Forever Young

di Amber Argento
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pilot ***
Capitolo 2: *** Homecoming ***
Capitolo 3: *** History of a Drama Queen ***
Capitolo 4: *** Family Portrait ***
Capitolo 5: *** Halloween Party ***
Capitolo 6: *** Yoursong ***



Capitolo 1
*** Pilot ***


1.01 Pilot

 
Notte estiva.
Nell’interno di un’ ospedale riecheggia ancora il suono delle sirene. Infermieri si affollano attorno ad una barella, in cui è disteso un ragazzo con la testa insanguinata, spingendolo dentro una sala operatoria.

 Alfred Lopez gli sta dietro con passo svelto, il volto stravolto. La figlia Abigail appena dietro di lui, il viso terrorizzato, gli occhi lucidi, i capelli scombinati.

Alfred :  - Come sta mio figlio! Qualcuno mi dica come sta mio figlio! –

Barella e dottori entrano, la porta si richiude senza alcuna risposta.

Dottori : - Lo stiamo perdendo, lo stiamo perdendo! -
-Defibrillatore! –
-Libera!-
Allison : -Alfred!!-

Allison Davis irrompe dentro l’ospedale a passo svelto, urlando , il viso contorto in una smorfia di rabbia e disperazione. La segue il figlio Ethan, con passi più lenti e rassegnati

Alfred : -Allison, come sei arrivata.. ? –
Allison : -Cos’è succeso a mio figlio Alfred?! – ma la donna grida, in pieno attacco isterico. È stravolta. L’uomo cerca di prenderle le mani e calmarla, ma lei comincia a dimenare i pugni contro di lui – Non toccarmi! Lo mando da te per un mese, uno, uno solo e mi ritrovo in un ospedale in piena notte! –
La donna si avventa sull’uomo, Ethan l’afferra prontamente mentre lei continua a dimenarsi per divincolarsi da lui.
Ethan : - Ehy, mamma, mamma calmati… -
L’uomo fa un passo indietro con il volto dispiaciuto. Abigail si avvicina al padre, stringendosi a lui, con lo stesso aspetto di prima, solo un po’ stizzito.
-  Signori –
Una dottoressa esce dalla sala operatoria, con quella sola parola, pronunciata con voce calma, riesce a calmare il trambusto. Allison si ferma e tutti si girano in direzione della dottoressa, in attesa.
- Signori…. – la dottoressa sospira debolmente, scuotendo debolmente la testa – Mi dispiace.. –
Allison ispira inorridita, portando una mano alla bocca, gli occhi colmi di lacrime. Alfred abbassa la testa, sta piangendo anche lui. Il resto è urla. Il resto è disperazione.
 
 
2 MESI DOPO



Nella cucina  dei  Lopez, dai mobili bianchi, Abigail fruga nel frigorifero di colore metallico, con in dosso la sua uniforme da cheerleader bianca e blu e i capelli legati in una coda. Ne estrae una bottiglietta di succo di frutta e beve direttamente dalla bottiglia.
Alfred : -Abi, prendi un bicchiere … –
Il signor Lopez è già in vestito, pronto per il lavoro e finisce di sistemare i bottoni sui polsini
Abigail : - Ho già finito! – Chiude la bottiglia e la ripone dentro il frigo –Pronto per il lavoro di già? –
Alfred : - Si, ho un meeting, starò fuori due giorni, non te ne avevo parlato? –
Abigail : - No … tanto per cambiare … - la ragazza sbuffa, fra il deluso e il rassegnato, sistemando i libri dentro lo zaino, sul tavolo
Alfred parla distrattamente, indaffarato anche lui a sistemare la valigetta da lavoro : - Cerca di passare più tempo a casa mentre sto via, tieni d’occhio Allison, fai ambientare Ethan a scuola.. –
Abigail : - Non ho il dono dell’ubiquità ma cercherò di fare del mio meglio – ironica – Allison non si è alzata neppure oggi? – adesso il tono della voce è più serio
Ethan : - No, è ancora a letto –
Il ragazzo sbuca dal nulla dalla porta della cucina, ed entrambi i Lopez si girano a guardarlo imbarazzati. È già pronto per andare a scuola, con lo zaino sulla spalla
Alfred : - Ehy, ragazzo – gli da una pacca sulla spalla, sorridendo – Sono sicuro che fra un po’ sarà in piedi! – estrae un mazzo di chiavi dalla tasca e le lancia contro Abigail, che afferra al volo. – Prendete pure la macchina! Occhio mentre sono via, chiaro? – Da un'altra pacca sulla spalla ad Ethan ed esce velocemente di casa.
I due ragazzi si guardano qualche secondo. Ethan studia Abigail, fasciata dentro la sua uniforme da cheerleader. La ragazza fa un mezzo sorrisetto, poi si avvia anche lei fuori di casa, raccogliendo lo zaino, facendo segno al ragazzo di seguirla.
 


Una Mustag nera è ferma vicino alla Kennedy High School. Non davanti al cancello, ma più spostata verso sinistra, quasi nascosta alla vista degli studenti. Dentro, una ragazza dagli enormi occhi azzurri sta discutendo con un signore in giacca e cravatta con i suoi stessi occhi.
Brooklyn : - Allora ci vediamo all’uscita della scuola in questo preciso punto. Per il resto della giornata ci incroceremo per i corridoi della scuola come due normali insegnante / allieva … non come padre e figlia. -
Prof. Davis Ramirez : - Dovrei parcheggiare l’auto nel parcheggio riservato agli insegnanti veramente tesoro … -
Brooklyn : - Va bene, io ti aspetterò comunque qui all’uscita –
Prof. Ramirez : - Se questo serve a farti stare più tranquilla… -
Brooklyn : – Oh, papà – ha un espressione dispiaciuta – Sei il padre migliore del mondo e sono orgogliosa di essere tua figlia, ma è il mio primissimo giorno di scuola qui.. Non voglio essere etichettata subito come “la figlia raccomandata del prof” –
Prof. Ramirez : - Eh no signorina, nessuna raccomandazione! – Scherza. Poi torna serio vedendo lo sguardo compassionevole della figlia – Tranquilla, capisco … faremo a modo tuo allora -
Brooklyn sorride contenta, afferra lo zaino dal sedile posteriore, da un bacio sulla guancia al padre – Ti voglio bene! – ed esce dall’auto, dirigendosi verso il cancello della scuola.
Il Liceo Kennedy è una grande struttura, circondata all’esterno da un grande cortile dal prato verde, dall’area mensa all’aperto composta di tavoli e sedie bianche e dall’area riservata ai parcheggi. Quello è il primo giorno di scuola e il cortile esterno è pieno di studenti che si accingono ad entrare nell’istituto.
Subito all’interno, da destra e sinistra, si scorgono i due grandi corridoi alle cui pareti vi sono gli armadietti. A separare i corridoi, un’enorme scala bianca che porta al piano superiore, in cui vi sono le varie aule.
Abigail ed Ethan stanno percorrendo lentamente il lungo corridoio di sinistra per raggiungere i rispettivi armadietti. Salta all’occhio la notevole differenza d’altezza dato che la ragazza non arriva neppure al metro e 65 e il ragazzo è quasi 1,80. Abigail è sempre in tenuta da cheerleader, con i capelli legati, mentre Ethan indossa una camicia a quadri rossi sbottonata, sotto la quale spicca una canotta bianca e un paio di jeans. Entrambi hanno i rispettivi zaini in spalla
Abigail : - E questa è la tua nuova scuola.. Io nel pomeriggio ho le selezioni per le nuove cheerleader, sai … Becky Tinsdale è uscita lo scorso anno dal liceo e ha lasciato a me il posto di capitano … - sorride con aria compiaciuta e falsa modestia  – Tu potresti … mmh, non so, quale attività extracurriculare vorresti seguire? -

Ethan : - Bhe, sorellina capo cheerleader, nella mia vecchia scuola in Georgia ero nella squadra di basket…  - sorride ironico per il discorso di prima di Abigail
Abigail : - Ah, frena, abitare nella stessa casa non ci rende sorella e fratello, anche se i nostri genitori sono stati insieme da ragazzi … non vorrei che nessuno gridasse all’incesto quando mi salterai addosso una mattina in cucina! -
Ethan ride : - Come scusa? Siamo un po’ egocentriche vedo … -
Abigail : - Ogni ragazzo della scuola mi salterebbe addosso … e ho visto come mi fissavi stamattina!
Ethan sta per replicare qualcosa, con il viso corrucciato ma sempre con l’espressione sorridente, quando Abigail agita la mano in direzione di un gruppetto di ragazzi e affretta il passo
Abigail : - Ehy Josh! –
Si dirige, seguita da Ethan, verso un ragazzo biondo, non troppo alto, con in dosso la giacca della squadra di football e una ragazza bionda, alta quanto lei e con la sua stessa uniforme da cheerleader e i capelli raccolti in una coda
Josh : - Ehy Abi! – i due si scambiano un abbraccio veloce
Abigail : - Ragazzi questo è Ethan – il ragazzo stringe la mano ad entrambi per presentarsi, la ragazza bionda vestita da cheerleader lo studia molto incuriosita e con un sorrisetto sul viso – è il fratello di Arnold da parte di padre … - continua con un certo imbarazzo nella voce
Agnes : - Oh, certo … a proposito, mi dispiace per vostro fratello …
Joshua : - Già amico, non ti conosco ma … -
Ethan : - Tutto apposto! – Ethan serra la mascella e si affretta a chiudere quel discorso, ancora troppo doloroso
Cala un silenzio imbarazzante
Agnes : - Bene! – che la ragazza spezza con un sorriso raggiante e malizioso – Allora non ti dispiace se faccio fare a tuo fratello un giro della scuola, giusto Abi? –
Prende Ethan, notevolmente più alto di lei, sottobraccio e dopo aver ammiccato in direzione dei due amici si allontana con lui nel corridoio opposto.
Abigail : - Non è mio fratello … - cerca di urlare nella loro direzione. Sospira e alza gli occhi al cielo, notando che i due sono ormai troppo lontani per sentirla. Poi si gira nuovamente in direzione di Joshua che sta ridacchiando e insieme si avviano ad attraversare il corridoio e raggiungere la scala che li porta al piano superiore, verso le aule
Joshua : - Non ci siamo sentiti troppo in questi ultimi mesi … stai bene? –
Abigail : - Cerchiamo di andare avanti – sospira – Almeno mio padre è stato un minimo più presente vista la presenza in casa di Ethan e sua madre … stanno da noi da qualche giorno a me sembra già una vita … -
Joshua : - Loro come stanno reagendo ? –
Abigail : - Bhe, non so se sia stato un bene o un male la decisione di mio padre di farli venire a vivere da noi … Allison dorme sempre .. parla e mangia poco e niente … Ethan … non l’ho ancora inquadrato, ma sembra farsi forza anche per la madre.. –
Joshua : - La perdita di un figlio non deve essere una passeggiata … E di te che mi dici? – la guarda con un espressione preoccupata, mentre salgono il primo scalino della lunga gradinata bianca
Abigail : - Forse non ho ancora metabolizzato appieno – sospira – Arnold viveva con loro, stava da noi solo qualche weekend al mese..  Era il mio fratellastro, ma non lo conoscevo poi così bene … - si volta di scatto verso l’amico – Non sono un mostro per questo, vero? –
Joshua : - No che non lo sei … - le mette un braccio attorno alle spalle e continuano a percorrere la strada verso la classe
 
Brooklyn cammina disorientata lungo quei corridoi nuovi per lei, mentre tiene in mano la piantina della scuola che le copre tutta la visuale, intenta a consultare questa con lo sguardo corrucciato.
Brooklyn : - Allora, secondo la piantina, l’aula di scienza si trova.. –
Sbatte d’improvviso contro un ragazzo di 15 cm più alto di lei e nell’impatto la sua cartina finisce a terra, così come i libri del ragazzo
Brooklyn : - Oh! Mi dispiace, mi sono distratta … -
Entrambi si chinano per raccogliere i libri
Christopher : - Ma tu guarda che casino! Spero che mi risarcirai per questo! –
La voce del ragazzo è dura e Brooklyn, per quanto sia stata dispiaciuta dell’accaduto fino a un attimo prima, adesso lo guarda con un aria interrogativa
Christopher : - Scherzavo ovviamente! – sorride mentre entrambi si rialzano finito di raccogliere i libri – Piacere io sono Christopher! Sei nuova? Non ti ho mai vista –
Brooklyn sorride rasserenata : - La mia intenzione di passare inosservata è andata a rotoli vedo. Piacere, Brooklyn, mi sono trasferita ieri dal Kentucky –
Christopher : - è una piccola cittadina, notiamo subito se qualcuno è nuovo! – continua a sorridere – Se vuoi posso darti una mano … -
Brooklyn : - Stavo cercando l’aula di scienze prima di piombarti addosso –
Christopher : - Ragazza fortunata! Ho scienze anch’io alla prima ora … Segui me   –
Si sorridono entrambi mentre si avviano verso l’aula di Scienze.
 
Le lezioni mattutine scorrono velocemente e arriva presto l’ora della pausa pranzo. Il sole fuori e il caldo di una tipica giornata di settembre del South Carolina permettono di poter pranzare all’aperto, sui tavoli della sala mensa all’esterno.
Abigail, Joshua, Agnes ed altri ragazzi, la maggior parte dei quali con divise di squadre sportive e da cheerleader.
Loro sono seduti ad un estremità del tavolo, Joshua accanto ad Agnes e Abigail di fronte a loro, con Ethan accanto che guarda gli altri ragazzi al tavolo con aria spaesata. Tutti e quattro hanno dei vassoi blu con il loro pranzo davanti.
Ethan : - Fatemi capire, questo sarebbe quindi una sorta di tavolo dei ragazzi popolari quindi? – ha un espressione quasi sdegnata
Abigail : - Si – continua a concentrarsi sul suo pranzo, pronunciandolo come se fosse la cosa più ovvia del mondo
Joshua : - La nostra Abi è LA ragazza popolare del Kennedy. La It Girl, capisci? – ride, continuando a mangiare
Agnes : - Grazie per la considerazione! – è stizzita
Joshua : - Beh, certo, il suo conto in banca e il fatto che sia nelle retro file delle cheerleader fa ottenere ad Agnes un posto a questo tavolo! –
Agnes è più indignata di prima e cerca di colpirlo, mentre Joshua continua a ridere
Abigail : - Dovresti essere abituato – mette in bocca un pezzetto di carne guardando Ethan – Giocavi a basket nella vecchia scuola, no? –
Ethan : - Si … Ma non sono mai stato a mio agio in compagnia degli snob –
Abigail : - Ti abituerai, ormai sei al tavolo reale – ammicca guardandolo ancora, poi torna a concentrarsi sul pranzo. Ma Ethan non sembra molto convinto a giudicare dall’espressione, e continua a guardarsi intorno con aria spaesata
Agnes : - E Joshua sarebbe uno sfigato se non fosse figlio di Ben Thomas, non è certo qui per la sua brillantezza nel football! – Esordisce arcigna, ancora indispettita per il commento di prima.
Joshua sbuffa, girando la testa nella direzione opposta, visibilmente scocciato, mentre Abigail la fulmina con lo sguardo
Abigail : -E non ama particolarmente farlo sapere in giro, è risaputo – continua a guardare Agnes con aria di rimprovero che ricambia con lo stesso sguardo, si alza, prende il vassoio e va a sedersi in fondo, nel lato opposto del tavolo, accanto ad altri ragazzi
Ethan : - Chi è Ben Thomas? – chiede con semplicità, iniziando finalmente a mangiare.
Joshua si volta all’improvviso verso di lui, spalancando gli occhi. Anche Abigail si gira a guardarlo stupita.
Joshua : - Non conosci mio padre? Grande, ho trovato il mio nuovo migliore amico – riprende a pranzare, con aria soddisfatta
Abigail : - Dici davvero? Beh, in effetti vieni da un altro stato … Non hai mai guardato film come “ Il tempo del giudizio “ o “Coltelli di cristallo” ? –
Ethan : - No … -
Joshua : - E non li vedrai mai! Tuo fratello già mi piace! – ride
Abigail : - Non siamo fratelli! – gli lancia un occhiata, poi guarda nuovamente verso Ethan – Non posso credere che tu non conosca quel figo di … -
Joshua tossisce per farla tacere, lei lo guarda sorridendo maliziosa, lui ricambia assottigliando gli occhi e guardandola di traverso. Ethan guarda entrambi e sorride, adesso più rilassato
Christopher : - Ehy ragazzi! –
Passa improvvisamente alle loro spalle, dando una pacca a Joshua, continuando a proseguire il suo cammino. Lui e Abigail ricambiano il saluto.
Ethan : - Altro vip? –
Joshua : - Fai tu, il padre è un famosissimo regista porno … – con nonchalance, mentre a Ethan va di traverso l’acqua che stava per bere dalla bottiglietta
Christopher sta per sedersi al medesimo tavolo, dove già Agnes lo guarda sorridendo ammiccante. Poi nota più distante Brooklyn, quasi sperduta fra quei tavoli con il suo vassoio in mano. La raggiunge.
Christopher : - Serve un posto dove sederti? –
Brooklyn : -Ed ecco che torni a salvarmi… - sorride – Si grazie –
Segue Christopher verso  un tavolo più piccolo e leggermente più appartato
Christopher : - Dopo la prima ora ti ho persa di vista … te la sei cavata nella giungla? –
Brooklyn : - Si, non male devo dire … Ho la lista dei corsi pomeridiani e … corso di Wiccanh? Veramente? –
Christopher : - Fa vedere … - prende il foglietto dalle mani della ragazza, con su scritto la lista dei corsi extrascolastici da seguire – Beh, in effetti girano un po’ di elementi strani da queste parti … -
Brooklyn : - Scherzi? Una cosa del genere, nella mia vecchia scuola me la sognavo! Penso di iscrivermi … mi incuriosisce – Apre la bottiglietta d’acqua appoggiata sul vassoio e la porta alla bocca per bere
Christopher : - Il Kentucky hai detto … anche il nuovo professore di Storia viene da li.. –
Brooklyn tossisce allontanando con uno scatto la bottiglietta dalla bocca. Per poco non si strozza con l’acqua
Christopher : - Tutto bene? – la guarda preoccupato, con ancora il foglio a mezz’aria
Brooklyn : - Si si certo.. – Cerca di tranquillizzarlo sorridendo ma ancora non si è completamente ripresa e continua a tossire. Girandosi a destra per tentare di calmare l’attacco di tosse, nota una ragazza bionda dai capelli ondulati, con una strana gonna lunga che le copre tutte le gambe, seduta ai piedi di un albero, abbastanza in disparte, intenta a leggere un grosso libro.
Dopo le lezioni i ragazzi si dedicano finalmente alle attività extracurriculari :
Abigail è nella palestra della scuola, seduta dietro ad un banchetto di legno, al centro fra altre due ragazze con la sua uniforme da cheerleader e i capelli ben legati, intenta a visionare le esibizioni delle nuove ragazze che aspirano ad un posto nella squadra, davanti a lei alcuni fogli di carta sui quali ogni tanto annota qualcosa;
Joshua è in campo con la sua uniforme da football, sorridente come sempre, intento a passare la palla ad un compagno libero;
Ethan entra per la prima volta nella palestra per lui sconosciuta, si guarda intorno un po’ spaesato : dei ragazzi improvvisano una partita, tirano verso il canestro, tentano di rubarsi la palla. L’allenatore lo riporta alla realtà lanciandogli addosso una divisa della squadra: prende la maglietta in mano, la stende e la osserva, è bianca con sottili righe blu, sul davanti c’è il nome della squadra “Shark” e sul lato posteriore il numero 8 e il suo nome “E.Davis”;
Christopher entra in un aula attrezzata per le registrazioni, con videocamere, schermi e pellicole. Prende in mano la sua videocamera e comincia a guardare un video fatto precedentemente e a montarlo al computer;
Brooklyn, con la piantina della scuola in mano, si aggira per i corridoi della scuola e finalmente trova cosa stava cercando : l’aula del corso di wiccah. Apre la porta e trova all’interno quattro ragazze sedute ai banchi, che si girano subito a guardarla. Seduta alla cattedra una ragazza dai lunghi capelli biondi. La riconosce : è la ragazza che ha visto in cortile per la pausa pranzo.
Brooklyn : - Ehm, salve a tutte … Ero interessata al corso wiccah.. Sono nel posto giusto?-
Natalie : -Ehm.. s-si.. si, certo –  La ragazza bionda arrossisce, mentre si alza goffamente dalla sedia per raggiungerla alla porta –Io sono Natalie, Natalie King, gestisco il corso … è strano … -
Brooklyn : Sono Brooklyn Ramirez – sorride – Cosa ti sembra strano? –
Natalie : - Bhe, come vedi… - arrossisce ancora – Non siamo in tante, le ragazze nuove preferiscono le cheerleader.. non gruppi … ecco, come dire … particolari –
Brooklyn : - Fortunatamente esistono le eccezioni.. e poi meglio della banda musicale, non trovi? – Sorride educata, per mettere la ragazza a suo agio, che sembra molto timida. Natalie ricambia il sorriso, abbassando lo sguardo
Natalie : - Sei la benvenuta! Prendi pure posto! –
Brooklyn sorride ed entra contenta nell’aula.
 
La giornata scolastica è finita, Brooklyn si avvia nel punto in cui aveva concordato ad inizio giornata con suo padre. Da uno sguardo al cellulare per controllare l’orario, poi sente un rumore alla sua sinistra. Guarda in quella direzione ma nulla. Si guarda in giro sospettosa. Si sente anche un po’ ridicola, sembra dover nascondere chissà quale segreto. Finalmente scorge suo padre arrivare, sorridente come sempre.
Brooklyn : Oh, eccoti finalmente! –
Prof Ramirez : - Ciao tesoro – le da un bacio sulla guancia – è andata bene oggi? –
Brooklyn : Si, tutto apposto – sorride
Prof Ramirez : - Eccoti le chiavi dell’auto, puoi aspettarmi dentro, devo raggiungere un attimo un collega, non ci metto molto ok? –
Brooklyn : - Va bene – sorride, mentre suo padre si allontana di nuovo nella stessa direzione in cui era venuto.
Sta per avviarsi alla Mustag, quando dalla sua sinistra sbuca fuori Christopher dal nulla, con la sua videocamera in mano
Christopher : - Ed ecco, signori e signore, lo scoop del secolo : Avvistata, la nuova arrivata in atteggiamenti affettuosi con il nuovo professore! Sono amanti? Quali torbidi segreti nascondono? Xoxo Gossip Girl! – le sorride malizioso, staccando il video e richiudendo la videocamera. Poi cambia tono, diventando più serio – Il fatto che abbiano entrambi lo stesso cognome è una bella coincidenza.. –
Brooklyn : - Ma cosa f.. – si guarda intorno allarmata – Sai che potrei farti arrestare per questo? Lo chiamano violazione della privacy! –
Cerca di afferrargli la videocamera ma Christopher si scansa.
Christopher : - Padre o amante? Io opterei per padre.. –
Brooklyn : - Oh, e va bene, è mio padre! . Ammette – Non volevo fare già la figura della raccomandata al primo giorno nella scuola nuova! Ma ormai è andata. Va’, hai lo scoop del secolo adesso! – ironica.
Christopher : - Mi definisco un regista, non un giornalista – sorride, rassicurante. Poi accende la videocamera e cancella il filmato – Il tuo segreto è al sicuro, tranquilla.- le fa l’occhiolino
Brooklyn si rilassa, sorpresa per quella gentilezza : - Beh … grazie allora … -
Christopher : - Considerami il tuo primo amico in questa nuova giungla! Ci si becca in giro Ramirez … - cammina all’indietro verso la strada, continuando a guardarla, con lo zaino in spalla e la videocamera ultimo modello nell’altra mano.  Poi le fa un cenno di saluto sorridendo e velocemente si gira e riprende a camminare.
 
In casa Lopez sembra una cena di famiglia quasi normale. Allison è sveglia, pettinata e vestita e sta preparando la cena, aiutata da Abigail ed Ethan che finisce di apparecchiare la tavola.
Allison : - Allora tesoro, com’è andato il primo giorno di scuola? – sorride, sembra quasi serena.
Ethan : - Tutto bene mamma –
I tre prendono posto attorno alla tavola apparecchiata, cominciando a cenare
Abigail : - Sa Allison, ha avuto un posto nella squadra di basket! Diventerà la nuova stella della scuola! – si entusiasma, portando la forchetta alla bocca e ammiccando, guardando verso Ethan
Allison : - Oh Arnold, ma come? Eri così bravo nell’ hockey … -
Abigail e Ethan si guardano, smettendo di mangiare, con le posate a mezz’aria. Poi si voltano verso la signora
Ethan : - Mamma … io sono Ethan .. –
Allison continua a guardare il piatto, giocherellandovi dentro con la forchetta, tranquilla : - è uno sport violento Arnold, lo sai … -
Ethan : - Mamma … -
Allison si alza di scatto, rovesciando indietro la sedia e facendo sobbalzare i ragazzi. Gli occhi sbarrati, assenti, a fissare il vuoto : - Non dovevo lasciarti un estate intera con tuo padre! – urla – Lo sapevo! Non dovevi salire su quell’auto! –
Ethan si alza, va incontro alla madre, che si accascia a terra, singhiozzando : - Mamma … -
Anche Abigail si alza, guardando la donna con compassione
Ethan : -Adesso andiamo a letto, è tardi mamma … -
 
Abigail è sulla veranda della propria casa, sotto il portico bianco, seduta sul dondolo verde. Soffia una leggera brezza di settembre che le scompiglia i capelli ancora legati in una coda da cheerleader. Sulle gambe ha una coperta e in mano una tazza di the caldo. Si apre la porta principale e ne esce Ethan. I due si guardano e il ragazzo va a sedersi affianco a lei. Abigail gli passa la tazza di the.
Abigail : - Sta meglio adesso? –
Ethan : -Ha preso le medicine, adesso dorme … - sospira, affranto. Abigail lo guarda comprensiva in silenzio – Io non so proprio come riuscire a uscirne.. non so proprio come … -
Abigail prende la coperta dalle proprie gambe e la mette attorno alle proprie spalle e a quelle del ragazzo, in modo da coprire entrambi : -Ce la faremo … -
Rimangono così, in silenzio, a fissare l’oscurità fuori
 
Il giorno seguente, nei corridoi della scuola, Brooklyn è intenta a smanettare con la combinazione del proprio armadietto. Si avvicina Christopher, con l’immancabile videocamera in mano accesa.
Christopher : - Avvistata, Lopez alle prese con la combinazione maledetta –
Brooklyn sorride : - Non farai molta strada se continuerai a parlare come Gossip Girl, sai? –
Christopher stacca la videocamera, sorridendo : - Dovrei chiedere una raccomandazione al nuovo prof, cosa dici “Brook” ? – Comincia a camminare lungo il corridoio, sorridendo
Brooklyn chiude l’armadietto con uno scatto, incamminandosi dietro di lui : - Che mi è capitato l’amico più idiota del liceo, “Chris”! –
Si incamminano entrambi per i corridoi della scuola, continuando a ridere e scherzare insieme.

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Capitolo 2
*** Homecoming ***


1 X 02 . Homecoming

 
Joshua è nella luminosa cucina ultra moderna, tutta bianca e acciaio, della sua lussuosa villetta, con tanto di piscina.
Entra il padre, un copione in mano, lo sguardo fisso su quel foglio e l’espressione intensa, concentrandosi sulla parte
Ben  Thomas : - “Ascoltami bene Michealson, questa sarà l’ultima…” no, con più rabbia… “Ascoltami bene, Michealson!” Oh, buongiorno figliolo! -
Sorride accorgendosi improvvisamente della presenza del figlio, getta il copione in malo modo sul tavolo, passando una mano sui folti capelli biondi
Joshua : -Nuovo copione? – chiede non troppo entusiasta
Ben : - E sarà il film del secolo, puoi scommetterci! – ammicca, facendo una mossa con le mani in direzione del figlio, distogliendo poi lo sguardo per aprire il frigo. Joshua alza le spalle, finendo di raccogliere lo zaino. Per suo padre è sempre il film del secolo.
Ben : - Tu invece devi essere al massimo per la prima partita con i Lacrosse – sposta di nuovo lo sguardo verso di lui, puntandogli l’indice contro, con un espressione seria : - Stasera sarò sugli spalti a guardarti -

Joshua : - O a farti ammirare dalla platea che ti chiede l’autografo … -

Ben : - Ehy ! Non parlare così a tuo padre! Non accetto fallimenti come la scorsa stagione, intesi? –
- Ben, dai un po’ di tregua ai ragazzi … -
La madre di Joshua entra in cucina, già truccata e pettinata di prima mattina, con un espressione fra il glaciale e il rassegnato in volto
Amy : - Josh, sono passati i tuoi amici per andare a scuola … -
Dalla porta d’ingresso spunta Abigail sorridente e raggiante, che saluta Joshua con un gesto della mano e subito dietro di lei Ethan, che si guarda ancora in giro estasiato e frastornato
Ben : - Piccola Abigail ! Diventi ogni giorno sempre più un fiore di ragazza ! –
Abigail : - Ciao Ben – Miagola Abigail, mentre la signora Amy rotea gli occhi verso il cielo, uscendo dalla stanza
Ben : -Hai un nuovo ragazzo? Josh, ti fai fregare le ragazze dal primo palestrato che passa? Non ti ho insegnato nulla figliolo! –
Abigail : - Lui è Ethan,  il mio fratellastro – ammicca ancora Abigail, nella sua solita tenuta da cheerleader – si è trasferito da me con la madre.. –
Joshua sbuffa, prendendo per un braccio l’amica e trascinandola in un angolo, mentre Ethan allunga la mano verso Ben, per presentarsi, con ancora in volto l’espressione di Pinocchio nel paese dei balocchi
Joshua : - Quando la smetti di miagolare verso mio padre mi spieghi perché hai sentito il bisogno di portare Ethan qui –
Abigail : -Oh, e piantala Josh! Ha avuto una brutta serata, volevo farlo distrarre, smettila di vergognarti della tua villa extralusso e di quel superfigo di tuo padre! –
Si divincola tornando dagli altri due, mentre Joshua scuote la testa
Ethan : -Amico, tu veramente abiti qui? – è sempre più estasiato
Josh : -Già..
Ben ride : - Stasera vi voglio tutti sugli spalti per la prima partita della  stagione! E domani se non sbaglio c’è il gran ballo d’inizio, potete prendere la limousine bianca e andare tutti insieme! Vi presto Trevor, il mio autista migliore! –
Ethan : - Ha più di un autista? –
Joshua : - Non penso sia il caso … -
Abigail : - Oh, su,  Josh , si, ti prego! – Abigail batte le mani, felice
Ben : - Mai scontentare una così bella ragazza figliolo! –
Abigail sorride, mentre Josh la guarda torvo.
 
All’interno dei corridoi scolastici Christopher becca Brooklyn intenta a smanettare con la solita combinazione dell’armadietto.
Christopher : - Si blocca sempre eh? – da due colpetti all’armadietto che dopo averlo strattonato un po’, si apre
Brooklyn : - Ma sei il mio eroe! –
Prende i libri che le servivano e si avviano entrambi verso il corridoio
Christopher : - Oggi niente scene da agenti segreti con tuo padre? –
Brooklyn : - Abbiamo deciso che sarebbe stato meglio per entrambi se l’avessero trasferito in un altro liceo e detto fatto! Il preside ha acconsentito. Adesso insegna al Montgomery –
Christopher : - è durata poco la storyline della figlia segreta del professore, stavo quasi per affezionarmi -
Brooklyn ride, dando un colpetto sul braccio di Christopher, poi si ferma improvvisamente accanto alla bacheca scolastica, alla vista di un volantino. Lo stacca e lo prende in mano, con aria sognante. Il foglio annuncia le audizioni per la ricerca di una voce femminile di una band, composta da ragazzi della scuola.
Christopher : - Non sapevo che ti piacesse cantare … -
Brooklyn : - Ci conosciamo da due giorni, come potevi saperlo – ride ancora, poi cambia espressione e rimette il foglio a posto. Christopher la guarda stranito, stacca il foglio e lo prende, seguendo Brooklyn che intanto aveva ripreso a camminare.
Christopher : - Perché quell’espressione? –
Brooklyn : - Ho solo preso delle lezioni di violino prima ad ora, per il canto invece … mi esercito molto sotto la doccia! –
Christopher : - Se la cosa ti piace penso che dovresti darti una possibilità! –
Brooklyn riprende a camminare, scuotendo la testa : - A darsene troppe, di possibilità, c’è il rischio di crederci davvero e il risveglio, dopo aver fallito, è peggiore –
Christopher : -Mh, quindi praticamente proponi  di vivere per sempre una vita tranquilla, rassicurante certo, ma sicuramente piatta, solo per paura del fallimento? Sarebbe uno spreco, non trovi? Non vivere niente per non rischiare niente! -
Brooklyn sorride : - Ci conosciamo da così poco e sei già il mio grillo parlante, la voce della mia coscienza –
Christopher : - Che non vuole diventare un grillo stressante, quindi adesso va nell’aula di storia … Tu rifletti sulle mie parole! –
Le strizza l’occhio, mettendole in mano il foglietto delle audizioni, poi sparisce fra la folla di ragazzi in corridoio mentre Brooklyn continua a guardare verso la sua direzione, incoraggiata

Il suono della campanella segna il termine della lezione e gli studenti si avviano verso il corridoio.
Joshua esce a passo spedito con lo zaino in spalla mentre Abigail  cerca di sistemare i libri dentro al suo più in fretta possibile per seguirlo
Abigail : -Ehy, Josh, Josh! Aspetta … -
Riesce a raggiungerlo e farlo girare
Joshua : - Che c’è? -
Abigail : - E piantala! Ethan ha ripreso l’uso della mascella e si è asciugato la bava!  Hai una villa da sogno e domani  andiamo al ballo con la tua macchina da sogno, ma di cosa ti vergogni? -
Joshua : - Come se mio padre non mi mettesse già abbastanza sotto pressione per i Lacrosse, mi sentirò in dovere il doppio di non deluderlo.. Mi sento già con il fiato sul collo a saperlo lì a pavoneggiarsi sugli spalti, devo pure avere il peso di essere in debito per la limousine! Grazie tante Abi! –
Si gira e va via, nervoso, lasciando  Abigail perplessa per lo sfogo eccessivo
Ethan : - In compenso suo padre sembrava felice di parlarti stamattina –
Abigail : - Non è divertente! –
Si avviano entrambi per i corridoi
Ethan : - Sembrava guardasse una torta alla panna! Fai sempre così con i ragazzi? –
Abigail : -Anche peggio! – ammicca, per nulla offesa, mentre Ethan sembra non gradire – Hai scelto la persona sbagliata con cui fare il fratello maggiore protettivo!   –
Ethan : - Non mi avevi neppure mai chiamato “fratellastro” –
Abigail : - Ma che bravo osservatore! –sorride maliziosa – Sono preoccupata per Josh … Non pensavo di fargli un torto … -
Ethan : - Non ha un bel rapporto con il padre, vero? –
Abigail : - Non molto … è infastidito dal suo egocentrismo … Stasera alla partita verrai, vero?-
Ethan : - Non so, non vorrei lasciare mia madre da sola tutta la sera … - sospira
Abigail : - Sembra stare meglio … E poi ti perderai i miei primi sculettamenti da capo cheerleader! Puoi portarla con te –
Ethan : - Abitiamo nella stessa casa, mal che vada ripeti la performance in privato … O vuoi farla a casa di Ben Thomas? –
Abigail gli da uno schiaffo sulla spalla, fingendosi arrabbiata : - Devo escogitare qualcosa per riparare al danno piuttosto .. Peggio per te comunque -
Strizza l’occhio, poi aumenta il passo e scompare nel corridoio fra gli studenti
 
Brooklyn sospira, con il foglio delle audizioni in mano. È di fronte alla porta d’ingresso della palestra, dove si terranno queste. Si ferma e la fissa. Fa un respiro profondo di nuovo, poi si fa coraggio e spinge la maniglia. Il resto della band è già lì dentro. Tocca a lei.

 È  tarda serata, la partita dei Lacrosse sta per cominciare.
I giocatori di football stanno per fare il loro ingresso in campo, gli spalti sono pieni di studenti e genitori che urlano e applaudono in piedi. La prima partita della nuova stagione dei Lacrosse è sempre un evento al Kennedy.
Anche le cheerleader sono al loro posto. Abigail in testa a tutte, con la sua uniforme da cheerleader, si dimena e incita i giocatori, le altre la seguono. Agnes è in seconda fila, segue la coreografia anche lei.
Ben Thomas, seguito dalla moglie, si fa spazio per raggiungere la tribuna d’onore che gli è stata riservata. Al suo passaggio la gente lo acclama, lui sfodera il suo migliore sorriso e saluta con un gesto della mano, compiaciuto.
Si siede, seguita dalla moglie che ha lo sguardo impassibile, ma la folla non lo lascia in pace : ragazze dietro di lui lo chiamano, chiedendo l’autografo
Amy : -Ben, per cortesia, anche qui.. – infastidita, ma rassegnata. Ma il marito continua a sorridere, a farsi fotografare, a firmare autografi.
La partita prosegue, fra le coreografie delle cheerleader e i passaggi dei giocatori, con una vittoria dei Lacrosse.
I giocatori esultano in mezzo al campo, corrono, si abbracciano fra loro.
Le cheerleader saltano scompostamente adesso,  gridano più forte, lanciano i pon pon in aria, si abbracciano anche loro, felici per la vittoria
A fine partita, giocatori e cheerleader sono tutti fuori dalla scuola, gasati, euforici, si dividono fra le auto per andare a festeggiare in un locale.
Joshua sale sulla sua auto, seguito da altri compagni di squadra, ridendo e urlando con loro e mette in moto.
Abigail è insieme ad Agnes e ad altre ragazze, una di loro nasconde una bottiglia di vodka sotto l’uniforme, gliela passa, la ragazza beve un sorso, continuando a correre verso un fuoristrada. Salgono tutte su di esso, già brille, e seguono le altre auto verso il locale


Fine serata.  Joshua è sulla sua auto ma non c’è nessun compagno di squadra con lui. Sul sedile posteriore, Abigail dorme scomposta, completamente ubriaca.
Joshua ha il cellulare all’orecchio, è parcheggiato di fronte casa della ragazza
Ethan è in camera sua, disteso sul letto. Vibra il cellulare
Ethan : -Josh? –
Joshua : - Eth, sono di fronte casa tua, mi serve una mano con Abigail –
La porta si apre e spunta Ethan, che si avvicina all’auto. Joshua scende, aprendo lo sportello posteriore
Joshua : - è fradicia, non trovo le chiavi .. –
Infila la testa all’interno dell’auto e tira Abigail per farla scendere, mentre la ragazza protesta. Riesce a metterla in piedi mentre lei, con gli occhi chiusi gli mette un braccio attorno al collo ma un po’ per l’alcol, un po’ per il sonno, non riesce a stare in piedi
Abigail : -Lasciami dormire … -
Joshua : -Aiutami, non riesco a tenerla in piedi da solo –
La sorreggono entrambi  e la portano in casa. Le scale per arrivare al piano superiore risultano particolarmente difficili. Sono stretti in tre sulla scala, inciampano
Ethan : - Piano, non svegliate mia madre! – bisbiglia
Abigail ad alta voce : - Quand’è che mi lasciate dormire? –
Joshua : -Sssh, siamo quasi arrivati –
Aprono la porta della camera di Abigail e la adagiano sul letto, ancora in uniforme da cheerleader, scarpe da tennis comprese. La ragazza si gira su un fianco, stringendo il cuscino e si addormenta all’istante. I due la guardano in silenzio, in piedi di fronte al letto.
Joshua : - Pensi che dovremmo metterle il pigiama? –
Scoppiano entrambi a ridere
Abigail : - Vi ho sentiti – biascica, non muovendosi di un millimetro
Ethan : - Ma quanto ha bevuto? –
Joshua : - Non più delle altre volte – ride, dandogli una pacca sulla spalla e voltandosi verso la porta
Ethan : - Che non fosse uno stinco di santa l’avevo intuito … -
Joshua : - Io torno a casa amico, anche se preferirei restare qui che sentire i commenti di mio padre sulla partita – gli da un'altra pacca sulla spalla, poi si gira verso Abigail, addormentata, ridendo – Abbine cura! –
 
In casa Thomas, Joshua apre la porta, sperando di passare inosservato senza far rumore. Missione fallita : nel momento in cui si volta a richiudere la porta, la luce si accende alle sue spalle. Suo padre è dietro di lui, nell’ingresso. “Cazzo” pensa Joshua. Girandosi però nota che anche lui sembra rientrare da poco, probabilmente  dalla porta sul retro.
Ben : -Oh, ti sei deciso a tornare –
Joshua : - Sai com’è, abbiamo festeggiato con i ragazzi.. –indugia incerto
Ben : - Si si si, adesso vai a dormire – gli sorride, stranamente non è arrabbiato. Joshua decide di non fare ulteriori domande e sale in camera sua. Niente critiche sulla sua prestazione, è andata fin troppo bene.
 
La mattina seguente, per i corridoi della scuola.
Joshua è davanti al suo armadietto, l’espressione scocciata,  sistemando i libri, con Agnes appollaiata all’armadietto a fianco, lo fissa, arrotolando una ciocca di capelli sul dito
Agnes : - Si dice in giro che stasera si andrà al ballo con la limo bianca di Ben Thomas.. è quella con l’idromassaggio dentro? –
Joshua : - Ma cos’è, l’evento dell’anno? Non avete di meglio di cui parlare in questa scuola? Ma poi come fate a saperlo tutti? –
Agnes : - Hai già un accompagnatrice? – non ascoltandolo minimamente, ammicca sorridendo
Joshua rotea gli occhi al cielo
Abigail : - Andiamo in gruppo, io lui ed Ethan! – acida, arrivando all’improvviso alle spalle di Agnes. Le occhiaie e l’espressione del volto tradiscono lo smaltimento della sbronza della sera prima, anche se il trucco quella mattina ha fatto miracoli
Agnes : - Questo è un threesome , non un gruppo.. mi aggiungo, adesso si che siamo un gruppo –
Joshua : -Perfetto! – sorride falsamente verso Abigail, scimmiottando la voce di Agnes – Io, la mia migliore amica dalla lingua lunga, suo fratello e miss antipatia! –
Abigail : - No, ti ho detto che andremo in gruppo e anche se odio questa tua scontrosità ti sono debitrice, prometto che ti divertirai! – Nota Christopher qualche armadietto più avanti – Non usciamo con Chris da tanto, vado ad invitarlo per stasera! –
 
Una Brooklyn raggiante corre incontro a Christopher , fermo di fronte al solito armadietto. Si gira sorridente anche lui
Brooklyn : - Ce l’ho fatta! Ho seguito il tuo consiglio e mi hanno presa! –
Christopher : - Nella band? Fantastico! –
Brooklyn . – Si! -  l’abbraccia di slancio, impulsivamente. Il ragazzo rimane un po’ sorpreso ma sorride contento – So che ti sembrerà eccessivo ma mi hai dato quella spinta in più che mi serviva ieri … ti ringrazio –
Christopher : - Ah, non ringraziarmi.. ti ho solo dato il consiglio giusto, ecco! –
Abigail : - Ehy Chris! – sfodera il suo migliore sorriso
Christopher : - Ciao Abi –
Abigail : - Hai già con chi andare al ballo di stasera? –
Christopher è perplesso, mentre Brooklyn, palesemente ignorata dall’altra ragazza, li guarda senza capire
Christopher : -No.. –
Abigail : - Perfetto, andiamo tutti con la limo del padre di Josh! È un bel po’ che non usciamo tutti insieme – si gira improvvisamente verso Brooklyn – Tu sei nuova vero? –
Brooklyn : - Si.. sono Brooklyn.. –
Abigail : - Abigail! L’invito è esteso anche a te! – Si gira nuovamente verso Christopher : - Passiamo alle 8! C’è ancora un posto, se volete potete portare qualcun altro! –
Sempre sorridente si gira, tornando dagli altri
Brooklyn : - Aspetta… ballo, limousine … chi era quella? –
Christopher ride : - Vedi quel ragazzo biondo? – indica Joshua
Brooklyn : - Carino … -
Christopher : - è il figlio di Ben Thomas … è un bravo ragazzo, stasera hai il privilegio di salire sulla sua famosa limousine bianca
Brooklyn : - Oh mio Dio! – sgrana gli occhi – In effetti la somiglianza è impressionante, i capelli, gli zigomi … -
Christopher : - Ti consiglio di ritirare la bava – ride – A nessuno piace essere apprezzati solo perché si è “figli di.. “ ..io per esempio non ti avevo ancora detto di essere il figlio di Harry Walker proprio per quello –
Brooklyn lo guarda, gli occhi sgranati : - Il regista porno!  - Riflette un attimo, con l’espressione di chi ha appena fatto due più due – Allora tu, con quella videocamera sempre in mano … –
Christopher : - A me piacciono un altro genere di film, tranquilla – ride divertito dall’espressione della ragazza – però vedi, parlare di mio padre non mi da problemi … Ha il suo lavoro, si è fatto da solo … Josh è diverso. A lui la fama di suo padre da quasi fastidio –
Brooklyn continua a guardare il ragazzo biondo poco distante da loro. Pensa che sia proprio un bel ragazzo. Poi viene distratta da qualcosa. Vede passare Natalie, silenziosamente, con lo sguardo basso, come a confondersi fra la folla. Si ricorda che deve fare qualcosa. Si allontana da Christopher e si dirige verso la ragazza
Brooklyn : - Ehy… ciao –
Natalie sobbalza, la guarda sorpresa, smettendo di camminare
Natalie : - Oh! Ciao.. –
Brooklyn : - Senti..  – si contorce le mani, mettendosi di fronte alla ragazza – Dovrei abbandonare il gruppo wiccahn.. – fa una smorfia dispiaciuta, continuando a gesticolare – mi dispiace ma oggi ho capito che devo fare ciò che mi piace davvero.. sono entrata in una band sai, e fra le prove e il resto..
Natalie : -No, non preoccuparti – sorride gentile – capisco che sia abbastanza insolito.. –
Brooklyn : - Bhè, sai, mia madre era appassionata di queste cose.. e quando ho visto il nome del gruppo.. – sorride, incapace di continuare
Natalie : - Capisco – sorride gentile, notando la poca voglia della ragazza di proseguire – Ehm, allora.. in bocca al lupo! – arrossisce, facendo per proseguire a camminare
Brookly : - Aspetta! -
Natalie che aveva fatto solo qualche passo si gira di nuovo
Brooklyn : -A quanto ho capito stasera c’è il ballo di inizio anno.. Sai, sono nuova, andiamo in gruppo con altri ragazzi, magari ti andrebbe di venire … -
Natalie : - Io? – arrossisce di nuovo, spalancando gli occhi stupita – Ehm.. G-grazie ma no.. non amo queste cose .. –
Brooklyn : - Vedilo come un modo per farmi perdonare l’uscita improvvisa dal gruppo –
Brooklyn sorride gentile, ma Natalie sembra a disagio in quella conversazione e preferisce tagliare corto subito
Natalie : - N-no, davvero.. ti ringrazio – sorride educata, abbassa lo sguardo e si affretta ad andare via
 
È sera, Ethan è in soggiorno, in casa Lopez, aspetta Joshua e la sua limousine, per andare al ballo di inizo anno. L’homecoming, un ballo informale, in cui non si devono per forza indossare gli smoking o gli abiti con lo strascico da Prom. Un pantalone, una giacca informale, vanno benissimo.
Abigail entra nella stanza, fasciata nel suo particolare abitino nero, perfettamente in equilibrio sulle zeppe, i capelli ondulati. Non può fare a meno di squadrarla, sta veramente bene. Se ne accorge e sorride compiaciuta, ammirandolo anche lei
Ethan : - Bel vestito.. –
Abigail : - bello stile anche il tuo –
Ethan : - In splendida forma per essere una che la sera prima ha fatto baldoria –
Abigail : - Le aspirine fanno miracoli, e poi devo essere in forma per stasera. Abbiamo lo champagne dentro l’auto! –
Il suono del clacson li distrae, gli altri sono arrivati. L’interno non ha l’idromassaggio ma è uno spettacolo ugualmente : i sedili bianchi, dalle forme particolari, i cuscini e il tappetino leopardati, le luci fluorescenti sul soffitto e l’angolo bar a destra. Agnes e Abigail sono sedute sui sedili posteriori, Ethan, Joshua, Christopher e Brooklyn in quelli laterali, in ordine.
Tutti e sei hanno un bicchiere di champagne in mano, ridono, scherzano, arriva il secondo bicchiere. Poi il terzo, ma Agnes e Brooklyn a metà non ce la fanno più
Abigail : - Oh, avanti, che pappamolle! – frega il bicchiere mezzo pieno di Agnes e lo manda giù di colpo, mentre la ragazza spalanca gli occhi ridendo, con un espressione shokkata
Ethan : Ehy, datti una calmata.. –
Ma la ragazza sbuffa, non lo ascolta, prende la seconda bottiglia e riempie ancora i bicchieri.
 
L’auto si ferma di fronte all’ingresso della palestra della scuola. I ragazzi scendono, allegri, in gran parte a causa dello champagne. Abigail prende sottobraccio sia Joshua che Ethan, gli altri li seguono.
 
All’interno, su un palco rialzato, un deejay sta passando dei pezzi ballabili. Parecchi ragazzi ballano in pista, altri parlano ai lati.
Un ragazzo moro passa accanto al punch, si guarda attorno, poi estrae una bottiglietta di vodka dalla giacca e la versa dentro. Altri fanno la stessa cosa con il punch già all’interno dei propri bicchieri.
Christopher si avvicina a Brooklyn, leggermente in disparte con un bicchiere in mano , bella nel suo vestitino nero e con un po’ più trucco del solito quella sera. Non sembra annoiata, anzi ha un espressione divertita sul volto.
Christopher : - Se non reggi l’alcol ti consiglio di andarci piano, è corretto –
Brooklyn : - Ah, ecco perché ho la testa così leggera – ridacchia –Si, meglio smetterla – posa il bicchiere sul tavolo accanto
Joshua si avvicina ai due : - Posso rubarti la dama? – guarda Brooklyn – Siamo venuti al ballo insieme ma neppure ti conosco … ti va di ballare? – sorride, porgendogli la mano
Brooklyn ricambia il sorriso, prendendo la sua mano quindi accettando l’invito del ragazzo. Si allontana verso la pista con lui. Si volta e sorride a Christopher, che ricambia il sorriso.
Abigail è ai lati della pista, circondata da un gruppetto di ragazzi, tutti di sesso maschile. Ride e scherza, ubriaca, anche quella sera. Ethan è accanto a Joshua, la osserva da lontano
Ethan : - Fammi capire, fa così a tutte le feste? – sembra infastidito
Joshua : - Alle feste, in discoteca, nelle serate di baldoria e in quelle noiose per movimentarle.. – ride. Ma Ethan no, continua a guardarla serio mentre  Abigail continua a fare l’oca.
Joshua : - è così … - cerca di cambiare i toni, notando che Ethan non sta ridendo con lui – Le piace divertirsi, spesso la situazione le sfugge di mano e perde il controllo … Ma è una brava ragazza in fondo .. –
Ethan : - Si, senti penso sia ora di fare qualcosa -
Abigail, dall’altro lato della sala, si tiene appoggiata a due ragazzi. Ride, mentre entrambi le cingono i fianchi
Joshua : - Amico, rilassati, penso che si stia solo divertendo … -
Abigail si avvicina sempre più alla porta dei bagni, con il ragazzo biondo che stava alla sua destra
Joshua : - Ok, ora la portiamo a casa! –
 
Ethan e Joshua trascinano praticamente di peso Abigail fuori dalla palestra, verso la limousine
Abigail : - Ma che cazz … e smettetela, lasciatemi, che palle! –
 
Ethan e Abigail entrano in casa, la ragazza stavolta riesce a camminare sui suoi piedi, nonostante barcolli. Ride farfugliando qualcosa ma Ethan non l’ascolta. Sale le scale, seguita dal ragazzo, facendo abbastanza baccano. Lo strascico ornamentale del vestito è rimasto sul divano del soggiorno, domani lo sistemerà
Ethan : -Basta Abi, sveglierai mia madre, hai dato abbastanza spettacolo stasera! –
Abigail si gira, ridendo più forte : - Ma chi sei, mio padre? –
Il ragazzo, stufo, la prende per un braccio, arrivando fino alla porta della camera della ragazza. La apre, poi la spinge dentro.
Ethan : - Bene, adesso buonanotte! –
Entra nella sua camera, di fronte a quella di Abigail. È piccola, è il vecchio ripostiglio dei Lopez, ri adattato a camera da letto apposta per lui, da quando lui e la madre si sono trasferiti. Allison dorme invece nella camera degli ospiti, infondo al corridoio.
Si toglie la giacca e la ripone in ordine nell’armadio, stesso trattamento riservato alla maglietta sotto e ai pantaloni. Infila una canotta e un paio di pantaloncini. È stanco, vuole soltanto dormire. Si stende a letto ma passano solo cinque secondi, poi sente la porta della sua camera aprirsi.
Appare Abigail, con indosso solo la biancheria intima.
Ethan scatta a sedere sul letto, per la sorpresa, gli occhi spalancati
Ethan : - Ma che cazz.. –
Abigail : - Non riuscivo a dormire … -
Avanza sorridendo maliziosa verso il letto del ragazzo, è ancora ubriaca ovviamente. Ethan si solleva ancora di più, vorrebbe indietreggiare ma non può ovviamente
Abigail : - Tienimi compagnia! –
Con uno scatto si siede a cavalcioni su di lui. Ethan è sbigottito. La ragazza è indubbiamente attraente ma la situazione è assurda. Non sa bene dove mettere le mani, per sicurezza le lascia appoggiate al letto
Ethan : - Dai Abi, torna a dormire, sei ubriaca .. –
Cerca di spingerla via ma la ragazza non lo ascolta. Si abbassa sul suo viso e lo bacia. Dopo qualche secondo di costernazione Ethan cede all’istinto. Ricambia, mettendole una mano dietro la nuca e l’altra sulla schiena, il bacio si fa più intenso.
Fino a quando non la spinge via di peso, facendola volare giù dal letto. Respira a fatica, mentre la ragazza ci mette qualche secondo per realizzare se sia successo davvero.
Abigail : - Ma che problemi hai, sei finocchio? – Si alza da terra, incazzata
Ethan : - Per oggi hai perso abbastanza in dignità Abigail, tornatene nella tua cazzo di ì stanza adesso, per favore! –
Abigail spalanca gli occhi, forse le capita per la prima volta nella vita di essere rifiutata
Abigail : - Quanto sei stronzo! –
Ethan : - Non funziona così, capisci? Non puoi sbatterla in faccia a tutti, ce l’hai un minimo di pudore? –
La ragazza gli tira un calcio, o almeno ci prova, visto lo stato d’ebrezza, colpisce infatti il letto, poi avanza velocemente verso la porta ed esce sbattendola
Anche Joshua è tornato a casa. La luce della cucina è stranamente accesa, nonostante l’orario. Sull’ingresso capisce che i suoi sono svegli, sente le loro voci provenire dalla stanza
Amy : - è una delle troiette che hai conosciuto ieri alla partita, è nuova Ben? – sua madre, sempre tranquilla e controllata, sta urlando
Ben : - E piantala con queste scenate da sedicenne Amy, hai una villa da sogno, macchine, centro benessere, cosa ti faccio mancare? –
Amy : -L’amore, Ben! – ma si blocca, vedendo il figlio davanti la porta – Josh… -
Lo guarda con sguardo compassionevole, dispiaciuta. Il ragazzo è immobile, sempre fermo sulla porta
Amy : - Vai a letto tesoro, è tardi – gli passa a fianco, il viso dispiaciuto, dandogli un bacio sulla guancia. Il ragazzo resta immobile, a fissare il padre. Non sono così insolite quelle scene a casa sua
Ben : - Allora? Sentita tua madre? Fila a dormire, è questo l’orario di rientrare? Se trovo graffi alla mia macchina ti pesto, giuro! – strilla, con il volto adirato, puntandogli l’indice contro
Joshua lo guarda con disprezzo, per poi voltarsi e salire in camera, senza replicare.
 
 
È mattino, e nella cucina dei Lopez Allison è stranamente già sveglia e in forma quando Ethan scende a fare colazione. Sembra allegra e sorridente
Allison : - Tesoro, ti ho preparato la colazione! – gli da un bacio sulla guancia.
Strana tutta questa eccitazione in sua madre, non è da lei, pensa Ethan guardandola, mentre si siede al tavolo. I suoi pensieri vengono interrotti dai passi di Abigail
Allison : Tesoro, che brutta cera stamattina! – da un bacio sulla guancia anche a lei. Abigail resta sorpresa un attimo per qull’effusione inaspettata, infondo, anche se la donna abita in casa sua sono due estranee. Sulla cera non si sbaglia però, la faccia è quella di chi cerca di smaltire una sbronza, la seconda mattina di fila.
Guarda Ethan un istante, nello stesso istante in cui il ragazzo si gira a guardarla. Distolgono contemporaneamente lo sguardo entrambi, imbarazzati. Allison sale di sopra, lasciando i due soli in cucina, con l’imbarazzo che si taglia con il coltello.
Abigail prende la sua tazza, la riempie di cereali e latte e poi si siede di fronte ad Ethan, senza guardarlo. Il ragazzo si alza dal tavolo, più per non starle di fronte che per cercare effettivamente qualcosa e si appoggia al lavandino
Ethan : -Senti, per ieri notte … -
Abigail : - Comunque, ieri notte … -
Hanno pronunciato le frasi contemporaneamente, senza guardarsi. Sorridono entrambi
Abigail : - Scusami. Ero … -
Ethan : - ubriaca, lo so. Scusami tu per le parole –
Si gira e finalmente si guardano. Restano qualche istante in silenzio. Poi Abigail ritrova il suo solito tono
Abigail : - Senti facciamo che non è mai successo ok? –
Ethan : - Cancellato, rimosso, mai accaduto! –
Abigail sorride soddisfatta
Joshua : - La porta era aperta! –
Joshua irrompe con un sacchetto con le ciambelle in una mano e caffè nell’altra. Abigail afferra subito il suo e lo beve, prendendo una ciambella con l’altra mano
Joshua : - Ho avuto una nottata pessima – Si siede accanto ad Abigail
Abigail : - Oh, a chi lo dici … -
Segue qualche attimo di silenzio
Ethan : - Abigail mi ha baciato stanotte! –
Joshua ride, incredulo : - No! Ma dai? –
Abigail : - E che bastardo, avevi giurato di non dirlo a nessuno! – gli lancia la ciambella contro, mentre il ragazzo ride
Joshua : - Ma io non sono nessuno, dai raccontate! –
Ethan continua a ridere, mentre le loro voci si sovrappongono : - E penso anche che abbia un livido al piede, ha dato un calcio al letto! –
Abigail : - Vi odio entrambi! -












Scusate la maleducazione ç__ç chiedo venia!
Lo scorso capitolo non ho speso una parola alla fine... Questa è una specie di serie tv cartacea a cui tengo molto e che volevo scrivere da troppo tempo... Immagino sarete curiosi di vedere volti dei protagonisti, ecc... Bhè, per tutto questo passate dalla pagina facebook, 
https://www.facebook.com/pages/-Forever-Young-/173774722638413">QUI :)
i vostri commenti sono sempre graditi, anzi... non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate della storia :) Quindi recensite :) 
Alla prossima domenica, per il 3 capitolo! ;)
 

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Capitolo 3
*** History of a Drama Queen ***


1x03 History of a Drama Queen


 
Abigail sorride, dentro la videocamera che Christopher le sta puntando contro. Zoomma sul suo viso
Christopher : - Ferma così Abi, peeerfetto, sei beeellissima! –
La ragazza sorride ancora, spontaneamente stavolta, compiaciuta, mentre si alza dallo sgabello su cui stava seduta. Il ragazzo salva il video e spegne la videocamera, rassettando poi la sua attrezzatura.
È pomeriggio e si trovano nell’aula cinematografica della scuola, aula molto frequentata da Christopher.
Abigail : - Grazie per aver deciso di dedicare a me il servizio per la tua nuova videorubrica scolastica! –
Christopher : - Scherzi? Sei Abigail Lopez, sei la Queen Bee qui! La Blair Woldorf del Kennedy … -
Abigail : – Naa, io non sono crudele e non amo tutti quegli intrighi di palazzo. E non mi vesto in quel modo orribile! – storce il naso
Christopher : - La nostra Marissa Cooper –
Abigail : - Troppo drammatica! –
Christopher : - La Brooke Davis  dei nostri tempi … -
Abigail : - Ecco, si, Brooke mi piace! –
Il tono di Christopher è volutamente pomposo ed esagerato, come quello di Abigail è falsamente serio
Christopher : - I ragazzi ti desiderano e le ragazze t’invidiano, sei sicuramente un pezzo fondamentale del Kennedy –
Abigail, ammiccando e pavoneggiandosi : - Si, non hai tutti i torti! – ride : - Ti servono altre riprese? Io adesso devo scappare, ho le prove con le cheerleader! –
Christopher : - Giusto qualcuna con in azione i pon pon, qualche altra in giro per la scuola, con la video confessione di oggi il più è stato fatto! –
Abigail : - Perfetto allora! – con lo zainetto in spalla e i libri in mano sparisce dall’aula – Fammi apparire bellissima! – urla dal corridoio
Christopher : - Sta tranquilla Abi … - bisbiglia, accendendo di nuovo la videocamera e controllando alcuni video
 
Abigail è nel campo da football della scuola, insieme alle altre cheerleader. Sta di fronte alle ragazze,  da brava capitano, dirigendo le coreografie
Abigail : - Dai ragazze, salto, avanti, giro, mani e salto! Becky spostati, cadi su Zoey così! Forza, cinque, sei, sette e otto! –
Anche Agnes è fra loro, in seconda fila. Nell’altra metà campo si allenano i Lacrosse,  le urla e i fischi dell’allenatore giungono fino a loro. Come quasi ogni pomeriggio, le due fazioni dividono il campo per gli allenamenti.
Ethan : - Ehy – compare alle spalle della ragazza, con il completino da basket addosso, ancora sudato dall’allenamento, suscitando l’interesse del resto della squadra– ho finito gli allenamenti, aspetto te per tornare a casa –
Fa per sedersi sugli spalti poco distanti, dopo aver lanciato uno sguardo divertito alle ragazze, che si dividono fra chi lancia occhiate da cerbiatta, chi sorride, chi improvvisamente ha voglia di cimentarsi in un riscaldamento che implica contorsioni abbastanza provocanti
Abigail : - Per oggi abbiamo finito, tranquillo, possiamo andare! –
Agnes : - Improvvisamente abbiamo voglia di fare gli straordinari! – sorride Agnes maliziosa, provocando le risatine di metà squadra
Abigail : - Puoi fare una bella doccia fredda e calmare gli spiriti bollenti Aggie ! A domani ragazze! –
Si dirige verso Ethan, che si alza sorridendo dagli spalti, mentre le altre ragazze fanno per avviarsi verso l’uscita
Abigail : - Aspettiamo un attimo Joshua, torniamo con lui ok? –
Agnes : - Uh, Abi, non te ne basta uno, li vuoi entrambi, che ingorda! -  Agnes ridacchia, ancora sul campo, al centro di altre due ragazze, che ridono con lei. Sembra scherzare ma dalla sua voce traspare una punta d’invidia – lasciane qualcuno anche a noi –
Abigail la fulmina con lo sguardo, infastidita : - Oh, non penso tu abbia problemi a trovarne da sola, no?
Agnes : - Che permalosa! A domani … ciao Ethan! –
 
Ethan e Abigail stanno rientrando dopo la giornata scolastica, aprono la porta di quella che ormai è casa di entrambi.
In casa c’è un insolito silenzio
Ethan : - La macchina di tuo padre era fuori, dovrebbe essere rientrato.. –
Abigail : - Già … - si guarda intorno, continuando ad avanzare verso la cucina, quando all’improvviso sente uno scricchiolio sotto le scarpe. Abbassa lo sguardo : è vetro. Anche Ethan se ne accorge e spostando lo sguardo a destra notano il vetro della finestra, spaccato.
Ethan si mette davanti a lei, come a proteggerla
Ethan : - Stai dietro di me –
Abigail gli si stringe contro, impaurita. Avanzano cautamente verso  la cucina, fino a quando non scorgono Alfred Lopez lì in piedi, con uno straccio sulla mano insanguinata
Abigail : - Papà! – Abigail gli corre incontro, preoccupata e sollevata allo stesso tempo
Alfred : - Oh, ciao ragazzi – ha il suo tono di voce serio e controllato che stavolta tuttavia tradisce un po’ di dispiacere per la scena a cui ha dovuto farli assistere
Ethan : - Va tutto bene? – poi un dubbio gli balena per la testa – Dov’è mia madre? –
Alfred lo tranquillizza prontamente : - Sta bene, non è ferita –
Ethan guarda il vetro a terra, poi il vetro rotto ed Alfred anticipa i suoi pensieri : - Ha lanciato la statuetta di Venere contro la finestra, in serata la farò riparare – poi anticipa anche la domanda della figlia, che guarda la sua mano sanguinante –è solo un graffio, mi sono tagliato tentando di togliere il vetro da terra –
Ethan : - Si ma dov’è adesso? –
Alfred sospira : - in camera. Ha preso i tranquillanti, adesso dorme –
Ethan : - Un altro attacco … - il ragazzo comincia ad agitarsi
Abigail : - Ethan … -
Ethan : - Non può semplicemente imbottirsi di tranquillanti per il resto della vita – tutto il suo nervosismo, il suo dolore controllato, escono fuori  - prima o poi dovrà accettare il fatto che … - si blocca all’improvviso. Abigail lo guarda compassionevole. È qualcosa che riguarda anche lei ma in maniera minore
Alfred sospira di nuovo : - Che Arnold è morto –
Ethan : - Sono stanco, salgo di sopra ! – si volta e sparisce sulle scale
Alfred : - Ethan anche tu dovrai accettarlo prima o poi! –
Ma il ragazzo è già al piano superiore. L’ha sentito ma non risponde di proposito
Abigail : - Papà dagli tregua … -
Alfred : - No Abi … nessuno di noi ha mai elaborato il lutto … Abbiamo deciso di archiviarlo, non parlarne come se fosse un argomento tabù, non l’abbiamo mai affrontato
Abigail : - Ma papà, loro stanno soffrendo il doppio di noi … Viveva con loro … Io lo vedevo solo per le vacanze e lo sentivo una volta al mese … e tu …
Alfred : - E io so di non essere stato presente come padre ma era sempre mio figlio! Andremo da un terapista!
Abigail : - Andremo da … - sbuffa – come sempre decidi tu per tutti quanti! –
Alfred : - Vivono con noi! Allison è sempre stata fragile come persona, ma adesso … adesso non è capace di aiutare se stessa ed Ethan non ha un padre, devo decidere anche per lui –
Abigail : - E la mia opinione non conta mai nulla! –
Alfred : - Hai 16 anni, non sai cosa sia meglio per te … in ogni caso parlare qualche ora con un esperto potrà solo farti bene –
Abigail : - Io non ho problemi a parlare di Arnold per quanto faccia male, ma non ci pensi ad Ethan ? Non riesce neppure a pronunciare il suo nome! –
Alfred : - è la mia decisione e non si discute Abi, lo sai bene … - il tono dell’uomo è  molto calmo e pacato, come al solito – Prepara la tavola per la cena, io tolgo quest’abito di dosso e cerco di dare una ripulita al pavimento … -
Abigail scuote la testa, rassegnata. Sa che continuare a discuterne sarebbe inutile.
 
La mattina seguente Christopher è di nuovo nell’aula cinematografica. Sta visionando alcuni video al computer, assorto e non si accorge della presenza di qualcuno alle sue spalle
Agnes : - Adesso spii anche le persone ai party? È violazione della privacy, sai –
Christopher si affretta a chiudere i file, ma Agnes ha già visto abbastanza
Christopher : - Forse non ricordi, ma andiamo agli stessi party … Sai, siamo dello stesso “giro” … -
Agnes : - Non tergiversare Christopher. Sembra materiale scottante … -
Christopher : - è solo un servizio per la mia rubrica scolastica . A turno parlerò di ogni persona di spicco del Kennedy. Ehm, no, non sei sulla lista Aggie –
Agnes : - Oh, mi hai spezzato il cuore Chris … Ma dopo  la diffusione del video potrei non essere la sola –
Christopher : - Si chiama ironia. La maggior parte della gente è dotata di cervello … -
Agnes taglia volontariamente corto : - Si, bhè, certo. Sono la solita esagerata. L’anteprima con me è salva, tranquillo. Ci vediamo in aula Chris –
 
Abigail, Joshua e Ethan stanno seguendo la lezione di storia. Ethan è due banchi avanti gli altri due, che invece sono vicini. La professoressa spiega, ma il ragazzo non sembra ascoltarla, assorto nei suoi pensieri. Joshua cerca lo sguardo dell’amica e quando lo trova le fa un cenno verso il ragazzo. Abigail lo guarda, sospira. Poi approfitta del momento in cui la professoressa si gira per scrivere alla lavagna per assottigliarsi dietro la ragazza seduta davanti a lei e bisbigliare all’amico
Abigail : - Problemi a casa ieri. Sua madre sta sempre peggio –
Joshua : - Sembra su un altro pianeta oggi …  -
Abigail : - Mio padre vuole mandarci tutti in terapia –
Joshua : - Potresti curare la ninfomania, pensaci – ride
Abigail sta per lanciargli qualcosa contro, quando la professoressa interviene
Prof : - Signor Thomas, i suoi voti sono pessimi nella mia materia ma vedo che si prende il lusso di disinteressarsi alla lezione. Sa io non mi faccio impressionare ne dalla lucentezza di suo padre ne dalla sua divisa dei Lacrosse – Joshua sta per replicare, offeso, ma non ne ha il tempo – Penso che lei debba prendere delle ripetizioni. La affido alla migliore allieva del corso, la signorina King, e voglio dei risultati entro la prossima settimana -
Natalie sobbalza sentendosi tirata in causa all’improvviso e arrossisce accortasi degli sguardi della classe addosso. Lei sempre così timida e nell’ombra, odia essere al centro dell’attenzione. Joshua la guarda e anche lei fa lo stesso e per un attimo i loro sguardi s’incrociano. Ma dura poco. La campanella distoglie la loro attenzione. Joshua si gira, intento a raccattare i libri di malavoglia e Natalie ringrazia per essere stata tolta da una situazione imbarazzante.
 
La temperatura di inizio ottobre del Sud Carolina permette ancora ai ragazzi di mangiare nella sala mensa esterna.
Ethan e Abigail stanno per raggiungere il solito tavolo, stranamente in silenzio. Agnes è già lì in piedi, con tutti gli altri.
Joshua spunta alle spalle dei ragazzi, mettendo una mano sulla spalla di entrambi
Joshua : - Solito tavolo, solita gente, soliti discorsi … Perché non evadiamo oggi? –
Ethan : - Se ci beccano è sospensione assicurata –
Joshua : - Ma non succederà ! Venite con me! –
 
Dopo meno di dieci minuti i tre si ritrovano in uno spazio verde isolato del parco, di fronte ad un laghetto, in cui, oltre al verde, vi sono soltanto due altalene di legno appese a due rami degli alberi. Il posto è molto tranquillo, i suoni del resto della città arrivano ovattati, quasi non si sentono
Abigail . – Ma è il nostro posto! Non ci venivo da una vita! –
Joshua sorride : - Già –
I tre si siedono sull’erba, sulla riva del lago. Abigail al centro, Joshua alla destra, Ethan a sinistra, con lo sguardo fisso sul lago
Abigail : - Quando eravamo tristi,  nervosi, o avevamo voglia di stare da soli e in tranquillità io e Josh venivamo sempre qui. Ci sedevamo su quelle altalene e ci sfogavamo a turno. Nessuno lo ha mai saputo. Era il nostro rifugio segreto, un isoletta di pace – la ragazza sorride, immersa nei ricordi – non venivamo qui da … -
Joshua : - Un anno, almeno –
Restano qualche secondo in silenzio,a godersi la pace.
Joshua : - Non ve l’ho mai detto, ma la sera del ballo ho trovato i miei a litigare in cucina. Penso sia per l’ennesima 20enne che mio padre si porta a letto .
Abigail : - Tuo padre si porta a letto le 20enni? –
Ethan le da un colpo sul braccio, per farla tacere
Joshua : - Non penso sia una novità. Vedo lui continuare a gonfiare il suo ego a dismisura, mentre mia madre muore dentro ogni giorno che passa sempre di più –
Ethan : - Ed è una cosa che fa male, posso capirti – il ragazzo finalmente apre bocca, continuando a tenere lo sguardo duro fisso sul lago, giocando a tirare sassi dentro esso. Abigail e Joshua si voltano verso di lui  – è palese che mia madre non ci stia più con la testa da quando Arnold è morto –
Abigail : - Ma tu non sei tenuto ad andare da nessun terapista se non te la senti … -
Ethan : - Se questo serve a farci andare tutti avanti penso sia giusto. Siamo una specie di … famiglia, no? – si volta a guardarla, mentre la ragazza annuisce – Neppure ci conoscevamo fino a due mesi fa. Arnold è il collante. Lui c’ha unito. Non abbiamo mai affrontato il trauma di averlo perso –
Joshua : - Dovrei proporla anche a casa mia una terapia di gruppo – il ragazzo fa un sorriso amaro, poi si alza, pulendosi i pantaloni – Forza ragazzi, è ora di tornare a scuola o ci sospenderanno davvero –
Anche gli altri due si alzano da terra
Abigail : - E tu hai una lezione privata di storia -
Joshua : - Ehy Ethan… adesso è anche il tuo rifugio segreto. Benvenuto nel gruppo – sorride. Anche Ethan sorride, un tacito “grazie”
Abigail : - Ooh, dai, abbraccio di gruppo! – allarga le mani verso i due ragazzi, che le vanno incontro, impacciati – Forza! –
Finalmente si abbracciano tutti e tre, quasi a sigillare un patto taciturno, i due ragazzi imbarazzai, Abigail più a suo agio
 
Joshua entra nella biblioteca scolastica, ai piani inferiori della scuola, rassegnato a scontare la sua ora di punizione. Cerca con gli occhi la ragazza bionda a cui l’amata professoressa lo ha affidato quella mattina. La trova, intenta ad annotare qualcosa su un grosso libro, concentratissima. Le si avvicina, con lo sguardo corrucciato. La conosce di vista, ha sempre avuto la fama di essere una tipa strana. Sicuramente quel suo abbigliamento mezzo hippie da figlia dei fiori e il fatto che stia sempre in disparte influiscono molto. In ogni caso non è mai stata del suo giro
Joshua : - Ehm.. ciao – scosta la sedia accanto a lei, sedendosi. La ragazza sobbalza, lo guarda arrossendo, quasi spaventata e si affretta a mettere via il libro sul quale stava scrivendo
Natalie : - Ciao … siediti, cominciamo – prende i libri di storia e li apre, sempre freneticamente e senza guardarlo negli occhi
Joshua : - Scusami, avrai di meglio da fare, la Morris ha dovuto tirare in ballo anche te per colpa di una mia distrazione –
Natalie : - Non fa nulla, davvero … - vorrebbe soltanto cominciare a spiegare la lezione, non ama conversare con qualcuno con cui non ha confidenza, specialmente a pochi centimetri di distanza
Joshua : - Andiamo nella stessa scuola ma non ci siamo mai presentati. Io sono Joshua, piacere –
Finalmente Natalie lo guarda. Il ragazzo sfodera il suo miglior sorriso, tendendole la mano. Natalie non può far a meno che arrossire di nuovo
Natalie : - Si, io, lo so … piacere Natalie –tende la mano anche lei, ricambiando la stretta del ragazzo. Per qualche secondo i due si fissano negli occhi, poi la ragazza si ritrae subito, richiudendosi nel suo guscio e ricomponendosi – Ora cominciamo per favore –
 
Christopher sta uscendo dall’aula cinematografica, negli ultimi giorni passa dentro parecchio tempo. Il lancio della rubrica televisiva è per l’indomani, vuole che tutto sia perfetto. I corridoi sono quasi deserti, le lezioni sono ormai finite. Brooklyn arriva dalla direzione della palestra
Brooklyn : - Ehy, che combini in questi giorni? Ti ho visto poco – sorride come sempre
Christopher : - Ehy! Sono stato impegnato con il servizio su Abigail, per la nuova rubrica sai … anche tu impegnata ho notato … -
Brooklyn : - Bhe, si, sai, sono da poco nella band, sono ancora in fase di rodaggio … mi dai uno strappo a casa? –
Christopher : - Si, certo! –
Brooklyn : - Ok, ti aspetto fuori! – la ragazza si avvia verso l’uscita, sorridendo come sempre
Agnes : - Siamo tutti con i canini all’aria in attesa di questo servizio bomba –
Christopher si gira, e vede la ragazza sorridere maliziosamente, appollaiata al muro, con i libri in mano e lo zaino su una sola spalla
Christopher : - Domani pomeriggio, l’attesa sta finendo – risponde in maniera distaccata. Fa alcuni passi, avviandosi anche lui all’uscita. Poi si ferma e incerto si gira di nuovo verso la ragazza – Pensi che io abbia … -
Agnes : - Esagerato? Oh, andiamo … Abigail è così. Starà al gioco. Rilassati, devi mordere se vuoi arrivare in cima – la ragazza si sforza di fare un sorriso quanto più bonario e sincero. Christopher ricambia, poi si volta e prosegue per la sua strada
Agnes : - Apprezzerà senza dubbio – mormora fra se e se, rimasta sola in corridoio, sorridendo malignamente
 
I Lopez e i Davis sono seduti nello studio del terapeuta, il Dottor Ross, su un piccolo divanetto bianco, in cui stanno a malapena tutti e 4. Alfred e Allison al centro, con i rispettivi figli ai lati Lo studio è molto luminoso e il Dottor Ross è seduto di fronte a loro, su una poltroncina nera, con un foglio e una penna in mano e i suoi occhialini tondi sul naso.
Dott Ross : - Bene, cominciate col dirmi perché siete qui –
Allison : - Perché Alfred pensa sempre di poter avere il controllo sulle vite di tutti –
Abigail : - Oh, lo conosci bene! –
Allison : - Io e tuo padre siamo stati insieme gli ultimi due anni del liceo e il primo del college – fa una pausa, quando riprende il tono non è più pungente, ma incerto – fino a quando … -
Alfred : - Fino a quando non sei andata via con mio figlio –
Allison : - Oh, pensavo mi ringraziassi, mi sembrava fossimo da intralcio alla tua carriera di avvocato, per tua madre sarà stato sicuramente un sollievo –
Dott Ross : - Manteniamo dei toni calmi … -
Alfred : - Sei stata tu ad andar via, nessuno ti ha mandata. E hai portato Arnold con te, potevo farti causa, chiedere l’affidamento, farti passare le pene dell’inferno, ma non l’ho fatto – l’uomo a differenza di Allison mantiene il solito tono calmo e pacato
Allison : - Sei mesi dopo eri già fidanzato ufficialmente con Cassie –
Abigail : - Con mamma? –
Alfred : - Allison, siamo qui per un altro motivo … -
Dott Ross : - Evidentemente ci sono dei rancori del passato che vi portate ancora dietro … Come  mai la decisione di vivere tutti sotto lo stesso tetto ? –
Alfred : - Erano sconvolti … è stato un trauma per tutti, ma nostro figlio viveva con loro … Ho voluto fare qualcosa per aiutarli, che ci aiutasse tutti a superare …  –
Allison : - O sono stati i tuoi sensi di colpa! – la donna strilla – è morto con te, durante il periodo in cui era a casa tua! –
Ethan : - No mamma, ha ragione ! – sbotta – Non ti vedi? Sei fuori di testa da quando Arnold è morto! – si alza in piedi, continuando ad urlare - È un dolore immenso, atroce , penso che non riuscirò mai a superarlo, ma hai anche un altro figlio mamma, ci sono io! Devi reagire, per me! Ho ancora bisogno di te! –
Tutti sono senza parole. Alfred ed Abigail non sanno bene in che direzione guardare, Ethan guarda sua madre, che ha lo sguardo fisso a terra. Il Dottor Ross fissa il ragazzo e poi la signora, in attesa
Allison : - Non ce la faccio – continua a fissare il pavimento – il dolore è troppo grande. Non ce la faccio – Si alza, sistemando la borsa sul braccio – Penso che per oggi vada bene così, abbiamo finito – sempre a testa bassa, si avvia verso la porta dello studio, uscendo
 
Abigail : - Mi scoppia la testa, io stasera ho bisogno di un festino –
Ethan e Abigail sono in camera della ragazza, mentre lei fruga dentro l’armadio il ragazzo è seduto sul suo letto, a testa bassa. Fuori è ormai buio – Pub, tequila e musica … ti unisci a me? –
Ethan : - Non ne ho voglia, grazie –
Abigail : - Fa’ un po’ come ti pare. A me scoppia la testa –
Ethan : - Non credo che ubriacarmi fino alla nausea mi farà stare meglio –
Abigail : - Bhè, è il solo rimedio che conosco! Papà sa che vado da Agnes, non schizzarmi il gioco – Con gli abiti per la serata fra le braccia si avvia verso il bagno, senza neppure guardarlo
 
Il giorno dopo, nell’aula d’informatica, Abigail sta tentando di smaltire l’ennesima sbronza. È seduta accanto altre ragazze, colleghe cheerleader e quasi si dorme, appoggiata con i gomiti sul banco bianco. Ethan e Joshua sono qualche banco dietro di lei
Joshua : - Ma dov’è stata tutta la notte? – chiede indicandola
Ethan : - Non lo so, ho abbastanza cose di cui preoccuparmi –
D’improvviso tutti i ragazzi dell’aula vengono distratti dalla voce che risuona attraverso la tv accesa in cui sta andando in onda il tg scolastico.
-Ed ora, studenti del Kennedy, diamo il via alla nuova rubrica a cura di Christopher Walker – annuncia la bionda dell’ultimo anno seduta dietro la scrivania bianca.
Christopher appare sullo schermo, con il suo solito sorriso pungente. Agnes sorride, nella fila opposta ad Abiagil, pronta a godersi lo spettacolo
- Benvenuti alla prima puntata della rubrica più irriverente della storia del Kennedy, dedicata alle celebrità della nostra scuola –
Abigail : - Oh, il servizio su di me! – la ragazza si drizza sulla sedia, compiaciuta, facendo segnale alle altre di ascoltare
- Puntata dedicata alla It Girl del nostro Liceo, Abigail Lopez –
Segue il video di presentazione, girato in aula, in cui Abigail si presenta. Video abbastanza tagliato rispetto alla versione originale. Con sorpresa della ragazza,  seguono spezzoni di riprese con lei protagonista, di cui tuttavia non era a conoscenza.
 - Energica incitatrice delle squadre del nostro liceo …
Abigail a bordo campo durante una partita, con i pon pon in mano : - Avanti ragazzi!! –
Reginetta delle feste del nostro Liceo …
La ragazza nel video è in piedi sul palco, con un vestito rosa, la corona in testa e dei fiori in mano
Animatrice e presenza fissa dei migliori festini scolastici e non …
Segue un immagine di Abigail, in abiti succinti, sul bancone di un pub, ballare strusciandosi sopra un ragazzo. Poi un altro spezzone in cui la ragazza è visibilmente ubriaca
Abigail : - Devo vomitare, dov’è il cesso in questo schifo di locale? –
Molto brava in matematica …
Abigail, in un altro spezzone, sempre ubriaca ad una festa, tenendo il conto con le mani  : - Allora Trevor, Brian, Alex, oddio, devo dirti quelli di tutto il mese o solo quelli della settimana? –
 
Abigail : - Questo è troppo … - La ragazza si alza, raccogliendo le sue cose, sotto le occhiate dell’intera classe. Agnes la segue con lo sguardo, con un alone di compiacimento.
Abigail non li guarda. Prosegue a passo svelto e spinge con forza la porta. Ci sono tv in ogni classe, tutta la scuola ha visto il video. Quando  supera la porta si alza anche Ethan, di colpo, ed esce dietro di lei. Joshua lo guarda e decide di seguirlo.
Christopher e proprio lì, in corridoio. La ragazza, a passo spedito, sembra andare verso di lui
Christopher : - Abi, io … - ma non lo guarda neppure in faccia. Lo supera e si dirige verso la porta d’uscita. Rimane a guardarla, con lo sguardo incerto e dispiaciuto. Fino a quando qualcuno non lo afferra per le spalle e lo sbatte contro gli armadietti
Ethan : - Che cazzo di problemi hai? –
Christopher : - Che problemi hai tu bello, datti una calmata! – cerca di divincolarsi dalle sue braccia e spingerlo via. La situazione degenera, i due si spintonano, una piccola folla di curiosi si è già formata lì attorno ad osservarli. Joshua tira Ethan per le braccia, cerca di mettersi in mezzo fra i due
Joshua : - Calma, Eth, calmati, non ne vale la pena –
Brooklyn : - Ragazzi, fermi, che fate – anche lei si avvicina ai tre ragazzi
Prof Morris : - Davis, Walker, entrambi  dal preside! Ora! – quelle parole riescono a placare gli animi, i due ragazzi si dividono, la folla si disperde.
 
Ethan e Joshua sono sul fuoristrada dei Thomas. Joshua è alla guida, mentre Ethan ha il telefonino all’orecchio
Ethan : - Squilla a vuoto. Suo padre sa che siamo da te dopo la scuola – guarda fuori dall’auto preoccupato – cazzo, è quasi buio
Joshua : - C’è un posto in cui ancora non abbiamo controllato –
 
I ragazzi fermano l’auto vicino al parco in cui sono stati ieri. Alcuni passi a piedi, poi raggiungono il luogo che cercavano e Abigail è lì, in quell’angolo di città tranquillo, di fronte al lago, seduta su un altalena.
Joshua : - Avrei dovuto subito immaginarlo di trovarti qui .. –
Si avvicinano. Joshua si siede sull’altalena affianco, come erano soliti fare da bambini, mentre Ethan si appoggia al tronco dell’albero che sorregge l’altalena di Abigail
Abigail : - Non voglio parlarne –
Joshua : - Ok –
Abigail : - Penserete che me lo merito – il tono di voce cambia, inizia ad essere rotto dal pianto, mentre lacrime iniziano a spuntarle sul viso – Che sono una troia, un’alcolizzata. La verità è che tante volte c’è talmente tanta confusione nella mia testa che ho solo voglia di farla smettere. Di spegnerla, in qualche modo. E non conosco altro modo. Spesso mi sento sola. Io che vengo considerata la ragazza più popolare del liceo – si asciuga il volto con le dita, abbozzando un sorriso amaro – Mia madre praticamente non l’ho conosciuta e mio padre è sempre via per lavoro. Le ragazze con cui esco sono interessate alle feste, ai ragazzi, ce ne fosse una sincera che mi ascolta se ho bisogno. Mando giù il primo bicchiere, poi il secondo, senza rendermene conto sono già ubriaca e non capisco più cosa sto facendo –
Ethan : - Ma ora non sei più sola –
Abigail volta lentamente il viso per guardarlo. Il ragazzo la sta fissando, serio
Joshua : - E a me dispiace di essere stato poco presente e non essermi accorto del tuo grido d’aiuto – anche Joshua la sta guardando serio – Forza – si alza in piedi, sorridendo. Prende Abigail per le mani e fa alzare anche lei. L’abbraccia e la ragazza si stringe all’amico – Vieni qui anche tu Eth, è la seconda volta in un giorno e suona molto da gay. Lo facciamo solo per te Abi –
La ragazza sorride, finalmente, mentre anche Ethan si unisce all’abbraccio
 
Il giorno dopo i tre ragazzi sono seduti nella stessa aula d’informatica. Abigail è al centro, con i due ragazzi ai lati
Joshua : - Non hai annullato l’allenamento con le cheerleader? –
Abigail : - Certo che no – rotea gli occhi – Oh, su ragazzi, fra una settimana non ne parlerà più nessuno. E poi erano cose che tutta la scuola sapeva già -
Ethan la guarda torvo. Per quanto Abigail possa fingere indifferenza, sa come sta dentro
Abigail : - Davvero – li tranquillizza la ragazza seria – Bagno bollette, pigiama, cibo spazzatura e la mia serie tv preferita ed è tutto passato ieri sera  –
La solita bionda sta parlando alla tv, nello spazio dedicato al tg della scuola, fin quando nello schermo non irrompe Christopher, togliendole praticamente il microfono dalle mani
Ragazza : - Ma cos… -
Christopher : - Scusate l’intrusione – si schiarisce la voce – Voglio fare le mie pubbliche scuse a una ragazza, un’amica, che con me si è sempre comportata nel migliore dei modi. Abigai Lopez, mi dispiace davvero. Scusami –
La ragazza fa un leggero sorriso, abbassando gli occhi, mentre l’intera classe si gira a guardarla
Ethan : - A me quello non piace comunque –
 
Christopher esce dall’aula addetta alla diretta del tg. Un gruppo di ragazzi gli passano affianco, uno di loro si rivolge a lui
-Non farai molta strada se corri a ritrattare ogni articolo Walker! –
Ma il ragazzo tira avanti, rivolgendo loro soltanto un cenno con il capo. Brooklyn gli si avvicina sorridendo, toccandogli un braccio
Brooklyn : - Hai fatto la cosa giusta invece –
Il ragazzo ricambia il sorriso, avviandosi con lei per i corridoi della scuola

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Capitolo 4
*** Family Portrait ***


1x04 . Family Portrait
 
 
 
In casa Walker, Harry, famoso produttore pornografico, sta discutendo nella propria sala ultramoderna, di prima mattina, con Ben Thomas
Ben : - Fammi parlare con alcuni contatti e risolveremo il tutto  -
Harry : - Lo spero Ben, sarebbe proprio … -
La vista di suo figlio Christopher, che scende le scale del piano superiore, con lo zaino della scuola in spalla,lo blocca, facendogli prontamente cambiare discorso
Harry : - Figliolo, buongiorno! – saluta sorridendo
Il ragazzo ricambia, un po’ stranito dalla presenza  dell’altro uomo in casa sua a quell’ora del mattino
Christopher : - Salve signor Thomas –
Ben : - Christopher! –
Due bambine irrompono correndo per le scale, anch’esse con gli zainetti in spalla. Le segue una ragazza poco più piccola di Christopher, con lo sguardo scocciato .
Ben : - Ti lascio alle tue fanciulle Harry! – sfoggia uno smagliante sorriso, calando i Rayaban sugli occhi
Harry : - Va bene, ci aggiorniamo in serata … -
Ben : - Tranquillo! Buona scuola principesse! Christopher – accenna nuovamente un saluto e si avvia all’uscita
Cornelia : - Chris mamma ha detto che ci accompagni tutte tu oggi a scuola! –
Chastity : - Papà dì a Clara di togliere il lucidalabbra! Io a 12 anni non potevo ancora metterlo! –
Clara : - Impicciati degli impicci tuoi! Chas ha maltrattato di nuovo le domestiche stamattina –
Harry : - Le farete impazzire prima o poi quelle povere donne … - sospira l’uomo.
Le due ragazzine si avviano verso l’uscita, dopo aver raccolto il loro pranzo, preparato quella stessa mattina e riposto sul tavolo, come al solito, continuando a litigare
Cornelia : - La mamma è di sopra, ha detto che scenderà fra poco per la colazione – la bambina si avvicina al papà per salutarlo con un bacio. L’uomo si china su di lei
Harry : - Oh, e tu sei la figlia migliore, lo sai vero? – la bambina sorride, prendendo la mano del fratello e avviandosi con lui all’uscita – Buona giornata ragazzi! –
L’uomo resta a guardare i figli, fin quando questi scompaiono sull’uscio di casa. Una volta richiusa la porta sospira, alzando gli occhi al cielo e portandosi una mano sul volto, preoccupato.
 
Christopher ha appena lasciato l’auto negli appositi parcheggi del Kennedy High . L’esterno è affollato di studenti, come tutte le mattine e il ragazzo sta percorrendo assieme alla sorella Chastity il vialetto che conduce all’ingresso della scuola, costeggiato dal verde del prato, che finisce con sei scalini, prima di arrivare al portone d’ingresso dell’istituto.
Christopher : - Ti conci ogni giorno di più come Agnes Fisher –
Chastity : - Piantala – il tono della ragazza è acido, come suo solito. E poi la sua intenzione era proprio emulare Agnes – Dovresti pensare alle tue mosse false con quella rubrica! In quel modo ti sei messo Abigail Lopez contro, e di conseguenza tutto il giro dei ragazzi popolari, e poi ritrattando ti sei bruciato l’occasione di fare l’alternativo e creare tu una nuova casta! –
Christopher : - Ma che lingua parli? – il ragazzo ride
Chastity : - Piantala! – la ragazza è ancora più infastidita – almeno m’invitassi ad uscire con i tuoi amici, io saprei tenermeli, a differenza tua -
Christopher : - Sono sicura che saresti la più fedele tirapiedi di Agnes, dato che non realizzi che è solo una piccola viziata invidiosa. Non hai aspettative più alte? –
Salgono il primo dei gradini e notano Brooklyn, sulla soglia della scuola. La ragazza sorride a Christopher facendo un cenno di saluto. Scende poi le scale, avvicinandosi
Chastity : - Ti lascio con Brooklyn, chissà se segnerà il tuo definitivo declino sociale o riuscirai tu a portare in alto lei – il tono è sempre cattivo, senza un pizzico d’ironia. Lancia uno sguardo al fratello e prosegue dentro la scuola
Brooklyn : - Chi era quel clone di Agnes Fisher? – corruccia lo sguardo, mentre entrambi continuano a salire le scale. Il ragazzo sorride, tranquillo
Christopher : - Mia sorella Chastity. Perdonala, è appena entrata nella pubertà –
Brooklyn : - Hai una sorella che frequenta questa scuola? – si stupisce la ragazza
Christopher : - Ne ho quattro di sorelle –
Brooklyn : - Ci sono un bel po’ di cose che non so di te … -
Christopher : - Ci conosciamo da meno di un mese infondo ma non è mai tardi per recuperare! Ti va di venire a casa mia dopo la scuola? .
Brooklyn cambia espressione : - Cosa, a cas.. belli diretti qui eh? –
Christopher ride : - Eddai, lo sai che è un invito innocente …  ti mostro casa mia, ti faccio vedere dove abito … ci facciamo le treccine! – La ragazza ride divertita. I due sono arrivati di fronte all’armadietto di lei intanto – tranquilla, le mie sorelle non sono tutte come Chastity … forse solo Clara un po’ … -
Brooklyn : - Certo, va bene … - sorride ancora all’amico, ma qualcosa la distrae.
Qualche armadietto più in là, Joshua sorride, spostando con un gesto della mano i capelli biondi indietro, gli occhi azzurri vivi, parlando con altri compagni di squadra dei Lacrosse. Brooklyn lo osserva, mezza incantata. Christopher se ne accorge, guarda in quella direzione e poi guarda di nuovo la ragazza
Christopher : - Sguardo sognante, bava alla bocca … -
Brooklyn arrossisce, spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio, mantenendo lo sguardo su Joshua, ignaro delle occhiate a lui rivolte
Brooklyn : - Bhè, è un bel ragazzo … Abbiamo parlato un po’ al ballo, poi è scappato in soccorso di Abigail … sai se loro due … ? –
Christopher : - Josh e Abi? Si conoscono dai tempi dei pannolini e per quanto ne so non sono mai andati oltre l’amicizia … ti aiuterei volentieri ma dopo il disastro del video non so quanto abbiano voglia di parlarmi –
Brooklyn : - Oh, è vero. Mi dispiace –
Christopher : - Ho esagerato. Non sono più stato molto con loro da quel giorno, praticamente passo la maggior parte del tempo con te –
Brooklyn : - Gli amici servono a questo – gli sorride, sincera – E non mi piace molto quel gruppo … ma Josh sembra diverso … -
Christopher : - è abbastanza umile come ragazzo. Limitandoti a fissarlo con aria sognante da lontano non risolvi molto però - sorride
Joshua intanto richiude l’armadietto e si incammina verso le scale che portano alle aule del piano superiore. Brooklyn continua a seguirlo con lo sguardo
Brooklyn : - Ah, sono una frana in queste cose –
Christopher : - Stai parlando con uno dei playboy della scuola, posso esserti d’aiuto –
Brooklyn ride : - Playboy? -
Brooklyn distoglie finalmente lo sguardo da Joshua, ormai al piano superiore, portandolo di nuovo sull’amico e aprendo il suo armadietto. Christopher si appoggia alla parete, sorridendo
Christopher : - Non sono solito vantarmi delle mie prede ma cosa pensi che faccia nei weekend ? –
Brooklyn : - Non ti facevo così … -
Christopher : - Attivo sessualmente ? –
Brooklyn apre e chiude la bocca, imbarazzata : - Addirittura … -
Christopher ride, mettendole un braccia attorno alle spalle : - Dai, smetto di metterti in imbarazzo, andiamo in classe –
 
è pomeriggio. Joshua scende le scalinate che lo portano alla biblioteca scolastica, come ha già fatto altri giorni in quella settimana. Sorride scorgendo Natalie già lì, seduta al solito posto. La ragazza arriva sempre molto prima di lui, si siede sempre allo stesso banco ed aspetta pazientemente, immersa nei suoi libri. Lo vede avvicinarsi e sorride, richiudendoli ed aprendo il libro di storia. Il ragazzo si siede accanto a lei, come gli altri giorni
Natalie : - Allora, inizi a fare qualche progresso? – L’imbarazzo è un po’ diminuito dopo i vari pomeriggi passati a studiare insieme ma la ragazza non può fare a meno di arrossire lievemente ogni volta che gli rivolge la parola. Joshua lo nota sempre e sorride ma non dice mai nulla per non metterla in ulteriore imbarazzo
Joshua : - Questo dovresti dirmelo tu. Il compito è fra qualche giorno in ogni caso … -
Natalie : - La famosa prova del nove – sorride
Joshua : - E se verrà superata sarà merito della mia brava insegnante privata –
Natalie arrossisce di colpo e distoglie lo sguardo, sfogliando le pagine del libro di storia, più per avere qualcosa su cui spostare l’attenzione che per cercare effettivamente la pagina
Natalie : - Il merito è tuo. Ti sei impegnato molto –
Joshua : - Ma sei stata molto paziente, sai che non ce l’avrei mai fatta senza di te – cerca il suo sguardo, che per qualche secondo riesce ad ottenere. I due si fissano, ma è solo per pochi istanti, poi Natalie lo abbassa di nuovo, imbarazzata. Joshua lo capisce e cerca di cambiare discorso – E non mi hai ancora detto cosa c’è scritto dentro quei libroni –
Natalie sorride : - Oh, cose che non t’interesserebbero. Sei più tipo da festini e football, o sbaglio? –
Joshua : - Detta così sembro il solito stupido tutto muscoli e niente cervello … -
Natalie : - Oh, no, non era mia intenzione, non volevo … - la ragazza è davvero dispiaciuta, pensa di averlo offeso. Ma Joshua sorride, rassicurante e le prende la mano
Joshua : - Ehy … va tutto bene, tranquilla … -
La ragazza è sorpresa da quel contatto improvviso, tuttavia non riesce a ritrarsi. Restano a fissarsi per qualche secondo, lui sorridente, lei rossa in viso, con lo sguardo smarrito. Poi si ritrae di scatto, quasi ritornando in se. Sposta lo sguardo e le mani sul libro
Natalie : - Dai, è tardi, cominciamo … -
 
 
Brooklyn : - Questa è una reggia, non una casa! –si guarda attorno con aria incantata, si sente un po’ Alice nel paese delle meraviglie. Ha appena finito il tour di casa Walker che Christopher le ha fatto fare, conclusosi nel salotto.
Christopher : - Ai miei genitori piace strafare – sorride compiaciuto  - Sarebbero rimasti gli studi di produzione di mio padre, sono a pochi passi dalla casa …. –
Brooklyn socchiude gli occhi, scuotendo la testa : - Ehm … quelli è meglio lasciarli stare –
Clara : - Sei la ragazza di Chris? –
La ragazzina si materializza dal nulla sull’ingresso del soggiorno, tanto che Brooklyn quasi sobbalza nel sentire un’altra voce nella stanza. Nota che l’espressione del volto somiglia molto a quella che ha visto la stessa mattina in Chastity
Christopher : - No, e tu sei una maleducata a non presentarti. Hai scordato le buone maniere? –
Clara : - Sono Clara, la sorella di Chris –
Brooklyn sorride : - Brooklyn, un amica, piacere – distoglie lo sguardo imbarazzata, notando che la ragazzina continua a fissarla curiosa
Carla : - Mi sono persa qualcosa qui? – Un'altra ragazza bionda, sorridente e solare, si palesa sull’ingresso. La ragazzina di prima le corre incontro
Clara : -Carla!-
Christopher : - Che ci sfai qui? – anche lui le va incontro per salutarla, felice di vederla dopo tanto tempo
Carla : - Avevo un weekend libero al College e ieri sera papà mi ha detto di tornare a casa, per passare alcuni giorni in famiglia tutti insieme … avrà nostalgia di quando vi stavo fra i piedi –
Christopher : - Ti presento  una mia amica, Brooklyn. Brook, questa è mia sorella maggiore, Carla –
Brooklyn : - Piacere di conoscerti –
Carla : - Il piacere è mio – si stringono reciprocamente la mano
Caytlin : - Il piacere è nostro nel riaverti a casa! –
Carla : - Mamma! – la ragazza abbraccia calorosamente la donna
Caytlin : - Sarai stanca dal viaggio, vai pure in camera a riposarti. – la donna, spostando l’attenzione dalla figlia, nota la presenza di un ospite in casa e sorride cordiale - Chris, hai invitato un amica … resti a cena cara? –
Brooklyn : - Oh, non vorrei esser di troppo … -
Caytlin : - Altrochè! Dico a Barbara di preparare per otto persone -
 
Qualche ora dopo l’intera famiglia Walker è riunita attorno ad un grande tavolo bianco, in stile antico come il resto della sala da pranzo. Harry Walker è a capo tavola, con la moglie alla destra e Carla a sinistra. Christopher è seduto vicino alla madre, dopo di lui Brooklyn.  Di fronte a lei Clara, che non smette di osservarla e rivolgerle domande curiose, alla sua sinistra Chastity, con la solita aria acida, e a destra la piccola Cornelia, seduta affianco alla sorella maggiore.
Carla : - Del Kentuky quindi? È dura cambiare Stato all’inizio, ti capisco ... sto ancora cercando di abituarmi al Mississipi  -
Brooklyn : - All’inizio lo è stato, ma mi sto ambientando –
Chastity : - Grazie a Christopher – ha la solita aria acida
Caytlin : - Oh, non darle peso cara. Chas è così. È la pubertà. Non abbiamo mai avuto tutti questi problemi con Carla, che è sempre stata di indole dolce –
Cornelia : - Io sono come Carla –
Christopher : - Si, è Clara che sta seguendo le impronte acide della famiglia -
Clara : - Oh, per favore, non paragonarmi a lei! – assume un aria stizzita, imitando le espressioni e il tono di voce degli adulti. Chastity sta per replicare ma il padre interviene
Harry : - Ragazze, almeno a cena state tranquille, abbiamo ospiti … perdonale Brooklyn – l’uomo non ha un minimo di fastidio nel tono di voce, che rimane sempre tranquillo e pacato
In quel momento la cameriera entra nella stanza, ma non per servire l’ennesima portata
Marta : - Signor Walker, il signor Thomas è alla porta –
Christopher corruccia lo sguardo. È la seconda volta che l’uomo si presenta in casa sua ad orari insoliti
Brooklyn : - Il padre di Josh? – gli bisbiglia
Caytlin : - A quest’ora? Stiamo cenando … -
Marta : - Dice che è importante signore –
Caytlin : - Ma caro, non … -
Harry : - Tranquilla tesoro – con stupore della moglie e dei figli l’uomo si alza da tavola. I Walker tengono molto ai momenti di riunione della famiglia, soprattutto ai pasti. Nessuno si alza mai da tavola se tutti non hanno finito – Rientro subito –
 
La cena dai Walker è finita, Christopher e Brooklyn sono fuori dall’abitazione, in attesa che il padre della ragazza passi a riprenderla
Brooklyn : - Tu e le tue sorelle avete tutti e 5 le stesse iniziali. C. W. Come la rete televisiva – ride
Christopher : - Più che altro come mia madre – sorride – dice che siamo tutti e 5 delle estensioni di lei, la sua eredità all’universo. Sai i miei sono fissati con queste teorie zen –
Brooklyn : - Siete una bella famiglia – si stringe nella sua giacca, sotto la frescura della sera d’ottobre, guardando la casa con un pizzico di malinconia negli occhi. Poi si gira a guardarlo : - Non me lo aspettavo, sai … - non sa bene come spiegarsi, imbarazzata, ma Christopher intuisce
Christopher : - Si, quando dico che mio padre è un produttore porno la gente se lo immagina come un magnaccio fattone, mia madre come una milf rifatta e le mie sorelle come 4 Miley Cyrus nuova versione –
Brooklyn ride divertita : - E Ben Thomas interpreta film di tuo padre?–
Il ragazzo torna serio, il sorriso lentamente si spegne sul volto : - No, no, mai fatto … sono dello stesso ambiente, sai, si conoscono, ma è già la seconda volta oggi che si presenta in casa mia … è strano … -
L’arrivo di un auto distrae Brooklyn, suo padre è arrivato
Brooklyn : - Devo andare. Grazie per la giornata – lo abbraccia, serena e il ragazzo ricambia – ci vediamo domani a scuola! –
 
Ethan, Abigail e Joshua  sono seduti sugli scalini dell’ingresso dell’edificio scolastico. Una piccola pausa fra le lezioni pomeridiane. I due ragazzi ai lati ed Abigail al centro, un gradino più in alto rispetto a loro
Joshua : - Come va la terapia familiare?
Abigail : - Un vero schifo! – esordisce la ragazza, senza spostare gli occhi dallo yogurt che sta finendo e che tiene in mano, spalancandoli soltanto
Ethan : - Praticamente “non va”, nel senso che mia madre si rifiuta di fare terapia e quando andiamo lì finisce per diventare isterica –
Abigail : - E mio padre a breve partirà per un altro meeting di lavoro … è così bravo a proporre soluzioni, poi lascia perdere tutto per mettere la carriera al primo posto –
Joshua : - Un vero schifo – conclude il ragazzo. Da una veloce occhiata all’orologio che tiene al polso poi si alza in piedi – Devo andare ragazzi, ho le ripetizioni di storia –
Brooklyn, seduta da sola ad uno dei tavoli della mensa, lo ha osservato per tutto il tempo. Lo vede alzarsi e, decisa a parlargli, si alza per seguirlo. Passa accanto ad Abigail e Ethan, ancora seduti sugli scalini, accenna loro un saluto. Entrata nell’edificio, vede Joshua percorrere il lungo corridoio, poi svoltare a sinistra. Esita un attimo, incerta, mordendosi il labbro. Ma poi continua decisa. Svolta anche lei ed apre la porta della biblioteca. Ma prima di percorrere i pochi scalini che conducono dentro si blocca di nuovo. Joshua è lì ma è seduto con Natalie. Parlano, sorridono, con alcuni libri davanti a loro. Decide di entrare ugualmente e quasi senza rendersene conto si trova di fronte al banco in cui sono seduti i due.
Brooklyn : - Ehy – si sforza di sorridere ma dentro di lei vi sono un misto di emozioni. Stupore, imbarazzo. Fastidio.
Anche i due ragazzi sono sorpresi nel vederla lì di fronte a loro
Joshua : - Ehy Brook –
Natalie : - Ciao Brooklyn –
Brooklyn : - Avevo bisogno di alcuni libri, vi ho visto qui e sono passata a salutarvi – per quanto si sforzi di essere disinvolta e sicura di se, l’imbarazzo sta prendendo il sopravvento
Joshua : - Si, Natalie mi sta dando ripetizioni di storia … - guarda la ragazza bionda al suo fianco, che sorride imbarazzata, poi rivolge lo sguardo nuovamente a Brooklyn – Vi conoscete? –
Brooklyn : - Sai com’è … siamo tutti nella stessa scuola –
Natalie : - Si, ho conosciuto Brooklyn il primo giorno che è arrivata qui al Kennedy … è stata sempre … gentile con me – sorride, timida come al solito ma gentile e sincera. Tanto che Brooklyn si sente in colpa per quell’intrusione
Brooklyn : - Adesso sarà meglio che vada … ci vediamo in giro allora – si sforza di sorridere di nuovo, gira i tacchi e ripercorre la strada in senso contrario, a passo svelto.
 
Christopher è tornato a casa, con le sorelle minori. Posa le chiavi della macchina sul tavolo d’ingresso. Cornelia saltella subito verso il salone, Clara e Chastity battibeccano ma lui nota subito nell’aria che qualcosa non va.
La madre è sulla soglia della stanza ma la sua espressione non è cordiale e gioiosa come sempre
Caytlin : - Ragazzi entrate, vostro padre deve parlarci –
Carla è già seduta sul divano, ha l’aria turbata. I fratelli prendono posto accanto a lei. La madre si avvicina al divano ma rimane in piedi. Il padre è in piedi di fronte a loro, con l’aria inquieta, cammina avanti e indietro nervosamente
Harry : - C’è un motivo ben preciso se ti ho fatta tornare dal Mississipi per un paio di giorni, Carla, le acque erano agitate e nel caso fosse successo il peggio volevo dirvelo di persona e non che lo veniste a sapere dai giornali. Volevo la famiglia riunita –
I ragazzi si guardano fra di loro, senza capire, cominciando ad essere preoccupati
Harry : - Purtroppo a volte si resta invischiati in delle situazioni senza averne colpa. La gente ti mette subito alla gogna ma noi siamo innocenti e lo dimostreremo –
Christopher : - Papà cosa succede? – traduce in parole i pensieri di tutti e cinque i figli
Caytlin : - Harry, non girarci attorno … - la moglie, con tono di voce tranquillo e sguardo comprensivo, lo incita a farsi coraggio e proseguire, facendogli capire silenziosamente il proprio sostegno
Harry sospira : - Clara, porta Cornelia di sopra … -
Clara : - Ma papà! - protesta la ragazzina, offesa per non poter ascoltare il seguito, perché considerata troppo piccola
Harry  : - Fa come ti ho detto, da brava – l’uomo ha sempre un tono di voce dolce, mai adirato o infastidito
La ragazzina sbuffa, poi si alza controvoglia dal divano, seguita dalla sorellina e salgono le scale del piano superiore. Una volta sparite al piano di sopra, l’uomo prosegue, andando finalmente al dunque.
Harry : - Malina Smimeska è una ragazza con cui la Walker Production ha lavorato, ha girato alcuni film con noi. Sta avendo una discreta popolarità per adesso e, per accrescerla penso, sta rilasciando alcune dichiarazioni false. Sostiene di aver preso parte a dei festini, organizzati da noi, in cui lei ed altre ragazze “intrattenevano” i clienti. Siamo accusati di prostituzione, ingiustamente.  Stasera sarà ospite di un talk show in cui racconterà tutto. Le accuse sono infondate, è uscita un paio di volte con alcuni dei miei collaboratori, ma nulla era organizzato, non venivano pagate per questo. Vuole creare scandalo, vuole sfruttare questa bugia per puntare i riflettori su di lei. Scoppierà una bufera e dovremo difenderci. Mi dispiace aver coinvolto la famiglia in questa brutta situazione, sono mortificato.  Ma ho pensato che fosse meglio venirlo a sapere da me –
I ragazzi, seduti sul divano, non sanno cosa dire. Rimangono a fissare il padre, sconvolti, preparandosi alla catastrofe che sta per abbattersi su di loro
 
Il giorno dopo, al Kennedy High, Joshua è fermo di fronte al solito armadietto, con Abigail e Ethan
Abigail : - Allora, ceni da noi stasera? Si mangia sushi! –
Joshua : - Se non cucini tu si! –
Ethan : - Pericolo avvelenamento scampato amico, lo ordiniamo al cinese! –
Abigail : - Sempre simpatici come un pugno sullo stomaco! –
I ragazzi ridono. Joshua, spostando lo sguardo a sinistra, vede Brooklyn ferma al suo armadietto, aperto, guardarlo. Non appena si accorge che il ragazzo ricambia lo sguardo sobbalza, si gira e richiude l’armadietto imbarazzata. Joshua le si avvicina, sorridendo
Joshua : - Ehy –
Brooklyn : - Ehy ciao! – cerca di fingere sorpresa nel vederlo. Tutto questo fa sorridere ancora di più il ragazzo
Joshua : - Trovato il libro che cercavi ieri? –
Brooklyn : - Si si certo! La mia ricerca è andata a buon fine – sorride
Joshua : - I libri però erano verso sinistra, non all’ingresso – sorride malizioso
Brooklyn arrossisce in imbarazzo : - Certo, bhe io … mi sono ricordata di avere già cosa mi serviva, ecco – sorride anche se vorrebbe sprofondare
Joshua : - Meglio così – sfoggia uno dei suoi soliti sorrisi smaglianti, mentre la ragazza sta per sciogliersi – Ci vediamo in giro allora – le lancia un ultimo sguardo, allontanandosi
Brooklyn : - Certo … - bisbiglia, dopo essersi ripresa. Rimane a fissare il ragazzo che si allontana, poi scuote la testa e inizia a dirigersi verso la classe. A metà corridoio incrocia Christopher e affretta il passo per andargli incontro. Lo raggiunge e si appende al suo braccio
Brooklyn : - Ecco cosa succede quando mi lasci fare di testa mia –
Christopher sorride ma non è ne attento ne allegro come gli altri giorni : - Cosa ? –
Brooklyn : - Ho pedinato Joshua ieri e fatto la figura della scema … e l’ho appena rifatta due minuti fa – Ma Christopher si limita a sorridere. Non da consigli, non fa battute, è tutto troppo strano. La ragazza lo guarda perplessa, poi si mette davanti a lui impedendogli di continuare – tutto bene? –
Christopher : - No … Ieri ho scoperto il perché dell’improvvisa riunione familiare –
Brooklyn inizia a preoccuparsi. Non l’ha mai visto così da quando lo conosce. Lo tira per il braccio e lo conduce fuori, in un luogo appartato del cortile scolastico
Brooklyn : - Cosa c’è che non và? A me puoi dirlo … siamo amici, mi stai sempre accanto, mi aiuti, voglio fare anch’io qualcosa per te … sei il mio migliore amico qui … -
Il ragazzo sorride, dimenticando per un attimo i suoi pensieri, contento di quell’affermazione – Anche tu sei la mia migliore amica. Poi sospira, portando una mano dietro la testa : - Mio padre è coinvolto in una specie di scandalo … sessuale – sospira di nuovo, guardandosi attorno per assicurarsi che nessuno lo stesse sentendo – Un’attrice di alcuni suoi film accusa la Walker Production di favoreggiamento della prostituzione, ingiustamente, e stasera darà la storia in pasto ai talk. Come rovinare la reputazione di una persona con uno schiocco di dita –
Brooklyn : - Oh Chris, mi dispiace – lo abbraccia, sinceramente dispiaciuta – La verità viene sempre a galla, sono sicura che riuscirete ad uscirne … -
Christopher : - Lo spero … -
I due restano così, abbracciati, fuori dalla scuola
 
Quella stessa sera, Christopher è da solo, nella sua stanza, con la sola luce della televisione. Guarda adirato il talk in televisione, dove una Malina Smimeska, fino ad allora semi sconosciuta, sta avendo il suo quarto d’ora di gloria.
Al piano inferiore, nella sala, il padre sta seguendo il medesimo talk, alzato, passeggiando nervosamente per la stanza, con il cellulare all’orecchio.






Questa è una specie di serie tv cartacea a cui tengo molto e che volevo scrivere da troppo tempo... Immagino sarete curiosi di vedere volti dei protagonisti, ecc... Bhè, per tutto questo passate dalla pagina facebook, Forever Young i vostri commenti sono sempre graditi, anzi... non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate della storia :) Quindi recensite :) 

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Capitolo 5
*** Halloween Party ***


1x05 Halloween Party
 
La sveglia annuncia insistentemente che sono le 7, è ora di alzarsi. Natalie, ancora distesa sul suo lettino, nella sua piccola cameretta, allunga una mano per spegnerla. Resta per qualche secondo a fissare il soffitto, persa nei suoi pensieri ma il frastuono della sua rumorosa famiglia la ridesta, costringendola a tornare alla realtà. Sbuffa, alzandosi di malavoglia dal letto.
Scende al piano inferiore, nella sua modesta cucina, da dove proveniva il trambusto. La madre è alle prese con i soliti capricci del fratellino, cercando di farsi bastare la poca pazienza di cui è dotata
Azura : - Ho detto che non posso comprarti il videogioco per questo mese, smettila Cody! –
Cody : - Io allora non mangio fin quando non me lo compri! –
Il ragazzino si alza dalla tavola, prende la busta con il pranzo per la scuola e la scaraventa a terra, spaccandola e facendone uscire tutto il contenuto
Natalie spalanca gli occhi, costernata  : - Cody! -
Azura : - Ma tu guarda cos’hai combinato, piccolo delinquente! Lascia che tuo padre torni da lavoro … -
La donna fa per andargli incontro, adirata, ma il ragazzino scappa verso l’uscita. Prima di aprirla e correre sul piccolo giardino però prende dal tavolo l’altro sacchetto con il pranzo, scaraventando anche quello a terra
Natalie : - Ma quello era il mio pranzo … - si alza anche lei dal tavolo, dispiaciuta. La madre corre dietro al ragazzino, fuori dall’abitazione. Le urla arrivano fin dentro. Così Natalie prende scopa  e paletta e raccatta il disastro sul pavimento.
Esce di casa, con lo zaino in spalla, per recarsi alla fermata dell’autobus che la porterà a scuola. Per lei niente Limousine di lusso, ma mezzi pubblici. Le abitazioni sono addobbate per Halloween, sui giardini delle piccole casette di periferia del suo quartiere troneggiano zucche con intagliati occhi e bocche.
La fermata dell’autobus è a qualche passo dal Kennedy. Scende, percorre la strada che la separa dal cancello, poi il viale verso il portone della scuola. Calche di studenti si riuniscono in vari gruppi ma Natalie no, prosegue senza guardare nessuno, timida e riservata, quasi a testa china. Svolta a sinistra all’entrata del corridoio, per raggiungere il suo armadietto.
 
Christopher è seduto da solo a terra,con la sua videocamera in mano e la schiena appoggiata al muretto che delimita il perimetro della scuola, abbastanza in disparte rispetto agli altri studenti. In quel periodo è parecchio cambiato. La sua espressione non è più gioiosa e solare ma spesso cupa e pensierosa, come quella mattina.
Brooklyn lo scorge da lontano. Sospira preoccupata e gli si avvicina. Si siede accanto a lui, in silenzio
Brooklyn : - Come stai? –
Christopher : - Come al solito –
Fissano entrambi il resto degli studenti nel cortile della scuola, davanti a loro
Brooklyn : - Non devi curarti del loro giudizio Chris. Si sistemerà tutto, non posso vederti così – si volta poi a guardare il ragazzo – che ne è stato del Christopher allegro e con la battuta pronta che ho conosciuto? –
Ma il ragazzo non la guarda. Continua a tenere lo sguardo davanti a se. Sospira.
 
 
In casa Lopez, Allison è seduta sulla veranda, con una coperta sulle spalle e lo sguardo fisso nel vuoto. La quiete dopo la tempesta, dopo l’ennesimo scatto isterico immotivato. Abigail e Ethan sono in cucina, la ragazza ha lo zaino in spalla, pronta per andare a scuola
Ethan : - Non posso venire. Non posso lasciarla sola in queste condizioni. Adesso non parla nemmeno, non risponde –
Abigail : - Eth, è già il secondo giorno di scuola che salti, non puoi … -
Ethan : - Non posso lasciarla sola così, Abigail, capisci? – il tono del ragazzo diventa più aggressivo
Abigail : - Capisco – risentita si gira ed esce velocemente dall’abitazione
 
Natalie è seduta al suo posto, nell’aula di scienze. È intenta a scrivere nel solito diario, estraniata dal resto, nell’attesa dell’arrivo del professore. Joshua la nota, entrando nell’aula. Sorride nel vederla così concentrata, sempre immersa in un mondo tutto suo. Si siede nel banco di fronte a lei, si gira verso la ragazza e appoggia i gomiti sul suo banco, riportandola alla realtà e facendola sobbalzare.
Joshua : - Sempre così studiosa – sorride
Natalie ricambia il sorriso, mettendo via il diario, al suo posto, dentro lo zaino : - No, queste sono solo cose … personali –
Joshua : - Cose che fanno parte del piccolo mondo di Natalie a qui agli altri è vietato l’accesso –
Natalie sorride di rimando, imbarazzata per le parole e per il sorriso e lo sguardo intriganti del ragazzo. Cerca di guardarlo ma non riesce a tenere lo sguardo fisso sui suoi occhi, quindi abbassa e alza lo sguardo su di lui di continuo.
Brooklyn entra in quel preciso istante, seguita da Chris e percepisce la chimica e lo scambio di sguardi fra i due. Resta un attimo ferma sulla porta. Chris la guarda, segue la direzione del suo sguardo e capisce. La ragazza da un’occhiata all’aula. Gli unici posti liberi sono due ai lati di Joshua e uno affianco a Natalie. Un po’ imbarazzata prosegue verso il banco alla sinistra di Joshua
Brooklyn : - Ciao – si sforza di sorridere ad entrambi, salutandoli. Chris fa lo stesso, sedendosi accanto a Natalie, dietro Brook. I due ragazzi ricambiano il saluto e Joshua toglie i gomiti dal banco di Natalie, mentre la ragazza torna a chiudersi all’interno del suo metaforico guscio protettivo
Joshua : - Chris.. come và amico? –
Christopher : - C’è un po’ di traffico nel giro, sai com’è … -
Joshua : - Si, ho saputo … Mio padre è rimasto colpito dalla situazione, stranamente sai, egocentrico com’è … -
Christopher : - Già … - il ragazzo corruccia lo sguardo. I padri dei due ragazzi sono sempre stati in buoni rapporti, grazie al fatto di lavorare nello stesso campo soprattutto, ma in quel periodo in effetti le visite e le chiamate di Ben Thomas erano triplicate. Joshua invece non sembra dare molto peso alla cosa.
L’attenzione dei quattro viene distratta da Abigail, che arriva alla destra di Joshua sbattendo i libri sul banco e prendendo posto.
Abigail : - Sto per avere una crisi isterica degna di Allison! –
Joshua : - Che succede? Dov’è Eth? – nota l’assenza del ragazzo
Abigail : - A casa, per l’ennesima volta, per l’ennesima crisi di sua madre mentre mio padre ancora non torna dall’ennesimo meeting. Due delle mie ragazze hanno avuto un incidente d’auto e sono ingessate e una ha preso una storta. E mi si è spezzata un unghia! –
Joshua non può fare a meno di farsi scappare una mezza risata
Agnes : - Oh bene, siete tutti qui – Agnes Fisher si palesa di fronte a loro, agghindata più del solito, con un sorriso trionfante e dei bigliettini in mano. – Darò la mia consueta festa di Halloween, nella mia villa in periferia – distribuisce gli inviti. Uno sul banco di Josh, - Non chiedermi di essere il mio accompagnatore vado già con Kyle –
Joshua : - Me ne farò una ragione – ironizza
Agnes, posando un biglietto sul banco di Chris : - Scandali personali e familiari a parte continui ad essere uno della cerchia. Abbiamo tutti dei segreti scabrosi –
Christopher : - Io penso proprio di passare per questa volta – lascia il biglietto sul banco, allontanandolo da se
Agnes ne posa uno anche sul banco di Abigail – Dov’è Ethan ? –
Abigail : - A casa, da’ a me il suo –
Agnes : - Praticamente inutile, sappiamo che verrete insieme, stiamo tutti aspettando che te le porti a letto – Abigail la guarda sorpresa – Ovviamente è una festa privata – Guarda Brooklyn e Natalie, fintamente imbarazzata, a sottolineare il fatto di non averle invitate – Su te, ragazza del Kentuky ero indecisa, non so bene in che gradino della scala sociale piazzarti ma la plebe non è mai stata ammessa … - Alludendo a Natalie
La ragazza tiene lo sguardo abbassato, più per l’imbarazzo per essere velatamente il centro della discussione che per il dispiacere per non essere stata invitata. A lei non sono mai interessate le feste
Joshua : - Leggo che bisogna venire in costume ed in coppia, giusto? –
Agnes : - Sai ancora leggere, grande! –
Joshua : - Dovrò invitare qualcuno quindi –
Agnes : - Ma quanta perspicacia … -
Joshua : - Natalie viene con me – guarda dritto Agnes negli occhi –sarò in coppia con lei -
Natalie alza lo sguardo su Joshua, che però le da le spalle e non può vedere ne i suoi occhi sbarrati, ne le sue gote rosse, ne la sua bocca spalancata. Non può vedere neppure Brooklyn alla sua sinistra, guardarlo anche lei a bocca aperta, con un misto di dispiacere, sorpresa e delusione
Agnes aggrotta le sopracciglia per la sorpresa, poi riprende subito il suo contegno : - Ognuno è libero di venire con chi meglio crede. -
Christopher ha seguito la scena in silenzio. Guarda Brooklyn che tiene lo sguardo abbassato adesso : - E Brooklyn verrà con me – sorride, mettendo una mano sulla spalla della ragazza. Questa si volta lentamente verso di lui, sorridendogli con gratitudine. Anche Joshua si volta a guardarli
Agnes : - Bene, il quadretto è al completo, non dubitavo sul fatto che ne avresti trovata una fra le tue tante ragazze. Adesso scusatemi … -
Si allontana, senza dare a nessuno il tempo per replicare, continuando a distribuire gli inviti fra gli studenti
 
Alla fine della lezione Natalie sta percorrendo da sola in corridoio della scuola, per raggiungere la prossima aula. Joshua allunga il passo e si affianca a lei
Joshua : - Scusami se te l’ho chiesto in un modo abbastanza insolito ma vorrei davvero che venissi alla festa con me –
Natalie : - Per me non è mai stato Halloween … non come lo intendete voi almeno. Per me è Samahin –
Joshua : - Sama … Oh, penso sia una di quelle cose da streghe … -
Natalie : - Da Wiccan – la ragazza lo guarda, risentita. Scuote la testa, spostando una ciocca di capelli dietro l’orecchio. – Adesso è tardi, io … vado, devo andare – si allontana velocemente lungo il corridoio, lasciando Joshua a mordersi le labbra, per aver usato le parole sbagliate
 
Brooklyn : - Chris se non te la senti non sei tenuto a … -
Christopher : - Ah ah! Di’ solamente “grazie Chris!” – porta le dita sulle guancie della ragazza, tirando in su gli angoli della bocca. Ma non ce n’è bisogno, perché sta sorridendo spontaneamente
Brooklyn : - Grazie Chris –
I due sono ancora nell’aula di scienze, si sono trattenuti dopo il suono della campana
Christopher : - Vieni qui … - la avvicina a se, abbracciandola
Brooklyn lo lascia fare, ricambiando l’abbraccio : - è un po’ strana, Natalie dico …  - si divincola da Christopher, guardandolo negli occhi – ma è una bella ragazza … -
Christopher : - E fu così che ricominciò con l’insicurezza … -
Brooklyn : - Dico che oggettivamente è una bella ragazza, è innegabile … -
Christopher : - Senti – le mette due mani sulle spalle – Noi andremo a quella festa e tu sarai al massimo del tuo splendore. Farai vedere a Josh che ha invitato la ragazza sbagliata. Intesi? –
Brooklyn annuisce, sorridendo leggermente, rincuorata da quelle parole
 
Abigail e Joshua sono seduti ai tavoli della mensa interna. Non al solito tavolo centrale, dei ragazzi popolari ma ad un tavolo più piccolo e periferico, soltanto loro due, uno di fronte all’altro
Abigail : - Notavo un po’ di traffico in giro – prende una patatina fritta dal suo piatto, portandola alla bocca e guardandolo maliziosa – Niente da raccontarmi? –
Joshua la guarda perplesso : - Del tipo? –
Abigail : - Andrai alla festa con Natalie … non sapevo foste diventati così … intimi –
Joshua tralascia completamente i doppi sensi dell’amica : - Oh … “forse” andrò con Natalie … Ho fatto un mezzo casino mi sa … - sbuffa – Lei non è come tutte le altre … -
Abigail : - Puoi sempre consolarti con Brooklyn. Natalie sarà più bella ma Brooklyn è più ordinaria. Sempre se non sia troppo offesa con te –
Joshua : - Cosa c’entra Brook? –
Abigail perde il suo tono sarcastico, continuando a guardare l’amico maliziosamente : - Davvero non hai visto come ti guardava quando hai dichiarato davanti a tutti che andrai alla festa con Natalie? –
Joshua : - Ma dai! – sorride per sdrammatizzare, per spostare l’argomento su un'altra direzione – Piuttosto non scegliere costumi particolarmente sexy per te ed Ethan o quando gli salterai nuovamente addosso da ubriaca non riuscirà a fermarsi stavolta! –
Abigail spalanca la bocca fintamente indignata, tirandogli un calcio sotto il tavolo
 
 È pomeriggio, le lezioni sono terminate. Dal salotto giungono le solite voci della sua famiglia. Natalie è seduta al tavolo della sua piccola cucina, con il diario davanti e la penna in mano
“A volte mi domando da quali lontani antenati ho ereditato i geni. Non assomiglio per nulla alla mia famiglia. Loro sono così caotici, mentre io sono silenziosa .Gli voglio bene e loro me ne vogliono ma siamo fatti di sostanze diverse. Spesso mi sento come se non appartenessi a questo posto. Come se dovessi stare da un'altra parte …”

Clarence : - Sempre sui libri Nat – Il padre della ragazza entra in cucina, dirigendosi verso il frigo e aprendolo, facendola sobbalzare e chiudere il diario di scatto, istintivamente – Perché non esci un po’? Non vai a mai a quelle … quelle feste da ragazzi, a dei concerti … - Prende una birra dal frigo, la stappa e ne beve un sorso – Insomma, cose della vostra età -
Natalie : - Sono stata invitata ad una festa per Halloween … -
Clarence : - Perfetto! – esclama, allargando le braccia. Beve un altro sorso – Devi andarci! –
Natalie : - Non amo molto queste cose … -
Clarence : - Hai solo 15 anni, devi amare queste cose! Dov’è questa festa? –
Natalie : - Nella villetta di Agnes Fisher … -
Clarence sembra cambiare di colpo espressione. Rimane con la bottiglia sospesa a mezz’aria in mano : - Agnes Fisher. La figlia di Greig. – cerca di ricomporsi – Non pensavo foste amiche –
Natalie : - Non lo siamo … praticamente non le ho mai parlato. Mi ha invitato un compagno di scuola –
Clarence : - Ci sarà tanta gente … Ci saranno i suoi genitori ? – l’uomo sembra a disagio
Natalie : - Non so papà. Perché? –
Clarence : - Degli adolescenti, soli in una villa … Non so se sia il caso di andare –
Natalie sorride : - Fino a poco fa volevi spingermi ad andare contro la mia volontà. Comunque non temere. Non ne ho molta voglia –
La ragazza si alza dal tavolo, sorridendo al padre, raccoglie il diario e sale in camera sua, lasciando l’uomo perplesso, in cucina
 
Christopher e Brooklyn passeggiano per il centro di St. Helena, la loro cittadina, nella contea di Beaufort, alla ricerca dei costumi per Halloween. Le vetrine dei negozi sono tutte addobbate a tema, come anche il resto delle case, delle strade, della città, è tutto in clima Halloweeniano
Brooklyn : - Allora, come ci mascheriamo?  Vorrei sai … qualcosa di sexy ma che allo stesso tempo non sia volgare … non credo che Natalie si scoprirebbe troppo, non è da lei … -
Christopher : - Regola numero uno, non paragonarti mai alla tua rivale! A nessun’altra veramente, tu sei tu. E ti prego Brook, basta con questa insicurezza … - si volta verso l’amica, sorridendo – Fidati di me –
Brooklyn sorride di rimando, abbassando lo sguardo.
 
Il giorno seguente, Natalie è al suo solito armadietto, per i corridoi del Kennedy. Agnes Fisher è poco distante da lei, circondata da un gruppo di ragazzi. Parla e scherza con tutti, felice per essere al centro dell’attenzione. Natalie si ferma a guardarla e non può fare a meno di pensare a quanto siano diverse, a come Agnes sembri la sua nemesi addirittura.
Joshua arriva alle sue spalle, interrompendo i suoi pensieri
Joshua : - Come posso farmi perdonare la figuraccia di ieri? –
Natalie sorride, arrossendo : - Non devi farti perdonare nulla … -
Joshua : - Non volevo essere invadente –
Natalie : - è tutto apposto. Ci sono solo mie piccole abitudini che la maggior parte di voi non capisce – sorride voltandosi verso il ragazzo, con i libri stretti fra le braccia e le gote ancora rosse
Joshua : - Come posso convincerti a venire con me alla festa, domani? – il ragazzo sfoggia il suo solito smagliante sorriso, al quale è difficile resistere
Natalie : - Ci penserò su –
 
Nell’ora mensa la ragazza è seduta da sola, ad uno dei tavoli periferici. Joshua, Ethan, Abigail ed Agnes, sono al tavolo centrale, insieme ad altre cheerleader, giocatori di football e di basket.
Abigail guarda la ragazza, che non si accorge di ciò. Si allontana dal resto del gruppo e si siede di fronte a lei
Abigail : - Ehy – sorride. Natalie resta a fissarla, senza capire. Lei e Abigail si conoscono dall’asilo ma si saranno rivolte la parola soltanto tre volte a stento. – So che sei indecisa se venire o meno alla festa di domani, con Josh. Bhè, lo conosco da una vita e fidati : gli farebbe davvero piacere se tu venissi. Se vuoi oggi pomeriggio passo a prenderti, scegliamo i costumi per tutti e quattro. I ragazzi odiano queste cose, è meglio occuparcene da sole. Domani vieni da me qualche ora prima, ci vestiamo, ci trucchiamo e aspettiamo che Josh venga a prenderci. Che ne dici? –
Abigail ha usato un tono di voce insolitamente dolce. Natalie non sa bene cosa rispondere. Non vuole farle un torto dicendole di no e nonostante voglia auto convincersi del contrario và anche a lei di partecipare a quella festa
Natalie : - Va bene – si limita a rispondere sorridendo. Abigail si alza, sorridendo soddisfatta. Quando è già girata, pronta a raggiungere gli altri, la voce di Natalie la fa girare nuovamente verso di lei – Abigail … grazie –
Abigail alza le spalle, continuando a sorridere : - Non sono così stronza come mi disegnano –
 
 
È il 31 ottobre, la notte di Halloween. La serata della festa è finalmente arrivata.
Natalie è nella camera di Abigail, nel suo costume da Cappuccetto Rosso, seduta sul letto. Sta lasciando che la ragazza la trucchi. Abigail è in piedi di fronte a lei, fasciata nel suo sexy abito da vampira, con il trucco nero pesante in viso
Allison : – I ragazzi vi aspettano di sotto, il vostro amico è arrivato – la donna apre la porta della camera, sorridente. È in vestaglia e pantofole, con i capelli scombinati e le occhiaie ma nonostante questo è in uno dei momenti di lucidità
Abigail : - Siamo quasi pronte – sorvola sul fatto che la donna non abbia bussato, dando un ultima pennellata sulle guance di Natalie e riponendo i trucchi dentro la poshette. Allison resta a guardarle sorridendo, sull’ingresso della camera.
 Natalie si alza dal letto : le due ragazze sono una affianco all’altra, molto diverse nei propri costumi di Halloween. Natalie bionda, truccata in modo leggero, con gli occhioni azzurri in risalto, sembra davvero una bambina ingenua con quel vestito da Cappuccetto Rosso. Abigail dentro il suo vestito nero, corto, con le calze a rete, gli occhi scuri resi ancora più profondi dal trucco pesante, il rossetto rosso cupo sulle labbra, più sensuale e pericolosa dell’altra, entrambe belle, di due bellezze diverse
Allison . – Siete splendide ragazze. –
 
Joshua ed Ethan le stanno aspettando nel salotto, seduti sul divano, di fronte alla tv. Ethan, in coppia con Abigail, vestito da vampiro classico, con tanto di lungo mantello nero sulle spalle e un leggero trucco per dare profondità al suo sguardo. Joshua ha invece indosso dei vecchi jeans, una camicia strappata a quadri, dalla quale fuoriesce del finto pelo da manto da lupo. Regge fra le mani una testa mostruosa da lupo, con la bocca spalancata, che almeno per la prima mezz’ora sarà costretto ad indossare alla festa. All’ingresso delle due ragazze nella stanza si alzano entrambi, fermandosi a scrutarle
Ethan : - Complimenti … -
Abigail, strizzandogli l’occhio : - Te lo dicevo che a fine lavoro saresti rimasto senza parole –
Joshua : - Siete splendide. Natalie sei bellissima – il ragazzo sorride, sincero.
Anche Natalie lo guarda sorridendo, arrossendo per il complimento. Abigail guarda prima la ragazza, poi l’amico, con il suo solito sguardo malizioso. Trova lo sguardo di Ethan ed i due si sorridono complici
Abigail : - Ok, abbiamo un party che ci aspetta, è ora di andare! –
 
La villetta dei Fisher è già abbondantemente addobbata già dall’esterno. Le grandi scalinate che portano alla villetta sono piene di zucche illuminate da lanterne all’interno. I quattro ragazzi le percorrono ed entrano dal portone principale. Aperta la porta d’ingresso due enormi scheletri cadono loro quasi in testa, penzolanti dal soffitto, facendoli sobbalzare.
Dentro risuona la musica altissima. Le luci sono soffuse, provenienti dalle innumerevoli candele arancioni posizionate ovunque. Il grande ingresso, con due enormi scalinate a destra e sinistra, che portano alle camere superiori, oltre ad essere pieno di gente mascherata è anche abbondantemente addobbato : scheletri, ragnatele finte, zucche arancioni, sono ovunque. A sinistra la sala della festa vera e propria,anch’essa addobbata a tema, da cui proviene la musica, in cui le luci sono fluorescenti da discoteca.
Abigail : - Cavolo, Agnes ha proprio voluto strafare! – la ragazza guarda le sale con sincera ammirazione, appollaiata al braccio di Ethan
Ethan : - Villetta molto modesta vedo … -
Abigail : - Oh, per favore. È viziatissima, i suoi genitori le affitterebbero anche la luna per farle organizzare lì un party -
Joshua : - Si dice in giro che la tua corona stia vacillando e lei stia facendo di tutto per metterla sulla sua testa … –
Abigail fa una smorfia di disapprovazione
Agnes : - Siete arrivati allora – La ragazza si avvicina ai quattro, nel suo abito nero, bianco e rosso da Regina di Cuori. Ha effettivamente una corona argentata sui capelli biondi tirati su - Siete splendidi – sorride falsamente
Abigail : - Hai fatto un ottimo lavoro, è una splendida festa – nel tono della ragazza non c’è ironia, ne sarcasmo, si complimenta sinceramente. Agnes lo capisce, e abbassa il capo sorridendo, gratificata
Agnes : - Godetevela! – sorride, allontanandosi verso altri invitati
 
Anche Brooklyn e Christopher arrivano alla festa. Entrambi truccati di grigio argenteo in viso, la ragazza regge un bouquet di rose nere in mano,  vestiti da sposi entrambi. Lo sposo e la sposa cadavere.
Brooklyn : - è immensa! Sono tutte così le vostre feste? – si guarda attorno con gli occhi spalancati
Christopher sorride : - La maggior parte … -
Una ragazza bionda, dai capelli cotonati,  travestita da Alice nel paese delle Meraviglie versione inquietante li guarda storto, a pochi passi da loro, fra la folla. Poi si gira e scompare
Brooklyn : – Chi era quella? –
Christopher : - Una delle tante che stasera ti maledirà per essere qui con me – sorride divertito
Brooklyn nota in lontananza Abigail, Ethan, Joshua e Natalie, scherzare fra di loro con dei bicchieri in mano. Natalie sorride e scherza meno degli altri, ma sembra a suo agio. Sospira, mentre Christopher si accorge di dove sia rivolto il suo sguardo
Christopher : - Tempo al tempo! Andiamo in pista, facciamo il nostro ingresso trionfale! –
La prende per mano, conducendola nella sala da ballo.
 
La festa procede, parecchi ragazzi sono in pista a ballare, altri nel salone d’ingresso a scherzare fra di loro, la maggior parte ubriachi, con i bicchieri in mano. Altri ancora si appartano nella sala a destra,  gruppi di due o tre persone parlano, si baciano, fumano. Altri ancora si appartano in coppia nelle camere da letto al piano superiore
Ethan ed Abigail sono nella pista da ballo, avvinghiati, si muovono sensualmente al ritmo della musica, guardandosi negli occhi
Ethan : - Sembra cucito addosso a te questo vestito … -
Abigail : - Josh mi aveva detto che non mi avresti resistito – lo guarda maliziosa e il ragazzo scoppia a ridere, facendola girare e portando la sua schiena contro il suo corpo. Le cinge la vita con le braccia e la ragazza sorride soddisfatta. Alzando lo sguardo nota Agnes a qualche passo da lei, in pista, osservare la scena sorridendo malignamente. Le strizza l’occhio, facendole un segno di approvazione con la mano. Abigail si gira infastidita, smettendo di ballare e cambiando atteggiamento, ricordando le parole della ragazza qualche mattino fa
Abigail : - Quando vuoi andare via da qui dimmelo, magari sarai preoccupato per tua madre … -
Anche Ethan smette di ballare : - Ha preso i tranquillanti dovrebbe dormire … dici che dovremmo andare a controllare? – la guarda preoccupato – Si sta imbottendo di farmaci e non glielo impedisco, sono un figlio pessimo … -
Abigail : - Ehy, no, no, va tutto bene, io … scusa per avertelo ricordato! – mette una mano sul viso del ragazzo, per tranquillizzarlo – Vieni, prendiamo un po’ d’aria fuori –
Si volta a guardare Agnes, che li sta ancora osservando, e le lancia un occhiata storta. Poi prende per mano Ethan, uscendo dalla pista
 
Natalie è ferma in un angolo, aspetta Joshua che è andato a prendere da bere. La fila è lunga e la ragazza lì si sente a disagio. Si guarda intorno : tutti ridono, si divertono, sono mezzi ubriachi. Scuote la testa, pensando di entrarci veramente ben poco lì in mezzo. Ha bisogno d’aria. Supera l’ingresso, entrando nella stanzetta a destra, decisamente più tranquilla e meno affollata. Vi sono poche persone dentro ma la puzza di erba che le giunge al naso quasi la stordisce. Vede un gruppetto di ragazzi fumare, sicuramente non sigarette. Si guarda attorno, alla ricerca di un bagno, e nota una porticina in un angolo. Avanza verso essa e la apre, entrandovi dentro. La luce è poca, ma quello non è sicuramente il bagno. La richiude comunque alle sue spalle, vuole stare un po’ in tranquillità. Avanza in quella stanza piena di libri, arredata in stile antico, con un grande tappeto al centro della stanza, sembra una biblioteca.
In un angolo nota una ragazzina mora paffuta, seduta a gambe incrociate con davanti a sé un vassoio, un bicchiere, entrambi d’argento e una candela scura, accesa.
Si avvicina piano, curiosa, ma urta qualcosa e la ragazzina apre gli occhi di colpo, sorpresa di vedere una sconosciuta nella stanza
Brenda : - Tu … sei un amica di mia sorella Agnes, vero? Ti prego non dirle che sono qui, io sto andando via … - la ragazzina si alza, allarmata
Natalie sorride rassicurante : - Tranquilla, non le dirò nulla – si siede a gambe incrociate, di fronte a quel piccolo altarino improvvisato. La bambina rimane stupita dall’atteggiamento della ragazza, ma le ispira fiducia. Si rimette quindi seduta, di fronte a lei – So cosa stai facendo. È un rituale vero? –
Brenda : -Sto celebrando Samahin – sorride, felice di poter condividere con qualcuno – mia sorella non sa che sono qui. I miei genitori pensano che io sia con i miei compagni a fare dolcetto o scherzetto -
Natalie sorride : - E perché non sei con loro? –
Brenda : - Non mi piace mascherarmi e chiedere caramelle in giro. Guarda – prende un libro posto sul pavimento, lì accanto a lei e glielo mostra, felice – qui spiega cos’è Samahin e come veniva celebrato dai Druidi. Loro non si mascheravano come Agnes ed i suoi amici, non facevano queste feste –
Natalie : - Lo so. Neanch’io festeggio Halloween come Agnes, faccio sempre un piccolo rituale, come te –
Brenda : - E allora perché sei vestita da Cappuccetto Rosso ? –
Natalie ride : - Mi sono lasciata trascinare. – si volta verso la porta da cui è entrata – questa villetta è lontana dal centro … adesso facciamo una cosa, faremo insieme un piccolo rituale per Samahin, ti insegno come … poi tu però fili subito a casa, i tuoi saranno preoccupati, d’accordo? –
La bambina sorride e annuisce, entusiasta.
 
Joshua è sulla pista da ballo, con due bicchieri in mano. Cerca Natalie con lo sguardo, ma non la trova. Christopher sta ballando con Brooklyn, vede il ragazzo da solo. Nota la bionda di prima che lo guarda con lo stesso sguardo omicida
Christopher : - Vai, è la tua occasione – indica a Brooklyn Joshua, che continua a guardarsi attorno. La testa da lupo l’ha ormai abbandonata da qualche parte, nella sala
Brooklyn lo guarda sperduta : - E tu? E cosa gli dico? –
Christopher : - Io troverò compagnia – indica la ragazza di prima, sorridendo – e tu ricordati di avere fiducia in te stessa! Vai –
La spinge nella direzione del ragazzo, allontanandosi. Brooklyn avanza verso lui, toccandogli timidamente un braccio e facendolo girare
Brooklyn : - Hai perso Cappuccetto Rosso? –
Joshua : - Brook, ciao … stai benissimo – sorride – sei … -
Brooklyn : - La sposa cadavere. Abbandonata all’altare – ridono entrambi – Ti va di farci compagnia a vicenda? –
Joshua esita, guardandosi intorno : - Non so, non so dove sia Natalie … -
Brooklyn: - Neanch’io la vedo in giro … - finge di cercarla con lo sguardo – Mi concedi un ballo mentre aspettiamo? Me ne devi uno dal prom infondo … - sorride, apparentemente sicura di se
Anche Joshua sorride, porgendole il secondo bicchiere che tiene in mano : - Infondo hai ragione! –
 
Natalie è fuori con la bambina di prima, un po’ più distante dalla villetta.
Brenda : - Posso aspettare anche da sola … -
Natalie : - è tardi, non dovresti girare sola a quest’ora … - si stringe sul suo mantello rosso, fa abbastanza fresco
Brenda sorride : - Mia sorella non mi avrebbe mai fatto compagnia. Avrebbe gridato come una pazza e pestato i piedi fino a quando la mamma non fosse arrivata –
Natalie : - Ne so qualcosa di fratelli viziati – le due si sorridono, guardandosi. Hanno una strana intesa, anche se hanno differenti età e sono delle sconosciute.
I fari di un’auto nera le illuminano e l’autovettura si parcheggia di fronte a loro. Ne esce una donna bionda, con un grosso sorriso e due occhi azzurri.
Beth : - Brenda eccoti. Fila in macchina, si gela. Grazie per averle fatto compagnia e averle fatto chiamare casa. Sono Beth Fisher, la madre di Agnes.  Sei una sua amica? –la donna sorride, cortese, molto diversa negli atteggiamenti da Agnes, mentre la bambina entra in macchina
Natalie : - Un compagna di scuola – anche la ragazza sorride, imbarazzata – piacere, Natalie King –
Sul volto della donna il sorriso scompare. La guarda più attentamente, la scruta. A Natalie sembra quasi che si stia commovendo
Beth : - Quanto sei cresciuta, non ti avevo riconosciuta … -
Natalie : - Lei mi … mi conosce? – la ragazza è stupita
Beth cerca di riprendere il suo contegno, scuotendosi : - Oh, no, bhè, conosco i tuoi genitori, ecco, ti ho vista da bambina alcune volte con loro – si sforza di sorridere ma è abbastanza turbata. Continua a fissare la ragazza, non stacca gli occhi dal suo viso. Natalie non capisce l’atteggiamento della donna, tuttavia non si sente in imbarazzo, come le capita il resto delle volte. La donna si scuote di nuovo, come risvegliata da un sogno – Bhè, ci vediamo allora … grazie Natalie – sorride gentile ancora, avviandosi verso la macchina. Prima di ripartire e mettere in moto la guarda di nuovo, mentre Brenda la saluta felice dal finestrino
 
Natalie non capisce il perché, ma quell’incontro l’ha un po’ turbata. Rientra alla festa e tutta quella musica e quelle luci le danno fastidio. Vuole andare via. Cerca Joshua, facendosi spazio a fatica fra gli altri ragazzi. Lo trova, con Ethan e Abigail
Joshua le va incontro, mettendole le mani sulle spalle : - Ehy ma dov’eri finita? –
Natalie : - Avevo bisogno di un po’ d’aria … vorrei tornare a casa adesso –
Joshua : - Certo, ti accompagno –
 
Anche Christopher e Brooklin sono andati via dalla festa, che ormai sarà agli sgoccioli vista l’ora. Sono seduti sotto il portico dell’immensa villetta di Christopher, con un cesto di dolci e caramelle davanti, intenti a mangiarli
Brooklyn : - Cornelia non si arrabbierà quando si accorgerà che le mancano metà dei dolcetti? –
Christopher : - Cornelia è buona … - il ragazzo si interrompe per addentare una caramella gommosa – Come Carla. E come me! Le streghe della famiglia sono Clara e Chastity. Mi terrà il muso a vita per non averla portata alla festa di Agnes Fisher –
Brooklyn ride : - E con Alice in Wonderland di sopra com’è andata? –
Christopher sorride a trentadue denti, guardandola : - Alla grande! Cosa mi dici di Joshua ? –
Brooklyn : - Abbiamo fatto quattro chiacchiere ballato … un passo alla volta! – la ragazza sorride soddisfatta.
Entrambi sono ancora dentro i loro costumi di Halloween, ma il trucco è rovinato e Christopher è senza giacca né cappello e con la camicia scombinata
Christopher : - Stai imparando, bene! –
Brooklyn continua a sorridere : - E tu sei tornato ad essere il Chris che mi piace stasera –
Christopher : - Merito tuo –
Si guardano sorridendo, continuando a mangiare le caramelle gommose
 
Joshua e Natalie sono in piedi, di fronte casa della ragazza
Joshua : - Spero ti sia divertita … mi dispiace se ti sei annoiata … -
Natalie : - No, davvero – la ragazza sorride, gentile – è stata davvero una bella serata. Grazie –
Joshua : - Mi fa piacere. Allora … ci vediamo a scuola? –
Natalie : - Certo –
I due si sorridono, sono uno di fronte all’altra. Sono perfettamente a distanza bacio, ma nessuno dei due si avvicina per primo. Natalie non farebbe mai il primo passo. E Joshua ha paura di fare una mossa avventata e rovinare tutto.
La luce nella cucina dei King si accende e i due vengono distratti. Joshua alza gli occhi verso la casa, mentre Natalie si gira
Natalie : - Devo andare adesso – la ragazza gli sorride di nuovo, poi si gira lentamente, avviandosi verso la casa. Joshua rimane lì a fissarla allontanarsi, nel suo mantello rosso che la avvolge. La ragazza apre la porta di casa e prima di entrare dentro si volta di nuovo a guardarlo.
Joshua sospira, fissando la porta chiusa.
 



Questa è una specie di serie tv cartacea a cui tengo molto e che volevo scrivere da troppo tempo... Immagino sarete curiosi di vedere volti dei protagonisti, ecc... Bhè, per tutto questo passate dalla pagina facebook, Forever Young


i vostri commenti sono sempre graditi, anzi... non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate della storia :) Quindi recensite :) 

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Capitolo 6
*** Yoursong ***


1x06 – Yoursong


Brooklyn è in palestra, su un piccolo palco improvvisato. È più una pedana di legno sulla quale stanno  lei e il resto della sua band. La ragazza, unica componente femminile del gruppo è in piedi, con l’asta del microfono davanti. Alle sue spalle, Jared e Jhonathan rispettivamente al basso e alla chitarra e ancora più indietro, Jeremy, alla batteria.

I ragazzi finiscono di suonare, Brooklyn di cantare. Sorride, girandosi verso il resto della band
Jared : - Alla grande ragazzi. Bravissima Brook – si toglie il basso di dosso, mentre anche gli altri due ragazzi sistemano i propri strumenti
Brooklyn : - E bravissimi voi! –
Sorride entusiasta. Su quella pedana, dentro quelle quattro mura della palestra, con la sua band, le insicurezze spariscono. Si sente libera e se stessa con il microfono in mano
Jared : - Sei pronta al debutto?
Brooklyn : - Mi tremano le gambe solo all’idea! – scoppia in una risata nervosa
Jhonathan : - Il classico panico da palcoscenico –
Brooklyn : - Non ne ho mai calcato uno! – sorride ancora, emozionata e spaventata al solo pensiero
Jared : - Sul palco, lì in piedi, davanti tutta quella marea di gente, ti tremeranno le gambe. Ma sarà un attimo. Poi impugnerai il microfono ed è come se tutti sparissero – sorride, dandogli una pacca sulla spalla e scendendo dalla pedana – Fidati Brook! –
 
 
Brooklyn esce dal portone della scuola, ancora sovrappensiero ma sorridente. Si guarda intorno : fra gli studenti non riesce a vedere Christopher. Prosegue, superando anche il cancello e appena riporta lo sguardo avanti si blocca alla vista di un bel ragazzo, alto, con lo sguardo penetrante, appoggiato ad una Mustag nera, che le sorride.
Brooklyn : - Ian?! –
Ian : - Cugina! –
Brooklyn, piacevolmente stupita, gli corre incontro, lanciandosi letteralmente fra le braccia del ragazzo
 
 
Brooklyn : - Cosa ci fai qui? – la ragazza, ancora sorridente, si stacca dall’abbraccio del cugino
Ian : - Non potevo mancare alla tua prima esibizione, dopo avermelo twittato cento volte – il ragazzo rimane appoggiato all’auto, con le mani in tasca
Brooklyn : - Non credevo venissi sul serio! –
Ian : - E invece … - allarga le braccia – sorpresa! – sfoggia uno dei suoi sorrisi migliori
Christopher arriva alle spalle di Brooklyn, notando il ragazzo mai visto prima, lì con lei : - Ehy, niente passaggio oggi? –
Brooklyn : - Chris! No, oggi vado con lui. Questo è mio cugino, Ian! Ian, Christopher –
I due ragazzi si stringono la mano reciprocamente, sorridendosi
Christopher : - Oh, allora ti lascio, avrete tanto di cui parlare! –
 
 
Ethan ed Abigail sono distesi sul prato, in quello spazio di terreno dopo il parco, sul lago, che, insieme a Joshua, è il loro rifugio segreto. Le loro teste sono vicine, l’una accanto all’altra, mentre i loro piedi sono rivolti in due direzioni opposte. Entrambi fissano il cielo, coperto da poche nuvole. La temperatura è superiore alla media prevista solitamente a Novembre
Ethan : - Facciamolo più spesso … saltare l’ultima ora e fuggire qui …
Abigail : - Oggi era giorno di riposo per entrambe le nostre squadre, non possiamo farci l’abitudine –
Seguono alcuni secondi di silenzio, in cui entrambi continuano a fissare il cielo
Ethan : - Com’è che Josh non è qui con noi ? –
Abigail : - Oh, sarà occupato con le sue mille fidanzate – scosta un secondo gli occhi dal cielo per guardare Ethan, per poi riposarli su esso
Ethan sorride : - E tu? È da un po’ che non ti vedo presa dai tuoi mille ragazzi … -
Abigail si mette a sedere, portando le ginocchia al petto e cingendoli con le braccia : - Mh, avrò perso il mio charme – fa un sorrisetto ironico
Anche Ethan si mette a sedere, poggiando una mano a terra : - Io penso sia rimasto intatto  - la ragazza si volta a guardarlo, sorridendo. Anche Ethan la guarda sorridendo, i denti bianchi fanno contrasto con i colori scuri della sua pelle, dei suoi capelli, dei suoi occhi – O sarà colpa del fratellastro superfigo che ti sta sempre addosso! –
Ridono entrambi, mentre Abigail lo colpisce scherzosamente sulla spalla.
 
Ian e Brooklyn sono in giro per St. Elena, lungo una stradina tranquilla che da sul grande lago che costeggia la cittadina. Entrambi hanno uno Starbucks in mano
Ian : - Sembra carino qui! –
Brooklyn : - Lo è – beve un sorso del suo caffè – A volte sento nostalgia del Kentucky però, devo confessarlo. La gente qui … sai, popolari, impopolari … danno molto peso a queste cose –
Ian : - E a ragazzi? Come vanno le cose? –
Brooklyn : - Bhè, si c’è qualcuno … - sorride, con lo Starbucks ora stretto fra entrambe le mani, spostando lo sguardo verso il cielo, pensierosa
Ian : - Scommetto il ragazzo a cui stava per venire un infarto quando ti ha visto in mia compagnia, fuori dalla scuola – sfoggia un bellissimo sorriso a 32 denti, pavoneggiandosi un po’
Brooklyn : - Chi, Chris? Oh no – si affretta a chiarire – lui è un amico … è il mio migliore amico. È un altro … è biondo, alto, bello, anche più di te sai – si gira verso il ragazzo, prendendolo in giro – gioca a Football –
Ian : - Come si chiama questo Dio greco? –
Brooklyn : - Joshua – abbassa lo sguardo sognante sul caffè, sorridendo. Poi però lo riporta in avanti, sulla strada e quell’alone d’incanto sul volto svanisce – Non penso sia reciproco. Ad Halloween ha portato un'altra alla festa … -
Ian : - Stanno insieme? –
Brooklyn : - Dio, no! – la ragazza pronuncia quelle parole allarmata, quasi con la paura che la frase del cugino si concretizzasse in fatti, al solo pronunciarla
Ian : - E cosa aspetti allora? Piuttosto, non hai amiche carine da presentarmi? –
Brooklyn sorride, guardandolo, un lampo illumina i suoi occhi mentre un idea si fa spazio nella sua mente : - Potremmo conciliare le cose sai? –
Ian la guarda alcuni secondi. Poi capisce dove la ragazza vuole andare a parare. Scuote la testa : - Ah, no no, so cosa ti balena in testa …. –
Brooklyn prosegue, ignorando le sue proteste : - Natalie, la ragazza con cui è uscito Joshua, è una delle ragazze più belle della scuola secondo me … avresti anche campo libero, è riservata, non ha molti amici e neppure una fila di ragazzi –
Ian : - Certo, e un tale splendore ovviamente è ancora single … -
Brooklyn : - No, credimi, è perfetto! – si ferma al centro della strada, entusiasta, con lo sguardo estasiato – La inviterai a venire al mio concerto al locale! – Afferra il cugino per le braccia, costringendo anche lui a fermarsi
Ian : - Brook … - il ragazzo sposta lo sguardo, scuotendo la testa. L’idea non lo entusiasma per nulla
Brooklyn : - Così sicuramente non andrà con Josh ed io avrò campo libero! – ma la ragazza continua apertamente ad ignorare i suoi segnali di protesta. Lo guarda entusiasta, la sua mente è ormai partita in mille fantasticherie che non riescono a trovare un freno
Il giorno dopo,  Brooklyn è per i corridoi del Kennedy High, insieme ad Ian, che l’ha accompagnata fin dentro la scuola quella mattina. I due sono fermi accanto all’armadietto della ragazza. A pochi passi da loro, Joshua, Ethan e Abigail discutono fra loro, fermi all’armadietto di Joshua
Brooklyn : - Eccolo – la ragazza indica Joshua, con lo sguardo – è quello biondo … -
Ian : - L’uomo dei sogni? – il ragazzo, che prima dava le spalle al gruppetto, si volta a guardarli
Joshua, Abigail ed Ethan stanno discutendo fra di loro, quando Agnes arriva, sorridente, ad interromperli
Agnes : - Dite che il nuovo tizio, lì, sia un nuovo alunno ? –
Indica con lo sguardo Ian, di fronte a lei. Nota che il ragazzo li guarda e fa un cenno di saluto con la mano, sorridendo maliziosa. Anche Abigail ed Ethan, che davano la schiena a Brooklyn e al cugino, si voltano a guardarlo
Abigail : - Non male … -
Agnes : - Non male?! Guarda che sguardo sexy ci ha fatto … - la ragazza si avvicina all’amica, complice. Infondo sono discorsi che le due sono sempre state abituate a fare insieme
Abigail : - E non oso immaginare che muscoli ci siano sotto quella maglietta … -
Agnes : - O sotto quei pantaloni … -
Le due si guardano, poi scoppiano a ridere insieme, maliziosamente complici.
 
Brooklyn e Ian sono abbastanza distanti dal gruppetto da non riuscire a sentirli, data anche la presenza di molti altri studenti per il corridoio della scuola, con il relativo trambusto.
Ian si gira, tornando a guardare Brooklyn di fronte a lui  : - Se Natalie è una delle due ragazze che mi sta fissando, lì dietro, potrei riconsiderare la tua proposta –
Brooklyn : - No, non è una di loro –
Ian sospira, roteando gli occhi : - Ovviamente –
Brooklyn scorge Natalie passare lungo il corridoio, con i libri stretti fra le braccia, lo sguardo rivolto davanti a se, quasi assente. È nel suo mondo, come al solito. Non si accorge neppure di essere passata quasi accanto a Joshua, che invece la nota e continua a seguirla con lo sguardo
Brooklyn : - Eccola, quella è Natalie! – la voce e i gesti della ragazza risultano fin troppo entusiasta, tanto che alcuni studenti vicino a lei si girano a guardarla
Ian invece osserva Natalie. Fa scorrere il suo sguardo sul viso, sugli enormi occhi azzurri, sui capelli biondi e poi sul suo corpo : - Cavolo … -
Brooklyn : - è bellissima vero? –
Ian : - Al tuo posto non sarei così felice, insomma, esce con quello che ti piace –
Brooklyn : - Non dopo l’intervento dello splendido sconosciuto che già qui tutte a scuola guardano … - la voce si assottiglia e il sorriso della ragazza diventa sempre più malizioso. Ha notato gli sguardi che metà delle ragazze dell’istituto rivolgono al cugino
Ian : - Frena l’entusiasmo – ride – mica resto per sempre –
Brooklyn : - Ma almeno per questa sera avrò campo libero – congiunge le mani e rivolge al ragazzo il suo miglior sguardo compassionevole – Ti prego! –
 
 
Agnes sospira arrotolando una ciocca di capelli biondi sul dito, non spostando sfacciatamente lo sguardo da Ian, così come la stessa Abigail : - Alla mia lista manca giusto un tipo del genere … -
Abigail ammiccando, con lo stesso atteggiamento dell’amica : - La mia lista è da troppo tempo che non viene aggiornata … -
Entrambe vengono distratte dal forte rumore di un armadietto che sbatte, tanto da farle sobbalzare e girare, in maniera sincronizzata. È Ethan
Ethan : - Non vi rendete conto di quanto siete ridicole? – il ragazzo è palesemente adirato. Gli occhi lampeggiano di rabbia e l’armadietto di Joshua, che resta lì fermo a guardare la scena, ne ha fatto le spese.
Abigail lo guarda, a bocca semi aperta. Vorrebbe giustificarsi ma non trova le parole
Ma ci pensa Agnes a rincarare la dose : - Cos’hai un attacco d’invidia e maschilismo mescolati ? o vorresti far parte delle nostre liste ? –
Ethan : - Non assisto per la prima volta a questi vostri discorsi, sembrate in calore! Fatevi una doccia fredda! –
Agnes si avvicina al ragazzo, lo sguardo aguzzato, la voce assottigliata : - Vorresti farcela tu la doccia, è questo che ti turba tanto? Da quando stai qui non ti ho mai visto con nessuna ragazza, cos’è, sei gay o dalle tue parti siete tutti impotenti? –
Ethan rimane fermo al suo posto, aguzzando anche lui lo sguardo, fissando Agnes dritta negli occhi : - Sai dalle mie parti come si chiamano quelle così? Cagne –
Abigail : - Come mi hai chiamata? – la ragazza è rimasta alle spalle di Agnes, ad assistere alla scena. Non ha più pronunciato parola ma implicitamente, per tutti, era come se Agnes parlasse a nome di entrambe. Adesso fissa Ethan, con un misto di delusione, rabbia e dispiacere sul volto.
Ethan sposta lo sguardo verso lei. Per un secondo cambia espressione, pentito di quelle parole pronunciate troppo in fretta, dall’istinto
Agnes si allontana da lui, continuando a guardarlo torvo : - Andiamo Abby – prende la ragazza sottobraccio – Non voglio restare un minuto in più qui –
Abigail si allontana con lei, continuando a guardare Ethan, delusa, che ricambia il suo sguardo, dispiaciuto.
Joshua : - L’hai fatta grossa stavolta amico – gli batte una mano sulla spalla
 
Ian, qualche passo più distante : - M’impegnerò per aiutarti, promesso! – sorride ricevendo un abbraccio entusiasta da Brooklyn. Poi si allontana, uscendo dall’ingresso principale della scuola
 
Agnes e Abigail sono nei bagni femminili della scuola.
Agnes è davanti allo specchio, intenta a mettere il lucidalabbra : - è proprio un cafone! – lo richiude di scatto, infilandolo dentro la porchette riposta sul lavandino – Forza, sbrighiamoci, il signor Evans ci farà recuperare con l’ora di punizione altrimenti, non ci penso nemmeno … -
Abigail è rimasta per tutto il tempo appoggiata alla parete : - Si, dammi solo un secondo … -
Sorride ad Agnes che si volta a guardarla. Apre lentamente la porta del bagno. Una volta dentro si lascia scivolare contro la porta, sedendosi a terra. Non può frenare le lacrime che scendono dai suoi occhi
 
La lezione di inglese è appena finita, gli studenti lasciano i banchi per dirigersi fuori dall’aula. Joshua impiega un po’ più tempo degli altri a raccogliere le sue cose. Brooklyn lo osserva : è il momento perfetto. Resta anche lei nell’aula, in piedi davanti alla porta,. Guarda il ragazzo che continua a sistemare le sue cose e si tormenta le mani, agitata e insicura come sempre, all’idea di parlargli. Ma sa che dovrà farsi coraggio. Si ripete di stare calma, cercando bene le parole giuste da pronunciare.
Joshua finalmente finisce di raccogliere le sue cose e si alza, accorgendosi della ragazza.
Joshua : - Brook – le rivolge uno di quei sorrisi che la fanno morire e sorridere automaticamente di rimando
Brooklyn : -  Ehy … Stasera canto all’ Insanity, cioè, ci esibiamo con il resto della band, con i J3 – arrossisce, capendo di essersi incartata per l’imbarazzo. È palese, anche Josh lo capisce, sorride, intenerito e anche un po’ compiaciuto dal comportamento della ragazza – Mi chiedevo se ti andrebbe di venire a sentirmi … - riesce finalmente a guardarlo negli occhi, piena d’imbarazzo. Continua a tormentarsi le mani, finite di pronunciare le parole si morde il labbro inferiore
Joshua sorride, rassicurante : - Ma certo, mi farebbe piacere –
Brooklyn : - Bene – il tono della ragazza è fin troppo entusiasta, di nuovo. I suoi occhi s’illuminano – Sai .. – prosegue incerta – Non ero sicura, pensavo avessi altri impegni … -
Joshua sorride ancora, intuendo a cosa la ragazza allude : - Nessun impegno, tranquilla. Ci sarò. Sarò sotto al palco e farò il tifo per te –
Brooklyn : - Sono abbastanza agitata, non sono mai salita su un palco, con un microfono in mano, tutta quella gente che mi fissa … ho paura di fare una mezza figuraccia! – scoppia in una risatina nervosa
Joshua : - Non devi preoccuparti. Io sarò lì sotto, e penso ci sarà anche Christopher … siete molto amici, no? –
Brooklyn : - Si si certo. Siamo amici, ottimi amici – sottolinea volutamente il concetto di amicizia, in modo che a Joshua risulti chiaro
Joshua : - Bene – sorride anche lui – Se ti sentirai incerta e insicura lì sopra, guarda in basso, nella nostra direzione … saremo lì per sostenerti –
Brooklyn è colpita da quelle gentili quanto inaspettate : Bhè, grazie … -
Joshua : - Ci vediamo stasera Brook – la guarda per l’ultima volta sorridendo, uscendo poi dall’aula
 
È l’ora mensa.
Agnes ed Abigail sono sedute, assieme alla solita comitiva, al tavolo centrale della sala mensa interna.
Joshua ed Ethan arrivano con i loro vassoi in mano. Stanno per sedersi allo stesso tavolo, quando Ethan si blocca, fermo in piedi, alla vista di Abigail. La ragazza fa lo stesso, con la forchetta sospesa a mezz’aria. Lo sguardo di Ethan è dispiaciuto, di chi vuole scusarsi ma non trova le parole. Quello di Abigail è duro. La ragazza improvvisamente lascia cadere la forchetta sul piatto e sbuffando, si alza dal tavolo, lasciando il suo pranzo a metà.
Agnes, che ha assistito alla scena, guarda torvo Ethan ed imita Abigail, andandole dietro, portando però con se il vassoio con il pranzo.
Joshua ed Ethan si siedono ai posti precedentemente occupati dalle due ragazze
Joshua : - Ribadisco, l’hai combinata grossa –
Ethan : - Non parlavo con lei – sbuffa, infilzando nervosamente il cibo con la forchetta
Joshua : - Dovresti dirglielo –
Ethan : - E quando? Appena mi vede cambia continente! –
Joshua : - Dimentichi che abitate nella stessa casa … - ridacchia
Ethan : - Conosci Abby … -
Joshua : - Vero. Più di te. E anche se sembra la Mean Girl della situazione so quanto sia facile ferirla – Ethan resta in silenzio, colpevole. Joshua con quelle parole ha fatto centro – E chiarite in fretta. Stasera vorrei andare all’Insanity con entrambi i miei migliori amici. Fa schifo essere il migliore amico di entrambi i componenti di una coppia, sai? A meno che tu non abbia il dono dell’ubiquità –
Ethan sorride, sarcastico : - Noi non siamo una coppia –
Joshua, calmo, continuando a mangiare : - Oh, avanti. –
Ethan : - Non lo siamo – finge indifferenza, mettendosi a trafficare con il cibo nel piatto ma il suo tono di voce è poco convinto
 
Natalie è seduta fuori, sul prato, con la schiena appoggiata al tronco di un grosso albero. Nel cielo c’è qualche nuvola e la temperatura non è più caldissima per pranzare fuori ma a Natalie piace stare lì, in quell’angolino. Ha già finito il pranzo e sulle ginocchia tiene un grosso libro che sta leggendo.
Ian la osserva, poco distante da lei. Come aveva previsto, è tornato al Kennedy a quell’ora, per mettere in atto il piano di Brooklyn. Piano che non dispiace neppure a lui. Avanza silenziosamente verso la ragazza, troppo immersa nella lettura e nei suoi pensieri per notarlo. Si china su di lei, accovacciandosi.
La ragazza finalmente lo nota, saltando quasi in aria nel vedere qualcuno chino alle sue spalle. Lo guarda, stupita e interrogativa.
Ian sembra tranquillo, con il suo solito sguardo intrigante : - Sembra un Grimorio –
Natalie chiude il libro, allontanandosi istintivamente dal ragazzo, continuando a guardarlo : - lo è … tu come fai a saperlo? –
Ian, per tutta risposta, si siede accanto alla ragazza : - Mia zia era un appassionata di queste cose – il tono del ragazzo è tranquillo, affidabile. Natalie lo lascia parlare, tenendosi sulla difensiva, ma incuriosita da quel particolare – ho trascorso molto tempo con lei e la sua famiglia, prima che … Prima che ci lasciasse. Aveva un libro come questo sai – Guarda la ragazza dritto negli occhi, sorridendo
Natalie abbassa lo sguardo in imbarazzo, arrossendo. Tuttavia è la prima volta che un ragazzo si interessa a queste cose : - Non ti ho mai visto in giro … -
Ian : - Sono qui solo di passaggio. Mia cugina, Brooklyn Ramirez, si è trasferita qui da pochi mesi. Oggi ha la sua prima esibizione con la sua band in un locale. So quanto sia emotiva ed insicura, è una tappa molto importante per lei … - Natalie lo ascolta, interessata, senza parlare e il ragazzo continua – Ha sempre adorato cantare sai? Canticchiava continuamente … Non ha mai avuto il coraggio di farlo in pubblico, la vostra città deve fargli un bell’effetto evidentemente –
Natalie sorride, Ian lo nota, compiaciuto : - Brooklyn. La conosco. Sembra una brava ragazza –
Ian allarga il sorriso, fingendo stupore : - Si? Ehy, ho un’idea …  Perché non vieni con me all’Insanity?
Natalie si ritrae, alzando il suo solito muro : - Io … - abbassa lo sguardo
Ian : - Forse sono stato troppo precipitoso … avrai impegni, forse anche un ragazzo … -
Natalie : - No … è che … non amo queste cose … -
Ian sorride, stranamente comprensivo : - I luoghi affollati, dici? –
Natalie : - Si, anche … -
Ian : - Senti, ti propongo un patto – appoggia la schiena all’albero, continuando a parlare con un tono calmo e rassicurante – Andiamo al locale, ascoltiamo un po’ di musica, se ti annoi ti porto in un posto più calmo … -
Natalie è tentata. La incuriosiscono i modi di fare del ragazzo. Rimane qualche secondo a fissarlo, poi riabbassa lo sguardo, scuotendo la testa : - Io … Non so … -
Ian : - Bhè, non è una grande città … - si alza da terra, inarcando un sopracciglio, con un mezzo sorrisetto – Brook saprà sicuramente dove abiti. Facciamo così, hai tutto il pomeriggio per pensarci. Alle 8 sarò fuori da casa tua. Aspetterò fino alle 8 e 30. Se ti vedrò uscire dalla porta, bene. Se non ti vedrò, capirò. E sarà stato comunque un piacere averti conosciuta – Le sorride di nuovo, mentre la ragazza lo guarda stupefatta. Nessuno aveva mai osato tanta sfacciataggine – Spero di vederti stasera Natalie – si volta ed esce dal cancello principale della scuola.
Natalie abbassa lo sguardo, sorridendo e spostando una ciocca di capelli biondi dietro l’orecchio
 
Ethan è nella cucina dei Lopez, da solo. Lui e Abigail non sono tornati da scuola insieme come gli altri giorni.
La porta d’ingresso si apre. I passi di Abigail rimbombano per la casa. Ethan si affaccia sulla porta della cucina, la guarda. La ragazza fa per proseguire verso le scale ma lui la prende per un braccio, fermandola
Ethan : - Con chi sei tornata? –
Abigail, piccata : - Con uno dei miei innumerevoli ragazzi – si divincola da Ethan, incrociando le braccia
Ethan : - Sai che non mi riferivo a te –
Abigail : - Cagne “dalle mie parti” sai cos’è? – imita l’espressione che il ragazzo ha usato quella mattina a scuola – plurale! – Lo supera, salendo su per le scale
Ethan le va dietro : - Sai che non lo penso –
Abigail : - Il danno è fatto Eth –
Ethan : - Stasera andiamo all’Insanity, passa Josh alle 8 … -
Abigail : - Oh, non vi disturbate, vado con Agnes – entra nella sua camera, sbattendo la porta praticamente in faccia ad Ethan. Che resta fuori, a fissare la porta chiusa
 
Brooklyn è dietro le quinte del palco dell’Insanity, con il resto della band.  Gli strumenti sono già posizionati lì fuori. È nervosissima, cammina continuamente avanti e indietro, tormentandosi le mani.
Jared : - Ragazzi, è ora, dobbiamo posizionarci sul palco. Ci annunciano e poi esci tu Brook, tutto chiaro? –
Brooklin : - Chiarissimo – scuote la testa, nervosa. Jared le fa un sorriso, mettendole una mano sul braccio, per rassicurarla. Poi esce sul palco, assieme al resto della band. Sale su anche il proprietario dell’Insanity, che spende due parole per presentare i ragazzi. Brooklyn sente quelle parole a malapena, le risultano confuse a causa dell’agitazione. Continua a tormentarsi le mani, camminando avanti e indietro
Christopher : - Mi raccomando, sicurezza –
Brooklyn : - Chris! – la ragazza è stupita di vederlo lì. Me il ragazzo non è solo. C’è Joshua con lui. Guarda prima uno e poi l’altro, piacevolmente sorpresa
Joshua : - Volevamo augurarti buona fortuna prima che salissi sul palco –
Brooklyn : - Grazie, veramente! – sorride, contenta. L’ansia è un po’ andata via. Dal frastuono che proviene da sotto al palco, sarà sicuramente arrivata la sua ora di entrare in scena
Christopher : - Vai! Ti guarderemo da sotto! –
La ragazza fa un cenno con la testa, sorridendo ancora. Poi si volta, guarda il punto da cui dovrebbe entrare. Fa un sospiro, poi procede a passo deciso.
Arriva sul palco, si posiziona di fronte al microfono. Per un attimo ha un vuoto. Il locale è davvero strapieno. Sono tutti lì sotto e per la maggior parte sono ragazzi della scuola. E la fissano, aspettando che cominci. Ma è solo un attimo. Stacca il microfono dall’asta, si volta a fare un cenno a Jeremy alla batteria, che comincia. Dopo di lui anche Jared e Jhonathan e poi è il suo turno. Comincia a cantare e, come le avevano detto, le paure spariscono.
 
Christopher, Joshua ed Ethan sono sotto al palco, a godersi il concerto. Lo sguardo di Christopher è fisso sulla ragazza. Sorride, Brooklyn sta cantando bene, sembra così sicura di se stessa su quel palco. Si sta divertendo, ed è felice per lei. Anche Joshua tiene lo sguardo fisso sulla ragazza, con la quale ogni tanto incrocia lo sguardo. Lo alterna alla sua sinistra, dove scorge Natalie a seguire il concerto, con lo sconosciuto che quella mattina era a scuola. Anche la ragazza si gira ogni tanto a guardarlo.
Ian le sussurra qualcosa all’orecchio, poi entrambi s’incamminano verso l’uscita del locale. Joshua li segue con lo sguardo, fin quando non scompaiono dalla sua vista. Poi posa lo sguardo di nuovo su Brooklyn, che ricambia, sorridente, mentre finisce la sua prima performance.
Brooklyn : - Questa è una canzone che mi piace particolarmente – la ragazza guarda negli occhi Joshua, che ricambia, mentre la band comincia a suonare e lei intona le not edi quella canzone, come a volergliela dedicare
 
Ethan sta solo facendo finta di seguire il concerto invece. Il suo sguardo è fisso a destra, su Abigail, che è lì in piedi in compagnia di Agnes. Entrambe con un cocktail alcolico in mano, si muovono a ritmo della musica. Sono in compagnia di alcuni ragazzi.  Abigail sposta però ogni tanto lo sguardo su Ethan, lanciandogli fulmini dagli occhi.
Agnes la prende per mano e la trascina verso l’angolo bar, anche i ragazzi che sono con loro si dirigono lì. Ethan le va dietro, senza pensarci un attimo. Joshua lo guarda e capisce, quindi non tenta di fermarlo.
Abigail è già al bancone, sta ordinando un altro cocktail. Ethan le arriva alle spalle
Ethan : - Hai bevuto abbastanza per stasera –
Abigail : - è solo il terzo, papà – la voce della ragazza è calma, lo sguardo atono, continua a fissare il barman davanti a se, senza degnare Ethan di uno sguardo. Il ragazzo sbuffa, spazientito per la situazione la prende per il braccio, trascinandola fuori. Le proteste della ragazza servono a poco.
Abigail : - Ma dove hai studiato buone maniere, ad Oxford? – una volta fuori, la ragazza si divincola dalla stretta, adirata
Ethan : - Adesso hai una scelta. Puoi rientrare, tornare da Agnes e continuare a divertirti. Oppure puoi stare qui fuori e chiarire questa situazione – il ragazzo cerca di mantenere la calma e controllare il tono della voce
Abigail : - Cosa ci sarebbe da chiarire? Mi hai dato della troia. Punto – mette due mani sui fianchi, fissandolo. Il tono di voce non è alto ma schietto ed acido
Ethan : - I commenti, di stamattina … mi hanno dato fastidio – sbuffa, ammetterlo, anche a se stesso, costa fatica al suo orgoglio
Un sorrisetto spunta sul volto di Abigail. Ha capito tutto ma vuole prendersi una piccola rivincita : - Non sei in dovere di comportarti da fratello maggiore. E so scegliermi da sola i ragazzi –
Ethan : - Non da fratello, Abby, non capisci? Tu che ti concedi facilmente, tu e un altro insieme … questa cosa mi fa salire il sangue al cervello! –
Abigail è un po’ stupita da quelle parole così esplicite. Incrocia le braccia al petto : - Io ti ho baciato. Nella tua stanza. Mi sarei concessa a te quella sera. E tu mi hai rifiutata –
Ethan : - Perché non volevo che succedesse così.  – il tono del ragazzo adesso è calmo. Si fissano negli occhi. Anche Abigail comincia ad abbassare le difese e rilassarsi : - Non doveva succedere così, come con una qualunque –
Abigail : - E come sarebbe dovuto succedere? –
Ethan la guarda. Per alcuni secondi resta lì, a fissarla, mentre la ragazza è in attesa. Poi si decide. Si avvicina a lei, le cinge la vita con le mani. Abigail, in risposta, gli circonda il collo con le braccia. I loro volti si avvicinano, lentamente, fin quando le loro bocche s’incontrano.
Si baciano, fuori dall’ Insanity, in maniera dolce, delicata, spontanea
 
I ragazzi hanno smesso di suonare all’Insanity. È stato un successone. Sono rimasti in pochi dentro al locale. La band sta finendo di smontare gli strumenti sul palco.
L’ansia di Brooklyn è stata sufficientemente sfogata, adesso la ragazza è euforica, non riesce a stare ferma, di nuovo.
Brooklyn : - Siamo stati grandi! –
Jared : - Si – il ragazzo sta finendo di smontare le amplificazioni – e tu sei stata bravissima. Ottimo esordio –
Brooklyn : - Li sentivi, cantavano tutti applaudivano … Sono rimasti fino alla fine! -
Jared ride : - Te l’avevo detto che sarebbe andata bene! E qualcuno ha deciso di aspettarti anche a fine concerto … - il ragazzo fa cenno con la testa davanti a se, indicando qualcuno. Brooklyn si gira e lo vede.
Joshua è lì, sotto al palco, con le mani in tasca e con il sorriso sul volto. È bellissimo. Si avvicina, fino a raggiungere il palco. Fa peso sulle mani e si siede sul bordo. Brooklyn, sorridente, si avvicina a sua volta. Si china, sedendosi anche lei sul bordo del palco, con le gambe penzolanti, accanto al ragazzo. Il resto della band ha finito di smontare e il locale è quasi deserto. Sono rimasti solo loro due e i proprietari
Joshua : - è stato un bellissimo concerto –
Brooklyn : - I ragazzi sono bravissimi – sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchio, imbarazzata per quella vicinanza con Joshua – Mi trovo molto bene con loro –
Joshua : - Non essere modesta. Sei stata grandiosa su quel palco. Hai grinta, energia … tiri fuori una sicurezza di te stessa impressionante, con il microfono in mano –
Brooklyn arrossisce per quei complimenti : - Grazie … mi fa piacere che tu sia venuto –
Joshua sorride : - Fra l’altro non sapevo che ti piacesse Britney Spears –
Brooklyn arrossisce di più. Quella canzone gliel’ha praticamente dedicata : - E’ una bella canzone –
I due si fissano negli occhi, per qualche secondo. Poi Joshua interrompe il silenzio
Joshua : - Ethan mi ha mollato qui … ti va se ti riaccompagno a casa ? –
A Brooklyn brillano gli occhi, non aspettava altro : - Ma certo! –
 
Anche Ethan ed Abigail sono rientrati. Percorrono l’ingresso dirigendosi verso le scale, al buio, per non svegliare nessuno data la tarda ora
Abigail : - Abbastanza imbarazzante abitare nella stessa casa vero? – Ethan sorride – Avresti dovuto accompagnarmi a casa, una casa diversa dalla tua e ci saremmo dovuti salutare sulla porta. Io avrei chiuso, tu te ne saresti andato e avrei avuto il tempo per metabolizzare la cosa –
Ethan sorride : - Possiamo simularlo sulla porta di casa tua, se ti va –
Intanto i due sono giunti al piano di sopra, davanti camera della ragazza. Abigail si appoggia al muro, mentre Ethan si avvicina sempre di più a lei, cingendole di nuovo i fianchi
Abigail : - Possiamo entrare nella stessa camera, se ti và … -
Le loro labbra stanno per avvicinarsi, di nuovo, quando l’accendersi improvvisamente della luce in corridoio fa scattare Ethan indietro, con le spalle appoggiate al muro opposto, quello della sua camera.
Alfred Lopez, in vestaglia, compare dalla sua stanza : - Ragazzi, cosa ci fate ancora svegli? Andate a dormire, domani avete scuola –
Li supera, guardando entrambi, dirigendosi poi verso il bagno. Ethan ha un sorriso nervoso sul volto : - notte Alfred … -
La luce si spegne di nuovo ma decidono entrambi che è meglio non rischiare. Aprono contemporaneamente le porte delle loro camere, fermandosi sulla soglia.
Abigail : - Notte Ethan –
Ethan : - Buonanotte Abi -

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