A ognuno il suo momento

di Saratrix
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** [Sofia/Fabio] ***
Capitolo 2: *** [Lidja/Ewan] ***
Capitolo 3: *** [Chloe/Karl] ***
Capitolo 4: *** [Nidafjoll/Ratatoskr] ***
Capitolo 5: *** [Beatrice/Andrea] ***
Capitolo 6: *** [Giada/Mattia] ***
Capitolo 7: *** [Effi/Georg] ***
Capitolo 8: *** [Idhunn/Lung] ***
Capitolo 9: *** [Thubann/Nidhoggr] ***
Capitolo 10: *** [Chloe/Ewan] ***
Capitolo 11: *** [Sofia/Lidja] ***
Capitolo 12: *** [Ofnir/Lung] ***
Capitolo 13: *** [Idhunn/Eltanin] ***



Capitolo 1
*** [Sofia/Fabio] ***


[Sofia/Fabio]



La chioma rossa della ragazza era mossa dalla lieve prezza che, quella sera, soffiava sulle rive del lago d’Albano.

Era tutto finito.

Nidhoggr era morto, ma con lui anche i Draghi della Guardia. Una lacrima scese sulla guancia di Sofia. Le mancava, Thuban. Non avrebbe mai più potuto parlargli e un moto di tristezza la colpì.

Nessuno si ricordava delle loro avventure. Solo loro Draconiani.

Ad un certo punto un ragazzo riccio le si sedé vicino e le sorrise. Un sorriso luminoso e sincero, come uno di quelli che le regalava spesso ultimamente.

Fabio, come lei e gli altri, soffriva per la perdita del suo drago, Eltanin. Ma sapendo che Sofia era più debole di carattere di lui, così si mostrava forte per entrambi.

“Ti manca Thuban, non è vero?”

“Già, mi sembra di aver perso una parte di me…”

“Ti capisco, ma dobbiamo guardare avanti ora. Loro non sono morti veramente, non moriranno finché noi li porteremo nei nostri cuori.”

“Hai ragione. Andiamo avanti. Insieme.”

Sofia prese la mano di Fabio e insieme restarono a guardare il tramonto che incendiava il lago.





***Commenti dell'Autrice***
Sprecherò poche parole perché è tardi e devo andare a dormire che domani ho scuola.
Questa è la prima storia della raccolta e spero che a tutti voi vi sia piaciuta. Personalmete non impazzisco per questa coppia, ma, dalle vostre storie, ho imparato a conoscerla e spero di essere stata brava.
Ditemi se trovate i personaggi OOC.
Spero che deciderete di lasciare una piccola recensione.
Un bacio
Sara :)

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Capitolo 2
*** [Lidja/Ewan] ***


[Lidja/Ewan]

“Allora che ne pensi?” Ewan appoggiò sul letto la sua chitarra. Il brano che aveva appena suonato l’aveva scritto lui, per lei.

“È davvero bella.” Lidja lo fissava incantato. Le piaceva tutto di lui: i sui capelli biondissimi, la sua passione per la musica, le navi e gli aerei, il suo modo di fare un po’ da spaccone.

Rimasero a fissarsi per alcuni minuti, finché Ewan non la baciò lievemente. Quando si staccarono rimasero abbracciati, persi negli occhi l’uno dell’altra.

“Ora ripartirai con il circo?”

“Purtroppo…” il ragazzo abbassò gli occhi. Non voleva separarsi da lei, non ora che Nidhoggr era stato sconfitto e non avevano più nessuna responsabilità più grande di loro sulle spalle. “…mi toccherà restare qui a Castel Gandolfo, visto che il prof ha deciso di adottare me e Karl.”

“Scema! Ti avevo creduto veramente!” Ewan la spinse e la fece cadere sul letto, per poi mettersi a ridere insieme a lei.

“E tu, invece? Il trasloco per quando è previsto?” chiese smettendo di ridere e rimettendosi seduta Lidja

“Il prossimo mese, ma la prossima settimana parto con Chloe e mamma per inscatolare tutto. Ti va di venire con noi?”

“Io non saprei… non vorrei essere di troppo…”

Don’t worry! Sono sicuro che Chloe chiederà a Karl di accompagnarla e poi lo sai: da noi ci sono molte stanze!” il sorriso che le regalò la convinse e, con un cenno del capo, accettò.

“Comunque, parlando di tua sorella e di Karl…”

“NO! Non dirmi NIENTE! NON lo voglio SAPERE!”






[Parole mi dispiace molto, ma ho perso il conto]
***Commenti dell'Autrice***
Ecco qui il secondo momento. Qui abbiamo una Lidja/Ewan ambientata dopo la sconfitta di Nidhoggr.
Che ne pensate? Ewan OOC? Fatemelo spare con una recensione! ;)
Ringrazio Denisa99 che mi ha lasciato una piccola recensione e Fred_Deeks_Ben che ha inserito la mia raccolta tra le seguite.
Ci vediamo al prossima capitolo. Provate a indovinare la coppia! :)
Un bacio
Sara :-*

 

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Capitolo 3
*** [Chloe/Karl] ***


[Chloe/Karl]

La ragazza si avvicinò al suo compagno d’avventura. Durante la battaglia contro la Grande Viverna, soprattutto durante la missione che li ha visti in coppia per recuperare uno dei tre frammenti del frutto di Thuban.

“Cosa fai?” chiese innocentemente. Karl trasalì, non avendo sentito arrivare Chloe, e, per poco, non tranciava un filo.

“Chloe! Non ti avevo sentita entrare! Comunque sto modificando il mio orologio digitale: così sarà in grado di collegarsi a tutti i satelliti, registrare e confrontare le voci, confrontare il profilo delle persone e lanciare piccole microspie. Il problema è che un orologio è molto piccolo e, se non faccio attenzione, rischio di far esplodere la casa!”

“Wow! Cos’è, vuoi diventare una spia per i servizi segreti?”

“Bé, non sarebbe male… magari come scienziato o ricercatore.”

“Non ti sono bastate le spericolate avventure che abbiamo vissuto insieme? Vuoi cercare altri modi per rischiare perennemente la vita?”

Karl appoggiò le pinzette sul tavolo e si voltò per incontrare gli occhi di Chloe. “Effettivamente hai ragione. Vorrà dire che usufruirò del programma protezione testimoni.” disse alzando le spalle.

“Scemo!” la ragazza gli diete un lieve pugno sulla spalla e poi si mise a ridere, seguita a ruota da lui.

“Comunque sono serio. Mi piacerebbe lavorare come scienziato o ricercatore per la C.I.A. o per l’F.B.I.”

“È pericoloso: potrebbero rapirti per costringerti a confessare e segreti dell’associazione o per costruire strani aggeggi per loro.” la sua voce fece trafelare la preoccupazione e si avvicinò a Karl per abbracciarlo.

“Non ti preoccupare: se non mi hanno ucciso due emanazioni di Nidhoggr, Nidhoggr stesso, un umano pazzo con sangue di viverna nelle vene e una popolazione mondiale di Assoggettati dei pazzi criminali non mi faranno niente. E poi è ancora presto per pensarci.” disse prima di sorriderle e di lasciarle un lieve bacio sulle labbra.









[Parole 302]
***Commenti dell'Autrice***
Allora cosa ne pensate? Sono una grande fan di questa coppia e spero che mi sia venuta bene.
Visto che Karl è sempre stato l'inventore del gruppo ho pensato che da grande avrebbe voluto fare il ricercatore o lo scienziato per una di queste associazioni di spionaggio internazionale. Siete della mia stessa idea? Oppure avete sempre pensato ad altro?
Bé, ci vediamo al prossimo capitolo
Un bacio
Sara :)

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Capitolo 4
*** [Nidafjoll/Ratatoskr] ***


[Nidafjoll/Ratatoskr]

“Mi dispiace per te, Nida, ma penso proprio che il nostro Signore non sarà affatto contento di te…”

Nidafjoll si girò verso Ratatoskr e lo guardò con il sangue iniettato negli occhi “Cosa te lo fa crede?” sibilò minacciosa avvicinandosi lentamente a lui.

“Solamente il fatto che sono passati tredici anni e non sei ancora riuscita a trovare il Dormiente che porta dentro di sé lo spirito di Thuban.” Le rispose ghignando.

“Hai ragione. Non ci sono ancora riuscita, ma tu non mi sembra che sei stato in grado di portare a termine la tua ultima missione…”

A quel ricordo Ratatoskr fu percorso da un brivido. La missione in sé non era stata affatto complicata: era riuscito ad uccidere quell’insignificante essere umano; quello che faceva più male era il ricordo della punizione che gli era stata inflitta poco dopo aver comunicato al suo Padrone l’esito della missione. I suoi occhi si fecero immediatamente vacui e gli sembrò che il suo corpo fosse ancora percorso da quella potentissima scarica elettrica. “Giusto: ho fallito. Ma cosa ne potevo sapere? Come facevo a sapere che la moglie di quell’essere aveva partorito una settimana prima?”

“Un bravo servo deve sapere tutto.”

“Un bravo servo deve essere in grado di portare a termine le missioni che gli sono state assegnate. Ed è quello che ho fatto: ho ucciso quel Dormiente, Andrea.”

“Stai dubitando delle scelte del nostro Padrone, Ratatoskr? Pensi che abbia sbagliato?” gli sussurrò con tono di sfida Nida.

Per tutta risposta lui non rispose, ma si limitò a guardarla con astio e odio.

Capendo di aver ottenuto quello che voleva Nidafjoll si girò e si allontanò ridendo. Una risata amara. “Comunque ho un piano.”

“Ah sì?” chiese lui improvvisamente interessato.

“Già, e mi farò aiutare da uno di questi.” E tirò fuori dalla borsetta un piccolo ragnetto: uno di quei congegni che usavano per soggiogare gli umani al loro volere.

Detto questo sparì tra gli alberi.

In quel momento entrambi si odiavano. Si reputavano due rivali che dovevano competere per poter superare l’altro e ricevere gli elogi da Nidhoggr.

Nessuno dei due, in quel momento, avrebbe mai potuto pensare che, un giorno, quell’odio reciproco si sarebbe trasformato in amore.

Esattamente come non avrebbero mai pensato che sarebbero morti entrambi.

 





[Parole 372]
***Commenti dell'Autrice***
Eccomi qui con una nuova coppia! :3
Che ne pensate? Questo è un accoppiamento che mi ha sempre intrigato è incuriosito.
Spero che la storia via sia piaciuta. Ambientata poco prima dell'inizio del primo libro della nostra saga è incentrata su uno dei tanti litigi tra Nidafjoll e Ratatoskr.
Stavo pensando di scrivere anche una storia a parte, incentrata su Ratatoskr, che parla di quando ha annunciato a Nidhoggr che aveva ucciso Andrea e della punizione che ha subito. Che ne dite? Vi piacerebbe?
Un bacio
Sara :)

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Capitolo 5
*** [Beatrice/Andrea] ***


[Beatrice/Andrea]

Beatrice e Andrea erano seduti sulla spiaggia. I canzoni tirati su fino al ginocchio e le scarpe abbandonate chissà dove per poter immergere i piedi in acqua liberamente.

“Sai una cosa?” lui si girò a guardarla con un ghigno impresso sul volto.

“No…” chiese lei titubante: quando Andrea aveva quell’espressione stampata sul volto erano in arrivo o battute stupide o azioni stupide.

“Bé ti informo, mia cara, che sono tre anni, tre mesi e tre giorni che stiamo insieme.”

La giovane donna rimase spiazzata dall’affermazione del compagno.

Aveva ragione.

Sembrava che avesse in testa un cronometro che si fosse avviato quando ha accettato di mettersi con lui! Ancora un po’ e le diceva pure le ore, i minuti e i secondi!

“Sì, ma le ore, i minuti e i secondi te li sei dimenticati?”

“Tre ore, quattro minuti e tre, quattro, cinque, sei secondi…” Ok. Ora sì che era impressionata. Passasse il fatto che probabilmente se li era inventati, ma che ci fosse sempre il tre in mezzo?

“Ok… ma questo cosa centra?”

“Semplice! Il tre è il numero perfetto! Quindi cosa c’è di meglio di chiederti la mano nel nostro terzo anniversario di qualsiasi cosa?”

A quella risposta Beatrice rimase spiazzata. Lo guardava incredula, mentre lui aveva sempre quel ghigno stampato sul volto. La donna boccheggiava non credendo a quello che aveva appena sentito: Le stava chiedendo di sposarla?

Intanto Andrea prese dalla tasca dei calzoni una piccola scatolina di velluto. L’aprì e prelevò un anello d’oro bianco con incastonato sopra uno smeraldo. Verde come Thuban.
Senza che lei se ne accorgesse le aveva infilato l’anello al dito “Chi tace acconsente.” Le disse continuando a ghignare.

“Sì…” Non sapeva perché gli avesse acconsentito. Non sapeva perché anche la prima volta, quando le chiese di fidanzarsi, gli avesse detto di sì. Infondo lui è un arrogante, egoista, egocentrico, possessivo testa di legno.

Ma forse… è proprio questa parte di lui che l’ha fatta innamorare perdutamente.

Ma non abbastanza. Infatti non era abbastanza forte da riuscire a far accettare a Beatrice la vera natura di Andrea e il destino di Sofia.

Ma, chissà? Forse, in futuro, riuscirà a rimediare.






[Parole 359]
***Commenti dell'Autrice***
Allora eccomi qui con un nuovo capitolo.
L'ispirazione mi è venuta oggi durante l'ora di Matematica con la prof che ci spiegava qualcosa legato alla simbologia dei numeri... Io ho ascoltato solo all'inizio e del resto non mi ricordo niente, perché la mia testa era già al PC che scriveva la flash-fic.
Per quanto riguarda i personaggi spero di essere rimasta nell'IC, visto che Licia non ce li racconta molto nel dettaglio. Diciamo che per loro mi sono ispirata a Lily e James di Harry Potter, visto che secondo me sono molto simili. Soprattutto Andrea e James.
Non ho altro da aggiungere e spero che vi piaccia quindi al prossimo capitolo!
Un bacio
Sara :)

P.S. Ditemi chi vorreste trovare nel capitolo successivo! ;)

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Capitolo 6
*** [Giada/Mattia] ***


[Giada/Mattia]

Erano passati vent’anni dalla sconfitta di Nidhoggr e la vita sulla Terra era monotona. I soliti dibattiti politici, i soliti omicidi, le solite rapine. Tutto normale.

L’inverno era alle porte e la gente si indaffarava per vedere se i vecchi vestiti dell’anno precedente vanno ancora bene.

Quel pomeriggio Mattia si era diretto nel centro di Roma per fare acquisti anche lui. Arrivato alla cassa consegnò alla commessa i capi d’abbigliamento, per poi alzare lo sguardo su di lei.

E rimase stupito nel riconoscerla.

“Giada?” chiese titubante.

“Sì, ci conosciamo?” gli chiese lei di rimando alzando un sopracciglio. Erano passati molti anni, ma lei non era cambiata per niente. I lunghi capelli mori che le arrivavano fino a metà schiena e gli occhi smeraldini, le labbra che formavano quel sorriso smagliante che alle medie non gli aveva riservato nemmeno una volta ora erano arricciate a sinistra in un'espressione pensierosa.

C'era d'aspettarselo che non si ricordasse di me. "Sono io: Mattia. Ti ricordi? Andavamo insieme alle medie. Ero quel ragazzino grassottello."

"Quel Mattia?" disse strabuzzando gli occhi "Sei molto cambiato!"

Effettivamente Giada aveva ragione: ora Mattia era un uomo alto dal fisico slanciato ed atletico. I capelli erano tirati su con il gel e la tuta blu e gialla dell'Errea stava benissimo con i suoi capelli e la sua carnagione un po' abbronzata.

"Già, con lo sviluppo il mio metabolismo è cambiato e sono dimagrito. Poi grazie ai miei ottimi voti ho vinto una borsa di studio e sono riuscito a laurearmi in chimica. Adesso sono un docente universitario e oggi è il mio giorno libero."

"Bé, sono felice d'averti rivisto."

"Anch'io. Che ne dici se ti porto fuori a cena questa sera? Tanto per ricordare i vecchi tempi, un'scita tra amici di vecchia data. Ci vediamo alle venti davanti alla nostra vecchia scuola media?"

"Ok."

"Bene, allora a dopo."

E Giada rimase ferma a guardare quel suo vecchio compagno di classe mentre usciva dal negozio con le borse in mano.

E, forse, sarebbe anche riuscita ad ammettere che quel nuovo Mattia l’attraeva come nessuno fosse mai riuscito a fare.




[Parole 348]
***Commenti dell'Autrice***
Allora scusatemi per il colossale ritardo, ma non trovavo una bella descrizione di Mattia e allora ci ho messo un secolo.
Io ho sempre visto per questi due un futuro insieme e non sono proprio riuscita nell'intento di scriverne una maliconica sull'amore non corrisposto di Mattia per Giada.
Spero che vi sia piaciuta e recensite numerosi!
Un bacio
Sara :)

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Capitolo 7
*** [Effi/Georg] ***


[Effi/Georg]

Il Proffessor Schlafen si chiuse la porta del suo studio alle spalle, sistemandosi gli occhiali sul naso, si buttò sulla sedia dietro alla scrivania.

Proprio l'anno scorso erano a Monaco alla ricerca di Karl, il quarto Draconiano, e ora erano appena tornati da Edimburgo, dov'erano Ewan e Chloe.

A Monaco aveva incontrato Effi.

Già... Effi...

Era la madre adottiva di Karl. Ed è morta. Nello scontro contro Nida e Ratatoskr.

Era una Custode come lui. Ed è morta. Nello scontro contro Nida e Ratatoskr.

Li aveva traditi. Ed è morta. Nello scontro contro Nida e Rataroskr.

Aveva viaggiato nel tempo con loro. Ed è morta. Nello scontro contro Nida e Ratatoskr.

Li aveca salvati. Ed è morta. Nello scontro contro Nida e Ratatoskr.

Era riuscito a trovare un'altra persona con la sua stessa missione: salvare, trovare e proteggere i Draconiani.

E lei si è sacrificata per quella missione, dando la vita. Dopo averli traditi li ha salvati.

Georg aprì il secondo cassetto della scrivania e tirò fuori quel pezzo di carta che, da quando l'aveva trovato, considerava la più preziosa delle relique.

Iniziò a leggerlo, ma sapeva bene che, per quante volte continui a rileggere quella lettera, non avrebbe mai potuto far ritornare indietro Effi.

La sua amica.

L'unica donna che abbia mai amato e l'unica che amerà.



[Parole 219]
***Commenti dell'Autrice***
Allora questo capitolo posso affermare che è il primo, e spero ultimo, realmente triste della raccolta.
Avrei voluto farne uno un po' più allegro, ma questi due personaggi sono stati insieme troppo poco tempo... :(
Spero che vi sia piaciuta e recensite in numerosi!
Chi volete nella prossima? Io pensavo o a una Idhunn/Lung o una Thubann/Nidhoggr. Che mi dite?
Un bacio e alla prossima
Sara :)

 

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Capitolo 8
*** [Idhunn/Lung] ***


[Idhunn/Lung]

Era un giorno come tanti a Draconia.

Idhunn stava camminando tra i corridoi del Palazzo. Stava andando in biblioteca.

Aveva il compito di istruire Lung.

Un ragazzino, scelto da Thubann in persona, come suo cavaliere.

L’avrebbe conosciuto per la prima. Da come lo descriveva il dragone era un ragazzo simpatico, intelligente, calmo, coscienzioso e coraggioso. Ora avrebbe controllato se era la verità.

Arrivata in biblioteca lo trovò seduto su una sedia con un grande tomo davanti.

Gli si avvicinò. Lui non l’ebbe sentita arrivare.

Idunn si schiarì la voce ed il ragazzo si voltò sorridendole “Tu devi essere Idhunn, io sono Lung. Thubann mi ha detto che mi insegnerai tutto quello che devo sapere sui Custodi, sui Draghi della Guardia, sull’Albero del Mondo e sui Cavalieri.”

“Esatto. Da cosa vuoi cominciare?”

“Per me è indifferente. Da quello che preferisci!” le rispose con il sorriso.

“Cosa stai leggendo?”

“Un libro sui Cavalieri. Dato che devo essere quello del Capo dei Draghi della Guardia devo sapere bene cosa devo fare.”

“Bene. Allora cominciamo da qui.”

I due si sederono ed iniziarono a leggere il libro.

Per anni andarono avanti così, anche quando ormai Lung sapeva tutto. Ma continuarono ad incontrarsi in quel luogo del
Palazzo per leggere.

Si ripetevano che lo facevano solo per abitudine.

Ma la verità è che non sarebbero più stati in grado di fare a meno l’uno dell’altro.




[Parole 230 tonde tonde]
***Commenti dell'Autrice***
Allora ecco il nuovo capitolo! :)
Come vi sembra? Non conosco molto bene i personaggi, quindi se vi sembrano OOC ditemelo subito!
Ho voluto descrivere il primo incontro di Lung ed Idhunn. Non so se tra i compiti della ragazza c'era anche l'istruire i Cavalieri, ma Georg, Custode come lei, aveva il compito d'insegnare tutto ai Draconiani, quindi credo che più o meno sia la stessa cosa...
Ditemi se vi piace l'idea.
Ah, dedico la flash-fic a Magicadark007 visto che voleva questa coppia.
Un bacio
Sara :)

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Capitolo 9
*** [Thubann/Nidhoggr] ***


[Thuban/Nidhoggr]

Thuban e Nidhoggr stavano volando tra i cieli di Draconia.

“Dai, Thuban! Scommetto che non riesci a raggiungermi!”

“Non cantare vittoria, Nid! Ora ti prendo!”

Sfrecciavano tra le nuvole, come erano soliti fare per divertirsi quando non avevano le lezioni per poter essere scelti come Draghi della Guardia.

Sorridevano e ridevano, senza nessuna preoccupazione.

“Ho vinto ancora!” disse Nidhoggr pavoneggiandosi quando entrambi ebbero toccato terra.

“Non vale: sei più grande e quindi più veloce!” disse il fratello minore mettendo il broncio.

“Questo non cambia niente: ho vinto io perché sono il migliore!”

“Chi si loda si imbroda!” gli disse di rimando Thubann facendogli la lingua.

Scoppiarono a ridere insieme e si buttarono a terra, rotolandosi sui prati.

Quando si furono ripresi rimasero, in silenzio, a guardare il cielo limpido di quel pomeriggio di Primavera.

Sapevano che, alla fine, uno solo di loro sarebbe stato scelto per diventare Drago della Guardia, lo prevedeva la legge.

E questo non poteva che angosciare Thubann. Cosa sarebbe successo se avesse vinto lui? O se avesse vinto il fratello?

“Nid?”

“Dimmi, Thub.”

“Qualsiasi cosa succederà tu rimarrai sempre mio fratello? Rimarrai sempre al mio fianco?” chiese tenendo il muso basso e mettendosi seduto.

Il fratello lo imitò “Certo. Che domande sono? Noi siamo legati da qualcosa che va al di là della semplice amicizia. Il sangue: siamo fratelli!”

“Promesso?”

“Promesso.”

Rimasero tutto il giorno in quel luogo, a guardare il cielo, senza sapere che quella promessa presto sarebbe stata infranta.



[Parole 246]
***Commenti dell'Autrice***
Allora che ne pensate?
Mi scuso per il ritardo, ma sono stata molto impegnata ultimamente e lo stress non è il carburante ideale per l'immaginazione.
Che ne pensate dei soprannomi che ho affibbiato ai nostri due protagonisti? Mi sono venuti di botto e non ho potuto non metterli!
Ora io non so più che altra coppia inserire. Quindi, vi supplico, aiutatemi, perché altrimenti sono costretta a far terminare la raccolta qui.
Vi invito, come sempre, a recensire! :D
Un bacio
Sara

 

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Capitolo 10
*** [Chloe/Ewan] ***


[Chloe/Ewan]

“Hey! Ridammela: quella è mia!” un piccola Chloe stava saltando per raggiungere la merendina, tenuta troppo in alto da un bambino più grande.

“Salta ancora un po’ che ci arrivi.” le disse quello, mettendosi a ridere insieme ai suoi tre amici alle sue spalle.

“Hai sentito mia sorella? Ridagliela, Thomas.” Ewan era arrivato in soccorso della sorella.

“Che paura, ragazzi! Il bambinetto si è arrabbiato perché abbiamo rubato la merenda alla sua sorellina!” si rimisero a ridere, facendo aumentare ancora di più la rabbia di Ewan.

“Se non me la dai sarò costretto a prendermela con la forza!”
“E come credi di fare, bamboccio? Noi siamo in tre e siamo più grandi e più forti di te. Mentre tu sei solo, sei piccolo e debole!”

Ora era troppo: lo avevano fatto troppo arrabbiare con la loro presunzione. Chiuse gli occhi e serrò i pugni.

In un nanosecondo tutte le finestre del corridoio si aprirono, sbattendo, e una grande folata di vento investì i bulli, spedendoli contro la parete opposta. La merendina volò fra le mani di Ewan che, stupefatto, rimase a fissarla.

“È un mostro! Scappiamo!” i tre più grandi si rialzarono da terra e corsero in classe.

Il giorno seguente la famiglia MacAlister iniziò il primo dei loro trasferimenti. Il primo di una lunga lista.



[Parole 216]
***Commenti dell'Autrice***
Allora che ne pensate? Mi sono detta: "Ma se ho fatto una Thubann/Nidhoggr, come legame fraterno, perché non fare, per lo stesso motivo, una Chloe/Ewan?"
Così, alle 18.45, ho acceso il computer, ho aperto Microsoft Word, ho acceso Internet e mi sono messa a scrivere.
Ho pensato di descrivere la prima magia di Ewan. L'idea mi è venuta mentre finivo il compito di Antologia per domani, una lettura sul bullismo.
Mi scuso tantissimo con Drachen che è da tantissimo tempo che mi chiede una Idhunn/Eltanin, ma non ho proprio idee! :( Però, hai la mia parola di Serpeverde Mangiamorte (so che Harry Potter non centra molto con la Ragazza Drago, ma è lo stesso), che, prima o poi, riuscirò a farla!
Un bacio e alla prossima
Sara :)

 

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Capitolo 11
*** [Sofia/Lidja] ***


[Sofia/Lidja]

“Eddai Sof! Mettici un po’ più di grinta!” disse Lidja prendendo la rincorsa e lanciandosi addosso all’amica.

“Ma perché?!?” chiese implorante Sofia mentre para un pugno.

“Perché dobbiamo allenarci!” disse con ovvietà l’altra.

“Ma perché dobbiamo allenarci?!?” chiese Sofia prendendo Lidja per un braccio e lanciandola lontana “Nidhogrr l’abbiamo sconfitto, no? E all’ora perché dobbiamo continuare ad allenarci? Io stavo arrivando al momento centrale del nuovo libro che mi ha regalato il Prof, quando tu sei piombata in camera mia e mi hai trascinata fino al lago per allenarci!” sbottò Sofia sedendosi a terra.

L’amica la imitò e appoggiò il mento sulle mani “Ma io mi annoio!” disse sbuffando.

“Hai Ewan. Stai con lui.”

“No, deve aiutare sua mamma e sua sorella a mettere a posto la nuova casa.”

“E tu vai ad aiutarli.”

“Ewan dice che non vuole che io mi scomodi e mie ha categoricamente vietato di aiutarli.” Disse sbottando.

“E tu lo ascoltai e fai quello che ti dice? Tu sei Lidja, quella che non ascolta e si fa rispettare. Ora sembri il suo cagnolino!”

“Hai ragione! Non può impedirmi di aiutarlo.” disse alzandosi “Grazie Sof!” le urlò mentre era già lontana, in direzione della nuova casa di Ewan.

Intanto Sofia guardò l’amica sparire all’orizzonte con un sorriso stampato sul volto.

Quel giorno aveva scampato l’allenamento.



[Prole 220]

***Commento dell'Autrice***
Scusate l'assenza, ma in questo periodo sono stata impegnatissima.
Ho pensato a loro due per la loro forte amicizia, hanno iniziato nel primo libro che non si potevano nemmeno vedere e ora sono inseperabili.
Qui mi sono un po' messa nei panni di Sofia, anch'io quando mia mamma mi vuole far fare qualcosa uso qualsiasi stratagemma per evitare.
Comunque spero recensirete in tanti e che vi sia piaciuto.
Ah, dimenticavo, sto scrivendo una serie su Harry Potter, Always Together, divisa in due One-Shot, di cui una già pubblicata, e sette long, di cui la prima è in corso, ma i primi due capitoli pubblicati. Per ora non ho ricevuto molte recensioni e questo mi dispiace molto perché mi sto impegnando tantissimo. :( Quindi se volete passare a fare un salto mi fareste un piacere enorme, soprattutto se lasciate una recensione.
Vi lascio i link.
Always Together - Hi (la One-Shot): http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2408637
Always Together - Are we wizards? Yes, you are (la long): http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=2409399&i=1
Grazie se deciderete di fare un salto! :)
Un bacio e un abbraccio
Sara :)

P.S. Chi vorreste nella prossima?

 

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Capitolo 12
*** [Ofnir/Lung] ***


[Ofnir/Lung]

“Of! Of! Dove sei?”

“Sono qui al lago, Lung!” disse mentre lanciava la lenza in acqua.

“Non hai idea di cosa mi è successo oggi!” disse Lung raggiungendolo e sedendosi alla sua destra.

“Cosa?”

“Mio padre mi ha portato a cospetto dei Draghi della Guardia e quando il grande Thubann mi ha visto ha detto che mi vuole vedere mentre mi alleno! Ma ti rendi conto?!?”

Il galleggiante della canna da pesca affondò: un pesce aveva abboccato, ma Ofnir sembrò non accorgersene, perso com’era nel vuoto.

“Hey, Of, un pesce aveva abboccato.”

“Sì, lo so, ma non era abbastanza grosso.”

Perché Thubann aveva scelto lui? Anche suo padre l’avevo portato tempo prima a cospetto dei Draghi della Guardia, ma Thubann aveva detto che per il momento non voleva nessun Cavaliere. Ma allora perché aveva scelto Lung? Dopotutto lui lo batteva sempre quando giocavano, tanto per divertirsi, con piccole spade improvvisate fatte con le canne di bambù.

Lui era il più forte e quello era un dato di fatto. Ma allora perché non era stato scelto?

“Of, tutto bene? Hanno abboccato otto pesci, ma tu non li ha degnati di uno sguardo.”

“Oggi non è giornata, solo pesci piccoli.” disse alzandosi e raccogliendo la canna da pesca e le esce.

“Dove vai?” chiede Lung alzandosi.

“Sono stanco.” disse Ofnir avviandosi verso la città.

“Comunque farai il tifo per me, vero?”

Ofnir si fermò per poi riprendere la sua camminata un secondo dopo, senza degnare di uno sguardo il suo amico.



[Parole 249]
***Commenti dell'Autrice***
Okay, scusatemi per l'ora ma una delle mie migliori amiche mi ha trascinata a forza fuori di casa e non sono riuscita a pubblicare prima.
Comunque che ne pensate? Un po' triste vero? Il fatto è che vengo influenzata dalle canzoni che ascolto mentre scrivo... questo è il risultato di De André che, non so come, era presente nella mia playlist. Comunque voglio dire che non ho niente contro di lui, solo che le sue canzoni mi mettono un po' di depressione.
Per la prossima coppia chi vorreste?
Un bacio e a Venerdì (se riesco a farmi dare il computer da mio zio)
Sara

 

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Capitolo 13
*** [Idhunn/Eltanin] ***


[Idhunn/Eltanin]


“Buon pomeriggio, Idhunn.” disse Eltanin entrando nella piazza la centro del grande Palazzo di Draconia, dove cresceva l’Albero della Vita.

“Buon pomeriggio anche a te Eltanin.” disse lei.

“Ci sono novità su Nidhoggr?”

“Sì, sembrerebbe che voglia attaccare direttamente l’Albero.”

Idhunn sentì un brivido percorrerle la spina dorsale, mentre poté scommettere di aver sentito il suo cuore smettere di battere. Si voltò di scatto e fissò il drago negli occhi.

“Ne sei sicuro?”

“Purtroppo sì.”

“Ma le Viverne non possono avvicinarsi all’Albero: l’energia che emana è troppo pura e benefica per loro, rimarrebbero feriti gravemente o uccisi.”

“Dimentichi che Nidhoggr era un drago.”

“Esatto. Era. Ora è una Viverna ed è a capo del loro esercito.”

“Già.”

Rimasero in silenzio a guardare l’Albero della Vita, le foglie e i rami che si muovevano lievemente per quella lieve brezza primaverile. I cinque frutti che risplendevano sotto i raggi del sole e le radici che si facevano strada tra le pietre del pavimento che, sembrava, si allontanasse da solo dalla pianta per lasciare lo spazio necessario a lei e alle sue radici per crescere.

“Eltanin tu rimarrai sempre al mio fianco e mi aiuterai sempre a proteggere l’Albero della Vita, vero?”

“Certo Idhunn.” rispose lui con sicurezza, senza sapere che, presto, si sarebbe rimangiato la parola data alla sua migliore amica.




[Parole 219]
***Commenti dell'Autrice***
Allora vi piace?
Questo capitolo lo dedico alla mitica e paziente Drachen che è riuscita ad aspettare fino ad oggi per leggere la Idhunn/Eltanin che tanto voleva. Spero di essere stata brava a descrivere questa coppia e che tu non abbia aspettato invano!
Comunque credo che concluderò la raccolta qui. Non ho altre coppie su cui lavorare, quindi questa è l'ultima.
Ringrazio Cristina CumanDrachenFred_Deeks_BenHeartSoul97 e Magicadark007 che hanno inserito la mia storia tra le seguite.
Ma anche Denisa99 e FeniceAzzurra che hanno messo la mia raccolta tra le preferite.
Comunque anche chiunque abbia recensito nel tempo la mia storia e tutti i lettori silenziosi che passarono, passano, e passeranno di qui.
Un bacio a tutti
Sara

 

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