One day you'll be the one

di Silv810
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Agiamo da coraggiosi Grifondoro! ***
Capitolo 2: *** Che cosa ho fatto? ***
Capitolo 3: *** Sarà mai la verità? Who knows ***



Capitolo 1
*** Agiamo da coraggiosi Grifondoro! ***


Capitolo Primo

E' da un bel po' di tempo che nella sua mente è presente una persona che recentemente la distrae persino durante le lezioni, non solo quelle di Storia della Magia ma anche quelle - fra le altre - di Rune Antiche! Ciò proprio non può permetterselo, non durante l'anno dei G.U.F.O.. Per questa motivazione la Grifondoro ha deciso di parlargli finalmente e lo aspetterà fuori dalla porta alla fine della lezione di Trasfigurazione benché lui sia all'oscuro di tutto. Al suono della campana ecco quindi che -stranamente - la Granger è una tra i primi ad alzarsi dal posto e ad uscire dall'aula pur sempre rimanendo però al fianco della porta.
Sa bene che con questo suo comportamento avrà fatto preoccupare i suoi migliori amici ma è stata la cosa giusta da fare. Senza sorpresa ecco infatti che viene raggiunta da Harry e Ronald. « Che t'è preso?? » le domanda il primo senza nascondere affatto la propria preoccupazione, cosa che invece cerca di fare il secondo.
« Niente, tranquilli. Devo solamente fare una cosa... » risponde la quintina un po' freddamente senza neanche guardare né Potter né Weasley dritto negli occhi, « ..da sola. » aggiunge poco dopo facendo così in modo che i due amici Grifondoro si allontanino da lei.
Non le piace affatto comportarsi in tal maniera con loro, gli unici due veri amici che ha ad Hogwarts sin dal suo primo anno qui, ed è per questo che soffre anche se si consola un po' pensando che più tardi in sala comune gli spiegherà (anche se molto probabilmente non tutto) e si scuserà di cuore.
Fa un respiro profondo e si volta verso la porta dalla quale continuano ad uscire i compagni ma lui no, ancora non è uscito. Possibile che sia stato trattenuto dalla McGranit? Aspetta ancora qualche istante e prima di quanto abbia potuto immaginare eccolo che esce.
Hermione sente di avere la gola secca come se non parlasse da ore, cosa del tutto errata; sarà senz'altro colpa del nervosismo. « Malfoy! » esclama ad alta voce per chiamarlo anche se ancora leggermente insicura sul da farsi.
Il prefetto Serpeverde si volta in direzione della compagna Grifondoro non senza sorpresa. « Che c'è Granger? Neanche questa volta sei d'accordo per le ronde? » domanda lui con il suo solito tono 'pungente'.
La quintina fa segno di no con la testa e prima che il ragazzo possa nuovamente proferir parola ecco che è lei a parlare.
« Le ronde vanno benissimo così per me e nessun altro si è lamentato » comincia a dirgli guardandolo dritto negli occhi, « però c'è una cosa di cui ho da lamentarmi con te. ».
« E cosa sarebbe allora questa cosa? » chiede Draco fingendo disinteresse ma ricambiando lo sguardo alla rosso-oro.
« Il tuo atteggiamento da duro benché veramente sembri un babbeo, il tuo essere scontroso, i tuoi occhi... » gli risponde velocemente cercando di essere calma; « Io mi lamento di te, perché sei insopportabile e... » fa una pausa, « ...perché mi piaci. » conclude mentre le goti diventano un po' più rosse rispetto al resto del colorito a dimostrazione del fatto che è imbarazzata per la dichiarazione appena fatta, ma da brava Grifondoro il coraggio non le manca e quindi non abbassa neanche un po' lo sguardo.
Dopo l'ultima parola detta dalla Granger il silenzio regna tra i due e sembra durare tanto, anche troppo.
Draco non sa come reagire? Sarebbe senz'altro la prima volta per lui.
Ed Hermione? Non può fare altro che cominciarsi a sentire ancora più in imbarazzo di prima.
Ad un tratto però ecco che finalmente il silenzio viene rotto da... un ghigno proveniente dal Serpeverde!
« Ti piaccio, eh? » ripete voltandosi dall'altra parte e facendo qualche passo in avanti in modo da allontanarsi dalla prefetta Grifondoro, « Come potrei non piacerti? Tsk. ». Un ultimo sguardo che sembra non esprimere alcunché rivolto alla compagna prima di cominciare a camminare e così svanire dalla vista della ragazza.
Lei rimane a fissare il punto dov'è stato Malfoy fino a qualche istante prima, come se fosse sotto shock. Non si sarebbe mai potuta aspettare una reazione 'positiva' ma quella che invece c'è stata l'ha lasciata un tantino confusa visto che per come crede di conoscere il compagno questo si sarebbe avvicinato a sé come se stesse per baciarla e poi andarsene fra le risate borbottando un « illusa » - o comunque qualcosa del genere.
Che starà nascondendo?

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Capitolo 2
*** Che cosa ho fatto? ***


Capitolo Secondo



I giorni più passano e più fanno sentire la Granger un'idiota per ciò che ha fatto. Non avrebbe mai dovuto agire così d'istinto. È proprio in momenti come questi che rimpiange di non essere una bronzoblù. Di certo se lo fosse stata avrebbe pensato più a lungo sul da farsi, forse non sarebbe stata altresì coraggiosa. Se lo fosse stata non avrebbe vissuto tutto quello che ha vissuto finora, non sarebbe stata la migliore amica di Harry, di Ron... . No, è meglio così.
Non potrebbe mai desiderare di essere diversa da ciò che è e quindi ciò che ha fatto non può essere altro che la scelta giusta – almeno per lei.
Ecco quindi che la sua mente ritorna sempre a vivere nuovamente quel giorno.

Gli occhi di Draco, la sua espressione, ma soprattutto la sua reazione che ha lasciato la giovane Grifondoro alquanto sorpresa.
Ed è proprio con un'espressione sorpresa che lo stesso giorno la prefetta si è presentata dinnanzi ai suoi due amici e Ginny nella sala comunque dei rosso-oro. Si siede nella poltroncina di fronte a loro e subito scambia un'occhiata d'intesa con la piccola Weasley: loro due avrebbero parlato meglio su, nei dormitori femminili dove – fatto un muffliato – nessuno le avrebbe potute spiare.
« Allora, che dovevi fare di così importante? » domanda Ronald con le orecchie leggermente rosse a causa dell'imbarazzo ( e forse anche un po' di gelosia ) che comunque un po' cerca di nascondere. Harry nello stesso tempo guarda l'amico cercando di incitarlo, tramite i suoi occhi, a mantenere la calma, ma lui del resto è il primo ad essere un po' irascibile e diffidente in questi giorni. Proprio lui infatti con tutto il cuore spera che l'amica non abbia parlato con la McGranit riguardo alla punizione che gli è stata inferta dalla Umbridge e d'istinto si va a toccare la mano sinistra aspettando la risposta di Hermione che – fortunatamente – non tarda ad arrivare.
« Dovevo parlare con Draco per le ronde, » risponde prontamente la Granger, « ma come al solito non ha voluto dare ascolto... » sì sì, come no – per questo è rimasta lì, seh.
« Tutto qui? » domanda stupito Weasley, « Allora perché hai detto che dovevi farlo da sola? Sono un prefetto anch'io, riguardava anche me! » fa una breve pausa guardandola dritto negli occhi « Questa 'P' qui » e la indica con la mano destra « non vuol dire mica 'puzza'! ». Così dicendo suscita un po' di ilarità in Harry che però si fa forza per trattenere una risata poiché la compagna invece non sembra essere intenzionata a ridere, anzi... tutt'altro. La prefetta Grifondoro infatti sembra essere un tantino fuori di sé tanto ché la sua faccia diventa rossa.
« Non sono certo una stupida, Ronald!! » replica senza però aggiungere altro e così dicendo si allontana diretta al dormitorio del proprio anno lasciando così nuovamente i propri migliori amici da soli e, forse, anche confusi.

Da allora fortunatamente non c'è più stato bisogno di riprendere l'argomento ed Hermione si è comportata sempre in modo più gentile con Harry e con Ron, soprattutto. Sospira quindi la Grifondoro pensando a tutto ciò, ma i suoi pensieri vengono interrotti bruscamente da una voce alquanto fastidiosa e acuta.
« Ehm, ehm » fa la Umbridge schiarendosi la voce, « Signorina Granger, non vorrà di certo fare un sonnellino in classe durante la mia lezione! » comincia a rimproverarla con quel finto tono dolce e zuccheroso, « le sembra forse noioso scoprire come difendersi da un demone? »
“Sì, visto che facciamo solo teoria, vecchia megera!” vorrebbe tanto risponderle, ma si trattiene anche perché non è mai stato da lei offendere i docenti e certamente non inizierà a causa sua.
« No » dice quindi in risposta abbassando lo sguardo e provando così a seguire diligentemente come sempre il resto della lezione.
Deve smettere di pensare a Draco, del resto forse neanche è sicura che davvero gli piaccia. Naaaaaaaah, non gli piace affatto ha voluto solo spostare i sentimenti che prova per un'altra persona su di lui, adesso ha capito.
Speriamo solo che il Serpeverde non lo vada a dire in giro per prenderla in giro, anche se sembra quasi più che sicuro che lo faccia.

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Capitolo 3
*** Sarà mai la verità? Who knows ***


Capitolo Terzo



Da quel giorno non può che essere pensieroso anche se molto probabilmente gli altri potrebbero percepire nessun cambiamento in lui.
Lui.
Draco Malfoy.
Possibile mai che quella ragazza, la Granger, sia davvero "cotta" di lui? Questa domanda lo attanaglia ma dall'atteggiamento di lei non può far altro che pensare non sia vero.
Se ne sta sempre attaccata ai suoi amici.. quel Ppotter, quello sfigato di un Weasley. pensa il prefetto Serpeverde tra un morso e l'altro durante il banchetto della cena. I suoi occhi sono fissi sul proprio cibo poiché mai potrebbe permettersi di guardare in direzione del tavolo Grifondoro, figurarsi poi concentrarsi sulla natababbana.... Tutti riderebbero di lui e non è possibile.
NESSUNO può deridere un Malfoy, o almeno non senza ritrovarsi poi in infermeria.
A questo pensiero il quintino sorride sotto i baffi e a questo punto alza lo sguardo e incrocia quello di Tiger.
« Che hai da guardare? » gli domanda mettendo su un'espressione semidisgustata facendo così sì che il compagno Serpeverde si limiti a rispondere abbassando lo sguardo in segno di rispetto. Osservando questa reazione soddisfatto Drago si alza in piedi lasciando tutto ciò che è rimasto nel proprio piatto, dopo di ciò guarda i due compagni di sempre ancora stupidamente seduti a riempirsi la bocca di cibo. « Volete muovere le vostre chiappe o volete rimanere lì a mangiare per l'eternità?! » e così dicendo si volta per raggiungere l'uscita dalla Sala Grande sicuro di essere seguito da quelle due pappamolli dei suoi amici e ciò viene confermato poco dopo dal rumore dei loro pesanti passi dietro ai suoi.
Deve andare in sala comune, ora. Ha un assoluto bisogno di distendersi sul proprio letto e pensare o anche solo perdersi nei tantissimi dettagli del tetto del dormitorio Serpeverde.
Una volta arrivato all'ingresso aspetta che siano i suoi "schiavi" a dire la parola d'ordine e solamente dopo lui entra nella sala dirigendosi fino al dormitorio maschile del quinto anno senza neanche dire una parola. Si butta sulle coperte, faccia in giù sul cuscino, le braccia che automaticamente vanno a posizionarsi intorno ad esso. I pensieri che sgorgano adesso, le preoccupazioni che nascono, i ricordi che ripassano alla mente,... uno in particolare, uno che gli crea tanta noia, uno che fa nascere in lui tanti dubbi che mai saranno risolti. Il tutto perché non riesce a trovare il coraggio, quel coraggio che lo farà andare dalla Granger a chiederle se quello che lei prova è vero e non una bugia, se volesse provarci, se volesse farsi vedere in compagnia dell'ultimo erede dei Malfoy, se lo baciasse, se... .
Ma no, non succederà mai.
Il caro prefetto Serpeverde Draco Malfoy non si farà avanti per risolvere questi enigmi, per trovare la soluzione, ma rimarrà in eterno con il dubbio, rimarrà nell'ombra di un rosso, rimarrà con un segreto: il segreto di amarla.


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