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Lista capitoli: Capitolo 1: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 2: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 3: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 4: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 5: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 6: *** IL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 7: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 8: *** DAL DIARIO DI MATSURI/DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 9: *** IL DIARIO DI GAARA:UN GIOCO PERICOLOSO *** Capitolo 10: *** DAL DIARIO DI GAARA/ DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 11: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 12: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 13: *** IL DIARIO DI GAARA: PENSIERI E PAROLE DI DUE FRATELLI *** Capitolo 14: *** DAL DIARIO DA GAARA/DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 15: *** IL DIARIO DI GAARA: COCCI DI CUORE *** Capitolo 16: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 17: *** ANTICIPAZIONI *** Capitolo 18: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 19: *** DAL DIARIO DI MATSURI *** Capitolo 20: *** KANKURO, MATSURI E GAARA *** Capitolo 21: *** DAL DIARIO DI GAARA *** Capitolo 22: *** MATSURI E GAARA *** Capitolo 23: *** NOTTE INSIEME: GAARA *** Capitolo 24: *** MATSURI E GAARA: ALBA *** Capitolo 25: *** PERDONO PER KANKURO *** Capitolo 26: *** DAL DIARIO DI MATSURI/ DAL DIARIO DI GAARA: UN ANNO DOPO ***
Vorrei che tu mi dessi la mano, che la stringessi forte dentro alla tua
e che mentre lo fai mi guardassi negli occhi e mi regalassi un sorriso
Suna, 12 gennaio
Vorrei che tu mi dessi la mano, che
la stringessi forte dentro alla tuae che mentre lo fai mi guardassi negli
occhi e mi regalassi un sorriso. Ci penso spesso e provo ad immaginare il tuo
viso perfetto rivolto verso di me, i tuoi occhi verdi e severi che mi fissano indugendomi ad abbassare lo sguardo per timidezza, la tua
mano che mi sfiora le guance in una carezza.
Vorrei fare lo stesso con te, vorrei poterti toccare ogni volta che ti vedo, vorrei
poterti parlare senza formalismi, vorrei farmi augurare la buona notte.
Tu non lo sai eppure da lontano ti ho
sempre desiderato e sottovoce ti parlavo per vedere
che effetto faceva chiamarti per nome. Sono troppo timida e insicura per poter
anche solo immaginare di stare davanti a te e di dirti quanto importante tu sia per me, lo faccio solo nei miei sogni ma finiscono
sempre prima che tu riesca a darmi una risposta.
E ora ti sto osservando di nascosto mentre impartisci ordini, sei bello come nemmeno
puoi immaginare. La tua voce è così calma e profonda
che mi fa desiderare di poter addormentarmi al suo suono: ma non accadrà
mai perché io non sono che un piccolo granello di sabbia ai tuoi occhi.
Mi confondo nella mischia, non possiedo qualità che possano
farmi risaltare come una perla nell’immensità del deserto.
Invidio, anzi sono gelosa di tua
sorella che ti può stare così vicino, che ti vede
mentre ti alzi al mattino mentre io posso solo immaginarti spettinato e
con gli occhi ancora chiusi. La invidio quasi con una punta di tormentosa
rabbia perché può mangiare seduta al tuo fianco e, parlandoti,
appoggiarti la mano sulla spalla, sui vestiti che portano il tuo intenso
profumo, sui capelli o su quella mano che vorrei io stessa stringere.
Pensandoci, forse la detesto
perché lei ti può abbracciare, può vivere con te e
può consolarti quando sei triste.
Chissà se hai mai pensato di
condividere la tua vita con qualcuno, di amare e di
essere amato…
Oggi è una giornata caldissima
nel deserto e i tuoi capelli si sono attaccati alla tua fronte ampia mentre ti stai rimboccando le maniche lasciando
scoperte le braccia forti e pallide che possiedi. Chissà se mi vorresti
stringere e se ti piacerebbe.
Quando calerà la sera tu
ritornerai a casa e te ne andrai nella tua stanza a
leggere inforcando gli occhiali che nessuno sa che porti ma io si, è un
segreto che conservo gelosamente dentro di me, mi da l’impressione di
essere più vicina all’intimità del tuo animo.
Spesso torno con la mente a quando mi
hai allenato, a quando mi sei venuto a salvare. Eri
così in pena per me che ho quasi pensato di non essere più un
semplice granello di sabbia ai tuoi occhi: l’avrei scoperto se solo
avessi trovato il coraggio di aprirti il mio cuore.
Mi chiedo se mai lo troverò, a
volte amarti da lontano è un peso terribile che mi serra il respiro e
allo stesso tempo mi fa venire voglia di urlare.
Vorrei potermi avvicinare a te con la
disinvoltura e la confidenza di tante ragazze qui che ti ammirano
e ti desiderano: se ti dicessi che nessuna in realtà ti ama la minima parte
di quello che ti amo io mi crederesti?
L’unico posto
dive io ti posso
chiamare per nome è in queste pagine di diario.
Qui vi inciderò
i miei sogni su di te e magari questi stessi sogni senza risposta mi daranno il
coraggio per avvicinarmi a te per cercarla.
Anche se continuerò ad essere
solo un granello di sabbia, nessuno potrà impedirmi, una
volta chiusi gli occhi, di diventare la tua perla nel deserto.
Ti amo Gaara,
e continuerò ad urlarlo per sempre in queste pagine: quando non lo
farò più sarà perché te lo starò sussurrando
all’orecchio…
Confidare ma soprattutto ammettere questa invasione di nuovi sentimenti
mai provati e conosciuti prima mi da un senso di turbamento, la testa è
frastornata e il cuore ragiona a modo suo
Suna, 12 gennaio
Confidare ma soprattutto ammettere questa invasione di nuovi sentimenti mai provati e
conosciuti prima mi da un senso di turbamento, la testa è frastornata e il
cuore ragiona a modo suo.
Essendo il Kazekageil mio dovere
dovrebbe essere quello di salvaguardare ma in primo luogo amare questo mio
splendido villaggio e tutti i suoi abitanti, ma qualcosa non ha funzionato
sfuggendo così al mio razionale controllo: mi sento in colpa. Tutte le persone
che abitano qui hanno per me lo stesso importante valore, lo stesso
posto speciale nella mia mente; ma stranamente una è scivolata via da questo
mio luogo sicuro per andare a posarsi da una parte che credevo in me
rinsecchita, meno importante perché meno razionale.
E ora mi sento in colpa perché quel
luogo, sebbene più in basso della testa, sta al di sopra
della mia voglia di ragionare e domina le redini del mio pensiero
formando una sola e invisibile linea continua tra me e questa persona. Ho paura
di nominarla anche sottovoce, ho paura di scrivere di
lei e di incidere il suo nome in questo foglio perché quel pizzico di ragione
che credo mi rimanga mi urla di non fare l’ipocrita e di non amare qualcuno più
degli altri.
Ma ipocrisia sarebbe nascondere a me
stesso la verità: ipocrisia sarebbe voler chiudere questa nuova e inaspettata
finestra che si è aperta in me e dalla quale ogni sera, chiuso nell’intimità
della mia stanza, provengono tenere canzoni prima sconosciute al mio orecchio. E durante la notte, al sicuro nell’oscurità, finalmente mi
lascio andare a quell’altra attività per me nuova, il
sogno.
E la sogno;
bella più che mai e soprattutto sorridente che mi tende la mano perché è
proprio quello che mi dice di volere da tanto tanto
tempo. Lei, Matsuri, mi dice
che vuole stringere la mia mano nella sua. Dalla mia gola non riesco mai a far
uscire una sola parola in quell’istante,
vorrei sempre poterle parlare per farle conoscere il mio colpevole desiderio di
carezze e magari baci…
I baci…non ne ho mai dato uno in
tutta la mia vita, non so quali sensazioni potrebbero svegliare eppure tremando
di paura al pensiero di sbagliare vorrei esserne
ricoperto. Se ci penso nascondo la testa sotto alle coperte
perché temo che i miei pensieri incontrollabili urlino forte e vengano scoperti
dai miei fratelli ignari.
Fantastico su di
lei le cose più tenere senza mai scendere nella volgarità perché Matsuri è una creatura troppo preziosa, una perla troppo
rara per poterla sporcare con pensieri indecenti.
Pensare a lei mi fa desiderare di
poter essere un bambino, di poter essere stretto fra le sue
esili e morbide braccia al buio in una stanza perché nessuno deve
scoprire questa mia debolezza. Molte volte la sento ridere
mentre passa dietro la porta del mio vuoto ufficio e il battito del mio
cuore accelera fino a martellarmi le orecchie perché è lui che comanda e anche
se cerco di scacciarla dai miei pensieri quel filo invisibile mi avvinghia
ancora di più a lei e io non posso fare altro che cedergli.
I suoi occhi neri sembrano due perle
traslucide che parlano di lei molto più della sua voce ma
lei non vuole mai che io vi legga dentro perché li abbassa ogni volta che cerco
di parlarle.
Mi fa tenerezza; è timida come la
pallida luce del mattino e questo molto spesso mi induce
a pensare o forse sarebbe più giusto dire sperare di poter entrare nel suo
cuore un giorno.
Ma sarebbe una cosa possibile per lei?
Amare qualcuno che non molte tempo prima era un
orrendo e crudele mostro?
Cercherei di farle capire che ormai
quella natura è stata sradicata da me e che tutto ciò che è rimasto è solo
l’anima di un uomo che cerca disperatamente di poterla amare.
Potrà mai realizzarsi?
Temo di no… ogni volta che nei sogni
lei sta per toccarmi o io allungo la mano per sfiorarla come si fa con un
oggetto prezioso che si teme di rompere lei sparisce e io mi sveglio
amareggiato, deluso, col nodo alla gola.
Potrei mai parlarle come sto facendo
con queste pagine? No…è ingiusto nei confronti delle migliaia di persone che mi
vogliono bene o mi apprezzano…
È un torto al mio cuore bollente
reprimere che la amo follemente…
Oggi il tempo è un po’imbronciato,
nel cielo stanno passando grossi nuvolosi colmi da pianto che mi sottraggono
alla vista del sole mentre il vento si sta divertendo
ad annodare i miei capelli. Sono cresciuti molto da
allora…
Tanto non pioverà, chi la desidera la
aspetterà invano perché nel deserto la pioggia non fa mai tappa.
Sono seduta su di un’altalena
diroccata che cigola di dolore ogni volta che muovo un muscolo: sto quasi in
pena per lei.
Chissà se Gaara
si è mai seduto qui.
Sono stanca, non ho mai una vera e
propria missione da affrontare che mi tenga la mente
occupata con altro che non sia il turbinoso pensiero di Gaara.
Ma forse Gaara
non si fida di me…forse mi crede debole e insicura e perciò mi continua ad
affidare incombenze stupide che possono essere portate a termine da un
qualsiasi allievo.
Non mi guarda nemmeno mai negli occhi
quando mi parla; sembra sempre interessato ad altro, distratto e cieco al mio
viso. Per questo provo una profonda rabbia che non riesce ad esplodere perché è
costretta dalle ancor peggiori catene della tristezza.
Lui non mi guarda, non si fida delle
mie capacità; per lui sono solo una come tante: ma non
sa che mi sono impegnata affondo per cercare di diventare speciale ai suoi
occhi.
Eppure, stanotte l’ho sognato di nuovo.
È radicato con così tanta forza in me
che è in grado di assorbire tutta la mia linfa vitale nutrendosi avidamente del
mio amore disperato.
E come ogni volta lo vedo in piedi
davanti a me che mi tende la mano dischiudendo nel
contempo quella sua bocca che vorrei tanto baciare. Vorrei afferrarlo, farlo mio ma non riesco a raggiungerlo.
E lui nel frattempo mi parla, mi
vuole parlare ma io sono sorda. Lui questo lo sa così
scrolla la testa e mi volta le spalle mentre i miei
occhi cominciano a sgorgare fiumi di lacrime e le parole che vorrei così tanto
dirgli, quei sentimenti meravigliosi che mi feriscono e che vorrei confessargli
mi muoiono in gola senza vedere mai una volta la speranza di poter uscire.
Mi sveglio sempre nell’angoscia, con
le guance umide perché tornata alla realtà mi rendo conto che le sue dita non
le asciugheranno mai.
Dal mio posto sull’altalena posso
vedere la finestra del suo ufficio: Gaara sarà seduto
dietro alla scrivania intento a compilare chissà quali documenti.
Ogni tanto passo davanti alla sua porta cercando di ridere e scherzare con i
miei compagni quasi a voler fargli sentire che in quel momento gli sono molto
vicina.
Ma quella porta è perennemente chiusa
come, forse, quella del suo cuore nei miei confronti. Forse semplicemente non
sa nemmeno che sono io quella ragazza che ride…forse nel suo cuore potrebbe già esserci qualcun’altra…
Di notte abbraccio il cuscino
aspirando forte per cercare di immaginare il suo calore e il suo
profumo; deve essere meraviglioso potersi svegliare accanto a lui. Ma mi basterebbe potergli stare solo vicino, parlare con lui
tutta la notte anche seduti nel divano mentre fuori il vento urla.
Vorrei solo poter trovare un briciolo
di coraggio che mi portasse al di la dei sogni per
dirgli che lo amo.
Mi sto scoprendo, mi sto tradendo e
ormai è intuibile che ci sia qualcosa che non va’. I miei fratelli mi guardano
di sottecchi e ridacchiano in maniera fastidiosa dietro le mie spalle mentre i
brividi della vergogna mi salgono e scendono lungo la spina dorsale.
Oggi è venuta nel mio ufficio perché
dovevo assegnarle una missione ma puntualmente come succede ormai da tanto
tempo ho impedito che partisse per un viaggio troppo pericoloso. E alla fine mi
sono limitato a farle portare a termine qualcosa di semplice che non mettesse a
rischio la sua preziosa vita dalla quale io pendo. Ma nonostante sappia che il
compito assegnatole non è nulla di pesante e rischioso, quando la vedo
allontanarsi e diventare sempre più piccola all’orizzonte mi si serra il cuore
e mi sale la paura di non poterla veder tornare.
Inconsciamente ho deciso che se non
posso amarla apertamente allora cercherò per quanto posso di proteggerla da
quello che potrebbe arrecarle danno, rovinare quel viso angelico o quel suo corpo
da cigno.
Ma tutto ciò mi procura un forte
conflitto interiore dove è ancora una volta il cuore a dominare la mente: ma
questa però non smette neppure un attimo di accusarmi per la mia ipocrisia perché il mio essere di Kazekage
dice che devo amare tutti in egual modo.
Mi sforzo di farlo, devi credermi, ma
involontariamente sento il dovere di proteggerla anche se vedo che lei non lo
intuisce e diventa triste dopo che le ho assegnato la missione e ciò mi
appesantisce il cuore e mi impedisce di guardarla per non ferirmi.
Probabilmente Matsuri pensa che io la
consideri incapace o debole: se solo potesse leggere dentro il mio animo
capirebbe come il mio assillante pensiero e desiderio sia solo quello di
poterla amare e magari poter gridare al mondo che lei è una perla
nell’immensità del deserto, che lei è la mia perla e che la proteggerò e la
terrò stretta nel mio abbraccio fino alla fine dei miei giorni.
Mi chiedo come potrebbe essere
guardare con lei l tramonto, cingendole le spalle con il braccio e con l’altra
mano accarezzarle i capelli, il viso, le labbra…
Manca poco perché ormai faccia buio e
io ritorni a casa dai miei fratelli: sono egoista ma vorrei che al posto loro
ci fosse lei ad aspettarmi.
Il momento più bello però sarà quando
potrò finalmente stare solo nel guscio protettivo della mia stanza e sognarla,
vederla sorridermi a chiamarmi per nome. Nell’oscurità della notte mi sento un
bambino sperduto fino a quando lei non arriva: lei, così dolce, delicata si
ferma davanti a me e mi guarda. Quando c’è lei nei miei sogni sento che la
stanza si illumina e li finalmente posso essere felice, posso guardarla in quei
suoi occhi profondi senza la vergogna e la colpa che mi costringono ad
abbassare la testa.
Ma la serenità mi è concessa per poco
anche nel mondo dell’onirico e presto quel meraviglioso sogno si trasforma in
uno degli incubi peggiori perché mi accorgo di non poterla toccare, di non
poter sentire il suo calore umano. Se provo ad allungare la mano lei si
allontana cambiando espressione, forse per rimproverarmi, e le mie dita
cominciano a dissolversi in polvere, e io stesso comincio a scivolare via come
sabbia; vorrei che lei la trattenesse.
Ormai è da mesi che mi sveglio
inzuppato di sudore, tremante nel buio appiccicoso della stanza senza trovare il
conforto di un seno caldo che mi faccia appoggiare la testa mentre una mano
liscia mi sposta le ciocche dei capelli incollati alla fronte e una voce
familiare, quella di Matsuri, mi dice che era solo un brutto sogno e che ora è
finito perché con me c’è lei…per sempre.
È quanto mi merito per la colpa di
cui mi sono macchiata
Strappa, lacera il mio spirito e poi
impastalo col tuo
Potrai risanare la ferita
Ricucire quel brandello di anima che nessuno sa che ti manca
E così pure io potrò essere completa
Da soli si vive solo a metà.
Suna, 20 gennaio
Vorrei decidermi a parlarti, a volte quando sono da sola compio nella mia mente tutti i
possibili discorsi che ti vorrei fare. Le parole che ti vorrei dire faticano ad
uscire anche dalla penna. I sentimenti che vorrei confidarti si sono nascosti
troppo bene perché io riesca a tirarli fuori.
Sei sempre circondato da tante
persone, non hai mai un momento di pausa eppure sei solo. L’uomo è fatto per
amare, per condividere la propria vita con qualcuno ma chissà se tu a questo ci
pensi mai.
Vorrei poter condividere la mia vita
con te…
Nella vita mia hai insegnato ad essere coraggiosa, a non temere nulla e a tirare fuori
sempre quello che c’è dentro per poter essere apprezzata e rispettata.
Nemmeno il deserto può esistere senza
il vento
Nemmeno un uomo può esistere senza
una donna
Anche una lacrima furtiva deve poter
essere asciugata
Asciugherò le tue
Tu le mie
Se ti chiedessi di amarmi, lo faresti?
Accetteresti di unire il tuo spirito col mio? Se tu sapessi tutto questo forse mi disprezzeresti perché non riesco a trovare il
coraggio che tu ai tentato di tirare fuori in me per dirti la cosa più naturale
al mondo per una donna: il desiderio di amarti…
Vorrei poter amarti
Vorrei poter trovare l’occasione per
dirtelo senza la paura di essere fastidiosa e insignificante.
E invece mi trovo a piangere lacrime
furtive e segrete dal sapore amaro che vengono
asciugate solo dal cuscino del mio letto: ti muoverei a compassione se tu
sapessi che piango per te o mi sgrideresti? Vivo un amore segreto.
Tutti hanno la possibilità di amare come vogliono
Non sono in grado di sfruttare le
occasioni in cui potrei dichiararti la mia bruciante passione perché ho paura,
perché mi sento in colpa ad amare proprio te…
Il delitto peggiore è nascondere
l’amore
Allora devo trovare
le parole adatte per sfruttare al meglio la mia possibilità di amarti, non
posso nascondere una cosa così naturale, così bella. L’amore mi ferisce ma forse è anche l’unica cura a questo mio male.
L’amore è una certezza, un’esigenza
Io so di non amare il Kazekage, io amoGaara e questo non può essere un delitto, una colpa.
Il mio cuore ha bisogno di amarti,
non può farne ammeno altrimenti rinsecchirebbe.
Ho trovato questo diario gettato a terra in un angolo del corridoio,
solo e abbandonato e spinto dalla mia insaziabile curiosità vi ho sbirciato
dentro
Ho trovato questo diario gettato a
terra in un angolo del corridoio, solo e abbandonatoe spinto dalla mia insaziabile
curiosità vi ho sbirciato dentro.
Non avrei dovuto farlo, non ne avevo assolutamente il diritto ma le parole che vi ho
letto continuano ad urlare la loro disperazione, la loro inquietudine e il loro
ansioso sentimento incatenato nella mia testa. Scorrendo quelle pagine
ingiallite ho percorso assieme a mio fratello la stessa pena e lo stesso disagio, ma allo stesso tempo anche una rabbia morbosa
si è accresciuta dentro ed ha cominciato a vibrare nelle mie vene: perché mai Gaara
è così stupido da credere che il sentimento più bello del mondo sia sbagliato?
Credo che anche il mio piccolo fratellino abbia il diritto di
essere felice assieme a qualcuno, qual è il significato di quella colpa della
quale continua a scrivere?
Kazekage?
E allora? Non è forse un uomo come gli
altri?
Ma allora perché non si decide a far
uscire tutto ciò che gliribolle
dentro…
Non riuscivo a capire perché
ultimamente lui mangiasse così poco, perché si ostinasse a rimanere chiuso
nella sua stanza ma soprattutto non riuscivo a capire
perché dormisse abbracciato al suo peluche in più di un’occasione. Ora
finalmente è tutto chiaro: c’è una donna.
In Gaara è
sempre stata forte la voglia di avere vicino una presenza femminile a
sostituire, forse, quella di una madre, ecco perché ha sempre legato più con Temari che con me, ma ora scopro nelle sue parole
un’esigenza che va ben oltre il desiderio di una
presenza materna.
Potrei forse aiutarlo?
Non ne ho idea…
La timidezza non mi appartiene, io
con le donne sono sempre stato irruente, sicuro e forse anche violento, ma lui
è così diverso da me…
Scrive di delicatezza, di dolcezza,
di parole sussurrate e sogni terribili, parlando di Matsuri
come se lei stessa fosse l’emblema dell’amore.
Scrive di un sentimento puro che non
conosce, parlando della sua volontà a resistergli ma che non è in grado di
attuare…probabilmente sta vivendo una battaglia interiore che lo lacera piano e
dolorosamente.
Ma io cosa posso fare?
Se sapesse che sto qui piantato nel
corridoio di casa a leggere il suo testamento amoroso probabilmente mi
odierebbe, o forse mi assalirebbe addirittura.
Ma è una cosa ingiusta, soffrire perché
si ama è innamissibile.
Ma allora??
In questa mia zucca non vuole affiorare nemmeno un barlume di
idea che possa dare una speranza a questi due.
A leggere mi assalgono brividi perché
mi rendo conto che sono sempre stato più io il mostro di lui,
le donne non hanno mai rappresentato un problema significativo per me in quanto
me ne sono servito sempre e solo per sfogare il mio primordiale istinto di uomo.
Ma Gaara
scrive di una perla rara del deserto:le sue parole
scorrono i fiumi di una melodia lenta e timida, teme quasi di sporcare la sua
perla se ne parla in modo volgare. In lei ricerca un sentimento che teme di non
poter avere mai e poi mai.
Devo aiutarlo…
È una disperazione troppo densa e
viscosa perché io possa lasciarla scivolare via senza rimanervi impigliato.
Il primo passo sarà quello di farli
incontrare, parlare, lasciarli soli. Ma dove? Ma quando?
Sembrano senza speranze…
Dovrei starne fuori?
No.
Magari potrei imparare io cos’è veramente l’amore, cosa significa veramente amare qualcuno
ricoprendo tale persona di rispetto.
Già, il rispetto assoluto di Gaara per Matsuri trabocca in
ogni sua parola, ma ciò che mi lascia tristemente colpito
è l’ancor più grande rispetto per il suo villaggio. È un grande Kazekage.
“ La perla è un tempio costruito dal
dolore intorno ad un granello di sabbia”
Cosa vogliono dirmi queste parole? Che forse anche Matsuri sta
soffrendo per qualche ragione che io ignoro? Mi chiedi, cara la mia
pagina bianca, se ho mai pensato, se mi ha mai nemmeno sfiorato l’idea che i
miei sentimenti dolorosi possano essere condivisi e ricambiati da lei?
Si, l’ho pensato…
L’ho sognato.
Sto ore ed ore a
immaginare che forse il mio sentimento tormentato potrebbe fare parte anche di
lei, che forse anche lei prova nei miei confronti una bruciante passione che le
causa dolore e sofferenza.
Forse lei, come me, non è in grado di
esternare i suoi sentimenti perché teme la loro vergognosa verità.
Ma devo realmente vergognarmi di loro?
Cara pagina, tu stai qui ad
ascoltarmi senza pretendere di darmi consigli che non seguirei, senza giudicare
la mia tensione e la mia cattiva condotta. Tu sai solo
che amo Matsuri e che per lei vorrei solo la
felicità.
“Ma se la sua felicità dipendesse dalla tua? Se ora lei piangesse per il tuo insensibile sguardo?”
Vuoi dirmi
che potrei avere una speranza?
Non avrei ne’ la
forza ne’ tantomeno il coraggio per dirle che lei è
l’unica perla nell’immensa distesa di granelli di sabbia. Se
è vero che piange perché non me lo viene a dire? Perché
non mi viene a confessare che la causa della sua malattia sono io?
“Ma tu lo faresti?”
Non credo aspetti a me confessarle
che la amo; non dimenticare che sono sempre il Kazekage
e la mia priorità è il mio villaggio, commetterei uno sbaglio esponendomi: lei
dovrebbe esserecome
gli altri per me.
“Guardati intorno, di cosa fai parte? Non aver paura, non sei l’unico”
Credi quindi che ogni persona abbia
il diritto di amare? Anche io?
Sono pronto a conoscere finalmente
l’amore di una donna? A conoscere le sue labbra? Il suo corpo?
“Non lasciare che il giorno passi, non lasciare
che esso finisca. Non lasciare che un giorno passi nel dubbio, la risposta sta
dentro”
Vorrei tapparmi le orecchie perché
ciò che mi dici va contro la mia coscienza di Kazekage,
tutto ciò è una follia pura eppure so che per guarire
è l’unica cosa possibile da fare.
Mi deciderò a confessare tutto quasi
con la stessa paura di un a condannato condotto al patibolo e ne uscirò sereno
e (forse) felice come se i miei
peccati e le mie colpe fossero state rimesse.
“Hai il futuro dalla tua parte, brillerai”
Sappi, cara amica bianca, che se uno
sguardo malizioso dovesse violentare le tue pagine
sarai responsabile della mia rovina e della tua distruzione…
Capitolo 8 *** DAL DIARIO DI MATSURI/DAL DIARIO DI GAARA ***
Suna, 25 gennaio
Suna, 25
gennaio
(Suna, 25 gennaio)
È notte, chissà se il mio Gaara starà leggendo in questo momento. Chissà
a cosa starà pensando, chissà se gli vengo in mente. Sto guardando fuori dalla finestra ma tutto ciò che vedo non è altro che
un oceano nero di pece che ha sommerso il deserto rendendolo sposo
dell’oscurità. Il vento ulula passando tra le vie del villaggio: la sua voce
non mi è nuova.
Sono stata nell’ufficio del grande Kazekage oggi, ma non è stato lui a convocarmi, bensì suo
fratello.
Come al solito
mi è stata presentata una stupida missione.
Sono delusa,Gaara per tutto il tempo in cui sono rimasta davanti alla
sua scrivania non ha mai alzato lo sguardo, non una sola parola è stata
sprecata da lui per me. Il saluto è stato fuggevole e superficiale ma mi ha
lacerato nel profondo.
Perché è così freddo?
Perché non alza quei suoi pallidi
occhi verdi e mi guarda?
Penso abbia capito qualcosa …ma
evidentemente non da peso alla mia sofferenza e mi fa intendere che sono
assolutamente insignificante per lui.
E come pretendevo di poter essere la
persona che l’avrebbe reso felice?
Stupida sentimentale che sono.
Però…
C’è qualcosa nei tuoi occhi, Gaara, che non riesco a capire;
qualcosa di lontano, qualcosa di nuovo che ti spaventa ma che non vuoi che io
comprenda e perciò mi occludi il tuo sguardo.
(È più facile scappare che guardarti
negli occhi)
Se potessi
avere anche solo un’occasione per aprirti il mio cuore e parlarti, dirti quanto
soffro di questo amore senza uscita, se potessi darti solo un bacio prima di
dirti addio metterei in pace la mia anima triste e me ne andrei da te con la
consapevolezza di essermi liberata
(se potessimo prenderci il tempo per
dirci tutto chiaramente
Potrei far riposare la mia testa sapendo che tu potrai
essere
Tutta mia)
Eppure, Gaara tu
potresti guarire il mio cuore solo con un cenno…
(so che puoi amarmi se solo avessi la
forza di
darti la possibilità di farlo)
come ogni anno ci sarà il ballo a San
Valentino e tu, bellissimo nel tuo abito da cerimonia, sarai circondato da
tante ragazze stupende, eleganti, migliori di me… e io non potrò fare altro che
osservarti da lontano e immaginare il momento in cui ti avvicinerai a me e mi
porgerai una rosa chiedendomi di ballare
(sei lontana, e io mi sento abbandonato
perfino quando
il mondo mi circonda
rifiuta l’essenza della mia anima e mi
lascerai smarrito)
ma forse non verrò alla festa
fa troppo male immaginarti tra le
braccia di qualcun’altra, morirei se ti vedessi assieme ad un’altra…
Sono così stanca, ma non posso dormire
perché sono in piedi sull’orlo di questo precipizio profondo che mi fa paura.
Sto urlando dentro ma non posso essere sentita se non
dalle mie stesse orecchie.
Capitolo 9 *** IL DIARIO DI GAARA:UN GIOCO PERICOLOSO ***
Sono arrivata a metà della fic…cavoli vorrei avere più tempo per
aggiornarla spesso
Sono arrivata a metà della
fic…cavoli vorrei avere più tempo per aggiornarla
spesso!!
L’avevo pensata tutta
diversa e invece a mano a mano che scrivoprende una piega tutta nuova tanto che
nemmeno io so come andrà avanti o come terminerà. Mi appello ai lettori per
qualche suggerimento (e se la facessi finire male???Eheheh… sarebbe cattivo e triste per loro…). Grazie grazissimeaIno_Chan,
a Celiane4ever per le loro incoraggianti recensioni nonché un grazie anche a
coloro che leggono e recensiscono!!! Un bacio dalla vostra SNK
Si avvicina la festa degli innamorati,
quale miglior occasione per fare in modo che quei due si parlino?
Nei giorni che si sono susseguiti al
ritrovamento del diario di mio fratello non ho più
potuto smettere di leggerlo tutte le volte in cui sapevo che Gaara vi aveva scritto.
È morboso…
Più le pagine si riempiono e più Gaara soffre e smania per Matsuri
e il diario è diventato una specie di pietoso confessionale che ricalca la
ridondante voglia di mio fratello di averla tutta per
se. È una cosa veramente seria seppur leggendo io non possa fare ammeno di sorridere a causa dell’ingenua trasparenza che
impregna le parole: Gaara è innamorato e spaventato
dell’amore al tempo stesso.
Se continua così è senza speranza ed è
per questo che decido per il suo bene e per la sua sanità mentale di
intervenire e intrecciare io stesso i fili di questi due destini.
A San Valentino una serie di
circostanze appositamente studiate dal sottoscritto
farà in modo che Gaara e Matsurifiniscano l’uno tra le braccia
dell’altra: e non potrà fallire.
La festa si svolgerà come ogni
anno…ma per loro si terrà da un’altra parte: un posto che nessuno
sospetta.
E li
finalmente potranno incontrarsi da soli, lontani da occhi curiosi e orecchie
indiscrete e saranno costretti a parlarsi, a spiegarsi.
Non resisteranno al richiamo della
loro reciproca passione ed entro la fine della serata saranno felici!
Gaara dovrebbe ringraziarmi…
Non avrà più bisogno di questo
stupido diario, non dovrà più immaginare che il cuscino sia il corpo caldo
della sua Matsuri. Mi pare già di vederli: presi per mano a baciarsi e a giurarsi amore eterno. Dolci
care e tenere anime innamorate!!
Stai attento, potrebbe essere pericoloso
intromettersi…
Gaara non correrà alcun rischio di brutta
figura per la sua mancanza di partecipazione perché prenderò io il suo posto e
nessuno se ne accorgerà.
Bravo Kankuro…e poi?
Cosa dirai a tuo fratello?
Basterà dire a Gaara che la festa quest’anno è stata spostata in un altro luogo; la sala dei Kazekage andrà benissimo, li non
ci va mai nessuno.
Mi sento proprio geniale nonché un
fratello insostituibile! Gaara non saprà mai che ad
architettare tutte le fasi per la sua felicità sono
stato proprio io; ma non ho intenzione di riferirglielo perché potrebbe sentirsi
in imbarazzo e magari si arrabbia pure perché
Già, perché Kankuro?
Perché lo hai tradito andando a ficcare il
naso su cose delicate e private?
non dovevo disturbarmi ad aiutarlo.
Ma senza di me non potrebbe uscire da
questo suo stato di dolore e tristezza insulsa.
Capitolo 10 *** DAL DIARIO DI GAARA/ DAL DIARIO DI MATSURI ***
Suna, 14 febbraio
Suna, 14 febbraio
Ho rovinato tutto,
perdonamiMatsuri…
Suna, 14 febbraio
Ho compreso tutto…
Dovrò dirti addio…
Non avrei mai creduto di combinare un
simile disastro
Piuttosto di aiutare mio fratello ho
dissolto
la sua possibilità di essere felice con
la donna che ama…
ma è stata probabilmente solo colpa
sua…
....
“Gaara? Ascoltami per favore…per me
è difficile anche solo sostenere il tuo sguardo”
“Allora non guardarmi e fammi capire perché diavolo siamo
finiti qui!”
….
Perdonami amore
mio, perdonami.
Perdonami per non aver saputo
cogliere quell’unico momento che ci
è stato offerto per poter stare un po’ insieme.
Perdonami per non aver saputo
sfruttare quell’occasione per aprirti il mio cuore.
Ora sono nel mio letto e piango…sento
le lacrime bagnarmi le labbra rendendole amare. Piano pianopenetrano nella mia bocca impastata e lacerano la mia
gola bruciando ogni mia speranza di poter pronunciare il tuo nome ancora una
volta…
È così che doveva essere fin
dall’inizio? Non avevo il diritto di legare il mio cuore a qualcuno rendendolo
importante per me più degli altri: le colpe sono finalmente state punite.
Non avresti mai creduto che fossi
quel tipo di uomo vero?
Nemmeno io…
Perdonami
Ma se non lo farai ne
avrai tutto il diritto; nemmeno io mi perdonerei. Eppure
tu avevi trovato il coraggio per parlare, per dirmi qualcosa e mentre ancora la
tua voce mi echeggia nelle orecchie sento una nuova e più forte sofferenza
saturarmi i polmoni e il cuore.
Ma perché sono stato così stupido da
lasciare che la mia testa prendesse il sopravvento sul cuore?
Ti vedo ancora: bellissima nel
semplice abitino azzurro stinto che però regalava al tuo viso d’alabastro
sfumato dal rosato delle guance delicate le sembianze di dea. Avevo quei tuoi
meravigliosi occhi neri puntati contro che mi supplicavano, cercando di trovare
la forza necessaria dentro al tuo fragile animo, di
ascoltarli, di contemplarli fino a riuscirvi a leggere da solo la tua pena, la
tua paura, e, solo ora posso rendermene conto, qualcosa di molto più intimo e
profondo.
Eppure, orbo come solo l’uomo può
essere, il mio maledetto istinto e senso del dovere mi hanno
fatto concentrare su tutt’altro che te rendendomi
meschino e superficiale.
Non mi riconosco nelle parole che ti
ho detto…
Perdonami
Perdonami
Perdonami
Pensavi davvero a tutto ciò che mi hai detto?
Allora è vero, è proprio vero, non valgo che come un semplice granello di
sabbia per te
E le tue parole sono state il vento che mi ha spazzato via
Lontano da te..
È così che deve essere tra di noi?
....
“Gaara? Per me potrebbe essere l’unica occasione per..”
“la finisci di parlare con quella voce petulante Matsuri?
Mi dai ai nervi più di quanto non sia già irritato!
Le persone mi staranno aspettando e io non mi sono
ancora presentato!
Mi daranno dell’incapace!”
Scusa Gaara per non avere mai capito che per te
non è mai stato importante poterti trovare da solo con me
Scusa per avere sperato che potesse nascere qualcosa tra noi
Scusa per aver pensato che forse eravamo solo entrambi timidi e riservati
per quanto riguarda i sentimenti e le emozioni
Qualcuno a voluto probabilmente giocare uno scherzo a te…
Grazie a quel qualcuno ho aperto gli occhi…
Mio dolce tormento
è qui che ti dico addio
….
Gaara è chiuso nella sua stanza da ore,
non risponde se lo chiamo e non apre se busso.
Lo odo singhiozzare
Bel casino Kankuro…
È d’obbligo che io rinnovi il mio GRAZIE a coloro
che seguono la mia fic e che gentilmente fanno
delle recensioni! Siete il mio stimolo!!!
Forse mi sto rassegnando all’idea di
non poter mai e poi mai fare parte della vita di Gaara.
In fin dei conti non so nemmeno come mi possa essere
venuta la pretesa di condividere la mia esistenza con la sua.
Che sciocca sognatrice
Dopo il giorno di San Valentino non
l’ho più rivisto; non mi sono più state assegnate delle missioni: passo davanti
alla porta del suo ufficio e la vedo sempre chiusa.
Mi chiedi come sto? Non ne ho idea… ho capito un sacco di cose, ho pensato ad un sacco
di cose.
Ho pianto fino ad esaurire le lacrime
ed ora i miei occhi sono diventati aridi come la terra che c’è qui a Suna: mi si sono screpolate le guance per colpa del sale
sgorgato dagli occhi.
Avevo avuto la folle speranza di
potergli parlare, di potergli aprire il mio cuore:
quando mi sono trovata in quella stanza semibuia con soltanto lui a farmi
compagnia temevo persino di scappare perché l’imbarazzo sembrava più forte
della mia volontà di restare. E invece ero pure
riuscita a costringere le mie gambe a rimanersene incollate dove si trovavano
perché sapevo (speravo) che quello
era il posto giusto e il momento propizio.
Ho persino guardato Gaara dritto negli occhi e lui ha pure ricambiato:
pazzesco, per un attimo ho ingenuamente pensato che volesse dirmi qualcosa.
E invece le uniche cose che è stato in grado di dirmi si riferivano al fatto che temeva
di fare brutta figura con la gente del villaggio…era evidentemente infastidito
dalla mia presenza.
E io cosa avrei dovuto fare? Fermarlo
quando mi ha voltato le spalle e se n’è andato lasciandomi sola?
No
Sarebbe stato inutile, ormai mi era
chiaro che non avrei e non avrò mai alcuna speranza
con lui.
Forse è stata addirittura una fortuna
che io non sia riuscita a parlargli per metterlo al corrente
dei miei sentimenti! Almeno mi sono risparmiata quella che sarebbe stata una
delusione e un’ umiliazione.
Mentre scrivo sto persino ridendo!
Però in fondo…
È così difficile per me trovare un appiglio per andare avanti, per
dimenticarti, i miei pensieri si sono bloccati su di te, le emozioni si
nascondono alla mia testa ma non riescono a scappare
al mio cuore
Vorrei, caro Gaara, che tu riuscissi ad
abbattere i muri che ci sono dentro di te per non lasciarmi cadere nell’oscurità
Ma forse è già troppo tardi perché io possa smettere di affondare, di cadere mentre il tuo nome mi muore in gola
Eppure…
Sto provando a trovare la mia via d’uscita
Per te, amore mio, è valsa la pena
girarmi le spalle? Allora sono contenta nella tua felicità. Ma
c’è una storia dietro i tuoi occhi che sono riuscita a vedere dietro il tuo
freddo e pungente sguardo.
Avrei voluto chiederti di lasciare
che la persona che ti conosce meglio potessi essere io ma
non me ne hai dato il tempo.
E ora, l’unica cosa che posso fare è rassegnarmi
Stanno vivendo due Matsuri ora dentro di me,
quella più fredda e realista che cerca di guardare al futuro si trovaad essere una
clamorosa perdente di fronte alla disperazione, al dolore di quella Matsuri che, invece, passa le notti piangendo col cuscino
sulla faccia per paura di essere scoperta e che si risveglia al mattino vuota e
lacera come una bambola con la quale nessuno vuole più giocare
Eppure, se solo tu volessi, se solo tu capissi, se solo tu mi amassi
Ciao a tutti!! Eccomi con l’aggiornamento…spero che continuerete a
seguirla perché il lavoro mi si prospetta lungo (ovviamente spero anche nelle
recensioni)
Un bacio a tutti coloro che mi hanno seguito fino a qui e che mi hanno reso
felice con le loro recensioni!
Suna, 17 febbraio
Ho deciso di dimenticarla, di porre
una gabbia di ferro attorno al mio cuore ed esiliare così tutto ciò che mi ha
legato a lei e che mi ha fatto piangere.
Ho deciso che la mia ipocrisia deve
morire insieme a lei, alla mia perla.
Per noi non potrà mai esserci alcun
futuro ne’ alcuna speranza di poter essere felici
insieme. È solo e sempre stato un sogno e un’illusione del mio cuore. La mente
riprenderà finalmente il controllo della mia persona per permettermi di essere
un Kazekage giusto e onesto di fronte alla mia gente…
“ Arrivederci mia preziosa perla
Addio mio fragile uccellino di
cristallo
È così che ti chiudo per sempre
nell’ermetica gabbia del mio cuore
E li non
potrai mai più spiccare il volo
Dure sbarre di ferro te lo impediranno
E io
Non ti farò più del male
E tu
Non mi farai più del male ”
Ti stai arrendendo così?
Perdente
Te ne pentirai
Tu, cara amica, finirai qui la tua
esistenza.
Smetterò da questo istante
di tormentare e ferire le tue vergini pagine bianche rinchiudendoti per sempre
in un luogo buio dove nessuno saprà mai della tua esistenza e dove anch’io un
giorno finirò per dimenticarti.
Sarai stata solo una scomoda testimonianza della mia
breve ma intensa follia.
Ho ritrovato me
stesso e tu non mi servirai più: sono di nuovo il Kazekage
e Matsuri è di nuovo un granello di sabbia insieme a
tutte le altre persone di questo villaggio.
Ora lei è di nuovo uguale a tutti gli
altri
E continuerà ad esserlo
Per sempre
Codardo!
Non puoi negare,
non puoi credere di disfarti dell’amore…
credi di essere razionale?
Eppure il tuo tormento continuerà quando la tua mente
chiuderà
i collegamenti con la realtà
e il tuo cuore riuscirà ad avere
le chiavi della gabbia.
E allora l’uccellino di cristallo
riprenderà a volare.
Ma sarà troppo tardi per riprenderlo
quando esso si librerà in alto
in un cuore,
in un cielo
che non sarà più il tuo.
Ti sei presa tutto me stesso e i
desideri che continuano a bruciare dentro me ora te li devi portare via,
troverò la forza per affrontare un altro giorno e tutti i giorni avvenire, sono
pronto ad essere ciò che in realtà sono.
Capitolo 13 *** IL DIARIO DI GAARA: PENSIERI E PAROLE DI DUE FRATELLI ***
Non ho più trovato il diario di mio fratello in giro, che abbia smesso
di scrivere
Non ho più trovato il diario di mio
fratello in giro, che abbia smesso di scrivere?
Le cose sono cambiate e io non posso
dire altro di avere contribuito in modo pesante perché questo avvenisse.
Forse se non avessi mai trovato
quello stupido diario…
O se semplicemente non fossi stato
tanto meschino da volerlo leggere e voler entrare a fare parte di una storia
che non mi è mai appartenuta…
Magari era solo destino che finisse così.
Gaara lavora costantemente a tempo pieno,
torna a casa tardi ma non sale mai in camera. Il più
delle volte si addormenta nel divano e riparte alla
mattina prima ancora che io mi alzi. Probabilmente la sua stanza nasconde
dolori che vuole seppellire, in essa è ancora pesante
l’odore amaro delle lacrime.
Gaara, mi spiace per te eppure non sento
veramente mia la colpa di tutto ciò… sento di averti
dato la più grande opportunità per poter dimostrare quanto ami Matsuri eppure non hai saputo (o non hai voluto) coglierla e sfruttarla.
Mi cheiedo
come potevi pretendere di camminare tra le porte del suo cuore senza poterle
aprire con la chiave dei tuoi sentimenti; sei stato un po’ un illuso.
Se veramente l’amavi come spesso hai
scritto, se veramente spasimavi per averla vicina perché non hai compiuto quel
passo, il più importante per rendere più solido quel filo del destino tra voi e
di cui spesso parli?
Illuso
(perdente, c’è chi approfitterà
di questo)
“ Matsuri, ho bisogno di te
forse più di quanto tu non ne abbia di me
”
quelledi cui hai scritto, i tuoi sentimenti, i sogni
e le speranze su di voi, erano solo parole di uno sciocco, caro fratellino. Lei
non potrà mai sapere, conoscere per colpa tua…per colpa del tuo orgoglio, paura
o egoismo
Illuso
Credevi di poterla legare a te solo
con la forza del pensiero e del tuo amore segreto?
“ darei tutto ora per poter rimediare
Avrei voluto morire
Fa così male ferirti ”
Matsuri è diventata una donna stupenda,
bellissima, rara come una perla e tu, mio caro stupido fratellino, potevi
davvero averla tutta e solo per te causandomi una gelosia segreta che non
avresti mai scoperto
Che non avrei mai
fatto trapelare
Eppure ora ti ho visto rinunciare per
sempre a lei
“ perdonami, non ho mai avuto intenzione di
Ferirti ”
L’hai sempre guardata da lontano e
ora la vedrai diventare sempre più piccola, fino a diventare un puntolino(un
granello di sabbia) che sfuggirà per sempre al tuo sguardo e al tuo abbraccio
Te la sei voluta
caro dolce mio fratellino, ricorda di biasimare solo te stesso.
“ non posso vivere la mia vita senza di te
Al mio fianco
Ho bisogno di te per sopravvivere ”
Sono stanco anche io di mettermi in
disparte, di fare finta di niente, di fare finta che per me Matsuri
non esista. Tu continuerai ad amarla soltanto nei tuoi
pensieri e nei tuoi sogni che si trasformeranno prima
in incubi e poi in dolorose ossessioni.
Te la sei voluta
solo tu
Ti sei fatto male da solo; eppure ti
avevo anche aiutato andando contro me stesso,
nascondendo, sotterrando, gettando alle fiamme, facendo finta di non
riconoscere e di essere persino estraneo all’attrazione che anch’io consumavo
dentro di me per lei.
Hai sempre nascosto i tuoi occhi per
renderli ciechi alla verità
“ non posso lavare via tutto
Non posso desiderare che scompaia tutto…”
Non puoi
costringerti a far sparire tutto, non puoi raschiare via tutto. Dimmi che sopravvivrai fratellino…
“ io morirò per te Matsuri ”
perché ai tuoi sentimenti non puoi urlare
di andare via del tutto.
Ma non li vivrai mai più con lei perché
forse lei li starà già vivendo con un altro…
Capitolo 14 *** DAL DIARIO DA GAARA/DAL DIARIO DI MATSURI ***
“Tra le mie mani
“Tra le mie mani
Scorrono solo i ricordi ora
Finalmente riesco a sentirti dire il
mio nome
E quasi vedo il tuo sorriso
E sento il calore del tuo corpo
Ma qualcosa si spezza
E c’è solo silenzio ora
Fra me e colei che ho
amato
…
È giunto il nostro addio”
Suna, 21 febbraio
Non ho mai pensato che questo giorno
sarebbe arrivato così in fretta, l’avevo addirittura scartato
dalla mia mente troppo impegnata a contrastare il mio cuore ribelle.
Eppure continuo a sentirmi perso senza di
te al mio fianco, non c’è altro che silenzio…come può il mondo andare avanti
così? Non sono solo eppure sono solo…
Attorno, tanta gente vuota che parla
e parla e parla: vedo con una sorta di nausea le loro
appiccicose bocche muoversi, osservo con evidente disinteresse i loro gesti
troppo grandi e troppo teatrali mentre le mie orecchie ormai sorde sono state
condannate a sentire forse per sempre l’urlo che proviene dal mio cuore
incatenato.
Suna, 21 febbraio
“ mi hai preso il cuore Gaara
Mi hai ingannata sin dall’inizio
Mi hai fatto intravedere dei sogni
Ed io stupida
Ho sperato che diventassero realtà ma ora ho
capito
Che la tua è sempre stata tutta una menzogna
Non manterrai la promessa…
È finita
E io guarderò avantai”
Il silenzio che sento è violento, mi
uccide mi dilania il petto e non mi fa respirare; ho sempre pensato che saresti
stata il mio angelo salvatore e sognavo che fra di noi
sarebbe stato per sempre.
Ma le cose sono cambiate: e la causa
sono io.
Stanotte mi sei apparsa in sogno,
forse per l’ultima volta, e mi hai detto che devi
andartene. Se solo ti avessi ascoltata non saresti mai
andata via da me!
Vorrei strappare la mia carne e darla
in pasto agli avvoltoi se servisse a tornare indietro. Sono perduto
nell’oscurità e tu non sentirai mai le mie urla…
“ ho messo la mia anima in mano a qualcun altro
Mi terrà stretta
Perché lui ha promesso che tornerà sempre da me
Dopo quella notte,
dove ho pianto tutte le mie lacrime
ho visto piano piano
la tua anima morire
non farò più nulla per farla rimanere in
vita
perché il dolore mi ha congelato la mente”
Continuo a chiedermi perché mai
chiamo ancora il tuo nome tra le lacrime: forse semplicemente non voglio vedere
e sapere che mi stai rilegando lontano da te.
Eppure è quello che sta accadendo e so già
che qualcun altro sta per prendere il posto che avrei voluto fosse solo per me…
Chi è costui che ti porta via? Chi è?
Vorrei ucciderlo per poi continuare a
tormentare le sue carni fino a spogliarle di qualsiasi sembianza umana: vorrei
trasformarmi di nuovo in un mostro e fare di lui scempio disperdendo i suoi
resti nel deserto.
Ti strapperò al suo abbraccio, ti
rapirò e ti rinchiuderò per sempre in me perché tu devi essere mia Matsuri…ricordati che siamo legati…
Capitolo 15 *** IL DIARIO DI GAARA: COCCI DI CUORE ***
Suna, 24 febbraio
Suna, 24 febbraio
Sono stato tradito proprio dal mio stesso sangue…
Deluso un'altra volta, innamorato di qualcuno che non c’è…
….
Mi spiace fratellino mio ma ho fatto il passo e ora non posso più tornare
indietro. Matsuri è così triste che a vederla mi si
lacera il cuore
È una donna troppo meravigliosa per meritare di sentirsi abbandonata, e se tu non hai saputo
darle quello che cercava forse con tanto affanno, mi spiace per te ma è solo
colpa tua.
Ora è tardi e non posso più tornare
indietro, l’ho afferrata per un braccio mentre passava
ancora davanti alla porta del tuo ufficio chiusa ed ermetica, l’ho portata nella
sala accanto che era vuota e l’ho guardata negli occhi.
Il suo sguardo: tradiva chiaramente
una forza nuova che cercava nella disperazione il coraggio di divincolarsi da
quelle fastidiose e dolenti catene che l’avevano legata a te.
Non era più tua in quel momento, lei
parlava nel silenzio facendomi capire che non ti avrebbe mai più cercato nel
suo cuore. Ti avrebbe dimenticato e piano piano non
sarebbe sopravvissuto nemmeno il dolore.
E questa sarebbe stata la cosa più
giusta per lei
Non ho mai e poi mai abbassato lo
sguardo, lei doveva assolutamente capire che dicevo la
verità, che mi interessavo a lei, che lei era molto più per me di ciò che in
realtà è stata per te.
Devo ammettere che non sapevo da dove iniziare
I suoi occhi erano disarmanti, neri e
profondi, impossibili da scrutarvi dentro
eppure l’ho fatto
ho continuato a trattenere quel suo
fragile e sottile braccio stringendolo più del dovuto, probabilmente le ho
fatto addirittura del male ma non un lamento, non un atto di fastidio è uscito
dalle suo labbra piccole.
Aveva semplicemente continuato a guardarmi mentre l’altra mia mano libera si muoveva verso il
suo viso da bambina e andava a posarsi sulla gota pallida e la mia bocca secca
le chiedeva di poter provare a renderla felice…
Solo questo
Non ho avuto coraggio di fare
nient’altro
Era sconcertante perché lei non aveva
tradito alcun gesto che mi facesse capire cosa ne pensava, stava li immobile a fissarmi incutendomi quasi paura
….
Se solo avessimo parlato!
Maledetto!
Perché ti amo?
PERCHÉ!
Saresti potuta stare con me e avresti potuto
tentare di capire la mia situazione!
E io…ho sempre avuto qualcosa di più importante a cui pensare al di sopra di te… un “Ti Amo” non era tra queste cose.
Ora è difficile da accettare, ma pare tu abbia deciso.
E mentre la mia vita sta crollando davanti ai miei occhi e lascio
sfuggire un singhiozzo tu porti le tue mani al volto
di un altro scostando ciocche di capelli con le delicate dita perché forse hai
capito che c’è qualcuno che può trarti fuori dal baratro.
Non credevo potesse essere proprio mio fratello
Perché lui?
Vorrei vederlo bruciare!
Non voglio pensare perché mi scoppia il cuore, mi si spappola la mente mentre davanti ai miei occhi, proprio ora lo baci
mandando in frantumi per sempre quel fragile specchio che era la mia anima…
….
Eccomi!!!!!!!!! Cavolo ora la aggiorno ancora più lentamente
perché devo sia studiare che suonare!!!
Confido nelle vostre
recensioni!!!
E anche nella vostra
pazienza! Un bacio dalla vostra SNK
Concedimi una tregua, fammi sperare
di poter essere amata
Aiutami cuore
Fammi credere di essere nel giusto
Aiutami cuore
Non urlare il nome impronunciabile di
colui che non potrà più essere
Aiutami cuore
Inizio ora la mia nuova esistenza
lontano per sempre dall’altro cuore
………………
Ho accettato infine
le attenzioni di un altro uomo, sembra così sincero con me…
C’è solo un piccolo
problema, una piccolissima precisazione da fare…è il fratello da Gaara.
Strano vero? Non ci credo nemmeno io.. e tutto ciò mi provoca eccessi di risa e angoscia.
Non potevo starmene rinchiusa dentro
un passato e un ricordo doloroso e triste: se lui mi ha gettato, perché non lo
dovrei fare anche io? Ho il diritto di essere felice
Ma la vera domanda è se lo sarai con
lui…
Sto cercando di strappare dalla mia
mente l’idea di abbracciare un’altra persona solo per dimenticare Gaara… non è un ripiego e l’ho capito dal modo in cui lui
mi ha baciato
Il mio primo bacio
L’avevo sognato ben diverso
L’avevo sognato con qualcuno di
diverso
Continuo a passarmi la lingua tra le
labbra e continuo a sentire il gusto di un estraneo; eppure sono
stata proprio io a volerlo.
Ironia della sorte, da quando ho deciso di dimenticare Gaara, di tagliarlo fuori per sempre dalla mia vita in
pezzi lui compare e mi guarda….mi lancia sguardi vuoti
e colmi di parole e speranza. I suoi occhi trasmettono una toccante amarezza e,
credo sia proprio così, disprezzo…
Ma non verso di me…
E ora, la porta del suo ufficio è
pure aperta, quando vi passo davanti lancio all’interno uno sguardo furtivo e
involontario e lui lo capisce e si alza, sembra stia li li per fermarmi, dirmi qualcosa e invece, non cambia
assolutamente nulla.
Troppo preso dal
fare il Kazekage, troppo preoccupato per tutta la sua
gente per notare questo piccolo granello di sabbia.
Non voglio più preoccuparmi di te è
ora che tu te ne vada per sempre
Da ora in poi prenderò la mano
dell’altro uomo e la stringerò tra le mie e forse riuscirò addirittura ad
amarlo un giorno….in fondo è sempre stato quello di cui avevo veramente
bisogno: di amare.
Stai cambiando Gaara?
Anche io…
E se ora senti che brucia, che fa male
da morire, non devi fare altro che fare finta di nulla, non stare ad ascoltare
quelle pugnalate che straziano il tuo cuore e non cadere nel baratro. Troverai
la tua strada come sto facendo io.
Chiudo gli occhi per sempre e tu non
mi comparirai più davanti. C’è stato un tempo per dire tutto, ma è passato
senza che tu te ne rendessi conto. Ora è troppo tardi e con me c’è un altro
uomo che mi rende felice.
Non ti rende felice
Mi rende felice…
Zitto cuore!
Non provare a parlare ora Gaara, il mio viso non si fermerà mai più di fronte alle
tue parole.
Guardati!
Scuotiti!
Tu lo ami e potresti ancora tornare indietro
Nulla è perduto
Non sprecare l’amore
Dagli solo un’altra occasione per sistemare tutto
Se ti chiede di restare
Fallo!
La cosa peggiore che abbia fatto è
stata quella di lasciarmi andare…
Sei solo un’altra canzone triste, senza nulla da dire
Sei solo un’altra canzone triste,
senza nulla da dire
Ogni giorno sembrava incessante
Ogni cielo sempre più nero
Ora il silenzio cadrà tra di noi
La tua anima stanca
E il tuo cuore debole
Hanno pensato che l’amore fosse a
senso unico
Quando andrò via non mi mancherai
Perché il silenzio
cade ora tra noi
Non ti prometto di ascoltare le tue parole
Perché sono solo
un’altra canzone triste
Senza nulla da dire
Tu non hai più nulla da dire
Allora non dirmi più nulla
E lasciami libera di volare
Lontano dal tuo dolore
………………………
“per me, Gaara, non esiste più nulla che tu debba dirmi
Perché tutto ciò che volevo sapere l’ho già capito
Ora basta, mettiamo fine alla tua pazzia
Io appartengo ad un altro
………………………..
Finalmente c’è l’ho
fatta ad aggiungere anche questo piccolo pezzetto che mi mancava….è solo un’anticipazione
all’inizio di una parte dove veleggeremo, insieme spero, tra le tenere acque
dell’amore di Kankuro, la felicità posticcia di Matsuri e la voglia di morire o forse uccidere di Gaara…
Sto cercando di rimettere insieme i cocci della mia vita, sto cercando
una ragione a tutta questa follia che mi trafigge ogni volta che scorgo la sua
mano stringere quella di mio fratello
Suna, 26 febbraio
Sto cercando di rimettere insieme i
cocci della mia vita, sto cercando una ragione a tutta questa follia che mi
trafigge ogni volta che scorgo la sua mano stringere quella di mio fratello.
Sto cercando una nuova razionalità
per campare oltre la rabbia, la frustrazione e la disperazione che mi
travolgono impetuose quando le sue labbra baciano
quelle che non sono le mie..
Sto cercando di vivere, di
sopravvivere…
Adesso sei proprio andata via, me ne
rendo piano piano conto di giorno, ma di notte ogni
volta che chiudo gli occhi prego per un tuo abbraccio ma
tu non fai che allontanarti al mio sguardo.
Ma perché non senti l’amore in questo
mio cuore?!
Tu sei davvero tutto ciò che voglio e
darei ogni più piccola parte di me per riportare indietro le pagine del tempo.
Forse potrei provare ancora….
Forse potresti lasciarmi provare
ancora, solo un’altra volta
Ti prego Matsuri
Per me ora non esiste più nessun
posto dove andare se non da te.
Ti prego di ascoltare questo mio
grido disperato di amore, esasperato dalla gelosia e
vigliacco allo stesso tempo.
Ho sbagliato,
permettimi solo
di riparare.
Sto cercando una soluzione e so che
c’è, ma tu, non fai che voltarmi le spalle, non fai che evitare di incontrarmi
eppure io mi spremo per poterti incontrare sola ancora una volta e poter così
mettere fine per sempre a questo insopportabile
incubo.
Questa montatura che hai adottato
forse per non soffrire potresti finalmente abbatterla,
ma devi lasciarmi parlare solo un’altra volta.
Metti fine a questa tuarecita…
Se dicessi
che ti amo?
Se dicessi
che ho bisogno di te?
Cosa faresti?
E se dicessi di non volere nessun
altro che te?
Credimi per un attimo, perché tutto
ciò è vero….
Sono un ammalato di
amore che ti rincorre ovunque mia dolce perla, ma questa volta non
compirò di nuovo quel maledetto sbaglio che mi ha trascinato lontano da te.
Sono deciso a trovare il modo per
incatenarti alla mia volontà e costringerti, se necessario, ad ascoltare le mie
parole, i miei sentimenti brucianti….
Tu sei la mia perla e non ho
intenzione di dividerti con nessuno, tu sei mia
Mia
Mia
Mia…
Questa volta sarò pronto ad andare
contro tutto e contro tutti, sono disposto a perdere
la mia credibilità e tutto questo perché ho capito che un uomo non può esistere
senza la donna che ama
E per me, quella donna sei tu
Tu sola mi fai e mi permetti di
esistere amore mio
Ora in avanti la porta del mio
ufficio sarà costantemente aperta perché voglio poterti guardare ogni volta che
passi, voglio poter sentire la tua dolce voce e voglio poterti fermare nel momento
in cui sarai sola.
Perché c’è qualcosa
che continua ad urlare nella mia testa che tu non sei felice. Che tu non
li vuoi quei baci, che tu non le vuoi quelle carezze perché non sono io a
fartele.
È tutto finalmente chiaro nella mia
testa, non sbaglierò più, non mi permetterò più di farti soffrire
ma devi credermi questa volta.
Esisto perché sei tu a farmi esistere
Sto ricostruendo il mio cuore di
nuovo, per darlo a te
Così poi potrò aggiustare il tuo…
Ciao a tutti!! In primissimo luogo mi scuso per il ritardo nell’aggiornamento ma sono costretta a passare molto tempo sui
libri e a suonare…perdono perdonoperdonoooooo!!!!!!!!!!
Seconda cosa, mando un
bacio e un super grazie aAmy_Emo78 per l’affetto che mi ha
dimostrato!!!!!!!!!
GRAZZZZIIIIEEE!!!!!!!
Un bacio dalla vostra
SNK
Ps: aggiungo un grazie anche a cyberman93 che mi ha sempre seguito e
fatto dei commenti
Ps: aggiungo un grazie
anche a cyberman93 che mi ha sempre seguito e fatto dei commenti.
Lo sapete che sono
sempre accettati molto volentieri. L’aggiornamento potrebbe richiedere tempi
più lunghi…non abbandonatemi e portate pazienzaaaa
Ha cercato di parlarmi ma avevo troppa paura di quello che avrebbe potuto
dirmi e così non ho lasciato che lui disturbasse di nuovo quel fragile
equilibrio che con tanta fatica ho costruito di nuovo attorno a me.
Ora sono felice!
Cosa voglio di più!?
Cosa!!??
Sono amata e riempita di
regali in continuazione. Ricevo baci profondi che invadono la mia intimità mettendola a nudo e non mi vergogno nel provare piacere.
Era tutto quello che
volevo in fondo.
La mia bocca è satura del
gusto di Kankuro, il mio naso sente solo il suo
profumo, la mia pelle possiede solo i segni che lui stesso mi lascia
Per
ricordarmi che sono sua
Per
ricordarmi che lo amo
Per
ricordarmi che ho fatto la mia scelta
Ho ferito Gaara nel suo luogo più profondo e sono felice di esserci
riuscita perché era ciò che lui stesso ha cercato da me.
Non voglio più pensare
che esista, non voglio più pensare a quelle parole che non gli ho lasciato pronunciare…
Quante volte ho dovuto
versare lacrime per lui?
E ora sarà lui a farlo e io proverò
piacere nel vederlo sprofondare nella disperazione come prima lui ha fatto con
me.
L’amore è così dolce….Kankuro lo è con me…
“però hai dei lividi che
cerchi di nascondere…
Come te li fai, Matsuri?
Come?”
La mia certezza è che lo
amo…
Non mi manca
nulla, non desidero altro. Kankuro mi cerca
sempre e se non mi trova si arrabbia, ma in fondo, poverino, è solo geloso
perché anche lui mi ama
E me lo dimostra sempre quando siamo soli
Insiste perché vuole
essere amato
Vuole che lo ami come
piace a lui
E io lo faccio perché è quello che ho
sempre voluto.
Gaara era solo una mia illusione che mi è servita per capire quanto amo suo fratello…
Sono riuscita a trovare un ritaglio di tempo solo ora per poter
continuare a scrivere… mi spiace tantissimo non poter essere più presente per
questa fic
Sono riuscita a trovare un ritaglio di tempo solo ora per poter
continuare a scrivere… mi spiace tantissimo non poter essere
più presente per questa fic!
Faccio
una piccola precisazione perché effettivamente c’è chi non sa di che sesso
sono…ebbene… sono una donna!!! Fiera di esserlo per
giunta!
Spero
non mi abbandonerete nonostante la mia non voluta lentezza nell’aggiornare! Conto sulle vostre parole, un bacio grande come il mondo a tutti.
Lei non mi vuole portare un po’ di
rispetto! Non vuole capire che se non la vedo e se non la trovo
quando la chiamo mi arrabbio.
Ma lo faccio solo perché mi preoccupo
per lei.
La amo così tanto…
“Lasciata spezzata, vuota, disperata
Vorrei respirare ma non trovo l'aria
Pensavo tu fossi mandato dal cielo
Ma tra noi non c'é mai stato amore”
È una creatura così dolce, così
fragile…
“come hai potuto lasciarmi credere
Che non avresti mai potuto farmi del male
Se non mi hai mai amato?”
Eppure non riesco a sopportare la sua
continua voglia di aspettare, di lasciare che le cose accadano. Continua a
ripetermi in maniera morbosa che non si sente pronta, che ha paura e che forse
è meglio aspettare di conoscerci meglio…
Prima accettava i miei baci e ora
invece questi diventano sempre più rari e fuggevoli,
sento che è successo qualcosa e mi monta la rabbia. Probabilmente riguarda mio
fratello…
Qualche giorno fa ho dovuto darle uno
schiaffo perché mi aveva fatto preoccupare da morire andando in missione senza
che io ne fossi al corrente. Era
troppo pericolosa per lei, poteva farsi del male.
Poverina…
Non se l’era aspettato e così i suoi occhioni neri si sono velocemente riempiti di lacrimoni che hanno preso a scorrerle sulle guance.
Sembrava una bambina da quanta
dolcezza emanava. Eppure non aveva capito perché l’avessi fatto e il suo
sguardo è diventato presto furente.
Ho dovuto alzare la mano sul suo viso
una seconda volta
Lo schiocco è stato violento così che
le ho lasciato un bel livido rosso sulla pelle bianca
e lei ha subito preso a piangere evidentemente scioccata.
Ho dovuto farlo, non voglio perderla,
non voglio che le facciano del male
Poi l’ho cullata tra le mie braccia a
lungo… fino a che non ha smesso di piangere e mi ha chiesto scusa per avermi
fatto preoccupare.
Quando piange è bellissima
È fragile
È indifesa
Mi piace da morire
La amo…
“questo è per me il tempo dove devo combattere le lacrime
La mia felicità
La mia certezza sono di nuovo provate”
Impazzisco quando incontro il suo sguardo remissivo,
mi si secca la bocca quando i suoi occhi diventano lucidi e in quei momenti
sento di amarla ancora di più.
È bellissima, è una perla
Quando mi sfiora vorrei prenderla e
farla mia senza nemmeno chiederle il permesso perché vado via di matto quando ha quell’aria
spaventata sul visetto morbido. Impazzisco per lei, sono
folle di lei!
“lui vuole amore che sa di sangue…”
Non si concede e io brucio.
Lei gode nel vedermi in questo stato,
sudato e agitato quando mi sta vicino.
Lei lo prende come un gioco mentre io vorrei solo punirla per la sua crudele
voglia di vedermi implorare la sua essenza.
“sento che le mie ali si sono rotte tra le tue mani
Tutti i miei sogni stanno di nuovo crollando”
Lei non immagina quanto la desidero,
lei non crede a quanto io la amo….
“qualcuno mi salvi…”
……………….
Nutrirò speranza fino alla fine del giorno
Non mi arrenderò fino a che tu non sarai completamente mia
Sta accadendo qualcosa
ma qualsiasi essa sia
io asciugherò le tue lacrime
piccolaMatsuri
ogni decisione che ho preso si è
rivoltata contro di me
più di quanto in realtà non avessi fatto
ma ora
scopro le mie carte e le lascio cadere
davanti a me
È diventato difficile trovare Matsuri. Da molto tempo ormai non passa più davanti al mio
ufficio e se per caso lo fa, ha la testa rivolta dall’altra parte. Non la vedo
mai in compagnia di nessuno, non parla mai con nessuno e all’ora
di pranzo se ne sta seduta, sola, sull’altalena cigolante.
È triste
Ma non so immaginarne il motivo, la
scelta che ha operato nei confronti di mio fratello l’ha voluta proprio lei, e
proprio lei in quell’unica occasione dove ho provato
a parlarle mi ha detto di essere finalmente felice.
Ma è stata una bugia e io lo vedo e lo
sento. Vivo questa sensazione come fosse un ferro rovente che piano lacera le
mie carni
Fa male
Fa troppo male vederla così
Non riesco a rassegnarmi alla sua
nuova vita, non è lo sguardo di chi ama quello che vedo
riflesso nei suoi occhi umidi.
Eppure, Masturi
mia
Anche se i miei sogni amati sono
addormentati
Io ti amerò anche senza speranza fino alla fine
Qualcosa la turba e la fa soffrire, e
quando è li fuori, sola, il vento mi porta il suo urlo
di dolore, di paura…
Vorrei poterla avvicinare e cingerle
la vita con le mie mani, chiederle cosa non va….chiederle di dimenticare tutto…
Chiederle di lasciarsi amare
Sento mio fratello che molte volte la
chiama e se lei non accorre subito lui la rimprovera
È questo che la fa stare male?
Come può Kankuro
dire di amarla se lentamente la sta distruggendo?
Dovrei fermare tutto ciò ma temo di farmi odiare ancora di più da Matsuri, temo che non ascolti, temo che lei non voglia
essere aiutata da me.
Non lascerò che il tempo cancelli quello che è stato
Perché è da quello che ho imparato
Che nessuno può prendere il tuo posto
Basta lacrime, basta addii
Per me è ora di agire perché mi fa
male vederla piangere.
Ho fatto uno sbaglio, l’ho pagato
troppo duramente
Eppure lai la sua scelta la sta scontando ancora più dolorosamente
Non sarai mai sola
Se mi tieni dentro di te
Ho imparato che non si può amare
qualcuno segretamente
Ho imparato che amare qualcuno
intensamente può capitare una volta
Ho imparato che amare qualcuno
disperatamente ferisce tanto
Anche tu, piccola perla,
ti accorgi di avere perduto dei sogni
sei a pezzi
e ora non puoi più nasconderlo
ho tentato di ricucire l’errore
ma mi hai spezzato il cuore
forse non posso rimettere tutto apposto
ma dammi solo un po’ di fiducia
temo che il mio pianto ancora una volta
non trovi ascolto, ma proverò a mostrarti che ora e per sempre sarò io il tuo
uomo…
darò così pace ai miei tormenti perché il
vero tesoro è vedere l’amore nei tuoi occhi.
Dissiperò al vento le tue ferite
Distruggerò con queste mani chi
insanguina il tuo fragile animo
Lasciami piangere finalmente tra le tue braccia, portami via da questo
incubo, fammi volare lontano sola con te
Lasciami piangere finalmente tra le
tue braccia, portami via da questo incubo, fammi
volare lontano sola con te.
Non lasciarmi più, ho bisogno del tuo
calore, del tuo profumo
Non spezzarmi di nuovo il cuore
Stringimi più forte che puoi fino a farmi
mancare il respiro
Non voglio più vivere di sogni
Voglio che questa sia la realtà
Come ho potuto lasciare che accada tutto questo?
Dov’ero io?
Insulso cieco
Idiota sordo
Imperdonabile codardo
Come ho potuto lasciare che le tue braccia si
riempissero di lividi?
Come ho potuto permettere che il tuo corpo
portasse i segni della violenza?
Piango, mentre anche tu lo fai
Stretta convulsamente al mio corpo
Mi si mozza il respiro
Vorrei urlare avrò la vendetta su chi ti ha fatto questo
Sono rimasta sola chiusa nell’oscurità,
ma la luce del sole inizia ad entrare di nuovo
Ormai il ghiaccio si sta lentamente
sciogliendo
Sento la tua anima e la tua pelle
Riesco a sentire che il destino è
cambiato
Sento che il peso è sollevato dalle
mie spalle
Sento il dolore attenuarsi
Mi vergogno
Perché queste tue ferite sono la verità sulla mia paura
Sono la verità sulla tua paura
E tremi ora
E io non posso fare altro che rimanere in silenzio
Perché la voce non vuole uscire
Perché il mio corpo è paralizzato dall’orrore
Perché è una ferita troppo grande
Da sopportare
Mia piccola perla
Ho aspettato troppo
Ma ora tu e io cammineremo questa strada insieme
Ti mostrerò che i sogni sono veri
Solo se li lasciamo vivere
Salvami Gaara
Ho paura del dolore
Inghiotto le mie lacrime
Ho creduto di avere ucciso l’amore
Ho creduto di non poterti vedere mai
più
Ho creduto che non sarei mai più
stata in grado di sognare
Sono colpevole
Chiedo amore stanotte
Dammi amore stanotte
Dimentica tutto,
fallo per me,
fallo almeno per ora
Stanotte dammi solo amore, tienimi
con te, riscaldami
Fammi passare la paura
Perdonami mia piccola perla
Perdonami se ho permesso tutto questo
Ucciderò chi ti ha strappato le ali
Ucciderò colui che ti ha calpestato con un amore
bugiardo
Ma non succederà stanotte
Perché ti terrò al caldo vicino al mio cuore
Mi metterò tra te e i tuoi incubi
E questi non ti faranno più paura
E mentre dormirai
Io piangerò
Di gioia
Di dolore
Ciao a tutti
Ciao a tutti.
Sono riuscita ad
inserire ben due capitoli questa volta, ma solo perché stamattina ero a casa,
quindi non fateci l’abitudine!!!
Ho praticamente
tutta la storia pronta ma non riesco ad essere più veloce…comunque qui colgo l’occasione
per ringraziare e mandare un bacio enorme a chi continua a seguirmi fedelmente nonostante
la lentezza.
GRAZIEe spero mi seguirete
anche nelle prossime storie visto che ormai non manca molto alla fine di
questa.
Per sempre, questa volta lo so e non ho nessun dubbio
Per sempre, questa volta lo so e non ho nessun
dubbio
per sempre, fino alla fine della mia vita, ti amerò per sempre
Vedo il mio futuro
quando ti guardo negli occhi
Prendo il tuo amore per far risorgere il mio cuore
Sembrava che non ci fosse alcun modo
per fare la pace
Perché sembrava che la tua mente fosse irremovibile
Ma ci sono cose nella vita che impari
col tempo
E ora che puoi
Dai un’occhiata attraverso i miei occhi
Tutto cambia, e ti meraviglierai
sarò li a vegliare su di te.
Notte nel presente
Sta soffiando il ventoma il suo urlo mi giunge lontano e
indistinto.
La stanza è buia e immensa
L’atmosfera è rotta solo da due
respiri
Uno è il tuo
piccola perla…
Sei così piccola rannicchiata al mio
fianco, sembra quasi tu ti voglia nascondere da quel
mondo che hai conosciuto solo nella sua parte più triste e terribile.
Non avere paura stanotte, sono qui.
Respiro piano per
cercare di far rallentare il mio cuore, per renderlo più silenzioso. Temo che i suoi battiti possano
svegliarti.
C’è uno spicchio di timida luna che penetra
dalle tende semichiuse e il suo braccio cade sui tuoi capelli sparsi sul
cuscino e li tinge d’argento.
Una tua spalla nuda è scivolata fuori dalle coperte e io non posso fare altro che posare la
mia bocca sulla tua morbida pelle inalando a piene narici tutto il tuo intenso
profumo facendo scorrere le labbra su di essa per ricordarmi che ora non sei un
sogno.
Ho paura a chiudere gli occhi perché
non voglio perderti di nuovo
Ti muovi nel sonno e sussurri
qualcosa, forse il mio nome, e intanto schiacci il viso sul mio petto
mozzandomi il respiro per l’intensa felicità.
Sbircio il tuo piccolo seno nudo che
si alza e si abbassa al ritmo tranquillo del tuo respiro, rimango incantato
come un bambino che vede l’arcobaleno per la prima volta.
Poi ti stringo di nuovo a me perché
le perle sono rare e preziose e non vanno perdute.
Le tue braccia sono colme di lividi,
le tue gambe sono escoriate ma il tuo profondo è stato lacerato ancora di più.
Ti sei messa a piangere credendo quasi di deludermi, temendo di schifarmi
Ma io lo so che non è colpa tua…
Ho promesso a te di non pensare alla
vendetta stanotte
Manterrò la promessa
Stanotte si è avverato più di un
sogno, ho ricevuto cose che non credevo potessero
esistere e anche quando tremavo di paura tu mi hai cullato tra le braccia rassicurandomi
perché andava tutto bene.
Ed è così infatti.
Mi sentivo pronto e non mi sentivo pronto
Al momento opportuno è stato tutto
naturale e bellissimo
Ho temuto di poter farti del male, ho
temuto di poter io stesso morire perché le sensazioni sono
state troppo forti, troppo esplosive, troppo nuove.
Mi hai invaso come un fiume in piena
colmato dalle violenti e rare piogge del deserto, mi
hai strappato i polmoni, mi hai reso debole in un secondo, mi hai penetrato il
cuore con la forza del tuo e hai annullato la mia volontà facendomi desiderare
solo che tutto ciò non avesse mai fine.
Mi sono sentito schiavo di te
E ora, non posso chiudere gli occhi
Ora sei qui
E io ti stringo
Ora il mio calore
È il tuo calore
Ora il mio presente
È il tuo presente
Ora il mio futuro
È il tuo futuro
Ora sei la mia perla
Io ti chiuderò nel guscio protettivo
del mio cuore
Sia a chiha inserito questa
storia tra le preferite che a coloro che nella loro silenziosa identità hanno
continuato a seguirla.
Un
grazie speciale però è dovuto alle fedelissime che con i loro entusiasti
commenti hanno saputo accendere la fantasia e la voglia di non smettere mai di
scrivere e sognare.
Un bacio dalla vostra
SNK.
Alba: Matsuri
……………………..
“lui è dentro di me, ed è tutto mio…”
………………………
L’alba fa capolino timidamente tra le
pieghe della tenda alla finestra e il vento ha anch’esso attenuato il suo urlo
di dolore.
Piano piano
si è assopito anche il mio
La luce illumina debolmente il tuo
viso e tu illumini il mio
Mi chiami nel sonno
E io mi lascio tutto alle spalle
Nell’animo canto per te
Sei il sole che ha spaccato la
tempesta
Non mi sembra vero,
mi sto svegliando accanto a te stretta tra le tue braccia. Mi alzo a sedere e con gli occhi ancora cisposi mi volto a
sbirciare il tuo viso addormentato. I capelli hanno preso fuoco con la luce di Aurora e sono sparpagliati disordinatamente sulla tua
bella fronte ampia. Bacio le tue palpebre abbassate; sono morbide come petali.
Questo non è un sogno
È iniziato tutto col dolore
Tutto sta per concludersi
con la felicità.
Appoggiando una mano alla tua guancia
calda ripenso alla notte passata, a come tutto è
successo in modo naturale
Intenso
Agitato
Dolce
Disperato
Non c’è stato il tempo per la
vergogna né per chiudere la luce perché tu volevi guardare nei miei occhi mentre io mi lasciavo uccidere dai tuoi in un crescendo
di mani esasperate dal desiderio e labbra affamate di baci.
La tua paura era la mia paura
Il tuo desiderio era il mio desiderio
La tua tristezza era la mia tristezza
Non sono niente per nessun altro
Ma per te sento di poter essere la
tua Perla
Non ho più paura ad amare
Appoggio la testa al tuo petto e
ascolto il battere lento del tuo cuore e intanto chiudo gli occhi e penso a
dove possa essere finito il mio vecchio diario.
Non ho avuto più occasioni, più
voglia di incidervi i miei pensieri; forse l’ho addirittura perduto o forse più
semplicemente ne ho fatto scempio dopo che mi sono resa conto di aver perduto
l’amore.
Magari ora avrei potuto fartelo
leggere…
Il tuo amore è stato così forte che
mi ha privato di ogni forza e ora mi sento indebolita,
frastornata
Eppure
Ho riso fino a quasi piangere
Mentre giocavamo tra le coperte come
innocenti bambini
Giocare….
Era quello che pensavo avresti fatto
Invece mi hai fermato prendendomi le
braccia, ma senza stringerle quasi tu avessi paura di lasciarvi dei lividi e mi
hai guardato negli occhi per la prima vera volta senza paura, senza vergogna e
senza dubbi.
E mi hai chiesto di darti un bacio
perché non ne eri capace
E in quel momento non ne ero capace nemmeno io
Abbiamo semplicemente imparato
insieme.
Hai visto chi mi ha fatto del male e
so che ora dentro di te covi una rabbia accecante mentre
in me sale l’angosciosa paura di essere picchiata ancora.
Mi aggrappo, perciò, speranzosa a
quella promessa che tu stesso mi hai fatto poco prima di lasciare che mi
addormentassi rannicchiata al tuo fianco.
Non ho capito che per amare c’è bisogno dell’amore prima di tutto, ma è necessario anche il
rispetto…
Non ne ho mai avuto per lei, credevo
solo fosse mia e per questo l’ho trasformata in un
giocattolo tra le mie mani callose. Mi sono servito di lei a mio piacimento
fino ad inebriarmi e a diventare dipendente della sua paura e delle sue lacrime
Della sua remissione nei miei
confronti
Guardo le mie mani, dita lunghe e
affusolate, quasi da pianista, che hanno saputo
prendersi tutto di lei
Avidamente
Violentemente
Li ho seguiti da lontano, silenzioso
come un gatto, geloso e arrabbiato ma non so se lo fossi
più con Gaara o con me stesso.
E ora, appoggiato con la testa alla
porta chiusa odo suoni nuovi
La sento ridere
Sento lui ridere
Poi sussurri intimi
Ho colpito tante volte Matsuri e mi divertivo a farlo
perché sono sempre stato così, violento e incapace di guardare nel cuore degli
altri.
E ora lei riesce a farmi male più di
quanto io sia riuscito nei giorni in cui l’ho legata a
me senza sapere che non era a me che pensava quando mi ha dato quel primo
bacio.
Da dietro la porta Gaara le promette vendetta contro quella persona che non
ritiene e non vuole credere possa essere suo fratello
E io tremo di paura e sollievo perché
potrò scontare la mia pena
Ma poi il cuore mi si ferma
Questa volta per sempre
Perché quella bellissima perla gli chiede
di non farlo
Gli chiede di…
………………………………..
“perdonalo…
Non macchiare le tue mani…”
………………………………..
Perdonarmi
Ma come può farlo? Mi sono presa tutto
di lei, anche la parte più intima che sarebbe potuta essere
diGaara
Eppure sono proprio queste parole che
sento
Porto la mano davanti alla bocca per
soffocare un singulto e la rabbia si scioglie lasciandomi amaro e sconfitto.
Mi ha colpito e sto morendo
Il perdono mi fa male
Sento di non meritarlo e vorrei urlarle di non farlo; vorrei chiedere a Gaara di compiere la sua vendetta perché sono stato io a
macchiare di sangue la perla.
Mi brucia l’anima come tanti ferri
arroventati che trafiggono la mia carne, la trapassano da parte a parte per
farmi smettere di respirare.
Matsuri sa che sono dietro questa porta e ha compiuto da sola la sua vendetta.
Lo sa che il perdono può fare male a
chi non può permettersi di sperarlo…
Non voglio fermarmi ad ascoltare cosa
le risponde mio fratello perché sono già stato punito e salvato
Questo è sufficiente
Ora tocca a me andarmene lontano da
lei
Ora so di amarti davvero Matsuri
Ciao a tutti!
Eccomi tornata dopo tanto tantotrooopppooooo tempo
con il nuovo capitolo. Sono vergognosamente in ritardo e chiedo venia!
Mi sono commossa nel vedere approdare anche nuovi lettori
alla mia fic e vedere sempre commenti
appassionati.Purtropponon posso elencarvi
uno per uno ma sappiate che vi ringrazio perché siete voi a farmi continuare!!!
Capitolo 26 *** DAL DIARIO DI MATSURI/ DAL DIARIO DI GAARA: UN ANNO DOPO ***
Voglio tenere la tua mano dentro la mia
Voglio tenere la tua mano dentro la
mia
Voglio dissolvermi dentro di te
Sono la neve sulle tue labbra
Sono il respiro sui tuoi capelli
Tra le tue braccia finalmente mi
sento al sicuro, protetta
Tutte le mie paure si allontanano, finalmente vedo nel buio
La notte è lunga ma
tu sei qui vicino
Spero che sarai sempre al mio fianco
Starò con te, Amore
Starò con te, Perla
Non ci saranno piùlacrime per ogni anno che passa
…………………………………….
Un anno dopo…
Suna, 12 gennaio
Suna, 12 gennaio
Non ti ho mai più cercato, caro il
mio diario, eppure dopo un anno esatto dall’inizio di tutta la mia storia
sofferta ti ritrovo che compari beffardo da dietro una
pila di libri sopra la mia disordinata scrivania.
Avrò controllato un miliardo di volte
e non ti ho mai visto
Forse nascondi qualche strana magia e
hai capito che era questo il momento giusto per ritornare da me.
Sfoglio le tue pagine, alcune macchiate ancora di pianto, e rileggo le mie pene.
Di loro non è rimasta alcuna traccia
dentro di me, Gaara le ha curate tutte, una per una,
con pazienza
Amore
Mi chiedi come vanno le cose?
….
Credo che questa, mia cara amica bianca, sia davvero l’ultima
Volta che ti aprirò per incidere i miei pensieri.
Sono accadute così tante cose
E ancora di più ne sono cambiate
Ma la cosa più sorprendente è che da tutto questo passato dolore
Ho pure imparato qualcosa di importante.
Perdonare
Non è stato facile
Ma ho capito che per chi si è reso conto di aver sbagliato
È stato ancor più difficile
Accettare di essere perdonato
Senza sapere di meritarlo.
Matsuri era riuscita a perdonare me
E a cancellare le ferite che le avevo arrecato
con parole taglienti
Così mi disse che anche io sarei riuscito a
farlo.
Mi disse che le parole
Feriscono molto di più degli schiaffi.
Ora lei è mia…
…………………
Questo non posso
confidartelo…
Sono cose troppo intime, troppo
importanti. E poi ora le mie emozioni non le devo più
tenere chiuse e nascoste dentro di me come fossero vergognose verità. Posso
sfogarle, renderle vere e soprattutto concrete.
Sono una ragazza che vive un amore
come lo vivono tante altre ragazze uguali a me e potrei pure dire
che nell’immensità di questi amori sono anche io un granello di sabbia uguale
alle altre
Perché l’amore è per tutte qualcosa
di tremendamente doloroso e meraviglioso
Però una cosa è certa…
Per il mio Amore io sono l’unica
perla
In questa distesa di miriadi di perle
uniche…
Per imparare ad amare
Ho dovuto soffrire
Ho dovuto piangere
Ho dovuto persino odiare.
Ripenso spesso che tutto questo non sarebbe mai
accaduto
Se per prima Matsuri
Non avesse perdonato.
Ora ho trovato la mia felicità e un nuovo coraggio.
Non ho più tempo per nascondere dietro di te i miei sentimenti e la mia passione
Non ho più voglia di scrivere e sognare
Ora tutto questo
Lo sto semplicemente vivendo.
Qui ti chiudo amica mia
Ora è giunto il momento anche per te di riposare
Mentre io mi appresto ad aprire il mio
futuro.
Con Matsuri.
Fine.
Qui ho concluso tutto il mio lavoro.
Che dire…è stato
emozionante anche per me scrivere perché ho dovuto calarmi intensamente nel
ruolo di ogni personaggio rivivendo, a volte, anche
qualcosa di personale.
La cosa che più mi è
stata cara sono le vostre recensioni, le vostre parole che mi hanno dato sempre
nuova carica e nuova voglia per cercare di rendere quanto più possibile concrete le emozioni.
Spero
di aver toccato un pezzetto di cuore in ognuno di voi.
Voi lo avete fatto
grazie al vostro sostegno e il vostro affetto.