Not Even Shadows

di fedecr90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Chapter 1 ***
Capitolo 3: *** Chapter II ***
Capitolo 4: *** Chapter III ***
Capitolo 5: *** Capitolo IV ***
Capitolo 6: *** Chapter V ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Seconda ff che scrivo(spero nn ultima)

Seconda ff che scrivo(spero nn ultima). Purtroppo nn è nata dalla unione di due menti diaboliche (mia e del mio amico) per problemi di distanza spaziale. (casa sua è in culonia!!!)

Avevo detto che avrei pubblicato il primo Chap verso gli inizi di Aprile…ma questo è il prologo!!hihihi (mi sta prendendo troppo questa nuova ff!!!)

La scriverò + o – in contemporanea con l’altra quindi nn sarò csì veloce nell’aggiornamento.

Premetto che il paring principale è il Naru-Saku e che nn sarà un AU (a differenza dell’altra ff), fate conto che Naruto sia partito di nuovo con Jiraya a 16 anni e stia tornando a Konoha 2 anni dopo la sua partenza.

Spero che vi piaccia!!

PROLOGUE

Ormai era un paio anni che non si faceva vedere da quelle parti.

Non era cambiato nulla, non che una foresta potesse cambiare in così poco tempo, ma lui la ricordava esattamente così, ogni ramo era rimasto lo stesso di due anni prima, ogni radura non si era né allargata né era stata inglobata dalla vegetazione rigogliosa.

procedevano veloci, a passo sostenuto, saltando da ramo in ramo, vicini alla cima, così da poter scorgere entro mezzogiorno le mura possenti di quella cittadina che tanto gli era mancata.

Ognuno dei due ninja aveva in mente una certa persona che non aspettava altro che rividere.

Avevano viaggiato in lungo e in largo, in tutti i Paesi conosciuti del mondo Ninja: Terra del Fuoco, del Vento, del Fulmine, della Terra e dell’Acqua, il giovane ragazzo aveva imparato nuove tecniche e affinato quelle conosciute. Forse era diventato forte come il suo maestro, anche se quest’ultimo non voleva dirglielo apertamente, si vantava già troppo!.

Era davvero ora di tornare. Tanto più che, a quanto pareva, la guerra si stava avvicinando, ormai era questione di settimane.

Il maestro Jiraya aveva sempre avuto una certa “attitudine” a reperire informazioni segrete nei vari villaggi in cui passava.

Il ragazzo accelerò il passo, era davvero irrequieto, avrebbe rivisto la sua Sakura!!

- uhm?!...sei già emozionato?- chiese il sannin con aria divertita, affiancandosi al ragazzo

Naruto sorrise e alzò gli occhi azzurro cielo verso l’orizzonte

- non sai quanto!-

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Due Anbu correvano velocemente nel sottobosco, uno di questi teneva una borsa contenente dei preziosissimi rotoli. Erano l’elenco necessario per decifrare i codici criptati che l’alleanza aveva iniziato a spedirsi dopo aver interrotto qualsiasi contatto diplomatico con il Paese del Fuoco e quello del Vento.

La rottura tra le Terre governate dai quattro Kage era imminente, ormai tra quel momento e lo scoppiò ufficiale del conflitto c’era al massimo una settimana.

C’erano stati parecchi piccoli scontri di frontiera ma formalmente le cinque Terre erano ancora in pace e alleate.

I due Anbu si muovevano sinuosi tra i tronchi delle vecchie querce, i capelli lunghi scuri, legati in due code, della prima kunoichi, splendevano quando venivano colpiti da un fascio luminoso che eludeva quella copertura perfetta data dal fogliame sopra le loro teste.

La missione a loro affidata prevedeva di infiltrarsi in territorio nemico, raggiungere una fortezza situata al centro del Paese del Fulmine, eludere la sorveglianza, penetrare nella torre centrale e rubare quei rotoli. Inutile dire che era una missione di vitale importanza strategica e andava compiuta mantenendo il massimo livello di segretezza. Nessuno doveva venire a conoscenza del furto di quei rotoli, altrimenti sarebbe stato tutto vano, l’alleanza avrebbe cambiato i codici criptati e addio informazioni segrete! Per questo motivo avevano dovuto farne una copia.

- merda- sputò la kunoichi con i capelli corti guardandosi indietro

- te ne sei accorta, vero?!- chiese l’altra senza rallentare il passo e continuando a fissare davanti

- ci stanno inseguendo da circa dieci minuti-

- quanti sono?- chiese tornando a guardare verso la direzione in cui si trovavano quelle mura che avrebbero significato la salvezza.

- quattro…no, cinque…sono ANBU!!-

- merda…non ce la faremo mai!-

Erano giunte in una radura. La loro missione si protraeva ormai da quattro giorni, erano esauste, l’hokage di norma avrebbe dovuto mandare per lo meno una squadra di supporto al loro rientro, ma sapevano che tutti i jonin erano impegnati sulle frontiere, d’altronde il Paese del Fuoco era circondato da tre lati da possibili nemici pronti all’invasione.

Si fermarono un attimo per riprendere fiato

- quanto sono distanti?- chiese alla ragazza con le due code

Questa di voltò verso il bosco alle loro spalle facendo ondeggiare i capelli simili a seta al vento, e sussurrò qualcosa impercettibilmente.

- ci raggiungeranno in un’ora-

- merda!- sentenziò l’altra

Era inutile continuare, la loro velocità era decisamente diminuita nelle ultime ore, avrebbero raggiunto Konoha al calar della sera

“ troppo tardi” pensò l’ANBU con i capelli corti

Avrebbero fatto meglio a riposarsi un po’ prima di iniziare a combattere, così avrebbero ripreso un po’ le forze. non avevano neanche i tonici da guerra!

Cinque contro due…non era per niente facile

merda!”

Allora?!?come vi è sembrato?? W LA SUSPANCE!!!!!!

La storia entra nel vivo durante il prox cap…questo era solo per inquadrare il periodo e la situazione in cui si trova Konoha

Spero k vi sia piaciuto

Al prox capitolo!!

Baci!!!!!!!

p.s.

recensiteeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Capitolo 2
*** Chapter 1 ***


Chapter 1

Chapter I

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Eccomi di ritorno!!! Puntuale come un orologio svizzero!!! (anzi sn anche in anticipo!!)

Come promesso ecco il primo capitolo…il prologo era, ovviamente, molto corto, ma mi serviva per introdurre la storia

Bando alle ciance!!

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Il ragazzo procedeva velocemente appena sotto il fitto fogliame, il sole era ancora alto nel cielo e i suoi raggi colpivano le fronde degli alberi bagnate dal temporale della sera prima.

Ormai era quasi l’una, e il familiare profilo delle imponenti mura del suo villaggio natale si stagliava sulla piana coperta dalla vegetazione rigogliosa.

Una cascata sulla sua destra, Suna oltre la cascata, verso ovest.

Un leggero sorriso gli increspò il giovane viso, mentre dei ciuffi dorati gli pizzicavano la fronte.

Era tornato a Casa.

Poco più indietro l’eremita dei rospi lo seguiva un po’ affaticato, sorridendo anch’egli.

Quel ragazzino cocciuto che aveva incontrato per la prima volta all’esame di selezione dei chunin, più di cinque anni fa, aveva lasciato il posto ad un ragazzo decisamente più maturo. In fondo, però, era sempre lo stesso Naruto, lo stesso ragazzo sempre pronto ad aiutare gli altri non badando minimamente alla sua sicurezza, sempre allegro anche se ancora non era riuscito a riportare a casa il suo migliore amico, sempre entusiasta all’idea di affrontare una missione difficile.

“…no…non era poi così cambiato.”

- ehi Ero-sennin?!- esclamò il biondo raggiungendo un ramo particolarmente robusto di una quercia centenaria

- uhm?-

- stavo pensando…devi essere felice di rivedere quella vecchiaccia di nonna Tsunade, no?!- chiese voltandosi indietro divertito per osservare l’espressione imbarazzata del suo maestro.

In fondo aveva sempre pensato che quel vecchio marpione volesse davvero molto bene alla sua ex compagna di squadra

“ nonna Tsunade…vecchiaccia…” pensò Jiraya

“…è cresciuto solo fisicamente…”

“…è ancora lo stesso Naruto di cinque anni fa!” sbuffò divertito

- si…un pochino- ammise

Quanto gli mancava quella donna.

Seppur lo aveva sempre malmenato, trattato male, preferito quel cretino di Dan a lui, l’aveva sempre ammirata. La sua tenacia, la sua forza, non solo fisica…no…aveva soprattutto ammirato la forza del carattere.

E adesso era Hokage, il membro più rispettato dell’intero villaggio, proprio lei che era partita per recidere tutti i legami che la ancoravano a quel villaggio così carico di tristi ricordi!

- allora perché quando torniamo non la inviti fuori a mangiare?!- chiese d’un tratto Naruto sorvolando un rivolo d’acqua

Jiraya si ricosse, alzò lo sguardo sul suo allievo che lo fissava in attesa.

Si perse in quegli occhi di un azzurro impressionante, quei capelli d’oro che non stavano mai al loro posto, quel sorriso contagioso…

Quanto era simile a Minato. Già…anche il suo allievo gli mancava infinitamente…adesso, però, aveva trovato qualcuno che glie lo faceva ricordare ogni volta che lo guardava: stesso fisico, stesso modo di fare, stesse aspirazioni…stesse possibilità di avverare i propri sogni

- Ehi eremita porcello?! Ci sei??-

- Uhm?!-

- hai detto qualcosa?- chiese interdetto

Il biondo lo fissò stranito

- ho chiesto perché non inviti nonna-Tsunade a mangiare qualcosa!-

“si…fuori a mangiare…” si ritrovò a pensare

“…l’ultima volta che ci ho provato mi ha fatto fare un volo di cento metri e poi mi ha risposto che avrebbe preferito uscire con Gamabunta!”

- vedrò…- concluse enigmatico

Poi si illuminò

“ a mangiare no…ma io conosco il suo punto debole”

- hihihihihih-

- che hai? C’è qualcosa di divertente??- chiese il ragazzo affiancandosi al vecchio ninja

- perchè ridi come un pervertito??- chiese incuriosito

- dimmelo!dimmelo!!- supplicò

- sta buono Naruto- disse tornando serio e allontanandolo con una mano

- non rompere…non puoi capire…-

- uffa!!- esclamò il biondo voltandosi dall’altra parte fingendosi offeso

…no…non era cambiato per nulla…

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Ormai erano giunti presso la “Valle della Fine”, poco fuori dai possedimenti di Konoha.

Un’improvvisa tristezza invase Naruto.

Non aveva mai scordato quel giorno. Il giorno in cui il suo migliore amico lo aveva abbandonato, svenuto su una roccia, sotto la pioggia, per andare da Orochimaru, per cercare di diventare più forte, per dare un senso alla sua vita, per dar vita a quel sogno che gli aveva permesso di andare avanti dopo l’eliminazione completa del suo clan…uccidere suo fratello, uccidere Itachi.

Alzò lo sguardo sulle gigantesche statue che ritraevano Madara Uchiha e il primo Hokage, due immensi crateri deturpavano quelle figure scolpite con estrema maestria nella roccia. Un turbinio di ricordi dolorosi gli affiorarono in mente. Socchiuse le palpebre, rivolse i suoi occhi celesti verso il sole alzando un pugno al cielo.

“ti salverò Sas’ke.”

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..

Le due shinobi erano contro il tronco di un vecchio pino, l’unico di quella stramaledettissima foresta.

La ragazza con i capelli di seta fissava intensamente il margine della radura.

Portava la solita maschera di legno da Anbu che le nascondeva il volto e riprendeva le sembianze di un cane. I capelli corvini, raccolti in due code, le cadevano dolcemente sulle spalle, mentre, appena sotto l’esile collo, iniziava la classica, argentea, divisa della squadra speciale.

La ragazza accanto si stava esaminando la ferita sul braccio destro, non era profonda, solo un graffio, ma la kunoichi si sentiva immensamente stanca.

Non capiva cosa potesse essere accaduto: ripercorse mentalmente tutta la missione appena portata a termine.

L’infiltrazione alla fortezza era stata perfetta, non avevano dovuto nemmeno uccidere i due chunin addormentati all’ingresso, la fortezza non era ben difesa, non capiva il perché…aveva un’importanza strategica fondamentale!

Erano entrate di soppiatto nella torre centrale, eliminate le poche guardie che pattugliavano i corridoi, si erano dirette verso la porta oltre la quale erano custoditi i rotoli; improvvisamente un jonin era apparso dal nulla e aveva fatto in tempo a lanciare quel kunai che l’aveva ferita al braccio, prima di essere atterrato e ucciso dalla sua compagna.

La ragazza sgranò gli occhi

“ma certo…il pugnale!!!

era ovvio!doveva essere per forza così! Il pugnale era avvelenato!!

Questo spiegava quel senso di affaticamento immotivato che la perseguitava dal Paese del Nebbia.

che stupida!”

Non poteva far nulla ora come ora, aveva esaurito quasi tutto il chakra e sprecarlo per un po’ di veleno quando stavano per ingaggiare un combattimento che sarebbe stato davvero pericoloso non sarebbe stato affatto saggio.

Avrebbe provveduto non appena sarebbero giunte al Villaggio della Foglia…se sarebbero arrivate

La shinobi indossava anche lei la solita divisa da Anbu, ma sotto il giubbetto argento si intravedeva il bordo di una maglietta rossa, al posto dei soliti calzari in dotazione portava due stivali, anch’essi argentei, che le arrivavano circa all’altezza del ginocchio.

La coscia era quasi interamente coperta dai pantaloncini neri, mentre, appena sotto questi, sul lato esterno della coscia sinistra erano raffigurati due tatuaggi: il simbolo del clan Uchiha e quello classico di Konoha, raffigurato su ogni casacca da jonin, lo stesso che portava Naruto sulla sua giacca.

- Sakura, arrivano- disse ad un tratto la ragazza con i capelli corvini tirandosi in piedi e preparandosi al combattimento

- bene, così almeno ce la sbrighiamo subito-

Sakura non era così sicura che ce l’avrebbero fatta, tutt’altro, era quasi impossibile che uscissero vive da quello scontro, ma l’amica era sempre stata particolarmente…ehm…poco fiduciosa delle proprie capacità, e non era il caso di scoraggiarla e abbatterla prima del tempo.

“ è un suicidio”.

La kunoichi con i capelli corti non riuscì a pensare ad altro.

Una sferzata di vento gelido invase la radura scuotendo gli alberi, le due shinobi non si mossero dalle loro posizioni, erano immobili, ognuna concentrata per l’imminente scontro.

Il vento scompigliò i capelli dell’ANBU.

Improvvisamente cinque figure nere atterrarono nella piana.

“ quattro uomini e una donna”

Sakura ripassò mentalmente le tattiche di battaglia ANBU per decidere quale fosse più vantaggiosa da adottare

- ma bene!- iniziò l’uomo più sulla destra, vicino a lei

- così avete deciso di interrompere la fuga per combattere

- …lodevole…sconsiderato ma lodevole!- concluse divertito

- taci!- esclamò la compagna di Sakura

- uhuh!! Abbiamo un osso duro, eh?!- disse ironicamente l’unica donna del gruppo, aveva i capelli rossicci ed era piuttosto bassa ma emanava una grande quantità di chakra verde dalla sua mano

“un ninja medico”

Si fece avanti quello che sembrava il capo, la mano sulla katana

- consegnateci i rotoli e vi lasceremo andare-

si certo…come no?!”

- fottiti!- sibilò Sakura

- beh, allora, mi sa che dobbiamo uccidervi…- concluse semplicemente

La ragazza con i capelli lunghi guardò la sua compagna, indecisa sul da farsi

- schema A22-B7- gridò Sakura

Le sette figure scomparvero in un istante. Per parecchi, interminabili minuti si sentì solo il rumore dei kunai che cozzavano l’uno con l’altro. Poi silenzio.

Un urlo squarciò il velo di calma inquietante che era calato sulla radura

Le figure ricomparvero nelle stesse posizioni di prima, con l’unica differenza che ora la ragazza con le code era piegata in due e sorretta dall’amica.

Era svenuta.

Una profonda ferita si apriva sulla tempia mentre la maschera da ANBU era squarciata in due e le penzolava davanti al viso coperto di sangue caldo.

- ma che brava! Ti faccio i miei complimenti- disse la ragazza con i capelli rossi rivolgendosi a Sakura

- hai bloccato tutti i miei attacchi! Deve essere stato faticoso visto che hai una discreta quantità di veleno in circolo!-

cazzo!!lo sa!!”

- già…peccato che la tua amica non sia stata abbastanza brava!-

Sakura posò il corpo inerme della compagna a terra e poi tornò a fissare io cinque ANBU

- uno contro cinque, cosa hai intenzione di fare ragazzina?- chiese un terzo ninja che non aveva ancora aperto bocca.

Non sapeva cosa fare, era impossibile sfuggire a cinque ANBU avvelenata e con un peso morto da trasportare, doveva tentare il tutto per tutto.

Sakura raccolse tutto il chakra che potè nel pugno destro.

Era la sua unica possibilità di salvezza, se avesse fatto esplodere il terreno sotto di loro non solo avrebbe avuto un ottimo diversivo per la fuga, forse c’era anche la possibilità che i jonin di guardia alla frontiera la sentissero e venissero a vedere cosa stava succedendo.

- allora?nessuna idea?-

- dimmi se ti piace questo- sibilò con disprezzo

Con quanta più forza potè colpì il terreno ai suoi piedi creando una voragine immensa.

Il boato gigantesco fu sentito a miglia di distanza, mentre Sakura si caricava sulle spalle l’amica ferita

- ARTE DELLA TERRA, TECNICA DELLA BARRIERA DI ROCCIA!-

- ARTE DELLA TERRA, DRAGO DI TERRA!-

La ragazza fece appena in tempo a vedere una immensa cupola di pietra avvolgere i cinque ANBU nemici, prima di venir colpita da qualcosa che le fece fare un volo di centinaia di metri trascinandosi dietro la compagna.

Sbattè con forza contro un tronco imponente e per poco non perse completamente i sensi

Era davvero finita. Avevano evitato il colpo. Si erano riparati in quella cupola di roccia.

Non aveva più chakra.

Improvvisamente si ritrovò a pensare al vecchio Team 7Naruto, Sasuke il maestro Kakashi…non li avrebbe mai più rivisti…Ino, la Quinta, Shizune…chissà se avrebbero pianto per la sua morte…forse…

Socchiuse gli occhi. Non aveva più la forza per alzarsi. Una fitta improvvisa allo stomaco.

“devo essermi rotta tre o quattro costole…” la sua parte razionale non voleva alzare bandiera bianca

Si pulì con i guanti rinforzati un rivolo di sangue che le scorreva sulla bocca

“ è finita…” pensò amaramente vedendo i cinque Ninja avvicinarsi con le katane sguainate.

Volse lo sguardo alla sua destra, la sua compagna giaceva immobile a qualche metro di distanza, il viso ancora coperto di sangue

- Hi…Hinata?!- sussurrò flebilmente

Nessuna risposta

Il gruppo si shinobi era ormai a qualche metro, la ragazza rossa ripose la katana nel fodero e tirò fuori due kunai e due foglietti di carta

- mi dispiace, ma se ci aveste consegnato i rotoli subito forse vi avrei lascito andare davvero, riconosco il talento quando lo vedo- disse serio il capitano

Intanto la kunoichi stava avvolgendo l’impugnatura del kunai con il foglietto

“…una carta bomba…morirò in un’esplosione…-

Certo era la fine che meno si era aspettata. Aveva sempre fantasticato di vivere a lungo come la Quinta, magari diventare un Ninja medico leggendario come lei, avere una famiglia…

Sfiorò i tatuaggi sulla sua coscia.

NarutoSasuke…mi dispiace…”

Moriva serena,aveva ottenuto dalla vita quasi tutto quello che voleva, aveva solo un rimpianto…non era riuscita a riportare a casa Sasuke.

Volse lo sguardo in alto, verso il cielo azzurro…quel colore le ricordava un viso che aveva aspettato per anni…e che non avrebbe mai più rivisto.

Abbassò nuovamente lo sguardo, chiuse gli occhi aspettando la fine.

Sentì i kunai fendere l’aria.

Era davvero finita

“…NarutoSasuke…”

- TECNICA DEL RICHIAMO!-

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Allora?! Come vi è sembrata?! È lunghissima da scrivere!! Cinque pagine world e ho scritto solo parte di quello pensavo fosse il primo capitolo!!!

Vi prego COMMENTATE se no nn so se piace o no e quindi continuare a scrivere o meno!!.

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Ringraziamenti:

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Crazycotton: bene! Il prologo è servito al suo scopo!!!(incuriosirti) hehehe….

Spero che il primo cap vero e proprio nn ti abbia deluso, la storia andrà di bene in meglio (a mio parere) nei successivi capitoli

Baci

Fede

kiara_chan: ovviamente è NARUSAKU!!! Se non nn le scrivo neanche!!! Comunque, come hai visto, la tua intuizione era giusta!!qst vuol dire che le ho descritte abbastanza bene! Ottimo!!!

Baci

Fede

Chiaras: cavolo devo averle descritte proprio bene!! Tutti hanno riconosciuto le due shinobi!!!

All’inizio volevo mantenere nascosta la loro identità ma voi l’ avete scoperta subito L…quindi ho pensato fosse meglio cambiare ora che nn c’era più suspance!!!

Baci

Fede

Eneaelia: fidati…ti innamorerai di questa storia!!arriverà il momento in cui non potrai più farne a meno!!

Ciao

fede

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Capitolo 3
*** Chapter II ***


Capitolo II

Capitolo II

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Eccomi con un nuovo capitolo di qst nuova ff che mi sta assorbendo letteralmente, insieme a Konoha’s Odyssey!!! Scusatemi per l’immenso ritardo di pubblicazione, anche per l’altra ff, non ho scuse…

Vabbè…cercherò di farmi perdonare con il capitolo…

Buona lettura!!!!!!

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- TECNICA DEL RICHIAMO!-

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Un’immensa nube di polvere si alzò all’improvviso dividendo gli ANBU.

- ma cosa…?!-

I cinque tornarono a sguainare le katane, erano impassibili, le maschere non permettevano a nessuna emozione di trasudare. In verità erano dominati da migliaia di emozioni: sbigottimento, scetticismo,paura...

Il fumo si diradò un poco permettendo all’unico ANBU della foglia rimasto semicosciente di vedere due figure scure, dai contorni sfuocati, una era in piedi l’altra inginocchiata, con una mano a terra.

Dietro di loro si stagliava un’ombra decisamente più grossa, non riconoscibile, certamente non umana.

Il fragore di un’esplosione fece sussultare la ragazza appoggiata malamente contro il tronco, che si riparò istintivamente con le braccia protette in parte dalle coperture di acciaio, ma nessun spostamento d’aria la colpì, non sentì alcun scricchiolio dei tronchi, nessun urlo…

“ cosa…cosa cavolo sta succedendo?” pensò in un ultimo barlume di lucidità

Poi l’ombra indefinita scomparve in una nuvola di fumo e la figura dietro di essa si rialzò lentamente.

La ragazza ebbe un fremito e, lentamente, chiuse le palpebre contro la sua volontà, sprofondando intanto contro il tronco, accasciandosi inerte a terra.

“…il…il veleno…”

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Ormai aveva imparato a controllare la tecnica del richiamo perfettamente pensò soddisfatto, tutte quelle ore a richiamare i diversi rospi finalmente davano i suoi frutti.

Il rospo del Fuoco dopo aver ingerito i due kunai con le carte bomba aveva soffocato l’esplosione.

- il rospo giusto al momento giusto! eheh- scherzò

- già…-

Non avrebbe risentito minimamente di quell’esplosione nel suo stomaco, si annotò mentalmente di ringraziare Jiraya per avergli elencato tutti i tipi di rospi e i loro punti di forza e debolezza.

Il fumo si diradò completamente, rivelando la radura verde circondata da un anello di alberi centenari ormai completamente verdi. Nessuna esplosione aveva intaccato la bellezza di quel luogo.

I cinque ANBU si erano nascosti prima che il fumo si diradasse per studiare i nemici, il loro numero, il loro grado, le loro capacità.

Ora stavano appostati dietro i tronchi a una distanza di venti metri l’uno dall’altro e fissavano intensamente la radura e le due figure che iniziavano a delinearsi a poco a poco.

“ che diavolo sta succedendo?” pensò il capitano dei Ninja speciali

Erano comparsi all’improvviso, avevano salvato le due ragazze e ora se ne stavano beatamente in mezzo allo spiazzo verde.

- Katsuna- disse rivolto alla kunoichi dai capelli rossicci

- prendi i rotoli e torna velocemente a Iwa, qui ci pensiamo noi- sussurrò porgendole i rotoli

- si- rispose il ninja medico e sparì tra gli alberi

“ che cavolo vogliono questi due?!”

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I due ninja al centro della radura erano immobili. Una leggera brezza primaverile scompigliava i capelli biondi del ragazzo a lato del vecchio sannin.

Le due kunoichi erano svenute dietro di loro, Naruto voleva andare ad accertarsi delle loro condizioni, ma adesso doveva pensare a quei cinque ANBU nascosti tra il fogliame.

- ma che strano…- iniziò il Sannin dai capelli bianchi

- mi era sembrato di vedere cinque ANBU della roccia…- continuò rivolgendo al suo allievo un sorriso

- anche a me…forse se ne sono andati perché avevano troppa paura…- ipotizzò scherzando il biondino

Lanciò un’occhiata di intesa al suo sensei e poi si voltò dirigendosi verso i due ANBU svenuti

Si accovacciò sulla ragazza con i capelli corti, scuri, squadrandola con fare interrogativo

Non era messa molto bene: il giubbetto argenteo era sporco quasi interamente di terra e la maschera di legno era tutta graffiata. La testa le ricadeva sulla spalla sinistra, le braccia inermi stese sul terreno umido.

Una profonda ferita attirò la sua attenzione, sembrava un taglio di un kunai, ma anziché essere rossastra stava assumendo una colorazione violacea.

- ehi Ero-sennin?!- disse ad alta voce il ragazzo

- questa qui deve essere stata avvelenata…secondo te di che villaggio sono?- chiese distogliendo lo sguardo dalla ragazza

Il sannin si voltò e osservò le divise delle due

- Sono della Foglia…vedi di-

Ma si interruppe quando quattro figure gli si pararono davanti, una accanto all’altra, con le spade in mano.

Il sannin scartò velocemente trovandosi accanto al suo allievo in un secondo.

Intanto il biondo si era alzato e fissava i quattro ninja speciali con astio

- e così siete venuti allo scoperto…pensavamo aveste troppa paura…-

- ehi ragazzino ti consiglio di frenare quella lingua!- sputò acido il primo ANBU

- noi siamo della squadra speciale di Iwa, non ti consiglio di scherzare troppo-

- una volta che abbiamo visto che c’erano solamente un vecchio e un poppante abbiamo deciso di scendere in campo…- spiegò il capitano

- ma come siamo arroganti…- esclamò ironico il Sannin

- stai zitto vecchio…se no ti uccidiamo subito…-

- come se poteste riuscirci…- sussurrò l’anziano ninja facendo sorridere Naruto

- allora…che ci fate nel Paese del Fuoco?- chiese tranquillamente sedendosi su una roccia al limitare della radura, come se la minaccia di morte da parte dei quattro non fosse stata presa troppo sul serio.

- ti aspetti davvero che noi te lo riveleremo, vecchio?!- chiese il capitano degli ANBU

- uhm…si…- disse sempre con tranquillità, come se la cosa fosse ovvia

- beh…mi dispiace ma non è così…non riusciresti a farci parlare nemmeno se fossimo in fin di vita-

- ora scusateci ma dobbiamo riprendere a fare ciò che stavamo facendo prima che voi ci fermaste, quindi se non avete nulla in contrario…-

disse serafico l’anbu con la maschera raffigurante un lupo sguainando la katana e facendo qualche passo verso le due kunoichi a terra.

Non fece a tempo a fare tre passi che si ritrovò una zazzera bionda a pochi centimetri dalla sua maschera

- purtroppo avrei qualcosa in contrario…- disse tranquillo

Il movimento del biondo aveva spiazzato tutti, un momento prima era a fianco della roccia e un attimo dopo era a dieci metri i distanza, senza che nessuno lo avesse visto muovere un muscolo.

Il biondo con una mossa fulminea estrasse un kunai costringendo

L’ANBU a indietreggare con un salto e mettendosi in posizione di difesa

“ma quando si è mosso?!” pensò un po’ impaurito

I due suoi compagni tornarono a irrigidirsi dopo che avevano visto quel ragazzo…o per meglio dire…quando non avevano visto quel ragazzo muoversi.

Il sannin sulla roccia socchiuse gli occhi e sorrise divertito

Naruto fissava anch’egli divertito i quattro ANBU, non potevano certo immaginarsi tutta quella velocità da parte di un diciottenne.

“Un altro ringraziamento da fare”

- ehi Ero Sennin?!finiamola velocemente e portiamo le due ragazze da nonna Tsunade -

disse continuando a fissare i quattro ninja e riponendo il kunai

rivolgendosi al vecchio ancora seduto sulla roccia

- ok, ok…- disse il vecchio ninja alzandosi in piedi e iniziando a fissare i quattro con fare combattivo

- non crederete davvero di riuscire a sconfiggerci?!- chiese incredulo il ninja più a sinistra

- Siete inferiori sotto tutti i punti di vista!- sentenziò quello con la maschera da lupo

- davvero?!- chiese divertito Naruto

Il ninja non fece in tempo a rispondere che si ritrovò il biondo alle spalle

- sicuro?!- chiese tornando serio

L’AMBU cercò di voltarsi per mollare un fendente sulla spalla del giovane ma quello si era abbassato improvvisamente e l’aveva colpito allo stomaco con un kunai

“fuori due” pensò mentre vedeva il suo maestro che atterrava senza particolari problemi un altro nemico

Ora mancava solo il capitano e l’altro, entrambi scossi dopo aver visto due loro compagni a terra dopo nemmeno un minuto

- Naruto tu prendi quello di fianco alla roccia, al capitano ci penso io-

- eh?!?! Ma…ma Ero Sennin!!! Non è giusto!!!!- ribattè contrariato il ragazzo

- … -

No…non era cambiato per niente…

- Naruto per favore…fai quello che ti ho chiesto…- supplicò il vecchio sannin

- uffok…che palle…-

Intanto i due ANBU erano sconvolti, chi diavolo erano quei due?! Erano così forti da sconfiggere da soli quattro ANBU inseguitori in due minuti e senza nemmeno un graffio??

Il terzo ninja si accasciò a terra privo di vita nemmeno dieci secondi dopo che il sannin aveva parlato.

Ora restava solo il capo.

Era davvero il più forte, il sannin capì subito il perché era il capitano dei ninja inseguitori.

Era estremamente veloce, anche se non raggiungeva i livelli di Naruto, e la sua abilità con la katana era davvero notevole. Il Sannin rischiò due volte di essere colpito da un suo affondo fulmineo.

Con un colpo di reni l’ANBU si portò alle spalle del vecchio, doveva ammettere che era davvero straordinario nonostante la sua età! Provò a colpirlo con la spada una, due, tre volte senza alcun esito. Il Ninja evitava o parava ogni colpo.

Però iniziava a vedere che la stanchezza premeva su quel vecchio corpo e intensificò gli attacchi.

Il Sannin era in difficoltà, non si era aspettato di trovare un ninja così abile, d’accordo che non era nel pieno delle sue forze dopo i mesi di allenamenti continui con Naruto, però quel uomo stava davvero prendendo il sopravvento.

A un certo punto il sannin inciampò in un buco nel terreno e si sbilanciò all’indietro.

Accadde tutto in un attimo: Jiraya cadeva all’indietro senza difese, l’ANBU approfittava di quella disattenzione e si avvicinava velocemente con la lama

diretta all’addome del vecchio…

.

.

- RASENGAN!-

.

.

Una sfera di chakra azzurro raggiunse lo stomaco dell’ANBU che con un esplosione fu spinto da una forza inumana all’indietro, allontanandolo dal suo bersaglio.

La foresta sembrò dividersi per lasciar passare quel corpo inerme che la attraversava spezzando rami e tronchi.

( immaginatevi l’episodio del bikochuu qnd Naruto usa il Rasengan sull’ape gigante!! Devono averlo appena fatto nella serie televisiva)

Il ragazzo si rialzò dalla sua posizione, questa volta avevano rischiato davvero grosso

- grazie…Naruto…- disse Jiraya sollevato

- di nulla!- rispose il biondo aiutandolo ad alzarsi

- sarà meglio portare quelle due da Tsunade- disse il sannin indicando le due kunoichi al limitare della foresta

- ehi Ero sennin?! stai attento la prossima volta- disse Naruto serio

- non posso certo farti da balia per sempre!- aggiunse scherzando allargandosi in un sorriso

Una vena si gonfiò sulla fronte del vecchio

- era tutto calcolato…volevo vedere se mi avresti aiutato…- cercò di spiegare il Sannin

- se,se…come no…-

I due si avvicinarono alle due kunoichi stese supine ai piedi dei primi alberi che delimitavano lo spiazzo erboso

- come fai a dire che sono della foglia?- chiese accucciandosi sul primo dei due corpi

- il tatuaggio sul braccio- spiegò Jiraya additando uno strano simbolo sulla spalla destra delle due

- in più gli ANBU di ogni Paese hanno divise leggermente differenti, le maschere non sono tutte uguali: i ninja medici hanno maschere bianche e azzurre, il tatuaggio inoltre è rosso anziché nero…i ninja inseguitori hanno maschere bianche e rosse, infine gli ANBU assassini hanno le maschere bianche e nere…almeno, a Konoha è così…- aggiunse dopo aver visto l’espressione incuriosita del ragazzo

Il biondo si voltò verso la ragazza sotto di lui fissando la maschera di legno.

Raffigurava un coniglio, bianca e azzurra…

- questa allora è un ninja medico!- esclamò

- esatto…-

- ma…se viene da Konoha forse…forse la conosco…-

- NARUTO FERMO!- gridò il Sannin

Il biondo si era infatti accostato al giovane corpo e aveva teso una mano in direzione della maschera che copriva il volto, per toglierla.

- AHHH!!!....che c’è?! Mi hai spaventato!!- disse ad alta voce rivolgendosi al suo maestro

- secondo te perché portano una maschera?! Perché non devono essere riconoscibili! Razza di stupido!non possiamo vedere chi sono!- disse severo

- ora andiamo al villaggio…questa ferita medicata…-

Si caricarono i corpi delle due ragazze sulle spalle e scomparvero dalla radura senza il minimo rumore.

I corpi degli ANBU erano ancora lì…immobili, eterni.

.

.

.

LA SUSPANCE REGNA SOVRANA!!!!!EHEHE

ALLORA?! MI SONO FATTO PERDONARE?!?!?!

COMMENTATE!!!!!!!

(P.S. NEL CAP PRECENDENTE HO COMMESSO UN PICCOLO ERRORE…SI CHIAMA “ valle dell’epilogo” non “della fine”!!!)

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Ringraziamenti:

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Crazycotton: ovvio…W JiraTsu!!!! Ehehehsn felice k ti incuriosisca, continua a leggerlo!!!

baci

Chiaras: e chi sarà mai che ha fatto la tecnica del richiamo?! Eheheh

Commenta!!!oramai sn abituato a vedere le tue recensioni e nn voglio perdere l’abitudine!!!

baci

kiara_chan: nooooo….Naruto nn può lasciar perdere Sasuke…è troppo importante per la storia!! (forse…) sn contento che ti sia piaciuto!!! Fammi sapere cosa ne pensi!!!

baci

marikuccia: Una nuova lettrice!!!!! Sono contentix che t piaccia la mia ff

spero k il nuovo cap nn ti abbia deluso!

commenta commenta commenta!!!

baci

rioki: un nuovo lettore!!! La Suspance regna sovrana!!!! Ihihih

commenta!!!

lunapi71: una nuova lettrice!!!! Cavolo riscuote successo la mia ff!!!

continua a leggere e commentare (possono anche essere critiche…nn m offendo)

baci

xellor: bene,bene…un altro nuovo lettore, o lettrice…bohnn si capisce

ad ogni modo mi fa molto piacere k ti piaccia la mia ff, continua a leggerla

baci

eneaelia: allora…io recensisco, io rispondo alla recensione…devono avermi preso tutti x 1 coglionenn imp…grazie x aver commentato, mi fa’ molto piacere!!

Ciao!!

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Capitolo 4
*** Chapter III ***


Capitolo III

Capitolo III

.

.

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Credevate di esservi liberati di me, vero?!no scherzo…

Vi sono mancato?!?

Sono stato colpito dal raptus dello scrittore e in due giorni ho aggiornato entrambe le ff (dopo giorni di totale astinenza)

Sotto col capitolo!

.

.

.

KONOHA, Ufficio dell’Hokage.

.

- signorina Tsunade!?-

- … -

- signorina?-

Nulla…

“possibile che non la sentisse?!

“No, era impossibile!era a trenta centimetri di distanza!!

La donna sembrava assente, cioè, fisicamente era lì, ma con la mente era altrove.

Lo sguardo fissava un punto imprecisato alle spalle delle mura del villaggio, verso Nord. Il viso giovanile dell’anziano Kage di Konoha era adombrato, e non solo del sole, ormai alto nel cielo, i cui raggi giocavano con le ombre, no…era adombrato per motivi ben più preoccupanti.

“ perché le ho assegnato quella missione?! Un livello S speciale per una neopromossa ad Anbu non era mai stato dato.

“L’ ho fatto solo per una concomitanza di motivi” cercò di convincersi

“ la guerra imminente, l’ inopia di membri della squadra speciale, il fatto che lei fosse, oltre a Shizune, l’unico Ninja presente al villaggio di cui si fidasse ciecamente.”

Si portò la nivea mano al livello degli occhi, per pararsi dalla luce accecante

“no…sono soltanto scuse…scuse che cercava di darsi per non aver esentato la sua preziosa allieva da quella missione suicida…”

Si allontanò dalla vetrata per andare a sedersi rigidamente sulla sedia che era appartenuta ai quattro capi del villaggio, suoi predecessori.

Alzò gli occhi castani fino a incontrare i loro ritratti, emanavano tutti una sicurezza invidiabile. Ognuno aveva donato la sua stessa vita per salvare il proprio amato villaggio, ognuno aveva fatto sempre la scelta giusta…

“cosa avrebbero fatto loro?” si chiese mentre affondava il viso tra le mani

- signorina?! – tentò di nuovo Shizune scuotendola leggermente per la spalla

Tsunade si riscosse un po’ e alzò lentamente lo sguardo fino a incontrare quello del suo interlocutore.

Il viso solitamente vivace della ragazza era adesso molto cupo, anche il maiale dal quale non si staccava mai e teneva sempre fra le braccia era insolitamente teso e adombrato.

- non abbiamo più notizie di Sakura…- iniziò cupa

Silenzio

- secondo le direttive avrebbe dovuto avvertirci se avesse dovuto prolungare la missione, ma…non ci è giunto nessun messaggio-

Shizune era preoccupata, anche se non lo dava particolarmente a vedere, si era affezionata.

Tsunade tornò a affondare il viso tra le mani, stanca, ormai non chiudeva occhio da due giorni

Sakura dove sei?”

.

.

.

Procedevano spediti, silenziosi e immersi ognuno nei propri pensieri.

Le fronde degli alberi li schermavano dai raggi del sole e i normali fruscii del sottobosco accompagnavano quelle rapide ombre nel loro avanzare.

Da albero in albero, da ramo in ramo il battito del cuore di Naruto aumentava sempre più, sentiva l’emozione crescere, non vedeva il suo villaggio da due anni, chissà com’era cambiato? chissà se Tsunade era ancora quella vecchia arpia che ricordava? Chissà se il maestro Kakashi leggeva ancora quegli stupidi libri dell’Eremita Porcello? Chissà se Sakura si ricordava di lui?...

ma certo che si ricorda di te! Brutto baka che non sei altro! Come avrebbe mai potuto dimenticarti!”.

Il viso della sua Sakura gli apparve nitido nella mente, con quel sorriso dolce, con quegli occhi smeraldo, con quel carattere…

“ no… decisamente il carattere non è la sua parte migliore!” si trovò a pensare il biondo con un mesto sorriso mentre gli tornavano alla memoria tutte le botte che gli aveva tirato la sua ‘dolce’ Sakura-chan quando lo aveva rivisto tre anni prima.

Alla sua destra il grande Sannin Jiraya portava sulle spalle l’esile corpo della kunoichi con i capelli corvini.

A differenza del suo allievo aveva la mente completamente tesa a osservare, sbavando, le lunghe cosce della ragazza. Candide, vellutate…in una parola perfette.

Non si capacitava di come Naruto fosse del tutto insensibile al fascino femminile; a detta sua lui, il grande Jiraya, uno dei tre Ninja leggendari era il re dei pervertiti.

“ stupido poppante! Non capisci niente della vita!” pensò leggermente infastidito

“ come si può rimanere così…così…passivi!” distolse lo sguardo dalla visione angelica donatagli dall’Anbu per rivolgerlo al ragazzo alla sua sinistra. Lo sguardo fisso davanti, l’attenzione a qualcosa di distante e quel ben di dio a poche spanne dal suo naso.

Scosse la testa afflitto.

uff…hai ancora tante cose da imparare ragazzino!” 

Tornò alle sue occupazioni, però si rese conto che c’era qualcosa che lo distoglieva continuamente dal suo intento, un qualcosa, un’immagine, un viso…

Strabuzzò gli occhi sgomentato.

Era assurdo! Lui non poteva essere ‘contagiato’ dalla ‘passività’ di Naruto!

Non poteva, lui!il grande Jiraya! L’autore della ‘collana della pomiciata’! non poteva permettere a quel viso di intromettersi nella sua testa quando poteva bearsi della vista di un corpo così giovane e prosperoso!!!

Quel viso! Quel…

Tsunade…”

Il suo nome, impresso a fuoco a caratteri cubitali, lo lasciò rapito

Si ritrovò a pensare che soltanto il ricordo di quella ragazza valeva molto di più di mille giovani corpi di ragazze

“ma cosa sto dicendo?! Sono completamente impazzito?!?!” pensò riscuotendosi da quello stato inebetito

dev’essere la vecchiaia…mi gioca brutti scherzi…” pensò affranto

Provò a riabbassare lo sguardo sulla ragazza che giaceva immobile sulla sua spalla.

Distolse lo sguardo, disgustato con se stesso

“ cosa mi sa capitando??

Aveva perso terreno mentre prestava ascolto alle pazzie della sua mente, si affrettò quindi a raggiungere il suo allievo, che intanto aveva accelerato lievemente il passo

- eri rimasto indietro…vuoi che rallenti?- chiese non appena il vecchio Ninja lo raggiunse

- tsk…ho energie da vendere!- rispose prendendola come un affronto personale

- si, si…comunque non ti fa bene sforzarti troppo…ormai sei vecchio- disse serafico il biondo con un accenno di sorriso

- vecchio?! Ma che cosa dici?! Io sono nel fiore degli anni!!- disse infervorandosi

Si stava un po’allargando’ il ragazzino

- questa frase l’avrebbe potuta dire il maestro Gai…-

- ehi! Non mi paragonare al sopracciglione! Io sono decisamente più forte! Sono più gioviale…-

- d’accordo, d’accordo…guarda che siamo quasi arrivati…laggiù gli alberi iniziano a diradarsi!-

-… per non parlare poi del fatto che io sono infinitamente più attraente di quel…-

- EHI!? Mi hai sentito?!-

- eh?-

- guarda che ci siamo!- sbuffò irritato Naruto

Poi si volse in avanti. Ormai mancava davvero poco, si e no un chilometro e si sarebbero trovati nel grande spiazzo davanti alla porta principale.

La trepidazione era tangibile, l’aria attorno al suo corpo si era fatta incredibilmente pesante, mentre un senso di pura gioia lo invadeva da capo a piedi.

“sono tornato”

.

.

.

quattro jonin camminavano uno accanto all’altro per la via maestra di Konoha, silenziosi, concentrati sulla missione che dovevano svolgere,…almeno…quasi tutti.

-… è una missione estremamente pericolosa…- aveva detto la Godaime

-…il fallimento non è contemplato, riportatele a casa…a qualunque costo!-

“ e quando Tsunade diceva a ‘qualunque costo’ voleva dire che erano autorizzati a scatenare una guerra!”.

il jonin a destra si passò una mano sul viso

“perché quelle missioni suicide dovevano sempre capitare a lui?!

Ah…quanto rimpiangeva i tempi in cui Naruto si sobbarcava tutte le missioni difficili…

- non sembri molto entusiasta della missione- constatò il ninja immediatamente alla sua sinistra

- dovrei?!- chiese l’altro esibendosi in uno sbadiglio immane

- beh…no…non è necessario…insomma…-

- invece è assolutamente necessario!- intervenne un terzo jonin

-se tu resti così svogliato ti dovrò lasciare a casa, la missione di oggi è di livello S- continuò teso

- è altamente probabile che incontreremo degli Anbu, per questo…- spiegò rivolgendosi al compagno che si era fatto attento

- …devi essere più ‘sveglio’ che mai, Shikamaru!-

Il ragazzo con il ciuffo ad ananas si riscosse in un momento, vedere quel jonin così teso non era mai un buon segno. Era sempre stato il sensei di cui aveva avuto il massimo rispetto dopo Asuma, si diceva che fosse il ninja più forte del villaggio, dopo l’Hokage.

Figlio di una leggenda della Foglia.

Diplomato all’accademia a sette anni.

Un anno dopo promosso chunin, e jonin a dieci anni.

Membro e Capitano della migliore squadra Anbu del Fuoco.

Allievo del Ninja più forte che fosse mai esistito.

Jonin di grado S

Ritenuto estremamente pericoloso in tutte le terre Ninja

In una parola…

Hatake Kakashi.

- si…scusami…- disse avvilito rivolto al suo superiore

Smile

- non c’è nulla di cui scusarsi, ti conosco da troppo tempo per non conoscerti…

- di stancheresti anche solo l’idea di alzarti dal letto la mattina!-

“ vero”

- tsk…-.

Il jonin con il ciuffo argenteo tornò serio.

Ormai erano giunti alle porte del villaggio, da lì iniziava la missione

La mente vagò all’ultimo ricordo di quella mattina, appena pochi minuti prima.

.

Flashback

.

- Kakashi?!-

si era voltato, trovandosi piacevolmente sorpreso

- uhm? Ciao Rin, che ci fai qui?-

- ho sentito che ti hanno assegnato la missione di recupero…-

Smile

- le buone notizie volano, eh?!-

- io…voglio venire con te, cioè… con voi!con voi!-

Si era fatto improvvisamente serio

- no -

- eh?Perché?Un ninja medico dovrebbe risultare utile!ti prego, voglio…voglio...-

- sono io che non ti voglio -

Se n’era andato lasciandola lì tra le due lacrime che le solcavano il giovane volto

.

“ cretino! Lei era solo preoccupata per te!”

Si maledisse per il poco tatto che le aveva sempre mostrato, ogni volta che aveva cercato di aiutarlo l’aveva scacciata facendola soffrire

“ non potevo lasciarla venire…la missione è troppo pericolosa…e lei è troppo importante!”

Si, l’aveva fatto per questo…era troppo importante per rischiare di perderla”

Il vento gli scompigliò la cresta argentea scuotendolo dai suoi pensieri

“andiamo”

La missione era semplice.

Cercare, prendere, tornare indietro, possibilmente vivi.

si tremendamente semplice!” pensò il jonin

- Kotetsu, Izumo, Shikamaru formazione standard, si parte!-

- SI!-

Sakura, stiamo arrivando, resisti!”

.

.

.

 

Stavano per gettarsi tra le prime fronde quando davanti a loro apparvero due figure avvolte in due mantelli chiari, il cappuccio tirato davanti agli occhi

Scartarono di lato atterrando al punto di partenza, sulla soglia del portone, i kunai alla mano.

Le due figure atterrarono davanti a loro come se niente fosse, tirandosi su un momento dopo, li fissarono per un attimo e poi si incamminarono tranquilli verso di loro.

Solo quando gli furono a meno di tre metri di distanza Kakashi vide altre due figure appoggiate sulle loro spalle, sembravano svenute.

Alzò velocemente il coprifronte che celava l’occhio sinistro,svelando così lo sharingan.

I due si fermarono incerti, ma fu solo per un attimo perché poi ripresero a camminare lentamente.

Il jonin aveva riconosciuto le divise Anbu, se quelli avevano sconfitto due Anbu senza nemmeno un graffio dovevano essere davvero forti

- Kotetsu, Izumo!-

- SI!-

Scattarono in avanti con un kunai e una katana piuttosto tozza che fendevano l’aria

- fermi-

Solo la voce decisa dell’incappuciato bastò a fermare i due jonin

- da quando si parte all’attacco così tranquillamente, Kakashi?-

.

.

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FATTO!!! NON MALE…NON MALE DAVVERO…(il mio parere è sempre modesto!!ehehe)

COMMENTATE PLEASE!!!!

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Ringraziamenti:

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kiara_chan: allora…stai sicura che Jiraya nn morirà…almeno nn credo…cmq hai ragione anke io preferisco i capitoli che nn sn completamente di azione…ma nn t proccupe, non saranno tutti così…i rotoli sono tornati al villaggio dal quale erano stati rubati

baci

crazycotton:si…lo scoprirà…prima o poi…

baci

lunapi71: è vero…povero naruto…chissà quando lo scoprirà k si trova x le maini sakura, ehehe

baci

Chiaras: spero k ti sia piaciuto il chappy, ci ho messo un po’ e nn è venuto nemmeno così bn cm speravo…vabbè mi rifarò cn il prox

baci

marikuccia:k saranno le due anbu?! Ehehe boh…k lo sa?!

xellor:scs nn si sa mai cn qst soprannomi…m disp…spero k il chappy ti sia piaciuto

ciauz

eneaelia:allora?! Mi sono trasformato in superman? No nn credo…nn era così bello…spero cmq t sia piaciutio

aggiorna prestix la tua

ciauz

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 5
*** Capitolo IV ***


Capitolo IV

Capitolo IV

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Eccomi di ritorno! Allora dove eravamo…uhm?!

Ah si! Naruto e Jiraya erano davanti ai quattro ninja tra cui Kakashi…non li avevano riconosciuti perché portavano i mantelli…e…ah si!…Kotetsu e Izumo li stavano attaccando…+ o meno era così…

Bene!

Incipimus!

.

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- da quando si parte all’attacco così tranquillamente, Kakashi?-

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Sei ninja, una piana di pochi metri a dividerli, il sole alto nel cielo quasi a voler assistere allo scontro imminente.

I quattro jonin si bloccarono a quelle parole.

Scossi dal profondo, come i rami degli alberi in una notte di tempesta.

Incapaci di muovere un muscolo.

Una voce.

Quella voce!

Un falco messaggero sorvolava le mura del villaggio, sospinto dalle tenui correnti primaverili, sicuramente diretto verso il palazzo dell’Hokage.

“ quella voce…”

Kakashi aveva spalancato l’occhio sinistro, quello che aveva lo sharingan, e adesso fissava sbalordito le due figure incappucciate davanti a lui.

Assolutamente immobili, candide. I mantelli erano leggermente increspati dalla brezza che soffiava leggera nel corridoio tra la fitta foresta e le imponenti mura rossicce del villaggio.

Fissavano i quattro ninja davanti a loro lievemente divertiti, ansiosi di vedere le loro facce quando si sarebbero tolti i cappucci.

Un improvviso colpo di vento tiepido si alzò sul villaggio, alcune foglie formarono un debole mulinello ai piedi delle grandi querce che delimitavano lo spiazzo erboso, i mantelli si incresparono maggiormente, sollevandosi di qualche centimetro dal terreno umido, rivelando così i piedi di uno dei due estranei.

Sandali rossi.

La figura amorfa che si era rivelata essere un Anbu si mosse appena sulla spalla di uno dei due, che prontamente le impedì di cadere.

- …mi piacerebbe parlare con voi…-

-?!-

“ quella voce!”

Il jonin con la cresta argentea spalancò ancora di più il suo occhio scarlatto

Avrebbe riconosciuto quella voce fra mille…era un po’ più profonda di come se la ricordava, aveva perso la limpidezza che la contraddistingueva molti anni prima, in parte aveva anche perso il tono arrogante e supponente, ma era la sua.

- ma dobbiamo andare…Kakashi-sensei…-

Ne era certo.

Era lui.

Shikamaru spalancò la bocca per lo stupore, facendo cadere la sigaretta a terra, anche il ninja più annoiato della Foglia era completamente spiazzato da quella ‘apparizione’.

Kotetsu e Izumo, poco distanti, abbassarono poco a poco le corte e spesse katane, riponendole nelle fodere fissate alla schiena.

Le due figure al limitare della foresta sollevarono lentamente le braccia, portando le mani al cappuccio bianco che rendeva completamente invisibile il viso dei due.

Kakashi ingoiò a fatica, fermo, bloccato al terreno.

Sempre lentamente i cappucci candidi scivolarono sulle spalle rivelando i tanto agognati profili.

Naruto.

Jiraya.

Erano tornati.

- NaNaruto?!-

- come stai sensei? Ehilà Shika! Tutto bene?- chiese il diretto interessato

- Kotestu, Izumo…-

I quattro erano troppo scossi per rispondere

Erano più di due anni che non si facevano vedere. Non un messaggio, una informazione. Il quinto Hokage aveva mandato più volte emissari per cercare di riportarli a casa, con l’avvicinarsi della guerra aveva addirittura mobilitato mezza squadra di Inseguitori. Nulla, dopo settimane di assenza, erano tornati dicendo che erano evaporati, dissolti, scomparsi dal mondo.

Si erano iniziati a preoccupare, Sakura aveva incominciato a diventare intrattabile, la Godaime era diventata alquanto silenziosa. Nessuno era più come prima, era sceso sul villaggio un alone di infinita tristezza.

Una parola.

Una parola per dare sfogo alla loro paura più opprimente.

Una parola per distruggere psicologicamente le persone più attaccate al biondo e al suo maestro.

Una parola.

Akatsuki.

Ovviamente l’Hokage aveva cercato di sfatare quel insensato terrore, ma, alla fine, era giunta a temere anche lei.

Jiraya e Naruto si avvicinarono di qualche passo al gruppo inerte scuotendo Kakashi dai suoi pensieri.

- sarà meglio portare questi due Anbu da Tsunade - sussurrò risoluto il vecchio ninja all’allievo del Quarto

- poi ci sarà tempo per parlare- concluse lanciando un’occhiata eloquente verso il copia-ninja

Attraversarono il gruppetto di jonin con calma mentre ancora nessuno dei componenti di questo muoveva un passo.

Solamente quando i due scomparirono dietro la Porta del Villaggio si riscossero

- andiamo- comandò il capogruppo

“ sono tornati”.

.

.

Forse era davvero vero. Forse il glorioso villaggio della Foglia era infine giunto al suo tramonto.

Durante quelle ultime settimane aveva perso decine di ottimi Ninja impiegati in missioni di spionaggio sul confine, a decine avevano perso la vita nel tentativo di carpire messaggi in codice dell’Alleanza, tutti i loro informatori e infiltrati nei Paesi di Acqua, Terra e Fulmine erano scomparsi senza lasciare alcuna traccia.

L’ultima perdita per Konoha era stata quella di una delle kunoichi più promettenti del villaggio, proprio quella mattina.

Hana Inuzuka era stata uccisa durante una missione di spionaggio.

Suna era anche in condizioni peggiori, visto che potevano contare su circa la metà delle forze disponibili a Konoha.

Gli incontri tra i due Kage di Vento e Fuoco avvenivano sempre più spesso.

La tensione era tangibile.

La serata al villaggio, che in condizioni normali durava fino a mezzanotte, si era accorciata considerevolmente. Alle nove scattava infatti il coprifuoco, solo alle squadre Anbu e ai jonin era permessa la circolazione.

Anche di giorno erano pochi quelli che si avventuravano fuori dalle mura del villaggio, tutte le missioni di livello C e D erano state portate al grado B e a nessuno di grado inferiore a chunin era permesso di portarle a termine.

Come se non bastasse gli esami di selezione dei chunin e dei jonin si svolgevano nella massima segretezza, per evitare di svelare le potenzialità del villaggio, e sempre più di frequente.

Forse davvero Konoha non avrebbe resistito agli attacchi dell’Alleanza. Forse sarebbe stata la fine della Foglia.

Tsunade era immobile davanti alla vetrata del suo ufficio. Una riga le solcava la fronte e gli occhi preoccupati percorrevano la linea dell’orizzonte in cerca di un segno.

Un segno che facesse presentire l’arrivo ormai imminente del inizio.

Un segno che rivelasse uno scontro nei confini della Foglia.

Un segno che le facesse scorgere la sua allieva data per dispersa.

Un segno.

Aveva appena terminato un intervento piuttosto complesso. Iruka, appena promosso a jonin, in seguito a uno scontro con alcuni ninja del Fulmine, era stato gravemente ferito allo stomaco da una carta-bomba. Si era salvato per miracolo. Fortunatamente c’era Ino con la sua squadra, ed è riuscita a fermare l’emorragia per poi trasportarlo di corsa all’ospedale della Foglia.

Tsunade sospirò.

Si era battuta strenuamente per inserire in ogni squadra un ninja medico e, alla fine, si era rivelato fondamentale.

Rivolse lo sguardo sul villaggio. Le vie, la disposizione delle case, tutto era stato studiato per rappresentare una foglia…e forse tutto questo alla fine non sarebbe più esistito

Si passò una mano sul volto affaticato mentre affondava nella poltrona davanti alla scrivania cosparsa di fogli.

Prese distrattamente il primo che si ritrovò davanti

.

Livello missione: Rank S

Destinatario: Squadra Anbu

Scopo Missione: Recupero di documenti top secret

Descrizione: due rotoli. Avamposto militare del Fulmine. Coordinate: 125°

longitudine est, 89° latitudine nord. Il luogo è da

considerarsi sorvegliato, possibile presenza di Anbu

sicura sorveglianza di jonin.

La missione deve essere svolta nella più completa

segretezza.

La riuscita è di vitale importanza.

.

.

Lanciò il foglio sul pavimento stizzita.

“ dove sei finita Sakura?”

.

.

Il villaggio era molto meno attivo del solito. La prima cosa che notarono era che tutti i ninja che incrociavano sopra il solito giubbetto da Jonin portavano un’alta protezione, più chiara.

Le spalle erano protette nella parte alta e la parte del tronco era rivestita da un materiale che sembrava molto più rigido del solito.

Sorrisi tirati. Tutti di fretta.

“ eh si…la guerra è arrivata anche qui…” pensò sconsolato Jiraya

Aveva già visto quelle scene e già si immaginava cosa sarebbe accaduto dopo. Cosa sarebbe stato costretto a vedere di nuovo. Come una nuova generazione di ninja sarebbe stata stroncata da un flagello simile.

Si aggiravano veloci e sicuri per le vie che portavano direttamente al palazzo dell’Hokage. Non sarebbe stato saggio portare le due kunoichi all’Ospedale, primo perché probabilmente Tsunade era nel suo ufficio, secondo perché il morale dei pazienti ninja ricoverati lì sarebbe crollato con la vista di due componenti della squadra speciale ridotti così.

Arrivarono nei pressi dell’ingresso e il biondo si stupì molto nel vedere un numero così grande di ninja radunato nel cortile antistante l’ingresso.

Riconobbe fra loro Rock Lee, Ten Ten e Neji Hyuuga. Erano seduti in un angolo del cortile, sotto un albero. Avevano lo sguardo estremamente teso, anche il sopracciglione era fermo

“strano da parte sua!”pensò il biondo ricordando com’era quel ragazzo quando lo aveva incontrato, sempre in movimento, sempre a cimentarsi in allenamenti assurdi!

Si avvicinarono alla folla che si frapponeva tra loro e l’ingresso, stavano per varcare la soglia quando due jonin gli si pararono di fronte.

- non potete entrare-

- perché no?- chiese Jiraya irritato

- dobbiamo vedere subito l’Hokage!-

- mi dispiace ma se non siete jonin della Foglia non potete nemmeno stare qui!- continuò il primo dei due imperterrito

- senti, razza di stupido, non vedi che abbiamo due feriti, lasciaci passare!-

Ora era davvero arrabbiato, si maledisse di aver scelto l’ingresso trionfale, se si fossero tolti i cappucci sarebbe stato tutto più facile!

“ però un’entrata ad effetto è sempre un’entrata ad effetto!” pensò contrariato

- andate all’Ospedale, lì presteranno soccorso ai due feriti- ribattè atono

che palle, adesso lo uccido!”

- lasciali passare Mikoto…sono con noi-

Naruto si voltò trovandosi alle spalle il gruppetto che avevano ‘incrociato’ davanti alle mura

- Kakashi?!...ma…non sono nemmeno della Foglia!-

- sono della Foglia, sono della Foglia…- ribattè stanco il copia-ninja

- a…allora…va bene…- concluse Mikoto scostandosi per lasciarli passare

- grazie- disse acido il vecchio ninja superandolo e iniziando a salire le scale

- noi vi lasciamo qui -

- va bene…ci vediamo dopo Shika!- rispose Naruto prima di intraprendere anche lui la salita.

Il terzetto arrivò di fronte all’ufficio dell’Hokage senza incontrare nessuno, i corridoi erano deserti.

“strano!” pensò l’Uzumaki

“questo posto di solito pullula di gente!”

Due Anbu sorvegliavano l’ingresso del ufficio. Un breve cenno di Kakashi e questi li fecero passare.

.

TOC TOC

.

Il Quinto Hokage fissava pensierosa la porta del suo ufficio, seduta sulla poltrona che aveva ospitato i quattro grandi Hokage, prima di lei.

Odiava rimanere inattiva, era una cosa che detestava

Quanto ci avrebbe messo il gruppo Kakashi a trovarle?

Si sarebbero dovuti scontrare con dei ninja nemici? Questo era certo

Per fortuna aveva esentato l’Hatake da missioni nell’ultima settimana, proprio in previsione di disgrazie del genere.

Doveva ammetterlo. Era stata fottutamente lungimirante!

Un sorriso amaro le increspò gli angoli della bocca

Si stava per alzare per andare a fare un giro all’Ospedale quando qualcunò bussò alla porta.

- avanti…- disse stancamente

“ sarà l’ennesima notizia dell’addensamento delle truppe dell’alleanza sul confine”

.

Lo spettacolo che le si presentò davanti era del tutto inaspettato

Tre figure si stagliavano sulla soglia. Tre adulti a giudicare dall’altezza.

Le prime due erano avvolte completamente in mantelli candidi, come quelli che portavano i ninja di Konoha nelle missioni a lunga durata. Il cappuccio tirato sulla testa.

Dietro di loro…

- Kakashi?!- chiese titubante vedendo la famigliare cresta argentea

- che…che ci fai qui?! Dovresti essere in missione! L’hai già completata?- chiese speranzosa

- più o meno-

- in che senso ‘più o meno’??- chiese il sannin alzandosi dalla poltrona sbattendola contro il muro

- nel senso che l’hanno completata…loro- disse risoluto indicando le due figure alla sue spalle.

L’Hokage guardò ripetutamente dal suo ninja alle due figure incappucciate, spostando infine lo sguardo sui due corpi inermi, rabbrividendo.

- SHIZUNE!!- gridò avvicinandosi velocemente alle due kunoichi

- non si preoccupi…sono vive…- disse calmo il copia-ninja

Una donna di mezz’età irruppe nell’ufficio a tutta velocità

- mi ha chiamato signorina Tsunade?- chiese agitata

- presto portale nella solita stanza e inizia a medicarle- disse porgendole i corpi

- Atai! Senzumo!-

I due Anbu comparvero dietro a Shizune

- aiutatela-

- sissignore!-

I tre uscirono dalla stanza lasciando gli occupanti a fronteggiarsi.

- allora?!- iniziò la Godaime

- chi siete!- chiese acida

- forse sarebbe meglio sederci…- suggerì l’Hatake

- sto benissimo così, grazie!- ribattè dura

- allora?! Sto aspettando- ribadì sempre più ostile

Non le piacevano quei due. Anche se avevano salvato la sua allieva.

Come si permettevano a presentarsi così imbacuccati!

Lentamente i due si portarono le mani ai lembi del cappuccio. Lo abbassarono

Tsunade si ritrovò a ingoiare a vuoto, spalancando gli occhi.

Un passo incerto in avanti…

- JiJiraya?! NaNaruto?!- chiese annaspando

Il biondo sfoggiò uno dei suoi classici sorrisi carichi d’affetto

- come stai Tsunade no Bachaan?-

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EHEH!! CARINO, NO?! (w la modestia!!)

SPERO VI SIA PIACIUTO!

SCUSATE PER IL RITARDO, MA SONO DAVVERO OCCUPATISSIMO!!

ANCHE PER QUESTO  MOTIVO LASCERO’ I RINGRAZIEMENTI PER LA PROX VOLTA…SCUSATEMI MA DEVO SCAPPARE!!!

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 6
*** Chapter V ***


Capitolo V

Capitolo V

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Eccomi di ritorno! Allora…che dire…beh nulla di importante a dir la verità…solo che d’ora in avanti i capitoli saranno 1 po’ + lunghi e conterranno + avvenimenti…spero nn vi dispiaccia…non credo in effetti

3,2,1…VIA!

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Forse si stava davvero nascondendo.

Forse aveva ragione ‘lui’, aveva sempre avuto ragione ‘lui’.

Forse andare da quel pazzo di Orochimaru era stato l’errore più grande della sua vita.

Quella vita che poco a poco gli era stata risucchiata dal corpo, quella vita che a breve avrebbe perduto, sempre a causa di quel Sannin.

Si sfiorò il segno maledetto con la punta delle dita

- bastardo-

Lui, l’ultimo membro del glorioso clan Uchiha, che si era inginocchiato davanti a quel pazzo.

“ Tutto a causa di quel traditore di Itachi!”

Non solo gli aveva rovinato l’infanzia, no…adesso gli rovinava, indirettamente, anche la giovinezza!

- bastardo-

Si ricordava perfettamente quel giorno in cui ‘lui’ gli aveva detto che era un pazzo, che rinunciare alla propria vita per compiere una stupida vendetta era da malati mentali…

- baka…-

La vendetta era tutto ciò che lo aveva spinto ad andare avanti, notte dopo notte, quando si trovava a vagare solo per i corridoi morti di quella stramaledettissima villa.

Aveva ragione però…perché doveva perdere la sua vita?! Aveva ottenuto abbastanza potere per uccidere Itachi! Perché doveva restare da Orochimaru?!

- bei ragionamenti…ma dove dovrei andare dopo?!- sussurrò piano

“ oh! Bene! Adesso mi metto a parlare anche da solo! Devo proprio essere pazzo!”

La luna stava compiendo il suo giro. Gli scarsi, flebili fasci luminosi che sfondavano quella barriera di rami e fronde gettavano ombre sulla radura spoglia, tenebrosa, morta.

L’Uchiha era immobile, appoggiato sull’ultimo ramo di un albero, nella semioscurità.

Osservò il tronco sotto di lui. Non era stato difficile salirci, bastava applicare e regolare una piccola quantità di chakra sulla pianta dei piedi e il gioco era fatto.

Gli tornò alla memoria quel pomeriggio, nel paese delle Nebbie, in cui avevano passato ore a cercare di scalare quel dannato albero.

In quel periodo si era sentito davvero ‘parte’ di qualcosa, per la prima volta nella sua vita, dopo anni, aveva trovato qualcuno che lo apprezzava interamente, che condivideva con lui tutto.

Un fratello.

- non so nemmeno se mi sta ancora cercando…-

Era vero.

Negli ultimi tre anni non aveva più sentito sue notizie.

Morto?! No, era da escluderlo.

Allora cosa?

Forse si era stancato di cercare di riportarlo a casa.

Forse lo aveva dimenticato…

“ non credo…ma allora perché…”

- siamo pensierosi…-

Lentamente alzò lo sguardo incontrando due iridi gialle solcate da una striscia nera. La malvagità fatta a persona.

- tsk…-

- muoviti. Dovete andare-

Detto questo l’uomo sparì in una nuvola di fumo nerastro lasciandolo di nuovo solo.

Lo aveva fatto di nuovo.

“ come osa darmi degli ordini!”

Scese di malavoglia dal ramo, atterrando silenziosamente sul terreno privo di erba.

Tre persone avvolte in spessi mantelli neri lo attendevano al limitare della radura

Si avvicinò a quelli che lo chiamavano ‘compagno

Lui non era compagno di nessuno, e nessuno poteva chiamarlo così.

Nessuno…tranne ‘loro’

“ è l’ultima volta che mi dai ordini”

Fu il suo unico pensiero mentre scompariva tra la fitta vegetazione, inghiottito dall’oscurità.

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- come stai Tsunade no Bachaan?-

Capelli biondi, iridi azzurro cielo, quel sorriso che era capace di resuscitare i morti…in un'unica parola…

- Naruto…-

Tsunade non resistette ad andare ad abbracciarli, si gettò a capofitto contro di loro, mentre due solitarie lacrime di gioia solcavano quel volto perfetto.

Quanto tempo era passato?! Due, tre anni?

Si staccò da loro per guardarli meglio.

Il vecchio Sannin non era cambiato di una virgola, i  soliti capelli bianchi e irti, il sorriso bonario, i soliti occhi, le sue mani…

SBAAAMMMMMMM

Il sannin volò a tre metri di distanza sbattendo malamente contro la parete dell’ufficio

- JIRAYA!!!!!- gridò la donna con ancora il braccio levato e il pugno chiuso

- eheh…scusa Tsunade scusa…- disse l’uomo tendendo le mani in avanti e massaggiandosi la testa

- volevo solo vedere se erano ancora sode come me le ricordavo…- tentò di giustificarsi

L’Hokage fremeva per la rabbia e il suo volto, per la maggior parte delle volte impassibile, si era arrossato notevolmente.

- non ti vedo da tre anni e già mi hai fatto incazzare! Non cambierai mai…- sospirò rassegnata mentre abbassava il braccio.

- eheh…Ehi Ero-Sannin…questa scena l’ho già vista…- sussurrò Naruto che per tutto il tempo era rimasto in un angolo a ridere come un pazzo, sotto gli sguardi rassegnati del copia-ninja che intanto aveva tirato fuori il suo solito libro e lo guardava quasi in adorazione.

- già…- sospirò il Sannin

- quelle due sono una la copia dell’altra…sfortunatamente…-

Si rialzò in piedi sempre tenendosi una mano sulla testa, e si avvicinò cautamente alla donna che ancora teneva ostinatamente lo sguardo fisso a terra

La Godaime alzò gli occhi nocciola solo quando Jiraya si trovò a meno di venti centimetri da lei

Stava già tendendo nuovamente il braccio quando il Sannin azzerò completamente la distanza che li separava e avvolse quel corpo tanto sognato in un tenero, lungo abbraccio.

Nulla di più.

La donna rimase immobile per alcuni secondi, stupita.

Non l’aveva mai abbracciata così…così…innocentemente…

Qualunque gesto che quel uomo le aveva rivolto aveva sempre avuto uno scopo recondito.

‘Quello’ scopo

titubante abbassò il braccio destro lasciandolo cadere liberamente lungo il suo corpo

- mi sei mancata…davvero…-

Il modo in cui aveva pronunciato quelle parole la fece rabbrividire

Un suono quasi gutturale, soffocato, intimo. Il suo alito le lambiva il lobo dell’orecchio sinistro facendola fremere.

Era ancora immobile.

Con una lentezza infinita sollevò nuovamente le braccia cingendo teneramente il tronco robusto dell’uomo davanti a lei, appoggiando la testa nell’incavo della sua spalla

- anche tu…- sussurrò mentre un colorito rosato invadeva le sue gote

- Ehi! Ehi! Basta con queste smancerie voi due!- disse Naruto sbuffando sonoramente

- Tsunade-bachaan dov’è Sakura-chan?!-

I due si staccarono imbarazzati guardando seccati e con aria interrogativa

il ragazzo

- Volevo…si insomma…salutarla…- si giustificò arrossendo un po’

Il vero fine era un altro ma a loro non aveva alcuna intenzione di rivelarlo

L’Hokage lo fissò stupita

“Come?!” “possibile che…?!”

Un fulmine a ciel sereno la colpì nel mezzo dei suoi pensieri

Sakura! Hinata!”

Con tutti quelle emozioni scaturite dall’apparizione di quei due se n’era completamente dimenticata

Doveva assolutamente andare a vedere in che condizioni erano…senza Naruto

Si divincolò senza troppi complimenti dall’abbraccio del ninja leggendario

- ehm…non so…va a vedere all’ospedale…sarà lì…- Buttò

- ora…ora devo scappare…affari urgenti…-

spiegò rivolta alle occhiate incuriosite che le lanciavano i due, persino Kakashi aveva alzato lo sguardo e il sopracciglio da quello stramaledettissimo libro.

A grandi passi attraversò l’ufficio sbattendosi la porta alle spalle, abbandonando a loro stessi i suoi ‘ospiti

- all’ospedale?- pensò ad alta voce il biondo

- all’ospedale!- concluse un attimo dopo con un sorriso a 32 denti

Si avviò così felice verso la porta chiudendola dietro di

I due uomini rimasti si guardarono perplessi

- Kakashi?! Cosa succede?-

Il copia-ninja chiuse di scatto l’ultimo volume della fantomatica ‘serie della pomiciata’

E si voltò verso il Sannin con sguardo serio

- quei due Anbu che avete salvato sono Sakura Haruno e Hinata Hyuga- spiegò brevemente

Il vecchio ninja annuì convinto incrociando le braccia

- lo sospettavo…Naruto?-

- adesso lasciamolo vagare un po’ per il villaggio, andiamo a controllare le condizioni di quelle due-

il Sannin annuì gravemente e uscì insieme al jonin dirigendosi verso il reparto rianimazione al piano terra del palazzo.

.

.

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Che noia, non era riuscito a trovarla da nessuna parte!

E dire che aveva pensato e ripensato, durante i mesi passati ad allenarsi, a cosa avrebbe dovuto dirle quando l’avrebbe rincontrata.

- uff-

Era stato all’ospedale, ma non avevano saputo dirgli nulla. Era andato a casa sua, niente.

Aveva incontrato Sai, Ino, il maestro Iruka…nessuno gli aveva saputo dire dove cavolo fosse finita.

Si sdraiò sconsolato sull’erba verde di fronte al fiumiciattolo che tagliava il villaggio. Una brezza gentile gli scompigliava i capelli dorati.

Le nuvole.

Shikamaru passava ore a osservare le nuvole, gli aveva rivelato che quando era stressato il solo guardare quei corpi morbidi lo rilassava immensamente.

In effetti doveva ammettere che aveva perfettamente ragione.

Ogni pensiero, ogni emozione si perdeva di fronte a quella vastità azzurra e bianca.

Chiuse gli occhi per godersi appieno quel momento.

- vedo che crescendo hai imparato ad apprezzare il mondo-

Naruto si tirò su di scatto voltando la testa in direzione della voce che lo aveva svegliato.

- oyo!-

- ah…sei tu…-

- non ci vediamo da più di due anni e tutto quello che hai da dirmi è ‘ah…sei tu…’ ?!-

- scusa Shika…- disse il biondo tornando a guardare l’acqua trasparente

- pensavo fosse…-

- Sakura- completò tranquillamente il moro stendendosi di fianco all’amico

- già…non so dove sia…-

- hai provato all’ospedale?- chiese il ragazzo con il codino senza smettere di guardare il cielo terso con un filo d’erba in bocca

Naruto, leggermente abbattuto, lanciò una pietra nel ruscello.

Lentamente cerchi concentrici sempre più grandi si allargavano sulla superficie dell’acqua, il biondo li fissava ipnotizzato

- si…-

- immagino sarà da qualche parte a cercare infusi che permettano la disattivazione del segno maledetto…- disse Naruto sospirando

- sai…non è detto che lei pensi solo ancora a Sasuke, lo sai vero?!-

Il jonin si mise a sedere mentre un sorriso gli increspava le labbra

- devo andare…la solita stupida selezione dei chunin…- spiegò

- tu ufficialmente sei ancora un genin vero?!- chiese all’amico

Gli ci volle un po’ per rispondere

Cosa voleva dire?!” pensò il biondo mentre nella sua mente Sakura prendeva lentamente forma accanto a lui

- ehm…già…dovrò chiedere a nonna Tsunade di farmi sostenere l’esame…- disse imbarazzato il biondino ancora in parte assorto nei suoi pensieri

- capisco…ci vediamo…- disse svogliato scomparendo in una nuvoletta di fumo

“stupido di un Nara! Non poteva essere più chiaro! Sempre con queste stupide frasi senza senso!”

Soppesò per alcuni istanti un sasso nella sua mano destra e poi lo lanciò nel fiume.

- andiamo-

.

.

.

Tsunade era davanti ai letti nella saletta attigua a quella della rianimazione.

Aveva fatto costruire quelle stanze nei mesi successivi appena alla sua nomina, e si erano rivelate, nel corso degli anni, di estremo valore.

Spesso le venivano presentati casi così gravi che non c’era tempo per correre all’ospedale, quindi, quelle salette al piano terra del palazzo erano state sempre utilissime.

La luce filtrava dalle vetrate che occupavano un’ intera parete, dietro la sottile lamina del vetro sorgeva il giardino dietro il palazzo. Ruscelli,alberi, composizioni floreali, tutto l’ambiente era stato studiato per facilitare la guarigione del paziente.

Due occhi smeraldo si aprirono lentamente attirando l’attenzione dalla Godaime che era tutta concentrata dall’esame della cartella appesa al capo del letto.

- ma…maestra…- sussurrò la ragazza non appena incontrò gli occhi della sua sensei

- sciiii…non ti sforzare…- le disse dolcemente mentre si sedeva sul bordo del lettino

- cosa?! Cos’è successo?- chiese ignorando le attenzioni della sua maestra

- ti avevano iniettato del veleno rudimentale…-

- nulla di grave…- si affrettò a spiegare vedendo gli sguardi preoccupati dell’allieva

La ragazza parve calmarsi un po’, girò la testa spostando lo sguardo alla sua destra.

Una figura snella giaceva immobile sul lettino accanto al suo, i capelli corvini le cadevano sul cuscino ordinatamente, gli occhi erano chiusi, mentre un respiro regolare alzava ed abbassava il lenzuolo di seta con il quale era coperta.

La ragazza tirò un forte sospiro di sollievo nel vedere l’amica sana e salva, tornò a guardare quegli occhi nocciola che non si erano spostati un attimo dal suo viso

- chi?- chiese fugacemente

La donna si aprì in un sorriso mentre qualcuno alle sue spalle emetteva uno sbuffo divertito

La ragazza cercò con gli occhi l’esecutore del rumore, tirandosi a sedere per superare l’ostacolo rappresentato dal corpo di Tsunade

Contro la parete era appoggiato il suo primo maestro con il suo solito immancabile libro aperto sotto il naso, coperto dalla sua immancabile maschera blu. Immancabilmente alzò lo sguardo sorridendole e tornado a immergersi nella lettura.

Nel contempo aveva alzato un dito che puntava in un punto non bene identificato alla sua destra.

Lentamente la ragazza spostò lo sguardo in quella direzione nel tentativo di vedere chi o cosa indicava il copia-ninja, ma la sua visuale fu coperta da Tsunade che le si parò davanti divertita

- se te lo dico non ci credi!...devi vederlo!-

“ vederlo?! Ma chi…”

.

.

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Fine del capitolo!

Allora?! Qst era sl 1 chappy di ‘raccordo’ ma giuro che nel prox ci sarà il fatidico incontro! Potevo iniziarlo anche in questo capitolo ma poi sarebbe diventato davvero lungo e sono già in ritardo con l’aggiornamento, quindi ho preferito lasciare tutto per il prossimo!

Commentate please!!!!

 

 

 

 

 

 

 

Ringraziamenti:

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Kiara-chan: in effetti rileggendo il capitolo 4 i ninja della foglia li ho resi 1 po’ stupidi…vabbè…la prossima volta prometto li faccio + svegli…cmq nn era così facile riconoscere quei due…vanno in giro completamente bardati!!!

Cmq sono , cm al solito, felice k ti sia piaciuto il chappy e il modo in cui l’ho scritto…qlk1 mi dice k mi dilungo troppo nelle descrizioni a discapito dell’avanzamento della storia…ma k ci pox fare…mi piace la descrizione!!! (anke la suspance ovviamente!)

p.s. aggiorna presto la tua! Nn ce la faccio + ad aspettare!!!!

bacio

Chiaras: fiuuu!!! Pensavo avessi smesso di leggere le mie ff ! perdere 1 lettrice cm te nn fa mai piacere…! Meno male…

Sono contento k ti siano piaciuti gli ultimo due chappy, spero k anke qst nn t abbia deluso

Alla proxima

bacio

eneaelia: hai ragione…in effetti il cap 4 era 1 po’ troppo descrittivo…ho cercato di rimettermi sulla ‘retta via’ con questo ma nn so se è venuto cm lo vorresti tu…ti è piaciuto il dissidio interiore di Sasuke?! E la scena del Pirlone pervertito?!

Spero di si…mentre la scrivevo pensavo proprio a te…in senso buono ovviamente…

Aggiorna presto

ciauz

Edarcs: !!!!!!! 1 nuovo lettore/ lettrice…nn si capisce…ma propenderei x il ‘lettore’…cmq…sono contentix k ti piaccia la ff! se hai tempo t suggerisco di andare a leggere anke l’altra, ti dovrebbe piacere anche se è 1 AU…ovviamente NaruSaku!!!

Fammi sapere cosa ne pensi

Ciao!!

Pai: !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 1 nuova lettrice!!!!!!!!! Evvai!!!!!!!!!!!!!! Sempre + persone sono attratte dalla mia storia!!!!!!!!

Sn contentix k ti piaccia e ti ringrazio x i complimenti!!!

Cmq nn ti preocc xkè in media aggiorno 1 volta alla settimana entrambe le ff…la scuola mi sta assorbendo qndi nn pox fare di +

p.s. se hai tempo guarda Konoha’s Odyssey è l’altra mia ff, è 1 AU ma ovviamente è NaruSaku!!! Se ti piace il genere io andrei a darci 1 occhiata

fammi sapere!

bacio

 

ovviamente nn mi sono dimenticato di tt quelli k hanno letto e nn recensito…(x esempio SakuraHaruno!) nn importa…continuate a leggere e possibilmente a lasciare 1 commento, benevolo o malevolo…nn importa!!!

Ciao!!!

ALLA  PROSSIMA!!!!

 

 

 

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