci le borse di studio possiamo prendere l'appartamento da appena ci laureiamo così poi troveremo lavoro e potremmo mantenere l'appartamento
Haylie: Eth manca ancora un anno alla nostra laurea e poi te l'ho ripetuto duecento volte. Non voglio vivere a San Francisco. Voglio tornare qui, dalla mia famiglia e dai miei amici
Ethan: Ma abbiamo un sacco di amici anche a Berkeley
Haylie: Si va beh ma io sento troppo la mancanza di Eastvale. Voglio tornare a vivere qui
Ethan: Spero che in questo anno tu possa cambiare idea. Dio quanto sei fissata
Haylie: Non sono fissata! E' ciò che voglio e non cambierò idea
Ethan: Vedremo!

-Sbuffai. Era così testardo a volte.-

Haylie: Dai accosta, ora guido io fino ad Eastvale!
Ethan: Ok!

-Accostò in una piazzola e ci scambiammo i posti. Appena ripresi a guidare lui parlò.-

Ethan: Mi lasci direttamente a casa mia?
Haylie: Si! Senti ma li hai caricati in macchina i regali per i bambini?

-Lui sgranò gli occhi.-

Haylie: STAI SCHERZANDO?! POSSIBILE CHE IN CINQUE ORE E MEZZA DI VIAGGIO TU NON TI SIA RICORDATO?
Ethan: CALMATI! Mi sembra di averli messi nel bagagliaio. Però non ho la sicurezza assoluta
Haylie: Io ti ammazzo!
Ethan: Avevamo così tanti bagagli!
Haylie: Quelli avresti dovuto metterli prima di tutto.. Sai quanto..
Ethan: ..ci tieni ai tuoi nipotini. Si, lo so!

-Arrivammo all'entrata di Eastvale dove vedemmo il solito cartello "Welcome to Eastvale". Mi fermai in doppia fila davanti al supermarket della città.-

Haylie: Io entro in negozio a prendere qualche dolce, tu controlla nel bagagliaio se hai preso i regali. E spera per te che ci siano!

-Uscii dalla macchina sbattendo la portiera, entrai nel market, scelsi qualche torta e mentre pagavo parlai con la cassiera che era felice di vedermi.-

Paula: Si ritorna a casa per le vacanze eh?!
Haylie: Oh si, era ora. Finalmente!
Paula: Quelle città devono essere opprimenti
Haylie: Si, lo sono. Non immagini quanto
Paula: Dato che sei qui... Ieri tua madre si è dimenticata la scatola delle lasagne. La do a te?
Haylie: Si, tanto adesso corro a casa
Paula: Tutti non vedono l'ora di rivederti
Haylie: E io non vedo l'ora di vedere loro. Ormai è da Natale che non li vedo di persona, ci vediamo tramite computer ma non è la stessa cosa
Paula: Eh si! Dai ora ti lascio andare!

-Risi e presi la busta che mi diede.-

Haylie: Grazie! Ci vediamo questi giorni, tanto rimango tre settimane
Paula: Oh perfetto! Ciao
Haylie: Ciao

-Uscii dal negozio rimettendomi gli occhiali da sole e tornai in macchina. Subito Ethan parlò.-

Ethan: Sono tutti nel bagagliaio
Haylie: Meno male!

-Per uscire da quella doppia fila feci velocemente retromarcia e subito sentimmo un piccolo colpo. Mi voltai e dietro di noi c'era un'altra macchina.-

Haylie: Oh Dio! Mi ci mancava solo questa

-Scesi dalla macchina furiosa, quell'idiota di dietro non aveva rispettato le distanze.-

Haylie: CERTO CHE E' DAVVERO UN CAFONE!

-Dal finestrino della macchina anche quel ragazzo urlò in mia risposta.-

??: MA STA SCHERZANDO?! SE LEI NON SA GUIDARE MICA E' COLPA MIA. MI HA ROVINATO LA MACCHINA, VOGLIO UN RISARCIMENTO

-Quella voce mi sembrava davvero familiare ma non ricordavo a chi appartenesse. Mi riconcentrai sulla discussione guardando i danni delle macchine.-

Haylie: GUARDI CHE DOVEVA MANTENERE LEI LE DISTANZE DI SICUREZZA! IO DOVREI ESSERE RISARCITA!

-Vidi quel ragazzo scendere dalla sua macchina incazzato nero, anche lui portava gli occhiali da sole. Ci guardammo per qualche secondo e nello stesso momento ci togliemmo gli occhiali da sole. Io ero sbalordita, non potevo crederci. Non lo vedevo da tre anni ormai, dal giorno del nostro diploma.-

Haylie: William?
William: Haylie?! M-ma che diavolo..
Haylie: Sono sorpresa quanto te!
William: Waoh! A poco non ti riconoscevo! Ora sei bionda?!
Haylie: Già da un po'!

-Smisi di rimanere ipnotizzata da lui e mi riconcentrai sul problema.-

Haylie: Mi hai distrutto la macchina!
William: Sei tu che mi sei venuta addosso!

-In quel momento Ethan scese dalla macchina.-

Ethan: Ma che succede?

-Appena vide William sgranò gli occhi.-

William: Ciao Ethan! Diavolo, state ancora insieme? Avrei detto che ti avrebbe lasciato dopo qualche mese. Vai forte amico!

-Ecco qua che risaltava fuori il vecchio William, non era cresciuto per niente, il suo cervello era rimasto come quello di un diciassettenne.-

Ethan: Stammi bene a sentire..

-Ethan si avvicinò a William che lo guardava divertito, era un ottimo provocatore, ma io fermai il mio ragazzo.-

Haylie: Andiamo Eth, lascialo perdere! Torniamo a casa mi farò sistemare la macchina per conto mio!

-Mentre rientravamo in macchina sentii William urlare.-

William: ANDIAMO SCRICCIOLA! NON TE LA PRENDERE, SCHERZAVO!

-Lo guardai dallo specchietto centrale mentre riaccendevo la macchina e ripartivo. William. Non potevo crederci, dopo tutti quegli anni, William. Quel nome non la smetteva di ronzarmi in testa.-



 

Grace.




-Quella mattina, le lezioni erano terminate tre ore prima dato che era l'ultimo giorno scolastico prima delle vacanze. Dopo aver salutato con un bacio Nate, mi aggiravo per la scuola alla ricerca di Connie. Avevo bisogno di parlare con lei riguardo la mia situazione con Nate. La mia attenzione fu catturata da delle urla che seguii.-

Professoressa: SIGNORINA DIXON METTA GIU' LA SIGNORINA YOUNG
Heather: MA NON E' COLPA MIA PROFESSORESSA
Martha: MI HAI DATO UNO SCHIAFFO!
Heather: BEH TE LO MERITAVI!

-Riconobbi subito quelle voci e sospirai. Non potevo crederci, si era ficcata in un altro guaio. Il secondo casino in una mattinata e non eravamo nemmeno arrivati all'ora di pranzo! Voltai l'angolo e le vidi. Cavolo, erano davvero piccole. Io arrivavo da una parte del corridoio e nello stesso momento Elisabeth arrivava dall'altra parte. Heather mi vide arrivare e mi guardò un po' impaurita e imbarazzata probabilmente.-

Grace: Heath lascia andare Martha
Heather: Ma..
Grace: Niente ma! Lasciala!

-La vidi sbuffare e mollò la presa. Subito Martha andò da Elisabeth che l'abbracciò. La teneva sotto la propria ala. Io facevo la stessa cosa con Heather, o almeno ci provavo. Anche io ero così complicata a quattordici anni?! La professoressa mi guardò.-

Professoressa: Signorina Manson è già la seconda volta che becco la signorina Dixon..
Grace: Lo so professoressa. Mi dispiace, ma le assicuro che adesso Heather la pianterà di creare problemi

-La stessa professoressa che tre anni prima metteva in punizione me stava per mettere in punizione Heather che caratterialmente mi assomigliava abbastanza.-

Professoressa: Per questa volta signorina Dixon la passa liscia. Ma se succede qualche altro macello e lei ne sarà la causa, giuro che da qui alla fine della scuola lei passerà tutti i santissimi giorni in punizione, chiaro?
Heather: Non è chia...

-La bloccai tappandole la bocca e spingendola dietro me.-

Grace: E' chiarissimo professoressa! Non capiterà più. Heather farà la brava, glielo posso assicurare
Professoressa: Bene, ora prendete dai vostri armadietti i libri che la campanella sta per suonare!

-Si allontanò andando in sala professori e Elisabeth ci guardò.-

Elisabeth: Vedi di tenere la tua scimmia ammaestrata lontano dalla mia Martha, stupida cheerleader!

-Mi avvicinai a loro.-

Grace: Tu vedi di insegnare a Martha un po' di rispetto ed educazione. Spero non diventi la tua fotocopia o povera questa scuola. Ora smammate entrambe, mi avete già disturbato la giornata abbastanza!

-Elisabeth non riuscì a rispondermi mentre Martha si nascondeva dietro lei. Mi voltai riprendendo a guardare Heather che rideva soddisfatta e felice.-

Heather: WOOH sei stata fantastica Grace!
Grace: Tu cammina! Adesso facciamo i conti!

-La sentii sbuffare e mi seguì verso la tanto familiare palestra dove passavo la maggior parte del tempo dato che ormai ero io il capitano della squadra. Entrammo e mi voltai furiosa verso Heather.-

Grace: MA SI PUO' SAPERE COSA TI DICE QUEL CERVELLO HEATH?! E' LA SECONDA VOLTA CHE TI SALVO OGGI. E' PURE L'ULTIMO GIORNO PRIMA DELLE VACANZE DI PASQUA!
Heather: Lo so!

-Ci sedemmo sugli spalti.-

Grace: Perché ti comporti così?! Me lo spieghi?
Heather: Io non la sopporto, mi provoca e non riesco a controllarmi!
Grace: Non devi cadere nelle sue trappole. Ti provoca a parole perché sa che scatti. Devi lasciarla perdere e non rispondere. Devi essere superiore Heath
Heather: Io non ci riesco! Oggi non potevo starmene con le mani in mano
Grace: Stando a te non puoi mai!
Heather: Ti ha presa in giro Grace! Stava dicendo delle stupidaggini sul tuo conto e non potevo permetterlo
Grace: Cosa ti ha detto?
Heather: Ha detto che sei solo una ragazzina a cui piace tanto fare la capetta quando alla fine non riesce nemmeno a fare sesso con il suo fidanzato!

-La guardai. Quelle cose Martha le aveva sicuramente sentite da Elisabeth che continuava a dire a quella povera ragazzina di provocare Heather e me.-

Heather: E' stata una vera stronza Grace. Non potevo non fargliela pagare. Va in giro a dire che sei vergine e che hai paura di farlo. Ma non è così, giusto?

-La guardai.-

Grace: Tu cosa pensi?
Heather: Che tu e Nate lo fate ogni secondo che avete libero! Siete la coppia più popolare di tutta la scuola. Nate ha un sacco di pretendenti ma guarda sempre e solo te, siete innamorati e non potete essere vergini

-Sorrisi in quel momento vedendola così eccitata mentre parlava di me e Nate. Ci voleva un gran bene e anche noi ne volevamo a lei. Era solo una bambina ancora e non poteva capire. No, non poteva capire certe cose che mi erano successe ed Elisabeth lo sapeva. Elisabeth lo sapeva eccome cos'aveva provato a farmi Simon e ovviamente non perdeva occasione di dirlo ai quattro venti cambiando completamente la storia. Ma ciò non m'importava. Guardai Heather.-

Grace: Non starla a sentire! Io mi so difendere benissimo da sola
Heather: Lo so, sei una forza!
Grace: Devi riuscire a non scattare se non vuoi passare tutto il resto dell'anno in punizione. Vuoi questo?!
Heather: No!
Grace: E allora lascia le mani in tasca
Heather: Ma è più forte di me!
Grace: Heather Dixon, tu prova solo a rialzare le mani su qualcuno e ti assicuro che la punizione della professoressa sarà l'ultimo dei tuoi problemi!

-Si alzò arrabbiata.-

Heather: MA NON E' GIUSTO, IO TI HO SOLO DIFESA!
Grace: Non urlarmi in faccia!
Heather: IO TI DIFENDO E TU MI SGRIDI IN CONTINUAZIONE MENTRE ELISABETH DIFENDE SEMPRE MARTHA E L'ABBRACCIA. NON E' GIUSTO CHE TU SIA COSI' DURA CON ME E URLO QUANTO MI PARE
Grace: Io voglio solo insegnarti ad avere un comportamento corretto Heath! Voglio che tu impari determinate cose
Heather: NON SEI NE' MIA MADRE E NE' MIA SORELLA, PERCIO' LASCIAMI IN PACE. HO IMPARATO UNA COSA ALMENO.. NON TI DIFENDERO' PIU'. STAMMI ALLA LARGA, SO CAVARMELA DA SOLA E SONO RESPONSABILE!
Grace: Va bene Heather. Vuoi giocare a questo gioco? Ti sei stancata di me? Perfetto, non mi avrai più tra i piedi e non ti salverò più da nessun casino. Vedremo quanto sei responsabile. Per me non esisterai più. Oh sai quanti pensieri e problemi in meno?

-Si voltò per andare via.-

Heather: TI ODIO!
Grace: Buono a sapersi!

-Risi mentre lei si allontanava.-

Heather: VAFFANCULO!

-Mi fece il dito medio e uscì incazzata nera dalla palestra. Aveva davvero la testa dura.-



 

Nora.




-Quella sera, dopo aver visto la partita di baseball di Colin che giocavano contro la squadra di Riverside, tornammo a Eastvale e andammo a casa di mamma e papà. Avevamo tutti una gran voglia di rivedere Haylie o ormai conosciuta e chiamata come zia Haylie. Entrammo in casa, il primo fu Colin che era abbastanza nervoso per la partita appena persa e buttò la mazza per terra prima di salutare tutti.-

Christian: Papà, Colin ha buttato la mazza per terra! Non si fa vero?

-Ed eccolo qui, sulle spalle del papà il piccolo Christian, dagli occhioni scuri e i capelli castano scuro. Aveva i miei stessi colori e anche qualche mio lineamento. Ormai anche lui aveva già tre anni. Guardava ogni minimo gesto del fratello e lo ammirava, eccome se lo ammirava. Anche se comunque i litigi erano all'ordine del giorno.-

Colin: E tappati quella bocca!
Dustin: Colin finiscila!
Colin: E certo, sempre colpa mia!

-L'ultima ad entrare fui io con in mano il seggiolino che subito poggiai sul tavolo del salotto. Tutti corsero a salutarci e poi si affacciarono al seggiolino dove dormiva beata la piccola Scarlett che aveva a malapena cinque mesi. Già, ormai io e Dustin avevamo un buon lavoro, c'eravamo sposati qualche mese dopo la nascita di Christian, avevamo una grande casa e desideravamo una femminuccia che arrivò senza troppi problemi.-

Haylie: Uffaaaa ma perché dorme sempre?

-Dustin mise a terra Christian avvicinandosi anche lui al seggiolino.-

Dustin: Qui dorme perché a casa piange in continuazione

-Sospirai.-

Nora: Già, non ci da un attimo di tregua!
Haylie: Appena si sveglia la voglio tutta per me!
Dustin: Spupazzatela quanto vuoi
Nora: Si, tanto il papà se la spupazza abbastanza a casa vero?!
Dustin: Poi crescono, io voglio godermi la mia principessa

-Mamma e papà risero.-

Jeremy: Hai detto bene Dustin, poi crescono!

-Tutti ci sedemmo in salotto mentre Christian saliva sulla sedia del tavolo per vedere Scarlett. Era completamente innamorato della sorella. Papà si avvicinò a lui.-

Christian: Guarda nonno! E' la cosa più bella che ho visto
Jeremy: E' vero Chris!
Molly: Allora, iniziamo a cucinare?!
Haylie: Si! Io, non per vantarmi, ma ho comprato il dolce!
Nora: Ottima mossa, davvero!

-Haylie si avvicinò a me e mi abbracciò.-

Haylie: Quanto mi siete mancati tutti quanti
Nora: Anche tu a noi!
Haylie: Poi stanotte parliamo?
Nora: Si, insieme a Grace!
Haylie: Perfetto!
Nora: Ma dov'è?
Haylie: Si stava facendo una docc..

-Non fece in tempo a finire la frase che Grace entrò in salotto. La guardavo sorridendo. Si era fatta davvero una bella signorinella e quanto eravamo fieri di lei. Era diventata davvero una brava persona. Subito corse ad abbracciarmi.-

Grace: NORAAAAAAA!

-Rimanemmo abbracciate per un po' poi ci staccammo e le accarezzai i capelli.-

Nora: Da quanto tempo non ci vediamo vero?

-Lei rise.-

Grace: Ieri sera!

-Scoppiammo a ridere.-

Nora: Stanotte serata tra sorelle ok?
Grace: Oh, non vedo l'ora!
Molly: Forzaa! Ora aiutatemi tutti a cucinare

-Grace salutò tutti e baciò tutti i nipotini poi si sedette sul divano.-

Grace: Io non so cucinare mi dispiace
Molly: La solita!
Grace: Ehi chiedimi di fare salti all'indietro ma non di cucinare!

-Mamma rise e la seguimmo in cucina mentre Dustin e papà uscivano fuori ad arrostire.-



 

Grace.




-Guardai Colin sdraiato sul divano con la sua tenuta da baseball.-

Grace: Campione che ti prende?
Colin: Sono arrabbiato
Grace: Ho visto!

-In quel momento vedemmo Christian scendere dalla sedia ed avvicinarsi alla cucina.-

Christian: Mamma Scarlett ha avuto l'incidente. Non posso più vederla da vicino, puzza!

-Vedemmo Nora uscire dalla cucina asciugandosi le mani su un tovagliolo che poggiò sul tavolo sganciando dal seggiolino Scarlett che intanto si svegliò piangendo.-

Nora: Scar, papà ti ha cambiata un'ora fa!

-Anche Haylie uscì dalla cucina e diede un bacio a Scarlett.-

Haylie: Aiuto quanto strilla
Christian: Zia e devi vedere quanti pannolini usa!

-Colin ancora di malumore s'intromise.-

Colin: Stai zitto che mamma e papà li mettono ancora anche a te di notte!
Christian: No, non è vero!
Colin: Si invece!

-Nora intervenne.-

Nora: Smettetela! Cole smettila!
Colin: Ma è la verità!
Christian: Non è vero

-Lo vidi mentre nei suoi occhioni scuri, così tipici dei Manson, si formavano le lacrime.-

Colin: Si che è vero!
Christian: Bugiardo! 

-Si avvicinò a Nora prendendole la mano mentre Haylie cambiava Scarlett sul divano.-

Christian: Sono le mutandine magiche, vero mamma?

-Nora non fece nemmeno in tempo a rispondere.-

Colin: Ho letto sulla scatola e c'era scritto pannolini. Io so leggere e so leggere benissimo
Christian: No, non è vero!

-Scoppiò a piangere allontanandosi da Nora e scappando al piano superiore. Mamma in quel momento prese Colin per la mano.-

Molly: Vieni Cole, aiuta la nonna a leggere la ricetta

-Colin si alzò dal divano correndo e superò mamma entrando in cucina.-

Colin: Si nonna ti aiuto io!

-Nora guardò me ed Haylie sospirando.-

Grace: Oh oh!

Nora: Chris non era ancora pronto a dormire senza, così io e Dustin abbiamo inventato queste mutandine magiche per non farlo sentire a disagio e adesso sarà un vero macello
Grace: Corro a parlarci io
Nora: Grazie tesoro

-Mi alzai e andai al piano di sopra sentendo Haylie e Nora parlare.-

Haylie: Comunque ha solo tre anni, insomma è abbastanza frequente che i bambini..
Nora: Si, ogni bambino ha i suoi tempi. Però avremmo dovuto tenere la confezione lontano da Colin, legge tutto quanto, in più è di malumore per la partita. Oh povero Chris, tra un po' salgo anche io!

-Le voci di Nora e Haylie si fecero più lontane e poi vidi Chris seduto per terra davanti alla mia camera mentre piangeva disperato. Lo presi in braccio ed entrammo in camera mia dove mi sedetti sul letto con lui sopra le gambe. Gli accarezzai i capelli.-

Grace: Ehi topino
Christian: Non voglio parlare zia Grace
Grace: Allora facciamo una cosa, io parlo e tu ascolti, ok?

-Lui annuì mentre io gli asciugavo le lacrimucce.-

Grace: Lo sai che anche io quando avevo la tua età facevo la pipì a letto?

-Lui sgranò gli occhi.-

Christian: Davvero?!
Grace: Si e zia Haylie mi prendeva sempre in giro. Colin non ti prende in giro ha solo avuto una brutta giornata e gli è scappato un segreto
Christian: Ma Cole non fa la pipì a letto come la faccio io
Grace: Colin è più grande però
Christian: Anche io sono grande zia Grace. Come faccio a non fare più la pipì a letto?
Grace: Sai cosa avevo imparato io?

-Lui scosse la testa.-

Grace: Avevo capito che se andavo a fare la pipì prima di andare a letto, poi non mi scappava e ci riandavo quando mi svegliavo
Christian: Funziona?
Grace: Si!
Christian: Io non voglio più i pannolini. Mamma e papà mi hanno detto che erano mutandine magiche
Grace: Mamma e papà non volevano farti stare male amore. Perché è normale. A tanti bambini della tua età capita
Christian: Davvero?
Grace: Si!

-Lui sorrise e mi abbracciò, io lo strinsi a me. Era così simile a noi Manson ed era impossibile non volergli bene.-

Christian: Sei la mia zia preferita zia Grace
Grace: Oh amore

-Gli diedi un bacio asciugandogli il visino.-

Grace: Asciughiamo le lacrimucce e me lo fai un sorriso super bello?

-Lui mi sorrise mettendo in mostra tutti i suoi dentini. Lo accarezzai e riscendemmo giù. Lui subito corse da Nora che lo prese in braccio stringendolo a sé e baciandolo.-

Nora: E' tutto ok?

-Lui annuì ma si strinse più forte alla mamma.-

Christian: Mammi mi abbracci forte forte?
Nora: Più forte di così non posso stringerti amore mio, ti farei male

-Lui rise.-

Christian: Ti amo mamma
Nora: Anche io topolino

-Gli accarezzò i capelli, poi lui volle scendere e Nora lo mise a terra. In quel momento Colin uscì dalla cucina e mise una mano sulla spalla di Christian.-

Colin: Scusami fratellino, io ero arrabbiato per la partita e ti ho detto delle cose brutte. Dovevo stare zitto

-Poi guardò Nora.-

Colin: Mamma mi perdoni anche tu?
Nora: Certo che ti perdoniamo!

-Si abbassò e lo baciò.-

Haylie: Qui ci dev'essere stato lo zampino di mamma
Grace: E' l'unica in grado di farti sentire uno schifo con parole dolci 

-Anche mamma uscì dalla cucina.-

Molly: Cosa state dicendo voi due?
Haylie e Grace: Niente, niente!

-In quel momento Haylie si ricordò di una cosa prendendo Colin e Christian per mano.-

Haylie: Ma io ho dei regalini per voi
Colin e Christian: SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII COSA CI HAI PORTATO ZIA?

-Subito seguirono Haylie e tornarono tutti e tre con delle buste da dove tirarono fuori dei giocattoli. Mentre li guardavo aprire le scatole sul tappeto sentii il mio cellulare vibrare. Aprii il messaggio di Heather e lo lessi "Possiamo parlare?" sospirai ma poi sorrisi. Sapevo che mi avrebbe cercata. Mamma mi guardò corrugando la fronte.-

Grace: E' Heather mamma! Può venire qua?
Molly: Certo! Dille di rimanere anche a cena con tutti noi

-Nora mi guardò mentre cullava Scarlett con le sue braccia.-

Nora: Non riesci a portarla sui binari giusti eh?
Grace: No, diavolo! E' così maledettamente testarda e sicura di sé e ha solamente quattordici anni!
Haylie: Mi ricorda qualcuno!

-Haylie mi fece l'occhiolino e sorrisi.-

Grace: Dai io non potevo essere così!
Haylie: Ah no?!
Grace: Ok hai vinto!

-Haylie sorrise e accarezzò i capelli a Christian. Poi io risposi al messaggio "Passa a casa mia appena puoi". Ricevetti subito la sua risposta "Arrivo".-

Grace: Sta arrivando!
Molly: C'è anche da dire che non ha nemmeno una famiglia dietro. Cioè la madre lavora in un ristorante come lavapiatti, del padre non si sa niente e lei passa tutto il tempo in quella catapecchia che hanno come casa!
Grace: Oh mamma magari passasse tutto il tempo in quella catapecchia. No, lei va in giro a cacciarsi nei guai, così come fa a scuola!

-Mamma scosse la testa tornando in cucina per poi riaffacciarsi.-

Molly: Ho dimenticato di comprare le fragole, qualcuna di voi può andare?
Nora: Grace adesso che anche tu hai la patente, potresti andare
Grace: Devo aspettare Heather se no avrei preso io la macchina

-Haylie si alzò.-

Haylie: Dai vado io!

-Anche Colin e Christian saltarono in piedi.-

Colin: Zia Haylie possiamo venire anche noi?
Christian: Si, possiamo?!

-In quel momento papà e Dustin rientrarono dentro.-

Dustin: Potete cosa mostricciattoli?
Christian: Possiamo andare con zia Haylie a comprare le fragole? Possiamo andarci papà? Possiamo andarci?

-Vedemmo Chris iniziare a saltellare vicino al padre.-

Dustin: Vi siete comportati bene?
Colin: Benissimo papà!
Dustin: Detto da te ci devo proprio credere vero Cole?!
Colin: Certo!

-Dustin scosse la testa.-

Dustin: Andate pure con zia Haylie 
Colin e Christian: SIIIIIIIIII!

-Haylie prese la borsa ed uscì con i bambini mentre Dustin prendeva dalle braccia di Nora, Scarlett e se la sbaciucchiò tutta.-

Nora: Certo che Cole sta imparando a tirare fuori una bella faccia tosta!
Jeremy: Perché?
Dustin: Perché??! Perché è un terremoto e ne combina di tutti i colori, sia a casa che a scuola
Nora: Specialmente a scuola. E poi come si vanta. Lo avete sentito anche prima "Io so leggere e so leggere benissimo". Noi a casa cerchiamo di smontarlo un po' ma a scuola non immaginate le arie che si da. Per lui fare i compiti non è un problema perché più è bravo e più si può vantare
Dustin: Già, è un so-tutto-io!

-Scoppiammo tutti a ridere.-

Molly: Sono una bella accoppiata con Matthias
Dustin: Già, le idee che vengono a quei due quando sono insieme sono incredibili. Forse non avremmo dovuto farli mettere nella stessa classe l'anno scorso
Nora: Hai ragione! La maestra non ne può più, non sa più come combatterli. Domani è il compleanno di Matthias a proposito! Non fanno che parlarne da mesi
Grace: Tanti auguri a voi! E soprattutto a Rupert e Annabelle

-Tutti scoppiammo a ridere e sentimmo il campanello suonare. Mi alzai, diedi un bacio all'irresistibile faccino di Scarlett e andai ad aprire. Appena la vidi con la testa china sorrisi.-

Grace: Guarda guarda chi si rivede!
Heather: Piantala!

-Alzai il sopracciglio destro.-

Grace: Se mi devi trattare così ti sto chiudendo la porta in faccia. C'è tutta la mia famiglia e vorrei godermela

-Feci per chiudere la porta ma lei mi prese il braccio.-

Heather: No, dai, scusa!
Grace: Così va meglio

-Uscii di casa e chiusi la porta.-

Grace: Beh di cosa mi vuoi parlare? Ho capito molto bene ciò che mi hai detto stamattina e ti starò alla larga
Heather: Ma io non voglio questo
Grace: Ma è quello che mi hai detto
Heather: Si, ma non volevo. Ero arrabbiata perché tu mi hai sgridata come sempre
Grace: Cosa avrei dovuto fare Heath? Incoraggiarti? Avrei dovuto dirti "Brava Heather continua pure a prendertela con Martha, anzi se ce la fai picchiala a sangue" Ma che razza di insegnamenti sarebbero? Io voglio che tu diventi una persona migliore di Martha e di Elisabeth, Heath, perchèétu lo sei. Hai un cuore grande e devi riuscire a controllare il tuo carattere. Io cerco di aiutarti in questo. Sai perché ti ho sotto la mia ala? Si, proprio a te?

-La vidi scuotere la testa.-

Grace: Perché il primo giorno di scuola quando ho visto Martha darti fastidio e tu rispondere attaccandola al muro, ho rivisto me stessa a quell'età. Se io non avessi avuto qualcuno che mi proteggeva, mi difendeva e mi metteva la testa a posto con urla e sgridate, non so come sarei stata a quest'ora!

-Lei mi guardava concentrata mentre continuavamo a camminare.-

Heather: Come puoi tu rivederti in me? Insomma, sei perfetta. Bellissima, grande, sai rispondere a dovere e con stile e non ti fai mettere i piedi in testa da nessuno. Hai un ragazzo che tutte vorrebbero avere e..
Grace: E non sono così perfetta come tu pensi Heath. Nessuno è perfetto e tutti siamo bellissimi essendo semplicemente noi stessi

-Lei mi guardò prendendomi la mano e fermandosi.-

Heather: Io stamattina volevo solo difenderti Grace. Volevo mostrarti che anche io sapevo difendere te e che ti voglio bene. Tu sei la prima che si prende cura di me come se fossi tua sorella. Una sorellina da proteggere
Grace: Lo sei Heath!
Heather: Oggi pensavo di renderti orgogliosa di me e invece mi hai sgridata come sempre e non ci ho visto più
Grace: Sono orgogliosa di te Heather perché hai un gran cuore. Non c'è bisogno di dimostrarmi qualcosa. Io so come sei veramente. Stamattina hai dato proprio il meglio di te spedendomi a fanculo, è stata davvero una grande prova di maturità devo dire
Heather: Mi dispiace Grace. Volevo solo che lo sapessi. Lo so che non mi difenderai più e che non vuoi più vedermi però volevo almeno chiederti scusa
Grace: Vieni qui piccola combinaguai!

-L'avvicinai a me e la strinsi forte in un abbraccio.-

Grace: Sei una testolina dura e lo so che con te ci vuole pazienza. Ci sarò a difenderti, d'accordo?
Heather: Non mi abbandonerai?
Grace: No, assolutamente no! O almeno non è mia intenzione
Heather: Sai vorrei tanto che tu fossi mia sorella Grace
Grace: Non lo siamo di sangue tesoro, ma lo siamo per scelta!

-Lei mi abbracciò ancora e sorrise.-

Heather: Grazie per esserci sempre per me!

-Sorrisi.-

Grace: Allora, mamma chiede se rimani a cena. Ci farebbe un grande piacere!
Heather: Ci sono anche Nora e Dustin con i bambini?    

-Annuii.-

Heather: Sii! Ci divertiremo
Grace: Già

-Tornammo indietro e rientrammo in casa.-


 


Haylie.




-Al negozio Colin e Christian mi stavano pregando per comprargli delle caramelle gommose. Ovviamente le comprai. Se non li viziavamo noi zie, chi li viziava?-

Haylie: Non una parola con mamma e papà ok? Quelli uccidono anche me
Colin: Dopo di noi
Haylie: Appunto!
Christian: Zia, dove le nascondiamo?
Haylie: Adesso andiamo un po' al parco e le mangiamo lì. Torniamo a casa dei nonni e tutti quanti faremo finta di niente ok?

-Loro annuirono e dopo aver pagato andammo al parco. Solo Dio sapeva quanto mi mancava quel posto. Dopo aver mangiato le caramelle, da seduta guardavo quelle due pesti correre e buttarsi a terra come matti, quando a un certo punto vidi un grande cane correre verso Christian saltandogli addosso e facendolo cadere. Subito mi alzai e corsi lì ad allontanare il cane che.. lo stava leccando. Lo leccava su tutta la faccia e Christian rideva. Cercai di allontanare il cane e presi Christian in braccio.-

Haylie: Schoo! Vattene via, stai lontano dai bambini

-Il cane continuava a fissarmi mentre io cercavo di mandarlo via in ogni modo. Poi sentii dietro me una voce familiare e mi voltai vedendolo. Di nuovo.-

William: Wooh la grande città deve fare davvero male se non riconosci nemmeno il tuo cane!

-Lo guardai corrugando la fronte.-

Haylie: C-cosa?

-Riguardai il cane completamente sorpresa.-

Haylie: S-Scooter?!

-Lui mi guardò e mi abbaiò facendomi le feste. Poggiai Christian a terra e accarezzai Scooter che era davvero in gran forma e mentre i bambini giocavano con lui, io e Wiiliam ci sedemmo in una panchina, o meglio, Wiliam mi seguì.-

William: Due volte in un giorno, questo è destino
Haylie: E' impossibile non incontrarsi in questa città!
William: Mi ero dimenticato quanto tu fossi santarellina!
Haylie: Io santarellina?! Smettila di provarci, perché non attacca con me
William: Ah no?

-Mi guardò intensamente con quegli occhi blu da fare impazzire poi sentii una sua carezza sulla mia coscia. Rabbrividii.-

Haylie: Piantala!

-Mi spostai.-

Haylie: Ma non sei riuscito a trovarti una ragazza in questi anni?
William: Sai quante ne ho avute?
Haylie: Preferisco non sapere grazie!
William: Sempre la solita gelosa
Haylie: Non sono gelosa! Specialmente di te guarda!
William: Ah no?!

-Si avvicinò sussurrandomi all'orecchio.-

William: Stai molto bene anche bionda. So che anche tu mi desideri
Haylie: Ti piacerebbe vero?

-Lo vidi mordersi il labbro inferiore.-

William: In effetti da quando ti ho vista stamattina non faccio altro che pensare a te. So che tu e Ethan non durerete, siete troppo simili per poter stare insieme
Haylie: Beh ti sbagli! Stiamo insieme già da tre anni, non come con te, a malapena nove mesi tra tira e molla
William: Sono stati i nove mesi più belli della tua vita. E comunque ti stai stancando di Ethan, si vede
Haylie: Lo amo!
William: Si, potrai anche amarlo, ma sei attratta da impazzire da me
Haylie: Scordatelo Will! Tra noi non ci sarà niente
William: D'accordo

-Si alzò.-

William: Ma se dovessi cambiare idea questo è l'indirizzo del mio appartamento!

-Mi diede un fogliettino con l'indirizzo, mi schioccò un bacio a stampo e mi fece l'occhiolino.-

William: Ci vediamo scricciola!

-Io rimasi lì, basita senza riuscire a muovermi dopo quel suo gesto così sfrontato. Lo vidi salutare i bambini e richiamare Scooter che subito lo seguì correndo. Non potevo crederci, quell'idiota riusciva a sorprendermi ogni volta.-

 

Ehi meraviglie del mio cuoreeee <3 <3 <3
Rieccomi qui con la prima parte dell'epilogo, scusate ma ho dovuto dividerlo, usciva troppo lungo altrimenti!
Scusatemi anche perché non ho postato venerdì ma purtroppo non ho fatto in tempo e sabato mattina sono partita in campeggio e sono tornata martedì. 
Comunque caricherò l'ultima parte questo fine settimana se voi mi lasciate le recensioni. Amo davvero questo capitolo perché vediamo le nostre sorelle belle e cresciute, Grace in particolare. Vi lascio le foto dei piccoli Reed che sono degli amori <3 e dei nuovi personaggi e anche di Haylie bionda così mi dite cosa ne pensate :)

 Nora e Dustin, Cole, Chris e Scar <3
 Rup, Annabelle, Matthias e Emma :)
Che appariranno nella seconda parte ;)
Heather e Martha :P
 Haylie <3 E siccome sono buona vi lascio le foto anche di Grace e Nate <3
 

ASPETTO LE VOSTRE RECENSIONI
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 43
*** Tre anni dopo -Parte 2- ***


-Tre anni dopo - Parte 2-



Haylie.




-Dopo essere tornati a casa di mamma e papà aiutavo Nora e la mamma in cucina mentre Grace e Heather in salotto giocavano con Colin e Christian e papà e Dustin parlavano di giardinaggio, mentre Dustin cullava Scarlett che era tanto simile a lui e Colin.-

Nora: Ylie mi passi il burro per favore?

-Glielo passai mentre continuavo ininterrottamente a pensare a William e a quel bacio che prometteva un secondo round. No, non dovevo minimamente pensarci.-

Nora: Ylie ma che cos'hai? Ho chiesto il burro e mi passi il prezzemolo? Torna sulla terra, abbiamo bisogno di te
Haylie: Scusami non me ne sono resa conto! Sono un po' sovrappensiero
Nora: Problemi con Ethan?
Haylie: Si e no

-Vidi Nora e mamma scambiarsi uno sguardo complice.-

Nora: Tesoro ho bisogno di parlarti di una cosa

-Aggrottai la fronte.-

Haylie: Dimmi
Nora: Vedi è un po' difficile da dire perché so che rimarrai di sasso
Haylie: Nor andiamo, sputa il rospo
Nora: Stiamo frequentando William!
Haylie: Cosa? Chi?

-Mamma s'intromise.-

Molly: Tutti noi tesoro
Haylie: E non mi dite niente? Ma siete impazziti tutti quanti?
Nora: Possiamo spiegarti!
Haylie: Spiegatemi allora!
Nora: Hai presente suo fratello?
Haylie: Si!
Nora: Beh ha un bambino che ha la stessa età di Chris e sono nella stessa classe all'asilo
Haylie: Cosa c'entra con William?
Nora: Ricordi che il fratello era partito in Spagna?
Haylie: Si
Nora: Il bambino, Sebastian, è nato lì, poi però hanno deciso di tornare qui a Eastvale e lo hanno iscritto qui all'asilo e ovviamente non riusciva ad ambientarsi e così un giorno William ha bussato alla porta di casa mia e ci ha spiegato tutto. Abbiamo fatto fare amicizia ai bambini e da quel giorno William lo porta spesso a casa o noi lasciamo Chris con lui e Sebastian

-Mamma continuò.-

Molly: E tante volte abbiamo cenato tutti insieme

-Ero scioccata.-

Haylie: State scherzando?
Molly: E' più forte di noi tesoro. William è così simpatico!
Haylie: Anche Ethan lo è mamma
Nora: Beh insomma..

-In quel momento Grace entrò in cucina prendendo una fragola dal cesto.-

Grace: Le avete detto di Will?

-La guardai.-

Haylie: Anche tu sapevi tutto?!
Grace: Certo, anche io cenavo con loro e poi usciamo spesso a correre insieme!
Haylie: Quindi io sono l'unica fessa che non sapeva nien..

-In quel momento capii. Ecco perché Scooter saltò addosso a Chris per leccarlo. Già lo conosceva, e lo conosceva benissimo. Le guardai tutte e tre.-

Haylie: Avete detto a William che sarei tornata oggi?
Grace: Forse può essermi scappato mentre ci allenavamo

-Alzai gli occhi al cielo e sbuffai.-

Haylie: Adesso mi sentirà!

-Uscii dalla cucina mentre tutti mi guardavano increduli uscire di casa come un razzo. Salii in macchina e mi fiondai al suo appartamento. Presi l'ascensore arrivai davanti alla sua porta e bussai fino a che non mi aprì. Come poteva essere secondo voi? In asciugamano! Si grattò la testa e mi guardò sorpreso. Sogghignò.-

William: Lo sapevo che saresti venuta, ottimo tempismo!

-Lo spinsi entrando dentro.-

Haylie: Sei uno stalker lo sai?!

-Lui chiuse la porta e mi guardò.-

William: Ma se non ci vediamo da tre anni!
Haylie: Perché sei rimasto in contatto con i miei familiari?
William: Oh, te l'hanno detto..
Haylie: Certo che me l'hanno detto! Ora rispondi!
William: La mia famiglia aveva bisogno dell'aiuto di Nora e poi ci frequentiamo solo da Gennaio!
Haylie: Ben quattro mesi e mezzo senza che io sapessi nulla. Ma complimenti

-Lo vidi versarsi del caffè in una tazza.-

William: Perché te la prendi con me?
Haylie: Cosa?!
William: Tutta la tua famiglia ti ha mentito, perché tu vieni a casa mia e te la prendi solo con me Haylie?!
Haylie: Io..
William: Tu mi vuoi, mi desideri Haylie Manson! E questa era la scusa giusta

-Si avvicinò a me e poggiò la sua tazza sul tavolino poi mi accarezzò i capelli. Le sue mani scesero accarezzando tutto il mio corpo mentre ci avvicinavamo. Fui talmente vicina a lui da odorargli il collo.-

Haylie: Dio, hai sempre lo stesso profumo!
William: Esaudisci i tuoi desideri scricciola!

-Fu l'ultima frase completa che disse prima che iniziassi a baciargli il collo. Sentivo la sua presa farsi sempre più stretta sul mio fondoschiena. Mentre continuavo a baciarlo lui velocemente mi spogliava. Rimasi in reggiseno e jeans quando mi prese in braccio portandomi in bagno mentre continuavamo a baciarci sempre più passionalmente. Dopo essermi tolta il jeans mi lasciò un succhiotto sul seno.-

William: Quanto ti desidero Haylie!

-Si tolse l'asciugamano e mentre continuavo ad eccitarlo lui mi sganciò il reggiseno.-

William: L'acqua nella vasca è calda

-Lo guardai, mi sfilai le mutandine e prendendomi in braccio William entrò nella vasca. Ci immergemmo in quell'acqua calda e profumata e la nostra eccitazione non faceva che aumentare. Dopo vari giochetti lo sentii dentro me. Non potevo credere che mi mancasse così tanto fare sesso con lui e ovviamente, mentre ansimavamo nell'acqua, non riuscii a tenere la bocca chiusa.-

Haylie: Oh Will, mi mancava fare sesso con te!

-Sentii anche lui prendere fiato per parlare mentre continuavamo a un ritmo piacevole.-

William: Perché... Questo è fare sesso secondo te?

-In quel momento ansimammo insieme mentre lui mi spostava dietro l'orecchio una ciocca di capelli ormai bagnati. Mi ribaciò delicatamente e appena gemetti lo sentii aumentare il ritmo mentre l'acqua continuava a fuoriuscire dalla vasca a ondate. Riprese a baciarmi dolcemente sulle labbra per poi salire sulla fronte e riscendere a baciarmi il seno. Eravamo sempre più stanchi ma sempre più eccitati. Avevo già raggiunto il primo orgasmo ma non ci fermammo continuammo fino a che non fummo devastati. Al secondo orgasmo non riuscii a trattenermi.-

Haylie: OOHH WILL DIAVOLO!

-Rise tra i baci e anche lui dopo qualche minuto raggiunse l'orgasmo gemendo non tanto delicatamente. Riprendemmo fiato staccandoci. Dopo qualche secondo uscimmo dalla vasca, ci asciugammo e andammo a letto. Avevamo bisogno di riprenderci un momento. Lui mi strinse a sé e mi accarezzò i capelli pensando sicuramente che stessi dormendo. Prima di addormentarsi lo sentii sussurrarmi..-

William: Nessuna riesce a farmi provare ciò che mi fai provare tu scricciola. Ti amo Haylie

-Sorrisi e mi addormentai felice, probabilmente era tutto ciò che volevo.-



 

Grace.




-Mentre apparecchiavamo la tavola Colin e Christian si rincorrevano per tutto il soggiorno, saltando sul tavolino e sui divani con le scarpe e Nora scocciata per averli sgridati tipo una ventina di volte urlò disperata.-

Nora: BASTA! ORA STATE FERMI

-Tutti ci voltammo a guardarla scioccati ma Colin non era per niente turbato.-

Colin: Dai mamma non abbiamo fatto niente
Nora: Per ora Cole! Non far fare a tuo fratello giochi pericolosi. Quante volte vi ho ripetuto di non correre dentro? Vi fate male
Colin: E che pizza però
Nora: Che vi riveda un'altra volta correre per casa o saltare dalle scale e la punizione arriverà in automatico
Colin: Si certo!

-Vedemmo Cole spostare la sedia e sedersi offeso. Era davvero permaloso. Christian invece si avvicinò a Nora prendendole la mano.-

Christian: Scusa mamma! Io non lo faccio più

-Nora sorrise e lo baciò sulla testa.-

Nora: Perdonato

-Dustin guardò seriamente Colin.-

Dustin: Tu non hai niente da dire?
Colin: No!
Dustin: A no?
Colin: No
Dustin: Ma sbaglio o l'ultima punizione è finita l'altro ieri? Vuoi passare un'altra settimana senza cartoni animati?
Colin: Basta che tu non mi punisci

-Noi trattenemmo le risate mentre Dustin e Nora erano molto molto seri.-

Dustin: Chiedi scusa Colin!
Colin: Non devo chiedere scusa a nessuno!
Dustin: Colin Reed vedi di..

-Nora lo interruppe.-

Nora: Amore lascialo perdere! Non ne vale la pena. Dato che oggi è così antipatico nessuno avrà il piacere di parlare con lui. Che dite riprendiamo ad apparecchiare?

-Colin odiava essere ignorato, da Nora soprattutto.-

Colin: Tu sei antipatica, mica io!

-Nora fece finta di non averlo sentito e guardò Heather.-

Nora: Allora Heather, hai mai assaggiato i brownies di nostra madre?!

-Mentre Nora con un braccio abbracciava Heather e con l'altro prendeva in braccio Christian, che voleva cucinare e li portò in cucina, Colin urlò.-

Colin: NON TI CHIEDERO' MAI SCUSA!

-Vidi Dustin stringere i pugni per il comportamento maleducato e arrogante di Colin. Per lui era più difficile ignorare il figlio, lo avrebbe sicuramente punito e mandato in castigo ma tutti sapevamo che le punizioni con lui non avrebbero fatto effetto. Il metodo di Nora era il migliore per Cole. Lei continuava ad ignorarlo mentre in cucina metteva a Chris il cappello da cuoco e Colin continuava a gridare per poi riprendere a correre per la casa. Cercai di bloccarlo.-

Grace: Cole non credo ti convenga correre. Così peggiori la situazione. Siediti e accendi la tv
Colin: Non m'interessa!

-Riprese a correre per tutta la casa cercando disperatamente l'attenzione di Nora che lo ignorava completamente. A un certo punto dalla tavola apparecchiata prese un bicchiere e lo buttò a terra con forza rompendolo. Dustin lo guardò dal divano furibondo. Si alzò e lo prese per il braccio e lì si che Colin iniziò ad avere paura.-

Colin: P-papà non l'ho fatto a posta. I-io non l'ho fatto a posta

-Gli diede uno sculaccione ma Colin non pianse, trattenne le lacrime.-

Dustin: Anche io non l'ho fatto a posta Cole! E stai diventando un po’ troppo bugiardo per i miei gusti

-Nora e gli altri uscirono dalla cucina e videro il bicchiere rotto. Lei guardò Colin delusa. Bastò solo quello sguardo.-

Nora: Grace potresti portare qui scopa e paletta?

-Annuii e andai a prenderle tornando in salotto dove Colin scoppiò a piangere.-

Colin: MAMMA NON L'HO FATTO A POSTA DAVVERO! SCUSAMI PER FAVORE!

-Mentre Nora raccoglieva i pezzi di vetro da terra allontanava Colin.-

Nora: Colin allontanati da qui, hai già combinato troppi guai
Colin: SCUSAMI! TI PREGO MAMMA PERDONAMI
Nora: Colin vuoi spostarti per favore? Vuoi tagliarti?
Colin: Ma mi perdoni mamma?
Nora: Dustin me lo allontani?

-Dustin lo prese in braccio portandolo sul divano e Nora guardò mamma.-

Nora: Mamma mi dispiace. Colin con i suoi risparmi ti comprerà un nuovo bicchiere
Molly: Non ce n'è bisogno Nora..
Nora: E' giusto che lui ripaghi ciò che ha rotto. Perché lo ha fatto di proposito 

-Dopo quel bel caos tutti ci sedemmo a tavola mentre Colin continuava a piangere in silenzio. Vedere le sue lacrime scivolare giù mentre tirava su col naso mi spezzava il cuore, sicuramente anche a Nora, ecco perché evitava di guardarlo. Colin doveva capire il suo errore. In quel momento entrò a casa Haylie completamente sconvolta.-

Haylie: Scusate il ritardo, scusate il ritardo!
Jeremy: Stavamo per iniziare infatti!
Haylie: Avreste fatto bene!

-Io e Nora la guardammo e lei ci fece il tipico sguardo da "Vi dico dopo". Si tolse il giubbottino appendendolo.-

Jeremy: E Ethan?!
Haylie: Oh, non viene più, aveva da fare!

-Io e Nora ci guardammo curiose senza capire nulla. Mentre Haylie si sedeva vide Colin piangere.-

Haylie: Ma cosa è successo a questo piccolo top..

-Lei si avvicinò ad accarezzare Colin che stava a braccia conserte, Nora la guardò.-

Nora: Ylie puoi sederti per favore? Così iniziamo a mangiare!
Haylie: Oh

-Diede una carezza a Colin e si andò a sedere capendo lo sguardo di Nora. Iniziammo a mangiare e sorrisi vedendo Christian fare delle smorfie per far ridere Scarlett che era nel seggiolino difronte a lui. Era così premuroso con la sua sorellina. Durante la cena Colin non mangiò, continuava a fissare Nora, era irresistibilmente tenero. Lui non mangiava mentre Heather ne approfittava e si strafogava. La madre di certo non perdeva tempo a cucinare per lei ecco perché spesso e volentieri cenava a casa con me, mamma e papà. In quel momento mi arrivò l'ennesimo messaggio di Nate a cui non risposi. Non potevo rispondergli così come non potevo più stare con lui anche se.. In quel momento vedemmo Colin alzarsi e mettersi il giubbotto. Tutti lo guardammo.-

Dustin: Cosa stai facendo Cole? Torna a tavola

-Lo vedemmo scuotere la testa.-

Colin: Vado a prendere Spoki a casa e poi vado via. Via da qui e da casa mia anche. Io e Spoki troveremo una casa. Tanto non mi volete più bene

-Nora lo guardò un pochino preoccupata. Oh dimenticavo. Spoki è il loro criceto. Si, lo hanno da circa un mese ormai, ma credo che sia quasi pronto a suicidarsi. Colin ci guardò e uscì di casa. Immediatamente Nora si alzò da tavola e lo rincorse fuori.-



 

Nora.




-Lo presi per il braccio voltandolo verso di me.-

Nora: Cole non provare mai più a dire una fesseria del genere!

-Lo presi e lo strinsi forte a me. Lo sentii piangere mentre lui continuava a stringermi.-

Colin: Scusami mamma. Volevo solo un tuo abbraccio. A Christian lo hai abbracciato
Nora: Christian ha chiesto scusa però! Si può sapere cosa c'è che non va tesoro? Oggi sei scontroso
Colin: Abbiamo perso e non siamo arrivati primi mamma. Dovevamo vincere così potevo dire che siamo arrivati primi e invece siamo secondi

-Sospirai, dovevo aspettarmi da Colin un comportamento del genere. Voleva sempre arrivare al massino e quando non ci riusciva si buttava giù. Gli accarezzai i capelli sedendomi sul prato. Anche lui si sedette a fianco a me.-

Nora: Sai amore, nella vita a volte si vince e a volte si perde. Se si perde però non bisogna buttarsi giù come fai tu..
Colin: Ma io sono bravo in tutto e..
Nora: Qualche volta si perde Cole. Tutti quanti perdiamo e dobbiamo accettarlo. E' proprio il fatto di perdere che spinge una persona a migliorarsi
Colin: Ma io sono già bravo
Nora: Ma puoi diventare sempre più bravo

-Lui mi guardò per qualche secondo poi parlò.-

Colin: Mi perdoni mamma? Per essere stato cattivo con te e papà e con Chris e anche con i nonni
Nora: Dovrai ricomprare il bicchiere alla nonna
Colin: Lo so! Ma tu mi perdoni?
Nora: E come potrei non farlo?!

-Lui subito sorrise e mi saltò addosso abbracciandomi.-

Colin: Sei la mamma più brava del mondo. Non mi piace però quando mi ignori
Nora: Lo so tesoro, lo so benissimo! Comunque sai cosa devi fare ora..

-Lui annuì, ci alzammo e tornammo dentro. Subito corse a chiedere scusa a tutti quanti.-

Colin: Nonna, giuro che ti ricompro il bicchiere. Ho tanti soldi io! Però posso comprartelo più bello?

-Mamma rise.-

Molly: Certo che puoi tesoro!

-Da quel momento la serata filò una meraviglia. Verso le 22:00 Grace riaccompagnò a casa Heather e tornò a casa dopo dieci minuti. I bambini, stranamente ancora svegli, andarono in salotto a guardare la televisione con Dustin, mamma e papà mentre io, Haylie e Grace andammo a parlare in camera mia proprio come ai vecchi tempi. Quando Haylie tornava dal college ne approfittavamo per parlare.-

Haylie: Io non la conosco bene.. Ma è così maledettamente uguale a te Grace. Heather è la copia sputata di quando avevi quattordici anni

-Ridemmo.-

Grace: Voglio solo che abbia un futuro. Insomma ha così tante qualità, voglio che impari dei sani principi
Haylie: A proposito di principi...

-La guardammo curiose.-

Haylie: Credo di aver fatto una cosa.. Una pessima, pessima cosa
Grace: Del tipo? Preso solo A in un test e non A+? Che trasgress..
Haylie: Questa sera sono andata a letto con William!
Grace: COSAAA?
Haylie: Cioè non proprio a letto. Lo abbiamo fatto nella vasca da bagno
Nora: Stai scherzando vero?!
Haylie: Magari scherzassi! Lui lo sapeva, ha ragione. Sono andata da lui con quella scusa per.. 
Grace: Per fare sesso!
Haylie: Non avete idea di cosa è stato. Erano anni che non la finivo così distrutta, ha prosciugato tutte le mie energie
Grace: E ci credo!

-Tutte scoppiammo a ridere mentre Haylie si faceva seria.-

Haylie: Mi ha detto che mi ama!
Grace: Ora come farai?
Haylie: Non lo so!

-Mi guardò e io sorrisi.-

Nora: Con chi stai meglio?
Haylie: Io amo Ethan, insomma è responsabile, bravo in tutto, William è tutto il contrario e credo di aver fatto un errore con lui. Dovevo ignorarlo. Ho capito una cosa questa sera, su Ethan posso farci affidamento sempre, su William no. So cosa devo fare..
Nora: Devi fare come ti dice il cuore tesoro. Insomma se ti senti più sicura con Ethan stai con lui
Haylie: Dio, non posso credere di averlo tradito
Grace: William ti fa fare cose pazze
Haylie: E' che io non riesco a dirgli di no
Nora: Ce ne siamo accorte!

-Scoppiammo a ridere e Haylie parlò.-

Haylie: Questa cosa non dovrà uscire da questa stanza ok? Io ho bisogno di una persona razionale al mio fianco e Ethan è perfetto! 
Grace: Se lo dici tu!
Haylie: Ora sentiamo te capitano delle cheerleaders..
Grace: Io e Nate non lo abbiamo ancora fatto se volete saperlo!

-La vedemmo abbassare la testa e iniziare a piangere. Subito l'accarezzammo. Sapevamo quanto Grace soffrisse per quella situazione. Haylie probabilmente la capiva meglio di me, perché in quei momenti c'era sempre stata a difendere Grace.-

Grace: Io lo vedo che lui è sofferente quando sta con me, vedo che desidera qualcosa di più dei soliti preliminari, ma io non ce la faccio! Lui mi dice di non preoccuparmi, che mi aspetterà
Haylie: Gracie ascoltami. Quello che hai passato tu non dovrebbe passarlo nessuna ragazzina al mondo. Devi prenderti i tuoi tempi. Sai, tante persone aspettano di essere pronte
Nora: Già tesoro, non è detto che uno debba fare l'amore negli anni del liceo. Ognuno ha i suoi tempi e Nate si comporta davvero molto bene con te
Grace: Ecco perché domani lo lascerò!
Nora e Haylie: COSA?!
Haylie: Grace non puoi lasciarlo, è la tua vita. Voi siete anime gemelle e entrambi starete da cani se lo lascerai
Grace: Lo so, ma lo faccio per il suo bene
Haylie: No, lo fai perché è la strada più semplice
Grace: TI SEMBRA SEMPLICE LASCIARE QUALCUNO CHE AMI?
Haylie: Non è semplice per niente. Io ho dovuto farlo quando William ha riacquistato la memoria. Lui non stava bene con me e ho dovuto lasciarlo, anche se è l'amore della mia vita!

-In quel momento io e Grace la guardammo sgranando gli occhi mentre lei si tappava la bocca.-

Haylie: Si, sono proprio nella merda!
Nora: Puoi giurarci! Credo che stanotte voi due dobbiate proprio chiarirvi le idee
Haylie e Grace: Già!

-Dopo aver parlato ancora un po' con le ragazze scendemmo giù e io, Dustin e i bambini tornammo a casa. Scarlett era addormentata e Dustin la portò in camera nostra dove c'era la culla. Io pensavo a Crick e Crock.-

Nora: Forza voi due scimmiette mettetevi il pigiamino. E’ ora di andare a letto!

-Colin da sopra il letto a castello rise.-

Colin: Ma non abbiamo sonno!
Christian: Si, è vero! Vogliamo saltare sui letti!
Nora: Se tu salti, sbatti la testa sul letto di tuo fratello! E se Colin salta e cade da lassù la finiamo all'ospedale

-Colin si affacciò dal suo letto mentre si metteva il pigiama.-

Colin: Sai cosa dovremmo avere a casa mamma?
Nora: Cosa?
Colin: Delle liane! Per andare da una stanza all'altra, come Mowgli
Christian: O Tarzan!
Colin: Giusto fratello, o Tarzan!

-Li guardai scuotendo la testa.-

Nora: Cosa vi ha comprato zia Haylie? Ancora quelle strisce frizzanti?
Christian: No, solo caramelle gommose!
Colin: Zitto Chris!
Christian: Ops!

-Mi diedi una manata in fronte quando Dustin entrò in cameretta.-

Dustin: Come mai c'è ancora tanto movimento in questa camera?
Nora: Indovina!
Dustin: Cioccolata?
Nora: Caramelle gommose!

-Anche Dustin sospirò. Lo zucchero rendeva i nostri figli iperattivi e metterli a letto non era tanto semplice.-

Dustin: Facciamo una cosa, adesso vi preparate per andare a letto, vi sdraiate e io finisco di leggervi il libro di Geremia Stil..
Colin: E' GERONIMO PAPA'! GERONIMO STILTON!! LO SBAGLI SEMPREEE
Dustin: Oh è vero! Beh almeno ricordo che è un topo!

-Tutti ridemmo e aprii l'armadio da dove presi una delle “mutandine” di Chris. Lui appena mi vide si alzò dal letto e mi bloccò.-

Christian: No mamma! Ti prego

-Guardai Dustin. Davvero non sapevo che fare. Dustin prese Christian in braccio.-

Dustin: Cosa vuoi fare allora tigre?
Christian: Mi accompagni a fare la pipì? In bagno?

-Io e Dustin ci guardammo e sorridemmo. Probabilmente anche Chris era pronto.-

Dustin: Andiamo! Come ci vuoi andare? Volando?
Christian: SIIIIIIIII

-Dustin rise lo prese in alto e uscirono dalla cameretta mentre io chiudevo l'armadio. Mi voltai verso Colin che aveva già il pigiama e mi mandò un bacio con la mano. Mi avvicinai e lo accarezzai.-

Colin: Mamma può venire anche Spoki ad ascoltare papà? Lo ospito nel mio letto
Nora: Spoki sta già dormendo tesoro

-Comprare questo criceto era servito a fargli dimenticare i pesci. Ma avevamo peggiorato la situazione perché si portava in giro il criceto per tutta la casa. Ormai tra Colin e Spoki era amore.-

Colin: Uffa! Mamma domani c'è la festa di Matt. Ci saranno un sacco di femmine
Nora: Certo, è giusto invitare tutta la classe
Colin: Rovineranno la festa perché sono insopportabili!
Nora: Ma non è vero! Sarà divertente

-Lo vidi sgranare gli occhi e lentamente annuire.-

Colin: Oh si, sarà divertente farle spaventare!! Grazie mamma per avermi dato l'idea!
Nora: Cole non volevo dire quell..

-Mi arresi scuotendo la testa. Ormai il macello lo avevo combinato. In quel momento vedemmo Dustin e Christian tornare.-

Christian: FATTOOO!

-Si infilò a letto e mentre gli rimboccavo le coperte..-

Nora: Dormi tranquillo topolino. Andrà tutto bene
Christian: E se mi scappa l'incidente mamma?
Nora: Non succede niente tesoro. Non crolla il mondo ok? Tu non pensarci. Pensa solo a fare tanti sogni belli

-Lo baciai e lui sorrise. Dustin dopo aver rimboccato le coperte a Colin si sedette e iniziò a leggere. Dopo dieci minuti li vedemmo completamente crollati. Colin a pancia in giù con le braccia sotto il cuscino, Christian a pancia in su con la bocca aperta. Demmo un bacio ad entrambi e anche io e Dustin andammo a letto. La mattina seguente fummo svegliati da un forte rumore. Qualcosa era caduto. Guardai la sveglia, erano le 6:00. Subito ci alzammo e andammo in bagno da dove proveniva il rumore. Sentimmo le voci delle pesti e ci affacciammo. A poco non scoppiammo a ridere. Colin cercava di tirare fuori Christian dal wc.-

Christian: Con papà non sono caduto Colee
Colin: Aspetta ti aiuto io! Non ti lascio dentro il water!

-Guardai Dustin ridere. Lui li avrebbe lasciati in quella situazione solo per farsi altre due risate. Lo spinsi sorridendo ed entrai in bagno.-

Nora: Ma cosa combinate voi due?
Christian: Mi scappava e Cole mi ha accompagnato
Colin: Si, ma è caduto dentro

-Lo tirai fuori dal water.-

Nora: Nemmeno ci arrivi Chris! Usa il vasino come sempre
Christian: Ma ieri con papà..
Dustin: Ma io ti tenevo tigre!
Colin: Perché ridi papà?!
Dustin: A me e alla mamma fate davvero ridere
Christian: Non mi è scappata avete visto?! Il metodo di zia Grace funziona
Dustin: Ma noi sapevamo che ci saresti riuscito Chris! Bravo

-Mi abbassai e baciai Christian.-

Nora: Sei stato davvero bravissimo tesoro. E anche tu stai diventando un ometto!
Dustin: Forza, chi ha fame?!
Colin: Ioooo!

-Sentimmo Scarlett piangere.-

Dustin: Anche qualcun'altra ha fame 

-Ridemmo, Dustin andò a prendere Scarlett e andammo tutti a fare colazione. Ci aspettava una lunga giornata.-



 

Haylie.




-Quella mattina mi alzai presto e andai a correre. Avevo la testa affollata di pensieri. Il cuore mi urlava il nome di William la mente quello di Ethan. Mentre cambiavo la canzone dall' iPod andai a sbattere contro qualcuno, indovinate chi?!-

William: Ehi!
Haylie: Ehi!

-Ci guardammo intensamente poi lui parlò.-

William: Posso offrirti un caffè?
Haylie: Con piacere. Dobbiamo parlare
William: Lo so, andiamo!

-Cosa gli avrei detto? Non lo sapevo nemmeno io. Mi ero cacciata in un'altra pessima situazione, e questo perché avevo seguito il mio cuore.-


 


Ciao bellezzeeee <3 <3
Lo so che volete uccidermi ma posso giustificarmiii
Io non riesco a mettere la parola fine a questa storia, davvero, non ci riesco! Mi perdonate?
Non voglio tagliare tante cose che sono nella mia mente per finire in due episodi. Così ho lasciato perdere. Ho finito la seconda parte e avrete la terza! Spero non vi dispiaccia. Quella dovrebbe essere veramente l'ultima e tratterà di Nate e Grace :) Volevo prenderli con calma loro!
Comunque che mi dite di questo episodio?
Il prossimo lo carico il 14 se ricevo tante belle recensioni :)
Grazie mille per le ultime, siete fantastiche e vi adoro!
Beh lascio a voi i commenti, baci Sum <3 <3 <3


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Capitolo 44
*** Tre anni dopo - Parte 3 ***


- Tre anni dopo-Parte 3 -


Haylie.




-Ci sedemmo al tavolino e ordinammo due caffè.-

William: Beh di cosa dobbiamo parlare?
Haylie: Ti ho sentito ieri sera, non stavo dormendo. O meglio non ancora

-Lui mi guardò morsicandosi il labbro superiore.-

William: Hai sentito eh? Sentito tutto?
Haylie: Tutto

-Il cameriere ci portò le nostre ordinazioni e William bevette un sorso di caffè. Dopo aver pagato.-

William: Senti Haylie io non voglio nascondere i miei sentimenti. Ti amo e non sono riuscito a farti uscire dalla mia mente in questi tre anni. Non mi pento però di averti lasciata. Non saresti andata al college che volevi, non avresti fatto altre esperienze e probabilmente ci saremo lasciati dopo qualche tempo. Entrambi siamo cresciuti, ma i sentimenti che provavo per te sono tornati dopo qualche tempo, ma ormai ti avevo già persa
Haylie: Hai ragione. Penso che questi anni ci abbiano fatto bene Will. Ieri sera abbiamo passato delle ore fantastiche e io sono rinata. Mi hai fatta sentire amata e protetta, ma questo non deve succedere più. Cioè ho tradito Ethan e mi sento uno schifo, ma dall'altra parte sono felice di essere stata con te. Will io... Non deve più succedere tra noi. Adesso sto con Ethan e ho già fatto troppi errori perché tu mi mandi in tilt la testa, perché tu mi sorprendi sempre..
William: Perché noi stiamo bene, siamo fatti per stare insieme! Ne abbiamo passate così tante..

-Lui mi prese la mano accarezzandomela mentre mi esaminava con il suo sguardo serio.-

Haylie: Io ti sarò infinitamente grata per ciò che hai fatto per me. Mi hai aiutata a credere in me stessa e mi hai resa socievole. Mi hai resa felice.. Ma non posso lasciare Ethan, io lo amo e non voglio buttare questi tre anni che abbiamo passato insime. Mi dispiace Will
William: E' stato bello riaverti mia per una serata
Haylie: Anche per me è stato bello però..
William: Non vuoi lasciare Ethan.. Ho capito, beh allora non mi resta che andare avanti con la mia vita
Haylie: Spero che tu possa trovare una ragazza che ti meriti e che ti ami

-Mi alzai, ormai avevamo chiarito tutto. Lui mi prese la mano bloccandomi.-

William: Perché? Tu non mi ami?!

-Lo guardai e mi avvicinai dandogli un bacio leggero sulle labbra.-

Haylie: Ciao William!

-Mi voltai e andai via. Avevamo entrambi bisogno di tempo.-



 

Grace.




-Quella mattina mi alzai verso le 11:00, adoravo le vacanze. Inoltre da quando anche Haylie aveva iniziato il college mamma e papà mi trattavano molto meglio, forse perchè ero l'ultima a frequentare il liceo. Ecco spiegato il motivo per il quale mi potevo alzare alle 11:00 in un giorno di vacanza con mamma in giro per casa. Scesi in cucina.-

Grace: Buongiorno!
Molly: Buongiorno tesoro
Haylie: Buongiorno dormigliona

-Presi dalla credenza i cereali, li misi nella tazza e sopra, dopo aver messo lo zucchero, misi qualche goccia di latte. Non mi era mai piaciuto mangiarli completamente inzuppati. Haylie alzò lo sguardo per guardarmi mentre mi sedevo sul bancone a mangiare.-

Haylie: Scommetto che fra due ore avrai anche il coraggio di pranzare!
Grace: Esattamente!

-Ridemmo e la mamma ci guardò.-

Molly: Ragazze vado a pagare delle bollette poi probabilmente vado un po' a casa di Nora
Grace: Perfetto! Buone commissioni
Haylie: A dopo!

-La vedemmo uscire e poi guardai Haylie.-

Grace: Beh, cosa dirai a Will?
Haylie: Ci ho parlato stamattina. Sono andata a correre e l'ho incontrato. Abbiamo preso un caffè insieme..
Grace: E??
Haylie: E.. Mi sento un verme per aver tradito Ethan! Però posso stare tranquilla, so che Will non dirà nulla
Grace: Cioè non tornate insieme?
Haylie: No Grace, non farò ciò che tutti in questa casa vi aspettate
Grace: Ma lui ha detto che ti amaaa
Haylie: Lo so. Ma devo concentrarmi sulla vita reale non sui sogni. William mi fa smettere di ragionare e non posso permetterlo. E' stato uno sbaglio. E' Ethan la mia vita adesso. Sarebbe ingiusto lasciarlo dopo tre anni
Grace: Io non lo vedrei così ingiusto. Almeno a Will non gli fa schifo toccarmi!
Haylie: A Ethan non fai schifo!
Grace: Ah no? Perchè evita sempre di sedersi a fianco a me?
Haylie: Ha solo paura che tu gli faccia cadere addosso qualcosa
Grace: Oh povero principino! Dai non ci sta a fare niente nella nostra famiglia
Haylie: Il fatto che io lo ami non conta?
Grace: Se tu lo amassi veramente non saresti andata a letto con Will!
Haylie: Ok, ok è stato un errore! Ma tu non puoi capire!
Grace: Cosa c'è da capire?
Haylie: Rivedere William mi ha resa cieca e poi... Il sesso! Vedi tu non puoi capire Grace, non l'hai nemmeno fatto!

-In quel momento la guardai ributtando il cucchiaio sulla tazza, lei subito si tappò la bocca per poi abbracciarmi e sussurrare mentre una lacrima mi scendeva dritta sul viso.-

Haylie: Scusa tesoro! Scusami davvero. I-io mi sono sentita in trappola e ho risposto così. Mi dispiace. Ti voglio bene e non ti ferirei mai con una cosa del genere
Grace: Hai ragione Ylie. Io non so niente, niente di niente. Io non merito Nate!
Haylie: Certo che te lo meriti! Solo tu puoi meritarlo
Grace: Non ce la faccio più. Ogni volta dopo i preliminari finisce tutto e lui mi guarda con quello sguardo triste e non appagato
Haylie: Te lo ha detto lui?
Grace: No, certo che no! Ma io so ciò che sente
Haylie: Dovresti parlare con lui invece di tirare a indovinare l'umore di Nate mentre fate i preliminari!
Grace: Uff!

-Mi asciugai gli occhi e Haylie mi guardò sorridendo.-

Haylie: Li avete fatti tutti?
Grace: Cosa??? 

-Sorrisi notando il suo sguardo malizioso.-

Haylie: Hai capito bene

-Sorrisi imbarazzata.-

Grace: Si, beh, tutti!
Haylie: Wooh lo sapevo!
Grace: Dato che riesco a fare solo quelli..
Haylie: Vi scatenate alle grande!

-Scoppiammo a ridere e la spinsi.-

Grace: E finiscila! Abbiamo iniziato piano piano, poi, per non annoiarci facendo sempre le stesse cose...

-La vidi ridere.-

Haylie: Anche io e Will abbiamo iniziato piano. Cioè, insomma.. Lui a tre mesi avrebbe direttamente scopato con me. Ma io ero poco esperta in tutto e ne avevamo parlato. Sai lui c'era rimasto così male perchè mi ero tenuta tutte le mie paure dentro. Comunque poi iniziammo con calma fino a quando mi sono sentita pronta! E lui era stato bravissimo

-La guardai.-

Grace: Perchè mi stai riparlando di William?
Haylie: Oh merdaaa! 

-Si diede una manata sulla fronte mentre io ridevo.-

Haylie: Devo togliermelo dalla testa. Stasera esco con Ethan!
Grace: Buona scopata allora!
Haylie: Ah ah! Divertente!
Grace: Tanto lo farete!
Haylie: Probabile. Tu che programmi hai stasera?
Grace: Vado a casa di Nate e poi dovremmo uscire con Connie!
Haylie: Tu e Nate dateci dentro allora. No, ma a parte gli scherzi.. Davvero, parlaci. Tutto sarà più semplice!
Grace: Ok! Sicuramente parleremo!

-Sorridemmo e mentre io andavo in doccia lei andava in camera.-



 

Nora.




-Quel pomeriggio andammo tutti a casa di Annabelle e vedemmo tutti gli invitati arrivare dato che Colin voleva essere il primo ad arrivare. Annabelle teneva Scarlett in braccio mentre seduta su di me c'era la piccola Emma, dai capelli castani e dagli occhioni celesti stupendi. Io le piacevo davvero tanto poi ormai le nostre famiglie avevano stretto una grande amicizia.-

Emma: Nora posso prestare i miei giocattoli a Scarlett lo sai?

-Le accarezzai quel caschetto castano sorridendo.-

Nora: Oh grazie tesoro. Ma Scarlett è ancora piccola per giocare con i tuoi giocattoli
Emma: Posso essere la sua sorella maggiore?

-Io e Annabelle ridemmo quando vedemmo Christian vicino a noi. Lui ed Emma avevano la stessa età, solo che Emma aveva qualche mese in più.-

Christian: No, non puoi! E' MIA sorella
Emma: Può essere anche la mia!
Christian: NO! E' la sorellina mia e di Colin! Non tua, tu hai un fratello
Emma: E sai che fortuna!! Scarlett può essere anche mia sorella
Christian: NOO! Mamma diglielo tu!
Nora: Ok finitela qui voi due!

-Mi alzai mettendo Emma a terra che subito andò dalla madre per accarezzare Scarlett e Christian non ci vide più dalla rabbia. Dio quanto era geloso, a tratti mi ricordava Grace. Comunque anche lui si avvicinò ad Annabelle, prese Emma per il braccio e l'allontanò con una spinta. Emma tornò da lui spingendolo e lui le diede una manata. Subito li separai.-

Nora: Chris! Smettila, ma si danno le botte?
Christian: Lei mi ha spinto!
Emma: Non è vero!
Nora: Ti ho visto! Hai iniziato prima tu e i colpi non si danno. Forza nell'angolino
Christian: Ma non è giusto!

-Gli indicai l'angolo del garage.-

Nora: Vai subito!

-Lui si voltò rassegnato e borbottando parole incomprensibili quando Dustin ci raggiunse prendendo dalle braccia di Annabelle Scarlett.-

Dustin: Ho visto Chris borbottare.. Punito?
Nora: Si, non sa tenere le mani a posto!

-Dustin scosse la testa mentre Emma si avvicinava a Christian che era faccia al muro. Annabelle urlò.-

Annabelle: EMMA TORNA IMMEDIATAMENTE QUA E LASCIA IN PACE CHRISTIAN O ANCHE TU AVRAI UNA BELLA PUNIZIONE

-Sentendo le urla della madre subito si allontanò da Christian andando a cercare altre bambine. Annabelle ci guardò.-

Annabelle: E' vero che Chris non si trattiene ma anche per sopportare Emma ce ne vuole. Christian si comporta anche bene con lei che ne approffitta. Con Matthias mica lo fa!
Dustin: Credo che Matthias non abbia tutta la pazienza di Christian
Annabelle: No, appunto. La prende e l'attacca al muro senza grosse difficoltà ed ecco spiegato il motivo del perchè anche lui è sempre in punizione
Nora: E' inutile però, noi ragazze siamo più furbe fin da piccole. Guarda Emma, riesce a far punire gli altri
Annabelle: Puniamo anche lei, perchè comunque è bella e capricciosa, ma molto meno rispetto a Matthias. Con lui è una battaglia continua
Dustin: Se vuoi ti lasciamo anche Colin. Neanche immagini il macello che ha combinato ieri dai nonni. Tutto perché era di malumore
Annabelle: Per la partita? Anche con Matthias non si poteva parlare. Non so come abbia fatto Rupert a trattenersi. Forse un miracolo divino perché c'erano tutte le condizioni per uno schiaffo
Dustin: Se non si placca la loro arroganza così...
Nora: Credo che qualche sculaccione faccia bene a volte
Annabelle: Già

-Guardai Christian ancora nell’angolino che si girava i pollici. Anche Annabelle lo guardò.-

Annabelle: Dai Nora, lascialo andare poverino

-Sorrisi. Dieci minuti erano passati.-

Nora: Chris puoi tornare a giocare!
Christian: Davvero?!

-Annuii e lui subito sorrise.-

Christian: Finalmenteee! Vado a chiedere scusa ad Emma ok?
Nora: Bravo!

-Subito corse in cortile e intanto vedemmo una bambina dalle trecce bionde venire verso di noi. Si chiamava Claire.-

Claire: Signora Hall, signora Hall
Annabelle: Dimmi Claire!
Claire: Colin e Matthias non ci lasciano in pace! Ci scoppiano i palloncini vicino e a noi fa paura

-Sospirammo. Quei due insieme erano dei veri rompiscatole. Io e Annabelle ci alzammo scuotendo la testa e andammo verso di loro. Vidi quella scena e fermai anche Annabelle. Sorrisi sentendoli.-

Jade: Per favore Cole non scoppiarne più

-Vedemmo la bambina asciugarsi gli occhi e Colin la guardò per poi stringerla in un abbraccio.-

Colin: Scusami, non volevo far piangere anche te
Jade: Non farlo più. Ho paura
Colin: Non lo faccio più, promesso. Però tu vuoi essere la mia fidanzata? Tu sei bella, io sono bello, tu sei simpatica e io sono simpatico. Possiamo stare insieme!
Jade: Giocherai con me a fare la mamma e il papà?

-Colin la guardò un momento. Lui detestava quei giochi. A lui piaceva correre, usare le macchinine, i soldatini, saltare.. Tutto tranne che fare quel genere di giochi. Le avrebbe detto no.-

Colin: Tu sarai la mia fidanzata?
Jade: Si
Colin: Allora giocherò a quel gioco!

-Io e Annabelle rimanemmo letteralmente a bocca aperta mentre quella bambina abbracciava ridendo Colin che ci aveva sorprese. Doveva tenere parecchio a quella bambina se si "abbassava" a giocare a quei giochi da "FEMMINUCCIA" come diceva lui.-

Jade: Grazie, grazie Cole
Colin: Lo faccio solo perché ti amo!
Jade: Anche io!

-Colin sorrise e le diede un bacio sulla guancia. Quanto erano carini. Annabelle rise.-

Annabelle: Credo sia il momento che prepariate le nozze!
Nora: Manca solo questo alla nostra pazza e bizzarra famiglia

-Scoppiammo a ridere e poi subito Annabelle andò a prendere la torta. Era il momento delle candeline.-



 

Grace.




-Quel pomeriggio andai da Nate. Facemmo qualche giochetto e appena fummo stanchi uscimmo da sotto le coperte, poggiando poi la testa sui cuscini. Nate mi guardò accarezzandomi il volto.-

Nate: Non riesco a smettere di accarezzarti e di toccarti. Ti amo da morire Lol

-Mi strinsi a lui sapendo che quella sarebbe stata l'ultima volta che lo sentivo così vicino. Lui mi baciò e vide il mio volto preoccupato.-

Nate: C'è qualcosa che non va? Sei silenziosa questo pomeriggio. Problemi con Heather?
Grace: No Nate, devo solo prendere coraggio per parlarti di una cosa

-Lui aggrottò la fronte e si sedette a letto.-

Nate: Mi devo preoccupare?

-Mi sedetti anche io.-

Grace: Ne possiamo parlare dopo? Vorrei farmi una doccia
Nate: Fai pure, io la faccio dopo di te e poi parliamo ok?

-Annuii, presi la maglietta di Nate da terra e la indossai. Mi alzai e andai in bagno. Lo sentii dire..-

Nate: Amo il tuo modo di essere così sexy e provocante!

-Risi e entrai in doccia. Dopo esserci preparati per uscire mi prese il braccio accarezzandomelo.-

Nate: Beh, di cosa mi volevi parlare?

-Sospirai e lo guardai.-

Grace: Sai, sono giorni che ci penso.. Non mi sembra la cosa giusta stare insieme!

-Lui sgranò gli occhi.-

Nate: Scusa?! No, non credo di aver capito bene
Grace: Non possiamo più stare insieme Nate
Nate: Ma perchè?! Cosa ti salta in mente?
Grace: Non stiamo più bene!
Nate: Ma se nessuno sta meglio di noi tesoro! Io sto da Dio
Grace: No, non è vero!
Nate: Mi dai una spiegazione logica a tutto questo? Perché mi sembra che tu non stia ragionando
Grace: Ragiono benissimo
Nate: Smettila di trattarmi come un deficiente! E' per qualcosa che ho fatto? Che ho detto? Perché possiamo chiarire, io non volevo off..
Grace: Non sei tu ok? Sono io! Lasciami in pace ora, devo vedere Connie
Nate: NO! Io voglio una spiegazione esaustiva, ok?

-Vedevo i suoi occhi speranzosi cercare di leggere i miei pensieri. Io lo vedevo così preoccupato. Lui non aveva fatto niente di male, era perfetto. Ero io il problema. Mi teneva ancora il braccio senza lasciarmi andare e mi sentivo in trappola. Così urlai disperata dicendogli una cavolata.-

Grace: MI VUOI LASCIARE? MI STAI FACENDO MALE NATE!

-Lui subito spaventato mollò la sua presa leggera che mi faceva tutt'altro che male.-

Nate: S-scusami! Non volevo farti male
Grace: Ora lasciami andare via ok? Sai che c'è? Lasciami perdere! Ora sei libero e puoi fare quello che vuoi. Vai pure con altre ragazze. Io ora devo andare!

-Lui rimase lì scioccato senza dire una parola. Probabilmente c'era cascato mentre io non mi ero ancora resa conto di ciò che avevo fatto. Mi ero distrutta la vita ma in quel momento non ci badavo perchè non avevo riflettuto bene. Presi la borsa con la mia roba e uscii da quella casa mentre la madre di Nate tornava e mi salutò. Ricambiai con un cenno e salii in macchina pronta a tornare a casa. Il mio cellulare squillò. Al semaforo rosso, mentre ero ferma, lessi il messaggio di Heather "Grace ho davvero bisogno del tuo aiuto. Puoi passare a casa mia?" Subito risposi "Arrivo". Per fortuna Heather mi faceva pensare ad altro. Tolsi la freccia e andai avanti, dritta per casa di Heather.-




 

Hei bellezzeee scusate il capitolo corto di oggii :(
Non ho avuto tempo e sto per partire. Tra due ore, perciò scusatemi se è venuto male :\ 
Quando tornerò, la settimana prossima ne avrete uno migliore! Ve lo prometto! Durante il viaggio risponderò alle vostre vecchie e (spero) nuove recensioni! Scusate ma per le vecchie non ho avuto tempo. Potete perdonarmi anche gli errori grammaticali? Appena tornerò correggerò.
Ho postato per miracolo, l'ho fatto pensando a voi perché so che ci tenete. Altrimenti avrei aspettato
Beh, come vedete la fine non arriva e mi arrendo! Non so più quando arriverà :(
Lascio a voi i commenti per questo episodio
Buon ferragosto a tutti
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 45
*** Piani futuri ***


- Piani futuri -



Grace.




-Arrivai a casa di Heather, suonai il campanello e lei mi aprì in mutandine e reggiseno, se così si poteva chiamare dato che la sua taglia era ancora una retromarcia. Subito la spinsi dentro chiudendo la porta dietro di me.-

Heather: EEEEHHHIII!
Grace: Ma sei impazzita? Perché apri la porta mezzo nuda?! Sai quanta gente può vederti?
Heather: Sai che me ne importa! Non ho niente da mettermi! Uff

-La seguii fino alla sua camera e la vidi buttarsi su quel pidocchioso materasso.-

Grace: Non sai cosa metterti per andare dove? E poi in cosa consisteva il tuo URGENTE S.O.S?
Heather: Perché? Ti ho disturbata per caso? Eri con Nate?
Grace: Beh.. Diciamo..
Heather: Oddio! Scusami scusami scusami Grace! Mi dispiace aver interrotto la vostra scopata! Non odiatemi vi pregoo

-Si buttò per terra in ginocchio chiedendomi perdono. Scossi la testa sbuffando e la tirai su.-

Grace: Piantala!
Heather: Puoi anche dirmi quando sei "da Nate" così evito di chiamarti e di interrompervi!
Grace: Stavo andando via, dovevo incontrarmi con Connie
Heather: Oh per fortuna! Mi sento meno in colpa. Credi che Nate sia ancora eccitato? E tu lo sei ancora?
Grace: HEATH!!

-La spinsi facendola cadere sul letto. Lei si rialzò sedendosi a gambe incrociate.-

Heather: Che c'è?

-Mi sedetti a fianco a lei.-

Grace: Mi spieghi perché sei così fissata col sesso?
Heather: Non sono fissata!

-Alzai il sopracciglio destro.-

Grace: Ah no?!
Heather: No, o almeno non credo!
Grace: Credi male!

-Si alzò e indossò una vecchia maglietta da basket, poi si sdraiò a letto incrociando le braccia sotto la testa.-

Heather: Beh è che tutti ne parlano a scuola e.. E io non so un bel niente!

-La sentii sospirare e mi sdraiai su un fianco vicino a lei.-

Grace: E' così importante per te sapere già?

-Fece spallucce.-

Heather: Non so!
Grace: Non ti perdi niente Heath. Sei ancora troppo piccola, non puoi capire certe cose

-Sospirai accarezzandole il viso.-

Heather: Me lo ripeti sempre
Grace: Perché è così. Ora, perché mi hai chiamata?
Heather: Come ci si veste per andare ad una festa?!

-Corrugai la fronte.-

Grace: Quale festa?
Heather: Il falò sulla spiaggia! Lo fanno per festeggiare l'inizio delle vacanze
Grace: Oh, quella festa!
Heather: Già!
Grace: Non voglio che tu ci vada..

-Subito si alzò mettendosi seduta sul letto.-

Heather: Cosa? Perché?

-Mi sedetti anche io.-

Grace: Ho un brutto presentimento su quella festa Heath
Heather: Ma Gracee, tu e Nate mi avete portato a un sacco di feste e ci siamo sempre divertiti da matti. So come ci si comporta
Grace: Si, ma sapevamo chi le organizzava e ti tenevamo anche sotto controllo! Non mi piace che tu vada ad una festa organizzata dai più imbecilli della scuola
Heather: Per una volta che vengo invitata.. Sono la più emarginata della scuola
Grace: Non fare la melodrammatica adesso. Non sei emarginata!
Heather: Non posso non andare!
Grace: Perché ci tieni tanto ad andare ad una festa sicuramente organizzata da Elisabeth e dai suoi amici idioti?!
Heather: Perché mi ha invitato Alec Wood
Grace: Aspetta.. Quel Alec Wood?

-Subito sorrise annuendo e diventando rossa.-

Heather: Si! Non mi aveva mai rivolto la parola prima e io lo ammiravo da lontano. Adesso che mi ha invitata non posso perdermi questa occasione..

-Cercando di intenerirmi fece la sua faccia da cucciolo bastonato. Diavolo, riusciva sempre a impietosirmi.-

Grace: D'accordo, verrò anche io!
Heather: Cosa?
Grace: Non ti lascerò andare da sola a quella festa. L'invito è aperto a tutti e ci andremo anche noi
Heather: Noi? Noi chi?
Grace: Io, te e Connie!
Heather: Non mi farete da babysitter ok?
Grace: Non è nostra intenzione!
Heather: Potrò finalmente dare il mio primo bacio oggi!
Grace: Non immaginartelo troppo Heath..
Heather: Perché?
Grace: Perché non sarà mai come te lo aspetti! Non voglio che tu rimanga delusa
Heather: Se lo darò ad Alec Wood non rimarrò delusa! Dicono che baci a meraviglia!

-La vidi sgranare gli occhi alzandosi sopra il letto.-

Heather: Ma io non so baciare! Non ho mai baciato nessuno!

-Si rifece cadere a letto sconsolata facendomi saltare.-

Grace: Come no? Ti baci in continuazione il poster di quel Louis dei One Direction!
Heather: Ehi! Louis sta segretamente con Harry! A me piace Zayn!!
Grace: Che differenza c'è? Sono tutti uguali!
Heather: Non è vero che sono tutti uguali. Sono uno più bello dell'altro! E comunque io non me li bacio!

-La vidi fare il muso e scoppiai a ridere.-

Grace: Se stasera Alec Wood ti bacerà ti verrà tutto naturale Heath! Non preoccuparti

-Le accarezzai i capelli.-

Heather: Certo, per te è facile parlare!

-In quel momento sentimmo la porta sbattere e ci affacciammo in cucina. La madre di Heather era tornata. Heather mi spinse verso sua madre, dopo l'avrei uccisa.-

Grace: Signora Dixon?
Signora Dixon: Si? E tu chi se.. Oh Grace! Cosa ci fai qui? Heather ti sta facendo perdere tempo?
Grace: Oh no signora. Volevo solo chiederle se posso portare Heather con me ad una festa, poi viene a dormire a casa mia e la riporto qui domani sera..
Signora Dixon: Puoi riportarla quando vuoi, basta che me la levi di torno!
Grace: Grazie!
Signora Dixon: Grazie a te!

-Tornammo in camera, Heather si vestì e prima di uscire sua madre la bloccò stringendole il braccio.-

Signora Dixon: Stammi bene a sentire.. Causa anche il più piccolo dei problemi a Grace o alla sua famiglia e giuro che le prendi di santa ragione!

-Heather la guardò e annuì ma la madre non la lasciava.-

Signora Dixon: Ah, un'altra cosa.. Se devi fare sesso usa il preservativo se no farai la mia stessa fine!

-Lasciò Heather e io l'abbracciai uscendo da quella casa. Entrammo in macchina.-

Grace: Ma ti picchia?
Heather: No, non ha mai alzato un dito. Lo dice solo per spaventare gli altri, in questo caso tu! Vuole solo far vedere che con me è severa, a lei non interessa come mi comporto
Grace: Ho notato!

-Accesi la macchina e partii. Heather alzò il volume della radio.-

Heather: E' fichissimo stare in macchina con te!
Grace: Renditi utile, manda un messaggio dal mio cellulare a Connie e dille di venire subito a casa mia, dobbiamo prepararci per una festa
Heather: Ook

-Prese il cellulare e poi mi guardò.-

Heather: Hai dei problemi con Nate?
Grace: Perché me lo chiedi?
Heather: Ti ha lasciato ventidue chiamate e quattordici messaggi, più nove messaggi su Talking!

-Sbuffai.-

Heather: Gli rispondo?
Grace: No, lascia perdere! Tu manda il messaggio a Connie, a Nate lo chiamo io più tardi
Heather: Ma va tutto bene tra voi due? Mi devo preoccupare?
Grace: No, certo che no, va tutto a gonfie vele!

-Finsi un sorriso e lei mi guardò studiandomi.-

Heather: Ook! A Connie glielo mando su Talking! E' davvero un applicazione geniale, non trovi? Prima come facevate?
Grace: Prima usavamo tutti Whatsapp, poi è passato di moda e nessuno lo usava più. Tutti si sono fissati con Talking che alla fine non ha niente in più di Whatsapp

-La riguardai mentre continuavo a guidare.-

Grace: Heath!
Heather: Si?
Grace: La cintura!

-Lei sbuffò agganciandosi la cintura.-

Heather: Così va bene mamma?!

-Sorrisi e andammo a casa.-



 

Haylie.




Kiki: COSAA? IO NON POSSO CREDERCI MANSON!
Haylie: Smettila di urlare, fai sembrare la cosa reale!
Beverly: E' reale tesoro. Hai fatto una grande cazzata!
Haylie: Dio santissimo!

-Finalmente dopo mesi rividi anche le mie due migliori amiche. Eravamo a casa di Kimberly per una bella riunione. Avevo appena raccontato di me e Will.-

Kiki: Voi due siete fatti per scopare insieme!
Haylie: Wooh che romanticismo Kiki! Io ora se non vi dispiace devo andare
Beverly: Da Ethan?
Haylie: Già! I suoi genitori ci vogliono tutti e due presenti. Ci vediamo domani?
Kiki: Ti incoroneranno regina del tè inglese sicuramente

-Io e Beverly scoppiammo a ridere. Diciamo che Ethan a Kiki non stava poi così simpatico. Beverly mi accarezzò il braccio.-

Beverly: Vai pure, ci vediamo domani sera
Haylie: Perfetto! Ciao amori miei!

-Diedi un bacio sia a Beverly che a Kimberly che cercò di scansarsi ma non ci riuscì scuotendo dopo la testa.-

Beverly e Kiki: Ciao!

-Uscii di casa e mi affrettai ad entrare in macchina dato che ero in ritardo per quel pomeriggio a casa dei genitori di Ethan. Dio, erano così formali, erano così.. INGLESI! Troppo, troppo perfetti. Non mi sentivo mai a mio agio. Alle cinque, come loro tradizione, eravamo riuniti in salotto a bere il tè che a me a dire la verità non era mai piaciuto.-

Signora Jefferson: Allora, che programmi avete per questi ultimi mesi?
Ethan: Io credo mi iscriverò al corso di Arabo, giusto per tenermi impegnato
Haylie: Come se non studiassimo già abbastanza all'università
Signora Jefferson: Dovresti rilassarti Haylie. Ti vedo un po' stressata cara. Bevi un'altra tazza di tè
Haylie: No grazie, sto bene così
Signora Jefferson: Io e mio marito dovevamo dirvi una cosa, ma sta tardando!
Ethan: Dilla tu mamma
Signora Jefferson: D'accordo! Noi abbiamo pensato… Dato che l'anno prossimo vi laureerete a pieni voti e che ormai starete già quattro anni insieme.. Beh io e mio marito abbiamo pensato di farvi un regalo. Vedete non ci va che voi vi stressiate a cercare una grande casa là..

-Guardai Ethan poi ripresi a guardare sua madre.-

Signora Jefferson: Beh, vi abbiamo comprato noi una casa!
Ethan: Non posso crederci! Grazie mamma!

-Subito lui si alzò ad abbracciarla mentre io lì scoppiai.-

Haylie: COSA?!
Signora Jefferson: Subito dopo la laurea dovrete sposarvi! Vogliamo che i nostri nipotini Jonathan, Millicent, Rufus e Tina crescano in una bella casa confortevole in una bella città come San Francisco. La nostra famiglia abita lì da generazioni ormai. Noi purtroppo siamo dovuti venire in questo sobborgo per problemi di lavoro. Ma voi potete iniziare una bella vita agiata lì

-Più parole uscivano dalla sua bocca e più rimanevo allibita. Vedere Ethan acconsentire alle idiozie che diceva la madre mi faceva arrabbiare ancora di più. La mia vita non verrà gestita da queste persone. Subito mi alzai.-

Haylie: Scusate ho delle cose da sbrigare!

-Presi la borsa e il giubbotto e uscii di casa senza nemmeno salutare. Ero troppo sconvolta. Andai verso la macchina quando Ethan mi prese il braccio fermandomi.-

Ethan: Che ti succede? Non sei stata per niente cortese con mia madre!
Haylie: Sai quanto me ne importa? Lei è stata molto cortese invece a pianificare tutta la nostra vita!
Ethan: I miei vogliono solo aiutarci Haylie! Non dovremmo preoccuparci di nulla
Haylie: Io le cose me le voglio guadagnare! Non voglio che mi vengano regalate, non voglio vivere a San Francisco, non voglio sposarti appena finiamo l'università E MAI DARO' AI MIEI FIGLI NOMI COSI' INDECENTI! NON CHIAMERO' MAI MIO FIGLIO RUFUS, COSA DIAVOLO E'? LA TALPA DI KIM POSSIBLE?!
Ethan: QUELLI SONO I NOMI DEI MIEI NONNI!
Haylie: E CHI SE NE FREGA!
Ethan: SEI UN'INGRATA HAYLIE! I MIEI CI STANNO DANDO TUTTO
Haylie: NON VOGLIO CHE I TUOI S'INTROMMETTANO NELLA NOSTRA VITA ETH. IO VOGLIO DECIDERE PER ME
Ethan: MA LORO NON CI STANNO CONTROLLANDO, CI STANNO AIUTANDO!
Haylie: HANNO GIA' DECISO QUANTI FIGLI DOBBIAMO AVERE E COME DOBBIAMO CHIAMARLI! COSA VUOL DIRE?
Ethan: A LORO FAREBBE SOLO PIACERE CHE AVESSIMO UNA FAMIGLIA NUMEROSA E CHE CI SPOSASSIMO AL PIU' PRESTO
Haylie: MA IO NON VOGLIO SPOSARTI!

-In quel momento cadde il silenzio e Ethan smise di urlare.-

Ethan: Ah si? Buono a sapersi!

-Si voltò per tornare dentro.-

Haylie: Lo sai che non intendevo ciò che hai pensato
Ethan: Senti Haylie, lascia perdere. Entrambi abbiamo bisogno di riflettere. Ti chiamo domani ok?
Haylie: Va bene Eth

-Salii in macchina e tornai a casa totalmente incazzata.-



 

Nora.




-Durante la festa, mentre tutti ci ingozzavamo di dolce, tenevo Scarlett in braccio e le feci assaggiare un po' di panna. Subito fece una piccola smorfia e tutti scoppiammo a ridere.-

Nora: Ma sei la dolcezza!

-La baciai tirandola su. Lei mi guardò e rise. Annabelle, appena la feci risedere sulle mie gambe, le fece il solletico.-

Annabelle: Ma hai proprio la risata bellissima della tua mamma
Nora: Almeno quello! Per il resto è Dustin
Annabelle: Scommetto che crescendo cambierà

-Accarezzammo la bambina e dopo qualche secondo scoppiò in un pianto interminabile. Addirittura iniziò a strillare. Subito mi alzai in piedi e la cullai.-

Annabelle: Ma cosa è successo?
Nora: Non lo so! Ha appena mangiato e l'ho cambiata dieci minuti fa.. A volte le prende un pianto improvviso e si calma solo se viene cullata!

-La strinsi a me.-

Nora: Schh Scar.. La mamma è qui schhh!
Annabelle: Mi sembra di non averla mai sentita strillare così tanto
Nora: Figurati l'infarto che ci fa prendere in piena notte

-In quel momento Rupert e Dustin vennero da noi con Christian ed Emma a cavalluccio. Dustin mi guardò mentre piano piano il pianto di Scarlett diminuiva grazie al mio ondeggiare. Mi soffermai a guardare l'espressione di Dustin.-

Nora: Che problema abbiamo?

-Lui sospirò mentre teneva ancora Christian per le manine.-

Dustin: Mi ha chiamato Joseph

-Aggrottai la fronte. Cosa voleva il suo capo?-

Nora: E?
Dustin: E domani gli servo a lavoro!

-Alzai gli occhi al cielo e sbuffai rimettendo Scarlett nel passeggino.-

Nora: Adesso come facciamo? Non può avvisarti così il giorno prima!!
Dustin: In effetti può
Nora: Che seccatura!
Rupert: Ci sono problemi?
Nora: Io domani lavoro, la nostra scuola chiude dopodomani e pensavo di poter lasciare i bambini con Dustin che fino a due minuti fa era libero! Ora non sappiamo come fare. Scarlett la lascio al nido e forse se siamo fortunati riesco a lasciare anche Christian che comunque ha iniziato la materna solo a settembre. Per un giorno possono anche prenderlo. Il problema è..
Dustin: Colin! Non posso portarlo con me. L'ultima volta mi ha distrutto l'ufficio e se ne andava in giro a fare domande su domande ai miei colleghi
Annabelle: Ve lo avremmo preso noi però domani mattina presto partiamo per andare dai genitori di Rupert per queste vacanze
Rupert: Saremmo dovuti partire oggi ma volevamo che Matthias avesse la sua festa. Non potete lasciarlo dai vostri genitori?
Dustin: Con i miei genitori si annoia e combinerebbe un guaio dietro l'altro..

-Dustin mi guardò.-

Dustin: ..Ma con i tuoi magari..
Nora: Papà questa settimana ha il pienone dato che hanno deciso di fare degli sconti. Passerà molto tempo in studio e mamma lo aiuterà. Non mi va di chiedergli questo favore

-Sospirai.-

Nora: Vorrà dire che lo porterò a lavoro con me
Dustin: Buona fortuna!

-Ridendo mi diede un bacio e poi mise a terra Christian, cosa che fece anche Rupert con Emma. La nostra attenzione fu catturata da Colin che arrivò e si lasciò cadere sulla sedia sbuffando.-

Dustin: Campione che ti succede?
Colin: Io non ne posso più. Non voglio più essere il fidanzato di Jade
Nora: E perché?
Colin: Odio quei giochi da femminucce! Lei è bella ma io voglio essere libero. Non potevo nemmeno rincorrere Matthias e lui continuava a ridere. Annabelle lui rideva mentre io ero prigioniero

-Annabelle guardò seria Colin.-

Annabelle: Non preoccuparti Cole gli faremo un bel discorsetto
Colin: Grazie. Non mi fidanzerò mai più, ne ho abbastanza di femmine!

-Alzò la testa e sorrise, probabilmente aveva visto Matthias. Si alzò dalla sedia e corse verso il prato mentre noi scoppiavamo a ridere.-



 

Haylie.




-Tornai a casa e mentre scendevo dalla macchina vidi Connie arrivare. L'aspettai ed entrammo a casa insieme. Mi disse delle festa.-

Connie: Né io e né Grace sapevamo che saremmo andate, figurati!

-Risi e entrambe salutammo mamma.-

Molly: Connie corri pure in camera di Grace, le ragazze sono disopra!
Connie: Grazie signora Manson!

-Sorrise e corse per le scale. Io guardai mamma.-

Molly: Perché hai quella faccia? Come mai sei tornata così presto?
Haylie: Indovina!

-Prima che mamma rispondesse sentimmo il campanello suonare. Lei andò ad aprire mentre io presi una fragola e la mangiai. La sentii tornare in cucina.-

Molly: Vieni, non preoccuparti. Per noi è un piacere!

-Insieme a lei entrò William, lo guardai e sbuffai.-

Haylie: Perché continui a perseguitarmi?!
William: Ho solo riportato un piatto a tua madre! Pensavo che tu non ci fossi in casa..
Molly: Infatti non avrebbe dovuto esserci
Haylie: Tutto il mondo che complotta contro di me. Grazie Dio, sei davvero molto simpatico!
William: Ma cosa ti ha punto oggi?
Haylie: Se vuoi saperlo la tua presenza mi infastidisce parecchio
William: Ah si?
Haylie: Si!
William: Grazie signora Manson accetto l'invito a cena

-Mi diedi una manata in fronte sospirando mentre mamma abbracciò William al settimo cielo. Ma cos'aveva di tanto speciale? Sentii una vocina nella mia mente rispondere.. "TUTTO".-

Molly: Forza Haylie non sbuffare. Ho una cena da preparare e voi due mi aiuterete

-Vidi Will sorridere apertamente a mamma.-

William: Io ci sto, cosa dobbiamo fare?
Molly: Vi faccio la lista e andate a fare la spesa, ok?
Haylie: Penso di non avere molta scelta giusto?
Molly: Penso proprio di si cara!

-Mi accarezzò e andò a fare la lista. Dieci minuti dopo io e Will eravamo in macchina.-

William: Ti vedo un po' preoccupata. Che ti è successo?

-Lo guardai. Era inutile, mi conosceva troppo bene.-

Haylie: Non mi va di parlarne, con te soprattutto
William: Perché?
Haylie: Perché ti sentirai molto soddisfatto

-Lui cambiò direzione prendendo un'altra strada.-

William: So io dove parlerai

-Lo guardai e lo lasciai fare. Arrivammo al parco e dopo avermi comprato il mio gelato preferito alla pesca si sedette a fianco a me sul prato dandomi la coppetta.-

William: Scommetto che è ancora il tuo preferito!
Haylie: Hai vinto la scommessa

-Lui mi guardò.-

William: Non ti prenderò in giro, lo giuro
Haylie: Su?
William: Su Scooter
Haylie: Mmh.. Ok, d'accordo. I genitori di Ethan hanno già programmato tutta la nostra vita e ci hanno comprato una casa!
William: Una casa??!
Haylie: Conoscendoli più che una casa sarà un villa! A San Francisco
William: Non voglio crederci!
Haylie: E non è finita qui! Io e Ethan dovremmo sposarci l'anno prossimo, dopo la laurea e dobbiamo sfornare subito dei bambini. Vogliono quattro nipoti e uno di loro si dovrà chiamare RUFUS!

-Will non si trattenne più e scoppiò in una rumorosissima risata che piano piano stava contagiando anche a me.-

William: Rufus non era quell'esserino rosa di Kim Possible?
Haylie: Si, proprio quella talpa! Ma secondo te devo dare a mio figlio il nome di una talpa?!
William: E' ridicola tutta questa storia, davvero!
Haylie: La cosa che mi spaventa è che quei tre sono convinti che questa sia la cosa migliore. Comunque me ne sono andata all'istante, Ethan mi è corso dietro e abbiamo litigato e adesso eccomi qui incazzata nera. Io non voglio andare a vivere a San Francisco. Tra l'altro hanno fatto tutto senza dirmi niente, non sono un giocattolo. Anche io ho i miei desideri e desidero abitare qua

-Lui mi guardò sorpreso.-

Haylie: Perché mi guardi così?
William: Non pensavo volessi tornare qui
Haylie: Qui ho tutta la mia vita, la mia famiglia, i miei amici..
William: Me..

-Lo guardai.-

Haylie: Si, ho anche te in un certo senso. Ormai è impossibile liberarmi di te. Mi stai sempre intorno
William: Non ci posso fare niente se i tuoi genitori e le tue sorelle mi adorano

-Scossi la testa.-

Haylie: Si, certo!

-Guardai l'orario, mamma ci avrebbe uccisi.-
Haylie: Diavolo dobbiamo muoverci con la spesa!

-Subito ci alzammo in piedi e mentre correvamo in macchina cercammo di finirci i gelati. Non avevo risolto molto ma dopo quella chiacchierata con Will il mio cuore era molto più leggero. Lui mi stava vicino e mi faceva ridere era proprio ciò di cui avevo bisogno.-
 


 

Ehi meraviglie <3 <3 <3
Eccomi qui dopo mezzo mese. Arriva Settembre e torno anche io :)
Scusate ma sono stata in vacanza un po' di tempo e poi..
Sarò sincera con voi, non riuscivo nemmeno a finire questo episodio.
So che è estate anche per voi, ma cosa vi costa lasciare una recensioncina? :(
Diciamo che la mia voglia di scrivere gli episodi è pari all'entusiasmo che mi trasmettete
Quindi ho costantemente bisogno di voi.
Ringrazio infinitamente <3 <3 <3 <3 le persone che hanno recensito e con voi mi scuso il triplo!
Vi prego non picchiatemi :/
Comunque ecco il nuovo episodio, lascio a voi i commenti!
Se mi lasciate tante belle recensioni avrete il prossimo episodio questo fine settimana <3
Buon inizio Settembre a tutti, baci Sum <3 <3 <3
 

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Capitolo 46
*** Verità nascoste ***


-Verità nascoste-



Grace.

-Stavo facendo l'ultimo boccolo con la piastra a Heather mentre parlavo anche con Connie, quando sentimmo un rumore provenire dallo stomaco di Heather. La guardammo subito.-

Connie: Ma cos'era quello??
Grace: Cos'hai mangiato a pranzo oggi?
Heather: A casa c'erano solo noccioline! Muoio di fame
Grace: Corri giù ad ingozzarti! Chiedi a mamma di darti qualcosa
Heather: Ma i boccoli?
Grace: Te li ho finiti, guarda!

-Le passai lo specchio.-

Heather: Ma sono bellissimi
Grace: Tu sei bellissima!

-Le diedi un bacio abbracciandola poi lei si alzò e corse giù in cucina. Connie mi guardò.-

Connie: Ora capisco perché è così magra!
Grace: A volte dimentico di chiederle cos'ha mangiato..

-Mi sedetti sul letto a fianco a Connie.-

Connie: Grace non sei sua madre! Non puoi preoccuparti di tutto tu
Grace: Lo so, ma è più forte di me. Penso per due ora
Connie: Sta già facendo tanto per lei
Grace: Vorrei solo che fosse abbastanza

-Sospirai e Connie mi strinse in un abbraccio.-

Connie: Ora mi dici cosa è successo con Nate?

-Mi rimisi dritta staccandomi dall'abbraccio.-

Grace: C-Come..
Connie: Mi ha chiamato tipo 15 volte mentre stavo dormendo. Non so come ho fatto a non prenderlo a bestemmie quando ho risposto. Dio quanto è insistente!
Grace: Non doveva farlo diavolo! 
Connie: Perché il tuo telefono non suona? Ha chiamato me 15 volte, non oso immaginare a te

-La guardai e lei subito capì.-

Connie: L’hai spento!

-Immediatamente si alzò e corse a prendere il mio telefono dalla borsa prima che io potessi fermarla. Mi buttai su di lei e cademmo insieme a terra, ma lei aveva il mio telefono. Sapeva il mio codice segreto quindi lo accese tranquillamente.-

Connie: Questo qua ti ha lasciato 30 chiamate e 20 messaggi in segreteria.. Su Talking non segna più nemmeno il numero di messaggi, ci sono i puntini! Figurati quanti te ne ha mandati
Grace: Rispegnilo e non entrare su Talking, se vede che sono entrata sarà ancora più spinto a mandarmene!

-Due secondi dopo iniziò a squillare.-

Connie: Oh, ma chissà chi è?! Oh, è Nate per la miliardesima volta! Rispondi diavolo o giuro che ti ammazzo! Se tu non gli rispondi romperà le palle a me e io ho bisogno di tenere il telefono acceso, non voglio ignorare Killian
Grace: Sei riuscita a risolvere i problemi tra lui e Kyle?
Connie: Kyle ha dovuto accettare che uscivo con Killian. Credo che si sia messo l'anima in pace. Ormai tra noi è finita da mesi
Grace: Eravate così carini..
Connie: Lo so, però.. Ehi, lo stai rifacendo vero? Smettila di concentrarti sui miei problemi per farmi cambiare discorso! Rispondi!

-Il telefono smise di squillare.-

Grace: Ops.. Troppo tardi

-Lo presi dalle mani di Connie e proprio mentre stavo per spegnerlo risquillò. Velocemente Connie me lo prese di mano e rispose.-

Connie: "Ciao di nuovo Nate!.. Si, sono con Grace.. Si te la passo con piacere, grande piacere! 

-Mi diede il telefono e sbuffai.-



 

Heather.




Heather: Grazie signora Manson, il panino era buonissimo!

-Mi accarezzò.-

Molly: Quando non hai da mangiare a casa tua vieni qui ok? Non vogliamo che ti senta male per la fame

-Sorrisi.-

Heather: Grazie, davvero! Ora torno su
Molly: Vai, vai!

-Corsi per le scale e prima di entrare in camera di Grace la sentii parlare.-

Grace: "Devi lasciarmi in pace Nate! Non puoi intasarmi il telefono di chiamate e messaggi. Penso di essere stata chiara questo pomeriggio. E' FINITA TRA NOI! FINITA! CHIARO? Mettiti l'anima in pace, esci con altre ragazze, fai quello che ti pare ma finiscila di chiamarmi. Non m'interessa ciò che tu hai da dirmi.... Ti sto per chiudere la chiamata in faccia! BASTAA!"

-In quel momento smise di parlare. Probabilmente chiuse la chiamata mentre io sentivo i miei occhi farsi umidi. Risentii il cellulare squillare e subito smettere, Grace lo aveva spento. Mi sporsi in camera per vedere ciò che succedeva. Grace buttò il suo telefono sul letto poi guardò Connie scoppiando a piangere. Lei la strinse a sé accarezzandole la schiena.-

Grace: Come farò? Come farò senza lui? 
Connie: So cosa ha pensato il tuo cervellino. So perché lo hai lasciato e fattelo dire, hai fatto una cazzata Grace. Guarda, te ne sei già pentita
Grace: No, pentita no. Però mi mancherà

-Si staccarono dall'abbraccio e Connie le asciugò le lacrime.-

Grace: E' giusto che anche lui si faccia le sue esperienze. Lo sai che io non posso

-Connie le tirò su il mento.-

Connie: Non è vero che non puoi! In questi anni ti sei creata questa scusa e la tua paura si è amplificata!
Grace: Non si è amplificata, c'è. C'è e basta!
Connie: Se proprio c'è, com'è possibile che voi facciate determinate cose? Dovresti avere paura di tutto!

-Grace fece un grosso respiro.-

Grace: Tu non puoi capire
Connie: Io capisco benissimo e lo sai bene!
Grace: Tu non sei me, perciò piantala ok? 
Connie: Io ci ho provato. Sei proprio testarda!
Grace: Chiudiamo questo argomento. Non voglio che Heather sappia!
Connie: Come vuoi

-Le vidi alzarsi da terra e iniziarsi a sistemare. Non capivo quali potessero essere i problemi tra Grace e Nate. E perché Grace con me non ne parlava? Perché mi aveva mentito? E' la persona più importante della mia vita. Mi allontanai e aspettai qualche minuto prima di rientrare.-



 

Haylie.




-Io e Will riuscimmo ad arrivare al supermercato, io prendevo la pasta fresca mentre Will si occupava della verdura. Mi chiedevo perché ci mettesse tanto quando poi lo vidi tornare senza verdura e con in braccio una bambina sui cinque anni carinissima, biondina e dagli occhi verdi segnati dalle lacrime. Si avvicinarono e li guardai.-

William: Questa bimba ha perso la sua mamma!

-La vedevo ancora singhiozzare dallo spavento. Mi avvicinai di più a loro e l'accarezzai mettendole bene il cerchietto rosa.-

Haylie: Non preoccuparti piccolina. Adesso andiamo a cercare la tua mamma, non andrà via dal supermercato senza di te. Sicuramente ti starà cercando!

-William le asciugò le lacrime e la prese a cavalluccio.-

William: Da quassù vedi la tua mamma?!

-La bambina scoppiò a ridere. Will ci sapeva davvero fare.-

Haylie: Come ti chiami tesoro?
Kate: Kate
Haylie: E' proprio un bel nome. Forza andiamo a cercare la tua mamma! 

-Ripresi a spingere il carrello e una signora anziana mi si piazzò davanti.-

Signora: Oh allora siete voi! Tenete questa peste ben stretta!

-Indicò Kate.-

William: Qualche problema signora?
Signora: Mi ha rovesciato il cestino a terra! Dovreste darle una bella sculacciata così impara la lezione
Haylie: Noi non picchiamo nessuna bambina!

-La signora scosse la testa.-

Signora: Voi genitori di oggi! Siete più maleducati dei vostri figli!

-Io e Will ci guardammo.-

Haylie: Non è nostra figlia a dire la verità
Signora: Ah no? 
William: No, stiamo aiutando la bambina a cercare la madre
Signora: Beh una certa somiglianza c'è! Sembravate proprio una giovane famiglia. Comunque la posso cercare io per dirle cosa ha fatto sua figlia!
Haylie: No, non si preoccupi. Ci pensiamo noi
William: Già riferiremo tutto noi. Lei continui a fare la spesa

-Lei ci guardò studiandoci.-

Signora: D'accordo! Arrivederci
William: Arrivederci signora!

-Appena andò via scoppiammo tutti e tre a ridere. Poi Kate mi guardò dall'alto.-

Kate: Lo direte alla mia mamma? Io non l'ho fatto a posta, come correvo per cercare mamma l'ho fatto cadere
Haylie: Non preoccuparti piccola, non glielo diremo. Sarà un segreto tra te e noi, ok?

-Lei annuì felice e dopo dieci minuti trovammo la madre che ci ringraziò. Noi riprendemmo a fare la spesa.-

William: Non voglio crederci, ci ha scambiato per dei genitori
Haylie: Già, abbiamo appena vent'anni! E' una cosa da pazzi. Va beh che Nora a ventidue anni aspettava Christian
William: Si ma loro sono un caso a parte!

-Ci guardammo e scoppiammo a ridere. Poi Will si avvicinò a me.-

William: Ci ha scambiati per marito e moglie. Siamo destinati!

-Mi guardò con i suoi occhi seducenti e lo spinsi lontano da me.-

Haylie: Piantala! Non attacca lo sai? Dai finiamo questa maledetta spesa o mamma mi.. Anzi, CI ucciderà!

-Lui rise e ri iniziammo a girare tra gli scafali.-



 

Grace.




-Eravamo alla festa già da un'ora ma Heather si comportava in modo strano con me. Mah, forse sono solo mie paranoie. Io e Connie avevamo un drink in mano e per Heather ordinai del tè alla pesca.-

Heather: Voglio anche io un drink come il vostro!
Grace: Scordatelo
Heather: Certo, trattami come una poppante! Bevitelo tu il tè

-Mi sbattè la lattina del tè sulla mano e andò a sedersi lontano da noi. Non la seguii, riuscivo comunque a tenerla sotto controllo.-

Connie: Ma che le prende?
Grace: Ah non lo so. Ne deve fare di strada prima che le dia un drink. Ma poi non capisco questa sua reazione. Lo sa, lo sa benissimo che io non le prendo i drink. Non glieli ho mai presi, a nessuna festa. Al massimo le faccio assaggiare il mio. Non mi aspettavo una reazione così da parte sua perché lo sa!

-Connie scosse la testa mentre io mettevo la lattina di tè nella mia borsa. In quel momento arrivò Jason guardando da lontano Heather. Si avvicinò e ci salutò.-

Jason: Cos'ha la piccola Manson adottiva?
Grace: Ah non lo so. Adesso la lascio sola per un po', quando ne avrà voglia mi parlerà

-Jason ci guardò bene sorridendo.-

Jason: Waoh, siete fantastiche ragazze!
Connie: Anche tu per una volta sei vestito quasi decentemente!
Jason: Simpatica come sempre!
Connie: Sentite, io ora devo andare ad incontrare Killian perciò tu..

-Indicò Jason.-

Connie: ..Trovati una ragazza! E tu..

-Indicò me.-

Connie: ..Accendi quel maledetto telefono e chiama Nate. Non fare la stupida!
Grace: Si certo, lo farò sicuramente!

-Connie alzò gli occhi al cielo e sbuffando se ne andò quando poi notai Heather parlare con.. Si, con la sua cotta. Alec Wood. Un bambino uscito ieri dall'asilo che se ne va in giro per la scuola con un cappellino appoggiato sulla testa cercando di emulare Nate e ovviamente le sue coetanee stravedono per lui dato che Nate è mio. O meglio era. Mi avvicinai a Heather.-

Grace: Che succede qui?
Heather: CHE T'IMPORTA!

-Le scappò un urlo e io la guardai severamente. Lei abbassò lo sguardo. Alec parlò.-

Alec: Ho invitato a ballare la mia regina. Ma sto ancora aspettando la risposta

-A quelle parole vidi Heather sorridere. Sicuramente il suo cuoricino batteva in modo irregolare. Era davvero cotta di questo ragazzo. La guardai nonostante mi avesse risposto male, non potevo rovinarle quel momento.-

Grace: Secondo me la regina dovrebbe accettare!

-Lei subito mi guardò sorpresa e mi sorrise.-

Heather: Posso?

-Io annuii e vidi Alec prenderle la mano e voltarsi per andare dove tutti ballavano. Li sentii parlare.-

Alec: Ma chi è quella? Tua sorella?
Heather: Praticamente si!

-Sorrisi ascoltando la sua risposta che mi fece davvero molto piacere, mi voltai e tornai da Jason. Lui mi guardò.-

Jason: Sai che Nate senza te non vive

-Ci sedemmo sulla spiaggia.-

Grace: Sappiamo tutti che starà meglio senza me. Io non faccio altro che bloccarlo. Te l'ha detto lui che..
Jason: ..Che l'hai lasciato? Si! Ed era incazzato, perché non ne capiva il motivo
Grace: Non gli hai detto della festa vero?
Jason: No! Grace, non puoi scappare per sempre

-Lo guardai e sospirai quando poi Martha ci passò vicino con delle sue amiche. Probabilmente non ci aveva visti perché sentimmo tutto quello che disse.-

Martha: Vedrete che Alec farà così. Lo fa solo per vendicarsi dato che io l'ho trattato male. Bacerà quella bambina e poi farà finta che non sia successo nulla, ritornerà ad ignorarla per i corridoi della scuola e tornerà da me strisciando. E farò crepare d'invidia Heather che avrà leggermente il cuore spezzato. Non avete idea di quanto sia innamorata di Alec ma a lui, lei non interessa minimamente. Chi mai starebbe con una del genere? Spero le faccia male, davvero male!

-Non potevo più ascoltare quel discorso e incazzata mi alzai dalla sabbia. Lei appena mi vide sgranò gli occhi sorpresa.-

Martha: G-G-Grace?
Grace: Vedo che Elisabeth ti ha addestrata davvero bene. Sei solo una bambina viziata e sotto quel tuo atteggiamento da superstar non c'è niente, proprio niente. Sei un persona povera dentro e mi dispiace davvero per te. Non è un vanto essere come Elisabeth. Siete entrambe un fallimento umano! Lascia in pace Heather o te la vedrai direttamente con me! Spero di essere stata abbastanza chiara

-Lei annuì leggermente con la testa ancora china. Mi voltai e andai a cercare Heather con Jason dietro. Mi aiutò a cercarla, ma dove tutti ballavano non c'erano né Heather e né Alec. Iniziavo a preoccuparmi. Erano due ragazzini incoscienti. Jason mi prese il braccio.-

Jason: Scendiamo, magari sono in riva!
Grace: Giusto

-Scendemmo verso il mare e li vedemmo. Erano sdraiati sulla sabbia eccessivamente vicini. Erano pronti a baciarsi. Corsi giù e proprio mentre si stavano per baciare presi Heather per un braccio e la trascinai verso di me.-

Grace: STAI ALLA LARGA DA MIA SORELLA CHIARO?!
Alec: MA CHE DIAVOLO...?

-Heather iniziò a dimenarsi.-

Heather: GRACE MA CHE FAI?! LASCIAMI, LASCIAMI ANDARE!

-Ignorai Heather e guardai Alec.-

Grace: Prima mi stavi solo indigno, ora mi stai proprio sul cazzo ragazzino! Vai ad infrangere i cuori di qualcun altra ragazza
Alec: Tu sei una pazza! Ma cosa vuoi?
Grace: Lascia in pace Heather
Heather: TU LASCIAMI IN PACEE!
Grace: Forza andiamo! Dobbiamo parlare!

-La trascinai contro la sua volontà lontano mentre Jason teneva d'occhio Alec. Quando fummo lontane la lasciai. Era diventata una belva.-

Heather: MA CHE CAZZO DI PROBLEMI HAI GRACE?! PERCHE' CONTINUI A FARMI DEL MALE? PERCHE' CONTINUI A FERIRMI?
Grace: MA COSA STAI DICENDO?! FERIRTI IO? VOLEVO SOLO EVITARE DI FARTI SOFFRIRE. ALEC E' UN BUGIARDO PATENTATO, VOLEVA SOLO USARTI
Heather: NO, NON E' VERO! ME LO HA DETTO, MI HA RACCONTATO TUTTO QUANTO
Grace: SAREI PROPRIO CURIOSA DI SAPERE DI COSA TI ABBIA RIEMPITO LA TESTA QUEL PICCOLO BUGIARDO!
Heather: TU CREDI DAVVERO DI ESSERE SEMPRE NEL GIUSTO GRACE MA NON E' VERO! IO TI VOGLIO BENE MA TU NON NE VUOI A ME. NON MI DICI MAI NIENTE

-La guardai spaesata e abbassai la voce.-

Grace: A cosa ti riferisci?
Heather: Continua a mentirmi e fare la finta tonta! Continua pure, io per te sono solo un passatempo. Mi fai tanti bei discorsi sul quanto sia importante la sincerità e poi sei la prima a mentire. Ma non ti fai schifo?

-La vidi tirare su col naso e al buio riuscii a vedere i suoi occhioni farsi lucidi.-

Grace: Heath di che parli?
Heather: Sono stata una stupida a credere di essere una sorella per te. Non mi avresti mai mentito
Grace: MI DICI RIGUARDO A COSA?
Heather: RIGUARDO A NATE CAZZO!

-In quel momento non riuscì a trattenersi e scoppiò in lacrime.-

Heather: Ti ho sentito parlare con Connie. Perché a me non hai detto niente? Perché io non sono così importate da sapere la verità? Per tutto il giorno non hai fatto altro che mentirmi e sono ferita perché pensavo di contare qualcosa per te. Pensavo di essere speciale

-Non resistetti, la presi e la strinsi a me accarezzandole i capelli mentre lei continuava a piangere sul mio vestito. Aveva ragione l'avevo ferita, ma volevo solo proteggerla.-

Grace: Tu sei speciale per me Heath. Sei la mia bambina e lo sai
Heather: Perché mi hai mentito allora?
Grace: Non volevo ferirti tesoro
Heather: Mi hai ferita il doppio

-Si staccò dal mio abbraccio e mi guardò. Le asciugai le calde lacrime che scivolavano ininterrottamente giù per il suo viso.-

Grace: Mi dispiace piccola. Mi dispiace davvero
Heather: Mi sento esclusa dalla tua vita. Perché non me lo hai detto?
Grace: Non penso che tu possa capire
Heather: Perché dici questo? Mettimi alla prova. Io posso capire. Ti prego Grace, non escludermi ancora

-La guadai e sospirai.-

Grace: Ok, siediti. Ti spiegherò tutto
Heather: Grazie!

-Ci sedemmo e iniziai il mio racconto.-

Grace: Sai, quando avevo la tua età, prima di accorgermi veramente di essere innamorata di Nate, incontrai un ragazzo tre anni più grande di me. All'inizio era gentile e più Nate mi feriva stando con un'altra ragazza e più io passavo del tempo con questo ragazzo, Simon. In un primo momento andava tutto bene, ma poi con il tempo ha iniziato a trattarmi sempre più male. Mi ha picchiata, ha picchiato Haylie e ha fatto perdere la memoria a William sbattendolo al muro

-Sgranò gli occhi come se non ci credesse.-

Grace: Simon voleva solo una cosa che io non gli davo perché non lo amavo. Io amavo Nate



 

Heather.




Heather: Ma lui stava con quella ragazza..
Grace: Già. Ma noi non riuscivamo a stare lontani. Eravamo troppo legati per stare separati, tornammo ad essere amici ma il nostro rapporto si fece più complicato. Eravamo innamorati. Così lui lasciò la sua ragazza e io tentai di lasciare Simon che non la prese tanto bene. Lui mi avrebbe violentata se non fossero arrivati Nate, Haylie e William. Lo avrebbe fatto Heath e io ero così spaventata, così terrorizzata, così piccola

-La vidi iniziare a piangere e mi strinsi a lei che mi abbracciò. Anche io ri iniziai a piangere. Non immaginavo una cosa del genere. Non pensavo che Grace avesse passato quella brutta storia. La mia stima nei suoi confronti non faceva che aumentare.-

Heather: Mi dispiace Grace. Non ho mai pensato che potesse esserti successo qualcosa di questo genere. Mi dispiace davvero tanto

-Continuavamo ad abbracciarci lì, al buoi mentre sentivamo solo i nostri singhiozzi. Poi riuscii a parlare.-

Heather: Che fine ha fatto Simon?
Grace: L'hanno spedito in un centro di recupero in Svizzera. Non potrà uscire da quel paese
Heather: Non potrà più farti del male allora
Grace: No. Ma tutto il male che mi ha fatto quando avevo la tua età è rimasto nella mia testa per tutto questo tempo e ho paura di fare l'amore anche con Nate anche se lo amo più di me stessa ed è perfetto con me
Heather: Mi sento un verme Grace..

-Mi alzò il mento.-

Grace: Perché?
Heather: Perché non facevo altro che pensare e dirti che voi due facevate sesso
Grace: Tesoro, non potevi saperlo ok?

-Annuii e la guardai.-

Heather: Quindi sei vergine come me?

-Lei rise mostrandomi quel sorriso che le illuminava il volto.-

Grace: Non proprio come te. Ma tu dovrai restarlo per lungo tempo ancora! Chiaro?!

-Sorrisi e annuì.-

Heather: E' per questo che hai lasciato Nate e non rispondi alle sue telefonate?
Grace: Già. Lui non si darà per vinto, lo conosco. Ma non voglio che rimanga bloccato a causa mia. Voglio che sia felice e che si faccia le sue esperienze. E' tre anni che aspetta
Heather: Ma te lo fa pesare?
Grace: Assolutamente no. Sono io che mi sento uno schifo quando sto con lui. Mi sento così dannatamente in colpa quando mi guarda, quando mi sorride, quando mi accarezza
Heather: Lui ti ama e non credo gli importi di aspettare
Grace: Ma non è giusto per lui Heath. Non cambio idea
Heather: Pensavo sareste stati insieme per sempre
Grace: Anche io!

-Mi riabbracciò e la guardai.-

Heather: Scusa se ti ho dato più problemi di quelli che già avevi
Grace: Non potevi saperlo e non devi mai e dico MAI dubitare del bene che ti voglio ok? Sei la mia piccola Heather e questo mai cambierà
Heather: Mi dispiace
Grace: Anche a me!
Heather: Ora posso spiegarti di Alec?
Grace: Spara
Heather: Martha voleva farmi soffrire sapendo che avevo una cotta per il suo ragazzo Alec così gli ha chiesto di fingere di corteggiarmi. Fu così che lui si accorse di me e col tempo iniziò a guardarmi sempre più e ad essere interessato a me. Poi lui si è stancato dei comportamenti di Martha e l'ha lasciata. Così ha deciso di invitarmi alla festa perché gli piaccio

-Vidi Grace sorridere.-

Grace: Sono così felice per te tesoro mio. Io ho ascoltato una conversazione di Martha e sono partita in quarta. Credo che dovrò fare le scuse ad Alec
Heather: Sempre se mi vorrà ancora vedere
Grace: Certo che ti vorrà vedere! Non preoccuparti, ci parlo io. Non scapperà, Jason lo sta tenendo sotto controllo. Forza accompagnami a chiedere scusa al tuo fidanzato
Heather: Spero me lo chieda!
Grace: Lo farà, vedrai. Sarebbe uno stupido a non farlo!

-Mi diede un bacio sulla guancia, ci alzammo e raggiungemmo i ragazzi.-



 

Grace.




-Arrivammo e dal mio sguardo Jason capì, così si allontanò da Alec che venne subito raggiunto da Heather.-

Heather: Mi dispiace per ciò che è successo!
Alec: Non sei tu il problema piccola. Ma quella pazza di tua sorella!
Grace: Quella pazza di sua sorella ti ha sentito! Sono qui a fianco
Alec: L'ho detto per farmi sentire infatti!

-Lui mi sorrise spavaldamente e mi avvicinai a lui.-

Grace: Senti Alec mi dispiace per come ti ho trattato. E' solo che non ho una buona opinione su di te e ti ho subito accusato
Alec: Ho notato!
Grace: Ho sentito Martha parlare..
Alec: Martha è un'idiota. Crede tornerò da lei, ma sono felice di essermene liberato. Io non sono il suo cagnolino
Grace: Già, Elisabeth e Martha hanno questa brutta abitudine di trattare le persone come cose e non sanno chiedere scusa
Alec: Appunto! Adesso inizieranno ad odiarmi dato che la mia fidanzata è nel loro gruppo rivale!

-Mise il braccio sulle spalle di Heather avvicinandola a sé e vidi lei sgranare gli occhi e guardarlo. Lui in quel momento l'avrebbe baciata, così io e Jason ci voltammo e ce ne andammo lasciandoli soli.-



 

Heather.




Heather: Ho sentito bene?
Alec: Penso di si! Vuoi che lo ripeta?

-Annuii.-

Alec: Stasera sono stato molto bene con te e voglio continuare ad uscire e divertirci e mi piaci! Perciò, vuoi essere la mia ragazza? 

-Sorrisi entusiasta, non ci potevo credere.-

Heather: Si, mi piacerebbe tanto!

-Lo abbracciai forte e quando ci staccammo i nostri visi si trovavano a qualche centimetro di distanza. Lui era così bello, così perfetto! Mi prese il mento e lentamente mi fece alzare il viso verso di lui. Mi guardò intensamente e in qualche secondo che mi parve un secolo si avvicinò e mi baciò. Fu un dolce e caloroso bacio quando sentii la sua lingua toccare la mia. Quell’ ondeggiante movimento mi veniva così naturale. Grace aveva proprio ragione. Ci staccammo e lui mi guardò spostandomi i capelli dietro l'orecchio.-

Alec: Ora sei ufficialmente la mia fidanzata. Tu mi appartieni e se qualcuno dovesse infastidirti lo riempio di botte
Heather: Grazie di esistere!
Alec: Grazie a te!

-Mi diede un altro bacio e poi ci sedemmo abbracciati sulla spiaggia a parlare. Era bello stare con lui.-



 

Grace.





-Io e Jason andammo a cercare Connie che non trovammo. Avevamo una mezza idea di cosa lei e Killian stessero facendo. Quella ragazza pensava troppo poco. Jason stanco di cercare Connie mi invitò a ballare e ci divertimmo un sacco. Lui mi stringeva a sé quando sentii una voce familiare urlare il mio nome.-

Nate: GRACE! 

-Mi voltai e lo guardai. Non avevo tanta scelta. Immediatamente mi avvicinai a Jason e lo baciai lì, davanti agli occhi di Nate che divennero sofferenti a quella vista. Come avevo previsto subito Jason si allontanò. Ma Nate quel suo gesto di volontà non lo percepì. Vide solo quel bacio, quel bacio che sarebbe dovuto essere suo. Quel bacio che desiderava. Accecato dalla rabbia si buttò contro Jason che fece cadere altri due ragazzi.-

Nate: TU FIGLIO DI PUTTANA! TI AMMAZZO!
Jason: NATE CAZZO NON HO FATTO NIENTE! LEVATI DI DOSSO
Nate: SEI IL MIO MIGLIORE AMICO BASTARDO E TE LA FAI CON LA MIA RAGAZZA PROPRIO QUANDO ABBIAMO DEI PROBLEMI! SEI UN VERME

-Gli diede un pugno in faccia ma Jason non reagì. Si limitò a togliersi di dosso Nate e a rialzarsi mentre quell'idiota voleva colpirlo ancora. Non potevo permetterlo.-

Grace: SONO STATA IO NATE OK? IO HO BACIATO JASON, LUI MI HA RESPINTA. E' COLPA MIA!
Nate: NO!
Grace: E' TUTTA COLPA MIA!

-Catturai la sua attenzione e si voltò avvicinandosi a me con quei suoi occhioni caramello che avevano solo la voglia di piangere. Ma lui non avrebbe pianto. Non piangeva mai.-

Nate: Perché mi fai questo?
Grace: Perché per noi non c'è un futuro Nate
Nate: E chi lo dice?
Grace: Io
Nate: Non puoi decidere solo tu!
Grace: Vuoi costringermi a fare qualcosa che non voglio fare? Io non voglio più stare con te
Nate: Ce la fai per una volta ad essere chiara con me? Perché vuoi che la nostra storia finisca? Sii sincera con me!

-Lo guardai molto intensamente negli occhi. Lui fece la stessa cosa, poi parlai.-

Grace: Non ti amo più
Nate: Non ci credo
Grace: Credici!

 

Salve bellezzeee <3 <3 <3
Eccomi con il nuovo episodio!
Avete voglia di uccidermi vero? Ricordatevi che io vi voglio bene bene bene, nonostante vi faccia soffrire con questi episodi e soprattutto con questi finali ahahahah :P
Grazie INFINITE a chi ha recensito l'ultimo episodio <3
Lo so che ci siete ancora, vi attivate per favore? :(

ALMENO 5-6 RECENSIONI PER AVERE IL PROSSIMO EPISODIO LUNEDI'
Spero che questo vi sia piaciuto!
Vi lascio il mio twitter per chi volesse seguirmi. Oh, fatemi sapere che siete voi così vi seguo.

https://twitter.com/Is_summer11
Baci Sum <3 <3 <3


 

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Capitolo 47
*** Quando meno te lo aspetti ***


- Quando meno te lo aspetti -



Grace.





-Lui era lì che mi guardava immobile e incredulo riprendendo fiato dopo quelle urla, mentre tutte le persone che ci guardavano e parlavano erano diventate solo il sottofondo dei nostri battiti cardiaci. Gli avevo davvero detto che non lo amavo? Ero davvero così convinta della mia decisione di tenerlo all'oscuro delle mie vere paure? Le parole di Haylie non facevano che ronzarmi in testa. "Dovresti parlare con lui invece di tirare a indovinare l'umore di Nate mentre fate i preliminari!" "Davvero, parlaci. Tutto sarà più semplice!". Era vero ciò che mi aveva detto? Forse funzionava solo per lei e William. Forse la mia storia con Nate era destinata a finire, finire per sempre. Lui mi guardò per qualche secondo come per decidere cosa fare e cosa dirmi, poi lentamente parlò.-

Nate: Il fatto che tu abbia detto di non amarmi guardandomi negli occhi non mi farà credere che tu sia sincera con me. So quanto tu sia brava a mascherare la verità, ma io ti conosco meglio di tutti e capisco subito quando menti. So che mi ami ancora perché quello che c'è fra noi è qualcosa di forte, siamo fatti per stare insieme e lo sai anche tu. Non so perché tu stia cercando di allontanarmi da te in tutti i modi. Non so cosa possa spaventarti così tanto da fare questa pazzia perché questa per me è una pazzia. Io so che tu non troverai mai nessuno come me e io non troverò mai nessuna che mi renda felice almeno la metà di come fai tu. Pensi che sia una cosa irrisolvibile e mi stai lasciando, quando invece posso prenderti per mano, stringerti a me e aiutarti a risolvere questo problema che ti sta divorando dentro. Mi sono stancato di correrti dietro senza avere uno straccio di spiegazione. Hai deciso tutto tu Grace, perciò vista la tua sicurezza non insisterò. Se tu dici che è finita tra noi allora è finita e non ti sarò d'intralcio per il tuo futuro. Vuoi continuare questa corsa senza me e mi dispiace. Io resterò indietro perché senza te non riesco a correre. Non posso augurarti il meglio, perché il meglio per te sono io come tu lo sei per me. Ma sappi che io so che nostra storia finisce con una tua bugia

-Si avvicinò sempre più e mi prese le mani mentre io lo guardavo con le lacrime agli occhi. Sentivo il mio cuore spezzarsi mentre mi diceva addio.-

Nate: Ti amo Grace e ti amerò per sempre!

-Mi diede un leggero bacio sulla guancia mentre una lacrima marcava il mio viso sconvolto e truccato. Me l'asciugò con il pollice, si voltò e se ne andò aprendo la folla. Lo guardavo andare via mentre il mio cuore urlava disperato. Lottava contro la mia mente mentre tutti guardavano Nate andare via. Connie corse da me ad abbracciarmi. No, non potevo lasciarlo andare via. Ciò che aveva detto era vero. Spinsi Connie lontano da me, mi tolsi le scarpe e tenendole in mano rincorsi Nate che era già lontano. Correvo mentre speravo di non perdere la cosa più importante di tutta la mia vita. Corsi a perdifiato, lo raggiunsi e lo presi per le spalle. Lui si voltò sorpreso mostrandomi il suo viso bagnato dalle lacrime. Mi guardò e non lo lasciai parlare.-

Grace: Prendimi per mano e stringimi a te. Stringimi a te e non lasciarmi andare mai più

-Lui incredulo mi strinse forte a sé mentre entrambi riprendemmo a piangere, lui silenziosamente però. Bagnai tutta la sua maglietta mentre lui continuava a stringermi.-

Grace: Non permettere mai più alla mia stupidità di rovinare il nostro rapporto
Nate: No, non lo farò amore. Sei il mio ossigeno, il mio respiro, la mia vita. Risolviamo questa cosa insieme, ok?

-Io annuii tremando.-

Grace: Non sarei riuscita a vivere senza te. Ma io ho così paura che tu ti possa stancare!
Nate: Schh

-Mi diede un dolce bacio e mi spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio mentre io mi ripoggiavo al suo petto.-

Nate: Io sono qui. Andiamo a parlare!

-Annuii. Poi mi ricordai di una persona. Alzai la testa mentre Nate mi asciugava le lacrime dopo aver asciugato le sue.-

Grace: Heather!
Nate: Manderemo un messaggio a Connie dicendole di tenerla d'occhio. Sono appena le 22:00. Il coprifuoco se non sbaglio è a mezzanotte
Grace: Si. Ora mando il messaggio a Connie

-Accesi il telefono e iniziarono ad arrivare tutti i messaggi e le chiamate di Nate, lo guardai.-

Nate: Forse ho esagerato!

-Ridemmo e lo guardai seriamente.-

Grace: No, non lo hai fatto! Se tu non avessi insistito così tanto probabilmente ora non staremo insieme

-Lui mi accarezzò il viso sorridendomi poi cancellai i messaggi e scrissi a Connie che mi rispose qualche secondo dopo dicendo che lei e Jason avevano Heather e Alec sotto controllo. Lo dissi a Nate che mi prese la mano.-

Nate: Vieni, voglio farti vedere una cosa!

-Sorridemmo, mi rimisi le scarpe e mano nella mano ci allontanammo dalla spiaggia.-



 

Heather.




-Mi avvicinai a Connie.-

Heather: E adesso come torno a casa?!
Connie: Non preoccuparti. Nate e Grace hanno una questione da risolvere e poi torneranno alla festa

-Alec si intromise.-

Alec: Credete che riuscirò mai a convincere Nate a regalarmi il suo cappello?
Heather: No!
Connie: Già, lui tiene solo a due cose nella sua vita. A Grace e ai suoi cappellini, quindi piccolo biondino fotocopia di Nate, scordatelo!

-Lui sbuffò.-

Alec: Perché voi mi odiate tutti?
Connie: Sei un atteggiato e non puoi proprio permettertelo a soli quattordici anni. Prima cresci!
Alec: Se non mi atteggio non rimorchio!
Connie: Cosa vuoi rimorchiare a fare se non hai nemmeno i baffi?
Alec: Non li ho perché mi faccio la barba!
Connie: Piantala bimbo!

-Connie gli diede una leggera spinta poi lui mi mise il braccio sulle spalle.-

Alec: Ora non ho più bisogno di fare l'atteggiato per rimorchiare
Heather: Infatti, devi solo essere te stesso se vuoi essere accettato da Grace, Nate..
Connie: Da me e Jason!
Jason: Esattamente! Non so voi ma io ho bisogno di rimorchiare una ragazza
Connie: Povera chi ti capita a tiro
Jason: Povero Killian! Non sa in che casino si è messo uscendo con te
Connie: Noi non usciamo. Siamo una coppia, andremo al ballo scolastico insieme
Jason: Wooh che emozione!
Connie: Tu farai bene a trovarti una ragazza per il ballo
Jason: E’ ancora presto, una la troverò!

-Jason gli fece l'occhiolino e Alec rise mentre Connie scuoteva la testa contrariata. Non ci restava altro che aspettare il ritorno di Nate e Grace. Andammo tutti a ballare per ingannare l'attesa. Potevamo fare solo quello.-



 

Grace.




-Salimmo sulla macchina di Nate. Lui ne aveva una tutta sua che il padre gli aveva regalato per i sedici anni seppur sua madre fosse ben contraria. Quella che usavo io era quella vecchia di papà. Prima veniva usata da Nora che l'ha comprata nuova, poi è stata di Haylie, quando tornava dal college la usava lei. L'anno scorso papà e mamma l'hanno aiutata a comprarsi una macchina usata e quella vecchia di papà è passata a me quando ho preso la patente. Ma mi va bene così, meglio di niente. Poi diciamo che non la tengo perfettamente in ordine. Quella di Nate è impeccabile sia dentro che fuori. Ama quella macchina quasi quanto ama me. Ci agganciammo le cinture e Nate partì.-

Grace: Dove andiamo?
Nate: Non lo so. Dove vuoi andare?
Grace: Non saprei
Nate: Mi è venuta un'idea. Andiamo dove siamo iniziati noi!

-Lo guardai aggrottando la fronte e nessuno dei due parlò. Dopo qualche minuto scendemmo dalla macchina e facemmo due passi mano nella mano. Non capivo ancora dove volesse arrivare quando poi ci fermammo davanti ad un enorme cancello verde.-

Grace: Ma siamo nel nostro vecchio asilo!
Nate: Già. Io ricordo il nostro primo incontro. Ricordo quella piccola bambina con le codette scure e quegli occhioni così grandi da far innamorare qualsiasi bambino. Ricordo quella sua tutina in jeans che aveva la toppa di Tom e Jerry sul ginocchio destro. Ricordo il suo coraggio nel sfidare i bambini più grandi e ricordo cosa pensai

-Lo guardai sorridendo e mi strinsi a lui.-

Grace: Cosa pensasti?
Nate: Pensai subito "E' una forza, voglio che sia la mia amica del cuore per sempre". E questo non è cambiato
Grace: Ti amo Nate!
Nate: Anche io Lol

-Lo baciai mentre ci abbracciavamo.-

Grace: Grazie per questo bel momento
Nate: Sai, pensando a noi spero che i nostri bambini siano come te

-Lo guardai mentre i suoi occhi mi guardavano come se stessero ammirando una delle meraviglie del mondo. Brillavano. Abbassai lo sguardo sospirando.-

Grace: Se mai ne avremo!

-Lui aggrottò la fronte.-

Grace: Se continuo con queste mie paure non credo potremmo mai averne
Nate: Tanto per iniziare è presto per avere dei bambini. Abbiamo tempo, abbiamo una vita intera per poter fare l'amore Grace
Grace: Ti stancherai di aspettarmi
Nate: Era questo il problema?

-Annuii ancora con lo sguardo basso.-

Nate: Ascoltami bene perché te lo ripeterò solo una volta. A me non interessa perdere la verginità a quest'età con una ragazza di cui fondamentalmente non m'importa. A me interessa fare l'amore per la prima volta con la parte che mi completa. Con te che amo più di me stesso. Non m'importa se sarai pronta tra dieci anni, io so solo che voglio stare con te

-Alzai lo sguardo, lo guardai e lo baciai.-

Grace: Ti amo e mi sei mancato da morire. Ho voglia di stare un po' con te Nate
Nate: Ti desidero anche io tesoro. Domani mia madre non c'è potremmo stare a casa a coccolarci per un po', senza andare a fondo

-Annuii.-

Grace: Mi sembra un'ottima idea. Ora torniamo alla festa?

-Nate annuì e tornammo alla macchina.-

Nate: Devo chiedere scusa a Jason
Grace: Si, glielo devi, e anche io. Sono stata pessima, sia con te che con lui
Nate: Sono sicuro che ti perdonerà. E' impossibile non perdonarti!

-Mi sorrise e mi accarezzò il viso. Ero felice di avere Nate al mio fianco. Si, eravamo davvero anime gemelle. Con lui ero apertamente me stessa e ci completavamo a vicenda. Dopo aver chiarito ero molto più tranquilla.-



 

Nora.




-Ero consapevole che portare Cole con me a lavoro sarebbe stato un macello. La mia scuola era così diversa dalla sua ed io con i miei alunni ero diversa da come ero con i miei figli a casa. Entrammo in aula prima che la campanella suonasse.-

Colin: Mamma mi posso sedere nei posti di dietro?
Nora: Amore sono occupati da altri bambini
Colin: Ma nella mia classe io e Matt siamo seduti nell'ultimo banco
Nora: E penso proprio che tra un po' vi sposteranno davanti se continuate così. Comunque questa non è la tua classe Cole. Quei banchi sono occupati
Colin: Uffa! Starò vicino a te?
Nora: Esattamente e farai da bravo
Colin: Ma io lo sono sempre
Nora: Come no!
Colin: Posso fare i compiti che fanno i tuoi alunni?
Nora: Amore questi bambini hanno nove anni, tu ne hai sette. Sono compiti difficili per te
Colin: Posso provarci?

-Guardai i suoi occhietti celesti speranzosi e lo accarezzai.-

Nora: Certo che puoi!

-Lo baciai e la campanella suonò. Tutti i bambini entrarono ordinati in classe salutando educatamente.-

Colin: Mamma perché non corrono? Noi facciamo sempre le gare per vedere chi arriva primo

-Scossi la testa.-

Nora: Qui non si può tesoro. Perciò non voglio che tu corra

-Si sedette sconsolato e io feci l'appello, poi mi alzai dalla cattedra avvicinandomi ai banchi.-

Nora: Allora bambini oggi abbiamo un ospite in classe. E' mio figlio Colin, la sua scuola è chiusa e l'ho portato qui con me ma questo non ci impedirà di svolgere una lezione regolare. Sarà come tutti i giorni ok?
Bambini: Certo maestra Nora

-Mi voltai per chiamare Colin ma nel giro di tre secondi era già sparito. Alzai gli occhi al cielo.-

Nora: Cole dove sei? Dobbiamo iniziare la lezione, sbuca fuori per favore!

-Non sentivo alcuna risposta. Mi affacciai fuori dalla classe quando poi sentii la sua voce dentro. Mi voltai e lo vidi uscire dall'armadio.-

Colin: Ma è un armadio ultra mega gigantesco! Nella mia scuola non c'è!
Nora: Si tesoro ma adesso siediti e fai da bravo. Allora bambini questo è Colin
Colin: Ciao! Io ho sette anni

-Qualcosa catturò la sua attenzione e subito indicò il fondo dell'aula.-

Colin: QUEL POSTO E' LIBERO MAMMA! TI PREGO POSSO ANDARE? POSSO ANDARE?
Nora: Vai ma fammi fare lezione ok?

-Lui annuì e corse con il suo zainetto in fondo sedendosi vicino a Benjamin, un bambino che caratterialmente era simile a lui. Li sentii parlare.-

Colin: Io mi chiamo Colin, tu?
Benjamin: Benjamin ma puoi chiamarmi Ben!
Colin: Hai nove anni? Ti piacciono le tartarughe ninja? Sai che io ho un criceto?

-Mi schiarii la voce, ma non servì, così...-

Nora: Colin zitto! Noi adesso iniziamo

-Lo sentii sbuffare ma io dovevo iniziare a fare lezione.-

Nora: Forza bambini, tirate fuori i quaderni iniziamo a correggere i compiti per casa!

-Dopo aver corretto i compiti gliene diedi da fare altri. Anche Colin accettò la sfida di quel compito difficile. Mentre il silenzio regnava in classe, la signora Imma, la bidella del nostro corridoio, mi chiamò. Una mamma mi voleva parlare al telefono.-

Nora: Io vado a rispondere. Quando torno devo sentire silenzio ok? Sapete che altrimenti avrete compiti in più
Bambini: Si, lo sappiamo maestra!

-Guardai Colin.-

Nora: E tu fai da bravo se non vuoi una punizione a casa

-Sbuffò e si girò verso Benjamin.-

Colin: E' sempre così
Benjamin: Anche se ci da i compiti a casa è una brava maestra, scommetto che è anche una brava mamma
Colin: Si, lo è. E' la più brava del mondo

-Sorrisi sentendoli e uscii dalla classe. Quando tornai fui sorpresa sentendo tutto quel silenzio. Pensavo si sarebbe scatenato l'inferno conoscendo Colin. Li trovai in piedi alla lavagna. Appena entrai loro mi guardarono spaventati.-

Benjamin: Scusaci maestra Nora se non siamo al nostro posto. Ci darai compiti in più? Noi stiamo facendo silenzio
Nora: Cosa state facendo?
Colin: Mamma non dargli i compiti in più poverini

-Il solito avvocato delle cause perse. Scossi la testa sorridendo.-

Benjamin: Stiamo solo aiutando Colin a capire l'esercizio
Nora: Ah si?
Colin: Si, è la verità!

-Mi sedetti.-

Nora: Coraggio allora, Ben continua la tua spiegazione
Benjamin: Verrò punito?
Nora: No, ma se spieghi bene a Colin come fare l'esercizio, non solo avrai una nota di merito ma ti darò anche una bella A+ con i dieci adesivi rispettivi!
Benjamin: Ci sto!

-Sorrise accettando la sfida. Erano davvero tutti interessati. Mi aspettavo una giornata disastrosa e invece fu soltanto produttiva, per i miei bambini e per mio figlio. Non potevo esserne più soddisfatta.-



 

Haylie.




-Mi trovavo in casa di Ethan e per l'ennesima volta riprendevamo l'argomento.-

Haylie: Tu non mi capisci Eth! Non capisci ciò di cui ho bisogno
Ethan: MA SE I MIEI GENITORI CI STANNO DANDO TUTTO!!
Haylie: NON QUELLO CHE VOGLIO IO!

-Riprendemmo fiato dopo quelle urla e la madre di Ethan entrò in cucina, ci guardò e riuscì. Probabilmente ascoltava tutto. Ethan riprese a parlare.-

Ethan: Queste sono le condizioni per stare con me. Finiamo l'università quest'anno, subito dopo ci sposiamo e ci trasferiamo nella nuova casa
Haylie: Io voglio lavorare nello studio dentistico di mio padre! Come la mettiamo?
Ethan: Sai quanti studi dentistici ci sono a San Francisco?!
Haylie: Si, mai io voglio imparare dal migliore, ovvero mio padre. Conosco molti dei suoi clienti, è tutta un'altra cosa!
Ethan: Perché sei così cocciuta?! Un'altra ragazza farebbe carte false per avere le possibilità che stiamo dando a te. La mia famiglia ti ha accettata
Haylie: La tua famiglia mi vuole cambiare, proprio come stai facendo tu! Ormai la tua non è più questione di sentimenti vero?! Io non sono un trofeo!
Ethan: O ci sposiamo appena finiamo l'università o la nostra storia cesserà di esistere. Questi sono i punti, pensaci bene Haylie. Non vorrei che te ne pentissi. C'è qualcosa tra te e Anderson vero?
Haylie: Perché tiri sempre in ballo William? Perché ce l'hai con lui? 
Ethan: Ieri se non sbaglio era a cena a casa vostra, sono passato e ho visto la macchina
Haylie: Mi stai spiando?
Ethan: No, volevo passare a casa tua per chiarire ma a quanto pare eri in grande compagnia
Haylie: Io sto con te. Ho scelto te tre anni fa Eth

-In quel momento il mio cellulare squillò, lo tirai fuori dalla tasca e risposi senza nemmeno guardare chi fosse.-

Haylie: "CHE C'E'?"
William: "Ehi scricciola che tono!"

-Appena sentii la sua voce mi calmai.-

Haylie: "Scusa, è solo che hai chiamato nel momento sbagliato"
William: "Volevo solo dirti che stasera passo a casa tua. So che tua madre deve tenere Christian e Scarlett e così ho pensato di venire con Sebastian"
Haylie: "D'accordo allora, ci vediamo dopo"

-Distrattamente spensi la chiamata e misi il telefono in tasca di fretta per non far sospettare nulla a Ethan.-

Ethan: Chi era?
Haylie: Nora!



 

William.




-Sentivo ancora delle voci dal telefono. Possibile che Haylie non lo avesse spento? Lo rimisi vicino all'orecchio per ascoltare. Perché stava mentendo?-

Ethan: "Dove eravamo rimasti? Oh si al fatto che tu e William vi state vedendo un po' troppo!"
Haylie: "Cosa dovrei fare Eth? Non posso cacciarlo fuori di casa se i miei lo invitano. Lo sai benissimo che nemmeno io lo sopporto. Sai che io e lui non andremmo mai oltre, non credo neanche che si laureerà. Non abbiamo niente in comune, con te posso fare discorsoni e avremo tanto di cui parlare durante la nostra vita, con lui no. Ho scelto te perché mi dai delle sicurezze, mentre William cosa può darmi? Niente, se non un mucchio di problemi! Sai benissimo quanto sono razionale e William non usa la ragione, mai. Tra me e lui non c'è niente, è solo il mio ex fidanzato del liceo, solo questo. Purtroppo i miei hanno dei rapporti con lui e non ci posso fare niente se non ignorarlo che è ciò che farò se ti fa sentire meglio"
Ethan: "Non c'è niente tra voi?"
Haylie: "Niente. Io non lo amo, non è niente per me. Non devi preoccuparti di questo!"

-Dopo quelle parole il mondo mi crollò addosso. Spensi la chiamata incazzato nero.-

William: Che stronza! Quel coglione è riuscito a plasmare ogni suo pensiero. Da oggi ci metterò una pietra sopra

-Ero davvero deluso. Da Haylie certe parole non me le aspettavo.-



 

Nora.




-Dopo essere usciti da scuola portai Colin a casa di un suo compagno come gli avevo promesso, poi tornai a casa. Cercai di riordinare un po' il macello, prima che Dustin tornasse con i bambini. Oggi lui sarebbe tornato da lavoro all'ora di cena e sarebbe passato a prendere Christian e Scarlett da casa di mamma e Colin da casa del suo amico. Mi sedetti sul divano con la pila di quaderni dei bambini, avevo venticinque compiti da correggere. Presi il primo e iniziai a leggere quando sentii il campanello suonare. Mi alzai e andai ad aprire. Appena la vidi sorrisi e l'abbracciai. La mia amica di una vita.-

Nora: Finalmente siete tornatiii! Bob dove lo hai lasciato?
Ashley: A casa sua!

-Il mio sorriso svanì. Entrammo dentro e ci sedemmo in salotto.-

Nora: Cosa è successo?!
Ashley: Ma non lo so! So solo che non metterò mai più piede in quella casa e non voglio più nemmeno vederlo
Nora: Ok, riprendiamo dall'inizio! Com'è andato il vostro viaggio in Australia? Christian e Colin vorranno sapere tutto quanto
Ashley: Oh ho dei regali per loro in valigia. Domani ve li porto! Comunque è stato perfetto, davvero. Ma l'ultima sera ha iniziato a fare discorsi strani che non mi andavano per niente a genio. A me la nostra vita andava bene così, non capisco perché non si accontenti

-La guardai seria. Conoscevo Ashley, sicuramente aveva combinato qualche altro casino dei suoi.-

Nora: Ash, guardami bene, cosa ti ha detto Bob?
Ashley: Mi ha chiesto di sposarlo!



 

Grace.




-Dopo aver passato tutto il giorno con Heather la riportai a casa la sera e subito dopo andai a casa di Nate. Quel litigio mi aveva fatto capire che perderlo mi avrebbe distrutta ed era servito a farmi desiderare Nate ancora di più. Bussai e lui mi aprì. Subito ci baciamo entrando dentro. Lui chiuse la porta dietro sé.-

Nate: Ho voglia delle tue coccole
Grace: Non immagini io!

-Lo baciai e poi lui mi prese le mani guardandomi negli occhi.-

Nate: Tesoro, non preoccuparti, so che non sei pronta. Non ti chiedo di andare a fondo
Grace: Grazie Nate

-Mi baciò la fronte e andammo in camera sua dove baciandoci sempre più con foga, cademmo a letto, io sopra di lui. Continuava ad accarezzarmi mentre cambiavamo posizione e ci spogliavamo delicatamente.-

Nate: Sei così bella!
Grace: Ti amo 
Nate: Anche io e mi sei mancata

-Ci spogliammo completamente e finimmo sotto le coperte. I nostri corpi iniziavano a riscaldarsi e ad eccitarsi con i vari tocchi. Lo desideravo da morire e più andavamo avanti con i preliminari e più non riuscivo a contenere questa mia voglia di lui. Quella voglia di averlo vicino a me, il più vicino possibile.-

Grace: Oh Nate!

-Lo sentii ridere.-

Nate: Ti piace eh?

-Continuavamo a baciarci. Lui abbandonava la mia bocca per baciarmi il naso, il seno e la pancia. Appena tornò a baciare la mia bocca si spostò vicino all'orecchio baciandomelo dolcemente.-

Grace: Nate non riesco a fermarmi. Sono pronta

-Smise di baciarmi e mi accarezzò i capelli.-

Nate: Cosa?
Grace: Voglio farlo. Voglio amarti, è quello che sento in questo momento
Nate: Io non voglio costringerti
Grace: Nessuna costrizione! Voglio amarti e dopo tre anni mi sento pronta. So che non mi farai del male. So che ci sarai e voglio starti vicino

-Lo vidi sorridere e mi baciò la fronte.-

Nate: Se qualcosa non va dimmelo subito, d'accordo?

-Annuii.-

Nate: Ti amo
Grace: Mi sei mancato così tanto!
Nate: Anche tu

-Mi ribaciò e con una mano prese dal cassetto del comodino un preservativo.-

Nate: Meglio non rischiare! Ma tu ne sei sicura?
Grace: Mai stata così certa. Voglio te!

-Si sistemò e dopo esserci riabituati all'eccitazione, lui mi ri accarezzò e mi sussurrò..-

Nate: Pensa al primo ricordo che hai di me, pensa a quando ci siamo baciati per la prima volta, pensa a quando ci siamo fidanzati e pensa a quanto tu sia felice con me, a quanto io ti possa amare!

-Mi diede un leggero bacio sul naso e subito feci come disse. Lo sentii sempre più in me ma i ricordi viaggiavano nella mia mente alleggerendomi il dolore anche se Nate cercava di essere il più delicato possibile. Era la prima volta per entrambi ed eravamo emozionati. Probabilmente eravamo un po' goffi entrambi, ma di una cosa ero certa, avremo imparato, avremo imparato a fare l'amore insieme, proprio come avevamo imparato ad amarci tempo prima. Sentivo che il nostro legame stava crescendo. Noi stavamo crescendo mentre continuavamo ad amarci in quella cameretta così familiare. Perdemmo completamente la cognizione del tempo, anche perché il dolore si era fatto molto meno intenso rispetto all'inizio. Nate continuava a sussurrarmi dolci frasi accompagnate da delicate carezze e delicati baci. La nostra eccitazione cresceva fino a che entrambi non fummo distrutti. Non avevamo più energie dopo aver raggiunto il massimo del piacere. Era stato tutto perfetto. Nate era stato perfetto. Stanco si spostò a fianco a me stringendomi a sé sotto le coperte.-

Nate: Sei stata bravissima e coraggiosissima amore mio. Grazie per essere stata mia
Grace: Grazie per avermi sbloccata. Grazie per essere stato così dolce e delicato. E' stato bellissimo
Nate: La prima volta che tutti vorrebbero avere
Grace: Già!
Nate: Ti fa ancora male?

-Mi accarezzò il viso.-

Grace: Un po' si!
Nate: Passerà presto tesoro. Non preoccuparti

-Sorridemmo poi guardai Nate.-

Grace: Sei felice?
Nate: Non lo sono mai stato così tanto in tutta la mia vita. Adesso so che noi non ci separeremo mai
Grace: Lo penso anche io
Nate: Ti amo lo sai?
Grace: Anche io e vorrei poterti amare così ogni notte
Nate: Arriverà anche quel momento

-Mi diede un bacio sulla fronte prima che entrambi crollassimo in un sonno profondo abbracciati. E' proprio vero, le cose succedono quando meno te lo aspetti.-



 

Ciao bellezzeeeeeee <3 <3
Finalmente eccomi qua con il nuovo episodio!! Mi scuso da morire per il ritardo con cui pubblico. Settimana troppo piena.
Allora, che mi dite di questo episodio?! C'è tanto da dire e voglio sentire i vostri pareri.
Spero di non avervi delusi :/

6 O PIU' RECENSIONI PER IL NUOVO EPISODIO SE LO VOLETE QUESTO FINE SETTIMANA
Aspetto la vostra opinione con ansia
Baci Sum <3 <3 <3

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Capitolo 48
*** Problemi in vista ***


- Problemi in vista -



Nora.




-Guardai Ashley scioccata.-

Nora: Ti ha chiesto di sposarlo?
Ashley: Perché devi ripeterlo?
Nora: Ma è una cosa bellissima!
Ashley: Forse per te! Lui mi ha dato un ultimatum o portiamo il nostro rapporto ad un livello più alto o la finiamo qui. Sai bene cosa ho scelto!
Nora: Perché devi essere sempre così dura Ash? Io davvero, a volte fatico a capirti! Dopo tanto tempo sei riuscita a trovare l'uomo perfetto per te e a starci per degli anni. State insieme da tre anni ormai e lui è completamente innamorato di te. Lui è quello giusto e se non dici "Si" a lui non lo dirai a nessun altro. Eri felice di stare con lui! Mi dici cosa ti è preso?
Ashley: C'è che ho ventisei anni e voglio ancora godermi la vita se permetti
Nora: Tu e Bob abitate insieme da anni ormai. Sposarvi rende solo ufficiale la convivenza e vi lega per sempre
Ashley: E ti sembra poco? Non voglio prendermi un impegno del genere, ho solo ventisei anni!
Nora: E' ora che ti sistemi Ash, non sei più un adolescente. Non puoi più nasconderti dietro alla scusa del "Sono ancora giovane". Bob ti ama, tu lo ami, state insieme e convivete da anni è ora che facciate un passo avanti. Io sono d'accordo con Bob. Pure un santo si stancherebbe. Bob ha trent'anni è normale che desideri qualcosa di più da te. Lui non vuole fare l'eterno ragazzino. Probabilmente vorrà avere dei bambini ma tu non tocchi mai l'argomento, né con lui e né con nessun altro. Cos'avrebbe dovuto fare? E' logico che ti dia un ultimatum
Ashley: Che se ne vada al diavolo! Non voglio rovinarmi la vita come t..

-Subito la vidi bloccarsi, la guardai.-

Nora: Come me? Tu credi davvero che io mi sia rovinata la vita?
Ashley: Siete stati dei pazzi. Ok, sei rimasta accidentalmente incinta di Christian ma tre anni dopo avere anche Scarlett? Andiamo! Avete sempre in mezzo i bambini, io non voglio avere una vita così. Forse è adatta a te Nora ma non a me
Nora: Non è adatta a te? Io vedo come tratti i miei figli Ash, vedo quanto gli vuoi bene a tutti e tre. Stai mentendo a me e a te stessa. Tu hai la sindrome di Peter Pan, hai paura di prenderti delle responsabilità così grandi. La tua è solo paura che nascondi con tante bugie
Ashley: Tu non sai un bel niente!

-Si alzò e mi alzai anche io prendendole il braccio.-

Nora: So quanto tu ami Bob e so anche che se tu continui a dare retta al tuo cervello e alle tue paure lo perderai per sempre e soffrirai, soffrirai da morire e non voglio questo per te. Non rinunciare all'amore della tua vita solo perché hai paura del futuro. Vivilo con Bob

-Mi guardò.-

Ashley: Io ora devo andare! Sono in ritardo
Nora: Ash!

-Non mi diede il tempo di fermarla, era già uscita di casa. Sospirai e mi risedetti sul divano, dove ripresi a correggere i compiti.-



 

Dustin.




-Quella sera in ufficio venne a trovarmi Bob e mi raccontò della sua situazione con Ashley. Lo guardai.-

Dustin: Credo che tu sia stato troppo drastico con l'ultimatum
Bob: Io credo di no! D andiamo, sapeva che volevo qualcosa di più
Dustin: Secondo me l'hai spaventata. Sai com'è Ashley! Anche io mi sarei spaventato
Bob: E' facile parlare una volta che sei sposato e hai dei figli! E' ciò che vorrei io in questo momento della mia vita
Dustin: E' un comportamento egoista il tuo
Bob: Egoista? Ma scherzi?
Dustin: No! Vuoi cambiare tutta la sua vita, vuoi sconvolgerla! Un matrimonio, dei figli.. Sai quanto è scioccante per una che non ha neanche le idee chiare sul suo futuro?
Bob: E' ora di fare un passo avanti D. Conviviamo ormai da tre anni, facciamo tutto insieme. Siamo abituati alla vita di coppia. Sai quanto possa essere capricciosa Ashley, il suo ora è solo un capriccio. Non è più una ragazzina, vorrei avere dei figli adesso che entrambi siamo giovani per riuscire a combatterli quando saranno adolescenti. Se Ashley pensa che io aspetti ai quarant'anni per sposarmi e avere dei figli si sbaglia di grosso. Evidentemente ci siamo sbagliati e non siamo fatti per stare insieme. Eravamo così felici in Australia, ero convinto che mi dicesse “Si” quando le ho chiesto di sposarmi. Non è vero che non vuole avere dei figli, è solo una scusa!
Dustin: Mi dispiace Bob ma questa volta non posso essere dalla tua parte. Capisco Ashley, so quanto possa essere spaventata
Bob: La verità è che non capisci niente!

-Si alzò infuriato e uscì dal mio ufficio senza neanche salutare. Tornai al mio lavoro con anche quel pensiero per la testa.-



 

Grace.




-Io e Nate eravamo ancora abbracciati a letto quando mi risvegliai con il suo respiro sul collo. Non potevo credere che fosse successo. Ero così impaurita e poi invece fu tutto naturale. Solo Dio sa quanto lo amo. Mi voltai tra le sue braccia per guardarlo dormire. Avrei voluto svegliarmi così ogni mattina. Gli accarezzai il volto quando lui si svegliò.-

Nate: Ciao bellissima
Grace: Scusa amore, non volevo svegliarti

-Lui sorrise dolcemente, si sollevò e mi baciò.-

Nate: Ti amo ed è così bello svegliarmi con te al mio fianco
Grace: L'ho pensato anche io
Nate: Dovremmo farlo più spesso
Grace: Lo faremo

-Risi e lui mi diede tanti baci sul collo mentre io scoppiavo in un'altra grande risata. Mi faceva il solletico.-

Grace: Forse dovremmo vestirci
Nate: Dici?

-Mi fece la sua faccia da furbetto quando sentii la sua mano scivolare giù sotto le coperte. Mi sedetti sopra lui.-

Grace: Dico dico!

-Ci guardammo per dei secondi che mi parvero infiniti quando poi Nate parlò.-

Nate: Sei bellissima davvero. Credo di essere l'uomo più fortunato di tutto l'universo

-Mi accarezzò il viso sistemandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.-

Grace: Ti amo da morire

-Mi abbassai su di lui e lo baciai, poi risi.-

Grace: Ma adesso è meglio se ci sistemiamo. Non vorrei tornasse tua madre e ci trovasse così
Nate: Nudi e uno sopra l'altro? Cosa credi penserebbe?!

-Scoppiammo a ridere.-

Grace: Povera Lisa! Resterebbe scioccata
Nate: Figurati se lo sapesse il buon vecchio Jeremy!
Grace: Noo papà! Adesso è anche nell'età rischio infarto. Non vorrei farlo schiattare

-Ci guardammo, scoppiammo a ridere e lui mi ri accarezzò.-

Nate: Come va il dolore?
Grace: E' molto più accettabile, dovrei riuscire a camuffare bene. Vorrei farmi una doccia ma non ho portato dell'intimo, non pensavo sarebbe succ..
Nate: L'ultima volta che sei stata qui hai lasciato della roba, è nella mia cassettiera!
Grace: Ah si? Quando pensavi di dirmelo?
Nate: Emh mai! Mi piaceva tenerla lì
Grace: Allora vado a farmi la doccia

-Lo baciai e mi coprii con il lenzuolo che portai fino al bagno. Dopo esserci lavati aspettavamo che l'asciugatrice finisse di asciugare la mia roba.-

Nate: Sono felice che Jason ci abbia perdonato
Grace: Già anche io. E' l'amico più fidato che abbiamo
Nate: Si!

-Mi guardò e mi accarezzò la schiena.-

Nate: Ti preoccupa qualcos'altro?
Grace: Quando torneremo dalle vacanze dovrò fare il colloquio per il college. Ho paura che non mi prendano Nate, io non sono come Nora o Haylie, non ho mai avuto voti stellari sono sempre stata nella media
Nate: Va bene anche così. Ma poi hai fatto un sacco di volontariato e anche corsi extrascolastici come per esempio il cheerleanding. Anche quelli fanno punteggio
Grace: Io voglio davvero diventare un assistente sociale per cambiare questo schifo di mondo
Nate: Lo diventerai, ne sono sicuro! Incontrare Michael il primo anno ti ha fatto trovare la tua strada
Grace: Già, a proposito, sai che mi ha scritto?
Nate: Ah si? Come se la passa?
Grace: Ha trovato una fidanzata. La madre mi ha detto che anche questa ragazza ha la sindrome di down e che loro li tengono sempre sotto controllo

-Scoppiammo entrambi a ridere, poi io tornai seria.-

Grace: Sono felice che anche lui abbia trovato qualcuna
Nate: Già!

-Sentimmo l'asciugatrice suonare e andammo a prendere la roba. Poi sarei tornata a casa, dovevo assolutamente parlare con Nora ed Haylie.-



 

Haylie.




-Di una cosa ero certa, Ethan mi aveva davvero stancato. Non avrei mai accettato quel ricatto. Lui era testardo, io più di lui. Avrei dovuto dirgli in quel momento che tra me e William c'era qualcosa. Non riuscivo a capire perché continuavo ostinatamente a negare ciò che provavo per William. Perché ero stata così idiota da dirgli che per me, Wiliam non aveva importanza? Perché la mia testa non sapeva più decidersi? Tornai a casa con la speranza di vedere William. Entrai in casa e subito Christian mi saltò addosso.-

Christian: Ciao zia Haylie!
Haylie: Ciao tesoro. Che bella sorpresa

-Lo presi in braccio e subito lui si strinse a me e mi diede un bacio. Era proprio un coccolone di carattere ma anche Nora li abituava alle coccole a tutti e tre. Lo accarezzai.-

Christian: Deve venire qui Sebastian! Mentre lo aspettiamo guardiamo i cartoni?
Haylie: Cosa vuoi guardare?
Christian: Hercules

-In quel momento mamma uscì dalla cucina con Scarlett in braccio che si guardava intorno curiosa.-

Molly: Oh tesoro! Meno male che sei tornata!
Christian: Zia il cartone
Haylie: Si Chris adesso ti metto il dvd

-Accesi la televisione e feci partire il dvd mentre anche papà tornava a casa. Christian salutò il nonno, poi si sedette sul divano a guardare la tv. Anche io salutai papà e presi dalle braccia di mamma Scarlett. Quanto mi piaceva strapazzarla! Mentre la cullavo parlavo con mamma e papà di quanto era successo con Ethan e la sua famiglia. Mamma era proprio indignata.-

Molly: Ascoltami bene Haylie, noi vi abbiamo sempre, e dico sempre, dato la libertà di prendere le vostre decisioni. Avete sempre avuto una grande libertà mentale e adesso non puoi fartela togliere da questa gente! Tu devi fare ciò che senti e ciò che vuoi fare, non sei il burattino di nessuno!

-Si voltò e guardò papà.-

Molly: Caro ma questa gente è proprio fuori di testa

-Papà scosse la testa sospirando.-

Haylie: Io non farò ciò che dicono loro mamma. Io voglio tornarmene qui il più presto possibile, con Ethan non mi trovo più bene

-Papà mi guardò.-

Jeremy: C'entra anche William con questa tua decisione?
Haylie: Io voglio lavorare nel tuo studio papà e poi... si, credo di si. Quando sto con William il mondo mi sembra diverso. Il punto è che non riesco ad ammetterlo con Ethan
Molly: Se non provi più niente per Ethan devi dirglielo

-Sospirai sedendomi sulla sedia e mettendo Scarlett seduta sopra le mie gambe.-

Haylie: Lo so! Sapete prima di rivedere William pensavo che sarei rimasta con Ethan tutta la vita, ma poi l'ho rivisto. Sono certa di volere lui però se poi a lungo andare le cose non andassero più bene tra me e lui proprio per queste nostre diversità?
Molly: Vorrà dire che non siete fatti per stare insieme ma intanto avrai passato un bel periodo con lui. Avrai passato dei momenti felici

-Li guardai.-

Haylie: Devo lasciare Ethan. Non lo amo più. Poi che io mi rimetta o no con William è un'altra faccenda
Jeremy: E' quello che volevo sentirti dire!

-Sorridemmo e sentimmo il campanello suonare. Mi alzai con Scarlett ancora in braccio e andai ad aprire. Appena lo vidi il mio cuore accelerò il battito. Ma perché? Ero esageratamente felice di vederlo.-

Haylie: Ehi ciao! Finalmente siete arrivati!

-Se non fosse stato per il mio eccezionale autocontrollo lo avrei sicuramente abbracciato.-

William: Ciao

-Appena aprì bocca mi sentii il cuore congelare per la sua freddezza. Sebastian interruppe quel momento.-

Sebastian: Ciao a tutti!!

-Corse dentro e salutò tutti, per poi andare da Chris al quale disse qualcosa all'orecchio. Subito anche Christian si alzò dal divano e corse da mamma.-

Christian: Nonna Molly possiamo giocare in cortile? C'è Scooter!

-Papà guardò la mamma.-

Jeremy: Gli do un'occhiata io, devo fare giardinaggio
Sebastian: Allora possiamo?
Molly: Andate pure e ascoltate il nonno però!
Christian: Si si!

-Li vedemmo uscire e mamma guardò William.-

Molly: William entra pure
William: No, signora Manson, grazie ma non posso proprio restare. Ho un impegno importante. Passo a prendere Sebastian e Scooter tra qualche ora d'accordo?
Molly: D'accordo!
William: Arrivederci
Molly: Ci vediamo dopo allora!

-William, che mi aveva ignorato per tutto il tempo, si voltò per uscire quando io lo fermai.-

Haylie: Andiamoo, scommetto che non hai un impegno. Rimani qui dai

-Gli presi la manica del giubbotto e la tirai. Lui infastidito si spostò.-

William: NON MI TOCCARE

-Lo guardai sconvolta.-

Haylie: Will..
William: Lasciami stare, è meglio per tutti!

-Senza darmi il tempo di replicare si voltò e se ne andò mentre io rimanevo lì come una cretina con Scarlett ancora in braccio.-



 

Nora.




-Non riuscivo a smettere di pensare ad Ashley. Sapevo che si stava rovinando la vita per colpa della sua paura. Presi il telefono e la chiamai. Lei rispose dopo qualche squillo.-

Ashley: "Cos'altro vuoi dirmi?!"
Nora: "Ash, mi dispiace di aver discusso"
Ashley: "Anche a me. Non ci vedevamo da due settimane.."
Nora: "Lo so. Senti, domani sera vieni a cena qui, ne riparliamo con calma e cercherò di capire a pieno le tue motivazioni"

-La sentii sospirare.-

Ashley: "Ok"
Nora: "Dove stai alloggiando?"
Ashley: "Devo dirtelo per forza?"
Nora: "Posso provare a indovinare"
Ashley: "Sono tornata a casa dei miei. E' così umiliante alla mia età"

-Sorrisi sentendole dire quelle parole ma non volli insistere.-

Nora: "Troverai presto un'altra sistemazione"
Ashley: "Già. Allora a domani sera"
Nora: "A domani. Ti voglio bene Ash"
Ashley: "Anche io tesoro"

-Chiudemmo la chiamata, mi alzai dal divano e andai in cucina per iniziare a organizzare la cena quando il mio cellulare risquillò. Risposi, era Grace.-

Nora: "Ciao piccola!"
Grace: "Nooraa ciao!"
Nora: "Noto che sei proprio di buon umore! Cosa è successo?"
Grace: "Non posso dirtelo adesso. Voglio dirlo a te e Haylie di persona, è una cosa troppo importante e ho bisogno dei vostri consigli"
Nora: "Mmh si tratta di sesso?"
Grace: "Non posso dirti nulla. Verso le 22:00 io ed Haylie possiamo venire da te?"
Nora: "Si si, i bambini saranno già a letto. Venite pure. Adesso si che sono curiosa"
Grace: "Trattieni la tua curiosità!"

-La sentivo così felice, il suo tono era così felice ed eccitato.-

Nora: "Tu trattieni tutta quella felicità tesoro, soprattutto se devi guidare"
Grace: "Si si, ora vado. Io e Nate usciamo a cena. Ci vediamo dopo"

-Risi.-

Nora: "Va bene, a dopo"
Grace: "Ti voglio bene sorellona"
Nora: "Anche io tesoro a più tardi"

-Chiusi la chiamata sorridendo. Quella ragazza non me la raccontava giusta.-



 

Dustin.




-Ormai stavo per staccare da lavoro ma i sensi di colpa nei confronti di Bob non mi lasciavano in pace, così presi il telefono e lo chiamai.-

Bob: "Vuoi distruggermi un altro po' D? Perché mi stai chiamando?"
Dustin: "Volevo sapere se stavi bene"
Bob: "Sto bene, grazie dell'interessamento"
Dustin: "Bob andiamo! Mi dispiace, forse sono stato troppo duro. Domani sera vieni a cena a casa nostra, ne parliamo anche con Nora. Magari riusciamo a risolvere qualcosa"
Bob: "Niente si risolverà. Ma a cena vengo lo stesso, almeno saluto Nora e i bambini"
Dustin: "Va bene! Allora ci vediamo domani amico"
Bob: "A domani D! Ciao"
Dustin: "Ciao"

-Chiudemmo la chiamata e sospirai guardando quel fascicolo sulla mia scrivania, finalmente era arrivato. Nora avrebbe fatto i salti di gioia, lo aspettava da tempo.-



 

Haylie.




-Dopo aver parlato con Grace al telefono uscii in giardino per dare il cambio a papà dato che i due giovanotti non avevano intenzione di entrare dentro. Li vidi seduti sul prato e andai a sedermi con loro.-

Haylie: Ciao ragazzi!
Christian: Cavalieri grazie!
Haylie: Oh scusatemi allora. Una povera donzella può sedersi con voi?
Christian: Certo!
Sebastian: Ma solo perché sei bellissima. Adesso capisco perché allo zio William piaci tanto!

-Lo guardai.-

Haylie: Ah si? Te lo ha detto proprio lo zio William?
Sebastian: No è stato papà. Lui dice che lo zio ti pensa sempre, è per questo che a volte è distratto e dice anche che quando ti vede fa la faccia da pesce lesso!
Christian: PESCE LESSO!!

-Li vidi entrambi scoppiare a ridere e buttarsi all'indietro sul prato. Dopo qualche secondo si rialzarono.-

Haylie: Senti Seb.. Oggi lo zio mi è sembrato un po' arrabbiato
Sebastian: Si, lo era!
Haylie: E.. e sapresti dirmi con chi?
Sebastian: Mmh fammi pensare..
Haylie: Ha fatto qualche nome quando vi stava portando qui?
Sebastian: Forse un nome lo ha fatto. Ma non mi ricordo quel era!
Haylie: Sai per caso se lo zio William è arrabbiato con me?

-Sebastian non fece in tempo a rispondere che sentii una voce che mi fece drizzare i capelli.-

William: Ma non ti vergogni neanche un po'?

-Mi voltai lentamente mentre i bambini saltavano addosso a William felici per poi andare dentro casa. Ovviamente lasciarono Scooter fuori. Mi alzai e guardai William.-

Haylie: B-beh..
William: Cerchi di raccogliere informazioni da un bambino di tre anni!
Haylie: Certo! Come dovrei fare dato che tu non mi parli più?
William: Non comportarti da vittima, perché non lo sei!
Haylie: Mi spieghi che diavolo ti ho fatto di male? Ci siamo visti ieri ed eri felice di stare con me!
William: Ogni tanto dovresti provare a guardarti dentro Haylie.
Haylie: Cosa ti ho fatto Will? Perché ce l'hai a morte con me?!
William: Oh, tu lo sai bene cos'hai fatto. Da quando hai lasciato questa città tre anni fa sei completamente cambiata. Sei diventata così falsa da fare schifo! D'ora in avanti non dovrai più preoccuparti di tenere il piede in due scarpe. Sai, mi sono stancato di starti dietro, probabilmente io sono ancora innamorato della vecchia Haylie

-Vedemmo Sebastian uscire con il suo zainetto e Scooter lo seguì avvicinandosi a noi. William mi guardò mentre prendeva per mano Sebastian.-

William: So che tu hai fatto la tua scelta, ne prenderò atto e non ti ronzerò più intorno stanne certa!

-Io non capivo davvero di cosa stesse parlando. Su una cosa aveva ragione, la mia scelta l'avevo fatta, lui doveva solo ascoltarmi. In quel momento non riuscii a esprimermi, ero come bloccata mentre lui mi lasciava sulla pelle la sensazione di gelo che trasmetteva con lo sguardo. Era come se non volesse più vedermi. Non riuscii a fermarlo quando si voltò e tornò alla macchina con Sebastian e Scooter.-



 

Dustin.




-Tornai a casa dopo aver recuperato le tre pesti. Povera Molly, era sconvolta e lo stesso Jeremy. I pianti di Scarlett e l'energia di Christian li avevano messi KO. L'unica in forma sembrava proprio Haylie. Passai anche a recuperare Colin a casa del suo amico. Appena arrivammo scendemmo dalla macchina e Christian e Colin corsero come dei razzi dentro casa, probabilmente per saltare addosso alla mamma. Presi Scarlett dal seggiolino, chiusi la macchina e raggiunsi la mia famiglia dentro. Come previsto Christian buttò la madre sul divano. Nora amava coccolarli. Colin dopo averle dato un bacio si alzò dal divano.-

Colin: Vado a dare da mangiare a Spoky!

-Anche Christian si alzò.-

Christian: Cole vengo anche io, aspettami!
Colin: Muoviti Chris! Non ti aspetto altrimenti

-Velocemente uscirono dal salotto, mi avvicinai a mia moglie e la baciai.-

Dustin: Buonasera!

-Lei mi ribaciò.-

Nora: Finalmente siete tornati tutti quanti. Iniziavo ad annoiarmi sola soletta!

-Diedi Scarlett a Nora che la reclamava.-

Nora: Ciao patatina

-La baciò e l'accarezzò quando vedemmo la bimba sbadigliare.-

Dustin: Tua madre ha detto che ha appena mangiato
Nora: Perfetto, allora vado a farla addormentare. E' il momento giusto!

-Sorrisi mentre la vidi alzarsi dal divano.-

Nora: Poi ci fermiamo un momento e parliamo
Dustin: Con piacere!

-Con lo sguardo la seguii fino all'uscita del salotto. Mi tolsi il giubbotto e la giacca e li appesi. Mentre mi sedevo sul divano e accendevo la televisione vidi Crick e Crock attraversare il salotto per correre nella loro cameretta.-

Dustin: Non fate troppo disordine ragazzi. Tra poco si cena e dovete mettere a posto prima di venire a tavola, sapete le regole!
Colin: Certo papà!
Christian: Certo papà!
Colin: Non copiarmi!
Christian: Io non ti sto copiando

-Colin sbuffò scuotendo la testa. Christian stravedeva per lui e imitava tutto ciò che faceva.-

Dustin: Andate a giocare senza litigare

-Subito corsero nella loro stanza mentre io mi rilassavo. Mi ricordai che dovevo parlare a Nora del fascicolo. Lo tirai fuori dalla borsa e lo poggiai sul tavolino. Dopo dieci minuti Nora tornò e si sedette sul divano accoccolandosi su di me. Le baciai la fronte.-

Nora: Sai, oggi è passata Ashley a casa. Finalmente sono tornati dal viaggio
Dustin: Si, lo so anche io. Bob è passato a farmi visita in ufficio questo pomeriggio
Nora: Quei due sono un vero macello quando si tratta di prendere decisioni importanti
Dustin: Già! Domani sera ho invitato Bob a cena
Nora: Io Ashley! E' perfetto, così potranno parlare e noi potremo aiutarli
Dustin: Anche se è chiaro chi sta sbagliando
Nora: Si, infatti! Non c'è ombra di dubbio..

-In quel momento parlammo all'unisono.-

Nora: E' Ashley a sbagliare!
Dustin: E' Bob a sbagliare!

-Ci guardammo per un momento confusi quando Nora continuò.-

Nora: E' chiaramente Ashley che sbaglia. E' ora che inizi a crescere e a guardarsi intorno
Dustin: C-cosa? E' Bob che le fa delle pressioni. Che fretta hanno di sposarsi?! Nessuna! Insomma sono ancora giovani
Nora: Bob vuole avere dei figli Dust! Si capisce benissimo e a trent'anni è normale sentire il bisogno di avere dei figli. Non possono avere il primo per i quarant'anni di Ashley! Io capisco al cento per cento Bob
Dustin: Andiamo Nora, Ashley ha solo ventisei anni, Bob può aspettare qualche altro anno. Non crolla il mondo
Nora: Il punto è che Ashley deve crescere Dio! Non può fare l'eterna fidanzatina
Dustin: E perché no? Cosa c'è di sbagliato?
Nora: Ti do due motivi del perché questo sia sbagliato. Primo: Impegnarsi in una relazione implica la crescita di una persona, impegnarsi non vuol dire stare insieme qualche anno, ma vuol dire sposarsi. Secondo: Lei si sta comportando egoisticamente ignorando i desideri di Bob. Si amano, ne sono sicura e credo che siano fatti per stare insieme, ma Ashley deve crescere! Bob vuole una donna al suo fianco, non una ragazzina
Dustin: Ma lei è giovane! Bob la sta costringendo a sposarsi. Le ha dato un ultimatum. O si sposano o è finita!
Nora: Lo so, infatti ha fatto bene. A cosa serve continuare una storia se tanto non condividono gli stessi obbiettivi?
Dustin: LA STA IMPRIGIONANDO DIAVOLO! LEI VUOLE ESSERE PIU' LIBERA, LA CAPISCO!



 

Nora.




-Lo guardai. Aveva davvero detto quello che avevo sentito?-

Nora: Imprigionando? Cioè secondo te il matrimonio E' UNA PRIGIONE? TI SENTI DAVVERO COSI' IN TRAPPOLA CON ME?
Dustin: Senti Nora hai fraintes..
Nora: FRAINTESO NIENTE DUSTIN! DATO CHE LA PENSI IN QUESTO MODO AVRESTI DOVUTO PENSARCI DUE VOLTE PRIMA DI METTERMI L'ANELLO AL DITO!

-Mi alzai dal divano arrabbiata e iniziai a fare avanti e indietro. Anche lui si alzò.-

Dustin: LA NOSTRA SITUAZIONE ERA DIVERSA E LO SAI BENISSIMO. AVEVI APPENA AVUTO CHRISTIAN! COS'AVREMO DOVUTO FARE?
Nora: TU MI HAI SPOSATA SOLO PERCHE' AVEVAMO UN BAMBINO?! ANZI, DUE! MA VUOI SCHERZARE?
Dustin: DICO SOLO CHE LA NOSTRA ERA UNA SITUAZIONE DIVERSA DA QUELLA DI ASHLEY E BOB! LORO SONO LIBERI. NOI NON ABBIAMO AVUTO TANTA SCELTA
Nora: BRAVO DUSTIN, RINNEGA PURE TUTTA LA TUA MISERA E SCHIFOSA VITA. SAI QUANTE PERSONE VORREBBERO UNA VITA COME LA NOSTRA? AVERE LA NOSTRA FELICITA'? FINO AD ORA CREDEVO CHE ANCHE TU FOSSI GRATO PER CIO' CHE AVEVAMO E INVECE SCOPRO CHE LE TUE DOLCI PAROLE ERANO UN MUCCHIO DI BUGIE. MI SPIEGHI PERCHE' HAI VOLUTO AVERE SCARLETT SE QUESTO E' IL TUO PENSIERO? PERCHE' DIAVOLO MI HAI SPOSATA? CHE SENSO HA?

-In quel momento vedemmo Colin davanti a noi. Eravamo talmente presi dal litigio che non c'eravamo accorti di lui.-

Colin: Perché state litigando?
Dustin: Campione non stiamo litigando
Colin: A me sembra di si. Mamma è tutta rossa in faccia e stavate urlando. Si urla quando si litiga
Nora: Amore io e papà stavamo solo discutendo. Non ci troviamo d'accordo su delle cose, tu ora torna a controllare Christian

-Respiravo pesantemente mentre cercavo di controllarmi almeno davanti a Cole. Non ero più semplicemente arrabbiata, ero furiosa con Dustin. Quella notte avrebbe dormito sul divano, poco ma sicuro. Colin continuava a fissarci come per studiarci, poi abbassò lo sguardo sul tavolino, dove c'era un fascicolo che prima non avevo visto. Lui si avvicinò mentre Dustin continuava a guardare me. Probabilmente pensava a cosa dire.-

Colin: "Richiesta di adozione del minore Colin Reed"

-Appena sentimmo Colin leggere il titolo del fascicolo sia io che Dustin ci congelammo.-

Colin: Ma questo è il mio nome!

-Subito Dustin prese il fascicolo dal tavolino e lo rimise nella sua valigetta. Colin ci guardò con la sua solita espressione curiosa.-

Colin: Cosa vuol dire "adozione"?

-Io e Dustin ci guardammo capendo immediatamente cosa fare. Purtroppo le nostre divergenze dovevano aspettare, nostro figlio era più importante.-
 



 

Salve meraviglie <3 <3
Sinceramente mi aspettavo qualche recensione in più nell'episodio precedente ecco perché non ho aggiornato nel fine settimana. Comunque....
Eccomi qui con questo episodio che annuncio come
penultimo. Si, esatto il prossimo episodio sarà veramente l'ultimo. Probabilmente sarà più lungo degli altri!
Ok so che per voi è una notizia scioccante ma ormai siamo giunti alla fine!
Che mi dite di questo episodio? Io sono un po' scettica. Non so.. ditemi voi.. come lo avete trovato?
Se mi volete seguire su
twitter sono Summer11 ditemi che seguite la storia e vi seguirò.
Credo di aver detto tutto.
Spero che arrivino le recensioni, a questo punto non chiedo il numero tanto dopo l'episodio della scorsa settimana non credo avrò dei risultati.
A presto, Sum <3 <3 <3

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Capitolo 49
*** Ci vuole coraggio -Parte 1- ***


Ok ragazzi! Potete picchiarmi.
So che non pubblico da molto tempo e mi dispiace da morire, ma non ho avuto proprio il tempo.
Mi sono trasferita meno di due settimane fa nel Regno Unito 
perciò sono stata un pochino incasinata e sto ancora cercando di ambientarmi.
Comunque vi ho pensato e sono riuscita a scrivere. Questo episodio è diviso in due.
Scusate ma usciva troppo lungo e mazzoso se no. La buona notizia è che anche la seconda parte è pronta. Perciò la volete?? Fatemi sapere in tanti anche cosa pensate di questo episodio
Vi aspetto, baci Sum <3 <3 <3


- Ci vuole coraggio - Parte 1 -



Nora.

 

-Ci sedemmo sul divano e Dustin prese sulle sue ginocchia Cole. Io sinceramente non sapevo nemmeno da dove iniziare. Come potevamo ferirlo ricordandogli che io non ero la madre naturale? Insomma lui in quei tre anni lo aveva completamente dimenticato. Perché dovevamo riaprire quella grande ferita che faceva male a tutti e tre? Per la prima volta non avevo parole giuste da pronunciare. In quel momento Dustin mi sorprese iniziando a parlare.-

Dustin: Vedi campione, non è così facile da spiegare
Colin: Perché?
Dustin: Perché è una cosa delicata!
Colin: Come una farfalla o il petalo di un fiore?

-Io e Dustin sorridemmo sentendo quel paragone.-

Nora: Si, tesoro!

-Lo accarezzai dolcemente e lui mi sorrise mettendo in mostra i dentini, uno dei quali stava ricrescendo. Dustin riprese a parlare stringendo Colin a sé.-

Dustin: La donna che ti ha fatto nascere, quando tu eri molto piccolo, ti ha lasciato a me e poi è sparita. Io e te siamo rimasti con i nonni per un po' di tempo, fino a quando io non ho incontrato la mamma. Sai, a lei tu sei subito piaciuto. Ti ha voluto bene dal primo momento in cui ti ha visto e si è presa cura di noi con tanto amore
Colin: E' la mamma più buona del mondo

-Li guardavo mentre loro parlavano di me guardandosi negli occhi.-

Dustin: Perciò Nora non ti ha fatto nascere come con Christian e Scarlett..
Colin: Non mi ha avuto nel suo pancino?
Dustin: No
Colin: Oh. Quindi io sono diverso? Lei non è la mia mamma?
Dustin: Ascoltami bene Cole. Lei è la tua mamma, perché si è sempre presa cura di te e ti ha sempre voluto bene, è questo quello che fanno le brave mamme. Lei lo fa con te proprio come lo fa con Christian e Scarlett. Quindi siete tutti uguali per lei e per me. Solo che per la legge..
Colin: Per la polizia?
Dustin: Per il nostro Paese, c'è bisogno che mamma firmi dei documenti che ti rendono suo figlio a tutti gli effetti così nessuno mai ti potrà separare da lei, nemmeno io
Colin: Quindi io ho due mamme?
Dustin: No, solo Nora è la tua mamma. Proprio come lo è per Christian e Scarlett

-Lui si sporse per guardarmi, mentre io ero ancora sbalordita dalla delicatezza e dalla semplicità con cui Dustin aveva affrontato l'argomento. Era stato davvero incredibile. Mi riconcentrai su Colin.-

Colin: E' così mamma?
Nora: Certo tesoro! Papà ha ragione. Solo io sono la tua mamma e guai a chi ti porta via da me!

-Sorridemmo e Colin si buttò su di me. Lo strinsi forte in un abbraccio.-

Colin: Se firmi i documenti nessuno mi porta via da te?
Nora: Nessuno!
Colin: Firma subito quei fogli!

-Tutti ridemmo e Dustin ritirò fuori i documenti. Mentre li firmavo Colin mi guardò.-

Colin: Sei felice mamma?!
Nora: Sono al settimo cielo amore mio!

-Gli diedi un caldo bacio sulla guancia mentre lui mi abbracciava. Finii di firmare i documenti e li diedi a Dustin sorridendo. Anche lui mi sorrise, si avvicinò a me e mi baciò.-

Dustin: Ti amo, non dubitarne mai chiaro?
Nora: Ti amo anch'io!
Dustin: Mi dispiace per prima
Nora: Anche a me!

-Colin si alzò dal divano.-

Colin: Quando mangiamo?! Io ho fame!
Nora: Adesso, adesso! Chiama Christian e tornate qui così mangiamo
Colin: Ook!

-Subito scappò verso la sua cameretta e anche io e Dustin ci alzammo dal divano.-

Nora: Sai, ti ammiro per come hai gestito la faccenda con Colin
Dustin: Gli ho detto solo la verità
Nora: Io non sarei riuscita a fargli un discorso così positivo in quel momento. Infatti lui l'ha presa benissimo
Dustin: Già. Io credevo che se noi non avessimo dato importanza alla cosa allora anche lui l'avrebbe presa bene e infatti così è stato! Grazie per avermi lasciato fare questa volta!

-Risi.-

Nora: Non c'è di che tesoro!
Dustin: Però.. Siamo un'ottima squadra io e te!
Nora: Già!

-Mi strinse a sé e lo baciai.-

Nora: Non voglio che Ashley e Bob ci facciano litigare
Dustin: Neanche io! E comunque non potevo chiedere una vita migliore amore. Con te e con i bambini ho tutto
Nora: Lo so!

-Lui mi guardò e sorrise mentre i bambini tornavano da noi.-

Dustin: Mi sono salvato dal dormire sul divano stanotte?
Nora: Ti sei salvato proprio all'arrivo!

-Sorridemmo e i bambini iniziarono a saltare e urlare.-

Colin e Christian: VOGLIAMO MANGIARE! VOGLIAMO MANGIAREEE!

-Dustin li prese in braccio tutti e due.-

Dustin: Coraggio bestioline,andiamo a mangiare!

-Ridemmo e andammo tutti a mangiare. Il mio unico pensiero restava Grace, ero davvero curiosa di sentire cosa aveva combinato o aveva intenzione di combinare.-



 

Haylie.




-Mentre aspettavo che Grace tornasse, mandai dei messaggi a William, ma lui non mi rispose. Non capivo cosa gli avessi fatto e stavo letteralmente impazzendo. Poi fortunatamente alle 21:30 tornò a casa Grace catturando l'attenzione di mamma e papà.-

Jeremy: Ciao signorina!
Grace: Ciao!
Molly: Dove sei stata per tutto questo tempo?!
Grace: Con Nate, in giro!
Molly: Mi domando cosa facciate per tutto quel tempo!

-Io e Grace ci guardammo come per dire “Sapessi”.-

Grace: Niente, vaghiamo per la città!
Jeremy: Almeno avete cenato?
Grace: Si papà, siamo andati da Burger King. Ylie sei pronta?
Haylie: Prontissima!
Jeremy: Dove andate?
Molly: Vanno da Nora!

-Mamma guardò Grace.-

Molly: Grace a casa prima di mezzanotte chiaro?!
Grace: Ma mamma, sono in vacanza!
Jeremy: Non importa! Obbedisci a tua madre

-Lei sbuffò salutammo mamma e papà e uscimmo da casa.-

Grace: Ovviamente guido io!
Haylie: Sei fortunata, oggi non sono dell'umore adatto!

-Ci sedemmo in macchina e Grace partì.-

Grace: Problemi con Ethan il perfettino?
Haylie: Magari fossero solo quelli!

-Lei mi guardò perplessa ma non parlò.-

Haylie: Sai chi è l'idiota che mi fa entrare in paranoia? William! Sempre e dannatamente WILLIAM!
Grace: E' una cosa seria o è solo un vostro battibecco?!
Haylie: Ma che ne so! Ha fatto tutto da solo. Ha smesso di parlarmi e di mandarmi messaggi così dal nulla! Lo sto odiando!
Grace: Oh, ti piacerebbe odiarlo! Sarebbe tutto più semplice!
Haylie: Già! Ma quando sei diventata così saggia?!

-Ridemmo e Grace girò entrando nella via di Nora e Dustin.-

Haylie: Vorrei proprio sapere la tua novità!
Grace: Aspetta altri dieci minuti!

-Dopo essere arrivate e aver parcheggiato la macchina, scendemmo e andammo a suonare il campanello di Nora e Dustin. Subito una Nora incavolata ci aprì la porta.-

Nora: Schhh! Ma dove li avete i cellulari voi due?
Grace: In borsa, perché?

-Ci fece entrare e chiuse la porta dietro sé.-

Nora: Vi ho scritto quindici volte di non suonare! Le bestioline finalmente dormono!
Grace: Ops!

-Ci togliemmo i giubbotti e andammo a sederci sul divano.-

Haylie: Abbiamo tutto?
Grace: Caramelle e cioccolato presenti!
Nora: Pop corn e patatine presenti!
Haylie: E infine coca cola ed aranciata presenti!

-Mettemmo tutto sul tavolino e iniziammo a mangiare, quando vedemmo Dustin uscire dallo studio.-

Dustin: Ciao ragazze!

-Ci abbracciò.-

Dustin: Serata di schifezze?
Nora: Non scocciare amore! Possiamo farlo solo quando torna Haylie! Torna a lavorare

-Scoppiammo tutti a ridere, Dustin si prese una tazza di caffè e tornò poi nel suo studio. Sia io che Nora poi guardammo curiose Grace.-

Grace: Siete curiose eh?
Haylie: Andiamo, piantala di tenerci sulle spine!
Nora: Cos'hai intenzione di combinare signorina?
Grace: Questa volta è una cosa seria ragazze
Nora: Dobbiamo preoccuparci?

-Lei ci guardò sorridendo mentre io e Nora cercavamo di capire mentre mangiavamo delle patatine al formaggio.-

Grace: Ho bisogno del vostro aiuto. Io non posso dirlo alla mamma come avete fatto voi, io non mi sento a mio agio!
Haylie: Di cosa hai bisogno?

-Lei ci guardò sospirando, poi parlò.-

Grace: Devo per forza prendere la pillola?
Haylie: La pillola che pensiamo noi Grace?
Nora: Si, insomma la pillola per il sesso?!
Grace: Si, cosa c'è di strano?

-Io e Nora ci guardammo preoccupate.-

Nora: Tesoro non devi farlo per forza..
Haylie: Già. Se non sei pronta si aspetta. Nate ti aspetterà, lui ti ama
Nora: Se non te la senti di farlo ancora, non metterti ancora il problema della pillola. Haylie ha ragione, lui ti aspetterà con piacere..
Grace: Beh non ce n'è più bisogno... Io e Nate abbiamo fatto l'amore questo pomeriggio!
Nora: COSA??
Haylie: MA STAI SCHERZANDO?!

-Noi eravamo scioccate mentre Grace rideva imbarazzata.-

Grace: No! Ieri notte alla festa io e Nate siamo tornati insieme e questo pomeriggio è stato tutto naturale!
Haylie: Oddio!

-Subito l'abbracciammo forte.-

Nora: Vogliamo i dettagli!
Grace: Beh sono andata a casa sua per stare un po' insieme dato gli ultimi giorni. Un bacio, tira l'altro, una carezza tira l'altra e abbiamo giocato come facevamo sempre
Nora: Per giocato intendi...
Haylie: ..Preliminari!
Grace: Si! Eh... Beh, io non so spiegarvelo. Ho avuto un'improvvisa voglia di lui. Ciò che stavamo facendo non mi bastava più..
Haylie: ..Posso solo immaginare quanto tu potessi essere eccitata
Grace: YLIEEE!!

-Scoppiai a ridere.-

Nora: Dai Ylie, già si sta vergognando a morte a dircelo, ci mancano solo le tue battutine imbarazzanti

-Le feci la lingua e Grace riprese a parlare.-

Grace: Così ho detto a Nate che volevo di più. Lui è stato molto carino dicendomi che poteva aspettare ma io volevo di più in quel momento
Nora: Come è andato?
Grace: Oh è stato bellissimo anche se siamo stati un po' impacciati credo..
Nora: Migliorerà tesoro! La prima volta è sempre un po' così. Oh se io ricordo la mia..
Grace: Con Lukas?
Nora: Già! Ti ha fatto male?
Grace: All'inizio poi dopo è stato più sopportabile, Nate è stato bravo
Nora: Io ricordo che mi aveva fatto un male cane. Avevo appena compiuto 16 anni e stavo con Lukas da un anno circa. Lui voleva farlo e così lo accontentai, ero una ragazzina ed ero cotta di Lukas! Ricordo che tornai a casa e tu Grace che avevi si e no nove anni, mi chiedesti se stessi bene!
Grace: Davvero?!
Haylie: Penso proprio che sia vero! Eri sempre attaccata a Nora e le chiedevi sempre tutto!

-Sorridemmo.-

Nora: Si, è vero. Ti dissi che ero molto stanca a causa di educazione fisica
Grace: E io ci credetti?
Haylie: Certo! Eri solo una bambina innocente allora! La mia prima volta invece... Oh, con William
Grace: Com'era stata?
Haylie: Davvero bella. Quanto lo amavo
Nora: O lo ami?!!
Haylie: Ci riconcentriamo su Grace?!
Nora: Non te la scampi così!

-Mi guardò, poi riprendemmo a guardare Grace e Nora parlò.-

Nora: Tesoro non è obbligatorio prendere la pillola. Tante ragazze non la prendono..
Haylie: ..L'importante è che prendiate sempre precauzioni
Grace: Oh si! Io non voglio prenderla
Nora: Nessuno ti obbliga anche se sarebbe più sicuro

-Continuavo a guardare Grace sovrapensiero e lei ridendo mi passò la mano davanti al viso.-

Grace: Hayliee! Ci sei?
Haylie: Oh si, si!
Nora: A cosa stavi pensando?
Haylie: A quanto la nostra sorellina sia cresciuta in fretta
Nora: Oh già!

-In quel momento Grace si avvicinò e ci abbracciò.-

Grace: Sarete sempre le mie sorellone, grazie per esserci sempre!

-La stringemmo forte e poi ci staccammo.-

Nora: Oggi volete farmi proprio piangere!

-Io e Grace guardammo Nora curiose e lei continuò.-

Nora: Oggi ho firmato le carte per l'adozione ufficiale di Colin!
Haylie: Oddio! Finalmente, siamo così felici!
Grace: Già! Ora Celin non potrà portartelo via
Nora: Non credo abbia mai voluto portarmelo via. Quando io e Dustin la incontrammo sembrava più che felice di liberarsi di questo problema. Per fortuna è stato abbastanza facile dato che lei ha completamente abbandonato Colin e ha accettato di firmare i documenti
Haylie: Sicuramente è stata una grande cosa!
Nora: Domani lo dirò a mamma e papà!
Grace: Oh, ne saranno entusiasti!

-In quel momento il mio telefono squillò, lo presi e vidi il nome di Ethan lampeggiare, lo rimisi in borsa mentre continuava a squillare. Nora e Grace mi guardarono.-

Grace: Non rispondi?
Haylie: No! E' Ethan, non ho voglia di starlo a sentire.
Nora: E' un brutto periodo?
Haylie: No, penso sia tempo di lasciarlo
Grace: Secondo me devi lasciare Ethan e rimetterti con William
Haylie: Per quanto mi piacerebbe non credo di avere più possibilità con William
Grace: Perché?
Haylie: E' arrabbiato con me e sembra che non mi voglia più vedere. Io non so nemmeno cosa gli ho fatto!

-Scossi la testa sospirando.-

Nora: Mi sembra di rivedere la piccola Haylie impaurita dal mondo

-Alzai la testa guardando la mia sorella maggiore.-

Haylie: Cosa vorresti dire?
Nora: Ti stai arrendendo in partenza
Haylie: No, non è vero. Non mi sto arrendendo in partenza!
Nora: Ah no? Non sai perché Will sia arrabbiato con te e ti stai già dando per vinta con lui. Questo è arrendersi in partenza

-Ciò che mi stava dicendo mi stava facendo arrabbiare sul serio.-

Haylie: Tu non sai come mi guardava! Era inferocito con me, mi ha disprezzata! Che speranze vuoi che abbia con lui? Nessuna
Nora: Sono tutte scuse Haylie! Lo sai anche tu. So che è una situazione difficile..
Haylie: Non sai un bel niente!
Nora: Haylie..

-Abbassai lo sguardo e Nora continuò.-

Nora: Non essere debole Ylie! Lascia Ethan e vai a conquistarti William. Sei un'ottima combattente, combatti per te e Will!

-Mi alzai dal divano, ero stanca di sentire Nora.-

Haylie: Ho combattuto tanto per William tre anni fa. Ho combattuto e ho sofferto tanto... Per cosa? Per cosa Nora? Per essere lasciata. Amo William ma ho paura di combattere ancora per lui. Ho paura
Nora: Non puoi vivere infelice perché hai paura di essere ferita. Io sono sicura che William ti ami davvero e che non ti faccia più stare male
Haylie: Ci sta riuscendo anche a distanza! Questo suo silenzio mi sta uccidendo
Nora: Allora va da lui! Va da lui e rompi questo fastidioso silenzio che ti rende debole Ylie
Haylie: Non è così facile
Nora: Si, lo è!

-Presi la borsa e il giubbotto.-

Haylie: Non ho più voglia di stare qui. Grace torniamo a casa!
Grace: Ma Ylie..
Haylie: Ti prego, riportami a casa!

-Lei mi guardò e annuì lentamente. Si alzò dal divano, abbracciò Nora e si voltò verso me per poi rivoltarsi verso Nora.-

Grace: Ci vediamo Nor! Salutami Dustin

-Lei sorrise.-

Nora: Lo farò Gracie!

-Grace si rivoltò verso me e uscimmo da casa di Nora per andare a sederci in macchina. Grace mise in moto e parlò.-

Grace: Sai anche tu che Nora ha ragione!
Haylie: Non ne voglio parlare ok? Possiamo semplicemente tornare a casa in silenzio?!

-Lei sospirò.-

Grace: Come vuoi
Haylie: Grazie tante
Grace: Solo una cosa.. Non prendertela con noi se tu stai avendo paura del tuo futuro e dei tuoi sentimenti, non è giusto!

-La guardai ma non risposi. Non avevo nulla da dire.-



 

Ashley.




-Quella notte decisi di andare a prendere le mie cose a casa di Bob. Aprii con le chiavi e vidi un casino in salotto. Lattine di birra, sacchetti di patatine e noccioline sparse ovunque sul parquet. Io odiavo quel genere di casino, così iniziai a riordinare e dimenticai il motivo per cui mi trovavo lì, fino a che non vidi Bob entrare in appartamento. Ci guardammo stupiti e parlammo all'unisono.-

Ashley: Cosa ci fai qui?
Bob: Cosa ci fai qui?

-Ci guardammo un momento spiazzati poi Bob parlò.-

Bob: Che ci fai tu, in casa mia!
Ashley: Ora è casa tua?!
Bob: Non mi sembra che tu paghi l'affitto qua!
Ashley: Tu non mi hai permesso di pagarlo. Ti aiuto con tutte le bollette
Bob: E ci mancherebbe, con tutta l'acqua e l'energia che consumi con docce, asciugacapelli e piastre varie!
Ashley: Mi stai davvero rinfacciando tutto?!
Bob: Si!
Ashley: Ti prenderei a schiaffi!
Bob: E' già tanto se mi arrivi all'anca, cosa vuoi fare?!
Ashley: Sei proprio uno stronzo Robert! Sono passata solo per prendere la mia roba per andarmene definitivamente da qui
Bob: Per andare dove? A casa di mamma e papà?
Ashley: Non sono affari tuoi dannato imbecille!

-Mi voltai furiosa e con in mano il borsone andai in camera da letto e aprii l'armadio. Presi tutti i miei vestiti e li buttai dentro la borsa mentre Bob mi seguì in camera e mi guardò.-

Bob: Diavolo,non ricordavo di avere un armadio così grande! Grazie per avermi liberato lo spazio
Ashley: Sono felice di non doverti vedere mai più!
Bob: Qui ti sbagli. Ci vedremo a ogni occasione di Dustin e Nora

-Sbuffai e lui continuò.-

Bob: Potremmo evitare tutto questo Ashley..
Ahley: Ritiri l'ultimatum?
Bob: Nemmeno per sogno! Sposami
Ashley: No! Voglio ancora godermi la vita per degli anni
Bob: Perfetto! Prendi tutta la tua roba e sparisci
Ashley: Con molto piacere! Preparati a restare solo per il resto della vita
Bob: Tu non piangere troppo quando mi vedrai con mia moglie e i miei figli alle feste di Nora e Dustin

-Mi stava davvero facendo incazzare. Presi la borsa e uscii dalla camera mentre lui mi seguiva.-

Ashley: Potrò provare solo pena per quei poveretti!
Bob: Io direi più rimorso! Vedrai che tra 10 anni rimpiangerai questa scelta. Scommetto che starai con un uomo molto più giovane e ti sentirai così sola perché ti mancherà una parte di cuore che il tuo egoismo ha portato via
Ashley: Egoismo?! Il tuo è egoismo
Bob: La mia è voglia di crescere, di crescere con te! Ti ho scelta come mia compagna di vita perché ti amo Ashley. Ti amo così tanto da voler vedere in giro per casa una piccola Ashley che corre da me per chiedermi di giocare con lei a prendere il té, ti amo così tanto da voler essere svegliato il giorno di Natale alle 4:00 del mattino da delle piccole manine che ci pregano di alzarci per aprire i regali di Natale. Ti amo così tanto da volerti vedere ogni giorno, ogni ora e ogni secondo affianco a me. Questo tu lo chiami egoismo?

-Lo guardai. Erano delle parole davvero commoventi ma io non ero pronta, non potevo farcela.-

Ashley: Anche io ti amo Bob e vorrei vederti ogni giorno ma io non voglio avere dei bambini
Bob: PERCHE', DIAVOLO? MI DAI UNA MOTIVAZIONE VALIDA?!
Ashley: PERCHE' NON VOGLIO RINUNCIARE ALLA MIA LIBERTA'!

-Appena sentì le mie parole, Bob mi guardò con uno sguardo ferito.-

Bob: Tu sei fatta per il cento per cento di puro egoismo. Io me ne vado, tu prendi le tue cose e vai via, vai via per sempre dalla mia vita! La nostra storia finisce qua. Domani non farti vedere alla cena di Nora e Dustin, so che hanno invitato anche te

-Lo vidi prendere le chiavi e uscire di casa sbattendo così forte la porta da fare tremare tutti i mobili. Sarebbe stata davvero quella la fine della nostra storia?-

 

Haylie.




-Quella notte non riuscivo a prendere sonno, le parole di Nora mi rimbombavano nella testa. Mi vestii senza fare rumore, andai in bagno a sciacquarmi il viso, scesi giù, mi infilai il giubbotto, presi la borsa e uscii. Chiusi la porta di casa e andai in macchina, l'accesi e partii diretta verso casa di Ethan. Arrivai sotto casa sua, scesi dalla macchina e lo chiamai. Lui rispose assonnato.-

Ethan: “Si?”
Haylie: “Scendi, sono sotto casa tua”
Ethan: “Ma sei impazzita? Sono le 3:00 del mattino”
Haylie: “Appunto non ho tempo da perdere”
Ethan: “Sto scendendo”

-Chiudemmo la chiamata e dopo qualche secondo lui era giù, in vestaglia e pigiama.-

Ethan: Che c'è?
Haylie: Voglio parlare delle condizioni tue e dei tuoi genitori
Ethan: A quest'ora?!
Haylie: Si!

-Ethan sbuffò.-

Ethan: Beh, mi pare che tu le sappia già
Haylie: Non cambi idea?
Ethan: Assolutamente no. O le accetti o è finita
Haylie: Perfetto, buona fortuna Ethan!
Ethan: C-cosa? M-mi stai lasciando?!
Haylie: Non voglio vivere quella vita e poi non ti amo più Ethan
Ethan: C'è di mezzo William? So che lui è la causa di tutto
Haylie: No, solo me e te! Sapevi già che le cose andavano male quando mi forzavi a lavorare a San Francisco. Non sto ai tuoi piani e tu mi stai soffocando. Sono ancora una ragazzina e voglio vivere di conseguenza. Tu non pianificherai la mia vita. Perciò tra noi è tutto finito
Ethan: Condividiamo un appartamento insieme a San Francisco!
Haylie: Oh giusto. Appena le vacanze finiscono vado a prendere la mia roba. Per favore, non farti trovare a casa. Andrò a stare con delle mie colleghe. Vedi? Chi troppo vuole nulla stringe!
Ethan: Non sai cosa ti perdi!
Haylie: Oh no Eth! Lo so benissimo. Trovati un altro burattino! Ciao

-Mi voltai senza nemmeno guardarlo e tornai in macchina, mi sentivo molto più leggera. Non mi aveva fatto male lasciarlo, probabilmente proprio perché con il tempo ho smesso di amarlo e lui era diventato un'abitudine. Non volevo ammetterlo, ma Nora aveva ragione!-

 

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Capitolo 50
*** Ci vuole coraggio -Parte 2- ***


- Ci vuole coraggio - Parte 2 -



Grace.




-Dopo aver affrontato il mio ultimo esame tornai a casa insieme a Heather che aveva aspettato a scuola che io finissi. Lei era strafelice di aver finito il suo primo anno scolastico da liceale. Parcheggiai la macchina e mentre percorrevamo il vialetto vidi sbucare dalla cassetta delle lettere una busta. Mi bloccai di colpo e Heather fece lo stesso. Già, l'ultima risposta era finalmente arrivata. Quei due lunghi ed ansiosissimi mesi ormai erano passati e io ero lì, davanti alla cassetta delle lettere, ansiosa di sapere quella risposta tanto attesa. Lì dentro c'era il mio futuro. Feci un respiro profondo e Heather mi guardò.-

Heather: Coraggio sorella!

- Aprii la cassetta e presi quella grande busta gialla. Entrai in casa e la poggiai sopra il tavolino del salotto con Heather che mi seguiva. Mamma ci sentì rientrare e si affacciò in salotto.-

Molly: Ciao ragazze! Com'è andato l'esa..

-Subito la sua attenzione fu catturata dalla busta gialla. Oh lei conosceva molto bene quel tipo di busta, c'era già passata tante volte con Nora e con Haylie, era arrivato anche il mio turno.-

Molly: Q-quella è..
Grace: Già!

-Heather ci guardava spaesata.-

Heather: Ma perché non l'aprite e basta?! Perfino io sento l'ansia che mi appesantisce le spalle!
Grace: Stasera torna Haylie. L'aprirò con tutta la famiglia presente
Molly: Si tesoro, è una buona cosa!

-Dopo essere rimasta per dei secondi a fissare la busta, mamma si risvegliò.-

Molly: Allora Heather, rimani a cena?
Heather: Volentieri signora Manson!

-Mamma mi guardò.-

Molly: Com'è andato l'esame?!
Grace: E' andato, grazie a Dio!
Molly: Era difficile?

-Ci avviammo tutte in cucina e mentre io e Heather ci sedemmo al bancone, mamma ci diede due fette di torta al cioccolato.-

Grace: Beh, diciamo abbastanza. Non avevo mai visto Nate sudare così per scuola
Molly: Ah si? Era preoccupato?

-Iniziammo a mangiare divorando tutto.-

Grace: Abbastanza! L'esercizio di matematica era incredibilmente complicato! Credo che nessuno lo abbia fatto giusto
Molly: Quando avrete i risultati?
Grace: Domani sera alle 18:00
Heather: Beata te che hai finito con questa scuola
Grace: Oh, non ancora! Venerdì ci sarà la consegna dei diplomi!
Molly: Tutti aspettiamo questo momento!

-Mamma sorrise prendendo i piatti vuoti e mettendoli a lavare, poi Heather mi guardò.-

Heather: Ricordi cosa mi avevi promesso?
Grace: D'accordo, d'accordo! Andiamo, ti insegnerò una parte della coreografia del nostro ultimo spettacolo
Heather: Oh! Finalmente!!

-Ci alzammo e armata di pazienza spinsi Heather fuori dalla cucina e la seguii.-



 

Nora.




-Quel pomeriggio mentre Dustin era a lavoro e Scarlett ancora al nido, portai Christian e Colin a nuotare in piscina per farli scaricare. Restammo lì per tre ore a schizzarci, giocare con la palla e nuotare ma era arrivato il momento di andare a prendere Scarlett e tornare a casa e questo a Colin non andava. Io e Christian uscimmo dall'acqua ma Colin non ne voleva sapere.-

Nora: Cole esci dall'acqua
Colin: Ma mamma è presto!
Nora: Dobbiamo andare a prendere Scar
Colin: L'asilo può aspettare

-Mi abbassai per aiutarlo ad uscire dall'acqua.-

Nora: Ma i nonni no! Stasera dobbiamo andare a cena a casa loro, torna la zia Haylie!
Colin: Manca ancora tanto per cena

-Lo vidi muovere le braccia cercando di stare a galla.-

Nora: Dobbiamo tornare a casa e ci dobbiamo preparare tutti quanti, il tempo vola Cole!
Colin: No!
Nora: Colin...
Colin: E' presto
Nora: Conto fino a tre, se non sei uscito dall'acqua scatta la punizione
Colin: Nooo

-Lui rideva, lo prendeva come un gioco mentre io ero serissima.-

Nora: E va bene. Uno... Due... T...

-Sentii uno spruzzo d'acqua arrivarmi dritto in faccia. Colin me l'aveva sputata tutta addosso. Io cercavo di controllare il mio attacco nervoso mentre Colin se la rideva in acqua mentre nuotava. Mi alzai e lo guardai seriamente asciugandomi il viso. Decisi di tirare fuori l'arma più efficace che io e Dustin avevamo e che usavamo solo in situazioni critiche.-

Nora: Continua a fare lo sciocco e il disubbidiente, Babbo Natale ti sta guardando e si sta segnando tutto nella sua agenda sotto il tuo nome!

-Colin immediatamente sgranò gli occhi mentre Christian si portò le mani alla bocca preoccupato per il fratello.-

Christian: Oh oh..
Nora: Esatto Chris, oh oh, tuo fratello è in grossi guai. Vuoi fare ancora lo spiritoso Cole? Fai pure
Colin: NOO! Scusa scusa, esco subito dall'acqua!!

-Subito lo vidi nuotare per andare verso le scalette e uscire dall'acqua. Tirare in ballo Babbo Natale funzionava sempre. Sorrisi soddisfatta e sentii Christian tirarmi il braccio.-

Christian: Mamma perché ridi?
Nora: Oh, niente tesoro!

-Colin ci raggiunse.-

Colin: Mamma credi che Babbo Natale si possa dimenticare di oggi?
Nora: E' molto difficile Cole
Colin: Noooo!

-Subito iniziò a disperarsi.-

Colin: Non voglio il carbone!!
Nora: Beh tu disubbidisci a me e a papà
Colin: Ma non lo faccio più, mai più
Nora: Sei pentito?

-Lui annuì.-

Nora: Ma veramente pentito?
Colin: Si!
Nora: Beh forse Babbo Natale può considerare oggi come uno sbaglio..
Colin: Davvero??
Nora: Si.. Ma solo se tu ti comporti bene e non fai i capricci. Lo prometti?
Colin: Si si! Lo prometto con tutto il cuore!
Nora: Bene allora!

-Sorrisi e andammo subito negli spogliatoi. Si era già fatto tardi.-


 

Haylie.



-Quella sera arrivai a casa alle 21:00 dopo un stanchissimo viaggio. Tutti mi accolsero magnificamente come sempre. Ero tornata a casa solo per assistere alla cerimonia di diploma di Grace. La settimana successiva avrei avuto l'ultimo esame del penultimo anno di college. Dopo aver cenato ci sedemmo tutti quanti in salotto e ansiosamente aspettavamo la risposta dal college di Grace. Certo che aveva fatto davvero dei passi avanti, quando era una ragazzina mai avremmo pensato che si iscrivesse al college e che per lei fosse così importante. Lei lentamente prese la busta e l'aprì. Prese il foglio e iniziò a leggere con la mente. Dopo qualche secondo la vedemmo buttare all'aria la lettera.-

Grace: MI HANNO PRESA! MI HANNO PRESA!

-Io per prima mi buttai su lei congratulandomi.-

Haylie: Lo sapevo! Lo sapevo che ti avrebbero presa!

-La strinsi a me e la sentii sussurrarmi..-

Grace: Grazie Ylie, grazie per tutto
Haylie: Ti voglio bene
Grace: Anche io!

-Dopo quelle parole ci staccammo dall'abbraccio e lasciai che anche tutti gli altri si congratulassero con lei. Poi anche io lessi la lettera, avrebbero iniziato i corsi il 5 settembre ma lei avrebbe dovuto essere al college già dal 1 settembre per potersi ambientare. Quella notte Heather rimase a dormire da noi, probabilmente sia lei che Grace volevano sfruttare al massimo tutto il tempo che avevano a disposizione prima della partenza per il college. Quelle due ragazze facevano l'una parte dell'altra, sarebbe stata dura la loro separazione e questo entrambe lo sapevano bene ecco perché evitavano sempre l'argomento fingendo di non essere minimamente preoccupate e questo avrebbe reso il loro arrivederci ancora più difficile.-


 

Nora.



-Dopo i festeggiamenti della sera precedente per la super notizia di Grace, la mattina successiva io e Dustin faticavamo ad alzarci dal letto. Io ormai ero in ferie dato che la scuola aveva chiuso e Dustin aveva il giorno libero. Avremmo tanto voluto goderci un po di coccole a letto.-

Dustin: Buongiorno raggio di sole
Nora: Buongiorno

-Mi baciò e approfondimmo quel bacio mentre iniziavamo ad accarezzarci e a levarci la biancheria.-

Dustin: Ti amo
Nora: Ti amo anche io

-Lui strofinò il suo naso sul mio e ridemmo.-

Dustin: Mi ricordi quando è stata l'ultima volta?
Nora: Mmh lunedì
Dustin: Decisamente troppo lontano

-Continuavamo a baciarci e accarezzarci a letto.-

Nora: Già, il giovedì è troppo lontano dal lunedì e noi dovremmo approfittarne dato che le bestioline dormono
Dustin: Grazie a Dio ieri si sono scaricati abbastanza

-Dustin iniziava con delle carezze provocanti ed eccitanti quando sentimmo dal walkie talkie Scarlett iniziare a strillare. Entrambi sbuffammo.-

Nora: No!
Dustin: Non diamoci per vinti tesoro. Vado io! La sistemo in un lampo e torno da te, tu conserva questo momento
Nora: D'accordo! Fai veloce
Dustin: Il più possibile!!

-Lo vidi mettersi i pantaloni e la maglietta del pigiama e correre in camera di Scarlett. Io cercai di mettermi comoda a letto. Lo aspettai per dieci minuti quando sentii dei passi avvicinarsi in camera.-

Nora: Finalmente amore, iniziavo a sbollentarmi!Vieni e riscaldami come solo tu sai fare!

-In quel momento entrò in camera nostra Christian assonnato. Non me lo aspettavo proprio.-

Nora: OH SANTO CIELO!

-Subito mi rimisi la mia vestaglietta da notte mentre Christian si svegliò dopo le mie urla. Mi guardò e anche io lo guardai.-

Nora: Amore come mai sei sveglio? Dov'è Cole?
Christian: Dorme. Mamma ho fatto un brutto sogno, posso stare con te nel lettone?
Nora: Infilati qua sotto topino

-Gli feci posto a letto e lui corse saltando sul letto e sdraiandosi a fianco a me. Gli accarezzai i capelli.-

Nora: Ti va di raccontarmi il tuo brutto sogno?
Christian: I mostri volevano mangiarci e ci stavano inseguendo a me e Colin
Nora: Tesoro i mostri non esistono. Puoi stare tranquillo
Christian: Oggi tu e papà potete controllare sotto il mio letto?
Nora: Se ti farà stare più tranquillo va bene! Ora perché non torni da Colin?
Colin: Sono venuto io qua! Non c'è bisogno!

-Lo vidi entrare in camera e salire sul letto sistemandosi dall'altra parte.-

Nora: Ma nessuno di voi ha sonno?
Colin: No! Io sono super carico!

-Scossi la testa quando entrò in camera Dustin con Scarlett in braccio. Ci guardammo disperati.-

Nora: Dust!!
Dustin: Lo so, ci ho provato,ma appena la mettevo nella culla riprendeva a piangere. Vuole stare in braccio!

-Entrambi sospirammo e anche Dustin tornò a letto con Scarlett in braccio e Colin affianco. Ci guardammo e scuotemmo la testa, potevamo dire addio al nostro momento di passione.-


 

Dustin.



-Dopo aver scherzato per un po' nel lettone tutti ci alzammo, ci preparammo e andammo a fare colazione. Nora fece i suoi pancakes deliziosi. Io e Colin li mangiavamo con lo sciroppo d'acero, Nora e Christian con la nutella. Mentre versavo il succo nei bicchieri il telefono di casa squillò e andai a rispondere.-

Dustin: “Pronto?”
Bob: “Dustin sono io! Tra un quarto d'ora sono a casa vostra. Ho combinato un casino”
Dustin: “Che genere di casino?”
Bob: “Ci vediamo dopo”
Dustin: “Bob? Bob?”

-Sentì Bob chiudere la chiamata attaccandomi il telefono in faccia. Sbuffai, misi il telefono a posto e tornai a fare colazione.-

Dustin: Era Bob!
Colin: Siiii! Lo zio Bob!
Nora: Cosa voleva a quest'ora? Ormai per lui le 9:00 del mattino sono l'alba. Da quando lui ed Ashley si sono lasciati, lui è diventato un perditempo nullafacente ed Ashley ancora più acida e schizzata!
Dustin: Lo so bene! Dio quanto sono orgogliosi! Si sono proprio trovati. Comunque ha detto che passa da noi tra un quarto d'ora, ha fatto un macello
Christian e Colin: SIIIIIIII!
Nora: No! Non può passare qui!
Dustin: Perché?
Nora: Hai dimenticato che verrà Ashley tra..

-Guardò l'orario.-

Nora: ...Tra dieci minuti diavolo!

-Subito si alzò da tavola sparecchiando.-

Colin: Vediamo gli zii oggi?
Nora: No bambini. Dovete andare dai nonni oggi, vi aspettano! Il nonno vi porterà a pescare!
Christian: Siiii!
Nora: Forza, lavatevi i denti, mettetevi il giubbotto e prendete gli zainetti!

-Nora mi guardò.-

Nora: Li porti tu?

-Annuii e appena i bambini furono pronti uscii portando Scarlett al nido e Christian e Colin da Molly e Jeremy. Tornai a casa ma fu troppo tardi, la bomba era già scoppiata e Nora non riusciva a gestire quella lite furiosa tra Ashley e Bob che erano arrivati nello stesso momento. Probabilmente Ashley in ritardo e Bob in anticipo.-

Dustin: WOO WOO! CALMATEVI ENTRAMBI CRISTO!
Nora: Dustin ha ragione, calmatevi! Non potete venire a litigare sempre qui!
Ashley: MA HAI SENTITO COS'HA FATTO?!
Bob: PERCHE' TU HAI SENSO DEL PUDORE? DA QUANDO CI SIAMO LASCIATI NON HAI FATTO ALTRO CHE SCOPARE CON ALTRI UOMINI!
Ashley: ALMENO IO NON SONO STATA COSI' IDIOTA DA FARMI METTERE INCINTA COME QUELLA STUPIDA DELLA TUA “RAGAZZA”, O DOVREI DIRE MEGLIO PUTTANELLA?

-Rimasi scioccato.-

Dustin: B-Bob?! Che diavolo è successo?
Bob: Nelly è incinta
Dustin: Oh cazzo
Bob: Già!

-Si sedette sul divano disperato e mi sedetti a fianco a lui quando Ashley come suo solito esagerò.-

Ashley: Ecco accontentata la tua grande voglia di avere una famiglia. Congratulazioni paparino

-Nora le diede un colpo.-

Nora: Ash, piantala!
Bob: Avevo una grande voglia di avere una famiglia con te Ashley! CON TE CAZZO! Non con la prima che mi sono fatto dopo la nostra rottura

-Vidi la reazione sconvolta di Ashley. Lei non reagiva mai così, era davvero scioccata.-

Bob: Hai rovinato tutto quanto, tutta la mia vita! Adesso si che sarai contenta. Puoi pure andare a divertirti e fare festa dopo questa notizia. Gioisci della mia vita completamente rovinata!

-Lui si alzò dal divano e uscì di casa sbattendo la porta. Poi a sedersi sul divano fu Ashley, si passò le mani fra i capelli disperata.-

Ashley: Voi credete che io gli abbia davvero rovinato la vita?

-Io cercai un modo per addolcire la pillola ma Nora era davvero arrabbiata con la sua migliore amica.-

Nora: Si Ashley! Lui era distrutto dopo la vostra rottura e quando gli hai fatto sapere che andavi a letto con altri non ci ha visto più e ha perso il cervello e ora due mesi dopo si ritrova a diventare padre di una ragazza che non gli interessa e che gli chiederà un sacco di soldi per il mantenimento del figlio mentre lui soffre ancora da cani per te. Sai che quando hai ragione ti spalleggio ma questa volta hai esagerato, ti sei comportata da vera stronza ed è completamente colpa tua se lui è nei casini e nonostante ciò continua ad amarti!

-Vidi le lacrime di Ashley scivolare giù.-

Ashley: E' solo che ho perso il controllo ragazzi! Non volevo dare a Bob la soddisfazione di sovrastarmi con le sue decisioni e..
Nora: Ash a noi non interessa, l'unico che ci soffre è Bob a quanto pare. Ora puoi andartene da qui?
Ashley: Nora..
Nora: VAI!

-Ashley subito si alzò e uscì di casa, io guardai Nora.-

Dustin: Non sarai stata un tantino dura con lei?

-Lei mi sorrise.-

Nora: Ora aspetta e goditi lo spettacolo

-La guardai confuso e lei continuò.-

Nora: Una volta che Ashley si sente in colpa è fatta. Non riuscirà a pensare ad altro e scoppierà ammettendo tutti i suoi errori. Lei ama Bob o non si sarebbe comportata così. Io ho aumentato le sue responsabilità e sensi di colpa. L'hai vista? Era distrutta! Adesso andrà dritta da Bob, conosco bene il mio pollo!
Dustin: Sei un genio del male!

-Ridemmo e l'abbracciai. Lei mi guardò e mi accarezzò il viso.-

Nora: Adesso si che siamo soli soletti
Dustin: Non aspettavo altro!

-La presi in braccio e la baciai, portandola poi in camera nostra.-


 

Bob.




-Tornai a casa e presi dal frigo una birra, l'aprii e me la scolai. Dovevo capire che io e Ashley avevamo chiuso e con questo bambino in arrivo chiuso per sempre. Accesi la tv cercando di non pensare quando la porta di casa si aprì e Ashley entrò richiudendola. Aveva il viso completamente sporco di trucco e gli occhi rossi. Aveva pianto? Si avvicinò a me e mi abbracciò. La strinsi a me, non potevo fare altrimenti quando la sentii sussurrare.-

Ashley: Mi dispiace, mi dispiace per tutto

-La sentii tirare su col naso.-

Bob: Ashley..
Ashley: Ti amo..

-Ci staccammo dall'abbraccio e la guardai negli occhi.-

Bob: Oh, al diavolo!

-La riavvicinai a me e la baciai e lei ricambiò il bacio. Baciandoci indietreggiammo fino alla camera da letto. Facemmo l'amore con così tanta passione che ci sorprese. Fu molto più lungo del solito, molto più dolce e romantico. Ashley fu molto più dolce e romantica, non faceva altro che sussurrarmi dei ti amo. Lei mi sembrava diversa. Forse aveva solo voglia di scopare e si stava approfittando di me, lei mi mancava e mi andava bene così. Dopo aver finito ci ritrovammo sdraiati a letto, Ashley aveva la testa poggiata sul mio petto, mi diede un bacio sulla guancia.-

Ashley: E' stato bellissimo
Bob: E' vero! Adesso ti vestirai e te ne andrai non è così?

-Lei mi guardò.-

Ashley: No se tu mi permetterai di restare!

-Quella sua risposta mi sorprese e mi misi a sedere a letto, lei fece lo stesso.-

Ashley: Senti Bob, io sono stata una vera stronza con te! Sapevo ciò che volevi e ho fatto di tutto per remarti contro. Hai ragione è tutta colpa mia e mi dispiace, anche se so che è tardi e che la tua vita è rovinata adesso
Bob: Se ho te la mia vita è perfetta!
Ashley: Ma il bambino...
Bob: Ce la caveremo insieme
Ashley: Avrai il mio appoggio
Bob: Lo so, altrimenti non saresti tornata da me!

-Lei si strinse a me e le baciai la testa. Poi interruppi il silenzio.-

Bob: Io voglio ancora avere dei bambini da te e voglio ancora sposarti

-Lei mi guardò seria.-

Ashley: Sai cosa ho capito in questi due mesi?
Bob: Cosa?
Ashley: Che io senza di te non riesco ad essere felice. Senza te sto costantemente male. Credevo di riuscire a escluderti, ma non è così. Avevi ragione, il mio era puro egoismo ma ero anche spaventata, non mi aspettavo tutte quelle responsabilità e tutti quei desideri da parte tua anche se da una parte ero davvero onorata. Ci ho pensato in questi mesi, non dico più di non volere figli, però non ora. Non mi sento ancora pronta. Aspettiamo qualche anno

-La guardai sorridendo, non potevo crederci. Ero felicissimo di sentire quelle parole. La baciai.-

Bob: Certo, qualche anno si può aspettare. Sapevo che mentivi quando dicevi di non volere figli e di non volerti sposare!
Ashley: Beh.. A questo proposito..

-La guardai allarmato e lei continuò.-

Ashley: Hai ragione, è tempo di crescere. Non fa più per me saltare di uomo in uomo e vivere con i miei, è umiliante, sopratutto se amo qualcuno. Non è più il momento di comportarsi come ragazzini. Voglio crescere e so che se cresco con te niente mi farà paura. Perciò.. Quando ci sposiamo?

-Subito sgranai gli occhi e la baciai con passione.-

Bob: Ti amo, ti amo da morire
Ashley: Grazie per avermi salvata! Ti amo anche io

-Mi baciò poi mi venne un dubbio.-

Bob: Perché ti sei intestardita così tanto?
Ashley: Perché sembrava essere tutto già deciso senza la mia opinione. Sembrava che tu mi sovrastassi e non voglio questo

Bob: Nemmeno io lo voglio. Non ho mai voluto un rapporto del genere, tu vieni prima di tutto, lo sai!
Ashley: Lo so. Io ho dato di matto ma adesso non pensiamoci più, ti prego
Bob: Ok, godiamoci il nostro amore
Ashley: Ottima idea!

-Lei mi baciò sorridendo poi tornò seria.-

Ashley: Cosa pensi di fare con il bambino?

-Sospirai.-

Bob: Non lo so. Non so se riconoscerlo sia la cosa migliore. Insomma Nelly non è una ragazza affidabile, trascinerà nei suoi casini anche noi se io sono legalmente legato a quel bambino, ma dall'altra parte come faccio a non riconoscerlo? E' pur sempre mio figlio! Che situazione di merda
Ashley: Appunto che di quella puttanella di Nelly non ci si può fidare, secondo me a maggior ragione dovresti riconoscerlo

-La guardai serio.-

Ashley: Insomma purtroppo quel bambino avrà una madre pazza psicopatica e pure troia. Come pensi che possa crescere un bambino? Se tu non lo riconosci non avrà futuro e non puoi permettere questo per tuo figlio. Invece se tu lo riconoscerai avrà una famiglia che potrà cntrollare cosa succede e potrà aiutarlo. Non lasciarlo nelle grinfie di quella pazza Bob, riconoscilo e dagli un futuro

-La guardai quasi commosso dalle sue parole.-

Bob: Sono così fortunato ad averti, davvero
Ashley: Bisogna pensare a lui
Bob: Grazie per essere così comprensiva
Ashley: E' il minimo. Io ti amo e in più praticamente ti ho cacciato io in questo casino. Ne verremo a capo amore
Bob: Già!

-La strinsi sempre più a me.-

Bob: Sai, non sei poi così tanto diversa da Nora. Sei solo testarda come un mulo
Ashley: Credi che Nora non sia testarda? Povero Dustin!
Bob: Siete fatte per essere amiche!
Ashley: Già. Sai sono felice che mi abbia paragonata a Nora, per me è un onore
Bob: E' solo la verità
Ashley: Ti amo
Bob: Anche io e guai a te se mi lasci di nuovo
Ashley: Non ci penso neanche!

-Sorridemmo e ci coccolammo un altro po'. Successivamente chiamammo i nostri amici per dargli la bella notizia.-


 

Nora.




-Io e Dustin la sera stavamo andando a prendere i bambini dai miei genitori e in macchina ricapitò l'argomento.-

Nora: Certo che quella Nelly dev'essere proprio una poco di buono
Dustin: Secondo me stava solo aspettando di rimanere incinta di qualcuno. Posso essere sincero?
Nora: Sputa il rospo
Dustin: Non pensavo che Ashley avrebbe reagito così
Nora: Oh, io si. Fa tanto la dura ma in fondo ha un cuore tenero e poi non rinuncerà più all'amore della sua vita, non più e sa che amerà quel bambino, solo perché al cinquanta per cento avrà i geni di Bob, solo per quello. Stanno facendo la cosa giusta
Dustin: Si, lo penso anche io

-Arrivammo, parcheggiammo e scendemmo dalla macchina. Vedemmo in cortile Grace e Nate con Christian, probabilmente Cole era con Haylie dentro a fare qualche gioco in scatola. Christian li odiava. Lo vidi ridendo saltare addosso a Nate che lo prese sulle sue spalle. Grace si avvicinò a loro, Nate le prese la mano avvicinandola a sé e la baciò passionalmente con ancora Christian sulle spalle. Io e Dustin li guardammo. Non riuscivo ancora a credere che Grace e Nate fossero già diventati così grandi. Credo che loro siano al cento per cento anime gemelle, sapete, di quelle persone che se non stessero insieme passerebbero tutta la loro vita a cercarsi. Loro credo siano la coppia più naturale e magica di tutta la famiglia. Non io e Dustin, non Haylie e William,che sono sicura torneranno insieme prima o poi, ma loro due. Sono cresciuti insieme, erano destinati a stare insieme. Non avrebbe importato la loro pessima situazione, si sarebbero sempre trovati. E' molto molto raro che litighino tra loro, insieme stanno proprio bene. Sorridemmo vedendoli e decidemmo di entrare in casa, Dustin come sempre rovinò il momento.-

Dustin: Ehi ragazzi andateci piano!

-Grace si voltò e appena ci vide corse subito ad abbracciarmi mentre Christian urlava da sopra le spalle di Nate.-

Christian: MAMMA PAPA' SIETE TORNATI! ZIO NATE FAMMI SCENDERE ORA
Nate: Oh no, adesso sei un prigioniero
Christian: NOOOOOO

-Ridemmo poi Nate lasciò andare Christian che corse da me e mi prese per mano.-

Nora: Ciao Nate! Tutto bene?
Nate: Oh si Nora! Adesso che questi maledetti esami sono finiti tutto va alla grande

-Sorridemmo e mentre entravamo dentro Grace parlò.-

Grace: Tuo figlio ha pescato un pesce sai?

-La guardai confusa.-

Nora: Chris?
Grace: No! Colin! Ma Chris lo ha aiutato
Christian: Si, l'ho aiutato!
Dustin: Che bravo pescatore!

-Entrammo tutti in casa per gustarci la buona torta al cioccolato della mamma. Nessuno sapeva resistere.-


 

Haylie.




-Il giorno del diploma di Grace era arrivato e noi prendemmo posto nelle sedie. Tutta la folla si sistemava e dopo dieci minuti la maggior parte delle persone si era accomodata. Una cosa mi sembrava alquanto strana, nessuno si sedeva a fianco a me, mica avevo la lebbra. Ok che i posti erano numerati ma possibile che la persona a fianco a me non fosse ancora arrivata dopo un quarto d'ora? Iniziavo a scocciarmi sinceramente, sembravo un'emarginata. Mi voltai verso Nora che teneva Christian in braccio.-

Haylie: Nor! Nor!

-Lei si voltò verso di me facendomi un cenno.-

Haylie: Fai sedere Christian qui a fianco a me! Sembro una lebbrosa
Nora: Non possiamo Ylie! Le sedie sono numerate
Haylie: Si, ma vedi qualcuno seduto a fianco a me? Io no, perciò fai venire Christian qui
Nora: Aspetta che inizi la cerimonia, se non si siederà nessuno allora ti mando Christian!

-Sbuffai.-

Haylie: Tanto non verrà nessuno!

-In quel preciso momento appena sentii la sua voce capii che le cose potevano decisamente peggiorare.-

William: Salve a tutti!

-Tutti lo salutarono e io mi voltai lentamente verso di lui.-

Haylie: Che diavolo ci fai tu qui?!
William: Mi ha invitato Grace. E' come se fossi suo fratello era logico che mi invitasse!
Haylie: Oh ora capisco perché siamo seduti vicini. Io dopo la strangolo! Ora che ci penso la sedia vuota era molto più gradita!
William: Whoo whoo whoo! Se non sbaglio ero io quello incazzato con te
Haylie: Oh perché, credevi che io sarei rimasta a chiedermi come mai tu fossi incavolato con me? Beh ti sbagli di grosso bello mio! Sono andata avanti e nemmeno ti penso più

-Nora si affacciò verso noi.-

Nora: Piantatela voi due, stanno iniziando!

-Rimanemmo in silenzio poi sentii William sussurrare.-

William: Si vede come non mi pensi più...

-Mi voltai e lo vidi fare quel suo sorrisetto compiaciuto mentre guardava il palco. Sbuffai e anche io ripresi a guardare la cerimonia. Dopo un quarto d'ora fu il turno di Grace, stava per ricevere il suo meritato diploma. Era pronta a salire le scalette quando William sussurrò.-

William: Adesso ho voglia di dirti il perché dei miei comportamenti..

-Lo guardai.-

Haylie: Non mi interessa!
William: Non fare la menefreghista, non ti si addice proprio

-In quel momento Grace salì sul palco e appena prese il diploma stringendo la mano al preside imbarazzata tutti noi applaudimmo e Heather, che stava a fianco a mamma, e William si alzarono in piedi e urlarono. Dovevo aspettarmelo.-

William: BRAVA PICCOLA!!
Heather: DIPLOMATAAAAA! VAI GRACEEEE

-Grace sorrise vedendoli e ci fece un cenno poi scese dal palco e riandò a sedersi al suo posto. Successivamente vedemmo anche i suoi amici, Jason, Kyle e Nate. Prima di lei diedero il dploma anche alla sua migliore amica, Connie. Sarebbero andate allo stesso college ma avrebbero seguito corsi diversi mentre Nate sarebbe andato in un college vicino al loro. La cerimonia finì e dopo esserci congratulati con Grace, fu il tempo del rinfresco, appena vidi William avvicinarsi sbuffai.-

Haylie: La cerimonia è finita, puoi anche andartene
William: Scherzi? Il rinfresco è la parte migliore
Haylie: Non ti sopporto!
William: Sei tu quella arrabbiata ora?
Haylie: Hai smesso di parlarmi da un giorno all'altro senza darmi una spiegazione William. Pensi che non abbia il diritto di essere incazzata con te?!
William: Avevo un buon motivo! E poi tanto eri felice con Ethan!
Haylie: Se io fossi stata felice con Ethan credi che avrei fatto l'amore con te?! Lo sapevi che provavo qualcosa di forte per te Will, lo sapevi!

-Lui parve arrabbiarsi perché sbatté sul tavolo il suo piatto con l'hamburger.-

William: Sapevo cosa?! Non sapevo niente Haylie, aspettavo una tua decisione quando poi sentii ciò che pensi di me, ciò che hai detto a Ethan di me!
Haylie: Ma cosa stai dicendo?
William: Torna indietro con la memoria e ricorda quando è stata l'ultima volta che ti ho parlato gentilmente!

-Rimasi a pensare per qualche secondo, poi ci arrivai.-

Haylie: Avevamo parlato al telefono!
William: Si, ma si da il caso che tu non abbia chiuso la chiamata quel giorno. Ricordi cosa dicesti a Ethan? Io sentii tutto

-Ricordai e mi portai le mani alla bocca. Lo guardai e lo spinsi.-

Haylie: Sei stato un dannato idiota!
William: Ma che ti prende?!
Haylie: Che mi prende?! Era logico che quelle cose non le pensavo veramente! Dovevo pur dire qualcosa di brutto su di te ad Ethan, non potevo dirgli che mi era piaciuto da morire il sesso che avevo fatto con te tradendolo, non potevo dirgli che amavo te! Sei un vero idiota!
William: C-Cosa?
Haylie: Se tu me lo avessi detto da subito e avremo chiarito, ma no, tu hai voluto rovinare tutto per l'ennesima volta!
William: Tu mi amavi?

-Lo guardai.-

Haylie: Certo!

-Sbuffai e lui mi prese le mani avvicinandomi a sé.-

William: Sono stato uno stupido
Haylie: Si, puoi dirlo forte! L'intelligenza non è una delle tue doti. Tu sapevi che io e Ethan non saremo durati!
William: Si, ma non pensavo che lo lasciassi per stare con me Dio!

-Mi guardò intensamente negli occhi e continuò mentre mi accarezzava le mani.-

William: Io so che non è tutto perduto Haylie, lo so. Io ti amo, tu mi ami, è tempo di lasciarci questa storia alle spalle. Rimettiamoci insieme e saremo felici!

-Lo guardai molto attentamente cercando di controllare la mia voglia di baciarlo.-

Haylie: Mi dispiace William, adesso sono io che voglio tenermi a distanza da te
William: Stai scherzando? Ci siamo ritrovati e abbiamo chiarito. Coraggio, molliamo tutti e tutto e partiamo, scappiamo insieme!
Haylie: Non posso abbandonare tutto così Will. Non voglio scappare con te, mi hai fatto soffrire troppo. Non possiamo stare insieme
William: Hai trovato un bel modo per vendicarti

-Subito lasciò andare le mie mani che teneva ancora strette.-

Haylie: Questa non è vendetta, è solo ciò che sento in questo momento. Mi dispiace

-Mi voltai per raggiungere gli altri quando lo sentii ancora parlare.-

William: So che mi ami, non accantonare i tuoi sentimenti per una sciocchezza. Mi dispiace di essere stato così idiota e geloso

-Ripresi a camminare allontanandomi da lui quando poi sentii quella frase che mi bloccò cuore e mente.-

William: Sai che c'è? Scappa pure in questo momento! So che tu sei l'unica donna per me, tu sei quella giusta, quella con cui voglio stare perciò fammi pure soffrire, ma tornerai, so che tornerai a Eastvale e non ti darò tregua, cercherò di conquistarti ogni giorno perché io non mi arrendo. Senza di te non sono felice e so che questo vale anche per te. Sei libera di scappare dalla tua felicità, ma sappi Haylie che noi ci rincontreremo e non saremo felici finché non staremo insieme! Non mi arrenderò mai con te!

-Sentii una lacrima scivolarmi giù per il viso, l'asciugai e ripresi a camminare allontanandomi dall'uomo che tanto amavo.-


 

Grace.




-Quella meravigliosa estate finì in un batter di ciglio. Dopo il diploma Nate mi regalò un viaggio per Londra. Ovviamente partimmo con sua madre e il suo compagno, i miei genitori non avrebbero mai permesso di lasciar andare due ragazzini dall'altra parte del mondo senza un adulto responsabile di loro fiducia. Quelle due settimane furono perfette e ci immergemmo in tutto il mondo di Harry Potter proprio come Nate mi aveva promesso tre anni prima. Lo amavo da morire. Dopo essere tornati dal nostro viaggio ci godemmo l'estate con tutti i nostri amici e ormai la mattina della nostra partenza per i vari college era arrivata, eravamo tutti emozionati. A casa mia passò Nate per salutarmi, ci saremo visti il fine settimana, sarebbe stata dura ma ce l'avremmo fatta. Io, mamma e papà saremmo dovuti partire per il college alle 8:30, dove avrei incontrato la mia migliore amica e ormai compagna di appartamento, Connie. Avevo salutato tutti quanti la sera precedente con una festa a casa mia, avevo salutato tutti tranne una persona. Aspettavo che Heather passasse a casa prima della partenza proprio come avevamo stabilito la sera precedente. Niente addii per quella sera, li avremmo lasciati alla mattina seguente ma di Heather non si vide nemmeno l'ombra. Alle 8:30 tutto era pronto e anche noi. Mamma si avvicinò a me accarezzandomi.-

Molly: Gracie è ora di andare!
Grace: Non possiamo aspettare altri dieci minuti?
Molly: Temo proprio di no amore

-Sospirai e mamma mi strinse in un abbraccio.-

Molly: Potrai salutare Heather quando tornerai per le vacanze di Natale
Grace: Sarà troppo tardi
Molly: E' dura anche per lei..
Jeremy: Coraggio ragazze, è ora di partire!

-Mamma andò a sedersi in macchina mentre io indugiai per qualche secondo sul marciapiede sperando di vedere il visino felice di Heather e di sentire il suo corpo abbracciare il mio ma niente, lei non arrivò. Guardai per l'ultima volta casa mia, sospirai e salii in macchina. Stavamo per uscire da Eastvale quando dissi a papà di girare a destra e andare dritto. Gli dissi di parcheggiare, ci avrei messo qualche minuto. Non potevo andarmene in quel modo. Mi avvicinai alla casa e suonai. Una Heather assonnata mi aprì la porta e sgranò gli occhi.-

Grace: Non so cosa quel tuo cervellino stia pensando Heath ma io ti stavo aspettando questa mattina per poterci salutare!
Heather: Sei venuta qua per questo?
Grace: Certo!
Heather: Stai sprecando il tuo tempo. Io non avevo intenzione di salutarti
Grace: Cosa?!
Heather: Hai capito!

-Si voltò per tornare dentro.-

Grace: No, forse sei tu che non hai capito Heath. Io sto partendo! Sto andando al college, non mi vedrai più tutti i giorni a scuola, non potrò più tirati fuori dai casini con Martha, non passeremo più tanto tempo insieme e non potremo abbracciarci quando vorremo. Io sarò lontana da te
Heather: E PERCHE' CREDI NON SIA VENUTA STAMATTINA?

-La sentii tirare su col naso e parlare con una voce rotta dai singhiozzi. Le presi il braccio facendola voltare verso di me.-

Heather: Dirti addio avrebbe reso la cosa reale, avrei dovuto fare i conti con i miei sentimenti e non ero pronta, non sono pronta Grace, non sono pronta a stare senza te!

-Subito si buttò su di me e l'abbracciai forte, più che potevo mentre sentivo le mie lacrime scivolare sul mio viso.-

Grace: Oh tesoro, ma io per te ci sarò sempre, sempre! Basta una semplice chiamata e io sarò da te ok?
Heather: Non sarà la stessa cosa
Grace: Lo so, lo so benissimo
Heather: Mi mancherai da morire
Grace: Anche tu a me sorellina

-Si strofinò il viso sulla mia spalla mentre anche io mi asciugavo le lacrime che non volevano smettere di scendere.-

Grace: Ascoltami bene, voglio che tu vada bene a scuola e che ti faccia qualche altra amicizia, sono convinta che in tanti vorrebbero essere tuoi amici. Non fare arrabbiare troppo Alec facendo l'orgogliosa, l'orgoglio non porta da nessuna parte. Io so che quest'anno hai imparato tante cose con me, mettile in pratica. Sii superiore con Martha, non accettare le sue provocazioni perché tu sei una brava persona, davvero speciale e il tuo grande cuore ne è la conferma. Perciò io non potrò essere con te fisicamente tesoro, ma ci sono con il cuore

-Mi sganciai dal collo la collanina più importante per me, quella che Nate mi regalò per il mio quattordicesimo compleanno. Era una collanina tutta d'oro che terminava con un ciondolo a forma di G. Asciugai le lacrime a Heather mentre io non riuscivo a tenere a freno le mie, lei mi guardò.-

Heather: No Grace. No, quella collanina è la tua preferita, era di Nate..
Grace: Schh, voglio che la tenga sempre con te. Io per te ci sarò sempre chiaro?

-Gliela agganciai al collo e lei subito mi abbracciò.-

Heather: G-Grazie! Ti terrò sempre con me, lo giuro
Grace: Ti voglio bene Heather
Heather: Anche io

-La strinsi più forte a me e quando entrambe fummo pronte ci staccammo dall'abbraccio.-

Heather: Grazie per essere passata, non me lo sarei mai perdonata
Grace: Lo so! Mi raccomando, fai la brava e rendimi fiera di essere tua sorella
Heather: Lo farò Grace
Grace: Beh, allora io vado. Ci vediamo presto piccola, ok?

-Lei annuì asciugandosi le lacrime che lasciavano il posto a degli occhioni rossi.-

Grace: Se hai qualche problema o hai fame o vuoi compagnia e affetto, la porta dei miei genitori è aperta, capito? Ti aspettano a braccia aperte e ti controlleranno da parte mia!

-Lei annuì senza dire una parola. Capii che quello era il momento giusto per andare via. Le diedi un bacio sulla testa e mi voltai.-

Grace: Arrivederci Heather!
Heather: Arrivederci Grace!

-Anche se ero voltata sapevo che Heather stava sorridendo proprio come me. Non aspettai un secondo di più per andare via, altrimenti non ci sarei riuscita. Corsi attraversando la strada e risalii in macchina. Ero pronta per affrontare la mia nuova vita.-


 

Haylie.




-Per tutta l'estate non feci altro che tormentarmi sulla mia storia con William, su William e su quel viaggio che mi aveva proposto William. Ero stanca di prendere decisioni e di pentirmene ed ero stanca di mettere il mio orgoglio davanti ai miei sentimenti. Comunque quella mattina mi trovavo al campus con una mia collega, lei mi guardò.-

Valery: Andiamo Haylie, mi sto stancando adesso!
Haylie: Di cosa?
Valery: Di te e del tuo modo di essere. E' tutta l'estate che stai in questo stato, sembri una zombie vagante! A quale ragazzo stai pensando?

-In quel momento la guardai intensamente.-

Valery: Non dirmi che è ancora per quel famoso William, possibile che non riesci a togliertelo dalla testa?
Haylie: E' così evidente?
Valery: E' eccessivamente evidente! Ma tu lo ami ancora?

-La guardai e annuii.-

Valery: E allora cosa ci fai ancora qui? Corri da lui
Haylie: Ma con lui farò delle pazzie!
Valery: Ma chi se ne frega! Se ciò ti rende felice corri da lui e fate le vostre pazzie
Haylie: Sai una cosa? Hai proprio ragione! Mi sono stancata di ascoltare il mio cervello. Ti dispiace tenermi i libri?!
Valery: Dove vai?

-Mi allontanai correndo e urlai.-

Haylie: A PRENDERE IL PRIMO VOLO AEREO. TORNO DA WILL

-Subito corsi a perdi fiato e andai a prendere un taxi. Il mio cervello aveva smesso di pensare, era il mio cuore a comandare adesso e tutte le mie insicurezze erano sparite. Arrivai a Eastvale il pomeriggio, mi fiondai subito a casa di Will e lo vidi uscire con la macchina, subito mi piazzai davanti a lui che frenò di botto, spense la macchina, scese e si avvicinò.-

William: Solo tu puoi essere così pazza! Che cosa vuoi?
Haylie: Solo questo!

-Corsi verso di lui, lo abbracciai e lo baciai. Lui rispose al bacio e dopo qualche secondo mi staccai da lui.-

Haylie: Partiamo Will!
William: Cosa?! Dove?
Haylie: Non lo so! A che giro avevi pensato all'inizio dell'estate?
William: Non so, l'Europa. Parigi, Londra, Roma, Madrid..
Haylie: Facciamolo!
William: Ma cosa ti è successo?!
Haylie: Io ti amo Will. Ho spento il cervello quindi ti prego, dimmi di si ora o ho paura che il mio coraggio sparisca. Molliamo tutto e partiamo solo io e te
William: Amo questa tua idea. Lavoreremo qui e lì per l'Europa e staremo via un anno! Accetti?
Haylie: Accetto. Posso rimandare l'università di un anno, non posso rimandare la partenza con te. Forza andiamo in aeroporto!
William: Non mi fai fare la valigia?
Haylie: Non abbiamo tempo! Compreremo gli abiti in Europa. Io userò la mia borsa di studio, tu i tuoi risparmi e poi lavoreremo. Ti piace l'idea?
William: E' geniale! Ti amo
Haylie: Ti amo da morire anche io, mi dispiace per averci messo tanto
William: Non saresti la mia Haylie! Coraggio, non perdiamo altro tempo
Haylie: Europa aspettaci, stiamo arrivando!

 

 

Ciao bellezze <3 <3

Scusate l'estremo ritardo ma qui non ho davvero più tempo,

inoltre ho allungato parecchio l'episodio

spero vi piaccia così come piace a me

E' molto lungo come potete vedere.

Ho delle notizie per voi.

1) La storia verrà conclusa giovedì con un piccolissimo epilogo, sarà più o meno una pagina davvero piccolo

Voi lo volete? Sono in ansia per i vostri pareri, potete farmi sapere??

E 2) L'attrice che ho scelto per Nora era incinta e il 31 Ottobre ha avuto la bambina dall'attore che ho scelto come Dustin! *-* Siamo tutti felici per loro giustooo? I miei Norastin <3

Scuste per l'orario ma qui stiamo un'ora indietro :P

Allora, io aspetto le vostre recensioni, vi prego non fatemi soffrire lentamente :(

Baci Sum <3 <3 <3  

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Capitolo 51
*** Epilogo ***


Epilogo.



Haylie.




-Preparo una fantastica torta di mele, la preferita di mio marito. La classica e tradizionale torta di mele è l'unico dolce che io riesca a fare in cucina, me la cavo molto meglio con le insalate o con i cibi freddi. Il talento di mia madre in cucina di certo non l'ho preso io. Nora è una buona cuoca e Grace è incredibilmente brava ad aprire le scatole e a mettere in forno cibi già pronti. Si, mi è andata bene. Finisco di mettere l'ultima fetta di mela sopra la mia torta sperando che esca bene come sempre, quando sento delle urla dal salotto, normale amministrazione in questa casa, ormai siamo abituati a quelle vocine così squillanti che urlavano. Inforno velocemente la torta e mi dirigo in salotto, voglio sapere cosa è successo. I miei passi probabilmente le intimoriscono ma io so già che la guerra giornaliera tra Ruby e Hannah è appena incominciata e non avrà fine fino a quando entrambe non saranno sotto le loro calde coperte. Entro in salotto e vedo i loro visini guardarmi. Dio, sono così simili ma allo stesso tempo così diverse.-

Haylie: Cosa succede qui?!

-Ruby, la nostra primogenita, dai capelli lisci castani chiari e dagli occhioni verdi e carnagione chiara punta il dito contro la sorellina minore Hannah.-

Ruby: E' colpa sua! Io non ne posso più mamma, copia tutto quello che faccio

-Purtroppo Ruby caratterialmente è la mia fotocopia, non l'aspetta di certo una vita facile. Lei è molto introversa e solitaria. Nessuno sa cosa le passi per la testa. Le piace stare con me ed il papà e guai a chi si intromette. Ora potrete capire il suo odio e poca pazienza nei confronti della sorellina che è il suo opposto. Socievole e spensierata Hannah, fortunatamente ha preso il carattere leggero e divertente del papà. Lei è sempre felice, sempre, in ogni momento, tranne quando viene respinta dalla sorella. Questo atteggiamento di Ruby la fa soffrire terribilmente perché lei la vede come un punto di riferimento, un qualcuno da cui prendere esempio. E' una cosa che si può già notare nonostante la loro età, sei e quattro anni. Hannah dai capelli lisci biondi, dagli stessi occhioni e lineamenti della sorella che ricordano i miei, continua a guardarla senza toglierle gli occhi di dosso.-

Ruby: Smettila di fissarmi!

-Intervengo, Ruby si sta scaldando troppo.-

Haylie: Ruby basta!
Ruby: Mi segue dappertutto!
Haylie: Un motivo ci sarà

-Anche Hannah decide di parlare.-

Hannah: Io volevo solo giocare con te
Ruby: Beh io non voglio!

-Vedo Hannah sospirare, dispiaciuta.-

Haylie: Possiamo giocare tutte insieme!!
Hannah: Mamma giochi con noi?
Ruby: Se gioca Hannah io non gioco

-In quel momento vediamo la porta di casa aprirsi e l'unico uomo della famiglia entra in casa. E' arrivato nel momento giusto per calmare le acque.-

William: A cosa si gioca?

-Le bambine sentono la voce del loro papà e corrono da lui.-

Ruby e Hannah: PAPAAAAAAAAAAAA'

-William prendendole in braccio le bacia e poi le fa riscendere per avvicinarsi a me e baciarmi.-

William: Bonsoir mon amour

-Sorrido e lo ri bacio. Sono passati tredici anni dal nostro viaggio in Europa. Facemmo sei mesi in Francia, tre in Spagna, due in Italia e uno in Inghilterra. Avevamo dimenticato lo spagnolo e l'italiano, ma il francese ci è rimasto nel cuore, William ama parlarlo.-

Haylie: Je te aime
William: Je te aime aussi

-Sorrido, poi William guarda le sue bambine di cui è estremamente geloso.-

William: Siamo pronte per andare dai nonni?
Ruby: Quasi!
Haylie: Esatto! Noi ci finiamo di preparare
William: Ma io sono pronto
Hannah: Anche io!

-Guardo come è vestita la piccolina di casa. Indossa un maglioncino color panna e sopra porta una tutina lunga in jeans e in testa ha una bandana color panna per tenere indietro i capelli.-

Haylie: Amore andiamo a mettere un vestitino più elegante, oggi è la vigilia di Natale
Hannah: Voglio andare così dai nonni!
Ruby: Sembri un maschio!

-Subito tappo la bocca a Ruby e la spingo verso camera sua.-

Hannah: A me piace
William: E' bellissima anche così, non torturatela! Han a papà piaci un sacco

-Vedo Hannah sorridere e venire presa in braccio dal papà.-

Haylie: Eh va bene, avete vinto. Dato che siete pronti e vi annoiate, andate a lavare i piatti e controllate anche la torta!
William: Di mele?
Haylie: Esatto
William: La mia preferita
Haylie: Lo so

-Sorrido e vado a preparare Ruby, che vuole indossare un bel vestito dopo mi preparo anche io. Un'ora dopo siamo davanti alla porta della mia vecchia casa. Fortunatamente non siamo gli ultimi, posso sempre contare su quella ritardataria della mia sorellina. Nora ci apre la porta, la salutiamo ed entriamo salutando tutti. Partiamo da Colin che ormai è quasi un uomo, ha già diciannove anni e frequenta il college, è al secondo anno di legge, seguirà le orme del padre. A fianco a lui la sua fidanzata Paige ci saluta educatamente tutti, Nora va fiera di quella ragazza dai rossi capelli e la chiara carnagione. Poi salutiamo Christian e Scarlett, di sedici e tredici anni, anche loro crescevano.Christian assomiglia tanto a Nora fisicamente e a quanto pare è un gran rubacuori al liceo, mentre Scarlett con il tempo è diventata il mix perfetto. Ha gli occhi azzurri di Dustin e i capelli scuri di Nora ma senza dubbio il caratterino è quello di Nora ecco perché va d'amore e d'accordo con Amanda, la figlia di Ashley e Bob, la loro principessa di undici anni. Quando sono insieme, Kevin, il fratello minore di Amanda di otto anni, sparisce in camera sua ed esce solo quando Scarlett è andata via. Si, anche Bob e Ashley si sono sistemati bene. Si scoprì che il figlio illegittimo di Bob non era il suo e questo diede una spinta ancora più positiva al rapporto tra lui ed Ashley. Per ultimi salutiamo Dustin, ormai alle prese con i primi fidanzati di Scarlett e mamma e papà che non vedevano l'ora di averci tutti a casa. Io li vedo molto più spesso di Nora e Grace dato che papà è appena andato in pensione e io prendo il suo posto in studio. Facciamo in tempo ad accomodarci, Hannah sulle gambe di Scarlett, si adorano e Ruby vicino a Christian l'unico che riesce a “sopportare”. Gli ultimi ad arrivare come sempre sono i Pierce. So che sono loro perciò mi alzo e vado ad aprire. Veloce come il vento Axl corre dentro casa togliendosi il giubbotto e facendolo cadere a terra.-

Axl: Ciao zia Haylie!

-Non sono riuscita neanche a vederlo entrare. Riesco a vederlo solo adesso mentre si butta sopra Cole.-

Haylie: Ciao Axl!

-Una Grace dai capelli raccolti entra in casa stanca.-

Grace: Axl, raccogli il giubbotto da terra!

-Axl non la sente neppure e questa volta Grace si arrende raccogliendo il giubbottino. Poi mi vede e mi sorride abbracciandomi.-

Haylie: Sorellina, ciao! Ti vedo un po' provata!
Grace: Tu trovi? Devi vedere Nate, non dormiamo da giorni ormai! L' unica cosa che ci manda avanti è la promessa di Heather di tenerci i bambini il prossimo sabato. Axl stravede per lei. Con il suo matrimonio in vista non vede i bambini da qualche settimana

-Anche Nate stanco entra in casa con in braccio un piccolo batuffolo di coperte. Tutti ci accalchiamo su Nate per vedere la piccola arrivata due mesi fa.-

Nora: Come sta?
Grace: Lei direi benissimo
Haylie: Si sta abituando?
Grace: Oh si, adesso si! E' una fortuna che abbia appena tre mesi, perciò crescerà come una buona americana
William: Con voi sicuramente!

-Tutti siamo scoppiati a ridere e finalmente Grace chiude la porta e anche loro dopo aver salutato si accomodano in salotto. Credo che Grace e Nate siano delle persone da ammirare. Dopo aver finito il college Nate ha iniziato a lavorare nel settore sportivo, spesso adesso sentiamo la sua voce per le telecronache delle partite, principalmente è un giornalista sportivo però. Grace invece è diventata un'incredibile assistente sociale a cui importa veramente dei bambini e dei ragazzi che le vengono affidati e si, il sogno di aiutare questo mondo ad essere un po' più giusto lo sta mettendo in pratica tutti i giorni. Tre anni fa hanno deciso di adottare il primo bambino, ma non perché non potessero averne ma perché Grace desiderava adottare. Ma proprio in quel periodo lei è rimasta incinta e hanno allargato la nostra famiglia con il piccolo Axl e due mesi fa hanno adottato Aika, una bambina coreana. E' bellissima. Il nome l'hanno scelto loro, volevano dargliene uno orientale, per loro era importante. Grace ha sempre pensato che avrebbe adottato dei bambini, ma voleva anche un figlio suo e di Nate che potesse assomigliare a lui e così è accaduto. E' passato tanto tempo dall'ultima nostra riunione di famiglia, vedere la nostra vecchia casa riempita da tante persone mi scalda il cuore. Sto in cucina con una tazza di caffè in mano godendomi la scena quando Grace entra in cucina e guarda la scena dalla mia prospettiva. La sento rabbrividire.-

Haylie: Fa un certo effetto vero?
Grace: Già!

-Anche Nora ci raggiunge in cucina per prendere una mela. Anche lei si ferma a fianco a noi.-

Nora: Non ci credo. Prima eravamo solo noi, mamma e papà. Guardate adesso cosa abbiamo costruito!
Haylie: Non lo avrei mai detto
Grace: Figurati io!
Nora: Sembra ieri che ci prendevamo cura di te Gracie
Grace: E' così strano sentirmi chiamare così
Haylie: Disabitudine
Grace: Si!
Nora: Beh, io vado a dare la mela a tuo figlio Grace, la desidera ardentemente!
Grace: Gli darà un morso e la lascerà poi da qualche parte, ne sono convinta

-Nora sorride ed esce dalla cucina con la mela in mano. Intanto Ruby e Hannah cominciano di nuovo a litigare come cane e gatto e io sbuffai.-

Grace: Ti fanno impazzire eh?
Haylie: A volte si, poi sapendo a cosa porta il carattere di Ruby mi preoccupo
Grace: Scommetto che anche lei troverà qualcuno come Will
Haylie: Glielo auguro con tutto il cuore
Grace: Le lascerai litigare?
Haylie: Si, oppure ci penserà Will appena si stancherà

-Grace sorride per la mia battuta mentre io guardo le mie bambine preoccupata. Sento la mano di Grace accarezzarmi la schiena.-

Grace: Non hai alcun motivo di preoccuparti
Haylie: Dici?
Grace: Riusciranno a trovarsi, proprio come siamo riuscite a trovarci noi. Essere sorelle è la vera magia, niente può rompere quel legame
Haylie: Lo credo anche io

-Sorridiamo insieme.-

Grace: Coraggio, andiamo a buttarci nella mischia

-Annuisco e seguo Grace in salotto. Mi siedo sul divano pronta a guardare un nuovo film di natale con la mia famiglia. Sento qualcosa dietro alla schiena, passo la mano e prendo qualcosa, la tiro fuori e sorrido, era la mela di Axl. Grace mi sta guardando, la guardo anche io e sorridiamo nello stesso momento. E' proprio vero, la vita è una dura scalata, si ha bisogno di persone speciali per poterla affrontare, ma la vista dall'alto è splendida, soprattutto se sei in compagnia.-

 

E dopo ben 50 episodi eccoci giunti alla parola FINE.

Scusatemi se non ho postato giovedì, ma ho avuto problemi con il sito e non mi faceva collegare, poi ieri non ho proprio avuto tempo ma oggi eccomi qui.

Se avete qualche domanda sulla storia e sul futuro dei personaggi, io sono qui per rispondere, non preoccupatevi.

Progetti futuri? Si.

Tra poco riprenderò a scrivere il sequel della mia prima storia “Quando il cuore comanda” perciò se volete leggerla io ne sono felice. Se volete essere avvisate per quando riprenderò a scrivere questo sequel fatemelo sapere così mi ricorderò di avvisarvi. Adesso cerco di finire l'altra storia che ho iniziato “Everything's gonna be alright” nella sezione Justin Bieber. So che a tante di voi non piacerà, ma secondo me questa storia non è come le altre. Di Justin e Selena probabilmente ci sono solo i personaggi LOL. Anche in questa storia ci sono tanti personaggi di mia fantasia, perciò non so, dateci uno sguardo, magari leggete i primi 5 capitoli per vedere se vi può interessare. Ammetto di essere più brava nelle originali, ma non credo che questa fan fiction sia da buttare ;) Grazie se ci passerete e mi farete sapere :)

Ora do il via alle mie lacrime ok?

Io spero vivamente di non avervi deluse, di avervi divertite e insegnato qualcosa, di avervi fatte arrabbiare, piangere, sorridere e sopratutto affezionarvi ai personaggi, alla storia e a me. Spero che quando vediate le foto di Rachel, Selena o Emma pensiate alle nostre Nora, Grace e Haylie, spero di avervi fatte affezionare a loro. Sappiate che ho cercato di dare il massimo in questa storia e spero che voi lo apprezziate. Io non posso altro che dirvi GRAZIE, GRAZIE DI CUORE per avermi seguita e avermi dato la possibilità di concludere questa bellissima storia. E' solo grazie a voi che ho potuto finirla. Vi sono davvero grata, sopratutto alle mie fedeli lettrici, a volte posso essere sembrata scontrosa ma non era mia intenzione. GRAZIE per avermi fatto compagnia in questo anno. Siete delle persone fantastiche davvero <3

Spero di ritrovarvi nelle mie altre storie. Ancora MILLE GRAZIE a voi.

Baci Sum <3 <3 <3

 

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