Un fidanzato per finta.

di duha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Castelli di sabbia vs Baci appassionati. ***
Capitolo 2: *** Vuoi essere il mio fidanzato.. per finta? ***
Capitolo 3: *** Siete fidanzati? E allora baciatevi! ***
Capitolo 4: *** La vera Vanessa. ***
Capitolo 5: *** Non sarò Aurora, non sarò la bella addormentata! ***
Capitolo 6: *** Volevi baciarmi? ***
Capitolo 7: *** Violenze e un'aiuto inaspettato. ***
Capitolo 8: *** Nuove amicizie ***
Capitolo 9: *** Il regalo più bello. (ultimo capitolo) ***



Capitolo 1
*** Castelli di sabbia vs Baci appassionati. ***


Ero fiera di come avevo passato l'estate: avevo fatto un sacco di foto, visto nuovi pesci e coralli, sono stata con la mia famiglia e mi sono abbronzata un sacco, inoltre ho avuto tempo di finire di rileggere le mie 3 saghe di libri preferiti, ero soddisfatissima!
Non vedevo l'ora di raccontarlo alle mie amiche, ma quando arrivai davanti all'ingresso della scuola come gli altri anni le trovai tutte concentrate su Vanessa, una ragazza bocciata che è tutto il contrario di me: vanitosa, popolare, ricca, sfacciata e acida. Stava raccontando di una storia d'amore, da quello che capivo:
- ...e così le nostre labbra si sono ritrovate a 2 millimetri di distanza...
Le altre si guardarono tra di loro e in coro fecero un sospiro pieno d'ammirazione.
- Ciao ragazze! Che bello rivedervi! Che succede? 
- Sofia! Vanessa è stata fidanzata con un tipo di 16 anni questa estate!
- Già! Ma per me è abituale ragazze. Tutte noi quest'estate abbiamo fatto follie,  e tu piccola Sofia?
- Ragazze, non potete immaginare! Ho visto un delfino e sono riuscita ad accarezzarlo! Dovevate vederlo era bell...
- Ahahahahahahahaha! Hai avuto una storia d'amore con un delfino? 
- Ma no Vanessa, i-io...
- Ne hai avuta una almeno?
- ... No.
- Oh wow che estate... Vabbè Vanessa finisci di raccontare!

Ciao anche a voi, ragazze.
Come inizio di scuola, era stato tutto un disastro. Ero così eccitata nel rivederle ma evidentemente, hanno di meglio da fare.
Arrivata in classe ho preso posto vicino ad Ilaria, una mia cara amica, che... TADAN! Non ha fatto altro che parlarmi del suo ragazzo di questa estate; le uniche cose che ho ascoltato è che a lui era appassionato di Harry Potter, uno dei miei libri preferiti.
Per tutta la giornata ho sentito solo parlare di "baci" di quà, "bikini che si slacciano" di là e altre cose simili.
E nessuno mi ascoltava. Che schifezza.
Mentre ritornavo a casa stringendo l'album di foto che non aveva attirato l'attenzione di nessuno, mi chiedevo se quest'anno sarebbe stato diverso dagli altri.

"Dai Sofia, vedrai che tra qualche giorno la smetteranno, spero." 

Non fu così.
Per altre settimane tutta la scuola parlava di Vanessa e di fidanzamenti e baci estivi e del nuovo anno.
Oddio, mi sentivo l'unica femmina che non aveva ancora dato il suo primo bacio.
E che non era fidanzata.
Persino Rebecca la Secca, smilza com'era, aveva trovato l'amore in un primino ciccione della A.
Tra quelli non fidanzati nella scuola rimanevano alcuni poveri mortali ( tipo me.) e i 3 ragazzi più popolari della scuola: Luca, Giacomo e Matteo. Ma loro, fidanzata o no, erano popolari comunque quindi se non avevano la ragazza era poco importante.
Mentre pensavo a queste cose, Vanessa è spuntata da dietro l'angolo accompagnata dalle sue "schiavette": Mentre il rimorso di aver chiamato quelle che fino a qualche settimana fa erano le mie migliori amiche, mi accorgo che Vanessa si è fermata a un palmo di naso da me:
- E così, la piccola Sofia Petri non ha un fidanzato?
- No, e non vedo dove sia il probl..
- E dire che è strano! Sei carina infondo.. forse con un pò di trucco saresti più popolare ma, sappiamo entrambe che non accadrà. Adios!

Ok, preciso una cosa: ho i capelli rossi e le lentiggini, il mio solito modo di vestirmi è "jeans, converse e t-shirt", ma sono l'unica ragazza delle classi 3 che non si trucca. Sono l'unica.. sono l'unica..
BASTA! ODIO QUESTA SCUOLA!
VOGLIO UN RAGAZ...
- ATTENTA SOFIA!
mi girai di scatto appena in tempo per vedere una figura maschile su una bici sfrecciare verso di me, senza controllo.

- cos.. LUCA?! AHHHH!

In pochi secondi mi sono ritrovata addosso (o meglio, sopra) la soluzione al mio problema.

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Capitolo 2
*** Vuoi essere il mio fidanzato.. per finta? ***


Mi rialzai di scatto, pregando qualche divinità superiore che la scatola degli acquerelli che avevo nello zaino fosse tutta intera. Mi girai e vidi Luca che mi guardava con fare preoccupato.
- Scusami carota!
- Ti ho già detto che non mi devi chiamare così ahaha! Comunque, sto bene, ora ti aiuto con la bici.
Mentre lo aiutavo a tirarla su, ho intrvisto lo sguardo invidioso e pieno di ira di Vanessa: sì, io sono amica di Luca, uno dei tre ragazzi più popolari della scuola. Beh ci conosciamo da 6 anni, quando lui era ancora il ragazzino impacciato con gli occhiali tondi che balbettava davanti a una ragazza che non fossi io. E in quanto a lei, gira voce che si sia presa una cotta pazzesca per lui dall'anno scorso, anche se lo nega perchè "i ragazzi troppo sportivi come lui non fanno per lei". Balle, si metterebbe anche con il capitano della squadra di calcio della scuola, pur di avere più successo.
Mentre se ne andava, mi riconcentrai su Luca e quel che rimaneva della sua bici.
- Ah comunque buon rientro dalle vacanze! Come ti sono andate? -
Sono stata zitta: avevo paura che anche lui mi avrebbe presa in giro per il fatto che.. che non ho avuto estati così "entusiasmanti" come quelle delle altre.
- Ti vedo un pò giù!, è successo qualcosa?
- Ehm.. N-No. Cioè, tutto ok.
- Non ti credo! Senti, ti va se dopo scuola...
Non ha fatto in tempo a finire la frase che i suoi amici lo chiamarono.
- LUCA! Muoviti che abbiamo allenamento! Muoviti!
- Ti chiamo io dopo ok? Ciao!
Mi diede un bacino sulla guancia e corse via.
Non so perchè, ma in quel preciso momento mi sentii come un nodo in gola, vabbè.

Nel pomeriggio siamo usciti insieme al solito nostro piccolo posticino, sotto la betulla più grande del parco.
Luca si era portato dietro due pasticcini alla fragola, i miei preferiti: in genere mi "vizia" così solo quando sono ammalata o triste, aveva capito che stavo male e non potevo essergliene più grata.
- E così.. anche quest'anno sei il ragazzo più famoso della scuola?
- Dai non esageriamo! E poi è Gianni quello più .. DIVOH! - dice, muovendo con un colpo di testa il suo ciuffo biondo. Quando fa il coglione è troppo buffo! - Vabbè, ma non preoccuparti: sono lo stesso Luca della prima media, e lo sai.
- Certo, certo. :)
- Che avevi questa mattina?
- Mi vergogno a parlarne..
- So tutti i tuoi segreti imbarazzantissimi, cosa di vergogni?
- Okay, ehm.. Allora. Tutte hanno o hanno avuto un ragazzo tranne me, e per farla breve ora nessuna delle mie amiche mi considera. Sono diventata l'emarginata, tutto d'un colpo, è un'idiozia... Dah, non ridere ti prego!
- Ah sì! Non si parla d'altro a scuola, a forza di sentire tutte ste storie mielose di voi ragazze mi verrà il diabete, e poi.. quella Vanessa, oh dio che qualcuno le tappi la bocca.
- Già...
Mi ha guardata preoccupato poi si è tirato su in piedi di scatto, sembrava aver avuto un'...
- IDEA!
- Mi preoccupi quando fai così, sai? Ahahahah!
- Mettiti con me!
- EH?
- Dai! Così faremo finta di stare insieme per un pò, fino a quando sta mania per i fidanzati non sparisce dalla scuola! Dai, chiedimi di essere il tuo ragazzo.
- MA SCHERZI? T-Tu sei fuori!
- Mai stato così serio!
A pensarci bene però non era una brutta idea.. E quando mi era caduto addosso, l'idea malefica ed improvvisa di fingere con lui era venuta pure a me. Ci pensai un pò sù, poi lo guardai con fare dubbioso:
- Niente pazzie, intesi?
- Intesi!
- ALLORRRRRA.. Cosa devo dire? Vuoi essere il mio fidanzato per finta, Luca? Ahahahah!
Dopo un sì accennato con la testa e una stretta di mano, siamo scoppiati a ridere
- Siamo due idioti!
- Ahahhahahaha! Ma credi che funzionerà? E poi non rovinerò la tua reputazione?
- Ma figurati! Sei uno schianto e lo pensano anche gli altri.
Sento le guance iniziare a bruciarmi all'improvviso. Non sapevo cosa dire, così distolsi lo sguardo dal suo.
- Ehm ehm... sì cioè, sei carina!
Che tenero, oh mamma.
Ok, calma, ora ho un fidanzato. Ma domani a scuola... cosa succederà?

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Capitolo 3
*** Siete fidanzati? E allora baciatevi! ***


Quando ho aperto gli occhi, nel silenzio di camera mia interrotto dalla sveglia, mi ci è voluto un pò di tempo per realizzare che ero fidanzata, per finta, con Luca. Per tutto il tempo che ci ho messo a prepararmi e fare colazione non riuscivo a smettere di chiedermi se era stata una buona idea o no.
Quando sono arrivata nel cortile della scuola, mi è venuto incontro con la sua solita facciotta felice:
- Giorno amore!
- Luca... Non mi chiamare così ahahah
- Ricordi che stiamo insieme?
- Si ma..
- COSA?!
Mi sono girata di scatto e mi ritrovo Vanessa alle spalle con un'aria omicida che mi scruta dalla testa ai piedi, potevo sentire il suo sguardo penetrarmi l'anima. Si gira verso le altre, che mi guardavano con la bocca spalancata, per poi riconcentrarsi su di me e chiedere:
- Scusate, scusate ahah, maaaaaa... Da quanto staresti insieme con sta cosetta Luca?
Stavo per rispondere "ieri", ma Luca mi ha preceduta con una balla colossale, ovvero che ci frequentavamo da tre settimane.
- Ah-ah quindi anche tu hai avuto le tue scappatelle estive eh piccolina? Voglio che ci racconti tuuuuuuuutto. Luca, te la rubiamo un attimo.
Le altre annuirono, dando ragione a Vanessa. Era la prima volta che mi parlavano in tono.. interessato. Stava funzionando! Ero al centro dell'attenzione!
- Ahahahah ok, ciao Sò.
L'ho salutato con la mano, ma tutte mi hanno guardato male.
- Ehm... ragazze, qualcosa non va?
- Ma state insieme, vero?
- Sì...
- E allora baciatevi !
Mi sono girata verso Luca in preda all'ansia e lui ha sgranato gli occhi, come se dicesse "e adesso?". Oh cacchio.
- Ma no ragazze, no mi vergogno..
La cosa che poteva preoccuparmi di più in quel momento era Vanessa, la sua reazione fu quella che temevo: inarcò un sopracciglio e scioccò la lingua. Aveva già dei dubbi sulla relazione mia e di Luca? E adesso?
Tutte si misero a urlare "BACIO, BACIO" e mezza scuola si è radunata intorno a noi: più mi giravo per guardarmi intorno e più l'ansia si impadroniva di me, anche se da un lato ero felice, perchè ora ero di sicuro ero "interessante" come le altre (e anche troppo).
- (bisbigliando) Luca!
Lui si è girato, mi ha messo le mani sui fianchi e mi ha tirato verso di sè, petto contro petto.
- (bisbigliando) Sofia, Chiudi gli occhi!
NO! COSA STA FACENDO?
Ho cercato di spingerlo via ma lui mi teneva stretta e si avvicinava sempre di più, finchè non ho sentito il suo respiro sulle mie labbra. Era caldo, e agitato..
- Perdonami..
Mi ha baciata. Un bacio di .. bah, 2 secondi, che per me però è durato un sacco.
Ero rossa e rigida, sentivo le sue mani su di me e le sue labbra che mi infuocavano il respiro: la folla intanto si era ammutolita e ogni tanto si sentiva un "allora è vero", "wow che fortunata a stare con lui!", e via dicendo, poi Luca si è distaccato in fretta e ha urlato - BEH, ORA POTETE ANDARE. - poco prima che la campanella suonasse. Vanessa mi fece segno che dopo avrebbe voluto parlare con me.
Ma ora non mi importava niente di essere riuscita a conquistare un pò di persone.
Ero completamente persa in Luca che se ne stava davanti a me a fissarmi, cercando di capire se stavo bene.

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Capitolo 4
*** La vera Vanessa. ***


- Sofia?
- I-Io devo andare in classe... A dopo.
Sono corsa via sbattendo contro la sua spalla, ma non avevo nemmeno il coraggio di girarmi e chiedergli scusa: ero agitatissima, non sapevo cosa pensare, ma almeno adesso tutti credevano davvero che stavo con lui. Sono entrata a scuola tenendomi la mano sul labbro dall'agitazione, mentre ripensavo al calore e allo strano senso di... pace? che provavo mentre Luca mi baciava, poi me ne sono accorta: in corridoio tutti mi guardavano. Era come se... come se fossi Vanessa! La cosa mi rendeva incredibilmente allegra, dato che gli anni scorsi avevo degli amici, sì, ma ero invisibile agli altri e ora sono passata dalla quella invisibile ad essere popolare! Devo ammettere però che tutti occhi puntati su di me mi mettevano un pò d'ansia. Almeno, adesso potrò legare di nuovo con le mie amiche e questa storia si concluderà (non sono tagliata per essere una ragazza popolare, certo ti fa sentire apprezzata, ma preferisco starmene per i fatti miei.)
- Oh, ecco è lì Sofia! - urla una delle "schiavette" di Vanessa.
Lei mi ha sorriso, poi rivolgendosi alle amiche gli ha fatto segno di andarsene e siamo rimaste io e lei: la sua faccia è cambiata. Mi afferra la bratella dello zaino e la tira verso di sè, posso sentire il suo sbuffare da toro imbufalito sulla mia faccia:
- Senti sfigata, non so come Luca si sia potuto mettere con una come te ma ti avverto: non mi fregherai anche il piedistallo e la mia popolarità! Stai attenta!
Anche? Aspetta un'attimo.. allora gli piace davvero Luca?
- Ma non ho fatto niente!
- NIENTE? NIEN... Senti, ti avverto solo che qui chi comanda sono IO, e nessun altro!
- Comandare su cosa? Guarda che la scuola non è sotto il tuo comando, trucco e tette non ti danno la superiorità. - gli dico, togliendomi la sua mano di dosso. Nello scatto, qualche riccio mi cade davanti al volto, e mentre mi risistemavo i capelli l'ho vista sibilare verso di me:
- Non sottovalurarmi, Sofia.
Non era più la Vanessa senza cervello che vedevo ogni giorno, quella che si truccava appena poteva, quella dalla risatina idiota. Adesso davanti a me avevo una donna con lo sguardo pieno di ira. Perfortuna, le sue amiche la chiamarono e lei sgattaiolò via.
Mi accucciai a terra persa tra i miei pensieri, questa situazione mi stava sfuggendo di mano! Mentre pensavo, Luca corse verso di me urtando il bidello nel corridoio.
- SOFIA! - dice, inginocchiandosi.
- C-Cos..
- MI DISPIACE, SCUSAMI!
- Ma.. Ahahah, tranquillo Luca, infondo non è stato neanche male.
- Cosa?
- Uhm.. Intendevo dire che non è stata male, come mossa ^^"

In classe la signora Magli ( professoressa di arte ) non riusciva a mantenere tranquilla la classe, che non parlava altro che... di me. Le mie amiche avevano fatto quasi a pugni per sedersi vicino a me, ma sentivo come se fossero più interessate al fatto che ho baciato Luca, che a me in generale, a me, la loro amica Sofia.. - INSOMMA BASTA! Ragazzi, vi devo esporre la mia idea.
- Quale prof?
- Beh, sono lieta di annunciarvi che...FAREMO UNA RECITA CON QUELLI DELLA 3A!
Tutti i miei compagni di classe si girarono verso di me. La classe di Luca, ottimo ._.
- Interpreteremo "La bella addormentata nel bosco" per la festa dei 30 anni dell'istituto, sarà un successone! Le parti sono già scelte!
- Ce le dica prof!
- Sì non ci tenga sulle spine!
- Ecco, la principessa e il principe saranno...

Ecco quello che non volevo sentire.

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Capitolo 5
*** Non sarò Aurora, non sarò la bella addormentata! ***


- Ecco, allora, il principe e la principessa saranno Luca grimaldi, 3A, e in quanto alla principessa...
Tutti rimanevano fermi e zitti in attesa, tranne Vanessa, che giocherellava coi suoi ricci biondi sussurrano "il ruolo è già mio", ma quando ha notato che la fissavo, mi sibila contro:
- Sofia, giuro che se sei tu io..
- SOFIA PETRI! Complimenti Sofia! Adesso dirò le altre parti..
Porca miseria.
Mentre la prof. Maglio continuava a scorrere l'elenco dei ruoli della recita, io rimanevo paralizzata sotto lo sguardo di Vanessa, rabbioso e vendicativo. Una goccia di sudore mi cadde lungo il collo, che cosa avevo scatenato?
- ...Le parti sono queste. Ora assegnerò ad ognuno di voi il copione e... Sofia, alle 14 vieni giù in teatro che devo comunicarti una cosa.
- Sì prof...
Avevo fatto tutto questo per ritornare a parlare con le mie amiche, ma ora mi ritrovavo con probabilmente la ragazza con più potere nella scuola contro di me, almeno ho Luca dalla mia parte. Luca.. da quando ci siamo baciati non penso ad altro, che casino.

Nell'intervallo è uscito dalla sua classe ed è venuto verso di me, con un'insolita aria felice
- Ehi principessa! Sembra proprio che la fortuna sia dalla tua parte eh!
- Bah... perchè pensi così?
- Innanzi tutto la scuola parla solo di te, hai di nuovo le tue amiche, hai baciato il ragazzo più figo della scuola, sei popolare più di Vanessa e...
- Come scusa?
- Sei popolare, più di Vanessa.
- Nono la cosa che hai detto prima! Ahahahah!
- Beh, come negare la mia bellezza? ;P
- Ahahhahaha che stupido che sei!
- Dai che scherzo. E poi hai un ruolo importantissimo nella recita, quindi meglio di così non può andare!
- Purtroppo non sai del dettaglio chiamato "Vanessa"...
- Che centra lei?
- Lascia stare.Ehi per caso alle 14 anche tu devi andare in teatro?
- Sì per discutere della scena del bacio con la prof!
- C-CHE COSA?
- Oh dai, a parte che sarà finto, e poi ci siamo già baciati no?
- S-si ma non davanti a una centinaia di persone ma a una piccola folla di... pff, neanche trenta persone!
- ...
- Cosa c'è?
- No niente, stavo pensando..
- A cosa?
- Al nostro bac... Niente dai. Ora vado dai miei amici, ciaooo!!!

Mentre scendevo nell'aula di teatro, incrociai Ilaria, una mia cara amica. Mi sorrise e si fermò a parlare con me, non di Luca, ma di altre cose, mi riparlò persino della sua amata collezione di piante... A poco a poco, il mio rapporto con le altre sembrava tornare come l'anno scorso, e questo mi rese felice.
Purtroppo, la professoressa e Luca spazzarono via la mia felicità sostituendola con una buona dose di ansia e preoccupazione, ecco cosa è successo:
quando sono scesa a teatro, mi ritrovai Luca chino vicino a un finto letto (suppongo quello della principessa per la recita)
- Oh bene bene bene ecco la principessa! Stenditi là cara.
- Scusi prof, cosa?
- Quel letto lì, sul palco! Non essere testarda cara sbrigati.
Con il cuore in gola e Luca che mi fissava mi sono stesa sul piccolo letto al centro del palco.
- Siccome ho saputo che siete fidanzati, pretendo molta passione da voi due.
Ok, oggi è la mia giornata della sfortuna.
- Dopo il timido bacccio che risvèèègliera la piccòla principèèèssa, ci sarà... UN BACIO DI PASSIONE! - strilla, sbracciandosi e saltellando.
- Vi abbraccerete l'un l'altro e sarete una cosa sola! Passione, passione.
Mi girai verso Luca sperando che dicesse qualcosa per salvare la situazione, e invece:
- Ok. Le telecamere dove saranno?
- OK? OK? SEI FUORI? No prof, non voglio farlo! Dia il ruolo a Vanessa, cosa centro io!
- Forza signorina Petri non faccia la pignola.. Non sarà timida? Coraggio Luca, proviamo il bacio.

Le luci si attenuano, la professoressa legge il copione
"Il principe si chinò sul corpo senza vita della fanciulla, le accarezzò i capelli, e congiunse le labbra alle sue..."

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Capitolo 6
*** Volevi baciarmi? ***


Non ci stavo capendo niente: la testa mi girava, ma un senso di euforia e appagamento mi invadevano l'anima al pensiero che avrei ribaciato Luca. Perchè? Perchè volevo che mi ribaciasse?! No, non lo voglio del tutto, sono agitata e confusa, cacchio. Ero ipnotizzata dal suo sguardo che si avvicinava al mio:
- Sarà divertente Sofia!
L'ho guardato con gli occhi sgranati, la tensione che saliva ancora di più, dovevo fare qualcosa!
- P-PROF MA QUESTO VA CONTRO LA LEGGE!
- Contro la legge?
- S-si.. ( che stai dicendo Sofia, CHE COSA STAI DICENDO. ) Beh...
- Che cosa sta succedendo qui?
Vanessa entrò spalancando la porta del teatrino con una furia disumana, tanto che la professoressa sussultò, per poi ricomporsi e rivolse un sorrisone alla nuova entrata (non sono mai stata così felice di vederla, dato che ha distratto tutti dalla situazione!)
- Oh bene Vanessa, tua madre ha già fatto i costumi?
- Sai fare dei costumi? - gli chiedo, stupita.
- Mia madre sì.. Ma io ho provato a fare il tuo Sofia, è una fa-vo-la!
- Benebene te lo metto vicino allo zaino Sofia così a casa lo provi. Ah, Luca, voglio che vi allenate per il bacio eh!
- Cosa prof, farà baciare sti due?
- Sono i due innamorati della storia, Vanessa, è ovvio.

Aaah, ha distratto la prof, che bello. Purtroppo mi sono scordata che i genitori di Luca pranzavano dai miei, e che Luca sarebbe stato mio ospite quel pomeriggio. Mentre tornavamo a casa, tutto tra noi tornò normale, almeno ci speravo:
- Ahahahahahaha, la Maglio è fuori di melone.
- Sìì! E chissà poi quell'altra che costume mi ha fatto..
- A casa te lo provi.
- Ma te lo scordi!
Mi ha afferrato le spalle e ha appoggiato la sua fronte contro la mia, eravamo vicinissimi..
- Provatelo.
- L-luca..
Si è avvicinato con le labbra alle mie: ho sentito le guance andarmi in fiamme e il cuore prendermi a battere forte, fortissimo.
- Provatelo, se no di do un'altro bacio.
Me lo sono levata di dosso e sono corsa in casa, ero agitatissima: salutai di fretta i genitori miei e di Luca e salii le scale, per poi chiudermi in camera lanciando la borsina con dentro il costume in un angolo della stanza. Ma che stava succedendo?

Luca, dopo aver salutato i miei genitori, è salito in camera mia.
- SOFIA! Dai scherzavo non volevo sp.. Oh...
- LUCA!
- O__O
Il tempismo di questo ragazzo mi manda in bestia! Proprio quando mi stavo provando il costume deve entrare, ottimo (che tra l'altro, è un orrore: ci scommettevo che Vanessa lo avrebbe fatto apposta.) Mi girai di scatto dandogli le spalle nude e, cercando di coprirmi, ripresi la calma:
- P-Puoi uscire?
- No.
- ?!!
- Ehm..no scusami... cioè.. sì..
E' arrossito e se ne stava per andare, ma non so perchè mi sono coperta e l'ho afferrato per il braccio, non avevo più controllo, troppi pensieri, paure, emozioni.
- Volevi veramente baciarmi?
- Non chiedermi ste cose quando sei seminuda!
- VOLEVI BACIARMI?
- E' meglio che esco..
- LUCA, RISPONDI
- Beh io non so.. io..
Per un attimo, sentii la mia mente schiarirsi da ogni dubbio e mandare via tutta la confusione di questi giorni, lasciando che le parole uscissero libere dalle mie labbra:
- Perchè io volevo.
Calò un silenzio atroce nella mia camera. La mia stretta sul braccio di Luca si allenta, lui rimase lì fermo a guardarmi, lo sguardo fisso nel mio. Mi prende e mi fa sedere sul letto, mi da i miei vestiti e si siede per terra con lo sguardo rivolto verso il muro, lascia che io mi ri-vesta e si siede di fianco a me. Mi guardò con fare interrogativo, come per capire se quello che dicevo era vero o ero semplicemente vittima di qualche attimo di pazzia o di ansia, poi mi accarezzò una guancia, spostando una delle mie ciocche rossicce dietro l'orecchio. E rimanevo lì, ferma, persa nei suoi occhi verdi: era davvero bello, non lo avevo mai notato così bene, aveva i capelli scompigliati, le guance rosse e le braccia che piano piano si attorcigliavano al mio corpicino.
Mi avvicinai al suo viso, lui fece lo stesso, e ci baciammo. Non un bacio come quello in cortile, un bacio lungo e avvolgente, un bacio VERO, non da fidanzati per finta. Rimasimo a baciarci, a stringerci e coccolarci per vari minuti, poi mia madre ci chiamò dal piano di sotto per il pranzo; Luca si staccò da me e con fare imbarazzato uscì da camera mia.
Per tutto il pranzo non ci siamo detti NEANCHE UNA SINGOLA PAROLA. C'era solo una grande tensione tra di noi.

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Capitolo 7
*** Violenze e un'aiuto inaspettato. ***


Dopo pranzo, Luca si alzò da tavola e con la scusa di dover andare a casa a studiare, lasciò la sala da pranzo salutando i miei genitori, mentre io lo seguii in giardino:
- COSA PENSI DI FARE?!
- Vado a casa.
- Perchè, perchè fai così? Cos'è successo?
- Chiudiamola qui con il "fidanzato per finta", chiudiamola qui con tutto... Ora devo andare.
Le lacrime presero a scendere, senza che io riuscissi a contenerle:
- Sofia stai piangendo?
- I-Io.. DAH, VAFFANCULO! - gli urlo contro, per poi tornarmene in casa. Non capivo niente, è tutto uno schifo! Volevo solo riuscire a ritornare amica con le ragazze, e mi ritrovo il mio migliore amico che mi bacia e poi mi evita, la ragazza più popolare della scuola che praticamente vuole uccidermi e l'attenzione di tutti. Che schifo! Volevo solo piangere e starmene da sola, così passai il weekend chiusa in camera, ad ascoltare la musica. Ero così felice quando ci baciavamo, e invece lui... chissà perchè lo ha fatto se non gli piaccio. Per divertimento? Non avrei mai immaginato che Luca potesse essere uno così.

Lunedì, arrivai davanti a scuola con l'intenzione di risolvere con lui: dovevo dimenticarmi dei piccoli sentimenti che avevo per lui e far tornare tutto come prima, io e lui, come fratello e sorella... Raramente litighiamo e quando succede ne rimango distrutta..
- SOFIA! SOFIA!
- Luca?
- IL CELLULARE, LO HAI MANDATO IN VACANZA O COSA?
Guardai il displey, e trovai 6 chiamate perse e 3 messaggi da Luca.
- Senti, Sofia, mi dispiace per l'altro giorno... Non mi piace quando litighiamo.
- Neanche a me..
- Tutto come prima?
- In che senso?
- Fidanzati per finta..
- Oh, sì...
Strano, ma almeno siamo riusciti a risolvere. Entrai nei bagni della scuola per rinfrescarmi la faccia, quando una porta dei gabinetti si aprì alle mie spalle e una mano mi afferrò il collo in modo violento.
- Ciao, piccolina. Come va tra te e Luca?
- V-Vanessa... mi fai male, lasciami..
- NO! Te lo avevo detto di smetterla, te lo avevo detto. Ragazze tenetela ferma.
Mentre urlavo e cercavo di liberarmi, due ragazze mi tenevano stretta torcendomi i gomiti contro la schiena. Vanessa, dopo aver indossato un tirapugni, si avvicina lentamente a me, guardandomi in modo divertito.
- Ora ti darò una bella lezione.
E fu un attimo. Mi ritrovai distesa a terra, la guancia sul pavimento freddo ed umidiccio del bagno delle ragazze, e tutto si fece buio..

Quando ri-aprii gli occhi, mi ritrovai nell'infermeria della scuola, su un piccolo lettino con un lenzuolo e una brocca d'acqua vicina: quando l'infermiera vide che ero sveglia, andò a chiamare la preside, che venne a vedere come stavo. Quando stavo per raccontare l'accaduto, Vanessa entrò nell'infermeria con le lacrime agli occhi: - Oh, è sveglia! Meno male, ero così preoccupata...
- Vanessa, grazie per aver chiamato le professoresse. Sai Sofia, se non fosse stato per Vanessa saresti ancora lì nel bagno..
- Sì, ho chiamato io aiuto, ero così preoccupata!
Cosa?! Oddio, non posso crederci, seriamente?
- No presidem si sbaglia, è Vanessa che.. - mentre lo dicevo, la vidi alle spalle della preside che tirava fuori dalla sua borsetta il tirapugni, ancora sporco del mio sangue. Non potevo fare altro che star zitta. Quando tutti uscirono e rimasi sola per "riposare e rimettermi in sesto", come detto dall'infermiera, una voce mi chiamò da dietro una tendina della stanza:
- Chi c'è?
- I-Io... S-Sofia, so come.. come aiutarti...
Ed ecco la persona più inaspettata che sarei potuta trovarmi vicina: la Made. La chiamano così a scuola, è una ragazza abbastanza strana: se ne sta sempre da sola, è strana, indossa sempre vestiti e trucco neri, è molto gotica, mette quasi paura.
- Tu sei la Made, che ci fai qui?
- M-Mi chiamo Madeline. E.. So come aiut-tarti. E-Ecco.
Mi porse una telecamera nera: c'era il video dove Vanessa mi picchiava!
- Eri nei bagni!
- S-Sì.. tienila.. i-io devo .. andare...
E uscì, camminando silenziosamente, come un fantasma.

Quando la mia mandibola si riprese un pò dal dolore atroce che dal bagno all'infermeria mi aveva torturata, andai nell'ufficio della preside, che era al telefono con mia madre (non oso immaginare quanto fosse preoccupata..).
Volevo entrare, sapevo che era la cosa giusta da fare, ma la paura mi bloccò e misi la telecamera di Madeline nello zaino...

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Capitolo 8
*** Nuove amicizie ***


Sono passati due giorni, prima che io sia potuta tornare a scuola (dove prof e alunni e persino la polizia da quello che ho capito stavano facendo una "caccia al bullo"). Oggi in classe i miei compagni mi hanno riempita di attenzioni, anche Luca, che mi era venuto a trovare ogni tanto. Nell'intervallo quando venne a parlarmi l'ansia ritornò dentro di me:
- Stai mentendo! Stai mentendo a tutti!
- Luca cosa..?
- Tu SAI chi è stato a farti questo - dice, indicando il livido che avevo sulla guancia - perchè non hai ancora detto niente?
- Io..
- Sofia, non.. non sei da sola...
Made spuntò alle spalle di Luca, che la salutò con un gran sorrisone (si conoscevano? ecco chi gli ha parlato dell'accaduto!), poi mi guardò con quei suoi occhioni neri, mi fece cenno di andare nell'ufficio della preside. Mentre andavamo, una voce femminile ci chiamò da lontano:
- Sofia! Aspetta!
La sorellastra di Vanessa correva verso di me, tentando di camminare su quei suoi mega tacchi a spillo
- Anche io so cos'è successo, mia sorella non fa altro che parlarne a casa, voglio .. ehm.. unirmi anche io a voi nella testimonianza.
- Grazie Elizabeth...
- Chiamami Elli! - dice, stringendomi la mano. Si presenta a Made e Luca ed entra con noi nell'ufficio della preside, che quando vide il video di Made nel piccolo schermo del suo pc, rimase a bocca aperta. Quando mi chiese come mai mi aveva fatto questo e io dovetti spiegare che praticamente era tutta una questione di popolarità e per Luca, lui uscì di corsa dall'ufficio e sparì in mezzo alla confusione della scuola, andando a cercare quella vipera: avrei voluto seguirlo, ma ero troppo stanca e agitata, inoltre Made mi bloccava ad ogni minimo cenno di distrazione!
All'uscita della scuola..
- Luca, dov'eri?
- Da Vanessa.
- Cosa?! Che le hai detto?
- Prima che venisse espulsa, volevo chiaramente dirle che persone meschine come lei non potrebbero mai interessarmi, e che se si azzarda di nuovo ad avvicinarsi a te ci penserò io a renderle la vita un'inferno.
Ed ecco di nuovo, che il cuore prende a battere come un tamburo impazzito..
- Però ora pensaci, è tutto risolto! Levati quel faccino triste! Hai l'attenzione di tutti, la scuola ti supporta, me e due nuove amiche a quanto pare - dice indicando Made e Elizabeth, che stavano chiaccherando tra di loro.. vederle così in sintonia era strano, dato che erano due ragazze completamente diverse ahaha! Non dico che lei sia come la sorella, ma in fatto di gusti più o meno le assomiglia, ama il rosa, le cose luccicanti, fare shopping.. e messa a confronto con Made sembrano l'una l'opposta dell'altra, ma mi faceva piacere aver legato con due ragazze così. Luca aveva ragione, tutto si stava risollevando.
- In quanto a noi due..
- S-Sì?
- Non penso che ora l'attenzione delle mie "amiche" mi interessi molto, nemmeno quella della scuola, direi che ne ho avuta anche troppa. - dico, continuando a guardarle. - quindi, la storia dei fidanzati per finta non mi serve più... voglio dire, ho ottenuto quello che volevo. Delle amiche - ora le sto indicando, e loro accorgendosi di me mi sorrisero allegramente salutandomi con la mano.
- Sì, hai ragione.. quindi.. migliori amici come prima...suppongo?
- Forse.
- Forse? Sofia, cosa vuol.. ehi Sofia dove vaai!
Mi lasciai la scuola alle spale, correndo via con un sorriso stampato sulla faccia: la vita tornava a sorridermi :3
Ora dovevo solo ragionare su me e Luca: la nostra relazione ha avuto vari inghippi in queste settimane, quindi c'è da pensare, ed ho tutto il tempo senza Vanessa alle calcagne!
Prima di entrare a casa mi fermai a bere un cappuccino al parco vicino casa mia: un senso di pace e soddisfazione mi cullava. L'anno scolastico era iniziato nel peggiore dei modi, tra poco però sarebbe iniziato ottobre (e si avvicina il mio compleanno!) e non potrei essere più felice. ♥

Nel pomeriggio, siccome avevo casa libera, invitai Luca. A parte che dovevamo parlare, volevo stare con lui senza problemi come ai vecchi tempi.
- Sò, sei stata grande oggi, sei l'esempio per tutte le vittime del bullismo!
- Sarà, ma questo livido mi fa un gran male..
- Come sei delicatina! Ahahaha!
- Scusa? - gli dico, tirandogli un cuscino. Dopo una breve lotta, ci siamo riseduti. Era il momento, forza Sofia, ce la puoi faaare.
- Luca.. dobbiamo parlare.
- Di cosa?
- Vedi, ora che ho risolto la questione Vanessa, ne dovrei risolvere un'altra, e poi tra poco c'è la recita e..
- Ah già, non ci siamo ancora allenati per il bacio. Dai, sdraiati.
No Sofia, non sdraiarti, devi parlare! No, no.. Oh cacchio, ma che mi oppongo a fare, non avevo neanche controllo delle mie azioni. Mi sdraiai sul divano e lasciai che lui si chinasse di fianco a me accarezzandomi i capelli. Mi bacia e mi ribacia, tenendomi stretta a lui.
- Ecco, principessa, ti ho risvegliata.
Con quel bacio però, non svegliò solo la principessa caduta nel sonno per un terribile incantesimo. Svegliò un sentimento in me che mai avevo provato e che volevo scacciare a tutti i costi in questi giorni: l'amore.
- Perchè lo fai?
- Cosa?
- Queste premure, questi baci.
- Perchè.. non lo so, per fare.
- Cosa?
Non potevo crederci. Lo cacciai di casa spintonandolo con tutte le energie che avevo.
- SOFIA ASPETTA, NON E' VERO IO..
Gli chiusi la porta in faccia e tornai in camera, non poteva andare avanti così, basta! Perchè mi è venuta sta idea di merda, non potevo fare la ragazzina solitaria e abbandonare ogni mio desiderio di avere attenzioni? Oddio!

La sera mi sono connessa su Facebook: due nuove richieste di amicizia, da Maleine Okenhole e Elizabeth Scrano. Meno male che c'erano loro.. abbiamo creato una chat a tre, dove chattammo tutta la notte: ci siamo conosciute meglio, erano davvero simpatiche! Poi, sapendo che potevo fidarmi di loro, raccontai tutto su me e Luca.
Sfogarmi è stato liberatorio.. Made mi suggerì di riparlarci alla mia festa di compleanno, e fino ad allora, evitarlo. Ma aspettate..
- Made, festa di compleanno?
- Sì, a casa mia!
- Ma...
- Oddio che bella idea Made! - interviene Elizabeth.
- Mercoledì pomeriggio venite da me a pranzo, così la vedete, se volete potete pure rimanere a dormire.. Ah, non fatevi ingannare dall'aspetto esterno
- Ragazze siete fantastiche ahaha!

Prima di addormentarmi, ripensai a quando Luca mi aveva baciata, qui in camera mia: più ci ripensavo più il pensiero che lui non provi niente per me mi sembrava impossibile. Il 9 ottobre sarà il mio compleanno, avrei scoperto presto cosa provava.

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Capitolo 9
*** Il regalo più bello. (ultimo capitolo) ***


Quando entrai a casa di Made, non potevo credere a quello che vedevo: ERA UNA VILLA! Ma aveva un'aspetto particolare: all'esterno era gotica come la famiglia, ricordava molto uno di quei castelli sulla cima della montagna coi pipistrelli che ci svolazzano intorno durante un temporale, presente? Ma all'interno... Wow, gli hotel più chic di New York le facevano un baffo. La madre mi spiegò tutti i dettagli della festa, le attività, cibo, musica, mentre Elizabeth (che era diventata molto amica sia di Made che con me) era tutta esaltata per il vestito che mi aveva comprato come regalo di compleanno, e io per tutto il tempo ero con le lacrime agli occhi dalla gioia e le stelline negli occhi, era un sogno! Nessuno aveva mai fatto questo per me.
- Allora Sofia, ti piace?
- Sì.. oddio, è tutto meraviglioso.
- Io e Elli dovevamo dirti una cosa, comunque..
Made si sedette vicino a me facendo attenzione a non stropicciare il suo enorme vestito nero per la festa:
- Abbiamo invitato anche Luca, per te va bene?
- Ecco, a dire la verità sia io che Made non abbiamo capito come stanno le cose ora tra voi, quindi lo abbiamo invitato..
- Beh, io.. Non lo so nemmeno io, a quanto pare non gli interesso, mi baciava giusto per fare.
Nel dirlo, il mio cuore riprese a sgretolarsi come succedeva quando vedevo il suo profilo fb, una nostra foto, una sua scritta cogliona sul mio diario. Mi mancava, tanto, ma ora come ora volevo chiarire, o almeno sapere il vero motivo di quei baci. Ci eravamo promessi "niente pazzie", ed eccolo che mi bacia, mi fa credere di essersi innamorato di me, poi mi dice "l'ho fatto per fare", poi si scusa, poi chiude la storia da fidanzati per finta, AHHHHHHHHHHHHHHH CHE CASINO!
Ma ogni volta che penso a questo, ricordo che è solo grazie a sta storia che ho trovato Made e Elli e ho liberato la scuola da Vanessa. Almeno qualcosa di positivo c'era... E c'è anche il mio vestito! Era stupendo.

La sera della festa la casa di Made ospitava praticamente metà scuola, molti mi chiesero come stava la mia mascella (che ora, a parte un piccolo livido e un dente operato, sta bene ahah), mi portarono tanti regali, eccetra. Mentre molti ballavano, vidi Luca che cercava qualcuno con lo sguardo: appena lo vidi tutta la voglia che avevo di affrontarlo e l'intenzione di chiarire con lui sparirono, superati dalla paura, così corsi al piano di sopra e mi rifugiai nel terrazzo principale, faceva freddo, ma poco mi importava...
- Scappi da me?
Il cuore mi si fermò in gola - Luca... No. -
- Non mi sembra, non rispondi ai messaggi, nè ti sei fatta viva in giro, non una telefonata, niente. E a scuola mi saluti appena.
- Dovevo riprendermi da tutto.
- Hm.. Posso abbracciarti?
- No!
- Come, perchè?
- Perchè ora è diverso.
- Che ci sarà mai di diverso..
- I miei sentimenti per te.
Una folata di vento mi spostò i capelli sul viso, così fui costretta a girarmi verso Luca: era lì, imbambolato, la bocca aperta e gli occhi sbarrati. Mi rigirai a guardare la città. Erano le 1O, i lampioni erano ancora accesi e facevano sembrare il paesaggio notturno un cielo pieno di stelle. Alle mie spalle, Luca balbettava qualcosa cercando di trovare delle cose da dire.
- Sei contento ora?
- C-Cioè?
- Tsk, grazie ai tuoi baci improvvisi, abbracci e premure sei riuscito a farmi innamorare di te. Ti odio per questo.
- E mi ami allo stesso tempo?
- Giusto un pò..
- Non voglio solo un pò.
Mi girai di scatto, mentre mi prese tra le sue braccia. Mi baciò, un bacio delicato e puro, pieno dell'amore al quale, in questi giorni, avevo smesso di credere. Rimasimo lì abbracciati, l'uno stretto nell'altro, nel silenzio della notte. Mi guarda negli occhi e sussurra:
- Ora non voglio che sia più per finta.
- Nemmeno io.

La serata non si poteva concludere meglio. Raccontai tutto a Elli e Made, e loro mi abbracciarono, saltellando dalla gioia. Subito dopo mi dissero:
- Sò, dobbiamo ringraziarti..
- Per cosa?
- Io - inizia Made - prima ero un'emarginata, cioè, stavo sempre da sola... e tutti mi... mi sparlavano dietro. Ora ho voi due, due migliori amiche stupende, e a scuola... la gente mi parla e mi saluta...
- E io, sarei rimasta a fare la finta "vamp" come la mia sorellastra. Grazie Sofia..
- Ow, vi voglio tanto bene ragazze!
Tornando a casa da sola con Luca, gli raccontai cos'era successo e insieme ripensammo a tutte le cose che erano successe mentre eravamo fidanzati per finta, sembrava una storia da film, giuro! Era così bello risentire la sua risata, le sue braccia attorno al mio corpo. Però...
- Luca, perchè mi hai detto che mi avevi baciato "così per fare"? Ci sono rimasta davvero male..
- Beh, avevo paura. Tu mi piaci da quando siamo alle medie Sofia, e boh, avevo paura di rovinare tutto, lo so sono un coglione..
- No, sei molto dolce invece.
Lo baciai di nuovo, poi si staccò e frugò nella tasca della sua giacca e tirò fuori una scatolina verde con un fiocchetto azzurro, i miei colori preferiti
- Questo era il mio regalo.. Avrei dovuto dartelo in terrazza, ma ero troppo felice e mi sono scordato :3
Aprii la scatola: c'era un piccolo anellino con al centro una pietra blu, bellissima, e un bigliettino con su scritto "Vuoi diventare la mia fidanzata... per davvero?", gli saltai addosso e lo riempii di baci.. ora avevo tutto quello che potevo desiderare.

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