Shine Bright

di Writer97
(/viewuser.php?uid=260255)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Semplicemente ME ***
Capitolo 2: *** Vecchie amiche ***
Capitolo 3: *** Disintossicazione ***
Capitolo 4: *** Amori vecchi e nuovi ***



Capitolo 1
*** Semplicemente ME ***


 La mia storia inizia cosi. Con un bacio, il bacio che porta amore e dolore, il bacio che salva e condanna. Il bacio. Il bacio del vampiro.
                                       PASSATO
~ ero una ragazza solare, simpatica.... e povera. Ma non m'importava granché di ricchezza e povertà, perché avevo dalla mia l'amicizia più grande che potesse esistere, l'amicizia di una persona ricca, un'amica alla quale non importava che io fossi povera:"Quando sarò regina, tu regnerai con me, sarai benvoluta ogni volta che vorrai esprimere il tuo parere, e sedere accanto a me, sul trono!" Diceva.
Si, perché lei, Nefertiti, era destinata a divenire la sovrana d'Egitto, ed io, ero destinata a diventare una sua suddita, senza fissa dimora.
"Oh, Neffi, non dire sciocchezze, sai bene che quando diventerai regina, io non sarò altro che un intralcio, e dovrò andarmene!" Le rispondevo io.
L'etichetta, fra noi, non era seguita, eravamo amiche, non la principessa e una schiava, perché era questo, ciò che ero, una schiava. Certo, ero la schiava della principessa, da quando ero bambina, ma poco importava, sempre schiava sarei rimasta.
E quando le dicevo quelle cose, mentre le pettinavo i neri capelli, lei si voltava, con lo sguardo infuriato:"No! Il mio ruolo nel ceto sociale non cambierà nulla nella nostra amicizia! Tu sarai con me per sempre!" E allora io le sorridevo, maledendola mentalmente per la sua caparbietà.
Poi, il giorno venne. E Nefertiti fu eletta regina. Ed io, sapevo cosa avrebbe fatto, una volta incoronata, me l'aveva svelato:
"Quando verrò incoronata, ti eleggerò mia regale consigliera."
"Ma i consiglieri devono essere eletti dal popolo, fra i ricchi!"
"E allora cambierò le cose!" Rispondeva piccata.
Non potevo lasciarle compiere un atto del genere. L'avrebbero mal giudicata!
Così le scrissi un biglietto, su pergamena. Nefertiti mi aveva insegnato a scrivere, perché voleva che fossimo colte entrambe.
"Carissima Nefertiti. Me ne devo andare. Non posso lasciarti buttar via così tutto ciò che il popolo ha faticosamente costruito. Mi spiace. Forse un giorno tornerò, e ci rivedremo. Ti vorrò sempre bene.
Tua, Calliope." Lo poggia sul suo letto. Solo io e lei potevamo entrare nella stanza, l'avrebbe trovato senz'altro. Fu così, che me ne andai, lasciandola sola, forse per sempre.
                                 PRESENTE 2013
~"perché non vuoi dirmi che ti prende?" Chiede per l'ennesima volta John.
"John, lasciami in pace, ok? Voglio solo respirare!" Gli intimo, scostandolo con la mano. Ma lui si riavvicina.
"Kaily... se non mi dici che ti succede... non posso aiutarti.."
Kaily... che stupido nome che mi sono inventata. Ma di certo non potevo dire di chiamarmi Calliope.... mi avrebbero preso per scema.
Il migliore era quello che avevo usato a Chicago, attorno agli anni '50, Chelli, era eccentrico, adatto a me!
"Forse non lo voglio, il tuo aiuto! Non ti pare?"
"Oh! Kaily, andiamo! Perché continui a respingermi? Lo sai quello che provo per te!"
"E tu, quello che provo per te, e di sicuro non è amore!" Ribadisco piccata, comincia a darmi sui nervi.
John è un bravo ragazzo... è proprio da lui, innamorarsi di una come me, di una bella, attraente dal punto di vista fisico, molto eclettica, ed eccentrica.
Ah, quasi dimenticavo, è proprio da lui, innamorarsi di una come me, di un vampiro. Ma lui non lo sa. Non sa che ogni minuto che passa con me, va incontro alla morte per dissanguamento. E anche se io non voglio fargli del male, non sempre riesco a controllare i miei istinti, quello per cui sono rinata... e tutto questo pensare al sangue comincia ad assetarmi.
"Scusa, John... devo andare..." e mi dileguo, dietro l'angolo dell'edificio.
In lontananza vedo due ragazzini avventurarsi nel bosco, e sorrido. Poveri sprovveduti, non dovrebbero avventurarsi da soli nel bosco.
In mezzo secondo sono fra gli alberi. Li raggiungo, in una piccola radura, e li trovo intenti a baciarsi.
"Ehi! Ragazzi!” dico, come se li conoscessi, con un grande sorriso sulle labbra:”Sapete, è pericoloso venire nel bosco da soli, soprattutto di mattina, al freddo, e quando non c'è nessuno in giro!"
"Che diavolo vuoi? Vattene!" Mi dice la ragazza,sgarbata. Io mi avvicino, e la afferro per i capelli, tirandola su, ignorando i suoi urli di dolore e i suoi tentativi di fuggire.
"Ascoltami, piccola puttanella! Ora tu te ne vai, e non ti ricorderai nemmeno di essere stata qui. Capito?" Dico, utilizzando il potere della compulsione.
"Si."dice, prima di andarsene.
Rimaniamo solo io e il ragazzo, vagamente deliziato dal fatto che abbia mandato via la ragazza, rimanendo da sola con lui, povero sprovveduto...
"Ciao, non mi sembra di conoscerti. Vieni, siediti qui vicino a me, cosi parliamo." Mi dice, con fare malizioso.
"Io ho un'idea migliore!" Dico, avvicinandomi a passo lento.
Mi metto a cavalcioni sopra di lui, ed inizio a baciargli il collo.
"Penso di essere d'accordo con l'idea..." sussurra, mentre continuo il lento baciare. Poi sento il profumo del sangue nelle sue vene, una delle arterie principali che pulsa proprio là, sotto la mia bocca.
E allora sento il mio viso mutare, riconosco quel mutamento, Kaily, la ragazza buona e dolce non c'è più. Ora c'è Calliope, la Vampira assetata.
So bene come deve apparire il mio volto, ora: occhi rossi come l'inferno, vene rosse sotto le guance, e denti bianchi,lunghi e aguzzi.
Non fa nemmeno in tempo ad urlare, il poveretto, mentre i miei denti gli perforano la gola, prosciugandogli la vita.
E lo lascio là, a morire.
In fondo... sono una vampira, non è nella mia natura, la compassione

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Vecchie amiche ***


PASSATO~ Ricordo ancora molto bene il caldo. La pelle arrossata dalle scottature, la gola riarsa e le labbra secche e screpolate. Non avevo idea che il deserto fosse COSÌ caldo. Avevo sempre vissuto nella bambagia, nella frescura del palazzo reale. E ora, eccomi qui, quasi svenuta nel caldo infernale del deserto egiziano. Ricordo bene quanto male mi facesse aver dovuto lasciare l'unica amica che avevo, la mia casa, la mia vita. Ma l'avevo fatto perchè volevo bene a quell'amica, a quella caparbia regina. Si, ero sicura che sarebbe stata un'ottima governante, un'ottima regina, testarda com'era. In effetti, lei non era una vera e propria reale. Era stata promessa in sposa a Akhenaton, il principe, quando ancora era bambina. Ed io non c'ero stata, al suo matrimonio, ero fuggita proprio quella mattina... forse era meglio così... chissà cosa sarebbe successo se fossi rimasta...

scossi la testa, a quei pensieri, non potevo permettermi di pensare, non in quel caldo infernale. E poi lo vidi. Pensai fosse un miraggio... una tenda, un grosso tendone, sotto cui ripararmi dal sole, iniziai a correre, con le mie ultime forze, le mie ultime volontà. Istinto di sopravvivenza.

Poi non ricordo bene cosa successe. Forse svenni, quando mi ritrovarono... non sapevo chi erano. Un'unica parola giunse da me:”Aiuto”


 

PRESENTE 2013~ Cazzo!! mi sono macchiata la maglietta! Colpa di quello stupido che non stava fermo!!

Kaily? Cosa fai su quell'albero?” chiede una voce, alle mie spalle.

Non mi volto, potrebbe vedere lo sbavo di sangue sul colletto della camicia... che fare?

Kaily Grims? Tutto bene?” chiede ancora, avvicinandosi ancora a me.

Si, signorina Berny. Sto bene... mi sono... mmh... ferita il collo...”

Bene. Vieni giù che ti porto in infermeria.”

So dov'è. Grazie... posso andarci da sola...”

ok... bhe... io ti aspetto in infermeria... sbrigati però..” insiste ancora l'infermiera... e dovrei andarci.. ma come faccio ad andare in infermeria se non mi taglio?

certo...” ed ecco la soluzione.

Signorina Berny.. aspetti... venga con me, le devo mostrare una cosa... dico, inoltrandomi nel bosco, aspettando che lei mi segua.

E lei lo fa. Brutta mossa!

Mi volto e le dico:”Bene. Lei non ricorderà di avermi visto. È venuta a fare una passeggiata, e ha trovato il ragazzo morto a terra. Ha provato a salvarlo ma non c'è stato nulla da fare. Si è macchiata provando a salvarlo. Il ragazzo è stato aggredito da un cane rabbioso, che è scappato.” la ipnotizzo, poi mi tolgo la maglia e le dico di togliere la sua, e indossare la mia. Mi cambio e me ne vado. Lasciandola là, imbambolata.

La notizia filtra qualche ora dopo. Doug Rodney è stato aggredito da un animale, e non è sopravvissuto. L'infermiera Berny ha provato a salvarlo... ma non c'è stato nulla da fare.

Bel lavoro Calliope. Mi dico, fra me e me.

La scuola chiude in anticipo. Si raccomanda a tutti gli studenti di non aggirarsi nei boschi, finchè l'animale non sarà trovato. E io so, che l'animale non sarà trovato. Il vero mostro è ancora a piede libero.

Mentre mi incammino verso il mio appartamento -ovvero, l'appartamento della ragazza che ho compulso, convincendola ad ospitarmi fino a data non specificata-, vengo fermata da Leyla, la mia “Migliore amica”, ovviamente, è una copertura.

Ehi, Kaily!! hai sentito di Doug?”

Metto su la faccia più innocente e triste che posso.

si... una vera tristezza.. io non lo conoscevo.. ma nessuno dovrebbe fare quella fine...” dico, recitando la parte della giovane crocerossina.

già... povero...e pensa la famiglia.. e Randy, la sua ragazza..” ah si chiamava Randy la puttanella?? buono a sapersi... la prossima volta potrei prendere lei, per annullare la sua sofferenza. Penso sarcastica.

Scusa, Lil. Devo scappare, Joanna, la mia coinquilina, mi aspetta a casa!” ci salutiamo, e me ne vado. In effetti, un po', mi ci sono affezionata, a quegli stupidotti che mi ritrovo come finti amici. John, Leyla e Joanna.. non sono male.. apro la porta, trovandomi di fronte a Joanna, tutta agitata.

Che succede?” chiedo.

Qualcuno è venuto a trovarti... penso che sia... ehm.. sai.. un vampiro.. è davvero troppo bella per essere un'umana!”

Sorrido,dirigendomi in soggiorno.

Steso sul divano c'è la persona a cui sono più legata.

Lechandra!!!” grido, andando ad abbracciarla. È la mia più vecchia amica.

Ciao, KAILY!” dice divertita.

Si...lo so.. è un nome ridicolo.. ma adesso va di moda così...”

Sicuramente meglio di Ciallian... quel tuo nome cinese...”

Vero!” dico scoppiando a ridere.

Be... questo secolo non mi dispiace. E pare che Lexie vada molto di moda!”

Che ci fai qui, Lechandra?” dissi, usando il suo vecchio nome egizio.

Sono venuta a salutare una vecchia amica! Non posso?”

Certo che puoi!! Lo sai che mi fa sempre piacere vedere qualcuno a cui sono legata davvero... tutti questi umani mi stanno un po' stufando...”

Non si direbbe, visto che abiti con una di loro!”

Oh. Joanna mi è comoda, lei sa del mio segreto...”

Gliel'hai detto?”

Si. Tanto è compulsa. Non racconterà nulla a nessuno. Mi da ospitalità, e qualche volta mi offre persino il suo sangue! Preferivo Mikel... ma è morto... sai com'è.. mi aveva fatto arrabbiare..”

Ah... capito... sai, mi è giunta voce, dalla tua coinquilina per l'esattezza, di un certo fatto oscuro che è successo questa mattina nel bosco a fianco alla tua scuola!”

Oh. Parli di Doug. Me ne è giunta voce. Una vera disgrazia!” dico sarcastica, sorridendo malignamente.

Mi chiedevo.. se non fosse giunto qualche nuovo vampiro... qui in zona...”

No! Ma che dici! Vampiri.. Ma ti senti? No. È stato un animale!” dico, schernendomi.

Calli... devi stare un po' attenta! Non puoi andartene in giro a fare fuori chi vuoi, così. Devi essere un po' furba. Ormai hai 3 millenni... eppure ti comporti ancora come una bambina viziata!”

Andiamo Lexie!! Sai bene quanto me, che non accadrà nulla... se qualcuno scoprisse il mio segreto... lo ipnotizzerei... e non ricorderebbe nulla... poi farei le valigie e me ne andrei.. come ho sempre fatto...”

Non mi importa un bel nulla degli umani! Potresti attirare l'attenzione... dei piani alti.. non so se capisci.. potrebbero decidere che lasciarti in vita sia troppo rischioso!”

Sei venuta fin qui solo per farmi la predica? Perchè se è così puoi anche andartene!”

Calli! Ragiona!! da quando sei qui, ci sono già stati più di venti morti nel giro di un anno... non è normale!”

Oh!!! Lexie finiscila!!! Questa è la mia natura. Questa è la NOSTRA natura! Tu dovresti comprendermi meglio di molti altri! Siamo vampire! Perchè ti preoccupi così delle leggi???”

Perchè... sei la più cara amica che ho... e quando Aton si è rifiutato di prendersi cura di te, di farti da maestro nonostante fosse il tuo creatore... loro ti avrebbero ucciso.. perchè non può esistere un vampiro senza maestro. Ed io mi sono presa la responsabilità! Io mi sono presa cura di te, ti ho cresciuto. Ti ho tenuto sotto la mia protezione per quasi tremila anni! È ora che impari a cavartela da sola!!!” è furiosa. Ma mi vuole bene. Lo sta facendo per me. Ed il mio viso si addolcisce.

Lexie.. mi dispiace...”

Devi imparare a controllarti Calli... o finiremo entrambe nei guai... ho deciso che mi trasferisco qui.. ti aiuterò a cambiare... e se non lo farai... sarò la prima che ti ficcherà un paletto nel cuore!” e se ne va. Lasciandomi sola e sconcertata, a fissare la sua sagoma che svanisce.


Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Disintossicazione ***


Passato~ Spalancai gli occhi, ma la luce era così forte che fui costretta a richiuderli immediatamente. Riprovai, ottenendo il medesimo risultato. Poi sentii un rumore, dei passi, e mi sforzai ancora di aprire gli occhi. Ma la luce era davvero troppo forte...

Oh mio dio... Jona!!! La ragazza è sveglia, e tu hai dimenticato di togliere la lampada dal suo viso, povera piccola!” sembrava la voce di una madre premurosa. Era calda e mi faceva sentire a casa. I passi si avvicinarono al mio letto, e la luce svanì, consentendomi di aprire gli occhi. Tutto intorno a me era estraneo, e, all'improvviso ricordai. La mia fuga da palazzo, il caldo, le tende. E poi più nulla.

Dove sono?” chiesi, spaesata.

OH, tesoro! Stavi vagando sotto il sole, e quando ti abbiamo trovata eri praticamente morta! Ti abbiamo raccolto e portato al fresco, nella nostra tenda. Siamo una comunità di vagabondi, perciò non ci fermeremo molto. Se vorrai potrai unirti a noi, oppure proseguire per la tua strada! Non sei certo la prima ragazza che raccogliamo per strada. Quando siamo partiti eravamo in quattro... e ora siamo una piccola tribù!

Lì sul tavolo, ci sono degli abiti puliti, fa con calma, e quando sarai pronta puoi raggiungerci per cena!” fui colta di sorpresa dalla gentilezza e dalla fiducia che quella donna aveva in me, e la esclusi subito dalla lista dei pericoli. I suoi occhi erano troppo pieni di amore verso il prossimo per rappresentare un pericolo per me, soprattutto dato che mi aveva appena salvata.


 

Presente~ Dio... che fame... o meglio... che sete... Lexie ha ordinato che mi mettessi a digiuno... dice che serve per aumentare il mio autocontrollo, ma io la vedo più come una punizione. È arrabbiata con me perché l'ho esposta troppo al pericolo, e ora vuole punirm9i, fingendosi la mia salvatrice. A mente lucida non avrei mai potuto pensare queste cose della mia migliore amica... ma ora, assetata come sono, la mia mente non potrebbe essere lucida. Da ogni umano a cui passo accanto sento provenire un odore meravigliosamente dolce ed invitante. Riesco ad immaginare qualsiasi essere vivente, presente nel corridoio, fra le mie fauci, a contorcersi il dolore mentre mi disseto.

Perfino mentre entro in classe, e vado a sedermi al mio posto, riesco ad immaginare tutti i miei compagni come una pila di cadaveri, e sopra tutti, la professoressa Norton, che reputo la migliore del liceo, e alla quale non avrei mai voluto fare del male, visto il modo in cui mi tratta, come una madre premurosa. Mi ricorda terribilmente Grainia, la dolce signora che mi ha salvato nel deserto... tanto, tanto tempo fa.

Buongiorno, ragazzi!” la voce della prof mi risveglia dai pensieri macabri e tristi.

A quanto pare oggi abbiamo una novità! Vi presento la vostra nuova compagna di classe: Alexandra Grims. Sei per caso parente con Kaily, cara?” chiede la professoressa, presentando Lexie alla classe, con un grande sorriso.

Si, signora Norton. Io e Kaily siamo cugine. Mi sono trasferita qui dall'Ohio per starle vicino, data la prematura scomparsa dei suoi genitori. Sa, è come se volessi prenderla sotto la mia ala protettiva!” spiega Lexie, guardandomi con un sorriso tenero (e finto) sulle labbra. Sta recitando la storiella per la quale ho detto a tutti di essermi trasferita a Tucson, per via della morte dei miei, dopo un incidente. Ma lei non illude solo a quello. È stata Lexie a salvarmi, dopo che ero stata trasformata in vampiro e il mio creatore non voleva tenermi con sé. È come se un padre rifiutasse il proprio figlio. E lei mi ha “adottato” per così dire. Ed è proprio a questo che allude. Sta dicendo che io gli devo tutto. E lo sta facendo davanti a tutta la mia classe.

Le lancio uno sguardo carico di preghiere. Implorandola di smetterla e di tacere.

Bene, Alexandra, spero che ti troverai bene, qui da noi. E per qualsiasi cosa di cui abbia bisogno, chiedi pure. Ora va a sederti.” Lexie ringrazia, e viene a sedersi nel banco accanto al mio. E la lezione comincia:”Bene, ragazzi miei. Oggi parleremo del presidente americano Theodore Roosvelt II. Nato il...”

Lexie si volta verso di me, con un gran sorriso, dicendo:”Ma ti immagini la faccia della professoressa, se sapesse che QUEL Theodore Roosvelt ti fece la corte?”

Io rido, nascondendo il viso dietro i miei capelli scuri, per non farmi vedere dalla Norton.

Oh mio dio! Non ricordarmelo! Se sapesse quanto era insistente!!! mi aveva perfino chiesto di sposarlo... mi pare nel 1879, l'anno prima di sposarsi con Alice... e, per fortuna, prima che divenisse presidente... altrimenti ora tutti saprebbero chi sono!!” scoppiamo entrambe a ridere, mentre la prof ci intima il silenzio, ricordando quei giorni.

Mi è mancato, condividere il mio passato con qualcuno, specialmente se quel qualcuno c'è sempre stato. Forse Lexie vuole davvero aiutarmi, e non punirmi.


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Amori vecchi e nuovi ***


Passato~ I vestiti mi calzavano a pennello, quasi fossero stati fatti su misura. Quella “tribù” era al quanto strana. Ogni sera, si radunavano attorno al fuoco, a raccontarsi storie, avvenimenti delle loro vite prima di unirsi al Clan, o inventate, storie della buonanotte, o racconti del terrore, in cui, spesso, i protagonisti erano i faraoni morti che si destavano dal loro sonno perpetuo, per poter spoderstare gli attuali sovrani, e riprendere possesso del regno d'Egitto. Alcuni le chiamavano mummie, coperte da bende e mezze putrefatte. Altri li chiamano VAMPIRI. Una figura che mi interessò in particolar modo. Poter vivere per sempre. Sempre belli e giovani, uccidere senza mai essere scoperti, vagare nella notte in cerca di sangue. Ricordo che chiesi dettagli su questi miti Rolten, un giovane di bell'aspetto che la tribù aveva salvato dal mercato degli schiavi. Aveva più o meno la mia età, ma le mani consumate, segnavano il suo essere un contadino, mentre io, con le mie mani curate, ero sempre cresciuta nella bambagia: come dama di compagnia, il mio compito era solo quello di aiutare la principessa nei doveri come vestirsi, pettinarsi, prepararle il bagno. Nulla che implicasse una particolare fatica fisica, forse, il lavoro più duro che avessi mai fatto era lavarle i vestiti, e non era poi questo granchè, in confronto al povero Rolten. Ricordo ancora il suo sorriso smagliante, quei denti bianchissimi, al confronto con la pelle olivastra, i suoi occhi neri come la pece. Era molto carino, devo ammetterlo. E io me ne innamorai. Ricordo come si divertiva nel raccontarmi quelle storie di vampiri:”Molti faraoni ricorrono al sangue dei vampiri, per vivere più a lungo, e più sani. Per non ammalarsi, per essere più belli. E in cambio, questi possono girare indisturbati per le strade della città!” mi spiegò, con un espressione triste.
Era bello, avere Rolten vicino... ma non sapevo a cosa andavo in contro, stando con lui..

Presente~”Allora, ti sono mancato?” mi chiede Colbie, sbattendomi al muro con violenza. Le mie gambe strette attorno ai suoi fianchi, i gemiti di piacere che affiorano sulle mie labbra carnose.
La sua bocca morbida che mi bacia il collo, lo lecca, lo succhia. È così piacevole...
“AHHHH!!” gemo forte, quando la sua bocca raggiunge i miei seni. Sarò anche una vampira, ma gli istinti di donna non svaniscono, e il sesso è fra questi, anzi, forse si fortifica.
“Lo prendo come un si!” sogghigna lui. Poi, senza preavviso, fa due cose uniche, in simultanea. Due cose meravigliose.
Mi penetra con violenza, provocandomi forti spasmi. Ma la seconda... solo un vampiro la può capire... i suoi denti affondano nella mia gola, succhiando avidi il sangue. Gemo di nuovo, impazzendo.
Le “trasfusioni” di sangue da vampiro a vampiro, sono come il sesso per gli umani. E se combinate, formano proprio un bel cocktail.
Si ferma e mi guarda negli occhi, con la bocca sporca di sangue, poi mi bacia, con passione. Sento il sapore del mio sangue, misto al suo, dove le sue stesse zanne lo hanno ferito. Ed è come un richiamo. Inizio a succhiargli il labbro, privandolo del sangue, che ora sa anche del mio. È così eccitante e piacevole.
Veniamo insieme, senza preavviso, crollando sul pavimento, sfiniti -mentalmente, dato che i vampiri non si stancano-.
E rimaniamo là, nudi, forse per ore, distesi sul freddo pavimento di legno, a guardare il soffitto.
Infine, i nostri occhi si incontrano, e io parlo:”Si. Direi proprio che mi sei mancato!” sorrido, e lui ricambia, mentre mi metto a cavalcioni su di lui, e riprendiamo da dove ci eravamo interrotti. Si, è proprio bello, essere vampiri!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1544474