GRANELLO DI SABBIA E PERLA DEL DESERTO

di SNK
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 2: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 3: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 4: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 5: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 6: *** IL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 7: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 8: *** DAL DIARIO DI MATSURI/DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 9: *** IL DIARIO DI GAARA:UN GIOCO PERICOLOSO ***
Capitolo 10: *** DAL DIARIO DI GAARA/ DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 11: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 12: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 13: *** IL DIARIO DI GAARA: PENSIERI E PAROLE DI DUE FRATELLI ***
Capitolo 14: *** DAL DIARIO DA GAARA/DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 15: *** IL DIARIO DI GAARA: COCCI DI CUORE ***
Capitolo 16: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 17: *** ANTICIPAZIONI ***
Capitolo 18: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 19: *** DAL DIARIO DI MATSURI ***
Capitolo 20: *** KANKURO, MATSURI E GAARA ***
Capitolo 21: *** DAL DIARIO DI GAARA ***
Capitolo 22: *** MATSURI E GAARA ***
Capitolo 23: *** NOTTE INSIEME: GAARA ***
Capitolo 24: *** MATSURI E GAARA: ALBA ***
Capitolo 25: *** PERDONO PER KANKURO ***
Capitolo 26: *** DAL DIARIO DI MATSURI/ DAL DIARIO DI GAARA: UN ANNO DOPO ***



Capitolo 1
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


Vorrei che tu mi dessi la mano, che la stringessi forte dentro alla tua e che mentre lo fai mi guardassi negli occhi e mi regalassi un sorriso

Suna, 12 gennaio

 

Vorrei che tu mi dessi la mano, che la stringessi forte dentro alla tua  e che mentre lo fai mi guardassi negli occhi e mi regalassi un sorriso. Ci penso spesso e provo ad immaginare il tuo viso perfetto rivolto verso di me, i tuoi occhi verdi e severi che mi fissano indugendomi ad abbassare lo sguardo per timidezza, la tua mano che mi sfiora le guance in una carezza.

Vorrei fare lo stesso con te, vorrei poterti toccare ogni volta che ti vedo, vorrei poterti parlare senza formalismi, vorrei farmi augurare la buona notte.

Tu non lo sai eppure da lontano ti ho sempre desiderato e sottovoce ti parlavo per vedere che effetto faceva chiamarti per nome. Sono troppo timida e insicura per poter anche solo immaginare di stare davanti a te e di dirti quanto importante tu sia per me, lo faccio solo nei miei sogni ma finiscono sempre prima che tu riesca a darmi una risposta.

E ora ti sto osservando di nascosto mentre impartisci ordini, sei bello come nemmeno puoi immaginare. La tua voce è così calma e profonda che mi fa desiderare di poter addormentarmi al suo suono: ma non accadrà mai perché io non sono che un piccolo granello di sabbia ai tuoi occhi. Mi confondo nella mischia, non possiedo qualità che possano farmi risaltare come una perla nell’immensità del deserto.

Invidio, anzi sono gelosa di tua sorella che ti può stare così vicino, che ti vede mentre ti alzi al mattino mentre io posso solo immaginarti spettinato e con gli occhi ancora chiusi. La invidio quasi con una punta di tormentosa rabbia perché può mangiare seduta al tuo fianco e, parlandoti, appoggiarti la mano sulla spalla, sui vestiti che portano il tuo intenso profumo, sui capelli o su quella mano che vorrei io stessa stringere.

Pensandoci, forse la detesto perché lei ti può abbracciare, può vivere con te e può consolarti quando sei triste.

Chissà se hai mai pensato di condividere la tua vita con qualcuno, di amare e di essere amato…

Oggi è una giornata caldissima nel deserto e i tuoi capelli si sono attaccati alla tua fronte ampia mentre ti stai rimboccando le maniche lasciando scoperte le braccia forti e pallide che possiedi. Chissà se mi vorresti stringere e se ti piacerebbe.

Quando calerà la sera tu ritornerai a casa e te ne andrai nella tua stanza a leggere inforcando gli occhiali che nessuno sa che porti ma io si, è un segreto che conservo gelosamente dentro di me, mi da l’impressione di essere più vicina all’intimità del tuo animo.

Spesso torno con la mente a quando mi hai allenato, a quando mi sei venuto a salvare. Eri così in pena per me che ho quasi pensato di non essere più un semplice granello di sabbia ai tuoi occhi: l’avrei scoperto se solo avessi trovato il coraggio di aprirti il mio cuore.

Mi chiedo se mai lo troverò, a volte amarti da lontano è un peso terribile che mi serra il respiro e allo stesso tempo mi fa venire voglia di urlare.

Vorrei potermi avvicinare a te con la disinvoltura e la confidenza di tante ragazze qui che ti ammirano e ti desiderano: se ti dicessi che nessuna in realtà ti ama la minima parte di quello che ti amo io mi crederesti?

L’unico posto dive io ti posso chiamare per nome è in queste pagine di diario.

Qui vi inciderò i miei sogni su di te e magari questi stessi sogni senza risposta mi daranno il coraggio per avvicinarmi a te per cercarla.

Anche se continuerò ad essere solo un granello di sabbia, nessuno potrà impedirmi, una volta chiusi gli occhi, di diventare la tua perla nel deserto.

Ti amo Gaara, e continuerò ad urlarlo per sempre in queste pagine: quando non lo farò più sarà perché te lo starò sussurrando all’orecchio…

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Capitolo 2
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Confidare ma soprattutto ammettere questa invasione di nuovi sentimenti mai provati e conosciuti prima mi da un senso di turbamento, la testa è frastornata e il cuore ragiona a modo suo

Suna, 12 gennaio

 

Confidare ma soprattutto ammettere questa invasione di nuovi sentimenti mai provati e conosciuti prima mi da un senso di turbamento, la testa è frastornata e il cuore ragiona a modo suo.

Essendo il Kazekage  il mio dovere dovrebbe essere quello di salvaguardare ma in primo luogo amare questo mio splendido villaggio e tutti i suoi abitanti, ma qualcosa non ha funzionato sfuggendo così al mio razionale controllo: mi sento in colpa. Tutte le persone che abitano qui hanno per me lo stesso importante valore, lo stesso posto speciale nella mia mente; ma stranamente una è scivolata via da questo mio luogo sicuro per andare a posarsi da una parte che credevo in me rinsecchita, meno importante perché meno razionale.

 

E ora mi sento in colpa perché quel luogo, sebbene più in basso della testa, sta al di sopra della mia voglia di ragionare e domina le redini del mio pensiero formando una sola e invisibile linea continua tra me e questa persona. Ho paura di nominarla anche sottovoce, ho paura di scrivere di lei e di incidere il suo nome in questo foglio perché quel pizzico di ragione che credo mi rimanga mi urla di non fare l’ipocrita e di non amare qualcuno più degli altri.

Ma ipocrisia sarebbe nascondere a me stesso la verità: ipocrisia sarebbe voler chiudere questa nuova e inaspettata finestra che si è aperta in me e dalla quale ogni sera, chiuso nell’intimità della mia stanza, provengono tenere canzoni prima sconosciute al mio orecchio. E durante la notte, al sicuro nell’oscurità, finalmente mi lascio andare a quell’altra attività per me nuova, il sogno.

E la sogno; bella più che mai e soprattutto sorridente che mi tende la mano perché è proprio quello che mi dice di volere da tanto tanto tempo. Lei, Matsuri, mi dice che vuole stringere la mia mano nella sua. Dalla mia gola non riesco mai a far uscire una sola parola in quell’istante, vorrei sempre poterle parlare per farle conoscere il mio colpevole desiderio di carezze e magari baci…

I baci…non ne ho mai dato uno in tutta la mia vita, non so quali sensazioni potrebbero svegliare eppure tremando di paura al pensiero di sbagliare vorrei esserne ricoperto. Se ci penso nascondo la testa sotto alle coperte perché temo che i miei pensieri incontrollabili urlino forte e vengano scoperti dai miei fratelli ignari.

Fantastico su di lei le cose più tenere senza mai scendere nella volgarità perché Matsuri è una creatura troppo preziosa, una perla troppo rara per poterla sporcare con pensieri indecenti.

Pensare a lei mi fa desiderare di poter essere un bambino, di poter essere stretto fra le sue esili e morbide braccia al buio in una stanza perché nessuno deve scoprire questa mia debolezza. Molte volte la sento ridere mentre passa dietro la porta del mio vuoto ufficio e il battito del mio cuore accelera fino a martellarmi le orecchie perché è lui che comanda e anche se cerco di scacciarla dai miei pensieri quel filo invisibile mi avvinghia ancora di più a lei e io non posso fare altro che cedergli.

I suoi occhi neri sembrano due perle traslucide che parlano di lei molto più della sua voce ma lei non vuole mai che io vi legga dentro perché li abbassa ogni volta che cerco di parlarle.

Mi fa tenerezza; è timida come la pallida luce del mattino e questo molto spesso mi induce a pensare o forse sarebbe più giusto dire sperare di poter entrare nel suo cuore un giorno.

Ma sarebbe una cosa possibile per lei? Amare qualcuno che non molte tempo prima era un orrendo e crudele mostro?

Cercherei di farle capire che ormai quella natura è stata sradicata da me e che tutto ciò che è rimasto è solo l’anima di un uomo che cerca disperatamente di poterla amare.

 

Potrà mai realizzarsi?

Temo di no… ogni volta che nei sogni lei sta per toccarmi o io allungo la mano per sfiorarla come si fa con un oggetto prezioso che si teme di rompere lei sparisce e io mi sveglio amareggiato, deluso, col nodo alla gola.

Potrei mai parlarle come sto facendo con queste pagine? No…è ingiusto nei confronti delle migliaia di persone che mi vogliono bene o mi apprezzano…

È un torto al mio cuore bollente reprimere che la amo follemente…

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Capitolo 3
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


Suna, 13 gennaio

Suna, 13 gennaio

 

Stanotte l’ho sognato di nuovo…

 

Oggi il tempo è un po’imbronciato, nel cielo stanno passando grossi nuvolosi colmi da pianto che mi sottraggono alla vista del sole mentre il vento si sta divertendo ad annodare i miei capelli. Sono cresciuti molto da allora…

Tanto non pioverà, chi la desidera la aspetterà invano perché nel deserto la pioggia non fa mai tappa.

Sono seduta su di un’altalena diroccata che cigola di dolore ogni volta che muovo un muscolo: sto quasi in pena per lei.

Chissà se Gaara si è mai seduto qui.

 

Sono stanca, non ho mai una vera e propria missione da affrontare che mi tenga la mente occupata con altro che non sia il turbinoso pensiero di Gaara.

Ma forse Gaara non si fida di me…forse mi crede debole e insicura e perciò mi continua ad affidare incombenze stupide che possono essere portate a termine da un qualsiasi allievo.

Non mi guarda nemmeno mai negli occhi quando mi parla; sembra sempre interessato ad altro, distratto e cieco al mio viso. Per questo provo una profonda rabbia che non riesce ad esplodere perché è costretta dalle ancor peggiori catene della tristezza.

Lui non mi guarda, non si fida delle mie capacità; per lui sono solo una come tante: ma non sa che mi sono impegnata affondo per cercare di diventare speciale ai suoi occhi.

 

Eppure, stanotte l’ho sognato di nuovo.

È radicato con così tanta forza in me che è in grado di assorbire tutta la mia linfa vitale nutrendosi avidamente del mio amore disperato.

E come ogni volta lo vedo in piedi davanti a me che mi tende la mano dischiudendo nel contempo quella sua bocca che vorrei tanto baciare. Vorrei afferrarlo, farlo mio ma non riesco a raggiungerlo.

E lui nel frattempo mi parla, mi vuole parlare ma io sono sorda. Lui questo lo sa così scrolla la testa e mi volta le spalle mentre i miei occhi cominciano a sgorgare fiumi di lacrime e le parole che vorrei così tanto dirgli, quei sentimenti meravigliosi che mi feriscono e che vorrei confessargli mi muoiono in gola senza vedere mai una volta la speranza di poter uscire.

Mi sveglio sempre nell’angoscia, con le guance umide perché tornata alla realtà mi rendo conto che le sue dita non le asciugheranno mai.

 

Dal mio posto sull’altalena posso vedere la finestra del suo ufficio: Gaara sarà seduto dietro alla scrivania intento a compilare chissà quali documenti. Ogni tanto passo davanti alla sua porta cercando di ridere e scherzare con i miei compagni quasi a voler fargli sentire che in quel momento gli sono molto vicina.

Ma quella porta è perennemente chiusa come, forse, quella del suo cuore nei miei confronti. Forse semplicemente non sa nemmeno che sono io quella ragazza che ride…forse nel suo cuore potrebbe già esserci qualcun’altra…

Di notte abbraccio il cuscino aspirando forte per cercare di immaginare il suo calore e il suo profumo; deve essere meraviglioso potersi svegliare accanto a lui. Ma mi basterebbe potergli stare solo vicino, parlare con lui tutta la notte anche seduti nel divano mentre fuori il vento urla.

Vorrei solo poter trovare un briciolo di coraggio che mi portasse al di la dei sogni per dirgli che lo amo.

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Capitolo 4
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Suna, 13 gennaio

Suna, 13 gennaio

 

Mi sto scoprendo, mi sto tradendo e ormai è intuibile che ci sia qualcosa che non va’. I miei fratelli mi guardano di sottecchi e ridacchiano in maniera fastidiosa dietro le mie spalle mentre i brividi della vergogna mi salgono e scendono lungo la spina dorsale.

Oggi è venuta nel mio ufficio perché dovevo assegnarle una missione ma puntualmente come succede ormai da tanto tempo ho impedito che partisse per un viaggio troppo pericoloso. E alla fine mi sono limitato a farle portare a termine qualcosa di semplice che non mettesse a rischio la sua preziosa vita dalla quale io pendo. Ma nonostante sappia che il compito assegnatole non è nulla di pesante e rischioso, quando la vedo allontanarsi e diventare sempre più piccola all’orizzonte mi si serra il cuore e mi sale la paura di non poterla veder tornare.

Inconsciamente ho deciso che se non posso amarla apertamente allora cercherò per quanto posso di proteggerla da quello che potrebbe arrecarle danno, rovinare quel viso angelico o quel suo corpo da cigno.

Ma tutto ciò mi procura un forte conflitto interiore dove è ancora una volta il cuore a dominare la mente: ma questa però non smette neppure un attimo di accusarmi per la mia  ipocrisia perché il mio essere di Kazekage dice che devo amare tutti in egual modo.

Mi sforzo di farlo, devi credermi, ma involontariamente sento il dovere di proteggerla anche se vedo che lei non lo intuisce e diventa triste dopo che le ho assegnato la missione e ciò mi appesantisce il cuore e mi impedisce di guardarla per non ferirmi.

Probabilmente Matsuri pensa che io la consideri incapace o debole: se solo potesse leggere dentro il mio animo capirebbe come il mio assillante pensiero e desiderio sia solo quello di poterla amare e magari poter gridare al mondo che lei è una perla nell’immensità del deserto, che lei è la mia perla e che la proteggerò e la terrò stretta nel mio abbraccio fino alla fine dei miei giorni.

Mi chiedo come potrebbe essere guardare con lei l tramonto, cingendole le spalle con il braccio e con l’altra mano accarezzarle i capelli, il viso, le labbra…

 

Manca poco perché ormai faccia buio e io ritorni a casa dai miei fratelli: sono egoista ma vorrei che al posto loro ci fosse lei ad aspettarmi.

Il momento più bello però sarà quando potrò finalmente stare solo nel guscio protettivo della mia stanza e sognarla, vederla sorridermi a chiamarmi per nome. Nell’oscurità della notte mi sento un bambino sperduto fino a quando lei non arriva: lei, così dolce, delicata si ferma davanti a me e mi guarda. Quando c’è lei nei miei sogni sento che la stanza si illumina e li finalmente posso essere felice, posso guardarla in quei suoi occhi profondi senza la vergogna e la colpa che mi costringono ad abbassare la testa.

Ma la serenità mi è concessa per poco anche nel mondo dell’onirico e presto quel meraviglioso sogno si trasforma in uno degli incubi peggiori perché mi accorgo di non poterla toccare, di non poter sentire il suo calore umano. Se provo ad allungare la mano lei si allontana cambiando espressione, forse per rimproverarmi, e le mie dita cominciano a dissolversi in polvere, e io stesso comincio a scivolare via come sabbia; vorrei che lei la trattenesse.

 

Ormai è da mesi che mi sveglio inzuppato di sudore, tremante nel buio appiccicoso della stanza senza trovare il conforto di un seno caldo che mi faccia appoggiare la testa mentre una mano liscia mi sposta le ciocche dei capelli incollati alla fronte e una voce familiare, quella di Matsuri, mi dice che era solo un brutto sogno e che ora è finito perché con me c’è lei…per sempre.

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Capitolo 5
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


Rapiscimi, portami via e uccidimi di amore

 

 

 

Rapiscimi, portami via e uccidimi di amore

È quanto mi merito per la colpa di cui mi sono macchiata

Strappa, lacera il mio spirito e poi impastalo col tuo

Potrai risanare la ferita

Ricucire quel brandello di anima che nessuno sa che ti manca

E così pure io potrò essere completa

Da soli si vive solo a metà.

 

 

Suna, 20 gennaio

 

Vorrei decidermi a parlarti, a volte quando sono da sola compio nella mia mente tutti i possibili discorsi che ti vorrei fare. Le parole che ti vorrei dire faticano ad uscire anche dalla penna. I sentimenti che vorrei confidarti si sono nascosti troppo bene perché io riesca a tirarli fuori.

Sei sempre circondato da tante persone, non hai mai un momento di pausa eppure sei solo. L’uomo è fatto per amare, per condividere la propria vita con qualcuno ma chissà se tu a questo ci pensi mai.

Vorrei poter condividere la mia vita con te…

Nella vita mia hai insegnato ad essere coraggiosa, a non temere nulla e a tirare fuori sempre quello che c’è dentro per poter essere apprezzata e rispettata.

 

 

Nemmeno il deserto può esistere senza il vento

Nemmeno un uomo può esistere senza una donna

Anche una lacrima furtiva deve poter essere asciugata

Asciugherò le tue

Tu le mie

Se ti chiedessi di amarmi, lo faresti? Accetteresti di unire il tuo spirito col mio? Se tu sapessi tutto questo forse mi disprezzeresti perché non riesco a trovare il coraggio che tu ai tentato di tirare fuori in me per dirti la cosa più naturale al mondo per una donna: il desiderio di amarti…

Vorrei poter amarti

Vorrei poter trovare l’occasione per dirtelo senza la paura di essere fastidiosa e insignificante.

E invece mi trovo a piangere lacrime furtive e segrete dal sapore amaro che vengono asciugate solo dal cuscino del mio letto: ti muoverei a compassione se tu sapessi che piango per te o mi sgrideresti? Vivo un amore segreto.

 

Tutti hanno la possibilità di amare come vogliono

 

Non sono in grado di sfruttare le occasioni in cui potrei dichiararti la mia bruciante passione perché ho paura, perché mi sento in colpa ad amare proprio te…

 

Il delitto peggiore è nascondere l’amore

 

Allora devo trovare le parole adatte per sfruttare al meglio la mia possibilità di amarti, non posso nascondere una cosa così naturale, così bella. L’amore mi ferisce ma forse è anche l’unica cura a questo mio male.

 

L’amore è una certezza, un’esigenza

 

Io so di non amare il Kazekage, io amo Gaara e questo non può essere un delitto, una colpa.

Il mio cuore ha bisogno di amarti, non può farne ammeno altrimenti rinsecchirebbe.

 

 

 

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Capitolo 6
*** IL DIARIO DI GAARA ***


Ho trovato questo diario gettato a terra in un angolo del corridoio, solo e abbandonato e spinto dalla mia insaziabile curiosità vi ho sbirciato dentro

Ho trovato questo diario gettato a terra in un angolo del corridoio, solo e abbandonato  e spinto dalla mia insaziabile curiosità vi ho sbirciato dentro.

Non avrei dovuto farlo, non ne avevo assolutamente il diritto ma le parole che vi ho letto continuano ad urlare la loro disperazione, la loro inquietudine e il loro ansioso sentimento incatenato nella mia testa. Scorrendo quelle pagine ingiallite ho percorso assieme a mio fratello la stessa pena e lo stesso disagio, ma allo stesso tempo anche una rabbia morbosa si è accresciuta dentro ed ha cominciato a vibrare nelle mie vene: perché mai Gaara è così stupido da credere che il sentimento più bello del mondo sia sbagliato? Credo che anche il mio piccolo fratellino abbia il diritto di essere felice assieme a qualcuno, qual è il significato di quella colpa della quale continua a scrivere?

Kazekage?

E allora? Non è forse un uomo come gli altri?

Ma allora perché non si decide a far uscire tutto ciò che gli ribolle dentro…

Non riuscivo a capire perché ultimamente lui mangiasse così poco, perché si ostinasse a rimanere chiuso nella sua stanza ma soprattutto non riuscivo a capire perché dormisse abbracciato al suo peluche in più di un’occasione. Ora finalmente è tutto chiaro: c’è una donna.

In Gaara è sempre stata forte la voglia di avere vicino una presenza femminile a sostituire, forse, quella di una madre, ecco perché ha sempre legato più con Temari che con me, ma ora scopro nelle sue parole un’esigenza che va ben oltre il desiderio di una presenza materna.

Potrei forse aiutarlo?

Non ne ho idea…

La timidezza non mi appartiene, io con le donne sono sempre stato irruente, sicuro e forse anche violento, ma lui è così diverso da me…

Scrive di delicatezza, di dolcezza, di parole sussurrate e sogni terribili, parlando di Matsuri come se lei stessa fosse l’emblema dell’amore.

Scrive di un sentimento puro che non conosce, parlando della sua volontà a resistergli ma che non è in grado di attuare…probabilmente sta vivendo una battaglia interiore che lo lacera piano e dolorosamente.

Ma io cosa posso fare?

Se sapesse che sto qui piantato nel corridoio di casa a leggere il suo testamento amoroso probabilmente mi odierebbe, o forse mi assalirebbe addirittura.

Ma è una cosa ingiusta, soffrire perché si ama è innamissibile.

Ma allora?? In questa mia zucca non vuole affiorare nemmeno un barlume di idea che possa dare una speranza a questi due.

A leggere mi assalgono brividi perché mi rendo conto che sono sempre stato più io il mostro di lui, le donne non hanno mai rappresentato un problema significativo per me in quanto me ne sono servito sempre e solo per sfogare il mio primordiale istinto di uomo.

Ma Gaara scrive di una perla rara del deserto:le sue parole scorrono i fiumi di una melodia lenta e timida, teme quasi di sporcare la sua perla se ne parla in modo volgare. In lei ricerca un sentimento che teme di non poter avere mai e poi mai.

 

Devo aiutarlo…

È una disperazione troppo densa e viscosa perché io possa lasciarla scivolare via senza rimanervi impigliato.

Il primo passo sarà quello di farli incontrare, parlare, lasciarli soli. Ma dove? Ma quando?

 

Sembrano senza speranze…

Dovrei starne fuori?

No.

Magari potrei imparare io cos’è veramente l’amore, cosa significa veramente amare qualcuno ricoprendo tale persona di rispetto.

Già, il rispetto assoluto di Gaara per Matsuri trabocca in ogni sua parola, ma ciò che mi lascia tristemente colpito è l’ancor più grande rispetto per il suo villaggio. È un grande Kazekage.

Lo aiuterò…

una festa di gala…

sarà perfetto…

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Capitolo 7
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Suna, 21 gennaio

Suna, 21 gennaio

 

 

 

“ La perla è un tempio costruito dal dolore intorno ad un granello di sabbia”

 

Cosa vogliono dirmi queste parole? Che forse anche Matsuri sta soffrendo per qualche ragione che io ignoro?  Mi chiedi, cara la mia pagina bianca, se ho mai pensato, se mi ha mai nemmeno sfiorato l’idea che i miei sentimenti dolorosi possano essere condivisi e ricambiati da lei?

Si, l’ho pensato…

L’ho sognato.

Sto ore ed ore a immaginare che forse il mio sentimento tormentato potrebbe fare parte anche di lei, che forse anche lei prova nei miei confronti una bruciante passione che le causa dolore e sofferenza.

Forse lei, come me, non è in grado di esternare i suoi sentimenti perché teme la loro vergognosa verità.

Ma devo realmente vergognarmi di loro?

Cara pagina, tu stai qui ad ascoltarmi senza pretendere di darmi consigli che non seguirei, senza giudicare la mia tensione e la mia cattiva condotta. Tu sai solo che amo Matsuri e che per lei vorrei solo la felicità.

 

Ma se la sua felicità dipendesse dalla tua? Se ora lei piangesse per il tuo insensibile sguardo?”

 

Vuoi dirmi che potrei avere una speranza?

Non avrei ne’ la forza ne’ tantomeno il coraggio per dirle che lei è l’unica perla nell’immensa distesa di granelli di sabbia. Se è vero che piange perché non me lo viene a dire? Perché non mi viene a confessare che la causa della sua malattia sono io?

 

 

Ma tu lo faresti?”

 

Non credo aspetti a me confessarle che la amo; non dimenticare che sono sempre il Kazekage e la mia priorità è il mio villaggio, commetterei uno sbaglio esponendomi: lei dovrebbe essere  come gli altri per me.

 

“Guardati intorno, di cosa fai parte? Non aver paura, non sei l’unico”

 

Credi quindi che ogni persona abbia il diritto di amare? Anche io?

Sono pronto a conoscere finalmente l’amore di una donna? A conoscere le sue labbra? Il suo corpo?

 

“Non lasciare che il giorno passi, non lasciare che esso finisca. Non lasciare che un giorno passi nel dubbio, la risposta sta dentro”

 

Vorrei tapparmi le orecchie perché ciò che mi dici va contro la mia coscienza di Kazekage, tutto ciò è una follia pura eppure so che per guarire è l’unica cosa possibile da fare.

Mi deciderò a confessare tutto quasi con la stessa paura di un a condannato condotto al patibolo e ne uscirò sereno e (forse) felice come se i miei peccati e le mie colpe fossero state rimesse.

 

“Hai il futuro dalla tua parte, brillerai”

 

Sappi, cara amica bianca, che se uno sguardo malizioso dovesse violentare le tue pagine sarai responsabile della mia rovina e della tua distruzione…

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Capitolo 8
*** DAL DIARIO DI MATSURI/DAL DIARIO DI GAARA ***


Suna, 25 gennaio

Suna, 25 gennaio

(Suna, 25 gennaio)

 

 

 

È notte, chissà se il mio Gaara starà leggendo in questo momento. Chissà a cosa starà pensando, chissà se gli vengo in mente. Sto guardando fuori dalla finestra ma tutto ciò che vedo non è altro che un oceano nero di pece che ha sommerso il deserto rendendolo sposo dell’oscurità. Il vento ulula passando tra le vie del villaggio: la sua voce non mi è nuova.

Sono stata nell’ufficio del grande Kazekage oggi, ma non è stato lui a convocarmi, bensì suo fratello.

Come al solito mi è stata presentata una stupida missione.

Sono delusa,Gaara per tutto il tempo in cui sono rimasta davanti alla sua scrivania non ha mai alzato lo sguardo, non una sola parola è stata sprecata da lui per me. Il saluto è stato fuggevole e superficiale ma mi ha lacerato nel profondo.

Perché è così freddo?

Perché non alza quei suoi pallidi occhi verdi e mi guarda?

Penso abbia capito qualcosa …ma evidentemente non da peso alla mia sofferenza e mi fa intendere che sono assolutamente insignificante per lui.

E come pretendevo di poter essere la persona che l’avrebbe reso felice?

Stupida sentimentale che sono.

Però…

C’è qualcosa nei tuoi occhi, Gaara, che non riesco a capire; qualcosa di lontano, qualcosa di nuovo che ti spaventa ma che non vuoi che io comprenda e perciò mi occludi il tuo sguardo.

 

più facile scappare che guardarti negli occhi)

 

Se potessi avere anche solo un’occasione per aprirti il mio cuore e parlarti, dirti quanto soffro di questo amore senza uscita, se potessi darti solo un bacio prima di dirti addio metterei in pace la mia anima triste e me ne andrei da te con la consapevolezza di essermi liberata

 

(se potessimo prenderci il tempo per dirci tutto chiaramente

Potrei far riposare la mia testa sapendo che tu potrai essere

Tutta mia)

 

 

Eppure, Gaara tu potresti guarire il mio cuore solo con un cenno…

 

(so che puoi amarmi se solo avessi la forza di

darti la possibilità di farlo)

 

 

come ogni anno ci sarà il ballo a San Valentino e tu, bellissimo nel tuo abito da cerimonia, sarai circondato da tante ragazze stupende, eleganti, migliori di me… e io non potrò fare altro che osservarti da lontano e immaginare il momento in cui ti avvicinerai a me e mi porgerai una rosa chiedendomi di ballare

 

(sei lontana, e io mi sento abbandonato perfino quando

il mondo mi circonda

rifiuta l’essenza della mia anima e mi lascerai smarrito)

 

 

 

ma forse non verrò alla festa

fa troppo male immaginarti tra le braccia di qualcun’altra, morirei se ti vedessi assieme ad un’altra…

Sono così stanca, ma non posso dormire perché sono in piedi sull’orlo di questo precipizio profondo che mi fa paura. Sto urlando dentro ma non posso essere sentita se non dalle mie stesse orecchie.

 

(stanotte non piangere piccola perla

Ti amo davvero)

 

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Capitolo 9
*** IL DIARIO DI GAARA:UN GIOCO PERICOLOSO ***


Sono arrivata a metà della fic…cavoli vorrei avere più tempo per aggiornarla spesso

Sono arrivata a metà della fic…cavoli vorrei avere più tempo per aggiornarla spesso!!

L’avevo pensata tutta diversa e invece a mano a mano che scrivo  prende una piega tutta nuova tanto che nemmeno io so come andrà avanti o come terminerà. Mi appello ai lettori per qualche suggerimento (e se la facessi finire male??? Eheheh… sarebbe cattivo e triste per loro…). Grazie grazissime a Ino_Chan, a Celiane4ever per le loro incoraggianti recensioni nonché un grazie anche a coloro che leggono e recensiscono!!! Un bacio dalla vostra SNK

 

 

 

Si avvicina la festa degli innamorati, quale miglior occasione per fare in modo che quei due si parlino?

Nei giorni che si sono susseguiti al ritrovamento del diario di mio fratello non ho più potuto smettere di leggerlo tutte le volte in cui sapevo che Gaara vi aveva scritto.

È morboso…

Più le pagine si riempiono e più Gaara soffre e smania per Matsuri e il diario è diventato una specie di pietoso confessionale che ricalca la ridondante voglia di mio fratello di averla tutta per se. È una cosa veramente seria seppur leggendo io non possa fare ammeno di sorridere a causa dell’ingenua trasparenza che impregna le parole: Gaara è innamorato e spaventato dell’amore al tempo stesso.

Se continua così è senza speranza ed è per questo che decido per il suo bene e per la sua sanità mentale di intervenire e intrecciare io stesso i fili di questi due destini.

A San Valentino una serie di circostanze appositamente studiate dal sottoscritto farà in modo che Gaara e Matsuri  finiscano l’uno tra le braccia dell’altra: e non potrà fallire.

La festa si svolgerà come ogni anno…ma per loro si terrà da un’altra parte: un posto che nessuno sospetta.

E li finalmente potranno incontrarsi da soli, lontani da occhi curiosi e orecchie indiscrete e saranno costretti a parlarsi, a spiegarsi.

Non resisteranno al richiamo della loro reciproca passione ed entro la fine della serata saranno felici!

Gaara dovrebbe ringraziarmi…

 

Non avrà più bisogno di questo stupido diario, non dovrà più immaginare che il cuscino sia il corpo caldo della sua Matsuri. Mi pare già di vederli: presi per mano a baciarsi e a giurarsi amore eterno. Dolci care e tenere anime innamorate!!

 

Stai attento, potrebbe essere pericoloso intromettersi…

 

Gaara non correrà alcun rischio di brutta figura per la sua mancanza di partecipazione perché prenderò io il suo posto e nessuno se ne accorgerà.

 

Bravo Kankuro…e poi?

Cosa dirai a tuo fratello?

 

Basterà dire a Gaara che la festa quest’anno è stata spostata in un altro luogo; la sala dei Kazekage andrà benissimo, li non ci va mai nessuno.

Mi sento proprio geniale nonché un fratello insostituibile! Gaara non saprà mai che ad architettare tutte le fasi per la sua felicità sono stato proprio io; ma non ho intenzione di riferirglielo perché potrebbe sentirsi in imbarazzo e magari si arrabbia pure perché

 

 Già, perché Kankuro?

Perché lo hai tradito andando a ficcare il naso su cose delicate e private?

 

non dovevo disturbarmi ad aiutarlo.

Ma senza di me non potrebbe uscire da questo suo stato di dolore e tristezza insulsa.

 

 

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Capitolo 10
*** DAL DIARIO DI GAARA/ DAL DIARIO DI MATSURI ***


Suna, 14 febbraio

Suna, 14 febbraio

 

Ho rovinato tutto, perdonami Matsuri

 

 

Suna, 14 febbraio

 

Ho compreso tutto…

Dovrò dirti addio…

 

 

 

Non avrei mai creduto di combinare un simile disastro

Piuttosto di aiutare mio fratello ho dissolto

la sua possibilità di essere felice con la donna che ama…

ma è stata probabilmente solo colpa sua…


....

 

Gaara? Ascoltami per favore…per me è difficile anche solo sostenere il tuo sguardo”

“Allora non guardarmi e fammi capire perché diavolo siamo finiti qui!”

….

Perdonami amore mio, perdonami.

Perdonami per non aver saputo cogliere quell’unico momento che ci è stato offerto per poter stare un po’ insieme.

Perdonami per non aver saputo sfruttare quell’occasione per aprirti il mio cuore.

Ora sono nel mio letto e piango…sento le lacrime bagnarmi le labbra rendendole amare. Piano piano penetrano nella mia bocca impastata e lacerano la mia gola bruciando ogni mia speranza di poter pronunciare il tuo nome ancora una volta…

È così che doveva essere fin dall’inizio? Non avevo il diritto di legare il mio cuore a qualcuno rendendolo importante per me più degli altri: le colpe sono finalmente state punite.

Non avresti mai creduto che fossi quel tipo di uomo vero?

Nemmeno io…

Perdonami

Ma se non lo farai ne avrai tutto il diritto; nemmeno io mi perdonerei. Eppure tu avevi trovato il coraggio per parlare, per dirmi qualcosa e mentre ancora la tua voce mi echeggia nelle orecchie sento una nuova e più forte sofferenza saturarmi i polmoni e il cuore.

Ma perché sono stato così stupido da lasciare che la mia testa prendesse il sopravvento sul cuore?

Ti vedo ancora: bellissima nel semplice abitino azzurro stinto che però regalava al tuo viso d’alabastro sfumato dal rosato delle guance delicate le sembianze di dea. Avevo quei tuoi meravigliosi occhi neri puntati contro che mi supplicavano, cercando di trovare la forza necessaria dentro al tuo fragile animo, di ascoltarli, di contemplarli fino a riuscirvi a leggere da solo la tua pena, la tua paura, e, solo ora posso rendermene conto, qualcosa di molto più intimo e profondo.

Eppure, orbo come solo l’uomo può essere, il mio maledetto istinto e senso del dovere mi hanno fatto concentrare su tutt’altro che te rendendomi meschino e superficiale.

Non mi riconosco nelle parole che ti ho detto…

Perdonami

Perdonami

Perdonami

 

 

 

Pensavi davvero a tutto ciò che mi hai detto?

Allora è vero, è proprio vero, non valgo che come un semplice granello di sabbia per te

E le tue parole sono state il vento che mi ha spazzato via

Lontano da te..

È così che deve essere tra di noi?

....

Gaara? Per me potrebbe essere l’unica occasione per..

“la finisci di parlare con quella voce petulante Matsuri?

Mi dai ai nervi più di quanto non sia già irritato!

Le persone mi staranno aspettando e io non mi sono ancora presentato!

Mi daranno dell’incapace!”

 

Scusa Gaara per non avere mai capito che per te non è mai stato importante poterti trovare da solo con me

Scusa per avere sperato che potesse nascere qualcosa tra noi

Scusa per aver pensato che forse eravamo solo entrambi timidi e riservati per quanto riguarda i sentimenti e le emozioni

 

Qualcuno a voluto probabilmente giocare uno scherzo a te…

Grazie a quel qualcuno ho aperto gli occhi…

Mio dolce tormento

è qui che ti dico addio

 

 

 

 

….

 

 

Gaara è chiuso nella sua stanza da ore, non risponde se lo chiamo e non apre se busso.

Lo odo singhiozzare

Bel casino Kankuro

 

 

 

È d’obbligo che io rinnovi il mio GRAZIE a coloro che seguono la mia fic e che gentilmente fanno delle recensioni! Siete il mio stimolo!!!

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Capitolo 11
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


Suna, 18 febbraio

Suna, 18 febbraio

 

 

Forse mi sto rassegnando all’idea di non poter mai e poi mai fare parte della vita di Gaara. In fin dei conti non so nemmeno come mi possa essere venuta la pretesa di condividere la mia esistenza con la sua.

Che sciocca sognatrice

Dopo il giorno di San Valentino non l’ho più rivisto; non mi sono più state assegnate delle missioni: passo davanti alla porta del suo ufficio e la vedo sempre chiusa.

Mi chiedi come sto? Non ne ho idea… ho capito un sacco di cose, ho pensato ad un sacco di cose.

Ho pianto fino ad esaurire le lacrime ed ora i miei occhi sono diventati aridi come la terra che c’è qui a Suna: mi si sono screpolate le guance per colpa del sale sgorgato dagli occhi.

Avevo avuto la folle speranza di potergli parlare, di potergli aprire il mio cuore: quando mi sono trovata in quella stanza semibuia con soltanto lui a farmi compagnia temevo persino di scappare perché l’imbarazzo sembrava più forte della mia volontà di restare. E invece ero pure riuscita a costringere le mie gambe a rimanersene incollate dove si trovavano perché sapevo (speravo) che quello era il posto giusto e il momento propizio.

Ho persino guardato Gaara dritto negli occhi e lui ha pure ricambiato: pazzesco, per un attimo ho ingenuamente pensato che volesse dirmi qualcosa.

E invece le uniche cose che è stato in grado di dirmi si riferivano al fatto che temeva di fare brutta figura con la gente del villaggio…era evidentemente infastidito dalla mia presenza.

E io cosa avrei dovuto fare? Fermarlo quando mi ha voltato le spalle e se n’è andato lasciandomi sola?

No

Sarebbe stato inutile, ormai mi era chiaro che non avrei e non avrò mai alcuna speranza con lui.

Forse è stata addirittura una fortuna che io non sia riuscita a parlargli per metterlo al corrente dei miei sentimenti! Almeno mi sono risparmiata quella che sarebbe stata una delusione e un’ umiliazione.

Mentre scrivo sto persino ridendo!

 

Però in fondo…

È così difficile per me trovare un appiglio per andare avanti, per dimenticarti, i miei pensieri si sono bloccati su di te, le emozioni si nascondono alla mia testa ma non riescono a scappare al mio cuore

Vorrei, caro Gaara, che tu riuscissi ad abbattere i muri che ci sono dentro di te per non lasciarmi cadere nell’oscurità

Ma forse è già troppo tardi perché io possa smettere di affondare, di cadere mentre il tuo nome mi muore in gola

Eppure…

Sto provando a trovare la mia via d’uscita

 

Per te, amore mio, è valsa la pena girarmi le spalle? Allora sono contenta nella tua felicità. Ma c’è una storia dietro i tuoi occhi che sono riuscita a vedere dietro il tuo freddo e pungente sguardo.

Avrei voluto chiederti di lasciare che la persona che ti conosce meglio potessi essere io ma non me ne hai dato il tempo.

E ora, l’unica cosa che posso fare è rassegnarmi

 

Stanno vivendo due Matsuri ora dentro di me, quella più fredda e realista che cerca di guardare al futuro si trova  ad essere una clamorosa perdente di fronte alla disperazione, al dolore di quella Matsuri che, invece, passa le notti piangendo col cuscino sulla faccia per paura di essere scoperta e che si risveglia al mattino vuota e lacera come una bambola con la quale nessuno vuole più giocare

Eppure, se solo tu volessi, se solo tu capissi, se solo tu mi amassi

Potrei essere la tua bambola

La verità è che non posso vivere senza di te

La verità è che ti amo

 

Addio amore mio

Addio mio terribile e doloroso sogno

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Capitolo 12
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti!! Eccomi con l’aggiornamento…spero che continuerete a seguirla perché il lavoro mi si prospetta lungo (ovviamente spero anche nelle recensioni)

Un bacio a tutti coloro che mi hanno seguito fino a qui e che mi hanno reso felice con le loro recensioni!

 

 

Suna, 17 febbraio

 

Ho deciso di dimenticarla, di porre una gabbia di ferro attorno al mio cuore ed esiliare così tutto ciò che mi ha legato a lei e che mi ha fatto piangere.

Ho deciso che la mia ipocrisia deve morire insieme a lei, alla mia perla.

Per noi non potrà mai esserci alcun futuro ne’ alcuna speranza di poter essere felici insieme. È solo e sempre stato un sogno e un’illusione del mio cuore. La mente riprenderà finalmente il controllo della mia persona per permettermi di essere un Kazekage giusto e onesto di fronte alla mia gente…

 

 

“ Arrivederci mia preziosa perla

Addio mio fragile uccellino di cristallo

È così che ti chiudo per sempre nell’ermetica gabbia del mio cuore

E li non potrai mai più spiccare il volo

Dure sbarre di ferro te lo impediranno

E io

Non ti farò più del male

E tu

Non mi farai più del male ”

 

 

 

Ti stai arrendendo così?

Perdente

Te ne pentirai

 

Tu, cara amica, finirai qui la tua esistenza.

Smetterò da questo istante di tormentare e ferire le tue vergini pagine bianche rinchiudendoti per sempre in un luogo buio dove nessuno saprà mai della tua esistenza e dove anch’io un giorno finirò per dimenticarti.

 

Sarai stata solo una scomoda testimonianza della mia breve ma intensa follia.

Ho ritrovato me stesso e tu non mi servirai più: sono di nuovo il Kazekage e Matsuri è di nuovo un granello di sabbia insieme a tutte le altre persone di questo villaggio.

Ora lei è di nuovo uguale a tutti gli altri

E continuerà ad esserlo

Per sempre

 

 

Codardo!

Non puoi negare,

non puoi credere di disfarti dell’amore…

credi di essere razionale?

Eppure il tuo tormento continuerà quando la tua mente

 chiuderà i collegamenti con la realtà

e il tuo cuore riuscirà ad avere

le chiavi della gabbia.

E allora l’uccellino di cristallo riprenderà a volare.

 

Ma sarà troppo tardi per riprenderlo

quando esso si librerà in alto

in un cuore,

in un cielo

che non sarà più il tuo.

 

 

Ti sei presa tutto me stesso e i desideri che continuano a bruciare dentro me ora te li devi portare via, troverò la forza per affrontare un altro giorno e tutti i giorni avvenire, sono pronto ad essere ciò che in realtà sono.

Guardami svanire da te, Matsuri  

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Capitolo 13
*** IL DIARIO DI GAARA: PENSIERI E PAROLE DI DUE FRATELLI ***


Non ho più trovato il diario di mio fratello in giro, che abbia smesso di scrivere

Non ho più trovato il diario di mio fratello in giro, che abbia smesso di scrivere?

Le cose sono cambiate e io non posso dire altro di avere contribuito in modo pesante perché questo avvenisse.

Forse se non avessi mai trovato quello stupido diario…

O se semplicemente non fossi stato tanto meschino da volerlo leggere e voler entrare a fare parte di una storia che non mi è mai appartenuta…

Magari era solo destino che finisse così.

Gaara lavora costantemente a tempo pieno, torna a casa tardi ma non sale mai in camera. Il più delle volte si addormenta nel divano e riparte alla mattina prima ancora che io mi alzi. Probabilmente la sua stanza nasconde dolori che vuole seppellire, in essa è ancora pesante l’odore amaro delle lacrime.

Gaara, mi spiace per te eppure non sento veramente mia la colpa di tutto ciò… sento di averti dato la più grande opportunità per poter dimostrare quanto ami Matsuri eppure non hai saputo (o non hai voluto) coglierla e sfruttarla.

Mi cheiedo come potevi pretendere di camminare tra le porte del suo cuore senza poterle aprire con la chiave dei tuoi sentimenti; sei stato un po’ un illuso.

Se veramente l’amavi come spesso hai scritto, se veramente spasimavi per averla vicina perché non hai compiuto quel passo, il più importante per rendere più solido quel filo del destino tra voi e di cui spesso parli?

Illuso

(perdente, c’è chi approfitterà di questo)

 

 

Matsuri, ho bisogno di te

forse più di quanto tu non ne abbia di me ”

 

quelle  di cui hai scritto, i tuoi sentimenti, i sogni e le speranze su di voi, erano solo parole di uno sciocco, caro fratellino. Lei non potrà mai sapere, conoscere per colpa tua…per colpa del tuo orgoglio, paura o egoismo

Illuso

Credevi di poterla legare a te solo con la forza del pensiero e del tuo amore segreto?

 

“ darei tutto ora per poter rimediare

Avrei voluto morire

Fa così male ferirti ”

 

Matsuri è diventata una donna stupenda, bellissima, rara come una perla e tu, mio caro stupido fratellino, potevi davvero averla tutta e solo per te causandomi una gelosia segreta che non avresti mai scoperto

Che non avrei mai fatto trapelare

Eppure ora ti ho visto rinunciare per sempre a lei

 

perdonami, non ho mai avuto intenzione di

Ferirti ”

 

L’hai sempre guardata da lontano e ora la vedrai diventare sempre più piccola, fino a diventare un puntolino (un granello di sabbia) che sfuggirà per sempre al tuo sguardo e al tuo abbraccio

Te la sei voluta caro dolce mio fratellino, ricorda di biasimare solo te stesso.

 

“ non posso vivere la mia vita senza di te

 Al mio fianco

Ho bisogno di te per sopravvivere ”

 

Sono stanco anche io di mettermi in disparte, di fare finta di niente, di fare finta che per me Matsuri non esista. Tu continuerai ad amarla soltanto nei tuoi pensieri e nei tuoi sogni che si trasformeranno prima in incubi e poi in dolorose ossessioni.

Te la sei voluta solo tu

Ti sei fatto male da solo; eppure ti avevo anche aiutato andando contro me stesso, nascondendo, sotterrando, gettando alle fiamme, facendo finta di non riconoscere e di essere persino estraneo all’attrazione che anch’io consumavo dentro di me per lei.

Hai sempre nascosto i tuoi occhi per renderli ciechi alla verità

 

“ non posso lavare via tutto

Non posso desiderare che scompaia tutto…”

 

Non puoi costringerti a far sparire tutto, non puoi raschiare via tutto. Dimmi che sopravvivrai fratellino…

 

“ io morirò per te Matsuri

 

 

perché ai tuoi sentimenti non puoi urlare di andare via del tutto.

Ma non li vivrai mai più con lei perché forse lei li starà già vivendo con un altro…

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Capitolo 14
*** DAL DIARIO DA GAARA/DAL DIARIO DI MATSURI ***


“Tra le mie mani

 

 

“Tra le mie mani

Scorrono solo i ricordi ora

Finalmente riesco a sentirti dire il mio nome

E quasi vedo il tuo sorriso

E sento il calore del tuo corpo

Ma qualcosa si spezza

E c’è solo silenzio ora

Fra me e colei che ho amato

È giunto il nostro addio”

 

 

 

Suna, 21 febbraio

 

Non ho mai pensato che questo giorno sarebbe arrivato così in fretta, l’avevo addirittura scartato dalla mia mente troppo impegnata a contrastare il mio cuore ribelle.

Eppure continuo a sentirmi perso senza di te al mio fianco, non c’è altro che silenzio…come può il mondo andare avanti così? Non sono solo eppure sono solo…

Attorno, tanta gente vuota che parla e parla e parla: vedo con una sorta di nausea le loro appiccicose bocche muoversi, osservo con evidente disinteresse i loro gesti troppo grandi e troppo teatrali mentre le mie orecchie ormai sorde sono state condannate a sentire forse per sempre l’urlo che proviene dal mio cuore incatenato.

 

 

 

Suna, 21 febbraio

 

“ mi hai preso il cuore Gaara

Mi hai ingannata sin dall’inizio

Mi hai fatto intravedere dei sogni

Ed io stupida

Ho sperato che diventassero realtà ma ora ho capito

Che la tua è sempre stata tutta una menzogna

Non manterrai la promessa…

È finita

E io guarderò avantai

 

Il silenzio che sento è violento, mi uccide mi dilania il petto e non mi fa respirare; ho sempre pensato che saresti stata il mio angelo salvatore e sognavo che fra di noi sarebbe stato per sempre.

Ma le cose sono cambiate: e la causa sono io.

Stanotte mi sei apparsa in sogno, forse per l’ultima volta, e mi hai detto che devi andartene. Se solo ti avessi ascoltata non saresti mai andata via da me!

Vorrei strappare la mia carne e darla in pasto agli avvoltoi se servisse a tornare indietro. Sono perduto nell’oscurità e tu non sentirai mai le mie urla…

 

“ ho messo la mia anima in mano a qualcun altro

Mi terrà stretta

Perché lui ha promesso che tornerà sempre da me

Dopo quella notte,

dove ho pianto tutte le mie lacrime

ho visto piano piano

la tua anima morire

non farò più nulla per farla rimanere in vita

perché il dolore mi ha congelato la mente”

 

Continuo a chiedermi perché mai chiamo ancora il tuo nome tra le lacrime: forse semplicemente non voglio vedere e sapere che mi stai rilegando lontano da te.

Eppure è quello che sta accadendo e so già che qualcun altro sta per prendere il posto che avrei voluto fosse solo per me…

Chi è costui che ti porta via? Chi è?

Vorrei ucciderlo per poi continuare a tormentare le sue carni fino a spogliarle di qualsiasi sembianza umana: vorrei trasformarmi di nuovo in un mostro e fare di lui scempio disperdendo i suoi resti nel deserto.

Ti strapperò al suo abbraccio, ti rapirò e ti rinchiuderò per sempre in me perché tu devi essere mia Matsuri…ricordati che siamo legati…

 

 

“tornerò a sorridere con un altro uomo,

e quando un giorno ti rincontrerò

mi volterò dall’altra parte…”

 

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Capitolo 15
*** IL DIARIO DI GAARA: COCCI DI CUORE ***


Suna, 24 febbraio

Suna, 24 febbraio

 

Sono stato tradito proprio dal mio stesso sangue…

Deluso un'altra volta, innamorato di qualcuno che non c’è…

 

 

….

 

Mi spiace fratellino mio ma ho fatto il passo e ora non posso più tornare indietro. Matsuri è così triste che a vederla mi si lacera il cuore

È una donna troppo meravigliosa per meritare di sentirsi abbandonata, e se tu non hai saputo darle quello che cercava forse con tanto affanno, mi spiace per te ma è solo colpa tua.

Ora è tardi e non posso più tornare indietro, l’ho afferrata per un braccio mentre passava ancora davanti alla porta del tuo ufficio chiusa ed ermetica, l’ho portata nella sala accanto che era vuota e l’ho guardata negli occhi.

Il suo sguardo: tradiva chiaramente una forza nuova che cercava nella disperazione il coraggio di divincolarsi da quelle fastidiose e dolenti catene che l’avevano legata a te.

Non era più tua in quel momento, lei parlava nel silenzio facendomi capire che non ti avrebbe mai più cercato nel suo cuore. Ti avrebbe dimenticato e piano piano non sarebbe sopravvissuto nemmeno il dolore.

E questa sarebbe stata la cosa più giusta per lei

Non ho mai e poi mai abbassato lo sguardo, lei doveva assolutamente capire che dicevo la verità, che mi interessavo a lei, che lei era molto più per me di ciò che in realtà è stata per te.

Devo ammettere che non sapevo da dove iniziare

I suoi occhi erano disarmanti, neri e profondi, impossibili da scrutarvi dentro

 eppure l’ho fatto

ho continuato a trattenere quel suo fragile e sottile braccio stringendolo più del dovuto, probabilmente le ho fatto addirittura del male ma non un lamento, non un atto di fastidio è uscito dalle suo labbra piccole.

Aveva semplicemente continuato a guardarmi mentre l’altra mia mano libera si muoveva verso il suo viso da bambina e andava a posarsi sulla gota pallida e la mia bocca secca le chiedeva di poter provare a renderla felice…

Solo questo

Non ho avuto coraggio di fare nient’altro

Era sconcertante perché lei non aveva tradito alcun gesto che mi facesse capire cosa ne pensava, stava li immobile a fissarmi incutendomi quasi paura

 

….

 

Se solo avessimo parlato!

Maledetto!

Perché ti amo?

PERCHÉ!

Saresti potuta stare con me e avresti potuto tentare di capire la mia situazione!

E io…ho sempre avuto qualcosa di più importante a cui pensare al di sopra di te… un “Ti Amo” non era tra queste cose.

Ora è difficile da accettare, ma pare tu abbia deciso.

E mentre la mia vita sta crollando davanti ai miei occhi e lascio sfuggire un singhiozzo tu porti le tue mani al volto di un altro scostando ciocche di capelli con le delicate dita perché forse hai capito che c’è qualcuno che può trarti fuori dal baratro.

Non credevo potesse essere proprio mio fratello

Perché lui?

Vorrei vederlo bruciare!

Non voglio pensare perché mi scoppia il cuore, mi si spappola la mente mentre davanti ai miei occhi, proprio ora lo baci mandando in frantumi per sempre quel fragile specchio che era la mia anima…

 

….

 

 

Eccomi!!!!!!!!! Cavolo ora la aggiorno ancora più lentamente perché devo sia studiare che suonare!!!

Confido nelle vostre recensioni!!!

E anche nella vostra pazienza! Un bacio dalla vostra SNK

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Capitolo 16
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


Suna, 24 febbraio

Suna, 24 febbraio

 

Aiutami cuore

 

Concedimi una tregua, fammi sperare di poter essere amata

 

Aiutami cuore

 

Fammi credere di essere nel giusto

 

Aiutami cuore

 

Non urlare il nome impronunciabile di colui che non potrà più essere

 

Aiutami cuore

 

Inizio ora la mia nuova esistenza lontano per sempre dall’altro cuore

 

………………

 

Ho accettato infine le attenzioni di un altro uomo, sembra così sincero con me…

C’è solo un piccolo problema, una piccolissima precisazione da fare…è il fratello da Gaara.

Strano vero? Non ci credo nemmeno io.. e tutto ciò mi provoca eccessi di risa e angoscia.

Non potevo starmene rinchiusa dentro un passato e un ricordo doloroso e triste: se lui mi ha gettato, perché non lo dovrei fare anche io? Ho il diritto di essere felice

 

Ma la vera domanda è se lo sarai con lui…

Sto cercando di strappare dalla mia mente l’idea di abbracciare un’altra persona solo per dimenticare Gaara… non è un ripiego e l’ho capito dal modo in cui lui mi ha baciato

Il mio primo bacio

L’avevo sognato ben diverso

L’avevo sognato con qualcuno di diverso

Continuo a passarmi la lingua tra le labbra e continuo a sentire il gusto di un estraneo; eppure sono stata proprio io a volerlo.

Ironia della sorte, da quando ho deciso di dimenticare Gaara, di tagliarlo fuori per sempre dalla mia vita in pezzi lui compare e mi guarda….mi lancia sguardi vuoti e colmi di parole e speranza. I suoi occhi trasmettono una toccante amarezza e, credo sia proprio così, disprezzo…

Ma non verso di me…

E ora, la porta del suo ufficio è pure aperta, quando vi passo davanti lancio all’interno uno sguardo furtivo e involontario e lui lo capisce e si alza, sembra stia li li per fermarmi, dirmi qualcosa e invece, non cambia assolutamente nulla.

Troppo preso dal fare il Kazekage, troppo preoccupato per tutta la sua gente per notare questo piccolo granello di sabbia.

Non voglio più preoccuparmi di te è ora che tu te ne vada per sempre

Da ora in poi prenderò la mano dell’altro uomo e la stringerò tra le mie e forse riuscirò addirittura ad amarlo un giorno….in fondo è sempre stato quello di cui avevo veramente bisogno: di amare.

Stai cambiando Gaara?

Anche io…

E se ora senti che brucia, che fa male da morire, non devi fare altro che fare finta di nulla, non stare ad ascoltare quelle pugnalate che straziano il tuo cuore e non cadere nel baratro. Troverai la tua strada come sto facendo io.

Chiudo gli occhi per sempre e tu non mi comparirai più davanti. C’è stato un tempo per dire tutto, ma è passato senza che tu te ne rendessi conto. Ora è troppo tardi e con me c’è un altro uomo che mi rende felice.

 

Non ti rende felice

 

Mi rende felice…

 

Zitto cuore!

 

Non provare a parlare ora Gaara, il mio viso non si fermerà mai più di fronte alle tue parole.

 

 

Guardati!

Scuotiti!

Tu lo ami e potresti ancora tornare indietro

Nulla è perduto

Non sprecare l’amore

 

Dagli solo un’altra occasione per sistemare tutto

Se ti chiede di restare

Fallo!

 

 

La cosa peggiore che abbia fatto è stata quella di lasciarmi andare…

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Capitolo 17
*** ANTICIPAZIONI ***


Sei solo un’altra canzone triste, senza nulla da dire

 

 

 

Sei solo un’altra canzone triste, senza nulla da dire

 

Ogni giorno sembrava incessante

 

Ogni cielo sempre più nero

 

Ora il silenzio cadrà tra di noi

 

La tua anima stanca

 

E il tuo cuore debole

 

Hanno pensato che l’amore fosse a senso unico

 

Quando andrò via non mi mancherai

 

Perché il silenzio cade ora tra noi

 

Non ti prometto di ascoltare le tue parole

 

Perché sono solo un’altra canzone triste

 

Senza nulla da dire

 

Tu non hai più nulla da dire

 

Allora non dirmi più nulla

 

E lasciami libera di volare

 

Lontano dal tuo dolore

 

………………………

 

 

“per me, Gaara, non esiste più nulla che tu debba dirmi

Perché tutto ciò che volevo sapere l’ho già capito

Ora basta, mettiamo fine alla tua pazzia

Io appartengo ad un altro

 

………………………..

 

 

Finalmente c’è l’ho fatta ad aggiungere anche questo piccolo pezzetto che mi mancava….è solo un’anticipazione all’inizio di una parte dove veleggeremo, insieme spero, tra le tenere acque dell’amore di Kankuro, la felicità posticcia di Matsuri e la voglia di morire o forse uccidere di Gaara

 

 

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Capitolo 18
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Sto cercando di rimettere insieme i cocci della mia vita, sto cercando una ragione a tutta questa follia che mi trafigge ogni volta che scorgo la sua mano stringere quella di mio fratello

Suna, 26 febbraio

 

 

Sto cercando di rimettere insieme i cocci della mia vita, sto cercando una ragione a tutta questa follia che mi trafigge ogni volta che scorgo la sua mano stringere quella di mio fratello.

Sto cercando una nuova razionalità per campare oltre la rabbia, la frustrazione e la disperazione che mi travolgono impetuose quando le sue labbra baciano quelle che non sono le mie..

Sto cercando di vivere, di sopravvivere…

Adesso sei proprio andata via, me ne rendo piano piano conto di giorno, ma di notte ogni volta che chiudo gli occhi prego per un tuo abbraccio ma tu non fai che allontanarti al mio sguardo.

 

Ma perché non senti l’amore in questo mio cuore?!

Tu sei davvero tutto ciò che voglio e darei ogni più piccola parte di me per riportare indietro le pagine del tempo.

Forse potrei provare ancora….

Forse potresti lasciarmi provare ancora, solo un’altra volta

Ti prego Matsuri

Per me ora non esiste più nessun posto dove andare se non da te.

Ti prego di ascoltare questo mio grido disperato di amore, esasperato dalla gelosia e vigliacco allo stesso tempo.

Ho sbagliato, permettimi solo di riparare.

 

Sto cercando una soluzione e so che c’è, ma tu, non fai che voltarmi le spalle, non fai che evitare di incontrarmi eppure io mi spremo per poterti incontrare sola ancora una volta e poter così mettere fine per sempre a questo insopportabile incubo.

Questa montatura che hai adottato forse per non soffrire potresti finalmente abbatterla, ma devi lasciarmi parlare solo un’altra volta.

Metti fine a questa tua  recita…

Se dicessi che ti amo?

Se dicessi che ho bisogno di te?

Cosa faresti?

E se dicessi di non volere nessun altro che te?

 

 

Credimi per un attimo, perché tutto ciò è vero….

 

Sono un ammalato di amore che ti rincorre ovunque mia dolce perla, ma questa volta non compirò di nuovo quel maledetto sbaglio che mi ha trascinato lontano da te.

Sono deciso a trovare il modo per incatenarti alla mia volontà e costringerti, se necessario, ad ascoltare le mie parole, i miei sentimenti brucianti….

Tu sei la mia perla e non ho intenzione di dividerti con nessuno, tu sei mia

Mia

Mia

Mia…

Questa volta sarò pronto ad andare contro tutto e contro tutti, sono disposto a perdere la mia credibilità e tutto questo perché ho capito che un uomo non può esistere senza la donna che ama

E per me, quella donna sei tu

Tu sola mi fai e mi permetti di esistere amore mio

 

Ora in avanti la porta del mio ufficio sarà costantemente aperta perché voglio poterti guardare ogni volta che passi, voglio poter sentire la tua dolce voce e voglio poterti fermare nel momento in cui sarai sola.

Perché c’è qualcosa che continua ad urlare nella mia testa che tu non sei felice. Che tu non li vuoi quei baci, che tu non le vuoi quelle carezze perché non sono io a fartele.

È tutto finalmente chiaro nella mia testa, non sbaglierò più, non mi permetterò più di farti soffrire ma devi credermi questa volta.

 

Esisto perché sei tu a farmi esistere

Sto ricostruendo il mio cuore di nuovo, per darlo a te

Così poi potrò aggiustare il tuo…

 

 

 

Ciao a tutti!! In primissimo luogo mi scuso per il ritardo nell’aggiornamento ma sono costretta a passare molto tempo sui libri e a suonare…perdono perdono perdonoooooo!!!!!!!!!!

Seconda cosa, mando un bacio e un super grazie a  Amy_Emo78 per l’affetto che mi ha dimostrato!!!!!!!!!

GRAZZZZIIIIEEE!!!!!!!

Un bacio dalla vostra SNK

Ps: aggiungo un grazie anche a cyberman93 che mi ha sempre seguito e fatto dei commenti

Ps: aggiungo un grazie anche a cyberman93 che mi ha sempre seguito e fatto dei commenti.

Lo sapete che sono sempre accettati molto volentieri. L’aggiornamento potrebbe richiedere tempi più lunghi…non abbandonatemi e portate pazienzaaaa

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Capitolo 19
*** DAL DIARIO DI MATSURI ***


“Questa è la mia vita

 

 

“Questa è la mia vita

Non è come prima”

 

queste sono le mie parole

Quelle che non ti ho mai detto

E questo è il sorriso

Che non ti ho mai mostrato

 

……………………

 

-         potrebbe non essere il momento giusto

ma c’è qualcosa di noi che voglio dire…

non so da dove iniziare –

 

-         smetti di seguirmi Gaara.

Smetti di tormentarmi con il tuo dolore.

Smetti di farmi credere di non essere felice

Perché lo sono.

Amo tuo fratello –

………………………………

 

Suna, 28 febbraio

 

Ho iniziato a vivere lontano da lui ora.

Per davvero…

 

 

 

Ha cercato di parlarmi ma avevo troppa paura di quello che avrebbe potuto dirmi e così non ho lasciato che lui disturbasse di nuovo quel fragile equilibrio che con tanta fatica ho costruito di nuovo attorno a me.

Ora sono felice!

Cosa voglio di più!?

Cosa!!??

Sono amata e riempita di regali in continuazione. Ricevo baci profondi che invadono la mia intimità mettendola a nudo e non mi vergogno nel provare piacere.

Era tutto quello che volevo in fondo.

La mia bocca è satura del gusto di Kankuro, il mio naso sente solo il suo profumo, la mia pelle possiede solo i segni che lui stesso mi lascia

Per ricordarmi che sono sua

Per ricordarmi che lo amo

Per ricordarmi che ho fatto la mia scelta

Ho ferito Gaara nel suo luogo più profondo e sono felice di esserci riuscita perché era ciò che lui stesso ha cercato da me.

Non voglio più pensare che esista, non voglio più pensare a quelle parole che non gli ho lasciato pronunciare…

 

Quante volte ho dovuto versare lacrime per lui?

E ora sarà lui a farlo e io proverò piacere nel vederlo sprofondare nella disperazione come prima lui ha fatto con me.

L’amore è così dolce….Kankuro lo è con me…

 

però hai dei lividi che cerchi di nascondere…

Come te li fai, Matsuri?

Come?”

 

La mia certezza è che lo amo…

Non mi manca nulla, non desidero altro. Kankuro mi cerca sempre e se non mi trova si arrabbia, ma in fondo, poverino, è solo geloso perché anche lui mi ama

E me lo dimostra sempre quando siamo soli

Insiste perché vuole essere amato

Vuole che lo ami come piace a lui

E io lo faccio perché è quello che ho sempre voluto.

 

Gaara era solo una mia illusione che mi è servita per capire quanto amo suo fratello…

 

“bugiarda

Ammetti, lui ti fa paura

Lui ti fa del male

lui non è lui…”

 

 

 

Di notte però mi assalgono altri incubi dolorosi

Ma questa volta non è Gaara a farmi del male

 

Desidero che lui soffra perché ora lo odio….

 

O forse odio solo me stessa

 

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Capitolo 20
*** KANKURO, MATSURI E GAARA ***


Sono riuscita a trovare un ritaglio di tempo solo ora per poter continuare a scrivere… mi spiace tantissimo non poter essere più presente per questa fic

Sono riuscita a trovare un ritaglio di tempo solo ora per poter continuare a scrivere… mi spiace tantissimo non poter essere più presente per questa fic!

Faccio una piccola precisazione perché effettivamente c’è chi non sa di che sesso sono…ebbene… sono una donna!!! Fiera di esserlo per giunta!

Spero non mi abbandonerete nonostante la mia non voluta lentezza nell’aggiornare! Conto sulle vostre parole, un bacio grande come il mondo a tutti.

 

 

 

Lei non mi vuole portare un po’ di rispetto! Non vuole capire che se non la vedo e se non la trovo quando la chiamo mi arrabbio.

Ma lo faccio solo perché mi preoccupo per lei.

La amo così tanto

 

 

“Lasciata spezzata, vuota, disperata
Vorrei respirare ma non trovo l'aria
Pensavo tu fossi mandato dal cielo
Ma tra noi non c'é mai stato amore”

 

 

È una creatura così dolce, così fragile…

 

 

“come hai potuto lasciarmi credere

Che non avresti mai potuto farmi del male

Se non mi hai mai amato?”

 

 

Eppure non riesco a sopportare la sua continua voglia di aspettare, di lasciare che le cose accadano. Continua a ripetermi in maniera morbosa che non si sente pronta, che ha paura e che forse è meglio aspettare di conoscerci meglio…

Prima accettava i miei baci e ora invece questi diventano sempre più rari e fuggevoli, sento che è successo qualcosa e mi monta la rabbia. Probabilmente riguarda mio fratello…

Qualche giorno fa ho dovuto darle uno schiaffo perché mi aveva fatto preoccupare da morire andando in missione senza che io ne fossi al corrente. Era troppo pericolosa per lei, poteva farsi del male.

Poverina…

Non se l’era aspettato e così i suoi occhioni neri si sono velocemente riempiti di lacrimoni che hanno preso a scorrerle sulle guance.

Sembrava una bambina da quanta dolcezza emanava. Eppure non aveva capito perché l’avessi fatto e il suo sguardo è diventato presto furente.

Ho dovuto alzare la mano sul suo viso una seconda volta

Lo schiocco è stato violento così che le ho lasciato un bel livido rosso sulla pelle bianca e lei ha subito preso a piangere evidentemente scioccata.

 

Ho dovuto farlo, non voglio perderla, non voglio che le facciano del male

 

Poi l’ho cullata tra le mie braccia a lungo… fino a che non ha smesso di piangere e mi ha chiesto scusa per avermi fatto preoccupare.

 

Quando piange è bellissima

È fragile

È indifesa

Mi piace da morire

La amo…

 

“questo è per me il tempo dove devo combattere le lacrime

La mia felicità

La mia certezza sono di nuovo provate”

 

Impazzisco quando incontro il suo sguardo remissivo, mi si secca la bocca quando i suoi occhi diventano lucidi e in quei momenti sento di amarla ancora di più.

È bellissima, è una perla

Quando mi sfiora vorrei prenderla e farla mia senza nemmeno chiederle il permesso perché vado via di matto quando ha quell’aria spaventata sul visetto morbido. Impazzisco per lei, sono folle di lei!

 

 

“lui vuole amore che sa di sangue…”

 

Non si concede e io brucio.

Lei gode nel vedermi in questo stato, sudato e agitato quando mi sta vicino.

Lei lo prende come un gioco mentre io vorrei solo punirla per la sua crudele voglia di vedermi implorare la sua essenza.

 

“sento che le mie ali si sono rotte tra le tue mani

Tutti i miei sogni stanno di nuovo crollando”

 

 

Lei non immagina quanto la desidero, lei non crede a quanto io la amo….

 

“qualcuno mi salvi…”

 

……………….

 

Nutrirò speranza fino alla fine del giorno

Non mi arrenderò fino a che tu non sarai completamente mia

Sta accadendo qualcosa

ma qualsiasi essa sia

io asciugherò le tue lacrime

piccola Matsuri

ogni decisione che ho preso si è rivoltata contro di me

più di quanto in realtà non avessi fatto

 ma ora

scopro le mie carte e le lascio cadere davanti a me

così finalmente vedrai la forma del mio cuore…

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Capitolo 21
*** DAL DIARIO DI GAARA ***


Suna, 12 marzo

Suna, 12 marzo

 

È diventato difficile trovare Matsuri. Da molto tempo ormai non passa più davanti al mio ufficio e se per caso lo fa, ha la testa rivolta dall’altra parte. Non la vedo mai in compagnia di nessuno, non parla mai con nessuno e all’ora di pranzo se ne sta seduta, sola, sull’altalena cigolante.

È triste

Ma non so immaginarne il motivo, la scelta che ha operato nei confronti di mio fratello l’ha voluta proprio lei, e proprio lei in quell’unica occasione dove ho provato a parlarle mi ha detto di essere finalmente felice.

Ma è stata una bugia e io lo vedo e lo sento. Vivo questa sensazione come fosse un ferro rovente che piano lacera le mie carni

Fa male

Fa troppo male vederla così

Non riesco a rassegnarmi alla sua nuova vita, non è lo sguardo di chi ama quello che vedo riflesso nei suoi occhi umidi.

 

 

Eppure, Masturi mia

Anche se i miei sogni amati sono addormentati

Io ti amerò anche senza speranza fino alla fine

 

Qualcosa la turba e la fa soffrire, e quando è li fuori, sola, il vento mi porta il suo urlo di dolore, di paura…

Vorrei poterla avvicinare e cingerle la vita con le mie mani, chiederle cosa non va….chiederle di dimenticare tutto…

Chiederle di lasciarsi amare

Sento mio fratello che molte volte la chiama e se lei non accorre subito lui la rimprovera

È questo che la fa stare male?

Come può Kankuro dire di amarla se lentamente la sta distruggendo?

Dovrei fermare tutto ciò ma temo di farmi odiare ancora di più da Matsuri, temo che non ascolti, temo che lei non voglia essere aiutata da me.

 

Non lascerò che il tempo cancelli quello che è stato

Perché è da quello che ho imparato

Che nessuno può prendere il tuo posto

 

Basta lacrime, basta addii

Per me è ora di agire perché mi fa male vederla piangere.

Ho fatto uno sbaglio, l’ho pagato troppo duramente

Eppure lai la sua scelta la sta scontando ancora più dolorosamente

 

Non sarai mai sola

Se mi tieni dentro di te

 

Ho imparato che non si può amare qualcuno segretamente

Ho imparato che amare qualcuno intensamente può capitare una volta

Ho imparato che amare qualcuno disperatamente ferisce tanto

 

Anche tu, piccola perla,

ti accorgi di avere perduto dei sogni

sei a pezzi

e ora non puoi più nasconderlo

ho tentato di ricucire l’errore

ma mi hai spezzato il cuore

forse non posso rimettere tutto apposto

ma dammi solo un po’ di fiducia

 

temo che il mio pianto ancora una volta non trovi ascolto, ma proverò a mostrarti che ora e per sempre sarò io il tuo uomo…

darò così pace ai miei tormenti perché il vero tesoro è vedere l’amore nei tuoi occhi.

Dissiperò al vento le tue ferite

Distruggerò con queste mani chi insanguina il tuo fragile animo

 

Basta aspettare

Basta avere paura

Sto arrivando da te piccola perla…

 

 

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Capitolo 22
*** MATSURI E GAARA ***


Lasciami piangere finalmente tra le tue braccia, portami via da questo incubo, fammi volare lontano sola con te

 

Lasciami piangere finalmente tra le tue braccia, portami via da questo incubo, fammi volare lontano sola con te.

Non lasciarmi più, ho bisogno del tuo calore, del tuo profumo

Non spezzarmi di nuovo il cuore

Stringimi più forte che puoi fino a farmi mancare il respiro

Non voglio più vivere di sogni

Voglio che questa sia la realtà

 

Come ho potuto lasciare che accada tutto questo?

Dov’ero io?

Insulso cieco

Idiota sordo

Imperdonabile codardo

Come ho potuto lasciare che le tue braccia si riempissero di lividi?

Come ho potuto permettere che il tuo corpo portasse i segni della violenza?

Piango, mentre anche tu lo fai

Stretta convulsamente al mio corpo

Mi si mozza il respiro

Vorrei urlare avrò la vendetta su chi ti ha fatto questo

 

 

Sono rimasta sola chiusa nell’oscurità, ma la luce del sole inizia ad entrare di nuovo

Ormai il ghiaccio si sta lentamente sciogliendo

Sento la tua anima e la tua pelle

Riesco a sentire che il destino è cambiato

Sento che il peso è sollevato dalle mie spalle

Sento il dolore attenuarsi

 

Mi vergogno

Perché queste tue ferite sono la verità sulla mia paura

Sono la verità sulla tua paura

E tremi ora

E io non posso fare altro che rimanere in silenzio

Perché la voce non vuole uscire

Perché il mio corpo è paralizzato dall’orrore

Perché è una ferita troppo grande

Da sopportare

Mia piccola perla

Ho aspettato troppo

Ma ora tu e io cammineremo questa strada insieme

Ti mostrerò che i sogni sono veri

Solo se li lasciamo vivere

 

Salvami Gaara

Ho paura del dolore

 

Inghiotto le mie lacrime

 

Ho creduto di avere ucciso l’amore

Ho creduto di non poterti vedere mai più

Ho creduto che non sarei mai più stata in grado di sognare

 

Sono colpevole

 

Chiedo amore stanotte

Dammi amore stanotte

Dimentica tutto, fallo per me, fallo almeno per ora

Stanotte dammi solo amore, tienimi con te, riscaldami

Fammi passare la paura

 

Perdonami mia piccola perla

Perdonami se ho permesso tutto questo

Ucciderò chi ti ha strappato le ali

Ucciderò colui che ti ha calpestato con un amore bugiardo

Ma non succederà stanotte

Perché ti terrò al caldo vicino al mio cuore

Mi metterò tra te e i tuoi incubi

E questi non ti faranno più paura

E mentre dormirai

Io piangerò

Di gioia

Di dolore

 

 

 

Ciao a tutti

Ciao a tutti.

Sono riuscita ad inserire ben due capitoli questa volta, ma solo perché stamattina ero a casa, quindi non fateci l’abitudine!!!

Ho praticamente tutta la storia pronta ma non riesco ad essere più veloce…comunque qui colgo l’occasione per ringraziare e mandare un bacio enorme a chi continua a seguirmi fedelmente nonostante la lentezza.

GRAZIE  e spero mi seguirete anche nelle prossime storie visto che ormai non manca molto alla fine di questa.

Vostra SNK

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Capitolo 23
*** NOTTE INSIEME: GAARA ***


Per sempre, questa volta lo so e non ho nessun dubbio

 Per sempre, questa volta lo so e non ho nessun dubbio
per sempre, fino alla fine della mia vita, ti amerò per sempre

Vedo il mio futuro quando ti guardo negli occhi
Prendo il tuo amore per far risorgere il mio cuore

Sembrava che non ci fosse alcun modo per fare la pace
Perché sembrava che la tua mente fosse irremovibile

Ma ci sono cose nella vita che impari col tempo

E ora che puoi

Dai un’occhiata attraverso i miei occhi

Tutto cambia, e ti meraviglierai

sarò li a vegliare su di te.

 

 

Notte nel presente

 

 

Sta soffiando il vento  ma il suo urlo mi giunge lontano e indistinto.

La stanza è buia e immensa

L’atmosfera è rotta solo da due respiri

Uno è il tuo piccola perla

 

Sei così piccola rannicchiata al mio fianco, sembra quasi tu ti voglia nascondere da quel mondo che hai conosciuto solo nella sua parte più triste e terribile.

Non avere paura stanotte, sono qui.

 

Respiro piano per cercare di far rallentare il mio cuore, per renderlo più silenzioso. Temo che i suoi battiti possano svegliarti.

C’è uno spicchio di timida luna che penetra dalle tende semichiuse e il suo braccio cade sui tuoi capelli sparsi sul cuscino e li tinge d’argento.

Una tua spalla nuda è scivolata fuori dalle coperte e io non posso fare altro che posare la mia bocca sulla tua morbida pelle inalando a piene narici tutto il tuo intenso profumo facendo scorrere le labbra su di essa per ricordarmi che ora non sei un sogno.

 

Ho paura a chiudere gli occhi perché non voglio perderti di nuovo

 

Ti muovi nel sonno e sussurri qualcosa, forse il mio nome, e intanto schiacci il viso sul mio petto mozzandomi il respiro per l’intensa felicità.

Sbircio il tuo piccolo seno nudo che si alza e si abbassa al ritmo tranquillo del tuo respiro, rimango incantato come un bambino che vede l’arcobaleno per la prima volta.

Poi ti stringo di nuovo a me perché le perle sono rare e preziose e non vanno perdute.

 

Le tue braccia sono colme di lividi, le tue gambe sono escoriate ma il  tuo profondo è stato lacerato ancora di più. Ti sei messa a piangere credendo quasi di deludermi, temendo di schifarmi

Ma io lo so che non è colpa tua…

Ho promesso a te di non pensare alla vendetta stanotte

 

Manterrò la promessa

 

Stanotte si è avverato più di un sogno, ho ricevuto cose che non credevo potessero esistere e anche quando tremavo di paura tu mi hai cullato tra le braccia rassicurandomi perché andava tutto bene.

Ed è così infatti.

 

Mi sentivo pronto e non mi sentivo pronto

Al momento opportuno è stato tutto naturale e bellissimo

Ho temuto di poter farti del male, ho temuto di poter io stesso morire perché le sensazioni sono state troppo forti, troppo esplosive, troppo nuove.

Mi hai invaso come un fiume in piena colmato dalle violenti e rare piogge del deserto, mi hai strappato i polmoni, mi hai reso debole in un secondo, mi hai penetrato il cuore con la forza del tuo e hai annullato la mia volontà facendomi desiderare solo che tutto ciò non avesse mai fine.

Mi sono sentito schiavo di te

E ora, non posso chiudere gli occhi

Ora sei qui

E io ti stringo

Ora il mio calore

È il tuo calore

Ora il mio presente

È il tuo presente

Ora il mio futuro

È il tuo futuro

Ora sei la mia perla

Io ti chiuderò nel guscio protettivo del mio cuore

 

………………………..

 

“ti amo, piccola Matsuri

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Capitolo 24
*** MATSURI E GAARA: ALBA ***


Ciao a tutti

Ciao a tutti! Innanzitutto grazie…

Sia a chi  ha inserito questa storia tra le preferite che a coloro che nella loro silenziosa identità hanno continuato a seguirla.

Un grazie speciale però è dovuto alle fedelissime che con i loro entusiasti commenti hanno saputo accendere la fantasia e la voglia di non smettere mai di scrivere e sognare.

Un bacio dalla vostra SNK.

 

Alba: Matsuri

 

……………………..

 

“lui è dentro di me, ed è tutto mio…”

 

………………………

 

 

L’alba fa capolino timidamente tra le pieghe della tenda alla finestra e il vento ha anch’esso attenuato il suo urlo di dolore.

Piano piano si è assopito anche il mio

La luce illumina debolmente il tuo viso e tu illumini il mio

Mi chiami nel sonno

E io mi lascio tutto alle spalle

Nell’animo canto per te

Sei il sole che ha spaccato la tempesta

 

Non mi sembra vero, mi sto svegliando accanto a te stretta tra le tue braccia. Mi alzo a sedere e con gli occhi ancora cisposi mi volto a sbirciare il tuo viso addormentato. I capelli hanno preso fuoco con la luce di Aurora e sono sparpagliati disordinatamente sulla tua bella fronte ampia. Bacio le tue palpebre abbassate; sono morbide come petali.

Questo non è un sogno

È iniziato tutto col dolore

Tutto sta per concludersi con la felicità.

Appoggiando una mano alla tua guancia calda ripenso alla notte passata, a come tutto è successo in modo naturale

Intenso

Agitato

Dolce

Disperato

Non c’è stato il tempo per la vergogna né per chiudere la luce perché tu volevi guardare nei miei occhi mentre io mi lasciavo uccidere dai tuoi in un crescendo di mani esasperate dal desiderio e labbra affamate di baci.

La tua paura era la mia paura

Il tuo desiderio era il mio desiderio

La tua tristezza era la mia tristezza

 

Non sono niente per nessun altro

Ma per te sento di poter essere la tua Perla

Non ho più paura ad amare

 

Appoggio la testa al tuo petto e ascolto il battere lento del tuo cuore e intanto chiudo gli occhi e penso a dove possa essere finito il mio vecchio diario.

Non ho avuto più occasioni, più voglia di incidervi i miei pensieri; forse l’ho addirittura perduto o forse più semplicemente ne ho fatto scempio dopo che mi sono resa conto di aver perduto l’amore.

 

Magari ora avrei potuto fartelo leggere…

 

Il tuo amore è stato così forte che mi ha privato di ogni forza e ora mi sento indebolita, frastornata

Eppure

Ho riso fino a quasi piangere

Mentre giocavamo tra le coperte come innocenti bambini

 

Giocare….

 

Era quello che pensavo avresti fatto

Invece mi hai fermato prendendomi le braccia, ma senza stringerle quasi tu avessi paura di lasciarvi dei lividi e mi hai guardato negli occhi per la prima vera volta senza paura, senza vergogna e senza dubbi.

 

E mi hai chiesto di darti un bacio perché non ne eri capace

 

E in quel momento non ne ero capace nemmeno io

 

Abbiamo semplicemente imparato insieme.

 

Hai visto chi mi ha fatto del male e so che ora dentro di te covi una rabbia accecante mentre in me sale l’angosciosa paura di essere picchiata ancora.

Mi aggrappo, perciò, speranzosa a quella promessa che tu stesso mi hai fatto poco prima di lasciare che mi addormentassi rannicchiata al tuo fianco.

Sei tu che ora ti occuperai di me…

E io

Dormo serena

Semplicemente amandoti e facendomi amare

Soltanto da te…

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Capitolo 25
*** PERDONO PER KANKURO ***


Ho visto Gaara

Ho visto Gaara.

Ho visto Matsuri.

Erano lontani e piangevano entrambi.

Li ho visti e li ho odiati

Poi…

Ho odiato me stesso

Per non aver capito

Per non aver amato

 

Non ho capito che per amare c’è bisogno dell’amore prima di tutto, ma è necessario anche il rispetto…

Non ne ho mai avuto per lei, credevo solo fosse mia e per questo l’ho trasformata in un giocattolo tra le mie mani callose. Mi sono servito di lei a mio piacimento fino ad inebriarmi e a diventare dipendente della sua paura e delle sue lacrime

Della sua remissione nei miei confronti

Guardo le mie mani, dita lunghe e affusolate, quasi da pianista, che hanno saputo prendersi tutto di lei

Avidamente

Violentemente

Li ho seguiti da lontano, silenzioso come un gatto, geloso e arrabbiato ma non so se lo fossi più con Gaara o con me stesso.

E ora, appoggiato con la testa alla porta chiusa odo suoni nuovi

La sento ridere

Sento lui ridere

Poi sussurri intimi

 

Ho colpito tante volte Matsuri e mi divertivo a farlo perché sono sempre stato così, violento e incapace di guardare nel cuore degli altri.

E ora lei riesce a farmi male più di quanto io sia riuscito nei giorni in cui l’ho legata a me senza sapere che non era a me che pensava quando mi ha dato quel primo bacio.

Da dietro la porta Gaara le promette vendetta contro quella persona che non ritiene e non vuole credere possa essere suo fratello

E io tremo di paura e sollievo perché potrò scontare la mia pena

Ma poi il cuore mi si ferma

Questa volta per sempre

Perché quella bellissima perla gli chiede di non farlo

Gli chiede di…

 

………………………………..

 

“perdonalo…

Non macchiare le tue mani…”

 

………………………………..

 

Perdonarmi

Ma come può farlo? Mi sono presa tutto di lei, anche la parte più intima che sarebbe potuta essere di Gaara

Eppure sono proprio queste parole che sento

Porto la mano davanti alla bocca per soffocare un singulto e la rabbia si scioglie lasciandomi amaro e sconfitto.

Mi ha colpito e sto morendo

Il perdono mi fa male

Sento di non meritarlo e vorrei urlarle di non farlo; vorrei chiedere a Gaara di compiere la sua vendetta perché sono stato io a macchiare di sangue la perla.

 

Mi brucia l’anima come tanti ferri arroventati che trafiggono la mia carne, la trapassano da parte a parte per farmi smettere di respirare.

Matsuri sa che sono dietro questa porta e ha compiuto da sola la sua vendetta.

Lo sa che il perdono può fare male a chi non può permettersi di sperarlo…

 

Non voglio fermarmi ad ascoltare cosa le risponde mio fratello perché sono già stato punito e salvato

Questo è sufficiente

Ora tocca a me andarmene lontano da lei

 

Ora so di amarti davvero Matsuri

 

 

 

Ciao a tutti!

Eccomi tornata dopo tanto tanto trooopppooooo tempo con il nuovo capitolo. Sono vergognosamente in ritardo e chiedo venia!

Mi sono commossa nel vedere approdare anche nuovi lettori alla mia fic e vedere sempre commenti appassionati.  Purtroppo  non posso elencarvi uno per uno ma sappiate che vi ringrazio perché siete voi a farmi continuare!!!

Un bacio dalla vostra SNK emozionata.

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Capitolo 26
*** DAL DIARIO DI MATSURI/ DAL DIARIO DI GAARA: UN ANNO DOPO ***


Voglio tenere la tua mano dentro la mia

Voglio tenere la tua mano dentro la mia

Voglio dissolvermi dentro di te

Sono la neve sulle tue labbra

Sono il respiro sui tuoi capelli

Tra le tue braccia finalmente mi sento al sicuro, protetta

Tutte le mie paure si allontanano, finalmente vedo nel buio

La notte è lunga ma tu sei qui vicino

Spero che sarai sempre al mio fianco

Starò con te, Amore

Starò con te, Perla

 

Non ci saranno più lacrime per ogni anno che passa

 

…………………………………….

 

Un anno dopo…

 

Suna, 12 gennaio

 

Suna, 12 gennaio

 

 

Non ti ho mai più cercato, caro il mio diario, eppure dopo un anno esatto dall’inizio di tutta la mia storia sofferta ti ritrovo che compari beffardo da dietro una pila di libri sopra la mia disordinata scrivania.

Avrò controllato un miliardo di volte e non ti ho mai visto

Forse nascondi qualche strana magia e hai capito che era questo il momento giusto per ritornare da me.

Sfoglio le tue pagine, alcune macchiate ancora di pianto, e rileggo le mie pene.

Di loro non è rimasta alcuna traccia dentro di me, Gaara le ha curate tutte, una per una, con pazienza

Amore

Mi chiedi come vanno le cose?

….

 

Credo che questa, mia cara amica bianca, sia davvero l’ultima

Volta che ti aprirò per incidere i miei pensieri.

Sono accadute così tante cose

E ancora di più ne sono cambiate

Ma la cosa più sorprendente è che da tutto questo passato dolore

Ho pure imparato qualcosa di importante.

 

Perdonare

 

Non è stato facile

Ma ho capito che per chi si è reso conto di aver sbagliato

È stato ancor più difficile

Accettare di essere perdonato

Senza sapere di meritarlo.

Matsuri era riuscita a perdonare me

E a cancellare le ferite che le avevo arrecato con parole taglienti

Così mi disse che anche io sarei riuscito a farlo.

 

Mi disse che le parole

Feriscono molto di più degli schiaffi.

Ora lei è mia…

…………………

 

Questo non posso confidartelo…

Sono cose troppo intime, troppo importanti. E poi ora le mie emozioni non le devo più tenere chiuse e nascoste dentro di me come fossero vergognose verità. Posso sfogarle, renderle vere e soprattutto concrete.

Sono una ragazza che vive un amore come lo vivono tante altre ragazze uguali a me e potrei pure dire che nell’immensità di questi amori sono anche io un granello di sabbia uguale alle altre

Perché l’amore è per tutte qualcosa di tremendamente doloroso e meraviglioso

Però una cosa è certa…

Per il mio Amore io sono l’unica perla

In questa distesa di miriadi di perle uniche…

 

 

Per imparare ad amare

Ho dovuto soffrire

Ho dovuto piangere

Ho dovuto persino odiare.

Ripenso spesso che tutto questo non sarebbe mai accaduto

Se per prima Matsuri

Non avesse perdonato.

Ora ho trovato la mia felicità e un nuovo coraggio.

Non ho più tempo per nascondere dietro di te i miei sentimenti e la mia passione

Non ho più voglia di scrivere e sognare

Ora tutto questo

Lo sto semplicemente vivendo.

Qui ti chiudo amica mia

Ora è giunto il momento anche per te di riposare

Mentre io mi appresto ad aprire il mio futuro.

 

Con Matsuri.

 

 

Fine.

 

 

Qui ho concluso tutto il mio lavoro.

Che dire…è stato emozionante anche per me scrivere perché ho dovuto calarmi intensamente nel ruolo di ogni personaggio rivivendo, a volte, anche qualcosa di personale.

La cosa che più mi è stata cara sono le vostre recensioni, le vostre parole che mi hanno dato sempre nuova carica e nuova voglia per cercare di rendere quanto più possibile concrete le emozioni.

Spero di aver toccato un pezzetto di cuore in ognuno di voi.

Voi lo avete fatto grazie al vostro sostegno e il vostro affetto.

Grazie.

Vostra SNK.

 

 

 

 

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