I don't know what I'll do without u

di allylove1d
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro casuale ***
Capitolo 2: *** Un uscita bizzarra ***



Capitolo 1
*** L'incontro casuale ***


CAPITOLO 1
“Skies are crying
I am watching
Catching teardrops in my hands
Only silence as it’s ending, like we never had a chance
Do you have to, make me feel like there is nothing left of me?”.

 
Spensi la sveglia e mi alzai subito dal letto... un’ altra giornata di duro lavoro mi aspettava..
Scesi in cucina, misi la macchinetta del caffè sul gas e andai a vestirmi (http://sphotos-b.xx.fbcdn.net/hphotos-prn1/c0.0.403.403/p403x403/531920_628111190548411_1121137800_n.png)
Odiavo quest' abbigliamento però per il lavoro che facevo non potevo mica andare in giro con scarpe da ginnastica.. una giornalista deve sempre essere elegante ;)
Una volta pronta versai un po’ di caffè bollente della tazzina di ceramica color panna.. lo sorseggiai lentamente soffiando perché era un po’ bollente, misi la tazzina nel lavandino.
Presi la borsa e uscii di casa dirigendomi verso la macchina. Aprii lo sportello di dietro buttando la borsa sul sedile posteriore e mi sedetti al posto del volante. Misi in moto la macchina e partii verso il The Times.
Spensi il motore, presi la borsa ed entrai nel grosso edificio dirigendomi verso l’ascensore...
Spinsi il bottone n° 3 e l’ascensore si chiudeva lentamente ma una scarpa lo fermò facendolo aprire di nuovo.
Entrò un ragazzo riccio con occhi verdi. Chi era non lo sapevo, non l’avevo mai visto prima d’ora.
“lavori qui?” chiese lui mentre l’ascensore saliva.
‘ cosa vuole mo questo da me?’ pensai
“sì, tu?” chiesi con disinvoltura
“no.. sono venuto perché mi devono fare un’intervista..” disse spostandosi il ciuffo riccioluto dal lato destro
“sei uno dello spettacolo?” chiesi incuriosita.
“no, pugile :)” disse ammiccando
Rimasi sbalordita... non sembrava affatto un pugile (anche se era molto alto)
“oh..” riuscii a dire solo un semplice oh.. poi l’ascensore ( per mia fortuna) si aprì
“ci si vede in giro” disse uscendo
“si” sussurrai uscendo dall’ascensore immersa nei miei pensieri.
Arrivai al mio ufficio posi la borsa sulla scrivania e mi sedetti sulla comoda e morbida sedia girevole.
*TOC-TOC*
“si?” chiesi vedendo la figura di Anne entrare dalla porta.
“ehm.. Zoe ha detto il direttore che Matilde non sta bene e oggi aveva un’intervista.. ha chiesto se potevi farla tu..” disse lei avvicinandosi alla scrivania.
“sisi digli di non preoccuparsi.. però le domande?”
“Matilde ha lasciato un bloc-notes sulla sua scrivania, lì ci sono le domande”
disse sorridendo.
“ok grazie” farfugliai mentre rovistavo nella borsa in cerca del cellulare.
Anne uscì dalla porta ed io mi recai verso l’ufficio di Matilde.
Presi il Block e mi diressi verso la sala delle interviste sfogliando le domande
Bussai e aprii la porta un ragazzo riccioluto stava di spalle, ma appena entrai si girò sorridendomi
“ehi! Io l’avevo detto che ci rincontravamo” disse
‘non è male questo ragazzo’
‘chi sei? E cosa vuoi da me?’
‘sono la tua coscienza -.-‘
‘ho una coscienza stupida...’
‘non è vero... quel ragazzo è davvero bello’
‘ok va bene, però è solo un’intervista per lavoro’
‘ma è bello!’
‘Sta’ zitta!’

“già” sorrisi
“allora iniziamo l’intervista?”chiesi
“si certo “ disse sedendosi di fronte a me.
“bene.. ehm.. tu sei? Harry Styles, giusto?” chiesi guardando la pagina del bloc-notes di Matilde.
“si” rispose
“bene.. allora. Sei un pugile molto famoso a quanto vedo. A chi o a cosa doni tutto il tuo lavoro?” chiesi leggendo la prima domanda
“bè ecco... ad una persona che non c’è più da tanto tempo.. però che gli ho sempre voluto bene” disse scomparendo il suo sorriso
“oh.. scusa. Passiamo a qualcos’altro... uffa! Non c’è una domanda decente!” dissi scaraventando il bloc all’indietro
“ ti piace il tuo lavoro?” chiesi guardandolo negli occhi.
“si.. mi aiuta a dimenticare tutto il passato e il dolore che ho passato..” disse guardando mi anche lui negli occhi
“quindi... hai avuto un passato difficile, giusto?”
“si, abbastanza difficile..”
“ok.. bè.. se dovessi cambiare lavoro quale sceglieresti?”
“credo giornalista del The Times”
disse sorridendo
“e perché??” chiesi interrogativa
“perché almeno starei con la ragazza più carina di Londra..” disse guardando mi negli occhi
‘cosaaaa?? Chi è? perché mi guarda in quel modo?’
‘ perché sei tu scema la ragazza più carina di Londra scema’
‘sta zitta brutta coscienza’

“oh.. bè si Anne è una bella ragazza infondo..” dissi facendo l’indifferente
Scosse la testa sorridendo
“e chi sarebbe Anne?”
“bè la mia collega”
risposi
“poi la vedrò, però io voglio uscire con te..”
“con me? E perché mai?”
chiesi sbigottita
“perché sei la più bella di Londra..” disse
“ e se io non accettassi??” dissi
“ bè ti perderesti la più bella serata della tua vita ..”
“bè non poso certo sprecare un’occasione così.. ok accetto.. quando?”
“domani alle 20.00 ti vengo  a prendere da casa tua..”
“ok.. ma sai dov’è casa mia??”
“certo che si.. ti osservo da molto tempo, e tu non te ne accorgi neanche”
rispose con un tono leggermente malizioso
La sua risposta mi fece sorprendere molto, ma la sua risata mi fece capire che era solo una stupidaggine.
“ scherzavo.. mi dai l’indirizzo??”
“si.. Oxford Street n° 79”

Lui lo scrisse sul cellulare e poi lo infilò in tasca
“bene l’intervista è finita.. a domani” dissi uscendo dalla stanza
“aspetta” mi sentii chiamare alle spalle.. mi girai e vidi Harry venirmi incontro
“ehm.. come ti chiami??”
“ahahah.. si giusto. Zoe, Zoe Turner.. questo è il mio numero.. ciao!”
dissi dandogli un piccolo bigliettino e uscendo dal grosso edificio.
 
* * *
“come sto?” dissi ad Alessia appena uscita dal bagno ormai tutta pronta.
“stai benissimo... “ disse sorridendo
“ok.. che borsa prendo? Blu o bianca?” chiesi facendo cenno prima con la mano sinistra a quella blu e poi con la mano destra a quella bianca
“secondo me bianca sta benissimo :)”  (http://cenerentola.jizas.com/wp-content/uploads/2013/01/582.png)
“ok.. grazie mille per i consigli.. sei una vera amica.” Dissi abbracciandola...
*DLIN-DLON*
“cavolo è lui come sto?” chiesi staccandomi e aggiustandomi i capelli.
“stai una favola... comunque tu non eri quella che non era interessata a lui??” chiese con fare sospetto
“è vero.. ma l’aspetto conta molto.. se mi vedessero in giro come un barbona cosa dovrebbero pensare della giornalista Turner?? Ahahah io scappo... ciao a stasera” dissi dandogli un bacio sulla guancia e andando di sotto.
Aprii la porta e lo trovai lì con un mazzo di rose in mano..
“wow! Sei bellissima..” disse con gli occhi spalancati appena mi vide
“ grazie.. è la prima cosa che ho trovato.. mi ha aiutato anche quella befana della mia migliore amica.. ALE!! Scendi giù!!” dissi gridando
“tieni queste sono per te..” disse dandomi il mazzo di rose in mano.. profumavano tantissimo
“grazie sono bellissime!! vieni entra.. così metto nel vaso le rose” dissi sorridendo…
“ok..”
Entrò e chiusi la porta..
“ciao!! Tu devi essere Harry giusto?? Io sono Alessia la migliore amica di Zoe.. devi sapere che Zoe è una brava ragazza e che se un ragazzo la prende in giro solo per stare con lei qualche giorno giuro che gliela fa pagare.. e poi.. bla bla bla”disse alessia sbucando dalle scale
“è meglio se ti tappi le orecchie.. farà così fino a quando non ce ne andremo…” dissi sussurrando ad Harry..
Presi un vaso, lo riempii di acqua e misi quelle splendide rose dentro.. poi lo posai al centro del tavolo nel salotto.. tutto questo mentre alessia parlava e dava morte ad Harry..
“ok.. Alessia noi andiamo ciao ciao!” dissi prendendo per il braccio Harry uscendo di corsa fuori da quella casa..
“non se la smetteva più!” disse Harry sbalordito..
“e questo non è niente.. una volta mi ero appena fidanzata e un giorno venne qui il mio fidanzato… non lo lasciò andare a casa a mangiare per pranzo.. è assillante peggio di una mamma! Però è una brava amica.. :)” dissi ridendo
“non metterò mai più piede in casa tua se c’è lei.. ahahah “ disse scherzosamente..
Entrammo in macchina.. io alla sinistra, lui alla destra. Stammo per più o meno un quarto d’ora in viaggio.. poi la macchina si fermo in mezzo al nulla..



Ehilààà
bene so che l'altra mia ff non la aggiorno da tanto
ma non mi viene in mente niente per continuarla.. però
la aggiornerò presto.. spero..
Spero anche che quest'altra ff vi piaccia
recensiteeeeeeeeeeeeeee 

#Marty

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Capitolo 2
*** Un uscita bizzarra ***


CAPITOLO 2
Poi la macchina si fermò in mezzo al nulla..
“Harry.. perché hai spento la macchina proprio in mezzo al nulla?” chiesi preoccupata..
“Io non ho spento la macchina.. si è spenta da sola!” disse non sapendo casa fare.
Provò a mettere più volte in moto la macchina, ma senza successo.
“dannazione!” disse sbattendo i pugni sul volante..
“Harry calmo.. Proveremo a chiamare il carro attrezzi..” dissi prendendo il cellulare dalla borsa
“cavolo non prende!” dissi sbattendo il cellulare contro il palmo della mano
“c’è una cosa peggiore.. sta per piovere” disse Harry preoccupato..
“WOW! Meno male che doveva essere la serata più bella della mia vita!” dissi infuriata.
“scusa! Non sapevo mica che la macchina si fermava nel bel mezzo del nulla! E non sapevo neanche che si sarebbe messo a piovere!” mi urlò contro.
Io presi la borsa ed uscii dalla macchina camminando verso il senso opposto nel quale stavamo andando..
“dove vai?!” chiese urlando uscendo dalla macchina
“a casa!” dissi continuando la mia camminata..
Una goccia cadde sulla mia spalla.. guardai verso il cielo nero.. un’altra goccia si posò sul mio naso..
Stava iniziando a piovere.. le gocce cadevano su me sempre di più.. la maglia si attaccò alla mia pelle.. così come i capelli alla mia faccia..
“Zoe dai ragiona! Vieni qui! Ti stai bagnando tutta!” disse Harry in lontananza..
Per quei pochi passi che avevo fatto mi facevano male i piedi per i tacchi molto alti. Mi tolsi le scarpe e iniziai a correre sotto la pioggia come una matta.. l’acqua e l’asfalto scivolavano sotto i miei piedi dandomi la sensazione di volare. Ma questa sensazione svanì non appena qualcuno afferrò la mia mano.
“dove credi di andare sotto la pioggia?” mi chiese una voce roca e profonda alle mie spalle.
“a cercare un riparo.” Risposi ovvia.
Mi girai e vidi lui bagnato fradicio.
I suoi ricci erano attaccati alla sua faccia e i suoi occhi socchiusi. Questi mi guardavano intensamente. La sua maglia era attaccata alla sua pelle lasciando intravedere i sui lineamenti muscolosi..
Io staccai il braccio dalla sua presa e continuai la mia camminata verso il nulla.. lui stette lì immobile a guardarmi svanire nella fitta pioggia.
Dei passi affrettati sentii dietro di me.. una mano mi fece girare al lato opposto e un paio di labbra soffici e carnose si posarono sulle mie premendo contro di esse.
Con tutta la forza che potevo lo spinsi facendolo staccare da me. Mi pulii la bocca e lo fissai schifata per poi riprendere la mia camminata..
“non mi dire che non ti è piaciuto!” disse lui da dietro
“A no?! E cosa dovrei dire? Che mi è piaciuto che un ragazzo che conosco a mala pena mi ha baciato?!” dissi esasperata girandomi.
“si” disse convinto
E aveva ragione! Mi era piaciuto tantissimo!
“bè.. in effetti..”  dissi attaccandomi a lui.
Le mie mani erano dietro il suo collo sotto i ricci soffici e le mie labbra premevano contro le sue. Lui subito rispose mettendo le sue mani su i miei fianchi e facendo diventare il bacio più intenso.
Ci staccammo che eravamo senza fiato.. i nostri respiri affannati si mescolarono tra di loro sotto la pioggia.
“cos’è quella luce dietro di te?” chiese lui fissando quel piccolo puntino giallo in lontananza.. si avvicinava sempre di più.
*BEP-BEP*
Il suono del clacson dietro di me si faceva sempre più forte..
Mi sfiorò la gamba e frenò..
“che ci fate voi due lì imbambolati in mazzo alla strada?!” gridò una voce familiare femminile da dentro il veicolo.
Socchiusi gli occhi per vedere meglio chi fosse..
“Dajana!” urlai staccandomi da Harry andando verso la portiera.
Aprii velocemente e mi buttai sulla ragazza all’interno..
“Zoe? Sei tu? Da quanto tempo!” disse stritolandomi emozionata..
Harry era rimasto come un ciofeco davanti alla macchina con l’acqua che gli cadeva addosso.
“ e lui chi è?” chiese lei guardando davanti alla macchina
“bè.. è una storia lunga.. si chiama Harry” dissa alzandomi da sopra di lei
“di al tuo amico di entrare.. si sta bagnando sempre di più!”
Feci cenno ad Harry di entrare e lui mi obbedì
Lei mise in moto e partì…
“quindi tu sei Harry? Piacere Dajana”
“Piacere tutto mio” disse sorridendo.
Ci accompagnò a casa mia.. io e Dajana ci scambiammo il numero di cellulare.. da quando se ne era andata a Bradford avevamo perso i contatti..
Entrai in casa tutta felice seguita da Harry..
“Hai visto? Oggi non è stata poi così tanto brutta la serata..” disse lui giustificandosi..
Buttai le scarpe affianco al divano e salii in camera seguita da Harry..
“Ehm.. dovrei cambiarmi.. puoi girarti?” chiesi in imbarazzo
“si..” disse lui girandosi di spalle
Mi tolsi i vestiti bagnati e mi infilai subito il pigiama..
“ok.. fatto..” dissi infilandomi le ciabatte e andando in bagno
Aprii il mobile e presi due asciugamani.. uno per me e uno per lui.. tornai in camera e lo trovai vicino alla mia scrivania intento a guardare una foto dove stavamo io e mia madre..
“molto bella questa foto..” disse lui girandosi verso me..
“ avrò avuto più o meno 3 anni..” dissi dandogli l’asciugamano..
“è una bella donna tua madre..” disse poi lui..
“era..” dissi con un filo di tristezza
“è morta?” chiese
Io mi limitai ad annuire..
“lì aveva 28 anni.. dopo un mese è morta.. il cancro gli aveva preso i polmoni.. e.. non c’è l’ha fatta con le chemio..” dissi resistendo alle lacrime
“mi dispiace tanto..” disse lui abbracciandomi..
“non me la ricordo.. ero troppo piccola..” dissi stringendolo a me..
“ti vado a prendere i vestiti” dissi staccandomi e andando in camera di Ale
Entrai nella stanza silenziosamente e presi alcuni vestiti del fidanzato dall’armadio.. tornai in stanza dove stava Harry che si asciugava i capelli con l’asciugamano.. gli misi i vestiti sul letto e andai in bagno a prendere le pillole..
Una volta entrata in stanza trovai Harry con i pantaloni asciutti addosso.. ma senza maglia..
“ehm.. scusa.. non.. devo.. mettere queste sul.. comodino..” dissi balbettando e arrossendo
Mi avvicinai al comodino con sguardo basso.. e appoggiai la scatola sul comodino..
“cosa sono?” disse lui apenna si mise la maglia, riferito alle pillole..
“pillole..” dissi ovvia..
“perché prendi delle pillole?” chiese curioso
“possiamo cambiare argomento?” chiesi infastidita
“ok.. dove dormo io?” chiese lui
“ a casa tua” risposi acida..
“posso dormire qui?” chiese con la faccia da cucciolo
Non seppi resistere così annuii..
Lui si buttò sotto le coperte.. una mano la mise dietro la nuca e l’altra faceva segno a me di sdraiarmi accanto..
Mi tolsi le ciabatte ed entrai anche io sotto le coperte cercando di non avere nessun contatto fisico con lui..
Anche se in un letto ad una piazza non si ci riesce.. -.-’’
Lui mi prese per il fianco e mi avvicinò al suo corpo caldo..
Io a quel gesto spalancai gli occhi.. però poi mi rilassai addormentandomi immediatamente..
***
 “ ehy.. dormigliona svegliati!!” disse una voce roca al mio orecchio
“no.. lasciami dormire Ale..” dissi mettendomi le coperte sopra la testa
“non sono Ale..” disse di nuovo quella voce
Mi tolsi le coperte di dosso e ritrovai 2 occhi verdi intenti a guardare i miei azzurri..
“Buon giorno bellissima” disse lui sorridendo
“G-g-giorno..” dissi balbettando
“che ore sono?” chiesi
“le 9 e mezzo” disse lui guardando la sveglia sul comodino
“oh cavolo!” dissi alzandomi di scatto dal letto
Presi i vestiti dall’armadio e mi chiusi in bagno. Mi vestii velocemente ed uscii da lì andando in stanza da letto per cercare le scarpe.
“dove stanno!? Cavolo com’è tardi!!” dissi preoccupata
“dove devi andare??” chiese lui guardandomi storto
“a lavoro!!” dissi prendendo le scarpe da sotto il letto
“ma non devi andare a lavoro oggi..” disse lui tranquillo
“e perché no?!” dissi inacidita
“perché ho chiamato io il The Times e gli ho già avvisati che non ci andrai oggi..” disse indifferente
“cosa hai fatto tu!? Perché??” chiesi esasperata
“perché oggi non puoi hai già un altro impegno..” disse alzandosi dal letto dirigendosi al bagno                                                                                                                                                   “e cioè??” chiesi interrogativa                                                                                                         
“tu oggi esci con me..” disse chiudendosi in bagno
“apri subito questa porta!!” dissi battendo i pugni contro la porta del bagno
“sicura??” chiese lui con un filo di malizia
“cosa stai facendo??” chiesi
“mi dovrei fare una doccia.. e mi sono appena tolto la maglietta.. vuoi entrare lo stesso??” chiese divertito
“no.. però come fai ad asciugarti??” chiesi
“con il tuo asciugamano..” disse ovvio
“non ti permettere!! Apri la porta!! Te lo do io l’asciugamano!!” dissi infuriata
Sentii lo scatto della serratura e lo scricchiolio della porta che si apriva..
Diedi uno spintone alla porta ed entrai dirigendomi al mobile marrone infondo al bagno..
Lo aprii bruscamente, presi un asciugamano grande e mi girai verso Harry..


#LOOK AT ME
beeeeeeene spero vi piaccia. fatemi sapere che ne pensate :D

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