Timori di un ragazzo innamorato

di Eris_Kawa
(/viewuser.php?uid=186844)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Il ragazzo dai capelli rossi e la ragazza ***
Capitolo 2: *** Un segreto troppo grande ***
Capitolo 3: *** Un arrivo indesiderato ***
Capitolo 4: *** Ragazzi curiosi ***
Capitolo 5: *** Un matrimonio {parte prima} ***
Capitolo 6: *** Un matrimonio {parte seconda} ***
Capitolo 7: *** Casa, scuola, amore. ***
Capitolo 8: *** Capitolo speciale. Natsuki. ***



Capitolo 1
*** Il ragazzo dai capelli rossi e la ragazza ***


 
Lui era un ragazzo come tanti.
Yuusuke Asashina era normale.
L'unica cosa che lo distingueva dalla massa era la sua famiglia. Dodici fratelli. Ognuno era speciale a modo suo. Il primo era un pediatra, il secondo un'avvocato, il terzo era un monaco, il quarto girava il mondo, due dei gemelli che occupavano il quinto e il sesto posto erano seiyuu mentre il terzo gemello si occupava di videogiochi, l'ottavo era un parrucchiere professionista, il nono era un giocatore di basket che di sicuro sarebbe diventato un professionista. Gli altri quattro erano studenti. Il fratello subito più grande a scuola era popolare ed era il migliore della classe, quello subito dopo era un'idol. E poi il più piccolo era la mascotte della famiglia.
E il ragazzo dai capelli rossi? Se non avesse incontrato lei?
Probabilmente avrebbe terminato gli studi in modo banale. Sarebbe stato il più inutile della famiglia.
Se ne innamorò appena la vidde. I suoi capelli marroni legati in una coda laterale, la sua voce, la sua gentilezza.
Lui non era popolare. Avrebbe potuto esserlo dicendo di essere il fratello di fuuto e vantandosi di esserlo. Conosceva bene l'idol, e non era proprio come credeva la gente.
-Asashina kun! Buona fortuna per l'esame!
Eppure lei ogni tanto gli parlava. Il suo carattere introverso forgiato da anni passati come essere inferiore nella sua famiglia non gli permetteva di parlarle come se non fosse niente, ma era felice.
Odiava il suo cognome. Non perché odi asse la sua famiglia, anzi gli hanno sempre trasmesso amore e spesso tifavano per lui. Odiava se stesso, odiava il fatto di non essere come loro.
Lei era l'unico appiglio che lo salvava dall'abisso della disperazione.
Ma si sa, la vita sa essere davvero perfida.



--------------------------------------------------------------------------------------------------
Ciaussu! questa è la prima ff di brocon che faccio. non so se ho fatto bene a metterla in missing moments, non avendo mai fatto storie di quel genere.. spero piaccia. se avete consigli recensite! anche se non ne avete recensite! boh Recensite! ok stop, spero vi piaccia.
 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Un segreto troppo grande ***


Dopo che la ragazza dai capelli marroni fu messa a letto, Yuusuke si mise in camera.
Si sdraiò sul letto. "Perché" il ragazzo si chiese.
- Yuusuke sono io.- il rosso non si accorse nemmeno di masaomi alla porta.
- Che vuoi?
- Perché non accetti Ema-chan?
- Perché non posso accettare una mia compagna di classe come sorella! - disse il ragazzo coi codini di fretta, per non destare sospetti. 
- Ti piace?
Yuusuke lanciò il cuscino contro la porta.
- Tranquillo. Non sono Hikaru io!
Il Rosso cercò di smentire i fatti.
Quando non ricevette risposta capì che il maggiore lo aveva lasciato solo.
Il giorno dopo si preparò di corsa. Scese velocemente le scale e si diresse verso l'hall.
Ukyo era evidentemente sorpreso nel vedere il fratellino a colazione. Era ovvio che era per vedere la ragazza.
Ma fece finta di niente, servì la colazione 
con l'aiuto della ragazza e si andò a preparare, lasciando Yuusuke e Ema da soli. 
Il ragazzo cercò di fuggire da quella situazione, ma non riuscendo a staccare i suoi occhi da lei, non poté fare altro che stare zitto e mangiare. 
Camminarono insieme fino a scuola.
La ragazza si dirisse, appena dentro al cancello, verso due sue amiche.
- Yuusuke-kun! Vieni qui anche tu!
Il ragazzo guardò la sorella e sorrise. Forse chissà, lei era diventato un appiglio più solido.
O forse si stava sgretolando davanti a lui.
______________
. Grazie delle recensioni*inchino* spero vi piaccia. ho cercato di farla un tantino più lunga, ma faccio quel che posso (?)

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Un arrivo indesiderato ***


Quel pomeriggio era uscito a fare un giro.
Voleva capire definitivamente cosa provava per lei.
Il ragazzo dai capelli rossi voleva confessarsi.
Voleva fare una cosa alla Romeo e Giulietta. 
- Hinata san!- gridò. 
Una nonnina che passava li vicino lo chiamò a se.
- Ragazzo, stai cercando chii-chan? É andata dalla sua nuova famiglia...
- Con chiichan...intendi hinata san?
La vecchietta annui.
-allora me ne ritorno a casa. Grazie dell'aiuto.-si inchinò e corse a casa.
Yuusuke non ebbe il tempo di entrare che sentí la voce allegra di Tsubaki.
-oh...bentornato!- Gridò il doppiatore dai capelli argentei appene vide il fratello. 
-tsuba-nii non portarti le ragazze in cas...- appena la vide in volto, impazzì.
Corse nella hall. Solo questo si ricorda il ragazzo dai capelli rossi.
Solo che dietro a quei capelli marroni, c'era la ragazza che amava.
___________________________________________________________________


Ecco la nuova parte! è sempre un po' corta, ma chissene, mi rifarò prossimamente, con vere propie parti deprimenti! (yuppye. che allegria) Cerco di non soffermarmi su scene dell'anime. Credo che domani metterò una parte un po' più lunga. Mi son accorta solo ora che è minuscola XD

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Ragazzi curiosi ***


 
Era passato del tempo da quando lei era entrata nella sua vita famigliare.
Tre mesi.
Era il giorno del matrimonio.
Non amava i vestiti formali. Preferiva di gran lunga i vestiti di tutti i giorni. Ma era il matrimonio di sua madre. Non poteva vestirsi come tutti i giorni.
Fin da piccolo sperava che la madre si sposasse. Le relazioni instabili, che avevano aggiuto Fuuto e Wataru alla famiglia, oltre agli altri fratelli maggiori e lui stesso, erano state tante. Il fatto che si sposava però col padre di lei, la ragazza che amava, gli dava fastidio.
Si vestí di fretta e si incamminò verso la hall.
- 'Giorno a tutti!
I fratelli erano tutti riuniti. Mancava solo Natsume, che doveva finire delle cose al lavoro.  
Sarebbe venuto da solo più tardi. La casa era in un ordine perfetto, nemmeno fosse la sala di ricevimento. Di sicuro Ukyo era rimasto a pulire fino a tardi. Erano tutti nervosi ma felici. 
Lei scese verso l'hall accompagnata da Hikaru con un elegante vestito rosa, con una clip argentea. Non voleva chiedersi perché il Quarto era li con lei, o lo avrebbe attaccato, sapendo di perdere. 
- Pronti? Andiamo?- chiese il Maggiore, col suo solito fare allegro.
I ragazzi si divisero in 3 macchine, guidate da Masaomi, Azusa e Ukyo.
 La ragazza e Yuusuke furono separati. Il ragazzo era finito nella stessa auto guidata da Ukyo e con Hikaru.
Lui Il Quarto lo conosceva bene, faceva domande inappropiate quando meno te lo aspetti, e se voleva sapere una cosa, lui la conosceva. 
- Che fate di bello a scuola tu e ema-chan? 
Il Rosso lo guardò con uno sguardo impaurito. 
- Hikaru. Non son domande da fare. Non sei sua madre.- disse l'avvocato mentre guidava.
- Dai, racconta un po'che fate di bello tu e lei. Non sono mica cose di cui vergognarsi!
Yuusuke lo aveva capito subito che il fratello lo aveva capito.
- Studiamo come ogni studente di scuola superiore. Nulla di diverso da altri ragazzi.
- Non le hai mai confessato il tuo amore?
Il ragazzo arrossi, diventando più rosso dei suoi capelli. 
- A YuusukeOniichan piace l'oneesan!- il piccolo Wataru era entusiata.
Peccato che il rosso non la pensava allo stesso modo. Dalla sua bocca non uscirono parole.
---------------------------------------------------
ecco alla 4 parte... quanto la continuo? boh. non vi libererete presto di me BUHAHAHAHAHA

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Un matrimonio {parte prima} ***


Quando si accorse che che erano gia arrivati da un pezzo, fu troppo tardi.
Yuusuke aveva praticamente detto a Hikaru del suo amore per lei.
E questo significava che lo avrebbero saputo tutti prima o poi.
Era la specialità di Hikaru.
Il ragazzi conoscevano bene cosa sapeva fare il viaggiatore dai capelli lunghi.
I ragazzi entrarono nella hall del magnifico hotel dove si sarebbe svolta la cerimonia. Yuusuke si sistemò in un angolino tranquillo. Il caos degli amici di famiglia, parenti e colleghi dava fastidio al ragazzo, che amava la tranquillità, nonostante vivesse con 10 ragazzi molto diversi e complessi. Aveva in tasca il suo amato mp3, e ascoltava le sue canzoni preferite, non curandosi degli altri. Fuuto lo svegliò dal suo sonno musicale. - I ragazzi sono andati di là, Natsu-nii deve essere arrivato. Se vuoi andare con loro dovresti sbrigarti.
Sembrava strano che il fratellino parlasse con lui senza parlagli male. Infatti, il giovane idol non parlava con lui, ma con Subaru, che se ne stava poco più in la.
Decise di seguirli, non vedeva il fratello dai capelli arancioni da un bel po' di tempo. La specialità Natsume erano i videogiochi, e il Rosso era molto bravo con essi. Forse era questa l'unica cosa in cui riusciva bene. Ogni tanto gli spediva demo, che non condivideva con nessuno oltre che coi fratelli, per non attirare attenzione a scuola. E se c'era una cosa che detestava era attirare attenzione. Seguì l'idol e il cestista verso la grande sala da cerimonia. I ragazzi-tutti e dodici- aprirono la porta della sala delle cerimonie. Dentro ci trovarono Ema, di fronte a Natsume che, non avendola mai vista, sembrava chiedersi chi fosse. -Bene-Disse uno di noi- Ora ci conosci tutti!  Benvenuta nella famiglia Asahina!- Durante il matrimonio, il ragazzo guardò solo la futura sorella adottiva, che si trovava davanti a lei. Cercava di guardare la madre nel giorno più bello della sua vita, ma la ragazza davanti a lui non glielo permetteva. All'inizio credeva che la guardava solo lei. Poi incrociò lo sguardo di Subaru. Grigno i denti, attento a non farsi notare. L'animaletto da compagnia della ragazza lo notò.

ecco una nuova parte!  Non ho scritto per un po' questa era pronta da...settembre? Boh. Ho anche la parte dopo.  Ma la pubblico lunedì forse. 

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Un matrimonio {parte seconda} ***


Dolorante, il ragazzo si trasferì nella sala del ricevimento. Si sedette su una sedia e si mise a dondolare. Poco dopo Ema entrò -anzi uscì, era all'aperto- e si inchinò. 
- Perdonami! Non ho controllato Juli, mi dispiace! 
Il Rosso voleva fare qualche commento figo, con frasi come si vedono nei film. Invece gli uscì un semplice "Non è niente" balbettato. 
La ragazza sorrise e porse un cerotto al fratello. -Io ritorno dentro! Ci vediamo dopo! 
Finalmente Yuusuke respirò.
 Quello che non aveva notato era che il piccolo gerbillo grigio era li, ringhiante, ad osservarlo. Per prima cosa colpì una parte che è meglio non descrivere. Poi gli graffiò le mani e come se non fosse abbastanza, lo ferì sul naso.
 -Non ti lascerò mai Chii- Quando senti l'urlo, si guardò intorno.
 Non sapeva da dove provenisse, sapeva solo che qualcuno gli aveva urlato contro quella frase. Anche il ragazzo urlò, ma dal dolore.
 I fratelli varcarono la soglia di ingresso li vicino, e lo guardarono divertiti. Pure Natsume, sempre serio come era, a stento tratteneva un sorriso. Yuusuke non solo si era sentito inferiore ai suoi fratelli, ora era piú debole di un gerbillo. Si rialzò, si girò e andò in infermeria, per la seconda volta.   
-Una foto di gruppo?- il ragazzo dai capelli rossi fu stupito dalla richiesta della madre. -Non siamo mai in casa tutti insieme, e ema-chan ha proposto di farla tutti insieme, visto che finalmente siam tutti riuniti. La trovo una splendida idea!
 I ragazzi, che raramente facevano foto, avevano tutti reazioni diverse. 
Wataru saltellava allegramente, mentre Hikaru si sistemava i capelli con la sua solita calma. 
La ragazza sistemò la fotocamera sull'autoscatto e la mise sul piedistallo. Si sistemarono in fila. Quella sera stessa ognuno ricevette la foto.
 Il Rosso osservò la direzione dello sguardo del fratello maggiore Subaru.
 Ormai non c'erano più dubbi. Il giocatore di basket era diventato ufficialmente il suo rivale. 

¬¬ salve. mi scuso per non averla pubblicata ieri... la prossima sarà l'ultima...ma! si c'è un ma! voglio farne una per un altro pg, che scegliete voi! E poi.. volevo chiedere, se la faccio sempre su sta falsariga, diventa una serie? Non ho capito che sono le serie su efp ... vabbeh chiaritemi le idee. (Amo sta faccina ¬¬) 

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Casa, scuola, amore. ***


Il tempo ormai era passato, ed era giunto il giorno dei risultati dell'esame.
Yuusuke aveva promesso a se stesso che se fosse passato, avrebbe dichiarato alla sorella il suo amore.
Guardò il tabellono dei risultati cercando il nome di Ema, e appena lo vide saltò dalla gioia.
Era passata, e gli bastava. Solo dopo essersi congratulato con lei, il Rosso controllò di nuovo la lista.
-Niente da fare, non ci sono riuscito. - disse con tono lievemente triste.
Non voleva far preoccupare la ragazza.
Tornarono a casa insieme, e la ragazza lo guardò con quello sguardo pietoso, identico a quello che facevano i suoi fratelli quando non riusciva a fare qualcosa. Lo odiava.
Si odiava.
Era colpa sua se non era passato. Era colpa sua, continuava a ripeterselo.
Ma sapeva che anche se lo diceva, nulla sarebbe cambiato. Forse, la ragazza si sarebbe messa con uno dei fratelli, e lui la avrebbe vista ogni tanto. Anzi, la avrebbe vista ogni volta che voleva,  visto che abitavano sotto lo stesso tetto. Ma se si trasferiva? La avrebbe persa per sempre.
- perché sei triste?- chiese il Rosso nonostante conoscesse il motivo.
- mi dispiace... Ho sperato che ti prendessero.- la ragazza lo guardò.
Era il momente perfetto per dirglielo...se non fosse che Hikaru si trovava li, ad osservarlo.
Ema corse dall'okama che la salutò nel suo solito modo.
La rabbia assalì il ragazzo. Era pronto ormai per rivelarlo,  ma quello stupido travestito aveva interrotto il momento, come al solito.
Erano vicno a casa, tanto che anche Ukyo, che era appena uscito da casa, venne incontro ai due.
Yuusuke non era ancora pronto a vedere Tutti i fratelli. Si girò,  e andò verso il parco.
Rimase li per un'oretta, a guardare il vuoto. "Di sicuro Ema lo ha detto ai ragazzi." pensò "Quindi non vedrò quelle facce. Non mi faranno sentire peggio." Proprio in quel momento, passo il maggiore. Masaomi camminò verso il fratellino, immaginando cosa fosse successo.
-Yuusuke, non demoralizzarti. Esiste ancora una speranza.
-Masa-nii! Non è possibile. Forse un miracolo mi farebbe sperare. Un miracolo! Non esistono, i miracoli! E non chiedere a natsu-nii o a fuuto di fare lettere di raccomandazione per me. Non ci provare. Non mi piace dipendere da voi.
Il pediatra guardò il fratellino, capendo la sua rabbia. Lui è entrato nell'università grazie alla madre. Era solo un caso se era davvero portato per medicina.
- non lo farò. Ora torniamo a casa, o farai preoccupare mamma Ukyo.
Il soprannome che dava al fratello quando lui non c'era, fu usato anni prima, quando da piccolo yuusuke aveva incoscamente chiamato ukyo "mamma". Era il piccolo segreto che i due condividevano da anni ormai, eppure se lo ricordavano. Tornarono a casa.

  I giorni passarono.
Era il giorno del diploma.
Iori era partito, Subaru era andato a tokyo.
Ema, allegra, parlava con le sue amiche. Yuusuke ascoltava musica in un angolo.
Non aveva amici da salutare. Non aveva nessuno con cui parlare. Non che ne avesse bisogno.
Avrebbe trovato un lavoretto part time.
Non avrebbe voluto parlare con diplomati, tranne ema e la sua famiglia.
Ritornarono a casa. I fratelli avevano organizzato una festa per il diploma.
Suonarono alla porta.
- una lettera per Asahina Yuusuke!
Il ragazzo prese la lettera, la aprì e lesse il contenuto.

" A seguito di uno scambio di esami fatto da questo istituto,
il signor Asahina Yuusuke è stato ammesso.
Con codesta lettera invio le nostre più sentite scuse."

Il ragazzo non ci voleva credere.
Per lui era tutta una messa in scena.
Cosa cavolo significa? Era impossibile. Era un miracolo.
La promessa non poteva rispettarla. Era troppo confuso.
Yuusuke camminò verso le persone che festeggiavano nella grande hall.
-Congratulazioni! -esclamò ema, contenta per il ragazzo.
-...questo vuol dire... Che posso entrare nella tua facoltà...
-si!
Il Rosso stava per svenire dalla felicità.
Gli cedettero le gambe.
La festa era allegra. Poi ci fù la chiamata del fratellino subito più piccolo.
Accesero a quel punto la televisione.
Praticamente era una molestia in diretta, oltre che una dichiarazione.
Gli venne da spegere il televisore  dalla rabbia . Qualcuno lo spense al suo posto.  

Mancava poco al nuovo anno scolastico.
Ormai tutti sapevano dei rifiuti ricevuti dai gemelli.
Decise di dichiararsi.
Lo avrebbe detto senza giri di parole.
Le avrebbe detto ogni cosa.
Che la amava dall'inizio del precedente anno, che ha scelto di combattere per lei... Se la trovò davanti.
-uhm...Ema... C'è una cosa....che vorrei dirti!
- sei come Natsume, Tsubaki, Azusa e Subaru?-disse la ragazza, come se fosse nulla.
Il volto del ragazzo si scurì. Sapeva la risposta. Senza contare che la amava da prima di essere fratelli. No, non era come i gemelli e Subaru. Lui la amava veramente.
- Quello che senti è perché noi...
- NON DIRLO! Credi sia stato facile scoprire che la persona che amavo, sia diventata la mia sorella adottiva? Io ti ho amata dal primo giorno in cui sei entrata nella mia vita, il giorno in cui sei diventata la mia compagna di classe.
-Yuusu...
-Perdonami. Ci vediamo domani a scuola.
Il Rosso conteneva a stento le lacrime. Alla fine era scoppiato. La amava. Più di ogni altra cosa. Non era come gli altri. I fratelli la avevano conosciuta e amata dopo. Lui la conosceva prima. Eppure per lei era come gli altri.
La ragazza non si mosse. Sapeva che era giusto rifiutarlo. Ma non era giusto che lui avesse sofferto tanto.
Juli ringhiò contro il ragazzo.
Yuusuke andò nel suo appartamento. "almeno questo peso me lo sono tolto." Si addormentò.                    


|Non ho più la faccina spastica! vabbeh. Sono sempre io, la vostra Bell!  Spero vi sia piaciuto l'ultimo  capitolo.. lo ho fatto un po' più lungo, e nel finale yuusuke sembra una checca xD è che non ho mai rifiutato un ragazzo, quindi non so che potrebbe dire... vabbeh- che bella parola, vabbeh 4ever and ever.-  non ho ancora capito la cosa della serie, ma di sicuro ne farò una su iori. continuo a sognarlo la notte xD bene bene, con questo vi saluto. (È la prima che completo, yuppie!) Ringrazio le ragazze (o ragazzi, chissa, un uomo che guarda brocon non può esistere?) che mi hanno recensito, e i loro incoraggiamenti! bye bye! |                                                                                       

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Capitolo speciale. Natsuki. ***


Yuusuke andò a scuola di fretta quel giorno.
Si era svegliato tardissimo, e Ema era partita senza di lui.
Entrò in classe.
- Scuste il ritardo!
Il rosso si sedette al suo solito posto solitario, il posto migliore per vedere la ragazza.
- Oggi Minakami-san,  che era assente dall'inizio dell'anno per una malattia grave, è venuta a scuola. Ha frequentato i primi due anni all'estero, quindi non conosce nessuno! Fate amicizia con lei!
Una ragazza bionda entrò in classe.
- Mi chiamo Minakami Natsuki  e sono felice di fare la vostra conoscenza!
"Minakami-san...." il cognome della ragazza suonava al rosso come se lo avesse già sentito.
- Non ci posso credere! - disse Natsuki con stupore- ASAHINA-KUN!
Migliaia di occhi fissarono il ragazzo.
Si sarebbe fissato pure lui, se ne avesse avuto la possibilità.
- Non credevo di essere in classe col mio fidanzato !
"Fidan...che?" si chiese il ragazzo.
- ASAHINA-KUN È FIDANZATO CON MINAKAMI-SAN?
- Non è giusto,  allora non stare sempre con Hinata-chan!
- Quante ragazze vuoi prima di essere felice?
- Sei ingiusto!
Ema gli si avvicinò. -Non sapevo che fossi fidanzato!  Buona fortuna!
L'anima del ragazzo volò via dal suo corpo.

  -Minakami-san non sei la mia ragazza!
-Si che lo sono, me lo hai detto tu che ti saresti ricordato di me anche dopo la sessione di studi in America!
- Posso farti una domanda?
-oh amore mio, certo!
-Per quale assurdo motivo mi stai seguendo?
"Ed ema è pure andata senza di me,  che diavolo"
- I fidanzati si accompagnano a casa!
- Noi non siamo fidanzati!
- Sembrate una bella coppia!- la voce della sorella irruppe sulla scena.
- Hinat.... Non siamo una coppia, è un equivoco.
- Hinata-san giusto? Mi hanno detto che stai troppo vicino aYuucchan. Non metterti in mezzo.
La ragazza guardò Natsuki.
- e poi quella è la casa del mio Yuucchan, tu te ne puoi andare.
-Ma... Cosa è questo casino? Vi si sente da un chilometro.
La voce allegra di tsubaki si sentì dalla porta spalancata.
- Oh, Natcchan!
- Tsubaki-kun, sei pregato di lasciarmi in pace.- la voce della ragazza si trasformò in una voce seria, per poi tornare allegra. - Yuucchan andiamo dentro!
- Uno, non chiamarmi Yucchan, Due , devi tornare a casa.
- Ma Yuuchan, me lo hai detto tu di chiamarmi così.
Il rosso odiava quel soprannome.
Lasciava che wataru lo usasse solo per amore fraterno (?)
- E poi finché non se ne va quella, io non mi smuovo.
- oh, ma lei abita qui~!
Una frecciata d'odio che solo il ragazzo notò,  fu diretta verso Ema.
- per oggi termina qui. Un giorno scoprirò perché una nostra compagna di classe vive qui.
- non è un segreto, è diventata la nostra amata sorellina!
L'Idol apparve all'improvviso.
- Sorella?
- F..Fuuto! Dovevi stare zitto!  

Natsuki faceva di tutto per separare il rosso dalla sua sorellina.
Non lo avrebbe mai lasciato alla seconda arrivata.
La odiava.
Era stata lei a ricevere quel messaggio dall'amato Yuusuke?
La biondina si ricordava del messaggio.
E un giorno lo disse al giovane Tsundere.
-Ti ricordi di quel messaggio che mi hai mandato 2 anni fa?
- messaggio?  
La ragazza, spazientita, prese un foglio e iniziò a scrivere.
" a Natsuki
Volevo dirti che mi sei sempre piaciuta fin dal primo giorno di scuola.
Non sapevo come dirtelo.
Ma volevo dirlo prima che tu partissi.
Non vedo l'ora che tu torni
Firmato, il tuo caro Yuuchan."
-Io...Io non ho mai scritto nulla del genere! E poi, io non mi firmerei mai Yuuchan.
- ma... Lo hai scritto tu! È il tuo indirizzo questo!
- Ha ragione Minakami, ma conosco abbastanza Asahina-kun per dire che non scriverebbe mai delle cose così.
- Tu non hai nessun diritto di parlare. E perché lo chiami per cognome? Ora tu sei Asahina Ema, e non  Hinata Ema. Dovresti chiamarlo Yuusuke-kun, no?
-Asahina? CHE LE HAI FATTO YUUSUKE!
- La hai costretta a prendere il tuo cognome?
- Vi siete sposati di nascosto?
- NATSUKI. DOBBIAMO PARLARE.
l'ultima volta che il rosso era stato così incavolato era quando Tsubaki non gli aveva detto che Ema sarebbe diventata loro sorella.
La portò sul tetto, e nel tragitto prese con se anche Ema.
- Ora tu le chiedi scusa davanti a tutti. Dopo di che io non ti voglio più ne vedere ne sentire, è chiaro!?
Il rosso era davvero furioso.
Ora l'intera scuola trattava la sorella come  una ragazza facile.
No, non trattavano la sorella come una ragazza facile.
Trattavano come tale la ragazza che amava.
Trattavano come tale una ragazza che per assurde coincidenze aveva preso il cognome di un ragazzo della sua classe.
Il suo.
- Yuuchan... Tu mi odi?- chiese Natsuki.
- dopo quello che hai fatto, mi sembra il minimo.
- lei... Lei non si è fatta gli affari propri!
- Era affari anche suoi! Perché facciamo parte della stessa famiglia!
Ema guardò il fratello.
Lui la stava proteggendo.
- Yuusuke-kun... Minakami-san ha ragione, non devi odiarla. L'odio non farà cambiare il mio vero cognome, e di sicuro i nostri compagni capiranno il motivo se glielo spiegamo. Non preoccuparti.
Natsuki guardò i due e capì.
Il suo yuusuke,  non era più suo.
Anzi, non è mai stato suo.
Ora il suo cuore apparteneva solo a lei.

-------
capitolo speeeeeeeecial!
lo ho fatto per il ccompleanno di yuusuke! Spero vi piaccia! 
i fatti ssono,  come sempre,  inventati da me.
si, nel  gioco esiste natsuki, e dovremmo ringraziarla, è lei che nel gioco permette a yuu di conffessarsi.
piccola bip, va con fuuto, che siete uguali.
(ps,  il 17 aprile pubblicherò l'ultimo capitolo di iris neri. Sappiate che ho pianto pure io che la scrivevo.)

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2175244